Il Mondo del Latte - Luglio 2015

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IL MONDO DEL

LATTE LUGLIO

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N. 7

IL LATTE NEL MONDO 2015 - ANNO LXIX - MENSILE

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Parma, May 09-12 2016

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IL MONDO DEL

L AT T E EDITORIALE È stata una giornata indimenticabile il 17 giugno: abbiamo festeggiato i 70 anni di Assolatte con un’assemblea ricca di contenuti e presenze importanti, con una platea attenta e partecipe e con una serata di gala nella suggestiva cornice di Villa Medici. Questa giornata trascorsa insieme non è stata solo il coronamento di un percorso decennale, ma anche l’occasione per riflettere sul nostro presente e per guardare al nostro futuro, come dice il “manifesto” che abbiamo presentato a Roma:

Ogni giornata ha bisogno di noi. Ogni persona ha bisogno di noi. Noi ci siamo. Sempre. Ci siamo quando il giorno diventa vita. Quando c’è bisogno di energia. Quando il benessere è una scelta. Ci siamo dove l’Italia vuole crescere perché siamo il primo settore del “made in Italy” nell’agroalimentare: 15 miliardi di euro di fatturato, 2 miliardi di euro di export, 100.000 posti di lavoro, 3 miliardi di litri di latte, 1 miliardo di kg di formaggio, 2 miliardi di vasetti di yogurt, 160 milioni di kg di burro. Siamo tutto questo. E molto di più. Siamo persone, capacità, idee, con la passione di chi ama il proprio lavoro, l’orgoglio di chi ha conquistato i primi posti nel mondo, l’entusiasmo di chi unisce tradizione antica, tecnologie avanzate e innovazione continua per garantire sicurezza e qualità. Sì, noi ci siamo per le persone, per il Paese, per il futuro. L’Italia ha un cuore naturale: il latte. Da 70 anni lo facciamo battere. Forte. Assolatte: 70 anni dalla parte del benessere. Adriano Hribal

IL MONDO DEL LATTE 3


SOMMARIO

IL MONDO DEL

LATTE LUGLIO

2015 -

IL LATTE NEL MONDO - MENSILE

ANNO LXIX

PAG. 3 PAG. 6 PAG. 13

Editoriale Amarcord Attualità Ue: chiesti strumenti per affrontare le crisi

PAG. 16 PAG. 52

8

Un ricordo del generale Cosimo Piccinno

Veti ideologici frenano l’accordo: cosa c’è dentro il Ttip di Paolo De Castro

SPECIALE ASSEMBLEA 2015 PAG. 18

Una giornata indimenticabile

ECONOMIA PAG. 56 PAG. 61 PAG. 66

Produzione ed export: ripresa in vista Il trend dell’export in Spagna Formaggi Dop: la borsa dei prezzi in Italia

IGIENE & SICUREZZA PAG. 68

Il mercato cinese e le sue regole su etichette e registrazione dei marchi

NORMATIVE PAG. 72

ORGANO UFFICIALE DI

ASSOLATTE

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COMITATO ITALIANO FIL-IDF

Attualità Eda: in visita alla fattoria del Papa

OPINIONI PAG.

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L’esperto risponde

Organo ufficiale di ASSOLATTE Associazione Italiana Lattiero-Casearia e del Comitato Italiano della Federazione Internazionale di Latteria - FIL - IDF EDITORIALE IL MONDO DEL LATTE s.r.l. P.I. e C.F. 07208200159 www.assolatte.it Direzione, redazione, pubblicità: Via Adige, 20 - 20135 Milano tel. 02-72021817 e-mail: mondolatte@assolatte.it Via Boncompagni, 16 - 00187 Roma tel. 06-42885648 Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 337 del 23-4-87 Direttore responsabile: Adriano Hribal Coordinamento editoriale: Manuela Soressi Progetto grafico e impaginazione: Tina Liati Immagini: Fotolia Stampa: Miligraf srl s- Formello (RM) Poste Italiane SPA - Spedizione in abbonamento postale 70% Roma – aut mp-at/c/rm Questa rivista è stata inviata tramite abbonamento: l’indirizzo in nostro possesso verrà utilizzato, oltre che per l’invio della rivista, anche per l’invio di altre pubblicazioni e stampe o per l’inoltro di proposte pubblicitarie. Ai sensi della legge 675/96 è nel suo diritto richiedere la cessazione dell’invio e/o l’aggiornamento o la cancellazione dei dati in nostro possesso. PREZZI DEGLI ABBONAMENTI: Italia: 118,00 euro Estero: 150,00 euro 1 copia: 11,50 euro Arretrati: 23,00 euro

4 IL MONDO DEL LATTE



Amarcord: SI STAVA MEGLIO

QUANDO SI STAVA PEGGIO? Negli anni Trenta del secolo scorso la filiera del latte aveva evidenti lacune di carattere igienico Questo mese, il nostro tuffo nel passato è il racconto della strada che faceva il latte per arrivare sulle tavole dei consumatori quando le latterie erano il principale punto vendita. Latterie tanto rimpiante dai nostalgici del bel tempo che fu (che però tanto bello non sempre fu). Non commenteremo, limitandoci a riportare tale e quale un articolo di “Latte e latticini” del 1931, tratto da un lavoro del Regio Istituto superiore di Veterinaria di Milano. Sperando che apra gli occhi a chi rimpiange la qualità di un tempo.

di lavarsi le mani. Il pastore inumidisce le dita con i primi getti di latte che munge e che sono raccolti nel sottostante secchio. In seguito continua ad inumidirsi le dita con la schiuma che si forma nel secchio o addirittura immerge il palmo della mano nel latte. C’è chi invece inumidisce le mani sputandovi sopra. A questi delicati riguardi igienici si aggiungono di inverno gli schizzi di fango, il polverone di estate, le materie fecali volatilizzate dall’agitarsi della coda che tenta di scacciare le mosche e spruzzi di urina o di sterco.

1° viaggio: Dalla mammella al secchio. Il pastore fa scorrere rapidamente l’indice e il pollice stretto alla base del capezzolo in modo da favorire la fuoriuscita del latte, oppure da comprimere il capezzolo fra le quattro dita e la prima falange del pollice ripiegata. Prima di iniziare la mungitura, nessuno usa l’elementarissima norma

2° viaggio: Dal secchio alle lame. Il latte raccolto nel secchio viene versato nei recipienti che si trovano in un angolo del vaccile che si chiamano lame: si tratta di recipienti di forma speciale che possono essere trasportati a dorso di cavallo e che contengono fino a 50 litri di latte. Le lame sono chiuse con

un tappo di sughero avvolto in un pannolino. Spesso il tappo è incollato con sego. In mancanza di sego viene usato, a guisa di mastice, sterco bovino. Con questa “delicatezza” il latte è sottratto all’azione dell’aria. Le lame a dorso di cavallo, o su carretti e talvolta in treno arrivano in città e vengono consegnate ai venditori al minuto. Il rivenditore al minuto, quando non lo travasa direttamente nel recipiente fornito dall’acquirente, versa il latte in recipienti a larga superficie che restano sul banco di vendita… Questi recipienti rimangono scoperti, o sono coperti con una garza a larghe maglie per impedire alle mosche di caderci dentro. Ma sono esposte ai colpi di tosse, agli starnuti, alle discussioni che si intavolano tra venditore e acquirente, alla polvere delle strade e a quanto si può trovare in sospensione nell’aria di un ambiente nel quale è continuo il va e vieni

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delle persone che entrano ed escono sulla strada. 3° viaggio: Dal rivenditore alla pancia dei consumatori. Il latte così consegnato dal rivenditore alla domestica o alla ragazzina, passa talvolta l’ultima disavventura dell’annacquamento prima di essere bollito a 100 gradi e depauperato così delle sue migliori qualità nutritive. Prima di compiere l’estremo viaggio nel tubo digerente del bambino e dell’ammalato, il latte, così munto, trasportato

Oggi le centrali di raccolta del latte rispettano rigorose pratiche per garantire la salubrità della materia prima

e consegnato al consumatore si arricchisce di una cifra media di un miliardo di germi. C’è chi dice che questi germi danno gusto al latte. Questa facezia costa al mondo milioni di vittime della tubercolosi,

della dissenteria, del tifo e di circa altre 20 malattie, una più carina dell’altra. E ora musica: si suoni il solito pezzo contro l’inutilità delle centrali.


OPINIONE

VETI IDEOLOGICI FRENANO L’ACCORDO

COSA C’È DENTRO IL TTIP tutti i documenti di parte Ue, Il Parlamento europeo non basta guardare al lobbying è riuscito ad approvare la dell’industria americana. relazione sul Ttip, almeno per L’industria casearia a stelle e il momento. La decisione del strisce si lamenta della riforma presidente Martin Schulz di rinviare il testo in commissione dell’accordo di Lisbona sugli alimenti a denominazione commercio internazionale è di origine, avvenuta qualche alla fine una soluzione saggia. settimana fa. Fatto singolare, Troppo importante dare un visto che per decenni indirizzo politico chiaro ai l’accordo è stato praticamente negoziati, per rischiare di non decidere, a causa dell’impasse ignorato da Washington. I produttori Usa di carne rossa dei tre partiti che reggono la maggioranza e del gran numero ora mostrano insofferenza sull’intesa raggiunta con l’Ue di emendamenti presentati dai gruppi che si oppongono al Ttip nel 2012, che chiudeva la ultradecennale controversia per principio. Sono convinto sul blocco europeo all’ingresso che il Parlamento europeo di carne agli ormoni. Gli possa porre rimedio al più americani non riescono a tardi dopo l’estate. riempire la quota aggiuntiva Mentre scrivo, dall’altro di export di carne senza lato dell’Atlantico è in corso steroidi concessa dall’Ue ma un dibattito infuocato e il attaccano perché altri se ne presidente Usa Barack Obama stanno approfittando. Si tratta si sta giocando tutto per di due esempi che, a mio ottenere il rinnovo della delega avviso, fanno capire il grado di per i negoziati commerciali, difficoltà tecnica del negoziato che dovrebbe consentire agli Stati Uniti di chiudere i colloqui e il fatto che ci troviamo davanti a una controparte con gli Stati del Pacifico e molto meno malleabile di tutte accelerare quelli con l’Ue. le altre che abbiamo incontrato Anche qui, come in Europa, è fino a oggi. Per questo, e per davvero difficile discernere, nel dibattito politico, gli elementi di ottenere risultati, dovremmo iniziare a chiarirci le idee su sostanza da quelli ideologici. quali sono, concretamente, gli L’auspicio è che un doppio interessi offensivi passaggio e difensivi istituzionale, a che vogliamo Strasburgo e Si sta trattando sostenere. a Washington, per tutelare Questo perché possa significare le nostre giova far sapere uno scarto ai negoziatori nel dibattito, tipicità, europei per cosa per entrare ma le lobby Usa ci si batte. Nel più nel merito, Ceta, l’accordo tra superando le oppongono una Ue e Canada, c’è favole sulla forte resistenza stato lo storico imminente riconoscimento invasione di delle Dop del Ogm, polli al Vecchio continente da parte cloro e manzi agli ormoni. Per di un Paese da sempre capire di cosa si parla davvero ostile allo schema europeo al tavolo del Ttip, oltre che di certificazione di qualità, usare il sito web su cui la Commissione europea pubblica ma cinque denominazioni, di

8 IL MONDO DEL LATTE

di Paolo De Castro, parlamentare europeo

cui tre italiane, hanno una tutela differenziata che apre interrogativi inattesi. Cosa fare per quelle Dop? Una volta ottenuto il riconoscimento, chi vigilerà sull’effettiva tutela del marchio dall’altra parte dell’Atlantico? A chi rivolgersi in caso di violazioni? Tutte cose da chiarire, senza dubbio. Ma, altrettanto chiaro deve essere che è meglio quell’accordo che nessun accordo. Meglio un riconoscimento con alcuni distinguo che la situazione precedente, cioè nessun riconoscimento. Lo dimostrano casi che sfortunatamente sono diventati da manuale, come la vicenda che per anni ha impedito al Prosciutto di Parma di vendere con il proprio marchio in Canada; non esistono strade diverse dagli accordi commerciali per risolvere certe questioni. Sul Parma, da ministro ci ho provato per anni, in tutti gli incontri con gli uomini politici di Ottawa. Solo quando l’Italia si è seduta al tavolo




OPINIONE con la controparte canadese con al nostro fianco gli altri Stati europei, l’annosa controversia ha trovato conclusione positiva. Inoltre, il fatto che la Commissione europea faccia giustamente delle Dop un simbolo, non deve far perdere di vista altre parti del delicatissimo capitolo agroalimentare. Voglio dire che oltre la giusta e comprensibile battaglia per la tutela dei marchi, il Ttip è anche faccenda di quote e, soprattutto, barriere tecniche al commercio e barriere sanitarie e fitosanitarie. Su quest’ultimo tema, le delegazioni si sono scambiate i documenti con le rispettive proposte per rendere più fluidi gli scambi, ma non c’è ancora un testo consolidato. Ma è proprio su capitoli come questi che si gioca una parte importantissima. Perché l’Italian sounding si combatte non solo attraverso la tutela delle Dop sulla carta,

ma anche esportando di più, aumentando la quota di ingresso dei nostri prodotti sul mercato d’oltreoceano e cercando di ottenere per i nostri produttori regole e opportunità per competere uguali a quelle degli americani. Credo che i consumatori di alta fascia degli Usa, come

fanno già quelli di altre parti del mondo, apprezzeranno la possibilità di scegliere e informarsi su cosa sia il vero made in Italy, e magari di poterlo avere a prezzi più bassi grazie all’eliminazione delle barriere burocratiche che oggi complicano l’approdo dei nostri prodotti in altri mercati.


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ATTUALITÀ_UE CHIESTI STRUMENTI PER AFFRONTARE LE CRISI

MISURE CONTRO LA VOLATILITÀ di Rosanna Pecere Si intensificano le attività delle istituzioni europee alla vigilia della pausa estiva, con alcuni dossier d’interesse per il settore lattiero-caseario. Il Parlamento europeo ha votato il rapporto di iniziativa parlamentare, presentato dal deputato J. Nicholson, sulle prospettive future per il settore lattiero. La liberalizzazione della produzione è considerata dal relatore “un’opportunità per costruire un settore lattiero-caseario più ottimista e solido per il futuro”. Gli eurodeputati hanno chiesto che l’Ue abbia maggiori strumenti per affrontare le problematiche legate alla volatilità dei prezzi e hanno votato emendamenti con i quali chiedono alla Commissione di definire alcuni “indicatori di mercato” che consentano di “dichiarare una situazione di crisi e di attivare misure di sostegno”. Eda

è parte attiva dei lavori dell’Osservatorio del mercato lattiero” (Mmo), e raccomanda maggiore prudenza nell’eventuale definizione di una situazione di crisi, che potrebbe generare ulteriori incertezze e disequilibri del mercato. Altro dossier interessante quello sull’informazione alimentare e sulla distribuzione del latte negli istituti scolastici: il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza la fusione dei due programmi per la distribuzione di latte e frutta nelle scuole. Le nuove proposte contengono un ampliamento delle attività di comunicazione sulla nutrizione e delle misure educative. A differenza della proposta iniziale della Commissione europea, che prevedeva solo la distribuzione di latte, la relazione del Parlamento chiede che altri prodotti lattiero-caseari “con provati

effetti benefici per la salute, come il formaggio, la ricotta e lo yogurt” siano inclusi nell’elenco dei prodotti ammessi al finanziamento da parte dell’Ue (ma non i prodotti aromatizzati e/o contenenti frutta, noci o cacao). Positivo quindi l’esito del dibattito in Parlamento, ma il processo di approvazione definitiva è ancora lungo, a causa delle posizioni discordanti tra i Paesi già emerse nel Consiglio Ue.

CONSEGNE GIÙ, EXPORT SU A marzo 2015 le consegne di latte sono diminuite dell’1,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Per il periodo gennaio-marzo 2015, si è registrato un calo complessivo dell’1,3%. La verifica degli stock di prodotti lattieri nell’Ue, sulla base dei volumi residuali (produzione+importconsumi ed export), conferma i cali delle quantità di burro, Lsp e formaggi in ammasso. È un segnale positivo, favorito da un buon dinamismo delle esportazioni Ue. I dati disponibili per il primo trimestre 2015, mostrano un andamento positivo delle spedizioni per Lsp, burro e butter oil, latte condensato e siero in polvere, mentre si è registrato un calo per Lip e formaggi, penalizzati dell’embargo russo. Sempre nei primi tre mesi di quest’anno, le esportazioni europee in equivalente latte sono aumentate dell’1,5% rispetto al 2014. Gli Usa si confermano la principale destinazione per l’export di formaggi Ue, con un incremento del 23%, ma anche il Giappone ha registrato incrementi elevati (+64%, anche se i volumi complessivi sono ancora bassi). Le principali destinazioni per il burro comunitario sono, in ordine d’importanza: Egitto, Arabia Saudita e Stati Uniti.

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ATTUALITÀ UE TROPPE DIVISIONI, FRENA L’ITER DI APPROVAZIONE DEL TTIP L’atteso voto sulla relazione del Parlamento europeo è stato posticipato “sine die”. La decisione è stata presa dal presidente Martin Shulz, a seguito della crescente divisione tra i deputati della grande coalizione formata da socialisti, popolari e liberali, che rischiava di compromettere definitivamente il voto sul Rapporto parlamentare, presentando un Parlamento europeo diviso. Le divisioni interne sono dovute in particolare all’inserimento o meno della cosiddetta “clausola Isds sull’arbitrato internazionale” e il Parlamento europeo non avrebbe raggiunto una maggioranza per confermare il mandato ai negoziatori comunitari. Nonostante le critiche, il presidente Shulz ha agito nel rispetto delle procedure che consentono di sospendere il voto in plenaria se ci sono troppi emendamenti. La “commissione commercio” del Pe riprenderà l’esame del testo e dei 2000 emendamenti. SANZIONI RUSSIA: l’Europa prevede di prorogare le sanzioni contro la Russia, che scadranno a luglio, fino a dicembre 2016. Nelle ultime settimane, infatti, è cresciuto il consenso verso un’estensione delle sanzioni. Anche l’industria lattiero-casearia subisce il blocco delle esportazioni iniziato ad agosto 2014, che ha penalizzato fortemente l’equilibrio del mercato lattiero Ue, in particolare per i formaggi. ETICHETTATURA E ORIGINE DEGLI ALIMENTI: LA CE RACCOMANDA DI MANTENERE L’INDICAZIONE VOLONTARIA. La Commissione europea ha recentemente pubblicato due relazioni in materia che riguardano i prodotti lattiero-caseari e le carni ancora non coperte (equina, di coniglio e selvaggina), i prodotti alimentari non trasformati, i prodotti mono-ingrediente e gli ingredienti che rappresentano più del 50% di un alimento.

Il regolamento etichettatura (art. 26.5 del Reg. (Ue) 1169/2011), affidava all’esecutivo comunitario il compito di verificare la fattibilità, in termini di costi/benefici, di obblighi aggiuntivi in materia di indicazione dell’origine dei prodotti e/o della provenienza in etichetta, e di presentare eventuali proposte legislative. La relazione sul latte come alimento e come ingrediente nei prodotti lattieri, sulla base delle verifiche effettuata in nove Paesi da parte di un ente indipendente, ha concluso che l’indicazione volontaria dell’origine sull’etichetta da parte del produttore è sufficiente e che i consumatori possono scegliere liberamente i prodotti che riportano tali informazioni, senza farsi carico dei costi aggiuntivi che deriverebbero da eventuali obblighi di etichettatura d’origine. La relazione spiega che per la trasformazione casearia l’indicazione “Ue/non Ue” in etichetta sarebbe praticabile, ma è di scarso interesse per i consumatori, mentre per il latte alimentare il riferimento in etichetta allo Stato membro o alla Regione sarebbe complesso e comporterebbe costi aggiuntivi per le aree frontaliere, o per i Paesi che non sono autosufficienti nell’approvvigionamento del latte. Per quanto concerne la provenienza del latte nei prodotti caseari, i costi aggiuntivi sarebbero compresi tra l’8% e il 45%, a seconda del livello di precisione dell’informazione; infatti, sebbene i costi legati alla mera etichettatura sarebbero modesti, si registrerebbero aumenti consistenti dei costi per gli operatori, con un impatto economico negativo che non sarebbe giustificato dai benefici aggiuntivi. Nei prossimi mesi il Parlamento europeo e gli Stati membri in Consiglio avranno un dibattito sulle conclusioni della Commissione e valuteranno le eventuali decisioni sul tema.


ATTUALITÀ

A CASTEL GANDOLFO PER ASSAGGIARE

IL FORMAGGIO DEL PAPA Poco lontano da Roma, nella residenza estiva dei Pontefici, c’è una fattoria con caseificio dove si producono latte, formaggi e yogurt a km zero, per le esigenze della curia e per gli abitanti del Vaticano

di Rosanna Pecere

Lungo la via Appia, a meno di un’ora di auto a sud di Roma, a breve distanza dal lago di Albano, si trova Castel Gandolfo, residenza estiva dei Papi. Qui il segretario generale di Eda Alexander Anton, ha incontrato Alessandro Reali, amministratore delegato della Fattoria Ville Pontificie e gestore del caseificio vaticano, per assaggiare i formaggi del Pontefice. Il modello di business che si pratica al suo interno non è insolito: un allevamento di 40 mucche da latte, il latte viene lavorato sul posto in formaggio, latte, burro e yogurt. Il caseificio e il sito di pastorizzazione, costruiti nel 1930, fanno parte dei 55 ettari della residenza estiva pontificia con Villa Barberini e gli straordinari giardini del Belvedere. Qui si possono trovare 500 polli, uliveti secolari e alcune mucche da carne. Tutta la produzione, inclusi i prodotti lattiero-caseari, viene consegnata direttamente dalla fattoria allo Stato del Vaticano. Tutto regolato da metodi di produzione che da oltre un secolo hanno garantito l’alta qualità di prodotti lattieri che non si possono definire biologici, ma che certamente preservano antiche tecniche di allevamento e trasformazione. “Noi non abbiamo bisogno di un logo biologico – spiega con orgoglio Reali durante la degustazione del formaggio – Lavoriamo qui nello stesso modo in cui mio padre lavorava. I nostri prodotti si potrebbero definire ‘superbiologici’”. FILIERA CORTISSIMA E SOSTENIBILE “Siamo in grado di assicurare gli standard più

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elevati di qualità dei nostri prodotti perché gestiamo e controlliamo l’intera filiera – aggiunge –. Lavoriamo in modo sostenibile e vendiamo una parte della nostra produzione a livello locale”. Il caseificio somiglia a qualsiasi altro sito di trasformazione del latte, con moderne

L’amministratore delegato della Fattoria Ville Pontificie a Castel Gandolfo, Alessandro Reali (a destra), con il segretario generale Eda, Alexander Anton


tecnologie di produzione in acciaio, le cui dimensioni sono adatte ai volumi di latte ridotti. Le mucche da latte sono tenute in un ambiente moderno, con le stalle all’aperto, e sono nutrite con fieno e cereali coltivati in loco. Il posizionamento nei giardini del Belvedere, a circa 400 metri sopra il livello del mare, offre il vantaggio di un flusso di vento costante. Questo permette un certo benessere per gli animali, anche nelle calde giornate estive.

UN TESORO A DISPOSIZIONE DI TUTTI Da quest’anno la fattoria fa parte del percorso di visita delle Ville Pontificie. Una novità che le permette di aprire le porte a tutti quei visitatori che vorranno vedere e conoscere dove si producono l’olio, il vino, il latte, le uova e molti altri alimenti che vengono destinati alla tavola del Papa e al supermercato ubicato all’interno dello Stato del Vaticano.


ASSEMBLEA

ASSOLATTE

2015

Il lattiero-caseario è il settore più importante del comparto alimentare italiano ed è il protagonista assoluto dell’export. Ma la crisi si fa sentire e la filiera deve puntare sulla partnership. Durante la sua assemblea annuale, Assolatte ha lanciato un messaggio chiaro: la ricetta per rilanciare i consumi, approfittare del boom della domanda mondiale di latticini e raddoppiare l‘export si chiama semplificazione

18 IL MONDO DEL LATTE 18 IL MONDO DEL LATTE


Guido Zanetti

Luigi Prevosti Antonio Auricchio

Manrico Defendi

Con un parterre de rois, che ha visto presenti istituzioni e rappresentanti della cultura e dello spettacolo, Assolatte ha appena festeggiato i suoi settant'anni, con un'assemblea un po' speciale, che ha fatto parlare le istituzioni e alcune volti noti della televisione. Nella parte privata, dopo le relazioni dei presidenti dei vari gruppi, ha preso la parola Giuseppe Ambrosi, presidente di Assolatte, che si è soffermato sulla difficile situazione del mercato nazionale e sulle prospettive future. "Anche se si intravedono i segnali della ripresa, il 2014 non è stato un anno facile – ha detto Ambrosi –. La crisi si è fatta sentire e sembra aver modificato stili di vita e modelli di consumo degli italiani, che, per timore del futuro, preferiscono risparmiare piuttosto che spendere. A ciò si aggiungono pericolose mode alimentari, che consigliano agli ignari consumatori di allontanarsi dai prodotti lattiero-caseari. Nel giro di soli quattro anni, la spesa degli italiani per latte e formaggi è diminuita del 12%".


ASSEMBLEA

ASSOLATTE

Giuseppe Ambrosi

2015

Ma le imprese del settore non sono rimaste a guardare. "Anche durante la lunga crisi – ha continuato il presidente – siamo riusciti a garantire livelli di occupazione sostanzialmente stabili, abbiamo continuato a ritirare tutto il latte italiano e non abbiamo mai abbassato la guardia, portando sulle tavole degli italiani prodotti di qualità a prezzi convenienti". Le vendite all'estero hanno compensato parte delle perdite sul mercato interno. "La domanda mondiale è in crescita e sarebbe un vero peccato non approfittarne. Le nostre esportazioni hanno già superato le 331mila tonnellate di formaggi e i 2,5 miliardi di euro – ha ricordato Ambrosi –. Siamo pronti a moltiplicare i nostri sforzi e a raggiungere i 3,5 miliardi entro il 2020, ma chiediamo che venga riconosciuto il nostro ruolo strategico all'interno della filiera e che i nostri partner lavorino al nostro fianco per evitare che gli spazi di mercato che stanno nascendo nel mondo vengano occupati da altri. Per vincere la sfida della concorrenza mondiale c'è bisogno di un cambio di passo e di istituzioni attive ed efficienti, che lavorino al fianco delle imprese per aiutarle a essere più competitive ed efficienti".

NUOVE FRONTIERE PER L'EXPORT Sul fronte dell'export il 2014 è stato positivo: l'Italia ha registrato una crescita del 3,3% a volume e del 5% a valore. Oggi un formaggio su tre prodotto in Italia viene venduto all'estero. La maggior parte delle vendite all'estero viene realizzata nei mercati storici e vicini: Francia e Germania si confermano i nostri migliori clienti poiché assorbono, da sole, il 35% delle nostre esportazioni. Nonostante gli elevati livelli di consumo, in questi due Paesi la domanda di latticini italiani continua a crescere. E il 2015 si è aperto con buone notizie, con la forte crescita di Grana Padano e Parmigiano Reggiano (+10%), del Gorgonzola (+12%), del Pecorino (+16%) e della mozzarella (+8%). L'aumento del numero di Paesi in cui arrivano i nostri formaggi rende indispensabile lavorare a intese commerciali. "Partecipiamo ai tavoli di lavoro per gli accordi con i grandi Paesi del mondo – ha detto Adriano Hribal, consigliere delegato di Assolatte –. Bisogna andare avanti e insistere nelle discussioni per chiudere gli accordi di libero scambio. La caduta delle barriere non tariffarie e la riduzione della burocrazia sono obiettivi fondamentali per far aumentare le nostre esportazioni, contrastando così il falso made in Italy che prolifera nel mondo".

Adriano Hribal

20 IL MONDO DEL LATTE


STEFANO ROBBA COMITATO GIURIDICO NORMATIVO Il 2014 è stato caratterizzato dall'entrata in vigore g delle

SALVATORE CASTIGLIONE GRUPPO YOGURT, LATTI FERMENTATI E DESSERT A dispetto della loro importanza nutrizionale, yogurt e latti fermentati continuano a far registrare livelli di consumo inferiori alle medie europee. Sarebbe quindi utile una maggiore attività di comunicazione, con progetti mirati su questi prodotti. Il 2014 è stato un anno fondamentale per il dossier europeo sulla genericità del

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ASSEMBLEA

ASSOLATTE

2015

ANTONIO AURICCHIO GRUPPO NAZIONALE DEL PECORINO Anche il 2014 è stato un anno favorevole per i formaggi di pecoo sul fronte della produzione, delle quotazioni e dell'export, cresciiu del 3% in volume e del 25% in valore. Il panorama rischia di cambiare radicalmente a causa della sovrapproduzione di Pecoor Romano che sta caratterizzando la campagna in corso e che puu creare non pochi problemi al comparto. Sarebbe opportuna unaa migliore organizzazione della filiera.

PAOLO FERRARIO GRUPPO PRODUTTORI FORMAGGI FUSI Il settore vive una stagione di investimenti, con tante nuove "ricette", che vanno incontro alla domanda dei consumatori. Nonostante ciò, anche il settore dei formaggi fusi sente la crisi e ha vissuto momenti difficili per le

ATTILIO O GRUPP P Nel 2014 delle 330 0m e dei 2,5 m Risultati ra l'embargoo quotidianaa per arrivar Bisogna an di libero sc già sottossc alle trattaat più vicine a riduzione d fare ancor

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MARCO MASSACCESI GRUPPO LATTE ALIMENTAR R Secondo un recente studio Assolatte, l'8 80 afferma di consumare abitualmente il laat di bontà, salute e genuinità. Nonostantee a una riduzione dei consumi, che colpiscce latte fresco, ma non risparmia neppure q conservazione. Troppi consumatori si alloo credendo di essere intolleranti o allergicci e ambientaliste non fanno bene al settoor

PAMELA CARDONA COMITATO COMUNICAZIONE E IMMAGINE La pressione che Assolatte esercita con la sua attività di comunicazione ci pone ai primi posti nel panorama associativo. Nel 2014 abbiamo diffuso 70 comunicati stampa, p che

MARTINO VERGA GRUPPO PRODUTTORI FERMENTI LATTICI E STARTER L'Italia è all'avanguardia nella ricerca e nella produzione di starter e fermenti, batteri fondamentali per le produzioni di qualità e per i prodotti innovativi. Purtroppo, le polemiche che qualche anno fa avevano accompagnato la diffusione dei probiotici hanno rallentato la ricerca e influito negativamente sugli investimenti delle aziende. I descrittore generico può esss

GIUSEPPE DE PAOLI GRUPPO BURRO Dopo trent'anni di assurde crociate contro il burro e alimentari, un importantissimo studio dell'Universittà ha finalmente riabilitato la validità e il ruolo nutrizioo che tanto rappresenta nella tradizione culinaria itali stata ripresa nella prima pagina del Time e Assolattt a diffonderla, diramando molti comunicati stampa r principali testate quotidiane, le riviste e i blog. IL MONDO DEL LATTE 23


ASSOLATTE

LA

TAVOLA

ROTONDA

La parte pubblica dell’assemblea ha ospitato una tavola rotonda con ospiti prestigiosi. Condotta da Ilaria D'Amico, ha visto la partecipazione di: Giuseppe Ambrosi, presidente Assolatte; Vito Cozzoli, capo di gabinetto del ministro dello Sviluppo Economico; Vito De Filippo, sottosegretario di stato al ministero della Salute; Paolo De Castro, parlamento europeo - Commissione agricoltura e sviluppo rurale; Luigi Scordamaglia, presidente Federalimentare; Massimiliano Dona, segretario generale Unione Nazionale Consumatori; Giorgio Calabrese, medico nutrizionista.

Vito Cozzoli

Ilaria D'Amico

Luigi Scordamaglia Paolo De Castro

Massimiliano Dona Vito De Filippo Giuseppe Ambrosi

Giorgio Calabrese

24 IL MONDO DEL LATTE



ASSOLATTE

IL

TALK

SHOW

A seguire, l’applauditissimo talk show, guidato da Fabrizio Frizzi, che ha ripercorso la storia dei prodotti lattiero-caseari nell’arte, nel cinema, nella scienza, e, ovviamente, in cucina. Hanno partecipato: il critico d’arte Vittorio Sgarbi; il divulgatore scientifico Dario Bressanini; la scrittrice Laura Delli Colli; lo chef Gianfranco Vissani; l’attore e autore televisivo Riccardo Rossi; la conduttrice televisiva Eleonora Daniele.

Laura Delli Colli

Fabrizio Frizzi e Vittorio Sgarbi

Gianfranco Vissani

Riccardo Rossi Eleonora Daniele

Dario Bressanini

26 IL MONDO DEL LATTE



ASSOLATTE

PREMIO

GIORNALISTICO Camilla Baresani

Roberta Salvadori Cristina Giuliano

Claudia Compagni L'assemblea Assolatte ha fatto da cornice alla cerimonia conclusiva della quarta edizione del Premio giornalistico L’Attendibile, creato da Assolatte per stimolare il mondo dei mass-media a raccontare le tante sfaccettature del settore lattiero-caseario, e che dal 2011 a oggi ha visto partecipare centinaia di giornalisti italiani di tutti i mezzi di informazione. “Constatiamo con piacere che il nostro premio giornalistico è diventato un punto di riferimento nel settore dell’informazione e che il mondo del giornalismo ne riconosce la serietà e l’autorevolezza – ha dichiarato il presidente della giuria Adriano Hribal –. Anche in quest’edizione abbiamo registrato un notevole interesse e un buon numero di iscritti, i cui lavori sono stati valutati da una giuria composta da autorevoli esponenti del mondo istituzionale e scientifico”. Il premio Assolatte L’Attendibile, edizione 2014/2015, si è chiuso con quattro vincitori, uno per ognuna delle quattro categorie previste: Cristina Giuliano di “Panorama” è la vincitrice della categoria “Il ruolo dell’industria lattiero casearia italiana nello scenario economico"; Camilla Baresani di “Sette/Corriere della Sera” è la vincitrice della categoria “Il settore lattiero-caseario fra tradizione e innovazione”; Marco Consoli di ”Focus” è il vincitore della categoria “L’industria

28 IL MONDO DEL LATTE

lattiero-casearia e la sicurezza alimentare”, mentre Alessandra Dal Monte del “Corriere della Sera” è la vincitrice della categoria “I prodotti lattiero-caseari: salute, nutrizione e benessere”. Durante la cerimonia di premiazione sono state assegnate anche le quattro menzioni speciali riservate agli articoli monografici dedicati ad altrettante categorie di prodotti lattiero-caseari: Roberta Salvadori del "Corriere della Sera" ha ricevuto la menzione per il miglior approfondimento dedicato al latte, e Giuliano Aluffi de "Il Venerdì/ La Repubblica" quella per il migliore approfondimento dedicato a yogurt e latti fermentati. A Claudia Compagni di "Sale&Pepe" è andata la menzione per il migliore approfondimento dedicato ai formaggi e ad Angela Odone "La Cucina Italiana" quella per il migliore approfondimento dedicato a burro e panna. Durante la premiazione il presidente della giura, Adriano Hribal, insieme alla madrina Giusy Buscemi ha assegnato anche tre riconoscimenti speciali fuori concorso: il prof. Giorgio Calabrese ha ricevuto il “Premio Carlo Cannella per il Giornalismo Scientifico”, il giornalista e divulgatore scientifico Mario Pappagallo ha ottenuto il “Premio Assolatte per la ricerca e la divulgazione scientifica” e all'onorevole europeo Paolo De Castro è andato il “Premio Assolatte per Expo 2015”.



ASSOLATTE

PREMIO

GIORNALISTICO

LA GIURIA

Angela Odone

Giuliano Aluffi

30 IL MONDO DEL LATTE

Umberto Agrimi Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Borrello Direttore generale Sicurezza degli alimenti e della nutrizione del Ministero della Salute Mario Catania Commissione Agricoltura, Camera dei Deputati Paolo De Castro Commissione per l’agricoltura al Parlamento Europeo Massimiliano Dona segretario generale Unione Nazionale Consumatori Enrico Finzi presidente AstraRicerche Daniele Fornari Professore di Marketing, Università Cattolica del Sacro Cuore Andrea Ghiselli ricercatore del CRA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura) Cosimo Piccinno generale comandante dei Carabinieri per la Tutela della Salute (NAS)

Paolo De Castro

Giorgio Calabrese


SIAMO PRESENTI A


ASSOLATTE

PREMIO

GIORNALISTICO

I 4 VINCITORI Categoria "Il ruolo dell’industria lattiero-casearia italiana nello scenario economico": premiata Cristina Giuliano di "Panorama" con il servizio "Sopravvivere a Mosca senza burrata e Parmigiano". Motivazione: corrispondente da Mosca per importanti testate, Cristina Giuliano propone un reportage in presa diretta che fotografa gli effetti dell'embargo russo sul mondo moscovita della distribuzione e della ristorazione. Con un taglio insolito e una scrittura brillante, ecco la testimonianza dello smarrimento di fronte all'esaurirsi delle scorte dei prodotti italiani e le contromisure adottate per supplire alla "scomparsa" dei formaggi italiani, tanto amati dai consumatori russi. Categoria "Il settore lattiero-caseario fra tradizione e innovazione": premiata Camilla Baresani di "Sette/Corriere della Sera" con i servizi "Il capolavoro con la muffa spiato dal Kgb", "Così il formaggio finì dai monasteri alla tavola del re" e "La più copiata perché fonde come nessun’altra". Motivazione: in questa serie di articoli l'autrice, apprezzata scrittrice prestata al giornalismo, racconta con garbo e spirito come nascono alcuni dei più noti e apprezzati formaggi tipici italiani realizzando un vero e proprio storytelling, che miscela storia, curiosità, economia. Un modo accattivante di presentare le eccellenze casearie italiane e focalizzarne la "ricetta" vincente: l’impegno e la passione degli imprenditori, la continua ricerca della qualità, la capacità di coniugare tradizione e innovazione. Categoria "L’industria lattiero-casearia e la sicurezza alimentare": premiato Marco Consoli di "Focus" con l’articolo "La formula del formaggio". Motivazione: un articolo brillante, curioso e ben documentato che ripercorre la nascita, la diffusione e la storia recente dei formaggi, sottolineando l’importanza dell’intervento umano per garantire la sicurezza di questi importanti alimenti così diffusi in tutto il mondo. Dalla pastorizzazione del latte all’aggiunta di colture batteriche, l’autore evidenzia come le innovazioni introdotte dalle imprese casearie siano state indispensabili per migliorare il sapore, l’aspetto e la sicurezza alimentare dei formaggi. Categoria "I prodotti lattiero-caseari: salute, nutrizione e benessere": premiata Alessandra Dal Monte del "Corriere della Sera" con l’articolo "Se i grassi tornano in tavola". Motivazione: l'articolo è dedicato a un tema di grande attualità, la riabilitazione dei grassi in atto negli Stati Uniti, che arriva dopo decenni di inutili e infondate demonizzazioni. Alla luce dei danni causati dal loro allontanamento dalle tavole, i nutrizionisti statunitensi ne riconoscono gli effetti benefici rilanciando così i consumi. E in Italia? Come rivela Alessandra Dal Monte, i prodotti lattiero-caseari hanno continuato a mantenere il loro ruolo nell'alimentazione e a giocare un ruolo insostituibile nell'alta ristorazione.

32 IL MONDO DEL LATTE



ASSOLATTE

PREMIO

GIORNALISTICO

LE 4 MENZIONI SPECIALI Categoria "latte": premiata Roberta Salvadori del "Corriere della Sera" per l'articolo "Il miglior menu del mattino per i bambini nel mondo" Motivazione: un articolo divulgativo, completo e ben documentato in cui l’autrice (dottoressa in Scienza delle preparazioni alimentari) incrocia i risultati delle ricerche nutrizionali e delle abitudini reali dei consumatori di 33 Paesi del mondo. Un vero e proprio viaggio attraverso le declinazioni locali del pasto del mattino e dei prodotti immancabili a colazione, a partire dal latte. Particolarmente utile e chiara la sezione pratica dedicata ai genitori: consigli, suggerimenti e la verità sui tanti miti e pregiudizi legati alla prima colazione. Categoria "yogurt e latti fermentati": premiato Giuliano Aluffi de "Il Venerdì/La Repubblica" per l'articolo "Guerra alle allergie a colpi di yogurt" Motivazione: l’autore affronta un nuovo e interessante argomento: la “rivoluzione copernicana” nell’approccio alla prevenzione delle allergie, che in Italia sono in forte crescita, in particolare tra i bambini. Con l’ausilio degli esperti, Giuliano Aluffi ci descrive l’utilità dell’utilizzo degli alimenti probiotici, i microrganismi vivi presenti in alimenti come lo yogurt, raccomandati per la prima volta, a gennaio 2015, dalle linee guida della World Allergy Organization. Con un interessante focus sui meccanismi di sviluppo delle allergie.

34 IL MONDO DEL LATTE

Categoria "formaggi": premiata Claudia Compagni di "Sale&Pepe" per l'articolo "Pasta e formaggio" Motivazione: un binomio tipico della nostra tavola reinterpretato dall’autrice in chiave contemporanea per valorizzare il ruolo dei formaggi, protagonisti della cucina italiana, e la loro capacità di rendere unico e speciale ogni piatto di pasta. In questo lungo e ben costruito servizio, Claudia Compagni, affermata foodwriter e foodstylist, propone ricette interessanti, dalla mise en place ricercata, dallo styling raffinato e fotografate in modo eccellente. Ogni piatto è accompagnato dalla scheda monografica del formaggio utilizzato, che ne illustra le caratteristiche e le peculiarità, fornendo utili consigli per utilizzare al meglio in cucina ogni singolo formaggio. Categoria "burro e panna": premiata Angela Odone di "La Cucina Italiana" per l'articolo "Burro, il grande ritorno" Motivazione: i nutrizionisti promuovono il burro. E allora non resta che festeggiarlo con ricette speciali. È questo lo spirito dell'articolo, che, partendo dalla "riabilitazione" del burro, ne illustra le varie tipologie presenti sul mercato e suggerisce invitanti ricette per gustarlo a tutto tondo, in modo strutturato o in modo più veloce. Angela Odone accompagna il testo con un ricco corredo di immagini che aggiungono valore e appeal al prodotto.



ASSOLATTE

PREMIO

GIORNALISTICO

I RICONOSCIMENTI FUORI CONCORSO

Il professor Giorgio Calabrese ha ricevuto il “Premio Carlo Cannella per il Giornalismo Scientifico”, istituito in memoria dell'insigne nutrizionista scomparso nel 2011. Questa la motivazione:“Medico nutrizionista, docente universitario, membro di diverse commissioni scientifiche presso il ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e presso il ministero della Salute, già membro dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare, il professor Calabrese ha saputo affiancare alla sua attività professionale e scientifica una preziosa attività di divulgazione nutrizionale sui media. Nei suoi interventi sulla stampa o nelle trasmissioni televisive parla di alimenti e corretta nutrizione in modo semplice e accattivante, coniugando approccio scientifico e capacità divulgativa, segnalandosi per la coerenza nel proporre un criterio equilibrato, sano e mediterraneo all’alimentazione di ogni giorno”.

A Paolo De Castro è andato il “Premio Assolatte per Expo 2015” con questa motivazione: “Ce la faremo a sfamare gli oltre nove miliardi di persone che abiteranno il pianeta nel 2050?" la risposta la fornisce Paolo De Castro, uno dei più autorevoli esperti di politiche alimentari che l'Europa conosca, nel volume “Cibo. La sfida globale”. Nel nuovo disordine mondiale sarà essenziale ripensare il cibo e le politiche che lo governano oltre i tradizionali steccati. L'autore detta la sua ricetta per vincere questa sfida, forse la più grande del nostro mondo globalizzato".

36 IL MONDO DEL LATTE

A Mario Pappagallo è stato attribuito il “Premio Assolatte per la ricerca e la divulgazione scientifica” con questa motivazione: “Medico, scrittore e giornalista scientifico tra i più apprezzati, Mario Pappagallo ha firmato, insieme a Umberto Veronesi, un prezioso libro intitolato “I segreti della lunga vita”. In quest’interessante pubblicazione, che propone gli ingredienti giusti per assicurarsi una vita lunga, attiva e pienamente goduta, Pappagallo illustra le ultime scoperte scientifiche in tema di lotta all’invecchiamento. Un lungo capitolo è dedicato a latte, yogurt, formaggi e burro, ai benefici legati al loro consumo incluso l’effetto protettivo dalle “malattie del benessere” che dilagano nel mondo occidentale”.



ASSOLATTE

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LA

SERATA



ASSOLATTE

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LA

SERATA



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LA

SERATA



ASSOLATTE

LA

SERATA


L’irresistibile dolce e piccante.


ASSOLATTE

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LA

SERATA


IGLIA PRENDE V A R E M F OR M A L A. QU I

Ogni forma di Parmigiano Reggiano è un mondo di sapori, colori e profumi inconfondibili, custoditi da oltre 9 secoli grazie alle mani esperte e ai gesti ripetuti dei nostri maestri casari. Un mondo unico e vero come la terra da cui ha origine e come il sapere artigianale che si tramanda ogni giorno nei suoi caseiďŹ ci, pronti ad accoglierti a porte aperte tutte le volte che vuoi.

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ASSOLATTE

48 IL MONDO DEL LATTE

LA

SERATA


IL BURRO DE PAOLI BIOLOGICO È OTTENUTO CON CREME FRESCHE DI CENTRIFUGA RICAVATE DA LATTE PROVENIENTE DA AGRICOLTURA BIOLOGICA.




UN RICORDO

DEL COMANDANTE DEI NAS

GEN. COSIMO PICCINNO La prima volta che incontrai il generale di divisione Cosimo Piccinno rimasi profondamente colpito. Ebbi subito l’impressione di trovarmi di fronte un grande uomo. Mi si presentò scrutandomi con uno sguardo serio e intenso, ma al tempo stesso cordiale; un lieve ammiccamento nei lineamenti del viso anticipava la simpatia del suo carattere, la sua inclinazione a condividere con gli altri, a costruire. Un leader autorevole e carismatico che non voleva, e non aveva bisogno, di essere autoritario. Un grande comandante e un grande professionista: saggio, preparatissimo, colto, signorile e al tempo stesso gioviale, anche scherzoso nei rari momenti in cui, libero dai suoi mille impegni, poteva permettersi di mostrare anche questo lato del suo carattere. Una dote in parte dovuta alla sua natura, ma anche alle sue origini partenopee. Per rappresentarne l’umanità e la personalità, voglio dedicargli – pubblicandola su queste pagine – la poesia di Totò “‘A livella” che lui stesso un giorno mi recitò tutta d’un fiato, a pranzo, con passione e con una sorprendente abilità teatrale. Versi che lui sentiva e condivideva profondamente. Una grande personalità, che per tutta la vita si è preoccupato degli altri prima e più che di se stesso. Lo dimostrano la sua scelta per l’Arma dei Carabinieri, dove decise di entrare nel 1973; il modo in cui svolse questa missione; i successi conseguiti; l’essersi voluto dedicare dal 2008 a un ambito così universale e determinante come la tutela della salute; l’affetto di tutti i suoi uomini, dal primo all’ultimo; la fiducia delle istituzioni e di tutti coloro che – come noi – hanno avuto la fortuna di poter collaborare con lui e condividerne gli importanti valori. Lo dimostrano la dignità e il distacco con cui ha affrontato il peggiore dei criminali, quello

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di Adriano Hribal

che si insidia nella tua stessa carne, purtroppo l’ultimo. Neanche questo però lo ha vinto. Gli ha serenamente tenuto testa fino all’ultimo. Per chi ha conosciuto il carattere del Generale, l’impressione vivida è che sia lui a essersi portato via quel male, non il contrario. La nostra associazione e le nostre aziende hanno perso un grande amico e una guida esemplare. Lo è stato per cinque intensissimi anni. Dal 2010, quando con lui sottoscrivemmo l’accordo di collaborazione Nas-Assolatte per contrastare insieme frodi e sofisticazioni nel settore lattierocaseario. Un accordo voluto a beneficio dei consumatori, ma anche a tutela del nostro indotto economico e occupazionale e delle imprese che vi operano. È un impegno che da oggi in avanti intendiamo solennemente continuare a onorare, non più solo per i consumatori e per l’economia, ma anche per la memoria del nostro Amico. Non si può negare che, grazie alla sua vicinanza e alla sua professionalità, siamo tutti cresciuti e migliorati.


UNA FIGURA IMPORTANTE PER LA SANITÀ PUBBLICA Il generale di divisione Cosimo Piccinno, napoletano di origine (nasce a Somma Vesuviana il 24 giugno 1950) e pugliese di adozione, entra nell’Arma dei Carabinieri nel 1973. Da giovane ufficiale presta servizio prima in Puglia e poi in Veneto. Dal 1977 al 1990 comanda le Compagnie di Montesarchio (BN) e Santa Maria Capua Vetere (CE). Successivamente, per tre anni, è al Comando generale, dove si occupa di eversione e criminalità organizzata. Nel 1993 consegue il titolo Scuola di Guerra. A Palermo, dal 1993 al 1998, regge prima il Battaglione e poi il Gruppo del capoluogo. Chiamato nuovamente al Comando Generale a Roma, per cinque anni dirige l’Ufficio Ordinamento. Con il grado di Colonnello, è stato Comandante provinciale di Milano e del Reparto Corsi della Scuola Ufficiali, nonché Capo di Stato Maggiore del Comando Interregionale “Ogaden” a Napoli, competente su Campania, Puglia, Basilicata, Abruzzo e Molise. Da ottobre 2008 è stato nominato Comandante dei Carabinieri per la Tutela della Salute (Nas).

E’ stato co-autore: · dell’overview del volume “Il doping e le sostanze dopanti” di F. Bratolini, M. Giovannini, D. Pellegrini-Giampietro (2012); · del quinto capitolo de “La gestione tecnico-professionale della farmacia” di E. Novellino e V. Iadevaia del Centro Interdipartimentale di Ricerca in Farmacoeconomia e Farmacoutilizzazione Cirff dell’Università degli studi Federico II di Napoli – Facoltà di Farmacia (2012); · dello “Stato dell’arte e prospettive in materia di contrasto alle patologie asbesto-correlate” – Quaderni del ministero della Salute (2012); · del capitolo “Il ruolo dei Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma dei Carabinieri” del volume “Gli animali, l’uomo e l’ambiente. Ruolo sociale della sanità pubblica veterinaria” a cura di S. Prosperi, G. Battelli, F. Ostanello e R. Baldelli (in corso di pubblicazione); · del capitolo “Le frodi alimentari” del libro di S. Zurrida e C. Cipolla “Alimentazione: verità e bugie” edito dalla Fondazione Istituto Europeo di Oncologia di Milano.

È stato relatore in oltre 60 convegni nazionali e internazionali. Il ministro della Salute lo ha nominato componente di diverse Commissioni ministeriali. L’1 febbraio 2010 è stato insignito della Medaglia d’oro al Merito della Sanità Pubblica. Il 17 novembre 2012 ha ricevuto il Caduceo d’oro dall’Ordine interprovinciale dei farmacisti di BariBarletta-Andria e Trani “per la brillante, innovativa e rigorosa azione di coordinamento dei Nas e per il prezioso e irrinunciabile apporto alle politiche di tutela della salute pubblica”. Il 29 ottobre 2013 è stato insignito honoris causa “Nobile Collegiale Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis” di Roma.

progetto Baccus.

È stato membro di tre commissioni ministeriali istituite per: · fronteggiare l’influenza AH1N1; · predisporre le linee guida per l’utilizzo del farmaco RU-486; · studiare le patologie asbesto correlate.

È morto a Carpiano (MI) il 13 giugno 2015, lasciando la moglie Giulia, le figlie Giovanna e Giulia, le nipotine Carlotta e Vittoria, il fratello Domenico, i generi Vincenzo e Francesco, e l’inseparabile e affezionatissimo cagnolino Totò.

Ha tenuto lezioni in varie università italiane, 60 conferenze in ambito nazionale e ha rappresentato l’Italia a: · Basilea e Mosca, per la preparazione e la sottoscrizione della Convenzione internazionale “Medicrime”; · Bruxelles, presso la Commissione Europea per la “Conferenza sul contrasto alla criminalità nel settore dei prodotti alimentari”; · Ottawa, per il meeting annuale del Forum Pfipc (Permanent Forum on International Pharmaceutical Crime”; · Vienna, presso Unodc (United Nations Office on Drugs and Crime) per “Technical Conference on the trafficking in fraudolent medicines”; · Lisbona, Dublino, Utrecht, per il

IL MONDO DEL LATTE 53


UN RICORDO

À LIVELLA Ogn’anno, il due novembre, c’é l’usanza per i defunti andare al cimitero. Ognuno ll’adda fà chesta crianza; ognuno adda tené chistu penziero. Ogn’anno, puntualmente, in questo giorno, di questa triste e mesta ricorrenza, anch’io ci vado, e con dei fiori adorno il loculo marmoreo ‘e zi’ Vicenza. St’anno m’é capitato ‘navventura... dopo di aver compiuto il triste omaggio. Madonna! Si ce penzo, e che paura! Ma po’ facette un’anema e curaggio. ‘O fatto è chisto, statemi a sentire: s’avvicinava ll’ora d’à chiusura: io, tomo tomo, stavo per uscire buttando un occhio a qualche sepoltura. “Qui dorme in pace il nobile marchese signore di Rovigo e di Belluno ardimentoso eroe di mille imprese morto l’11 maggio del ’31” ‘O stemma cu ‘a curona ‘ncoppa a tutto... sotto ‘na croce fatta ‘e lampadine; tre mazze ‘e rose cu ‘na lista ‘e lutto: cannele, cannelotte e sei lumine. Proprio azzeccata ‘a tomba ‘e stu signore nce stava ‘n ‘ata tomba piccerella, abbandunata, senza manco un fiore; pe’ segno, sulamente ‘na crucella. E ncoppa ‘a croce appena se liggeva: “Esposito Gennaro – netturbino”: guardannola, che ppena me faceva stu muorto senza manco nu lumino! Questa è la vita! ‘ncapo a me penzavo... chi ha avuto tanto e chi nun ave niente! Stu povero maronna s’aspettava ca pur all’atu munno era pezzente? Mentre fantasticavo stu penziero, s’era ggià fatta quase mezanotte, e i’rimanette ‘nchiuso priggiuniero, muorto ‘e paura... nnanze ‘e cannelotte. Tutto a ‘nu tratto,che veco ‘a luntano? Ddoje ombre avvicenarse ‘a parte mia... Penzaje: stu fatto a me mme pare strano... Stongo scetato... dormo, o è fantasia? Ate che fantasia; era ‘o Marchese: c’o’ tubbo, ’a caramella e c’o’ pastrano; chill’ato apriesso a isso un brutto arnese; tutto fetente e cu ‘nascopa mmano. E chillo certamente è don Gennaro... ‘omuorto puveriello... ’o scupatore. ‘Int ‘a stu fatto i’ nun ce veco chiaro: so’ muorte e se ritirano a chest’ora? Putevano sta’ ‘a me quase ‘nu palmo, quanno ‘o Marchese se fermaje ‘e botto, s’avota e tomo tomo.. calmo calmo, dicette a don Gennaro:”Giovanotto! Da Voi vorrei saper, vile carogna, con quale ardire e come avete osato di farvi seppellir, per mia vergogna,

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accanto a me che sono blasonato! La casta è casta e va, si, rispettata, ma Voi perdeste il senso e la misura; la Vostra salma andava, si, inumata; ma seppellita nella spazzatura! Ancora oltre sopportar non posso la Vostra vicinanza puzzolente, fa d’uopo, quindi, che cerchiate un fosso tra i vostri pari, tra la vostra gente” “Signor Marchese, nun è colpa mia, i’nun v’avesse fatto chistu tuorto; mia moglie è stata a ffa’ sta fesseria, i’ che putevo fa’ si ero muorto? Si fosse vivo ve farrei cuntento, pigliasse ‘a casciulella cu ‘e qquatt’osse e proprio mo, obbj’... ’nd’a stu mumento mme ne trasesse dinto a n’ata fossa”. “E cosa aspetti, oh turpe malcreato, che l’ira mia raggiunga l’eccedenza? Se io non fossi stato un titolato avrei già dato piglio alla violenza!” . “Famme vedé... piglia sta violenza... ‘A verità, Marché, mme so’ scucciato ‘e te senti; e si perdo ‘a pacienza, mme scordo ca so’ muorto e so mazzate!... Ma chi te cride d’essere... nu ddio? Ccà dinto, ’o vvuo capi, ca simmo eguale?... ...Muorto si’tu e muorto so’ pur’io; ognuno comme a ‘na’ato é tale e quale”. “Lurido porco! Come ti permetti paragonarti a me ch’ebbi natali illustri, nobilissimi e perfetti, da fare invidia a Principi Reali?”. “Tu qua’ Natale, Pasca e Ppifania!!! T’’o vvuo’ mettere ‘ncapo... ’int’a cervella che staje malato ancora e’ fantasia?... ‘A morte ‘o ssaje ched’’e?... è una livella. ‘Nu rre, ’nu maggistrato,’ nu grand’ommo, trasenno stu canciello ha fatt’o punto c’ha perzo tutto, ’a vita e pure ‘o nomme: tu nu t’hè fatto ancora chistu cunto? Perciò, stamme a ssenti...nun fa’ ‘o restivo, suppuorteme vicino che te ‘mporta? Sti ppagliacciate ‘e ffanno sulo ‘e vive: nuje simmo serie... appartenimmo à morte!”


Sempre piĂš italiani cucinano con

Vi chiedete perchĂŠ?

Per ottenere il Burro Chiarificato Prealpi, abbiamo scelto i burri migliori e abbiamo tolto l’acqua, le proteine ed i carboidrati, che in cottura non servono. Ecco perchĂŠ il Burro Chiarificato Prealpi è ottimo, non schizza, non brucia e soprattutto rende molto di piĂš: ne basta il 20% in meno di un burro normale. E finito di cucinare, lo chiudi e resta protetto.

Ottima scelta.


ECONOMIA

Bene produzione ed export

AGGRAPPATI AI DURI

I dati Istat del primo trimestre 2015 mostrano una generale stagnazione del comparto lattiero-caseario, ma con qualche segnale di ripresa. A sorreggere il settore sono le esportazioni. I formaggi stagionati sono quelli che registrano le migliori performance di Luigi Pelliccia cuore, e che l’Istat censisce C’era da aspettarselo: nella voce “Industria lattierol’inerzia di sette anni di crisi casearia, trattamento igienico, è così pesante che impedisce conservazione del latte”, ad rimbalzi rapidi alla produzione aprile ha fatto un po’ meglio: alimentare. Che, infatti, stenta con un +3,5% su indici grezzi, a decollare, frenata dalla affiancato da stagnazione un marginale dei consumi -0,4% a parità interni, e ancora A preoccupare di giornate. non supportata sono i consumi Risultato: a sufficienza nel primo dall’export. interni che quadrimestre L’industria non mostrano di quest’anno alimentare, ad la produzione segnali esempio, ad aprile del comparto 2015 ha fatto di ripresa caseario è un passo falso rimasta invariata rispetto a un anno su indici grezzi fa, con un +0,7% e ha subito una flessione su indici grezzi, cui si è però dello 0,4% a parità di giornate affiancato un pesante -2,8% a lavorate. Si è scostato molto parità di giornate lavorative. poco, perciò, dai trend del “food Il comparto che ci sta più a

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and beverage” generale, che ha segnato sul quadrimestre un -0,1% su indici grezzi e uno zero a parità di giornate lavorate. Anche senza spaccare le virgole, quello che esce fuori in fatto di produzione, in questa prima parte dell’anno, ha un nome preciso: stagnazione. Conseguenza purtroppo inevitabile del marcato pallore dei consumi interni. L’EXPORT ACCELERA Eppure qualcosa si muove. Segnali positivi cominciano a venire, infatti, dall’export. Che nel primo trimestre 2015, grazie alla forte spinta di marzo, ha mostrato una netta accelerazione. Il “food and beverage” generale ha guadagnato così quattro punti,



ECONOMIA PRODUZIONE ED EXPORT: I TREND DEI PRIMI MESI DEL 2015 PARAMETRI

Produzione in volume lattierocaseario aggregato (indici a parità di giornate lavorative)

VAR.% PRIMO QUADRIMESTRE 2015/14

0,8

Produzione in volume lattierocaseario aggregato (indici grezzi)

1,4

Produzione in volume “food and beverage” aggregato (indici a parità di giornate lavorative)

0,0

VAR.% PRIMO TRIMESTRE 2015/14

EXPORT

Formaggi (in valore) Formaggi (in volume) di cui: formaggi duri (in valore) di cui: formaggi duri (in volume) di cui: formaggi freschi (in valore)

Produzione in volume “food and beverage” aggregato (indici grezzi)

0,7

di cui: formaggi freschi (in volume) “Food and beverage” aggregato in valore

passando dal +1,8% di gennaiofebbraio, al +5,8% di gennaiomarzo. Mentre, al suo interno, la voce aggregata dei formaggi esportati nel trimestre ha toccato i 505,7 milioni (+3,1%), mentre sul bimestre il trend era ancora negativo (-0,2%). In quantità, l’Istat ci dice ancora che l’export di formaggi nel trimestre ha toccato quota 80.250 tonnellate, con un +9,3%, che significa un’altra forte accelerazione rispetto al +4,1% del bimestre. La quota maggioritaria dell’export è rappresentata, come sempre, dai formaggi duri, che hanno segnato nel trimestre un +3,8% in valore e un +9,3% a volume. Meno brillanti i formaggi freschi, con un -1,1% in valore e un +3,5% a volume. Certo, il confronto fra i trend in valore e quantità mostra che il valore unitario del prodotto esportato sta soffrendo. Ma ne esce comunque un dinamismo che fa sperare in un rafforzamento di tendenza, nel prosieguo dell’anno, con conseguenze positive sullo stesso trend di produzione. Sul fronte sbocchi, infine, non mancano le sorprese. Intanto, il trimestre ha registrato il boom

58 IL MONDO DEL LATTE

del mercato Usa. Il quale, a livello di industria alimentare nazionale, registra un progresso in valuta del 19,8%, che nei formaggi arriva addirittura al 33,1%. Chiaramente, a innescare il fenomeno è stata la svalutazione dell’euro. Cui ha contribuito non poco l’invidiabile passo espansivo dell’economia statunitense, assieme forse (vogliamo illuderci, in presenza delle campagne promozionali che stanno partendo), a un avvio di rieducazione del consumatore locale in fatto di Italian sounding. MALE LONDRA, MOSCA ADDIO Un campanello d’allarme suona, invece, nel Regno Unito, dove, a un incremento del 7% dell’export del “food and beverage” nazionale, corrisponde un -3,2% dei formaggi. Il fenomeno va monitorato con attenzione: potrebbe rappresentare, infatti, una spia degli effetti perversi della nota disciplina “a semaforo” sugli alimenti. Di negativo in avvio d’anno (ma non è una sorpresa), c’è da segnalare anche la caduta verticale dell’export verso la Russia, a seguito dell’embargo.

3,1 9,3 3,8 13,0 -1,1 3,5 5,8

Dispiace enormemente. Perché il comparto stava “irrigando” alla grande il mercato russo. Basta dire che nel 2013 (ultimo anno senza gli effetti dell’embargo), le spedizioni di formaggi in Russia erano cresciute del 33,4%, arrivando a rappresentare oltre il 2% dell’export totale. L’embargo scattato il 7 agosto scorso ha amputato l’export 2014 di comparto del 44,5%. Mentre il primo trimestre 2015 mostra ormai un sostanziale azzeramento delle spedizioni, con un taglio del 96,1%. Positive, invece, le indicazioni che arrivano da molte piazze europee e asiatiche. In ordine di quota esportata, citiamo, con riferimento ancora al primo trimestre 2015: Spagna (+10,2%), Belgio (+10,5%), Giappone (+10,2%), Svezia (+12,3%), Polonia (+14,5%), Romania (+37%), Emirati Arabi Uniti (+28,1%), Corea del Sud (+20%), Norvegia (+27%). Ci fermiamo qui, perché il rosario dei mercati performanti è molto lungo. E questo lascia sperare che il 2015 del comparto, dopo un avvio in chiaroscuro, riesca a chiudere, a dicembre, con un bilancio positivo.


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ECONOMIA

FEBBRE SPAGNOLA

per i nostri formaggi Nei primi tre mesi del 2015 le spedizioni verso Madrid sono aumentate del 33%: una piazza da sfruttare di Salvatore Perazzi La Spagna è un Paese con buona tradizione casearia. La produzione di latte vaccino supera di poco i 6,3 milioni di tonnellate e l’allevamento ovino è di notevole importanza, tanto che la principale Dop casearia è il Queso Manchego, formaggio di pecora che rappresenta poco meno della metà delle 22.000 tonnellate di formaggi Dop prodotti dal Paese iberico. Gli spagnoli bevono molto latte – il consumo pro capite supera gli 80 litri l’anno – ma mangiano poco formaggio, circa 9,3 kg ogni dodici mesi. La produzione nazionale non è sufficiente a soddisfare il fabbisogno interno e le importazioni, che superano le

240.000 tonnellate, sono di gran lunga superiori alle esportazioni. Questi numeri di base permettono di dire che – situazione economica permettendo – la Spagna può essere un mercato interessante per i nostri formaggi. La serie storica delle nostre esportazioni mette però in luce andamenti discontinui. Tra il 2000 e il 2010, l’export verso Madrid è cresciuto in modo importante e i volumi sono triplicati, passando da poco più di

5.000 a circa 15.000 tonnellate. Nel 2010 è arrivata la crisi economica, che ha congelato la situazione fino al 2014, quando abbiamo finalmente assistito a un’improvvisa ripresa. Così, in un solo anno, i volumi dei nostri formaggi sono cresciuti del 16% circa, superando le 18.000 tonnellate e un fatturato di 100 milioni di euro. Numeri importanti, quindi, e incrementi tra i più alti registrati in Europa. Anche i dati relativi al primo trimestre di quest’anno parlano

BERTOZZI

GENNARO AURICCHIO

GLI ESPORTATORI

AMBROSI

SPA

Produzione, stagionatura e confezionamento Dop Italiane. Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Gorgonzola, Provolone, Pecorino Romano, Taleggio, Asiago, Paste filate, Mascarpone, Ricotta.

Via dei Ponticelli,1 25014 Castenedolo (BS) Tel. 030/2134811 Fax 030/2733121 info.export@ambrosi.it www.ambrosi.it

SPA

Strada Roma, 1/A 43044 Collecchio (PR) Tel. 0521/333911 Fax 0521/333900 info.export@ambrosi.it www.bertozzi.com

AGRIFORM

SPA

Provolone piccante, dolce, giovane, affumicato e stravecchio. Pecorino Romano, Gorgonzola, caciotte, pecorini freschi e stagionati, ricotte, Grana Padano, Parmigiano Reggiano,Taleggio.

SCA

Via Rezzola, 21 37066 Sommacampagna (VR) Tel. 045/8971800 Fax 045/ 515974 export@agriform.it www.agriform.it

Via Dante, 27 26100 Cremona Tel. 0372/403311 Fax 0372/403350 info@auricchio.it www.auricchio.it IL MONDO DEL LATTE 61


0406901 9019-905 9082-9084 0406908 9093 0406401 4090

04069063

04069099

040630

04069073

3849 555 2046 682 1077 466 330 409 538 194 121 65 76 64 10.472 13 13 12 17 38 70 106 25 85 19 10.870 40 90 11.000 38 11.038

4.232 1.592 1.657 768 1.276 697 188 196 793 167 63 130 85 62 11.906 5 11 6 40 208 666 178 98 141 105 13.364 51 214 13.629 63 13.692

1.660 4.389 1.433 849 550 629 614 361 82 510 35 456 81 100 11.749 18 23 14 3 46 164 130 40 63 31 12.281 26 75 12.382 32 12.414

2.139 2.213 772 369 350 255 191 92 30 70 15 66 24 30 6.616 5 3 1

840 1.229 230 224 147 105 239 241 339 83 3 9 4 11 3.704 3 1 2 1 4 115 42 18 13 27 3.930 6 47 3.983 8 3.991

199 630 77 210 94 69 72 32 31 35 3 3 5 14 1.474 1 1

132 367 465 199 73 79 130 57 18 22

247 403 442 323 98 24 94 45 6 19 1 37 4 24 1.767 3 3 9

126 183 37 444 92 4 30 8 5 2 1 13 1 2 948 1

11 63 40 18 14 67 13 1.921 15 19 1.955 10 1.965

2 25 16 8 2 44 4 2.067 17 14 2.098 2 2.100

240 83 88 53 8 69 19 20 2 29 2 9 21 15 658 3 10 10 1 13 72 17 6 43 3 836 19 3 858 23 881

57 29 26 611 80 5 8

3

737 240 248 310 56 90 103 41 53 38 2 26 9 4 1.957 7 2

FRANCIA GERMANIA REGNO UNITO SPAGNA BELGIO AUSTRIA PAESI BASSI DANIMARCA LUSSEMBURGO SVEZIA PORTOGALLO GRECIA FINLANDIA IRLANDA TOTALE UE A 15 CIPRO ESTONIA LETTONIA LITUANIA MALTA POLONIA REP. CECA SLOVACCHIA SLOVENIA UNGHERIA TOTALE UE A 25 BULGARIA ROMANIA TOTALE UE A 27 CROAZIA TOTALE UE A 28

19 18 49 24 72 22 6.829 21 43 6.893 30 6.923

3 83 16 31 4 211 5 1.829 4 11 1.844 11 1.855

110 21 19 1.692

8 18 73 3 4 5 1.893 9 4 1.906 3 1.909

5 32 11 2 866

TOTALI

PROVOLONE

RICOTTA E ALTRI FORMAGGI FRESCHI

MOZZARELLA PAESI

FORMAGGI DESTINATI ALLA TRASFORMAZIONE

04069069 04069021 04069039 04069081 04069086 04069013 04069015 04069017

FORMAGGI FUSI

04069023 - 04069025 - 04069027 - 04069029 - 04069037 - 04069078 - 04069032 - 04069035 - 04069085 -04069075 - 04069079 -04069076 -04069087

ALTRI FORMAGGI

ALTRI FORMAGGI MOLLI

04064050

PECORINO

ALTRI FORMAGGI DURI

040620

ALTRI FORMAGGI SEMIDURI

04069061

GORGONZOLA

04061050 -04061080

GRATTUGIATI

0406 1030

(IN TONS)

CODICE DOGANALE

GRANA PADANO PARMIGIANO REGGIANO

ESPORTAZIONI ITALIANE DI FORMAGGI IN EUROPA (gennaio-marzo 2015)

04069001

16 161 18 38 166 43

442

1 42 7 23 45 12 995 4 999 1 1.000

8 3 4 3 968 1 2 971 971

1

443 443 443

14.458 11.929 7.521 5.203 3.919 2.530 2.184 1.545 1.902 1.201 257 926 331 345 54.251 59 70 55 78 557 1.198 664 257 788 249 58.226 209 526 58.961 221 59.182

BRESCIALAT SPA

SAVIOLA SPA

Gran Moravia, burro, Grana Padano, Asiago, Verena, provolone dolce e piccante, pasta filata, Parmigiano Reggiano

Grana Padano, Parmigiano Reggiano, crescenza, mozzarelle, Taleggio, Gorgonzola, ricotta, mascarpone.

Produzione: Grana Padano, Parmigiano Reggiano.

Via Pasubio, 2 36010 Zané (VI) Tel. 0445/313900 Fax 0445/313991 info@brazzale.com www.brazzale.com

Via Castellana 1/A 25032 Chiari (BS) Tel. 030/7009878 Fax 030/7009860 info@brescialat.it www.brescialat.it

Via Arini, 42 46012 Bozzolo (MN) Tel. 0375/313411 Fax 0375/310319 info@saviola.it www.saviola.it

BRAZZALE

62 IL MONDO DEL LATTE

SPA



ECONOMIA

CODICE DOGANALE

04061030

04061050 04061080

4069061

40620

4069063

12.339 11038 1247 10 44 8 141 14 127 27

13.940 12.414 1.374 79 73 50 4.185 813 3.372 142 30 49 63 1.332 573 31 21 21 34 652 569 560 9 3

7.179 6.923 175 1 80 19 118 25 93 2

1.949 1.909 33 2 5 5 3.217 88 3.129 27 21 2 4 113 71

40 14 218 72 61 11

14.579 13.692 728 31 128 15 387 29 358 8 4 1 3 1.238 635 137 6 49 37 374 81 72 9

13.248 695 61558 11478

16.308 809 62.261 13.393

20.221 2.558 180.527 65.712

7.465 176 58.795 4.300

PAESI EUROPA UNIONE EUROPEA SVIZZERA C.S.I. ALTRI PAESI EUROPEI AFRICA NORD AMERICA CANADA USA CENTRO E SUD AMERICA BRASILE MESSICO ALTRI PAESI DEL CENTRO SUD ASIA GIAPPONE CINA INDIA HONG KONG SINGAPORE ALTRI PAESI ASIATICI OCEANIA AUSTRALIA NUOVA ZELANDA ALTRO TOTALE MONDO -TONNELLATE di cui extra Ue -MIGLIAIA DI EURO di cui extra Ue

4 23 661 371 18

2 142 49 39 6 6 7 35 5 5

1 1 40 37 36 1 5.348 808 43.462 31.566

FORMAGGI FUSI

PROVOLONE

ALTRI FORMAGGI

ALTRI FORMAGGI DURI

GORGONZOLA

PECORINO

GRATTUGIATI

GRANA PADANO PARMIGIANO REGGIANO

MOZZARELLA

(IN TONS - DATI PROVVISORI ISTAT)

RICOTTA E ALTRI FORMAGGI FRESCHI

ESPORTAZIONI ITALIANE DI FORMAGGI NEL MONDO (gennaio-marzo 2015)

4064050

04069069 04069021 04069039 04069081 04069086 0406913 04069015 04069017

4069099

4069073

40630

4.246 3.991 244 6 5 7 79 19 60 10 9 1

2.056 1.965 53 18 20 64 235 29 206 26 3

1.299 881 278 6 134 27 371 1 370 50 8

1.064 1.000 63 1

23 615 240 117 43 22 23 170 28 25 3

42 189 13 47

1.004 971 30 2 1 4 118 20 98 7 4 1 2 15 2

21 9 99 37 33 4 1

3 1 9 144 141 3

1 1 63 13 13

3.024 328 17.560 7.498

1.974 341 11.423 7.246

1.292 133 8.016 2.044

1.152 46 3.819 637

170 108 6 1 1 54 77 77

4.589 181 27.117 4.134

3 3 3 1 1 68 2 1

GLI ESPORTATORI

LATTERIA SORESINA

SOC.COOP AGRICOLA Grana Padano, Parmigiano Reggiano, provolone, burro, latte fresco, latte uht, panna.

CIRESA FORMAGGI

BERNERI

Via Vittorio Emanuele, 62 23815 Introbio (LC) Valsassina Tel. 0341/980540 Fax 0341/981294 ciresa@ciresa.it www.ciresa.it

Via delle Industrie, 6 24040 Lallio (BG) Tel. 035/200991 Fax 035/201190 berneri@berneri.it www.berneri.it

GELMINI CARLO

MARIO COSTA SPA

Via Papa Giovanni XXIII, 15 20080 Besate (MI) Tel. 02/90.50.92.4 Fax 02/90.09.80.30 info@caseificio-gelmini.it www.caseificio-gelmini.it

Via dell’Industria, 26 Località Orfengo 28060 Casalino (NO) Tel. 0321/877566 Fax. 0321/877578 e-mail: info@mariocosta.it www.mariocosta.it

SRL Via dei Mille, 13/17 26015 Soresina (CR) Tel. 0374/349111 Fax 0374/349299 info@latteriasoresina.it www.latteriasoresina.it 64 IL MONDO DEL LATTE

SPA


4069075

4069076

4069001

355 345 5 5

637 612 25

455 445 10

1.128 1.110 18

571 546 24

251 161 86

128 90 37

444 443

9 20 1 19 84

1 87 1 86 0

1 1 112 2 110 2 1

4 1 111 12 99 0

1 2 63 1 62 0

1

6 70 11 59 0

20 3 17 0

2

84 144 123

17 11

4 1

4 1

23 6

3

2

ALTRI FORMAGGI MOLLI

1 15 11

TOTALI

FORMAGGI DESTINATI ALLA TRASFORMAZIONE

4069079

ITALICO TALEGGIO

04069018 04069019 04069050 04069082 04069084

ALTRI FORMAGGI SEMIDURI

FONTINA FONTAL

8 7 2 5 0

ASIAGO CACIOCAVALLO MONTASIO RAGUSANO

679 646 33

4069087 04069023 04069025 04069027 04069029 04069037 04069078 04069032 04069035 04069085

CACIOTTE, SCAMORZE E FORMAGGI SEMIDURI

CRESCENZA, ROBIOLA E SIMILI

ALTRI FORMAGGI ERBORINATI

04064010 04069088 04064090 04069093

0 0

29 12

45 1 10

14

7

3 0

27 3 3

2 2 2

18 1 1

4 8 5 3

4 9 9

3 64 62 2

1 3 3

723 23 4.395 441

423 20 2.868 500

717 22 5.089 642

713 87 3.199 1.369

1.241 27 6.159 965

710 44 3.876 1.115

431 73 2.925 1.782

200 41 1.456 743

467 16 1.205 154

TRENTIN

SPA

1 1 10 7 0

64.303 59.182 4.463 161 497 222 9.344 1.071 8.273 386 80 58 248 4.826 2.230 406 78 192 137 1.783 1.153 1.108 45 4 80.246 6.428 505.710 155.719

di una crescita tumultuosa: l’export è salito del 33% e in tre mesi abbiamo venduto quello che una decina d’anni fa esportavamo in 365 giorni. I formaggi italiani più venduti in Spagna sono Grana Padano e Parmigiano Reggiano, che sfiorano le 850 tonnellate in tre mesi, la Mozzarella, che totalizza 682 tonnellate, i formaggi fusi (611), il provolone (444), e il Gorgonzola (224). Se questa tendenza sarà confermata, la Spagna potrebbe diventare un partner molto importante per le nostre aziende. E non ci sarebbe da sorprendersi. In primo luogo perché si tratta di un Paese mediterraneo, cha ha una cultura alimentare simile a quella italiana ed è quindi capace di apprezzare le nostre specialità alimentari. In secondo luogo, come abbiamo già segnalato, la Spagna importa molti formaggi e la quota dei formaggi italiani è solo il 7,5% del totale. Infine, aspetto da non trascurare, soprattutto dalle aziende meno strutturate, la Spagna è un Paese comunitario. Il che permette di superare i mille problemi che i nostri esportatori incontrano quando decidono di affacciarsi sul mercato mondiale.

CASEIFICIO DEFENDI LUIGI SRL Taleggio, Gorgonzola, Bufaletto, Mozzarella. Via Francesca 4 Frazione Vidalengo 24043 Caravaggio BG Tel. 0363/301022 Fax 0363/595998 info@caseificiodefendi.it www.caseificiodefendi.it

SPA

Produzione, stagionatura, confezionamento e commercio di: Grana Padano, Parmigiano Reggiano, burro, provoloni, pecorini, Taleggio, Fontina, Asiago, mozzarelle, mascarpone, ricotta, Gorgonzola.

F.LLI PINNA AZIENDA

CASEARIA SPA

Via F.lli Chighine, 9 07047 Thiesi (SS) Tel. 079/886009 Fax 079/886 724 info@pinnaspa.it www.fratellipinna.com

ZANETTI

via Genova 19 (z.i.) 37053 Cerea (VR) Tel. 0442/398111 Fax 0442/398150 commerciale@trentingroup.it www.trentingroup.it

Via Madonna, 1 24040 Lallio (BG) Tel. 035/201511 Fax 035/691515 zanetti@zanetti-spa.it www.zanetti-spa.it IL MONDO DEL LATTE 65


ECONOMIA

BORSA PREZZI

ANDAMENTO DELLE QUOTAZIONI DEI PRODOTTI LATTIERO-CASEARI ITALIANI DESCRIZIONE MILANO BURRO PASTORIZZATO (COMPRENSIVO DI ONERI DI RACCOLTA, PREMI QUALI-QUANTITATIVI E PROVVIGIONI) BURRO DI CREMA DI LATTE SOTTOPOSTA A CENTRIFUGAZIONE REG. (CE) N. 1234/2007 BURRO DI CENTRIFUGA ZANGOLATO (COMPRENSIVO DI ONERI DI RACCOLTA, PREMI QUALI-QUANTITATIVI E PROVVIGIONI) GRANA PADANO STAGIONATURA DI 12-15 MESI E OLTRE GRANA PADANO STAGIONATURA DI 9 MESI E OLTRE GRANA PADANO CON BOLLO PROVVISORIO 60-90 GG. FUORI SALE PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA 24 MESI E OLTRE PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA 18 MESI E OLTRE PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA 12 MESI E OLTRE GORGONZOLA FRESCO GORGONZOLA MATURO ITALICO MATURO TALEGGIO FRESCO FUORI SALE TALEGGIO MATURO PROVOLONE VALPADANA FINO A 3 MESI DI STAGIONATURA PROVOLONE VALPADANA OLTRE 3 MESI LODI LATTE SPOT ITA PARMIGIANO REGGIANO (BORSA DI RIFERIMENTO COMPRENSORIALE-PARMA) PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA (>30 MESI) PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA (>24 MESI) PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA (>18 MESI) PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA (>12 MESI)

FORMAGGI DOP

2015

2014

MAGGIO

MAGGIO

MEDIA

VAR. VAR.

MEDIA

MEDIA

VAR. VAR.

2,16

2,68

-19,40%

2,00

2,59

-22,78%

2,96 3,16

3,33 3,53

-11,11% -10,48%

2,80 3,00

3,24 3,44

-13,58% -12,79%

1,96 7,39 6,40 5,23 9,53 8,73 7,55 3,95 5,50 5,30 4,50 5,35 5,63 5,88 2015 327,50

2,48 7,94 7,05 5,68 10,64 9,89 8,65 4,05 5,50 5,35 4,60 5,35 5,73 5,98 2014 382,50

-20,97% -6,93% -9,22% -7,92% -10,43% -11,73% -12,72% -2,47% 0,00% -0,93% -2,17% 0,00% -1,75% -1,67% VAR. -14,38%

1,80 7,39 6,40 5,23 9,53 8,73 7,55 3,95 5,50 5,30 4,50 5,35 5,63 5,88 2015 317,50

2,39 7,85 6,98 5,60 10,44 9,69 8,46 4,05 5,50 5,35 4,60 5,35 5,73 5,98 2014 365,00

-24,69% -5,86% -8,31% -6,61% -8,72% -9,91% -10,76% -2,47% 0,00% -0,93% -2,17% 0,00% -1,75% -1,67% VAR. -13,01%

10,4 9,1 8,5 7,85

11,55 10,25 9,65 9,05

-9,96% -11,22% -11,92% -13,26%

10,4 9,1 8,5 7,85

11,23 9,93 9,33 8,68

-7,39% -8,36% -8,90% -9,56%

2015

2014

APRILE

APRILE

MEDIA

PRODUZIONE: IL TREND GENNAIO-MAGGIO 2015

Fin dai primi mesi dell’anno era sperando che ciò non porti di nuovo hanno fatto registrare un -1,4%), stato chiaro che per le Dop il 2015 il settore nella crisi che abbiamo alle basse quotazioni all’ingrosso sarebbe stato caratterizzato da conosciuto pochi anni fa. dei principali formaggi Dop. Tutto ciò andamenti radicalmente diversi da Le ragioni di questa pausa di senza dimenticare che il mercato quelli dell’anno scorso. E gli ultimi dati riflessione sono numerose. Si va dalla interno è ancora depresso, quindi le confermano questa nuova tendenza. minore disponibilità di latte nazionale imprese del settore hanno preferito Rallenta, infatti, il comparto Grana (nel primo trimestre 2015 le consegne rallentare la spinta produttiva. Padano, che dopo aver chiuso il 2014 con un +6% ha tirato il freno (-3,1% nei primi cinque mesi TALEGGIO; 2,6 dell’anno), ma viaggia comunque QUARTIROLO LOMBARDO; -13,1 su livelli leggermente superiori a quelli del 2013. Sulla stessa scia PROVOLONE VALPADANA; -14,8 anche il Parmigiano Reggiano, che PECORINO ROMANO; 23,5 dopo il +0,6% del 2014 registra un -1,9per cento. E rallentano in modo PARMIGIANO REGGIANO; -1,9 importante Provolone Valpadana MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA; 2,9 (-14,8%) e Quartirolo Lombardo MONTASIO; 2,0 (-13,1%). Mozzarella di Bufala Campana, GRANA PADANO; -3,1 Taleggio, Montasio e Gorgonzola GORGONZOLA; 1,3 mostrano invece un andamento BITTO; -14,7 opposto e fanno registrare incrementi del 2,9%, del 2,6%, del 2% e dell’1,3 ASIAGO; 0,0 per cento. Caso a parte è il Pecorino Romano, per il quale possiamo parlare di vero e proprio boom (+23,5%), -20,0 -15,0 -10,0 -5,0 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0

66 IL MONDO DEL LATTE


COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA

Gnl, per le aziende energia pulita e performante a costi contenuti di Massimiliano Montorfano* Le aziende che operano nel settore del latte e dei formaggi sono sempre più alla ricerca di innovazioni che permettano una razionalizzazione dei processi produttivi e un maggior controllo dei costi. Il Gnl (Gas Naturale Liquefatto), una fonte energetica recentemente introdotta in Italia, rappresenta una risposta a queste esigenze e uno strumento in grado di ottimizzare le attività aziendali. Il Gnl è un gas combustibile (idrocarburo) costituito per una percentuale variabile dal 90 al 99% di metano ed è il risultato di processi di estrazione, compressione e liquefazione. Conservato a una temperatura di circa –160 °C, il Gnl viene trasportato via mare verso porti attrezzati appositamente per la ricezione del combustibile e poi distribuito alle aziende attraverso speciali autobotti, che riforniscono direttamente i siti produttivi in cui è presente un serbatoio criogenico di stoccaggio di capacità commisurata alle specifiche esigenze produttive. Già ampiamente impiegato da molti Paesi europei, il Gnl è un gas combustibile particolarmente indicato per tutte le aziende che hanno un costante fabbisogno energetico annuale e che non sono allacciate alla rete del metano. Caratteristica frequente per imprese del settore lattiero-caseario, che spesso si trovano dislocate nel territorio, distanti proprio in funzione della specificità delle loro attività produttive e per questo vincolate, finora, all’utilizzo di fonti energetiche

impattanti sull’ambiente come il Btz o l’olio combustibile. Il Gnl registra emissioni di CO2, SOx e NOx notevolmente inferiori, non rilascia anidride solforosa e non presenta rischi di inquinamento del suolo e delle acque, garantendo quindi un impatto minore sulla qualità dell’aria e una maggior salvaguardia del territorio in cui operano le aziende, aumentando di conseguenza la sostenibilità ambientale delle imprese che lo utilizzano e migliorando ulteriormente la genuinità dei loro prodotti. Il Gnl consente di ottimizzare i processi di produzione e di ridurre i costi energetici, anche in virtù della sua efficienza: vanta, infatti, un potere calorifico superiore a quello degli altri derivati del petrolio e allo stesso tempo un’elevata densità (0,45 kg/l), che permette di stoccare consistenti riserve di energia in spazi contenuti, ottimizzando sia l’utilizzo delle aree produttive sia la gestione logistica del combustibile. Da segnalare, inoltre, che il Gnl consente la realizzazione di impianti di cogenerazione e trigenerazione, adatti a produrre energia elettrica e calore utilizzando un singolo combustibile. Oltre alla produzione di calore, il Gnl è particolarmente adatto per la produzione di vapore, necessario per determinati processi, come ad esempio il lavaggio e la

sterilizzazione delle bottiglie di vetro. Le aziende che hanno intenzione di adottare il Gnl possono chiedere una consulenza energetica che prevede un’analisi dell’impianto di produzione per verificare nel dettaglio il fabbisogno e le possibilità di ottimizzazione energetica. Le formalità burocratiche per l’installazione dell’impianto di stoccaggio sono sbrigate direttamente dagli operatori, quindi non dalle aziende, che possono usufruire

del nuovo combustibile nell’arco di circa sei mesi dal primo contatto. Il Gnl rappresenta quindi una valida opportunità a disposizione delle imprese, che permette di incrementare la competitività, contenere i costi e rispettare l’ambiente. * (sales manager industrial di Liquigas)


IGIENE & SICUREZZA

IL MERCATO CINESE E LE SUE REGOLE ETICHETTE E REGISTRAZIONE DEI MARCHI, I CONSIGLI PER NON SBAGLIARE

In un seminario organizzato da Assolatte si è fatto il punto sulla legislazione di Pechino, considerata la crescente importanza del mercato asiatico per l’export italiano di Ettore Soria

Il mercato cinese ha un’importanza sempre maggiore per le nostre esportazioni. Ecco perché è stata numerosa la partecipazione da parte degli operatori del settore e degli addetti dei servizi veterinari al seminario sul tema dell’etichettatura dei prodotti lattieri e la registrazione dei marchi nella legislazione alimentare cinese, organizzato a Milano da Assolatte in collaborazione con il ministero della Salute e lo studio legale Hfg di Shangai. Dopo l’apertura dei lavori da parte di Assolatte, ci sono stati gli interventi del dottor Pietro Santo Noè, veterinario della Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del ministero della Salute e dell’avvocato Nicola Aporti, head of corporate and food regulatory dello studio legale Hfg di Shangai. Si è quindi sviluppato un interessante dibattito, tra relatori e presenti, che ha contribuito a chiarire le questioni sotto differenti profili. Il rappresentante ministeriale ha tracciato il percorso che è stato intrapreso con le autorità cinesi a seguito dell’obbligo di iscrizione degli stabilimenti in una lista autorizzata per l’esportazione dei prodotti lattiero-caseari. Nonostante la documentazione italiana fosse pervenuta nei tempi previsti, è stato necessario un audit del Cnca (della cui organizzazione venne incaricata Assolatte), che si svolse nel

68 IL MONDO DEL LATTE

giugno 2014. Il capo delegazione Mr. Gu, dichiarò che non poteva accettare una lista composta da 244 imprese e che, quindi, bisognava trovare un criterio di selezione. La proposta ministeriale fu quella di ridurre le imprese a quelle che direttamente o indirettamente avessero esportato in Cina dal 2010: la lista si ridusse a 121 impianti e venne pubblicata a luglio del 2014. Il ministero e Assolatte chiesero al Cnca di concordare anche una procedura per autorizzare nuovi stabilimenti, che venne definita a fine 2014. Oltre alla documentazione consueta, fu inserito l’obbligo che l’azienda presentasse la richiesta di un importatore registrato di commercializzare i propri prodotti.

Pietro Santo Noè, medico veterinario del ministero della Salute

Ciò per evitare una nuova moltiplicazione di domande. Noè ha concluso con una considerazione: “Sebbene sia fondamentale l’impegno del sistema Italia, l’ultima parola rimane sempre ai cinesi”. ETICHETTE E PRODOTTO Aporti ha suddiviso il suo intervento in quattro sezioni: conformità del prodotto; etichettatura; proprietà

L’avvocato Nicola Aporti, head of corporate and food regulatory dello studio legale Hfg di Shangai


intellettuale; best practices contrattuali. La normativa cinese può essere suddivisa in due blocchi: il primo è orizzontale (etichettatura, additivi, fortificanti nutrizionali, contaminanti, ecc.), il secondo verticale e contempla i cosiddetti standard di prodotto. Sopra entrambi si è posizionata la legge sulla sicurezza alimentare. La complessità del sistema è esemplificata dal fatto che nella categoria “alimenti” ce ne sono 38 solo di lattiero-caseari. Un’altra area assai delicata è quella dell’infant formula, per la quale è obbligatoria una visita ispettiva dopo un iter documentale assai complesso, viste le esperienze passate (melamina docet). CONTRATTI E MARCHI L’etichetta, obbligatoriamente in cinese e prestampata, deve riportare: h Nome prodotto; h Ingredienti (in ordine decrescente);

UN ESEMPIO DI ETICHETTA PER IL MERCATO CINESE MOTIVO DECORATIVO DESIGN + COPYRIGHT RAGIONE SOCIALE MARCHIO RAGIONE SOCIALE MARCHIO

ETICHETTA MARCHIO DI CERTIFICAZIONE

DISEGNO COPYRIGHT

h Data di produzione; h Data di scadenza; h Condizioni di conservazione; h Informazioni su importatore; h Specificazione; h Contenuto; h Requisiti grafici; h Dimensione dei caratteri; h Posizione sul packaging. Sono, altresì, contemplati la

dimensione dei caratteri e la posizione sul packaging. Relativamente all’etichettatura nutrizionale, essa deve specificare: h Energia; h Carboidrati; h Proteine; h Grassi; h Sale;

L’eccellenza ha un nome

www.francialatticini.com

Le mozzarelle dell’Agro Pontino


IGIENE & SICUREZZA h NRV% h (Fortificanti nutrizionali). Ci sono poi altri marchi che possono essere apposti in etichetta: Ä Biologico: deve essere certificato da Cofcc (anche per etichettature in lingue straniere); è necessaria una visita ispettiva. Ä Green food – Certificato da China Green Food Development Center (ministero dell’Agricoltura) ¬ Classe A e AA; ¬ Agrochem ammessi entro a quote di mercato, a medici certi limiti. o strutture sanitarie. Le Ä “Hazardtrasgressioni free” – certificato sono punite con Le aziende da Agri-Food pesanti sanzioni. Quality and Pensando alle sono molto Safety (Ministero dimensioni del aggressive dell’Agricoltura); mercato cinese e ci sono ¬ Agrochem – popolazione ammessi entro e tipologie di pesanti sanzioni limiti maggiori che prodotto – si è per chi sgarra i Green Food. creata la figura del “professional PUBBLICITÀ consumer”, ossia Le norme che regolano la soggetti che traggono profitto pubblicità sono simili a quelle dalla non-conformità dei prodotti; europee: vietati i riferimenti è un business in crescita.

TUTELA DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE Un altro aspetto particolarmente delicato nella galassia cinese, trattato da Aporti, è la tutela della proprietà intellettuale, oggetto di aggressività commerciale. I marchi vanno registrati in cinese, la protezione vale 10 anni; è vietato l’utilizzo di packaging identico o simile. Sotto il profilo contrattuale, bisogna fare molta attenzione agli atti che devono fare riferimento alla normativa cinese, devono essere redatti in originale e timbrati/firmati. Se il rapporto avviene via mail, gli indirizzi di posta elettronica devono essere chiarissimi. Altre forme (come Skype, wechat, wetransfer, ecc.) non hanno valore probatorio; il termine di prescrizione è di due anni.

L’azienda italiana specializzata nella produzione di mozzarelle di Qualità con l’utilizzo di soli fermenti lattici selezionati.

GUARDA IL

VIDEO



NORMATIVE

l’esperto risponde

Nell’etichettatura e presentazione di un prodotto, l’ufficio marketing aziendale intende utilizzare l’aggettivo “veroâ€? accanto alla denominazione “formaggioâ€?. Ăˆ possibile?

La parola “veroâ€? indica una distintivitĂ , anche in termini comparativi e suggerisce una caratteristica di superioritĂ .

Nella tabella nutrizionale apposta sull’etichetta di un formaggio, la quantitĂ della porzione è stata involontariamente riportata in modo errato. Quali sono i rischi sanzionatori? Non essendo state ancora emanate dal legislatore italiano norme sanzionatorie specifiche per le violazioni al Reg. (Ue) n.1169/2011, non è possibile dare risposte assolutamente precise e certe al quesito. Comunque, per quanto riguarda piĂš ampiamente il tema delle sanzioni in materia di etichettatura, recentemente il ministero dello Sviluppo Economico ha fornito uno specchietto con le sanzioni che ritiene applicabili e ha chiarito che quelle dell’art.18 del Dlgs n.109/1992 non potranno applicarsi ai precetti che risultano innovativi (come, ad esempio, quelli della tabella nutrizionale) e a quelli che sono di nuova introduzione. C’è però l’eventualitĂ

Se sull’imballo di un formaggio preconfezionato è riportata l’indicazione del peso senza il simbolo “eâ€? (ad esempio “250 gâ€? e non “250 g eâ€?), come viene interpretata ai fini del controllo del peso?

Nel caso della quantità nominale (tipica dei prodotti preconfezionati in quantità unitarie costanti, che è sostanzialmente una quantità media che deve rispondere al sistema di tolleranze e controlli previsto dalla specifica normativa metrologica), esistono due diverse ipotesi normative: r HMJ JNCBMMBHHJ iFu EPWF JM TJNCPMP iFu DPTUJUVJTDF VOB EJDIJBSB[JPOF WPMPOUBSJB EFM GBCCSJDBOUF DIF JM QSPEPUUP � TUBUP preconfezionato in quantità unitarie costantiapplicando le

In merito all’etichettatura di un cartone, è obbligatorio riportare gli ingredienti (con gli allergeni in evidenza)? Il quesito si riferisce alla disposizione dell’articolo 8, comma 7, del Reg. (Ue) n.1169/2011, la quale prevede che nelle fasi precedenti la vendita al consumatore finale (e nei casi in cui i prodotti siano destinati alla collettivitĂ per essere preparati, trasformati, frazionati o tagliati), la denominazione di vendita, il termine minimo di conservazione/data di scadenza, le condizioni particolari di conservazione e/o d’impiego e il nome/ragione sociale

Affermare che un certo prodotto è “veroâ€? in relazione ad altri TVHHFSJTDF QFSDJĂ– DIF RVFTUJ VMUJNJ TJBOP P QPUSFCCFSP FTTFSF GBMTJ 1PUSFCCFSP QFSDJĂ– SJUFOFSTJ WJPMBUF WBSJF DPOEJ[JPOJ EJ MJDFJUÆ EFMMB QVCCMJDJUÆ DPNQBSBUJWB USB DVJ MB TFHVFOUF - il messaggio non deve causare discredito o denigrazione di NBSDIJ EFOPNJOB[JPOJ DPNNFSDJBMJ BMUSJ TFHOJ EJTUJOUJWJ CFOJ servizi, attivitĂ o posizione di un concorrente.

– nel caso ne ricorressero i presupposti – che qualche Autorità ritenga di poter ricorrere alla sanzione che colpisce le violazioni all’art.2 del D.lgs n.109/1992, ossia alla norma (ripresa nell’art.7 del Reg. Ue n.1169/2011) che vieta in via generale qualunque modalità di etichettatura che non assicuri la precisa, corretta e trasparente informazione dei consumatori; norma, rammentiamo, coperta da una sanzione amministrativa pecuniaria da 3.500 a 18.000 euro. Una sanzione amministrativa pecuniaria di ugual misura (da 3.500 a 18.000 euro) potrebbe essere forse applicata – sulla base del medesimo specchietto ministeriale – anche in relazione all’art.36, comma 2, del Reg. (Ue) n. 1169/2011, il quale sancisce che le informazioni di etichettatura volontarie (quali, ad esempio, fino al 13 dicembre 2016, quelle della tabella nutrizionale), non devono indurre in errore il consumatore.

tolleranze e i metodi di controllo previsti dalla normativa europea; ossia, nel caso dei formaggi, la Direttiva n.76/211/Cee recepita in Italia dalla Legge n.690/1978; r HMJ JNCBMMBHHJ TFO[B MB iFu DIF TF QSFDPOGF[JPOBUJ in quantitĂ unitarie costanti devono rispettare le tolleranze e i metodi di controllo previsti invece dalla normativa italiana, dettata dal Dpr n.391/1980 (le cui differenze rispetto alla Legge n.690/1978 sono comunque piccole). Il vantaggio di attenersi al sistema con la “eâ€? sta nel fatto che quest’ultimo è europeo e, dunque, nel caso di “esportazioneâ€? dei prodotti in altri Paesi dell’Unione, le AutoritĂ di tali Paesi non potranno contestare il metodo di determinazione e controllo della quantitĂ usato.

e indirizzo dell’Osa responsabile delle informazioni sugli alimenti, dovranno figurare sempre sull’imballaggio esterno nel quale gli alimenti preimballati sono presentati al momento della commercializzazione. Quindi, anche laddove le informazioni obbligatorie risultino giĂ riportate sull’etichetta dei singoli prodotti preimballati. Oltre alle indicazioni suddette, la norma in questione non impone che sull’imballaggio esterno sia riportato anche l’elenco ingredienti (se però questo viene riportato volontariamente, è quantomeno raccomandabile – e potrebbe anche essere ritenuto obbligatorio – che gli allergeni siano evidenziati).


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