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SCUOLA • Per l’esame di Stato ripristinate le regole pre pandemia, con le tre prove scritte
ENRICO GALLETTI
Gli esami di maturità 2023 partiranno mercoledì 21 giugno. Il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ha firmato, in anticipo rispetto allo scorso anno, l’ordinanza che definisce l’organizzazione e le modalità di svolgimento dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2022/2023. La sessione dell’esame di Stato avrà inizio alle ore 8.30, con la prima prova scritta di italiano, comune a tutti gli istituti superiori. L’esame di maturità torna alla sua versione normale, secondo le modalità previste dal decreto legislativo 62/2017. Gli effetti della pandemia di Covid, particolarmente gravosi per la scuola e per i giovani, hanno comportato la necessità di modificare le modalità di svolgimento delle prove negli ultimi anni. Ora, spiega una nota del ministero, a fare ancora eccezione saranno i Pcto (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), che non sono requisito di ammissione all’esame ma potranno essere oggetto del colloquio, se svolti. Lo svolgimento delle prove Invalsi (che non concorrono alla valutazione) è invece requisito per l’ammissione. Archiviata la prima prova si proseguirà con la seconda, di indirizzo, che quest’anno, in base al decreto già firmato in precedenza dal ministro dell’Istruzione, sarà latino al liceo classico, matematica al liceo scientifico, economia aziendale per gli Istituti tecnici del settore economico indirizzo “Amministrazione, finanza e marketing”, progettazione, costruzioni e impianti per l’indirizzo “Costruzioni, ambiente e territorio”.
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