3 minute read
Segreti, “chieriche”, donne «Io, barbiere qui da 70 anni»
PIETRO SEGHIZZI
85 anni, dal 1952 apre la serranda della sua bottega di barba e capelli a due passi da viale Trento e Trieste. Ripercorrendo tutti questi anni, racconta una Cremona oggi irriconoscibile gnate dalla tenutaria, che era la moglie del “magnaccia” che viaggiava in spider. Lo odiavo: sfruttava quelle ragazze. Avevo solo 17 anni e conoscevo le ragazze, ma non potevo entrare in quelle case. Almeno… se entravo poi ero costretto ad uscire: serviva la maggiore età che allora era di 21 anni».
Advertisement
Con quel giro immagino che lavorasse molto.
«Altroché. Pensi che fino alla chiusura dell’ospedale negli anni ’70 avevo aperto anche la domenica. Non solo, si andava anche in ospedale a fare il servizio di barba e capelli. E poi il seminario, dove c’erano più di 300 ragazzi: gli facevo la chierica, detta anche tonsura. Intendo la rasatura rotonda sulla sommità del capo che si faceva a chi veniva iniziato al sacerdozio (fu abolita da papa Paolo VI nel 1972, ndr): prima facevo il cerchio con la forbice, poi completavo l’opera col rasoio». Ma ha sempre lavorato da solo qui dentro? Non ha mai avuto aiutanti?
«Solo una volta, avevo un barbiere che lavorava all’ospizio Soldi la domenica, per il resto sono sempre stato da solo». Oggi, a 85 anni, lavora ancora molte ore?
«Una volta facevo 13 ore al giorno, adesso mi limito a 9-10 ore. Certi clienti rispettano i soliti orari, altri possono entrare quando vogliono, anche senza prenotazione». Nel negozio ci sono alcuni quadri, tra cui la foto di un liutaio e la maglia di Milito, protagonista dell’Inter che vinse la Champions.
Classe 1938, dal 1952 nello stesso negozio di via Aselli, di fronte a quello che fino a mezzo secolo fa era l’ospedale cittadino. Pietro Seghizzi ora ha 85 anni ma lavora ancora 9-10 ore al giorno.
La presenza delle case chiuse in quell’Italia che usciva dalla guerra aveva altri risvolti. «Ci lavoravano anche donne sposate per mantenere i figli. Poi ricordo scene spettacolari di gelosia: una volta una donna inferocita per il tradimento del marito mise a soqquadro il negozio di frutta e verdura. Io raccoglievo tante confidenze e sapevo quindi molte cose, ma sono sempre stato molto discreto, così le ragazze si confidavano con me». Non indaghiamo oltre e restiamo comunque a quella Cremona oggi irriconoscibile. «Nell’ospedale giravano parecchi gatti; ricordo che un’osteria li fece fuori tutti vendendoli come carne di coniglio e facendoci i soldi. Vede l’ospedale vecchio proprio qui di fronte? Pensi che negli anni ’50 ci fu anche un delitto: trovarono un ragazzino morto. Qui c’erano anche molti locali dove si giocava d’azzardo, era proprio una specie di Bronx».
«Il liutaio è mio nipote, Marco Nolli , che ha ricevuto parecchi premi. Quanto a Milito, sono interista, ma non così caldo. Da me viene anche un milanista sfegatato». Avendo un’attività, non può certo limitarsi agli interisti.
«Diciamo che ci vuole filosofia». Ma si tiene ancora aggiornato sui tagli moderni?
«Oggi ci sono tagli particolari. Anche se di giovani qui ne entrano pochi, mi tengo sempre aggiornato. Piuttosto, recentemente ho perso un cliente: don Enrico Trevisi . È andato a fare il vescovo a Trieste. Almeno gli ho chiesto di pregare per me».
Eletti i nuovi presidenti per il prossimo quinquennio di Senior, Giovani Impresa e Terranostra. Una conferma al vertice di Donne Impresa
Tempo di nomine ai vertici delle varie associazioni di Coldiretti Cremona. Vediamo i nuovi nomi scelti.
SENIOR COLDIRETTI
Carolina Benelli , classe 1951, imprenditrice agricola di Sergnano, è la nuova Presidente dell'Associazione Pensionati Coldiretti di Cremona. Una vita dedicata all’agricoltura, rivolta alla coltivazione di cereali e all’allevamento di vitelli in territorio cremasco, Carolina Benelli è stata eletta con voto unanime nel corso dell'assemblea che si è tenuta a Malagnino. Il mandato durerà per i prossimi cinque anni.
«Sono felice e onorata per la fiducia che ricevo – ha dichiarato subito dopo l’elezione –. Si tratta di un impegno importante, ma so che potrò contare sull’aiuto degli altri consiglieri per promuovere una presenza sempre più attiva e propositiva dell’Associazione pensionati all’interno della Federazione Coldiretti».
Con la presidente Benelli, che succede a Oreste Casorati , entrano nel nuovo Consiglio dell’Associazione Pensionati di Coldiretti
Cremona i Vice Presidenti Emilio Bragalini (per la Zona di Soresina), Adelio Foina (Cremona) e Giordano Torchio (Casalmaggiore), insieme ai Consiglieri Enrico Aletti (zona Cremona), Antonio Anselmi (Casalmaggiore), Gianpiera Badiini (Soresina), Franco Bianchi (Casalmaggiore), Giacomo Maria Galli (Crema), Guido Lucini Paioni (Cremona), Fermino Maffezzoni (Soresina), Elio Pietralunga (Cremona), Angelo Rivieri (Casalmaggiore), Giovanni Marco Severgnini (Crema), Luigi Spoldi (Soresina), Battista Zucchetti (Crema).