Beverage Machines n.3 - Settembre/Ottobre 2022

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Beverage Technologies

BEVERAGE MACHINES Anno XXVI | N. 3 | Settembre/Ottobre 2022
BEVERAGE Machines | Settembre/Ottobre 2022 NOVITÀ VOLTA PISTOLA PER APPLICAZIONE ADESIVI SUPER VANTAGGIOSA Questa è Volta: 60 % in meno di consumo energetico. Resistente e durevole. In modalità stitching riduce i consumi di adesivo del 40%. Scoprite la nuovissima pistola elettrica nello showroom virtuale o alle fiere di settore. robatech.com/it/volta
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Primo Piano

Sommario

Coffee, protagonista

Triestespresso

Goglio rivoluziona

settore del caffè

Coffee in Italy: variety and

driving

Piab’s vacuum conveyor

Cama conquers

Market

Tempo sereno variabile

mercato

Focus

Vino e bollicine, qualità e quantità

Grande

SpotLight

Premium drinks: a need for true sustainability

Champagne: a market in transition

Aziende&Strategie

All4Labels: innovazione, consulenza e sostenibilità

Valore condiviso al centro per Sanpellegrino

Performance in crescita per San Benedetto

Grafica e impaginazione

I valori di Berlin Packaging

nuova sede EMEA

Prodotti &Tecnologie

Labelling Innovation al servizio di un mercato evoluto

Pillow UP, novità Goglio per il liquid food

Tech Trends

Tetra Pak lancia i tappi uniti per il beverage

Guala Closures Group, chiusure innovative per acqua e analcolici

United Caps: a full range of tethered closures

Aptar Food + Beverage: the future of smart beverage containers

Eventi

BrauBeviale, aspettando il 2023!

La rivoluzione degli imballaggi a All4Pack!

SIMEI, il futuro del beverage è già qui

Cibus Tec Forum, una formula innovativa

Business e formazione a Vinitech-Sifel 2022

Machines

Innovative Press p p

2 BEVERAGE Machines | Settembre/Ottobre 2022
ANNO XXVI | N. 3 SETTEMBRE/OTTOBRE 2022 BEVERAGE TECHNOLOGIESBEVERAGE MACHINES BM Direttore Responsabile Stefano Legnani Coordinamento editoriale Chiara Riccardi chiara.riccardi@innovativepress.eu Marketing e Vendita Katia Pasquali katia.pasquali@innovativepress.eu Redazione Chiara Bezzi Silvia Ballabio Informativa Privacy ai sensi del D.lgs 196/03 per il trattamento dei dati. La informiamo che, le finalità del trattamento dei dati relativi ai destinatari del presente periodico consistono nell’assicurare l’aggiornamento dell’informazione tecnica a soggetti identificati per la loro attività professionale mediante l’invio della presente rivista o di altre dello stesso editore ri guardanti la medesima sfera di attività. In qualsiasi momento, Lei potrà chiedere al Titolare del Trattamento dei dati personali, Innovative Press Srl con sede in Milano, via Cino del Duca n. 5, la consultazione, la modifica, il blocco o la cancellazione dei Suoi dati secondo quanto previsto dall’art.7 della stessa normativa, scrivendo a info@innovativepress.eu Editore
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Rassegna Grafica Rassegna dell’imballaggio
Food MachinesFM Beverage
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4 Birra, tra ripresa e nuove sfide 6 Fuori casa, la birra al centro!
10 Digitalization: faster, higher, stronger 11 Ready-to-drink: premium and sustainable 12 Rising investments in the beverage industry Dossier 16
sul
del caffè 18 IMA
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quality are
the growth 21
for Minges Coffee Roasters 22
careful coffee coordination 23 Volpak, sustainability and flexibility for the coffee industry
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Redazione Innovative Press S.r.l. Via Teocrito 47 - 20128 Milano Tel. 02252071 Fax 0227000692 info@innovativepress.eu www.innovativepress.eu 4 2

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Primo Piano

L’Annual Report 2021 di As soBirra fotografa un compar to birrario italiano in ripresa, impegnato verso la transizione ecologica e la sostenibilità. La maggiore sfida che il settore si trova ad affrontare consiste nei rincari di materie prime e costi energetici.

BIRRA tra ripresa e nuove sfide

Dall’Annual Report 2021 di AssoBirra emerge che il comparto birrario italia no sta tornando a crescere con risultati positivi sul fronte della produzione, dei consumi e dell’export che si riavvicinano, e in alcuni casi superano, i livelli del 2019. Questa ripresa deve però fare i conti con il peso dei rincari di materie prime e dei costi energetici che hanno iniziato il loro percorso di aumento proprio nell’estate del 2021.

L e cifre e Le sfide deL comparto

La produzione di birra nel 2021 ha rag giunto quota 17,6 milioni di ettolitri, supe rando – anche grazie alle esportazioni – i livelli raggiunti nel 2019 (17,3 milioni di ettolitri) e quelli del 2020 (15,8 milioni di ettolitri). I consumi toccano i 20,8 milioni di ettolitri non ancora a livelli 2019, ma superiori alle cifre del 2020 (18,9 milioni di ettolitri). Anche l’export ha ripreso quota, con volumi pari a 3,8 milioni di ettolitri, superiori a quelli del 2019 (3,5 milioni) e del 2020 (3,3 milioni) con la conferma

del gradimento della birra made in Italy in Paesi a forte tradizione birraria, come il Re gno Unito che accoglie il 46,9% delle birre esportate, gli Stati Uniti (8,6%) e l’Australia (6,4%), un attestato al merito per i livelli di eccellenza raggiunti dalla produzione nostrana. Si segnala, poi, un calo dell’im

port rispetto al periodo pre-pandemico, con 7 milioni di ettolitri nel 2021 verso i 7,4 milioni del 2019.

Anche nell’anno in corso la birra in Italia sta riuscendo a mettere a segno risultati positivi, soprattutto in termini di volumi. Tuttavia, gli ingenti rincari di materie prime

BEVERAGE Machines | Settembre/Ottobre 20224

e utility rischiano di compromettere la ri presa del comparto birrario, faticosamente conquistata dopo la pandemia. Nel 2020 il settore ha già perso 1,4 miliardi di euro di valore condiviso, che equivalgono a 15 mila posti di lavoro, e nel 2021 ha sofferto ulteriori mesi di chiusure dettate dall’emer genza sanitaria. Per far fronte agli impatti della pandemia, il comparto birrario ha già ridotto costi, implementato ottimizzazioni e realizzato investimenti mirati e quindi non è più in grado di assorbire ulteriori aumenti. Scongiurare ulteriori contraccolpi è strategico per mantenere la competitività del comparto e i livelli di valore generato. Come racconta Alfredo Pratolongo, presi dente di AssoBirra: “La fotografia del 2021 della birra in Italia può essere visto come un bicchiere mezzo pieno che racchiude fatti, opinioni e numeri di un comparto che può ma soprattutto vuole crescere nono stante la complessità e l’incertezza. Anche nel 2022, il mercato sembra in ripresa sul fronte dei volumi. La realtà effettiva, però, è un po’ più complessa. L’attuale tempesta dei costi non sembra essere episodica e può generare effetti inflattivi, perdite di competitività, compromettere la ripresa e fermare gli investimenti da parte dei birrifici, nella distribuzione e nei canali di vendita, cioè lungo tutta la filiera brassicola. In ambito agricolo, da tempo il comparto birrario sta investendo per au mentare la quota di orzo prodotto in Italia con l’obiettivo di portarla dall’attuale 40% al 60%. Tuttavia, è un percorso che richiede tempo e che rischia di venire rallentato dalla situazione attuale”.

L a riduzione

deLLa fisca Lità

Per AssoBirra, è dunque urgente prendere decisioni che consentano alle aziende birra rie, alle malterie e ai punti di consumo con tinuare o riprendere un ciclo di investimenti sul proprio business e dunque a generare valore sostenibile. L’obiettivo è far tornare a crescere e preservare il significativo valore condiviso generato dalla birra in Italia che nel 2019, prima della pandemia, ammon tava a 9,5 miliardi di euro l’anno e dava lavoro a 108 mila famiglie, contribuendo alle casse dello Stato per 4,5 miliardi di euro l’anno.

La birra è l’unica bevanda da pasto gravata

da accise ed è prioritario un intervento entro l’anno perché le riduzioni accordate nell’ultima Legge di Bilancio termineranno il 31 dicembre 2022, e quindi le accise su biranno un aumento dal 2023. Per questo, AssoBirra auspica che Governo e Parla mento proseguano il percorso di riduzione della pressione fiscale, perché un’azione in tal senso permetterebbe di dare impulso e sviluppo a un settore dinamico, ad alto tasso di occupazione giovanile qualificata, per lo più composto di eccellenze impren ditoriali: grandi, medi e piccoli birrifici, dal campo alla tavola, dalle materie prime al settore alberghiero e della ristorazione, fino alla distribuzione.

t ransizione ecoLogica

In AssoBirra la sostenibilità è una priori tà per tutti gli associati, e oggi a maggior ragione è una sfida che si inserisce in un contesto critico e che richiede soluzioni che consentano al comparto di progredire verso una transizione ecologica sosteni bile sia dal punto di vista aziendale che

ambientale. “La transizione ecologica è un pilastro fondamentale della strategia asso ciativa, un terreno sul quale confrontarsi apertamente con tutti i player di settore. AssoBirra pone un focus inequivocabile sull’esigenza di far progredire il comparto verso la transizione ecologica ed energetica richiesta non solo dalla società civile ma, ora, anche dalla congiuntura di mercato. Tematiche che fino a ieri erano per lo più affidate ad azioni di singoli oggi necessita no di un approccio collettivo e collegiale”, racconta Federico Sannella, vice presidente di AssoBirra.

Molteplici le aree su cui intervenire: dalla riduzione della CO2, alla razionalizzazione dei consumi idrici e l’ottimizzazione del la riduzione degli scarti, passando per il packaging. Su quest’ultimo, trovare rapide e congrue soluzioni è imperativo ma tutt’al tro che semplice per via degli aumenti dei costi di materie prime ed energia. Il focus è anche sugli interventi sul fronte della produzione agricola, della logistica, della distribuzione e del rapporto con i fornitori. “Buone notizie arrivano dal rapporto di col laborazione con la filiera agricola: la produ zione di materie prime italiane è in ottima salute e si sta sviluppando un’importan te filiera del luppolo. Queste evoluzioni sono cruciali poiché un’agricoltura so stenibile, controllata e d’alta qualità non può che giovare a un comparto che ha proprio nei campi la sua origine e il suo elemento primario di qualità, naturalità e certificazione”, conclude Sannella. ‹

5BEVERAGE Machines |Settembre/Ottobre 2022 B irra

Primo Piano

Menù

più snelli (ma sempre di qualità), più delivery e asporto, attenzione al fattore prezzo, orari più flessibili e all-daydining: fotografia di un fuori casa all’italiana che sta cambiando – tra strutture, modalità di lavoro, competenze richieste – e investe per rialzarsi e intercettare nuove occasioni di consumo. E al centro di questo rinnova mento una certezza, confermata anche da gli addetti ai lavori: non solo la birra resterà la costante del nostro stare insieme, ma la ripresa dei locali italiani ruota attorno a questa bevanda. E infatti, che sia chiara (56,2%) o artigianale (45,3%), la birra la fa da padrona pensando al futuro dell’HoRe Ca. Vino (bianco e rosso) finiscono al terzo posto (43,8%), cocktail e spirits al quarto (42,7%), lo spumante al quinto (19,8%). E un

Uno studio Piepoli/Osserva torio Birra mostra come si stanno preparando al futuro i 300mila pubblici esercizi italiani: menù più snelli, più delivery e flessibilità delle fasce orarie, con investimenti medi di 20mila euro per 6 locali su 10 che stanno adeguando la loro offerta.

FUORI CASA la birra al centro!

ruolo sempre crescente per le birre low-al cohol e analcoliche (10,4%).

Sono i principali risultati di uno studio com missionato dall’Osservatorio Birra all’Istitu to Piepoli, realizzato in collaborazione con Partesa, che ha intervistato 200 gestori e proprietari di ristoranti, pizzerie, bar, pub, hotel e locali del Paese.

investire per crescere

Negli ultimi 2 anni, la metà dei locali (53,1%) ha avuto un calo di fatturato. E 1 su 5 (22,9%) è stato costretto a ridurre il personale. Il 60,4% dei locali - dopo la pandemia - hanno cambiato profondamente il loro business, rivedendo prezzi e offerta (34,4%), aprendosi al delivery e all’asporto (21,9%), immaginando menù con meno por tate (19,8%) e ampliando le fasce orarie di apertura, per intercettare nuove occasioni di consumo (16,1%). Ma per andare avanti occorre investire: il 58,3% dei locali, nono stante le difficoltà, sta facendo investimenti (in media entro i 20mila euro) per adeguarsi alle nuove esigenze di oggi e, soprattut to, di domani. Per un fuori casa che sta

cambiando, il primo trend attivo è quello di un ritor no alla tradizione, all’inse gna della qualità (58,3%), di cui parla anche il boom delle trattorie moderne, quelle del “cibo come una volta” (12,5%). Seconda tendenza emergente, quella che parla di più sostenibilità nel piatto e nel bicchiere (12,5%). Terzo asse del cambiamento è la flessibilità, che si traduce in ampliamento delle fasce ora rie di aperture e servizio e nella formula dell’all-day dining (17,7%).

u n fuori casa sempre più “spagnoLo”

Le risposte degli addetti ai lavori delineano un futuro più “liquido” rispetto alle vec chie coordinate del fuori casa, momenti e finestre temporali finora definite e se quenziali (colazione-spuntino-pranzo-ape ritivo-cena) domani si dilateranno sempre di più. Simbolo di questo cambiamento è la transizione dall’aperitivo all’italiana al tapeo tipico della tradizione spagnola, che prevede l’assaggio di cibo e bevande per tutto il pomeriggio.

u n futuro con più birra Già oggi la birra è un ingrediente strategico per la ripresa dei luoghi del fuori casa, do ve questa bevanda ha un peso strategico sempre più rilevante, con un valore condi viso di 4.385 milioni di euro. In generale, gli addetti ai lavori del fuori casa apprezzano la dimensione socializzante della birra nei locali. Se per il 35,9% dei locali italiani la birra è già oggi centrale nella propria offerta (e per questo non crescerà in futuro), il 60,6% dei rispondenti dice che ci sarà sempre più birra domani nei loro locali. Fatto sta che se oggi per il 64,5% dei locali la birra rappresenta più del 25% del proprio business, colpisce vedere che nelle previsioni a 5 anni la quota di chi dipenderà per metà degli incassi dalla birra passerà dall’attuale 16,7% al previsto 30,2%. E arriva anche dai consumatori la conferma che la birra potrebbe essere considerata una leva per la ripresa del fuori casa. Tra i consu matori di birra, 1 consumatore su 2 ipotizza di aumentare le occasioni di consumo negli esercizi pubblici. ‹

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L’amore per la birra artigianale, un team affiatato e un modello di business innovativo, fondato sulla condivisione dei programmi e del capitale. Sono questi gli ingredienti di successo di 620 Passi, la startup friulana che ha dato vita al primo birrificio condiviso in Italia. Un progetto audace, sostenuto da un piano industriale ambizioso e dalle potenzialità notevoli. E i risultati confermano: nel primo semestre del 2022 la produzione di 620 Passi è già cresciuta del +400% rispetto all’anno precedente, raggiungendo quota 1.000 ettolitri, mentre il fatturato supera i 200 mila euro, segnando un +350% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A supporto dell’importante sviluppo produttivo e commerciale in atto, 620 Passi ha lanciato un aumento di capitale di 1 milione di euro, rivolto a privati, così come a grandi investor professionali e istituzionali.

Anche in questo caso, i risultati si toccano con mano: al termine del primo semestre 2022 gli investimenti raccolti dal birrificio condiviso ammontano già a oltre 600 mila euro. Spicca tra tutte l’importante adesione di Friulia, finanziaria regionale del Friuli Venezia Giulia, che ha appena siglato con 620 Passi un investimento di 500 mila euro, attraverso la partecipazione all’aumento di capitale per 300 mila euro e l’erogazione di un finanziamento per ulteriori 200 mila euro. Inoltre, l’8 agosto è partita una nuova campagna di equity crowdfunding aperta a tutti sul portale CrowdFundMe.

“Siamo lieti di annunciare questo importante progetto strategico che contribuirà ad apportare risorse chiave a supporto del piano industriale, attraverso uno strumento di capitale diffuso perfettamente coerente

Soluzioni di stampa ed etichettatura per l‘imballaggio

con il nostro posizionamento di birrificio condiviso”, commenta Andrea Menegon, direttore generale di 620 Passi. “Nel 2020 il nostro impianto a Gorgo di Latisana (UD) produceva poco più di 200 ettolitri l’anno; quest’anno sorpasseremo i 2.000 ettolitri e puntiamo a chiudere il 2023 toccando quota 5.000. Di strada da fare ce n’è ancora molta e non vediamo l’ora”, conclude Menegon.

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BIRRIFICIO ANGELO PORETTI, NOVITÀ E RESTYLING

La famiglia di birre del Birrificio Angelo Poretti si arricchisce ancora, espandendo la famiglia 4 Luppoli con una nuova referenza non filtrata. Dallo spirito di esplorazione e innovazione dei mastri birrai nasce infatti la Nuova 4 Luppoli Non Filtrata: una birra chiara, equilibrata e a bassa fermentazione, ispirata a una storica ricetta del Birrificio, la 4 Luppoli L’Originale.

L’elemento distintivo della Famiglia 4 Luppoli è il quarto Luppolo coltivato in Italia, presente anche nella 4 Luppoli L’Originale. Si tratta di luppolo cascade, una varietà di luppolo di origine americana coltivato in Italia da una piccola azienda modenese. Il cascade coltivato in Italia presenta delle spiccate note floreali rispetto a quello americano, caratterizzato maggiormente da note agrumate. I mastri birrai del Birrificio hanno deciso di premiarne l’aroma, utilizzandolo come luppolo dominante.

Come per tutte le birre, anche nella Nuova 4 Luppoli Non Filtrata l’acqua è una componente fondamentale per creare una birra di qualità, e il birrificio utilizza quella che nasce dalle purissime fonti della Valganna, da sempre casa del Birrificio Angelo Poretti.

Inoltre, il Birrificio Angelo Poretti ha presentato un restyling suggestivo e moderno per tre referenze da 66cl: la 4 Luppoli L’Originale, la 4 Luppoli Non Filtrata e la 5 Luppoli Bock Chiara. La nuova etichetta nasce dallo studio dell’elemento focale del marchio, il luppolo, mettendolo in risalto tramite colori più intensi e vividi e raffigurandolo attraverso i suoi profili. La bottiglia, invece, presenta un nuovo design caratterizzato da elementi in rilievo sul vetro, sulla spalla i luppoli e alla base la dicitura “Maestri del Luppolo”.

Primo Piano

CARLSBERG ITALIA PUNTA SULL’UPCYCLING

È partita la fase di upcycling del progetto pilota di Carlsberg Italia, “Take Back-Give Back”, dedicato a dare nuova vita ai fusti di birra Draugth Master, l’innovativo sistema di spillatura con fusto in PET riciclabile e senza CO2 aggiunta. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i principali stakeholder a un uso più consapevole della plastica, con focus su tre temi chiave: riciclare, riusare, reinventare. Grazie a “Take Back-Give Back”, da ottobre 2021 Carlsberg Italia ha recuperato i fusti esausti da selezionati clienti di Milano, raccogliendo oltre 1.300 kg di plastica da destinare a progetti sociali in grado di dare una seconda vita a questo materiale. Si avvia così la fase di upcycling del progetto, in cui i fusti saranno riutilizzati per la seconda edizione dell’iniziativa di economia circolare di quartiere “DaCosaNasceCosa” dell’associazione culturale “Repubblica del Design”, che ha come obiettivo la valorizzazione e la rigenerazione delle periferie milanesi con un distretto permanente in zona Lancetti-Dergano-Bovisa. Gli oggetti di design a uso pubblico saranno realizzati grazie alla collaborazione tra Carlsberg Italia e Design Differente, fablab specializzato in rigenerazione di neo-materiali dai rifiuti e in manufatti e opere costruiti con gli stessi. “Siamo orgogliosi di avviare questo progetto di economia circolare a base locale, perché è perfettamente in linea con il nostro scopo, cioè quello di produrre birre per un oggi e un domani migliori. Questo si concretizza in progetti che mettono la comunità e la sostenibilità al centro, con l’obiettivo di ridurre progressivamente il nostro impatto sull’ambiente e dare una seconda vita a potenziali rifiuti”, ha commentato Serena Savoca, Marketing & Corporate Affairs Director di Carlsberg Italia in occasione del workshop di ascolto con gli studenti di design del Politecnico di Milano e le realtà del territorio che si è tenuto lo scorso mese di giugno presso il Circolo Bovisa per individuare i bisogni dei cittadini e ingaggiare la comunità attraverso la partecipazione e il dialogo.

LA NUOVA TUBORG STRONG

Tuborg, marchio di birra danese nato nel 1880 a Copenhagen, ha lanciato una nuova referenza in Italia: Tuborg Strong, una strong lager con gradazione alcolica 8.0% che si caratterizza per la sua purezza e bevibilità, con un gusto deciso e rinfrescante, perfetta per dare la giusta carica ai momenti di divertimento in compagnia. Il concept #RefreshYourStrongSide ha preso vita con una campagna integrata sui canali social del brand e con il coinvolgimento di diversi KOL tra artisti e personalità di spicco nel mondo della musica tra cui: Il Pagante, M¥SS KETA, La Rappresentante Di Lista. Oltre a questi ultimi, sono stati coinvolti anche streamer provenienti dalla piattaforma Twitch come Panetty e Homyatol, che hanno creato contenuti ad hoc, oltre al conduttore radio tv Nicolo De Devitiis con contenuti speciali su Spotify. Il progetto è stato lanciato da una special activation in Darsena a Milano lo scorso mese di giugno insieme al partner OpenStage, startup italiana innovativa che installa palchi tecnologici in piazze, parchi, luoghi pubblici. Tuborg, insieme a OpenStage, ha voluto ricreare un momento di grande socialità e condivisione all’aperto, per portare tutti i partecipanti a divertirsi insieme, rinfrescandosi con la nuova Tuborg e facendo uscire quel lato “strong” che siamo stati costretti a mettere da parte in questi ultimi periodi. La strategia dell’activation per il lancio di Tuborg Strong è stata sviluppata da Havas pr con l’obiettivo di rafforzare il posizionamento del brand nel territorio della musica e creare engagement sul target di riferimento.

8 BEVERAGE Machines | Settembre/Ottobre 2022

LA STAMPA PER IL TUO BRAND

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DIGITALIZATION faster, higher, stronger

Merging virtual and real worlds at the point of sale of the future is aimed at improving contact with consumers. One way to achieve that is through automation and networking with supply chain management, multimedia shopping environments for an individualized customer approach or online retailing. An international study by the con sulting firm PWC puts “digitizing products and services” in second place among the top ten challenges of the next few years. The study by the German Engineering Federation (VDMA) on the future of food processing machinery also points in this direction: the VDMA identifies digitalization and concepts for intelligent networking and data use as a major focus for the industry’s future alignment until 2035.

soLutions for different perspectives

Digitalization in the world of beverages and liquid food offers real added benefits for many users. One area that benefits is pro

cess engineering, where precise tempera ture profiles in the manufacturing process can seamlessly track production and identi fy quality parameters during the early stages of production. The best example of this is in the brewing process: in collaboration with equipment manufacturers and breweries, re searchers used machine learning to model an efficient and more sustainable malt yield, and identify significant influencing factors for the malt yield.

market machine Learning

ciencygainsofupto20%arepossibleforline operations, overall equipment effectiveness (OEE) is improved through maintenance cy cles that are up to 30% longer, and product changes can be made at the planned time with 99% certainty.

While these solutions often require “only” extensive data collection and recording, an othersuppliergoes even further: Thanks to more accurate detection of water droplets, an empty glass inspector trained in deep learning significantly reduces the output of glass bottles identified as defective. Needless to say, this saving can also be directly converted into CO2 savings: De pending on the line output, 25 to 100 t of CO2 can be saved through this improved rejection rate.

reaL time is a keyword Machine manufacturers offer numerous solutions for obtaining real-time information from machines: the online tracking of pro duction and filling processes can yield high er performance, predictive maintenance, efficient conversion processes, an over view of consumption values and clear data on product quality. Providers of software solutions, such as manufacturing execution systems (MES), can already give preliminary estimates of the optimization potential: Effi

The possibilities of machine learning soft ware also raise the expectations for main tenance tasks: one exhibitor at drinktec is already using this digital tool to detect anomalies in separator machinery. Con dition-based maintenance with AR data glasses seems to have been taught almost everywhere and has been widely adopted by machine suppliers.

focus on sustainabiLity

Every digital application is also another checkmark on the sustainability list. This is particularly clear in the case of cleaning technology, which uses optical realtime de tection of contamination even inside con tainers and tanks and enables highly spe cialized cleaning cycles. A machine learning tool ensures that individual contamination levels are learned, detected and treated correctly. ‹

Source: www.drinktec.com

BEVERAGE Machines | Settembre/Ottobre 202210
Digitalization is a central topic for the alignment of the beverage and liquid food industry. Manufacturers of beverages and liquid food and machine manufacturers have long since recognized the potential.

IWSR’s innovation tracking data shows that RTD product launches are increas ingly leaning into super-premium pricing, packaging with less plastic, fewer direct health claims and greater diversity of al cohol content.

This is true across the key RTD markets –Australia, Brazil, Canada, China, Germany, Japan, Mexico, South Africa, the UK and the US – which represent 85% of global consumption of RTDs.

“The ability to respond to consumer needs goes some way to explaining the rapid rise of RTDs,” says Brandy Rand, COO Americas at IWSR. The category is growing quickly in countries like China, Canada and the US, which is the world’s largest RTD market.

market

Half of all new ready-to-drink product launches have an ABV (alcohol by volume) of 5% or higher, according to IWSR. New RTD products are also increasingly driven by sustainability and premiumisation cues.

READY-TO-DRINK premium and sustainable

packaging trends

The number of RTD products using plas tic-only packaging is reducing. IWSR data shows that just 1% of new RTD products used plastic-only packaging in the second half of 2021, down from 5% in the first half of the year. Environmentally-focused pack aging cues are increasingly important to consumers. In the US, for example, IWSR research shows that 44% of alcohol drink ers feel that their purchasing decisions are positively influenced by businesses with an active environmental or sustainability agenda. Some markets are moving away from plastic more quickly than others. In Germany, Japan and South Africa, no new products used plastic alone last year. On the other hand, Brazil and Mexico are pro gressing away from plastic but still have some way to go.

fLavour profiLes and abv

As reported previously, IWSR has been tracking an evolution in flavour profiles for RTD products, especially for spirit-based

RTDs in the US, with two distinct flavour profiles coming to market. IWSR has de fined these as “complex” and “simple” flavour products.

“Complex flavour” drinks are those that contain full amounts of sugar, calories, and ingredients. They provide the full-fla vour taste profile of an alcohol drink and tend not to be carbonated. In contrast, “simple flavour” drinks have lower sugar and calorie contents. They tend to be light er and clear, based on seltzer or soda, and therefore are generally more refreshing in character. The two groups aren’t com pletely distinctive, however, and already show some overlap. For example, Spa Girl cocktails are low in sugar and carbs, and at 11.5-16.5% ABV, they contain 3.4 times more alcohol per serving than the average spirit-based RTD.

As an extension of evolving flavours, new RTD brand owners, as well as established producers, are increasingly introducing products with higher ABV rather than focusing on the more traditional 3-5% range. Around half of all new RTDs launched in the second half of 2021 had an alcohol content of 5% or higher.

This trend has been led by China, the US, and Australia, but is not universal. Other countries such as Germany and Japan are seeing a decrease in new innovations with higher ABVs.

branding

The number of health claims associat ed with new RTD products is decreasing. The share of launches that included mes sages about low calories, sugars, carbs, or gluten dropped from 38% in the first half of 2021 to 29% in the second half of the year. “Despite knowing that dietary needs are indirect motivators to product selection, producers are opting to highlight natural ingredients instead. This move ment is likely linked to premiumisation in the category,” says Rand. She adds that, in a sense, natural ingredients might be seen as healthier than substituting certain ingredients such as sugar. With RTDs shift ing towards more premium, sustainable examples with fewer direct health claims and a greater diversity of alcohol levels, consumers have a broad and varied range of options in this fast-growing category. ‹

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market

Consumption of beverages is at a high level and growing moderately. The global demand for machinery and equipment for the production, filling and packaging of beverages and liquid food is back on track for growth despite difficult business conditions. Companies are focusing on sustainability, water management and digital ization.

Rising investments IN THE BEVERAGE INDUSTRY

According to the VDMA Food Process ing and Packaging Machinery As sociation, the global sales volume of soft drinks will increase by 19% to 848 billion liters by 2026. The machinery as sociation refers to data from the British market research institute Euromonitor International. In the case of alcoholic beverages, too, the VDMA further re ports, the market researchers at Eu romonitor International expect global volume sales to grow by 10% to just under 270 billion liters in 2025. After Asia, Europe is the strongest sales market for soft drinks. According to Euro monitor International, sales will increase by 12% to a total of 170 billion liters in the period from 2021 to 2026. Eastern Europe accounts for around one-third of this consumption. With an increase of 16 percent, sales there will rise more strongly than in the Western European countries (plus 10%). The bottled water category accounts for around half of to tal soft drink sales in Europe, followed

by carbonated beverages and juice. Soft drink consumption will be driven by in creasing health awareness in the coming years. Sugar-free or reduced-sugar bev

erages are in vogue. In some European countries, a sugar tax has already been implemented – for example in France, Portugal, the United Kingdom and Ire

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land. Tea-based beverages and energy drinks continue to gain popularity – sales in these two categories will grow by 18% and 29% respectively by 2026. With in the Europe region, Germany, Italy, France, Russia and Turkey were the top individual markets in 2021. They are followed in order by Spain, the United Kingdom, Poland, Ukraine and Romania. Sales of alcoholic beverages are ex pected to increase by a total of 8% to 74 billion liters by 2025, according to Euromonitor International. Germany was also the strongest market for alcoholic beverage consumption in 2021, followed by Russia, the United Kingdom, Spain and France.

According to VDMA estimates, the rising consumption of soft drinks and alco holic beverages will result in further investments in machinery and equip ment to establish and expand produc tion capacities.

Total European imports of food process ing and packaging machinery and equip ment have been between €18 billion and €19 billion per year in recent years. Together with Italy, Germany is the most important trading partner for most coun tries in the Europe region.

investing on machinery

After a decline in the global trade volume of food processing and packaging ma chinery in 2020 by about 7% to 41 billion Euro as a result of the Corona pandemic, the international foreign trade increased again significantly in 2021 and will rise by 9% to a value of 45 billion Euro, based on preliminary data.

According to VDMA estimates, around one third of global trade was supplied to the beverage and liquid food industry. Added to this are machines and com ponents statistically assigned to other sectors, such as stretch blow molders for PET bottles, heat exchangers, pumps, logistics solutions, or automation com ponents. The total investments of the beverage and liquid food industry are likely to be much higher, because the total demand also includes the machines procured in the respective local market.

the strongest suppLiers

With an average export ratio of 84 per cent and a share of the global trade vol ume of 21% in 2021, German companies in the food and packaging machinery sector lead the field, closely followed by Italy with a 20% share. China, the Netherlands, the USA, Switzerland, Ja pan, France, Spain and Denmark follow in a considerable distance with shares of international foreign trade between 6% and 2%.

45% of the food processing and pack

aging machinery traded worldwide is supplied to European countries, 32% of which to the European Union. The second most important sales region is Asia with a share of 20 %. This is followed by North America with 16%, Latin America with 7%, Africa with 6%, the Middle East with 4% and Australia/Oceania with 2%.

As in previous years, the list of the top 10 sales markets in 2020 was headed by the USA, followed by Germany, Chi na, France, Russia, the UK, Canada, the Netherlands, Poland and Spain.

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market

Increasingly strong demand impulses also came from Indonesia, the Republic of Korea, India, Vietnam and Thailand, to name just a few. The list is significantly longer and includes over 100 countries.

sustainabLe production

Sustainability and sustainable production are becoming increasingly important in politics, in companies, in society and among consumers. The Paris Climate Agreement and the European Green Deal set ambitious targets for a climate-neu tral production. Many companies in the beverage and liquid food industry – also outside Europe – are setting their own sustainability targets. Energy efficiency, reduction of consumables such as water, refrigeration, cleaning agents and com pressed air, avoidance of product losses, energetic recycling of residual materials and optimized packaging are the most important topics on the agenda of food manufacturers in terms of sustainability. Mechanical engineering sees itself as part of the solution for a sustainable pro duction. After all, technology is the key when it comes to making optimum use of resources and designing production

processes in a sustainable and efficient way. Energy-efficient drives, reduced wa ter consumption during cleaning through optimal hygienic design, the recycling of process heat that can be used elsewhere in the plant – these measures help to produce efficiently and achieve sustain ability goals. In Europe and many non-European coun tries, plastic packaging is the subject of intense discussion in politics and soci ety and has created pressure for action among consumer goods manufacturers in the direction of sustainability and pack aging reduction. Machine manufactur ers support their customers’ sustainable packaging strategies: they offer machine solutions for the reduced use of pack aging material, for the use of packaging material with a higher recycled content, mono films or thin films. Research is also being carried out into the possibility of using bioplastics.

water management

Water and water managment are of particular importance in the beverage industry, because water resources are an important component in beverage production, in cleaning as well as in PET

production. The reduction of water con sumption, both as product water and as process water, is high on the agenda of beverage producers worldwide and is constantly being driven forward. Tech nology providers offer numerous start ing points for the efficient use of water. Digital tools help to document water use in detail and reduce waste. Water recirculation systems enable process water to be recycled. To reduce water consumption in cleaning processes, au tomated and intelligent systems enable the detection of contamination levels. Cleaning processes adapt themselves in a self-adjusting manner.

digitaLization

The focus of digititalization and digital trans formation is on stable processes, increased efficiency, product safety and transparency throughout the entire manufacturing and packaging process. The aim is to continu ously improve the availability, performance and safety of machines and systems. Networked process chains, machine com munication via interfaces, process data evaluation in real time serve to increase plant efficiency (OEE), optimize the use of resources and make plant utilization more flexible. In terms of service, digitiza tion offers many opportunities. Condition monitoring and predictive maintenance have become important components of digital value-added services and contin ue to gain in importance. In the Corona pandemic, the ability of the mechanical engineering industry to offer customers remote support through to virtual com missioning of new plants turned out as a success factor.

Digitalization is a challenge and requires a holistic rethinking in respect to tech nology, communication, scientific ap proaches and the organization along the product lifecycle. Generally speaking, it is about data that deliver added value which has not been seen before. The most important thing here is customer value. Value generation also depends on the customer’s willingness to cooperate and to allow data evaluation for improve ment processes.

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‹ Source: www.drinktec.com

Nuove dimensioni per la produzione adattiva

ACOPOS 6D consente di muovere liberamente i prodotti in uno spazio di lavorazione aperto – senza i vincoli del classico flusso produttivo sequenziale.

levitazione magnetica introduce sei gradi di libertà, per una densità di operazioni per superficie occupata senza precedenti.

La
www.br-automation.com/ACOPOS6D ACOPOS 6D

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TEMPO SERENO VARIABILE sul mercato del caffè

Secondo i dati divulgati da Bloomberg il valore del mercato è stimato attorno ai 35.000 milioni di dollari, con un tasso di crescita prevista da qua al 2030 che si attesta al 6,9%. Mai come quest’anno però la situazione contingente richiede attenzione nel fare analisi e previsioni.

i cambiamenti cLimatici I divulgati dall’International Coffee Organiza tion relativi al commercio del caffè crudo ci parlano di un sostanziale equilibrio rispetto allo scorso anno. Ad esempio nel mese di giugno le esportazioni mondiali di caffè, sono state pari a 11,11 milioni di sacchi, e nei primi 9 mesi dell’annata 2021/22 (ricordiamo che il settore adotta un calen dario differente da quello solare) si sono raggiunti i 98,77 milioni di sacchi, con un incremento dello 0,5% rispetto all’analogo periodo dell’annata precedente. Questo è dovuto anche al fatto che i raccolti nei pa esi produttori, che sono tutti collocati nella fascia equatoriale, sono stati mediamente abbondanti, anche se non sono mancate

specifiche situazioni di crisi. Da qualche anno a questa parte è in particolar modo il clima a preoccupare la parte a monte della filiera, con le conseguenze del riscaldamen to globale che delineano una situazione di sempre maggiore instabilità. Per esempio, tra la fine del 2021 el’inizio del 2022 Bra sile, uno dei principali paesi produttori di varietà Arabica, ha subito dapprima una serie di gelate e poi un periodo di siccità. Il bilancio è stato comunque globalmente

positivo, ma l’attenzione resta alta anche su questa parte della filiera, che richiede politiche sempre più “green”.

L a fotografia de L caffè in i ta Lia Spostiamo la lente sul nostro paese, che oggi conta circa un migliaio circa di aziende legate al settore, sparse in maniera equa su tutte le regioni, con una occupazione

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Molte luci e qualche ombra sul settore del caffè, che da un lato si dimostra in crescita, ma dall’altro si trova a scontare le conseguenze di una situazione internazionale sempre più instabile. Come mate ria prima il caffè continua a mantenere un elevato valore di mercato, con quote di export ed import rimaste sostanzialmente invariate rispetto al passato. Molto rosee anche le previsioni sul medio e lungo periodo.

stimata intorno alle 7.000 unità e un giro d’affari attorno ai 4 miliardi di euro, di cui circa 1,5 miliardi derivanti dalle vendite all’estero. La fotografia del com parto delinea un quadro roseo, mostran doci un settore in salute, anche se reduce dall’effetto negativo della pandemia. Il caffè continua ad essere parte integrante della nostra cultura, sia casalinga che lavorativa, e quindi dei nostri consumi. E se la “vec chia” moka è stata ormai affiancata (ma non soppiantata) prima dalle cialde e ora dalle capsule, il caffè Italiano è importante anche a livello industriale: l’Italia, secondo i dati del Comitato Italiano Caffè, è infatti il terzo paese al mondo per l’importazione di caffè verde – dopo USA e Germania – e, soprattutto, è il secondo paese della UE per i volumi di export di prodotto torrefat to. Il dato relativo al 2021 si è attestato a ben 346,7 milioni kg: un incremento del 12% rispetto all’anno precedente. Positiva è anche la situazione dei consumi, che si sono portati a 314 milioni kg nel 2021, con un incremento del 5,5% rispetto all’anno precedente, mentre il consumo pro capite è di 5,3 kg annui. Siamo ancora lontani dai dati 2019, ma tutti gli indicatori, sia relativi all’export che hai consumi, risultano in crescita.

L a ripresa de LL’ho. r e .ca .

Il settore della ristorazione in particolare sta vivendo una fase di piena ripresa do po la flessione causata dalla pandemia di Covid-19, che negli ultimi due anni ha colpito pesantemente l’Ho.Re.Ca. L’ultimo biennio ha infatti portato il mercato euro peo a registrare una flessione del 12,3% del tasso di crescita composto, una con trazione rilevata, in misura ridotta, anche nell’area Asiatica e nel Nord America. Ma se la chiusura di bar e locali nel biennio 2020-2021 aveva penalizzato il settore, per contro il superamento (pare) ormai definitivo dell’emergenza sanitaria ha portato a un rilancio dei consumi fuori casa. In Europa e Asia, ci si attende infatti una crescita pa ri al +6,8% nel quinquennio 2021-2026, che dovrebbe portare i ricavi del settore ai livelli pre-pandemia già nel 2023, mentre il Nord America dovrebbe tornare ai livelli del 2019 già entro il 2022. Tutto questo

non cancella ovviamente gli effetti nefasti della pandemia, che soltanto nel nostro paese, secondo le stime della Federazione italiana dei pubblici esercizi, ha portato negli ultimi due anni alla chiusura di oltre 7500 tra locali, bar e ristoranti.

L a richiesta di f L essibi Lità Possiamo quindi rilevare un ribaltamento rispetto a quanto avvenuto lo scorso an no, quando la pandemia aveva messo in ginocchio il settore Ho.Re.Ca. e Vending, stimolando invece il consumo casalingo e quindi gli acquisti tramite i canali della G.d.O. e on-line. Questi ultimi, particolar mente l’e-commerce, continuano infatti a rilevare grossi volumi di vendite ma, a parte la scarsità di alcuni prodotti c’è da sottolineare che la situazione contingente ha portato anche in questo settore a un aumento dei costi che si riflette sul prezzo di vendita, e quindi sul consumatore finale. Le sfide future? Sicuramente le aziende che vanno a servire il comparto, tra cui i fornitori di macchine e di impianti per il pro cesso, dovranno puntare sullo sviluppo di soluzioni tecnologiche sempre più flessibili, in grado di supportare le torrefazioni nel convertire e diversificare la produzione. Si tratta di un’esigenza che era tipicamente appannaggio dei contoterzisti: il fluttuare dei costi energetici e delle materie prime renderà però necessario adottare politiche di maggior flessibilità anche da parte dei brand proprietari, in particolar modo le tor refazioni di medie dimensioni.

focus sui materia Li

Il tema che è e resterà centrale è infatti quello della sostenibilità ambientale, che interessa la filiera del confezionamento a 360°, andando a toccare aspetti quali il consumo delle macchine, gli scarti di pro duzione e, soprattutto, l’impiego e il fine vita dei materiali per il confezionamento. Il settore del caffè guarda in questo senso più alla parte “consumer” della filiera che a quella industriale. Questo significa che le tecnologie e la richiesta di innovazione

si sviluppano prevalentemente attorno a temi qualil’impiego di capsule compostabili e la ricerca di materiali per il confe zionamento meno impattanti. Parliamo in questo ultimo caso di confezioni per il packaging, per esempio i “classici” pouch per il caffè in polvere o in grani, realizzate in monomateriali o altri film “green”. Anche il paper wrapping è una delle tecnologia di frontiera, ma presenta attualmente troppe criticità dovute alla resistenza ridotta del materiale e alle scarsa capacità di garantire un’adeguata shelf life. Al centro dell’atten zione, dati anche i volumi di consumo, re stano invece le capsule. Sotto il profilo della sostenibilità, particolarmente importanti risultano essere le caratteristiche di ricicla bilità e compostabilità; due concetti affini e all’apparenza complementari, ma che in realtà si associano a soluzioni differenti tra loro, al punto che si può parlare di due vere e proprie scuole di pensiero.

r icicL abi Lità e compostabi Lità

La strada della riciclabilità viene sostenu ta prevalentemente dai brand che hanno investito nello sviluppo di sistemi che im piegano capsule in alluminio; una soluzione che è facilmente smaltibile e riciclabile ed è in grado, a patto di contare su adeguate infrastrutture per il recupero e per il riciclo, di rendere la filiera più sostenibile. La cap sula compostabile è una soluzione ancora più avanzata, in grado di garantire una di spersione nell’ambiente senza danni per l’ecosistema. Oggi però, non tutti i produt tori di capsule sono in grado di offrire alle torrefazioni soluzioni ottimizzate, particolar mente nel caso dei formati più complessi. È necessaria però una specifica: spesso si parla di capsule in termini di formato, meno frequentemente le si identifica per materiale e tipologia, fattori che vanno ad influire sulle caratteristiche di sostenibilità delle stesse.

A latere dei vari formati attualmente in uso (tra i più diffusi possiamo citare Nespresso, Keurig e Dolce Gusto) possiamo identificare tre principali tipologie di capsule diffuse oggi sul mercato: alluminio, capsule in ma teriali bio-compostabili e quelle plastiche multistrato/riciclabili. Ciascuna presenta specifici vantaggi e svantaggi. ‹

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IMA Coffee protagonista a Triestespresso

IMA Coffee a Triestespresso 2022 con la tostatrice specialty TT 15/20 e la SR2 SMART, macchina di ultima generazione per il confezionamento di caffè e prodotti solubili in capsule.

Triestespresso, arrivata alla sua decima edizione, sarà l’occasione perfetta per raccontare la tecnologia e il nuovo design elegante delle Specialty Roasters di IMA Coffee Petroncini.

In esposizione allo stand IMA Coffee ci sarà la TT 15/20, la tostatrice IMA Cof fee Petroncini che tosta dai 10 ai 20 kg per batch. La nuova TT15/20 è studiata per le piccole torrefazioni specialty e per i centri di ricerca e formazione sul caffè. Da oggi dotata di un nuovo pannello ope ratore con sistema di controllo MAESTRO per rendere più intuitiva e semplice la ge stione del processo di tostatura. Il nuovo modello di TT 15/20 è la naturale evolu zione di una tostatrice apprezzata in tutto il mondo per la qualità della manifattura e della resa di tostatura.

In mostra, inoltre, ci sarà la SR2 SMART, macchina di ultima generazione per il riempimento e saldatura di capsule su due file. L’esclusivo design ergonomico a sbalzo assicura una grande accessi

bilità per la manutenzione ed una facile pulizia; le stazioni operative estraibili e le bobine posizionate all’esterno della macchina riducono notevolmente i tempi di fermo linea.

Grazie ad un cambio formato molto ra pido e ad un sistema integrato di dop pia alimentazione, per capsule sfuse e impilate, la SR2 SMART è in grado di gestire qualsiasi tipo di capsula in plasti ca, alluminio e materiale compostabile. Le capsule possono essere saldate con film in alluminio, microforato, carta filtro, accoppiata triplex, PP e coperchio compo stabile. Filtri e diaframmi possono essere inseriti nelle capsule e sul loro fondo. A seconda della configurazione della mac china, la velocità può raggiungere fino a 120 capsule al minuto.

IMA Coffee Hub è oggi la più estesa or ganizzazione per l’industria di lavorazione e confezionamento del caffè. Composto dai brand IMA Coffee Petron

cini, IMA Coffee Packaging e IMA BFB, il Coffee Hub è la risposta completa offerta a piccoli e grandi produttori di caffè di tutto il mondo dal Gruppo IMA, garanten do competenza, esperienza nel settore e know-how per tutte le fasi di produzione e di confezionamento del caffè.

La risposta di IMA Coffee Hub abbraccia ogni aspetto della movimentazione, del processo di trasformazione e confezio namento del caffè, affiancando i pro duttori di caffè in ogni sfida che devono affrontare per poter ottenere il caffè che desiderano.

IMA Coffee Hub è il punto di partenza ideale da dove il cliente raggiungerà i propri obiettivi. È proprio questo il van taggio che l’industria del caffè ottiene da IMA: un solo fornitore, già coordinato dall’interno. ‹

Dal 27 al 29 ottobre IMA Group sarà a Triestespresso presso la Hall 27 - Stand 1

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Vasca di raffreddamento della Specialty Roaster TT15/20 SR2 SMART, macchina per il riempimento e la saldatura di capsule

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Goglio rivoluziona il settore del caffè

Per alcuni è un rituale quotidiano irri nunciabile, per altri è un momento di convivialità, per molti una pausa dalla frenesia della vita: parliamo della be vanda di maggior consumo nel nostro paese, il caffè espresso.

L’industria del caf fè è uno dei set tori più dinamici e più vivaci di questi ultimi an ni: nonostante un trend di difficoltà che ha caratterizzato il periodo di pandemia, nel 2021 il commercio mondiale di prodotti della filiera caffè ha mostrato dinamiche decisamen te positive, con percentuali di crescita tra l’8 e il 13% per i diversi segmenti: caffè torre fatto, caffè in grani non tor refatto e macchine da caffè espresso. Secondo i dati elabo rati da HostMilano, nel triennio 2022-2025 ci si attende per il commercio mondiale di pro dotti della filiera caffè un tasso annuo di crescita del +5,6%, fino ad arrivare a sfiorare i 43 miliardi di euro.

In questo conte sto, si posizio na come attore protagonista Goglio, una

realtà di riferimento a livello mondiale nel packaging flessibile che progetta, sviluppa e realizza sistemi completi per l’imballaggio fornendo laminati flessibili, valvole e componenti in plastica, linee di confezionamento e servizio per le più diverse esigenze di confezionamento e per diversi settori di applicazione. Alcune delle soluzioni più all’avanguardia pre sentate recentemente dal Gruppo si ri volgono proprio all’industria del caffè; in occasione di Ipack-Ima 2022 – a maggio scorso – l’azienda ha infatti portato due importanti novità: GStar, la prima linea per packaging sia sottovuoto sia soft in grado di produrre fino a 200 confezioni al minuto, testata e poi acquistata da Lavazza, e la prima capsula per caffè con valvola di degasazione, pensata per permettere la fuoriuscita dell’ani dride carbonica naturalmente emessa dal caffè, impedendo allo stesso tempo l’ingresso dell’ossigeno nella confezione.

s o Luzioni green

Entrambe le novità nascono da una forte spinta del Gruppo nei confronti della sostenibilità: la prima infatti, GStar, è in grado di offrire le massime prestazioni sia nella produzione dei tradizionali im balli a base alluminio sia lavorando coi nuovi laminati sostenibili monomateria li, che hanno una maggiore sensibilità termica. Per quanto riguarda invece la capsula presentata ad Ipack-Ima 2022,

Goglio si conferma nuovamente in prima linea dal punto di vista della sostenibi lità, offrendo il prodotto nella versione “ready for recycling” e in quella 100% compostabile per essere comodamente smaltita nell’umido. La valvola di dega sazione, disponibile inizialmente per i pack della miscela appena tostata e confezionata per il consumo, ha raggiun to ora anche il vasto comparto del caffè porzionato, uno dei segmenti di merca to che più è cresciuto negli ultimi anni, grazie ad una modalità di preparazione facile e rapida e un risultato costante e ripetibile.

p roteggere L’aroma

Sostenibilità, ma non solo. Con questa novità, Goglio dà il giusto peso anche a un aspetto fondamentale nell’industria del caffè: il gusto e quindi l’esperienza del consumatore. Grazie a questa spe ciale valvola, che permette la fuoriuscita dei gas naturalmente emessi dal caffè, è possibile confezionare immediatamente il caffè fresco, senza dover attendere che questo termini il processo di dega sazione, preservando così tutti gli aromi che altrimenti andrebbero persi. Inoltre, la scelta del confezionamento singolo per ogni capsula è ottimale, in quanto la protegge da manipolazioni e regala al consumatore l’esperienza olfattiva dell’a roma di caffè che si sprigiona all’apertura del pack. ‹

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Nell’ambito del caffè, Goglio punta i riflettori su due importanti novità: GStar, la prima linea per packa ging sia sottovuoto sia soft in grado di produrre fino a 200 confezioni al minuto e la prima capsula per caffè con valvola di degasazione, pensata per permettere la fuoriuscita dell’anidride carbonica naturalmente emessa dal caffè, impedendo allo stesso tempo l’ingresso dell’ossigeno nella confezione.

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Coffee in Italy variety and quality are driving the growth

Coffee is an integral part of Italian culture. According to Eurostat statistics, Italy is the second-larg est importer of green coffee beans in Europe, after Germany. The increased personalization within the coffee industry and the availability of different ranges of products offering high-quality coffee pods and capsules are expected to support the market growth.

The Italian coffee market is projected to register a CAGR of 2.3% during the forecast period (2022-2027). In Italy, the increased personalization within the coffee industry, from coffee beans to standard ground coffee and coffee pods, and the avail ability of different ranges of products offering high-quality coffee pods and capsules are expected to support the market growth.

LifestyLe and cuLture

Coffee is an integral part of Italian cul ture. Italians tend to value high-quality coffees and are loyal to specific flavors

and Italian brands. Coffee is consumed at various moments of the day, usually with sugar and no milk, except cappuccino, macchiato, marocchino, and caffè latte. 75% of the coffee consumed by Italians was at home.

In recent years, there’s been a sharp rise in single-person households. Also, young Italian professionals have a higher dis posable income than in the past. Due to pessimism about the future, they’re keen to spend it because saving is seen as a pointless pursuit. They are particularly eager to spend on high-quality products and luxury brands. Coffee has become an integral part of Italian culture, with around 8 million bags imported annually. The availability of a wide range of coffee types, flavors, and brewing styles and growth in the number of food outlets and retail stores are the drivers fuelling the growth of the coffee market.

increasing out-of-home coffee consumption

With the strong heritage of traditional coffee-drinking culture, Italians prefer to drink coffee from local independent coffee shops. Italy is the leading country in the

number of out-of-home coffee servings in Europe. With the growing consumer trends for convenience, healthier eating is going to disrupt the traditional coffee market in the country. Coffee quality is considered a leading success factor for a coffee shop in Italy.

competitive Landscape

The market is highly competitive, with key players operating in the market, in cluding Nestle SA, Kimbo SpA, and Luigi Lavazza SpA. The sustainable compet itive advantage through differentiation is high. Manufacturers are increasingly introducing product innovations in terms of offerings, price, and packaging, leading to a high degree of competition in the market. Due to the high growth potential of coffee in European countries, most companies are trying to establish them selves in these regions by expanding their production lines to serve the increasing need for coffee across the region. Good marketing by the key players and the wide variety of flavourshavetogethercontributed totheirincreasing popularity in Italy and other European countries.

Source:

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www.mordorintelligence.com

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Piab’s vacuum conveyor for Minges Coffee Roasters

When we enjoy the smell of cof fee in the morning, the black powder has already gone through many production stages. The coffee capsules and pods from Minges Coffee Roasters have been filled uncomplicatedly thanks to Piab’s piFLOW®f.

To ensure that filling the capsules is just as uncomplicated as inserting the capsules and coffee pods into the re spective machine, Minges Kaffeerösterei now also relies on the piFLOW®f vacuum conveyor from Piab for filling the capsules. Minges has already had good experience with this type of conveyor when filling cof fee powder for coffee pods. When the coffee powder is filled into the capsules, it falls from a big bag into a col lecting container. From here, it is sucked into the vacuum conveyor with an overhose. This discharges the powder into a receiver, which is equipped with a sensor. As soon as the sensor indicates that the filling quantity has been fallen short of, the piFLOW®f conveys further coffee powder into the receiver. From here, the coffee powder is fed directly into the capsule fill ing machine in the packaging line and the individual capsules are filled. The finished capsules are carried through a rail system of the final packaging machine, which sets up the corresponding boxes with the help of Piab’s suction cups.

Andreas Fritz, head of technology and maintenance at the Minges coffee roasting company, explains, “We used to employ very simple conveyors with gravity dampers, but the filters were con stantly clogged. Because Piab’s vacuum

conveyor has hardly any moving parts, it requires little maintenance. The filters clean themselves after each cycle with a filter shock. So we have been able to solve the problems we had with the old technology quite easily with the piFLOW®f. The vacuum conveyor has also reduced dust in the room due to its closed system. This allows us to achieve better occupa tional safety while avoiding contamination of the coffee by particles from outside.”

“When changing products, the piFLOW®f is easy and straightforward to clean. In just a few simple steps, the entire con veyor, including filters and seals, can be disassembled, cleaned, and reassembled for the next production run without the need for tools, thanks to the quick-lock system,” adds Francisco Diaz Arriola, Piab’s responsible area sales manager. “When it comes to filling the coffee pods, the switch to the Piab vacuum conveyor has also helped us to improve the quality of the product. This is because originally, the freshly roasted coffee was brought into the machine. Although this sounds good at first, it led to aroma losses. That’s why we opted for the Piab vacuum con veyor, through which we now feed a cooled cof fee, previously ground via a separate grinder, onto the system and package it into the

7-gram coffee pods, which are picked up from the belt with Piab’s suction cups and placed in the packaging unit,” says Andreas Fritz, explaining the deci sion to use the very first Piab vacuum con veyor at Minges. The piFLOW®f vacuum conveyor is operated with Piab’s patented COAX® multistage ejectors in the vacuum pump. The vacuum is generated by eject ing compressed air from a nozzle system. This enables both high efficiency of the system and a high absolute vacuum level. Blockages in the conveying line are thus virtually eliminated.

about pifLow®f

The piFLOW®f is widely used in industries where food quality is required. It is often used as an alternative to mechanical conveyors when dust-free conveying or low maintenance is necessary. Another advantage is that the COAX® technolo gy used is the most energy-efficient way to generate vacuum. Piab’s conveyors for the food industry are equipped with a stainless steel (ASTM 304) housing and the seals, which are in direct con tact with the product being conveyed, meet FDA and EU 1935/2004 stand ards to comply with the requirements of the food industry. Piab’s conveyors are certified according to ATEX dust. The piFLOW®p and piFLOW®t vacuum conveyors are also ATEX Gas certified. All conveyors are available with either an ejector-driven vacuum pump or a me chanical pump. The standard piFLOW®f has a capacity of 4 tons per hour, the large one manages up to 7.5 tons in the same time. ‹

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C offee

It wasn’t all that long ago that you bought coffee in bags, jars or tins. That was it! There was very little ceremony upon opening the containers (OK, maybe popping the foil lid was fun)but the packaging was almost entirely functional as opposed to aesthetic, with different labels being the only distin guishing feature. These days, coffee suppli ers want to create a story and a sense of occasion, which is why modern packaging is so much more… interesting. There are more formats too, with bags, cap sules and pods added to the mix, sonot only are consumers spoilt for choice, but so are the coffee suppliers, in terms of what they can achieve with their packaging designs and formats. One of the most recent de velopments has been the introduction of

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Demanding honeycomb capsule array, packed efficiently, at speed and – above all –delicately.

operation. In operation, a robot forms car tons from blanks before another deposits four inverted capsules 2 x 2. A five-holed spacer sheet is then added, in which the central hole accepts the final capsule the right way up to create the honeycomb. This array is then repeated to create the 10 pack. The carton is then closed robotically. “Hon eycomb configurations are in very high de mand,” Dell’Oro explains, “as coffee roasters copy the format from the larger suppliers. In terms of secondary packaging, it is certainly more demanding as it requires more steps. This applica tion was our first solution in this format too, but we were able to call upon years

Cama conquers careful coffee coordination

aluminium capsules, not only to create an air of greater quality, but also to reduce the amount of single-use plastic. The introduc tion of aluminium has also led to a rethink regarding secondary packaging. Traditional cube boxes are fine for more robust plastic pods, which can jostle into to each other during transit, with very little to show for it. Aluminium on the other hand is more susceptible to surface scratches and, as result, has to be packaged differently to maintain the pristine quality look. Cube con tainers also deliver smaller surface areas for on-shelf branding, so newer designs are being developed, one of which includes the honeycomb layout. And this is where Cama Group is now setting the pace. “We were approached by a leading coffee company in South America,” explains Renato Dell’Oro, Area Manager at Cama Group. “They were looking to launch aluminium capsule in a 5 x 2 array, which is not all that common. However, in addition to simply packaging the capsules, they were looking to maintain the all-important visual quality too, which meant delicate positive handling was required. This was coupled with a need for elevated overall machine efficiency, in terms of operation,

changeover, spares, etc., so we weren’t look ing at anything with a huge technical feature set, just something that would do the job, ef ficiently, at speed and without damaging the capsules”. Cama’s solution was one of its highly successful IF318 top loaders. Part of Cama’s Breakthrough Generation (BTG), the IFSerieshasdesignandoperationalfeatures that are setting the standard in secondary packaging. Their modular, scalable and hy gienically designed frameworks house con temporary automation solutions – including advanced rotary and linear servo technology –whichcanbetightlycoupledtoin-house-de veloped robotics, to deliver the all-important flexibilityandadaptabilityrequiredbymodern

of technological expertise, our significant experience of the coffee market and the ex tensive capabilities of our packaging design team, all of which came together to create the perfect answer.” Dell’Oro explains that the IF318 may not be the fastest machine on the market, but the fastest machine on themarket cannotofferthedelicatehandling required. “It’s a balancing act. Aluminium is a very soft metal and can get scratched easily, so its pointless packaging thousands per minute into a box at speed, if they’re all going to be damaged, ruining the all-impor tant premium look and feel. We were able to give our customer a machine that offered the perfect balance between speed, price and efficiency. We ticked every element of the brief.” ‹

22 BEVERAGE Machines | Settembre/Ottobre 2022

DoSSier

Volpak sustainability and flexibility for the coffee industry

Volpak is specialized in the de signing and marketing of flexible packaging solutions. Coffee is one of the fastest growing markets among the industries covered by the Spanish company.

Volpak, a Barcelona based Coesia group company, boasts a long experience in this industry, which allowed it to work with many roasters, both in Europe and world wide, thanks to a solution portfolio that is ideal for the packaging of roasted beans and ground coffee. Today’s challenges are mainly around sustainability and flexibility.

a concrete exampLe for the turkish market

Recently, the company had to face a new challenge on behalf of a Turkish roaster: an established business in this industry and a long time Volpak client that requested a full plant for the packaging of coffee beans, complete with an advanced degassing system. This is a common request among roasters, which is necessary to protect the product’s aroma and increase its shelf life, avoiding its contamination with oxygen. The challenge is due to the fact that coffee cannot be vacuum packed after roasting, as the packages swell due to pressure and may break. In fact, freshly roasted coffee releases significant amounts of carbon di oxide. It is a slow process, since the cof fee beans retain part of the gas after roasting and gradual ly release it. It is estimated that they can continue to emit CO2 for more than two weeks. Also, both oxygen and humidity, as well as other el

ements of the environment, can damage the coffee beans. To keep it fresh, with its aroma, its flavor and all its qualities, it is absolutely essential to isolate it from these threats.

a taiLor-made soLution

The solution developed by Volpak is based on the SP 170: a machine for pouch forming and filling, loved by a lot of customers for its durability and flexibility. In this specific instance, as is often the case, the com pany did not just provide a technologically advanced machine, but it also leveraged its expertise to assist the customer throughout the project development stage. In particular, Volpak helped the client in the identification and deployment of the best degassing sys tem, based on valve operation. The use of a degassing valve for coffee means that packaging can be carried out after roasting, thus saving storage time prior to pack aging, and money in the medium term. The solution created by Volpak is based on the development of a unique system for air out

flow. It is actually a one-way valve, which allows the exit of carbon dioxide and pre vents the entry of oxygen and moisture. The degassing, through the valve, is carried out by leveraging a physical principle: the pres sure of the film inside the valve increases with the heat and the hot air exits through one of the sides of the coffee valve. Once the external pressure is balanced with the internal one, the valve remains closed.

fLexibLe and green oriented machines

In addition to this specific solution, Volpak offers a wide range of machines and sys tems for coffee packaging that are highly efficient and extremely advanced in terms of sustainability. Machines such as the SP 170 can use fully sustainable packaging materials, such as PLA. Other units, such as SC+, can also use paper, offering a wide range of applications for this and other in dustries. Volpak’s machines also boast a high level of flexibility, making them ideal for the secondary packaging inside pouches of products such as non self-protected coffee capsules, a solution that can be ideal for industries such as hospitality. ‹

23BEVERAGE Machines |Settembre/Ottobre 2022 C offee

VINO E BOLLICINE qualità e quantità nella Grande Distribuzione

Il canale della Grande Distribuzione non solo si conferma primario nei volumi, ma prosegue in una costante qualificazione verso l’alto, vendendo sempre più bottiglie a denominazione d’origine, a un prezzo medio crescente.

Nella

ricerca “IRI per Vinitaly” sono stati analizzati i dati sulle dinamiche che ca ratterizzano il business del vino nella Grande Distribuzione. A emergere, innanzitutto il dato che il prezzo delle bottiglie di vino nei supermercati aumenterà di certo a causa della tempesta inflattiva.

La crescita deLLe boLLicine

Un discorso a parte va fatto per le bollicine: nel 2021 sono cresciute a volume del 17,9% e a valore del 20,0%, un successo dovuto alla loro prepotente entrata nel rito degli

aperitivi, dal sempre maggiore gradimento dei giovani, e dallo sdoganamento come vino da pasto.

Il mercato del vino nella Distribuzione Mo derna nel 2021 ha fatto registrare trend positivi: il vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore, con un prezzo medio di 5,55 euro (Docg, Doc, Igt, bottiglia 0,75; totale Italia, Discount, E-Commerce - dati IRI). L’intero mercato del vino vale 700 milioni di litri per un valore di 2 miliardi e 269 milioni di euro (che arriva a 3 miliardi di euro con l’aggiunta delle bollicine). Il totale vino ha accusato una vistosa flessione dei formati diversi dalla bottiglia da 0,75 (bottiglioni, brik, plastica, bag in box e altro) che ha influenzato il dato generale: +2,1% a valore, -2,2% a volume. Notevole la performance delle bollicine che crescono a volume del 17,9% e a valore del 20,0%. Le vendite di vino nella Distribuzione Moderna nel 2021 hanno beneficiato di un primo bimestre segnato ancora da un semi lockdown e quindi da una posizione di van taggio dei punti vendita della DM rispetto ad altri canali.

Le preferenze dei consumatori aL supermercato

I consumatori sembrano prediligere sullo scaffale sempre più le bottiglie da 0,75 a denominazione d’origine. Il loro prezzo me dio continua a crescere: 5,55 euro per la bottiglia da 0,75 nel 2021 (con un aumento del 4,1% sul 2020), per un valore comples sivo di quasi 1 miliardo e mezzo di euro. I prezzi medi delle bottiglie che compaio no nella speciale classifica Iri dei vini a maggior tasso di crescita sono indicativi delle tendenze: una bottiglia di Lugana costa 7,42 euro, l’Amarone 17,68 euro, il Valpolicella Ripasso 7,22 euro, il Nebbiolo 6,70 euro, il Sagrantino 9,35 euro. E poi: il Brunello di Montalcino 20,44 euro e il Lagrein 7,18 euro.

La classifica dei vini più venduti vede ai primi posti la tradizionale triade Chianti, Lambrusco, Montepulciano d’Abruzzo, con ogni tipologia che vende tra i 10 e i 15 milioni di litri, ma con una flessione del Lambrusco (-6,7% a volume e -5,7%

FocuS 24 BEVERAGE Machines | Settembre/Ottobre 2022

a valore) e un buono spunto del Chianti (+3,7% a volume e +5,4% a valore). È im pressionante la crescita del Vermentino che si piazza al 5° posto con una crescita del 21,9% a volume e del 25,5% a valore.

Il pugliese Primitivo aumenta a volume del 5,2% e dell’11,0 a valore, l’emiliano Pignoletto del 5,6% a volume e del 2,6% a valore, e il veneto Valpolicella del 15,9% a volume e del 16,9% a valore (incluso il Valpolicella Ripasso).

La classifica dei vini “emergenti”, cioè che

hanno fatto registrare nel 2021 un mag gior tasso di crescita a volume vede sul podio il Lugana (Veneto/Lombardia) con aumento del 34%, l’Amarone (Veneto) del 32%, il Valpolicella Ripasso (Veneto) del 26%. Buona la performance del Nebbiolo (Piemonte/Lombardia) con + 22%, del Ri bolla (Friuli Venezia Giulia) con +19%, del Sagrantino (Umbria) +16%, e del Brunello di Montalcino (Toscana) +13%.

Interessante anche la classifica delle bollicine con maggior tasso di vendita a

volume: il primo posto va al Moscato, che cresce del 29%; non cessa di aumentare il Prosecco con +22%; il Fragolino spunta un buon +16%; il Muller Thurgau il 15%, l’Asti il 14%; il Brachetto il 12%.

p rezzi , trend e strategie future

La Grande Distribuzione cercherà di ridur re al minimo gli aumenti previsti perché considera strategica questa categoria. Già nei primi mesi dell’anno ha evitato di ritoc care i prezzi a scaffale riducendo lo sconto medio per i consumatori, recuperando in questo modo marginalità. Ma la flessione delle vendite registrata nei primi mesi del 2022 non deve trarre in inganno: lo scorso anno era partito troppo bene per il canale, favorito da un semi-lockdown. Quindi il pa ragone con lo stesso periodo di quest’anno è fuorviante.

In ultima analisi, il canale della Grande Distribuzione non solo si conferma primario nei volumi, ma prosegue in una costante qualificazione verso l’alto, vendendo sem pre più bottiglie a denominazione d’origine, a un prezzo medio crescente. Per le stra tegie future, sia riguardo la composizione dello scaffale sia riguardo la definizione dei prezzi, questo canale avrà bisogno della massima collaborazione tra cantine e in segne distributive.

V ini & spumanti 25BEVERAGE Machines |Settembre/Ottobre 2022
‹ Fonte: IRI Infoscan Census® Iper+Super+Libero Servizio Piccolo - Anno Terminante 2 gennaio 2022
2021:
VINO IN BOTTIGLIA DA 75 CL: CLASSIFICA, A VOLUME, DELLE
DENOMINAZIONI DI VINO VENDUTE IN GDO

FocuS

FAMIGLIA CASTAGNEDI PROTAGONISTA A NEW YORK

CANTINA BOLZANO PREMIATA PER LA SOSTENIBILITÀ

Cantina

Bolzano colleziona un nuovo successo in campo ambientale a testimonianza del suo impegno quotidiano per la sostenibilità. Le sue emissioni di gas serra sono diminuite del 14% negli ultimi tre anni e un ulteriore miglioramento sarà presto possibile grazie all’impiego di energia solare. Sul lato nord, nel punto più alto dell’impianto di cui è dotata la cantina, sono infatti previsti 1.800 m2 di superficie fotovoltaica che dovrebbero generare 300.000 kWh di elettricità – un quarto dell’attuale consumo – grazie a un investimento di circa 500.000 euro. “Cantina Bolzano sta dando un grande esempio con il suo sguardo verso il futuro”, afferma Sonja Abrate, vicedirettrice di Ökoinstitut Alto Adige. L’istituto ha recentemente analizzato la cooperativa, modernissima eppure ricca di storia agricola e tradizione enologica, e ha redatto un dettagliato rapporto di sostenibilità: il primo nel settore vinicolo altoatesino. “Perseguiamo da sempre l’obiettivo di svolgere il nostro lavoro in armonia con la natura”, ha spiegato il presidente di Cantina Bolzano, Michl Bradlwarter, nel suo intervento. Il mastro cantiniere, l’enologo Stephan Filippi, ha aggiunto come “con il rapporto di sostenibilità stabiliamo in modo chiaro a che punto siamo giunti e come possiamo continuare a produrre vini di alta qualità in futuro assumendoci, allo stesso tempo, una grande responsabilità per le prossime generazioni”.

Con i suoi 220 soci, la cooperativa vitivinicola del capoluogo altoatesino vanta pratiche invidiabili. Nella produzione, il calore è ampiamente garantito da energie rinnovabili sotto forma di pellet di legno. Il raffreddamento è principalmente naturale grazie alla cantina in parte sotterranea e in parte scavata nelle profondità della roccia che la “ospita”. Il consumo di elettricità è estremamente ridotto perché nei passaggi tra una fase di lavorazione e l’altra viene sfruttata la forza di gravità: in questo modo è possibile rinunciare quasi del tutto all’utilizzo delle pompe. Nel 2019, inoltre, Cantina Bolzano ha ottenuto il marchio di qualità CasaClima Wine® grazie al nuovo efficientissimo edificio “green” e alla sua sofisticata logistica. Non sorprende, quindi, che le maggiori emissioni di CO2 si concentrino al di fuori della cantina, ossia nel processo di produzione e durante il trasporto di imballaggi di cartone e bottiglie, anche se circa due terzi sono già oggi in vetro riciclato. L’obiettivo è ridurre il peso delle bottiglie di vino del 10-15%: questo si tradurrebbe in una riduzione delle emissioni fino al 20%.

Famiglia

Castagnedi, realtà veronese d’eccellenza nel panorama vitivinicolo italiano e titolare dello storico brand Tenuta Sant’Antonio, è stata protagonista dell’evento speciale Great Wines of Italy 2022 - The Grand Tasting New York, che si è tenuto l’8 e il 9 settembre al The Altman Building di New York, selezionata tra i vini italiani più iconici e prestigiosi dal recensore riconosciuto a livello mondiale JamesSuckling.com. L’evento rappresenta la più grande e apprezzata degustazione di vini italiani premium a New York, ospitata e presentata da James Suckling, in cui sono ammessi esclusivamente i vini che hanno ottenuto un punteggio minimo di 92 punti da JamesSuckling.com: circa 400 nuove uscite di 180 produttori italiani di fama internazionale. Ad essere presentati davanti al foltissimo pubblico di esperti, operatori e appassionati della Grande Mela sono stati gli Amarone più rappresentativi del brand Tenuta Sant’Antonio, l’Amarone della Valpolicella DOCG Antonio Castagnedi 2018 (93 punti), che ha stupito per la capacità di coniugare qualità estrema con un’accessibilità unica, e l’Amarone della Valpolicella DOCG Riserva “Lilium Est” 2012 (94 punti), che ha letteralmente ammaliato i presenti con le sue note morbide e penetranti, preludio di un prodotto esclusivo e cucito su misura secondo la più nobile arte enologica di famiglia. Essere tra i vini must have negli Stati Uniti indicati da uno dei più famosi rater al mondo rappresenta un riconoscimento estremamente significativo per Famiglia Castagnedi, ottenuto in uno dei mercati più importanti al mondo e tra i maggiori in termini di export. L’Amarone si conferma inoltre un vino molto amato dagli Stati Uniti, dove da sempre la famiglia registra un trend positivo e che anche quest’anno sta riscuotendo un successo crescente. “Siamo estremamente onorati di aver preso parte a questo evento di altissimo livello, che rappresenta uno dei più importanti raduni mondiali per i vini italiani di qualità. I nostri Amarone, la spina dorsale della nostra filosofia, il modo in cui intendiamo il vino rappresentano una pietra miliare nel nostro percorso verso l’eccellenza e uno stile iconico: abbiamo portato tutto questo a New York, nel mondo”, ha affermato Armando Castagnedi, proprietario della Famiglia Castagnedi - Tenuta Sant’Antonio insieme ai suoi fratelli.

DALL’ALTA MAREMMA TOSCANA ARRIVA LUPO NERO

L’azienda biologica Tenuta L’Impostino compie vent’anni. Ci troviamo a Civitella Paganico, nel cuore dell’area di produzione dei vini Montecucco, piccolo gioiello delle Docg toscane che prende vita sulle morbide colline dell’alta Maremma, racchiuso tra le province di Grosseto e Siena.

In occasione di questi vent’anni di legame indissolubile con un territorio straordinario, l’azienda lancia Lupo Nero, una nuova ed

esclusiva etichetta prodotta in edizione limitata di cinquemila bottiglie. Un progetto, iniziato sei anni fa, che fa chiaro riferimento al noto e pluripremiato vino firmato Tenuta L’Impostino Lupo Bianco, ma da cui, al tempo stesso, si allontana completamente. Se nell’offerta aziendale dei rossi, infatti, protagonista indiscusso è il Sangiovese (in purezza o in blend), la nuova etichetta cede il passo al Merlot, varietà che nel panorama vitivinicolo maremmano ha

trovato una terra d’elezione.

“Il Sangiovese resta la bandiera di questo territorio e nostro cavallo di battaglia a livello internazionale, di grande potenza, a tratti indomito come la natura ancora selvaggia che lo circonda, ma allo stesso tempo seducente e di grande freschezza, tipica della viticoltura d’altura abbracciata dalla mite ventilazione mediterranea”, dichiara Patrizia. “L’idea del Lupo Nero nasce in realtà già qualche anno

26 BEVERAGE Machines | Settembre/Ottobre 2022

LA STAGIONE 2022 DI MONTECUCCO

PICCINI 1882 COMPIE 140 ANNI INSIEME A PINOCCHIO

Un

Avanza

a pieno ritmo la vendemmia sulle pendici del Monte Amiata, nell’areale di produzione dei vini Doc e Docg Montecucco, dove, in linea generale, già da inizio luglio aziende vitivinicole grandi e piccole si erano preparate ad affrontare la chiusura della stagione produttiva in un quadro molto complesso, rappresentato dall’incognita della siccità, che fino a tre settimane fa ha destato grandi preoccupazioni.

Una lunga assenza di precipitazioni che ha dato tregua alla filiera agricola soltanto a metà agosto, con l’arrivo nelle zone dell’Amiata delle tanto attese piogge, unite ad un altrettanto auspicato calo delle temperature già a partire dalla prima settimana di agosto. Una fortunata inversione di rotta che ha riportato il periodo entro le medie stagionali ordinarie e contribuito enormemente a ripristinare la vitalità del vigneto dopo il lungo stress termico e idrico iniziato già da maggio.

Molto ottimista nella prima fase della vendemmia Giuliano Guerrini, storico agronomo dell’azienda Collemassari: “Nonostante il trend stagionale decisamente critico e preoccupante – che ha sottoposto la vite ad un notevole stress e che ha causato un anticipo di maturazione, poi regolarizzata dall’arrivo delle piogge di agosto – abbiamo portato in cantina uve spettacolari, dall’eccellente stato fitosanitario, senza alcuna traccia di peronospora né di oidio. Siamo entusiasti dei parametri chimici di maturità osservati, con un equilibrio tra grado zuccherino e acidità pressoché perfetto. Ci stupirà tanto il Vermentino, vitigno che non disdegna il grande caldo, tutt’altro, mentre hanno patito un po’ di più l’andamento stagionale altre uve bianche a bacca più piccola, così come il Merlot, che infatti è stato vendemmiato con un bell’anticipo e di cui purtroppo soffriremo perdite più importanti, fino al 40/45% in meno nelle aree non servite da irrigazione. Ma sulla qualità ci aspettiamo grandissime cose. Per quanto riguarda il Sangiovese, prevediamo risultati da lungo invecchiamento. Un’annata che, sotto il profilo qualitativo, mi ricorda molto la bellissima 2012”.

Molto bene per Montecucco anche sul fronte degli imbottigliamenti, che, secondo il report statistico sulle principali denominazioni vitivinicole toscane di A.Vi.To, nel primo semestre del 2022 osservano una crescita del 27% sullo stesso periodo dell’anno precedente.

fa osservando l’espressività dell’ultimo vigneto messo a dimora nel 2007, il ‘Pietroso’, una piccola porzione aziendale di circa 3 ettari caratterizzata, come suggerisce il nome, da terreno molto sassoso e che si estende proprio nell’anfiteatro su cui affaccia la cantina. Qui dimora e cresce il nostro Merlot che, quasi in purezza, va a comporre il Lupo Nero 2016, prima annata che presentiamo a

vino, Pinocchio, che rappresenta in pieno lo spirito del gruppo Piccini nel suo ruolo di ambasciatore del vino italiano. Un fil rouge, quello che lega questo vino alla favola di Collodi, che si ritrova non solo nel nome ma anche nella “ricetta italiana” che contraddistingue entrambi. “Pinocchio è uno dei volti più conosciuti del nostro paese”, commenta Mario Piccini, Amministratore Delegato di Piccini 1882. “Le sue avventure hanno accompagnato la nostra infanzia, e ancora oggi riescono a strapparci un sorriso. Con questo progetto vogliamo rendere omaggio ad uno dei simboli della cultura italiana, proponendo un vino fresco e brioso, come l’indole di Pinocchio”. Caratterizzato da un palato dove si riconoscono spiccatamente fragole, more e frutti di bosco, Pinocchio si sposa alla perfezione con antipasti, primi di terra e zuppe di pesce. Al naso si percepiscono aromi agrumati e speziati, con un fondo ben definito e composta da note di erbe aromatiche. La vena fresca e briosa di Pinocchio si esalta con le basse temperature, rendendo questo vino un accompagnamento ideale per gli aperitivi. “Abbiamo pensato a questo vino come a un autentico viaggio attraverso tre regioni d’Italia, raccontando l’anima genuina di questo Paese, arricchita dalla ricetta italiana della famiglia Piccini”, continua Mario Piccini. “Dopo la vendemmia, le uve vengono sottoposte a una pressatura soffice. Il mosto subisce una breve macerazione sulle bucce, esaltandone il profilo fruttato e la rotondità”. Le forme panciute della bottiglia ricordano gli antichi fiaschi della tradizione, rendendo omaggio alle comuni radici toscane di Pinocchio e della famiglia Piccini. Con la sua spiccata identità, Pinocchio risponde ad una sola parola d’ordine: “unicità”. La nuova etichetta è il frutto della cosiddetta “ricetta italiana” messa a punto dalla famiglia Piccini con l’obiettivo di creare un prodotto fresco e moderno. La famiglia italiana del vino traccia così una nuova rotta: creare vini iconici, declinati secondo la propria formula. Pinocchio interpreta al meglio il nuovo orizzonte disegnato dalla vinicola toscana, veicolando i valori in cui Piccini crede da 140 anni, sotto il segno della convivialità e della condivisione.

stampa e operatori nonché nota per essere una delle migliori vendemmie degli ultimi anni”. Un progetto, Lupo Nero, che, per la sua eccezionale peculiarità, decide di superare i confini del tangibile per incontrare la tecnologia dei Non Fungible Token. L’NFT di Lupo Nero si inserisce nella Collezione CATCH THE 22 dell’Italian Wine Crypto Bank, che raccoglie alcuni vini

straordinari scelti da Filippo Bartolotta, wine expert e storyteller di fama internazionale, e segna il debutto di Tenuta l’Impostino nel mercato innovativo del collezionismo e dell’arte digitali applicati al mondo del food&wine. Seguendo la regia dell’artista parigina Lisa Paclet che firma le opere d’arte digitali, Filippo parte dalla narrazione del vino o della cantina che sono stati selezionati in base alla grande qualità e rarità dei prodotti oltre che per la loro capacità di veicolare messaggi che vanno ben oltre l’esperienza organolettica e gustativa.

V ini & spumanti 27BEVERAGE Machines |Settembre/Ottobre 2022

FocuS

VINI COLLIO, UN QR CODE PER VALORIZZARE

IL TERRITORIO

Il programma INTERREG “DIVA” ha unito il Consorzio Tutela Vini Collio in partnership all’azienda Primo Principio nella lavorazione dell’ambizioso progetto “AugmentedSusgrape”. Un servizio digitale all’avanguardia che punta a rendere completamente trasparente la filiera produttiva: basta un QR code applicato alla bottiglia che, se inquadrato con uno smartphone, può svelare l’intera storia del prodotto che abbiamo davanti. Il progetto “AugmentedSusgrape” nasce dall’esigenza di trovare modalità creative, innovative, interattive e originali per valorizzare gli sforzi di sostenibilità del Consorzio.

LA VENDEMMIA 2022 SECONDO

ZONIN1821

Il Gruppo ZONIN1821, grazie alle sue tenute situate nelle regioni italiane a maggior vocazione vitivinicola, è un osservatorio privilegiato in occasione della vendemmia per una valutazione enoica dal nord al sud dell’Italia: ha una visione ampia relativa all’andamento di tutte le fasi e custodisce informazioni particolarmente interessanti relative agli sviluppi del settore. “Quest’anno il cambiamento climatico in atto ha influito in modo evidente sull’andamento del ciclo della vite in tutto il Paese. Un anno decisamente particolare: la mancanza di precipitazioni e di temperature basse da nord a sud nei primi mesi ha causato un rallentamento del ciclo vegetativo nelle prime fasi fenologiche. Ad inizio maggio le temperature hanno cominciato ad alzarsi anche di 5 gradi sopra la media stagionale e il ciclo vegetativo si è velocizzato rispetto agli anni passati. Questo fenomeno ha generato un anticipo rispetto a tutte le fasi fenologiche che ha portato la vendemmia ad essere anticipata di una / due settimane indicativamente in tutto il Paese”, dichiara Giacomo Manzoni, Chief Agronomist del Gruppo ZONIN1821. “La siccità è una criticità che sempre più dobbiamo considerare: un vero e proprio trend negativo che si è manifestato negli ultimi 5 anni e che non possiamo prevedere. Quest’anno le piogge che si sono verificate tra la seconda e la quarta settimana di agosto hanno permesso alle piante di riprendersi per la fase più importante della stagione ovvero quella della maturazione. Ci aspettiamo ottimi risultati soprattutto per le varietà a raccolta tardiva tra le quali la Barbera di Castello del Poggio, il Refosco di Ca’ Bolani, il Sangiovese di Castello di Albola, il Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon di Ca’ Bolani, Castello Di Albola e Rocca di Montemassi, il Petit Verdot di Rocca di Montemassi, il Negramaro e l’Aglianico di Masseria Altemura e il Nero D’Avola di Principi Di Butera”, conclude Manzoni.

I VINI CASTEL DEL MONTE PROTAGONISTI DELLA MILANO WINE WEEK 2022

“Questo lavoro è stato utilissimo per ottenere una soluzione tecnologica e alla portata di tutti per poter valorizzare i prodotti della nostra denominazione”, racconta David Buzzinelli, Presidente del Consorzio Tutela Vini Collio. “Acquistare una bottiglia e degustare un vino Doc Collio deve essere prima di tutto un’esperienza di conoscenza del territorio e del valore delle nostre produzioni. È importante che il consumatore possa accedere in modo semplice ed immediato ad informazioni chiare riguardanti i nostri metodi produttivi. Qualità e sostenibilità sono due bandiere del nostro lavoro sul vino e sul territorio e crediamo fortemente che la tecnologia possa essere di grande ausilio in ogni fase. Siamo davvero soddisfatti di questo percorso che stiamo ormai portando avanti da anni con WiForAgri e delle numerose opportunità che le soluzioni 4.0 per la viticoltura riescono ad offrire”.

L’evento del vino a Milano si svolgerà dall’8 al 16 ottobre e prevederà un approccio fortemente immersivo, in cui si alterneranno workshop, degustazioni ed iniziative dedicate sia al business che agli appassionati. Oltre ai vari distretti, dove si troveranno i Consorzi italiani con le loro proposte, l’edizione 2022 ha in programma un evento dedicato ai vini del Consorzio di Tutela Doc Castel del Monte: il Walk Around Tasting del 12 ottobre a Palazzo Serbelloni, seguito da un aperitivo con dj set aperto al pubblico. Nella suggestiva corte del palazzo storico milanese sarà allestita un’area degustazione, in cui i wine lover potranno entrare a contatto con le realtà produttive dell’area di Castel del Monte: Torrevento, Rivera, Conte Spagnoletti Zeuli, Vignuolo - La Cantina di Andria, Crifo - Cantina di Ruvo di Puglia, Agrinatura - Giancarlo Ceci, Cantina Diomede, Mirvita - Opificium Arte Vino, Vini Santa Lucia e Agricola Marmo. Ben 10 realtà eccellenti che diverranno ambasciatrici della Doc Castel del Monte e delle tre Docg: Castel del Monte Bombino Nero Docg, Castel del Monte Rosso Riserva Docg e Castel del Monte Nero di Troia Riserva Docg. Francesco Liantonio, Presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Castel del Monte, commenta: “Finalmente, dopo due anni difficili, torniamo a dialogare con il grande pubblico. Per i produttori della Doc Castel del Monte, la Milano Wine Week costituisce un’imperdibile occasione per presentare a stampa, operatori e appassionati, alcuni tra i vini più prestigiosi e rappresentativi di un territorio straordinario, particolarmente vocato alla vitivinicoltura di qualità. Terreno di natura calcarea, vigneti collocati sulle colline della Murgia, microclima favorevole, viticoltura improntata su pratiche sostenibili per la tutela ambientale, sono soltanto alcuni degli elementi distintivi di un territorio di eccellenza”.

28 BEVERAGE Machines | Settembre/Ottobre 2022

STAJNBECH, UNA TERRA RICCA DI STORIA E CULTURA

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di quest’azienda raccontano una terra ricca di storia e di cultura ciascuno con una propria specificità e col proprio linguaggio, ma tutti condividendo lo stesso grado di armonia ed equilibrio.

regala grande spessore: secco, pieno, armonico, con note di cioccolato e frutta rossa accompagnate da un elegante retrogusto di rovere. Al gusto risulta secco e abbastanza caldo, quindi mediamente morbido, c’è un buon equilibrio tra intensità e persistenza, non si nota il legno se non marginalmente. Anche in bocca compaiono note come frutta rossa, cioccolato e grazie all’affinamento si percepisce un piacevole tannino vellutato.

Tutte e tre le etichette presentate hanno ricevuto la Medaglia d’Oro al Berlin Wine Trophy degustazione estiva 2022.

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È proprio dal vitigno storico prodotto da uve Tocai Friulano al 100%, che viene ricavato il 150 Lison Classico Docg. Il suo nome é dedicato alla nostra bella Italia che nel 2011, anno in cui é stata riconosciuta la Docg, festeggiava i 150 anni di unità. Il colore di questo vino è un classico giallo paglierino, ma con delicati riflessi verdognoli. All’olfatto risulta intenso, con note floreali di tiglio, glicine e acacia, ma anche menta e vegetale appena accennato, passando poi a fragranze di frutta esotica. Al palato risulta complesso con note acide ed agrumate e offre una forte persistenza aromatica. L’alcool non è preminente, grazie ai 12 mesi di affinamento in bottiglia prima di essere commercializzato. In bocca è molto morbido, persistente, elegante con caratteristico retrogusto di mandorla. Bosco della Donna Sauvignon Igp è prodotto con uve Sauvignon al 100%. Presenta un colore giallo paglierino con riflessi verdognoli e ha un profumo inconfondibile: varietale aromatico, con note di fiori di sambuco, salvia, peperone e ricorda il bosso tipico di questa varietà. In bocca è corposo, ha un sapore morbido e persistente, ma allo stesso tempo fresco ed elegante, con buona sapidità. Rosso Igp Trevenezie è ottenuto per il 70% da uva Refosco e per il 30% da uva Cabernet Sauvignon. Il Refosco dal peduncolo Rosso è un vitigno autoctono del Veneto orientale e Friuli Venezia Giulia, elegante e sontuoso se lasciato affinare a lungo in legno ed in bottiglia. Il connubio di queste uve esaltato da un’affinamento di 15 mesi in botti di rovere, vera particolarità di questo vino, dona un’esplosione di frutta e spezie. La buona acidità lo rende elegante ed equilibrato. Di un colore rosso rubino con intensi riflessi violacei, al naso presenta eleganti sentori di mora, marasca, note speziate e terziarie come la vaniglia. In bocca

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When it comes to sustainability in the premium drinks industry, climate change and environmental issues have become top of mind. But financial sustain ability is a crucial, yet often overlooked component, according to a new report from UK-based consultancy Positive Luxury.

financiaL sustainabiLity

There are a number of reasons for the in creasing pressure on fiscal sustainability in the current market, including inflation, Russia’s invasion of Ukraine, transport and climate impact. With regards the lat ter, Jesse Twartz, Senior Risk Analyst at Zurich Australia, highlights the case of a company whose premium wine had to be sold under a less expensive brand as due

SPotLight

Positive Luxury’s The Future of Premium Drinks report highlights the need for “true sustainability” in the premium beverage sector. In addi tion to transport and packag ing, financial sustainability is an issue of key importance.

Premium drinks a need for true sustainability

to local environmental factors, the fruit was smoke-tainted, which negatively affected the wine’s flavor profile.

Rising grain prices are also a critical is sue for spirits producers; with Russia and Ukraine together accounting for 30% of exports, a big question mark hangs over supply in the coming year. More generally, higher prices are being felt globally, with global food prices hitting an “all-time high” this past March, says the report, and fur ther increases are expected due to demand outstripping supply.

transportation issues

As for wine and spirits transportation, ship ping prices to the EU have increased by around 400%. “The main issues are the lack of empty containers in Europe, lack of capacity due to port congestions and clo sures creating blank sailings which equals less available space on the vessels that do stop at the ports. Other factors are under developed hinterland infrastructures and lack of investments in EU ports in general – which before the pandemic were already under strain and creating delays,” explains

Antoine Petrogallo of Petrogallo Consulting.

That said, “costs are lower to ship back to China as the shipping lines need the empty containers (especially 40ft) to reload at very lucrative rates,” he notes.

With exacerbated transportation issues fore cast this year on the back of rising energy costs linked to war in Ukraine, “packaging weight matters a great deal more and repre sents an opportunity to bring down costs,” states the report. “We know that glass is relatively sustainable, but to ship it is a chal lenge. Can we come up with something that consumers are interested in purchasing – a product in a different type of packaging that allows us to be better stewards?” says Porto Protocol climate think tank ambassador Dr Gregory V. Jones.

packaging innovation

Brands are indeed beginning to embrace light weighted bottles in a bid to cut down on shipping costs. Luxe Packaging Insight recently covered Champagne Telmont’s initi ative to create the industry’s lightest Cham pagne bottle with glassmaker Verallia, and Moët Hennessy’s Chateau Galoupet’s PET

wine bottle packaging. Producers should, Positive Luxury suggests, communicate their luxury values on the bottle’s labels by commissioning an artist or illustrator, for example, rather than via the weight of glass. The report spotlighted Air Company’s pat ented technology that transforms excess carbon from the air into ethyl alcohol for use in spirits and fragrances. Its Air Vodka is said to absorb as much CO2 from the atmosphere for each bottle as eight mature trees. “We created our vodka to show the world that pushing boundaries on technolo gy and products is possible and that without innovation, the world becomes stagnant,” remarked Air Company Founder and CEO Greg Constantine. ‹

Source: Luxe Packaging Insight

30 BEVERAGE Machines | Settembre/Ottobre 2022

Champagne may have sat on the sidelines during the Covid-induced lockdowns, but the industry has adapted. E-commerce introduced brands to the benefits of having a direct relationship with their consumers, and brands are now offering their customers what they are craving: rare vintages with greater environmental responsibility. It seems that Champagne isn’t ready to play second fiddle to the growing sparkling wine category.

Champagne a market in transition

With bars, restaurants and nightclubs closed, and weddings, baptisms, birthday parties, and sporting events cancelled, Champagne, the beverage of choice for such celebrations, was relegat ed to the cellar during the worst periods of the Covid-19 pandemic.

According to France’s Comité Champagne, the sector’s pre-tax turnover fell 16.7% in one year, plummeting to €4.2bn in 2020.

The same year, 244.1 million bottles were shipped within France and throughout the world, compared to around 300 million in previous years, reflecting a decline of nearly 18%. The domestic market lost nearly 18% in value (€1.6bn) and 20% in volume (113.3 million bottles). Despite Champagne’s strong international pres ence, and the fact that countries were not all in lockdown at the same time, exports declined by around 16% in value (€2.6bn) and in volume (130.8 million bottles). This decrease was felt nearly across the board, beginning with its three largest export mar kets: the United States, the United King dom (also affected by Brexit), and Japan. Within the top-10 markets, only Australia showed growth (an 11% increase in value),

attributed to the country’s island status, coupled with effective management of the epidemic.

getting cLoser to consumers

To compensate for the brutal halt in cham pagne consumption outside the home, as well as duty-free purchases, brands were forced to adapt their distribution. “In all of Perrier-Jouët’s markets, there has been a boom in e-commerce and wine shops, two channels that were already showing promise before the pandemic began,” comments Quentin Meurisse, VP Marketing Champagne at Pernod Ricard. Family-owned brands, meanwhile, which often have a specific clientele that tend to place their orders via paper forms, sped up their efforts to digitalize sales.

As soon as the first lockdowns ended, Champagne was back with flying colors: from January to April 2021, bottle deliver ies shot up 26% compared with the first four months of 2020. The expected return to normal should not, however, slow the industry’s efforts to shift gears. “Direct

sales, mailshots, and newsletters enabled brands to create a privileged relationship with end-consumers who had been wait ing for exactly that,” says Marie Mascré, President of Sowine, a wine and spirits marketing consulting agency. “This trend has manifested in another way as well: since the last lockdown ended, wine tour ism in the Champagne region has explod ed. Winemakers who were rarely open to the public are discovering the pleasure of receiving visitors.”

In this regard, Champagne has some catching up to do compared with other winemaking regions. But vineyards are di versifying their offers to include vendange events, picnics among the vines, village tours, wine-tasting workshops, cellar vis its, and more. Some brands are leading the way; Boizel, for example, showcases its renovated historic buildings in Epernay and hosts tastings in a dedicated space. Listed since 2015 as a UNESCO World Heritage Site, the region is developing an approach very different from mass tourism.

In recent years, champagne has faced in creasing competition from crémant, pro

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secco, and cava, so it is in the industry’s interest to maintain its premium positioning, namely by taking a qualitative approach to its products. “Consumers identify as in creasingly knowledgeable about wine; they are interested in wine-making and take pleasure in learning about the product. And these consumers are turning to niche Champagne cuvées,” notes Mascré. “In the past, people wanted to drink bubbly, and that was it. But palates are becoming more refined, and today consumers are looking for specific Champagnes with a story to tell,” adds Alexandre Cattier, President of Catti er Champagnes. “As a result, the market is split between supermarket champagne brands and top-tier vintages. The substan tial mid-range offer that existed 15 years ago has shrunk.” Between 2008 and today, Cattier’s sales have decreased from one million to 600,000 bottles, as the brand focuses on its premiers cru, including the Clos du Moulin, unusual in that it is made with grapes from a single plot. This shift to

SPotLight

sign and illuminated by a patented reflec tive film, it can be recharged and reused as many as 200 times.

packaging & environmentaL responsibiLity

Packaging manufacturer Doogood developed a champagne bucket for Veuve Clicquot: re sembling a vintage television set, the bucket lights up at the turn of a button. The remov able battery facilitates recycling at end of life. But this amusing, well-designed object would also fit well in any home decor, giving it a second life.

Notions of environmental responsibility have trickled down into every aspect of the cham pagne industry. In the last 10 years, glass makers O-I, Verallia and Saverglass have reduced the weight of glass bottles from 900g to 835g. Manufacturers of cardboard packaging have also had to adapt. “Ecologi cal concerns are increasingly driving the elim ination of sleeves, which are now found in greater numbers in supermarket distribution, but their quality is quite disappointing,” says Frédéric Ansart, Sales Manager at Wauters.

wards premiumization can also be observed in the tasting ritual. Mumm developed a concept based on the scientific method that involves discovering how touch and sight can influence taste. In collaboration with cellar master Laurent Fresnet, neuroscien tist Gabriel Lepousez, and designer Octave de Gaulle, the brand created two glasses in different materials and colors that give tasters the impression they are drinking two different wines.

In addition to being the subject of high-end marketing tactics, Champagne remains the symbol of celebration, which was forbidden during lockdowns. “The frustration associ ated with a lack of any kind of nightlife kin dled a desire to make a strong comeback. French brands had anticipated the end of lockdown, before nightclubs reopened, by working on new interactive projects,” says Marc Bruneau, Sales Manager at Dapy. This packaging specialist, for example, invented a luminescent label adopted by Perrier-Jouët: thin enough to blend in with the bottle de

“Whatthechampagneindustryisnowasking for are single-material sleeves in all forms of cellulose and that do away with accessories like ribbons, magnets, and metal plaques. A lot of work goes into creating stabilizers from cardboard, a material that doesn’t absorb shock as well as mousse or thermoformed plastic, and is also less visually pleasing,” says Bruno Lefebvre, Sales Director at Ver pack. The group found a good compromise for a Canard-Duchêne coffret containing a bottle and two glasses: by incorporating a stabilizer made of white cardboard, instead ofcompactorribbedcarboard,theobjectcan also serve as a display case when open. At Ruinart, innovation comes in the form of its SecondSkinmoldedcellulosepackdesigned by French agency Chic and manufactured by Pusterla 1880 and James Cropper, while Perrier-Jouëtstandsoutwithalightweightgift coffret made of cardboard and printed by Le Sanglier using a nearly inkless embossing technique. In both cases, packaging as white as the chalk quarries of the Champagne re gion is enlivened with limited-edition colors by artists like Alexandre Benjamin Navet, for Ruinart, and Bethan Laura Wood, for Perri er-Jouët. Cattier developed a limited-edition

32 BEVERAGE Machines | Settembre/Ottobre 2022

handmade champagne coffret in recycled leather with eco-designer Virginie Wiertz. In each of these examples, understated design demonstrates that the champagne industry is committed to making environmental re sponsibility one of its distinguishing features.

focus on sustainabiLity: key to champagne’s image

“Champagne represents 300 million bot tles in a global market of 5 billion bottles of sparkling wines. To stand out, brands must strive for excellence. And that doesn’t stop at great vintages in beautiful bot tles; it applies across the board, includ ing environmental responsibility,” says Arnaud Descôtes, manager of quality and sustainable development for the Comité Champagne. This professional organiza tion, which brings together 16,000 wine makers and 340 champagne brands, has been seeking collective solutions to these issues for some time. Although diverse and scattered over 280,000 often small plots, the profession is making Cham pagne a pilot region in terms of sustain able wine cultivation. With three areas of action - water, air, and biodiversity - the organization has ambitious goals, such as a 25% reduction in carbon emissions by 2025, carbon neutrality in 2050, and the elimination of chemical herbicide use by 2025. In addition, growers must obtain an environmental certification by 2030. They have three choices: the general “Environmental Certification (HVE),” the “Sustainable Viticulture in Champagne (VCD),” and the French organic label. Cur rently 43% of the Champagne vineyard is certified, including more than 30% with VDC, 6% with HVE, and 6% organic. Why are so few certified organic? Because of the weather! Champagne is more humid than the vineyards in the south of France and struggles to protect its plants from diseas es, such as mildew, using only authorized organic treatments. Copper, for instance, is used as a preventive contact treatment, but must be reapplied during rainy weather, and is toxic when overused. Experiments are being carried out by organic winegrowers to reduce copper use, while better stimulating the plants’ defense system. ‹

Source: Luxe Packaging Insight

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azienDe&Strategie

All4Labels è un gruppo interna zionale, dinamico e in continua crescita, che ad oggi conta un network di 40 siti produttivi e oltre 4000 persone nel mondo. Con un ampio portafoglio di soluzioni di packaging sostenibili, è sostenitore dell’innovazione digitale, sia per la stampa che per la gestione dei processi. In questa intervista raccontiamo strategie e obiettivi del gruppo.

All4Labels innovazione, consulenza e sostenibilità

➣ La storia di All4Labels è caratte rizzata da sfide costanti e crescita continua. Oggi come vi presentate al mercato?

All4Labels è cresciuta rapidamente nel tempo in termini di tecnologie e risorse, grazie a un robusto programma di fusioni e acquisizioni.

Da ottobre 2021 ad oggi sono entrate a far parte nel nostro gruppo 8 nuove imprese familiari e in futuro prevediamo di continuare ad investire in diverse aree del mondo e mercati che offrono opportu nità di crescita sostenibile. L’Italia si at testa come una regione strategicamente importante con 7 siti produttivi con una consolidata esperienza cross-product in grado di fornire risposte su misura per le esigenze di tutti i mercati. Attraverso il nostro network globale as sistiamo clienti locali e multinazionali facenti parte di diversi settori industria li, tra cui quello del beverage, con una forte expertise nel settore dei roll-fed e degli sleeve, in particolare presso la nostra sede veneta di Schio (Vicenza). Con una divisione dedicata integriamo le diverse soluzioni di packaging quali, etichette auto-adesive e wrap-around,

shrink sleeve, packaging flessibili con soluzioni smart per favorire l’interazione e la brand protection.

➣ All4Labels è al fianco dei brand per comunicare i valori attraverso il packaging. In che modo potete supportarli? Il successo del nostro modello di busi ness riposa sulla piena valorizzazione del concetto di partnership, che non si limita alla semplice stampa di un artwork, ma che si sostanzia nella consulenza strategica che offriamo ai nostri clienti sin dall’iniziale fase di progettazione del posizionamento di un nuovo prodotto. Con il nostro team in-house All4Graphics aiu tiamo i nostri clienti a sviluppare soluzioni uniche che consentano ai loro prodotti di distinguersi sullo scaffale e a consolidare la fedeltà degli end-users verso il brand, favorendo nuove esperienze di acquisto. Disegniamo insieme ai brand owner una nuova consumer journey che possa inclu dere all’interno dello stampato una serie di funzionalità aggiuntive che incontrino gli ultimi trend del mercato con l’obiettivo di regalare nuove esperienze di consumo, finalizzate a fidelizzare l’utente finale, tra mite l’unicità dell’etichetta e l’instaurazione

di un dialogo interattivo. QR Marketing è il nostro brand dedicato allo sviluppo di soluzioni smart, che rendono possibile, tra mite l’integrazione di codici QR all’interno delle etichette, la veicolazione di maggiori informazioni sul prodotto così come di con tenuti digitali, per trasformare il packaging in un portale di accesso ai valori del brand, capace di coinvolgere il consumatore a tutto tondo.

➣ La nuova campagna The Human Blend risponde a un mercato delle sleeve in continua evoluzione. Ce ne parla? Il mercato degli sleeve registra un trend in costante crescita, che si prevedere proseguirà anche nel prossimo quinquen nio. Questa tipologia di packaging risulta particolarmente vincente nel settore delle bevande grazie alla grande adattabilità a forme uniche, alla copertura a 360° che massimizza le opportunità di branding, nonché alle infinite possibilità di persona lizzazione raggiungibili grazie alla stampa dei dati variabili. The Human Blend nasce proprio per offrire al mercato degli sleeve una nuova prospettiva e propone una rispo sta concreta ai bisogni dalla Generazione Z, la quale è incline a ricercare nei packaging

34 BEVERAGE Machines | Settembre/Ottobre 2022

dei brand preferiti valori quali trasparenza, unicità, inclusione e sostenibilità. Con il nostro team in-house di packaging designer All4Graphics siamo in grado di sviluppare ogni tipo di applicazione di stampa a dati variabili: utilizziamo il software HP Smart Stream Mosaic™ proprietary SW suite che attraverso un algoritmo combina in manie ra randomica elementi grafici, generando migliaia di possibili output grafici.

La campagna The Human Blend è stata svi luppata partendo dalla creazione di una serie di immagini e simboli rappresentativi di parti del corpo umano, che identificano diversi gruppi etnici e identità culturali. Tali figure, quando combinate insieme, danno vita a una personaggi sempre nuovi. Si ottiene in que sto modo un packaging personalizzato, ca pace di attirare l’attenzione del consumatore finale e contestualmente di promuovere una cultura dell’inclusione, volta all’integrazione delle identità culturali, grazie alla combinazio ne e al “blend” di diversi elementi.

➣ Siete stati pionieri della trasformazio ne digitale e oggi proseguite negli investimenti in tecnologia. Quale opportunità potete offrire?

La powerhouse per sleeve e roll-fed

Lo stabilimento di Schio (VI) è un’assoluta eccellenza per la stampa di roll-fed e sleeve per il settore beverage. Da oltre 20 anni abbiamo investito in tecnologie mirate per costruire un hub altamente specializzato per sviluppare applicazioni adatte a questo settore, con oltre 40 linee produttive.

Alberto Mormile, CEO di All4Labels Italy Spa, aggiunge: “Negli ultimi 12 mesi, abbiamo realizzato numerosi investimenti in tecnologia finalizzati a potenziare la capacità produttiva. In particolare, per la stampa, abbiamo installato una nuovissima linea combinata roto-offset, che ci consente di offrire la versatilità della tradizionale stampa offset con le coperture e gli effetti metallici del gruppo rotocalco.

Questa linea ci permette di offrire ai nostri clienti un ampio ventaglio di finiture e nobilitazioni di stampa con la competitività e flessibilità di una macchina offset, adatta a ogni tiratura.

Per il reparto di confezionamento, abbiamo investito in una nuovissima saldatrice con un sistema di stabilizzazione in linea che garantisce anche ad altissime velocità unitamente al taglio laser. Tali investimenti si inseriscono perfettamente nella più ampia strategia di impegno globale che mira a garantire elevati standard di qualità e tracciabilità di tutti i nostri prodotti”.

In All4Labels vantiamo una grandissima tradizione nella stampa digitale nella quale abbiamo investito sin dal 1997, anno di acquisto della prima macchina digitale. Forti del nostro network globale abbiamo promosso e condiviso le nostre compe tenze nelle diverse regioni, promuovendo l’implementazione cross-products di nuove tecnologie in tutti i nostri siti nel mondo. Vantiamo una consolidata tradizione e com petenza nel settore della stampa combina ta, ma la nostra vocazione per il digitale ci ha spinto verso importanti investimenti nel settore che ci hanno consentito recente mente di inaugurare un nuovo stabilimento dedicato alla stampa digitale dei doypack presso Nocera Inferiore (SA), aprendo per i brand owner un ampio ventaglio di possibilità di evoluzione e innovazione del packaging dei propri prodotti.

“Riscontriamo una domanda in costante aumento di soluzioni di imballaggio leggere,

adattabili e sostenibili che richiedono una risposta concreta ed efficace da parte dei converter”, commenta Paola Iannone, VP Marketing & Communication di All4Labels.

“Il settore del beverage, infatti, presenta un tasso di crescita annuale composto del +1,7%, con un volume di prodotto che si at testa su valori stimati in 1.215 milioni di litri (fonte: Ipack Ima Business Monitor in colla borazione con MECS). In questo contesto, la domanda da parte dei brand owner si atte sta a 2,032 milioni di euro di fatturato, pari al 26% del valore complessivo del mercato. Il settore delle bevande rappresenta dunque per i converter un’opportunità unica, che può essere colta solo dimostrando di muoversi al passo con i tempi e di supportare i brand owner in modo rapido ed efficiente”.

Con il nuovo investimento e l’installazione di due nuove linee HP 20000 e 25000, garantiamo: - ampia gamma di applicazioni, anche doypack; - protezione per qualsiasi tipo di prodotto, anche liquido, con laminati ad alta barriera; - rapidità di esecuzione grazie a linee di produzione interamente in-house e un si stema di polimerizzazione vicino a zero, grazie alla laminazione termica o tramite adesivi senza solvente.

STAR è il nostro portafoglio di prodotti e servizi sostenibili, che introduce un modello di business innovativo nel nostro setto re. Grazie alla gamma di prodotti e servizi

STAR riusciamo a diventare promotori della sostenibilità lungo tutto il processo produt tivo: partendo dalla ricerca e dallo sviluppo di soluzioni innovative ed eco-compatibili, accompagniamo i nostri clienti nell’efficien tamento delle diverse applicazioni, fornen do anche supporto nel design per la circular economy, fino al monitoraggio dell’intero ciclo di vita del prodotto. Le nostre soluzio ni di packaging sostenibile comprendono l’utilizzo di materiali riciclati, riciclabili e a ridotto impatto ambientale, così come lo sviluppo di programmi volti a migliorare l’efficienza produttiva e massimizzare la durata di vita delle attrezzature. ‹

a ziende & s trategie

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Paola Iannone, VP Marketing & Communication di All4Labels

Valore condiviso al centro per Sanpellegrino

Garantire all’acqua un futuro di qualità attraverso un modello di business improntato alla creazione di valore condiviso è l’impegno che Sanpellegrino persegue da anni. Nel 2021 il Gruppo ha generato un valore di 893 milioni di euro, di cui il 92,2% distribuito agli stakeholder. Inoltre, l’uso di acqua a livello industriale è stato ridotto del 22%.

Il Bilancio di Sostenibilità 2022 di Sanpelle grino spiega come il Gruppo si prenda cura dell’acqua attraverso la tutela dei territori in cui opera, contribuisca allo sviluppo di queste comunità, promuova i principi di una corretta idratazione e riduca l’impatto ambientale delle proprie attività.

p ersone a L centro L’attenzione alla crescita delle oltre 1.400 persone che lavorano negli uffici di Assago e nei siti produttivi di Lom bardia, Veneto e Toscana, è una priorità per Sanpellegrino che, durante l’ultimo anno,le ha coinvolte in quasi 30.000 ore di formazione. Nell’ultimo anno, il Gruppo ha anche assunto 228 persone, quasi la metà di età inferiore a 30 anni. Mentre in termini di equilibrio di genere, l’azien da conta il 43% di donne in posizione di vertice.

o ttimizzazione dei processi industria L i Costantemente impegnata a rendere sempre più efficienti e sostenibili le proprie attività, nel 2021 Sanpel legrino ha ridotto del 22% l’uso di acqua industriale rispetto all’anno precedente. Grazie all’intervento sul le macchine riempitrici e sui mec canismi di regolazione, l’azienda è arrivata anche a consumare 0,08 litri di acqua di processo per ogni litro di acqua minerale naturale imbotti gliato, con un trend in diminuzione del 38% rispetto al 2020. Sul fronte dell’approvvigionamento energetico, fin dal 2011, il 100% dell’energia elettrica acquistata proviene da fonti

rinnovabili certificate. Sanpellegrino im plementa anche iniziative per recuperare e riutilizzare il 100% dei rifiuti che pro vengono dagli stabilimenti.

u ti L izzo di packaging ricic L ato e ricic L abi L e Lo studio di materiali e tecnologie inno vative in grado di coniugare la funzio nalità e la sicurezza dei propri prodotti con la riduzione dell’impatto ambientale hanno portato, negli anni, il Gruppo ad aumentare la percentuale di materiale riciclato nelle bottiglie e negli imballag gi, arrivando nel 2021 a utilizzare4.659 tonnellate di R-PETal posto di un uguale quantitativo di PET vergine, materiale al 100% riciclabile.

L’azienda lavora da tempo anche sull’al leggerimento del packaging ed è stata la prima in Italia a lanciare nel 2021, una bottiglia costituita con il 100% di plastica riciclata (R-PET).

L ogistica sostenibi L e Sanpellegrino sta lavorando per migliora re la logistica rendendola sempre più ef ficiente e sostenibile attraverso l’utilizzo massivo dei trasporti su rotaia, l’ottimiz zazione dei carichi, partnership logistiche strategiche e l’uso di mezzi all’avanguar dia alimentati a LNG, un combustibile a basse emissioni di anidride carbonica e di ossidi di azoto e soprattutto Bio-LNG, gas naturale liquefatto biologico che an nulla le emissioni di CO2. Grazie ai proget ti di logistica sostenibile implementati negli anni, oggi più della metà dei pro dotti del Gruppo viene trasportato su mezzi a basso impatto ambientale: il 22% dell’acqua minerale, degli aperitivi e delle bibite viaggia in treno, il 18% via mare, mentre il 24% del restante trasporto su gomma viaggia con mezzi alimentati con LNG e Bio-LNG.

i L capita L e natura L e La gestione responsabile e sosteni bile dell’acqua è parte integrante del DNA del Gruppo che, oltre a preserva re l’integrità delle sorgenti, ha deciso di sviluppare una serie di progetti per prendersi cura degli ecosistemi locali. Dal 2025, Sanpellegrino amplierà la portata delle proprie azioni aiutando la natura a trattenere più acqua di quanta azienda ne utilizza nelle proprie attività per generare un impatto positivo e ri

azienDe&Strategie 36 BEVERAGE Machines | Settembre/Ottobre 2022

generativo sul ciclo idrologico. Verranno sviluppati progetti per riforestare aree depauperate e ripristinare zone umide in prossimità delle fonti. Sanpellegrino sta anche sviluppando una serie di attività per valorizzare il capitale naturale nei pressi delle sorgenti e con tribuire a diminuire le emissioni di CO2 Un esempio è la collaborazione avviata da Acqua Panna con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Federparchi per svi luppare azioni di rimozione delle emissioni

attraverso l’aumento del “polmone verde” costituito dalla riserva di Acqua Panna nel Mugello, oltre a censire e monitorare la flo ra e la fauna di questa area incontaminata di 1.300 ettari, tutelandola ulteriormente e rafforzando il suo ecosistema.

p riorità de L gruppo

Il report di sostenibilità registra anche i commitment che Sanpellegrino si è pro posta di raggiungere nei prossimi anni

per avere un impatto positivo sul Pianeta. Il Gruppo intende:

- certificare entro il 2025 tutti i propri sta bilimenti secondo lo standard dell’Inter national AWS (Alliance for Water Steward ship) che incoraggia e premia l’impegno a seguire linee guida, riconosciute a livello internazionale, nella gestione sostenibile e condivisa delle risorse idriche locali; - rendere entro il 2025 tutti i propri packa ging riciclabili o riutilizzabili e utilizzare almeno il 50% di plastica riciclata per Levissima, S. Pellegrino e Acqua Panna; - raccogliere entro il 2030 tante bottiglie quante ne produce;

- raggiungere, a livello di Gruppo, entro il 2050 l’obiettivo zero emissioni nette in linea con l’impegno stabilito dalle Nazioni Unite. Da tempo Sanpellegrino ha, infatti, definito una roadmap per rimuovere e ridurre le proprie emissioni di anidride carbonica. ‹

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Soluzioni per l’etichettatura delle bevande. Sistema di etichettatura automatico per l’applicazione di etichette avvolgenti su bottiglie, lattine ed altri contenitori cilindrici.

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azienDe&Strategie

Un 2021 estremamente positivo per il Gruppo San Benedetto, che chiude l’an no con un fatturato consolidato di 761 milioni di euro, un incremento dei ricavi rispetto all’anno precedente del +8,2% e oltre 4,5 miliardi di bottiglie vendute in tutto il mondo. Grazie a questi risultati la Total Beverage Company torna ai livelli d’esercizio pre-covid. Il trend di crescita prosegue anche nei primi cinque mesi del 2022 che hanno fatto registrare una cre scita del giro di affari del 20,4% a valore. Nel 2021 l’export ha rappresentato l’8% del fatturato complessivo del Gruppo, atte standosi a 51 milioni di euro con una pre senza commerciale in oltre cento Paesi nei cinque continenti. La vocazione internazio nale è stata trainata dalle linee premium di

Chiude il 2021 con un fat turato di 761 milioni in cre scita del’8,2% e conferma questo andamento anche nei primi mesi del 2022 con un +20,4% a valore: così San Benedetto si conferma un punto di riferimento nel beverage analcolico italiano, presente in 17,5 milioni di famiglie.

ragione la crescita a valore registrata in questi primi cinque mesi dell’anno, evi denziano lo stato di salute della nostra azienda che riesce, grazie all’innovazione di prodotto e di processo, a distinguersi e ad eccellere in un mercato competitivo come quello del beverage analcolico”, af ferma Enrico Zoppas, presidente e ammi nistratore delegato di Acqua Minerale San Benedetto S.p.A. “Ancora più importante riuscirci in un momento storico in cui il mer cato e l’intero contesto economico sono stati messi a dura prova da fattori quali la speculazione sui costi delle materie prime, dalle pressioni legate alle tensioni sulle filiere produttive e logistiche e dall’incer tezza derivante dalla crisi internazionale”. L’attuale assetto societario garantisce al Gruppo San Benedetto una dimensione

Performance in crescita per San Benedetto

acqua minerale San Benedetto Millennium Water e San Benedetto Prestige.

L a penetrazione deL marchio

Le performance in crescita confermano Acqua Minerale San Benedetto S.p.A. come un gruppo di riferimento in Italia nel beve rage analcolico con una quota a volume del 16,8%, il più alto indice reputazionale registrato sulla categoria bevande analco liche (caffè escluso) con un punteggio pari a 77,6/100, distaccando la media dei suoi benchmark di settore di 5 punti e il secon do Player come Best Performer di oltre 2 punti. Inoltre, il brand San Benedetto spicca per penetrazione in Italia con una presenza in 17,5 milioni di famiglie.

focus suL benessere e La sostenibiLità Tali obiettivi sono stati raggiunti grazie ad una politica industriale fortemente orien tata al valore e allo sviluppo innovativo rivolto al benessere – con prodotti quali SKINCARE, Aquavitamin, Thè e bibite zero

zuccheri – e alla sostenibilità. In questa direzione rientra la recente acquisizione dello stabilimento di Pocenia in Friuli-Vene zia Giulia che ha permesso all’azienda di rilanciare il marchio Fonte Corte Paradiso e di ampliare il ‘progetto network’ dislocando la produzione in sei siti strategici su tutto il territorio nazionale. Questa iniziativa per mette all’azienda di avvicinarsi ai luoghi di consumo, riducendo l’incidenza dei traspor ti e valorizzando le reti di acque locali di alta qualità. L’esercizio 2021 e a maggior

e una capacità produttiva di rilievo: sette stabilimenti in Italia a Scorzè (Venezia)Pocenia (Udine) - Popoli (Pescara) - Donato (Biella) - Nepi (Viterbo) - Viggianello (Poten za) - Atella (Potenza), due di propriet à in Spagna, uno in Polonia, uno in Ungheria; 2.031 dipendenti nel mondo e 44 linee di imbottigliamento in Italia e tanti marchi di prestigio con i quali firma la gamma completa del beverage analcolico italiano di qualità, che mette a disposizione dei suoi consumatori in Italia e nel mondo. ‹

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Gruppo San Benedetto, la sede di Scorzè (Venezia)

azienDe&Strategie

Berlin Packaging, Hybrid Packaging Sup plier®di riferimento a livello mondiale specializzato nella fornitura di packaging in vetro, in plastica e in metallo e chiusure, ha inaugurato la propria sede EMEA a Trezzano sul Naviglio. Il nuovo edificio di 3.000 mq sorto riqualificando un vecchio magazzino, rispecchia i valori di Berlin Packaging: inno vazione, design, sostenibilità, benessere dei dipendenti e sostegno al territorio. In qua lità di Hybrid Packaging Supplier, l’azienda offre un’ampia varietà di prodotti e servizi, e si presenta come un partner a 360° che combina design e innovazione ai servizi di produzione e soluzioni per i clienti nell’indu stria del packaging.

Oltre agli uffici l’edificio ospita e valorizza una grande area showroom sviluppata su

Berlin Packaging ha inaugurato la nuova sede EMEA alle porte di Milano all’insegna di innovazione, design, sostenibilità, benessere dei dipendenti e sostegno al territorio. La realizzazione di un building all’avanguardia conferma il ruolo centrale dell’Italia per l’azienda.

I valori di Berlin Packaging nella nuova sede EMEA

una superficie di 200mq, e vede l’esposi zione di oltre 800 prodotti rappresentativi delle varie divisioni che compongono l’offerta aziendale, passando dal food al beverage e al beauty, al personal care fino all’industrial. “Sono onorato di inaugurare la sede di Berlin Packaging EMEA: questa apertura è per noi un tassello importante della crescita inarre stabile che la nostra azienda sta vivendo nei territori di Europa, Medio Oriente e Africa. Abbiamo voluto che l’edificio di rappresentan za fosse alle porte di Milano, città rinomata per innovazione e design, perché in questo territorio anche noi continueremo a forgiare idee e novità per l’industria del packaging nel territorio”, afferma Paolo Recrosio, CEO di Berlin Packaging EMEA.

La progettazione dell’edificio è stata cura ta dallo studio di architettura RBSGROUP, che in passato si era già occupato dell’am pliamento della sede di Berlin Packaging di Albaredo d’Adige. Il progetto dell’head quarters si fonda sul recupero di un’area precedentemente destinata a magazzino per la realizzazione di una nuova sede all’avan guardia, in linea con il percorso e la mission aziendale focalizzate sulla sostenibilità e sulla valorizzazione del territorio e delle per

sone. Il processo è stato sostenuto da un intenso lavoro di change management che ha coinvolto tutti i dipendenti nella definizio ne delle nuove modalità lavorative all’interno dell’headquarters. La grande sfida a livello progettuale è stata quella di trasformare un magazzino in un edificio dotato di certificazio ne verde, ponendo al centro il benessere dei lavoratori e offrendo spazi versatili dedicati ai singoli ma anche al lavoro in team per stimolare la creatività e la produttività dei dipendenti. Nell’intento di migliorare ulteriormente il tempo trascorso in ufficio, la progettazione ha posto l’accento sulla realizzazione di numerosi spazi verdi che vogliono contri buire a migliorare il benessere psicofisico dei lavoratori, sia all’interno dell’edificio, per garantire una qualità dell’aria ottimale, sia

all’esterno, con la realizzazione di un dry gar den che contiene diverse varietà di piante. L’inaugurazione della nuova sede testimonia l’impegno dell’azienda a favore del territorio e della sua comunità. Oltre al nuovo edificio, Berlin Packaging si è occupata di recente della valorizzazione e del recupero dei parchi pubblici Gioia e Virgilio di Trezzano sul Navi glio. “La nostra azienda desidera mantenere in Italia una forte impronta locale: la vicinan za al territorio e il benessere dei dipendenti rappresentano un valore importante per una realtà che cresce in maniera consapevole e sostenibile. Abbiamo infatti in progetto di continuare a rinnovare altre sedi e di re plicare questo modello di trasformazione, rendendo i nostri spazi piacevoli da vivere e attenti all’ambiente”, conclude Alessandro Tonoli, CEO di Berlin Packaging Italia. ‹

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ProDotti&tecnoLogie

Labelling innovation al servizio di un mercato evoluto

P.E. Labellers si presenta a SIMEI 2022 con le sue soluzioni di etichettatura dedicate al Wine & Spirits.

P.E.

Labellers lavora nel settore Wine & Spirits da quasi 50 anni, conquistando clienti in tutto il mondo grazie alla capacità di adattare le macchine etichettatrici alle nuove esigenze produttive delle aziende e agli standard di qualità sempre più alti im posti dal mercato.

Le soluzioni P.E. per vino e distillati mostrano una versatilità tale da essere ideali per eti chettare bottiglie in vetro o plastica e lattine, di differenti formati e dimensioni, a differenti velocità e con differenti tecnologie di eti chettatura. In una parola, flessibilità totale. Il SIMEI, che andrà in scena dal 15 al 18 novembre a Milano, è una vetrina irrinuncia

bile e in questa edizione 2022 P.E. porta in esposizione il meglio delle proprie solu zioni pensate per i produttori vitivinicoli e le aziende della filiera che si occupano di imbottigliamento.

cosa c’è in mostra a L simei?

Presso lo stand personalizzato di P.E. Label lers (Pad. 2P | Stand E11-F20) è possibile vedere di persona le migliori soluzioni di etichettatura per il Wine & Spirits: - MODULAR SL: la macchina etichettatri ce multi-configurazione emulti-tecnologia, completamente equipaggiata con tutte le nuove stazioni e soluzioni speciali: nuovi gruppi FA-ST 140 m/min, n. 6 sta zioni di etichettatura adesiva, i gruppi lavorano in modalità no-stop, sistema di orientamento ottico, dispositivo di controllo presenza capsula, dispositivo di controllo caduta bottiglia; - NEW SPINNER: la nuova macchina lineare by PackLab, la divisione di P.E. Labellers specializzata nelle soluzioni di

etichettatura con tecnologia autoadesiva. La nuova Spinner è l’ultima nata nella divisio ne PackLab, con caratteristiche specifiche per il settore Wine & Spirits, presentata in anteprima al SIMEI 2022.

P.E. Labellers si conferma un punto di rife rimento a livello mondiale nelle soluzioni di etichettatura, amate dal settore Wine & Spirits, come dalle altre industrie del packa ging: Beverage, Food & Diary, Personal & Home Care, Chemicals, Pharmaceutical, Pet Food. ‹

Labeling innovation at the service of an evolved market

P.E. Labellers has been working in the Wine & Spirits industry for almost 50 years, gaining customers all over the world thanks to its ability to adapt labeling machines to the new production requirements of companies and to the increasingly high-quality standards imposed by the market. P.E. solutions for wine and spirits show such versatility that they are ideal for labeling glass or plastic bottles and cans, of different formats and sizes, at different speeds and based on different labeling technologies. In a word, Total Flexibility. SIMEI is a must-attend showcase, and in this 2022 edition (15-18 November – Milan) P.E. is displaying the

best of its solutions designed for wine producers and bottling companies in the supply chain.

What’s on display at SIMEI?

At the customized booth of P.E. Labellers (Hall 2P | Booth E11-F20) you can see for yourself the best la beling solutions for Wine & Spirits:

- MODULAR SL - the multi-configuration and multi-tech nology labeling machine, fully equipped with all new labeling stations and special solutions: new FA-ST 140 m/min units, 6 pressure sensitive labeling stations, the units work in non-stop mode, optical orientation

system, capsule presence control device, bottle fall control device;

- NEW SPINNER - the new linear machine by PackLab, the division of P.E. Labellers specializing in labeling solutions with pressure sensitive technology. The new Spinner is the latest creation by PackLab division, with specific features for Wine & Spirits sector, previewed at SIMEI 2022. P.E. Labellers is confirmed as a world point of reference in labeling solutions, for all applications in Wine & Spirits and in other packaging industries: Beverage, Food & Diary, Personal & Home Care, Chemicals, Pharmaceu ticals, Pet Food.

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ACQUA BRILLANTE LANCIA IL NUOVO GRANDE FORMATO

Acqua Brillante, nata con un marchio storico che risale al 1954, emblema di tradizione e sinonimo di intensa freschezza, è preparata ancora oggi a partire da una ricetta segreta che le conferisce il suo gusto caratteristico, leggermente amarognolo e intensamente dissetante. Perfetta da sorseggiare da sola o con una scorza di limone che ne esalta il retrogusto, è da sempre protagonista del consumo al bar che l’ha resa nel tempo un evergreen mai passato di moda. Quest’anno la celebre tonica arriva anche nelle case degli italiani grazie al nuovo formato da 90 cl.

Il nuovo formato mantiene la sua grafica inconfondibile, essenziale ed elegante, caratterizzata dall’azzurro dello sfondo e dall’intramontabile calice baloon in stile Liberty che racchiude il logo. La stessa scritta di “Acqua Brillante” in corsivo classico mixato ad un più contemporaneo maiuscolo conferisce alla bibita un’aura ricercata ma allo stesso tempo moderna e chic.

Acqua Brillante ha da sempre accompagnato, non solo la storia degli italiani, ma anche momenti epici di convivialità come l’aperitivo, i cocktail più freschi, frizzanti e ricercati. Oggi, tutta l’esperienza di Acqua Brillante Recoaro può essere vissuta a casa come al bar, valorizzando ogni momento di consumo con il suo gusto distintivo.

Per accompagnare il lancio del nuovo formato è stata creata una campagna ad hoc volta a valorizzare gli aspetti caratteristici di questo brand. La campagna digital, partita a settembre sui canali social del brand, celebra il nuovo formato che diventa protagonista di simpatici e divertenti reel in cui si invita a festeggiare insieme i momenti più intimi e indimenticabili a casa con gli amici o semplicemente in famiglia.

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uno dei principali player mondiali nel packaging flessibile, ha partecipato per la prima volta a Drinktec, presentando una delle sue ultime novità: la confezione Pillow UP, innovativo imballo nato in risposta alle esigenze dei clienti del settore alimen tare, specialmente per il confezionamento di polpe e concentrati di pomodoro, frutta tradizionale e tropicale. Pillow UP rappresen ta la sintesi perfetta delle caratteristiche di due tipologie di confezioni molto diffuse sul mercato, la busta piatta “pillow pouch” e la busta “stand up”. Grazie alla specia le sagomatura brevettata, Pillow UP con un unico gesto può adattarsi ed essere adagiato piatto all’interno di una scatola o su uno scaffale oppure appoggiato su una superficie piana presentandosi perfetta mente in piedi.

Goglio,

Pillow UP novità Goglio per il liquid food

i vantaggi di piLLow up

La versatilità data da questa innovativa conformazione rappresenta il punto di for za di Pillow UP. L’imballo, infatti, consente di dare risposta con un’unica soluzione ai diversi bisogni dei produttori, agevolando lo stoccaggio e il trasporto del prodotto, dei distributori, permettendo il posizionamento delle confezioni in orizzontale in magazzino e in verticale sugli scaffali in negozio, e dei clienti finali, che possono comodamente utilizzare il prodotto in più intervalli. Rispetto alle confezioni rigide, Pillow UP offre numero si benefici: è più leggero ed è meno ingom brante perché occupa pochissimo spazio sia prima del riempimento che dopo il consumo, in quanto la busta vuota diventa sottile co me un foglio. Il beccuccio, richiudibile dopo ogni utilizzo, e la maniglia, comoda per il trasporto, assicurano la massima manegge volezza della confezione, mentre la laccatura esterna protettiva consente la stampa sulla sua intera superficie. Le confezioni Pillow UP vengono riempite dalle linee GNova, partendo da nastri di buste preformate in laminato multistrato ad alta barriera con alluminio o in monomateriale PE/PP. Il processo pro

duttivo all’avanguardia garantisce elevati standard qualitativi e igienici.

L e a Ltre novità in mostra Oltre alle buste Pillow UP, il Gruppo Goglio ha presentato a Drinktec altre confezioni legate al sistema GNova, che offre grande versatilità sia dal punto di vista dei formati, sia per quanto riguarda le tipologie di laminati proposti. Le linee modulari della famiglia GNo va permettono infatti di riempire confezioni realizzate internamente da Goglio di piccole

e medie dimensioni parten do da nastri di buste pre formate – nei formati con capacità da 500 ml fino a 10 l per il mondo della distribuzione specializzata di food and beverage – e sono in grado di adattarsi a diversi tipi di processo, come il riempimento a caldo, retort, sterilizzabile, fino al confezionamento in asettico.

Tra le più interessanti so luzioni Goglio presentate in fiera, ci sono anche le confezioni aset tiche con bocchello, sterilizzate grazie ad un processo specifico di irraggiamento, e disponibili in diverse soluzioni di barriera e formati: il bag-in-box (3-20 litri) oltre che sac chi di grandi e grandissime dimensioni da 220 fino a 1600 litri. Goglio è un produttore di riferimento di questa tipologia di imballo che distribuisce in tutto il mondo e negli anni ha conquistato importanti quote di mercato grazie all’ampia gamma, alla qualità e affida bilità dei prodotti proposti e ad un servizio pre e post vendita attento e puntuale. ‹

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Per la prima volta a Drinktec, Goglio ha inaugurato la sua partecipazione alla fiera di riferimento per l’industria del beverage presentando alcune delle più interessanti e innovative soluzioni per il confezionamento di prodotti liquidi alimentari, tra cui Pillow UP.

tech trenDS

TETRA PAK LANCIA i tappi uniti per il beverage

Tetra Pak ha lanciato, insieme ad alcuni dei principali produttori mondiali del beverage, i primi tappi al mondo uniti alle confezioni in cartone, progettati per ridurre i rifiuti e accelerare la transizione verso materiali rinnovabili.

Segnando una tappa fondamentale nel lavoro a lungo termine dell’azienda sulla progettazione per il riciclo, sono in corso di introduzione cinque nuove soluzioni di tappi in Irlanda, Paesi Baltici, Spagna e Germania in differenti categorie di prodotto. Come parte di un programma più ampio, questa novità sup porta le più attuali esigenze dei clienti con sede in Europa anche in relazione alla direttiva sulle materie plastiche monou so (SUP) che entrerà in vigore entro il 2024.

I tappi uniti giocano un ruolo importante nella riduzione dei rifiuti, rimanendo attaccati al la confezione. Possono anche aiutare a ridurre l’impronta di carbonio della confezione in cartone quando vengono scel te dai produttori di alimenti le opzioni a base vegetale, realiz zate con polimeri derivati dalla canna da zucchero da fonti ge stite in maniera responsabile, aumentando così il contenuto rinnovabile della confezione. Inoltre, la maggior parte del portfolio di tappi uniti Tetra Pak presenta una quantità ri dotta di plastica. A seconda delle varie soluzioni, l’azienda ha ridotto il contenuto di pla stica tra il 7% e il 15%.

i marchi virtuosi

Marco Marchetti, Vice President Packa ging Materials, Sales and Distribution Solutions, Tetra Pak, afferma: “A parti re da queste cinque nuove introduzioni, prevediamo di dotare circa 300 linee di confezionamento di tappi uniti in Euro pa entro la fine del 2022. Considerando l’entità del cambiamento richiesto lungo la catena del valore, le prime collabora zioni di questo tipo stanno contribuendo a guidare l’industria alimentare e delle bevande su una corsia preferenziale per accelerare la transizione verso un’eco nomia circolare a basse emissioni di carbonio”.

A maggio, Borrisoleigh Bottling Ltd (BBL) ha avviato la produzione commerciale del nuovo tappo C38 Pro a base vegetale sulle confezioni di cartone Tetra Top 330 e Tetra Top 500. Con sede in Irlanda,

BBL è un produttore di acqua esperto e premiato, che sta cercando di “guidare il settore verso un futuro più responsabile e sostenibile”.

La nuova chiusura HeliCap 26 Pro, su confezione Tetra Prisma Aseptic 1000 Square, è stata scelta da Cido Grupa, che da molti anni guida il segmento dei succhi nei Paesi Baltici ed esporta i suoi prodotti in oltre 20 paesi nel mondo. In Spagna, LY Company Group, che sta guidando la crescita dell’acqua confezio nata in cartone nel paese, ha scelto la nuova chiusura DreamCap 26 Pro a ba se vegetale su confezione Tetra Prisma Aseptic 330 Square. Nello stesso paese, Lactalis Puleva, parte del Gruppo Lactalis, azienda lattiero-casearia di riferimento a livello mondiale, ha scelto la nuova chiu sura HeliCap 23 Pro. Il tappo, nella sua opzione a base vegetale, è stato applicato alle confezioni Tetra Brik Aseptic 1000 Slim per il marchio Lauki.

Infine, Weihenstephan, uno dei più antichi e famosi marchi lattiero-caseari tedeschi, ha scelto la nuova chiusura LightWing 30, su cartone Tetra Brik Aseptic 1000 Edge.

i nvestire ne LL’ innovazione

L’azienda ha anche investito per migliora re l’esperienza di produzione per i clienti. Le nuove linee di automatizzate di alta qualità Tetra Pak per i tappi uniti utiliz zano tecnologie di intelligenza artificiale per una maggiore efficienza. Marchetti conclude: “In totale, stiamo investendo circa 400 milioni di euro nel lo sviluppo e nell’introduzione dei tappi uniti. Di questa somma fa parte l’investi mento di 100 milioni di euro effettuato lo scorso anno nel nostro stabilimento di Châteaubriant in Francia per accelerare la produzione di tappi uniti. Lavorando senza problemi su più flussi di progetto e coprendo circa 40 diverse tipologie di confezioni con tappi uniti, prevediamo di vendere oltre 1,5 miliardi di chiusure di questo tipo entro la fine dell’anno.”

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GUALA CLOSURES GROUP chiusure innovative per acqua e analcolici

Debutta a Drinktec Guala Closures Group con soluzioni innovative per il mondo dell’acqua minerale e delle bevande analcoliche che strizzano l’occhio alla sicurezza, all’ambiente e alla digitalizzazione.

Guala Closures Group, realtà di rife rimento nella produzione di chiusu re per bottiglie di alcolici, vini, acqua, bevande e olio con 30 stabilimenti in cinque continenti, ha partecipato per la prima volta alla fiera Drinktec, che si è svolta a settembre a Monaco di Baviera.

Closurelogic – divenuta Guala Closures Deutschland dopo l’acquisizione com pletata all’inizio del 2020 – in passato aveva già partecipato alla precedente edizione di questa fiera, che si è tenuta nel 2017.

Guala Closures, che nel 2021 ha pro dotto più di 4,5 miliardi di chiusure per il segmento delle acque minerali e delle bevande, ha fatto il suo debutto alla ker messe internazionale di Monaco di Ba viera presentando una gamma completa di chiusure per acqua e bevande analco liche in bottiglie di vetro, tra cui alcuni nuovi prodotti delle linee “sostenibili”

e “connesse”. Sono state presentate anche le chiusure “Musa” e “Capture”, due nuovi modelli della gamma premium dedicati al settore delle acque di lusso.

s icurezza e ambiente

Il modello di punta della linea di prodot ti per il comparto delle acque minerali è la chiusura “Talog”, già ampiamente adottata dai principali marchi interna zionali del settore. Questa chiusura è costituita da un tappo in alluminio con una fascetta antimanomissione in pla stica che si rompe alla prima apertura, assicurando così l’integrità del prodotto.

Un altro modello di chiusura particolar mente apprezzato è “Alu-Star”, un tappo dalla forma simile al modello “Talog” ma con credenziali ancora più sostenibili.

Questa chiusura è dotata di un anello in alluminio,che si rompe in più sezioni alla prima apertura, ma che ha come peculiarità specifica quella di rimanere attaccato al tappo.

La gamma comprende anche la soluzio ne per le bottiglie in alluminio “Star-Log”, una chiusura sempre più utilizzata per i prodotti “ready-to-drink” e i soft drinks.

novità sostenibi L i e connesse

Oltre ai modelli standard, a Drinktec Guala Closures ha presentato anche le

nuove soluzioni sostenibili – è il caso, ad esempio, di “Spring Blossom”, un tappo per acqua e bevande con chiusura tamper-evident realizzato con plastica da fonte rinnovabile – e quelle connesse. Quest’ultima categoria è rappresentata dalle chiusure della gamma NeSTGA TE, dotate di un codice QR sulla parte superiore che consente la lettura delle informazioni relative al prodotto diretta mente dallo smartphone.

u na so Luzione persona L izzabi L e Infine, Guala Closures ha presentato in anteprima un prodotto altamente perso nalizzabile per le acque di lusso. Si trat ta di “Capture”: una chiusura composta da un tappo interno che assicura una perfetta tenuta e un sovrattappo che può essere personalizzato in base alle specifiche esigenze del cliente. Questa chiusura può essere realizzata in molti materiali – plastica, legno o alluminio – e in diverse forme e finiture, tra cui la stampa di marchi e decorazioni in rilievo o negativo sulla parte superiore o laterale del tappo.

“Siamo orgogliosi di partecipare per la prima volta come Gruppo a questo importante evento internazionale”, ha dichiarato Arturo Martorelli, direttore commerciale del Gruppo. “Il mercato dell’acqua minerale e delle bevande analcoliche rappresenta un’area del no stro business sempre più importante e in crescita.

Grazie alla preziosa attività svolta negli anni da Closurelogic, oggi siamo impe gnati da un lato a consolidare la formi dabile gamma di chiusure che abbiamo ereditato in questo ambito, dall’altro a migliorarla attraverso lo spirito innova tivo e la proiezione verso il futuro che da sempre caratterizza Guala Closures. Il tutto con un obiettivo: sviluppare ed espandere ulteriormente la nostra pre senza in questo segmento di mercato”, conclude Martorelli. ‹

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UNITED CAPS a full range of tethered closures

The company unveiled its range of UCTC tethered closures in compliance with European directive on single-use plastics as part of its sustainability transformation initiatives.

United Caps, an international manu facturer of caps and closures, un veiled its Fit for a King tethered closures at drinktec, in September at Messe München, Germany. United Caps’ Fit for a King tethered closures are designed to fully comply with the European directive on single-use plastics, scheduled to go into effect in July 2024.

“Our Fit for a King tethered closure solu tions were developed in collaboration with a consortium ofsegment leaders in the packaging industry to ensure these clo sures are Born Ready and that they will have minimal impact on production lines,” said CEO Benoit Henckes. “I strongly ad vise brands, especially those looking for bespoke solutions, to get in touch and/ or visit our stand at drinktec to discuss our range that’s Fit for a King to ensure that they are able to stay in the market as the European Directive on single-use plastics comes into effect.”

United Caps offers two closure types in its tethered closure Fit for a King line: The

Crown Jewel premium molded solution and the outstanding No Drama Queens slitted solution. Both are available in a variety of sizes and colours to meet the needs of a wide range of brands and prod uct types, including still drinks, juices, carbonated drinks and dairy solutions. Versions of these closures manufactured with conventional materials will be shown, along with versions of the same closures made from ISCC+ certified materials that perform with the exact same characteris tics as traditional closures, giving brands the ultimate flexibility.

bespoke cLosures

United Caps has a proud history of being a strong partner and often talks about being better united. It is a notion that has two facets – the concept of deliv

ering better products and best-in-class solutions but also demonstrating that United Caps recognises excellence as a team game, including both internal and customer resources. This has resulted in about 50% of United Caps’ business in the bespoke sector where brands work with the company to meet specific performance and differentiation needs.

As a result of these joint R&D projects, United Caps has mastered difficult tech niques like bi-injection, embossing, even fully metallic IML labels and digital la bel printing. Bespoke closures include Pure-TwistFlip, a bespoke product devel oped for Elopak.

“Whether it’s an ‘off the shelf’ develop ment like our UCTC range or a bespoke development like the Pure-TwistFlip closure developed with Elopak, more and more brands are working with United Caps to reach their own sustainability ambitions,” Henckes added. “We extend an open invi tation to brands to visit our stand at drink tec to discuss their bespoke requirements for tethered and other types of closures as well as how they can assure they will be ready to comply with the SUP directive in July 2024. We are rapidly approaching the point-of-no-return for brands to initiate projects that will meet the deadline.” Henckes concluded, “United Caps offers many unique capabilities based on our strong partnership with brands and the work of our dedicated R&D team”. ‹

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APTAR FOOD + BEVERAGE the future of smart beverage containers

Aptar Food + Beverage, a global manufacturer of consumer product dispensing and active material science solutions, showcased at drinktec 2022 its latest closure solutions for dispensing beverages and other liquid products, from pouring to squeezing solutions, as well as new tethered closures in compliance with the upcoming European directive regulation for single-use plastics.

Aptar demonstrated its commitment to sustainability by showing new inno vations such as tethering, linerless, and recyclable valve solutions; certifications such as ISCC+, partnerships with PureCy cle, REBO, MIWA, and others; and active collaboration with key organizations such as RecyClass, WRAP, APR, and WBCSD.

rocket to the future of tethered soLutions

At the show, Aptar featured its next-genera tion Rocket sports cap, a tethered solution that redefines the standard for non-detach able, tamper evident visibility, featuring a wide opening angle for drinking comfort. Rocket is fully compliant with the upcom ing European directive regarding tethered closures for single-use plastics scheduled to take effect in mid-2024.

sustainabiLity and high performance

As a leading company in providing flow control dispensing solutions for more than 25 years, Aptar’s SimpliCycle recyclable

valve is driving sustainability to the fore front of packaging innovation. Made from a low-density material, the valve floats in the recycling tanks, allowing it to be easily separated from the PET stream, and then recycled right along with the PP/PE stream. When assembled into an Aptar closure, the SimpliCycle TPE valve provides a fully recyclable and high-performance solution for use with PET, PE, or PP containers. SimpliCycle was recently honored to be awarded the best CSR/Sustainability ini tiative in 2021 by World Food Innovation Awards and in 2022 received the prestig ious 2022 World Star Global Packaging Award for packaging innovation.

breakthrough concepts and new soLutions

Aptar Food + Beverage also showcased new concepts for pouring liquid beverages, including a prototype of the new Blue EVO Cap, as well as solutions for dispensing beverages in an inverted pouch format. As a leader in dispensing solutions, Aptar is committed to improving the overall recycla bility of plastic packaging and is dedicated to helping brands achieve their environmen tal goals with high-performance solutions, while making a positive impact in the lives of consumers and the planet.

the future of smart drinkware

Aptar joined forces with REBO, contributing its expertise in flip-top closures, sustain ability and innovation to the partnership. REBO manufactured the first smart water bottle that is not only reusable but also features a hydration tracker to help users optimize performance and track their water intake via a linked smartphone app, as well as a light on the bottle, designed to help consumers increase water consumption by reminding them to drink. “We showcased the REBO smart water bottle at the show as a demonstration not only of the future of reusable beverage solutions, but also to reflect our initiative and commitment to work with a broad range of brands and manufacturers to improve the industry’s sustainability position. This also demon strates our expertise in leading projects that promote cross-pollination with other Aptar segments, as well as with external partners. We see these two approaches, recyclability and reusability, going handin-hand in the future, depending on what the brands and consumers are looking for, and we are excited to partner with brands so that, together, we can create a much more sustainable future for all,” said Arthur Lenoir, Product Marketing Director EMEA –Food + Beverage at Aptar. ‹

49BEVERAGE Machines |Settembre/Ottobre 2022
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FERRARELLE MAXIMA, DECISAMENTE FRIZZANTE E 100% NATURALE

Una frizzantezza decisa, bolle 100% naturali e un gusto unico e inconfondibile: questi sono i caratteri distintivi di Ferrarelle Maxima da 1,5 L. Una novità in casa Ferrarelle Società Benefit – tra le prime cinque aziende nel settore delle acque minerali in Italia – con la quale l’azienda entra nel segmento delle acque frizzanti della GDO, con una proposta unica in gusto e naturalezza.

Ferrarelle Maxima è l’acqua decisamente frizzante con bolle 100% naturali, perché rinforzata con CO2 naturale della sua sorgente. Un nuovo modo di bere frizzante grazie al fine perlage e all’assenza di gas artificiale. L’origine naturale delle sue bolle, infatti, garantisce un sapore distintivo, con vivacità e gusto ad ogni sorso. Una referenza premiata anche al Superior Taste Award – certificazione riconosciuta dall’International Taste Institute di Bruxelles – risultando l’acqua frizzante italiana con il punteggio più alto. Ferrarelle Maxima risponde, così, alla richiesta sempre più forte da parte dei consumatori di prodotti in grado di coniugare l’unicità del gusto, l’alta qualità e la naturalezza.

Una proposta già apprezzata in hotel, bar e ristoranti – grazie alle numerose e persistenti bolle che la rendono ideale da abbinare a una grande varietà di piatti – e che Ferrarelle rende ora disponibile a tutti i consumatori, direttamente sugli scaffali dei supermercati. Una scelta di gusto ma anche di stile grazie al packaging total black, il colore dell’eleganza per eccellenza per valorizzarne la premiumness e il carattere deciso.

SI AMPLIA LA GAMMA DI BEVANDE “ACQUA AZZURRA”

Il colore cattura lo sguardo del consumatore ma è il sapore a distinguere le bevande “Acqua Azzurra” e l’arrivo di due nuovi gusti arricchisce la linea già presente in alcune insegne della moderna distribuzione organizzata. Le bevande analcoliche sono ora disponibili in ben otto gusti nella bottiglia in vetro da 100 cl destinata al mondo del retail. Bevande fatte come una volta, oltre all’acqua di montagna delle Piccole Dolomiti contengono polpa di vera frutta e selezionati aromi naturali. Ricordano l’autenticità delle bevande di un tempo. Al palato si riscoprono nobili e con gusto equilibrato. Le bevande analcoliche “Acqua Azzurra” hanno un posizionamento a scaffale che privilegia la qualità e la sicurezza dell’acqua oligominerale delle Piccole Dolomiti, la sostenibilità ambientale per l’utilizzo delle bottiglie in vetro e la genuinità per la scelta degli aromi naturali e della polpa di vera frutta. Senza trascurare l’originale design delle bottiglie in vetro che accentua la distintività a scaffale. Il design della confezione è frutto della collaborazione di professionisti che provengono da mondi diversi e che hanno trasferito nelle bevande “Acqua Azzurra” le proprie visioni. L’innovativa grafica del pack è opera di Francesca Chiani, rinomata designer proveniente dal mondo della moda. L’ampliamento della linea delle bevande analcoliche “Acqua Azzurra” con i due nuovi gusti, Mandarino Verde e Limonata, consente di soddisfare le diverse preferenze degli italiani. La gamma completa prevede Aranciata, Chinotto, Tonica, Ginger, Spuma bionda, Cedrata, Limonata e Mandarino Verde. L’Aranciata contiene il miglior succo delle arance di Sicilia, il Mandarino Verde è espressione della tradizione siciliana e il Chinotto è realizzato con l’infuso di veri chinotti di Savona. Otto bevande che conservano la cura e il sapore di un tempo. Le bevande analcoliche “Acqua Azzurra” consentono ai supermercati di conciliare qualità e sicurezza del prodotto, sostenibilità ambientale, ampiezza di assortimento e originalità del design con la necessaria rapidità del supporto logistico.

CRESCE LA SPESA DI QUALITÀ DEGLI ITALIANI

Il modo in cui gli italiani intendono la vita in città è cambiato. Niente più stress, traffico e routine da capogiro. Il 74% ha decisamente cambiato vita, si parla di circa 3 persone su 4, ripensando piccole abitudini (35%) o, addirittura, apportando cambiamenti più consistenti (39%) come trasferirsi in un’altra Regione o Paese o intraprendere un percorso professionale inaspettato. Al centro della rivoluzione le relazioni sociali e familiari: in città, sentirsi parte di una comunità, per il 65% degli italiani, ha assunto un significato diverso. A rivelarlo è una ricerca condotta da BVA Doxa insieme a Kozel, marchio brassicolo di Birra Peroni, che traccia un consistente cambio di sentiment nel Belpaese, aprendo nuovi scenari sulla socialità ritrovata e sul settore degli acquisti. Il ritorno alla normalità ha, infatti, trovato i consumatori più consapevoli e attenti alla qualità della vita, così come dei prodotti da portare in tavola. In quest’ottica, i dati dell’indagine BVA Doxa-Kozel confermano così la preferenza per aziende che trasmettono la garanzia dell’acquisto in merito alla qualità dei prodotti (46%), parimenti all’acquisto di prodotti legati a una tradizione locale di provenienza specifica (non necessariamente italiana), che abbiano una storia da raccontare (46%). L’indagine testimonia, inoltre, la maggiore propensione del consumatore per l’acquisto di prodotti di qualità, anche con un costo più elevato (38%), oltre a quello di prodotti capaci di assicurare nuove esperienze di gusto (18%).

Dall’analisi emerge, infine, che vivere come una comunità influisce positivamente sull’esistenza delle persone, che si mostrano invogliate a cercare alternative migliori e di migliore qualità (42%), ad allargare i propri orizzonti e a sperimentare (40%). Senza dimenticare che per il 54% del campione il lavoro di squadra contribuisce a stimolare l’ambizione e l’autostima, consentendo di affrontare gli obiettivi più difficili con maggiore entusiasmo. Predomina, in ogni caso, una complessiva tendenza alla valorizzazione di questi valori: solo il 17% degli intervistati non riconosce giovamenti nella collaborazione e nelle dinamiche di gruppo.

| B reaking N ews | 50 BEVERAGE Machines | Settembre/Ottobre 2022

HAVANA CLUB 7 IN EDIZIONE LIMITATA

L’iconico brand di rum cubano Havana Club è orgoglioso di portare avanti il suo impegno a supporto degli artisti e di celebrare le voci di questa generazione annunciando la nuova collaborazione con Burna Boy, il “Gigante africano”. Negli ultimi anni, a grande richiesta, sono emerse dall’Africa diverse voci contemporanee, per raccontare e tramandare la grande storia di questo splendido continente. Burna Boy rappresenta il massimo esponente di questo movimento, grazie a sonorità crossover che fondono afrobeat, dancehall, reggae, rap e R&B, oltre che a testi di forte impatto espressi con decisione, caratteristica che gli ha permesso di aggiudicarsi il premio per il Best World Music Album ai Grammy Awards dello scorso anno. Questa vivace bottiglia di Havana Club 7 in edizione limitata si ispira ai copricapi tradizionali della Nigeria meridionale, con nappe sull’etichetta frontale ricamate su uno sfondo multicolore, l’“Aso Oke”, un tessuto intrecciato a mano creato dal popolo Yoruba dell’Africa occidentale che spesso adorna abiti e cappelli indossati per cerimonie celebrative come i matrimoni. Questo è l’omaggio personale del cantante verso la bellezza della cultura, la forza di una comunità e la gioia nel conservare e tramandare le proprie radici. Onorare e celebrare le proprie radici è un valore che il Gigante africano e Havana Club condividono, in un legame simbolico tra Nigeria e Cuba, e per questo Burna Boy ha voluto assicurarsi che la limited edition riflettesse tutto ciò. Sulla parte anteriore e centrale della bottiglia si legge “Burna Boy” scritto a mano dall’artista stesso, mentre una corona di foglie di palma avvolge il logo Havana Club, simbolo dell’Unione Africana. Nella parte inferiore dell’etichetta è invece rappresentata la regione del Rivers State in Nigeria, dove Burna Boy è nato. Un cortometraggio celebra questo intimo legame tra il brand e l’autore del singolo “Last Last”; una storia dedicata alla convivialità, al significato di tribù e ai valori condivisi della propria comunità, che si possono sprigionare sia nel comfort della propria casa che nell’euforia di una pista da ballo, da Lagos a Londra. Per dare corpo al “Fabric Of Culture” (questo il titolo dello short-video), una voce fuori campo dello stesso Burna Boy porta il film a un livello superiore, facendo sì che la collaborazione rappresenti un qualcosa di più grande, ovvero un legame di famiglia e amicizia che viene offerto attraverso la bottiglia di rum, portando con sé un vero e proprio messaggio d’amore da parte di Burna Boy: “Ci vuole una grande persona per superare le sfide e le tribolazioni di ogni giorno, ma una persona ancora più grande per prendere coscienza che la vita è fatta per essere vissuta”, dice. “Dal momento che condividiamo la bellezza delle nostre culture, della comunità e delle tradizioni, celebriamolo. Per favore, ricordati che sei un gigante, oggi e per sempre”.

“ART OF ITALICUS”, IL GUSTO DEL BERGAMOTTO IN UN LIBRO

Per festeggiare cinque anni di successi dal suo lancio, Italicus ha realizzato il libro “ART of ITALICUS” insieme a Stranger&Stranger, l’agenzia di design con cui il brand ha collaborato per la realizzazione del packaging e lo stile della bottiglia. Una pubblicazione in cui si riveleranno i dettagli e le curiosità della storia dell’aperitivo e del Rosolio di Bergamotto più famoso del mondo, con incluse oltre 50 ricette di bartender e una collezione di opere d’arte. Il gusto aromatico del bergamotto di Calabria, le note del cedro di Sicilia e delle erbe aromatiche profumate di Italicus coinvolgeranno in un’esperienza sensoriale tutta da sfogliare. “Il libro fissa sulla carta la brillantezza e l’eccellenza creativa che caratterizzano questo prodotto straordinario”, spiega Rowan Miller, Direttore Creativo di Stranger&Stranger. “Racchiude la vera essenza del marchio e il viaggio fenomenale che ha fatto dalla nascita a oggi”. “Art of ITALICUS” inizia il racconto partendo dall’intuizione che Giuseppe Gallo, Fondatore di ITALICUS, ha avuto nel riportare in auge la categoria liquoristica del rosolio ispirando sia un’antica ricetta. Descrive poi come ne sia nato un prodotto moderno e versatile, a base di ingredienti come gli agrumi del Sud e le spezie naturali, che ad oggi ha raggiunto oltre 40 paesi tra Europa, America, Australia e Asia, e viene prodotto in una distilleria a conduzione famigliare nella provincia di Torino. In questo album dei ricordi troveranno spazio sia i bar tender che hanno contribuito a rendere prestigioso Italicus incapsulando la sua unica essenza in “opere d’arte in forma liquida”, sia i vincitori delle edizioni passate dell’“ART of ITALICUS creative talent”. Nel libro è anche presente un ricettario illustrato con ingredienti per una cinquantina di drink originali. “Italicus rappresenta al meglio il legame con la cultura, l’arte e il design italiano”, spiega Marika Cappena, Head of Marketing di Italicus. “Dopo gli ultimi anni di lavoro al fianco di artisti emergenti, si realizza un sogno, quello di raccogliere tutte queste ispirazioni in un volume che racconta il viaggio incredibile del brand e gli incontri con personalità fuori dal comune che ne hanno segnato il successo a livello internazionale”. Il libro, illustrato con copertina rigida e colori in rilievo, sarà pubblicato per la fine dell’anno. I richiami al vetro temperato di tonalità cromatica acquamarina e gli inserti dorati nell’etichetta della bottiglia saranno presenti anche nella copertina e nelle pagine del libro. Non mancheranno poi i riferimenti all’epoca romanica e al periodo rinascimentale, con grafiche in rilievo e materiali pregiati per i colori delle illustrazioni.

| B reaking N ews | 51BEVERAGE Machines |Settembre/Ottobre 2022

KROMBACHER, POSIZIONAMENTO PREMIUM IN ITALIA

Krombacher, uno fra i più prestigiosi birrifici di proprietà familiare in Germania, marchio di birra premium più diffuso nel mercato domestico, ha scelto l’Italia, culla della più apprezzata enogastronomia, dello stile e del buon vivere, per sviluppare ulteriormente il suo brand, condividendo la sua filosofia e il DNA con il claim “il gusto della birra naturale”. Una missione fatta di valori improntati al massimo rispetto per le materie prime, i metodi di produzione tradizionali, il territorio, le persone e l’ambiente. Una realtà che ha incontrato pienamente la visione, la passione e la cultura aziendale de Il Gambero Rosso.

Dopo l’apertura nel 2021 della filiale italiana di Krombacher sotto la guida Davide Grossi, Country Director Italia, il marchio tedesco, precedentemente presente nel nostro mercato attraverso importatori, ha avviato il suo sviluppo in modo diretto. Fra le attività più rilevanti: la partecipazione, nella primavera 2022 al Beer&Food Attraction di Rimini.

Oggi Krombacher diventa, in esclusiva di settore, partner di tre storiche guide di Gambero Rosso per le edizioni 2023 e 2024: Guida Ristoranti d’Italia con il nuovo premio speciale “No Food Waste” dedicato al locale che combatte con azioni concrete lo spreco alimentare; Guida Roma e il meglio del Lazio con il premio speciale “La Novità dell’Anno” e Guida Pizzerie d’Italia con il premio speciale “Miglior Carta delle bevande”. Krombacher sarà inoltre protagonista allo stand di Gambero Rosso al Vinitaly 2023, dove potrà parlare e raccontare i suoi prodotti a ospiti e visitatori. “Questa partnership lancia un messaggio forte e accreditato sulla eccezionale qualità e naturalità delle nostre birre”, afferma Davide Grossi. “Il nostro focus è oggi nel canale HoReCa, pub, pizzerie ed anche enoteche che condividono la nostra filosofia di alta qualità e naturalità. Vogliamo farci conoscere e apprezzare da un pubblico a cui piace fare nuove esperienze, che frequenta locali riconosciuti, persone curiose e attente a uno stile di vita sempre più sostenibile. Insieme a Gambero Rosso, siamo certi di aver intrapreso la strada migliore per unire tutta l’autenticità dei nostri prodotti al cibo, un binomio vincente nello scenario gastronomico italiano ed anche estero, dove la birra è sempre più apprezzata come compagna ideale di tante preparazioni”.

LA GRANDE VERSATILITÀ DEL GIN NORDÉS

Nordés è il gin premium di origine galiziana, nato come omaggio alla sua terra, che in pochi anni si è convertito nel gin rivoluzionario noto per il suo carattere autentico e il suo gusto squisito. Una formula perfetta, fresca, aromatica ed equilibrata; un gusto unico nel mondo dei gin premium, con ingredienti nativi della Galizia che rispecchiano l’essenza dell’Atlantico. Nordés è la Galizia in una bottiglia. Si distingue per la sua base alcolica che utilizza l’uva Albariño per ottenere un profumo delicato di fiori bianchi con note fruttate. È realizzato con undici botaniche, tra cui spiccano sei selvatici galiziani, che gli conferiscono il suo carattere fresco e balsamico. Un gusto equilibrato che lo colloca tra i migliori gin premium, un piccolo piacere perfetto da godersi in buona compagnia. Il gin Nordés è perfetto per preparare un semplice gin tonic, da gustare come dopo cena, o per un Nordesiño in stile galiziano, l’aperitivo leggero, rinfrescante e facile da bere, con una gradazione alcolica inferiore a un bicchiere di vino (solo 9,3%).

“Ideale per un aperitivo fresco, bastano cinque semplici ingredienti per prepararlo velocemente e poter gustare, magari accompagnato da qualche finger food delicato, un cocktail che vi porterà per mano fino al momento della cena”, dichiara Gian Paolo di Pierro, Brand Ambassador di Nordés.

UN FUORICLASSE NELLA MIXOLOGY

Millage è la linea di spumanti “giovane” e colorata creata dalla Cantina La Marca con le migliori uve delle pianure e delle colline del Prosecco Doc e Docg. La linea ricca di profumi di fiori e sentori di frutta conta quattro vini: Prosecco Treviso Doc Extra Dry, Prosecco Treviso Doc Brut, Prosecco Doc Rosé Millesimato ed il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Extra Dry. Il Prosecco Doc Treviso Extra Dry Millage nasce da uve Glera in purezza coltivate nelle colline che circondano Treviso. Lo spumante dal profumo ampio è perfetto per l’happy hour e come aperitivo ma è anche un fuoriclasse nella mixology.

Il Prosecco Doc Extra Dry Millage si presenta con un colore giallo paglierino brillante; al naso risulta fresco ed intenso, con sentori decisi di frutta come la mela, la pera e la pesca che si alternano a note floreali. Fragrante ed equilibrato al palato, è caratterizzato da una buona persistenza e denota una buona corrispondenza tra i profumi ed il sapore.

“25 ml di gin Nordés, 50 ml di vino Albariño, oppure di Greco di Tufo per noi italiani, 100 ml di acqua tonica neutra, 1 scorza di limone e dell’uva bianca. Qualche miscelata e il cocktail è pronto da sorseggiare!”.

Il gin Nordés è l’ideale anche per molte altre preparazioni con cocktail che rimandano alla classicità: dal Nordesoni Nordés, con il chiaro richiamo al Negroni, fino al più “semplice” gin tonic, il tutto sempre condito da questa brezza galiziana che offre sentori freschi, leggeri e delicati.

| B reaking N ews | 52 BEVERAGE Machines | Settembre/Ottobre 2022
LA MARCA PRESENTA

LABRENTA SI UNISCE A GUALA CLOSURES

Guala Closures ha annunciato il raggiungimento dell’accordo per l’acquisizione di Labrenta rafforzando ulteriormente la propria presenza nel segmento delle chiusure luxury. Gli attuali azionisti di Labrenta – Gianni e Amerigo Tagliapietra, rispettivamente CEO e VP Business Development – reinvestiranno in Guala Closures e assumeranno incarichi manageriali nella gestione del segmento delle chiusure luxury.

Fondata nel 1971 da Enzo Tagliapietra a Breganze (Vicenza), Labrenta è un produttore storico di chiusure di alta gamma personalizzabili per liquori, vino, olio, aceto e birra. L’azienda, nata come produttrice di sughero naturale per il mercato vinicolo italiano, negli anni è cresciuta sotto la direzione di Gianni e Amerigo, affermandosi sul mercato internazionale come realtà fortemente innovativa e ottenendo 30 brevetti. Con oltre 30 milioni di euro di fatturato attesi nel 2022, Labrenta ha prodotto e venduto chiusure a circa 800 clienti in 70 Paesi e ha stabilimenti in Italia, Brasile e Messico oltre ad una presenza commerciale negli Stati Uniti. Nel 2022, l’azienda ha acquistato Anacorks, società portoghese specializzata nella produzione di sughero per chiusure luxury. Grazie alla costante attività di ricerca e sviluppo e a una crescente attenzione al tema della sostenibilità, Labrenta ha lanciato sul mercato linee di prodotti che combinano materiali naturali e sintetici realizzando chiusure innovative e dal design raffinato. L’innovazione e la crescente attenzione alla sostenibilità sono anche tra i pilastri dell’attività di Guala Closures. Il Gruppo conta attualmente oltre 4.850 dipendenti, opera in 5 continenti attraverso 30 stabilimenti produttivi e, al 31 marzo 2022, ha realizzato un fatturato riferito agli ultimi dodici mesi di circa 710 milioni di euro. L’acquisizione di Labrenta consentirà di realizzare importanti sinergie a livello industriale e commerciale grazie alla gamma completa di prodotti in un settore come quello del luxury in forte crescita.

LA PRIMA ETICHETTA PARLANTE CON TECNOLOGIA BLOCKCHAIN

Con il marchio Certified Recycled Plastic di PlasticFinder, il marketplace internazionale di compravendita delle materie plastiche, la vita di ogni lotto sarà registrata sul database immutabile di Amazon: con la tecnologia blockchain un “registro digitale” rende trasparente e verificabile il percorso che compie la plastica nelle sue seconde vite.

“Noi di PlasticFinder”, conferma Riccardo Parrini, ceo di PlasticFinder, “abbiamo voluto fare un passo deciso nella valorizzazione delle soluzioni messe a disposizione dalla Blockchain, dando vita a questo servizio che abbiamo deciso di chiamare Certified Recycled Plastic. PlasticFinder è

dunque pronta fin d’ora a offrire la garanzia di piena tracciabilità di ogni lotto che verrà acquistato all’interno del suo marketplace. Il servizio CRP consente infatti l’accesso al sistema di trascrizione di Amazon Quantum Ledger Database (QLDB) per registrare in modo univoco, immutabile e verificabile le transazioni lungo l’intera filiera del riciclo, dal ‘rifiuto’ al prodotto finale. Si tratta di un’innovazione davvero enorme per il mondo della plastica”. Sarà dunque possibile acquistare plastica sul portale PlasticFinder ottenendo contestualmente un certificato su cui verrà apposto un codice QR attraverso il quale, in modo facile e rapido (e grazie alla blockchain), sarà possibile accedere alla storia del singolo lotto acquistato. “È proprio questa la grande novità”, rimarca Stefano Chiaramondia, presidente di PlasticFinder. “Tutti coloro che oggi assicurano di vendere prodotti con determinati requisiti di riciclabilità, si limitano a esibire certificazioni legate eventualmente agli impianti di produzione. Ma anziché pensare a fornire garanzie a monte del percorso, trascurando quello che succede nella realtà produttiva quotidiana, oggi c’è la possibilità di tracciare in modo chiaro ogni singolo lotto di plastica acquistato: sapere dunque di quale materiale è composto esattamente, la data delle varie transazioni, da dove proviene, quante volte è stato trasformato, il suo impatto ambientale... Si tratta di uno strumento che in alcuni casi, pensiamo a temi come la plastic tax e i crediti d’imposta, diventerà ancora più decisivo consentendo di distinguere in modo netto tra riciclatori reali, meritevoli di sgravi e agevolazioni, e ‘furbetti del riciclo’”. Attraverso il ricorso alla blockchain (PlasticFinder ha deciso di puntare su quella messa a disposizione da Amazon QLDB), si prospetta un cambio di prospettiva radicale anche per l’intero mondo della plastica. Il servizio CRP è già stato totalmente sviluppato e testato ed è ormai pronto a partire.

| B reaking N ews | 53BEVERAGE Machines |Settembre/Ottobre 2022

VILLA UGO GIN, IL DISTILLATO

DAL SAPORE TOSCANO

Puro incanto, dolci colline costellate di borghi, un paesaggio magico intriso di storie da raccontare: la Toscana è difficile da definirsi a parole, è un misto di emozioni, colori, profumi e sapori. Ed è proprio per catturare l’essenza di questa terra di poeti e di poesia che è nato Villa Ugo Gin, il nuovo Botanical London Dry Gin dallo spirito toscano firmato Sabatini Gin. Un distillato che è piena espressione della maestria, della passione e delle radici dei Sabatini, che affondano nelle campagne di Cortona fin dal 1890, quando si insediarono nell’elegante struttura di Villa Ugo. È proprio questa affascinante dimora storica che ha ispirato il nome e i profumi del nuovo gin di casa Sabatini, caratterizzato da ben 11 botaniche mediterranee, che gli conferiscono intense note balsamiche ed erbacee. Tra queste, in particolare, alloro, cipresso, rosmarino e finocchietto selvatico rendono Villa Ugo Gin la massima espressione della toscanità: ogni sorso, col suo sapore pieno e avvolgente, sarà capace di trasportare in un viaggio sensoriale nelle campagne della Valle d’Oro. Una memoria evocativa e piacevolmente lunga al palato, che lascia una sensazione intensa e fresca allo stesso tempo, grazie ad una nota di liquirizia data dal finocchietto selvatico.

Col suo gusto ancor più aromatico rispetto agli altri distillati Sabatini, Villa Ugo Gin rispecchia un mood mediterraneo e fresco, avvicinandosi a un palato più giovane e trendy, ma sempre in cerca di qualità: una qualità data dalla selezione delle materie prime e dalla lavorazione delle botaniche, attraverso processi tutti italiani che esaltano al meglio le caratteristiche degli ingredienti. Anche la bottiglia stessa rivela l’essenza fresca e giovane di Villa Ugo Gin, a partire sia dal nuovo formato da un litro sia dal suo packaging leggero e dai colori chiari, con un’elegante laminatura di Villa Ugo che campeggia tra decorazioni ispirate a quelle delle case d’epoca toscane. Una bottiglia che racchiude in sé tradizione, conoscenza e arte, declinandole per palati moderni alla ricerca di esperienze di gusto uniche.

“I profumi e i sapori racchiusi in Villa Ugo Gin sono quelli della nostra infanzia”, commenta Enrico Sabatini, General Manager e Co-Founder di Sabatini Gin. “Ogni volta che lo sorseggio, torno immediatamente in Toscana, col cuore e con tutti i sensi: è la stessa intensa esperienza sensoriale che vogliamo offrire a chi gusterà Villa Ugo Gin, svelando i segreti della nostra terra. In primis ai più giovani, che rimarranno conquistati dalle note mediterranee delle nostre botaniche e dal mood frizzante di questo gin fieramente 100% made in Italy”.

SAVOIA AMERICANO CELEBRA I 140 ANNI DI GARIBALDI

Il nuovo vino da aperitivo SAVOIA Americano Rosso, creato per rappresentare l’Italia unita, dedica la sua variante del cocktail Garibaldi ai 140 anni dalla scomparsa dell’eroe dei due mondi.

Il Garibaldi è un cocktail dissetante e aromatico, leggero e a basso tenore alcolico. Il richiamo a Giuseppe Garibaldi è nell’origine di uno degli ingredienti, le arance rosse di Sicilia. E fa riferimento anche al colore del cocktail, che diventa vermiglio come le giubbe indossate dei garibaldini.

La storia racconta che il condottiero con i suoi Mille partì da Quarto, in Liguria, con due piroscafi, il “Piemonte” e il “Lombardo”. A bordo i marinai portarono botti piene di vermouth, le stesse botti che in Sicilia furono riempite di marsala e da cui ebbe origine quel sapore unico a cui Giuseppe Gallo, ideatore di SAVOIA ed esperto autorevole nel settore del beverage a livello internazionale, ha voluto ridare vita nel suo vino aperitivo.

SAVOIA Americano riunisce in un’unica bottiglia Vermouth, Bitter e Marsala su una base di vino. È un perfetto punto di mezzo tra il Bitter e il Vermouth, un delizioso aperitivo e allo stesso tempo una base definitiva per un’infinità di cocktail, classici e non solo, anche per quelli a bassa gradazione: 18.6% Abv, un numero simbolico che richiama la data della riunificazione italiana iniziata nel 1861. La ricetta per preparare la versione SAVOIA del Garibaldi è semplice e prevede appunto SAVOIA Americano Rosso, la spremuta di arance rosse siciliane e il ghiaccio. Per averlo pronto da gustare in compagnia, si può preparare anche in caraffa da servire fresco, guarnito con spicchi d’arancia.

DEPURATHÉ, AUMENTA IL BENESSERE!

Vitasnella, brand di Ferrarelle Società Benefit, ha lanciato i Depurathé nei gusti Limone e Pesca, per una pausa rinfrescante e gustosa senza rinunciare alla leggerezza tipica di Vitasnella. Dopo il fortunato lancio del prodotto nel pratico formato da 500 ml, la gamma si amplia con il nuovo formato 1,25 l, da consumare a casa, soli o con gli amici, in un pratico maxi formato. Grazie al loro mix unico di gusto e proprietà depurative, conferite da una selezione di tè verde ed erbe depurative, e alla loro composizione priva di zuccheri e calorie sono i perfetti alleati del benessere. Depurathé di Vitasnella si propongono come compagni di benessere per chi desidera vivere con uno stile di vita sano ed equilibrato: tè verde, riconosciuto per le sue proprietà antiossidanti; melissa, nota per gli effetti digestivi e antifermentativi; rosa canina, diuretica e utile per la ritenzione idrica. Disponibili in due gusti, al limone e alla pesca, sono arricchiti da ingredienti unici e benefici: Depurathé al limone ha un sapore rinfrescante e un’azione depurativa grazie al mix di melissa e rosa canina, uniti alle pregiate foglie di tè verde e ai fiori di sambuco, mentre Depurathé alla pesca si caratterizza per una gustosa leggerezza grazie al karkadè.

| B reaking N ews | 54 BEVERAGE Machines | Settembre/Ottobre 2022

LE BEVANDE BIOLOGICHE DI VIVIBIO

ViviBio, che dal 2001 propone prodotti biologici accessibili al grande pubblico, propone le sue bevande vegetali ottime per una colazione gustosa, una pausa rigenerante oppure, alcune di esse, anche come aiuto in cucina per la realizzazione di ricette dolci e salate. La bevanda di avena light è un drink a base di avena vegan e senza zuccheri aggiunti con il 40% in meno di grassi rispetto alle bevande di avena più vendute. È una gradevole alternativa al latte e si può consumare fredda o calda per la prima colazione.

Per gli amanti dei gusti più sfiziosi, l’avena e cocco drink è una bevanda con il 12% di avena, senza zuccheri aggiunti e senza olio di girasole dal sapore naturalmente dolce e fresco. Si può gustare sia calda che fredda e rappresenta un’ottima alternativa vegetale da utilizzarsi in cucina per la preparazione di crêpes, salse, creme e dessert di ogni tipo.

Un modo piacevole per assumere la giusta quantità di liquidi è gustare durante la giornata infusi e tè freddi. ViviBio propone infusi e tè per ogni gusto: - gli infusi preparati con fiori, frutti ed erbe di montagna, confezionati in sacchetti filtro a doppio incarto salva aroma, senza punto metallico e con filo in cotone biologico nelle versioni malva e limone, limone e zenzero, liquirizia oppure finocchio; - i tè, ottimi da gustare sia caldi che freddi, come il tè genmaicha, un particolare tipo di tè verde giapponese preparato con l’aggiunta di riso integrale tostato dal sapore delicatamente fruttato, il tè di tre anni kukicha, ottenuto utilizzando rametti e foglie di tè verde tostati quattro volte e praticamente privo di caffeina, il tè verde, tè cinese dazhang shan coltivato nel cuore di un parco nazionale a una quota di circa 1.500 metri, e il tè hojicha, preparato con foglie di tè non fermentate tostate su fiamma viva dal gusto piacevole e aromatico. Infine, per fare il pieno di frutta, ViviBio propone tre dissetanti e gustose bevande a base frutta come la bevanda al mirtillo, la bevanda al melograno e la bevanda all’arancia con zenzero, ottimi sia freschi che a temperatura ambiente.

ZUEGG AMPLIA LA GAMMA “SENZA RESIDUI DI PESTICIDI”

Zuegg compie un nuovo ed importante passo verso la sostenibilità finalizzato a promuovere l’adozione di un modello alimentare sano e genuino, fondato su un’agricoltura a basso impatto ambientale. Come risposta coerente ai bisogni dei consumatori, per il nostro corpo e per la terra in cui viviamo, Zuegg continua a scegliere la trasparenza e in quest’ottica amplia la linea senza residui di pesticidi. Qui la frutta, tutta italiana, è superiore sia in termini di percentuale nella ricetta che in termini di sostenibilità perché non contiene tracce di pesticidi chimici, ovvero quelle sostanze utilizzate per preservare la frutta dagli attacchi degli insetti, che grazie a questo

tipo di agricoltura naturale non restano né nella buccia né nella polpa. L’esperienza gustativa richiama il profumo, l’autenticità e la corposità del frutto appena raccolto. Nel 2021, anno in cui le ricerche di mercato indicavano un forte interesse dei consumatori, pari al 57%, per i prodotti senza additivi e pesticidi, Zuegg ha lanciato i nettari in vetro da 500 ml. A marzo del 2022, a testimonianza della spinta propulsiva dell’azienda verso la sostenibilità, sono entrati a far parte della famiglia senza residui di pesticidi anche i succhi in brik per bambini formato 3x200 ml nei gusti albicocca, pesca e pera, e le composte in vetro messe a punto mixando

sapientemente frutta italiana, gusto e qualità in tre abbinamenti: arance e limoni, fragole e fragoline di bosco, pesche e albicocche. Il packaging dei nuovi arrivati è sinonimo di garanzia e riflette la linea di sostenibilità intrapresa dall’azienda: per le composte esclusivamente vasetti in vetro 100% riciclabili, per il brik un pack avanguardistico, Crystal, realizzato con l’86% di materiale da fonti vegetali, cannuccia in carta compresa. Il risultato è una gamma premium sinonimo di qualità e sicurezza contenente solamente tre ingredienti: frutta italiana selezionata, acqua e lo zucchero che serve, senza conservanti, coloranti e aromi.

| B reaking N ews | 55BEVERAGE Machines |Settembre/Ottobre 2022

eventi

Dopo una lunga pausa, la fiera si presenta all’indu stria delle bevande con un nuovo look e un nuovo programma: dal 28 al 30 novembre 2023 BrauBeviale prenderà il via con un’immagine rinnovata. Lo slogan “Noi difendiamo la varietà” descrive il percor so intrapreso dalla fiera e le caratteristiche della sua agenda.

una realtà unica. L’idea di costruire ponti insieme per unire tutti i vari attori sarà trasmessa anche attraverso la moderna identità visiva del marchio.

È qui che si chiude letteralmente il cer chio, poiché il cerchio è l’elemento chia ve della nuova immagine del marchio BrauBeviale che accompagnerà il desi gn di tutta la comunicazione fieristica, sia online che offline. Ne è un esempio il key visual rotondo, che è un riflesso autentico della diversità dei vari attori e dell’ampia varietà di bevande in un unico luogo. Ed è proprio per questo motivo che viene modificata anche la cromia della fiera, aggiungendo al verde che la contraddistingue sfumature più colorate e variegate, con un chiaro rimando anche alla sostenibilità.

BrauBeviale aspettando il 2023!

“N on vediamo l’ora di poter final mente riunire di nuovo il mondo delle bevande nei nostri spazi esposi tivi”, afferma Andrea Kalrait, Executive Director di BrauBeviale e Beviale Family di NürnbergMesse. “Nonostante la lunga pausa, abbiamo continuato ad ascoltare da vicino il settore e abbiamo parlato con molte aziende e partner. L’atmosfera è abbastanza chiara: sia gli espositori che i visitatori non vedono l’ora di incontrare colleghi, clienti e specialisti del settore a Norimberga. In un ambiente di lavo ro creativo, verranno stabiliti contatti importanti, ampliate le reti, discussi problemi specifici e ampliato il business. BrauBeviale fornisce ispirazione e definisce le tendenze per il settore delle be vande”.

Andrea Kalrait, negli ul timi mesi, ha mantenuto aperto il dialogo con il suo team e lo sponsor istituzionale dell’even to, il Private Brauereien

Bayern e. V. (Associazione Bavarese dei Birrifici Privati) sul posizionamento di BrauBeviale. Il risultato di questa con divisione di idee è l’edizione 2023 di BrauBeviale, con un profilo più nitido e una nuova brand identity. Lo slogan “Noi difendiamo la varietà.” ha nel mirino l’in tera industria delle bevande. Descrive un aspetto importante e cruciale della fiera: se i vari attori, dai giovani imprenditori agli esperti del settore, si riuniscono sotto lo stesso tetto in un’atmosfera rilassata e amichevole, si raggiunge quel senso di comunità che rende BrauBeviale

i n fiera e non soLo…

Ma non è cambiata solo l’immagine del brand di BrauBeviale, anche i tempi sono nuovi: BrauBeviale si svolgerà ora dal 28 al 30 novembre 2023, offrendo le condizioni ideali per concludere l’anno insieme al settore traendo ispirazione e aprendo la strada all’anno successivo. L’organizzazione dell’evento in questo periodo dell’anno offre anche una pia cevole sorpresa: il famoso mercatino di Natale di Norimberga, che sarà inaugu rato ufficialmente il giorno dopo l’ultimo giorno della fiera dall’“Angelo di Natale” di Norimberga. Andrea Kalrait commen ta: “In particolare per i nostri visitatori internazionali, questa è una meravigliosa opportunità per concludere la loro visita a BrauBeviale con una passeggiata tra le magiche bancarelle del mercatino di Natale. E naturalmente anche per i no stri visitatori tedeschi è un bell’incenti vo a rimanere a Norimberga uno o due giorni in più. L’atmosfera a Norimberga in vista delle festività natalizie è davvero impareggiabile”. ‹

56 BEVERAGE Machines | Settembre/Ottobre 2022

All4Pack si contraddistingue decodificando le evoluzioni del mercato e le normative, ed evidenziando le innovazioni più responsa bili. Per essere al centro delle riflessioni del settore, All4Pack Emballage Paris ha intervi stato prima dell’edizione 2022 la community della fiera (fornitori di packaging e industrie utilizzatrici) per conoscere la loro visione sull’evoluzione dei materiali per imballaggio.

Le sfide degLi imbaLLaggi più rispettosi

Le industrie utilizzatrici sono quasi unanimi sull’importanza di utilizzare materiali d’im ballaggio più rispettosi dell’ambiente: l’88% ritiene che la questione sia una priorità. Oltre il 50% dei fornitori di imballaggi ritiene che sia una priorità assoluta utilizzare ma

| e venti |eventi

Salone internazionale precursore per le soluzioni di packaging sostenibile e dell’intralogistica, All4Pack, in programma il 21-24 novembre a Paris Nord Villepinte, vuole essere una fonte d’ispirazione per supportare tutti gli attori del settore di fronte alle sfide presenti e future.

La rivoluzione degli imballaggi a All4Pack!

teriali più rispettosi dell’ambiente. I fornitori francesi sembrano essere in anticipo (il 100% considera la questione piuttosto o completamente prioritaria).

Le motivazioni

Per le industrie utilizzatrici, le aspettative dei consumatori (68%) sono la ragione principale che porta all’uso di materiali di imballaggio più rispettosi dell’ambiente, in particolare nell’industria agroalimen tare (83%). Seguono i vantaggi in termini di imma gine (59%), di cambiamenti normativi (43%) e la volontà dei manager (35%), soprattutto nelle grandi aziende. Per i fornitori, le stesse prime tre ma con risultati diversi: con il 71%, le aspettative dei consumatori sono il motivo principale che porta all’uso di materiali di imballag gio più rispettosi dell’ambiente. Al secon do posto (57%) seguono i cambiamenti legislativi, seguiti dai benefici in termini di immagine (55%). Molti francesi consi derano prioritario il tema degli imballaggi più rispettosi dell’ambiente (media del 74% sui primi tre).

gLi ostacoLi

Per le industrie utilizzatrici, il principale ostacolo all’uso di materiali di imballaggio più rispettosi dell’ambiente è chiaramente il costo (66%), in particolare in Francia (71%). In misura minore, anche la disponi bilità (43%) e la qualità dei materiali (43%) rappresentano dei temi problematici per molte aziende. Per i fornitori, se il costo dei materiali è anch’esso l’ostacolo princi pale all’utilizzo di materiali di imballaggio più rispettosi dell’ambiente (57%), segui to dalla disponibilità dei materiali (41%), l’importo dell’investimento necessario per l’utilizzo di tali materiali è il terzo ostacolo (29%), soprattutto per le aziende con 50 dipendenti o più (40,5%).

Per le industrie utilizzatrici, i biomateriali so no attualmente ancora relativamente poco utilizzati (14,8%). La carta/cartone (86%) e la plastica (75,8%) rimangono la norma. Il vetro è attualmente utilizzato principal mente nell’industria alimentare (34,7%).

Per i fornitori, il numero di produttori di imballaggi in biomateriali è ancora piuttosto basso (22,9%) rispetto ai fornitori di imbal laggi in plastica (69,9%) e cartone (62,7%).

i materia L i de L futuro

Entro due anni, molte industrie utilizza trici intendono ridurre l’uso della plastica (34%) ma il materiale non scomparirà: il 74% intende ancora utilizzarla. Allo stesso tempo l’utilizzo dei biomateriali dovrebbe registrare una forte crescita (+39% intende iniziare ad utilizzarli) e dovrebbe aumentare anche quello della carta cartone (il 48% intende utilizzarne di più). Ad eccezione della plastica, tutti i materiali di imballaggio sono in aumento nell’industria alimentare.

Un numero significativo di utilizzatori di imballaggi prevede di ridurre l’uso della plastica (28%) ma pochi smetteranno di utilizzarla (3,6%). L’uso dei biomateriali dovrebbe essere ampiamente democra tizzato (56,6%) e l’uso della carta car tone aumenterà (66,3%). Le evoluzioni secondo i mercati di riferimento dovreb bero essere simili, anche se l’offerta di biomateriali dovrebbe aumentare ulterior mente sul mercato agroalimentare il 64% intende utilizzare questo materiale tra due anni (contro il 24% che attualmente lo utilizza). ‹

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eventi

Dal 15 al 18 novembre Fiera Milano (Rho, pad. 1,2,3 e 4) ospiterà la 29^ edizio ne del salone dedicato alla tecnologia wine & beverage. In questa intervista Monica Pedrazzini, Exhibition Manager di SIMEI, ci racconta cosa possiamo aspettarci dall’evento.

prezzi delle materie prime e dell’energia. Questo sta dando un’ulteriore spinta e stimolo alle aziende per orientare i reparti R&D verso soluzioni tecnologiche sem pre più risparmio se e meno impattanti sull’ambiente, consolidando un proces so già in atto da tempo. Temi come il risparmio energetico, processi di econo mia circolare, tutela degli aspetti sociali e ambientali permeano sia il parterre espositivo che il programma degli eventi.

➣ In termini di innovazione e tecnologie, cosa dobbiamo aspettarci?

Quest’edizione vedrà presenti oltre 400 aziende che esporranno prodotti e ser vizi per tutte le filiere del beverage. Un interessante indicatore è costituito dal le candidature al concorso Innovation

SIMEI il futuro del beverage è già qui

➣ Quali sono i mercati target di riferimento della manifestazione?

Benché la fiera nasca, negli anni ’60 del secolo scorso, per dare visibilità e rappresentatività soprattutto al mondo enologico e alle relative tecnologie, oggi

possiamo definire SIMEI come evento dedi cato al beverage in tutte le sue declinazio ni. Questo anche in conseguenza del fatto che molte delle aziende espositrici hanno diversificato le loro attività su più settori tra loro complementari. Di conseguenza, il visitatore che dal 15 al 18 novembre verrà in Fiera Milano a Rho avrà la pos sibilità di spaziare tra le varie filiere che compongono questo affascinante mondo: oltre naturalmente al vino con un panorama merceologico che non ha eguali, troverà ampia offerta di macchine e prodotti per la birra, per l’olio, per gli spirits e i distillati, soft drinks e acque minerali. Con oltre 400 espositori presenti potremo sbizzarrirci nel cercare e scoprire il meglio che la tecnolo gia oggi immette sul mercato.

➣ Quali i temi caldi che verranno discussi e condivisi sia in ambito espositivo che congressuale?

Siamo reduci da una pandemia che negli ultimi due anni ha ridotto drasticamente tutte le attività di networking, fiere in primis, e siamo nel mezzo di una delicata contingenza economica internazionale, con forti ripercussioni sulle dinamiche dei

Challenge Lucio Mastroberadino, che premia le novità di prodotto presentate dagli espositori e riguardanti tutte le fa si: dalla lavorazione delle materie prime alla trasformazione, fine linea e packa ging. Se scorriamo le opere in concorso notiamosia evoluzioni di tecnologie già presenti che novità assolute, nell’ottica di un minor consumo di energia o acqua e un miglior controllo delle prestazioni anche grazie a sistemi di intelligenza artificiale. Il monitoraggio dei parametri e il “dialogo” tra le attrezzature di can tina, in locale o da remoto, sono anche questi aspetti su cui le aziende stanno concentrandosi, per migliorare la tem pestività d’intervento e l’efficienza del processo produttivo. Altrettanto interes sante l’attenzione per la riduzione del water e carbon footprint, grazie anche al ricorso a biotecnologie, così come lo sviluppo di nuovi additivi e coadiuvanti in linea con i dettami della filiera “bio”. Sul fronte packaging saranno presentate nuove tipologie di materiali, in particolare per le chiusure, sia per quanto riguarda le capsule che i tappi a vite; senza trala sciare ovviamente il tradizionale sughe

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Monica Pedrazzini, Exhibition Manager di SIMEI

ro con tappi sempre più sicuri grazie a nuove tecnologie in grado di abbattere la presenza del famigerato TCA. Molte di queste novità saranno premiate; con una novità di quest’anno, ossia l’in troduzione del “green innovation award” che riconoscerà le soluzioni più efficaci e promettenti nell’ambito della mitigazione climatica, dell’economia circolare o dei consumi idrici ed energetici.

➣ Parola d’ordine sarà sostenibilità, in particolare nella tavola rotonda The Su stainable Wine Roundtable. Quale sarà il focus?

Siamo molto orgogliosi di ospitare ben due sessioni di SWR, sia per il presti gio di questa coalizione che raggruppa i principali stakeholder internazionali del settore vitivinicolo (Enti, cantine, aziende fornitrici), ma anche perché la presenza a SIMEI costituisce una “pri ma” assoluta della Sustainable Wine Roundtable nel contesto di una fiera. Il primo momento in programma sarà dedicato alle tecnologie, impiegabili in vigneto e in cantina, idonee a ridurre l’impatto sui gas serra (GHG), valutando le varie opzioni e i costi.

Durante il secondo convegno verranno invece messe a confronto le esperienze locali, regionali e nazionali per arrivare a una definizione universale di sosteni bilità, analizzando insieme non solo le opportunità ma anche le sfide e gli osta coli per raggiungere questo obiettivo.

Quali altri momenti di incontro e confronto sarà opportuno non perdere?

Il programma eventi prevede appunta menti dedicati per tutte le filiere produt tive presenti in fiera, per cui riteniamo di poter soddisfare i bisogni informativi e la curiosità di tutti gli operatori presenti. In ambito enologico per esempio si par lerà di uso delle anfore in vinificazione e affinamento, o di riduzione dei difetti da luce nei vini bianchi e rosati; ma anche di architettura delle cantine e biodiversità con i “caffè scientifici”.

Spazio anche per le “grape ale”, le birre ottenute con basi di mosto d’uva; per i distillati, con un’analisi sulle microdi stillerie che stanno avendo un grande successo. Ma anche di “energia” durante un convegno dedicato all’autosufficienza energetica nel liquid food, che metterà attorno a un tavolo le principali associa zioni di categoria: Unione Italiana Vini, Assobibe, Assobirra e Mineracqua. E an cora di vini low- e no-alcol, di enologia al femminile con l’associazione Donne del Vino, cambiamenti climatici e viticol tura sostenibile… Insomma un ampio programma, che consigliamo sempre di visionare a questa pagina per la versione aggiornata.

➣ Che importanza hanno le partnership per voi? Quale valore aggiunto offrono? Le associazioni, gli enti, le riviste spe cializzate nostri partner rappresentano per noi un ulteriore motivo di orgoglio e

testimoniano la rappresentatività globale e trasversale di SIMEI nel settore del beverage.

Mettere a sistema le iniziative e coor dinare le attività, coinvolgendo insieme tutti gli stakeholder del comparto, mi gliora l’efficacia della comunicazione e l’efficienza della promozione. Ed è ciò che sta avvenendo, con Assoenologi, Assobirra, Assobibe, Mineracqua e al tre realtà molto conosciute nei rispettivi campi d’azione, come Distillo, Iga, Eno forum e la stessa SWR.

➣ Che importanza hanno oggi momenti di networking come SIMEI, anche alla luce di quanto avvenuto negli ultimi due anni?

Non dimentichiamo che SIMEI, proprio per la pandemia e ciò che ne è conse guito, ha saltato l’edizione 2021 riposi zionandosi così negli anni pari a partire dal 2022.

È vero che in questi ultimi due anni ab biamo tutti imparato, giocoforza, a es sere più “digital” nelle nostre abitudini, sia private che pubbliche, con indubbi vantaggi. Ma è altrettanto vero che ab biamo riscoperto “il bello” e la necessi tà imprescindibile di incontrarci e stare insieme per discutere di lavoro, affari, di vedere e toccare con mano le novità, magari davanti a un buon bicchiere di vino o di birra. SIMEI è anche questo, e le 36 delegazioni internazionali che arri veranno a Milano il prossimo novembre lo dimostrano. ‹

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eventi

Il 25 e 26 ottobre Parma ospiterà il primo Forum mondiale dedicato alle ten denze future della tecnologia alimentare. Per scoprire tutte le novità che caratterizzeranno l’evento abbiamo intervistato Fabio Bettio, direttore di Cibus Tec e Cibus Tec Forum.

In termini di innovazione e tecnologie cosa dobbiamo aspettarci?

Le istanze sempre più pressanti su so stenibilità ambientale, riduzione degli sprechi e salubrità hanno indotto ad un vero e proprio Rinascimento culturale nel la Ricerca e Sviluppo di nuove soluzioni per il settore alimentare. Molte tecnologie sono ancora sperimentali ma tantissime altre sono già utilizzabili, pur rappresen tando al momento delle piccole nicchie. Automazione spinta, robotica e intelligen za artificiale sono il grande motore della produzione alimentare del futuro e le vedremo protagoniste a Cibus Tec Forum nelle loro forme più raffinate. Non man cheranno aziende e startup con soluzioni innovative nei settori delle biotecnologie e dell’ingredientistica avanzata.

Cibus Tec Forum una formula innovativa

➣ Il primo Forum mondiale sulle tendenze future della tecnologia alimentare avrà luogo a Parma i prossimi 25-26 ottobre. Quali sono gli obiettivi che si propone Ci bus Tec Forum?

Rispondo scomodando Helga Nowotny, docente di Studi tecnologici al Politec nico di Zurigo che sostiene che il nostro tempo richiede sempre di più un “pen siero cattedrale”, un pensiero condiviso che sappia cioè guardare oltre l’attuale generazione per trovare soluzioni alle sfide poste dal Green Deal. Cibus Tec Forum, la nuova Mostra-Con vegno sulle Tendenze delle Tecnologie Alimentari in programma a Fiere di Parma il 25/26 ottobre 2022, nasce con questo spirito che corrisponde peraltro ad una precisa richiesta dell’industria alimentare e delle PMI tecnologiche: trovare un mo mento di confronto tra industria, ricerca e istituzioni per individuare soluzioni a lungo termine rispetto alle sfide che ci attendono.

➣ Quali saranno i temi caldi della manife stazione che verranno discussi e condivisi sia in ambito espositivo che congressuale?

➣ Cibus Tec Forum ha sempre guardato all’universo del packaging con attenzione. Quali saranno le iniziative e i progetti dedicate a questo ambito?

Il packaging, nel suo processo di evo luzione da “involucro” ed elemento di comunicazione e identità nei confron ti del consumatore, si trova oggi in un vortice tra Funzionalità, Informazione e Sostenibilità. Tutti gli attori della filiera alimentare pongono attenzione e risorse alla creazione di nuovi materiali e nuovi packaging con minor impatto ambientale, in grado di conservare sempre meglio il contenuto e di “parlare”, fornendo infor mazioni sui prodotti. Il packaging intel ligente sarà una vera e propria miniera di informazioni anche grazie a tecnolo gie innovative come la blockchain, che consente di tracciare origine, posizione attuale, percorso, temperatura e con dizioni di conservazione lungo la filiera alimentare. La più grande sfida si gioca però sulla sostenibilità e sui temi dell’E conomia Circolare, il modello di consumo che, attraverso le logiche di condivisione, riutilizzo, riparazione e riciclo, si pone l’obiettivo di allungare il ciclo di vita dei

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Fabio Bettio, direttore Cibus Tec e Cibus Tec Forum

prodotti e materiali, riducendo l’utilizzo di risorse e la produzione di scarti. Queste tematiche e tendenze saranno affrontate in occasione di due delle quattro princi pali conferenze - “Processing e packaging tra sostenibilità e digitalizzazione” (25 ottobre / 10.00-13.00) e “Materiali in novativi per un’economia circolare” (26 ottobre / 14.30-17.00) - e nel workshop

“L’industria del packaging: cosa c’è di nuovo e cosa c’è all’orizzonte? Il punto di vista dei Costruttori” organizzato da Smart Packaging Hub, il nuovo partner di Cibus Tec Forum.

Ci parla della nuova formula ibrida che adotterete per questo evento? Cibus Tec Forum riunirà, in soli due giorni, con un format innovativo (di “esposizione-convegno”) e in un unico padiglione, aree dedicate a tecnologie

innovative, startup, dimostrazioni dal vivo e 25 appuntamenti tra conferen ze internazionali e talk su contenuti di grande attualità per l’industria alimen tare e foodtec. A parlarne le principali organizzazioni internazionali, tra cui la Commissione Europea, Food and Drug Administration statunitense (FDA), Euro pean Food Safety Authority (EFSA). Sono attesi nel complesso oltre 15.000 operatori e investitori provenienti dall’I talia e dall’estero e 200 operatori VIP dell’industria alimentare provenienti da Europa, Nord Africa, Area Balcanica e Medio Orientale, con progetti di investi mento in tecnologie Made in Italy che finalizzeranno a Cibus Tec Forum.

➣ Un appuntamento nuovo, sfidante ma destinato in qualche modo a rimanere nel palinsesto di Fiere di Parma. Quale valore

hanno oggi momenti di networking come

Cibus Tec Forum, anche alla luce di quanto avvenuto negli ultimi due anni?

Cibus Tec Forum, con la sua formula in novativa e smart, rappresenta una stra ordinaria opportunità di promozione delle innovazioni per il settore alimentare e delle bevande ma anche di networking e formazione. È interessante ricordare che il 76% dei visitatori di Cibus Tec 2019 intervistati ha considerato utile ed in teressante organizzare il nuovo evento Cibus Tec Forum quale momento di in contro e business, in preparazione alla manifestazione Cibus Tec, posticipata da ottobre 2022 al 24/27 ottobre 2023.

La pandemia ha cambiato molti dei paradig mi della nostra quotidianità ma ci ha portati a confermare, anche nel business, la cen tralità del contatto umano per sviluppare relazioni, idee e innovazioni. ‹

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SI SCALDANO I MOTORI DI TRIESTESPRESSO EXPO 2022

La decima edizione di TriestEspresso Expo, organizzata dalla Camera di commercio Venezia Giulia in collaborazione con l’Associazione Caffè Trieste, si svolgerà dal 27 al 29 ottobre 2022 nel nuovo centro espositivo Trieste Convention Center (Tcc) del Porto Vecchio di Trieste, l’antico scalo portuale della città. Un’area evocativa della lunga storia e competenza della città nel comparto caffeicolo, dal momento che quando il caffè

iniziò a diffondersi davvero nella “Vecchia Europa” approdò anche a questi moli. Anche in questa edizione ci sarà un ricco programma di degustazioni guidate dei caffè delle torrefazioni presenti in fiera, recensite e premiate nella guida “Camaleonte la Guida dei caffè e delle torrefazioni d’Italia”, a cura di Andrej Godina e Mauro Illiano. È prevista inoltre la presentazione e proiezione del documentario “Caffè & Vino – Due

mondi” a cui seguirà una tavola rotonda a conclusione della quale si potranno provare degli assaggi abbinati. Sarà invece dedicato alla sostenibilità ambientale il seminario che verrà proposto e organizzato da Assocaffè Trieste, Gruppo Italiano Torrefattori Caffè in collaborazione con Area Science Park. Coffee Expert diventerà, invece, protagonista con un confronto in cui affrontare i temi di maggior attualità che riguardano l’intero mondo della filiera del caffè: cultura e controcultura dell’espresso italiano, innovare e innovarsi, transizione digitale del caffè, rivoluzione verde, sostenibilità nel comparto caffeicolo. Non mancheranno, naturalmente, le competizioni dedicate ai baristi per evidenziare la loro capacità e interazione con la macchina da espresso.

Tra le tante iniziative, TriestEspresso Expo grazie alla collaborazione dell’Università del Caffè di illycaffè organizzerà dei training mirati e appuntamenti formativi che sono stati messi a punto proprio per la decima edizione della manifestazione. Gli appuntamenti, a partecipazione gratuita, si alterneranno nella tre giorni di fiera, al mattino e al pomeriggio e saranno tenuti dai docenti ed esperti di Università del Caffè.

Sono poi in programma workshop dedicati alle imprese della filiera del caffè finalizzati ad evidenziare quanto sia strategico il concetto di sostenibilità e come applicarlo in azienda.

61BEVERAGE Machines |Settembre/Ottobre 2022 E v E nti

Dal 29 novembre al 1° dicembre dialogo, condivisio ne d’idee, riflessioni e in contri saranno al centro di Vinitech-Sifel 2022, il salone mondiale del settore vitivinicolo e dell’ortofrutta che riunisce l’intero ecosistema per preparare e dare vita a momenti di condivi sione.

con l’ISVV (Istituto di Scienze della Vite e del Vino) Sphère des Métiers offrirà un servizio di formazione per espositori e visitatori (su iscrizione) su 2 temi: “Svilup po di analisi enologiche di qualità per un migliore processo decisionale” e “Difetti olfattivi nei vini” (con degustazione). Lo spazio Sphère des Métiers, in colla borazione con Vitijob, offrirà incontri di lavoro, formazione, coaching per il lavoro. Oltre agli incontri e alle opportunità di business, Vinitech-Sifel rappresenta un momento di coinvolgimento di un’inte ra comunità francese ed internazionale grazie ad un ricco programma di oltre 70 incontri e convegni per condividere i progressi su temi quali: agroecologia, carbon neutrality, innovazione del packa ging e previsioni economiche.

Business e formazione a Vinitech-Sifel 2022

I

n un momento in cui i settori devono adattarsi ed evolversi per far fronte ai cambiamenti climatici e alla transizione agro-ecologica, Vinitech-Sifel fornirà ai professionisti i mezzi per essere infor mati, per appropriarsi di nuove soluzioni e per implementarle nella loro vita quoti diana. Questa edizione 2022 accoglierà 900 espositori (produttori e rivenditori) e avrà un programma di oltre 70 confe renze e forum.

i L network

La nuova firma di Vinitech-Sifel “Condivi diamo i nostri orizzonti” incarna sia l’im pegno che la mobilitazione dei principali protagonisti dei settori: organizzazioni internazionali, organi di tutela o di sup porto, organizzazioni professionali e di formazione, istituti tecnici e scientifici, università e istituti di istruzione tecnica e superiore… Tutti contribuiscono note volmente alla qualità del suo contenuto. Allo stesso tempo, Vinitech-Sifel coinvol ge fortemente i protagonisti economici regionali, gli enti locali e valorizza le loro azioni.

u na visione panoramica

Vinitech-Sifel proporrà quattro poli espo sitivi che rappresentano tutte le fasi della produzione: tecniche per colture, cantine, imbottigliamento & imballaggio, servizi. Inoltre, ci saranno cinque percor si trasversali: bio, ortofrutticolo, alcoli ci, basse emissioni di carbonio e birra un’opportunità per diversificare l’attività.

innovazione e formazione

Vinitech-Sifel sviluppa l’esperienza di visita con uno spazio dedicato alle de gustazioni tecniche “Wine & Spirit Profi ling”, spazi tematici per permettere agli operatori di ripartire dal salone con delle risposte concrete: “Village Internatio nal des Start up” (35 partecipanti) e il nuovo “Espace Objectif Bas Carbone” (esposizione di attrezzature, convegni e consigli).

I temi ecofitosanitario & agroecologia be neficeranno di uno spazio espositivo per materiali e di forum. In collaborazione

i temi portanti

Il simposio INVENIO “L’Agrivoltaismo, l’Ortofrutta e la Viticoltura”, affronterà il tema dell’agrivoltaismo come strategia verso la decarbonizzazione e la sovra nità energetica.

Il simposio organizzato dall’IFV e dall’I SVV “I vigneti in rivoluzione: tra tradi zioni ed innovazioni”, tratterà il tema della diversità delle varietà dimenticate e storiche, l’integrazione di nuove va rietà nella DOC (VIFA) e i portinnesti.

Il Wine Economic Symposium, in colla borazione con Chaire Vin INSEEC, con due momenti di riflessioni tra ricercatori accademici internazionali e professioni sti della produzione vinicola, consentirà di confrontare le diverse prospettive sui temi della previsione economica “il settore nel 2025” e sulle “barriere commerciali”.

Tornerà, infine, il simposio Vinipack de dicato all’innovazione nel packaging. L’edizione di quest’anno avrà come te ma “scegliere il miglior packaging per aumentare le vendite”. ‹

eventi 62 BEVERAGE Machines | Settembre/Ottobre 2022
paris nord villepinte france 21-24 NOV 2022 L’evento di riferimento dell’eco-sistema imballaggio & intralogistica: 66.000 OPERATORI 1 .300 ESPOSITORI 1 2 SETTORI RAPPRESENTATI • AGRO-ALIMENTARE • BEVANDE & LIQUIDI • BENI DI CONSUMO • BENI INDUSTRIALI • BELLEZZA / IGIENE • DISTRIBUZIONE / E-COMMERCE • LUSSO • FARMACEUTICO / SALUTE • SERVIZI • TRASPORTO & INTRALOGISTICA • RISTORAZIONE FUORI CASA E DA ASPORTO • ALTRO MULTI-INDUSTRIE #LEADTHEREVOLUTION #ECONOMIECIRCULAIRE #INNOVATION #RSE #ALL4PACK CONTATTO ESPOSITORI Eleonora FERRARI eferrari@salonifrancesi.it 02/43 43 53 34 all4pack.com PRENOTATE IL VOSTRO STAND ON LINE

Monte-Carlo

3-5 ottobre 2022

Salone internazionale del packaging di lusso www.luxepack.com

agenDa 2022

23

Parma 25-26 ottobre 2022

Fiera internazionale delle tecnologie alimentari www.cibustecforum.it

TRIESTESPRESSO

Trieste 27-29 ottobre 2022

Fiera per l’intera filiera dell’industria del caffè espresso www.triestespresso.it

Rimini

8-11 novembre 2022

Evento europeo per la transizione ecologica, l’economia circolare e rigenerativa www.ecomondo.com

Milano 15-18 novembre 2022

Salone internazionale macchine per enologia e imbottigliamento www.simei.it

Berlino

8-10 febbraio 2023

Salone internazionale del commercio ortofrutticolo www.fruitlogistica.com

Parigi

21-24 novembre 2022

Fiera dedicata al packaging, processing, printing e logistica www.all4pack.com

Bordeaux

29 novembre - 1dicembre 2022

Salone del settore vitivinicolo e dell’ortofrutta www.vinitech-sifel.com

MARCA Bologna 18-19 gennaio 2023

Fiera italiana dedicata alla marca commerciale www.marca.bolognafiere.it

SOLOBIRRA

Riva del Garda 6-9 febbraio 2023

Area di Hospitality per la valorizzazione delle birre artigianali www.hospitalityriva.it

Rimini 19-22 febbraio 2023

Fiera professionale delle tecnologie per birre e bevande www.bbtechexpo.com

VINITALY

Verona 2-5 aprile 2023

Salone internazionale dei vini e distillati www.vinitaly.com

Düsseldorf

4-10 maggio 2023

Fiera internazionale del packaging e processing www.interpack.com

Milano 16-18 maggio 2023

Esposizione per il packaging di lusso www.packagingpremiere.it

64 BEVERAGE Machines | Settembre/Ottobre 2022
info@simei.it / simei.it SALONE INTERNAZIONALE MACCHINE PER ENOLOGIA E IMBOTTIGLIAMENTO LEADER IN WINE & BEVERAGE TECHNOLOGY 15-18 novembre 2022 Fiera Milano (Rho) 29 a EDIZIONEORGANIZED BY
MODULAR SL L’etichettatura nel Wine & Spirits non è mai stata così efficace. SIMEI 2022 è l’occasione perfetta per mettere sotto i riflettori le soluzioni dedicate al settore Wine & Spirits. P.E. Labellers espone MODULAR SL equipaggiata di stazioni di etichettatura e soluzioni speciali: ◊ nuovi gruppi FA-ST 140 m/min ◊ 6 stazioni adesive ◊ modalità di funzionamento non-stop ◊ sistema di orientamento ottico ◊ dispositivo controllo presenza capsula ◊ sensore controllo caduta bottiglia

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