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Meloni non sarà un fuoco di paglia,

Sono davvero tante le istanze che il nostro territorio rivendica, a livello infrastrutturale soprattutto.

«In questo potremmo essere aiutati dai presidenti citati sopra. La questione ferrovia è ancora più importante dell’autostrada, che è pure fondamentale per congiungere il territorio alla direttrice del nord Europa. Ma l’emergenza treni non è rinviabile: per arrivare a Piacenza c’è il pullman, se vai a Parma rischi di perdere la coincidenza a Fidenza, la linea per Brescia non è elettrificata, e sulla Mantova-Milano va raddoppiato il numero dei treni. Una ferrovia che funziona serve per il rilancio turistico e può essere un volano per tanti altri settori. Se potessimo raggiungere Milano in 50 minuti gli studenti potrebbero risparmiare e magari non essere costretti a dormire a Milano, così come i lavoratori potrebbero vivere a Cremona senza doversi spostare nell’hinterland milanese. Queste due sole cose cambiano l’approccio, senza dimenticare che potremmo collegarci con quella parte di Lombardia da cui oggi siamo tagliati fuori. Fondamentale è anche il sistema fieristico, che deve essere collegato ad altre fiere importanti, con collegamenti satellite in occasione dei grandi eventi, ma anche per arrivare a questo servono trasporti adeguati. Noto intanto con favore che il territorio provinciale sarà rappresentato per intero. Potremo avere scontri politicamente ma sono certo che ci sarà unione di intenti. Piloni vanta anche una certa esperienza».

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Chi Marcello Ventura

Marcello Ventura, classe 1965, è laureato in Giurisprudenza e svolge da circa 30 anni l’attività di agente assicurativo: è titolare dell’agenzia di via Platina della Vittoria Assicurazioni. In politica è da soli 14 anni, da quando cioè si candidò a consigliere comunale di Cremona, venendo eletto e assumendo la delega allo Sport e all’impiantistica sportiva.

Nel 2014 è stato confermato consigliere ma in opposizione: è il capogruppo di Fratelli d’Italia. Dal 2016 al 2018 all’incarico si è aggiunto quello di consigliere provinciale All’interno del partito, da 5 anni è membro dell’Assemblea nazionale, mentre dal 2015 al 2018 è stato responsabile regionale del Dipartimento Enti Locali.

Bongiovanni ci ha detto che voi tre vi siete già incontrati in un paio di occasioni «Sì, abbiamo fatto due chiacchiere ma non definito un’azione strategica. Non erano incontri ufficiali, ma il fine è quello di remare dalla stessa parte. Lo stesso vale con il presidente della Provincia Signoroni, che ho incontrato e che ci consegnerà il suo dossier».

Ha detto che rimarrà consigliere comunale fino alla scadenza del mandato, fra un anno. Poi, considerato che i due incarichi non sono incompatibili, lascerà? «Adesso rimango da capogruppo, anche perché ho un preciso mandato dei cittadini, poi valuterò quanto impegno richiederà l’incarico in Regione. Non intendo deludere le aspettative, se poi non riuscirò a gestire al meglio la doppia carica lascerò. L’anno prossimo non mi ricandiderò, anche se quella campagna elettorale mi mancherà».

Dovrà passare dal contestare dai banchi dell’opposizione in Comune alla maggioranza a Milano. Un cambio di approccio radicale. È vero, cambierà molto, le tematiche in Regione sono diverse, mi servirà l’esperienza da consigliere provinciale. Quella di Milano è un’assemblea legislativa che rappresenta dieci milioni di abitanti, si amplifica tutto».

Da parecchio tempo il sindaco di Cremona, sia della destra che della sinistra, proviene dalla cosiddetta “società civile”. Crede sia tornato il tempo per l’investimento di un politico?

«Sì. C’è bisogno dei partiti, coi quali tanti “civici” faticano a rapportarsi. Come amo spesso dire, puoi non occuparti di politica, ma la politica si occuperà sempre di te, e decide il tuo futuro. I politici non hanno più oggi il livello di preparazione per poter sostenere un sindaco come

IL PROGETTO PROSPETTIVE DAL MEDIOEVO MITI, SAGHE E RACCONTI

Cremona è protagonista di un nuovo progetto che accompagnerà per tutto l’anno appassionati e curiosi di Medioevo. Già nel titolo, “Prospettive dal Medioevo”, si annuncia un filo inedito: “dal” e non “del”. La sfida è infatti quella di raccontare un periodo storico unico nel suo genere. Organizzata da Viaggi Nobile, l’iniziativa si avvale della consulenza scientifica dei medievisti Adelaide Ricci e Paolo Galloni, che si mettono in gioco per primi in una serie di appuntamenti di vario tipo. Tema conduttore di quest’anno sono miti, saghe e racconti: una costellazione giustamente associata ai dieci secoli dell’età di mezzo. La partecipazione è sempre aperta a tutti. Per i tesserati è attivo un gruppo Facebook con anteprima sugli eventi, documenti in esclusiva e altro ancora. Per il mese di marzo sono già in calendario una tavola rotonda in cui si dialogherà liberamente intorno al tema “Artù, il misterioso re” e una cena in prospettiva medievale, con musica e antichi racconti. Per informazioni e prenotazioni visitare il sito https://viagginobile.com

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