TECNOLOGIA DEL CALCESTRUZZO - OPERE CIVILI E INFRASTRUTTURE - PAVIMENTAZIONI INDUSTRIALI E MASSETTI - INDUSTRIA DEGLI INERTI PREFABBRICAZIONE E MANUFATTI IN CALCESTRUZZO - MONITORAGGIO, RIPRISTINO E CONSOLIDAMENTO - DEMOLIZIONE E RICICLAGGIO
Filiera del calcestruzzo e della prefabbricazione
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Supply chain of concrete eand precast industry Filiera del calcestruzzo della prefabbricazione
Supply chain of concrete and precast industries R
La Rivista “Concrete News” è edita da Mediapoint & Exhibitions s.r.l. di Genova
Supply chain of concrete and precast industry
TANTI PROBLEMI GRANDI ASPETTATIVE N° 3 - 2020
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Per informazioni sull’evento online 2021 Tel. 010 5704948 – info@gic-online.it
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talIan ConCrete Days IItalIan ConCrete Days www.gic-online.it
2018
Piacenza, Ottobre 2020 lIan C29-31 onCrete Days
GEOFLUID - The International Trade Show for Well Drilling and Soil Investigation Drilling, Special Foundations, Underground Works, Geotechnical Engineering and Geology
4a Edizione
2018
Fiera certificata An exhibition audited by
126/2018 GICX18S1
Piacenza, 29-31 Ottobre 2020
GEOFLUID registered in 2016 the participation of 10,490 qualified visitors (including 2,575 foreign operators from 80 countries), making this trade show and conference the most authoritative international showcase for the industry. 265 direct exhibitors were presented on 23,000 square meters of exhibition space. Il DPCM del 24 Ottobre 21 GEOFLUID is in fact as the most specialized international exhibition related to underground 20 recognised scorso ha impedito fluids drilling, exploration, extraction and conveying, ground and geotechnical investigation, special il regolare svolgimento foundations ® an piling, No-Dig and tunnel building technologies, geotechnical engineering and environGiornate iitaliane taliane del CalCestruzzo Giornate mentalCprotection. della 3ª edizione del GIC italian onCrete days del CalCestruzzo The 2016 edition of GEOFLUID included also a “Geothermal Focus” (exhibiting and conference section), ItalIan ConCrete Days quando la fiera era a particular emphasis on geothermal wells used for heating (and also cooling) of residential and Piacenza, 29-31with Ottobre 2020 a pochissimi giorni dalla sua apertura. industrial buildings.
cenza, 29-31 Ottobre 2020
Per informazioni Tel. 010 5704948 info@gic-expo.it 3-6/10 Pi www.geofluid.it
3-6/10 Piacenza Italy Al fine di poter consentire utili contatti commerciali
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agli oltre 160 espositori della mostra piacentina - che ha rigorosa cadenza biennale - è stata creata la piattaforma digitale GIC ONLINE 2021 che sarà resa operativa nel Febbraio 2021. Le date della stessa saranno pubblicate sul sito www.gic-online.it
GIC - Italian Concrete Days
GIORNATE ITALIANE DEL CALCESTRUZZO ITALIAN CONCRETE DAYS 8-10 November 2018 - Piacenza Italy
The première edition of GIC – Italian Concrete Days took place in Piacenza from 10 to 12 November 2016. The first Italian exhibition and conference exclusively dedicated to the operators of concrete technology & production, concrete construction, precast concrete, concrete rehabilitation & maintenance will highlighted Italian manufacturers and distributors of machines, equipment and products, whose technology is appreciated worldwide. A rich conference programme was held alongside the GIC exhibition, as well as a gala evening in one of the beautiful historical buildings of Piacenza, during which awards were given to those firms and Italian industry professionals who have distinguished themselves during the previous 18 months (ICTA - Italian Concrete Technology Awards).
GIORNA DEL CAL ITALIAN CO
www.gic-expo.it www.italianconcretedays.org www.icta.it
8-10 November
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Giornate italiane del CalCestruzzo
GIS - The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show & Conference
® The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show 3-5 October 2019 - Piacenza Italy
The 6th edition of the GIS show closed with a clear positive sign: with over 308 exhibitors, it was visited by over 9,000 skilled professionals coming from Italy and abroad, confirming the highly specialized format of the event dedicated to the users of cranes, aerial platforms, industrial and port handling equipment and heavy transport vehicles. There were also several participants to the rich programme of conferences and workshops held collaterally to GIS, relating to the issues of port and intermodal logistics, periodic inspection of machines and equipment and the safety of workers. GIS was not only “exhibition & conferences”: we must spend a few words on the three very popular Gala Dinners held in the Hall of Tapestries of the Alberoni Gallery in Piacenza, the first edition of ITALPLATFORM-Italian Access Platform Awards (www.italplatform.org) and the now traditional ITALA-Italian Terminal And Logistic Awards (www.italawards.it), and ILTA-Italian Lifting and Transportation Awards (www.ilta.biz), all events aimed to award lots of operators who this year distinguished themselves by investment, innovation and professionalism.
italian ConCrete days
The Lifting, Ind and Heav 3-5 October
27-29 October 2022 - Piacenza, Italy www.gisexpo.it www.italawards.it www.ilta.biz www.italplatform.org
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Editoriale Editoriale
Fabio Potestà
Alberto Finotto
Giacomo Grassi
Italia, il cantiere da salvare Cari Lettori, la notizia è recentissima, e verrebbe da dire “purtroppo”, perché è giunta fuori tempo massimo, pochi giorni prima che il governo Conte crollasse su se stesso come un castello di carte dalla precaria stabilità, aprendo la strada al nuovo esecutivo tecnico guidato da Mario Draghi. Un’infinita melina sulla nomina dei commissari per le grandi opere, poi il risultato finale presentato dal ministero delle Infrastrutture, dopo il vaglio della presidenza del Consiglio: una lista di trenta dirigenti dell’Anas, di Rfi o dello stesso ministero chiamati a velocizzare o a realizzare ex novo 59 opere infrastrutturali del valore complessivo di oltre 60 miliardi ancora al palo a distanza di anni. Che cosa accadrà ora a questa stessa lista, non è dato sapere ma siamo sicuri che lo stesso Draghi, con la propria squadra, non lascerà immota la decisione presa su nomine realizzate con ritardo colpevole e modalità persino discutibili. Al grande timoniere che guidò l’Europa dell’Euro tra i marosi della crisi economica e finanziaria più grave del secolo, sappiamo che starebbe a cuore oltremodo - tra gli altri programmi stringenti - la risoluzione decisiva di quell’”ignavia da
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cantiere” che affligge il nostro Paese da troppo tempo, a causa di una politica e di una burocrazia disastrose. L’allarme d’altra parte l’aveva già lanciato l’Ance, numeri alla mano, pochi mesi fa. Un’indagine indicava un periodo di almeno un lustro per avviare un cantiere da appena cinque milioni di euro - con dieci anni alle spalle già persi, tra l’altro, per spendere solo un miliardo e mezzo (dei sei stanziati) nel contrasto al dissesto idrogeologico del territorio. Se torniamo alle infrastrutture di cui il Paese ha urgente bisogno, troviamo - sempre grazie alle statistiche Ance - numeri da brivido: un anno per decidere di stanziare i fondi, 235 giorni per sbloccare 43,6 miliardi stanziati (non oggi, nel 2019!). Oggi l’elenco delle 59 opere da risolvere è ancora lì, davanti a un baratro che spetterà alle fermezza decisionale di Draghi e del proprio governo evitare nell’estrema (drammatica) conseguenza di un Orrido finale. Sedici interventi sulla rete ferroviaria, dall’Alta velocità Brescia-Verona-Padova e Napoli-Bari alla linea Palermo-Catania-Messina passando per il potenziamento della tratta Milano-Venezia (da finanziare, tra
l’altro, con i miliardi del Recovery Plan, quando arriveranno), quattordici infrastrutture stradali - dalla riqualificazione della Statale ionica e della Salaria al nuovo collegamento Ragusa-Catania - e ancora dodici infrastrutture idriche, la linea C della Metropolitana di Roma, il rilancio del porto di Palermo, la diga foranea di Genova e il rilancio della Darsena Europa di Livorno. Questi i principali nodi di intervento e questa la sfida, l’ennesima, che il nuovo governo nazionale dovrà giocare e vincere per far ripartire l’Italia delle costruzioni. La fiducia e le aspettative verso l’autorevole e solida figura tecnica di Draghi è senz’altro ben riposta ma al sollievo va unito, come monito di controcanto - come abbiamo più volte scritto su queste stesse pagine - un fatto ormai incontrovertibile: l’ossigeno e l’acqua della sopravvivenza basteranno ancora per un solo viaggio. Un viaggio, per la nave dell’Italia, che potrà essere, senza altre alternative, decisivo nella crescita di una nuova consapevolezza industriale ed economica oppure, inesorabilmente, fatale.
Buona lettura
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Sommario Sommario
Periodico associato a
Novembre/Gennaio 2021 - Anno 2
Filiera del calcestruzzo e della prefabbricazione
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del calcestruzzo e della prefabbricazione SupplyFiliera chain of concrete and precast industries R
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News ................................................... p.8
Cover Story
Industria degli Inerti
Direttore Responsabile Fabio Potestà
La produttività è di serie ........................p.66
Responsabile Editoriale Giacomo Grassi
Infrastrutture anno zero .........................p.24
Opere Civili e Infrastrutture Sguardo al futuro ...................................p.28 Operazione sicurezza .............................p.30 La continuità di impalcati in c.a.p. con travi prefabbricate ..........................p.32 Le novità in materia di finanza di progetto su iniziativa privata ................................p.34
Automazione e Controllo Calcestruzzo 4.0 ..................................p.70
Pavimentazioni Industriali & Massetti Meccanica avanzata ..............................p.74
Calcestruzzo Preconfezionato Costruiamo infrastrutture in legno o in acciaio... ............................p.48
Pubblicità Italia ed estero tel. +39-010-5704948 fax +39-010-5530088 adv@concretenews.it
Tecnologia e Innovazione In cementeria la realtà è... aumentata! ....p.50 Il Campus nato dal pensiero ...................p.54
Prefabbricazione e Manufatti in Calcestruzzo Porte aperte ai progettisti ......................p.60 Prefabbricazione ad Alta Velocità .............p.62
Ripristino, Consolidamento e Ristrutturazione Alta tensione di qualità ..........................p.78
Monitoraggio Strutture e Testing Campagna di test su edifici prefabbricati....p.82 Magnetico di spessore ..........................p.86
Demolizione e Riciclaggio Al lavoro sulla Princess Freeway ..............p.88
La voce delle Associazioni Attività incessante ................................p.90
Normative e Certificazioni Campioni, il prelievo corretto in canteire ...p.92
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Fotografia Archivio Concretenews
Direzione e redazione MEDIAPOINT & EXHIBITIONS SRL Corte Lambruschini Corso Buenos Aires, 8/7 16129 Genova - Italy tel. +39-010-5704948 fax +39-010-5530088 redazione@concretenews.it
Nuovi traguardi ....................................p.36 Missione a Roma ..................................p.40 Un ponte verso il futuro .........................p.44
Tecnologia e materiali fibrorinforzati per il consolidamento strutturale dei ponti .p.58
Grafica e impaginazione Romina Testino grafica@mediapointsrl.it
Ufficio traffico Daniela Chiusa daniela.chiusa@mediapointsrl.it
Tecnologia del Calcestruzzo
Impermeabilizzazione e Protezione del Calcestruzzo
Collaboratori Roberto Ambra Alberto Finotto
Pre-stampa e stampa Euro Grafica - Genova Registrazioni Tribunale di Genova n.27/2011. Camera Commercio di Genova, R.I. N.O 395768 del 5 novembre 2001 Registro operatori di comunicazione N.O 022258 del 20 gennaio 2012 Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96. I dati personali contenuti negli archivi della casa editrice “Mediapoint & Exhibitions Srl” sono utilizzati solo dalla casa editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Fabio Potestà Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2020
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News News A Italferr la medaglia Città di Genova per il Ponte San Giorgio E’ stata conferita a Italferr la Medaglia Città di Genova per aver concorso, con eccezionale impegno, nella costruzione del viadotto San Giorgio. Il riconoscimento, tributato alla società di ingegneria del Gruppo FS Italiane, è stato consegnato presso il Teatro Carlo Felice dal Sindaco di Genova, Marco Bucci, all’Amministratore Delegato di Italferr, Aldo Isi. La Medaglia Città di Genova è stata consegnata nell’ambito delle Celebrazioni Colombiane che il Comune organizza annualmente nel nome e nel ricordo del più grande navigatore di tutti i tempi.
Laterlite per la casa degli artigiani a Cortina d’Ampezzo La “casa degli artigiani” sorge in località Boschedel di Pian da Lago, a Cortina d’Ampezzo, ed è un luogo destinato alla valorizzazione della cultura e del saper fare del territorio. Si tratta di un complesso fortemente voluto dagli artigiani della zona. L’insediamento si sviluppa su un pendio, nel terreno di proprietà del Consorzio dalla superficie complessiva di 11.970 m2. Conta cinque capannoni a uso commerciale e artigianale, all’interno dei quali ogni bottega ha una superficie tra i 150 e i 300 m2, per un totale di 5.500 m2 edificati. I capannoni comprendono due piani ciascuno, uno rialzato e uno seminterrato, progettato per sfruttare al meglio la pendenza del terreno. Per realizzare il sottofondo dei capannoni e l’alleggerimento delle strutture poste a contatto con le fondazioni controterra, e creare così uno strato di isolamento termico adatto alla successiva posa dei pannelli isolanti e del pavimento industriale, è stato utilizzato LecaCem Classic, il premiscelato leggero e isolante a base argilla espansa LecaPiù di Laterlite. LecaCem Classic è stato scelto per il suo basso coefficiente di conducibilità termica certificato (0,134 W/mK) che ha dato un grande contributo ai fini dell’isolamento termico.
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COLACEM
I cementi CAT di Tunisi hanno ottenuto la marcatura CE Colacem ha varato a giugno 2020 un progetto finalizzato ad ottenere la marcatura CE dei tre cementi della consociata tunisina CAT, indispensabili per garantirne la libera circolazione nei paesi dell’Unione Europea. Questo ha consentito, in primis, di uniformare le metodologie di controllo qualità di CAT a quelle delle realtà produttive di Colacem Italia, assoggettate alle verifiche dell’Istituito di certificazione italiano ITC-CNR, sulla scorta della norma europea sui cementi UNI EN 197-1, già in uso anche in Tunisia. Il progetto è stato portato avanti con un grande lavoro di squadra tra la Colacem e CAT, fondamentale per superare le verifiche di ITC-CNR e ottenere il rilascio dei marchi CE dei cementi di Tunisi a dicembre 2020. I marchi CE permetteranno di esportare in Italia o in un qualsiasi altro paese europeo, i cementi di Tunisi, qualora l’azienda lo ritenesse opportuno. Va sottolineato che i cementi CAT sono caratterizzati da un basso tenore di alcali e sono classificati come SR, cioè “Resistenti ai Solfati”, caratteristiche particolarmente apprezzate dagli utilizzatori e richieste dalla quasi totalità dei capitolati, che prescrivono proprio l’utilizzo di tali cementi per produrre calcestruzzi durevoli destinati alle opere pubbliche.
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News News DOOSAN amplia la sua gamma di escavatori da demolizione con il DX530DM Doosan ha ampliato la sua gamma di escavatori da demolizione ad ampio sbraccio con l’introduzione del nuovo modello top di gamma DX530DM, che si distingue per la grande flessibilità offerta dal braccio modulare e dal meccanismo di bloccaggio idraulico. Il design innovativo semplifica il passaggio dal braccio da demolizione a quello escavatore e viceversa, rendendo così possibile eseguire lavori diversi sullo stesso cantiere, con la stessa macchina. l DX530DM offre la regolazione idraulica del sottocarro, estendibile fino a una larghezza massima di 4,37 metri per garantire stabilità ottimale quando si lavora nei cantieri di demolizione. La larghezza del sottocarro può essere ridotta idraulicamente fino a 2,97 metri. Il meccanismo di retrazione utilizza un cilindro interno a lubrificazione permanente che riduce al minimo la resistenza durante il movimento e aiuta a prevenire danni ai componenti.
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Rocco Sabelli nominato presidente di Fagioli spa Il Gruppo Fagioli, su iniziativa condivisa degli azionisti QuattroR e Fagioli Finance, ha assegnato a Rocco Sabelli l’incarico di Presidente dei Consigli di Amministrazione di Fagioli S.p.A. e di Fagioli Holding. Sabelli subentra ad Alessandro Fagioli, storico Presidente e fondatore della omonima società emiliana scomparso lo scorso marzo. Il nuovo Presidente supporterà con le proprie competenze il board ed il management team per dare ulteriore impulso ai piani di sviluppo del Gruppo. Ingegnere chimico e manager dal solido profilo professionale, Rocco Sabelli ha accumulato una lunga esperienza in campo industriale, molto diversificata per settori di attività e spesso caratterizzata da elevati livelli di complessità, in alcune delle più importanti corporate italiane tra le quali Eni, Telecom, Piaggio ed Alitalia. Dal 2017 è Advisor industriale del Fondo QuattroR per conto del quale
ASSOBIM rinnova il consiglio direttivo ASSOBIM, l’Associazione che dal 2017 riunisce le realtà operanti nella filiera del Building Information Modeling, dalle software house alle aziende fornitrici di servizi BIM, dai grandi contractor alla società di engineering passando per i produttori di materiali e componenti, ha annunciato il rinnovo del Consiglio Direttivo, che rimarrà in carica per il prossimo triennio fino a ottobre 2023. Oltre ad Adriano Castagnone, riconfermato alla Presidenza dell’Associazione, del nuovo Consiglio Direttivo faranno parte Edoardo Accettulli (Anafyo), Nicola Baraldi (TeamSystem), Walter Bertona (Caleffi), Andrea Fronk (D.Vision Architecture/Bimfactory), Simone Garagnani (Università di Bologna), Carlo Grossi (BIM Manager certificato ICMQ), Luca Moscardi (Lemsys), Riccardo Perego (One Team), Stefano Savoia (Contec Ingegneria), Paola Soma (Edilclima), Carlo Subioli (Direzione Sviluppo Infrastrutture Aeroporti di Roma) e Paolo Ugona (Plusarch).
è Consigliere di Amministrazione anche nel Gruppo Ceramiche Ricchetti. Dal 2018 è Consigliere di Amministrazione indipendente di Tim.
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News News Coplan presenta la nuova gamma CROMOBETON La superficie architettonica degli involucri edilizi e degli elementi strutturali si può trasformare a piacimento scegliendo e combinando fra loro pigmenti, trattamenti superficiali e matrici. CROMOBETON è destinato a tutte le superfici in calcestruzzo faccia a vista. Con CROMOBETON è possibile conferire una colorazione prescelta a facciate, pareti, muri di cinta e manufatti prefabbricati. Si possono così ottenere effetti particolarmente interessanti dal punto di vista ottico, con il colore che svolge un ruolo determinante. Il prodotto rende possibile la realizzazione di superfici di calcestruzzo a vista dall’aspetto inconfondibile, preservando tuttavia la caratteristica texture del calcestruzzo, dà la possibilità di determinare anche il colore della struttura portante e gli elementi costruttivi non perdono il loro colore neanche in caso di danneggiamento meccanico.
CROMOBETON è disponibile in tre versioni: pigmento liquido, pigmento in polvere o pigmento in granuli, ognuno di essi in molte tonalità cromatiche, anche mescolabili tra loro, da utilizzare con
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cemento bianco o grigio. La colorazione può essere ulteriormente personalizzabile selezionando il colore degli inerti. La superficie del getto può essere configurata e texturizzata, tramite le dimensioni e la disposizione dei casseri, dei fori per i passanti, dei giunti, delle riprese di getto e degli spigoli; gli impasti colorati sono inoltre compatibili e si abbinano perfettamente con matrici in gomma, in polistirolo, ecc. Il calcestruzzo realizzato con CROMOBETON è utilizzabile per autobetoniera, benna e pompa. Sono possibili tutte le lavorazioni successive al disarmo: levigatura, sabbiatura, bocciardatura, lavaggio, trattamento con gel ad effetto acidato, ecc… In tutti i casi si consiglia un trattamento protettivo idrofobizzante sulla superficie del calcestruzzo colorato, per garantirne la pulizia e la durata nel tempo.
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News News Grandi opere più veloci Alla vigilia di un anno che si prospetta come una sfida al passato, anche recente, sul fronte delle opere pubbliche, l’ex ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, in diverse occasioni pubbliche, parlò delle nuove regole che derivano dall’intesa con i sindacati – in piena conformità con le norme del contratto nazionale dell’edilizia – e che saranno applicate alle opere commissariate sulla base dell’Articolo 9 del Decreto Legge Semplificazioni. I cantieri delle infrastrutture commissariate saranno più veloci grazie all’ottimizzazione dei turni di lavoro anche sulle 24 ore, allo scopo di favorire l’incremento dell’occupazione in condizioni di piena sicurezza e con l’utilizzo delle migliori pratiche del settore. Il Protocollo sottoscritto dalla ex ministra De Micheli e dai vertici dei sindacati di categoria FenealUil (Vito Panzarella), FilcaCisl (Stefano Macale), Fillea-Cgil (Alessandro Genovesi) parla quindi di organizzazione degli orari di lavoro nei cantieri, con la possibilità di turni alternati anche notturni e festivi, o a ciclo continuo mediante l’attività di squadre operanti sette giorni su sette. Si promuove inoltre l’utilizzo delle migliori pratiche del settore contro ogni forma di dumping. Il Protocollo, a disposizione dei commissari delle opere inserite nell’elenco trasmesso in Parlamento dalla Presidenza del Consiglio, ha raccolto diverse proposte del sindacato per porre al centro degli interventi non solo la celerità esecutiva, ma anche la legalità, la regolarità, l’occupazione di qualità e la sicurezza. “Questo accordo costituisce un passo avanti di grande rilievo sotto alcuni aspetti per noi fondamentali – confermò Paola De Micheli – Parliamo della velocizzazione dei cantieri nelle opere pubbliche e di promozione e tutela del lavoro di qualità. Voglio ringraziare le forze sindacali per il percorso comune che ci ha portato sino a questa firma che delinea un sistema di regole, fissa una cornice di legalità e offre una spinta significativa anche all’aumento dell’occupazione. Perché un’opera pubblica sia realmente utile alle persone deve essere realizzata secondo i migliori standard esecutivi e questo obiettivo può essere raggiunto soltanto nel pieno rispetto dei lavoratori e dei loro diritti”.
Laurea Honoris Causa ad Amilcare Merlo Nella sede accademica di Mondovì, il Magnifico Rettore del Politecnico di Torino ha conferito ad Amilcare Merlo la Laurea Honoris Causa in Ingegneria Meccanica. Si tratta del più alto riconoscimento riserva-
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to dall’Ateneo alle personalità che si sono distinte in ambito industriale e scientifico, unendo capacità di ingegno, visione e cambiamento sociale nel proprio settore di applicazione.
Il cavalier Amilcare Merlo, fondatore della Merlo Spa, una delle maggiori realtà industriali al mondo nel segmento produttivo dei sollevatori telescopici ma anche delle betoniere per calcestruzzo contempla nella propria storia professionale e personale tutte le prerogative di un riconoscimento così prestigioso. La dicitura di conferimento ne ricorda “le eccezionali capacità tecniche con cui ha guidato lo sviluppo di numerosi progetti innovativi nel campo della meccanica e per lo spirito imprenditoriale grazie al quale ha fondato e dirige una impresa di livello internazionale di sicuro impatto economico e sociale nel territorio in cui è radicata”. Il titolo di “Ingegnere ad honorem” conferito dal Politecnico di Torino ha una valenza speciale, del quale poche personalità sono state insignite. Tra queste, le figure più importanti della storia industriale del nostro Paese come Giovanni Agnelli, Enrico Mattei, Giorgetto Giugiaro e Sergio Marchionne.
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News News Dal Cilento, resilienza nei prefabbricati e Superbonus L’azienda Co.ed srl di Padula, la prima nel Vallo di Diano e nel Cilento ad operare nel settore dei prefabbricati pesanti, produce e fornisce prefabbricati in cemento armato del tipo pesante industriale. Fondata nel 2002, la Co.ed nasce dopo l’acquisizione dell’attività, intrapresa nel 1988, di Giovanni Cancellaro, già titolare di “Prefabbricati Cancellaro”. Vanta dunque l’esperienza di due generazioni, caratteristica che ne fa uno dei migliori produttori di prefabbricati in cemento armato industrializzato presenti nel meridione. “Il sistema dei prefabbricati Co.ed – spiega Maria Cancellaro – è di straordinaria versatilità, in quanto si adatta perfettamente a qualsiasi tipologia di costruzione. Attualmente l’azienda è gestita oltre che da me, anche da Annapia Cancellaro, Francesca Cancellaro, in qualità di legale rappresentante, e da Giovanni Cancellaro, in qualità di procuratore speciale”. Come la maggior parte delle imprese del territorio, però, anche la Co.ed ha dovuto fare i conti con l’emergenza sanitaria da Covid-19 che ha messo a dura prova le aziende, prima con la chiusura forzata e poi con una lenta ripresa. “Le difficoltà tutt’ora si fanno sentire però il settore è in ripresa e siamo speranzosi di riuscire a superare questo terribile periodo, grazie anche alle opportunità previste dal Superbouns 110% per la ristrutturazione della propria abitazione, agevolazione prevista dal Decreto Rilancio”, dichiara con fiducia Maria Cancellaro. La Co.ed di Padula affianca chiunque sia nelle condizioni di richiedere il Superbonus 110% per manutenzione, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione del patrimonio edilizio, per l’efficientamento energetico, per l’adozione di misure antisismiche e per il recupero o restauro della facciata di edifici esistenti.
Calcestruzzo Made in Taranto Procedono con solerzia e rapidità i lavori di fondazione nel cantiere del nuovo ospedale San Cataldo di Taranto, al quale il sindaco Rinaldo Melucci e il governatore pugliese Michele Emiliano hanno dedicato una visita ufficiale di fine anno. Il momento topico ha riguardato il primo getto di calcestruzzo della platea di fondazione. “Si è trattato di un momento di ottimismo dopo un anno particolare e difficile – ha commentato il primo cittadino di Taranto – Con questo primo getto di calcestruzzo sui 26 ettari che saranno occupati dall’ospedale San Cataldo – il più grande di tutta la Puglia – celebriamo anche l’industria del calcestruzzo made in Taranto che dà lavoro a molti operai tarantini e, contro ogni pronostico negativo, regalerà in tempi brevi una struttura importantissima, in grado di cambiare la qualità della vita e dei servizi dell’intero territorio cittadino e regionale”.
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CHIMICA EDILECHIMICA s.r.l. CHIMICA EDILE EDILE s.r.l. s.r.l.
CHIMICA EDILE DRY M 3Plus DRY Ms.r.l. 3Plus DRY M 3Plus Presenta
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A dditivo com pensatoAA rd eddd ditiiitrvio v tio rcooca m om b pa epsnesn adtsioaortseo sd irde i ord id tiirro cia tailrcb o ioaaspeebrdaim soeaslsdtied i oc e sdsm iid ceao nltcd iizoiiecpa dela rcm iroipap rltie setricnm eo strutturale di tipo R3ssettrrR u ttu su eracrd loelnei ddt io a co lRo a3sRsec i3fR ico zsm ie4 ocno n do eoe fniln ad io tcals ala nsa secilflt iacsa nszoifr orim n eazdeid e rin o e ae ainft E einN liliar 5o 0r4 u4 td a dti iilp to ip e4aR see c ce a oufn t1ano n em A v p n o ieiptdr
La Natura e la pietra liquida
DRY M 3Plus
s tr ttu ra–lDry e d i p o R3 e R4 s ec o n d Additivo/Aggiunta Additivo/Aggiunta Additivo/Aggiunta – Dry Mu 3Plus – Dry Mi3Plus Mt3Plus
Compensatore di ritiro a Compensatore Compensatore base di ossido di didi calcio ritiro ritiro asinterizzato base a base di ossido diad ossido effetto di calcio di stabile calcio sinterizzato nel sinterizzato tempo, ad effetto specifico ad effetto stabile per malte nel stabile temp pe Additivo/Aggiunta – Dry M 3Plus ripristino strutturale di tipo ripristino ripristino R3 eAdditivo R4, strutturale strutturale malte perdi massetti tipo di tipo R3 eR3 o R4, similari; e R4, malte malte avente per per caratteristiche massetti oasimilari; o di similari; avente accelerazione caratteristich aventedelle cara compensatore dimassetti ritiro base di ossiprestazioni meccaniche alle prestazioni prestazioni brevi stagionature, meccaniche meccaniche adatto allealle brevi all’utilizzo brevi stagionature, stagionature, in premiscelati adatto adatto all’utilizzo cementizi all’utilizzo inad premiscelati altainperformance premiscel ceme Compensatore ritiro a base ossido di do di calcio perdi malte cementizie dadi ripristino sostenibili. sostenibili. sostenibili. ripristino strutturale di tipo R3 e R4, malte
Caratteristiche
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CHIMICA EDILE s.r.l.
strutturale di tipo R3 e R4 secondo la classifica-
prestazioni meccaniche alle brevi stagiona Caratteristiche Caratteristiche zione definita nella norma europea EN 1504-3. sostenibili.
Presenta
DRY M 3Plus
Forte riduzione del ritiro •• Forte igrometrico Forteriduzione riduzione del del cemento del ritiro ritiro igrometrico conigrometrico totale stabilità del cemento delnel cemento tempo. con totale con stabilità totale stabilità nel tempo n
– Dry M 3Plus Caratteristiche Apprezzabile incremento •• Additivo/Aggiunta Apprezzabile delle Apprezzabile resistenze incremento incremento meccaniche. delle delle resistenze resistenze meccaniche. meccaniche.
Compensatore di ripristino ritiro astrutturale base di calcio Adatto per essere utilizzato •• Adatto Adatto all’interno per per essere essere di malte utilizzato utilizzato per all’interno all’interno di malte didi malte per diossido tipo ripristino per R3 eripristino R4strutturale ad altastruttural prestazio di tipo Forte riduzione del EN 1504-3) EN 1504-3) ENsinterizzato 1504-3) ad effetto stabile nelritiro tempo, igrometri specifico
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perApprezzabile malte per ripristino incremento strutturale di tipo R3 e R4, resi delle malte per massetti o similari; avente caratteristiAdatto per essere utilizzato all’inte che di accelerazione delle prestazioni meccaniche EN 1504-3) alle brevi stagionature, adatto all’utilizzo in premiscelati cementizi ad alta performance ed eco-sostenibili.
A d d i ti v o c o m p e n s a t o r e d i r i t i r o a b a s e d i o s s i d o d i c a l c i o p e r m a l t e c e s t r u t t u r a l e d i ti p o R 3 e R 4 s e c o n d o l a c l a s s i f i c a z i o n e d e f i n i t a n e l l a n o r m Caratteristiche
riduzione • Forte Additivo/Aggi u nta – Dryigro-M 3Plus del ritiro
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metrico del cemento con totale stabilità nel tempo. A p p re z z a b i l e incremento delle resistenze meccaniche. Adatto per essere utilizzato all’interno di malte per ripristino strutturale di tipo R3 e R4 ad alta prestazione (rif. EN 1504-3)
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DRY M 3Plus - Espansione/Ritiro Libero su Malta (met. UNI 8147 mod.)
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“Pietra e cemento – Vincenzo Vicari e la valle di Blenio” è il titolo della mostra allestita dall’Archivio Donetta alla Casa Rotonda a Corzoneso, nel Canton Ticino, che sta riscuotendo un ottimo successo. Ne parliamo proprio perché il cuore dell’esposizione è un modo per meditare sul futuro ambientale in relazione alla materia del calcestruzzo, durante un periodo in cui la natura sembra portarci a un drammatico confronto. Vincenzo Vicari (1911-2007) è considerato in primo luogo “il fotografo di Lugano”, dove ha sempre insediato in effetti il fulcro delle sue attività creative, con un accento per altre passioni, tra cui quella, pervasiva e intensa, per la montagna. Nelle immagini – che si potranno ammirare fino all’11 aprile 2021 – convivono le suggestioni del Romanico con la realizzazione fondamentale degli impianti idroelettrici che fanno capo alla diga del Luzzone, tra i capolavori dell’ingegneria nazionale basata sulle infrastrutture in calcestruzzo.
Compensatore di ritiro a base di ossido di calcio sinterizzato ad effetto stabile nel temp • e di tipo R3 e R4, malte per massetti o similari; avente caratteristich ripristino struttural prestazioni•meccaniche alle brevi stagionature, adatto all’utilizzo in premiscelati cemen sostenibili.
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Forte riduzione del ritiro igrometrico del cemento con totale stabilità nel tempo -500
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Cem. Tipo II/A-LL 42,5R
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Dry M 3Plus - 2,5% s.p.c.
Dry M 3Plus - 3,75% s.p.c.
Dry M 3Plus - 5% s.p.c.
Apprezzabile incremento delle resistenze meccaniche. Adatto per essere utilizzato all’interno di malte per ripristino strutturale di tipo EN 1504-3) 17
News News Modulo di qualità La prefabbricazione non è un pensiero unico ma un’opportunità di scelta. A dimostrarlo è il catalogo vasto e amplificato di soluzioni offerte da C.M.C.2.0, azienda di Adria (Ro) che contempla un universo di fattispecie applicative interamente dedicate al mondo dei cantieri. Considerando la sola categoria delle travi prefabbricate, l’offerta di C.M.C.2.0 prevede le più svariate tipologie di elementi costruttivi, come le travi a L, a I, a T. Uno spazio di confronto che consente al progettista di poter scegliere a seconda delle necessità, senza contare le soluzioni ideate per le singole aziende ascoltando direttamente i feedback del mercato e dei clienti. Un discorso simile vale anche per plinti, collari e altri elementi utili nella costruzione delle fondamenta di un edificio. Uno degli aspetti più importanti consiste nell’atto che, nel caso del catalogo di C.M.C.2.0 parliamo di elementi prefabbricati in cemento armato con misure standard che si prestano ai più diversi impieghi; se modulati adeguatamente, questi stessi elementi riescono a soddisfare anche le esigenze più particolari. Prefabbricato, insomma, non è più sinonimo di standard immutabile, nemmeno nell’estetica. Il punto cardine rimane la qualità di materiali, processi produttivi e finiture a garanzia di risultati inappuntabili e a garanzia di una lunga durata.
Paterlini premiato da Forbes Italia
PER “FORARE” SENZA TRAPANARE
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Loc. Sugremaro, 1 43053 Compiano (PR) Italy Tel: +39 0525 825131 @: info@pappadagino.com web: www.pappadagino.com
Il consigliere indipendente non esecutivo di Buzzi Unicem, Mario Paterlini, è stato premiato da Forbes Italia come migliore CEO per la categoria – Culture Innovation. Il riconoscimento è stato assegnato, durante la serata del 3 dicembre, nel corso della terza edizione dell’evento in live streaming “CEO Italian Awards 2020”, dedicato alla nomina dei CEO italiani che si sono distinti per resilienza, innovazione e sostenibilità. Paterlini, ingegnere, da dieci anni CEO del Gruppo Sapio, ha maturato esperienze in diversi contesti internazionali, ed è Consigliere di Amministrazione in altre importanti aziende italiane. È stato premiato da Forbes Italia per aver sviluppato la cultura del cambiamento in contesti di business.
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Monitoraggio senza limiti con Cifa Vista Cifa prosegue nel percorso di innovazione e digitalizzazione del cantiere con il lancio di una nuova tecnologia denominata Cifa Vista. Si tratta di un nuovo sistema di monitoraggio da remoto delle macchine: si avvale a livello hardware di una centralina elettronica che raccoglie i dati della macchina e li trasmette con una SIM dati al software che – grazie all’interfaccia semplice e intuitiva – permette di monitorare la posizione, le attività e diversi parametri di funzionamento delle macchine appartenenti alla propria flotta, per facilitare la risoluzione di problemi e la programmazione degli interventi. Le principali funzioni riguardano gestione servizi post-vendita, manutenzione preventiva, intervento e risoluzione dei problemi funzionali, monitoraggio funzioni e attività della macchina. I dati disponibili sono sia quelli in tempo reale sia quelli dello storico dalla macchina, in modo da poter confrontare e mantenere sotto controllo l’evoluzione di molteplici parametri, come ad esempio la produttività giornaliera o i consumi di carburante. Ogni utente (concessionario o cliente finale) ha a portata di mano tutte le informazioni sulle proprie macchine: ha accesso ai dati in modo da consentire la programmazione della manutenzione preventiva, in base alla quantità di calcestruzzo pompato e ore lavorate. Un’altra caratteristica del sistema è quella di semplificare le attività di diagnostica a distanza e conseguentemente intervenire sul problema e quindi ridurre in modo determinante i tempi di fermo macchina. In questo modo sia la longevità del mezzo sia la continuità del lavoro sono garantite. Sono disponibili inoltre funzioni antifurto che impostano allarmi legati alla posizione o alle ore, tipicamente quelle notturne, per cui se la macchina viene mossa al di fuori della zona o dell’orario prestabilito vengono attivate specifiche notifiche. Cifa Vista è disponibile per le pompe autocarrate e betonpompe e verrà esteso all’intera gamma. Avere una macchina con Cifa Vista permette di usufruire delle agevolazioni fiscali per l’industria 4.0 che favoriscono l’acquisto di nuovi macchinari/tecnologie per dare nuova linfa alla ripresa economica italiana. Ogni nuova macchina Cifa è 4.0-ready: pronta per essere certificata per permettere al cliente di ricevere il credito d’imposta previsto per gli interventi di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.
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News News Per una Sanità più solida Il Sistema Penetron garantisce impermeabilizzazione e protezione di strutture interrate incrementando la durata della vita utile di esercizio degli edifici. Nello specifico è possibile individuare diverse applicazioni del sistema in ospedali e presidi sanitari di rilievo in tutta Italia. Penetron è la soluzione efficace e veloce nella realizzazione, a incremento della durabilità della struttura grazie all’esclusiva capacità autocicatrizzazione self healing ottenuta mediante Vasca Bianca per cristallizzazione Penetron. L’utilizzo di questo metodo ottimizza la prestazione del calcestruzzo nel tempo e garantisce caratteristiche peculiari di resistenza alla carbonatazione e agli agenti aggressivi. Il sistema non solo risponde alle aspettative di affidabilità prestazionale, leadership del mercato e controllo tecnico dedicato, ma gode di certificazione EPD di produzione, cicli di esercizio e impatto ambientale in fase di dismissione, utile anche per la certificazione LEED. Considerando un esempio pratico di successo, il Sistema Penetron è stato impiegato nell’ambito dell’ampliamento dell’IRCCS di Candiolo, una struttura di 56.500 metri quadrati il cui intervento è stato reso possibile dal sostegno di donatori privati. Penetron ha realizzato il sistema di impermeabilizzazione e protezione delle strutture interrate dell’ampliamento installandolo al di sotto del battente di falda, a una profondità di 2 metri. Altro caso esemplare di applicazione, l’intervento di realizzazione del nuovo ospedale di Pordenone che ha permesso di integrare l’edificio con il contesto cittadino circostante mediante un nuovo fabbricato, caratterizzato da una piastra servizi a tre piani, di cui uno interrato, e quattro torri di degenza, distanziate per permettere una permeabilità alla vista e ridurre l’impatto estetico. Il piano di servizi interrato è stato realizzato con tecnologia Penetron, sfruttando il vantaggio della velocità e dell’ottimizzazione dei costi di cantiere, impiegata additivando con Penetron Admix la platea di fondo di circa 13.000 metri quadrati e le pareti di circa 1.000. Il risultato ottenuto è una fodera di calcestruzzo totalmente impermeabile a protezione della struttura.
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News News Calcestruzzo per la sicurezza radioattiva Nell’impianto Itrec di Rotondella, in Basilicata (struttura del gruppo Sogin, società pubblica responsabile del decommissioning degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi) sono in corso i getti di calcestruzzo per la realizzazione delle pareti in elevazione del futuro edificio di deposito annesso all’Impianto Cementazione Prodotto Finito (ICPF). I getti proseguiranno fino a raggiungere l’altezza finale delle pareti di circa 17 metri. L’ICPF è l’impianto che consentirà il condizionamento in malta cementizia di circa 3 metri cubi di soluzione liquida radioattiva, denominata “prodotto finito”, derivante dalle passate attività di riprocessamento del combustibile nucleare svolte nel sito. Il progetto prevede la realizzazione di due edifici, comunicanti fra loro: l’edificio in cui avverrà il processo di cementazione e l’adiacente edificio di deposito, attualmente interessato dalle attività di getto. Nell’edificio di deposito verranno sistemati in sicurezza sia i circa 170 manufatti risultanti dalla cementazione che i due cask, contenitori schermanti ad alta resistenza dove saranno inseriti gli elementi di combustibile oggi stoccati nella piscina dell’Itrec e provenienti dal reattore statunitense Elk River, in attesa del conferimento al Deposito Nazionale.
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Fiere ed Eventi
A partire dalla metà di gennaio, Holcim Svizzera fornirà materiale ai propri clienti per mezzo di tre autobetoniere completamente elettriche. Holcim Svizzera è il primo produttore di materiali da costruzione al mondo a impiegare, in collaborazione con l’azienda Designwerk, autobetoniere completamente elettriche a cinque assi, alimentate al 100% con energia rinnovabile. Holcim taglia così un altro traguardo importante nell’ottica di una logistica rispettosa del clima. Le tre autobetoniere elettriche escono silenziosamente dal garage di Designwerk, azienda di Winterthur all’avanguardia nel settore dell’elettromobilità, e sono pronte per l’impiego. “Siamo molto lieti e orgogliosi di poter ricevere in consegna le tre autobetoniere completamente elettriche - spiega Roger Dällenbach, responsabile di mercato per la Svizzera tedesca e il Canton Ticino di Holcim Svizzera La scelta dell’elettromobilità per la fornitura di calcestruzzo rappresenta per Holcim Svizzera un altro importante passo avanti nel processo di decarbonizzazione lungo l’intera catena di creazione del valore dell’edilizia”. Insieme, le tre autobetoniere a marchio Futuricum riducono le emissioni di CO2 di circa 90 tonnellate all’anno e sono le prime del loro genere a essere impiegate sulle strade svizzere e sono operative da subito, prevalentemente nelle regioni di San Gallo, Zurigo e Basilea. L’impiego di veicoli completamente elettrici nella logistica del settore del calcestruzzo risulta particolarmente efficiente, soprattutto considerato che questi mezzi percorrono tragitti relativamente brevi e dispongono di un punto di partenza fisso con una stazione di ricarica della batteria nelle centrali di betonaggio Holcim. Holcim otterrà la corrente elettrica necessaria esclusivamente da fonti di energia rinnovabili. L’azienda Designwerk ha equipaggiato i telai di base senza motore del marchio Volvo con motori elettrici per la trazione e per il funzionamento del tamburo. Tale dotazione garantisce fasi di trasporto, miscelazione e scarico non soltanto rispettose del clima, ma anche silenziose. Le tre nuove autobetoniere elettriche rappresentano per Holcim Svizzera un punto di partenza a favore di investimenti in un futuro sostenibile per tutta la flotta. Le autobetoniere iniziano la fase pilota, che fornirà informazioni per un’applicazione più estesa di questi veicoli commerciali.
UK CONCRETE SHOW, Birmingham (Inghilterra) 6-7 Maggio 2021 www.concreteshow.co.uk
INT. SYMPOSIUM ON BRIDGE SAFETY IN EUROPE Strasburgo (Francia) – 1-2 Giugno 2021 www.eurocolloque.fr
WORLD OF CONCRETE – Las Vegas (USA) 8-10 Giugno 2021 www.worldofconcrete.com
EDA ANNUAL CONVENTION, Belgrado (Serbia) 10-12 Giugno 2021 www.europeandemolition.org
MIDDLE EAST CONCRETE, Dubai (EAU) 12-15 Settembre 2021 www.middleeastconcrete.com International Exhibition
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Per Holcim Svizzera, tre autobetoniere full electric
BETON-TAGE, Evento Virtuale 23-26 Febbraio 2021 www.betontage.de
Drilling & Foundations
15 -18 Settembre Piacenza
GEOFLUID, Piacenza (Italia) 15-18 Settembre 2021 www.geofluid.it
DEMO SAMOTER DEMO IN CAVA, Località da definire 30 Settembre - 2 Ottobre 2021 www.samoter.it
CONCRETE EXPO, Birmingham (Inghilterra) 5-6 Ottobre 2021 www.concreteexpo.co.uk
GIS 2021, Piacenza (Italia) 7-9 Ottobre 2021 www.gisexpo.it
ECOMONDO, Rimini (Italia) 26-29 Ottobre 2021 www.ecomondo.com
BIBM CONGRESS, Copenhagen (Danimarca) 14-16 Novembre 2021 www.bibmcongress.eu
SMOPYC, Saragozza (Spagna) 17-20 Novembre 2021 www.smopyc.es
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MADE EXPO, Milano (Italia) 22-25 Novembre 2021 www.madeexpo.it
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Cover Story Cover Story Infrastrutture anno zero CON I FONDI LEGATI AL RECOVERY FUND PER L’ITALIA SI PROFILA UN’OCCASIONE UNICA PER (RI)PARTIRE DALLE OPERE PUBBLICHE E RILANCIARSI A LIVELLO INTERNAZIONALE IL PROBLEMA CONTINUA AD ESSERE LA BUROCRAZIA
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soldi che arriveranno saranno molti. Anzi, moltissimi. Motivo per il quale l’intera classe politica non può lasciarsi sfuggire l’occasione data dalle
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somme che giungeranno al nostro Paese attraverso il Recovery Fund. Finalmente, senza più indugi, si punterà sulle opere pubbliche strategiche per arrivare al tanto
desiderato rilancio dell’economia italiana. Per l’intero settore delle costruzioni, in tutte le sue componenti, si profila quindi un’occasione forse unica, e per questo senza appello. L’elenco delle infrastrutture sulle quali si è deciso di puntare sembra ormai delineato. Il terzo valico “dei Giovi” sulla linea ferroviaria Genova-Milano è un’opera importante la cui conclusione da cronoprogramma è prevista nel 2023. Qui, il nodo maggiore sta nel raddoppio dei binari nel tratto tra Tortona e Milano Rogoredo, che però potrebbe essere presto sciolto. Una fetta consistente delle risorse, pari a circa 4,5 miliardi di euro, sarà destinata alla linea ferroviaria Palermo-Catania-Messina, vera e propria svolta infrastrutturale per la Sicilia e l’intera Italia. La concretizzazione dei principali investimenti programmati garantirà infatti l’interconnessione e l’interoperabilità nell’ambito dei Corridoi Transeuropei TEN-T e consentirà di collegare i centri urbani a maggiore densità abitativa con le aree interne e costiere della Sicilia e i relativi servizi, garantendo un’adeguata
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L’elenco delle opere • Terzo valico ferroviario linea Genova-Milano, circa 5,5 miliardi di euro • Linea ferroviaria Palermo-Catania-Messina, circa 4,5 miliardi di euro • Linea ferroviaria di valico Verona-Brennero, circa 3,3 miliardi di euro • Linea ferroviaria Napoli-Bari, circa 2,6 miliardi di euro • Linea TAV Torino-Lione, circa 1 miliardo di euro • Linea ferroviaria Brescia-Verona-Padova, circa 1 miliardo di euro • Potenziamento linea Venezia-Trieste, circa 646 milioni di euro • Potenziamento linee alta velocità già esistenti, circa 3 miliardi di euro (interventi volti all’aumento delle capacità delle linee) • Valorizzazione rete stradale ANAS, circa 500 milioni di euro • Potenziamento tecnologico e digitalizzazione delle strade, circa 600 milioni di euro
mobilità a passeggeri e merci e unendo le dorsali Ionica e Tirrenica. Per la linea di valico Verona-Brennero verranno stanziati circa 3,3 miliardi di euro, mentre per la Napoli-Bari, già in fase di realizzazione e relativa alla Direttrice Napoli-Bari-Lecce-Taranto, compresa anch’essa nel
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Cover Story
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Corridoio Scandinavia - Mediterraneo della rete Trans European Network, la somma sarà di poco superiore ai due miliardi e mezzo. A novembre scorso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il bando di gara per l’ultimo lotto della tratta Hirpinia – Orsara, lunga circa 28 km, per un investimento complessivo di 1,5 miliardi di euro. Un altro miliardo sarà poi destinato alla TAV Torino-Lione, così come la stessa somma sarà dirottata sulla Brescia-Verona-Padova (anche in questo caso gli interventi sono già in corso). Altri finanziamenti pioveranno per il potenziamento generale delle linee già esistenti, mentre per quanto riguarda i tratti stradali ANAS dovrebbe arrivare circa mezzo miliardo. Il problema, se mai, riguarda come al solito la burocrazia.
Il “decreto Semplificazioni”, che ha riformato il codice degli appalti tramite un meccanismo accelerato per le opere afflitte da lungaggini burocratiche, sta sortendo i suoi effetti. Per ogni opera prevista sarà nominata una struttura commissariale, sulla falsa riga di quanto avvenuto a Genova per la ricostruzione del ponte “San Giorgio”. Dopo il confronto tra palazzo Chigi e il Ministero del Tesoro i primi cantieri sono partiti o in alcuni casi ripartiti. Ed è proprio la parola “cantieri” che le imprese di costruzione vedono come l’ossigeno, in antitesi al termine “bandi” che da solo non può bastare. L’iter autorizzativo viene ancora visto come troppo farraginoso, considerando anche i passaggi necessari al Cipe e alla Corte dei Conti. E forse è proprio questa la maggiore sfida che attente il settore italiano delle infrastrutture in questo 2021.
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Opere Civili Opere Civili ee Infrastrutture Infrastrutture Sguardo al futuro FEDERBETON PRESENTA IL RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ: INVESTIMENTI PER OLTRE 110 MILIONI E 311.615 TONNELLATE DI EMISSIONI DI CO2 EVITATE
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nvestimenti per oltre 110 milioni di euro e 311.615 tonnellate di emissioni di CO2 evitate. Sono questi alcuni dei dati che emergono dal Rapporto di Sostenibilità di Federbeton realizzato sulla base delle performance delle aziende riunite in Aitec e Atecap, le associazioni dei produttori di cemento e calcestruzzo. “Il dibattito sul Recovery Fund apre a uno scenario del tutto inedito: quello legato alla possibilità di trasformare in chiave sostenibile il sistema economico-produttivo, coinvolgendo anche il patrimonio edilizio e infrastrutturale. Una possibilità che chiama in causa le migliori energie del Paese e a cui sentiamo la responsabilità di concorrere, confermando e rafforzando il nostro impegno ambientale” – commenta Roberto Callieri, Presidente di Federbeton – “Riducendo costantemente la propria impronta ambientale e realizzando materiali sempre più intelligenti e “green”, la filiera del cemento e del calcestruzzo sta mettendo in campo uno sforzo senza precedenti in termini di progettualità, investimenti, energie e professionalità. L’impegno profuso dall’industria, testimoniato dal Rapporto di Sostenibilità, non può ancora esprimere la propria piena potenzialità a causa del contesto normativo e culturale. Il permanere di ostacoli bu-
rocratici e una percezione viziata da falsi miti allontanano l’industria italiana dal panorama e dagli obiettivi europei rendendo più difficile la strada verso la decarbonizzazione”.
Il Rapporto di Sostenibilità Le cifre • Oltre 110 milioni di euro investiti in tecnologie innovative per il miglioramento continuo dei livelli di sostenibilità degli impianti e per la protezione dei lavoratori nel triennio 2017/2019. • Oltre 420.000 tonnellate di combustibili di recupero utilizzati in sostituzione di quelli fossili. - 20,3% (+0,6 punti percentuali rispetto al 2018): tasso di sostituzione calorica con combustibili di recupero (la media dei paesi europei è 47% di sostituzione calorica); - Da un punto di vista tecnologico, gli impianti italiani sono già attrezzati per sostenere un tasso pari almeno al 50%. • 1,6 milioni di tonnellate di materiali alternativi (rifiuti non pericolosi, sottoprodotti e End of Waste) recuperati e utilizzati in sostituzione di calcare e altre materie prime naturali, nel processo produttivo. - 6,7%: tasso di sostituzione delle ma-
terie prime naturali (+0,7 punti percentuali sul 2018). Il dato evidenzia la capacità del comparto di riciclare come risorse produttive materiali destinati alla discarica. • L’impegno dell’intero settore nel miglioramento del processo produttivo ha permesso alle aziende di controllare le emissioni registrando: - 311.615 tonnellate di CO2 non emessa in atmosfera, con un miglioramento del 11,9% della performance ambientale rispetto al 2018, grazie alla biomassa presente nei combustibili di recupero; - forte calo delle emissioni di ossidi di zolfo (SO2), -9 g/t clinker rispetto al 2018.
Le proposte Federbeton Le potenzialità del comparto in ottica di sostenibilità sono dunque più ampie di quanto finora espresso. Affinché queste possano tradursi in reale opportunità è fondamentale procedere con interventi che sblocchino, a livello autorizzativo e burocratico, la transizione verso un grado sempre maggiore di sostenibilità. Gli ambiti nei quali il divario è più evidente sono due: l’utilizzo di combustibili
Via libera all’utilizzo di combustibili di recupero (CSS) in cementeria Una pronuncia del TAR del Lazio codifica in modo inequivocabile la possibilità d’impiego in cementeria di combustibili alternativi, ottenuti selezionando e recuperando rifiuti a contenuto energetico come carta o plastica. La suddetta procedura apporta un significativo beneficio ambientale: da una parte contribuisce a chiudere il ciclo dei rifiuti, evitando di conferire in discarica materiali che possono ancora avere una loro utilità in un contesto di economia circolare, e dall’altra consente di ridurre il ricorso a fonti fossili, indirizzando la produzione di un materiale fondamentale come il cemento nella direzione dell’economia circolare e della sostenibilità. A codificare in maniera inequivocabile questo assunto, come detto, è stato il TAR del Lazio che si è pronunciato contro il ricorso dei Comitati che si opponevano alla Regione Emilia Romagna e alla Buzzi Unicem proprio in tema di utilizzo di combustibili solidi secondari (CSS) presso l’impianto di Vernasca, già autorizzato con delibera regionale. La recente sentenza conferma, inoltre, la legittimità del decreto c.d. Clini (dm n.22/2013), collocandolo nel quadro più generale delle politiche europee per la creazione e promozione dell’economia circolare. Per la filiera del cemento e del calcestruzzo, rappresentata da Federbeton, la sentenza del TAR rappresenta un segnale da tempo atteso.
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di recupero contenenti biomassa in sostituzione delle fonti fossili, come il CSS (Combustibile Solido Secondario), e l’impiego dei rifiuti da costruzione e demolizione come aggregati per la produzione di calcestruzzo strutturale. • Il primo è uno dei principali strumenti a disposizione dell’industria del cemento per ridurre, in tempi brevi e compatibili con gli obiettivi di decarbonizzazione fissati dalla UE, le proprie emissioni di CO2. La fotografia restituita dal Rapporto di Sostenibilità mostra un’industria che esprime un tasso di sostituzione del 20,3%, in un contesto europeo dove la media è sensibilmente più alta (47%). Di contro, da un punto di vista tecnologico, gli impianti italiani sono già attrezzati per sostenere un tasso pari almeno al 50%. • Situazione simile si riscontra per l’utilizzo dei rifiuti da costruzione e demolizione come aggregati per la produzione di calcestruzzo. Tale pratica
consentirebbe al comparto di impiegare come risorsa materiali altrimenti destinati alla discarica. Da una stima Federbeton emerge che, considerando un tasso di sostituzione medio del 30% del materiale naturale con quello riciclato e una produzione di circa 28 milioni di metri cubi di calcestruzzo (dato 2019), si potrebbe ottenere un risparmio di aggregati naturali di oltre 15 milioni di tonnellate. Vale a dire un mancato conferimento in discarica di materiali di scarto del settore delle costruzioni e demolizioni pari a circa il 10% del quantitativo totale di rifiuti speciali che ogni anno sono prodotti in Italia.
Le proposte di Federbeton per cambiare passo: 1. Uno strumento normativo che semplifichi l’utilizzo del CSS Combustibile o End of Waste, come definito dal D.M.22/2013, specificando che l’introduzione di tale combustibile sia
praticabile attraverso una comunicazione all’autorità competente per l’aggiornamento dell’AIA dell’impianto. 2. Promuovere la consapevolezza tra i cittadini sull’importanza e la sicurezza della valorizzazione energetica dei combustibili di recupero in cementeria. 3. Prevedere finanziamenti agevolati per gli impianti di produzione di aggregati riciclati e IVA agevolata su tali prodotti, per aumentare le percentuali di sostituzione degli aggregati naturali. 4. Implementare, in aggiunta alla demolizione selettiva, centri di raccolta dei rifiuti delle costruzioni e demolizioni sul territorio, come modalità per separare in modo efficace le frazioni inerti utilizzabili nel cemento e nel calcestruzzo strutturale dagli altri costituenti. 5. Aumentare la tassazione per il conferimento in discarica, ancora troppo conveniente rispetto al riciclo dei materiali.
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Opere Civili Opere Civili ee Infrastrutture Infrastrutture
Operazione sicurezza
W&P CEMENTI, FRIULANA CALCESTRUZZI E SALONIT AHNOVO SONO STATE COINVOLTE NEI LAVORI PER IL RIPRISTINO DEL PENDIO DELLA SPONDA DELLA DIGA DI RAVEDIS IN FRIULI VENEZIA GIULIA
W
&P Cementi, Friulana Calcestruzzi e Salonit Ahnovo, che fanno parte del Gruppo Alpacem, hanno partecipato a un’importante operazione di ripristino del pendio della sponda destra della Diga di Ravedis, a seguito dei danneggiamenti che Vaia, il devastante fenomeno atmosferico che ha sconvolto anche il Friuli Venezia Giulia nel 2018, ha lasciato nel Pordenonese. L’operazione si è resa necessaria per consolidare la scarpata in modo da garantire la sicurezza del bacino idrico minacciato dai danni della tempesta che aveva distrutto parte delle foreste, delle infrastrutture e delle protezioni dei corsi d’acqua.
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Le tre aziende coinvolte, ognuna per le sue specifiche competenze, hanno fornito tutti i materiali necessari per l’imponente opera di salvaguardia del territorio alla ditta ISES Srl, responsabile dell’intervento. Impiegando 50 addetti, circa 1 milione di
chili di pietre massive, 100 mila kg di cemento e 600 mila kg di calcestruzzo, è stata creata una sorta di “scogliera artificiale” a difesa del lago di Ravedis. Inizialmente, sono stati posizionati a secco alcuni massi grandi quanto una piccola utilitaria e di
circa due tonnellate di peso, provenienti dalla cava Crnotce di Salonit a Capodistria. Per movimentare questi massi sono stati impiegati particolari automezzi con cassone iper-corazzato. Una volta sistemate a scacchiera le pietre calcaree lungo il pendio, la zona è stata riempita e stabilizzata con il pompaggio di uno specifico calcestruzzo prodotto dalla Friulana Calcestruzzi di Fontanafredda e realizzato con i cementi della w&p Cementi di San Vito al Tagliamento. Si è venuta così a creare una superficie chiusa in grado di resistere alle sollecitazioni del corso d’acqua e di eventuali eventi atmosferici, anche estremi.
I numeri Nei lavori sono stati impiegati 50 addetti, circa 1 milione di chili di pietre massive, 100 mila kg di cemento e 600 mila kg di calcestruzzo; è stata creata una sorta di “scogliera artificiale” a difesa del lago di Ravedis.
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Opere Civili Opere Civili ee Infrastrutture Infrastrutture La continuità di impalcati in c.a.p. con travi prefabbricate *del Professor Mario P. Petrangeli, Presidente della “Mario Petrangeli & Associati srl”
L
a fib-International Federation for Structural Concrete - unitamente a PCI-Precast/Prestressed Concrete Institute- ha pubblicato recentemente il bollettino n. 94 dal titolo “Precast concrete bridge continuity over piers” redatto dal Task Group 6.5 a cui partecipavo. Il report tratta dei ponti in calcestruzzo prefabbricati resi continui dopo che gli impalcati sono stati costruiti come semplicemente appoggiati; ciò implica una
evoluzione nel tempo dei momenti di continuità sulle pile che vanno attentamente valutati. Questa tipologia di ponti presenta diversi vantaggi, il principale dei quali è quello di eliminare i giunti di impalcato, il cui malfunzionamento ha provocato ingenti danni ai numerosi ponto in c.a.p. costruiti nella seconda metà del secolo scorso. Ciò ha innescato in Italia una sorta di rigetto ingiustificato del calcestruzzo precompresso, mentre all’estero si è posto
l’accento più sul controllo della qualità dell’esecuzione. La continuità in opera può essere limitata alla sola soletta ovvero integrale (Fig.1). Esistono anche esempi di continuità parziale che, a mio avviso, vanno trattati con molta cautela poiché le possibili fessurazioni possono compromettere la durabilità dell’opera. Nel caso di soletta continua le travate si comportano come semplicemente appoggiate nei riguardi dei carichi gravitaziona-
Travi prefabbricate con soletta continua o con continuità integrale
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Il viadotto di El Soufar in Libano Impalcati con giunti (dx) e soletta continua (sin)
li mentre, nel caso delle forze orizzontali funzionano come travi continue, schema vantaggioso nel caso di forti azioni sismiche. La Fig. 2 mostra un viadotto autostradale in cui le carreggiate sono state realizzate in tempi diversi. Una ha giunti di impalcato mentre l’altra ha la soletta
continua: è evidente il diverso degrado delle pile provocato dalle infiltrazioni delle acque di piattaforma. La continuità integrale, se pur più complicata da realizzare, ha il vantaggio di avere un impalcato più rigido, e quindi potenzialmente più snello; si dimezza inoltre il numero di appoggi, elementi delicati e di difficile ispezione. La Fig. 3 mostra un viadotto di questo tipo realizzato per l’autostrada che da Beirut porta alla frontiera siriana mentre nella Fig.4 si possono vedere i cavi aggiunti in opera per solidarizzare le travi. Solidarizzazione delle travi prefabbricate con cavi cappello
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Opere Civili Opere Civili ee Infrastrutture Infrastrutture Le novità in materia di finanza di progetto su iniziativa privata *dell’Avvocato Claudio Guccione, fondatore di P&I – Studio Legale Guccione & Associati e Professore a contratto di Diritto delle Opere Pubbliche all’Università La Sapienza di Roma
C
ome è noto, l’art. 183, co. 15, del D.Lgs. n. 50/2016 disciplina il procedimento di finanza di progetto ad iniziativa privata. Gli operatori economici possono presentare alle stazioni appaltanti una proposta che si compone di un progetto di fattibilità tecnica ed economica (ma in realtà in attesa del regolamento attuativo del Codice che definirà nel dettaglio il contenuto di tale progetto la proposta va corredata di un progetto preliminare e, altamente opportuno, è accompagnarla da uno studio di fattibilità ex art 14 del dpr n. 207/2010), una bozza di convenzione, il piano economico-finanziario asseverato, la specificazione delle caratteristiche del servizio e della gestione (in sostanza, un capitolato gestionale/prestazionale), una dichiarazione sul possesso dei requisiti, la cauzione provvisoria e l’impegno a prestare una cauzione del 2.5% del valore dell’investimento. Se la proposta incontrerà il favore della stazione appaltante al punto da dichiararla di pubblico interesse nonché fattibile verrà assegnato al proponente il diritto
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di prelazione (che assumerà il nome di “promotore”) che potrà essere da questi esercitato nella gara che verrà per l’appunto indetta sulla base della suddetta proposta. La disposizione normativa in questione ha subito un importante modifica ad opera dell’art. 8, co. 5, lett. d) del D.L. n. 76/2016 (c.d. “D.L. Semplificazioni”), alla luce della quale il presupposto per l’avvio del procedimento di finanza di progetto da parte del privato non risulta più essere il mancato inserimento delle opere negli strumenti di programmazione dell’amministrazione. Ciò significa, in altri termini, che da ora in poi le proposte dei privati potranno prevedere anche opere e/o servizi già inclusi negli strumenti pubblici di programmazione. La relazione illustrativa al decreto chiarisce, in proposito, che “Al fine […] di assicurare la migliore fattibilità dei progetti ovvero rimediare alla potenziale inerzia dell’amministrazione, la disposizione [di cui all’art. 8, co. 5, lett. d) del D.L. n. 76/2016, n.d.r.] concede al promotore la facoltà di proporre progetti anche alterna-
tivi, migliorati e affinati rispetto a quelli già inseriti negli strumenti di programmazione”. La modifica normativa riscrive, dunque, la ratio dell’istituto, poiché l’apporto del privato nella presentazione di proposte potrà intervenire anche in una fase successiva a quella di programmazione, così da ampliare il raggio di azione di tale procedura in cui soggetti privati predispongono tutta la documentazione relativa alla realizzazione di un progetto infrastrutturale dalla fase di progettazione, al finanziamento, alla realizzazione e successiva gestione funzionale ed economica dell’opera realizzata. Con l’occasione deve ricordarsi che in virtù dell’art 183, comma 16, la proposta di cui al comma 15 non è circoscritta alla finanza di progetto/project financing ma può riguardare tutti i contratti di partenariato pubblico provato: il nostro Codice, oltre alla finanza di progetto ed alla concessione di lavori ed anche di servizi disciplina la locazione finanziaria di opere pubbliche o di pubblica utilità ed il contratto di disponibilità ma, a
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L’avvocato Claudio Guccione
ben vedere, l’ultima parte del comma 8 dell’art 180 del Codice include tra i contratti di PPP tutti quelli che presentino le caratteristiche di questi contratti: la prevalente allocazione dei rischi dell’operazione (di costruzione, di domanda , di disponibilità) in capo all’operatore economico. Sul piano operativo, prima di proporre una nuova opera/un nuovo servizio ai sensi dell’art. 183, co. 15 del Codice, sarà importante approfondire il progetto infrastrutturale così come concepito dall’amministrazione. Se, infatti, la relazione al
D.L. n. 76/2020, chiarisce che al promotore è riconosciuta la facoltà di proporre progetti anche alternativi, migliorati e affinati rispetto a quelli già inseriti negli strumenti di programmazione, l’alternatività in questione non potrà certamente tradursi nel trascurare quanto previsto dall’amministrazione. Occorrerà, pertanto, valutare adeguatamente quanto programmato dall’amministrazione, cogliere gli aspetti distintivi dell’opera/servizio e, sulla base di ciò, elaborare e presentare la relativa proposta migliorativa/alternativa.
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Tecnologia Calcestruzzo Tecnologiadel del Calcestruzzo
Nuovi traguardi IL SISTEMA FIORI CBV2.0 CONSENTE AGLI UTILIZZATORI DI OTTENERE LA FACTORY PROCESS CONTROL (FPC) DIRETTAMENTE CON LA BETONIERA. IL CASO DELLA FRATELLI CINI DI CASTELFIORENTINO (FI)
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opo la sua introduzione sulle betoniere semoventi autocaricanti, il FIORI CBV 2.0, ovvero il sistema di gestione e controllo della produzione di calcestruzzo, ha compiuto molti progressi grazie ai miglioramenti del software e all’introduzione progressiva di caratteristiche richieste dai clienti utilizzatori. Nello spirito di miglioramento continuo, e per decisione strategica dell’azienda, tutti i modelli dotati di CBV 2.0 fruiscono gratuitamente online di ogni nuova release migliorativa del software. Da subito questo sistema ha trasformato le betoniere FIORI GROUP in un vero e proprio impianto di betonaggio mobile, capace di produrre in ogni cantiere e in tempo reale calcestruzzo di ottima qualità. Come conseguenza, sempre più clienti hanno co-
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minciato ad “alzare l’asticella” dei lavori con prescrizioni particolari per il calcestruzzo cosiddetto “strutturale” eseguiti con la betoniera FIORI GROUP. Una dimostrazione di ciò è il fatto che alcuni clienti a cui era richiesto di produrre la certificazione FPC (Factory Process Control) per alcuni lavori, la abbiano ottenuta senza problemi utilizzando la betoniera FIORI GROUP come impianto mobile di produzione. L’opportunità di mettere in pratica il procedimento si è presentata all’Impresa Cini di Castelfiorentino, specializzata in lavori di costruzione di immobili civili e indu-
striali, ristrutturazioni edili e movimento terra, in previsione di una costruzione di un capannone industriale che prevedeva circa 80 metri cubi di calcestruzzo strutturale oltre che circa 200 metri cubi per l’esecuzione di altre lavorazioni, quali fognature e pavimenti industriali. Il lavoro è stato portato a termine in 14 settimane utilizzando il calcestruzzo prodotto nell’impianto con la betoniera FIORI DB 460, senza l’aiuto di alcuna pompa per calcestruzzo: la conformazione del cantiere consentiva di accedere all’interno per il getto. “La betoniera FIORI GROUP con il sistema CBV 2.0 ci ha permesso di ottenere la certi-
ficazione FPC e produrre il calcestruzzo direttamente nel sito produttivo presso la nostra sede per trasportarlo e gettarlo in opera quando necessario, ottenendo una ottimizzazione dei tempi e delle forniture in cantiere ed un risparmio sui costi dovuti alla autoproduzione del calcestruzzo stesso”, ha detto David Cini, titolare dell’azienda. Per ottenere la certificazione, oltre alla parte documentale e procedurale necessaria, la F.lli Cini ha apportato anche alcune migliorie fisiche al proprio sito produttivo, tra cui l’allestimento di un piccolo spazio per le prove e conservazione dei cubetti e la riorganizzazione dello stoccaggio degli
Caratteristiche tecniche del CBV2.0 • Gestione fino a 20 ricette inserite e 32 diversi componenti tra aggregati, cemento, acqua e additivi in forma automatica, in quantità variabili per ogni batch. • Pesatura dinamica dei componenti solidi e misura della portata per i liquidi, con indicazione delle quantità richieste e di quelle effettivamente inserite. • Compensazione dell’angolo di pesatura in condizioni di lavoro non in piano. • Possibilità di compensazione della umidità presente negli aggregati, ad ogni batch. • Moisture probe per determinare l’umidità degli aggregati direttamente al carico. • Gestione automatica di pompa d’acqua e compensazione automatica della quantità di acqua presente negli aggregati. • Gestione automatica delle pompe degli additivi, in due circuiti separati l’uno dall’altro • Controllo della miscelazione (velocità botte, tempo, giri, omogeneizzazione della miscela) • Report su scontrino o USB di tutti i parametri di produzione (ingredienti, tempi ciclo, quantità, parametri botte, miscelazione, rapporto A/C…) • Storicizzazione delle ricette e batch fatti, con data e ora, per stampa o trasferimento su file. • Possibilità di utilizzo in remoto con Silo per cemento già integrati nel sistema di gestione.
CBV 2.0 Stampante MIXER BRACCIO DI CARICO
Sensori ROTAZIONE botte e Pressione olio MOISTURE PROBE sensore misura umidità
Cruscotto di comando
Sensori PRESSIONE pesatura INCLINOMETRO braccio
SERBATOI ADDITIVI
Unità di controllo (ECU) SERBATOI ACQUA
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INCLINOMETRO veicolo
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Tecnologia del Calcestruzzo
inerti in baie separate e ben delimitate, con chiara indicazione degli inerti stoccati. Se il CBV 2.0 si è fatto trovare pronto alla prova della certificazione FPC, la recente corsa allo sviluppo della tecnologia cosiddetta “4.0” (per cui in Italia come noto è possibile avere notevoli vantaggi fiscali) ha portato alla integrazione delle sue caratteristiche in un sistema che soddisfi pienamen-
te i requisiti del Piano Nazionale Industria 4.0. La betoniera FIORI CBV 2.0, con l’integrazione di un modem e una piattaforma di fleet management dedicata, permette oggi di poter disporre di tutte le informazioni tipiche della gestione delle flotte come geolocalizzazione, allarmi, consumi, distanze percorse, ore lavorate, assieme ai dati di produzione resi disponibili tramite il siste-
ma CBV 2.0 (ricette, consumo di materiali, diagnostica, parametri operativi). In particolare, qualora la betoniera lavori in combinazione con un silo per cemento di FIORI GROUP, grazie alla attuale possibilità di connessione in remoto tra le due macchine, anche le informazioni sul carico del cemento possono essere disponibili nella modalità sopra descritta.
Forniamo un servizio completo di revisione e ripristino di Ralle di rotazione per qualunque tipo di macchina, una strada alternativa al riacquisto, del ricambio originale estremamente vantaggiosa sotto molti punti di vista. 38
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il made in Italy per eccellenza Qualità, affidabilità ed efficienza: queste sono le caratteristiche che rendono il marchio FMGru apprezzato in tutto il mondo.
Transizione 4.0: Innovazione e benefit con Tutte le nostre gru possono essere dotate di un sistema di interconnessione che le rende idonee all’iperammortamento previsto dal piano nazionale Transizione 4.0: questo sistema consente di creare un collegamento tra la gru e i sistemi informativi del cliente, di monitorare da remoto i mezzi e di ricavare dati sullo stato e sull’utilizzo della macchina.
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Tecnologia Calcestruzzo Tecnologiadel del Calcestruzzo FM GRU
Missione a Roma LE GRU EDILI DELL’AZIENDA PIACENTINA UTILIZZATE PER LA REALIZZAZIONE DELLA NUOVA SEDE ENEL NEL CUORE DELLA CAPITALE
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M GRU ha fornito le quattro gru a torre che sono attualmente al lavoro nel cantiere dell’Ex Poligrafico e Zecca dello Stato a Roma, destinato a divenire la nuova sede degli uffici ENEL. Tramontata l’idea iniziale di realizzare un hotel in Piazza Verdi, nel quartiere residenziale Parioli Pinciano tra i due grandi parchi pubblici di Villa Ada a nord e di Villa Borghese a sud, adesso fervono i lavori per quando nel 2022, terminata la riqualificazione dell’intero edificio, Enel andrà ad occupare circa 30.000 i metri quadri ad uso ufficio per un totale di 70.000 metri quadri.
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In tutto sono previsti sette piani fuori terra. Lo stabile è un imponente edificio su quattro lati attorno a un’ampia corte interna costruito nel 1914 come sede dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato; è considerato uno degli immobili più rappresentativi dell’architettura Liberty nella capitale. Il progetto, improntato alla sostenibilità, consiste nel restauro delle facciate esterne, nel consolidamento e fit-out della struttura e nella realizzazione di un parcheggio interrato di quattro piani per complessivi 280 posti auto. Le gru a torre FM sono del modello 1260 FTC con sbraccio di 60 metri, montate ad altezze differenti (tra i 45 e i 55 metri) per non entrare in collisione durante le manovre. Il modello di gru Flat Top Crane (FTC) permette un rapido montaggio con sezioni modulari: ciò riduce i tempi di installazione e al contempo garantisce la massima sicurezza per tutti gli operatori coinvolti. Per allinearsi alla politica del cantiere in favore all’eco-sostenibilità e per garantire la salvaguardia dell’ambiente in cui le gru sono posizionate, particolare attenzione è stata dedicata alle basse emissioni acustiche e all’impiego di vernici a base ecologica. Le quattro gru sono dotate di tutti i dispositivi tecnologici e di un sistema di un’interfaccia accessibile da qualsiasi dispositivo provvisto di connessione alla rete Internet, che consente di monitorare in tempo reale tutte le funzioni e le prestazioni della macchina: tale sistema di interconnessione rende le gru FM idonee al credito d’imposta previsto dalla normativa Industria 4.0. In particolare il si-
L’edificio Lo stabile è un imponente edificio su quattro lati attorno a un’ampia corte interna costruito nel 1914 come sede dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. E’ considerato uno degli immobili più rappresentativi dell’architettura Liberty nella capitale.
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Tecnologia del Calcestruzzo stema FMGru permette l’aggiornamento automatico da remoto del software della macchina da parte della casa madre nonché la possibilità di attivare meccanismi di assistenza predittiva attraverso il monitoraggio e la diagnosi da parte della casa madre delle condizioni generali della macchina allo scopo di programmare le attività di assistenza necessarie. E ancora: è consentita la visualizzazione dei cicli di carico della gru, la visualizzazione dati sul tempo di utilizzo della macchina e dei singoli argani e la possibilità di pianificare le manutenzioni preventive.
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NICE, FRANCE • 28-29 JUNE 2021
IT’S TIME TO MEET AGAIN The event for everybody involved in the tower crane industry, from crane rental companies and contractors to manufacturers and distributors.
28 JUNE 2021
Key conference topics include:
29 JUNE 2021
• Wind monitoring & logging system for tower cranes Eduardo Estelles, managing director, Windcrane
■ Post- conference farewell/
■ Planned tour or offsite event TBC ■ Evening networking reception
■ Full-day conference
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Tower cranes and PPVC (Prefabricated Prefinished Volumetric Construction) building techniques
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New automation technologies
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Global trends in tower crane designs
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Major project case studies
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SITE VISITS
• CONFERENCE
Tecnologia Calcestruzzo Tecnologiadel del Calcestruzzo Un ponte verso il futuro IL CONTRIBUTO FONDAMENTALE DI MAPEI PER IL NUOVO “GENOVA SAN GIORGIO”
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opo 720 giorni dal crollo del Ponte Morandi e 476 giorni dall’inizio della ricostruzione, il 3 agosto 2020 è stato inaugurato il nuovo viadotto Genova San Giorgio. Mapei ha preso parte a questa grande opera fornendo numerosi prodotti tra cui gli additivi per il calcestruzzo preconfezionato impiegato per la costruzione delle pile, ma anche la consulenza dei suoi tecnici e specialisti disponibili 24 ore su 24 dall’inizio della costruzione delle pile fino al completamento dei getti della soletta.
Costruzione delle pile La divisione Additivi Mapei è stata coinvolta nel progetto, a stretto contatto con il produttore di calcestruzzo, garantendo per tutta la durata dei lavori in maniera continuativa l’assistenza tecnica neces-
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saria. Un lavoro incessante per garantire assistenza tecnica alle tre centrali di betonaggio della Calcestruzzi - società di Italcementi - negli stabilimenti di Chiaravagna, San Quirico e Genova Porto, impegnate nel confezionamento delle miscele per realizzare le pile in cemento armato. Le pile sono state realizzate mediante getti di calcestruzzo a ciclo continuo con l’utilizzo di casseri rampanti, particolari casseforme che si agganciano alla struttura stessa. La base di appoggio era il calcestruzzo messo in opera nel getto precedente: al momento dell’innalzamento, tale calcestruzzo doveva aver pertanto raggiunto la resistenza meccanica necessaria per sopportare il peso, oltre che del cassero, anche del nuovo getto. Lo sviluppo delle resistenze meccaniche di un conglomerato cementizio è forte-
mente influenzato dalle condizioni ambientali e in particolare dalle temperature al momento del getto. Il periodo di tempo intercorso per la realizzazione delle pile, compreso tra giugno 2019 e gennaio 2020, ha fatto si che il calcestruzzo venisse posto in opera con un ventaglio di temperature molto diverso tra loro. I mix design sono stati formulati con diversi additivi, che hanno garantito una resistenza meccanica costante a diverse temperature: • DYNAMON XTEND W400N: additivo liquido per calcestruzzi di qualità, appositamente formulato per realizzare calcestruzzi con basso rapporto A/C e buon mantenimento della lavorabilità con effetto neutro sui tempi di presa del calcestruzzo.
• DYNAMON LZ 551: superfluidificante universale a base di polimeri acrilici modificati, sviluppato per conferire al calcestruzzo una eccellente conservazione della lavorabilità, senza provocare fenomeni di ritardo di presa e indurimento. • MAPEFAST ULTRA: additivo liquido a base di nanopolimeri, privo di cloruri, accelerante di indurimento per malte e calcestruzzi, di nuova generazione. Per garantire al momento dello scassero una faccia vista eccellente è stato scelto MAPEFORM W60, disarmante in dispersione acquosa per calcestruzzi a elevata finitura estetica.
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Tecnologia del Calcestruzzo Costruzione dell’impalcato Terminato il montaggio dell’impalcato metallico, è stato effettuato il getto della soletta, realizzato con un calcestruzzo a ritiro compensato per prevenire la formazione di fessure innescate da fe-
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nomeni di ritiro plastico. Il getto della soletta è stato realizzato a giugno 2020, con resistenze meccaniche elevate alle brevi stagionature per agevolare le operazioni di staggiatura e lisciatura della superfice.
Come in precedenza per le pile, il risultato è stato raggiunto grazie alla combinazione di prodotti specifici: • DYNAMON XTEND W 202N: additive acrilico ad elevata riduzione d’ac-
Scheda Tecnica Ponte Genova San Giorgio, Genova, Italia Periodo di costruzione: 2019-2020 Intervento Mapei: fornitura di prodotti per la formulazione del mix design del calcestruzzo Progettisti: Renzo Piano Building Workshop: arch. Renzo Piano, arch. Stefano Russo (Direttore progetto), arch. Alessandro Zanguio, arch. Alessio Montanari, arch. Giovanni Spadolini Progetto esecutivo: Italferr: Andrea Nardinocchi (Direttore tecnico), Andrea Perego (Project Engineer) Committente: Commissario ricostruzione Genova: Marco Bucci (Commissario Straordinario), Piero Floriani e Ugo Ballerini (Sub Commissario), Roberto Tedeschi (Direttore Generale) Impresa esecutrice: Pergenova ScpA: Webuild SpA – Fincantieri Infrastructure SpA: Alberto Maestrini (Presidente), Nicola Meistro (Amministratore delegato), Francesco Poma (Direttore progetto), Riccardo Zen (Vicedirettore progetto), Umberto Russo (Responsabile attività della costruzione) , Luigi Russo (Responsabile tecnico), Stefano Mosconi (Direttore di cantiere), Carmine D’Auria (Responsabile servizio prevenzione e protezione), Gianpiero Le Pera (Responsabile qualità e ambiente), Renzo Rossi (Capocantiere) Direzione cantiere: Rina Consulting SpA: Roberto Carpaneto (Direttore progetto), Andrea Tomarchio (Responsabile progetto), Carlo Vardanega (Direttore tecnico), Mario Bordi (Direttore tecnico), Alessandro Aliotta (Supervisore alla costruzione) Distributore Mapei: Calcestruzzi SpA Coordinamento Mapei: Divisione Additivi per calcestruzzo, Assistenza Tecnica Mapei SpA
Calcestruzzo rinforzato con fibre d’acciaio Dramix®. Sistemi e soluzioni per il rinforzo del calcestruzzo
PRODOTTI MAPEI Additivi per calcestruzzo: Dynamon Xtend W400N, Dynamon Xtend W 202N, Dynamon LZ551, Expancrete Plus, Mapecure WG, Mapeform W60, Mapefast Ultra
qua e rapido sviluppo delle resistenze meccaniche alle brevi stagionature. • DYNAMON LZ 551: additivo in grado di prolungare il mantenimento della lavorabilità del calcestruzzo senza provocare fenomeni di ritardo di presa e indurimento.
• EXPANCRETE PLUS: agente espansivo per calcestruzzi. Sui cordoli laterali della soletta, per evitare eccessive evaporazioni d’acqua con conseguente formazione di cavillature, è stato applicato MAPECURE WG, stagionante filmogeno a base acqua con effetto antievaporante.
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Calcestruzzo CalcestruzzoPreconfezionato Preconfezionato Costruiamo infrastrutture in legno o in acciaio... METTIAMO DA PARTE LA COMPETIZIONE TRA MATERIALI E IMPEGNIAMOCI PER RESTITUIRE AL PAESE LE INFRASTRUTTURE DI CUI HA BISOGNO di Andrea Bolondi, Presidente Atecap
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i ciò che ho letto in questa terribile stagione ricordo in particolare la campagna pubblicitaria di Burger King e il pregevole articolo, proprio su questa rivista, di Giorgio Ferrarini, al quale porgo sin da subito le scuse per l’ingrato accostamento. “Ordinate da McDonald’s”, così titolava il messaggio di Burger King, il noto marchio della ristorazione rapida, una tregua nella battaglia a suon di campagne pubblicitarie sfrontate, forti, provocatorie e ironiche. Insomma, uno stop all’informazione comparativa, in questo lungo e drammatico periodo di emergenza non c’è spazio per la concorrenza spietata. Credo che lo stesso valga per il settore delle costruzioni, dove, come faceva notare il Presidente di Assobeton, regna una “comunicazione propagandistica” che, tra l’altro, non riconosce il giusto valore al calcestruzzo, il materiale da costruzione “scelto dai migliori progettisti del passato
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e attuali”. Ma questo è un altro discorso. Se vogliamo vincere la sfida dell’utilizzo delle risorse europee derivanti dal Recovery Fund o, meglio, da Next generation Eu, abbiamo bisogno di una prospettiva futura, una visione di lungo periodo, non a caso, rivolgendo lo sguardo alle prossime generazioni. Utilizzare i 209 miliardi di euro che arriveranno dall’Europa è probabilmente l’ultimo treno disponibile per finanziare il rinnovamento di infrastrutture, città e territori in chiave di sviluppo sostenibile. E quindi, anche se non avrei mai pensato di scrivere una cosa simile, “costruiamo infrastrutture in legno o in acciaio”, o in qualsiasi altro materiale, perché occorre più che mai dare risposte concrete alle comunità nazionali partendo dai fabbisogni attuali e proiettandoli nel futuro. Non manca discorso politico in cui il settore delle costruzioni venga definito come
asse fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità, non solo ambientale, ma anche economica e sociale. Sappiamo bene che senza un adeguato sviluppo infrastrutturale non c’è crescita del Paese: a breve termine, attraverso l’industria e i servizi della filiera delle costruzioni e dell’indotto, la realizzazione degli investimenti attiva tutta l’economia, mentre a medio, lungo e lunghissimo termine, si generano servizi, maggiori benefici e minori costi per le imprese e per tutta la collettività. Il Paese ha urgente necessità di avviare una buona politica infrastrutturale, partendo dai fabbisogni reali, ai vari livelli territoriali, e scegliendo soluzioni di pianificazione e progettuali adeguate, sostenibili, sul piano finanziario e ambientale, e tecnologicamente avanzate. Allora è urgente una visione politica lungimirante, al di là dei mandati elettorali,
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Andrea Bolondi, Presidente ATECAP
una seria programmazione infrastrutturale, un’attività complessa che esige idee strategiche e allo stesso tempo essere capaci di adeguare l’attuazione ai cambiamenti economici e tecnologici, ai mutamenti sociali e ambientali, a tutte le scale territoriali interessate. In diversi dibattiti pubblici ho fatto mio lo slogan “costruire costa, ma non farlo costa ancora di più”, perché è ovvio che realizzare le infrastrutture che servono e mantenere in efficienza quelle esistenti abbia degli oneri, ma lo stesso vale per “il non fare”: l’immobilismo genera un impatto economico che vorrei definire intollerabile. Occorrono certamente risorse, e quelle non mancano, ma anche nuove tecnologie industriali, una migliore regolamentazione dei relativi mercati, degli appalti delle opere e della gestione dei servizi da esse prodotti, e delle procedure decisionali, e strutture tec-
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nico-amministrative adeguate, competenti ed efficienti. Resta diffusa la convinzione dell’urgenza, non più rimandabile, di semplificazione e di accelerazione progettuale e realizzativa, a tutte le scale dimensionali di investimento, dalle opere minori alle grandi opere. La qualità progettuale deve trovare una spinta decisiva nelle nuove tecnologie digitali e nello sviluppo delle relative professionalità, dentro e fuori la pubblica amministrazione e lungo tutta la filiera realizzativa, dallo studio professionale al cantiere. Se non si abbandona l’inganno di vivere in un presente immobile, fossilizzato, si continuerà a non affrontare con coraggio le trasformazioni di cui il Paese ha bisogno. E allora realizziamo pure infrastrutture in legno o in acciaio se ciò può servire, anche se costruire in calcestruzzo resta sempre la soluzione migliore.
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Tecnologia Innovazione Tecnologia e e Innovazione ITALCEMENTI
In cementeria la realtà è… aumentata! L’ABBIAMO VISTA PER LA PRIMA VOLTA SUL GRANDE SCHERMO IN FILM COME “MINORITY REPORT” MA LE IMMAGINI INTERATTIVE OGGI DIVENTANO STRUMENTO DI LAVORO EFFETTIVO E INDISPENSABILE *di Roberto Cucitore, Responsabile Qualità Italcementi
S
i chiama, in modo quasi parossistico, Realtà Aumentata ma al termine roboante corrisponde invece uno strumento tecnologico davvero straordinario che - attraverso un visore e appositi software - riesce a fondere elementi virtuali con l’ambiente reale in cui ci troviamo. Per semplificare, immaginate degli occhiali attraverso i quali possiate vedere immagini sovrapposte al vostro ambiente di lavoro, immagini con le quali è possibile interagire con semplici gesti delle mani. Le applicazioni sono infinite, dalla telemedicina all’istruzione a distanza, dal lavoro di team condiviso fino agli interventi di riparazione in cantiere gestiti in remoto. In prospettiva, le applicazioni di Realtà Aumentata hanno tutte le carte in regola per stravolgere il nostro modo di lavorare in futuro, anche considerato che, oltre ai visori, è possibile utilizzare per applicazioni più semplici anche i normali cellulari.
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Per garantire le attività di audit e di prelievo, soprattutto quelle obbligatorie, Italcementi si era già attivata per consentire i prelievi prodotto in remoto. In un primo momento avevamo affrontato il problema utilizzando un cellulare con videochiamata di Whatsapp: due tecnici in stabilimento si connettevano in videochiamata con l’Ispettore e gli consentivano di verificare le operazioni di prelievo dei campioni di cemento (un collega effettuava il prelievo e l’altro filmava l’operazione). Il sistema, pur funzionando, non ci soddisfaceva appieno e, quindi, in collaborazione con i colleghi dell’Information Technology di Italcementi, abbiamo Il futuro prossimo quindi? O il presente per qualche nerd della Silicon Valley? No, una realtà anche in uno dei settori ritenuto (a torto) più tradizionalista, quello delle costruzioni, più precisamente quello della produzione e commercializzazione dei cementi e dei calcestruzzi. Come ogni cosa, una tecnologia si sviluppa e prende piede sulla base di una necessità. Nel caso di Italcementi, l’esigenza era quella di continuare a effettuare i prelievi di prodotto e gli audit da parte degli Enti di Certificazione sugli impianti anche durante il pieno dell’emergenza Covid-19. Si doveva garantire la continuità della certificazione, resa difficile a seguito delle limitazioni di movimento che, soprattutto nelle zone rosse, impattavano moltissimo sull’attività degli Ispettori degli Enti Certificatori che collaborano con Italcementi.
Nel cammino della ricerca L’utilizzo della Realtà Aumentata fa parte di un progetto più complessivo intrapreso da Italcementi che va dalla firma digitale dei documenti, al controllo da remoto degli impianti di calcestruzzo per arrivare alle App per prenotare il carico del cemento. Sono convinto che l’unico modo per superare le crisi (e quella del Covid-19 è una delle più complesse degli ultimi anni) è impegnarsi nella ricerca e nello sviluppo di nuove soluzioni. L’integrazione di uno strumento innovativo come le HoloLens 2 sulle nostre esigenze quotidiane sugli impianti produttivi è senza dubbio il modo migliore per dimostrare che noi ci siamo e abbiamo sempre lo sguardo rivolto verso il futuro, per quanto il presente sia complesso e sfidante.
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scelto di utilizzare le HoloLens 2 di Microsoft, un innovativo sistema di visori con audio, pienamente integrabile con un elmetto di protezione (DPI), che ha consentito di portare gli ispettori dentro agli impianti, come fossero realmente sul posto. Non basta, gli ispettori, potevano richiedere, inviando direttamente le indicazioni a voce o sul video del collega che era fisicamente sull’impianto e che indossava le HoloLens 2, di ispezionare, con più attenzione e dettaglio, alcune aree delle strutture, per verificare meglio i dettagli
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Tecnologia e Innovazione necessari per la certificazione. Il tutto, ovviamente, integrato in un flusso di lavoro pienamente documentabile e quindi utilizzabile ufficialmente per stilare il rapporto. La prima esperienza è stata conclusa con Certiquality per il rinnovo periodico della ISO 9001 della cementeria di Tavernola Bergamasca (BG), per poi collaborare con ITC CNR per i prelievi in contraddittorio del cemento sulle cementerie Italcementi. Con loro abbiamo concluso il primo prelievo di cemento effettuato in remoto, con l’ispettore dell’Ente Certificatore che dava indicazioni e seguiva le operazioni comodamente dal suo ufficio. Il cemento prelevato è stato posto in con-
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tenitori sigillati e contraddistinti da un codice. L’intera operazione è stata filmata e, quindi, una volta ricevuto il prelievo, i tecnici dell’Istituto hanno potuto riscontrare la congruenza con il video. La Certificazione è quindi stata conclusa completamente in remoto, senza spostamenti da parte del personale dell’Ente Certificatore. Da sottolineare che il tutto è avvenuto nella massima sicurezza. Le HoloLens 2 lasciano entrambe le mani libere all’operatore e garantiscono una perfetta visuale dell’ambiente in cui ci si muove e operano in un sistema pienamente integrato con le nostre procedure interne. I visori di Microsoft, infatti, lavorano in perfetta
sintonia con Microsoft Teams, l’hub per la collaborazione di Microsoft 365, che utilizza il gruppo Italcementi per condividere progetti, informazioni e il lavoro quotidiano. Devo dire che sono stato particolarmente orgoglioso e soddisfatto del lavoro che siamo riusciti a impostare con la nostra area Information Technology e con i colleghi delle cementerie. Da un fattore di crisi (l’epidemia di Coronavirus con le sue limitazioni), abbiamo creato l’opportunità di aumentare non solo la nostra efficienza nel processo di certificazione, ma abbiamo anche fornito agli Enti Certificatori che ci seguono una nuova e concreta soluzione operativa.
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SOLUZIONI INNOVATIVE AL PASSO CON LA PIÙ MODERNA PREFABBRICAZIONE Da oltre quarant’anni la Tecnocom, parte del Gruppo internazionale Progress, progetta e realizza casseri e sistemi completi per il settore della prefabbricazione residenziale, industriale ed infrastrutturale. In una sede completamente rinnovata ed ampliata, negli uffici e nello stabilimento produttivo, con grandi progetti di crescita in corso, l’azienda friulana leader in tutto il mondo mette al centro della propria attività il cliente e le esigenze della più moderna prefabbricazione, in Italia ed all’estero, grazie allo studio di soluzioni tecnologiche sempre all’avanguardia. Qualità, affidabilità, innovazione e customizzazione sono i valori fondanti della Tecnocom, la chiave del suo successo. L’eccellenza al servizio della clientela.
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PROGRESS GROUP
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Tecnologia Innovazione Tecnologia e e Innovazione BIMFACTORY
Il Campus nato dal pensiero NEL PROGETTO DELLA NUOVA SCUOLA POLITECNICA DI GENOVA È RISULTATA FONDAMENTALE L’ATTIVITÀ DI CONSULENZA AI PROGETTISTI NELLA STESURA DEL PIANO DI GESTIONE INFORMATIVA, NELLA COSTRUZIONE DEI TEMPLATE DI LAVORO E NELL’ATTIVITÀ DI COORDINAMENTO BIM
U
bicata sulle alture tra Sestri Ponente e Borzoli, la collina degli Erzelli che si affaccia sulla città di Genova è adesso conosciuta principalmente come luogo dove nascerà il primo vero campus universitario italiano che ospiterà la Scuola Politecnica dell’Università di Genova all’interno di quello che è stato definito il Parco scientifico tecnologico “Great Campus”.
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Pensato fin dall’inizio come luogo di contaminazione e incontro fra industria, centri di ricerca e mondo accademico, il campus è stato ideato in modo che gran parte della superficie diventi un grande spazio aperto. Gli edifici che ospiteranno classi e laboratori si affacciano su un’area pedonale che conduce ad una grande agorà per eventi. Il Progetto, che porta la firma dell’architetto Mario Bellini, ha coinvolto un nu-
trito gruppo di professionisti, tra cui Euromilano nel ruolo di Project Manager, il Consorzio Progetto DVA (che comprende Progetto CMR e DVision Architecture), e altri professionisti come Zanardi Ingegneria, Studio Tecnico B&G, Teampavia ed il Prof. Oliaro, che hanno ricevuto l’incarico per la redazione del Progetto Urbanistico-Edilizio e del Progetto Esecutivo di un complesso di quasi 60mila m² tra
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aule, uffici, laboratori e aree parcheggio. Bimfactory ha svolto attività di consulenza ai progettisti nella stesura del Piano di Gestione Informativa, nella costruzione dei template di lavoro e nell’attività di coordinamento BIM. Gli edifici progettati per l’Università sono stati pensati per offrire a studenti, docenti e ricercatori non solo aule, laboratori e uffici adeguati allo svolgimento delle attività didattiche e amministrative, ma anche contribuire a realizzare un’esperienza di formazione completa. Oltre all’impostazione delle attività di model checking e clash detection, a sup-
p o r t o del coordinamento di commessa è stata introdotta la gestione di un Ambiente di Condivisione Dati (ACDat) e di una piattaforma model-based per il registro delle interferenze e delle note di progetto.
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Tecnologia e Innovazione “In un progetto così complesso, che richiede la collaborazione di diversi team di lavoro chiamati in causa ognuno per la sua area di competenza, è stato fondamentale l’utilizzo del BIM, in modo da centralizzare tutte le informazioni di progetto e identificare in un unico modello, condiviso con l’intero team di lavoro, le interferenze tra le diverse discipline specialistiche, già dalle prime fasi del progetto - dichiara l’ingegner Andrea Fronk, direttore Tecnico e BIM Manager di Bimfactory - Per noi è fondamentale mantenere un approccio metodologico basato sull’interoperabilità, in modo da permettere a ciascun progettista di utilizzare lo strumento che ritiene più opportuno ma al tempo stesso garantire un alto livello di efficacia nella trasmissione di dati ed informazioni. Le attività di coordinamento sono state effettuate tramite modelli IFC e le stesse attività di segnalazione delle interferenze sono state con-
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divise tramite formato BCF all’interno dei modelli di lavoro”. Questo grande e complesso progetto è nato come iniziativa privata ma, a partire dal Progetto Esecutivo, dovrà assecondare il cosiddetto “decreto Baratono”, che impone alle stazioni appaltanti l’obbligatorietà nell’adozione di metodologie e strumenti digitali nelle fasi di progettazione, costruzione e gestione delle opere pubbliche. Per questo motivo risulta ancora più importante il coinvolgimento di Bimfactory, che si propone come partner di tutte quelle realtà imprenditoriali pubbliche e private che vogliono incrementare il proprio know-how e mirano a implementare efficacemente il BIM e i processi digitali nel loro flusso di lavoro. L’esperienza di Bimfactory permette di affiancare il cliente, con competenza e con figure professionali certificate, nello svolgimento dell’attività delle gare d’appalto (sia per stazioni appaltanti che per studi e imprese), di
progettazione, di gestione della commessa, svolgendo le attività di coordinamento BIM (gestione modelli federati, clash detection, popolamento modelli, ecc.) supportando il cliente nel monitoraggio delle varie fasi e accompagnandolo lungo tutto il percorso.
Consulenza digitale Bimfactory nasce nel 2015 come brand operativo di DVision Architecture srl, società di architettura italiana che ha fatto della specializzazione e dell’innovazione digitale la propria mission aziendale. Nel 2019, con la partecipazione di Progetto CMR srl nella compagine societaria, Bimfactory diventa una società di consulenza sviluppando e consolidando il suo know-how e assumendo un posizionamento internazionale.
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INTRODUCING THE LATEST INNOVATION, THE NEW PRESENTA LA SUA PIÙ RECENTE INNOVAZIONE, LA NUOVA THE MACHINE FOR EVERY JOB: LA MACCHINA GIUSTA PER QUALSIASI UTILIZZO: EXTERNAL SLABS SOLAI ESTERNI INDUSTRIAL FLOORS PAVIMENTAZIONI INDUSTRIALI AGRICULTURAL AGRICOLTURA SMALL WAREHOUSE PICCOLI MAGAZZINI
AGRICULTURAL / AGRICOLTURA
SMALL WAREHOUSE PICCOLI MAGAZZINI
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INDUSTRIAL SETTORE INDUSTRIALE
SLABS / SOLAI
LEARN MORE PER SAPERNE DI PIÙ
SOMERO.CO.UK 57
Impermeabilizzazione e Protezione Impermeabilizzazione e ProtezionedeldelCalcestruzzo Calcestruzzo DRACO
Tecnologia e materiali fibrorinforzati per il consolidamento strutturale dei ponti IL RINFORZO STRUTTURALE DEL PONTE SUL TORRENTE MALONE DELL’AUTOSTRADA A5 TORINO – QUINCINETTO MEDIANTE MATERIALI COMPOSITI (FRP)
D
raco Italiana ha fornito la propria tecnologia e i materiali fibrorinforzati per il recente intervento di consolidamento strutturale del ponte sul torrente Malone dell’autostrada A5, o autostrada della Valle d’Aosta, che collega Torino al Traforo del Monte Bianco, passando per Ivrea e la Valle d’Aosta: una tra le autostrade più avanzate del Paese.
Scheda tecnica di intervento Committente: Autostrada A5 Cantiere: Volpiano (TO) Progettista: Ativa engineering Spa Impresa: MGA Fornitore della tecnologia: DRACO SpA
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L’intervento di consolidamento strutturale Il piano di interventi di ammodernamento ed adeguamento del primo tratto, da Torino fino a Quincinetto e alla bretella di Santhià, affidato alla società ATIVA S.p.A., prevede una serie di interventi per il ripristino strutturale di ponti e viadotti. L’intervento di consolidamento del ponte sul torrente Malone con un rinforzo strutturale in FRP, è stato progettato da ATIVA ENGINEERING S.p.A, una società controllata da ATIVA, che ha scelto i materiali fibrorinforzati di Draco Italiana.
Intervento di miglioramento del calcestruzzo La struttura costituita da cinque campate scandite da quattro pile di uguale conformazione su cui appoggiano otto travi, quattro per ogni carreggiata, che costituiscono la struttura dell’impalcato stradale, richiedeva un intervento di ripristino e protezione del calcestruzzo ammalorato e di rinforzo strutturale a taglio e flessione
per l’adeguamento sismico del ponte. Prima di eseguire l’intervento di rinforzo, è stata utilizzata FLUECO 80T FIBER, la malta tixotropica fibrorinforzata a ritiro compensato di Draco, ideale per ripristini strutturali in ambienti fortemente aggressivi, con l’aggiunta di PRESIDIO SRA, additivo stagionante interno per la riduzione del ritiro idraulico e il controllo delle microfessurazioni, per il miglioramento del calcestruzzo.
alta densità ed elevato modulo elastico. L’abbinamento con la resina specifica ARMOFIX permette il consolidamento e l’adeguamento statico delle strutture senza aumenti di carico. La posa del tessuto in
FRP è stata completata con l’ancoraggio in tasca e la chiusura con spezzoni di barra ARMOSHIELD BC o 8, barre pultruse in fibra di carbonio ad alta resistenza. In corrispondenza delle teste delle travi, è stata posizionata ARMONET C 200, rete bidirezionale bilanciata in fibra di carbonio per il rinforzo strutturale di elementi portanti in calcestruzzo. Le superfici sono state consolidate con il PRIMER ES40 sopra al quale è stato applicato POLIFLEX PP, un rivestimento protettivo poliuretanico flessibile bicomponente in fase solvente, ideale per la protezione filmogena del cemento armato.
Rinforzo delle travi e solette con FRP Il calcestruzzo è stato sottoposto a semplice lavaggio ed è stato utilizzato ARMOPRIMER 100, primer epossidico bicomponente esente da solventi a basso impatto ambientale, sul quale è stata applicata ARMOFIX MTX, una resina epossidica bicomponente tixotropica. Effettuate queste operazioni, si è passati alla posa del rinforzo FRP prima in direzione longitudinale, poi in direzione trasversale. Il tessuto applicato è ARMOSHIELD C – SHEET 300/390, ovvero grammatura 300 g/mq e modulo elastico pari a 390 GPa. ARMOSHIELD C - SHEET è un tessuto unidirezionale a elevata planarità in fibra di carbonio e materiali compositi FRP ad
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Prefabbricazione e Manufatti Calcestruzzo Prefabbricazione e Manufatti in in Calcestruzzo Porte aperte ai progettisti
I
n una filiera in costante evoluzione tecnologica e normativa, sempre più orientata verso le tematiche della sostenibilità e dell’economia circolare, ASSOBETON si evolve aprendo le sue porte ad una nuova categoria di soci: i progettisti. Che si tratti di progettazione strutturale, geotecnica, idraulica, architettonica, paesaggistica, che le tematiche principali siano la sismica, il fuoco, il rendimento energetico, l’estetica, la depurazione, l’edilizia industrializzata in calcestruzzo offre oggi delle soluzioni forse ancora troppo poco conosciute dal mondo della progettazione. Ai vantaggi insiti nell’utilizzare il calcestruzzo come materiale base vanno ag-
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giunti i rigorosi controlli su produzione, materiali e prodotti finiti che sono una garanzia di prestazioni superiori e di durabilità. Da non dimenticare che i manufatti in calcestruzzo prefabbricato sono un prodotto ecologicamente avanzato e intrinsecamente sostenibile: sono prodotti con materiali naturali e completamente riciclabili, sono naturalmente incombustibili, termicamente ed acusticamente isolanti, prodotti in maniera industrializzata con ottimizzazione delle materie prime e riduzione degli scarti e degli sprechi. E a fine vita si può dar loro nuova vita, perché possono essere smontati e destinati al riutilizzo o al riciclo, riducendo drasticamente il conferimento di rifiuti alle discariche.
Aprendo le porte ai progettisti, l’Associazione intende istituire un canale privilegiato per lo scambio e la collaborazione tra i principali attori del settore, favorendo una più approfondita conoscenza della tecnologia e dei prodotti presenti sul mercato. Al contempo i progettisti potranno presentare le proprie esigenze direttamente ai produttori, saranno informati e formati sulle novità normative di settore e avranno parte attiva partecipando ai tavoli di lavoro attivi in associazione. I progettisti diventeranno membri di una grande famiglia in costante crescita ed evoluzione: insieme ci si conosce, insieme ci si evolve, insieme si diventa più forti.
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SOLUZIONI ANTISISMICHE PER LA PREFABBRICAZIONE TRAVE
TEGOLO TRAVE
EN 1090-1:2011
TRAVE
PILASTRO
RITENUTA TRAVE-PILASTRO EDIL TP
RITENUTA TEGOLO-TRAVE EDIL TT
PARAMETRI SPOSTAMENTO RESISTENZA A TRAZIONE/COMPRESSIONE AGLI SLU TASSELLI N° ARCHETTI
PARAMETRI SPOSTAMENTO RESISTENZA A TRAZIONE/COMPRESSIONE AGLI SLU TASSELLI N° ARCHETTI
± 12.5mm 50kN M20 4
DISPOSITIVI ANTISISMICI DI RITENUTA TRAVE-PILASTRO EDIL TP-N PARAMETRI SPOSTAMENTO RESISTENZA A TRAZIONE/COMPRESSIONE AGLI SLU Damping di progetto TASSELLI N° ARCHETTI
± 12.5mm 20kN M12 4
DISPOSITIVI ANTISISMICI DI RITENUTA TEGOLO-TRAVE EDIL TT-N
EN 15129:2009
PARAMETRI SPOSTAMENTO RESISTENZA A TRAZIONE/COMPRESSIONE AGLI SLU Damping di progetto TASSELLI N° ARCHETTI
± 12.5mm 70kN 39% M24 6
± 12.5mm 20kN 43% M16 4
STAFFA PER PANNELLI VERTICALI EDIL P.V.
TRAVE
PARAMETRI SPOSTAMENTO RESISTENZA A TRAZIONE TASSELLI PANNELLO
PANNELLO
STAFFA PER PANNELLI ORIZZONTALI EDIL P.O. PARAMETRI SPOSTAMENTO RESISTENZA A TRAZIONE
EN 1090-1:2011
± 10cm 17kN M16
TASSELLI
Sistemi di ancoraggio, di appoggio
Supply chain concrete and precast industriesprefabbricati. e di ofsollevamento per elementi
Accessori, fissaggi e minuterie metalliche.
PILASTRO
± 40mm 187kN 2M12 o 1M16
PILASTRO
EDILMATIC srl
Via Gonzaga, 11 - 46020 Pegognaga (MN) Italia tel. +39-0376-558225 - fax +39-0376-558672 info@edilmatic.it - www.edilmatic.it
61 ACCREDITATO INSERTI QUALITAÊ
ATTESTATO DI CERTIFICAZIONE CE
PPE/AT n°596 - 04
ATTESTATO DI CERTIFICAZIONE CE
PPE/AT n°703 - 07
ATTESTATO DI CERTIFICAZIONE CE
PPE/AT n°704 - 07
CERTIFICATO DI ESAME CE
M/AT n°407-05
Prefabbricazione e Manufatti Calcestruzzo Prefabbricazione e Manufatti in in Calcestruzzo Prefabbricazione ad Alta Velocità BIANCHI CASSEFORME HA FORNITO ALLA C&P LA CASSAFORMA A MOVIMENTAZIONE IDRAULICA PER REALIZZARE PONTI E VIADOTTI PREFABBRICATI IN CALCESTRUZZO PRECOMPRESSO PER L’AMPLIAMENTO DELLA LINEA FERROVIARIA NAPOLI-BARI
L
a riqualificazione e lo sviluppo dell’itinerario ferroviario Napoli-Bari, che fa parte del Corridoio 5 Scandinavia-Mediterraneo della Rete Trans European Network (TEN), ha
l’obiettivo di migliorare la competitività del trasporto su rotaia e l’integrazione della rete ferroviaria del Sud-Est con il sistema AV/ AC, nonché di incrementare le quote di trasporto merci su rotaia. Entro il 2030 in Euro-
pa è previsto infatti un aumento del 30% del trasporto merci in termini di tonnellate-km. Il progetto attuale è volto a fornire una risposta adeguata alle esigenze di mobilità sia per le merci che per i passeggeri.
Vista aerea della cassaforma e delle travi da ponte precompresse
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Vista laterale delle travi da ponte precompresse
All’interno delle opere contenute nell’appalto per la progettazione e l’esecuzione dei lavori della tratta Napoli-Cancello, in variante tra le pk. 0+000 e pk. 15+585 la realizzazione delle tipologie costruttive “ponti semplicemente appoggiati con struttura in c.a.p. e luce di 25 m”, è stata affidata alla ditta C&P s.r.l. La C&P S.r.l. è un’azienda di produzione di prefabbricati in cemento armato precompresso e vibro-compresso, operante nell’area sud della Basilicata e in C. da Isca di Chiaromonte (PZ). Lo storico sta-
Il progetto La progettazione e la realizzazione del tratto Napoli-Cancello della linea ferroviaria AV/ AC Napoli-Bari è stato affidato nel 2017 al consorzio Salini Impregilo – Astaldi, realtà oggi conosciuta come Webuild S.p.A. Il progetto, commissionato da ITALFERR S.p.A., interessa il primo tratto della direttrice Napoli-Bari e risulta strategico nel riassetto complessivo dell’intera linea ferroviaria. L’opera, nella tratta compresa tra Napoli e Cancello, consentirà di portare i binari della linea, a servizio della nuova stazione di Napoli-Afragola, che in futuro diventerà la stazione per l’interscambio passeggeri tra i servizi regionali e AV, incrementando l’accessibilità complessiva al trasporto ferroviario nel nodo di Napoli. È prevista inoltre la realizzazione della nuova stazione di Acerra e di due nuove fermate per i servizi metropolitani, Casalnuovo e Centro Commerciale. Il tracciato si articolerà per circa 15,5 km nei territori di Casoria, Casalnuovo, Afragola, Caivano e Acerra.
bilimento di produzione, si estende su un’area di circa 55.000 mq, di cui circa 2.000 mq al coperto. La C&P Srl, inoltre, ha dislocato in Veneto, nel comune di Mason Vicentino (VI), una ulteriore unità produttiva al fine della realizzazione dei lavori della Superstrada Pedemontana Veneta. I manufatti prodotti dall’azienda trovano particolare impiego nelle grandi opere di infrastrutturazione del territorio, nonché nelle opere di edilizia civile ed industriale, pubblica e privata. Oggi la C&P S.r.l. conta in totale circa 80 dipendenti altamente qualificati ed è in grado di proporsi al mercato per l’offerta di prodotti prefabbricati in cemento armato precompresso e vibro-compresso.
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Per la produzione delle travi necessarie ai ponti della Napoli-Cancello, la C&P ha commissionato alla Bianchi Casseforme s.r.l. la realizzazione di una cassaforma a movimentazione idraulica con un’intelaiatura di base realizzata con travi metalliche ordite a graticcio e vincolata su appoggi elastici in neoprene e impianto idraulico completo di tubi rigidi e flessibili, raccordi e centralina idraulica, alloggiato nel telaio di base utile per spostare orizzontalmente le sponde laterali. Sotto il telaio è stato posizionato un tubo Ø80 mm per il vapore a perdere e un fondello di larghezza 140 cm realizzato con lamiera contro-getto di spessore 8 mm, irrigidito da profilati metallici, completo di Vista frontale della trave da ponte precompressa
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Prefabbricazione e Manufatti in Calcestruzzo Vista della cassaforma in fase di getto
smusso metallico 20 x 20 mm e guarnizione in gomma di tenuta. E ancora: una coppia di sponde di H=210 cm e lunghezza 25 metri suddivise in due conci da 12,50 metri complete di n° 4+4 ringrossi per produrre i traversi realizzate in lamiera presso piegata con lamiera contro getto di spessore sei millimetri, opportunamente irrigidita da ulteriori centine e profilati. È
stata prevista la chiusura in battuta contro il fondello, mentre nella parte superiore è presente un profilo a tutta lunghezza per l’aggancio del tampone senza vincoli di posizione. Le sponde sono complete di impianto di maturazione mediante vapore a perdere e di impianto di vibrazione pneumatica costituito da morse a culla
saldate a diaframmi di diffusione delle vibrazioni, vibratori modello VP4000, tubi, raccordi e rubinetti di parzializzazione della distribuzione d’aria compressa. La fornitura è completata da un tampone movimentato con carroponte per il vano interno della trave, realizzato in lamiera presso piegata con lamiera contro getto di spessore cinque millimetri, opportunamente irrigidita da ulteriori centine e profilati, completo di traverse superiori di sostegno ed anti-galleggiamento. Ogni traversa è dotata di un sistema di fissaggio alle sponde senza vincoli di posizione. Quattro inserti metallici sono fissati magneticamente a tampone per creare il passaggio uomo nella trave; il primo distacco del tampone dal manufatto viene effettuato mediante martinetti ad azionamento manuale.
Eccellenza emiliana La Società Bianchi Casseforme srl è presente sul mercato dal 1964 ed è un partner esperto per la progettazione e realizzazione di impianti e macchinari per la prefabbricazione in calcestruzzo, grazie all’esperienza e al know-how acquisiti nella sua storia ormai pluri-decennale. L’azienda realizza: casseforme per elementi prefabbricati di tipo industriale, commerciale, civile, residenziale; sistemi di distribuzione di calcestruzzo; impianti completi di prefabbricazione; impianti a carosello per la produzione automatizzata di elementi in calcestruzzo; sistemi magnetici per la prefabbricazione; sistemi di vibrazione a servizio dell’industria della prefabbricazione; attrezzature per il sistema di precompressione a fili aderenti; accessori di sollevamento e fissaggio per manufatti prefabbricati. La mission aziendale è creare soluzioni tecnologiche moderne, altamente personalizzate e flessibili per garantire efficienza economica e facilità di utilizzo in un mercato in continua evoluzione, nel rispetto delle esigenze particolari della clientela.
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Vista della trave in fase di sollevamento
Distributrice di calcestruzzo speedy
Dagli anni 90 fino ad oggi, nello lo stabilimento produttivo della C&P s.r.l. la distribuzione del calcestruzzo all’interno dei casseri è affidata alle distributrici di calcestruzzo mod. Speedy della Bianchi Casseforme. L’ultimo modello, dotato di motore Diesel Perkins mod. 1204F di ultima generazione da 110kW di potenza e 4.400cm3 di cilindrata, conforme al livello di emissioni Tier IV Final, è stato consegnato nel 2018.
Vista laterale della cassaforma
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Industria degli Industria degli Inerti Inerti DOOSAN
La produttività è di serie UNDICI NUOVI MODELLI PER COMPORRE LA SCHIERA DL-7 DI PALE GOMMATE AL MASSIMO DELLE PRESTAZIONI PER LE ATTIVITÀ IN CAVA E NEGLI IMPIANTI DI PRODUZIONE PER MISCELATI E CALCESTRUZZO. VALORI SUPERIORI PER COMFORT, POTENZA E DINAMISMO CINEMATICO
S
i chiama serie DL-7 e rappresenta la nuova generazione Doosan per le lavorazioni in cava. Un design già apprezzatissimo, nuovi e potenti motori Stage V, una produttività superiore e consumi ancora più efficienti per una TCO (Total Cost Ownership) di vertice e un’esperienza di lavoro unica per il comfort dell’operatore rimandano all’identikit di sette nuovi modelli - DL280-7, DL320-7, DL380-7, DL420-7, DL480-7, DL550-7 e DL580-7 - già disponibili sul mercato, con altri quattro modelli di imminente esordio in questo 2021 appena cominciato (si tratta delle DL2007, DL220-7, DL250-7 e DL420CVT-7). “I nostri nuovi modelli DL-7 sono frutto di una completa riprogettazione - sottolinea Charlie Park, CEO di Doosan Infracore Europe - Abbiamo ascoltato con attenzio-
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ne le esigenze espresse dai nostri clienti europei e rivisto ogni singolo aspetto progettuale delle nostre pale gommate per creare nuove soluzioni a queste richieste. La radicale trasformazione che ne è segui-
ta ha interessato in particolare il look esteriore delle macchine. Questo restyling è stato applicato a tutti i modelli della serie DL-7, con un profilo innovativo delle carenature esterne e un’immagine dinamica
Telegestione in remoto Il sistema DoosanConnect per la telegestione in remoto della flotta è presente di serie sulle nuove pale Doosan DL-7. Si tratta delle versione più recente di questo sistema di monitoraggio avanzato wireless, denominata TMS 2.0. Il sistema DoosanConnect è stato progettato specificamente per la gamma Doosan e fornisce informazioni complete sulle prestazioni della macchina, sfruttando una doppia modalità di trasmissione (rete cellulare mobile e satellitare) per la telegestione di flotte e risorse. Il sistema è basato su una piattaforma web che consente il controllo in remoto delle prestazioni e della sicurezza delle macchine e semplifica la manutenzione preventiva.
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e vibrante che concretizza l’anima della gamma. Il nuovo look ha già s u s c i t a t o grande plauso a livello internazionale, ricevendo in Germania l’iF Design Award 2020, uno tra i tre premi più rinomati nel campo del design a livello mondiale e aggiudicandosi la categoria Best of the Best dei PIN UP Design Awards in Corea”. Guardando le nuove pale dal lato della pura produttività, si evince che le benne sono state ridisegnate e offrono ora fino al 7% di capacità in più, assicurando operazioni di carico più rapide e agevoli, con capacità massime comprese tra 2,8 e 6,4 metri cubi al servizio del trasporto e dello scarico di terra, sabbia, aggregati e altri materiali tipici da cava e nel conferimento agli impianti di produzione dei miscelati e del calcestruzzo in particolare. La cinematica a Z del braccio assicura forze di strappo e capacità di sollevamento elevate (in particolare per i materiali pesanti) e un angolo di scarico ampio che agevola la fuoriuscita dei materiali che
tendono ad aderire alla benna. Un braccio caricatore per grandi altezze è disponibile a richiesta se il lavoro richiede altezze di scarico maggiori e ancora più versatilità. Gli impianti idraulici e le linee idrauliche ausiliarie delle pale della serie DL-7 reagiscono prontamente ai comandi, ma con una risposta sempre fluida. La terza valvola a spola con portata regolabile e funzione di detent è di serie su tutte le pale della nuova serie, assicurando portata
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costante per gli accessori ad azionamento idraulico. L’interruttore proporzionale sul joystick permette un controllo comodo e facile dell’accessorio idraulico. Diversi tipi di pneumatici con carcassa radiale o diagonale dei maggiori fornitori mondiali sono disponibili a richiesta per coprire la più vasta gamma di applicazioni e di condizioni di lavoro. Inoltre, le nuove pale gommate possono essere ordinate con contrappeso in più
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Industria degli Inerti
taglie, da 300, 400 o 500 kg, a seconda dell’applicazione. La nuova cabina offre una visuale molto più ampia, con una superficie vetrata del 14% superiore rispetto ai precedenti modelli della serie DL-5, con meno punti ciechi attorno alla cabina. Specchietti retrovisori a regolazione elettrica sono disponibili a richiesta e fari di lavoro full LED sono montati sul tetto della cabina (quattro di serie sia davanti che dietro, incrementabili a sei su richiesta); i fari LED sul cofano posteriore funzionano anche da segnalatori stroboscopici automatici in retromarcia. Disponibile come optional, il compressore aria con diffusore, montato in cabina per un facile accesso, è uno strumento potente e utile per la pulizia interna. L’abitacolo delle nuove pale gommate DL-7 offre un comfort sensibilmente rafforzato, un impianto di sterzo migliorato e comandi elettronici avanzati. Con il nuovo pannello di comando completo di sistema Doosan Smart Key, l’operatore può avviare la macchina tramite un semplice dispositivo senza chiave, utile anche come antifurto. Il sistema Smart Key per-
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mette il controllo in remoto della porta della cabina, il blocco e lo sblocco della porta, il rilascio della porta, la ricerca della macchina e altre funzioni. Il pannello di comando è dotato di due porte USB. Il nuovo joystick elettrico associato al distributore elettroidraulico e direttamente integrato nel bracciolo è un’altra dotazione di serie e offre all’operatore un controllo più fluido e preciso del braccio caricatore e dell’accessorio montato sulla macchina. Tra le funzioni rese possibili dalla presenza del distributore elettroidraulico vi sono le posizioni di ritorno automatico allo scavo, di kick-out dell’inclinazione della benna, di arresto del richiamo della benna e di smorzamento delle sollecitazioni, sempre a vantaggio del comfort dell’operatore. Pensata per assicurare un controllo più preciso con una corsa della leva più breve, riducendo così anche l’affaticamento, la sensibilità del joystick ergonomico è regolabile in funzione delle preferenze dell’operatore per mezzo del nuovo touchscreen Doosan Smart Touch. Facile da usare e facile da leggere in qualunque condizione, il nuovo touchscreen riunisce
assieme tutte le impostazioni e le informazioni importanti di cui l’operatore ha bisogno. Tra le funzioni che il touchscreen pone direttamente sulla punta delle dita dell’operatore vi sono la vista della telecamera posteriore, il sistema di pesatura, i comandi del sistema HVAC (riscaldamento, ventilazione e aria condizionata), i dispositivi radio e Bluetooth (streaming file audio, vivavoce) e la funzione di aiuto per l’operatore. Il sistema antibeccheggio LIS (Load Isolation System) rende più lineare la marcia, migliora il comfort dell’operatore e rafforza la produttività, grazie alla maggiore stabilità della macchina durante la traslazione. Il braccio caricatore è ammortizzato da un accumulatore idropneumatico collegato all’impianto idraulico di sollevamento che agisce da ammortizzatore. I vantaggi sono tempi di ciclo ridotti, prestazioni migliori e un minor consumo di carburante nelle applicazioni di caricamento e trasporto. Con cambio automatico Powershift a cinque velocità e assali per impieghi gravosi con bloccaggio idraulico del differenziale di serie, le pale gommate della
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serie DL-7 forniscono prestazioni eccellenti, in particolare in presenza di carichi elevati. Il differenziale con bloccaggio idraulico al 100% è inseribile automaticamente a piena coppia, senza intervento dell’operatore. I nuovi motori Stage V Doosan e Scania garantiscono la conformità alle normative contro le emissioni inquinanti Stage V senza bisogno del sistema di ricircolo dei gas di scarico (EGR), attraverso il ricorso alle tecnologie di post-trattamento della riduzione catalitica selettiva (SCR), del catalizzatore di ossidazione diesel (DOC) e del filtro antiparticolato diesel (DPF). La frequenza del ciclo di pulizia della fuliggine nel filtro DPF è stata portata ora a più di 6.000 ore di funzionamento e l’operatore riceve tutte le informazioni riguardanti lo stato del DPF per mezzo di un indicatore
del livello di fuliggine nel nuovo display touchscreen in cabina. Senza più bisogno del sistema EGR e con le nuove modalità di gestione della potenza, il sistema di gestione automatica di nuova generazione SAT (Situation Awareness Technology) 2 monitora in automatico l’attività della macchina e in tempo reale regola la potenza del motore tenendo conto della pressione del braccio e della pompa e della potenza in uscita dell’albero motore. Infine, il Doosan Smart Guidance System (DSGS) è un nuovo sistema che analizza le abitudini e lo stile di guida dell’operatore per aiutarlo a migliorare l’efficienza dei consumi di carburante. Il DSGS fornisce punteggio e analisi (tramite il grafico Score-Graph) del profilo di guida dell’operatore mostrandone consumi, efficienza e durata suddivisi per categoria.
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CONTROL SYSTEM TECHNOLOGY un team vincente che corre per te the best team for you
Automazione Controllo Automazione e e Controllo Calcestruzzo 4.0 ELETTRO SIGMA HA INTRAPRESO UNA COLLABORAZIONE STRATEGICA CON DORNER ELECTRONIC PER IL MERCATO ITALIANO ED EUROPEO PER OFFRIRE UNA SOLUZIONE INNOVATIVA NEL CONTROLLO DEGLI IMPIANTI DI BETONAGGIO DAL PRECAST AL READYMIX
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on quasi 60 anni di esperienza nel settore, l’azienda austriaca Dorner Electronic si è affermata come leader del mercato europeo e mondiale per le soluzioni software per l’industria dei materiali da costruzione. Dal controllo del dosaggio, alla gestione delle ricette, alla reportistica sino alla ottimizzazione della consegna dei prodotti, l’azienda ha la soluzione software giusta per ogni applicazione nel settore degli impianti per la produzione di calcestruzzo. Dorner Electronic mira sempre ad affrontare le crescenti esigenze del settore con approcci innovativi, soluzioni complete e moderne che creano un vantaggio competitivo per il cliente finale. Elettro Sigma negli ultimi tre anni ha intrapreso una collaborazione strategica con Dorner Electronic per il mercato italiano ed europeo per offrire una soluzione innovativa nel controllo degli impianti di betonaggio dal Precast al ReadyMix. Il team Elettro Sigma e Dorner
Electronic in tre anni di collaborazione ha installato ben 60 automazioni di ReadyMix e Precast.
DornerBatch
La sfida e la sua soluzione DornerBatch è un semplice e intuitivo sistema di controllo ideato per gli impianti
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di calcestruzzo e prefabbricati con elevato grado di standardizzazione, il pannello di controllo offre tutte le informazioni importanti, per fare una produzione di qualità. Andreas Dorner, CEO di Dorner Electronic, afferma che “per lo sviluppo del nuovo DornerBatch mi sono posto un obiettivo: costruire un sistema semplice per il controllo intelligente della macchina. Una soluzione affidabile e uno strumento di qualità che stabilisca nuovi standard nel nostro settore in grado di supportare l’operatore sin dal primo giorno”.
incrementando le capacità produttive degli impianti.
mixer. Questo garantisce l’evoluzione nel tempo dell’impianto senza richiedere pesanti modifiche software.
Tecnologia e innovazione Capire per innovare: grazie ad un solido know-how tecnologico sui componenti e sul processo, all’uso delle ultime tecnologie e allo sviluppo continuo DornerBatch garantisce la leadership nell’innovazione. Un unico prodotto configurabile per ambiti ReadyMix o Precast. Update trimestrali che permettono di mantenere l’impianto aggiornato con le ultime funzionalità introdotte sul mercato.
Sicurezza del sistema DornerBatch è uno dei software del settore che ha il più alto livello di sicurezza del sistema. L’ambiente di lavoro è completamente isolato dal sistema operativo, così come sono interdetti anche tutti gli accessi esterni (periferiche e rete). Il sistema effettua giornalmente il backup fisico del disco in modo da garantire il veloce ripristino in caso di guasto hw del computer.
Integrazione DornerBatch si armonizza facilmente con i programmi ERP o MES di terze parti. Il si-
Design e usabilità Il coraggio di puntare all’essenziale: DornerBatch è facile da usare grazie alla chiara
stema inoltre soddisfa i fattori abilitanti di Industry 4.0 e quindi può essere agevolato sia come prima installazione che come intervento di revamping su un impianto esistente.
interfaccia utente. Questa permette anche ad operatori non esperti di apprendere facilmente le funzionalità del sistema minimizzando i tempi di training. Gli studi fatti sulla Usability permettono all’operatore di gestire l’impianto in modo efficace ed efficiente per poter raggiungere gli obiettivi della produzione in tempi brevi. DornerBatch è multilingua: ad oggi sono attive 22 lingue con alfabeti come il cirillico, cinese ed arabo.
Il risultato Nell’interfaccia in alto a sinistra si trovano tutti i silo raggruppati per unità di pesatura con il nome delle materie prime e il livello.
L’interfaccia del DornerBatch Le unità di pesatura sono rappresentate da un cerchio con i valori impostati e i valori attuali. Sotto ai dosatori è collocato il miscelatore che costituisce l’elemento centrale, con indicazione della carica e del tempo di miscelazione residuo. Comandi disponibili: rilascio scarico, scarico miscelatore, regolazione acqua. Sotto al mixer vi è la barra di caricamento betoniera che indica lo stato di avanzamento della produzione con targa del veicolo, cantiere, nome ricetta. Nella parte bassa la barra delle funzioni dove si trovano i comandi per modificare la modalità operativa e per accedere ad altre aree di dettaglio. In alto a destra l’operatore trova il riepilogo dei singoli ordini di produzione in corso, ed in basso l’elenco degli ordini giornalieri per la data selezionata.
Qualità del prodotto L’hardware ed il software sono stati sviluppati ed ottimizzati per applicazioni pensate per il settore industriale. Il sistema sviluppato con .Net gira sulle moderne piattaforme Microsoft Win10 IoT ed utilizza tecnologie di SoftPLC Beckhoff.
Punti di forza di DornerBatch
Supporto Insieme per fare la differenza: il servizio di assistenza remota DornerSupport può essere tranquillamente definito il miglior supporto del settore. Per impianti “mission critical” è possibile stipulare contratti 24/7.
Precisione di dosaggio Il sofisticato processo di dosaggio in autoapprendimento garantisce che i set point siano raggiunti con precisione. Le bilance montate su bus EtherCat garantiscono la più elevata velocità di pesatura del settore,
Efficienza dell’impianto Il sistema di controllo è completamente configurabile, quindi si può adattare a qualsiasi impianto indipendentemente dal numero e dal tipo di dosatori, di bilance o
Competenza Dorner Electronic è attrezzata per le grandi sfide: è costituita da un team internazionale di oltre 120 professionisti con più di 50 anni di esperienza nell’industria delle costruzioni su opere di rilievo mondiale. A Dorner si possono rivolgere sia i clienti finali proprietari di flotte di impianti o piccole realtà con singole unità di produzione. Con DornerBatch si conferisce la massima indipendenza ai produttori di impianti. Vengono forniti l’hardware e le licenze software con un set di strumenti appropriato da utilizzare per personalizzare, installare e manutenere in modo facile e sicuro l’impianto.
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L’impianto di Foffa Conrad in Svizzera
Partnership Dorner crede in una leadership di mercato sostenibile nel rispetto reciproco degli utenti per una crescita comune. Per supportare le varie realtà si affida ad una rete globale di partner con consolidata esperienza nel settore.
Dorner in Italia Elettro Sigma ha installato due DornerBatch in versione Wet e Dry che comandano in maniera i due impianti presso l’azienda Transbeton nel cantiere di Bolzano. A servizio dei due impianti è stata integrata anche l’opzione di caricamento da terra degli aggregati. Inoltre è stato applicato il sistema di controllo HP04 del partner Hydronix e i dosatori additivi prodotti da Elettro Sigma. Transbeton insieme a Beton Eisack fornisce numerosi tipi di calcestruzzo, in tutte le classi di esposizione e di resistenza e in diverse finiture speciali, ma lo spettro di servizi comprende anche molte altre attività edili come la vendita di sabbia, pietre, terre e materiali da costruzione riciclati e molti altri.
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Elettro Sigma ha effettuato l’installazione di un nuovo quadro elettrico con DornerBatch in versione Precast presso Giuliane Solai a Felino (PR). Un grandissimo pro-
getto che ha un’automazione con pannello remoto di chiamata impasto ed una sonda Hydronix per controllo slump nel Mixer. Giuliane Solai con Esse Solai fanno parte di Esse Team che si pone come interlocutore unico, forte di una gamma di prodotti comprendente manufatti prefabbricati classici e lastre da ponte cui si affiancano prodotti innovativi quali connettori strutturali termoisolanti e miscele di calcestruzzo organico. Elettro Sigma ha installato per WiTech presso Foffa Conrad in Svizzera l’automazione. Si tratta di un impianto personalizzato per essere inserito in un luogo a basso impatto ambientale, completo di due bilance inerti, una bilancia cemento, una bilancia acqua e sette additivi in un’unica bilancia con mixer a doppio asse per ReadyMix. WiTech è specializzata nella progettazione e produzione di impianti per elementi in calcestruzzo precompressi, centrali di betonaggio alto contenuto tecnologico, l’azienda fornisce ogni elemento, seguendo tutti i processi dal progetto alla costruzione di macchine e impianti.
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Pavimentazioni Industriali & Massetti Massetti Pavimentazioni Industriali & IPM ITALIA
Meccanica avanzata SOLUZIONI AVANZATE A MISURA DI UN SETTORE DI APPLICAZIONE MOLTO DIVERSIFICATO ED ESIGENTE. CON LA SCELTA DELLA RESINA E L’ECCELLENZA IDRODISPERSIVA AQUAPERM COME PUNTI FERMI D’AVANGUARDIA
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ai pavimenti per l’industria meccanica ci si aspettano particolari performance in termini di resistenza, versatilità e capacità di sopportare non solo carichi estremamente gravosi ma anche urti di grande entità. Al contempo, queste pavimentazioni industriali possono entrare in frequente contatto con oli, fluidi, carburanti, lubrificanti e agenti chimici potenzialmente corrosivi, e dovranno quindi essere progettate e realizzate tenendo a mente queste importanti discriminanti. Altri fattori da tenere in considerazione quando si progettano pavimentazioni per l’industria meccanica. Parliamo della resistenza ai graffi e alle abrasioni, dell’impermeabilità a oli, grassi e carburanti, della unga durata nel tempo, delle indispensabili caratteristiche antiscivolo e antisdrucciolo, oltre alla semplicità di manutenzione, alla facilità di igienizzazione e sanificazione e alla planarità.
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L’ampio settore meccanico include diversi tipologie di industrie, dalla filiera automotive alla robotica, all’automazione fino alla più diffusa metalmeccanica di trasformazione, dedicata alla produzione di macchinari per la realizzazione componenti di ogni dimensione. Insomma, si tratta di un settore di industrie molto varie, tutte con l’esigenza comune di beneficiare di un pavimento estremamente
resistente alle compressioni, agli urti e all’usura. La resina in questo caso è la soluzione ideale, dal momento che può essere installata ex novo oppure può utilizzata per la riqualificazione di superfici preesistenti, anche ammalorate e usurate. Tra i sistemi a marchio IPM Italia per il settore meccanico vale la pena menzionare almeno due soluzioni principali. L’IPM Blindo,
I colori della sicurezza Come gestire la segnaletica orizzontale nei pavimenti per l’industria meccanica? L’inserimento della segnaletica orizzontale nel pavimento è fondamentale poiché in questo tipo di impianti produttivi si verifica un elevato movimento di transpallet e operatori. È inoltre importantissimo un utilizzo sapiente della colorazione per delimitare le aree di lavoro dai corridoi, far risaltare le frecce direzionali e i camminamenti. Utilizzando la resina e con il supporto degli staff tecnici IPM, è anche possibile concordare un layout della pavimentazione ad hoc giocando appunto sulle diverse colorazioni.
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nella versione Oil, contempla un sistema a massetto epossidico ad alto spessore con finitura monocromatica specifico per sottofondi contaminati da oli. L’IPM Stratos invece è un sistema epossidico multistrato a effetto monocromatico che unisce un ottimo design a eccellenti prestazioni tecniche e funzionali. Questa seconda soluzione è disponibile e valida anche nella versione IPM Aquaperm Stratos. E qui l’occasione offerta è quella di poter parlare proprio della preziosa tecnologia Aquaperm di IPM per l’industria meccanica. Le pavimentazioni per il settore meccanico traggono un notevole beneficio da questa tecnologia di idrodispersione ottenuta dall’applicazione di specifici formulati col fine ultimo di abbattere il problema dei ritiri, innalzare la resistenza meccanica e fisica del pavimento e ottenere al contempo finiture brillanti. I sistemi IPM Aquaperm si caratterizzano per una struttura microporosa che genera un processo di osmosi. Tale osmosi consta nel passaggio di particelle di acqua, e quindi dell’umidità, dal sottofondo all’esterno della pavimentazione. È proprio grazie a questo processo che è possibile garantire un’efficiente adesione del pavimento al sottofondo anche se molto umido o in caso di calcestruzzo non perfettamente maturato.
Questa tecnologia è ideale per pavimentazioni industriali per interni anche per la salubrità intrinseca che garantisce. È infatti a base acqua, solvent-free e a basse o addirittura nulle emissioni VOC così da evitare qualsiasi immissione di componenti nell’ambiente. Si tratta inoltre di una so-
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luzione sicura, conforme alle normative di settore, resistente all’aggressione di agenti fisici e chimici, ai graffi e all’usura, ed estremamente versatile in termini applicativi. In termini pratici, scegliere IPM Aquaperm significa beneficiare di tutti i vantaggi “green” di una soluzione, come
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Pavimentazioni Industriali & Massetti abbiamo già sottolineato, a basse o zero emissioni VOC, ossia legate alla classe dei composti organici cosiddetti “volatili”; i più noti tra questi includono gli idrocarburi, i composti contenenti cloro (come aldeidi, eteri, acooli) e con emissioni da ridurre significativamente se non addirittura annullare, laddove possibile. Tale necessità è imprescindibile se si tiene conto del fatto che le emissioni a carattere biogenico giocano un ruolo chiave nella produzione di inquinanti atmosferici quali aldeidi, chetoni, ozono, perossidi organici e monossido di carbonio. Ecco perché la tecnologia IPM Aquaperm può rappresentare una soluzione d’eccezione per una serie numerosissima di applicazioni, incluse ad esempio le pavimentazioni destinate allo stoccaggio o alla lavorazione di alimenti e bevande, per le quali è necessario garantire l’assenza di sostanze
volatili. Allo stesso modo, i sistemi IPM Aquaperm si rivelano meccanicamente molto prestazionali, perché antiscivolo, capaci di resistere efficacemente agli
stress meccanici e chimici, e molto versatili, igieni, semplici da manutenere, impermeabili e in grado di sopportare sbalzi di temperatura anche importanti.
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Ripristino, Consolidamento e Ristrutturazione Ripristino, Consolidamento e Ristrutturazione DYWIDAG
Alta tensione di qualità TRA I PIONIERI DEL POST-TENSIONAMENTO NELLE INFRASTRUTTURE, IL GRUPPO TEDESCO PREVEDE NUMEROSE VARIANTI E METODOLOGIE PER SISTEMI DALL’ELEVATA RESISTENZA A FATICA E DALL’EFFICACIA ESTREMAMENTE DUREVOLE
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sistemi di post-tensione Dywidag costituiscono un’eccellenza nel settore delle grandi costruzioni, per ogni applicazione nelle strutture precompresse e coprono l’intero spettro infrastrutturale, dai ponti alle costruzioni civili in superficie e in sotterraneo. La prima struttura mai costruita con prototipo del sistema di post-tensione a barre Dywidag fu il ponte ad arco di Alsben in Germania, nel 1927. Da allora, oltre al tradizionale sistema a barre - perlopiù rivolto ad applicazioni geotecniche, ristrutturazioni e rinforzi di edifici - il gruppo tedesco offre una linea completa di sistemi a trefoli (tradizionali, unbonded ed esterni) e per stralli, a copertura completa del mercato della post-tensione, contribuendo alla durabilità delle costruzioni, in virtù di un’e-
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levata resistenza a fatica - acquisita con una selezione indefettibile dei materiali e con una prudente definizione di tutti i componenti, particolarmente nel loro assemblaggio. I sistemi di post-tensione Dywidag sono sviluppati e curati dai reparti di ricerca e sviluppo negli headquarters Dywidag-Systems International e sono distribuiti da un network mondiale di società del gruppo, in accordo con le specifiche e raccomandazioni internazionali (ASTM, AASHTO, BS, Eurocodice, DIN, Norme Austriache, SIA, FIP, fib, EOTA, Norme Italiane e così via) mentre il mercato americano prevede una gamma particolare di prodotti. descritta nei relativi cataloghi. La qualità dei prodotti e dei servizi DSI risponde totalmente alla certificazione ISO 9001.
I sistemi di post-tensione Dywidag sono basati essenzialmente su trefoli costituiti da sette fili trafilati a freddo, di cui sei si avvolgono intorno a un filo-nucleo centrale (king wire). Le proprietà meccaniche come pure la resistenza alla corrosione dei trefoli sono un punto fondamentale della ricerca Dywidag su questi componenti che possono essere forniti grezzi, zincati o con rivestimento epossidico, con una resistenza invariata anche dei cunei. Per massimizzare la protezione dalla corrosione la fornitura prevede sistemi elettricamente isolati con guaine in polietilene (PE) o polipropilene (PP), particolarmente adatti agli ambienti più aggressivi come gli impianti di depurazione delle acque, i serbatoi per acidi, i silos o le strutture esposte a sali antigelo.
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La sede in Italia La filiale italiana Dywidag Systems srl ha sede a Cusago (Mi) ed è tra le principali realtà nazionali nella fornitura di sistemi di post-tensione e geotecnici. Nata nel 1970 come Dywait, dal giugno 2007 la società è totalmente controllata dal gruppo Dywidag-Systems International e partecipa attivamente allo scambio globale di know-how ed esperienze tra le sedi operative dell’intera rete globale Dywidag.
In generale, le guaine metalliche corrugate rappresentano il sistema più economico per creare i condotti di alloggiamento dei cavi. Le guaine in lamierino corruga-
to (dello spessore compreso tra 0,25 e 0,6 mm) forniscono una barriera secondaria alla corrosione con eccellente aderenza al calcestruzzo. La protezione primaria
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è fornita dalla boiacca alcalina iniettata all’interno della guaina e naturalmente dal calcestruzzo stesso. Vediamo ora le varie tipologie di ancoraggio impiegate con i sistemi Dywidag. Il primo è l’ancoraggio a piastra, montato a entrambe le estremità del cavo, che può essere usato in solette e similari, come ad esempio nelle precompressioni trasversali di impalcati da ponte. Il disco porta-cunei si autocentra sulla piastra di ancoraggio, per un assemblaggio sicuro ed una tesatura agevole. L’ancoraggio a superfici multiple invece si usa principalmente per cavi longitudinali in travi e impalcati da ponte. Il disco porta-cunei e il fusto conico di ancoraggio, dotato di tre superfici di contatto, trasmettono la forza di pretensione con continuità alla struttura con il minimo ingombro frontale. Separando disco e fusto si rende possible l’infilaggio dei trefoli dopo il getto del calcestruzzo, mentre il disco porta-cunei si autocentra sul fusto di ancoraggio. L’accoppiatore R è concepito per giuntare un cavo già tesato. Consiste di un fusto di ancoraggio a superfici multiple e un disco porta-cunei in cui i trefoli si sovrappongono. I nuovi trefoli possono essere installati facilmente in fasi successive. Per prolungare cavi non ancora tesati - ad esempio in ponti costruiti a fasi successive - si utilizza invece l’accoppiatore D, dove i trefoli sono accoppiati singolarmente con un manicot-
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Ripristino, Consolidamento e Ristrutturazione to portante due cunei contrastati da molle. L’ancoraggio a cappio HV è una metodologia spesso utilizzata in strutture a piastra, pareti di strutture off-shore o serbatoi LNG con carichi generalmente non dinamici. Il cappio a 180° dovrebbe essere posizionato al centro del cavo per evitare scorrimenti durante la tesatura simultanea da entrambe le estremità. Anche l’ancoraggio a fiore ZF/ZR viene impiegato con assiduità, sempre nelle stesse strutture indicate per la variante a cappio HV. L’accoppiatore M e ME (ancoraggio flottante) si applica a strutture a simmetria di rotazione (serbatoi d’acqua, digestori, condotte di grande diametro, coperture a volta sottile) che richiedono precompressioni circonferenziali. L’ancoraggio consiste di un blocco forato per i cunei da ambo i lati per trefoli nudi oppure ingrassati e viplati. I trefoli si sovrappongono nel blocco con un funzionamento a fibbia. Il cavo anulare è molto compatto e necessita di nicchia ridotta.
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L’accoppiatore P consiste di un fusto di ancoraggio a superfici multiple, di un disco porta-cunei standard e da un anello di accoppiamento che riceve i nuovi trefoli fissandoli con boccole estruse anzichè con cunei. Il campo di applicazione è lo stesso dell’accoppiatore R. L’ancoraggio piatto - con massimo 4 per 0,62” trefoli in un sol piano devianti in
guaina ovale - è progettato per strutture sottili quali solette da ponte e solai. Per la posa in opera, i progettisti DSI hanno sviluppato tre diversi metodi di infilaggio dei trefoli nelle guaine. La scelta del metodo più adatto dipende dalle condizioni operative di cantiere. Il primo metodo, a spinta con macchina spingitrefolo, prevede un’infilaggio in opera molto economico che può essere eseguito prima o dopo il getto del calcestruzzo. La macchina spingitrefolo può essere posizionata in posizione agevole e connessa con tubi-guida flessibili al punto d’ingresso. La velocità è relativamente elevata - fino a 8 m/s - e richiede un personale minimo di due operatori. Questi vantaggi fondamentali portano a preferire generalmente questo metodo per l’installazione dei trefoli. L’installazione mediante tiro del trefolo nella guaina invece è particolarmente indicato in strutture dove si utilizzano i cappi. Normalmente si tira l’intero cavo mediante argano a fune. Il preassemblaggio dei cavi sia in stabilimento, sia in cantiere, invece può risultare molto conveniente specialmente per cavi corti e tratte di spedizione limitate. Sono necessari in questo caso speciali svolgitori o argani idraulici per installare i cavi nella struttura. Per le operazioni di tesatura, Dywidag ha sviluppato una serie di martinetti (di capacità variabile da 250 kN a 15.000 kN) e pompe idrauliche adatte a conferire ai cavi il tiro previsto. La necessaria versatilità è fornita da complessi intercambiabili che permettono di adattare l’unità base a più dimensioni di cavo. I martinetti Dywidag sono attrezzature molto sofisticate ma di semplice uso. Utilizzano un fascio di tubi-guida interno con incuneamento automatico per convogliare i trefoli in sicu-
rezza dentro il martinetto. Questa configurazione permette il controllo più accurato delle operazioni con la minima perdita di assestamento nei cunei, sfruttando la possibilità di incuneamento a pressione. Ogni martinetto é dotato di una valvola di massima pressione che si attiva per limitare la pressione idraulica in caso di malfunzionamento della pompa. Un manometro aggiuntivo, direttamente applicato al martinetto, permette il controllo ulteriore della tesatura. I cavi tesati possono essere distesi utilizzando cunei speciali e una particolare configurazione del martinetto mentre le pompe idrauliche possono essere dotate di un comodo controllo remoto. La durabilità delle costruzioni precompresse dipende principalmente dal successo delle operazioni di iniezione. La boiacca di cemento indurita fornisce l’aderenza tra calcestruzzo e cavo come pure la protezione primaria di lungo termine per l’acciaio di precompressione. Dywidag ha sviluppato una procedura d’iniezione basata su malta tixotropica
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altamente plastica associata a un’attrezzatura estremamente affidabile. Metodi avanzati d’iniezione come l’iniezione a pressione, la post-iniezione e l’iniezione sottovuoto costituiscono sempre il risultato di anni di ricerche nei reparti Dywidag. L’iniezione deve essere eseguita sempre dal punto più basso del cavo. Questo può essere uno degli ancoraggi, dotato di calotta d’iniezione, oppure un attacco intermedio appositamente previsto lungo il cavo. Tutti gli accessori d’iniezione sono provvisti di filettatura per connessioni facili, veloci e a tenuta.
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Monitoraggio Strutture Monitoraggio StruttureeeTesting Testing PROVE ANTISISMICHE
Campagna di test su edifici prefabbricati LO STUDIO DELLA RISPOSTA SISMICA DI EDIFICI PREFABBRICATI DELLA PROVINCIA DI GRONINGEN, NEL NORD DEI PAESI BASSI, COLPITA DA EVENTI SISMICI DI BASSA MAGNITUDO CORRELATI AD ATTIVITÀ DI ESTRAZIONE DI IDROCARBURI Articolo a cura della Fondazione Eucentre
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a Fondazione EUCENTRE tra il 2014 e il 2019 si è occupata di un ampio progetto di caratterizzazione della risposta sismica di edifici in muratura e di edifici prefabbricati della provincia di Groningen, nel nord dei Paesi Bassi, che negli ultimi anni è stata colpita da eventi sismici di bassa magnitudo correlati ad attività di estrazione di idrocarburi. Tra le diverse attività del progetto è stata svolta una campagna di test su strutture prefabbricate in cemento armato, composte da pannelli. I test svolti sono stati sia di tipo pseudo statico ciclico, che dinamico su tavola vibrante. In questo articolo verranno descritte le prove pseudo statiche cicliche eseguite sui pannelli prefabbricati. Il lavoro di ricerca presentato è finalizzato allo studio del comportamento sismico di un sistema di pareti prefabbricate in calcestruzzo leggermente armato, tipico delle regioni del nord Europa caratterizzate da una bassa sismicità naturale. A tal fine, la Fondazione EUCENTRE ha
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testato pseudostaticamente, sotto carichi ciclici nel piano, sei pannelli a grandezza naturale rappresentativi di quelli comunemente usati per la realizzazione di edifici prefabbricati a schiera a più unità nella regione di Groningen. I sei campioni analizzati prendevano in considerazione pannelli con e senza aperture, dei quali è stato valutato il comportamento una volta sottoposti a cicli di spostamento ad ampiezza crescente. La valutazione è stata fatta sulla base dei cicli di forza-spostamento e di dissipazione energetica. Una volta terminati i test si è evinto che la parte più debole del sistema consisteva nei giunti tra i pannelli, i quali non erano in grado di accomodare gli spostamenti relativi tra i pannelli e non avevano capacità a taglio e duttilità sufficiente, questa infatti è stata la causa principale del collasso globale di tutti i pannelli testati. Inoltre si è evinto che la principale causa di non linearità nella risposta dei prototipi era dovuta al sollevamento della base del pannello, derivante dall’oscillazione e a questo era associata la rottura a taglio delle barre filettate e lo schiacciamento del calcestruzzo verificatosi alla base dei pannelli. Questo tipo di comportamento e le analisi condotte hanno inoltre rivelato una capacità di dissipazione energetica del sistema piuttosto ridotta (smorzamento viscoso equivalente tra 8-10%). Oltre ai test sopra descritti, sono stati testati quattro campioni complementari,
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Monitoraggio Strutture e Testing costituiti da due strisce di pannello con diverse combinazioni di spessore di parete, al fine di studiare la risposta ciclica di questo tipo di giunto sotto l’effetto di un carico asimmetrico fuori piano. Questi test hanno mostrato che bassi livelli di forza erano in grado di causare grandi rotazioni nei giunti, senza però danneggiare il pannello. A seguito di questi test è stato proposto un modello di analisi semplice ma affidabile, volto alla valutazione della fragilità di edifici prefabbricati di questo tipo, sulla base di tecniche di simulazione statica non lineare. Per maggiori informazioni relativamente alla campagna di caratterizzazione sismica di edifici in muratura e di edifici prefabbricati condotta dalla Fondazione EUCENTRE tra il 2014 e il 2019 si rimanda alla pagina del sito EUCENTRE dedicata al progetto https://www.eucentre.it/ project-nam/
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AdermaLocatelli, azienda produttrice di profili di ancoraggio per il calcestruzzo, crede fortemente nell’innovazione e nella sicurezza: sempre alla ricerca di un servizio d’eccellenza nei confronti delle richieste tecniche e di certificazione da parte dei suoi clienti, l’azienda ha avviato le procedure per ottenere la certificazione CE del proprio sistema di connessione sismica per strutture prefabbricate, “GP Sismico”. L’iter è ambizioso e richiederà ulteriori tempi e risorse; tuttavia, AdermaLocatelli è fortemente motivata a perseguire l’obiettivo perché ha già ottenuto risultati sperimentali estremamente soddisfacenti da una campagna di prove “al vero” realizzate in collaborazione con ITC CNR. Tali prove hanno previsto di sottoporre un pannello prefabbricato di dimensioni reali, vincolato alla strumentazione di prova tramite il “GP Sismico”, a varie situazioni dinamiche le cui accelerazioni spettrali coincidevano con quelle di eventi sismici rilevanti e realmente accaduti: sono quindi state uniche nel loro genere e hanno evidenziato sia le elevate prestazioni di tenuta del sistema nei confronti del ribaltamento, sia la sua capacità di disaccoppiare la struttura portante dai pannelli stessi. Ne risulta che AdermaLocatelli è in grado di offrire ai suoi clienti un sistema di connessione non solo estremamente prestazionale, ma anche caratterizzato da una versatilità che ne consente il calcolo senza limiti di configurazione o di campo applicativo. Non a caso, l’azienda ha già redatto istruzioni di progettazione molto semplici e tabellari, grazie alle quali il progettista potrà facilmente determinare la reale prestazione del sistema, una volta definite le condizioni al contorno (classe di resistenza del calcestruzzo, distanze dai bordi, spessore del manufatto, eccetera). AdermaLocatelli ha inoltre studiato una soluzione per poter applicare il “GP Sismico” a situazioni più generiche, ad esempio su strutture metalliche e sulle strutture esistenti in muratura. In quest’ultimo caso, il sistema è in grado di mettere in sicurezza le pareti di tamponamento nei confronti del ribaltamento, senza alterare la rigidezza originaria della struttura. Infine, l’azienda ha altresì previsto sistemi di rimedio che consentano di mantenere inalterate le prestazioni del collegamento anche nel caso di errori di produzione o di posa. Il “GP sismico” sarà presto disponibile all’interno del software aziendale GP Anchor Calculation, grazie al quale il progettista potrà ottenere una immediata e dettagliata verifica di questo innovativo sistema di collegamento.
GL LOCATELLI SRL
VIA DANTE, 66 - 22078 TURATE (CO) - ITALIA Tel. +39-02-96480721/9682161- Fax +39-02-9682795 Supply chain of concrete and precast industries Email: gl@gllocatelli.it - www.adermalocatelli.it
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Monitoraggio Strutture Monitoraggio StruttureeeTesting Testing NOVOTEST
Magnetico di spessore EMA, ACRONIMO DI TRASDUTTORE ELETTROMAGNETICO ACUSTICO, È UNA SIGLA CHE RIMANDA A UNA TECNOLOGIA D’ECCELLENZA SVILUPPATA DA UN’INGEGNOSA SOCIETÀ UCRAINA *si ringrazia Erion Lako (structuralsurveys.it)
C
on l’acronimo EMA (Electromagnetic-acoustic) si indica un trasduttore elettromagnetico acustico, modulo basato su meccanismi elettromagnetici che generano un’onda acustica nel materiale indagato. La tecnologia EMAT, che prende origine dallo stesso trasduttore, è classificata come tecnica d’indagine ultrasonica che non necessita di accoppiante. Lo strumento cardine è lo spessimetro e rappresenta un’assoluta eccellenza di prodotto per
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Novotest che ne ha denominato la specialità con la sigla UT-3M-EMA. Si tratta di un dispositivo altamente competitivo in relazione allo stesso mercato degli spessimetri con tecnologia EMAT, con vantaggi comprovati che potremmo riassumere in cinque punti principali. Il primo riguarda la necessità di requisiti bassi per i campioni. La tecnologia EMA consente di ricavare uno spazio tra la sonda e la superficie fino a 6 mm; un intervallo che consente all’UT-3M-EMA di effettuare
misurazioni attraverso materiale ossidato, ruggine, polvere, vernice e altre sostanze che altrimenti dovrebbero essere rimosse. Oltre a questo, nell’impiego di questa strumentazione, non è necessario utilizzare un fluido di accoppiamento e l’abbinamento della sonda EMAT con un carrello porta-sonda aumenta il vantaggio di impiego. Secondo punto da sottolineare, la gamma di misura, ovvero l’ampia gamma di spessori misurati. Lo spessimetro EMAT Novotest UT-3M-EMA consente infatti di misurare da un minimo di 0,5 mm a più di 200 mm. In terzo luogo, la tecnologia EMAT si basa in parte sulla tecnologia magnetica, il che consente di collegare la sonda anche su superfici verticali senza preoccuparsi che accada qualche inconveniente. Questa facoltà consente all’UT-3M-EMA di condurre ricerche tramite il funzionamento del blocco elettronico mentre la sonda è saldamente fissata alla superficie. Quarto punto, la versatilità di analisi. L’UT3M-EMA è in grado di mostrare vari grafici che si adattano a diverse esigenze, facendo di questo dispositivo uno degli strumenti più richiesti in vari settori di intervento per effettuare misurazioni nelle condizioni più
Specialità dell’Est Novotest è una dinamica realtà ucraina specializzata nella produzione di dispositivi e sistemi per controlli non distruttivi. Attualmente i prodotti tecnologici in catalogo sono molto diffusi in molti paesi europei, dopo una prima distribuzione realizzata soprattutto nell’area scandinava. L’azienda, fondata nel 2009, ha sede a Novomoskovsk e attualmente impiega 16 tra tecnici e progettisti. I prodotti principali includono durometri, misuratori di spessore, dispositivi per il controllo della qualità dei rivestimenti, apparecchiature di prova del calcestruzzo, rilevatori di flusso a ultrasuoni, dispositivi per test magnetici, dispositivi per la misurazione delle condizioni climatiche. La clientela comprende oggi molti professionisti e società del mondo delle costruzioni in Ucraina, nei paesi CSI, nell’Unione europea, negli USA, in Canada e in tutto il continente asiatico.
diverse. UT-3M-EMA è in grado di mostrare una modalità di regolazione automatica, anche nelle modalità Peak-Peak, Front, Echo ed Echo-Echo manuali. Sono disponibili anche le modalità A-Scan e B-Scan. Quinto punto di distinzione, la robustezza dello spessimetro. Il Novotest UT3M-EMA è realizzato nella forma di una custodia in metallo resistente e leggera. A richiesta lo spessimetro può essere re-
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alizzato in versione antipolvere e impermeabile (IP65). Lo spessimetro è dotato inoltre di batterie agli ioni di litio ad alta capacità, una tecnologia che consente una lunga durata operativa. Inoltre, su richiesta, la capacità della batteria può essere ulteriormente aumentata per consentire a chi utilizza lo spessimetro di impiegare lo strumento fino a 30 ore dopo una singola ricarica della batteria stessa.
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Demolizione Riciclaggio Demolizione e e Riciclaggio
Al lavoro sulla Princess Freeway TRE MARTELLI INDECO, UN HP 5000 E DUE HP 7000 SONO STATI UTILIZZATI PER LA DEMOLIZIONE DELLO SVINCOLO DI DUNCAN ROAD LUNGO LA PRINCES HIGHWAY-GEELONG ROAD, A MELBOURNE IN AUSTRALIA
L
a Princes Freeway è l’autostrada australiana di circa 160 chilometri che collega Melbourne a Geelong a ovest e Traralgon a est. La Princes Highway-Geelong Road è una delle principali arterie di collegamento tra il centro di Melbourne e la periferia occidentale, ed è percorsa quotidianamente da pendolari, famiglie, mezzi di trasporto pubblico e trasporto merci. Lo svincolo di Duncan Road costituisce una rotta chiave per numerosi sobborghi: il ponte costru-
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ito 61 anni fa viene percorso quotidianamente da circa 11.000 veicoli. Per migliorare il flusso del traffico e la sicurezza stradale, lo Stato di Victoria ha realizzato lavori di ammodernamento dello svincolo di Duncan Road che prevedevano la costruzione di nuove rampe di uscita, la demolizione del vecchio ponte e la costruzione del nuovo con due corsie per ciascuna direzione di marcia, l’aggiunta di due nuove rampe con ingresso e uscita per il traffico proveniente e diretto a Geelong e la costruzione di percorsi ciclopedonali e attraversamenti pedonali sicuri su Duncan Road. Per ridurre al minimo i disagi al traffico, è stato necessario procedere alla demolizione del vecchio ponte in un solo week end. Il cavalcavia è stato chiuso al traffico la sera di sabato 20 giugno e riaperto il lunedì mattina successivo. I lavori sono stati realizzati in tempi record dalla City Circle Demolition, una delle più importanti società di demolizione australiane, cliente della italiana Indeco dal 2016. I martelli Indeco, un HP 5000 e due HP 7000, hanno svolto un ruolo importante nella demolizione del ponte di Duncan Road e delle barriere di sicurezza dei pilastri, costruite in calcestruzzo MPA con rinforzi extra in acciaio, per resistere all’impatto di un autocarro di circa 70 tonnellate che viaggia a 100 chilometri orari. Al termine dell’intervento la City Circle Demolition ha espresso piena soddisfazione per la resa dei prodotti INDECO.
L’intervento in sintesi ● costruzione di nuove rampe di uscita ● demolizione del vecchio ponte e costruzione del nuovo con due corsie in ciascuna direzione ● aggiunta di due nuove rampe con ingresso e uscita per il traffico proveniente e diretto a Geelong ● costruzione di percorsi ciclopedonali e attraversamenti sicuri su Duncan Road
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La voce Associazioni La vocedelle delle Associazioni Attività incessante L’AMERICAN CONCRETE INSTITUTE ITALY CHAPTER RIMANE FORTEMENTE ATTIVO NELLA DIVULGAZIONE E NELLE ATTIVITA’ A SUPPORTO DELLA FILIERA DELLE COSTRUZIONI IN CALCESTRUZZO
A
nche in questo particolare momento storico che ci troviamo ad affrontare, il chapter italiano dell’American Concrete Institute ha continuato nella sua azione di divulgazione nella conoscenza del calcestruzzo e nel suo ruolo di collante tra mondo accademico, professionale e industriale del settore delle costruzioni in c.a. e c.a.p. Sebbene forti siano state le limitazioni imposte nel periodo di lockdown e nei mesi successivi, l’American Concrete Institute Italy Chapter (ACIIC) ha organizzato una serie di eventi/ manifestazioni che hanno riscosso grande attenzione sia a livello nazionale che internazionale. Forte il legame del Chapter italiano con la “casa madre” ACI International confermato dalla partecipazione alla Virtual Roundtable Discussion – Chapter Chats del 23 Ottobre 2020 per definire le strategie da adottare durante questa fase pandemica. Le attività del chapter italiano, inoltre, sono state presentate alla ACI Virtual Fall Convention del 25 Ottobre 2020 attraverso un filmato messo in onda durante l’evento cui hanno partecipato quasi 3000 persone da tutto il mondo. Il ruolo fortemente attivo di ACI-IC è stato formalmente riconosciuto dal Board of Direction di ACI International con l’assegnazione del Delmar L Bloem Distinguished Service Award a Liberato Ferrara (vice presidente di ACI IC) e dell’ACI Chapter Activities Award a Roberto Realfonzo. La premiazione avverrà durante
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l’ACI Spring 2021 Concrete Convention and Exposition di Baltimore, Maryland, USA, il 28 Marzo 2021. Forte anche il legame di ACI-IC con le associazioni della filiera delle costruzioni e in particolare con Federbeton. In occasione delle riunioni del Consiglio Generale di Federbeton – cui il chapter viene invitato a partecipare - è stato stabilito di rafforzare la collaborazione tra le due associazioni attraverso la divulgazione di articoli che valorizzino il ruolo delle costruzioni in calcestruzzo. ACI-IC promuove, attraverso la concessione di patrocini a titolo gratuito, eventi legati al mondo delle costruzioni e del conglomerato cementizio in particolare. Su questo fronte il chapter ha concesso il patrocinio per le Giornate Italiane del Calcestruzzo di Piacenza (purtroppo annullate in seguito alle nuove disposizioni emanate per fronteggiare l’emergenza Covid). Altro evento patrocinato da ACI-IC, la seconda edizione della “Giornata Pietro Pedeferri” tenutasi in remoto il 27 Novembre scorso. La giornata di studio è stata incentrata sul tema della “Durabilità delle opere in calcestruzzo armato” e ha avuto come obiettivo quello di ricordare la figura di Pietro Pedeferri, Professore del Politecnico di Milano, uno dei primi esperti ad occuparsi della corrosione delle armature nel cemento armato. Hanno partecipato in rappresentanza di ACI-IC: Liberato Ferrara che ha presentato un Focus su “Ultra High Durability Concrete” e il socio Denny Coffetti con un intervento su la “Durabilità
di manufatti realizzati con leganti alternativi al cemento Portland in ambienti naturali e industriali”. ACI-IC ha lanciato la quarta edizione del “PhD Student Award”, iniziativa già promossa dal 2014 e finanziata da Federbeton. Il concorso premierà le tre migliori tesi di dottorato che hanno avuto come temi quelli legati al calcestruzzo e alle strutture in c.a. e c.a.p. La cerimonia di premiazione si terrà in occasione del MADE EXPO - Milano 17-20 Marzo 2021. Numerose le attività “in cantiere” per il 2021. Per i primi tre mesi dell’anno ACI-IC in collaborazione con il Collegio Ingegneri e Architetti di Milano (CIAM) organizzerà un ciclo webinar totalmente gratuiti su temi che spaziano dalla riqualificazione sismica al comportamento al fuoco delle strutture, dalla manutenzione con materiali compositi ai sistemi fibrorinforzati ad alte prestazioni. Nel mese di ottobre 2021 è prevista la sesta edizione del Workshop “New Boundaries of Structural Concrete” organizzata da ACI-IC in collaborazione con l’Università del Salento, con la consigliera del board ACI-IC Maria Antonietta Aiello a capo del Comitato Organizzatore. ACI-IC in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate dell’Università di Bergamo organizza la “XIII International Conference on Superplasticizers and Other Chemical Admixtures in Concrete” (Milano 1-3 Novembre 2021) e la “XV International Conference on Recent Advances in
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Concrete Technology and Sustainability Issues” (Milano 3-5 Novembre 2021). Le conferenze hanno ricevuto ad oggi il patrocinio di diverse associazioni di categoria ed aziende della filiera delle costruzioni, alcune delle quali hanno già firmato una lettera di intenti per un patrocinio oneroso. Grande successo è stato registrato in termini abstract ricevuti: 83 lavori sottomessi per il SOCAC e 82 per il RACTSI, riscontrando una forte partecipazione da parte dei Paesi esteri: il 33% degli abstract sono di provenienza Asiatica, il 40% Europea e l’8% del Nord America. Per quanto riguarda i passi futuri, è prevista l’acquisizione delle full paper entro il 28 Febbraio 2021 e l’acquisizione dei paper definitivi per il 30 Maggio. Inoltre, tutte le keynote subiranno un processo di revisione da parte della prestigiosa rivista Cement and Concrete Research, con una special publication dedicata. ACI-IC è, infine impegnata nell’organizzazione del terzo “International Workshop on Durability and Sustainability of Concrete Structures” previsto nel 2022 a Dubai in collaborazione con l’American University of Dubai, l’American University of Sharjah e l’UAE – ACI local Chapter. Infine, in collaborazione con ATECAP ACI-IC sta valutando di organizzare corsi di formazione per personale addetto in cantiere ad eseguire prove su calcestruzzo rilasciando “patentino ACI”. Un invito a tutti coloro interessati a visitare il sito www.aciitaly.com
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Normative eCertificazioni Certificazioni Normative e Campioni, il prelievo corretto in cantiere OBBLIGHI, RESPONSABILITÀ E METODOLOGIA NEL CONTROLLO DEL CALCESTRUZZO TRAMITE CUBETTI DESTINATI A PROVE DI COMPRESSIONE A ROTTURA PER LA DETERMINAZIONE DEL RCK * di Tiziano Masazzi (Atef srl)
L
a verifica del calcestruzzo in cantiere non è un vezzo mirato alla ricerca di un contenzioso, bensì un obbligo previsto dalle vigenti normative tecniche per il controllo del cls in base alle indicazioni progettuali. Le modalità di prelievo e controllo del calcestruzzo sono regolarmente descritte nelle Norme tecniche per le costruzioni (NTC 2018) e nella Circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti n. 617 del 02/02/09. Entrambe le normative hanno inoltre portato in evidenza le responsabilità delle figure professionali previste in cantiere. Il costruttore è il responsabile della qualità del calcestruzzo, oltre che della sua corretta messa in opera e maturazione. Il direttore dei lavori è responsabile del controllo qualitativo del calcestruzzo, della corretta esecuzione dei metodi di prova e della redazione dei verbali di prelievo. Il direttore lavori può demandare e appaltare tali compiti a laboratori esterni specializzati nel prelievo in situ dei campioni di calcestruzzo. Rimane tuttavia responsabilità
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del direttore lavori presenziare e sovrintendere a tali operazioni. Il mancato rispetto dei metodi di prelievo e controllo del calcestruzzo può vanificare la valenza dei campioni prelevati e creare seri problemi al successivo collaudo della struttura. Per provino di calcestruzzo si intende generalmente la realizzazione di cubi aventi 150 mm per lato, confezionati e stagionati secondo la UNI EN 12390 e destinati alle successive prove di compressione a rottura per la determinazione del RCK. Qualora le prove finali richieste siano di altra tipologia, come ad ad esempio prove di resistenza a flessione, prove di ritiro, e così via. i campioni avranno diverse dimensioni e seguiranno normative diverse. Il prelievo dei campioni consiste nella realizzazione di due provini di miscela omogenea e confezionati con ugual metodo. Il prelievo dei campioni dovrà essere eseguito dal Direttore Lavori (o da tecnologo delegato), e dovrà essere sempre accompagnato dal verbale di prelievo a cui il certificato di prova emesso dal laboratorio farà riferimento. Dopo la stagionatura in ambiente controllato come da UNI EN 12390 i provini saranno sottoposti a prova di schiacciamento sino a rottura. Il controllo di accettazione è di due tipologie. Il controllo di Tipo A si applica per calcestruzzi in quantità fino a 1500 mc. Ogni controllo deve essere sempre composto da almeno 3 prelievi (6 provini). Il controllo di Tipo B si adotta invece per calcestruzzi in quantità oltre 1500 mc. Ogni controllo deve essere sempre composto da almeno 15 prelievi (30 provini). Nel caso in cui si utilizzino quantità infe-
riori a 100 mc di calcestruzzo dovranno essere eseguiti 3 prelievi (6 campioni) equivalenti a un controllo di accettazione di tipo A, senza l’obbligo del prelievo giornaliero. Se si utilizzano oltre 100 mc di calcestruzzo per un controllo di accettazione di tipo A dovranno essere eseguiti 3 prelievi (6 provini), di cui un prelievo (2 campioni) ogni 100 mc e, per ogni giorno di getto, almeno un prelievo (2 provini). Il numero di prelievi dovrà essere sempre multiplo di 3 (6 provini) in quanto ogni controllo di tipo A è composto da 3 prelievi. Il materiale occorrente è il seguente: sessola, pestello in acciaio liscio, casseformi (dette anche cubiere) in pvc o metallo (no
Atef, il contributo dell’esperienza L’articolo - di cui è autore Tiziano Masazzi - è una delle disamine tecniche realizzate da PavimentiIndustriali.com, un progetto avviato da Atef srl (www.atef-italia.com), società nata dall’iniziativa di tecnici e imprenditori che operano esclusivamente nel campo delle pavimentazioni in calcestruzzo fin dal 1979. Con lo staff tecnico e la sede di Sant’Angelo Lodigiano (in via Angelo Manzoni 33), Atef progetta e realizza in proprio di ogni tipologia e dimensionamento, in ambito civile e industriale.
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polistirolo!), cazzuola o spatola metallica, carriola, eventuale piastra vibrante. Il prelievo di calcestruzzo dovrà essere effettuato direttamente all’uscita della canala della betoniera o, nel caso di calcestruzzo pompato, all’uscita finale dei tubi della pompa. Il campione dovrà essere realizzato in due strati a cui va aggiunto un eventuale piccolo strato di finitura, qualora il materiale non sia sufficiente a raggiungere lo spessore finale. Ogni strato dovrà essere compattato mediante l’uso di piastra vibrante o con 25 colpi di pestello, disposti in modo tale ca coprire l’intera superficie. Non è consentito l’uso di vibratori ad ago. I provini dovranno rimanere nelle casseforme per almeno 16 ore ma non oltre 3 giorni alla temperatura di 20+/-2°C, proteggendoli da urti, vibrazioni e disidratazione. Una volta rimossi dalle casseforme, dovranno essere conservati, fino al momento della prova, in acqua a temperatura di 20±2°C oppure in apposita camera climatizzata con umidità relativa >95%. Al termine della realizzazione di ogni coppia di provini, dovrà essere realizzato il verbale di prelivo, il quale accompagnerà le campionature al laboratorio analisi.
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In questo numero In questo numero Inserzionisti
Aziende citate F
American Concrete Institute ... 90 Assobeton ................ 60 Assobim ................... 11 Atecap ...................... 48 Atef ........................... 92
Fagioli ...................... 11 Federbeton .............. 28 Fiori .......................... 38 FM Gru .................... 40 Forbes Italia ............. 18 Friulana Calcestruzzi ............. 30
B Bianchi Casseforme .62 Bimfactory ............... 54
Mario Draghi Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana dal 13 febbraio 2021 TECNOLOGIA DEL CALCESTRUZZO - OPERE CIVILI E INFRASTRUTTURE - PAVIMENTAZIONI INDUSTRIALI E MASSETTI - INDUSTRIA DEGLI INERTI PREFABBRICAZIONE E MANUFATTI IN CALCESTRUZZO - MONITORAGGIO, RIPRISTINO E CONSOLIDAMENTO - DEMOLIZIONE E RICICLAGGIO
Filiera del calcestruzzo e della prefabbricazione
R
Supply chain of concrete eand precast industry Filiera del calcestruzzo della prefabbricazione
Supply chain of concrete and precast industries R
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La Rivista “Concrete News” è edita da Mediapoint & Exhibitions s.r.l. di Genova
A
47 Bekaert 77 Blend Plants - FBG 81 Bodrero 17 Chimica Edile 29 CST 20 Draco 61 Edilmatic 7 Elettro Sigma 38 FA.RE.MEC. 5 Federbeton
H
TANTI PROBLEMI GRANDI ASPETTATIVE
Holcim ..................... 23
39 FM Gru
3 GIC
N° 3 - 2020
I Indeco ......................... 88 IPM Italia ................... 74 Italcementi ................. 50 Italferr ............................8
L Laterlite .......................8
M C CAT .............................9 C&P .......................... 62 Cifa ........................... 19 C.M.C.2.0 ................. 18 Co.ed. ....................... 16 Coplan ...................... 12
D
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Mapei ....................... 44 Mario Pietrangeli & Associati .............. 32 Merlo ........................ 14
85 GL Locatelli
N
III GIS
Novotest .................. 86
27 Hydrogeo
P
43 International Tower Cranes
Penetron ................... 20 P&I ............................ 34
22 Italcarrelli II Italcementi
S
15 Kimera
Salonit Ahnovo ....... 30 Sogin ......................... 22
49 La Matassina
W
11 Neron
W&P Cementi ......... 30
18 Pappadà Gino
35 Metalgalante
76 Parussolo Tiziano 9 Rocchi 73 Sicoma 57 Somero
Doosan .............. 10, 66 Dorner Electronic ... 70 Draco ........................ 58 Dywidag .................. 78
19 Spajic
E
69 Trimaco
Elettro Sigma ........... 70 Eucentre ................... 82
21 Vermeer Italia
IV Tecno-Beton 53 Tecnocom 13 TM Ediltec
10 Volta
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8 Edition
An exhibition audited by
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106/2017 GISX17S1
106/2019
S AV E E ! T T H E DtoAber ‘21
th
7- 9 Oc a, Italy Piacenz
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GISX19R
Comune di Piacenza
R
Giornate Italiane del Sollevamento R e dei Trasporti Eccezionali
Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali The Lifting, Industrial & Port Handling altezza stemma 15mm font in cp 7
Comune di Piacenza
Comune di Piacenza
Heavy Transportand Show The Lifting, Industrialand & Port Handling Heavy Transport Show Piacenza, Italy 7-9 October 2021
Piacenza, 7-9 Ottobre 2021
AMONG THE CONFIRMED EXHIBITORS AT GIS 2021 L’ altezza dello stemma non deve MAI essere inferiore a 15 mm
Il corpo del font non deve essere inferiore a 7 pt ANNA
STAMPAGGIO ACCIAIO, FUSIONI di GHISA e LAVORAZIONI MECCANICHE
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