IL MONDO DEL
L AT T E N. 7
LUGLIO
2018 -
ANNO
LXXII -
IL LATTE NEL MONDO MENSILE
POSTE ITALIANE SPA SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE
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ROMA
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AUT MP-AT/c/RM
SPECIALE ASSEMBLEA 2018
FATTORIE GAROFALO CON NQUISTA LA GDO 2018 IN CRESCITA PER I FORMAGGI DOP ORGANO UFFICIALE DI
ASSOLATTE
E DEL
COMITATO ITALIANO FIL-IDF
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ATE D E
IL MONDO DEL
L AT T E EDITORIALE L’
assemblea di Assolatte è sempre momento di incontro, di sintesi e di confronto tra i soci. Ed è una bella occasione di festa per salutare tanti “vecchi amici” che partecipano sempre con affetto al nostro incontro annuale. Anche quest’anno abbiamo approfondito tanti temi, parlando con gli imprenditori di export, di prodotti Dop e Igp, di rapporti con la distribuzione, di Europa. Nel corso della mattinata di lavoro c’è stato modo di parlare anche di cattiva informazione, discutendone con il mondo della scienza e dei consumatori, e di buona informazione, con il premio giornalistico Assolatte, giunto alla sua settima edizione. Dalle parole dei nostri imprenditori è emerso chiaramente che il settore ha saputo reagire con forza alla crisi e che, nonostante le difficoltà incontrate sul mercato interno, ha mantenuto una posizione strategica nell’economia alimentare del Paese. Abbiamo ascoltato la grinta dei nostri e parole di ottimismo per il futuro, ma anche una certa delusione per la distrazione del Paese verso il settore. Più in generale, per la mancanza di una seria politica industriale. Una disattenzione che non ha colore politico: passano gli anni, si alternano i governi, ma le parole si ripetono e la cultura imperante continua a essere poco amica di chi fa impresa, investendo soldi propri, dando lavoro e portando ricchezza al Paese. Una disattenzione perniciosa, che costringe le imprese a fare i salti mortali per ottenere risultati che in un contesto più amichevole sarebbero ben più facili da raggiungere e che sarebbero applauditi, quando non osannati. Nel settore caseario, con le sole forze dei nostri imprenditori, siamo diventati una potenza mondiale. Siamo uno dei protagonisti chiave del panorama internazionale: al primo posto in Europa per valore dell’export verso i Paesi terzi, primi assoluti per export verso gli Stati Uniti, primi in Europa per l’export in Canada. Praticamente ovunque, oggi, i formaggi di qualità parlano la nostra lingua. È stata una giornata intensa, con tanti spunti di riflessione e alcune idee da sviluppare nei prossimi mesi. In primis quelli legati al benessere animale e alla sostenibilità, temi che le aziende seguono da tempo e che si è deciso di mettere a sistema. Nelle prossime pagine troverete un’ampia sintesi della giornata. Buona lettura! Adriano Hribal
A IL MONDO DEL LATTE
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SOMMARIO ATTUALITÀ PAG. PAG. PAG. PAG. PAG. PAG. PAG. PAG.
3 6 30 32 34 37 41 50
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Editoriale Amarcord Notizie dalla Eda Notizie dalla Ue Notizie Fil/Idf: la Giornata mondiale del latte Notizie Fil/Idf: la sostenibilità dei latticini News Libri
SPECIALE ASSEMBLEA 2018
IL MONDO DEL
L AT T E
OPINIONI PAG. 8
N. 7
Mente aperta sugli accordi di scambio di Paolo De Castro
LUGLIO
2018 -
ANNO
LXXII -
IL LATTE NEL MONDO MENSILE
SPECIALE ASSEMBLEA 2018
Fattorie Garofalo: la bufala nel cuore
57 62 64 66 68
ROMA
Africa, continente in rapido sviluppo Latte senza freni Borsa prezzi Esportazioni italiane di latte Dop, sempre avanti
IGIENE E SICUREZZA PAG. 70
70%
PAG. PAG. PAG. PAG. PAG.
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MERCATI
POSTE ITALIANE SPA SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE
PAG. 52
AUT MP-AT/c/RM
PROTAGONISTI
FATTORIE GAROFALO CONQUISTA LA GDO 2018 IN CRESCITA PER I FORMAGGI DOP ORGANO UFFICIALE DI
ASSOLATTE
E DEL
COMITATO ITALIANO FIL-IDF
Soluzioni per rendere sempre più efficiente il ciclo dell’acqua nelle industrie lattiere
NORMATIVE PAG. 72
L’esperto risponde
Organo ufficiale di ASSOLATTE e del Comitato Italiano FIL - IDF EDITORIALE IL MONDO DEL LATTE s.r.l. P.I. e C.F. 07208200159 www.assolatte.it Direzione, redazione, pubblicità: Via Adige, 20 - 20135 Milano tel. 02-72021817 e-mail: mondolatte@assolatte.it Via Boncompagni, 16 - 00187 Roma tel. 06-42885648 Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 337 del 23-4-1987
4 IL MONDO DEL LATTE
Direttore responsabile: Adriano Hribal Coordinamento editoriale: Manuela Soressi Progetto grafico e impaginazione: Tina Liati Immagini: Fotolia Stampa: Miligraf srl s- Formello (RM) Poste Italiane SPA - Spedizione in abbonamento postale 70% Roma – aut mp-at/c/rm Questa rivista è stata inviata tramite abbonamento: l’indirizzo in nostro possesso verrà utilizzato, oltre che per l’invio della rivista, anche per l’invio di altre pubblicazioni e stampe o per l’inoltro di proposte pubblicitarie. Ai sensi della legge 675/96 è nel suo diritto richiedere la cessazione dell’invio e/o l’aggiornamento o la cancellazione dei dati in nostro possesso.
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Amarcord:
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A PROVA DI BARRIERE Fin dai tempi del Ventennio fascista, gli Stati Uniti sono la prima destinazione extraeuropea per i formaggi italiani, ma eventuali dazi potrebbero creare problemi
A
nche se per il momento non riguardano i prodotti alimentari, le politiche economiche del presidente americano Donald Trump sono di grande attualità e non lasciano indifferenti gli operatori del settore. Anche perché i dati sulle esportazioni di formaggi negli Stati Uniti confermano una passione mai sopita. “Dalle statistiche ufficiali nord americane si desume che l’Italia occupa il primo posto nella partecipazione mondiale delle vendite di formaggi negli Stati Uniti, distaccandosi nettamente da tutti gli altri Paesi”. Non sono conclusioni stilate sulla base dei dati attuali delle esportazioni verso il Paese a stelle e strisce. È quanto leggiamo sulle pagine della rivista della Federazione Nazionale Fascista degli Esercenti Industrie Alimentari ed Agricole Varie “Latte Latticini e Conserve Animali” del 1938. “Nel primo quadrimestre 1938 – si legge nelle pagine della sezione dedicata all’Industria del Latte – il nostro Paese ha venduto nella Repubblica stellata 7.082.313 libbre (circa 3.200 tonnellate, ndr), sopra un totale di 16.494.824 libbre, mentre gli altri Paesi hanno registrato il seguente andamento, distinto in ordine d’importanza: Svizzera libbre 2.692.268, Danimarca 1.469.857, Olanda 1.080.170, Francia 1.004.37, Canada 847.650, Finlandia 632.322,
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Grecia 465.419, Argentina 377.575, altri Paesi 842.877”. Volumi che negli anni sono aumentati fino alle 37mila tonnellate del 2017! Quantità che confermano gli Stati Uniti come prima meta extraeuropea delle
apprezzamento per la qualità dei nostri formaggi. Un primato che le imprese hanno saputo difendere superando le grandi sfide e i cambiamenti degli ultimi 80 anni (ultimo dei quali il congelamento dei lavori sul Ttip (Transatlantic trade and
nostre produzioni casearie, con i pecorini in testa alle preferenze, seguiti da Grana Padano, Parmigiano Reggiano e formaggi freschi. Un posizionamento guadagnato con grande impegno da parte dei produttori italiani, con continui aumenti di volumi esportati negli anni; segno di grande
investment partnership). L’attenzione si concentra ora su eventuali nuove misure da parte dell’amministrazione americana, sperando che non vadano a toccare il settore: sarebbe un autogol per gli amici americani che si priverebbero di prodotti sempre più presenti sulle loro tavole.
OPINIONE
MENTE APERTA SU LI A
ORDI DI S A BIO
e proposte, così che non ualche settimana prendano decisioni troppo fa Assolatte è tornata a staccate dalle realtà che contestare, dati alla mano, devono tutelare. la gestione dei contingenti tariffari aggiuntivi (le quote per Nel caso dell’Ue, non si deve dimenticare che questo tipo l’export) aperti grazie al Ceta. Al 16 maggio, infatti, era stato di azione va fatta anche e soprattutto a livello nazionale. utilizzato solo l’11% del totale Ad esempio, una strategia 2018. vincente sembra quella che Del problema abbiamo già il settore lattiero-caseario parlato su queste pagine e, ha intrapreso sui negoziati dai contatti che ho avuto con commerciali con l’Australia la Commissione europea, e, soprattutto, con la Nuova apprendo che l’esecutivo non Zelanda, su cui si deve tenere è indifferente alla questione. alta l’attenzione. Prima della pausa estiva Se e quando l’accordo sarà dovrebbe esserci un incontro chiuso, si dovrà continuare tra autorità Ue e canadesi, a lavorare perché il nuovo e ci sarà l’opportunità di trattato sia correttamente discuterne. L’esempio ci serve a ricordare che nell’attuale congiuntura del commercio mondiale, serve uscire dallo schema che abbiamo visto nascere con il Ttip, cioè sostenitori contro avversari della globalizzazione, entrambi su posizioni fortemente polarizzate. Chi si occupa di questi temi sa che il negoziato, non solo quello commerciale, è l’opposto della spettacolarizzazione. Il negoziato, anche se è fuori moda dirlo, vuol dire lavorare sui dettagli e nel merito delle cose. È accettare la fatica del applicato. In dialogo e della I DE E Europa dovremmo partecipazione LL E O ricordarcelo bene, contro le pose NON IO vista la fatica che da free rider (nel I NO I è costata creare senso della teoria ODO I il mercato unico, economica), che anche se è ancora tanto piacciono DI LI lontano dalla oggi. Chi è fuori perfezione. dalla stanza del In questo senso, gli negoziato deve far accordi bilaterali che l’Ue sta sentire la propria presenza stringendo con molti partner e la volontà di contribuire nel mondo hanno il vantaggio fattivamente al lavoro dei di essere dinamici, nel negoziatori con informazioni
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di Paolo De Castro, parlamentare europeo
senso che aprono un canale di dialogo tra le parti che va sfruttato per migliorarne l’applicazione. Il primo esempio che viene in mente sono le liste di Dop e Igp, che sono modificabili, nel senso che vi si possono aggiungere prodotti. Oppure la cooperazione sulle norme sanitarie e fitosanitarie, che possono diventare barriere commerciali più insidiose dei dazi. Senza
dimenticare i vantaggi che arrivano da questi accordi con l’azzeramento dei dazi, enorme beneficio soprattutto per i prodotti di alto valore. Proprio per questa natura aperta, credo che se un qualche tipo di accordo commerciale con gli Usa fosse stato portato a casa all’epoca del naufragio del Ttip, oggi non staremmo col fiato sospeso sulle relazioni commerciali Usa-Ue. Tutto questo va ribadito, perché dai discorsi sempre più polarizzati che si leggono e si sentono oggi, non solo in Italia, lo schema ideologico che abbiamo visto con il Ttip sembra allargarsi a tutti gli accordi commerciali, in una specie di opposizione di principio agli scambi. Chiudere sembra essere diventata la parola d’ordine. Invece all’Italia una certa dose di apertura, senza abbassare la guardia sulla tutela dei prodotti nazionali, serve. Rifiutare per principio
la necessità degli scambi con l’estero può essere molto rischioso per il nostro sistema agroalimentare, che da almeno 5-10 anni ha moltiplicato gli sforzi e saputo trovare sbocchi commerciali anche grazie agli accordi siglati dall’Ue. Una vera e propria torsione della propensione all’export, che ha salvato il sistema agroalimentare dal crollo dei consumi dovuto alla crisi. I nuovi sbocchi commerciali sono stati essenziali per le
imprese, per rispondere a una domanda interna che rallenta soprattutto sui prodotti tradizionali. E questo è avvenuto non solo per effetto della crisi, ma anche e soprattutto a causa della normale evoluzione dei gusti dei consumatori. Certe posizioni di principio non sono una buona ricetta per essere capaci di adattarsi in un mondo che cambia sempre più velocemente.
SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE 73^ ASSEMBLEA ASSOLATTE
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E SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA SPECIAL
AMBASCIATORI DEL MADE IN ITALY NEL MONDO L’importanza dell’industria lattiero-casearia nel panorama economico nazionale e internazionale. Una tirata d’orecchi alla politica, accusata di occuparsi troppo poco dei temi dell’industria italiana e la consapevolezza del potenziale ancora da esprimere per l’agroalimentare del nostro Paese, soprattutto sul fronte dell’export, nonostante il 2017 abbia fatto UHJLVWUDUH XQ SHU OH VSHGL]LRQL ROWUHFRQ¿QH E poi fari puntati sulla qualità : una caratteristica che UHQGH LO PDGH LQ ,WDO\ XQLFR QHO PRQGR ,Q¿QH XQ cenno alla sostenibilità : richiesta sempre piÚ pressante da parte dei consumatori, che le aziende lattierocasearie si stanno già impegnando a soddisfare. Questi i temi principali affrontati durante l’assemblea annuale di Assolatte, svoltasi il 13 giugno a Milano. IL MONDO DEL LATTE 11
SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE Un’assemblea importante, quella che si è tenuta lo scorso 13 giugno a Milano, che ha permesso di fare il punto su tanti temi di grande rilevanza per il settore lattierocaseario. Ad aprire i lavori è stato il presidente Giuseppe Ambrosi, che ha ricordato quanto sia importante l’industria lattiero-casearia nel panorama economico nazionale e internazionale e quanto sia anello centrale nella catena del valore. “Il nostro settore – ha ricordato – è un patrimonio inestimabile per il Paese, un pilastro del comparto alimentare italiano, un’eccellenza del made in Italy in tutto il mondo”. La politica però si occupa troppo poco di temi industriali e, quando lo fa, spesso si limita a introdurre nuovi vincoli e balzelli all’attività aziendale. È giunto il momento di cambiare le cose. Perché se è vero che
ANTONIO AURICCHIO
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i principali indicatori descrivono un Paese in ripresa, gli stessi numeri dimostrano che quasi tutti gli altri partner europei stanno facendo meglio, con politiche di crescita ben diverse dalle nostre. “Anche se si finge di non saperlo, nonostante i mali della nostra economia e la disattenzione storica della politica verso il nostro settore – ha insistito il presidente – siamo il settimo Paese più industrializzato del mondo. È l’industria che permette all’Italia di sedere al tavolo dei grandi del mondo!”. La questione industriale deve quindi diventare una priorità nelle decisioni politiche. “Bisogna intervenire, in modo rapido ed efficace, sui mali dell’economia italiana, che ne appesantiscono l’efficienza e ne minano la competitività sui mercati internazionali – ha continuato Ambrosi –: dalle complessità
LUIGI PREVOSTI
burocratiche alla lentezza della giustizia, dal ritardo infrastrutturale al costo dell’evasione fiscale, dall’abnorme carico fiscale al crescente divario tra nord e sud del Paese. Abbiamo bisogno di politiche concrete e improntate su un sano realismo. Di scelte lungimiranti e coraggiose, con progetti di medio e lungo periodo. Vogliamo un governo responsabile, che si assuma l’impegno di far meglio valere la nostra posizione in Europa; anch’essa necessita di riforme, ma è la nostra casa comune, il nostro mercato d’elezione, nel quale portiamo quasi i tre quarti delle nostre esportazioni”. Perché ci sono enormi potenzialità ancora inespresse. Basti pensare all’export: il 2017 si è chiuso con l’ennesimo record: le spedizioni di formaggi oltre i confini nazionali hanno sfondato il tetto delle 400mila tonnellate, per
E SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA SPECIAL ASSEMBLEA ASSOLATTE
GIUSEPPE AMBROSI PRESIDENTE
un valore complessivo che sfiora i 3 miliardi di euro. “Tutti parlano del successo internazionale dei formaggi italiani e molti si attribuiscono questi risultati – ha sottolineato Ambrosi – ma a portare i prodotti italiani sui mercati di tutto il mondo sono le nostre aziende. Siamo noi, con le nostre famiglie e i nostri lavoratori, con il nostro impegno e la nostra caparbietà, i veri artefici della marcia trionfale dei nostri formaggi sulle tavole di tutto il mondo”. Il made in Italy ha un nome e un cognome: industria italiana! Un principio che vale per tutti i settori che ci fanno apprezzare nel mondo: l’alimentare, la moda, l’arredamento, ATTILIO ZANETTI
l’automotive. Abbiamo saputo creare prodotti e uno stile di vita che tutti inseguono e tutti imitano. “Il settore vuole crescere e ne ha le potenzialità – ha confermato il presidente –. Per sfruttarle però c’è bisogno di un sistema industriale più forte, più agguerrito. Forte nella ricerca, con agronomi, biologi e tecnologi che garantiscano qualità, igiene e sicurezza dei prodotti; forte nella produzione di macchinari e impianti all’avanguardia; forte nella specializzazione di operai sempre più preparati. In fabbriche moderne con moderni sistemi di produzione. Forte nella logistica, per consegnare in fretta i nostri prodotti in
ogni angolo del pianeta. Le imprese investono nel Paese, creano occupazione e ricchezza sul territorio e confermano il proprio impegno nella qualità, un campo nel quale siamo già primatisti mondiali. “Ma 'qualità' non è un concetto statico e non sempre chi compra un prodotto si limita a valutarne sapore, gusto e rapporto qualità/prezzo – ha concluso Ambrosi –. Negli ultimi anni la sensibilità per alcuni temi è cresciuta enormemente ed è nostro dovere accontentare anche questa nuova domanda di qualità”. Assolatte lancia quindi la sfida su due temi chiave: ambiente e benessere animale, argomenti per i quali il mondo dei consumatori mostra sempre maggior sensibilità e che molte aziende hanno già affrontato in modo costruttivo.
LA TAVOLA ROTONDA DEI CONSIGLIERI DELEGATI
Dopo la relazione del presidente si è svolta una tavola rotonda moderata dallo stesso Ambrosi, alla quale hanno partecipato i consiglieri Antonio Auricchio (delegato
FABIO LEONARDI
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SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE al coordinamento della rappresentanza industriale nei consorzi e ai rapporti agricoltura e industria), Fabio Leonardi (delegato all’internazionalizzazione), Luigi Prevosti (delegato alla normativa sul lavoro e relazioni sindacali) e Attilio Zanetti (delegato ai rapporti con le istituzione europee). Il primo tema trattato è stato quello delle relazioni di filiera: in quale direzione possono essere sviluppate e migliorate e come funziona la collaborazione tra Assolatte e i consorzi di tutela dei formaggi Dop. Antonio Auricchio ha sottolineato che per Assolatte le relazioni di filiera sono sempre state molto importanti. Per tanti anni l’associazione ha lavorato alla definizione di accordi interprofessionali sul prezzo del latte alla stalla, attività che da qualche anno è però impedita dalla normativa antitrust. “Ciò non toglie che i rapporti con le confederazioni agricole e con le organizzazioni dei produttori restino importanti e che molti sono i temi sui quali si potrebbe lavorare nell’interesse di tutti”, ha affermato Auricchio. A questo riguardo, c’è stato recentemente un incontro con il nuovo assessore lombardo all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi per parlare di attività comuni. “Ho partecipato non solo come delegato ma soprattutto come convinto uomo Assolatte
– ha evidenziato Auricchio – facendo ben presente che non solo l’industria è sempre disponibile, ma che rispetto agli andamenti fortemente altalenanti del prezzo del latte siamo tutti sulla stessa barca: per questo occorre un timoniere in gamba, che sappia gestire la situazione nell’interesse di tutte le parti. È una cosa molto interessante che il nuovo assessorato includa nella propria denominazione anche l’alimentazione, perché questo dovrebbe dare modo di tenere conto non solo dell’agricoltura, ma anche delle esigenze dell’industria su un piano di perfetta parità. Bisogna che sia anzitutto riconosciuta la bravura degli imprenditori italiani che operano nella trasformazione del latte e che la qualità dei nostri grandissimi formaggi è merito loro, della loro genialità e della loro storia. Con la loro sapienza – ha spiegato il delegato ai rapporti tra agricoltura e industria Auricchio – gli industriali italiani sanno utilizzare al meglio il latte: la qualità non è solo nel chilometro zero”. Tra i temi sui quali avviare nuove collaborazioni con l’assessorato lombardo, sono emersi la sostenibilità, il benessere animale e l’incremento della capacità competitiva delle nostre aziende. “Bisogna riflettere sul fatto che i veri portabandiera del nostro Paese sono i nostri prodotti. Un
giorno – ha riferito Auricchio – ebbi occasione di dire all’amico Montezemolo che la Ferrari è il top dell’italianità, ma che è anche vero che pochi possono permettersela. Tutti possono comprare invece un formaggio o un bicchiere di latte italiani. Dobbiamo sfruttare questa potenzialità e con le nostre idee di industriali conquistare i mercati”. Quanto alla collaborazione con i consorzi di tutela, Auricchio ha fatto notare che “la presenza di Assolatte e dei suoi industriali è essenziale per poter tutelare insieme la qualità e combattere le imitazioni. Il settore dei formaggi Dop è molto importante per il lattiero-caseario. Abbiamo 50 denominazioni protette che assorbono una parte considerevole del latte nazionale. La valorizzazione e la salvaguardia sono affidate ai consorzi di tutela, ma non bisogna mai dimenticare che buona parte di questi sono nati su spinta industriale e dall’iniziativa e dall’impegno di Assolatte”. Con Fabio Leonardi si è ragionato di export. “La qualità italiana è sempre più riconosciuta nel mondo – ha esordito il delegato all’internazionalizzazione – tanto che esportiamo il 40% della produzione casearia e che, in valore, il nostro export ha superato i 3 miliardi. Cresce l’attenzione di tanti Paesi, anche lontanissimi, con culture, abitudini
PAMELA CARDONA Intenso il programma di attività del Comitato Immagine, sia sul fronte medico - 33mila operatori raggiunti attraverso L’Attendibile – sia su quello più strettamente giornalistico e divulgativo. Abbiamo fatto sentire la nostra voce sui temi portanti del settore, dall’economia alla nutrizione, dall’attualità alla gastronomia, alla sicurezza alimentare, raggiungendo – solo sulla stampa - 60 milioni di contatti. Con un’intensa campagna SEO, il sito Assolatte.it ha scalato molte posizioni nei motori di ricerca, aumentando sensibilmente gli accessi organici che hanno superato quota 200mila. Il Premio giornalistico L’Attendibile si è riconfermato un evento di grande interesse per i media: 62 i giornalisti candidati e 79 gli elaborati sottoposti al giudizio della giuria.
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E SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA ASSEMBLEA ASSOLATTESPECIAL
SALVATORE CASTIGLIONE Ottimi risultati nell’attività di riformulazione. Gli obiettivi fissati nel protocollo siglato da Assolatte con il ministero della Salute sulla riduzione degli zuccheri aggiunti ai nostri prodotti (-5% entro la fine del 2018) sono stati raggiunti. La riduzione degli ultimi anni si somma ai precedenti interventi già messi in campo dalle imprese: in dieci anni la riduzione media totale è stata del 27 per cento. L’attività di riformulazione non si è fermata a yogurt e latti fermentati, ma ha coinvolto anche i formaggi freschi alla frutta, dove la riduzione degli zuccheri ha registrato tagli a due cifre.
GIUSEPPE DE PAOLI La forte volatilità delle quotazioni continua a creare problemi alle aziende. Dopo mesi di prezzi all’ingrosso in crescita, nel giro di poche settimane il prodotto ha perso velocemente di valore. Poi, a inizio primavera, i prezzi sono di nuovo ripartiti. Non si tratta di un fenomeno solo nazionale: in tutto il mondo la variabilità delle quotazioni la fa da padrona. Si confermano le difficoltà con la distribuzione organizzata che spesso rifiuta di seguire – con i propri prezzi – le quotazioni di mercato.
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SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE
ANGELO GALEATI La produzione di mozzarella è in crescita e ha superato le 313mila tonnellate. Il mercato interno tiene, ma ancor meglio va l’export, che ha messo a segno un brillante +10 per cento. Molto bene la Mozzarella di Bufala Campana Dop: più del 30% della produzione è destinato a Paesi quali Francia, Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti, Svizzera, Spagna. E anche le previsioni per il 2018 sono ispirate all’ottimismo. Il Gruppo ha seguito da vicino tutta l’evoluzione della normativa sull’origine. Nonostante numerose modifiche normative, è stato confermato l’obbligo di preconfezionamento del prodotto.
LORENZO MARCHIONNI Un anno complesso, nel quale abbiamo dovuto combattere contro la cattiva informazione e con un mercato che ha premiato solo il latte delattosato, referenza che continua crescere con tassi molto interessanti, e il latte ESL (alto pastorizzato e microfiltrato). Continua il calo del latte fresco e – a un tasso minore – del latte UHT. Il gruppo lavora a progetti di valorizzazione del prodotto e di corretta informazione del consumatore.
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E SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA SPECIAL alimentari e regole diverse. Gli accordi di libero scambio e i suoi tre grandi capitoli: l’abbattimento delle barriere non tariffarie, i dazi e la tutela delle Indicazioni geografiche sono dunque di fondamentale importanza. In attuazione di questo mandato – ha precisato – ho svolto numerose missioni a Roma con la squadra Assolatte, incontrando i ministeri competenti e partecipando a tutti i tavoli in cu si parla di export e internazionalizzazione. Il futuro dei nostri formaggi passa per gli accordi di libero scambio ed è grazie al comitato di presidenza di Assolatte che si è deciso con grande lungimiranza di presidiarli sempre e da vicino”. Dopo la chiusura del Ceta, entrato in vigore a settembre, stiamo premendo per rinegoziare con il Canada – Paese nel quale siamo i primi esportatori europei di formaggi – i criteri di assegnazione delle quote e per ottenere trasparenza sulle liste di stabilimenti canadesi che possono continuare a produrre le nostre Indicazioni geografiche. “In tale attività abbiamo al nostro fianco il ministero dello Sviluppo economico – ha fatto notare Leonardi – col quale la collaborazione è ottima. Abbiamo preso posizione anche presso l’ambasciata canadese e abbiamo avuto l’appoggio di Eda, grazie ad Attilio Zanetti. Inoltre, abbiamo
avviato un’importante attività di promozione per il Nord America, il Cile e l’Asia incontrando al Cibus l’Ice di Toronto insieme al Mise”. Leonardi ha poi ricordato che si sono chiusi i negoziati dell’Economic Partnership Agreement con il Giappone, che prevede un accesso al mercato preferenziale per i nostri prodotti, parte dei quali godranno di una totale liberalizzazione tariffaria entro 16 anni, e la tutela di dieci formaggi Dop “sia pure con qualche condizionamento sul quale stiamo ancora lavorando” aggiungendo inoltre che “si è intanto aperto il negoziato per l’accordo di libero scambio con il Sudamerica che, inizialmente, non prevedeva il settore lattiero-caseario: una cosa che riteniamo inaccettabile”. Leonardi ha evidenziato che non tutto quello che brilla è oro e non sempre gli accordi risolvono problemi. I problemi principali sono costituiti dalle difficoltà burocratiche. Sono negoziazioni complesse, che necessitano di essere fortemente presidiate se si vogliono trovare soluzioni e mediazioni, un’attività che Assolatte sta svolgendo in modo esemplare. Molto interesse ha poi suscitato in assemblea quel che Leonardi ha affermato riguardo al fronte della promozione del made in Italy caseario nel mondo: “Lamentiamo un problema di frammentazione delle
iniziative da parte delle nostre istituzioni e di abbandono, la mancanza della necessaria collaborazione e della condivisione con l’industria (la parte che più di ogni altra conosce i mercati), della pianificazione delle missioni commerciali. Anche qui occorre una rappresentanza unitaria e forte sui tavoli che contano, serve l’organizzazione di missioni e incontri, perché è incomprensibile che il nostro fatturato caseario all’estero sia di soli 41 miliardi quando, ad esempio, quello della Francia è di 60 e quello della Germania addirittura di 76. Le loro produzioni sono commodity e non ci sarebbe partita se noi riuscissimo con le nostre istituzioni a fare squadra. Inoltre, è necessario che le iniziative siano portate avanti con le altre famiglie di prodotti alimentari che rappresentano il meglio dell’Italian style. Di recente il comitato di presidenza Assolatte ha incontrato a Milano il presidente Ice Michele Scannavini, che ha espresso grande disponibilità e offerto di partecipare a tutti i tavoli sulla promozione alimentare. È una svolta nel sistema di condivisione degli investimenti e delle iniziative – ha concluso Leonardi –. Assolatte è per questo molto motivata”. Al riguardo, si è già tenuto un incontro operativo tra Ice e Assolatte sui programmi promozionali triennali, che hanno lo scopo
ANDREA PINNA Il mercato dei formaggi di pecora mostra segni di ripresa. Le vendite sono in aumento, anche se – nel 2017 – con un calo dei prezzi medi. Da inizio anno si assiste a una ripresa delle quotazioni e a un’interessante crescita dell’export. Dopo le esperienze di altri Consorzi, anche il Pecorino Romano si è dotato di un Piano per la regolazione dell’offerta che dovrà permettere una migliore programmazione e – di conseguenza – delle produzioni, limitando le forti oscillazioni registrate negli scorsi anni, con conseguenze anche sulle quotazioni e sui rapporti con il mondo agricolo.
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SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE di sfruttare la fase favorevole dei mercati chiave e accelerare il presidio nelle aree più lontane. L’Ice ha anticipato che le attività 2019 includeranno dei piani speciali per Usa, Canada, Cina e Russia e varie aree focus: Giappone, Sudest asiatico, Europa e Balcani, Paesi del Golfo e dell’Asia Centrale, Africa, Paesi dell’Alleanza del Pacifico, Sud America. Si è poi ragionato di rapporti tra industria e distribuzione con Luigi Prevosti. Prevosti ha evidenziato che sono tantissimi i tavoli attorno ai quali si è cercato di affrontare questo tema. Sono state emanate tante leggi, dalle regole sul sottocosto a quelle sui ritardi di pagamento, e anche a livello comunitario si lavora a nuove norme. I rapporti tra industria e distribuzione sono caratterizzati perciò da un alto livello di contesa. L’articolo 62 ha causato un irrigidimento della distribuzione, che ha visto in tale norma un’imposizione dettata dall’industria e, anche se non è così, riprendere il dialogo è stato difficile. “Serve una maggiore collaborazione – ha auspicato Prevosti – anche se i rapporti sono contraddistinti da tante e complesse sfaccettature che rendono difficile individuare gli interessi comuni da portare
avanti insieme. Le relazioni personali sono buone, ma non basta. È importante anche il lavoro di Assolatte con le istituzioni, operare affinché l’art. 62 possa trovare completa applicazione. Però il compito non può essere lasciato alle aziende, dovrebbero essere gli organi dello Stato a prevenire le condotte inique e a intervenire quando è necessario”. Infine, con Attilio Zanetti si è fatto il punto sul ruolo dell’Europa e l’importanza del mercato unico, anche ai fini delle nostre esportazioni nei Paesi dell’Unione. Zanetti si è detto d’accordo sul fatto che l’Ue abbia portato pace, benessere e ricchezza al Paese e che il mercato unico abbia favorito la nostra crescita imprenditoriale, sottolineando che “tre quarti delle nostre esportazioni sono destinate ai Paesi comunitari, in alcuni dei quali stiamo continuando a crescere in modo importante. Le industrie italiane producono formaggi ad alto valore che sono presenti in tutti i supermercati europei. L’italianità piace sempre e i consumatori stranieri riconoscono il valore dei nostri formaggi. Negli ultimi tempi – ha aggiunto Zanetti – si assiste però a fughe in avanti di alcuni Paesi, Italia inclusa, che emanano regole nazionali che svuotano di
significato il mercato unico. È successo con i semafori nutrizionali inglesi, ai quali come settore lattiero-caseario non crediamo, perché non è realistico che talune bevande zuccherate risultino avere un profilo nutrizionale migliore del latte e poi con le norme sull’origine. È necessario bloccare questa deriva, che deresponsabilizza le istituzioni europee e crea problemi alle aziende”. Su come intervenire e su quel che dovrebbe fare il nostro governo, Zanetti è stato molto chiaro: “È indispensabile che l’Italia conti di più in Europa, ma deve operare senza contraddizioni: non si possono contrastare i semafori inglesi e, al contempo, agendo di fatto al pari dell’Inghilterra, varare regole nazionali disarmonizzate sull’Indicazione d’origine. Senza contare che sull’origine le misure italiane penalizzano la trasformazione nazionale, anziché sostenerla. Eppure, accade che queste misure, emanate dietro la giustificazione della mancanza di una legislazione europea in materia, vengano reiterate proprio quando la normativa comunitaria vede finalmente la luce. È un modo di operare che toglie credibilità e che contrasta con le esigenze di efficienza e coerenza richieste dal mondo industriale”.
PAOLO FERRARIO Leggera flessione nei consumi di formaggi fusi, che ha coinvolto tanto gli spicchi quanto le fettine, che restano la tipologia più diffusa, e delle importazioni. In ambito europeo il gruppo ha collaborato con EDA nella stesura delle Linee guida EDA-Eucolait sui formaggi come ingredienti e delle Linee guida Assifonte sulle buone pratiche di produzione dei formaggi fusi. Non tutte le osservazioni del gruppo di Assolatte sono state recepite: permangono alcuni aspetti non condivisibili, che ne rendono difficile l’applicazione a livello nazionale.
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MARTINO VERGA Sostenibilità e sprechi alimentari sono strettamente connessi tra loro. Una maggiore shelf life consente infatti minori sprechi e costi di ritiro dei resi: microbiologia e colture di bioprotezione possono fare molto. Non è la prima volta che questo tema viene affrontato, ma c’è una novità: l’apertura di un dialogo con la Commissione, che si spera possa portare frutti. Il gruppo ha seguito ed apprezzato il lavoro che ha portato a risolvere il blocco delle importazioni per i formaggi erborinati da parte delle Autorità cinesi, che avevano contestato l’uso di Penicillium roqueforti, muffa non prevista dalle norme locali. Un blocco che ha del paradossale.
VITTORIO FIORE La normativa nazione e comunitaria in materia di origine ha assorbito molto tempo agli esperti del Comitato giuridico normativo. In attesa della regolamentazione europea, si è assistito alla proliferazione di normative nazioni, con tutti i problemi che ne derivano. Da poche settimane è entrato in vigore il regolamento europeo e si stanno ora analizzando conseguenze e correlazioni con il dispositivo nazionale. Il gruppo ha affrontato anche il tema dell’etichettatura a semaforo, l’abuso delle denominazioni riservate ai prodotti lattierocaseari, la sterilizzazione delle aliquote IVA, la nuova normativa sulle sanzioni in tema di etichettatura e vari altri argomenti.
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E SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA SPECIAL "Credo che l’Associazione debba ringraziare in modo particolare una persona che ha dedicato gran parte della sua vita professionale alle nostre cause: l’avvocato Adriano Hribal. Entrato in Assolatte giovanissimo, come semplice funzionario, è diventato in breve tempo Direttore, ristrutturando Assolatte e facendola diventare la piĂš importante associazione nel panorama alimentare italiano. Sono 50 anni che lavora al nostro ÂżDQFR SULPD FRQ L QRVWUL JHQLWRUL poi con noi. Con una passione e una dedizione che devono essere di insegnamento per noi e per le nuove generazioni. In questi anni ha avuto molti incarichi di grande responsabilitĂ . Ăˆ stato il nostro PUHVLGHQWH DOOD ÂżQH degli anni Novanta e da quando ha lasciato la direzione generale è il mio Consigliere delegato. Tutti gli riconosciamo autorevolezza, una grande cultura e conoscenza e un equilibrio comune a pochi. Per molti di noi è un amico. Ăˆ sempre refrattario ai ULFRQRVFLPHQWL XIÂżFLDOL H TXLQGL VR che mi rinfaccerĂ quello che stiamo per fare‌". Giuseppe Ambrosi "Non basta un pensiero, per quanto sentito, per spiegare ad Adriano la nostra riconoscenza per il suo impegno. All’unanimitĂ il Consiglio e io abbiamo deciso di nominarlo Presidente Onorario. Procederemo quindi con la PRGLÂżFD VWDWXWDULD VSHFLÂżFDQGR che per rivestire la carica di Presidente Onorario di Assolatte occorre possedere alte qualitĂ morali e culturali, tali da portare lustro all’Associazione". Giuseppe Ambrosi IL MONDO DEL LATTE 21
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LA RISPOSTA DI ASSOLATTE AL TEMPO DELLE MENZOGNE E DELLE FALSE INFORMAZIONI:
PARLANO GLI ESPERTI La disinformazione è stata il tema centrale del talk show “La risposta di Assolatte al tempo delle menzogne e delle false informazioni: parlano gli esperti” tenutosi nel corso dell’assemblea e condotto dalla giornalista di Rai 1 Benedetta Rinaldi. “Da alcuni anni il comparto lattiero-caseario e i suoi straordinari prodotti, che sono un patrimonio della cultura alimentare italiana, stanno subendo le pesanti conseguenze della disinformazione, delle menzogne e delle falsità che circolano, soprattutto in rete - ha dichiarato Adriano Hribal, consigliere delegato di Assolatte,– Come associazione, abbiamo affrontato da subito questa situazione e abbiamo realizzato numerose iniziative per favorire un’informazione corretta, attendibile e basata su evidenze scientifiche. Abbiamo accolto con favore i recenti interventi delle istituzioni per combattere le fake news e le leggende alimentari, perché crediamo che solo dando spazio agli esperti che lavorano presso le istituzioni nazionali deputate si possa combattere questa disinformazione che danneggia cittadini, aziende e lavoratori. E sono proprio alcuni dei più autorevoli esperti italiani che hanno accettato il nostro invito e si confronteranno in questo talk show".
"Quello della disinformazione alimentare è un problema reale di grande attualità, a cui l’Istituto Superiore di Sanità ha voluto rispondere con il suo nuovo portale nato per confutare le fake news, con argomenti scientifici e un linguaggio semplice. Per un’azione più efficace e incisiva serve, però, uno sforzo più ampio: un’alleanza tra mondo industriale, istituzioni e associazioni dei
consumatori, nel rispetto delle rispettive competenze e libertà" ha affermato Umberto Agrimi, direttore del Dipartimento di Sanità pubblica veterinaria e Sicurezza alimentare dell’Istituto Superiore di Sanità. "Le paure instillate nei cittadini da coloro che ritengono, ingiustificatamente, che il latte faccia male hanno inciso sui consumi di latte, che in Italia sono già storicamente bassi (ne ATTILIO FONTANA, PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA
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L E SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA SPECIAL ANDREA GHISELLI
beviamo circa 1/3 delle quantità consigliate). Con pesanti ripercussioni sulla salute perché, rinunciando al latte e ai suoi derivati, è quasi impossibile coprire il proprio fabbisogno quotidiano di calcio visto che questi prodotti forniscono il 51% del calcio, presente nell’alimentazione italiana" ha dichiarato Andrea Ghiselli, medico ricercatore del CREA Nutrizione. “Nella mia esperienza clinica entro in contatto quotidianamente con gli effetti che le fake news sul cibo inducono sulle abitudini alimentari: sono tanti i pazienti che arrivano da me dopo essersi autodiagnosticati MASSIMILIANO DONA
UMBERTO AGRIMI
un’intolleranza al lattosio e aver abolito i prodotti lattiero-caseari - ha raccontato Luca Piretta, docente di Nutrizione umana all’Università Campus Biomedico di Roma –. Un comportamento controproducente, perché porta a una restrizione della gamma degli alimenti consumati. E questo impatta negativamente sul nostro microbiota intestinale. È invece mangiando in modo vario ed equilibrato, e consumando i prodotti lattiero-caseari, che “nutriamo” i batteri intestinali, rendendoli più forti e riducendo, quindi, il rischio di malattia”. “Dopo ogni allarme alimentare, anche
'fasullo', tanti cittadini si rivolgono a noi per avere informazioni e rassicurazioni perché l’eco di queste notizie è molto ampio - ha detto Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori –. Da parte nostra monitoriamo con attenzione anche la pubblicità perché riteniamo che abbia un ruolo importante nella disinformazione alimentare. Penso al battage su alcune parole ingannevoli (come l’effetto detox delle tisane) e su quelli che vengono presentati come superfood, dal cioccolato alle bacche di goji, quando invece il vero superfood è il latte”.
LUCA PIRETTA
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SETTIMA EDIZIONE DEL PREMIO GIORNALISTICO ASSOLATTE L’ATTENDIBILE:
LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE
L'assemblea annuale di Assolatte si è conclusa con la premiazione dei vincitori della settima edizione del premio giornalistico L’Attendibile, creato nel 2011 da Assolatte per stimolare il mondo della comunicazione a raccontare il settore lattiero-caseario, i suoi prodotti, le sue imprese.
L'edizione 2017/2018 del premio giornalistico ha premiato sette giornalisti. CATEGORIE TEMATICHE: Categoria “L’industria lattiero-casearia e la sicurezza alimentare” NICOLETTA CARBONE di Radio24, per la trasmissione radiofonica “La bufala in tavola”. Categoria “Il ruolo dell’industria lattiero-casearia italiana nello scenario economico” LAURA CAVESTRI de “Il Sole 24 Ore”, per l’articolo “Mosca punta sui formaggi e chiama le aziende italiane”. Categoria “I prodotti lattiero-caseari: salute, nutrizione e benessere” ELVIRA NASELLI di “La Repubblica”, per l’articolo “Sorpresa, il formaggio fa bene”.
Anche l’edizione 2017/2018 del premio è stata molto partecipata: quasi 100 i servizi giornalistici pervenuti, tra i quali la giuria di esperti -presieduta dall'avvocato Adriano Hribal - ha selezionato i tre vincitori assoluti, uno per ciascuna delle categorie tematiche in concorso, e i quattro riconoscimenti speciali, dedicati ad altrettante tipologie di prodotti lattiero-caseari.
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RICONOSCIMENTI DEDICATI AI PRODOTTI LATTIERO-CASEARI: Per la categoria “Latte” BENIAMINO BONARDI per l'articolo “Il latte assolto nel ‘processo’ organizzato dall’Ordine dei medici di Milano”, pubblicato su Ilfattoalimentare.it Per la categoria “Yogurt e latti fermentati” STEFANO MASSARELLI per l'articolo “Probiotici: perché a volte possono essere così utili, specie dopo una certa età”, pubblicato su LaStampasalute.it Per la categoria “Formaggi” MARCO RONCHETTO per l'articolo “Le 10 domande più comuni sul formaggio” pubblicato su “Ok Salute e Benessere”. Per la categoria “Burro e panna” ELISABETTA MURITTI per l'articolo “Il panetto della felicità” pubblicato su “D – La Repubblica delle donne”.
E SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA SPECIAL
ELVIRA NASELLI MOTIVAZIONE: Un ampio dossier sul formaggio che rivaluta, anche alla luce delle ultime novità delle ricerche nutrizionali, il suo ruolo nella corretta alimentazione. Con l’intervento dii esperti di diverse discipline, Elvira Naselli – Caposervizio a Repubblica Salute – illustra le numerose variabili che determinano la qualità dei formaggi e le caratteristiche sempre diverse che ne hanno decretato ill successo planetario. Una ricca e originale infografica, che classifica le principalii tipologie di formaggi, sia freschi che stagionati, e il loro corredo nutrizionale, completa questo interessante dossier. CONSEGNA IL PREMIO FABIO ROLFII ASSESSORE ALL'AGRICOLTURA, ALIMENTAZIONE E SISTEMI VERDI DELLA REGIONE LOMBARDIA
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SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE NICOLETTA CARBONE MOTIVAZIONE: Sviluppare la consapevolezza critica dei consumatori. Questo l’obiettivo della puntata della trasmissione "La bufala in tavola" interamente dedicata ai cosiddetti “veleni bianchi”. Tra questi, il latte. La conduttrice Nicoletta Carbone – che vanta un’intensa esperienza di giornalismo divulgativo e scientifico – con l’ausilio di validi esperti sfata una serie di luoghi comuni e false verità che rischiano di mettere all’angolo un alimento, il latte, di indiscutibile valore. Attenzione quindi ai messaggi che mettono in dubbio, senza alcuna base scientifica, la sicurezza di alimenti che hanno accompagnato la storia dell’uomo sin dagli albori. CONSEGNA IL PREMIO TENENTE COLONNELLO MARIO FIORDALISO CARABINIERI PER LA TUTELA AGROALIMENTARE
LAURA CAVESTRI MOTIVAZIONE: L’Autrice denuncia i pesanti effettii dell’embargo Ue nei confronti della Russia. Embargo che non solo ha azzerato in 24 ore l’export dei formaggi italiani in questo Paese – felicemente avviato e che mostrava tassii di crescita a due cifre – ma ha provocato effetti ancor più preoccupanti. Laura Cavestri mette il dito nella piaga: le autorità moscovite vogliono appropriarsi del nostro know-how caseario e produrre formaggii falsi made in Italy. A quando il lancio di un “parmigiano nazionale russo”?? CONSEGNA IL PREMIO AMEDEO TETII DIRETTORE GENERALE PER LA POLITICA COMMERCIALE INTERNAZIONALE MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
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E SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA SPECIAL STEFANO MASSARELLI MOTIVAZIONE: Giornalista medico-scientifico, Stefano Massarelli dedica l’articolo alle nuove frontiere della ricerca sui probiotici: dai ceppi che riducono il dolore nei pazienti oncologici e a quelli che interessano il sistema nervoso e immunitario. Con una promettente parentesi anche per adulti e anziani, per le affezioni più diffuse, come il raffreddore e l’influenza. Grazie anche all’intervento dell’esperto, l’articolo sposa l’accuratezza scientifica con una notevole chiarezza divulgativa.
BENIAMINO BONARDI MOTIVAZIONE: Un reportage avvincente e dettagliato che ripercorre, passo per passo, il processo simulato al latte organizzato dall’Ordine deii medici di Milano. Un dibattito dalla formula originale, di cui Beniamino Bonardi – esperto in tematiche ambientali e alimentarii – racconta lo svolgimento: dal pubblico ministero ai testimoni, dai consulentii di parte ai periti. Tra fattori di crescita, potenziale acidificante, intolleranza e tumori, l’autore ci coinvolge e ci accompagna sino al verdetto finale: assoluzione piena per ill latte, alimento formidabile per la crescita dei bambini e la salute pubblica.
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SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ELISABETTA MURITTI MOTIVAZIONE: “Simbolo di un occidente soffice, oggi il burro è il condimento più sexy”. Questo l’incipit dell’articolo di Elisabetta Muritti – caporedattore attualità a 'D - La Repubblica delle donne' – che ci racconta il burro da un’angolazione diversa e originale. Dal cinema alla letteratura, dalle tradizioni italiche a nuovo status-symbol nell’estremo oriente. Da condimento da barbari per gli antichi greci a segno di marginalità per le popolazioni montane dedite alla pastorizia, il burro si è trasformato in un alimento fashion su tutte le tavole del mondo.
MARCO RONCHETTO MOTIVAZIONE: A cavallo tra gusto e salute, l’articolo di Marco Ronchetto si snoda attraverso le opinioni di prestigiosi conoscitori deii formaggi. Un articolo accattivante, che invita a prendere coscienza del valore nutrizionale di questi prodotti e dell loro fondamentale apporto alla dieta mediterranea, di cui sono uno dei pilastri. La narrazione si completa con un interessante excursus storico che conferma il lungo viaggio del formaggio, il più antico dei cibii conservati. CONSEGNA IL PREMIO FEDERICA FILEPPO TITOLARE DELLA MARIO COSTA SPA
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di Katia Bellantone
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elle ultime settimane è stata diffusa la notizia che, grazie al decreto nazionale sull’origine, il prezzo del latte alla stalla in Italia è cresciuto del 25 per cento. L’informazione è vera solo a metà. È vero che il prezzo del latte ha registrato un aumento, ma non è vero che è stato grazie al decreto sull’origine della materia prima in etichetta adottato dal nostro Mipaaf, entrato in vigore lo scorso febbraio 2017. La panoramica sull’andamento dei mercati dei prodotti lattiero-caseari, fatta ogni anno dalla Commissione economica della European dairy association – la federazione europea dell’industria casearia – chiarisce la situazione. L’andamento del prezzo del latte italiano e di quello francese (ricordiamo che anche i nostri cugini d’Oltralpe hanno una norma nazionale analoga alla nostra che li obbliga a indicare in etichetta
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l’origine del latte), è stato uguale a quello del latte tedesco e polacco, che non hanno norme analoghe. Quindi, la correlazione obbligo sull’origine-prezzo del latte alla stalla non è cosi banale e la notizia circolata è un classico caso di strumentalizzazione dei dati che non aiuta né semplifica la cooperazione all’interno della filiera. E anche i rapporti di filiera sono stati al centro della discussione della Commissione economica Eda lo scorso 21 giugno, grazie all’intervento di un ospite di eccezione, Bruno Buffaria, capo dell’unità “Governance of the agri-food market” della Commissione europea. Buffaria ha descritto la nuova proposta di direttiva sulle pratiche commerciali sleali appena pubblicata dalla Commissione europea, sulla quale Assolatte sta lavorando, e parlato della trasparenza dei mercati. Ma la cosa più interessante è stata la
premessa del suo discorso. L’unità della Commissione europea che dirige ha appena cambiato nome e la nuova denominazione segna un cambio di approccio che chiediamo da tanto tempo. Fino a oggi, a livello europeo, per le istituzioni, l’industria alimentare, compresa quella casearia, è rimasta stretta in un contesto eccessivamente focalizzato sul mondo rurale. Oggi quella stessa unità allarga il suo orizzonte analizzando la governance dei mercati non più solo agricoli, ma anche del food, dando pieno spazio, riconoscimento e attenzione all’alimentare come industria di trasformazione, attore fondamentale della filiera, non controparte, ma anello della catena, da sostenere, incentivare e tutelare, così come fatto fino a oggi con l’agricoltura. Anche se molto lentamente, qualcosa si muove in Europa; ora tocca ai nostri ministeri nazionali fare passi avanti.
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MENO ONDI E I LA COMMISSIONE EUROPEA PER LA PAC POST
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A PRESENTATO LE PROPOSTE LEGISLATIVE
di Katia Bellantone
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ome annunciato, la principale novità della futura Pac riguarda la struttura di attuazione delle nuove norme. Per tutte le misure dovrà essere redatto dallo Stato membro un Piano strategico, che dovrà essere approvato dalla Commissione europea. È questo piano nazionale che, secondo i rappresentanti del mondo rurale e della politica comunitaria, rappresenta una pericolosa nazionalizzazione della politica agricola comune, fino a oggi gestita principalmente a livello centrale. Poche e meno preoccupanti le altre modifiche. Restano sostanzialmente invariati i pagamenti diretti agli agricoltori (taglio limitato al 3,9%), per i quali è però previsto un massimale di 100mila euro per azienda, il che cambierà la ripartizione dei fondi: oggi il 20% delle imprese agricole beneficia dell’80% delle risorse. Anche le norme sulle Indicazioni geografiche non subiscono modifiche sostanziali, ma una semplificazione delle regole. Degne di nota anche le nuove norme che prevedono che le per le modifiche “minori” dei disciplinari non sarà più necessario il coinvolgimento della Commissione europea. Tutto affidato allo Stato membro, il che renderà la vita
più facile ai consorzi di tutela. Al centro del dibattitto non sono solo le nuove norme, ma anche la nuova, e più snella, dotazione finanziaria. Le proposte per il nuovo quadro finanziario pluriennale (Qfp) post 2020 prevederebbero una riduzione del budget per la Pac tale da portare la rubrica agricola a rappresentare il 29% del budget dell’Unione rispetto all’attuale 36 per cento. C’è quindi forte agitazione: tutti contro la nuova Pac, che sembra non piacere a nessuno. CopaCogeca, l’associazione degli agricoltori europei, chiede al Parlamento e al Consiglio di migliorare sensibilmente la proposta della Commissione per evitare la rinazionalizzazione della politica agricola comune; le associazioni ambientaliste e animaliste come Greenpeace e Wwf la considerano una riforma inadeguata. E la nuova Pac è stato l’argomento con cui il nostro nuovo ministro per l’Agricoltura Gian Marco Centinaio ha debuttato in Europa. Di ritorno dal Lussemburgo, dove ha partecipato al suo primo Consiglio dei ministri dell’Agricoltura europei, ha dichiarato che “l’Italia è contro i tagli al bilancio della politica agricola”.
Gian Marco Centinaio, ministro dell’Agricoltura
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di Piercristiano Brazzale
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ei mesi scorsi la Fil-Idf ha organizzato un convegno a Siviglia dal titolo: “The role of dairy on sustainable diets” (Il Mondo del Latte, marzo 2018). Nei due giorni di convegno si sono alternati vari relatori, provenienti da diverse nazioni, trattando temi molto interessanti legati alla nutrizione dairy e al reale valore nutrizionale dei prodotti lattierocaseari e alla sostenibilità ambientale nella filiera di produzione. Ho avuto l’onore di essere stato invitato con il duplice ruolo di coordinatore della sessione di chiusura e di relatore, per parlare di “The real enviromental impact of food production”. Nella preparazione della relazione ho aggiunto al titolo l’aggettivo “reale”, in quanto ho suggerito un differente approccio per calcolare il reale impatto ambientale della produzione del cibo. Ho cercato di fare maggiore chiarezza su questo concetto, spiegando che ci sono diversi indicatori e approcci per calcolarlo e che questo tende a creare confusione nei consumatori e negli stakeholder. Gli indicatori più utilizzati, tra cui il carbon footprint, il water footprint e il land use footprint, sono indicatori quantitativi e non qualitativi e quindi tendono a dare una visione distorta dell’impatto ambientale di alcuni di essi, soprattutto di quelli che hanno un maggior valore nutrizionale o, in altri termini, una maggior “densità nutrizionale”, come tutti i
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prodotti di origine animale, quali la carne, il burro e il formaggio. Tenendo conto solo di questi tre indicatori quantitativi (spesso rappresentati da piramidi invertite), si vede che gli alimenti di origine animale sono quelli meno virtuosi in termini di impatto ambientale. Dopo aver fatto vedere questo approccio, ne ho indicato un altro che ha una visione più olistica e mette in collegamento il valore nutrizionale di diversi alimenti raggruppati in categorie (carni rosse e lavorate, prodotti lattiero-caseari, prodotti a base di cereali, frutta, verdure), con indicatori quali il water footprint e il carbon footprint, in modo da far comprendere al consumatore che il reale impatto ambientale degli alimenti di origine animale è inferiore rispetto a quanto si è creduto finora. L’approccio presentato è quello elaborato dall’associazione Carni Sostenibili, nel quale, facendo riferimento alle linee guida della dieta mediterranea e ipotizzando una dieta equilibrata su base settimanale, si è proceduto a calcolare il carbon footprint e la water footprint delle diverse categorie di alimenti. Il tutto è stato rappresentato graficamente sotto forma della cosiddetta “clessidra ambientale”. Seguendo una dieta di questo genere, si ha un impatto positivo sia sulla salute sia sull’ambiente. Infatti, in termini di impatto ambientale, le varie categorie di alimenti nel mix di una dieta settimanale sono all’incirca
allo stesso livello; addirittura i prodotti lattiero-caseari hanno un carbonfootprint e un waterfootprint leggermente inferiore a frutta e vegetali. Più in dettaglio, con una dieta giornaliera equilibrata di 2.100 kcal, il carbon footprint (in kg/ CO2/eq./sett) è di 5,8, quello dei prodotti a base di cereali è 4,5, quello dell’ortofrutta 6. Il water footprint (l/settimana) è di 3.400 l per i latticini, 3.500 per i prodotti a base di cereali, 3.200 l per frutta e vegetali (fonte carnisostenibili.it). Quindi, partendo dal presupposto che le nostre attività rispettano di base le norme ambientali imposte all’attività di produzione e trasformazione del latte, in realtà l’impatto ambientale della filiera lattiero-casearia è assolutamente in linea a quello di altre filiere di produzione di alimenti a base vegetale. Partendo da queste premesse ho chiesto l’istituzione di un gruppo di esperti in sede Fil-Idf, che presiederò, per cercare di creare un indice che dia un’informazione corretta sul reale impatto ambientale dei prodotti lattiero-caseari.
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di Chiara Fabrizi
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l primo giugno si è festeggiata la Giornata mondiale del latte, la 17esima da quando, nel 2001, la Fao l’ha istituita per celebrare il latte e l’importante contributo del settore lattiero-caseario alla sostenibilità, allo sviluppo economico, alle condizioni di vita e alla nutrizione dei popoli di tutto il mondo. La giornata rappresenta un simbolo della forte collaborazione tra il comparto lattiero-caseario e la Fao, così come dell’impegno posto da tutta la filiera nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Infatti, il latte è un alimento fondamentale nell’ambito di diete varie ed equilibrate e rappresenta anche un grande alleato nella lotta alla malnutrizione e nello sviluppo delle realtà rurali. Tanti gli eventi, le manifestazioni e le campagne media di ogni genere organizzate ogni anno in tutto il globo per ribadire l’importanza di questo prezioso alimento. Appuntamenti pubblici e privati, nelle piazze, nelle scuole, in fattoria o in cucina. Ciò che conta è coinvolgere il maggior numero di persone per accrescere in loro la consapevolezza e, perché no, il confronto sul latte. Nel 2018, i momenti dedicati al latte sono stati oltre 580 in 72 Paesi, coinvolgendo tutti i continenti. Alcuni Paesi europei (Belgio, Danimarca, Francia, Irlanda e Irlanda del Nord), hanno aderito alla campagna organizzata dall’European
Milk Forum “What is Your Milk Moment?” cofinanziata dalla Commissione europea e rivolta a donne e ragazze di età compresa tra i 18 e i 45 anni con lo scopo di ispirare da parte loro modi e occasioni differenti di consumo durante la giornata. A Parigi, da un lato chef rinomati hanno proposto ricette e cocktail a base
Massimo Forino e Luciano Negri, segretario e presidente del Comitato italiano Fil/Idf
di latte, dall’altro Place de la République ha fatto da sfondo ad assaggi di latte aromatizzato e promozione di visite presso allevamenti e
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ATTUALITÀ_FIL/IDF stabilimenti aperti al pubblico e alle scuole. A Seul, in Corea del Sud, durante un convegno organizzato per l’occasione, sono stati illustri medici a parlare dei benefici e delle prospettive nutrizionali del consumo di latte per affrontare le fasi avanzate della vita in maniera sana, così come dei benefici che il “re bianco” può apportare alla nostra pelle. “Prodotti lattiero-caseari e nutrizione” è stato, invece, il titolo dell’evento al quale in Argentina hanno partecipato oltre cento nutrizionisti, accademici, operatori e studenti. E non è finita qui. Con l’hashtag #milkpour, in Australia, consumatori, influencer e produttori sono stati incoraggiati a postare foto. Campagna media che è andata a sommarsi a quella lanciata dalla Global Dairy Platform con gli hashtag #worldmilkday e #RaiseaGlass, che ha ricevuto contributi da ogni parte del mondo. I nuovi mezzi di comunicazione sono stati
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sfruttati anche in Sudafrica, dove i teenager sono stati invitati a postare foto dedicate alla Giornata mondiale del latte nell’ambito della campagna Facebook “Dairy Gives You Go”. In Albania, dove la Giornata mondiale del latte coincide con il “Children’s Day”, sono stati organizzati vari eventi per illustrare ai bambini il valore nutrizionale della bevanda.
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Corse campestri, laboratori interattivi e giochi all’aria aperta sono stati pianificati, invece, a Hong Kong, in Cina; attività il cui ricavato verrà destinato ad aiuti alimentari. Degustazioni, interviste ai media e il seminario “Dairy, foods for a healthy life: what does the scientific evidence tell us?”, presso l’Università di San Sebastian, sono alcuni degli appuntamenti organizzati in Cile. Oltre 30 gli eventi in Giappone, inclusi un concorso di disegno per studenti con oggetto un eroe/eroina del latte, lezioni di cucina e degustazioni. Anche l’Italia ha partecipato a questo appuntamento globale. Particolarmente attiva nei festeggiamenti di questa giornata è stata Cremona, con eventi, manifestazioni sportive e concerti durate tutto il giorno, e non solo. Infatti, i festeggiamenti sono proseguiti di sera, con la notte bianca del latte. In particolare, la giornata si è aperta con il convegno organizzato dal Comitato italiano Fil/Idf per parlare di fake news, del ruolo della produzione lattiera sui cambiamenti climatici, sulla sostenibilità, la qualità e la competitività del settore. Organizzato con la collaborazione di Afidop, Assolatte, Confagricoltura, Confcooperative e Università Cattolica del Sacro Cuore e con il supporto della Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, il convegno ha affrontato temi di grande attualità e rilievo per il settore, ha messo a confronto gli esponenti delle maggiori associazioni nazionali della filiera, ma non solo. L’evento è stato l’occasione per sottoscrivere la Dairy Declaration of Rotterdam da parte della filiera nazionale. La dichiarazione, firmata nel 2016 da Fao e Fil/ Idf, impegna il settore nel raggiungimento di obiettivi chiave di sviluppo sostenibile
IL LATTE ORNISCE NUTRIENTI ESSEN IALI ED UN’IMPORTANTE ONTE DI ENERGIA ALIMENTARE, PROTEINE E GRASSI DI ALTA QUALITÀ AO
legati alla nutrizione, alla protezione dell’ambiente, nonché alla valorizzare del ruolo fondamentale dei prodotti lattiero-caseari per la sicurezza alimentare e di supporto dell’intero settore per l’economia e il sostentamento delle famiglie e delle nazioni. Con la firma della dichiarazione da parte del comitato italiano Fil/Idf, Assolatte, Confcooperative e Aop Latte Italia, l’Italia va ad aggiungersi agli altri 23 Paesi sottoscrittori, che insieme coprono oltre la metà della produzione lattiera mondiale. “Sono orgoglioso di aver contribuito alla realizzazione di questo importante evento – ha affermato il presidente del Comitato italiano Fil/ Idf Luciano Negri –. Con la firma di questo documento, la filiera lattiero-casearia italiana dimostra di essere all’avanguardia nel riconoscere le problematiche di sostenibilità che sono al centro del settore caseario italiano, da sempre impegnato nella produzione di referenze di alta qualità, ad alto valore nutrizionale e sensoriale, per il benessere dei consumatori in tutto il mondo. Questo passo darà ancora più slancio alle attività volte a costruire una catena di approvvigionamento di prodotti lattiero-caseari sostenibile, consapevole che il mondo di domani è responsabilità di tutti noi ed è costruito sulle decisioni che prendiamo oggi”.
orgoglio italiano
ATTUALITÀ_NEWS DOMENI O IMONDO N O O E IDEN E IDO Si è tenuta lo scorso 25 maggio, a Reggio Emilia, la 28esima Assemblea dei soci di Afidop, l’Associazione dei Formaggi Italiani Dop e Igp, La giornata, ospitata dal Consorzio del Parmigiano Reggiano, si è aperta con un convegno organizzato in collaborazione con Aicig dal titolo “1998-2018: vigilanza e tutela per Dop ed Igp. L’esperienza dei consorzi di tutela per l’evoluzione del sistema”. Questa è stata un’occasione di confronto tra i principali consorzi italiani e le istituzioni italiane presenti alla manifestazione. Nel pomeriggio, si è volta la parte privata dell’Assemblea di Afidop, nel corso della quale si è proceduto al rinnovo delle cariche associative. Il presidente eletto per il triennio 2018-2020 è Domenico Raimondo, 47 anni, salernitano, una passione per la politica e l’equitazione, quarta generazione di “mastro casaro”, e da sette anni alla guida del Consorzio della
Mozzarella di Bufala Campana Dop. Nel corso dell’assemblea dei soci è stata nominata anche la nuova Giunta esecutiva, di cui fanno parte Renato Invernizzi (Gorgonzola) con l’incarico di vicepresidente; Nicola Cesare Baldrighi (Grana Padano); Nicola Bertinelli (Parmigiano Reggiano) e Carlo Santarelli (Pecorino Toscano). Raimondo resterà in carica per il prossimo triennio e succede a Nicola Cesare Baldrighi, attuale Presidente di Aicig, l’Associazione che unisce i consorzi di tutela dei prodotti italiani a indicazione geografica. “Ringrazio il collega Baldrighi e tutti i soci di Afidop per la fiducia che hanno riposto in me – ha commentato Raimondo –. Ho dato la mia disponibilità per proseguire un
percorso largamente condiviso dall’intera base associativa. Abbiamo dimostrato anche in questa occasione di saper fare rete; è un bel messaggio
all’Italia che vuole rimboccarsi le maniche. In assemblea abbiamo già delineato un programma di attività per i prossimi mesi, anche in collaborazione con altre realtà associative. La strada delle sinergie è ben tracciata”. Il neo presidente annuncia le linee guida del suo mandato: “Lavorerò in continuità con quanto messo già in campo dal mio predecessore. Afidop è una straordinaria realtà che mette insieme le eccellenze del Paese in tema di formaggi. Ripartiamo dai numeri formidabili del comparto, una leva strategica per l’economia dell’Italia, di cui tutti i rappresentanti delle istituzioni devono sempre più prendere coscienza”. Al termine dei lavori assembleari, il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha invitato tutti gli ospiti a partecipare alla presentazione del nuovo video documentario “Il Mondo del Parmigiano Reggiano” con Fede&Tinto.
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“Collezione estate” per lo Skyr dell’azienda Mila - Latte Montagna Alto Adige, che viene proposto in due nuovi gusti estivi: Mango - Passion Fruit e Vaniglia. Così, complessivamente, diventano sei i differenti gusti in cui Mila Skyr viene proposto nel banco frigo dei punti vendita della distribuzione italiana in vasetti da 150 grammi. Mila Skyr è un prodotto a base di formaggio fresco che viene gustato come uno yogurt. Perfetto da solo, a colazione o come pasto sostitutivo se arricchito con frutta, cereali o miele, è ideale anche in alternativa allo yogurt per realizzare ricette dolci o salate.
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Costruzione di un magazzino di stoccaggio dei prodotti finiti interamente automatizzato 4.0, quattro nuove linee di confezionamento, introduzione di due impianti di ultima generazione per il trattamento del latte, ristrutturazione e ampliamento di 1.300 mq dello stabilimento, ammodernamento di tutti gli impianti per le necessità energetiche dello stabilimento. Questi in sintesi gli interventi, della durata di circa 30 mesi, avviati per il rinnovamento e l’automatizzazione dello stabilimento produttivo di Torino del Gruppo Centrale del Latte d’Italia, terzo player italiano del mercato del latte fresco e a lunga durata, con posizioni di leadership in Piemonte, Liguria, Toscana e Veneto. L’operazione, che comporta un investimento di 22 milioni di euro, è finanziata in parte
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Rientra nella logica di offrire prodotti con un sempre maggior contenuto di servizio il lancio da parte del Gruppo Castelli della gamma Tuscanetto: tutta la dolcezza e la tradizione del Cacio di Pienza in fresche fette, morbide e gustose, ideali per dare un tocco di gusto a tutti i piatti e in ogni occasione. La linea Tuscanetto comprende sia la versione Classica sia quella senza lattosio, e si declina in diversi gusti: tartufo, peperoncino e pepe verde. Oltre alle fette, Tuscanetto sarà anche disponibile in morbidi cubetti, perfetti per accompagnare l’aperitivo e per arricchire le insalate.
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da Cassa Depositi e Prestiti e Unicredit Spa attraverso il Progetto di Filiera, sottoscritto da Centrale del Latte d’Italia con il Mipaaf, e in parte da un Contratto di Sviluppo Invitalia, strumento introdotto dal Mise per favorire gli investimenti strategici delle imprese. Il progetto mira a rispondere alle esigenze di crescita e di innovazione del gruppo, rivolte in particolare all’espansione delle esportazioni, allo sviluppo del canale di vendita online, già avviato nell’ottobre scorso attraverso l’accordo con Alibaba e all’evoluzione dell’azienda verso l’industria 4.0. L’intervento più importante riguarda la costruzione di nuovo magazzino di stoccaggio completamente automatizzato che si svilupperà sul lato nord dell’area della centrale, con una dimensione di 700 mq, 2.688 posti pallet e una capacità di stoccaggio di circa 2,1 milioni
di litri di prodotto. Il magazzino sarà dotato di un’area refrigerata per i prodotti freschi, di un’area a temperatura ambiente per i prodotti a lunga conservazione e di un sistema tecnologicamente avanzato per la movimentazione dei prodotti. Un software garantirà la tracciabilità dei prodotti, dall’origine della materia prima alla distribuzione. Verranno introdotte quattro nuove linee di confezionamento per rispondere a nuove esigenze di prodotti e di formati, e due impianti all’avanguardia per il trattamento del latte, che consentiranno ulteriori innovazioni di prodotto. Infine, in un’ottica di efficientamento e risparmio energetico, gli impianti frigoriferi e per la produzione di vapore verranno rinnovati e saranno dotati delle più moderne tecnologie energysaver.
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OGURT SEN A LATTOSIO DI LATTERIA MERANO
L’incrocio perfetto tra un gelato e uno yogurt è racchiuso nel Frozen Yogurt - Yogurteria Merano di Latteria Sociale Merano, azienda altoatesina specializzata nella produzione di yogurt di alta qualità. Frozen Yogurt è goloso come un gelato, ma cremoso e nutriente come uno yogurt. Realizzato con lo yogurt e il latte fresco 100% dell’Alto Adige senza Ogm, contiene fermenti lattici vivi, utili per l’equilibrio della flora intestinale. Il frozen yogurt è il connubio tra il piacere del gelato e il benessere delle yogurt. Inoltre il Frozen Yogurt è senza lattosio, per dare a chi è intollerante o non digerisce
il lattosio la possibilità di assaporare la leggerezza dello yogurt e il piacere del gelato in un prodotto dal gusto unico e inconfondibile. Perfetto per una merenda golosa, come dessert light o come sostituito di un pasto, se abbinato a cereali e frutta fresca, il Frozen Yogurt è ora disponibile nei punti vendita della grande distribuzione nel formato monoporzione da 80 g nei gusti Bianco Naturale e Ribes, Mirtillo, Melograno, mentre nel formato 250 g è possibile gustare il nuovo gusto cocco. L’attenzione per la salute è da sempre l’obiettivo più importante per Latteria Sociale Merano, che propone prodotti innovativi e allo stesso tempo golosi, perseguendo la strada del benessere quale alleato di ogni corretta alimentazione.
L’eccellenza ha un nome
www.francialatticini.com
Le mozzarelle dell’Agro Pontino
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Oltre 3mila giornate di animazione nei punti vendita della Gdo di cinque Stati e la partecipazione a una decina di fiere. Queste le attività principali della campagna triennale di promozione che i consorzi per la Tutela del Formaggio Pecorino Romano Dop, del Pecorino Sardo Dop e del Fiore Sardo Dop svolgeranno in forma congiunta in Italia, Germania, Regno Unito, Francia e Stati Uniti. “L’obiettivo della campagna è ambizioso – ha dichiarato il presidente del consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Romano Dop Salvatore Palitta –. Siamo convinti che grazie all’attività di sinergia tra le tre Dop il progetto sia un’occasione importante per far conoscere i nostri prodotti e la loro terra di origine presso consumatori e professionisti in cinque Paesi diversi, sfruttando la campagna come trampolino di lancio nei mercati dove siamo meno presenti e consolidando la presenza in quelli più maturi, come gli Stati Uniti”. “Abbiamo una storia produttiva molto lunga alle nostre spalle, alcune delle nostre aziende hanno oltre
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Periodo di bilanci per il Consorzio del Formaggio Asiago che certifica il 2017 come un anno di successi: aumento delle quotazioni delle due tipologie di formaggio Dop, dei consumi e dell’export dimostrando l’efficacia del programma di valorizzazione del Consorzio basato sulle caratteristiche distintive e l’ecletticità del formaggio. Sul fronte delle quotazioni, da dicembre 2016 a dicembre 2017, Asiago Fresco ha registrato incrementi del 7,5%, ma il 2017 è stato l’anno dell’Asiago Stagionato (2-3 mesi), che ha raggiunto il massimo valore dell’ultimo decennio, con una crescita delle quotazioni dell’8% e si è aggiudicato anche un aumento record delle vendite del 19 per cento. In Italia i consumi a volume sono aumentati dell’1%, con significativi incrementi delle famiglie acquirenti (+8%) e dell’indice di
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cent’anni e il nostro latte è lavorato secondo antiche tradizioni – ha commentato il presidente del Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Sardo Dop Antonello Argiolas –. La campagna rappresenta per noi un impegno importante e un’occasione unica per promuovere la lunga tradizione che ci contraddistingue nei cinque Paesi target”. “Con il progetto 3 Pecorini, in cui ci rispecchiamo e dove ritroviamo i nostri valori fondamentali, abbiamo l’obiettivo di fare breccia tra i consumatori e gli esperti di settore alla ricerca di un prodotto unico e inimitabile – ha affermato il presidente del Consorzio per la Tutela del Formaggio Fiore Sardo Dop Antonio Maria Sedda –. Inoltre faremo conoscere il nostro prodotto al di fuori dei confini nazionali e accresceremo le nostre potenzialità di sviluppo. Il nostro è un prodotto fortemente identitario e che racconta la storia della produzione artigiana”.
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penetrazione di mercato (+4%), che supera i 60 punti percentuali. Anche per l’export il bilancio 2017 è positivo: +2,2%, per un totale di 1.777 tonnellate, il massimo volume storico per questo formaggio. In tutto il mondo il Consorzio ha proseguito nell’intensa attività di tutela e protezione del marchio e, contestualmente, di promozione, con successi in Cina, Giappone e Messico, tre Paesi dove sono in corso negoziati bilaterali con l’Ue. A quest’azione istituzionale si affianca l’incidenza delle esportazioni sul totale delle vendite in crescita del 71% negli ultimi otto anni. Il principale mercato per la specialità veneto-trentina si confermano gli Stati Uniti, seguiti dalla Svizzera e dall’Australia, nazione quest’ultima che ha registrato il maggior tasso di incremento, con un +52% a volume. Al quarto posto e primo fra i Paesi Ue c’è la Germania (+5,2 per cento).
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Lo storico casaro del Caseificio Albiero, Mario Mastrotto, si è aggiudicato il Trofeo San Lucio 2018 quale produttore del formaggio Provolone Valpadana Dop Piccante “Migliore dei Migliori”, spiccando tra gli altri formaggi vincitori delle diverse categorie in gara. Grande soddisfazione per il Caseificio Albiero e per il suo casaro, che da anni sapientemente lavora il latte creando prodotti riconoscibili e riconosciuti dalla stessa Scuola Casearia di Pandino. A conferire il premio è stata una giuria emerita, coordinata dall’arbitro del concorso Daniele Bassi e composta da Ivano De Noni, Piercarlo Adami, Armando Gambera, Pier Angelo Battaglino e Oreste Pattini. La motivazione della vittoria è stata molto articolata: “Il formaggio Provolone Valpadana Dop Piccante a forma di Mandarino, in gara con il codice PVP 207, prodotto da Mario Mastrotto, è emerso, rispetto agli altri formaggi vincitori di categoria, per le sue eccezionali qualità sensoriali. Alla vista, si presenta con idonea crosta asciutta e trattata, color giallo paglierino carico, con pasta interna bianca avorio. La pasta presenta leggera staccatura
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Era il 1985 quando Parmalat lanciò nel mercato italiano Kyr come primo probiotico in Italia, un nome che ancora oggi continua a essere il marchio di riferimento nella categoria degli yogurt salutistici. È stata proprio la referenza dell’azienda di Collecchio, che per prima ha introdotto i fermenti probiotici Bifidus e Acidophilus, che favoriscono l’equilibrio della flora intestinale, diventando così sinonimo di trasparenza, bontà
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a sfoglia ben distribuita. Le sue piacevoli e decise note olfattive sono caratterizzate da descrittori lattici (latte, burro cotto) e vegetali e leggermente tostate (fieno secco, frutta secca). All’assaggio offre una durezza medio bassa e una elasticità media tipica dei formaggi a pasta filata e ha una buona solubilità. La principale caratteristica sensoriale olfattogustativa si riscontra nella freschezza del persistente aroma che aggiunge, a quanto rilevato dal naso, anche il brodo di carne, al palato le sensazioni trigeminali di pungente e piccante lo caratterizzano in modo significativo.”. Il trofeo “Migliore dei Migliori” è stato consegnato direttamente a Mario Mastrotto, che lo custodirà fino al prossimo anno, quando verrà consegnato al nuovo vincitore.
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e salute. Il 2018 è l’anno di nascita di Kyr Bio, che unisce all’efficacia dei fermenti probiotici del buon latte, proveniente da allevamenti ad agricoltura biologica, e frutta di sola origine biologica per ottenere un prodotto ancora più unico e di valore. Kyr Bio è attualmente disponibile in tre gusti: bianco, mirtillo e pesca.
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M LLE I LI Müller Vitality è un’innovativa bevanda a base di latticello, fonte di proteine e vitamina B2, senza grassi. Fresco e dissetante, Müller Vitality è disponibile in una pratica e comoda bottiglia da portare sempre con sé ed è quindi l’ideale da consumare quando si ha voglia di una carica in più. Muller Vitality è disponibile nel formato da 500 g nei gusti fragola, limone e frutti rossi.
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Latte Arborea, azienda sarda tra i principali produttori italiani di latte vaccino proveniente solo da allevamenti situati in Sardegna, ha lanciato una linea completa di prodotti ad alta digeribilità, pensata per chi ha intolleranza al lattosio o
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Bayernland ha lanciato la nuova Mozzarella in Sfoglia da 130 grammi. Regina indiscussa dei formaggi italiani a pasta filata, la Mozzarella in Sfoglia di Bayernland è prodotta con il latte proveniente dai pascoli della Baviera, dove gli allevatori forniscono la materia prima con cui Bayernland produce le sue specialità. senza conservanti, dal sapore delicato ma gustoso, la nuova referenza stupisce per la sua versatilità, come indicato anche dal pack, che fornisce al consumatore un consiglio di utilizzo e informa rispetto alla comodità d’uso del prodotto stesso. Inoltre, il packaging è studiato ad hoc per valorizzare i plus del prodotto e dell’azienda. Il colore rimanda alla purezza e alla genuinità dell’eccellente latte bavarese nonché all’igiene e alla salubrità presenti negli stabilimenti produttivi tedeschi; la mucca “felice e coccolata”, testimonial ormai noto di Bayernland, è simbolo del suo latte da agricoltura sostenibile, mentre sullo sfondo si scorge il paesaggio bavarese, che rimanda alla materia prima di altissima qualità con cui sono realizzati tutti i prodotti Bayernland.
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ha difficoltà nel digerirlo. La linea AD ha una gamma di prodotti molto ampia che spazia dal latte (fresco e Uht), alla mozzarella e alla ricotta, fino ad arrivare al Dolcesardo, il formaggio a pasta molle, sardo al 100%, dal gusto delicato e aromatico. Tutti i prodotti sono rigorosamente a base di latte delattosato, che mantiene inalterate le preziose e fondamentali proprietà nutrizionali del latte e la sua naturale genuinità. Le referenze sono disponibili anche sul portale e-commerce di Latte Arborea.
ATTUALITÀ _NEWS _NEWS PARMALAT, UN CONCORSO PER I ANNI DI MIL Per celebrare i 50 anni del marchio Zymil, Parmalat ha indetto un concorso a premi che fino al 15 luglio permetterà a chi acquisterà in un unico scontrino almeno quattro referenze della gamma Zymil (di cui almeno un prodotto a scelta tra yogurt, latte in banco frigo o panna), di vincere ben 196 premi, di cui 182 buoni Decathlon da 50 euro (2 buoni al giorno per 91 giorni di durata del concorso), 13 bici elettriche Wayel/Italwin Gotham con batteria Samsung (una bici a settimana), e con l’estrazione finale una Jeep Renegade 1.6 Mjt Sport di colore arancione. Era il 1968, infatti, quando nacque il primo latte senza lattosio Zymil, allora venduto solo nelle farmacie. Dodici anni dopo Zymil fece la sua comparsa in Gdo e col tempo la gamma di referenze si è ampliata fino a includere panna e yogurt.
PHILADELPHIA SI A ACTIVE Pochi grassi, tante proteine con tutto il gusto e la freschezza di Philadelphia: sono le caratteristiche di Philadelphia Active, ultima variante arrivata ad arricchire la gamma del formaggio spalmabile più venduto in Italia. Fonte naturale di calcio, prezioso per la salute delle ossa, Philadelphia Active apporta un buon quantitativo di proteine, che contribuiscono al mantenimento della massa muscolare. Per questi requisiti si inserisce perfettamente all’interno di una dieta varia e bilanciata e nell’alimentazione degli sportivi. È adatto ai celiaci e ai vegetariani ed è privo di conservanti.
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Nell’ambito del nostro consumo esponenziale di dati visivi, il boccone più prelibato è senza dubbio rappresentato dalla raffinata arte culinaria. Aprendo la strada ai libri di cucina del futuro, “Food & Drink Infographics” di Simone Klabin e Julius Wiedemann (Taschen Editore, 2018, 250 pp.) riunisce le migliori infografiche di sempre in materia di cibo, bevande e cucina, dalle tabelle di conversione per le dosi alle ricette per biscotti, dai cocktail ai consigli su come organizzare feste senza stress. Una guida gastronomica tanto invitante quando eccellente, che non potrà mancare nella biblioteca di ogni buongustaio del terzo millennio. Volete specializzarvi nel sashimi? Conoscere il segreto della bistecca perfetta? Stupire gli ospiti con un Martini dry di vostra preparazione? Questo libro vi fornirà tutte le risposte che cercate e anche di più, sfruttando i migliori grafici gastronomici per risolvere numerosi dilemmi culinari in modo semplice, brillante e facile da ricordare. Troverete infografiche su tutti gli alimenti: cereali, legumi, frutta, verdura, pesce, carne rossa e bianca. E poi, ricette che spaziano dalle zuppe ai panini, dagli spuntini ai dolci, fino ai perfetti condimenti. Non mancano sezioni dedicate all’abbinamento di sapori e alla preparazione di torte dolci e salate, bevande, tè e caffè.
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Poco meno di 80 ricette che scaldano il cuore perché sono piatti della memoria, il fil rouge della cucina italiana di tradizione da nord a sud, con qualche passo oltre confine. Questo il contenuto di “Daniele Persegani e il suo Assistent Original” (Ankarsrum Editore, 2018, 192 pp.), scritto dallo chef emiliano Daniele Persegani. Sono ricette per tutti: per i più abili in cucina, ma anche per chi è alle prime armi o per i saltuari dei fornelli. Un piccolo aiuto o segreto? Lo strumento che l’autore ha scelto come chef in seconda: l’Assistent Original svedese che, con il suo ruolo multifunzione, permette di agevolare tutte le fasi di preparazione come una vera brigata di cucina. Ma senza alcun vincolo, ogni piatto lo si può realizzare anche manualmente. Utilissima anche la sezione “Basi” dove sono approfondite in modo esaustivo le ricette per la pasta frolla, la brisée, la sfoglia all’uovo e molto altro. La copertina è lavabile e il formato, ampio e quadrato, permette di non perdere mai il segno durante l’esecuzione. Ci sono anche le pagine bianche dedicate al lettore, che può aggiungere le sue ricette personalizzate.
E I OM LIMEN In “Crazy is a compliment” (Il Saggiatore, 2018, 362 pp.) Linda Rottenberg, fondatrice di un’organizzazione non profit per la promozione delle imprese ed esperta nella promozione della creatività su scala mondiale, insegna come trasformare il nostro talento in successo, spiegando quale road map seguire per realizzare i nostri sogni, dominare la paura connaturata all’avvio di una nuova impresa, gestire i problemi che inevitabilmente sorgono e sfruttare il caos come fattore propulsivo. Coniugando ricerca sul campo, consigli pratici e il racconto di casi e storie paradigmatiche (da Walt Disney a Estée Lauder, da Burberry a Leila Velez, che ha dato vita a un impero da 80 milioni di dollari partendo dalla cucina di casa sua), il libro fornisce le istruzioni per l’uso della nostra capacità creativa. Perché l’unico modo per fare la differenza è una sana combinazione di follia e razionalità.
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Un libro, ma anche una specie di esperimento, di cui il lettore è l’oggetto. “Percezioni. Come il cervello costruisce il mondo” (Bollati Boringhieri, 2017, 332 pp.) di Beau Lotto, mostra il sistema per cambiare noi stessi sfruttando la fallibilità delle nostre percezioni, e ci convince attraverso innumerevoli esempi spiazzanti che dubitare di tutto, anche di ciò che vediamo coi nostri occhi, è sempre salutare e molto utile. Usando le neuroscienze percettive, l’autore ci offre un libro che ha uno scopo preciso: mostrarci come la consapevolezza della differenza tra percezioni e realtà possa portare a sviluppare una nuova creatività, sul lavoro, in amore, ovunque.
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GRA IE AGLI INVESTIMENTI NEL SETTORE RETAIL, NELL ULTIMO ANNO IL FATTURATO DEL GRUPPO CRESCIUTO DEL di Gianluca Pierangelini
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e aziende lattiero-casearie, alimentari, zootecniche e del retail che fanno capo alla cooperativa agricola Fattorie Garofalo di Capua godono di ottima salute: il fatturato di gruppo 2017 si è chiuso a quota 82 milioni di euro, in crescita
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del 18% sull’anno precedente. E i primi dati del 2018 sono incoraggianti. Core business del gruppo Garofalo è la produzione di latte e carne di bufala, la trasformazione delle materie prime in Mozzarella di Bufala Campana Dop e salumi.
Negli ultimi anni il retail sta diventando un volano per la crescita. Il risultato in termini di volume d’affari ha alle spalle una scommessa già in parte vinta: la diversificazione degli investimenti nel settore retail – 2,4 milioni negli ultimi anni – che
CONOSCIAMOLO MEGLIO
RAFFAELE GAROFALO Raffaele Garofalo, 55 anni, una laurea in Giurisprudenza conseguita all’Università degli Studi Federico II di Napoli e un master in Direzione aziendale alla Bocconi di Milano, è figlio di imprenditori bufalini. Sua la regia per trasformare le aziende di famiglia nel primo gruppo industriale produttore di Mozzarella di Bufala Campana Dop. Qual è, secondo lei, la ricetta della felicità? Mai perdere d’occhio la famiglia, tenere sotto controllo la salute e saper coltivare le amicizie. Tre parole per descrivere il suo carattere? Aperto, riflessivo e curioso. Quello che le piace negli altri? Lealtà, sincerità e competenza. Quello che non tollera? Incompetenza, ignoranza e cattiveria. Che caratteristiche deve avere una persona per ottenere la sua ammirazione? Ammiro le persone determinate e leali, coraggiose e che non mollano mai. Se non fosse un industriale sarebbe? Un calciatore. Il Paese che più la affascina? Il Brasile. Colazione dolce tradizionale o salata continentale? Dolce. Tre giorni di vacanza: borgo italiano o capitale europea? Borgo italiano. L’ultimo libro che ha letto? “Troppi diritti” del giornalista Alessandro Barbano, fino a pochi giorni fa direttore de Il Mattino di Napoli. ha consentito di incrementare sensibilmente il valore del gruppo e l’occupazione. Nel complesso, il fatturato delle quattro società coinvolte nella produzione industriale e gestione dei punti vendita di mozzarella e salumi è cresciuto del 15%, arrivando a quasi 69 milioni di euro nel 2017. Per quel che riguarda i mercati esteri, l’export complessivo del gruppo genera il 40% del fatturato: le destinazioni di maggior peso sono Germania, Francia, Belgio, Stati Uniti e Regno Unito.
Questa crescita non è casuale, ma deriva da una strategia di investimento ben precisa: una grande attenzione è riservata allo sviluppo e alla crescita delle aziende zootecniche dove sono in corso importanti esperimenti colturali (entro il 2018 Aria Nuova sarà convertita al biologico) e di gestione aziendale, con un’attenzione particolare alla produzione di energia rinnovabile da biogas. È il caso dell’azienda agricola Santo Ianni, dove è in esercizio un impianto di
cogenerazione da 0,6 MegaWatt di potenza. A dimostrazione di quanto sia importante puntare sulla sostenibilità ambientale per una crescita rapida e “sana”. Il gruppo investe molto anche nel settore industriale, che rappresenta comunque una fonte importante del consolidamento degli ultimi sei anni: dieci milioni tra il 2012 e il 2017 dedicati al miglioramento della produzione di Mozzarella di Bufala Campana e al rafforzamento delle linee di produzione di Casaro del Re. Oltre agli investimenti, la crescita del gruppo arriva anche grazie alla ricerca di nuove soluzioni per i consumatori, ponendo particolare attenzione alle esigenze dei clienti e alle novità che emergono sul mercato. Questo è il caso della burrata di bufala, un prodotto nuovo, che sta prendendo sempre più piede tra le referenze made in South. Scopriamo meglio questo nuovo prodotto e, in generale, gli aspetti che hanno contribuito allo sviluppo del gruppo con il presidente di Fattorie Garofalo Raffaele Garofalo.
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PROTAGONISTI La mozzarella di bufala ha un Venendo a contatto con appeal forte su tutti i mercati la sua realtà, ci è parso di di riferimento e rappresenta capire che il retail sia una la parte più rilevante delle delle principali fonti della esportazioni, ma su questi crescita del fatturato del mercati sta avendo successo gruppo. Perché? anche un prodotto tradizionale L’investimento nel retail – e al tempo stesso percepito rende molto, perché la rete di come nuovo – come la burrata, somministrazione al pubblico di che inizia a essere molto mozzarelle e salumi di bufalo è di proprietà del gruppo mediante richiesto, soprattutto nei Paesi Ue. Holding Fattorie Garofalo, Cos’è la burrata di bufala la nuova società impegnata e perché piace tanto ai nell’apertura e gestione dei consumatori Fattorie Garofalo internazionali? mozzarella bistrot in È una mozzarella di Italia e all’estero e LE O bufala (nel nostro proprio Hfg ha visto O E caso di pezzatura più che triplicato il IL da 125 g), farcita fatturato tra il 2016 DELLE con panna di latte e il 2017, passato di bufala miscelata in 12 mesi da 3,1 a ENDI E a straccetti di 10,5 milioni di euro, mozzarella. La con una variazione farcitura finisce positiva del 239 per con l’avere un peso pari al cento. 55% del prodotto finito ed è L’export per il gruppo introdotta mediante un dosatore. Garofalo ha toccato il 40% Credo che diversificare sia la nel 2017: ma si vende strada giusta per garantire solo mozzarella di bufala una maggior penetrazione nei oltreconfine?
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mercati esteri, come in quello nazionale. Di certo la burrata di bufala è un prodotto che oggi consente di raggiungere una più vasta platea di consumatori e più attenti alle novità, ma i dati in nostro possesso per ora non consentono ancora una valutazione compiuta sul successo di questa nuova referenza: lo vedremo più avanti. Il gruppo Garofalo presta una grande attenzione verso l’ambiente e la qualità dei prodotti; quali le nuove iniziative? Un’iniziativa in corso, alla quale teniamo particolarmente, sia sul fronte ambientale sia della qualità del prodotto finito, è la conversione in biologico dell’azienda agricola Aria Nuova di Pignataro Maggiore. È un’acquisizione recente: qui abbiamo già rimesso in funzione l’impianto a biogas da 100 kW di potenza elettrica e per gennaio 2019 questa azienda da 400 capi ci darà il latte necessario a produrre la mozzarella biologica.
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OGGI I NUMERI DELL’E PORT ITALIANO SONO MOLTO CONTENUTI, MA LE PROSPETTIVE DEMOGRAFIC E ED ECONOMIC E SONO INTERESSANTI di Gianluca Pierangelini
D
opo il passo a vuoto degli anni Ottanta e Novanta, gli Stati africani stanno mettendo a segno risultati che raramente si sono visti nella storia economica recente. Il continente, seppure con valori assoluti ancora modesti, si va imponendo come l’area del pianeta più performante. Non a caso, fra le dieci economie a maggior crescita nel mondo, sei sono africane: Angola, Nigeria, Etiopia, Ciad, Mozambico e Ruanda. Per decenni l’Africa è stata considerata soprattutto per le ricchezze del sottosuolo. Ora, minerali, pietre preziose, giacimenti di petrolio e di gas dovranno lasciare spazio anche a un’agricoltura moderna che accompagnerà le prossime tappe dello sviluppo. L’agricoltura e l’agribusiness
coprono quasi la metà del Pil africano: la prima per circa il 25% e il secondo per un altro 20 per cento. Le prospettive demografiche, poi, sono vertiginose. Gli africani potrebbero passare dagli attuali 1,1 miliardi a 2,4 miliardi nel 2050 e nello stesso anno la Nigeria potrebbe situarsi attorno a quota 444 milioni di abitanti, superando gli Usa. Secondo alcune stime, nel 2100 potrebbe superare il miliardo di abitanti, attestandosi tra i primissimi posti della classifica mondiale degli Stati più popolosi del pianeta, dietro all’India. Il mercato agricolo locale, tra recupero di insufficienza nutrizionale per vaste sacche di popolazione e spazi netti aggiuntivi legati all’incremento demografico, offre perciò enormi prospettive di espansione.
Sta crescendo la middle class, costituita sempre più da persone inurbate che, con le migliori condizioni economiche, cercano di arricchire e variare la loro dieta. In un recente rapporto intitolato “Coltivando l’Africa, sbloccare il potenziale dell’agribusiness”, la Banca Mondiale ha dato un valore al futuro possibile del settore agricolo africano: un trilione di dollari entro il 2030, con un giro d’affari di mille miliardi di dollari per la sola Africa subsahariana. Ultimamente si è anche sperimentata la collaborazione tra aziende e associazioni non profit che già operano in territorio africano per portare avanti, sfruttando la conoscenza del territorio e delle istituzioni da parte di queste associazioni, veri e propri progetti imprenditoriali
BERTOZZI
GENNARO AURICCHIO
GLI ESPORTATORI
AMBROSI
SPA
Produzione, stagionatura e confezionamento Dop Italiane. Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Gorgonzola, Provolone, Pecorino Romano, Taleggio, Asiago, Paste filate, Mascarpone, Ricotta.
SPA
Strada Roma, 1/A 43044 Collecchio (PR) Tel. 0521/333911 Fax 0521/333900 info.export@ambrosi.it www.bertozzi.com
AGRIFORM Via Ottorino Ambrosi,1 25014 Castenedolo (BS) Tel. 030/2134811 Fax 030/2733121 info.export@ambrosi.it www.ambrosi.it
SPA
Provolone piccante, dolce, giovane, affumicato e stravecchio. Pecorino Romano, Gorgonzola, caciotte, pecorini freschi e stagionati, ricotte, Grana Padano, Parmigiano Reggiano,Taleggio.
SCA
Via Rezzola, 21 37066 Sommacampagna (VR) Tel. 045/8971800 Fax 045/ 515974 export@agriform.it www.agriform.it
Via Dante, 27 26100 Cremona Tel. 0372/403311 Fax 0372/403350 info@auricchio.it www.auricchio.it
IL MONDO DEL LATTE 57
MERCATI
04069061
040620
04064050
04069075
04069023 - 04069025 - 04069027 - 04069029 - 04069037 - 04069078 - 04069032 - 04069035 - 04069085 -04069075 - 04069079 -04069076 -04069087
2.567 793 2.023 664 949 432 399 312 402 296 80 77 59 74 9.127 9 24 10 6 77 187 36 16 122 19 9.633 54 138 9.825 64 9.889
3.166 1.403 1.212 536 645 403 267 83 208 162 52 56 47 63 8.303 4 8 2 48 94 430 241 108 81 91 9.410 65 269 9.744 44 9.788
1.348 2.359 1.058 598 399 366 454 267 53 891 46 279 41 75 8.234 21 10 10 6 28 184 122 32 42 30 8.719 39 81 8.839 39 8.878
1.851 1.854 691 354 345 178 230 60 26 89 21 65 15 43 5.822 5 3 1 2 22 42 147 23 51 21 6.139 22 84 6.245 23 6.268
714 904 149 168 114 81 163 93 50 57 5 15 6 4 2.523 2 3 1 9 3 103 54 14 10 18 2.740 4 41 2.785 6 2.791
19 17 5 7 6 8 2 1 2 1 1 1
158 110 96 56 44 19 22 17 13 23 1 4 2 3 568
PAESI
FRANCIA GERMANIA REGNO UNITO SPAGNA BELGIO AUSTRIA PAESI BASSI DANIMARCA LUSSEMBURGO SVEZIA PORTOGALLO GRECIA FINLANDIA IRLANDA TOTALE UE A 15 CIPRO ESTONIA LETTONIA LITUANIA MALTA POLONIA REP. CECA SLOVACCHIA SLOVENIA UNGHERIA TOTALE UE A 25 BULGARIA ROMANIA TOTALE UE A 27 CROAZIA 1TOTALE UE A 28
1 71 1 1 2 2 5 4 1 87 1 2 90 1 91
1 1 2 46 6 5 1 46 3 679 1 6 686 5 691
040630
353 282 122 69 45 57 80 44 4 33 4 22 2 2 1.119 1 2
113 224 99 35 58 17 51 10 4 26 2 16 12 4 671 1 1
151 107 16 36 8 67 18 20 1 10 1 4
32 5 20 35 59 2 13
439 2 6 3
195
3 15 16 12 1 28 1 1.198 15 20 1.233 1 1.234
1 6 12 16 3 2 4 717 1 4 722 3 725
127 570 144 303 72 50 116 32 30 35 3 145 2 14 1.643 9 21 5 6 55 50 81 14 47 14 1.945 16 107 2.068 7 2.075
5 4 47 1 7 2 516 14 18 548 2 550
21 7 1
1 3 42 1 8 12 23 285 2 2 289 1 290
TOTALI
04069099
FORMAGGI DESTINATI ALLA TRASFORMAZIONE
04069063
FORMAGGI FUSI
0406901 04069069 04069021 9019-905 04069039 9082-9084 0406908 04069081 9093 04069086 0406401 04069013 4090 04069015 04069017
PROVOLONE
ALTRI FORMAGGI MOLLI
ALTRI FORMAGGI
04061050 -04061080
ALTRI FORMAGGI DURI
ALTRI FORMAGGI SEMIDURI
ASIAGO, CACIOCAVALLO, MONTASIO E RAGUSANO
GORGONZOLA
GRATTUGIATI
0406 1030
PECORINO
CODICE DOGANALE
RICOTTA E ALTRI FORMAGGI FRESCHI
MOZZARELLA
(IN TONS)
GRANA PADANO PARMIGIANO REGGIANO
ESPORTAZIONI ITALIANE DI FORMAGGI IN EUROPA (gennaio - febbraio 2018)
04069073 04069001
69 219 42 329 38 1 30 11 2 1 1 7 1 2 753 1
1 62 24 28 46
161
6 36 6 21 4 2 808 1 8 817 2 819
182 128 310 310
10.668 8.847 5.678 3.252 2.806 1.681 1.873 996 795 1.645 224 692 187 285 39.629 56 80 34 86 401 1.073 780 246 467 206 43.058 235 908 44.201 198 44.399
FORGRANA CORRADINI SPA
SAVIOLA SPA
Gran Moravia, burro, Grana Padano, Asiago, Verena, provolone dolce e piccante, pasta filata, Parmigiano Reggiano
Parmigiano Reggiano, Grana Padano Confezionamento sottovuoto Grattugiati di fresco e disidratati da 5 g ed oltre
Produzione, stagionatura e confezionamento Grana Padano e Parmigiano Reggiano
Via Pasubio, 2 36010 Zané (VI) Tel. 0445/313900 Fax 0445/313991 info@brazzale.com www.brazzale.com
Via 200 Biolche, 6 42016 Guastalla Reggio Emilia Tel. 0522 833818 Fax 0522 833426 forgrana@forgranacorradini.it www.forgranacorradini.it
Via Arini, 42 46012 Bozzolo (MN) Tel. 0375/313411 Fax 0375/310319 info@saviola.it www.saviola.it
BRAZZALE
58 IL MONDO DEL LATTE
SPA
MERCATI
10.785 9.889 780 9 107 12 126 6 120 202 1 2 199 777 310 23
10.380 9.788 516 24 52 13 254 16 238 11
9.707 8.878 652 36 141 80 2.576 617 1.959 132 32 45 55 794 278 4 11 27 21 453 318 314 4 5
6.726 6.268 378 2 78 2 67 14 53 6
2.989 2.791 184 10 4 6 79 12 67 6 4
6 187 92 35
2 105 65
17 8 35 28 26 2 1
38 58 58
13.612 4.734 132.622 46.255
7.017 749 59.871 5.704
3.243 452 20.022 3.183
PAESI EUROPA UNIONE EUROPEA SVIZZERA C.S.I. ALTRI PAESI EUROPEI AFRICA NORD AMERICA CANADA USA CENTRO E SUD AMERICA BRASILE MESSICO ALTRI PAESI DEL CENTRO SUD ASIA GIAPPONE CINA INDIA HONG KONG SINGAPORE ALTRI PAESI ASIATICI OCEANIA AUSTRALIA NUOVA ZELANDA ALTRO TOTALE MONDO -TONNELLATE di cui extra Ue -MIGLIAIA DI EURO di cui extra Ue
15 16 413 72 71 1
3 8 1.116 428 334 6 33 21 294 78 56 22
11.974 2.085 57.807 11.002
11.852 2.064 44.968 10.678
04069063
04069069 04069021 04069039 04069081 04069086 04069013 04069015 04069017
757 725 26 2 4 7 1.903 113 1.790 13 6 1 6 81 65 2
GRATTUGIATI
04064050
1 1
FORMAGGI FUSI
040620
PROVOLONE
04069061
ALTRI FORMAGGI
04061050 04061080
PECORINO
CODICE DOGANALE
GORGONZOLA
GRANA PADANO PARMIGIANO REGGIANO
04061030
MOZZARELLA
RICOTTA E ALTRI FORMAGGI FRESCHI
(IN TONS - DATI PROVVISORI ISTAT)
ALTRI FORMAGGI DURI
ESPORTAZIONI ITALIANE DI FORMAGGI NEL MONDO (gennaio - febbraio 2018)
04069099
04069073
040630
942 550 273 7 112 6 142 1 141 11 5
847 819 27 1
315 290 17
6 157 15 1
14 24 1
9 5 127 68 67 1
3
1
13 31 30 1
2.160 2.075 30 44 11 94 224 19 205 42 29 1 12 328 52 41 51 15 2 167 62 61 1
20 52 51 1
6 0
2.792 2.067 22.155 15.745
2.910 835 19.354 5.581
1.326 776 8.150 5.023
1.068 249 6.275 1.548
331 41 1.268 176
1
8 1 5
7 119 28 91 19 5
5 2 2 8 1
GLI ESPORTATORI
BERNERI CIRESA
SPA
CASEIFICIO DEFENDI LUIGI SRL
SRL Taleggio, Gorgonzola, Bufaletto, Mozzarella, Baffalo Blu, F. Bio.
Via Vittorio Emanuele, 62 23815 Introbio (LC) Valsassina Tel. 0341/980540 Fax 0341/981294 ciresa@ciresa.it www.ciresa.it
Via delle Industrie, 6 24040 Lallio (BG) Tel. 035/200991 Fax 035/201190 berneri@berneri.it www.berneri.it
GELMINI CARLO
MARIO COSTA SPA F.LLI PINNA AZIENDA
SRL Via Papa Giovanni XXIII, 15 20080 Besate (MI) Tel. 02/90.50.92.4 Fax 02/90.09.80.30 info@caseificio-gelmini.it www.caseificio-gelmini.it
60 IL MONDO DEL LATTE
24043 Caravaggio (BG) tel. 0363 301022 info@caseificiodefendi.it www.caseificiodefendi.it
CASEARIA SPA Via dell’Industria, 26 Località Orfengo 28060 Casalino (NO) Tel. 0321/877566 Fax 0321/877578 e-mail: info@mariocosta.it www.mariocosta.it
Via F.lli Chighine, 9 07047 Thiesi (SS) Tel. 079/886009 Fax 079/886 724 info@pinnaspa.it www.fratellipinna.com
440 429 10
370 367
149 126 22
1 21 0
3
0
1
1 5 11 3 8 1 1
3
1 19
1
3
2 0
16 0
464 35 2.907 238
1 1
3
1
3 5 3 2 3
392 25 2.676 170
177 51 1.241 413
TRENTIN
TOTALI
FORMAGGI DESTINATI ALLA TRASFORMAZIONE
FONTINA FONTAL
ASIAGO CACIOCAVALLO MONTASIO RAGUSANO
ITALICO TALEGGIO
ALTRI FORMAGGI MOLLI
ALTRI FORMAGGI SEMIDURI
CACIOTTE, SCAMORZE E FORMAGGI SEMIDURI
CRESCENZA, ROBIOLA E SIMILI
ALTRI FORMAGGI ERBORINATI
04064010 04069088 04069087 04069023 04069025 04064090 04069093 04069027 04069029 04069037 04069078 04069032 04069035 04069085
04069018 04069079 04069075 04069076 04069001 04069019 04069050 04069082 04069084
243 228 14 1
8 0
465 439 22 2 2 3 56 1 55 3
127 96
3 17 5
6 8
5 6 20 2 2
289 274 14
142 91 51
87 62 22 3
2 69 4 65 3 1
3 61
1 57 1 56 1 1 2 2
2 11 5 5
61 1 1 5
0 0
8 6
2
1 11 7 4 3
310 310
6 6
1 28 28
3 3 3
2 0
255 164 1.600 1.000
160 98 1.087 605
318 8 773 77
2 386 158 2.135 905
551 112 4.319 814
357 83 2.469 601
48.103 44.399 3.038 141 525 256 5.758 836 4.922 454 86 52 316 3.772 1.420 446 69 134 79 1.624 818 780 38 12 59.185 14.786 391.699 109.718
in campi di sviluppo certificati e legati a un equo e sostenibile sviluppo sociale: soprattutto sanità, agricoltura ed energia rinnovabile. Per l’export agroalimentare italiano nel 2017 i maggiori mercati africani sono stati la Tunisia, con una quota di 172 milioni, la Libia, con 161, l’Algeria, con 86, l’Egitto, con 66 e l’Angola con 37 milioni. Per il nostro settore l’Africa copre soltanto l’1% dell’export, ma i numeri fanno pensare a prospettive di crescita. In Africa esportiamo principalmente latte confezionato, più di 51mila tonnellate (quasi esclusivamente destinato alla Libia) e formaggio, che nel 2017 è arrivato a quota 1.500 tonnellate. Questi non sono di certo numeri da capogiro, ma il valore del nostro export è raddoppiato negli ultimi 12 mesi e le opportunità di investimento prospettate da questa tendenziale crescita delle economie continentali potrebbero essere interessanti per diversificare le strategie aziendali delle imprese lattierocasearie italiane, conquistando un nuovo mercato fertile e in rapido sviluppo.
SPA
Parmigiano Reggiano Grana Padano Pecorino Romano Gorgonzola Pecorini Toscani/Sardi Provolone/Taleggio Mozzarella di Bufala Mascarpone/Ricotta Via Genova 19(z.i.) 37053 Cerea (VR) Tel. 0442/398111 Fax 0442/398150 commerciale@trentingroup.it www.trentingroup.it
ZANETTI
SPA
Produzione, stagionatura, confezionamento e commercio di: Grana Padano, Parmigiano Reggiano, burro, provoloni, pecorini, Taleggio, Fontina, Asiago, mozzarelle, mascarpone, ricotta, Gorgonzola. Via Madonna, 1 24040 Lallio (BG) Tel. 035/201511 Fax 035/691515 zanetti@zanetti-spa.it www.zanetti-spa.it IL MONDO DEL LATTE 61
MERCATI
L
L
M
E
e rilevazioni Sian sulle consegne di latte nel nostro Paese, relative al primo trimestre 2018, confermano l’andamento dello scorso anno. La produzione e la disponibilità di latte italiano continuano a crescere senza sosta: negli ultimi tre anni l’aumento è stato di quasi un milione di tonnellate e anche il 2018 sembra sulla stessa linea (il dato tendenziale parla di +3,7%, anche se marzo ha mostrato un piccolo rallentamento: +2 per cento). La crescita è generalizzata. Solo il Veneto, nei primi 90 giorni dell’anno, ha
mostrato una leggera flessione, ma è un dato che andrà verificato nei prossimi mesi. Continuando in questa direzione, nel giro di pochi anni l’Italia diventerà autosufficiente per il latte destinato a trasformazione industriale. Già negli ultimi due anni abbiamo assistito a un drastico ridimensionamento delle importazioni di latte in cisterna e – senza più quote – il futuro degli allevamenti italiani potrebbe riservare interessanti sorprese. Uscendo dai confini nazionali e buttando uno
ANDAMENTO DELLA PRODUZIONE DI LATTE IN ITALIA (PRIMO TRIMESTRE 2018 - IN %) 44,3%
19,6%
ANDAMENTO DELLA PRODUZIONE DI LATTE IN EUROPA (PRIMO TRIMESTRE 2018 - IN %)
2018 2017
settimane
2016
LATTE SCREMATO IN POLVERE
10
15
20
25
30
35
40
45
2016
110
2016
100
180 €/100 kg
90
160
2018
2017 settimane
140 120 100 15
62 IL MONDO DEL LATTE
20
25
30
35
40
45
50
2018
80 70
2017
60 50 40
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
55
settimane
200
10
50
SIERO IN POLVERE
220
5
ITALIA
VENETO
FRIULI VENEZIA GIULIA
LAZIO
TOSCANA
UMBRIA
SARDEGNA
700 650 600 550 500 450 400 350 300 250 200 5
€/100 kg
EMILIA ROMAGNA
PIEMONTE
BURRO
€/100 kg
Anche il mese di giugno conferma le tendenze dei mesi scorsi. Sui mercati europei, burro e materie grasse lattiere continuano a registrare quotazioni elevate e in crescita, mentre i proteici (latte scremato e siero in polvere) restano su valori molto più bassi del solito.
CAMPANIA
LOMBARDIA
TRENTINO ALTO ADIGE
MOLISE
VALLE D’AOSTA
SICILIA
6,5% 5,8% 5,2% 4,4% 4,4% 4,2% 3,6% 3,3% 3,0% 2,6% 1,7% 1,3% 0,2% -0,8% 3,7%
PUGLIA
CALABRIA
ABRUZZO
BASILICATA
LIGURIA
MARCHE
10,7% 9,5% 8,5% 8,2%
ANDAMENTO DELLA PRODUZIONE DI LATTE IN EUROPA (PRIMO TRIMESTRE 2018 - IN %) EU AT BE ES DE IT EL PL FR IE DK UK NL sguardo all’Europa, troviamo una situazione del tutto analoga, con una tendenza alla crescita estremamente diffusa, che sta interessando tutti i principali Paesi produttori, con la sola eccezione dell’Olanda. La nazione che ha dato i natali alla razza da latte più famosa e diffusa del mondo sembra aver tirato il freno e da due anni mostra tassi negativi, si dice per questioni squisitamente ambientali. Difficile pensare, però, che si tratti di un calo strutturale, visto che i Paesi Bassi restano il quarto produttore per volumi e hanno
un’agricoltura nella quale il latte occupa un posto di grande rilevanza. Quindi, si assiste a una crescita generalizzata. Ma parlare di percentuali non fa forse comprendere a pieno l’importanza degli aumenti: in un solo trimestre, la produzione europea è salita di 890mila 890mila tonnellate. Nella sola Germania, la produzione è cresciuta di 270mila tonnellate, in Francia di 170mila e in Italia di più di 110mila. Se andrà avanti così, nel giro di pochi anni potrebbero cambiare gli equilibri europei.
MERCATI
O
E
I
ANDAMENTO DELLE QUOTA IONI DEI PRODOTTI LATTIERO CASEARI ITALIANI DESCRIZIONE MILANO BURRO PASTORIZZATO (COMPRENSIVO DI ONERI DI RACCOLTA, PREMI QUALI-QUANTITATIVI E PROVVIGIONI)
BURRO DI CREMA DI LATTE SOTTOPOSTA A CENTRIFUGAZIONE REG. CE N. 1234/2007 BURRO DI CENTRIFUGA ZANGOLATO (COMPRENSIVO DI ONERI DI RACCOLTA, PREMI QUALI-QUANTITATIVI E PROVVIGIONI) GRANA PADANO STAGIONATURA DI 12-15 MESI E OLTRE GRANA PADANO STAGIONATURA DI 9 MESI E OLTRE GRANA PADANO CON BOLLO PROVVISORIO 60-90 GG. FUORI SALE PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA 24 MESI E OLTRE PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA 18 MESI E OLTRE PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA 12 MESI E OLTRE GORGONZOLA MATURO DOLCE GORGONZOLA MATURO PICCANTE ITALICO MATURO TALEGGIO FRESCO FUORI SALE TALEGGIO MATURO PROVOLONE VALPADANA FINO A 3 MESI DI STAGIONATURA PROVOLONE VALPADANA OLTRE 3 MESI DI STAGIONATURA LODI LATTE SPOT ITA PARMIGIANO REGGIANO (BORSA DI RIFERIMENTO COMPRENSORIALE-PARMA) PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA (>30 MESI) PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA (>24 MESI) PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA (>18 MESI) PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA (>12 MESI)
VAR.
2018 MAGGIO MEDIA
2017 MAGGIO MEDIA
VAR.
3,27 4,22 4,37 3,07 7,72 6,77 5,55 11,11 10,36 9,56 5,25 6,25 5,05 4,25 5,10 5,33 5,62
6,12% 18,01% 19,68% 6,51% -7,77% -9,16% -9,01% 5,31% 3,47% 1,99% 0,95% 0,80% 0,99% 1,18% 0,98% 2,63% 2,85%
3,96 5,55 5,80 3,76 7,20 6,23 5,16 11,70 10,72 9,75 5,30 6,30 5,10 4,30 5,15 5,47 5,78
3,73 4,73 4,83 3,53 7,68 6,68 5,45 11,16 10,38 9,48 5,25 6,25 5,05 4,25 5,10 5,33 5,62
6,17% 17,34% 20,08% 6,52% -6,25% -6,74% -5,32% 4,84% 3,28% 2,85% 0,95% 0,80% 0,99% 1,18% 0,98% 2,63% 2,85%
302,50
338,75
-10,70%
323,75
367,50
-11,90%
12,15 11,55 10,85 10,10
11,85 11,275 10,675 10,025
2,53% 2,44% 1,64% 0,75%
12,15 11,55 10,85 10,10
11,925 11,275 10,65 9,90
1,89% 2,44% 1,88% 2,02%
2018 APRILE MEDIA
2017 APRILE MEDIA
3,47 4,98 5,23 3,27 7,12 6,15 5,05 11,70 10,72 9,75 5,30 6,30 5,10 4,30 5,15 5,47 5,78
MERCATI
E I
O IONI LI NE
DI L
E
IL MOND
O DEL
L AT T E N. 7
LUGLIO
2018 -
ANNO
IL LATTE NEL
LXXII -
MONDO MENSILE
EA 2018 ASSEMBL SPECIALE
PAESI AUSTRIA BELGIO DANIMARCA FINLANDIA FRANCIA GERMANIA GRECIA IRLANDA LUSSEMBURGO PAESI BASSI PORTOGALLO REGNO UNITO SPAGNA SVEZIA TOTALE UE A 15 CIPRO ESTONIA LETTONIA LITUANIA MALTA POLONIA REPUBBLICA CECA SLOVACCHIA SLOVENIA UNGHERIA TOTALE UE A 25 BULGARIA ROMANIA TOTALE UE A 27 CROAZIA TOTALE UE A 28 TOTALE PAESI TERZI DI CUI: ALBANIA LIBIA CINA HONG KONG TOTALE GENERALE -TONNELLATE -MIGLIAIA DI EURO
66 IL MONDO DEL LATTE
0401 1090 2019 2099
70%
0401 1010 2011 2091
TO POSTALE
LATTE SFUSO IN CISTERNA
ABBONAMEN IZIONE IN SPA SPED
LATTE IN CONFEZIONI
GDO NQUISTA LA ROFALO CO FATTORIE GA DOP I FORMAGGI ESCITA PER 2018 IN CR
IANE POSTE ITAL
TARIFFA DOGANALE
ROMA
–
-AT/c/ AUT MP
RM
ENN IO E IO (IN TONS - DATI PROVVISORI ISTAT)
ORGANO
7 1
1
20 256 218
6 9 1.080
1 3 2 3 1 512
1 4 1.101
1 2 593
25
UFFICIALE
DI
E
ASSOLATT
E DEL
-IDF IANO FIL COMITATO ITAL
ABBONATEVI ALLA RIVISTA MENSILE IL MONDO DEL
L AT T E Organo ufficiale di ASSOLATTE e del COMITATO ITALIANO FIL-IDF
8 276 1 1.393
1.126 1
22 1.415
1.127
1.415
1.127
2.146
12
772 2 680 21
3.561 2.327
1.139 234
Il costo dell’abbonamento per l’anno 2018 è di: € 118,00 per l’Italia - € 150,00 per l’estero (Una copia € 11,50 - Arretrati € 23,00)
“Editoriale Il Mondo del Latte s.r.l.” 20135 Milano - Via Adige, 20 Tel. 02.72021817 e-mail: mondolatte@assolatte.it Internet: www.assolatte.it
MERCATI
DO
EM
L
a prima metà dell’anno è ormai passata, confermando un’ulteriore crescita produttiva del segmento Dop, anche se – guardando ai dati dei consorzi – emerge che negli ultimi 60 giorni i tassi di crescita sono stati spesso inferiori a quelli dei mesi precedenti. La corazzata delle Dop italiane avanza, sia come presenza sui mercati nazionali e internazionali sia per valore all’interno del settore, dove rappresenta una quota sempre più importante. È evidente che l’aumento della produzione di latte nazionale è stato indirizzato soprattutto verso questo segmento e per il prossimo futuro tanti si chiedono come stimolare la produzione di altri formaggi, casomai non concorrenti delle Dop. Nell’ambito dei formaggi tutelati non c’è nessun comparto o Paese dove i prodotti del territorio abbiano una
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N I
rappresentanza così importante. Un primato che raccontano in tanti, citando 51 formaggi italiani che hanno ottenuto la registrazione. Ma non deve essere tanto il numero di prodotti a impressionare quanto i fatturati sviluppati, che (lo sappiamo tutti) arrivano da un manipolo di prodotti, i primi a essere stati registrati e che – in buona parte – sono tutelati da molti anni, facendo parte della Convenzione di Stresa. Quelli che hanno alle spalle una storia più che cinquantennale, che fanno da traino a tutto il segmento. Gli stessi che si cerca di tutelare nel mondo, con gli accordi di libero scambio che l’Unione europea sta sottoscrivendo con tanti Paesi. Di questo e di molto altro si è parlato anche alla recente assemblea di Afidop, l’associazione che raggruppa i consorzi di tutela dei formaggi a denominazione protetta, tenutasi
a Reggio Emilia a fine maggio. Un’assemblea molto partecipata, che ha anche rinnovato le nuove cariche sociali, con il presidente del Consorzio Mozzarella di Bufala Campana, Domenico Raimondo, chiamato al vertice della struttura, affiancato da quello del Consorzio del Gorgonzola, Renato Invernizzi. Nel mondo della trasformazione casearia la richiesta è sostanzialmente unitaria: bisogna andare avanti con la sottoscrizione degli accordi con altri Paesi o gruppi di Paesi. È un’attività chiave che apre nuove possibilità per i nostri formaggi, grazie all’abbattimento dei dazi. E anche se non sempre la protezione delle Ig è quella che si vorrebbe, tutti gli accordi siglati finora sono stati un enorme passo avanti rispetto al Far West con il quale le imprese devono confrontarsi negli Stati in cui non ci sono regole condivise.
ANDAMENTO DELLA PRODUZIONE DEI FORMAGGI DOP (VARIAZIONI IN % SULLO STESSO MESE DEL 2017) 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0
GRANA PADANO
MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA
TALEGGIO
QUARTIROLO
0,6
3,6
13,6
6,3
10,4
2,1
-6,4
10,7
3,6
4,5
9,3
-2,1
2,2
25,9
2,9
2,7
22,0
-5,7
-6,9
9,4
17,9
ND
2,6
22,1
ND
ND
-6,8
ND
-15,0
FEBBRAIO
2,0
2,8
2,9
MARZO
1,7
1,2
2,1
3,1
2,9
ND
2,3
APRILE
0,3
10,1
2,0
MAGGIO
-10,7
1,6
1,7
68 IL MONDO DEL LATTE
PECORINO ROMANO
GORGONZOLA
-0,2
-10,0
GENNAIO
PROVOLONE VALPADANA
ASIAGO
-5,0
PARMIGIANO REGGIANO
0
IGIENE & SICUREZZA OL IONI E IL I LO DELL
ENDE E EM E I E I IEN E NELLE IND IE L IE E
INCONTRO TECNICO PROMOSSO DA ASSOLATTE IN VISTA DELLE NUOVE NORME UE SULLA SOSTENIBILIT di Ettore Soria
I
l ciclo dell'acqua nell'industria lattiero-casaria: processo sotto controllo". Questo il titolo dell’incontro tecnico, tenutosi lo scorso 17 maggio, promosso da Assolatte insieme ad Hach, azienda specializzata in soluzioni all’avanguardia nella gestione del ciclo delle acque, e che ha visto la partecipazione attiva di alcune fra le principali aziende del comparto lattiero-caseario italiano. L’agenda prevedeva la discussione di argomenti quali la riduzione delle perdite di prodotto, l’aumento dell’efficienza energetica e il risparmio idrico. Temi di particolare rilevanza nell’ambito della sostenibilità ambientale, ai quali le aziende stanno dedicando un’attenzione crescente, anche alla luce delle nuove normative che la Commissione europea porrà in essere a breve. Nel corso dell’incontro sono emerse osservazioni interessanti, con una serie di indicazioni operative riguardanti
70 IL MONDO DEL LATTE
l’impiego dei migliori strumenti atti a garantire il rispetto delle norme in vigore e la riduzione dei costi di gestione. LE E DI E DI ODO O All’apertura dei lavori l’argomento trattato è stato quello delle perdite di prodotto e di come la loro riduzione sia fondamentale non solo in relazione al costo della materia prima, ma anche agli oneri più elevati che si devono sostenere per il trattamento delle acque, dovuti al sovraccarico dell’impianto di depurazione, con molta energia consumata inutilmente. La misura del Toc (Carbonio organico totale) si è affermata negli ultimi vent'anni come la soluzione più conveniente, accurata, rapida e con minori interferenze rispetto ad altri parametri, quali torbidità e Uv, per determinare in qualsiasi momento la quantità di prodotto presente nel refluo. Sono stati presentati i casi di successo di alcune aziende, in cui l’utilizzo efficace dello
strumento BioTector di Hach nella versione “Dairy” ha permesso di evidenziare perdite di prodotto ben superiori al 2-3% stimato e di guidare gli operatori all’individuazione dei punti critici per intervenire sulle cause. DE IONE E I IEN E Si è passati poi a discutere di ottimizzazione ed efficienza nei moderni impianti di depurazione, analizzando le possibili difficoltà nelle misure analitiche. Con la soluzione Claros – il Water intelligence system di Hach – è possibile migliorare i processi, gestendone le fasi in modo più razionale: dalla rimozione dei nutrienti, quali azoto e fosforo, alla riduzione dell’impiego di prodotti chimici nella linea fanghi (ispessimento e disidratazione). La regolazione in presenza di grosse fluttuazioni dei carichi entranti, la riduzione dei costi gestionali e, quindi, l’efficienza globale dell’impianto diventano le linee guida per i gestori. Claros utilizza i dati aziendali e aiuta a prendere le decisioni
strategiche, attuando azioni immediate sul processo, grazie a una combinazione di dati provenienti sia dalla strumentazione in laboratorio sia da quella online, integrandoli su una piattaforma software su cloud. IL RISPARMIO IDRICO Infine, si è posta l’attenzione al tema del risparmio idrico, prendendo in esame l’esperienza virtuosa di un’azienda che è stata in grado di riutilizzare efficacemente l’acqua di condensa del siero. Anche qui, tramite la misura in linea del carico organico (Toc) si può recuperare una grande quantità d'acqua di buona qualità destinata allo scarico e utilizzarla per altri usi interni. Come già scritto, negli ultimi anni si è notata un’accresciuta sensibilità sui temi della sostenibilità ambientale che prevedono requisiti di efficienza idrica per l'industria lattiero-
casearia mediante la definizione e l’adozione delle migliori tecniche disponibili (Bat) a partire dal 2018. Infatti, è ormai prossima la pubblicazione del “Bat Reference Document for the Food, Drink and Milk Industries (Fdm BRef)" a cura della Commissione europea (Eippc Bureau di Siviglia), nell’ambito della Direttiva Ue n. 75/2010. Quanto sarà riportato nella sezione “Bat - Conclusioni” comporterà modifiche agli obblighi che verranno assegnati ai gestori degli impianti ricadenti nel campo di applicazione del BRef. Ad esempio, per quanto riguarda gli scarichi in corpi idrici, per i parametri chiave quali Toc, Cod (…), Tss (Solidi sospesi totali), Tn (Azoto totale) e Tp (Fosforo totale), si potrebbero prendere in considerazione i carichi medi giornalieri g/tons di materia prima, così come le performance ambientali
relative a uno specifico scarico potrebbero fare riferimento alle medie annuali.
Acque reflue scaricate m3/anno Scarico specifico = Indice dell’attività (prodotti o materie prime lavorate tons o hl/anno) Nei prossimi anni i costi relativi all’approvvigionamento dell’acqua potabile e al trattamento delle acque reflue aumenteranno in modo significativo a causa degli standard ambientali e igienici più elevati. I nuovi requisiti contenuti nel documento BRef "Food, Drink and Milk" introdurranno l'adozione di misure obbligatorie per l'efficienza idrica all'interno dei caseifici.
NORMATIVE_L’ESPERTO RISPONDE POSSIBILE INSERIRE NELL’ETIC ETTA DI UN FORMAGGIO PRODOTTO CON CAGLIO MICROBICO L’INDICA IONE CONSUMABILE ANC E DA VEGETARIANI O SIMILE
Né a livello nazionale né a livello comunitario esiste ancora una normativa sulla composizione e sull’etichettatura di prodotti idonei ai consumatori vegetariani, né esiste una definizione giuridica o – a quanto ci risulta – comunemente e universalmente condivisa di "consumatore vegetariano". Il Regolamento Ue n. 1169/2011, nel ribadire che le informazioni sugli alimenti, fornite come nel caso di specie su base volontaria, devono soddisfare specifici requisiti (non indurre in errore il consumatore; non essere ambigue né confusorie per il consumatore; se del caso, essere basate sui dati scientifici pertinenti), ha previsto all’art. 36 che la Commissione europea dovrà adottare atti di esecuzione sull’applicazione di tali requisiti per le informazioni relative all’idoneità di un alimento per vegetariani o vegani. Tali atti di esecuzione non sono stati però ancora adottati. L’European Vegetarian Union (Evu) ha espresso da qualche tempo a FoodDrinkEurope (Fde) la disponibilità a collaborare per l’individuazione delle definizioni di alimento "adatto ai vegetariani" e "adatto ai vegani" al fine di incoraggiare la Commissione a intraprendere i lavori per l’adozione degli atti di esecuzione in questione. A oggi, perciò, un’indicazione volontaria che affermi l’idoneità di un alimento per i vegetariani è rimessa alla responsabilità del produttore o del venditore. Tuttavia, come per tutti gli alimenti, vale anche per i cibi indicati come adatti ai consumatori vegetariani il principio di non ingannevolezza. In Italia ci risulta che l’Associazione vegetariana
A SEGUITO DI UNA RIDU IONE DEL CONTENUTO DI UCC ERI IN UN NOSTRO PRODOTTO, C IEDIAMO SE POSSIBILE INDICARE IN ETIC ETTA DI UCC ERI IN MENO OPPURE PI SEMPLICEMENTE CON MENO UCC ERI
Le indicazioni nutrizionali sono normate a livello europeo dal Reg. Ue n. 1924/2006 (cosiddetto Regolamento claim). I claim nutrizionali ammessi sono elencati nell’allegato al regolamento. L’evidenziazione di una riduzione di un nutriente rientra tra i claim di tipo comparativo. Nel caso in oggetto, l’indicazione che può essere presa in considerazione è “A tasso ridotto di [Nome della sostanza nutritiva]”; L’utilizzo delle indicazioni sopra riportate può essere fatto solo se vengono rispettate le condizioni specifiche del claim (riduzione del 30% minimo di zuccheri, quantità di energia non superiore a quella di prodotti analoghi) e i principi e le condizioni generali dettati dal regolamento, in particolare gli articoli 3, 5 e 9. Per quanto riguarda i claim nutrizionali di tipo comparativo, l’articolo 9 prevede che il confronto possa essere fatto 72 IL MONDO DEL LATTE
italiana (Avi) conceda alle aziende (certificate da enti terzi abilitati) l’utilizzo di un suo logo, raffigurante un germoglio a forma di "V". Tale simbolo è stato sostituito da uno nuovo a valenza europea (si vedano in proposito i siti www.vegetariani.it e www.csqa.it/Food-e-Packaging/ Focus/Qualita-Vegetariana). Nel Regno Unito, invece, per rispondere all’esigenza degli operatori di non rischiare sanzioni nell’etichettare un alimento come idoneo ai vegetariani e alla richiesta di questa categoria di consumatori di essere assolutamente sicuri di non incorrere involontariamente nel consumo di alimenti derivanti in tutto o in parte da prodotti o sottoprodotti della macellazione (come è il caso del caglio tradizionale, ottenuto dallo stomaco di vitelli macellati appena nati), la Food Standards Agency (Fsa) ha per esempio fornito indicazioni per l'etichettatura degli alimenti per vegetariani nel mese di aprile 2006. In tali indicazioni si afferma che il termine “vegetariano” non deve essere usato per alimenti che sono, o sono stati ottenuti da o con l'aiuto di prodotti derivati da animali macellati o abbattuti a scopo alimentare. Ne consegue che i formaggi per vegetariani non dovrebbero essere prodotti con cagli di origine animale. Un apposito sistema di etichettatura, contraddistinta da un logo specifico, registrato come marchio e utilizzabile su licenza, è stato istituito dalla Vegetarian Society britannica. Per ottenere la licenza è necessario soddisfare criteri rigorosi, che vanno al di là delle indicazioni della Fsa. Una vera e propria normativa, per esempio, è stata invece adottata in Svizzera: art. 33 dell’Ordinanza del Dfi (Dipartimento Federale dell’Interno) sulla caratterizzazione e la pubblicità delle derrate alimentari del 23 novembre 2005.
solo tra alimenti della stessa categoria prendendo in considerazione una gamma di prodotti di tale categoria. La differenza nella quantità di una sostanza nutritiva è specificata e il confronto è riferito alla stessa quantità di prodotto. Le linee guida comunitarie per l’implementazione del Regolamento riconoscono però l’esistenza di casi in cui un’azienda è interessata a effettuare la comparazione con un proprio prodotto. In questo caso, il confronto è ritenuto ammissibile solo qualora la referenza presa a riferimento abbia una composizione rappresentativa dell’intera gamma di prodotti alla quale appartiene. La scelta circa la gamma di prodotti dovrà essere giustificata dall’operatore. Rispetto alle indicazioni da voi ipotizzate, la norma non fissa espressioni codificate, ma ammette la possibilità di utilizzare claim diversi, purché aventi lo stesso significato per il consumatore. Segnaliamo che, secondo l’Antitrust, le indicazioni nutrizionali di tipo comparativo devono rendere chiaro lo specifico termine di paragone utilizzato, precisando quale esso sia in stretta contiguità e con la medesima enfasi grafica.