Numero
|4| Maggio 2020
Scienza, Tecnologia, Arte della Stampa e della Comunicazione
APPROFONDIMENTI TECNICI 18 LA STAMPA DIGITALE
NELLA “FABBRICA CONNESSA”
DOSSIER 22 DIGITALIZZAZIONE
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QUESTA SCONOSCIUTA!
PACKAGING DI LUSSO LESS IS MORE
Finishing Technology
Ecosostenibile, leggero, dal design minimale e dalle linee semplici, con colori neutri e pastello oppure black&white. Questo sembra essere l’identikit del packaging di lusso nel 2020. Per discutere di queste e altre tendenze abbiamo dato la parola ad alcuni dei protagonisti di questo PAG. 4 segmento di mercato.
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TREND GLOBALI SULL’INDUSTRIA DELLA STAMPA Le pressioni del mercato, l’incertezza socio-economica a livello globale e l’attuale emergenza sanitaria sono le sfide che gli stampatori e i fornitori dell’industria della stampa stanno affrontando. Il settore, però, reagisce con la giusta fiducia, consapevole che solo le aziende che coglieranno i cambiamenti innovando, investendo e diversificandosi potranno avere successo. Questi i risultati più rilevanti del settimo drupa Global PAG. 10 Trends Report.
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26/03/18
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Le 4 prime Impremia IS29 sono già in funzione in Italia a partire dal 2018
Qualità, Affidabilità, Stabilità Advanced Digital Printing System Possibilità di stampa su carte standard e supporti speciali Nessun pretrattamento necessario grazie alla tecnologia Inkjet UV LED Stampa supporti da 0.06 mm a 0.60 mm in pagina singola Elevata qualità di stampa simile all’offset Accuratezza registro di stampa simile all’offset Tecnologia KOMORI
Sommario SCIENZA, TECNOLOGIA, ARTE DELLA STAMPA E DELLA COMUNICAZIONE
www.printpub.net Direttore Responsabile Gisella Bertini
Primo Piano
Strategie&Management
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Packaging di lusso, less is more
Coordinamento editoriale Chiara Bezzi chiara.bezzi@innovativepress.eu
Osservatorio Mercato
Marketing e Vendita Katia Pasquali katia.pasquali@innovativepress.eu
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Redazione Stefano Legnani, Chiara Riccardi Grafica e impaginazione Amalia Pari
Approfondimeti tecnici 18
Stampa e confezione Roto 3 - Castano Primo (MI) Costo produzione copia € 1,50 Abbonamenti e diffusione customercare@innovativepress.eu 9 numeri all’anno. L’abbonamento decorre dal primo numero raggiungibile. Italia 70 euro - Europa 100 euro
Gestione Editoriale
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IL NETWORK Rassegna Grafica
FM Food Machines
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Trasformazione digitale, senza intoppi e con criterio Keep calm e… abilita il lavoro da remoto Contromisure per affrontare gli attacchi informatici Less print is more
Pakaging&Cartotecnica
BM Beverage Machines Normativa UE 1169/2011
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Soluzioni in Dettaglio 38 40 42 43
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Connex Imposer Module per l’imposition delle segnature Nuovo sistema intelligente UX per le Speedmaster Skygraph, tecnologie di finishing nel segno dell’innovazione Gew rafforza la distribuzione in Italia
Obiettivo Impresa 44
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Via Teocrito 47 - 20128 Milano Tel. 02252071 - Fax 0227000692 info@innovativepress.eu
Rassegna dell’imballaggio
La stampa digitale nella “fabbrica connessa” del futuro
Dossier
p Innovative Press
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Innovare, un’esigenza vitale The day after tomorrow, chi sale e chi scende
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Sitma apre la strada verso la transizione sostenibile Il ritorno di Kodak al futuro della stampa
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Centro Stampa, nobilitazioni digitali d’alta gamma con MGI JETvarnish 3D EVO FastEdit cresce nel packaging con Impremia IS29
LabelWorld 48
Etichette autoadesive, un mercato che tiene
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Imballaggi green visti con gli occhi del consumatore
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La guida Avery per preparare le spedizioni Abbott Label cresce con il digitale inkjet UV Gicherstampa, un’azienda dove l’intuizione incontra competenza e passione
PACKAGING DI LUSSO
LESS IS MORE Ecosostenibile, leggero, dal design minimale e dalle linee semplici, con colori neutri e pastello oppure black&white. Questo sembra essere l’identikit del packaging di lusso nel 2020. Per discutere di queste e altre tendenze abbiamo intervistato alcuni dei protagonisti di questo segmento di mercato. CRISTINA ROSSI
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econdo Altagamma – punto di riferimento a livello mondiale nell’universo del lusso – il mercato dei prodotti di alta gamma sarebbe arrivato a toccare quest’anno i 290 miliardi di euro, trainato dalla ripresa dei consumi in Cina e in Europa. Ma il condizionale è d’obbligo in un momento, come l’attuale, in cui la pandemia Covid-19 ha stravolto la nostra esistenza e tutti gli equilibri economici e finanziari. E’ difficile parlare di lusso quando la nostra salute è a rischio e le attività commerciali hanno subìto un crollo verticale, quando, al momento della stesura di questo articolo, siamo ancora barricati in casa e il nostro futuro appare più che mai incerto. Ma ci proverò ugualmente, rinunciando – ahimé – a fornire quei dati di mercato che in tempi diversi ci avrebbero aiutato a inquadrare il segmento analizzato. Nel settore del lusso il packaging è parte integrante della brand identity e aggiunge valore al prodotto. In questo ambito la scienza del packaging design, che coinvolge la grafica, la forma, i materiali e le tecnologie, ha la possibilità di esprimersi al meglio in termini di qualità, creatività e innovazione:
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lusso
Nel il packaging è parte integrante
brand identity
della
l’altissima qualità della stampa e delle nobilitazioni e la presenza di finiture che conferiscono alla superficie della confezione effetti tattili ed estetici ricercati rappresentano elementi distintivi. Il settore del lusso, che include cosmetici e profumi, wine&spirits, orologi e gioielleria, fashion, food (confiserie e gourmet) e automotive, solitamente non conosce crisi, come conferma l’andamento del mercato globale del luxury packaging trainato da cosmetica e profumi. A un aumento della domanda di beni di lusso corrisponde l’introduzione di nuove tecnologie in grado di dare vita a innovazioni senza precedenti. Tra le tendenze attuali si segnalano la globalizzazione del design, l’attenzione all’ergonomia e ai formati adatti al viaggio, la personalizzazione e la sostenibilità. Accanto, infatti, alla consolidata tendenza alla personalizzazione, in grado di andare oltre il prodotto di nicchia per renderlo ancora più esclusivo e ritagliato sulle esigenze dell’acquirente, si è fatta strada l’attenzione all’ecocompatibilità e alla responsabilità sociale tra i consumatori che non ambi-
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scono solo a possedere un bene prezioso, ma in esso ricercano anche un valore aggiunto. Ecco quindi fare la loro comparsa imballaggi grezzi ed essenziali e colori naturali anche nel packaging di prodotti ricercati ed esclusivi, composizioni composte da materiali riciclati, riciclabili, facilmente separabili e che riducono al minimo l’uso di materiali e il proprio carbon footprint e, non da ultimo, che rispondono a una rinnovata attenzione verso il territorio e il made in Italy.
LA PAROLA D’ORDINE È GREEN Il must ai tempi nostri è essere sempre più ecosostenibili sia nel prodotto sia nel suo contenitore: il packaging. Una tendenza già cominciata da alcuni anni ma che è diventata sempre più importante nel raccontare l’anima verde di un brand di lusso e farne un valore aggiunto nel rapporto con i consumatori. Non è un caso che grandi griffe come Armani o Gucci, tanto per citare solo un paio di nomi, abbiano imposto veri e propri codici di comportamento ai fornitori della filiera dell’imballaggio, a partire dalle certificazioni che riguardano le materie prime (come la carta o gli inchiostri) e i processi produttivi. Ma se il green è diventato un must anche per l’industria del lusso, oggi non basta vendere a livello di marketing questa scelta con quello che si chiama “green washing”, ovvero la semplice rinuncia alla plastica, l’evidenziare certificazioni ambientali o pubblicizzare, ad esempio, l’uso della carta riciclata. Oggi occorre prima di tutto misurare l’impatto ambientale dei propri prodotti lungo il loro intero ciclo di vita, conoscerne i principali punti critici e lavorare con i principali stakeholder per minimizzare l’impiego di risorse non rinnovabili e gli impatti socio-economici. La tendenza è quella di andare verso il biodegradabile e il compostabile, soprattutto per prodotti usa e getta, con il ricorso anche per l’imballaggio a materiali sempre più leggeri, riutilizzabili ed ecocompatibili. Una scelta che ha visto per primi muoversi, nell’ambito della cosmesi, i marchi mass-market e poi quelli del lusso che sembrano finalmente aver deciso di abbracciare i valori green nonostante, in qualche caso, possano confliggere (vedi il settore dello spirit&wine, forse il più arretrato rispetto a questi temi) con la realizzazione di un packaging che possa distinguere il prodotto di alta gamma. Negli ultimi anni, così, anche i cosmetici di lusso hanno cercato di assumere un’aria più green concentrandosi sulla riciclabilità o riusabilità dei materiali attraverso l’utilizzo di cartoncino al 100% riciclato o avvolgendo le saponette (gamma di sapone Pangea) in un imballaggio seminabile una volta immerso in acqua e piantato. Nel 2018 è nata SPICE (Sustainable Packaging Initiative for Cosmetics), un’iniziativa voluta da L’Oréal insieme alla società di consulenza Quantis, specializzata in sostenibilità, che riunisce importanti player del settore cosmetico sotto l’intento comune di tracciare il futuro del packaging sostenibile. Avon, Clarins, L’Occitaine, il grup-
must
Il ai tempi nostri è essere sempre più
ecosostenibili sia nel prodotto sia nel suo contenitore:
il packaging
po LVMH, Shiseido e Sisley sono solo alcuni degli attori coinvolti. Guerlain, parte del gruppo LVMH, ha abbracciato una politica che aspira ad avere il 100% dei propri prodotti eco-designed entro la fine di quest’anno e si è impegnata a lavorare su sei aree: eco-responsabilità, trasporti, acquisti responsabili, eco-design, biodiversità e responsabilità sociale. Sempre L’Oréal, che detiene importanti marchi del segmento lusso come Lancôme, Yves Saint Laurent, Helena Rubinstein, Biotherm, Giorgio Armani, Urban Decay e, per i profumi, anche Maison Margiela, Ralph Lauren, Viktor &Rolf e Cacharel, ha firmato la New Zealand Packaging Declaration, impegnandosi a utilizzare il 100% di packaging riutilizzabile, riciclabile e compostabile entro il 2025.
ECOLOGICO… MA NON TROPPO Se è vero che i brand hanno moltiplicato in questi anni l’attenzione verso materiali ecologici che, non dimentichiamo, spesso costano di più di quelli tradizionali, è altrettanto vero che quando c’è da scegliere tra resa estetica e prodotto più ecologico vince ancora la resa estetica. Il lusso estremo non si coniuga troppo con
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la sensibilità ambientale. Calvin Klein, ad esempio, ha scelto un cartoncino accoppiato al microonda per la confezione ecologica di un suo profumo. Ma si tratta di lavorazioni complesse, realizzate anche a mano e quindi necessariamente più costose. Quindi la tendenza a richiederla rimane ancora bassa. Così nel packaging di lusso trovano ancora poco spazio i materiali green come la carta riciclata o gli inchiostri vegetali. Tanto che nella cosmetica nel 90% dei casi si usano ancora gli inchiostri UV rispetto a quelli, meno brillanti, a base acqua. Questo non significa che non ci sia la tendenza a ridurre il peso degli imballaggi e nel caso di confezioni multimateriali (le classiche scatole rivestite all’interno) a facilitare la riciclabilità dei materiali. Ad esempio, si comincia ad utilizzare la stampa di foil a fondo pieno che evita l’accoppiamento del poliestere al cartoncino. Lamine e foil a caldo vengono utilizzati anche per tirature elevate e non inficiano necessariamente la riciclabilità del prodotto. Sicuramente le plastificazioni sono considerate negativamente ma sono anche sempre meno usate. Questo significa che per il packaging di lusso non è possibile individuare un’unica tendenza. Ma non c’è dubbio che il trend sia quello di andare verso packaging monomateriali o con più materiali ma facilmente separabili. Con l’attenzione quindi alla sostenibilità ambientale e alla seconda giovinezza dei materiali.
LA NOBILITAZIONE COME ELEMENTO DI DIFFERENZIAZIONE La nobilitazione consente a chi la introduce nella stampa del proprio packaging di potersi differenziare dal resto del mercato e di aprirsi a nuove nicchie di consumatori. È un settore in costante crescita e alla base di questo andamento ci sono diversi fattori. L’80% degli acquisti oggi avviene d’impulso. Colpire la sfera emozionale significa attivare i sensi del destinatario del nostro messaggio. La nobilitazione può trasformare una semplice confezione in uno stimolatore sensoriale, grazie alla straordinaria capacità di veicolare esperienze diverse – vista, tatto, udito, gusto e olfatto – e incrementare in tal modo l’impatto del brand di oltre il 70%. La stimolazione simultanea di più sensi favorisce la memorizzazione e il recupero di maggiori informazioni, contribuendo in tal modo ad aumentare l’efficace della comunicazione del brand. Gli enormi progressi nella ricerca dei materiali, inchiostri, soluzioni di stampa tradizionale e digitale rendono possibili variegate forme di nobilitazione, ciascuna delle quali può adattarsi al meglio ai diversi mercati di sbocco. Ma come si nobilita uno
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stampato? Le tecnologie di stampa hanno raggiunto livelli che permettono di stampare sempre più rapidamente senza compromettere la qualità. La gamma dei supporti è in crescita e gli inchiostri vengono costantemente perfezionati. Ciò che esce dalla macchina da stampa, tuttavia, non è il prodotto finito: dopo la stampa c’è la finitura ed è proprio in questo ambito che si colloca l’ampio e variegato mondo della nobilitazione. Verniciature, fustellature, rilievi a caldo e a freddo e goffrature, laminazioni metalliche, effetti profumati sono solo alcune delle possibilità esistenti oggi. Ogni tipologia di nobilitazione presenta poi una vasta di gamma di scelte al suo interno. Nel solo mondo delle verniciature, per esempio, abbiamo oggi la possibilità di scegliere tra diverse tipologie che implicano varie tecniche di stampa per diversi risultati: vernici acriliche lucide o opache, ruvide, spessorate, drip-off, cangianti/perlescenti, profumate, glitter, verniciatura tipo “gratta e vinci”, thermocolor, glow in the dark, vernici UV di diversi tipi: litografico, flessografico e serigrafico. Da segnalare le verniciature UV abassa migrazione per il mercato alimentare e le verniciature anticontraffazione ottenute in serigrafia. E ancora, le plastificazioni oggi possono essere lucide o opache, soft touch, antigraffio, metallizzate, olografiche, solventless, dry o all’acqua, le fustellature possono essere meccaniche o laser cut, i rilievi possono essere embossing o debossing, a caldo o a freddo... Insomma, le possibilità tecniche e le combinazioni tra tecniche e materiali sono potenzialmente infinite e l’unico limite per dare tutta un’altra patina ai propri stampati, indipendentemente dal fatto che siano destinati a essere visti da un milione di persone o da dieci, è la creatività.
I CINQUE PRINCIPALI TREND DEL 2020 Il mercato globale del packaging cresce rapidamente in tutto il mondo, con una previsione di espansione di circa il 3% annuo e il raggiungimento di un fatturato globale dei 1.200 miliardi di dollari entro il 2028. La confezione è il primo elemento di un brand a interagire con il cliente e per questo motivo l’innovazione rappresenta un aspetto molto importante, soprattutto se entra in gioco una clientela sempre più attenta a caratteristiche del packaging quali l’impatto ambientale e la sua estetica. Esaminando le cinque principali tendenze del 2020 relative a design e materiali nel settore del
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packaging di lusso, è evidente che la domanda di confezioni in cartone rigido rivestite è in costante aumento. Packaging sostenibile ed eco-friendly:Ia domanda di confezioni realizzate con materiali riciclabili è visibilmente in costante crescita, tendenza che proseguirà per tutto il 2020. In particolare, nel segmento delle confezioni di lusso, i clienti richiedono un packaging che sia ecosostenibile ed esteticamente raffinato. A tal proposito, carta e cartone rappresentano i materiali perfetti per la realizzazione di questo tipo di confezioni: sono ecologici, facilmente riciclabili e danno la possibilità di creare packaging sofisticati. L’innovazione nella ricerca di materiali riciclabili e green per il mondo del packaging è in continuo sviluppo, in modo da offrire sempre più opzioni per creare confezioni sostenibili ed ecologiche perfette per il settore del lusso. Packaging minimale: nel 2020 i clienti continueranno a preferire un packaging minimale e dalle linee semplici, tendenza ormai sempre più diffusa. La propensione verso un design semplice potrebbe essere collegata a una mentalità sempre più attenta all’ambiente e alla riduzione degli eccessi. Una confezione minimale trasmette anche forza al prodotto che non necessita di un involucro eccessivamente appariscente per imporsi. Si crea così un legame spontaneo tra marchio e consumatore. Inoltre, la filosofia “less is more” trova perfetta applicazione in questo contesto poiché i design minimali risultano straordinariamente valorizzati quando, su di uno scaffale, son circondati da confezioni dai colori ed elementi visivi vivaci. Colori neutri e pastello: la gamma dei colori delicati sarà un must anche durante tutto il 2020. Difatti, nel 2019, molti brand, oltre a scegliere uno stile minimale, hanno preferito utilizzare colori neutri e pastello: questa tendenza è confermata anche per l’anno attuale. La strategia è quella di scegliere toni pastello per dare risalto al nome dell’azienda e al suo logo, mantenendo il colore di base il più neutro possibile. Neo Mint: nel 2020 il colore vincente nel settore del packaging è il Neo Mint. Lasciandosi alle spalle il Living Coral, il colore Pantone dell’anno 2019, il Neo Mint è una nuance verde pastello che trasmette una sensazione di freschezza. Restando in linea con le tendenze seguite dai più famosi brand, questa nuova tonalità di verde menta si colloca in un perfetto punto di equilibrio tra i colori chiari ed è in grado di catturare con facilità l’attenzione del consumatore. Bianco e nero: l’utilizzo di incarti in bianco e nero per le confezioni di lusso in cartone rigido rappresenta una delle scelte più amate dai consumatori. Ancora attuale e molto richiesto, il netto contrasto tra bianco e nero tende a dar risalto a una scatola rispetto alle altre, attirando l’attenzione sia sulla forma che sul design. Questa combinazione cromatica è percepita dal pubblico come una scelta stilistica molto elegante e sofisticata.◗
Pusterla 1880
La fantasia senza limiti
La parola a Luca Meana, CFO Pusterla 1880 è un gruppo al servizio dei produttori di beni di lusso, con una cultura professionale e una presenza geografica internazionale. Produce scatole e astucci di ogni forma, complessità e materiali attraverso una ricerca costante di soluzioni tecniche innovative e originali. ➥ Che impatto sta avendo l’attuale pandemia sul vostro business? Per ora l’impatto è stato più che altro sull’organizzazione della sicurezza dei nostri dipendenti in modo tale da far vivere loro l’azienda come uno spazio sicuro: dallo smartworking all’organizzazione di turni, dalle sanificazioni regolari degli spazi alla ricerca e addirittura produzione dei dispositivi di protezione individuale per i dipendenti. Il calo di attività per noi arriverà dopo l’estate e al momento è difficile stimarne l’entità visto che siamo ancora nel pieno delle disposizioni di lockdown in tutto il mondo e l’impatto sui consumi è ancora difficile da stimare per l’anno in corso. ➥ In quali settori del lusso operate e quali sono i più esigenti? Lavoriamo principalmente per il mercato degli alcolici alto di gamma e nella profumeria. Le nostre ultime espansioni hanno reso sempre più salde le collaborazioni con diversi brand del mondo del lusso e al momento stiamo iniziando alcuni progetti nel mondo della gioielleria e orologeria. ➥ In che modo andate incontro alle richieste dei clienti? ll gruppo Pusterla opera senza porre limiti alla fantasia e alle possibilità di decoro, forme e materiali. Negli anni abbiamo implementato costantemente il nostro know how per poter proporre ai nostri clienti un’infinità di possibilità per rispondere al meglio a qualunque loro esigenza. ➥ Quali sono i vostri punti di forza rispetto alla concorrenza? Ci piace ricercare i nostri punti di forza indipendentemente dalla nostra concorrenza. Ciò che davvero è importante per noi è poter essere un punto fermo per i nostri clienti, un riferimento per i nostri dipendenti con una continua attenzione all’ambiente e all’impatto sociale dell’azienda nei vari Paesi in cui operiamo.
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Rotolito Group veste i brand del lusso La parola a Emanuele Bandecchi, direttore marketing Da 40 anni Rotolito Group stampa una gamma illimitata di prodotti di qualità per i settori dell’editoria e dell’industria, distinguendosi per il proprio know how e le innovative tecnologie di stampa utilizzate. Nava Press, azienda milanese che fa parte del gruppo, ricopre un ruolo di riferimento per tutte quelle aziende che affidano al prodotto stampato la loro immagine. Questo risultato è stato ottenuto coniugando i valori tipici della grande tradizione tipografica italiana con la ricerca, l’innovazione tecnologica e un servizio in grado di offrire ai clienti qualità di stampa con tempi di esecuzione rapidi. Nel vasto portfolio di Nava Press spiccano i progetti di packaging speciali come cofanetti, scatole e shopper, perché prodotti esclusivi devono essere contenuti nei packaging più belli proprio come un abito che serve per esaltare la bellezza di chi lo indossa. ➥ Che impatto sta avendo l’attuale pandemia sul vostro business? Come tutti stiamo anche noi risentendo dell’inattività temporanea dei nostri clienti, che hanno cancellato o tenuto in stand by una parte dei progetti in programma, con un conseguente calo della produzione. Allo stesso tempo, però, questo momento di stallo ci ha spronato a trovare nuove soluzioni e, grazie alle recenti installazioni, abbiamo introdotto nuovi prodotti da proporre, quali i pannelli protettivi per scrivania in plexiglass, colonnine porta igienizzante e altri dispositivi di protezione, che il cliente può anche ordinare direttamente sulla nostra piattaforma online Vantaprint (https://www.vantaprint.com/) ➥ In quali settori del lusso operate e quali sono i più esigenti? Potete citare qualche brand? Lavoriamo con i principali brand della moda e del lusso in Italia e all’estero: si tratta di realtà per le quali la qualità è fondamentale, pertanto le nostre prestazioni devono essere sempre altamente performanti sia in termini di livello che di velocità. Tra i principali citiamo Bottega Veneta, Cartier, Chanel, Dior, Dolce e Gabbana, Giorgio Armani, Gucci, Fendi, Loropiana, Prada , Versace, Zegna. ➥ In che modo andate incontro alle richieste dei clienti? I nostri stabilimenti hanno potuto rimanere aperti per tutto il periodo del lockdown e tutto il personale, anche quello che opera in smartworking, ha continuato ad assicurare una copertura continua per accogliere ogni eventuale richiesta dei clienti, già acquisiti o potenziali, sia di classici prodotti di packaging (ndr, che vengono stampati in Nava Press, azienda che fa parte di Rotolito Group) sia di articoli legati al momento contingente, come quelli menzionati poco fa. ➥ Quali sono i vostri punti di forza rispetto alla concorrenza? Abbiamo la fortuna di appartenere a un gruppo (Rotolito) fortemente strutturato e con una produzione altamente differenziata che ci consente sia di compensare un eventuale calo di produzione grazie all’ingresso di progetti di diversa tipologia, sia di soddisfare qualsiasi tipo di richiesta grazie alle molteplici tecnologie disponibili. La piattaforma per la vendita online dei prodotti legati all’emergenza Covid-19 ci ha, inoltre, consentito di raggiungere un nuovo tipo di clientela appartenente anche ad ambiti sinora inesplorati.
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Grafica Nappa dalla progettazione alla produzione La parola a Generoso Nappa, direttore commerciale Il core business dell’azienda consiste nello sviluppo e nella produzione di soluzioni di packaging di lusso sia per scatole rivestite che per astucci pieghevoli per i mercati moda e lusso, trasporti, horeca, food&beverage, cosmetica. ➥ Che impatto sta avendo l’attuale pandemia sul vostro business? Nella situazione che stiamo vivendo, anche noi, come tutti, abbiamo dovuto far fronte alla nuova sfida che si poneva davanti. Alcuni settori come la moda & fashion e la cosmetica hanno subìto importanti restrizioni e di conseguenza la loro inattività si è in parte ripercossa sui fornitori. E ne abbiamo prova sia dal punto di vista degli ordinativi (praticamente nulli) che dei crediti (richiesta di dilazioni). L’altra faccia della medaglia è stato il settore del food, di cui noi siamo fornitori per una quota parte e che ci ha permesso di “reggere il colpo”. ➥ In quali settori del lusso operate e quali sono i più esigenti? Gli imballaggi di fascia alta rappresentano circa il 60% della nostra attività. I settori principali sono il food di alta gamma e la cosmetica. Il territorio ha notevolmente contribuito alla formazione di un know-how elevato sia per il settore food che cosmetica. L’implementazione in house delle nobilitazioni ci permette di monitorare il processo in ogni sua fase, gestendo le eventuali criticità sin dall’origine, riuscendo in tal modo a rispettare gli alti standard che ci poniamo nei tempi concordati. Ne è testimonianza il Premio Silver ottenuto nella categoria Packaging per i Top Award di Fedrigoni per il progetto Long hand-wrapped Spaghetti di Pasta Di Martino/Dolce&Gabbana nel 2019. ➥ In che modo andate incontro alle richieste dei clienti? Dietro la realizzazione di un astuccio o di una scatola, la fase più importante è senza dubbio la progettazione della soluzione cartotecnica sia dal punto di vista funzionale che estetico. Consapevoli della responsabilità che ogni brand ci affida, dobbiamo fornire le giuste risposte al marketing, alle vendite, alla creatività, alla produzione e alla logistica. In questa fase, quindi, il nostro obiettivo è raggiungere l’equilibrio perfetto tra le diverse esigenze, che ne determinerà il successo della sfida sullo scaffale. L’implementazione di un’area di progettazione packaging, infatti, ci ha permesso di offrire maggiori competenze affinché le scelte cartotecniche siano ben ponderate, sostenute dal confronto tra i diversi attori del processo.
➥ Quali sono i vostri punti di forza rispetto alla concorrenza? L’anno scorso la nostra azienda ha festeggiato i 100 anni di attività. Gli ingredienti di tanta longevità sono molteplici, legati in prima battuta ai valori della famiglia, giunta alla quarta generazione,ma uniti anche ad aspetti fondamentali come la programmazione puntuale e la naturale vocazione ad adattare il modello di business al mercato in continua evoluzione, tenendo sempre presente che “non è la specie più forte a sopravvivere ma quella che risponde meglio ai cambiamenti”. Il coraggio è poi il collante che tiene insieme tutto. Da molte parti si è detto che la pandemia Covid-19 è paragonabile a una guerra mondiale. Ebbene, la nostra azienda, i nostri antenati hanno vissuto e superato la seconda guerra mondiale grazie all’adattamento e a geniali intuizioni. Loro, con la loro esperienza, ci hanno insegnato che per superare l’ostacolo bisogna, sì, avere talento ma nel contempo allenarsi duramente. ➥ È proprio di questi giorni un’importante innovazione che parte proprio da Grafica Nappa. È anche questa il frutto del vostro impegno? La vernice antivirale e antibatterica è probabilmente il frutto della nostra vocazione all’adattamento alle emergenze. Un paio di anni fa ricordo che un cliente ci chiese la possibilità di ottenere un packaging “igienizzato”. Raccogliemmo la sfida e, dopo mesi di ricerca, riuscimmo a recuperare un principio attivo che poteva fare al caso nostro. Allora fu un bel traguardo. Oggi potrebbe rivoluzionare il mondo del packaging. ➥ Come funziona? L’applicazione della vernice avviene durante la stampa offset. L’azione igienizzante si attiva con la luce (solare, del giorno, artificiale) e l’ossigeno e riesce a eliminare fino al 99% di virus, batteri e spore. L’azione perdura fino a un anno dall’applicazione. Sono quindi molto intuitivi i benefici e i vantaggi possibili che si possono ottenere nel business di riferimento. Le nostre abitudini saranno completamente stravolte e di conseguenza tutti saremo dei consumatori molto più attenti. ➥ Vi aspettate un riscontro favorevole? Sicuramente si tratta di un’innovazione importante, però ovviamente nessuno può fare previsioni al momento. Di certo l’interesse sull’argomento è molto alto. Noi siamo pronti come lo siamo sempre stati negli ultimi 101 anni.
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Le pressioni del mercato, l’incertezza socio-economica a livello globale e l’attuale emergenza sanitaria sono le sfide che gli stampatori e i fornitori dell’industria della stampa stanno affrontando. Il settore, però, reagisce con la giusta fiducia, consapevole che solo le aziende che coglieranno i cambiamenti innovando, investendo e diversificandosi potranno avere successo.
INNOVARE UN’ESIGENZA VITALE I
l settimo drupa Global Trends Report illustrai più rilevanti sviluppi economici e di mercato a livello globale. L’indagine è stata condotta a novembre 2019, prima della diffusione del coronavirus, su un campione vaiegato di circa800 partecipanti. I risultati dimostrano che in quel periodo la fiducia e le prospettive erano positive, sebbene chiaramente caute.Le economie più consolidate temevano infatti la minaccia di guerre commerciali, mentre le economie emergenti quella della corruzione e dei disordini politici. Il packaging si è confermato il settore trainante, sebbene la campagna sull’impatto ambientale della plastica rappresenti una difficoltà per alcune aziende e un’opportunità per altre. I settori della stampa editoriale e, in misura minore, della stampa commerciale non godono, invece, delle stesse prospettive di crescita del packaging e della stampa funzionale.
UN CAUTO OTTIMISMO Al momento, l’entità e la durata dell’impatto del coronavirus sono sconosciute, ma saranno sicuramente importanti, come evidenziato dalla decisione
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di rinviare drupa fino all’aprile 2021. Tuttavia, in ogni mercato e ambiente socio-economico, l’innovazione è un’esigenza vitale. La domanda di prodotti stampati continuerà a evolversi e gli stampatori e i fornitori in grado di adattarsi edi cogliere questi cambiamenti prosperenanno. Come afferma il comitato di esperti di drupa, gli ottimisti nel mondo della stampa saranno ripagati. Al momento dell’indagine, a livello globale si è registrato un saldo netto positivo del 17% in più di stampatori che hanno descritto le condizioni economiche della loro azienda come “buone” rispetto a quelle che sono state dichiarate “povere”. Questo saldo netto èstato ancora più forte in Europa (+ 25%) e Nord America (+ 54%), ma nelle altre regioni la fiducia è inferiore. La tendenza è simile per i fornitori europei e del Nord America, ma nei Paesi in via di sviluppo è stato registrato un saldo netto netto decisamente migliore nel 2019: Medio Oriente + 45%, Sud/Centro America + 35%, Africa + 30% e Asia + 25%. Il motivo della cautela tra gli stampatori è chiaro quando si osserva il cambiamento di ricavi, prezzi e
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margini negli ultimi 12 mesi. Al di fuori dell’Europa e del Nord America, i report regionali sono stati pungenti, sebbene il Medio Oriente abbia registrato un miglioramento. Per i fornitori, mentre i ricavi sono aumentati in tutte le regioni tranne in Australia/Oceania, i prezzi sono scesi su tutta la linea e i margini sono stati sottoposti a forti pressioni senza eccezioni. Se guardiamo allo sviluppo delle varie regioni nel tempo, il Nord America si distingue per la sua stabilitànel corso dei sette anni analizzati, l’Europa è cresciuta costantemente fino al 2018 e le restanti regioni sono invece in declino, con l’incoraggiante eccezione dell’Africa di quest’anno. I fornitori condividono la stessa preoccupazione in tutte le regioni e fanno previsioni al ribasso per il prossimo anno in modo ancora più netto rispetto agli stampatori, anche se sono leggermente più ottimisti in Africa, Asia e Medio Oriente di quanto non fossero l’anno precedente. Nella maggior parte degli anni analizzati, i fornitori sono stati più realistici nelle loro previsioni, con una
Piani di investimenti per lanci nei prossimi quattro anni
bassa tendenza all’eccesso di ottimismo o pessimismo, anche se l’entusiasmo si è rivelato superiore alla realtà nel 2017. Tuttavia, è notevole quanto i re-
Investimenti nelle due tecnologie top per mercati nel 2020
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Cambiamenti nei volumi di stampa per processi tecnologici secondo i mercati (% di bilancio netto)
drupa Printer Barometer della fiducia economica nel 2019 (% di bilancio netto)
port globali sull’effettiva fiducia a livello economico dinumerosistampatori e fornitori siano stati così simili anno dopo anno. Lo schema è chiaro: prima è arrivata la lenta ma costante ripresa di fiducia dopola doppia crisi causata dalla recessione globale del 2007/2008 e dall’impatto dei media digitali;poi, dal 2017 le aspettative sono state ridimensionate principalmente a causa della crescente preoccupazione per questioni socio-economiche quali l’instabilità politica e le guerre commerciali globali. L’epidemia di coronavirus rafforza senza dubbio questo rallentamento, anche se si spera che ci possa essere una ripresa relativamente rapida. Naturalmente, i livelli di ottimismo variano a seconda del settore di mercato, con il packaging in testa, seguito dalla stampa commerciale ed editoriale. In effetti, una delle caratteristiche comuni delle risposte aperte alla domanda su quali sarebbero state le migliori opportunità del 2020 è stato il desiderio di diversificazione nei settori packaging e funzionale da parte di aziende attive nella stampa commerciale ed
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editoriale. Tuttavia, tutti i mercati sono influenzati da più ampi fattori socio-economici. Analizzando l’andamento nel tempo delle prestazioni finanziarie dei tre settori maggiori, si nota che gli stampatori riescono a sostenere le prestazioni nonostante la costante pressione sui margini aumentando utilisation e quindi i ricavi. Di conseguenza, la pressione sui prezzi si è lentamente ridotta.
INVESTIRE PER IL FUTURO Tutti gli stampatori intervistati sono consapevoli che dovranno continuare a investire se vogliono che le loro aziende abbiano successo a lungo termine. Tutte le regioni hanno riportato saldi netti positivi sia nell’andamento delle effettive spese in conto capitale per il 2019 sia nelle previsioni per il 2020. Lo stesso dicasi per i vari settori di mercato, sebbene non sorprenda una crescita più rapida nella maggior parte dei settori. Il packaging è un’eccezione, in cui la stampa flexo e offset a foglio continuano a prosperare.
➧ ➧ ➧ ➧ drupa GLOBAL TRENDS REPORT
Il packaging ha mostrato il saldo netto positivo più altonel 2019 (+30%), seguito dalla stampafunzionale (+25%), commerciale (+23%) e infine editoriale(+16%). Il 50% degli stampatori prevede di investire nel finishing, il 48% in tecnologie di stampa e il 34% in prestampa/workflow/MIS. Nonostante le tecnologie di stampa digitale mostrino la maggiore crescita in volume nei settori commerciale ed editoriale, l’offset a foglio è stato il secondo investimento di stampa più popolare pianificato per il 2020 (rispettivamente 22% e 25%), preceduto dalle tecnologie di stampa digitale a foglio singolo toner a colori - (26% e 27 %). Per il packaging, l’offset a foglio è il più popolare (29%), seguito dalla flexo (26%). Solo nella stampa funzionale il digitale ha prevalso completamente: il grande formato (a foglio e a bobina) ha registrato il 38%, mentreil foglio singolo a tonera colori e in bianco e nerosi sono attestati entrambi al 23%. Per quanto riguarda i piani di spesa in conto capitale dei fornitori, variano notevolmente in base alla regione, con le migliori prospettive per Nord America, Africa e Asia. I nuovi canali di vendita sono l’obiettivo di spesa più diffuso, seguito dall’aumento dell’efficienza e dal miglioramento dei prodotti esistenti. Per la prima volta è stato chiesto in modo specifico ai partecipanti all’indagine quali fossero le maggiori pressioni socio-economiche e sono emersi due evidenti modelli in tutto il mondo. Per le economie più affermate, l’attenzione è rivolta al rischio e all’eventualità di una recessione economica del Paese o della regione, seguita dalla preoccupazione per le guerre commerciali globali e l’impatto del riscaldamento globale e delle pressioni ambientali. Per le regioni in via di sviluppo, invece, sono state indentificate la corruzione e l’instabilità politica come cause della recessione che ha dominato. La maggior parte delle regioni ha riferito che le pressioni di mercato sono state più influenti di queste pressioni socio-economiche, affermazione discutibile per le regioni in via di sviluppo più colpite. L’impatto dell’epidemia di coronavirus si aggiungerà a queste preoccupazioni a livello globale. Per quanto riguarda le tendenze degli specifici comparti, per gli stampatori commerciali è evidente il bisogno di diversificazione, sia a livello dei mercati secondari che dei servizi offerti. La pressione sui margini e sui prezzi è infinita e solo offrendo qualcosa di diverso ai nuovi clienti è possibile evitare la corsa al ribassonel mercato delle materie prime. In media, gli stampatori commerciali nelle regioni sviluppate hanno approfittato di questa opportunità. Si è registrato un calo nella percentuale di stampatori che affermano che l’editoria è il loro mercato principale. Nel 2013 era del 28% e da allora è costantemente diminuita fino al 19% nel 2019. Dato che la percentuale di stampatori commerciali e di packaging è rimasta sostanzialmente stabile, ciò suggerisce che
vi è un calo attivo nel numero di stampatori per l’editoria. La produzione di libri e giornali digitali è in aumento. Molti stampatori editoriali stanno cercando di diversificare, spesso nel packaging. Anche gli stampatori di imballaggi stanno affrontando importanti sfide, in particolare coloro che utilizzano supporti di plastica a causa della campagna globale contro la plastica monouso, un vantaggio per chi utilizza materiali a base di fibre. Chi usa la plastica è alla ricerca di opzioni più rispettose dell’ambiente. La percentuale di SKU (Stock Keeping Unit, ovvero articolo gestito a magazzino) che richiedono la stampa digitale sta crescendo costantemente in tutto il mondo. La maggior parte degli stampatori funzionali che hanno partecipato al sondaggio si sono diversificati in questo mercato ed è evidente che trovano interessanti le opportunità di crescita poiché la percentuale del fatturato totale della stampa funzionale è cresciuta rapidamente. I tessuti sono stati citati come un interessante campo in rapido sviluppo. Mentre la serigrafia e la tampografia sono ancora soluzioni di stampa diffuse, il toner e il digitale a getto d’inchiostro sono ora le tecnologie più comuni.
CONCLUSIONI È importante ricordare che l’indagine è stata condotta prima dell›epidemia di coronavirus. Inoltre, l›economia globale ha superato il suo picco nella ripresa dalla precedente recessione e l’industria globaledella stampa, così strettamente legato a quello della pubblicità, sta subendo la flessione. Le regioni in via di sviluppo devono affrontare le ulteriori sfide della corruzione e dell’instabilità politica, e qualcuno potrebbe affermare che anche le regioni sviluppate ne soffrono. Tuttavia, guardando al lungo termine e al di là dell’impatto del coronavirus, l’industria si è adattata bene alla sfida imposta dalla comunicazione digitale. Infine, c’è una pressione infinita su prezzi e margini, ma coloro che investono saggiamente, riducono costantemente i loro costi aumentando la produttività, diversificando o innovando con nuovi prodotti e servizi e investendo nel proprio personale per creare un un team entusiasta e affiatato, avranno successo. ◗
Fonte: drupa -Düsseldorf 20-30 April 2021
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La pandemia del Covid-19 sta avendo un impatto enorme sull’economia reale a livello globale. Si tratta di una crisi unica nel suo genere, di proporzioni senza precedenti, le cui conseguenze stanno colpendo tutti gli attori economici, comprese le grandi multinazionali. Vediamo chi ne farà maggiormente le spese e quali settori invece riusciranno a tenere secondo uno studio di Mediobanca.
THE DAY AFTER TOMORROW
CHI SALE E CHI SCENDE!
A
soffrire di questa crisi influenzata dalla pandemia sono soprattutto i produttori di aeromobili, i colossi Oil & Energy e quelli della Moda, che hanno registrato bruschi cali in tutte le principali voci di bilancio. I cambiamenti nelle abitudini di acquisto hanno, al contrario, prodotto un forte incremento di ricavi per le WebSoft, la GDO e le case farmaceutiche. In generale, gli effetti della pandemia nel primo trimestre del 2020 sono stati pesanti specialmente per le aziende che fatturano maggiormente in Asia, in particolare in Cina. Qui però, già da fine marzo del 2020, si intravedono alcuni segnali di ripresa. Discorso inverso per chi opera per lo più in Europa e nelle Americhe: per queste aziende l’impatto è avvenuto qualche settimana dopo e si prevede una maggiore contrazione nel secondo trimestre del 2020. I dati del primo semestre del 2020 mostreranno, con molta probabilità, i segni più evidenti della crisi economica, mentre la ripresa è attesa per il secondo semestre, in particolare per il quarto trimestre 2020. Secondo quanto dichiarato da molte multinazionali, l’impatto del Covid-19 sui numeri di tutto il 2020 rimane per diversi motivi ancora difficile da prevedere: su tutti, la grande incertezza generata da una crisi la cui scala, durata ed estensione geografica sono in continua evoluzione.
LE GRANDI MULTINAZIONALI NEL PRIMO TRIMESTRE 2020 Entrando più nel dettaglio del fatturato, esso appare in media invariato rispetto al primo trimestre del 2019, con il calo di alcuni settori compensato dalla crescita di altri. Le WebSoft sono le multinazionali cresciute maggiormente (+17,4% rispetto al 1Q 2019), seguite dalle GDO (+9,1%), dalle farmaceutiche (+6,1%), dal settore dei Pagamenti Elettronici (+4,7%), dall’Elettronica (+4,5%) e dal Food (+3,4%). Le multinazionali che producono aeromobili sono, invece, quelle più
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in difficoltà (-22,1%), seguite dalle Oil & Energy (-15,9%), da quelle della Moda (-14,1%), dall’Automotive (-9,1%), dalle Telco (-2,6%). Tendenzialmente stabili i settori Media & Entertainment (-0,5%) e Drinks (-0,1%). Generalmente in calo è invece il risultato operativo (ebit), che flette del -18,9% sul 1Q 2019. Bene la GDO (+33,6%), le farmaceutiche (+18,1%), le WebSoft (+17,6%) e l’Elettronica (+10,9%). In forte calo i produttori di aeromobili (il cui ebit passa in terreno negativo), i settori Oil & Energy (-87,8%), Moda (-81,5%) e Automotive (-75,8%) che hanno subìto il più duro contraccolpo. Meno netta, ma comunque importante la contrazione dell’ebit del settore Drinks (-10,1%), dei Pagamenti Elettronici (-8,9%), Media & Entertainment (-7,7%), Telco (-5,9%) e Food (-3,4%). Nel primo trimestre 2020 il margine operativo netto (ebit margin) medio delle multinazionali è pari a 14,3% (-2,4 p.p. sul 1Q 2019). La redditività premia il settore dei Pagamenti Elettroniciche fa registrare l’ebit margin più alto in assoluto (28,4%; -4,2 p.p.). Seguono le farmaceutiche (26,8%; +2,6 p.p.) e il comparto dell’Elettronica (22%; +1,1 p.p.). Calo in doppia cifra anche per la Moda (-10,7 p.p.) il cui ebit margin si attesta al 2,9% nel 1Q 2020. Le nuove abitudini di consumo causate dalla pandemia nel 1Q 2020 hanno influenzato le performance della GDO che segna utili netti in crescita (+34,8%). Utili netti in aumento anche per le farmaceutiche (+20,5%), le WebSoft (+14,9%) e il settore dell’Elettronica (+10%). Pesanti invece le ripercussioni per le multinazionali produttrici di aeromobili e i colossi Oil&Energy (che passano da un utile a una perdita netta), oltre ai forti decrementi registrati dall’Automotive (- 92,4%) e dalla Moda (-92%).◗
➧ ➧ ➧ ➧ OSSERVATORIO MERCATO
Macchine da stampa e packaging, previsioni per il 2020
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ebbene la stima di Acimga per il 2020 preveda un calo di fatturato da parte dei produttori italiani di macchine per la stampa, il packaging e il converting, si ritiene che l’Italia manterrà la sua quota di mercato, confermandosi il secondo esportatore di queste tecnologie. Il fatturato dei produttori italiani di macchine per la stampa, il packaging e il converting diminuirà nel 2020 del 20-25%. È la stima, fatta da Acimga, l’associazione confindustriale del settore. Sempre nel 2020, prevede Acimga, ci sarà una riduzione del commercio mondiale per il comparto, ma l’Italia manterrà la sua quota di mercato, confermandosi il secondo esportatore di queste tecnologie. Uno scenario negativo, simile a quello del resto della meccanica strumentale che prevede un calo di fatturato del 27% nell’anno in corso, con punte di circa il 40 % in alcuni comparti. La performance delle macchine per la stampa e il packaging risulta quindi, in linea con il resto del comparto macchine, anche se il settore ha uno dei suoi codici Ateco (28.95.00) tra quelli ritenuti essenziali dal Governo, in quanto fornitori della filiera del food e del pharma, permettendo così a molte aziende di continuare a operare, così come di avere i codici Ateco dei clienti tra quelli considerati essenziali (17 e 18). Grazie a una survey bisettimale, Acimga sta monitorando gli effetti del coronavirus sul comparto. Dalle risposte dei soci, emerge che circa il 77% delle aziende sta continuando a lavorare o perché inclusa nei codici Ateco ritenuti essenziali, o perché fornitrice di queste imprese. Tuttavia, circa 2 aziende su 3 tra quelle aperte, hanno visto ridotta in modo consistente la propria produttività, anche per la limitata operatività con l’estero (il settore ottiene il 60% del fatturato dall’export). Ridotta produttività che ha portato circa 6 aziende rispondenti su 10 a far ricorso a misure come la cassa integrazione. “L’aver visto uno dei nostri due codici Ateco inserito nella lista dei servizi essenziali – dichiara il presidente di Acimga Aldo Peretti – è stato un grande riconoscimento, ma soprattutto il frutto di un intenso lavoro di lobbying. L’associazione però non si è fermata a questo. Abbiamo subito attivato un servizio di Help Desk, essenziale per districarsi nella massa di informazioni, a volte non lineari, che arrivano alle aziende. Adesso stiamo lanciando una campagna adv per sostenere il settore in Italia e all’estero, e aiutarlo nella ripartenza. Un servizio non solo di comunicazione, ma di sensibilizzazione degli stakeholder, sia istituzionali che di mercato, per far capire che l’Italia non si è fermata ed è pronta a offrire le sue soluzioni tecnologiche, come sempre. Alle istituzioni chiediamo linearità, coordinamento e visione per la ripartenza. Per noi la sicurezza è essenziale e non sono mancati esempi positivi di welfare aziendale in questo momento, come l’attivazione di assicurazioni contro il Covid-19 per il personale. Ma adesso bisogna ripartire tutti in sicurezza, rimuovere i limiti alle aziende che sono rimaste chiuse e non perdere quote di mercato con i nostri competitor esteri”.
Un nuovo Green Deal per l’Italia
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l mondo delle imprese italiane, pesantemente colpito dalla pandemia del Covid-19, prende un’iniziativa per rilanciare l’economia in chiave green. Sono infatti, fino ad oggi, 110 esponenti di importanti imprese e organizzazioni di imprese, tra cui Federazione Carta Grafica, che hanno sottoscritto il Manifesto “Uscire dalla pandemia con un nuovo Green Deal per l’Italia”. Il Manifesto interviene nel dibattito in corso, a livello nazionale ed europeo, sulle misure per il rilancio dell’economia, pesantemente colpita dalla pandemia da Covid19 sollecitando un progetto di sviluppo all’altezza delle sfide della nostra epoca. Servono misure per rendere le nostre società, i nostri sistemi sanitari e la nostra economia più resilienti nei confronti delle pandemie, ma anche per affrontare altre minacce per il nostro futuro: innanzitutto la grande crisi climatica, alimentata da un modello di economia lineare ad elevato consumo di energia fossile e spreco di risorse naturali. Il Recovery Plan europeo, che punta ad attivare consistenti finanziamenti comunitari, dovrebbe, nelle nuove e ben più gravi condizioni generate dalla pandemia, rifondare e rilanciare con un nuovo Green Deal l’ambizioso progetto europeo per un’economia avanzata, decarbonizzata e circolare. Un nuovo Green Deal è la via da seguire per una più forte e duratura ripresa perché valorizza le migliori potenzialità dell’Italia: quelle legate alle produzioni di qualità, sempre più green; quelle in cui ha raggiunto livelli di eccellenza, come il riciclo dei rifiuti, pilastro dell’economia circolare, l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili di energia; quelle del nostro modello di agricoltura sostenibile e delle altre attività della bioeconomia rigenerativa; quelle delle città, da rilanciare con un vasto programma di rigenerazione urbana in chiave green; quelle dell’importante capitale naturale, necessario per il rilancio di diverse attività economiche come il turismo; quelle della transizione a basse emissioni e con carburanti alternativi verso la mobilità decarbonizzata, elettrica e condivisa e quelle dell’innovazione digitale. I pacchetti di stimolo all’economia non devono aumentare le emissioni di gas serra e gli impatti ambientali, trasferendo ulteriori costi sul nostro futuro. Conclude il Manifesto: un nuovo Green Deal è la via innovativa da percorrere per la rinascita dell’Italia.Su questi temi il Manifesto punta a promuovere il coinvolgimento del mondo delle imprese e della più vasta opinione pubblica. La raccolta di adesioni proseguirà sul sito www.greendealitalia.it
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Roto4All
il webinar in attesa dell’evento live
O Decreto rilancio
novità sugli investimenti pubblicitari
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ia libera per gli investimenti di pubblicità su testate giornalistiche, radio e tv (registrate al Tribunale ed edite da una società editoriale iscritta al ROC) realizzati nel corso dell’anno 2020. Con il Decreto Rilancio il Bonus arriva al 50% e la scadenza per la prenotazione è stata spostata a settembre. Bella novità per il Bonus Pubblicità con le recenti modifiche apportate dal DL “Decreto Rilancio“: il Credito d’Imposta sugli investimenti pubblicitari per l’anno 2020 è stato portato al 50% ed è così aumentata, rispetto al precedente Decreto Legge del 16 marzo 2020 “Cura Italia”, la percentuale che era fissata al 30%. Il credito d’imposta al 50% è un ottima occasione per investimenti in pubblicità mirate. Con l’ultimo DL “Decreto Rilancio” non solo è stato aumentato l’ammontare del Credito d’Imposta ma verrà concesso nella misura unica del 50% calcolato sull’imponibile dell’intero investimento 2020 e non più entro il 75% dei soli investimenti incrementali, come era fino allo scorso anno. Relativamente al Bonus Pubblicità per l’anno 2020 c’è quindi questa un’importante novità con variazioni introdotte nel DL che riguardano essenzialmente due elementi: • la base di calcolo del credito d’imposta che si identifica con il valore dell’intero investimento pubblicitario effettuato nel 2020. • E’ stato abolito il calcolo sul valore incrementale dell’investimento pubblicitario 2020 rispetto a quello nel 2019 come era nelle modalità precedenti • la percentuale dell’investimento, riconoscibile come credito d’imposta, prima annunciata al 30 per cento è salita al 50%. Il Bonus Pubblicità è una importante agevolazione economica erogata dallo Stato sotto forma di credito d’imposta da utilizzarsi in compensazione sull’F24 che ha lo scopo di aiutare aziende e professionisti a crescere utilizzando pubblicità mirata: è questo il motivo dell’incentivo riservato esclusivamente ad investimenti pubblicitari su giornali (digitali e cartacei), televisione e radio qualificati che devono avere la caratteristica obbligatoria di essere testate giornalistiche registrate al Tribunale con un direttore responsabile di riferimento. Attraverso il “Bonus Pubblicità” viene trasformato in Credito d’Imposta il 50% delle spese pubblicitarie sostenute. Quello del Bonus Pubblicità che trasforma in 50% di Credito d’Imposta le spese pubblicitarie effettuate nel corso del 2020 è un’ottima occasione per far ripartire le attività delle imprese e dei professionisti attraverso investimenti pubblicitari mirati effettuati con spazi pubblicitari su magazine cartacei e siti internet.
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ltre 560 iscritti, un terzo dei quali esteri. Si chiude con numeri positivi il webinar di Roto4All, prima trasmissione streaming interamente dedicata alla rotocalco. Un evento realizzato dal Gruppo Italiano Rotocalco di Acimga, l’associazione confindustriale che rappresenta tutte le tecnologie di stampa (roto, flexo, offset e digitale) e di converting su tutti i materiali (cartari, poliaccoppiati e plastici) per applicazioni su flessibile, etichette, cartone ondulato, cartotecnica, tissue, alluminio, e di cui il Gruppo Roto rappresenta una delle specializzazioni verticali sulle tecnologie e le applicazioni della stampa e del packaging. Ad aprire e condurre l’evento, Matteo Bordone, giornalista e speaker radiofonico, che ha ricordato come, anche nella filmografia, la rotocalco ha sempre rappresentato la stampa per antonomasia. Una tecnologia entrata, quindi, nell’immaginario collettivo, ma che non sempre è stata pubblicizzata e valorizzata dagli addetti ai lavori. Una necessità, quella di comunicare questa eccellenza italiana, che ha fatto nascere il Gruppo Italiano Rotocalco di Acimga, come ha spiegato il responsabile del gruppo Gianmatteo Maggioni, che ha anche illustrato alcune iniziative già realizzate, come la pubblicazione di un manuale sulla roto, l’organizzazione di corsi di formazione sul questa tecnologia di stampa, nonché la designazione di un rappresentante italiano presso l’ISO (International Organization for Standardization). Andrea Briganti, direttore di Acimga e della Federazione Carta e Grafica, ha illustrato il ruolo dell’associazione come promotrice di tutte le tecnologie di stampa, rivelando anche come l’Italia sia tra le prime 3 nazioni produttrici di tecnologia rotocalco (insieme a Germania e Cina), con una produzione nel 2019 di circa 60 milioni di dollari. L’intervento del professore di Operations and Technology Management di SDA Bocconi, Enzo Baglieri, si è invece focalizzato sul Total Cost of Ownership della roto. Uno strumento nato per capire qual è il reale costo di una tecnologia, non basandosi solo sul prezzo iniziale (che nel caso della meccanica strumentale può essere molto elevato e quindi scoraggiare gli investimenti e indurre concorrenza solo sul prezzo), ma tenendo presente tutta una serie di fattori. Una macchina rotocalco, ha spiegato il professor Baglieri, costa in media 2 milioni e mezzo di euro. Tuttavia, questa tecnologia ha un ciclo di vita di vent’anni, per cui per capirne il vero costo bisogna spalmare il prezzo nell’arco di un ventennio. A chiudere il webinar Elisabetta Bottazzoli, Sustainability and Circular Economy Manager, che ha illustrato alcuni standard del Global Reporting Initiative (GRI), che aiutano a misurare la sostenibilità di un’impresa identificando gli aspetti della propria attività che hanno impatti più significativi sugli stakeholder (comunità locali, dipendenti, ambiente). Il webinar ha fornito quindi in “pillole” i temi che saranno approfonditi a Firenze, il 23 ottobre, quando ci sarà l’evento Roto4All, che vedrà anche alcune tavole rotonde con stampatori e brand owner.
Esperienza e innovazione tecnologica per soddisfare le esigenze di stampa, a livello nazionale e globale, di editori e imprese.
rotolito.com
Efficiency in printing.
La stampa digitale
NELLA “FABBRICA CONNESSA” DEL FUTURO Il mondo del packaging sta affrontando molti cambiamenti, tra i quali le nuove rotte verso il mercato dell’e-commerce, nuovi modelli di filiera come l’offerta multicanale, nuovi requisiti normativi e di sostenibilità e la domanda di prodotti più personalizzati da parte del cliente. Per supportare Alvise Cavallari, Head of the Corporate Digitale Printing Programme, Nestlé questi cambiamenti sono necessarie nuove tecnologie e materiali innovativi. La stampa digitale ha rappresentato una svolta per il mondo del packaging. Nestlé ha investito in questa tecnologia, osservandone gli sviluppi e guidandoli verso le esigenze specifiche del packaging alimentare per la propria attività. ALVISE CAVALLARI*
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a secolare industria della stampa “analogica” si sta reinventando in chiave digitale molto rapidamente: ci sono voluti solo vent’anni affinché il digitale entrasse in ogni settore della stampa. Ciò si sta rapidamente verificando anche nel complesso settore del packaging alimentare, in cui i volumi e la conformità ai requisiti non erano considerati adatti alle tecnologie di stampa digitale. Nestlé è convinta la digitalizzazione della stampa sia una tendenza a lungo termine, non un semplice trend passeggero. L’affermazione della stampa digitale è infatti un passo importante nel rimodellare l›intero settore del converting. Come hanno dimostrato le ultime edizioni di drupa, il presente è fatto di digitalizzazione. I principali fornitori di macchine da stampa hanno compiuto grandi progressi e nuovi player hanno fatto il loro ingresso in questo settore. Tuttavia, nonostante l’industria della stampa digitale sia molto vivace, è ancora piuttosto frammentata e quindi si prevede una fase di consolidamento del business e del mercato nei prossimi anni, guidata dalla necessità di adattarsi a nuove esigenze o usi tecnologici. Si assiste anche a una forte crescita della stampa in produzione, e la storia sem-
➧ ➧ ➧ ➧ ESSENTIALS OF PRINT
La secolare industria della stampa “analogica” si sta reinventando in chiave digitale
bra ripetersi con il ritorno della stampa all’ambiente produttivo. Ciò riguarda la personalizzazione in fase avanzata, ovvero quella che viene realizzata in una fase avanzata del processo. Con la maturazione delle tecnologie e il calo dei prezzi, emergeranno sempre nuove opportunità per cogliere i vantaggi della stampa digitale. Ma bisognerà anche affrontare nuovi requisiti e ostacoli da superare. Attualmente, due temi specifici stanno diventando sempre più cruciali per l’utilizzo efficiente della stampa digitale.
SOSTENIBILITÀ Il primo aspetto riguarda la necessità di una produzione più sostenibile dal punto di vista ambientale, che coinvolge anche la stampa. Nel caso di Nestlé, l’obiettivo è arrivare a utilizzare esclusivamente imballaggi riciclabili o riutilizzabili entro il 2025. Per rispettare questo impegno, l’azienda ha istituito il Nestlé Institute of Packaging Sciences, che insieme a fornitori e altri partner esterni sta esplorando materiali di imballaggio alternativi. Si può prevedere che questi materiali, come i laminati a base di carta, avranno proprietà di barriera più leggere rispetto ai materiali attualmente in uso. Ciò rappresenta una sfida per i processi di stampa correlati e ne limiterà l’utilizzo. Gli inchiostri per la stampa digitale hanno fatto enormi progressi nella conformità con gli alimenti e continuano a migliorare in modo significativo. Tuttavia, sui nuovi materiali di imballaggio con proprietà di barriera più leggere, alcuni sistemi di stampa (la combinazione del processo di stampa, dell’inchiostro e della finitura) dovranno essere riadattati per soddisfare i severi requisiti per l’imballaggio alimentare. Requisiti aggiuntivi influiranno anche sull’individuazione degli obiettivi, ad esempio la riutilizzabilità, la riciclabilità o la compostabilità. Le formulazioni di inchiostro, gli sviluppi e i processi di finitura di oggi sono pronti per questa transizione? È rimasto poco tempo per risolvere questi quesiti; la sostenibilità sta diventando un criterio decisionale fondamentale e l’industria della stampa deve prepararsi.
DATA-MANAGEMENT Il secondo aspetto alla base del futuro della stampa digitale riguarda la variabilità dell’output di stampa e la flessibilità del processo. I lavori sono sempre più legati alla gestione dei dati poiché ogni output è potenzialmente unico grazie alla gestione flessibile del dato variabile all’interno di un processo di stampa agile. Così, si torna al tema della personalizzazione in fase avanzata,oggi
no essere aggregati dinamicamente con specifici dati legati a un ordine di produzione, rendendo ogni confezione letteralmente unica, se richiesto.
La sostenibilità sta diventando un criterio decisionale fondamentale
INTEGRAZIONE E CONNETTIVITÀ
I dati sono oggi il carburante dell’economia
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molto discusso. Cosa significa esattamente? Significa avere la possibilità di personalizzare l’output nell’ultima fase, il che a sua volta significa trasferire gli imballaggi stampati da una filiera rigida e convenzionale a una filiera connessa, in cui diversi player possono stampare diversi livelli statici e variabili di una grafica in una o più posizioni. Significa allontanarsi da un approccio monolitico, in cui i processi di stampa e converting sono interamente esternalizzati, per raggiungere una varietà di opzioni di filiera e coprire la moltitudine di prodotti, business model e rotte verso il mercato (che vanno dalla fornitura completa in outsourcing ai processi di stampa e converting completamente internalizzati, con approcci misti nel mezzo). Questa è la definizione di variabilità e flessibilità secondo Nestlé, guidata dalla stampa data-driven e dalla personalizzazione in fase avanzata. Per raggiungere questo obiettivo, i dati del lavoro di stampa e il processo di stampa e converting devono collegarsi senza soluzione di continuità in un flusso di lavoro integrato della filiera end-to-end. Questa integrazione e connettività si verificano in due dimensioni, vale a dire in orizzontale e in verticale. L’integrazione orizzontale comporta la progressiva digitalizzazione di tutti i macchinari e i processi di converting, semplificando la riproduzione dei colori e garantendone al contempo la corrispondenza e la coerenza. Questa digitalizzazione, già avvenuta per la grafica e la prestampa, sta avvenendo per la fase di stampa e includerà progressivamente la decorazione, il taglio e la piegatura-incollatura, nonché eventuali processi di converting più particolari. L’integrazione verticale riguarda, invece, i dati di stampa e converting. Garantisce la produzione dell’output corretto, basato sui dati giusti con un modello make-to-order o printto-order. Sia i dati fissi che variabili della grafica devo-
A prima vista, questo grado di integrazione e connettività per ottenere un lotto di un solo prodotto potrebbe sembrare futuristico ed è sicuramente ambizioso, ma la realtà è che tutte le componenti tecnologiche necessarie esistono già oggi. I frontend digitali rielaborano elementi grafici dinamici per la macchina da stampa. I sistemi produttivi inviano le informazioni sugli ordini ai vari asset di una linea di produzione. Server dedicati garantiscono funzionalità aggiuntive, come la serializzazione o l’aggregazione. Per ogni tipo di dato esiste un canale dedicato e ben ottimizzato. Inoltre, gli standard di connettività stanno maturando e vengono adottati per garantire la comunicazione sia orizzontale che verticale fra tutti i moduli di un ambiente di produzione. Tutti questi canali, che oggi sono prevalentemente indipendenti, possono iniziare a essere interconnessi per combinare on-demand, quando e come necessario, i dati relativi, estrapolarli opportunamente e infine stamparli per produrre ogni singolo imballaggio. I dati sono oggi il carburante dell’economia, come dimostrato in modo chiaro ed efficace dalle famose società del gruppo “GAFA” (Google, Apple, Facebook e Amazon). La capacità di creare, raccogliere, gestire, combinare, estrapolare, analizzare, elaborare e trasmettere dati è ciò che caratterizzerà le aziende più efficienti. Stampare non significa più solo riprodurre un’accurata corrispondenza dei colori e implementare processi efficienti. Si tratta piuttosto di trasmettere a buyer e consumatori informazioni digitali che sono state applicate fisicamente sulla confezione. Alcuni la chiamano “realtà mista”, ma è in realtà un cambio di paradigma prodotto dalla combinazione della stampa digitale con la connettività. Tale cambiamento è un prerequisito per la personalizzazione, il cuore della trasformazione digitale per i beni di largo consumo, e influenzerà le fabbriche connesse del futuro.◗ Fonte:
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Trasformazione digitale SENZA INTOPPI E CON CRITERIO
L’interesse per la “trasformazione digitale” non è mai stato così sentito quanto oggi. Basti pensare che negli ultimi cinque anni le ricerche di questo termine in Google sono più che quadruplicate in tutto il mondo. E ciò non sorprende. I media e i dati degli esperti suggeriscono agli imprenditori che il tempo sta per scadere: trasformare o soccombere.
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e opportunità per coloro che intraprendono la strada della trasformazione digitale sono così tante che si sta scatenando la corsa verso il cambiamento. Tuttavia, nonostante questa forte pressione, i progetti di trasformazione non sono un’impresa da poco e vanno affrontati con criterio. Le aziende tendono infatti a commettere gli stessi errori più e più volte. C’è chi si ostina a voler avviare il cambiamento senza coinvolgere il personale preferendo gestire in seguito eventuali contraccolpi e chi pensa che basti adottare nuove tecnologie perché la trasformazione sia completata. E c’è chi si occupa solo del proprio orticello, promuovendo il cambiamento solo nel proprio dipartimento, indipendentemente da ciò che fa il resto dell’azienda. Queste situazioni sono sicuramente familiari e probabilmente in molti hanno sperimentato alcune delle situazioni sopra descritte durante i progetti di trasformazione, senza però ottenere i risultati sperati.
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TRANSIZIONE COME CAMBIAMENTO GRADUALE Spesso si pensa che “trasformazione” sia sinonimo di velocità. Quando sentiamo questa parola, pensiamo al bruco che diventa farfalla ed è proprio lì che si tende a sbagliare. La realtà della trasformazione è in genere meno glamour: comporta un cambiamento graduale, piuttosto che la “grande rivelazione” generalmente propagandata dalle società di consulenza. L’implementazione di nuove tecnologie è importante, ma lo è anche garantire una certa continuità. Le infrastrutture legacy, sebbene onerose, sono spesso la spina dorsale dell’azienda, poiché “mantengono a galla” l’attività quotidiana. Affinché la trasformazione avvenga con successo, si deve tener conto di quella che è la reale situazione, in cui ogni dipartimento deve equilibrare i processi cartacei e quelli digitali e in questo, le infrastrutture legacy ricoprono ancora un ruolo importante. La strada per la digitalizzazione do-
vrebbe essere graduale, non un mero lavoro di smantellamento e sostituzione.
USARE IL BUON SENSO Sebbene le funzionalità di prodotto abbiano un certo fascino, non ha senso investire in nuove tecnologie se nessuno dei dipendenti ne farà effettivamente uso. Le specifiche tecniche e le funzionalità rimangono elementi molto importanti, ma non dovrebbero andare a scapito della praticità. Inoltre, i progetti di trasformazione di maggior successo prevedono un confronto con chi lavora in azienda, per comprendere i reali punti di debolezza e utilizzare le nuove tecnologie per fornire reali vantaggi rispetto alle soluzioni attuali.
COLLABORARE, COLLABORARE E ANCORA COLLABORARE In sostanza la maggior parte delle aziende ha in programma di digitalizzare l’intera organizzazione, è importante quindi af-
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frontare la trasformazione come strategia da condividere in tutta l’azienda. I progetti a silos comportano che ogni reparto esegua software e sistemi separati, non in grado quindi di funzionare in modo congiunto. In definitiva, ciò può portare a problemi più complessi nello scambio dai dati tra le varie funzioni: ad esempio, un singolo percorso del cliente può spesso essere gestito da più reparti.
INVESTIRE SULLA FORMAZIONE Trasformazione digitale significa anche adottare soluzioni digitali il cui valore per l’azienda è strettamente collegato alla capacità del personale di utilizzare correttamente ed efficacemente le nuove tecnologie. Ecco perché le aziende devono investire nella formazione dei dipendenti per far sì che si sentano a proprio agio sviluppando una mentalità digitale. Bisogna essere proattivi, riconoscendo la necessità di fare formazione e organizzando giornate di training per il personale. Alcune aziende stanno già adottando un approccio innovativo, incoraggiando i propri dipendenti con l’organizzazione di specifici eventi – i cosiddetti hackathon – a sviluppare nuove soluzioni creative, capaci di rispondere a problematiche specifiche. La formazione di competenze digitali non si risolve con un incontro una tantum: è un processo continuativo che deve tenere il passo con lo sviluppo tecnologico. Per veder crescere il proprio business è fondamentale poter contare su tutte quelle competenze digitali che consentono di affrontare le sfide del mercato e cogliere le nuove opportunità che si presentano. È necessario supportarne la crescita partendo dalle competenze, per poter offrire ai clienti molto più di un semplice prodotto o servizio, bensì una consulenza che li aiuti a raggiungere i grandi traguardi della trasformazione digitale. In conclusione, c’è un’enorme pressione sulle aziende affinché si trasformino digitalmente. Ma farlo a spese della strategia porterà solo frustrazione e sperpero di budget. Quando si parla di cambiamento digitale non esiste un pacchetto pronto all’uso. Ciò che funziona per un’organizzazione non sarà necessariamente adatto per un’altra. Ecco perché la trasformazione ha bisogno di tempo, di pianificazione e di competenze, deve essere orientata agli obiettivi, ha bisogno di collaborazione, e deve avvenire passo dopo passo per evitare caos a livello aziendale. Mentre tutti cercano di sfruttare appieno le opportunità digitali, non prepararsi al cambiamento significherebbe fallire in partenza.◗ Fonte: Canon
www.edigit.it
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Keep calm e… abilita il lavoro da remoto Aspetti tecnologici, organizzativi e culturali confluiscono in un nuovo modo di lavorare destinato a cambiare per sempre il volto delle aziende.
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n questo periodo senza precedenti, il nostro modo di vivere e di lavorare è cambiato radicalmente. Dai periodi di difficoltà possono nascere nuove opportunità. Si pensi ad esempio al remote working i cui benefici sono ormai noti a tutti. Ma da dove partire? È sufficiente dotare i dipendenti di dispositivi mobili oppure occorre pensare ad altro? Come utilizzare al meglio gli strumenti che consentono di lavorare come se ci trovassimo fianco a fianco? La continuità del business è una priorità assoluta. Ora più che mai, occorrono soluzioni rapide da implementare, consulenza e supporto continuo. Una cultura sempre più aperta L’aspetto culturale è fondamentale per ripensare in modo smart le attività lavorative, tenendo conto dell’innovazione organizzativa necessaria a creare un clima aperto e flessibile. La comunicazione e lo scambio di esperienze non sono mai state così importanti come in questo momento. Una visione a lungo termine Dalla ricerca Ricoh “The future of work” emerge come i dipendenti europei considerino le tecnologie digitali come una grande opportunità. La maggior parte del campione d’indagine (61%) è convinta che l’impatto delle nuove tecnologie sugli ambienti di lavoro sia assolutamente positivo, consentendo di lavorare con maggiore flessibilità e collaborazione. Quanto appena evidenziato balza in primo piano nell’attuale situazione, ma sarà una costante anche in futuro. Il percorso iniziato oggi va quindi considerato in un’ottica di lungo periodo. È dunque importante scegliere tecnologie e servizi che siano scalabili nel tempo per rispondere ai requisiti attuali e a quelli di domani. Ci troviamo davvero in un’era di cambiamento. Le aziende si stanno muovendo nella stessa direzione di flessibilità e di agilità per riuscire a fronteggiare la situazione, adottando un nuovo approccio basato sull’innovazione digitale e destinato a perdurare. Lavorare in team nell’era del remote working Il remote working pone ovviamente ulteriori sfide e necessita di un nuovo modo di gestire il lavoro di squadra. Chi coordina
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i team assume un ruolo ancora più chiave con il compito di riuscire, da remoto, ad “orchestrare” la collaborazione e il confronto e a promuovere il senso di appartenenza. Come raggiungere questi obiettivi in modo efficace? Ecco alcuni consigli. La comunicazione è al centro Continuare a vedersi, anche se solo virtualmente, è il modo più semplice per mantenere il coinvolgimento e la collaborazione tra tutti i membri del team. Sono molte le piattaforme tecnologiche che permettono di comunicare, di interagire, di condividere progetti e idee, anche se non si è seduti fianco a fianco. Ovviamente gli strumenti possono essere utilizzati anche per organizzare momenti di incontro più informali e non strettamente legati al lavoro, aumentando così l’affiatamento tra le persone.
La giusta via di mezzo Molto spesso leggo articoli che incoraggiano i manager a organizzare più volte al giorno riunioni con i propri collaboratori per mantenere un contatto costante. Da un lato questo contribuisce ad aumentare il coinvolgimento, ma dall’altro non dobbiamo dimenticare che una comunicazione eccessiva e ridondante può risultare inefficace. È dunque opportuno mantenere un equilibrio e organizzare meeting di lavoro solo quando è davvero necessario, affiancando momenti facoltativi e, come dicevo prima, più informali qualora si voglia aumentare l’engagement delle persone. Produttività e fiducia vanno di pari passo è stato ampiamente dimostrato come con il lavoro da remoto la produttività delle persone aumenti e questo va a vantaggio delle performance globali dell’azienda. Ecco perché i manager dovrebbero evitare di chiedere al proprio gruppo di fornire aggiornamenti e riscontri sui risultati più frequentemente di quanto abbiano prima fatto in ufficio. Un approccio basato sul controllo ha un impatto negativo sul morale del team e sulla coesione. La fiducia, insomma, rimane un aspetto chiave che si lavori in ufficio oppure no. Il cammino è tracciato Alcune aziende stanno pensando che, una volta terminata la pandemia, potranno finalmente abbandonare per sempre il remote working. Il mio consiglio è: non fatelo! Il lavoro da remoto, anche se introdotto a causa dell’emergenza sanitaria, rappresenta un passo importante nel cammino verso la trasformazione digitale, un cammino da cui non si può e non si deve tornare indietro. Questo nuovo modo di lavorare diventa dunque l’emblema di un workplace moderno, agile e flessibile che per le aziende si traduce in opportunità e innovazioni davvero senza precedenti. ◗ Fonte: Ricoh a cura di Nicola Downing, COO di Ricoh Europe
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L’impatto degli attacchi informatici sulle aziende di ogni dimensione continua a crescere, anno dopo anno. Ecco tutto quello che gli stampatori devono sapere sulle sfide di oggi in materia di sicurezza informatica e su come proteggere al meglio le loro organizzazioni.
Contromisure
per affrontare gli attacchi informatici
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i stima che i danni riconducibili a crimini informatici siano destinati a toccare una quota annua di $6 trilioni entro il 2021. I pirati informatici non fanno distinzione tra i vari settori di mercato e quindi, per i fornitori di servizi di stampa, è d’obbligo non sottovalutare questa minaccia che va presa sul serio almeno quanto gli investimenti in nuove attrezzature di stampa. Inoltre, in un mercato dominato da piccole e medie imprese, il problema assume un’importanza ancora maggiore, visto che oltre il 60% delle violazioni nel 2017 hanno interessato aziende con meno di 1.000 dipendenti. Proteggere al meglio le proprie aziende Per gli stampatori, molti dei quali sono piccole e medie imprese, è importante non ignorare il rischio di un attacco informatico. Siamo portati a pensare che a essere presi di mira siano soltanto i brand più conosciuti e oggetto di grande copertura mediatica, ma ciò non significa che anche un’azienda sconosciuta non possa subire un attacco. Agli hacker non interessano né le dimensioni né la popolarità della “vittima”. E infatti, recenti statistiche sulla sicurezza informatica indicano che i casi di violazione dei dati riguardano in misura maggiore le piccole aziende (58%). Gli hacker si sono resi conto che la parte più vulnerabile di una rete di computer è la componente umana. Hanno ormai capito che non è più necessario affannarsi tanto alla ricerca di strumenti sofisticati per entrare nelle reti informatiche, quando basta semplicemente aspettare fiduciosi che qualcuno apra loro la porta. E quella porta che consente l’accesso agli hacker è in molti casi l’account e-mail di un dipendente. Queste e-mail dannose puntano a ingannare gli utenti inducendoli ad aprire allegati o a fare clic su un link a un sito Web infettato. Una volta ottenuto l’accesso alle risorse di un’azienda, è possibile rubare informazioni o destabilizzare l’operatività aziendale. L’impatto degli attacchi informatici La natura di questi attacchi non è sempre la stessa. Ad esempio, le campagne di “email phishing” hanno il preciso scopo di portare all’installazione di malware, cosa che può comportare numerosi problemi per un’azienda. Può infatti bloccare l’accesso a componenti di rete fondamentali, impe-
dendone l’utilizzo fino al pagamento di un riscatto (il cosiddetto “ransom”) all’hacker oppure può distruggere singole parti di un sistema fino a renderlo inutilizzabile. E poi ci sono gli “spyware” che in modo silenzioso e invisibile raccolgono informazioni trasmettendo dati dal disco fisso della vittima. In tutti i casi, per l’azienda presa di mira la situazione è infernale, con un’operatività in stallo mentre si lavora per porre rimedio all’attacco. I tempi e i costi necessari per uscire dall’incubo dipendono dalla gravità dell’incursione. In un recente rapporto di Chubb Insurance si legge che per un’azienda il costo medio di un attacco informatico è pari a $400.000, cifra che, nel caso di piccole e medie imprese (PMI), può rivelarsi fatale. Al di là della questione puramente economica, tutto ciò può creare danni al buon nome dell’azienda e minare la fiducia dei clienti. Non è difficile immaginare cosa può accadere quando vengono compromessi i sistemi interni di un’azienda. Un dipendente per errore apre un link presente in una e-mail apparentemente innocua che invece libera un file dannoso che va a bloccare i server con dati critici nei file di stampa dei clienti. Se si è fortunati, la cosa può risolversi con un disagio minimo, ma se così non è, possono volerci giorni o addirittura settimane per gestire i danni, con conseguenti perdite di tempo e denaro a cui sommare l’insoddisfazione dei clienti. Le contromisure da adottare È importante che gli stampatori si rendano conto che i costi necessari al potenziamento della protezione per aumentare la sicurezza delle loro reti possono essere di gran lunga inferiori a quelli a cui andrebbero incontro in caso di attacco informatico.
È una necessità che deve essere considerata al pari dell’assicurazione del parco veicoli aziendale o contro gli incendi negli stabilimenti produttivi. L’unica differenza sta nel fatto che, migliorando la sicurezza della rete, si sta riducendo concretamente il rischio di una violazione. Le tre cose che noi consigliamo di fare oggi sono: 1. Isolare i dati critici aziendali Eseguire soltanto il backup dei dati non basta. È necessario sapere quali sono i dati critici indispensabili per i processi e le attività aziendali. Fatto ciò, si devono isolare quei dati che utilizzano software per l’archiviazione offsite automatica dei dati critici aziendali. Gli hacker non possono avere accesso a ciò che non possono vedere. 2. Istruire e formare il personale La formazione del personale riveste un ruolo chiave. Attualmente, nel 90% dei casi, l’hacker attacca cercando di entrare dalla porta principale tramite schemi di phishing via e-mail. Si può far ricorso alle ottime informazioni in materia disponibili online oppure ci si può affidare a una società di consulenza esterna specializzata nella formazione del personale in ambito di sicurezza informatica. 3. Valutare la possibilità di spostare all’esterno sistemi e dati critici Oltre a isolare e mettere al sicuro i dati critici aziendali, si può anche prendere in considerazione la possibilità di spostare i dati al di fuori della propria LAN, trasferendoli in un ambiente molto più sicuro, optando ad esempio per una soluzione hosting di software e dati in un ambiente cloud sicuro.
Fonte: Kodak - Stephen Miller, Director of Product Management, Kodak Software Division, Eastman Kodak Company.
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Quale ruolo avranno la stampa commerciale ed editoriale in futuro? Naturalmente, continueranno a essere fondamentali, ma in un modo molto diverso rispetto a oggi. Il futuro della stampa commerciale ed editoriale risiede in gran parte nell’individualizzazione: i dati alla base di questa evoluzione sono online e costituiscono le fondamenta della stampa 4.0. KNUD WASSERMANN, Caporedattore della Graphische Revue
Knud Wassermann, caporedattore della Graphische Revue
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profondi cambiamenti nel panorama dei media hanno avuto un impatto significativo sulla stampa pubblicitaria ed editoriale. Una grande fetta della “torta della pubblicità” è rappresentata dai canali online e dai social media, la cui quota mondiale è stimata al 35% (fonte: Smithers Pira Calculation from World Press Trends Database). Gli indicatori economici della stampa commerciale ed editoriale sono da tempo disconnessi dalla situazione economica generale. Gli stravolgimenti economici degli ultimi anni non hanno avuto riflessi sul settore a la crescita dei singoli player è avvenuta attraverso la concorrenza spietata.
LA MARCATA FLESSIONE DELLE VENDITE Le conseguenze sono state, da un lato, il continuo processo di consolidamento e, dall’altro, la riduzione della relativa forza lavoro. Tra il 2005 e il 2015 i ricavi delle vendite in Europa sono diminuiti del 20% e il numero di player è diminuito del 14% a 110.000 imprese (fonte: Intergraf). Entro il 2020 si prevede che i ricavi totali del mercato supereranno leggermente i 70 miliardi di euro e si stabilizzeranno in seguito. Questa tendenza si riflette anche nella domanda di carte grafiche. In Europa, nel 2018, si è verificata una flessione del 18% delle vendite della carta senza pasta legno e analizzando gli ultimi 10 anni abbiamo a una flessione percentuale media a doppia cifra. I dati relativi agli Stati Uniti non mostrano un quadro migliore, in cui i volumi di stampa commerciale si sono ridotti di quasi il 50% e i rendimenti dell’80%. Al contrario, nello stesso periodo l’economia americana è cresciuta di oltre il 70%. L’unico segmento nel settore della stampa che in questo periodo ha prosperato è il packaging.
AFFRONTARE IL PROCESSO DI TRASFORMAZIONE Chi non si è lasciato abbattere dai dati citati è davvero coraggioso, ed è proprio il coraggio ciò che serve per affrontare i cambiamenti portati dalla trasformazione digitale e preparare la propria azienda alle sfide che devono ancora venire. In questo contesto di mercato, le aziende di stampa devono riposizionare la propria offerta e modificare la propria strategia di vendita. Ciò implica concentrarsi maggiormente sui vantaggi per i clienti e comprendere le esigenze del mercato. “Chiunque riesca a differenziare il proprio modello di business, avrà successo”, assicura il Michael Fries, CEO di Onlineprinters, durante l’Online Print Symposium 2019 a Monaco di Baviera. Inoltre, anche i clienti stessi sono cambiati notevolmente. I decision maker sono sempre
tendono sempre più verso il digitale ed è fondamentale essere in grado di trasmettere i vantaggi della stampa ai giovani, che non sono pochi. È importante avere addetti alle vendite appassionati, che apprezzino il valore aggiunto della stampa in un mondo multimediale e che possano stupire i clienti con le possibilità della stampa. “All’Adobe Summit di Las Vegas ho avuto diverse conversazioni con i nativi digitali e l’importanza della stampa non è mai stata messa in dubbio. Desiderano stampare on-demand, in tempo reale e in modo completamente personalizzato”, afferma Horst Huber, direttore di Werk-II.
DARE FORMA AL CAMBIAMENTO... Ovviamente, l’implementazione di un nuovo modello di business o di vendita può fallire, ma il fallimento è meglio che l’inerzia. La paura del cambiamento non porta da nessuna parte. Chi rimane fermo ha perso in partenza. Da qui il motto: “Chi non è pronto ad affrontare il cambiamento, ne sarà sopraffatto”. L’industria della stampa è ancora troppo focalizzata sulla tecnologia e non sta pensando ai modelli di business. La tecnologia è senza dubbio importante, soprattutto la tecnologia connessa. Ma è solo un mezzo per raggiungere un fine. I modelli di business di successo esistono e hanno una cosa in comune: con i canali Internet e i social media consentono di stampare prodotti personalizzati che offrono più valore ai clienti. Ecco perché i venditori online si orientano sempre di più verso la stampa. La società tedesca Adnymics ha riscosso un clamoroso successo fornendo ai retailer online inserti per imballaggi personalizzati che aggiungono un maggiore impatto emotivo al momento dell’apertura del packaging da parte dei consumatori. Un altro esempio è MyPostcard: gli utenti della loro app possono caricare facilmente le foto da Instagram o dalla propria galle-
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blema utilizzando OctoBoost, una piattaforma modulare basata su cloud, e collaborando con i propri clienti.
IL MOTORE DELLA TRASFORMAZIONE All’interno del settore, la stampa digitale non è più considerata come qualcosa di marginale o superfluo. È una parte fondamentale della trasformazione digitale in corso e sta alla base di molti nuovi modelli di business. La stampa a getto d’inchiostro confermerà il suo potenziale addentrandosi sempre di più nel territorio delle applicazioni offset. Questo è reso possibile dagli attuali sviluppi degli inchiostri da un lato e dall’ampliamento della gamma di carte dall’altro. L’obiettivo dichiarato è, prima o poi, essere in grado di stampare a getto d’inchiostro su carta patinata. ria fotografica personale, scegliere un layout e completare le loro stampe con un messaggio personalizzato. MyPostcard stampa e invia questi articoli personalizzati e unici entro 24 ore in tutto il mondo. Anche il catalogo tradizionale sta tornando in auge, sebbene in una forma fortemente individualizzata. Questo è ad esempio il caso del retailer online tedesco Bonprix, che invia ai propri clienti mailing e cartoline personalizzate in base al loro comportamento di acquisto. I volumi di stampa mensili sono di 13 milioni di pagine A3 e la tendenza è al rialzo. La personalizzazione crea un valore aggiunto che nel caso di Bonprix si traduce direttamente in una forte crescita delle vendite. Questo valore aggiunto può giustificare anche i costi più elevati per la stampa personalizzata. Inoltre, la tendenza del self publishing continua, con i libri fotografici come bestseller e i notebook tra i gadget analogici più popolari di oggi. Una citazione di Matthias Horx nel Zukunftsreport 2019 è molto pertinente: “Se tutto è sempre moltiplicabile e disponibile, allora l’unicità, la specificità e la tangibilità diventano il nuovo lusso”.
TENDENZE TECNOLOGICHE La stampa offset si è in gran parte ridimensionata a livello tecnologico. Oggi il focus è sull’ottimizzazione dei processi e sull’aumento dell’efficienza. Uno sguardo al valore dell’efficacia complessiva dell’attrezzatura (OEE) ne spiega il perché: la media del settore è solo del 30%. I macchinari più attuali rappresentano un significativo potenziale per efficienza e margini maggiori. Come sfruttare appieno questo potenziale, con un knowhow interno o esterno, è una decisione da prendere per la propria azienda. È importante non trascurare questo argomento. Heidelberg segue questo approccio con il proprio modello di abbonamento. È interessante vedere anche come un produttore di carta come Sappi si sta dedicando al tema della maggiore efficienza. Nel corso dell’analisi del processo è emerso che fino al 25% di tutta la carta viene buttata. Il loro obiettivo è quello di affrontare questo pro-
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PRIME EDIZIONI IN AMBIENTE INDUSTRIALE È interessante vedere come l’inkjet sta spingendo maggiormente nell’area della stampa a foglio. Gli attuali sistemi a foglio non amano i volumi, e prima o poi permetteranno alle aziende di entrare nei mercati più piccoli. Combinati con soluzioni di finitura in linea, i sistemi di stampa a foglio suscitano un certo interesse; le tipiche applicazioni di stampa basate su tirature brevi possono essere prodotte in modo molto efficiente e flessibile. Canon ha sostanzialmente posizionato la propria soluzione tra la stampa digitale basata su toner e l’offset, garantendo che per tirature da 300 a 1300 copie la stampa a getto d’inchiostro può guadagnare punti a livello economico. È interessante vedere come le prime edizioni complete di libri, brochure e cataloghi possano essere prodotte in un ambiente di stampa digitale industriale. Ogni prodotto può essere completamente diverso in termini di contenuto, dimensioni o formato. La linea di produzione è completamente integrata e collegata in rete in modo tale che, nonostante il livello di individualizzazione, venga raggiunto il livello di efficienza richiesto. Grazie al grado di automazione già raggiungibile oggi, la personalizzazione di massa non è più un sogno per il futuro.
PASSARE ALL’OFFENSIVA Nonostante gli enormi cambiamenti in corso, oggi abbiamo a portata di mano tutti gli strumenti per realizzare comunicazioni multimediali con la stampa. Ciò significa personalizzazione e individualizzazione impresse sulla carta. Per raggiungere questo obiettivo è necessario avere coraggio, tenacia e una buona dose di resistenza. Fonte: drupa
* Le salon mondial de la crĂŠativitĂŠ packaging
The global platform for packaging innovations and trends
I risultati di una nuova ricerca di mercato europea rivelano che i consumatori, sempre più consapevoli delle proprie scelte di imballaggio, preferiscono quello in carta perché migliore per l’ambiente.
Imballaggi green
VISTI CON GLI OCCHI DEL CONSUMATORE
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l valore del mercato europeo degli imballaggi è stato pari a €195 miliardi nel 2018, con previsione di toccare €214 miliardi nel 2023 (packagingeurope.com, 2019). Gli imballaggi giocano un ruolo estremamente importante nelle decisioni di acquisto in quanto trasmettono informazioni vitali sul prodotto e vengono usati per preservarne o migliorarne la qualità. L’imballaggio può presentarsi in svariate forme e la sua industria è in costante evoluzione per soddisfare le richieste dei consumatori. L’argomento della sostenibilità è un argomento caldo nell’industria degli imballaggi in quanto gli imballi tendono a essere gettati una volta che il prodotto è stato acquistato e scartato. Le percezioni dei consumatori in termini di impatto ambientale dei diversi materiali di imballaggio sono, conseguentemente, fondamentali da comprendere. L’indagine, condotta dalla società di ricerca indipendente Toluna per conto di TwoSides su 5.900 consumatori europei, ha cercato di tracciare e capire le preferenze, le percezioni e gli atteggiamenti dei consumatori nei confronti del packaging.
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Agli intervistati è stato chiesto di scegliere il materiale di imballaggio preferito (carta / cartone, vetro, metallo e plastica) in base a 15 attributi ambientali, pratici e visivi. Tra i 10 attributi per cui il consumatore preferisce l’imballaggio in carta / cartone, il 62% lo sceglie perché ha miglior impatto ambientale, il 57% perché più facile da riciclare e il 72% preferisce la carta/cartone perché compostabile a casa. Il 41% ha scelto il cartone perché è più facile da aprire e chiudere. Il 36% degli intervistati, in media, ha scelto carta/cartone perché pensa sia migliore nel fornire informazioni sul prodotto. L’imballaggio in vetro è, invece, la scelta preferita dai consumatori perché offre una migliore protezione dei prodotti (51%), oltre a essere riutilizzabile (55%) e il 41% degli intervistati preferisce il vetro per il suo look&feel. Jonathan Tame, amministratore delegato di Two Sides, afferma: “Negli ultimi anni il packaging è stato inserito definitivamente nell’agenda dei consumatori, grazie a una cresciuta sensibilità ambientale. Il nostro sondaggio mostra che i consumatori di tutta
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Europa riconoscono le qualità ambientali degli imballaggi a base carta, anche se alcune best perfomance sono ancora sconosciute. Tra queste, in particolare, l’alto tasso di riciclaggio della carta”. L’atteggiamento del consumatore verso l’imballaggio in plastica è altrettanto delineato dall’indagine, con il 70% degli intervistati che afferma di aver adottato misure attive per ridurre l’uso degli imballaggi in plastica. Il 48% dei consumatori eviterebbe di acquistare dai rivenditori che non si impegnano attivamente per ridurre l’uso di imballaggi in plastica non riciclabili. Il 58% dei consumatori europei ritiene che sarebbe giusto scoraggiare l’uso di imballaggi non riciclabili con l’applicazione di una specifica tassazione. L’imballaggio plastico è altresì percepito come il materiale meno riciclato, con il 63% dei consumatori che ritiene il tasso di riciclaggio inferiore al 40% (il 42% degli imballaggi in plastica è riciclato in Europa). La plastica è considerata il materiale per imballaggio meno riciclato, sebbene il 12% dei consumatori sovrastimi il tasso di riciclo della plastica, ritenendo che superi il 60%. L’imballaggio in carta e cartone è considerato il materiale più riciclato, con il 30% degli intervistati che ritiene il tasso di riciclaggio europeo superiore al 60%. Un tasso di riciclaggio percepito ancora lontano da quello effettivo pari all’85%, che si aggiudica anche il primato del materiale con più alto tasso di riciclo in Europa. Il secondo materiale da imballaggio più riciclato è il vetro, seguito dal metallo. Con tassi di riciclaggio effettivi rispettivamente del 74% e dell’80%, anche la riciclabilità di questi materiali è poco conosciuta dai consumatori. Il 23% dei consumatori crede che il vetro abbia un tasso di riciclo superiore al 60%. Il 17% dei consumatori è convinto che il metallo abbia un tasso di riciclo oltre il 60%.
ETICHETTE AMBIENTALI Le etichette ambientali costituiscono un fattore importante dell’imballaggio in quanto permettono ai consumatori di comprendere gli attributi ambientali di un prodotto o del suo packaging, che potrebbero influenzare le decisioni di acquisto. Le etichette ambientali includono i programmi di certificazione forestale, riciclabilità e compostabilità.Il 64% degli intervistati conosce il Forest Stewardship Council® (FSC®), e il 55% conosce il Programme for the Endorsement of Forest Certification™ (PEFC™). Gli europei considerano l’FSC leggermente più importante rispetto al PEFC. L’86% dei consumatori conosce l’etichetta degli anelli di Mobius e le ha assegnato un punteggio medio per importanza pari a 3.7/5. Ciò suggerisce che i consumatori sono consapevoli e considerano impor-
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tante la riciclabilità degli imballaggi, indipendentemente dal materiale di cui sono fatti. Finlandia (93%), Svezia (92%) e Italia (89%) sono i paesi dove la consapevolezza del simbolo degli anelli di Mobius è maggiore.
I COMPORTAMENTI DEI CONSUMATORI La consapevolezza dei consumatori relativamente all’impatto del packaging sul nostro pianeta sta aumentando. Gli imballaggi, e la sostenibilità più in generale, hanno giocato un ruolo significativo all’interno delle politiche governative in tutto il mondo, guadagnandosi ampia copertura nei mass media, nell’opinione pubblica e nel dibattito politico. Il crescente numero di consumatori con una coscienza ecologica e di politiche governative sulla riduzione dei rifiuti sta portando la Distribuzione e i
Cos’è Two Sides Two Sides Italia è un progetto di comunicazione che promuove i valori di sostenibilità della carta, della stampa e del packaging. I partner di Two Sides sono aziende della filiera della carta e della stampa, quali le aziende forestali, i produttori di paste per carta e di carta, i produttori di imballaggi, i produttori di inchiostri e additivi, le aziende di finitura e stampa, gli editori, i produttori di buste e gli operatori postali.
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produttori a migliorare drasticamente le credenziali ambientali delle proprie attività. L’indagine ha rilevato che i consumatori europei sono disposti a modificare comportamento d’acquisto per essere più sostenibili. Il 44% è disposto a spendere di più per prodotti confezionati con materiali sostenibili e quasi la metà (48%) potrebbe evitare un rivenditore se quest’ultimo non dimostra impegno nel ridurre l’uso di imballaggi non riciclabili. La Distribuzione e i produttori e, in particolare, i supermercati hanno migliorato il proprio impegno in termini ambientali. In generale, il 30% in media degli intervistati non è sicuro però degli sforzi che la Distribuzione sta facendo per aumentare l’uso di imballaggi più ecologici. Tale incertezza appare particolarmente marcata in Germania, Norvegia e Regno Unito. In Danimarca, per contro, i consumatori sembrano più consapevoli degli sforzi messi in atto dalla Distribuzione. Jonathan Tame afferma inoltre che: “I consumatori, sempre più consapevoli delle scelte di imballaggio dei loro acquisti, influenzano le aziende, in particolare quelle del commercio al dettaglio. La cultura del “fare, usare, smaltire” sta lentamente cambiando”. Gli imballaggi smaltiti in maniera irresponsabile hanno un impatto negativo sull’ambiente naturale. Per esempio, ogni anno almeno 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono negli oceani (Ellen MacArthur Foundation, 2016). Riciclare gli imballaggi permette di preservare il valore dei materiali e di evitare di inquinare l’ambiente: attualmente, in Europa, viene riciclato il 67% degli imballaggi (di tutti i materiali).
SHOPPING BAG La Distribuzione ha ricevuto pressioni per ridurre l’uso di sacchetti in plastica usa-e-getta e ciò ha portato a concentrare l’attenzione sugli shopping bag usati dopo l’acquisto, anche se ora i rivenditori offrono opzioni in plastica, carta e tela. I consumatori hanno espresso la propria opinione sui sacchetti in cotone/tela, carta color avana, carta bianca, plastica leggera e plastica pesante. Mentre i sacchetti in cotone sono generalmente apprezzati in termini di attrattività e durabilità, quando si considera l’impatto sull’ambiente i consumatori preferiscono il sacchetto in carta in quanto riciclabile, compostabile e realizzato con materiali rinnovabili. Relativamente al criterio ambientale, i sacchetti in carta (carta color avana e bianca insieme) rappresentano la netta preferenza Il 52% degli intervistati predilige in media i sacchetti in carta per riciclabilità (58% nel Regno Unito, 56% in Francia). I sacchetti in cotone/tela e plastica sono preferiti dal 23% dei consumatori per reciclabilità. I sacchetti in carta sono parimenti percepiti come mediamente migliori in termini di compostabilità (47%), tuttavia i risultati variano di paese in paese. La preferenza è stata rilevata particolarmente marcata in Francia (57%), Svezia (52%), RegnoUnito (50%) e Italia (49%). Il 43% degli intervistati preferisce mediamente i sacchetti in carta realizzati con materiale riciclabile (il 49% in Austria). I sacchetti in
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compostabili. Assistiamo a una sempre maggiore pressione sulla Distribuzione perché aumenti l’impiego di imballaggi eco-compatibili, con il 48% dei consumatori che sarebbe disposto a evitare un particolare rivenditore se sapesse che questi non si sta attivamente impegnando per ridurre l’uso di imballaggi non riciclabili. Inoltre, il 58% dei consumatori concorda che gli imballaggi non riciclabili dovrebbero essere scoraggiati con l’applicazione di tasse speciali. I risultati relativi ai tassi di riciclo suggeriscono anche che carta/cartone sono il materiale di imballaggio più riciclato in Europa. Tuttavia, una significativa porzione di consumatori ancora sottostima i tassi di riciclo degli imballaggi in carta, vetro e metallo, intendendo che queste industrie devono fare di più per migliorare percezioni e comprensione. ◗
cotone/tela sono la prima scelta per il 33% dei consumatori relativamente al fatto di essere realizzati in materiale riciclabile. Negli anni più recenti, abbiamo visto crescere la consapevolezza dell’impatto degli imballaggi usa-e-getta, in particolare la plastica, sull’ambiente. Una quantità relativamente bassa di imballaggi in plastica viene riciclata (in media il 42% in Europa nel 2017 e solo il 14% a livello globale) e, quando smaltita in maniera irresponsabile, essa contribuisce significativamente all’inquinamento marino. Sebbene sia meglio per l’ambiente riutilizzare gli shopping bag per ridurre gli sprechi, è parimenti importante studiare l’intero ciclo di vita di ogni sacchetto per comprenderne il vero impatto sull’ambiente. Per esempio, la ricerca suggerisce che i sacchetti in cotone devono essere riutilizzati almeno 50 volte per raggiungere la stessa performance climatica dei sacchetti in carta (Agenzia danese per la Protezione Trojan3: la stampante professionale digitale in Ambientale, Valutazione del ciclo di CMYK per imballi che espande il tuo business. vita dei sacchetti, 2018).
packaging
scatole
nimax: la qualità vuole qualità
CONCLUSIONE I risultati suggeriscono che i consumatori stanno diventando più consapevoli dell’impatto che gli imballaggi hanno sull’ambiente, in particolare per quanto attiene l’uso di imballaggi usa-e-getta e non riciclabili. Molti stanno agendo per ridurre l’uso di imballaggi in plastica (70%), pur riconoscendo anche che carta/cartone possono rappresentare un’opzione più sostenibile. Il 62% degli intervistati ritiene che carta/cartone siano meglio per l’ambiente, il 57% che siano più facili da riciclare, e il 72% che siano
Il sistema di stampa digitale a colori Trojan3 Overprinter è un sistema a getto d’inchiostro che può essere montato sopra qualsiasi piattaforma di trasporto che possa convogliare a 9 e 18 metri al minuto. La stampante lavora da sopra il prodotto in movimento. Realizza stampe di alta qualità su tutti i materiali con una superficie assorbente, come la maggior parte delle carte e cartoni non laminati, e su tutti i materiali dalla superficie pretrattata per accogliere inchiostri a base acqua. Finalmente potete stampare ad alta qualità su oggetti piani come scatole non formate o etichette, oggetti spessi come buste imbottite, su assi di legno o perfino scatole formate pronte per la spedizione, fino a 222,8 mm in larghezza e fino a 762 mm in lunghezza.
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STRATEGIE&Management... Il trend crescente degli acquisti online e la richiesta del mercato a implementare pratiche di sostenibilità stanno influenzando anche il mondo degli imballaggi. Stefano Nanni, Ceo di Sitma e Gianluca Rossi, Direttore Sales & Marketing ci raccontano come si muove la società per rispondere a questa tendenza.
Sitma apre la strada
Stefano Nanni, Ceo di Sitma
VERSO LA TRANSIZIONE SOSTENIBILE
L
e nuove dinamiche dell’e-commerce e l’aumentata sensibilità dei consumatori verso tematiche ambientali stanno cambiando le logiche di questo settore. In che modo?
Nanni: Le logiche del settore in ambito packaging stanno risentendo delle dinamiche esterne e, ancor di più, in ambito e-commerce sono influenzate dal sentiment dei consumatori. In
Gianluca Rossi, Direttore Sales & Marketing di Sitma
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estrema sintesi, partendo dal presupposto che l’imballaggio debba essere un materiale da riciclare, riutilizzare o smaltire senza inquinare, oggi è fondamentale per chi rientra in questa filiera seguire queste logiche. Ciò comporta un lavoro importante non solo nella ricerca dei materiali, ma anche nello sviluppo di soluzioni di imballaggio user-friendly. L’imballaggio stesso diventa un vincolo per tutta la rete logistica che lo smista
e lo trasporta. La tendenza all’utilizzo di materiali sostenibili, che abbiamo visto diffondersi nell’ultimo periodo, ha dato un’accelerazione molto forte in questo senso, sia da parte dei big player dell’e-commerce sia da parte delle altre aziende della filiera. Questo si concilia bene con la filosofia di Sitma: tre anni fa, infatti, abbiamo riscritto la vision aziendale ponendo al centro della nostra mission la sostenibilità insieme alle persone e alla partnership con i nostri clienti. Abbiamo sfruttato le competenze e l’esperienza di Sitma nel settore del confezionamento in carta e abbiamo riconvertito tutta la nostra strategia e filosofia per intraprendere il percorso all’interno di questo nuovo pillar che abbiamo chiamato e-logistics.
➥ Cosa vuol dire per Sitma contribuire al concetto di e-logistics? Rossi: L’approccio di Sitma al mondo della e-logistics segue due direzioni: quello del confezionamento, in particolare con materiale sostenibile, e quello dello smistamento. Considerando anche l’aumento dell’e-commerce in Italia negli ultimi mesi, la necessità dell’ottimizzazione degli spazi occupati dagli oggetti confezionati durante il trasporto è diventata preponderante, Sitma ha sviluppato delle soluzioni per adattare la confezione alla dimensione e alla forma dell’oggetto che è contenuto. Grazie all’esperienza di Sitma nel mondo del sorting, lo smistamento dei centri logistici, la nostra azienda può vantare un approccio a tutto tondo in questo ambito, che le consente di progettare soluzioni pensate per andare incontro alle esigenze dei clienti anche durante i picchi produttivi.
➥ Quali tipi di soluzione proponete e come garantite la versatilità e la flessibilità di queste linee anche in termini di materiali? Rossi: Partiamo dal confezionamento. In questo ambito, per noi, è fondamentale fornire soluzioni in grado di lavorare principalmente con carta, carta da imballo, carta in generale, per realizzare confezioni in formato variabile. I sistemi Sitma possono trattare però anche biobased film e materiale flessibile. Parliamo di un imballo secondario che deve resistere al trasporto e a tutti i processi logistici che avvengono dopo il confezionamento, sino alla consegna all’acquirente. Le nostre macchine sono in grado di interfacciarsi con i sistemi di management dei clienti per la gestione sicura dei dati. Da questo punto di vista, Sitma è avvantaggia-
ta, in quanto la sua storia passa anche attraverso la gestione documentale: la gestione del dato e il track and trace fanno parte del DNA della società. Per quanto riguarda la velocità, abbiamo diverse soluzioni: da macchine adatte per essere caricate da un solo operatore a macchine in grado di confezionare prodotti caricati da quattro o cinque diversi operatori, e anche macchine in linea ad altri processi, a monte. La nostra ampia gamma permette di seguire sia le grandi piattaforme e-commerce che i piccoli produttori che hanno il proprio canale di vendita e-commerce.
➥ Quali sono i vantaggi nell’implementare le vostre linee in produzioni? Rossi: In generale Sitma ha sempre saputo seguire le richieste dei clienti per adattare le proprie macchine in funzione delle necessità. Questo fa parte del DNA italiano, ma soprattutto di Sitma, che ha fatto di questo concetto il suo punto di forza commerciale sin dalle proprie origini. Il vantaggio di lavorare con noi è quello poter creare una partnership importante con il cliente, adattando soluzioni modulari che garantiscano il ritorno dell’investimento nel più breve tempo possibile.
➥ Dal punto di vista dell’assistenza, come vi muovete? Nanni: Oltre all’headquarter in Italia, Sitma ha tre filiali commerciali e after sales in Francia, Stati Uniti e Giappone, che sono attrezzate con magazzino ricambi e tecnici. Sitma ha un servizio customer care ben strutturato in grado di seguire i clienti durante tutta la vita utile dei prodotti. Inoltre, Sitma Consulting supporta la clientela nell’ottimizzazione dell’efficienza degli impianti, mentre Sitma Academy si occupa del training degli operatori e dei manutentori. Da qualche anno, la società ha intrapreso un percorso di conversione da tipica azienda produttrice di macchine ad azienda di servizi, da hardware producer a service provider. Oltre alla parte del customer care e consulting, ci occupiamo dello sviluppo digitale in ottica di collegamento dei dati in produzione e della predictive maintenance, per creare una rete con altre realtà del territorio, che ci consente di raggiungere questa nuova dimensione di produttore di servizi e partner vero e proprio con il nostro cliente finale. Possiamo affermare che siamo sulla strada giusta e grazie ad ottime iniziative e a nuove figure aziendali, oggi Sitma ha cambiato pelle in termini di organizzazione e di risorse.
➥ Come state supportando concretamente i vostri clienti nella transizione delle loro attività verso le soluzioni carta? Rossi: Siamo sempre disponibili ad accompagnare i clienti in questa transizione e per fare questo abbiamo avviato una partnership con UPM Speciality Papers, una multinazionale produttrice di carta con una particolare vocazione alla sostenibilità. In questo modo, possiamo testare i nuovi prodotti sulle nostre macchine, prodotti innovativi con performance particolari, che si caratterizzano per essere facilmente utilizzati come packaging secondario o altri prodotti che si sposano bene con la comunicazione, quindi materiale di imballo che diventa un ulteriore veicolo di comunicazione. Abbiamo così la giusta competenza per consigliare il cliente. Ci occupiamo di supportarlo dal primo contatto fino allo start up e collaudo della macchina: la transizione deve essere il più agevole e semplice possibile. Nanni: Il modello di business che abbiamo introdotto in azienda qualche tempo fa, chiamato Sitma Sphere, ci permette una collaborazione tra start-up, laboratori, l’università di Parma e di Bologna e il nostro team di ricerca e sviluppo. Questo modello ci ha consentito di avviare una partnership con la start-up Crono Log, incubata da Sitma. A gennaio, è stato sviluppato un sistema in grado di tracciare la materia prima utilizzata, per garantire carta proveniente da cartiere certificate in termini sostenibilità e ecocompatibilità. L’implementazione di questo sistema può avvenire sia sulle nostre macchine che su linee di terzi e permette di garantire il tracciamento, la provenienza e la natura della bobina stessa.
➥ Quali prospettive per il futuro? Nanni: Stiamo investendo molto nella parte software dedicata all’ambiente di lavoro e continueremo su questa strada anche in futuro. Stiamo sviluppando pacchetti modulari che permettano di ottimizzare l’ambiente di lavoro in relazione all’operatività in produzione. Questo rientra nel concetto di industria 4.0 e nello sviluppo di sensoristica per la manutenzione predittiva. In questo ambito Sitma aveva già del know-how che abbiamo ulteriormente rafforzato e in futuro continueremo a spingere sull’innovazione in maniera determinante. ◗
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STRATEGIE&Management...
In un incontro con i giornalisti presso il Kodak Center di Rochester (New York), il presidente esecutivo Jim Continenza e gli uomini del suo entourage hanno illustrato il nuovo percorso intrapreso dalla società per ritornare ad essere un punto di riferimento nel settore delle arti grafiche.
Il ritorno di Kodak
AL FUTURO DELLA STAMPA
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uando i vertici di Kodak hanno organizzato un incontro con la stampa di settore per illustrare le strategie messe in atto a partire dal momento in cui James “Jim” Continenza è stato posto alla guida della società, ancora non si sapeva che da lì a pochi giorni ci sarebbe stato un lockdown praticamente a livello mondiale a causa del Covid-19 e che drupa sarebbe stata fatta slittare al 2021. Come spiegato durante l’incontro, dopo molti anni di contrazione e riorganizzazioni, nei primi mesi del 2019 le redini della società sono state affidate a Jim Continenza, il cui obiettivo è stato sin da subito quello di riportare Kodak sulla strada per tornare ad essere il principale fornitore di prodotti di consumo e tecnologie per il settore dell’industria grafica.
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Jim Continenza
In questo processo di “riforma”, grande importanza ricopre l’impegno di Kodak per lo sviluppo di soluzioni all’avanguardia capaci di soddisfare le esigenze di un settore in continua evoluzione che richiede sempre più semplicità, produttività e crescita. In occasione di drupa, Kodak si sarebbe presentata al mondo della stampa dimostrando in maniera forte e chiara il suo ritorno, raddoppiando il suo impegno nell’ambito della stampa digitale, che per la società riveste un ruolo di primaria importanza. “Il nostro obiettivo è quello di aiutare i nostri clienti a navigare verso il futuro della stampa – ha sottolineato Jim Continenza -. Stiamo raddoppiando il nostro impegno nei confronti del digitale, aumentando il portfolio con nuove generazioni di prodotti già disponibili e con l’introduzione di sistemi di stampa che saranno
annunciati prima di drupa (ndr. riferendosi a drupa 2020). Ovviamente non facciamo venir meno il nostro supporto alla stampa tradizionale, proponendo una gamma di soluzioni capaci di migliorare la produttività e la qualità”.
SEMPLIFICARE E OTTIMIZZARE I RAPPORTI Il primo passo è stato quello di cambiare il modo in cui Kodak è percepita dalla clientela. “Negli ultimi anni la reputazione era notevolmente calata – ammette Jim Continenza - , portando la società ad essere vista come un fornitore con cui era difficile fare affari, nonostante la qualità delle soluzioni offerte, perché più intento a guardare i propri interessi piuttosto che a fare ciò che era meglio per la propria clientela”. Partendo da questo presupposto, il nuovo modello di marketing e di vendita dei prodotti è stato impostato sul far prevalere le esigenze degli utenti finali e non quelle di Kodak, volendo fornire soluzioni adatte alle singole applicazioni. Un’altra operazione messa in atto da Jim Continenza è stata quella di abbattere tutte le strutture divisorie tra i diversi compartimenti all’interno della società, che impedivano di
fatto di poter proporre alla clientela un’offerta completa ed omogenea. La riforma messa in atto da Jim Continenza ha inoltre puntato al miglioramento dell’organizzazione di vendita, troppo “contorta” a detta della clientela, perché obbligava a trattare con più referenti appartenenti alle diverse divisioni. Divisioni, che a loro volta, non interagivano tra loro, impedendo a Kodak di garantire una soluzione corale. Nel momento in cui è venuta meno la struttura a compartimenti stagni, i venditori hanno avuto la possibilità di conoscere e proporre l’intera gamma di prodotti e soluzioni Kodak, riuscendo così a rispondere più efficacemente alle esigenze di ogni singolo cliente.
IL RUOLO DELLA DIVISIONE PACKAGING FLEXO Dal punto di vista finanziario, Jim Continenza ha sottolineato come ad oggi la società sia più solida rispetto agli ultimi decenni. Una situazione raggiunta grazie ad un importante taglio dei costi realizzato dalla nuova dirigenza durante il 2019 e alla vendita di attività, come la divisione di packaging flessografico acquisita dalla società di private equity Montagu nell’aprile 2019.
A tal proposito, oggi la divisione opera come società indipendente denominata Miraclon, impiegando lo stesso team per garantire la continuità del business. Negli ultimi cinque anni, il settore del packaging flessografico (FPD) è cresciuto e ha prosperato all’interno di Kodak diventando un attore significativo nel settore della stampa di imballaggi. Il controvalore della cessione è stato di 320 milioni di dollari. I proventi netti della transazione sono stati utilizzati da Kodak per ridurre il debito a lungo termine. Jim Continenza ha così commentato queste operazioni: “Volevamo ridurre i debiti e riportare in positivo il bilancio, perché non è possibile risollevare un’attività quando si ha un ‘brutto’ bilancio. Le operazioni messe in atto nell’arco dell’anno hanno migliorato notevolmente la posizione di liquidità della società”. Kodak rimane impegnata nel settore della stampa e nella fornitura di prodotti e servizi che soddisfano le esigenze in continua evoluzione delle aziende grafiche. A seguito di questa transazione, Kodak continuerà a concentrarsi sulle aree di crescita delle lastre ambientali Sonora, sui sistemi di stampa a getto d’inchiostro industriali, sul software per il workflow e sulle licenze del marchio. ◗
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SOLUZIONI in dettaglio... Connex Imposer Module PER L’IMPOSITION DELLE SEGNATURE A distanza di anni dalla prima presentazione del sistema di produzione libri digitale SigmaLine alla drupa 2004, Müller Martini oggi introduce anche un software per l’imposition delle segnature. L’azienda, che vanta collaborazioni pluriennali con partner del settore, punta dal 2017 su una soluzione frutto di uno sviluppo interno: il Connex Imposer Module.
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osa s’intende per imposition delle segnature? Per stampare un libro non si utilizzano segnature in formato A3 contenenti quattro pagine A4: si tratterebbe infatti di un metodo di produzione privo di qualsiasi efficienza. Oggi si ricorre piuttosto a bobine larghe fino a 286 cm, piegate in modo da contenere una segnatura con un massimo di 96 pagine A4. In fase di assemblaggio delle segnature durante le operazioni preliminari, la disposizione delle pagine per lo stampato viene definita a livello di singola segnatura di stampa. In passato, per l’assemblaggio delle segnature si utilizzavano lamine di montaggio delle dimensioni della segnatura di stampa, sui cui lati venivano fissate pellicole apposite (lamine trasparenti che riportavano ogni elemento da stampare, come in una pellicola per positivo o negativo fotografico) mediante strisce adesive o colla liquida. Oltre alle lamine per le singole pagine dello stampato si applicavano anche riferimenti di stampa, ad esempio marche di impianto, di segnatura, di taglio, di piega, squadre di registro e strisce di controllo del colore. Pochi specialisti sapevano gestire questo processo manuale.Oggi l’assemblaggio delle segnature avviene con l’ausilio di adeguati programmi informatici. Si parla di assemblaggio digitale delle segnature o «imposition». Posizionare le pagine su una segnatura e procedere alla stampa può sembrare semplice: in realtà, è necessario tenere conto di alcuni aspetti. Un esempio è la «fuoriuscita» delle pagine, ossia l’effetto che si produce quando la pagina più interna sporge dalla segnatura piegata. Se non si interviene, nel passaggio attraverso il trilaterale le pagine interne potrebbero subire
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il taglio della parte in cui è riportato il numero della pagina. Questo effetto viene compensato tenendo conto dello spessore della carta, del tipo di piega e del processo produttivo e trasferendo all’interno il contenuto delle pagine interne sulla segnatura di stampa, o all’esterno quello delle pagine esterne. L’Imposer Module della famiglia Connex soddisfa tutti questi requisiti (e molti altri). Oggi questa soluzione trova impiego presso molti clienti con una SigmaLine implementata in LineControl Pro, o come soluzione autonoma collegata a una Presto II Digital o per altre applicazioni speciali.
SEI VANTAGGI RILEVANTI Con il Connex Imposer Module, che può essere integrato nel workflow del cliente per gestire l’assemblaggio digitale delle segnature in modo completamente automatico, Müller Martini offre sei vantaggi rilevanti. Integrazione perfetta: la soluzione può essere direttamente integrata nel workflow del cliente mediante cartella di lavoro digitale e offre prestazioni ad altissimo livello senza necessità di interventi manuali. Massima qualità: con il Connex Imposer Module, Müller Martini fornisce dati impostati che soddisfano i requisiti di qualità della stampa offset. I clienti ottengono una segnatura di stampa digitale qualitativamente perfetta.
Setup straordinari: l’accavallatrice-cucitrice Presto II Digital di Müller Martini può lavorare riviste di diversa foliazione in un solo ciclo produttivo. Ad esempio, con una segnatura da 12 pagine e tre segnature da 8 pagine si ottiene un prodotto di 36 pagine. Il prodotto successivo può mostrare una diversa combinazione di segnature e avere solo 24 pagine. Si tratta di un requisito molto complesso, che solo pochi fornitori sono in grado di gestire. Assemblaggio delle segnature per dati variabili: nella stampa digitale, i prodotti si differenziano spesso tra loro per contenuto a parità di numero di pagine, o per il diverso numero di pagine. Il Connex Imposer Module apre a un ventaglio di soluzioni integrate. Plug and Play: la soluzione viene configurata in modo tale da includere direttamente marche e codici a barre per tutte le fasi produttive, cosicché il cliente possa avviare la produzione in tempi brevissimi. Velocità: l’Imposer Module è uno degli Imposer più veloci sul mercato: ad esempio, può garantire un’impostazione just in time per una macchina da stampa digitale che lavora a 300 metri al minuto. ◗
Il Connex Imposer Module può essere integrato nel workflow del cliente e gestisce l’imposition delle segnature in modo completamente automatico
HERMA InNo-Liner Linerless labeling system Over 100 billion shipping labels per year: this value is being projected for 2020. What‘s left behind is useless liner – tonnes of it.
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roblem p o n r No line
SOLUZIONI in dettaglio... NUOVO SISTEMA INTELLIGENTE UX
per le Speedmaster
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eidelberg UX è la funzionalità olistica e intuitiva di tutti i touch point Heidelberg. Assistenti intelligenti e un’interfaccia utilizzatore uniforme riducono le complessità e semplificano i processi produttivi. Il sistema operativo dedicato all’utilizzatore Il sistema operativo Speedmaster, con il controllo intuitivo touch, trasforma il semplice controllo in una nuova esperienza. I settaggi possono essere richiamati con un click e la scalabilità dell’operazione può essere regolata in modo flessibile a seconda del profilo richiesto. La guida intuitiva per l’operatore, il sistema di controllo innovativo e le funzioni di aiuto integrato eliminano le lungaggini nella ricerca. Ne consegue un utilizzo veloce, semplice e collaudato per tutte le funzionalità della macchina.
NAVIGAZIONE E AUTOMAZIONE CON LA TECNOLOGIA PUSH TO STOP La stampa con il sistema ormai consolidato Push to Stop è da ora possibile su tutte le Speedmaster. Con il sistema brevettato Intellistart 3 è possibile definire tutti i passaggi necessari a un cambio lavoro, completamente senza l’intervento dell’operatore, in massima trasparenza per tutti i processi attivi e in coda. Intelliguide simula live la sequenza dell’ottimizzazione del tempo e se necessario considera gli eventuali passaggi che devono essere eseguiti manualmente. Nuovo wallscreen XL, tutto sott’occhio. Unico nel suo genere, il nuovo Wallscreen XL completa le elevate performance di navigazione richieste dall’operatore. Intellirun è il
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La nuova generazione dei modelli Speedmaster 2020 UX, nata in casa Heidelberg, propone soluzioni innovative per la stampa commerciale, di etichette e packaging grazie alla nuova interfaccia scalabile dalle performance inedite. I sistemi di assistenza intelligente permettono, infatti, l’automazione integrata e la semplificazione dei processi produttivi. nuovo sistema dinamico di visualizzazione che mostra all’operatore la vista corretta in quel preciso momento in modo completamente automatico e fornisce informazioni fruibili sullo status della produzione. Intellirun è utile non solo durante il cambio automatico di un lavoro ma durante tutta la produzione. Per la prima volta, è possibile avere una vista generale aggiornata di tutti i passaggi produttivi. Il display del mettifoglio fornisce informazioni importanti sul lavoro per l’integrazione ottimale del processo di stampa. L’implementazione della visualizzazione dei processi relativi a Intelliguide, Intellistart 3 e Intellirun fornisce la situazione attuale del
colore su tutte le unità di stampa, verniciatura e asciugatura, sui lati guida dell’operatore. Tutto è sotto controllo in qualsiasi momento per un intervento immediato in caso di necessità. Si entra in questo modo in una nuova era di stampa in autonomia collaudata con il Push to Stop. Con il cambio di lavoro completamente automatizzato la produzione sarà senza interruzioni, dal primo all’ultimo foglio buono e l’inizio della produzione.
SISTEMI DI CONTROLLO PRINECT PER LA STAMPA Prinect Press Center 3 e Prinect Press Center XL 3 collegano la macchina da stampa al flusso di lavoro dell’azienda. I dati dei lavori possono essere trasferiti e resi disponibili in una sequenza definita in modo automatico; i dati di produzione vengono restituiti in modo automatico. Ciò permetterà di beneficiare della gestione ottimale dei dati, dei presettaggi unici, dati di produzione e report informativi. L’intera gamma dei sistemi di misurazione colore Prinect permette la riproducibilità in modo stabile e con scarti minimi. Il Prinect Easy control è il sistema con il miglior rapporto costi-benefici ed è la tecnologia ideale per la misurazione spettrofotometrica. Il potente Axis Control disponibile nel Prinect Press Center XL 3 e il Prinect Image Control 3, che misura l’intera immagine stampata, offrono una stabilità di riproduzione colore ottimale con scarti minimi di carta. Tutti i sistemi di misurazione colore sono perfettamente integrati nel flusso di lavoro attraverso il database colore centralizzato e forniscono report sul colore in modo automatizzato. ◗
SOLUZIONI in dettaglio... Skygraph TECNOLOGIE DI FINISHING NEL SEGNO DELL’INNOVAZIONE
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l finishing ha assunto una funzione imprescindibile all’interno del processo di stampa. Consente di aumentare il valore aggiunto di uno stampato permettendo di distinguersi in un mercato sempre più competitivo. La crescita del digitale e l’automatizzazione dei processi produttivi richiedono una serie di nuove soluzioni, qualitative, semplici versatili, efficienti, veloci.
➥ Come risponde la vostra azienda alle esigenze del mercato? Oltre ad un’ampia gamma di soluzioni innovative, Skygraph risponde con un Team di persone qualificate formato da tecnici per l’assistenza tecnica in tutto il territorio nazionale e una rete vendita formata da consulenti esperti aggiornati costantemente sulle tecnologie offerte. I nostri tecnici e commerciali sono in grado di proporre al cliente le soluzioni migliori per soddisfare le esigenze più complesse. Grazie al nostro showroom permanente completo a disposizione, i clienti possono toccare e testare tutte le macchine dei brand rappresentati.
Nevio Rovoletto, CEO di Skygraph e Luca Baratin, Direttore commerciale e Product Manager della società, raccontano in questa intervista come sta cambiando il ruolo del finishing all’interno dei processi produttivi e come può rispondere l’azienda alle esigenze del mercato.
➥ Come vi proponete sul mercato? Skygraph si propone come il partner ideale per soddisfare le esigenze del mercato della stampa digitale in forte crescita sempre più professionale ed esigente, non tralasciando il mercato tradizionale dell’offset.
➥ Quali i marchi rappresentati? Skygraph rappresenta in esclusiva per tutto il territorio Italiano diversi marchi di riferimento per il settore, in particolare Morgana,Tauler, Mohr, Digit, che rappresentano quanto di più innovativo, professionale e di qualità nel mercato.
➥ Quali le soluzioni più ricercate (o innovative) del brand Morgana? Morgana LTD fin dagli anni ‘90 è stata precursore proponendo la Digifold PRO, un’innovativa cordonatrice piegatrice. La nuova Digifold 385 PRO, dotata di alimentazione ad alta pila e totalmente automatica, è in grado di produrre brochure perfettamente piegate senza rovinare la stampa. Booklet Makers PowerSquare è un sistema modulare per produrre fascicoli con
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punto metallico con il dorso quadro, formati da 50 fogli più copertina. È una soluzione ideale per offrire opuscoli dalle fatture simili ad un libro realizzato in brossura, ma con costi contenuti, completamente automatizzati. Morgana è stata una delle prime aziende a sviluppare brossuratrici PUR con applicatori colla brevettati, totalmente automatiche, facili da usare da personale non esperto. Le brossuratrici Digibook PUR Morgana sono progettate e costruite in Italia in una fabbrica del gruppo Plockmatic.
➥ Quali le altre soluzioni più apprezzate della vostra offerta? La nostra gamma di finitura si completa con linea di tagliacarte automatici professionali Mohr da luce 56 a 80. Il trilaterale BC330, totalmente automatico, permette di finire libri in modo facile, veloce e semplice. Tauler produce, invece, sistemi professionali per la plastificazione dalla semplice e pratica Smart B3 dal formato 45x69 cm alla Printlam ad alta produttività, dal formato 75x105 cm. La nuova plastificatrice SMT 4.0 (f.to 55x69 cm) con una produttività fino a 25 M/m è nata per essere versatile anche con le piccole tirature grazie ad un innovativosistema di riscaldamento che garantisce una temperatura costante del cilindro di pressione e una qualità elevata con differenti tipologie di laminazione.
➥ In quale settore intravedete maggiori prospettive di crescita? Uno dei settori in forte espansione è il packaging prodotto in digitale, piccole o medie produzioni personalizzate e prototipazione. Anche in questo caso Skygraph offre un’ampia scelta di soluzioni, come la linea di plotter da taglio Digit 45-60 in grado di cordonare, tagliare, realizzare il mezzo taglio, con un sistema esclusivo di trasferimento foil con punta a caldo, per una completa personalizzazione. Permette di produrre campionature o piccole produzioni di etichette, scatole, cartoline, biglietti con materiali con spessore fino a 500 g. Altro prodotto interessante per questo settore è la fustellatrice rotativa Morgana RDC con fustella magnetica formato 368x508 mm, che può realizzare, etichette, scatole, cartoline, biglietti con spessori fino a 500 g con una produttività fino a 4500 fogli/ora. ◗
SOLUZIONI in dettaglio... GEW RAFFORZA LA DISTRIBUZIONE IN ITALIA GEW progetta e produce sistemi di polimerizzazione UV ad arco e LED per applicazioni di stampa, laminazione e converting. La società è diventata il leader del mercato globale nella produzione di sistemi UV per la stampa di etichette e stampa in bobina stretta. Di recente ha annunciato un importante aggiornamento delle operazioni di vendita, assistenza e supporto tecnico in Italia, che ha visto Spark Solutions con sede a Treviso nominata come unico ed esclusivo distributore GEW per l’Italia. GEW, risultando in sistemi UV costituiti da una miscela di parti non originali e componenti rottamati, che sono stati temporaneamente riparati e talvolta contrassegnati come prodotti GEW. Il design brevettato di cassetti GEW è stato replicato senza autorizzazione e sono stati creati appositi software per gestire i sistemi piratati. Inoltre, lampade GEW originali sono state sostituite con lampade contraffatte spacciate per prodotti GEW”. Nardo conclude: “È stato riscontrato che l’uso di tali sistemi Frankenstein o lampade contraffatte provoca prolungate interruzioni della produzione e può anche inficiare la Certificazione CE nonché la sicurezza della macchina da stampa”. Per aiutare i clienti a porre rimedio a questa situazione, GEW offre loro un controllo gratuito delle condizioni del sistema, per garantire che tutto funzioni correttamente e che non ci siano componenti non originali. Per organizzare una verifica dello stato del proprio sistema, i clienti possono contattare direttamente Spark Solutions. Marcus Greenbrook sintetizza il nuovo accordo per l’Italia: “Se sei un cliente GEW, Spark Solu-
Marco Nardo, Service Director di Spark Solutions
tions dovrebbe essere ora il tuo unico contatto in Italia per i prodotti GEW, per assicurarti di acquistare solo ricambi GEW originali a prezzi interessanti. Puoi anche contattare Marco per aggiornamenti, ristrutturazioni e nuovi sistemi. Spark Solutions è il rivenditore esclusivo per ricambi e assistenza GEW originali, insieme ai nostri partner OEM”. Poi Greenbrook prosegue mettendo in evidenza il nuovo rivoluzionario prodotto LED di GEW e commenta: “Marco sarà lieto di informarvi di più sui nostri ultimi sviluppi tecnologici, incluso il nuovo straordinario sistema di polimerizzazione UV LeoLED. LeoLED rappresenta la prossima generazione per la polimerizzazione UV a LED. La tecnologia è stata ridisegnata rendendola più semplice e LeoLED offre un valore eccellente, coniugando allo stesso tempo la massima potenza e dose di energia UV. LeoLED è totalmente compatibile con il sistema ibrido ArcLED di GEW e rende i LED UV accessibili a tutti”. ◗
Pubbliredazionale
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arcus Greenbrook, direttore commerciale e del servizio tecnico di GEW, spiega: “Tramite Spark Solutions saremo in grado di offrire ai clienti GEW un servizio di assistenza esemplare, sempre e solo con software e ricambi originali GEW a prezzi altamente competitivi. Ciò garantirà il funzionamento sicuro e affidabile delle loro apparecchiature per molti anni a venire“. Marco Nardo, Service Director di Spark Solutions, ha commentato: “Abbiamo riscontrato che un precedente fornitore aveva venduto apparecchiature Frankenstein ad alcuni clienti
SPARK SOLUTIONS Contatto: Marco Nardo Via Brando Brandolini, 2 31030 Cison Di Valmarino, TV e-mail: service@sparksolutions.it Tel. +39 3496106750
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OBIETTIVO Impresa... La cartotecnica Centro Stampa di Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, ben introdotta nel mercato locale per la fornitura di imballaggi nel settore di casalinghi e scatole per alimenti, ha arricchito la propria gamma di applicazione grazie all’innovativo sistema di nobilitazione MGI JETvarnish 3D Evo.
Centro Stampa NOBILITAZIONI DIGITALI D’ALTA GAMMA CON MGI JETVARNISH 3D EVO
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entro Stampa nasce da un progetto imprenditoriale di Pasquale Paciocco, che eredita la passione per la stampa dal padre Antonio. Infatti, dopo un’esperienza di quasi 30 anni alla guida di un’altra società insieme al fratello, nel 2009 Pasquale fonda Centro Stampa. Oggi l’azienda è punto di riferimento in Campania nella realizzazione di imballaggi in cartone teso e ondulato e serve principalmente le industrie del territorio e del centro-sud. In particolare, la clientela di riferimento conta importanti aziende produttrici nel settore del caffè, zucchero, pelletteria, casalinghi e alimentari. Centro Stampa ha puntato sempre sulla qualità, e negli ultimi anni si è concentrata sullo sviluppo e sulla creazione di packaging di alta gamma. In questa prospettiva, l’azienda ha sempre creduto nell’investimento in tecnologie all’avanguardia e si è dotato di un parco macchi-
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ne che conta sistemi offset di ultima generazione come la KBA Rapida 105, configurata a 5 colori con unità di verniciatura e aggiornata recentemente con la tecnologia UV-Led che garantisce la possibilità di stampa anche su laminati e materiali plastici. Anche in ambito post stampa, l’azienda può contare su
MGI JETvarnish 3D Evo con sistema iFoil
una fustellatrice completamente automatica, una plastificatrice, un’accoppiatrice e una piega-incolla, infine un tavolo da taglio per la realizzazione di prototipi e piccole tirature di astucci. Una parte importante della produzione è riservata alla stampa di grande formato su supporti rigidi e flessibili.
UNA PUNTA DI DIAMANTE NELLA NOBILITAZIONE Ma il fiore all’occhiello è il reparto digitale che conta una stampante a foglio Konica Minolta AccurioPress C3080P, un plotter da stampa e uno per l’intaglio di materiali adesivi, una stampante UV piana per la gadgettistica. Punta di diamante del reparto è la nuova MGI JETvarnish 3D Evocon sistemaiFoil, fornita da Konica Minolta e a breveupgradata nel formato 75x120, per far fronte alle richieste di clienti che necessitano la nobilitazione su grandi formati. “La scelta di installare la nuova MGI ci ha consentito di fare la differenza – spiega Pasquale Paciocco. – Si tratta della seconda macchina in questa configurazione installata in Italia e la prima nel centro-sud. Questo sistema ci consente di realizzare nobilitazioni uniche, che danno allo stampato un notevole valore aggiunto.Consideriamo la JETvarnish un vero gioiello tecnologico per la nobilitazione digitale sia in ambito packaging che per la stampa commerciale”.
Il rapporto con Konica Minolta è stato proficuo: dopo l’installazione della AccurioPress C308P in formato 33x130 per carte con spessori di 350 g/mq, che è stato un primo passo verso la produzione digitale di scatole in cartone teso per piccole dimensioni, Centro Stampa ha valutato la possibilità di ampliare le opportunità applicative proprio con la JETvarnish. Il sistema di nobilitazione fornito da Konica Minolta realizza effetti in rilievo 2D/3D con spessori da 3 a 232 micron,foil multicolori, dati variabili con foil (VDF) con effetti 2D/3D, effetti foilsu foil, texture su foil. Anche alle elevate velocità la qualità della vernice resta perfetta, la produzione raggiunge fino a 3.123 fogli B2 all’ora. La velocità di stampa può essereaumentata fino a 4.200 fogli B2 all’ora con il formato da 75 cm e fino a 2,291 fogli
B1 all’ora. La Suite include il calcolatore dei costi, la workstation per l’editor delle immagini e l’utility per le ristampe. Spot Varnish Editor è invece uno strumento grafico che permette di modificare i file direttamente sulla postazione di lavoro, consentendo di risparmiare tempo e migliorare l’efficienza. “Quando abbiamo testato la macchina per la prima volta, abbiamo potuto toccare con mano le potenzialità del sistema e questo ci ha dato molta soddisfazione. – spiega Paciocco – Abbiamo compreso fin da subito che poteva rappresentare un motivo di svolta per la nostra azienda, era l’occasione che ci permetteva di entrare in nuovi mercati di fascia alta. Dimostrazione della bontà della nostra scelta è stato il fatto, che a tre mesi dall’installazione avvenuta a novembre 2019, avevamo già realizzato più di 200.000 copie”. Ciò che ha convinto l’azienda oltre ai numeri, sono stati i tantissimi effetti speciali e applicazioni riproducibilidal sistema di nobilitazione di-
gitale che danno valore e rendono unici gli stampati. Inoltre, un punto di forza è sicuramente la facilità d’uso. “Dopo un training di pochi giorni, siamo entrati subito in produzione – prosegue – anche i clienti che hanno visto in azione il sistema hanno apprezzato i risultati straordinari che si potevano raggiungere. Hanno compreso subito che con una confezione nobilitata si possono ottenere margini più elevati. Inoltre, la nobilitazione digitale che non utilizza cliché ci consente di offrire questa opportunità a costi competitivi. Infine, uno dei vantaggi più importanti del digitale è la possibilità di realizzare solo i pezzi che occorrono senza dover ordinare migliaia di copie per ammortizzare i costi”. L’azienda è sempre stata pronta a rispendere con flessibilità e a garantire un servizio a ciclo completo dal progetto al prototipo passando dalla stampa alla finitura. Oggi, grazie alla nobilitazione di ultimissima generazione firmata Konica Minolta MGI, Centro Stampa è pronta ad entrare nel mondo dell’alta gamma, che le permetterà di fare il salto di qualità e ampliare il business. ◗
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OBIETTIVO Impresa...
FastEdit CRESCE NEL PACKAGING CON IMPREMIA IS29
I
titolari di una copisteria a San Benedetto del Tronto (AP), Enio Gabrielli e altri due soci, in seguito ritiratisi, fondarono la FastEdit nel 1993. “La nostra idea era coniugare la tecnica di stampa offset per l’editoria con la velocità della copisteria – spiega Gabrielli. - Non a caso viene dato il nome FastEdit. Il progetto era realizzabile con l’internalizzazione dell’intero processo produttivo: dalla prestampa alla stampa offset, fino ad arrivare al reparto legatoria. A quei tempi nell’hinterland milanese, vi era un importantissimo distretto grafico-cartotecnico e numerose aziende lavoravano in conto terzi. Noi puntavamo invece al ciclo integrato!”.
L’INTEGRAZIONE DELLA STAMPA DIGITALE L’azienda parte con un computer Apple Macintosh e tre offset a foglio in formato 35x50 50x70 e 70x100. Negli anni prosegue con l’ampliamento del parco macchine arrivando ad ottenere alcuni primati nella regione Marche. Il tutto unito a continui aggiornamenti nel reparto legatorie con nuove brossuratrici, rilegatrici filo refe, punto metallico oltre a delle fustellatrici piane e tagliacarte di ultima generazione. “Siamo attrezzati – prosegue Gabrielli - anche per tutto quello che riguarda la nobilitazione dello stampato, con la plastificazione in tutte le sue coniugazioni, la vernciatura UV spot, effetto lucido-opaco ed embossing.
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FastEdit, azienda di stampa di San Benedetto del Tronto, ha deciso di investire in una Impremia IS29 di Komori per affermarsi nel settore del packaging e soddisfare le crescenti richieste di lotti sempre più piccoli e di personalizzazione.
Proprio la propensione all’innovazione ha portato FastEdit, già da decenni, ad affiancare ai metodi di stampa tradizionali anche la stampa digitale. “Visitando Drupa nel 2016, ci rendemmo conto che l’editoria stava cambiando rapidamente e che da lì a poco non sarebbe stato sufficiente puntare su questo business per mantenere la sostenibilità aziendale. Allo stesso tempo anche il mercato degli astucci pieghevoli stava cambiando, con lotti di produzione sempre più piccoli e personalizzazioni sempre maggiori”. Con l’obiettivo di abbracciare il concetto di
“short run packaging”, ossia la produzione di astucci e scatole ad alto valore aggiunto in piccole e medie tirature, FastEdit si è avvalsa delle potenzialità offerte dalle nuove tecnologie digitali nell’intero processo produttivo, dalla stampa alla fustellatura, passando per la nobilitazione. Queste innovative soluzioni rendono il lavoro più versatile e permettono di abbattere drasticamente i costi per le aziende clienti.
IMPREMIA IS29 PER RESTARE COMPETITIVI Il packaging è stata proprio la ragione della scelta che ha portato l’azienda ad investire nell’innovativa Impremia IS29 di Komori. “La nuova Komori è molto versatile e qualitativamente eccellente. La Impremia IS29 che abbiamo installato è configurata per poter riprodurre l’85% del gamut Pantone e grazie al suo formato massimo 58,5x75 cm, alla polimerizzazione immediata dei suoi inchiostri UV e alla velocità di stampa diventerà nostra ottima alleata per combattere la dura guerra della carta e non solo, dato che è possibile stampare anche su supporti plastici”, commenta Enio Gabrielli, fondatore di FastEdit. La Impremia IS29 offre la possibilità di stampare in linea anche in bianca e volta e la sua qualità di stampa si avvicina molto a quella dell’offset. La sua versatilità è riscontrabile anche nell’estrema semplicità dei cambi macchina di lavori anche tra loro molto differenti. “Contestualmente alla decisione di acquistare la nuova Impremia, ho avuto un’idea un po’ fuori dal comune: acquistare una parte dello stabilimento della ex Cartiera Mondadori qui ad Ascoli Piceno, che andrà ad affiancare la sede di Acquaviva Picena. Quale migliore sistemazione per la nuova Komori?”, continua Enio Gabrielli. “Nella nuova sede sono installati altri due sistemi di stampa digitale, un tagliacarte, una nuova rilegatrice e alcuni plotter. Qui si trovano anche una sala riunioni e lo studio grafico e di progettazione. Con l’aiuto dei miei collaboratori sono riuscito a creare una piccola oasi d’eccellenza in quello che oltre 30 anni fa era un tempio della carta, riconosciuto in tutta Europa”. Lo staff tecnico e commerciale di Komori Italia è stato fondamentale per la realizzazione di questo obiettivo: “Ci hanno affiancato con professionalità e serietà per tutto
Giampaolo Zani di Komori, Massimiliano Cavalieri, Responsabile Divisione Digitale di FastEdit e Andrea Faglia, Area Manager di Komori
il periodo di installazione dell’impianto”. Ad oggi è in corso il periodo formativo degli operatori di FastEdit, e grazie alla collaborazione con lo staff Komori la macchina è operativa e già in produzione. “Completeremo la formazione non appena rientrerà l’emergenza Covid-19, che ci ha costretto a rivedere e posticipare temporalmente i nostri piani. Infatti, abbiamo in programma di organizzare, con l’apporto della casa madre e soprattutto di Giampaolo Zani, Sales Manager Digital Equipment di Komori, un open house per i nostri partner, i nostri clienti e la stampa locale per poter mostrare loro le potenzialità del nostro investimento”, conclude Enio Gabrielli.
LA STRADA VERSO IL FUTURO “Tutti gli investimenti che abbiamo intrapreso – conclude Gabrielli - in questi anni ci sono serviti per poter sostenere al meglio i nostri core business ossia il publishing e il commercial. Settori dove siamo diventati
leader e partner affidabili per molte aziende ed editori nelle regioni del centro Italia. Qualità di stampa elevata, altissima precisione in rilegatura, un lead time di produzione molto breve grazie ad una sapiente pianificazione della produzione permettono all’azienda di essere competitivi e distinguersi sul mercato. Il tutto dando priorità alla formazione del personale e collaborando attivamente con gli istituti e con le università della zona per riuscire a creare nella provincia di Ascoli Piceno un piccolo polo delle arti grafiche. FastEdit può vantare un know-how tecnologico di alto valore, esperienza pluriennale e un importante capitale umano che sta aiutando a sviluppare nuove idee e progetti nel mondo digital, internet e nel settore del packaging. Non mancheranno in futuro nuovi investimenti, che proseguiranno nella strategia di percorrere la strada del packaging, in particolare nel settore cosmetico dove l’astuccio ha un valore intrinseco elevato. ◗
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ETICHETTE AUTOADESIVE UN MERCATO CHE TIENE L
a domanda di etichette europee è cresciuta del 6,8% nel primo trimestre 2020 rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso. L’aumento ha seguito tassi di crescita modesti dell’1,8% e dell’1,4% registrati rispettivamente nel 2019 e nel 2018, sebbene la seconda metà del 2019 abbia già indicato una tendenza al rialzo con incrementi superiori al 3% su base annua. Inevitabilmente, tuttavia, i risultati del trimestre attuale e futuro sono e saranno comunque influenzati dall’epidemia di Covid-19 e dai successivi lockdown nei paesi europei attuati da marzo, poiché la domanda a breve termine di forniture critiche ai mercati alimentare, farmaceutico e medico è cresciuta e le catene di vendita al dettaglio ha iniziato ad accumulare scorte in previsione di periodi di blocco prolungati e scorte dei consumatori.
DIFFERENZE TRA NAZIONI
Normativa UE 1169/2011
La richiesta
Mentre la domanda nel Regno Unito è di etichette autoadesive europee stata colpita da un significativo declino ha subito impennate nel primo nei mesi intorno alla Brexit, la Scandinatrimestre, una prospettiva via ha mostrato un quadro contrastante contrastante di fronte all’emergenza e l’aumento della domanda nell’Europa Covid-19. I risultati del trimestre centrale è stata rallentata da una crescita inferiore alla media ma ancora roattuale e futuro sono e saranno etichettifici si trovano ad affrontare busta in Germania, i paesi dell’Europa comunque influenzati l’impatto del lockdown attraverso la meridionale che sono stati colpiti più dall’epidemia e dai lockdown ridotta disponibilità di personale in gravemente di Covid-19 e hanno monei paesi in Europa attuati produzione, gli adeguamenti necesstrato numeri in crescita superiori al da marzo. 5%. La crescita su base annua più forte sari per conformarsi alle più rigorose è stata registrata nell’Europa orientale, misure di sicurezza e salute operaticon i principali mercati che hanno mostrato tassi di crescita annuali ve (OSHA) e le questioni relative al flusso di cassa riguardo all’estensuperiori al 10%. Sebbene i lockdown di Covid-19 siano iniziati solo a sione unilaterale dei termini di pagamento da parte dei clienti. marzo, si può presumere che il loro impatto sia già entrato in vigore Oltre alle questioni relative alle materie prime e alle tensioni di pica febbraio quando i clienti (sia per i beni critici che per quelli non cri- co a breve termine, la preoccupazione maggiore è l’impatto di una tici) hanno iniziato ad accumulare scorte. Alla luce di questi numeri, prolungata crisi economica oltre agli attuali interventi di sostegno non dovrebbe sorprendere che i tempi di consegna dei materiali au- del governo forniti in diversi paesi per i prossimi 3-6 mesi. Si prevede toadesivi, in particolare per i prodotti non critici, siano aumentati in che una volta scaduti questi interventi, i licenziamenti aumenteranmodo sostanziale. Oltre alla disponibilità di materie prime (non solo no e i rating del credito continueranno a scendere, la domanda pomateriali autoadesivi ma anche prodotti chimici critici per la produ- trebbe subire una grave flessione. ◗ Fonte: FINAT zione di materiali di consumo come inchiostri, adesivi e siliconi), gli
Sul versante Italia Continua nei mesi di crisi l’implementazione dell’attività di comunicazione GIPEA. Particolare successo viene riscosso dalla pagina LinkedIn del Gruppo che raggiunge quota 1.143 follower, registrando un +50% negli ultimi 2 mesi. Questo fenomeno segnala un interesse e un bisogno crescente di ricevere comunicazioni e supporto informativo dall’associazione di categoria e dal gruppo di specializzazione. Necessità a cui GIPEA continua a rispondere con il supporto da remoto in sinergia con l’attività di Assografici. Il Consiglio Direttivo GIPEA ha deciso di avviare un progetto di consulenza e sviluppo associativo. Per questo scopo è stato raggiunto un accordo con Antonio Matizzi, figura ben nota nel mondo delle etichette e vero esperto del settore. Matizzi sarà la figura di riferimento per gli etichettifici associati e manterrà i contatti con le aziende del gruppo, per conoscere le loro esigenze, le loro necessità e per coinvolgerle maggiormente nelle attività associative e nei momenti d’incontro durante l’anno. La filosofia che guida questi progetti è quella di RG • Maggio 2020 continuare a sviluppare la cultura del settore: più cresce la conoscenza dell’universo etichette più sarà facile ottenere e diffondere il riconoscimento del valore di un’etichetta, imprescindibile biglietto da visita del prodotto davanti ai consumatori. Fonte: Gipea
Associazione Italiana dei costruttori e dei fornitori di tecnologie per la stampa, il packaging e il converting www.acimga.it
Non vicini, ma insieme. Sappiamo di essere una grande macchina, che confeziona in modo incessante le migliori soluzioni nel settore della stampa, del converting e del packaging. Sappiamo di essere fieri, di questo essenziale operato che nutre filiere di massima priorità . Sappiamo di essere un punto fermo, in un processo di lavoro che non si può arrestare. PiÚ di tutto, sappiamo di essere una squadra, che giocherà questa partita fino alla fine. Per vincerla, ancora una volta, insieme.
Global Print
La guida Avery per preparare le spedizioni Avery, azienda produttrice di etichette adesive di varia tipologia, ha preparato una guida per chi deve spedire dei pacchi ma non ha esperienza sulla preparazione di un corretto imballo, con gli step essenziali da seguire.
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rima di arrivare a destinazione, un pacco compie un lungo percorso e passa di mano in mano. Come evitare che il prodotto al suo interno si rompa durante il trasporto? Ecco alcuni consigli utili per l’imballaggio.
A OGNI PRODOTTO IL SUO IMBALLAGGIO Scegli il contenitore in base al tipo di prodotto da spedire. Deve essere resistente e robusto per sostenere facilmente il peso dell’oggetto custodito. I corrieri consigliano di utilizzare scatole di cartone ondulato di alta qualità e se l’articolo è fragile o pesante, meglio usare un contenitore a parete doppia o tripla. Se l’oggetto è piccolo, è perfetta anche una busta plastificata.
➥ Scatola nuova o usata? I corrieri consigliano una scatola nuova rigida perché più resistente, ma se hai una scatola già usata in buono stato puoi riutilizzarla, togliendo i contrassegni della spedizione precedente. Oppure puoi nasconderli con delle etichette coprenti per pacchi, con tecnologia BlockOut™ che copre tutto ciò che è sottostante.
➥ Quanto deve essere grande il contenitore? Il pacco deve essere grande abbastanza da contenere sia l’oggetto che il materiale protettivo. Fai attenzione a: • I bordi dell’oggetto che non devono toccare le pareti esterne della scatola - almeno 6 cm di distanza– se sono taglienti, avvolgili con del pluriball; • Rispetta i requisiti dettati dai corrieri, che possono rifiutarsi di spedire i pacchi non conformi.
PROTEGGI L’OGGETTO DA SPEDIRE Per proteggere il prodotto serve un imballaggio interno. Riempi gli spazi vuoti con pluriball, carta o polistirolo espanso, senza esagerare, altrimenti la scatola può scoppiare o schiacciarsi Per liquidi o oggetti fragili usa qualche cautela in più: • se devi spedire bottiglie in vetro con olio, vino o altri liquidi, verifica che siano a perfetta tenuta stagna e riponile in cantinette in polistirolo protettive;
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• se invece devi spedire oggetti delicati, posizionali al centro della scatola, distanziati fra loro e protetti con carta o polistirolo. Ora chiudi il pacco e applica i contrassegni per la spedizione, lasciando al suo interno un’etichetta con l’indirizzo del mittente e del destinatario, per sicurezza.
CHIUSURA DEL PACCO E INFORMAZIONI SULLA SCATOLA Per evitare che la scatola si apra, sigilla bene il pacco con del nastro adesivo. I corrieri consigliano di usare del nastro adesivo sensibile alla pressione: nastro in polipropilene o in vinile. Evita quelli in carta o in cellophane, corde, reggette e punti metallici. Se il prodotto è di valore o riservato applica sull’apertura, un’etichetta prestampata antimanomissione, la scritta “VOID” segnalerà il tentativo di manomissione
QUALI CONTRASSEGNI DI SPEDIZIONE UTILIZZARE Ora il pacco è chiuso. Devi solo applicare i contrassegni di spedizione. Lascia libero un lato della scatola per il documento di trasporto (lettera di vettura). Indica comunque nome e indirizzo del mittente e del destinatario così, se la lettera di vettura dovesse staccarsi, il corriere potrà recuperare i dati di entrambi. Usa un’etichetta personalizzata per pacchi, realizzata al computer con un software gratuito online come Avery Crea e Stampa, con il quale puoi inserire indirizzo, logo e codici a barre in pochi istanti. Se avvolgi il tuo pacco in una busta resistente scegli le etichette impermeabili che resistono all’acqua ed evitano sbavature.
DOVE APPLICARE LE ETICHETTE E LE AVVERTENZE SPECIALI Le etichette con i dati di spedizione devono essere sempre ben visibili e non vanno applicate sull’apertura del pacco. Puoi inserire anche avvertenze come oggetto fragile, teme l’umidità, teme il calore, alto con le etichette prestampate per spedizioni. Applicale su un lato diverso da quello che riporta i dati di spedizione. ◗
➧ ➧ ➧ ➧ CASE HISTORY
Abbott Label è stata fondata nel 2000 sotto la guida di John Abbott, veterano di lunga data nell’industria della stampa di etichette. Oggi, l’azienda dispone di molti impianti di produzione e garantisce una delle più ampie offerte di prodotti. La chiave del successo di Abbott Label è stata la filosofia di mettere il cliente al primo posto in tutto ciò che fanno.
Abbott Label cresce con il digitale inkjet UV
A
febbraio 2020, Abbott Label ha aggiunto al proprio parco macchine, la stampante digitale a getto d’inchiostro UV Domino N610i, ampliando così la capacità produttiva e facendo il passo successivo verso la trasformazione tecnologica. In questa intervista, John Abbott, presidente di Abbott Label ha raccontato le attività su cui si focalizza l’azienda e le motivazione della scelta nel recente investimento.
Parliamo di Abbott Label, quale evoluzione negli anni e quali le peculiarità? Abbott Label è un’azienda produttrice di etichette a conduzione familiare da 20 anni sul mercato. Non disponendo di una rete di vendita diretta, produciamo rigorosamente per la rivendita. Sebbene la società sia stata fondata nel 2000, la famiglia Abbott è stata nel settore della stampa per oltre 40 anni, risalente alla fine degli anni ’70. Mio padre Jerry acquistò una società di stampa in fallimento chiamata Metro Label nel 1978 e due decenni dopo, nel 1998, era uno dei principali produttori di etichette negli Stati Uniti. Ha acquisito la Metro Label da uno stato di sopravvivenza e l’ha trasformata in una azienda prosperosa. Grazie alla collaborazione di validi dipendenti e dalla grande esperienza di Abbott Label, l’azienda è cresciuta notevolmente. La nostra organizzazione comprende quattro stabilimenti produttivi situati strategicamente negli Stati Uniti in Texas, Georgia, California e Illinois. Le nostre capacità produttive includono linee di produzione flexo fino a 20″ di larghezza e fino a 8 colori. Nello stabilimento di Dallas abbiamo inserito le tecnologie digitali con un HP Indigo e, di recente, abbiamo installato una innovativa inkjet UV Domino N610i. Abbott Label è orgogliosa di selezionare solo i migliori fornitori con cui collaborare. Dai supporti alle macchine da stampa, selezioniamo attentamente ogni fornitore per garantire la migliore qualità. I nostri fornitori sono i nostri principali sostenitori che ci aiutano a fornire l’alto livello di servizio che i nostri clienti si aspettano quando collaborano con Abbott Label.
➥ Quali sono le aspettative e i requisiti richiesti dai vostri clienti? I nostri clienti sono normalmente aziende di imballaggio e le etichette sono solo un segmento di ciò che offrono. Tenendo presente ciò, il servizio è in cima alle nostre esigenze e i nostri dipendenti si spendono molto per rispondere alle necessità dei clienti. Il nostro modello organizzativo si basa sulla trasmissione più rapida possibile di informazioni per produrre senza intoppi.
➥ Ci parla del digitale e del vostro percorso in questo senso? Il digitale è una necessità nel mercato di oggi. Abbiamo avuto modo di conoscere Domino nel 2013, quando abbiamo iniziato sul serio ad approfondire la tecnologia digitale. Siamo rimasti sempre molto colpiti dalla
Il presidente John Abbott e il Digital Manager Whitney Watson di fronte alla Domino N610i
tecnologia, ma anche con un po’ di incertezza, dato anche dal fatto che le installazioni al tempo erano abbastanza poche. Nel 2014 abbiamo installato una HP Indigo WS6600, siamo rimasti completamente soddisfatti dell’HP, ma volevamo entrare nel mercato del getto d’inchiostro poiché riteniamo che serva meglio i mercati in cui vendiamo. Abbiamo molte lavorazioni con codici a barre e abbiamo compreso che con Domino N610i sarebbe stato più facile acquisire nuovi clienti.
➥ Prevede cambiamenti nei tipi di lavori sulle etichette che eseguite o progetti che perseguite? Prevediamo che la tecnologia inkjet UV ci metterà in condizioni migliori per rispondere alle esigenze dei nostri clienti. Seguiremo produzioni che necessitano di numerazione e lunghe tirature senza bisogno di lastre, spostando lavorazioni dalle macchine da stampa tradizionali a Domino N610i.
➥ Ci parla del processo di giustificazione dei costi di Domino N610i? Poiché stiamo vendendo nel mercato digitale da un po’ di tempo, abbiamo una buona dose di lavoro che possiamo trasferire immediatamente su Domino, mantenere i prezzi attuali e ottenere un margine più elevato. Con la nostra rete di distributori, riteniamo di poter saturare la produttività di Domino anche con nuovi lavori in breve tempo e dandoci un ritorno di investimento rapido.
➥ Qual è stato il livello di soddisfazione per Domino come azienda? Ottimo finora. Domino ci manterrà i massimi livelli di competitività grazie alla tecnologia di stampa ottimizzata.◗
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Know how e dedizione, unite a una profonda condivisione di valori e obiettivi, rappresentano la linfa vitale del percorso imprenditoriale di Gicherstampa, l’azienda marchigiana che mette al centro il cliente e punta a fare la differenza sul mercato. Normativa UE 1169/2011
Gicherstampa
un’azienda dove l’intuizione incontra competenza e passione G
icherstampa nasce nel 1977 da un’idea di Vittorio Ginevri Cherri e Maura Donzelli, come piccola tipografia situata nella zona collinare di Fermo, nel cuore delle Marche.Con la passione e l’entusiasmo di un’azienda giovane, negli anni ’80 prende il via un importante percorso imprenditoriale, fondato su grandi intuizioni e continue innovazioni tecnologiche nel settore etichette. Il principio irrinunciabile dell’efficienza “just in time” viene naturalmente permeato dalla lunga tradizione artigianale e agricola del territorio, in cui l’azienda tiene ben salde le sue radici e che, da sempre, è motivo di grande orgoglio. “Quest’anno ad aprile abbiamo festeggiato 43 anni di attività racconta Maura Donzelli. - Iniziando nel settore del modulo continuo, con il passare degli anni, ci siamo reinventati e riposizionati sul mercato delle etichette autoadesive. Il nostro è stato un percorso a tappe: dalla prima macchina flexografica nel 1998 fino alle più evolute macchine da stampa digitali e alle lavorazioni di nobilitazione, pressoché infinite. Osservando il mercato in continua evoluzione, abbiamo compreso che era ed è necessaria e indi-
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spensabile una continua trasformazione. Il nostro parco macchine è molto diversificato: flexo, offset, digitali, serigrafiche, di finitura e lavorazioni speciali, tra queste l’oro colato (da non confondere con il foil), che permette di ottenere affetti unici su etichette nel settore enologico e cosmetico”.
01 Particolare di microincisione ottenuta con un cliché in magnesio e foil
02 Applicazione di un “cristallo sintetico” su stampa a quattro colori con “rosso colato” (passaggio serigrafico e foil specifico)
LAVORAZIONI CHE FANNO LA DIFFERENZA L’intraprendenza viene premiata e Gicherstampa, nel tempo, diventa un riferimento nel mercato del centro-sud Italia, consolidando la propria posizione dapprima nel settore del food e successivamente in quello enologico, liquori, profumi, ecc. Anche i mercati cambiano, l’azienda oggi ha clienti in tutta Italia e qualcuno anche all’estero. “Nel corso degli anni – spiega Giada Ginevri Cherri, seconda generazione – la concorrenza nel settore flexo è aumentata esponenzialmente, incidendo sui margini di guadagno. Per questa ragione, abbiamo deciso di proporre i nostri servizi a un mercato di nicchia, specializzandoci in lavorazioni particolari con l’utilizzo di vernici tattili, glitter, perlescenti, lentico-
STAMPA➧DIGITALE PER HISTORY ETICHETTE ➧ ➧ ➧ CASE
03 L’etichetta non è stata stampata in CMYK. Sul substrato metanizzato si è applicato il foil con differenti rilievi (embossing), verniciatura serigrafia e fustella sagomata
lare, microincisioni e altre specializzazioni”. Lavorazioni che, combinate tra loro, generano prodotti esteticamente unici non facili da replicare. Gicherstampa ha anticipato i tempi guardando alla nobilitazione delle etichette come capacità di differenziarsi e offrire qualcosa di unico ed esclusivo. “Siamo partiti prima degli altri, - prosegue Giada - focalizzando la nostra produzione su etichette in cui le molteplici lavorazioni sono l’elemento centrale. Abbiamo fatto e continuiamo a fare ricerca su lavorazioni speciali, modificando o realizzando delle macchine in funzione delle varie esigenze. Abbiamo unito le tecnologie progettate su misura alle competenze tecniche dei nostri collaboratori, coinvolti anche nel trovare idee e soluzioni tecniche che ci permettono di offrire ai clienti etichette molto differenti rispetto a quelle che si possono trovare sul mercato”.
dispensabile per tracciare in automatico gli spostamenti tramite l’installazione di reader, oppure tramite l’accesso alle informazioni contenute nei database per meglio gestire il magazzino, la spedizione e la vendita del prodotto. Ma il lavoro di Gicherstampa non si limita esclusivamente a un prodotto curato e impreziosito dall’elevata qualità di finitura, ma è valorizzato in particolar modo attraverso un approccio che mette al centro il rapporto umano. “La particolarità, che ci contraddistingue, è la relazione con il cliente, un aspetto per noi fondamentale – spiega Maura Donzelli.– I nostri clienti non sono semplicemente degli interlocutori con cui fare business, ma diventano partner con cui progettare e costruire ogni idea. Il nostro è un approccio consu-
07 Simulazione effetto goffrato su carta con differenti disegni, rilievi e profondità, stampa di vernice tattile serigrafica e fustella sagomata
04 Substrato glitterato, foil argento “laser”, debossing, serigrafia in colore nero, passaggio tattile, e successiva applicazione della perla in automatico
IL CLIENTE E IL PRODOTTO SEMPRE AL CENTRO Grazie alla costante ricerca e allo sviluppo tecnologico, Gicherstampa oggi realizza etichette, materiali fluorescenti, con forme accattivanti e irregolari, con retinature finissime e fustellature esclusive, sulle quali si possono anche applicare cristalli (Swarovski) e Perle. Realizziamo anche etichette multipagina e parlanti, e con tecnologia RFID, in-
06 Lucidatura serigrafica parziale su carta naturale, lamina argento laser e oro colato (passaggio serigrafico e foil specifico)
05 Combinazioni di verniciature serigrafiche con nero opaco e glitter in diverse colorazioni e spessori
lenziale, che va oltre il semplice ordine di stampa; garantiamo il massimo supporto sia a livello esecutivo sia nella scelta dei materiali. Per noi il cliente è il fulcro della nostra azienda e lo è anche il rapporto che si crea con lui”. In Gicherstampa ogni progetto inizia con l’ascolto e l’attenzione al cliente, che viene coinvolto nelle scelte grafiche e, dopo una chiara definizione degli obiettivi, viene seguito in ogni fase della lavorazione con una consulenza professionale che possa soddisfarlo. L’azienda collabora con studi grafici e agenzie realizzando dei prototipi, e anche con i fornitori per la ricerca di substrati, inchiostri, cliché, ecc. testando i vari materiali in modo da poter garantire soluzioni in grado di fare la differenza. “Manualità, formazione, serietà e costante impegno sono valori per noi molto importanti, - conclude Maura – e siamo convinti che solo attraverso le competenze delle risorse umane, unite all’impiego di tecnologie all’avanguardia e lavorazioni esclusive, possiamo soddisfare sia le nostre esigenze che quelle dei clienti”.◗
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DAL Mercato... Canon UVgel Wallpaper Factory
Versafire&Labelfire, le digitali di Heidelberg a foglio e a bobina La richiesta di stampati digitali è in continua crescita sia nei lavori a 4 colori che in quelli speciali dove si arriva fino a 8 colori. La quantità rimane un fattore determinante, la qualità e la flessibilità lo sono e lo saranno sempre di più. Partendo dai due assunti precedenti Heidelberg continua ad integrare l’offerta di macchine digitali con la gamma “Fire”. I progetti Versafire e Labelfire nascono con l’obiettivo di dare ai clienti Heidelberg due tecnologie di ultima generazione sia nella stampa a foglio che a bobina. Ma osserviamo da vicino queste due tecnologie. Versafire è un progetto che si sviluppa su un’ampia gamma di modelli a foglio, dal bianco e nero al CMYK, dal bianco prima della quadricromia ad una vasta scelta di colori speciali. Con una risoluzione di 4800x2400 dpi e una nuova formula di toner, Versafire si distingue per una costante qualità anche sui supporti più difficili come le carte martellate, i supporti plastici o metallizzati. Le Versafire vanta una produttività fino a 5.000 fogli A3/ora, un registro e una calibrazione automatica in linea e un fronte/retro fino a 1030 mm. Inoltre, la possibilità di stampare supportida 52 a 470 g/mq e fino a 600 micron definisce nuovi standard di produttività, qualità e flessibilità. La Gallus Labelfire è la macchina da stampa digitale inkjet per etichette creata dall’unione delle tecnologie di Gallus leader nella stampa di etichette e Heidelberg per la gestione della stampa dal file alla gestione della goccia sul materiale. In Italia sono già presenti 6 installazioni di Labelfire a riprova che la macchina mantiene le premesse di qualità e produttività di cui il mercato richiede. La macchina infatti non viene utilizzata per stampare poche centinaia o migliaia di etichette come spesso succede su altre attrezzature digitali ma può spingarsi anche a centinaia di migliaia poiché il costo di gestione sono i più bassi del mercato. Cuore della gamma “Fire” è il software Prinect DFE di Heidelberg che con una interfaccia utente intuitiva e i suoi processi altamente automatizzati, associati alle alte prestazioni del RIP Heidelberg, lo rendono perfetto per anche per i più esigenti stampatori. Il nuovo Digital Experience Center di Heidelberg Italia, centro di eccellenza dell’integrazione Digitale inaugurato a Novembre 2019, è a disposizione per dimostrazioni personalizzate sulle attrezzature e su tutti i Software di integrazione, anche in remoto.
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Canon annuncia UVgel Wallpaper Factory realizzato in collaborazione con il partner Fotoba. Progettato per garantire massima produttività, qualità e per essere operativa tutto il giorno, questo sistema rappresenta una soluzione perfetta per la produzione automatica di carte da parati personalizzate. Il sistema UVgel Wallpaper Factory, in linea con le esigenze espresse dai clienti, è disponibile come soluzione end-to-end anche come aggiornamento per le stampanti roll-to-roll di grande formato della gamma Colorado esistenti. UVgel Wallpaper Factory è un sistema per importanti volumi di stampa completamente modulare costituito dall’alimentatore motorizzato Fotoba Jumbo Roll (JRL) collegato alla parte anteriore della stampante roll-to-roll di grande formato Colorado. La stampante è collegata a Fotoba Cutter XLD 170WP e Rewinder REW 162 per il taglio automatico di supporti flessibili in dimensioni e lunghezze personalizzate. Inoltre, grazie all’unità di nastratura integrata, il processo di “stampa, taglio, riavvolgimento e nastratura” diventa semplicissimo. Il lavoro è concluso e i rotoli di carta da parati sono pronti per la consegna. UVgel Wallpaper Factory può anche essere integrato nel flusso di lavoro esistente grazie alla struttura di interfaccia aperta delle stampanti Colorado, permettendo così di scegliere soluzioni di input e output da diversi fornitori. L’alimentatore di supporti ad alto volume in combinazione con la stampante Colorado garantisce una produttività eccezionale. Grazie a un processo di stampa totalmente automatizzato, dall’ingresso del supporto fino all’uscita della stampa, la produzione è completamente affidata a UVgel Wallpaper Factory, eliminando la necessità di interventi manuali e fornendo un conseguente aumento dei volumi e ottimizzazione dei profitti. La stabilità dimensionale e la consistenza del colore sono fondamentali nella produzione di carta da parati per poter garantire una corrispondenza precisa da pannello a pannello. Il vantaggio degli inchiostri UVgel è che non richiedono calore per l’asciugatura, quindi non si rischia alcuna distorsione del supporto nelle stampe prodotte dai dispositivi Colorado. Gli inchiostri UVgel sono inodore e certificati GREENGUARD Gold da Agbb, e Type II da ASTM, quindi le carte da parati stampate sui dispositivi Colorado garantiscono un utilizzo sicuro anche in ambienti chiusi. E con l’esclusiva tecnologia FLXfinish, è possibile ottenere carta da parati personalizzata con una finitura opaca e vellutata.
➧ ➧ ➧ ➧ FATTI, AZIENDE E TECNOLOGIE
T-Shirt Factory, garment on demand T-Shirt Factory è la nuova realtà 100% italiana che porta i plus della stampa digitale diretta su tessuto nel mondo della personalizzazione, grazie alle esclusive piattaforme Teetaly e Teetaly Pro. Un’idea nata poco più di un anno fa dall’intuizione di Vincenzo Cirimele, già CEO di PressUP, tech company nei servizi di stampa online, e della moglie Maria Stella Adario. “Analizzando il mondo della gadgettistica personalizzata, ci siamo resi conto che nel mercato del fashion, così importante in Italia, non esisteva ancora una produzione customizzata just-in-time per il garment on demand”, spiega Cirimele. “Abbiamo quindi deciso di creare una factory tutta italiana che potesse soddisfare efficacemente questa domanda con l’obiettivo di personalizzare decine di migliaia di pezzi al giorno con un orientamento fashion-like”. Da qui la scelta di dotarsi di tecnologie di ultima generazione firmate Kornit Digital, leader mondiale nelle soluzioni di stampa per le industrie dell’abbigliamento e dei prodotti tessili. Due i sistemi già installati, utilizzati rispettivamente per la stampa su fibre naturali, come il cotone e, per la prima volta, anche sul poliestere, utilizzato per i capi sportivi, mantenendo intatte le originarie caratteristiche del tessuto. Inoltre, queste tecnologie sono eco-friendly, grazie all’uso di inchiostri atossici 100%, bio-
degradabili e al processo produttivo senza sprechi d’acqua. Il cuore del progetto è Teetaly, la piattaforma online che offre diversi servizi a differenti cluster di utenti. Da una parte, il target consumer a cui si rivolge l’esclusivo configuratore che permette di personalizzare anche il singolo capo. Dall’altra, l’utenza business che comprende retailer, agenzie di marketing e comunicazione, produttori di tessile e aziende del fast fashion a cui Teetaly Pro permette di brandizzare abbigliamento e gadget promozionali senza porre limiti aordinativi, creatività e qualità di stampa. A questo target, T-Shirt Factory offre un servizio industriale, che va dalla stampa alla gestione del magazzino, fino al delivery in tutto il mondo. Inoltre, Teetaly Promette a disposizione dell’utenza business una Vincenzo Cirimele, fondatore di T-Shirt Factory
piattaforma già pronta all’uso, da personalizzare con la propria immagine aziendale per la vendita online delle proprie collezioni o gadgettistica. Disponibile sia white label sia integrabile in qualsiasi sito e-commerce, consente a retailer, aziende del fashion, designer ma anche influencer e giovani artisti di disporre di un proprio eshop dove vendere prodotti personalizzati senza dover sostenere oneri organizzativi, produttivi, logistici e di stoccaggio.
Decreto Rilancio
Novità sugli investimenti pubblicitari
Per contrastare la crisi degli investimenti pubblicitari, il regime straordinario di accesso al bonus pubblicità, previsto dal DL Cura Italia, viene confermato dal DL Rilancio, con una serie di novità per il 2020 Via libera per gli investimenti pubblicitari su testate giornalistiche, radio e tv registrate realizzati nel corso dell’anno 2020. Con il Decreto Rilancio il Bonus arriva al 50% e la scadenza per la prenotazione è stata spostata a settembre. Le novità sono quindi importanti: • la base di calcolo del credito d’imposta si identifica con il valore dell’intero investimento pubblicitario effettuato nel 2020; • è stato abolito il calcolo sul valore incrementale dell’investimento pubblicitario 2020 rispetto a quello nel 2019; • la percentuale dell’investimento, riconoscibile come credito d’imposta, prima annunciata al 30% è salita al 50%.
DAL Mercato... Sada Packaging sceglie l’offset di alta gamma Sada Packaging, la divisione dedicata al cartone pieghevole del Gruppo Sada, arricchisce il proprio parco macchine con l’installazione di una macchina Heidelberg Speedmaster XL 145-7+LX per rispondere ai bisogni di clienti sempre più esigenti in termini di qualità di stampa e velocità di servizio. La configurazione installata si compone di 7 gruppi stampa offset più un gruppo stampa flexo per la verniciatura e il controllo spettrofotometrico dei fogli direttamente in linea. Grazie alla modalità Packaging Speed Performance, può raggiungere una velocità produttiva di 18.000 fogli/ora, mentre la tecnologia Push to Stop di Heidelberg assicura, assieme a tempi di avviamento molto ridotti, che gli obiettivi di produttività, efficienza e sostenibilità voluti dalla direzione del Gruppo Sada possano essere rispettati. Questo investimento rientra nel piano di crescita per il biennio 2018-2020, per il quale il Gruppo Sada ha stanziato 25 milioni di euro. Il Gruppo Sada è un’azienda storica italiana, con oltre 100 anni di storia alle spalle e una crescita costante che, dalla sede originaria in provincia di Salerno, l’ha trasformato oggi in una realtà da 7 stabilimenti, 456 dipendenti e un fatturato da 123 milioni di euro. Sada Packaging è nata nel 2006, con l’obiettivo di affiancare all’attività primaria – imballaggi in cartone ondulato – lavorazioni in cartoncino teso e microonda. Questi ultimi sono realizzati con la tecnologia Quantum che consente di creare una struttura che protegge e conserva il prodotto all’interno grazie all’onda, mantenendo ottima stampabilità e dimezzando i tempi di consegna per i clienti. Nel 2016, Sada Packaging ha festeggiato il proprio decennale accrescendo la capillarità della propria presenza nazionale: l’acquisizione di Cartotecnica Travagliati, in provincia di Verona, dà vita a Sada Packaging Verona e completa l’offerta tecnologica del gruppo con formati più piccoli.
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I service truck Ulmex valicano i confini Ulmex riparte a pieno regime dopo il lockdown, potenziando il servizio di pulizia laser degli anilox a domicilio. Tra le novità tecnologiche, l’upgrade delle macchine laser installate sui service truck che, grazie alla nuova release, risultano ancora più performanti aumentando l’efficienza del procedimento e la velocità di esecuzione della pulizia. “Anche durante le settimane di massima emergenza abbiamo continuato a garantire il servizio con una delle nostre unità mobili, destinandola agli interventi richiesti con urgenza soprattutto dai clienti che operano nella filiera alimentaree in quella farmaceutica, che non hanno mai interrotto la propria attività”, racconta Angelo Maggi, Amministratore di Ulmex Italia, leader nella fornitura di componenti tecnici, prodotti di consumo, apparecchiature, ricambi e servizi per il mondo del packaging, dell’imballaggio flessibile e della stampa flexo e rotocalco. Nel contempo, l’azienda è stata impegnata anche sul fronte organizzativo per ottimizzare ulteriormente il servizio selezionando nuovi tecnici specializzati per il team dedicato alla pulizia degli anilox. “Un potenziamento che ci permetterà di rispondere in maniera ancora più tempestiva alle chiamate dei clienti italiani, ma anche alle richieste di interventi oltreconfine”, prosegue Maggi. Pianificare preventivamente e tempestivamente gli interventi di pulizia o di rigenerazione degli anilox permette di allungarne sensibilmente la vita, rendendoli più performanti e contribuendo all’ottimizzazione del processo produttivo, grazie alla riduzione degli sprechi di inchiostro e dunque dei costi complessivi. Un servizio a 360° che Ulmex intende portare anche all’estero, come conferma il Direttore Vendite Alessio Polastro: “Dopo alcune positive esperienze di interventi effettuati fuori dai confini nazionali (Spagna e Grecia), stiamo collaborando con i nostri partner per internazionalizzare la pulizia e la consulenza a domicilio, estendendo il servizio anche ad altri Stati europeiraggiungibili con i nostri mezzi, e in particolare Germania e Austria”. Tutte le unità mobili sono state dotate di microscopi digitali DotScope di nuova generazione, che consentono di effettuare un controllo analitico 3D degli anilox, prima e dopo il trattamento. Un servizio aggiuntivo che ULMEX offre gratuitamentea dimostrazione dell’efficacia e della sicurezza della tecnologia laser. I dati raccolti da DotScope permettono ai tecnici ULMEX di monitorare in tempo reale lo stato del parco cilindri del cliente, creare una cronologia degli interventi effettuati, restituendo un’analisi accurata del ciclo di vita. L’intervento può avvenire sia in modalità Off-Line,a bordo del furgonefuori dalla sede del cliente, sia In-Line per quei cilindri che risulta impossibile o difficoltoso rimuovere dalla macchina. In questo caso Ulmex è disponibile a programmare la pulizia anche in notturna e nei weekend, evitando il fermo della produzione e, in questa fase di emergenza sanitaria particolarmente delicata, limitando al minimo anche il contatto con il personale aziendale, nel pieno rispetto delle disposizioni governative.
➧ ➧ ➧ ➧ FATTI, AZIENDE E TECNOLOGIE
Polyedra, soluzioni per la visualcom con il sistema Biancodigitale®Xerox L’offerta di Polyedra per il mondo della visual communication è in costante ampliamento. Già leader nella distribuzione di carte, cartoncini e prodotti per l’imballaggio, nel 2017 l’azienda ha esteso ulteriormente il proprio campo d’azione affiancando all’offerta di supporti per la Visualcom, la commercializzazione di sistemi di stampa e taglio, software e inchiostri. Un’attività gestita sinergicamente con il core business aziendale della divisione Print & Packaging. Tra le novità entrate di recente a far parte della gamma Polyedra, il rivoluzionario BiancoDigitale®, un esclusivo sistema brevettato da MC System per potenziare le prestazioni delle stampanti laser-toner di Xerox. Questa tecnologia, che prevede l’inserimento di un carrello estraibile caricato con inchiostri speciali quali bianco, oro, argento, trasparente e fluo, permette di effettuare la nobilitazione diretta (oggi possibile solo con macchine dai costi elevati) in formato massimo di 33x48,8 mm, anche su carte e cartoncini solitamente non utilizzati per la stampa laser. Il bianco digitale, inoltre, permette la realizzazione di stampe di sicurezza invisibili a occhio nudo, ma leggibili utilizzando lampade specifiche. Polyedra, in particolare, propone la soluzione BiancoDigitale® in abbinamento con le nuove stampanti Xerox Primelink C 9065/70 Multiverse e Versant 180 Multiverse, en-
trambe dotate dell’avanzatissima tecnologia toner EA (Emulsion Aggregation) che permette di raggiungere una risoluzione fino a 2400x2400 dpi. Sui due sistemi, già installati presso la Demo Room di Milano, il team Polyedra ha testato con successo molte delle proprie carte: da quelle marcate alle adesive, dalle buste alle carte trasparenti, dalle patinate alle metallizzate, fino ai supporti sintetici e touch. Inoltre BiancoDigitale® è una soluzione modulare che può essere implementata step by step partendo dalla configurazione base per piccole tirature, fino ad allestimenti complessi e performanti, sia dal punto di vista del carico, sia dei finishing, come la versione Business Ready con alimentatore fino a 4000 fogli e sistema di fascicolatura. La modularità rende questo sistema una proposta trasversale adatta a tutte le tipologie di clienti, anche in termini di investimento. Dagli utenti finali che desiderano produrre direttamente i propri tools di comunicazione, fino agli operatori della visualcom e ai grandi stampatori specializzati nel digitale che, grazie a questa soluzione, possono realizzare nobilitazioni senza ricorrere a fornitori esterni, con indubbi vantaggi in termini di tempo ed economicità. Alla proposta del BiancoDigitale®, oltre all’ampio ventaglio di carte e supporti speciali testati e certificati, Polyedra abbina
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Machine – World Graphic Da sempre WGM lla sodprimario quello de ha come obiettivo ienti e fic enti, rendendoli ef orgadisfazione dei cli po m te questo, ha da n un produttivi. Per far co ica cn te a assistenz ionz nizzato la propria fu l inuo da remoto de opr i monitoraggio cont de acchine da stampa r pe namento delle m o, izi rv se nno aderito al nte pri clienti che ha po ro nt co iva preditt una manutenzione ti velonamenti, interven zio un alf m ziali futuri re ogni ita che in loco per ev ci sia da remoto erativa op le ra china. La cent tipo di fermo mac fianco al e da portare pr m se è ile 24/7, t Glasses in modo ar Sm e ch an e di WGM, disponib on risolvere alcuni a mette a disposizi te per aiutarlo a en cli l de dei clienti. L’aziend pa am st professionali, cocnico nella sala tecnici altamente di za en virtualmente il te I MHI es pr a all ire ai clienti RYOB mia. Grazie GM riesce a garant W problemi in autono sono , li re na ad igi m or sa bi ca ati dalla liano. I ricam ita rio to rri te l stantemente form su evità ottimali. I pertura capillare prestazioni e long n co a in e non solo, una co ch ricevoac m WGM certificato, ecifiche della realizzati per le sp nali, forniti e montati da un tecnico perire re o on ss to si po origi uttore. Nel merca od pezzi di ricambio e non pr l m de co ia de nz en ra pr te la ga allati si com st in lta vo a un no automaticamen a m one l’efficienza e enza molto simili, chine, diminuend ac m lle ricambi, all’appar de ali tu andard proget rispondano agli st ile molto bassa. ut a avendo una vit
anche la fornitura di toner proposti in tre diversi Kit. In base alle specifiche necessità, i clienti possono configurare il sistema con il kit Special, che comprende oro, argento, trasparente e bianco; il kit Fluo che, oltre al nero, include ciano, magenta e giallo fluo, e il kit Full che combina le due soluzioni. Per una filiera completa, Polyedra propone una piccola fustellatrice (I-Mark) che sfrutta tutti i vantaggi esclusivi di BiancoDigitale® per la produzione di etichette adesive scontornate e personalizzate e per il taglio e la cordonatura di piccole scatole. Oltre a Xerox e all’innovativo brevetto BiancoDigitale®, la divisione Visualcom di Polyedra offre una vasta gamma di sistemi e soluzioni a marchio HP che vanno dalle più recenti print&cut della serie Latex P&C, fino alle ammiraglie della famiglia Latex R e PageWide XL. Un catalogo in grado di rispondere a qualsiasi esigenza applicativa, dal packaging all’interior decoration, fino al wrapping e agli allestimenti indoor e outdoor. La gamma si completa con soluzioni software dedicate alle singole periferiche e sistemi di finitura come i plotter da taglio a marchio Summa e Valiani, le laminatrici Flexa e il sistema di rivestimento per scatole firmato Zechini, tutti a disposizione presso la demo room di Milano per test personalizzati.
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DAL Mercato... Onlineprinters, prodotti di sicurezza per comunicare
Nell’ambito dell’assistenza clienti e del commercio al dettaglio, così come nelle aziende manufatturiere, sta crescendo sempre di più il ricorso a pareti divisorie in vetro acrilico o adesivi per il pavimento. Onlineprinters offre ai propri clienti non solo questi prodotti di sicurezza, bensì anche la possibilità di personalizzarli con una stampa. “Occupandoci della realizzazione di prodotti stampati personalizzati, abbiamo dovuto prima di tutto adeguare la nostra azienda alla particolare situazione che stiamo vivendo. Una volta accertate le nostre capacità di produzione e consegna, abbiamo deciso di sfruttare le nostre
competenze fondamentali per sviluppare mezzi pubblicitari adatti alle attuali esigenze della nostra clientela. Desideriamo mettere a disposizione dei nostri clienti tutto ciò di cui hanno bisogno per consentirgli di proseguire nel miglior modo possibile le loro attività commerciali anche in un periodo difficile come quello che stiamo attraversando. Ci riferiamo a punti di vendita al dettaglio, industrie manufatturiere, attività di ristorazione, enti amministrativi e così via”, afferma Christian Würst, Amministratore delegato e Chief Commercial Officer di Onlineprinters. La stamperia online ha convertito una parte del suo processo produttivo adeguandolo alla realizzazione di mascherine. Queste protezioni per naso e bocca sono disponibili nel negozio online in differenti versioni e materiali, assieme a diversi motivi. “Il nostro strumento per la creazione online permette di stampare il proprio
slogan sulle mascherine o di caricare un motivo specifico”, spiega Christian Würst. Le mascherine Economy sono disponibili in cinque misure diverse e sono adatte anche all’utilizzo da parte di bambini e adolescenti. Tutte le mascherine in stoffa sono lavabili a 60 gradi. È inoltre possibile ordinare diversi modelli di visiere facciali, prodotti il cui uso è in forte crescita soprattutto nel settore del commercio al dettaglio o nei negozi di parrucchieri e barbieri. L’ultima novità nel negozio online sono le mascherine in carta stampabili, disponibili in due versioni e ottime come strumenti di protezione da distribuire ai clienti all’entrata di negozi e strutture di ristorazione. Oltre alla carta offset, per la realizzazione di queste mascherine è possibile ricorrere anche alla carta riciclata. Pur dedicandosi principalmente alla vendita online di prodotti stampati come volantini, manifesti, riviste, biglietti da visita, espositori o mezzi pubblicitari, Onlineprinters supporta le strutture caritative e di assistenza sociale mediante la fornitura gratuita di mascherine assicurando al contempo la sicurezza dei propri dipendenti, anch’essi muniti delle mascherine prodotte dall’azienda stessa. “Inoltre, assistiamo anche le attività di volontariato stampando volantini o articoli simili”, specifica Christian Würst.
In arrivo la serie Ricoh Pro C5300 La nuova serie Ricoh Pro C5300 offre stampa a colori di elevata qualità, flessibilità nella gestione dei supporti, prestazioni ottimali e un’ampia scelta di opzioni di finitura. Ideale per gli stampatori medio-piccoli e per i centri stampa aziendali, la serie Ricoh Pro 5300 coniuga caratteristiche di qualità, flessibilità e affidabilità con un rapido ritorno dell’investimento. Tra i principali vantaggi: • Qualità, grazie alla tecnologia VCSEL da 2400x4800 dpi di Ricoh e a un nuovo sistema di controllo dell’effetto gloss che soddisfano le esigenze degli stampatori tradizionali. • Produttività: velocità fino a 80 ppm, anche con supporti pesanti. • Flessibilità, grazie ad un cassetto carta a grandi capacità con alimentazione pneumatica anche per i supporti più particolari. • Gestione dei supporti fino a 360 g/mq, inclusi texture e buste. • Finitura professionale: utilizzando i sistemi
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Ricoh Pro C5300 è disponibile in Europa a partire da maggio 2020. di finishing disponibili è possibile stampare opuscoli di 30 pagine (80 g/mq). La versatile produzione end-to-end è ulteriormente supportata dall’impilatore ad alta capacità. La serie è dotata di un pannello di controllo touchscreen da 10” per una configurazione semplice e rapida delle commesse. “Ricoh Pro C5300 rappresenta l’evoluzione della tecnologia Ricoh, riconfermando ancora una volta l’eccellenza nell’innovazione. La soluzione è stata
pensata per fornire un efficace strumento di sviluppo del business nel settore light production”, spiega Giorgio Bavuso, Direttore Commercial and Industrial Printing di Ricoh Italia. “Le caratteristiche che da sempre distinguono la gamma a colori foglio singolo Ricoh e l’integrazione di nuove funzionalità danno vita a un sistema che offre vantaggi oggi fondamentali come flessibilità, produttività e facilità d’uso”.
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