Food Machines n.2 - Settembre/Ottobre 2022

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Food Technologies FOOD MACHINES Anno XXVI | N. 2 | Settembre/Ottobre 2022 FM

Make the most of every sweet.

Processing and packaging solutions for gums, candies, coated sweets, chocolate & bars.

As a principal designer and manufacturer of automatic processing and packaging equipment, we have gathered our major strengths to create a cluster of companies with a view to accompanying key players in the chocolate and confectionery sector towards new goals and better business. From concept to installation, we supply turnkey lines or single machines on a case-by-case basis for gums, candies, coated sweets, chocolate & bars.

IMA CONFECTIONERY. Make the most, with us.

ima.it/confectionery

We'll be at FACHPACK 2022, Hall 1 - Stand 1-254

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Redazione

2 ANNO XXVI | N. 2 SETTEMBRE/OTTOBRE 2022 FOOD TECHNOLOGIES FOOD MACHINES Rassegna Grafica Rassegna dell’imballaggio Beverage MachinesBM FM Direttore Responsabile Stefano Legnani Coordinamento editoriale Chiara Riccardi chiara.riccardi@innovativepress.eu Marketing e Vendita Katia Pasquali katia.pasquali@innovativepress.eu
Chiara Bezzi Silvia Ballabio Informativa Privacy ai sensi del D.lgs 196/03 per il trattamento dei dati. La informiamo che, le finalità del trattamento dei dati relativi ai destinatari del presente periodico consistono nell’assicurare l’aggiornamento dell’informazione tecnica a soggetti identificati per la loro attività professionale mediante l’invio della presente rivista o di altre dello stesso editore ri guardanti la medesima sfera di attività. In qualsiasi momento, Lei potrà chiedere al Titolare del Trattamento dei dati personali, Innovative Press Srl con sede in Milano, via Cino del Duca n. 5, la consultazione, la modifica, il blocco o la cancellazione dei Suoi dati secondo quanto previsto dall’art.7 della stessa normativa, scrivendo a info@innovativepress.eu Editore Innovative Press p p Aut. Trib. di Milano n.n. 713 del 07/12/1996. Contiene l’inserto “La Rivista del Latte” - Aut. Trib. di Milano n. 297 del 26/04/2004 Iscrizione al ROC n. 35480 del 10/11/2020 Tutti i diritti sono riservati - È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. Grafica e impaginazione Amalia Pari Stampa e confezione Ancora Arti Grafiche - Milano Costo produzione copia � 1,50 Abbonamenti e diffusione customercare@innovativepress.eu 2 numeri all’anno + 4 Beverage Machines. L’abbonamento decorre dal primo numero raggiungibile. Italia 40 � - Europa 70 � Redazione Innovative Press S.r.l. Via Teocrito 47 - 20128 Milano Tel. 02252071 Fax 0227000692 info@innovativepress.eu www.innovativepress.eu
3 Cama Group is a leading supplier of advanced secondary packaging systems in the confectionery industry, continuously investing in innovative solutions. www.camagroup.com - sales@camagroup.com P I C K A N D P L A C E : A C A N DY I N YO U R M O U T H O R A B O X I N A C A R T O N . Booth S-3386

PRODOTTI DA FORNO tradizione che si rinnova

Ilmercato mondiale dei prodotti da forno non interrompe la sua crescita e, sulla spinta dei nuovi trend di consumo postpandemici all’insegna di benessere e sostenibilità, quest’anno supererà i 500 miliardi di dollari di valore e, secondo le stime elaborate da IMARC Group, entro il 2027 raggiungerà la cifra record di 612,4 miliardi di dollari, con un tasso annuale di crescita del 4%. L’Europa è l’area che detiene la leadership del settore grazie alla presenza, sul suo territorio, di un gran nu mero di panifici locali, unita ai gusti dei consumatori che, anche a fronte della diffusione dei nuovi modelli di lavoro basati sullo smart working e ai cambiamenti demografici, nel loro carrello della spesa amano inserire prodotti da forno già

pronti, venduti in confezioni famiglia e a lunga conservazione. Durante la pandemia i modelli di produzione, consumo e vendita al dettaglio del settore alimentare sono stati messi a dura prova, con le aziende di tutta la catena di approvvigio namento del comparto bakery che sono state costrette ad affrontare nuove sfide senza precedenti. Se da un lato, infat ti, queste ultime hanno dovuto superare notevoli ostacoli logistici e operativi (chiusure forzate, incremento della con correnza e delle vendite online) dall’altro la pandemia ha la sciato in eredità un’evoluzione dei gusti e delle preferenze dei consumatori, sempre più attenti a scegliere con cura ciò che acquistano, compiendo scelte etiche e informate. A tal pro

Colori luminosi, sapori audaci e riscoperta dei gusti classici del passato, ecco alcuni dei principali trend che impatteranno sul settore bakery nei prossimi mesi. La pandemia ha modificato gusti e comportamenti d’acquisto: il 66% degli europei vuole conoscere provenienza e modalità di produzione del cibo e più della metà preferisce la dieta vegetale.
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posito, il portale online World Bakers ha rivelato come due terzi degli europei (66%), prima di acquistare un prodotto vogliano conoscerne la provenienza e il processo di produ zione. Lo studio ha anche rilevato che il 60% degli abitanti del Vecchio Continente acquista prodotti alimentari biologi ci e il 61% cerca cibi realizzati con ingredienti locali. È quanto emerge da una ricerca condotta sulle principali testate inter nazionali del settore da Espresso Communication per Vitavi gor, storica azienda meneghina famosa nel mondo per i “Su per Grissin de Milan”.

Sostenibilità e personalizzazione

L’ascesa delle diete a base vegetale, la spinta ad una maggio re personalizzazione del prodotto, essere buoni con sé stessi senza perdere di vista l’indulgenza e un’attenzione particola re all’ambiente. Son queste le principali tendenze che stanno cambiando anche il mercato italiano dei prodotti da forno, come svelato dal portale online Bakeryandsnacks.com. “La sostenibilità è diventata una componente fondamentale del processo decisionale del cliente, unita alla ricerca di prodotti sani e genuini che soddisfino le crescenti esigenze in termini di salute e benessere – afferma Federica Bigiogera, marketing manager di Vitavigor. – Il benessere è il fattore comune che ci lega ai nostri clienti: tramite un’alimentazione sana e cor retta, che si ispira ai principi della dieta mediterranea, è pos sibile migliorare il livello qualitativo della vita e per questo nel processo produttivo utilizziamo solo ingredienti naturali e tutti i nostri prodotti sono privi di grassi animali, senza olio di palma, grassi idrogenati, OGM e conservanti. Come azienda sempre al passo con i tempi e con un focus costante sul sod disfacimento delle esigenze dei nostri clienti abbiamo potu

1. Sostenibilità di prodotto e di processo: i con sumatori vogliono sapere da dove provengono gli ingredienti, come viene prodotto e traspor tato il cibo e se l’imballaggio è riciclabile.

2. Proteine e salute: crescerà la ricerca dell’equili brio nei consumi, grazie all’impiego di prodot ti ricchi di proteine, fibre, cereali e di ingredien ti ad alto tasso nutrizionale quali zenzero, curcuma e agrumi.

3. Concessione d’indulgenza: la salute non è tut to, sempre più clienti si concedono uno “sgar ro” alimentare per vivere una vera e propria forma d’intrattenimento alimentare.

4. Vegan is good: l’idea preconcetta che il vegano sia meno gustoso è diminuita e le persone ora si aspettano lo stesso grande gusto anche dai prodotti a base vegetale.

5. Hybrid mix: dai “cronuts” (croissant + donuts) ai “duffins” (donuts + muffin), fino ai “baissants” (bagel + croissant), sempre più consumatori sono alla ricerca di curiose novità di prodotto.

6. Alla riscoperta dei grandi classici: i consumato ri vogliono ritornare a riscoprire i gusti autenti ci della loro infanzia e scelgono sempre più, nella loro dispensa bakery, i grandi classici del passato.

7. Colori luminosi e sapore audace: l’aspetto del prodotto conta sempre di più e il successo commerciale dipende dal giusto mix di colori e sapori audaci che possano attrarre nuovi con sumatori.

8. Local power: durante la pandemia i consuma tori hanno sostenuto i rivenditori locali di pro dotti da forno, una tendenza destinata a con tinuare in nome di una crescita sostenibile del mercato.

9. Innovare (nel segno della tradizione): i prodot ti da forno più iconici giocheranno ancora un ruolo importante in futuro ma senza però ri nunciare all’aggiunta di un tocco più moderno e sorprendente.

10. Consegna diretta: “Voglio tutto, e lo voglio ora”. I consumatori dei prodotti da forno vogliono molta scelta, ordini semplici e consegne a do micilio super veloci.

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to osservare e analizzare, in anticipo, i principali trend globa li del settore bakery, applicandoli poi direttamente al mercato italiano”.

Benessere e salute in primo piano

La spinta dei consumatori all’acquisto di cibi biologici, pro dotti localmente e con un marchio di sostenibilità anche nel packaging è il risultato non solo di un processo decisionale e consumistico rispettoso dell’ambiente, ma anche dei nume rosi vantaggi percepiti per la salute e il benessere. Come svelato da Ingredion nel suo “The Latest i2s Brief: Insights into Acceptance and Trial”, infatti, il 42% dei consumatori glo bali desidera ridurre la quantità di zucchero nella propria dieta e addirittura nella regione Asia-Pacifico, sulla base dei dati dello studio “Industry, A. P. F. Sugar & Sweeteners: Evolving Trends In Asia Pacific. Asia Pacific Food Industry”, emerge come l’87% delle persone punti a ridurre la quantità di as sunzione di cibi ricchi di zucchero. Meno dolcezza ma anche sempre meno carne e sempre più prodotti vegetali. Secon do Lumina Intelligence il 48% dei cittadini adulti del Regno Unito sta cercando di ridurre il consumo di carne, orientando sempre più le proprie scelte in termini di consumi alimenta ri verso diete a base vegetale. In Asia, come spiegato dal sito Foodingredientsfirst.com si prevede che, nei prossimi 5 anni,

la domanda di alcune categorie di prodotti e ingredienti a base vegetale aumenterà del 200%. Innova Market Insights 2021 riporta invece che il 45% dei clienti food fa uso di pro dotti alimentari che hanno tra i loro principali effetti quello di rafforzare il sistema immunitario e in diversi paesi del mon do si è registrato un aumento nell’impiego di zenzero, cur cuma e ingredienti a base di agrumi nell’industria dei pro dotti da forno. Ma non è tutto: come riportato da Bakery Info, tra i principa li trend del settore dei prodotti da forno spiccano i prodotti ricche di proteine e fibre, realizzati con farine e cereali inte grali. Oltre alla riscoperta dei grandi sapori e delle ricette classiche del passato, riadattate però in chiave moderna e al boom dei consumatori più golosi e indulgenti per i quali il consumo dei prodotti bakery si trasforma in un’esperienza visiva totalizzante come forma di intrattenimento alimentare. Anche i rifiuti, in relazione sia agli imballaggi sia agli alimen ti, sono fonte di preoccupazione per i consumatori europei: ben tre su quattro (75%) stanno cercando di acquistare solo prodotti venduti in imballaggi sostenibili, 6 su 10 mostrano interesse per gli alimenti che dichiarano zero rifiuti e più di un terzo (37%) cerca cibi e prodotti realizzati con ingredien ti riciclati, come mostrato dai dati pubblicati sul portale onli ne World Bakers.

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L’importanza del servizio

Assieme alla qualità del prodotto e delle materie prime scel te per realizzarlo, il consumatore attuale predilige un com parto dolciario e bakery che sappia garantire la massima efficienza in ogni fase della filiera.

I prodotti che arrivano agli scaffali della grande distribuzione organizzata devono poter assicurare assoluta sicurezza, sia in termini di manipolazione che di qualità del servizio, sem pre più orientato all’asporto e alla consegna a domicilio. Ed è proprio in questo contesto che le industrie dolciaria e ba kery devono poter contare anche su stringenti protocolli di igiene, lavaggio e sanificazione durante i processi produttivi di pane, pasticceria, dolci, grissini, piadine, pizza e via discor rendo. (Fonte: Meiko)

L’industria dolciaria investe in media in innovazione di pro dotto circa 20 milioni di euro l’anno, pari al 2% del proprio fatturato, e sforna dalle otto alle dieci nuove merendine. “Tutto ciò di fronte a più del doppio delle ricette ideate e spesso dopo un lavoro di ricerca e sviluppo che può durare da uno a cinque anni e in alcuni casi arrivare anche a dieci”, spiega Mario Piccialuti, direttore generale Unione Italiana Food.

Il mercato vuole che gli alimenti siano salutari e bilanciati e queste preferenze hanno fatto sì che per il prossimo futuro, l’industria dolciaria italiana prosegua sulla strada del miglio ramento nutrizionale.

“Ricordiamo come negli ultimi dieci anni – conclude il di rettore generale dell’Unione Italiana Food – per andare

The market demands for baked goods packaging are becoming increasingly com plex. Manufacturers want more product diversity and smaller batch sizes, along with implementation of alternative mate rials and recyclable packaging. Companies within the processing and packaging in dustry have come up with the right re sponses to these demands: highly flexible automated and digital packaging machi nery combined with solid logistics con cepts.

Baked goods are very delicate products. They can be soft, crumbly and sensitive to pressure and heat. In addition, the pro ducts often vary widely in terms of their shape and size. Baked goods are often double-packed. This means that they are first packaged in primary packaging such as trays, pods or tube bags and are then packaged in secondary packaging gene rally in cardboard packaging, for transpor tation and sale at the POS. The entire pro cess is designed in a sophisticated manner in order to cope with these demands

Production reliability and the quality of the wares can be improved using automa ted packaging and process solutions pre sented in modular packaging machines with presorting, individual gripper tools or 3D image detection. Process efficiency improves as a result. Production and packaging become faster and more flexi ble, and the economic balance sheet for producing baked goods is thus optimised so that the high initial investment pays off in the end and the company’s position in the market is strengthened.

Source: Interpack

incontro a un consumatore sempre più attento il settore dolciario abbia già ridotto il quantitativo degli zuccheri nelle merendine (-30%), dei grassi saturi (-20%) e delle ca lorie totali (-21%)”.

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MACCHINE PACKAGING

fatturato record nel 2021

In occasione dell’Assemblea annuale, UCIMA ha presentato i dati di settore che hanno visto un fatturato totale cre sciuto fino a 8 miliardi e 240 milioni di euro. Rispetto al 2020 si è evidenziato un trend in crescita del 5,5%. L’Associa zione ha inoltre ufficializzato la nomina di Riccardo Cavanna alla Presidenza.

R iccardo Cavanna, neopresidente di UCIMA, ha commentato il risultato straordinario ottenuto dai costruttori italiani, eviden ziando però come la carenza di materie prime e componentisti ca possa creare criticità nel 2022. Ha sottolineato inoltre come l’associazione sia riuscita a fare sistema con tutte le filiere correlate e ha espresso comunque ottimismo per un mercato dinamico che ha dimostrato “voglia di ripartire con prospettive tecnologiche interessanti per l’immediato futuro, sempre più digitali e integrate con una servitization ancora più efficiente”.

I dati del settore Il comparto delle macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio festeggia il record all time: nel 2021 infatti, il com parto ha registrato un fatturato totale pari a 8,24 miliardi, infrangen do il precedente record del 2019 di 8,04 miliardi. Un risultato an cora più eclatante se si tiene conto delle restrizioni dovute alla pandemia che hanno caratterizzato l’intero 2021 e lo shortage mondiale di materie prime e componentistica che ha messo un freno a produzione e consegne negli ultimi mesi dell’anno. L’in cremento rispetto al 2020 è stato pari al +5,5% (Grafico 1). I dati sono stati resi noti nell’ambito dell’Assemblea annuale dei Soci dal Centro Studi Mecs - Ucima nella Indagine Statis tica Nazionale, che ogni anno fotografa l’andamento del comparto. 633 le aziende censite, che contano 36.351 addet ti, cresciuti del 2%.

I mercati internazionali

La spiccata vocazione all’export dei produttori italiani di tec nologie e soluzioni per il packaging si conferma anche nel 2021, con il fatturato estero che incide per il 78,4% su quello totale, per una cifra pari a 6,46 miliardi. Dopo il calo del 4% del 2020, le esportazioni tornano quindi in territorio positivo, reg istrando un +6,2% (Grafico 2).

Con 2,15 miliardi di ricavi l’Unione Europea si conferma la prin cipale area di destinazione delle macchine Made in Italy e assorbe il 40,8% dell’intero export, con un +3,4% rispetto al 2020. Perde terreno l’Asia (-4,4%), ma resta comunque la sec onda area più importante per l’export delle aziende italiane, con 942 milioni di euro di giro d’affari, pari al 17,8% del totale delle performance internazionali del settore. Terzo gradino del podio per il Nord America, che si distingue con una crescita significativa del +13% rispetto al 2020, che si aggiunge al +6% dell’anno precedente. Stati Uniti e Canada portano in dote 828 milioni di euro. Con il 9% del fatturato totale dell’export seguono Africa e Oceania (fatturato di 473 milioni), che scav alcano al quarto posto l’Europa extra-UE. Chiude la graduato ria il Centro e Sud America. La graduatoria dei singoli paesi

Riccardo Cavanna, presidente di UCIMA
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vede gli Stati Uniti d’America al primo posto, con 756 milioni di euro di macchine vendute e inviate oltreoceano. Per gli USA si registra una crescita del +13,1% rispetto al 2020, un incre mento che si aggiunge a quelli degli ultimi anni. Seguono Francia e Germania, che dopo essere calate nel 2020, tornano a crescere, rispettivamente del +9,6% e del +10,1%. Il fatturato nel paese transalpino è stato pari a 364 milioni, mentre le aziende tedesche hanno acquistato per 316 milioni. La Cina resta al quarto posto, davanti al Regno Unito, che nel corso del 2021 ha superato la Spagna.

Il mercato interno e i settori clienti Cresce anche il mercato italiano, con 1,77 miliardi di giro d’af fari e una crescita pari al 3,2% rispetto al 2020. La percentuale sul fatturato totale è pari al 21,6%. Un trend positivo che proseg ue. Dal punto di vista dei settori clienti la suddivisione tra food & beverage e industrie non food è rispettivamente del 57,1% e del 42,9%. Nel dettaglio: il food incrementa l’acquisto di tecnologie rispetto al 2020 dell’8,8%, mentre il beverage ha visto calare il giro di affari del 3,4%. Accorpati insieme la vari azione rispetto al 2021 è stata del +3,4% con un fatturato di 4,7 miliardi. Prima posizione tra i settori non food è occupata dalle macchine per il tissue, il tabacco e altro che scalza il pharma con 1,5 miliardi, una fetta di fatturato pari al 18,2% e una crescita poderosa sul 2020 pari al +16,8%. Segue il settore farmaceutico con 1,4 miliardi e un peso del 17,1% sui ricavi totali. Terzo posto per il settore cosmetico, in fase di assesta mento dopo l’importante crescita del 2020: l’anno passato le tecnologie per il confezionamento di prodotti cosmetici han no portato in dote 341 milioni. Infine, il reparto Chemicals & Home Care con 286 milioni.

Fatturato per tipologia produttiva

La famiglia delle macchine per il packaging primario resta preponderante con il 52,2% della distribuzione del fatturato (4,29 i miliardi derivanti dalla vendita di tali macchine), seguita dal packaging secondario (20,7%) e dalle macchine per il fine

linea (13,0%). Le tecnologie per il labelling valgono il 6,2% del totale dei ricavi.

La struttura produttiva

Le 633 aziende che producono macchinari per il confeziona mento e l’imballaggio si concentrano principalmente lungo l’asse della via Emilia – la cosiddetta Packaging Valley – con distretti produttivi anche in Lombardia, Piemonte, Veneto e Toscana. La provincia che conta più aziende è Bologna, con 73 imprese, seguita da Parma (55) e Milano (54). L’analisi per classe di fatturato evidenzia la netta prevalenza di aziende di piccola dimensione (quelle sotto i 10 milioni di fatturato cos tituiscono l’81% delle imprese), che pesano però circa il 16% sul fatturato complessivo. Mentre le realtà industriali più strut turate con un fatturato superiore ai 25 milioni di euro (in tutto sono 55, l’8,6% del totale delle aziende del comparto) realizzano il 72% dell’intero indotto del 2021.

Previsioni incoraggianti

“Considerando l’anno difficilissimo che è stato il 2021 - com menta Riccardo Cavanna, presidente di UCIMA -, tra forti lim itazioni nel lavoro quotidiano, l’assenza di fiere e i rallentamen ti nella supply chain, assistiamo a un risultato davvero straordinario. Merito di un lavoro incessante che è stato fatto dalle nostre aziende in innovazione, ricerca di soluzioni smart e nella promozione delle tecnologie Made in Italy. Il primo trimestre 2022 ha segnato un leggero calo del -4,4% rispetto allo stesso periodo del 2021, ma gli ordini (saliti dell’8%) e i mesi di produzione garantita (6,7), fanno sperare per il proseguo dell’anno. Un anno che - prosegue il presidente -, rischia di essere meno brillante di quello passato a causa di molte cri ticità: dai costi delle materie prime agli incrementi dei prezzi dei trasporti fino alla difficoltà di reperire determinati compo nenti che impediscono la consegna di macchine pronte. Sen za contare le difficoltà dovute alle sanzioni alla Russia. Voglia mo però restare fiduciosi - conclude Cavanna -, anche sulla base degli ottimi riscontri della nostra fiera Ipack-Ima”.

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QUADRO D'INSIEME Macchine packaging EXPORT Dettaglio per macro area

Pleasure and health guide purchasing decisions

CSR comes to the table

A label or appellation is no longer enou gh to guarantee that a product is not having too much of a negative effect. Neither on the air, nor the earth, nor the water, nor the animals or people involved in its production. Ethics and responsibi lity are becoming more complex, and are being examined from end to end, since we are progressively becoming more accustomed to claims of a reduced impact “from field to plate” or “from farm to fork.” Consumers are – and will conti nue to be – increasingly discriminating in their choices, demanding ever more clear, tangible proof that companies are living up to their promises... But that do esn’t mean they are ready to spend mo re money.

Consumer demands for food are under going major changes and the food indu stry is transforming to meet these new needs.

Different surveys conducted by research and consultancy companies such as Kantar, ProtéinesXTC and NPD reve al the trends that are influencing consumer choices regarding food purchases. From these surveys it emerges above all that for 63% of consumers food is a civic act that is equiva lent to choosing the world in which we want to live. Pleasure and health, sharing and social status, practical, cultural and financial constraints ... the food choices go beyond the simple satisfaction of a primary daily need. Precisely for these reasons, almost one in 3 consumers de clare that they have already adopted a radical change in behavior.

Health is a subject on everyone’s lips

Youdon’thavetolookfar.Whenitcomestoyourhealthandthe healthofyourlovedones,looknofurtherthanfood.Eventhou gh the pursuit of performance can be a short-term driver, our vision of health today is holistic and preventative. So how can a consumer eat healthier? By opting for ever more natural ingre dients and ever simpler ingredient lists and processing. When it comes to reassuring consumers about food safety and reassert its health benefits... Less is more!

Good taste, good to share

A refuge in uncertain periods, food is a vector of comfort and enjoyment for so many people. At the same time, the incre asing power of societal commitment to food choices brings new taste to that enjoyment.

Making a useful choice, at home or at a restaurant, makes us feel good. In this context where the economic crisis is back for seconds, it would be difficult to reserve the best for a select few, simply for reasons of purchasing power. But that doesn’t mean we accept being to made feel guilty. On the contrary, we have never been so eager to be swept away in feel-good vibes and new discoveries.

Digital transformation in progress

Food and digital technology: it’s not their partially consum mated marriage that will tear us away from our smartphones and screens of all kinds.

A pinch of creativity and fun, a generous dash of services, and a sprinkling of pertinent information: digital technology is offering new ways to access products, information, and nu tritional coaching / consulting, hopefully in complete tran sparency. Discover these major trends in greater details in the SIAL Insights trend book, available by request. Fundamental, structural lines of force that were just emerging two years ago are now taking shape. Some more intensely and rapidly than others, depending on our cultural and economic disparities, our paradoxes and contradictions... But inexorably just the same.

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Piacere e salute guidano le scelte d’acquisto

Le richieste dei consumatori per quanto riguarda l’alimentazione stanno vivendo importanti cambiamenti e l’industria del food si sta trasformando per soddi sfare queste nuove esigenze.

Differenti indagini condotte da società di ricerche e con sulenza come Kantar, ProtéinesXTC e NPD fanno emerge re i trend che stanno influenzando le scelte dei consumatori per quanto riguarda gli acquisti in ambito alimentare. Da questi studi emerge innanzitutto che per il 63% dei consu matori il cibo è un atto civico che equivale a scegliere il mon do in cui vogliamo vivere. Piacere e salute, condivisione e status sociale, vincoli pratici, culturali e finanziari... il piatto e le scelte alimentari vanno oltre il semplice soddisfacimento di un bisogno quotidiano primario. Proprio per questi motivi, quasi un consumatore su 3 dichiara di aver già adottato un cambiamento radicale di comportamento.

La salute è oggi più che mai nel piatto

Non c’è più alcun dubbio al riguardo. Quando si parla di salu te, tutto sta nel cibo che mangiamo, per noi stessi e per i nostri cari. Anche se la ricerca della performance può essere una leva una tantum, oggi la salute fa parte di una visione olistica e preventiva. Come si può ottenere questo risultato? Scegliendo prodotti e ingredienti sempre più naturali e ricet te e processi sempre più semplici. Per alimentare la fiducia dei consumatori, che desiderano avere la certezza di ciò che man giano, e per riaffermarne i benefici, è bene sapere che meno è spesso meglio.

Condividere il bello e il buono

Un rifugio sicuro in questi tempi di incertezza, il cibo è una fonte di conforto e di piacere per molti di noi. Allo stesso tempo, il mag gior coinvolgimento della società nelle scelte alimentari sta dando al piacere un nuovo sapore, quello della scelta utile, sia a casa che al ristorante. In un contesto in cui la crisi economica torna a farsi sentire, sarà difficile riservare la parte migliore a una minoranza per questioni di potere d’acquisto. Ciò non significa che accette remo il senso di colpa. Al contrario, non si è mai vista così tanta voglia di condividere l’emozione positiva delle nuove scoperte.

La CSR si invita a tavola

Non basta più esibire un’etichetta o una denominazione per ave re la certezza che i prodotti nei nostri piatti non avranno troppe conseguenze negative. Né sull’aria, né sulla terra, sull’acqua o sugli animali e nemmeno sulle persone che li hanno prodotti. L’etica e la responsabilità stanno diventando più complesse e vengono applicate da monte a valle. Sono e saranno discriminanti nelle scelte del consumatore che chiederà sempre più prove chiare e tangibili dei percorsi intrapresi... senza, per questo, voler spendere di più.

Trasformazione digitale in corso

Alimentare e digitale, il loro matrimonio parzialmente consumato non ci aiuterà a staccarci dai nostri smartphone e terminali di ogni genere. Con un pizzico di creatività e divertimento, una generosa dose di servizi e una spruzzata di informazioni rilevanti, la tecno logia digitale sta aprendo nuove vie di accesso a prodotti, infor mazioni e consigli / food coaching.

Altre tendenze emergenti

Tra gli altri trend che si stanno affermando nel mondo alimentare spicca la popolarità dei cosiddetti “immuno food”, cibi sviluppati per rafforzare il sistema immunitario, mentre iniziano a farsi strada anche gli alimenti che annoverano tra i loro ingredienti il canna bidiolo (CBD), noto per avere proprietà rilassanti. I consumatori sembrano apprezzare sempre di più alimenti composti da pochi elementi e realizzati senza utilizzare determinati additivi o altre sostanze controverse (da qui l’importanza del “clean labelling”). Altri mercati in crescita sono quello dei prodotti venduti “sfusi”, anche se in Italia i negozi dedicati sono in una prima fase di svi luppo, e tutto il settore dei prodotti “bio”, con una consapevolez za in più: il consumatore di alimenti biologici è attento anche ad altri valori come benessere animale, km 0, equo compenso del produttore, ecc. In crescita anche il comparto dei prodotti “sosti tuti di”, ovvero delle alternative vegetali alla carne (già diffuse), al pesce (oggi consumate quasi esclusivamente dai vegani) e ai formaggi (mercato emergente).

Fonte: SIAL Paris
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SIAL

Secondo i dati del Food Indu stry Monitor nel 2021 l’ali mentare è cresciuto del 6,8%, con il 98% delle aziende che investe in sostenibilità, anche se solo il 22% in modo preva lente. Inflazione e costi delle materie prime mettono alla prova il settore mentre l’inserimento di competenze ma nageriali aiutano le aziende familiari a crescere.

aziende alimentari tra innovazione e crescita sostenibile

I l 2021 ha segnato una forte ripresa nel settore del food, con una crescita record del 6,8%, superiore a quella del Pil (6,6%). La crescita si protrarrà anche nel 2022 e nel 2023, con tassi intorno al 4% annuo, più del doppio del Pil. Emerge dal Food Industry Monitor (FIM), l’Osservatorio sul settore food realizzato dall’U niversità di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e da Ceresio Investors. Giunto alla sua 8° edizione, l’Osservatorio è dedi cato quest’anno all’analisi del rapporto tra innovazione e crescita sostenibile delle aziende alimentari, con un focus sulle aziende familiari e le specificità dei loro modelli di bu siness. La redditività commerciale (ROS) ha raggiunto il 6,5% nel 2021, e le proiezioni indicano una sostanziale tenuta anche per 2022, nonostante le forti tensioni sui prezzi delle materie prime. La struttura finanziaria delle aziende del set tore resta solida, con una lieve crescita del tasso di indebi tamento. Nel 2021 le esportazioni hanno ripreso a crescere con un tasso superiore al 10%, in forte rimbalzo rispetto al -0,4% del 2020. Le esportazioni continueranno a crescere, ma a tassi molto più contenuti fino al 2023.

Previsioni 2022-2023

Le proiezioni indicano che la redditività commerciale avrà una sostanziale tenuta anche per il 2022, nonostante le forti tensioni sui prezzi delle materie prime e l’impatto del “carovita” sui con sumi delle famiglie. La struttura finanziaria delle aziende del set tore resta solida, nonostante una lieve crescita del tasso d’inde bitamento.

I comparti delle farine e del caffè saranno interessati nel 2022 da una crescita a due cifre, questo anche per effetto dell’aumento dei costi delle materie prime. Faranno bene anche i comparti dell’olio, dei surgelai e del latte. Il vino crescerà del 4,8%, appena al di sotto della media settoriale. I comparti più dinamici per le esportazioni nel 2022 saranno: distillati, birra, latte e soft drink, ma anche vino e pasta fanno bene nell’export.

Le performance di lungo periodo (CAGR 2015-2020) evidenziano che i comparti che hanno ottenuto una crescita dei ricavi supe riore alla media del settore (2%) sono: surgelati, latte, caffè, farine, pasta, dolci, vino, conserve e salumi. Il comparto dei distillati re gistra le performance medie (2015-2020) di redditività commer ciale (ROS) maggiori con un valore del 13,8%. Si registrano buone performance di crescita pluriennale anche per il com parto dell’acqua (11%), food equipment (10,8%), birra (8,4%), dolci (7,1%), pasta (6,2%) e caffè (6,0%). Si rilevano criticità in merito alla marginalità commerciale per i comparti dei salumi (1,7%), dell’olio (1,7%), farine (2,9%) e latte (3,9%), che registra no valori al di sotto della media del settore (6,2%). I comparti delle conserve (4,2%), surgelati (4,8%) e vino (5,8%) registrano valori di ROS soddisfacenti e intorno alla media del settore. Il confronto di lungo periodo (2015-2020) tra crescita e indebi tamento evidenzia la presenza di comparti virtuosi quali vino pasta, dolci e caffè. Altri comparti quali conserve, salumi, latte farine e surgelati hanno ottime performance di crescita, ma hanno un indebitamento più elevato.

Performance di sostenibilità sociale ed ambientale

Per azienda sostenibile, s’intende un’azienda che opera rispet tando l’ambiente, le comunità locali e la società nel suo com plesso. Per ciascuna aziende del campione sono state rilevate 13 variabili che misurano i seguenti aspetti: utilizzo di materie prime sostenibili nel processo di produzione; azioni per ridur re le emissioni di CO2; utilizzo di fonti di energia rinnovabile; supporto allo sviluppo delle comunità locali. Dall’analisi ef fettuate è emerso che il 98% delle aziende utilizza del tutto o in parte materie prime a ridotto impatto ambientale e nello specifico il 22% utilizza esclusivamente materie prime a ridot to impatto ambientale. Le aziende dedicano particolare at tenzione al packaging dei loro prodotti, infatti, circa 88% del

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le aziende usa in via esclusiva o prevalente packaging a ridotto impatto ambientale, ovvero in materiale compostabi le o comunque proveniente da materiale riciclato. Dalle ana lisi emerge che circa il 57% delle aziende ha ottenuto una o più certificazioni inerenti alla sostenibilità ambientale e che il 30% circa delle aziende pubblica il bilancio di sostenibilità. Da nostre ulteriori analisi emerge che le aziende analizzate pub blicano il bilancio di sostenibilità mediamente da almeno tre anni in modo continuativo. Al fine di fornire un indice di so stenibilità che permettesse di attribuire un “livello di sosteni bilità” alle aziende analizzate, è stato elaborato il “Sustainabi lity Score”, un indice sintetico percentuale (0% -100%), che è stato attribuito a ogni azienda e che ha permesso d’individua re quali sono i comparti mediamente più sostenibili. Dalle analisi effettuate emerge che i comparti della pasta e delle conserve risultato i più sostenibili, seguono i comparti dei dolci, delle farine e del latte che ottengono comunque buo ni livelli di sostenibilità. Permangono alcune criticità per com parti del caffè e dei salumi, nonostante i player di maggiori dimensioni hanno ottenuto sustainability score tra i più alti del settore.

Le aziende familiari nel settore food & beverage

L’analisi delle aziende familiari è stata condotta su 726 aziende, per ognuna di esse è stata svolta un’analisi della struttura proprietaria e degli organi di direzione. Sulla base delle varia bili relative a proprietà e controllo sono state selezionate 567 aziende “familiari”. Le 567 aziende familiari sono state succes sivamente sottoposte ad ulteriori analisi qualitative-descritti ve che hanno permesso di ottenere informazioni circa la struttura di governance per settore e per comparto, l’età me dia degli amministratori, il numero di generazioni e la tipolo gia di amministratore delegato (se interno o esterno alla famiglia). Dalle analisi effettuate risulta che l’86% delle aziende familiari ha un consiglio d’amministrazione interamente composto da mem bri della famiglia, l’11% è caratterizzato da una composizione del

CdA mista, che comprende quindi membri esterni ed interni alla famiglia, e solo il 3% delle aziende familiari ha un CdA com posto interamente da membri esterni la famiglia. Con riferimen to alla carica di amministratore delegato, solo 8% delle imprese analizzate ha un CEO esterno alla famiglia. Con riferimento alle generazioni che si sono alternate alla guida dell’azienda, si rileva che il 65% delle aziende è attualmente gestita dalla prima gene razione, il 30% dalla seconda generazione e il restante 4,5% dalla terza e quarta generazione. L’età media degli amministratori è di circa 60 anni, con il numero maggiore di amministratori compre si nella fascia d’età che va dai 45 ai 64 anni. A livello di comparto si rileva che più del 90% delle aziende operanti nei comparti delle farine, dell’olio, delle conserve e della pasta hanno un CdA formato totalmente da membri della famiglia. I comparti dei dolci e del latte hanno il numero maggiore di aziende caratte rizzate da CdA con membri esterni alla famiglia, rispettivamente il 33,3% e il 22%. Le aziende con un CEO familiare hanno avuto nell’arco temporale 2015-20 un ROS e un ROIC superiore a quel le con un CEO non familiare e una produttività degli investimen ti tangibili (ricavi/immobilizzazioni materiali) nettamente supe riore. Anche dal punto di vista delle produttività dei costi operativi le aziende a guida familiare hanno performance miglio ri. La scelta di management team con membri della famiglia, accanto a manager professionisti, consente alle aziende di otte nere migliori performance di redditività (ROS) e soprattutto per mette di ottenere performance di sostenibilità superiori.

Confronto intersettoriale

L’analisi delle performance di altri settori dell’economia italiana rispetto all’andamento del settore food evidenzia una redditività media (ROE) sostanzialmente superiore per il settore alimentare rispetto al campione delle imprese italiane (dati MBRES). La me dia del valore aggiunto su fatturato è lievemente superiore per le imprese italiane (21,9%) rispetto al settore food (21,5%). Il tasso d’indebitamento delle imprese del settore food si attesta, nel 2020, a 2,3, un dato strutturalmente più basso rispetto alla media delle imprese italiane, che si attesta a 2,5.

Le aziende familiari nel settore food Struttura proprietaria del campione Analisi delle performance Crescita ricavi 2022 (previsioni)
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Il consumo totale di surgelati nel 2021 in Italia ha superato le 940 mila tonnellate, registrando un’ulteriore crescita di oltre il 5% sul 2020. Si è ormai diffusa una “cultu ra del surgelato”, che lo ha integrato nella nostra routine come alimento che può aiu tare scelte salutari e contribuire a ridurre gli sprechi alimentari.

a limenti surgelati garanzia di qualità e sicurezza

Per gli italiani il cibo rappresenta molto di più di una sempli ce necessità. Per tutti è divenuto sinonimo di soddisfazione e di piacere, di condivisione e convivialità, di salute e cura di

sé. Valori che hanno guidato le scelte alimentari dei nostri con nazionali anche nell’ultimo anno, premiando il comparto dei prodotti surgelati che ha registrato numeri senza precedenti, con una crescita di oltre il +5% sul 2020, per un consumo com plessivo che supera le 940mila tonnellate, attestandosi a quota 941.561. Un successo che è valso un nuovo “record” di consumo pro-capite di questi prodotti, salito a 16 kg (contro i 15,2 kg del 2020). Determinante nella crescita non solo il risultato ottenuto dal Retail, che è aumentato del +1,7% a volume, ma soprattutto dal Fuoricasa, ripartito con un incremento del +19,6% dopo il brusco crollo del 2020 (-37%), causato dal lockdown e dalle chiusure forzate della pandemia. Sono queste le evidenze più significative del “Rapporto Annuale sui Consumi dei prodotti surgelati” di IIAS - Istituto Italiano Alimenti Surgelati, che ha fo tografato l’andamento del settore in Italia nel 2021.

“Lo scorso anno è stato ancora una volta molto importante per i consumi dei prodotti sottozero”, spiega Giorgio Donega

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ni, Presidente IIAS. “Abbiamo avuto l’ennesima conferma di come i surgelati siano diventati parte integrante delle scelte alimentari di tutti gli italiani, grazie ai loro numerosi e unani memente riconosciuti punti di forza: l’alto livello qualitativo delle materie prime; l’elevato apporto nutrizionale; la sempre più vasta ampiezza della proposta; l’enorme praticità d’uso; la disponibilità costante in ogni periodo dell’anno; la grande valenza anti-spreco e, in generale, la rispondenza alle crescen ti esigenze di consumo sostenibile. Tutto il settore - assicura Donegani - è oggi fortemente impegnato a garantire, alla crescente platea di consumatori sempre più propensi a por tare abitualmente alimenti surgelati sulle proprie tavole (per oltre 9 italiani su 10 è una consuetudine radicata), prodotti di alta qualità e con prezzi accessibili, anche nel manifestarsi di scenari internazionali sfavorevoli e non privi di allarme. Il 2022 - continua il Presidente IIAS - si è aperto con non poche criti cità: l’aumento dei costi delle materie prime e soprattutto dell’energia, insieme alle crescenti difficoltà di approvvigiona mento provocate da eventi climatici estremi (siccità) e ai no tevoli problemi incontrati dalla logistica e dai trasporti a livel lo globale, mette in grande difficoltà l’intera industria alimentare (e non solo), compreso il settore dei surgelati”. Dal punto di vista dell’andamento dei consumi, i primi mesi del 2022 hanno segnato una leggera frenata del canale Retail, peraltro ampiamente attesa dopo due anni di aumenti stra ordinari (quasi +14% a volume nel periodo 2020-2021 rispetto ai valori pre-Covid), con ottima tenuta dell’indice di penetra zione dei surgelati negli acquisti delle famiglie italiane verifi catosi nel periodo della pandemia. Prosegue, inoltre, la ripre sa dei consumi fuori casa, a sua volta incoraggiata dagli ulteriori allentamenti delle misure restrittive.

Valore di mercato in crescita Nel 2021, i surgelati hanno proseguito il cammino di crescita già iniziato negli anni precedenti, attestandosi su un valore di

L’Unione Nazionale Alimenti Surgelati ha condiviso i risul tati di uno studio dell’Agricultural Research Service (ARS) e degli scienziati dell’Università di Berkeley nel quale si sottolinea come il passaggio ad un nuovo metodo di surgelamento degli alimenti potrebbe rendere più sicuri e di migliore qualità tale tipologia alimentare, facendo risparmiare energia e riducendo le emissioni di carbonio. Cristina Bilbao-Sainz, tecnologa alimentare presso l’ARS, afferma che tale metodica innovativa potrebbe far ridur re il consumo annuale di ben 6,5 miliardi Kwh, facendo diminuire le emissioni di carbonio di 4,6 miliardi di Kg, corrispondenti a circa un milione di automobili. Inoltre, tali risparmi potrebbero essere ottenuti senza cambia menti significativi nelle attuali attrezzature e infrastruttu re per la produzione di alimenti surgelati. Il nuovo metodo, chiamato surgelamento isocoro, si basa sulla conservazione degli alimenti all’interno di un conte nitore rigido sigillato, come può essere la plastica o il metallo, completamente riempito con un liquido, come l’acqua. A differenza del processo convenzionale, in cui il cibo viene esposto all’aria e si congela a temperature in feriori a 0°C, quello isocoro conserva gli alimenti senza trasformarlo in ghiaccio solido. In tale modalità, gli alimen ti a contatto con la parte liquida evitano il fenomeno della cristallizzazione, una delle principali minacce che possono intaccare la qualità alimentare. I risparmi ener getici derivano dal non dover surgelare e quindi trasfor mare gli alimenti allo stato solido ed inoltre non è neces sario ricorrere a protocolli caratterizzati da alta intensità energetica, come la surgelazione rapida, utilizzata, di norma, per evitare la formazione di cristalli di ghiaccio all’interno del prodotto stesso. La metodica innovativa consente una conservazione caratterizzata da una quali tà superiore di alimenti freschi come pomodori, ciliegie e patate, difficili da trasformare con la surgelazione tradi zionale. Infine, un ulteriore vantaggio del processo isoco ro è l’abbassamento dei livelli dei contaminanti microbici durante la lavorazione.

Il Direttore del Centro di Ricerca Regionale Occidentale (WRRC, Western Regional Research Center), a cui afferisce l’ARS, afferma che l’intera catena produttiva alimentare, potenzialmente potrebbe applicare tale metodica: dai coltivatori ai trasformatori, dai produttori ai grossisti, ai rivenditori fino al consumatore finale.

L’ingegnere meccanico Matthew Powell-Palm, uno degli autori dell’articolo in questione, ha osservato che la tec nologia isocora è trasversale con applicazioni prometten ti non solo nell’industria alimentare, ma in medicina, biologia e persino nei viaggi spaziali.

mercato che oscilla tra i 4,6 e i 4,8 mld euro, pari al +5,3% ri spetto al 2020.

A contribuire a questo importante risultato, da un lato, il mer cato Retail, che ha superato le 605 mila tonnellate (+1,7% vs. 2020) arrivando a coprire il 66,4% del valore di mercato; dall’al tro, il Fuoricasa, che con la sua ripartenza, ha toccato le 240 mila tonnellate (registrando un +19,6% dopo il drammatico

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-37% del 2020). Una ripresa però ancora ben lontana dai valo ri pre-pandemia e che necessita ora di essere consolidata. Si attesta su quota 96 mila tonnellate il dato complessivo del le vendite e-commerce e door-to-door, che oggi rappresen tano circa il 10% di tutti i consumi di surgelati in Italia, con si gnificativo incremento delle vendite online, che dopo gli aumenti record del 2020 hanno continuato a crescere, nel 2021, di un +20,6% a volume e un +17,4% a valore.

Gli alimenti più acquistati

Territorio, salute, tradizione e ambiente sono i valori che han no guidato le scelte alimentari degli Italiani nel 2021, con ine vitabili ricadute anche sull’andamento di ogni singolo seg mento merceologico del comparto surgelati.

A confermare la propria leadership per volumi consumati nel Retail, pur con una lieve diminuzione rispetto al 2020 (-2%) i

vegetali, con 255.400 tonnellate. Eccellente la performance di quelli preparati (+12,6%), che si confermano un valido alleato per chi guarda al benessere e a elevati contenuti nutrizionali. Non estranea, infine, a questo risultato positivo la perdurante tendenza del consumatore italiano a scegliere sempre più spesso proteine a base vegetale; tendenza nella quale i sur gelati si inseriscono con una gamma di offerta in continua crescita.

Buoni risultati anche per i prodotti ittici, con 113.300 tonnel late nel Retail (+2%), che si sono fatti apprezzare come pro dotti sicuri, salutari, nutrienti e sempre disponibili, grazie ai loro innumerevoli plus: dalle certificazioni sulla provenienza delle materie prime a garanzia anche dell’ecocompatibilità della pesca alla completezza informativa assicurata in etichet ta, fino alla facilità di preparazione.

Amate tanto per il gusto quanto per la praticità, le patate surgelate (sia fritte che elaborate) si sono classificate sul terzo gradino del podio, totalizzando consumi per 85.700 tonnella te (+7,2% sul 2020).

Anche pizze e snack hanno fatto registrare un incremento (+1,8%) dei consumi, toccando il volume di 92.400 tonnellate. A trainare il segmento con un significativo +4,2% gli snack salati, a conferma della ritrovata dimensione domestica di un’abitudine importante come l’aperitivo. Con 37.400 tonnellate circa, i piatti ricettati hanno segnato l’incremento percentuale più elevato: +10,2%. Un riconosci mento ai costanti sforzi di innovazione delle aziende nella direzione del gusto e della varietà dell’offerta.

Il made in Italy conquista il mondo Grazie agli accordi raggiunti da UIF-Unione Italiana Food, il 2021 è stato il primo anno in cui le aziende italiane di pizze surgelate operanti su tutto il territorio della Penisola hanno potuto esportare sul mercato americano anche le pizze con tenenti carne suina / prodotti di salumeria: una grande op portunità per chi voglia intercettare i gusti dei consumatori statunitensi, notoriamente amanti della “Pepperoni Pizza” il cui ingrediente principale è il salame piccante.

Negli ultimi due anni (2021 vs 2019) l’export di pizze surgelate made in Italy ha così segnato una crescita notevole: +18,1% a valore e +17,7% a volume.

“L’andamento 2021 dell’export conferma - conclude il Presi dente IIAS Doneganila grande vitalità del settore italiano dei surgelati, malgrado le non poche difficoltà incontrate prima a causa del perdurare della pandemia e poi per gli aumenti dei prezzi energetici e delle materie prime, per i crescenti pro blemi nella logistica e nei trasporti e, da

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febbraio di quest’anno, per lo scoppio del conflitto tra Rus sia e Ucraina, con il conseguente inasprimento dei rappor ti internazionali. In questo complesso, il mercato americano sta assumendo una importanza strategica anche per l’export del frozen food italiano”.

Un antidoto contro il “food waste”

I prodotti surgelati possono essere considerati un valido alleato contro lo spreco alimentare all’interno delle nostre case per molteplici motivi. Innanzitutto, la lunga durata di conservazione dei cibi surgelati permette di utilizzarli prima che si deteriorino. Un maggior controllo nelle porzioni e nelle quantità consente, inoltre, di utilizzare solo ciò di cui si ha davvero bisogno. La quantità acquistata corrisponde a quella che si mangia (niente sbucciature, spinature, lavag gi), con pochi scarti in casa: si consuma tutto ciò che si ac quista e diventa più facile fare anche la raccolta differenzia ta dei rifiuti. Ad esempio, quando si acquista un filetto di pesce surgelato, si mangia il 100% di ciò che si acquista, lasciando alle aziende - e non nella propria cucina - spine, viscere, squame, pelle, grasso e scarti di ogni genere. Così come, quando si comprano ortaggi surgelati, si mangia il 100% di quello che si acquista, lasciando alle aziende le bucce, la terra, le radici. Di fatto, i consumatori mettono in tavola solo la parte “buona e pulita” di ogni prodotto, con un netto risparmio anche per le loro tasche. Con i surgelati si riduce il consumo di acqua nelle case dei consumatoritutti gli ortaggi sono già lavati e puliti - e c’è un minore spreco di risorse energetiche per la cottura dei cibi dato che i tempi di preparazione sono nettamente più brevi. Infine, le materie prime utilizzate vengono raccolte, pescate e la vorate nelle zone più vocate, dove la grande esperienza locale sa come risparmiare acqua, risorse energetiche e ottimizzare il recupero degli scarti.

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Imballaggi riciclabili: l’offerta di Walki per i surgelati

Walki ha lanciato sul mercato un ampio portafoglio di materiali diversi, incluse soluzioni per la stampa, per soddisfare le esigenze del mercato degli alimenti surgelati con l’obiettivo di rendere completamente riciclabili gli imballaggi nella carta. “Gli alimenti surgelati richiedono un packaging di alto livello”, dichiara Dudley Jones, responsabile per la vendita di beni di consumo di Walki. “Devono essere robusti e resistenti alla perforazione per sopportare diverse situazioni come le pressioni di sigillatura e eventuali urti durante il trasporto. L’imballaggio deve inoltre resistere a variazioni di temperatura dal momento che alcuni alimenti surgelati si scongelano nel loro imballaggio”.

Walki®EVO Seal e Walki®Opti Seal sono imballaggi base carta riciclabili destinati, soprattutto, ad essere utilizzati per buste a cuscino per gli alimenti surgelati.

Walki®EVO Seal è caratterizzato da una dispersione ad acqua che agisce

come barriera contro il vapore acqueo e il grasso, mentre Walki®Opti Seal è composto da uno strato ottimizzato di PE estruso. “Il coating a dispersione ad acqua rende il Walki®EVO Seal riciclabile nella carta senza alcun processo di separazione, mentre lo strato minimo di PE del Walki®Opti Seal lo rende adatto ad essere riciclato con la carta con una resa in fibra accettabile”, spiega Andreas Rothschink, direttore dello sviluppo del prodotto presso Walki.

Lamibel®MDO-PE è un materiale a base film per le buste a cuscino realizzate con un film MDO retro-stampato e solventfree, accoppiato ad un LDPE e a basso livello di sigillatura. Grazie alla tecnologia MDO, lo spessore film è minimo mentre la performance risulta ottimizzata dalla sostituzione di altri tipi di materiali come i film PP o PET. “La combinazione di film

Bofrost, fatturato in crescita e nuovi investimenti

di PE rende l’imballaggio completamente riciclabile nella carta. Il film stretch ha un aspetto ottico migliore, una rigidità e proprietà meccaniche elevate rispetto al PE standard. Il film può essere anche trasparente e questo permette al consumatore di vedere il prodotto”, dichiara Rothschink. Walki®Pack Tray è un vassoio ideale per cibi pronti surgelati, pensato per sostituire i vassoi rivestiti in plastica, i vassoi di plastica o quelli di alluminio. “Il vassoio è facile da riempire, trasportare e conservare ed è anche una scelta conveniente per il consumatore dal momento che il materiale base-fibra ne consente l’utilizzo sicuro nel microonde e nei forni convenzionali fino a 220 gradi ad un massimo di 60 minuti”, afferma Jones. Il materiale del vassoio è PET-free al 100% ed è riciclabile nella carta.

Per molti è stata una “scoperta”, fatta durante i lockdown, che si è trasformata in abitudine consolidata. Stiamo parlando della spesa alimentare consegnata direttamente alla porta di casa da Bofrost, la più importante realtà italiana della vendita a domicilio di specialità surgelate e fresche: nel primo semestre dell’anno commerciale 2022-23 l’azienda, che ha sede a San Vito al Tagliamento (PN) e una cinquantina di filiali in tutta Italia, ha fatturato 147 milioni di euro, +28,1% rispetto allo stesso periodo dell’ultima annata pre-pandemia, il 2019-20. “Rispetto ai livelli record raggiunti negli ultimi due anni siamo ovviamente calati, ma si trattava di periodi non raffrontabili per via della situazione eccezionale legata alle restrizioni che hanno fatto della spesa a domicilio l’unica alternativa per moltissimi italiani”, sottolinea l’amministratore delegato di Bofrost Italia Gianluca Tesolin. E anche se Bofrost si aspetta a breve termine un calo generalizzato dei consumi, dovuto alla difficile situazione economica e al rialzo dell’inflazione, alla riunione commerciale semestrale l’AD ha presentato piani ambiziosi per il futuro. “Continueremo a investire nelle persone, nelle infrastrutture e nella tecnologia - ha spiegato Tesolin - per proporre un servizio sempre migliore, aumentando la copertura territoriale grazie al rinnovo delle filiali e della logistica, oltre a un catalogo sempre più ricco”. Sulla scorta della crescita di questa domanda l’azienda è alla ricerca di personale: nel primo semestre 2022 ha inserito oltre 530 persone, per lo più commerciali venditori con contratto di lavoro dipendente che si occupano della vendita e della consegna dei prodotti, e altrettante ne cerca per i prossimi mesi su tutto il territorio nazionale. Inoltre, negli ultimi anni Bofrost, storicamente associata al comparto frozen, ha notevolmente ampliato l’offerta di prodotti conservati tra 0° e 4°C (formaggi, latticini, affettati, uova) e per questo sta riorganizzando la logistica del fresco non solo per garantire la massima rapidità di consegna e freschezza dei prodotti, ma anche per ottimizzare gli spostamenti e ridurre così i chilometri percorsi dai mezzi. Il piano generale di rinnovo delle filiali prevede inoltre ingenti investimenti sul fotovoltaico (che già oggi garantisce il 15% del fabbisogno energetico di Bofrost) e su impianti di refrigerazione innovativi e a basso impatto ambientale.

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Bollino Aticelca® 501 per le eco bag di FRoSTA

I pack FRoSTA non sono semplici imballaggi ma il risultato della ricerca e dell’evoluzione tecnologica applicata alla sostenibilità ambientale. Proteggono e conservano il prodotto perché arrivi sulla tavola integro nella forma e in tutte le proprietà nutrizionali e di gusto. L’azienda ha a cuore il futuro delle foreste e tutela la vita di ogni singolo albero utilizzando esclusivamente materia prima certificata FSC® (Forest Stewardship Council). Per due anni gli esperti di FRoSTA hanno studiato l’intero ciclo di vita dei pack per migliorare le loro performance e, alla fine, sono riusciti a trovare la giusta combinazione di materiali per ridurre l’impatto ambientale: cellulosa grezza, non trattata con sostanze chimiche né additivi, e un sottilissimo film interno in PE che rispetta i parametri per lo smaltimento nella carta perché, in fase di riciclo, viene separato da questa nuovamente. Nel frattempo, conserva tutto il gusto e le proprietà dei prodotti surgelati fino al frigo del consumatore. Su tutte le ecobag FRoSTA è visibile il bollino “Riciclabile con la carta - Aticelca® 501”. Per analizzare la riciclabilità degli imballaggi in carta le aziende possono infatti richiedere la valutazione dell’Associazione Tecnica Italiana per la Cellulosa e la Carta - Aticelca, un network di tecnici ed esperti del settore cartario. Il bollino Aticelca® 501 è rilasciato al termine di un processo di valutazione del livello di riciclabilità dei prodotti a base cellulosica (carta e cartone), per ridurre i rifiuti derivanti

Icecreampackagedinmono-material

Borealis, food manufacturer Froneri, and Paccor have workedtogethertodevelopmono-materialpackagingfor theicecreambrandAino.Injust12months,thethree companies have developed a new product, from the first concepttomarketability.Themono-materialbyBorealis, calledBornewables,consistsofpolypropylenemass-balanced accordingtoISCCPlus.“ThenewAinoicecreamcontainer is an excellent example of what cooperation can do to support theplasticsindustryonitswaytoachievingcarbonneutrality. We’reveryproudofourcontributiontothesuccessofthis jointproject,whichagainservestoshowthatourBornewables polymerportfolioistheperfectmaterialforhighquality, professionalpackagingsolutions.”Thecertifiedsustainable raw materials made from biomass which are used here do not threaten the human food chain. Instead, the feedstock istakenfromsecondgenerationbiomass,wasteandresidue streams,i.e.frommaterialsthatwouldbepresentanyway.A further benefit: Bornewables are traceable from manufacture to their final use.How about the labels onthepackaging?These aremadebyPaccorand areproducedbyin-mould labelling.Thismonomaterial container is thus 100percentrecyclableand

dagli imballaggi e sostituirli con packaging riciclabili, anche nel settore alimentare. Lo scopo è di comunicare al consumatore la riciclabilità degli imballaggi in carta su base certa e documentabile, coadiuvando le Aziende verso un cambiamento che abbraccia una metodica di riutilizzo dei materiali virtuosa e “circolare”. Il sistema Aticelca 501 arriva a stabilire un resoconto di valutazione dei prodotti a prevalenza cellulosica, su una scala divisa in cinque classi: A+, A, B, C e non riciclabile con la carta. Se il prodotto rientra in una delle classi di riciclabilità, vuol dire che può essere raccolto nella carta e riciclato nelle cartiere e l’azienda è autorizzata a utilizzare il bollino Aticelca 501 anche a fini commerciali.

companiescanincludeasealforthecertifiedmaterialduring thelabellingprocess.Theparticipatingcompaniesarealso happytobeabletoreducetheiremissionswiththehelpof thenewproduct.AccordingtoBorealis,thematerialused hasseveraladvantagesforthecompanyaswellasforend consumers. Bornewables meets the demand from customers for a durable, protective container that comes into direct contactwithfood.Theconstantlyrisingdemandformore sustainablepackagingsolutionsisalsometbyboththe containeritselfandthematerialused.Thisnotonlyimproves customersatisfaction,butalsotheimageofthecompanies. Theyareabletobepartofacirculareconomyanduse materials which reduce CO2 emissions. The material can also beusedinexistingproductionandpackaginglineswithout needinganymodifications.“Sustainabilityisveryimportant tous.InouricecreamfactoryinTurenki,we’realways workingtoimproveandcontinuetokeepimplementingsmall andlargermeasurestobecomeeven more. In addition, wherever possible, ourpackagingmeetstheFSC(Forest Stewardship Council) standard, and the cocoa used in our products is certified bytheRainforest”.

The new ice cream container by Borealis, Froneri and Paccor is made of sustainable resources

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Frozen Food quality and safety guarantee

The State of Frozen Food by IRI provided an in-depth re viewofthecategory’s2021performanceand2022growth trends.Thedataisclear:frozenfoodhasbeenapandemic powerhouseandgrowthalreadyoutpacedtotalfoodand beveragesinthethreeyearsprecedingthepandemic.

Going up against the biggest year in food retailing, frozen food sales in the traditional channels slowed to low single-digit growth in dollars and slightly below year-ago levels in units. However, dollars (+23.0%) and units (+18.0%) remained far ahead of the 2019 pre-pandemic normal. This is driven by above-average con sumer demand and fueled by higher household penetration, more trips down the frozen food aisles, and hi gher spending per trip.

E-commerce delivered an additional 12% boost, for an omni-channel fro zen food category gain of 2% in dol lars and -1.8% in units. Millennials, who represent about $23 out of eve ry $100 food and beverage dollars, had a far greater contribution in fro zen foods, especially in categories such as frozen fruit where they ac count for $31 out of every $100 spent. Millennials love frozen foods. Millennials view frozen food as convenient, fresh, and nutritious,andgreatlyappreciatetheinno vation the department brings every year. (Source: IRI)

Supply Chain

2021 data indicate strong results in light of the supply chain challenges.

As Lyons Wyatt, IRI executive vice pre sident and practice leader, put it, “we

cannot sell what we do not have.” Instock rates progressively worsened as 2021 went on. February 2021 was the high-water mark, with an in-stock po sition of 91.4%. November was the category’s lowest in-stock position, at 85.8%. “This means the resulting as sortment has to work harder to achie ve the same sales levels. With levels such as these, it is important to opti mize product allocation, leverage the information to assess competitive risk and understand the potential loss of core buyers,” Lyons Wyatt explained.

Convenience

The combined effect of new COVID-19 variants and inflation meant continued home-centric meal preparation. At the same time, Americans are tired of scratch cooking and seek a convenient meal planning, shopping, preparation, and cleanup process. This quest for convenience can be seen in an aboveaverage performance for dinners/en trees, breakfast items, snacks, and appetizers — all focused on delivering convenient and balanced solutions across meal occasions.

Plant-Based Sales

Plant-based plays a role across the gro cery store, representing 41% of general food dollars and 22% of frozen food. Unit sales of frozen plant-based items were down 3.5%. Frozen dinners, me

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at substitutes and desserts account for 87% of all plant-based frozen sales. Dinners and desserts grew year-on-year, but de mand for meat alternatives has softened.

Frozen Fruit and Vegetables

Thestronggrowthinfrozenfruitandvegetablesin2020brought a rising share of total produce dollars across the store. The sha re remained elevated in 2021. Frozen fruit had a small dollar increase, at +0.7% but could not quite reach the prior year levels in units and pounds — affected by an average in-stock rate of 90%. Mixed fruit items stood out as sales winners, a trend that is expected to continue in 2022. Frozen fruit also found pockets of growth in a number of sustainability-related claims, with above-average growth for recyclable and water conservation.

“Fruit has a distinct opportunity for continued growth,” said Lyons Wyatt. “Make the section easier to shop, with a good assortment and innovation in packaging and size. Entry price points and smaller bag options can be ideal to engage with smaller households and those with less freezer capacity.”

Future of Frozen

Looking ahead, preserving the enormous growth momen tum in frozen food will require proactive in-stock manage ment, addressing different needs and growth trends by channel, occasion-based and personalized promotions, and continued high levels of innovations.

Nel primo semestre 2022 la IV Gamma registra una crescita del 3,1% a volume (55milioni di tonnellate di prodotto) e del 2,1% a valore (pari a un fatturato di circa 390 milioni di euro in sei mesi). I prodotti di IV gamma sono apprezzati in quanto comodi, sani, sicuri e sostenibili, anche se sussistono ancora pregiudizi e comportamenti sbagliati.

CRESCE LA IV GAMMA comoda e sostenibile

Secondo i recenti dati Nielsen, nel pri mo semestre 2022, mentre la V Gam ma ha visto precipitare il suo valore a li vello di fatturato, la IV gamma ha saputo resistere bene ai contraccolpi della crisi globale, mettendo a referto una crescita del 3,1% a volume (55milioni di tonnella te di prodotto) e del 2,1% a valore (pari a un fatturato di circa 390 milioni di euro in sei mesi). In questo settore, la catego ria che in assoluto registra le migliori performance di mercato sono le ciotole e i condimenti che crescono sia a volume che a valore in maniera allineata, e rispet tivamente del 22 e del 21,9% con 907mi la tonnellate di prodotto (circa il 15% del totale di IV Gamma) per un giro d’affari di 17,4 milioni di euro. Crescono anche le referenze cosiddette crudité (del 5,2% in volume e del 4% in valore) per una movimentazione di circa 2,7 milioni di tonnellate ed un fatturato di 13,8 milioni di euro entrambi in cresci ta rispetto ai 13,2 milioni di euro dell’an no scorso e alle 2,6 milioni di tonnellate

dell’anno scorso. Crescono, anche se in modo minore, le insalate in busta (+4,4% a volume e +1,7% a valore) che pur mo vimentando il grosso dei volumi della categoria, circa 40 milioni di tonnellate, perdono importanti pezzi nella fase di liquidazione.: almeno il 3% in meno del rendimento, come dato di media nazio nale. La cenerentola del settore IV Gam ma è il cosiddetto Convenience cooking,

ossia il pronto da cuocere che perde il 3,8% a volume e il 2,7% a valore. Questo dato ci dice però, che per queste refe renze che riguardano una movimenta zione di quasi 11 milioni di tonnellate di prodotto, in calo rispetto all’anno scorso, il prezzo tiene meglio perché il valore (circa 46 milioni di fatturato) ha un trend di decrescita inferiore rispetto a quello del volume.

Brunortofrutticoli
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Comodità e sicurezza

Il Gruppo IV Gamma di Unione Italiana Food ha commissionato a BVA-Doxa un’indagine per monitorare le abitudini, non sempre corrette, degli italiani e la conoscenza di questi prodotti. La ricerca è stata condotta nel maggio 2022 su un campione di 1.000 persone, rappresen tativo della popolazione italiana. I risul tati mostrano la grande penetrazione dei prodotti di IV Gamma nelle famiglie ita liane: quasi 3/4 degli intervistati li acqui sta in modo regolare. Ma quali sono i principali motivi per cui gli italiani scel gono di acquistare la IV Gamma? Il 58% dei rispondenti dichiara di acquistare prodotti di IV Gamma per la comodità e per risparmiare tempo, il 34% per la por zionatura, il 30% perché si evitano spre chi di prodotto e il 26% perché sono prodotti che aiutano ad avere un’alimen tazione sana, facilitando il consumo di verdure. Apprezzata anche la possibilità di verificare l’etichetta e la provenienza dei prodotti. Tra i prodotti di IV gamma, la regina incontrastata è l’insalata in bu sta, acquistata dall’81% del campione, seguita dalle ciotole, sempre di insalata, dalla frutta lavata e tagliata (30%) e dalle zuppe (29%). Per quanto riguarda la frut ta di IV Gamma, il 16% dichiara di com prarla abitualmente/tutte le settimane, il 27% abbastanza spesso/2-3 volte al mese. Nello specifico, tra le motivazioni di acquisto della frutta di IV gamma, oltre alla praticità e comodità (citate dal 61% del campione) spicca, con il 32% delle risposte, la “possibilità di consumare frut ta esotica comodamente”.

Comportamenti sbagliati e pregiudizi

Nonostante il grandissimo apprezzamen to degli italiani nei confronti dei prodot ti di IV gamma, sussistono ancora dei comportamenti errati e delle false cre denze. Di fronte ad una serie di possibili definizioni di “prodotti di IV Gamma”, solo il 34% degli intervistati sceglie quel la corretta: “Sono Prodotti Ortofrutticoli di IV Gamma la frutta, la verdura e, in generale, gli ortaggi freschi, a elevato contenuto di servizio, confezionati in busta o in vaschette e pronti per il con sumo”. Alla domanda “Come conservi il

Il valore aggiunto del packaging

Tra le caratteristiche decisive al fine dell’acquisto ci sono anche elementi associati all’origine del prodotto (italianità, controllo di filiera, produzioni bio), al packaging (indicazione chiara della data di scadenza e formato della busta), al prezzo e alla marca. Le aziende che operano nel settore godono di un’ot tima reputazione: la stragrande maggioranza degli italiani riconosce loro un maggior impegno in termini di innovazione, trasparenza, sicurezza e soste nibilità rispetto al passato. Un prodotto di provenienza nazionale con filiera controllata, confezionato in packaging con indicazione chiara di luogo e data di raccolta e della scadenza ha indubbiamente riscontri maggiormente positivi all’interno dei punti vendita ma determinante è anche la marca. Per questo motivo diventa particolarmente rilevante l’attività di brandizzazione del packaging. Negli ultimi anni, infine, la sensibilità dei consumatori italiani verso le tematiche ambientali si è rafforzata, diventando sempre più spesso una priorità, e questo aspetto riguarda anche la IV gamma. Da un lato, i prodotti con imballaggio ridotto o che presentano un packaging sostenibi le sono sempre più ricercati ma, dall’altro, il desiderio di soddisfare le richieste dei consumatori non può prescindere dalla necessità di realizzare confezio ni salubri, che garantiscano la qualità e la sicurezza dei prodotti.

prodotto una volta acquistato?”, solo il 34% si comporta correttamente, tra sportando i prodotti di IV Gamma all’in terno di borse frigo. “I prodotti di IV gamma sono verdure e ortofrutticoli freschi che, dopo la raccolta, sono sot toposti a processi finalizzati a garantir ne la sicurezza igienica e la valorizza zione, seguendo le buone pratiche di lavorazione e mantenendo la catena del freddo. Questo mantenimento de ve essere garantito dal post-raccolta al consumo e ogni attore della filiera, consumatore compreso, deve fare la sua parte”, dichiara Andrea Battagliola, Presidente del Gruppo IV Gamma di Unione Italiana Food.

Sostenibilità nella filiera In relazione alla riduzione degli sprechi, per il 48% del campione la IV gamma è

migliore rispetto agli ortofrutticoli freschi preparati in casa. Ana logamente, in relazio ne all’utilizzo di acqua, il 39% è ben informato e dichiara che la IV Gamma garantisce un risparmio idrico rispet to alla preparazione domestica, ma c’è an cora un italiano su quattro che sostiene il contrario. Dal punto di vista igienico, il 29% del campione ritiene che la IV gamma sia migliore rispetto agli orto frutticoli freschi preparati in casa. Analogamente, dal punto di vista nutri zionale, quasi un italiano su 5 non sa quanto i prodotti di quarta gamma che consuma siano nutrienti: “Dal punto di vista nutrizionale, gli ortaggi di IV gam ma sono equiparabili a quelli di I gam ma; va inoltre evidenziato, in questo senso, il fatto che, essendo già pronti per il consumo, i prodotti di IV gamma in effetti incentivano il consumo di frut ta e verdura in molte persone la qualità e la sicurezza dal punto di vista igienico degli ortofrutticoli di IV gamma vengo no assicurati attraverso un lavaggio e un’asciugatura accurati”, conclude Bat tagliola.

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Ai Brand Awards Zerbinati riceve il premio “New entry”

In occasione dei Brands Award - la premiazione dedicata alle migliori “performance” dell’anno dei marchi del largo consumo, promossa dalle testate di settore GDO Week e Mark Up - Zerbinati è stata premiata, nella cornice dell’Hotel NH Collection CityLife di Milano, per il lancio delle Insalate Crea & Gusta, la nuova linea di insalate monoporzione, già lavate e pronte al consumo, che si ispirano ai trend del food delivery.

Dopo i riconoscimenti ottenuti nel 2018, 2019 e 2021, Zerbinati vince anche quest’anno il prestigioso premio “New Entry”- a cui sono candidati i prodotti lanciati nei primi mesi dell’anno in corso - grazie alle due nuove referenze che compongono la linea “Crea & Gusta”, le innovative insalate monoporzione pronte al consumo pensate per l’utilizzo come base per la creazione dei piatti unici più ordinati sulle piattaforme di food delivery - pokè e piada o burger - oppure come

sfiziosi contorni.

Le insalate Crea & Gusta per Pokè e Crea & Gusta per Piada o Burger, si configurano come una vera e propria novità al supermercato e sono realizzate con insalata fresca e sfiziose verdure crudité. Due novità che, a soli due mesi dal lancio, si posizionano, a livello di sell out, tra le prime tre referenze più vendute a marchio Zerbinati.

Il premio è stato consegnato a Silvia Natta, Responsabile Marketing dell’Azienda, che ha commentato: “Ricevere per la quarta volta in pochi anni il premio “New Entry” è per tutti noi di Zerbinati motivo di grande soddisfazione e orgoglio. Significa, infatti, che il nostro impegno per fornire ai

Packaging innovativi e sostenibili firmati ILIP

consumatori prodotti sempre innovativi ha raggiunto gli obiettivi sperati. Con questa nuova linea di insalate ci siamo ispirati ai nuovi trend del food delivery, strizzando l’occhio - come sempre - alla massima praticità di utilizzo e creando mix di insalata fresca e verdure stick per rendere il prodotto più differenziante, sfizioso e ricco di gusto.”

Ilip fa parte del Gruppo ILPA, leader a livello europeo nella trasformazione di materie prime plastiche e bioplastiche. L’azienda sviluppa e mette a disposizione della GDO, della ristorazione moderna e degli specialisti del settore ortofrutticolo e dell’industria agroalimentare, soluzioni d’imballaggio, innovative e sostenibili, in plastica termoformata e in bioplastica.

Negli ultimi anni ILIP ha dimostrato grande impegno per la sostenibilità ambientale attraverso i suoi prodotti e processi produttivi. Con il progetto Closed Loop 100% r-PETm ad esempio, ILIP porta avanti un’economia circolare degli imballaggi, con una capacità di riciclo di ben 60.000 tonnellate di PET post consumo all’anno in un sistema chiuso mentre la strategia T2T R-PET®, acronimo che sta per “tray to tray” in PET riciclato, si concretizza in vassoi in r-PET prodotti riciclando altri vassoi r-PET o PET post-consumo. Un altro importante pilastro dell’impegno di ILIP per la circolarità è dato dal programma EcoDesign Reduce, con cui la società si impegna a ridurre l’uso di materie plastiche diminuendo spessore e peso degli imballaggi, senza comprometterne le performance. Tra i prodotti che rientrano in questo programma troviamo B40ECO, il cestino termosaldabile da 16g in r-PET al 92%, che di recente ha ottenuto un aggiornamento della dichiarazione ambientale di prodotto (EPD) e ezy:split, il primo cestino ibrido in r-PET e cartoncino per il confezionamento di frutta premium. Il cestino prodotto in 100% R-PET è idoneo al contatto diretto con l’alimento e può essere anche termosaldato con un top film stampabile. Il cartone di qualità è stampabile su entrambi i lati con ampio spazio per il branding e la comunicazione. ezy:split è pronto per il riciclo. Basta semplicemente separare il cestino in plastica dal suo supporto in cartoncino dopo l’uso. Si tratta di una soluzione in grado di ridurre del 40-45% il peso dell’imballaggio nella sua componente “plastica”, che facilita la separazione della plastica dal cartoncino per migliorare le operazioni di riciclo e che consente ampie possibilità di comunicazione. L’ultima evoluzione di ezy:split riguarda la soluzione con manico in cartoncino integrato in un’ottica “convenience” per confezionatori e consumatori. Infine, l’azienda darà risalto al suo packaging attivo Life+ bioactive, che svolge una funzione antimicrobica e antiossidante tale da prolungare la shelf-life della frutta fresca confezionata fino a 48 ore in più rispetto a un packaging equivalente non attivo. Life+ bioactive non si limita ad un sistema di confezionamento ma è applicabile su tutte le soluzioni: top seal, clamshell, flowpack, stretch film.

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Alimenti protetti con i film e le confezionatrici di Gruppo Fabbri

Ogni varietà di frutta e verdura ha esigenze di confezionamento differenti. Gruppo Fabbri offre svariate tipologie di packaging per garantire la conservazione del prodotto e, grazie alla propria esperienza, è in grado di consigliare ai clienti la migliore soluzione per il packaging alimentare di frutta e verdura. L’azienda propone film e confezionatrici differenti a seconda delle specifiche necessità legate alla tipologia di frutta e verdura da imballare. I materiali utilizzati da Gruppo Fabbri costituiscono sempre un packaging sostenibile in quanto utilizzato negli spessori più ridotti possibile al fine di garantire il migliore stato di conservazione del prodotto, lasciando inalterate e preservando quanto più a lungo possibile le sue proprietà organolettiche e nutrizionali. Le pellicole stretch di Gruppo Fabbri possono anche essere stampate: in tal modo il packaging non assume soltanto una valenza protettiva del prodotto, ma anche una funzione informativa. Nel caso del film compostabile, inoltre, informa i consumatori su come gestire adeguatamente il fine vita dell’imballaggio. Gruppo Fabbri offre anche linee automatiche ad alte velocità per il confezionamento di prodotti

ortofrutticoli frutta, verdura, IV e V gamma, frutta secca e cereali in vassoi termosaldati con o senza MAP. Le soluzioni proposte spaziano da sistemi per il riempimento e il confezionamento di frutta e verdura fresca, di insalate o macedonie in contenitori termosaldati alla frutta secca in vassoi termosaldati con coperchio. L’esperienza nel dosaggio e la conoscenza dei prodotti riveste in quest’ambito un ruolo fondamentale: le linee sono adattabili ai diversi tipi di prodotto. A titolo di esempio, la preparazione di un’insalata mista può prevedere sistemi di dosaggio di due o tre tipi di insalata con foglie diverse e un dosaggio di graniglie, cubetti di prosciutto, pane croccante, formaggio. Il coperchio richiudibile è spesso utilizzato per la frutta secca e la frutta a guscio per poter richiudere e riutilizzare la confezione senza compromettere la freschezza del prodotto. La linea può facilmente adattarsi a vassoi di forme differenti (rettangolari, ovali ecc.) e a tutti i più attuali materiali ecologici per il confezionamento. La lunga sezione di alimentazione permette l’installazione di dosatori dedicati a un singolo ingrediente.

Le Meraviglie di Orogel Fresco dalla terra alla tavola

La linea premium di frutta fresca

Le Meraviglie prodotta da Orogel Fresco si pone l’obiettivo di far riscoprire al consumatore il sapore autentico e genuino del prodotto, rigorosamente italiano, salutare, nutriente e solo di stagione. Un’esigenza di riappropriazione del contatto con la natura che gli italiani manifestano sempre più spesso quando si tratta di acquistare frutta. Una linea che vuole stupire all’assaggio e far riscoprire profumi e sapori genuini e autentici, perché composta esclusivamente da

frutta di stagione, colta al punto giusto di maturazione, confezionata direttamente all’origine e subito fatta pervenire ai punti vendita.

“Il percorso dal campo alla tavola - spiega Vincenzo Finelli, direttore Orogel Fresco - è organizzato in modo da essere il più breve possibile, così la frutta che i nostri agricoltori selezionano sulla pianta per diventare Le Meraviglie conserva tutto il profumo e il gusto autentico, come appena raccolta”.

Punto di forza della linea è proprio la possibilità di confezionare la maggior parte dei prodotti direttamente in campo, salvaguardando così qualità e shelflife della frutta, come spiega Realdo Mastini, Presidente Orogel Fresco. Luca Pagliacci, Direttore Marketing Orogel, sottolinea invece la veste grafica accattivante, friendly e giovanile che caratterizza Le Meraviglie.

La frutta di stagione scelta per far parte di questa linea è coltivata con

metodi di agricoltura sostenibili e secondo il disciplinare dell’agricoltura biologica. L’impegno di Orogel verso l’ambiente e le persone si manifesta anche nella scelta di confezionare la frutta in vassoi in cartone e contenitori 100% r-pet.

Più in generale, l’attività di Orogel Fresco si ispira ogni giorno a tre valori che hanno permesso all’azienda di raggiungere grandi traguardi e importanti certificazioni di qualità, sia in Italia che all’estero: naturalità (tutti i prodotti ortofrutticoli sono coltivati in Italia “secondo natura”, nel rispetto dei cicli delle stagioni, con le più moderne e sicure tecniche di produzione integrata e biologica per preservare tutte le proprietà nutrizionali, il gusto e il sapore), qualità (dalla semina alla raccolta, fino alla distribuzione, tutte le fasi produttive sono controllate passo passo dai tecnici e la frutta è raccolta soltanto al giusto grado di maturazione, né un giorno prima, né un giorno dopo) e sicurezza (un avanzato sistema di tracciabilità permette di seguire costantemente la filiera del prodotto, dalla semina al confezionamento).

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Impegnarsi per l’ambiente? DimmidiSì!

Le confezioni dei prodotti a marchio DimmidiSì sono tutte riciclabili. Una scelta che testimonia l’impegno quotidiano del brand nei confronti dell’ambiente. Uno dei prodotti di punta del marchio sono le insalate fresche, selezionate e pronte al consumo. Sono freschissime perché vengono lavorate con tempestività subito dopo la raccolta in campo della materia prima. Vengono lavate più volte con acqua potabile, asciugate e subito confezionate.

Per preservarne la qualità, sono tenute a temperature refrigerate in tutte le fasi del processo produttivo e del trasporto.

Le insalate di DimmidiSì possono essere confezionate in vaschetta o busta, a seconda delle referenze. La praticità della vaschetta Apri & Chiudi con una semplice pressione sui quattro angoli consente di conservare al meglio il prodotto anche dopo la prima apertura. Le foglie di insalata si mantengono

sempre fresche, belle e asciutte. Inoltre, poiché facilmente richiudibile, può essere riutilizzata come contenitore, favorendo il riuso. La vaschetta è anche attenta all’ambiente: le confezioni, infatti, sono riciclabili al 100% e permettono di ridurre l’utilizzo della plastica vergine perché realizzate con almeno il 30% di PET riciclato (R-PET).

Le insalata “Classiche”, come le Maxi insalate, sono confezionate in pratiche

buste formato famiglia.

Sono la soluzione pensata per essere condivisa in famiglia per un pasto fresco e veloce: oltre a essere gustate come un contorno già pronto, sono la base perfetta per un’insalatona a cui aggiungere arricchitori a piacere e con fantasia. Le buste sono trasparenti per lasciar vedere al consumatore tutto il gusto che c’è all’interno, sono in plastica e sono riciclabili per tornare ad essere plastica. Una busta particolare è quella delle insalate “Un sacco GREEN”. Riconoscibile per il suo colore lattiginoso, è biodegradabile e compostabile tramite virtuosi processi tecnologici-industriali. È realizzata in Mater-Bi®, l’innovativa bioplastica che utilizza risorse rinnovabili, e rispetta la normativa UNI EN 13432: 2002. È riciclabile nell’umido di casa, finisce nella raccolta organica e dopo il trattamento tecnologico di compostaggio industriale diventerà concime.

La Linea Verde installa un impianto di biofiltrazione delle acque reflue

Per La Linea Verde la sostenibilità rappresenta un principio fondante e per questo motivo il Gruppo che produce prodotti ortofrutticoli freschi e pronti al consumo ha adottato una politica aziendale in grado di unire la crescita economica con il completo rispetto del territorio. Ora, in un momento particolarmente critico per le risorse idriche, il gruppo bresciano compie un ulteriore passo nell’ottica della riduzione del proprio impatto ambientale, dotando lo stabilimento di Manerbio di un innovativo impianto di biofiltrazione delle acque reflue. Grazie a un processo completamente naturale, di tipo biologico, il nuovo sistema ripulisce in apposite vasche filtro l’acqua usata nei processi di lavaggio, depurandola dai residui vegetali. L’acqua così, invece di

essere convogliata nel sistema fognario, può essere riutilizzata ad uso agricolo, per esempio per irrigare i campi. Con i sistemi in uso fino a oggi, lo stabilimento di Manerbio recuperava circa il 70% dell’acqua: con il nuovo impianto si raggiunge l’85%. L’azienda non utilizza acqua di rete per i processi di lavorazione, ma attinge l’acqua dai pozzi presenti nel sito produttivo di Manerbio. Attraverso appositi sistemi, l’acqua potabile viene inviata alle linee di lavaggio delle verdure e infine, dopo la biofiltrazione, resa disponibile, in larga parte in campo agricolo. Un modello di economia circolare che ora è ancora più virtuoso, con l’85% dell’acqua che torna all’ambiente. L’impianto di biofiltrazione, che è stato realizzato su misura per i processi di lavorazione de La Linea Verde e prevede diversi livelli di filtrazione, unisce la massima efficienza a un impatto strutturale e ambientale minimi. “Quello della IV gamma è inteso come business a basso impatto ambientale, tuttavia ci poniamo l’obiettivo di gestire al meglio le risorse idriche. La Linea Verde da sempre si impegna su questo fronte, in primis riducendo la quantità di acqua necessaria al lavaggio per ogni chilo di verdure senza inficiare il processo”, spiega Andrea Battagliola, direttore generale de La Linea Verde. “Oggi, con l’adozione del nuovo sistema di biofiltrazione delle acque reflue siamo ancora più virtuosi sulla tematica”. L’adozione del nuovo impianto rientra negli step del piano triennale aziendale (2021/2023) battezzato “Fast Farm to Fork”. Dedicato agli stabilimenti del gruppo, il progetto mira ad una forte evoluzione in ottica di Agricoltura & Industria 4.0 e sostenibilità dei processi produttivi.

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Elettronica e automazione

PROSPETTIVE POSITIVE

Con una crescita della produzione industriale pari al 16,6%, nel 2021 per le filiere dell’elettronica ed elettrotecnica italiane inizia non solo la risalita sull’anno precedente, ma torna addirittura il segno positivo oltre i livelli del pre-Covid. Una variazione percentuale che, rispetto al 2020, supera quella del manifatturiero (+13,5%) e che porta i due macrosettori di ANIE a superare del 3,5% la produzione del 2019. Per i settori che fanno capo ad ANIE, il 2021 si traduce quindi in un fatturato di 76 miliardi di euro. Sono i dati salienti pre sentati dal Presidente Filippo Girardi agli associati di ANIE Federazio ne nel corso dell’Assemblea annuale, al Palazzo Parigi Hotel a Milano.

Il sistema ANIE nel 2021

I numeri delineano uno scenario che da un lato si lascia alle spalle il contraccolpo dell’emergenza pandemica e dall’altro impone ad ANIE e al governo di vigilare sui rincari delle commodity e dell’ener gia che hanno iniziato già nel quarto trimestre del 2021 ad attivare dinamiche rialziste sui fatturati di settore. Punto di partenza, oggi, è che il sistema ANIE vale 76 miliardi di euro di fatturato nel 2021. Di questi, 49,6 miliardi dalle tecnologie elettrotecniche ed elettroniche; 19,8 miliardi dall’impiantistica industriale. E ancora: 22 miliardi di euro sono generati dalle esportazioni, con un saldo attivo di 7,3 miliardi di euro per la bilancia commerciale.

Il confronto con il manifatturiero

La ripresa della domanda globale nella prima parte del 2021 e il miglioramento dei fondamentali macroeconomici assieme al gra duale riavvio del ciclo degli investimenti per il mercato interno, hanno avuto un effetto volano sui volumi di produzione industriale

e sul fatturato della manifattura, saliti rispettivamente in media d’anno al +13,5% per la produzione industriale in volumi (-11,8% nel 2020) e al +22,5% per il fatturato aggregato in valore e a prezzi correnti (-11,4% nel 2020). Anche elettrotecnica ed elet tronica dopo il calo dei volumi di produzione industriale dell’11,2% e del fatturato in valore del 7,4%, hanno registrato un incremento a due cifre del fatturato totale (+19,2% rispetto al 2020) e della produzione industriale (+16,6% rispetto al 2020); con un tasso di crescita più sostenuto per l’elettrotecnica (+20,2%) rispetto all’elettronica (+17%). Purtroppo, il primo trimestre 2022 mostra un calo rispetto allo stesso periodo dell’anno preceden te di 5,5 punti percentuali, mentre il corrispondente dato della crescita del manifatturiero si attesta a +1,2%. A marzo, decre mento lievemente più contenuto rispetto alla media trimestra le con -3,3%.

Fatturato Italia ed export

In Area Elettrotecnica, la filiera delle energie rinno vabili cresce del 16% grazie al costante incremen to delle installazioni sul mercato interno e a una dinamica positiva sui mercati esteri. Il rimbalzo del settore cavi, invece, è amplificato dai forti rincari delle materie prime, rame in primis, mentre la ripar tenza degli investimenti in edilizia ha sostenu to il recupero per i comparti Illumino tecnica (+19%), Componenti e Sistemi per Impianti (+19,2%) e Ascensori, dove le dinamiche sono frutto di opposte

Nel 2021 le filiere dell’automazione e dell’elettronica italiane sono tornate a crescere e per l’anno in corso le prospettive rimangono positive, nonostante la complessità dello scenario globale.
Filippo Girardi, Presidente di ANIE Federazione
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tendenze (+9,1% il fatturato Italia e -3,6% le esportazioni). I Tra sporti ferroviari ed elettrificati hanno visto una crescita sostenuta per il segmento dell’elettrificazione (+18%). In Area Elettronica, l’Automazione segna un +20,8%, tendenza analoga per i Com ponenti elettronici a +15,9%. Infine, registra un rimbalzo anche il settore Sicurezza e Automazione edifici (+12,3%) sulla scorta del riavvio del mercato delle costruzioni; più contenuto quello dei servizi di sicurezza privata (+4,1%). Per l’export, le migliori perfor mance arrivano grazie alla domanda europea, cui sono destinate oltre il 60% delle vendite oltreconfine, con una crescita del 23,4%, e la conferma di Germania e Francia come primi mercati per le esportazioni di tecnologie italiane. Fuori dall’Europa, Stati Uniti (+17,4%), Cina (+38,1%) e Turchia (+15,2%) sono i tre mer cati più performanti per il siste ma ANIE nel 2021.

Nuovo scenario, impegno costante

“Lo scenario economico che le imprese ANIE stanno affrontan do in questo 2022 è molto complesso, il fatturato cresce in maniera asimmetrica sulla spinta del rincaro delle com modity minerali ed energeti che rispetto al calo della pro duzione”, ha dichiarato il Presidente di ANIE Federazione Filippo Girardi. “Lo vediamo già nei primi tre mesi di quest’an no. È parte di quel che il Centro Studi di Confindustria ha chia mato lo shock 3+2, e cioè l’in terruzione prima e il rallenta mento poi delle supply chain per le restrizioni globali alla pandemia e i continui lockdown in Cina, la reperibili tà sui mercati di componenti stica e materie prime insuffi ciente rispetto alla domanda e infine l’ultimo contraccolpo dovuto alla guerra in Ucraina. Questo combinato disposto vale per l’Italia 2,2 punti in me no di PIL. ANIE ha dalla sua una necessaria propensione a far proposte. Dal tavolo TELCO al Piano transizione 4.0, sino al gruppo di lavoro a stretto con tatto con il MISE per le proposte migliorative all’European Chips Act che Bruxelles ha prontamen

te predisposto per superare la carenza di microchip sui mercati. L’ISTAT ha recentemente fotografato la centralità del nostro sistema. Fatto 100 la base delle imprese, nel manifatturiero è il 58% di queste ad esprimere un potenziale innovativo. Ma per l’elettrotecnica la per centuale arriva al 73% e per l’elettronica all’86%. E ancora: nel mani fatturiero il 56% della spesa in innovazione va in ricerca e sviluppo. Nei nostri settori, questa percentuale sale al 77%. In questa fotogra fia c’è la centralità del sistema ANIE per raccogliere la sfida del PNRR. Noi non siamo innovatori in seguito a uno shock di mercato, noi innoviamo da sempre per stare sul mercato».

1. Su quali tecnologie/soluzioni dell’automazione devono puntare le aziende italiane di confezionamento per rimanere competitive?

2. Quali sono le vostre più recenti soluzioni di automazione?

3. Quali sono i pilastri della vostra strategia a breve e lungo termine?

B&R

Risponde l’Ing. Benedetta Torres, Marketing and Communication Manager di B&R Italia

1. Le sfide per il packaging possono essere ben riassunte in quattro pilastri strategici: flessibilità di produzione, durata del ciclo di vita dei prodotti, imprevedibilità della domanda e differenziazione a livello di prodotto. Abbiamo sempre più a che fare con un mercato in continua evoluzione ed espansione, in cui diventa davvero difficile il demand planning. Oggi c’è una forte imprevedibilità delle fluttua zioni della domanda perché i produttori hanno sempre più delle produzioni che devono essere pronte al cambio prodotto al volo e alla personalizzazione di massa. Anche le dimensioni dei lotti in quest’ottica di adattamento continuo sono più variabili, così come inevitabilmente la durata del ciclo di vita dei prodotti è molto più corta. La soluzione è avere delle macchine di confe zionamento con una flessibilità senza precedenti, che siano anche interoperabili, ad esempio grazie ai collegamenti TSN con archi tettura unificata OPC UA. Serve progettare le macchine da un punto di vista diverso, che includa sistemi meccatronici avanzati come base di movimentazione come ACOPOStrak o ACOPOS 6D che permettono di avere un controllo indipendente di ciascun prodotto, migliorando sia la flessibilità sia la produttività delle linee di produzione. I movimenti dei prodotti possono essere configurati individualmente, comprese caratteristiche quali ve locità e accelerazioni variabili e operazioni di formazione e sepa razione dei lotti, che possono essere anche più piccoli a parità di economia di scala della produzione in serie. Inoltre, serve essere veloci anche nella programmazione e questo è possibile grazie ad Automation Studio, unico ambiente di sviluppo coerente che com prende i sistemi robotici, di visione, di trasporto e di controllo.

2. Per creare i progetti di macchine più avanzati di oggi, servono team interdisciplinari che comprendono esperti in tecnologia operativa (OT) e tecnologia dell’informazione (IT). Il problema è che i sistemi di controllo odierni non sono in grado di eseguire

linguaggi di programmazione di livello superiore. Gli esperti di OT e IT lavorano in diversi linguaggi di programmazione, rendendo difficile trovare un terreno comune per una soluzione congiunta. Consentendo ai sistemi di controllo di comprendere linguaggi di programmazione di alto livello, la soluzione di B&R per superare la barriera linguistica IT/OT è exOS, che ora offre un modo completa mente nuovo di sviluppare soluzioni ibride complesse per le loro macchine. Accanto a exOS, c’è B&R Hypervisor che permette di avere controller ad alte prestazioni e PC Windows o Linux in un unico dispositivo. Il General Purpose Operating System (GPOS) e il sistema operativo real-time sono collegati tramite un’interfaccia di rete virtuale. Il software Windows con una connessione cloud po trebbe essere utilizzato anche in tutte le applicazioni di cloud com puting o di data analysis. Questo consente l’implementazione di applicazioni di automazione avanzata in ambiti più o meno com plessi con un’ottimizzazione sia del design, che risulta più compatto, sia dei costi, senza rinunciare a prestazione ed efficienza.

3. B&R è sempre stata accanto ai propri clienti ed è esattamente il pilastro fondamentale che continuerà ad essere presente sia nella strategia a breve sia a lungo termine. Stare al loro fianco per noi di B&R significa avere un ascolto attivo, ma anche essere competitivi e pronti a carpire i nuovi bisogni del mercato e svi luppare soluzioni che possano soddisfarli. Crediamo ciecamente nella collaborazione e pensiamo sia il modo migliore per diffe renziarci sul mercato e continuare ad essere il partner tecnologi co di cui hanno bisogno sia i costruttori di macchine sia gli uti lizzatori finali. Inoltre, la nostra rete di Qualified Partner ci permette di lavorare in coworking con chi il mercato lo vive quotidianamente e ha “le mani in pasta” condividendo le nostre competenze di prodotto e tecnologie, creando nuove soluzioni per il mercato senza altri precedenti.

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MURRELEKTRONIK

1. Il settore del packaging, come molti altri,sta vivendo una situazione di shortage nelle forniture di alcuni componenti, pertanto l’esigenza principale è quella di utilizzare prodotti che siano il più possibile universa li, in modo da garantire flessibilità di instal lazione. Con questa caratteristica, anche nel caso di mancanza di consegne, i dispositivi potranno essere facilmente sostituiti con altri equivalenti. Al momento questa è la priorità numero uno per rimanere compe titivi. Attualmente, Murrelektronik dispone di molti prodotti che utilizzano i protocolli bus più diffusi e possono, pertanto, essere facilmente implementati, offrendo al con tempo la possibilità di importare verso il mondo PLC o direttamente in Cloud tutto ciò che riguarda la periferia di una macchina.

2. I dispositivi di cui ho parlato poc’anzi sono I/O con grado di protezione IP67; a questo proposito, Murrelektronik propone bus di campo in IP67 su base Ethernet (PROFINET, Ethernet/IP, EtherCAT), i quali hanno la pos sibilità di funzionare come master IO-link. Attualmente questa è la soluzione più fles sibile e più utilizzata poiché ogni connes sione I/O è configurabile, a seconda della necessità, sia come semplice porta IO che come porta IO-Link. Questa è una soluzione

TURCK BANNER

scalabile perché in qualsiasi momento il costruttore può utilizzare lo stesso prodotto per la maggior parte delle applicazioni. Grazie a suoi hub, l’IO Link offre molte possibilità di espandere qualsiasi porzio ne di impianto della macchina, ed è per questo motivo che Murrelektronik, per queste soluzioni, offre la comunicazione verticale, ossia verso il Cloud, attraverso va ri sistemi come OPC-UA, MQTT, JSON. Una comunicazione di questo tipo, in passato,veniva delegata soltanto al PLC, mentre oggi si può implementare una con nessione locale puntando un indirizzo web tramite web server,allo scopo di ottenere una diagnostica localizzata su qualsiasi area del macchinario. Ad esempio, Impact 67 Pro e MVK 67 Pro sono le uniche soluzioni che hanno configurabilità massima a livel lo di I/O e IO-Link e la comunicazione OPCUA e MQTT che consente, come accenna vo prima, di non essere costretti ad utilizzare il plc per la comunicazione verso i sistemi superiori.

3. Un punto estremamente importante è senz’altro lo sviluppo sempre più ca pillare di soluzioni che riducano la quan tità di cablaggio per diffondere la filoso fia di decentralizzazione. L’obiettivo di Murrelektronik è “Zero Cabinet”, ossia ridurre il più possibile o addirittura elimi nare il quadro elettrico,attraverso pro dotti che non solo hanno la decentraliz zazione I/O, ma anche la logica a bordo macchina IP67, la comunicazione com pleta el’alimentazione 24/48 DC. L’ultima novità Murrelektronik, la piattaforma di automazione Vario- X, va proprio in que sta direzione. In questo modo è possibi le ottenere la comunicazione bus di campo verso il mondo più periferico delle macchine e verso gli azionamenti bordo macchina. In breve, Murrelektronik, con i suoi prodotti, intende essere sem pre più flessibile e universale in un‘ottica Zero Cabinet.

1. Il packaging è, nella filiera valoriale, un’area produttiva sempre più raffinata e importante. Le tecnologie e le soluzioni di automazione di questa specifica attività sono molteplici. Nel campo dell’imballag gio secondario non esiterei a parlare di tecnologia sensoristica, illu minazione e indicatori a LED. In tutte queste aree Turck Banner van ta una gamma di prodotti tra le più complete del settore che ci consente di offrire prodotti e soluzioni che affrontano in modo specifico le sfide rappresentate dalla varietà di soluzioni di packaging in termini di materiali, forme e colorazioni. Nell’imballaggio di fine linea si va dalla regolazione del flusso di contenitori confezionati durante il trasporto al pallettizzatore, alla protezione del personale e delle attrezzature nei punti di accesso alle macchine. Possiamo affermare che i prodotti Turck Banner risolvono perfettamente i problemi di confezionamento di fine linea.

2. Nell’imballaggio primario i beni di consumo confezionati (CPG) sono disponibili in una sempre più ampia gamma di forme, materiali, di mensioni. Turck Banner supporta l’automazione e la diversità degli imballaggi offrendo una gamma completa di sensori intelligenti per ispezionare accuratamente i prodotti e le confezioni e per control lare il flusso e il processo. La nostra offerta tecnologica migliora l’efficienza e aumenta la produttività delle linee e dei macchinari di confezionamento. Proponiamo soluzioni di visione, LED, laser e cir cuiti fotoelettrici e offriamo sensori ad alte prestazioni e di facile utilizzo in grado di risolvere alcune delle applicazioni più complesse nel settore dell’imballaggio. Disponiamo della gamma di prodotti

di sicurezza più completa del settore, tra cui barriere fotoelettriche di sicurezza per impieghi gravosi progettate per resistere agli impatti meccanici. Abbiamo a port folio controllori di sicurezza espandibili che semplificano e centralizzano l’impo stazione e la gestione dei dispositivi di sicurezza. Il mondo del packaging si affida serenamente alla nostra ricca esperienza nel settore e al nostro ampio portafoglio di sensori, controlli di sicurezza, illumina zione a LED e prodotti di indicazione per migliorare i processi di confezionamento e soddisfare le esigenze di protezione delle macchine.

3. Non differenzierei tra breve e lungo ter mine. Abbiamo un’offerta molto ampia di prodotti e soluzioni per il mondo del packa ging. Siamo affiancati da una ricerca e sviluppo internazionale che a getto continuo propone innovazioni adeguate allo sviluppo set toriale. In più abbiamo un team di persone in grado di aggiungere valore progettuale alle soluzioni e ai prodotti di Turck Banner. Ab biamo sviluppato con successo l’azienda impostando il rapporto con la clientela sulla vicinanza, dialogo e sulle nostre capacità riso lutive. Questo sia nel breve che ovviamente nel lungo termine.

Risponde Giuliano Collodel, managing director di Turck Banner Italia
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1. Su quali tecnologie/soluzioni dell’automazione devono puntare le aziende italiane di confezionamento per rimanere competitive?

2. Quali sono le vostre più recenti soluzioni di automazione?

3. Quali sono i pilastri della vostra strategia a breve e lungo termine?

PILZ

1. Negli ultimi anni siamo stati testimoni di cambiamenti sul mercato legati alla consa pevolezza che l’automazione non solo incrementa la produttività, ma aumenta anche in modo significativo gli standard di sicurezza. Esigenze di safety e security sono sempre più richieste e presenti nelle macchine e ormai imprescindibili per il mercato del packaging. Molti costruttori di macchine hanno l’esigenza di garantire il controllo della macchina tramite connessioni VPN e di assicurare la massima sicurezza e traspa renza. L’aspetto security relativo a queste connessioni è fondamentale: le reti VPN, i firewall e l’autenticazione basata su certificati offrono la massima sicurezza per la connessione. La protezione deve essere garantita contro gli attacchi man-in-themiddle e gli attacchi denial-of-service (attacchi DoS/DDoS). I componenti e il software per l’accesso remoto devono essere certificati gli standard IEC 62443. Nelle applicazioni più critiche vengono usate inoltre le “strong authentication” caratterizzate per esempio da un’autenticazione a 2 fattori: “una cosa che sai” (una password) più “una cosa che hai” (un token hardware).

2. Con SecurityBridge, Pilz offre un prodotto specifico per il settore Industrial Security. SecurityBridge protegge i moduli di sicurezza configurabili PNOZmulti 2 e il sistema sicuro di automazione PSS 4000 dalle manomissioni. In questo modo si evitano rischi di spionaggio e manomissione, garan tendo così la sicurezza del personale e la disponibilità delle macchine. Grazie al nuovo firmware, il firewall SecurityBridge offre una protezione com pleta per le reti di automazione industriali:oltre alla protezione dei sistemi di sicurezza Pilz, il firewall consente ora anche di controllare nodi di terze parti. SecurityBridge è stato sviluppato secondo il processo di Secure Development in conformità alla Norma IEC 62443-4-1 e tiene quindi in consi derazione il principio di “Zones and Conduits” (Zone e Condotte). Pilz è anche in grado di supportare fabbricanti e operatori di macchine per imbal laggio e packaging nella realizzazione di un’automazione specifica. Con la soluzione Pilz certificata TÜV SÜD per PL d/ SIL 2, composta da sistemi di controllo compatti PNOZmulti 2 o moduli di sicurezza myPNOZ in combinazione con due sensori ottici O300, si incrementano sicurezza e produtti vità delle macchine. L’applicazione è posizionata nell’area del caricatore per imballi in cartone, ad esempio nelle macchine formacartoni.

RITTAL

Risponde Stefano Martini, Vertical Market Manager BU-IE

1. Il comparto dell’automazione sta affrontando da anni una grossa rivoluzione, dovuta ai cambiamenti avvenuti su diversi fronti. Per poterli gestire e rimanere competitivi sul mercato, è necessario aver bene chiaro i principali trend come ad esempio Industria 4.0, che in questi anni ha portato e porterà all’incremento della digitalizzazione nelle aziende, con l’introduzione di novità in tutte le fasi dei processi di comunicazione, produzione e distribuzione. Oggi parliamo anche di Industry 5.0, ovvero della tecnologia al servizio della sostenibilità dell’azienda, in grado di porre al centro del processo produttivo il benessere del lavoratore e una sana prosperità sociale. Anche il “Green” è diventato una tendenza dominante. I brand stanno rispettando il proprio impegno in materia di sostenibilità, con sentendo alle persone di riutilizzare e riciclare gli imballaggi con modalità innovative mediante la riduzione dei materiali impiegati e servendosi del packaging da un modello di economia lineare ad una circolare. Ma non dimentichiamoci della Transizione energetica, uno dei fenomeni più significativi del secolo. Le tecnologie innovative e l’automazione svolgono un ruolo molto importante in questo passaggio epocale con il tema del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale di tutto il processo.

2. Negli ultimi anni Rittal è stata una Trend setter sia in ambito Industry 4.0 che per quando riguarda la transizione energetica. Basti pensare alla nuova linea di sistemi di climatizzazione Blue e+ che evidenzia un’attenzione particolare al consumo energetico, con livelli superiori di efficienza energetica grazie all’impiego di una tecnologia ibrida che permette un risparmio energetico medio fino al 75 %. Con le loro funzioni intelligenti aggiuntive, le nuove unità di raffreddamento aiutano anche nel processo di digitalizzazione. Con un’interfaccia IoT standard completamente integrata, possono essere monitorate in modo intelligente in ambienti digitalizzati e facilmente collegate al nuovo Smart Service Portal di Rittal. Questo ottimizza i processi di assistenza e aumenta l’efficienza grazie alla manutenzio ne predittiva. Sempre in termini di digitalizzazione, in ambito “Green”, Rittal ha annunciato Rittal ePocket, l’archivio digitale sempre a portata di mano. Il nuovo spazio nel cloud è sostenibile e rispettoso dell’ambiente, perché elimina l’utilizzo della carta.

3. Un processo di automazione sempre più digitalizzato determina la competitività di ogni impianto produttivo moderno. Da anni ormai parliamo di “Catena del Valore”, che per Rittal si traduce nell’integrazione e nell’interconnessione di tutte le fasi di produzione dei quadri elettrici in un processo altamente efficiente, automatizzato e digitalizzato, senza soluzione di continuità. È importante, però, che il processo innovativo sia sostenibile dal punto di vista operativo ed economico, oltre che personalizzato per le diverse esigenze di ogni azienda e di ogni settore di mercato. Sono tre gli elementi fondamentali perché questo avvenga, il software EPLAN, gli armadi Rittal e i centri di lavoro Rittal Automation Systems. Il presupposto es senziale è che interagiscano tra loro.

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GIMATIC

1. Gimatic è un’azienda leader presente sul mercato dell’automazione industriale da oltre 35 anni.

Grazie alla sua competenza, flessibilità e ad un uso estensivo delle nuove tecno logie nell’ambito della progettazione e realizzazione è in grado di offrire solu zioni specifiche per ogni applicazione. Presente con successo fin dalle sue ori gini, l’azienda dispone oggi di una vasta gamma di prodotti con più di 3000 co dici a catalogo e 180 brevetti deposita ti. Ciò che la rende un’azienda compe titiva è la continua voglia di crescere e lo ha dimostrato nuovamente investen do nel settore del vuoto industriale, essendo così in grado di fornire ai propri clienti soluzioni complete di presa, con logiche di controllo avanzate e compo nenti di elevata qualità. La gamma rela tiva alla divisione del vuoto si compone di circa 1500 articoli sviluppati ponendo l’attenzione all’effecienza energetica, all’affidabilità ed alla facilità d’uso. Ven tose, Pompe a vuoto, Sensori ed i relativi accessori permettono ai nostri clienti di movimentare oggetti diversi in svariati

settori industriali con bassi consumi ener getici e riducendo i fermi macchina. La competizione è da intendersi non soltan to nel mondo del packaging o del con fezionamento in generale, ma in tutta

Ventose BGX di Piab per sacchetti in plastica sottile

Più i sacchetti sono sottili, più devono essere mo vimentati con la massima cautela. Con la nuova ventosa BGX il problema è risolto.

Isacchetti realizzati in film plastico sottile, come quelli per il confezionamento di verdure o erbe aromatiche, oppure in film di alluminio, utilizzati ad esempio per patatine o altri snack, sono estremamente sottili e spesso tanto fragili quanto il loro contenuto. I nuovi materiali biodegradabili e riciclabili stanno diventando sempre più diffusi, incrementandone le difficoltà legate alla manipolazione. Più sottili sono i sacchetti, più è facile che vengano aspirati e danneggiati dalla presa della ventosa. Per evitare danni al sacchetto, e tanto più al contenuto, il labbro della ventosa deve fornire un’eccellente capacità di tenuta anche a bassi livelli di vuoto. La nuova ventosa BGX di Piab è stata appositamente sviluppata per i sacchetti in plastica sottile e di grandi dimensioni, risolvendo le difficoltà poste proprio da queste applicazioni. Il labbro della ventosa è progettato con eccellenti capacità di tenuta anche a bassi livelli di vuoto.

l’industria dell’automazione, che si svi luppa soprattutto intorno alla qualità, alla produttività e alla flessibilità, motivo per cui Gimatic continua ad essere attrat tiva e competitiva nel mercato. Come tutti sappiamo è il mercato che detta le regole e le esigenze si fanno sempre più pressanti; dunque, le aziende del packa ging e del confezionamento che si con frontano quotidianamente con il merca to non possono che rispondere alle richieste e dal canto nostro se possibile dobbiamo essere bravi ad anticiparle. Il confezionamento non esula da una ne cessità comune a tutti i settori produtti vi in generale, ‘la qualità’ ed è qui che Gimatic fa la differenza.

2. Soluzioni a basso consumo energetico che rispettano l’ambiente, prive di ma nutenzione, modulari e con dimensioni compatte e dal peso leggero.

3. Diventare dei fornitori globali di soluzio ni complete di presa/handling per il set tore dell’Automazione Industriale, attra verso la possibilità di creare soluzioni custom che soddisfano le specifiche ri chieste dei clienti finali.

Prodotta come ventosa in corpo unico a due soffietti, essa semplifica il prelievo di sacchetti di diverse altezze, grazie ad una presa sicura e stabile del prodotto in applicazioni robotizzate veloci e molto veloci.

Le ventose BGX sono realizzate in silicone blu, approvato dalla FDA e dall’UE per il contatto diretto con alimenti e sono ideali per applicazioni ad alte e a basse temperature. La ventosa può essere configurata scegliendo tra 3 misure di diametro del labbro da 34, 41 e 48 mm e 6 diversi attacchi rapidi in alluminio, realizzati per trattenere in modo sicuro il robusto collo della ventosa. Le ventose sono configurabili per specifiche applicazioni nell’ecommerce, nel settore dei beni di largo consumo FMCG, nel confezionamento secondario di prodotti alimentari e in altri settori. Le soluzioni Piab per la movimentazione automatizzata dei sacchetti in plastica sottile si basano sulla consolidata esperienza dell’azienda nelle applicazioni del vuoto e sull’uso di ventose specializzate.

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Eddie Edible Ink Printer per macarons irresistibili

Sebbene

The March Hare Bakery abbia aperto ufficialmente i battenti alla fine del 2020, la loro storia risale a molto prima. Questa squadra di marito e moglie, Vin cent e Callie, ha lavorato nel settore dell’o spitalità per tutta la sua carriera. Vincent ha iniziato come apprendista pasticcere all’età di 16 anni e ha trascorso tre decen ni lavorando in strutture di alto livello con stelle Michelin, sperimentando varie com binazioni di sapori da tutto il mondo. Callie ha lavorato nel settore commercia le degli hotel fin dalla giovane età di 18 anni. Entrambi condividono la stessa pas sione. Quando il Covid ha colpito e il mon do si è fermato, Vincent e Callie stavano lavorando e vivendo alle Maldive. Hanno pensato che la cosa migliore da fare fosse tornare a casa per qualche mese e per mettere alla vita di tornare alla normalità, ma è apparso subito evidente che non sarebbe stato così. Senza reddito e con i risparmi in esaurimento, hanno avuto l’i dea di fondare The March Hare Bakery. Una piccola impresa che si concentra sulla creazione di macarons divertenti, stravaganti e deliziosi per tutti. Iniziata come attività a tavolino dal loro cottage di campagna nelle Mid-Wales Hills, l’atti vità è cresciuta rapidamente, tanto che dopo un anno e mezzo la March Hare Bakery si è trasferita in un’unità commer ciale e in un edificio con cucina propria.

Infinite possibilità

Con il boom degli affari, Vincent e Callie sapevano che questa era l’occasione per fetta per aprire altre porte, offrendo ma carons personalizzati e di marca da ven dere alle aziende o come regali, ad

esempio in occasione di matrimoni. Una stampante capace di stampare diretta mente sul cibo è qualcosa che la coppia aveva sempre desiderato e ora era arriva to il momento di investire. Dopo aver fatto ricerche e letto numerose recensio ni, la coppia si è rivolta a Electronic Rea ding Systems (ERS) e ha scelto la stampan te a inchiostro commestibile Eddie del produttore statunitense Primera Techno logy, Inc. ERS è un partner autorizzato di DTM Print nel Regno Unito. In qualità di fornitore internazionale di soluzioni per sistemi di stampa, DTM Print non solo offre soluzioni di stampa proprie, ma lavora an che a stretto contatto con produttori fa mosi come Primera. DTM Print vende i propri prodotti e servizi attraverso una rete di distributori fidati ed esperti come ERS in tutta la regione EMEA. Vincent e Callie hanno acquistato Eddie per la quali tà di stampa, la velocità, gli inchiostri che durano a lungo e la possibilità di stampare su tanti alimenti diversi come biscotti, cioc colatini e tic-tac: non ci sono limiti.

Semplicità d’uso

Una volta arrivata, Eddie non ha deluso le aspettative. La stampante si è dimostrata subito facile da usare. Ci è voluta circa un’ora per capire le impostazioni di stam pa con l’aiuto dei video di YouTube e dei modelli scaricabili. La stampante a inchio stro commestibile è veloce e produce immagini di qualità elevata.

Quando hanno utilizzato la stam pante per la prima volta, i due titolari hanno avuto un piccolo problema nell’inserire i maca rons, dovuto alle dimensioni leggermen te superiori alla media. I dischi circolari purtroppo non erano disponibili in quel momento, quindi inizialmente hanno do vuto provare alcuni vassoi di dimensioni diverse. Questi vassoi sono stati progetta ti appositamente per Eddie da DTM Print. Oltre ai vassoi per macarons, tic-tac e altro, l’azienda offre infatti anche il servizio di produzione di vassoi secondo le specifiche del cliente. Vincent e Callie hanno anche scoperto che dopo aver stampato grandi quantità (circa 60+ macarons) Eddie aveva bisogno di riposare per qualche minuto prima di continuare a stampare come al solito. A parte questo, tutto è filato liscio. Vincent e Callie hanno la loro stampante da soli sei mesi e hanno già avuto un ri torno sull’investimento. Hanno in cantiere diversi progetti interessanti che non sa rebbero stati possibili senza la stampante Eddie Edible Ink. Ma il sogno non finisce qui: un giorno questa coppia di marito e moglie spera di avere una pro pria pasticceria di alto livello, ricca di deliziosi e irresistibili prodotti freschi.

Ulteriori informazioni sulla Ed die Edible Ink Printer sono di sponibili su dtm-print.eu.

La stampante direct-to-food prodotta da Primera Technology, Inc. è stata scelta dai proprietari di The March Hare Bakery per la qualità di stampa, la velocità, gli inchiostri che durano a lungo e la possibilità di stampare su alimenti diversi.
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35 NOVITÀ VIVO 18 CON NOI E‘ FACILE Soddisfare i propri clienti grazie a chiusure adesive sicure e risparmiare fino al 30% di adesivo nella produzione di confezioni per s pedizione. robatech.com/it/e-commerce

L’Italia è leader mondiale nel settore Agri food e nella produzione di macchine automatiche per il processing e il packaging. La pulizia e la manutenzione degli impian ti industriali di lavorazione degli alimenti rappresentano un aspetto importante del la sicurezza di ogni attività, al fine di evitare possibili fenomeni di contaminazione sia fisica che microbiologica degli alimenti che vengono processati. Il progetto Demetra ha l’obiettivo di sviluppare tecnologie dei materiali e di tracciabilità per la sicurezza e la qualità dei cibi (Demetra è l’acronimo di DEvelopment of MatErial and TRAcking technologies for the safety of food). Capo fila del progetto è la società Rina Consulting - Centro Sviluppo Materiali SpA. Ecor Inter national partecipa insieme a Poste Italiane, Università della Calabria e Net Service. Il progetto Demetra è suddiviso in tre ma crolinee: individuare acciai a basso conte nuto di nichel e trattamenti superficiali per le parti a contatto col cibo negli impianti di trattamento e confezionamento; sistemi informatici basati su architettura blockchain e avanzate soluzioni crittografiche per trac ciare tutti gli eventi salienti relativi all’intera filiera; sistema di marcatura fortemente in novativo. Grazie all’integrazione delle tre tecnologie, si vogliono porre le basi per l’i stituzione di un eventuale marchio di qua lità di alimenti prodotti e confezionati con impianti nichel-free.

Il ruolo di Ecor International L’industria alimentare è il business di riferi mento di Ecor International. L’impegno

Unperprogetto tutelare la sicurezza alimentare

dell’azienda nel progetto Demetra è rivol to a risolvere due problematiche diffuse: ridurre la presenza di nichel e degli acciai austenitici (caratterizzati da una presen za di Nichel superiore all’8%) e migliora re la pulibilità delle superfici. Per ridurre la presenza di nichel negli impianti di lavorazione degli alimenti, si sta verifi cando la risposta dei diversi acciai, ferri tici e austenitici, a differenti tipi di salda tura. Per ridurre la crescita batterica è necessario migliorare la pulibilità delle superfici evitando/riducendo il ristagno di liquidi organici o parti di alimenti, situazione che però può essere evitata o ridotta con speciali trattamenti delle superfici e realizzando rivestimenti su per idrofobici, tramite la tecnologia laser, per abladere superficialmente l’acciaio al fine di renderlo superidrofo bico. Come riporta Ivan Moretti, Research&Innovation Manager del pro getto, “I risultati delle analisi eseguite sulle saldature hanno evidenziato per formance migliori nel processo di sal datura laser rispetto alla saldatura TIG, con particolare riferimento nelle salda ture tra acciaio austenitico e ferritico”. Per quanto riguarda la saldatura laser tra due spezzoni di acciaio 470Li e 304L, Moretti afferma che “le difficoltà principali delle operazioni erano rap presentate dall’ottimizzazio ne del processo di saldatura e dalla realizzazione di super fici super idrofobiche, tramite la tecnologia laser. Superfici queste che sono state realizza te attraverso microstrutture bumps su substrati piani e ci lindrici di acciaio AISI 316L che hanno consentito di fornire pro prietà marcatamente super idro fobiche”, prosegue Moretti. “Attualmente, siamo in fase di

test per verificare l’integrabilità dei sistemi tra materiale e processo sviluppati sulla com ponentistica delle macchine industriali per il Food Packaging simulando i cicli di lavag gio a cui sono sottoposte le medesime”.

Tecnologia blockchain per la sicurezza

Una volta individuati i materiali e i processi più adeguati per migliorare la sicurezza ali mentare, il progetto Demetra intende svi luppare un sistema all’avanguardia di mar catura dei prodotti Agrifood.

Il sistema è basato su oggetti che, per la loro nano/microstruttura, risultano intrin secamente non riproducibili (non clonabi li) e, attraverso l’applicazione sulla confe zione, assoceranno in modo univoco uno specifico prodotto alle informazioni con tenute nel sistema di tracciatura operando, anche, in sinergia con le politiche di anti contraffazione esistenti. Per tutelare al mas simo sia la produzione, sia la distribuzione del cibo, Poste Italiane, Università della Calabria e Net Service stanno individuando soluzioni innovative volte a proteggere la sicurezza delle informazioni nel settore della logistica e della filiera dei prodotti agro-alimentari.

Ecor International è partner del progetto Demetra finalizzato a garantire la sicurezza alimentare nel settore food processing, combinando lo studio delle superfici per migliorare la pulibilità e ridurre la carica batterica e la tecnologia per creare un sistema di monitoraggio grazie alla blockchain.
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Il confezionamento in vetro sta diventando sempre più popolare. Considerando il rischio di contaminazione e le normative di sicurezza sempre più rigorose, per i produttori è importante disporre di sistemi a raggi-X che garantiscano la massima sensibilità nell’ispezione prodotti. Sistemi come quelli proposti, ad esempio, da Mettler Toledo.

Che si tratti di prodotti alimentari, farma ceutici o cosmetici, la rivelazione dei contaminanti “vetro nel vetro”, cioè di cor pi estranei in vetro all’interno di contenito ri di vetro, resta una delle procedure impre scindibili nell’ispezione prodotti. Ricavato da materie prime completamente natura li e sostenibili, il vetro è essenziale per la vita moderna ed è l’unico materiale di confezionamento “generalmente ritenuto non dannoso” dalla Food and Drug Ad ministration (FDA) degli Stati Uniti. Nel settore della vendita al dettaglio, il vetro sta guadagnando una popolarità crescen te. Tuttavia, la presenza di frammenti di vetro in un prodotto rappresenta un tema di acceso dibattito. Nonostante il vetro sia potenzialmente un contaminante intrin seco, è stato dimostrato che i clienti sono molto più propensi a presentare un recla mo per il ritrovamento di un frammento di vetro anziché per un osso all’interno di un prodotto a base di carne di pollo. Una ragione in più per i produttori per dispor re di sistemi di ispezione a raggi-X in gra do di offrire i più elevati livelli di sensibili tà nella rivelazione dei contaminanti.

Le sfide della rivelazione “vetro nel vetro”

Le contaminazioni da “vetro nel vetro” si dimostrano particolarmente impegnative da rivelare poiché queste ultime e il con tenitore sono identici in termini di materia le e di densità. La difficoltà diventa ancora più evidente quando bisogna considerare lo spessore diverso delle pareti esterne e le basi concave dei contenitori in vetro. Le

Sistemi a raggi-X per l’ispezione del vetro

variazioni dello spessore del vetro alla base fino al 20% e le impurità proprie del vetro hanno ripercussioni dirette sull’ispezione a raggi-X. Anche l’utilizzo di contenitori in vetro di fornitori diversi può influire sull’as sorbimento dei raggi-X e sulla sensibilità di rivelazione. Inoltre, la goffratura, la filettatu ra del contenitore e il tappo a vite in metal lo, uniti alle variazioni dello spessore del vetro, rendono l’ispezione dell’area del tap po e della spalla di questi contenitori parti colarmente difficile. Come regola generale, maggiore è la complessità della forma del contenitore, più difficile è l’ispezione. Un altro fattore che influisce è la viscosità del prodotto, che deve essere presa in consi derazione fin dall’inizio perché può deter minare dove i corpi estranei o le schegge di vetro si andranno a depositare.

La soluzione ideale: i sistemi a fascio angolato

La base, o parte concava, dei con tenitori di vetro rappresenta da sempre una sfida per i sistemi di ispezione a raggi-X. Tuttavia, le innovazioni in termini di sistemi

tecnologici hanno reso possibile la rivela zione “vetro nel vetro” completa per una vasta gamma di prodotti alimentari, farma ceutici e bevande dalle viscosità differenti. I sistemi a fascio angolato attuali integrano un singolo fascio perpendicolare, emesso verso il basso attraverso l’area della base, in grado di ispezionare al contempo anche la parte laterale del contenitore. Una vista dall’alto fa sembrare la parte concava piat ta nell’immagine a raggi-X. Il fascio rag giunge il livello della spalla e della parte superiore del contenitore al di sotto della filettatura e del tappo:questo rimuove i tipici punti ciechi, riduce la complessità dell’immagine a raggi-X e ottimizza la pro babilità di rivelazione anche all’interno del contenitore. Il filtraggio dinamico, che cam bia per adattarsi al profilo di ogni singolo contenitore, garantisce che, nei prodotti confezionati in contenitori di vetro dai bor di spessi, le aree scure ad alto assorbimen to vengano filtrate, ottimizzando la sensi bilità di rivelazione in altre zone dell’immagine e riducendo i falsi scarti. Poiché il nastro assorbe una quantità ridot ta di raggi-X e compare nell’immagine fi nale acquisita, dev’essere realizzato in ma teriali a bassa densità e più sottili possibile. Tuttavia, i sistemi a fascio angolato di raggiX integrano un software adattativo che consente al sistema di funzionare con un nastro resistente. Dato che la configurazio ne del fascio di raggi-X permette ai conte nitori in vetro di stare gli uni vicini agli altri, è possibile effettuare ispezioni ad alta ve locità fino a 1.200 contenitori al minuto. Nonostante siano disponibili diversi sistemi di espulsione automatici, per le applicazioni ad alta velocità pos sono essere impiegati sistemi più avanzati, in grado di dirottare senza inconvenienti i contenitori su nastri di espulsione chiusi paralleli. La po sizione del generatore di raggi-X è regolabile verticalmente.

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Gruppo Nestlé ha installato presso lo Stabilimento Perugina di San Sisto (PG) un impianto di trigenerazione di AB costituito da due gruppi di potenza elettrica 3.3 MW e 2.7 MW grazie ai quali evita di bruciare fino a 400 mc di gas metano ogni ora.

Da diversi anni il Gruppo Nestlé lavora su differenti asset per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra. Nei propri siti in Italia, infatti, negli ultimi 10 anni Nestlé ha conseguito una riduzione complessiva di circa il 45% del le proprie emissioni di CO2. Grazie alla recente installazione del nuovo impianto di trigenerazione di AB presso lo Stabili mento Perugina di San Sisto (PG), il Grup po ha compiuto un ulteriore passo avan ti verso un utilizzo sempre più efficiente dell’energia.

Importante risparmio energetico

L’impianto di AB è stato installato nello Stabilimento Perugina a fine 2020 in so stituzione di un precedente impianto di trigenerazione che ha smesso di essere operativo dopo oltre 15 anni. Il trigenera tore installato è costituito da due gruppi di potenza elettrica 3.3 MW e 2.7 MW. Ciascun gruppo è composto da un mo tore endotermico alimentato a metano che muove un alternatore per generare energia elettrica. Il calore del motore e dei fumi, attraverso degli scambiatori, produ ce vapore e acqua calda. È presente anche un assorbitore che sfrutta l’energia termi ca residua per produrre acqua refrigerata. L’impianto lavora 24 ore su 24 e il regime dei motori può essere regolato in modo che l’energia prodotta sommata a quella del fotovoltaico siano istante per istante uguali al fabbisogno del sito. Grazie all’e nergia termica prodotta dal rigeneratore di AB,i generatori di vapore lavorano per una minima parte, solo per mantenere

Più efficienza energetica con la trigenerazione di AB

costante la pressione del vapore nella re te. L’energia termica che viene sfruttata arriva a 3.5 MW e questo evita di bruciare fino a 400 mc di gas metano ogni ora. In pratica, ogni quattro ore, viene risparmia to il metano consumato da una famiglia media in un anno. Questo, unito a miglio ramento dell’efficienza energetica, alla produzione di energia elettrica con foto voltaico e al fatto che l’energia elettrica acquistata dalla rete derivi da fonti rinno vabili, ha permesso allo stabilimento di San Sisto di abbattere le emissioni di CO2 in atmosfera del 30% in 5 anni, ottenendo un risparmio medio di 2.400 tons l’anno rispetto alle emissioni 2016 .

Uno stabilimento all’avanguardia

Lo Stabilimento Perugina di San Sisto è uno dei siti produttivi di punta del Grup po a livello internazionale. Grazie a un si gnificativo piano di rilancio e sviluppo avvenuto pochi anni fapochi anni fa, è infatti considerato l’HUB internazionale per la produzione del cioccolato in Euro pa, una realtà che opera coniugando ec cellenza produttiva, tradizione e sosteni bilità. Lo stabilimento oggi conta oltre 600 dipendenti fissi e circa 200 stagionali. Al suo interno vengono prodotte circa 500 referenze a marchio Nestlé, tra cui gli iconici Baci Perugina che proprio quest’an no compiono 100 anni. I Baci Perugina nascono infatti a Perugia nel 1922, quan do Luisa Spagnoli, una delle più influenti figure italiane dell’inizio del ventesimo secolo, creò il cioccolatino oggi conside rato icona di italianità e dell’amore univer sale. Nonostante siano passati 100 anni dalla loro nascita, i Baci Perugina continua no a essere prodotti nella loro città nata le e da qui vengono esportati a livello internazionale in tutto il mondo. Allo stesso modo, come testimonia la re

cente installazione del nuovo impianto di trigenerazione di AB, un ulteriore elemen to che caratterizza lo Stabilimento di San Sisto è l’attenzione all’impatto ambienta le. Negli ultimi 5 anni infatti le emissioni di CO2 per tonnellata prodotta sono ca late del 37%; inoltre è stato ridotto il con sumo energetico per tonnellata prodotta del 36% e quello di acqua del 53%. Tra le iniziative che hanno permesso di raggiun gere questi risultati: l’impianto fotovoltai co presente nel parcheggio e sul tetto fornisce 1.2 MW di picco, il riutilizzo dell’ac qua nelle torri evaporative e l’ottimizza zione dell’energia per il condizionamento che è l’utenza più “energivora” del sito. “Un impianto di trigenerazione come que sto di AB si adatta perfettamente a una industria dolciaria come la nostra che ha bisogno di elettricità, energia termica cal da ed energia termica fredda (temperag gio del cioccolato, raffreddamento del cioccolato, condizionamento delle zone di confezionamento)”, dichiara l’Ing. Gra verini, responsabile della manutenzione, servizi industriali e ingegneria dello stabi limento Nestlé di San Sisto.

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Nimax presenta i sistemi BBull Alpha

L’attività di ispezione e controllo in linea di ogni singola confezione tutela prima di tutto il produttore riducendo al minimo il rischio di richiamo del lotto e il danno all’immagine del brand. Nimax ha un’intera divisione aziendale dedicata a questa esigenza e oggi ha arricchito la sua gamma con le soluzioni BBull Alpha per il controllo di bevande in bottiglia o in lattina. Questa soluzione è indicata per birra, alcolici, bibite, acqua, succhi, oli e prodotti chimici; è composta da un’unità di controllo AlphaLine e da una serie di sensori che permettono di effettuare i diversi tipi di ispezione. Ogni controller gestisce fino a 14 sensori per il controllo di livello, dell’efficacia del sistema di chiusura e della presenza dell’etichetta. BBull Alpha-X è il sistema di sensori per la verifica del corretto

riempimento, con prodotti liquidi e solidi, di contenitori trasparenti o opachi in vetro, plastica, PET e alluminio. Alpha-X effettua una scansione digitale, utilizzando un fascio di raggi X di appena 1 mm, che fornisce un risultato di alta precisione anche se vi è la formazione di schiuma in linee con velocità sino a 120.000 pezzi/ ora. BBull Alpha CIS è la soluzione ottimale per l’ispezione conctatless di tutti i tipi di chiusura fino a 1.200 pezzi al minuto a prescindere dalla tipologia di tappo; l’etichetta o la presenza di gocce non influiscono sull’efficacia dell’ispezione. Indicato per l’industria conserviera e beverage, verifica con grande precisione contenitori con tappo twist-off, bottiglie con tappi a corona o altri tipi di tappi metallici, lattine per bevande e per alimenti. ALPHA CIS utilizza la tecnologia del sensore analogico per misurare in continuo la distanza tra chiusura e sensore: il software di ispezione produce un grafico interno della deformazione del tappo che verrà confrontato con i parametri di scarto memorizzati.

Salumi sostenibili, nuova passione degli italiani

La sostenibilità permea oggi tutti gli ambiti della vita quotidiana e del business, portando a una riconversione dei processi e delle dinamiche di imprese e industrie.

Non fa eccezione il settore dei salumi, che sta vivendo un forte momento di trasformazione, legato anche alla maggiore attenzione a prodotti gastronomici sostenibili da parte dei consumatori italiani. È quanto emerge da una ricerca condotta dall’Osservatorio Alimentare di Berkel, iconica azienda di Food Forniture Made in Italy del Gruppo Rovagnati, secondo cui circa 6 consumatori su 10 (il 59,4%)

dichiarano di essere disposti a pagare un sovrapprezzo per salumi che riportino una certificazione di sostenibilità.

I consumatori optano sempre di più per una gastronomia rispettosa dell’ambiente, a tal punto che il 69% predilige l’acquisto di salumi a kilometro zero. Tra gli altri fattori che influenzano la decisione di acquisto di questi prodotti, vi sono, inoltre, la presenza di una certificazione DOP/IGP (67%), la provenienza da una filiera controllata e sostenibile (66,3%) e la tracciabilità del prodotto (64,9%). Infine, il 46,5% dei consumatori reputa importante che il salume sia biologico, mentre il 45,5% che abbia una certificazione green.

Per gli italiani la gastronomia è inoltre associata a un concetto di bontà e naturalezza: il 62% collega alla gastronomia valori quali la genuinità, più di 1 italiano su 3 reputa i salumi salutari e per il 28% sono prodotti dietetici.

Secondo la ricerca, la volontà

degli italiani di consumare salumi sostenibili di qualità non si riflette soltanto nella scelta di acquisto, ma anche nella fase di trattamento e consumo del prodotto stesso: l’84.7% dichiara di preferirli consumati freschi e tagliati al momento, e, proprio per questo, il 37.3% dichiara di acquistare tranci da tagliare a casa. Ciò non soltanto consente di ottenere il meglio dal prodotto in termini di qualità e sapore, ma potendo scegliere la precisa quantità di affettato da consumare, permette di limitare gli sprechi e risparmiare.

In linea con questi dati, dalla ricerca è infatti emerso che i consumatori possiedono nella propria cucina gli strumenti adatti per poter tagliare e gustare al meglio i salumi che acquistano: la maggioranza, pari al 50.4%, afferma di possedere coltelleria specifica allo scopo, mentre una percentuale consistente, il 36.3%, possiede un’affettatrice. Tra coloro che invece non ne possiedono alcuno, un terzo (il 29%) è interessato all’acquisto di un’affettatrice.

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Per la prima volta, Perfetti Van Melle racconta “il chewing gum come non l’avete mai visto”: l’azienda ha accolto presso la sede di Lainate i principali media per aprire un nuovo capitolo della storia del chewing gum raccontando tutto sul prodotto, dalla sua preparazione alle nuove frontiere della ricerca e dell’innovazione.

Il chewing gum come mai visto prima

Esperti del settore medico - scientifico e rappresentanti aziendali si sono al ternati nel fornire informazioni ufficiali, corrette, sostenute da dati e ricerche autorevoli per sfatare i principali falsi mi ti legati al prodotto, raccontandone in vece l’importanza all’interno di uno stile di vita improntato al benessere. Gli ospi ti hanno poi avuto la possibilità di visita re in esclusiva lo stabilimento Perfetti Van Melle di Lainate, ed osservare così da vicino l’impegno dell’azienda in qualità, innovazione e ricerca entrando nel cuo re pulsante della produzione del chewing gum. “Chewing gum reloaded segna ufficialmente l’avvio di un vero e proprio progetto educational a lungo termine, firmato Perfetti Van Melle, che mira a sensibilizzare a lasciarsi alle spalle le in formazioni errate, i pregiudizi negativi e i falsi miti: un vero e proprio fresh re-start per il chewing gum, con una narrazione volta a rendere il consumatore sempre più consapevole rispetto ai suoi benefici, qualità, ed innovazioni”, commenta Cor rado Bianchi, Amministratore Delegato Perfetti Van Melle. “Abbiamo voluto va lorizzare la tecnica e la scienza che si

nasconde dietro il prodotto, nell’ottica di quella trasparenza comunicativa che ri teniamo parte della nostra responsabili tà sociale verso il pubblico, i consumato ri e tutti gli stakeholder. Nei nostri 76 anni di storia, abbiamo sempre affianca to modernità e tradizione, e vogliamo continuare a cogliere le sfide in termini di funzionalità dei prodotti e nuovi mo di di comunicarli”.

Masticare per il sorriso e la salute orale

La dottoressa Maria Grazia Cagetti, Pro fessore Associato di Odontoiatria Pedia trica dell’Università degli Studi di Milano, ha raccontato attraverso studi autorevo li il ruolo dello xilitolo, ingrediente prin cipe dei chewing gum, nella prevenzio ne della carie.

A differenza degli zuccheri naturali e dei dolcificanti, infatti, lo xilitolo non è me tabolizzato dai batteri della placca, ed inibisce quindi la crescita dei batteri ca riogeni riducendo la produzione di acido.

Il primo studio che ha valutato il potere cariogeno dello xilitolo è stato condotto a Turku, in Finlandia, alla fine degli anni

’60. Più recentemente, un gruppo di ri cercatori di cui fa parte la professoressa Cagetti ha svolto alcuni studi che hanno attestato l’efficacia per la salute orale del masticare chewing gum allo xilitolo.

Pulizia dei denti, macchie dentali, alito

Il dottor Pier Francesco Porciani, medicochirurgo, specialista in odontoiatria e protesi dentaria, si è invece focalizzato sul ruolo svolto dal chewing gum per aiutare ad eliminare i residui di cibo, pre venire o ridurre le macchie dentali e ri durre l’alito cattivo per periodi prolunga ti, campi in cui ha eseguito ricerche e pubblicato una serie di articoli scientifici. L’azione meccanica della masticazione di un chewing gum, in particolare con tenente microgranuli, può infatti aiutare nella rimozione dei detriti alimentari dal le superfici dentali, e in particolare dagli interstizi dentali. È vero, infatti, che la bocca pulisce naturalmente i residui di cibo, ma il chewing gum ne accelera il processo, e dopo soli 3 minuti i detriti rimanenti sono circa la metà di quelli che perdurerebbero senza utilizzare il pro

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dotto. Il chewing gum può inoltre avere un effetto sul bianco dei denti, grazie a ingredienti funzionali di grado alimenta re. La maggior parte dei consumatori utilizza il chewing gum per la sua fre schezza, per un effetto di alito profuma to. Anche questo ha delle evidenze scien tifiche: lo xilitolo, ad esempio, presente in piccoli cristalli nel confetto, scioglien dosi nella saliva durante la masticazione assorbe calore, abbassando quindi la temperatura del cavo orale in maniera transitoria. La sensazione di freschezza, data ad esempio dal mentolo, può du rare anche mezz’ora, e l’alito può essere purificato in maniera più intensa e dura tura (fino ad un’ora dopo) aggiungendo alla gomma degli ingredienti funzionali, come ad esempio zinco e magnolia.

Benessere a 360 gradi

I benefici del chewing gum, come rac contato da Andrea Sarrica, Group Rese arch & Scientific Affairs Senior Manager

Perfetti Van Melle, si riflettono non solo sulla salute orale come testimoniano studi recenti eseguiti da ricercatori in tutto il mondo. Masticare chewing gum, aiuta a mantenere alte le performance cognitive e dunque gli stati di attenzione e allerta, effetto possibilmente generati da un lieve incremento della frequenza del battito cardiaco e del flusso sangui gno al cervello. La masticazione è stata anche associata al rilascio di insulina e all’ attivazione della corteccia prefrontale ed altre aree del cervello.

Il chewing gum è inoltre un prezioso

alleato per la ripresa della motilità inte stinale dopo un parto cesareo. Moltissimi altri studi, inoltre, trovano risultati simili anche dopo ulteriori tipologie di opera zioni chirurgiche.

Masticare chewing gum ha poi un effetto calmante prima di un intervento chirurgi co: chi ha fatto uso del prodotto, è risul tato meno ansioso rispetto a chi non masticava chewing gum. Inoltre, volume ed acidità dei succhi gastrici sono indistin guibili tra chi ha masticato e chi no. Que sto studio, e altri, evidenziano quindi che la masticazione di chewing gum non porta ad acidità di stomaco. Infine, l’utiliz

zo del chewing gum durante un’attività sportiva leggera, come ad esempio una camminata, porta a percorrere in media distanze leggermente più lunghe e a bru ciare il 5% di energia in più.

I trend di innovazione

Il settore confectionery è un ambito mol to dinamico con alto tasso di innovazione, proprio per la necessità di mantenere alta l’attrattività del prodotto per i consuma tori e soddisfare le loro esigenze di benes sere che si evolvono rapidamente.

Martin Walzl, Chief Research & Deve lopment del Gruppo Perfetti Van Melle, che guida un team centrale di 90 persone e oltre 600 in 15 Paesi nel mondo, ha evi denziato i numerosi ambiti di ricerca e studio: da ingredienti e formulazioni sem pre più funzionali per la salute e il benes sere, alla sostenibilità di materie prime e materiali di imballo. L’innovazione genera annualmente circa il 20% del fatturato del Gruppo.

Di recente Perfetti Van Melle per ammo dernare il sistema produttivo si è affidata a Marchiani che ha realizzato un impianto di automazione innovativo in cui è stata implementata un’applicazione di moni toraggio sviluppata con tool open source, standard in ambito IoT, appoggiati sull’in frastruttura Industrial Edge di Siemens.

Un concentrato di coolness Serena Zaffaroni, Marketing Manager Per fetti Van Melle, si è infine focalizzata sugli aspetti più lifestyle del prodotto: il chewing gum, nel corso della sua storia, si è evoluto non solo dal punto di vista dell’immagine, ma soprattutto nel suo ruolo per la vita dei consumatori, fino a diventare l’alleato numero uno per l’igie ne orale fuori casa. Ciò che non è cam biato è il suo essere protagonista nella comunicazione: il prodotto si è infatti sempre distinto per la creatività e l’im patto volti a spiccare e distinguersi in un panorama affollatissimo, intrattenendo i consumatori in modo ironico nel raccon tarsi. Una spinta ancora più forte nella comunicazione di oggi, fatta di speri mentazione e progetti fuori dall’ordinario per continuare a proporre il chewing gum come un prodotto sempre giovane, e sempre coinvolgente per le nuove ge nerazioni.

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Nel 2020 la HARIBO ha tagliato il traguardo dei 100 anni di attività. I festeggiamenti, rimandati a causa della pandemia, si sono celebrati quest’anno, accompagnati dal lancio di una nuova referenza: gli Orsetti d’Oro frizzanti.

La storia di HARIBO e dei suoi Orsetti d’Oro non è solo la storia di una ca ramella, ma di una e vera e propria ico na, nata dall’intuizione geniale del cara mellaio Hans Riegel.

Una storia “dolcissima” Tutto ha inizio il 3 aprile 1893, quando nei pressi di Bonn (Germania) nasce il fondatore di HARIBO: Hans Riegel. Il gio vane Hans apprende presso l’azienda Kleutgen & Meier una delle professioni più affascinanti al mondo: il caramellaio. Al 1920 risalgono invece i natali dell’a zienda, che viene iscritta ufficialmente nel registro delle imprese di Bonn con il marchio HARIBO, acronimo di HAns – RIegel – BOnn.

Due anni dopo, Hans assieme alla mo glie Gertrud ha una delle sue intuizio ni più geniali: gli Orsi Ballerini, simpa tiche caramelle gommose al gusto frutta considerate a tutti gli effetti le antenate degli iconici Orsetti d’Oro HARIBO. Da lì, la storia di HARIBO è un

Orsetti d’Oro HARIBO 100 anni di bontà

crescendo: nuovi prodotti danno vita a vere e proprie icone del mercato con fectionery (come le Rotella, le liquirizie arrotolate), nuovi mercati si aprono alle delizie gommose HARIBO. Nel no stro paese, l’azienda approderà negli anni 70 e dal 1990 prenderà il nome di HARIBO Italia.

Una vera icona È con il 1960 che gli Orsetti d’Oro HARI BO fanno la loro comparsa sul mercato. Rispetto ai precedenti Orsi Ballerini, cambiano forma, ora arrotondata e gra ziosa, diventando più piccoli e paffuti. Anche il packaging viene rivoluzionato: non più sacchetti trasparenti ma una nuova e inedita confezione in stile Pop Art molto in voga nel periodo. Lanciata nel 1961, presenta alcuni degli elementi insostituibili che ancora oggi caratterizzano e rendono riconoscibile il pacchetto, come l’involucro color oro e la finestra trasparente. Il resto è storia: nel 1967, il successo degli Orsetti d’Oro è tale da portare HARIBO a registrare le caramelle gommose come marchio. Negli anni ‘70 il prodotto vive ulteriori cambiamenti finchè negli anni ‘80 sulle confezioni appare per la prima volta

l’illustrazione dell’orsetto giallo con il farfallino rosso e lo slogan “Haribo è la bontà che si gusta ad ogni età”. Manca ancora un elemento fondamen tale: il sorriso. Nel 1995, la designer di prodotto Petra Wrede introduce di na scosto nella produzione il primo stampo sorridente. Pochi anni dopo, a cavallo del millennio, il sorriso diventa un mar chio di fabbrica comune a tutta la pro duzione mondiale.

La continua ricerca e sperimentazione di HARIBO porta alla creazione di pro dotti che abbraccino la filosofia e la cultura aziendale ma che siano contem poraneamente in linea con le tendenze di mercato attuali. Così, anche Orsetti d’Oro HARIBO si regala due nuove va rianti, ampliando la gamma con la pre senza, dal 2020, degli Orsetti d’Oro Extra Succo (con il 25% di gusto frutta in più) e dal 2022 dei nuovi Orsetti d’Oro FRIZ ZANTI. “Cent’anni dopo Orsetti d’Oro HARIBO non è solo il prodotto di riferi mento di un segmento di mercato, con una product awareness quasi del 100% valutata sul pubblico campione di di versi paesi, è un’icona – di stile, di gusto”, ha commentato Marco Piantanida, AD HARIBO Italia.

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rafforza la sua posizione nel food

Annunciata l’acquisizione di due importanti aziende negli Stati Uniti che vanno ad aggiungersi al gruppo creato da Investindustrial nell’alimentare, capace di fatturare complessivamen te circa 1 miliardo di euro.

Nuove acquisizioni saran no comunicate nei prossi mi mesi, a dimostrazione del fatto che il Gruppo pun ta a rafforzarsi quale pla yer di riferimento a livello mondiale in ambito food.

Investindustrial è un gruppo europeo di investimento, holding e consulenza ge stite in modo indipendente con 11 miliar di di euro di fondi raccolti. Con un approc cio radicato alle tematiche ESG, da oltre 30 anni fornisce ad aziende del segmento mid-market capitale, competenza indu striale, sostegno operativo e una piattafor ma globale per accelerarne la creazione di valore sostenibile e l’espansione interna zionale. Recentemente Investindustrial ha annunciato l’acquisizione di due importan ti realtà negli Stati Uniti, che vanno ad ag giungersi al gruppo creato nell’alimentare (che comprende, ad esempio, La Doria, CSM Ingredients, Hi-Food e Italcanditi), in grado di fatturare complessivamente circa 1 miliardo di euro.

Ingredienti speciali

ad alto valore aggiunto

Una società di investimento indirettamen te controllata da Investindustrial ha acqui sito Parker Food Group, con sede negli Stati Uniti, da Riverside Company. PFG è

un’azienda di primo piano nello sviluppo e nella produzione di ingredienti speciali ad alto valore aggiunto nel mercato nor damericano. L’offerta di prodotti dell’azien da comprende inclusioni (farciture e ingre dienti per i prodotti da forno e per il gelato, come le gocce di cioccolato), guar nizioni, granelle/streusel, praline e compo nenti per biscotti venduti a clienti indu striali B2C e B2B e a clienti operanti nei servizi di ristorazione. PFG vanta la miglio re redditività del settore e negli ultimi 10 anni ha costantemente registrato una crescita a doppia cifra del fatturato. L’azien da impiega circa 370 dipendenti. Il mercato nordamericano delle inclusioni e guarnizioni speciali valeva 1,7 miliardi di dollari nel 2021 e si prevede che continue rà a crescere a un tasso CAGR di circa il 10% fino al 2026, grazie alle tendenze di pre miumisation e all’aumento della necessità di differenziare i gusti. L’azienda, con sede a Fort Worth (Texas), ha investito in modo significativo nei suoi impianti di produzio ne e dispone di un’impronta produttiva all’avanguardia con 3 stabilimenti negli Stati Uniti, situati rispettivamente a Mexico (Missouri), Perry (New York) e Fort Worth. Andrea C. Bonomi, presidente dell’Industrial Advisory Board di Investindustrial, ha com mentato: “La nostra vasta esperienza nel settore degli ingredienti alimentari e il no stro track record di crescita delle società che abbiamo in portafoglio, ci rendono la guida perfetta per un nuovo, emozionan te e più internazionale capitolo nello svi luppo di PFG. Stiamo costruendo una piattaforma Ingredient-Tech con la visione di creare soluzioni uniche e innovative per l’industria alimentare.”

Prodotti alimentari a marchio privato

L’altra acquisizione portata a termine da una società di investimento indirettamen te detenuta da Investindustrial è quella di

una parte rilevante della divisione prepa rati alimentari di TreeHouse Foods Inc., specializzata nella produzione e distribu zione di prodotti alimentari a marchio pri vato nel canale retail e per la ristorazione in Nord America.

La Società è il principale fornitore statuni tense di prodotti alimentari a marchio pri vato in diverse categorie ed è attiva nella produzione e distribuzione, tra gli altri prodotti, di: pasta, sughi, conserve di po modoro, condimenti per insalata, maione se, salse, sciroppi, ripieni per torte e mar mellate. La Società gestisce 14 impianti di produzione negli Stati Uniti, in Canada e in Italia - dove si trovano due stabilimenti produttivi di pasta, uno a Fara Gera d’Adda (BG) e l’altro a Verolanuova (BS) -, oltre a 19 centri di distribuzione gestiti dall’azienda, e prevede di generare nel 2022 un fattu rato di circa 1,6 miliardi di dollari.

Il perfezionamento dell’acquisizione è pre visto concludersi nel quarto trimestre ed è soggetto alle consuete autorizzazioni normative. La Società manterrà la propria sede principale a Chicago (IL) e sarà con trollata da Investindustrial. I ricavi totali e la distribuzione su scala globale derivanti dalla combinazione della Società e di La Doria - partecipata da Investindustrial e primario produttore europeo di legumi, pelati, polpa di pomodoro e succhi di frut ta - creerà uno dei maggiori fornitori di prodotti alimentari private label al mondo. Steve Oakland, Amministratore Delegato e Presidente di Tree House Foods, ha com mentato: “Investindustrial è il partner ide ale per la nostra divisione leader nel setto re dei preparati alimentari. Il fatto che anche Investindustrial sia convinta delle opportunità che si prospettano per questo segmento di mercato è una testimonianza della forza di questo tipo di business, del la solidità delle nostre categorie di prodot to a marchio privato e dei team che ci la vorano ogni giorno.”

Investindustrial

Negli ultimi anni la raccolta e il riciclo degli imballaggi in acciaio hanno fatto passi da gigante, anche grazie all’attività del Consorzio Ricrea. Ne abbiamo parlato con il Direttore Generale Federico Fusari.

➣ La raccolta di imballaggi in acciaio continua a crescere anno su anno. Quali sono le ragioni che contribuiscono a questo trend positivo?

La sensibilità collettiva sui temi ambientali, su stili di vita sani ed alimentazione corret ta sono concetti che si sono progressiva mente imposti nella collettività. La crescita della raccolta differenziata degli imballaggi in acciaio, come quella delle altre tipologie di materiali, ne è logica conseguenza. Il consumatore oggi chiede di essere infor mato, legge con rinnovata attenzione le etichette, verifica la riciclabilità dei conteni tori e si documenta sulle modalità di rac colta differenziata. Se pensiamo solo a quanto accadeva una decina di anni fa, tale evoluzione sembra impossibile. Da questo punto di vista ritengo che l’attività di comunicazione svolta da Ricrea sin dall’i nizio della propria attività abbia contribuito moltissimo alla creazione di una sensibilità ambientale nella popolazione, specie quel la in età scolare.

➣ Ci può dare qualche dato in termini di raccolta, risparmio e benefici econo mici ottenuti?

Se consideriamo gli ultimi tre anni, per il supporto alla implementazione della rac colta differenziata abbiamo corrisposto ai comuni quasi 70 milioni di euro, siamo riu sciti a riciclare mediamente il 75% degli imballaggi immessi sul mercato, realizzando importanti risparmi di materia prima vergi

Economia circolare

il contributo di Ricrea

ne, se consideriamo che per realizzare 1 kg di acciaio servono 6.5 kg di materie prime vergini, oppure solo 1.4 kg di acciaio ricicla to. Anche sul piano delle emissioni climal teranti, l’utilizzo di rottame nella produzione siderurgica in luogo del ciclo tradizionale con altoforno ha generato una riduzione pari al 65% in meno di CO2 prodotta.

➣ Lo scorso anno Ricrea ha festeggiato 25 anni di attività. Quali sono state le princi pali tappe di questo percorso e quali i risul tati ottenuti e le sfide che ci attendono? Ricordo brevemente che Ricrea fa parte del sistema Conai. È un soggetto privato senza fini di lucro istituito per legge e costituito da produttori e utilizzatori di imballaggi in acciaio, in virtù del D.lgs, n.22/97 il c.d. De creto Ronchi, con lo scopo di garantire il raggiungimento degli obbiettivi di legge europei per il riciclo degli imballaggi d’ac ciaio. Gli strumenti attraverso cui tale ob biettivo viene perseguito sono: la preven zione e riduzione nella produzione di rifiuti, il coordinamento dei flussi di rac colta, attraverso l’erogazione di corrispet tivi ai comuni e la verifica dell’effettivo avvio a riciclo del materiale raccolto. Tutto ciò passa attraverso la sensibilizzazione degli utilizzatori degli imballaggi in accia io ad un corretto conferimento. Dopo i primi anni di messa in marcia del sistema, abbiamo da tempo superato gli obbiet tivi di riciclo al 2025, pari al 70% e non siamo lontani a quelli del 2030 che preve dono l’80%. La sfida tuttora in corso ci vede in prima linea su due fronti. Il primo è quello qualitativo. Infatti se il rifiuto ha un valore in quanto destinato a tornare nuova materia, migliore sarà la sua quali tà, minori saranno le attività industriali necessarie alla sua raffinazione e relativi costi. Parallelamente è necessario rende re più omogenea la raccolta differenziata sul territorio, nel senso che la globale ot tima situazione italiana in termini di tasso di riciclo dei nostri imballaggi vede tuttora alcuni squilibri territoriali che dovranno es sere superati.

➣ Quanto conta oggi il riciclo degli im ballaggi in acciaio anche alla luce del la difficoltà di reperimento della mate ria prima e dell’aumento dei costi?

L’Acciaio è un materiale permanente, rici clabile al 100% e all’infinito senza degrado qualitativo. La sfida ambientale che vede protagonista l’industria mondiale riguarda anche la produzione siderurgica: infatti la carenza di materie prime vergini necessa rie alla produzione in altoforno, minerale di ferro e carbone, e il minore impatto ambientale derivante dall’uso di rottame per essere rifuso nel forno ad arco elettri co, stanno determinando una vera e pro pria corsa tecnologica alla riconversione delle principali siderurgie verso modelli produttivi meno impattanti. Da questo punto di vista l’Italia si posiziona tra i primi paesi al mondo nell’utilizzo di fonti rinno vabili per la propria industria siderurgica, la quale prevede oltre il 70% di ricorso alla produzione di acciaio ottenuto da rottame, a fronte di una media europea che non supera il 50%. Certo, il contesto macro economico che stiamo vivendo rende complessa la sostenibilità econo mica di questa filiera per gli alti costi dell’e nergia necessari alla produzione ed è un tema che la politica dovrà affrontare e gestire a livello europeo.

Federico Fusari, Direttore Generale del Consorzio Ricrea
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Lo conferma il Rapporto Annuale di Comieco, che illustra come nel 2021 ogni italiano abbia differenziato oltre 60 kg.

L’Italia è ancora una volta campione d’Eu ropa, ma questa volta all’insegna della sostenibilità. A stabilirlo è il Ventisettesimo Rapporto Annuale sulla raccolta differen ziata e riciclo di carta e cartone in Italia presentato da Comieco, Consorzio Nazio nale per il Recupero e Riciclo degli Imbal laggi a Base Cellulosica. Nel 2021, oltre 3,6 milioni di tonnellate di materiale cellulosico sono stati differenzia ti complessivamente in tutto il Paese. In particolare, il Sud Italia ha visto una cresci ta positiva del 4,3% grazie all’impegno di realtà come quella di Messina, classificata quest’anno capolista tra i comuni più vir tuosi d’Italia, scelta proprio come sede della presentazione dei dati nazionali. “Il 2021 è stato nuovamente segnato da una crescita positiva per il nostro Paese nella raccolta differenziata di carta e car tone: il 3,2% in più rispetto al 2020”, ha dichiarato Alberto Marchi, Presidente di Comieco. “Grazie all’azione coordinata di cittadini, Comuni e gestori, per la prima volta nel 2021 abbiamo superato i 60 chi logrammi di materiale raccolto per abi tante a livello nazionale. Un risultato im portante, impreziosito dal consolidamento dal tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici, attestatosi all’85% e che per il secondo anno ci permette di superare l’obiettivo fissato dall’Unione Europea per il 2030”.

Da Sud a Nord quantità e qualità

Il Rapporto delinea una situazione italiana caratterizzata da un andamento ovunque

Riciclo carta e cartone Riciclo carta e cartone Italia sempre più virtuosa

positivo, i volumi complessivi di raccolta comunale crescono di oltre 110.000 ton nellate, segnale importante dopo lo stop registrato con i dati del 2020.

Al Nord i dati mostrano come si sia torna ti ai livelli 2019 recuperando completa mente il passo falso del 2020. La raccolta cresce di 36mila tonnellate (+2%), con Li guria e soprattutto Emilia-Romagna a trascinare la ripresa. Quest’ultima, con oltre 88 kg/anno di raccolta pro-capite, si colloca anche in testa alla graduatoria a livello nazionale. Una menzione partico lare per la Lombardia che con oltre 570mi la tonnellate è il bacino regionale più rappresentativo in termini di volumi rac colti. Il Centro fa registrare un +37mila ton (+4,5%), recuperando con gli interessi quando era stato perduto.

Il Sud conferma anche nel 2021 l’aumen to della raccolta differenziata di carta e cartone e il suo percorso di recupero nei confronti delle macroaree Nord e Centro con 38.000 tonnellate in più: una crescita del 4,3%, migliore di quanto fatto l’anno precedente. Il salto più consistente è quel lo della Sicilia che con +14mila tonnellate supera i 40 kg/ab per la prima volta nella sua storia, contribuendo per ben 1/3 alla crescita del Mezzogiorno e per il 13% alla crescita complessiva nazionale. Il modello però è quello della Sardegna che con oltre 60 kg/ab guida la classifica pro-capite al meridione ed è in linea con il dato medio nazionale. Il trend di crescita nazionale deve svilupparsi su un doppio binario: più quantità, ma anche più qualità. Se, infatti, la raccolta del cartone presso le attività commerciali si conferma su standard di eccellenza (frazioni estranee = 0,79%), sul versante “famiglie” in media circa il 50% delle quantità gestite da Comieco neces sita di una lavorazione industriale per il raggiungimento di livelli soddisfacenti,

percentuale che al Sud arriva al 75%. As sicurare la migliore qualità già in fase di raccolta diventa quindi essenziale per migliorare l’efficienza e l’economicità lun go tutta la filiera del riciclo.

Raccolta in convenzione e accordo ANCI-CONAI

La prima parte del 2021 è vissuta ancora nel solco dell’incertezza per gli operatori della filiera, in particolare i convenzionati hanno puntato sul ruolo sussidiario di Co mieco garante del riciclo affidando al Con sorzio quote crescenti di materiale. Nella seconda metà dell’anno, la richiesta interna ed estera di materiale e quotazioni in cre scita hanno invertito la tendenza e molti convenzionati hanno così ridotto il ricorso a Comieco e riciclato al di fuori della con venzione parti crescenti della propria rac colta. La filiera, attraverso Comieco e il si stema delle convenzioni, si conferma sussidiaria al mercato garantendo comun que la circolarità del sistema. Come dichia ra Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco, “Attraverso le 983 convenzioni attive, nel 2021 Comieco ha corrisposto ai Comuni 218 milioni di euro, con un aumen to del 44% rispetto al 2020, per la presa in carico e l’avvio a riciclo di oltre 2,5 milioni di tonnellate, pari a circa il 70% della raccol ta differenziata comunale in Italia: il picco massimo di quantità gestite in tanti anni di storia”. Una crescita significativa avvenuta in parte per i maggiori volumi presi in ca rico dal Consorzio, ma soprattutto per i nuovi corrispettivi per imballaggi e per le frazioni similari introdotti dal 1° maggio 2020 con l’entrata in vigore del quinto ciclo dell’accordo ANCI-CONAI, applicati per la prima volta nell’arco di 12 mesi. A questi vanno aggiunti oltre 46milioni di euro per i servizi di valorizzazione per un totale di risorse al territorio di 264 milioni di euro.

Per il secondo anno consecutivo il nostro Paese ha raggiunto l’obiettivo UE 2030 per il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici fissato all’85%.
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Bioplastiche fatturato oltre il miliardo di euro

Nel 2021 in Italia, in base ai risultati del lo studio effettuato da Plastic Consult, società indipendente che svolge studi e analisi di mercato nel settore delle ma terie plastiche, l’industria delle plastiche biodegradabili e compostabili è rappre sentata da 275 aziende, suddivise in pro duttori di chimica e intermedi di base (5), produttori e distributori di granuli (20), operatori di prima trasformazione (185), operatori di seconda trasformazione (65), con 2.895 addetti dedicati, 125.350 ton nellate di manufatti compostabili pro dotti e un fatturato complessivo di 1.061 milioni di euro. Il numero di imprese ri mane sostanzialmente invariato dopo la crescita costante degli ultimi anni. La regione con il maggior numero di impre se è la Lombardia, che vede la presenza di oltre 40 aziende che occupano poco più di 270 addetti dedicati, seguita da Veneto (29 aziende) e Campania (20 im prese). Il fatturato della filiera è cresciuto nel corso degli ultimi anni e nel 2021 supera il miliardo di euro con un tasso di crescita media annua che si conferma superiore al 10%.

Secondo lo studio Plastic Consult, gli addetti dedicati, ovvero le risorse che nelle aziende del comparto si occupano

direttamente dei prodotti che entrano nella filiera delle plastiche compostabili, sono più che raddoppiati nel corso di 10 anni registrando una crescita di oltre il 4% nel 2021 rispetto al 2020. Nel 2021 i volumi complessivi dei manufatti pro dotti sono cresciuti raggiungendo le 125.350 tonnellate: l’8° Rapporto realiz zato da Plastic Consult, evidenzia che lo scorso anno l’aumento dei volumi è stato pari al +13,2% rispetto all’anno preceden te e che il tasso di crescita media annua tra il 2012 e il 2021 è stato di circa +14%. Facendo un focus sulle sole 185 aziende del comparto di prima trasformazione che lavorano, anche in quota minimale, le pla stiche compostabili emerge che queste esprimono un volume d’affari complessi vo di oltre 4 miliardi di euro (valori da bi lanci 2020), dando occupazione diretta a oltre 12.000 addetti.

Settori applicativi

Tra i principali settori applicativi, nel 2021 il maggiore tasso di crescita viene regi strato dal film per usi non alimentari, per imballaggio e per altre applicazioni mi nori (+57% rispetto al 2020). Si sottolinea che la crescita percentuale del monouso biodegradabile compostabile rallenta.

La produzione complessiva nazionale di monouso (plastica convenzionale + pla stica biodegradabile compostabile) ha registrato, infatti, una diminuzione del 31,7% dal 2020 al 2021. Inoltre, si rafforza lo sviluppo delle applicazioni in agricol tura (+12%), così come il comparto dei sacchetti per l’umido che registra un segno positivo (+5%) grazie anche all’en trata in vigore dell’obbligo della RD dell’organico per tutti i Comuni italiani. Gli ultraleggeri, come per esempio i sac chi ortofrutta, evidenziano una sostan ziale stabilità. Per quanto riguarda il mer cato italiano dei sacchetti asporto merci si conferma l’efficacia dell’impianto nor mativo nazionale con l’evidente riduzio ne del loro utilizzo del 58% rispetto al 2010 nonostante la leggera ripresa regi strata nel 2021 (+2%). Purtroppo, limitata è la riduzione dell’incidenza dei sacchet ti non a norma stimabile ancora al 20% del totale. «Nonostante il 2021 sia stato un anno difficile legato all’aumento dei costi, sia energetici che delle materie prime, il comparto dei polimeri compo stabili ha raggiunto risultati brillanti» ha sottolineato Luca Bianconi, presidente di Assobioplastiche. «Innovazione e circo larità sono le parole chiave che guidano

Secondo l’8° rapporto annuale di Assobioplastiche, nel 2021 il fatturato della filiera ha confermato una crescita media annua superiore al 10%. Presentata una nuova piattaforma per segnalare imballaggi e prodotti potenzialmente non a norma.
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l’applicazione delle bioplastiche in nuo vi settori, come nel caso dell’agro-alimen tare: i teli di pacciamatura, permettono di superare i problemi relativi al fine vita dei manufatti plastici in agricoltura; gli imballaggi compostabili per l’ortofrutta contribuiscono a garantire la qualità del la raccolta differenziata dell’umido» ha concluso Bianconi.

Piattaforma contro le illegalità nel settore

In occasione dell’Assemblea annuale di Assobioplastiche, è stata presentata una nuova piattaforma on line rivolta a citta dini e pubbliche amministrazioni per la segnalazione di potenziali illeciti nel set tore degli imballaggi in plastica biode gradabile e compostabile e delle frazio ni similari. Dai sacchetti per asporto merci e per alimenti sfusi in plastica tradizionale e/o con diciture elusive all’as senza, contraffazione e/o falsità di certi ficazioni, le irregolarità nel settore delle bioplastiche sono ancora tante. Il nuovo strumento on line, realizzato da Assobio plastiche con il supporto di BIOREPACK, il Consorzio nazionale per il riciclo orga nico degli imballaggi in plastica biode gradabile e compostabile, è accessibile dal sito www.assobioplastiche.org e permette con semplicità a chiunque di segnalare imballaggi e prodotti poten zialmente non a norma.

Come funziona? Una volta compilata una sezione finalizzata a raccogliere le infor mazioni necessarie, Assobioplastiche avvierà una procedura di gestione della

Nel 2021 il maggiore tasso di crescita è stato registrato dal film per usi non alimentari, sia per imballaggio che per altre applicazioni minori. Rallenta la crescita % del monouso (era più che raddoppiato nel 2020) mentre prosegue a ottimi ritmi lo sviluppo delle applicazioni in agricoltura.

Fonte: Plastic Consult per Assobioplastiche

segnalazione grazie al supporto di tec nici specializzati. Accertata la sussistenza della violazione verrà attivata la fase di controllo da parte degli organi accerta tori per arrivare fino alla presentazione di un esposto presso le autorità compe tenti. La nuova piattaforma rafforza l’im pegno per la tutela della filiera delle plastiche biodegradabili e compostabili dagli illeciti e va ad affiancarsi al Proto collo d’intesa tra Assobioplastiche e la Commissione Ecomafie, attivo dall’aprile 2021, nonché alle collaborazioni già in essere con le Forze dell’Ordine, naziona

li e locali, cui spetta il fondamentale compito di accertare le irregolarità e sanzionare i trasgressori.

“Il fenomeno dell’illegalità non risente della recessione causata dalla pandemia o dalla crisi determinata dal caro energia e dalle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime. Anzi se ne alimenta” ha sottolineato Luca Bianconi. “Per que sto occorre tutelare ancor di più gli ope ratori onesti che lavorano in questo pe riodo complicato e i cittadini”. “I numeri appena presentati all’assemblea del Consorzio BIOREPACK sul riciclo delle bioplastiche confermano che queste ultime sono un valido alleato nell’ottica della costruzione di una bioeconomia circolare che aiuti a restituire salubrità e sostanza organica ai terreni sotto forma di compost. La diffusione di prodotti il legali, che non rispondono ai rigorosi criteri previsti per le bioplastiche, non solo danneggiano il settore ma ostaco lano quel processo virtuoso e creano danni agli impianti di trattamento” ha aggiunto Marco Versari, presidente di BIOREPACK. “Strumenti come questa nuova piattaforma sono pertanto più che benvenuti. Confidiamo che possa essere usato con convinzione perché solo con l’aiuto di tutti possiamo scon figgere i contraffattori”.

LA FILIERA DEI POLIMERI COMPOSTABILI - DATI 2021 I segmenti a maggior tasso di crescita - Variazione % 2021/2020
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RL Milk processing requires safe handling

Approximately 150 million households around the globe are engaged in milk production.

Milk is a valuable nutritious food that has a short shelf-life and requires careful handling.

In most developing countries, milk is produced by smallholders, and milk production contributes to household livelihoods, food security and nutrition. Milk provides relatively quick returns for small-scale pro ducers and is an important source of cash income. In recent decades, developing countries have increased their share in global dairy production. This growth is mostly the result of an increase in numbers of producing animals rather than a rise in productivity per head. In many developing countries, dairy productivity is constrained by poor-quality feed resources, diseases, limited access to markets and services (e.g., health, credit and training) and dairy animals’ low genetic potential for milk production. Unlike developed countries, many devel oping countries have hot and/or humid climates that are unfavourable for dairying. Milk is highly perishable because it is an excellent medium for the growth of microorganisms – particularly bacterial pathogens –that can cause spoilage and diseases in consumers. Milk processing allows the preservation of milk for days, weeks or months and helps to reduce food-borne illness.

The usable life of milk can be extended for several days through tech niques such as cooling (which is the factor most likely to influence the quality of raw milk) or fermentation. Pasteurization is a heat treatment process that extends the usable life of milk and reduces the numbers of possible pathogenic microorganisms to levels at which they do not represent a significant health hazard. Milk can be processed further to convert it into high-value, concentrated and easily transportable dairy products with long shelf-lives, such as butter, cheese and ghee. Processing of dairy products gives small-scale dairy producers higher cash incomes than selling raw milk and offers better opportunities to reach regional and urban markets. Milk processing can also help to deal with seasonal fluctuations in milk supply. The transformation of raw milk into processed milk and products can benefit entire communities by generating off-farm jobs in milk collection, transportation, processing and marketing.

Source: FAO

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Latti alternativi?

Facciamo chiarezza…

dunque contiene grassi animali. Molto im portante è però la lavorazione: il latte intero contiene 11 milligrammi di colesterolo, quel lo parzialmente scremato 7, mentre quello scremato ancora meno”.

La stagione estiva riaccende, da sempre, il dibattito sulle bevande. Il latte fresco resta in questo senso, la bevanda di rife rimento; tuttavia, talvolta vengono pro poste come alternative, altre bevande. Per comprendere meglio questo delicato tema Cremona Fiera ha intervistato Seba stiano Porretta, docente universitario, presidente di AITA, l’associazione italiana di tecnologia alimentare, e membro del comitato scientifico di Fiere Zootecniche Internazionali, l’evento che si svolgerà a Cremona dall’1 al 3 dicembre.

➣ Come si spiega tanto interesse per queste bevande, ritenute addirittura più salutari del latte?

“Spesso queste bevande sono promosse come più salutistiche e sostenibili rispet to al latte vaccino. Talvolta tuttavia la co municazione utilizzata da questi si avvale di dati poco attendibili. Anche per questo in occasione della prossima edizione di Fiere Zootecniche Internazionali ripropor remo il convegno Milk.it dedicato al mon do del latte”.

➣ Quali sono questi latti alternativi?

“Innanzitutto è bene fare chiarezza sulle parole. Il termine latte può essere riferito solo al prodotto ottenuto dalla mungitu ra degli animali, mentre quella che si ac quista è una bevanda derivata (ad esempio dalla mandorla, dal cocco, dalla soia o dal riso). Che non può certo competere dal punto di vista nutrizionale con il latte”.

➣ Per quali motivi?

“Il latte è un prodotto assolutamente natu rale. Garantisce 3,5 grammi di proteine (ogni 100 grammi) di elevata qualità biologica, come altri importanti microelementi (zinco, magnesio, fosforo) e vitamina B12. Inoltre, è come è noto, fonte di calcio. Quello di vac ca contiene 120 milligrammi di calcio ogni 100 grammi; invece, nelle bevande vegeta li (ad esempio alla mandorla) questo macro elemento viene aggiunto artificialmente e quindi se ne può mettere quanto se ne vuole! Sul fronte del colesterolo (del quale il latte è spesso “accusato” di essere un por tatore), invece, va precisato che ovviamente il latte è un prodotto di origine animale e

➣ Il latte, dunque, si conferma come il prodotto più naturale: tuttavia, a volte viene posto sul banco degli imputati, dicendo che in esso potrebbero essere contenuti residui di ormoni o antibiotici. È un rischio concreto?

“Nel latte vaccino non ci sono assolutamen te né ormoni né antibiotici. I primi sono vie tati nell’Unione europea, mentre i secondi non possono esserci in quanto il latte prove niente da vacche ammalate a cui vengono somministrati antibiotici non può essere commercializzato. Un sistema come il nostro è fatto di allevatori professionisti continua mente controllati che producono secondo standard rigidissimi di altissima qualità”.

➣ Quindi queste bevande vegetali non sono naturali come il latte?

“Queste bevande vegetali sono di fatto un prodotto di alta tecnologia, costruito a par tire da vari elementi. Basta guardare gli in gredienti: acqua, zucchero, sale, mandorle, addensanti, emulsionanti, vitamine aggiun te. Si tratta di prodotti diversi dal latte, ottimi e che si possono consumare tranquillamen te senza nessun timore. Il latte però… è il latte!”. Un concetto importante e una que stione delicata che verranno approfonditi in occasione delle prossime Fiere Zootecni che Internazionali.

È corretto definire “latti” alcune bevande vegetali che si sono imposte sul mercato negli ultimi anni? Cosa rende inconfondibile il latte vaccino? Le risposte a queste domande in un’intervista realizzata da Cremona Fiere a Sebastiano Porretta, membro del Comitato scientifico di Fiere Zootecniche Internazionali.

PIATTAFORMA PER TESTARE QUALITÀ E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI

PerkinElmer, Inc., società impegnata ad innovare per un mondo più sano, ha lanciato oggi la nuova piattaforma FT-IR per i test in ambito alimentare che comprende strumenti, software e flussi di lavoro ottimizzati. Basato sulla tecnologia all’avanguardia di PerkinElmer nell’ambito della spettroscopia FT-IR, il nuovo sistema LQA300 per il vino permette di identificare i principali parametri di qualità - compresi i livelli di alcol, zucchero, acidità, pH e densità - nel corso dell’intero processo di vinificazione, dalla raccolta all’imbottigliamento. Entro la fine del 2022,al sistema LQA 300 verranno aggiunte ulteriori calibrazioni che ne estenderanno l’impiego ad altri tipi di campioni di alimenti liquidi, tra cui, ma non solo, birra, alcolici, oli commestibili, bevande analcoliche e altro. Il sistema LactoScope 300 amplia il portafoglio FT-IR di PerkinElmer nel settore lattierocaseario e analizza parametri e marcatori chiave come i livelli di grasso, proteine e lattosio nel latte, nella panna e nel siero. Adulteranti come urea, solfato di ammonio, maltodestrina, saccarosio e acqua possono essere rilevati anche nel latte crudo e lavorato. I flussi di lavoro predefiniti passo dopo passo e le intuitive interfacce software e touch-screen consentono agli utenti di analizzare semplicemente campioni liquidi con gli strumenti, premendo un singolo pulsante e ricevendo i risultati su un touch-screen da 12 pollici in meno di 45 secondi. In tal modo è possibile processare fino a 60 campioni ogni ora. Grazie a

questo approccio semplificato, anche i nuovi utenti possono eseguire rapidamente analisi critiche in pochi secondi. Inoltre, in linea con il forte impegno di PerkinElmer nell’ambito della sostenibilità, il packaging di questi strumenti è 100% riciclabile. “I latticini, il vino e altri alimenti liquidi sono elementi fondamentali sulle tavole di tutto il mondo e nel nostro Paese il comparto vitivinicolo e quello caseario costituiscono un traino per tutto il settore agroalimentare, che nel suo complesso vale il 15% del PIL. Dovrebbe essere semplice avere accesso a dati importanti per aiutare a creare prodotti sicuri e di qualità e, per questo, garantire l’integrità lungo tutte le filiere alimentari, attraverso test e analisi sulla sicurezza e qualità dei prodotti, è fondamentale”, ha dichiarato Attilio Focarete, General Manager Italia, Spagna e Portogallo di PerkinElmer. “Soluzioni per i test e analisi intuitive, convenienti ed efficaci come i sistemi FT-IR LQA300 e LactoScope 300 consentono ai clienti di prendere decisioni più informate e in tempo reale basate su dati e insight, e agire concretamente per migliorare la qualità, ridurre gli sprechi e soddisfare le richieste sia normative che dei consumatori”. La nuova piattaforma FT-IR fa parte dell’ampio portafoglio di analisi alimentari di PerkinElmer che comprende i flussi di lavoro dei prodotti lattiero-caseari, delle bevande, dei cereali, dei frutti di mare, della carne, dei prodotti, degli oli e delle spezie e dei test sulla cannabis.

L’ECONOMIA CIRCOLARE DIVENTA REALTÀ PER IL CASEIFICIO SASSANO

La Centrale del Latte del Molise, di proprietà della famiglia Sassano, con il contributo tecnologico di Siemens, realizza un esempio virtuoso di economia circolare e sostenibile per la propria azienda casearia situata nella provincia di Campobasso, in Molise. Grazie a un progetto integrato che ha visto il coinvolgimento di numerosi partner tecnologici, il Caseificio Sassano è stato in grado di raddoppiare la propria produzione casearia, ottimizzare al massimo le risorse impiegate e - al tempo stesso - ridurre considerevolmente il proprio impatto ambientale, grazie ad un abbattimento di oltre un terzo delle emissioni di CO2 annue. Con un ampio progetto di ammodernamento, l’implementazione di un concentratore per il siero, di un digestore, di un cogeneratore a biogas da 380 kW, di un depuratore e la realizzazione di nuovi ambienti destinati alla produzione, locali tecnici e uffici, l’azienda molisana oggi è in grado di produrre autonomamente, tramite la valorizzazione del principale sottoprodotto dell’industria casearia, il siero, una quota significativa (circa il 40%) del proprio fabbisogno energetico giornaliero. Con un approccio orientato all’economia circolare, grazie a un processo di concentrazione, dal siero caseario è possibile estrarre una componente organica successivamente utilizzata per la produzione del biogas destinato ad alimentare il cogeneratore realizzato per produrre internamente all’azienda energia termica ed elettrica destinata all’autoconsumo. Grazie al depuratore, inoltre, il Caseificio è in grado di recuperare l’acqua e riutilizzarla in diversi processi di lavaggio industriale.

Per gestire in modo efficiente tutti gli impianti e garantire la resilienza di tutti i processi, è stata realizzata una cabina di distribuzione da 2.500 kVa equipaggiata con tecnologia Siemens al 100%. Nello specifico, troviamo un quadro di media tensione Siemens Simotec, due trasformatori da 1.250 kVa, un Power Center Sivacon S4 (con gli innovativi interruttori scatolati 3VA), strumenti di misura Sentron PAC e i condotti sbarre Sivacon 8PS. Una soluzione cosiddetta TIP (Total Integrated Power) che ha permesso di ottenere la massima integrazione di tutti gli asset e a tutti i livelli, dai sistemi di media tensione fino all’avviamento del singolo motore negli impianti di produzione.

Infatti, tramite l’utilizzo della tecnologia IO-Link, la comunicazione tra gli avviamenti motore della serie 3RA6 e le CPU Simatic S7-1200 diventa semplice e intuitiva, cosi come l’implementazione a SCADA, a favore inoltre di una riduzione sensibile dei tempi di messa in servizio.

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IL MONTASIO DOP AUMENTA VALORE, NOTORIETÀ E REPUTAZIONE

Il Consorzio di Tutela del Formaggio Montasio Dop, riunitosi a Codroipo in occasione dell’assemblea annuale dei soci, ha approvato all’unanimità il bilancio d’esercizio 2021e i dati confermano la bontà delle attività intraprese ai fini di accrescere il valore, la notorietà e la reputazione. Nel 2021 sono state più di 860 mila le forme vendute per un fatturato al consumo di oltre 60 milioni di euro; a registrare una crescita particolarmente significativa è il formaggio PDMProdotto di Montagna - che segna + 56%.

La comunicazione e le attività di sviluppo avviate con le principali catene della GDO e delle Gastronomie della Lombardia e dell’Austria sono state particolarmente efficaci per lo sviluppo della domanda in Italia e all’estero. Questo spinge il Consorzio a voler elevare ancora il percepito del marchio e valorizzare l’heritage del Montasio attraverso un’identità più in linea con gli stili di vita attuali e di un consumatore sempre più esigente e attento al gusto. “In questo senso - sottolinea il presidente Valentino Pivetta - c’è la volontà di puntare su un ulteriore sviluppo del Progetto “Quality Gold”, il marchio di qualità ‘superiore’ impresso a fuoco da parte degli esperti del Consorzio di tutela dopo 100 giorni di lenta e controllata stagionatura, e sempre attraverso una severa verifica dei

parametri di qualità. Siamo fermamente convinti che sia indispensabile continuare a promuovere tutta la qualità del nostro formaggio, che deriva dall’efficienza di tutta la nostra filiera, tutela dell’ambiente, sostenibilità, benessere animale ed educazione nutrizionale a salvaguardia della salute dei consumatori, anche dei più giovani’. Non a caso il Consorzio in questi ultimi mesi è stato impegnato in un progetto dedicato ai ragazzi delle scuole primarie, ‘Latte nelle scuole’, finanziato dall’Unione Europea per far riscoprire ai ragazzi il valore del prodotto. Coinvolti più di 1600 alunni di 12 scuole primarie che si sono approcciate alla tematica attraverso degustazioni e visite didattiche in allevamenti e caseifici della filiera del Montasio Dop. Per conquistare un pubblico sempre più giovane e ampio, il Montasio Dop a inizio anno è entrato a far parte della nuova edizione 2022 di My Selection di McDonald’s, la linea di hamburger premium selezionati da JoeBastiani che nata in collaborazione con la Fondazione Qualivita per valorizzare i prodotti DOP e IGP italiani, la loro qualità e lo stretto legame con i territori. E i dati parlano chiaro: nei primi cinque mesi dell’anno sono stati consumati più di 3 milioni e 500 mila panini ‘MontasioDop e Pancetta’, corrispondenti a 25 mila forme di formaggio.

SEI MEDAGLIE ALL’INTERNATIONAL CHEESE AWARDS PER IL FIORINO

Si arricchisce di 6 nuove medaglie il già ricco palmares dei Caseificio Il Fiorino che tocca quota 156 tra premi e riconoscimenti ottenuti a livello nazionale e internazionale nei più importanti contest caseari. A convincere la giura dell’International Cheese Awards sono stati Il Cacio di Venere con doppio oro, la Riserva del Fondatore che si porta a casa un altro oro, confermandosi uno dei pecorini più premiati al mondo. Al Fior di Cardo

e al Fiorin Blu sono andate due medaglie d’argento, mentre il Cacio di Afrodite, novità 2022 de Il Fiorino, si aggiudica il bronzo. “Abbiamo alle spalle una storia importante di tradizione casearia artigianale che viene dal 1957 – raccontano Angela Fiorini e Simone Sargentoni - e che abbiamo portato avanti rinnovando ma non snaturando la nostra anima. I nostri formaggi sono frutto della tradizione, della capacità di innovare ma soprattutto sono fatti con latte proveniente da un raggio di circa 40 chilometri da noi. Il latte, la qualità del territorio in cui abbiamo la fortuna di abitare insieme all’arte casearia danno ai nostri pecorini la possibilità di essere distinti e riconosciuti al gusto, all’odore e al tatto”. Doppio oro è stato conferito al Cacio di Venere, prodotto con latte biologico di altissima qualità, proveniente dai pascoli intorno Roccalbegna e con tartufo bianchetto biologico toscano. Un pecorino dalla forma larga e non molto alta per consentire una stagionatura più

compatta e omogenea. Dalla sua uscita sul mercato nel 2021 ha già ottenuto 4 medaglie. Medaglia d’oro anche per la Riserva del Fondatore (nell’immagine), creato dalle mani di Angela e Simone per rendere omaggio al fondatore Duilio Fiorini, questo pecorino è il Re dei formaggi de Il Fiorino. Prodotto con gli antichi metodi della tradizione e affinato in grotta per 2 anni, è un formaggio “da meditazione”, pluripremiato dal 2012 con 4 Super Gold, 13 medaglie d’oro, 5 argenti. Le medaglie di argento dell’International Cheese Awards sono andate poi al Fior di Cardo, pecorino della tradizione prodotto con caglio vegetale, estratto dai fiori di cardo, e al Fiorin Blu, pecorino erborinato realizzato con il miglior latte dei pascoli della maremma e con il Penicillium roqueforti dal gusto intenso e ben bilanciato ed un odore vegetale. Si tratta di un pecorino semicotto stagionato, dal gusto equilibrato, piacevole, armonico. La pasta è compatta con un’occhiatura fine e regolare.

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MITSUBISHI ELECTRIC

unità polivalenti per Latteria Soresina

L’azienda specializzata nella produzione di pro dotti lattiero caseari ha scelto le unità polivalenti NECS-Q-Y/SL-CA per mantenere costanti tem perature e umidità negli ambienti in cui questi vengono conservati e, nel caso del Grana Padano, stagionati.

Latteria Soresina nasce nel 1900 come co operativa di trasformazione del latte con lo scopo di creare un’unione salda tra agri coltori e produttori. La scelta di questa forma societaria rappresenta un punto di forza tangibile: da un lato la cooperativa si prende carico dei problemi che possono colpire la singola azienda, dall’altro tutti i soci, che ad oggi sono circa 180, partecipano all’elezione degli organi di rappresentanza. Questo si traduce anche in un grande attaccamento al territorio. Latteria Soresina lavora nei suoi stabilimenti esclusivamente il latte prodotto dalle 48.000 vacche che si trovano nelle stalle vicine ai caseifici, elemento che con tribuisce a garantire una qualità elevata e un controllo preciso e costante di tutta la filiera. L’azienda offre una vasta gamma di prodot

ti lattiero caseari, occupa posizioni leader nella produzione di eccellenze italiane come il burro e il provolone, ed è il primo produt tore al mondo di Grana Padano.

L’esigenza: temperature e umidità costanti

Per garantire la freschezza dei prodotti ca seari e preservarne gusto e qualità, è neces sario mantenere costanti temperature e umidità negli ambienti in cui essi vengono conservati e, nel caso del Grana Padano, stagionati. Per questo tutti gli stabilimenti di Latteria Soresina sono dotati di impianti di climatizzazione che, in linea con i valori di rispetto ambientale e salvaguardia del ter ritorio dell’azienda, sono recentemente sta ti oggetto di un importante processo di revamping energetico. La necessità di ge stire temperature diverse in ambienti vicini, unita a quella di contenere i consumi ener getici ha guidato la scelta verso unità poli valenti di Mitsubishi Electric.

La soluzione: unità polivalenti di Mitsubishi Electric

Dal 2016 ad oggi sono già state installate 6 unità polivalenti NECS-Q-Y/SL-CA nei plant di Crema e Chiari, mentre è in corso lo studio di fattibilità per la sostituzione di altre unità nei plant del territorio emiliano. Come ripor tato dal Direttore Tecnico di Latteria Soresi na, Ing. Arpini, rispetto alle unità preceden

temente installate, le unità polivalenti fornite da Mitsubishi Electric hanno consen tito di raggiungere importanti risultati in termini di riduzione dei consumi energetici e quindi di contenimento dei costi di eser cizio, azzerando al contempo le emissioni di CO₂ e garantendo condizioni igrometriche ideali per la conservazione dei prodotti ca seari. Questo ha spinto Latteria Soresina a valutare ulteriori interventi anche presso gli altri plant societari. Infine, la scelta di selezio nare unità in versione silenziata, ha reso ottimale l’installazione delle pompe di ca lore polivalenti vicino ai luoghi di lavoro (uffici e magazzini), garantendo comunque il benessere acustico agli operatori. Con un’esperienza di oltre 100 anni nella produzione, nel marketing e nella commer cializzazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche, Mitsubishi Electric è un’a zienda di riferimento a livello mondiale. I prodotti e i componenti Mitsubishi Electric trovano applicazione in molteplici campi: informatica e telecomunicazioni, ricerca spaziale e comunicazioni satellitari, elettro nica di consumo, tecnologia per applica zioni industriali, energia, trasporti e costru zioni. In linea con lo spirito del proprio corporate statement “Changes for the Better” Mitsubishi Electric ambisce a esse re una primaria green company a livello globale, capace di arricchire la società at traverso la propria tecnologia.

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TECNOLOGIA SCHUBERT per un confezionamento perfetto

Il caseificio tradizionale tedesco Heinrichsthaler offre tante specialità di verse. Ora, grazie all’in cartonatrice di Schubert, l’azienda ha trovato una soluzione per applicare le fascette di cartone sulle confezioni di formaggio da grigliare in modo cor retto ed efficiente.

Il formaggio francese Camembert è arri vato in Germania in parte grazie alla Hein richsthaler Milchwerke GmbH, situata in Sassonia, che lo produsse nel 1884. Nel frattempo, il caseificio è diventato uno dei principali produttori tedeschi di formaggi. Per chi preferisce mangiare il formaggio caldo, il caseificio offre diversi tipi di for maggio da forno e da grigliare.

La passione per il prodotto

La priorità assoluta per il caseificio è pro durre i suoi formaggi con il latte della re gione. Per questo motivo l’azienda ottiene le sue basi per la produzione di formaggio principalmente da aziende famigliari re gionali. “Questo ci permette di ridurre i trasporti inutili, garantire la freschezza e la qualità del latte e di sostenere gli alle vatori della Sassonia“ spiega Uwe Lam meck, direttore della Heinrichsthaler. “Ma non è l’unica cosa importante per noi. Vogliamo che i nostri prodotti arrivino al consumatore in una confezione sicura e

intatta“. Nel 2019 la Heinrichs thaler ha introdotto anche il formaggio da grigliare nella propria gamma. Acquistando una confezione, il cliente rice ve due o quattro formaggi da grigliare in una vaschetta di plastica termoformata - sigil lati singolarmente o a coppia. Intorno alla confezione viene messa una fascetta di cartone su cui sono stampate le infor mazioni sul prodotto. “Non eravamo affatto contenti del la precedente soluzione di confezionamento con cui mettevamo le fascette, perché a volte non venivano messe bene”, commenta il direttore del caseificio.

Confezionamento efficiente e preciso

Il costruttore di macchine confezionatrici Gerhard Schubert GmbH con sede a Crailsheim, in Germania, ha progettato per il caseificio un’incartonatrice che ha fatto di questo problema un vecchio ricordo. L’impianto compatto confeziona i formag gi da grigliare in modo efficiente e preciso nelle fascette di cartone. La soluzione robotizzata ha un ingombro limitato e ha integrato la sicurezza del processo nel suo design. In passato i prodotti venivano con fezionati su una sola linea continua, men tre ora il procedimento delle fascette è stato staccato. I robot, raggruppati i for maggi da grigliare, li prelevano e li confe zionano nelle fascette di cartone, utiliz zando un utensile appositamente sviluppato dalla Schubert. “Grazie all’inte grazione di diversi sistemi di trasporto e ai robot, la macchina si è rivelata un inve stimento particolarmente affidabile e performante“ dice Murat Colak, area sales manager della Schubert.

Processi integrati

All’inizio del processo di confezionamen to le vaschette termoformate contenenti

nastro. Un robot T3 deposita i prodotti alternativamente su due trasportatori a vuoto, situati a destra e a sinistra del nastro prodotti. I trasportatori portano le confe zioni di formaggio alla posizione di fascet tatura. Contemporaneamente, un robot F3 preleva nella prima stazione cinque fascette di cartone alla volta dal magazzi no e le presenta a un robot F2 che le aspi ra dall’alto e le deposita sul terzo traspor tatore a vuoto dell’impianto. L’utensile del robot che le deposita sul trasportatore, le preme leggermente sui lati per creare bordi rotti. Il trasportatore a vuoto si spo sta poi con i pretagliati alla posizione di fascettatura. Durante il tragitto, una stam pante mette la data di scadenza sulla confezione. Un robot F2, dotato di un utensile appositamente sviluppato, prele va cinque pretagliati alla volta dal traspor tatore, li piega, li appoggia dall’alto sui formaggi mentre li preleva e fissa le fa scette di cartone pre-incollate con una sola operazione. “L’utensile è altamente tecnico e assomiglia a una mano che tie ne la fascetta di cartone nel palmo“ spie ga Murat Colak. “Il prodotto viene solle vato dal sistema di trasporto mentre la fascetta viene chiusa, diciamo ‘in aria’“. Con l’impianto di confezionamento della Schubert il caseificio è in grado di confe zionare da 70 a 90 confezioni di formaggio da grigliare al minuto.

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GRANA PADANO TRA NUOVO LOGO E COMUNICAZIONE IN 3D

Fashion Week 2022, la settimana italiana più glamour e attesa di Milano, per il Consorzio Grana Padano ha rappresentato l’occasione per annunciare l’adozione del nuovo marchio distintivo. Il precedente logo, che ha reso noto in tutto il mondo il formaggio Grana Padano DOP, era pressoché immutato dal 1954. Il restyling ha reso il logo più moderno e adeguato alle forme della comunicazione contemporanea, pur mantenendo gli elementi essenziali di identificabilità, riconoscibilità e distintività che ha acquisito negli anni. “In linea con il piano marketing 2022-2024, con l’introduzione del nuovo logo, si aggiunge un ulteriore e importante capitolo della storia millenaria del Grana Padano”, ha dichiarato il Presidente del Consorzio, Renato Zaghini. “Il logo rivisitato, aumentando la brand awareness del marchio, diventa ancor di più l’emblema di un formaggio dal sapore unico, frutto dei luoghi in cui è prodotto e della qualità delle materie prime che lo compongono.”

Oltre ad una leggera modifica grafica, l’elemento significativo ed importante è la sostituzione del font “Futura Bold” adottato in precedenza, con uno nuovo ideato e realizzato appositamente per il formaggio Grana Padano e depositato dal Consorzio e dunque è utilizzabile solo ed esclusivamente per contraddistinguere il formaggio Grana Padano DOP. Altre modifiche riguardano l’indicazione univoca delle stagionature sulle confezioni e l’introduzione della nuova categoria

“RISERVA - Oltre 24 Mesi”. A completamento del progetto di revisione delle confezioni è previsto il posizionamento fisso di loghi e diciture per renderle immediatamente identificabili da parte del consumatore, nettamente distinte dai formaggi similari. Parallelamente al restyling del logo, Grana Padano si conferma all’avanguardia nella scelta dei media innovativi

rivolti al grande pubblico. La Giuria del 19° Press, Outdoor & Promotion Key Award, dopo aver esaminato le campagne in concorso, ha infatti conferito il Premio Speciale “Best Impact Award” alla campagna “Grana Padano. Daily Consumption” on air sul digital landmark presso la Stazione Porta Garibaldi, nel cuore del business district della metropoli lombarda. “The Corner” è un impianto tecnologico di ultima generazione, per dimensioni secondo in Europa solo al landmark di Piccadilly Circus a Londra, in grado di realizzare esperienze immersive e 3D di grandissimo impatto grazie alla sua luminosità, definizione e angolarità. Il messaggio del Grana Padano DOP, della durata di un minuto, è stato progettato e realizzato per sfruttare le peculiarità del medium, dimostrando che un patrimonio alimentare, ideato dai monaci cistercensi di Chiaravalle nel 1135 e fedele alla sua tradizione e ai propri valori, può seguire con successo l’evoluzione del gusto anche grazie alla comunicazione in linea con linguaggi e media più diffusi.

VERDURE GIÀ CUCINATE E PRONTE ALL’USO FIRMATE BONDUELLE

Bonduelle, azienda da sempre al passo con i più recenti trend di consumo, propone un’offerta unica e distintiva per il mercato delle verdure ricettate: Ratatouille, Melanzane alla mediterranea, Taccole al pomodoro. La gamma, composta da prodotti già conditi, cucinati e pronti per essere gustati, rappresenta un’offerta ad alto valore aggiunto, molto apprezzata dal consumatore di oggi che, nonostante le limitazioni di tempo, non rinuncia a sperimentare in cucina puntando su piatti veloci, ma sani e gustosi. Le tre referenze in gamma, composte da verdure condite con erbe, aromi della tradizione e un filo d’olio extra vergine d’oliva, rappresentano la soluzione ideale per un pratico contorno o come ingrediente per tante ricette. La gamma è protagonista di un

ricco piano di attivazione che prevede, tra settembre e ottobre, un’azione di in-home sampling in collaborazione con Glovo: Bonduelle ha previsto l’invio di 20.000 campioni di prodotto a sorpresa in 20.000 spese effettuate tramite Glovo express. Insieme ai sample, i consumatori ricevono anche un leaflet dedicato alla gamma per

raccontarne gli elementi caratterizzanti come versatilità, praticità e posizionamento gourmet. In concomitanza dell’attività e negli stessi mesi, Bonduelle è presente nei punti vendita con nuovi materiali di visibilità ed extra esposizione per la gamma, come stopper e cravatte.

Le attivazioni sono, inoltre, supportate anche da una campagna di comunicazione sulle principali piattaforme digital grazie a tre video, che puntano sulle caratteristiche differenzianti della gamma, e che sono on air sui canali social Facebook e Instagram.

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RESTYLING PER I PRODOTTI “SPECIALI” DI GIUSTO

Giusto - brand leader nell’alimentazione speciale appartenente a Farmafood, società del Gruppo Lo Conte - presenta il restyling della linea di prodotti dedicati all’alimentazione speciale, nati dalla lunga esperienza del brand che copre tutte le occasioni di consumo, con un ventaglio di referenze che spaziano dal dolce al salato. Notevoli sono le novità che caratterizzano il restyling del brand: i pack sono rivisiti in chiave moderna, semplice e chiara, facilitando la riconoscibilità a scaffale da parte del consumatore e ponendo l’attenzione sulle caratteristiche nutrizionali. Inoltre, il restyling continua con lo sviluppo di nuove formule in grado di coprire tutte le esigenze alimentari. “Il nostro lavoro si è inizialmente concentrato nell’analisi dell’assortimento in modo da aggiornare e migliorare le ricette in essere e sviluppare nuove formule tenendo sempre al centro i desideri e i bisogni dei nostri consumatori - afferma Paolo Carafa, Brand Manager Giusto - È stato un lavoro lungo e impegnativo che si è concluso con il lancio del nuovo brand e dei nuovi packaging”. Il nuovo system è caratterizzato da cinque principali elementi, comuni tra tutte le oltre

150 referenze: fondo pieno colorato (ogni linea ha un colore di fondo della confezione specifico in modo da facilitare la distinzione a scaffale), lettera G dal colore arancio (elemento caratterizzante e distintivo del brand), logo Giusto con il nome della linea inserito all’interno del cartiglio di colore arancio, plus nutrizionali del prodotto posizionati in modo da essere sempre molto visibili e immagine del prodotto sempre ben visibile e in primo piano. Il marchio Giusto è presente sul mercato con linee differenziate per colore per soddisfare specifiche esigenze alimentari. “Giusto senza glutine” comprende alimenti per celiaci o persone sensibili al glutine, notificati al Ministero della Salute, e si articola in due linee “uniche” che rendono l’offerta ancora più ampia e completa: linea natura e

equilibrio. Le altre linee proposte da Giusto sono “Senza zuccheri aggiunti” (prodotti dal piacevole sapore dolce, assicurato dalla presenza di edulcoranti), “Diabel basso indice glicemico” (si rivolge a coloro che intendono seguire un’alimentazione corretta e controllata, privilegiando formulazioni che contribuiscono al mantenimento dei livelli corretti di Glicemia o prevengono le conseguenze di un suo incremento), “Aprotetico” (linea che nasce dall’esigenza di fornire prodotti gustosi e, al tempo stesso, a basso contenuto di proteine a tutti coloro che soffrono di IRC, Insufficienza Renale Cronica) e infine “Solo frutta”, una linea di confetture naturali da frutta al 100%, senza aromi, conservanti e coloranti artificiali e garantiti senza glutine.

CSM INGREDIENTS PUBBLICA IL SUO PRIMO BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ

Il primo Bilancio di Sostenibilità pubblicato da CSM Ingredients – multinazionale controllata da Investindustrial attiva nella ricerca e produzione di ingredienti alimentari - testimonia il forte impegno dell‘azienda nello sviluppo e nell’evoluzione delle storiche e variegate Business Units del Gruppo attraverso uno spiccato e concreto approccio alla sostenibilità. All’interno del documento, sono illustrati i risultati e le azioni intraprese dal Gruppo, parallelamente alla strategia finalizzata a porre le basi per azioni concrete incrementali, trasparenti e misurabili già nei prossimi anni. Tra queste, eventuali complessità connesse al settore industriale saranno affrontate dai team global di CSM Ingredients, anche grazie alle strette collaborazioni con clienti e i principali partner. In qualità di membro dello United Nations Global Compact, CSM Ingredients ha focalizzato la propria strategia di sostenibilità Thrive for Impact su tre pilastri fondamentali: People, Planet, e Product. Attraverso questi driver, l’azienda mira ad affrontare le tematiche della salute del pianeta, del benessere dell’umanità e della ricchezza agricola, aspetti strettamente legati agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Su questi 3 pilastri si fonda quindi l’ambizione dell’azienda di divenire

una vera e propria forza che guida l’industria attraverso una piattaforma ingredient-tech ad impatto positivo. Per quanto riguarda l’asset “people”, dai dipendenti ai partner, dai fornitori fino alle comunità che ruotano attorno all’ecosistema aziendale, CSM Ingredients lavora per creare valore a beneficio delle persone attraverso azioni concrete che includono iniziative di Sensibilizzazione della comunità, di Diversity, di Uguaglianza e Inclusione e infine di Salute e Sicurezza. Il secondo pilastro su cui si basa la strategia Thrive for Impact è “planet”. Grazie al suo approccio aziendale a lungo termine, CSM Ingredients garantisce la cura e la salvaguardia delle risorse naturali del pianeta per le generazioni attuali e future. Gli ambiti strategici a supporto di questo pilastro sono riciclo dell’acqua e dei rifiuti, l’approvvigionamento responsabile e la riduzione delle emissioni di CO2. A chiudere il trittico dei pilastri fondanti troviamo “product”. Quale leader di settore, CSM Ingredients garantisce che tutte le attività di innovazione dei propri prodotti abbiano la sostenibilità quale punto di ingresso obbligatorio, con particolare attenzione ad alcuni aspetti chiave: packaging, aumento del plant-based, riduzione del contenuto di sale e zucchero, nonché favorire la biodiversità.

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IMBALLAGGIO IN CARTA PER LINEA DI PASTA PREMIUM

Dalla collaborazione tra Mondi, azienda di primo piano a livello globale per imballaggi e carta, e Fiorini International, società italiana protagonista nella produzione di packaging e soluzioni di imballaggio in carta, è nato un nuovo sacchetto di carta completamente riciclabile, disegnato per un pastificio italiano con prodotti premium, di altissima qualità.

Antico Pastificio Umbro ha deciso di mettere insieme le competenze di Mondi e Fiorini International per progettare e produrre un sacchetto in base carta con finestra per la sua linea di pasta premium: una volta introdotta completamente e su tutta la linea, la nuova soluzione di packaging in carta interamente riciclabile consentirà di eliminare circa 20 tonnellate di plastica all’anno, obiettivo primario della politica di sostenibilità del brand. La partnership di successo tra Mondi e Fiorini International ha portato alla produzione di un sacchetto in base carta con un’ampia finestra sul fronte, realizzata in cellulosa trasparente, riciclabile e biodegradabile che consente ai consumatori di vedere il prodotto all’interno. La nuova soluzione in carta disegnata da Mondi e Fiorini International risulta completamente riciclabile, garantendo eccellenti performance di protezione, conservazione, igiene e sicurezza per tutto il ciclo vita del prodotto, dalla produzione, al trasporto, dallo scaffale al consumatore finale. Il nuovo sistema di chiusura sigillato con una speciale colla a caldo per alimenti e l’innovativo fondo rinforzato ne migliorano l’igiene, facilitandone l’apertura e la chiusura. Realizzato con materie rinnovabili, interamente e facilmente riciclabile, il nuovo sacchetto diventa protagonista dell’economia circolare, considerando l’alto tasso di riciclo della carta in Europa

che raggiunge circa all’80%. La resistenza ed i risultati eccellenti di resa di stampa, rendono il nuovo sacchetto per pasta un efficace mezzo di comunicazione per il brand a supporto della sua strategia oltre a garantire totale compatibilità con le macchine riempitrici. Massimiliano Scottà, Head of Sales Region South & America Kraft Paper di Mondi, commenta: “Per sviluppare questo imballaggio riciclabile abbiamo usato il nostro approccio centrato sul cliente, EcoSolutions e abbiamo lavorato a strettissimo contatto con Fiorini International e Antico Pastificio Umbro. Si tratta infatti di un esempio eccellente di best practice nella realizzazione di un imballaggio che preserva la circolarità dei materiali e contribuisce all’obiettivo di sostenibilità stabilito nel MAP2030 di Mondi: rendere riutilizzabile, riciclabile o compostabile il 100% dei suoi prodotti entro il 2025”.

SISTEMA PER IL RIEMPIMENTO DEL VUOTO NEGLI IMBALLAGGI

Nel settore degli imballaggi Sealed Air propone un sistema di riempimento del vuoto con carta per aiutare le aziende di e-commerce ad affrontare le sfide poste da una crescita rapida e dal dover soddisfare il repentino aumento degli ordini. Il nuovo prodotto FasFil® Jr di Sealed Air® è stato specificamente progettato e vanta le migliori caratteristiche prestazionali per consentire alle aziende di passare in modo efficiente ed efficace da bassi a medi volumi di imballaggio. FasFil® Jr ha un ingombro ridotto ed è stato sviluppato come sistema “plug and play” per una configurazione rapida e un funzionamento semplice. È dotato di comandi facili da usare e completamente integrati, con la possibilità di creare materiali di riempimento personalizzati utilizzando carta a modulo continuo

riciclata al 100%, di provenienza responsabile. L’eliminazione degli inceppamenti senza utensili e i sensori anti-inceppamento contribuiscono a migliorare l’affidabilità e i tempi di attività del dispositivo. Eric Van Der Kallen, EMEA Platform Manager

Protective Packaging Solutions Inflatables and Paper di Sealed Air, ha dichiarato: “L’aumento della domanda dall’e-commerce può far superare rapidamente le capacità di imballaggio creando situazioni che causano ritardi nella consegna degli ordini, con conseguente impatto negativo sulla produttività complessiva. Ciò può mettere in difficoltà le imprese più piccole che non sempre dispongono di tempo, risorse, spazio nei locali, o capitale per ammodernare i sistemi di imballaggio. FasFil® Jr può risolvere tutti questi problemi. È un sistema di riempimento del vuoto con

carta, conveniente e di piccole dimensioni, ma grande in termini di prestazioni. È facile da posizionare e adattare in spazi di lavoro ingombri e stretti. Il design e le funzionalità complessivi sono stati progettati per facilità d’uso e tempo di attività adeguato”. Il nuovo sistema può essere installato a pavimento o montato facilmente su un supporto da tavolo, ed è ideale per le aziende di e-commerce e per ordini di medi volumi. FasFil® Jr converte la carta a modulo continuo da 380 mm con grammatura di 50 gsm o 57 gsm e offre diverse modalità operative, tra cui ‘cut and hold’, manuale e con dimensioni personalizzate. Eric conclude: “La gamma di sistemi FasFil® è ben nota presso le aziende di e-commerce, sia di bassi che alti volumi, per la sua velocità, affidabilità e facilità d’uso. L’aggiunta di FasFil® Jr significa che questi vantaggi in termini di prestazioni possono ora essere estesi anche alle aziende che lavorano con volumi medi”.

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PIZZAPACKAGINGYOU“KNEAD”TOKNOWABOUT

DanielSchwitzer,Directorof Communications&Sustainability,at amipak,talksaboutthelatestproducts proposedbythecompanyforthepizza market.“Asoneofthemostpopularand recognisabledishesworldwide,mostof uscannameourfavouritepizzaquicker thanwecandialourlocaltakeaway. Thehumblepizzaboxisarelative whippersnapper,bornasrecentlyasthe mid-1960satatimewhenlarge-scale pizzadeliverywastransformingtheway weconsumefood.Butmakingitfrom oventodoorstepisn’talwaysplainsailing. Andbusinessesneedtoboxclevertostay aheadofthecompetitionatatimewhen thefoodserviceindustryisagaingrowing rapidly.Pizzaboxesbyamipakareso muchmorethanadisposablecardboard boxdesignwithalifttopandfoldedsides, finishedwithalittleillustrationofapizza chef.Fromapackagingpointofview, theytickplentyofvitalboxes:they’re resistant,easytoproduceandrecycle, wellinsulatedandventilatedtokeep thefoodwarmyetdry,flatpackedand easytoassemble,andtheirstackability makesthemidealfortransporting.For

manybusinesses,theboxesalsorepresent untappedmarketingcollateral,achance toimpressthebranduponcustomers.A perfectblankcanvasforpersonaltouches to connect with the customers. Intermsofvisualvalue,boxeshave somewhere between 5-8 minutes to visuallyengagewiththeconsumer. Agoodpackagingpartnershouldbeable toworkwithyourspecificmenuand customerneedstodevelopashortlist ofoptionsthatcanbeusedinavariety ofways.So,froman18”family-style pizzatoavarietyofsidedishpackaging, tocorrugatedlinersandtripodstoo,

CAMATECHNOLOGYFORBAKERYANDSNACKFOODINDUSTRY

Forbakeryandsnackfoodcompanieslookingtoimprove productionandefficiency,Camaoffersinnovativesecondary packagingandprimaryproducthandlingsystemsdesignedfor easeofuseandflexibility.Cama’sflexiblecartoning,casepacking, traypacking,sleeving,androboticloadingsystemsaredesignedto easilyrunmultipleproductsandpackagesizes,includingvariety packs,withquickandeasychangeover.“Becausethebakeryand snackfoodmarketcompriseakeypartofourbusiness,we’rehappy tohavedebutedattheIBIEShowinLasVegas(September18–21),” saysBillyGoodman,managingdirector,CamaNorthAmerica. “Weunderstandthatthebakeryindustrydemandsspeed, precisionandrepeatabilityandourversatilepackagingsolutions meetthosedemands,whilestillofferingmaximumflexibility andexperthandlingofdelicateproducts.”Hygienicdesigns, accessiblemachines,andin-housedevelopedrobotsarejustsome oftheuniquebenefitsofferedbyCama’s BreakThrough Generation(BTG) lineofcartoners, caseandtray packers,andsleeving systems.Inaddition,

some of the most desirable takeawayfoodaround isservedinoureasily customisabletable-ready pizzapackaging.Notonly does it maintain the food’s samebeautifullookandfeel, ithelpsfulfiltheversatility ofyourmenu,standardises portions,anddrivesthe overallaestheticyou’re workingto.Productsshould preservetheopticsofthe dishandhelpmaintainquality,freshness, andtemperature.Oursolutionsgothe extramilebybeingbreathable,odourless, microwavable,customisable,spacesaving,andcrucially,designedtofitinto yourexistingwastemanagementsystem. Theyarecompostableandrecyclable. There are three main issues for the takeawayindustrytotackletoday:singleusepackaging,deliverychallenges, andfoodpresentation.Designedfor maximumimpactandversatility, our solutions address all of these and more,unlockingaddedvalueforall stakeholders.”

ouradvancedIndustry4.0compatibletechnologyalsodelivers connectivitytoenterprisesystemsforbatchdatacapture,ERP andremotemaintenance.Atthisyear’sIBIEShow,CamaNorth Americashowcasedthenextevolutionofitsclass-leading augmentedreality(AR)technology.WithARandvirtualization alreadyprovinginvaluableacrossthedesign,build,commission, testandoperationalphasesofitsBTGmachines,Camanowoffers immersive,linesidesupportforwarranty,sparesandconsumables, throughitsAugmentedMachineAssistancePackage.

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A

CIBUS TEC FORUM uno sguardo sul futuro

Il primo Forum mondiale dedicato alle tendenze future della tecnologia alimentare si terrà a Parma il 25 e 26 ottobre. In questa intervista Fabio Bettio, Direttore di Cibus Tec e Cibus Tec Forum, ci racconta tutte le novità che caratterizzeranno l’evento.

➣ Il primo Forum mondiale sulle tendenze future della tec nologia alimentare avrà luogo a Parma i prossimi 25-26 ot tobre. Quali sono gli obiettivi che si propone Cibus Tec Forum? Rispondo scomodando Helga Nowotny, docente di Studi tecnologici al Politecnico di Zurigo che sostiene che il nostro tempo richiede sempre di più un “pensiero cattedrale”, un pensiero condiviso che sappia cioè guardare oltre l’attuale generazione per trovare soluzioni alle sfide poste dal Green Deal. Cibus Tec Forum, la nuova Mostra-Convegno sulle Ten denze delle Tecnologie Alimentari in programma a Fiere di Parma il 25/26 ottobre 2022, nasce con questo spirito che corrisponde peraltro ad una precisa richiesta dell’industria alimentare e delle PMI tecnologiche: trovare un momento di confronto tra industria, ricerca e istituzioni per individuare soluzioni a lungo termine rispetto alle sfide che ci attendono.

➣ Quali saranno i temi caldi della manifestazione che verranno discussi e condivisi sia in ambito espositivo che congressuale? In termini di innovazione e tecnologie co sa dobbiamo aspettarci?

Le istanze sempre più pressanti su sostenibilità ambientale,

riduzione degli sprechi e salubrità hanno indotto ad un vero e proprio Rinascimento culturale nella Ricerca e Sviluppo di nuove soluzioni per il settore alimentare. Molte tecnologie sono ancora sperimentali ma tantissime altre sono già utiliz zabili, pur rappresentando al momento delle piccole nicchie. Automazione spinta, robotica e intelligenza artificiale sono il grande motore della produzione alimentare del futuro e le vedremo protagoniste a Cibus Tec Forum nelle loro forme più raffinate. Non mancheranno aziende e startup con solu zioni innovative nei settori delle biotecnologie e dell’ingre dientistica avanzata.

➣ Cibus Tec Forum ha sempre guardato all’universo del packaging con attenzione. Quali saranno le iniziative e i progetti dedicate a questo ambito?

Il packaging, nel suo processo di evoluzione da “involucro” ed elemento di comunicazione e identità nei confronti del consumatore, si trova oggi in un vortice tra Funzionalità, In formazione e Sostenibilità. Tutti gli attori della filiera alimen tare pongono attenzione e risorse alla creazione di nuovi materiali e nuovi packaging con minor impatto ambientale,

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in grado di conservare sempre meglio il conte nuto e di “parlare”, for nendo informazioni sui prodotti. Il packaging intelligente sarà una vera e propria miniera di infor mazioni anche grazie a tecnologie innovative come la blockchain, che consente di tracciare ori gine, posizione attuale, percorso, temperatura e condizioni di conserva zione lungo la filiera ali mentare. La più grande sfida si gioca però sulla sostenibilità e sui temi dell’Economia Circolare, il modello di consumo che, attraverso le logiche di condivisione, riutilizzo, ripara zione e riciclo, si pone l’obiettivo di allungare il ciclo di vita dei prodotti e materiali, riducendo l’utilizzo di risorse e la produzione di scarti. Queste tematiche e tendenze saranno affrontate in occasione di due delle quattro princi pali conferenze - “Processing e packaging tra sostenibilità e digitalizzazione” (25 ottobre / 10.00-13.00) e “Materiali innovativi per un’e conomia circolare” (26 ottobre / 14.3017.00) - e nel wor kshop “L’industria del packaging: cosa c’è di nuovo e cosa c’è all’o rizzonte? Il punto di vista dei Costruttori” organizzato da Smart Packaging Hub, il nuo vo partner di Cibus Tec Forum.

➣ Ci parla della nuova formula ibrida che adotterete per questo evento?

Cibus Tec Forum riunirà, in soli due giorni, con un format innovativo (di “esposizione-convegno”) e in un unico padi glione, aree dedicate a tecnologie innovative, startup, di mostrazioni dal vivo e 25 appuntamenti tra conferenze in ternazionali e talk su contenuti di grande attualità per l’industria alimentare e foodtec. A parlarne le principali or ganizzazioni internazionali, tra cui la Commissione Europea, Food and Drug Administration statunitense (FDA), European Food Safety Authority (EFSA). Sono attesi nel complesso oltre 15.000 operatori e investitori provenienti dall’Italia e dall’estero e 200 operatori VIP dell’industria alimentare pro venienti da Europa, Nord Africa, Area Balcanica e Medio Orientale, con progetti di investimento in tecnologie Made in Italy che finalizzeranno a Cibus Tec Forum.

➣ Un appuntamento nuovo, sfidante ma destinato in qualche modo a rimanere nel palinsesto di Fiere di Par ma. Quale valore hanno oggi momenti di networking come Cibus Tec Forum, anche alla luce di quanto avvenuto negli ultimi due anni? Cibus Tec Forum, con la sua formula innovativa e smart, rappresenta una straordinaria opportunità di promozione delle innovazioni per il settore alimentare e delle bevande ma anche di networking e formazione. È interessante ricor dare che il 76% dei visitatori di Cibus Tec 2019 intervistati ha considerato utile ed interessante organizzare il nuo vo evento Cibus Tec Forum quale mo mento di incontro e business, in pre parazione alla manifestazione Cibus Tec, posticipata da ottobre 2022 al 24/27 ottobre 2023. La pandemia ha cambiato molti dei paradigmi della nostra quotidianità ma ci ha portati a confermare, anche nel business, la centralità del contatto umano per sviluppare relazioni, idee e innova zioni.

Fabio Bettio, Direttore Cibus Tec e Cibus Tec Forum
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ALL4PACK

largo alla rivoluzione!

ALL4PACK Emballage Paris si preannuncia ricca di novità: nuovo posizionamento, nuova firma e nuovi contenuti per il Salone che si terrà dal 21 al 24 novembre 2022 nel Quartiere Fieristico di Paris Nord Villepinte.

P unto di riferimento e appuntamento imperdibile di fine anno (dal 21 al 24 novembre 2022 - Paris Nord Villepinte), ALL4PACK Emballage Paris si posiziona ormai come fiera inter nazionale d’avanguardia per le soluzioni di packaging soste nibile e dell’intralogistica, coprendo tutta la linea di produzio ne, comprese le macchine. Vuole essere una fonte di ispirazione per supportare tutti gli attori del settore di fronte alle sfide presenti e future, decodificando le normative ed evidenziando le innovazioni più responsabili.

Un nuovo posizionamento

Esaurimento delle risorse non rinnovabili, riciclabilità limitata, emissioni di gas a effetto serra... il packaging si trova di fronte a molte sfide e deve reinventarsi. ALL4PACK Emballage Paris invita i suoi espositori e visitatori a essere parte attiva di questo cambiamento grazie a soluzioni innovative più sostenibili. Attesa dalla maggioranza degli operatori, questa evoluzione è sostenuta e accompagnata da un intero ecosistema. ALL 4PACK Emballage Paris è un evento internazionale generalista, organizzato ogni due anni, ed è un vero riferimento nell’eco sistema dell’imballaggio e dell’intralogistica. Oggi, la missione del salone è quella di aiutare i professionisti ad affrontare una rivoluzione senza precedenti e ad affrontare le nuove sfide ecologiche che si presentano. Per fare questo, esso riunisce tutte le innovazioni, le tendenze e le competenze al servizio delle industrie utilizzatrici. Offre un approccio globale per soluzioni specifiche, sostenibili e responsabili per soddisfare i problemi di performance dei professionisti del settore: imbal

laggio, macchine, logistica. Questo salone unico riunisce i più importanti decision maker di 11 settori industriali: Agro-Ali mentare, Bellezza&Igiene, Beni di consumo, Beni industriali, Bevande&Liquidi, Distribuzione E-Commerce, Lusso, Farmacia&Salute, Servizi, Trasporto&Intralogistica, altro Multiindustrie. L’edizione 2022 di ALL4PACK Emballage Paris si terrà nei padiglioni 4 e 5A del Quartiere Fieristico di Paris Nord Villepinte. Questo nuovo posizionamento più compatto, con i padiglioni effettivamente contigui, permetterà una migliore suddivisione dei 4 universi del salone. Il flusso dei 66.000 ope ratori attesi (il 35% dei quali saranno internazionali) sarà più agevole e distribuito in modo più uniforme grazie a diversi poli d’animazione collocati in ogni zona.

Un contenuto ricco

Risolutamente incentrata sulle soluzioni future e sull’innova zione, questa nuova edizione di ALL4PACK Emballage Paris offrirà un contenuto ricco, numerosi eventi collaterali e hi ghlights. L’area Conferenze ALL4PACK offrirà un programma completo di conferenze relative ai grandi temi del settore: la rivoluzione del packaging dal punto di vista dell’agroalimen tare, dell’e-commerce e dell’eco-design, le tendenze e pro spettive per materiale (carta/cartone, vetro, metallo, plastica, legno), le nuove soluzioni per una logistica sostenibile, le macchine e performance industriali, una visione internaziona le del packaging. Queste conferenze permetteranno di capire meglio, analizzare e decifrare le tendenze, le soluzioni future, i regolamenti e le nuove norme. Tutte le conferenze saranno gratuite, con accesso libero e tradotte (francese/inglese). Lo spazio Obiettivo

Impatto Zero, un evento ibrido unico che vuole essere una piattaforma di scambio e un Think Tank. Esso riunirà i protagonisti del cambiamento re sponsabile. Le startup presenti propor ranno soluzioni innovative e agili per l’imballaggio e la movimentazione: nuovi materiali, contenitori riutilizzabi

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li e connessi, strumenti di programmazione per robot. L’area ALL4PACK Innovations sarà la vetrina per gli Innovation Awards 2022, un concorso per il quale le iscrizioni si apriranno all’inizio di maggio. Fonte d’ispirazione, futurista e creativo, questo spazio decifrerà le tendenze e permetterà ai visitatori di sco prire, attraverso i vincitori del concorso, le novità nei settori presenti sul salone. Nel 2018, più di 300 prodotti sono stati presentati al concorso e 46 innovazioni sono state seleziona te dai membri della giuria, specialisti di imballaggio e intralo gistica (giornalisti, esperti e designer). Nell’area ALL4PACK In novations saranno presentati anche i vincitori di altri concorsi che rappresen tano le tendenze internazio nali ed europee: L’Oscar dell’Emballage, SIAL Innova tion, De Gooden Noot, Em ballé 5.0.

L’evoluzione dei materiali per imballaggio

Per essere al centro delle ri flessioni del settore, ALL 4PACK Emballage Paris ha intervistato* la community della fiera (fornitori di packa ging e industrie utilizzatrici) per conoscere la loro visione sull’evoluzione dei materiali per imballaggio.

L’intera community di All 4Pack è consapevole della necessità di una transizione ecologica, tanto che l’88% degli intervistati ritiene che l’uso di imballaggi più rispet tosi dell’ambiente sia una questione prioritaria. Le ra gioni principali di questa transizione sono le aspetta tive dei consumatori (69%), i vantaggi in termini di imma gine (56%) e i cambiamenti legislativi (49%). Gli ostacoli più difficili da superare ri guardano il costo dell’utilizzo di materiali di imballaggio rispettosi dell’ambiente (63%), la disponibilità (43%) e la qualità dei materiali (37%). Dal punto di vista dei mate riali utilizzati, carta/cartone (77%) e plastica (73%) restano ai primi posti. I biomateriali sono ancora poco utilizzati

(18%) tuttavia sembra che il loro uso sia destinato ad esplode re: il 37% degli intervistati afferma di voler iniziare ad utilizzar li nei prossimi due anni. Anche carta e cartone dovrebbero avere il vento in poppa mentre dovrebbe verificarsi un vero e proprio calo nell’uso della plastica; tuttavia, pochi intendono smettere di utilizzarla (5%). L’uso di metallo, vetro e legno dovrebbe rimanere relativamente stabile.

* Sondaggio condotto da ALL4PACK Emballage Paris tra l’11 aprile e il 10 maggio 2022, tra 211 decision maker appartenenti ai settori delle industrie utilizzatrici (60%) e dei fornitori di imballaggi (40%) di tutti i settori, di tutte le dimensioni e di diversi paesi.

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Monte-Carlo

3-5 ottobre 2022

Salone internazionale del packaging di lusso www.luxepack.com

Paris Nord Villepinte

15-19 ottobre 2022

Salone internazionale dell’industria agroalimentare www.sialparis.com

Parma

25-26 ottobre 2022

Mostra-convegno sulle tendenze delle tecnologie alimentari www.cibustecforum.it

TRIESTESPRESSO

Trieste

27-29 ottobre 2022

Fiera per l’intera filiera dell’industria del caffè espresso www.triestespresso.it

MARCA

Bologna

18-19 gennaio 2023

Fiera italiana dedicata alla marca commerciale www.marca.bolognafiere.it

Rimini

21-25 gennaio 2023

Salone Internazionale della Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianali e Caffè www.sigep.it

PRO SWEETS

Cologne

29 gennaio - 1 febbraio 2023

Fiera internazionale dei fornitori per l’industria dei dolci e degli snack www.prosweets.com

Berlino

8-10 febbraio 2023

Salone internazionale del commercio ortofrutticolo www.fruitlogistica.com

Rimini

19-22 febbraio 2023

Paris Nord Villepinte

21-24 novembre 2022

Fiera dedicata al packaging, processing, printing e logistica www.all4pack.com

Fiera professionale delle tecnologie per birre e bevande www.bbtechexpo.com

Düsseldorf

4-10 maggio 2023

Fiera internazionale del packaging e processing www.interpack.com

Parma 23-25 maggio 2023

Fiera italiana dell’automazione e del digitale per l’industria www.spsitalia.it

Bruxelles

11-14 settembre 2023

Fiera internazionale delle tecnologie per la stampa di etichette www.labelexpo-europe.com

Parma

24-27 ottobre 2023

Fiera dedicata alla tecnologia alimentare e delle bevande www.cibustec.it Norimberga

14-16 novembre 2023

Fiera dei beni strumentali per il settore del beverage www.braubeviale.de

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