8 minute read

Un ambiente più sano è la proposta della petizione “Salviamo l’aria di Parma”

Sviluppo SOStenibile, quanto ci stiamo impegnando?

AMMINISTRAZIONE, CITTADINI, ASSOCIAZIONI. L’OBIETTIVO DEVE ESSERE COMUNE, QUELLO DI SALVARE L’ARIA CHE RESPIRIAMO. CHI SONO I PROTAGONISTI DELLA BATTAGLIA PER UN AMBIENTE PIÙ PULITO

Advertisement

Sostenibilità ambientale, quante volte ne abbiamo sentito parlare? È da tempo, ormai, che diverse sono le domande e i dubbi che girano attorno allo sviluppo sostenibile, importantissimo da perseguire per il nostro ambiente. Vivere in maniera sostenibile significa convivere con l’ambiente in modo dignitoso, senza distruggere i sistemi naturali, dei quali sostanzialmente siamo semplici ospiti. Sono, oltretutto, quegli stessi sistemi naturali a darci da vivere, con le risorse disponibili. Il WWF parla dello sviluppo sostenibile come la capacità di vivere nei limiti del pianeta che ci è stato offerto. Il punto è: quando e come si è oltrepassato il limite? Difficile dare una risposta e identificare un evento unico, già il fatto di essere oltre 7 miliardi di persone al mondo è un indizio. Posto che l’ecosistema ha già subito dei danni rispetto alla sostenibilità, e seppur in ritardo, possiamo ancora provare a perseguirla, con una serie di azioni, a carico di ogni singola persona, in grado di migliorare la situazione

LA PETIZIONE, COSA SI CHIEDE

Il testo della petizione parte da un dato di fatto noto a tutti: “viviamo nell’area più inquinata d’Europa. Parma è al 38° posto su scala europea nel tasso di mortalità da polveri sottili (PM2.5) e da 10 anni, nove volte su dieci, supera i limiti giornalieri consentiti di polveri sottili e ozono. Diversi studi scientifici hanno dimostrato la correlazione fra inquinamento e salute umana, le cui accertate pesanti conseguenze sulla collettività destano in tutti noi grande preoccupazione. Da studi scientifici è emerso che non superare i limiti significa salvare dalla morte 212 persone all’anno, per questo vogliamo impegnarci per tornare a vivere in un posto sano e sicuro. Data la gravità della situazione, riteniamo sia necessario coinvolgere l’intera cittadinanza in un processo di conoscenza e di partecipazione. Per questo Parma Dimensione Umana chiede al Sindaco Federico Pizzarotti, alla Giunta e a tutto il Consiglio Comunale di favorire e sostenere concretamente l’impegno ad informare e i nostri concittadini su questo tema di primaria importanza per noi e per le generazioni future, e di promuovere proposte di elaborazione collettiva di comportamenti consapevoli e di azioni virtuose, individuali e comuni.” In sintesi, le richieste della petizione: 1. Redigere o pubblicizzare obiettivi al 2025 e al 2030 finalizzati alla riduzione dell’inquinamento dell’aria, con resoconti di valutazione ogni 6 mesi; 2.Proporre agli istituti scolastici di organizzare percorsi formativi sul tema della

qualità aria; 3. Ogni giorno rendere note sulla Home

Page e sui canali social gestiti dal Comune di Parma le rilevazioni delle centraline

Arpae sulla qualità dell’aria della città; 4. Ogni mese informare la cittadinanza sui risultati ottenuti e le azioni finalizzate alla riduzione delle polveri sottili; 5. Ogni anno promuovere la “festa dell’aria”; 6. Affiggere uno o più striscioni in città per sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi dell’inquinamento dell’aria. “Vorremmo che da oggi ci fosse maggior coesione e continuità tra i cittadini e l’Amministrazione –si legge nel testo-, per condividere sia le preoccupazioni che le soluzioni concrete per affrontare l’inquinamento della Pianura Padana. I cittadini

attuale, integrando tutta una serie di caratteristiche che possono rendere lo sviluppo sostenibile concreto e perseguibile. “Ingolfare” l’ambiente è l’azione da cui dobbiamo allontanarci il più presto possibile, in quanto un intervento tempestivo eviterebbe di accumulare danni su danni. In primis, uno sviluppo sostenibile aiuterebbe a rallentare il processo di cambiamento climatico in corso, uno dei più grandi problemi attuali. Ma ognuno di noi, negli spazi domestici e nella vita di tutti i giorni, può fare qualcosa per incidere su questo cambiamento in modo significativo. Lo stesso vale, in un’ottica più ampia, per le aziende e le amministrazioni. “Viviamo nell’area più inquinata d’Europa”, inizia così il testo della petizione “Salviamo l’aria di Parma dall’inquinamento, che Parma Dimensione Umana ha lanciato qualche mese fa, con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sul tema e di chiedere risposte concrete all’amministrazione. «Parma A Dimensione Umana è una rete di 63 associazioni tra cui Aria di Parma, un comitato con un focus sull’inquinamento in Pianura Padana - spiega Caterina Nizzoli-. Nel 2020 abbiamo lanciato la Campagna di sensibilizzazione sulla qualità dell’aria ispirata a quelle della sindaca parigina Anne Hidalgo quando nel 2016 tappezzò la città di manifesti con i volti dei parigini. A Parma abbiamo raccolto 450 facce in pochi mesi.» Successivamente, alla luce dei dati sul tasso di mortalità causato dallo smog e sulla base delle rilevazioni quotidiane delle centraline ARPAE di Parma, sempre più preoccupanti, «abbiamo lanciato, a marzo 2021 – continua Caterina-, la petizione Salviamo l’aria di Parma, che è prima di tutto un movimento per diffondere consapevolezza nei cittadini, che vanno informati sui rischi alla salute che corriamo vivendo qui». La petizione ha avuto moltissimo sostegno da tutta Italia, raggiungendo le oltre 38.000 firme, su una piattaforma online di pubblico accesso. «Torneremo in piazza per chiedere chiarezza sulle azioni concrete per contrastare l’inquinamento dell’aria e sull’impegno a informare i cittadini», conclude Nizzoli. LE RISPOSTE DELL’AMMINISTRAZIONE Non sono diverse le premesse da cui parte la candidatura di Parma come European Green Capital 2022: nel video presentato per la candidatura, si evince che siamo una delle zone più inquinate al mondo, ma proprio per questo dobbiamo metterci maggiore impegno e determinazione nel raggiungimento dei primi obiettivi. La congiunzione avversativa ha quindi il sapore della speranza. Quali sono le azioni messe in campo da parte del

sono pronti a cambiare. Vorremmo con urgenza che tutto il Consiglio Comunale ponga molta attenzione al problema della qualità dell’aria, informando tutti i cittadini riguardo alle gravi conseguenze sulla salute, ai comportamenti consapevoli, corretti e virtuosi. Vorremmo che questa petizione fosse la base da cui avviare un dialogo con il Consiglio Comunale per raggiungere alcuni traguardi fondamentali ormai diffusi in molte città per contrastare l’inquinamento. ” La petizione è firmata da 60 realtà associative di Parma. Il testo completo, l’andamento della raccolta firme e tutte le informazioni si trovano sul sito della petizione: www.change.org/ariadiparma, dove è possibile lasciare la propria firma.

Comune? Ne abbiamo parlato con Tiziana Benassi, Assessore alle Politiche di Sostenibilità Ambientale del Comune di Parma che proprio in merito alla candidatura dichiara: «Ci siamo presentati all’European Green Capital nel 2019, perché volevamo fare il punto delle progettualità attive sul territorio, certi di non arrivare in vetta e consapevoli dei punti critici. Ma già il feedback fornito dalla Commissione Europea è stato per noi prezioso per potenziare i punti di forza e migliorare i punti critici. Il nostro obiettivo è quello di ampliare l’alleanza territoriale che abbiamo messo in atto coinvolgendo tutta la provincia ed integrando i nostri strumenti di pianificazione con progettualità atte a mitigare i cambiamenti climatici». Obiettivi che accomunano amministrazione e cittadini rappresentati dalle associazioni, tenendo conto che «noi come amministratori misuriamo l’efficacia delle azioni, che si aggiunge al lavoro importantissimo di sensibilizzazione», aggiunge Benassi. Diverse le azioni messe in campo citate dall’Assessore. È stato sottoscritto il “Covenant of Mayors for Climate and Energy”, il Patto dei Sindaci che riunisce in una rete permanente le città europee che intendono avviare un approccio integrato alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici ed è stato approvato in consiglio comunale il PAESC (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima) che sosterrà la diffusione di buone pratiche di mobilità sostenibile, riducendo l’utilizzo delle auto private, incrementando l’efficienza energetica del settore residenziale e la produzione locale da fonti rinnovabili fino

NUOVO CENTRO DI RACCOLTA IN VIA MANARA

Sorgerà in via Manara il quinto Centro di Raccolta della città, in una zona non ancora coperta da questo tipo di servizio. I Centri di Raccolta offrono un servizio di conferimento gratuito tutti di materiali recuperabili, rifiuti urbani e i rifiuti ingombranti, elettrodomestici, mobili, rifiuti elettronici e si aggiungono ai servizi di raccolta porta a porta ed alle ecostation, nella logica di favorire al massimo il corretto conferimento di tutti i rifiuti. Sarà una struttura moderna, innovativa e funzionale ed avrà un costo di circa 721 mila euro. In essa è prevista la realizzazione di piazzali pavimentati separati ed a quote differenti per il conferimento e prelievo dei rifiuti, con accessi separati per utenti, regolati da sbarre, e mezzi di servizio. I rifiuti saranno raccolti all’interno di cassoni o contenitori. La struttura sarà sottoposta al controllo di un sistema di videosorveglianza e dotata di un impianto di illuminazione a LED. Inoltre è stata prevista la realizzazione di una tettoia metallica a protezione dei rifiuti RAEE - Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche e RUP - Rifiuti urbani pericolosi. Saranno inoltre installati totem per la registrazione dei conferimenti, previa identificazione informatizzata degli utenti. ad aumentare l’efficienza del terziario e delle industrie. «Il Paesc prevede una riduzione delle emissioni di CO2 per il 2030 all’interno del territorio del Comune di Parma del 58%, spiega l’assessore.» Altro passo compiuto in questa direzione è la firma della Alleanza Territoriale Carbon Neutrality Parma, sempre per la riduzione di CO2, per arrivare come provincia di Parma ad avere una neutralità carbonica al 2030. «Abbiamo inserito delle centraline all’intero del territorio che misurano black carbon e abbiamo realizzato un’applicazione utile per le persone più deboli, che permette di monitorare il grado di inquinamento dell’aria ed evitare di esporsi allo smog negli orari maggiormente inquinati». Molti risultati sono stati ottenuti anche nell’ambito della mobilità sostenibile, e sono diversi i progetti in campo. Il Comune si impegna a fare il possibile per portare Parma a livelli, appunto, più sostenibili rispetto alla vivibilità. Il punto è: si può portare avanti un processo di sviluppo sostenibile? Se sì, come? Intanto partendo dalla sensibilizzazione, per far comprendere a tutti quanto questi temi siano di interesse comune e riguardino la nostra stessa esistenza. E poi da parte di tutti i soggetti deve esserci l’impegno a trovare delle azioni compensative che possano garantire una riduzione dell’inquinamento, partendo da piccoli gesti quotidiani fino ad azioni più concrete da parte delle Istituzioni. di Felicia Vinciguerra

This article is from: