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Risonanaza magnetica mammaria: quando va ese- guita e chi può richiederla

Risonanza Magnetica Mammaria,

quando va eseguita e chi può richiederla

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UNA TECNOLOGIA AD ELEVATA SENSIBILITÀ DIAGNOSTICA. NE PARLIAMO CON LA DOTTORESSA MARTINA GABRIELLA DURANTE, SPECIALISTA IN DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DEL POLIAMBULATORIO DALLA ROSA PRATI

Il tumore al seno è la neoplasia femminile più diffusa, con un’incidenza sempre in crescita anche tra le più giovani. In Italia sono circa 850.000 le donne che hanno vissuto la malattia, anche se a fare da contraltare è la percentuale di guarigione che supera nel nostro paese l’80%. Fondamentale resta la diagnosi precoce, che passa dalla prevenzione. “Oggi la tecnologia avanzata e la diffusa cultura degli screening periodici consentono di diagnosticare precocemente l’insorgenza del tumore al seno – spiega la dottoressa Martina Gabriella Durante, Specialista in Diagnostica per Immagini del Poliambulatorio Dalla Rosa Prati Gruppo GHC. Gli esami diagnostici di base necessari sono: la mammografia con l’eventuale associazione dell’ecografia. La mammografia si fa solitamente, salvo casi particolari, a partire dai 40 anni, con una sequenza annuale, e dai 50 ai 74 anni, con una cadenza biennale. Esistono poi esami più accurati, come la RMM, la Risonanza Magnetica Mammaria.”

In cosa consiste la Risonanza Magnetica Mammaria?

«Si tratta di un esame diagnostico molto accurato, con un’elevata sensibilità diagnostica, che permette di individuare noduli di piccole dimensioni, a volte non riconoscibili con le normali metodiche tradizionali. Si tratta, quindi, di un esame complementare che non deve sostituire la mammografia e l’ecografia.»

In quali casi viene eseguita?

«Non è applicabile a tutte le pazienti. L’esame viene eseguito in casi selezionati che, secondo le linee guida, sono:

donne ad elevato rischio genetico famigliare di sviluppare un carcinoma mammario nell’arco della loro vita; nei casi di Cup Syndrome, ossia la ricerca di un tumore mammario sconosciuto in presenza di metastasi a livello dei linfonodi ascellari; nella valutazione di neoplasie mammarie dopo chemioterapia neoadiuvante; nei follow up, in caso di tumore già studiato, per differenziare una recidiva da una cicatrice; nello studio delle protesi mammarie; per la ricerca di bilateralità, multicentricità, multifocalità in caso di neoplasie già individuate radiologicamente. La multicentricità indica la presenza di più tumori n quadranti diversi, la multifocalità è invece la presenza di tumori nello stesso quadrante.»

Viene eseguita con mezzo di contrasto?

«Sì, è utilizzato il mezzo di contrasto paramagnetico contenente gadolinio somministrato per via endovenosa. L’unico caso in cui la risonanza viene eseguita senza mezzo di contrasto è lo studio delle protesi mammarie.»

È un esame esente da raggi X?

“L’esecuzione della risonanza non richiede l’utilizzo di raggi X.”

Quanto dura?

«Ha una durata media dai 15 ai 25 minuti.»

Via Emilia Ovest, 12/A - 43126 Parma Tel. 0521.2981 - Fax. 0521.994204 info@dallarosaprati.it www.poliambulatoriodallarosaprati.it

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