Parma Magazine Salute e Benessere n.19

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Parma

Testata: il mese Parma n. 224 - GRATUITO

n.19 - ottobre 2020

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Salute e Benessere

BUIO IN SALA

Tra limitazioni e protocolli cinema e teatri non si arrendono SALUTE

In tempo di Covid la vaccinazione antinfluenzale vale di più!

Città Bimbi

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All’interno l’inserto speciale

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Sommario IN PRIMO PIANO

BENESSERE

4 The Show must go on! Cinema e teatro non vogliono fermarsi 6 Parma in mostra. Da Magnani a Ligabue

20 Camminare allunga la vita, lo dice la scienza. 22 L’attività fisica nell’era digitale, come è cambiata

34 Educazione digitale, come rendere il web un posto sicuro

23 Tè matcha, la bevanda del benessere

36 Niente contatto, lo sport è ora individuale

ALIMENTAZIONE

39 Senza pensieri, un nido per i vostri piccoli

8 Omaggio a Bernardo Bertolucci FOCUS SALUTE

10 La vaccinazione antinfluenzale ai tempi del Covid-19. Perché è così importante 12 L’ictus cerebrale e Covid-19, due patologie in “competizione” 13 Ottobre, mese della prevenzione al tumore al seno

15 Tumore colon-rettale: dalla diagnosi alla terapia 17 Curare e preservare la salute degli occhi

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Testata: il mese Parma n. 224 - gratuito

24 Le proprietà e l’importanza delle vitamine 26 Iniziare la giornata con il piede giusto, grazie ad una buona colazione 29 Nuovo format per Esselunga in centro città INSERTO CITTÀ DEI BIMBI

31 Cento anni di Gianni Rodari, il poeta dell’infanzia 32 Educazione alla campagna amica, in un progetto per i giovani

33 Test sierologici gratuiti per salvaguardare la scuola!

40 Halloween, festeggiarlo in casa si può! 41 Nido Noccioline, tra crescita e piccole emozioni 42 Otellok, lo spettacolo di Kàos Teatri per genitori consapevoli 43 La rubrica di Facekids: il fluoro, minerale buono 44 Il barattolo della calma, a cosa serve e come si realizza Libri illustrati per piccolissimi

Parma Magazine Salute e Benessere è anche un quotidiano online

Aut. tribunale di Parma N.16 del 22.4.99 Editore Edicta p.s.c.r.l. N° iscrizione al ROC: 9980 Registrazione ISSN: 1592-6230 via Torrente Termina, 3/b PARMA Tel. 0521251848 - Fax 0521907857 salute@parmareport.it Direttore responsabile

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Lina Carollo • carollo@edicta.net Alice Pallesi • parmasalute@gmail.com Hanno collaborato

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Lisa Topi, Sofia Vicini, Francesca Liberatore

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in Primo Piano

The Show must go on! Cine SI MOLTIPLICANO LE PROTESTE DEGLI OPERATORI DEL MONDO DELLO SPETTACOLO. MA PER RIUSCIRE A RIPARTIRE, ANCHE IL PUBBLICO DOVRÀ FARE LA PROPRIA PARTE

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teatri e i cinema, con il ritorno della pandemia, stanno affrontando un’altra difficile stagione, che arriva dopo la chiusura delle sale per alcuni mesi e dopo il blocco delle nuove produzioni la scorsa primavera. Dopo aver assistito ad una confortante ripresa durante la stagione estiva programmata perlopiù in luoghi all’aperto, ora torna il buio in sala, nonostante i gestori e le compagnie abbiano accettato la sfida, provando a riaprire anche in autunno, pur con forti limitazioni nei numeri di accesso e dovendo sostenere degli investimenti impegnativi per garantire le misure di sicurezza necessarie. Per ripartire sarà però fondamentale che anche gli spettatori facciano la loro parte e siano pronti a riprendere l’abitudine a frequentare luoghi rimasti forzatamente chiusi per lungo tempo. Il rischio è quello di perdere la fruizione di uno spettacolo inteso come esperienza collettiva. Fu Derek Jarman, ormai divenuto già cieco a causa della sua malattia, che nel 1993 con Blue, portò agli estremi questo concetto, realizzando un film con un unico fotogramma con una tonalità di blu oltremare creata dall’artista Yves Klein. Un pretesto per accompagnare gli spettatori a immaginare tutti insieme, ma ognuno individualmente, quella storia che era solo raccontata da una voce narrante. Ed era proprio questa visione corale a rendere unica l’emozione di quello che stava

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accadendo. Il cinema e il teatro sono spettacolo e cultura, ma anche pubblico: osservare le reazioni di chi ti è accanto, sentirne le risate, coglierne la malinconia, percepirne la paura, sono dentro la rappresentazione, non fuori. Sensazioni uniche, a volte scomode, ma indispensabile alternativa alle serie televisive, che si guardano pigramente sprofondati nel proprio divano. E’ importante uscire da casa e da se stessi, per vivere nuove esperienze e scoprire emozioni sconosciute. E Parma riesce, nonostante tutto, a offrire una proposta ricca e appassionante

Come partecipare agli EVENTI Parma Capitale Italiana della Cultura non si è fermata: ne è testimonianza il ricco programma di eventi e spettacoli, incontri con autori, performance di danza, laboratori per bambini, senza dimenticare i musei e le mostre ospitate nei luoghi culturali della città. Tutte le iniziative sono consultabili sul sito ufficiale www.parma2020.it, oppure tramite App. Sono questi i preziosi strumenti per garantire un’esperienza in assoluta sicurezza: consentono, infatti, di prenotare il posto in eventi gratuiti e di monitorare le code, evitando il pericolo di un eccessivo sovraffollamento durante le manifestazioni.


in Primo Piano

ma e teatro non vogliono fermarsi e il claim che sostiene Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+2021, “La cultura batte il tempo”, mai come oggi sembra essere così appropriato. Parma offre infatti ugualmente un ricco calendario di eventi e, adattandosi al momento, cerca di garantire il totale

rispetto dei protocolli sanitar. Restano aperti musei e luoghi della cultura, nel rispetto delle norme di protezione e prevenzione. I cinema e i teatri restano i luoghi per eccellenza dedicati all’evasione, allo straniamento. Oggi più che mai, è opportuno non

perdere l’abitudine a fare esperienza collettiva della cultura, contribuendo a tenere in vita tutti quei posti in cui l’arte ha trovato la sua casa e cercando di sostenere le iniziative culturali con la propria presenza e partecipazione diretta.

Lo spettacolo dal vivo “luogo sicuro”. È la risposta degli operatori culturali DALLA RIAPERTURA DELLE SALE AL CHIUSO SI REGISTRA UN SOLO CONTAGIO

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quanto emerge da uno studio dell’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo (AGIS). Su 347.262 spettatori in 2.782 spettacoli monitorati tra lirica, prosa, danza e concerti, con una media di 130 presenze per ciascun evento, nel

periodo che va dal 15 giugno (giorno della riapertura dopo il lockdown) ad inizio ottobre, si registra un solo caso di contagio da Covid 19 sulla base delle segnalazioni pervenute dalle ASL territoriali. Una percentuale, questa, che testimonia quanto i luoghi che

continuano ad ospitare lo spettacolo siano sicuri. L’indagine elaborata dall’AGIS è stata condotta su un campione interamente rappresentativo della pluralità dei generi e dei settori dello spettacolo dal vivo e che copre tutto il territorio nazionale. Uno studio che, grazie all’APP IMMUNI, ha individuato un solo “caso positivo”, e che in seguito ad accertamenti sanitari ha certificato la negatività di tutti gli spettatori entrati in contatto con lo stesso. L’assenza di casi dal giorno in cui sono state riprese le attività di spettacolo, se correlata alla curva crescente di contagi che sta colpendo il nostro Paese nelle ultime settimane, evidenzia quindi come il settore dello spettacolo, sempre nel pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie, garantisca la massima sicurezza ai propri lavoratori e al proprio pubblico. di Francesca Liberatore

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Parma in Mostra

PARMA IN MOSTRA D Farnese, il “Theatrum Mundi” nell’immaginario di Fornasetti UNA LETTURA DELLA CLASSICITÀ ATTRAVERSO LO SGUARDO CONTEMPORANEO DELL’ATELIER MILANESE, NEL COMPLESSO MONUMENTALE DELLA PILOTTA

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n viaggio tra classico e moderno, tra presente e passato, un dialogo tra le architetture e le opere della Pilotta con l’immaginario di Piero e Barnaba Fornasetti, che crea un vero e proprio Theatrum Mundi, attraverso una rete di rimandi iconografici e suggestioni culturali, tipiche del linguaggio simbolico di Fornasetti. La mostra è stata inaugurata con l’apertura del Complesso Monumentale della Pilotta, in seguito alla sospensione dovuta al lockdown, ed è curata da Barnaba Fornasetti, Direttore artistico dell’Atelier Milanese e Valeria Manzi, co-curatrice delle attività culturali e Presidente dell’associazione Fornasetti Cult, e dal direttore del Complesso Monumentale della Pilotta Simone Verde, con l’intento di rigenerare il patrimonio classico del museo parmigiano, attraverso la

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ripresa intellettuale che ne ha fatto uno dei maestri indiscussi del design contemporaneo. Progettata in occasione di Parma Capitale della Cultura 2020+2021, la mostra sarà visitabile fino al 14 febbraio 2021. Il percorso espositivo di “Fornasetti Theatrum Mundi” si articola in nuclei legati ai principali temi dell’opera di Fornasetti: le rovine e l’uso del passato come frammento, l’architettura, la musica, il tema e le variazioni, il disegno, la grafica, il collezionismo, l’oggetto quotidiano e la dimensione illusionistica e onirica. Il percorso inizia con le

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21 vetrine collocate all’interno della Galleria Petitot della Biblioteca Palatina, proseguendo poi nel cuore del Teatro Farnese, capolavoro dell’architettura seicentesca costruito nel Complesso sul modello del teatro classico, perfetta struttura architettonica per ospitare l’idea del Theatrum Mundi, formulata dal retore neoplatonico Giulio Camillo (1480-1544). L’utopia di Camillo collocava all’interno del teatro vitruviano figure e simboli disposti secondo un ordine preciso, con l’idea che questo funzionasse come una sorta di mente artificiale, attribuendo all’immaginazione

la facoltà di comprendere, ricostruire e interpretare il mondo. Un’idea profondamente affine alla creatività di Fornasetti. Gli oggetti esposti instaurano un dialogo profondo con i luoghi della Pilotta, riecheggiandone la dimensione culturale, di pensiero, di sogno e immaginazione. L’ATELIER. Fondato a Milano negli anni ’50 dal poliedrico artista Piero Fornasetti, l’atelier è riconosciuto a livello internazionale per il design e la decorazione di oggetti di arredo privi di tempo. Barnaba Fornasetti, custode dell’eredità di suo padre Piero, ha guidato il brand negli ultimi trent’anni. Da sempre, il desiderio di Fornasetti è quello di far sì che gli oggetti d’uso quotidiani acquisiscano un valore culturale. La mostra dissemina tra le collezioni della Pilotta centinaia di opere dell’Atelier, accompagnate da brevi testi esplicativi e da citazioni scelte di altri autori che offrono suggestioni e chiavi di lettura. di Felicia Vinciguerra


Parma in Mostra

A MAGNANI A LIGABUE Hospitale: Il futuro della memoria RECUPERARE I LUOGHI CHE HANNO FATTO LA STORIA DELLA CITTÀ

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a mostra, inserita nell’ambito delle iniziative di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21 e ideata appositamente per la rivalutazione di un luogo simbolo della città, l’Ospedale Vecchio, è stata progettata e realizzata da Studio Azzurro, un importante gruppo di ricerca artistica. Aperta al pubblico fino all’8 dicembre 2020, questa istallazione, la più grande di Parma 2020, attraverso otto grandi pannelli che occuperanno le pareti della navata centrale dell’ospedale, regalerà ai visitatori la storia di “un luogo di silenzio e preghiera, un posto dove convivevano sofferenza e vita, amore e dolore”. Siamo nel quartiere dell’Oltretorrente, esattamente in quello che è stato l’ospedale della città dal XV secolo fino al 1926. È proprio dalla seconda metà del XV secolo che si inizia a costruire il primo nucleo dell’edificio

che vediamo oggi: una struttura organizzata intorno alla grande Crociera a croce latina sormontata da una cupola centrale. Il complesso, oggi, ritrova il proprio ruolo di testimone della storia grazie al progetto “Il futuro della memoria”, approvato nel 2015 dall’Amministrazione comunale ed ora in fase di realizzazione. Tuttavia, in attesa di vedere il progetto compiuto, si desidera anticiparne gli obiettivi proprio attraverso questa installazione

temporanea: restituire alla città un luogo della memoria. Il visitatore è guidato da due “testimoni” virtuali, gli attori Marco Baliani e Giovanna Bozzolo, che assumono di volta in volta il ruolo di narratori o di testimoni degli eventi; il loro racconto è accompagnato da immagini, documenti d’archivio, spezzoni di video, dipinti e cartografie, che attestano ulteriormente il valore storico di un simbolo della città di Parma. di Francesca Liberatore

La mitica Route 66 attraverso gli occhi di FRANCO FONTANA Franco Fontana è uno dei fotografi contemporanei italiani più conosciuti a livello internazionale. Nato a Modena nel 1933, si avvicina al mondo della fotografia amatoriale nei primi anni 60, in una città culturalmente attiva, accesa da un gruppo di artisti importanti come Franco Vaccari, Claudio Parmiggiani, Luigi Ghirri e Franco Guerzoni. La scelta dei soggetti, che siano paesaggi rurali o urbani, è secondaria rispetto ai due veri protagonisti della sua fotografia: il colore e la geometria. Per l’artista la forma fa emergere il senso, come dichiara in un’intervista a cura di Antonio Politano: “Tu hai una forma e devi interpretare questa forma, esprimere un significato. Conosci l’essenza delle cose, non puoi mica pensare che un albero sia solo un albero (…).

La fotografia è un atto di conoscenza, è possedere quello che senti. Usi l’esterno, usi il mondo, per significare quello che sei, che rappresenti; infatti, quello che si fotografa non è quello che vediamo, ma quello che siamo”. Era il 2000 quando l’artista decise di attraversare gli Stati Uniti da Chicago a Los Angeles, percorrendo la celebre Route 66. Quella ritratta da Fontana è una strada gloriosa oggi in progressiva decadenza, lungo la quale si possono scorgere palazzi abbandonati, serbatoi fatiscenti, stazioni di servizio malandate, villaggi fantasma e oggetti dai colori sbiaditi, caduti ormai in disuso. Saranno esposte oltre 65 immagini alla Reggia e 35 fotografie nello spazio espositivo BDC28 di Parma. Per info: www.colornophotolife.it

di Lisa Topi

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in Mostra

Antonio Ligabue in mostra nel cinquecentesco Palazzo Tarasconi LIGABUE E VITALONI IN UN CONFRONTO TRA PITTURA E SCULTURA. L’ESPOSIZIONE È IN PROGRAMMA FINO A MAGGIO 2021

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ell’ambito degli eventi relativi a Parma Capitale Italiana della Cultura, all’interno del Palazzo Tarasconi, prende vita l’esposizione “LIGABUE E VITALONI. Dare voce alla natura”. Un confronto tra pittura e scultura che, attraverso le esperienze artistiche di Antonio Ligabue e Michele Vitaloni, riflette sulla parte animale presente all’interno di ognuno di noi. La mostra, ideata e realizzata da Augusto Agosta Tota, Marzio Dall’Acqua e Vittorio Sgarbi, organizzata dal Centro Studi e Archivio Antonio Ligabue di Parma, lega 83 dipinti

e 4 sculture di Ligabue a 15 opere del contemporaneo Vitaloni; artisti legati da un’empatia verso il mondo animale e la natura dell’uomo. L’esposizione, in programma fino al 30 maggio

2021, ripercorre e analizza i temi che più hanno segnato la vita tormentata di Ligabue. Gli autoritratti, che rappresentano quasi una sezione a parte, esprimono una perenne e costante condizione di

angoscia e smarrimento. Un nucleo importante di opere è poi dedicato al mondo naturale, quello della bassa padana, ambientato in una quotidianità di fatica e lavoro nei campi o di semplice vita agreste, ma anche e soprattutto a quello animale, dove sono protagonisti leoni, leopardi, iene, tigri che Ligabue prima studiava e poi dipingeva, identificandosi con loro a tal punto da assumerne gli atteggiamenti. L’allestimento, firmato da Cesare Inzerillo, è di grande impatto: il visitatore è accompagnato da suoni di savana, rumori di fattoria e campagna, scrosci di pioggia all’interno dell’immaginario dell’artista. di Lisa Topi

Omaggio a BERNARDO BERTOLUCCI

“TRACCE” di Bernardo Bertolucci in due iniziative in città Due anni fa, il 26 novembre del 2018 Bernardo Bertolucci si spense nella sua casa a Trastevere. Regista dall’immenso talento, fu emblema delle mille sfaccettature del cinema della seconda metà del Novecento: dallo sperimentalismo al cinema d’autore, dai low budget alle megaproduzioni, dal mondo rurale alla visione internazionale. Forte è sempre stato il suo legame con la nostra provincia: girò a Casarola, nel profondo Appennino, il suo primo cortometraggio. La teleferica, il suo esordio alla regia, non voleva solamente raccontare le avventure di tre ragazzini annoiati in un pomeriggio afoso, ma voleva essere un elogio alla sua terra natale. Intraprendere una conoscenza più profonda di questo regista è possibile in modi molto

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diversi tra loro. Esistono percorsi più classici, legati al fenomeno del cineturismo, che rappresentano una forma di pellegrinaggio nei luoghi cardine della cinematografia di Bertolucci; eppure per riuscire ad entrare realmente in contatto con la filosofia di questo grande maestro è necessario conoscere gli artisti che sono stati per lui fonte d’ispirazione. Lo stile di Bertolucci è stato fortemente influenzato dagli autori della Nouvelle Vague, di cui conobbe i film dopo la permanenza di un mese a Parigi dopo il diploma di maturità: i temi politici trattati e le scelte relative al montaggio, le cui regole vengono sovvertite rispetto alla scuola hollywoodiana, sono strettamente collegati ai principi del cinema

francese di fine anni ‘50/inizio anni ‘60. Questo legame può essere ben rappresentato dal film The Dreamers, dove tre cinefili che condividono le stesse idee rivoluzionarie sessantottine, stringono un rapporto particolare e di difficile definizione. Qui i rimandi alla cinematografia del passato sono tanti, ma il più celebre riguarda sicuramente un parallelismo con i lavori di Godard e di Truffaut. La scena in questione vede i tre personaggi principali correre attraverso le stanze del museo del Louvre, in un calco di Bande à Part di Godard (1964), che a sua volta era stato ispirato dalla corsa dei protagonisti del triangolo amoroso di Jules et Jim di Truffaut (1962) a cui il D’Azeglio ha dedicato una retrospettiva.


in Mostra ATTRAVERSO LE AVANGUARDIE Da Martedi 27 Ottobre 2020 Museo Amedeo Bocchi e Renato Vernizzi Ha aperto al pubblico la mostra inedita Attraverso le Avanguardie. Giuseppe Niccoli, visione e coraggio di una Galleria. Con la collaborazione di Roberto e Marco Niccoli, figli del fondatore della celebre Galleria con sede a Parma, la mostra presenta opere di artisti internazionali, molti dei quali rappresentanti di quelle correnti artistiche che la Galleria Niccoli ha seguito, esposto e sostenuto nel corso degli ultimi 50 anni, anticipando in molti casi le tendenze e svolgendo un’importante attività di riordino e riscoperta di artisti e movimenti dimenticati.

LUIGI MAGNANI. L’ULTIMO ROMANTICO Fino al 13 dicembre 2020 Fondazione Magnani-Rocca La Fondazione Magnani-Rocca, col titolo “L’ultimo romantico”, offre ai visitatori un omaggio espositivo al suo Fondatore, Luigi Magnani, musicologo-collezionista che amò e promosse con determinazione il dialogo tra la pittura, la musica, la letteratura. Quella che ora è chiamata ‘Villa dei Capolavori’ ospita dipinti, ritratti, autoritratti e documenti autografi dei celeberrimi artisti, critici, musicisti, letterati, registi, aristocratici, capitani d’industria frequentati da Magnani, da Bernard Berenson alla sorella della regina d’Inghilterra, da Eugenio Montale allo stesso Giorgio Morandi.

FLORILEGIUM Fino al 19 dicembre 2020 Oratorio San Tiburzio Fino al 19 dicembre 2020 si potrà ammirare nell’Oratorio di San Tiburzio a Parma. L’istallazione di Rebecca Louise Law è una cascata naturale composta da 200mila fiori, dall’Achillea millefolium al Tortum. La mostra fa parte del progetto Pharmacopea ed è curata dall’associazione culturale OTTN Projects. Ideata appositamente per lo spazio di Via Borgo Palmia 6/A, quest’opera si pone l’obiettivo di riqualificare e creare nuovi itinerari turistici, sfruttando quei luoghi desiderosi di essere valorizzati al meglio e riscoperti soprattutto da chi non ne ha mai apprezzato prima la bellezza.

STENDHAL E ANTELAMI Fino al 22 dicembre non potete perdere la mostra incentrata sulla figura di Henri Beyle, noto come Stendhal, e La Certosa di Parma. Un racconto che ruota attorno alla figura di Stendhal che dedicò il suo più celebre romanzo proprio alla nostra città. Tappa obbligatoria per chi decide di godere della bellezza del centro storico di Parma, il Battistero di San Giovanni, in Piazza Duomo. È possibile ammirare al suo interno l’esposizione temporanea delle statue dei Mesi e delle Stagioni di Benedetto Antelami, che, dal loggiato interno del Battistero in cui sono normalmente collocate, sono state trasferite nelle nicchie al piano terra, offrendo al visitatore una fruizione ravvicinata.

Bernardo Bertolucci, però, non fu solamente un grande appassionato di cinema e poesia: anche l’arte lo affascinava profondamente. Molti film da lui girati sono stati ispirati da alcuni pittori e dall’immaginario legato alle loro opere, basti pensare ai titoli di testa di Strategia del ragno, che vengono mostrati sui quadri di Antonio Ligabue: il film tratta i temi del ritorno a casa e della riscoperta delle proprie origini, così come lo stesso Ligabue ha rappresentato per Bertolucci un ricordo della sua cara Emilia. Alcune di queste tele sono esposte fino al 30 maggio 2021, a Palazzo Tarasconi all’interno della mostra Ligabue & Vitaloni. Dare voce alla natura, dove 83 dipinti e 4 sculture di Antonio Ligabue sono messe in comunicazione con 15 opere dell’artista contemporaneo Michele Vitaloni. di Sofia Vicini

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Focus Salute

La vaccinazione antinfluenzale ai tempi del Covid-19 PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE. QUEST’ANNO LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA ANTICIPA LA VACCINAZIONE DI UN MESE

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a nuova stagione influenzale caratterizzata dalla circolazione simultanea del Covid-19 sarà particolarmente insidiosa, per questo il Ministero della Salute ci tiene a sottolineare l’importanza della vaccinazione antinfluenzale, in particolar modo dei soggetti a rischio, per semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, considerando la compatibilità dei sintomi. È iniziata lunedì 12 ottobre, per terminare alla fine dell’anno, la campagna di vaccinazione attuata dall’Azienda USL di Parma con la collaborazione dei Medici di medicina generale e dei Pediatri di libera scelta. Sono 99.000 le dosi che potranno essere aumentate in caso di necessità. La vaccinazione antinfluenzale è un importante elemento di prevenzione, che determina: riduzione del rischio di complicazioni legate all’influenza (polmoniti batteriche, un peggioramento di patologie come quelle del sistema immunitario, respiratorie croniche etc.) e una protezione in più per evitare di contrarre il Coronavirus, in quanto un soggetto debole in seguito all’influen-

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PARTENZA ANTICIPATA DELLA CAMPAGNA DI VACCINAZIONE Quest’anno il vaccino influenzale è disponibile circa un mese prima rispetto agli anni scorsi: è necessario essere preparati per non confondere i sintomi dell’influenza con quelli del Covid-19. Di fronte ad un numero elevato di persone con raffreddore e febbre, la paura è di intasare gli ospedali e i centri di analisi dei tamponi, creando così ulteriori rallentamenti nella ricerca e nella cura dei malati. Si calcola, infatti, che grazie a questo vaccino, si riuscirà a ridurre di 4-5 milioni il numero dei tamponi. Le vaccinazioni sono iniziate lunedì 12 ottobre e sarà possibile fruirne sino a giovedì 31 dicembre 2020, è importante ricordare che queste sono il mezzo più sicuro ed efficace per prevenire l’influenza. L’ideale sarebbe sottoporsi a vaccinazione il prima possibile perché, dal momento della somministrazione, la formazione degli anticorpi impiega circa due settimane per avvenire completamente.


Focus Salute

za potrebbe riscontrare conseguenze più serie. La Regione punta al raggiungimento della copertura vaccinale del 75% degli over 64 e all’aumento delle vaccinazioni per le donne in gravidanza, i soggetti con patologie croniche e il personale sanitario. Essenziali rimangono le misure d’igiene e protezione individuale, ampliamente diffuse in questo periodo di circolazione del coronavirus: uso della mascherina; lavag-

gio costante delle mani; evitare di toccarsi occhi, bocca e naso e l’isolamento volontario in caso di febbre e sintomatologia respiratoria, specialmente in fase iniziale. I cittadini che non rientrano nelle categorie a rischio possono acquistare in farmacia il vaccino, prescritto e somministrato dal medico di famiglia. Per i bambini dai 6 mesi fino ai 14 anni, con particolari patologie, la vaccinazione è garantita dai servizi di Pediatria di

Comunità dell’AUSL nei 4 distretti. È necessaria la richiesta del Pediatra di libera scelta che deve riportare la malattia del bimbo da vaccinare. Per l’appuntamento occorre chiamare il numero 05211686811. Le persone

appartenenti alle altre categorie a rischio devono far richiesta compilando il modulo online nella home page del sito www.ausl. pr.it; la vaccinazione è assicurata negli ambulatori di Igiene e Sanità Pubblica. di Lisa Topi e Sofia Vicini

DA QUEST’ANNO VACCINI GRATUITI PER GLI OVER 60 Novità di quest’anno è l’ampliamento dell’offerta gratuita: ora ne beneficiano anche le persone dai 60 ai 64 anni, indipendentemente dalle condizioni di salute; mentre fino all’anno scorso ciò era riservato esclusivamente agli over 65. Rientrano negli aventi diritto anche: i bambini (dai 6 mesi); ragazzi e adulti affetti da specifiche malattie croniche; i bambini e gli adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di sindrome di Reye in caso di infezione influenzale; le donne che all’inizio della stagione epidemica sono in stato di gravidanza o nel periodo post partum; le persone ricoverate in strutture per lungodegenti; i medici e il personale sanitario e di assistenza nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali; i familiari a contatto di malati cronici; gli addetti a servizi essenziali; il personale degli allevamenti, dei macelli, veterinari pubblici e privati, addetti al trasporto di animali. Per prenotare il vaccino, le persone di età pari o superiore ai 60 anni e quelle con patologie croniche a partire dai 14 anni, devono rivolgersi prima al proprio Medico di famiglia, che si occuperà di fissare loro l’appuntamento.

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Focus Salute

L’ictus cerebrale ai tempi del Covid19 I DATI RACCOLTI DALLA PRIMA ONDATA EVIDENZIANO LA RELAZIONE ESISTENTE TRA LE DUE PATOLOGIE

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ella fase terminale di quella che è stata definita come la prima ondata nella pandemia di Covid19, si è iniziato a riflettere su come la massiccia concentrazione delle risorse del sistema sanitario sulla gestione di questa patologia avesse comportato criticità nella gestione di altre patologie severe e disabilitanti, tra le quali l’ictus cerebrale. La preoccupazione degli operatori che operavano nelle aree dedicate alla cura dell’ictus e che in molti casi avevano dovuto integrare e supportare le risorse affidate ai cosiddetti Covid Hospital, riguardava la possibilità che il paziente con ictus non fosse gestito adeguatamente sia per quanto riguarda gli interventi della fase acuta che il necessario follow-up successivo alla dimissione. Sono stati pubblicati diversi studi sul tema della relazione tra Covid19 e ictus ed oggi possiamo fare riferimento ad alcune evidenze, utili ad affrontare questa seconda ondata della pandemia cercando di prevenire i problemi emersi in precedenza. Il primo dato che è emerso riguarda l’incidenza significativa di ictus nel corso della malattia, intorno al 5,7% secondo uno studio cinese, che ha dimostrato anche che l’evento avviene circa 8-24 giorni dall’inizio dell’infezione ed è correlato a fattori quali l’età avanzata, la presenza di altre patologie cardiovascolari e le forme più severe di polmoniti. Il secondo dato riguarda la riduzione

del numero dei pazienti ricoverati per ictus e della frequenza di interventi della fase acuta di provata efficacia, quale in particolare la trombectomia, emersa durante i mesi della pandemia in Italia, come in altri paesi europei. Un’indagine condotta dalla Stroke Italian Organization su 81 Stroke Unit italiane ha riportato una riduzione del 26-30% dei ricoveri per minor stroke e TIA e di circa il 50% degli interventi della fase acuta rispetto allo stesso periodo nell’anno precedente. Questo fenomeno ha diverse possibili spiegazioni. Innanzitutto un mancato accesso dei pazienti con deficit magari lievi-moderati, per il timore del rischio di infettarsi e del sovraffollamento del Pronto Soccorso. In altri casi, la diagnosi potrebbe non essere stata fatta, specie in pazienti affetti da Covid, date le difficoltà di un esame clinico neurologico accurato in presenza di presidi quali le maschere per somministrazione di O2 o la limitata disponibilità di specialisti neurologi. Infine esiste sicuramente una sorta di competizione tra le due patologie, Covid19 e ictus, entrambe più frequenti nella popolazione anziana e fragile, per cui l’elevata frequenza di esito infausto dell’infezione avrebbe impedito il manifestarsi dell’ictus in questa fascia demografica. Un ultimo dato riguarda l’estrema limitazione delle attività ambulatoriali e delle cure riabilitative sul territorio, essenziali per assicurare al paziente con ictus un adeguato

La campagna “Ictus - Risparmia tempo, guadagna vita” è volta ad aumentare nella popolazione di Parma e provincia le conoscenze dei sintomi dell’ictus e soprattutto a far comprendere l’importanza di chiamare tempestivamente il 118, per poter ricevere in Ospedale il trattamento ottimale e ridurre mortalità e disabilità.

Dottoressa Licia Denti

medico geriatra e vicepresidente A.L.I.Ce-Parma

follow up post-ricovero. In conclusione, la sfida di questa seconda ondata della pandemia consiste anche nel riuscire a contenere l’infezione senza penalizzare altre patologie che necessitano di percorsi dedicati e protetti. Nel caso dell’ictus, questo si può realizzare mantenendo e supportando i percorsi già esistenti e attraverso un’adeguata educazione del pubblico a riconoscere i sintomi e reagire senza ritardi all’esordio della malattia come nei periodi pre-pandemia. Strategie di sorveglianza “attiva” sui pazienti dimessi, quali il follow-up telefonico o, dove sia possibile, utilizzando la comunicazione via web, potrebbero essere d’aiuto. Tutto questo deve rappresentare un impegno aggiuntivo per le aziende sanitarie e per gli operatori che da anni si dedicano alla cura dell’ictus, nonostante in questo difficile momento siano impegnati anche sul fronte della pandemia.

Con il patrocinio di

È UNA CAMPAGNA PROMOSSA GRAZIE A È REALIZZATA DA ALICe (Associazione Lotta all’Ictus Celebrale) Parma CON IL PATROCINIO DI Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma e Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma PER INFORMAZIONI www.ictusaliceparma.it - info@ictusaliceparma.it Il presente è stato ideato e realizzato dall’Azienda Ospedaliero-universitaria di Parma nell’ambito del Salute e Benessere Pmodello arma di depliant agazine 12 Progetto finanziato dal Programma di ricerca Regione-Università della Regione Emilia-Romagna – Area 2 bando 2012. Ogni tipo di riproduzione è consentita solamente a scopi non commerciali

Con il sostegno di


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La prima regola per volersi bene è prevenire OTTOBRE MESE DELLA PREVENZIONE DEL TUMORE AL SENO, LA CAMPAGNA DI SCREENING “NASTRO ROSA”

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ttobre è il mese della prevenzione del tumore al seno, che oggigiorno colpisce una donna su 8: tra i tumori femminili è quello più frequente, registrando un alto tasso d’incidenza. Nel 2019, in Italia, sono stati diagnosticati oltre 53.200 nuovi casi di carcinomi della mammella. Attualmente la sopravvivenza a 5 anni delle donne con questa tipologia di tumore è pari all’87%. Tuttavia, affidandosi ai giusti strumenti di salvaguardia della propria salute, è possibile guarire. È di fondamentale importanza riuscire a diagnosticare il tumore al suo inizio. La probabilità di guarigione per tumori che misurano meno di un centimetro è, infatti, di oltre il 90%. Ogni donna può tutelarsi effettuando regolari esami di controllo (mammografia ed ecografie) e unendo a questi la pratica dell’autopalpazione. Conoscere il proprio corpo è un primo strumento utile di prevenzione. Le cause del tumore al seno non sono ancora del tutto note, ma esistono alcuni fattori in grado di aumentare il rischio di contrarre la malattia, ad esempio le mutazioni dei geni BRCA-1 e BRCA-2, da cui dipendono il 50% circa delle forme ereditarie di cancro del seno. In questi casi, è bene

ricordare che non si eredita la malattia stessa ma la predisposizione a contrarla. Partendo da uno stile di vita sano è consigliabile evitare fumo, abuso di alcol che rappresentano dei fattori di rischio, insieme a sovrappeso e obesità. Infine, seguire una buona alimentazione è una procedura di prevenzione primaria, insieme all’esercizio fisico intenso e regolare. Per consentire un

monitoraggio il più ampio possibile, nel nostro Paese è attivo un programma di screening gratuito, promosso dal Sistema Sanitario Nazionale e gestito dalle Regioni, che consiste nell’offrire una mammografia gratuita di controllo ogni due anni a tutte le donne dai 50 ai 69 anni. A prendere contatto con loro è direttamente l’Asl di riferimento, solitamente

tramite lettera a domicilio. Gli screening proposti dalla Regione sono il primo sprono ad avere cura di sé e della propria salute, così come la mammografia è lo strumento cardine e sicuramente il più efficace per individuare anche tumori molto piccoli o micro calcificazioni che pur non essendo ancora malattie conclamate sono un campanello d’allarme da approfondire. Grazie alla Campagna Nastro Rosa promossa per la Lotta contro i Tumori (LILT), per tutto il mese di ottobre in Italia è possibile sottoporsi, su appuntamento, a visite gratuite presso i 400 ambulatori attivi su tutto territorio nazionale. di Francesca Liberatore

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Tumore colon-rettale: dalla diagnosi alla terapia IL PROFESSOR SOLIANI DELLA CASA DI CURA CITTÀ DI PARMA SPIEGA L’IMPORTANZA DELL’INDIVIDUAZIONE PRECOCE E LE NOVITÀ IN CAMPO CHIRURGICO

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l tumore colon-rettale è in Italia tra le neoplasie con maggior incidenza in entrambi i sessi: è il terzo per frequenza nell’uomo (dopo prostata e polmone) e il secondo nella donna (dopo mammella). La malattia, abbastanza rara prima dei 40 anni, è maggiormente diffusa in persone di età compresa fra i 60 e i 75 anni. È una neoplasia però che fortunatamente oggi può essere affrontata con ottimi risultati, come ci spiega il professor Paolo Soliani, Referente organizzativo dell’Unità operativa delle Chirurgie della Casa di cura Città di Parma. «Negli ultimi 15 anni si è assistito ad una netta diminuzione di incidenza e mortalità in entrambi i sessi per questo tipo di neoplasia, grazie ai programmi di screening per la diagnosi precoce (sangue occulto fecale; rettocolonscopia; colonscopia virtuale TAC) - spiega Soliani-. La diagnosi precoce infatti è di fondamentale importanza per il buon esito del successivo trattamento; più un tumore viene individuato precocemente e maggiori sono le possibilità di affrontarlo con successo.»

Professor Paolo Soliani

Referente organizzativo dell’Unità operativa delle Chirurgie della Casa di cura Città di Parma.

Una volta fatta la diagnosi qual è l’iter da seguire? «Una volta effettuata la diagnosi è fondamentale che il caso clinico venga discusso collegialmente all’interno del Gruppo Oncologico Multidisciplinare (oncologo, chirurgo, patologo, radiologo, radioterapista) per la stadiazione della malattia e per porre l’indicazione terapeutica. La discussione collegiale è dimostrato da numerosi studi che è di fondamentale importanza per la prognosi della malattia.»

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La terapia del tumore colon-rettale è chirurgica? «La chirurgia rappresenta l’arma “ad intento curativo” per eccellenza, però possono essere necessari dei trattamenti integrati (radioterapia o chemioterapia) da effettuare prima o dopo la chirurgia. Per questo è fondamentale il lavoro del gruppo multidisciplinare.» Per quanto attiene la chirurgia che novità si sono registrate negli ultimi anni? «Indubbiamente il trattamento del tumore colon-rettale ha avuto grande beneficio dall’introduzione della chirurgia mininvasiva - Spiega Soliani-. Tale tecnica, se effettuata da mani esperte, consente di ottenere la stessa radicalità oncologica della chirurgia tradizionale a cielo aperto (con il tradizionale “taglio” chirurgico) con percentuali di complicanze a distanza inferiori e con risultati in termini di ripresa funzionale certamente migliori e più rapidi. Va detto che vi sono situazioni particolari per i quali la tecnica mininvasiva non è consigliata (malattia neoplastica avanzata) e quindi è necessario ricorrere alla chirurgia a cielo aperto, ma fortunatamente sono un numero limitato di casi. Anche in quest’ultima evenienza le nuove tecnologie a disposizione permettono un trattamento con buona possibilità di radicalità oncologica.»

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Curare e preservare la salute degli occhi NUOVO AMBULATORIO DI CHIRURGIA OCULISTICA PER IL DALLA ROSA PRATI, CHE OFFRE AI PAZIENTI SERVIZI DI ALTA TECNOLOGIA PER LE PATOLOGIE PIÙ DIFFUSE. NE PARLANO GLI SPECIALISTI

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a vista, un bene da preservare con grande cura e con le cure giuste, a tutte le età. Questo il messaggio lanciato da Poliambulatorio Dalla Rosa Prati in occasione della Giornata Mondiale della Vista, ricorrenza che, come ogni anno, cade il secondo giovedì del mese di ottobre. Da diversi anni ormai il centro medico di via Emilia Ovest si sta affermando come polo d’eccellenza in campo oculistico: merito della competenza dei suoi specialisti ma anche di una dotazione tecnologica di ultimissima generazione. E proprio negli ultimi mesi Dalla Rosa Prati ha ulteriormente potenziato il suo servizio dedicato alla salute degli occhi inaugurando il nuovissimo ambulatorio di Chirurgia Oculistica, grazie al quale i pazienti hanno oggi l’opportunità di correggere i problemi di vista con interventi minimamente invasivi. Occhio pigro, miopia, astigmatismo, glaucoma, maculopatia. Tra le diverse patologie che il servizio di Oculistica di Dalla Rosa Prati è in grado di diagnosticare e di curare, la cataratta resta naturalmente uno degli interventi più richiesti. Anche questa condizione, infatti, può essere risolta in modo indolore e sicuro con la chirurgia, tanto che avere la cataratta potrebbe quasi essere considerata una “condizione vantaggiosa”, come spiega la Dottoressa Rosachiara Leaci: «È una provocazione, certo, ma fino a un certo punto. Innanzitutto, se abbiamo la fortuna di andare avanti con gli anni, la cataratta (l’opaciz-

zazione della lente interna dell’occhio, il cristallino) è praticamente inevitabile e la sua rimozione con impianto di cristallino artificiale è un intervento chirurgico delicato ma molto sicuro. Con gli strumenti più avanzati anche il recupero visivo è rapidissimo nella grande maggioranza dei casi. L’altro ‘vantaggio’ – prosegue – è che l’intervento di cataratta può essere l’occasione per migliorare la situazione ottica, ovvero la capacità di vedere bene da vicino e/o da lontano. Grazie all’innovativa strumentazione di cui disponiamo, che consente misurazioni biometriche precisissime (interferometria, OCT, topografia corneale), ogni singolo caso può essere studiato andando a rimuovere difetti di miopia e ipermetropia anche molto elevati e grazie a speciali lenti intraoculari toriche anche gli astigmatismi possono così essere risolti». Il Poliambulatorio propone ai suoi pazienti soluzioni su misura per risolvere la cataratta. Questa volta a parlarne è il Dottor Claudio Macaluso, Chirurgo Oculista che opera presso Dalla Rosa Prati: «Una

premessa fondamentale: non esiste, ancora, un cristallino artificiale che sia ‘smart’ come quello naturale giovane, in grado di accomodare, vale a dire cambiare forma per mettere a fuoco anche da vicino oltre che da lontano. Esistono diverse soluzioni per cercare di fare a meno degli occhiali per vicino dopo l’intervento di cataratta, basate su molteplici principi ottici e neurofisiologici. Per orientarsi fra le diverse opzioni, associamo all’esperienza clinica e al tempo da dedicare al paziente, una valutazione con strumenti sofisticati, per comprendere le necessità visive e trovare la soluzione ideale, necessariamente diversa da una persona all’altra. Gli occhi non sono tutti uguali. Le abitudini di vita – lavoro, tempo libero, lettura, guida – sono le più disparate, e solo tenendo conto di tutti questi elementi si trova, con la collaborazione del paziente, la strategia migliore».

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Quanto lo stress incide sulla nostra salute NE SOFFRONO SEMPRE PIÙ ITALIANI, COME RICONOSCERE E COMBATTERE IL COSIDDETTO “MALE DEL SECOLO” A LIVELLO FISICO E MENTALE. SI PARTE DALLA CONSAPEVOLEZZA

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efinito il “male del XXI secolo” dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, lo stress colpisce un numero sempre maggiore di italiani: secondo una ricerca di Assosalute in Italia ne soffre l’85% delle persone, di cui prevalentemente donne e giovani. Le cause dello stress possono essere molteplici e variano da persona a persona. Infatti gli eventi che possono determinare conseguenze fisiche e psicologiche sono recepiti in maniera diversa a seconda della persona e della sua sensibilità. Tuttavia, ci sono alcuni fattori che inevitabilmente causano stress comune: ritmi di vita e lavoro intensi, traumi, gravidanza, situazioni di pericolo, problemi di salute personali o delle persone vicine, sono solo alcuni dei possibili avvenimenti che possono compromettere il nostro benessere. Stanchezza, ansia, mal di testa, irritabilità, digestione lenta, bruciori di stomaco, insonnia, tensioni muscolari, così come eruzioni cutanee, herpes sulle labbra e addirittura tachicardia: lo stress incide pesantemente sulla nostra salute, non solo mentale, ma anche e soprattutto fisica. Come possiamo riconoscere, dunque, quei campanelli d’allarme non sempre così evidenti? Quando lo stress diventa una costante nella

nostra vita, l’organismo reagisce (almeno in un primo momento) in modo meno clamoroso, ma continuo. Una grande quantità di cortisolo, l’ormone principe dello stress, viene liberata nel corpo che reagisce attraverso tutti quei piccoli disturbi, più o meno gravi, che vanno dal comune mal di testa all’insonnia, sino ad arrivare ai problemi cardiovascolari. Non sempre il nostro corpo è in grado di differenziare le conseguenze fisiche dello stress rispetto a quei comuni malesseri che talvolta possono minare il nostro benessere, tuttavia, ognuno di noi può fare molto per tutelare la propria salute. Il primo passo è acquisire consa-

pevolezza del proprio malessere, cercando di ritagliare del tempo da dedicare a se stessi e a tutte quelle attività rigeneranti: praticare regolarmente sport, mangiare sano, riposare di più, ristabilire un abituale contatto con la natura passeggiando all’aria aperta, ascoltare la musica così come imparare a conferire la giusta importanza alle cose. Questi consigli, apparentemente banali, possono aiutarci a combattere lo stress prima ancora di decidere di far ricorso a medicinali o terapie mirate, che rimangono in ogni caso la miglior soluzione davanti alle patologie più gravi. di Francesca Liberatore

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Camminare allunga la vita, lo dice la scienza I BENEFICI SONO MOLTEPLICI E RIGUARDANO LA SALUTE SIA MENTALE CHE FISICA DELLA PERSONA. GLI ESPERTI CONSIGLIANO 30 MINUTI ALMENO 3 VOLTE A SETTIMANA I BENEFICI IN TERMINI DI SALUTE Non si tratta di leggende metropolitane, qui si parla di salute. E i benefici in questo campo sono tanti. La camminata infatti: • migliora le funzioni cardiocircolatorie • migliora la respirazione • migliora la mobilità e la resistenza muscolare • riduce lo stress • migliora l’umore e l’insonnia Gli esperti consigliano di introdurre una camminata di almeno 30 minuti, da 3 a 5 giorni a settimana, per proseguire quotidianamente. Associando una corretta respirazione alla giusta dose di sforzo, si gode dei benefici che la camminata offre allo stato di salute.

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amminare fa bene alla salute. Questa è una frase che accomuna tutti gli esperti, concordi nei molteplici benefici che derivano da una camminata all’aperto, soprattutto a passo veloce. Un’attività rigenerante, per la salute e il benessere di corpo e mente, consigliata negli spazi lontani dallo smog cittadino e dall’inquinamento, in modo da renderla completamente salutare per l’organismo. Camminare a passo veloce, infatti, è un potente antistress e un modo per allontanare i pensieri negativi legati al lavoro o ai problemi della vita di

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tutti i giorni. Staccare per un’oretta e dedicarsi al proprio corpo, è un toccasana per la mente e un antidoto alle preoccupazioni. C’è una ragione per cui tutto ciò avviene, e non è certo un caso: camminando a ritmo veloce, l’organismo produce endorfine in una quantità fino a 5 volte superiore rispetto al riposo. Le endorfine sono quelle che più comunemente si chiamano “ormoni della felicità”, che prevengono appunto emozioni negative e stress, a fronte dei pensieri positivi, generando una sensazione di serenità e di grande energia che si manife-


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BOSCHI EMILIANI E TREKKING: NUOVI MODI PER SCOPRIRE PARMA

sta sia durante che subito dopo l’attività fisica. Secondo una ricerca inglese camminare è la ginnastica migliore per stare in forma, che non necessita di particolari attrezzature e di spazi specifici. Si può scegliere in autonomia il posto, la compagnia (eventuale) e il tempo da dedicargli. Il risultato dello studio ha rilevato che una passeggiata di mezz’ora al giorno a passo svelto è il modo migliore per perdere peso e stare in forma. Inoltre, c’è un aspetto da non sottovalutare, legato alla vista: non tutti sanno che camminare fa molto

bene anche agli occhi perché permette di esercitare la vista da lontano, in un momento in cui la maggior parte delle persone trascorrono molto tempo al pc o comunque con dispositivi digitali sempre a portata di mano. È un allenamento a tutti gli effetti: se abbinato ad un regime alimentare corretto, può portare ad ottimi risultati a livello di perdita di peso. Con una regolare camminata di 25/30 minuti al giorno si allunga la vita dai 3 ai 7 anni. Camminare allunga la vita... e lo dicono gli scienziati! di Felicia Vinciguerra

Sperimentare i benefici della camminata già a partire da questo momento è possibile: sono molte le iniziative promosse nella nostra provincia nei mesi autunnali. Questa stagione, infatti, è perfetta per immergersi completamente nella natura, senza doversi preoccupare dell'afa estiva. Fortemente consigliato per gli appassionati di cibo è il trekking "La cultura appenninica del Castagno e la farina di castagne dell'Antica Dogana" che si terrà il 15 Novembre a Bosco di Corniglio: si passeggerà attraverso dei castagneti, ammirando anche degli antichi essiccatori abbandonati, sino a raggiungere l'azienda Agrituristica Antica Dogana, dove Susanna e la sua famiglia spiegheranno la filosofia della loro attività e l'importanza della conservazione delle tradizioni. La giornata terminerà con una degustazione dei prodotti dell'agriturismo legati alla castagna, accompagnata da vino e tisane calde. Un'altra iniziativa molto originale è quella proposta dal Rifugio Lagdei: il 28 Novembre, sempre a Bosco di Corniglio, si terrà la "Lunata". Sarebbe riduttivo definirla semplicemente come una camminata di notte nella natura perché è molto più di questo: si tratta di un'immersione completa nell'essenza di una foresta antichissima per ammirarne l'aurea di mistero che emana. Il percorso durerà 2 ore e mezzo escluse le pause, dalle 21 fino alle 23.30/24.

Musica e corsa Mente e corpo vanno di pari passo quando si parla di benessere e la musica gioca un ruolo fondamentale nella gestione delle proprie emozioni. Le cuffiette ci permettono di estraniarci da un mondo nel quale noi stessi stiamo cercando rifugio, e questo accade quando si corre. È difficile definire il confine tra giusto e sbagliato, in questo caso molto dipende dagli obiettivi di quella corsa. Ci sono momenti in cui la corsa è uno sfogo allo stress o alle tensioni della giornata, e la musica accoglie tutte quelle emozioni negative, stravolgendole. Altri momenti in cui la musica tiene semplicemente compagnia, dando un ritmo all’allenamento. Altre volte, al contrario, l’allenamento è più impegnativo e non ha bisogno della distrazione musicale. Correre senza musica può essere anche uno strumento per aumentare la consapevolezza di sé e ascoltare solo il rumore dei propri passi. Non esiste la regola perfetta, esistono le sensazioni, che vanno sapientemente assecondate.

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Benessere

L'attività fisica entr PALESTRE VIRTUALI E CORSI ONLINE PER EVITARE GLI ASSEMBRAMENTI. CONTINUA AD ESSERE LA TENDENZA DEGLI ULTIMI MESI, DI CHI NON RIESCE A RINUNCIARE AI BENEFICI DELL’ALLENAMENTO

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l mondo è cambiato. Una pandemia globale ha stravolto le abitudini di tutti, obbligando a riprogrammare la propria quotidianità. Non lavorare più in ufficio ma a casa propria, uscire molto meno, vedere poche persone mantenendo distanza da loro, sono solo alcuni dei cambiamenti che possiamo avvertire attorno a noi: di conseguenza si sono modificate anche le esigenze di mercato che, probabilmente, per alcuni diventeranno una nuova

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abitudine, anche una volta superata la pandemia. Nei tre mesi di lockdown anche il mondo dello sport si è fermato: gli impianti sono stati chiusi, gli allenamenti sospesi e tutte le manifestazioni rinviate fino a data da destinarsi. Una sospensione delle attività ancora oggi molto attuale, soprattutto in virtù della crescita del contagio. Le abitazioni domestiche sono diventate le nuove palestre, dove allenarsi da soli o con l’aiuto del

personal trainer in video call. Non si è trattato solamente di fare esercizi in casa, ciò che è cambiato è stato l’atteggiamento culturale che la pandemia ha scatenato: una nuova domanda di fitness, attività motoria e wellness sentita come qualcosa a cui non è più possibile rinunciare. A partire dalla diffusione di questa nuova mentalità e dell’aumento di stati d’animo di turbamento emotivo, sono diventate molto più popolari le discipline olistiche come lo yoga


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a nell'era digitale: è il futuro? I PRO E I CONTRO Allenarsi a casa potrebbe diventare per molti una nuova abitudine sportiva, ma quanto conta lo spazio? E i costi? E la disponibilità delle attrezzature? Scopriamolo, in una lista di pro e contro. I VANTAGGI: • autonomia nella gestione del tempo e dello spazio • obiettivi di allenamento autogestiti • comodità e abbattimento delle distanze • abbattimento dei costi di abbonamento GLI SVANTAGGI: • allenamento solitario, no alla socializzazione • non avere una guida può scoraggiare e annoiare • spazi non adeguati e mancanza di attrezzature • allenarsi in modo sbagliato, se non si hanno conoscenze

e la meditazione. In un periodo che ha provocato molti squilibri sotto il punto di vista della salute mentale, queste si concentrano su un approccio all'attività fisica che vuole portare benessere a tutte le parti del corpo umano, compresi mente e spirito. Da marzo, si è diffusa anche la propensione all'allenamento online "teleguidato": palestre e

circoli sportivi, associazioni, influencer nei mesi di quarantena hanno messo a disposizione lezioni online fruibili attraverso i canali Zoom, Youtube e Instagram. Ci si allena in diretta con il proprio trainer, oppure seguendo un workout personalizzato sui propri obiettivi, senza i vincoli di tempo e luogo. Una pausa digitale è stata avvertita nel corso di quest’estate, quando poi sembra essere rinato il legame tra uomo e natura, forti di una ritrovata libertà. È stata per molti l’occasione per poter uscire di casa e dedicare il proprio tempo a nuove esperienze come la corsa, o un giro in bicicletta. Non sappiamo se questa sarà la tendenza del futuro o se l’allenamento in presenza avrà sempre la meglio. La certezza è che questa pandemia sta scardinando molte abitudini e sicuramente sta proponendo delle alternative, in attesa che si possa tornare a scegliere senza condizionamenti da che parte stare. di Sofia Vicini

TÈ MATCHA, LA BEVANDA DEL BENESSERE La tradizione orientale, nello specifico giapponese, in termini di benessere non si discute. La polvere di tè matcha, dal colore verde intenso, è un vero e proprio elisir di salute e benessere, oltre che avere proprietà energizzanti e antiossidanti. A differenza del tè preparato per infusione, la polvere del matcha si scioglie nell’acqua bollente, in modo da assimilare tutte le proprietà nutritive delle foglie. Contiene catechine, una delle sostanze antiossidanti più efficaci per combattere l’invecchiamento cellulare provocato dai radicali liberi. Aiuta ad accelerare il metabolismo e ha effetti benefici di neuroprotezione. I monaci zen lo utilizzano da sempre per mantenere alta la concentrazione durante la meditazione. Riduce infatti ansia e stress. Molti ormai consumano questa bevanda, anche in occidente, la si consuma sia calda che fredda e si trova comunemente nelle erboristerie.

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Alimentazione

Le proprietà delle vitamin

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eguire una dieta alimentare varia ed equilibrata è fondamentale per mantenere un corpo sano. Sappiamo tutti quanto sia bello mangiare una pizza o un buon piatto di pasta al sugo ma dobbiamo renderci conto che carboidrati, proteine e grassi non bastano al nostro organismo per funzionare al meglio. Sostanze indispensabili per assicurarci il nostro benessere sono minerali e vitamine, “micronutrienti”, da assumere in piccole quantità e consapevolmente. L’assunzione di vitamine è una cosa seria perché la carenza o l’eccesso di alcune di queste può anche portare a rilevanti problemi di salute, quindi affrettiamoci ora a scoprire in

quali cibi si trovano e le loro proprietà. La VITAMINA A è coinvolta nei processi di crescita e differenziazione delle cellule, contribuisce al rafforzamento del sistema immunitario e assicura un buon funzionamento della vista. In quali cibi si trova? È presente nel fegato, nel tuorlo d'uovo, nel burro e in molti ortaggi come carote crude, spinaci, cavolo, broccoli, verze, aglio, zucca, spinaci, cicoria, pomodoro e lattuga. Eventuali eccessi possono essere dannosi. Nei casi più gravi possono causare problemi come danni a fegato ed effetti sul metabolismo osseo.

COVID-19: La VITAMINA D potrebbe abbassare le probabilità di contagio In Inghilterra, sono partite a ottobre alcune sperimentazioni legate al rapporto COVID-19 e vitamina D: quest’ultima, secondo alcuni studi, sarebbe in grado di rinvigorire il sistema immunitario, aiutandolo a prevenire il contagio da Coronavirus. Questo studio epidemiologico coinvolge circa 5000 volontari che, ogni giorno per 6 mesi, dovranno ingerire una speciale pillola nel caso in cui mostrassero carenze di questa vitamina. Lo studio, finanziato da Barts Charity, utilizzerà dosi più elevate di vitamina D rispetto ai normali integratori. L'ipotetico esito positivo di questa sperimentazione potrebbe essere fondamentale per la comprensione del funzionamento del virus e rappresenterebbe un momento di svolta nella lotta alla sua diffusione: la carenza di questa vitamina, infatti, è diffusa soprattutto tra i più anziani e tra persone in sovrappeso, ovvero tutti coloro che rischiano di contrarre una forma forte di coronavirus e di riscontrare complicanze più gravi dopo il contagio.

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Alimentazione

e: quali sono e dove trovarle Le VITAMINE DEL GRUPPO B svolgono tantissime funzioni essenziali per l'organismo umano: sostengono il fegato e il sistema nervoso, hanno un ruolo fondamentale nella trasformazione dei carboidrati in glucosio e nel metabolismo di lipidi e proteine; anche unghie e capelli beneficiano di questa vitamina. Sono presenti in alimenti come carne, pesce, uova ma anche cereali integrali, legumi, asparagi e noci. La VITAMINA C, oltre a partecipare a numerose reazioni metaboliche e alla sintesi del collagene, è anche un antiossidante. Carenze gravi di vitamina C provocano dolori articolari e disturbi come ematomi e emorragie.

DI SOLITO CI CONCENTRIAMO SUGLI ALIMENTI, SENZA CONSIDERARE L’IMPORTANZA DELLE VITAMINE E LA DIFFERENZA TRA LE STESSE Gli alimenti ricchi di questa vitamina sono: gli agrumi, i kiwi, le fragole, peperoni, i pomodori e verdura a foglia verde. Lunghi lavaggi riducono, poco a poco, la dose di vitamina C nel cibo. La VITAMINA D contribuisce al normale assorbimento intestinale di calcio e fosforo e quindi al benessere di ossa e denti. Una carenza grave di vitamina D provoca problemi a livello

osseo, come il rachitismo nel bambino e l’osteomalacia nell’anziano. I cibi che la contengono comprendono alcuni pesci grassi (aringhe, salmone, sardine, sgombro), olio di fegato di merluzzo, latte e uova. In secondo luogo, 15 minuti all'aria aperta al giorno, se è possibile con braccia, mani e viso scoperti, basteranno a produrre quantitativi sufficienti di vitamina D. La VITAMINA E svolge una funzione antiossidante, contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo inattivando i radicali liberi che si formano nell’organismo sia durante il normale metabolismo energetico, sia per esposizione a inquinanti ambientali. Questa molecola si trova in semi, frutta secca a guscio, germe di grano e riso integrale. Le maggiori fonti di vitamina E sono: oli vegetali, arachidi, mandorle e nocciole. di Lisa Topi

IL MERCATO DEGLI INTEGRATORI CAMBIA CON IL CORONAVIRUS: LE NUOVE ABITUDINI DEGLI ITALIANI Trascorrere tre mesi in casa da marzo a maggio, senza aver la possibilità di uscire se non per questioni di stretta necessità, ha spaventato notevolmente gli italiani e questo si è tradotto in un cambiamento delle abitudini di acquisto, soprattutto nell'ambito psicofisico. Uno studio congiunto condotto da Integratori Italia – Unione Italiana Food e Avedisco, Associazione vendite dirette servizio consumatori, ha fatto emergere come quest'anno i prodotti più acquistati nelle farmacie, dopo mascherine e disinfettanti, siano stati gli integratori alimentari per rafforzare il sistema immunitario: questi hanno aumentato le vendite del 30% rispetto al 2019. "La crisi dovuta alla pandemia da Covid-19 ha posto il nostro settore davanti ad una grande sfida: riuscire a rintracciare in questo momento di difficoltà le opportunità da sfruttare per mantenere costante l’operatività, nonostante le ripercussioni economiche. Il modello di business della vendita diretta sta vincendo la sfida grazie alla capacità di adattarsi ai nuovi scenari digitali, pur mantenendo la forza del rapporto umano", ha dichiarato Giovanni Paolino, presidente di Avedisco.

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Alimentazione

Iniziare la giornata con il piede giusto grazie ad una buona colazione SE PER VOI LA COLAZIONE CONSISTE IN UN CAFFÈ AL VOLO PRIMA DI USCIRE O BRIOCHE E CAPPUCCINO AL BAR, È ORA DI CAMBIARE REGISTRO!

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appiamo bene quanto la colazione influisca sull’andamento delle nostre giornate, eppure la maggior parte di noi ammette di non dedicarci il tempo necessario. Studi recenti dimostrano che sono pochissimi quelli che pongono la giusta cura nel preparare il primo pasto della giornata mentre la maggioranza ci spende meno di 10 minuti, credendo (o forse più correttamente, sperando) che una tazzina di caffè fornisca l’energia necessaria per affrontare la mattinata, ma è palese che questa non sia sufficiente. La colazione è nota per essere il pasto più importante della giornata e dobbiamo smetterla di far prendere il sopravvento alla pigrizia. La prima cosa da fare è prendere coscienza che questo è un pasto che va consumato 365 giorni l’anno, in modo completo e che, al pari di pranzo e cena, deve contenere carboidrati, proteine e frutta. Assumere una giusta quantità di carboidrati e calorie, la mattina, aiuta a prevenire cali di zuccheri e scompensi ormonali, a

migliorare il funzionamento della tiroide, oltre a diminuire la sensazione di buco nello stomaco che ci perseguita fino all’ora di pranzo.

UNA COLAZIONE DA CAMPIONI PER I PIÙ PICCOLI!

Per i bambini, in particolar modo, è fondamentale fare una colazione ricca e nutriente che dia la forza fisica necessaria per affrontare la giornata. Si deve decidere se prediligere la colazione salata o quella dolce. La “colazione salata” è un po’ più ricca di proteine, mantiene lo slancio ormonale metabolico del mattino, favorisce la concentrazione e l’attività. Inoltre è indicata se a pranzo vostro figlio mangia solo il primo piatto. La “colazione dolce” è molto gradita ai bambini, ma va adeguatamente bilanciata perché un eccesso di zuccheri predispone ad iperattività nei più piccoli e favorisce il rilascio di triptofano a livello cerebrale ed un aumento di serotonina e melatonina, predisponendo il rilassamento e il riposo. E per i bambini, naturalmente, non è opportuno compensare con caffè e sostanze eccitanti per renderli svegli e lucidi a scuola! Che sia dolce o salata, è buona regola che la colazione contenga sempre: calcio, proteine, carboidrati complessi, zuccheri e fibre.

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Alimentazione 5 PROPOSTE PER UNA BUONA COLAZIONE Bando alla pigrizia, al mattino è bene darsi da fare e mettere le mani in pasta, ecco 5 idee per consumare correttamente, e senza sensi di colpa, la colazione: • 1 Yogurt bianco intero (PROTEINA) + fiocchi di cereali (avena in primis) o della granola che potete fare voi a casa (CARBOIDRATI) + frutta fresca (ZUCCHERI SEMPLICI) da aggiungere a pezzetti nello yogurt e un paio di quadratini di cioccolata fondente a scaglie (GRASSI); • 1 bicchiere di latte parz. scremato (PROTEINA) + una fetta di pane ai semi tostato (CARBOIDRATI) + crema di mandorle spalmata sul pane(GRASSI) + frutta fresca (ZUCCHERI SEMPLICI); • tisana ai frutti di bosco (LIQUIDI) + una fetta di pane integrale tostato (CARBOIDRATI) + ricotta freschissima da spalmare sul pane (PROTEINA) + 1 cucchiaino di marmellata (ZUCCHERI SEMPLICI) + una manciata di mandorle (GRASSI)

Come spiega la Dott.ssa Oggioni in un’intervista rilasciata a Humanitas Salute: «Una prima colazione sana fornisce l’energia necessaria, dopo il riposo notturno, e permette al corpo e al cervello di ripartire al meglio, grazie all’apporto di diversi nutrienti. Durante il digiuno il nostro corpo utilizza le riserve di zucchero del fegato che al risveglio sono in fase di esaurimento: se non ci rifocilliamo con una buona colazione, andiamo incontro a un meccanismo di compensazione bruciando le proteine muscolari e in minor quantità i grassi di riserva per produrre energia. Inoltre dopo un digiuno prolungato si tende a consumare un pranzo e una cena abbondanti, con un conseguente massiccio immagazzinamento di ener-

gia sotto forma di grassi. Una prima colazione adeguata aiuta ad aumentare il senso di sazietà durante tutto il giorno, favorendo la regolarità dei pasti. È ormai dimostrato che chi non fa colazione ha più difficoltà nel controllare il proprio peso e tende ad adottare abitudini alimentari scorrette, che possono portare poi a patologie anche gravi». Al di là della questione medica la colazione dovrebbe rappresentare un momento di piacevole ritrovo con la famiglia. Farla insieme ai propri figli è un’occasione per trascorrere del tempo insieme prima di dedicarsi alle attività quotidiane che tengono lontani per tutta la giornata. di Lisa Topi

• 1 Bicchiere di spremuta d’arancia (ZUCCHERI) + 1 fetta di pane al farro tostato (CARBOIDRATI) + salmone affumicato/ prosciutto crudo Dop/uovo sodo o alla coque (PROTEINE) + 2-3 noci (GRASSI); • Pancake senza zuccheri aggiunti: 1 banana matura + 60 g di farina + 60 g di latte + 1 uovo + 1 pizzico di lievito. Mescolare fino ad ottenere una consistenza omogenea, versare in una padella antiaderente unta leggermente di olio. Far cuocere da entrambe i lati per qualche minuto. Servire calda, spalmando sopra un velo di crema di mandorle o nocciole al 100% o un velo di confettura extra! Fonte: blog della nutrizionista Elisa De Filippi

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Alimentazione

L’Esselunga in miniatura IL NUOVO FORMAT DA CENTRO CITTÀ, PIÙ PICCOLO IN TERMINI DI SPAZI, MA NON MENO FUNZIONALE, PER SPERIMENTARE UNA NUOVA MODALITÀ DI VENDITA

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e novità in casa Esselunga non finiscono mai. È arrivato anche nella nostra città un nuovo format di supermercato, il Superstore in pieno centro, in via Verdi, con una superficie di 570 metri quadri. Un vero e proprio Esselunga in miniatura, una sintesi di tutti i prodotti, freschi e confezionati, di ortofrutta e gastronomia, ai quali siamo abituati nelle altre tre sedi della città (Via Emilia Est, Via Emilia Ovest, via Traversetolo). Il nuovo format si adatta alle esigenze di spesa da centro città, non ha un parcheggio, ma contiene al suo interno tutto ciò di cui si ha bisogno, con una zona dedicata alla gastronomia dei ‘pronti in tavola’, fiore all’occhiello del marchio, pensati, perché

no, per agevolare le pause pranzo dei lavoratori della zona, dei turisti, ecc. Lo store è stato inaugurato lo scorso 14 ottobre, anticipato dai cartelli gialli tipici del brand pochi giorni prima, a pochi passi dalla stazione ferroviaria e dal centro storico, con un concetto nuovo per Parma ma già presente in altre

città. Non è il più piccolo di casa Esselunga, che altrove ha già proposto laEsse, un format ancora più ‘mini’ con caratteristiche da express. In via Verdi troviamo tutto il meglio dell’azienda, che vanta un proprio laboratorio di produzione gastronomica: presenta tutti i reparti del negozio più grande, con prevalenza di prodotti confezionati. Non mancano pane fresco, pasticceria e gastronomia con i pronti in tavola e la possibilità di ritirare la spesa dai locker. In quest’ultimo caso non più con l’assortimento limitato al negozio di via Verdi, ma con la comodità di ritirare la propria spesa, perché no, a due passi da casa. Si tratta di un format che sfida le insidie del centro città, come la mancanza di parcheggio, ma che si rivela un potenziale per

un pubblico anche più residenziale. È aperto dal lunedì al sabato dalle 7.30 alle 21.00 e la domenica mezza giornata. Il format non è una novità assoluta. Anche altre aziende abituate ai grandi magazzini hanno provato a ridurre le dimensioni dei propri negozi per entrare in centro città ed arrivare ad una clientela potenzialmente diversa. Non tutti vivono la città da residenti e hanno un’automobile a disposizione, si possono raggiungere in questo modo per esempio anche gli studenti. Anche Ikea ha sperimentato, per ora non ancora nel nostro Paese, un concept più piccolo dedicato ai negozi di vicinato, con possibilità di acquistare piccoli oggetti e prenotare, con il servizio di consegna a domicilio, i più grandi. Soprannominato "Home planning studio", il nuovo concetto permette un’esperienza di vendita- acquisto totalmente diversa da quella a cui siamo abituati, eliminando per esempio la passeggiata tra i salotti allestiti. Un modo per la Food company e l’azienda scandinava di avvicinarsi ai negozi da quartiere e presidiare il centro delle città, in un modello potenzialmente replicabile in altri contesti. di Felicia Vinciguerra

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Ca’Pina: il luogo ideale dove gusto e tradizione si incontrano Ca’ Pina ristorante, bar, degusteria. Caratteristico casale della campagna parmigiana con tre sale ristorante e piccoli ambienti dove proponiamo piatti e prodotti tipici ma anche “personalizzati” dai nostri maestri di cucina. Serviamo colazioni, pasti veloci, drinks, aperitivi e squisiti gelati artigianali. Nella nostra cantina è a disposizione un’ampia selezione di vini.

Parma - Via Traversetolo, 200 loc. Botteghino Tel. 0521 394559 - www.capina.it


Città Bimbi

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Inserto dedicato ai bambini e ai genitori

Cento anni dello scrittore che INSEGNAVA CON LE FAVOLE Le poesie di Gianni Rodari raccontano una realtà sempre attuale, oggi più che mai. Ne è un esempio la poesia della speranza

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on sembrano essere passati 100 anni dal 23 ottobre 1920, ovvero dalla nascita del grande poeta Gianni Rodari, perché la sua scrittura è ancora fortemente attuale e adatta a descrivere in maniera lucida sentimenti ancora veri e genuini, che ci appartengono nonostante la società sia cambiata nel tempo. Quelle raccontate dal poeta dell’infanzia per eccellenza sono storie moderne in chiave universale. Professava la rivoluzione della creatività come modus operandi per una società interessata ai soli bisogni. Le fiabe “servono all’uomo completo. Se una società basata sul mito della produttività (e sulla realtà del prodotto) ha bisogno di uomini a metà – fedeli esecutori, diligenti riproduttori, docili strumenti senza volontà – vuol dire che è fatta male e bisogna cambiarla. Per cambiarla occorrono uomini creativi, che sappiano usare la loro immaginazione”, scriveva Rodari nel suo volume La grammatica della fantasia.

Se io avessi una botteguccia fatta di una sola stanza vorrei mettermi a vendere sai cosa? La speranza. “Speranza a buon mercato!” Per un soldo ne darei ad un solo cliente quanto basta per sei. E alla povera gente che non ha da campare darei tutta la mia speranza senza fargliela pagare. Gianni Rodari Non è un caso che sia stata proprio questa la poesia pubblicata e condivisa sui social da moltissimi utenti per omaggiare il poeta. Un inno alla speranza, di cui oggi sicuramente sentiamo il bisogno, riportata al mondo dei bambini, ai quali Rodari insegnava a inventare. Un invito a non arrendersi di fronte alle difficoltà della vita, ma di capire quanto sia importante sperare in cambiamenti positivi. Lette oggi, alla luce dei cambiamenti dovuti all’emergenza sanitaria, queste parole risuonano con ancora più forza. La vita di Gianni Rodari è stata piena di soddisfazioni: nato a

Omegna nel 1920. Dopo aver conseguito il diploma magistrale, per alcuni anni ha fatto l’insegnante. Al termine della Seconda guerra mondiale ha intrapreso la carriera giornalistica, che lo ha portato a collaborare con numerosi periodici, tra cui «L’Unità», il «Pioniere», «Paese Sera». A partire dagli anni Cinquanta ha iniziato a pubblicare anche le sue opere per l’infanzia, che hanno ottenuto fin da subito un enorme successo di pubblico e di critica. I suoi libri hanno avuto innumerevoli traduzioni e hanno meritato diversi riconoscimenti, fra cui, nel 1970, il prestigioso premio «Hans Christian Andersen», considerato il «Nobel» della letteratura per l’infanzia. Negli anni Sessanta e Settanta ha partecipato a conferenze e

incontri nelle scuole con insegnanti, bibliotecari, genitori, alunni. E proprio dagli appunti raccolti in una serie di questi incontri ha visto la luce, nel 1973, Grammatica della fantasia, che è diventata fin da subito un punto di riferimento per quanti si occupano di educazione alla lettura e di letteratura per l’infanzia. Gianni Rodari è morto a Roma nel 1980. Tra le sue opere più significative: Le avventure di Cipollino, Gelsomino nel paese dei bugiardi, Filastrocche in cielo e in terra, Favole al telefono, Il libro degli errori, C’era due volte il barone Lamberto. In occasione del centenario, è nato il sito www.100giannirodari.com, un punto d’incontro per appassionati per approfondire la sua storia e i suoi insegnamenti. di Felicia Vinciguerra

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le News Riprende per le scuole il progetto EDUCAZIONE ALLA CAMPAGNA AMICA: avvicinare i giovani alla natura Anche quest’anno ritorna nelle scuole il progetto di “Educazione alla Campagna Amica”, organizzato da Coldiretti Donne Impresa, in collaborazione con Coldidattica Emilia Romagna: nato per far incontrare il mondo della scuola e l’agricoltura, l’obiettivo è sensibilizzare i giovani ai valori della sana alimentazione, della tutela ambientale, dello sviluppo sostenibile e del territorio come luogo di identità e di appartenenza. Il tema resta quello dello scorso anno, ovvero: “Alimentarsi bene fa bene. Il cibo giusto per te e per l’ambiente”. Il progetto, infatti, vuole porsi in uno stato di continuità con quello precedente che, a causa della situazione Covid 19, è stato interrotto. “Si tratta - precisa la Responsabile Coldiretti Donne Impresa Parma Mara Pratissoli – di un percorso multidisciplinare di educazione alimentare e ambientale, di avvicinamento delle nuove generazioni

alla conoscenza del mondo agricolo con l’obiettivo di educare gli studenti a corretti stili di vita per il loro benessere e per quello dell’ambiente. A supporto del lavoro che gli insegnanti svolgeranno in classe sul tema assegnato metteremo a disposizione delle scuole sussidi e iniziative di didattica online, visite didattiche in fattoria, nei mercati di Campagna Amica e incontri in aula quando questi saranno possibili, o a distanza”. Al progetto è abbinato un concorso dove verranno premiati i migliori elaborati prodotti sul tema dalle scuole a conclusione del percorso pedagogico. Le scuole interessate hanno tempo fino al 15 Novembre 2020 per iscriversi inviando la scheda di adesione alla Federazione Provinciale Coldiretti di Parma. PER PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI: tel. 0521.901411/901409 e-mail: parma@coldiretti.it fax 0521/291674

CARTOONS! Il jazz per i bimbi Compie quest’anno il suo 25esimo anniversario il ParmaJazzFestival, in un’edizione che vuole essere simbolo di ripresa per la città e al contempo

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vuol far avvicinare, seppur metaforicamente, il suo pubblico. In questo suo compleanno, felice ma molto difficile, l’organizzazione del festival ci tiene a ringraziare tutte le persone che lo hanno sostenuto, grandi e piccoli. È proprio per questi ultimi che sabato 7 novembre avrà luogo uno spettacolo giocoso e divertente realizzato dai CARTOONS! Narratori e musicisti, accompagneranno la loro platea in un mondo fantastico, attraverso canti e balli. L’evento, Gli Esploratori della Giungla, vuole essere un vero e proprio viaggio in cui scoprire orizzonti nuovi e far avvicinare i bambini al mondo della musica e in particolar modo del jazz. In duplice programmazione, alle 15.30 e alle 18, l’appuntamento sarà al Ridotto del Teatro Regio di Parma, posto nel piano superiore al foyer del Teatro Regio, luogo magico

in cui risplendono gli affreschi di Giovan Battista Azzi ed Alessandro Cocchi. La prenotazione presso la Biglietteria del Teatro Regio è obbligatoria: Tel. 0521 203999; biglietteria@teatroregioparma.it. Il prezzo dell’intero è di 12€, del ridotto 8€.


le News Test sierologici gratuiti per salvaguardare la scuola! A partire da ottobre sino al 30 giugno 2021 sarà possibile, per alcune categorie, effettuare test sierologici gratuiti in farmacia. La Regione Emilia-Romagna ha indetto questa campagna di screening per monitorare i contagi legati al Covid-19, arrivando potenzialmente ad offrire alla popolazione fino a 2 milioni di test. Questa iniziativa è rivolta soprat-

SAN FRANCESCO DEL PRATO RIAPRE AI PIÙ PICCOLI Tra circa 200 giorni (il 2 maggio 2021) riapriranno le porte della Chiesa di San Francesco del Prato, in Piazzale San Francesco, in restauro dalla fine del 2018. Prima di questo momento, però, sarà data la possibilità ai bambini dai 6 ai 10 anni di visitare l’edifico in anteprima. Questi, infatti, avranno l’opportunità di partecipare all’opera di ricostruzione e conoscere la storia della chiesa, attraverso numerosi percorsi guidati che si suddivideranno principalmente in 4 tappe per scoprire ciò che la rende speciale. L’evento avrà luogo domenica 1 novembre alle 11 alle 15 e domenica 8 novembre alle 15. L’ingresso sarà ad offerta libera, per contribuire al restauro della struttura.

tutto ai più piccoli, per cercare di mantenere le lezioni scolastiche in presenza e permettere di svolgerle in totale sicurezza: possono accedere al test gratuito tutti i bambini e ragazzi da 0 ai 18 anni e i maggiorenni che frequentano la scuola secondaria superiore, con i loro familiari conviventi e gli universitari che hanno il medico di medicina generale in Emilia-Romagna.

Il test non sostituisce il tampone e si effettua analizzando una goccia di sangue prelevata dalla punta di un dito. Chi dovesse risultare positivo dovrà effettuare il tampone nasofaringeo per la conferma o meno dell’eventuale contagio da Covid. Il farmacista registrerà sulla piattaforma “Sole” i dati della persona che si sottopone al test, il cui esito sarà disponibile dopo 15 minuti dall’esecuzione. C’è infine la possibilità di sottoporsi al test anche più di una volta nel corso dell’anno scolastico. Per ora sono 77 le farmacie convenzionate, pubbliche o private, che hanno già aderito all’iniziativa a Parma. Farmacie aderenti in città: Fornari, Coop Gibertini, Corradini, Allegri, Nazionale, San Filippo Neri, Contini, Amadasi, Coop Bixio, Pezzana, Solferino, F.lli Caberti, Zanetti, Montebello, Crocetta, Brandonisio, Costa, San Francesco, Prati Bocchi, Farm Ponte Dattaro, Baganza, Venezia, Tomatis, Leporati, Sant’Ilario-Lubiana, Comunale Campioni, Zarotto, Stadio Tardini, Cassitto, Uniparma, Picasso, Farmacia Dei Mercati, Farmacia di Vicofertile, Cavagnari, Minerva.

Perché è così importante vaccinare i più piccoli? La nuova stagione influenzale caratterizzata dalla circolazione simultanea del Covid-19 sarà particolarmente insidiosa. Di fronte ad un numero elevato di bambini con raffreddore e febbre, la paura è di bloccare la didattica in presenza, già abbastanza precaria, obbligando intere classi e i loro docenti a mettersi in quarantena. Un motivo in più per prendere in considerazione il vaccino in età infantile è che i bambini rappresentano una delle categorie più colpite dall’influenza, ma se la maggior parte degli adulti sani può essere in grado di infettare altre persone a partire da un giorno prima della comparsa dei sintomi e fino a 3-5 giorni dopo essersi ammalati, le persone con il sistema immunitario indebolito e i bambini potrebbero infettare gli altri per un periodo più lungo della media (circa 7 giorni).

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attività Bimbi

EDUCAZIONE DIGITALE: come r Bambini e adolescenti hanno bisogno di conoscere a fondo rischi e potenzialità di internet e dei social network

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uella in cui ci troviamo è l’epoca della digitalizzazione, caratterizzata da iperconnessione e costante bombardamento d’informazioni. Che lo si voglia o meno, la tecnologia è diventata parte integrante della vita di tutti: bambini, adolescenti e adulti hanno bisogno, ora più che mai, di un’attenta educazione digitale per sfruttare al meglio la rete e non incappare nelle sue insidie. L’età media di accesso a internet è in costante diminuzione e per questo è fondamentale muoversi per tempo; nello stesso modo in cui si insegna a un bambino ad attraversare la strada, a chiedere “per favore” e rispondere “grazie”, diventa oggi necessario indirizzare i più piccoli verso i contenuti online appropriati e renderli capaci di riconoscere, autonomamente, gli aspetti nocivi del web. Questo compito spetta ai genitori ma dovrebbe anche essere una priorità della scuola inserire all’interno dei programmi “Educazione digitale”, la materia che istruirebbe gli alunni dalle elementari alle superiori, così

Una proposta interessante per un utilizzo sano e divertente di Youtube “YouTuber. Manuale per aspiranti creator” è un libro che vuole raccontare ai ragazzi il dietro le quinte della loro piattaforma di video sharing preferita, scritto da Roberta Franceschetti ed Elisa Salamini, fondatrici del portale Mamamò. I giovanissimi di oggi accedono quotidianamente alla piattaforma per guardare ogni genere di video e soprattutto per seguire i loro Yotuber preferiti. Le due autrici puntano a fornire gli strumenti necessari per fruire in sicurezza di questo social e diventarne attori consapevoli e creativi. Il libro si basa sulle “3c” oggi fondamentali per ogni giovane navigante della Rete: Curiosità perché racconta chi sono gli YouTuber e come lavorano; Creatività perché spiega come si costruisce un canale e come si realizza un video, fornendo esempi pratici; Consapevolezza perché guida i ragazzi a un uso informato e critico della piattaforma.

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attività Bimbi

endere il web un posto sicuro da farli arrivare alla maggiore età con un buon bagaglio di conoscenze a riguardo. I ragazzini sono considerati i più a rischio di sviluppare problematiche psicologiche a causa delle numerose ore trascorse sui dispositivi e com’è noto a tutti, l’adolescenza è un periodo delicato ed è palese che per i genitori gestire il rapporto dei ragazzi con il web, rispettando allo stesso tempo la loro privacy, risulta parecchio ostico. Il gusto per il proibito e la voglia di scavalcare i limiti posti dagli adulti sono caratteristiche che possono portare i ragazzi a perdersi: condivisione di video che inneggiano alla violenza, ricerche nel dark web

THE SOCIAL DILEMMA Il documentario del regista americano Jeff Orlowski, prodotto da Netflix, intende mostrarci la nostra società, caratterizzata da iperconnessione e rapporti sociali sempre più scarni e instabili, senza filtri. Il tema viene affrontato in modo totale, “The social dilemma” tocca ogni faccia di questo argomento: dalla dipendenza stessa dei lavoratori delle grandi aziende di internet, passando ai preadolescenti, fino ad arrivare alle conseguenze in politica. Scioccanti sono i dati che parlano dell’aumento della depressione e dell’autolesionismo nei preadolescenti e adolescenti, che avendo avuto presto l’accesso a questo tipo di tecnologie, hanno sofferto più di ogni altra generazione i nuovi modelli di vita che offrono i social. Il documentario propone d’iniziare a collaborare per creare social network etici, realizzati da persone responsabili, che siano in grado di rendere gli utenti non più bersagli passivi da monetizzare, ma creatori di contenuti di valore per la società. The Social Dilemma ci suggerisce piccole ma importanti buone abitudini: ad esempio limitare il più possibile le notifiche o informarsi e navigare in modo proattivo, scegliendo le fonti e prendendosi il tempo giusto per consultarle senza limitarsi a seguire il flusso di contenuti proposti dall’algoritmo.

e altre azioni fatte inconsapevolmente e con leggerezza, sono all’ordine del giorno. Il problema del voler “andare oltre” online è che la percezione del limite si sposta in avanti, l’immaterialità di un post condiviso sui social, sembra rendere il tutto meno grave ma i ragazzi devono capire che ciò che si fa nel mondo virtuale porta conseguenze concrete nel mondo reale e che il confine tra uno e l’altro sta diventando praticamente impercettibile. Si deve insistere affinché comprendano che postare, commentare e condividere sono azioni reali e che i social possono essere utilizzati anche in maniera costruttiva e corretta. In conclusione, stiamo attenti ma senza demonizzare il web, navigare su internet rappresenta una risorsa innegabile per la formazione personale e culturale di ognuno di noi, ma come tutte le cose potenti, contiene al suo interno “pro” e “contro”. di Lisa Topi

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attività Bimbi

NIENTE CONTATTO: lo sport ai tempi del Coronavirus

Esistono diverse attività che i bambini possono praticare in totale autonomia o che comunque non prevedono contatti fisici. Promuovono la crescita e l’autoaffermazione

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er i bambini e i ragazzi sarà davvero un grande sacrificio rinunciare agli sport di contatto, come il calcio o la pallavolo. Ma dobbiamo seguire le regole, così magari queste restrizioni avranno una durata più breve. Dobbiamo spiegare ai più giovani che sarà un anno particolare e puntare, però, agli sport alternativi». Queste le parole di Paolo Biasci, presidente della Fimp, Federazione italiana medici pediatri, in merito alle attività sportive ai tempi del Covid-19. Il distanziamento sociale al giorno d’oggi, infatti, è un fattore irrinunciabile per cercare di arginare la pandemia, perciò gli sport di contatto sono da evitare: una delle conseguenze di questa situazione è che moltissimi bambini si ritrovano con i pomeriggi vuoti. In questo momento di difficoltà, però, è necessario rimanere lucidi e cercare di guardare le cose sotto un punto di vista positivo: questa circostanza può diventare, per esempio, un’occasione di arricchimento personale. I vostri figli potrebbero iniziare a praticare attività fisiche diverse da quelle che li avevano tanto appassio-

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LO SPORT È SALUTE Nella mente di un genitore sono tante le domande che si affollano, nella fase di scelta dello sport per il proprio bambino, soprattutto quando si tratta dei più piccoli. Gli piacerà? Sarà adatto? Spesso è il bambino stesso che si mostra incline ad alcune discipline sportive, meno ad altre. E basta ascoltarlo per cercare la risposta. Ma non sempre è così e la scelta in alcuni casi ricade sui genitori. L’importanza dello sport va oltre lo sport stesso, come più volte sottolinea il Ministero della Salute e non si tratta solo di “pratica sportiva”, neanche di competizione. È questione di salute: lo sport è anche e soprattutto movi-

mento, fa bene al corpo e allo spirito e supporta la crescita sana del bambino. Rafforza l’autostima, aiuta a relazionarsi con gli altri e tiene ben lontano il rischio di diventare pigri e sedentari. Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), nell’età che va dai 5 ai 17 anni, lo sport nei bambini e ragazzi migliora infatti le condizioni cardiorespiratorie, scheletriche e muscolari. Qualsiasi movimento sia, è fonte di salute e benessere per i piccoli.


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nati prima e trovare nuovi interessi. Gli sport individuali, unica opzione in grado di garantire la sicurezza, diventano una grande risorsa per evitare

di allontanare i più piccoli dal mondo sportivo. Questi permettono l’autoaffermazione e la crescita personale: il bambino diventa così il centro

stesso dell’attività, evitando la competizione che verrebbe a crearsi all’interno di un gruppo, grazie all’abolizione delle gerarchie.

A PARMA Se volete proporre ai vostri figli qualcosa di diverso, l’arrampicata fa al caso vostro. Al Pareti Sport Center, in via Magani, vengono organizzati dei corsi per bambini dai 4 anni in su: per i più piccoli, per esempio, sono presenti pareti attrezzate e decorate con lettere e animali per poter fare tanti giochi diversi. Un’altra alternativa potrebbe essere l’equitazione che, non solo permette di entrare in contatto con la natura, ma insegna anche a prendersi cura di un animale e quindi del prossimo. La Società di Equitazione La Torretta propone la scuola pony, per avvicinare gradualmente i bambini al cavallo, dalla “messa in sella” ai primi concorsi. Gli sport individuali sono tanti: trascorrere i pomeriggi attaccati ad uno smartphone non è concesso! di Sofia Vicini

L’importanza della comunicazione fra genitori e figli in fase di emergenza Come gestire l’emergenza legata alla pandemia senza traumatizzare o lasciare ricordi ed emozioni spiacevoli nei bambini? Una delle cose più complicate in questo periodo, caratterizzato da isolamento e restrizioni causa Covid, riguarda la gestione della situazione con i figli da parte dei genitori; come affrontare il tema in casa, quanto lasciare trasparire le proprie preoccupazioni e quanto invece mostrarsi tranquilli a riguardo. Il primo passo è prendersi cura del proprio stato emotivo e condividere con i bambini ciò che si prova in modo da non creare distanziamento emotivo, permettendo così anche a loro di raccontare come si sentono. Comunicando in modo consapevole e trasparente, senza cadere in ansia eccessiva che porterebbe il piccolo ad avere una paura esagerata, provando sempre a spiegare a parole lo stato delle cose, si costruirà con loro un’alleanza. Mentire rappresenterebbe un grave errore, in quanto la prima abilità emotiva che i bambini sviluppano è proprio il riconoscimento delle emozioni attraverso le espressioni facciali e i primi volti che esaminano con attenzione sono quelli dei genitori quindi, si accorgerebbero subito della bugia e tutto ciò creerebbe in loro senso di smarrimento e sfiducia. Lo sviluppo dell’empatia nei bambini procede da una fase in cui non percepiscono la differenza tra sé e gli altri e sono particolarmente sensibili al contagio emotivo, verso

una progressiva presa di coscienza, che li porta pian piano a comprendere la differenza tra la loro emozione e quella dell’altro e li rende meno sensibili al contagio emotivo, ma non per questo meno empatici quindi, condividendo con loro emozioni e sentimenti, tra un momento allegro e uno di preoccupazione, saranno loro stessi ad iniziare a costruire quell’alleanza emotiva di cui tutti hanno bisogno, in particolar modo in questo periodo di distanziamento fisico. In conclusione, spiegando bene loro cosa vogliono sapere, mantenendo la routine familiare, promuovendo l’aderenza alle indicazioni date dagli esperti e rassicurandoli quando ne hanno bisogno si riuscirà a vivere la situazione senza crolli emotivi né da una parte né dall’altra.

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Informazione commerciale

Analisi del mercato immobiliare di Parma a cura di Grandi Agenzie

Stai pensando di vendere casa? Ecco cosa devi aspettarti dal mercato immobiliare post lockdown

Dopo i due mesi di lockdown che ci hanno costretti a casa, nessuno pensava che il mercato immobiliare sarebbe tornato il mercato frizzante che abbiamo visto nel 2019 e inizio 2020. Pensavamo che, come un convalescente appena operato, il mercato avrebbe avuto bisogno di tempo per riprendersi, un passo dopo l’altro, con un po’ di assistenza, un po’ zoppicante. Invece non è stato così. Come Lazzaro s è alzato ed ha cominciato a camminare, anzi a correre. In tutto il 2019 nei nostri uffici abbiamo ricevuto una media di 192,3 nuove richieste al mese di persone che volevano comprare casa, con un picco ad ottobre 2019 di 239. Solo a Maggio, subito dopo il lockdown, abbiamo registrano 250 nuove richieste di persone che vogliono comprare casa, con un picco a Giugno di 276. Da Maggio a Settembre abbiamo ricevuto in media 225,4 richieste di persone che vogliono acquistare casa. Dopo il lockdown la richiesta di case è salita del 17,2%, il coronavirus non ha fermato chi vuole acquistare casa. Attenzione, per il modo di lavorare che abbiamo in Grandi Agenzie queste persone non ci hanno fatto una semplice richiesta telefonica, ma sono state incontrate personalmente dai nostri agenti. Hanno chiarito le esigenze, le aspettative e uno su 7 ci ha affidato anche la ricerca in esclusiva. Di queste persone infatti, 103 hanno affidato la ricerca della loro casa a Grandi Agenzie, quindi sono tutti clienti pronti, con le idee chiare che hanno deciso di acquistare casa solo con noi. Questo vuol dire che se stai pensando di vendere, alla luce delle tante richieste che abbiamo, ne avrai un beneficio in termini di realizzo economico e di tempi di vendita. Anche i tempi di vendita sono un dato che monitoriamo, la media

nazionale (dati banca di Italia) è di circa 7 mesi, con i proprietari che si trovano a scontare in media l’11% sul prezzo richiesto. “Significa che se devi vendere una casa che costa 200.000 ti ci vogliono in media 7 mesi e finirai per venderla a meno di 178.000 €” Avendo così tante richieste di persone che cercano casa, e seguendone le esigenze con dedizione e precisione, riusciamo a ridurre anche i tempi di vendita. Per questo riusciamo a vendere una casa in media in 63 giorni, contro i 7 mesi e con uno sconto medio inferiore al 6%. “Significa che se devi vendere una casa che costa 200.000 ti ci vogliono in media 63 giorni (contro i 7 mesi della media nazionale) e probabilmente realizzerai circa 190.000€ (contro i 178.000€ della media nazionale, quindi 12.000 € in più).” I numeri non mentono mai. Cosa devi fare se stai pensando di vendere casa? Come prima cosa ti consigliamo una consulenza per una valutazione del tuo immobile, a quel punto dovrai scegliere l’agenzia immobiliare a cui affidare la vendita. Uno dei modi per essere sicuri di fare la scelta giusta è basarsi sui numeri e sui dati di fatto. Stai pensando di vendere casa e ti interessa una valutazione gratuita? CHIAMA IL NUMERO VERDE Potrai fissare una consulenza senza impegno con uno dei nostri Agenti Certificati. Lo Staff di Grandi Agenzie, la prima agenzia che ti cerca casa


attività Bimbi

SENZA PENSIERI, un nido per i vostri piccoli Dopo un periodo di sospensione dovuto all’emergenza sanitaria, le tate dell’asilo Senza Pensieri sono pronte ad accogliere i vostri bambini in totale sicurezza

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ccogliere i più piccoli in un ambiente familiare che abbia le caratteristiche di un vero e proprio nido. È questo il principio su cui si fonda il Senza Pensieri, un luogo accogliente e sicuro pensato su misura dei più piccoli. Non solo un centro di custodia oraria, ma anche un vero e proprio asilo. Il Piccolo Gruppo Educativo è un piccolo nido che accoglie un numero

ristretto di bambini di età compresa da 0 a 3 anni. Questa tipologia di servizio consente l’instaurarsi di un rapporto privilegiato tra educatrici e bambini e la creazione di un ambiente in cui i piccoli si sentono al sicuro. Inoltre, in questo specifico momento storico dovuto all’emergenza sanitaria da Covid-19, avere la tranquillità di lasciare il proprio bambino all’interno di spazi adeguati da condividere con pochi altri bambini, è un vantaggio da non sottovalutare. La struttura, infatti, rispetta le norme anti-Covid 19 dettate dai protocolli regionali e ministeriali e garantisce la sanificazione e la sicurezza degli spazi. Dopo un anno difficile per tutti, e ancor di più per i bambini, desideriamo ritornare “alla normalità” e riprendere le attività in presenza, più motivate e cariche che mai. L’obiettivo del P.G.E. Senza Pensieri è quello di accompagnare i bambini in un percorso di crescita nel rispetto dei tempi e della loro individualità, in un contesto adatto a promuovere le relazioni sociali e lo sviluppo psico-affettivo.

ASILO NIDO & BABY PARKING Via Fainardi 10/A a Parma Tel. 0521 572084 / 366 7215224 info@senzapensieri.parma.it www.senzapensieri.parma.it Aperti da lunedì a venerdì dalle 8 alle 18 Flessibilità oraria

Al Baby Parking gli orari si adattano alle tue esigenze! Tra le tante attività e i servizi dell’asilo, quella del Baby Parking è un’idea davvero vincente per grandi e piccini. Il Baby parking nasce direttamente dall’esigenza dei genitori di trovare per i propri figli un posto sicuro e fidato per alcune ore. La differenza fondamentale dal nido d’infanzia è data dal fatto che gli orari e la durata della permanenza dei bambini sono flessibili ed adattabili alle singole esigenze. Non deve essere inteso come un “parcheggio per i più piccoli” bensì come un servizio che include aspetti socio-educativi e ricreativi che favorisce il benessere psico-fisico e la socializzazione di tutti i bambini attraverso il gioco. Le tate Alessia, Elena e Morena vi aspettano!

Tutte le attività proposte al Senza Pensieri hanno lo scopo di creare, grazie a un ambiente stimolante, funzionale e confortevole, opportunità educative, di socialità e di relazione tra i bimbi: le attività ludiche, libere o strutturate, che comprendono laboratori di educazione alla musicalità, psicomotricità, pittura e manipolazione, sono pensate nel rispetto dei ritmi personali, di crescita cognitiva ed emotiva di ciascun bimbo. Il nostro piccolo asilo è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 16.30 con possibilità di prolungare l’orario fino alle 18.00. È possibile inoltre richiedere l’orario ridotto fino alle 13.30.

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attività Bimbi

Un percorso di CRESCITA e PICCOLE EMOZIONI Il NIDO NOCCIOLINE accoglie i bambini dai 9 ai 36 mesi e propone diverse attività di gioco e divertimento, in un contesto educativo-pedagogico

I

bambini, sin da piccolissimi, iniziano un graduale percorso di costruzione della propria personalità. Questa parola, che potrebbe sembrare inadatta quando si tratta di bambini molto piccoli, è in realtà il frutto dello sviluppo individuale e parte dalle emozioni che emergono proprio nei primi anni. Sulle emozioni si costruisce l’intera personalità del bambino, nei suoi aspetti cognitivi, comportamentali e sociali. Ecco perché, per chi si occupa di educazione, intervenire su questo aspetto della vita di un bambino rappresenta una sfida fondamentale. Compito dell’educatore è favorire la sperimentazione delle emozioni da parte del bambino, attraverso le relazioni, e mostrarsi come modello emotivo. Stiamo parlando della cosiddetta “pedagogia delle emozioni”, della quale il Nido Noccioline

fa il proprio punto cardine nel rapporto con i piccoli. Gestire le emozioni in un contesto educativo come un piccolo nido, che raccoglie un numero limitato di bambini, è il lavoro della Tata Susanna, che con grande passione, cura e organizzazione accoglie a Parma i vostri piccoli, all’interno di spazi pensati su misura dei bambini. Lo spazio è scelto con cura per sperimentare conoscenze e relazioni, come anche la predisposizione del materiale per le diverse esperienze didattiche in modo da rendere i bambini protagonisti delle loro scoperte. Le varie attività sono accompagnate dalla lettura di storie e racconti legati al tema delle emozioni e del colore. Noccioline è un Piccolo Gruppo Educativo, che accoglie

Al Nido Noccioline puoi festeggiare il compleanno del tuo bambino! Il Nido, in attesa dell’auspicata piena ripresa di tutte le attività ricreative in totale serenità, mette a disposizione i suoi spazi per organizzare e festeggiare compleanni e ricorrenze. Vieni e trovarci per vedere i nostri spazi!

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SIAMO IN via Rubini (viale dei Mille) Orari: 7.00 -18.00 PER INFORMAZIONI chiamaci: 3459038643 o scrivici: nidonoccioline@yahoo.com

un numero limitato di bambini dai 9 ai 36 mesi, 8 al massimo, proprio per garantire loro le cure e le attenzioni che necessitano. Il rispetto dei tempi di ciascun bambino è uno dei punti di forza dell’attività del Nido, affinché possano fare esperienza delle varie attività proposte, alla luce di ogni singola esigenza. Un pensiero speciale è dedicato ai lattanti, i bambini che iniziano il nido tra i 9 e gli 11 mesi, ai quali sono garantite risposte personalizzate anche relativamente ai bisogni fisiologici del sonno e del pasto. «Non amiamo parlare di programma della giornata – spiega Susanna direttrice del Nido-, perché crediamo che il valore di un progetto che sostiene le competenze dei bambini stia nella sfida di costruire insieme a loro una giornata educativa dove le routine, i tempi della cura, dell’apprendimento, dell’individualità e delle relazioni, abbiano lo stesso peso sulla bilancia del nostro progetto.» Il piccolo gruppo educativo Noccioline è il mondo dei vostri bambini ed è anche un Baby Parking: qui potranno cantare, suonare, colorare, manipolare, giocare con puzzle ed incastri, fingersi cuochi e maghi, senza mai dimenticare ciò che amano maggiormente, tanto gioco in movimento!


attività Bimbi

FESTEGGIARE HALLOWEEN si può, anche a casa! L’emergenza sanitaria in corso non permette grandi festeggiamenti in compagnia, ma si può sempre trovare una soluzione alternativa per divertirsi in famiglia rarsi e divertirsi. Addobbate la casa con candele, zucche, finte ragnatele e tante altre cose che in questo periodo troverete in ogni negozio o supermercato, fate scegliere al piccolo come travestirsi e non dimenticate di travestirvi pure voi! Questo renderà l’atmosfera allegra e

L

a festa più spaventosa e amata dai bambini è alle porte. Halloween si festeggia, come ogni anno, il 31 ottobre ma purtroppo il “dolcetto o scherzetto” di questo 2020 subirà necessariamente qualche variazione. A causa della persistenza dell’Emergenza Covid non sarà possibile far riunire i bambini

divertente. Ad Halloween non potranno poi mancare i dolcetti quindi preparate con loro biscotti a forma di fantasma o di zucca, cupcakes mostruosi e tanti altri dolciumi spaventosamente buoni da gustare insieme. Aggiungete infine il gioco e tutto andrà per il meglio: una caccia al tesoro o un nascondino renderanno la serata perfetta, anche in questo periodo così complesso. di Lisa Topi e Francesca Liberatore

in locali o ristoranti, né organizzare una festa a casa per tutti ma con un po’ di fantasia e buona volontà potrete far festeggiare Halloween ai vostri figli! Per rendere la situazione il più normale possibile e mantenere la routine dei più piccoli è molto importante rispettare la tradizione e festeggiare comunque questa festività in famiglia, permettendo loro di masche-

AL CASTELLO DEI BURATTINI

NEL VERDE AL LABIRINTO DELLA MASONE

Dalla collezione di Giordano Ferrari, nasce il Castello dei Burattini. All’interno del museo è possibile trovare una delle più importanti raccolte di burattini e marionette frutto di ben sessant’anni di attività, composto non solo dai pezzi creati dalla Famiglia Ferrari, ma soprattutto dagli elementi raccolti, acquistati o pervenuti in dono da altri artisti. I bambini potranno percorrere un itinerario tra burattini e marionette storiche pregiate, ma anche maschere e pupazzi rappresentanti personaggi resi celebri dalla tv dagli anni ‘80 in poi. Unire storia e divertimento è davvero possibile... Il Castello dei burattini vi aspetta!

Desiderate trascorrere una giornata nel verde con i vostri bambini? Allora il Labirinto della Masone a Fontanellato è quello che fa al caso vostro. Ideato dal designer Franco Maria Ricci e realizzato interamente con piante di bambù, questo labirinto assume le sembianze di una piccola foresta che si sviluppa lungo un percorso di circa 3 chilometri. I bambini potranno godere, dunque, di un ampio spazio sempreverde, ispirato ai labirinti romani, così come a quello del mito di Teseo e del Minotauro che da sempre affascina ogni bambino.

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per Genitori Consapevoli

OTELLOOK, il dramma shakespeariano trasfigurato dal cyberbullismo Un tema di cui bisogna parlare agli adulti, in questo caso attraverso il linguaggio teatrale

È

sotto gli occhi di tutti che base e presupposto della vita di tutti i giorni sia il rapporto e l’utilizzo delle tecnologie: una salvezza e un aiuto sotto tantissimi aspetti; l’abbiamo visto più che mai in questo momento di crisi, dove didattica a distanza, smart working e videochiamate si sono resi praticamente indispensabili per tenere vivi i rapporti sociali. Tuttavia, è anche vero che questo uso spropositato può rivelarsi estremamente pericoloso se non vissuto

sono online su www.kaosteatri.it e sulla pagina Facebook “Kaos Teatri” 42

in modo consapevole. In una realtà basata su questi presupposti, è facilissimo, purtroppo, cadere vittima di un fenomeno che si sta rivelando molto più di un fenomeno adolescenziale e che sta causando un numero spaventoso di vittime di tutte le età: il cyberbullismo. Un tema di forte impatto sociale, di cui c’è tanto bisogno di parlare, con tutti i linguaggi possibili, tra cui quello teatrale. Ed è partendo da questa forte esigenza che la compagnia parmigiana Kàos Teatri ha realizzato lo spettacolo Otellook - il dramma shakespeariano trasfigurato dal cyberbullismo, vincitore del Premio Fersen 2018 alla Regia e del Premio Ruzzante 2018 alla Regia e alla Drammaturgia. Ispirato al dramma shakespeariano Otello, Otellook è uno spettacolo duro, spietato, fastidioso, forse, ma drammaticamente vero. Veri sono i rapporti, veri gli insulti, vere le dinamiche e le personalità

che si muovono sullo sfondo di un attuale narcisismo digitale, che porta all’estremizzazione dell’apparire. Ma come può un fenomeno tragicamente attuale come il cyberbullismo essere indagato attraverso un dramma di più di 400 anni fa? Il capolavoro shakespeariano Otello, così come i grandi classici di autori immortali, ha la capacità di parlare all’uomo nella sua essenza: dinamiche, rapporti e schemi sociali che hanno accompagnato l’uomo attraverso i secoli e che bullismo e cyberbullismo reiterano e amplificano, sono stati così estrapolati attraverso un’attenta e minuziosa analisi e riscrittura del testo, in parte anche tradotto in dialetto per un Otello che non è più un “moro” ma un siciliano. Il dramma della gelosia diventa quindi specchio e collettore di invidie, manie di onnipotenza, smania di essere venerati attraverso la propria immagine social, desiderio di amare ed essere amati. Ambientato all’interno di una scuola, Otellook ritrae un mondo adolescenziale ma totalmente fuori dal fanciullesco: gli schemi protratti, i modi di agire, sono del mondo adulto. Perché non c’è più spensieratezza, infanzia e leggerezza nei volti dei ragazzini morti suicidi che sempre più macchiano tragicamente le pa-

gine dei quotidiani. Ragazzini che scelgono di uccidersi perché incapaci di sostenere l’umiliazione pubblica, che scelgono di morire pur di non leggere un nuovo insulto su di loro. È per questo che volutamente tutto quel che viene detto di offensivo dai personaggi nello spettacolo riporta reali oltraggi, epiteti offensivi ed insulti di Facebook: i commenti più triviali sono presi direttamente dal web per dargli la forza di cui sono intrisi ma di cui si fatica a rendersi conto, per dar loro il suono che lo scudo del social network vorrebbe attutire, per far sentire con quanta forza quelle parole urlano nella testa e del cuore delle vittime. E poi ci sono le parole degli adulti, dei genitori. Una generazione che spesso non si accorge del mare virtuale in cui sono immersi i propri figli, in cui i propri figli tentano strenuamente di stare a galla. E li vede affogare, incapace di gettar loro un salvagente. E che non trova altra soluzione che quella di entrare goffamente nel loro mondo e condividere sui social il proprio dolore. Nell’illusione che un contatto virtuale possa sopperire al mancato contatto reale, perpetuando quell’ansia di apparire, nella convinzione che ottenere qualche like dalla cerchia degli amici del web possa essere un ottimo modo per elaborare il lutto.

Lo spettacolo sarà in scena a Milano il 14 novembre 2020, ore 21, presso The Art Land - Fabbrica del vapore


IL FLUORO: il minerale buono! Perché è tuttora consigliabile utilizzare il fluoro nella prevenzione della carie. Ce lo spiega la dott.ssa Beccuti del centro Facekids

L’

utilizzo del fluoro in odontoiatria pediatrica è tuttora dibattuto. Alcuni pediatri lo sconsigliano, ma l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ritiene che rappresenti il metodo più efficace per la prevenzione della carie. Il fluoro è un minerale indispensabile nella lotta alla carie, poichè agisce sullo smalto, rendendolo più forte. COME AGISCE? •  Il fluoro trasforma lo smalto costituito da cristalli di idrossiapatite in una sostanza più resistente chiamata fluorapatite rallentandone così la distruzione, causata generalmente dal rilascio di acidi da parte dei batteri della bocca. •  Favorisce inoltre la rimineralizzazione degli spot soggetti a demineralizzazione localizzata. •  Ha un’azione antibatterica, rivolta soprattutto allo Strep-

tococcus mutans, del quale rende più difficoltosa l’adesione. COME VIENE SOMMINISTRATO? Il fluoro è già presente naturalmente nella nostra dieta: nel pesce, nella verdura, nel the e nell’acqua. Ma non in quantità sufficiente per proteggere i nostri denti dalle carie. Bene quindi integrarlo con altre modalità: •  Via sistemica: mediante l’assunzione costante e regolare per bocca (gocce, acque fluorate, latte, sale, compresse). •  Via topica: esponendo le su-

perfici dentali a gel, dentifrici e vernici che ne contengono elevate concentrazioni e che non sono destinate ad essere ingerite. Ad oggi, la somministrazione topica dopo l’eruzione dei denti è considerata la più efficace. Tale metodica prevede l’applicazione di fluoridi (Sali di fluoro) sulla superficie dentale in forma di: - Dentifrici al fluoro (da bambino, con concentrazioni più basse di 1000 ppm, da adulto, con concentrazioni superiori a 1450 ppm). Per una maggior

CONTROINDICAZIONI Quando la somministrazione di fluoro va oltre le dosi consigliate potrebbe esserci il rischio di incorrere nella fluorosi, che si manifesta con macchie di colore dal bianco/ giallo ad un grigio persistente (che spesso tuttavia vengono confuse con difetti dello smalto, quale l’amelogenesi imperfetta). Questo perché i piccoli, non sapendo ancora controllare efficacemente il riflesso della deglutizione, tendono a ingerire involontariamente parte del dentifricio, con conseguente assorbimento sistemico. Importante: •  l’accurata supervisione della quantità di dentifricio fluorato somministrato al bambino nei primi anni di vita: la quantità di dentifricio non deve superare le dimensioni di un pisello per ridurre al minimo questo rischio. •  nel caso di profilassi con gocce o pastiglie, fino a 3 anni sarebbe meglio lavare i denti senza dentifricio (spazzolando bene con l’acqua) o scegliere dentifrici senza fluoro.

efficacia del dentifricio, è consigliabile evitare di sciacquare la bocca con acqua subito dopo essersi spazzolati i denti. Si permette così al fluoro di depositarsi/fissarsi sulle superfici dentali. - Gel ad elevata concentrazione (nel caso di medio/alto rischio di carie) preferiti per i trattamenti professionali - Vernici ad elevata concentrazione (nel caso di medio/alto rischio di carie): nei bambini piccoli che hanno difficoltà nello spazzolamento di quelle superfici difficilmente detergibili (solchi, fosse, denti in eruzione). Una volta applicata, a contatto con la saliva, la vernice indurisce e crea una pellicola protettiva sul dente. L’applicazione viene ripetuta dalle 2 alle 4 volte l’anno. Vi aspettiamo al centro Facekids per fornirvi informazioni ed assistenza.

Dr.ssa Maria Letizia Beccuti, Spec. Ortodonzia, Pedodonzia FACEKIDS Parma

Via R. Bormioli 5/A 43122 Parma Tel. 0521 035122 Fax. 0521 035120 info@facekids.it www.facekids.it

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consigli per Voi

Il BARATTOLO DELLA CALMA, u Ecco come si prepara e a cosa serve lo strumento ispirato al metodo Montessori che serve ai più piccoli per esprimersi dopo un momento di difficoltà

È

uno strumento ispirato al metodo Montessori e si chiama barattolo della calma, noto anche come bottiglietta della calma o calming jar, utilizzato proprio per calmare il bambino dopo un momento di rabbia dovuto ad un litigio, oppure dopo un’emozione comunque burrascosa per il piccolo. È un metodo ormai molto conosciuto e già parecchio utilizzato, però per quei (pochi) che non lo conoscono e che vogliono sperimentarne l’efficacia, ecco nel dettaglio di cosa si tratta e come si compone. Questo metodo viene usato non solo in contesti famigliari, ma anche dagli insegnanti nell’ambito scolastico per predisporre i bambini all’ascolto dell’adulto e ritrovare la quiete. È molto efficace in quei momenti in cui il bambino è stressato e ha bisogno di un motivo in più per calmarsi. Com’è fatto il barattolo della calma? Semplicemente contiene dei brillantini colorati che, scuotendo il barattolo, si muovono lentamente ricadendo poi sul fondo: è proprio il ‘movimento’ lento dei brillantini che tiene il bambino impegnato all’osservazione. Il metodo è

LE PRIME LETTURE. Cinque libri illustrati per piccolissimi È dall’unione tra arte e letteratura infantile che nascono i libri illustrati: brevi testi il cui obiettivo è quello di accompagnare i più piccoli durante la crescita, mostrando loro cosa gli riserva il mondo e come ambientarsi in esso, attraverso le avventure di simpatici protagonisti in cui immedesimarsi. Queste opere, solitamente di grande formato e dalla copertina rigida, alternano racconti scritti a disegni coloratissimi e, pur essendo per bambini, piacciono a tutti! Come orientarsi quindi in questo universo spensierato e dalle tinte vivaci? Ci abbiamo pensato noi: ecco qui una selezione dei migliori 5 libri illustrati per i più piccoli!

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efficace per il piccolo perché è consapevole della funzione del barattolo, non è un escamotage per distrarlo dall’emozione, anzi, al contrario, è un modo per affrontarla e superarla. È un vero e proprio metodo educativo. Infatti, quando i brillantini ricadono sul fondo o comunque quando il bambino si sente pronto, sarà più facile per lui esternare le sue emozioni, i motivi della rabbia o della tristezza,

in una nuova calma ritrovata. Fare lunghi respiri mentre osservano il barattolo può aiutarli ancora di più a rassicurarsi. Ecco come si crea un barattolo della calma, prendete nota: •  1 barattolo di vetro con coperchio •  1-2 cucchiai di colla glitter •  3-4 cucchiaini di brillantini •  1 goccia di colorante alimentare •  Acqua calda

IL PICCOLO PRINCIPE

L’ULTIMO ALBERO

(raccontato da Agnès de Lestrade, illustrato da Valeria Docampo) Uno dei più grandi classici per bambini e ragazzi, reinterpretato in chiave contemporanea, per avvicinarsi ancora di più alle nuove generazioni. Si parla soprattutto di amore e amicizia, dell’importanza di stringere legami con chi ci circonda: il racconto vuole riflettere su come crescere senza dimenticare di ascoltare il nostro fanciullo interiore.

(di Stepán Zavrel) Pur avendo un’età di lettura consigliata di 3 anni, questo libro si occupa di temi estremamente d’attualità: l’ecologia e l’importanza del rispetto dell’ambiente. Vengono qui raccontate le vicende di un piccolo paesino che decide di scambiare tutto il proprio legname con delle pietre preziose. l’avidità avrà la meglio sulla natura? Non vi resta che scoprirlo!


consigli per Voi

n antidoto a rabbia e tristezza La quantità d’acqua da utilizzare varia in base alla capienza del barattolo. Tenete conto che dovrete riempire il barattolo lasciando uno spazio in alto per consentire di agitare il suo contenuto. Se utilizzate un barattolo di plastica, fate attenzione che l’acqua non sia così calda da deformarlo. I brillantini e la colla glitter si trovano facilmente in cartoleria e nei negozi di bricolage, mentre i coloranti alimentari sono in vendita al supermercato. Versate nel barattolo l’acqua calda e la colla glitter. Mescolate con molta pazienza in modo che i glitter si disperdano nell’acqua. Aggiungete i brillantini e mescolate ancora. Unite anche una goccia di colorante alimentare. Avvitate il coperchio sul barattolo in modo molto stretto. Se volete potete utilizzare la colla a caldo per fissarlo meglio. Se desiderate un effetto ancora più colorato, potete aggiungere ancora un po’ di brillantini e di colorante alimentare prima di chiudere il

Anche in casa ci si diverte! Il caldo ormai è un ricordo lontano e l’arrivo della stagione più fredda ci costringe spesso a dover trascorrere il tempo libero in casa. Anche in questi mesi si possono svolgere molte attività interessanti e piacevoli, in grado di arricchire il rapporto con i propri figli e favorirne la crescita e la formazione. Un’idea potrebbe essere fare un’abbuffata di film: al cinema, alla scoperta di una nuova pellicola di animazione, oppure seduti comodi sul proprio divano ad esplorare le proposte delle piattaforme più diffuse. Si può poi pensare di leggere una bella favola; raccontare storie ai propri bambini è fondamentale per la loro crescita. Già dai 6 mesi di età un neonato è capace di ascoltare e la lettura precoce contribuisce a sviluppare le sue capacità cognitive. Per scacciare la noia creare una caccia al tesoro potrebbe rappresentare una soluzione estremamente originale e divertente oppure si può propor-

barattolo. Potete anche mescolare acqua e brillantini in una ciotola a parte prima di versare il tutto nel barattolo, se così vi è più comodo. Tenete conto che tra i colori che ispirano meglio alla

LA CASA CHE UN TEMPO ERA CASA (raccontato da Julie Fogliano, illustrato da Lane Smith) Premiato dal New York Times come uno dei migliori libri illustrati del 2018, questo racconto parla di misteri e investigazioni, di bambini che un giorno trovano una casa abbandonata in un fitto bosco e decidono di scoprire chi ci abitava prima. I ricordi e la storia non devono essere ignorati o dimenticati, solo così sarà possibile costruire un futuro migliore.

re di preparare dolcetti insieme, stimolando la loro creatività soprattutto nella fase di decorazione. Dipingere, altrimenti, è un’attività importantissima per i bambini: non solo sviluppa la fantasia, ma allena la mano, fondamentale per quando dovranno imparare a scrivere. Questi sono solo alcuni spunti, ma siamo sicuri che lavorando con la vostra originalità riuscirete a trovare altri passatempi simpatici che vi aiuteranno a trascorrere le giornate di mal tempo!

calma troviamo il blu e l’azzurro. Potrete scegliere coloranti alimentari e brillantini proprio di questo colore per realizzare il vostro barattolo della calma. Altre istruzioni suggerisco-

no di aggiungere all’interno del barattolo un cucchiaino di shampoo trasparente per fare in modo che i brillantini scendano più lentamente. Prepararlo insieme ai vostri bimbi, sarà anche divertente.

A CHE PENSI?

LA GIGANTESCA PICCOLA COSA

(di Laurent Moreau) Questo è un libro che non finisce una volta chiuso, ma continua a rimanere impresso nella mente dei più piccoli (e dei grandi). Attraverso delle finestrelle che svelano l’interiorità dei personaggi e i loro pensieri, i bambini vengono invitati a mettersi nei panni degli altri e a comprendere il concetto di empatia.

(di Beatrice Alemagna) Beatrice Alemagna è tra le illustratrici per bambini più apprezzate del momento e con quest’opera conferma il perché del suo successo. La “gigantesca piccola cosa” del titolo, di cui tutti i protagonisti del libro sono alla ricerca, è niente meno che la felicità. Attraverso il suo talento, l’autrice la descrive nelle sue svariate forme, nella sua sfuggevolezza, riuscendo a rendere concreto qualcosa che non si può vedere.

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le Associazioni

La nostra Associazione, operativa dal 2010 a Parma e provincia, ha l’obiettivo di diffondere la musicalità nella nostra comunità, a partire dalle famiglie. Offriamo corsi per tutte le età: Neonati (0-9 mesi) e Classi miste (0-5 anni), corsi di propedeutica per bimbi da 5 a 9 anni, corsi chitarra per ragazzi da 7 a 12 anni, corsi per donne in gravidanza, corsi di chitarra per genitori e laboratori intergenerazionali per famiglie e anziani nelle case di riposo, con esperienze divertenti, giocose e rilassanti!

Una scuola di musica per tutte le età, riconosciuta dalla Regione Emilia Romagna con sedi a Parma, con Banda G. Verdi e tre Istituti Puccini - Pezzani, Albertelli - Newton, Toscanini; Sorbolo; San Polo; Colorno; Collecchio; Sala Baganza; Basilicanova; Monticelli Terme; San Secondo; Roccabianca e Fontanellato. Corsi e lezioni individuali: propedeutica e Giocomusica dai 4-6 anni, Canto young dai 6-10; lezioni di pianoforte, tastiere, violino, chitarra, strumenti a fiato, batteria e canto moderno.

CRESCENDO CON LA MUSICA

ARTI E SUONI G.A.S. Soc Coop. ONLUS

scuolacrescendoconlamusica@gmail.com associazioneculturalediesis@gmail.com www.crescendoconlamusica.it

L’arte vissuta con gioia, emozione e divertimento. Per bambini dai 5 ai 9 anni e dai 10 ai 12 anni. Il laboratorio artistico EOS organizza corsi di pittura con l’utilizzo di vari materiali e colori primari. La creazione della propria arte darà ai bimbi tanta gioia nell’esprimerla e la sicurezza nelle proprie capacità. E in più una promozione speciale per un gruppo di almeno 4 bimbi. LABORATORIO ARTISTICO EOS

Viale Gramsci, 5 - Parma tel. 327 2974239 / 348 6963591 eugeniagiusti@interfree.it www.eugeniagiusti.it

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Via La Spezia, 177 - Parma - Tel. 0521 989315 - 331 8328357 info@artiesuoni.com www.artiesuoni.com

SolFaMì è un gruppo di educatori musicali con percorsi di formazione diversi e complementari, da quello musicale accademico alla formazione attoriale, dall’insegnamento primario alla musicoterapia. Siamo specializzati nell’educazione musicale e il nostro desiderio più grande è condividere con i bambini e le loro famiglie il nostro amore per la musica. SolFaMì è un centro Music Together autorizzato (l’unico a Parma e provincia) e offre corsi di educazione alla musicalità per i bambini già a partire dai primi mesi. SOLFAMÌ – LA MUSICA È DI TUTTI!

Tel. +39 371 4211958 info@solfami.it https://www.solfami.it - FB/solfamiparma



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info e contatti: 0521.8648 | www.valparmahospital.it


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Il barattolo della calma, a cosa serve e come si realizza Libri illustrati per piccolissimi

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La rubrica di Facekids: il fluoro, minerale buono

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Otellok, lo spettacolo di Kàos Teatri per genitori consapevoli

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Nido Noccioline, tra crescita e piccole emozioni

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Senza pensieri, un nido per i vostri piccoli

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Halloween, festeggiarlo in casa si può

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Niente contatto, lo sport è ora individuale

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Educazione digitale, come rendere il web un posto sicuro

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Test sierologici gratuiti per salvaguardare la scuola

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Le proprietà e l’importan za delle vitamine

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Educazione alla campagna amica, in un progetto per i giovani

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Nuovo format per Esselun ga in centro città

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Curare e preservare la salute degli occhi

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L’attività fisica nell’era digitale, come è cambiata

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Tè matcha, la bevanda del benessere

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The Show must go on! Cinema e teatro non vogliono fermarsi

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Ottobre, mese della prevenzione al tumore al seno

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