Il Mondo del Latte - Febbraio 2016

Page 1

IL MONDO DEL

L AT T E N. 2

FEBBRAIO

2016 -

ANNO LXX

IL LATTE NEL MONDO

-

MENSILE

AUT MP-AT/c/RM

La case history MEGGLE ITALIA VIETATO “COPIARE” LATTE E DERIVATI

ROMA

GERMANIA: boom dei formaggi duri e forti

POSTE ITALIANE SPA SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE

70%

La sostenibilità PREMIA I CONTI AZIENDALI

ORGANO UFFICIALE DI

ASSOLATTE

E DEL

COMITATO ITALIANO FIL-IDF



La via Italiana Nel pieno rispetto della tradizione, ALCE presenta gli autoctoni per la produzione di un formaggio con oltre duemila anni di storia.

Pecorino Romano DOP La qualità della tradizione. La stabilità dell’innovazione.

www alce www.alce.eu l eu



IL MONDO DEL

L AT T E EDITORIALE I dati e le rilevazioni che arrivano dal mercato non ci permettono di essere ottimisti. All’orizzonte non si vede alcuna ripresa delle quotazioni mondiali e la domanda internazionale non è sufficiente a spingere la rimonta. Il mercato russo, che era un bacino importante per l’Europa, non accenna alla riapertura, la domanda cinese è statica e la produzione di latte europea è in crescita – con tutti i problemi che ne derivano. In Italia, poi, da molti mesi il mercato è stagnante, i consumi sono in calo oppure fermi su livelli bassi. Lo dimostrano anche i dati sulle importazioni, anch’esse in diminuzione. Quello dei consumi non è certo un tema nuovo. Ci sono alcuni prodotti – primo tra tutti il latte fresco – che nel giro di pochi anni hanno perso volumi e fatturati davvero importanti, nonostante le raccomandazioni di buona parte dei nutrizionisti, gli investimenti delle aziende per promuovere i propri prodotti, le numerose iniziative associative e consortili. Questa contrazione non riguarda solo il nostro Paese. Dagli Stati Uniti al nord Europa, regioni nelle quali si beveva molto più latte che in Italia, si vedono riduzioni importanti e a poco sono serviti gli investimenti – talvolta milionari – che sono stati fatti per cercare di fermare il declino. Tutto cambia, invece, quando si parla delle piazze dell’est del mondo, dove la domanda cresce di anno in anno e grandi gruppi di nuovi consumatori si affacciano sul mercato. Peccato che si tratti di Paesi molto lontani e presidiati da aziende più vicine e soprattutto più competitive delle nostre. Difficile capire le vere ragioni della contrazione delle vendite che sta colpendo, possiamo dire, tutto il mondo occidentale. Avevamo raggiunto livelli di consumo troppo elevati? Il latte è un prodotto maturo, che i consumatori sostituiscono volentieri con altri, più nuovi e più moderni? Le battaglie vegane, ambientaliste e animaliste hanno lasciato il segno? Bere prodotti alternativi è diventato di moda? Le iniziative messe in atto in questi anni non hanno toccato le corde giuste? È colpa di quella parte di scienza che ha messo in dubbio la qualità nutrizionale del latte e lo accusa di essere causa di malattie? Davvero difficile trovare risposte univoche a queste domande, ognuna delle quali meriterebbe specifici approfondimenti. Senza dimenticare che non tutti la pensano allo stesso modo, e che tanti si limitano a dire: bisognerebbe fare qualcosa. E torna in mente la bellissima poesia “A chi esita” di Bertolt Brecht, che esorta tutti noi a non aspettare risposte dagli altri. Adriano Hribal

IL MONDO DEL LATTE 3


SOMMARIO

IL MONDO DEL

L AT T E

ATTUALITÀ

9

ANNO LXX

MONDO

-

MENSILE

Amarcord L’agricoltura dell’Ue al centro delle sfide globali

Attualità Premio Vincenzo Dona News Libri

AUT MP-AT/c/RM

VIETATO “COPIARE” LATTE E DERIVATI GERMANIA: boom dei formaggi duri e forti

Attualità Fil/Idf

La case history MEGGLE ITALIA

ROMA

Notizie dalla Ue

OPINIONI PAG.

2016 -

NEL

Editoriale

La sostenibilità PREMIA I CONTI AZIENDALI

70%

3 6 12 16 18 20 23 30

FEBBRAIO

LATTE

POSTE ITALIANE SPA SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE

PAG. PAG. PAG. PAG. PAG. PAG. PAG. PAG.

N. 2

IL

ORGANO UFFICIALE DI

ASSOLATTE

E DEL

COMITATO ITALIANO FIL-IDF

Contro l’incognita prezzi puntare su export e valore dei prodotti

Organo ufficiale di ASSOLATTE e del Comitato Italiano FIL - IDF

di Paolo De Castro

PROTAGONISTI PAG. 32

L’azienda del mese: Meggle

ECONOMIA PAG. PAG. PAG. PAG. PAG. PAG.

37 42 46 50 54 56

Nuove prospettive per i latti aromatizzati Formaggi: ai tedeschi piacciono duri e forti La sostenibilità fa bene agli affari Monitor export: Europa sempre in prima fila Prodotti lattiero-caseari: la borsa dei prezzi in Italia Formaggi Dop: l’andamento delle produzioni

IGIENE & SICUREZZA PAG. 59

L’export è una risorsa preziosa ma serve la fiducia dei Paesi Terzi

PAG. 63

Efsa: listeriosi e campilobatteriosi in aumento nell’Ue

MONDO ASSOLATTE PAG. 66

Un 2015 speciale

NORMATIVE PAG. 70

Vietato “copiare”, emulare o evocare il latte e i suoi derivati

PAG. 72

EDITORIALE IL MONDO DEL LATTE s.r.l. P.I. e C.F. 07208200159 www.assolatte.it Direzione, redazione, pubblicità: Via Adige, 20 - 20135 Milano tel. 02-72021817 e-mail: mondolatte@assolatte.it Via Boncompagni, 16 - 00187 Roma tel. 06-42885648

L’esperto risponde

4 IL MONDO DEL LATTE

Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 337 del 23-4-1987 Direttore responsabile: Adriano Hribal Coordinamento editoriale: Manuela Soressi Progetto grafico e impaginazione: Tina Liati Immagini: Fotolia Stampa: Miligraf srl s- Formello (RM) Poste Italiane SPA - Spedizione in abbonamento postale 70% Roma – aut mp-at/c/rm Questa rivista è stata inviata tramite abbonamento: l’indirizzo in nostro possesso verrà utilizzato, oltre che per l’invio della rivista, anche per l’invio di altre pubblicazioni e stampe o per l’inoltro di proposte pubblicitarie. Ai sensi della legge 675/96 è nel suo diritto richiedere la cessazione dell’invio e/o l’aggiornamento o la cancellazione dei dati in nostro possesso. PREZZI DEGLI ABBONAMENTI: Italia: 118,00 euro Estero: 150,00 euro 1 copia: 11,50 euro Arretrati: 23,00 euro



Amarcord: VIA IMPERVIA PER LA

TUTELA DEI PRODOTTI

Da 80 anni si discute su come valorizzare la tipicità dei cibi italiani, ma è difficile scrivere regole che accontentino tutti Continua la nostra rassegna sulle parole del passato, per ricordare insieme chi eravamo e per rileggere la storia del settore lattiero-caseario e dei nostri prodotti. Questo mese abbiamo sfogliato una rivista pubblicata esattamente 80 anni fa: “Latte e latticini” del febbraio 1936. E, per caso, siamo incappati in un articolo che per l’argomento trattato può essere definito di grande attualità. Proprio sul numero da noi scelto, infatti, si può leggere il resoconto di una riunione del Comitato per il prodotto italiano, voluto da industriali, commercianti e agricoltori,

allo scopo di valorizzare e tutelare quello che oggi chiamiamo “made in Italy” (a quell’epoca le parole inglesi erano bandite). Dalla lettura dell’articolo emerge chiaramente che già allora tutti erano d’accordo sull’esigenza di salvaguardare e promuovere i prodotti italiani e parlavano della necessità di “proporre opportune

6 IL MONDO DEL LATTE

modificazioni alle disposizioni vigenti anche per disciplinare la qualifica di prodotto nazionale apposta alle merci, ai listini, agli imballaggi ed alle mostre di vendita”. Non tutti però la pensavano allo stesso modo su cosa fosse un prodotto italiano. Il Comitato discuteva, infatti, dei “criteri da adottare per addivenire ad una esatta definizione del Prodotto Italiano, che tenga conto delle esigenze economiche del Paese e dei progressi compiuti dalla produzione nazionale”. Il Governo, che partecipava agli incontri, evidenziava che questa definizione doveva “riguardarsi sia da un punto di vista generale sia da quello

contingente”, assicurando “piena comprensione ed adesione all’opera del Comitato nonché la sua collaborazione agli scopi di propaganda e di tutela” (in poche parole, se ne lavava le mani!).

È evidente che in 80 anni nessun Governo, di destra, di sinistra o di centro, autoritario o autorevole che fosse, abbia trovato una soluzione capace di accontentare tutti. E anche la definizione decisa da “mamma” Europa – che rimanda all’ultima trasformazione sostanziale la definizione di Paese di origine di un prodotto – non accontenta il mondo agricolo, che vorrebbe maggior visibilità per le sue materie prime. La strada da percorrere è lunga e accidentata, lo sappiamo, ma crediamo che il percorso giusto non sia quello seguito da qualche anno dal nostro Parlamento, che continua a fare e disfare leggi sul “made in Italy” alimentare, senza ascoltare le esigenze industriali – che sono i portabandiera di questo marchio – e dimenticando che le materie di etichettatura di origine sono di competenza europea. Quali risultati concreti ha portato questa politica? All’emanazione di tante norme, nessuna delle quali applicabile. A tanti contenziosi e perfino a qualche procedura di infrazione aperta dalla Commissione europea che ci ha costretto alla ritirata.

In materia di tutela il Parlamento italiano spesso emana norme in contrasto con quelle europee



La nostra è una storia che inizia oltre cent'anni fa e arriva ad oggi quale emblema di un'eccellenza tutta italiana, capace, da quattro generazioni, di costruire la propria leadership nella produzione, stagionatura ed esportazione del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano.

WWW.ZANETTI-SPA.IT


OPINIONE

CONTRO L’INCOGNITA PREZZI PUNTARE SU EXPORT E VALORE DEI PRODOTTI Per il settore lattiero-caseario imprese, almeno di quelle il 2016 si è aperto con la italiane e sud-europee, sembra consapevolezza di non aver obbligata: insistere su ciò superato le incertezze che di cui siamo ben capaci, hanno caratterizzato l’anno valorizzare, differenziare passato. e riqualificare il prodotto, Il 2016 sembra quindi puntando da un lato sulla proseguire il trend del 2015, tradizionale “via italiana” prezzi bassi e volatili, sebbene alla produzione di formaggi, il rally delle quotazioni cui dall’altro sull’innovazione. abbiamo assistito negli ultimi Le due cose non sono anni dimostri che le cose incompatibili, anzi. I prezzi dei possono cambiare in fretta. formaggi a livello mondiale Perché la domanda mondiale di stanno tenendo e l’export latte c’è e crescerà, anche se continua ad avere il segno più. in modo più moderato rispetto I formaggi costituiscono il al decennio passato. nostro Dna e puntare ancora Fare previsioni è di più sulle esportazioni di particolarmente difficile e questi prodotti potrebbe non basta tenere gli occhi essere, anche in questa fase puntati sull’ultima asta della di incertezza, un’opzione da Fonterra per cogliere segnali percorrere. di una possibile inversione di C’è poi da sfruttare la capacità tendenza. Ma, anche se difficili, di diversificazione dell’offerta le previsioni della Commissione di prodotti ad alto contenuto europea per il periodo 2015tecnologico e di servizio, in un 2025 dicono proprio questo: settore in cui i consumatori se è lecito attendersi una sono particolarmente ricettivi moderata ripresa all’innovazione dei prezzi alla e in cui la stalla, potremo globalizzazione vedere le cifre Se la Russia non è del 2013 e del omologazione riaprisse 2014 solo dopo il del gusto, ma le frontiere, si 2020. sfida continua Il tutto in un a interpretare allenterebbe mercato mondiale preferenze la tensione dove si scambia lontane dalle solo il 7,5% della sulle nostre. Anche produzione, con qui, il settore quotazioni quotazioni quindi lattiero-caseario particolarmente italiano ha esposte al rischio dimostrato di di squilibri sul breve termine, saper stare al passo coi tempi. cioè alla cosiddetta volatilità. Dal punto di vista della Siamo al limite, non solo in politica, fatte alcune cose, senso negativo. Per l’Ue, ad resta una grande incognita esempio, basterebbe che la a livello europeo. Da diverso Russia tornasse ad aprire tempo ci troviamo di fronte a le frontiere per allentare la due visioni. pressione sui prezzi in tutto il Nessuno rimpiange le quote: mercato unico. strumento rigido, che non In questa fase di estrema ha evitato crisi drammatiche incertezza la strategia delle come quella del 2008-2009, e

di Paolo De Castro, parlamentare europeo

proviene da un’epoca in cui la chiusura del mercato europeo imponeva il controllo della produzione come una priorità. Prima della fine delle quote, per mesi si è discusso tra chi, come italiani e francesi, dà maggiore importanza alla valorizzazione del prodotto e chi invece vede la competitività essenzialmente come una questione di riduzione dei costi. Trovare un equilibrio è difficile! Ovvio che i due elementi più che contrapposti debbano essere visti come complementari e che le due dimensioni debbano essere perseguite insieme. Ma ciò che appare scontato nei manuali di gestione aziendale può non esserlo in politica. Per mesi il Parlamento europeo ha chiesto che anche dopo le quote ci fosse qualche meccanismo di regolazione che evitasse quello che sta ➡

IL MONDO DEL LATTE 9


OPINIONE CONTRO L’INCOGNITA PREZZI PUNTARE SU EXPORT E VALORE DEI PRODOTTI ➡

accadendo in questi mesi. L’aumento e la concentrazione della produzione di latte nelle aree dove è più competitiva, che oggi è sotto gli occhi di tutti, era previsto ed è tipico della fine di un regime artificiale di controllo dei volumi produttivi, come erano le quote. Già nel 2014 l’istituto di ricerca finlandese Mtt scriveva che la fine dei tetti nazionali alla produzione avrebbe portato al rafforzamento della “milk belt”, la fascia dell’Europa centro-settentrionale che storicamente è più “vocata” alla produzione. Nella situazione in cui ci troviamo, però, questo vuol dire che gli Stati più competitivi stanno scaricando su quelli che lo sono meno le difficoltà sui prezzi, senza che le aziende se la passino granché meglio. Persino in Irlanda e Paesi Bassi, due delle

EL

OD IL MOND

L AT T E N. 2

FEBBRAIO

2016 -

nazioni che sui bassi costi di produzione hanno puntato di più, la situazione non è facile. Insomma, anche coloro che dicevano “oltre le quote solo il mercato” e non volevano

ABBONATEVI ALLA RIVISTA MENSILE

IL LATTE NEL

X ANNO LX

MONDO

-

MENSILE

IL MONDO DEL

L AT T E

E ITALIA

or y MEGGL

La case hist

-AT/c/ AUT MP

RM

E DERIVATI IARE” LATTE VIETATO “COP e forti rmaggi duri boom dei fo GERMANIA: I NTI AZIENDAL à PREMIA I CO La sostenibilit

Organo ufficiale di ASSOLATTE e del COMITATO ITALIANO FIL-IDF

IANE POSTE ITAL

DIZIONE SPA SPE

MEN IN ABBONA

TO POSTALE

70%

ROMA

sentire altro, hanno oggi motivo di riflettere e devono rincorrere gli sviluppi di un mercato che sembra aver smarrito la bussola. Ma non c’è da rallegrarsene!

ORGANO

E DI UFFICIAL

E ASSOLATT

E DEL

DF IANO FIL-I COMITATO ITAL 21/01/16 10.25

Il costo dell’abbonamento per l’anno 2016 è di: € 118,00 per l’Italia - € 150,00 per l’estero (Una copia € 11,50 - Arretrati € 23,00)

“Editoriale Il Mondo del Latte s.r.l.” - 20135 Milano - Via Adige, 20 - Tel. 02.72.021.817 e-mail: mondolatte@assolatte.it - Internet: www.assolatte.it

10 IL MONDO DEL LATTE


... dalla Stalla allo Scaffale in pochi click! RICERCA E SVILUPPO INDUSTRIALE E SCIENTIFICO

PER INFO

C O N TAT TO

Lattoprelevatore MILK BOX H-P Per Raccolta Latte e Linee di Stabilimento Prelievo Rappresentativo del Latte secondo Norma ISO 10746/99 Controllo Totale della raccolta/scarico/trasformazione Determinazione certa della quantità e della qualità Razionalizzazione Costi materia prima e trasporto Archivio cartaceo ed elettronico nel Cloud con Profilo Utenti Gestione completa “Quote Latte” conforme alla Legge 119/03 e D.L.R. Riscontro in tempo reale della Flotta Automezzi e dei Flussi di latte Condivisione dati al server anche via Web Rintracciabilità dei Lotti di produzione secondo Regolamento CE 178/02 Gestione efficiente della Tentata Vendita

ta a i c c a r t à t li Qua cata i f i t r e c a r e li Fi ata Lotti e Tent Vendita

=

,10 € solo !! al mese

RACCOLT A LATTE CAMPIO

La Piattaforma di GIRO TECH Tecnologia, efficienza e qualità certificata, la soluzione integrale per: Raccolta Latte Tracciabilità dei Lotti trasformati Tentata Vendita TTACI CONTANA U PER ULENZA CONS UITA GRAT

GIRO TECH srl Via E. Barigozzi, 12 - 20138 Milano - Italy

Tel. +39 02 3656 7530 Fax +39 02 3656 7798 info@girotech.it

w w w. g i r o t e c h . i t Contatto diretto: commerciale@girotech.it

NAMENT O MOVIME NTO CAR ICO STAMPA REGISTR I GESTION E LOTTI TENTATA VENDITA


ATTUALITÀ_UE

L’AGRICOLTURA EUROPEA AL CENTRO DELLE SFIDE GLOBALI di Rosanna Pecere È necessario ripensare l’agricoltura europea per finalizzare le attività e i finanziamenti alla realizzazione di obiettivi di sostenibilità della produzione agricola e della sicurezza alimentare, premiando le attività di innovazione e la ricerca applicata. Solo così – hanno dichiarato gli esperti – sarà possibile sviluppare un’agricoltura europea orientata alla domanda e capace di far fronte agli andamenti ciclici dei mercati. Le prospettive per il mercato lattiero restano positive, anche se il processo di recupero dei prezzi sarà graduale. Lo scorso dicembre si è svolto a Bruxelles un ciclo di incontri dal titolo “L’agricoltura al centro delle sfide globali”. Sono state presentate le conclusioni dello studio della Commissione europea sulle prospettive dei mercati agricoli. Erano presenti circa 400 rappresentanti di tutti i settori, provenienti dalle istituzioni, dal mondo industriale, dalle associazioni e federazioni europee. Durante le sessioni tematiche, personalità ed esperti di alto profilo sono intervenuti e hanno presentato la loro visione sui temi del commercio, delle relazioni esterne, dello

PRODUZIONE E UTILIZZO DI LATTE NELL’UE, 2005-2025 VACCHE DA LATTE (MILIONI DI CAPI) DI CUI UE A 15 DI CUI UE 13 NUOVI PAESI PRODUZIONE DI LATTE (KG/CAPO) DI CUI UE A 15 DI CUI UE 13 NUOVI PAESI PRODUZIONE GIORNALIERA (MILIONI DI T) DI CUI UE A 15 DI CUI UE 13 NUOVI PAESI PRODUZIONE TOTALE DI LATTE VACCINO (MILIONI DI T) DI CUI UE A 15 DI CUI UE 13 NUOVI PAESI CONSEGNATO ALLE LATTERIE (MILIONI DI T) DI CUI UE A 15 DI CUI UE 13 NUOVI PAESI USATO IN AZIENDA E VENDITE DIRETTE (MILIONI DI T) DI CUI UE A 15 DI CUI UE 13 NUOVI PAESI PERCENTUALE DI CONSEGNA (%) DI CUI UE A 15 DI CUI UE 13 NUOVI PAESI CONTENUTO DI GRASSI NEL LATTE (%) RESIDUO SOLIDO NON GRASSO DEL LATTE (%) PREZZO ALLA PRODUZIONE IN EUR/T (CONTENUTO REALE DI GRASSI)

2005

2006

2007

2008

25,0 18,2 6,7 5.847 6.598 3.817 146,0 120,3 25,8 149,7 120,7 29,0 134,1 114,8 19,4 15,6 5,9 9,6 89,6 95,1 66,8 4,0 8,7 261

24,4 17,9 6,6 5.951 6.676 3.976 145,3 119,3 26,1 148,9 119,6 29,3 133,3 113,9 19,4 15,6 5,7 9,9 89,5 95,2 66,3 4,0 8,7 262

24,3 17,8 6,5 5.936 6.662 3.945 144,4 118,8 25,6 148,1 119,0 29,1 133,8 114,4 19,4 14,3 4,7 9,6 90,3 96,1 66,8 4,0 8,7 263

24,5 18,1 6,4 5.964 6.641 4.033 145,9 120,2 25,6 149,7 120,5 29,2 135,3 115,9 19,4 14,4 4,6 9,8 90,4 96,2 66,4 4,0 8,7 264

2009 23,9 17,8 6,1 6.064 6.725 4.126 145,1 119,9 25,1 148,7 120,2 28,5 134,2 115,0 19,2 14,4 5,2 9,3 90,3 95,7 67,4 4,0 8,7 265

2010 23,4 17,6 5,8 6.279 6.941 4.257 146,7 122,2 24,5 150,3 122,4 27,9 137,3 118,5 18,8 13,0 3,9 9,1 91,4 96,8 67,4 4,0 8,7 306

2011 23,1 17,5 5,6 6.444 7.119 4.359 148,8 124,2 24,6 152,2 124,5 27,8 140,0 120,8 19,2 12,3 3,7 8,6 91,9 97,0 69,2 4,0 8,7 340

2012 23,1 17,6 5,5 6.472 7.059 4.591 149,5 124,3 25,2 152,6 124,5 28,0 140,4 120,4 20,0 12,2 4,2 8,0 92,0 96,7 71,4 4,0 8,7 327

2013 23,3 17,8 5,4 6.479 7.035 4.657 150,8 125,4 25,3 153,8 125,7 28,2 141,2 121,4 19,9 12,6 4,3 8,3 91,8 96,6 70,5 4,0 8,7 365

2014

2015

23,3 17,9 5,4 6.732 7.278 4.914 157,0 130,6 26,5 159,6 130,8 28,8 147,7 126,7 21,0 11,9 4,1 7,8 92,5 96,9 72,8 4,0 8,7 372

23,3 18,0 5,3 6.806 7.330 5.028 158,6 132,0 26,7 161,3 132,2 29,0 149,4 128,1 21,3 11,9 4,2 7,8 92,6 96,9 73,3 4,0 8,7 304

2016 23,1 17,9 5,2 6.919 7.441 5.130 160,1 133,3 26,8 162,7 133,5 29,2 150,8 129,3 21,5 11,9 4,2 7,7 92,7 96,8 73,6 4,0 8,7 313

FORNITURA DI LATTICINI FRESCHI PER L’UE, 2005-2025 (MIGLIAIA DI TONNELLATE) PRODUZIONE DI CUI UE A 15 DI CUI UE 13 NUOVI PAESI

12 IL MONDO DEL LATTE

2005

2006

2007

2008

2009

2010

47.683 41.415 6.268

47.425 41.420 6.005

46.968 40.827 6.141

46.671 40.668 6.002

46.581 40.327 6.255

46.994 46.801 40.678 40.559 6.316 6.241

2011

2012

2013

2014

2015

2016

46.707 40.427 6.280

47.061 40.673 6.389

46.879 40.488 6.391

46.634 40.204 6.430

46.746 40.284 6.462


Michel Nalet, presidente Eda

Jerzy Plewa, direttore generale della Dg Agri

sviluppo delle analisi dei mercati. Il direttore generale della Dg Agri Jerzy Plewa ha spiegato lo scopo dei lavori: “Acquisire una migliore comprensione dei mercati e delle dinamiche che li governano, e preparare le politiche future nei rispettivi settori”. IL NODO DELLE IGP PER L’ACCORDO UE-USA Sulle relazioni Ue-Usa, il segretario di Stato americano Tom Vilsak ha dialogato con il commissario Ue all’agricoltura Phil Hogan. Sia gli Usa che l’Ue ritengono che sarebbe possibile concludere un accordo commerciale (Ttip)

2017 22,9 17,8 5,1 7.033 7.542 5.263 161,4 134,4 27,0 163,9 134,7 29,2 152,1 130,3 21,7 11,8 4,3 7,5 92,8 96,8 74,4 4,0 8,7 329

2018 22,8 17,7 5,0 7.149 7.644 5.401 162,7 135,6 27,1 165,1 135,8 29,3 153,5 131,5 22,0 11,6 4,3 7,3 93,0 96,8 75,1 4,0 8,7 323

2019 22,6 17,6 4,9 7.265 7.747 5.541 164,0 136,7 27,3 166,3 136,9 29,3 155,0 132,7 22,2 11,3 4,2 7,1 93,2 96,9 75,8 4,0 8,7 324

2020 22,4 17,6 4,8 7.383 7.851 5.685 165,4 137,9 27,5 167,5 138,1 29,4 156,4 133,9 22,5 11,1 4,2 6,9 93,4 97,0 76,5 4,0 8,7 327

2021 22,2 17,5 4,7 7.504 7.957 5.832 166,7 139,0 27,7 168,8 139,3 29,5 158,0 135,2 22,8 10,8 4,1 6,7 93,6 97,1 77,2 4,0 8,7 336

2017

2018

2019

2020

2021

46.836 40.335 6.500

46.917 40.383 6.534

46.973 40.406 6.567

47.011 40.412 6.599

47.038 40.406 6.631

2022 22,0 17,4 4,7 7.626 8.065 5.984 168,1 140,2 27,9 170,0 140,5 29,6 159,5 136,4 23,1 10,6 4,0 6,5 93,8 97,1 77,9 4,0 8,7 346

2023 21,9 17,3 4,6 7.749 8.174 6.140 169,4 141,4 28,0 171,3 141,6 29,7 161,0 137,7 23,3 10,3 4,0 6,3 94,0 97,2 78,6 4,0 8,7 358

2022

2023

47.053 40.390 6.663

47.062 40.367 6.695

2024 21,7 17,2 4,5 7.874 8.284 6.299 170,8 142,6 28,2 172,6 142,8 29,8 162,6 138,9 23,6 10,1 3,9 6,2 94,2 97,3 79,3 4,0 8,7 367

2025 21,5 17,1 4,4 8.001 8.396 6.463 172,2 143,8 28,4 173,9 144,1 29,9 164,1 140,2 23,9 9,8 3,8 6,0 94,3 97,3 80,0 4,0 8,7 374

2024

2025

47.064 40.339 6.726

47.062 40.306 6.756

vantaggioso per ambedue le parti. “Nel mercato Usa – ha dichiarato Vilsak – ci sarà sempre richiesta per i prodotti Ue di elevata qualità, come i formaggi e i prodotti bio”. Parlando del negoziato, il rappresentante del governo americano non ha nascosto le difficoltà sul tema della tutela del sistema europeo di indicazioni geografiche, che in alcuni casi confligge con il sistema Usa di tutela dei marchi. Inoltre, gli Stati Uniti difendono al Wto il programma di aiuti americano, ritenendo che non prefiguri una forma di sovvenzione all’esportazione. Anche il commissario Hogan ha spiegato che “le politiche europee sono più orientate alla domanda del mercato rispetto al passato”, ma ha aggiunto che “è necessario trovare nuovi strumenti (finanziari e di formazione) che consentano di stabilizzare il reddito degli agricoltori e di ridurre il rischio che deriva dall’andamento ciclico dei mercati”. Per il commissario Ue “la ‘politica agricola comune’ dovrebbe essere meglio definita come ‘politica agricola e alimentare’, per sottolineare l’importanza della disponibilità di cibo per tutti”. SICUREZZA ALIMENTARE E SOSTENIBILITÀ Il tema della sicurezza alimentare è stato discusso nella seconda tavola rotonda, con la partecipazione di Franz Fishler (che è stato commissario Ue e recentemente chairman del comitato scientifico per Expo 2015) e di Vladimir Sucha, direttore generale del Joint Research Center della Ce. È emersa una visione articolata e multidisciplinare dell’agricoltura del futuro, che dovrà diventare sostenibile durante tutte le fasi del processo produttivo e nel contempo dovrà essere competitiva. La pressione sulle risorse naturali (l’acqua in particolare) è destinata a crescere. Per poter rispondere a queste sfide l’Unione europea deve orientare le risorse finanziarie e

IL MONDO DEL LATTE 13


ATTUALITÀ UE PROIEZIONI PER IL MERCATO DEL FORMAGGIO UE, 2005-2025 (MIGLIAIA DI TONNELLATE) PRODUZIONE DI CUI UE A 15 DI CUI UE 13 NUOVI PAESI CONSUMO DI CUI UE A 15 DI CUI UE 13 NUOVI PAESI CONSUMO PRO CAPITE (KG) DI CUI UE A 15 DI CUI UE 13 NUOVI PAESI IMPORTAZIONI ESPORTAZIONI PREZZO EUROPEO DI MERCATO IN EUR/T (CHEDDAR) PREZZO MONDIALE DI MERCATO IN EUR/T PREZZO MONDIALE DI MERCATO IN USD/T

2005

2006

2007

2008

8.836 7.664 1.172 8.388 7.317 1.071 16,9 18,8 10,0 98 546 2.981 2.282 2.838

9.073 7.821 1.252 8.596 7.447 1.149 17,3 19,1 10,7 104 581 2.846 2.136 2.682

9.060 7.825 1.235 8.568 7.395 1.173 17,1 18,8 11,0 96 589 3.088 2.935 4.022

9.096 7.855 1.240 8.634 7.472 1.162 17,2 18,9 10,9 86 547 3.450 3.183 4.681

2009 9.113 7.862 1.251 8.628 7.432 1.196 17,1 18,7 11,3 84 569 2.415 2.121 2.958

2010 9.315 8.035 1.280 8.731 7.483 1.249 17,3 18,8 11,8 84 667 2.870 3.022 4.007

2011 9.398 8.112 1.286 8.800 7.539 1.261 17,4 18,8 12,0 75 673 3.169 3.103 4.319

2012 9.610 8.240 1.370 8.921 7.620 1.301 17,6 19,0 12,4 78 768 3.333 2.976 3.823

2013 9.687 8.294 1.393 8.975 7.661 1.314 17,7 19,0 12,5 75 787 3.618 3.299 4.381

2014

2015

2016

9.941 8.529 1.412 9.267 7.917 1.350 18,2 19,6 12,9 76 720 3.707 3.368 4.474

10.044 8.601 1.443 9.403 8.024 1.379 18,4 19,8 13,2 76 687 3.077 3.392 3.410

10.170 8.699 1.471 9.577 8.165 1.412 18,7 20,0 13,5 76 729 3.348 3.125 3.540

2014

2015

2016

2.228 1.961 267 2.094 1.810 284 4,1 4,5 2,7 25 134 105 105 0 3.381 2.825 3.753 2.218

2.336 2.040 296 2.177 1.863 313 4,3 4,6 3,0 3 152 115 115 0 3.000 2.845 3.184 2.218

PROIEZIONI PER IL MERCATO DEL BURRO UE, 2005-2025 (MIGLIAIA DI TONNELLATE) PRODUZIONE DI CUI UE A 15 DI CUI UE 13 NUOVI PAESI CONSUMO DI CUI UE A 15 DI CUI UE 13 NUOVI PAESI CONSUMO PRO CAPITE (KG) DI CUI UE A 15 DI CUI UE 13 NUOVI PAESI IMPORTAZIONI ESPORTAZIONI SCORTE FINALI DI CUI PRIVATO DI CUI INTERVENTO PREZZO EUROPEO DI MERCATO IN EUR/T (UE A 15) PREZZO MONDIALE DI MERCATO IN EUR/T PREZZO MONDIALE DI MERCATO USD/T PREZZO DI INTERVENTO COMUNITARIO IN EUR/T

2005

2006

2007

2008

2.234 1.948 286 2.029 1.777 252 4,1 4,6 2,4 75 338 111 -10 121 2.760 1.712 2.130 2.747

2.152 1.898 253 2.043 1.809 234 4,1 4,6 2,2 88 251 112 49 63 2.521 1.412 1.773 2.473

2.150 1.892 258 2.022 1.796 227 4,0 4,6 2,1 82 220 113 113 0 3.352 2.144 2.938 2.296

2.142 1.912 231 1.991 1.773 218 4,0 4,5 2,1 52 154 114 114 0 2.687 2.481 3.649 2.218

gli aiuti agricoli della Pac per il raggiungimento di obiettivi definiti, per investimenti in innovazione, per produrre in maniera sostenibile e superare in tal modo i ritardi accumulati rispetto ad altri competitor. BUONE PRATICHE COMMERCIALI Per una maggiore chiarezza e trasparenza sul tema del riequilibrio delle relazioni commerciali nella catena alimentare, la direzione Agri della Commissione europea prevede di riunire a breve un gruppo di esperti degli Stati membri per studiare la formazione dei prezzi lungo la catena alimentare. L’onorevole Paolo De Castro, intervenendo durante la tavola rotonda, ha evidenziato che sono temi complessi, ma che l’esperienza ha dimostrato che l’approccio “volontario” nelle buone pratiche commerciali non è sufficiente ed è necessario inquadrare le attività nazionali in un contesto europeo. La Commissione sta preparando una valutazione dell’applicazione delle “pratiche leali” nelle relazioni commerciali, che dovrebbe essere presentata quest’anno e conterrà anche alcune proposte per definire un “framework” europeo. PREZZI E REDDITO, RESTA L’INCERTEZZA Nella seconda giornata sono stati presentati gli studi della Commissione relativi alle prospettive sul reddito e sui principali mercati di materie prime agricole in Europa. In sintesi, per la

14 IL MONDO DEL LATTE

2009 2.086 1.852 234 2.005 1.754 251 4,0 4,4 2,4 56 153 115 38 76 2.374 1.683 2.348 2.218

2010 2.073 1.853 221 2.035 1.793 242 4,0 4,5 2,3 34 157 30 28 2 3.392 3.051 4.045 2.218

2011 2.102 1.880 222 1.983 1.750 233 3,9 4,4 2,2 34 124 59 59 0 3.823 3.222 4.485 2.218

2012 2.167 1.922 245 2.051 1.802 249 4,0 4,5 2,4 29 124 80 80 0 2.978 2.583 3.318 2.218

2013 2.120 1.875 245 2.025 1.760 264 4,0 4,4 2,5 21 116 80 80 0 3.840 3.023 4.015 2.218

Pac, dalle prospettive a medio termine (20152025), emerge che in una situazione di prezzi dell’energia e delle materie prime più bassi, i prezzi dei cereali si manterranno al livello attuale o di poco superiore (in una forchetta tra 150 e 190 euro a tonnellata). I prezzi dei mangimi, meno elevati che in passato, dovrebbero favorire il settore zootecnico. Pertanto, nonostante le difficoltà attuali, il settore lattiero-caseario potrebbe cogliere queste opportunità per espandersi, spinto anche da una crescente domanda interna dell’Ue. Nel suo rapporto la Commissione evidenzia comunque la difficoltà di quantificare alcuni rischi sotto il profilo produttivo e sanitario, oltre al fatto che i mercati tendono a essere molto volatili. LATTE: DOMANDA IN AUMENTO Il presidente Eda Michel Nalet ha partecipato alla tavola rotonda dedicata al settore lattiero, insieme a J. Schaps, direttore generale della De Agri, C. Lafougère (di Gira) e D. Baldock (di Ieep). Le previsioni per il settore lattiero confermano un incremento annuale del 2% della domanda mondiale, che, accompagnato alla graduale ripresa dei consumi interni nell’Ue, dovrebbe consentire di assorbire la maggiore disponibilità di latte nel Vecchio continente, che è stimata a +1% l’anno (e che potrebbe raggiungere i 164 milioni di tonnellate nel 2025). Sebbene i prodotti comunitari dovranno competere con

2.362 2.061 302 2.242 1.917 325 4,4 4,7 3,1 10 165 80 80 0 3.248 2.671 3.027 2.218


2017

2018

2019

2020

2021

2022

2023

2024

2025

10.414 8.913 1.501 9.630 8.221 1.410 18,7 20,1 13,5 75 859 3.406 3.187 3.789

10.508 8.986 1.522 9.706 8.269 1.436 18,8 20,1 13,8 74 877 3.361 3.140 4.047

10.601 9.059 1.542 9.780 8.318 1.463 18,9 20,2 14,1 73 894 3.381 3.160 4.206

10.697 9.134 1.563 9.856 8.367 1.489 19,0 20,2 14,4 72 913 3.423 3.202 4.303

10.794 9.210 1.584 9.933 8.416 1.517 19,2 20,3 14,7 71 933 3.511 3.291 4.451

10.892 9.286 1.606 10.010 8.466 1.544 19,3 20,4 15,0 70 952 3.614 3.393 4.606

10.990 9.362 1.628 10.087 8.516 1.572 19,4 20,4 15,3 69 972 3.717 3.497 4.761

11.089 9.440 1.650 10.165 8.566 1.600 19,6 20,5 15,6 68 993 3.811 3.590 4.904

11.189 9.517 1.672 10.244 8.616 1.628 19,7 20,6 15,9 67 1.013 3.882 3.660 5.016

2017

2018

2019

2020

2021

2022

2023

2024

2025

2.389 2.079 309 2.234 1.901 333 4,3 4,6 3,2 20 175 80 80 0 3.206 2.807 3.337 2.218

2.414 2.097 317 2.255 1.914 341 4,4 4,7 3,3 20 179 80 80 0 3.148 2.746 3.539 2.218

2.441 2.116 325 2.277 1.929 348 4,4 4,7 3,4 20 184 80 80 0 3.104 2.700 3.595 2.218

2.468 2.135 333 2.299 1.943 356 4,4 4,7 3,4 20 189 80 80 0 3.122 2.718 3.653 2.218

2.496 2.154 341 2.322 1.958 364 4,5 4,7 3,5 20 194 80 80 0 3.193 2.790 3.774 2.218

2.524 2.174 350 2.345 1.973 372 4,5 4,7 3,6 20 199 80 80 0 3.291 2.888 3.920 2.218

2.552 2.194 358 2.368 1.988 380 4,6 4,8 3,7 20 204 80 80 0 3.395 2.997 4.081 2.218

2.581 2.213 367 2.392 2.004 388 4,6 4,8 3,8 20 208 80 80 0 3.506 3.112 4.251 2.218

2.609 2.233 376 2.417 2.020 397 4,6 4,8 3,9 20 213 80 80 0 3.587 3.192 4.374 2.218

i concorrenti sul mercato mondiale, la Nuova Zelanda sarebbe comunque limitata da fattori strutturali. Probabilmente, nei prossimi dieci anni la metà del latte aggiuntivo prodotto nell’Unione sarà trasformato in proteine in polvere (prevalentemente latte scremato in polvere) e solo il 30% in formaggi. Il processo di ripresa del mercato lattiero Ue sarà graduale e il prezzo del latte potrebbe raggiungere una media vicina ai 360 euro/tons a partire dal 2020, quando ci saranno anche gli effetti positivi degli accordi commerciali e si consoliderà la ripresa dell’export. La Commissione prevede una generale tendenza all’aumento della produzione di latte, ma con una concentrazione maggiore in Danimarca e Irlanda, mentre nei Paesi Bassi la produzione lattiera dovrebbe essere contenuta per limitazioni ambientali. Certamente la densità di produzione in alcune aree geografiche di maggior consumo dovrà fare i conti con le politiche ambientali e di limitazione delle emissioni (le stime indicano che le vacche da latte rappresenteranno il 30% delle emissioni nel 2020). Infine, sarà necessaria una riflessione sul valore del latte aggiuntivo Ue e un maggior dialogo tra produzione e trasformazione, che, come ha evidenziato Nalet “rappresenta l’unica possibilità di sopravvivenza per la filiera lattiero-casearia”.


ATTUALITÀ_UE

SEMESTRE UE: le priorità sono economia circolare e ambiente di Rosanna Pecere Dall’1 gennaio è iniziata la presidenza dei Paesi Bassi del Consiglio dell’Unione europea. Il logo resta simile, quasi identico, a quello della precedente presidenza del 2004. “Vogliamo più Europa” ha dichiarato la presidenza olandese: focus sui temi sui quali l’Ue può rappresentare un valore aggiunto, come il miglioramento degli scambi transfrontalieri, le sfide globali, come l’economia circolare e l’ambiente. Nel corso dei primi sei mesi del 2016 potranno esserci progressi sugli accordi commerciali in fase di negoziato. Inoltre, sono previste missioni commerciali in Messico, Colombia, Cina e Giappone, con la partecipazione del commissario Phil Hogan e delle delegazioni industriali in rappresentanza del settore agroalimentare. In agenda anche la partnership dell’Ue con la Nuova Zelanda, che potrebbe concretarsi nell’avvio di un negoziato per un “accordo globale di libero scambio” con Wellington e Camberra. NUOVE REGOLE PER IL BIO Dopo il lavoro svolto durante il semestre a guida lussemburghese, nei prossimi mesi sarà conclusa la procedura di approvazione per i nuovi regolamenti sulle “forniture di latte e frutta nelle scuole” e quello per i prodotti biologici. La nuova presidenza cercherà di incassare un accordo politico sulla proposta di riforma delle regole comunitarie sull’agricoltura biologica nei negoziati fra Consiglio, Europarlamento e Commissione europea, entro il prossimo giugno. Ad annunciarlo, il

16 IL MONDO DEL LATTE

ministro dell’agricoltura olandese Martijn Van Dam, nel corso di un’audizione al Parlamento europeo. Van Dam si è detto anche “ottimista sul fatto di arrivare a un’intesa entro la fine del semestre”. Le nuove regole hanno l’obiettivo di elevare gli standard Ue e di

armonizzare la situazione fra i diversi Stati membri. FARI SUL LATTIERO-CASEARIO Proseguiranno i lavori di verifica dell’andamento del mercato lattiero-caseario e sul funzionamento delle relazioni contrattuali nella

RAGGIUNTO L’ACCORDO PER UNO SCHEMA UNICO DI AIUTI AL CONSUMO DI LATTE, FRUTTA E VERDURA NELLE SCUOLE È stato approvato dal Consiglio agricoltura il compromesso raggiunto con il Parlamento e con la Commissione europea per il nuovo schema unico di aiuti al consumo di latte, frutta e verdura nelle scuole. È stato necessario il lavoro di ben tre presidenze, tra cui quella italiana, per trovare l’accordo tra le diverse istituzioni. Ma per la sua entrata in vigore ci vorrà ancora un po’. Dopo l’approvazione finale, prevista nella plenaria del Parlamento europeo di marzo-aprile, il nuovo schema si applicherà da agosto 2017. La dotazione finanziaria per l’Italia per i prodotti lattieri è di circa 8 milioni di euro. L’elenco dei prodotti ammissibili all’aiuto comunitario include latte alimentare e la variante con ridotto tenore di lattosio, formaggi, yogurt e latti fermentati, anche aromatizzati. Il Paese che utilizzerà l’aiuto dovrà indicare quali sono i prodotti ammessi a livello nazionale, in funzione delle abitudini e delle raccomandazioni nutrizionali. Inoltre, il 10-20% dei finanziamenti comunitari dovrà essere destinato ad attività didattiche e di educazione alimentare.


catena alimentare. Infatti, per il Consiglio informale agricoltura (29-31 maggio 2016), il ministro olandese ha già annunciato che sarà avviata la riflessione sulla Pac dopo il 2020 e certamente si parlerà delle regole e delle eventuali misure aggiuntive per il settore lattiero-caseario. ZUCCHERI, SALE E GRASSI La presidenza olandese intende focalizzare l’attenzione sul tema della “riformulazione degli alimenti” per la riduzione dell’assunzione di zuccheri, grassi saturi e sale, mediante la fissazione di target di riduzione settoriali (per categorie di prodotti), da concordare con gli Stati membri. Tema particolarmente delicato per i prodotti lattiero-caseari, per i quali è inappropriato fissare dei target di riduzione comuni a tutti i Paesi, poiché le necessità variano in funzione della popolazione e delle abitudini alimentari. Inoltre, numerosi Paesi hanno già avviato attività mirate in materia di salute pubblica, in funzione anche delle raccomandazioni nazionali. Eda ha già avviato contatti con la presidenza per discutere nello specifico di questo tema.

EDA CHIEDE PRUDENZA SUL PACCHETTO LATTE Nel messaggio rivolto alla presidenza olandese, Eda ha raccomandato prudenza nella valutazione dell’applicazione del “pacchetto latte” contenente le misure per il settore lattiero, evidenziando che il settore ha bisogno di una fase di stabilità legislativa per valutare quali saranno gli effetti dei cambiamenti che sono stati avviati in questi anni e che si sono conclusi con la liberalizzazione del mercato lattiero.

CONFERENZA OMC: PASSI AVANTI PER FAVORIRE LA CONCORRENZA La decima conferenza Ministeriale dell’Organizzazione del Commercio Mondiale (Omc) si è svolta a Nairobi dal 15 al 19 dicembre 2015. Sul tavolo del simposio i temi della concorrenza delle esportazioni agroalimentari, dei sussidi e delle misure analoghe che provocano la distorsione del commercio internazionale e della concorrenza. Al fine di fare progressi nel negoziato multilaterale, lo scorso 16 novembre l’Unione europea ha presentato insieme ad altri membri dell’Omc, tra cui Argentina, Brasile, Moldavia, Nuova Zelanda, Paraguay, Perù e Uruguay, una proposta congiunta di compromesso, basata su un testo negoziale dell’Omc del 2008, già ampiamente accettato. A conclusione della conferenza, i membri dell’Omc hanno raggiunto un accordo che, nel complesso, risulta soddisfacente. Nello specifico, l’intesa si propone di: reliminare definitivamente l’uso delle restituzioni, dei sussidi e di altre misure che sostengono in modo sleale le esportazioni in agricoltura; rassicurare che gli aiuti alimentari per i Paesi in via di sviluppo siano concessi sotto forma di aiuti monetari e non in natura; rsemplificare le condizioni per gli esportatori dei Paesi più poveri; raumentare le opportunità per le imprese dei paesi in ritardo di sviluppo per fornire servizi a Paesi membri dell’Omc. Con specifico riferimento al punto dei sussidi, la Commissione europea ha definito l’accordo una “pietra miliare”, poiché garantisce per la prima volta “condizioni paritarie tra i Paesi nella concorrenza all’esportazione”, il che rappresenta “una priorità cruciale per i negoziatori Ue”.

IL MONDO DEL LATTE 17


ATTUALITÀ FIL/IDF

IDF/ISO ANALYTICAL WEEK 2016 di Chiara Fabrizi I lavori per l’organizzazione della prossima edizione dell’Idf/Iso Analytical Week sono già stati avviati. L’evento, che si svolgerà dal 30 maggio al 3 giugno all’Axelborg di Copenaghen, in Danimarca, riunirà gli esperti delle due organizzazioni Idf e Iso per un’ampia e approfondita discussione dei temi analitici di interesse per il settore lattiero-caseario in corso nei vari standing committee e project group. Il programma preliminare della settimana di lavori include, oltre alle molte riunioni tecniche riservate agli esperti, il simposio Idf/Iso e presentazioni da parte dei fornitori, al quale potranno partecipare tutti gli interessati. Maggiori informazioni sul programma e le modalità di registrazione sono disponibili all’indirizzo: www. copenhagen2016.dk.

IL COMITATO ITALIANO FIL/IDF INVITA DOTTORANDI, ASSEGNISTI E RICERCATORI UNDER 40 CHE OPERANO NEL SETTORE LATTIERO-CASEARIO AL CONVEGNO:

UNIVERSO LATTE: GIOVANI RICERCATORI E IMPRESE A CONFRONTO 17 - 18 MARZO 2016 SALA CONVEGNI RESIDENZA GASPARINI UNIVERSITÀ CATTOLICA SACRO CUORE DI PIACENZA HTTP://PIACENZA.UNICATT.IT/FACOLTA/AGRARIA-UNIVERSO-LATTE IN COLLABORAZIONE CON

NUOVE PUBBLICAZIONI IDF 232 – ISO 19344 (2015) – MILK, MILK PRODUCTS – STARTER CULTURES, PROBIOTICS AND FERMENTED PRODUCTS – QUANTIFICATION OF LACTIC ACID BACTERIA BY FLOW CYTOMETRY Sulla base di uno studio collaborativo internazionale condotto per determinare i valori di precisione per la quantificazione dei batteri lattici e probiotici mediante citometria di flusso in colture starter, probiotici e prodotti di latte fermentato, che ha convalidato la validità del metodo (Bollettino Fil 478/2015), Idf e Iso hanno ora pubblicato lo Standard Iso 19344Idf 232 – Milk, milk products – Starter cultures, probiotics and fermented products – Quantification of lactic acid bacteria by flow cytometry. La metodica definisce un metodo standardizzato per la quantificazione mediante citometria a flusso dei batteri lattici attivi e/o totali e ceppi probiotici in colture starter utilizzati nei prodotti lattierocaseari. La norma, che non si applica alla differenziazione tassonomica dei batteri, mira ad accelerare il controllo della qualità e facilitare il commercio di probiotici e colture starter. “Standard comuni come questo sono importanti per evitare la duplicazione del lavoro e garantire procedure ottimali e

18 IL MONDO DEL LATTE

armonizzate nell’analisi e campionamento del latte e dei prodotti lattiero-caseari in tutto il mondo – ha affermato Harrie Van Den Bijgaart, presidente dell’Idf Methods Standards Steering Group e presidente del comitato tecnico Iso sul latte e i prodotti lattieri – inoltre, standard comuni forniscono garanzie per l’equivalenza dei risultati dei test, considerando che la disponibilità di tali norme comuni, se ben rispettate, limita anche gli sforzi di validazione in house richiesti dagli utenti dello strumento. In questo senso, la collaborazione tra Idf e Iso è fondamentale”. Positivo anche il commento di Sandra

Casani, Idf/project leader Iso, secondo la quale “i vantaggi dell’uso della citometria di flusso includono una bassa variazione, la riduzione del tempo di prova, la differenziazione tra cellule attive e totale e la possibilità di eseguire analisi ad alta produttività. Inoltre, la quantificazione della frazione di cellule attive per cellule totali è una caratteristica chiave della citometria a flusso. Questo riveste particolare importanza per alcune applicazioni, come l’ottimizzazione dei processi produttivi e la valutazione della stabilità durante la shelf-life”. Il costo della pubblicazione è di 110 euro.

I prossimi appuntamenti Fil 2016 Idf Symposium on Cheese Science and Technology & Technology and Spray Dried Dairy Products, 11-13 aprile, Dublino, Irlanda Idf/Iso Analytical Week, 30 maggio-3 giugno, Copenaghen, Danimarca Idf World Dairy Summit, 16-21 ottobre, Rotterdam, Olanda

2017 IDF World Dairy Summit, Tbd, Istanbul, Turchia



ATTUALITÀ

PREMIO VINCENZO DONA:

QUALITÀ E RISPETTO PER LE PERSONE Riconoscimenti per il giornalista Osvaldo Bevilacqua e per il garante dei dati Giovanni Buttarelli di Carmen Besta

Consumatori o persone? Questa la domanda che ha fatto da filo conduttore alla nona edizione del Premio “Vincenzo Dona, voce dei consumatori”, l’evento consumeristico più importante in Italia. “In quest’occasione speciale, che coincide con il sessantesimo anniversario della fondazione dell’Unione nazionale consumatori, il ‘Premio Vincenzo Dona’ è dedicato al guardarci allo specchio – ha spiegato il segretario generale dell’Unc Massimiliano Dona – di qui l’immagine riflessa che ci accompagna. È pensabile una visione strettamente legata al consumatore? Celebriamo le persone raccontando i temi dell’innovazione, della gestione dei dati personali e delle nuove modalità di servizio rivolte alla cittadinanza dell’economia collaborativa”. Durante la giornata, sul palco del teatro Argentina di Roma si sono avvicendati numerosi ospiti di alto profilo appartenenti al mondo delle istituzioni, delle aziende, della comunicazione e dell’Università, che hanno raccontato il loro punto di vista sulla società che cambia e sul concetto di consumatore del terzo millennio. A margine dell’evento, Adriano

20 IL MONDO DEL LATTE

Hribal, consigliere delegato di Assolatte – che collabora da tempo con Unc ed è da sempre partner del Premio Dona – ha dichiarato: “Assolatte ha festeggiato quest’anno i suoi 70 anni e in questo lungo periodo abbiamo vissuto insieme

Sotto, Massimiliano Dona e Adriano Hribal. A destra, alcuni momenti della manifestazione

alle nostre aziende tanto le rivoluzioni epocali che i piccoli mutamenti quotidiani; siamo quindi i testimoni dello sviluppo del settore lattiero-caseario che è divenuto leader dell’intero comparto alimentare nazionale. Tutto ciò – ha proseguito – non si realizza senza mettere al centro della propria attività la persona. Ingegno, volontà, capacità dei nostri imprenditori hanno conquistato i consumatori ed è solo grazie agli acquirenti che il prestigio dei prodotti

lattiero-caseari si è accresciuto senza sosta, dando il via a una inarrestabile corsa al successo. Dal lavoro e dalla passione delle imprese nascono ogni giorno centinaia di prodotti diversi, che hanno una matrice comune: il latte, filo conduttore di una grande filiera italiana: 25.000 persone che producono latte alimentare, yogurt, formaggi e burro, cibi che da millenni sono parte integrante della vita di tutti. Prodotti buoni e sani – ha sottolineato Hribal – apprezzati in Italia e nel mondo per gusto e freschezza. Prodotti sicuri perché la sicurezza alimentare è una priorità assoluta per le nostre imprese. Per far crescere questo grande patrimonio italiano le imprese investono da sempre in qualità e sicurezza, in tradizione e innovazione. Ecco perché hanno conquistato un posto privilegiato nelle diete e sulle tavole di oltre un miliardo di


persone in tutto il mondo”. Il talk show si è concluso con l’assegnazione del premio “Vincenzo Dona, voce dei consumatori”. Il primo a riceverlo è stato il giornalista e autore di “Sereno Variabile” Osvaldo Bevilacqua, con questa motivazione: “All’uomo dei guinness, che va in onda ininterrottamente dal 1977 con “Sereno Variabile”, raccontando l’Italia e le sue tradizioni. Simbolo di un Paese delle eccellenze che vince puntando sulle persone”. L’altro premiato è stato il garante europeo della protezione dei dati Giovanni Buttarelli, con questa motivazione: “In una realtà digitale che vede crescere la

preoccupazione dei consumatori per l’uso dei propri dati, ha accettato la sfida del nostro tempo: permettere alle persone di condividere, senza dover rinunciare alla propria libertà di scelta”. Il premio ha previsto, inoltre, un riconoscimento per la sezione ‘laurea’, andato a Michela Gallo dell’Alma Mater Studiorum Università degli Studi di Bologna e Alice De Benetti dell’Università degli Studi di Udine. Si è aggiudicata la menzione speciale Elisa Pavan dell’Università Iulm di Milano. Infine, il riconoscimento per i comitati locali dell’Unione nazionale consumatori è andato al Comitato di Foggia.

60 ANNI DI BATTAGLIE L’Unione nazionale consumatori (www.consumatori.it) è la prima associazione di consumatori in Italia, nata nel 1955 ad opera di Vincenzo Dona. Si articola in oltre 150 comitati e delegazioni territoriali in altrettante città, dove operano numerosi esperti e consulenti. Dalla sua fondazione, l’Unione è stata protagonista di parecchie battaglie: dalle leggi sull’etichettatura dei prodotti alle norme sulla sicurezza alimentare ed elettrica, fino alla prima storica sentenza di accoglimento di una classaction in Italia.

21 IL MONDO DEL LATTE


CONSORZIO TUTELA FORMAGGIO GORGONZOLA DOP

IL CONSORZIO FIRMA SOLO QUELLO AUTENTICO

Per maggiori informazioni: gorgonzola.com


ATTUALITÀ news BURRO CAMPO DEI FIORI LANCIA IL BURRO TOP QUALITY SELEZIONATO DA DAVIDE OLDANI e che sono alla base della qualità riconosciuta alla nostra azienda. Sono questi valori ad averci reso una solida realtà produttiva dell’agroalimentare italiano, con una robusta presenza nella distribuzione e nella ristorazione del nostro Paese e una decisa proiezione verso il mercato internazionale”. Con questo progetto, Davide Oldani e Campo dei Fiori intendono stimolare l’evoluzione della cultura gastronomica del consumatore italiano, rendendolo più attento alla qualità del burro, in un momento in cui viene riabilitato anche dai nutrizionisti, e aiutare gli italiani a riscoprire il burro in cucina, per valorizzare preparazioni dolci e salate o anche gustandolo a crudo.

Si chiama Burro Campo dei Fiori - FOO’D ed è il burro selezionato da Davide Oldani per portare sulla tavola degli italiani i due valori-chiave della sua Cucina Pop: eccellenza e accessibilità. Il nuovo prodotto, già in commercio nel comodo panetto da 250 grammi, si posiziona come un burro premium nella

qualità, ma non nel costo. La sua eccellenza qualitativa nasce dalla materia prima all’origine: è prodotto, infatti, da panna ottenuta dalla centrifugazione del latte e quindi ha un sapore intenso ed equilibrato e caratteristiche che ne migliorano le prestazioni in cucina. “Siamo molto orgogliosi di questo progetto, che nasce con le migliori premesse: da una parte si alimenta dell’innovativa filosofia e del genio culinario di Davide Oldani e dall’altra si radica sulla tradizione e sulla qualità di Campo dei Fiori – ha commentato Giorgio Monaco, direttore commerciale dell’azienda –. Serietà, semplicità e concretezza sono i valori che da sempre ispirano il nostro operare

GRANA PADANO

PARMALAT

2016 DA RECORD

AL FIANCO DELLA FONDAZIONE VERONESI

Il 2016 sarà un anno boom per il Grana Padano: il piano produttivo 2016-2018 prevede per quest’anno una produzione di oltre 4,8 milioni di forme, il record assoluto di sempre. Un obiettivo che arriva dopo il positivo andamento del 2015, con il +9% di export. “Certo l’effetto Expo ha contribuito a rendere ancor più forte la nostra presenza a livello internazionale – ha detto il presidente del Consorzio di tutela Nicola Cesare Baldrighi –. Ora continueremo a promuovere in Italia e nel mondo il nostro modo di interpretare la qualità made in Italy”. “Continueremo con le nostre attività di sensibilizzazione e promozione – ha spiegato il direttore del Consorzio di tutela Stefano Berni –. Il nostro budget 2016 è di circa 26,5 milioni di euro, di cui 10,5 destinati alle attività all’estero e 16 al mercato nazionale, per evidenziare i valori del nostro formaggio e i suoi caratteri distintivi”.

Parmalat ha scelto di sostenere il progetto “Gold for Kids” di Fondazione Umberto Veronesi, nato nel 2014 per sostenere l’oncologia pediatrica e degli adolescenti. E lo fa con cinque borse di ricerca destinate a giovani talenti italiani impegnati a migliorare le cure per i bambini, in particolare per i tumori cerebrali pediatrici. “Siamo felici di comunicare questa partnership per un progetto così meritevole – ha commentato Luigi Del Monaco, direttore generale Parmalat Italia –. Coerentemente con la mission del Gruppo di promuovere il benessere collettivo. Parmalat ha recentemente sostenuto la Fondazione con il brand Santal in favore del progetto ‘Pink is Good’. Con questo nuovo importante impegno ora conferma la volontà di fornire un sostegno concreto e costruttivo alla ricerca scientifica in Italia a favore dei bambini, contribuendo a finanziare giovani e meritevoli ricercatori”. A testimonianza del sostegno di Parmalat a “Gold for Kids”, per tutto il 2016 le bottiglie di latte Parmalat si tingeranno di oro, il colore simbolo del progetto. Inoltre questa partnership sarà il tema dominante delle attività in store che Parmalat realizzerà in occasione di un grande evento nei mesi di febbraio e marzo. I ricercatori coinvolti saranno anche protagonisti sui siti e profili social di Parmalat e di Fondazione Umberto Veronesi, dove si racconteranno e illustreranno le scoperte fatte con il progetto “Gold for Kids”.

IL MONDO DEL LATTE 23


ATTUALITÀ news

CONSORZIO GORGONZOLA A TUTTO EXPORT Nei primi nove mesi del 2015 l’esportazione di Gorgonzola Dop ha fatto segnare un incremento di oltre il 12%, pari a circa 13.500 tonnellate di prodotto. È soprattutto il mercato statunitense che si conferma centrale per l’esportazione dei formaggi Dop, che sono il terzo prodotto alimentare “made in Italy” più richiesto negli Stati Uniti, dopo il vino e l’olio e prima della pasta. Con questi buoni auspici il Consorzio per la tutela del formaggio Gorgonzola ha varato un’azione di valorizzazione sul mercato americano e su quello nord-europeo. Si tratta di iniziative di comunicazione che mirano a rafforzare il ruolo del Gorgonzola Dop all’estero attraverso il web e i social network, cui ormai una grande fetta di consumatori si rivolge per reperire notizie e ricette. I canali ufficiali del Consorzio per la tutela del formaggio Gorgonzola sono quindi fondamentali per divulgare la cultura del prodotto attraverso la diffusione delle corrette informazioni su origini, storia, metodi di produzione e caratteristiche

del Gorgonzola Dop unitamente ai concetti di denominazione d’origine protetta, filiera controllata, zona d’origine e marchiatura, che spesso il consumatore americano non conosce, ma che costituiscono il vero plus per contrastare efficacemente l’“Italian sounding”.

DANONE NUOVA GAMMA DI YOGURT “STAR WARS”

GIANFRANCO VECCHIO “MISTER PREZZI” PER ALTRI 3 ANNI Gianfranco Vecchio è stato nominato Garante per la sorveglianza dei prezzi per il prossimo triennio. Ad affidargli l’incarico è stato il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Per Vecchio, attuale direttore generale del Mise per il Mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica, si tratta di una riconferma, visto che ricopre quest’incarico già dal 2012.

24 IL MONDO DEL LATTE

Danone ha lanciato anche in Italia gli yogurt a tema “Star Wars”, legati al film cult del momento. Rivolti al target dei bambini e pensati per offrire ai baby consumatori uno snack sano, divertente e gustoso, sono caratterizzati dalla texture vellutata e dall’assenza di pezzi di frutta. Inoltre, sono privi di coloranti e aromi artificiali. La gamma Danone “Star Wars” comprende lo yogurt al cucchiaio e lo yogurt da bere Shaker, con cannuccia, entrambi al gusto fragola. Alle confezioni sono abbinati quattro diversi personaggi di “Star Wars”, perfetti da raccogliere e collezionare.


una terra, una famiglia, una forma

Zarpellon Spa - Via S.G.B. De La Salle, 6 - 36060 Romano d’Ezzelino (VI) Tel. +39 0424 3993 - Fax +39 0424 399499 - info@zarpellon.it

www.zarpellon.it


ATTUALITÀ news

CASEIFICIO TOMASONI LA QUALITÀ PASSA PER LA SOSTENIBILITÀ Prosegue il percorso di sostenibilità e tutela ambientale del Caseificio Tomasoni, uno dei principali player italiani nel mercato dei formaggi freschi da tavola, che continua a mettere in campo nuove azioni di salvaguardia ambientale.

Come la riduzione dei consumi energetici, grazie a un impianto d’illuminazione con lampade a led e a un complesso sistema di compostaggio che permette di minimizzare la produzione di rifiuti. L’azienda ha inoltre installato sul tetto dello stabilimento un impianto fotovoltaico dalla potenza totale di 70 kWh, con cui ha tagliato le emissioni di CO2 di 32.135 kg e ha risparmiato 14 tonnellate di petrolio l’anno. Le acque utilizzate dall’azienda, depurate e risanate, sono riutilizzate per irrigare i campi circostanti grazie a un moderno impianto di

PARMIGIANO REGGIANO AL VIA “SONO COME MANGIO” È entrato nel vivo il progetto “Sono come mangio”, lanciato dal Consorzio del Parmigiano Reggiano un anno fa. Destinato a coinvolgere in modo attivo oltre 1.000 insegnanti e più di 25.000 ragazzi di materne e scuole primarie di primo e secondo grado, si configura come una delle più importanti campagne di educazione alimentare mai realizzate in Italia. “Questo progetto si pone due grandi obiettivi: - ha sottolineato il presidente del Consorzio di tutela, Giuseppe Alai – da una parte vuole accompagnare i ragazzi verso la consapevolezza della ricchezza alimentare italiana, dall’altra offrire agli insegnanti nuovi strumenti e metodologie per sviluppare al meglio le responsabilità di cui sono stati investiti anche sul versante della cultura alimentare, concepita come strumento fondamentale per una più ampia educazione alla salute e al benessere psicofisico”. L’iniziativa, realizzata con la cooperativa Creativ Cise, prevede un percorso multidisciplinare (dalla storia alla geografia, alle scienze, alla matematica) attuato con metodologie interattive e coinvolgenti e usando i linguaggi preferiti dai bambini e dai ragazzi. In questo modo gli alunni acquisiscono gli strumenti per conoscere i cibi e vengono guidati ad abitudini alimentari sane, ampliando le loro conoscenze e allenando i cinque sensi a un rapporto inedito con il cibo.

26 IL MONDO DEL LATTE

depurazione biologica a ciclo discontinuo, che permette inoltre di utilizzare come concime organico a uso agricolo i fanghi derivati dalle acque di lavaggio della produzione. Inoltre, il siero di latte residuo viene concentrato, polverizzato e destinato alla produzione di ricotta o all’industria alimentare e l’acqua ottenuta viene recuperata, rigenerata e riutilizzata.

LATTERIA MONTELLO I DELATTOSATI DI NONNO NANNI

Latteria Montello punta con decisione sul “senza lattosio”, per soddisfare chi è intollerante, ma non vuole rinunciare alla bontà dei formaggi freschi. La gamma Nonno Nanni comprende la Robiola e il Caprino di latte vaccino delattosati. Entrambi mantengono l’inconfondibile gusto e la cremosità delle versioni “classiche” e si prestano sia alla preparazione di ricette elaborate sia ad essere gustati al naturale, sempre all’insegna di un’alimentazione varia ed equilibrata. Per offrire ancora più varietà ai consumatori intolleranti al lattosio, Latteria Montello lancerà presto altre referenze nella gamma dei delattosati.



ATTUALITÀ news

GRAN MORAVIA NUOVA EDIZIONE DEL CALENDARIO FIRMATO FRANCESCONI Torna anche quest’anno il calendario Gran Moravia con le meravigliose immagini scattate dal celebre fotografo Giuliano Francesconi, che collabora con il Gruppo Brazzale sin dal 2013. Sul red carpet c’è il formaggio Gran Moravia, indiscusso protagonista dei sei scatti del famoso fotografo vicentino, racchiusi nella terza edizione del prezioso calendario. Quasi

un’opera d’arte, in edizione limitata, con il boccone di Gran Moravia, rigorosamente su fondo bianco, avvolto, accompagnato e sublimato da frutta e verdura di stagione, come nespole, cipolla, porri e rape. Gli still life raccontano il rapporto speciale tra il formaggio della Filiera Ecosostenibile Gran Moravia e i frutti della terra, attraverso l’utilizzo di sei sostantivi, come la parsimonia, la verecondia,lo sfizio, la voluttà, il brio e l’opulenza. L’edizione 2016 del calendario è realizzata sia in italiano sia nella versione ceca, che viene distribuita nei punti vendita La Formaggeria presenti in Repubblica Ceca, a fronte di un acquisto di formaggio Gran Moravia.

ARRIGONI QUARTIROLO LOMBARDO STAGIONATO Il Quartirolo Lombardo Dop Arrigoni è un formaggio realizzato con latte vaccino prodotto da mucche nutrite con erba “quartirola” (da cui prende nome), termine con cui in passato si identificava l’erba ottenuta dall’ultimo taglio prima dell’inverno. Il Quartirolo Lombardo rappresenta la tradizione casearia, ma anche il gusto dei consumatori moderni. Può essere consumato fresco oppure stagionato, quando acquista un carattere più intenso e spiccato e una maggiore consistenza. Il Quartirolo Lombardo Dop Stagionato Arrigoni, che matura per almeno 30 giorni, si caratterizza per il gusto aromatico e intenso, per la pasta compatta e friabile, ma fondente in bocca e la crosta sottile, morbida, di colore bianco rosata tendente al grigio-verde nel prodotto più stagionato.

28 IL MONDO DEL LATTE

DANONE ACTIVIA FRUIT FUSION Danone rinnova il concetto di prodotto del cosidetto “yogurt a strati”, introducendo nella sua gamma nuovi sapori e innovative esperienze di gusto. Lo fa con il lancio della nuova gamma Activia Fruit Fusion, la linea di latti fermentati che unisce la cremosità di Activia alla freschezza e al gusto della frutta, e in particolare alla vitalità e all’esuberanza di quella esotica. La gamma Activia Fruit Fusion distribuita sul mercato italiano da alcuni mesi, comprende attualmente tre referenze: pesca e ananas, lampone e litchi, mirtillo e açai.

CENTRALE LATTE ALESSANDRIA E ASTI RILANCIA “MI’ LATTE” Nuova identità di marca per “mi’ Latte”. Lo storico brand toscano, oggi di proprietà della Centrale del latte di Alessandria e Asti, da dicembre si presenta rinnovato nel logo, nel marchio e nel packaging. Il restyling è stato comunicato con una campagna stampa e affissioni in Versilia ed è sostenuto dal sito www.iltuolatte.it. Le nuove confezioni di “mi’ Latte” sono regolarmente distribuite in un migliaio di punti vendita dell’area di Viareggio e dell’intera Versilia.


Sempre piĂš italiani cucinano con

Vi chiedete perchĂŠ?

Per ottenere il Burro Chiarificato Prealpi, abbiamo scelto i burri migliori e abbiamo tolto l’acqua, le proteine ed i carboidrati, che in cottura non servono. Ecco perchĂŠ il Burro Chiarificato Prealpi è ottimo, non schizza, non brucia e soprattutto rende molto di piĂš: ne basta il 20% in meno di un burro normale. E finito di cucinare, lo chiudi e resta protetto.

Ottima scelta.


ATTUALITÀ libri IL LIBRO APERTO DEGLI AFORISMI Fausto Capelli è un nome molto noto nel nostro settore. Professore di diritto dell’Unione europea dell’Università di Parma e del Collegio europeo, è uno dei massimi esperti di diritto europeo del nostro Paese. Ha approfondito molti temi legati al food e ha assistito molti di quelli che hanno dovuto ricorrere alla Corte di giustizia europea. Prima di Natale è uscito un suo volume che poco ha a che fare con il suo lavoro quotidiano: “Il libro aperto degli aforismi”, edito da Rubattino. Come recita l’ultima di copertina, si tratta di una selezione accurata (e ragionata, ndr) di aforismi, aneddoti, proverbi, motti di spirito e brani di letteratura che aiuta a capire la vita e ad affrontare i problemi con metodo. Un libro divertente ed istruttivo, con migliaia di frasi raccolte dall’autore per argomenti. Ironia, umorismo, sarcasmo, ma anche amarezza e saggia comprensione per i tanti difetti dell’uomo.

IL MITO DELLA DIETA. LA VERA SCIENZA DIETRO A CIÒ CHE MANGIAMO È stato accolto con grande interesse anche in Italia il best seller firmato da Tim Spector, famoso genetista al King’s College di Londra, e pubblicato nel nostro Paese da Bollati Boringhieri. L’autore analizza i motivi per cui il cibo è diventato per milioni di persone un problema e punta il dito contro i ciarlatani che reclamizzano le proprie ricette “miracolose” per perdere peso e acquistare anni di vita sana. Ci sono, scrive Spector, almeno 30.000 titoli (solo in inglese) su cibo, diete e alimentazione. E nessuno di questi dice tutta la verità. Ossia che conta sì quello che si mangia, meno influente della genetica sul peso, ma conta soprattutto quello che si espelle. È dal microbiota che dipende in gran parte lo stato di salute.

LET’S COOK ITALIAN, CUCINIAMO ITALIANO Scritto dalla giornalista Anna Prandoni e pubblicato dalla casa editrice statunitense Quarry Books, è un libro di ricette divertente e interattivo, che accompagna grandi e piccoli alla scoperta dall’autentica cucina italiana di casa. I piatti, classici e ispirati alla tradizione, sono stati scelti per coinvolgere adulti e bambini nella loro preparazione, dalla scelta degli ingredienti freschi alla realizzazione volutamente semplice e alla portata di tutti. Ogni ricetta è presentata in italiano e in inglese ed è accompagnata da illustrazioni a collage realizzate da Emanuela Ligabue. 30 IL MONDO DEL LATTE

INFOFOOD. GUIDA INFOGRAFICA AL CIBO Ecco un piccolo capolavoro di informazione, grafica e arguzia: Laura Rowe ha condensato anni di inchieste giornalistiche, réportage di cucina, passione per il disegno e attitudine alla sintesi. È nato, così, “Infofood. Guida infografica al cibo” (Il Castello editore), che racconta aspetti curiosi, ma sostanziali, di molti prodotti alimentari, ricette e tecniche di preparazione dei cibi, affidandosi a infografiche ben costruite e di grande impatto. Rowe spazia nell’universo cibo senza confini, passando dall’individuazione dell’ingrediente più sottovalutato (ossia il sangue animale) allo spettro degli aromi del cacao fino al “diagramma di flusso” del club sandwich perfetto. Ovviamente non mancano i prodotti lattiero-caseari: dalle tecniche di trattamento del latte al modo migliore per utilizzare il burro in cucina, passando per l’infografica che racconta l’“albero genealogico” dei formaggi.


1° CLASSIFICATO COME MIGLIOR BURRO DI CENTRIFUGA XXIX° PREMIO ZANGOLA D’ORO 2015


PROTAGONISTI

MEGGLE, dalla Baviera con qualità e passione Da 129 anni l'azienda tedesca produce burro, panna e yogurt con materie prime selezionatissime. Dal 2004 è partita alla conquista dell'Italia aprendo una filiale a Verona di Luca Del Torre

La storia dell’azienda tedesca quello della materia prima come Meggle, oggi uno dei maggiori base per successive lavorazioni produttori europei nel comparto industriali e quello farmaceutico, lattiero-caseario, inizia nel con la lavorazione della polvere lontano 1887 in una piccola di latte. impresa rurale a conduzione Nel 2004 è nata a Verona familiare nella località di Meggle Italia, una realtà che in Wasserburg, nell’Alta Baviera, poco più di dieci anni è cresciuta e arriva fino ai giorni nostri, in maniera costante e si è tramandata da tre generazioni. affermata nel nostro Paese con In oltre 125 anni di attività, la un fatturato che nel 2014 ha capacità di ricerca e innovazione superato i 23 milioni di euro. tecnologica, la fiducia nelle Qualità, coerenza e puntualità del persone che nel tempo hanno servizio sono le caratteristiche dedicato il loro lavoro all’azienda che le hanno permesso e la scelta di di distinguersi utilizzare solo materie nell’ampia offerta prime di alta qualità del settore. Grazie L'azienda hanno premiato alla conoscenza l’azienda con del territorio e presidia risultati di eccellenza delle specifiche i mercati anche oltre i caratteristiche del consumer confini tedeschi. mercato italiano, Conquistando nuovi la filiale si pone e Horeca mercati, Meggle come riferimento ha raggiunto per rispondere una dimensione con attenzione, internazionale e un fatturato professionalità e competenza a complessivo che oggi supera il tutte le esigenze dei clienti. Gli miliardo di euro. uffici della filiale, infatti, sono L’offerta del gruppo è rivolta sia strutturati in diversi reparti, divisi al mercato consumer, sia a quello per competenza di gestione professionale, operando in diversi (logistica, amministrazione, comparti: quello dei prodotti finiti, marketing, qualità, vendite) e

32 IL MONDO DEL LATTE

operano a copertura del territorio nazionale nei comparti della distribuzione e della ristorazione. Ai consumatori italiani Meggle Italia offre un vasto assortimento di prodotti confezionati per il consumo anche grazie alla commercializzazione delle referenze della cooperativa austriaca SalzburgMilch, azienda partecipata dalla proprietà tedesca Meggle con il 41,65% delle quote. Un’offerta che va dal burro, puro o nelle sue variazioni speciali con erbe e tartufo, alla panna da cucina e da montare, allo yogurt, ai prodotti vegetali e senza lattosio, fino alle specialità bakery, come il pane precotto condito con ripieno di burro e i dessert tutti a base di latte proveniente esclusivamente dalla regione di Salisburgo. I prodotti Meggle Italia sono garantiti dalle migliori certificazioni internazionali di qualità (Ifs, Iso, Ogm-Free, Bio, Halal, Kosher), garantite dalla produzione in Germania e in altri stabilimenti dislocati in diversi Stati europei. Per conoscere ancora più da vicino questa realtà d’eccellenza del nostro settore, abbiamo fatto due chiacchiere con Roberto


CONOSCIAMOLO MEGLIO

ROBERTO BECHIS

Bechis, amministratore delegato di Meggle Italia fin dalle sue origini. Il prodotto principe dell’offerta Meggle in Italia è il burro: quali sono le caratteristiche che deve avere un prodotto per differenziarsi dai competitor? Si sta allargando sempre più la forbice tra i prodotti di primo prezzo e bassa qualità e quelli di posizionamento qualitativamente alto e inevitabilmente più costosi, a scapito di quelli che si trovano nel mezzo. Il burro Meggle deriva direttamente dalle prime panne del latte e ha una lavorazione particolarmente lenta. La nostra scelta strategica è di offrire prodotti di qualità: è l'arma vincente per non temere la concorrenza. L’offerta Meggle è rivolta anche al mercato professionale. Quant’è importante presidiare questo settore e che prospettive genera rispetto al mercato consumer? L’importanza è data dal farci conoscere meglio dai consumatori e dal fatto che il mercato professionale avrà i maggiori sviluppi nei prossimi anni. Il nostro burro, ottenuto esclusivamente da centrifuga

Quali sono i suoi hobby? Camminare in montagna e leggere. Un posto in cui vorrebbe tornare? Australia. Lo sport preferito? Basket. La squadra del cuore? Torino. Sul suo comodino ci sono? Libri. In questo momento Marguerite Duras e Georges Simenon. Il cantante preferito? Fabrizio De André. Cucina tradizionale o innovativa? Tradizionale. Il piatto preferito? Vitello tonnato. Il formaggio più buono? Taleggio. Nel suo frigo non manca mai? Burro Meggle, ovviamente! Il suo motto? Meglio prevenire che curare. Il film che ha amato di più? "Per un pugno di dollari" di Sergio Leone. Il libro? "Avere o essere?" di Erich Fromm.

e dalla prima panna del latte, offre anche un’eccellente resa nella lavorazione. Per questo è scelto dai professionisti della ristorazione, anche nelle specialità salato, alle erbe, con tartufo e, da poco, nelle versioni light e senza lattosio. Un assortimento ricco anche nei formati: dal classico panetto al rotolo alle pratiche rosette di burro surgelato. Meggle si rivolge al comparto professionale con una figura di vendita dedicata espressamente al canale Ho.re. ca. e ha una linea di prodotti specifici per il food service. Al

professionista della ristorazione offriamo anche una gamma specifica di prodotti vegetali, da montare e per cucinare, ad alte prestazioni di tenuta per decorazioni perfette e con flessibilità di miscelazione con basi acide e no, a seconda delle più specifiche necessità. Differenziare la gamma di prodotto per far fronte alle esigenze dei consumatori: che valore hanno in termini di fatturato le referenze vegetali e senza lattosio? Sono ancora nicchie di mercato, in particolare i prodotti senza lattosio, ma sono i comparti con la maggiore crescita percentuale negli ultimi anni.

IL MONDO DEL LATTE 33


PROTAGONISTI

L’unicità di Meggle in questo confezioni più ricercate. Siamo segmento è quella di offrire un consapevoli che oggi le marche prodotto altamente innovativo private sono spesso trattate alla e “multifunzione” perché al stregua di brand affermati, frutto contempo è leggero della fiducia che le (con una riduzione insegne guadagnano di grassi di oltre il nei confronti dei Meggle 50%) e delattosato. consumatori, Sono queste, ad sempre più attenti continua esempio, oltre a valutare i prodotti a puntare all’ottimo gusto, le acquistati sotto ogni caratteristiche che sui mercati punto di vista. Per distinguono il burro questo riteniamo dell'Europa leggero Meggle fondamentale che dell'Est Butterfly senza alla base della lattosio, risultato collaborazione ci sia fin da subito molto una garanzia assoluta performante e sul prodotto. apprezzato dai consumatori. Inoltre, la nostra forza in questo Come evolve lo sviluppo delle ambito è il tipo di rapporto che private label e come convive instauriamo con i distributori: con l'offerta di marca? sono seguiti dal nostro staff È in crescita, ma con attenzione durante tutto il processo, dalla ai volumi reali e prospettici. scelta della tipologia di prodotto Differenziamo l'offerta di marca all'immissione e presentazione puntando a ricette particolari e sul mercato. Inoltre, siamo

disponibili a studiare insieme a loro nuovi concept di prodotto più adatti al contesto italiano. A livello internazionale quali sono i mercati sui quali puntate per il futuro? Meggle Italia si rivolge al solo mercato italiano, mentre il gruppo Meggle da anni punta ai mercati dell’Est Europa. Dal 2011 siete distributori in esclusiva per l’Italia del brand SalzburgMilch. Come vengono recepiti questi prodotti nel mercato italiano? Con la giusta valorizzazione della freschezza e qualità dei prodotti della cooperativa di Salisburgo, il cui latte proviene esclusivamente dalle regioni alpine circostanti. L’offerta comprende prodotti freschissimi come latte, yogurt e panne, ma anche referenze Uht come i budini senza glutine, oltre ai formaggi. Il vantaggio competitivo di poter attingere ai diversi centri produttivi di proprietà Meggle è un fattore strategico per l’azienda. Di recente inaugurazione è lo stabilimento di produzione formaggi SalzburgMilch nei pressi di Salisburgo, un sito all’avanguardia e tra i più tecnologicamente avanzati d’Europa. Un investimento di 50 milioni di euro, che a regime avrà una capacità produttiva di 20.000 tonnellate, la lavorazione di diversi tipi di taglio (forme, blocchi, porzioni, fette, cubetti ecc.) e la gestione di ben sei tipi di latte, tra cui i latti speciali, biologico e di fieno (il cosiddetto “heumilch”).

I NUMERI DI MEGGLE FATTURATO MEGGLE ITALIA 2014: 23,5 MILIONI DI EURO INCIDENZA DELLE PRIVATE LABEL: 10% A VOLUME DIPENDENTI MEGGLE ITALIA: 14, NELLA SEDE DI VERONA TOTALE DIPENDENTI DEL GRUPPO: 2.500 CIRCA PRODOTTI: LATTE E DERIVATI, PRODOTTI VEGETALI, BIOLOGICI, SENZA LATTOSIO, SENZA GLUTINE MARCHI: MEGGLE E SALZBURGMILCH (COOPERATIVA AUSTRIACA DI SALISBURGO) SITI DI PRODUZIONE: GERMANIA E ALTRE LOCALITÀ IN EUROPA 34 IL MONDO DEL LATTE




ECONOMIA

Oltre lo zucchero

C’È DI PIÙ I prodotti lattieri aromatizzati godono di un sempre maggiore successo nei principali mercati mondiali e in tutte le fasce d’età. I consumatori li scelgono per il gusto e per i benefici derivanti dalle loro sostanze nutrizionali di Samuele Ferrigato I consumatori si dichiarano sempre più attenti alla quantità di zuccheri che assumono con i cibi, e per questo selezionano con attenzione quali alimenti “dolci” scegliere.

Quest’atteggiamento sta premiando le bevande a base di latte aromatizzato, le cui vendite risultano in crescita a livello mondiale. Per identificare il plus e il

vissuto di questi prodotti, Dsm ha condotto un sondaggio internazionale intervistando oltre 5mila uomini e donne adulti in Stati Uniti, Cina, Brasile, Spagna e Germania.

IL MONDO DEL LATTE 37


ECONOMIA UN FENOMENO MONDIALE mese. Ma il dato forse più Tra il 2010 e il 2015, le vendite clamoroso è che quasi un mondiali di latte aromatizzato quarto (24%) ha riferito un sono cresciute del 13%, consumo quotidiano. Il 41% raggiungendo la cifra di 27 degli intervistati ha dichiarato miliardi di euro a valore. In che i loro figli bevono latte questo periodo i latti aromatizzati aromatizzato tutti i giorni e hanno rappresentato il 39% l’87% almeno una volta alla della crescita assoluta delle settimana. Inoltre, il 53% vendite di latte e prodotti lattieri del campione ha ammesso e, considerando che i propri figli consumano più che il consumo di alimenti e bevande latte aromatizzato a base di latte è sette volte Il 24% degli aromatizzato inferiore a quello intervistati rispetto a tre del latte semplice, consuma anni fa e la metà è facile capire prevede che come si sia di latte questo consumo fronte a un vero e aromatizzato aumenterà nei proprio boom. tutti i giorni prossimi anni. Tra i Paesi Analizzando le oggetto abitudini nei diversi dell’indagine Paesi, si nota come Dsm, quello la maggior percentuale di che ha fatto registrare consumatori quotidiani di latte l’incremento più alto negli aromatizzato sia in Brasile, acquisti di latte aromatizzato seguito da Stati Uniti e Cina. è la Cina (19%), seguita da A Pechino, il 23% degli Brasile (9%), Stati Uniti (7%), adulti dichiara di bere latte Germania (6%), Spagna (1%). A valore, nel solo 2015, le aromatizzato ogni giorno vendite hanno toccato i 14,5 e l’80% almeno una volta miliardi di euro in Cina e 1,3 alla settimana. Secondo le miliardi negli Usa. risposte dei loro genitori, il Due terzi degli adulti 31% dei bambini cinesi beve che hanno partecipato latte aromatizzato tutti i giorni, al sondaggio ha rivelato il 91% almeno una volta la che nell’ultimo anno settimana. Gli esperti di Dsm hanno consumato latte suggeriscono all’industria aromatizzato almeno una lattiero-casearia di volta alla settimana, quasi concentrarsi sulla Cina, perché l’80% almeno una volta al il numero dei consumatori

è elevato, perché sono più propensi di altri a consumare questo tipo di prodotti e perché di recente il governo cinese ha messo fine alla politica del figlio unico, quindi si prevede un aumento della domanda. LE RAGIONI DEL SUCCESSO Com’è possibile che alimenti con una quantità di zucchero quasi doppia rispetto al latte intero riscuotano così tanto successo? Innanzitutto i latti aromatizzati non sono più un cibo a esclusivo uso dei più piccoli. Oggi sugli scaffali dei supermercati si trovano prodotti lattieri che ammiccano a tutti i palati, per tutte le fasce d’età e stili di vita. Da quelli in confezioni eleganti a quelli refrigerati da bere per strada d’estate, dagli aromatizzati al cioccolato ai ricchi di vitamine, oppure pensati per gli sportivi, da consumare prima e dopo l’attività fisica. L’industria si è applicata per creare referenze innovative e in grado di catturare le richieste degli acquirenti, quindi le vendite hanno segnato ottime performance, anche in mercati maturi e nei quali il consumo generale di latte e latticini segna il passo. Il 55% di chi ha partecipato al sondaggio ha ammesso di bere latte aromatizzato

LE NUOVE OPPORTUNITÀ DI MERCATO PER IL LATTE AROMATIZZATO PROTEINE DOPO L’ALLENAMENTO BEVANDE PROGETTATE PER FORNIRE UNA DOSE DI PROTEINE E/O NUTRIENTI AGGIUNTIVI PER FAVORIRE LA RIPRESA MUSCOLARE DOPO L’ESERCIZIO FISICO

Fonte Euromonitor International

38 IL MONDO DEL LATTE

BAMBINI I BAMBINI SONO ANCORA UNA FASCIA DI CONSUMATORI CHIAVE PER I LATTI AROMATIZZATI CHE OFFRONO I BENEFICI NUTRITIVI DEL LATTE

PRIMA COLAZIONE IN MOVIMENTO LATTI AROMATIZZATI PROGETTATI PER FORNIRE UN’ALTERNATIVA ALLA COLAZIONE TRADIZIONALE PER PERSONE SEMPRE IN MOVIMENTO

SOSTITUTO DEI DOLCI DA PRESENTARE COME ESTENSIONI DI GAMMA DEI PRODOTTI DI PASTICCERIA PER ESSERE CONSUMATI AL POSTO DEI DOLCI SENZA RIMORSI


LA NOSTRA TRADIZIONE... UN FUTURO ANCORA PIU’ GRANDE.

RE ND E RING D E L L’ A M P L IA M E N T O PR O DUT T I VO I N FASE DI R E AL I Z Z AZ I O N E

igornovara.it


ECONOMIA LE PRINCIPALI RAGIONI PER CUI SI CONSUMANO LATTI AROMATIZZATI

55%

GUSTO

45%

BENEFICI PER LA SALUTE (CALCIO, VITAMINA D)

21%

VALORI NUTRITIVI BILANCIATI (FONTE DI PROTEINE, SALI MINERALI, VITAMINE)

17%

BENEFICI PER LA SALUTE GASTROINTESTINALE (FONTE DI BATTERI UTILI)

16% 13%

ALTO CONTENUTO DI PROTEINE PASTO A BASSO CONTENUTO CALORICO Fonte: Dsm

0%

10%

per il suo gusto, ma il 45% comportamento, come già ha indicato i benefici per la accennato, c’è soprattutto il salute delle ossa come primo gusto, fattore predominante motivo di scelta, il 17% per i per il 48% del campione, ma benefici effetti sull’apparato oltre un terzo (36%), si dice gastrointestinale preoccupato e il 16% per il dai dolcificanti suo contenuto di artificiali, con punte proteine. del 49 e 46% in L’industria Per i cinesi Cina e Usa. sta lavorando (43%) i benefici su latticini funzionali sono LA SFIDA DEL FUTURO la principale La sensibilità verso innovativi leva di consumo, una riduzione degli che il gusto è la zuccheri assunti bilanciano seconda (39%), il con la dieta sta benessere delle aumentando in gusto e ossa la terza: tutto il mondo, salute 36 per cento. quindi ci si Dsm ritiene che potrebbe aspettare una sensibilità di un raffreddamento questo tipo sia dovuta al fatto dell’appeal dei latti aromatizzati che si tratta di una popolazione tra i consumatori. Come fare che ha iniziato da poco a quindi a mantenere accesa la consumare latte e latticini, fiamma della passione? quindi pensa prima alla salute Il 62% degli intervistati che al sapore. ha ammesso di prestare Per quanto riguarda il contenuto attenzione alle percentuali di di zucchero, un quinto degli zucchero dei prodotti lattierocaseari e il 70% ha dichiarato intervistati ha ammesso che che oggi presta più attenzione berrebbe più latte aromatizzato se fosse più povero di glucosio, a questo fattore rispetto a tre anni fa. In generale, la ma precisando che questo presenza di zucchero nei cibi, fattore non è comunque un è sempre ben presente nelle ostacolo significativo per il loro menti mentre si aggirano consumo. Tant’è che solo tra le corsie dei supermercati il 27% ha riferito di aver e si sforzano di fare scelte acquistato latte aromatizzato a alimentari ottimali per se stessi ridotto quantitativo di glucosio e per i loro familiari. Il 64% e solo il 13% ha portato a sarebbe disposto a pagare casa varianti “senza zuccheri un sovrapprezzo per prodotti aggiunti”. lattiero-caseari senza aggiunta Tra le ragioni di questo

40 IL MONDO DEL LATTE

20%

30%

40%

50%

60%

di zuccheri, con un 17% che sarebbe disposto a pagare addirittura fino al 50% in più dell’attuale prezzo. In generale, per quanto riguarda i latti aromatizzati, i consumatori sembrano soppesare benefici e svantaggi: sono fonte di importanti nutrienti e appagano i desideri del palato, nonostante apportino zuccheri. Ecco allora che l’industria sta lavorando a prodotti lattierocaseari innovativi, bilanciando le esigenze del gusto e quelle della salute.



ECONOMIA

Ai tedeschi piacciono

DURI E FORTI

Una ricerca Mintel mostra come in Germania siano in crescita i lanci di nuovi formaggi stagionati caratterizzati da gusti decisi: piccanti, intensi e speziati. Mentre in Europa piacciono quelli aromatizzati con alcolici. Una tendenza da cavalcare nell’export? di Simone Martarello

A pasta dura o semidura, intensi e dal sapore deciso. Così i tedeschi preferiscono i formaggi. A rivelarlo è un’indagine Mintel sui lanci di nuove referenze negli scaffali della gdo dal 2012 alla metà dello scorso anno. La crescita è stata costante e gli analisti dell’agenzia di marketing affermano che la

42 IL MONDO DEL LATTE

tendenza continuerà ancora a lungo. La Germania è un mercato maturo e molto competitivo per il comparto food; i formaggi non fanno eccezione. Eppure, nel giro di tre anni, i nuovi tipi di formaggi a pasta dura e semidura con indicazioni di gusto come “piccante”, “robusto”,

“forte”, “intenso”, “distinto”, “rustico” e “pungente”, comparsi sulla piazza tedesca, sono cresciuti a doppia cifra: dal +10% del 2012 al +17% dei primi sei mesi del 2015, passando per il +15% del 2014. Se nel 2016 l’orientamento sarà confermato, un nuovo formaggio su cinque che


farà la comparsa nei negozi di alimentari avrà queste caratteristiche. Il confronto con il resto d’Europa conferma come l’innamoramento dei tedeschi per i formaggi dal gusto deciso sia particolarmente forte. Nello stesso periodo, solo in Austria si è registrata una percentuale superiore di incremento di lanci di questo tipo di referenze (25%), mentre Svezia (13%) e Regno Unito (12%), si accodano a Berlino. La media del Vecchio Continente è del 7%. A fare da contraltare a questa virata verso i gusti marcati ci sono i numeri relativi ai lanci di nuovi formaggi dal sapore equilibrato o delicato: -8% in Germania tra 2012 e 2015. Simile l’andamento anche nel resto d’Europa. LA QUALITÀ NON BASTA Gli analisti di Mintel spiegano che l’attenzione dei consumatori verso formaggi ben stagionati e con caratteristiche uniche è in crescita. I palati si fanno sempre più raffinati e chi acquista i formaggi è attratto dall’alta qualità. Da qui l’interesse dei produttori a promuovere referenze con

profili di gusto più pronunciati, spalmare (12%). Tra questi, per aumentare l’esperienza il segmento che è cresciuto sensoriale degli acquirenti. di più nel 2014 è quello dei Tra tutti gli formaggi a ingredienti pasta semidura: “addizionali” +9% a valore e Sono soprattutto quello che +3% a volume. riscuote maggior i giovani a Inoltre, la successo è il ricerca Mintel cercare nel peperoncino, o rileva che se cibo delle i suoi derivati, gli scaffali dei che conferiscono esperienze negozi tedeschi comunque un vantano una sensoriali sapore piccante vasta gamma di sempre al prodotto. tipi di formaggi, Ad essere più raffinate quando si tratta particolarmente di riempire le sensibili buste della a queste spesa, questo caratteristiche sono i giovani. rappresenta una difficoltà per i due terzi (63%) dei UNA LEVA PER RILANCIARE GLI consumatori. Il sentimento ACQUISTI? è molto più pronunciato Se gli speziati volano, il rispetto ad altre realtà. Infatti, mercato tedesco dei formaggi soffre di questa “ansia” da nel suo complesso sta sovrabbondanza di scelta solo attraversando una fase di un quarto (26%) dei francesi, stanca: dal 2010 le vendite al seguiti da spagnoli (30%), dettaglio sono cresciute del polacchi (33%), e italiani (46 4,1% a valore e solo dell’1,2% per cento). a volume. Allo stesso tempo, mentre la Oggi i formaggi a pasta dura grande varietà di forma può ed extra dura sono quelli che essere scoraggiante, ben tre detengono la maggior fetta quarti (76%) degli acquirenti di mercato in Germania, con tedeschi dicono che il tipo una quota a valore del 42%, di formaggio è un fattore davanti ai molli (33%), ai importante al momento di semiduri (13%) e a quelli da decidere quale comprare.

L’INCIDENZA DEI FORMAGGI STAGIONATI DAL SAPORE DECISO SUL TOTALE DEI FORMAGGI LANCIATI IN GERMANIA TRA 2012 E 2015 2015 GENNAIO-GIUGNO 2013

2014

15%

15%

17%

2012

10%

IL MONDO DEL LATTE 43


ECONOMIA

Ben due su cinque (39%) resto d’Europa nei confronti dei dichiarano che una confezione formaggi aromatizzati all’alcol: conveniente è un fattore birra, vino, brandy o whisky. E se importante d’acquisto, seguito la combinazione formaggio-vino da prezzo e promozioni è ampiamente considerata un (31%) e marchi di fiducia (31 incontro culinario naturale, il per cento). Inoltre, il 34% fermento degli ultimi tempi è sarebbe disposto a provare un sicuramente insolito. formaggio con sapori insoliti, È l’Austria a comandare la aromatizzato con spezie, miele speciale classifica della più o erbe diverse. alta percentuale In sintesi, in di nuovi lanci di un mercato dei prodotti di questo formaggi maturo tipo avvenuti tra L’indagine e fortemente 2014 e ottobre dimostra concorrenziale 2015 con oltre come nei come quello un terzo (35%) tedesco, le del totale delle mercati maturi aziende che novità, seguita da l’innovazione vogliono Germania (29%) sia un fattore aumentare il e Francia (17 per proprio business cento). di successo devono puntare In gran parte sulle innovazioni si tratta di di gusto per forme bagnate attirare clienti. con vini bianchi o rossi, che sviluppano così sapori FORMAGGI AL VINO O ALLA BIRRA: caratteristici e decisi. Per ora UNA NUOVA MODA si può considerarli soprattutto Si ricollega in parte alla esperimenti che servono anche tendenza tutta tedesca verso i per testare i gusti del mercato, formaggi dal sapore pronunciato con l’obiettivo di tradurli in vere la moda che sta dilagando nel e proprie novità di prodotto.

44 IL MONDO DEL LATTE

Oltre al vino, si fanno strada altre bevande alcoliche con le quali aromatizzare i formaggi. Sempre tra 2014 e ottobre 2015 nel Vecchio continente sono stati lanciati il 32% di nuovi prodotti alla birra, l’11% al calvados, l’8% al sidro, il 6% al brandy e altrettanti al whisky. A far segnare l’incremento più marcato sono stati i formaggi alla birra, con un’impennata del 40% di nuovi lanci di mercato tra gennaio e ottobre 2015; quasi il doppio rispetto allo stesso periodo del 2012. Grazie a questa performance, la birra ha raggiunto il vino in vetta alla speciale classifica degli alcolici più usati nella produzione di formaggi gourmet. Mintel interpreta quest’ultimo dato con la spiccata versatilità della bevanda ottenuta dalla fermentazione del luppolo, capace di adattarsi a diversi alimenti e al crescente interesse sviluppatosi negli ultimi anniverso la birra, in tutte le sue versioni e declinazioni, anche “fuori campo”.



ECONOMIA

UNA CEDOLA FIRMATA SOSTENIBILITÀ

Due terzi dei consumatori mondiali e oltre la metà di quelli italiani sono disposti a pagare un premium price per le referenze proposte da brand che adottano processi produttivi attenti all’ambiente e all’etica del lavoro. I dati di fatturato lo confermano di Simone Martarello La sostenibilità paga? Sembrerebbe di sì, stando alla ricerca Global Survey of Corporate Social Responsibility and Sustainability, condotta da Nielsen intervistando 30.000 utenti internet in 60 Paesi, tra cui l’Italia, per analizzare il comportamento dei consumatori nei confronti dei temi della responsabilità sociale dei produttori del largo consumo. I numeri parlano chiaro: due terzi degli acquirenti di tutto il mondo sono disposti a pagare di più un prodotto sostenibile, percentuale in crescita rispetto al 55% del

46 IL MONDO DEL LATTE

2014 e al 50% del 2013. Anche guardando solo dentro i confini italiani, la tendenza è in forte aumento e supera la metà degli interpellati: il 52% (un punto sopra la media europea) si dice favorevole a spendere di più, mentre solo un anno fa era il 45 per cento. I più sensibili a questo tipo di scelte d’acquisto sono i giovani e i Millenial. DOVE SI È PIÙ ATTENTI ALL’AMBIENTE Dall’indagine, condotta su 1.319 brand di 13 categorie di prodotti, risulta che a

livello globale, le aziende impegnate nella sostenibilità ambientale e sociale hanno fatto registrare nel 2015 una crescita del fatturato pari al 4%, a differenza di quelle scoperte su questo versante, il cui giro d’affari è incrementato meno dell’1 per cento. Il 65% delle vendite totali nel largo consumo proviene da marche impegnate con l’ambiente o il sociale. Sbaglia chi crede che siano i Paesi industrializzati e con una popolazione maggiormente scolarizzata a essere più


attenti al contenuto etico dei cibi. I fattori che determinano la sensibilità sono altri. Difatti, solo il 44% dei nordamericani e il 51% degli europei si dice disponibile a pagare un prezzo più alto per alimenti responsabili, mentre le percentuali salgono in aree del pianeta in cui i tassi di crescita demografica o di urbanizzazione sono molto più elevati, con un conseguente stress sull’ambiente e le persone. In Sudamerica, ad esempio, la percentuale sale al 71%, in Africa e Medio Oriente/Pakistan al 75%, per raggiungere il 76% tra i consumatori di Asia e Oceania e l’80% tra quelli del Sud Est Asiatico. L’IDENTIKIT DEL CONSUMATORE RESPONSABILE Giovane e con minor potere d’acquisto. Queste le caratteristiche, in parte sorprendenti, del consumatore attento all’etica dei cibi. Nei 60 mercati presi in esame, in media le fasce d’età maggiormente propense a pagare di più per la sostenibilità sono quelle dei Millennial (21-34 anni) e della generazione Z (15-20 anni). La prima si posiziona al 73% nel 2015 (in crescita del 50% rispetto al 2014), la seconda al 72% (era il 55% nel 2014). Ma, avvertono gli analisti di Nielsen, attenzione a non abbandonare del tutto i Baby boomer (51-64 anni), perché comunque il 51% di loro è disposto a veder crescere la battuta di cassa per acquistare alimenti sostenibili, una percentuale in crescita di sette punti rispetto a un anno fa. Mettendo a confronto la disponibilità finanziaria dei consumatori attenti alla sostenibilità, si nota come siano maggiormente disposti a pagare di più per il prodotto con brand sostenibile quanti guadagnano 20mila dollari l’anno rispetto a coloro che

dichiarano entrate per 50mila (68% a 63%).

14% in un anno, generando un giro d’affari di 866 milioni, gli alimenti gluten free +31% (101 PERCHÉ SI SPENDE DI PIÙ milioni), quelli senza grassi PER I CIBI ETICI +10% (25 milioni), il comparto In un panorama di scelte dell’integrale +11% (235 sempre più ampio, le milioni). motivazioni per cui si acquista Sempre in Italia, la fiducia nel un prodotto rispetto a un altro brand, nella classifica dei driver derivano da una serie sempre di sostenibilità, si posiziona più lunga di variabili. Con il al 53 per cento. Al 41% si crescere delle riscontra il fatto preoccupazioni che la società ambientali produttrice sia In media nel e sociali, eco-friendly, comprendere al 38% che il 2015 le aziende quanto i packaging sia a impegnate nella sentimenti dei basso impatto sostenibilità consumatori si ambientale, riflettano sulle loro al 33% che hanno azioni è quanto l’azienda incrementato il mai importante. produttrice fatturato del 4 L’analisi ha sia impegnata quindi valutato nel sociale, al per cento l’importanza 31% il fatto di fattori quali che il marchio l’impegno sociale abbia un o ambientale dei brand e impatto positivo sulla comunità dei prodotti sulle motivazioni territoriale locale. d’acquisto. L’impegno etico, uno degli In Italia la freschezza e la aspetti della sostenibilità, presenza di ingredienti naturali/ diventa premiante anche nel biologici incide per il 61% nel messaggio pubblicitario: se comportamento davanti agli il 17% ha acquistato per aver scaffali. Il beneficio salutistico visto lo spot televisivo di un per il 53 per cento. Difatti, il prodotto, la percentuale sale al comparto del biologico a totale 21% se il messaggio contiene Paese nel marzo 2015 ha fatto riferimenti alla sostenibilità registrare una crescita del dell’operatività della marca.

I PRINCIPALI DRIVER D’ACQUISTO IN BASE ALLE RISPOSTE FORNITE DA TUTTI GLI INTERVISTATI I PRODOTTI SONO REALIZZATI DA UN MARCHIO/AZIENDA DI CUI MI FIDO 62% IL PRODOTTO È NOTO PER I SUOI BENEFICI SU SALUTE E BENESSERE 59% IL PRODOTTO È COMPOSTO DA INGREDIENTI FRESCHI, NATURALI E/O ORGANICI 57% IL PRODOTTO È REALIZZATO DA UNA SOCIETÀ NOTA PER ESSERE RISPETTOSA DELL’AMBIENTE 45% IL PRODOTTO È REALIZZATO DA UNA SOCIETÀ NOTA PER IL SUO IMPEGNO SOCIALE 43% LA CONFEZIONE DEL PRODOTTO È ECOLOGICA 41% IL PRODOTTO È REALIZZATO DA UNA SOCIETÀ NOTA PER IL SUO IMPEGNO PER LA MIA COMUNITÀ 41% HO VISTO IN TV UN ANNUNCIO CHE SPIEGA QUELLO CHE LA SOCIETÀ CHE REALIZZA IL PRODOTTO STA FACENDO PER IL SOCIALE E/O IL BENE AMBIENTALE 34% IL MONDO DEL LATTE 47


ECONOMIA I PRINCIPALI DRIVER D’ACQUISTO PER CHI È DISPOSTO A SPENDERE DI PIÙ PER PRODOTTI SOSTENIBILI

frequenza prodotti buoni sia per l’acquirente sia per la comunità e l’ambiente. Per I PRODOTTI SONO REALIZZATI DA UN MARCHIO/AZIENDA DI CUI MI FIDO 72% questo motivo la sostenibilità dei beni di largo consumo IL PRODOTTO È NOTO PER I SUOI BENEFICI SU SALUTE E BENESSERE 70% è da considerarsi non più IL PRODOTTO È COMPOSTO DA INGREDIENTI FRESCHI, NATURALI E/O solo un valore aggiunto del ORGANICI 69% prodotto e del brand, bensì un requisito essenziale per IL PRODOTTO È REALIZZATO DA UNA SOCIETÀ NOTA PER ESSERE RISPETTOSA l’industria alimentare. Un DELL’AMBIENTE 58% trend in continua crescita che IL PRODOTTO È REALIZZATO DA UNA SOCIETÀ NOTA PER IL SUO IMPEGNO rappresenta un’opportunità per i produttori, sia in termini SOCIALE 56% di maggior potenziale di LA CONFEZIONE DEL PRODOTTO È ECOLOGICA 53% fatturato sia per creare le basi IL PRODOTTO È REALIZZATO DA UNA SOCIETÀ NOTA PER IL SUO IMPEGNO per una crescita sostenibile dell’azienda stessa. PER LA MIA COMUNITÀ 53% Essere sostenibili, scrivono gli HO VISTO IN TV UN ANNUNCIO CHE SPIEGA QUELLO CHE L’AZIENDA PRODUTTRICE STA esperti della Nielsen, comporta FACENDO PER IL SOCIALE E/O IL BENE AMBIENTALE 45% per l’azienda il consolidamento della fedeltà alla A livello globale la scala dei della comunità marca, fattore fattori sostenibili che inducono locale, il 45% importante I brand all’acquisto è la seguente: se l’advertising soprattutto per ecologici il 62% dichiara di preferire i televisivo veicola le fasce dei prodotti di brand di fiducia, messaggi positivi Millennial e della ed etici il 59% i prodotti che hanno mirati alla società generazione fidelizzano aspetti salutistici, il 57% sceglie e all’ambiente. Z. Ambiente, con più facilità in base alla freschezza e agli impegno sociale, ingredienti naturali, il 45% L’IMPORTANZA DI freschezza degli Millenial e preferisce le aziende produttrici ESSERE SOSTENIBILI ingredienti sono Generazione Z sensibili alle istanze ambientali, I consumatori le declinazioni il 43% le aziende impegnate hanno raggiunto dell’unico nel sociale, il 41% utilizza come un grado di concetto di parametro il packaging non responsabilità sostenibilità, che inquinante, sempre il 41% il sociale e ambientale posiziona l’azienda come big fatto che il produttore impatti determinante anche nel player sia a livello nazionale sia positivamente sulla comunità momento dell’acquisto e globale, grazie alla reputazione locale, il 34% si fida della richiedono con sempre maggior acquisita dal marchio. pubblicità televisiva del prodotto contenente messaggi rivolti alla società e all’ambiente. Se a questi dati si affianca la classifica di quanti, oltre a essere attenti ai fattori sostenibili dei prodotti, si dichiarano disposti a spendere di più per gli stessi, le percentuali salgono: il 72% pagherebbe un premium price per prodotti di brand affidabili, il 70% per alimenti in linea con le esigenze di salute e benessere, il 69% per prodotti freschi e fatti da ingredienti naturali, il 58% se l’azienda produttrice è eco-friendly, il 56% se è impegnata nel sociale, il 53% se il packaging è a basso impatto ambientale, stesso dato se l’azienda ha implementato iniziative a favore

48 IL MONDO DEL LATTE



ECONOMIA

LATTE E FORMAGGI:

Europa sempre in prima fila Vecchio continente locomotiva della produzione con quantitativi in aumento, anche se il 2015 è stato un anno difficile. Crescono India e Cina di Salvatore Perazzi Per il settore lattiero-caseario il 2015 è stato davvero difficile. Ha confermato le previsioni fatte nell’ultima parte del 2014 ed è stato caratterizzato da quotazioni dei prodotti e delle materie prime molto più basse del passato. A livello europeo, con la fine delle quote latte, stanno cambiando gli scenari e il comportamento degli allevatori dei differenti Paesi non è omogeneo: alcuni sono partiti in quarta, aumentando le proprie produzioni in modo importante, altri hanno preferito assumere una posizione più attendista, certamente anche per le difficoltà del mercato

e per prezzi del latte particolarmente bassi. Ma qual è l’attuale panorama mondiale? Chi sono i principali player del mercato? Come evolvono le differenti produzioni? Con un aumento del 2,2%, l’Europa si conferma il primo produttore del mondo di latte alimentare, seguita dall’India, che segna un aumento del 4%, e dagli Stati Uniti, che hanno registrato un incremento del 3 per cento. La produzione cresce anche in Brasile (+3%) e in Cina (+4%), ma cala in Russia, in barba alle dichiarazioni del presidente Putin che vorrebbe una maggior autosufficienza alimentare. Importante anche

l’aumento produttivo rilevato in Australia (+3,5%) mentre la Nuova Zelanda ha fatto registrare una riduzione del 4 per cento. Passando ai prodotti trasformati, e in particolare al burro, in prima posizione questa volta troviamo l’India, che produce più di 5 milioni di tonnellate di burro, in crescita del 3% sull’anno precedente. Al secondo posto si piazza l’Unione europea, anch’essa con produzioni in crescita (+4%), e al terzo di nuovo gli Stati Uniti, che mettono a segno un aumento record dell’8 per cento. Nella produzione di formaggi è di nuovo la vecchia Europa a farla da padrona: quasi

BERTOZZI

GENNARO AURICCHIO

GLI ESPORTATORI

AMBROSI

SPA

Produzione, stagionatura e confezionamento Dop Italiane. Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Gorgonzola, Provolone, Pecorino Romano, Taleggio, Asiago, Paste filate, Mascarpone, Ricotta.

SPA

Strada Roma, 1/A 43044 Collecchio (PR) Tel. 0521/333911 Fax 0521/333900 info.export@ambrosi.it www.bertozzi.com

AGRIFORM Via dei Ponticelli,1 25014 Castenedolo (BS) Tel. 030/2134811 Fax 030/2733121 info.export@ambrosi.it www.ambrosi.it 50 IL MONDO DEL LATTE

SPA

Provolone piccante, dolce, giovane, affumicato e stravecchio. Pecorino Romano, Gorgonzola, caciotte, pecorini freschi e stagionati, ricotte, Grana Padano, Parmigiano Reggiano,Taleggio.

SCA

Via Rezzola, 21 37066 Sommacampagna (VR) Tel. 045/8971800 Fax 045/ 515974 export@agriform.it www.agriform.it

Via Dante, 27 26100 Cremona Tel. 0372/403311 Fax 0372/403350 info@auricchio.it www.auricchio.it


04069063

04069099

040630

04069073

04069001

22.938 2.512 7.603 2.882 4.602 2.022 1.071 1.782 2.266 666 499 295 296 247 49.681 47 48 44 67 173 4.672 303 76 308 63 55.482 149 337 55.968 283 56.251

14.976 4.721 5.132 2.461 3.308 2.406 711 541 1.965 576 215 409 283 280 37.984 20 37 22 111 663 2.150 544 294 461 349 42.635 150 594 43.379 259 43.638

5.923 13.669 4.752 2.635 1.788 1.871 1.951 1.229 262 1.597 127 1.403 267 341 37.815 60 65 38 14 151 575 426 139 195 97 39.575 86 367 40.028 160 40.188

6.810 6.551 2.559 1.265 1.088 731 553 281 118 210 57 232 74 118 20.647 18 14 3 1 62 73 183 76 238 61 21.376 74 141 21.591 111 21.702

2.793 3.044 746 717 478 318 738 620 1.026 245 16 36 15 30 10.822 7 4 7 4 11 341 134 48 35 78 11.491 18 140 11.649 36 11.685

686 1.867 238 437 283 275 232 99 102 120 24 13 19 29 4.424 6 4 2 9 265 64 88 16 445 16 5.339 11 35 5.385 70 5.455

453 1.273 308 648 307 219 395 190 88 87 3 474 57 96 4.598 12 14 15 63 202 142 229 27 217 58 5.577 46 134 5.757 28 5.785

3.047 1.069 806 638 241 268 855 114 95 117 11 98 34 11 7.404 11 11 1 8 81 32 21 5 131 19 7.724 57 54 7.835 9 7.844

808 1.059 519 108 273 86 307 116 19 62 4 115 25 18 3.519 10 8 13 1 20 72 100 47 15 12 3.817 20 11 3.848 22 3.870

832 415 366 167 71 242 64 42 5 70 8 31 22 19 2.354 8 28 23 2 41 111 60 8 128 5 2.768 64 6 2.838 59 2.897

163 45 94 2.041 241 8 23 1 17 129 43 12

400 563 137 1.329 254 12 105 30 15 10 4 37 2 8 2.906 4 1 3 1 23 9 15 4 1 11 2.978 4 6 2.988 2 2.990

9 66

FRANCIA GERMANIA REGNO UNITO SPAGNA BELGIO AUSTRIA PAESI BASSI DANIMARCA LUSSEMBURGO SVEZIA PORTOGALLO GRECIA FINLANDIA IRLANDA TOTALE UE A 15 CIPRO ESTONIA LETTONIA LITUANIA MALTA POLONIA REP. CECA SLOVACCHIA SLOVENIA UNGHERIA TOTALE UE A 25 BULGARIA ROMANIA TOTALE UE A 27 CROAZIA TOTALE UE A 28

2.817 1

115 29 88 117 38 3.205 4 14 3.223 8 3.231

TOTALI

RICOTTA E ALTRI FORMAGGI FRESCHI

MOZZARELLA PAESI

FORMAGGI DESTINATI ALLA TRASFORMAZIONE

0406901 9019-905 9082-9084 0406908 9093 0406401 4090

PROVOLONE

04069069 04069021 04069039 04069081 04069086 04069013 04069015 04069017

FORMAGGI FUSI

04069023 - 04069025 - 04069027 - 04069029 - 04069037 - 04069078 - 04069032 - 04069035 - 04069085 -04069075 - 04069079 -04069076 -04069087

ALTRI FORMAGGI

ALTRI FORMAGGI MOLLI

04064050

PECORINO

ALTRI FORMAGGI DURI

040620

ALTRI FORMAGGI SEMIDURI

04069061

GORGONZOLA

04061050 -04061080

GRATTUGIATI

0406 1030

(IN TONS)

CODICE DOGANALE

GRANA PADANO PARMIGIANO REGGIANO

ESPORTAZIONI ITALIANE DI FORMAGGI IN EUROPA (gennaio-settembre 2015)

522 27 72 457 138

1.291

3

1.294 379 1.673 1.673

59.838 36.854 23.260 15.850 12.961 8.530 7.462 5.183 5.978 3.889 1.011 3.155 1.094 1.197 186.262 204 234 171 281 1.807 8.241 2.135 828 2.291 807 203.261 683 2.218 206.162 1.047 207.209

BRESCIALAT SPA

SAVIOLA SPA

Gran Moravia, burro, Grana Padano, Asiago, Verena, provolone dolce e piccante, pasta filata, Parmigiano Reggiano

Grana Padano, Parmigiano Reggiano, crescenza, mozzarelle, Taleggio, Gorgonzola, ricotta, mascarpone.

Produzione: Grana Padano, Parmigiano Reggiano.

Via Pasubio, 2 36010 Zané (VI) Tel. 0445/313900 Fax 0445/313991 info@brazzale.com www.brazzale.com

Via Castellana 1/A 25032 Chiari (BS) Tel. 030/7009878 Fax 030/7009860 info@brescialat.it www.brescialat.it

Via Arini, 42 46012 Bozzolo (MN) Tel. 0375/313411 Fax 0375/310319 info@saviola.it www.saviola.it

BRAZZALE

SPA

IL MONDO DEL LATTE 51


ECONOMIA

CODICE DOGANALE

04061030

04061050 04061080

4069061

40620

4069063

61.102 56.251 4.548 34 269 25 442 28 414 39

45.004 40.188 4.104 431 281 281 11.788 2.313 9.475 566 164 175 227 3.536 1.401 108 54 91 89 1.793 1.617 1.716 30 9

22.514 21.702 538 5 269 34 327 70 257 10 2

4.003 3.870 126 7

92 63 553 224 183 41

46.489 43.638 2.516 124 211 62 1.413 103 1.310 31 9 5 17 3.849 1.682 688 15 138 127 1.199 228 208 20

63.958 7.707 278.518 39.857

52.072 8.434 197.526 42.898

62.801 22.613 557.971 189.964

23.463 1.761 192.204 13.420

PAESI EUROPA UNIONE EUROPEA SVIZZERA C.S.I. ALTRI PAESI EUROPEI AFRICA NORD AMERICA CANADA USA CENTRO E SUD AMERICA BRASILE MESSICO ALTRI PAESI DEL CENTRO SUD ASIA GIAPPONE CINA INDIA HONG KONG SINGAPORE ALTRI PAESI ASIATICI OCEANIA AUSTRALIA NUOVA ZELANDA ALTRO TOTALE MONDO -TONNELLATE di cui extra Ue -MIGLIAIA DI EURO di cui extra Ue

4 35 2.126 1.346 72

24 8.697 211 8.486 76 60 4 12 344 253 14 2 4 2 69 155 150 5

8 551 211 143 6 31 18 142 27 27

13.299 9.429 124.563 88.443

FORMAGGI FUSI

PROVOLONE

ALTRI FORMAGGI

ALTRI FORMAGGI DURI

GORGONZOLA

PECORINO

GRATTUGIATI

GRANA PADANO PARMIGIANO REGGIANO

MOZZARELLA

(IN TONS - DATI PROVVISORI ISTAT)

RICOTTA E ALTRI FORMAGGI FRESCHI

ESPORTAZIONI ITALIANE DI FORMAGGI NEL MONDO (gennaio-settembre 2015)

4064050

04069069 04069021 04069039 04069081 04069086 0406913 04069015 04069017

4069099

4069073

40630

12.420 11.685 697 17 21 20 299 67 232 21 14 1 6 471 261 14 3 4

6.078 5.783 160 107 28 210 854 71 783 87 19

4.067 2.897 770 24 376 57 1.071 4 1.067 145 32

3.403 3.231 170 1 1 114 12 3 9 1

189 233 230 3

68 1.477 431 224 143 96 36 547 198 195 3

113 673 131 79 17 57 43 346 159 150 9 1

3.104 2.990 108 4 2 15 405 82 323 33 23 1 9 35 7

13.464 1.779 80.777 12.288

8.904 3.121 59.440 22.341

6.173 3.276 36.534 22.384

1 215 13 1

3 2 3 20 431 424 7

5 9 187 13 13

4.023 1.033 24.870 6.858

3.758 527 12.165 2.070

GLI ESPORTATORI

CASEIFICIO DEFENDI LUIGI SRL

CIRESA FORMAGGI

BERNERI

Via Vittorio Emanuele, 62 23815 Introbio (LC) Valsassina Tel. 0341/980540 Fax 0341/981294 ciresa@ciresa.it www.ciresa.it

Via delle Industrie, 6 24040 Lallio (BG) Tel. 035/200991 Fax 035/201190 berneri@berneri.it www.berneri.it

GELMINI CARLO

MARIO COSTA SPA F.LLI PINNA AZIENDA

SPA

52 IL MONDO DEL LATTE

24043 Caravaggio (BG) tel. 0363 301022 info@caseificiodefendi.it www.caseificiodefendi.it

CASEARIA SPA

SRL Via Papa Giovanni XXIII, 15 20080 Besate (MI) Tel. 02/90.50.92.4 Fax 02/90.09.80.30 info@caseificio-gelmini.it www.caseificio-gelmini.it

Taleggio, Gorgonzola, Bufaletto, Mozzarella.

Via dell’Industria, 26 Località Orfengo 28060 Casalino (NO) Tel. 0321/877566 Fax. 0321/877578 e-mail: info@mariocosta.it www.mariocosta.it

Via F.lli Chighine, 9 07047 Thiesi (SS) Tel. 079/886009 Fax 079/886 724 info@pinnaspa.it www.fratellipinna.com


FONTINA FONTAL

FORMAGGI DESTINATI ALLA TRASFORMAZIONE

4069075

4069076

4069001

3.867 3.776 85 5 1 3 712 3 709 0

1.506 1.428 74

950 635 309 1 5 2 361 51 310 3 1 1 1 9 2

392 284 107 1

1.673 1.673

ALTRI FORMAGGI MOLLI

1.966 1.885 76 4 1 39 15 3 12 0

2.203 2.182 9 11 1 2 93 9 84 0

1.904 1.828 74 1 1 28 162 40 122 0

1.327 1.284 34 8 1 54 57 3 54 298

73 20

137 6 10

11 1

298 339 319

48 1 4 0

22 2 97 9 8 1

2

7

6

8 15 15

13 4 4

31 29 24 5

2.093 208 12.641 1.417

2.444 262 12.726 1.926

2.120 292 15.409 2.212

2.079 795 9.627 3.957

4.701 925 33.847 7.685

TRENTIN

90 51 2

4 3 306 5 301 5 2 1 2 44 35 2 1 1 5 32 32

1.896 468 11.809 3.231

6 226 3 223 2 1 1 6 1

TOTALI

ASIAGO CACIOCAVALLO MONTASIO RAGUSANO

4069079

ITALICO TALEGGIO

04069018 04069019 04069050 04069082 04069084

ALTRI FORMAGGI SEMIDURI

4069087 04069023 04069025 04069027 04069029 04069037 04069078 04069032 04069035 04069085

CACIOTTE, SCAMORZE E FORMAGGI SEMIDURI

CRESCENZA, ROBIOLA E SIMILI

ALTRI FORMAGGI ERBORINATI

04064010 04069088 04064090 04069093

6 6 13 13 36 18 7

2 3 7 147 145 2 1 1.473 838 10.181 5.485

8 8

640 356 4.604 2.368

7 4 0

223.972 207.210 14.505 785 1.472 954 27.246 3.069 24.177 1.330 327 192 811 14.022 6.189 1.362 247 609 401 5.214 3.529 3.532 126 11

1.728 271.089 63.879 55 4.153 1.679.565 426 469.230

la metà della produzione casearia mondiale esce infatti da stabilimenti del Vecchio continente, che sfornano 9,6 milioni di tonnellate di formaggi. A molte lunghezze di distanza seguono gli Usa, la cui produzione annuale supera di poco i 5,1 milioni di tonnellate, poi il Brasile. Il mercato della polvere di latte è invece nelle mani di altri grandi Paesi, soprattutto quello del latte intero. In cima alla graduatoria troviamo la Nuova Zelanda, con una produzione annuale che supera il milione e mezzo di tonnellate, in aumento del 2% sul 2014. Segue la Cina, che ha messo a segno un aumento record superiore all’8 per cento. Al terzo posto l’Ue, che produce poco più della metà della Nuova Zelanda, ma ha fatto registrare un incremento a due cifre: +10 per cento. Infine, il latte scremato in polvere. Qui l’Europa torna regina, con produzioni ancora in aumento. Gli Stati Uniti sono medaglia d’argento, ma hanno rallentato la propria produzione del 3% circa; terza l’India, che mette a segno un aumento importante: +6 per cento.

SPA

Parmigiano Reggiano Grana Padano Pecorino Romano Gorgonzola Pecorini Toscani/Sardi Provolone/Taleggio Mozzarella di Bufala Mascarpone/Ricotta Via Genova 19(z.i.) 37053 Cerea (VR) Tel. 0442/398111 Fax 0442/398150 commerciale@trentingroup.it www.trentingroup.it

ZANETTI

SPA

Produzione, stagionatura, confezionamento e commercio di: Grana Padano, Parmigiano Reggiano, burro, provoloni, pecorini, Taleggio, Fontina, Asiago, mozzarelle, mascarpone, ricotta, Gorgonzola. Via Madonna, 1 24040 Lallio (BG) Tel. 035/201511 Fax 035/691515 zanetti@zanetti-spa.it www.zanetti-spa.it IL MONDO DEL LATTE 53


ECONOMIA

BORSA PREZZI ANDAMENTO DELLE QUOTAZIONI DEI PRODOTTI LATTIERO-CASEARI ITALIANI DESCRIZIONE MILANO BURRO PASTORIZZATO (COMPRENSIVO DI ONERI DI RACCOLTA, PREMI QUALI-QUANTITATIVI E PROVVIGIONI) BURRO DI CREMA DI LATTE SOTTOPOSTA A CENTRIFUGAZIONE REG. (CE) N. 1234/2007 BURRO DI CENTRIFUGA ZANGOLATO (COMPRENSIVO DI ONERI DI RACCOLTA, PREMI QUALI-QUANTITATIVI E PROVVIGIONI) GRANA PADANO STAGIONATURA DI 12-15 MESI E OLTRE GRANA PADANO STAGIONATURA DI 9 MESI E OLTRE GRANA PADANO CON BOLLO PROVVISORIO 60-90 GG. FUORI SALE PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA 24 MESI E OLTRE PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA 18 MESI E OLTRE PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA 12 MESI E OLTRE GORGONZOLA FRESCO GORGONZOLA MATURO ITALICO MATURO TALEGGIO FRESCO FUORI SALE TALEGGIO MATURO PROVOLONE VALPADANA FINO A 3 MESI DI STAGIONATURA PROVOLONE VALPADANA OLTRE 3 MESI LODI LATTE SPOT ITA PARMIGIANO REGGIANO (BORSA DI RIFERIMENTO COMPRENSORIALE-PARMA) PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA (>30 MESI) PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA (>24 MESI) PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA (>18 MESI) PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA (>12 MESI)

54 IL MONDO DEL LATTE

2015 2014 NOVEMBRE NOVEMBRE MEDIA MEDIA

VAR.

2015 2014 DICEMBRE DICEMBRE MEDIA MEDIA

VAR. VAR.

1,99

2,10

-5,24%

1,93

2,00

-3,50%

2,84 2,99

2,85 3,05

-0,35% -1,97%

2,78 2,93

2,75 2,95

1,09% -0,68%

1,79

1,90

-5,79%

1,73

1,80

-3,89%

7,40 6,37

7,33 6,40

0,95% -0,47%

7,50 6,48

7,33 6,40

2,32% 1,25%

5,20

5,23

-0,57%

5,30

5,23

1,34%

9,40

9,48

-0,84%

9,55

9,48

0,74%

8,65

8,68

-0,35%

8,80

8,68

1,38%

7,47 3,85 5,40 5,20 4,40 5,25

7,50 3,95 5,50 5,30 4,50 5,35

-0,40% -2,53% -1,82% -1,89% -2,22% -1,87%

7,65 3,85 5,40 5,20 4,40 5,25

7,50 3,95 5,50 5,30 4,50 5,35

2,00% -2,53% -1,82% -1,89% -2,22% -1,87%

5,48 5,78

5,63 5,88

-2,66% -1,70%

5,48 5,78

5,63 5,88

-2,66% -1,70%

347,50 2015

366,30 2014

-5,13% VAR.

328,75 2015

346,25 2014

-5,05% VAR.

10,225 8,925 8,475 7,875

10,325 9,025 8,425 7,65

-0,97% -1,11% 0,59% 2,94%

10,375 9,225 8,775 8,075

10,3 9 8,4 7,65

0,73% 2,50% 4,46% 5,56%


IGLIA PRENDE V A R E M F OR M A L A. QU I

Ogni forma di Parmigiano Reggiano è un mondo di sapori, colori e profumi inconfondibili, custoditi da oltre 9 secoli grazie alle mani esperte e ai gesti ripetuti dei nostri maestri casari. Un mondo unico e vero come la terra da cui ha origine e come il sapere artigianale che si tramanda ogni giorno nei suoi caseiďŹ ci, pronti ad accoglierti a porte aperte tutte le volte che vuoi.

/parmigianoreggiano

@theonlyparmesan

#ParmigianoReggiano

www.parmigianoreggiano.it - www.parmigianoreggiano.com

theonlyparmesan


ECONOMIA

FORMAGGI DOP PRODUZIONE: IL TREND GENNAIO-OTTOBRE 2015 Nelle ultime settimane si è vista una piccola ripresa delle quotazioni dei formaggi duri. Grana Padano e Parmigiano Reggiano hanno mostrato valori in aumento dopo molti mesi di stasi su livelli di prezzo all’ingrosso molto bassi. È presto però per parlare di inversione di tendenza. Questi aumenti, infatti, si riferiscono a partite di prodotto ottenute nei mesi di “scarica”. E non va dimenticato che l’aumento delle quotazioni di Grana e Parmigiano non è accompagnato da analoghe rivalutazioni dei formaggi Dop a

in modo positivo sulle quotazioni. Cosa succederà nei prossimi mesi resta quindi difficile da prevedere. A differenza di quello che tanti affermano, nel nostro settore non si vede la ripresa degli acquisti domestici. Inoltre, tra poche settimane arriveranno le abbondanti produzioni della seconda parte del 2015. Vedremo come reagirà il mercato, anche sulla base di due variabili inedite: il nuovo piano produttivo varato dal Consorzio del Grana Padano e la minor produzione di latte che sembra aver caratterizzato la parte finale dello scorso anno.

stagionatura più breve, che hanno iniziato l’anno su livelli di prezzo analoghi, se non inferiori a quelli di prima di Natale. La variazione delle quotazioni potrebbe quindi essere riconducibile a una semplice questione di disponibilità di prodotto. Come abbiamo più volte ripetuto su queste pagine, per i duri il 2015 è stato caratterizzato da un andamento produttivo anomalo. La prima parte dell’anno ha visto un rallentamento importante delle produzioni ed è quindi probabile che il minor numero di forme arrivate sul mercato dopo la stagionatura incida

L’ANDAMENTO PRODUTTIVO NEI PRIMI 10 MESI DEL 2015 TALEGGIO 0,1 SALVA CREMASCO 8,5 QUARTIROLO LOMBARDO -8,4 PROVOLONE VALPADANA -12,9 PIAVE 2,9 PARMIGIANO REGGIANO 0,1 MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA 9,0 MONTASIO -1,1 GRANA PADANO -0,8 GORGONZOLA 1,3 BITTO 6,0 ASIAGO 1,0 -15,0

-10,0

-5,0

0,0

5,0

10,0

15,0

L’ANDAMENTO PRODUTTIVO DELLE PRINCIPALI DOP ITALIANE NEL 2015 FORMAGGIO ASIAGO (FORME) GORGONZOLA (FORME) GRANA PADANO (FORME) MONTASIO (FORME) MOZZARELLA DI BUFALA (TONNELLATE) PARMIGIANO REGGIANO (FORME) PIAVE (FORME) QUARTIROLO LOMBARDO (TONNELLATE) TALEGGIO (TONNELLATE) 56 IL MONDO DEL LATTE

VAR. %

2014

2015

1,0 1,3 -0,8 -1,1 9,0 0,1 2,9 -8,4 0,3

1.626.067 4.443.538 4.840.019 782.468 35.332 3.297.723 361.188 3.362 8.956

1.642.452 4.501.237 4.801.929 773.818 * 38.512 ** 3.302.628 371.665 3.081 ** 8.979 (*ottobre **novembre)




IGIENE & SICUREZZA

L'EXPORT È UNA RISORSA PREZIOSA ma serve la fiducia dei Paesi Terzi

Le spedizioni oltre confine di prodotti di origine animale vanno bene, ma bisogna fare di più sulla promozione e sulle garanzie di sicurezza chieste da chi compra

di Ettore Soria

Il 2015 è stato un anno positivo per le esportazioni italiane di alimenti d’origine animale. L’occasione per fare un bilancio è stato il convegno dal titolo “Le novità sul fronte dell'esportazione di alimenti di origine animale verso Paesi Terzi” svoltosi a Brescia a metà dicembre. L’evento è stato organizzato dall’Asl locale con la collaborazione di Aib (Associazione industriale bresciana) e la Camera di commercio. I lavori sono stati aperti dal presidente della Cciaa e di Assolatte Giuseppe Ambrosi, che ha evidenziato l’importanza dell’export verso i Paesi Terzi, la cui crescita compensa la stagnazione dei consumi in Italia. “Nel rispetto delle proprie responsabilità, tutti gli attori della filiera devono operare uniti – ha detto Ambrosi – così come sta avvenendo in Lombardia. Nel settore latte, come per i salumi, l’Unità veterinaria è un aiuto all’impresa, non solo un organo di controllo”. “Questo approccio – ha proseguito il direttore generale

dell’Asl di Brescia Carmelo Scarcella – ha portato alla creazione di un sito per l’esportazione di alimenti dove gli operatori possono avere le informazioni sulle procedure da seguire per la commercializzazione dei loro prodotti sui mercati esteri”. PAROLA D'ORDINE: SINERGIA Piero Frazzi, responsabile dell’Unità operativa veterinaria della Lombardia, ha evidenziato la grandissima importanza della regione nell’export alimentare italiano, con una crescita del 78% nel periodo 2011-2014. Frazzi ha ribadito la necessità di interventi coordinati fra le diverse istituzioni, in modo da evidenziare agli interlocutori esteri l’unicità del sistema pubblico/privato. Piero Castoldi, responsabile area export dell’Unità operativa veterinaria, ha parlato delle esperienze maturate in questi ultimi due anni relativamente agli audit delle Autorità sanitarie di alcuni Paesi Terzi, sia nel settore lattiero-caseario che in quello dei salumi e delle

carni bovine e suine. Uno dei nodi principali alla base degli ostacoli negli scambi è quello della sanità animale; da un lato la situazione italiana (ad esempio peste suina in Sardegna) e, dall’altro, un differente approccio da parte dell’Ue. La regionalizzazione europea non è riconosciuta da diversi Paesi Terzi. Il concetto di rischio trascurabile per la Bse, in molti casi non è accettato. Un altro aspetto sono gli standard igienico-sanitari di processo e di prodotto, spesso applicati in modo diverso da quanto richiesto nell'Ue, tenendo presente la variabile sulle modalità ispettive che sono differenti fra Paesi Terzi. La flessibilità nell’applicazione dei principi deve essere legata alla dimostrazione scientifica del raggiungimento dei risultati; un esempio possono essere i prodotti a latte crudo le cui problematiche ricorrono periodicamente dagli Usa alla Corea del Sud.

IL MONDO DEL LATTE 59


IGIENE & SICUREZZA

Giuseppe Ambrosi , presidente di Cciaa Brescia e di Assolatte Bisogna tenere presente che non esistono deroghe per stabilimenti di piccole dimensioni o per produzioni particolari. Castoldi ha evidenziato, inotre, che le Ssop (Sanitation Standard Operating Procedures), non previste a livello comunitario, sono richieste da numerosi Paesi, anche se non sono descritte nelle loro normative. A queste diversità di approccio, si aggiungono gli aspetti legati ai residui farmacologici oppure ai parametri microbiologici. BUONI, MA NON BASTA Per supportare e incrementare le esportazioni, è opportuno: ¬ accompagnare la promozione dei nostri prodotti dalla dimostrazione del rispetto dei requisiti sanitari; ¬ conoscere le regole del Paese di destinazione; ¬ abbandonare la presunzione della qualità assoluta dei nostri prodotti: se oltre a essere buoni non se ne dimostra la conformità, non si va lontano. IL QUADRO SANITARIO Una delle condizioni imprescindibili sull’idoneità del prodotto esportabile,

60 IL MONDO DEL LATTE

come è stato evidenziato dal con gli Usa, uno dei principali dottor Castoldi, sono i requisiti mercati per l’esportazione zoosanitari. di prodotti lattiero-caseari. Proprio quest’ultimi sono il fiore Infatti, il 2016 riserva alcune all’occhiello della Lombardia, incognite: da un lato un nuovo come è stato illustrato approfondimento sui formaggi nell’intervento di Antonio Vitali, a latte crudo (Parmigiano altro rappresentante dell’Unità Reggiano, Grana Padano, operativa veterinaria. Pecorino Romano, Provolone, Le aziende produttrici devono ecc.), da parte della Fda (Food essere in possesso di una serie and Drug Administration), di requisiti per poter destinare il dall’altro l’applicazione degli latte alla produzione di alimenti a atti esecutivi del Fsma (Food base di latte per l’export, requisiti Safety Modernization Act), in anche diversi fra i vari Paesi. particolare l’Accredited ThirdTenuto conto che l’Osa poteva Party Certification, con cui esportare prodotti fatti in altre verranno autorizzati organismi di Regioni d’Italia, venne realizzata certificazione nazionali. una “Attestazione sanitaria” da La tappa successiva è stato il parte del Minsal, che consentisse Cile con il quale per il settore al veterinario di firmare il lattiero è stato inaugurato l’uso certificato. della piattaforma Traces per In una banca dati sono confluiti la compilazione dei certificati veterinari. tutti i dati relativi sia ai parametri Due tappe in Asia: la prima in microbiologici del latte crudo che Giappone, dove si è evidenziato allo status zoosanitario per ogni allevamento, costituendo de facto come l’attività congiunta fra autorità sanitarie e Assolatte un patentino; tali informazioni abbia permesso di semplificare sono accessibili a tutte le Asl la procedura di della regione. cancellazione Con l’istituzione dalla black list e del Registro degli di supportare la Allevamenti Export I Paesi Terzi conferma nipponica Latte all’interno sono diffidenti sul limite di listeria della Lombardia, verso i nostri monocytogenes è stata superata a 100 ufc/g. La la necessità prodotti: seconda in Corea dell’attestazione la Fda del Sud, dove si sanitaria statunitense pone periodicamente con validità il problema dei semestrale, in sta valutando prodotti a latte quanto i requisiti gli standard crudo, nonostante previsti sono dei formaggi un audit con esito controllati in positivo gestito continuo nei piani da Minsal, Servizi annuali aziendali. veterinari, Izs Un gruppo Lombardia e Assolatte. di lavoro ha predisposto le La conferma del positivo “Linee di indirizzo al rilascio di attestazioni/certificazioni prodotti approccio sinergico si è a base di latte”, documento avuta con l’ispezione cinese, che sta costituendo un punto di che ha acconsentito alla riferimento anche per altre zone pubblicazione della lista degli d’Italia. stabilimenti autorizzati. Proprio le esportazioni in Cina sono in UN MONDO DI CERTIFICATI forte crescita e un mercato che Delineato il quadro sanitario, potrebbe costituire un interesse Ettore Soria di Assolatte ha per le aziende è quello dei prodotti biologici. esposto le problematiche Attraversato il fiume Ussuri, si dell’export di prodotti lattieri nei Paesi emergenti. entra quindi nel territorio della Il “Dairy Tour Export” è iniziato Federazione russa che, anche in


una fase di embargo, consente – ai sensi della normativa Tp Tc 021/2011 sulla Sicurezza alimentare - l’importazione dei seguenti prodotti alimentari per: ¬ l'alimentazione dieteticoprofilattica; ¬ l'alimentazione dieteticoterapeutica; ¬ l'alimentazione nell'infanzia; ¬ lo svezzamento. Per questa tipologia di prodotti, è necessaria la specifica registrazione presso il Rospotrebnadzor (Autorità per la tutela dei consumatori). UN SITO PER L'EXPORT Davide Calderone di Assica ha evidenziato le criticità per l’esportazione di prodotti a base di carne negli Stati Uniti. Esistono, infatti, barriere sanitarie utilizzate per limitate le importazioni senza dover ricorrere a barriere tariffarie. È opportuno tener presente che l’esportazione di prodotti lattiero-caseari è differente da

quella dei salumi, così come le norme in materia igienicosanitaria dei Paesi Terzi. Per cercare di avere un quadro omogeneo, l’Asl di Brescia ha inserito nel suo portale www.aslbrescia.it un servizio di supporto all’esportazione. I contenuti sono stati illustrati da Alessandra Gregori, che ha elencato le sezioni in cui è suddiviso il sito: rJOGPSNB[JPOJ TVMMF SFHPMF dell'esportazione di Aoa; rJTDSJ[JPOJ JO MJTUB rFNJTTJPOF EFJ DFSUJàDBUJ sanitari (concordati e liberi); rOPNJOBUJWJ EFJ SFGFSFOUJ export territoriali; rFMFODP EJ MJOL VUJMJ BMMB conoscenza di iter e normative di riferimento dei Paesi Terzi; rVOB DBTFMMB EJ QPTUB QFS quesiti sull'export. Il pubblico presente ha apprezzato l’iniziativa dell’associazione industriale, della Camera di commercio e dell’Asl di Brescia, perché durante i lavori è stato fornito

Carmelo Scarcella, direttore generale dell’Asl di Brescia un interessante quadro della situazione e le prospettive di mercato per alcuni Paesi Terzi di particolare interesse per le nostre produzioni.



IGIENE & SICUREZZA

EFSA: listeriosi e campilobatteriosi in aumento nell'Ue

Il rapporto 2014 evidenzia una crescita del 16% delle infezioni nell'uomo provocate da Listeria monocytogenes e del 10% di quelle provocate da Campylobacter rispetto al 2013 di Ettore Soria Secondo un recente Rapporto Efsa sulle zoonosi e sui focolai infettivi di origine alimentare nell'Unione europea, i casi di listeriosi e campilobatteriosi nell’uomo sono in crescita, confermando la tendenza all’aumento già iniziata nel 2008. Un trend analogo è stato riscontrato per le salmonellosi. NUMERI CHE PREOCCUPANO Le infezioni da listeriosi negli esseri umani sono aumentate del 16% rispetto al 2013: nel 2014 ci sono stati 2.161 casi confermati. Anche se tale cifra è relativamente bassa, l'incremento dei casi riferiti di listeriosi è preoccupante, poiché la sorveglianza di tali infezioni si concentra sulle forme gravi della malattia che hanno tassi di mortalità più elevati rispetto ad altre malattie di origine alimentare, in particolare tra anziani e pazienti con ridotte difese immunitarie. Tuttavia, la Listeria monocytogenes, il batterio che provoca la

listeriosi nell'uomo e negli animali, ha raramente superato i limiti di sicurezza imposti per legge negli alimenti pronti al consumo, che rappresentano la più comune fonte di infezioni alimentari per l’uomo. La campilobatteriosi è la malattia di origine alimentare più comunemente presente nell'Unione europea, un dato costante dal 2005. Il numero di malati confermati nell’Ue nel 2014 è stato di 236.851, con un incremento di 22.067 casi, il 10% in più rispetto al 2013. Nel 2014 la maggior parte degli Stati membri dell'Ue ha registrato un aumento del numero di affetti da campilobatteriosi, che potrebbe essere in parte spiegato con il miglioramento del sistema di sorveglianza e/o con la migliorata capacità diagnostica per la campilobatteriosi in parecchi Stati membri attuata negli ultimi anni. Negli alimenti il Campylobacter si trova soprattutto nella carne di pollo.

SALMONELLA IN CALO Nel 2014 i casi di salmonellosi sono leggermente aumentati per la prima volta nel periodo 2008-2014, in parte a causa di variazioni nel numero di Stati membri che hanno trasmesso i dati. Tuttavia, nei sei anni oggetto del monitoraggio, per la salmonellosi c'è stata una tendenza in discesa statisticamente rilevante. Ciò è dovuto principalmente al successo dei programmi di controllo della Salmonella nel pollame messi in atto dagli Stati membri dell’Ue e dalla Commissione europea. Dal 2008 in poi il numero di focolai infettivi di Salmonella segnalati all'interno dell'Ue è diminuito del 44 per cento. PIÙ PESCE CHE FORMAGGI La relazione Efsa-Ecdc riguarda 14 zoonosi e focolai di origine alimentare. Essa si basa sui dati raccolti da 32 Paesi europei (28 Stati membri dell’Ue e quattro Stati non membri) ed è di ausilio alla Commissione europea

IL MONDO DEL LATTE 63


IGIENE & SICUREZZA OSPEDALIZZAZIONE E TASSO DI MORTALITÀ PER ZOONOSI UMANA NELL'UE NEL 2014 (FONTE EFSA)

MALATTIA

NUMERO DI RICOVERI CASI UMANI CONFERMATI SITUAZIONE NUMERO DI CASI OSPEDISPONIBILE MS SEGNALA- DALIZZATI (%) ZIONI (a) SEGNALATI

MORTI PERCENTUA- ESITI NUMERO DI DECESSI LE OSPEDA- DISPONIBI- SEGNALASEGNALATI LIZZATI (%) LI (%) ZIONI (a)

236.851

25,4

16

18.303

30,4

73,6

15

25

88.715

32,2

14

9.830

34,4

49,6

15

65

YERSINIOSI

6.625

15,2

12

442

44,0

58,3

14

5

E. COLI

5.955

39,9

15

930

39,2

58,6

18

7

LISTERIOSI

2.161

38,0

16

812

98,9

64,8

20

210

ECHINOCOCCOSI

801

24,0

14

122

63,5

24,6

12

1

FEBBRE Q

777

ND (b)

ND (b)

ND (b)

ND (b)

51,2

11

1

BRUCELLOSI

347

62,0

9

142

66,1

41,5

10

0

TULAREMIA

480

47,1

8

92

40,7

49,0

9

0

CAMPILO BATTERIOSI SALMONELLOSI

(a): Non tutti i Paesi hanno registrato casi per tutte le malattie (b): Il simbolo ND significa che non sono state raccolte informazioni per questa malattia

e agli Stati membri stessi per monitorare, controllare e prevenire le malattie zoonotiche. Per quanto concerne la Listeria negli alimenti, c'è

stata una prevalenza nei prodotti ittici rispetto ai formaggi molli e semimolli. Diverso è stato il contesto per l’E. coli verotossigenico: è stato trovato nell’1% dei

campioni di formaggio, in particolare quelli ovicaprini. Relativamente alle patologie animali, l’Italia ha il primato dei casi di Febbre Q (Coxiella burnetii).



MONDO ASSOLATTE

UN ANNO SPECIALE

Nel 2015 si sono intensificate le attività svolte da Assolatte per comunicare e valorizzare il settore lattiero-caseario e le sue imprese. I dodici mesi da poco conclusi sono stati anche quelli dei festeggiamenti per i 70 anni dell’associazione di Carmen Besta

Attività rivolte ai mass media e agli stakeholder, comunicati stampa per informare i giornalisti, progetti imperniati sui new media, newsletter dedicate alla nutrizione, il premio giornalistico “L’Attendibile” e, ciliegina sulla torta, i festeggiamenti per celebrare i 70 anni dell’associazione: il 2015 per Assolatte è stato senza dubbio un anno intenso sul fronte della comunicazione. E per il 2016

66 IL MONDO DEL LATTE

sono previsti nuovi progetti che mirano ad aumentare la conoscenza del settore lattierocaseario, delle sue peculiarità, delle sue problematiche e a rinsaldare il ruolo di Assolatte quale interlocutore di riferimento per l’universo lattiero-caseario in Italia. IL PROGRAMMA TUTELA IMMAGINE 2015 L’anno scorso il filo conduttore della nostra attività di

comunicazione con i media e gli stakeholder è stato sottolineare il ruolo centrale, fondamentale e insostituibile che l’industria riveste nel settore lattiero-caseario italiano. Un ruolo che si esplica nella difesa della qualità dei prodotti, nella salvaguardia delle produzioni di pregio, nella tutela dell’occupazione, nella diffusione del “made in Italy” sui mercati mondiali, nello sviluppo dell’export


e nell’investimento in innovazione per soddisfare i nuovi bisogni dei consumatori. Abbiamo quindi comunicato questo ruolo di leader sia in assoluto che in relazione agli aspetti di qualità, sicurezza e garanzia degli acquirenti, riaffermando al contempo il ruolo di Assolatte come espressione dei veri protagonisti del settore. Nella programmazione di questa attività abbiamo contemperato differenti esigenze. In primis, fornire una copertura adeguata alle notizie, ai temi e agli eventi legati al settore, in modo da comunicare le nostre opinioni sugli argomenti d’attualità più “caldi” valorizzando il ruolo di Assolatte e delle imprese. A questo “stare sulla notizia” abbiamo affiancato una comunicazione di più ampio spettro, per rispondere alle specifiche esigenze dei diversi mezzi di comunicazione: dall’economia alla nutrizione e alla salute, dalla ricerca e innovazione ai trend e fenomeni di costume, dalla gastronomia alla cucina. Sul fronte “economia” ci siamo concentrati soprattutto sui temi dell’export, con l’intento di ribadire il nostro importante ruolo all’interno del comparto alimentare italiano, ma anche per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficoltà, sugli ostacoli e le barriere che le nostre aziende devono superare per riuscire ad accrescere la loro presenza sui mercati esteri. Altro filone affrontato è stato quello degli investimenti che le aziende del settore lattierocaseario destinano a ricerca e sviluppo, all’innovazione di prodotto e di pack e alla creazione di nuove categorie merceologiche in funzione delle mutate esigenze dei consumatori. A questi temi prioritari abbiamo affiancato i comunicati dedicati alle iniziative istituzionali realizzate da Assolatte. In particolare l’opportunità offerta

70 ANNI: UN TRAGUARDO DA FESTEGGIARE La valorizzazione del settore lattiero-caseario e delle imprese che lo rappresentano è stato il tema dei festeggiamenti per i settant’anni di Assolatte. Tra le celebrazioni romane, l’incontro/talk show condotto da Ilaria D’Amico e Fabrizio Frizzi, che ha raccontato il mondo Assolatte attraverso ospiti prestigiosi. Tra i protagonisti alti rappresentanti del Governo e del Parlamento europeo, autorità, esperti del settore, ma anche di arte, cinema, scienza e cucina, hanno offerto punti di vista differenti, dati aggiornati, previsioni e indirizzi di politica economica. Due sessioni, la prima istituzionale e la seconda culturale e di costume, hanno fatto il punto su una realtà economica fiore all’occhiello del nostro made in Italy, ma anche specchio di cambiamenti più profondi. Per l’occasione gli ospiti di Assolatte sono stati: Vito De Filippo, sottosegretario di Stato al ministero della Salute; Vito Cozzoli, capo di gabinetto del ministro dello Sviluppo Economico; Paolo De Castro, commissione Ue per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale; Massimiliano Dona, segretario generale Unione nazionale consumatori; Giorgio Calabrese, medico e nutrizionista; Vittorio Sgarbi, critico d’arte; lo chef Gianfranco Vissani. dal settantesimo anniversario dell’associazione, che ha attirato l’attenzione dei media sul lungo e virtuoso percorso delle imprese italiane, che costituiscono un settore vitale della struttura produttiva del nostro Paese. Abbiamo come sempre presidiato con attenzione e assiduità i temi della nutrizione e della salute, anche grazie ai temi trattati ne L’Attendibile, la newsletter scientifico-

nutrizionale di Assolatte. Considerato il persistente successo degli argomenti legati alla cucina e alla gastronomia, abbiamo continuato a “cavalcare” quest’onda, proponendo nuove modalità di consumo, presentazione e abbinamento per valorizzare al meglio le caratteristiche organolettiche e la versatilità culinaria dei prodotti lattierocaseari. Inoltre, non sono mancati i

UN FILO DIRETTO CON I MEZZI DI INFORMAZIONE Nel corso del 2015 Assolatte ha ideato e realizzato oltre 40 comunicati stampa, che sono stati inoltrati a testate giornalistiche cartacee (quotidiani e periodici), web, televisive e radiofoniche.

23% ECONOMIA

27% ATTUALITÀ

15% PRODOTTI

12% CUCINA 23% SALUTE

IL MONDO DEL LATTE 67


MONDO ASSOLATTE

comunicati stampa attinenti ad altre aree tematiche, come i fatti di costume, i trend di consumo, l’evoluzione delle scelte d’acquisto dei consumatori e i fenomeni “virali”. In parallelo, è aumentata la presenza sui social media, grazie soprattutto al forte interesse suscitato dall’edizione 2015 del premio giornalistico L’Attendibile, cui il mondo del giornalismo ha risposto con grande attenzione ed entusiasmo. Il bilancio è molto positivo perché sono cresciuti sia il numero dei partecipanti che la qualità dei lavori. Al contempo anche il nostro impegno è fortemente aumentato. Si sono intensificate le richieste di informazioni e approfondimenti, così come le proposte esclusive realizzate ad hoc per alcune importanti testate. Il premio giornalistico L’Attendibile continua, dunque, a dimostrarsi uno strumento efficace per valorizzare e approfondire i tanti temi portanti del nostro settore.

68 IL MONDO DEL LATTE

NEWSLETTER L’ATTENDIBILE: LA NUTRIZIONE PER TUTTI La comunicazione scientifica sul ruolo nutrizionale di latte e derivati è stata come sempre affidata alla newsletter L’Attendibile divulgata a 30mila medici e altri stakeholder. L’obiettivo resta quello di informare con una comunicazione “attendibile” sulle aree critiche nell’opinione degli operatori sanitari, stimolare una riflessione del medico sui vantaggi nutrizionali dell’assunzione di latte e derivati, promuovere una “cultura clinica” dei prodotti lattiero-caseari all’interno del mondo sanitario. Lattendibile.it è il portale di nutrizione e informazione che raccoglie tutti i numeri della newsletter. Compatibile con qualsiasi dispositivo mobile, il sito è costantemente aggiornato a ogni uscita. Con oltre 55mila pagine visitate nel 2015, Lattendibile.it è uno dei più ricchi archivi digitali di materiale scientifico e informativo sui prodotti lattiero-caseari. Anche quest’anno, le pagine più cliccate sono state quelle relative all’osteoporosi, alla sindrome metabolica e ai miti e verità sul latte e i derivati.


IL BILANCIO DELLE ATTIVITÀ RIVOLTE AI MASS MEDIA L’attività condotta da Assolatte nell’ambito del programma immagine ha generato oltre 300 uscite documentate dal nostro servizio di rassegna stampa. Solo con le 12 principali testate giornalistiche su cui siamo comparsi, abbiamo raggiunto una platea composta da 43,8 milioni di potenziali lettori. Nonostante il cambiamento dello scenario dei media negli ultimi anni e il conseguente dimezzamento degli spazi editoriali, abbiamo mantenuto un trend di risultati positivo. Il merito è da attribuire a una serie di ragioni, tra le quali: valore dei contenuti, specializzazione del servizio, aggiornamento continuo dei contatti e continuità delle relazioni.

IL PREMIO GIORNALISTICO DELL’ASSOCIAZIONE Si è conclusa con successo la quarta edizione del premio giornalistico promosso da Assolatte. Creato per stimolare il mondo dei mass-media a raccontare le tante sfaccettature del settore lattiero-caseario, dal 2011 a oggi, “L’Attendibile” ha visto partecipare centinaia di giornalisti italiani di tutti i mezzi di informazione. La premiazione degli otto vincitori e il conferimento dei tre riconoscimenti speciali sono avvenuti nel corso dell’assemblea annuale di Assolatte. Il premio giornalistico è oramai diventato un punto di riferimento nel settore dell’informazione che ne riconosce la serietà e l’autorevolezza. Anche in quest’ultima edizione, infatti, si sono confermati un notevole interesse e un alto numero di iscritti, i cui lavori sono stati valutati da una giuria composta da autorevoli esponenti del mondo istituzionale e scientifico. I VINCITORI CRISTINA GIULIANO - Panorama CAMILLA BARESANI - Sette/Corriere della Sera MARCO CONSOLI - Focus ALESSANDRA DAL MONTE - Corriere della Sera ROBERTA SALVADORI - Corriere della Sera GIULIANO ALUFFI - Il Venerdì/La Repubblica CLAUDIA COMPAGNI - Sale&Pepe ANGELA ODONE - La Cucina Italiana I FUORI CONCORSO GIORGIO CALABRESE - Premio Carlo Cannella per il Giornalismo Scientifico MARIO PAPPAGALLO - Premio Assolatte per la ricerca e la divulgazione scientifica PAOLO DE CASTRO - Premio Assolatte per Expo 2015

IL MONDO DEL LATTE 69


NORMATIVE

Vietato copiare, emulare o evocare

IL LATTE E I SUOI DERIVATI Sono prodotti inimitabili e dai nomi tutelati. Lo ha ribadito il ministero dello Sviluppo Economico, interpellato sul tema da Assolatte di Carmen Besta

Sollecitato da un quesito posto da Assolatte, il ministero dello Sviluppo Economico ha ribadito che è ingannevole nei confronti del consumatore usare o evocare le denominazioni dei prodotti lattiero-caseari e alludere alle loro caratteristiche e alle loro proprietà benefiche per promuovere altri prodotti. Nobilitare bevande e altri alimenti alludendo nel nome, nell’etichetta, nei materiali informativi o nella pubblicità al latte, allo yogurt, alla panna, al burro o ai formaggi, quando in realtà questi alimenti non sono latticini o non li contengono, resta una pratica ingannevole e, in quanto tale, vietata dalla normativa italiana e comunitaria. LA LEGGE TUTELA I LATTICINI In particolare, il ministero sottolinea che “la normativa europea protegge in modo specifico il latte, tutti i prodotti lattiero-caseari e le loro denominazioni dal rischio di confusione con prodotti ottenuti da materie prime diverse dal latte”. Secondo la nostra associazione si tratta di una precisazione molto importante, che va a beneficio dei consumatori, perché evita che siano vittime di pratiche scorrette, realizzate da produttori alimentari che cercano di appropriarsi delle caratteristiche e delle proprietà nutrizionali dei prodotti lattiero-caseari per vendere altri cibi dalla composizione e dal valore nutritivo ben differenti. Il ministero dello Sviluppo Economico ha puntualizzato che queste disposizioni di legge, confermate e ribadite anche dal Regolamento Ue n.1308/2013, sono necessarie per assicurare:

70 IL MONDO DEL LATTE

r la protezione della composizione naturale di latte e derivati nell’interesse dei produttori e dei consumatori; r l’esclusione di qualsiasi possibilità di errore o confusione tra i prodotti lattiero-caseari e gli altri prodotti alimentari, compresi quelli che contengono in parte componenti del latte; r la garanzia di condizioni di concorrenza non falsate tra i prodotti lattiero-caseari e i prodotti concorrenti sui fronti della denominazione, dell’etichettatura e della pubblicità. Gli italiani, quindi, possono fare la spesa tranquilli: se sulle confezioni, nei materiali informativi o nelle pubblicità dei prodotti


alimentari compaiono le denominazioni proprie sia evidenziato in modo chiaro vicino alla dei prodotti lattiero-caseari (come “latte”, denominazione del prodotto. “yogurt”, “formaggio”, “burro”, “ricotta”, “mozzarella”, “yogurt”, “panna” o ETICHETTE TRASPARENTI “crema di latte”), allora si tratta La normativa europea intende di veri latticini e non di imitazioni insomma arginare sia la o di prodotti diversi, come quelli comparazione tra alimenti differenti Vietati di natura vegetale o quelli in cui i sia l’imitazione di aspetti esteriori le diciture componenti naturali del latte sono di alimenti diversi per puri fini “latte di riso” stati sostituiti (del tutto o in parte) commerciali, con il conseguente da altri ingredienti. rischio che il consumatore possa o “yogurt essere indotto in inganno sulle vegetariano” INGREDIENTI IN EVIDENZA caratteristiche dell’alimento che e gli Quindi, non si può definire “latte” il sta per acquistare in un negozio liquido ottenuto dal riso, dalla soia o via web tramite una piattaforma accostamenti o dall’avena (la dizione corretta in e-commerce. tra tofu e questi casi è “bevanda”). E per gli Come scrive il ministero: “È evidente formaggio stessi motivi non si può raffigurare che la comparazione o l’imitazione un formaggio sulle confezioni di un prodotto non ottenuto da latte del tofu, non si può etichettare con un derivato del latte indurrebbe come “panna” una crema di soia a ritenere – ancorché si evidenziasse in etichetta e neppure presentare come “yogurt” quello la sostituzione del latte con un altro ingrediente realizzato solo con ingredienti vegetariani. – che sussista tra i due prodotti una sostanziale E non è lecito nemmeno fare riferimento equivalenza, in realtà inesistente”. al latte e ai suoi derivati per quei prodotti Assolatte continuerà a vigilare, insieme agli alimentari dove le componenti tipiche del latte organismi competenti, sulla correttezza delle sono state eliminate e sostituite con altri informazioni fornite ai consumatori tramite le ingredienti (ad esempio, grassi vegetali anziché etichette e le confezioni dei prodotti alimentari, la materia grassa del latte). Anzi, in questo nonché in tutti i materiali informativi e pubblicitari caso è obbligatorio che l’ingrediente sostitutivo che hanno a che fare con i cibi.

L’eccellenza ha un nome

www.francialatticini.com

Le mozzarelle dell’Agro Pontino


NORMATIVE

l’esperto risponde

La dichiarazione nutrizionale in etichetta diverrà obbligatoria dal 13 dicembre 2016. Nel caso di un prodotto destinato all’industria e non al consumatore finale, sarà obbligatorio inserire tale dichiarazione? Il Reg. (UE) n.1169/2011 si applica di norma ai prodotti destinati al consumatore finale e alle collettività (vedi art. 6). L’obbligo della dichiarazione nutrizionale in etichetta non si applica dunque ai prodotti destinati non al consumatore finale, ma ad altre industrie alimentari per i loro usi professionali. Tuttavia, l’art. 8, paragrafo 8, del citato Regolamento prevede

che “gli operatori del settore alimentare che forniscono ad altri operatori del settore alimentare alimenti non destinati al consumatore finale o alle collettività assicurano che a tali altri operatori del settore alimentare siano fornite sufficienti informazioni che consentano loro, se del caso, di adempiere agli obblighi di cui al paragrafo 2 [ossia di etichettare correttamente il loro prodotto finito, ndr]”. Va ricordato che per i prodotti destinati non al consumatore finale ma ad altre industrie alimentari per i loro usi professionali continuano ad applicarsi in Italia le norme dell’art. 17 del vecchio D.lgs. n.109/1992 e sue successive modifiche.

Se per produrre una ricotta si aggiunge della crema di latte vaccino al siero di latte di pecora, al fine unico di ottenere il livello di grassi desiderato, vi è la possibilità di usare la denominazione “Ricotta di pecora” visto che l’ingrediente principale (siero di latte) è di pecora? Inoltre, nel caso si utilizzi crema di latte ovina, è necessario scrivere negli ingredienti “crema di latte di pecora” o è sufficiente la denominazione “crema di latte”? Non può denominarsi “Ricotta di pecora” un prodotto

che utilizzi, tra i suoi ingredienti, anche una crema di latte vaccino, in quanto, indipendentemente dalle percentuali di utilizzo dei due tipi di latte, la mancata esplicitazione, tra gli ingredienti e nella denominazione merceologica, dei due tipi di latte impiegati, potrebbe essere oggetto di contestazione da parte delle autorità di controllo. Nel caso di utilizzo di “crema di latte di pecora”, è necessario indicare dettagliatamente l’utilizzo del tipo di latte (nel caso specifico: di pecora), in quanto la semplice indicazione di “crema di latte” è prerogativa, solo ed esclusivamente, del latte vaccino.

È possibile utilizzare la dicitura “100% naturale” sull’etichetta di un prodotto i cui unici ingredienti sono latte, panna, fermenti lattici e sale? Occorre considerare anzitutto che l’appellativo “100% naturale” (ma vale la stessa cosa per la sola dicitura “naturale”) non è disciplinato da alcuna normativa specifica. Si tratta pertanto di un’indicazione volontaria che, come tale, non può essere ritenuta a priori né legittima, né illegittima. Ciò dipenderà dal significato con cui l’aggettivazione viene usata e, soprattutto, da come essa può essere interpretata dal consumatore. È ovvio, però, che essa non deve far intendere che il prodotto sia stato ottenuto con particolari metodi di produzione rispettosi dell’ambiente o della natura (ad esempio, il biologico) quando così non è, oppure portare a differenziare il prodotto rispetto ad altri prodotti più o meno analoghi presenti sul mercato. A quest’ultimo riguardo, qualora il prodotto in questione fosse, ad esempio formaggio, vale la pena osservare che non sembra che si

possano distinguere i formaggi in naturali e non naturali. L’affermazione, quindi, potrebbe illegittimamente sottintendere che normalmente gli altri formaggi presenti sul mercato non sono “naturali” o “al 100% naturali” o “prodotti con ingredienti o procedimenti naturali”. L’affermazione in questione, come ogni altra dicitura che tenda a porre in risalto il prodotto o una sua caratteristica distintiva, deve essere perciò valutata con grande prudenza. Per usare la dicitura “100% naturale” l’azienda deve tenersi pronta a spiegare il significato della stessa (in cosa consiste cioè la vantata naturalità), a documentarne la veridicità e l’esatta comprensione da parte del consumatore, nonché a provare che le caratteristiche vantate sono specifiche del proprio prodotto e non possedute dai concorrenti. Mancando tali condizioni, l’azienda potrebbe incorrere nel divieto di attribuire al prodotto caratteristiche particolari quando queste caratteristiche sono del tutto normali e comuni ai prodotti analoghi.

In merito all’etichettatura degli alimenti, la superficie uguale o maggiore a 80 cm2, da cui dipende l’obbligo di usare caratteri di altezza pari ad almeno 1,2 mm, è intesa come superficie dell’imballaggio, oppure può essere riferita all’etichetta apposta all’imballaggio, soprattutto quando l’imballaggio non riporta le informazioni, ma esse sono stampate solamente su un’etichetta adesiva? L’articolo 13.3 del Reg. (UE) n.1169/2011 riferisce la misura della superficie inferiore a 80 cm2 all’imballaggio e non all’etichetta appostavi. Letteralmente, la norma recita: “Nel caso di imballaggi o contenitori la cui superficie maggiore misura meno di 80 cm2, l’altezza della x della dimensione dei caratteri di cui al paragrafo 2 è pari o superiore a 0,9 mm”. Sulla questione della superficie maggiore la Commissione europea si è espressa per mezzo della Q&A n. 2.3.1, che precisa

come si determina la “superficie maggiore”. Tale Q&A chiarisce che “per gli imballaggi con facce rettangolari o le scatole, la superficie maggiore è facile da determinare: basta prendere in considerazione una faccia intera dell’imballaggio (altezza x larghezza). La determinazione della superficie maggiore è più complessa, tuttavia, per gli imballaggi cilindrici (ad esempio, le lattine) o per le bottiglie, che hanno spesso forme irregolari. In questi casi, una soluzione pratica potrebbe consistere, ad esempio, nel tenere conto di tutta la superficie dell’imballaggio, ad eccezione della parte superiore, della parte inferiore e delle flange delle lattine e della spalla e del collo delle bottiglie e dei barattoli/vasi. Per esempio, la superficie maggiore di una lattina corrisponde alla superficie curva srotolata. Si sta discutendo a livello comunitario se limitare la superficie maggiore degli imballaggi a sezione curva al solo 40% della superficie curva.

72 IL MONDO DEL LATTE


SCEGLI IL CONTENITORE CHE PENSA AL FUTURO. Rinnovabili e riciclabili: i contenitori Tetra Pak® in carta proteggono il tuo prodotto e rispettano l’ambiente. Possono essere avviati a raccolta differenziata e nascono principalmente da materia prima ‘che ricresce’ perché gestita in modo sostenibile.

www.tetrapak.it www.packgrowsback.it - www.tiriciclo.it



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.