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UN’ANTOLOGIA DEI RACCONTI DI FEDERICO DE ROBERTO
Bur ha raccolto nel volume “Novelle” un’antologia dei racconti dello scrittore siciliano – per la verità nato a Napoli, ma quasi sempre vissuto a Catania – Federico De Roberto (1861-1927); è l’autore di un libro, “I viceré”, che fu un violento atto d’accusa nei confronti della classe dirigente siciliana e nobiliare del Risorgimento, rappresentata, nella finzione letteraria, dalla famiglia Uzeda; varrebbe la pena ricordarlo anche soltanto per la sarcastica deformazione della celebre frase di
Massimo D’Azeglio, presente nel romanzo: “Ora che l’Italia è fatta, dobbiamo fare gli affari nostri”. Il vertice della raccolta (che pure riproduce pregevoli ritratti anche di nobili e borghesi) è rappresentato dal ciclo sulla Prima guerra mondiale, “Novelle militari e di guerra”; da menzionare, oltre allo struggente “La posta”, “La paura”, uno dei racconti più impressionanti del Novecento: è una storia, angosciante, sull’assoluto disprezzo di alcuni comandanti militari per la vita umana; a farne le spese sono sei fantaccini italiani, mandati incontro a morte certa per difendere una piazzola il cui accesso è una strettoia presa di mira da dei cecchini austriaci. Un altro elemento da notare è il ricorso per nulla scontato ai dialetti italiani, messi (molto realisticamente) in bocca ai protagonisti, rappresentazione di un’Italia ancora plurilingue e dialettofona. Il lavoro di raccolta, preceduto da un’introduzione a sua stessa firma, è stato curato da Nunzio Zago. La prefazione è di Francesco Piccolo.
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In Breve
LIVE DI KAVAKOS, AL VIA I RIMBORSI
Ufficializzate le modalità per il rimborso dei biglietti del concerto di Leonidas Kavakos, previsto il 9 marzo all’Auditorium Arvedi e poi annullato a causa di un’indisposizione del musicista. I biglietti acquistati presso il botteghino del Museo del Violino saranno rimborsati fino a domenica 26 marzo nei giorni di apertura del Museo: dal mercoledì al venerdì dalle 14 alle 17, sabato e domenica dalle 14 alle 18. Quanti hanno acquistato il biglietto online e presso le prevendite autorizzate Vivaticket possono chieder e il rimborso compilando il modulo al link https://shop.vivaticket.com/ita/rimborsi entro il 26 marzo. Le richieste di rimborso totale verranno analizzate solo dopo la scadenza del termine previsto.
Prima di tale data i riaccrediti non verranno effettuati. Se la richiesta è stata compilata correttamente, il rimborso avverrà 4-6 settimane dopo la scadenza dei termini indicati.
LIDIA PELLINI ESPONE DA OGGI ALL’AGORÀ
Da oggi fino al 25 marzo, negli spazi espositivi del Centro Culturale Agorà di Castelverde, è allestita l’esposizione personale dell’artista cremonese Lidia Pellini dal titolo “Il duende” (aperta al pubblico lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì dalle 15 alle 18, sabato dalle 9 alle 12, martedì e domenica chiuso). La mostra propone la visione di 19 opere, 14 tecniche miste su carta e 5 oli su tela. L’inaugurazione, a cura del critico d’arte Donatella Migliore con musica de l maestro Giorgio Sclavo alla chitarra, è in programma oggi pomeriggio alle ore 17.30. L’esposizione, inoltre, ospiterà sabato 18 alle ore 17.30 l’esibizione del Keruak2 di Stefano Duchi e sabato 25 alle 17.30 il reading poetico a cura dell’edizioni WE di Nicola Bergamaschi.
“UN MERCOLEDÌ... PROVINCIALE” IN DIECI INCONTRI
Un territorio dalle mille parlate, che piano piano dileguano in altre, che attraversa la storia con personaggi che lasciano il segno, paesaggi e natura diversi, paesi da 300 persone e città più grandi, con un denominatore comune: il magnifico campanile che si staglia sulla campagna, che emerge da dietro gli argini, magari con uno sbuffo di nebbia”. Queste le premesse dalle quali sono partite la Provincia di Cremona e l’Associa- zione Culturale Adafa nell’organizzare dieci incontri che si intitoleranno “Un mercoledì... provinciale” e che si terranno ogni mercoledì alle ore 17 nella sala del Consiglio Provinciale in Corso Vittorio Emanuele II. Il primo appuntamento è previsto il 15 marzo con lo storico Valerio Ferrari, esperto di dialetto e di toponomastica, che presenterà la sua pubblicazione “Il Mare Gerundo, tra mitografia letteraria e realtà geografica”.
Ultimi Giorni Per Ammirare Le Opere Di Bosch
S’impara a scuola che il Rinascimento è il periodo nel quale la cultura riporta l’uomo al centro del mondo, valorizzandone la bellezza e la forza. Tutto vero, sennonché esiste anche un altro modo per vedere la faccenda: l’uomo sì al centro del mondo, in quanto creatura più vicina al creatore, ma anche paradossalmente la più distante perché peccatrice. È un’interessantissima chiave interpretativa dell’opera di Hieronymus Bosch, fornita (in un’intervista a Raffaella Arpiani) da Claudio Salsi, uno dei curatori della mostra a Palazzo Reale a Milano, che ospita ancora per due giorni l’imperdibile “Bosch e un altro Rinascimento”. L’artista fiammingo, pilastro di un intero filone dell’immaginario, ha dunque lo sguardo di un moralista che deforma grottescamente la realtà per farne vedere le storture, ancora oggi fascinosissime, pur nelle loro mostruosità.