Rassegna dell'imballaggio n.1 - Gennaio/Febbraio 2019

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GENNAIO-FEBBRAIO 2019 | N.1 | anno 39°

Rassegna IMBALLAGGIO dell’

SCIENZA, TECNOLOGIA E ARTE DEL PACKAGING

I NUOVI TREND PER IL PACKAGING DOLCIARIO L’industria dolciaria globale sta attraversando una fase di boom: ciò significa sempre più confezioni originali che cercheranno di imporsi agli occhi dei consumatori all’interno del punto vendita. Che si parli di estetica, funzionalità, protezione o sostenibilità, scatta la passione per le nuove tecnologie di nobilitazione e le combinazioni intelligenti di materiali d’imballaggio. a pagina 16

NEW TRENDS FOR THE PACKAGING OF SWEETS

14 – 17. 5. 2019 Fiera leader internazionale dei tessili tecnici e dei tessuti non-tessuti

Frankfurt am Main

The global sweets industry is booming. The market researchers of GlobalData are expecting the worldwide demand to grow by an average of 4.6% per year by 2021. This means more and more original packaging to attract attention at the point of sale. New customising technologies and intelligent packing material combinations are a pagina 22 important trends in the sweets and snacks industry.

CRESCE LA GDO MA SI RIDUCONO I MARGINI

Textile Solutions for

Il fatturato aggregato dei maggiori operatori della GDO italiana, rappresentativi del 97% del mercato della GDO alimentare nazionale, nel 2017 ha segnato un incremento del 4,4% sul 2016: si tratta della maggiore crescita dal 2014. L’aumento delle vendite, tuttavia, non è a pagina 4 andata di pari passo con quella dei margini.

Packaging and Logistics

LABEL&CONVERTING • Secondo i dati raccolti da Gipea, il comparto delle etichette autoadesive resta un mercato dinamico e in crescita, con alcune criticità ma anche volontà di investire e innovare. • L’Osservatorio Gifasp, invece, dipinge un settore astucci e scatole pieghevoli in salute. Nel 2017, nonostante le differenze interne, si è registrata una crescita del fatturato del 5,3%, in linea con i dati della manifattura italiana. a pagina 48 e 50

Scopri gli ultimi sviluppi e le soluzioni orientate al futuro per il packaging, il confezionamento e il trasporto di merci di vario genere. Espositori provenienti da tutto il mondo presentano visioni, tendenze e innovazioni che ti porteranno al successo. techtextil.com visitatori@italy.messefrankfurt.com Tel. +39 02-880 77 81

EVENTI Le tecnologie produttive all’avanguardia, i prodotti più innovativi, le proposte più sostenibili: l’industria cosmetica del futuro si riunisce a Cosmoprof Worldwide Bologna 2019 in concomitanza con Cosmopack, la manifestazioni B2B per le tecnologie del settore leader a livello mondiale. a pagina 57

in concomitanza con:

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INGREDIENTS & RAW MATERIALS CONTRACT & PRIVATE LABEL MANUFACTURING MACHINERY PACKAGING

2019 COSMOPROF BOLOGNA, QUARTIERE FIERISTICO

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Rassegna IMBALLAGGIO dell’

SCIENZA, TECNOLOGIA E ARTE DEL PACKAGING

SOMMARIO

Rassegna dell’Imballaggio è parte della mediapyramid Processo Produttivo ed è approfondimento del portale www.packagingspace.net

GENNAIO-FEBBRAIO l 2019

Gisella Bertini

Direttore Responsabile

Chiara Bezzi chiara.bezzi@bema.it

Coordinamento editoriale

primo piano

37 ACM Plastic punta sulla stampa digitale

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Abbonamenti e diffusione

PACKAGING DESIGN

FATTI & TENDENZE

Produzione tecnica Stampa e confezione

40 Personalizzazione,

Costo produzione copia € 2,40

10 Macchine per il packaging

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ancora in crescita

12 Soluzioni per plastiche e gomma,

rallenta il commercio estero

il packaging incontra la diversità 42 In viaggio con il giusto packaging

16 I nuovi trend del confezionamento

AZIENDE E STRATEGIE

per Marchesini Group 28 Produzione farmaceutica e Industry 4.0, le soluzioni MG2 per la massima affidabilità 30 Gruppo IMA, ottimi risultati e continua la crescita

48 Etichette, un mercato pronto a nuove sfide 50 Grande dinamicità per astucci e scatole pieghevoli 52 FlexoDay 2018, un format di successo in continua evoluzione

54 Cartone ondulato e teso,

una vetrina sui trend 55 Focus su digitalizzazione, personalizzazione e sostenibilità dei prodotti

PRODOTTI & TECNOLOGIE

EVENTI

32 Etichette per cosmetici

56 Smart production solutions,

con Primera LX1000e 33 Un nuovo standard di durata con SX LongLife di Robatech 34 Sitma, soluzione completa per l’e-logistics

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CASE HISTORY

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36 Il packaging di Carnero

vince l’oro della creatività

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Tel. 02252071 - Fax 0227000692 info@innovativepress.eu

Editore

LABEL & CONVERTING

p

Via Teocrito 47 - 20128 Milano

proclamati i vincitori

dolciario 22 New trends for the packaging of sweets

26 Boom del fatturato e nuove acquisizioni

Margherita Sola Arti Grafiche Boccia - Salerno

p Innovative Press

IMBALLAGGI E AMBIENTE

abbonamenti@bema.it

Gestione Editoriale

46 CONAI per l’eco-design,

focus

Katia Pasquali katia.pasquali@bema.it

Marketing e Vendita

per l’imballaggio flessibile 38 Sinergia vincente per un’automazione integrata

La GDO italiana, giro d’affari in aumento ma margini in riduzione La Marca del Distributore traina la distribuzione moderna

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la nuova frontiera dell’automazione L’industria cosmetica si incontra a Bologna per soluzioni smart e sostenibili A Milano l’innovazione incontra la produzione manifatturiera Un’edizione monegasca che fa da leva per il business! A Rimini, la “Birra dell’Anno” e il gotha del settore

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Aut. Trib. di Milano n. 6 del 7/01/1980 Iscrizione al ROC n. 5836 © BE-MA editrice - Milano Tutti i diritti sono riservati - È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. Informativa Privacy ai sensi del D.lgs 196/03 per il trattamento dei dati. La informiamo che, le finalità del trattamento dei dati relativi ai destinatari del presente periodico consistono nell’assicurare l’aggiornamento dell’informazione tecnica a soggetti identificati per la loro attività professionale mediante l’invio della presente rivista o di altre dello stesso editore riguardanti la medesima sfera di attività. In qualsiasi momento, Lei potrà chiedere al Titolare del Trattamento dei dati personali, BE-MA editrice Srl con sede in Milano, via Teocrito n. 47, la consultazione, la modifica, il blocco o la cancellazione dei Suoi dati secondo quanto previsto dall’art.7 della stessa normativa, scrivendo a segreteria@bema.it

Un nuovo corso nel segno della continuità! Il 2019 si apre con importanti cambiamenti e novità per l’area packaging e printing, abbiamo affidato la gestione delle riviste e dei mezzi cartacei e on-line a:

p Innovative Press

p

che con il suo autorevole team: Chiara Bezzi, Stefano Legnani, Katia Pasquali, Chiara Riccardi ne condurrà le strategie editoriali, la redazione, il marketing nel segno della continuità. Lo staff di Innovative Press continuerà ad operare nella sede di Via Teocrito e ad avvalersi dei servizi innovativi della nostra organizzazione. Siamo orgogliosi di aver tracciato questo nuovo corso, che darà importanti risultati per il rinnovato impegno nei confronti di mercati che ne riconoscono la leadership.

Gisella Bertini Editore e Direttore Responsabile

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PRIMO

PIANO

LA GDO ITALIANA

GIRO D’AFFARI IN AUMENTO MA MARGINI IN RIDUZIONE

IL FATTURATO AGGREGATO DEI MAGGIORI OPERATORI DELLA GDO ITALIANA, RAPPRESENTATIVI DEL 97% DEL MERCATO DELLA GDO ALIMENTARE NAZIONALE, SI È ASSESTATO NEL 2017 A 83 MILIARDI DI EURO (NETTO DI IVA), SEGNANDO UN INCREMENTO DEL 4,4% SUL 2016: SI TRATTA DELLA MAGGIORE CRESCITA DAL 2014. L’AUMENTO DELLE VENDITE, TUTTAVIA, NON È ANDATA DI PARI PASSO CON QUELLA DEI MARGINI. CRESCE L’E-COMMERCE, MA SIAMO ANCORA INDIETRO. QUESTI I DATI EMERSI DALL’“OSSERVATORIO SULLA GDO ITALIANA E I MAGGIORI OPERATORI STRANIERI” DI MEDIOBANCA. &S Mediobanca ha pubblicato l’edizione 2018 dell’indagine sulla Grande Distribuzione Organizzata. Il rapporto, presentato in occasione del primo GDO Annual Talk, l’evento promosso dall’Area Studi Mediobanca, contiene un’analisi approfondita di tutti i main player della GDO alimentare italiana e dei maggiori operatori di quella internazionale dal 2013 al 2017. Secondo il rapporto, la GDO italiana sta registrando una crescita record di vendite e utili al top, ma margini industriali in calo. Nel 2017 il fatturato aggregato dei maggiori operatori della GDO italiana, che rappresentano il 97% del mercato della GDO alimentare nazionale, ha toccato, al netto

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dell’Iva, quota 83 miliardi di euro, con un incremento del +4,4% rispetto all’anno precedente. Se la crescita commerciale registrata è la più consistente dal 2014, il margine operativo netto risulta invece in calo del 5,5%, il risultato corrente del 5,9%. I numeri del 2017 restituiscono, dunque, uno scenario in cui alla costante crescita delle vendite non corrisponde quella dei margini industriali, segno di un mercato sempre più consolidato e che mostra le prime avvisaglie di saturazione. Grazie al contributo delle poste non ricorrenti sono cresciuti del 7,2% sia il risultato ante imposte che quello netto. Ciò spiega perché la redditività del capitale (Roi) dell’industria della GDO ha chiuso il 2017

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IL MERCATO DELLA GDO

al 4,8%, in calo dal 5,2% del 2016, mentre la redditività netta (Roe) si attesta al 5,3%, in crescita dal 4,9% del 2016. I maggiori operatori della GDO hanno così ottenuto il record di utili dal 2013 pari 1.095€ mln nel 2017.

CHI SALE E CHI SCENDE L’analisi dei dati per comparto mette in luce dinamiche differenti. Le catene di discount hanno chiuso il quinquennio con la maggiore crescita media annua delle vendite (+9,6% dal 2013 al 2017 e +9,7% solo nel 2017). Anche la Distribuzione Organizzata, che comprende forme consortili e di unione volontaria, è stata molto dinamica (+5,6% medio annuo dal 2013 e +6,1% nel 2017). Bene anche la Lega delle Cooperative (Legacoop), che annovera i due maggiori operatori del settore: Conad, che ha realizzato dal 2013 una crescita media annua del 3,1% e del 5,3% nel 2017 e le Coop, che hanno segnato un progresso medio del giro d’affari del +0,7% nel periodo e del +3,4% nel solo 2017. In calo, invece, la Grande Distribuzione, Distribuzione, che comprende gruppi societari gerarchici, il cui fatturato è in ripiegamento in media dello 0,2% rispetto al 2013, ma che ha comunque chiuso il 2017 col segno “più” (+0,2%). I discount si impongono anche in quanto a rendimento del capitale, con un Roi del 19,9% nel 2017, superiore a quello della Distribuzione Organizzata (9,2%) e della Grande Distribuzione (3,5%). All’interno del mondo cooperativo Conad segna il 7,9%, il gruppo Coop lo 0,6%. In sintesi, nel 2017 i discount hanno realizzato vendite pari al 15,6% del totale, ma utili pari al 34,2%; la Distribuzione Organizzata rappresenta il 33% del giro d’affari, ma cuba utili per il 44,3%; la Grande Distribuzione muove un fatturato pari al 27,2% ma raccoglie solo il 2,5% degli utili. Il mondo cooperativo, invece, ha registrato vendite per il 24,2% del totale e utili per il 18,9%.

I TOP PLAYER DELLA GDO ITALIANA Scendendo ulteriormente nel dettaglio dei singoli operatori, la Top 5 per incremento del fatturato nel 2017 vede in testa il gruppo Crai (+14,2%), seguita dalla catena discount Eurospin (+11,1%). Terza la Végé (+9,8%) che ha preceduto MD (+8,8%) e la tedesca Lidl (+8,5%), anch’esse appartenenti al segmento discount. Hanno superato la soglia di crescita del 5% anche Agorà (+7,5%), Despar (+6,9%) e Conad (+5,3%). La Top

5 cambia se si analizza tutto il quinquennio: il maggiore tasso di crescita medio annuo è, infatti, della MD (+15,6%) che precede Crai (+9,8%) e Lidl (+9,2%). Il gruppo più redditizio in base al rendimento del capitale investito (Roi) del 2017 è Eurospin (23%), che precede MD (18,6%) e Lidl (16,9%). A seguire Agorà (12,5%), Végé e Crai (entrambe 11,7%) e C3 (11%). Performance diverse dovute a molteplici fattori (ubicazione, tipologia e assortimento dell’offerta, riconoscibilità del brand e sua fidelizzazione, superficie occupata, ecc.). In questo senso soffre soprattutto il segmento Iper, il cui format deprime notevolmente le performance economiche degli operatori. Con 1.245€ mln di utili netti cumulati nel periodo 2013-2017 Esselunga detiene il primato di risultati nel quinquennio. Sul podio anche Conad (872 mln) e Eurospin (817 mln). Più indietro Selex (618 mln), Lidl (398 mln) e Végé (320 mln). Se si rapportano gli utili cumulati del periodo alla consistenza dei mezzi propri iniziali, i discount

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PRIMO

PIANO

non hanno rivali: il gruppo MD ha accumulato utili pari a 2,6 volte il patrimonio netto iniziale, Eurospin e Lidl pari a 1,6 volte. Tutti gli altri operatori hanno multipli inferiori all’unità.

LA GDO INTERNAZIONALE I diciotto principali gruppi della GDO a livello internazionale hanno chiuso il 2017 con ricavi aggregati pari a 1.258€ mld, in crescita del 3,3% rispetto al 2016. In particolare, la statunitense WalMart si conferma il player più forte al mondo grazie al suo imponente fatturato di 413,4€ mld, di poco superiore al Pil dell’Austria. A seguire un’altra americana, Kroger con 102,3€ mld, la francese Carrefour (78,9€ mld), la britannica Tesco (64,8€ mld) e l’olandese Ahold Delhaize (62,9€ mld). Ampiamente indietro il maggior operatore italiano, Coop, con 14,8€ mld di vendite al lordo dell’Iva, soprattutto se si considera che l’ultimo operatore estero considerato, la spagnola Mercadona, ha segnato nel 2017 vendite nette pari a 21€ mld. I big della GDO mondiale hanno una forte proiezione internazionale che permette loro di realizzare all’estero una parte consistente del proprio giro d’affari. L’olandese Ahold Delhaize, in particolare, fattura all’estero il 78,2% delle vendite, prima assoluta in questa speciale classifica. Subito dopo troviamo tre gruppi francesi: Auchan (64,3%), Carrefour (54,6%) e Casino (44,7%). Il discorso cambia per i player statunitensi che, WalMart a parte (23,8% del fatturato prodotto all’estero), operano solo sul mercato domestico. I grandi della GDO italiana hanno una dimensione esclusivamente nazionale, così come anche la britannica J Sainsbury, la canadese Loblaw e la spagnola Mercadona.

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Il Roi, inolte, nel 2017 si attesta al 9,9%, su livelli doppi rispetto a quelli segnati dall’aggregato italiano. Anche i grandi player mondiali mostrano tuttavia segni di riduzione della redditività lorda che era pari all’11,8% nel 2015 e all’11% nel 2016. L’australiana Woolworths è il gruppo straniero che ha fatto segnare nel 2017 il Roi più elevato (20,7%), seguita dalle statunitensi Publix Super Markets (20,5%), Target (18,6%) e WalMart (15,8%). Unendo la classifica per Roi degli operatori internazionali e italiani troveremmo Eurospin al primo posto assoluto (23%), mentre MD (18,6%) si collocherebbe quinta, appena prima di Lidl Italia (16,9%). Dall’ottava alla undicesima posizione, invece, troveremmo i gruppi Agorà (12,5%), Végé e Crai (11,7%), e C3 (11%).

L’E-COMMERCE NELLA GDO ALIMENTARE L’e-commerce alimentare in Italia è ancora poco sviluppato, ma rappresenta un segmento in crescita nel mercato degli acquisti online. Nel 2018 il suo giro d’affari, nonostante incida solo per il 4% della domanda e-commerce italiana, è cresciuto del 34% rispetto al 2017 raggiungendo un valore di 1,1 miliardi di euro. Gli acquisti online di prodotti alimentari da supermercato hanno raggiunto nel 2017 un valore superiore ai 200 milioni di euro con un incremento di oltre il 50% rispetto all’anno precedente. Gli italiani spendono in media molto meno online: 500€ annui per i nostri web shopper contro i 1.850€ registrati in Francia. L’incidenza dell’e-commerce sul fatturato totale è ancora bassa anche a livello internazionale (intorno al 4-5%). In Italia, Esselunga ha dichiarato vendite online nel 2017 per 180€ mln (2,4% del fatturato).

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MDD E COPACKING

LA MARCA DEL DISTRIBUTORE

TRAINA LA DISTRIBUZIONE MODERNA LA MDD È UN PILASTRO DELLA FFIDELIZZAZIONE: CI SONO CLIENTI DISPOSTI AD ALLUNGARE PERCORSO PUR DI RAGGIUNGERE IL PERCO L’INSEGNA CHE PROPONE L’INSEGN PRODOTTI MDD CHE PREFERISCE I PRODO SECONDO. LE INDICAZIONI DEL XV SECOND RAPPORTO MARCA, IN 1 CASO SU RAPPOR RAPPRESENTA LA PRIMA SCELTA 2 RAPPR ACQUIRENTI. GIRO D’AFFARI DEGLI A PROIETTATO VERSO QUOTA PROIETT MILIARDI ENTRO IL 2020. 11 MILIA

a ormai conquistato la fiducia dei consumatori, si rivela più dinamica delle marche industriali nell’anticiparne i bisogni, risponde a severi protocolli di tracciabilità e sicurezza, nel settore del fresco ormai rappresenta la prima scelta nei supermercati e ha addirittura la forza di tenersi stretti clienti che allungano il percorso verso l’esercizio commerciale pur di mettere nel carrello a marca del distributore a cui si è abituati. In poche parole: la Marca del Distributore è trainante nell’evoluzione nella Distribuzione Moderna. Lo si deduce non solo dai dati economici, ma anche tastando il polso agli utenti finali. Lo ha fatto Nomisma, che, insieme con IRI, ha curato per MarcabyBolognaFiere il XV Rapporto Marca sull’evoluzione dei prodotti a Marca del Distributore in Italia. I ricercatori di Nomisma inquadrano un consumatore che, nella scelta del prodotto MDD, è particolarmente attento a valori quali attenzione agli sprechi (40%, nell’indagine a risposte multiple), qualità del prodotto (30), promessa di benessere (32%), garanzie specifiche di sicurezza (28%) e rispetto dell’ambiente (22%); dallo scaffale preleva più volentieri prodotto italiano (citato dal 40% degli intervistati), guarda ai contenuti dell’etichetta, metodo di produzione e tracciabilità della filiera (mediamente un consumatore su 4) e si rivolge con favore crescente alle

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produzioni biologiche. L’indagine Nomisma ribadisce che non è più soltanto il prezzo a determinare la scelta: si acquista MDD soprattutto per la qualità che riesce ad incorporare nel prodotto (per materie prime e processi produttivi), nel caso degli alimentari, e per la rispondenza ai propri bisogni, nel caso del non-food. E, soprattutto, lo si fa con sempre

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PRIMO

PIANO

maggiore consapevolezza: il Rapporto evidenzia che negli ultimi dodici mesi il 72% delle famiglie ha acquistato consapevolmente almeno un prodotto con Marca del Distributore, ormai prima scelta nel campo del fresco per Carne (63% vs. 19% della marca industriale) e Frutta e Verdura (49% vs. 16%).

I PRODOTTI MDD La fiducia che si sviluppa nei confronti dei prodotti MDD diventa addirittura determinante per la scelta dell’insegna presso cui fare la spesa: due consumatori su tre decidono soprattutto in base a qualità e assortimento dei prodotti a Marca del Distributore; quasi la metà di chi acquista è addirittura disposta ad allungare il percorso se occorre raggiungere il supermercato con i prodotti MDD preferiti; e il 40% cambierebbe insegna se il punto vendita in cui fa la spesa smettesse di vendere quei prodotti. Una fidelizzazione senza dubbio forte, che spiega la crescita del settore (+2,5% rispetto al 2017 – fonte: IRI) con la conquista di quote - viaggia verso il 20% - e vendite 2018 per 10,3 miliardi di fatturato (fonte: IRI) all’interno di un panorama dei consumi nella grande distribuzione che complessivamente segna il passo (+0.2% - fonte: IRI). E che trova solida base nella fiducia di riscontrare nei prodotti marcati dall’insegna ormai attestata su livelli pari a quelli della marca industriale. I prodotti a Marca del Distributore sono ormai prossimi al 20% del mercato, sviluppano un giro d’affari di circa 10,3 miliardi di euro, cifra che si prevede raggiungerà gli 11 miliardi entro il 2020 e sono trainanti per l’industria alimentare italiana. Il primo dato: la MDD continua a crescere. Nel settore del largo consumo confezionato, le vendite della MDD hanno toccato i 10,3 miliardi di euro - anno terminante agosto 2018, Iper+Super+libero servizio piccolo, fonte IRI - segnando un nuovo balzo in avanti, +2,5% a fronte di un trend di mercato complessivo che si ferma a +0,2, fonte IRI. Nei primi otto mesi del 2018, fatto 100 il totale della spesa nel carrello

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del Largo Consumo Confezionato, il 19,2% era costituito da MDD (Fonte: IRI). Due i fattori determinanti: la capacità di innovazione di prodotto e il presidio in tutte le categorie (food e non food), basti pensare che oggi sono presenti 1.536 referenze a Marca del Distributore (+4,9% rispetto al 2017, fonte IRI). Il balzo in avanti segnato dalla MDD vale circa il 30% della crescita totale dell’industria alimentare, sulla quale negli ultimi 14 anni ha più che raddoppiato la sua incidenza, oggi al 7,3%. Diversificazione e aumento delle referenze, personalizzazione delle linee produttive, innovazione nelle confezioni, chiarezza nella tracciabilità e garanzia nella sicurezza dei prodotti sono le caratteristiche che hanno dato slancio alla MDD nel guadagnare terreno, reputazione e fiducia dei consumatori. Lo scorso anno, per la prima volta, la quota di prodotti MDD “premium” ha superato quelli con “primo prezzo”. Ormai, per 1 consumatore su 2, la MDD è la prima scelta e non un prodotto sostitutivo della marca industriale, comportamento che si verifica soprattutto nel fresco, categoria Carne e Salumi e Ortofrutta. I risultati lusinghieri tracciati dal XV Rapporto Marca trovano riscontro nell’evoluzione dei copacker, le imprese fornitrici dei prodotti, che - scandagliate da Nomisma - in grande maggioranza vedono nel rapporto con la Grande Distribuzione un fattore di crescita sotto numerosi aspetti, dall’ampliamento degli assortimenti all’evoluzione del packaging, dall’etichettatura alle certificazioni. In quest’ultimo ambito, in particolare, dall’esperienza con i contratti di fornitura alla GDO, derivano scelte d’investimento in ricerca e sviluppo di nuovi prodotti, miglioramento delle garanzie di qualità e sicurezza sia verso le insegne clienti che verso i consumatori.

GDO, EFFETTO PUSH PER I COPACKER I rapporti con la GDO rappresentano per le imprese di copacking un importante impulso a migliorarsi e ad offrire prodotti sempre più in linea con le esigenze del consumatore. In particolare, per il 69% dei copacker la

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MDD E COPACKING

GDO rappresenta uno stimolo ad ampliare gli assortimenti e a sviluppare nuove referenze. I rapporti con la grande distribuzione hanno un effetto push anche nella proposta di packaging innovativi e accattivanti, in linea con le richieste dell’insegna cliente (54%). Per le aziende intervistate le attività di copacking per la GDO producono effetti principalmente su 3 ambiti: costi legati a logistica e rischio aumento prezzi delle materie prime (48%), aumento del fatturato (46%) e qualità dei prodotti (43%). Per quasi 1 azienda su 2 (46%) la GDO rappresenta una spinta a sviluppare prodotti che seguono disciplina rilegati a certificazioni. La volontà di offrire maggiori garanzie di qualità ai propri clienti (insegne) è il primo elemento che spinge i copacker a dotarsi di certificazioni aggiuntive rispetto a quelle previste dagli obblighi di legge (80%). Il 52% delle aziende di copacking invece si dota di certificazioni addizionali spinti dalla volontà di offrire maggiori garanzie ai consumatori finali. In questo contesto è importante anche il ruolo svolto dai retailer: il 38% dei copacker, infatti, afferma di dotarsi di certificazioni sollecitato da specifica richiesta delle insegne clienti.

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I VALORI DELLA MDD Insomma, la Marca del Distributore, come è stato sottolineato nella prima giornata dell’edizione 2019 di MarcabyBolognaFiere, fa bene all’intera industria alimentare, ne stimola la crescita strutturale e culturale, apre le prospettive. Nomisma e IRI, nelle conclusioni del XV Rapporto, indicano le prossime sfide per l’ulteriore salto di qualità del settore MDD: l’allargamento della base di “heavy user” e l’approccio alla comunicazione, per consolidare la conoscenza delle tipologie e dei bisogni dei consumatori finali, acquisire sempre maggiore consapevolezza, e poter agire sull’evocazione emotiva dei clienti e non solo razionale. Oggi la MDD può essere considerata un brand in grado di trasmettere valore al consumatore: questo indica la consumer survey realizzata da Nomisma per Osservatorio Marca 2018. “In ambito alimentare - spiega Silvia Zucconi, Market Intelligence di Nomisma - gli elementi che conferiscono le migliori garanzie di sicurezza e qualità attengono alle caratteristiche del processo produttivo e delle materie prime. Per entrambi gli item la percezione associata alla MDD è di fatto in linea con i valori collegati alla marca industriale, segnale di positivo riconoscimento del consumatore: la sicurezza percepita relativa alla MDD proviene così sia dalle materie prime (69% dei responsabili degli acquisti ritiene che la MDD abbia un ruolo significativo nell’offrire garanzie in tal senso,fonte: Nomisma) che dai processi produttivi (71,5%). Il consumatore cerca infine qualità al giusto prezzo anche quando si parla di MDD: non è un caso che il segmento MDD premium nel 2018 abbia ottenuto un grande apprezzamento (+12,5% nelle vendite); flette invece il segmento primo prezzo (-6,9%, fonte IRI). La MDD cresce perché: “Riesce a soddisfare le esigenze e la sensibilità dei consumatori, sempre più attenti ad abitudini alimentari orientate a principi di salute e benessere: cresce l’interesse per i prodotti BioEco MDD, +6,2% il trend nel 2018, e funzionali MDD +13,7%, fonte IRI”.

www.edigit.eu

SICUREZZA DEI PRODOTTI ALIMENTARI In Italia si effettuano nei punti vendita della distribuzione moderna ben 2 milioni e 300.000 test sui prodotti ogni anno, tra controlli delle autorità preposte, come ASL, NAS e altri, e attività in autocontrollo. Ogni impresa distributiva, infatti, ha un proprio Ufficio Qualità che mette in atto ulteriori controlli sia concernenti le imprese industriali, sia le decine di migliaia di referenze presenti in assortimento. Controlli ancor più frequenti vengono infine effettuati sui prodotti a Marca del Distributore.

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FATTI & TENDENZE

MACCHINE PER IL PACKAGING ANCORA IN CRESCITA

UN ULTERIORE INCREMENTO DEL 6,8% DEL FATTURATO DI SETTORE PROIETTA I COSTRUTTORI ITALIANI A SFIORARE I 7,7 MILIARDI DI EURO. NON ACCENNA A FERMARSI LA CRESCITA DEI COSTRUTTORI ITALIANI DI MACCHINE PER IL PACKAGING.

econdo i dati pre-consuntivi del Centro Studi di Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il confezionamento e l’imballaggio), anche nel 2018 il fatturato di settore lievita di altri 6,8 punti percentuali arrivando a sfiorare i 7,7 miliardi di Euro. A contribuire al raggiungimento di questo ulteriore traguardo, sia il mercato italiano sia quelli internazionali. Nei dodici mesi del 2018 le vendite oltre confine hanno superato in valore i 6 miliardi di Euro con un incremento del 6,6% sull’anno precedente.

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LE AREE AD ALTE PERFORMANCE Secondo gli ultimi dati disaggregati disponibili e relativi ai primi otto mesi dell’anno, l’area dove si registrano le performance migliori è il Nord America che cresce del +27,2% con gli Stati Uniti che si confermano il primo mercato di sbocco delle tecnologie made in Italy e fanno registrare una crescita record del +35,4%. Al secondo posto troviamo l’Africa e Australia (+15,3%), seguite da Unione Europea (+9,6%) e Sud America (+2,5%). Risultano in calo invece le espor-

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tazioni nei Paesi dell’Europa Extra-Ue (-5,8%) e in Asia (-2,4%). Per quanto riguarda l’andamento dei singoli Paesi, dopo gli USA, si confermano sul podio Francia, con un incremento del +3,1%, e Germania (+1,5%). È proseguito anche nel 2018 il buon andamento dell’Italia, che ha generato ricavi per 1,6 miliardi di euro (+7,5%). FATTORE INDUSTRY 4.0 “È certamente in parte merito del piano Industry 4.0 che ha favorito l’adozione delle più innovative tecnologie proposte dalle nostre aziende da parte della clientela italiana - dichiara il Presidente di Ucima, Enrico Aureli - ma anche della ripresa del mercato”. “Destano però preoccupazione le politiche economiche e sociali del Governo che ad oggi scarsa attenzione verso il mondo produttivo e che rischiano di marginalizzare l’Italia sullo scacchiere europeo” - prosegue Aureli. “Per quanto riguarda il 2019 prevediamo un lieve rallentamento della crescita - prosegue il Presidente degli industriali di Villa Marchetti. - Secondo i dati elaborati dal nostro Centro Studi gli ordinativi dovrebbero crescere ad un ritmo compreso tra l’1 e l’1,5%”.

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SOLUZIONI

PER PLASTICHE E GOMMA RALLENTA IL COMMERCIO ESTERO PER I COSTRUTTORI ITALIANI DI MACCHINE, ATTREZZATURE E STAMPI PER MATERIE PLASTICHE E GOMMA RALLENTA IL COMMERCIO ESTERO. L’IMPORT CRESCE A DOPPIA CIFRA, SECONDO LE ELABORAZIONI DEL CENTRO STUDI DI AMAPLAST.

l consuntivo del gennaio-settembre 2018, rispetto allo stesso periodo del 2017, registra +11,4% all’import e -0,6% all’export: in base alle elaborazioni del Centro Studi di Amaplast sui dati di commercio estero pubblicati da ISTAT. Gli acquisti dall’estero, pur mostrando ancora un incremento a due cifre, registrano un deciso rallentamento rispetto al +26% di marzo e al +23% di giugno. L’export resta debole: negli ultimi mesi è più volte passato dal segno più a quello meno, con qualche decimale di scarto. Il saldo della bilancia commerciale, sempre ampiamente positivo a 1,62 miliardi di euro, subisce una contrazione di cinque punti percentuali.

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LE MACCHINE PER AREE GEOGRAFICHE Quanto alle tipologie di macchinari, ancora più che buono il trend per macchine a iniezione, linee di estrusione e soffiatrici mentre in generale è peggiorato quello di ausiliari e stampi. L’analisi delle macro-aree di destinazione evidenzia gli scostamenti più sensibili per l’Asia: in positivo per quanto concerne il Far East (+9,7%, bene soprattutto India e Corea del Sud), in negativo per il Medio Oriente (-37,1%, effetto di minori vendite nei principali mercati come Arabia Saudita, Iran, Emirati Arabi Uniti, Israele). Per quanto riguarda il continente americano, progressione per l’area NAFTA (+6,5%, grazie soprattutto alla buona performance delle vendite al Messico) mentre arretra la regione centro-meridionale (-12,9%), dove tiene il Brasile ma perde quota l’Argentina. Balzo in avanti per il Nordafrica (+13,0%), contrapposto a vendite deboli verso i mercati sub sahariani (+0,8%). Poco brillante il trend delle forniture in Europa, il cui risultato complessivo riflette esattamente quello verso i Paesi dell’Unione (-1,2%); l’ulteriore dettaglio dell’area CSI e degli “altri” Paesi europei mostra per il primo raggruppamento un -12% - essenzialmente determinato dal rallentamento della Russia, che interrompe il recupero che sembrava essersi instaurato – e per il secondo insieme un +14%. “L’andamento piatto delle forniture all’estero di settore non sorprende più di tanto e si inserisce in un contesto economico che ha perso slancio, sia a livello nazionale sia in ambito europeo” dichiara il presidente Amaplast Alessandro Grassi. “Non a caso, anche i concorrenti tedeschi stanno facendo i conti con una brusca frenata delle esportazioni che erano ancora a doppia cifra a marzo e giugno scorsi, per poi ridimensionarsi a un +4,5% a settembre.”

per quanto riguarda la raccolta ordini, la quota degli ottimisti si riduce a un quinto del totale. Alla luce di questo scenario, si ipotizza per l’industria italiana costruttrice di macchine per plastica e gomma un bilancio di fine anno in linea con il 2017, a livello di produzione e di commercio estero. Un risultato comunque positivo, tenuto conto che lo scorso anno è stato il migliore del quinquennio. Per il 2019 le attese sono prudenti, per due ordini di motivi: - l’incertezza del clima economico generale, sia a livello Italiano sia europeo (con la prospettiva delle elezioni di primavera), a cui si aggiunge l’incertezza dello scenario mondiale, dovuto alle tensioni commerciali tra i principali player e alle barriere – tariffarie e non – imposte da questi. Al di là delle questioni politiche, l’industria italiana delle macchine per plastica e gomma ha registrato una parabola di crescita dal 2010 al 2017, con l’eccezione del 2013. Il trend economico globale ci ha ormai abituato a una certa volatilità e il rallentamento della domanda già in atto non coglie nessuno di sorpresa. - altro tema sempre più di attualità è quello della pressione verso un sistema di produzione e consumi più virtuoso, in ottica di circular economy. Le aziende italiane del settore possono comunque dirsi pronte ad affrontare la sfida, essendo in grado di offrire impianti adatti a processare non solo polimeri vergini ma anche materiali riciclati in percentuali sempre più elevate, con consumi energetici ridotti, per prodotti finiti performanti. Pertanto, la svolta in chiave circular economy, che in prima battuta potrebbe presentarsi come una minaccia per la plastica, è in realtà un’opportunità di crescita per i costruttori di macchine, attrezzature e stampi.

PREVISIONI FUTURE L’ultima indagine congiunturale svolta tra i soci Amaplast evidenzia che poco meno di metà del campione si attende un fatturato stabile a consuntivo del semestre in corso, a fronte di un terzo che si aspetta ancora una crescita;

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FATTI & TENDENZE

SISTEMI DA STAMPA E CONVERTING, CRESCONO A DOPPIA CIFRA Crescita a due cifre per le macchine da stampa e converting: +10% di fatturato. Il settore vale adesso 3 miliardi, riparte l’export (+7,6), boom dell’import (+21,7%) Continua il trend positivo per le industrie italiane per le macchine da stampa e del converting. Secondo i dati preconsuntivi diffusi da Acimga, l’associazione che rappresenta le aziende di questo settore, il fatturato del 2018 è cresciuto del 10%, dopo il già impressionante +8,7% del 2017. Il comparto delle macchine per l’industria grafica, cartotecnica e di trasformazione vale adesso 3 miliardi di euro. Un fatturato dovuto per oltre il 60% all’export (1,84 miliardi) e un settore che non può che accogliere con favore il +7,6% di esportazioni del 2018, dopo la lieve frenata (-0.3%) del 2017. Il dato sulle vendite all’estero conferma quanto siano apprezzate oltre confine queste macchine, prodotte da piccole e medie aziende italiane con un elevato know-how. Crescono a doppia cifra anche le consegne domestiche dei nostri produttori, che vendono sul mercato italiano beni per 1,15 miliardi di euro con un balzo del 14,2% rispetto all’anno scorso. Anche le importazioni di macchinari dall’estero conoscono un vero e proprio boom, con un incremento di più di un quinto del loro valore (+21,7%). Un dato che, a prima vista, potrebbe far pensare a un’invasione di macchine straniere sul mercato interno. In verità,le produzioni estere continuano a soddisfare poco più di un terzo del fabbisogno nazionale, mentre i due terzi del consumo interno viene servito dall’industria italiana. “Un risultato eccezionale – commenta il presidente di Acimga Aldo Peretti -. Il piano Industria 4.0 ha sicuramente aiutato e dato un impulso a un settore già dinamico. A breve partiremo con percorsi individuali per le nostre imprese per guidarle nell’innovazione 4.0, con il supporto di SDA Bocconi. Ma non guarderemo solo ai nostri associati, integreremo sempre di più la filiera insieme ad Assografici e Assocarta, così che i produttori di macchine da stampa possano guardare a tutta la filiera. E, ovviamente, daremo loro occasione di incontrarsi alla Print4All Conference, la due giorni che stiamo organizzando il 21 e il 22 marzo a Fiera Milano per mettere insieme i produttori di macchine, gli stampatori, gli influencer e i brandowner. Insomma - conclude il presidente Peretti - siamo contenti dei risultati del 2018, ma stiamo già pensando a quelli del 2019 e all’edizione della fiera Print4All del 2021”.

EXPORT, PROSEGUE LA CRESCITA DEGLI IMBALLAGGI IN LEGNO Nonostante la flessione delle esportazioni extra UE, la produzione di imballaggi a marchio FITOK destinati ai mercati mondiali resta stabile conoltre 620 mila m3 di legno trattato tra luglio e settembre. La produzione a marchio FITOK nel terzo trimestre 2018 si è mantenuta positiva nonostante il calo delle esportazioni italiane del 3,7% verso i paesi extra UE che ha caratterizzato lo scorso settembre, secondo i dati ISTAT. Come evidenziano i numeriforniti da Conlegno, Consorzio servizi legno sughero che ricopre il ruolo di Soggetto Gestore in Italia del Marchio IPPC/FAO per l’ISPM n.15 attraverso il Comitato Tecnico FITOK, nel periodo considerato si osserva un incremento lieve ma stabile dell’1% rispetto al terzo trimestre del 2017. Con la produzione di 621.480 m3 di legno trattato, si conferma il trend positivo che ha caratterizzato l’andamento del settore nel corso del 2018. I numeri,sommati al semestre precedente, parlano di una crescita complessiva del 5%, con 2.041.360 m3 di imballaggi in legno sottoposto a trattamenti fitosanitari. “Uno scenario rassicurante che delinea un quadro generale consolidato – afferma Daniela Frattoloni, Coordinatrice del Comitato Tecnico FITOK – In un’economia mondiale dove la sicurezza, la qualità e l’affidabilità rappresentano valori imprescindibili, il marchio FITOK è un esempio virtuoso di logistica globale efficiente. Gli imballaggi prodotti dai soggetti 7.1, che eseguono il trattamento termico del legno, guidano l’incremento della produzione con un + 2%, pari a 403.441 m3. I volumi prodotti daisoggetti 7.2, che utilizzano legno semilavorato o semifinito già trattato in conformità all’ISPM n.15, presentano invece un calo del 2% con una produzione che si ferma a quota 218.039 m3, rispetto ai 223.961 m3 rodotti nello stesso periodo del 2017. Considerando infine i tre trimestri 2018 rispetto al periodo gennaiosettembre 2017, registra un incremento significativo sia la produzione dei soggetti 7.2 con +6% pari a 734.262 m3, sia la produzione dei soggetti 7.1 con +5% pari a 1.307.098 m3.

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FOCUS

I NUOVI TREND

DEL CONFEZIONAMENTO DOLCIARIO SIA CHE SI PARLI DI ESTETICA, FUNZIONALITÀ, PROTEZIONE O SOSTENIBILITÀ O DI QUALSIASI ALTRO ASPETTO, NEL POINT OF SALE VINCONO LE CONFEZIONI CHE VANTANO UN DESIGN ACCATTIVANTE. SCATTA LA PASSIONE PER LE NUOVE TECNOLOGIE DI NOBILITAZIONE E LE COMBINAZIONI INTELLIGENTI DI MATERIALI D’IMBALLAGGIO.

industria dolciaria globale sta attraversando una fase di boom. È questo il risultato a cui sono pervenuti i ricercatori di mercato di GlobalData, che si attendono una crescita media della domanda mondiale del 4,6% annuo fino al 2021. Ciò significa sempre più ricette, specialità stagionali e confezioni originali che cercheranno di imporsi agli occhi dei consumatori all’interno del point of sale. La confezione è l’elemento più intimamente connesso al prodotto, in misura maggiore di qualsiasi altro strumento pubblicitario. Essa genera identità con il marchio e stabilisce i trend, quindi l’autenticità gioca un ruolo fondamentale. Sugli scaffali dei prodotti dolciari, infatti, regna ormai un’incredibile varietà.

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PORTARE IN SCENA IL BRAND Sono principalmente i marchi premium a coinvolgere i sensi direttamente dallo scaffale grazie a un design limpido, caratteristiche tattili e nobilitazioni sorprendenti. Tuttavia, in tempi di sostenibilità e trasparenza l’estetica non è tutto. “Il consumatore odierno evidenzia una forte consapevolezza per il benessere e l’ambiente”, conferma LuAnn Williams, Director of Innovation presso Innova Market Insights. Non bisogna quindi sorprendersi se i consumatori conferiscono sempre maggior valore all’utilizzo intelligente delle risorse, per esempio grazie a confezioni biodegradabili e rinnovabili. La meta ambita, già raggiunta da alcune confezioni particolarmente innovative, è ottenere un circuito chiuso lungo la filiera del valore.

MINIMO SPESSORE, MASSIMA LEGGEREZZA Le scatole pieghevoli leggere non sono ormai gli unici casi esemplari di risparmio delle materie prime. Al successo consolidato in materia di sostenibilità garantito dal binomio prodotti dolciari e cartone si affiancano sempre più soluzioni che prevedono l’utilizzo di involucri in alluminio che riducono al minimo il consumo di materiale. In ambito alimentare gli esperti di mercato prevedono entro il 2025 una crescita media di circa il 4,2% annuo della richiesta globale di packaging in busta di plastica. Questo trend va di pari passo con la forte richiesta dei consumatori di una confezione pratica per i vari prodotti. La praticità di apertura e chiusura è solo uno degli aspetti a cui il designer deve prestare attenzione. Da questo punto di vista, le buste Doypack sono un segmento particolarmente dinamico: sono richiudibili, maneggevoli, leggere, infrangibili e un perfetto compagno di viaggio. Questo tipo di confezione viene sempre più impiegato per snack come chips alla verdura e frutta a guscio, ma anche praline al cioccolato e articoli stagionali. Le pellicole a base biologica, i cui polimeri si ottengono da etanolo derivato da canna da zucchero o proteine del latte, riducono l’impiego di materie prime fossili. A questo si aggiungono le nuove tecnologie di nobilitazione e le combinazioni intelligenti di materiali di confezionamento, che rendono possibili confezioni Doypack assolutamente prive di alluminio e realizzate partendo da un materiale composito a base di carta stampato in digitale. LA PERSONALIZZAZIONE È D’OBBLIGO Anche nel campo dei prodotti dolciari la personalizzazione è di tendenza! Soprattutto i Millenial prediligono i prodotti più rispondenti al loro lifestyle personale. Quanto più personalizzata è la confezione, tanto più i giovani consumatori si sentiranno stimolati a prendere in mano il prodotto nel point of sale per dargli un’occhiata più da vicino. Tra le ultime evoluzioni del settore, troviamo le stampanti in grado di realizzare etichette su misura per i prodotti dolciari. Grazie alla stampa digitale, inoltre, anche le piccole e medie aziende produttrici di dolciumi avranno un ampio margine di manovra nell’ideazione creativa dei propri prodotti. Oggi è possibile stampare scatole pieghevoli di pregio in piccola e media tiratura su potenti stampanti digitali la cui qualità non ha quasi nulla da invidiare alla stampa offset. Fonte: ProSweets Cologne

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CONFEZIONAMENTO DOLCIARIO

IL LATO DOLCE DELL’INDUSTRIA 4.0 QUALCOSA DI DOLCE, MA ALLO STESSO TEMPO UNICO? LE CRESCENTI ESIGENZE DEI CONSUMATORI VANNO DI PARI PASSO CON LA CONNESSIONE DIGITALE DELLA PRODUZIONE E INDUCONO LE AZIENDE DOLCIARIE A RIFLETTERE SULLA TOTALE AUTOMAZIONE.

er i piccoli e medi produttori si pone la domanda di come sia possibile raggiungere la flessibilità necessaria per mantenersi competitivi. A ciò si aggiunge l’elevata qualità del prodotto, che deve essere garantita grazie a un controllo continuo dell’igiene lungo l’intero processo e costituisce un requisito chiave per prodotti dolciari e snack. Le tecnologie dell’Industria 4.0, che garantiscono un miglioramento continuo degli impianti in termini di autodiagnosi ed eliminazione degli errori, creano le premesse per raggiungere il livello di efficienza richiesto. Ne sono una prova le confezionatrici per i prodotti dolciari di piccole dimensioni studiate fin nei minimi dettagli. L’ultima generazione di avvolgitrici digitali e incartonatrici orizzontali o verticali è totalmente servoassistita e basata su un concetto modulare che abbraccia la parte meccanica, elettrica e software. Le linee di fascia alta possono per esempio cambiare formato e tipo di avvolgimento in modo rapido e semplice; una caratteristica che va a vantaggio soprattutto delle aziende che vantano in assortimento prodotti stagionali come praline pasquali o palle di cioccolato natalizie.

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LA MARCIA TRIONFALE DEI SERVOSISTEMI Gli assi ad azionamento servoelettrico tengono banco anche negli impianti per cioccolatini a corpo cavo. L’elevata flessibilità di parametrizzazione consente di realizzare geometrie complesse, come un coniglio dalle orecchie leggermente piegate, mantenendo uno spessore uniforme del guscio. I macchinari per l’industria dolciaria sono sempre più connessi grazie alle tecnologie digitali e dotati di sensori che mettono a disposizione una serie infinita di dati da utilizzare come supporto ai processi di manutenzione e pulizia o come segnalazione attiva degli intervalli di servizio e manutenzione ad opera della macchina stessa. Anche le soluzioni per la gestione delle

materie prime mettono in pratica questa fusione di componenti meccaniche, elettriche e software e spaziano dal prelievo del prodotto da sacchi e bigbag senza produrre polvere, al trasporto e alla pesa degli ingredienti, fino all’alimentazione di impastatrici e conche. Mentre in questo caso i processi manuali inciampano quasi subito nei propri limiti, i sistemi automatizzati di alimentazione agevolano un cambio repentino di ricetta, migliorando la convenienza dei lotti di piccole dimensioni. In interazione con il controllo di processo essi mettono a disposizione del processo produttivo materie sfuse, piccoli quantitativi o componenti liquidi al momento giusto e nella quantità corretta. Il comando integrato assicura una perfetta tracciabilità del lotto. IL RISPETTO DELL’IGIENE Tuttavia c’è anche un rovescio della medaglia, perché la maggiore varietà di prodotti, insieme alla riduzione lotti, richiede un maggior numero di fasi di pulizia. A seconda del processo e della ricetta, la pulizia può rivelarsi una procedura più o meno impegnativa in termini di tempo. Ne sono un esempio le unità di colaggio che, traslando in laterale, si inseriscono nel telaio dell’impianto mogul: in questo modo consentono una pulizia WIP (Wash-in-Place), abbreviando così i tempi di fermo macchina e proteggendo il sistema di trasporto vassoi. Il principio della pulizia automatizzata è oggetto di continui perfezionamenti volti a risparmiare risorse, tempo e denaro. Lo stato dell’arte include le procedure CIP (Clean-in-place) in cui le soluzioni detergenti circolano all’interno degli impianti. I sistemi moderni devono naturalmente raggiungere un livello di flessibilità pari a quello delle macchine da pulire. Attualmente essi sono ancora progettati sulla base di uno scenario worst case, al fine di garantire una pulizia sicura di tutte le superfici a contatto con il prodotto. In futuro gli impianti gestiranno in autonomia i processi di pulizia grazie a un rilevamento mirato del grado di sporco tramite sensori.

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FOCUS

IL PACKAGING DI SWEET & SNACK

TRA SOSTENIBILITÀ E USABILITY LE AZIENDE DEL SETTORE DOLCIARIO SI STANNO MUOVENDO VERSO UN’UNICA DIREZIONE, LA SOSTENIBILITÀ DELLE CONFEZIONI, PER DARE RISPOSTA ALLE RICHIESTE DEI CONSUMATORI, SEMPRE PIÙ VICINI ALLE TEMATICHE ECOLOGICHE. ANCHE LA COMODITÀ DI UTILIZZO DEL PACKAGING, CHE DEVE AGEVOLARE LA FRUIZIONE DEL PRODOTTO, È UN REQUISITO SEMPRE PIÙ APPREZZATO DAI CRESCENTI CONSUMATORI ON-THE-GO.

ustainability e usability sono i megatrend di attualità in materia di confezioni per dolciumi e snack. Che siano biscotti croccanti rivestiti al cioccolato, noci appetitose o snack salati e salatini per un piccolo spuntino, la crescente importanza dei prodotti to go nel punto vendita e il costante aumento della domanda di confezioni sostenibili impone più che mai all’industria dei prodotti dolciari e degli snack l’utilizzo di packaging ecologici e semplici da maneggiare.

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VERSO UN PACKAGING PIÙ GREEN Nel campo degli imballaggi il trend è la sostenibilità. Non solo i grandi gruppi ma anche le piccole e medie aziende danno sempre più valore a questo concetto. Da un sondaggio dell’azienda di consulenza Smithers Pira si evince che un impegno in questo senso dovrebbe dare buon esito nel punto vendita; per la maggior parte dei rivenditori e dei titolari di marchi intervistati sono infatti in primo luogo i consumatori a dare ormai per scontata la sostenibilità al momento dell’acquisto di prodotti dolciari. Affinché una confezione sia ritenuta sostenibile, essa deve “essere riciclabile, composta da materiale rinnovabile e leggerissima, vantare un’impronta ecologica minima ed essere biodegradabile o compostabile”: così Adam Page, esperto di Smithers Pira, riassume le caratteristiche principali. VASSOI, VASCHETTE E BLISTER RICICLABILI Il downsizing dei materiali è una strategia viene attuata tramite materiali di confezionamento facili da riciclare che consentono un risparmio delle

materie prime grazie a un minore spessore. Un esempio sono le scatole pieghevoli realizzate con prodotti forestali certificati. La gamma spazia dai wraparound per barrette al cioccolato alle lattine per patatine impilate o file di biscotti, fino alle confezioni multifunzionali a display per i sacchetti di caramelle, comodamente riciclabili insieme alla carta. Un’altra interessante alternativa ai materiali classici come alluminio e plastica sono le pellicole in cellulosa e le bioplastiche. Le materie prime rigenerarabili come l’amido di mais, patate o grano, ma anche le fibre contenenti cellulosa e i residui agricoli forniscono le molecole di base per le bioplastiche che stanno conquistando il mercato. IMBALLAGGI SENZA MACCHIA Altro importante tema per questo mercato sono i macchinari ottimizzati per la lavorazione sostenibile dei diversi imballaggi: la combinazione perfetta di macchinario e imballaggio assurgerà a vero e proprio vantaggio concorrenziale. Con l’obiettivo di ottenere un carbon neutral packaging, le aziende stanno unendo le proprie forze per ridurre le emissioni in conformità a quanto previsto dai progetti sul clima e l’obiettivo sarà una filiera a zero emissioni. SOLUZIONI COMODE La sostenibilità è tuttavia solo un megatrend, in quanto spesso snack e dolciumi vengono acquistati in modo spontaneo e consumati immediatamente come classici prodotti on-the-go. Soprattutto i giovani Millennial prediligono scegliere sugli scaffali riservati a patatine e dolciumi quei prodotti più pratici da portare con sé. Il tema usability è una componente essenziale dell’attività di ricerca e sviluppo all’interno delle aziende. Si può optare per strisce richiudibili o pratiche aperture realizzabili grazie alla più moderna tecnologia, ma l’obiettivo è sempre sviluppare delle confezioni che siano pensate in base alle esigenze dei consumatori. Dal semplice bicchierino con coperchio a pressione al sacchetto con la zip, oppure ancora laserscore e tearstrip per agevolare l’apertura, queste sono le ultime novità del settore.

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CONFEZIONAMENTO DOLCIARIO

IL PACKAGING DOLCIARIO FIRMATO CAMA GROUP Grazie all’eccellenza nell’innovazione tecnologica unita all’eleganza del design, Cama ha sviluppato una macchina come la IF318, modello di punta che è stato esposto nel padiglione 10.1, stand F-008, in occasione diProSweets, dal 27 al 30 gennaio 2019 a Colonia, Germania. Questa soluzione racchiude un portfolio di idee che Cama ha sviluppato all’interno del proprio programma di Ricerca & Sviluppo. L’azienda propone soluzioni per diversi comparti industriali, pertanto questa macchina è caratterizzata da molte sfaccettature rilevanti per i vari settori del mercato alimentare, compresi il dolciario e i prodotti da forno. “Questo nuovo approccio ci ha permesso di fare la differenza a livello competitivo”, afferma Annalisa Bellante, co-titolare di Cama. “Il nostro concetto di design modulare integrato è talmente flessibile che si adatta a numerose applicazioni diverse per l’industria food e non-food”. La macchina che Cama ha portato a ProSweets è progettata per il confezionamento in flowpack di barrette, puntando i riflettori sui nuovi, robusti e più veloci robot firmati Cama. La macchina, inoltre, in occasione di Interpack 2017 si è aggiudicata un premio per l’innovazione. I giudici hanno apprezzato, in modo particolare, i tempi di cambio formato senza l’utilizzo di utensili. La IF318 include il sistema flessibile pitch-less i-Track di Cama, programmabile in ogni fase, dalla formazione al caricamento fino alla chiusura delle scatole. Inoltre, la IF318 è caratterizzata da una robotica avanzata e dal “digital twin” del sistema, una soluzione all’insegna dell’Industry 4.0 che permette di raggiungere livelli superiori di monitoraggio dell’efficienza e delle performance. Tra gli elementi distintivi della macchina, spiccano: - le caratteristiche della BT generation, con standard di igiene più elevati; - il cablaggio integrato nella struttura della macchina, con un profilo aperto; - una piattaforma di controllo elettronico di livello più avanzato, con pannelli elettronici e di controllo compatti per tempi di accensione più brevi e benefici per il trasporto.

GEROSA GROUP: INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ Il Gruppo Gerosa, azienda di riferimento da più di ottant’anni nel settore del food packaging, dimostra di essere al passo con le nuove sfide che presenta oggi il mercato e con quelle che caratterizzeranno il prossimo futuro. È ormai manifesta la consapevolezza che un modello lineare di crescita economica non è più sostenibile e che l’Unione Europea ha intrapreso una strada ben definita per cercare di risolvere il problema legato ai rifiuti, incentivando l’utilizzo di risorse rinnovabili e di materiali riciclabili, con l’obiettivo di compiere una transizione verso un’economia sempre più circolare. La sostenibilità è da sempre una tematica importante per il Gruppo Gerosa, ed è anche uno dei focus su cui lavora il suo Innovation Center, un’unità di marketing e innovazione che ha lo scopo di sviluppare progetti innovativi e rispondere alle esigenze di un mercato in continuo fermento. Grazie al lavoro svolto dall’Innovation Center in collaborazione con il dipartimento di Ricerca e Sviluppo, il Gruppo Gerosa è oggi in grado di proporre ai suoi clienti diverse soluzioni di packaging riciclabili, monomateriali o compostabili, in linea con le nuove direttive europee riguardanti l’economia circolare. In particolare, il mercato del confezionamento dolciario è da decenni uno dei principali business dell’azienda, la quale ha maturato competenze ed esperienze fondamentali per portare prodotti innovativi di qualità. Per questo motivo, il Gruppo Gerosa è in grado di rispondere alle richieste del mercato riguardanti packaging sostenibili, ma anche performanti e di qualità elevata, senza cedere a compromessi inerenti la resa grafica o le performance classiche richieste agli imballi. I nuovi packaging sono studiati con l’obiettivo di semplificare le fasi di recupero e riciclo degli imballaggi plastici, ottimizzando pesi e strutture in base alla tendenza del mercato: ridurre le strutture disomogenee con un passaggio graduale verso strutture sempre più monomateriali, o assimilabili, in modo da rendere il packaging facilmente riciclabile, là dove le strutture di riciclo lo consentano. La sfida riguarda, infatti, tutta la filiera e il Gruppo Gerosa si pone all’avanguardia per studiare con clienti, fornitori e operatori del settore, le migliori soluzioni di packaging. La sfida è ambiziosa: garantire gli standard di sicurezza alimentare e qualità, coniugandoli con le richieste della produzione e con attenzione alle risorse e all’ambiente. La sostenibilità è un viaggio e gli obiettivi da raggiungere sono molteplici.

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FOCUS ON SCHUBERT PRESENTA UN NUOVO FLOWPACKER La Schubert ha presentato alla ProSweets 2019 di Colonia il flowpacker lightline, una macchina preconfigurata (composta dall’aggregato Flowmodul ed una linea picker) che confeziona in flowpack con efficienza e delicatezza sia i prodotti non confezionati che quelli sistemati su vassoi. Il Flowmodul è compatibile con tutti i comuni film per sigillatura a caldo o a freddo e offre la massima flessibilità nella combinazione dei prodotti. Grazie alla tecnologia robotica infatti si possono persino sovrapporre cracker o biscotti fragili in qualsiasi variante immaginabile e confezionarli in flowpack. Per i prodotti sensibili al calore, come la cioccolata per esempio, la Gerhard Schubert GmbH ha dotato l’aggregato Flowmodul di una nuova tecnologia di sigillatura a caldo brevettata, caratterizzata da un bassissimo sviluppo di calore e da tempi di sigillatura costanti con velocità variabili della catena. Per la prima volta è possibile regolare il film per la sigillatura a caldo da 5 a 60 metri, senza riduzioni della qualità del film o del prodotto. Con questa tecnologia è possibile anche realizzare la chiusura ermetica delle confezioni. Il flowpacker esposto fa parte della nuova linea di macchine lightline della Schubert, che comprende tre macchine confezionatrici per le soluzioni standard. Della linea fanno parte l’incartonatrice Cartonpacker lightline per il confezionamento dei prodotti nei cartoni e la Pickerline lightline per le applicazioni pick-and-place. A Colonia la Schubert ha esposto un flowpacker lightline che lavora delle confezioni miste con due prodotti diversi e sensibili al calore utilizzando la nuovissima tecnologia di sigillatura a caldo. Un biscotto con la cioccolata bianca ed un biscotto con la cioccolata scura vengono confezionati in un unico flowpack. La macchina raggiunge una portata di 250 prodotti o 125 flowpack al minuto. Il flowpacker dispone di un sistema di elaborazione delle immagini 3D in grado di garantire che esclusivamente i prodotti perfetti vengano alimentati sulla catena del Flowmodul. Inoltre, la Schubert Packaging Systems ha presentato la sua gamma completa di servizi di engineering. L’azienda famigliare di Crailsheim crea gli utensili per i robot specificatamente per il tipo di prodotto: cioccolatini delicati come filigrana, biscotti soffici o barrette di cioccolata. Grazie alla struttura modulare di cui dispongono le macchine a tecnologia TLM è possibile adattarle alle nuove esigenze, come nuovi formati di prodotti o confezioni e modificarle facilmente a costi adeguati. Quando si modifica il prodotto o il formato è sufficiente adattare o sostituire soltanto gli utensili dei robot: per questo la Schubert crea e produce pinze e ventose con un know-how pluriennale sia nel design che nel funzionamento degli utensili.

SIEMENS, L’AUTOMAZIONE PER LE LINEE V-SHAPES Nata a Bologna soltanto un anno fa, V-Shapes S.r.l. è una start-up che progetta, disegna e costruisce macchine per l’imballaggio monodose. Si avvale della collaborazione, tra le altre aziende, di Siemens, partner di spicco nel settore dell’imballaggio e dell’automazione. La tecnologia V-Shapes può essere applicata al settore alimentare (miele, topping, marmellate oli, dressing), oltre al cosmetico, farmaceutico, dei dispositivi medici e chimico. La più recente dimostrazione di questa proficua partnership è ALPHA, la macchina per riempimento e sigillatura di bustine monodose V-Shapes. Grazie a un sistema di apertura a una sola mano che impedisce spazi d’aria all’interno della monodose e un’efficace proprietà di barriera per qualsiasi prodotto in essa contenuto, V-Shapes – prodotto brevettato – permette di raggiungere performance eccellenti, rispondendo alle più svariate esigenze dei clienti, oltre a rendere semplice l’utilizzo anche da parte di soggetti che soffrono di disturbi neo degenerativi o di varie disabilità. Le V-Shapes sono frutto di un processo di indebolimento del polimero tramite schiacciamento tramite le operazioni delle macchine ALPHA, in grado di lavorare, riempire e sigillare diversi prodotti liquidi, con vari volumi di riempimento e in una vasta gamma di formati personalizzabili. Si avvale della perfetta integrazione tra il sistema di controllo Simatic S7-1517TF, i drive Sinamics S120 e G120C e i motori Simotics 1FK7. Un’integrazione che garantisce la completa automatizzazione e movimentazione della macchina. Attraverso lo Scalance S615 e a Sinema Remote Connect (RC) – il sistema di comunicazione sicuro che abilita l’accesso da remoto per gli operatori verso i sistemi di produzione – è inoltre possibile realizzare attività di manutenzione da remoto e accedere al sistema di controllo della macchina. In ottica 4.0, la macchina ALPHA è collegata, attraverso il IPC Nanobox, a MindSphere, il sistema operativo aperto di Siemens per l’IoT basato su cloud. Grazie a MindSphere, V-Shapes ha così la possibilità di storicizzare i dati delle proprie macchine, ottimizzando il rendimento in funzione della localizzazione della macchina, dell’ambiente in cui si trova, se in un luogo ad alte o basse temperature, oltre che di gestire l’approvvigionamento del materiale direttamente presso il cliente finale, nei casi in cui la macchina sia concessa in comodato d’uso. V-Shapes ha inoltre la possibilità di monitorare costantemente il proprio installato in tutto il mondo tramite un’unica app disponibile su MindSphere e accessibile da un qualsiasi smartphone o browser. Grazie a MindSphere, l’utilizzatore finale ha poi la possibilità di valutare la produttività della propria macchina da remoto, confrontandola con il rendimento atteso e valutandola nel complesso della fabbrica dove anche altri macchinari possono essere collegati a MindSphere senza difficoltà grazie a MindConnect e ai protocolli S7/OPC UA. È così possibile accedere agli allarmi e allo storico dati macchina che sono archiviati su MindSphere.

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PROCESSING

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PACKAGING

LABELLING

END-OF-LINE

LOGISTICS

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FOCUS ON

NEW TRENDS

FOR THE PACKAGING OF SWEETS WHETHER THE RELEVANT POINT IS AESTHETICS, FUNCTIONALITY, PROTECTION OR SUSTAINABILITY: PACKAGING THAT CONVINCES THROUGH ITS DESIGN IS WHAT COUNTS AT THE POINT OF SALE. NEW CUSTOMISING TECHNOLOGIES AND INTELLIGENT PACKING MATERIAL COMBINATIONS ARE IMPORTANT TRENDS IN THE SWEETS AND SNACKS INDUSTRY. he global sweets industry is booming. This is the result that the market researchers of GlobalData have come to. They are expecting the worldwide demand to grow by an average of 4.6 percent per year by 2021. This means more and more recipes, seasonal specialities and original packing, which aim to attract attention at the point of sale. The packaging stands in direct context to the product more than any other advertising material. It generates brand identity and sets trends. So, authenticity is particularly important here. The significance of the packaging design as a means of distinction has increased strongly over the past years, because in the meantime there is an incredible variety of sweets on the shelves.

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PRESENTING THE BRAND It is above all the premium brands that strive to appeal to the senses with a clear design, haptic characteristics and striking embellishments directly on the shelves. The focus is on the selection of colours and materials as well as on the design. However, in today’s era of sustainability and transparency, visual appearance is long since not everything. “Today’s consumers display high awareness for well-being and the environment”, confirmed LuAnn Williams, Director of Innovation at Innova Market Insights. It is thus no surprise to her that the consumers are placing more importance on the intelligent usage of resources, for instance in the form of bio-degradable and renewable packaging. The desired goal is a closed loop across the value chain and some of the innovative packaging already achieves this. The packing manufacturers exhibiting in Cologne continuously strive to reduce the raw materials consumption down to a minimum.

THE THINNER AND LIGHTER, THE BETTER Light-weight folding boxes are long since not the only prime examples for material saving all-rounders. Foil solutions that reduce the material consumption down to a minimum are increasingly joining the ranks of the hitherto most successful team in terms of sustainability. Market experts are expecting the global demand for plastic pouch packaging in the food section to increase up to around 4.2 percent a year on average by 2025. This trend goes hand in hand with the strong demand of the consumers for products that are packed in a practical manner. Intuitive handling when opening and closing the packaging is just one aspect that the designers have to consider. From this point of view doypacks are one of the especially dynamic growth segments. They are resealable, compact, lightweight, non-breakable and make ideal to-go companions. Primarily snacks such as vegetable chips and nuts, but also filled chocolates and seasonal items are more and more frequently being packed in doypacks. Biobased foils, the polymers of which are gained from sugar cane ethanol or milk proteins, reduce the usage of fossil raw materials. New customising technologies and intelligent packing material combinations are also being introduced. They enable doybacks made completely without the use of aluminium and which can be produced from a digitally imprintable paper compound. INDIVIDUALITY IS IN In principal, also in the sweets industry the following applies: Mass-produced goods are out, individuality is in! It is above all the Millennials, who pick up products from the snacks and sweets shelves, which suit their personal lifestyle. The more individual the packing, the more likely the young consumers are to pick up the product at the point of sale and inspect it more closely. For instance, printers are able to produce customer-specific labels for sweets. Thanks to digital printing it will also be possible for small and medium-sized sweets manufacturers to design their products much more creatively. In this way, smaller and medium-sized volumes of high-quality folding boxes can be imprinted on high-performance digital printing machines, the quality of which is almost on a par with that of offset machines.

Source: ProSweets Cologne

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THE CONFECTIONERY INDUSTRY

THE SWEET SIDE OF INDUSTRY 4.0

SOMETHING SWEET IS DEMANDED AND IT ALSO HAS TO BE UNIQUE? THE GROWING CONSUMER DEMANDS GO HAND IN HAND WITH THE DIGITAL NETWORKING OF THE PRODUCTION AND ARE GETTING THE SWEETS MANUFACTURERS THINKING ABOUT COMPLETE AUTOMATION.

he question arises for smaller and medium-sized producers as to how they can achieve the necessary flexibility to remain competitive. Add to this the high product quality that has to be secured as a key demand for sweets and snacks through the consistent monitoring of the hygiene aspects across the entire process. Industry 4.0 technologies, which permanently improve the machines in terms of self-diagnosis and error elimination, create the conditions for the demanded efficiency. The packing machines for small-volume orders of sweets that are designed down to the last detail are evidence of this.The latest generation of digital fold wrapping machines or top loading and display carton machines is completely servodriven and is based on a highly modular concept that is consistently applied across the mechanics, electrics and software. In this way, high-end production lines can switch between different formats and wrapping types easily and fast – a characteristic that is to the advantage of all manufacturers whose line-ups include seasonal goods such as Easter chocolates or chocolate balls for Christmas.

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TRIUMPHANT MARCH OF THE SERVO TECHNOLOGY Servo-electrically driven axes are also being implemented more frequently in hollow body systems. The high flexibility for the parameterisation makes it possible to produce complicated geometries with a uniform shell thickness - such as a rabbit with slightly angled ears. Sweets machines are increasingly becoming digitally connected and equipped with sensors that provide an abundance of data. This encompasses aspects such as the support of the maintenance and cleaning processes or active notifications about the service and maintenance intervals through the machine itself. The solutions from the raw material handling are also illustrating the merging between

the mechanics, electrics and software – from the low-dust product feeding from sacks and big bags, to the conveying and weighing of the ingredients, through to the loading of kneading units and conches. Whilst manual processes quickly reach their limits here, the fast recipe change of automated feeding systems is making small batch quantities viable. In interplay with process control engineering, they introduce bulk materials, small volumes or liquid components to the production process in the corresponding quantity at the right point in time. A seamless batch traceability is secured via the integrated control. ALL-ROUND HYGIENIC CONSTRUCTION However, the other side of the coin is the fact that a wide product diversity combined with smaller batch sizes leads to an increased number of necessary cleaning steps. Depending on the process and the recipe this process takes less or more time. Industry 4.0 means in terms of cleaning with their machines that are optimally tailor-made to the hygiene demands – made from stainless steel and equipped with functions for simple cleaning processes. Casters, which move into the frames of the mogul plant using a sideways movement, are one example here. They allow WIP cleaning (Wash-In-Place), whereby the downtime of the machine is reduced and the tray transport system protected. In order to save resources, time and money, the principle of the automated cleaning is continually further developed. CIP methods (Clean-In-Place) are state-of-the-art, where the cleaning solutions circulate in the machines. Hence modern systems have to display an equally high amount of flexibility as the machines they clean. They are still currently mainly designed for the worst case scenario in order to guarantee the safe cleaning of all surfaces that come into contact with the product. In future the aim is for the machines to control the cleaning processes autonomously by determining the degree of soiling using sensors.

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focus ON THE CONFECTIONERY PACKAGING BY CAMA GROUP With a combined excellence in design flair and innovation through technology, Cama has developed machines such as the IF318, the flagship model: a core product, shown in hall 10.1 on stand F-008 at ProSweets exhibition, from 27 to 30 January 2019 at Cologne, Germany. It encompasses a portfolio of ideas that Cama has been developing as part of its defined research and development program. Cama is a cross-category business, so there are many different facets of this machine that are relevant to different sectors of the food market including confectionery and bakery. “This new approach has allowed us to make a difference with regard to the competition”, said Annalisa Bellante, co-owner of Cama. “Our concept of integrated modular design is so incredibly flexible that it can adapt to many different applications in the food and non-food industry”. The machine that Cama exhibited at ProSweets is set up for the packing of flowpacked bars, showcasing Cama new, heavier duty, faster robots. The machine also gained an award for innovation at Interpack 2017, with judges having praised its focus on changeover times with tool-less changeovers. The IF318 includes Cama i-Track flexible pitch-less system, programmable at every stage, from carton erection, product loading and carton closing. The IF318 also features an advanced upgraded robotics and the system ‘digital twin’, industry 4.0 solution that allows higher levels of efficiency and performance monitoring. There are several fundamental elements of the machine; among them: - BT generation frameworks, with higher level of hygienic design; - an integrated cable routing system, with open framework design; - a higher level electronic control platform, with compact electrical/control panels, for shorter start-up times and benefits for transportation.

GEROSA GROUP: INNOVATION AND SUSTAINABILITY Gerosa Group, a leader for more than eighty years in the food packaging sector, demonstrates that it is abreast with both the new challenges currently presented by the market as well as with those that will characterize the near future. It is now clear that a linear model of economic growth is no longer sustainable, and that the European Union has taken a well-defined path to try to solve the problem related to waste, by encouraging the use of renewable resources and recyclable materials, with the aim of making a transition to an increasingly circular economy. Sustainability has always been an important issue for Gerosa Group, and it is also one of the focuses on which its Innovation Center, a marketing and innovation unit that aims to develop innovative projects and meet the needs of a market in continuous ferment, is working on. Thanks to the work done by the Innovation Center in collaboration with the Research and Development department, Gerosa Group is now able to offer its customers various recyclable, mono-material or compostable packaging solutions, in line with the new European directives concerning the circular economy. In particular, for decades the confectionery packaging market has been one of the company’s main businesses, allowing it to acquire fundamental skills and experience to produce innovative quality products. For this reason, the Gerosa Group is able to respond to market demands regarding sustainable packaging that is also effective and of high quality, without compromising on the graphic rendering or the classic performance required for packaging. The new packaging is designed with the aim of simplifying the recovery and recycling of plastic packaging while optimizing weight and structures according to market trends: reducing irregular structures with a gradual shift towards increasingly single-material structures, or similar, in order to make the packaging easily recyclable, where the recycling facilities allow it. In fact, the challenge concerns the entire supply chain and Gerosa Group is at the forefront of studying the best packaging solutions with customers, suppliers and operators in the sector. The challenge is ambitious: guaranteeing food safety and quality standards, combining them with the demands of production and with attention to resources and the environment. Sustainability is a journey and the objectives to be achieved are numerous.

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THE CONFECTIONERY INDUSTRY

ACMA, 95 YEARS OF MECHANICAL INNOVATION AND TRADITION ACMA, a Coesia Group company, presented at ProSeeets Cologne 2019 a blend of historical and contemporary technologies. Also on show will was original “749”, a machine with nearly eighty years’ history behind it that contributed to ACMA’s success on the global market. There are many companies that can boast a long-standing tradition, but few that can exhibit a “genetic heritage” stretching back 95 years: in Cologne ACMA presented presenting a working specimen of the “749”, a sweet packaging machine launched at the end of the 1930s. Designed by Bruto Carpigiani – a renowned engineer working in Bologna’s packaging valley - to perfect preceding models, the machine was successfully manufactured for many decades, also in variants that made it possible to perform different types of wrapping. A set of kinematic actions transform the motor’s rotary movement into an alternating movement, while the machine’s pincers almost seem to imitate the movement of a human hand while wrapping. Lying at the centre of these movements is the most important innovation: a zshaped double wheel that enables great flexibility. The guiding principle of innovation has never been broken and has led the company to span the decades by consistently offering cutting-edge solutions. This has positioned it in the confectionery and other markets as a leading player and an expert partner in the quest for solutions to meet the needs of customers. At Cologne ACMA presented its new operator panel (Web HMI), a revolutionary approach to machine interaction and management. The new panel guides the user through all operations in an intuitive and user-friendly way, from day-to-day machine operation to maintenance and format changeover. It allows for real-time intervention (Advanced Remote Assistance) by ACMA’s team of experts to perform diagnostics and fast troubleshooting. In addition, it constantly monitors the machine’s operational parameters to optimize the production flow settings, ensuring maximum efficiency and keeping downtimes to a minimum. One of ACMA’s fundamental rules is to develop cost-effective solutions in terms of both Energy consumption and environmental impact. For this reason special attention will be paid during the event to developments within the world of packaging that relate to materials and sustainability.

SCHUBERT PRESENTS A NEW FLOWPACKER At ProSweets 2019 in Cologne, Schubert presented a lightline Flowpacker, a preconfigured packaging machine – consisting of the Flowmodul flow-wrapping component and a picker line – which packages unpacked or trayed products into flowpacks in an efficient and product-friendly manner. The Flowmodul is compatible with all commonly used hot and cold sealing films and delivers maximum flexibility in terms of product mix. Using robotic technology, even extremely fragile crackers or biscuits can be stacked in any conceivable variant and packaged into flowpacks. For the packaging of heat-sensitive products such as chocolate, for example, Gerhard Schubert GmbH has expanded its Flowmodul flow-wrapping component with a new sealing technology: the new patented heat sealing technology is characterised by very low heat development as well as a constant sealing time at variable chain speed. For the first time ever, the adjustment range of a heat-sealing film can be controlled between 5 and 60 metres – without any loss of quality for the film or the product. Even hermetically sealed packages are possible with this technology. The flowpacker shown at the booth is part of the new Schubert lightline machine series which comprises three packaging machines for standard packaging tasks. The series also includes the lightline Cartonpacker for packaging products into cartons and the lightline Pickerline for pick & place applications. At the ProSweets fair, Schubert showcased a lightline Flowpacker – equipped with the latest heat sealing technology – which processes mixed packages with two different, heat-sensitive products. A biscuit with white chocolate and one with brown chocolate were packaged together in a flow-wrap bag. The machine achieves an output of 250 products or 125 flowpacks per minute. The Flowpacker features a 3D image processing system which ensures that only flawless products enter the infeed chain. Whether delicate chocolates, soft cakes or chocolate bars – the family-owned company from Crailsheim develops customised robotic tools for all products. Thanks to the TLM technology’s modular design, these tools can be adapted to meet changing requirements such as new product or packaging formats – easily and cost-effectively. If the product or format changes, only the robot tools need to be adjusted or replaced. For the development and manufacturing of these tools, Schubert draws on its many years of expertise in the design and functionality of grippers and suction cups. Schubert Packaging Systems offers comprehensive total solutions and services for food and confectionery manufacturers who need more than just a single machine for their production. Gerhard Schubert GmbH’s subsidiary designs turnkey systems for a diverse range of industries. As an engineering service provider, it advises small and medium-sized companies as well as international corporations on all aspects of final packaging and related processes.

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AZIENDE & STRATEGIE

BOOM DEL FATTURATO E NUOVE ACQUISIZIONI PER MARCHESINI GROUP Marchesini Group cresce ancora: boom del fatturato 2018 (+12%) e due nuove aziende acquisite. Nonostante la situazione economica incerta, per Marchesini Group le prospettive restano comunque floride. archesini Group si appresta a chiudere il 2018 con un fatturato in forte ascesa: +12% rispetto al 2017, quando il consolidato di Gruppo era arrivato a sfiorare la soglia dei 300 milioni di euro. Le previsioni di crescita sono corroborate da due nuove acquisizioni e vanno di pari passo con l’espansione della forza lavoro. Tra le sedi produttive italiane e gli uffici esteri il Gruppo conta oggi 2.000 collaboratori. Nell’anno in chiusura ci sono state 165 nuove assunzioni in tutta Italia - 82 solo nella sede centrale di Pianoro - perlopiù diplomati provenienti da scuole tecniche e laureati in ingegneria. “È un risultato per noi ancora più significativo” ha dichiarato il Presidente del Gruppo, Maurizio Marchesini, “perché ottenuto in un momento storico segnato da inquietudini per le sorti dell’economia. Noi esportiamo tra l’85 e il 90% della nostra produzione, ma da emiliano prima e da imprenditore poi sono preoccupato per le conseguenze che le non politiche dell’attuale Governo avranno sul nostro territorio e a livello nazionale. Nonostante la situazione economica incerta, per Marchesini Group le prospettive restano comunque floride”. “I numeri ispirano grande fiducia” ha sottolineato Pietro Cassani, amministratore delegato del Gruppo. “Oggigiorno per esistere devi crescere, non è possibile rallentare o tornare indietro. Per riuscirci abbiamo puntato anche quest’anno sull’acquisizione di piccoli gioielli del Made in Italy che daranno ulteriore spinta propulsiva alle nostre strategie di espansione. Come sempre, lasceremo le maestranze nel loro territorio per salvaguardarne identità e indotto”.

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CRESCERE PER ACQUISIZIONI La prima delle nuove aziende entrate nell’orbita della galassia Marchesini, che ne ha firmato l’acquisizione del 60%, è CMP PHAR.MA S.r.l. di Costabissara con sede a Vicenza, specializzata nella realizzazione di sistemi di ispezione per il mondo farmaceutico. Dal 1982 - anno in cui è stata la prima azienda al mondo a introdurre sul mercato una macchina automatica per l’ispezione a raggi laser di fiale - CMP si è consolidata fino a diventare una realtà con un fatturato 2018 che supererà i 9 milioni, in crescita del 35% rispetto all’anno precedente. Con l’acquisizione di CMP, Marchesini Group si consolida come produttore di linee complete in grado di realizzare e monitorare tutto il processo di confezionamento dei farmaci, da monte a valle. Risultato reso possibile anche dall’importante contributo del partner SEA Vision, che ha

Maurizio Marchesini, Presidente di Marchesini Group

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Pietro Cassani, amministratore delegato del Gruppo

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compartecipato all’operazione CMP, i cui sistemi di visione e ispezione garantiscono una qualità totale del processo stesso e la perfetta tracciabilità del prodotto finale, nonché la possibile analisi e l’incremento dell’efficienza produttiva. L’acquisizione di CMP porta avanti un percorso di crescita che ha segnato una forte accelerata con l’acquisizione lo scorso gennaio del 48% proprio di SEA Vision. L’azienda pavese - anche grazie alla fortissima richiesta di macchine che montano a bordo i sistemi più aggiornati per la tracciabilità dei farmaci - chiuderà il 2018 con un fatturato consolidato superiore ai 50 milioni, in crescita di circa il 50% rispetto al 2017. OBIETTIVO INDUSTRY 4.0 È entrata a far parte del Gruppo anche Proteo Engineering, azienda di Spilamberto (Modena) di cui è stato acquistato il 60% in 3 anni. Proteo, spe-

cializzata nello sviluppo di software e nell’ automazione industriale, lavorerà supportando Marchesini nello sviluppo dei paradigmi legati all’Industria 4.0. Si tratta di hot topics a cui il Gruppo sta dedicando ingenti risorse che hanno condotto lo scorso giugno - nei giorni della fiera internazionale Achema - alla presentazione in anteprima mondiale di una linea per il confezionamento di blister interamente allestita per rispondere alle esigenze del cliente in ottica Industria 4.0. Anche attraverso l’uso di una sensoristica dedicata e software di autoapprendimento, Proteo supporterà Marchesini Group nel perfezionamento del cosiddetto machine learning, una delle frontiere più affascinanti del paradigma 4.0. L’obiettivo finale è quello di realizzare macchine integralmente connesse con i sistemi aziendali, in grado di garantire un tracking costante dei parametri di qualità e di riconoscere in anticipo ogni tipo di errore meccanico, suggerendo azioni di manutenzione programmata.

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AZIENDE & STRATEGIE

PRODUZIONE FARMACEUTICA E INDUSTRY 4.0 LE SOLUZIONI MG2 PER LA MASSIMA AFFIDABILITÀ Tutto in MG2 è da sempre focalizzato all’obiettivo di essere vicini ai propri client: tra manutenzione preventiva, efficienza ed efficacia produttiva, non manca uno sguardo al futuro. Internet, sensoristica e macchine connesse, tecnologie all’avanguardia di uso sperimentale come la realtà aumentata e la stampa 3D. acchine localizzate nei luoghi più diversi che dialogano in rete registrando i dati di produzione in un archivio centralizzato per migliorare le performance del processo sia in efficienza che in qualità. Industry 4.0 è un paradigma tecnologico che MG2 ha integrato nella propria prassi produttiva fin dal 2009 e che permette oggi di raccogliere i dati di produzione dalle macchine di riempimento capsule, analizzandoli sia in chiave storica che in real time. Di questo e di molto altro ci parla Marco Bellentani, Product Manager and Validation Manager, partendo dall’approccio di MG2 a Industry 4.0.

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INDUSTRIA 4.0 E BIG DATA: QUAL È L’APPROCCIO CHE MG2 METTE IN PRATICA? Fin dagli anni ’90, MG2 collabora con i propri clienti per migliorare la raccolta, analisi e condivisione dei dati di produzione con lo scopo primario di valutare la qualità e l’efficienza del processo eseguito dalle proprie macchine. Per MG2, Industry 4.0 significa innanzitutto integrazione in rete delle nostre macchine con i sistemi di supervisione del cliente, centralizzando la raccolta dei dati attraverso protocolli sicuri e garantendone l’integrità. La vasta disponibilità di dati consente di fare analisi per capire il processo e migliorarlo sia dal punto di vista qualitativo che dal punto di vista dell’efficienza. Industry 4.0 è anche, la possibilità di stabilire una connessione tra la macchina e la sede di MG2 per l’assistenza remota. Infine Industry 4.0 è per MG2 industrial internet, che consente, tra le altre cose, di monitorare la produzione in real time, avendo l’esatta fotografia di cosa stanno facendo le macchine, singolarmente o in gruppo. Il concetto di big data e analytics applicato alle macchine MG2 consiste nella raccolta dei dati di produzione, in maniera massiva, da tutte le macchine, in un unico archivio centralizzato. Il grande valore aggiunto che il Big Data fornisce è quello di consentire analisi ad ampio raggio, ad esempio sugli ultimi 6 mesi o 1 anno. È possibile osservare trend o confrontare le performance di più macchine per individuare la migliore, analizzarla e replicarla su tutte le altre. A tal scopo MG2 ha sviluppato moduli software per interfacciarsi con i sistemi più diffusi di archiviazione dati, quali ORACLE e Microsoft SQL Server. E SE IL CLIENTE VUOLE AVERE UNA FOTOGRAFIA IN TEMPO REALE DELLA MACCHINA IN PRODUZIONE? In questo caso si parla di monitoring in real time, dove alcuni indicatori chiave di processo in tempo reale permettono di controllare le macchine in qualunque momento, collegandosi con una modalità che è riconosciuta come lo standard mondiale di connessione industriale: l’OPC Server. A differenza delle analisi ad ampio raggio, nel monitoring in real time ci si focalizza sulla situazione del momento, per essere informati istantaneamente sulle perfor-

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mance del sistema. In caso di anomalia, l’operatore riceve una segnalazione con codice di allarme sul terminale mobile in dotazione e può reagire immediatamente, in modo che la macchina possa riprendere le condizioni ottimali di produzione nel minor tempo possibile. Big data e monitoring in real time hanno quindi scopi e tempi molto differenti. QUAL È L’APPROCCIO DEL CLIENTE NELL’ANALIZZARE I DATI? Il nostro cliente ha tipicamente due modalità per eseguire l’analisi dei dati. Può utilizzare il tool sviluppato da MG2, che gli permette di visualizzare analisi avanzate, su un qualsiasi computer collegato in rete, attingendo i dati direttamente dalla macchina o dall’archivio centralizzato, ma può anche scegliere di utilizzare in maniera autonoma il proprio archivio, costruendo proprie analisi, trend, grafici, aggregazioni e comparazioni. Quest’ultimo è proprio il caso di una multinazionale del farmaco tedesca, che pratica questo paradigma da ben prima che Industry 4.0 nascesse, su diverse nostre macchine, installate addirittura in siti produttivi differenti. Parliamo della metà degli anni ‘90: possiamo davvero definirli degli antesignani. Nel 2000, la stessa azienda ha poi sviluppato una piattaforma WEB per vedere online da qualsiasi postazione i dati raccolti da tutte le macchine. Per MG2, quindi, si tratta di esperienze che arrivano da lontano, stimolate da clienti che avevano già forte consapevolezza delle grandi potenzialità connesse al capire meglio il proprio processo e il proprio sistema di informazioni, uscendo dal singolo dato e proiettandosi verso una prospettiva più ampia, e hanno trovato in MG2 un partner aperto e con le giuste competenze. TUTTO CIÒ È CONNESSO ALLA SICUREZZA INFORMATICA. CHE STANDARD METTETE IN CAMPO PER LA PROTEZIONE DEI DATI DI MG2 E DEI SUOI CLIENTI? Ogni funzionalità di connessione è progettata per fornire un alto grado di sicurezza informatica. Pensiamo all’utilizzo di database protetti da accessi

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esterni, allo standard industriale OPC, riconosciuto a livello globale, e alla sua ultima evoluzione, l’OPC UA, che rispetto alle versioni precedenti introduce una migliore gestione della sicurezza, con un livello elevato di cybersecurity: crittografia e gestione avanzata dei profili di accesso alla rete. Una tecnologia che viene usata sia per fornire in tempo reale le informazioni che per riceverle. È chiaro che la ricezione dall’esterno di informazioni, per aprire ad esempio un nuovo lotto, richiede livelli di sicurezza e controllo più elevati per evitare che informazioni non corrette arrivino alla macchina impattando sul processo. Abbiamo anche un servizio di assistenza remota, che rientra nell’integrazione fornitore/ cliente. In questo caso utilizziamo una connessione sicura, essendo su Internet, poiché dobbiamo connetterci dal nostro sito di Pianoro con la macchina presso il sito produttivo che può essere in India, Argentina, Australia, o ovunque. Usiamo in questo caso la tecnologia VPN, creando via internet una connessione diretta e sicura con crittografia dei dati tra la rete di MG2 e la rete del cliente. Possiamo quindi parlare di integrazione verticale e orizzontale tra fornitore e cliente, ma avendo ben chiaro che dobbiamo rispettare la sicurezza delle connessioni. IN TERMINI DI RELAZIONE FORNITORE/CLIENTE QUALI SONO I PLUS DI MG2? Un aspetto importante dell’integrazione tra cliente e fornitore, che per MG2 è realtà da oltre 10 anni, è la disponibilità della documentazione macchina e

ricambi online. Se i nostri clienti hanno bisogno di qualunque informazione legata alla macchina, si connettono a internet con un comune dispositivo di navigazione, come tablet e cellulare e possono consultare la documentazione, richiedere offerta e inoltrare ordini di ricambistica, il tutto con un click, in modo guidato e senza possibilità di errore. Un servizio utile anche per gli agenti di vendita, che possono accedere a tutta la documentazione relativa ai clienti della loro area commerciale, per una panoramica completa delle macchine installate, ma anche per disporre di un utile strumento che crea un link tra agente e cliente. In tempo reale, 24 ore su 24, i dati sono aggiornati, accessibili, condivisibili e fruibili. CHE COSA VEDE NEL FUTURO APPLICATIVO E INFORMATIVO DI MG2? Il cloud è un’ipotesi per il prossimo futuro. Sarà possibile raccogliere nella nuvola alcuni dati non sensibili dalle nostre macchine installate in tutto il mondo. Questi dati saranno utili sia a MG2 che al cliente stesso. Dal punto di vista del costruttore, l’analisi di questi Big Data faciliterà il processo di miglioramento continuo dei singoli modelli macchina. Lato cliente, consentirà un approccio pro-attivo per la manutenzione e il miglioramento delle performance delle singole macchine. Questa applicazione, insieme ad altre, come la realtà aumentata e la stampa 3D, saranno i progetti per il prossimo futuro.

TAGHLEEF INDUSTRIES COMPLETA L’ACQUISIZIONE DI BIOFILM Il produttore mondiale di film di polipropilene biorientato (Taghleef Industries (Ti) ha annunciato di aver completato la transazione per acquisire Biofilm, uno dei principali produttori di film BoPP per imballaggi flessibili, etichette e applicazioni industrialiin America Latina. Fondata nel 1988 a Cartagena, Colombia, Biofilm si è concentrata sulle vendite internazionali per far crescere la propria attività. Nel 2004, la società ha aperto il suo secondo stabilimento produttivo ad Altamira, Messico, dotato della tecnologia di co-estrusione multistrato per produrre film dalle prestazioni uniche. L’innovazione di Biofilm si basa su tecnologie che includono film barriera trasparenti, film ad elevata barrierae film metallizzati. Infatti, con otto camere di metallizzazione all’avanguardia nei suoi impianti di produzione, Biofilm è il più grande fornitore di film BoPP metallizzati in America Latina, nonché uno dei maggiori fornitori di film BoPP per imballaggi in tutto il continente. “Fin dalla sua nascita, Biofilm ha creato un business di alto livello incentrato su ottima qualità, innovazione e crescita. Siamo orgogliosi di unirci a questa nuova società che condivide i nostri stessi valori”, ha affermato il Dr. Detlef Schuhmann, CEO del Gruppo Ti. “Ci auspichiamo di espandere la nostra presenza in America Latina e siamo particolarmente entusiasti di accogliere la loro forza lavoro altamente qualificata ed esperta e di ottenere il massimo dal loro solido portafoglio di film barriera metallizzati esoluzioni barriera ottenute tramite evaporazione termica in vuoto.” Completando questa transazione, Taghleef si afferma come fornitore leader di film BoPP in America Latina e nel resto del mondo, aumentando la capacità produttiva a oltre 500.000 tonnellate annue. Con l’aggiunta di Cartagena, Colombia e Altamira, Messico ai siti produttivi negli Stati Uniti, Canada, Italia, Ungheria, Spagna, Egitto, Emirati Arabi, Oman e Australia, Ti acquisisce una posizione geografica che garantisce una fornitura di film speciali in tutto il mondo, oltre a un supporto tecnico proattivo e preparato per clienti multinazionali e regionali in sei continenti.

b e c k e r @ b e c k e r. i t Bologna: Via del Bargello, 24 - 40055 Villanova di Castenaso (BO) - Tel. +39 051 6063811 Gennaio-Febbraio 2019 Rassegna IMBALLAGGIO 29 Milano: Via Sardegna, 7 - 20060 Vignate (MI) - Tel. +39 02 95360820 w w w. b e c k e r - i n t e r n a t i o n a l . c o m dell’

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AZIENDE & STRATEGIE

GRUPPO IMA OTTIMI RISULTATI E CONTINUA LA CRESCITA Il Gruppo IMA ha chiuso i primi nove mesi del 2018 con ricavi consolidati a 1.075,5 milioni di euro, evidenziando una crescita del 12,8% rispetto ai 953,6 milioni al 30 settembre 2017. Nel frattempo IMA ha perfezionato con la società TB Tauris Italia S.r.l., il closing relativo alla vendita del 60% della partecipazione nella IMA Dairy&Food Holding GmbH. n crescita anche il margine operativo lordo (EBITDA) ante oneri non ricorrenti salito a 134,6 milioni di euro (125,4 milioni al 30 settembre 2017), il margine operativo lordo (EBITDA) a 130,7 milioni di euro (116,7 milioni al 30 settembre 2017), l’utile operativo (EBIT) a 92,9 milioni di euro (87,3 milioni al 30 settembre 2017) e l’utile prima delle imposte a 98,6 milioni di euro (77,2 milioni al 30 settembre 2017). Il portafoglio ordini consolidato ha raggiunto 1.047,6 milioni di euro (923,3 milioni al 30 settembre 2017), grazie alla finalizzazione di numerose trattative nelle varie aree di business del Gruppo. Nei primi nove mesi del 2018 gli ordini acquisiti ammontano a 1.216,8 milioni di euro, in aumento del 10% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Il Gruppo IMA chiude i primi nove mesi del 2018 con buoni risultati nelle varie aree di business, grazie al positivo andamento delle vendite di macchine automatiche e linee complete verso i settori di riferimento. I risultati dei primi nove mesi del 2018 includono il contributo delle neo acquisite Petroncini e TMC, consolidate rispettivamente dai mesi di aprile e maggio 2018. Nel periodo aprile-settembre 2018, Petroncini e TMC hanno generato complessivamente ricavi per 34,9 milioni di euro e un EBITDA ante oneri non ricorrenti pari a 1,1 milioni di euro. Alla data del 30 settembre 2018 presentano un indebitamento finanziario netto pari a circa 18,4 milioni di euro e un portafoglio ordini pari a 39,1 milioni di euro.

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FOCUS NEL SETTORE DAIRY IMA ha sottoscritto un accordo vincolante con una società di nuova costituzione (Newco), relativo alla vendita del 60% della partecipazione nel business Riempimento delle società ERCA, HASSIA, HAMBA-GASTI e IMA Dairy &

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Food USA. Questa divisione progetta, realizza e vende macchine automatiche e sistemi integrati per formare, riempire e sigillare prodotti alimentari e, in particolare, nel settore “dairy”, con impianti produttivi in Germania e Francia. Queste società nel 2018 hanno ottenuto complessivamente ricavi per circa 130 milioni di euro ed oltre 500 dipendenti. Il controvalore (equity value) della transazione è 18 milioni di euro pagabili al closing che dovrebbe perfezionarsi entro la fine del 2018. La cessione di queste società genererà un deconsolidamento dell’attività a partire dall’1 gennaio 2018, una svalutazione a bilancio di IMA pari a circa 5 milioni di euro con un significativo miglioramento del margine di contribuzione, margine operativo lordo (Ebitda) e posizione finanziaria netta. Le società Benhil GmbH (Germania), leader di mercato nella produzione di macchine per incarto di formaggio fuso e burro, e Hassia Packaging Pvt. Ltd. (India), che opera nella produzione di macchine per flexisachet, saranno interamente e direttamente detenute da IMA S.p.A. e non sono pertanto incluse in questa transazione. PREVISIONI DEL GRUPPO IMA I risultati positivi dei primi nove mesi e l’elevata consistenza del portafoglio ordini al 30 settembre 2018, unitamente al buon andamento degli ordinativi, confermato anche nel mese di ottobre, ci consentono di prevedere un esercizio in ulteriore crescita rispetto all’anno precedente. Per l’esercizio 2018, se le condizioni attuali troveranno conferma nei prossimi mesi e con il contributo delle società neo acquisite TMC, Petroncini e Ciemme, il Gruppo IMA stima ricavi superiori a 1,5 miliardi di euro e un margine operativo lordo (EBITDA) superiore a 250 milioni di euro. Nel commentare l’andamento del Gruppo al 30 settembre 2018, Alberto Vacchi, Presidente e Amministratore Delegato di IMA, ha dichiarato: “Siamo soddisfatti dei risultati dei primi nove mesi che testimoniano la capacità del Gruppo IMA di continuare a crescere, fare innovazione e creare valore. L’incremento dei ricavi (+12,8%) e degli utili è stato raggiunto grazie ad un’elevata domanda di macchine e linee complete da parte dell’industria farmaceutica, dove IMA ha rafforzato la propria posizione di leader mondiale, del tè, del caffè e dell’automation. L’accelerazione del Gruppo nel terzo trimestre - ha continuato Alberto Vacchi - conferma la validità degli investimenti che abbiamo effettuato sia nell’innovazione di prodotto, con una focalizzazione sul programma IMA Digital, sia in acquisizioni mirate, come TMC, Petroncini e Ciemme, che contribuiranno al raggiungimento degli obiettivi di crescita stimati per fine 2018. L’elevata consistenza del portafoglio ordini consolidato al 30 settembre e la costante crescita dell’acquisizione ordini confermata anche nel mese di ottobre, ci consentono di confermare le stime già annunciate per un 2018 in ulteriore crescita, con buone prospettive anche per il 2019”.

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BREAKING NEWS

ULMEX PUNTA SU PRODOTTI DI QUALITÀ E SERVIZIO Si sono aperte le porte del nuovo headquarters padovano di Ulmex, dal 15 al 17 gennaio scorso. Clienti e prospect hanno potuto testare dal vivo, in anteprima europea, l’innovativa tecnologia Laser Clean per la pulizia degli anilox. Il mondo della stampa rappresenta il core business di Ulmex, che ha dedicato il primo evento nella nuova sede proprio ai cilindri anilox, presentando sistemi e servizi dedicati che vanno dalla vendita di anilox Zecher con incisione brevettata Stepped Hex al servizio di pulizia a domicilio, fino alle macchine per la pulizia con tecnologia laser. Tra i servizi a valore aggiunto proposti da Ulmex, infatti, c’è proprio la pulizia laser dei cilindri, ceramici o cromati, effettuata a domicilio 24/7 grazie a una flotta di Service-Truck proprietari recentemente potenziata. Si tratta di furgoni appositamente attrezzati con tecnologia Laser Clean grazie ai quali i tecnici specializzati Ulmex sono in grado di provvedere alla pulizia di tutto il parco anilox esistente presso la sede del cliente. Un intervento che può avvenire sia in modalità Off Line, a bordo del furgone, sia In Line per quei cilindri che risulta impossibile o difficoltoso rimuovere dalla macchina. La tecnologia Laser Clean, presentata in anteprima all’Open House, rappresenta la risposta di Ulmex alle esigenze di clienti con volumi elevati. Un sistema all’avanguardia implementabile direttamente nelle linee produttive, rendendo i processi sempre più efficienti. Il laser rappresenta, infatti, ad oggi il sistema di pulizia più efficace, sicuro ed ecologico, perché permette di rimuovere ogni tipo di residuo, anche secco, annidato in profondità nelle cellette senza l’impiego di prodotti chimici, ma mediante il principio fisico dell’ablazione. Se adeguatamente programmato, questo intervento consente non solo di allungare sensibilmente la vita dell’anilox, ma lo rende al tempo stesso più performante riducendo gli sprechi di inchiostro e dunque i costi di produzione. La macchina, in funzione nella sede Ulmex, sarà presto installata presso un cliente italiano. E se il laser permette una pulizia profonda da realizzare periodicamente, per il lavaggio quotidiano il catalogo Ulmex prevede strumenti particolarmente versatili come Enpurex, il detergente biodegradabile basato su un principio di funzionamento fisico e non chimico. Grazie al sistema brevettato di vibrazione delle particelle ad ultrasuoni, Enpurex è in grado di disgregare in profondità lo sporco sedimentato nelle cellette dei cilindri e portarlo in superficie, rendendolo facilmente rimuovibile con un semplice panno bagnato. Tra le novità presentate in esclusiva italiana da Ulmex nel corso dell’Open House anche il nuovissimo microscopio digitale DotScope eco di Soprin, uno strumento indispensabile per il controllo analitico 3D di anilox, cliché e cilindri rotocalco. Dotato di software intuitivo, opzioni grafiche avanzate e forma ergonomica, questo strumento di nuova generazione consente di misurare in modo facile e veloce il volume effettivo e la lineatura dell’anilox, valutandone usura e portata. Il software integrato consente inoltre di creare una banca dati che permette di monitorare in tempo reale lo stato del proprio parco cilindri pianificando pulizie e rigenerazioni. “Affidabilità, competenza e consulenza sono i valori chiave che da sempre indirizzano la nostra attività”, sottolinea Angelo Maggi, Direttore Vendite Ulmex Italia che, insieme al team commerciale composto da Alessio Polastro e Corrado Bianchi, ha guidato l’Open House. “Per questo, in collaborazione con la nostra Casa Madre tedesca selezioniamo con estrema attenzione i partner con cui lavorare sinergicamentecon l’obiettivo di garantire ai clienti le migliori soluzioni disponibili sul mercato”. Nata per la fornitura di prodotti e servizi per il settore della stampa editoriale, Ulmex ha via via ampliato la propria offerta rivolgendosi al più vasto mercato dell’imballaggio e della cartotecnica, fino a raggiungere ora il comparto industriale, per il quale fornisce a costruttori e utilizzatori di impianti assistenza e consulenza qualificata.

FLUSSO AUTOMATIZZATO DEL MATERIALE NEL NUOVO IMPIANTO HERMA Nel suo nuovo stabilimento per materiali adesivi, HERMA si affiderà a un sistema di trasporto automatizzato per carichi pesanti le cui credenziali devono molto al settore dell’aviazione. Quando HERMA commissionerà il suo nuovo impianto di verniciatura per materiali adesivi a Filderstadt nell’autunno 2019, ospiterà anche una prima assoluta nel settore della movimentazione di materiali interni. Speciali veicoli guidati saranno progettati per trasportare carichi pesanti e si occuperanno di spostare automaticamente materie prime, come carta e pellicola, nonché prodotti semilavorati e bobine di materiale adesivo. “I veicoli a guida automatica, o AGV in breve, sono generalmente in uso in altri settori, ma per le dimensioni che richiediamo non si ritiene che esistano precedenti nel nostro settore”, spiega Frank Baude, responsabile della logistica di HERMA. “Stiamo parlando di veicoli in grado di muovere bobine larghe fino a due metri e pesanti fino a quattro tonnellate e mezzo”. Le dimensioni di un AGV che trasporta uno di questi rulli sono praticamente le stesse di quelle dei grandi furgoni commerciali. “È stato necessario effettuare molte ricerche per trovare fornitori disposti a costruire veicoli con la capacità di carico necessaria”, continua Baude. La tecnologia ora adottata da HERMA è convenzionalmente utilizzata per il trasporto di materiale rotabile, pale di turbine eoliche o fusoliere di aviazione all’interno di sale di assemblaggio industriali. Non meno di dieci di questi AGV navigheranno attraverso il nuovo impianto di rivestimento. Saranno raggiunti da quattro veicoli più piccoli con un’altezza di lavoro inferiore ed ergonomica, da utilizzare laddove le operazioni manuali, come lo srotolamento, devono essere eseguite sui rulli. I corridoi del nuovo impianto di rivestimento sono progettati per consentire a due grandi AGV di passare uno accanto all’altro. “Questo crea anche un sistema di trasporto ridondante - se un AGV viene abbandonato, ogni posizione nella struttura di produzione rimane accessibile”, commenta Baude. Ogni veicolo possiede quattro ruote che possono ruotare di 360 gradi, due delle quali sono azionate da un potente motore elettrico. Gli AGV sono controllati da più scanner integrati, che navigano facendo riferimento a punti fissi nell’impianto. Per questo motivo, non sono richiesti né anelli di induzione né magneti. Alcune delle posizioni definite sulle macchine di rivestimento devono essere raggiunte con una precisione di posizionamento di ± 2 millimetri. “Questo si ottiene tramite i codici a barre nel pavimento, che consentono all’AGV di identificare il suo corretto orientamento”, spiega Baude. Gli AGV di occuperanno di tutti i movimenti tra il nuovo magazzino e gli scaffali, che raggiungono altezze di 35 metri su 13 livelli, le due macchine di rivestimento e le taglierine. E, per la prima volta in HERMA, nessuno dei materiali trasportati richiederà pallet o altri supporti. In altre parole, i rulli poggiano direttamente sul pianale del veicolo. “In passato, le schegge di legno dei pallet erano un problema ricorrente. Non solo hanno dato origine a sporco non necessario, ma hanno anche interferito con i sensori dei nostri sistemi di trasporto “, commenta Baude. Poiché HERMA produce esclusivamente in Germania, i processi di produzione e logistica altamente automatizzati sono fondamentali per rimanere competitivi. Nel periodo fino all’autunno 2019, la società avrà investito circa 80 milioni di euro nel nuovo impianto di verniciatura di Filderstadt. Un ulteriore importo di 20 milioni di euro verrà convogliato in un nuovo stabilimento di etichettatura, dove la produzione è prevista per l’inizio del 2019. Per il momento, HERMA continua a produrre le sue macchine a Deizisau.

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ETICHETTE PER COSMETICI CON LX1000E Flessibilità, tempestività e risparmio sono le nuove parole d’ordine con la stampante per etichette LX1000e di Primera Technology. San Pietro Lab ha deciso di installare in home questa soluzione per quantitativi on demand.

o scorso anno, l’Amministratore di San Pietro Lab Snc, Mattia Brunazzi, ha deciso di investire nell’acquisto di una stampante digitale di etichette a colori che potesse permettergli di stampare etichette professionali in completa autonomia. Conosciuto il brand Primera in una fiera quattro anni fa, si convince della necessità di introdurre in azienda questa soluzione. Sono un’azienda familiare di prodotti cosmetici per viso e corpo, con produzione di poche centinaia di pezzi alla volta. Fino ad oggi si rivolgevano ad una tipografia, con lunghi tempi di consegna, obbligo di quantitativi minimi e costi elevati di magazzino e sprechi di etichette inutilizzate.

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UNA SOLUZIONE INTUITIVA Oggi invece, grazie alla stampante LX1000e, possono stampare solo le etichette necessarie. “Proprio stamattina abbiamo preparato una fornitura personalizzata per una farmacia, stampando dodici etichette per singolo prodotto, in maniera rapida ed economica” continua soddisfatto Mattia Brunazzi. “In questi giorni abbiamo ricevuto una richiesta di prodotti di un cliente dalla Cina e stiamo preparando le etichette personalizzate in cinese. Prima non avremmo mai potuto soddisfare questa richiesta!”. La stampante è stata sistemata in ufficio e viene utilizzata quotidianamente per la produzione di etichette. È stata definita una macchina intuitiva, semplice da utilizzare, ma come tutti gli strumenti tecnologici, necessità di pratica per poterla sfruttare al meglio delle potenzialità.

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PERSONALIZZAZIONI AD HOC Abbiamo chiesto quali sono i vantaggi riscontrati in questi mesi di utilizzo: “Flessibilità, tempestività e soprattutto un grandissimo risparmio di costi, sia di magazzino che degli sprechi. Abbiamo acquistato la stampante con l’intenzione di utilizzarla solo per le personalizzazioni, ma abbiamo capito subito che era economicamente più conveniente produrre internamente le etichette di tutti i nostri prodotti, perché la qualità di stampa è ottima e i costi contenuti”. Quando si parla di prezzi e investimenti, si ha sempre un po’ il timore della risposta, che invece ha sorpreso positivamente: “Onestamente non ho dato molta importanza al prezzo della stampante, ma ho posto l’attenzione sulla qualità di stampa e sui vantaggi pratici ed economici che avrebbe portato all’azienda” risponde con serenità Mattia Brunazzi. La LX1000e è stata acquistata tramite IDLOG Srl di Milano, rivenditore Finlogic S.p.A., partner DTM Print (in precedenza Primera Technology) per l’Italia. Oggi San Pietro Lab produce circa 1.500 pezzi al mese, incrementando la produzione in poco tempo. Le stampanti di DTM Print in azione saranno presentate alla fiera Natural Products Europe (7 e 8 aprile 2019 - Londra) allo stand Q22. Ulteriori informazioni su http://dtm-print.eu

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UN NUOVO STANDARD DI DURATA CON SX LONGLIFE DI ROBATECH “Precisa, affidabile e durevole”: con questo messaggio chiave Robatech presenta la nuova SX LongLife. Una pistola applicatrice per hotmelt che garantisce un’applicazione durevole e precisa dell’adesivo.

obatech impone un nuovo standard di durata nella gamma delle pistole applicatrici, aggiungendo al suo portafoglio il nuovo modello SX LongLife. Si tratta di un’ulteriore evoluzione della serie Diamond ed è quindi compatibile con la maggior parte dei sistemi di applicazione Robatech. La pistola dotata di speciale isolamento è adatta per l’applicazione precisa dell’adesivo in punti o a cordoli nel range di velocità medio-alte. Il suo nome è un chiaro riferimento alla sua possibilità d’impiego durevole e affidabile nel tempo: grazie allo speciale elemento di spruzzo e alla resistente elettrovalvola, garantisce una durata estremamente lunga anche fino a 200 milioni di cicli operativi.

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PRECISIONE E LUNGA DURATA Concepita per l’applicazione senza contatto di adesivi termoplastici a bassa o media viscosità, la SX LongLife si distingue per il suo ingombro ridotto che permette il retrofit e l’integrazione in impianti anche in spazi ristretti. Un filtro integrato nella parte riscaldante previene l’ostruzione degli ugelli e assicura un’applicazione dell’adesivo affidabile e durevole.

MODULARITÀ E COMPATIBILITÀ Con la sua struttura modulare, è disponibile in diverse varianti e si adatta perfettamente alle specifiche esigenze applicative del cliente. Questa filosofia condivisa tra tutti i modelli, associata alla compatibilità, riduce il magazzino ricambi in quanto diversi componenti, quali filtri, ugelli di vari tipi e tubi elettroriscaldati, sono uguali per tutti.

COOLTOUCH PER LA MASSIMA SICUREZZA L’isolamento CoolTouch della pistola applicatrice protegge al meglio i prodotti da incollare e gli stessi operatori. Lo speciale isolamento CoolTouch aumenta la sicurezza dell’operatore in caso di contatto accidentale, riduce inoltre il consumo di energia contribuendo al risparmio delle risorse e alla sostenibilità della produzione. La nuova generazione della serie Diamond coniuga la massima frequenza di attivazioni con la massima durata ed è quindi perfetta per l’impiego in diverse applicazioni industriali.

SOLUZIONI DI ALTA QUALITÀ Con SX LongLife Robatech soddisfa le richieste dei clienti in termini di maggiore durata. “Il nome LongLife è sinonimo di precisione, affidabilità e lunga durata, tutte qualità che garantiscono un’elevata sicurezza dei processi. La nuova pistola applicatrice conferma il nostro impegno costante nel fornire soluzioni di alta qualità”, dichiara Fabian Renggli, responsabile di prodotto per le pistole applicatrici, il quale aggiunge: “Che si tratti dell’industria del packaging o dell’industria grafica, le aziende si aspettano giustamente soluzioni di applicazione flessibilmente integrabili, che garantiscano l’affidabilità dei processi produttivi e alti standard di qualità. Nessuna azienda vuole sprecare tempo per interventi di sostituzione o riparazione ma esige, al contrario, una tecnologia che funzioni senza impedimenti, che faccia risparmiare tempo e abbatta i costi.” La SX LongLife è stata presentata per la prima volta a maggio ad Interpack 2017 di Düsseldorf ed è già in commercio in tutto il mondo.

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SITMA SOLUZIONE COMPLETA PER L’E-LOGISTICS Pur rimanendo attiva nelle tradizionali aree di business del confezionamento di prodotti grafici editoriali, dell’imbustamento e del confezionamento di prodotti surgelati, Sitma ha deciso di investire nel settore e-logistics per apportare sostanziali sviluppi che hanno un impatto sull’intero processo logistico dell’e-commerce, dal click sul tasto “acquista” di qualsiasi piattaforma alla consegna del pacco nelle nostre case.

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itma si è già affermata nel mondo della logistica grazie ai sorter per lo smistamento dei pacchi che vengono poi consegnati al destinatario da diversi vettori. Cavalcando l’onda di questo successo e con una profonda esperienza nell’ambito dell’automazione, l’azienda ha deciso di investire nella e-Wrap, una nuova soluzione che in maniera del tutto automatica crea la confezione perfetta per una varietà di prodotti acquistati online. Dopo essere stati prelevati dallo scaffale, i prodotti possono essere alimentati attraverso un robot collaborativo, che costituisce la prima importante innovazione. Viene poi effettuato uno scanning dimensionale per creare una confezione flessibile su misura attorno all’oggetto, alla quale viene abbinata la fattura con le specifiche dell’ordine. Infine, i pacchi vengono smistati in funzione della direzione e delle logiche di consegna. Le confezioni realizzate dalla e-Wrap si adattano a quasi ogni tipo di prodotto grazie al formato flessibile, con un particolare focus su tutto ciò che è piccolo e complesso.

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Questo concept, presentato in occasione di All4Pack Paris 2018, punta verso una maggiore sostenibilità del processo logistico: la riduzione di imballaggi enormi per piccoli prodotti, infatti, permette di utilizzare una minore quantità film plastico e di diminuire lo spazio occupato, con conseguente ottimizzazione dei trasporti. Sitma lavora a questo progetto da oltre un anno ed è ora in fase di sviluppo delle ultime componenti. La e-Wrap approderà sui mercati italiani ed esteri nel corso del prossimo anno. “Sitma sta investendo tanto nel mondo della logista, e più in generale di tutto ciò che ruota attorno all’e-commerce, un canale che cresce a doppia cifra in tutto il mondo. Inoltre, la profonda competenza di Sitma nella gestione di pacchi complessi sta producendo ottimi frutti”, commenta Gianluca Rossi, direttore commerciale dell’azienda. “La nuova e-Wrap combina diversi ambiti in cui siamo un punto di riferimento a livello globale, come l’inserimento delle fatture nei pacchi e il confezionamento con film plastico, per offrire una gestione completa della fase logistica”.

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chi può offrire imballaggi ecologici senza ridurne i profitti? Voi Grazie a inchiostri bio-rinnovabili che aumentano il profitto. Con i nuovi inchiostri a base acqua SunVisto® AquaGreen di Sun Chemical ora potete soddisfare il vostro bisogno di un imballaggio alimentare in carta naturale, più pulita e più ecologica, poiché contengono quantità molto più elevate di resina di origine naturale bio-rinnovabile. Questi inchiostri formulati con cura non solo resistono all’abrasione, acqua e grasso, ma offrono anche prestazioni superiori, sostenibilità e garantiscono il miglior supporto tecnico all’industria.

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CASE HISTORY

GOGLIO - CARNERO

IL PACKAGING DI CARNERO VINCE L’ORO DELLA CREATIVITÀ Il progetto del packaging di Carnero, sviluppato dallo Studio Creativo “The 6th” in team con gli stampatori Goglio, Ghelfi Ondulati e Press UP e stampato con tecnologie digitali HP, si è aggiudicato due ori agli ADCI Awards 2018.

ono due gli ori conferiti allo studio creativo The 6th di Milano nel corso dei prestigiosi ADCI Awards 2018: uno della giuria DESIGN – sottocategoria Packaging, presieduta da Franz Degano, Designer e Creative Director Quinto Lancio; l’altro della giuria INDUSTRY CRAFT/ FILM CRAFT – sottocategoria Illustrazione, presieduta da Luca Cinquepalmi, Executive Creative Director di Publicis Milan. A essersi aggiudicato i due prestigiosi riconoscimenti è il packaging che The 6th ha pensato per Carnero, un prodotto che sta per essere lanciato sul mercato come primo biltong all’italiana dalla start-up Salca 1917. Si tratta di una serie di 25 stand-up pouch che si differenziano per due fronti diversi – indicanti le due referenze di prodotto, carne essiccata di magatello piemontese classica e piccante – e 25 retri, uno diverso dall’altro che, affiancati tra loro, danno origine a un mosaico illustrato, l’immagine di una slice of life ricca e ironica in cui personaggi e animali interagiscono componendo una scena che sembra un quadro.

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L’IDEA È VINCENTE “Il tema degli ADCI Awards di quest’anno era la Human Intelligence”, afferma Elena Carella, Direttore Creativo di The 6th,“e siamo molto felici che le motivazioni del premio, espresse dal presidente di Giuria Franz Degano, abbiano messo l’accento sull’idea che sta alla base del progetto, e non soltanto sull’estetica. È nel nostro DNA infatti pensare che la grafica debba viaggiare di pari passo con la comunicazione delle idee.” Il progetto vincitore è stato sviluppato e presentato per la prima volta come prototipo lo scorso maggio 2018 nell’ambito di Brand Revolution LAB, con lo scopo di mettere in relazione agenzie creative, stampatori, fornitori di tecnologie e supporti di stampa e brand owner per ideare e realizzare progetti che esprimano i valori del marchio oltrepassando i limiti della comunicazione convenzionale.

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Frutto dell’incontro tra la creatività di The 6th il know-how tecnologico di Goglio SpA, il prototipo è stato poi accettato dal cliente che ha deciso di confermare Goglio come azienda di stampa di riferimento per la produzione. PERSONALIZZAZIONE A TUTTO CAMPO “Siamo orgogliosi di aver avuto l’opportunità di realizzare il progetto di The 6th durante Brand Revolution LAB 2018”, afferma Franco Goglio, Presidente di Goglio SpA, “e altrettanto orgogliosi che la qualità del lavoro svolto sia stata riconosciuta anche dall’Art Directors Club Italiano. Per valorizzare la creatività di The 6th abbiamo prodotto due versioni di stand-up stampati con bianco coprente su materiale triplice abbinato. Grazie al sistema di stampa digitale HP Indigo 20000 è stato possibile realizzare il materiale in pochi giorni e con un’altissima componente di differenziazione di ogni singola busta”. Nel progetto pensato, oltre agli stand-up pouch sono stati realizzati due espositori e una serie di gift-box, anch’esse in versione mosaico, prodotti da Ghelfi Ondulati SpA con tecnologia HP PageWideWeb Press T1100, e un block-notes con l’immagine integrale da regalare come gadget, realizzato da Press Up con HP Indigo 12000.

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CASE HISTORY

HP - ACM PLASTIC

ACM PLASTIC PUNTA SULLA STAMPA DIGITALE PER L’IMBALLAGGIO FLESSIBILE L’azienda cremasca ha scelto la tecnologia di stampa digitale della HP Indigo 20000 per aprire le porte al futuro del flexible packaging. Tra le prime in Italia a scommettere su questa tecnologia, ACM Plastic mira a migliorare l’efficienza dei flussi di produzione e la gestione delle basse tirature, cogliendo inoltre le opportunità di personalizzazione nella singola stampa.

CM Plastic è una realtà produttiva che con i suoi imballaggi flessibili, personalizzabili in termini di stampa, formati e materiali, aiuta aziende alimentari, farmaceutiche, cosmetiche, industriali, a confezionare i loro prodotti in modo efficiente, distintivo ed ecosostenibile. Per lo sviluppo delle proprie soluzioni, l’azienda può contare sulla precedente esperienza in ambito del trasporto di imballaggio, che le consente di comprendere appieno le esigenze del mercato, come la stampa in alta definizione, le quantità flessibili e i tempi di consegna rapidi. Da allora, la società cremasca investe in tecnologie innovative e sostenibili per offrire un servizio di estrema qualità, just-in-time. In quest’ottica rientra anche l’investimento nella nuova macchina da stampa HP Indigo 20000, una delle prime del suo genere acquistate e già operative in Italia, che è stata scelta per integrare il flusso di lavoro della società così da poter migliorare l’efficienza dei flussi di produzione e la gestione delle basse tirature, cogliendo inoltre le opportunità di personalizzazione nella singola stampa.

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LA CAPACITÀ DI DISTINGUERSI ACM Plastic dal 2005 ha scelto di inserirsi nel mondo dell’imballaggio flessibile utilizzando il getto d’inchiostro UV LED LM, una tecnologia differente da quelle adottate dai “tradizionali” converter, che permette di non utilizzare solventi nell’intero processo di creazione del packaging e che ha consentito all’impresa cremasca di specializzarsi nel mercato delle piccole tirature. Così facendo, l’azienda si è ritagliata un ruolo di rilievo nel settore flessografico, tanto che oggi può annoverare un portafoglio di oltre 500 aziende clienti sul territorio nazionale e internazionale.

UNA REALTÀ IN EVOLUZIONE Per rispondere sempre meglio alle esigenze di un mercato in costante evoluzione, ACM Plastic ha sempre guardato con interesse a nuove tecnologie digitali per poter implementare la propria offerta e far fronte alla richiesta del mercato, indirizzato verso l’elevata capacità di personalizzazione e ‘unicità’ del prodotto finale. Questa ricerca ha trovato, infine, la sua risposta nella nuova HP Indigo 20000. Un sistema di stampa in grado di soddisfare ogni richiesta fatta da parte dei clienti, permettendo allo stesso tempo ad ACM Plastic di ampliare il proprio business relativo al settore dell’imballaggio flessibile, con nuove opportunità per i propri partner, in modo da rendere sempre più creativi i progetti realizzati. “Grazie alla tecnologia HP abbiamo potuto scommettere su quello che noi crediamo essere il futuro del settore dell’imballaggio flessibile - ha spiegato Massimo Raffaele, co-founder di ACM Plastic -. La HP Indigo 20000, infatti, ci consentirà di rispondere a ogni esigenza dei nostri clienti in tempi sempre più brevi e con performance migliori. Questo ci permetterà non solo di consolidare il nostro business attuale, ma anche di approcciare nuovi segmenti applicativi con progetti creativi e innovativi”. ANTICIPARE I TREND DI MERCATO Un’estesa gamma di supporti, la possibilità di impiegare substrati estensibili e cartacei fino a 350 micron e gli inchiostri sviluppati per la HP Indigo 20000, offrono nuove opportunità ai fornitori di servizi. Per esempio, l’inchiostro Premium White ElectroInk rende disponibile la stampa in bianco ad alta opacità per imballaggi flessibili, sleeve termoretraibili, IML e altre applicazioni, con un sottile strato di inchiostro asciutto pronto per la laminazione e altri processi di post-stampa. Ovviamente tutti questi aspetti offrono importanti vantaggi per i converter, da una maggiore sostenibilità a una qualità di stampa equivalente a quella tradizionale, fino alla possibilità di utilizzo di un’ampia gamma di substrati, come carta al film, alluminio e cellulosa. A questo si aggiunge una maggiore rapidità anche nei processi di finishing, che forniscono così un time-to-market più rapido ed efficiente. “Con ACM Plastic abbiamo avuto non solo la possibilità di introdurre un nuovo sistema di stampa all’interno di un mercato in evoluzione come quello dell’imballaggio flessibile, ma anche di implementare per la prima volta la modalità web-to-print nel segmento flexible packaging - ha commentato Antonio Maiorano, Indigo & PwP Country Business Manager di HP Italy -. Questo processo è stato possibile grazie alla predisposizione di ACM verso questa innovazione e alla capacità di HP di supportare i clienti nell’adozione di una nuova metodologia di lavoro che crediamo rappresenti realmente il futuro del settore del packaging”.

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CASE HISTORY

SIEMENS – AL.MA.

SINERGIA VINCENTE PER UN’AUTOMAZIONE INTEGRATA Da più di 40 anni AL.MA. Packing and Packaging Machinery costruisce ed esporta in oltre 43 paesi, macchine termoformatrici per prodotti alimentari, blisteratrici per prodotti medicali sterili monouso e blisteratrici in linea per prodotti industriali e beni di consumo. La strategia di realizzare soluzioni efficienti e tecnologicamente avanzate ha portato l’azienda a scegliere Siemens quale partner strategico con un portfolio d’automazione completo e integrato.

a filosofia di AL.MA. Packing and Packaging Machinery è, da sempre, quella di realizzare le macchine completamente al proprio interno e in tutte le loro fasi, a partire dalla progettazione, definizione e cablaggio del quadro elettrico, all’esecuzione e assemblaggio dei componenti meccanici, fino alla programmazione PLC ed azionamenti. In questo modo, è possibile soddisfare le richieste del mercato con un approccio customizzato: AL.MA. costruisce solo su commessa, ogni modello viene dimensionato ed attrezzato con gruppi specifici in funzione delle esigenze del cliente. La semplicità nell’ingegnerizzazione del quadro elettrico e nella messa in servizio di tutti i componenti di automazione diventa pertanto fondamentale, sia per ridurre il time-to-market della macchina, sia per consentire al costruttore di concentrarsi sulla propria tecnologia. Nel concreto, questo si traduce nell’utilizzo di componenti altamente integrati, che riducono il cablaggio necessario e minimizzano lo sforzo nella scrittura del software per farli comunicare efficacemente tra loro.

tamente automatico, con caricamento prodotto robotizzato e fine linea. La macchina ha una velocità di 15 cicli/minuto (90 confezioni/minuto), stazioni di formatura e saldatura azionate da motori brushless, regolazione automatica della profondità di formatura dell’alveolo (da HMI) e una stazione apri alveolo che facilita il carico prodotto in automatico, un sistema di visione che rileva la presenza del prodotto e la possibilità di scarto automatico dei prodotti non conformi. Installata direttamente in macchina anche un’etichettatrice automatica oltre che un modem per la teleassistenza da remoto. Ma è un unico PLC, il Simatic S7-1515TF, ad eseguire la logica di macchina, il motion control degli assi e le funzionalità fail-safe. Grazie alla completa integrazione in TIA Portal è semplice implementare la configurazione della rete Profinet, il software di automazione specifico della macchina e la grafica dell’HMI. I compiti degli assi di movimentazione sono semplificati con l’utilizzo di funzionalità del controllore che comanda gli inverter e i servodrive per mezzo di blocchi standard PLCopen Motion Control.

UNA COLLABORAZIONE AD HOC Nasce da qui la scelta di AL.MA. di affidarsi ad un partner strategico con un portfolio d’automazione completo e integrato.“La nostra collaborazione con Siemens cresce di anno in anno. Ogni nuovo prodotto ci consente di fare un passo tecnologico in avanti. Quando vogliamo aumentare le performance della macchina, o semplificare il software del controllore, o ancora l’hardware nel quadro elettrico, sappiamo di poter contare sull’esperienza dei tecnici e consulenti Siemens, oltre che sui loro prodotti e soluzioni” spiega Claudio Ferrari, titolare di AL.MA. Ne è un esempio la linea blisteratrice TF 420 per il settore medicale che si inserisce in un impianto “no human touch” comple-

SICUREZZA E DIAGNOSTICA INTEGRATA Ma come rendere la macchina sicura direttamente dal PLC? Con Simatic S7-1515TF e grazie all’interfaccia user-friendly di TIA Portal è possibile implemetare sulla macchina caratteristiche che i componenti failsafe elettromeccanici non possono avere come una diagnostica integrata, flessibilità e semplicità nell’utilizzo del software e del quadro elettrico. I sensori di sicurezza e il fungo d’emergenza possono essere collegati direttamente al controllore, in modo che quest’ultimo abbia già in sé l’informazione legata all’evento Safety oltre a diagnosticare automaticamente eventuali malfunzionamenti del sensore. Con Simatic S7-1515TF è inoltre possibile

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analizzare in maniera flessibile le varie combinazioni logiche dei segnali derivanti dal campo, così da muoversi di conseguenza e nella maniera più opportuna a garantire la sicurezza e minimizzare i fermi macchina. Con Simatic S7-1515TF, infine, è possibile mantenere il quadro elettrico “pulito” ovvero comandando le funzioni Safety Integrated nei drive via Profisafe, senza dover collegare ogni azionamento, con conseguenti e notevoli vantaggi. Con la blisteratrice TF 420, AL.MA. ha fatto un ulteriore passo avanti verso la semplificazione scegliendo il nuovo pannello operatore Simatic HMI Comfort Panels PRO da 15”. Si tratta di un pannello “fully-enclosed”, in IP65, già montato, dal design compatto e poco ingombrante e pronto per essere allacciato al braccio di sostegno. I pulsanti con elettronica integrata consentono poi un cablaggio molto agevole accanto all’HMI con schermo touch. Diverse macchine prodotte da AL.MA., in particolare la TF 420, si avvalgono della dinamicità dei servo-azionamenti Sinamics S120, con motori Simotics1FK7 accoppiati a riduttori Simogear. La regolazione di velocità di motori asincroni standard è invece affidata ai compatti Sinamics G120C. Completano il quadro elettrico interruttori generali e automatici delle serie Sentron e Sirius, oltre ad un’alimentazione elettrica a 24V garantita dal Sitop PSU8200 affiancato dai moduli selettivi e di diagnostica PSE200U, senza la necessità di installare ulteriori relè.

SIMATIC HMI COMFORT PANELS PRO (PROTECTED) Questo sistema amplia la famiglia Siemens di dispositivi HMI totalmente protetti IP65 per le attività di controllo e monitoraggio dell’operatore. I nuovi pannelli da 12, 15, 19 e 22 pollici offrono le stesse funzioni delle unità integrate e sono progettati per la visualizzazione e l’automazione senza cabinet. Con elevate prestazioni e funzionalità, nonché numerose interfacce e certificazioni integrate, questi dispositivi robusti sono particolarmente adatti per applicazioni di fascia alta legate alle macchine. I nuovi pannelli completano la gamma di dispositivi IP65-PRO con i pannelli Industrial Flat Panel PRO (19 e 22 pollici) e Panel PC PRO (15, 19 e 22 pollici). I nuovi Simatic HMI Comfort Panel PRO con grado di protezione totale IP65 hanno display widescreen brillanti e dimmerabili in continuo con 16 milioni di colori e un angolo di visione fino a 170 gradi. Il display antiriflesso ha un design moderno con una superficie antigraffio e resistente agli agenti chimici che consente l’utilizzo con i guanti. I Comfort Panel PRO sono dotati di una scheda di sistema integrata per il backup automatico e sono adatti anche per la gestione dell’energia direttamente sulla macchina, ad esempio con Profienergy. L’interazione armonizzata con gli Advanced ControllersSimatic S7-1500 e l’utilizzo di connettori standard convenzionali per il cablaggio consentono di realizzare soluzioni di controllo e monitoraggio dell’operatore in modo particolarmente economico. Il design meccanico si caratterizza di adattatori per un montaggio flessibile senza cabinet su sistemi convenzionali di supporto o di bracci di supporto. Le opzioni di montaggio e posizionamento individuali offrono all’operatore un elevato livello di comfort e una visione sempre ottimale del pannello.

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PACKAGING DESIGN

PERSONALIZZAZIONE IL PACKAGING INCONTRA LA DIVERSITÀ LE DONNE APPARTENENTI A ETNIE DIVERSE RAPPRESENTANO UN GRUPPO TARGET DESTINATO AD AUMENTARE IN MODO ESPONENZIALE. TUTTAVIA, LE LORO NECESSITÀ IN TERMINI DI MAKE UP NON SONO ANCORA STATE SODDISFATTE APPIENO. MENTRE I BRAND CERCANO VARI METODI PER PROVVEDERE ALLE NUMEROSE TONALITÀ DI PELLE ESISTENTI, IL PACKAGING EMERGERÀ COME FATTORE CHIAVE PER SODDISFARE TUTTE LE ESIGENZE, COME TESTIMONIA QUADPACK. na recente relazione realizzata da Mintel sottolinea la crescita del multiculturalismo. Si afferma che questo andamento demografico fa sì che “molti consumatori non riescano a trovare i cosmetici giusti per la loro tonalità di pelle. I vari brand non possono riuscire a lanciare prodotti per ogni tonalità di pelle esistente, ma il packaging può aiutare a soddisfare questa nuova necessità dei clienti”. I millennial stanno facendo pressione in merito: quello che vogliono sono soluzioni ad hoc. Il packaging personalizzabile sta già iniziando a esplodere con una vasta selezione di palette fai-da-te presenti nei negozi e nei servizi di personalizzazione sul web.

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UN ARCOBALENO DI TONALITÀ I più grandi marchi stanno iniziando a proporre un numero sempre maggiore di tonalità: Fenty Beauty ne ha proposte addirittura 40. Per differenziarle in negozio, il packaging deve permettere ai clienti di identificare facilmente il colore che desiderano. Ciò significa realizzare delle finestre di osservazione nel packaging oppure packaging totalmente trasparenti. Il vetro è perfetto in questi casi: non solo è compatibile con qualsiasi tipo di formula, ma è anche limpido e permette di osservare perfettamente i prodotti. Le gamme YouWood e Liquid Foundation del portfolio della Q-Line di Quadpack sono state appositamente create in flaconi di vetro per aiutare i marchi a soddisfare le necessità di questo mercato in continua crescita. Potrebbe essere d’aiuto per l’identificazione anche contrassegnare il packaging con il colore della formula che contiene. Si possono realizzare dei dischi o degli anelli in plastica colorata da aggiungere all’ultimo minuto sulla linea

di riempimento in base al colore della formula. Lo Slim Panstick di Quadpack con anello rimovibile o il Jumbo Stick con dischi snap on rappresentano due modi efficaci per la codificazione a colori. In questo modo, i marchi possono adattare le loro consegne secondo i risultati di vendita dell’ultima settimana, offrendo una rapida risposta alla domanda. CREA LA TUA MISCELA Esistono molte tonalità di pelle, per questo alcune aziende di cosmetici preferiscono offrire soluzioni che comprendano alcune miscele create dal cliente. NYX, The Body Shop, Autograph e MUA sono solo alcuni dei marchi che hanno lanciato gocce per regolare la tonalità, che permettono di scurire, schiarire o alterare in altri modi il colore del fondotinta. Il pack deve offrire un dosaggio comodo e preciso per aggiungere il prodotto da miscelare. Pulsanti, contagocce, flaconi comprimibili o tubetti con applicatori di precisione sono tutti soluzioni perfette. CREA IL TUO PRODOTTO Ogni tipologia di pack a struttura doppia, tripla o multipla offre ai clienti un certo grado di personalizzazione. Le palette rappresentano la soluzione perfetta quando è necessario un numero maggiore di tonalità. Adesso le palette personalizzabili per labbra, viso e occhi, vengono proposte da sole. Gli inserti devono essere facili da cambiare, mentre l’esterno della palette deve essere abbastanza resistente per durare nel tempo, senza compromettere l’estetica. Questa soluzione fai-da-te si sta estendendo oltre le palette, includendo anche matite modulari e vasi staccabili. The Stack di Trinny London rappresenta un esempio perfetto di soluzione portatile per una gamma di colori personalizzabile. LA DIVERSITÀ DEL PACKAGING Esistono determinate caratteristiche necessarie per il packaging, indipendentemente dalla soluzione scelta dal marchio per offrire diversità di tonalità. Il concetto di “packaging intelligente” viene utilizzato più che mai in questo contesto. Con le soluzioni modulari i componenti di base possono essere tenuti in stock per decorazioni “just-in-time”. Disporre di uno stock intelligente consente di velocizzare le operazioni richieste dai marchi di cosmetici ed è destinato a diventare un’area in grande crescita insieme alla personalizzazione on-demand. Le soluzioni modulari possono adattarsi a diverse formule, immagini di marchio e posizionamento. Questa adattabilità è fondamentale nel mondo dei cosmetici veloci. Richiede inoltre la collaborazione dei diversi stakeholder nella catena del valore, dai responsabili della formulazione a quelli del packaging e del riempimento.

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PACKAGING DESIGN

IN VIAGGIO CON IL GIUSTO PACKAGING LA DESIGNER SVEDESE MARIE FALK HA VINTO PER IL SECONDO ANNO CONSECUTIVO UNO DEI PREMI PRINCIPALI DEL PREMIO PRO CARTON YOUNG DESIGNER. LA SUA INNOVATIVA SOLUZIONE DI IMBALLAGGIO SAVE THE TRIP È STATA CONCEPITA SULLA BASE DELLA SUA ESPERIENZA PERSONALE PER RENDERE PIÙ FRUIBILE ED ECO-FRIENDLY IL PACKAGING PER IL CONSUMO ON-THE-GO.

idea di Marie Falk per Save the Trip consiste nel divertire e nutrire i giovani viaggiatori. Il pacchetto combina snack salutari con giochi e parole crociate per rendere più divertenti i lunghi viaggi ed è realizzato interamente in cartoncino, il che significa che può essere facilmente appiattito e riciclato.

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ECOLOGIA E PRATICITÀ Parlando del suo progetto, Marie dice: “Il tema del concorso consisteva nel ripensare nel ripensare alle confezioni degli alimenti per renderle più divertenti, piacevoli e accattivanti per i bambini. L’ispirazione per la mia idea deriva dalle mie esperienze personali. Quando viaggiamo siamo totalmente nelle mani delle stazioni di servizio o dei negozi di alimentari e le scelte tendono a privilegiare il fast food, il che significa che spesso ci si ritrova con imballaggi fatti di materiali diversi, ognuno dei quali deve essere smaltito da qualche parte. Ho voluto creare una confezione ecologica in grado di soddisfare le esigenze delle famiglie con bambini in viaggio, ma anche una soluzione snella e ottimizzata per i distributori”. Save the Trip di Marie è uno degli oltre 400 elaborati pervenuti da studenti di 50 scuole di design in 21 Paesi, ed è stata una delle quattro vincitrici scelte per creare la nuova generazione di concetti di confezione innovativi e sostenibili.

Marie sta lavorando come designer presso il principale produttore di scale scandinavo, Eurostair AB a Karlstad, in Svezia, ma segue ancora da vicino le tendenze del design degli imballaggi e, in merito al dibattito in corso in materia di imballaggi e plastica di scarto, afferma : “Abbiamo bisogno di imballaggi facili da riciclare. Tuttavia, mentre la maggior parte delle persone crede che sia l’imballaggio stesso ad essere dannoso per l’ambiente, ciò di cui abbiamo effettivamente bisogno è un imballaggio che possa aiutare ad affrontare lo spreco di cibo”. Aggiunge: “Se si guarda in generale alle confezioni attuali, molte sono difficili da svuotare e hanno un imballaggio esterno eccessivo. Sono ingombranti e spesso realizzate con più materiali che complicano il riciclo. Dobbiamo ripensarle: i brand devono prendere in considerazione imballaggi con una chiara attenzione all’ambiente. Dobbiamo inoltre incoraggiare i clienti a riciclare e i brand ad essere più trasparenti nel loro lavoro per l’ambiente”. Tony Hitchin, General Manager di Pro Carton ha commentato: “Marie ha meritato di vincere Young Designer of the Year per la seconda volta consecutiva per il suo geniale e sostenibile utilizzo di cartone e cartoncino per creare un prodotto che risponde veramente alle esigenze dei consumatori. Il suo progetto è un’ulteriore prova del fatto che gli imballaggi in cartone sono contemporaneamente ecologici e bilanciati economicamente e possono anche essere divertenti!”.

AMEDEI PRESENTA LA COLLEZIONE “PARADISE BLOOMING” I maestri della cioccolateria propongono quattro nuovi box. A voi la scelta, il cioccolato con sentori di tabacco e malto tostato oppure al profumo di fiori bianchi e pane tostato? Quello a liquirizia e agrumi selvatici o zucchero d’acero o infine frutti rossi e miele? Un delicato viaggio del gusto alla scoperta del Paradiso terrestre del cioccolato. Un’avventura estasiante verso un nuovo mondo rivolta a chi piace godersi la vita, lasciandosi gratificare da quell’esclusiva sensazione che avvolge tutte le papille del gusto. Dai semi del cacao alle tavolette fino alle praline, Paradise Blooming è la nuova elegantissima collezione di Amedei, azienda italiana specializzata nella produzione di cioccolato artigianale d’eccellenza. Un tocco di piacere assoluto, grazie alla valorizzazione dei semi di cacao più pregiati, provenienti dai luoghi meravigliosi che custodiscono l’origine e la creazione di questo prodotto divino. Paradise Blooming consacra Amedei come un luogo in cui convivono eccellenza, qualità esperienza e gusto assoluto. Dove si rifugia chi è in cerca di conoscenza, creazione e savoir faire e ama l’esaltazione della dolce vita italiana, cercando qualcosa di differente. Una collezione comprensiva di 4 box: Blue Adam; Golden Seed; Red Blossom; Secret Garden. All’interno il meglio della proposta Amedei: si ascolteranno le note di Toscano black 70, il primo in assoluto a offrire un blend deciso, fondente e autentico, strutturato da sentori di tabacco e malto tostato; alla melodia si aggiungerà il Toscano black 90, blend forte, fondente e cremoso, strutturato dal profumo di fiori bianchi e pane tostato, capace di bilanciare amaro e dolce senza rinunciare alla cremosità; poi verrà il momento di Acero95, Blend extra-forte, fondente e morbido, strutturato da sentori di liquirizia e agrumi selvatici, un’innovazione assoluta in grado di bilanciare perfettamente cioccolato e zucchero d’acero, più morbido e dotato di basso indice glicemico. Fino all’apice dell’estasi, quando verrà il momento del Chuao, monorigine forte, fondente e corposo, strutturato in purezza da sentori di frutti rossi e miele. Una rarità della materia prima, per la difficoltà nell’approvvigionamento e quindi della produzione.

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BREAKING NEWS

UN ABITO SARTORIALE IN SAVILE ROW TWEED PER SOTTOVOCE 47 ANNO DOMINI

LATTE TIGULLIO, NUOVA BOTTIGLIA D’AUTORE IN EDIZIONE LIMITATA

L’amore per la terra e il buon vino fanno parte della famiglia Tombacco e della cantina 47 Anno Domini da sempre. Il nome dell’azienda vitivinicola prende ispirazione dalla antica via Claudia Augusta, l’importante strada romana che collegava Italia e Austria e attraversava anche il Trevigiano, quel territorio carico di storia dove affondano le radici dei vigneti coltivati dalla famiglia Tombacco. Fatta costruire da uno dei generali dell’imperatore Augusto, la via Claudia Augusta fu terminata dall’imperatore Claudio proprio nell’anno 47 d.C. Oggi la cantina si trova in un edificio dall’architettura moderna e all’avanguardia all’insegna del relax, del lusso e della bellezza. Sono proprio questi i concetti alla base di “Wine by Design”, il Lifestyle che la cantina offre ai visitatori. Anche la nuova immagine della gamma di vini Sottovoce esalta l’innovativa concezione di 47 Anno Domini grazie al progetto di restyle curato da Räderwerk. I tratti distintivi delle nuove etichette sono i tagli che riprendono l’architettura della cantina e i motivi lineari che ricordano le righe del pentagramma. Per l’etichettatura di questa gamma Räderwerk ha scelto la carta autoadesiva prodotta da Arconvert, Manter Savile Row Tweed in due nuance di colore: Savile Row Tweed White per il vino rosso, un Pinot Nero I.G.T. Veneto, e Savile Row Tweed Camel per il vino bianco, uno Chardonnay D.O.C. Piave. Savile Row Tweed è una carta di pura cellulosa, realizzata con una miscela di pasta ecologica esente da cloro e goffrata fuori macchina con un design tessile.

A partire da novembre, e solo per un mese, è stata presentata in edizione limitata la nuova bottiglia in vetro serigrafata con disegni di Enrico Macchiavello in oltre 2500 punti vendita liguri. Dopo il grande successo ottenuto dalla prima bottiglia impreziosita dai Pulcinella di Emanuele Luzzati, Centro Latte Rapallo - Latte Tigullio, la più grande azienda produttrice di latte fresco in Liguria, presenta una nuova bottiglia in vetro con i disegni del celebre fumettista. Si tratta di una bottiglia in vetro esclusiva, in edizione limitata, destinata a divenire fin d’ora oggetto da collezione, serigrafata con i disegni del celebre fumettista e in distribuzione per circa un mese, in un numero limitato di 30.000 pezzi, a partire da novembre 2018, in tutti i 2.500 punti vendita quotidianamente serviti da Latte Tigullio, dal ponente (Savona) al levante ligure (La Spezia) e naturalmente nella Città di Genova. Enrico Macchiavello, 44 anni, genovese, è illustratore, autore di fumetto e di cinema d’animazione e vanta incursioni nel mondo della pubblicità e del merchandising che lo hanno portato a creare fortunati spot in animazione. La collaborazione con l’artista - iniziata con la realizzazione del calendario 2018 - si inserisce all’interno del progetto che ha visto negli anni Latte Tigullio crescere e legarsi alle migliori espressioni artistiche del territorio, tra cui importanti e famose firme dei maestri d’arte liguri (di nascita o di attività) del calibro di Emanuele Luzzati, Flavio Costantini, o Francesco Musante. La particolarità della bottiglia in edizione limitata sta nell’ospitare disegni originali dei personaggi di Macchiavello che vengono ripetuti in un susseguirsi interminabile di posizioni di degustazione di latte, elemento centrale del soggetto. La bottiglia in vetro da 750 ml è stata prodotta da O-I con decorazione realizzata da VDGlass.

11a Fiera Internazionale del Converting

La Fiera Leader al Mondo per l’Industria della Lavorazione e Trasformazione di Carta, Film e Laminati 12 – 14 MARZO 2019 MESSE MÜNCHEN, MONACO, GERMANIA Il punto di riferimento per il settore delle tendenze tecnologiche, soluzioni di produzione intelligenti e conoscenze pratiche

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• Materiali • Rivestimento / Laminatura • Essiccazione / Tempra • (Pre)trattamento • Accessori • Taglio / Avvolgimento • Stampa flessografica / rotocalco • Confezionamento • Gestione degli impianti / Smaltimento rifiuti / Riciclaggio • Rinnovamento / Upgrade di impianti • Servizi di rivestimento, converting e taglio a contatto • Controllo, prova e misurazione • Verifica dei processi di produzione • Servizi, Informazione e Comunicazione • Prodotti finiti e semifiniti

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PACKAGING DESIGN

DALLA GRECIA ALL’ARABIA SAUDITA: IL VIAGGIO DI UN’ACQUA PREMIUM Un’acqua dal gusto superiore, premiata da un Taste Award, merita di essere conosciuta ben oltre i confini della penisola da cui nasce. Per questo Eurowaterland ha deciso di far affrontare al proprio brand EpirusKostilatas Springs un lungo viaggio che lo ha portato dai verdi Monti Athamanian ai caldi territori dell’Arabia Saudita. Un mercato quindi molto esigente quello che l’azienda ha deciso di affrontare e sul quale si battono già brand internazionali del calibro di Evian. Per affrontare una simile competizione, Eurowaterland ha richiesto a PET Engineering una bottiglia dall’aspetto premium che presentasse, nonostante il peso ridotto richiesto, meno nervature di rinforzo possibile e pochi elementi decorativi. PET Engineering ha proposto un packaging cilindrico con un decoro a montagne sulla spalla e una serie di piccoli solchi verticali che, oltre ad avere lo scopo di irrigidire la bottiglia al carico verticale e alla deformazione radiale, rappresentano gli stretti anfratti che l’acqua percorre tra le rocce dei Monti Athamanian per poter arrivare al consumatore finale arricchita di preziosi sali minerali. Il progetto, oltre al design del packaging, prevedeva anche l’alleggerimento del contenitore attraverso l’implementazione di un nuovo filetto 29/25: PET Engineering si è occupata della conversione della linea di imbottigliamento e della fornitura della serie stampi.

NESPRESSO PRESENTA LA COLLEZIONE“PARISIAN GOURMANDISE” Tre nuove Limited Edition da Nespresso, tutte da scoprire, ispirate alla tradizione della pasticceria francese:“Variations Paris Macaron”, dal delicato aroma di mandorle, “Variations Paris Praline”, che evoca il gusto di nocciole tostate, e “Paris Black”,per chi preferisce il gusto intenso del caffè nero. Un assaggio di Parigi per una festa più dolce ed elegante che mai: le capsule delle tre nuove proposte sono infatti disegnate dall’interior designer India Madhavi, che ha voluto celebrare l’emozione del Natale con uno stileonirico, che ricorda le forme, i colori pastello e la golosità fantasiosa dell’infanzia. Oltre alle Variations, la collezione Parisian Gourmandise include anche la nuova “Origin Collection”, composta da tazzine che ricordano la forma dei chicchi di caffè, con le loro morbide curve naturali e la loro delicata imperfezione. Un tocco di esclusività per un’esperienza di degustazione che ti porterà indietro nel tempo. La collezione Parisian Gourmandise è un regalo perfetto per gli amanti del glamour, per i sognatori, i romantici e per coloro che vogliono portare un po’ della magia di Parigi nelle proprie case durante il periodo natalizio. “La nuova collezione Parisian Gourmandise è la perfetta espressione dell’atmosfera parigina, con le sue tinte pastello, i colori vivaci e gli aromi ispirati alla maestria dell’alta pasticceria d’Oltralpe”, afferma Massimiliano Marchesi, Coffee Ambassador Nespresso. “Ogni anno, la gamma Variations, proposta da Nespresso per le feste punta su un tema aromatico diverso e per la prima volta, in linea con la tradizione francese, propone un espresso Paris Black che soddisferà anche chi predilige il gusto del caffè allo stato puro.” Una collezione perfetta per gli appassionati di caffè, ma anche per quelli di design. “Volevo introdurre nel mondo Nespresso una dimensione onirica, presentando le nuove capsule come delizie immaginarie, nuvole di dolcezza che fluttuano in cielo”, ha raccontato la designer India Madhavi. “Per questo ho scelto forme voluttuose, che ricordano l’infanzia. Il risultato? Le nuove Limited Edition di Nespresso parlano ai sensi ed esaltanoil gusto in tutto i suoi aspetti, dalla vista al tatto e fino all’olfatto, con aromi dolci al punto giusto.” La collezione Parisian Gourmandise sarà disponibile per un periodo limitato presso tutte le Boutique Nespresso. Variations Paris Macaron è un connubio armonioso di note di cereali del caffè Livanto e di un delicato aroma dolce di mandorle, ispirato ai celebri e raffinati dolci francesi macaron. Variations Paris Praline unisce la rotondità del caffè Livanto al gusto di nocciole tostate e alla dolcezza del caramello, porta alla nascita di Variations Paris Praline. Una miscela armoniosa, che ricorda il gusto di un dessert pralinato. Paris Black è un espresso unico, che unisce note di cereali e frutta a guscio a note speziate e di legni aromatici. L’occasione per assaporare un’esperienza autentica, degna dei tradizionali Caffè parigini.

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SANPELLEGRINO INVESTE SU ACQUA PANNA Sanpellegrino annuncia un importante investimento su Acqua Panna che, insieme a S.Pellegrino, è il brand di riferimento nella gastronomia internazionale. Obiettivo del progetto, del valore complessivo di circa 70 milioni di euro stanziati nei prossimi 3 anni, è fare di Acqua Panna la “premiumstill water” del Gruppo Nestlé nel mondo. Il progetto prevede l’avvio di un Masterplan per il re-design architettonico, l’incremento di efficienza del sito produttivo di Scarperia e San Piero, e un investimento in comunicazione per fare da volano a un ulteriore sviluppo del brand sui mercati internazionali. Acqua Panna, con una crescita del 13% a volume nel 2017, ha contribuito a trainare l’export del Gruppo anche lo scorso anno. “Vogliamo rendere lo stabilimento di Scarperia e San Piero ancora più performante - ha dichiarato Federico Sarzi Braga, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Sanpellegrino - per sostenere il business nei prossimi anni e dare uno slancio ancora più forte all’internazionalizzazione di Acqua Panna, un brand che ha superato i 300 milioni di bottiglie vendute nel mondo e ha registrato una crescita esponenziale a volume del 25%, negli ultimi 5 anni. Con questo investimento intendiamo incrementare la produzione per entrare in nuovi mercati e ampliare il bacino di distribuzione negli Stati Uniti, negli Emirati Arabi, in Russia e nei 120 Paesi nei quali siamo attualmente presenti”. Il Masterplan, fondamentale per aumentare l’efficienza produttiva, incrementare la disponibilità di prodotto e realizzare nuovi formati, prevede interventi per rendere ancora più funzionale la linea PET esistente e affiancarle una nuova linea. Anche il layout di fabbrica sarà reso più competitivo con la realizzazione di un nuovo magazzino per lo stoccaggio dei prodotti. Il piano triennale di lavori si aprirà il prossimo anno con gli interventi sulla linea produttiva e si chiuderà nel 2021 con il re-design architettonico del sito produttivo e di Villa Panna. L’obiettivo di Sanpellegrino è rafforzare il posizionamento premium di Acqua Panna nel canale Ho.re.ca. e raggiungere un nuovo target nel canale “fuori casa” attraverso nuovi formati e una comunicazione mirata. Il primo passo in questa direzione è il lancio di una nuova immagine studiata per valorizzare ancora meglio la storia del brand e il territorio d’origine. Un logo più iconico che reinterpreta gli elementi dell’etichetta:la presenza del “giglio”, la data “1564” e la parola “Toscana” con un forte rimando alle sue origini.

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IMBALLAGGIO & AMBIENTE

CONAI PER L’ECO-DESIGN PROCLAMATI I VINCITORI SONO STATI ANNUNCIATI I VINCITORI DELL’EDIZIONE 2018 DEL BANDO PREVENZIONE, CHE HA MESSO A DISPOSIZIONE 400.000 EURO PER LE AZIENDE PRODUTTRICI E UTILIZZATRICI DI IMBALLAGGI CHE HANNO RIVISTO IL PROPRIO PACKAGING IN OTTICA ECOSOSTENIBILE.

61 progetti presentati (+10% rispetto allo scorso anno), di cui 103 ammessi, e 38 casi premiati economicamente. Questi i numeri della quinta edizione del “Bando CONAI per la prevenzione – Valorizzare la sostenibilità ambientale degli imballaggi”. Il Bando è promosso da CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, e ha premiato le soluzioni di packaging più innovative e ecosostenibili immesse sul mercato nel biennio 2016-2017. I 103 casi ammessi hanno conseguito una effettiva riduzione dell’impatto ambientale degli imballaggi quantificabile nel contenimento del 25% delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera, nella diminuzione dei consumi di energia del 23%, e nel risparmio di acqua del 26%.

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VINCITORI PREMIO SPECIALE Whitford Srl (premio speciale per imballaggi in acciaio)

Zenith Alluminio Srl (premio speciale per imballaggi in alluminio)

Olearia F.Lli De Cecco Di Filippo Fara San Martino Srl (premio speciale per imballaggi in vetro)

Gias Srl (premio speciale per imballaggi in carta)

Ivar Spa (premio speciale per imballaggi in legno)

Polo Plast Srl (premio speciale per gli imballaggi in plastica)

Davines Spa (premio speciale per il caso più meritevole dal punto di vista tecnico-progettuale)

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“Il Bando Prevenzione mette a disposizione importanti risorse economiche per premiare gli sforzi di ricerca e sviluppo delle aziende consorziate, e rappresenta un sistema win-win sia per le imprese sia per l’ambiente” ha dichiarato Giorgio Quagliuolo, Presidente di CONAI. “Come CONAI, continuiamo a promuovere l’adozione di imballaggi sempre più green anche con altre misure, come la diversificazione del contributo ambientale, che dal 2019 sarà rafforzata per la plastica e introdotta per gli imballaggi in carta e cartone”. I casi premiati rappresentano le filiere di tutti e sei i materiali di imballaggio - acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro, e numerosi settori merceologici, che spaziano dalla produzione di packaging ad uso alimentare(48%) ai prodotti per la cura della persona (8%) e la detergenza (7%), fino a imballaggi ad uso industriale. Il Bando era aperto a tutte le aziende consorziate che hanno rivisto il proprio packaging in ottica di innovazione e sostenibilità ambientale, agendo su almeno una delle seguenti leve: riutilizzo, risparmio di materia prima, ottimizzazione della logistica, facilitazione delle attività di riciclo, utilizzo di materie provenienti da riciclo, semplificazione del sistema imballo e ottimizzazione dei processi produttivi. I casi ammessi rappresentano la concreta attuazione di 212 diverse azioni di prevenzione: la più frequente è il risparmio di materia prima (43% dei casi), seguita a distanza dall’ottimizzazione della logistica (18%). La maggioranza degli interventi (53%) riguarda l’imballaggio primario, mentre il restante 47% delle azioni ha agito sugli imballaggi secondari e terziari, ovvero quelli utilizzati rispettivamente per lo stoccaggio e per il trasporto dei prodotti. Il Consorzio Nazionale Imballaggi ha messo a disposizione dei progetti più meritevoli un monte premi di 400.000 euro, con 70.000 euro in premi speciali così ripartiti: 60.000 euro per i casi più virtuosi di ogni filiera (acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro), e 10.000 euro destinati al caso più significativo dal punto di vista tecnico-progettuale. Le candidature sono state analizzate attraverso lo strumento Eco Tool di Conai, che permette di calcolare, grazie ad un’analisi LCA semplificata, gli effetti delle azioni di prevenzione attuate dalle aziende sugli imballaggi attraverso una comparazione prima-dopo in termini di risparmio energetico, idrico e di riduzione delle emissioni di CO2. La graduatoria dei casi vincitori è stata inoltre validata da DNV GL, ente terzo di certificazione.

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BREAKING NEWS

IN CORIPET ENTRANO DUE BIG Prosegue a pieno ritmo l’attività di Coripet nell’ambito del riciclo del PET opaco, il cd quarto flusso, considerato sino ad ora non riciclabile. Il consorzio, che lo scorso aprile ha ottenuto dal Ministero dell’Ambiente il via libera a operare autonomamente nella gestione del riciclo delle bottiglie PET, vanta ora nella propria compagine anche Granarolo SPA. Recente anche l’ingresso della Centrale del latte di Brescia. Composto inizialmente da 6 aziende produttrici di acque minerali e bevande analcoliche (Acque Minerali d’Italia, Ferrarelle SpA, Lete SpA, Maniva srl, Gruppo Sanpellegrino e Drink Cup – il 35% del mercato a valore delle acque minerali in Italia) e 3 aziende di riciclo di PET (Aliplast, Dentis Recycling Italy e Valplastic – il 75% del mercato di riferimento), con l’ingresso di Granarolo SPA e Centrale del Latte di Brescia, Coripet segna un significativo passo in avanti verso una nuova fase per il riciclo del PET. Corrado Dentis, Presidente Coripet afferma: “Questo ampliamento della compagine consortile rappresenta un passo importante, che va nella direzione di quello che noi abbiamo da sempre definito un progetto innovativo, in quanto diamo il via al riciclo del cd. quarto flusso, facendo diminuire il plasmix, ovvero la plastica oggi non direttamente riciclata meccanicamente ma utilizzata per il suo elevato potere energetico. Questa operazione – prosegue Dentis – da un lato ha un impatto interessante sulle tonnellate di PET sottratte alla discarica, dall’altro testimonia la volontà dei riciclatori presenti nel consorzio di investire in tecnologie per riciclare il PET opaco e contribuire a maggiori quantitativi raccolti ed avviati a riciclo per raggiungere i nuovi ambiziosi obiettivi europei.” Ambiziosi anche gli obiettivi che Coripet si pone: rendere concreto il ciclo “da bottiglia a nuova bottiglia”, ed arrivare a raccogliere, riciclare, recuperare il 90% delle bottiglie di plastica PET immesse sul mercato dalle aziende produttrici consorziate. Prima tappa raggiungere, dal primo anno, la quantità obbligatoria per legge, almeno il 60%, attraverso due modalità: da un lato integrandosi nell’attuale sistema di raccolta e selezione tramite accordi con Anci e gli impianti di selezione e, dall’altro, installando ecocompattatori presso i supermercati o gli altri soggetti interessati. Le bottiglie che saranno raccolte con gli eco-compattatori saranno avviate a nuova vita attraverso i riciclatori soci in Coripet, tutti in possesso del parere positivo di EFSA per la produzione di RPET idoneo al diretto contatto alimentare.

ROTOPRINT, 40 ANNI DI STAMPA ECOLOGICA Con gli imballaggi salvati dal macero e rimessi a nuovo dalla Rotoprint negli ultimi quarant’anni, ci si potrebbe fare il giro del mondo quasi 25 volte. 950mila chilometri di materiale sono stati infatti recuperati, dal 1978 a oggi, grazie al sistema inventato da Giancarlo Arici per modificare i packaging sbagliati o obsoleti con la sovrastampa con macchine a rotocalco. Anche questo festeggia l’azienda di Lainate (MI) ora che si appresta a spegnere le 40 candeline: “Milioni di euro risparmiati ogni anno per le aziende che si rivolgono a noi per recuperare imballaggi che altrimenti dovrebbero buttare, e un’enorme quantità di CO2 in meno nell’atmosfera, perché riciclando si evita di produrre nuovo materiale” sottolinea con orgoglio Giovanni Luca Arici, figlio del fondatore e CEO della società, che conta una quindicina di dipendenti e ha clienti in tutta Italia e in numerosi paesi esteri. “Rotoprint aveva capito che il concetto di recupero rappresentava il futuro e i clienti ci hanno subito premiati – commenta Arici –. Ci siamo ritagliati un mercato di nicchia in cui facciamo qualcosa di unico in Italia. La nostra è una piccola impresa e ogni ordine è seguito con cura artigianale e in modo personalizzato. Allo stesso tempo, ci siamo dati una prospettiva industriale, perché siamo in grado di gestire grandi ordini e presidiamo i mercati di Francia, Benelux, Spagna e Portogallo”. Non solo. Pur potendo contare su una tecnologia unica nel suo genere, Rotoprint non smette di innovare. Per esempio in cantiere c’è anche la sovrastampa in flexo, una sistema che rende convenienti anche gli ordinativi di piccole quantità di materiale sovrastampato. E poi, come sempre, c’è l’aspetto del rispetto dell’ambiente: “È in gestazione un progetto per l’uso nella sovrastampa dei colori ad acqua, ulteriore garanzia di ecosostenibilità – annuncia il CEO di Rotoprint –. Ci sono voluti tanto studio e tanta ricerca, perché usare questi colori nella sovrastampa è una sfida tecnica non da poco. Ma crediamo sia importante percorrere la strada dell’innovazione e della sostenibilità ambientale per portare ai nostri clienti un ulteriore valore aggiunto”.

DIRETTIVA EUROPEA SULLA SUP, IN PIENA CONTINUITA’ CON LE NORMATIVE Accordo raggiunto tra Parlamento europeo, Consiglio e Commissione sul testo della Direttiva che limita l’utilizzo di alcuni prodotti di plastica monouso – cosiddetta “SUP” - che dovrà ora essere ratificato dal Parlamento europeo e dal Consiglio in vista della pubblicazione in GUUE. Anche nel testo di questa direttiva, come in quelle precedenti del pacchetto economia circolare e nella direttiva shopper, è stata tracciata una netta linea di demarcazione tra plastiche tradizionali, plastiche oxo degradabili - che vengono messe al bando nel territorio europeo in quanto non biodegradabili e compostabili - e plastiche biodegradabili (in compostaggio/digestione anaerobica). Dichiara Marco Versari, presidente di Assobioplastiche: “Gli Stati membri hanno tutti gli strumenti per recepire le norme della direttiva SUP tenendo conto dei singoli contesti nazionali e dei relativi sistemi di gestione dei rifiuti, differenziando le misure di riduzione in base al diverso impatto ambientale dei singoli prodotti, come espressamente previsto dalla direttiva (LCA ed assessment)”. L’Italia potrà proseguire sulla strada già intrapresa in modo lungimirante diversi anni fa volta ad incentivare l’uso sia di prodotti riutilizzabili che di monouso compostabili, questi ultimi strettamente connessi con la raccolta e il riciclo organico dell’umido domestico e dunque con un ben definito, efficace ed efficiente circuito di riciclo (compostaggio). “Ciò consentirà all’industria italiana di riconvertirsi verso le produzioni sostenibili volute dall’Unione Europea, mantenendo occupazione e posti di lavoro in Italia”, prosegue Versari.

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ETICHETTE

UN MERCATO PRONTO A NUOVE SFIDE TANTI I TEMI TRATTATI NEL RECENTE CONVEGNO TECNICO GIPEA, SVOLTOSI A NOVEMBRE A MILANO. IL SETTORE DELLE ETICHETTE AUTOADESIVE RESTA UN MERCATO DINAMICO E IN CRESCITA CON ALCUNE CRITICITÀ, MA ANCHE VOLONTÀ DI INVESTIRE E INNOVARE.

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n apertura del convegno tecnico GIPEA, il presidente Elisabetta Brambilla ha sottolineato come le tematiche ambientali siano direttamente correlate con il settore etichette. Basti pensare alla Plastic Strategy europea: si riconosce l’utilità della plastica, ma si evidenzia che esiste un forte impatto ambientale e di inquinamento. La principale azione sulla plastica sarà quella di dare priorità ai principi della Circular Economy Action Plan, per avere un uso più sostenibile delle risorse e per ridurre l’impatto ambientale. Bisogna cercare di diminuire l’utilizzo di materiali plastici monouso. Per quanto riguarda le attività associative, il presidente ha confermato l’importanza del piano Industria 4.0 che dovrebbe prosegui-

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re anche nel 2019. Altro corso, attivato da Assografici, che ha trovato interesse da parte degli associati si rivolge sia agli utilizzatori che ai trasformatori di materiali cartacei per imballaggio sia ai produttori di imballaggi flessibili e/o di etichette. “Il nostro settore – prosegue – mostra un andamento positivo del 6% dal 2016 al 2017. L’Italia è al quarto posto in Europa quale produttore di etichette autoadesive”. Nel piano di comunicazione, il progetto più importante per il 2019, rientra anche il nuovo sito GIPEA. Scopo del programma è dare visibilità al gruppo, rafforzare il senso di appartenenza all’associazione, attirare nuovi associati, coinvolgere le giovani generazioni e gestire la comunicazione verso gli associati e verso l’esterno”.

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IL FRONTE DIGITALE E LA TECNOLOGIA FLEXO Dall’Osservatorio Finat Radar emerge un aumento delle macchine digitali: in Europa il 29% sono inkjet/ibride, mentre il 71% sono a toner; in Italia i numeri sono differenti, infatti, il 41% sono a toner, mentre il 59% sono inkjet/ibride. Nei prossimi 18 mesi, la previsione d’acquisto per le inkjet/ibride è del 73%, mentre soltanto del 27% per quelle a toner. Il 69% prevede di installare attrezzature per il finishing. In sintesi, la crescita media dei fatturati dei converter Finat nel 2017 è stata del 6,5%, nell’Europa del Sud del 7,3%. I settori che hanno mostrato i migliori risultati nel corso del 2017 sono quelli dell’automotive e delle bevande. Punti critici restano l’aumento dei costi del lavoro e dei costi delle materie prime. Altro interessante intervento è stata la presentazione del nuovo quaderno Gipea sulle etichette a contatto con gli alimenti. Egidio Scotini per conto di ATIF ha presentato l’associazione tecnica al servizio degli stampatori flexo. Stefano d’Andrea ha riportato un bilancio sulla recente Labelexpo USA e dintorni. Non è mancata un’analisi dei bilanci delle imprese del settore flessibile.

OSSERVATORIO ECONOMICO Dalla quinta edizione dell’Osservatorio Economico GIPEA emergono dati interessanti che delineano un quadro sul trend del mercato. Le 19 aziende con ricavi superiori a € 10 milioni rappresentano oltre la metà del fatturato del campione. Se ad esse aggiungiamo le 32 aziende con ricavi tra € 5 e 10 milioni, si supera l’80 % del fatturato del campione. In 5 Regioni – Lombardia, Toscana, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto – si concentra il 76% delle aziende del campione. I dati Eurostat evidenziano la crescita dei produttori italiani anche per il 2017, con una variazione del 6%. L’Italia si conferma tra i Paesi con maggiore crescita. I dati rilevati confermano un trend di crescita anche per il 2018: si evidenzia un aumento del 2,2% del fatturato etichette nei primi 9 mesi del 2018. Le imprese di minori dimensioni registrano una decrescita. Gli acquisti di materiali autoadesivi confermano la crescita dei volumi. Nel 2018 tornano a crescere anche i prezzi. Il 2017 è stato un anno di crescita con il recupero della velocità dopo il rallentamento del 2016. La crescita però non interessa tutti gli operatori: nel 2017 vi sono 28 aziende che registrano un calo dei ricavi e 23 aziende che hanno ricavi inferiori al 2008. Le esportazioni valgono il 16% dei ricavi e si concentrano nelle aziende di maggiori dimensioni: il 70% dei ricavi all’estero è fatto da 4 aziende. Nonostante il fatturato prevalentemente domestico, la crescita dal 2008 a oggi dei produttori di etichette è superiore a quella di molti altri settori: la variazione del 2018 su 2017 è del 45,3%. La situazione reddituale è positiva se pur con margini in lieve contrazione. Si ferma la crescita dell’Ebidta a valore, mentre in percentuale si registra una riduzio-

ne. La flessione dell’Ebitda Margin di 0,4% è data da una riduzione di altri proventi. Un lieve incremento di servizi e godimento beni di terzi, in parte bilanciato dal lieve calo delle altre voci di costo. L’EBIT si assesta al di sotto delle performance del 2016 in ragione dell’incremento degli ammortamenti. Cresce nuovamente il numero di aziende in perdita, mentre si conferma un buon numero di aziende con risultati eccellenti. Nel mix di costi operativi, cresce l’incidenza di materie prime e personale, si riduce quella dei servizi.

FOCUS SUGLI INVESTIMENTI Il 2017 è stato un anno di investimenti, se pure con una redditività anche essa in flessione. Le immobilizzazioni crescono ulteriormente nel 2017, in virtù di un’accelerazione degli investimenti. Gli investimenti totali dal 2009 al 2017 sono di 387 milioni di euro, esclusi i leasing. La propensione ad investire è del 5,7% dei ricavi. Non necessariamente gli investimenti sono correlati alla crescita, sembrano invece più correlati investimenti e marginalità. Il lieve calo del reddito operativo combinato con una crescita del capitale investito netto determinano una flessione della redditività che si attesta comunque su valori superiori al costo medio del capitale. Inoltre, c’è sostanzialmente una conferma della solidità finanziaria. Le aziende continuano a capitalizzarsi e conservano un atteggiamento prudente verso la leva finanziaria. Peraltro l’indebitamento finanziario torna a crescere, rimanendo sul livelli ampiamente sostenibili. Considerando anche gli impegni per leasing, l’indebitamento complessivo è pari a 138 milioni di euro, sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente. Emergono anche buone performance da parte delle aziende di medie e piccole dimensioni. I numeri oggi dimostrano in modo incontrovertibile che la dimensione dell’azienda non conta e nel settore continuano ad operare aziende capaci di presidiare nicchie redditizie… ma è solo un fatto di tempo? Le aziende di dimensione media e grande conseguono una maggiore produttività del personale. Si conferma inoltre la dispersione dei risultati operativi intorno alla media e, parallelamente, si conferma la dispersione della redditività del capitale investito. In sintesi, nel 2017 il settore registra una crescita sostenuta e mantiene una buona marginalità, se pure in lieve flessione rispetto al biennio precedente. In generale dunque i margini sono positivi, ma in flessione. Il numero delle aziende in perdita è sempre contenuto, se pur in incremento. La correlazione tra capacità di investimento e generazione di margini è superiore alla media. La redditività degli investimenti è in flessione. Emerge una crescente polarizzazione delle performance.

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GRANDE DINAMICITÀ PER ASTUCCI E SCATOLE PIEGHEVOLI

SI È TENUTA IL 13 NOVEMBRE SCORSO L’ASSEMBLEA D’AUTUNNO DEL GIFASP – GRUPPO ITALIANO FABBRICANTI ASTUCCI E SCATOLE PIEGHEVOLI, DURANTE LA QUALE È STATO PRESENTATO L’OSSERVATORIO A CURA DI STUDIABO/GIFASP SULL’ANDAMENTO DEL SETTORE, CHE NEL CORSO DEL 2017, NONOSTANTE LE DIFFERENZE ALL’INTERNO DEL COMPARTO, HA REGISTRATO UNA CRESCITA DEL FATTURATO DEL 5,3%, IN LINEA CON I DATI DELLA MANIFATTURA ITALIANA. Chiara Riccardi

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econdo i dati emersi dall’Osservatorio StudiaBO, il 2017 è stato un anno di consolidamento per l’industria degli astucci e delle scatole pieghevoli. In particolare, si è registrato un tasso di crescita del fatturato del settore del 5,3%, sostanzialmente in linea con la media delle imprese manifatturiere italiane, che è cresciuta del 6%. L’elemento che contraddistingue nel medio e lungo periodo questo settore è il suo carattere tendenzialmente aciclico: il benchmark manifatturiero italiano è risalito solo l’anno scorso al di sopra dei livelli pre-crisi in termini di fatturato, mentre il settore cartotecnico si attesta su livelli superiori di circa il 20% rispetto al 2008.

PERFORMANCE VARIEGATE Dietro al dato di crescita, tuttavia, c’è una diversificazione significativa dei risultati. Il 44% delle imprese ha registrato un aumento di almeno 5 punti percentuali rispetto al 2016. Ma si rileva anche una coda di imprese, il 31%, che ha registrato un calo del fatturato. Il dato complessivo rimane positivo, in linea con la media manifatturiera in termini di crescita. Relativamente ai segmenti di destinazione delle aziende, il cosmetico si è dimostrato il più dinamico nel 2017, con un tasso di crescita del 15% rispetto al 2016, mentre il farmaceutico e il general packaging hanno mostrato andamenti positivi ma decisamente più contenuti. Nel 2017, inoltre, le medie imprese hanno mostrato un tasso di crescita prossimo ai 10 punti, con un +50% rispetto ai livelli di fatturato del 2008. Dinamiche anche le piccole imprese, mentre le grandi hanno registrato un tasso di crescita, seppur positivo, più contenuto.

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L’EFFICIENZA D’USO DEL CAPITALE INVESTITO In merito al tasso di rotazione del capitale investito, un indice che segnala la capacità di utilizzo degli impianti, nel 2017 abbiamo assistito al progresso del settore, che però presenta un indice ancora inferiore rispetto alla media manifatturiera. Anche in questo caso le differenze all’interno del settore appaiono significative: il 24% delle imprese presenta una capacità di ruotare il capitale particolarmente elevata, con un incremento del 50% in termini di fatturato. Un’altra quota significativa, il 27%, ha invece un tasso di rotazione del capitale investito contenuto, con questo indicatore inferiore a 1. Il tasso di rotazione del capitale investito tende a essere più rilevante per il cosmetico, che si posiziona su un tasso superiore a 1,4. Meno dinamici sono i comparti farmaceutico e general packaging. La differenza tra le imprese export-oriented, con il 20% del fatturato totale proveniente dall’estero, e la media del settore risulta significativa. La vendita all’estero costituisce una strategia vincente per accrescere l’utilizzo della capacità produttiva.

CRESCONO I MARGINI Il livello dei margini operativi lordi del settore, misurati in termini di EBITDA, risulta ancora, seppur in riduzione nel 2017, superiore alla media manifatturiera. Ciò è evidente soprattutto nei comparti cosmetico e farmaceutico, così come nelle medie e grandi imprese. Questa è la fotografia che emerge dai dati raccolti: il 20% delle aziende, i best performer, hanno margini superiore al 15% del valore della produzione e il 22% ha registrato margini tra il 10% e il 15%. Tuttavia, abbiamo una coda significativa: il 20% delle imprese ha margini bassi o addirittura negativi.

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IL NUOVO OMET DROME FRA DIGITALE E FLEXO

LA REDDITIVITÀ Il 2017 ha mostrato una lieve riduzione del ROI, ma il settore di astucci e scatole pieghevoli conferma performance migliori rispetto all’industria manifatturiera, nonostante il forte recupero di quest’ultima. Anche in questo caso le differenze appaiono significative a livello di cluster, con il cosmetico che predomina rispetto a farmaceutico e general packaging. Parallelamente, la redditività di medie e grandi imprese del settore è superiore rispetto alle piccole. Anche la distribuzione dei risultati per singola impresa conferma una polarizzazione: il 17% delle imprese ha, infatti, un ROI superiore al 15, ma emerge anche un 15% con ROI negativo e un 53% con un ROI tra 0 e 10.

IL FABBISOGNO DI CAPITALE CIRCOLANTE Dal punto di vista del fabbisogno di capitale circolante, emerge un dato positivo: i giorni clienti – ovvero i tempi medi d’incasso – si aggirano intorno ai 110 giorni, un punto di minimo assoluto per la storia del settore. Sebbene continuino a essere superiori ai tempi medi di pagamento fornitori, la capacità di autofinanziamento del settore rimane superiore a quella dell’industria manifatturiera. L’unico caso interno al settore in cui i giorni fornitori sono superiori ai giorni clienti è il comparto cosmetico. Inoltre, il tempo di incasso delle imprese export-oriented è favorevole, inferiore ai 100 giorni.

Grande affluenza di visitatori all’evento organizzato da OMET il 24 e 25 gennaio, che ha visto l’inaugurazione del nuovo demo center presso la sede produttiva di Molteno, a pochi km da Lecco. Oltre 250 persone sono state graditi ospiti all’Open house “OMET Hybrid Experience” dedicato alle opportunità della tecnologia di stampa ibrida nel mercato delle etichette. L’occasione è stata l’inaugurazione del nuovo OMET DROME nella sede di Molteno (LC). Grande successo, in particolare, per le demo della OMET XJet powered by Durst, che ha dato prova delle sue eccezionali prestazioni in termini di tecnologia, adattabilità, produttività e personalizzazione. Altra star dell’evento era la OMET iFlex allestita in configurazione ibrida con asciugamenti UV e LED: le due linee hanno sorpreso tutti per la complessità dei lavori dimostrati e, chiaramente, per il risultato qualitativo degli stampati. Paolo Grasso (Head of Sales per la divisione Printing della OMET) ha spiegato i numerosi vantaggi della tecnologia di stampa ibrida digitale + flexo proposta da OMET in collaborazione con Durst, e quelli insiti nella stampa flexo UV-LED proposta in questo evento sulla macchina iFlex. Martin Leitner di Durst ha illustrato i lpotenziale e le opportunità offerte dalla stampa digitale: muoversi verso la tecnologia digitale inkjet o ibrida per un’azienda di stampa non è soltanto l’acquisto di una nuova macchina, ma può essere l’inizio di una trasformazione del proprio modello di business e dell’azienda stessa. Francesco Niorettini di Italgrafica Sistemi ha raccontato la sua case study personale come primo utente XJet in Italia. “La nostra sfida è quella di fare tirature sempre più lunghe in modalità digitale: la XJet è una soluzione unica, capace di unire il meglio dei mondi OMET e Durst: un investimento in innovazione che ci ha permesso di alzare l’asticella a livello tecnico e professionale”.

LA CAPACITÀ DI AUTOFINANZIAMENTO Per quanto riguarda l’indicatore cash flow, che misura il grado di autofinanziamento del settore, le imprese produttrici di astucci e scatole pieghevoli mantengono una posizione più favorevole rispetto alla media manifatturiera italiana, rispettivamente dell’8% contro un 6,5%. Questo si può dire per la maggior parte delle imprese: il 24% presenta un indice cash flow superiore al 10% del valore della produzione e il 41% delle imprese ha un cash flow in linea con la media manifatturiera (dal 5% al 10%). Solo il 7% delle aziende, infine, ha registrato perdite in alcuni casi significative. Il farmaceutico e il cosmetico hanno una capacità di autofinanziamento più elevata, così come le medie e grandi imprese.

IL DEBITO È CONTENUTO Il grado di indebitamento del settore si mantiene particolarmente contenuto: nel 2017 il Leverage (Debiti finanziari/Capitale proprio) si è confermato su livelli più contenuti della media manifatturiera. Da segnalare, inoltre, l’anno scorso un costo medio del debito ai minimi storici.

IL BAROMETRO DEGLI ASTUCCI E SCATOLE PIEGHEVOLI Al fine di consentire lo sviluppo di percorsi di internazionalizzazione e un controllo di gestione sui prezzi di approvvigionamento, Gifasp – in collaborazione con StudiaBo – sta veicolando ai propri associati un servizio informativo periodico, denominato “Barometro degli Astucci e Scatole Pieghevoli”, in particolare per monitorare l’evoluzione e approfondire la conoscenza dei mercati internazionali del settore.

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FLEXODAY 2018

UN FORMAT DI SUCCESSO IN CONTINUA EVOLUZIONE GRANDI NUMERI PER IL FLEXODAY 2018, CHE ANNO DOPO ANNO SUPERA RECORD DI PARTECIPAZIONE E ASPETTATIVE E CHE, CON BEN 480 PARTECIPANTI REGISTRATI, SI CONFERMA ANCHE PER IL 2018 L’EVENTO DI RIFERIMENTO PER IL SETTORE DELLA STAMPA FLESSOGRAFICA, IN ITALIA E ALL’ESTERO. NUMEROSI INFATTI ANCHE GLI STRANIERI, PRESENTI SOPRATTUTTO PER LA SESSIONE POMERIDIANA, ORGANIZZATA IN PARTNERSHIP CON FTA EUROPE.

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rima edizione per Marco Gambardella, neo Presidente di Atif, che ha voluto porre l’accento soprattutto sulle necessità di crescita anche dal punto di vista della formazione delle risorse umane, all’interno di una community in costante sviluppo come quella della stampa flexo. E proprio in apertura è stato premiato uno studente della IT Scuola Padre Monti di Saronno, con il premio Best Student in Flexo, giunto alla sua seconda edizione. Sostenitori dell’iniziativa il Socio Atif I&C e l’a-

BESTINFLEXO

I PREMI ITALIANI DELLA FLESSOGRAFIA

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zienda Masterpack, presso la quale lo studente svolgerà un periodo di stage. Marco Gambardella ha sottolineato l’importanza di fare sistema, creando una filiera che sia di inclusione perché solo in questo modo si può creare valore aggiunto. “Nei prossimi mesi Atif lancerà un laboratorio di formazione, all’interno delle fabbriche partendo dalle esigenze delle imprese per la qualificazione del capitale umano. L’obiettivo è sperimentare un percorso formativo che sia collegato ai bisogni delle aziende, che hanno neces-

I VINCITORI FILM BANDA STRETTA Sacchettificio Nazionale G. Corazza (FGS)*

Una serata di networking dall’atmosfera a tratti esilarante a tratti emozionante, quella che ha visto protagoniste le aziende italiane del mondo flessografico, tra le quali sono state riconosciute le eccellenze in campo produttivo. Questo e molto altro è stato il BestInFlexo 2018, svoltosi a novembre nella splendida cornice. Grande fermento alla quarta edizione del premio alla qualità di stampa flessografica BestInFlexo 2018 che ha visto la partecipazione di circa 280 persone, riunitesi a Bologna il 20 novembre scorso per la serata di premiazione degli stampatori vincitori e per celebrare l’eccellenza nella stampa flessografica. Circa 150 lavori in gara, 12 le categorie premiate, a testimonianza della grande versatilità della flexo: 5 premi vanno alla stampa su film, 3 su carta/cartoncino e 2 a quella su cartone ondulato. Uso combinato e uso creativo completano il novero dei premi in lizza durante la serata. Oltre a una menzione speciale assegnata dalla giuria, composta da alcuni tra i massimi esperti in termini di valutazione e acquisto packaging per il settore della grande distribuzione e brand owner. Oltre, ovviamente, al super premio conferito al miglior lavoro in assoluto tra tutte le categorie premiate: il BestInShow. Come già nell’edizione passata, ampia visibilità è stata data anche alle aziende di prestampa che hanno contribuito a realizzare i lavori premiati, con l’assegnazione di un attestato anche ai prepress dei primi classificati.

FILM BANDA MEDIA STAMPA INTERNA Sacchettificio Nazionale G. Corazza (FGS)*

FILM BANDA MEDIA STAMPA ESTERNA Ekaflex (Digital Flex)

FILM BANDA LARGA STAMPA INTERNA Carta Stampa (Fotoincisioni Universal)

FILM BANDA LARGA STAMPA ESTERNA Corapack (Digital Flex)

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sità di figure tecniche e specialistiche, applicando un protocollo di intesa tra istruzione, imprese e associazione. Un esempio è il primo Master Universitario in materiale e tecnologie sostenibili per packaging lanciato in collaborazione con l’Università di Salerno. Nel nuovo centro tecnologico di Como, si sta inoltre progettando e sviluppando un nuovo software di simulazione della stampa. Siamo consapevoli che nei momenti di rivoluzione c’è evoluzione, e noi come Atif dobbiamo continuare a delineare le linee guida di questa evoluzione per rappresentare al meglio l’eccellenza italiana, offrendo confronto in Europa e nel mondo”.

APPROFONDIMENTI TECNICI Sempre molteplici e innovativi gli spunti e gli apporti tecnici proposti dai relatori nel corso della giornata. Dupont ha presentato un excursus sulle tecnologie (la retinatura nella stampa flexo), mentre Rossini si è soffermato sui materiali, approfondendo l’utilizzo della fibra di carbonio nella costruzione di maniche e fusti. Infine Uteco ha illustrato una ricerca di mercato sulle richieste dei produttori di packaging e sullo stato del settore, con particolare riferimento all’impatto delle nuove tecnologie di stampa, quali estende gamut e stampa digitale. Molto apprezzato anche l’intervento di Barilla sulla propria visione del packaging sostenibile e sulla prospettiva di un futuro a impatto zero. Atif ha presentato il nuovo documento tecnico sui rulli anilox, sul quale il Comitato tecnico dell’Associazione sta lavorando e che porterà alla pubblicazione dell’ennesimo documento, con le linee guida di riferimento per gli addetti ai lavori. L’Associazione ha voluto anche dedicare un momento per illustrare la messa a regime del Centro Tecnologico Atif, avvenuta grazie a molteplici interventi sulle attrezzature installate. Durante la sessione internazionale pomeridiana anche SweFlex, Associazione flessografica Svede-

se da poco entrata a far parte del network europeo, ha illustrato ai presenti le opportunità offerte dal proprio centro di formazione che, insieme a quelli delle altre Associazioni flessografiche in Europa, contribuirà a fornire un’offerta di più ampio respiro a tutti gli stampatori europei. Il Flexo Day 2018 è stato supportato da Dupont, Rossini, Uteco (Platinum sponsor), Biessse Tape Solutions, I&C, Kba Flexotecnica, Kodak, Lohmann, Mavigrafica, Omet, Simonazzi, Tesa (Gold sponsor) e da 3M, AV Flexologic, Edigit, ETS International, Heidelberg, Inglese, Tadam, Ulmex, Z-Due (Silver sponsor). Il prossimo appuntamento è per l’edizione sud del FlexoDay prevista a Salerno nel marzo 2019.

POST PRINT CARTONE ONDULATO KRAFT Scatolificio Ceriana (Zincografia Imen)

POST PRINT CARTONE ONDULATO PATINATO Toppazzini (Z-Due)

USO COMBINATO DEL PROCESSO FLESSOGRAFICO F.lli Magro (F.lli Magro)

CARTA/CARTONCINO BANDA STRETTA Cartotecnica Postumia (Thema Studio) CARTA/CARTONCINO BANDA MEDIA Cartotecnica Postumia (Thema Studio)

MENZIONE SPECIALE ACM (2G&P) per l’utilizzo degli inchiostri UV

CARTA/CARTONCINO BANDA LARGA IPI (Thema Studio) USO CREATIVO/INNOVATIVO DEL PROCESSO FLESSOGRAFICO Niederwieser (Digital Flex). BESTINSHOW 2018 Cartotecnica Postumia (Thema Studio)

I vincitori di ciascuna delle categorie sono candidati d’ufficio ai prossimi FTA Europe Diamond Awards, previsti nel 2020 in occasione di Drupa.

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PREMIO ALLA CARRIERA La serata è stata anche l’occasione per il conferimento del premio alla carriera, giunto alla sua seconda edizione e attribuito quest’anno a Renato Vergnano della Digital Flex – Nuova Roveco Group.

* Il nome indicato tra parentesi è il service di prestampa.

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CCE INTERNATIONAL 2019

CARTONE ONDULATO E TESO UNA VETRINA SUI TREND

LA 4ª CCE INTERNATIONAL SI TERRÀ DAL 12 AL 14 MARZO 2019 PRESSO IL CENTRO FIERISTICO DI MONACO, IN GERMANIA. IN QUALITÀ DI UNICA FIERA COMMERCIALE IN EUROPA, DEDICATA ESCLUSIVAMENTE ALLA PRODUZIONE E AL CONVERTING DI CARTONE ONDULATO E CARTONCINO, È UN EVENTO DI SETTORE DA NON PERDERE. L’ATTENZIONE DI CCE INTERNATIONAL È INCENTRATA SULLE PIÙ IMPORTANTI TENDENZE NEL SETTORE DEL CARTONE ONDULATO E TESO: SOSTENIBILITÀ E DIGITALIZZAZIONE.

a domanda di imballaggi sostenibili e riciclabili ha dato all’industria del cartone ondulato e teso una significativa e duratura spinta. Tuttavia, per mantenere viva la competitività, è importante che l’industria incorpori la tendenza dominante della digitalizzazione. Questa include la produzione digitalizzata e i processi di pianificazione, insieme a nuove modalità di comunicazione con i clienti, di monitoraggio degli imballaggi e di personalizzazione del design. Gli sviluppi tecnologici come la digitalizzazione e Industria 4.0 garantiscono forti potenzialità al settore. L’impiego di processi digitali nell’intera catena di produzione garantisce una produzione più intelligente ed efficiente, nonché una migliore pianificazione dei processi. Grazie alla digitalizzazione, inoltre, sono possibili nuove forme di comunicazione con il cliente. I sistemi smart di scatole pieghevoli svolgono una funzione importante nell’interazione con consumatori e clienti finali. Gli imballaggi sono rintracciabili durante l’intero processo di consegna, forniscono ai clienti le informazioni sul prodotto mediante un codice QR o integrano messaggi e design personalizzati per il cliente. Di conseguenza, il packaging sostenibile assume sempre più importanza nel marketing mix. Presso CCE International 2019, i visitatori scopriranno materiali innovativi, macchinari, accessori e servizi che faranno di queste tendenze una realtà.

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ESPOSITORI LUNGO TUTTA LA CATENA DI PRODUZIONE Presso CCE International, gli espositori mostreranno i loro ultimi macchinari e soluzioni lungo l’intera catena di produzione. Saranno presenti anche molti espositori italiani come CELMACCH SRL, Emmepi Group Srl, Messersi Packaging Srl, OFFICINA MECCANICA SESTESE SPA, POLICART s.r.l., ParaS.r.l., TECO S.r.l., FOSBER S.p.A. e molti altri. Sul sito web è possibile visualizzare la lista espositori aggiornata.

SEMINARIO APERTO IN FIERA In aggiunta alle dimostrazioni dal vivo, CCE International 2019 presenta un entusiasmante programma di seminari. I punti focali sono “sostenibilità”, “tecnologie di lavorazione” e “stampa digitale”. Questi seminari offrono un’eccellente opportunità per scambi di conoscenze e per instaurare una rete di contatti con esperti del settore e colleghi. Sono in programma, tra gli altri, i seminari: Durst Group - Digital High-Speed Printing – New Business Opportunities for Corrugated Converter, HP Inc UK Limited - The Digital Journey in Corrugated Packaging, Koenig & Bauer - New Equipment for Digital and Flexo-Postprint from Koenig & Bauer, Robatech - Glue Application Trends in the Folding Carton and Corrugated Industry. I seminari sono gratuiti per i visitatori della fiera e non richiedono registrazioni. BIGLIETTI, BROCHURE VISITATORI Per programmare la vostra visita a CCE International 2019, è possibile richiedere gratuitamente la brochure visitatori e l’anteprima della fiera su www. cce-international.com. La brochure visitatori contiene tutte le importanti informazioni necessarie per visitare la fiera, come informazioni sul programma del seminario aperto, elenco espositori, informazioni su come raggiungere il quartiere fieristico e molto altro, in un pratico formato. L’anteprima della fiera include l’elenco espositori per categoria, profili aziendali dettagliati e informazioni sui prodotti degli espositori, insieme ad ulteriori informazioni generali sull’esposizione. L’anteprima contiene anche interessanti articoli sulle soluzioni di imballaggio sostenibili. CCE International 2019 è una piattaforma di riferimento in Europa, dove presentare e scoprire le ultime tendenze per l’industria del cartone ondulato e teso, che offre vantaggi competitivi a tutti i partecipanti.

INFO E DETTAGLIO Date e Orari di apertura Martedì, 12 marzo 2019, 09:00 – 17:00 Mercoledì, 13 marzo 2019, 09:00 – 17:00 Giovedì, 14 marzo 2019, 09:00 – 16:00 Sede: Messe München | Ingresso Est (EingangOst) | Padiglione B6 www.cce-international.com

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ICE EUROPE 2019

FOCUS SU DIGITALIZZAZIONE

PERSONALIZZAZIONE E SOSTENIBILITÀ DEI PRODOTTI DAL 12 AL 14 MARZO 2019, ICE EUROPE SI SVOLGERÀ, PER L’11ª VOLTA, PRESSO IL CENTRO COMMERCIALE DI MONACO, IN GERMANIA. ICE EUROPE È LA FIERA DI RIFERIMENTO AL MONDO PER LA CONVERSIONE DI MATERIALI FLESSIBILI E NASTRIFORMI, COME CARTA, FILM, LAMINATI E NON TESSUTI. ICE EUROPE È IL MERCATO CENTRALE PER L’INDUSTRIA INTERNAZIONALE DEL CONVERTING.

resso questa esposizione biennale, produttori e fornitori di macchine, sistemi, materiali e accessori, incontrano specialisti dell’industria che intendono investire in nuove soluzioni di produzione e converting o scoprire quali siano le ultime tendenze dell’industria. Il settore della trasformazione sta oggigiorno vivendo un periodo di cambiamenti a causa della continua tendenza verso i processi di riciclaggio e della crescente domanda di prodotti sostenibili. È inoltre in aumento l’utilizzo di biomateriali. Allo stesso tempo, assumono sempre più importanza la qualità e la personalizzazione dei prodotti e delle soluzioni per il packaging. Di conseguenza, occorrono processi innovativi di finitura e rivestimento.

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450 ESPOSITORI DA 27 NAZIONI Presso ICE Europe, circa 450 espositori da 27 nazioni diverse mostreranno i loro ultimi macchinari e soluzioni. Saranno presenti anche molti espositori italiani come AMUT S.p.A., BIMEC Srl, Colines SPA, CMC CONVERTING MACHINERY CEVENINI SRL, EUROMAC s.r.l., GA.VO Meccanica Srl, GUIDOLIN GIROTTO SRL, Ghezzi& AnnoniS.r.l. e molti altri. Per visualizzare la lista espositori più aggiornata è possibile visitare il sito web.

INFO E DETTAGLIO Date e Orari di apertura Martedì, 12 marzo 2019, 09:00 – 17:00 Mercoledì, 13 marzo 2019, 09:00 – 17:00 Giovedì, 14 marzo 2019, 09:00 – 16:00 Sede: Messe München | Ingresso Est (Eingang Ost) | Padiglione A5 e A6 www.ice-x.com/europe

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SPECIAL FILM & EXTRUSION AREA La digitalizzazione e le soluzioni e i prodotti intelligenti ad essa associati sono tuttora un’importante tendenza nel settore della trasformazione. I film speciali (per batterie, biopolimerici, ad alta barriera, ottici, resistenti agli agenti atmosferici e così via) presentano caratteristiche che ne consentono l’applicazione in diversi comparti. ICE Europe 2019 lancerà la nuova “Area Film Speciali & Estrusione”, che riguarda l’importante futuro mercato dei film speciali. Grazie a innovative tecnologie di produzione e lavorazione, oggi i film speciali soddisfano un’ampia gamma di funzioni, offrendo un grande potenziale di crescita. ICE AWARDS 2019 Per la seconda volta, la cerimonia di premiazione del nostro innovativo concorso si terrà durante ICE Europe 2019. Aziende che espongono in diverse categorie riceveranno premi per miglior pratica, eccellenza tecnica, innovazione e prestazioni straordinarie nell’industria del converting. A partire dalla fine di gennaio 2019, potrete visionare le aziende partecipanti e le loro tecnologie sul nostro sito web, e anche partecipare alla votazione. BIGLIETTI, BROCHURE VISITATORI E L’ANTEPRIMA Per programmare la visita a ICE Europe 2019, è possibile richiedere gratuitamente la brochure visitatori e l’anteprima della fiera su www.ice-x.com/europe. La brochure visitatori contiene tutte le importanti informazioni necessarie per visitare la fiera, come informazioni sul programma del seminario aperto, elenco espositori, informazioni su come raggiungerce il quartiere espositivo e molto altro, in un pratico formato. L’anteprima della fiera include l’elenco espositori per categoria, profili aziendali dettagliati e informazioni sui prodotti degli espositori, insieme ad ulteriori informazioni generali sull’esposizione. L’anteprima contiene anche interessanti articoli sulle soluzioni di imballaggio sostenibili. L’esposizione si svolgerà, ancora una volta, in contemporanea con CCE International, la 4ª Fiera Internazionale per l’Industria del Cartone Ondulato e Teso. I biglietti sono validi per entrambe le fiere.

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EVENTI

SPS 2019

SMART PRODUCTION SOLUTIONS LA NUOVA FRONTIERA DELL’AUTOMAZIONE

LA 29ª EDIZIONE DI SPS IPC DRIVES È GIUNTA AL TERMINE. LA KERMESSE CONVINCE PER IL SUO CARATTERE INNOVATIVO E PER I NUMEROSI HIGHLIGHTS. UN TOTALE DI 65.700 VISITATORI SI SONO RECATI A NORIMBERGA ALLA FINE DELL’ANNO PER INFORMARSI SUGLI ULTIMI PRODOTTI E SOLUZIONI DEL SETTORE DELL’AUTOMAZIONE E PORRE LE BASI PER UN ANNO COMMERCIALE 2019 DI SUCCESSO.

anno trovato quanto stavano cercando nei 136.000 m² della fiera con 1.630 espositori provenienti da tutto il mondo. In un totale di 17 padiglioni espositivi, quindi ancora una volta in crescita rispetto all’anno precedente, utenti e decision maker hanno visitato gli stand e si sono scambiati opinioni sulle attuali tendenze e tecnologie del futuro nell’automazione industriale.Oltre all’ampia offerta di conoscenza e di informazioni negli stand, anche il programma generale è stato particolarmente convincente: le visite guidate sui temi della Smart production, della Smart connectivity e IT-Security nell’automazione sono state altrettanto apprezzate dai partecipanti, così come le numerose tavole rotonde e le relazioni specialistiche dei quattro forum. Inoltre, durante il primo giorno della fiera sono stati presentati i risultati del primo hackathon. Alla vigilia della fiera, le start-up hanno avuto 48 ore per sviluppare idee digitali innovative per l’automazione intelligente. La competizione è stata vinta dalla Startup Othermo che è stata in grado di trovare una soluzione per l’azienda WAGO Kontaktechnik ed ha portato a casa il premio in denaro di 8.000 euro.

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PER UN MONDO INDUSTRIALE DIGITALIZZATO L’area espositiva “Software e IT nella produzione” è cresciuta nuovamente e alla SPS IPC Drives 2018, oltre al padiglione 6, ha occupato anche il padiglione 5. Qui, ma anche in tutta la fiera, i visitatori di settore hanno potuto informarsi soprattutto sulle soluzioni digitali per l’industria, sulla Cyber-Security, sui servizi cloud e sul 5G. I punti maggiormente visitati sono stati anche gli stand collettivi “Automation meets IT” e “wireless in automation”, i cui argomenti chiave Industria 4.0 e Tecnologie radio innovative, allo stesso modo hanno un impatto sul mondo dell’automazione di domani. DISTRICT_4.0 Un tema, quello della formazione, che si concretizzerà in fiera all’interno del percorso District_4.0, dedicato alla trasformazione e evoluzione di quattro aree fondamentali del settore industriale con casi applicativi di automazione avanzata, robotica e meccatronica, digitale e academy. Per ognuna di queste aree industriali è previsto il coinvolgimento di un partner accademico, per rafforzare il concetto di formazione, anche con momenti didattici in aula. UN NUOVO NOME PER SPS Dal 2019 SPS IPC Drives cambierà nome: SPS – Smart Production Solutions. Il nome tradizionale della fiera rimasto invariato per 30 anni adesso è cambiato, ma il concetto ed il contenuto ormai collaudati, restano invariati. L’organizzatore Mesago Messe Frankfurt GmbH ha tenuto in considerazione la trasformazione digitale dell’industria e promette ulteriore rilevanza, competenza e uno scambio da pari a pari. Il prossimo anno la fiera specialistica per l’automazione industriale si terrà dal 26 al 28 novembre 2019 al Centro fieristico (Messezentrum) di Norimberga.

I NUMERI IN SINTESI Espositori: 1.630 Superficie espositiva: 136.000 m² Visitatori: 65.700

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EVENTI

COSMOPACK 2019

L’INDUSTRIA COSMETICA SI INCONTRA A BOLOGNA PER SOLUZIONI SMART E SOSTENIBILI LE TECNOLOGIE PRODUTTIVE ALL’AVANGUARDIA, I PRODOTTI PIÙ INNOVATIVI, LE PROPOSTE PIÙ SOSTENIBILI PER L’AMBIENTE: L’INDUSTRIA COSMETICA DEL FUTURO A COSMOPROF WORLDWIDE BOLOGNA 2019, LE MANIFESTAZIONI B2B PER L’INDUSTRIA COSMETICA LEADER A LIVELLO MONDIALE, IN CONCOMITANZA CON COSMOPACK. ono oltre 250.000 gli operatori professionali che da tutto il mondo si recano a Bologna per scoprire in anteprima le tendenze a livello globale per il mondo della cosmetica. Per facilitare il loro percorso di visita e favorire le opportunità di business e il networking con gli oltre 2.800 espositori presenti, Cosmoprof 2019 conferma la targetizzazione delle date di apertura e rafforza la distinzione delle aree di visita a seconda del settore merceologico, con una nuova e più funzionale disposizione dei padiglioni. Dal 14 al 17 marzo 2019 porte aperte per Cosmopack e Cosmo|Perfumery & Cosmetics, per i produttori e gli specialisti della filiera, le aziende di prodotto finito, i buyer e i retailer per i settori Profumeria e Cosmesi, Green & Organic e per Cosmoprime, l’area dedicata alla cosmesi di alta gamma. Dal 15 al 18 marzo, spazio ai canali professionali di Cosmo|Hair & Nail & Beauty Salon, con la presenza dei titolari di salone e centri estetici, hairstylist, acconciatori, onicotecniche e dei distributori specializzati in questi segmenti. I padiglioni internazionali, con le piccole e medie aziende beauty da tutto il mondo, seguiranno la divisione per settore, per incrementare le opportunità di networking dei buyer, dei distributori e dei retailer presenti a Bologna. Focus dell’edizione 2019 saranno sostenibilità ed economia circolare: l’industria cosmetica è chiamata a trovare nuove soluzioni produttive per ridurre l’impatto ambientale dei processi di lavorazione, utilizzando fonti di energia rinnovabili e riciclando gli elementi di scarto della produzione.

della filiera allestita nella hall 19 porterà alla produzione di uno “scalp oil”: un prodotto al 100% “no compromise”, con una formula completamente priva di micro-plastiche ed un flacone con polimeri rigenerati, ottenuti con una tecnologia innovativa e certificati “Carbon foot print”.The Cosmopack Factory esplora dunque il futuro della sostenibilità nell’industria cosmetica: un futuro che è già presente, perché grazie alla ricerca e agli investimenti delle aziende presenti a Cosmopack è oggi possibile produrre nel pieno rispetto dell’ambiente e secondo i principi dell’economia circolare. La scorsa edizione di Cosmopack ha visto la partecipazione di 464 aziende espositrici e oltre 23.000 operatori professionali, per la maggior parte dall’estero: management di brand cosmetici, direttori acquisti, R&D e retailer, interessati alle anteprime delle collezioni e alle tecnologie proposte dai leader internazionali della supply chain presenti in fiera. Il format Cosmopack ha raggiunto anche Hong Kong, con Cosmopack Asia, con un intero quartiere fieristico dedicato alle aziende della filiera produttiva cosmetica, e nel 2019 sarà inaugurata la prima edizione di Cosmopack North America.

COSMOPACK Il salone dedicato al contract manufacturing e al private label, ai macchinari di processo e di confezionamento, al packaging primario e secondario, agli applicatori e al comparto degli ingredienti e materie prime continua a crescere. Oltre ai padiglioni 20, 15, 15A e 18, per il 2019 Cosmopack occuperà parte della hall 19. Automazione e tecnologia saranno le parole chiave, con le soluzioni “smart” presentate dalle aziende, espressione dell’eccellenza del made in Italy ed internazionali. Si rafforza anche il comparto del contoterzismo, presente nei padiglioni 15, 15 A e 20, con i materiali e le formulazioni più innovative. All’interno della Hall 19, l’agenzia di trend Peclers curerà un’installazione dedicata ai colori della sostenibilità del 2020, con uno studio sui materiali e sulle nuance ad essi applicabili più innovative per il futuro dell’industria cosmetica. Anche Cosmopack 2019 punta sull’economia circolare: il progetto The Factory per il 2019 esplora le soluzioni industriali più attente al rispetto per l’ambiente, mostrando l’intera circolarità del recupero delle plastiche. La riproduzione

COSMO|PERFUMERY & COSMETICS Da giovedì 14 a domenica 17 Marzo porte aperte per i padiglioni 16, 22, 26, e 19 per le aziende di Profumeria e Cosmesi. Cosmoprime, dedicata alla cosmesi di alta gamma con una distribuzione selettiva, specificatamente in luxury concept store, raccoglie le ultime tendenze del settore in un nuovo padiglione, il 14, che offrirà ai retailer italiani e internazionali un’anteprima della profumeria del futuro: brand emergenti, suggestioni da tutto il mondo, tendenze e novità che plasmeranno il concetto di retail di domani. Sostenibilità e green beauty sono il filo conduttore che accomuna molte delle aziende presenti. L’area Green Prime raccoglie gli espositori con un prodotto a basso impatto ambientale specifico per il retail, con ingredienti di origine naturale. L’Extraordinary Gallery, luogo deputato alla profumeria e cosmesi prestige, anche per il 2019 accoglierà una selezione di aziende offrendo la possibilità di incontri B2B con buyer altamente qualificati. Al suo interno, un’area dedicata al green & organic beauty, l’Extraordinary Green Gallery.

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EVENTI

INPRINT ITALY 2018

A MILANO

L’INNOVAZIONE INCONTRA LA PRODUZIONE MANIFATTURIERA QUALITÀ E INNOVAZIONE PROTAGONISTI DELLA SECONDA EDIZIONE DI INPRINT ITALY. CRESCONO IN FIERA ANCHE LE SOLUZIONI DI TECNOLOGIE DI STAMPA. APPUNTAMENTO AL 2020, AL MICO DI MILANO.

Italia si conferma un mercato vivace e interessato alle soluzioni integrate. La buona notizia arriva da InPrint Italy, l’esposizione internazionale delle tecnologie di stampa per la produzione manifatturiera, che il 22 novembre ha concluso la seconda edizione presso il centro espositivo MiCo – Milano Congressi, organizzata da Mack Brooks Exhibitions. L’esposizione si conferma il punto di incontro tra chi progetta e chi cerca soluzioni di tecnologie di stampa per la produzione manifatturiera. Numerose le richieste dal mondo del fashion, delle decorazioni di interni e automotive. In aumento le applicazioni delle tecnologie e le collaborazioni tra espositori, stimolati dalle richieste dirette dei visitatori di InPrint Italy.

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I NUMERI DI UN SUCCESSO Dal 20 al 22 novembre un totale di 2.260 visitatori ha potuto incontrare 109 espositori provenienti da 18 Paesi. Il 70% dei visitatori era italiano, mentre il 30% estero, proveniente da 50 Paesi. Dopo l’Italia, i Paesi di maggior affluenza di visitatori sono stati Germania, Svizzera, Francia, Regno Unito e Spagna. Big della stampa industriale e nuove realtà in crescita hanno portato a Milano il meglio delle novità dei tre settori di applicazione delle tecnologie di stampa industriale - funzionale, decorativa e di imballaggio. L’area di maggior interesse è stata la stampa decorativa, con il 48% dei visitatori, seguita da quella funzionale (45%), dalla stampa perimballaggi (34%) e dalla stampa 3D/produzione additiva (20%). I prodotti e i servizi maggiormente ricercati sono stati i macchinari e sistemi di stampa, gli inchiostri, le testine di stampa e i materiali e substrati. Gli organizzatori hanno ideato questa edizione di InPrint Italy come un luogo di eccellenza per collegare nuovi mercati, generare nuove possibilità e creare nuove opportunità per le tecnologie di stampa avanzate mirate al mondo manifatturiero. I visitatori hanno potuto trovare le soluzioni per integrare nuove tecnologie di stampa, migliorare i processi esistenti o introdurre un nuovo rivoluzionario sistema digitale nella produzione. Ampia soddisfazione da parte degli espositori per la qualità dei visitatori, che hanno accolto le proposte in mostra, ma hanno anche stimolato

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e coinvolto le aziende nella ricerca di soluzioni personalizzate per le proprie applicazioni industriali con richieste altamente specifiche. InPrint Italy è stata visitata da aziende leader in diversi settori: moda e tessile (Salvatore Ferragamo, Louis Vuitton, Levi’s footwear and accessories, Geox SpA, Calzedonia, Samsonite, Miroglio Textile, Tucano Urbano, Ratti, Swatch Group), decorazioni di interni (Alfredo Salvadori), ceramiche e pavimenti (Marazzi Group), beni di lusso (Danor, Luxottica), elettronica (BTicino, IBM, Alcatel Lucent, STMicr), automotive (Demmel AG, Magneti Marelli, Sparco, Alcantara, Brembo SpA), software (Google), packaging (Ardagh group, Procter&Gamble, COCA COLA HBC, Venchi, A. Loacker, F.lli Saclà, Bauli, Luxoro), elettrodomestici e accessori casa (Groupe SEB, Tefal), farmaceutica (Unifarco, Artsana), stampa (HP, Xerox, Kodak, Durst Phototechnik AG, Atlantic Zeiser). L’esposizione è stata supportata da un ampio programma di conferenze e seminari sponsorizzato da Xaar: sono stati 518 i partecipanti che durante i tre giorni hanno preso parte alle 72 sessioni tenute da relatori internazionali. A partire dai primi due giorni di Conferenza Tecnica, in cui circa 20 aziende si sono confrontate sulla tecnologia a getto d’inchiostro nelle applicazioni industrialioltre a realtà come IMI Europe, TCM, Università di Sheffield e la conferenza organizzata dalla rivista Wide. INPRINT ITALY RITORNA NEL 2020 È stata confermata la terza edizione di InPrint Italy, che si terrà al MiCo – Milano Congressi dal 24 al 26 novembre 2020. Importanti espositori hanno già prenotato il loro spazio, tra cui Ricoh, Roland DG Mid Europe, Fujifilm, Agfa, Inx Digital, Cefla e Sensient. In attesa del prossimo appuntamento in Italia, Mack Brooks Exhibitions ha già in programma altri eventi InPrint: dal 9 all’11 aprile 2019 a Louisville, negli USA, e dal 12 al 14 novembre 2019 a Monaco di Baviera, in Germania.

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EVENTI

LUXE PACK MONACO 2018

UN’EDIZIONE MONEGASCA CHE FA DA LEVA PER IL BUSINESS!

LA 31ESIMA EDIZIONE DI LUXE PACK MONACO HA CHIUSO LE SUE PORTE DOPO 3 GIORNI MOLTO INTENSI CHE HANNO GENERATO UN VOLUME DI AFFARI CHE HA SUPERATO QUELLO DI QUALSIASI EDIZIONE PRECEDENTE! COME SEMPRE, LA SCHIERA DI ESPOSITORI CHE HANNO PARTECIPATO ALL’EVENTO HA SVELATO UNA SERIE DI INNOVAZIONI.

elegati ben qualificati hanno presentato i loro potenziali partner con numerosi progetti di sviluppo del packaging, tutti in un clima di lavoro positivo e con presenze da record alle conferenze: questi sono stati i momenti salienti di questo evento di grande successo! 9280 specialisti, il 53% di loro internazionali, hanno partecipato allo show e gli espositori sono rimasti entusiasti del livello di consapevolezza mostrato dai visitatori con cui hanno parlato. Una mostra che rafforza ulteriormente la posizione di LUXE PACK MONACO come un evento imperdibile per i professionisti del packaging di tutti i settori dell’industria del lusso. La formula esclusiva di LUXE PACK è ulteriormente arricchita dalla presenza di un gruppo di espositori esperti in espositori di lusso, circa 470, tra cui alcuni degli specialisti più importanti del mondo erano presenti a questa 31a edizione, 55 dei quali esponevano per la prima volta. Tra questi nuovi espositori, la presenza di vetrai provenienti da tutto il mondo come Wheaton (Brasile), O-I Europa (USA), Blue Glass (Svezia), Les Cristalleries de St Louis (Francia) e Steklarna Rogaska (Slovenia) è testimonianza della posizione unica di LUXE PACK MONACO: è la kermesse presenta la più ampia selezione di produttori di vetro di alta gamma del mondo.

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UNA CLIENTELA PIÙ QUALIFICATA CHE MAI! Tutti gli espositori di LUXE PACK MONACO 2018 sono stati unanimi nel riconoscere la qualità dei partecipanti. Circa 8 visitatori su 10 (78,5%) avevano un ruolo decisionale: gestione generale, comunicazione di marketing, sviluppo degli imballaggi, acquisti, progettazione, produzione o formulazione. Tutti i settori erano rappresentati: profumeria e cosmetici rappresentavano oltre il 60%, seguiti da vini e liquori, moda, gastronomia, farmacia e salute, gioielli e orologi, articoli per la tavola e decorazione, pelletteria, tabacco, strumenti per scrivere ecc. Il 53% dei visitatori erano internazionali, provenienti da 86 paesi! Questi manager si sono rivolti agli

espositori per conoscere quali saranno i lanci futuri il tutto in un’atmosfera positiva... Le sale riunioni a disposizione dei produttori per i meeting sono state costantemente utilizzate per tutti i 3 giorni! RECORD DI PRESENZE PER LE CONFERENZE 1860 persone, con un incremento del 24% rispetto al 2017, hanno partecipato al programma delle conferenze di quest’anno. Gli argomenti trattati erano certamente vari, tra cui alcuni di particolare interesse per i professionisti. Il più vasto pubblico di oltre 500 persone ha partecipato alla sessione dedicata allo sviluppo sostenibile, durante il quale un certo numero di leader aziendali e industriali, come Laurent Boillot, CEO di Guerlain e dei suoi partner di produzione, e il gruppo di sviluppo sostenibile e leader CSR di Chanel, Pernod Ricard, Guerlain, SBM e la Fondazione Principe Alberto II di Monaco, hanno parlato della questione della tracciabilità e della trasparenza. Degni di nota anche la grande partecipazione al seminario sulla decodifica della generazione Z degli esperti di tendenze LUXE PACK, la presentazione di Pierre Katz sull’identità del marchio, nonché le soluzioni di packaging rese possibili dalla produzione additiva, in particolare attraverso la presenza della partnership Chanel-Erpro e del loro prodotto mascara realizzato utilizzando la stampa 3D. Il programma dedicato al villaggio digitale ha riunito conferenze, tavole rotonde e workshop per gli espositori. Oltre agli stand, è stata l’occasione ideale per conoscere le ultime innovazioni digitali correlate per il settore del packaging: applicazioni, dispositivi, codici QR, realtà virtuale, NFC, illuminazione, anti-contraffazione, relazioni con i consumatori e altro. SPAZIO ALLA FORMULAZIONE E AL SERVIZIO L’area dedicata alla formulazione e al servizio completo è ora parte integrante della visita LUXE PACK. Ciò è stato dimostrato dai circa 3000 professionisti del settore della bellezza che hanno visitato la sala Genova e dai 350 delegati che hanno partecipato a conferenze e workshop! Queste cifre stanno aumentando in modo significativo, confermando la posizione di rilievo dello spazio LUXE PACK formulation nel suo segmento, in stretta collaborazione con la fiera. Questa edizione ha realizzato con successo il suo ruolo di piattaforma senza rivali per innovazioni, tendenze e comunicazione per i professionisti del packaging, che si incontrano una volta all’anno a Monaco, nel loro regno effimero del packaging creativo! Una nuova edizione di LUXE PACK MONACO si svolgerà dal 30 settembre al 2 ottobre 2019 al Grimaldi Forum.

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EVENTI

BEER ATTRACTION

A RIMINI

LA “BIRRA DELL’ANNO” E IL GOTHA DEL SETTORE IN OCCASIONE DI BEER ATTRACTION, IN CONCOMITANZA CON BBTECH EXPO E FOOD ATTRACTION, A FEBBRAIO 2019 PRESSO LA FIERA DI RIMINI SI INCONTRERANNO I PROTAGONISTI DELLA FILIERA DELLA BIRRA E DELLE BEVANDE PER UN’IMPORTANTE OCCASIONE DI NETWORKING. IL 16 FEBBRAIO, ANCHE LE PREMIAZIONI DELLA XIV EDIZIONE DEL PREMIO BRASSICOLO PIÙ IMPORTANTE IN ITALIA. IN GIURIA I MAGGIORI INTENDITORI MONDIALI NELLA DEGUSTAZIONE DELLE CRAFTBEER.

eer Attraction si allarga e, dopo BBTech Expo e Food Attraction, nel 2019 si affianca alle due manifestazioni l’International Horeca Meeting di Italgrob. Italian Exhibition Group, dal 16 al 19 febbraio 2019, forma così un vero e proprio polo del fuoricasa, con un orizzonte decisamente internazionale. Ma il primo amore, si sa, non si scorda mai, anzi. La birra, quindi, nelle sue declinazioni di specialità birrarie e birre artigianali, sarà assoluta protagonista anche della 5° edizione della fiera, con una importante crescita degli spazi espositivi e un ricchissimo programma di eventi dedicati ai professionisti dell’intera filiera.

B

FOCUS SU BBTECH EXPO Anche questa edizione vedrà la presenza di tre macro settori, con la principale novità rappresentata dalla da seconda edizione di BBTech Expo, dedicata alle tecnologie per birre e bevande, che occupa i padiglioni A5 e A6. In dettaglio, quest’area è dedicata alle tecnologie, attrezzature, materie prime e accessori per la produzione e il confezionamento di birre e bevande. In esposizione le ultime innovazioni tecnologiche per le fasi di processing, filling e packaging, un´ampia offerta espositiva completata e arricchita da un articolato programma di seminari e workshop tecnici a cura di prestigiosi istituti accademici. L´originalità del format di BBTech Expo è rappresentata dal fatto che i produttori di macchine e impianti trovano opportunità di business sia con le aziende espositrici di birre e bevande, sia con gli operatori professionali in visita. ECCELLENZE IN CAMPO Si parte, come ormai tradizione, con la XIV edizione della Birra dell’Anno, il concorso brassicolo più importante in Italia, che vedrà la cerimonia di premia-

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zione il 16 febbraio nella Beer Arena (pad. C3). Le iscrizioni sono già aperte: 41 le categorie stilistiche dove è possibile iscrivere le proprie birre, che verranno valutate da una giuria internazionale che comprende il gotha degli intenditori europei e Usa. Tra le new entry 2019 basta citare Joe Stange, giornalista, autore insieme a Tim Webb, della Good Beer Guide Belgium, vera e propria “bibbia” per i professionisti del settore, e non solo. Le iscrizioni al concorso proseguono fino al 21 gennaio 2019, mentre chi si iscriverà entro l’8 dicembre avrà diritto a uno sconto del 10%. Il livello internazionale della manifestazione è confermato anche dalla presenza delle principali associazioni mondiali dedicate alla birra artigianale, che si confronteranno a Beer Attraction sulle normative e i possibili percorsi comuni da sviluppare nei prossimi anni. Tra loro il gigante USA Brewers Association, che avrà in fiera uno stand (pad. C4) e che il 18 febbraio parteciperà al talk show “Us craftbeers and European craftbeers: two markets in comparison”, insieme a Union birrai e ad esponenti della EBCU European Beer Consumers Union. Confermata anche l’Area Lounge riservata ai buyer esteri, con un focus particolarmente attento ai mercati di Germania, Francia e Spagna, grazie anche alla consolidata collaborazione con ICE.

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AGENDA FIERE DEL PACKAGING E CONVERTING

PROSWEETS COLOGNE Colonia, 27-30 gennaio 2019 Fiera internazionale per l’industria dolciaria www.prosweets.com

Berlino, 6-8 febbraio 2019 Fiera del processo e del packaging dell’ortofrutta www.fruitlogistica.it

Rimini, 16-19 febbraio 2019 Fiera professionale delle tecnologie per birre e bevande www.bbtechexpo.com

VINITALY Verona, 07-10 aprile 2019 Salone internazionale dei vini e distillati www.vinitaly.com

Milano, 27-28 marzo 2019 Conferenza e mostra per tecnologie, materie prime e marketing www.craft-beer-italy.com

Bologna, 10-12 aprile 2019 Fiera per le tecnologie dell’industria farmaceutica www.pharmintech.it

New York, 15-16 maggio 2019 Fiera per il packaging di lusso www.luxepacknewyork.com

Norimberga, 24-26 settembre 2019 Fiera europea per packaging, processo e tecnologie www.fachpack.de

Bruxelles, 24-27 settembre 2019 Fiera per le tecnologie delle etichette www.labelexpo-europe.com K Düsseldorf, 16-23 ottobre 2019 Fiera delle materie plastiche e della gomma www.k-tradefair.it

Bologna, 14-17 marzo 2019 Fiera del packaging per il settore cosmetico www.cosmoprof.it/cosmopack

Francoforte, 4-9 maggio 2019 Fiera internazionale per l’industria della carne www.iffa.messefrankfurt.com

Francoforte, 14-17 maggio 2019 Fiera dei tessili tecnici e tessuti non tessuti www.techtextil.messefrankfurt.com Monaco di Baviera, 12-14 marzo 2019 Fiera internazionale per la lavorazione e trasformazione di carta, film e laminati www.ice-x.com

Monaco di Baviera, 12-14 marzo 2019 Fiera internazionale per l’industria del cartone ondulato e teso www.cce-international.com

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Parma, 22-25 ottobre 2019 Fiera del processo e del packaging alimentare www.cibustec.it

Rimini, 5-8 novembre 2019 Fiera del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile www.ecomondo.com Milano, 28-30 maggio 2019 Esposizione per il packaging di lusso www.packagingpremiere.it

Parma, 28-30 maggio 2019 Fiera per l’automazione e digitale per l’industria www.spsitalia.it

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MiCo LAB - Milano Congressi, 27-28 March

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