Food Machines n.2 - Settembre/Ottobre 2023

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Sommario

primo piano/spotlight

4 Prodotti dolciari, fra tendenze e fatturato in crescita

6 Schubert punta su flessibilità e automazione

10 Baked goods, automated packaging for sensitive products

12 IMA, the future of the bakery sector market

14 L’industria alimentare italiana traina il Paese

15 Italian sounding, ostacolo all’export alimentare

16 Distribuzione automatica, in crescita fatturato e consumazioni

speciale cibus tec 2023

18 Un palcoscenico per il food tech nel cuore della Food Valley

20 Meccanica per il F&B, il made in Italy nel mondo

22 Smart Packaging Hub, novità per il food & beverage

24 P.E. Labellers, un’icona per l’etichettatura

FOOD MACHINES

26 Mettler-Toledo, tecnologie di ispezione intelligenti e convenienti

28 Unimac-Gherri, soluzioni flessibili per l’alimentare

28 Qualità, tradizione e innovazione con Labelpack

29 Goglio, novità per il liquid food

30 Arca Etichette, focus su Striped Linerless

31 Interroll per la movimentazione F&B

32 Corno Pallets, una scelta consapevole

33 Multi Import, soluzioni per il food packaging

34 AVE Technologies presenta le riempitrici EFS

35 È facile, con Robatech!

tecnologie

36 ACOPOS 6D, la chiave dell’efficienza produttiva

38 Rittal Hygienic Design, specialisti per l’alimentare

strategie

40 “Enjoyneering”, con igus!

42 Rigoni di Asiago, una storia lunga un secolo

ambiente

44 Il riciclo da record del Consorzio RICREA

46 Carta e cartone, crescono la raccolta e il riciclo

47 Il riciclato Reload per superare la plastic tax

eventi

58 Meat-Tech e Pro-Tech, proteine in primo piano

59 Pronti per iba, la fiera per l’industria della panificazione

60 Ecomondo 2023, missione: innovare

la rivista del latte

48 Ferrari Giovanni Industria Casearia, 200 anni di tradizione e innovazione

50 Nonno Nanni punta sulla sostenibilità

51 Tonitto 1939, sorbetti e gelati bio e Kosher

FOOD TECHNOLOGIES

ANNO XXVII

N. 2 SETTEMBRE/OTTOBRE 2023

Direttore Responsabile

Stefano Legnani

Coordinamento editoriale

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Marketing e Vendita

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Food Machines

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Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 2 contents
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P rodotti dolciari fra tendenze e fatturato in crescita

Alla maggior parte delle persone piace mangiare dolciumi, ma con la tendenza a una maggiore sostenibilità cresce la domanda di imballaggi più green per i prodotti dolciari. È quindi forte la pressione su questo settore affinché introduca processi di imballaggio e materiali più rispettosi delle risorse.

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Messe Düsseldorf/C.Tillmann

InEuropa l’industria dolciaria rientra tra i settori di produzione ed esportazione più dinamici e importanti. Secondo quanto comunicato da Caobisco, l’associazione delle industrie europee del cioccolato e dei dolciumi, oltre 12.000 aziende producono circa 14,7 milioni di tonnellate di prodotti dolciari all’anno. A livello mondiale i leader nella produzione dolciaria sono tuttavia gli Stati Uniti, con un fatturato di circa 264 miliardi di euro previsto nel 2023 e, secondo Euromonitor International, registrano la maggiore crescita assoluta nei prossimi cinque anni. A riscuotere il maggiore gradimento da parte di consumatori e consumatrici è soprattutto il cioccolato. Ai vertici della classifica europea stilata da Chocosuisse si piazzava nel 2020 la Svizzera con un consumo pro capite di cioccolato di oltre undici chilogrammi all’anno, seguita dalla Germania (9,2 kg), dall’Estonia (8,3 kg) e dalla Danimarca (8,2 kg). Una ricerca di Euromonitor International attribuisce all’Estonia addirittura il maggiore consumo pro capite di dolciumi nel 2022 – statisticamente ogni abitante ne avrebbe consumati 13,6 chilogrammi. Secondo le previsioni, il paese baltico dovrebbe registrare un ulteriore sostanzioso aumento nei prossimi cinque anni. Un recente sondaggio della piattaforma online tedesca Statista dimostra che le donne sono più propense a consumare dolci. Nel 2022 circa il 34% delle donne ha ammesso di consumare ogni giorno dolciumi o stuzzichini salati. Per gli uomini la quota si attesta al 23%. In un’altra indagine, un quarto degli intervistati ha ammesso alla società di ricerche di mercato POSpulse di aver aumentato il consumo di dolciumi e snack dalla pandemia. Nonostante le crisi i dolciumi rappresentano il comparto che registra la più forte crescita del fatturato nell’industria alimentare: il fatturato generato in questo segmento occupa infatti il quarto posto. E il settore si trova ad affrontare nuove esigenze. La crescente consapevolezza dei consumatori e delle consumatrici per quanto riguarda la salute e l’ambiente crea una nuova domanda di varianti senza zucchero e imballaggi più ecologici. Per i produttori di dolciumi ciò significa anche rendere i propri processi di imballaggio più flessibili ed efficienti. Sempre più spesso puntano su processi di produzione e di imballaggio automatizzati e realizzano per i loro dolciumi imballaggi sempre più sostenibili. Per i suoi calendari dell’Avvento il produttore di dolciumi Fazer utilizza ora un cartone leggero con barriera funzionale a dispersione prodotto da Metsä Board. Secondo quanto comunicato dall’azienda, il passaggio al nuovo materiale permette di ridurre il consumo annuo di plastica di 1.200 kg rispetto al cartone rivestito in PE utilizzato in passato. Ora il calendario dell’Avvento è, inoltre, completamente riciclabile e, grazie alla leggerezza e all’uso efficiente delle risorse nella produzione del nuovo materiale, la sua impronta di carbonio si riduce di un quarto.

Confezionare il cioccolato ad alta velocità

Sacmi ha lanciato sul mercato, con il marchio Carle & Montanari, una nuova incartatrice con un output di 250 tavolette o barrette di cioccolato al minuto. È adatta anche ai nuovi materiali di imballaggio ecologici. La macchina è frutto di un nuovo approccio alla costruzione meccanica in Sacmi Packaging & Chocolate, che supera i concetti meccanici tradizionali e consente di confezio-

nare anche prodotti delicati ad elevate velocità e con una qualità costantemente elevata. L’incartatrice produce tavolette di cioccolato con confezione interna ed esterna. La confezione interna viene sigillata su tre lati, mentre la confezione esterna è costituita da cartone o carta pretagliata. I sensori sull’impianto monitorano il consumo, i tempi di lavoro e gli indicatori di efficienza. In caso di anomalie nel processo di confezionamento la macchina invia automaticamente messaggi d’allarme e apre un collegamento remoto con l’assistenza.

Anche una nuova incartatrice multistile per praline sviluppata da Sacmi è adatta a pellicole ecologiche. Nella configurazione top twist (fiocco in testa) confeziona fino a 500 praline al minuto, tra queste anche prodotti delicati o di forma irregolare. È inoltre considerata la prima incartatrice a tecnologia ibrida e non si basa solo sulla trasmissione meccanica, ma anche su servo-azionamenti ad alte prestazioni e ad alta efficienza energetica. L’incartatrice dispone inoltre di funzioni di manutenzione in tempo reale. Una volta definite le impostazioni ideali per ogni movimento, la diagnostica in tempo reale assicura l’immediata individuazione di scostamenti evitando tempi di fermo.

Dolciumi ed economia circolare

Sempre più spesso le consumatrici e i consumatori si aspettano anche imballaggi sostenibili per i dolciumi. Nell’ambito di un progetto congiunto, l’espositore alla interpack Sabic, il produttore di dolciumi Mars e il fornitore di servizi di riciclaggio Landbell hanno recentemente sviluppato un’alternativa a ciclo chiuso per il confezionamento flessibile di una barretta di snack. Il monomateriale utilizzato è costituito da polipropilene circolare e certificato tratto dal portafoglio Trucircle di Sabic. La circolarità inizia dalla raccolta di materiali plastici misti usati coordinata da Landbell Group. Mediante un processo termico anaerobico il materiale misto viene quindi trasformato in olio di pirolisi che a sua volta funge da materia prima alternativa per il nuovo polimero PP idoneo al contatto con gli alimenti. Il pellet ottenuto viene quindi lavorato dal produttore di film Taghleef Industries per ottenere film BOPP.

Il cioccolato piace molto in Europa

Secondo Caobisco, la Finlandia è tra i primi cinque Paesi europei per il consumo di cioccolato. Solo in Svizzera, in Germania e in Estonia se ne consuma di più, mentre la Gran Bretagna si piaz -

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confectionery and bakery
Mars Fazer

za al quinto posto. Il produttore di dolciumi nordeuropeo Orkla ha recentemente investito in una nuova confezionatrice di Theegarten-Pactec, specificamente concepita per prodotti a base di cioccolato e con diverse tipologie d’incarto, al fine di incrementare le sue capacità di confezionamento nello stabilimento produttivo finlandese di Vaajakoski. L’investimento è stato preceduto da una fase di test piuttosto lunga. “Per noi è stata l’occasione perfetta per testare per la prima volta la nostra confezionatrice CHS in condizioni reali nell’ambito della produzione di dolciumi. Molte situazioni non sono completamente simulabili, ad esempio il flusso continuo di prodotti, il funzionamento continuo, diversi materiali di imballaggio e differenti qualità di prodotto, interventi di pulizia e manutenzione durante il processo produttivo o persino difficoltà come il guasto di impianti di processo. In fondo, test di questo tipo sono indispensabili per dare il tocco finale a un’innovazione affinché il prodotto sia pronto per la commercializzazione”, spiega Daniel Schibur, Head

of Sales in Theegarten-Pactec. Accanto ai test di funzionamento generali è stato testato con precisione soprattutto il sistema di alimentazione a due corsie della macchina, una particolarità della CHS. La sfida è stata deviare una parte dei prodotti da un flusso di prodotti continuo del nastro principale al sistema di alimentazione a due corsie della CHS, assicurando nel contempo un equilibrio costante tra le due corsie. Ciascuna delle due corsie deve essere alimentata costantemente con 900 prodotti al minuto, che vengono poi accorpati nel processo di confezionamento in un flusso a corsia singola di 1.800 prodotti al minuto. Un sistema integrato di telecamere e sensori posizionati nei punti strategici verificano costantemente il flusso di prodotti in arrivo sul nastro principale, garantendo in tal modo che i due flussi di prodotti a monte della macchina non si differenzino per più di cinque unità. La macchina consente di passare in modo flessibile a nove diverse tipologie d’incarto: doppio fiocco, doppio fiocco sigillato, fiocco in testa, fiocco laterale, foglio sferico (foil wrap), saldato sul fondo, portafoglio saldato lateralmente, a puntine aperte e la nuovissima busta.

Sistema di ispezione per snack e dolciumi

Come avviene in generale nell’industria alimentare, anche nei dolciumi e negli snack i contaminanti sono assolutamente banditi. Ecco perché oggi moderni sistemi di ispezione garantiscono la sicurezza nelle confezionatrici. MettlerToledo ha sviluppato, ad esempio, un nuovo sistema di ispezione a raggi X appositamente studiato per il rilevamento di contaminanti in piccoli snack e dolciumi confezionati singolarmente e prodotti in linee ad alta velocità. Consente un’ispezione efficiente in termini di costi direttamente dopo il flow-wrapping o la sigillatura dei singoli prodotti. Il sistema di ispezione compatto dispone di un meccanismo di espulsione integrato e supporta velocità del nastro fino a 120 metri al minuto. Secondo il costruttore, ciò consente per la prima volta di adattare l’ispezione a raggi X alle alte velocità di molte sigillatrici e confezionatrici in sacchetti di tubolare utilizzate nell’industria dolciaria per il confezionamento di singoli prodotti. Persino i minuscoli corpi estranei vengono rilevati con grande precisione. Dato che è possibile controllare ed eventualmente espellere barrette confezionate singolarmente anziché intere confezioni multi-pack subito dopo l’uscita dalla confezionatrice in sacchetti di tubolare, ciò consente inoltre di risparmiare sui costi.

Fonte: www.interpack.com

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Theegarten-Pactec Mettler-Toledo

Schubert punta su flessibilità e automazione

Con una linea di confezionamento robotizzata, progettata per la Sweet Candy Company, il team Schubert ha dimostrato che anche i clienti statunitensi possono contare sull’alta competenza della consulenza Schubert e sul suo spirito innovativo. La nuova soluzione ha una particolarità: il numero dei prodotti di ogni confezione può essere adattato durante la produzione.

importante che l’impianto garantisse una forte stabilità a livello meccanico. Gli ulteriori servizi offerti dalla Schubert, come per esempio l’attento servizio di assistenza al cliente e i corsi di formazione dettagliati per garantire una produzione senza intoppi dopo la messa in esercizio della nuova macchina, hanno convinto il produttore di dolciumi.

Le esigenze del cliente

La Sweet Candy Company è un produttore di dolciumi, a conduzione familiare con la quinta generazione alla guida dell’azienda,con sede nel cuore di Salt Lake City, nello stato americano dello Utah. L’azienda, conosciuta anche semplicemente con il nome “Sweet’s”, vende più di 250 tipi di dolciumi di alta qualità sui mercati nazionali e internazionali, confezionati in formato famiglia, sacchetti e scatole. La Sweet’s si è rivolta alla filiale di Charlotte, North Carolina, di Schubert perché aveva bisogno di una nuova soluzione di confezionamento per uno dei propri prodotti più tra -

dizionali. Si tratta dei bastoncini di cioccolata ripieni di gelatina di frutta di diversi gusti che l’azienda produce da oltre 90 anni e la cui domanda è in continua crescita. Per questo motivo la Sweet’s desiderava rendere il processo di confezionamento più efficiente, aumentando soprattutto il numero di prodotti contenuti in ogni confezione. Il produttore di dolciumi aveva bisogno di un impianto robotizzato che potesse adattare flessibilmente il numero di prodotti inseriti in ogni scatola, che vengono venduti in confezioni da 300 grammi circa. Per la Sweet’s, inoltre, era

Alla Sweet Candy Company gli esperti di Schubert hanno trovato in funzione un impianto di confezionamento semiautomatico che lavorava solo il 50% circa dei prodotti, mentre il resto veniva confezionato a mano. Per permettere al produttore di dolciumi il necessario aumento dell’efficienza produttiva, la Schubert ha scelto una linea picker completamente automatica con 16 robot F4 coadiuvata dal sistema Vision di propria produzione che garantisce il controllo visivo della qualità ad alta efficienza. Per consentire la libera regolazione del numero di bastoncini di cioccolato contenuti in ogni scatola da 32 e 34 pezzi Schubert ha modificato anche il design della confezione. La nuova confezione contiene due strati di prodotti divisi da un foglio di carta cerata. Ed ecco il trucco utilizzato per ottenere più flessibilità: nella nuova confezione lo strato inferiore ha un numero fisso di bastoncini, mentre lo strato superiore viene adeguato spontaneamente durante il processo produttivo aggiungendo o togliendo un prodotto. Per eseguire l’adeguamento basta inserire manualmente l’informazione sul pannello di comando della macchina. Questo ora permette alla Sweet’s di confezionare i bastoncini di cioccolato a seconda del peso in modo completamente automatico.

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Le fasi del processo di confezionamento

Con l’intervento di Schubert la produzione semi-automatica è stata relegata al passato e il nuovo processo di confezionamento, nel frattempo, è estremamente preciso e completamente automatizzato. Dopo la produzione i bastoncini di cioccolato passano in un tunnel di raffreddamento su un nastro largo 860 mm che li conduce alla nuova macchina confezionatrice, dove i 16 robot F4 li pre-raggruppano in strati da 15 a 17 pezzi. Parallelamente, le scatole che nel frattempo sono state formate entrano in una catena trasportatrice dove vengono riempite da un robot F4 con il primo strato di bastoncini di cioccolata. Nella fase seguente un altro robot F4 inserisce sul primo strato il foglio di carta cerata e successivamente la confezione viene riempita con il secondo strato di bastoncini. Al termine, un robot chiude le confezioni con i coperchi già pronti.

Un feedback positivo

La Sweet Candy Company è più che soddisfatta della soluzione completamente automatica con la linea picker e robot F4 integrati, del nuovo design della confezione con un foglio di carta cerata fra i due strati di prodotti e della regolazione “spontanea” del numero di prodotti inseriti nella scatola a seconda del peso. Rick Kay, CEO della Sweet Candy Company esprime così il suo entusiasmo per la collaborazione con Schubert: “La decisione di scegliere Schubert è stata subito ovvia e non me ne sono mai pentito, perché le nostre aspettative sono state completamente soddisfatte”.

Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 A JOINT VENTURE BETWEEN: 27 - 30 MAY 2025 FIERA MILANO - ITALY IPACK-IMA MILANO
OF INNOVATION
THE ART

Baked goods automated packaging for sensitive products

Industrially produced baked goods are sensitive foodstuff that cannot do without packaging. It not only protects against mechanical hazards: certain barrier properties extend shelf life without compromising on high quality. Also, monomaterial films, paper-based solutions and cardboard packaging with biobased coatings have already become industry staples.

Statista has determined the turnovers for the production of baked goods within the European Union: According to the results, Germany with a turnover of 22.7 billion euros and France with 21.5 billion euros are at the top, followed by Italy (6.7 billion euros), Spain (5.8 billion euros) and Poland (4.7 billion euros). On the global market for baked goods, according to Mordor Intelligence, Europe generates the largest share of turnover. The European baked goods market is said to be well established in terms of the supply chain, the product range, the sales channels and the preferences of consumers.

Automated solutions for the bakery industry

Digital processing and packaging machines are of great importance, as is the growing integration of robots. These automated assistants have become an integrated part of the bakery industry as well. Pickand-place robots, equipped with suitable gripping tools, are even packaging sensitive products like biscuits, bars or other baked goods. If the product or format changes on the packaging line, only the associated gripping tool needs to be changed. Long downtimes are avoided this way. For example, Syntegon has developed a proprietary Intelligent Direct Handling (IDH) pick-and-place system for cookies, crackers and biscuits, which uses linear motor technology for an especially gentle handling of the sensitive products. The system also enables faster production speeds, as it can grip several products at the same time and place them on feeding belts

or into trays in a single work step. Packaging machine manufacturer R.Weiss Packaging offers complete packaging systems for the bakery industry, which are based on a modular system. This system uses standard modules for all packaging processes, like righting, top loading, closing, marking and palletising. The picker lines consist of several cells in a row, which, depending on the requirements, are equipped with several delta pickers mounted one after the other. They are designed for sorting and packaging unpacked products and products in primary packaging. Products pre-grouped in a line or fed chaotically are recognised by a camera system and fed into the top loading area through a transport system. Robots are also used in final packaging: A strudel dough

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Syntegon Technology

manufacturer from Vienna, for example, uses two Stäubli robots to meet the increasing demand. Among the special properties of the line are the hanging arrangement of the two robots as well as the absence of a safety guard. The Swiss manufacturer’s robots package strudel dough for the food industry in a 1.5-second-rhythm: four packages wrapped in foil, each containing two sheets weighing 125 grams each, are packed inside a box. One robot grips the units wrapped in foil, while the other prepares the box.

Cobots are fast learners

Collaborative robots, also known as cobots, make production even faster and more flexible. Packaging machine manufacturer Gerhard Schubert uses cobots in their machine concepts for fast feeding of different products. The new Schubert cobots tog.519 are ready for serialised production and are optimally suited for retrieving light-weight products via pick-and-place from a disordered feed and processing them with a frequency of 90 cycles per minute. The AIsupported programming and image processing has been designed in such a way that customers can easily carry out a format change without any necessary programming and in a very short time. In principle, the only thing that needs to be done is to hold the new product up in front of the cobot. According to the manufacturer, the advantages of this cobot solution are flexible application sites, a large variety of pick-and-place tasks, a high processing speed and its very simple operation.

Different recyclable types of wrap on one system

Depending on their consistency and ingredients, baked goods need packaging with different barrier properties. If products change frequently, manufacturers often have to

quickly change between tube wraps with different properties. Multivac is able to fall back on their experience from a wide range of different projects for the bakery industry. These include handling very different products, for example, toasties, bread or pancakes – and individually designed line concepts to match. For example, the company has developed a full wrap labelling solution for foldable plastic trays. Pressure-sensitive baked goods like cookies, muffins, donuts, pieces of pie or entire cakes are often packaged in such transparent foldable trays, which are then usually wrapped with a cardboard package band. The conveyor belt labeller by Multivac is said to save up to 70 percent of material compared to labelling with a cardboard package band. The model features servo-driven pressure brushes, which allow for C- and D-labelling of up to 120 packages per minute at a label width of up to 500 millimetres. Other than as a simple top label, a label can be placed in a C-shape over three sides or in a D-shape over all four sides of the packaging. Both the C- and D-labels have the advantage of sealing the package at the same time according to the manufacturer. With the new full wrap labelling solution, Multivac has expanded their portfolio for the baking trade and the bakery industry.

Producing baked goods at high speed

Many systems in the bakery industry work at very high speeds, but at the same time, there is an expectation of constant high quality. Mixing and kneading systems for constant operation, like those of Zeppelin, are the tools needed for the job and can produce 20,000 pretzels per hour, two million bread rolls a day or three tons of biscuit dough per hour. Before packaging, many baked goods must be precisely cut to size. Döinghaus offers individual solutions for cutting that utilise ultrasound, among them the universal cutter Ultracut Nado, which cuts both round and angular products. The size of individual pieces and segments, as well as different cutting speeds, are freely selectable using a touch panel with intuitive operation.

And igus GmbH from Cologne, manufacturer of plastic bearings made entirely of plastic as well contributes to seamless operations in the production of baked goods. A greaseless linear system, for example, is being used in an industrial wafer baking system made by specialised mechanical engineering company Walterwerk. The system bakes standardised wafers for the industrial production of ice cream, which are fed into a rolling station and rolled up while still warm. Afterwards, they are transported to the cooling tower over a conveyor belt, before the wafer is given a paper cone in the confection area. In this area, the linear bearings made of tribo-optimised high-performance polymers by igus are used during separating and feeding.

Source: www.interpack.com

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confectionery and bakery
Gerhard Schubert GmbH Multivac

IMA the future of the bakery sector

Being a well-known player is far from the objective IMA has set itself in order to keep pace with a market that evolves rapidly from one year to the next. IMA FLX is developing numerous technical solutions to handle a wide range of eco-friendly materials that pose different processing challenges, but are likely to become the preferred packaging films in the near future.

From fresh cakes, bread and pizza to biscuits, frozen dough and prebaked products, each application has its own unique packaging requirements and the IMA FLX hub companies – IMA Ilapak, IMA Record, IMA Delta Systems and IMA Eurosicma – offer the best solution for each of these applications, customised when needed.

Moreover, the IMA End-of-Line hub represents a unique solution provider of secondary packaging technologies for a broad spectrum of industries, including those in the bakery sector.

A look at the technologies on show at iba 2023

IMA will be showcasing at iba 2023 (October 22-26, Münich) a number of solutions on stand B1.310. Visitors will be able to examine the technologies close up and illustrate any specific requirements with IMA FLX staff. The IMA FLX team is always available to discuss a customer’s goals and adapt each solution technically to achieve or exceed those specific targets.

Complete bagging line for bread rolls with vision system and vertical form-fill-seal equipment

Vision 3000 is a vision system using laser technology and will be running in line with an intermittent vertical form-fillseal machine, the Vegatronic 2600. Together, as a fully integrated solution for bakeries, these machines will be displayed as a complete bagging line for bread rolls. By means of a combination of laser and line scan cameras, Vision 3000 guarantees accurate checking and counting operations to verify product height, length, width and surface. Feeding products at high speed, Vision 3000 is so flexible it will handle fresh, par-baked, frozen and raw dough products, whether baguettes, pretzels, rolls, bagels, donuts or croissants. Based around a 2.5D laser and line scan

camera combination, which generates real-time, overlaid images of the product flow, the software calculates when the target number per pack has been reached. Currently the fastest available camera technology on the market, Vision 3000 also provides quality control capabilities, screening for deformed or damaged products, such as bent or broken baguettes. Furthermore, the system can be integrated with a metal detector, sharing a reject system with the quality control module. IMA Ilapak makes sure that whatever needs to go from freezer to box or bag is exactly what the customer wants.

Vision 3000 will be seen feeding the Vegatronic 2600 with a film buffer, an exclusive feature to avoid downtime. According to product and gentle handling requirements, Vegatronic 2600 can operate with 30, 45 or 60-degree inclination. Bag width is up to 580mm with a maximum film width of 1200 mm. Small or large bags can be used to pack fresh or frozen rolls, croissants, bagels, muffins and more. Flexibility is enhanced thanks to solutions increasing line efficiency and features designed to facilitate changeover procedures and minimise downtime, such as the film buffering function allowing the film roll

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Already a familiar name supplying turnkey processing and packaging solutions to several industries, IMA focuses on the food sector through one of its best-established clusters known as IMA Flexible Packaging hub, whose expertise in flexible packaging solutions covers the current and future needs of the bakery sector.
IMA Ilapak bagging line for bread rolls with Vision 3000 vision system and the intermittent vertical form-fill-seal machine Vegatronic 2600

confectionery and bakery

to be changed without stopping the machine. Completing the benefits of Vegatronic 2600, the open-frame design offers easy access for fast servicing and maintenance, and boasting the highest seal pressure on the market, gas tight seals are fully guaranteed.

Flow wrapping solutions and long-dwell sealing using new sustainable materials

On show at iba 2023, Delta 3000 is one of the market’s best-known flow wrapping machines offering M.A.P, hermetic sealing and hygienic design.

A key feature available on Delta 3000 will be demonstrated at iba and regards long-dwell sealing technology to ensure hermetic seals for products processed in a modified atmosphere. In view of a growing trend towards sustainable packaging materials, typically hard to handle, containing high proportions of paper or recyclable mono-material, plastic based on PE or PP, at the show, the Delta 3000 will demonstrate its longdwell sealing capabilities which cover several new materials and enable companies to be well prepared for the future. The Delta 3000, when coupled with the VACMAP™ system, ensures the same shelf-life standards as thermoforming solutions, but with considerably lower costs. Film is less expensive and minimal operator intervention keeps labour costs to a minimum, even when changeover is performed. Furthermore, less material is used by a flow wrapping platform than a thermoforming solution, thus placing less wrapping film/material on the market and consequently in the environment. Higher throughput and exceptional flexibility are hallmarks of the Delta 3000 combined with VACMAP™ as it easily handles multiple sizes compared to thermoforming technology. By switching off the vacuum function and reverting to a normal gas flushing system, wrapping speed can be further increased. And to make the fresh bakery products appealing to customers, unlike thermoformed packaging solutions, the entire package can be printed to enhance the perceived quality. IMA flow wrappers, integrated with the VACMAP™ system, represent a valid and cost-effective alternative to thermoforming

solutions, combining vacuum and modified atmosphere packaging (M.A.P.) in a single solution.

Horizontal form-fill-seal machine combined with an automatic loading system processing buns

Synchronising the stages of a produc tion line improves efficiency and this is one of the key benefits seen when using FLOWPOCKET by IMA Record to auto matically load buns onto the BS RS (Bottom Seal / Rotating Seal) version of the PANDA flow wrapping machine. Perfect for a broad range of regular, small and medium-sized products, PANDA BS RS reaches an output of up to 300 ppm. At iba 2023, the line will be equipped to seal mono-material plastic PE film as well as compostable barrier material. Sealing packets of buns with a rotating jaw, PANDA is fed using the extremely flexible FLOWPOCKET. Featuring 3 pocket trains, FLOWPOCKET channels the buns into independent pockets, so that the process can be synched more precisely along the line. In the exhibited solution, groups of 2 buns are assembled, one pair above the other. A perfect alternative to pick&place systems, FLOWPOCKET is easy to set up, quick to implement changeover and synchronised to perfection.

Insight into future trends and technologies

Sustainability is a common topic across a broad variety of industries, even more so when it comes to the food packaging sector. Originally established in 2016 at the IMA Ilapak facility, IMA OPENLab is

on fully working packaging lines. Extensive trials are enabling IMA to help industry players and prepare tangible solutions to meet current and future needs in terms of sustainable packaging materials, continually influenced by an evolving legislative scenario. Focusing on flexibility as a rewarding strategy, IMA has been able to adapt its packaging solutions and give its customers a competitive advantage. Long-dwell sealing solutions are by far the most interesting for the future of the sector, even if not all of today’s regulations insist on sustainable packaging materials. Such sealing technologies will undoubtedly be essential within a few years, making the investment a sensible option today. As the need to eliminate preservatives in advanced markets increases, replacing standard technologies with M.A.P. systems, IMA FLX is well placed to offer a variety of alternative packaging solutions, from simple and essential machines to sophisticated, customised lines.

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Visit IMA at iba 2023, stand B1.310
IMA Ilapak Delta 3000 flow wrapping machine IMA Record PANDA BS RS flow wrapping machine with FLOWPOCKET automatic loading system for buns

L’industria alimentare italiana traina il Paese

L’industria alimentare italiana è uno dei pilastri dell’economia del Paese, con 179 miliardi di euro di fatturato annuo. La ricerca Federalimentare-Censis evidenzia, poi, che l’86,4% degli italiani dichiara di avere fiducia nell’industria alimentare italiana e questa fiducia coinvolge ogni fascia d’età.

Dal primo Rapporto Federalimentare-Censis “Il valore economico e sociale dell’industria alimentare italiana” emergono 179 miliardi di euro di fatturato annuo, 60 mila imprese, 464 mila addetti e oltre 50 miliardi di export in valore in un anno.

La potenza economica dispiegata

I numeri dimostrano come l’industria alimentare italiana ha contribuito in maniera essenziale alla conquista e alla tutela del benessere del Paese, sia come valore economico sia come valore sociale. In un solo decennio il fatturato dell’industria alimentare italiana ha registrato un incremento del 24,7%, il numero di addetti del 12,2% e il valore delle esportazioni del 60,3%. L’industria alimentare risponde a una spesa interna che, come quota del totale della spesa, è in Italia pari al 16,6%, come la Spagna, superiore a Francia (15,7%), Paesi Bassi (13,9%), Germania (13,4%) e media dell’Ue a 27 Paesi (16,1%).

L’elevata reputazione sociale

L’86,4% degli italiani dichiara di avere fiducia nell’industria alimentare italiana. È una fiducia trasversale, che coinvolge sempre e comunque almeno l’80% dei componenti dei diversi gruppi sociali e territori. Infatti, hanno fiducia nell’industria alimentare italiana il 93,8% degli anziani, l’84,2% degli adulti e l’81,6% dei più giovani; l’86,6% dei residenti nel Nord-Ovest, l’87,9% nel Nord-Est, l’86,8% nel Centro e l’85% nel Sud-Isole; il 92,5% di chi ha conseguito al massimo la licenza media, l’84,7% dei diplomati e l’85,9% dei laureati; l’87,9% delle coppie senza figli, l’85,9% delle coppie con figli e l’87,1% delle famiglie unipersonali. Inoltre, l’80% degli italiani ritiene che l’industria alimentare italiana generi più benefici che costi, mentre il 20% ritiene sia vero il contrario. Sono convinti che i benefici siano di gran lunga superiori ai costi: l’82,3% degli italiani al NordOvest, l’83,6% al Nord-Est, l’82,3% al Centro e il 75% al Sud-Isole; ancora: il 78,9% dei giovani, l’80,4% degli adulti e l’80,1% degli anziani; il 67,5% dei bassi redditi, il 79,1% di quelli tra 15 mila e 30 mila euro, l’87,8% di quelli tra 30 mila e 50 mila euro e l’86,5% dei redditi più alti. Fiducia e riconoscimento dei benefici dell’industria alimentare sono la prova che l’apprezzamento degli italiani è legato alla percezione della sua potenza economica e del valore sociale. Per Paolo Mascarino, presidente di

Federalimentare: “Il primo Rapporto Federalimentare-Censis certifica che l’industria alimentare italiana dà un poderoso contributo al Paese, sia come valore economico sia come valore sociale. Il settore è uno dei più dinamici e robusti dell’industria italiana e, dopo secoli di storia al fianco della nostra popolazione, vuole ancora essere impegnato a favore della crescita, nella consapevolezza di rappresentare un patrimonio nazionale nella produzione di alimenti di qualità, unici e con marchi riconoscibili. Quei prodotti del made in Italy che, grazie all’industria alimentare italiana, costituiscono da sempre un vanto nel mondo”.

“L’ingente contributo all’economia italiana dell’industria alimentare, con 179 miliardi di euro di fatturato e 50 miliardi di export in un anno, porta con sé anche un elevato valore sociale in termini di benessere diffuso, qualità della vita e coesione delle comunità locali”, dichiara Massimiliano Valerii, direttore generale del Censis. “Ecco le ragioni della fiducia che l’86,4% degli italiani ha nell’industria alimentare italiana, a cui riconosce di aver dato nel tempo un contributo essenziale alla conquista e alla tutela del benessere. Il Rapporto Federalimentare-Censis dimostra che l’intera filiera del cibo italiano, che vale complessivamente 607 miliardi di euro, un valore del 31,8% se rapportato al Pil, costituisce oggi un patrimonio identitario: la sua tutela e la sua valorizzazione rientrano a pieno titolo nel perimetro dell’interesse nazionale”.

Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 14 mercato

italian sounding ostacolo all’export alimentare

Si stima che sconfiggendo il fenomeno dell’imitazione dei prodotti il valore dell’export agroalimentare italiano potrebbe raddoppiare da quasi 59 a 119 miliardi di euro. La portata complessiva dell’Italian sounding nel 2022 ammonta a 91 miliardi di euro, di cui 60 riguardano i consumatori stranieri che desiderano acquistare prodotti realmente made in Italy.

Nel 2022 l’export vola

L’ultimo anno si è chiuso con un incremento del 15,3% di esportazione di prodotti agroalimentari dal nostro Paese, la crescita più ampia registrata a partire dal 2000. Come descritto nel rapporto di The European House - Ambrosetti l’Italia è oggi primo esportatore nel mondo di polpe e pelati di pomodoro (76,7% sul totale dell’export mondiale), di pasta (48,4%), di castagne sgusciate (32,6%), di passate e concentrati di pomodoro (24,2% del mercato) e al secondo posto per vino, formaggi freschi, kiwi, liquori, mele e nocciole. Nessun primato, invece, in termini di valore cumulato del nostro export agroalimentare: i 58,8 miliardi di euro registrati nel 2022 permettono all’Italia di raggiungere solo il quinto posto in Europa: l’export tedesco vale quasi 25 miliardi in più e quello francese 20 in più. L’agroalimentare, inoltre, vale il 9,4% delle esportazioni totali italiane a fronte di un 13,5% della Francia e 17% in Spagna.

Contro l’Italian sounding

Eliminando

il mercato dei prodotti tipici italiani imitati per cui il consumatore straniero è realmente ingannato in fase di acquisto (il cosiddetto Italian sounding raggiungibile) il valore dell’export agroalimentare italiano potrebbe raddoppiare da quasi 59 a 119 miliardi di euro. Si tratta di una delle principali evidenze del rapporto “Italian sounding: quanto vale e come trasformarlo in export made in Italy” realizzato da The European House – Ambrosetti e ISMEA. Nel 2022 il fenomeno complessivo dell’Italian sounding (l’utilizzo di denominazioni, riferimenti geografici, immagini, combinazioni cromatiche e marchi che evocano l’Italia su etichette e confezioni di prodotti agroalimentari non italiani) nel mondo è stato pari a 91 miliardi di euro, di cui 60 riguardano direttamente i consumatori stranieri che realmente desiderano acquistare prodotti made in Italy e sono ingannati da queste azioni di marketing.

Lo studio The European House - Ambrosetti e ISMEA ha ipotizzato 3 scenari per riconquistare gli spazi occupati dalle imitazioni dei prodotti tipici italiani. Raddoppiando il tasso di crescita degli investimenti nel settore rispetto a quello attuale ci vorrebbero 27 anni per convertire l’Italian sounding in nuovo fatturato, e quindi export, delle imprese italiane. Raddoppiare, invece, il tasso crescita degli investimenti, ma anche la loro produttività puntando su innovazione e digitalizzazione, dimezzerebbe quasi i tempi, fino a 15 anni. Nel terzo e migliore scenario al raddoppio del tasso di crescita di investimenti e produttività si aggiunge l’impulso dei fondi del PNRR consentendo di arrivare entro 11 anni all’obiettivo prefissato di “trasformare” i 60 miliardi di vendite sotto le insegne dell’Italian sounding in export agroalimentare effettivo per il nostro Paese. “È necessario attrarre investimenti produttivi nel settore agroalimentare italiano per incrementare la capacità di assorbimento dell’Italian sounding, aumentare la consapevolezza dei consumatori stranieri sulla qualità del made in Italy e comunicarlo con efficacia. Non solo, l’educazione del consumatore deve essere un aspetto fondamentale così come una concreta riduzione delle barriere tariffarie doganali o l’introduzione di meccanismi di disincentivazione alle indicazioni fallaci. Le aziende del settore Food&Beverage devono avere la possibilità di rafforzare la competitività internazionale, magari sostenute da ambasciatori del made in Italy. Non ultima l’adozione di soluzioni che consentano la tracciabilità dei prodotti e avviare un processo di internazionalizzazione della filiera della distribuzione Italiana”, ha commentato Benedetta Brioschi, Associate Partner e Responsabile Food&Retail, The European House – Ambrosetti.

Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 15 mercato

distriBuzione automatica in crescita fatturato e consumazioni

Secondo lo studio Ipsos per Confida, il fatturato cresce del +10% rispetto al 2021, con quasi 4 miliardi di consumazioni. Per il futuro, l’attenzione è puntata sulle possibili conseguenze del Regolamento Europeo sul packaging.

Continua nel 2022 la crescita del settore della distribuzione automatica, eccellenza Made in Italy in cui il nostro Paese è leader a livello europeo con più di 30.000 addetti, 3.000 imprese e oltre 830 mila vending macchine installate. Il fatturato del settore cresce del +10% rispetto al 2021 attestandosi a 1,5 miliardi di euro – a cui si aggiungono i 384 mln dell’OCS (Office Coffee Service) il servizio di caffè in capsule e cialde – con quasi 4 miliardi di consumazioni (+5% rispetto al 2021): un ulteriore passo in avanti per recuperare le consumazioni perse durante il Covid, anche se il settore non è ancora tornato ai livelli del 2019 (-16% fatturato, -19,2% consumazioni). Lo rivelano i dati dello studio Ipsos per Confida, Associazione Italiana Distribuzione Automatica.

I prodotti preferiti dagli italiani

Nel 2022 gli italiani hanno bevuto alle vending machine quasi 2,3 miliardi di caffè (+1,03%), pari al 57% delle consumazioni totali del settore: dato che conferma come questa bevanda sia la regina delle pause negli uffici, nelle università e in molti luoghi dove è presente una di queste comode e pratiche macchine automatiche per cui l’Italia è leader sia nella produzione che nell’esportazione. Il 70% delle vending machine prodotte nel nostro Paese, infatti, viene esportato all’estero. Non solo caffè tradizionale però, gli italiani tra il 2021 e il 2022 hanno aumentato il consumo anche di ginseng (+13%) attratti dai benefici alla salute sia fisica che mentale, di tè (+2,65%) e di cioccolata calda (+2,73%) a discapito del caffè d’orzo (che invece perde il -2,11%).

Sempre riguardo ai consumi 2022 dei distributori automatici, la lunga e afosa estate ha fatto registrare un incremento nelle vendite di bevande fredde (+11,9%) e gelati (+18,51%). In particolare, gli energy drink (+26,5%), il tè freddo (+18,4%) e i gelati biscotto (+49%) sono risultati i preferiti. Tra le bevande

fredde, l’acqua naturale continua ad essere quella coi volumi più alti (oltre 392 milioni di consumazioni, +11,79%) ma a registrare l’incremento maggiore sono state le bevande a base di frutta (+33%). Gli snack hanno beneficiato della riapertura a pieno regime delle scuole: il trend è guidato da quelli salati (+22,3%) seguiti a stretto giro dagli snack al cioccolato (+22,27%). Tra i salati patatine (+26,17%) e schiacciatine (+24,75%) sono i prodotti preferiti degli italiani, mentre chi sceglie una pausa dolce predilige i biscotti (+25,6%) e le barrette di cioccolato (+23%).

Degno di nota, il balzo in avanti delle barrette ai cereali (+15,8%) di cui è aumentata in maniera significativa la richiesta da parte dei consumatori, insieme alla frutta secca e disidratata (+16,6%) e, tra i prodotti freschi, gli spuntini al formaggio (+14,12%).

Interessante, infine, la fotografia del confectionery (+21,5%): le caramelle, infatti, pur contribuendo in modo lieve all’andamento del comparto, nel 2022 hanno mostrato un aumento doppio (+35%) rispetto alle classiche chewingum (+17%).

L’attenzione verso la sostenibilità

“I dati fotografano un comparto resiliente in costante ripresa dalla crisi della pandemia e che, nonostante tutto, continua ad impegnarsi nell’innovazione sostenibile come dimostrano i molti progetti avviati, tra cui RiVending per il recupero e il riciclo di bicchieri e bottigliette in plastica alle vending machine”, commenta Massimo Trapletti, Presidente di Confida. “Tuttavia, il nostro comparto avverte una forte preoccupazione per i contenuti del nuovo Regolamento europeo su imballaggi e rifiuti da imballaggio (PPWR) che, se fosse approvato nei termini della proposta in discussione, vanificherebbe gli investimenti che l’Italia ha fatto nel riciclo degli imballaggi e che l’hanno portata a posizionarsi prima in Europa per il riciclo pro-capite”.

Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 16 mercato

Una spesa più sana, nonostante i rincari

Più salute nel carrello degli italiani nonostante i rincari: rispetto a un anno fa, tra gli scaffali del supermercato i consumatori dichiarano di acquistare molta più frutta, verdura fresca e carne, meno liquori, vino e, nel caso delle famiglie con figli, anche meno pesce fresco. La gastronomia fresca è, invece, un reparto che i Millennial sostengono di frequentare di più rispetto a 12 mesi fa, a differenza delle famiglie con figli. Secondo quanto evidenzia l’istituto di ricerca sociale e di marketing Eumetra, la “razionalizzazione” è il filo conduttore della spesa degli italiani e, in particolare, tra i due segmenti più rilevanti per il futuro del Paese: Millennial (54%) e famiglie con figli (61%) vedono oggi il proprio carrello più vuoto rispetto a un anno fa. “Inflazione, costi dell’energia e scenari economici internazionali incerti – commenta Matteo Lucchi, amministratore delegato di Eumetra – hanno modificato le abitudini di spesa degli italiani preoccupati soprattutto dall’incremento delle spese per la casa (oltre il 50% dei Millennials e delle famiglie con figli), dalle visite mediche che hanno rinviato (oltre 3 famiglie con figli su 10) e dalla perdita del lavoro per il 15% dei Millennials. Questo scenario porta circa il 40% di giovani e famiglie con figli a comprare al supermercato marche in promozione o meno costose. Le famiglie con figli in particolare (4 su 10) hanno percepito un aumento dei prezzi di oltre il 20%”. Il 37% delle famiglie con figli e il 35% dei Millennial coinvolti nell’indagine Eumetra dichiarano di comprare più prodotti a marchio del distributore rispetto a un anno fa, a scapito dei prodotti di marca che oggi il 10% delle famiglie con figli non compra più. La marca del distributore è ritenuta più conveniente dalle famiglie con figli, sia perché costa meno, ma anche e soprattutto perché viene considerata capace di sostituire i prodotti di marche più note. Oltre il 60% dei Millennial e il 65% delle famiglie con figli si informa abitualmente sulle promozioni di un punto vendita attraverso il volantino cartaceo che trova direttamente al supermercato. La ricerca Eumetra sul mondo della grande distribuzione evidenzia, inoltre, che anche i volantini a domicilio mantengono la loro forza (utilizzati dal 49% dei Millennial e dal 58% delle famiglie con figli). Non solo, il volantino porta il consumatore direttamente all’acquisto: il 30% di Millennials e famiglie con figli dichiarano oggi di acquistare un prodotto perché lo ha visto sul volantino promozionale.

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Un palcoscenico per il food tech nel cuore della Food Valley

Cibus Tec 2023 si conferma vetrina internazionale d’eccellenza per le tecnologie food & beverage più evolute, dalla trasformazione della materia prima fino all’imballaggio. La 53esima edizione della manifestazione è in programma a Parma da 24 al 27 ottobre.

Una delle più antiche fiere al mondo, con una storia lunga 80 anni, Cibus Tec è oggi un’occasione d’incontro globale fra domanda e offerta, pensato per aprire nuovi scenari, condividere conoscenza in fatto di innovazione tecnologica e, non da ultimo, stimolare gli investimenti e la crescita del business della filiera. La fiera è da sempre organizzata a Parma, un luogo iconico per il settore alimentare italiano, che conta circa 1200 industrie alimentari. La città ducale, inoltre, rappresenta il capoluogo della più estesa “Food Valley”, un territorio straordinario che raccoglie in un raggio di 200 km il 60% della produzione alimentare italiana.

In occasione della conferenza stampa che si è tenuta a Milano a luglio, a pochi mesi dall’apertura della manifestazione, il presidente di Koeln Parma Exhibitions Thomas Rosolia ha affermato: “Il quasi sold out degli spazi fieristici – fra cui il 65 % italiani e il 35% espositori che provengono dall’estero – e la grande adesione dei top buyer coinvolti – oltre 3000 key executive di top brand mondiali arriveranno a Parma il pros-

simo ottobre – sono una conferma della straordinarietà di questo evento capace sia di valorizzare le tecnologie del nostro Paese, sia di coinvolgere le più importanti realtà e imprese oltre confine. Con Cibus Tec, insieme al portfolio internazionale di eventi fieristici che organizza Koelnmesse nel settore della meccanica per il food & beverage in Germania (AnugaFoodTec, ProSweets Cologne), India (AnutecInternational FoodTec India, IIDE - India International Dairy Expo), Cina (Anufood China FoodTec Zone) e Colombia (Andina Pack), siamo oggi la piattaforma di riferimento per raggiungere i più strategici hub mondiali di trasformazione alimentare”.

Antonio Cellie, ceo di Koeln Parma Exhibitions, è intervenuto affermando: “La forza e il successo di una fiera si determinano su due variabili: la vocazione ad alimentare l’innovazione e la capacità di attrarre le geografie chiave di quel settore. A Cibus Tec aggiungiamo un terzo tassello, l’esperienza ‘sul campo’, grazie alla quale la Food Valley, nei giorni di fiera, si trasforma nello scenario di un ideale ‘factory-tour’, policentrico e poli -

Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 18 speciale speciale speciale

speciale

settoriale, durante il quale i visitatori possono collegare spunti, conoscenze ed esperienze dentro e fuori dal salone”.

Intelligenza artificiale e robotica

Una peculiarità dell’edizione 2023 è la presenza della più grande area dedicata alle migliori start up food tech e di intelligenza artificiale. Saranno decine le realtà selezionate a livello globale che presenteranno al pubblico le più interessanti applicazioni di intelligenza artificiale e robotica: soluzioni fortemente innovative che, dalla coltivazione al confezionamento dei prodotti trasformati fino ai processi di analisi nutrizionale, consentiranno un approccio più sostenibile, efficiente e sicuro al cibo.

Focus sul packaging

In un periodo di grande cambiamento per il settore alimentare, nel quale il consumatore, sempre più attento a ciò che porta a tavola, è alla ricerca di prodotti sani, sicuri e sostenibili, Cibus Tec arricchisce la sua offerta fieristica con un percorso dedicato al packaging: “NextGen. The future perspectives of food pack”. Il percorso vive su tre livelli diversi. Un primo, espositivo, coinvolge centinaia di brand leader del settore, pronti a presentare le principali innovazioni in fatto di pack alternativi e tecnologie a elevata automazione; un secondo, esperienziale, vede l’attivazione di tre linee di produzione che porteranno il visitatore al centro dei processi del mondo lattiero-caseario e dei prodotti da forno; infine, un terzo, pensato per indicare le tendenze emergenti, anche in materia di digitalizzazione, sostenibilità, innovazione, transizione ecologica, packaging alternativi e sicurezza alimentare, attraverso un ricco programma di convegni.

La sicurezza alimentare

Cibus Tec 2023 è anche un evento di riferimento in materia di futuro della sicurezza alimentare: oltre a vantare la presenza espositiva dei più importanti fornitori italiani ed esteri di attrezzature e soluzioni per il laboratorio e l’analisi, organizza, con LabWorld.it, la LabWorld Arena (un’area permanente di convegni e incontri sul tema food safety) e ospita il più importante convegno italiano sulle sfide e soluzioni per combattere le contaminazioni alimentari.

Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 19
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meccanica Per il F&B il made in Italy nel mondo

Grazie a un export di 8 miliardi di euro nel 2022 (+24,2% rispetto al 2012), la meccanica per l’industria F&B rappresenta uno dei settori del made in Italy più internazionale. I dati mostrano una performance molto positiva dell’export italiano anche nei primi tre mesi del 2023: +20,6% rispetto al primo trimestre 2022.

Inoccasione della conferenza stampa di presentazione di Cibus Tec 2023, Nomisma ha illustrato i primi risultati di un’analisi dedicata al settore italiano del machinery per l’industria F&B, che sarà presentata durante l’evento inaugurale della fiera.

I numeri dell’export

Grazie a un export di 8 miliardi di euro nel 2022 (+24,2% rispetto al 2012), la meccanica per l’industria F&B – food processing, bottling e packaging (i dati relativi alle macchine per packaging e bottling includono anche macchinari destinati all’industri non food) – rappresenta uno dei settori del made in Italy più internazionale. I dati mostrano una performance molto positiva dell’export italiano anche nei primi 3 mesi del 2023: +20,6% rispetto al primo trimestre 2022. Ma quali sono le tipologie di macchine più esportate dall’Italia? La metà dell’export di settore riguarda macchinari e apparecchi dedicati al packaging per un valore di 4 miliardi di euro nel 2022; seguono le tecnologie dedicate al food processing (2,5 miliardi di export e peso del 31%) e a seguire le macchine per l’imbottigliamento (1,5 miliardi di export e incidenza del 19%). Sebbene performance positive abbiano interessato tutte le categorie, a trainare l’export di settore sia nell’ultimo decennio che nei primi mesi del 2023 sono in primo luogo i macchinari dedicati al confezionamento e quelli per la produzione di

alimenti e bevande: per i primi l’export è cresciuto del +27% nel primo trimestre 2023 mentre per i secondi del +17%.

Scenario internazionale e posizionamento dell’Italia

Grazie a tali numeri, l’Italia rappresenta – a poca distanza dalla Germania (export di 8,9 miliardi di euro) – il secondo esportatore mondiale di macchinari e tecnologie destinate all’industria alimentare e delle bevande, con una quota di mercato sul totale dell’export globale di ben il 18%, incidenza che sale al 26% se si considera il peso sull’export europeo. Insieme, Germania e Italia, leader nelle produzioni di altissima qualità, rappresentano ben il 38% dell’export mondiale di settore.

Sul fronte delle tendenze, a farla da padrona è però la Cina, terzo exporter globale con un valore delle vendite oltreconfine di 5,2 miliardi di euro. Nel giro di un decennio la sua quota di mercato è raddoppiata, passando dal 6% al 12%, a scapito in primis dei produttori tedeschi e italiani. E l’export continua a crescere anche nel 2023: +22% nel primo trimestre a fonte del +16% della Germania; l’Italia è in linea con un aumento nel medesimo periodo del +21%. Come si posizionano i macchinari made in Italy nei top market mondiali? L’Italia gode di un ottimo posizionamento: è leader in Germania e Francia, mentre rappresenta il secondo fornitore internazionale di macchine e tecnologie per l’industria alimentare in USA, Cina, UK e Spagna.

Mercati di destinazione e potenzialità di sviluppo

Per quanto riguarda i mercati presidiati, dall’analisi condotta da Nomisma emerge come l’export italiano di macchine e tecnologie per il F&B si diriga soprattutto verso i Paesi dell’Unione europea, che da soli intercettano ben il 39% dell’export di settore; segue il Nord America con un’incidenza del 16%. Altre importanti aree presidiate dalle imprese italiane sono l’America Latina (in primis Messico e Brasile), l’Europa non UE (su tutti Regno Unito, Russia e Svizzera) e il Far East (Cina su tutti). In termini di tendenze, si noti come negli ultimi dieci anni – oltre al Nord America (+106%, variazione dell’export tra 2012 e 2022) – sia cresciuto molto l’export diretto in Oceania (+106%) e Africa Sub-Sahariana +58%).

Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 20 speciale speciale

smart Packaging HuB novità per il food&beverage

Smart Packaging Hub, la piattaforma virtuale nata in tempo di pandemia per permettere alle aziende che utilizzano macchine di confezionamento e imballaggio per il food & beverage di confrontarsi con autorevoli professionisti del comparto attraverso soluzioni tecnologiche innovative, ora è anche un punto d’incontro fisico, in occasione delle principali manifestazioni fieristiche di settore.

Il prossimo appuntamento dove poter incontrare i professionisti delle cinque aziende dello Smart Packaging Hub, è alla 53esima edizione di Cibus Tec, l’evento fieristico altamente specializzato dedicato alle tecnologie per il settore alimentare e delle bevande, che si terrà a Parma dal 24 al 27 ottobre.

Lo Smart Packaging Hub al Cibus Tec 2023

Lo stand dello Smart Packaging Hub, al padiglione 03 – stand B038, è un punto d’incontro dove i visitatori potranno confrontarsi con i professionisti delle 5 aziende italiane dell’Hub, ovvero Baumer, Cama, Clevertech, Tosa e Zacmi, potendo approfondire temi progettuali e tecnologici riguardanti tutte le componenti di una linea completa per il confezionamento e l’imballaggio per il food & beverage. Infatti le cinque realtà aziendali dello Smart Packaging Hub, hanno competenze diverse che spaziano dall’imballaggio primario, al secondario,

fino al terziario. In questo modo i professionisti dell’Hub hanno a disposizione tecnologie e macchine per ciascun comparto della filiera, che permettono loro di configurare e proporre impianti automatizzati con soluzioni modulari e personalizzabili, consentendo di comporre linee complete ed innovative per il confezionamento e l’imballaggio.

Le anticipazioni sulle novità dello Smart Packaging Hub

Baumer tratterà tematiche in linea con la sostenibilità e l’economia circolare presentando “Rouge”, il suo ultimo progetto green. Questo progetto, brevettato Baumer, permette di eliminare l’uso della plastica e di ridurre di oltre il 40% l’utilizzo di cartone rispetto alle comuni soluzioni di confezionamento in wrap-around. Comodità, design e risparmio, tutto questo e non solo è “Rouge”, una soluzione completamente

Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 22 speciale speciale speciale

modulabile, progettata per garantire il massimo risparmio e ridurre l’impatto ambientale, senza compromettere la qualità del prodotto. Oltre a quest’ultimo progetto, i tecnici dell’azienda saranno a disposizione per illustrare ai visitatori tutte le applicazioni speciali proposte da Baumer, progettate per garantire il massimo risparmio e la massima qualità produttiva. Cama presenterà un nuovo concetto di monoblocco con sistema di trasporto imballi circolare anziché lineare. Dalle prestazioni elevate e con footprint ridotto, la soluzione utilizza 3 robot compatti della serie RB002 i quali, permettendo di lavorare in sovrapposizione in alcune aree dell’unità, rendono gli spazi compatti, sfruttando i lati opposti del sistema di trasporto. Nel dettaglio, un robot gestisce/segue la formazione degli imballi, uno il carico dei prodotti ed uno la chiusura degli imballi. Il sistema di trasporto delle scatole è il vero punto di svolta: le scatole vengono trasportate su navette e tenute in posizione attraverso il vuoto generato direttamente a bordo delle stesse. Questo garantisce una manipolazione particolarmente accurata anche degli imballi più pregiati. La flessibilità della piattaforma, come in tutte le soluzioni Cama, consente diversi tipi di layout, infeed e performance. Il nuovo monoblocco permette prestazioni fino a 75 scatole al minuto con ingresso prodotti oltre i 500 CPM. Clevertech proporrà soluzioni di automazione nei processi di carico e scarico di prodotto in contenitori, per il trattamento termico in autoclave per la conservazione del cibo. In particolare Clevertech è impegnata nello studio di soluzioni automatizzate per il carico e scarico di prodotto in confezione, da trattare in autoclavi ad alta pressione. Rispetto alle autoclavi tradizionali, quelle ad alta pressione riducono drasticamente il ciclo di trattamento, passando da 40-50 minuti a solo 2-3 minuti, a favore dell’efficientamento del processo e quindi del risparmio energetico. I tecnici specializzati di Clevertech saranno a disposizione per illustrare le novità dell’ultimo proget-

to del sistema automatizzato di carico e scarico per le autoclavi ad alta pressione, utilizzando i delta robot, riuscendo ad aumentare la quantità di prodotto da trattare.

Tosa tratterà tematiche che stanno sempre di più richiamando l’attenzione delle aziende sul tipo di materiale da utilizzare per avvolgere i carichi pallettizzati a fine linea, in ottica della ecosostenibilità. I professionisti del Gruppo Tosa si confronteranno con i visitatori, esponendo la propria visione sull’utilizzo di film plastico o di bobine in carta per le macchine avvolgitrici dei carichi pallettizzati a fine linea, senza compromettere l’affidabilità di tenuta, di stabilità e quindi di sicurezza. Tosa affronterà questi temi illustrando uno dei suoi ultimi progetti nell’ambito della ricerca e sviluppo per la realizzazione di una “carta deformabile” che si adatta a profili anche irregolari di carichi pallettizzati, grazie alle fibre “deformate” fino al 40% che la compongono. Proseguendo su questo tema innovativo per il packaging terziario, Tosa presenterà la sua nuova macchina avvolgitrice “Cai Lun Hybrid”, in grado di lavorare con tutti i tipi di bobine di carta presenti sul mercato, principalmente carta Kraft. Questa moderna avvolgitrice automatica, si distingue anche per la sua versatilità, in quanto può utilizzare anche film plastico, adattandosi a qualsiasi esigenza. Tosa presenterà anche “Juracàn”, la nuova avvolgitrice ad anello rotante con film estensibile plastico, adatta a esigenze produttive elevate e caratterizzata da una nuova filosofia costruttiva di bilanciamento tra struttura macchina e contrappesi. Zacmi presenterà il “Gruppo Sincronizzato”, il suo ultimo progetto che interpreta in modo innovativo l’integrazione tecnologica e della gestione dei processi per il riempimento e per l’aggraffatura. Il “Gruppo Sincronizzato” di Zacmi è composto da una riempitrice a pistoni e da un’aggraffatrice che lavorano il medesimo prodotto in perfetta sincronia e con elevate prestazioni. La riempitrice è dotata di una valvola verticale brevettata, che permette una velocità di produzione fino a 1200 colpi al minuto, mantenendo la stessa precisione e qualità di riempimento indipendentemente dal tipo di alimento gestito (liquido, viscoso o con pezzi). La macchina è dotata del sistema “No can-No Fill”, che previene qualsiasi spreco: se il contenitore non è presente, il riempimento non inizia. L’aggraffatrice abbinata è una 12 teste realizzata completamente in acciaio inox. Può raggiungere la velocità di 1200 colpi al minuto con latte in banda stagnata e può salire a 1600 colpi al minuto con contenitori in alluminio. La lubrificazione continua integrata elimina la necessità di fermare la produzione per la manutenzione. Inoltre questa aggraffatrice offre la possibilità di eseguire un check-up di aggraffatura in linea grazie ai sensori della tecnologia D.S.M. (Double Seam Monitoring).

Pad. 03 – Stand B038

speciale cibus tec 2023 Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 23
Cibus Tec 2023

P.e. laBellers un’icona per l’etichettatura

P.E. Labellers porta a Cibus Tec 2023 la nuova SkyLine, etichettatrice lineare con tecnologia adesiva compatta, user-friendly e dal design iconico. Una soluzione perfetta per tutti i settori, tra cui il food & beverage.

L’azienda mantovana, punto di riferimento a livello globale nella produzione di macchine etichettatrici completamente modulari ed ergonomiche, presenta alla fiera di Parma la nuova SkyLine.

Si tratta dell’ultima nata di casa P.E.: la rivoluzionaria macchina etichettatrice lineare con tecnologia adesiva, che rompe gli schemi e si differenzia in modo determinante da ogni altra soluzione presente oggi. SkyLine è un’icona di design, dal layout compatto e accattivante, completamente ergonomica, con regolazioni automatiche e manutenzione facilitata.

Già presentata in anteprima sul mercato americano in occasione di Pack Expo (Las Vegas, 11-13/09/23) e su quello europeo al PPMA (Birmingham, UK, 26-28/09/23), la nuova soluzione ha riscosso fin da subito un successo strepitoso. Non poteva mancare la presenza di SkyLine a Cibus Tec 2023: vetrina privilegiata per presentare le soluzioni più innovative

e rappresentative nel mondo del Packaging, con un focus particolare per il food & beverage, per P.E. Labellers rappresenta un appuntamento immancabile, ancor più significativa per la presentazione di soluzioni completamente innovative. Oltre a SkyLine, lo stand P.E. Labellers ospita anche Modular SL, l’iconica soluzione di etichettatura flessibile, multi-configurazione e multi-tecnologia. Su di essa vengono installate unità di etichettatura tra loro interscambiabili, che possono essere sostituite in poche mosse. Le stazioni possono essere sia fisse che mobili su carrello.

Sarà infine presente anche Aurora 5.0, applicatore sleeve e tamper-evident che offre la flessibilità di eseguire quattro diverse applicazioni di termo-retrazione.

L’innovazione tecnologica di P.E. Labellers

Il punto chiave è rappresentato dall’assoluta flessibilità nel combinare tra loro tutte le differenti tecnologie di etichettatura esistenti: tecnologia adesiva, pre-tagliata con colla a caldo, bobina colla a caldo, bobina colla a freddo, applicatori sleeve, soluzioni di etichettatura ibride. Il concetto di modularità è esteso ad ogni componente delle macchine, pro -

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Aurora 5.0
SkyLine

gettato in soluzioni ergonomiche e fortemente orientato al risparmio energetico.

La strategia manifatturiera adottata da P.E. è basata sul concetto di “Produzione Verticale”, che ha portato alla creazione di 8 differenti Centri di Eccellenza nel Design & Produzione.

Siti produttivi globalmente distribuiti, altamente specializzati nello sviluppo di determinate linee di macchine etichetta -

trici automatiche, che operano in modo indipendente pur rimanendo fortemente integrati nel Gruppo P.E. (cinque in Italia, due in USA, uno in Brasile). Oggi la Lean Production del Gruppo P.E. porta alla creazione di 550 macchine all’anno prodotte ed esportate in tutto il mondo, largamente gestite da remoto. Ogni componente della macchina è trattato in modo automatizzato e ogni parte è prodotta in serie per garantire l’alto controllo qualità e la forte riduzione di scarti materiale. La Ricerca & Sviluppo rappresenta il motore dell’evoluzione di P.E. e del suo successo sul mercato. Ogni anno l’azienda investe >5% fatturato in innovazione, design e sviluppo di nuove tecnologie.

Tutte le applicazioni per il packaging

Le soluzioni flessibili di P.E. Labellers soddisfano le esigenze di molteplici aree applicative: beverage, food & dairy, wine & spirits, home care & personal care, chemical, pharmaceutical. Mercati evoluti che richiedono un livello di competenza e flessibilità che solo attraverso un approccio modulare è possibile soddisfare completamente.

Cibus Tec 2023

Pad. 3 – Stand E004-F007

Movimentazione alimentare

Interroll ha disegnato il futuro della movimentazione alimentare, SHC – Special Hygienic Conveyor. Una piattaforma modulare per alimenti confezionati che coniuga igiene, qualità, semplicità di funzionamento e di design, sostenibilità e risparmio energetico.

speciale cibus tec 2023
interroll.it
Modular SL

mettler-toledo tecnologie di ispezione intelligenti e convenienti

Mettler-Toledo Product Inspection mostra il proprio impegno per incrementare la produttività dell’industria alimentare al Cibus Tec 2023. Gli innovativi sistemi di ispezione in mostra includono soluzioni di ispezione a raggi X, metal detector, controllo del peso e ispezione combinata dei prodotti.

Nell’ambito del tema “Aumenta la tua produttività”, la divisione MettlerToledo Product Inspection presenta una nuova gamma di soluzioni di ispezione innovative progettate per garantire la qualità di un’ampia gamma di prodotti alimentari e bevande con alta velocità di produzione. Allo stand verranno presentate anche le soluzioni più innovative per laboratorio, industria e processo. Gli specialisti saranno a disposizione per preziose indicazioni su come migliorare il processo produttivo end-to-end.

“Siamo entusiasti di presentare le nostre ultime tecnologie di ispezione per il settore alimentare a Cibus Tec 2023”, ha dichiarato Roberto Scanu, Product Inspection Business Area Manager di Mettler-Toledo

Italia. “La nostra nuova gamma di soluzioni innovative per l’ispezione prodotti è progettata per portare vantaggi significativi ai produttori alimentari che cercano di aumentare la produttività, ottimizzare i costi, garantire i massimi standard di sicurezza e di conformità. Con i nostri sistemi di ispezione all’avanguardia, ci impegniamo a guidare i produttori alimentari verso un futuro digitalizzato e sostenibile, consentendo loro di raggiungere l’eccellenza operativa e di soddisfare le esigenze in continua evoluzione del settore”.

Le soluzioni di ispezione a raggi X

Al suo debutto in Italia, la Serie X2, progettata per l’ispezione di confezioni di piccole e medie dimensioni in configurazioni di linea multiple di 800, 1300, 1800 e 2000 mm di lunghezza, sarà esposta allo stand. Le soluzioni di ispezione a raggi X della serie X2 sono l’ideale per chi cerca un’elevata sensibilità

di rivelazione, proteggendo la sicurezza e la qualità dei prodotti alimentari. Una caratteristica fondamentale del sistema è il software ContamPlus™ che migliora le capacità di rilevamento per identificare un’ampia gamma di contaminanti, tra cui vetro, metallo, pietra minerale, ossa calcificate, plastica densa e composti di gomma. In mostra a Cibus Tec, il sistema a raggi X X12 è un sistema di ispezione a raggi X a corsia singola ad alte prestazioni, dotato di rivelatore HiGain, che genera immagini più nitide per migliorare il rilevamento dei contaminanti.

I metal detector Mettler-Toledo

Sarà presente, uno dei sistemi di rivelazione dei metalli di nuova generazione della serie M30 R-Series GC. Il design modulare del sistema completamente integrato può essere adattato nel tempo in linea con l’evoluzione delle esigenze di conformità e produttività. Questa soluzione entry-level per il rilevamento dei metalli è ideale per i produttori che apprezzano le prestazioni elevate, con una flessibilità a prova di futuro. Presso lo stand, i visitatori potranno vedere il sistema di rilevamento dei metalli M34R PlusLine. La tecnologia a doppia frequenza e soppressione del segnale del prodotto migliora le prestazioni della sensibilità sferica fino al 25% e riduce i falsi scarti nelle applicazioni umide o conduttive. Il sistema è adatto ad applicazioni umide, complesse e conduttive come carne, pollame, frutti di mare, prodotti lattiero-caseari, prodotti ad alto contenuto di sale e prodotti confezionati in pellicole metallizzate.

Anche i metal detector a caduta saranno esposti a Cibus Tec. Questo sistema avanzato, progettato nello specifico per ap -

Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 26 speciale speciale speciale

speciale

plicazioni in caduta libera/alimentate a gravità, offre una soluzione di rivelazione dei metalli altamente affidabile per i processi di confezionamento verticali. Questa tecnologia all’avanguardia contribuisce a garantire il massimo livello di sicurezza e qualità dei prodotti, rilevando e scartando con precisione qualsiasi contaminante metallico che possa essere presente durante la produzione. Grazie alla sua sensibilità precisa e alla struttura robusta, questa tecnologia offre ai produttori alimentari la tranquillità di sapere che i loro prodotti rispetteranno i più severi standard di qualità e saranno conformi alle normative del settore. Integrando questa soluzione innovativa nelle loro linee di produzione, i produttori possono proteggere la reputazione del loro brand e la fiducia dei consumatori, ottimizzando la produttività e riducendo al minimo il rischio di costosi richiami di prodotto.

Soluzioni di ispezione combinate

Con le soluzioni di ispezione combinate mix-and-match, Mettler-Toledo si concentra sull’integrazione di diverse tecnologie di ispezione in un’unica soluzione di minimo ingombro, al fine di massimizzare la produttività. Per garantire che le soluzioni di ispezione combinate si adattino al meglio alle esigenze dei singoli clienti, i componenti standardizzati possono essere combinati con diverse tecnologie a seconda delle necessità.

Mettler-Toledo presenterà la combinazione integrata di controllo peso e ispezione visiva che offre una soluzione completa per la pesatura di precisione e la verifica delle etichette nel settore dell’imballaggio alimentare. Combinando queste due tecnologie, i produttori possono essere certi che i loro prodotti non solo soddisfino gli standard normativi, ma che siano anche conformi a rigorosi requisiti di qualità.

Addio alla carta con il software di gestione dati

Con ProdX™, i produttori di alimenti possono beneficiare della gestione completa delle ispezioni sui prodotti, con funzioni di sicurezza estese, tracciabilità digitale, registrazione automatica dei test di prestazione e registrazione in tempo reale dei dati relativi ai test e alla conformità. Il software altamente intuitivo offre una documentazione non cartacea degli incidenti di scarto dei prodotti, consentendo ai produttori di risparmiare tempo nella compilazione dei moduli, nell’archiviazione e nella raccolta delle informazioni per i rapporti e l’analisi delle tendenze. ProdX™ si basa sui principi dell’Industria 4.0 di comunicazione sicura da macchina a macchina e prepara la connettività alla tecnologia blockchain. Il software è in grado di digitalizzare la conformità alla sicurezza alimentare, ridurre i tempi di verifica della conformità e contribuire a facilitare un più rapido ritiro dei prodotti. Oltre all’esposizione nello stand, Mettler-Toledo disporrà di un furgone dimostrativo parcheggiato all’esterno del padiglione, offrendo ai partecipanti l’opportunità di sperimentare con test live con vari prodotti alcune delle altre soluzioni innovative di ispezione.

sempre

Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 27
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Pad 02 – Stand K020

Unimac-G herri soluzioni flessibili per l’alimentare

Unimac-Gherri, parte di Arol Group, produce macchine e linee di confezionamento per prodotti alimentari: salse, conserve, marmellate, omogenizzati e altro ancora. Il core business dell’azienda è il riempimento e la chiusura di contenitori in vetro, metallo e plastica con capsule twist-off e prefilettati, per il confezionamento di prodotti densi, semidensi e pastosi. Per l’evento del Cibus Tec, Unimac-Gherri propone fra le sue novità la riempitrice PF6-LT. Questo macchinario innovativo e compatto è adatto per chi cerca efficienza e semplicità nelle soluzioni di riempimento e cambio formato. La tecnologia sviluppata si distingue in quanto consente di avere all’interno della stessa macchina due tipologie di riempimento differenti: il “top filling” ovvero fuori bocca e il “bottom filling” dall’interno del contenitore. Per garantire alla stessa dosatrice di avere queste due possibilità quest’ultima è stata

resa “traslante”: una parte della struttura rimane fissa, l’altra scorre. Di conseguenza, è possibile riempire sia prodotti come salse, marmellate o sughi, sia alimenti come maionese o succhi di frutta che producono bolle d’aria con un semplice e rapido cambio formato. Cibus Tec sarà anche l’occasione per presentare la nuova isola robotizzata di palettizzazione UG500. Altamente flessibile al lavoro, il robot ad alta velocità è pratico per una serie di compiti logistici legati all’automazione del fine linea e della distribuzione. Il suo design orientato alle prestazioni consente alla struttura di gestire con competenza anche carichi più grandi e sbilanciati, sempre a velocità elevata. Per concludere, Unimac-Gherri propone linee chiavi in mano, soluzioni complete che consentono di coprire il processo di packaging primario, garantendo l’igienizzazione del contenitore vuoto con una soffiatrice ad aria e a vapore, il suo riempimento attraverso una riempitrice lineare a pistoni e, infine, la chiusura con una macchina capsulatrice lineare automatica munita di alimentatore magnetico capsule da terra.

Pad. 5 – Stand E048

Qualità, tradizione e innovazione con Labe Lpack

Labelpack, con più di trent’anni di esperienza nel settore dell’etichettatura automatica, ha consolidato una forte reputazione in virtù della qualità e della longevità delle soluzioni proposte, nonché dell’attenzione verso le esigenze dei clienti. Affermandosi negli anni come punto di riferimento nel settore del confezionamento dei prodotti alimentari, offre un’ampia gamma di soluzioni, sia standard che personalizzabili, per soddisfare anche le più specifiche richieste. La continua ricerca d’innovazione e il desiderio di migliorare e adottare tecnologie sempre all’avanguardia nell’etichettatura alimentare spingono

Labelpack verso la continua evoluzione delle proprie soluzioni, tra le quali troviamo distributori e applicatori, sistemi di stampa e applicazione etichette e sistemi automatici. Stampanti, sfogliatori, software per la creazione e stampa di etichette, nonché una vasta scelta di etichette, nastri, testine

di stampa e pezzi di ricambio completano l’offerta. Labelpack si distingue per la solidità delle proprie soluzioni: tutte le etichettatrici automatiche e i sistemi di etichettatura, sono dotati di pannelli operatori touch screen a colori in grado di visualizzare facilmente tutti i parametri di funzionamento dell’impianto e di salvare le ricette per semplificare la gestione dei cambi formato. Altro aspetto fondamentale è la possibilità di avere un modulo opzionale di assistenza remota per monitorare in tempo reale lo stato di funzionamento della macchina. Labelpack è orgogliosa di partecipare al Cibus Tec 2023, uno degli eventi più prestigiosi nel settore del confezionamento e dell’etichettatura alimentare. Questa manifestazione è l’occasione perfetta per presentare al pubblico le ultime innovazioni. Il focus principale sarà sui nuovi sistemi Compact che segnano un’evoluzione nel campo dell’etichettatura: si distinguono infatti per l’integrazione sinergica di avanzate tecnologie meccaniche ed elettroniche e mettono in luce la maestria aziendale

nel combinare l’esperienza tradizionale con l’innovazione. La parte meccanica è progettata con particolare attenzione all’ergonomia e alla pulizia. Il design punta a migliorare l’accessibilità e facilitarne la manutenzione, riducendo al minimo i tempi di fermo produttivo. L’efficienza operativa è stata potenziata al massimo, consentendo una maggiore produttività senza compromettere la qualità delle operazioni di etichettatura. La parte elettronica testimonia invece il costante impegno aziendale nell’adottare tecnologie all’avanguardia. Una connettività intelligente permette un’efficace gestione dei processi di etichettatura, una supervisione remota delle macchine e l’analisi dei dati in tempo reale. I nuovi sistemi Compact sono inoltre progettati con un occhio di riguardo per la sostenibilità ambientale. La riduzione del consumo energetico e l’utilizzo di materiali riciclabili sono aspetti fondamentali nella progettazione dei sistemi e stanno a testimoniare l’attenzione dell’azienda per la tutela del nostro pianeta.

Cibus Tec 2023

Pad. 2 – Stand B013

Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 speciale speciale speciale
Cibus Tec 2023

goglio novità per il liquid food

Goglio partecipa alla fiera di Parma con le sue ultime novità: il laminato multistrato con alluminio FLEXI-AL, il nuovo sacco asettico green del sistema Fres-co Aseptic System®, la confezione Pillow UP® e l’ultima versione della GNova SK.

Goglio partecipa a Cibus Tec 2023 con le sue ultime novità tecnologiche e di prodotto per il settore dell’industria alimentare.

Confezioni innovative e green

Altamente specializzata nel confezionamento asettico, Goglio propone il laminato multistrato con alluminio Flexi-AL nel formato da 220 litri e BIB (bag-in-box), soluzione eccellente in termini di barriera, conservazione e shelf-life del prodotto. Inoltre, a fianco delle soluzioni tradizionali e tuttora attuali per la conservazione di particolari tipi di alimenti liquidi, il Gruppo da sempre pone al centro del suo sviluppo la sostenibilità, e va in questa direzione anche il nuovo sacco green del sistema Fres-co Aseptic System®, che sarà presente in fiera. Realizzato in materiale multistrato mono-PE e un laminato coestruso EVOH, che ne consentono lo smaltimento nei moderni impianti di riciclo, il pack garantisce la lavorazione e conservazione delle proprietà specifiche dei prodotti per un periodo di tempo prolungato in assenza di conservanti e senza bisogno di refrigerazione, con un conseguente notevole risparmio di energia. Nell’ottica del rispetto per l’ambiente è anche la confezione Pillow UP®, che si va ad aggiungere alla linea standard di pack pensati per gli alimenti liquidi, soprattutto polpe e concentrati di pomodoro, frutta tradizionale e tropicale. Grazie al suo speciale ecodesign, la confezione si distingue per la grande versatilità: può essere posizionata piatta all’interno di una scatola, agevolandone lo stoccaggio e il trasporto, con conseguente riduzione dei costi, oppure può essere appoggiata su un piano rimanendo perfettamente in piedi. Rispetto a una confezione rigida, la busta Pillow UP®, grazie al laminato flessibile con cui è realizzata, garantisce numerosi vantaggi sia per i produttori che per gli utenti finali: occupando pochissimo spazio è infatti meno ingombrante sia prima del riempimento che dopo il

consumo. Inoltre, la maniglia, comoda per il trasporto, garantisce la massima maneggevolezza. Le buste Pillow UP® vengono riempite dalle linee di confezionamento GNova a partire da nastri di buste preformate attraverso un processo produttivo che garantisce elevati standard qualitativi e igienici.

Nuovo design per GNova SK

L’ultima versione della GNova SK, con il suo nuovo design modulare e più performante, verrà presentata a Cibus Tec. Si tratta di una linea automatica di confezionamento tecnologicamente avanzata per prodotti che necessitano di sterilizzazione e di un basso residuo di ossigeno in confezione. Il sistema, ideale per i prodotti alimentari solidi con liquido di governo, garantisce una produzione continua, grazie alla semplice gestione dell’ingresso buste, del cambio scatola e del cambio formato. È infatti possibile confezionare con la stessa macchina diverse buste – stand up, busta piatta e Pillow Up® – mentre l’assortimento fino a 10 litri offre soluzioni mirate per ogni tipologia di mercato e applicazione. La vasta gamma di sistemi di dosaggio disponibili consente poi di processare diversi prodotti – conduttivi o non conduttivi, ad alta o bassa densità, con pezzi e PH differenti. È inoltre possibile personalizzare la dosatura sia per la parte solida che per quella liquida, creando la combinazione ottimale per le necessità specifiche. Infine, la linea è dotata di collegamento al sistema di monitoraggio remoto Goglio Mind, che permette di raccogliere e processare i dati relativi al funzionamento della macchina con i massimi standard di sicurezza e fornire le informazioni necessarie in chiave di manutenzione predittiva.

Cibus Tec 2023

Pad 5 – Stand B018

speciale cibus tec 2023 Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 29
GNova SK Flexi-AL

a rca eticHette focus su Striped Linerless

Cibus Tec è tra i più innovativi eventi dedicati all’industria alimentare e delle bevande, un appuntamento durante il quale Arca Etichette coglie l’occasione per esporre le proprie tecnologie e competenze specializzate in ambito food and beverage.

Allo

stand D008 nel padiglione 2 del quartie re fieristico di Parma, Arca Etichette mostre rà a tutti i suoi visitatori, oltre al portafoglio prodotti di etichette autoadesive, la soluzione completa Striped Linerless: fascette avvolgenti ecologiche da applicare alle vaschette alimentari in automatico grazie all’apposita macchina eti chettatrice che sarà presente allo stand. Si tratta di fascette in carta, cartoncino e mate riale sintetico (polipropilene bianco o traspa rente) che si presentano come un rotolo con tinuo di materiale adesivo privo di liner di sup porto, materiale che può e deve essere riciclato, ma – dove possibile – anche eliminato in origine. Una vera opportu nità per i professionisti del settore per vedere dal vivo la tecno logia Striped Linerless che si contraddistingue per:

- efficienza: alta produttività, grazie al posizionamento delle etichette a passo corto sul rotolo stesso;

- visibilità: decoro fino a 360° di vaschette e vassoi;

- sostenibilità: nessun liner da smaltire e con adesivo a zone, applicato solo dove serve a vincolarlo alla confezione;

- minor costo: meno materiale significa spendere meno. Con questa specifica soluzione, Arca Etichette è in grado di affrontare ogni tipo di confezione anche con prodotti irregolari: dal pesce alla carne, la pizza, frutta e verdura fresche, compresi i vegetali, i latticini, i piatti pronti e i prodotti da forno.

Il percorso verso la sostenibilità

Da 75 anni, Arca Etichette combina una forte propensione all’investimento in nuove tecnologie e alla continua formazione delle proprie persone. Contribuisce così, ogni anno, nel perfezionamento dei propri prodotti: etichette autoadesive per impieghi speciali, di sicurezza e di decoro realizzate con tecniche di stampa e materiali sostenibili con il minor impatto ambientale. Da sempre, Arca Etichette è attenta ai temi di sostenibilità: dal 2021 si è evoluta in Società Benefit e dal 2022 fa parte della Community delle aziende certificate B Corp, mostrando la consapevolezza che un’azienda seria, responsabile e moderna debba assumere un ruolo importante, non solo per i propri clienti e per tutti i dipendenti e collaboratori, ma anche per il tessuto socioeconomico e per il territorio in cui quotidianamente

opera. L’azienda si impegna a preservare l’ambiente: utilizzando processi produttivi di minimo impatto energetico e ambientale, progettando prodotti derivanti da materiali eco-sostenibili, minimizzando gli sprechi di risorse, coinvolgendo fornitori e clienti in azioni comuni su temi ecologici. Utilizza, con un trend in significativa crescita, materie prime riciclate, a base biologica, biodegradabili e compostabili, carte certificate FSC o derivanti da fibre naturali e vegetali, materiali con spessori ridotti per diminuire l’impatto quantitativo dei materiali sulle confezioni, per dare maggiore efficienza produttiva e sprecare sempre meno risorse. Investiamo nella sostenibilità per un packaging eco-friendly, sempre di qualità, che soddisfi le esigenze del mondo alimentare e non solo. Arca Etichette ha ottenuto a febbraio 2023 anche la certificazione ISCC Plus, come impegno a garantire l’utilizzo controllato e certificato di materiali plastici eco-sostenibili. Inoltre, punta sempre di più sulle tecnologie di stampa digitale verso i clienti di ogni settore di mercato, in affiancamento alla tradizionale stampa analogica; nel 2022, gli ordini in digitale hanno superato numericamente quelli analogici, consentendoci un miglioramento ambientale, quantificabile in riduzione scarti di materiali e attrezzature, inchiostri, energia e tempo di produzione.

Cibus Tec 2023

Pad. 2 - Stand D008

Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 30 speciale speciale speciale

interroll per la movimentazione F&B

Interroll sviluppa prodotti, tecnologie e soluzioni altamente efficienti che garantiscono alta produttività, risparmio energetico e ottimizzazione della produzione, nonché sicurezza e precisione, nell’ambito dell’industria del food & beverage.

Lamovimentazione igienica, puntuale, precisa, efficiente e veloce degli alimenti all’interno degli stabilimenti produttivi è un elemento chiave per il successo dei produttori del mondo alimentare. Interroll non solo ha le tecnologie e le soluzioni adeguate ma vanta anche importanti esperienze di movimentazione in quel settore produttivo.

Tecnologie all’avanguardia

La tradizione Interroll nell’industria degli alimenti e delle bevande non nasce oggi. La preminenza che l’azienda ha conquistato anche grazie al concetto di piattaforma e ai suoi componenti di azionamento è oggi evidente anche nei sistemi di produzione e confezionamento in questo settore altamente sensibile. In una approfondita ricerca l’Università di Parma ha confermato i vantaggi concreti di soluzioni di azionamento come i mototamburi negli impianti di produzione alimentare. Nel mototamburo, i componenti (motore, ingranaggi, albero e cuscinetti) sono integrati internamente, rendendo l’installazione più semplice, con meno componenti, meno ingombrante e più rapida. Queste soluzioni, in cui Interroll detiene una riconosciuta posizione di riferimento, non sono dunque solo più igieniche, ma anche più veloci e facili da installare rispetto ai motoriduttori tradizionali. I mototamburi Interroll, altamente avanzati e

compatti, soddisfano i più severi requisiti igienici e sono utilizzati dai leader del settore in tutto il mondo. Inoltre, le soluzioni di movimentazione automatizzata Interroll non solo funzionano in modo estremamente efficiente e risparmiano energia ma soddisfano anche i più severi requisiti igienici stabiliti dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense, dall’Unione Europea (UE) e dall’European Hygienic Engineering and Design Group (EHEDG). Seguendo il concetto delle piattaforme, che tanto successo ha riscosso nel mondo della movimentazione intralogistica in tutti i settori produttivi, Interroll ha disegnato il futuro della movimentazione alimentare, ideando SHC – Special Hygienic Conveyor. Una piattaforma modulare per alimenti confezionati che coniuga igiene, qualità, semplicità di funzionamento e di design, sostenibilità e risparmio energetico. Special Hygienic Conveyor, SHC, consente agli integratori di sistemi e agli utenti di soddisfare requisiti igienici particolarmente severi e di massimizzare il valore aggiunto offerto dalla nota Interroll Modular Conveyor Platform (MCP), alla base dello sviluppo dell’SHC. Nel settore alimentare, questa nuova soluzione consente di implementare flussi di materiale altamente efficienti e privi di accumuli, finora possibili solo nei moderni centri di smistamento o in altre strutture di distribuzione. Il concetto di azionamento decentralizzato utilizzato nello speciale trasportatore igienico consente di risparmiare fino al 50% di energia solo nel funzionamento start/stop, rispetto alle soluzioni ad azionamento centrale che funzionano in modo continuo. Allo stesso tempo, si ottiene un livello di rumorosità che migliora l’ambiente di lavoro e si riduce anche l’usura durante il trasporto di scatole standard E2, dove l’igiene non può essere compromessa. Oltre all’SHC, Interroll ha introdotto anche una soluzione specifica dedicata alla lavorazione del pollame, l’Ultra Hygienic Transfer (UHT). Si tratta di una soluzione davvero innovativa che rende molto più igienica una fase fondamentale del processo di taglio della carne di pollo e può quindi contribuire a prolungare la durata di conservazione dei prodotti avicoli.

Pad. 02 - Stand I050

speciale cibus tec 2023 Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 31
Cibus Tec 2023 Mototamburo Interroll SHC – Special Hygienic Conveyor

corno Pallets una scelta consapevole

Legno e sostenibilità sono i temi principali su cui si incentra lo stand di Corno Pallets che, anche per questa edizione, è presente al Cibus Tec. Un occhio di riguardo è riservato a Presspall, il pallet in legno pressato amico delle foreste in quanto prodotto esclusivamente da materiale riciclato, e quindi sostenibile al 100%.

Che

il legno sia il materiale naturale tra i più preziosi a disposizione dell’uomo è ormai appurato: creato a partire dal carbonio presente in atmosfera è in grado di assorbire al suo interno una parte importante delle emissioni CO2 responsabili della crisi climatica. Tra i principali problemi che affliggono il pianeta c’è senza dubbio il cambiamento climatico, e l’anidride carbonica è il gas serra maggiormente responsabile dell’innalzamento globale delle temperature. Gli ecosistemi forestali sono i principali serbatoi naturali di carbonio in grado di mitigare gli effetti del cambiamento climatico, assorbendo grandi quantità di anidride carbonica dall’atmosfera e immagazzinandola nei tronchi e nei rami degli alberi. Quando il legno viene utilizzato come materiale da costruzione il carbonio viene trattenuto per decenni o anche per secoli, riducendone così l’impatto sull’ambiente. A livello internazionale si sono registrati importanti segnali in questo senso, primo fra tutti la diffusione di schemi di certificazione che permettono di riconoscere prodotti a base di legno provenienti da foreste gestite in maniera sostenibile: PEFC e FSC.

Nonostante tutti gli sforzi le foreste vengono comunque sottoposte a sollecitazioni crescenti. Per contenere al massimo tutto questo occorre, anziché aumentare la raccolta di legname, privilegiare un migliore utilizzo, riutilizzo e riciclo di tutti i prodotti a base di legno, a tutto vantaggio della sostenibilità ambientale.

L’Italia dimostra di essere leader nell’economia circolare e nella sostenibilità ambientale per il suo alto tasso di recupero e riciclo del legno grazie anche all’operato di organizzazioni come il Consorzio Rilegno.

Presspall protegge le foreste

Da sempre Corno Pallets si impegna a soddisfare le esigenze dei clienti, rispettando al contempo i principi della sostenibilità e dell’economia circolare; nel 1987 importa i primi bancali impilabili in legno pressato in Italia, ed inizia la distribuzione dapprima nel centro-nord Italia e in seguito su tutto il territorio Nazionale per mezzo anche di una fitta rete di distributori. Oggi seleziona e commercializza i migliori bancali in legno pressato con il marchio di proprietà Presspall. Presspall, nel mondo degli imballaggi, si configura senza dubbio come la scelta più ecologica per tutte le spedizioni sia in Italia che all’ estero. Il legno utilizzato per la sua produzione è certificato PEFC e costituito da materiale di recupero scelto: sfridi di lavorazione delle segherie e riciclo di vecchi imballaggi vengono macinati, essiccati e successivamente amalgamati ad una resina naturale, andando a

creare così nuovi pallet pronti per essere utilizzati. L’utilizzo di questa materia prima consente di mantenere la cattura del carbonio per un periodo di tempo più lungo rispetto ad altri usi produttivi immediati, come ad esempio l’energia.

In mostra a Cibus Tec

Legno e sostenibilità sono i temi principali su cui si incentra lo stand di Corno Pallets che, anche per questa edizione, è presente al Cibus Tec, l’appuntamento altamente specializzato dedicato alle tecnologie per il settore alimentare e delle bevande che si terrà dal 24 al 27 ottobre a Parma. Lo staff di Corno Pallets è lieto di accogliere i visitatori presso lo stand H074, all’interno del padiglione 2. Uno stand dentro al quale ogni visitatore può immergersi nel mondo del legno, respirarne i valori e apprezzarne gli standard qualitativi, toccando con mano i vari prodotti, dalla materia prima al prodotto finito, e trovando risposta a tutte le possibili domande in merito. Un occhio di riguardo è riservato a Presspall.

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Padiglione 02 - Stand H 074

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mULti import fascettatura per l’industria alimentare

MultiImport sarà presente a Cibus Tec 2023, presso il Padiglione 2 - Stand N050, e mostrerà una variegata gamma di soluzioni di confezionamento adatte per molteplici utilizzi e settori. Tra i principali macchinari presenti ci saranno le tre fascettatrici dell’azienda svizzera ATS, tra cui l’US 2000 PIC-CBTTP. L’ efficiente soluzione per la fascettatura in-line di prodotti alimentari è configurabile con stampante, per la sovrastampa sulla fascetta, in carta o polipropilene, dei dati variabili. A questo riferimento, è disponibile la nuovissima bobina ecologica “True Paper”, conforme alla direttiva UE e smaltibile come carta comune grazie ad una percentuale di carta del 95,5%. Altro aspetto unico della fascettatrice è sicuramente la tecnologia di saldatura ad ultrasuoni che garantisce una serie di benefici, tra cui: riduce il consumo energetico del 98%, non ha necessità di tempo di preriscaldamento, non genera fumi o odori e per questo risulta essere particolarmente adatta per impieghi nell’industria alimentare.

L’offerta è arricchita dalle soluzioni di nastratura anche a carta adesiva e dalle legatrici a elastico dell’azienda francese ARC. Macchinari estremamente semplici, versatili e intuitivi nell’utilizzo e che permettono la legatura e nastratura di prodotti alimentari e ortofrutticoli come: asparagi, carote, cipollotti, meloni, banane e molto altro.

Infine, completano la gamma i due alimentatori/sfogliatori firmati Kora-Packmat, feeders automatici e versatili per l’alimentazione di pieghevoli, astucci, cartoncini e sachets per l’industria alimentare. Tutti i modelli sono facilmente corredabili con testine di marcatura inkjet per la stampa dei dati variabili e sono facilmente inseribili nelle linee di confezionamento.

Cibus Tec 2023

Pad. 2 – Stand N050

INNOVATION FOR PROTEIN FOODS MANUFACTURING

Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 33
28-30 MAY 2024 FIERA MILANO
Fascettatura, nastratura e legatura ad elastico su alcuni prodotti alimentari
New section #protech A JOINT VENTURE BETWEEN: A PROJECT BY: #meattech meat-tech.it

aV e tecHnologies presenta le riempitrici EFS

Quest’anno, AVE Technologies presenta a Cibus Tec le riempitrici EFS, soluzioni ideali per l’imbottigliamento di prodotti come latte, succhi di frutta, acqua, sciroppi, oli e salse.

AVE Technologies, azienda di riferimento nella progettazione e realizzazione di macchine e impianti completi di imbottigliamento e packaging per i settori del food and beverage, presenta la nuova linea di riempitrici elettroniche EFS. L’occasione è l’edizione 2023 di Cibus Tec, in cui le riempitrici EFS si mostreranno come soluzione ideale per l’imbottigliamento di prodotti come latte, succhi di frutta, acqua, sciroppi, oli e salse.

Alte prestazioni e versatilità

Basate su una tecnologia ad alta precisione che garantisce ottime prestazioni in tutte le fasi di lavorazione e grande flessibilità di uso rispetto ai sistemi tradizionali, le riempitrici elettroniche EFS sono caratterizzate da un elevato livello di innovazione e di prestazioni. Caratteristiche principali di questo tipo di soluzione sono infatti l’elevato livello di igiene, consentito dall’assenza di contatto tra ugelli di riempimento e contenitori, e la precisione, basati su dispositivi elettromagnetici in grado di misurare il dosaggio in ogni momento del processo. Oltre a questo, le riempitrici elettroniche EFS sono versatili e modulabili per adattarsi a diverse caratteristiche, oltre che molto facili e veloci da manutenere e lavare. I sistemi EFS sono inoltre estremamente flessibili garantendo all’u -

tilizzatore finale la possibilità di riempire un ampio range di prodotti con caratteristiche differenti ed in particolare con diverse viscosità. La tecnologia EFS è disponibile su riempitrici stand alone, monoblocchi e soluzioni all-in-one (sciacquatrice, riempitrice e tappatrice) adatte a lavorare con contenitori di vario genere come plastica, vetro ed HDPE.

Cibus Tec 2023

Pad. 3 - Stand F050

Omnia Technologies la piattaforma per l’automazione industriale

AVE Techologies fa parte di Omnia Techologies, il Gruppo che unisce l’esperienza e il knowhow dei migliori specialisti per le tecnologie e per lo sviluppo di soluzioni di automazione per i settori del vino, delle bevande, dei distillati e per il lattiero-caseario. Con un team di oltre 1.,400 persone, con 17 siti produttivi e 8 uffici commerciali nel mondo, il Gruppo gode di un’esperienza unica e di una consolidata rete di clienti, per i quali offre soluzioni integrate e chiavi in mano, dalle prime fasi del processo produttivo fino al confezionamento. Ad una serie di aziende eccellenti sia per la fase di processo – Della Toffola, Permeare, Gimar. F2Y, Sirio Aliberti, Frilli, Progema Engineering e Priamo – che per la fase di bottling & packaging – Bertolaso, Ave Technologies, Mar.Co, Comas, Z-Italia, OMB e APE Impianti – si sono aggiunte recentemente TMCI Padovan, storica azienda operante nelle tecnologie per l’industria alimentare e delle bevande da più di 100 anni, e Omega, società di sales engineering focalizzata sul supporto tecnico e sull’assistenza e da tempo partner strategico di Omnia Technologies nel continente americano.

Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 34 speciale speciale speciale
Comunicazione D’IMPRESA

È facile con roBatecH!

Con il motto “È facile. Serve fare solo la cosa giusta.” Robatech porta a Cibus Tec 2023 una serie di soluzioni che hanno in comune alcune caratteristiche: elevate performance, praticità, efficienza energetica e sostenibilità.

Il nuovo Easyline

Siete alla ricerca di un applicatore di adesivo pratico e dalle dimensioni ridotte per incollare confezioni, scatole pieghevoli, bicchieri di carta senza fatica e in modo efficiente dal punto di vista energetico? EasyLine consente di applicare facilmente l’adesivo con una capacità di fusione fino a 2,5 kg/h. Piccolo e compatto offre un interessante rapporto qualità/prezzo per applicazioni essenziali con basso consumo di adesivo essendo comunque dotato di tutte le funzioni che consentono un’attenta fusione ed erogazione di adesivi termoplastici, con la comprovata qualità “svizzera” che distingue Robatech. I pratici raccordi ad innesto ne garantiscono un’installazione rapida ed affidabile. L’utilizzo è semplice e intuitivo. EasyLine sarà disponibile alla fine del 2023.

Sul palcoscenico di Parma per le tecnologie legate al mondo del food & beverage, Robatech punta i riflettori su GreenSaver. Questo innovativo servizio fornisce agli utilizzatori una panoramica dettagliata su quali accorgimenti nel processo di incollaggio producono il miglior effetto sulla sostenibilità dell’applicazione.

GreenSaver, potenziale di risparmio concreto

L’aumento dei prezzi dell’energia, la crescente carenza di materie prime e la preoccupante difficoltà di approvvigionamento gravano sulle aziende. Con GreenSaver, gli utilizzatori di sistemi di applicazione di adesivo possono determinare il loro potenziale di risparmio in termini di consumo e di applicazione di adesivo, impiego di energia ed aria compressa, sicurezza sul posto di lavoro e disponibilità del sistema. Una volta effettuata l’ispezione presso lo stabilimento del cliente da parte di personale specializzato Robatech, viene consegnato al cliente un report in otto punti che fornisce una chiara panoramica degli accorgimenti adottabili per ridurre i costi e migliorare il bilancio di sostenibilità. Inoltre, allo stand Robatech presso il padiglione 2, stand K014, saranno esposte alcune soluzioni innovative per l’incollaggio in sicurezza di imballaggi primari e secondari, in grado di consentire un sensibile risparmio di risorse.

Lunga durata e precisione

Con oltre 1 miliardo di cicli operativi, Volta è la pistola ideale per un’applicazione precisa e rapida dell’adesivo su confezioni primarie e secondarie. Con la sua struttura compatta e la ridotta necessità di manutenzione, la pistola elettromagnetica per l’applicazione di colla a caldo richiede circa il 60% di energia in meno rispetto alle pistole elettropneumatiche. Un incontro di approfondimento potrebbe aprire interessanti scenari.

L’efficienza dell’accoppiata Vision e Performa

Il fusore Vision, il tubo elettroriscaldato Performa e la pistola elettromeccanica SpeedStar Compact formano un dream team che garantisce un incollaggio preciso e ripetibile per il vostro processo di confezionamento. Il fusore e il tubo sono perfettamente coibentati, riducendo così il consumo energetico fino al 48% rispetto ai sistemi tradizionali. Il nuovo design garantisce anche una viscosità costante dell’adesivo lungo tutto il tratto che va dal serbatoio di fusione alla pistola applicatrice. Affidabilità e precisione nell’applicazione dell’adesivo faranno quindi parte della vostra produzione quotidiana.

Cibustec 2023

Pad. 2 – Stand K014

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ACOPOS 6D la chiave dell’efficienza produttiva

Oggi, il mercato della produzione industriale impone livelli di produttività sempre più sfidanti senza fare a meno della qualità dei prodotti, dell’efficienza energetica e dell’azzeramento dei “tempi morti”. ACOPOS 6D di B&R è l’innovativa soluzione di movimentazione intelligente pensata proprio per le aziende che vogliono ottimizzare la produttività con diversi accorgimenti.

Basandosi sulla levitazione magnetica, ACOPOS 6D sposta i prodotti liberamente attraverso uno spazio di produzione aperto, creando nuove dimensioni di flessibilità. Ogni prodotto può essere sollevato, abbassato, pesato, inclinato e ruotato, mentre si muove secondo il proprio percorso attraverso il sistema che viene ottimizzato per i cambi al volo, pur mantenendo un ingombro ridotto al minimo e la piena possibilità di personalizzazione.

Funzionalità avanzate, integrazione e simulazione

ACOPOS 6D permette un nuovo concept a livello di processo integrandosi perfettamente con l’operato dei robot e con qualsiasi altra sta zione di manifattura. Aumenta la superficie di lavoro in modo semplice e intuitivo e permette la lavorazione di un prodotto movimentando

lo sia tramite il robot sia tramite il supporto sul quale il prodotto si muove, ovvero gli shuttle. Questo aumenta notevolmente la produttività, sfruttando al massimo lo spazio di lavoro a disposizione, che non è più solo lineare, ma diventa planare, senza bisogno di usare robot in più. Si risparmiano metri quadri, con un efficientamento eccellente, se si pensa ad alcune applicazioni che, ad esempio, sono legate indissolubilmente alla produzione in camera bianca, ottimizzando anche le stazioni più standard di produzione come, ad esempio, la pesatura (nativa nello shuttle) oppure la tappatura che può essere semplificata meccanicamente grazie alla rotazione illimitata che ogni shuttle può efficacemente implementare. Con gli strumenti dedicati si può realizzare un gemello virtuale del sistema e vederlo funzionare dalle prime fasi di progettazione. Questo approccio permette di creare velocemente dei mock-up virtuali e quindi di analizzare le criticità e la produttività effettivamente raggiungibile, con il valore aggiunto di poter ottimizzare il modello all’infinito, fino al raggiungimento delle performance desiderate, senza tempi di consegna, montaggio, cablaggio e messa in servizio di un prototipo reale difficile poi da ottimizzare attraverso cambiamenti anche hardware. La simulazione virtuale regala una visione

completa della soluzione finale, consentendo di sveltire la transizione tra prototipo virtuale e macchina reale. Il controllo di movimento Smart Factory offre alcuni vantaggi chiave: massima disponibilità, trasporto e posizionamento ad alta velocità, rapidità di riconfigurazione e notevole qualità con tolleranza ai guasti. ACOPOS 6D di B&R è la base di un processo di produzione dinamico, in cui numerosi shuttle si sincronizzano per trasportare diverse tipologie di prodotto e cambiare anche al volo le fasi di produzione. La scelta di una soluzione meccatronica può essere facilmente integrabile con tutte le altre stazioni di produzione standard e quindi anche con altri sistemi, sincronizzandosi perfettamente ad esempio anche con robot e visione artificiale. B&R ha numerose novità anche in questi due ambiti che vanno dalla strategica acquisizione da parte del gruppo di Codian Robotics B.V., leader nella fornitura di robot a cinematica parallela (delta) perfetti per i pick-and-place ad alta precisione all’applicazione dell’AI negli algoritmi di deep learning delle camere con un’interessante collaborazione a tre con lo specialista di software di visione MVTec e lo specialista di processori IA Hailo, in modo da rendere la camera B&R un dispositivo edge potente ed efficiente. Di facile e intuitiva configurazione, ACOPOS 6D permette quindi di progettare in una nuova chiave le applicazioni di produzione industriale, generando soluzioni con un alto valore aggiunto. Attraverso questo innovativo sistema di trasporto è infine possibile combinare alte velocità, flessibilità e scalabilità per migliorare il recupero dell’investimento effettuato per le macchine (ROI) aumentando l’efficacia delle attrezzature (OEE elevato) per tutti i lotti di produzione, anche i più piccoli. In parallelo, anche il time-to-market si riduce notevolmente.

tecnologie Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 36

Ispezione Prodotti di METTLER TOLEDO: Scopri Tutte le Novità a CIBUSTEC

Ispezione Prodotti di METTLER TOLEDO: Scopri Tutte le Novità a CIBUSTEC

Vieni a trovarci allo Stand K020 - Pad. 2. Ti aspettiamo per farti testare le performance delle nostre soluzioni di ispezione prodotto su un truck attrezzato vicino allo stand, dove invece troverai tutte le ultime novità per il settore alimentare: dal laboratorio, all‘analitica e alla produzione.

Saperne di più  www.mt.com/cibustec2023

Vieni a trovarci allo Stand K020 - Pad. 2. Ti aspettiamo per farti testare le performance delle nostre soluzioni di ispezione prodotto su un truck attrezzato vicino allo stand, dove invece troverai tutte le ultime novità per il settore alimentare: dal laboratorio, all‘analitica e alla produzione.

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Richiedi subito un biglietto omaggio per 1 giorno o per tutti i 4 giorni di manifestazione, disponibili fino ad esaurimento scorte!

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Rittal Hygienic Design specialisti per l’alimentare

Rittal offre un portafoglio di prodotti easy-to-clean adatti per ogni zona o ambiente igienico, anche quelli più impegnativi. Le soluzioni Hygienic Design (HD), in particolare, sono l’ideale per l’impiego nelle aree in cui il contatto tra le attrezzature produttive e il cibo è qualcosa di normale e prevedibile.

Èrisaputo che la prevenzione dei rischi di contaminazione è un must assoluto per l’industria alimentare. La scelta dei componenti da utilizzare all’interno degli impianti produttivi deve dunque rispondere a standard igienici estremamente rigorosi che variano in base all’area di processo interessata.

Igienici by design

Armadi compatti e di grandi dimensioni, scambiatori di calore aria/acqua e accessori: tutti i prodotti Rittal HD sono stati specificamente progettati per proteggere i componenti e facilitare la pulizia di macchinari e impianti di produzione, grazie ad un’estrema attenzione a materiali e aspetti costruttivi. Aspetto distintivo di tutte le soluzioni di contenimento della famiglia HD è la guarnizione siliconica perimetrale senza giunti, dal caratteristico colore blu

che rende più immediato individuare eventuali contaminazioni. Facile da sostituire e approvata dalla FDA, sigilla qualsiasi intercapedine esterna tra armadio e porta proteggendo con sicurezza i componenti installati all’interno. Gli armadi HD presentano inoltre un tetto inclinato di 30° che, oltre ad essere facilmente ispezionabile, evita il deposito di elementi estranei e permette ai liquidi di defluire rapidamente. Le cerniere si trovano all’interno della zona di tenuta, per non creare aree a rischio di contaminazione. Allo stesso scopo contribuisce anche il design delle pareti, prive di spigoli vivi, e una serie di accessori specifici: sistemi di chiusura con bordi arrotondati e sporgenti, speciali piedini di livellamento e bocchettoni passacavi con superficie stondata e con guarnizione di tenuta blu.

Resistenza alle operazioni di pulizia

Il risultato è un sistema con un grado di protezione molto elevato ed eccezionalmente facile da pulire, resistente anche a detergenti aggressivi, grazie all’utilizzo di

acciaio di alta qualità. La resistenza alla pulizia giornaliera, fondamentale per l’industria alimentare, è tutt’altro che scontata. Celler Landgeflügel, azienda specializzata nella lavorazione di carni di pollo fresche, aveva avuto più volte in passato problemi di infiltrazioni che avevano causato danni all’automazione di controllo. Per questo ha dedicato molta attenzione alla selezione dei componenti, sottoponendo contenitori di derivazione e armadi HD a ripetuti e scrupolosi test, tutti superati. “La nostra esperienza è stata così positiva che abbiamo scelto soluzioni HD su tutte le linee della nuova sede di Wietze”, commenta in proposito Fabian Thölke, responsabile della manutenzione dell’azienda.

Il riferimento per il F&B

Queste caratteristiche hanno reso i sistemi Rittal HD estremamente popolari nell’industria alimentare, specialmente dove i requisiti igienici sono più stringenti, come nelle aree di lavorazione di alimenti deperibili non sigillati né confezionati quali carne, pesce e latticini. Ne è un esempio OSI Food Solutions Germany, uno dei principali produttori di hamburger destinati ai McDonald tedeschi. L’azienda, che fa del concetto di igiene totale il suo cavallo di battaglia, è stata una delle prime ad adottare gli armadi e i contenitori di derivazione Hygienic Design (HD) Rittal in ogni stadio della catena produttiva, per proteggere efficacemente le sensibili tecnologie di controllo da acqua e detergenti oltre che dal rischio di proliferazione dei microorganismi e dalla contaminazione incrociata. “Abbiamo visto per la prima voltale soluzioni HD alla fiera di Hannover. Ci hanno incuriosito e abbiamo subito programmato i primi test”, ricorda Thomas Schnitzler, Head of Technology di OSI. Da allora “quando pianifichiamo l’approvvigionamento di nuove macchine o impianti, gli armadi compatti e i contenitori di derivazione Rittal Hygienic Design entrano automaticamente nel capitolato”.

tecnologie Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 38

DTM Print, la stampante alimentare Eddie è certificata Kosher

Lastampante alimentare Eddie, prodotta da Primera Technology e distribuita nella regione EMEA da DTM Print, ha ricevuto la certificazione Kosher Pareve. Questa certificazione testimonia l’impegno di Primera nel fornire prodotti di alta qualità che soddisfino le esigenze dei clienti ebrei osservanti, garantendo al contempo sicurezza, purezza e qualità degli alimenti per tutti i clienti. Sebbene l’inchiostro commestibile di Eddie sia sempre stato kosher, è importante notare che la semplice fornitura d’inchiostro kosher non è sufficiente per ottenere la certificazione kosher. Sottoponendosi a questa certificazione, Primera si distingue dagli altri produttori di stampanti a inchiostro commestibile non solo per la fornitura d’inchiostri kosher, ma anche per la garanzia che l’intero prodotto e i processi di produzione soddisfino i rigorosi standard stabiliti da un’organizzazione kosher certificata. Primera ha ottenuto la certificazione kosher da Kosher Supervisors of Wisconsin (USA), un’organizzazione

rinomata per la sua esperienza nella certificazione di prodotti kosher. “Ottenere la certificazione kosher per la stampante a inchiostro commestibile Eddie è un grande risultato. Riflette quanto siano importanti per il produttore le esigenze dei nostri diversi clienti e dimostra la sua dedizione all’inclusività”, afferma Andreas Hoffmann, amministratore delegato della DTM Print. “Eddie è ora un prodotto che non solo è kosher, ma soddisfa anche i più alti standard di sicurezza alimentare, purezza e qualità”. Eddie è stata progettata fin dall’inizio per essere utilizzata negli ambienti di lavorazione degli alimenti e per soddisfare tutti gli standard igienici. L’alloggiamento in acciaio inossidabile, i componenti facili da pulire e l’inchiostro certificato con le approvazioni UE e FDA fanno di Eddie la stampante alimentare più sicura della sua categoria. La certificazione Kosher Pareve si aggiunge all’elenco delle certificazioni leader del settore, in quanto la testina di stampa e le apparecchiature di riempimento di Eddie sono certificate cGMP, la camera bianca per il riempimento dell’inchiostro è approvata dalla FDA e la stampante stessa è stata certificata da NSF. L’inchiostro commestibile è anche certificato Halal e adatto ai vegani. La stampante a inchiostro commestibile Eddie, i materiali di consumo e gli accessori sono disponibili direttamente presso DTM Print o presso i partner autorizzati DTM Print in Europa, Medio Oriente e Africa.

Pilz, sistema di Burner Management certificato UL

Ildispositivo base PNOZ m B1 Burner del sistema di sicurezza compatto PNOZmulti 2 permette di gestire il monitoraggio di sicurezza e, contemporaneamente, il controllo di sicurezza degli impianti di combustione con un’unica soluzione.

PNOZmulti 2, infatti, controlla e monitora sia il bruciatore sia l’impianto di combustione completo. Si possono configurare numerose applicazioni “burner” grazie all’elemento “burner” (modulo funzionale) che riproduce la funzionalità avanzata di un sistema automatico elettronico configurabile di controllo per bruciatori. Tra queste rientrano varie tipologie di bruciatori, quali, ad esempio, bruciatori con e senza unità di controllo fiamma, con accensione diretta o indiretta, funzionamento a bassa e alta temperatura e molto altro ancora. Inoltre, è disponibile il modulo di espansione PNOZ m EF 4DI4DORD con quattro uscite a relè diversitarie di sicurezza secondo EN 50156-1 per il controllo delle valvole di sicurezza di un bruciatore. La certificazione secondo UL 60730-1 e UL 60730-2-5, rilasciata da Underwriters Laboratories (UL), attesta che il dispositivo base e i moduli prescelti del

sistema di controllo compatto sono conformi alle norme di sicurezza di USA e Canada per gli impianti di combustione. Tale certificazione è un importante valore aggiunto per gli utilizzatori in loco poiché i tempi per la messa in servizio degli impianti di combustione si riducono notevolmente. Il sistema di Burner Management dispone di certificazione UL per il dispositivo base PNOZ m B1 Burner così come i moduli di espansione PNOZ m EF 16DI e PNOZ EF 8DI4DO e i moduli fieldbus PNOZ m ES PROFINET e PNOZ ES PROFIBUS. Altri moduli si aggiungeranno in futuro. Le norme UL 60730-1 e UL 60730-2-5 hanno per oggetto i sistemi automatici per il controllo e la sicurezza dei bruciatori con gasolio, gas, carbone o altre sostanze combustibili. La certificazione UL consente alle aziende e agli utilizzatori l’ingresso nel mercato nordamericano. Il dispositivo base PNOZ m B1 Burner soddisfa inoltre i requisiti secondo NFPA 85 e NFPA 86. La NFPA 85 si prefigge l’obiettivo di aumentare la sicurezza operativa delle caldaie. La NFPA 86, invece, intende ridurre il pericolo di incendio ed esplosione nei forni.

PNOZmulti 2 Burner è omologato TÜV secondo gli standard europei EN 298, EN 50156-1 ed EN 50156-2.

I vantaggi che offre sono:

- configurazione flessibile e sicura dell’impianto di combustione;

- tempi considerevolmente ridotti di pianificazione ed engineering grazie alla rapidità e semplicità di implementazione anche di applicazioni di sicurezza complesse con un solo modulo compatto;

- possibilità di collegamento a numerosi ambienti di automazione e sistemi di comunicazione;

- massima sicurezza mediante elementi hardware e software collaudati e certificati.

Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 39 tecnologie

“Enjoyneering” CON IGUS!

Realtà di riferimento nel mondo delle motion plastics, igus progetta e sviluppa soluzioni per tutti i settori, tra cui anche prodotti e sistemi per il packaging e l’industria del food & beverage, con tecnologie di alto livello e diversi servizi a supporto del cliente.

è un produttore di polimeri ad alte prestazioni per applicazioni in movimento che sviluppa e produce motion plastics. La sua gamma di prodotti innovativi ed esenti da lubrificazione comprende sistemi di alimentazione, cavi estremamente flessibili, cuscinetti a strisciamento e lineari, tecnologia per sistemi vite/madrevite, stampa 3D, automazione low cost e smart plastics. Questi prodotti sono utilizzati in tutti i settori e in migliaia di applicazioni, ovunque siano presenti elementi in movimento. Tra questi, anche l’industria alimentare e il mondo del packaging, settori tra più importanti per l’intero gruppo e per la filiale italiana in particolare a livello di fatturato, con possibilità applicative innovative e ad alto valore tecnologico. Negli ultimi anni il

fatturato dell’azienda ha seguito una curva sempre crescente, specialmente nel periodo post-Covid, durante il quale è ripartita con una ripresa rapidissima che ha portato importanti risultati nel 2021 e 2022. Quest’anno, nonostante il rallentamento generale dell’economia in tutto il mondo, igus punta a riconfermare il fatturato record del 2022 di 1,115 miliardi di Euro e 188mila clienti.

I vantaggi per il food Matteo Zaniboni, esperto del settore Food&Pack in igus Italia, spiega che nell’industria alimentare e nel settore dell’imballaggio i materiali plastici sono già ampiamente impiegati in quanto vengono recepiti come un prodotto tecnico. Per questi settori igus ha sviluppato materiali idonei per il contatto con gli alimenti, nel rispetto dei requisiti FDA ed EU10/2011. Oggi l’azienda propone a questi mercati sette tipologie di materiale per i vari prodotti a catalogo e sta ampliando anche la gamma di semilavorati quali barre, nastri e materiali da incollaggio, oltre che polvere per il coating. Per quanto riguarda le guide lineari, igus propone prodotti ad alte prestazioni senza lubrificazione. È una caratteristica fondamentale per il food e il packaging poiché permette di mantenere l’ambiente pulito e di effettuare senza problemi lavaggi e sterilizzazioni con vapore surriscaldato o con sostanze chimiche.

Soluzioni personalizzate

igus ha coniato il termine “enjoyneering”, che significa “divertirsi progettando”. Secondo questa filosofia è stata ideata una serie di strumenti online che l’azienda sta sempre più valorizzando. I tecnici delle aziende clienti e potenziali clienti hanno a disposizione ben 35 tool con i quali progettare una soluzione con i prodotti igus, inserendo nel sistema i requisiti di cui si necessita, come la tipologia di materiali e la durata stimata della vita del prodotto. L’accesso a questi servizi è libero, chiunque può realizzare simulazioni e ricevere un supporto tecnico. Successivamente, è possibile scaricare il file 3D del progetto. Oggi, rispetto al passato, gli utenti di questi strumenti digitali cercano sempre di più materiali certificati, specialmente per il settore food & beverage, a garanzia di un prodotto sicuro.

Flessibilità e velocità

Oltre che sulla qualità e la personalizzazione, igus punta i riflettori anche sulla flessibilità e sulla rapidità. Con il servizio FastLine, igus riesce a realizzare, su richiesta, cuscinetti speciali in tempi il più possibile brevi attraverso un tool online che permette di ottenere stampi per volumi limitati (10002000 pezzi) in poco più di una settimana. Nel mondo del packaging è possibile realizzare diverse applicazioni con numeri anche più bassi.

La relazione con il cliente

igus si è sempre distinta per essere vicina al progettista con un supporto tecnico e con un rapporto diretto, nella maggior parte dei casi senza ricorrere all’intervento di rivenditori. Questo per offrire al cliente un servizio rapido e una conoscenza profonda del prodotto in tutti i suoi dettagli.

Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 40 strategie
igus

A PERDITA D‘OCCHIO: CONFEZIONAMENTO DI ALIMENTI DI OGNI SORTA.

REALIZZATO AL MEGLIO CON SCHUBERT.

Essere flessibili va bene, essere veloci e flessibili è meglio.

Le macchine confezionatrici della Schubert dimostrano come si fa. Il controllo intelligente e la robotica precisa sostituiscono la meccanica complicata garantendo la massima flessibilità in tutti i processi di confezionamento. Di conseguenza l‘80% dei gruppi industriali leader di FMCG (fast-moving consumer goods) si affidano a noi e al confezionamento perfetto con consumi minimi.

Proprio come vuole la nostra Mission Blue. Creiamo situazioni win-win: per il pianeta e per voi. www.schubert.group/en/food.html

Rigoni di Asiago una storia lunga un secolo

Cento anni: un anniversario importante per la famiglia Rigoni. Oggi, la terza generazione è alla guida di un gruppo in cui convivono tradizione e innovazione e che realizza un volume di affari di circa 130 milioni di euro e conta 231 dipendenti (di cui 145 dipendenti in Rigoni di Asiago Italia).

Tutto comincia negli anni ’20, sull’Altopiano di Asiago, quando nonna Elisa, con lungimirante energia, trasforma la sua attività di apicoltrice, svolta fino ad allora a livello amatoriale, in un vero e proprio lavoro, coinvolgendo tutta la famiglia. Oggi sono i suoi nipoti Andrea, l’AD e presidente, e Luigi, direttore di produzione, a portare avanti l’azienda. Rigoni di Asiago nasce con un’impronta tipicamente famigliare e, nel tempo, si è trasformata da piccola impresa in una realtà del settore alimentare riconosciuta a livello internazionale, alla base della quale continuano a convivere tradizione e innovazione. Da qui nascono prodotti rigorosamente biologici.

I mercati e il fatturato

Con Fiordifrutta, l’azienda veneta è leader nel mercato italiano a valore ed occupa la posizione di secondo player di mercato con Mielbio e Nocciolata.

L’Italia è il mercato principale e contribuisce per il 61% al fatturato, di cui il 44% proviene dalle vendite nel Nord Italia, Emilia Romagna inclusa. Sul fronte Export la Francia (23%) è il mercato capofila, seguito da Germania, Austria, Svizzera e Benelux. Nel 2021 il fatturato del Gruppo Rigoni è stato quasi di € 130 Mio, di cui in Italia oltre € 75 Mio e all’estero più di € 50 Mio.

L’impegno per la sostenibilità

Il famoso pay off “La natura nel cuore” sta a indicare la precisa volontà di lavorare nella natura e con la natura. La scelta di un’agricoltura bio è un impegno fondamentale per la salvaguardia del pianeta e permette di ridurre notevolmente gli impatti sull’ambiente, guidando il consumatore verso scelte più sane. Oltre a non usare pesticidi e a favorire la biodiversità agricola, il metodo biologico consente di utilizzare molta meno energia e di ridurre sensibilmente i gas serra generati con tecniche tradizionali. Nello stabilimento di Albaredo viene utilizzato un tri-generatore mentre in quello di Foza un co-generatore, che consentono di produrre energia termica ed elettrica, consumando gas naturale. Inoltre, nello stabilimento di Albaredo d’Adige è presente un impianto fotovoltaico da 200 kWp, energia che viene auto consumata dallo stabilimento o rimessa nella rete in caso di eccedenza. Questo impianto, nel 2021, ha consentito di coprire il consumo del 13%. Anche negli stabilimenti di Ecoterra e Biofruta, in Bulgaria, dove attualmente sono presenti pannelli solari termici, presto verranno installati due impianti fotovoltaici.

Tre “Special Edition”

“Natura magistra vitae”, la natura è maestra di vita. Quale massima migliore per definire la filosofia produttiva di Rigoni di Asiago? Così, per celebrare 100 anni vissuti con la natura nel cuore, l’azienda ha realizzato un’edizione limitata per tre suoi prodotti di punta: Fiordifrutta Piccoli Frutti di Bosco, Nocciolata Crema al Cacao e Nocciole e Mielbio Lampone.

Un francobollo per i cento anni

Duecentocinquantamila esemplari. Questa la tiratura di uno specialissimo francobollo che l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ha realizzato per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy per celebrare i 100 anni di attività di Rigoni di Asiago. Il suo valore è di €1,20 e sono raffigurati i prodotti più rappresentativi dell’azienda: Fiordifrutta, Mielbio e Nocciolata nei loro caratteristici vasetti oltre al logo di riferimento del centenario.

Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 42 strategie

Il riciclo da record del consorzio ricrea

Nei suoi 25 anni di attività, il Consorzio RICREA ha avviato a riciclo percentuali sempre maggiori di imballaggi in acciaio, fino a superare il target per il 2030 indicato dalla direttiva europea del 2018 (UE 2018/852). Un traguardo record, che rende l’Italia un’eccellenza a livello europeo in termini di economia circolare.

➤ Come nasce il Consorzio RICREA? Come si sviluppa all’interno del Sistema CONAI?

RICREA è un Consorzio, con personalità giuridica privata e senza scopi di lucro, nato nel 1997 nel quadro della normativa ambientale nota come Decreto Ronchi. Al Consorzio, che fa parte del Sistema CONAI, aderiscono 311 aziende che producono e commercializzano sia la materia prima che i contenitori d’acciaio, oltre alle imprese che li riciclano e recuperano. Le tipologie di imballaggi d’acciaio che il Consorzio assicura al riciclo sono: barattoli per pomodoro, frutta sciroppata e conserve vegetali, scatolette per prodotti ittici e pet food, bombolette spray, tappi a corona e capsule, latte per olio, scatole per dolci e liquori, secchielli e fusti per prodotti chimici.

Al Consorzio spetta anche l’importante compito di informare i cittadini a riconoscere i contenitori in acciaio e sensibilizzarli a farne una corretta raccolta differenziata, primo importante step per il successivo riciclo.

➤ Quali sono i traguardi raggiunti nel corso dei suoi 25 anni di attività?

Nei suoi 25 anni di attività, il Consorzio RICREA ha avviato a riciclo percentuali sempre maggiori di imballaggi in acciaio, che gli hanno consentito anno dopo anno di superare abbondantemente, a partire dal 2002, la soglia del 50% imposta dal Decreto Legislativo n.22 del 1997. Con l’adozione della direttiva europea del 2018 (UE 2018/852), RICREA ha già raggiunto e superato il target per il 2030 (indicato nell’80%). Nel 2022, infatti, ben l’80,6% degli imballaggi d’acciaio immessi al consumo in Italia sono stati avviati a riciclo, vale a dire che su 10 scatolette, barattoli, bombolette, secchielli o coperchi in acciaio prodotti e utilizzati in Italia, più di 8 sono stati assicurati al riciclo dal Consorzio RICREA.

➤ Cosa significa “economia circolare” nell’ambito degli imballaggi in acciaio? Come si concretizza?

Il ciclo di vita degli imballaggi in acciaio inizia e finisce in acciaieria, dove viene prodotto un lamierino sottile in acciaio chiamato banda stagnata. Il laminato arriva presso le aziende che realizzano i contenitori in acciaio, che acquistati dalle aziende utilizzatrici, vengono riempiti e sigillati, pronti per essere trasportati nei punti vendita.

Dopo l’acquisto e il consumo dei prodotti contenuti, gli imballaggi in acciaio hanno esaurito la loro funzione di contenitori e sono pronti per assolvere un altro importante compito: diven-

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Intervista a Federico Fusari, direttore generale del Consorzio RICREA

tare materia prima seconda, da riciclare. Infatti grazie ai cittadini che separano a casa gli imballaggi in acciaio e al Comune che effettua il servizio di raccolta differenziata, questi contenitori vengono separati nelle piattaforme di selezione per mezzo di nastri magnetici e inviati alle aziende che si occupano del loro riciclo. In acciaieria ha luogo il riciclo degli imballaggi in acciaio, che dopo essere stati preparati con delle operazioni di pulitura, riduzione volumetrica, vengono trasformati in rottame, pronto per essere fuso e rinascere nuovo acciaio per produrre travi e tondo per l’edilizia, chiavi inglesi, bulloni, chiodi, cancellate in ferro, panchine e telai per biciclette…

➤ Come si posiziona l’Italia in Europa in termini di riciclo degli imballaggi in acciaio?

L’Italia si dimostra una eccellenza a livello europeo nella raccolta e riciclo degli imballaggi in generale e, in maniera più specifica, di quelli in acciaio. La sinergia tra pubblico e privato messa in atto con il Sistema CONAI e consorzi di filiera ha condotto a risultati estremamente lusinghieri, tanto che oggi l’Italia si posiziona a livelli di assoluto rilievo nel riciclo degli imballaggi in acciaio, seconda al Lussemburgo e davanti alla Germania.

➤ Qual è, invece, la situazione all’interno del nostro Paese?

Nel 2022 sono state avviate al riciclo 418.091 tonnellate di imballaggi in acciaio, pari all’80,6% dell’immesso al consumo. I cittadini italiani hanno dimostrato un impegno sempre maggiore nella raccolta differenziata degli imballaggi in acciaio. Nell’ultimo anno la quota pro-capite di imballaggi in acciaio raccolti è stata in media di 4,4 Kg per abitante. In totale sono state raccolte da superficie pubblica e privata 490.223 tonnellate di imballaggi in acciaio (+6% rispetto al 2021). Questo risultato è stato possibile anche grazie all’Accordo Quadro ANCICONAI, che attraverso l’attivazione di convenzioni, promuove la crescita della raccolta differenziata dando il via al percorso virtuoso del riciclo. Oggi sono attive 446 convenzioni per un totale di 6.089 Comuni coinvolti e 51.033.932 persone servite. La

popolazione italiana coperta da convenzione nel 2022 è stata pari all’86%, con un incremento dell’1,5% rispetto al 2021. Grazie alle 418.091 tonnellate di imballaggi in acciaio avviate al riciclo in Italia nel 2022, sufficienti per realizzare binari ferroviari in grado di collegare Roma a Istanbul, si è ottenuto un risparmio di 6.750 TJ di energia primaria e si è evitato sia l’utilizzo di 398.000 tonnellate di materia prima vergine che la dispersione di 548.000 tonnellate di CO2 equivalente.

➤ RICREA punta sul coinvolgimento di tutti i cittadini e, in particolare, delle nuove generazioni con numerose attività organizzate sul territorio italiano. Ce ne parla?

Il successo del Consorzio nel raggiungere e superare abbondantemente gli obiettivi di riciclo è dovuto anche alle moltissime attività di informazione e sensibilizzazione promosse nei confronti dei cittadini. Tra le campagne, da ricordare Capitan Acciaio, il road show nelle piazze di città italiane, Cuore Mediterraneo, realizzato in estate lungo le spiagge del Bel Paese e Lezioni di Etichetta, la campagna crossmediale sui canali RAI ed infine “Il Pomodoro per la ricerca. Buono per te, buono per l’ambiente”, un’iniziativa promossa da Fondazione Veronesi per raccogliere fondi per la ricerca scientifica in ambito pediatrico. Grande seguito ottengono anche le iniziative educational che RICREA promuove all’interno della scuola con i format AmbarabàRICICLOclò®, per le elementari; RiciClick®, per le medie; e Yes I Can® per le superiori. In ambito invece B2B, RICREA si rivolge al mondo dei produttori e degli utilizzatori dell’acciaio e alle istituzioni coinvolte nelle sfide di uno sviluppo sostenibile all’interno delle due grandi fiere di settore, Made in Steel e Ecomondo.

➤ Quali obietti e progetti si prefigge il Consorzio RICREA per il futuro?

Le sfide non finiscono mai. Se dobbiamo andare fieri dei risultati raggiunti che, come detto prima, ci hanno fatto già traguardare gli obbiettivi europei al 2030, non possiamo trascurare il fatto che occorre lavorare ancora sulla omogeneità delle performance, nel senso che a fronte di molte regioni che rasentano l’eccellenza ve ne sono alcune su cui i nostri sforzi devono essere profusi per recuperare il gap di risultato con le altre, attraverso la sensibilizzazione dei cittadini e delle amministrazioni locali.

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carta e cartone crescono la raccolta e il riciclo

Comieco ha pubblicato il 28° Rapporto annuale sulla raccolta e riciclo di carta e cartone. Nel 2022, calano i consumi ma non la raccolta differenziata e il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici supera l’81%. La media nazionale della raccolta pro-capite si attesta sopra i 61 kg, nuovo record.

incoraggianti per la raccolta differenziata di carta e cartone nel 2022: l’andamento indica una crescita rispetto all’anno precedente anche se contenuta. Complessivamente sono stati raccolti oltre 3,6 milioni di tonnellate di materiali cellulosici (+0,6% sul 2021) e il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici si è attestato all’81,2%, confermando il superamento degli obiettivi UE al 2025 e il progressivo avvicinamento ai target fissati per il 2030. In generale, i dati mettono in evidenza la solidità del sistema di raccolta, riciclo e recupero in un contesto complicato, considerando un generalizzato calo dei consumi in particolare alimentari, con una conseguente riduzione della produzione di rifiuti di oltre 1 milione di tonnellate. La raccolta differenziata si conferma un’abitudine consolidata per i cittadini: la media nazionale della raccolta pro-capite cresce fino a 61,5 kg, risultato mai raggiunto cui hanno contribuito le tre macroaree del Paese, seppur in misura diversa. La maglia rosa per il Nord è l’Emilia-Romagna con una media pro-capite di oltre 90 kg/ab, per il Centro la Toscana con quasi 88 kg/ab, per il Sud la Sardegna che sfiora i 60 kg/ab.

Risultati

contrazione di 5 mila tonnellate, ed il Lazio (-3 mila) su cui pesa soprattutto lo stato del servizio di raccolta nella città di Roma che stenta a decollare. Al Sud si registra un incremento della raccolta di quasi 8 mila tonnellate (+0,8%). Fatta eccezione per la Campania, che si mantiene stabile, e Sardegna e Abruzzo in leggero calo, le altre regioni presentano tassi di crescita positivi, seppur contenuti (al di sotto del 4%). È proprio nell’area meridionale del Paese che si concentra il maggior potenziale di crescita: qui è disponibile oltre il 50% delle 800.000 tonnellate di carta e cartone che si stima finiscano ancora nell’indifferenziato e la cui intercettazione sarà determinante per il definitivo superamento dell’obiettivo UE dell’85% di tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici fissato al 2030.

I progetti per il futuro di Comieco

“I dati confermano la necessità di rafforzare l’impegno al Sud” commenta Alberto Marchi, Presidente di Comieco “Per questo abbiamo predisposto un Piano straordinario di investimenti con 3,5 milioni di euro da utilizzare per lo sviluppo di quantità e qualità della raccolta coinvolgendo oltre 3 milioni di abitanti e 34 Comuni del Mezzogiorno in rappresentanza di tutte le regioni. Fondamentale sarà poi l’apporto del PNRR che vede due terzi dei 128 milioni di contributo su 70 progetti approvati, stanziati per il Centro-Sud”.

Nord, Centro, Sud: gli andamenti nelle tre macroaree

Al Nord il risultato complessivo di raccolta fa registrare quasi 8 mila tonnellate in più rispetto al 2021 (+0,4%). Trainano la crescita Valle d’Aosta, Lombardia ed Emilia-Romagna che insieme raggiungono 20 mila tonnellate di nuova raccolta compensando il calo riscontrato complessivamente da Piemonte, Veneto e Trentino-Alto Adige (-12 mila tonnellate). Al Centro la crescita supera le 4 mila tonnellate (+0,5%) grazie al contributo di Toscana e Umbria che mettono a segno un +12 mila tonnellate. In lieve calo invece le Marche, con una

“La spinta all’aumento della raccolta differenziata di carta e cartone sarà supportata anche da una rinnovata capacità di riciclo: dopo la riconversione di 3 cartiere, in grado di riciclare 1,2 milioni di tonnellate di carta all’anno, entro il 2024 è atteso l’avvio di un ulteriore impianto che potrà lavorare a regime altre 400.000 tonnellate all’anno”, spiega Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco. Nel 2022 siamo nella piena operatività del 5° ciclo dell’Accordo Quadro ANCI-CONAI con cui Comieco accompagna i Comuni nel garantire il riciclo della propria raccolta e nel migliorare le proprie prestazioni, offrendo la possibilità di modulare i flussi in convenzione con una cadenza semestrale.

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Raccolta differenziata di carta e cartone nel 2022 in Italia

il riciclato reload per superare la plastic tax

Da inizio 2023 la Spagna applica una tassa che prevede un esborso di 0,45 euro per ogni chilogrammo di plastica non riciclata usata nella produzione di imballaggi monouso. Aliplast, grazie ai prodotti Reload, può trasformare il problema in opportunità. Nello scenario di una Plastic Tax pienamente a regime, usare un film Aliplast porta a un risparmio fino a 450 euro a tonnellata rispetto ai costi di un prodotto al 100% vergine.

Il distretto della ceramica spagnolo – al pari di quello italiano – è abituato a lavorare secondo logiche “just in time” e fa largo uso di film termoretraibili per l’imballaggio degli stock di piastrelle. Si tratta di un confezionamento temporaneo che viene disfatto e rifatto durante le varie fasi di lavorazione del prodotto e che quindi ben si presta a logiche di recupero e riciclo. Questa è la specialità di Aliplast, azienda italiana, parte del gruppo multiutility HERA, che possiede un know-how di oltre quarant’anni nel campo della raccolta e rigenerazione della plastica. È presente in Spagna con un proprio stabilimento da oltre vent’anni.

Reload

Se la strada maestra è quindi quella del riciclo diventa subito importante un’altra scelta: quella di utilizzare un materiale in grado di essere efficacemente recuperato e processato e che abbia al contempo elevate caratteristiche di flessibilità meccanica e resistenza. Nel caso specifico delle piastrelle queste vengono spesso stoccate all’esterno, restando in balia delle condizioni atmosferiche, e devono quindi essere adeguatamente protette. Per questa specifica esigenza, Aliplast è in grado di proporre i film di tipo “Reload”, marchio che identifica le famiglie di prodotti ad altissima percentuale di materiale riciclato. Il valore del marchio Reload è tangibile: nel caso dei film la percentuale di riciclato è superiore all’80%, mentre nel caso delle lastre in rPET, altra eccellenza produttiva di Aliplast, tale valore sale ad oltre il 90%. All’atto pratico, l’impiego nel campo della ceramica avviene già da tempo nel contesto del distretto industriale Italiano, dove Aliplast è leader e va a servire la maggior parte delle aziende del settore.

Risparmio concreto, per il cliente e per l’ambiente

Il risparmio vale solo per la parte di plastica riciclata del prodotto. All’atto pratico, l’impiego del film Aliplast, nel caso per esempio di un prodotto realizzato all’80% con plastica riciclata, si traduce in un risparmio di 360 euro a tonnellata rispetto ai costi del film prodotto interamente con materiale vergine. Oltre al risparmio economico, c’è da considerare la concreta riduzione dell’impatto ambientale, che Aliplast valuta applicando la metodologia LCA (Life Cycle

Assesment), tesa ad analizzare l’impatto di un prodotto sull’ambiente lungo tutto l’arco di utilizzo (dalla produzione del materiale al fine vita). Se consideriamo nello specifico il film in PE, affidarsi a un prodotto Aliplast impatta nella misura di poco più di un kg di CO2 Equivalente per ogni kg processato e prodotto, contro i 3 di un film di plastica vergine. In pratica, il film Aliplast è tre volte meno impattante dal punto di vista del carbon footprint.

La giusta certificazione per il giusto materiale Dal 1° gennaio 2024 sarà possibile beneficiare dell’esenzione della plastic tax spagnola solo in presenza di materiale riciclato certificato attraverso standard europei conformi. Nello specifico sarà necessario rispettare la EN15343 per la tracciabilità e la EN17065 per l’accreditamento del sistema stesso. Per questo motivo Aliplast, già certificata in passato con la certificazione EuCertPlast (che soddisfa la EN15343) ha investito per ottenere due delle certificazioni RecyClass, che invece soddisfano entrambi i requisiti. Nello specifico le due certificazioni si riferiscono la prima all’attività di riciclo di Aliplast – dal rifiuto plastico alla materia prima seconda prodotta – e la seconda al contenuto di riciclato dei film in LDPE e delle lastre in PET realizzati da Aliplast. Oltre a gestire questi due schemi di certificazione, RecyClass è una piattaforma partecipata da tutta l’industria delle materie plastiche europea che, attraverso protocolli scientifici di prova, si occupa della valutazione della riciclabilità degli imballaggi in plastica.

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rivista del latte

Ferrari gioVanni industria casearia 200 anni di tradizione e

innovazione

Profilo positivo per il mondo del formaggio in Italia, nelle sue svariate tipologie, soprattutto se di qualità, naturale, gustoso e capace di mettere al centro la tradizione dei territori. È quanto emerge da una ricerca condotta da SWG per Ferrari Giovanni Industria Casearia, in occasione del suo 200esimo anniversario. Un traguardo importante, che l’azienda ha raggiunto proprio grazie alla sua capacità di innovare e anticipare le richieste di un mercato in continua evoluzione.

Crescita e tendenze di acquisto

Oggi l’azienda annovera un giro d’affari di 157 milioni (nel 2022) e conta 175 dipendenti diretti, distribuiti tra i due impianti produttivi di Ossago e Fontevivo, che nel 2022 hanno prodotto circa 91,9 milioni di confezioni di formaggio (di cui più di 67 milioni sono buste di grattugiato). Un riconoscimento da parte dei consumatori italiani – e non solo – che, ogni giorno, scelgono di portare i diversi prodotti dell’azienda sulle proprie tavole: un profilo, quello dei “Ferrari lovers” che si conferma sensibile alle istanze green, più attento al packaging e all’innovazione di prodotto. A guidare le scelte di acquisto, anche la componente del made in Italy, che si conferma un elemento centrale nell’identità alimentare dei consumatori e nella loro definizione del proprio rapporto con il cibo, con una sensibilità crescente per il km0 e la sostenibilità delle filiere. Cresce quindi l’attenzione alla filiera corta, all’impatto ambientale e al rispetto degli animali anche nel settore dei formaggi, in misura ancor maggiore tra i consumatori più affezionati di Ferrari Formaggi. Oggi, per 7 consumatori su 10 il tema della sostenibilità contribuisce a definire ‘l’idea di formaggio di qualità’. Il 63% degli italiani, inoltre, dichiara di consumare ‘abitualmente’ i formaggi duri stagionati. Se si estende lo sguardo anche ai consumatori ‘saltuari’ il dato complessivo sale al 96%. Consumi in crescita, soprattutto negli ultimi cinque anni: il 28% degli intervistati ha dichiarato di aver aumentato il proprio consumo di grattugiati; bene anche il segmento degli stagionati in pezzi interi (+20).

Per la maggioranza degli italiani il formaggio si conferma un alimento imprescindibile, un emblema di gusto, versatilità e tradizione che, come ci insegnano i 200 anni di Ferrari, rappresenta un elemento identitario della storia alimentare del nostro Paese.

I formaggi giocano, dunque, un ruolo fondamentale nella dieta degli italiani: quasi 6 intervistati su 10 ne dichiarano un consumo settimanale regolare, almeno 3-4 giorni su 7.

Grazie al loro gusto, versatilità e comodità di utilizzo, i formaggi duri risultano particolarmente graditi ai consumatori durante i pasti, ma non solo. 6 italiani su 10 si dimostrano particolarmente interessati a nuove confezioni con mix di formaggi stagionati provenienti da diverse regioni italiane o DOP, ma anche a tagli dello stesso formaggio con stagionature diverse (52%), magari in abbinamento con prodotti complementari di degustazione (45%),

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Nuremberg, Germany

Libro artistico realizzato per la celebrazione del duecentesimo anniversario di Ferrari Giovanni Industria Casearia, firmato dall’artista fotografo Carlo Valsecchi

aprendo così a diversi format e soluzioni, ideale per le più svariate occasioni di consumo: aperitivi in casa, idee regalo e occasioni speciali, come il Natale o la Pasqua.

Il ruolo del grattugiato

Il grattugiato emerge invece, come il “re” della tavola nel quotidiano, soprattutto a pranzo e a cena, come partner ideale per la personalizzazione di numerose ricette. È proprio Giovanni Ferrari a mettere a punto, negli anni ’80, il confezionamento dei formaggi grattugiati freschi, avvalendosi della tecnologia dell’atmosfera protettiva: innovazione pionieristica che apre un nuovo segmento, che oggi vale circa un terzo del mercato dei formaggi duri in Italia. Infatti, per 2 consumatori su 3 il grattugiato non solo “semplifica la vita”, conciliandosi con la frenesia quotidiana e la scarsità di tempo, mentre per il per il 52% è un valido sostituto del formaggio grattugiato a mano e, inoltre, è un valido aiuto contro lo spreco alimentare. Un connubio di praticità e qualità, quello dei grattugiati in busta, in assenza del quale circa 4 consumatori su 10 preferirebbero ridurre il proprio consumo di formaggio. Per il 60%dei consumatori la visibilità della marca rappresenta un elemento centrale nei processi di scelta, insieme ad una corretta informazione sull’origine del formaggio (soprattutto per il target più maturo). I giovani, infine, si mostrano più attenti alle indicazioni circa modalità di utilizzo in cucina e sul corretto smaltimento del packaging a tutela dell’ambiente. Tra chi sceglie Ferrari, infatti, il pack di un grattugiato racconta ed esprime la qualità del prodotto (88%, + 16 punti rispetto alla media dei consumatori), dell’attenzione all’ambiente (76%, +9 punti) del portato innovativo dell’azienda produttrice (76%, +13 punti). Non a caso, per 9 consumatori su 10 il settore lattiero caseario costituisce un vanto per il Paese e un’eccellenza invidiata in tutta Europa, nonché una leva per favorire l’attrattività dei territori. Allo stesso modo, la qualità pesa più della convenienza, e un italiano su cinque la considera un aspetto “irrinunciabile e senza prezzo”.

The area for non-alcoholic beverages has been an integral part of BrauBeviale for years.

Exhibitors already registered for BrauBeviale 2023, are targeting mineral water and fountain companies and soft drinks and juice producers. This offer will be complemented by a professional supporting programme around the topics of the beverage industry.

Be there and shape the future together with the industry.

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28 – 30 November 2023
braubeviale.de/en

nonno nanni punta sulla sostenibilità

281.466 tonnellate di CO 2 eq compensata, impiego di bioplastiche e carta da fonti riciclate, 17 tonnellate di eccedenze alimentari donate, più di 60.000 controlli annui di qualità e sicurezza sui prodotti: questi alcuni dei dati pubblicati nel primo Bilancio di Sostenibilità di Nonno Nanni, l’azienda veneta che da oltre 75 anni porta sulle tavole degli italiani formaggi freschi di alta qualità.

Nonno

Nanni, con un fatturato di oltre 110 mln di euro nel 2022 ha redatto e pubblicato, per la prima volta, un report che conferma l’impegno dell’azienda nell’ambito della sostenibilità anche per il futuro, attraverso un piano di sostenibilità che si muoverà in sinergia con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030. L’impegno dell’azienda per il futuro si concentra, in particolare, su quattro pilastri: qualità e trasparenza, impegno per l’ambiente, sviluppo e benessere dei dipendenti e responsabilità lungo la filiera e le comunità. A partire da questi quattro pilastri, il percorso di sviluppo dell’azienda si articola poi in 12 aree d’impegno e si concretizza in 54 progetti.

La scelta della catena di fornitura

Costruire relazioni stabili, durature e costruttive con i fornitori è uno degli elementi che contraddistinguono l’azienda fin dalla nascita. Primario il legame con il territorio italiano insieme alla volontà di privilegiare filiere di approvvigionamento locali. Nel 2022 il 92% della catena di fornitura è stata rappresentata da fornitori storici italiani, di cui il 35% da fornitori locali che operano all’interno della Regione Veneto.

L’importanza del packaging

In quanto produttore di generi alimentari, e nello specifico di formaggi freschi, Nonno Nanni ha riservato sempre un’attenzione

particolare al packaging. Nel biennio 2021-2022 si è registrato un aumento delle bioplastiche prodotte con l’utilizzo di polimeri rinnovabili (+11%). Tanti gli investimenti e gli studi sul packaging in ottica di riduzione dell’impatto ambientale: dopo aver lanciato nel 2019 la confezione di Stracchino Nonno Nanni 100g in materiale biodegradabile e compostabile, nel 2022 l’imballo compostabile è stato esteso anche allo Stracchino con fermenti lattici vivi dello Yogurt 100g, allo Stracchino con fermento Probiotico 100g e al Fior di Stracchino 165g.

Processi sostenibili

Per Nonno Nanni sostenibilità ambientale significa anche un totale di 281.466 tonnellate di CO2 compensate a partire dal 2014 ad oggi. Nel 2022 sono state compensate emissioni di CO2 – dirette e indirette – associate alla produzione di tutti gli stracchini Nonno Nanni prodotti nello stabilimento di Giavera del Montello, rendendoli carbon neutral. A questo si aggiunge l’impegno per il risparmio energetico ottenuto grazie all’impianto fotovoltaico installato sul tetto dello stabilimento, all’impianto di produzione di biogas che utilizza i residui di produzione derivante dai processi di trasformazione del siero in ricotta e all’impianto di cogenerazione alimentato a metano.

Il cuore dell’azienda Dipendenti e collaboratori sono il cuore pulsante di Nonno Nanni. Ai 307 dipendenti l’azienda riserva piani di welfare e corsi di formazione e aggiornamento. La necessità di garantire il benessere dei propri dipendenti si fonde con la volontà di contribuire attivamente a quello della collettività: l’azienda collabora con diverse associazioni del territorio nazionale, attraverso iniziative benefiche a supporto delle figure più fragili e a vantaggio della società: solo nel 2022 sono state distribuite 17 tonnellate di eccedenze alimentari e l’azienda ha confermato il suo impegno nei confronti della comunità, sostenendo più di 10 associazioni, organizzazioni ed enti benefici attraverso erogazioni liberali in denaro e donazioni dei propri prodotti, confermando la sua vicinanza e il suo impegno concreto nei confronti delle fasce più fragili della popolazione.

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tonitto 1939 sorbetti e gelati bio e Kosher tonitto 1939 sorbetti e gelati bio e Kosher

L’azienda italiana ottiene la Star-D Kosher Certification e investe nel gelato biologico per soddisfare le richieste di una più ampia quota di consumatori. Il valore di mercato del Kosher nel mondo vale 150 miliardi di dollari, mentre il gelato biologico muove un giro d’affari di 1000 milioni di dollari.

Isorbetti e i gelati di Tonitto 1939 diventano Kosher, ovvero realizzati secondo le regole alimentari della religione ebraica e con un severo e controllato metodo di lavorazione e utilizzo delle materie prime utilizzate. L’azienda italiana ha infatti ottenuto la certificazione Star-D Kosher (gestita da STAR-K), valida sia per l’Italia che per l’estero, che indica la designazione di prodotto lattiero-caseario conforme ai dettami kosher che richiede per esempio di tenere il latte separato dalla carne.

Il processo di “kosherizzazione”

Secondo alcune ricerche di mercato, l’attenzione nei confronti del cibo Kosher va ben oltre l’interesse di uno specifico gruppo etnico. I consumatori di prodotti Kosher comprendono infatti ebrei, musulmani e membri di altre confessioni religiose per un valore di mercato mondiale superiore ai 150 miliardi di dollari, con maggiore attenzione agli Stati Uniti a Israele e alla Francia, quest’ultima con un terzo di ristoranti Kosher. Tonitto 1939 ha dunque avviato un processo particolare per la realizzazione dei prodotti Kosher che prevede anche l’utilizzo di materie prime certificate Kosher (zucchero, latte, estratti, frutta) una caratteristica che è sufficiente per certificare i prodotti Kosher Dairy. Per i cosiddetti prodotti Parve (ovvero non contenenti latte e/o carne) si andrà ad effettuare una “kosherizzazione” della linea di produzione attraverso la presenza di un rabbino e ulteriori step tra cui il fermo linea per almeno 24 ore. Star-D è stata rilasciata per il sorbetto e per i gelati della linea “Gaia”, “Linea”, “Yo Yo”, “Coppa Famiglia” e “Gran Coppa Famiglia”.

“Con lo spirito di portare un momento di felicità a tutti coloro che seguono i dettami Kosher presenti sia in Europa sia in Israele, abbiamo deciso di optare per questo investimento anche a seguito della richiesta di un importante operatore specializzato nella distribuzione dei prodotti kosher in Europa e fuori dall’Europa - afferma Alberto Piscioneri Sales & marketing director Tonitto 1939 -. Stiamo già ottenendo ottimi riscontri e siamo contenti di poter portare il gusto dei nostri sorbetti e gelati anche a persone che seguono una dottrina religiosa diversa dalla nostra”.

La crescita del bio

Tonitto 1939, azienda di proprietà della famiglia Dovo da tre generazioni, oltre a puntare sul gelato kosher ha scelto di in -

vestire anche nel mondo del gelato bio, un mercato ancora poco sviluppato in Italia ma che sta riscuotendo una grande richiesta all’estero ed è in costante crescita. Da quest’anno è infatti cominciata la produzione di sorbetti e gelati biologici che in Italia rappresentano ancora una nicchia di mercato, ma che all’estero, specialmente nel Nord Europa, Germania, Svizzera, Austria e Stati Uniti, sono particolarmente apprezzati e muovono un giro d’affari di oltre 1000 milioni di dollari. L’azienda ligure ha iniziato a realizzare nei primi mesi del 2023 tre tipi di sorbetto biologico ai gusti cioccolato, mango, limone e gelati bio pannacotta e tiramisù. “Esiste una comunità di consumatori molto attenti che da tempo cerca questa caratteristica anche nei gelati”, spiega Raffaele Di Somma, quality assurance manager di Tonitto 1939. “Anche nel mondo dei gelati, negli ultimi anni e specialmente nella fase post Covid, i prodotti organici sono infatti stati in una fase espansiva e specialmente legati a Paesi con alta visione della sostenibilità e di una dieta sana frutto di consumi di prodotti con derivanti da un processo di trasformazione alimentato da un numero ridotto e “pulito” di materie prime. Per questo abbiamo aperto collaborazioni importanti in Nord Europa, in particolare in Norvegia, e in Germania dalle quali ci aspettiamo possano nascere ulteriori prospettive favorevoli soprattutto su prodotti come il sorbetto”.

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Massimiliano e Luca Dovo, la terza generazione alla guida di Tonitto 1939

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DalterFood, formaggi a pasta dura in versione cubetti

L’offertaDalterFood Group è particolarmente ampia e versatile, coniuga la qualità alla praticità valorizzando i piatti pronti, dalle classiche insalate di riso e di pasta alle torte salate. I cubetti di formaggio si confermano un prodotto irrinunciabile per l’industria alimentare, soprattutto nel periodo estivo, dove la domanda è orientata a piatti pronti, freschi e saporiti. Particolarmente versatili, trovano un ampio utilizzo abbinati ai salumi e ai carpacci in vaschetta, alle insalate nelle diverse versioni, di pasta o riso, come pure nei kit per aperitivi o nei buffet, o come ingredienti nelle torte salate. Grazie alla sua grande expertise in selezione, taglio e confezionamento di un’ampia selezione di formaggi duri, DalterFood Group riserva un’ampia offerta in grado di valorizzare e arricchire di gusto ogni proposta, a partire dal Parmigiano Reggiano, riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Rappresentativo di un patrimonio agroalimentare nazionale e della tradizione e tipicità di un territorio, frutto di una filiera integrata, controllata e sostenibile, è prodotto nei due caseifici

di montagna di proprietà dell’azienda, Colline di Selvapiana e Canossa e Colline del Cigarello e Canossa (RE). Altra referenza DOP presente nel portfolio Dalter è il Grana Padano: fra i formaggi italiani più iconici, dal sapore e dall’aroma delicati, si presta ad accompagnare molteplici ricettazioni, classiche o inedite. Ugualmente ottimi per completare e valorizzare le preparazioni dell’industria alimentare, i cubetti di Spinoro, prodotto con latte 100% italiano proveniente da allevamenti della pianura Padana e caratterizzato da un sapore fragrante e delicato. Questo formaggio è realizzato con caglio microbico, per cui è ideale anche per impreziosire una semplice insalata verde o a base di soli ortaggi, rendendoli dei piatti completi e appetitosi. Oltre a essere forniti in sacchi industriali, i cubetti sono disponibili anche in pratiche bustine monodose da inserire direttamente nei kit, realizzate in plastica 100% riciclabile, perfette per rispondere al bisogno di sicurezza alimentare e offrire un alto contenuto di servizio grazie a una gestione autonoma da parte del consumatore.

Un tesoro di formaggi nel nuovo Museo Perenzin

Tra le colline del Prosecco Superiore Docg, patrimonio Unesco, è nato il Museo Premiata Latteria Perenzin all’interno di PER Bottega & Cheese Bar, a Bagnolo di San Pietro di Feletto (Treviso), il luogo dove scoprire i segreti della stagionatura dei formaggi. Un viaggio emozionante nei 125 anni di storia dell’azienda – che ha festeggiato proprio quest’anno l’anniversario – per concludere in bellezza nel Degustarium, un’area esclusiva progettata per vivere delle emozioni a contatto diretto con i cinque sensi assaggiando le eccellenze della famosa latteria specializzata nella creazione di pluripremiati formaggi affinati e ubriacati. I Perenzin, tra i pionieri del biologico, oggi interpretano in modo straordinario tre tipologie di latte, caprino, vaccino e bufalino, proveniente principalmente dal Veneto e dal Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. La visita al museo di famiglia è un’esperienza immersiva già dall’ingresso dove le vecchie assi, rinvenute nella soffitta dei Perenzin, conservano ancora il profumo e i segni, alcune del salatoio altre del magazzino. La visita continua con il naso all’insù osservando i numerosi premi nazionali e internazionali conseguiti nel corso del tempo, come la medaglia d’oro ottenuta nel 1933 al Salon des Arts Menagers di Bruxelles “pour production de buerre special” dal nonno di Emanuela, Valentino Angelo Perenzin, e i quattro Super Gold in degustazione alla fine del Super Gold Tour. L’oggetto più curioso del museo è il vaso del latte appoggiato sul bancone della vecchia bottega, primo strumento di lavoro di Emanuela Perenzin, che già all’età di sei anni aiutava in azienda con il compito di versare il latte ai clienti che arrivavano ad acquistarlo portandosi da casa la bottiglia o direttamente il pentolino. Il pezzo più antico è uno stampo per fare il formaggio della seconda metà dell’Ottocento. Preziose sono anche le piccole zangole con il loro vetro originale che venivano usate per sbattere la panna e trasformarla in burro. La parte più emozionante è la stanzetta del nonno “ciacià”, come lo chiamava affettuosamente da piccola Emanuela. È da lui che la titolare della Perenzin Latteria ha ereditato l’intraprendenza, il coraggio e la passione per questo mestiere. Angelo Valentino Perenzin era un uomo distinto, capace di passare in mezz’ora dall’abbigliamento di lavoro che usava nella stalla per accudire i maiali, a cappotto, sciarpa in cashmere e borsalino. Il pezzo forte dell’esposizione è il Caveau dei Formaggi che agli occhi dei visitatori si apre come uno scrigno e che custodisce la collezione privata di Emanuela Perenzin dove riposano alcune centinaia di forme, formaggi che vantano prestigiosi premi nazionali ed internazionali, che non sono più in produzione e creazioni speciali destinate a durare nel tempo.

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Doppio premio al Consorzio di tutela del Grana Padano

Ilformaggio DOP più consumato in Italia e nel mondo conquista due nuovi record, assegnati dai Touchpoint Awards Identity 2023. La cerimonia di premiazione si è svolta a Milano il 21 aprile, presso il Teatro di Fabbrica di Lampadine. L’evento, luogo di confronto fra i protagonisti dell’ecosistema della comunicazione, è anche il punto di riferimento per la promozione della cultura della Brand Identity in Italia e porta ogni anno sotto i riflettori le eccellenze dell’identità di marca e del design strategico. La giuria del prestigioso Premio, composta da professionisti del mondo creativo, dell’impresa e di quello accademico, ha assegnato il podio al Grana Pandano nella categoria “Type design” per il miglior progetto di ideazione e progettazione del carattere tipografico che contraddistingue il nuovo logo della DOP.

Contestualmente Grana Padano si è aggiudicato il premio come Miglior Restyling 2023, un riconoscimento trasversale a tutti i brand candidati ai Touchpoint Awards Identity. Il progetto creativo del logo Grana Padano, che era rimasto invariato dal 1954, è stato sviluppato dalla società Packaging in Italy e, dopo le approvazioni del Ministero dell’agricoltura e dell’Unione europea, è stato presentato per la prima volta in occasione del lancio della campagna di comunicazione internazionale di ottobre scorso, con il nuovo spot, “Un’emozione italiana”, firmato da Giuseppe Tornatore sulle note musicali di “Gabriel’s Oboe” di Ennio Morricone. L’agenzia Packaging in Italy, specializzata nel Brand Positioning, ha realizzato il nuovo rebranding sviluppando un logo più moderno e adeguato agli stili di comunicazione e centrando l’obiettivo di rendere ancora più iconico un brand così importante e già talmente conosciuto. Grazie ad esso viene sottolineata, anche mediante il lettering appositamente progettato, l’unicità di un formaggio, dal sapore unico, che rappresenta un’emozione italiana in tutto il mondo. “Un riconoscimento

eccellente, del quale siamo orgogliosi – ha commentato il presidente, Renato Zaghini – e che ha premiato un lungo lavoro di squadra, nonché la lungimiranza avuta nel voler lanciare una nuova immagine avendo sempre come riferimento una tradizione millenaria, fatta di qualità e semplicità della materia prima e di eccellenza del prodotto trasformato”.

Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 news

La Doria aderisce al Global Compact delle Nazioni Unite

IlGruppo di riferimento nella produzione di derivati del pomodoro, sughi, legumi e succhi di frutta a marchio della Grande Distribuzione, controllata da società di investimento del fondo Investindustrial e partecipata da alcuni membri della famiglia Ferraioli, ha aderito allo United Nation Global Compact (UNGC), la più grande iniziativa di sostenibilità aziendale al mondo basata su dieci principi universali relativi ai diritti umani, al lavoro, all’ambiente e alla lotta alla corruzione. “Siamo molto orgogliosi di unirci a migliaia di altre aziende a livello globale impegnate nello sviluppo di un’economia mondiale sana e sostenibile che garantisca a tutti un futuro migliore”, ha dichiarato il CEO del Gruppo La Doria, Antonio Ferraioli. “Consapevoli della nostra responsabilità nei confronti della Terra, della filiera, delle comunità e dei territori di riferimento, poniamo da sempre molta attenzione alle implicazioni sociali e ambientali, prima che economiche, della nostra attività al fine di conseguire una crescita sostenibile. Per questa ragione, aderiamo con entusiasmo all’appello delle Nazioni Unite che incoraggia le imprese di tutto il mondo ad allineare le proprie strategie con i Dieci Principi del Global Compact delle UN e in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) previsti dall’Agenda 2030”. Lanciato nel 2000, il Global Compact delle Nazioni Unite è la più grande iniziativa volontaria di sostenibilità aziendale per lo sviluppo, l’attuazione e la divulgazione di pratiche responsabili. È un appello alle aziende di tutto il mondo a promuovere e rispettare i diritti umani e del lavoro, salvaguardare l’ambiente e lavorare contro la corruzione in tutte le sue forme. Le aziende firmatarie si impegnano a rendicontare annualmente le pratiche e le strategie aziendali adottate in un’ottica di sostenibilità nel lungo periodo attraverso la mappatura delle attività implementate e dei risultati raggiunti nell’arco temporale di riferimento. L’adesione allo UN Global Compact rappresenta un ulteriore importante traguardo nel percorso di La Doria orientato all’armonizzazione degli obiettivi economici, sociali ed ambientali, un impegno che viene illustrato e rendicontato annualmente all’interno del Bilancio di Sostenibilità, di cui è stata recentemente pubblicata l’ultima edizione. Nel 2022, La Doria ha ottenuto la certificazione Social Footprint per la filiera del pomodoro, la prima certificazione che valuta l’impronta sociale di un prodotto attraverso l’analisi dell’organizzazione, delle persone e della filiera. Il Piano investimenti 2023, pari a 38 milioni di euro, prevede per l’anno in corso circa 7 milioni di euro destinati a progetti in attività ESG che permetteranno all’azienda di ridurre ulteriormente le emissioni annue di 1.000 ton CO2

Lidl lancia il “sacchetto antispreco”

Continua

l’impegno di Lidl Italia per la promozione di un consumo consapevole di frutta e verdura e contro lo spreco alimentare con il lancio del “sacchetto antispreco”, un progetto che restituisce valore a frutta e verdura esteticamente non perfetta, ma ancora buona e sicura, oppure con la confezione rovinata. L’iniziativa, che coinvolge tutti i 730 punti vendita Lidl presenti sul territorio nazionale, permetterà ai clienti dell’Insegna di contribuire alla lotta contro lo spreco alimentare, acquistando questi speciali sacchetti di ortofrutta non più rispondente agli standard commerciali aziendali. I sacchetti antispreco vengono preparati quotidianamente dal personale del punto vendita dopo un’accurata selezione dei prodotti e sono disposti all’interno di un carrello dedicato nella zona retrostante le casse. Ogni sacchetto antispreco contiene 4 kg di frutta e verdura e può essere acquistato al prezzo fisso di 3 euro. Il numero di sacchetti confezionati dal singolo punto vendita varia a seconda della disponibilità giornaliera di merce idonea all’attività.

“Come catena di supermercati, possiamo svolgere un ruolo importante nella lotta contro lo spreco alimentare, tema a noi molto caro sul quale, siamo attivi già da molti anni con numerose iniziative”, commenta Massimiliano Silvestri, Presidente Lidl Italia. “Grazie al nostro sacchetto antispreco, intendiamo promuovere un consumo più consapevole, sensibilizzando i nostri clienti che, infatti, hanno saputo cogliere lo spirito dell’iniziativa, dimostrando di apprezzarla sin da subito.” L’introduzione dei sacchetti antispreco rientra nel più ampio progetto “Too Good To Waste” lanciato da Lidl nel 2019, che prevede l’applicazione di sconti mirati al fine di incentivare la vendita dei prodotti che si avvicinano alla data di scadenza. A ciò si aggiungono l’ottimizzazione continua dei processi di ordine, stoccaggio e rotazione della merce, e un fitto programma di donazione delle eccedenze in collaborazione con Fondazione Banco Alimentare Onlus. Tale progetto, denominato “Oltre il carrello - Lidl contro lo spreco”, ha portato fino ad oggi al recupero di oltre 31.000 tonnellate di cibo, equivalenti a 62 milioni di pasti.

Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 54 breaking news

linee complete per

Lecreme spalmabili sono prodotti alimentari costituiti da una base, come il burro o la crema di latte, e da uno o più ingredienti aggiuntivi, come lo zucchero, la frutta, il cioccolato o le nocciole. Sono un prodotto alimentare molto popolare, sia in Italia che nel mondo e la loro produzione richiede l’utilizzo di linee di riempimento, tappatura ed etichettatura appositamente progettate. PMR nei suoi 50 anni di attività ne ha ideate e costruite molte, occupandosi anche direttamente dell’installazione e dell’avviamento. Questi impianti sono generalmente costituiti da una serie di componenti, tra cui:

- un serbatoio di carico: contiene la crema spalmabile da riempire nei contenitori;

- una pompa: trasferisce la crema spalmabile dal serbatoio di carico alla riempitrice;

- un sistema di riempimento: la stazione di dosaggio riempie i contenitori con la crema spalmabile in modo preciso e uniforme. Il sistema viene implementato in base alla consistenza da dosare, alla quantità e alla produttività necessaria;

- una stazione di tappatura: il sistema tappa i contenitori dopo che sono stati riempiti. La stazione può gestire tappi a vite, twist-off o tappi con sigillo a induzione;

- una linea di etichettatura: è una macchina automatica che applica le etichette sul barattolo e può essere equipaggiata con sistemi di marcatura per stampare lotto, scadenza e codice a barre.

Le linee di riempimento, tappatura ed etichettatura per creme spalmabili possono essere utilizzate da aziende di tutte le dimensioni, dai piccoli produttori artigianali ai grandi produttori industriali e i vantaggi che ne possono tratte sono molteplici: aumento dell’efficienza produttiva, migliore precisione e migliore igiene. La linea PMR RTE2U, ad esempio, è un impianto completo per il confezionamento di creme spalmabili in contenitori da 20 a 680ml, con una produttività intorno ai 1000 pz/h.

La stazione di riempimento è equipaggiata con tramoggia con doppia parete riscaldata, completa di sonda di livello e agitatore; il dosaggio avviene tramite 2 ugelli dosatori e i

spalmabili Sicuramente Pilz

barattoli una volta riempiti, tramite nastro trasportatore, raggiungono la stazione di tappatura con alimentazione automatica del tappo twist off e posizionamento tramite Pick & Place. La linea è completa di etichettatrice M3010TS per applicazione superiore con spalmatura sigillo, avvolgente per etichetta corpo e marcatore inkjet ad alta risoluzione per la stampa di codici a barre e dati alfanumerici. Questa linea PMR è stata fornita con predisposizione alla connessione di rete e implementazione dei software per la gestione dei dati di produzione da remoto, come previsto dalle direttive Industry 4.0.

breaking news
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Nuove acquisizioni per Omnia Technologies

Omnia Technologies, la piattaforma leader nelle tecnologie di automazione, imbottigliamento e packaging per i settori del beverage e del farmaceuticomedicale, creata da Investindustrial, amplia ulteriormente la propria gamma di offerta con due nuove acquisizioni e raggiunge un fatturato di circa 400 milioni di Euro. Omnia Technologies (“il Gruppo”), il progetto creato dal fondo Investindustrial per proporsi come partner per soluzioni e tecnologie integrate nel settore del food and beverage e farmaceutico-medicale, prosegue nel proprio percorso di crescita con due nuove acquisizioni: TMCI Padovan e Omega. TMCI Padovan è un’azienda storica, operante nelle tecnologie per l’industria alimentare e delle bevande da più di 100 anni. Ad oggi, TMCI Padovan può contare su 4 siti produttivi, 230 dipendenti e un fatturato di circa 65 milioni di Euro, conseguito in 90 Paesi attraverso cinque divisioni: Easybräu-Velo, specializzata in impianti per la produzione di birra industriale e artigianale, Chemtech, attiva nella produzione di macchinari per la produzione di gelatina, margarina e prodotti alimentari, Padovan, attiva nella progettazione di soluzioni per il settore enologico, SAP-Blendtech, divisione dedicata alla progettazione di macchinari e impianti per la produzione di succhi di frutta e soft drink, e IFBTECH, dedicata al mondo dairy e alla produzione di bevande healthy e a base vegetale. Grazie alla sua presenza nel mercato e alle importanti sinergie con gli altri brand e divisioni di Omnia Technologies, TMCI Padovan completa l’offerta del Gruppo nel settore del food and beverage e ne amplia ulteriormente la presenza nei mercati internazionali.

Omega, società di sales engineering focalizzata sul supporto tecnico e sull’assistenza e da tempo partner strategico di Omnia Technologies nel continente americano, è la prima società con sede fuori dall’Italia che entra a far parte del Gruppo. Le due nuove acquisizioni andranno ad arricchire ulteriormente il portafoglio di Omnia Technologies, caratterizzato da un elevato livello di specializzazione tecnologica e da una forte attenzione al servizio e alla sostenibilità. Il Gruppo può oggi contare su un fatturato consolidato di circa 400 milioni di Euro, con 17 siti produttivi e 1.400 dipendenti. “Queste acquisizioni rappresentano un passo fondamentale nel nostro percorso di crescita”, sottolinea Andrea Stolfa, CEO di Omnia Technologies.

“TMCI Padovan è un’azienda con oltre 100 anni di storia e un portafoglio di know-how e clienti unico, mentre Omega va a completare in modo sinergico la nostra offerta e a migliorare il nostro servizio. Grazie a questi nuovi ingressi, si rafforza la presenza di Technologies nei macchinari per l’industria del food and beverage e si amplia ulteriormente la nostra offerta nei segmenti del processo e dell’imbottigliamento.” Omnia Technologies è stata assistita nell’operazione di acquisizione di TMCI Padovan da Banca Finint, BonelliErede, PwC, WSP Italia e Willis Towers Watson.

Surgital chiude il bilancio 2022 oltre le previsioni

Per la prima azienda italiana produttrice di pasta fresca surgelata, piatti pronti surgelati e sughi in pepite surgelati per la ristorazione, catering e canale bar, il 2022 si è chiuso con un valore della produzione di Gruppo di 109.500.000 € (54% Italia e 46% estero), che segna un incremento del 39% rispetto all’esercizio precedente. Anche le prospettive 2023 sono positive: il budget è stato definito, la crescita prevede di superare il 10% in termini di ricavi, nonostante il mercato europeo e americano sia ancora denso di incognite, a livello di inflazione. Dal punto di vista dei costi, l’incertezza è ancora elevata l’inflazione si mantiene alta e molte materie prime utilizzate dall’azienda non accennano a diminuire.

Così Massimiliano Bacchini, membro del CDA e Direttore Commerciale di Surgital: “I risultati sono stati superiori rispetto al budget di previsione, la crescita è avvenuta in modo equilibrato sia in Italia che nei mercati di esportazione, dando conferma della prospettiva positiva a mediolungo termine, cioè a 3-5 anni. A fronte di questo trend, continuiamo nelle politiche di sviluppo sia a livello produttivo, dove stiamo ancora investendo nelle strutture che nell’efficienza energetica; allo stesso tempo stiamo incrementando il presidio sui principali mercati di riferimento di Surgital, foodservice principalmente – qui sviluppiamo il 75% del nostro turnover - dove continueremo ad implementare la distribuzione del prodotto. Tra gli impegni più importanti di quest’anno, c’è quello di completare il nostro primo Bilancio di Sostenibilità, a cui teniamo molto, che presenteremo nel 2024”.

Grazie al trend di crescita, Surgital conferma la stima del risultato a fine piano (31 dicembre 2025) di circa 140 milioni di euro, +40% rispetto al budget destinato al precedente piano industriale del periodo 2020-2022. Proseguono così diverse operazioni per il miglioramento strutturale e gestionale. Oggi la superficie produttiva è di 35.000 mq, su un’area totale di 200.000 mq. Nel triennio precedente sono state installate 5 nuove linee produttive - in aggiunta alle 28 già presenti in azienda - che permettono lo sviluppo di tutte le categorie merceologiche trattate, ovvero pasta ripiena fresca surgelata, pasta lunga e corta fresca surgelata, piatti pronti e sughi surgelati. Gli investimenti in impianti e strutture produttive sono pianificati in circa 20 milioni nel triennio 23-25 e sono destinati a proseguire il potenziamento della capacità produttiva dello stabilimento di Lavezzola attraverso l’inserimento di 2 nuove linee di produzione per le categorie dei piatti pronti e dei sughi pronti, oltre ad altre migliorie nei processi di confezionamento sulle linee già esistenti.

breaking news Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 56

meat-tecH e Pro-tecH proteine in primo piano

Dal 28 al 30 maggio 2024 Fiera Milano Rho ospiterà la nuova edizione di Meat-Tech e il debutto del salone tematico Pro-Tech. Tante le novità della manifestazione dedicata al packaging e processing per il mondo dei salumi e della carne e derivati, il cui raggio d’azione si estende per la prima volta a tutto il mondo delle proteine.

Meat-Tech si presenta con una proposta espositiva che guarda al mondo dei salumi, delle carni e dei piatti pronti, il tutto in un ecosistema tecnologico con l’eccellenza in tema di processo e confezionamento, ma anche ingredienti, aromi e spezie. In prima linea impianti completi per la lavorazione e trasformazione delle carni, con le ultime novità in ambito insaccatrici, linee di preparazione, sistemi di pesatura, porzionatura, formatura ed estrusione, dosatori, sistemi di cottura. Soluzioni versatili, ad elevate performance produttive, attente alle più rigorose normative in fatto di sicurezza alimentare per prodotti a base carne, ma anche preparazioni innovative per la “Veg Community”: una nuova edizione, dunque, in cui professionisti del settore ed esperti nello sviluppo di prodotti innovativi potranno incontrare i fornitori di soluzioni tecnologiche sia per il mondo proteico “tradizionale” che per il mondo delle “nuove proteine”.

Pro-Tech, il salone tematico sulle “nuove proteine”

A quest’ultimo segmento, in particolare, si rivolge infatti il nuovo salone tematico Pro-Tech che integra la già significativa offerta di tecnologia e soluzioni per il processing e packaging della carne a cui Meat-Tech guarda da sempre, con ingredienti alternativi e soluzioni specifiche per questo mercato emergente. Pro-Tech sarà infatti totalmente dedicata a nuovi settori espositivi quali quello dell’industria ittica, dei formaggi a pasta dura, dei piatti pronti e del pet food con un nuovo focus su proteine alternative, Plant-Based food, High Protein food e snack proteici. Una formula rinnovata con un posizionamento in linea con i più importanti trend di mercato e con quelli che saranno le tendenze di consumo di carne dei

prossimi anni: si prevede infatti un aumento della domanda di carni di qualità, provenienti da allevamenti sostenibili ed a bassa intensità di antibiotici, e una maggiore attenzione alle alternative vegetali, come i prodotti a base soia, legumi e cereali, oltre al boom degli alimenti che riportano in evidenza l’elevato contenuto proteico sempre più diffusi nei banchi della distribuzione per soddisfare una crescente domanda rispetto al passato da parte dei consumatori.

Una piattaforma completa per tutta la filiera

Meat-Tech 2024 diventa così una piattaforma di tutto ciò che ruota attorno al mercato delle proteine, mettendo a fattor comune l’esperienza consolidata della fiera e la sua capacità di leggere le dinamiche di mercato guidate dai nuovi stili di vita e di consumo che guardano a carne e proteine meat-like in modo integrato. La manifestazione, prodotto del network delle fiere di Ipack Ima, rappresenta un momento di sintesi e integrazione tra industrie e filiere produttive complementari. Ingredienti e additivi tradizionali e alternativi per nuove formulazioni, le migliori tecnologie di processo e trasformazione alimentare, i materiali per imballaggio e le tecnologie di confezionamento, le soluzioni per il fine linea, l’etichettatura e la tracciabilità, i sistemi di refrigerazione e lavaggio, le attrezzature per la pulizia, l’igiene e la sicurezza, oltre all’automazione e alla robotica creano il profilo di un evento B2B fortemente specializzato nonché l’unico appuntamento del settore nel 2024. “MeatTech e Pro-Tech si inseriscono nella strategia di Ipack Ima che mira a creare una piattaforma espositiva integrata capace di dialogare con mercati e settori grazie ai punti di contatto che il nuovo concept della manifestazione permette di generare”, ha commentato Simone Castelli,

Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 58 eventi
CEO di Ipack Ima. Un momento della conferenza stampa di presentazione di Meat-Tech 2024: da sinistra, Simone Castelli (Ceo di Ipack Ima), Giuseppe Luigi Pastori (tecnologo alimentare) e Luca Baraldi (Economic & Survey Dept. Manager del Centro Studi Mecs).

Pronti Per iBa la fiera per l’industria della panificazione

Dal 22 al 26 ottobre 2023 il quartiere fieristico di Monaco ospiterà iba, la fiera di riferimento per l’industria della panificazione e della pasticceria. Oltre il 95% dello spazio espositivo era già stato prenotato diversi mesi prima dell’inizio della manifestazione.

Cinque giorni, dieci padiglioni e un punto d’incontro internazionale per gli esperti del settore della panificazione: questo e molto altro è iba che si connota per la spinta innovativa, la varietà, la qualità, la rilevanza del mercato internazionale, i nuovi contatti e il trasferimento di conoscenze che offre.

Tematiche e aree speciali

Dal 2023 in poi, questi comprenderanno la gamma di prodotti e nuovi argomenti di interesse. Temi principali sono: le tendenze alimentari, la panificazione artigianale, la salute e la sostenibilità, nonché la digitalizzazione, le soluzioni chiavi in mano e la gestione della qualità. Questi argomenti evidenziano le tendenze più significative del settore, uniscono domanda e offerta e offrono una direzione futura. Nella conferenza stampa con la stampa specializzata italiana, Susann Seidemann, direttrice del salone iba, ha commentato: “Non vediamo l’ora di ospitare nuovamente iba a Monaco di Baviera dopo cinque anni. Il principale salone internazionale di panificazione e pasticceria sinonimo di forza innovativa, merceologia ampia e diversificata, qualità, rilevanza per il mercato internazionale, nuovi contatti e trasferimento di conoscenze. Ed è questo che vogliamo offrire ai nostri espositori e visitatori: una vetrina internazionale, in linea con i tempi, con soluzioni per il futuro. iba 2023 sarà caratterizzata da competizioni e aree specifiche molto note e apprezzate, come la iba.UIBC CUP of Confectioners and Bakers 2023 o la iba SPEAKERS AREA. Al tempo stesso, iba proporrà nuove strutture e aree interattive focalizzate sulle tendenze future del settore. Un esempio sono i temi in evidenza o la iba START UP AREA supportata da Puratos. I temi in evidenza riguardano tendenze nell’alimentazione, panificazione artigianale, salute e sostenibilità, oltre a digitalizzazione, soluzioni chiavi in mano e gestione della qualità. Questi temi evidenziano alcuni dei trend più significativi

del settore, riuniscono domanda e offerta e forniscono indicazioni utili per futuro. Sono un elemento centrale della manifestazione e si ritrovano nelle presentazioni, nelle aree dedicate e nella merceologia di iba. Anche la iba START UP AREA parlerà di futuro e soluzioni. In quest’area, la nuova generazione di innovatori mostrerà come sta rivoluzionando il mondo della panificazione, mentre esperti di fama internazionali parleranno dei temi che muovono il settore. Il conto alla rovescia è cominciato… Invitiamo tutto il settore della panificazione a partecipare a iba, a essere parte attiva all’appuntamento più importante dell’anno e a continuare a promuovere un cambiamento positivo insieme”. La stampa è stata onorata anche della presenza di Axel Schmitt, mastro panificatore e World Baker of the Year 2022. “Nuove modalità e fare sempre un passo in più”: così Axel Schmitt sintetizza il segreto del suo successo. Axel ama le luci della ribalta ed è il primo panificatore in grado di rivaleggiare con gli chef più famosi in termini di presenza televisiva. Il “panettiere di Wacken”, la rock star della panificazione, si prepara a conquistare anche il palcoscenico del più grande festival heavy metal del mondo, grazie alla sua abitudine di suonare musica a tutto volume alla pasta in lievitazione nella sua panetteria di Frankenwinheim. Nel frattempo, il pane alla birra prodotto con la ricetta di Axel è arrivato anche in Cina e il suo libro di panificazione è diventato un bestseller. Quest’anno dovrà cedere la corona al nuovo World Baker of the Year 2023. I visitatori che poi si sentono ispirati a produrre i propri abili prodotti artigianali da forno potranno recarsi all’iba.ACADEMY dove i partecipanti imparano a fare i tradizionali stollen e pretzel tedeschi e alla fine ricevono un certificato.

eventi Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 59

ecomondo 2023 missione: innovare

Sei macroaree tematiche, un unico ecosistema per la transizione ecologica. Ecomondo, il salone internazionale di Italian Exhibition Group dedicato alle tecnologie industriali e ai servizi per l’economia circolare, aprirà i battenti della 26esima edizione dal 7 al 10 novembre prossimi in fiera a Rimini con un nuovo payoff: The Ecosystem of the Ecological Transition.

Dallavalorizzazione dei rifiuti in risorse alla rigenerazione dei suoli e degli ecosistemi agro-forestali e alimentari, dall’energia ottenuta dalle biomasse all’uso dei rifiuti come materie prime seconde. E ancora: l’intero ciclo idrico integrato e il monitoraggio ambientale, la tutela dei mari e degli ambienti acquei nella loro funzione essenziale per il sostentamento alimentare e le attività economiche dell’uomo. Questa l’articolazione espositiva con cui IEG presenterà al mercato le più innovative tecnologie per la competitività sostenibile. È la prima edizione, questa, in cui Ecomondo occuperà l´intero quartiere fieristico di Rimini, dopo che le energie rinnovabili hanno trovato con K.EY, svoltasi a marzo, la loro autonoma collocazione nel calendario degli expo di settore.

I progetti ‘faro’ di economia circolare

Ecomondo darà spazio, in fiera, a tre distretti industriali per i quali il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha dato via libera con un contributo a 160 progetti ritenuti ‘faro’ per l’economia circolare. A Rimini, si troverà il RAEE District con un focus specifico sulle tecnologie per il repowering e nuovi impianti per riciclare i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, pannelli fotovoltaici e le pale di turbine eoliche. Nel PAPER District, al centro l’impiantistica per la raccolta, logistica e riciclo di carta e cartone, in collaborazione con COMIECO. Un percorso tematico,

infine, sarà dedicato alla produzione delle plastiche, con focus sugli impianti di riciclo e al marine litter.

Ecomondo e le start-up

Ecomondo come incubatore e facilitatore di progetti innovativi: riconfermata e potenziata l’area Start-Up e Scale-Up Innovation nel nuovo ingresso Est. Imprese e investitori avranno una nuova e più ampia piattaforma di dialogo per far crescere la nuova generazione di imprese innovative. Nell’edizione 2023, sono oltre 50 le start-up attese a Rimini. IEG promuove l’iniziativa Con ICE Agenzia, e ha come main partner ART-ER (Attrattività Ricerca Territorio, agenzia regionale dell’Emilia-Romagna) e Confindustria a cui si aggiunge la collaborazione con ANGI per valorizzare l’innovazione a 360 gradi.

Convegni ed eventi

Ecomondo offre alla sua community un fitto calendario di convegni e conferenze, organizzate sotto l’egida del Comitato Tecnico Scientifico, diretto dal professor Fabio Fava dell’Università di Bologna in collaborazione con i principali partner istituzionali e tecnici della manifestazione, assieme al board internazionale che conta esperti di Commissione europea, OCSE, FAO, UfM, EEA, ISWA. Temi portanti, per cercare di creare ancora più trasmissione di saperi nella community di Ecomondo: le priorità del Green Deal europeo, l’economia circolare, la rigenerazione delle aree inquinate e degli ecosistemi, la tutela dei suoli e dei mari, del Mediterraneo in particolare. I casi di studio, le policy pubbliche, i finanziamenti pubblici disponibili per le imprese, il citizen engagement. CTS e stakeholder costruiranno nei mesi a venire un calendario che crei ancor più coinvolgimento tra università, ricerca, industria e istituzioni per eguagliare, se non superare, il +15% di presenze ai convegni dello scorso anno, rispetto al 2019.

Forte spinta all’internazionalità

Con un incremento del 58% di visitazione estera sul 2021, prosegue anche per la prossima edizione il coinvolgimento di operatori profilati provenienti dall’area balcanica, Europa extra EU, Nord Africa (Egitto, Marocco, Tunisia), Senegal, Costa d’Avorio, Angola, Ghana, Ruanda, Medio Oriente, oltre a Canada, America Latina, Stati Uniti e Cina.

eventi Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 60

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2-4 ottobre 2023

Salone internazionale del packaging di lusso www.luxepackmonaco.com

PROSWEETS

Colonia

28-31 gennaio 2024

Fiera internazionale dei fornitori per l’industria dei dolci e degli snack www.prosweets.com

MACFRUT

Rimini

8-10 maggio 2024

Fiera internazionale della filiera ortofrutticola www.macfrut.com

Parma

24-27 ottobre 2023

Salone internazionale di tecnologie alimentari e per le bevande www.cibustec.it

Berlino

7-9 febbraio 2024

Salone internazionale del commercio ortofrutticolo www.fruitlogistica.com

Milano – Rho

28-30 maggio 2024

Fiera dedicata alle tecnologie di processo e confezionamento per il mondo delle proteine www.meat-tech.it

Rimini

7-10 novembre 2023

Fiera per la transizione ecologica www.ecomondo.com

Rimini

18-21 febbraio 2024

Fiera professionale delle tecnologie per birre e bevande www.bbtechexpo.it

Norimberga

28-30 novembre 2023

Fiera internazionale dei beni strumentali per l’industria delle bevande www.braubeviale.de

MARCA

Bologna

18-19 gennaio 2023

Fiera internazionale della marca del distributore www.marca.bolognafiere.it

SIGEP

Rimini

20-24 gennaio 2024

Salone internazionale della gelateria, pasticceria, panificazioni artigianali e caffè www.sigep.it

Colonia

19-22 marzo 2024

Fiera internazionale delle tecnologie per il food & beverage www.anugafoodtec.com

Parma

28-30 maggio 2024

Fiera italiana dell’automazione e del digitale per l’industria www.spsitalia.it

SIAL

Parigi

19-23 ottobre 2024

Salone internazionale dell’industria agroalimentare www.sialparis.com

Parigi

4-7 novembre 2024

Fiera internazionale dedicata al packaging, processing, printing e logistica www.all4pack.com

Algeri

20-22 aprile 2024

Salone professionale della filiera agroalimentare www.djazagro.com

Food Machines | Settembre/Ottobre 2023 62 agenda

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