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l,intervista
Il cremonese Marcello Ventura (Fratelli d’Italia), assieme al casalasco Filippo Bongiovanni (Lega) e al cremasco Matteo Piloni (Pd) fa parte del terzetto di consiglieri regionali eletti a seguito delle elezioni del 12 e 13 febbraio scorsi.
Ventura, stavolta il territorio cremonese-casalasco avrà ben due consiglieri in maggioranza, proprio mentre al vertice regionale di importanti associazioni ci sono Buzzella (Confindustria), Voltini (Coldiretti), Crotti (Confagricoltura) e Bozzini (Cna). Una congiunzione astrale mai vista. È lecito nutrire aspettative alte?
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«È comprensibile, ma i presidenti rappresentano le rispettive categorie, e noi abbiamo l’incarico di mixare le diverse istanze per portare risultati sul territorio accontentando tutti. In realtà i primi a non essere troppo contenti siamo noi perché anche stavolta la nostra provincia non ha rappresentanti in giunta. D’accordo che lo stesso vale per altre province, ma Mantova ad esempio ha due assessori e un sottosegretario».
Dipende più da Fontana o dai partiti?
«Va valutata la presenza di assessori uscenti e considerati i candidati che hanno raccolto tanti voti. Da noi il voto è stato più disperso. Per quanto mi riguarda, sono al primo giro ed è corretto che non spetti a me fare l’assessore; sarebbe stato già importante avere un sottosegretario, o almeno un presidente di commissione per avere contatti diretti con gli assessorati. Io mi auguro di lavorare bene, nel qual caso magari tra 5 anni faremo discorsi diversi».
tutti
Per Il Territorio
IO, BONGIOVANNI E PILONI REMEREMO DALLA STESSA PARTE PER IL TERRITORIO. PER UN ANNO RESTO CAPOGRUPPO IN CONSIGLIO COMUNALE, SE CONCILIO GLI IMPEGNI