| N. 1 | Febbraio 2021
Rassegna IMBALLAGGIO dell’
SCIENZA, TECNOLOGIA
E
ARTE
DEL
PACKAGING
www.packagingspace.net
Imballaggi flessibili settore dinamico e resiliente L’industria degli imballaggi flessibili continua a registrare una crescita positiva e costante negli Stati Uniti. È un settore dinamico che ha basato il suo continuo sviluppo sull’innovazione dei processi e dei materiali. Uno sguardo anche al mercato italiano.
pagina 4
Vaccino anti-Covid uno sforzo di filiera La pandemia di Covid-19 richiede una risposta rapida e competenza nella gestione di prodotti medicali da parte dei fornitori di imballaggi, di servizi e dei produttori di tecnologie. I vaccini mRNA che sono stati sviluppati necessitano di soluzioni di imballaggio sofisticate per garantire la loro efficacia anche dopo essere stati spediti in tutto il mondo. pagina 18
Etichettatura sempre più smart
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DRIVEN INNOVATION
Che si tratti di informazioni per le varie fasi di produzione e logistica, per gli operatori di cassa o per i clienti finali, l’etichetta trasforma l’imballaggio in un mezzo di comunicazione. Dietro l’etichettatura ci sono sistemi ultramoderni che devono soddisfare standard di prestazioni sempre più elevati. Questi sistemi includono applicatori di etichette e soluzioni di stampa. pagina 30
➧ Inside FACTORY
Whatever market you’re in, P.E. Labellers adds more value and performance to your products. Flexible design makes the difference.
Le tecnologie additive si stanno diffondendo su larga scala e rappresenteranno presto una rivoluzione nel manifatturiero. Sono smart, si inseriscono nel contesto 4.0 e vengono riconosciute come abilitanti per l’industria del futuro, parte integrante del processo produttivo, complementari alle altre soluzioni per la fabbrica intelligente. Sono il punto di svolta per tre delle principali sfide in ambito industriale: digitalizzazione, sostenibilità e personalizzazione. pagina 34
Our ergonomic machines offer modular interchangeable independent stations that can each utilize different labeling technologies for non-stop quality production.
➧ Imballaggi&AMBIENTE Gli imballaggi in alluminio sono all’avanguardia in termini di protezione dei prodotti e sostenibilità. Le proprietà di questo materiale permettono di ottenere una maggiore efficienza delle risorse. Queste tematiche rimangono in cima all’agenda di produttori di imballaggi, brand owner e consumatori. pagina 50
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Febbraio 2021
SOMMARIO Sommario
PrimoPIANO
18
4
Imballaggi flessibili, settore dinamico e resiliente 6 Ad ogni prodotto il suo packaging flessibile 8 Goglio, una garanzia di freschezza 9 Crocco, nuova pellicola per alimenti eco-friendly 10 Packaging alimentare a minor impatto ambientale 11 Il Gruppo Gerosa per la sostenibilità del packaging
Fatti&TENDENZE 12 Trend dirompenti per i fornitori di macchine per l’imballaggio 13 Disruptive trends for packaging machinery suppliers 14 NonFood, nuove tendenze per il futuro
12
FOCUS 30 Etichettatura sempre più smart 31 P.E. Labellers, una ventata di novità per Beverage e Mineral Waters 32 Nimax, etichettare il futuro 33 Etipack per l’etichettatura automotive
Inside FACTORY 34 L’additive manufacturing nel sistema manifatturiero italiano 36 Weerg, l’e-commerce B2B a servizio del manifatturiero 37 Igus, la stampa 3D dove e quando vuoi 38 Stratasys, partner di Marchesini nella stampa 3D 40 Il 3D printing spinge la trasformazione
Aziende&STRATEGIE DOSSIER
Prodotti &TECNOLOGIE
Rassegna IMBALLAGGIO
Stampa e confezione Roto3 - Castano Primo (MI) Costo produzione copia € 2,40
SCIENZA, TECNOLOGIA E ARTE DEL PACKAGING
www.packagingspace.net Direttore Responsabile Gisella Bertini Coordinamento editoriale Chiara Bezzi chiara.bezzi@innovativepress.eu
Grafica e impaginazione Amalia Pari
Imballaggi &AMBIENTE 50 Alluminio, per imballaggi sostenibili e sicuri 51 Aluminum packaging, ahead in product sustainability 52 Gli italiani scelgono il packaging sostenibile 53 Winni’s, detersivi e packaging sempre più green
Converting&LABEL 56 Astucci e scatole pieghevoli, positività e non sono crisi 57 La resilienza di un settore essenziale 58 Cilindri con incisione SteppedHex, doppia portata a parità di lineatura
56
44 Phoenix Contact, comunicazione affidabile nel confezionamento
Abbonamenti e diffusione customercare@innovativepress.eu 8 numeri all’anno. L’abbonamento decorre dal primo numero raggiungibile. Italia 60 euro - Europa 100 euro
IL NETWORK Rassegna dell’imballaggio
FM Food Machines BM Beverage Machines
Rassegna Grafica
Normativa UE 1169/2011
Editore
Marketing e Vendita Katia Pasquali katia.pasquali@innovativepress.eu Redazione Stefano Legnani Chiara Riccardi
48 Movimentazione automatica ad alte velocità per confezioni di fettine al formaggio 49 L’innovativo portfolio Siemens soddisfa l’esigenza di automazione e sicurezza
42 Marchesini Group cresce nella cosmetica
18 Uno sforzo di filiera per la distribuzione sicura del vaccino anti-Covid 24 Concerted effort to ensure safe arrival of coronavirus vaccine
dell’
Case HISTORY
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L’industria degli imballaggi flessibili continua a registrare una crescita positiva e costante negli Stati Uniti. È un settore dinamico che ha basato il suo continuo sviluppo sull’innovazione dei processi e dei materiali. Uno sguardo anche al mercato italiano.
Imballaggi flessibili
settore dinamico e resiliente
I
l rapporto 2020 sullo stato del settore degli imballaggi flessibili della Flexible Packaging Association (FPA) fornisce a converter, fornitori, investitori e analisti del settore informazioni sulle prestazioni (ovvero crescita, previsioni di fatturato/ volume, redditività e spesa in conto capitale) dell’industria dell’imballaggio flessibile statunitense nell’ultimo anno. L’indagine è stata condotta nel corso del 2020, a partire da gennaio fino a giugno. Di conseguenza, i dati previsionali di quest’anno non riflettono pienamente l’impatto del Covid-19.
Questo rapporto si concentra sul segmento di mercato che offre un maggiore valore aggiunto al settore degli imballaggi flessibili poiché prevede solitamente l’esecuzione di più processi quali stampa, laminazione, rivestimento, estrusione e produzione di sacchetti/buste. Questo comparto ha registrato un valore di 26,2 miliardi di dollari nel 2019 e non include le borse per la spesa per il retail, i sacchetti per la conservazione e i sacchetti della spazzatura.
La composizione del settore
L’imballaggio flessibile rappresenta circa il 19% del settore degli imballaggi negli Stati Uniti, che nel complesso vale 177 miliardi di dollari ed è il secondo più grande segmento del settore imballaggi dopo il cartone ondulato e appena davanti alle bottiglie e agli imballaggi in plastica rigida vari. La solidità a lungo termine dell’imballaggio flessibile, unita alla capacità dei flessibili di sostituire altri formati di imballaggio, ha portato alla crescita di questo mercato, passando dal 17% nel 2000 al 19% nel 2019. L’industria ha mostrato una crescita costante negli ultimi 20
Trend positivo e costante
Si stima che la totalità dell’industria statunitense degli imballaggi flessibili abbia registrato 33,6 miliardi di dollari di vendite annuali nel 2019. L’industria degli imballaggi flessibili comprende gli imballaggi per alimenti e non alimentari, per prodotti medicali e farmaceutici, materiali industriali, film termoretraibili ed estensibili, borse della spesa, sacchetti per la conservazione ad uso dei consumatori, involucri e sacchi per la spazzatura, sia destinati al retail che per il settore Ho.Re.Ca. e per il settore dei trasporti.
4 Rassegna dell’Imballaggio | n. 1 | Febbraio 2021
Imballaggi FLESSIBILI anni, con due eccezioni: la flessione del 2001 dovuta agli attacchi terroristici dell’11 settembre e la “Grande Recessione” del 2009. Questa crescita costante è stata supportata dall’innovazione nella tecnologia e nei prodotti, dall’espansione in mercati nuovi ed esistenti e dalla capacità di adattarsi all’ambiente in continua evoluzione dell’economia attuale. Anche nei prossimi anni, FPA stima un solido tasso di crescita annuale per il settore degli imballaggi flessibili statunitense nel suo complesso del 2,2% sulla base delle informazioni fornite dai membri e non di FPA, della più recente Annual Survey of Manufacturers del Census Bureau e del modello storico a lungo termine di crescita del settore degli imballaggi flessibilidi FPA. Questa proiezione è in linea con la tendenza a lungo termine di crescita degli imballaggi flessibili poiché il settore continua a migliorare dal più basso livello registrato nel 2009. Il tasso di crescita stimato del 2,2% è leggermente inferiore al prodotto interno lordo previsto per l’intero anno 2019, i cui dati all’epoca dell’indagine indicavano una crescita economica complessiva degli Stati Uniti del 2,3%. Il converter medio di imballaggi flessibili è un’azienda di piccole o medie dimensioni con vendite annuali che ammontano a circa 73-75 milioni di dollari. Le prime 100 aziende di imballaggi flessibili statunitensi rappresentano l’81% del fatturato totale del settore, con una dimensione media di 248 milioni di dollari. I primi 10 produttori di imballaggi flessibili rappresentano poco più della metà (59%)
dei ricavi del settore degli imballaggi flessibili e hanno un fatturato medio di 1,7-1,8 miliardi di dollari. La maggior parte degli impianti di imballaggio flessibile sono concentrati nel Midwest, sebbene esistano molti stabilimenti nel SudEst e in California.
Il mercato italiano, scenari per la ripartenza In occasione dell’assemblea Giflex, associazione dei produttori di imballaggi flessibili, dove è stato presentato il nuovo presidente Alberto Palaveri, CEO di Sacchital, sono stati affrontati temi chiave del settore: sostenibilità, economia circolare e riciclo. Le sfide centrali del settore, già presenti prima di questa crisi emergenziale, sono oggi più attuali che mai. Presentando lo scenario economico, il Dott. Fadi Hassan ha definito la crisi Covid come la più grossa dalla II Guerra Mondiale. Una crisi di proporzioni davvero globali (con oltre il 90% dei Paesi al mondo che registra una contrazione del PIL), che sta aumentando le diseguaglianze sociali e in cui gli Stati stanno sperimentando un livello di debito pubblico mai visto prima. Difficile dunque fare previsioni su cosa succederà nel medio e lungo periodo senza l’analisi di alcuni elementi: il processo di globalizzazione, già in rallentamento dal 2008, è stato trainato nella Pandemia da una frenata del commercio mondiale significativa, ma eterogenea a seconda dei settori e delle aree geografiche. A questo si aggiungono l’incertezza sul futuro dei rapporti USA-Cina e le interferenze nel multilateralismo a causa del blocco del funzionamento della WTO. Certo è che ci saranno dei cambiamenti nelle Global Value Chains e nel risk management. A livello locale si può dire che questa crisi ha colpito l’Italia in un momento già difficile, in cui da anni si registrava un calo di produttività ed efficienza del modello italiano che non ha retto alla rivoluzione IT. Il presidente Palaveri ha invece messo in evidenza come la sfida più grande che il settore sta affrontando è quella di conciliare basso impatto nei processi di produzione con buone performance di sostenibilità e circolarità anche nel fine vita. Difficile compromesso che si muove su uno scenario italiano ed europeo di grande complessità e incertezza, dove il grande sforzo di innovazione del comparto non viene sempre accompagnato da una coerente risposta istituzionale: provvedimenti incompleti e inadeguati in materia di etichettatura ambientale, CAC che non corrisponde a raccolta del materiale e Plastic tax che confluisce in fiscalità generale senza diventare una tassa di scopo. Numerosi dunque gli input su cui lavorare. Tra questi anche la richiesta da parte della Commissione Industria che nel programma Horizon rientrino alcuni filoni di ricerca che riguardano da vicino la filiera del flessibile, dedicati all’efficienza dei materiali e ai processi di generazione di materie prime seconde.•
5 Rassegna dell’Imballaggio | n. 1 | Febbraio 2021
Ad ogni prodotto
il suo packaging flessibile
Gli imballaggi flessibili stanno vivendo una crescita eccezionale grazie alla maggiore attenzione dei consumatori verso la comodità e la sostenibilità. Vengono continuamente sviluppate soluzioni innovative e creative per alimenti, bevande, prodotti farmaceutici e altri beni di largo consumo. Il packaging flessibile si distingue per l’efficacia, l’efficienza e per la sua capacità di preservare a lungo i prodotti che contiene.
G
li imballaggi flessibili possono essere progettati su misura per adattarsi alle caratteristiche del prodotto e al suo utilizzo finale: leggeri ma resistenti, richiudibili o con un’elevata funzione barriera. La varietà di formati è molto ampia in termini di
Pane, biscotti e torte
Il packaging flessibile può essere adattato alle più svariate esigenze di questo settore, mantenendo così biscotti croccanti e freschi, torte umide e pane soffice. Ciò è possibile grazie a imballaggi mono e multimateriali, sacchetti e film per l’avvolgimento. Film e laminati barriera vengono utilizzati per prevenire sia la perdita che l’assorbimento di umidità, per proteggere e mantenere la qualità del prodotto, per preservare la freschezza e prolungare la shelflife di un’ampia selezione di prodotti da forno.
forme e dimensioni. Inoltre, le confezioni possono includere dispositivi che rendono il packaging richiudibile come beccucci e cerniere. Nuove soluzioni per una maggiore comodità ed efficienza vengono continuamente sviluppati.
Sigarette e tabacco
I fogli di alluminio/laminati di carta svolgono, per le sigarette, proprietà barriera contro l’umidità e protezione contro il deterioramento, perdita di aromi e trasmissione di batteri. Gli involucri esterni in film termoretraibile e avvolgenti, con soluzioni a strappo per l’apertura, aggiungono un ulteriore strato barriera contro l’umidità e la perdita di aroma, nonché permettono di accorpare più pacchetti in confezioni multiple. L’imballaggio flessibile è utilizzato anche per il tabacco sfuso e generalmente assume la forma di buste e sacchetti di film laminato richiudibile.
Formaggi e latticini
Il formaggio e molti altri prodotti lattiero-caseari possono beneficiare della traspirabilità e dell’umidità controllata e della conservazione della freschezza e dell’aroma grazie agli imballaggi flessibili. È possibile utilizzare diversi spessori di materiale flessibile per livelli di protezione superiori, anche senza necessità di imballaggio secondario. Le varie opzioni includono film, compositi di carta, soluzioni di copertura, confezioni termoformate; pellicole per l’avvolgimento, flow pack e buste per formaggi grattugiati, yogurt, dessert e bevande a base di latticini.
Carne, pesce e pollame freschi e lavorati
Il confezionamento sottovuoto e skin sono i formati più diffusi per il settore del fresco. L’utilizzo di laminati moderni ha notevolmente migliorato la loro efficacia. I progressi più significativi per i prodotti freschi sono stati nello sviluppo di imballaggi skin/sottovuoto che permettono di prolungare notevolmente il periodo di conservazione. Anche diversi prodotti processati utilizzano plastiche flessibili o fogli di alluminio in formati skin o sottovuoto per ottenere sia un’eccellente shelf-life che un impatto visivo accattivante e una facile apertura.
6 Rassegna dell’Imballaggio | n. 1 | Febbraio 2021
Snack e frutta secca
I sacchetti flessibili e le buste stand-up sono considerati una soluzione di confezionamento economica e sostenibile per gli snack. Mantengono questi prodotti freschi più a lungo, preservando il sapore salato, proteggendoli durante il trasporto e offrendo un efficacie impatto a scaffale. Il sacchetto è un’opzione molto pratica per le linee di confezionamento ad alta velocità rispetto agli imballaggi rigidi a causa della varietà di forme e dimensioni degli snack. Molti di questi imballaggi offrono soluzioni “apri e chiudi”.
Alimenti secchi e cereali
Alimenti secchi e cereali sono disponibili in molte varietà. Alcuni, come la frutta secca, devono mantenere un determinato livello di umidità, mentre altri devono essere mantenuti completamente privi di umidità. Grazie ai diversi tipi di film flessibili disponibili, è possibile trovare una soluzione per ogni esigenza, che si tratti di un semplice monomero o di un laminato complesso. Proprietà barriera migliorate permettono di introdurre atmosfere modificate per prolungare ulteriormente la durata di conservazione e proteggere la qualità e la freschezza del prodotto.
Imballaggi FLESSIBILI
Frutta e verdura fresche
Al supermercato la frutta e la verdura sono generalmente pre-confezionate in materiali flessibili. Troviamo le confezioni termoretraibili individuali, come nel caso dei cetrioli, in vassoi con involucro esterno o in sacchetti, come le patate. I frutti morbidi, come le fragole, necessitano ancora della protezione dei vassoi. Ma il rivestimento flessibile di questi vassoi consente di creare un’atmosfera modificata per prolungare la shelf-life e inibire la crescita dei funghi. Sempre più diffusi sono i sacchetti microforati per le verdure, che consentono di controllare attentamente la traspirazione.
Prodotti medicali e farmaceutici
Packaging flessibili per polveri e solidi (pillole) sono utilizzati da decenni. Le lamine in metallo sono ancora oggi utilizzate per la copertura dei blister, solitamente in plastica rigida. Tuttavia, oggi si utilizza anche la soluzione “foil on foil”, che ha il vantaggio di essere meno soggetta a danneggiamenti, grazie alla forte resistenza alle forature. Questa soluzione, inoltre, protegge le caratteristiche del prodotto. Anche i dispositivi medici, dalla semplice siringa ai più sofisticati meccanismi di dosaggio, sono contenuti in sacchetti flessibili o confezioni di alluminio per proteggerli e consentire il mantenimento di un ambiente sterile o privo di umidità.
Surgelati e gelati L’imballaggio flessibile con elevate proprietà barriera è la soluzione ideale per mantenere freschi i cibi congelati e il gelato prevenendo la diffusione di odori nel congelatore. La maggior parte della frutta e della verdura surgelati e dei gelati viene confezionata in sacchetti flessibili poiché sono resistenti e tollerano le basse temperature per periodi molto lunghi. La loro stampabilità consente inoltre di identificare e brandizzare chiaramente i prodotti. Anche la carne viene comunemente confezionata sottovuoto utilizzando un materiale flessibile. Il consumatore può così vedere le condizioni della carne ed essere certo che il prodotto non sia deteriorato.
Pet food
Le buste di alimenti per animali domestici sono diventate sinonimo di praticità per la maggior parte dei consumatori. Queste confezioni possono essere monoporzione, sono facili da aprire e altamente efficienti in termini di risorse rispetto alle lattine. I vassoi monoporzione realizzati con un foil di alluminio rigido godono ancora di un’importante quota di mercato e sono generalmente dotati di coperchi in foil di alluminio flessibili che forniscono un’eccellente protezione barriera e sono semplici da aprire. Per gli alimenti secchi, i sacchetti e le buste di plastica flessibile in grande formato sono ormai la norma. Questi spesso includono funzioni di richiusura per facilitarne lo stoccaggio.
Lo sviluppo di diversi laminati e film metallizzati ha consentito ai produttori di cioccolato di eliminare i vassoi rigidi e di utilizzare semplicemente un involucro esterno semplice. Ciò significa meno materiale di imballaggio e, grazie a speciali formulazioni, un’eccellente barriera alla luce, all’umidità e agli odori, nonché una forte resistenza alle forature, mantenendo facile l’apertura. Per i dolciumi o le caramelle, la busta flessibile è una soluzione quasi universale, che consente un facile riempimento, garantisce le funzionalità barriera e si adatta bene alle necessità del punto vendita e del design.
Igiene e cura personale
Mentre molti prodotti cosmetici e per la cura personale sono ancora tradizionalmente confezionati in contenitori rigidi o semirigidi, la crescita della domanda di confezioni monodose, sia per la loro comodità che per il controllo dei costi, ha portato a un numero sempre maggiore di formati bustina per soddisfare questi requisiti. Inoltre, poiché sempre più cosmetici contengono ingredienti biologici, sono necessarie ulteriori proprietà barriera nell’imballaggio secondario flessibile per un’efficace protezione del prodotto.
Altri prodotti non alimentari
Caffè in grani e macinato
Questa categoria di alimenti comprende diverse varietà. Anche in questo caso, le possibilità offerte dalle diverse tipologie di film disponibili permetto di trovare la soluzione più idonea alle caratteristiche dei singoli prodotti, preservando ad esempio il corretto livello di umidità nella confezione.
Dolciumi e cioccolato
Condimenti e altri alimenti
Lo stick pack per condimenti e salse è ormai ampiamente diffuso in molti ristoranti e fast food. Sono la soluzione ideale per comodità, igiene, versatilità e per evitare sprechi e disordine.
Diverse formulazioni di plastica flessibile e foil di alluminio sono utilizzate per imballare qualsiasi prodotto: guanti di gomma, salviette per la cucina o per il corpo, batterie, cartucce per le stampanti e DVD ne sono solo un esempio. Questi e molti altri prodotti traggono vantaggio dalla versatilità, stampabilità ed efficienza dei materiali flessibili, che continuano a evolversi per soddisfare le mutevoli esigenze di confezionamento.
Fonte: www.flexpack-europe.org
7 Rassegna dell’Imballaggio | n. 1 | Febbraio 2021
Goglio una garanzia di freschezza
L’offerta di Goglio consiste in un sistema completo di confezionamento composto da laminati flessibili alta barriera, linee di confezionamento, accessori plastici, e capsule. Innovazione, servizio, qualità e impegno oggi sono sempre più dedicati alla ricerca di soluzioni riciclabili e maggiormente sostenibili.
D
al 1850 il Gruppo Goglio progetta, sviluppa e realizza sistemi di imballaggio completi. L’offerta si compone di imballaggi flessibili, accessori in plastica rigida e macchine per ogni esigenza di confezionamento. Offrire soluzioni di imballaggio chiavi in mano, caratterizzate da un elevato livello di innovazione tecnologica e dal ridotto impatto ambientale è la filosofia che contraddistingue Goglio nel panorama del packaging flessibile.
il concetto “pinch at first use”, quindi al primo utilizzo la confezione viene aperta con un sistema a sfondamento che garantisce un’ottima protezione dall’ossigeno nella zona del bocchello. È una soluzione innovativa che coniuga le caratteristiche di uno stand-up, disponibile in diverse forme e finiture, con la possibilità di erogare il prodotto direttamente dalla busta. È molto adatta per il formato consumer.
Fres-co System®
Il principale settore di riferimento per Goglio rimane il caffè. Nonostante la pandemia, è un mercato che continua a generare performance positive. È un settore dinamico, soprattutto per quanto riguarda i formati di consumo. Le capsule sono il comparto in maggiore crescita, nel quale Goglio ha investito soprattutto in termini di ricerca di materiali sostenibili. Per la capsula, la compostabilità costituisce la soluzione migliore perché permette di destinare sia il contenitore che il contenuto al compost. La novità della capsula con valvola di degasazione, che è ormai vicina al lancio, potrebbe essere un altro concetto game-changer perché permette di confezionare il caffè quando è ancora fresco di tostatura, con una serie di implicazioni operative vantaggiose per i clienti. Infine, Goglio sta lavorando anche sull’imballo esterno. Da un lato troviamo la grande richiesta di capsule ecosostenibili, dall’altro la necessità che queste proteggano adeguatamente il contenuto. Per questo l’azienda ha sviluppato una formula per cui la capsula ha barriera di base contro l’ossigeno, mentre la barriera vera e propria è rappresentata dal contenitore esterno. In questo modo, l’imballo Barrel pouch esterno protegge il prodotto fino all’apertura e, by Goglio successivamente, la capsula ne mantiene la freschezza per una shelf-life sufficiente a garantire il consumo di un caffè di ottima qualità. Un altro settore in cui Goglio continua ad avere un buon riscontro è quello delle confezioni asettiche di grande formato per semilavorati, prevalentemente per l’industria della frutta. Infine, l’azienda sta puntando sempre di più sullo sviluppo di soluzioni per il confezionamento per prodotti umidi, cioè liquidi o solidi contenuti nel loro liquido di governo, per i quali già da alcuni anni è stato sviluppato il sistema GNova.|
Caffè e altri settori di riferimento
Il marchio Fres-co System® nasce negli anni ’60, quando Goglio inizia ad affiancare al proprio portfolio macchine e impianti un’offerta di materiali per l’imballaggio protettivo ed ermetico. Per la scelta del nome di questa nuova linea di prodotti è stato lanciato un concorso interno: uno dei collaboratori dell’azienda ha elaborato il nome Fres-co, acronimo di “fresh container”, che descrive il concetto di freschezza del prodotto alla base del brand. Ancora oggi, questo aspetto rappresenta la sintesi della filosofia aziendale di Goglio, che consiste nell’offrire soluzioni chiavi in mano. Goglio si pone l’obiettivo di fornire al cliente non un semplice prodotto, ma una somma di prodotti che garantisca la soluzione al suo problema di imballaggio. Si parte dalle macchine per il confezionamento al materiale vero e proprio, passando per componenti aggiuntive specifiche per i diversi settori di destinazione, come ad esempio le valvole di degasazione per il caffè o i tappi e i bocchelli per le soluzioni bag-in-box. Ultimo, ma non meno importante, è il servizio che rappresenta il collante in grado di legare tutti questi aspetti.
Novità di prodotto Tra le più recenti novità di prodotto firmate Goglio, la Barrel Pouch è un concetto sviluppato all’interno della controllata americana del Gruppo. Si basa essenzialmente su un tappo erogatore particolare che permette, attraverso l’applicazione su una busta con caratteristiche molto simili a quelle di una stand-up pouch, di creare una soluzione particolarmente adatta per il beverage. È stata molto apprezzata per il confezionamento di cocktail, anche a base alcolica. Il tappo erogatore funziona secondo
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Imballaggi FLESSIBILI
Crocco
nuova pellicola compostabile per alimenti Crocco ha lanciato Leaf, la prima pellicola trasparente per alimenti da filiera 100% made in Italy, biodegradabile e compostabile, che può essere gettata nella frazione umida del rifiuto domestico e quindi avviata al compostaggio industriale.
È
sviluppata e prodotta dalla vicentina Crocco, proviene da una filiera tutta italiana, la materia prima è la bioplastica MATER-BI della novarese Novamont, ed è già stata messa in commercio da produttori di alimenti d’eccellenza come Melinda, che l’ha scelta per il packaging 100% compostabile delle mele Melinda Bio. Si chiama Leaf ed è la prima pellicola trasparente per alimenti prodotta da una filiera completamente made in Italy che può essere gettata nella frazione umida dei rifiuti domestici e potrà quindi essere destinata al compostaggio industriale. Inoltre, può essere utilizzata a contatto con tutti i tipi di alimenti, anche quelli ad alto contenuto di grassi, ad esempio i formaggi.
le in termini di rallentamenti o problematiche sulle loro linee produttive”. L’obiettivo di Crocco è quello di trovare la soluzione migliore per le esigenze specifiche dei clienti. “In situazioni nelle quali è già esistente un ciclo efficiente di recupero e riutilizzo dei materiali plastici tradizionali (ovvero da fonte fossile) – spiega Besco - è poco sensato andare a proporre delle soluzioni basate su materiali polimerici alternativi (es. biopolimeri) che, una volta inseriti in questi flussi, possono comprometterne il funzionamento e la resa. Senza parlare degli aggravi economici dovuti ai diversi costi delle materie prime. In esempi come questi, è meglio parlare di soluzioni a ridotto spessore, per limitare la quantità di imballaggio per unità confezionata e l’impatto ambientale della stessa. Un altro filone nel quale siamo attivi è quello dello sviluppo di strutture accoppiate monomateriale, anche in questo caso per il settore dell’imballaggio alimentare”. Crocco investe in tecnologie e prodotti sostenibili ormai da numerosi anni, con scelte pionieristiche, ad esempio, per quanto concerne il recupero e riutilizzo degli scarti di produzione, sia che si tratti di polimeri che di solventi di stampa. Anche per quanto riguarda lo sviluppo di prodotti carbon neutral, Crocco è stata la prima azienda nel suo settore a sviluppare, all’interno del progetto GreenSide, un sistema certificato di calcolo degli indicatori di impatto climatico con possibilità di compensazione sino a neutralizzazione degli impatti stessi. Besco conclude: “La collaborazione nasce dalla condivisione di spunti, idee e obiettivi con i nostri clienti. Se in passato tale collaborazione era pressoché incentrata su aspetti tecnici, di marketing o economici; oggi l’aspetto di impatto ambientale del prodotto diventa sempre più un parametro essenziale nella progettazione di un packaging. Grazie a questo progetto Crocco riesce a guidare i propri clienti verso la soluzione più idonea per le loro esigenze, sia da un punto di vista tecnologico che ambientale. La progettazione di un imballaggio diventa un tema sempre più complesso in virtù delle nuove normative che periodicamente vengono emanate o aggiornate in disciplina non solo di sostenibilità ambientale, ma ad esempio anche di sicurezza alimentare o riduzione dello spreco. È proprio dall’unione di competenze che nascono i nostri prodotti”.|
Economia circolare “Si tratta di un’innovazione che cambia in maniera determinante l’impatto di questo materiale che viene utilizzato ogni giorno in milioni di case per la conservazione dei nostri alimenti”, spiega l’amministratore delegato di Crocco, Renato Zelcher. “Questa nuova pellicola trasparente per alimenti è biodegradabile, compostabile e parzialmente derivante da fonti rinnovabili. È evidente come queste caratteristiche siano state studiate allo scopo di ridurne l’impatto ambientale rispetto ad altre soluzioni tradizionali”. Leaf è biodegradabile e compostabile secondo lo standard UNI EN 13432, garantita dal marchio OK Compost Industrial rilasciato da TÜV Austria, e può quindi essere smaltita nella frazione organica del rifiuto domestico ed entrare, perciò, nel processo destinato al compostaggio industriale, senza impattare su altre filiere di trattamento dei rifiuti.
Utilizzo su larga scala La nuova pellicola per alimenti compostabile può essere utilizzata sia per un confezionamento manuale, come può essere quello casalingo, nei negozi di vicinato o nei banchi della grande distribuzione; ma anche per un confezionamento automatico, ovvero per le produzioni industriali su larga scala. Stefano Besco, responsabile Ricerca e Sviluppo Crocco Spa, ha spiegato come sono state implementate le linee produttive al fine di produrre questo nuovo prodotto: “Per questa soluzione sono state necessarie configurazioni specifiche sugli impianti produttivi, per la peculiarità compositiva delle nuove materie prime e del prodotto finito. È stato effettuato un notevole lavoro di implementazione di soluzioni impiantistiche speciali per rendere il prodotto prestazionale e omogeneo quanto quello tradizionale, dato che i nostri prodotti vengono utilizzati su linee di confezionamento ad alta velocità in settori primari. Oltre alla protezione del prodotto, dobbiamo infatti garantire ai nostri clienti il minimo disagio possibi-
9 Rassegna dell’Imballaggio | n. 1 | Febbraio 2021
Packaging alimentare
a minor impatto ambientale Il film flessibile in bioplastica Mater-Bi di Novamont, estruso con tecnologia Ticinoplast, viene trattato con lacca barriera Aerbloc Enhance/Sun Chemical, stampato con inchiostri all’acqua Aqualam/ Sun Chemical e laminato utilizzando un adesivo senza solvente compostabile SunLam/Sun Chemical tramite tecnologia di stampa e laminazione di Uteco Group.
Versatilità e sostenibilità Si tratta di una soluzione che abilita la realizzazione di un ampio ventaglio di strutture laminate, adottabili per la realizzazione di molte tipologie imballaggi per alimenti su molteplici linee di confezionamento automatico, orizzontali e verticali, nonché varie buste preformate. Concetti come riciclabilità ed eco design – anche grazie agli stimoli di un consumatore sempre più orientato a indirizzare le proprie scelte di acquisto e consumo verso prodotti confezionati con packaging meno ingombranti e più sostenibili – stanno modificando significativamente il settore dell’imballaggio e la vera sfida oggi è rendere semplice l’adozione di queste soluzioni. “Grazie alla nostra filiera, operatori del comparto del packaging e brand owner possono disporre di un ‘one-stop-shop’ in cui ottenere la soluzione completa, a misura delle esigenze di ciascuno, senza dover spendere tempo ed energie nel selezionare singoli fornitori dei vari componenti necessari alla realizzazione della specifica soluzione”, dichiara Aldo Peretti, presidente di Uteco Group. “Alle aziende è oggi richiesto uno sforzo congiunto che permetta di realizzare, lungo tutta la filiera e in tempi brevi, soluzioni sostenibili per il packaging alimentare. In tale ottica, il contributo di innovazione che ciascun partner ha portato su materie prime, tecnologie di trasformazione, macchine da stampa, inchiostri, adesivi e coating è stato un elemento indispensabile per il successo dell’iniziativa”, dice Fabio Deflorian, amministratore delegato di Sun Chemical Group Italia. “In questo particolare momento in cui la spinta verso la sostenibilità è molto forte, la collaborazione tra più aziende diventa elemento fondamentale per consentire di accelerare notevolmente il processo di innovazione tecnologica, portando alla realizzazioni di soluzioni adatte ad un imballaggio alimentare nel rispetto dell’ambiente”, commenta Paolo Rossi, amministratore delegato di Ticinoplast.|
Dalla collaborazione tra Novamont, Sun Chemical Group, Ticinoplast e Uteco Group, filiera di eccellenze industriali e tecnologiche tutta italiana, nasce un nuovo concetto di imballaggio alimentare, che risponde alla crescente domanda di packaging a minor impatto ambientale.
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ondividendo i rispettivi know-how tecnologici, Novamont, Sun Chemical, Ticinoplast e Uteco Group hanno messo a punto una soluzione che combina la biodegradabilità, compostabilità dei materiali (biopolimeri, inchiostri, adesivi, prodotti barriera e substrati) a tecniche di estrusione, stampa e laminazione prime al mondo. Il film flessibile così ottenuto è ottimale per imballaggi alimentari avendo caratteristiche tecniche analoghe alle soluzioni attualmente adottate ma potendo – terminato l’uso – essere destinato alla raccolta della frazione umida ed essere avviato al successivo compostaggio industriale.
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Imballaggi FLESSIBILI
Il Gruppo Gerosa
per la sostenibilità del packaging Governi, associazioni, retailer, consumatori, giornalisti e influencer oggi più che mai parlano di sostenibilità. In qualità di trasformatore di imballaggi, anche il Gruppo Gerosa partecipa attivamente all’evolversi delle tematiche legate alla sostenibilità con un approccio pragmatico.
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BEST PACKAGING 2020
Ricerca e sviluppo nei materiali
a sempre il Gruppo Gerosa dialoga regolarmente con le più importanti associazioni europee in ambito sostenibilità, restituendo tutte le informazioni ai clienti attraverso proposte di nuovi sviluppi del packaging, al fine di costruire giorno dopo giorno un percorso di sostenibilità più forte. Oggi operiamo in una“giungla della sostenibilità”: una definizione che ben si presta a descrivere brevemente la situazione di incertezza esistente in tutta Europa, dove manca un modello chiaro in grado di sintetizzare i principali temi da prendere in considerazione per ogni nuovo progetto all’interno dell’area della sostenibilità.
Il Gruppo Gerosa ha compiuto enormi sforzi negli ultimi anni per migliorare il proprio portafoglio di soluzioni sostenibili e ha identificato 5 potenziali aree di sviluppo: downgauging, materiali con contenuto di plastica riciclata, sviluppi di monomateriali, compostabile e base carta. A titolo esemplificativo, un progetto di incarto monomateriale per l’applicazione nel settore dei salumi ha ottenuto una certificazione di riciclabilità con alto target da parte di un laboratorio terzo e, recentemente, un prototipo di soluzione per applicazione casearia è stato premiato con il primo premio al Best Packaging 2020; altre soluzioni nel settore del caffè e confectionary sono in implementazione con risultati positivi. Il Gruppo Gerosa monitora costantemente i cambiamenti e le novità per ampliare il proprio portafoglio con diversi prodotti e soluzioni. Nuove materie prime e tecnologie si presentano regolarmente sul mercato allargando i nostri orizzonti. Pensando al packaging sostenibile si rischia spesso di mettere gli sforzi solo sui materiali e l’appeal finale a scaffale, perdendo di vista altri importanti elementi. Ancora una volta un approccio pragmatico deve completare l’approccio di marketing. Come dimostrato dal recente progetto che si è aggiudicato il Best Packaging 2020, il Gruppo Gerosa sta acquisendo sistemi, approcci e metodiche per supportare in maniera più oggettiva possibile i propri clienti nella progettazione del packaging in un’ottica di open innovation che coinvolge tutti gli stakeholders della filiera.|
QUALITY DESIGN Cellografica Gerosa - G4R Motivazione È stata premiata la globalità dell’intervento, ancora in fase propotipale, in quanto unisce aspetti ambientali, come la riciclabilità, informazioni al consumatore e avanzati aspetti tecnici, legati alla shelf life di prodotti delicati come quelli del settore dairy, contribuendo a limitare il food waste.
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TREND DIROMPENTI
per i fornitori di macchine per l’imballaggio Si prevede che il mercato globale delle macchine per l’imballaggio raggiungerà i 51,5 miliardi di dollari entro il 2025, trainato dal valore economico generato dagli imballaggi per i beni industriali e di consumo e dal crescente interesse per l’automazione e la robotica nel processo di confezionamento.
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on l’aumento del potere d’acquisto e della spesa dei consumatori della popolazione della classe media dei Paesi emergenti, l’industria dei beni di largo consumo è caratterizzata dalla globalizzazione dei brand, dall’espansione dell’influenza di player più piccoli, dalla grande quantità dei prodotti “me-too”, dall’intensificazione della concorrenza, dalle pressioni sui prezzi e dalla maggiore necessità di innovare e lanciare nuovi prodotti rapidamente. Questi fattori fanno aumentare l’importanza del time-to-market e del suo ruolo nell’influenzare la competitività del mercato. L’accelerazione del time-to-market è fondamentale per garantire che le innovazioni raggiungano rapidamente i consumatori e che la finestra di opportunità sia sfruttata in modo ottimale per garantire il fatturato. Un aspetto chiave del miglioramento del time-to-market è l’accelerazione dei processi di produzione attraverso l’efficienza delle risorse e dei flussi.
Processi di confezionamento automatizzati L’imballaggio è una parte fondamentale del processo produttivo, influenza l’efficienza delle risorse e garantisce un flusso di lavoro regolare eliminando i ritardi. Gli investimenti in macchine automatiche per il confezionamento sono quindi diventati cruciali per le aziende. Nell’industria dei beni di largo consumo, la domanda sta beneficiando della crescente richiesta di cibi e bevande processati e confezionati. I progressi nell’elettronica, nelle tecno-
logie informatiche e la crescente consapevolezza sui vantaggi intrinseci dell’automazione hanno incoraggiato le aziende tradizionali ad adottare soluzioni per il confezionamento integrate. Dati i benefici di una linea di produzione automatizzata, l’automazione nel settore dell’imballaggio è pronta a emergere come il futuro dell’imballaggio, sia primario che secondario. I vantaggi delle soluzioni di imballaggio robotizzate includono la riduzione dei costi di produzione e di manodopera, minor rischio di lesioni personali, eliminazione di errori, maggiore produttività, efficienza e precisione, capacità di stare al passo con le velocità di produzione, ridotto rischio di contaminazione durante il processo di confezionamento, ulteriori flessibilità, affidabilità e versatilità. Il riempimento a pressione e il confezionamento sottovuoto spesso raggiungono una qualità maggiore quando vengono automatizzati. Il passaggio a soluzioni di imballaggio leggero guidato da tendenze quali l’aumento dei costi logistici e la crescente consapevolezza ambientale stanno incoraggiando le aziende ad aggiornare le proprie linee di produzione.
Altre tendenze chiave Altre importanti tendenze di mercato che influenzano il settore degli imballaggi sono la proliferazione del concetto di “smart factory” e la conseguente diffusione di macchine per l’imballaggio altamente innovative e adatte al concetto di industria 4.0, la forte domanda di macchine per la codifica/marcatura/etichettatura conformi alle più recenti normative ambientali e di etichettatura, la rapida adozione di confezionatrici modulari nel contesto di una crescente domanda di monodose e confezioni più piccole, l’aumento della domanda di bevande in bottiglia e in lattina e, di conseguenza, dei macchinari di riempimento e tappatura.
I mercati principali Gli Stati Uniti e l’Europa costituiscono il mercato più grande, con una quota combinata del 53,2%. La Cina si colloca come il mercato in più rapida crescita, con un CAGR del 5,1% supportato dal crescente consumismo nel Paese e dall’iniziativa Made in China (MIC) 2025 che mira a portare l’enorme settore manifatturiero e produttivo del Paese in prima linea nell’arena competitivo globale.| Fonte: researchandmarkets.com
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Facts &TRENDS
DISRUPTIVE TRENDS
for packaging machinery suppliers The global market for packaging machinery is projected to reach US$51.5 billion by 2025, driven by the economic value generated by packaging for industrial and consumer goods; and growing interest in robotic packaging automation against a backdrop of growing competition in the FMCG industry and the ensuing pressure to accelerate time-to-market.
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ith increasing purchasing power and consumer spending among the expanding base of middle-class population in emerging countries, the FMCG industry is characterized by globalization of brands, expanding footprint smaller unorganized players, overcrowding of me-too brands; intensifying competition, pricing pressures, and greater need for faster product innovations and launches. All of these factors push up the importance of time-tomarket and its role in influencing market competitiveness. Faster time-to-market or time-to-market acceleration is vital to ensure that innovations reach consumers quickly and the narrowing window of opportunity is optimally leveraged to ensure revenue realization. A key aspect of improving time-to-market is speeding up the production processes through resource efficiency and flow efficiency.
Automated packaging processes Packaging is a critical part of production which influences resource efficiency and ensuring smooth workflow from one process to another is important to eliminate delays and process efficiencies. Investments in automated packaging machinery have therefore become critical capex expenditure for companies. The market also stands to benefit from increasing investments in packaging engineering science and technology. Packaging remains vital for enhancing product shelf life, enabling traceability and providing product and marketing information. In the consumer goods industry, demand is benefiting from the growing demand for processed and packaged foods and beverages as a result of the ‘on-the-go’ lifestyles of time-poor consumers. Advancements in electronics, computing technologies and rising awareness over the inherent benefits of automation have encouraged conventional industries to embrace integrated packaging machinery solutions. Given the advantages of an automated production line, robotic packaging automation is poised to emerge as the future of packaging in the
coming years in both primary and secondary packaging applications. Benefits of integrated robotic packaging include reduced production and labor costs; lower risk of personnel injury; elimination of errors and re-working; enhanced productivity, efficiency and accuracy; ability to keep up with production speeds; reduced risk of contamination during the packaging process; additional flexibility, reliability and versatility. Pressure filling & vacuum packing often get a boost in quality and consistency when automated. The shift towards lightweight packaging solutions led by trends such as rising logistics costs and growing environmental awareness are encouraging companies to upgrade their production equipment.
Other relevant trends Other major trends in the market influencing growth include proliferation of ‘smart factory’ concept and the resulting popularity of highly innovative industry 4.0 enabled packaging machinery; strong demand for coding/marking/labeling machinery against the backdrop of stringent enforcement of environmental and labeling regulations; rapid adoption of modular packaging machines against the backdrop of strong demand for single serve and smaller package sizes; growing demand for bottled and canned beverages and a parallel increase in opportunities for liquid filling and capping machinery.
Main markets The United States and Europe represent large markets worldwide with a combined share of 53.2% of the market. China ranks as the fastest growing market with a CAGR of 5.1% supported by the changing landscape of consumerism in the country; and the Made in China (MIC) 2025 initiative that aims to bring the country’s massive manufacturing and production sector into the forefront of global technology competitiveness.| Source: researchandmarkets.com
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NON FOOD
nuove tendenze per il futuro L’emergenza sanitaria vissuta a partire dalla prima metà del 2020 sta influendo notevolmente sia sulla frequenza di visita dei punti vendita sia sulle scelte degli store da visitare. Questo aspetto sarà evidente fino a quando la problematica Covid-19 non sarà del tutto risolta, ma potrebbe determinare anche nuovi comportamenti strutturali di visita e acquisto.
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S1 Italy in collaborazione con Metrica Ricerche, società di ricerche di mercato del gruppo TradeLab, in occasione dell’Osservatorio Non Food, ha lanciato un’indagine di monitoraggio su come gli Italiani stanno affrontando l’attuale situazione di “sospensione della normalità” e sulle loro attese e previsioni per il futuro. La rilevazione è stata condotta tra mercoledì 3 giugno e mercoledì 10 giugno 2020, ossia dopo poco più di 2 settimane dalla riapertura di tutti i punti vendita, in particolar modo di quelli specializzati in prodotti Non Food, che hanno potuto riaprire dal 18 maggio 2020.
Il comportamento d’acquisto durante il lockdown Le misure restrittive poste per contrastare il diffondersi del Covid-19 tra la popolazione hanno inciso su molti fronti, sia sociali sia economici. I provvedimenti che hanno colpito maggiormente sui consumi non alimentari hanno coinciso con il periodo del lockdown (9 marzo-17 maggio 2020). Ai consumatori intervistati è stato chiesto se in questo periodo hanno acquistato qualche prodotto non alimentare: un quarto ha dichiarato di non avere acquistato nulla, mentre il 75% ha acquistato almeno un prodotto. In media emerge che i consumatori hanno acquistato articoli di due o tre categorie e in particolare la gran parte ne ha acquistato solo di una (19%) o al massimo di due (17%). Se si osservano le caratteristiche socio-demografiche di chi ha acquistato di più, si evidenzia una correlazione con l’età: i più giovani sono stati i meno rinunciatari, a differenza delle persone più adulte che hanno spostato gli acquisti nel tempo. La rinuncia all’acquisto durante questi mesi è legata a più motivazioni. La principale riguarda comunque la mancanza di necessità. I numeri cambiano a seconda dei comparti, ma variano nell’ambito dei 10 punti percentuali: dal 54% (articoli per il brico) al 65% (articoli di cancelleria). L’altra metà di coloro che ha deciso di non acquistare prodotti non alimentari, lo ha fatto rinviando l’occasione alla riapertura dei negozi (la
maggior parte) o per necessità/volontà di risparmiare. La motivazione economica è concentrata intorno a un 15% dei non acquirenti, con pochi scostamenti tra le categorie, mentre i numeri cambiano con più evidenza tra i settori quando si parla di rinvio alla riapertura dei punti vendita (dal 15% per gli elettrodomestici al 25% del brico fai da te). Non emerge, invece, un calo degli acquisti legato alla difficoltà o non volontà di comprare online. Se si analizzano gli acquisti durante il periodo di chiusura dei punti vendita non alimentari, invece, facendo riferimento ai consumatori che abitualmente acquistano prodotti della categoria, si evidenzia che i libri sono stati i prodotti più acquistati (56%), anche nel complesso della popolazione. Emergono anche gli acquisti di prodotti per il giardinaggio (48%) e per il brico fai da te (42%): come accaduto per alcuni prodotti alimentari per le preparazioni casalinghe (ad es. olio, farina, lievito, ecc.), le attività domestiche hanno trainato anche parte degli acquisti Non Food, sintomo che gli italiani hanno sfruttato il tempo per riparazioni o abbellimenti che in altri momenti vengono rimandati o fatti gestire a terzi. Tra le categorie meno acquistate, invece, si riscontrano gli articoli di arredamento (17%) e gli elettrodomestici di grandi dimensioni (14%). Tutte le altre categorie sono state acquistate dal 20% al 40% dei consumatori abituali, mostrando quanto i due mesi di stop abbiano influito in maniera evidente sui trend di vendita della gran parte dei comparti non alimentari. Se si considera il campione degli intervistati nella sua interezza, a prescindere dagli acquirenti abituali, le categorie complessivamente più acquistate sono stati i libri, i capi di abbigliamento (che rappresentano il comparto con il maggior numero di shopper abituali) e gli articoli per la casa.
La spinta all’e-commerce La chiusura obbligata dei punti vendita non alimentari ha dato un’ulteriore spinta all’e-commerce, il cui sviluppo è ormai evidente da diversi anni. Coloro che hanno acquistato prodotti Non Food si sono rivolti principalmente al web, anche se in alcune categorie vi era la possibilità di acquistare in store che facevano eccezione in quanto ritenuti di prima necessità, almeno per una parte delle referenze commercializzate (farmacie, edicole, sanitari, drugstore, ipermercati, ottici, ecc.). Rispetto agli acquisti effettuati, le categorie più acquistate online sono state nell’ordine: gli articoli di arredamento, le attrezzature sportive, i libri, le calzature, l’abbigliamento e i giocattoli. In tutti questi
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Fatti &TENDENZE
Articoli di profumeria 565
ni consumatori al canale digitale, utilizzandolo per la prima volta in generale o per alcune tipologie di prodotto. In particolare nel giardinaggio e nell’ottica circa un terzo di coloro che hanno acquistato su un sito web lo hanno fatto per la prima volta tra marzo e maggio 2020. L’e-commerce non è solo un’opportunità ma anche un canale di acquisto che genera molta soddisfazione tra i clienti: tra il 70% e l’80% degli utilizzatori del web nelle diverse categorie Non Food si riscontra un elevato livello di gradimento per l’acquisto effettuato.
Articoli di cancelleria 527
Riapertura dei punti vendita fisici
Acquisti non food durante il lockdown: le categorie più acquistate (Acquirenti della categoria) Abbigliamento 872 Calzature 816 Articoli per la casa 639 Libri 597
Al termine del lockdown, le norme stringenti per la sicurezza e la paura di una parte della popolazione hanno di fatto limitato il ritorno dei consumatori nei punti vendita non alimentari. A circa tre settimane dalla riapertura degli store (considerando le date di rilevazione di questa ricerca) il 40% dei consumatori non aveva ancora visitato nessun punto vendita, mostrando remore verso un ritorno alla “normalità”. Tornare a visitare i punti vendita del Non Food è stata prima di tutto una necessità legata a esigenze di acquisto (55%), ma anche la dinamica sociale e psicologica ha avuto il proprio peso: il 33% aveva voglia di tornare a fare la vita di sempre, mentre il 27% ha dichiarato di voler tornare a fare shopping. Il 70% dei reticenti ha dichiarato di non essere rientrato nei punti vendita per mancanza di necessità, ma non va sottovalutata l’attenzione all’aspetto sanitario: il 26% non si sentiva sicuro e il 21% non voleva frequentare posti affollati. Secondo quanto dichiarato da almeno la metà dei consumatori intervistati, ci sono tre aree dello shopping a cui si farà molta attenzione in futuro: il livello di affollamento dei negozi (61%), il livello di pulizia e di igiene del punto vendita (50%) e il rispetto delle normative vigenti (49%).
Articoli di telefonia/informatica 517 Elettrodomestici di piccole dimensioni 457 Articoli per il brico fai da te 425 Giocattoli 385 Procdotti di ottica 369 Articoli di arredamento 353 Articoli di giardinaggio 333 Articoli di elettronica 331 Attrezzature sportive 327 Elettrodomestici di grandi dimensioni 266
Gli acquisti più effettuati nel complesso
Abbigliamento
Libri
Articoli per la casa
Fonte:Metrica (by TradeLab)
casi più del 90% degli acquisti effettuati è stato realizzato attraverso il web. Al contrario i prodotti di cancelleria e i prodotti di ottica sono stati acquistati meno sul web (comunque più della metà dei consumatori ha usato l’e-commerce) rispetto agli altri comparti, sfruttando punti vendita che potevano restare aperti come le edicole e gli specialisti dell’ottica. I siti più utilizzati sono stati quelli delle catene specializzate nella categoria e i siti dei pure player (tra cui Amazon è il principale). Anche online le insegne delle Grandi Superfici Alimentari (Iper e Super) hanno un ruolo marginale nell’ambito del Non Food, rappresentando spesso un’alternativa a cui ci si aggancia nel momento in cui si ordina la spesa alimentare. Molti degli intervistati che hanno dichiarato di avere acquistato online durante il lockdown lo avevano già fatto in altre occasioni, almeno per alcune categorie. È interessante, tuttavia, notare come questo periodo sia stato determinante nell’avvicinare alcu-
E per il futuro? Le conseguenze economiche e sociali dell’emergenza sanitaria rappresentano motivo di preoccupazione per una parte rilevante dei consumatori italiani. La quota più rilevante (45%) è costituita da coloro che si dichiarano abbastanza preoccupati e per questo cercheranno di acquistare limitatamente i prodotti non alimentari di cui avranno esigenza, andando pertanto a posticipare (o magari ad annullare) gli atti di acquisto ritenuti superflui. Il livello di preoccupazione è, invece, più elevato tra il 23% della popolazione. La restante parte dei consumatori, circa il 32% del totale, al contrario non manifesta preoccupazioni e ritiene che riprenderà ad acquistare prodotti Non Food secondo le classiche abitudini. I settori che rischiano maggiormente un calo degli acquisti, secondo quanto dichiarato dagli intervistati (45% degli acquirenti abituali), sono gli articoli di arredamento e i grandi elettrodomestici. Sostanzialmente sono i prodotti dove il livello di spesa può
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E-COMMERCE: chi si è avvicinato al canale durante il lockdown (Intervistati che hanno acquistato la categoria durante il lockdown) Abbigliamento Calzature Articoli per la casa Libri Articoli di profumeria Articoli di cancelleria Articoli di telefonia/informatica Elettrodomestici di piccole dimensioni Articoli per il brico fai da te Giocattoli Procdotti di ottica Articoli di arredamento Articoli di giardinaggio Articoli di elettronica Attrezzature sportive Elettrodomestici di grandi dimensioni Fonte:Metrica (by TradeLab)
Livello di preoccupazione sulla situazione economica e incidenza sui consumi non food (Toale intervistati, valori in %) Sono molto preoccupato, limiterò gli acquisti di prodotti non alimentari Non sono molto preoccupato, tornerò a fare acquisti di prodotti non alimentari secondvo le mie abitudini di sempre
Come si intende risparmiare?
Limitando il numero di acquisti Cercando punti vendita che fanno più promozioni Rinviando al prossimo anno acquisti non fondamentali
Sono abbastanza preoccupato, cercherò di acquistare prodotti non alimentari di cui sentiro il bisogno
Limitando la frequenza delle visite nei punti vendita Acquistando il più possibile in internet
competizione sui servizi commerciali (location, assortimento, prezzi, servizio post vendita, livello informativo, ecc.) si aggiungerà l’attenzione verso tutto quello che riguarda i rischi della salute (rispetto delle normative, pulizia e igiene, distanziamenti, ecc.). La percentuale di consumatori che pone l’accento su questo tema varia dal 20% al 25% a seconda dei settori. Parte dei consumatori sottolinea una propria preferenza verso gli acquisti online, dichiarando di volere aumentare i propri acquisti sul web in sostituzione di quanto fatto finora nel retail fisico. Le percentuali si spostano dal 15% al 25% nell’ambito dei comparti Non Food. In particolare questa tendenza si riscontra nei settori legati alla tecnologia, come l’elettronica, gli elettrodomestici e la telefonia/informatica. Questa prospettiva evidente nelle scelte di canale dichiarate dai consumatori, si conferma se ci si sofferma tra coloro che hanno acquistato online durante il periodo di lockdown, tra cui molti lo hanno fatto per la prima volta spinti dall’esigenza di dover acquistare prodotti senza poter frequentare i punti vendita abituali. Dal 60% all’80% di questi consumatori, a seconda delle categorie acquistate, si riscontra la volontà di continuare ad acquistare articoli sul web nell’arco dei prossimi sei mesi, ossia nella seconda parte del 2020. La cosa ancora più interessante, tuttavia, è che questa certezza si conferma su un numero importante di consumatori anche se ci si riferisce a un periodo indefinito, in cui la supposizione è quella di tornare alla normalità. Tra coloro che abitualmente frequentano centri commerciali, solo il 29% conferma la volontà di mantenere inalterata la propria frequenza di visita nei prossimi mesi dell’anno (a cui si aggiunge un marginale 3% di chi dichiara di volerli visitare più spesso). A questo fa seguito la preferenza verso i luoghi all’aperto (42%) dove gli eventuali affollamenti sono comunque ritenuti meno pericolosi per la propria salute. Ad esserne agevolati potrebbero essere quindi il commercio urbano, con un possibile recupero da parte degli store localizzati nei centri cittadini, o i contenitori commerciali all’aperto, tra cui soprattutto i Factory Outlet Center.|
Inrevistati che si manifestano molto preoccupati
Fonte:Metrica (by TradeLab)
essere più elevato e dove l’acquisto, spesso fatto per sostituzione, viene rimandato a periodi più sicuri per le proprie tasche. Per molti comparti, comunque, questo sentiment negativo tocca il 40% circa degli shopper. L’incremento degli acquisti rispetto alle abitudini solite è previsto da meno del 15% dei consumatori, con variazioni minime tra i vari comparti. La percentuale si alza per due categorie che hanno riscontrato un buon andamento nel periodo di lockdown, ossia il brico fai da te e il giardinaggio. Diventa, pertanto, fondamentale la gestione degli store da parte dei retailer, in quanto alla classica
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Fatti &TENDENZE Italian Cosmetics Days, la bellezza parla italiano
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a cosmesi italiana è una delle eccellenze che il nostro paese esporta in tutto il mondo: oltre il 67% del make-up consumato in Europa è fabbricato da imprese italiane, il 55% se si fa riferimento ai consumi su scala mondiale. Promuovere la qualità, la creatività e l’innovazione della produzione in Italia è oggi fondamentale in un’ottica di ripartenza della nostra industria in tutto il mondo. Per questo Cosmoprof, da oltre 50 anni ambasciatore del brand made in Italy in tutto il mondo, ha partecipato all’iniziativa Italian Cosmetics Days in Kuwait, promossa e organizzata dall’Ambasciata italiana in Kuwait e da Cosmetica Italia, l’associazione nazionale delle imprese cosmetiche. Dal 19 al 23 dicembre 2020, le piattaforme social dell’Ambasciata hanno raccontato il valore della cosmesi tricolore al pubblico in Kuwait, un mercato in crescita nell’area del Golfo e da sempre sensibile alla qualità della produzione italiana. Tra i contenuti, una piacevole pausa caffè virtuale con l’Ambasciatore in Kuwait, S. E. Carlo Baldocci, e il Direttore Generale di Cosmoprof Worldwide Bologna, Enrico Zannini, che insieme hanno sottolineato il ruolo del format Cosmoprof come partner di business essenziale per le aziende del nostro paese. Agli Italian Cosmetics Days hanno partecipato anche i due influencer locali Mona Alenizi e Mohamed Al-Amer, con contributi dedicati ad alcuni prodotti rappresentativi della nostra industria, messi a disposizione da Framesi, Kiko Milano, Salvatore Ferragamo e Sifarma. Il successo dell’iniziativa presso il pubblico kuwaitiano ha posto solide basi per prossimi progetti, nel corso del 2021, che vedranno ancora una volta coinvolti Cosmoprof e Cosmetica Italia per la promozione del made In Italy nell’area del Golfo.
Insieme per rafforzare l’export
A Federmacchine, inizia la ripresa!
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hiuso un 2020 con cali a doppia cifra per tutti i principali indicatori economici, l’industria italiana costruttrice di beni strumentali è pronta per la ripresa che si attende già a partire dal 2021. Questo è, in sostanza, quanto emerge dalle rilevazioni effettuate a gennaio dal Gruppo Statistiche Federmacchine, la federazione delle imprese costruttrici di beni strumentali. Nel 2020, il fatturato dell’industria italiana di settore è sceso a 39.674 milioni di euro, il 17,9% in meno rispetto al 2019. Sul risultato complessivo hanno pesato sia la riduzione dell’export, calato, del 15,9%, a 27.177 milioni, sia il calo delle consegne dei costruttori italiani sul mercato interno, scese, del 21,8%, a 12.497 milioni di euro. L’effetto della pandemia si è dunque riverberato su tutti i principali indicatori ed è apparso particolarmente pesante sull’andamento del consumo interno che ha registrato un crollo del 22,6%, attestandosi a 19.826 milioni di euro. La riduzione della domanda italiana di nuovi macchinari ha avuto un impatto pesante non solo sulle consegne interne ma anche sulle importazioni calate, del 23,9%, a 7.329 milioni di euro. Differente sarà il tenore del 2021. Secondo le previsioni elaborate dal Gruppo Statistiche Federmacchine, quest’anno il fatturato tornerà a crescere, recuperando però solo in parte il terreno perso; infatti, con un incremento atteso dell’8,9% rispetto all’anno precedente, si attesterà a 43.200 milioni di euro. Il parziale recupero sarà determinato sia dall’export, atteso in crescita dell’8% a 29.349 milioni di euro, sia dalle consegne dei costruttori italiani che, in virtù di un incremento del 10,8%, raggiungeranno il valore di 13.850 milioni di euro. Il consumo italiano di beni strumentali, sostenuto anche dagli incentivi fiscali previsti dal piano Transizione 4.0, salirà a 22.279 milioni di euro, il 12,4% in più rispetto al 2020, trainando non solo le consegne dei costruttori ma anche le importazioni che dovrebbero segnare un recupero del 15%, raggiungendo il valore di 8.429 milioni di euro.
CIMAC, AMAPLAST e UCIMA rafforzano i servizi e le opportunità per le aziende associate a favore di export e internazionalizzazione grazie ad un accordo con SIMEST, la società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti che da 30 anni sostiene la crescita delle imprese italiane che operano anche con l’estero. L’intesa ha come obiettivo quello di fornire alle aziende costruttrici di macchinari rappresentate servizi di assistenza per l’identificazione e lo sviluppo di modalità di intervento a supporto degli investimenti all’estero e delle esportazioni, facilitando l’accesso a tutti i benefici derivanti da programmi nazionali e sovra-nazionali disponibili per le singole aree geografiche di comune interesse. Il nuovo accordo sosterrà la crescita e il consolidamento degli associati in Italia e all’estero, in una sinergia senza precedenti, in grado di creare nuove possibilità di sviluppo, soprattutto in considerazione della difficile congiuntura economica attuale.
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I vaccini mRNA contro il Covid-19 che sono stati sviluppati necessitano di soluzioni di imballaggio sofisticate per garantire la loro efficacia anche dopo essere stati spediti in tutto il mondo.
Uno sforzo di filiera per la distribuzione sicura del vaccino anti-Covid
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a pandemia di Covid-19 richiede una risposta rapida e competenza nella gestione di prodotti medicali da parte dei fornitori di imballaggi, di servizi e dei produttori di tecnologie. Le aziende coinvolte sono state in grado di rispondere rapidamente a queste esigenze impellenti attraverso le loro soluzioni di confezionamento per vaccini, DPI e dispositivi medici. Dato che è stato impossibile incontrare i propri clienti di persona, c’è stato un significativo aumento della collaborazione virtuale. Contemporaneamente all’aumento della produzione di soluzioni di imballaggio consolidate come le fiale di vetro, i ricercatori del settore hanno anche ideato soluzioni innovative per la prevenzione della contraffazione, la serializzazione e la spedizione di pacchi a temperatura controllata. Insieme alla produzione di vaccini, le aziende farmaceutiche si sono affidate all’esperienza di esperti fornitori di imballaggi e hanno firmato rapidamente accordi per assicurarsi che la distribuzione del vaccino non si interrompesse a causa della mancanza di soluzioni di confezionamento. Grazie a questo boom della domanda,
il mercato globale delle apparecchiature per il packaging farmaceutico ha registrato una spinta senza precedenti. Il rapporto “Pharmaceutical Packaging Equipment - Global Market Trajectory & Analytics”, pubblicato da ResearchAndMarkets, ipotizza una crescita del settore a livello globale del 13,2% nel 2020. Ciò andrà anche a vantaggio dei fornitori di servizi che operano nel processo di riempimento e finitura dei vaccini. In questo contesto, le aziende farmaceutiche hanno anche concluso un grande numero di contratti con i fornitori di questi servizi. L’azienda Siegfried, con sede a Hameln, ad esempio, è una delle strutture coinvolte nella produzione del vaccino BioNTech/Pfizer. IDT Biologika, con sede a Dessau-Roßlau, eseguirà il processo di riempimento e finitura per il vaccino con vettore virale sviluppato dal DZIF (Centro tedesco per la ricerca sulle malattie infettive).
Specialisti ai blocchi di partenza La maggior parte dei vaccini contro il Covid-19 sarà inserita in flaconcini di vetro borosilicato, da cui vengono poi somministrati. Nell’industria farmaceutica, questo tipo di vetro è da molti anni l’imballaggio standard per i vaccini. Grazie a que-
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La pandemia di Covid-19 richiede una risposta rapida e competenza nella gestione di prodotti medicali da parte dei fornitori di imballaggi
COVID-19 &PACKAGING sta esperienza e all’infrastruttura esistente, i principali produttori possono rispondere rapidamente alla forte domanda. Nel giugno 2020, ad esempio, il produttore statunitense di vaccini Moderna ha annunciato una partnership con Catalent per la riempitura e la finitura delle fiale per il primo lotto di 100 milioni di dosi di vaccino nello stabilimento statunitense di Catalent in Indiana. Anche Schott, specialista tedesco del settore del vetro, è coinvolto in tre quarti dei progetti per il vaccino contro il Covid-19, secondo la società di ricerche di mercato Global Data. L’azienda ha già prodotto e consegnato milioni di fiale per la battaglia contro il Covid-19. Inoltre, Gerresheimer e Stevanato Group stanno producendo fiale farmaceutiche in vetro speciale per fornire vaccini e medicinali ai centri di vaccinazione per combattere il coronavirus. Ogni anno, ciascuna di queste tre società produce miliardi di fiale in vetro borosilicato di tipo 1. Oltre ai materiali di confezionamento, i sistemi di riempimento giocano un ruolo chiave nel confezionare in sicurezza i vaccini nei volumi attualmente richiesti. Harro Höfliger, ad esempio, ha fatto di tutto per poter consegnare i suoi macchinari il più rapidamente possibile allo stabilimento di produzione di Pfizer in Belgio. La linea di confezionamento ad alte prestazioni è stata completata a tempo di record nello stabilimento produttivo di Harro Höfliger a Backnang, in Germania. Permette di imballare le fragili fiale di vetro in scatole che vengono poi etichettate e stampate con i relativi dettagli.
L’imperativo della catena del freddo ininterrotta A causa delle diverse tipologie di vaccino coinvolte, i requisiti per il trasporto, lo stoccaggio e la spedizione variano molto e possono essere richieste temperature fino a -80°C. Speciali contenitori isolati termicamente e scatole per il trasporto digitalizzate si sono dimostrati adatti per il trasporto sicuro e a temperatura controllata di prodotti farmaceutici. Questi contenitori, che utilizzano impacchi freddi o ghiaccio secco per il raffreddamento, mantengono la temperatura nell’intervallo di temperatura richiesto per il trasporto e proteggono i prodotti medicali dal danneggiamento. Il produttore di vaccini Pfizer ha sviluppato un proprio sistema di spedizione termica speciale. Utilizzando il ghiaccio secco, la temperatura può essere mantenuta a un livello costante per un pe-
Oltre ai materiali di confezionamento, i sistemi di riempimento giocano un ruolo chiave
riodo di 10 giorni. Tracciatori GPS abilitati alla temperatura vengono utilizzati nel container di spedizione per monitorare costantemente la temperatura. Misurano e registrano la temperatura e l’inventario dei vaccini in tempo reale. Nonostante la rapida crescita della domanda, i venditori di imballaggi non hanno perso di vista l’obiettivo della sostenibilità e hanno anche sviluppato imballaggi sostenibili e termoisolanti realizzati con componenti vegetali rinnovabili o carta. Altri produttori stanno perseguendo i loro obiettivi di sostenibilità mediante sistemi di riciclo delle scatole per la spedizione, consentendo ad esempio di riutilizzare più volte le scatole Pfizer dotate di sensori di temperatura. La start-up Tec4med ha sviluppato anche una soluzione di isolamento termico ad alte prestazioni per gli intervalli di temperatura -80°C, 2-8°C e 15-25°C e per tempi di funzionamento superiori alle 100 ore. Questa soluzione si basa anche su un sistema di riciclo ecologico e che permette di risparmiare risorse. Nonostante le enormi sfide legate al riempimento, all’imballaggio e alla consegna di miliardi di dosi di vaccino in un arco di tempo estremamente breve, le aziende farmaceutiche hanno potuto affidarsi a soluzioni collaudate di fornitori esperti. | Fonte: www.fachpack.de
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Le macchine di Marchesini per il vaccino russo Sputnik V
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n una recente intervista al sito d’informazioni Bologna Today, Valentina Marchesini, direttore delle Risorse Umane, della Beauty Division, del reparto Marketing & Communications e membro del CdA della Marchesini Group di Pianoro (BO), ha spiegato che presso la società farmaceutica Biocad a San Pietroburgo si produce il vaccino contro il Covid-19 con macchine dell’azienda pianorese. “Il vaccino russo Sputnik V viene prodotto sulle nostre linee dall’azienda farmaceutica Biocad a San Pietroburgo - ha sottolineato Valentina Marchesini -. È una grande soddisfazione ma ci sono anche tante altre imprese farmaceutiche, in Italia così come all’estero, che utilizzano i nostri impianti. Ne sono un esempio le nostre macchine installate in Italia che producono il vaccino per AstraZeneca e per Johnson&Johnson. Questi sono elementi confortanti perché significa che tante aziende si stanno preparando a produrre sia il vaccino sia la terapia monocleale”, ha concluso Valentina Marchesini. “Produrre milioni di flaconi di vaccino in tempi record, ma garantendo la massima affidabilità. Era questo il punto di partenza della società russa Biocad per la produzione del vaccino Sputnik V”, ha spiegato dalle pagine del Corriere di Bologna Massimo Pannini, direttore dello stabilimento di Monteriggioni (SI) dove ha sede Corima, la divisione di Marchesini Group specializzata nella progettazione e sviluppo di macchine automatiche per il riempimento di flaconi di vetro, fiale e siringhe con prodotti iniettabili. Il siero anti-Covid russo, diversamente dai vaccini antinfluenzali solitamente distribuiti attraverso siringhe mo-
nouso, viene messo in flaconi di vetro. Marchesini Group ha fornito l’intera linea di confezionamento che si compone di una macchina per il lavaggio dei flaconi con acqua distillata, un tunnel per la sterilizzazione e la depirogenazione dei flaconi, una riempitrice che provvede ad applicare anche il tappo di gomma, e una ghieratrice che chiude i flaconi mediante una capsula in alluminio. Per questa produzione viene fatto un controllo del contenuto di ogni singolo flacone. La riempitrice è equipaggiata con un sistema “in-process control” che verifica il peso del flaconcino quando è vuoto e subito dopo esser stato riempito, a garanzia dell’accuratezza del dosaggio. Una volta pronti, i flaconi vengono ispezionati da una sperlatrice, che verifica la qualità del contenuto liquido, quindi etichettati e confezionati da astucciatrici. A chiudere la linea, le incartonatrici preparano le confezioni che saranno posizionate su pallet pronte per essere spedite alla rete di distribuzione.
Herma, etichettatura continua di prodotti farmaceutici
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er accelerare la fornitura dei vaccini Covid-19, HERMA ha per la prima volta sviluppato un processo di etichettatura continuo sulla sua etichettatrice wrap-around 132M HC. Con i nuovi moduli EasySplicer e EasyCutter è possibile sostituire le bobine di etichette e smaltire le bobine di liner praticamente senza che la macchina si fermi. Nell’EasySplicer, due bobine di etichette sono disposte verticalmente, una sopra l’altra. La bobina di etichette attiva viene guidata su un tavolo di giunzione, dove viene fissata all’estremità dell’altra bobina. Poiché la EasySplicer è dotata di un buffer, l’etichettatrice continuerà a funzionare anche quando si raggiunge la fine della bobina. Un operatore esperto può quindi eseguire il processo di giunzione in modo tale che la nuova bobina di etichette venga giuntata alla bobina fissa prima che il buffer finisca. Se l’operatore non dovesse riuscire, la macchina si arresta automaticamente e può essere riavviata manual-
mente. La EasyCutter, invece, permette di aspirare il liner e tagliarlo in piccoli pezzi. I frammenti vengono raccolti automaticamente e possono essere riciclati. La rimozione manuale della bobina di liner riavvolta non è più necessaria. “Con EasySplicer e EasyCutter, i tempi di fermo dell’etichettatrice 132M HC causati dal cambio della bobina possono essere ridotti al minimo e, idealmente, addirittura completamente azzerati”, sottolinea Ulrich Fischer, Head of Product Management presso HERMA. Mantenere i tempi di inattività causati dal cambio bobina più bassi possibile è molto utile per un semplice scopo: “Dati i 400 cicli attuali, una tipica bobina con 5.000 etichette viene esaurita in poco più di dieci minuti”, afferma Fischer. Nonostante l’applicatore HERMA 500, il pezzo centrale dell’etichettatrice, sia stato progettato per un cambio bobina rapido sin dall’inizio, i tempi di fermo singoli si sommano ancora in un’operazione su tre turni, soprattutto perché non solo la bobina di etichette deve essere cambiata, ma anche il liner deve essere smaltito. Con HERMA 500, aumentare la velocità (il numero di cicli) non sarebbe un problema. “Il fattore limitante dipende dalla stampa che deve essere eseguita, ad esempio la data di scadenza e il numero di lotto”,
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spiega Fischer. Fin dall’inizio, l’etichettatrice wrap-around 132M HC è stata progettata tenendo conto dei requisiti dei prodotti farmaceutici e sanitari tondi, come le fiale di vetro, gestiti in quantità elevate. Tra questi troviamo la necessità di ottimizzare dell’efficienza complessiva del sistema, ad esempio con tavole rotanti innovative, indicatori di posizione digitali e set di formati che possono essere modificati senza strumentazioni particolari per rapidi cambi formato, nonché il funzionamento dell’intera macchina, inclusa la fotocamera e la stampante, tramite un Panel PC industriale (IPC) e quindi per la prima volta tramite un unico monitor.
COVID-19 &PACKAGING
Stevanato, i flaconi del vaccino parlano italiano
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l vaccino per il Covid-19 richiederà miliardi di flaconi di vetro e in Italia c’è una famiglia che li sta producendo. A Piombino Dese, un piccolo paese alle porte di Venezia, il Gruppo Stevanato lavora senza sosta: alla fine di giugno ha firmato un accordo con la Coalition for Epidemic Preparedness and Innovations (CEPI) norvegese, un gruppo sostenuto dalla Fondazione Gates che sta assistendo nove diversi progetti di vaccini contro il coronavirus compresi gli sforzi dell’azienda biotech Moderna di Boston e dell’Università di Oxford, per fornire 100 milioni di flaconi di vetro borosilicato per un massimo di 2 miliardi di dosi di vaccino. L’azienda familiare, sul campo da 71 anni, ha già assunto più di 300 nuovi lavoratori nei primi otto mesi del 2020 e si prepara ad un aumento del 20% della domanda per i suoi flaconi di vetro nei prossimi due anni. Il Gruppo made in Italy, che è anche uno dei più grandi produttori al mondo di cartucce per penne per insulina, si è conquistato negli anni un posto di primo piano nella produzione di
contenitori in vetro per il settore farmaceutico. Basti pensare che lo scorso anno l’industria farmaceutica globale ha acquistato circa
12 miliardi di flaconi e il gruppo Stevanato ne ha forniti oltre due miliardi. I vaccini, in particolare, hanno bisogno di essere confezionati in vetro sterile perché rischiano di degradarsi in presenza di ossigeno. Senza flaconi in vetro, i vaccini non possono essere immagazzinati e distribuiti e i pazienti non possono essere vaccinati. Come afferma Ron Verkleeren, che gestisce la divisione scienze biologiche a Corning e lavora con Stevanato dal 2011: “Ci vogliono milioni di anni prima che una molecola di ossigeno riesca a permeare il vetro mentre bastano pochi minuti prima che attraversi la plastica. La qualità e la sterilità sono davvero, davvero importanti, perché se una fiala non è sterile, o presenta un problema di qualità, potrebbe essere iniettato qualcosa nel corpo che può essere molto pericoloso”. I flaconi di vetro di alta qualità che CEPI riceverà da Stevanato Group saranno in grado di contenere 20 dosi per flacone (2 miliardi di dosi in totale).
Optima, consegna da record per il vaccino anti-Covid
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ptima ha fornito un sistema di riempimento all’azienda statunitense Catalent presso il suo stabilimento di Bloomington, Indiana. Il sistema per fiale con un isolatore è la seconda linea per fiale installata presso il sito produttivo ed è destinato a essere utilizzato, almeno nella fase iniziale, per il riempimento di un vaccino per combattere il Covid-19. Per la prima volta nella storia di Optima, uno dei più grandi aerei cargo del mondo, l’Antonov An-124, è stato noleggiato per il trasporto. A fine agosto il sistema è arrivato puntuale a destinazione a Bloomington, dopo che Optima ha lavorato in stretta collaborazione con le società di logistica della zona. La pandemia di Covid-19 sta imponendo requisiti particolari ai produttori di vaccini e ai produttori di macchine. Optima ha fatto tutto quanto in suo potere per fornire un sistema per fiale a Catalent il più rapidamente possibile. La prima spedizione parziale era già partita per gli Stati Uniti all’inizio di agosto. Ci sono state settimane di pianificazione e numerose
sfide logistiche da risolvere prima che un Antonov An-124 fosse in grado di decollare da Liegi, in Belgio, per Chicago alla fine di agosto. A bordo c’era il resto dell’attrezzatura, per un peso totale di 38.000 kg, imballata in 15 casse. Sono stati necessari sette mezzi pesanti per trasportare l’attrezzatura all’aeroporto. “Vorremmo esprimere il nostro apprezzamento al nostro team estremamente professionale del reparto spedizioni e imballaggio, che ha completato questa impresa storica in tempi record”, afferma Juergen Rothbauer, amministratore delegato di Optima pharma GmbH. “Naturalmente vorremmo anche ringraziare i nostri partner, la società Pfitzer di Schwaebisch Hall e gli spedizionieri FRACHT FWO AG (Stoccarda) e Kuebler (Schwaebisch Hall), per l’assistenza che ci hanno dedicato”, aggiunge Sarah-Maria von Berg, che dirige il reparto spedizioni di Optima. Sarebbe ancora più difficile realizzare progetti come questi senza una stretta collaborazione con partner consolidati e del territorio.
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IMA in prima linea contro l'emergenza
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in dai primi mesi della crisi sanitaria, IMA è sempre stata al passo con le nuove esigenze del mercato. Già a maggio, infatti, l’azienda aveva definito un accordo con il Commissario Straordinario Emergenza Covid-19, avente ad oggetto lo sviluppo e la fornitura di 25 macchine per il confezionamento di mascherine chirurgiche monouso da consegnare nel periodo giugno-agosto 2020. In questo momento di emergenza, forte del proprio stretto rapporto con il territorio, con impegno, responsabilità e orgoglio, IMA ha messo la propria pluriennale esperienza a disposizione del Paese, con la consapevolezza che l’impegno di oggi influenzerà il mondo di domani. Il Presidente Alberto Vacchi ha così commentato: “Si tratta di un importante sviluppo tecnico che conferma, ancora una volta, la grande flessibilità industriale e di engineering che caratterizza il nostro Gruppo e, più in generale, i produttori italiani di macchine automatiche. In questo momento di grande incertezza generale ritengo che questo risultato sia uno dei tanti punti di partenza per affrontare con ottimismo le prossime fasi dell’epidemia e un auspicabile ritorno a una situazione normalizzata”.
Sealed Air
e la lotta alla pandemia
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Una macchina per mascherine made in Italy
L’
azienda pugliese MBL Solutions, in soli quattro mesi, ha sviluppato una delle prime macchine italiane per la produzione di maschere facciali mediche. Ciò è stato possibile anche grazie al supporto di MISUMI: fornitore globale di componentistica meccanica. LPMA-100 è una delle prime macchine a produrre maschere facciali in Italia; prima della pandemia, le maschere facciali venivano importate, in particolare dalla Cina. MBL Solutions produceva principalmente tecnologie innovative per il confezionamento, sistemi robotizzati, microonde per applicazioni industriali e macchine per la produzione di pannelli fotovoltaici. L’azienda non aveva praticamente alcun contatto con il settore medico. La situazione è cambiata nella primavera del 2020: Imprenditori con aziende in difficoltà si sono riconvertiti commissionando a MBL Solutions lo sviluppo di una macchina “made in Italy” per la produzione di mascherine.
ealed Air Corporation è orgogliosa di svolgere un ruolo fondamentale nel fornire soluzioni di imballaggio essenziali necessarie per aiutare nella lotta contro il Covid-19. L’azienda fornisce soluzioni di imballaggio, tra cui scatole per spedizione fabbricate su misura e sistemi automatizzati di imballaggio e confezionamento che consentono la distribuzione di apparecchiature medicali, mascherine per il viso e kit per i test. Sealed Air supporta altresì la distribuzione e la somministrazione di vaccini, offrendo una gamma completa di materiali di packaging atti a garantire la temperatura richiesta per mantenere una corretta catena del freddo, anche durante l’ultimo miglio critico prima della consegna. Sealed Air sta introducendo una soluzione innovativa chiamata “SEALED AIR® TemPreserve KF”, che porterà ulteriori vantaggi in termini di sostenibilità e di costi. TemPreserve KF è un imballaggio in poliuretano termico personalizzabile che, unito a un refrigerante, aiuta a mantenere le temperature richieste (ultra-fredde, fredde o calde) per il periodo di tempo specifico necessario durante il trasporto. “Siamo orgogliosi di offrire una gamma completa di soluzioni di imballaggio che permettono di fornire in maniera prioritaria i corretti kit per test, attrezzature e vaccini alla popolazione mondiale, nel modo più rapido e sicuro possibile”, ha affermato Sergio Pupkin, Chief Growth and Strategy Officer di Sealed Air. Da oltre 30 anni Sealed Air produce soluzioni di imballaggio per il settore medicale ed è ben attrezzata per supportare tali soluzioni indirizzate all’assistenza sanitaria durante l’intera catena del freddo e il ciclo logistico, compreso l’ultimo miglio prima della consegna. L’azienda gestisce due laboratori di “temperature assurance”, concentrandosi sulla progettazione e i test di prodotti che proteggono articoli deperibili e sensibili alla temperatura per le le industrie alimentari e life sciences. Situati a Singapore e presso la sede aziendale globale di Sealed Air a Charlotte, nella Carolina del Nord, questi laboratori certificati dalla International Safe Transit Association (ISTA) Standard 20 sono in grado di assistere i clienti di tutto il mondo. Sealed Air ha oltre una dozzina di laboratori per lo sviluppo di trasporto termico certificati da ISTA, nonché 42 sedi di test in tutto il mondo che progettano, testano e certificano gli imballaggi.
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Varietà
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The mRNA COVID-19 vaccines that have now been developed call for sophisticated packaging concepts to ensure their effectiveness even when being shipped worldwide.
Concerted effort to ensure safe arrival of coronavirus vaccine
T
he COVID-19 pandemic is demanding a fast response and expertise in handling medical products from packaging suppliers, service providers and equipment manufacturers. The companies involved have been able to quickly respond to these urgent needs through their packaging concepts for vaccines, PPE and medical devices. As they also had to get all this off the ground without physical contact with their customers there has been a significant increase in virtual collaboration. In association with the ramping up of production for wellestablished packaging like glass vials, developers from the sector also devised innovative solutions for counterfeiting prevention, serialisation, and temperature-controlled shipping packages. In conjunction with vaccine manufacture, pharmaceutical companies relied on the expertise of experienced packaging providers and rapidly signed agreements to make sure that the distribution of the vaccine would not come unstuck due to a lack of packaging. Thanks to this boom in demand, the global market for pharmaceutical
packaging equipment has experienced an unprecedented boost. “Pharmaceutical Packaging Equipment - Global Market Trajectory & Analytics”, a report published by ResearchAndMarkets, assumes an increase in growth for the sector worldwide of 13.2% in 2020. This will also benefit service providers undertaking the fill-and-finish process for the vaccines. In this conjunction, pharmaceutical companies also concluded a large number of contracts with service providers. Hameln-based company Siegfried, for example, is one of the facilities involved in the production of the BioNTech/Pfizer vaccine. IDT Biologika, located in Dessau-Roßlau, will be carrying out the fill-and-finish process for the viral vector vaccine developed by the DZIF (German Centre for Infection Research).
Specialists in the starting blocks Most COVID-19 vaccines will be filled into borosilicate glass vials, from which they are then administered. In the pharmaceutical industry, this type of glass has been the standard packaging
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The COVID-19 pandemic is demanding a fast response and expertise in handling medical products from packaging suppliers
COVID-19 &PACKAGING for vaccines for many years. As a result of this experience and the existing infrastructure, the major manufacturers can respond quickly to the high demand. In June 2020, for example, US vaccine manufacturer Moderna announced a partnership with Catalent to fill and finish the vials for the first batch of 100 million doses of vaccine at Catalent’s US plant in Indiana. German glass specialist SCHOTT is also involved in threequarters of COVID-19 vaccine projects, according to market research company Global Data. The company has already produced and delivered millions of vials for the battle against COVID-19. Gerresheimer and the Stevanato Group are also producing pharmaceutical vials made of special glass to supply vaccines and medicines to the vaccination centres to combat the coronavirus. Every year, each of these three companies produces billions of vials made from type 1 borosilicate glass. As well as the packaging materials, the filling systems play a key role in safely packaging the vaccines in the volumes currently required. Harro Höfliger, for example, pulled out all the stops to be able to deliver its machinery as quickly as possible to Pfizer’s production facility in Belgium. The high-performance packaging line was completed in record time at Harro Höfliger’s production facility in Backnang, Germany. It enables the fragile glass vials to be packed into boxes which are then labelled and printed with the relevant details.
Unbroken cold chain imperative Due to the different types of vaccine involved, the requirements for transport, storage and shipping may vary and temperatures of as low as -80°C may be required. Special insulated boxes and digital transport boxes have proven suitable for the safe, temperature-controlled transport of pharmaceutical products. These boxes, which use cold packs or dry ice for cooling, maintain the temperature in the required temperature range during transport and protect medical products from damage. Vaccine manufacturer Pfizer has developed its own special thermal shipper. Using dry ice, the
temperature in the shipper can be maintained at a consistent level over a 10-day period. GPS temperature-enabled trackers are used in the shipping container to constantly monitor the temperature. They measure and record the temperature and vaccine inventory in real time. Despite the rushed development, packaging vendors have not lost sight of the need for sustainability. and have also developed sustainable, thermally insulating packaging made from renewable plant-based components or paper. Other manufacturers are pursuing their sustainability goals by means of recycling systems for the shipping boxes, allowing the Pfizer boxes fitted with temperature sensors to be re-used several times, for example. The start-up Tec4med has also developed a high-performance thermal insulation solution for the temperature ranges -80°C, 2-8°C and 15-25°C and for running times of more than 100 hours. This solution is also based on an environmentally friendly and resource-conserving recycling system. Despite the enormous challenges involved in filling, packing and delivering billions of doses of vaccine in an extremely short time span, pharmaceutical companies have been able to draw on proven solutions from experienced suppliers.| Source: www.fachpack.de
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Smarties nuova veste sostenibile
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ntro il 2025, i famosi confetti firmati Nestlé saranno confezionati in imballaggi riciclabili o riutilizzabili in tutto il mondo, con lo scopo di ridurre di un terso l’uso di plastica. Gli Smarties sono stati inventati da Rowntree Mackintosh nel 1937, per poi essere rilevati dalla Nestlé nel 1988. Con il suo impegno per la sostenibilità della multinazionale svizzera, Smarties si conferma il primo brand a livello mondiale a percorrere questa direzione verso un imballaggio più sostenibile. Il percorso è iniziato un anno fa nel Regno Unito su una quota del 10% dei prodotti ed entro il 2025 coinvolgerà il restante 90% della gamma. Il nuovo packaging di Smarties è realizzato in carta patinata e cartone, ovviamente provenienti da fonti sostenibili. Lo smaltimento dell’imballaggio è molto semplice grazie alle informazioni riportare nell’etichetta dei prodotti, con l’obiettivo di sensibilizzare ulteriormente il consumatore sull’importanza dello smaltimento corretto dei rifiuti. A livello tecnologico, le linee di produzione Nestlé sono state aggiornate per poter gestire in modo efficiente il nuovo materiale di confezionamento degli Smarties.
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Cosmetica e ambiente, un binomio di successo
a plastica per imballaggi usa e getta sono stati ampiamente utilizzati nell’industria cosmetica negli ultimi anni, con un conseguente enorme consumo di risorse. Molte aziende di questo settore hanno deciso di cambiare rotta e per produrre cosmetici ecosostenibili e confezionarli in imballaggi altrettanto rispettosi. Il packaging realizzato con materiali riciclati e riciclabili è molto ricercato non solo dai brand ed è molto apprezzato anche dai consumatori che oggi sono sempre più consapevoli, soprattutto nella fascia d’età dei millennial. Le aziende che intraprendono questo percorso, che coinvolge tutto il processo produttivo, svolgono un ruolo chiave nella lotta al cambiamento climatico e nel rispetto dell’ambiente. La cosmetica made in Italy rappresenta un esempio in tutto il mondo in termini di processo e imballaggio sostenibili. Ma anche i più famosi brand di alta gamma hanno iniziato ad aderire a questo trend in crescita. Il brand Chanel, l’anno scorso, ha acquisito tramite la sua società Chanel Parfums Beauté una quota di una startup finlandese, Sulapac, che realizza materiali biodegradabili privi di microplastiche, sostituite da trucioli di legno certificati e leganti naturali. La maison Hermès, per il lancio dei suoi rossetti gioiello, Rouge Hermès, ha voluto un pack refill, con un astuccio elegante e giocoso in modo da essere riutilizzato, così come aveva fatto Guerlain, con Rouge G. Lo stesso principio è stato adottato anche nell’ambito della profumeria in alcune boutique selezionate e particolari referenze, tra cui Idôle di Lancôme, My Way di Giorgio Armani Beauty e Flower by Kenzo.
La svolta green di Lumson
umson ha avviato un progetto di innovazione sostenibile nello sviluppo delle soluzioni di imballaggio cosmetico. Il nome del progetto, “Smile”, è l’acronimo di sustainable, measurable, impact, loyalty, environment. Lo studio del design, la scelta dei materiali, l’approvvigionamento di energia e la gestione dei rifiuti sono oggi basati sui concetti di sostenibilità ambientale e sociale. Per raggiungere questo obiettivo, lo spirito innovativo è un elemento fondamentale. Per questo è nata una partnership con il Politecnico di Milano e altri centri d’eccellenza per lo studio di nuove tecnologie e materiali. I sistemi touchless e airless, ad esempio, hanno aperto le porte a una nuova interpretazione del packaging cosmetico, in cui si enfatizza il ruolo di protezione della formula per una più ampia visione di rispetto dell’ambiente, durabilità e sicurezza. Infine, l’impegno dell’azienda verso la sostenibilità ambientale, sociale ed economica con la pandemia si è rafforzato e sono stati posti nuovi obiettivi, tra cui l’ampliamento ulteriore del catalogo di prodotti sostenibili Smile, che rappresenta il 70% dell’offerta dell’azienda.
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Ciò che rende Gimatic un’azienda competitiva è la continua voglia di crescere e lo ha dimostrato nuovamente investendo nel settore del vuoto industriale, essendo così in grado di fornire ai propri clienti soluzioni complete di presa, con logiche di controllo avanzate e componenti di elevata qualità. Con la sua estrema versatilità e le molteplici esperienze maturate in oltre trentacinque anni di storia, Gimatic è in grado di soddisfare pienamente tutte le esigenze nei più innovativi settori industriali, quali: automotive, assemblaggio, packaging, food&beverage, lamiera, farmaceutico e medicale, elettronico, legno, vetro ed infine quello degli elettrodomestici. m New L cuu ine Va
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an Carlo, un marchio sinonimo di quasi 80 anni di storia nel mondo delle acque minerali, lancia Légère: una nuova linea di prodotto che racchiude nel suo nome l’anima di un’acqua leggera, capace di venire incontro alle tendenze del mercato con modernità e ideale per accompagnare i gusti di una cucina di qualità ̀ legata alla tradizione. Il design contemporaneo della bottiglia dedicata al canale Ho.Re.Ca. (disponibile nei formati da 0.4L, 0.7L e 0.9L) riporta al centro l’acqua: limpidezza e leggerezza vengono esaltate dal profilo sinuoso della bottiglia, dalla trasparenza del vetro e da un’etichetta che lascia più spazio possibile all’acqua. San Carlo ha scelto l’agenzia Wacky Weapon, parte del Gruppo Glebb&Metzger, per l’ideazione delle nuove etichette, che rispecchiano perfettamente l’anima del prodotto, trasmettendo in maniera immediata i plus e i valori del brand. Il design minimale si ispira direttamente al nome del prodotto, esprimendo l’essenza di Le ́ge r̀ e attraverso una linea pulita ed elegante, grazie alla scelta di un font slanciato e delicato, ma dal carattere forte e distintivo. L’utilizzo del nome di prodotto come elemento grafico principale, rende Le ́ge r̀ e estremamente riconoscibile e memorabile, grazie a una comunicazione visiva immediata ed incisiva. La forma dell’etichetta segue le linee della bottiglia, creando un’elegante armonia tra gli elementi che la compongono. I colori scelti ad hoc per rappresentare le tre diverse referenze – blu per la naturale, rosso per la frizzante e verde per la leggermente frizzante – contribuiscono a rifinire con cura l’etichetta. Non un semplice restyling. Per il lancio del nuovo prodotto, è stata anche creata una campagna pubblicitaria completamente dedicata alla caratteristica principale di questa nuova acqua oligominerale: la leggerezza. Firmata da Wacky Weapon, la campagna riafferma l’acqua come la protagonista di uno spettacolo che, come le migliori attrici, sa generare grande attesa nel pubblico. L’originale campagna è stata infatti articolata in due momenti, quello di teasing (in cui il prodotto è solo accennato attraverso la shape della bottiglia) e quello di rivelazione della novità. Per la campagna multisoggetto è stato ricreato un vero e proprio palcoscenico: un piccolo teatro dove illuminotecnica, scenografia e costumi sono curati nei minimi dettagli. Il palcoscenico cambia infatti seguendo le referenze del prodotto, andando ogni volta a creare un’ambientazione ad hoc. La protagonista è sempre circondata da elementi che riportano alla leggerezza: le bolle, le piume, le nuvole.
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online già dal 16 novembre la nuova piattaforma di e-commerce “Dedicato a Te”, lanciata dal Gruppo Barilla per i brand Mulino Bianco e Pan di Stelle. “Dedicato a Te” offre ai consumatori la possibilità di personalizzare le confezioni dei propri prodotti Mulino Bianco e Pan di Stelle preferiti scegliendo tra una vasta gamma di referenze di prodotto, materiali di imballaggio e design a tema ispirati alla celebrazione di momenti importanti come il compleanno, l’anniversario, l’onomastico, ma anche sentimenti come l’amore e l’amicizia. Barilla ha fatto di tutto per raggiungere il massimo livello di personalizzazione del prodotto. Infatti, oltre alle combinazioni di materiali, forme, prodotti e grafiche, è possibile personalizzare il packaging con nomi, messaggi e fotografie. Ulteriore valore aggiunto delle confezioni “Dedicato a Te” è dato dalla produzione made in Italy e dall’approccio alla sostenibilità ambientale, in linea con gli obiettivi di Barilla. I packaging “Dedicato a Te”, infatti, sono realizzati con materiali riciclabili, ma che incoraggino anche i consumatori a conservare le confezioni personalizzate dando loro una seconda vita nell’ambiente domestico.
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European Carton Excellence Award 2021, pronti ad iniziare!
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l cartoncino è il materiale di confezionamento del futuro. La logica a sostegno della sua utilità è assolutamente convincente: il cartoncino è rinnovabile e riciclabile, esalta l’immagine del brand, aiuta a promuovere le vendite e offre un indubbio valore estetico. Quest’anno, lo European Carton Excellence Award (ECEA), il concorso che premia le migliori confezioni in cartoncino in Europa, viene lanciato con un certo anticipo per dare più tempo ai partecipanti di completare i preparativi. Al concorso possono partecipare tutti i partner della catena di fornitura. Le iscrizioni si chiudono il 28 maggio 2021. Per partecipare al concorso basta iscrivere le proprie confezioni a una delle quattro categorie in gara: Food & Drink, fibra riciclata; Food & Drink, fibra vergine; General Packaging, fibra riciclata; General Packaging, fibra vergine. Inoltre, il concorso prevede l’assegnazione di due premi speciali: “Save the Planet”, conferito alla migliore confezione che sostituisce o riduce l’impiego di materiali meno sostenibili; “Innovation Award”, conferito alla soluzione più innovativa in termini di materiale o realizzazione. Il “Carton of the Year”, il premio più prestigioso del concorso, sarà assegnato anche quest’anno alla migliore confezione in assoluto, indipendentemente dalla categoria di iscrizione o dal substrato impiegato. Fra tutte le confezioni non selezionate per l’assegnazione dei premi principali, la giuria ne sceglierà alcune meritevoli dei premi “Platinum” o “Gold”. Questi premi saranno assegnati indipendentemente dalla fibra usata, vergine o riciclata, o dalla destinazione d’uso della confezione, per esempio prodotti alimentari, farmaceutici, beni di lusso, ecc. Come sempre, il concorso godrà di un ampio supporto di marketing, copertura mediatica a livello nazionale e internazionale, presenza sui canali social, e-marketing, video, foto e brochure dei premi disponibili sui siti web di ECMA e Pro Carton. Ai vincitori del concorso saranno assegnati trofei e certificati di premiazione. I finalisti in gara e il vincitore della votazione del pubblico saranno annunciati all’inizio di agosto, mentre la consegna dei trofei ai vincitori dei premi avverrà in occasione della serata di gala del concorso che si terrà nell’autunno del 2021, situazione permettendo.
Disponibile il Package Design Book 6
disponibile l’edizione n. 6 del volume dedicato al design del packaging. Il Package Design Book 6 presenta oltre 500 opere da più di 45 paesi, mostrando una collezione vincente di design di packaging stimolanti, innovativi e af f as cinanti. P ubblic ato da TASCHEN, questo libro celebra tutti i vincitori del concorso Pentawards del 2019 e del 2020 e include c e n t in aia di immagini oltre a descrizioni dei prodotti e saggi introduttivi. Inquadra il QR code per accedere al sito
28 Rassegna dell’Imballaggio | n. 1 | Febbraio 2021
Ventilatori anticorrosione per macchine e linee di imbottigliamento
Oggi i nostri prodotti sono installati in oltre 70 Paesi nel mondo: 160.000 Aziende industriali 51.000 Centri di ricerca Laboratori Ospedali 850 Università POLYFAN Ventilatori anticorrosione per industrie e laboratori
POLYSINK Piani e vasche per laboratori
FILTERBOX Filtri a carboni attivi per industrie e laboratori
TERFU Aspirazione localizzata per industrie e laboratori
Plastifer Srl Via Industriale, 3 26010 Monte Cremasco (Cremona) Italia Tel. +39 0373.791551 Fax +39 0373.792494 www.plastifer.it info@plastifer.it
FOCUS ETICHETTATURA sempre più smart Che si tratti di informazioni per le varie fasi di produzione e logistica, per gli operatori di cassa o per i clienti finali, l’etichetta trasforma l’imballaggio in un mezzo di comunicazione. Dietro l’etichettatura ci sono sistemi ultramoderni che devono soddisfare standard di prestazioni sempre più elevati. Questi sistemi includono applicatori di etichette e soluzioni di stampa.
Dati i severi requisiti in materia di etichettatura, questi obiettivi non sono così facili da raggiungere in quanto devono garantire, allo stesso tempo, un elevato livello di sicurezza del processo e una gestione semplice. Nel caso degli alimenti, ad esempio, l’etichettatura da parte del produttore avviene in condizioni difficili: superfici fredde e umide, a volte già surgelate, a volte riempite di prodotto caldo e poi raffreddate, il che significa che le superfici possono essere unte, umide o irregolari a seconda sul prodotto. Per superare queste sfide, i fornitori hanno sviluppato adesivi sensibili alla pressione caratterizzati da una migrazione minima, ovvero le etichette si attaccano immediatamente alle varie superfici, adattandosi alle velocità di etichettatura elevate nelle linee di confezionamento. Inoltre, gli adesivi devono essere sicuri per l’uso in ambito alimentare e nel caso di etichette sigillanti devono essere facili da aprire e richiudibili.
L
a maggior parte delle informazioni vengono applicate sul nastro di etichette ad alta velocità, come processo periferico nella linea di confezionamento, il che significa che i flussi di lavoro devono essere sicuri e affidabili per evitare interruzioni della produzione. I richiami causati da informazioni errate, etichette che non sono state attaccate in modo perfetto o codici illeggibili devono essere evitati. Dopo la stampa, la leggibilità delle etichette viene spesso verificata utilizzando scanner appositi, al fine di individuare immediatamente i prodotti difettosi.
Una strategia di sostenibilità Etichette e inchiostri da stampa non devono essere trascurati nel processo di riciclo. Ciò significa che non devono causare problemi agli impianti di riciclo perché difficili da rimuovere o impediscono agli scanner di riconoscere l’effettivo materiale di imballaggio. Idealmente, quindi, dovrebbero essere realizzati con lo stesso materiale della confezione del prodotto, il che è particolarmente importante nel caso delle shrink sleeve. Oggi esistono anche codici invisibili destinati esclusivamente a macchine specifiche. A differenza dei codici a barre convenzionali, questi codici sono integrati nel design della confezione, il che significa che i prodotti possono essere scansionati da tutti i lati. Di conseguenza, i processi sono molto più veloci e agili lungo l’intera catena del valore, a partire dalla produzione degli imballaggi, la logistica e lo stoccaggio fino al punto vendita, il processo di acquisto e il riciclo degli imballaggi. Ad esempio, il codice può contenere informazioni precise sul materiale da imballaggio utilizzato, rendendo più efficiente il processo di rilevamento e selezione presso l’impianto di riciclo. In questo modo i sistemi di etichettatura del futuro contribuiranno in modo significativo alla sostenibilità dell’imballaggio e il risultato, grazie alla loro versatilità, sarà un packaging veramente intelligente.|
L’etichetta e il mondo IT I dati e le informazioni da stampare vengono archiviati e gestiti tramite interfacce software. Le informazioni richieste dalla legge, come numeri di lotto, dati sul produttore e il contenuto e informazioni sui pericoli, devono condividere illimitato spazio disponibile con contenuti di marketing e codici per la logistica. Allo stesso tempo, la digitalizzazione garantisce che anche piccoli codici siano in grado di memorizzare un grande volume di informazioni. In quanto interfaccia tra il prodotto e il mondo IT, l’etichetta consente quindi di soddisfare le crescenti richieste di connessione in rete dei processi e l’integrazione degli imballaggi in tutti i tipi di flussi di lavoro. Le informazioni vengono applicate come testo in chiaro, codici a barre e sempre più spesso anche sotto forma di codici QR, che offrono nuove opportunità di comunicazione con i consumatori e fungono anche da importante strumento di marketing. A loro volta, i numeri di lotto garantiscono che i prodotti che presentano un rischio potenziale per i consumatori possano essere richiamati rapidamente.
Fonte: www.fachpack.de
© pixabay
30 Rassegna dell’Imballaggio | n. 1 | Febbraio 2021
Sistemi DI ETICHETTATURA
P.E. Labellers
ut™ ed è Si chiama Simpl-C ologica di P.E. la rivoluzione tecntichettatrici Roll-Fed. Labellers per le e
una ventata di novità per Beverage e Mineral Waters
S
impl-Cut™ è la rivoluzionaria nuova generazione della tecnologia Roll-Fed di P.E. Labellers. Presenta un innovativo sistema di taglio e incollaggio che stravolge il tradizionale principio di funzionamento della macchina. Clienti in tutto il mondo usano etichettatrici Roll-Fed colla a caldo. Si tratta di una tecnologia consolidata, pur presentando tre innegabili svantaggi: il primo, gli elevati costi nella manutenzione dei sistemi di taglio e incollaggio e per i molti interventi tecnici necessari. Il secondo, il famigerato fermo macchina necessario per pulire il tamburo e altre superfici. Il terzo, la sostituzione della lama di taglio, operazione piuttosto macchinosa. “Volevamo qualcosa in più per i nostri Clienti – spiega Bruno Negri, Senior Vice President di P.E. Labellers. - Conosciamo molto bene le macchine Roll-Fed e, proprio grazie all’esperienza maturata in cinquant’anni di attività, sappiamo anche quali limiti presentano. Ecco perché abbiamo creato Simpl-Cut, che risolve questi problemi in modo brillante e realmente rivoluzionario”.
Rivoluzionario sistema di taglio e incollaggio La tecnologia brevettata da P.E. offre una qualità superiore nel sistema di etichettatura, ottimizzazione nei processi, riduzione dei costi. Ma come è possibile? Il motivo è legato non ad uno, ma a ben 5 step evolutivi introdotti con la soluzione Simpl-Cut. Il primo, il sistema di taglio, che – come dice il nome stesso – è estremamente semplificato. È infatti eliminata la lama fissa di contrasto per il taglio dell’etichetta, solitamente utilizzata nelle macchine Roll-Fed. Nella Simpl-Cut il cambio lama è immediato: essa può essere sostituita in meno di un minuto, senza necessità di regolazioni. L’operazione è talmente elementare che può essere eseguita da qualsiasi operatore. Il secondo, la colla calda applicata prima del taglio. In tal modo il tamburo risulta sempre pulito e questo incide enormemente sull’ottimizzazione dei processi produttivi dei Clienti, perché vengono eliminati gli odiati fermi macchina, spesso causati dalla contaminazione della colla sul tamburo. L’applicazione della colla calda prima del taglio, oltre ad azzerare blocchi o inceppamenti, evita anche il fermo dovuto alla pulizia del tamburo. Il terzo step: è presente un unico tamburo per il taglio e trasferimento dell’etichetta, che significa drastica riduzione (quasi annullamento) della manutenzione. Questo consente inoltre di ottenere cambi formato molto più rapidi. La quarta innovazione: questa tecnologia consente di avere fino a 5 divisioni sul tamburo, riuscendo così a garantire una flessibilità e velocità mai raggiunte. Solitamente una macchina Roll-Fed presenta un numero di divisioni fisse (da 3 a 4). La nuova Simpl-Cut può invece utilizzare un numero variabile di divisioni (3, 4 o 5) a seconda delle esigenze. Il diametro del contenitore e la velocità nell’etichettatura non rappresentano più dei limiti e ciascun contenitore può essere etichettato alla propria velocità ideale. La quinta novità, lo svolgimento dell’etichetta “no-stress”. Questo innovativo sistema a bassa tensione mantiene la tenuta delle etichette e consente di lavorare anche con film più sottili e più economici. In sintesi, garantisce l’ottimale gestione dei materiali di etichettatura utilizzati.
Un’unica stazione per due differenti tecnologie “Ma non ci siamo fermati qui – continua Bruno Negri. - Ci siamo spinti oltre e abbiamo realizzato anche la versione Simpl-Cut Flex, una macchina etichettatrice due volte rivoluzionaria. Questa soluzione propone uno step ulteriore e combina su un’unica stazione due differenti tecnologie: roll-fed con colla a caldo e linerless pre-adesivizzata. In questo modo veniamo incontro completamente alle esigenze dei Clienti, offrendo una flessibilità ineguagliabile, perché si può passare da una tecnologia all’altra con la massima libertà di scelta, in meno di un minuto e utilizzando lo stesso tamburo. La versione Flex offre anche un altro grande plus: la possibilità di applicazioni avvolgenti termoretraibili. Una caratteristica che i mercati del Beverage e delle Mineral Waters ci richiedono sempre di più oggi”. Le linerless pre-adesivizzate a bobina sono apprezzate e sempre più richieste, attualmente utilizzate in varie applicazioni: dai soft drinks, alle acque minerali, dai succhi di frutta agli yogurt da bere. Per questo anche i fornitori di etichette pre-adesivizzate crescono costantemente a livello globale, garantendo quindi un buon approvvigionamento di materiale ai possessori di macchine con tecnologia adesiva. “Quando i Clienti vedono la Simpl-Cut all’opera restano impressionati dalla sua efficacia e facilità di utilizzo – conclude Bruno Negri. - Sono in molti a volersi dotare di questa innovativa tecnologia, tanto che oggi contiamo già decine di macchine installate nel mondo. Famosi brand di acque minerali naturali sono stati tra i primi a beneficiarne. Ad esempio Spumador, del gruppo Refresco, ha già 4 Simpl-Cut Flex installate presso differenti stabilimenti, e ha già pianificato di acquistarne di nuove. Volvic, brand del gruppo Danone, rappresenta un'altra referenza importante”. Le attività produttive delle aziende che già si sono dotate della Simpl-Cut risultano oggi ampiamente ottimizzate e i costi di manutenzione fortemente ridotti. La novità P.E. è appena nata e già sotto i riflettori: il beverage ha bisogno di soluzioni intelligenti, in grado di venire incontro alle esigenze di flessibilità, velocità, performance.|
31 Rassegna dell’Imballaggio | n. 1 | Febbraio 2021
FOCUS Nimax
etichettare il futuro Il mondo dell’etichettatura è chiamato a nuove grandi sfide; ne parliamo con Marco Lerz, Business Unit Manager Labelling di Nimax spa, azienda di riferimento nel settore della codifica e marcatura, ispezione e controllo e, appunto, labelling. ➣ Come è cambiato così tanto il mercato dell’etichettatura in questo ultimo periodo?
La nostra offerta si divide in sistemi stampa e applica e in applicatori di etichette/Linee di etichettatura autoadesive già stampate graficamente oppure da personalizzare in toto o in parte.
controllo che si integra perfettamente con i più diffusi sistemi dell’industria 4.0. Questo permette di inserire sull’etichetta in modo veloce e automatico messaggi specifici legati alla logistica o a iniziative di marketing anche one-toone. L’interfaccia utente è intuitiva e consente di gestire i cambi formati in pochi secondi accedendo alla lista prodotti, preinserita, tramite monitor touch o controllo da pc. Questo consente di ridurre al minimo il margine di errore umano anche su linee che gestiscono cambi formati frequenti o fine-linea, che accolgono un ampio range di prodotti.
➣ Cosa contraddistingue i vostri sistemi stampa e applica?
➣ Voi avete anche un’ampia gamma di applicatori molto performante?
La gamma stampa e applica Serie M di Domino è progettata con un’innovativa logica modulare “ottimizzata”, che permette di configurare ogni singolo modello in funzione delle esigenze del cliente utilizzando componenti standard. Ogni sistema è composto da un unico controller al quale viene abbinata una stampante e un applicatore. L’ampia gamma di stampanti e i diversi applicatori disponibili danno vita a un numero incredibile di modelli diversi, in grado di coprire tutte le esigenze dei più diversi settori industriali. Le stampanti sono a trasferimento termico o termiche dirette e sono disponibili teste di stampa di vario tipo e dimensione; l’applicatore può essere a tampone, a contatto o a soffio, a seconda del packaging su cui deve essere trasferita l’etichetta. Le dimensioni dell’etichetta vanno da 50×30 mm a 150x254 mm. Il risultato finale è una stampa e applica che soddisfa le richieste del committente, qualunque sia il lato o angolo su cui deve essere posta l’etichetta, con velocità che arrivano a 90 etichette singole per minuto, a seconda della configurazione e dimensione dell’etichetta. Altro elemento vincente dei nostri sistemi è il software di
La nostra offerta di applicatori, così compatta da operare anche in spazi molto angusti, soddisfa le esigenze di tutti i settori industriali, anche quelli più sfidanti come quello della cosmetica, del packaging di lusso e del beverage ad alta velocità. Questa gamma di applicatori nasce per posizionare con la massima precisione e cura le etichette in qualunque posizione e su un ampio range di prodotti, soddisfacendo le richieste legate al packaging primario, secondario e alla pallettizzazione. Flessibili e veloci, i nostri sistemi di etichettatura sono in grado di accogliere rotoli di etichette fino a 400 mm di diametro per un’elevata autonomia di funzionamento. La gamma è completata dal modello Nimax, ovvero Linee di etichettatura dotate di PLC industriali e Controlli supplementari che costituiscono una soluzione completa per l’etichettatura di prodotti cilindrici, ellittici o rettangolari ecc., integrandosi tranquillamente in linee di produzione già esistenti. |
In questi ultimi anni, abbiamo assistito a una rapida evoluzione del mondo del Labelling che ha dovuto trovare soluzioni innovative per soddisfare richieste di un mercato che ha spinto il concetto di versatilità e innovazione tecnologica all’estremo. Il boom delle vendite online ha spinto i produttori a dovere ripensare alcuni elementi chiave del proprio processo di vendita e, di conseguenza, anche quello produttivo. Oggi anche i produttori di piccole e medie dimensioni hanno bisogno di stampa e applica e di Linee di etichettatura in grado di dialogare con i sistemi dell’industria 4.0 e della logistica evoluta dei grandi distributori.
➣ È quindi per soddisfare le richieste di versatilità che avete ampliato la vostra gamma labelling?
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Per inform azioni: contactcenter@n ima x.it o numero ver de 800 33 60 60
Sistemi DI ETICHETTATURA In questa case history, viene raccontata l’applicazione di etichette su pastiglie per freni auto. L’azienda Nova Design Automazioni ha trovato in Etipack un partner.
Etipack
per l’etichettatura automotive
L’
azienda Nova Design Automazioni (NDA)– specializzata in lavorazioni per il settore dell’automazione industriale e della progettazione di stampi per la deformazione a freddo della lamiera – era alla ricerca di un sistema efficace ed efficiente per etichettare pastiglie di freni auto da integrare all’interno della linea di produzione per il settore automotive.
sposizioni sulla carta di supporto mantenendo invece fissa la posizione di applicazione, sull’applicatore è stato installato uno speciale dispositivo motorizzato con protezione progettato per eseguire rotazioni di +90 -90 e 180° consentendo così di prelevare l’etichetta in qualsiasi posizione e di applicarla nella posizione fissa della pastiglia freno. L’applicatore, così customizzato, consente di raggiungere un altissimo grado precisione nell’apposizione dell’etichetta con discostamento massimo tra 0.3 e 0.5 mm. Le maniglie di regolazione dell’applicatore sulla lama di precisione, permettono la centratura rispetto alla carta di supporto evitandolo spostamento dei piattelli dello svolgitore, l’interruzione del processo e la rimessa in linea. Il terminale presenta una lama retrattile movimentata pneumaticamente completa di guide THK per la separazione dell’etichetta dalla carta di supporto. Dotata di guide a sfera che conferiscono solidità, avanza e arretra per avvicinare l’etichetta al tampone facilitando il prelievo e garantendo maggiore precisione. La presenza di un rullo maggiorato consente infine di evitare lo spellicolamento dell’etichetta in fase di svolgimento della bobina.
La sfida: diversi orientamenti e massima precisione La necessità del cliente era quella di individuare una soluzione che permettesse di “applicare diverse tipologie di etichette sulle pastiglie freno processate dalla macchina, caratterizzate da lunghezza e orientamento differenti, che richiedevano di orientare l’etichetta in diversi modi, a 90° e 180° rispetto alla direzione di devolgimento e spellicolatura” dichiara Daniele Bruno, proprietario NDA. Questa esigenza era dovuta alla necessità di gestire l’applicazione di etichette di diversi produttori, ciascuna caratterizzata da un orientamento differente sulla carta di supporto. Considerata la ridotta area di applicazione sulle pastiglie, caratterizzate dalla presenza di fori per il montaggio, la soluzione richiedeva il massimo grado di precisione e integrazione con il tavolo rotante, collocato nella linea di produzione.
Ottimizzazione del processo e collaborazioni “La conoscenza del processo di produzione e del prodotto, in un contesto applicativo particolare, hanno permesso di rispondere reattivamente ai numerosi aspetti che distinguono questo progetto con numerose peculiarità”. Daniele Bruno esprime così la soddisfazione per la realizzazione di un progetto complesso che ha permesso all’azienda di ottimizzare il processo produttivo con efficacia e precisione. E conclude: “Le principali ragioni che hanno motivato NDA a scegliere Etipack sono state l’esperienza e la diffusione delle macchine nel settore dell’applicazione di etichette su pastiglie freno. Il progetto e l’applicazione sono stati il frutto della continua condivisione di soluzioni avvenuta tra NDA ed Etipack, dove la collaborazione è la base del rapporto tra due partner”.|
La soluzione customizzata: etichettatrice Energy 300 Per raggiungere l’obiettivo richiesto da Nova Design Automazioni, Etipack ha progettato un’etichettatrice su misura in grado di eseguire ben 3 rotazioni + 90- 90 e180° per consentire da un lato il prelievo di etichette posizionate con orientamenti diversi (verticali e orizzontali) sulla carta di supporto, dall’altro di applicarle in posizione fissa (orizzontale) su pastiglie freno. Il tutto senza intervenire sulla configurazione della macchina. La soluzione assicura un elevato livello di precisione nell’apposizione dell’etichetta sulla superficie ridotta del prodotto soggetto a movimento programmato. Per consentire il prelievo di etichette di diversi brand,caratterizzate da diverse di-
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InsideFACTORY
L’additive manufacturing
nel sistema manifatturiero italiano
L
Per approfondire il grado di diffusione della manifattura additiva (AM) nel sistema manifatturiero italiano, SPS Italia ha promosso lo studio “Conoscenza, uso e sviluppi futuri delle tecnologie additive” realizzato con i suoi partner.
e tecnologie additive si stanno diffondendo su larga scala e rappresenteranno presto una rivoluzione nel manifatturiero. Sono smart, si inseriscono nel contesto 4.0 e vengono riconosciute come abilitanti per l’industria del futuro, parte integrante del processo produttivo, complementari alle altre soluzioni per la fabbrica intelligente. Sono il punto di svolta per tre delle principali sfide in ambito industriale: digitalizzazione, sostenibilità e personalizzazione. Permettono di accorciare il time to-market e favoriscono la risoluzione dei problemi nella supply chain.
Lo studio L’indagine “Conoscenza, uso e sviluppi futuri delle tecnologie additive”, realizzata da SPS Italia in collaborazione con i propri partner Politecnico di Milano/MADE, Politecnico di Torino/ +CIM4.0, Università degli Studi di Pavia e Porsche è stata svolta su un campione si% 9,76 % Consulting,70,73 gnificativo di aziende composto da fornitori di tecnologie AM/costruttori di stampanti, utilizzatori di tecnologie AM, aziende che non hanno ancora adottato tecnologie AM, e ha consentito di delineare un quadro generale sullo stato dell’arte e gli sviluppi futuri dell’AM all’interno del sistema manifatturiero italiano, che sempre di più ha bisogno di inteLe ha superate Le ha corrisposte, grare tecnologie, processi e modelli di business per innovare in modo incoraggiandoci a significativo le operazioni delle imprese. I risultati sono stati presentati migliorare seguendo i diversi ambiti di analisi dello studio: grado di conoscenza, competenze, ROI e grado di diffusione/approccio all’adozione delle tecnologie additive.
Pur non utilizzando al momento tecnologie AM, vedete un potenziale utilizzo in futuro? Se sì, entro quanti anni?
20 % Altro (no, non a breve)
Sì, entro 1 anno
20 %
Non le ha corrisposte ma vogliamo esplorare ruolo4,88 14,63 % % Dall’analisi deiinteressati risultati in si conferma il consolidato di alcune teculteriormente questo momento ad nologie (estrusione e letto di polvere) e alcune classi di materiali (poliesplorare oltre Le ha corrisposte,
Grado di conoscenza ma non siamo
Sì, entro 5 anni
meri e metalli) come tecnologie dominanti sulla scena al momento, per prototipazione e produzione di piccola serie. Risulta anche evidente la necessità di trarre vantaggio dalle tecnologie additive partendo da un re-design del prodotto. In termini di attesa su tecnologie future, il material jetting sembra dominare l’interesse al momento.
60 %
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Fiera e per le t
Franc
formne
Additive MANUFACTURING 40 %
Grado di diffusione e approccio
70 %
A quali delle seguenti tecnologie AM potreste essere interessati in futuro?
L’additive manufacturing è un mercato in forte crescita, che si stima supererà a i 27 miliardi di dollari nel 2023. Il punto di svolta si avrà Prof.ssa Bianca Maria Colosimo, Dipartimento di Ingegneria Meccanica Politecnico quando diventerà una tecnologia da grande scala, sostituendo le di Milano - MADE Competence Center I4.0 tecniche tradizionali e generando nuovi business model. Dall’osservatorio emerge un forte potenziale di medio termine di questa tec■ Ilfrenato 40% delle risposte in evidenza il materialinterne jetting e nologia, talvolta dallamette mancanza di competenze (ossia la classe di tecnologie che prevede la deposizione del dagli alti investimenti percepiti per l’implementazione. Spinta all’inmateriale in forma di gocce) come tecnologia rispetto alla novazione e volontà di superare i vincoli produttivi sono i princiquale di concentrare aspettative future. La tecnologia matepali driver chi ha già le sperimentato con successo una tecnologia rial jetting ha in effetti potenzialmente vantaggi interessanti che, nell’80% dei casi, ha soddisfatto e superato le aspettative. I (elevata risoluzione e produttività) madiverse al momento si scontra potenziali di questa tecnologia impattano fasi della catena con alcuni limiti per la stampa 3Dall’after-sales, di materiali metallici sodel valore, dalla ricerca e sviluppo fino passando per sultati si conprattutto alto-fondenti. (grafico 1) la produzione. La sfida per le imprese è saper guardare avanti imato ruolo di ali possibili scenari evolutivi del proprio settore, avvian(estrusione maginando e ■ È evidente per sperimentale la prototipazione (39%) com- e do allo stesso tempol’interesse un percorso che sia scalabile e alcune classi binataVincerà eventualmente a produzione di piccola serie e prosostenibile. chi, grazie a un approccio strategico, trasformemeri e metalli) dotti customizzati (32%). Sono in effetti gli ambiti rà l’additive manufacturing in una levaquesti di vantaggio competitivo. dominanti sul-
20 %
terviste agli utilizzatori. Tecnologie a estrusione (45%) si affermano per la erici (75%), metallici (più del 60%) e 9 e 10)
12 %
8%
%
40 %
Altro* (non interessati)
Sheet lamination
Material jetting
Binder jetting
Directed Energy Deposition
64 %
70 %
36 % % 39,02
45 %
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12 %
24 %
8%
50 %
32 %
20 %
40 %
Polimeri
M
0%
8% % 31,71
20 % 40 %
64 %
Polimeri
Metalli
17,07 %
36 %
20 %
Compositi
Ceramici
8%
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35 %
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12 %
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30 % 40 %
40 %
25 % 30 %
Altro* (non interessati)
20 %
Material jetting
10 %
Sheet lamination
15 %
20 % Binder jetting
Powder Fusion Altro* (non Bed interessati)
Directed Energy Deposition
30 %
10 %
Polimeri 0%
5%
Metalli
0%
20 %
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0%
Compositi
Ceramici
Risposte multiple
Altro
Prototipazione e produzione
In caso di utilizzo, per quale ambito? 39,02 %
31,71 %
17,07 %
17,07 %
12,20 %
Prototipazione con possibili sviluppi futuri di utilizzo AM in produzione
Produzione
12,20 %
25 % 20 % 15 % 10 % 5% 0%
Prototipazione
Prototipazione e produzione
35 Prototipazione e produzione
Prototipazione con possibili sviluppi futuri di utilizzo AM in produzione
Rassegna dell’Imballaggio | n. 1 | Febbraio 2021
Produzione
Altro
(non interessati)
(non interessati)
Prototipazione
Risposte multiple
5%
Prototipazione
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%
0%
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Risposte multiple
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Con quali materiali?
Stereolitografia
FDM
40 %
Risposte multiple
Sheet lamination
Material jetting
Binder jetting
Directed Energy Deposition
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Stereolitografia
FDM
FDM
10 %
ogie (estrusione zata e 10 % un importante valore aggiunto in nella sua capacità diper fornire 0% a ■risultati È evidente l’interesse la prototipazione (39%) com- Tecnologie osservati nelle interviste agli utilizzatori. ere) e alcune classi termini di riduzione suiatempi di progettazione produzione. Esiste binata eventualmente produzione serie ee 0 % di piccola epolimeri per la prototipazione (39%) com- (60%) Risposte letto di polvere e a estrusione (45%) siproaffermano per la multiple e metalli) dotti customizzati (32%). Sono questi in effetti gli ancora una limitata percezione sull’impatto inambiti termini di riprogetproduzione piccola serie edi proogie dominantidisulstampa materiali polimerici metallici (più del 60%) e Risposte (75%), multiple in cui la tecnologia additiva al momento riesce a proporre tabilità, ottimizzazione e quindi di competitività ottenibiomento, per proto). Sono questi in effetti gli ambiti 9 eaumento 10) (grafico compositi (45%). (grafici 3) soluzioni economicamente vantaggiose. roduzione di piccoleriesce nel prodotto grazie ad una nuova modalità progettuale/produttiva. tiva al momento a proporre lta anche evidente 3) nte vantaggiose. Si (grafico evidenzia che esiste unache quota tutt’altro che trascurabile di uten■ Si osserva chiaramente i processi a estrusione (tipidi trarre vantaggio camente di polimeri) e le tecnologie a letto di polvere (per ti AM che hanno una chiara visione dell’impatto in termini di costi gie additive partenpolimeri e (tipimateriali metallici) attraggono rispettivamente te che i processi a estrusione della tecnologia AM, ma una fetta importante di potenziali fruitori esign del prodotto. l’attenzione del 50% e 40% degli intervistati. (grafico 4) e tecnologie a letto di polvere (per i attesa su tecnoha ancora poca chiarezza su impatti in termini di costo (e di valore 45 % tallici) attraggono rispettivamente il material jetting aggiunto da parte della nuova tecnologia). L’AM viene vista come 39,02 % 31,71 % ■ Si osserva 40 % 0% intervistati. (grafico 4) che i service bureau (55%) e le università/centri naredegli l’interesse al una tecnologia conhanno un ritorno breve-medio termine. Evidenzia andi ricerca (35%) un ruolo a importante nella diffusione 45 % 35 % tecnologiedi additive, permettendo agli end user cora ladelle possibilità impattare maggiormente coninteresl’uso della tecnologia sati di valutare le potenzialità della tecnologia senza dover so30 % e bureau (55%) enello le università/centri 40 % e quindi con un risviluppo di prodotti maggiormente innovativi stenere grossi investimenti iniziali. (grafico 6)
digitalizzazione del processo manifatturiero. Per25questo abbiamo scelto lotti il principale vantaggio delle tecnologie additive al modi realizzare uno studio per comprenderne la diffusione i e parlare ancomento utilizzate. sserva che gran parte dell’attenzio- Anche i fornitori di tecnologie, confermano 20 risultati osservati nelle interviste agli utilizzatori. Tecnologie a cultura e creare ra una volta di competenze. SPS Italia continuerà a fare si il 60%) vede nella realizzazione di letto di polvere (60%) e a estrusione (45%) si affermano la 15 perla opportunità relazione attorno a queste tecnologie, cui applicazione lla pre-serie, produzione di didi piccoli stampa materiali polimerici (75%), metallici (più del 60%) e contribuirà significativamente al progresso futuro delle nostre imprese gio delle tecnologie additive al mocompositi (45%). (grafici 9 e 10) 10 confermano fornitori di tecnologie, anche in termini dii sostenibilità”.|
Stereolitografia
20 %
0%
Powder Bed Fusion
30 %
%
un ruolo importante diffusione tornonella a lungo termine. 35 % permettendo agli end user interesFrancesca Selva, Vice siPresident & Events Messe Frankfurt ■ Allo stato attuale osserva cheMarketing gran parte dell’attenzioalità della tecnologia senza dover so30 % intervistati (quasi il 60%) vede nella realizzazione di una completa Italia,nehadegli commentato: “L’additive manufacturing abilita nti iniziali. (grafico 6) prototipi funzionali e nella pre-serie, produzione di piccoli
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in cui la tecnologia additiva al momento riesce a proporre nto, per protosoluzioni economicamente vantaggiose. (grafico 3) Competenze zione di piccoLe principali competenze che mancano nelle aziende per l’adozione anche evidente dell’AM sono nell’ordine le conoscenze approfondite dei processi, ■ Si osserva chiaramente che i processi a estrusione (tipiarre vantaggio camente sul di polimeri) le tecnologie a lettosulle di polvere (per le competenze design fore AM e le conoscenze metodologie dditive partenpolimeri e emateriali metallici) attraggono di post-processo di finitura. Per quanto attiene airispettivamente servizi destinati n del prodotto. l’attenzione del dell’AM 50% e 40% degli intervistati. (grafico a favorire l’adozione nelle imprese è il traning on 4) the job esa su tecnoper la formazione del personale all’interno di laboratori dedicati material jetting quella■considerata più strategica seguita dalla consulenza per la Si osserva che i service bureau (55%) e le università/centri al tecnologia da adottare e dalla consulenza su design & engineering di l’interesse Ingegneria Meccanica Politecnico di ricerca (35%) hanno un ruolo importante nella diffusione Prof.ssa Bianca Maria Colosimo, Dipartimento di da Ingegneria Meccanica per l’AM. Le competenze sviluppare 20 % per 24Politecnico %poter 32 %utilizzare 20 % 8in % modo 40 % delle tecnologie di Milano - MADE Competence Center I4.0 additive, permettendo agli end user interes- 20 % efficiente le tecnologie di AM coincidono con le competenze considerasati di valutare le potenzialità della tecnologia senza dover sote ilmancanti. Le risposte all’ultima domanda relativa mette in evidenza material ■stenere Il 40%jetting delle risposte mette in evidenza il material jetting grossi investimenti iniziali. (grafico 6) alla diffusione di-
ogie che prevede la deposizione deldi tecnologie mostrano che l’AM reputato in forte espansione in tutti i (ossiachiaramente la classe che è prevede la deposizione del occe) come tecnologia rispettoin alla forma di gocce) come rispetto alla 50 50 % tecnologia settorimateriale industriali e non, con particolare riguardo ai settori aerospaziale, ■ Allo stato attuale si osserva che gran parte quale concentrare le aspettative future. La tecnologia mate- dell’attenzioettative future. La tecnologia mate40 automotive e medicale. 40 % rial jetting in effetti potenzialmente vantaggi interessanti neinteressanti deglihaintervistati (quasi il 60%) vede nella realizzazione di otenzialmente vantaggi 30 (elevata risoluzione e produttività) ma al momento si scontra 30 % pre-serie, produzione di piccoli prototipi funzionali e nella duttività) ma al momento si scontra con alcuni limiti per la stampa 3D di materiali metallici soRitorno sull’investimento 20 ei risultati si materiali contampa 3D di metallici solotti il alto-fondenti. principale vantaggio delle tecnologie additive al moprattutto 1) 20 % La manifattura additiva è(grafico una tecnologia sufficiente diffusa e apprezolidato ruolo di al10 grafico 1) i mento utilizzate. Anche i fornitori di tecnologie, confermano
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Prototipazione con possibili sviluppi futuri d utilizzo AM in produzione
InsideFACTORY
Weerg l’e-commerce B2B
a servizio del manifatturiero Weerg è un’azienda italiana unica nel suo genere grazie a un modello di business differente: attraverso la piattaforma weerg.com offre, infatti, lavorazioni CNC e stampa 3D dedicate a diversi settori industriali, mettendo a disposizione degli utenti tutti i vantaggi di un servizio basato sull’e-commerce puro. Matteo Rigamonti, CEO e Fondatore di Weerg, ci racconta questa storia di sucesso.
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eerg è nata nel 2015 da un’idea di Matteo Rigamonti, già fondatore nel 1994 di Pixartprinting, la più grande azienda europea di web to print BtoB. Forte di un consolidato know how nel mondo e-commerce BtoB e nell’ottimizzazione della customer experience per gli acquisti online, Weerg è in grado di soddisfare richieste che vanno da esemplari unici alle produzioni in serie. Il tutto con la qualità 100% made in Italy, a costi competitivi, in tempi rapidi e con la libertà di effettuare l’ordine in qualsiasi momento della giornata. Matteo Rigamonti ci racconta le strategie dietro al successo di questa azienda.
ci ha consentito un accesso rapido al mercato. Inoltre, il fatto di garantire la consegna esattamente nel giorno richiesto ha rappresentato un plus non trascurabile e davvero competitivo. Il sito produttivo di Weerg è organizzato secondo elevati livelli di automazione e si avvale unicamente di macchinari di ultima generazione per garantire il massimo della qualità. Riassumendo dunque, gli asset del nostro servizio sono: la preventivazione online in tempo reale, la scelta delle tempistiche di consegna e l’analisi gratuita preventiva del progetto fornito dal cliente.
➥ La varietà dei materiali è un ulteriore punto di forza di Weerg. Ce ne parlate?
➥ La vostra produzione copre differenti ambiti industriali. Quali sono i mercati target a cui vi rivolgete?
Per quanto riguarda le lavorazioni CNC utilizziamo materiali classici, ai quali è stato aggiunto recentemente l’acciaio inossidabile, una richiesta specifica del mercato. Per quanto riguarda i materiali per la stampa 3D possiamo offrire i più richiesti e recentemente è stata introdotta una resina in due versioni: grigio ABS like e trasparente Tmax. Questo nuovo materiale assicura prestazioni meccaniche paragonabili al noto ABS in termini di durezza e resistenza, ed è quindi in grado di sostituirlo efficacemente in numerose applicazioni. Il nostro reparto R&D sta già lavorando all’introduzione di nuovi materiali ancora più performanti, ma anche all’implementazione di nuove finiture al momento top secret. Abbiamo una delle più grandi installazioni nel Sud Europa di stampanti 3D industriali Multi Jet Fusion 5210, in grado di raggiungere tirature fino a 5000 pezzi. Con le ultime 6 unità installate arriviamo a 12 macchine. Utilizziamo le capacità produttive delle macchine allo stremo e questo ci permette di abbassare i costi. Il processo è estremamente automatizzato per quanto riguarda la stampa 3D, mentre le lavorazioni CNC si prestano poco all’automazione. Abbiamo sviluppato un software che ci aiuta nella gestione del processo e nella preventivazione, ma resta comunque un calcolo approssimato. Per la stampa 3D il calcolo del preventivo è più semplice in quanto si considera il volume di stampa, anche se molte volte la morfologia dell’oggetto può rendere difficile l’ottimizzazione.|
I settori di riferimento ai quali ci indirizziamo sono numerosi, dalle industrie dell’automotive, elettronica e aerospaziale all’illuminazione, dal settore tecnologico e dei beni di consumo alla strumentazione medica. Tra i principali clienti, vi sono gli operatori del settore delle aziende meccaniche e gli stampatori 3D che non hanno capacità produttiva sufficiente o che trovano in Weerg un servizio più rapido e prezzi più competitivi rispetto alla produzione interna. Inoltre, abbiamo partnership con aziende meccaniche di progettazione e centri ricerca, anche pubblici. Non ultimo, per quanto riguarda la stampa 3D abbiamo richieste da parte degli amatori, ma non sono numerose, in quanto progettare un oggetto in 3D resta un processo complesso. Principalmente lavoriamo come contoterzisti, senza tralasciare il servizio verso l’utente finale, principalmente professionale. Circa il 20% dei nostri clienti sono stampatori 3D, abbiamo un parco macchine installato ineguagliabile in Italia e ci posizioniamo secondi in Europa. Una parte rilevante della clientela è rappresentata dai costruttori meccanici, che spesso non possiedono internamente reparti CNC o di stampa 3D.
➥ Quali sono i maggiori vantaggi del vostro servizio? Sicuramente la preventivazione istantanea del pezzo CNC, in questo siamo stati pionieri e ciò ha rappresentato una novità per il settore, che
36 Rassegna dell’Imballaggio | n. 1 | Febbraio 2021
Additive MANUFACTURING
Igus
la stampa 3D dove e quando vuoi Igus amplia il proprio servizio di stampa 3D e consegna, in tutto il mondo e in tempi brevissimi, componenti esenti da lubrificazione. Parti funzionali resistenti all’usura, prototipi e pezzi di ricambio possono essere configurati facilmente e consegnati anche in due giorni.
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o scorso anno, igus ha consegnato 120.000 componenti realizzati tramite produzione additiva. Lo specialista delle “motion plastics” non si ferma. Continua ad aumentare le proprie capacità produttive e aggiungere al suo servizio di stampa 3D nuove funzionalità come l’analisi dello spessore delle pareti e del sottoquadro. L’obiettivo è quello di permettere ai clienti di reperire in modo semplice veloce ed economico – in tutto il mondo – componenti speciali esenti da lubrificazione e da manutenzione. Le aziende che operano su scala globale, avvalendosi di team di progettazione spesso dislocati in vari Paesi, si trovano ad affrontare difficoltà logistiche non indifferenti quando si tratta di reperire rapidamente componenti di produzione additiva con standard produttivi omogenei. Con il servizio di stampa 3D di igus, disponibile in tutto il mondo, i costruttori possono ordinare, testare e utilizzare gli stessi componenti esenti da lubrificazione e da manutenzione, dovunque e senza preoccuparsi per la questione dei tempi di consegna. Perché igus ha potenziato le proprie capacità di stampa 3D con nuove stampanti SLS negli Stati Uniti e un nuovo impianto dedicato in Cina, per cui ora il gruppo riesce a consegnare prototipi, piccole serie e componenti speciali ancora più rapidamente. Anche la casa madre di Colonia continua a incrementare le proprie capacità produttive con l’aggiunta di nuovi macchinari. I componenti stampati vengono quindi consegnati in pochi giorni. I vantaggi in termini di costi sono evidenti: si riducono i tempi dei fermi macchina grazie alla consegna rapida di pezzi di ricambio; potendosi procurare prototipi funzionali più rapidamente si risparmia sui costi di sviluppo e, con la produzione “locale”, si riducono i costi di consegna.
Servizio di stampa 3D 2.0 Ordinare i componenti è facilissimo grazie al servizio di stampa 3D. Per prima cosa il modello 3D viene creato ed esportato in formato STEP/STP. Quindi i file STEP vengono trascinati nella finestra del browser tramite “drag and drop”. Nell’ultimo passaggio l’utente può scegliere il numero di pezzi, selezionare il materiale ed ordinare oppure chiedere un’offerta, direttamente online. Inoltre, con l’ultima versione dello strumento di stampa 3D, c’è la possibilità di verificare subito online l’effettiva fattibilità dei modelli 3D. Ad esempio, viene controllato che il modello CAD rispetti gli spessori minimi e le dimensioni massime stampabili. Con il print2mold (componenti stampati a iniezione da stampi realizzati tramite produzione additiva) lo strumento, in fase di verifica, fornisce informazioni anche sui sottosquadri. Indicando i parametri ambientali dell’applicazione, il servizio di stampa 3D permette di scegliere il materiale iglidur più adatto. Si possono selezionare anche, con un semplice clic, finiture superficiali o la colorazione nera dei componenti SLS. L’utente può visualizzare in tempo reale i prezzi e i tempi di consegna e può decidere se ordinare subito o richiedere informazioni aggiuntive sul componente.|
37 Rassegna dell’Imballaggio | n. 1 | Febbraio 2021
InsideFACTORY
Stratasys partner di Marchesini
nella stampa 3D Marchesini Group rinnova il design e la produzione delle macchine per il confezionamento grazie alla fabbricazione additiva di Stratasys. La capacità di produrre on-demand consente al costruttore italiano di usufruire di maggiore libertà di progettazione grazie alla stampa 3D.
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archesini Group, specializzata nella fabbricazione di macchine automatiche per il confezionamento, ha il suo cuore operativo negli stabilimenti italiani, ognuno dei quali è specializzato in progettazione, sviluppo e produzione di linee specifiche. Un’elevata qualità e la personalizzazione sono al centro della strategia e del successo dell’azienda e caratterizzano l’intero processo produttivo. “In Marchesini Group diciamo che ‘lo straordinario è il nostro ordinario’, il che significa che ci troviamo ad affrontare progetti impegnativi e interamente personalizzati quasi quotidianamente”, afferma Mirko Fortunati, coordinatore Reparti Lavorazioni Meccanichedi Marchesini Group. “I nostri clienti si rivolgono a noi con requisiti di fabbricazione completamente diversi e al contempo rigorosi, pertanto risulta fondamentale adoperare le tecnologie più avanzate. La fabbricazione additiva, in particolare, svolge un ruolo chiave nel rendere possibile questo modello produttivo personalizzato”.
utilizzo sia stato fondamentale per la produzione di prototipi durante il processo di progettazione, l’azienda non ci ha messo molto a intuire il grande potenziale della fabbricazione additiva FDM di Stratasys per la realizzazione di parti funzionali per le sue macchine confezionatrici personalizzate. Da allora l’azienda ha investito in dieci stampanti 3D FDM Stratasys di livello industriale, tra cui una Fortus 900 mc di grandi dimensioni, quattro sistemi Fortus 450mc e cinque F270, oltre a due stampanti 3D multi-materiale PolyJet. A seguito di un investimento così significativo, nel 2018 l’azienda ha creato un reparto dedicato alla stampa 3D presso la sede di Pianoro, cuore pulsante di gran parte della sua produzione. “La produzione di parti complesse e personalizzate con metodi di fabbricazione tradizionali si è rivelata estremamente costosa e dispendiosa in termini di tempo, non più adatta alle crescenti esigenze dell’attuale industria manifatturiera del packaging”, spiega Fortunati. “Per noi è stato fondamentale integrare la fabbricazione additiva di Stratasys FDM nel processo di produzione, perché ha ridotto drasticamente i tempi necessari per ottenere i pezzi, passando da diverse settimane a pochi giorni. Inoltre, siamo in grado di produrre in modo economicamente vantaggioso l’esatta quantità di pezzi di cui abbiamo bisogno, senza necessità di lavorazioni meccaniche o utensili costosi. La capacità di produrre on-demand consente ai nostri ingegneri di usufruire della maggiore libertà di progettazione offerta dalla stampa 3D, permettendo a Marchesini Group di ottenere risultati di qualità superiore per i propri clienti”. È importante sottolineare come questa capacità produttiva riguardi anche la manutenzione e la riparazione. Con le macchine per il packaging installate in tutto il mondo, assicurarne l’efficienza operativa è un fattore essenziale. Infatti, Marchesini è in grado di stampare su richiesta in modo rapido ed economico pezzi di ri-
La fabbricazione additiva in produzione Il percorso di Marchesini Group attraverso la fabbricazione additiva è iniziato nel 2003 con l’acquisto di una stampante 3D FDM tramite Energy Group, partner locale di Stratasys. Sebbene il suo
Una pinza da presa (a sinistra) e un coperchio con logo Marchesini (a destra) – stampate in 3D con tecnologia PolyJet di Stratasys.
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Additive MANUFACTURING cambio personalizzati in 3D utilizzando il suo arsenale di stampanti 3D FDM di Stratasys, senza alcun requisito di quantitativi minimi. Questo consente all’azienda di fornire pezzi di ricambio con tempi di consegna ridotti ed elimina la necessità di strutture costose per lo stoccaggio delle scorte.
Macchinari per il confezionamento migliorati La fabbricazione additiva FDM di Stratasys si è rivelata particolarmente importante per diverse applicazioni chiave nei macchinari industriali per il confezionamento robotizzato, tra cui involucri di protezione, sistemi di supporto dei cavi e scatole di giunzione. Secondo Fortunati, questo è un settore in cui i materiali per la stampa 3D ad alte prestazioni hanno fatto un’enorme differenza. “Con le nostre stampanti 3D FDM abbiamo la libertà di progettare e produrre componenti personalizzati con geometrie complesse in tempi semplicemente impensabili con la lavorazione CNC. Ma possiamo ottenere anche una riduzione significativa del peso, il che è essenziale”, dice Fortunati. “L’utilizzo di materiali termoplastici robusti e durevoli come la resina FDM Nylon 12CF di Stratasys o la resina ULTEM™ 9085 al posto dei componenti metallici lavorati tradizionalmente ci ha permesso di ridurre il peso di alcune parti di almento il 30%”, spiega ancora. “Questo non solo aumenta la velocità di movimento e la produttività del robot per i nostri clienti, ma ne riduce anche il tasso di usura e degradazione. Va inoltre segnalato che questi materiali stampati in 3D sono anche conformi alle normative specifiche del settore, il che ci permette di estendere questa tecnologia a un numero ancora maggiore di applicazioni di produzione”. Marchesini Group sta utilizzando la tecnologia PolyJet di Stratasys anche per produrre parti e componenti per applicazioni che richiedono la combinazione di due o più materiali. “Un ottimo esempio di questa tecnologia è la produzione di pinze da presa progettate per la manipolazione di oggetti leggeri come i foglietti illustrativi o i vasetti più
Qui sopra e sulla sinistra: Il reparto di fabbricazione additiva di Marchesini Group, con un arsenale di stampanti 3D FDM di Stratasys di tipo industriale.
piccoli. Con l’avanzata capacità di stampa 3D multi-materiale, possiamo realizzare design complessi che uniscono materiali duri ad altri simili alla gomma in un’unica stampa, cosa che in genere richiederebbe processi multipli, con un costo maggiore in termini di tempo e denaro”, aggiunge Fortunati. L’arsenale di stampanti 3D di Stratasys all’interno del reparto di fabbricazione additiva di Marchesini Group al momento è in funzione 24 ore su 24. Fortunati conclude: “La capacità di produrre on-demand consente ai nostri ingegneri di usufruire della maggiore libertà di progettazione offerta dalla stampa 3D, permettendoci di ottenere risultati di qualità superiore”. |
Bonus pubblicità
Prorogato per il 2021 - 2022
La legge di bilancio 2021 ha prorogato le misure per il credito d’imposta sugli investimenti pubblicitari per gli anni 2021 e 2022, con le medesime modalità del 2020. Sarà possibile recuperare il 50% degli investimenti. La legge di bilancio per il 2021 (legge 30 dicembre 2020 n.178, articolo 1, commi 608 e 610, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.322 del 30 dicembre 2020) ha prorogato il bonus pubblicità anche per i prossimi due anni, con le medesime modalità già applicate per il 2020. Sarà possibile recuperare il 50% sul totale degli investimenti pubblicitari dell’anno attraverso il credito d’imposta, con gli stessi termini e modalità di presentazione delle domande adottati nel 2020. Il bonus pubblicità è rivolto ad aziende, lavoratori autonomi ed enti non commerciali che effettueranno investimenti pubblicitarisu testate registrate, stampate e online. Sono esclusi investimenti pubblicitari su radio e televisioni.
InsideFACTORY
Il 3D printing
spinge la trasformazione L’industrial 3D printing è visto dal settore manufacturing come driver per soddisfare l’esigenza di una maggiore resilienza della supply chain, di una incrementata flessibilità produttiva, di una più alta velocità di innovazione e di una sostenibilità ambientale più elevata.
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P pone l’accento sull’importanza del digital manufacturing nella trasformazione delle aziende. Nello scorso Digital Manufacturing Trend Report, HP conferma come le aziende stiano investendo sempre più in soluzioni di stampa 3D avanzate che garantiscono l’agilità, la velocità e la flessibilità necessarie per far crescere il business e diventare più resilienti in un ambiente in continua evoluzione. Uno degli insight chiave dell’industria manifatturiera globale è che, indipendentemente dal settore o dall’ubicazione, le aziende guardano alla stampa 3D per rafforzare le loro supply chain, per mettere in atto strategie di sviluppo e creare prodotti sempre più innovativi. Ciò è evidenziato da un investimento crescente nel 3D printing, che viene riconosciuto come valida alternativa alla produzione tradizionale e da un maggiore interesse da parte di tutto l’ecosistema per favorirne l’adozione. I decision makers del manufacturing vedono anche un’opportunità per accelerare il processo di innovazione, riconoscendo che la stampa 3D sia l’unica adatta alla personalizzazione di massa dei nuovi prodotti, riducendo gli sprechi e promuovendo un’economia più sostenibile.
tive manufacturing/3D printing è la maggiore capacità di innovazione. • Le principali nuove aree di innovazione che le aziende stanno prendendo in considerazione includono la personalizzazione di massa per prodotti diretti al consumatore, la produzione on demand e il magazzino digitale/inventario virtuale. • In particolare, il 91% degli intervistati vuole esplorare l’innovazione che la mass customization offre e ritiene che potrebbe essere applicabile alla propria attività se le parti potessero essere personalizzate attraverso il 3D printing/additive manufacturing. • I settori medico, industriale e automobilistico sono stati definiti come i più maturi per l’innovazione nel 3D printing/additive manufacturing nei prossimi cinque anni. Apertura di nuove opportunità di collaborazione • L’85% degli intervistati ha indicato che la collaborazione tra settori diversi per abbracciare le nuove tecnologie di digital manufacturing è importante. • L’81% ha indicato che l’azienda pianifica future collaborazioni con enti governativi sui prodotti di digital manufacturing. • La principale barriera all’ingresso nel settore dell’additive manufacturing/3D printing è quella di trovare una forza lavoro qualificata. • Per affrontare questo deficit di competenze, il 64% vuole offrire più servizi di formazione professionale e il 53% desidera che le aziende, i governi, le istituzioni e i cittadini lavorino insieme per investire in programmi di formazione e di job-skilling. La produzione sostenibile continuerà a essere un imperativo di business • I principali modi in cui l’additive manufacturing/3D printing può ridurre gli sprechi promuovere un’economia circolare sono la riduzione della quantità di materiali utilizzati e una migliore corrispondenza tra domanda e offerta, seguita dall’accorciamento e dalla semplificazione delle supply chain tradizionali e dal miglioramento dei servizi opzionali che possono prolungare la vita dei prodotti. • Il 90% degli intervistati ha affermato l’importanza della riciclabilità delle polveri derivanti dall’additive manufacturing/3D printed. • L’88% degli intervistati ritiene che sia importante che i governi creino un ecosistema sostenibile incentivando gli investimenti e lo sviluppo di tecnologie di digital manufacturing vantaggiose dal punto di vista sociale e ambientale.|
Highlight e sfide attuali Le tecnologie di Digital Manufacturing stanno stimolando il progresso economico • Il 99% degli intervistati a livello globale ritiene che le tecnologie di digital manufacturing possano contribuire alla crescita economica. • L’89% degli intervistati sta considerando di evolvere i propri modelli di business in risposta all’attuale contesto economico mondiale. • Nei prossimi 12 mesi, il 71% prevede di investire in tecnologie di digital manufacturing e oltre quattro intervistati su cinque (85%) hanno indicato che la loro azienda prevede di aumentare gli investimenti in additive manufacturing/3D printing. • Tre quarti degli intervistati hanno affermato che l’additive manufacturing/3D printing aiuta la loro azienda ad essere più agile, è una valida alternativa alla produzione tradizionale e rappresenta un supporto alla produzione tradizionale. • Oltre nove intervistati su dieci hanno dichiarato che stanno analizzando nuovi modelli di produzione/supply chain, con il 59% che valuta i modelli ibridi e il 52% che esamina la produzione localizzata. L’innovazione accelerata trasforma le industrie • Il vantaggio più volte citato dagli intervistati che utilizzano addi-
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Additive MANUFACTURING
ELMEC 3D DÀ UNA “MANO MECCANICA” AD AVI.COOP
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are “nuova vita” a un macchinario industriale desueto, offrendo la propria expertise a servizio dell’industria alimentare. È quanto ha faatto di recente Elmec 3D per AVI.COOP. L’azienda, con sede a Cesena e parte del sistema Amadori, si è rivolta alla manifattura additiva e, nello specifico, a Elmec 3D per realizzare una mano di presa per braccio meccanico andato fuori produzione, migliorando ulteriormente velocità e prestazioni del robot. Il progetto, a cura di Elmec 3D, ha visto in una prima fase la riproduzione del componente originale tramite tecnologia Multi Jet Fusion di HP, comportando già un primo alleggerimento e una riduzione dei costi di produzione. Dopo una fase di ottimizzazione, il risultato è stato un nuova mano di presa dal peso dimezzato e dal costo di produzione ridotto del 97%, con conseguenti vantaggi in termini di performance del robot e della catena di produzione. “La collaborazione con Elmec 3D è stata fondamentale”, spiega Christian Franceschini, uno dei respon-
sabili di stabilimento dell’azienda alimentare. “Insieme abbiamo studiato tutto il sistema e siamo riusciti ad arrivare ad una soluzione ottimale che oggi ci garantisce il proseguo della vita della macchina senza particolari problematiche, essendo il pezzo totalmente intercambiabile a quello originale, anzi addirittura migliorativo. Abbiamo intenzione di proseguire la collaborazione con Elmec 3D per mettere a punto altre idee e altri pezzi, per ottimizzare e migliorare pesi e costi, dato che la tecnologia permette da un lato di studiare e progettare componenti e attrezzature a nostro piacimento, dall’altro di contenere i costi”. “Siamo di fronte dunque a una vera e propria svolta nell’ambito della produzione”, afferma Martina
Ballerio, Business Unit Manager di Elmec 3D. “Infatti oggi, grazie alla tecnologia di stampa 3D, la presenza di un componente a fine vita non costituisce più un problema ma un’opportunità. Siamo lieti di aver collaborato con un Gruppo come Amadori e di aver contribuito al miglioramento del loro impianto di produzione”. Elmec 3D è la business unit di Elmec Informatica dedicata alla manifattura additiva. Grazie ad un team di ingegneri e designer e ai più innovativi software, gestisce tutti gli aspetti dei progetti delle aziende clienti: tecnologia, materiali, design e re-engineering, stampa e post-processo. Nello specifico si occupa di rivendita di soluzioni di stampa 3D industriale, servizi di stampa 3D, servizi di design e re-engineering e training ad hoc.
SMART LAB 3D UNISCE ADDITIVE MANUFACTURING E IOT
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seguito di un anno di sperimentazioni e test, Finlogic S.p.A. ha annunciato al mercato la prima stampante 3D prodotta interamente da Smart Lab 3D, azienda consociata al Gruppo Finlogic. Questa stampante 3D di nuova concezione può annoverare una serie di primati, il primo su tutti è che Layerloop potrà produrre oggetti in serie che integrino al proprio interno tag RFID o NFC, attraverso una testina di stampa proprietaria e brevettata. Parte del focus tecnologico riversato su questo sistema è stato orientato verso la conversione della stampa 3D a sistema desktop di produzione di piccoli lotti in serie in una vasta gamma di polimeri e tecnopolimeri plastici (sino ai compositi in fibra di Carbonio). La stampante 3D Layerloop sarà interamente prodotta negli stabilimenti di Smart Lab 3D srl, in ogni sua componente. Aldo e Leonardo Pisanello, ideatori del sistema Layerloop, dichiarano: “Il lavoro svolto nella creazione di Layerloop racchiude più di 8 anni di esperienza raccolta nel service di stampa 3D attraverso l’utilizzo di svariate tecnologie e tipologie di stampanti 3D,
ne abbiamo raccolto tutte le mancanze e le abbiamo implementate in questo innovativo sistema di stampa 3D. Grazie all’opportunità di essere parte del Gruppo Finlogic, abbiamo osservato i dati del crescente settore dell’IOT e abbiamo brevettato la prima tecnologia di stampa 3D che integri l’identificazione automatica nel processo di estrusione 3D”. Dino Natale, AD di Finlogic, afferma: “L’Internet of Things e il mondo dell’additive manifacturing registrano segnali di forte crescita. L’investimento di Finlogic, nella PMI innovativa Smart Lab 3D, ha segnato il passo di un avvicinamento del mondo dell’additive manifaturing, a quello della Identificazione Automatica, aprendo scenari di forte crescita potenziale per le vendite e l’ampliamento della gamma. La produzione di una stampante 3D, che integra al proprio interno la possibilità di inglobare un Tag RFID o NFC, si rivela una grossa opportunità per Finlogic anche per lo sviluppo internazionale vista la sua unicità”. La stampante 3D Layerloop sarà disponibile alla consegna in tutta Europa per aprile 2021.
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Marchesini Group
cresce nella cosmetica Dal 1° gennaio Marchesini Group ha ufficializzato l’apertura della sua Beauty Division: 5.000 metri quadri di nuovi stabilimenti costruiti all’interno del quartier generale di Pianoro, che ospiteranno uffici e reparto produttivo di tutta la galassia cosmetica del Gruppo. Inoltre, l’azienda ha annunciato l’acquisizione di Cosmatic.
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ltre ai macchinari Marchesini Group Beauty e alle tecnologie Dumek, Axomatic e V2 engineering – marchi del Made in Italy acquisiti nell’ultimo triennio con l’obiettivo di accrescere l’offerta di soluzioni per il confezionamento dei prodotti cosmetici – la Beauty Division integrerà una nuova azienda appena entrata a far parte del Gruppo: Cosmatic, realtà specializzata nelle tecnologie per la produzione di rossetti e nel riempimento polveri cosmetiche. Cosmatic è nata e cresciuta nel distretto lombardo della cosmetica: 500 aziende concentrate nel quadrilatero tra Crema, Bergamo, Milano e la Brianza - che da sole realizzano oltre la metà del make-up utilizzato dalle donne di tutto il mondo. L’acquisizione di Cosmatic permetterà a Marchesini Group di ampliare il proprio know-how in un segmento che utilizza alcune delle tecnologie più complesse del mondo cosmetico, come quelle che processano
la pasta dei rossetti - un gel ceroso formato da cere gelificate con oli, grassi e resine, colorato con pigmenti e addizionato con aromi, antiossidanti e una serie di principi attivi - e la colano in stampi di silicone raffreddati, di diversa forma e dimensioni. “Nonostante l’utilizzo delle mascherine abbia ridotto l’acquisto di rossetti e altri prodotti per il make-up, abbiamo individuato in Cosmatic un partner molto interessante, in quanto una delle poche aziende italiane che possiede un know-how tanto particolare”, ha dichiarato Pietro Cassani, amministratore delegato di Marchesini Group. “Il nostro obiettivo per il 2021 è replicare nel segmento cosmetico ciò che già facciamo per il comparto farmaceutico, ovvero creare intere linee di produzione in grado di eseguire tutte le operazioni richieste dal cliente, dal processo del prodotto fino al suo confezionamento finale. Siamo certi che, non appena la crisi pandemica inizierà a placarsi, ci sarà un effetto rialzo su beni di largo utilizzo come quelli per il make-up”. Renato Ancorotti, presidente di Cosmetica Italia, l’associazione che riunisce le imprese cosmetiche italiane, ha commentato: “Nonostante la fortissima crescita pre-Covid, anche il business dei prodotti cosmetici è andato incontro a forti cambiamenti dall’inizio della pandemia: dalla dilatazione della beauty routine, alla maggiore attenzione ai concetti di cosmetici green e sostenibili, fino alla cresciuta sensibilità verso la sicurezza. I dati preconsuntivi 2020 si aggirano su un valore dei consumi italiani pari a 9,6 miliardi, -9,3% in meno rispetto al 2019. Pensiamo che il 2021 sarà un anno di transizione, prima della ripresa completa nel 2022”. Accanto gli stabilimenti della Beauty Division – il cui direttore sarà Lorenzo Gatti, una gavetta prima come tecnico e poi come area manager del Gruppo – sono sorti anche gli edifici che ospiteranno il Customer Care, per un totale di nuovi 9.000 metri quadri a disposizione di uffici e produzione. |
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Aziende &STRATEGIE
FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI GREEN BOX IN FRIGEL FIRENZE Si è conclusa l’operazione di fusione per incorporazione di Green Box in Frigel Firenze S.p.A. Con la stipula dell’ultimo atto notarile, avvenuta il 10 dicembre scorso, le due società adesso sono a tutti gli effetti una sola. Gli effetti giuridici di tutti i contratti in essere a nome di Green Box si trasferiranno di conseguenza automaticamente a Frigel Firenze a partire dal primo gennaio 2021. Con l’operazione, la sede di Green Box a Piove di Sacco (Padova) diventa dunque una sede produttiva di Frigel Firenze. Lo stabilimento padovano è pienamente operativo ed è prossimo l’avvio dei lavori per il suo ampliamento, che si concluderanno nel corso del 2021 e permetteranno un consistente aumento della capacità produttiva.
SCHNEIDER ELECTRIC ACQUISISCE PROLEIT Schneider Electric, punto di riferimento nella trasformazione digitale della gestione dell’energia e dell’automazione, ha annunciato di aver rafforzato il proprio impegno per l’automazione olistica e software-supported con l’acquisizione di ProLeiT AG. ProLeiT AG fornisce sistemi di controllo di processo (PCS) con un sistema integrato di esecuzione della produzione (MES) ottimizzato per il mercato dei beni di consumo, compresi i segmenti Food and Beverage, Chemicals e Life Sciences. ProLeiT ha sede a Herzogenaurach, in Germania, e opera a livello mondiale in dieci sedi con oltre 500 dipendenti in tutto il mondo. Con l’acquisizione del produttore di software, Schneider Electric ha ora un portafoglio di soluzioni migliorato e competenze di dominio più approfondite per fornire più valore ai produttori di prodotti confezionati al consumo. Come parte della piattaforma EcoStruxure Plant di Schneider Electric e della sua linea di business Digital Pant, il portafoglio di software ProLeiT contribuirà a guidare la trasformazione digitale per i clienti, fornendo una maggiore produttività ed efficienza sia in ambito di energia che di processi. Il portafoglio si basa su oltre 30 anni di esperienza tecnica e conoscenza approfondita del settore e comprende: - sistema di controllo di processo ProLeiT con funzioni MES integrate; - Brewmaxx™, un sistema di controllo basato su PLC utilizzato dalle birrerie nei settori della tecnologia dell’automazione, dell’informazione e del controllo; - Plant iT™, un sistema modulare di controllo di processo per la verifica continua e il monitoraggio nelle aree automazione, tecnologia dell’informazione e del controllo. “Siamo lieti di essere entrati a far parte di Schneider Electric con il nostro team di esperti”, afferma Wolfgang Ebster, che si unisce al business Schneider Electric Digital Plant come Vice Presidente di ProLeiT.
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nimax: la qualità vuole qualità Sistemi di codifica e marcatura ad alto rendimento per ogni tipologia di prodotto e di linea produttiva. Tecnologie inkjet in alta e bassa risoluzione in linea e su finelinea, laser, sistemi stampa e applica, stampanti a trasferimento termico, drop-on-demand, inkjet termico, stampanti per etichette a colori in alta qualità, software specifici di gestione della codifica e interfacciamento. Oggi la codifica è essenziale per valorizzare l’unicità del prodotto. Per questo Nimax propone una gamma completa di prodotti che garantiscono una perfetta leggibilità su tutti i supporti, l’integrazione ottimale con ciascuna linea produttiva, la riduzione dei fermi macchina, il contenimento dei costi di esercizio reali. Chiedi un incontro con i Consulenti Nimax per individuare la soluzione ideale per le tue specifiche esigenze di codifica: nelle offerte Nimax la qualità non è un optional.
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Phoenix Contact
comunicazione affidabile nel confezionamento Gli switch industriali della serie 2000 di Phoenix Contact rispondono alle esigenze dei produttori di macchine confezionatrici e imbottigliatrici poiché i loro requisiti garantiscono un flusso di informazioni continuo all’interno delle diverse tipologie di linee di confezionamento.
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e aziende che operano nella produzione di macchine per il settore packaging, tra cui confezionatrici e imbottigliatrici, sono dotate di linee di confezionamento specifiche generalmente costituite da unità di macchina decentralizzate, a loro volta formate da componenti standard e da moduli macchine specifici per il prodotto. Poiché tutti i componenti della macchina devono comunicare tra loro, è necessaria una rete performante. Al fine di garantire un flusso di informazioni continuo, è ideale utilizzare una soluzione Ethernet che permette di proteggere lo scambio dei dati e la comunicazione contemporanea con i sistemi sovrapposti di pianificazione della produzione. I fornitori di macchine a livello mondiale, inoltre, devono assicurarsi che tutti i componenti integrati nell’applicazione soddisfino i requisiti dei diversi Paesi di destinazione. Affinché i costi di costruzione e di produzione siano il più possibile ridotti, vengono richiesti sistemi aperti e standardizzati all’interno del sistema di comunicazione della macchina. Per questo motivo utilizzare componenti il più possibile standardizzati tra loro e collegare la soluzione via Profinet o Ethernet/IP risulta essere la soluzione vincente. La realizzazione di una struttura di comunicazione basata su Ethernet presuppone diverse caratteristiche oltre alla trasmissione dei dati. Una rete di macchine, in cui gli Switch vengono montati nel quadro elettrico, ha elevati requisiti inerenti alla compatibilità elettromagnetica (EMC) e alla resistenza termica. Inoltre gli Switch devono supportare protocolli industriali come Profinet o Ethernet/IP. Risultano quindi particolarmente elevate le esigenze imposte dall’Ethernet/IP agli Switch.
ideale per i produttori di macchine confezionatrici e imbottigliatrici, poiché soddisfano le direttive EMC e superano sensibilmente la resistenza termica necessaria, potendo essere utilizzati a temperature ambientali fino a +70°C. L’utilizzo a livello internazionale è così garantito, in quanto i dispositivi di rete dispongono di tutte le omologazioni necessarie. Questi Switch sono semplici da usare quanto uno Switch Unmanaged, ma offrono le caratteristiche di uno Switch Managed, migliorando la stabilità e la robustezza della rete di macchine. Nella modalità Unmanaged, lo Switch 2000 si comporta come uno Switch Unmanaged, ovvero non necessita la configurazione e non contiene un indirizzo IP. A differenza di un classico Switch Unmanaged, tuttavia, è in grado di gestire i meccanismi di ridondanza mentre le funzioni di filtro broadcast sono attivate in background. Lo Switch offre quindi la stabilità di rete di uno Switch Managed senza la necessità di configurazione. Inoltre, gli Switch industriali 2000 supportano sia il Rapid Spanning Tree Protocol (RSTP) sia il Media Redundancy Protocol (MRP), garantendo una rete particolarmente sicura grazie ai meccanismi di ridondanza. Se la comunicazione nella rete viene interrotta da un guasto del dispositivo o da un cavo difettoso, entrambi i protocolli di ridondanza garantiscono la commutazione dei percorsi di comunicazione. In questo modo mantenete la comunicazione nella rete e impedite che si verifichino tempi di inattività. Questa soluzione consente alle aziende di sfruttare i vantaggi di un metodo di comunicazione standard indipendentemente dal fatto che si tratti di progettazione, costruzione o messa in funzione delle macchine confezionatrici/imbottigliatrici.|
Gli Switch industriali 2000 Gli Switch industriali della serie 2000 di Phoenix Contact rappresentano la scelta
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Prodotti &TECNOLOGIE
Gimatic AMPLIA L’OFFERTA DI PRODOTTI PER IL VUOTO L'offerta Gimatic consente ai clienti una maggiore flessibilità nella progettazione di sistemi di automazione che mirano ad aumentare l’efficienza e la produttività.
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entose, pompe a vuoto, sensori, e relativi accessori permettono ai clienti Gimatic di maneggiare oggetti in diversi settori industriali con un basso consumo energetico e tempi morti ridotti. Gimatic fa parte di Barnes Group’s Automation. La gamma delle ventose VG Gimatic consiste in 900 prodotti e include materiali di alta qualità come poliuretano a doppia durezza, silicone (disponibile nella versione FDA per la manipolazione di alimenti non confezionati), gomme HNBR e NBR. Queste
gomme sintetiche prive di sostanze che danneggiano la vernice (PWIS), le rendono ideali per applicazioni dove la contaminazione dei materiali deve essere evitata. Grazie ai diversi modelli di ventose adatti alla maggior parte delle applicazioni, Gimatic può garantire una presa sicura anche su superfici come le confezioni degli snack e delle barrette. Le ventose Gimatic sono suddivise in 18 famiglie di prodotti, ognuna con specifiche caratteristiche che le rendono adatte per diversi settori come il packaging, l’alimentare, il pharma, l’automotive, quello della plastica, delle lamiere, del legno e del vetro. La gamma di cartucce EJ e di pompe a vuoto include circa 150 prodotti differenti suddivisi in 8 famiglie di prodotti. Le cartucce Gimatic sono disponibili in 3 taglie, ognuna offerta in 3 versioni differenti. Esse sono estremamente efficienti, compatte ed
ultraleggere e permettono di soddisfare le richieste di integrazione da parte dei nostri clienti -proprio dove il vuoto è richiesto- massimizzando così la performance del sistema di presa e riducendone il consumo energetico. Le pompe a vuoto Gimatic sono costituite da un manifold in alluminio anodizzato o POM e sono in grado di integrare funzioni aggiuntive come il rilascio automatico dell’oggetto manipolato evitando tubi o raccordi aggiuntivi. Oltre a sospensioni, giunti sferici e attuatori a vuoto, la gamma di prodotti vacuum include sistemi di rilascio, vacuostati di diverse tipologie che possono essere facilmente integrati con le pompe Gimatic, e accessori come i filtri.
PMR System Group SOLUZIONI CHIAVI IN MANO PER IL CONFEZIONAMENTO COSMETICO
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MR costruisce dosatori automatici per prodotti densi, semidensi e liquidi come creme, shampoo, profumi, lozioni, gel, oli essenziali, rimmel. Le soluzioni PMR possono essere lineari o rotative e garantiscono il riempimento in una vasta gamma di contenitori. Nello specifico le linee possono essere equipaggiate da 1 a 6 gruppi di dosaggio, volumetrici elettronici, o pneumatici. Dopo il riempimento, i contenitori vengono automaticamente tappati con un gruppo di tappatura; il posizionamento del tappo può essere manuale oppure con carico automatico e sistema pick&place. La velocità di produzione è variabile in relazione alle caratteristiche del prodotto e al numero di ugelli di riempimento, si possono raggiungere anche i 1800/2000 pz/h. Nelle soluzioni PMR sono presenti: pannelli di controllo touch-screen per l’impostazione di dosata e tappatura; protezioni antinfortunistiche realizzate in acciaio inox AISI 304, eseguite secondo le normative CE e le parti a contatto con il prodotto sono in acciaio AISI 316. Qualità garantita Made in Italy: la progettazione e realizzazione degli impianti avviene direttamente nellostabilimento PMR; le macchine unisono alta qualità costruttiva ed operativa ad un prezzo particolarmente competitivo. Grazie ai continui investimenti in ricerca e sviluppo, l’azienda implementa anche tutte le tecnologie 4.0 per allinearsi alle best practice inter-
nazionali e accedere agli incentivi governativi. Nell’ottica di migliorare le performance dei sistemi di tappatura, nel 2020 PMR ha progettato, e costruito un nuovo Tappatore a rullini in grado di produrre oltre 5.000 pz/h. L’esigenza è nata per soddisfare la richiesta di un sistema di tappatura veloce per la crescente necessità di detergenti/disinfettatanti e quindi in grado di tappare sia tappi trigger, a vite e dispenser. Nel nuovo Tappatore PMR il sistema di serraggio è costituito da una doppia coppia di dischi gommati, azionati da motore brushless, che permette di impostare velocità di rotazione e sistema di chiusura. I dati principali di ogni formato possono essere memorizzati in “ricette”, richiamabili dall’operatore direttamente da touch-screen, presente a bordo macchina. Anche questa nuova soluzione è modulare e quindi può integrarsi perfettamente in una linea esistente oppure essere accoppiato ai sistemi di riempimento ed etichettatura PMR.
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LE NOVITÀ FIRMATE Kabelschlepp
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abelschlepp presenta nuovi modelli e nuove dimensioni delle proprie catene portacavi. Un nuovo tipo di catena disponibile sia per la serie Uniflex che per la serie Robotrax. Una versione con rulli integrati per la catena portacavi TKHD heavy duty. A questi prodotti si aggiunge inoltre il lancio di nuovi supporti di scorrimento in poliammide per canali di guida in alluminio Alu Guide. La nuova catena della serie Uniflex Advanced presenta un’altezza interna di 56 mm e larghezze interne da 100 a 250 mm, ottima protezione e conduzione dei cavi ora possibili persino con cavi di medie e grandi dimensioni. La ben collaudata struttura del sistema di apertura rapida “quick opening” caratterizza anche questa nuova catena. Un nuovo modello con “room to the top” sarà disponibile per il Robotrax: la versione particolarmente larga con tre camere ideale per applicazioni sui robot per la guida di un gran numero di cavi con diametro sino a 42 mm. Le catene portacavi della serie TKHD raggiungono ora nuove altezze: qui Kabelschlepp presenta una versione aggiornata RSC con rulli già integrati alla catena, una soluzione particolarmente efficiente per applicazioni corsa lunga, come sui carriponte. E in ultimo ma non meno importante, Kabelschlepp aggiunge nuovi supporti di scorrimento in poliammide sui sistemi modulari ALU Guide per applicazioni scorrevoli. Applicabili tranquillamente al canale senza impiego di tool particolari, assicurano uno scorrimento fluido della catena portacavi.
Phoenix Contact ETICHETTATURA MOBILE CON L’APP DI MARCATURA
L’
app “Marking system” per smartphone e tablet di Phoenix Contact consente agli utenti di trovare facilmente e rapidamente soluzioni di marcatura adatte a qualsiasi esigenza, creare le etichette e stamparle su una stampante Phoenix Contact compatibile. In particolare, la navigazione a menu di facile utilizzo e sensibile al contesto dell’app gratuita, disponibile in 19 lingue, consente un processo di marcatura efficiente per ogni applicazione. Grazie alle procedure guidate integrate, il materiale di marcatura può essere selezionato in modo semplice e veloce tra le oltre 3.000 soluzioni di siglatura per tre tecnologie di marcatura. Una volta trovato il materiale desiderato, la progettazione della soluzione di marcatura individuale e specifica per l’applicazione può essere implementata rapidamente, anche senza particolari conoscenze pregresse. Il fatto che l’etichettatura richiesta possa essere creata direttamente in loco rappresenta un vantaggio decisivo. La stampante mobile è controllata via Bluetooth tramite un telefono cellulare o un tablet dotato di Android o iOS. I modelli di etichette progettati possono anche essere salvati per un uso futuro. L’app è disponibile online e offline. Grazie agli aggiornamenti automatici, è sempre disponibile l’ultima versione del software.
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Turck Banner NUOVO SENSORE PER IMBALLAGGI DI OGNI FORMA
urck Banner Italia, tra i principali fornitori di sensoristica, illuminatori e segnalatori industriali, sistemi bus e sicurezza, presenta al mercato italiano il sensore retroriflettente ad ampio raggio Q76E, un innovativo sensore in grado di rilevare su trasportatori di ogni genere oggetti e pallet dai bordi irregolari o imballati in modo non uniforme. Le modalità di confezionamento si sono col tempo ampiamente diversificate e sui trasportatori transitano, pallet irregolari, di materiali diversi, imballati in modo non uniforme e oggetti molto disparati, quali sacchetti, poly bags, blister, buste, tubi e altri oggetti difficili da rilevare. Il nuovo sensore Q76E di Turck Banner rileva sui trasportatori in modo affidabile il bordo anteriore
di oggetti complessi da rilevare o di forma irregolare anche rivestiti con pellicole termoretraibili, sacchetti plastici e imballi perforati o pluriball, offrendo allo stesso tempo livelli di sensibilità selezionabili per rilevare oggetti molto piccoli con spessore fino a 8 mm. Ogni sensore genera un ampio raggio di rilevamento a luce rossa visibile per semplificare l’allineamento ed è dotato di LED luminosi per l’indicazione visiva. La portata del nuovo sensore Q76E raggiunge i 4 metri e consente una straordinaria flessibilità di montaggio, grazie alla soluzione a retroriflessione polarizzata che consente di utilizzare il sensore con riflettore catarifangente, consentendo il risparmio nei tempi di installazione,
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spazi e costi per il cablaggio. Il Q76E dispone inoltre di una elevata frequenza di commutazione di 250 Hz ideale per le linee di produzione ad alta velocità. Il nuovo sensore è offerto anche con IO-Link per una maggiore disponibilità di dati, configurazione e monitoraggio remoto, e una semplice sostituzione del dispositivo. L’innovativo sensore Q76E di casa Turck Banner trova il suo ideale utilizzo sia su impianti trasportatori, di movimentazione pallet e materiali stoccati in magazzini, sia su impianti di trasporto di oggetti da e verso la produzione assolvendo sempre in modo ineccepibile la sua funzione di rilevamento di oggetti a forma irregolare.
Prodotti &TECNOLOGIE
STRATEGIE E NOVITÀ IN CASA Finlogic
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inlogic S.p.A., azienda attiva nel settore dell’Information Technology con soluzioni complete per l’etichettatura, la codifica e l’identificazione automatica dei prodotti, è a capo del Gruppo Finlogic che oggi conta 3 stabilimenti di produzione di etichette, 5 sedi commerciali operative, 3 show room, 7 centri di assistenza tecnica più 6 consociate. La copertura capillare del territorio nazionale, la collaborazione tra le aziende, unitamente all’elevata specializzazione in soluzioni di etichettatura, hanno permesso al Gruppo di ottenere risultati positivi anche nell’anno appena concluso. Ne attesta l’affidabilità, il riconoscimento ricevuto nel mese di gennaio per aver mantenuto rating 1: il Cribis Prime Company 2020, che premia le aziende con la massima affidabilità commerciale. ➣ Il 2020 è stato un anno complesso. In che modo avete reagito alle sfide continue imposte dalla pandemia? Fortunatamente operiamo nel settore dell’etichettatura e della tracciabilità, il che ci ha permesso di rimanere operativi durante tutto l’anno, lavorando principalmente con il settore Agroalimentare, Sanitario, Chimico e Logistico. Siamo un’azienda con una forte propensione all’innovazione e abbiamo sviluppato e prodotto diverse soluzioni innovative per aiutare le persone a fronteggiare la situazione.
etichette per il settore dei corrieri e trasporti. Le Sedi di Torino, Bergamo e Milano hanno un’ottima conoscenza del settore industriale, elettronico e automotive, dove sono spesso richieste soluzioni Rfid e impiego di etichette durevoli come materiali 3M.
➣ A quali settori vi rivolgete? Ogni azienda del gruppo nel tempo si è specializzata per supportare al meglio pochi settori e specifici. Indubbiamente quelli con i quali abbiamo lavorato maggiormente quest’anno sono stati il settore Agroalimentare, in quanto produciamo molte etichette per caseifici, panifici, produttori di carni e salumi, ortofrutta, prodotti ittici e conserve. Il settore Chimico è stato trainato dai prodotti per la detergenza e sanificazione, per i quali abbiamo dovuto soddisfare molte richieste di urgenza dovute a un aumento vertiginoso della produzione. Nello stabilimento di Piacenza di Staf, produciamo un’ampia gamma di etichette per il settore Sanitario, come ad esempio etichette per provette per analisi del sangue, per la gestione dei pazienti, etichette per la sterilizzazione degli strumenti ecc; oltre alle
➣ Qual è la vostra strategia di crescita per il 2021? Il nostro core business rimane sempre la produzione di etichette, alla quale associamo un’ampia gamma di ribbon. Dal 1° gennaio 2021 abbiamo consolidato la fusione delle due consociate: Tecmark e System Code, aggiungendo due sedi commerciali e tecniche, insieme al know how e la professionalità di 16 persone. Presso lo stabilimento produttivo di Acquaviva delle Fonti (BA) stiamo ultimando i lavori di ampliamento con un nuovo capannone e investimenti ingenti per 6 nuove linee di produzione, più un sistema innovativo di stampa Offset, inserendo e assumendo nuove risorse. Anche nel 2021, continueremo con la strategia di M&A nel settore dei produttori di etichette.
DA Forgraf LA PIEGATRICE AF-408F PER IL MONDO PHARMA
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a Horizon Inc., rappresentata in Italia in esclusiva da Forgraf srl, sta proseguendo nell’introduzione di nuovi modelli anche nel settore del “farmaceutico”. È stata infatti presentata recentemente la nuova piegatrice modello AF-408F e che va ad affiancarsi ai modelli AF-406S e AF-406F presenti nel mercato già da
molti anni. La AF-408F è una piegatrice ad alta pila a 8 tasche con avviamento totalmente automatico e con mettifoglio ad aspirazione. Ogni settore della macchina si regola in modo automatico: è sufficiente selezionare il tipo di piega e imputare il formato della carta tramite l’ampio pannello a colori “touch screen” affinché la pie-
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gatrice si regoli automaticamente e sia pronta per la produzione. Eventuali micro correzioni possono essere effettuate facilmente, anche durante la produzione, senza la necessità di arrestare la macchina. Tramite lo “scoring navigator” sarà inoltre possibile posizionare in modo estremamente semplice e preciso sia i cordonatori che i perforatori. La configurazione a 8 tasche consente un’ampia varietà di pieghe dalle più semplici alle più complesse. Entrambi i modelli possono essere equipaggiati anche con l’unità per la “cordonatura ad acqua”. Con questo procedimento le pieghe risulteranno essere molto più schiacciate migliorando la precisione e la qualità della piega. Questo dispositivo è particolarmente utile in presenza di carte molto leggere e di prodotti con molte pieghe tipo: bugiardini, istruzioni, garanzie ecc. Nella versione FL, il formato carta passa da 43x66 cm a 43x90 cm. Anche la piegatrice AF-408F, così come la quasi totalità delle macchine Horizon, è dotata del nuovo software di comunicazione e gestione “iCELiNK” che la rende compatibile con quanto richiesto per l’“Industria 4.0”.
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Movimentazione automatica ad alte velocità per confezioni di fettine al formaggio Con l’impiego delle ventose piGRIP®, certificate per l’uso a contatto con alimenti, e dei generatori di vuoto COAX®, entrambi prodotti Piab, Cama Group ha realizzato un impianto di confezionamento all’avanguardia che permette di manipolare ben 280 confezioni di fettine al formaggio al minuto.
guente rischio di danneggiamento del flow pack e la possibile creazione di grinze sul prodotto. “Cercavamo delle ventose approvate FDA - che non tutti i fornitori sono in grado di fornire - che ci consentissero la manipolazione di formati diversi, ad alte velocità di processo, senza rovinare i prodotti”, spiega Massimo Monguzzi, R&D Manager di Cama, responsabile del progetto. “Con Piab siamo andati a colpo sicuro. Abbiamo svolto i test di fattibilità con l’assistenza dei tecnici della filiale italiana ed abbiamo sviluppato una soluzione di presa che si caratterizza per la flessibilità. Dato che ogni ventosa è abbinata ad un singolo generatore di vuoto, possiamo scegliere di far funzionare solo alcune delle quattro ventose di ciascun organo di presa. Tutto ciò si traduce in un risparmio del consumo di aria compressa e di energia elettrica. Prima di scegliere i generatori di vuoto Piab, abbiamo testato anche delle pompe elettriche a canale laterale. Queste non hanno funzionato perché hanno un tempo di risposta troppo lungo, presentano difficoltà a regolare il vuoto ed infine possono causare danneggiamenti ai prodotti, con conseguenti elevati scarti di produzione. Ci siamo pertanto orientati sulla tecnologia COAX® di Piab, che permette di avere il generatore di vuoto installato in prossimità del punto di presa, risolvendo tutte le nostre problematiche. Per quanto riguarda le ventose, abbiamo scelto piGRIP® di Piab con labbro per sacchetti, installando quattro ventose con diametro di 34 mm per ciascuna unità di presa del gripper. Questa soluzione si è rivelata la soluzione ottimale per il nostro processo perchè offre una presa sicura, ma non lascia segni sulle confezioni”.
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ama Group, azienda attiva a livello internazionale nella progettazione e produzione di sistemi completi di confezionamento secondario ad alta tecnologia rivolti ad importanti gruppi multinazionali sia nel mercato alimentare che non alimentare, ha installato sulla macchina di caricamento di una linea completa per il packaging di confezioni di fettine al formaggio dei gripper in materiale plastico realizzati con le ventose piGRIP®, approvate per contatto alimentare, a cui sono stati abbinati i generatori di vuoto ad alta efficienza COAX® di Piab.
Soluzioni flessibili e veloci Il processo si caratterizza per un numero estremamente elevato di formati da gestire: dieci formati prodotto e una quindicina di formati scatola, con tantissime combinazioni possibili. Si parla quindi di oltre 100 formati. Anche formati multipli (scatole con più confezioni di fettine al formaggio), anche di peso elevato, fino a 1 kg. La prima esigenza è stata dunque quella di minimizzare le sostituzioni dell’organo di presa conseguenti ai cambi formato. Cama Group ha dunque sviluppato due tipi gripper, con cui è in grado di trattare tutti i formati di fettine al formaggio: uno a 2 unità e uno a 3 unità di presa. Ciascuna unità è composta da 4 ventose e da 4 generatori di vuoto e prende una confezione di fettine al formaggio alla volta. Un altro elemento critico del processo è l’elevata velocità con conse-
Le tecnologie di Piab piGRIP® è un esclusivo concetto di ventosa configurabile, con parti ottimizzate una ad una, per favorire la presa, il sollevamento e la compensazione di livello. La movimentazione di piccoli sacchetti all’interno di cartoni è la specialità delle ventose piGRIP® di Piab, che presentano labbri particolarmente morbidi in grado di afferrare le diverse superfici delle confezioni. Le ventose piGRIP® consentono spostamenti rapidi e sicuri, facilitando l’automazione di processi veloci. La tecnologia di generazione del vuoto COAX® di Piab riduce al minimo il consumo di energia, offrendo al contempo una presa sicura e veloce, grazie alla sua elevata portata iniziale. Gli eiettori COAX® forniscono una portata tre volte maggiore rispetto ad un eiettore a vuoto convenzionale con lo stesso consumo d’aria, risultando fino a due volte più veloci. L’unità pompa può fornire prestazioni elevate anche con pressione di alimentazione bassa o fluttuante. Ciò è stato dimostrato in test comparativi indipendenti condotti da “Fraunhofer Institute for Machine Tools and Forming Technology IWU” di Dresda. Questi test hanno dimostrato che gli eiettori Piab richiedono una quantità d’aria compressa notevolmente inferiore per ottenere lo stesso risultato di eiettori di altri fornitori. Di conseguenza, il loro utilizzo riduce il costo di fornitura di aria compressa e quindi il costo totale di produzione.|
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Case HISTORY
L’innovativo portfolio Siemens soddisfa l’esigenza di automazione e sicurezza
Per migliorare la tecnologie delle moderne linee produttive, Siemens offre una gamma di prodotti completa e soluzioni innovative che aiutano nella progettazione e sviluppo di macchine affidabili, performanti e totalmente sicure.
TEKNOICE: PRODURRE GELATI SFRUTTANDO L’AMPIO PORTFOLIO SIEMENS
CFT SI AFFIDA A SIEMENS PER LA SICUREZZA
Teknoice di Buccinasco, in provincia di Milano, da 35 anni è leader nella realizzazione di impianti completi per la produzione di gelato, dalla pastorizzazione al confezionamento, sfrutta l’integrazione, l’ampio portfolio di automazione e il supporto tecnico di Siemens. Per produrre il gelato si parte dal processo di pastorizzazione e dal freezer che raffredda il prodotto. In queste macchine, la semplicità e l’ottimo rapporto prestazioni/ prezzo del controllore S7-1512SP, dell’inverter SINAMICS G120 e del HMI Comfort Panel, garantiscono un controllo preciso e compattezza nel quadro. Grazie alla completa integrazione in TIA Portal, la scrittura del software è semplificata. Sulla linea troviamo anche una riempitrice per gelati in coppetta o un estrusore per gelati con stecco. I Pick&Place inseriscono il lavorato nel tunnel e poi nell’incartatrice, che può avere fino a 40 assi. Per la sincronizzazione degli assi, Teknoice si affida alla potenza si SIMOTION e all’estrema affidabilità dei servodrive SINAMICS S120 con motori brushless 1FK7.
Il Gruppo CFT di Parma si occupa di progettare e costruire impianti completi nel settore del Food & Beverage, dal processo al confezionamento primario e secondario. La divisione packaging, in particolare, si dedica alla realizzazione di riempitrici rotative ad elevata tecnologia. Uno dei molti aspetti sfidanti in macchine di questo tipo è quello della sicurezza funzionale. È molto importante poter garantire all’operatore di lavorare a carter aperti, in piena sicurezza e senza ridurre la produttività. CFT ha raggiunto lo scopo utilizzando i PLC fail-safe Siemens della serie S7-150 con I/O safety su periferia ET200SP in combinazione con SIMOTION per le funzionalità Motion Control. Comandando la funzione Safely Limited Speed integrata nei drive SINAMICS S120, è possibile monitorare in modo sicuro e certificato la velocità dei vari assi, prevenendo accelerazioni che potrebbero procurare danno agli operatori o alla macchina stessa. Il tutto con un software di macchina snello e semplificando in modo considerevole il cablaggio nel quadro elettrico grazie alla comunicazione Profisafe.
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49 Rassegna dell’Imballaggio | n. 1 | Febbraio 2021
Alluminio
per imballaggi sostenibili e sicuri Gli imballaggi in alluminio sono all’avanguardia in termini di protezione dei prodotti e sostenibilità. Le proprietà di questo materiale permettono di ottenere una maggiore efficienza delle risorse. Queste tematiche rimangono in cima all’agenda di produttori di imballaggi, brand owner e consumatori.
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el corso della pandemia di Covid-19, è diventato chiaro, come sotto una lente d’ingrandimento, quanto sia importante l’imballaggio per l’approvvigionamento regolare di cibo, prodotti farmaceutici, per l’igiene e per la cura personale. Affinché gli articoli raggiungano il consumatore in perfette condizioni, è essenziale una protezione efficace del prodotto attraverso la confezione. L’alluminio è un materiale che offre una barriera assoluta contro le influenze esterne quali luce, ossigeno o germi, rappresentando quindi una soluzione ottimale per la protezione del prodotto. Allo stesso tempo, gli imballaggi in alluminio aiutano efficacemente a proteggere le risorse impiegate per la produzione del prodotto confezionato. “Il danneggiamento o la perdita del prodotto durante il trasporto e lo stoccaggio distrugge molte più risorse di quelle necessarie per la produzione dell’imballaggio”, afferma Johannes Schick, presidente della divisione tubi, lattine e parti estruse a impatto di GDA, l’associazione delle aziende tedesche che producono alluminio grezzo o prodotti in alluminio, compresi i compositi con altri materiali.
nare la riciclabilità degli imballaggi, che è stato recentemente aggiornato dal Zentrale Stelle Verpackungsregister tedesco (Registro degli Imballaggi dell’Agenzia Centrale Tedesca). Lo standard minimo richiede che durante la progettazione e la fabbricazione dei prodotti si tenga conto dell’impatto ambientale dei prodotti durante il loro intero ciclo di vita e, in particolare, del loro successivo smaltimento. I produttori di imballaggi in alluminio perseguono da anni una strategia coerente di riduzione dell’input di materiale e di riciclabilità per una maggiore efficienza delle risorse. Grazie all’attuale infrastruttura di raccolta, smistamento e riciclo, gli imballaggi in alluminio rimangono nella catena del valore dopo l’uso. In questo contesto, l’alluminio beneficia del suo valore intrinseco e del fatto che, in quanto materiale cosiddetto permanente, può essere riciclato più e più volte senza alcuna perdita di qualità. “In questo contesto, GDA accoglie con favore l’attuale campagna ‘Mülltrennungwirkt’ (attività di separazione dei rifiuti) dei cosiddetti sistemi duali in Germania, che mira a una raccolta e separazione ancora più efficiente dei materiali di imballaggio da parte dei consumatori in modo da assicurare un riciclo dei materiali completo e di alta qualità”, sottolinea Marius Baader, amministratore delegato di GDA.
Alluminio ed economia circolare Nell’attuale rapporto dell’Umweltbundesamt tedesca (Agenzia Federale per l’Ambiente) sulla generazione e il riciclo dei rifiuti da imballaggio in Germania, è stata sottolineata l’importanza della riciclabilità del packaging. Come parametro per misurare la progettazione ecologica degli imballaggi, può essere utilizzato lo standard minimo per determi-
Obiettivo raggiunto Anche se, secondo uno studio GVM/denkstatt del 2019, gli imballaggi sono responsabili solo dell’1,5-2,0% dell’impronta di CO2 di un consumatore europeo, i produttori di imballaggi in alluminio devono affrontare con responsabilità il tema della salvaguardia del clima. Grazie alla distribuzione sul territorio nazionale tedesco di centri di smistamento con separatori a correnti indotte, che consentono un facile smistamento della preziosa frazione di alluminio dal flusso del materiale di imballaggio, nel 2018 in Germania è stato raggiunto un tasso di riciclo del 90,1% per gli imballaggi in alluminio. Pertanto, la quota di riciclo degli imballaggi in alluminio del 90% richiesta dalla legge tedesca entro il 2022 era già stata raggiunta nel 2018. “Nel caso dell’alluminio, possiamo giustamente parlare di un ciclo di materiale quasi chiuso. E allo stesso tempo, il riciclo di materiali preziosi genera posti di lavoro e investimenti necessari in questi tempi difficili”, riassume Johannes Schick.|
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Environment &PACKAGING In addition to the overarching COVID-19 discussions, the topics of resource efficiency, sustainability and recycling remain high on the agenda of packaging manufacturers, brand owners and consumers.
Aluminum packaging
ahead in product sustainability
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n the course of the ongoing COVID-19 pandemic, it became clear, as if under a magnifying glass, how important packaging is for the smooth supply of the population with food, pharmaceutical products as well as hygiene and personal care items. In order for the articles to reach the consumer in perfect condition, effective product protection through the packaging is essential. The material aluminum offers an absolute barrier against external influences such as light, oxygen or germs and thus provides a convincing solution for optimal product protection. At the same time, aluminum packaging efficiently helps to protect the resources contained in the packaged product. “This is all the more important as product damage or loss during transport and storage destroys far more resources than are necessary for the production of the packaging,” says Johannes Schick, Chairman of the GDA Division of Tubes, Cans and Impact Extruded Parts.
recycling” for more resource efficiency for years. Thanks to the existing collection, sorting and recycling infrastructure, aluminum packaging remains in the value chain after usein Germany. In this context aluminum benefits from its intrinsic value and the fact that, as a so-called permanent material, it can be recycled again and again without any loss of quality. “In this context, GDA welcomes the current “Mülltrennungwirkt” (“Waste separation works”) campaign by the so-called dual systems in Germany, which aims at an even more efficient collection and separation of packaging materials by consumers so that a comprehensive and highquality recycling of materials is ensured,” emphasizes GDA managing director Marius Baader.
Responsibility for ample climate protection Even if, according to a GVM/denkstatt study from 2019, packaging is only responsible for an average of 1.5-2.0 percent of the CO2 footprint of a European consumer, the manufacturers of aluminum packaging face their responsibility for ample climate protection. Thanks to the nationwide equipping of German sorting centers with eddy current separators, which enable easy sorting of the valuable aluminum fraction from the packaging material flow, a recycling rate of 90.1 percent for aluminum packaging was achieved in Germany in 2018 (latest available figure). Thus, the recycling quota for aluminum packaging of 90 percent required by the German Packaging Act for 2022 was already metin 2018. “In the case of aluminum, we can rightly speak of an almost closed material loop. And at the same time, the recycling of valuable materials creates urgently needed jobs and investments in these difficult times,”summarizes Johannes Schick.|
Recyclability of packaging as a prerequisite In the current report by the German Umweltbundesamt (Federal Environment Agency) on the generation and recycling of packaging waste in Germany, the importance of the recyclability of packaging was underlined. As a yardstick for measuring the recycling-friendly design of packaging, the minimum standard for determining the recyclability of packaging can be usedwhich was recently updated by the German Zentrale Stelle Verpackungsregister (German CentralAgency Packaging Register). The minimum standard requires that the environmental impact of the products over their entire life cycle and, in particular, their subsequent disposal be taken into account when designing and manufacturing products The manufacturers of aluminum packaging have been pursuing a consistent strategy of reducing material input and the “design for
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Gli italiani scelgono
il packaging sostenibile G
li italiani continuano a preferi per poter servire al meglio i nostri Gli italiani preferiscono gli imballaggi rire nelle loro scelte d’acquiclienti e la società. Questa nuova sostenibili. L’87% degli italiani dichiara sto soluzioni di packaging di voler acquistare prodotti che minimizzino ricerca non solo rivela ciò che è camall’insegna della sostenibilità. È biato a causa di Covid-19, ma mostra l’uso di imballaggi. Inoltre, il 31% quanto emerge da una ricerca Ipsos anche quali priorità perdurano, e tra dichiara di aver smesso di acquistare MORI per conto di DS Smith, leader la sostenibilità, ancora al cenmarchi particolari perché il loro packaging queste mondiale del packaging sostenibile. tro dell’attenzione dei consumatori non era sostenibile. L’analisi è stata condotta su 9000 di tutta Europa. I rivenditori e i marintervistati in 12 Paesi europei, di chi devono abbracciare il packaging cui 1.000 in Italia, e mostra che, sebbene le abitudini d’acquisto possano sostenibile in un momento così importante per assicurarsi di raccoglieessere cambiate, la sostenibilità continua ad essere un elemento fondare i benefici ambientali e per i consumatori”. mentale nelle decisioni d’acquisto. In particolare, l’87% dei consumatori dichiara di voler acquistare proLa questione “igiene” dotti che minimizzino l’uso di packaging, mentre il 31% ammette di L’igiene è un’altra priorità per i consumatori, con più della metà (62%) aver smesso del tutto di acquistare marchi particolari per via di un che afferma di lavarsi accuratamente le mani dopo aver toccato i propackaging non sostenibile. dotti confezionati dell’e-commerce e il 38% di buttare via gli imballaggi più velocemente, evidenziando la necessità di informazioni visibili E-commerce e sostenibilità e semplici per lo smaltimento. Il 61% degli italiani si preoccupa ora di Il Covid-19 ha portato a una crescita considerevole dell’e-commerce, quante persone hanno toccato i prodotti in negozio, scegliendo in alcucon quasi 7 italiani su 10 che cercano di passare meno tempo possibile ni casi gli articoli dal retro degli scaffali. Un italiano su dieci (11%), nei negozi fisici. Anche i portali e-commerce devono però considerare inoltre, ha anche evitato di acquistare prodotti sfusi non imballati proprio la sostenibilità degli imballaggi utilizzati: il 47% degli acquirenti online per evitare rischi. DS Smith prevede che la necessità di nuove soluzioha dichiarato di aver ricevuto packaging non sostenibile, e il 25% ha ni di packaging sostenibile aumenterà nei prossimi mesi, con l’azienda interrotto gli acquisti a causa di questo fattore. Stefano Rossi, CEO DS che continuerà ad applicare i suoi Circular Design Principles – svilupSmith Packaging, ha commentato: “Abbiamo passato gli ultimi otto pati in collaborazione con la Fondazione Ellen MacArthur – per progetmesi a supportare i nostri clienti ad adattarsi a un cambiamento storico tare soluzioni di packaging circolari ad alte prestazioni per rispondere nel comportamento dei consumatori e alle sfide in continua evoluzione alle sfide in continua evoluzione del mercato. Tra questi, l’offerta di della pandemia. In qualità di leader nelle soluzioni innovative di packaimballaggi riutilizzabili o riciclabili al 100% e la sostituzione della ging dobbiamo capire come cambiano gli atteggiamenti dei consumatoplastica convenzionale.|
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Imballaggi &AMBIENTE
Winni’s
detersivi e packaging sempre più green Un packaging in plastica monomateriale completamente riciclabile che si aggiunge ad un risparmio fino all’84% di plastica rispetto a un flacone di pari formato. Sono i nuovi Ecoformati Pouch di Winni’s, linea ecologica di riferimento sul mercato di Madel S.p.a, che compie un ulteriore passo nel rispetto dell’ambiente.
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l dipartimento di Ricerca&Sviluppo di Winni’s ha creato per primo una nuova pouch interamente in Polipropilene (PP) capace di garantire gli stessi standard qualitativi e la robustezza della versione precedente. Sia la busta sia il tappo, termosaldato, sono dello stesso materiale, così da rendere l’intera confezione completamente riciclabile nella plastica. Inoltre, queste confezioni permettono un minore utilizzo di plastica rispetto ai flaconi di pari formato. Prima di oggi nel mondo della detergenza gli ecoformati erano composti da 3 materiali, tra i quali il nylon a conferire robustezza. Questo materiale però causa dei rallentamenti e delle difficoltà in fase di riciclo della plastica. “L’ecologia per Madel è un progetto globale, che parte dall’azienda e arriva al prodotto”, spiega Mattia Testa, direttore tecnico dell’azienda, “e l’implementazione di un packaging di così facile smaltimento nella plastica è un ulteriore passo avanti in questa direzione. Come marchio leader della categoria, siamo stati i primi a lanciarlo per i liquidi detergenti e questo non è che una delle novità in campo di packaging ecologico su cui stiamo lavorando”. Madel in tutti i suoi processi produttivi prevede il massimo impegno
nella salvaguardia dell’ambiente con attività che vanno dallo smaltimento differenziato dei rifiuti al riutilizzo degli scarti di produzione, sia plastici che liquidi, fino al riciclo dell’acqua calda proveniente dal processo industriale per riscaldare il reparto di produzione. Il sito produttivo, grazie all’impiego di un impianto fotovoltaico di 2.6 MW su una superficie complessiva di 58mila metri quadri e un cogeneratore di ultima generazione, che offre il suo contributo di 0.65 MW, è in grado di raggiungere così la completa autonomia elettrica. Anche l’illuminazione dell’azienda è sostenibile, grazie alla sostituzione di tutte le luci al neon con quelle al led, per un risparmio del 40%.
La filosofia aziendale “Abbiamo sempre creduto che investire in sostenibilità fosse la mossa giusta per raggiungere obiettivi importanti anche a livello di business, concentrando gli sforzi non solo nel prodotto finale ma soprattutto nella totalità dell’azienda”, commenta Maurizio Della Cuna, presidente di Madel, che nel 2020 ha raggiunto un fatturato di oltre 104 milioni di euro. “Siamo stati fra i primi a credere nel fotovoltaico e in altre fonti rinnovabili, puntando sul risparmio energetico e sulla riduzione del Carboon Footprint. Raggiungere questo importante traguardo dei 100 milioni di euro è la testimonianza dei nostri sforzi e ci spinge a proseguire spediti verso un futuro sempre più green e aderente a un’economia circolare. Il 2020 è stato un anno complicato sotto tanti punti di vista, ma i risultati ottenuti dal nostro gruppo sono la prova che la competenza e il lavoro di squadra sono le basi per un’azienda di successo. Per questo ringraziamo l’impegno e la dedizione di ogni nostro dipendente che grazie a una struttura snella e dinamica riesce a valorizzare al meglio il lavoro di tutti”. L’impegno dell’azienda non si esaurisce con il nuovo ecoformato in plastica monomateriale, ma, attraverso il continuo lavoro del dipartimento di Ricerca&Sviluppo, si pone l’obiettivo di rendere sempre più ecologico il packaging dell’intera gamma di prodotti.|
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EXSTRAWRDINARY! LA NUOVA SOLUZIONE IMA PER CANNUCCE IN CARTA
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l Gruppo IMA, azienda di riferimento a livello mondiale nelle macchine automatiche per il packaging, sta sempre più sviluppando tecnologie volte a proporre soluzioni sostenibili, basate sulla riduzione degli sprechi e sfruttando materiali a basso impatto ambientale. La linea per cannucce in carta nasce dalla grande esperienza della divisione IMA T&T nel mercato del tabacco, dove le macchine automatiche vengono progettate per ottenere il massimo risultato in termini di qualità, velocità e flessibilità. La forming SF-150 e la wrapping SW-2000, che compongono la nuova linea, nascono in risposta alla richiesta del mercato di sostituire i prodotti usa e getta in plastica con altre soluzioni più ecologiche. Le due macchine sono state progettate con una configurazione stand alone, potendo essere collega-
te tra loro per ottenere una piattaforma in grado di partire dalle bobine di carta fino ad arrivare alla cannuccia piegata e avvolta con film plastico o in carta. Ancora una volta, la divisione IMA ha puntato sulla flessibilità e sulla possibilità di variare la dimensione del prodotto finito: grazie a dei cambi rapidi la SF-150 è ad esempio in grado di passare da una cannuccia di diametro esterno di 3 mm ad una di 10 mm con una velocità massima di oltre 120 metri/ minuto.Il mercato principale a cui la linea punta
The IMA Group, world leader in automatic packaging machines, is developing more and more often technologies that offer sustainable solutions, based on waste reduction and the use of materials with a low environmental impact. The production line for paper straws is based on the huge experience of the IMA T&T division in the tobacco market, where automatic machines are designed to obtain the best results in terms of quality, speed and flexibility. The SF-150 forming machine and SW-2000 wrapping machine, which make up the new line, have been created in response to market demand to replace disposable plastic products with other more ecological solutions. The two
è quello del beverage, ma grazie alla sua flessibilità ed alle competenze in ambito diverso che può vantare IMA T&T, gli sbocchi e le possibili applicazioni sono davvero svariati.
machines have been designed with a stand-alone configuration and connected together they form a platform that goes from reels of paper to the finished straw in a plastic or paper wrapper. Once again, the IMA division has focused on flexibility and the possibility of varying the size of the finished product: for example, thanks to its quick changes, the SF-150 is able to go from a straw with an external diameter of 3 mm to one of 10 mm with a maximum speed of over 120 metres/minute. This line is mainly aimed at the beverage market, but thanks to its flexibility and IMA T&T’s skills in various different fields, all sorts of outlets and applications are possible.
CORNO PALLETS E LA SFIDA GREEN DI PRESSPALL creando una nuova forma di economia sostenibile, con importanti risultati in termini di rispetto ambientale, ma anche di creazione, di sviluppo e di occupazione. La seconda vita del legno si forma in circa tre ore, con un processo che va dalla preparazione del truciolo alla lastra completa. Per la creazione di pannelli di truciolato si parte da cumuli di residui (mobili, bancali, ecc..) che arrivano dalla raccolta differenziata. Il legno viene prima sminuzzato e successivamente entra nell’impianto di produzione dove viene separato dagli scarti, viene ripulito e sminuzzato, e passa alla fase dell’essiccatura. Diventato truciolo è pronto per trasformarsi in pannello: viene miscelato con colle ed additivi, compattato e passato in una pressa dove l’azione combinata di pistoni e calore lo fa diventare una lastra solida. Una sega lo seziona in pannelli, suddivisi in “grezzi” e “da nobilitare”, ed il legno è pronto per essere riutilizzato. Il legno riciclato può anche essere utilizzato per formare prodotti nuovi. I pallet in legno pressato PRESSPALL di Corno Pallets, rientrano nella categoria “processed wood pallet” e sono quindi esonerati da qualunque tipo di trattamento e marchiatura, facilitando così le esportazioni extra-UE. Grazie alle loro caratteristiche possono essere stoccati a magazzino occupando solo un terzo dello spazio necessario per altrettanti bancali tradizionali in legno. Sono sempre disponibili sia per grandi che per piccole quantità e grazie alla varietà di dimensioni standard a disposizione vengono ampiamente utilizzati in tutti i settori merceologici. I pallet pressati risultano ecologici, riciclabili, biodegradabili, sono certificati PEFC ed offrono anche soluzioni economicamente interessanti.
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l legno è stato ed è una materia prima di fondamentale importanza, oltre che per generare calore, per la costruzione di edifici e di arredi, ed è da sempre utilizzato per gli imballaggi, per contenere e proteggere gli oggetti durante il trasporto, la movimentazione e lo stoccaggio. I Fenici, popolo di scaltri commercianti che dominarono e colonizzarono buona parte del Mar Mediterraneo, furono i primi ad utilizzare il legno anche come imballaggio. Essi infatti riempivano le loro imbarcazioni di cassette in legno, all’interno posizionavano merci preziose e prodotti rari, che dovevano essere trasportati e sostenere lunghi tratti. Il legno oltre ad essere prezioso ed importante, è per sua natura un vero e proprio imballaggio green che con il recupero può tornare a nuova vita, in ottica di economia circolare, quel sistema che punta al riciclo di materiali dopo l’utilizzo per crearne nuovi da immettere sul mercato per proteggere l’ambiente. In Italia, il ciclo economico legato al recupero e al riciclo del legno è davvero all’avanguardia, portando il nostro Paese ad importanti traguardi a livello europeo, e
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Packaging Solutions LITHRONE GX40 GX40RP GLX 840+C+DU+DU+C I x UV lamp – after RP IR/HA – split across 2 x DU between coaters 2 x UV lamp – end of press IR/HA – end of press
Qualità e flessibilità per il nuovo business della stampa. La più potente delle macchine Komori. La soluzione per i requisiti più critici. Grande stabilità ad alta velocità
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Converting&LABEL ASTUCCI E SCATOLE PIEGHEVOLI positività e non solo crisi Anche se i numeri macroeconomici rivelano le sfide che il mercato degli astucci e scatole pieghevoli, i concetti di proattività e vision invitano i professionisti del settore a guardare avanti senza paura e ad essere uniti per una ripresa che dovrà esserci.
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Il futuro è nella formazione
econdo i dati presentati in occasione dell’Assemblea d’Autunno Gifasp 2020, le previsioni per il commercio mondiale indicano un calo a fine 2020 poco oltre il 9%, che però riflette un trend che era già in atto da alcuni anni, dovuto prevalentemente alle tensioni tra Cina e Stati Uniti. In Italia, questo processo di rallentamento è dovuto fondamentalmente a un calo della produttività, che di fatto ha smesso di crescere dal 1995. L’andamento del Total FactorProductivity (TFP) in Italia è stato fortemente influenzato dall’incapacità di evolvere e innovare: il modello virtuoso che negli anni Settanta era un modello per tutto il mondo, a partire dalla metà degli anni ’90 ha smesso di essere efficace, ma l’industria italiana non ha saputori spondere con proattività alla rivoluzione tecnologica in corso. Cruciale, in questo percorso, il ruolo dei manager. Tra i suggerimenti pratici indicati sono emersi la valorizzazione dei manager sulla base della loro capacità di far crescere i talenti all’interno del proprio team e un sistema di target e riconoscimenti che consenta di individuare e far crescere i top perfomer, investendo su capacità e competenze. L’annuale analisi dei bilanci ha l’obiettivo di aiutare le aziende iscritte a realizzare un benchmark di settore per facilitare il miglioramento delle proprie performance. Dallo studio sull’analisi dei bilanci 2019, presentato da Marcello Antonioni di StudiaBO, è emerso che le aziende cartotecniche italiane sono riuscite a mantenere nell’anno pre-covid delle performance superiori alla media della manifattura nazionale, denotando al tempo stesso un comparto economicamente solido e professionalmente preparato alle sfide future e a sostenere le innovazioni richieste dal mercato.
Si è fatto poi il punto sull’evoluzione del Comitato Tecnico e la creazione di una Gifasp Academy. Secondo il coordinatore Gianandrea Totaro, dopo aver trattato negli ultimi anniall’interno del CT argomenti come inchiostri, adesivi, carta e la fustella, è stata messa in evidenza la necessità di un maggior coinvolgimento delle aziende associate e le relativeopportunità di partecipazione che ne derivano con i concetti di proattività e vision. Seminari intesi a dare formazione alle nuove maestranze in azienda e aggiornamenti agli operatori delle aziende cartotecniche associate. L’intento è quello di realizzare almeno un seminario a bimestre trattando temi come il processodi fustellatura e incollatura, il confezionamento, le tolleranze di processo, la carica batterica (e come abbatterla), i brevetti, rilievo estetico e di sicurezza con applicativi a spessore digitali. Gifasp sta evolvendo la propria proposta associativa tramite una gestione per deleghe del Comitato Esecutivo. Il Gifasp è al fianco delle aziende cartotecniche italiane, supportando i propri iscritti, al fine disviluppare una formazione settoriale per le maestranze aziendali e migliorare le proprieprestazioni in questo ambito, anche grazie ad una sempre più stretta collaborazione con Assografici e con i propri Soci Simpatizzanti. Il Gruppo italiano degli astucci e delle scatole pieghevoli esprime la volontà di contribuire alla visione dell’imprenditore tramite visite ad aziende cartotecniche nazionali ed estere (che riprenderanno con la fine dell’emergenza sanitaria), ma anche attraverso percorsi formativi di alto profilo per l’imprenditore e le figure apicali delle aziende iscritte.|
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Converting &LABEL
LA RESILIENZA di un settore essenziale La crisi Covid-19 ha messo a dura prova il settore della stampa flexo, ma al contempo ne ha evidenziato la resilienza e l’essenzialità per il nostro sistema Paese. Questo è emerso durante l’appuntamento virtuale “Una flexo per tutti”, un momento di approfondimento sui temi tecnici della flexo, ma anche di condivisione e di incontro, pur se a distanza, fortemente voluto da ATIF.
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ur avendo dovuto posticipare gli eventi in presenza BestInFlexo e FlexoDay al 17 e 18 novembre 2021, quando saranno premiati, in presenza, i lavori del 2020 e del 2021, la comunità flexo ha risposto compatta con una partecipazione massiccia alla diretta streaming “Una flexo per tutti”, il 18 novembre 2020, durante la quale sono stati registrati 320 partecipanti collegati. Un forte segnale di coesione e di voglia di incontro e condivisione. L’appuntamento tecnico si è aperto con l’intervento di Marco Gambardella, presidente ATIF, che ha ringraziato tutti coloro che non hanno fatto mancare il supporto all’associazione in uno scenario generale inedito e complicato, sia gli stampatori che hanno inviato i loro lavori (più di 160), sia i soci che hanno continuato a sostenere le attività dell’associazione, sia i giurati del concorso che fino all’ultimo si sono resi disponibili a dare il loro contributo. Come ha illustrato Gambardella sulla base dei dati dell’Osservatorio Stampa ed Imballaggio e del Centro Studi Assografici, a partire dal secondo trimestre 2020 la pandemia ha mostrato il suo impatto sul settore cartotecnico trasformatore, dopo un primo trimestre ancora positivo per il comparto. Nel secondo trimestre, la produzione del settore cartotecnico trasformatore rallenta e il fatturato inverte la tendenza in negativo con un -11%. Nel primo semestre 2020 la produzione registra un -3,3% sullo stesso periodo 2019, così come il fatturato, con un -4%. In termini produttivi, l’imballaggio in carta, cartone e flessibile chiude con un -3%, un risultato migliore rispetto al -6% della cartotecnica. Tra i principali prodotti di imballaggio, si è registrato il -4% della produzione di cartone ondulato, -3,8% dei sacchi, +0,5% degli astucci pieghevoli e +1% dell’imballaggio flessibile. Dopo le notevoli difficoltà del secondo trimestre 2020, nel terzo trimestre 2020 le imprese cartotecniche trasformatrici registrano un miglioramento in termini di produzione, fatturato e ordini interni, e una situazione
stazionaria degli ordini esteri. Nei primi nove mesi del 2020 emerge un risultato, seppur ancora con il segno meno, migliore rispetto al primo semestre 2020. “Da questo primo quadro economico si evince quanto la crisi Covid-19 abbia, da una parte, messo a dura prova il nostro settore, ma, dall’altra, ne abbia evidenziato l’essenzialità e la resilienza. Questo grazie soprattutto alle persone che ci lavorano, che sono il motore delle nostre aziende e il cuore di questa industria. Un settore che più di altri non si è mai fermato e ha visto riconosciuta pubblicamente la sua grande importanza e strategicità nei mesi della pandemia. Un comparto essenziale che sta ancora una volta garantendo l’approvvigionamento di beni e servizi primari durante e dopo il lockdown e che nonostante le innumerevoli difficoltà e incertezze ha saputo compattarsi con uno sforzo senza precedenti per garantire al Paese servizi e beni fondamentali per la vita di tutti i giorni. È quindi doveroso un ringraziamento a tutti gli operatori della nostra industria, che ogni giorno con grande volontà e passione svolgono un ruolo essenziale per tutto il nostro sistema Paese”, ha affermato il presidente ATIF. Successivamente, due gli interventi tecnici presentati da componenti del Comitato Tecnico di ATIF. Stefano d’Andrea ha illustrato il ruolo della flessografia tra i sistemi di stampa del packaging spiegando come lo sviluppo di questo processo di stampa sia stato determinato dalla sapiente rielaborazione dei principi di trasferimento d’inchiostro della tipografia, della offset e della rotocalco e illustrando le modalità migliori per sfruttare al meglio la flessografia nella stampa per il packaging. Mauro Lussignoli ha parlato del retino in flessografia, illustrando i punti cardine del nuovo documento di ATIF che sarà distribuito al prossimo FlexoDay. L’obiettivo del documento è di analizzare lo stato dei diversi sistemi di retinatura con cenni storici e aggiornamenti sugli ultimi avanzamenti della tecnologia di formatura delle matrici. Infine, anche il punto di vista dalla parte dei brand owner, con l’ultimo intervento da parte del moderatore dell’evento, Armando Garosci, che ha illustrato gusti e tendenze di un’Italia di consumatori (e di un packaging) in continua evoluzione, con l’intervento “Brand, consumatori e loyalty: il packaging ci parla (di noi)”.|
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Converting&LABEL Cilindri con incisione SteppedHex doppia portata a parità di lineatura nei punti minimi (fino a 580 linee/cm con portata volume fino a 4,0 cm3/m2). “Essendo partner di tantissimi stampatori flexo in Italia, dal nostro osservatorio privilegiato possiamo certificare il fatto che siano sempre più numerose le aziende che riconoscono i vantaggi concreti dell’incisione SteppedHex e che, dopo aver implementato questa tecnologia, non ne farebbero più a meno”, aggiunge Maggi. Ulteriori conferme si trovano nelle storie di successo di clienti da tutto il mondo soddisfatti dalla rivoluzionaria incisione brevettata da Zecher e pubblicate sul sito del brand..
Tra i vantaggi dell’esclusiva tecnologia Zecher, commercializzata in Italia da Ulmex, l’incisione brevettata SteppedHex garantisce doppia portata a parità di lineature, senza richiedere fermi macchina per la pulizia dei cliché.
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li stampatori che utilizzano tecnologia flexo sono chiamati ad aumentare la qualità di stampa per garantire soggetti sempre più definiti. “Un risultato che si può ottenere aumentando la lineatura degli anilox”, spiega Angelo Maggi, amministratore di Ulmex Italia. “Una procedura che ne diminuisce però la portata, legata in particolare ai limiti fisici di contenimento dell’inchiostro”. L’incisione brevettata SteppedHex, messa a punto da Zecher, azienda di riferimento mondiale nella produzione di anilox, e distribuita in esclusiva italiana da Ulmex, garantisce doppia portata a parità di lineature, senza richiedere fermi macchina per la pulizia dei cliché grazie al trasferimento dell’inchiostro più preciso sul retino. Questa tecnologia offre molteplici vantaggi stampando sia su film, sia su carta. Inoltre, il suo utilizzo è particolarmente indicato per supporti assorbenti come carta e cartone ondulato impiegati per la realizzazione di shopper e bag. La tecnologia SteppedHex è caratterizzata da una nuova geometria delle celle, unica e particolare, che soddisfa importanti requisiti. L’incisione si basa infatti sulla tradizionale angolatura a 60°, ma con una connessione di tre celle in fila disposte a gradini che rende gli anilox compatibili con tutti i tipi di inchiostro (base acqua, solvente e UV), tutte le tecnologie e le più comuni configurazioni delle macchine da stampa. Oltre a incrementare la lineatura dei cilindri, con una risoluzione di stampa fino a 60 l/cm a parità di volume, questa innovativa tecnologia assicura maggiore omogeneità nel trasferimento dell’inchiostro assicurando risultati conformi dall’inizio alla fine senza variazioni di tonalità. Grazie a questa particolare incisione, i fondi e i tratti risultano più densi e uniformi e i dettagli hanno una migliore definizione, anche
Concetto alternativo e risposta innovativa Sono tantissimi i vantaggi garantiti dall’esclusiva tecnologia SteppedHex. Oltre a poter stampare con alte lineature (L/cm) anilox, senza rinunciare alla portata volume, la raclatura risulta omogenea grazie al supporto costante delle spalle delle cellette disposte a scalini nel punto di contatto del bisello con l’anilox. Inoltre, la forma a vasca ottimizza lo svuotamento delle celle, la cui geometria allargata facilita la pulizia degli anilox. Altri plus sono il supporto ottimale del punto cliché anche sulle alte lineature fino all’1% e il trasferimento omogeneo anche nella spalmatura di tutte le tipologie di inchiostri come bianco, vernici, oro o argento. SteppedHex è un concetto alternativo che supera i limiti delle singole applicazioni, consentendo agli utilizzatori di soddisfare tutte le loro esigenze con un unico sistema. In particolare, questa tecnologia è la risposta innovativa per stampanti flexo UV a banda stretta; stampa di etichette; stampa imballaggi flessibili; stampa cartone ondulato pre-print. “Stiamo proponendo i cilindri SteppedHex da alcuni anni registrando un grande interesse derivante soprattutto dalla consulenza e dal supporto specializzato che offriamo per associare la giusta tecnica d’incisione alle applicazioni individuali, con un approccio personalizzato per ogni singolo cliente”, spiega Maggi. “Le prestazioni garantite da questa soluzione sono molto apprezzate, anche grazie all’abbinamento con il nostro esclusivo servizio di pulizia degli anilox”. Ulmex, infatti, offre anche un servizio di pulizia con tecnologia laser dei cilindri, ceramici o cromati, effettuata In e Off-line da tecnici specializzati direttamente a domicilio 24/7. |
Pulizia ottimale garantita dalla geometria allargate delle celle.
Particolari dell'incisione brevettata SteppedHex di Zecher
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NUOVA DATA PER MARCA BY BOLOGNAFIERE
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appuntamento con la manifestazione interamente dedicata alla MDD si svolgerà in presenza il 23 e 24 giugno 2021. Dal 15 al 25 marzo sarà online la piattaforma digitale che accompagnerà gli operatori all’evento. La leadership della manifestazione, il suo accreditamento presso la business community non solo nazionale, ha spinto gli organizzatori al posticipo della manifestazione per assicurare la realizzazione di un format coerente agli standard che lo caratterizzano, in sicurezza e in linea con le aspettative del mercato. Una decisione anche a tutela degli investimenti di espositori e visitatori che, in questi anni, sono stati i protagonisti del successo dell’evento. Parallelamente alla definizione della nuova data di svolgimento di Marca by BolognaFiere, per consentire a imprese e operatori di sviluppare anche nell’immediatezza nuovi contatti commerciali, ampliando le opportunità di business, si svolgeranno una serie di iniziative di avvicinamento all’evento. Fra le iniziative in programma, dal 15 al 25 marzo 2021 è confermato l’appuntamento con MARCA DIGITAL SESSION, l’iniziativa che supporta e potenzia il dialogo tra le insegne e i loro MDD partner, consentendo a espositori e buyer nazionali e internazionali di incontrarsi su una piattaforma virtuale, propedeutica alla definizione di nuove strategie di business su scala mondiale e agli incontri che proseguiranno nel quartiere fieristico, quando sarà possibile presentare al mercato anche i prodotti. Sempre in avvicinamento all’evento di giugno, il 24 e il 25 marzo è confermato lo svolgimento – in format digitale – dei due importanti convegni che, ogni anno, offrono l’analisi dei principali trend di mercato, sviluppati con chiavi di lettura complementari. In particolare, il 24 marzo si terrà il tradizionale Convegno organizzato da ADM in collaborazione con The European House-Ambrosetti cui seguirà, nella giornata del 25 marzo, la presentazione del XVII Rapporto Marca by BolognaFiere, che analizza l’evoluzione dei prodotti MDD, organizzato da BolognaFiere e ADM, in collaborazione con IRI e IPLC.
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Comunicato stampa – Rho, Milano 4 febbraio 2021
MEAT-TECH POSTICIPATA A OTTOBRE 2021
MEAT-TECH cambia data e segue TUTTOFOOD: appuntamento a ottobre 2021 MEAT-TECH cambia data e si svolgerà in presenza dal 22 al 26 ottobre 2021 presso il quartiere fieristico di Fiera Milano Rho.
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eat-Tech si svolgerà in presenza dal 22 al 26 ottobre 2021 presso il quartiere fieristico di Fiera Milano Rho. La nuova data offrirà inoltre interessanti opportunità Riconfermata con TUTTOFOOD un progetto unico, promuove la collaborazione graziela sinergia alla sinergia conperTuttoFood e alchepiù ampio contestodi filiera a livello industriale, crea relazioni, intercetta nuovi target offrendo una panoramica del mercato a 360°. legato a HostMilano. La nuova data di MEAT-TECH offrirà inoltre interessanti opportunità e spunti visto il contesto in cui si “Ill’ecosistema perdurare e l’incertezza diffusione svolgerà: HOSTdella MILANO,pandemia fiera leader mondiale per le soluzionisulla e tecnologie per l’ospitalità e il fuori casa, per capacità visione internazionale e coerenza deirappresenterà vaccini –un’ulteriore dichiaraopportunità Rossano Bozzi,attrattiva, amministratore delemerceologica. gato di Ipack Ima srl – hanno imposto questa decisione Un’edizione 2021, dunque, che per MEAT-TECH si appresta ad essere straordinaria ma caratterizzata dal che abbiamo presocheper salvaguardare degliedizione a consueto orientamento al business la manifestazione ha nel suo la DNAsicurezza sin dalla sua prima Milano.operatori e che, ci tengo a sottolineare, è in linea con le Milano ritorna ad essere teatro di un rinnovato modo di fare networking con un appuntamento imperdibile esigenze degli espositori e partner della nostra manifestadal 22 al 26 ottobre 2021 che segnerà la vera ripartenza per tutti i settori coinvolti. zione Meat-Tech”. Per seguire tutte le novità della manifestazione, visita il sito: www.meat-tech.it Riconfermata la sinergia con TuttoFood per un progetto unico, che promuove la collaborazione di filiera a livello Ufficio Stampa Ipack Ima Srl industriale, crea relazioni, intercetta nuovi target offrendo Mail: press@ipackima.it Marco una Fiori - Mail: marco.fiori@intono.it Mobile: +39 a 334360°. 600 7739 panoramica del mercato Maria Costanza Candi - Mail: mariacostanza.candi@intono.it Mobile: +39 349 1019253 La nuova data di Meat-Tech offrirà inoltre interessanti opportunità e spunti visto il contesto in cui si svolgerà: l’ecosistema Host Milano, fiera die deiriferimento a livello mondiale per e MEAT-TECH è la fiera delle tecnologie materiali innovativi per lavorazione, trasformazione confezionamento di carne, derivati e piatti pronti. Un'offerta espositiva che si completa con spezie, aromi e le soluzioni e tecnologie per l’ospitalità e il fuori casa, rapingredienti per l'industria alimentare. I numeri dell'edizione 2018: 180+ espositori, 14.363 visitatori e un gradimento dei visitatori un’ulteriore pari a 7,3 punti su un massimo di 9. per capacità attrattiva, presenterà opportunità visione internazionale e coerenza merceologica. Un’edizione 2021, dunque, che per Meat-Tech si appresta a essere straordinaria ma caratterizzata dal consueto orientamento al business che la manifestazione ha nel suo DNA sin dalla sua prima edizione a Milano. “Il perdurare della pandemia e l’incertezza sulla diffusione dei vaccini - dichiara Rossano Bozzi, Amministratore Delegato di Ipack Ima srl - hanno imposto questa decisione che abbiamo preso per salvaguardare la sicurezza degli operatori e che, ci tengo a sottolineare, è in linea con le esigenze degli espositori e partner della nostra manifestazione MEAT-TECH”.
MACFRUT UN’EDIZIONE DAVVERO SPECIALE
a 37a edizione della fiera internazionale dell’ortofrutta in programma dal 7 al 9 settembre in Fiera a Rimini cambia format: salone in presenza e opportunità in digitale. Sarà infatti una “Special edition” che unisce l’insostituibile ruolo di fiera di business e relazioni umane in presenza, con le opportunità offerte dal mondo digitale per ampliare il proprio raggio d’azione commerciale oltre i confini. Un format innovativo, dunque, che mette in campo il know-how di 37 edizioni fieristiche per i professionisti del settore, a cui si aggiunge l’esperienza pionieristica del web sperimentata con successo nella prima edizione di Macfrut Digital. Nel concreto chi prende parte a Macfrut 2021 oltre allo stand in fiera raddoppierà la presenza con uno stand virtuale anche in piattaforma digitale
(macfrutdigital.com) ampliando così le possibilità di business in entrambe le direzioni. Contestualmente alla parte commerciale, Macfrut special edition propone una serie di focus point sul mondo dell’ortofrutta. A partire dalla Sardegna Regione partner, area del centro del Mediterraneo che si caratterizza per le produzioni agricole di qualità come il carciofo spinoso di Sardegna Dop e lo Zafferano di Sardegna Dop. Un grande evento sarà dedicato al Biosolutions International Event, dedicato alle filiere dei biostimolanti e del biocontrollo. L’evento si articola in un Salone internazionale riservato alle aziende che producono biostimolanti e rivolto agli imprenditori agricoli e ai tecnici del settore. Una delle novità più dell’edizione 2021 sarà l’Italian Retailer Business Lounge, un’area esclusiva all’interno della fiera dedicata a Gdo
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e distributori italiani, per incontri mirati con gli espositori fissati attraverso un apposito programma di matching in collaborazione con Think Fresh di Agroter. Un’altra novità è rappresentata dalla quarta edizione di International Asparagus Days per la prima volta in contemporanea a Macfrut. Si tratta di un focus dedicato a tutta la filiera dell’asparago con una parte espositiva che ospiterà aziende specializzate e una parte convegnistica con aggiornamenti tecnici e commerciali sul settore. I B2B Meeting Agenda con la possibilità per i visitatori di gestire il proprio tempo in fiera pianificando gli incontri tramite lo stand virtuale in dotazione a tutti gli espositori che aderiscono all’iniziativa, sia on-site che da remoto. Infine, lunedì 6 settembre si svolgerà un grande evento esclusivamente dedicato al business con la Cina, The China Day
EVENTI
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PRENOTAZIONI DA RECORD PER ANUGA 2021
risultato delle pre-iscrizioni all’edizione 2021 di Anuga, a dieci mesi dalla apertura dei cancelli, è decisamente incoraggiante, dal momento che stiamo parlando dello stesso numero e della stessa qualità di adesioni registrata alla stessa data per l’edizione precedente, numeri che già oggi permettono di annunciare che tutti gli spazi disponibili nel quartiere fieristico sono stati occupati. “Un dato che ci incoraggia e ci permette di guardare in modo positivo al futuro delle fiere, che non mancheranno di tornare a svolgere il loro insostituibile ruolo dopo la tempesta che ci ha travolto”, ha detto Thomas Rosolia, CEO di Koelnmesse Italia. “Non avevamo dubbi sull’ottima risposta del mondo dell’alimentazione e
delle bevande che in Anuga trova la piazza mondiale di gran lunga più importante. Un risultato in cui, come sempre, l’Italia ha giocato un ruolo di primo piano: vale certamente la pena di ricordare che dei 7.500 espositori che hanno animato l’ultima edizione ben 1.100 erano italiani, una partecipazione più nutrita perfino di quella tedesca!”. La prossima Anuga, in calendario a Colonia dal 9 al 13 ottobre 2021, confermerà il proprio ruolo di evento di riferimento per il mondo dell’agroalimentare, ancora una volta specchio di un mondo quanto mai ricco, complesso e variegato. Non è un caso che la grande kermesse internazionale sia strutturata in 10 “saloni tematici”, proprio per essere una rappresentazione compiuta e coerente dei tanti temi e dell’oceano di
COSMOPROF WORLDWIDE BOLOGNA POSTICIPATA A SETTEMBRE 2021
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iprogrammata dal 9 al 13 settembre 2021 la 53esima edizione di Cosmoprof Worldwide Bologna. La manifestazione è stata rimandata alla luce del perdurare dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19. Da giovedì 9 a domenica 12 settembre apriranno i battenti di Cosmopack, con tutte le componenti della filiera produttiva. “Le preoccupazioni legate all’andamento dei contagi espresse dai nostri espositori, dalle associazioni di categoria e dalle istituzioni ci costringono ancora una volta a ritardare il ritorno in fiera di Cosmoprof Worldwide Bologna”, afferma Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere. “Le attuali condizioni rendono ancora troppo complicato poter prevedere lo svolgimento in presenza di un evento di caratura internazionale come Cosmoprof entro il primo semestre dell’anno. Il nostro obiettivo è poter ripartire a settembre con una manifestazione performante e funzionale, che vogliamo realizzare con il contributo di tutti gli attori del settore: Cosmoprof Worldwide Bologna sarà il momento di ripartenza, per ritornare a crescere insieme”. “Il desiderio di ritrovare la nostra community a Bologna è forte”, riconosce Enrico Zannini, direttore generale di BolognaFiere Cosmoprof, “ma la leadership e il prestigio che abbiamo costruito in oltre 50 anni, con la crescita degli eventi a marchio Cosmoprof in tutto il mondo, ci impone di tutelare gli investimenti di espositori e visitatori. Cosmoprof Worldwide Bologna è la vetrina più prestigiosa per l’industria cosmetica globale, il palcoscenico per conoscere e farsi conoscere tra i protagonisti del mercato. Da tutto il mondo si guarda alla prossima edizione con enormi aspettative, per questo siamo chiamati a garantire le migliori condizioni per uno svolgimento della manifestazione in totale serenità e sicurezza”. Insieme a Cosmopack, da giovedì 9 a domenica 12 settembre andrà in scena Cosmo|Perfumery & Cosmetics, dedicato alla profumeria e alle proposte per la cura del corpo per i canali retail, prestige e masstige. Da venerdì 10 a lunedì 13, Cosmo|Hair, Nail & Beauty Salon ospiterà aziende e operatori di prodotto finito, apparecchiature, arredi e servizi destinati al mondo professionale hair, nail ed estetica/spa.
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prodotti che rientrano nei confini del food&beverage. Non mancheranno nuovi ambiti per i trend alimentari in crescita, come “Anuga Clean Label” o “Anuga free from, Health & Functional Food”, che di fatto riassumeranno molto di quanto sta emergendo in tema di sana alimentazione, in una rassegna assolutamente sicura e ancora più efficace. Da mesi, infatti, a Colonia si sta lavorando per definire un rigido programma di igiene e sicurezza, denominato “#B-Safe4Business”, per quanto ci si attenda che gli sforzi compiuti a livello mondiale per fronteggiare il Covid-19 avranno portato significativi risultati entro il prossimo ottobre. Il tutto, ovviamente, con il supporto della piattaforma dedicata Anuga@home.
SIMEI SLITTA DI UN ANNO
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a 29esima edizione di Simei, la manifestazione di Unione italiana vini (Uiv) dedicata alle tecnologie per enologia e l’imbottigliamento, inizialmente programmata dal 16 al 19 novembre 2021, è stata posticipata al 2022, sempre a Fiera Milano, dal 15 al 18 novembre. Il rinvio e la riprogrammazione della rassegna sono frutto di un’attenta riflessione e condivisione con l’associazione di riferimento per il settore (Anformape) e con le imprese del comparto, e sono diretta conseguenza dell’emergenza sanitaria. Allo stato attuale non è infatti possibile garantire la consueta qualità del business che ha permesso a Simei di diventare negli anni la manifestazione internazionale di riferimento per il settore. “Simei – ha detto il segretario generale Uiv, Paolo Castelletti – è un evento B2B complesso anche sul piano logistico e a forte propensione internazionale: diventa perciò difficile garantire con diversi mesi di anticipo un’adeguata risposta di business agli importanti investimenti degli espositori e alle attese degli operatori. Stiamo comunque studiando occasioni di analisi e incontri professionali on e off line nel corso di quest’anno per mantenere forte il legame con il comparto”. La fiera biennale Simei, cresciuta molto anche sul fronte di tecnologie per l’imbottigliamento di altre bevande (birra, olio, spiriti, succhi), ha chiuso l’edizione 2019 con 33.000 operatori provenienti da oltre 90 Paesi e più di 500 espositori. L’Italia è leader mondiale del settore con un fatturato di circa 2,9 miliardi di euro l’anno: di questi, il 70% è destinato all’export per una bilancia commerciale attiva di circa 1,8 miliardi di euro.
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Rimini 12-14 aprile 2021 Fiera professionale delle tecnologie per birre e bevande www.bbtechexpo.com
Bologna 9-12 settembre 2021 Salone internazionale della filiera produttiva della cosmetica
Milano 25-27 maggio 2021 Esposizione per il packaging di lusso www.packagingpremiere.it
Bruxelles 21-24 settembre 2021 Fiera internazionale delle tecnologie per la stampa di etichette www.labelexpo-europe.com
www.cosmoprof.com
Milano Rho 22-26 ottobre 2021 Fiera internazionale dell’industria della carne www.ipackima.com www.meat-tech.it
HOST
Milano Rho 22-26 ottobre 2021 Fiera internazionale della ristorazione e dell’accoglienza www.host.fieramilano.it
MECSPE
Bologna 10-12 giugno 2021 Fiera di riferimento per l’industria manifatturiera www.mecspe.com
VINITILY
Verona 20-23 giugno 2021 Salone internazionale dei vini e distillati www.vinitaly.com
Bologna 23-24 giugno 2021 Fiera internazionale delle private label www.marca.bolognafiera.it
Parma 6-8 luglio 2021 Fiera dell’automazione digitale per l’industria www.spsitalia.it
MACFRUT
Rimini 7-9 settembre 2021 Fiera professionale del settore ortofrutticolo www.macfrut.com
Monte-Carlo 27-29 settembre 2021 Salone internazionale del packaging di lusso www.luxepack.com
Rimini 26-29 ottobre 2021 Fiera internazionale per l’innovazione tecnologica e industriale dell’economia circolare www.ecomondo.com
Francoforte 4-8 aprile 2022 Fiera internazionale dell’industrie del processo www.achema.de Norimberga 28-30 settembre 2021 Salone internazionale delle tecnologie per il packaging www.fachpack.de
Monaco di Baviera 4-8 ottobre 2021 Fiera internazionale delle tecnologie per il beverage www.drinktec.com
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Milano Rho 3-6 maggio 2022 Fiera specializzata nel processing e packaging food e non food www.ipackima.com
Parma 25-28 ottobre 2022 Fiera internazionale delle tecnologie alimentari www.cibustec.it
Restare aggiornati è un must per il futuro del PACKAGING Giugno-Luglio 2019 | N.5 | anno 39°
Rassegna IMBALLAGGIO dell’
SCIENZA, TECNOLOGIA
E
ARTE
DEL
PACKAGING
www.packagingspace.net
Soluzioni e materiali per l’imballaggio e il confezionamento – packaging, etichettatura, codifica e automazione – con focus sul design e l’ambiente.
IMBALLAGGI verso un futuro “zero waste” Il dibattito sulla questione ambientale e, in particolare, sull’obiettivo “zero waste” è sempre più attuale. Cresce la consapevolezza delle persone sullo stato di salute del pianeta e le aspettative nei confronti delle aziende in tema di impatto ambientale si fanno sempre più esigenti. È però impensabile vivere in un mondo senza imballaggi, infatti grandi e piccole aziende del settore si stanno attrezzando per realizzare packaging eco-sostenibili.
PAGINA 50
Farmaceutico una sfida per tutta la filiera
8 numeri all’anno
Un importante contribuito al positivo andamento del settore farmaceutico deriva certamente dalle aziende produttrici di macchine e sistemi per il processo e confezionamento. L’Italia, in tal senso, può vantare diverse eccellenze a livello mondiale che sviluppano soluzioni capaci di rispondere efficacemente alle esigenze di produzione dei farmaci. PAGINA 20
Abbonamenti
Accademia del profumo tra fragranze e packaging eccellenti
Rivista
Italia 60 euro - Europa 100 euro
L’Accademia del Profumo, iniziativa giunta alla 30esima edizione, ha lo scopo di valorizzare e promuovere il profumo e favorire lo sviluppo dell’industria profumiera in Italia. Sì Passione Giorgio Armani e Dior Sauvage Eau de Parfum sono gli eletti dai consumatori. Una giuria tecnica di esperti ha invece individuato i vincitori di cinque differenti categorie di gara, tra cui il miglior packaging: Chloè Nomade. PAGINA 42
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➧ FOCUS L’ultimo rapporto sull’industria dei surgelati parla di consumi pari a 841.500 tonnellate, in crescita del +2,1% (824.480 tonnellate), per un valore di mercato complessivo stimato in 4.200/4.500 milioni di euro. Oltre alle innovazioni e il miglioramento nella qualità del prodotto, non manca l’attenzione dei produttori anche alle confezioni più pratiche, sicure e naturalmente ecosostenibili. PAGINA 22
➧ EVENTI
FachPack, la fiera del packaging, dei processi e della tecnologia che andrà in scena a Norimberga dal 24 al 26 settembre 2019, darà nuova linfa al tema della sostenibilità degli imballaggi soffermandosi sul riciclo, sui materiali sostenibili, sulle soluzioni riutilizzabili e sui processi innovativi. PAGINA 58
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