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“Una battaglia di civiltà” per il sindaco Pizzarotti

collegata all’uso personale di sostanze stupefacenti, ma rimarrebbe in ogni caso la sanzione amministrativa per chi guida in stato alterato. Il 28 ottobre sono state depositate in Cassazione le oltre 630mila firme raccolte, 130mila in più della soglia minima prevista dal Comitato promotore del referendum sulla cannabis legale. Dopo la consegna delle firme, l’ufficio centrale per i referendum della Corte dovrà vagliarne prossimamente la validità e, se darà il via libera, la parola passerà alla Consulta, a cui spetta la valutazione sulla legittimità del quesito. Se i giudici costituzionali riterranno ammissibile il referendum, i cittadini saranno chiamati alle urne tra aprile e giugno 2022. di C. C. Conte, E. Corso, L.Sarais

Una battaglia di civiltà

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per il sindaco Pizzarotti

“LEGALIZZARE APPORTEREBBE VANTAGGI AL NOSTRO PAESE”

Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti dice di essere favorevole alla legalizzazione della Cannabis in Italia per rendere il consumo più sicuro e togliere risorse alla criminalità organizzata. “La proibizione non ne limita l’uso e la legalizzazione non porta tutti a fumare”: queste le parole del sindaco, che si mostra fin da subito favorevole alla depenalizzazione della Cannabis in Italia; il tutto viene confermato anche da ciò che afferma poi: “Si, ho firmato per il Referendum, che apporterebbe al nostro Paese solo che vantaggi”. “Alcuni esponenti rilevanti, come il magistrato Cantone, avevano già in passato preso posizione sulle questioni legate alla sicurezza; oggi, invece, i politici contrari si fanno forza sulla base di quel gruppo di cittadini che manifesta contro la legalizzazione, facendo intendere che questi rappresentino la maggioranza, anche se spesso non è così”. Il sindaco, poi, continua: “Il tema è regolamentare il consumo tenendo sotto controllo quantità, trasporto e traffico”. A detta di Pizzarotti si tratterebbe di rendere più dure le pene per chi, nel caso in cui la Cannabis venisse legalizzata, continuasse a vendere in modo illecito. Pizzarotti ci tiene a precisare: “Non illudiamoci, però, che la legalizzazione della Cannabis possa ridurre il consumo da parte degli adolescenti, anche se grazie alla normalizzazione si potrebbe evitare di incappare in sostanze sconosciute”. Il sindaco sostiene, inoltre, che sarebbe possibile e importante un controllo sulla quantità di Cannabis acquistata dalle singole persone. Ma allora, ci sono aspetti negativi nella legalizzazione della Cannabis? Il sindaco dice no: “Non vedo lati negativi. Il principale problema, cioè l’abuso, persisterebbe anche nel caso in cui il referendum venisse approvato”.

“La proibizione non ne limita l’uso e la legalizzazione non porta tutti a fumare”

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