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Coldiretti, i vertici delle associazioni
carlo Pini, Samuele Riboli, Elia Salera, Gabriele Taverna, Paolo Valenti, Chiara Veluti, Jimmy Zacchi.
COLDIRETTI DONNE IMPRESA Maria Paglioli , classe 1968, di Castelverde, imprenditrice agricola dal 2006, è stata confermata Responsabile provinciale di Donne Impresa Coldiretti Cremona, il coordinamento che promuove lo sviluppo dell’imprenditoria femminile in agricoltura, organizza attività culturali e di comunicazione con i consumatori e mette in campo proposte di politiche sociali attinenti al mondo agricolo. Lo ha deciso all’unanimità il Co - unanime del Forum Provinciale delle imprenditrici agricole di Coldiretti riunito a Malagnino. Titolare di un’azienda suinicola a Castelverde, cui dall’aprile 2022 si è affiancata l’attività di fattoria didattica con la nascita della Cà Bianca ad Ossalengo, Maria Paglioli resterà in carica per il quinquennio 2023-2028. Al suo fianco avrà il nuovo Coordinamento provinciale, che raccoglie le imprenditrici agricole Daniela Antonioli (eletta Vicepresidente), Lucrezia Barbaglio, Rossella Biondelli, Ginetta Brocca, Elisa Cacciamani, Daniela Ghidoni, Anna Guerini Rocco, Ilaria Luzzeri (Vicepresidente), Elena Peri, Stefania Testa e Ines Vicini. Segreteria affidata a Cecilia Sarzi.
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COLDIRETTI GIOVANI IMPRESA
I giovani agricoltori di Coldiretti Giovani Impresa Cremona hanno un nuovo delegato provinciale.
È Piercarlo Ongini , classe 1995, imprenditore agricolo di Bordolano. Succede a Carlo Maria Recch ia , già leader dei giovani agricoltori cremonesi per due mandati. Il nuovo delegato resterà in carica per il quinquennio 2023/2028.
Titolare di un’azienda agricola dedita alla cerealicoltura, Ongini è stato eletto dall’Assemblea provinciale dei giovani della Coldiretti, riunita a Persico Dosimo. Il voto è stato unanime.
L’assemblea ha eletto anche il nuovo Comitato provinciale dei giovani imprenditori agricoli di Coldiretti Cremona, che risulta così composto: Nicola Buttarelli, Francesco Frassi, Michael Marchini, Lorenzo Piacentini, Gian - ordinamento provinciale di Donne Impresa Coldiretti Cremona, anch’esso rinnovato, con voto
TERRANOSTRA CREMONA
Gherardo Mazza , imprenditore agricolo di Spino d’Adda, è il nuovo Presidente di Terranostra Cremona, l’associazione per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio nata in casa Coldiretti. Lo ha deciso l’Assemblea elettiva riunita a Corte de’ Frati. Classe 1974, cuoco contadino titolare dell’agriturismo “La Fraccina”, Gherardo Mazza è stato eletto con voto unanime. Al suo fianco, nel ruolo di Vicepresidente, è stata designata Elisa Mignani , titolare dell’agriturismo “Il Campagnino” di Pessina Cremonese. In Consiglio eletti anche Paolo Riseri (presidente uscente), Maria Paglioli e Alberto Chizzolini. Segretario di Terranostra Cremona è Giacomo Maghenzani.
24 Giugno 1948: la tensione tra Occidente e Urss porta all’isolamento della città ad ovest. Gli Usa rispondono col ponte aereo
Marzo 1948: l’Europa, e soprattutto la Germania, sembrano ridotte a cumuli di macerie, a un metafisico, gigantesco cratere. Il continente è stato trasformato in questo paesaggio distopico dalle due guerre mondiali. Eppure, gli uomini non ne hanno ancora abbastanza e alle due guerre tra le potenze europee – nessuna delle quali è innocente – rischia di sostituirsi una guerra ancora più colossale. La Germania è divisa in quattro zone di occupazione sulle quali un Consiglio di controllo Alleato esercita l’autorità congiunta dei vincitori. Le zone controllate da americani, britannici e francesi costituiscono i due terzi della Germania smembrata, mentre l’Unione Sovietica gestisce il rimanente terzo del paese. I numerosi territori tedeschi a est dei fiumi OderNeisse (Prussia Orientale, Pomerania, Slesia, Est Brandeburgo) sono posti sotto la diretta occupazione di Unione Sovietica e Polonia, con Varsavia come partner di maggioranza, perché Mosca la deve compensare dei territori che le ha sottratto a seguito del patto nazi-sovietico nel 1939 (quelli a est della linea Narev-Vistola-San).
A seguito di questo brutale smembramento della Germania, l’ex capitale Berlino risulta interamente circondata dalla zona russa, anche se è sottoposta a un’autorità congiunta dei vincitori ed è divisa in quattro settori per scopi amministrativi.
CRESCE LA TENSIONE
La tensione tra gli Alleati occidentali e i sovietici è tangibile.
Già nel gennaio del 1948 i russi intralciano le comunicazioni tra le zone occidentali della Germania e Berlino – minacciando di includere l’area ovest della città nella loro sfera – cosa che culminerà in giugno nel blocco dell’ex capitale tedesca.
Nei paesi occidentali i partiti comunisti, finanziati da Mosca, agiscono (specialmente in Italia e in Francia) come quinte colonne del Cominform, l’Internazionale fondata da Stalin , mentre il colpo di Stato in Cecoslovacchia del 25 febbraio 1948 porta all’avvento di un governo comunista. Tutto questo e altro ancora determinano un clima di insicurezza in Europa e la paura di una nuova guerra.
LA CONFERENZA DI LONDRA
Ma il vero detonatore della crisi di Berlino è la Conferenza di Londra del 23 febbraio-6 marzo 1948, alla quale l’Urss non è invitata. Durante la Conferenza, Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Benelux – che