Rassegna dell'imballaggio n.2 - Marzo 2019

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Marzo 2019 | N.2 | anno 39°

Rassegna IMBALLAGGIO dell’

SCIENZA, TECNOLOGIA E ARTE DEL PACKAGING

COSMETICI

SEMPRE PIÙ SOSTENIBILI ANCHE NEL PACKAGING L’industria cosmetica è un settore d’eccellenza, in particolare il made in Italy registra una crescita sia del fatturato interno che dell’export. Punti di forza del settore si confermano gli investimenti in tecnologia, la qualità del prodotto e la formazione del personale. Il packaging resta una leva fondamentale nell’ambito della supply chain cosmetica. a pagina 4

COSMETIC PACKAGING SUSTAINABILITY AND LUXURY

Marchesini Group Beauty Lines

THE TOTAL PACKAGE

The cosmetic packaging needs to be as multi-functional and sustainable as possible, while being easy to handle and to transport. For the industry, this means producing small quantities in record time and as cheaply as possible, while not forgoing a pagina 14 luxury and sustainability.

BEVANDE

IN CERCA DI IDENTITÀ Ogni anno sono una miriade i nuovi lanci di prodotti nell’ambito delle bevande, degli alcolici o dell’acqua in bottiglia. L’interesse per le varianti artigianali è sicuramente un trend in crescita, seguito dall’esigenza sempre più pressante del consumatore di prodotti che a pagina 30 creino salute e benessere.

COVER STORY • L’OREAL Il Gruppo L’Oréal è il primo gruppo cosmetico al mondo. La sua mission è rendere la bellezza accessibile a tutti. La strategia di crescita del Gruppo si fonda in parte anche sull’impegno a produrre con un impatto minore, proponendo prodotti sostenibili e aspirazionali. a pagina 24

CONVERTING Il piano Industria 4.0 ha aiutato e dato un impulso al settore converting. Il fatturato delle industrie italiane per le macchine da stampa e del converting è cresciuto. Tante le novità dei maggiori player del settore. a pagina 54

Our Beauty Division offers a wide range of cosmetic packaging machinery capable of handling the entire packaging process, from start to finish. All our machines are developed to ensure outstanding versatility, both for standard and special products. Our customer service also works constantly to understand and meet our clients’ specific needs. MARCHESINI.COM March 14-17, 2019 - BolognaFiere, Bologna (ITALY)

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SOMMARIO

MARZO l 2019

Rassegna IMBALLAGGIO dell’

SCIENZA, TECNOLOGIA E ARTE DEL PACKAGING

PRIMO PIANO

CASE HISTORY

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40 Huel Ready to drink,

Cosmetica italiana, un know how consolidato 12 La filiera del packaging cosmetico guarda al futuro della supply chain 14 Cosmetic packaging trends, sustainability combined with luxury 22 The cosmetic packaging looks to the future of the supply chain

Rassegna dell’Imballaggio è parte della mediapyramid PROCESSO PRODUTTIVO ed è approfondimento del portale www.packagingspace.net

nutrizione completa On The Go

PACKAGING DESIGN

Coordinamento editoriale

42 CHARTA. RE.design Conte(x)st, progettare

packaging smart per l’ortofrutta

COVER STORY

24 L’Oreal, quando la cosmetica

CONVERTING & LABEL

incontra la sostenibilità

FATTI & TENDENZE 26 Alimentare: bene il made in Italy,

ma pronti a nuove sfide

30 Alcolici e analcolici, i trend globali

delle bevande

AZIENDE E STRATEGIE 36 L’acciaio da imballaggio,

pioniere della sostenibilità 37 Packaging personalizzato anche per brevi tirature

Katia Pasquali katia.pasquali@innovativepress.eu

Margherita Sola Arti Grafiche Boccia - Salerno

Costo produzione copia € 2,40 Abbonamenti e Diffusione customercare@innovativepress.eu 8 numeri all’anno. L’abbonamento decorre dal primo numero raggiungibile. Italia 70 euro - Europa 100 euro

52 Digital Flex e Heidelberg Italia

a fianco dei campioni della flexo 54 Soluzioni per il converting nel segno dell’innovazione

Gestione Editoriale

58 Una finestra sul futuro delle life sciences 60 La filiera tecnologica si raduna

Chiara Bezzi chiara.bezzi@innovativepress.eu

Stefano Legnani, Chiara Riccardi

Produzione tecnica Stampa e confezione

driver nelle scelte d’acquisto

EVENTI

FOCUS

Marketing e Vendita

Redazione

IMBALLAGGI E AMBIENTE 46 Imballaggio green,

Gisella Bertini

Direttore Responsabile

a Enolitech

60 Iffa 2019 si presenta in una nuova veste 61 E-Pack Tech, nuova vetrina

p Innovative Press

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IL NETWORK

per l’e-commerce in Cina 61 Craft Beer Italy scalda i motori

Rassegna dell’imballaggio

FM BM

Rassegna Grafica

Food Machines Beverage Machines

Editore

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Aut. Trib. di Milano n. 6 del 7/01/1980 Iscrizione al ROC n. 5836 © BE-MA editrice - Milano Tutti i diritti sono riservati - È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore.

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Antonio Zeppellini Project Manager Packaging Division MG2

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PRIMO

PIANO

COSMETICA ITALIANA

UN KNOW-HOW CONSOLIDATO LA RILEVAZIONE CONGIUNTURALE DEL CENTRO STUDI DI COSMETICA ITALIA SUI DATI PRECONSUNTIVI DEL SECONDO SEMESTRE 2018 E SULLE PREVISIONI RELATIVE AI PRIMI SEI MESI DEL 2019, EVIDENZIA LA TENUTA DEL SETTORE, NONOSTANTE UNA CONGIUNTURA CONDIZIONATA DAL GENERALE RALLENTAMENTO DELLA PROPENSIONE AL CONSUMO IN MOLTI COMPARTI, SIA A LIVELLO INTERNO CHE INTERNAZIONALE.

LA DOMANDA E I CANALI PRIVILEGIATI Uno sguardo alla domanda di cosmetici in Italia a fine 2018 ne conferma l’anticiclicità seppur a ritmi più rallentati rispetto agli ultimi esercizi (+0,5%) per un valore poco superiore ai 10.100 milioni di euro. Concorre a questo risultato la tenuta dei canali professionali – saloni di acconciatura e centri estetici – che chiudono il 2018 in crescita dello 0,5%. Sono marginali, ma numericamente importanti, gli aumenti della grande distribuzione (+0,5%) e della profumeria (+1,2%) che rispettivamente si attestano al primo e al secondo posto nelle vendite di cosmetici in Italia. L’e-commerce, per la prima volta è analizzato separatamente del Centro Studi, continua a segnare trend superiori agli altri canali con una crescita stimata del 10%. Le vendite dirette (porta a porta e corrispondenza) precedentemente abbinate a questo valore, segnalano invece una contrazione del 2% a fine 2018. Deboli segnali di incertezza arrivano dal canale farmacia, che chiude il 2018 con un calo dell’1%; anche nelle erboristerie rallenta l’andamento dei consumi, seppur i valori di trend restino positivi (+0,2%). Infine, la produzione cosmetica contoterzi, che si pone a monte della filiera produttiva e trasversale rispetto agli altri canali, registra una crescita del 4% per il 2018 e si stima un ulteriore rialzo del 6% per il primo semestre 2019. Nello scenario di medio periodo si confermano i profondi cambiamenti della domanda, sia per quanto concerne le nuove realtà di distribuzione, sia per la propensione dei consumatori nel ricercare nuove soluzioni con prodotti più personalizzati.

S

econdo i dati emersi dall’indagine congiunturale di Cosmetica Italia, a fine 2018 il fatturato globale del settore cosmetico si approssima agli 11,2 miliardi di euro (+2%), mentre le previsioni per l’anno in corso indicano un’ulteriore crescita del 2,6%. A determinare questo andamento contribuiscono il fatturato interno, con un trend positivo di poco meno di un punto percentuale, e soprattutto le esportazioni in crescita del 3,5% nel 2018 per un valore di 4.800 milioni di euro. “La chiusura del 2018 segna per le nostre aziende l’ingresso in una fase di stabilità in cui viene metabolizzato il know-how acquisito durante il periodo post-crisi”, commenta il presidente di Cosmetica Italia, Renato Ancorotti. “Anche in questo scenario e a fronte di una contrazione del PIL, si confermano i punti di forza del settore: gli investimenti nell’innovazione, la qualità del prodotto, la qualificazione e la formazione del personale. L’industria cosmetica è infatti un’eccellenza con una sua dignità specifica che auspichiamo possa essere valorizzata e ascoltata dalle istituzioni”. 4

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IL RUOLO DELL’EXPORT La componente estera della domanda resta ancora la più dinamica pur in presenza di un rallentamento, legato alla crescita meno sostenuta del consumo cosmetico mondiale: le esportazioni, infatti, registrano la crescita del 3,5%, per un valore di 4.800 milioni di euro. L’evoluzione dell’export impatta ancora positivamente la bilancia dei pagamenti che, in presenza di importazioni in rallentamento, supera i 2.700 milioni di euro, record assoluto per il comparto. Le previsioni per il 2019 sono cautamente positive, con una domanda interna in segno positivo per poco più di un punto percentuale e l’export, confermato a oltre il 3,5%.

GLI IMPIANTI L’utilizzo degli impianti conferma la situazione di stabilità. Le dichiarazioni da parte degli operatori, sono il riflesso dello scenario economico mondiale e italiano: la situazione di incertezza politica e propensione al risparmio da parte dei consumatori frenano l’espansione produttiva che,

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CONFEZIONAMENTO COSMETICO E HEALTHCARE per decenni, ha registrato importanti ritmi di crescita. Ben il 42% degli intervistati conferma comunque l’aumento dell’utilizzo degli impianti (era il 52% il semestre precedente), segnale di un rallentamento della crescita sostenuto, tuttavia, da una solidità della base che ne dichiara un aumento.

I COSTI DI PRODUZIONE I costi di produzione si mantengono sui livelli registrati a luglio 2018 (51% degli operatori dichiarano un andamento costante, contro il 47% del semestre precedente), la revisione dei processi produttivi nel presidio della filiera in ottica di industria 4.0, sia in ottica di sostenibilità sta portando ad una rimodulazione che non impatta, ad oggi, sui costi aziendali.

MACCHINARI E MANUTENZIONE Gli investimenti in macchinari e impianti dimostrano l’attraversamento di una fase di metabolizzazione e consapevolezza della crescita dichiarata nel semestre precedente: l’andamento stabile è confermato dal 42% degli intervistati (era la stessa distribuzione nel periodo gennaio-giugno del 2018), così la crescita di tali investimenti dichiarata da parte degli operatori. Gli investimenti in manutenzione, indicativi del bisogno registrato dalle imprese di continuare a garantire la miglior attività di produzione, mantengono livelli coerentemente allineati con quelli legati all’utilizzo degli impianti: registrano infatti investimenti costanti, dichiarati dal 67% degli operatori, contro il 56% del semestre precedente.

RICERCA E COMUNICAZIONE In ultimo, analizzando gli investimenti immateriali, si registra un aumento in ricerca e sviluppo, è l’indicatore che da sempre contraddistingue l’industria cosmetica: in periodi di recessione, o di crisi, la reazione positiva delle imprese è di migliorare l’offerta dei propri prodotti, anziché puntare a una competizione basata sulla leva prezzo, registrando a fine 2018 un incremento delle dichiarazioni degli operatori di 14 punti percentuali. Inoltre, gli investimenti in comunicazione si mantengono stabili, confermando il 40% delle dichiarazioni su valori costanti, rispetto al 34% del periodo gennaio-giugno 2018.

GRUPPO IMA PERFORMANCE TOP CLASS IN AFFIDABILITÀ Gruppo IMA è presente a Cosmopack con le sue soluzioni dedicate alle industrie cosmetiche, a partire dall’intubettatrice automatica ComadisC1060. Nata per ripetere il successo della straordinaria serie C960-C970, la nuova famiglia C1060-C1075 arriva sul mercato forte di una notevole ed invidiabile esperienza, con la missione di mantenere la propria supremazia nell’ambio della media velocità. La nuova serie C1060-C1075 rivendica il ruolo di “quintessenza” dell’affidabilità, dell’ergonomia e della facilità d’uso: questa ricetta per il successo rimane inalterata, così come il concetto di “massime prestazioni, minimo spazio”. L’intubettatrice semiautomatica compatta ComadisC735 è ideale per utilizzi diversificati. Nonostante le ridotte dimensioni ha dimostrato di saper soddisfare anche le più esigenti aspettative di produzione. Adatta alla normale produzione quanto all’utilizzo in laboratorio. È ora disponibile con dispositivo automatico di orientamento tubetti. L’incartonatrice BFB CPH2 è una macchina con caricamento laterale, progettata per lavorare la più ampia gamma di prodotti e materiali utilizzati nell’industria cosmetica e della cura della persona. E’ un sistema altamente efficiente, di facile utilizzo e completamente accessibile in ogni suo modulo per rispondere alle necessità di un settore sempre più esigente. CPH2 inoltre è progettata per garantire il controllo totale in tutte le fasi del processo di serializzazione. Flessibilità, massima efficienza, accesso e controllo totali rendono CPH2 una macchina di nuova generazione. PAD. 19- STAND A10-B9

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PRIMO

PIANO MG2 INTERCONNESSIONE DI COMPETENZE

Quali sono i fondamenti alla base del progetto costruttivo di MG2? Qualità e innovazione: è questo il paradigma insito nel codice etico di MG2, nella costruzione di macchinari pensati e progettati per soddisfare le esigenze di un mercato sempre più eterogeneo. L’expertise consolidata e in costante evoluzione, frutto di continuo studio e ricerca di tecnologie all’avanguardia, permette un trasferimento di competenze avanzate nei diversi settori all’interno dei quali l’azienda opera. Dal mondo farmaceutico fino ad arrivare a quello della cosmesi e alimentare, l’approfondita fase di progettazione e sviluppo, il ricorso a tecnici qualificati e a una rete di subfornitori specializzati delinea una strategia in grado di rispondere in maniera efficace e flessibile a qualunque richiesta. Quali sono le soluzioni per il mercato cosmetico che riflettono queste linee guida? Come esempio di schema operativo e dei risultati d’innovazione che ne derivano, l’astucciatrice a movimento intermittente modello KARTOS, progettata per il confezionamento di prodotti in ambito farmaceutico, cosmetico e alimentare, raggiunge velocità fino a 120 pezzi al minuto, con una gestione completamente elettronica capace di trattare un’ampia gamma di formati in modo flessibile. KARTOS soddisfa le più diverse esigenze di confezionamento grazie a un cambio formato rapido e semplice e ai numerosi sistemi di alimentazione automatica; un modello che rende facile l’integrazione su qualsiasi layout di linea. Per rispondere alle differenti necessità dei clienti, l’opercolatrice modello PLANETA, rinnovata in ottica Industry 4.0, rafforza il suo ruolo di punto di riferimento per clienti che richiedono flessibilità, in termini di velocità macchina, con capacità produttive da 6.000-12.00025.000-50.000-100.000 capsule/ora, ma anche in termini di possibilità di dosaggio e relativi controlli peso. Ma la vera novità, ormai presente in tutti i modelli MG2, è la nuova interfaccia HMI, risultato di un innovativo progetto interno che ha coinvolto tutte le divisioni aziendali. L’HMI firmato MG2 è infatti frutto di uno studio basato sulla User Experience Methodology, dove l’operatore è stato messo al centro di un’analisi di usabilità che ha permesso di definire un concept unico che rende le macchine sempre più semplici ed intuitive sotto il profilo della programmazione e operatività.

NIMAX AFFIDABILITÀ E PRECISIONE NELLA CODIFICA E MARCATURA L’azienda italiana offre da sempre la massima qualità e sicurezza in tema di codifica e marcatura, ispezione e controllo e labelling, grazie ad un’ampia gamma di tecnologie all’avanguardia. Attualmente, quali sono le maggiori esigenze delle industrie cosmetiche in ambito processo/packaging? Le aziende cosmetiche investono somme importanti per realizzare packaging di design. Ogni particolare è curato fin nel dettaglio, inclusa la codifica che deve essere piccola, ma perfettamente leggibile, per rispettare lo standard qualitativo del brand. Secondo gli standard attuali, spesso neppure un’ottima stampante a getto d’inchiostro raggiunge una qualità adeguata perstampare data di scadenza e lotto su supporti costosi. Quali progetti strategici vedranno impegnata la vostra azienda nel 2019, nel settore cosmetico? Nimax ha attivato un processo di affiancamento alle aziende cosmetiche per supportarle nel passaggio da una codifica a getto d’inchiostro ad una realizzata con i laser. La qualità del risultato è nettamente superiore alla stampa a getto d’inchiostro e inoltre permette le tantissime operazioni di marketing connesse all’uso dei codici 2D. Quali soluzioni proponete per le industrie cosmetiche? La soluzione proposta da Nimax è un pacchetto che prevede consulenza tecnica per la valutazione dei supporti utilizzati, sia per i prodotti che per gli astucci, e la fornitura del laser idoneo. Cartoncini diversi fra loro richiedono lunghezze d’onda e intensità di energia diverse: un’analisi corretta permette di ridurre sensibilmente i costi e ottenere il risultato ottimale. Per questo tipo di valutazione Nimax utilizza i parametri messi a punto da Domino, azienda leader nel mondo per la codifica e marcatura su plastica, vetro, metallo e carta. 6

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CONFEZIONAMENTO COSMETICO E HEALTHCARE

CAMA GROUP IMPIANTI CHE PARLANO DI FUTURO, ANCHE NEL NON FOOD L’azienda di Lecco rappresenta nello scenario dei costruttori di sistemi d’imballaggio una realtà d’eccellenza a livello internazionale per le ultime tecnologie presentate sul mercato, grazie ad un concetto di design integrato e modulare, incredibilmente flessibile. Ci parlate della più recente innovazione di CAMA… L’ultima innovazione è rappresentata dalla gamma di macchine BTG (Break-Through Generation), un nuovo concept d’impianti basato sulla ingegnerizzazione di sistemi complessi ad alta velocità e a elevato contenuto tecnologico.Impianti intelligenti e “interattivi” vengono messi a punto da Cama sull’onda di uno sviluppo targato Industry 4.0, a cui l’azienda lavora da molto tempo. Da quail presupposti nasce la nuova divisione PHHC (Personal, Health and Home Care)? Forte della sua posizione di leadership nell’industria del packaging, Cama sta ora rafforzando il suo commitment in nuovi settori e in particolare in home care, health care (sanitario e parafarmaceutico) e personal care, ove l’imballaggio secondario e shelf ready sta diventando sempre più una parte essenziale della catena di produzione e distribuzione del prodotto. Cama annuncia così la nascita della nuova Business Unit PHHC, ovvero la creazione di un nuovo team di persone, con know-how specifico dedicato a questi settori. Con questa iniziativa, Cama Group struttura e consolida la sua presenza in un mercato in forte sviluppo e molto promettente, che già oggi contribuisce per il 17% al risultato di Gruppo, al fianco di Bakery, Confectionery, Dairy, Petfood e Coffee, mercati nei quali l’azienda, già da anni, è leader riconosciuto. Quali sono le soluzioni più interessanti che Cama Group propone in questo ambito? Una delle più interessanti e recenti applicazioni del settore è un’unità di carico monoblocco, che comprende una formatrice elettronica a testa singola con magazzino dei fustellati in posizione ergonomica orizzontale e due robot multi-asse. Il primo robot preleva e posiziona i vassoi in plastica negli astucci preformati, mentre il secondo robot carica i prodotti (roll-on in equilibrio stabile oppure instabile, in arrivo su dischi di trasferimento) su vassoi posizionati negli astucci. L’imballo infine viene chiuso e sigillato con una chiuditrice integrata ad alta efficienza, l’ultimo modulo dell’unità monoblocco. I vantaggi di questa applicazione innovativa sono: - soluzione “compatta” con ridotto spazio impegnata nell’area produttiva; - alta flessibilità con automazione di vari formati di prodotti e di imballi. Altre soluzioni di imballaggio wrap-around più tradizionali sono disponibili, ma in questo caso Cama propone un unico sistema monoblocco “top-loading”, in grado di raggiungere alte velocità di produzione (fino a 50 astucci/ minuto), garantendo simultaneamente una maggiore qualità dell’imballo finale e una buona proporzione tra costi e benefici. www.camagroup.com

UIFAT SOLUZIONI CHE GARANTISCONO TRACCIABILITÀ Quali progetti strategici vedranno impegnata la vostra azienda nel 2019, nel settore cosmetico? Per il settore della cosmetica, UIFAT fornisce macchine etichettatrici e sistemi di marcatura a getto d’inchiostro per la tracciabilità del prodotto cosmetico, una funzione che diventa sempre più una prerogativa, così come anche nei settori farmaceutico e alimentare. Quali soluzioni proponete per le industrie cosmetiche? I nostri sistemi sono ideali per garantire ai clienti una marcatura per la tracciabilità dei prodotti, in particolare per quanto riguarda i diversi ingredienti cosmetici, gli allergeni e per tutte quelle informazioni che indicano le diverse fasi del processo produttivo. Insieme ai nostri partner, continueremo a lavorare per sviluppare dei sistemi sempre più performanti. Forniamo sistemi di marcatura a getto d’inchiostro a micro carattere con tecnologia TIJ di HP per marcare la singola confezione, quindi il flacone, l’astuccio o la bottiglietta, fino alla marcatura inkjet piezoelettrica ad alta definizione, con altezze fino a 100 mm, per la stampa sull’imballo secondario in cartone di codici a barre, tipologia del prodotto ed eventualmente gli ingredienti. Oltre alla precisione anche l’alta velocità è una caratteristica di questi sistemi. Con il sistema HP è possibile stampare anche su superfici non assorbenti, potendo scegliere tra tre colori diversi (nero, bianco e giallo), con la possibilità di cambiare la cartuccia in maniera semplice ed immediata. Quali sono oggi le maggiori esigenze delle industrie cosmetiche in ambito marcatura? Per il nostro tipo di offerta, le richieste vanno dalla marcatura del lotto alla stampa di codici alfa-numerici che servono al produttore per la rintracciabilità del prodotto. Il nostro sistema è estremamente flessibile e consente l’applicazione di un codice variabile durante il processo di riempimento. Tra le peculiarità che contraddistinguono le nostre soluzioni con tecnologia TIJ vi è certamente la mancanza quasi totale di manutenzione. In tal senso, non necessitando di alcuna assistenza tecnica post vendita, rispondiamo all’esigenza di totale autonomia del cliente per la gestione dei nostri sistemi. Marzo 2019

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PRIMO

PIANO VALMATIC INNOVAZIONE IN FORME E MATERIALI NEL MONODOSE

Quali progetti strategici vedranno impegnata Valmatic nel 2019, nel settore cosmetico? Come già sapete, Valmatic produce e vende contenitori e fiale monodose in materiale plastico di capacità da 1 a 100 ml. Per il 2019 stiamo investendo nel settore cosmetico: siamo presenti, come ogni anno, al Cosmoprof Bologna alla sezione del Cosmopack e, visto l’enorme successo ottenuto l’anno scorso sul fronte asiatico, saremo anche a Shanghai per il China Beauty in maggio e ad Hong Kong a novembre sempre per Cosmoprof. Stiamo sviluppando e proponendo sul mercato cosmetico nuove forme e confezioni come travel-kit per sieri viso, skin care e maschere, da portare sempre con sé in viaggio, palestra o al lavoro, e che rispondano all’odierna necessità di prendersi cura di sé e ritagliarsi un piccolo spazio di benessere ovunque si voglia, facili da aprire e applicare in qualsiasi occasione. In questo 2019 stiamo proponendo sempre più prodotti hair o skin care monodose completi di prodotto e packaging secondario, stiamo quindi sviluppando private label. Quali soluzioni proponete per le industrie cosmetiche? Proponiamo soluzioni innovative, forme e packaging nuovi, facili da aprire e da utilizzare con una attenzione particolare per l’ambiente. La monodose Valmatic è prodotta con plastiche che vengono fino all’80% da riciclato, dalle bottiglie dell‘ acqua in PET e possono essere differenziate nel canale della plastica una volta utilizzate. Abbiamo dimostrato che 30 monodosi sono meno pesanti di un tappo di crema viso per uso quotidiano. L’impatto ambientale è ridotto e il prodotto sempre fresco, con meno conservanti, facile da utilizzare e da portare in viaggio. Attualmente, quali sono le maggiori esigenze delle industrie cosmetiche in ambito processo/packaging? Le aziende cosmetiche oggigiorno guardano molto all’impatto ambientale, per questo Valmatic sempre di più utilizza materiali plastici accoppiati che vengono dal riciclo fino all’80% e che possono essere differenziati nella plastica. Valmatic, inoltre, utilizza un film plastico molto sottile, immaginatevi come un foglio (di fatti lavoriamo anche 200my), il cui spessore è nettamente inferiore a tubi, flaconi e barattoli! Senza considerare che la grandezza di un monodose non è minimamente paragonabile a quella di packaging non-monodose, e quindi si usa meno plastica. Di grande importanza, infine, sono la praticità, facile trasportabilità e l’economicità. Caratteristiche che non sfuggono alle industrie cosmetiche: il monodose Valmatic è facile e pratico da usare, è tascabile e, quindi, si può portare ovunque. Offriamo un packaging innovativo e versatile ad un costo molto competitivo, senza rinunciare all’alta qualità.

ETIPACK OBIETTIVO PUNTATO SU FLESSIBILITÀ E ALTA PRECISIONE Quali progetti strategici vedranno impegnata la vostra azienda nel 2019, nel settore cosmetico? Etipack è da un lato impegnata nell’ampliare la propria gamma in modo da soddisfare diverse esigenze di mercato da quelle di nicchia e alta gamma e quelle più tradizionali e dall’altro a rendere le proprie macchine sempre più flessibili, affinché si possano adattare a diversi tipi di prodotto e formato. Tutto questo senza mai arretrare sulla qualità del nostro prodotto, del nostro servizio e del risultato finale. Quali soluzioni proponete per le industrie cosmetiche? Etipack vanta una gamma molto ampia di soluzioni per l’industria cosmetica, frutto dell’esperienza di oltre 40 anni di lavoro nel mondo del packaging e dell’unione di diversi know-how, la codifica, l’etichettatura e l’utilizzo di feeder e pick&place. Abbiamo così soluzioni più tradizionali e consolidate come l’etichettatura di flaconi e barattoli, e applicazioni più nuove come le etichette RFID, l’etichettatura su monodose, l’integrazione in linee con robot antropomorfi per l’etichettatura ad alta precisione, oppure soluzioni per la creazione di packaging, per l’inserimento di coupon e foglietti illustrativi nelle confezioni. Quali sono le maggiori esigenze delle industrie cosmetiche in ambito processo/packaging? Ciò che vediamo è una crescente domanda in flessibilità, così come elevata precisione. In particolare quando il packaging è delegato a terze parti, è necessario avere macchine flessibili, che possono essere adattate a differenti formati, a differenti applicazione che sono commissionate ogni volta. Chiaramente la flessibilità non può essere un compromesso né per la qualità finale, ne per la precisione dell’applicazione.

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CONFEZIONAMENTO COSMETICO E HEALTHCARE

MARCHESINI GROUP PACKAGING COSMETICO PIÙ INCISIVO NELLE STRATEGIE DI CRESCITA L’anno fieristico 2019 si annuncia per Marchesini Group ricchissimo di attività, eventi ed anniversari. I motori si stanno già scaldando per la preparazione in vista di Cosmopack, il più importante salone internazionale dedicato alla filiera produttiva della cosmetica. Quali progetti strategici verranno presentati a Cosmopack? Un team dedicato accoglierà gli ospiti per mostrare loro le soluzioni esposte e illustrare le potenzialità della nuova Beauty Division del Gruppo, che sorgerà fisicamente poco distante dall’Headquarter di Pianoro e radunerà al suo interno anche le macchine della stessa DUMEK. Questa business unit, già in funzionamento, contribuirà a rendere il Gruppo ancora più competitivo in un mercato in costante crescita, destinato ad avere sempre maggiore rilevanza nei piani strategici del board Marchesini. La partecipazione a Cosmopack rappresenterà quest’anno l’occasione per festeggiare i 40 anni di DUMEK con una serata di gala riservata a clienti e fornitori. Nata nel 1979 ed entrata a far parte del Gruppo Marchesini nel 2017, DUMEK ha fatto registrare un fatturato 2018 previsto in crescita del 97% a 5,1 milioni contro i 2,8 milioni del fatturato 2017. Quali soluzioni proponete per le industrie cosmetiche? Alla kermesse casalinga Marchesini Group si presenta con un ampio stand (Hall 19, A9PK) in cui saranno esposte una linea per il riempimento e la chiusura di tubi schiacciabili e due macchine stand-alone firmate DUMEK. La linea cosmetica - un evergreen della produzione cosmetica Marchesini - si compone a monte di una riempitrice-chiuditrice automatica lineare MILL 120 con Robovision e a valle della MA 155, astucciatrice che presenta novità nel design delle carterature, del pannello elettrico, della pneumatica e si avvale dell’utilizzo di nuova componentistica per rispondere alle nuove normative in materia di sicurezza. Quali invece le soluzioni a marchio DUMEK? In rappresentanza del marchio DUMEK saranno esposti due turboemulsionatori TURBO-MEK, uno per produzioni da laboratorio, l’altro con capienza da mille litri per le produzioni industriali. I turboemulsionatori sottovuoto, macchine di punta del catalogo DUMEK, sono progettati per la produzione di prodotti liquidi e cremosi come emulsioni (creme e latti), sieri, oli e balsami, gel e lozioni; versioni speciali di queste macchine sono in grado di trattare altri prodotti specifici come make up (mascara, fondo tinta), tinture per capelli, dentifrici e fanghi.

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PRIMO

PIANO ARCA ETICHETTE FOCUS SU MATERIALI E SOSTENIBILITÀ

Quali progetti strategici vedranno impegnata la vostra azienda nel 2019, nel settore cosmetico? Il nostro impegno per il settore cosmetico, anche nel 2019, sarà caratterizzato da continua innovazione in materiali e processi di produzione, con particolare riferimento alla sostenibilità del packaging. Continuiamo infatti a proporre materiali certificati FSC, materiali di origine Bio, materiali compostabili e non ultimo, novità di quest’anno, materiali con frontale poli-olefinico da riciclo (politene in particolare) su supporto siliconato in PET da riciclo. Abbiamo anche etichette in materiale plastico che possono essere completamente eliminate durante i processi di riciclo di flaconi e bottiglie in PET, garantendo il 100% di PET riciclato privo di contaminazione da adesivi e/o inchiostri. Con nostri Clienti-Partner nel settore cosmetico, in particolare, condividiamo l’impegno per la sostenibilità e sosteniamo con fermo entusiasmo iniziative per la tutela e lo sviluppo del territorio; in alcuni casi ciò si è tradotto nel comune impegno a ridurre, se non azzerare, gli scarti destinati a discarica, non valorizzati. Tra questi, il principale è il liner, il supporto siliconato in carta delle etichette, che rappresenta oltre il 60% degli scarti (il 38% del volume dell’intero rotolo iniziale). Arca ha siglato, infatti, una partnership con Cycle4green, un’azienda finlandese specializzata nella gestione del sistema di riciclo della carta glassine (liner). Le nostre linee di produzione sono state ripensate per raccogliere e imballare questo scarto secondo precise indicazioni del nostro partner, che si occupa del suo ritiro (a chiamata) e, con propri automezzi, del suo trasporto in Austria, dove viene preso in consegna da Lenzing Papier, una cartiera in grado di rivalorizzare tramite riciclo questo liner di scarto. Alcuni nostri clienti sono stati coinvolti in questo progetto e si sono attrezzati in analogo modo, aderendo all’iniziativa. Ogni anno Cycle4green e Lenzing Papier rilasciano alle aziende partner un attestato ambientale unico, dove certificano la quantità di materiale raccolto e riciclato e l’impatto benefico che questo processo virtuoso ha sull’ambiente. Tra i risultati raggiunti, va sottolineato che nel nostro primo anno di partnership, abbiamo riciclato 22 tonnellate di liner, equivalenti ad un risparmio di 44 tonnellate in emissioni di CO2. Quali soluzioni proponete per le industrie cosmetiche? Oltre all’impegno sulla eco-sostenibilità, proponiamo etichette che siano soluzioni per particolari funzionalità, prima ancora che accattivanti dal punto di vista estetico-marketing. In particolare, abbiamo soluzioni innovative per la prevenzione dalla contraffazione e dal mercato parallelo, attività illecite che anche nel cosmetico hanno crescita esponenziale. Le nostre etichette anticontraffazione, tamper-evident e serializzate sono riconosciute come validi ed efficaci sistemi di prevenzione e controllo dell’illecito. Tra i tanti prodotti già disponibili, segnaliamo che a Cosmopack 2019, Padiglione 20 - stand B35, presenteremo etichette con serializzazione “nascosta” ma decodificata direttamente sulle linee di imballaggio anche a velocità elevate, grazie a sistemi di verifica e software track&trace messi a punto dalla nostra Divisione Sistemi. Questo consentirà l’utilizzo della serializzazione per il track&trace logistico e di controllo mercato parallelo, senza impattare sull’estetica delle etichette, trattandosi di sistema nascosto ma anche completamente trasparente (invisibile). Il sistema di etichettatura che mostreremo, oltre alla possibilità di rilevare un codice di serializzazione invisibile che alimenta un software per il track&trace, avrà anche la stampa dei dati variabili realizzata con tecnologia laser. Attualmente, qualisono le maggiori esigenze delle industrie cosmetiche in ambito processo/packaging? Sostenibilità, rifiuti zero, 100% riciclabile, riteniamo siano l’esigenza primaria per il periodo a venire. I consumatori e le aziende stanno sicuramente andando verso il processo di sostenibilità etica naturale in tutti i campi dello stile di vita, dal cibo al design per la casa e l’ambito cosmetico è uno dei segmenti più importanti. Noi come produttori di packaging possiamo e vogliamo proporci come partner virtuosi in questo processo.

OMAS CONTROLLO IN PRODUZIONE VERSO LA DIGITALIZZAZIONE Quali progetti strategici vedranno impegnata la vostra azienda nel 2019? Da sempre la nostra azienda pone grande attenzione a tutte le fasi del processo interno, questo è garantito dal 2012 dalla certificazione UNI EN ISO9001 e dal 2013 siamo certificati anche ISO14001. Siamo un’azienda molto dinamica e in continua crescita, dagli investimenti sia in beni strutturali (dal 2010 la nostra azienda è in continuo ampliamento) che in beni strumentali ad elevata tecnologia, presenti sia in ufficio tecnico che nel reparto di lavorazioni meccaniche, fondamentali per una sempre migliore produzione interna. Abbiamo ormai consolidato l’utilizzo di un sistema ERP, per gestire dall’offerta commerciale, alla commessa di produzione, alla fatturazione e post vendita dei macchinari. Stiamo ultimando i lavori per l’industria 4.0 del reparto lavorazioni meccaniche con gestione e controllo da CAD/CAM, oltre che la realizzazione di un laboratorio di controllo qualità interno delle componenti prodotte. Questo permetterà alla nostra azienda d’inserire un altro tassello per garantire il controllo della produzione in un sistema sempre più digitalizzato. Quali soluzioni proponete per le industrie cosmetiche? I macchinari di nostra progettazione e produzione, offrono elevati standard in termini di produttività e affidabilità, ma anche di design e semplicità di utilizzo. La caratteristica necessaria alle macchine del settore cosmetico, è la flessibilità, dovuta ai frequenti cambi formato e packaging di design. Per questo motivo i nostri macchinari, sono studiati in modo da poter gestire questa fondamentale necessità, riducendo le tempistiche di sostituzione e soprattutto i costi di acquisto e gestione. Per alcuni clienti abbiamo già applicato la 4.0 nei loro reparti di produzione dotati dei nostri macchinari. Il GCR-500 PUCK MONOBLOC è un monoblocco adatto al riempimento e tappatura di creme e liquidi. La macchina nel suo insieme è costruita per garantire alta affidabilità e ripetitività. I flaconi sono trasportati all’interno di godets per tutto il ciclo. Il monoblocco, è dotato di stazione di carico flaconi nei godets tramite robot collaborativo, stazione di dosaggio prodotto con dosatore volumetrico, stazione d’inserimento tappo, oltre che chiusura automatica tappo a vite. Il tappo è alimentato in automatico mediante orientatore vibratore elettromagnetico con sistema pick&place di presa e posa. Tutte le regolazione elettroniche vengono effettuate da motori brushless, la gestione della macchina è eseguita da PLC con touch-screen. I flaconi vengono scaricati dai godets tramite depucker e convogliati su tavolo rotante di uscita. E’ una macchina che, grazie alla sua versatilità, rende possibile il confezionamento di flaconi, vasetti, di differenti dimensioni e forme. Verrà presentata nella “factory” di Cosmopack per confezionare “No.Co”, mentre nel padiglione 19PK STAND A17, saremo presenti con il GM-1 monoblocco rotativo per mascara e lipgloss, la GMT-R70 intubettatrice per tubi in plastica, un CX-050 TURBOMIX turboemulsore per creme. 10

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PIANO

PACKAGING COSMETICO LA FILIERA GUARDA AL FUTURO DELLA SUPPLY CHAIN

INNOVAZIONE È LA PAROLA CHIAVE DI COSMOPACK 2019. LA MANIFESTAZIONE, CHE SI SVOLGE DAL 14 AL 17 MARZO PROSSIMI A BOLOGNAFIERE, REGISTRA UNA CRESCITA IMPORTANTE DI ESPOSITORI RISPETTO ALLA SCORSA EDIZIONE, PARI AL 9%. UN’AREA SPECIALE È DEDICATA ALLE PROPOSTE PIÙ INNOVATIVE DI SMART MANUFACTURING, IOT, AI E AR, ROBOTICA E MANUTENZIONE PREDITTIVA.

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l salone dedicato al contract manufacturing e al private label, ai macchinari di processo e confezionamento, al packaging primario e secondario, accoglie a Bologna i principali brand cosmetici internazionali, direttori acquisti, marketing e sviluppo prodotto, R&D e retailer, interessati alle anteprime delle collezioni e alle ultime innovazioni della ricerca tecnologica nell’ambito della supply chain cosmetica.Il Padiglione 19 ospiterà il meglio dell’innovazione tecnologica in ambito supply chain. Seguendo il filo conduttore della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare, tema cardine dell’edizione 2019 di Cosmoprof Worldwide Bologna, Cosmopack dà spazio alle nuove soluzioni industriali che possono ridurre l’impatto ambientale della produzione cosmetica. Enrico Zannini, Direttore Generale BolognaFiere Cosmoprof, ci racconta le novità dell’edizione 2019. In termini espositivi, Cosmopack è in continua crescita. Quali sono i punti di forza che hanno fatto conquistare alla manifestazione questa posizione di leadership per il settore di riferimento? Cosmopack è un format che sta crescendo anno dopo anno– per il 2019 la crescita complessiva è del 9% - e sicuramente un importante fattore di questo sviluppo è la concomitanza del salone con Cosmoprof. In un unico luogo gli operatori della fliera possono incontrare le aziende di prodotto finito e creare le basi per nuovi progetti e collaborazione. Il format si è rivelato talmente vincente che Cosmopack sta diventando una realtà importante anche per gli altri eventi della piattaforma internazionale di Cosmoprof. A Hong Kong Cosmopack Asia occupa un intero quartiere fieristico, e quest’anno lanceremo anche Cosmopack North America a Las Vegas, riproponendo sempre la congiunzione tra salone dedicato alla filiera e Cosmoprof. Automazione e tecnologia smart saranno le parole chiave a Cosmopack. Troveremo riscontri e soluzioni che seguono questi trend? Tecnologia e automazione saranno i temi chiave del Padiglione 19, la nuova area di Cosmopack 2019. L’area speciale S.M.A.R.T. – Solution, Manufacturing, Automation, Research& Technology - proporrà l’eccellenza delle soluzioni di automazione in ambito cosmetico, presentate dalle aziende partner dei brand internazionali: Axomatic, Citus-Kalix (Coesia Group), CMI Industries, Cosmatic, Coven, IDM Automation, IMA Group, Marchesini Group, Nastri-Tex, OmasTecnosistemi, Tirelli, TGM – Technomachines, V2 Engeneering, Vetraco e Woojung Tech. L’area sarà il 12

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CONFEZIONAMENTO COSMETICO E HEALTHCARE Quali sono le tendenze innovative che negli ultimi palcoscenico per le proposte più innovative di smart anni hanno caratterizzato maggiormente i prodotti manufacturing, robotica, IOT, AI e AR, manutenzione made in Italy? predittiva, big data, cloud e soluzioni digital per La filiera cosmetica Italiana continua ad essere incrementare efficienza, qualità, sicurezza e flessibilità un’eccellenza nel mondo. I nostri prodotti sono i più nei processi industriali. apprezzati nei principali mercati internazionali, Stati L’interesse intorno alla CosmopackFactory è Uniti e Cina in primis, e sono scelti dai più importanti cresciuto negli anni. Quest’anno la Factory mostrerà brand internazionali. Sono molteplici gli elementi che l’intera circolarità del recupero delle plastiche. Ci contraddistinguono l’industria italiana. In primis, gli può parlare di questo progetto? investimenti nella ricerca tecnologica, la sicurezza dei La settima edizione di The CosmopackFactory nostri prodotti, l’elevato standard di qualità. quest’anno rappresenta al meglio il primo, importante E’ per questo che la nostra industria detta le tendenze passo di un percorso dedicato all’evoluzione sostenibile, nel mondo. E’ nelle nostre aziende che sono nati concetti quest’anno al centro della nostra manifestazione. Il Enrico Zannini, Direttore Generale come la sostenibilità ambientale delle formulazioni e dei progetto presenterà tutte le fasi del processo produttivo BolognaFiere Cosmoprof processi di produzione, la personalizzazione, l’attenzione di NO.CO. - NO COMPROMISE, uno ‘scalp-oil’ realizzato alla performance dei cosmetici, adatti ad un pubblico che in un unico con le soluzioni industriali e le tecniche più rispettose per l’ambiente. Grazie prodotto cerca molteplici funzioni e risultati. alla sua formula innovativa e all’utilizzo di ingredienti di derivazione naturale, Per aiutare le nostre aziende a intercettare le tendenze più attuali del NO.CO. è un prodotto water safe: per eliminarlo è sufficiente un terzo mercato, a Cosmopack coinvolgiamo partner internazionali di rilievo, della quantità di acqua solitamente utilizzata in fase di risciacquo. Inoltre, il specializzati nello studio di quali saranno gli interessi dei consumatori. Per packaging primario di NO.CO. sarà realizzato con polimero riciclato al 100%, l’edizione 2019, nel padiglione 20, Cosmopack presenterà “20x2021 Colors sul quale sarà calcolata l’impronta ambientale. Il design del flacone è stato &Materials”, iniziativa nata dalla collaborazione con WGSN, agenzia multi sviluppato dall’agenzia internazionale centdegrés; le tecnologie utilizzate settore specializzata nel riconoscimento delle tendenze a livello globale. per la realizzazione del progetto sono fornite da una selezione di aziende WGSN esplorerà 12 colori must-have del 2021, individuati dai più importanti espositrici di Cosmopack – Cosmoproject per la formula, OmasTecnosistemi esperti beauty come quelli di maggior impatto per la prossima stagione, per il macchinario, Verve per il packaging e da Aliplast per quanto riguarda il e 7 materiali innovativi, specificamente studiati per l’industria cosmetica polimero PET rigenerato per la realizzazione del flacone. e per i produttori di packaging primario e secondario. I colori trend del L’internazionalità ha sancito il successo di questa manifestazione. 2021 saranno presentati a Cosmopack nel padiglione 20 con bandiere Quali strategie mettete in atto per mantenere questa connotazione? che scenderanno dall’alto a delimitare un’area espositiva particolarmente Cosmopack è l’evento di riferimento per la filiera produttiva internazionale: vocata al contoterzismo nel make-up. coinvolge le eccellenze per il comparto e anno dopo anno accoglie a Accanto a queste, 7 pannelli a terra illustreranno materiali di tendenza, Bologna il management di brand cosmetici internazionali, direttori acquisti, finissaggio e lavorazioni adatti per essere utilizzati per il packaging in ambito marketing e sviluppo prodotto, R&D e retailer, interessati alle anteprime make-up, skincare e nail. I materiali nascono da innovazione, creatività delle collezioni e alle ultime innovazioni della ricerca tecnologica nell’ambito e intraprendenza nel trovare nuove soluzioni. Parola d’ordine dell’intera della supply chain cosmetica. Sono sempre più i buyer che, grazie al installazione, la sostenibilità: i colori scelti sono formulati con componenti nostro International Buyer Porgram, dall’estero vengono a Bologna per a basso impatto ambientale e i materiali proposti seguono il principio dello instaurare nuove relazioni di business con i principali player per il contract “spreco zero”, riutilizzando scarti di cibo, materiali a km 0, biodegradabili manufacturing, il private label, il segmento degli applicatori e delle soluzioni e compostabili. di smart manufacturing e i leader per il packaging primario e secondario.

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FOCUS

COSMETIC PACKAGING SUSTAINABILITY AND LUXURY DRIVE THE TRENDS

THE COSMETIC INDUSTRY LIVES ON RAPIDLY CHANGING TRENDS. AS A RESULT, IT NEEDS SMARTLY PLANNED PACKAGING WITH SHORT LEAD TIMES AND WITH FLEXIBLE PRODUCTION AND DELIVERY SYSTEMS. THE ORIGINAL FUNCTION OF PACKAGING AS SOMETHING TO PROTECT GOODS DURING TRANSPORT HAS LONG BEEN EXPANDED TO INCLUDE NUMEROUS HIGHLY INNOVATIVE FUNCTIONS. WHAT CAN WE EXPECT FROM COSMETIC PACKAGING IN 2019?

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he market research and forecasts conducted by beauty product manufacturers are suggesting that consumers are especially looking for luxury and glamour on their cosmetic packaging this year. But the packaging also needs to be as multi-functional and sustainable as possible, while being easy to handle and to transport. For the industry, this means producing small quantities in record time and as cheaply as possible, while not forgoing luxury and sustainability.

SUSTAINABILITY One major aspect for many shoppers is not just luxury, but also sustainability: and the packaging needs to be just as natural as the ingredients contained within the beauty product. High up on the wish list is refillable and recyclable packaging made of environment-friendly materials. But that doesn’t mean doing without an air of luxury: transparent cellophane made of biodegradable wood pulp, for instance, can add some shiny metallic glamour to the packaging.

E-COMMERCE In Germany alone, the proportion of cosmetic products bought over the internet rose from 7.5% in 2015 to 10.1% in 2017. Online shoppers expect their orders to be dealt with quickly, and they’re also looking for an attractive design, both on the screen and when they unpack the real product. However, today’s beauty trends can easily be outmoded a few clicks later. Therefore one of the highest priorities in the cosmetic industry is to launch products as quickly as possible. This, however, requires smartly planned packaging which allows for flexible production and delivery. To achieve this, it is vital to have close collaboration between suppliers, manufacturers and those who handle the packaging and bottling.

SOCIAL MEDIA No modern lifestyle without social media – this is particularly true of millennials. Fast access to the worldwide web has led to a greater impact of influencers, interaction with beauty experts and access to an infinite number of product ratings at the click of a button. Images are easily shared with others on Instagram and the like. More and more packaging companies are therefore keen to ensure their product development also looks at the social media impact. For instance, using transparent plastic lenses, they can show packaging in different shapes and colours, depending on the angle. Or they can design powder compacts with practical screw tops which prevent the powder from being blown all over the place when the lid is opened. At the same time, however, products at the top end of quality are still majoring on glamour and design.

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PRACTICAL VALUE AND INDIVIDUALISM Adjusted to suit individual taste and for anyone on the go: this is true for coffee – but also cosmetics. Under today’s trends, they must be easy to use and transport, and individual travel sizes are getting increasingly popular. Small containers have a lot of advantages: they’re cheap, they can go in your hand luggage when you’re flying, and they’re a good way of trying out whether you actually like a product. One important factor is whether you can open and close them while walking along or sitting in a bus or train. Pump sprays that don’t leak and magnetic fastenings mean they’re easy to use in the car and on the go. There are also two-in-one lipsticks, which use less packaging, are lighter and allow flexible colour adjustments.

LUXURY Shimmering, hot foiling, and the way the light falls: This year holograms are extremely fashionable on luxury packaging. The idea is that the high value of the packaging comes over in a more subtle way, and the branding is less opulent. Conclusion: Luxury brands are increasingly using iridescent surfaces which shimmer in different colours depending on the viewer’s position and where the light falls.

MUSLIMS AS A TARGET AUDIENCE The buying power of Muslim consumers is growing, particularly in Asia. Worldwide forecasts show that this market segment will double. Whereas in 2014, sales were $20 billion, this figure will have risen to $45 billion by 2020. Whether a product is halal usually depends on the contents, but particularly strict Muslims are now making sure the material, shape and label of the packaging are not haram, i.e. not prohibited under Sharia law. This means that only certain types of oil can be used when servicing a production machine, and packaging must be shown to be halal, including the origins of all the materials that are used. The shape and labels are also important. For instance, labels showing scantily clad ladies, or bottles in the shape of the female body, are an absolute taboo. Source: interpack

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COSMETIC INDUSTRY

COSMETIC MANUFACTURERS INVESTING IN PACKAGING INNOVATION Hectic daily routines, rising popularity of social media platforms and increasing peer pressure to look ‘perfect’ all the time among a sizeable proportion of Generation Y and Generation Z across emerging countries, are driving the demand for high performance ‘photo-ready’ make-up in the Asia-Pacific (APAC) region. As a result, manufacturers are capitalizing on this trend and offering fashion-forward cosmetic products in novel packaging formats to stand out from the competitors, says GlobalData, a leading data and analytics company. The company’s report “Category Packaging Opportunities: Make-Up”, identifying pack formats and features that make a brand worth paying more for reveals that consumers are looking beyond the sensory aspects of make-up products and manufacturers are focusing on improving pack formats and features that make a brand worth paying more for. Sumit Chopra, Research Director for Consumer at GlobalData, says: “Time-pressed, as well as image-conscious consumers are increasingly looking for more convenient, user-friendly pack formats that fit with their busy lifestyles. Brand owners are responding to these changing consumer needs and making the most of packaging to enhance the consumer’s brand experience.” This is substantiated by the company’s research, which shows that leading cosmetic operators in APAC region are investing in latest packaging technologies to incorporate new designs and value-added features in packaging formats to allow consumers to touch up their make-up throughout the day, whether at work, when commuting, after a gym workout or before socializing. Brand owners who are looking to achieve success, explore the top trends and consumer behaviors influencing cosmetics & toiletries packaging market. Digitalization is one major trend playing a crucial role in attracting Asian consumers, and the companies keep on innovating in this field. Cosmetic and toiletries manufacturers are investing on innovative packaging formats and offering novelty and convenience with simple dispensing, integral applicators, mirrors and on-board storage for tool in order to generate a social media buzz and stimulate wider interest in a new product launches. Chopra concludes: “Manufacturers will continue to innovate with new formats, designs and value - added packaging features for cosmetics and toiletries that enhance user experience. Additionally, the consumer desire to reduce household wastage from packaging will spur manufacturers to focus on sustainable packaging, such as recycled materials and paperboard, as well as biodegradable plastics.”

IMA GROUP TOP CLASS PERFORMANCE IN RELIABILITY AND EASY OF USE At Cosmopack 2019 IMA Group exhibits its solutions for the cosmetic industries. ComadisC1060 - Automatic tubefiller was born to repeat the success of the extraordinary C960-C970 series, the new C1060-C1075 family comes to the market with experience enough to maintain its supremacy in medium speed tubefilling segment. Thus the new C1060-C1075 series still remains the “quintessence” of reliability, ergonomics and ease of use: this recipe for success remains unvaried, as well as the concept of “top class performance in compact size”. ComadisC735 is the semiautomatic compact tubefiller capable to meet any needs despite it’s small size. It has proved to satisfy production expectations including demanding ones. Suitable for both standard production and laboratory use, it is now available complete with automatic tube print registration device. BFB CPH2 is a medium speed side loading casepacker designed to handle the widest range of products and materials used in personal care industry. The machine has been built to maximize efficiency and ease of use in an ever increasingly demanding work place, to guarantee complete line clearance and to ensure total access to all modules. The CPH2 is designed to ensure totalcontrol throughout all stages of the serialization process. Flexibility, maximum efficiency, total access and total control make the CPH2 a casepacker of new generation.

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CAMA GROUP INNOVATIVE SOLUTIONS FOR NON FOOD INDUSTRIES What strategic projects in the cosmetics sector will your company present at Cosmopack? Cama Group announces the creation of the new PHHC (Personal, Health & Home Care) Division, focused on satisfying the growing demand from both local and multinational players in personal care, cosmetics, OTC and home care industries. The PHHC Division will provide highly customized solutions, characterized by high speed, packaging flexibility and compact layout. Camais uniquely positioned to provide this service by combining its decades of packaging, machinery and robotics experience. The new PHHC Division has been specifically created following the request by large corporations within these sectors for tailored solutions to their packaging automation needs. What are the most innovative solutions for personal care? One of the most recent and interesting applications in the deodorants sector is a Cama monoblock loading unit, comprising of a single head electronic forming machine with an ergonomic horizontal blank magazine and two multi-axis robots. The first robot picks and places the plastic trays into the formed boxes, while the second robot loads the products (stable or unstable roll-ons delivered in transport pucks) into trays placed within the boxes. The finished pack is closed and sealed with a highly efficient integrated closing machine, the final module within the monoblock machine. The advantages of this innovative application can be summarized as follows: • “compact” solution with reduced footprint; • high flexibility with automation of various product and packaging sizes. Although more traditional styles of wrap-around packaging are available, Cama provides a unique monoblock top loading system, capable of high production speeds (up to 50 boxes/minute), simultaneously guaranteeing improved quality of the final packaging and a positive ratio between costs and benefits.

ARCA ETICHETTE NEW MATERIALS AND FOCUS ON SUSTAINABILITY What strategic projects in the cosmetics sector will your company be involved in for 2019? In 2019, our ongoing commitment to the cosmetics sector will see continuous innovation in materials and production processes, with a special emphasis on sustainability in packaging. Indeed, we’ll continue to propose FSC certified materials, as well as organic materials and compostable materials. This year’s featured innovations are materials with a recycled poly-olefin front panel (especially polythene) on a recycled PET silicone liner. We also have plastic labels that can be entirely eliminated during recycling processes for PET bottles and vials, thereby guaranteeing 100% recycled PET, devoid of any contamination from adhesives and/or ink. In particular, together with our clients and partners in the cosmetics sector, we share a commitment to sustainability, strongly supporting all initiatives aimed at safeguarding and protecting our territory; in some cases, this has translated into a common commitment to reduce, if not do away with altogether, all waste destined for landfills that are not valorized. Among these, the main culprit is the paper silicone liner on labels, which accounts for over 60% of waste (fully 38% of the volume of an entire initial label roll). In fact, Arca has signed a partnership agreement with Cycle4green, a Finnish company specializing in managing the recycling system for liner glassine paper. Our production lines have been redesigned to collect and package this waste according to the precise specifications of our partner, who handles its pick-up (on call) and uses its own vehicles to ship it to Austria, where it is delivered to Lenzing Papier, a paper mill that is capable of recycling this waste liner. Some of our clients involved in this project have equipped themselves in a similar manner, adhering to the initiative. Roberto Sala, Chief Operating Officer What solutions are you proposing for the cosmetics industry? Label Division, Arca Etichette riceve In addition to our commitment to eco-sustainability, we propose labels that provide solutions for special applications, and il premio Best Label Printer aren’t just captivating from an aesthetic and marketing standpoint. In particular, we have innovative solutions for the prevention of counterfeiting and the parallel market, illegal activities that have grown exponentially in our cosmetics sector. Our anti-counterfeiting, tamper-evident and serialized labels are recognized as valid and efficient crime prevention and control systems. Among the numerous products already available, I’d like to point out that at Cosmopack 2019, Hall 20 - Stand B35, we’ll be presenting labels with a “hidden” serialization that is decoded directly on the packaging lines, even at high speeds, thanks to verification systems and track & trace software developed by our Systems Division. This will allow serialization to be used for track & trace logistics, to help counter parallel markets without impacting the look of the label, since this is a hidden system that is also entirely transparent (invisible). In addition to the possibility of detecting an invisible serialization code that powers a track & trace software, the labeling system we will be demonstrating is also capable of printing variable data using laser technology. What are currently the most pressing needs of the cosmetics industry in terms of processing and packaging? Sustainability, zero waste and 100% recyclable materials are what we believe to be the industry’s future primary needs. Consumers and companies are headed towards a process of natural ethical sustainability in all lifestyle areas, from food to home design, and the cosmetics sector is one of the most significant segments in this trend. As packaging manufacturers, we can and want to propose our services as ethical partners in this process.

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MARCHESINI GROUP COSMETIC PACKAGING IS ONE OF THE KEYS TO THE GROWTH Marchesini’s calendar of trade shows this year is bustling with activities, events and anniversaries. The Group is gearing up for Cosmopack, one of the most important international venues for the cosmetics industry. What strategic projects in the cosmetics sector will your company present at Cosmopack? A specialised team will welcome guests and illustrate the solutions and potential of the Group’s new Beauty Division, which will be located near the Headquarters in Pianoro, where the machines of DUMEK will also be included. This business unit is already up and running and boosts the Group’s competitiveness in an expanding market and will become increasingly important within the company’s strategic plans. DUMEK will be celebrating its 40th anniversary during Cosmopack. There will be a gala evening for customers and suppliers. Set up in 1979, DUMEK became part of the Marchesini Group in 2017. It recorded a turnover in 2018 of 5.1 million (expected growth of 97%) vs 2.8 million in 2017. What solutions are you proposing for the cosmetics industry? For this event, the Marchesini Group is setting up an impressive booth (A9PK, Hall 19) where a filling and closing line for squeezable tubes will be exhibited, alongside two stand-alone DUMEK machines. The cosmetic packaging line is a Marchesini evergreen solution and comprises an automatic linear filling-closing model MILL 120 with Robovision and a cartoner model MA 155, which offers newly designed guards and panelling, innovative electric and pneumatic systems, as well as new components to comply with today’s high safety standards. What solutions is DUMEK presenting? DUMEK brand will be represented by two TURBO-MEK turboemulsifiers, one of which is for laboratory use and the other for mass industrial production. The vacuum turboemulsifiers are DUMEK’s core machines and are designed to produce liquid and creamy products, such as emulsions (cream/milk products), serums, oils and balms, gels and lotions. Special versions of these machines are able to process other products, such as make up (mascara, foundation), hair dyes, toothpastes and mud products.

ETIPACK SPOTLIGHT ON FLEXIBILITY AND HIGH PRECISION What strategic projects in the cosmetics sector will your company be involved in for 2019? On the one hand Etipack is committed to expanding its product range in order to meet different market needs from the niche and high range ones to the more traditional ones, and on the other to make its machines more and more flexible so that they can adapt to different types of product and format. All this without ever going back on the quality of our product, of our service and of the final result. What solutions are you proposing for the cosmetics industry? Etipack boasts a very wide range of solutions for the cosmetics industry and this is the result of the experience of over 40 years of work in the world of packaging and of the union of different know-how, coding, labeling and use of feeder and pick& place machines. We have thus more traditional and consolidated solutions such as the labeling of bottles and jars, and newer applications such as the application of RFID labels, single-dose labeling, integration in lines with anthropomorphic robots for high-precision labeling, or solutions for the creation of packaging, for the insertion of coupons and leaflets in the packaging. What are currently the most pressing needs of the cosmetics industry in terms of processing and packaging? What we see is an increasing demand in flexibility, as well as high accuracy. Especially when the packaging is delegated to third parties, it is necessary to have flexible machines, which can be adapted to the different formats, to the different applications that are commissioned each time. Clearly flexibility can never be a compromise neither for the final quality, nor for the precision of the application.

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LUMSON FOCUS ON STRATEGY AND PRODUCTS A lot of strategic and product news for Lumson. First of all, the signing of an agreement whereby FSI (“Fondo Strategico Italiano”) is going to acquire a 35% stake in Lumson SpA. Lumson is one of the most important company in the primary cosmetics packaging sector, with an estimated turnover of approximately 100 million euros in 2018. The company has nearly 550 employees, two production sites in Italy, and commercial branches in the USA, France, Spain and Germany. At completion of the transaction, Lumson will be cash positive and financially able to pursue an ambitious growth plan. Last year, among the most important launches on the makeup market, was the lipstick Rouge. The lipstick is distinguished by its elegant shape, a testament to inimitable Italian design. The Lipstick Rouge can be customized thanks to one of the most recent avant-garde decoration technologies, the pop-up technique.This is used to create an embossed effect, for a perfect contrast between glossy and matte, giving a unique result that is both pleasing to the eye and to the touch. The technique allows you to perfectly reproduce the decoration on each component, without any variation of color and thickness, normally present in traditional decoration techniques (hot printing, offset printing, serigraphy and pad printing…). Another important consolidated product is One o One, that was born as an answer to the needs of the market which is seeing the appearance of new active ingredients and customized, compounded formulas with reduced preservative use to guarantee purity. Conceived and created by Lumson’s Research and Development team, this range guarantees innovative characteristics and the performance that the cosmetic market needs: increased compatibility of materials, a pump with excellent vacuum-seal performance, a precise dosage of 230mcl, no external air contamination, and an optimal restitution rate of > 95%. One o One is ideal for every type of product and is able to dispense even the most high-viscosity formulations thanks to the materials that compose its airless pump. One o One is now available in 15, 30 and 50ml sizes and is made with the brand-new Purity pump, distinguishable due to its metal free engine.

QUADPACK SUSTAINABLE DESIGN AND INNOVATION AS KEYS OF BUSINESS The new PCR (Post-consumer recycled plastic) tube from international beauty packaging manufacturer and provider Quadpack Industries is made entirely of recycled plastics. Perfect for face care, eye contour, spot treatment and cosmeceutical applications, it is available in two versions. The smaller tube has a 16mm diameter and a capacity of 5-15ml, making it ideal for high-value treatments, samples or gifts with purchase. It features a metal roller ball, to glide the formula onto the skin with a pleasant, cooling touch. The larger tube has a 19mm diameter with a standard neck and a capacity of 5-20ml. For more aggressive bulks, such as those containing alcohol or citric ingredients, the PCR Tube can be endowed with an inner layer of EVOH. The layer’s barrier properties protects the formula from oxidation and helps prevent product migration. Special anti-UV properties can also be incorporated for UV sensitive formulas. Quadpack’s decoration experts can apply a host of techniques to deal with the yellowish tinge produced by the recycling process, to produce an attractive-looking pack. The PCR Tube can be colour-matched, screen-printed, metallised and otherwise decorated to meet the most sophisticated brand requirements. Quadpack Industries is a company that depends on constant innovation, so encouraging and promoting talent is vital to what it does. Tied closely to its CSR (Corporate Social Responsibility) strategy, it works in several areas: strengthening ties between universities and industry, sponsoring relevant prizes and awards, boosting entrepreneurship and supporting small business initiatives. Throughout 2018, Quadpack has had an active role doing many of these. “Sustainable design and innovation is key to what we do as a business. That’s why we like to get involved in education and training for students and young entrepreneurs. Through our various initiatives, we can give guidance to the next generation of designers and help create an environment that fosters creativity and collaboration.” says Alex San Miguel, CSR Director at Quadpack “We hope to help students and young entrepreneurs as they start their career. They are the future of the industry. If we can guide them, encourage them and help them in the right direction, it’s good for everyone involved: for them, for us, for the industry and, through an emphasis on sustainability, for the planet.”

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FOCUS

THE COSMETIC PACKAGING

LOOKS TO THE FUTURE OF THE SUPPLY CHAIN COSMOPACK, OCCURRING FROM 14 TO 17 MARCH 2019, IS RECORDING A SIGNIFICANT GROWTH IN EXHIBITORS COMPARED TO THE PREVIOUS EDITION, UP TO 9%. INNOVATION WILL BE THE KEY THEME OF THIS 2019 EDITION. Technologies”. The conference will explore the latest technologies that redefine the beauty and cosmetics industry, for a digital future that allows the right balance between human factor and machine.

COSMOPACK FACTORY WITHOUT COMPROMISE

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he show dedicated to contract manufacturing and private label, process and packaging machinery, primary and secondary packaging, and raw materials will welcome the international cosmetic brands, purchasing managers, marketing and product development, R & D, and retailers interested in the previews of the collections and the latest innovations in technological research in the cosmetic supply chain. Pavilion 19 will host the best of technological innovation in the supply chain. Following the guiding thread of environmental sustainability and the circular economy, the key theme of the 2019 edition of Cosmoprof Worldwide Bologna, Cosmopack will give visibility to new industrial solutions that can reduce the environmental impact of cosmetic production.

SOLUTIONS BECAME SMART The S.M.A.R.T. (Solution, Manufacturing, Automation, Research & Technology) area of Cosmopack will showcase the excellence of automation solutions presented by international brands: Axomatic, CitusKalix (Coesia Group), CMI Industries, Cosmatic, Coven, IDM Automation, IMA Group, Marchesini Group, Nastri-Tex, Omas Tecnosistemi, Tirelli, TGM - Technomachines, V2 Engineering, Vetraco and Woojung Tech. The area will be the stage for the most innovative proposals of smart manufacturing, robotics, IOT, AI and AR, predictive maintenance, bigdata, cloud and digital solutions to increase efficiency, quality, safety and flexibility in industrial processes. The launch event of the special area will be the conference organized in collaboration with cosmeticsdesign. com and Pharmintech Exhibition: “Smart Manufacturing and New

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Hall 19 will also host the seventh edition of The Cosmopack Factory project, which for 2019, will present the production process of NO.CO. - NO COMPROMISE, a scalp oil made with the most environmentallyfriendly industrial solutions and techniques. Thanks to its innovative formula and the use of ingredients of natural origin, NO.CO. is a water safe product; to remove it, only a third of the amount of water usually used during the rinsing phase is needed. Furthermore, the primary packaging of NO.CO. will be made with 100% recycled PET. The design of the bottle is being developed by the international agency centdegrés; the technologies used for the realization of the project are provided by a selection of companies exhibiting at Cosmopack: Cosmoproject for the formula, Omas Tecnosistemi for the machinery, Verve for packaging, and Aliplast for the regenerated PET polymer for the production of the bottle. In hall 20, Cosmopack will present a new section dedicated to contract manufacturing and packaging, with an installation on the colors and materials of sustainability of 2021, 20x2021 COLORS & MATERIALS, in collaboration with WGSN: an installation on the colors and materials of the sustainability of 2021. WGSN will explore 12 must-have colors, identified by the most important beauty experts as those of greatest impact for the next season, and 7 innovative materials, specifically designed for the cosmetics industry and for the producers of primary and secondary packaging. The selected colors are divided into two palettes, one with more natural nuances, the other one inspired by a more artificial and digital mood, and thanks to their level of innovation and originality their influence on the market will last a bit longer. The choice of colors will become a key element for the success of a product, because it will facilitate brand recognition and the impact on the final consumer. The trend colors of 2021 will be presented at Cosmopack with flags from the top. Further to that, 7 trendy materials for finishing and processing will be on the stage. They can be used in make-up, skincare and nail packaging. The materials are the final effect of innovation, creativity and resourcefulness in finding new solutions. Key-word of the entire installation, sustainability: the colors are formulated with components with low environmental impact; the materials follow the principle of “zero waste”, reusing food waste, 0 km materials, biodegradable and compostable raw materials.

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INGREDIENTS & RAW MATERIALS CONTRACT & PRIVATE LABEL MANUFACTURING MACHINERY PACKAGING

2019 COSMOPROF BOLOGNA, QUARTIERE FIERISTICO

14 – 17 MARZO

15 – 18 MARZO

A new world for beauty Bologna, Hong Kong, Las Vegas, Mumbai

Company of

Con la partecipazione di

cosmoprof.it

Organizzato da BolognaFiere Cosmoprof S.p.a. Milano T +39 02 796 420 F +39 02 795 036 info@cosmoprof.it

In collaborazione con


STORY

COVER

L’ORÉAL

QUANDO LA COSMETICA INCONTRA LA SOSTENIBILITÀ IL GRUPPO L’ORÉAL È IL PRIMO GRUPPO COSMETICO AL MONDO. LA SUA MISSION È RENDERE LA BELLEZZA ACCESSIBILE A TUTTE LE DONNE E GLI UOMINI. È PRESENTE IN TUTTI I CANALI DELLA DISTRIBUZIONE. LA STRATEGIA DI CRESCITA DEL GRUPPO SI FONDA IN PARTE ANCHE SULL’IMPEGNO A PRODURRE CON UN IMPATTO MINORE, PROPONENDO PRODOTTI SOSTENIBILI E ASPIRAZIONALI E INCORAGGIANDO I CONSUMATORI A OPERARE SCELTE SOSTENIBILI.

L’

Oreal è stata fondata dal chimico e ricercatore Eugène Schueller nel 1909, dando vita ad una tradizione che ancora oggi costituisce il DNA dell’azienda: la ricerca e l’innovazione al servizio della bellezza. Nel 2017 L’Oréal infatti ha investito in R&D 877 milioni di euro, una cifra tra le più alte del settore. Soltanto nel 2017 L’Oréal ha depositato 498 nuovi brevetti. Un risultato eccellente dei 20 centri di ricerca e di circa 3900 ricercatori impegnati. Con un fatturato mondiale 2017 pari a 26,02 miliardi di euro L’Oréal è il primo gruppo cosmetico mondiale grazie alla sua presenza in 150 paesi con 82,600 collaboratori e 34 marchi complementari, con 41 stabilimenti nel mondo. I prodotti dell’azienda sono presenti in ogni canale di distribuzione con posizionamenti rappresentativi di ogni luogo del mondo e di ogni concezione della bellezza. Questa diversificazione ha portato L’Oréal ad

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essere un’azienda particolarmente sensibile ai temi del rispetto della diversità al proprio interno e nel rapporto con le comunità. L’impegno è dimostrato dai numeri. Il 48% dei membri dei management committees a livello mondiale è donna e la popolazione dei collaboratori proviene da 158 nazionalità diverse. Tale impegno è stato anche riconosciuto da organismi indipendenti che hanno insignito L’Oréal di molti riconoscimenti. Ultimo tra questi il premio attributo dal prestigioso Istituto Ethisphere che ha inserito l’azienda, per la decima volta, nel novero delle aziende più etiche del mondo, confermato anche nel 2019. In ogni paese in cui opera L’Oréal, secondo la sua vocazione di “buon cittadino del mondo”, favorisce partnership a lungo termine e iniziative locali volte a promuovere il ruolo delle donne nella scienza, solidarietà sociale e istruzione. L’Oréal vanta una presenza storica in Italia: il nostro paese, dove il Gruppo è attivo dal 1908, è stato nel tempo il primo mercato estero di esportazione per i prodotti dell’azienda.

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COSMETICA E SOSTENIBILITÀ L’azienda italiana è presente in tutti i canali della distribuzione, dai saloni di acconciatura alle profumerie, dalle farmacie alla grande distribuzione, con una offerta di marchi leader in molti segmenti del mercato, come la cura e il trucco del viso, l’igiene, la cura e la colorazione dei capelli, i profumi.

BUSINESS UNIT E MARCHI La società è quindi organizzata in 4 divisioni per coprire tutti i mercati della cosmetica, ognuna leader nel circuito distributivo in cui opera: - La Divisione Prodotti Grande Pubblico propone prodotti innovativi competitivi in tutti i canali della grande distribuzione (ipermercati, supermercati, drugstore). La Divisione commercializza i più noti e storici marchi del Gruppo, L’Oréal Paris e Garnier, i prodotti make-up Maybelline NY e le linee di prodotti per capelli Frank Provost e per le unghie Essie e il marchio Nyx Professional MakeUp. - La Divisione Prodotti di Lusso raggruppa un portafoglio unico di marchi la cui distribuzione è selettiva (profumeria, grandi magazzini, boutique, siti e-commerce). Ha una gamma molto articolata di marche: Lancôme, Yves Saint Laurent, Helena Rubinstein, Biotherm, Giorgio Armani, House 99; le marche americane Kiehl’s, Clarisonic e Urban Decay; e nel polo profumi si aggiungono le marche Diesel, Viktor & Rolf, Maison Martin Margiela, Ralph Lauren, Proenza Schouler, Cacharel e Atelier Cologne. La Cosmétique Active opera nel settore della farmacia attraverso le marche: Vichy, la più diffusa, e La Roche-Posay, prescritta dai dermatologi, i prodotti SkinCeuticals, il marchio “storico” Roger&Gallet e la neo acquisita Cerave. - La Divisione Prodotti Professionali domina il circuito dei saloni di acconciatori con prodotti rivolti ai servizi e alla rivendita. Il suo portafoglio di brand differenziati permette di soddisfare le diversità di tutti i saloni con i marchi: L’Oréal Professionnel, Kérastase, Redken, Matrix, Shu-Uemura Art of Hair. L’area professionale skincare è presidiata dalle marche Carita e Decleor.

LO STABILIMENTO DI SETTIMO TORINESE Con quasi 60 anni di presenza sul territorio, lo Stabilimento di Settimo Torinese è per il Gruppo uno dei più importanti al mondo. La sua costruzione risale all’agosto 1959 e venne inaugurato ufficialmente il 31 maggio 1960. Dal 1960 al 1997, lo Stabilimento ha prodotto per il mercato italiano la quasi totalità del catalogo prodotti L’Oréal, dalle colorazioni per capelli al maquillage, dagli shampoo e hair styling allo skincare. È degli anni ’80 il processo di riorganizzazione delle unità produttive del Gruppo che ha coinvolto anche lo Stabilimento di Settimo Torinese, organizzato in 4 unità produttive - colorazione, capillari, aerosol e creme. A partire dal 1997, la strategia di specializzazione del Gruppo ha condotto il polo produttivo di Settimo a focalizzarsi su due tecnologie core: la linea maquillage L’Oréal Paris per l’Europa e i prodotti capillari (Garnier Fructis e Elvive) per il sud Europa. Nel 2004 si è aggiunta l’unità produttiva polveri cosmetiche (fondotinta, cipria, blush, ombretti). Oggi, lo Stabilimento di Settimo Torinese vanta numerosi riconoscimenti del Gruppo L’Oréal per l’eccellenza delle sue unità produttive di mascara e polveri – dei brand L’Oréal Paris e Maybelline NY - e shampoo e balsami dei brand Fructis Garnier e Frank Provost, nonché altri brand non commercializzati in Italia. I prodotti provenienti dallo Stabilimento di Settimo vengono distribuiti in 36 paesi.

RISPETTO PER L’AMBIENTE E SICUREZZA A Settimo, come in tutti gli stabilimenti e le sedi di L’Oréal nel mondo, il rispetto per l’ambiente va di pari passo con l’attenzione alla sicurezza dei luoghi di lavoro e alla salute dei collaboratori. Tutte le iniziative adottate puntano all’obiettivo di azzerare gli infortuni e salvaguardare l’ambiente accrescendo la cultura sicurezza-ambiente dei lavoratori. Sempre rispetto ai temi della sostenibilità in generale e dell’ambiente in particolare,

il Gruppo L’Oréal ha fissato obiettivi significativi, impegnandosi a promuovere un modello di impresa eco-sostenibile sia all’esterno che all’interno, sensibilizzando i propri collaboratori sull’importanza di adottare comportamenti eco-responsabili sul posto di lavoro così come a casa. Il sito produttivo di Settimo Torinese, è certificato ISO 9001 (Qualità) dal 1996, ISO 14001 (Ambiente) dal 2004 e OHSAS 18001 (Sicurezza) dal 2005. A giugno 2016 è stata ottenuta la certificazione ISO 50001 (Energia). In termini di gestione ambientale, è stato anche raggiunto un importante risultato sui consumi di acqua, evidenziato dall’evoluzione dell’indicatore ambientale tra il 2005 e il 2018: - 54 % Consumo Idrico vs 2005 - 100 % CO2 vs 2005 - 100% di valorizzazione dei rifiuti: a partire da ottobre 2015, zero rifiuti in discarica. L’Oréal Italia ha realizzato in collaborazione con il comune di Settimo e il Gruppo Elaris un progetto per lo Stabilimento di Settimo Torinese per il raggiungimento delle “emissioni CO2 neutrali” attraverso l’utilizzo di diverse fonti rinnovabili combinate. Lo Stabilimento di Settimo Torinese ha superato, quindi, gli obiettivi del Gruppo, che prevedevano di ridurre del 60% (rispetto al 2005) le emissioni di CO2 nei suoi 42 stabilimenti entro il 2020. Inoltre da gennaio 2018 lo stabilimento è “usine séche”, secondo la terminologia francese, ovvero un sito produttivo che consuma acqua unicamente come materia prima nei prodotti e non per altri usi. In questo modo vengono riutilizzati e quindi risparmiati più di 48.000 m3 ogni anno, pari a più di 100 piscine da 25 m.t

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FATTI & TENDENZE

ALIMENTARE

BENE IL MADE IN ITALY MA PRONTI A NUOVE SFIDE CORRE L’ALIMENTARE “MADE IN ITALY”, MA RISCHI A RIBASSO E NUOVE SFIDE MINACCIANO IL CONTESTO DI CRESCITA GLOBALE.

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razie ai buoni risultati raggiunti nel 2018 e ad una previsione di crescita di oltre il 2% nel 2019, il comparto alimentare continua a fare la parte da leone dell’industria italiana con un fatturato superiore ai 137 miliardi di Euro nel 2017 (pari all’8% del PIL) e 385.000 addetti impegnati in oltre 6.800 imprese. È un quadro nel complesso positivo quello che emerge per il Belpaese dall’analisi che Atradius, tra i principali Gruppi a livello mondiale nell’assicurazione del credito commerciale, fideiussioni e recupero crediti, dedica all’andamento del settore alimentare nei diversi Paesi del mondo (Market Monitor Alimentare Dicembre 2018).

PROODOTTI ITALIANI A confermare il trend positivo del settore, la buona performance dei prodotti agroalimentari italiani sui mercati esteri, con una crescita delle esportazioni del 3,1% nel primo semestre del 2018, mentre resta più contenuto l’aumento dei consumi sul mercato interno (+0,9%). Sale anche la produzione, portandosi al +3,2% nel 2017 seguita da un +1,9% nel primo semestre del 2018.

I più importanti mercati di sbocco per il nostro Paese restano quelli dell’Unione europea (è pari al 66% il valore complessivo dei prodotti agroalimentari esportati dall’Italia, secondo gli ultimi dati Ismea), dove le principali destinazioni sono rappresentate da Germania, Francia e Regno Unito. La Germania, che vede una lieve crescita del fatturato nel primo semestre del 2018 (+1,1%), si comporta differentemente però dall’Italia, dove le buone previsioni per il settore non lasciano prevedere un aumento dei ritardi di pagamento e delle insolvenze nel 2019. Crescono infatti i casi di ritardo e di insolvenza soprattutto nel segmento della carne, delle bevande e dei prodotti ortofrutticoli, così come gli episodi di frode alimentare che colpiscono i segmenti del pesce, frutta e verdura. Anche la Francia, secondo paese di destinazione dei prodotti italiani dopo la Germania, mostra alcune debolezze strutturali che ostacolano la performance del settore, ancora oggi uno dei pilastri dell’economia francese (6° esportatore mondiale di generi alimentari), provocando una flessione della produzione dello 0,6% nel 2017, seguita da un ulteriore calo nel primo semestre dello scorso anno (-1,1%). Una performance non molto ottimistica si delinea anche per il Regno Unito, terzo mercato

FREE FROM E ITALIANITÀ SPINGONO I PIATTI PRONTI La voglia di naturalità rivitalizza i piatti pronti, che tornano a crescere dopo stagioni non esaltanti, nelle quali sembrava smarrita la spinta innovativa della categoria. La quarta edizione dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy, che ha analizzato le informazioni riportate sul packaging di 60.930 prodotti alimentari di largo consumo commercializzati in Italia negli ipermercati e nei supermercati e digitalizzati dal servizio Immagino di GS1 Italy, fotografa questa tendenza che interseca il cambiamento in atto nella domanda degli italiani, ancora fautori di prodotti che semplifichino la vita e che riducano il tempo passato ai fornelli, soprattutto nelle intense giornate feriali, ma non per questo abdicanti ai concetti tanto cari oggi, ossia la maggiore naturalità, la semplicità e, perché no, “l’assenza di” (free from), sia che si parli di piatti pronti freschi oppure di surgelati. Anzi, secondo l’Osservatorio Immagino, proprio la famiglia dei piatti pronti “free from”, in particolare dei primi piatti, di certo i più importanti per dimensioni nel nostro paese, ha il peso maggiore all’interno della categoria, realizzando oltre la metà del giro d’affari complessivo (51,6%) e incrementando le vendite, nell’anno finito a giugno 2018, del +6,6% rispetto ai 12 mesi precedenti, con punte di +30% per le zuppe fresche. Tra le indicazioni in etichetta più usate nei piatti pronti “senza conservanti” è presente nel 34,4% dei prodotti (+8,2% di crescita annua), seguito da “pochi grassi” (28,9% di quota e +6,9% di crescita annua) e “senza additivi” (22% di quota e +23,3% di crescita annua). Anche la dicitura “adatto a una dieta vegana/vegetariana” è un elemento sempre più presente sul packaging dei piatti pronti, in particolare sulle zuppe fresche (il claim genera la metà delle vendite della categoria), così come si consolida l’incidenza del biologico (8% delle vendite). Oltre alle indicazioni salutistiche, che sono il fattore più potente che spinge i consumatori verso i piatti pronti, anche l’italianità (della materia prima e della ricetta), con il suo bagaglio di rassicurazione e di “vicinanza” alla quotidianità della cucina, è un elemento molto presente sulle etichette dei piatti pronti, sia che si tratti dei freschi che dei surgelati, in tutte le categorie vendute. L’Osservatorio Immagino evidenzia che i prodotti che riportano in etichetta elementi grafici come il tricolore o la dicitura “prodotto in Italia” o “100% italiano” realizzano il 42,9% delle venditetotali della categoria, oltretutto con trend di crescita estremamente dinamici (+17% nell’anno mobile).

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Monodose e fiale termoformate da 0,50 a 300ml in film plastici barriera per il settore cosmetico, farmaceutico, chimico e alimentare. di sbocco europeo per l’export alimentare italiano, dove la svalutazione della sterlina dopo il referendum Brexit ha portato ad una forte pressione sui margini di profitto delle imprese a causa dell’aumento dei costi delle importazioni.

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BOLOGNA QUARTIERE FIERISTICO

N° PAD. 20

N° STAND E31

EXPORT EXTRA UE In ambito extra Ue, l’analisi Atradius offre uno scenario interessante soprattutto per i Paesi del NAFTA, caratterizzato da un andamento positivonel 2018, tra i quali spicca la performance del Canada che Atradius premia con voto “eccellente”. Anche per questi Paesi però, il Gruppo mantiene un atteggiamento prudente lasciando intravedere alcune criticità all’orizzonte, in particolare per USA e Messico. Negli Stati Uniti, primo mercato di destinazione tra i Paesi terzi, nonostante il settore si mantenga molto solido con una previsione di crescita del 2,2% nel 2019, la forte concorrenza in tutti i principali segmenti determinerà come effetto negativo una flessione sui margini di profitto delle imprese nel 2019. Il settore agroalimentare messicano si mantiene fortemente orientato all’export, con un aumento stimato delle vendite dell’8,7% rispetto al 2017. Tuttavia i possibili sviluppi dei negoziati USMCA, in particolare la mancata ratifica e una nuova escalation delle controversie commerciali, potrebbero avere forti ripercussioni sul settore a causa della potenziale imposizione di dazi sulle esportazioni negli USA.

CRITICITÀ ALL’ORIZZONTE

Fornitura completa del contenitore monodose e relativo packaging secondario coordinato e studiato in base alle esigenze del cliente.

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Come per gli altri Paesi, anche per l’Italia, nonostante il quadro complessivamente positivo, restano alcune criticità dovute in particolare alla frammentazione e alla forte concorrenza nel segmento del retail alimentare, caratterizzato da imprese di piccole dimensioni, e a situazioni di forte indebitamento delle aziende di produzione e trasformazione alimentare. Infine, un numero significativo di dati finanziari non in linea con i livelli medi del settore, rappresenta un campanello d’allarme per la presenza di frodi alimentari nel settore.

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FATTI & TENDENZE

PLASTICA

INCERTO IL MERCATO RUSSO

Dopo il picco registrato nel 2017, che aveva fatto ben sperare i costruttori ed esportatori italiani di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma, le vendite di tecnologia verso la Russia nei primi nove mesi del 2018 mostrano un certo rallentamento. Infatti, in base alle elaborazioni del Centro Studi di Amaplast sui dati di commercio estero pubblicati da ISTAT, si è verificato un calo del 19,6% rispetto al gennaio-

settembre 2017 e il valore complessivo delle forniture si è fermato appena sotto la soglia dei 60 milioni di euro. Il paese è slittato così al dodicesimo posto nella classifica delle destinazioni export, perdendo una posizione. Si tratta comunque di una flessione che, se confermata nella sua tendenza a consuntivo di fine 2018, sarà meno accentuata di quelle registrate ciclicamente nell’ultimo decennio. Estrusori, stampatrici flessografiche e termoformatrici le tipologie di macchinari (insieme agli stampi) che hanno mostrato il calo più sensibile mentre macchine per soffiaggio, impianti per mono/multifilamenti e presse risultano in controtendenza. Il non positivo andamento delle vendite alla Russia si inserisce in un contesto di rallentamento per l’intero flusso delle esportazioni italiane di settore che – sempre nel gennaio-settembre 2018 rispetto allo stesso periodo del 2017 – mostrano un calo dello 0,6%, dopo essere più volte passato nel corso dell’anno dal segno più a quello meno, con qualche decimale di scarto. Si tratta quindi in realtà di una stabilizzazione, che non sorprende più di tanto e può ritenersi fisiologica, dopo il trend decisamente espansivo degli ultimi 7-8 anni (con l’eccezione del 2013). Gli acquisti dall’estero, pur mostrando ancora un incremento a due cifre (+11,4%), registrano una frenata rispetto al +26% di marzo e al +23% di giugno.Il saldo della bilancia commerciale, sempre ampiamente positivo a 1,62 miliardi di euro, subisce una contrazione di cinque punti percentuali.

ANALISI

DEL SETTORE CAFFÈ Competitive Data ha completato come ogni anno l’analisi dei bilanci delle prime 282 società di capitali appartenenti al settore della produzione di caffè, per il triennio 2015-2017. I ricavi totali, per un controvalore di 4.792 milioni di euro, registrano una crescita del +2,8%, con le regioni del Sud e delle Isole che ottengono la crescita più elevata, +6,7%, seguite dalle regioni del Centro con un incremento del +3,0%, non molto diverso da quello delle regioni del Nord Est, +2,8%, mentre le regioni del Nord Ovest crescono del +1,8%. A livello regionale Il Sud contiene sia la crescita più elevata, la Sicilia con il +10,0%, che la flessione maggiore, la Puglia con il -3,4%. Raggruppando le aziende per classi di fatturato la crescita maggiore avviene tra quelle con ricavi compresi tra 10 e 30 milioni di euro (+3,3%), seguite dalle aziende con fatturato inferiore ai 10 milioni di euro, +1,6%, mentre sono stabili le aziende con fatturato superiore ai 30 milioni di euro. Se guardiamo all’EBITDA le differenze tra le varie aree territoriali sono più sensibili; il dato complessivo vede l’EBITDA in flessione del -2,6%, dove il calo maggiore è fatto registrare dalle regioni del Centro, -9,7%, seguite da quelle del Nord Ovest in calo del -4,3%, contengono il segno negativo al -0,5% Sud e Isole, mentre si muovono in controtendenza quelle del Nord Est in crescita del +0,6%. Gli utili sono in forte ridimensionamento, -24,1%, rispetto al 2016. Tra le regioni più virtuose il Piemonte, che fa segnare il valore più alto, 2.805.000 euro, mentre dalla parte opposta l’Emilia Romagna fa registrare una perdita media di 9.000 euro. Aggregando i bilanci delle società che realizzano nel settore una quota superiore al 50% dei ricavi si ottiene 28

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il bilancio somma settoriale, dal quale vengono calcolati i valori medi di riferimento con cui confrontare le performance aziendali. • Il ROE medio nel 2017 è stato del 5,9%, in flessione rispetto al 8,7% del 2016, ed ai minimi del triennio. • Il ROI medio è stato pari al 7,1%, in calo rispetto al 9,5% del 2016. • Il ROS è stato pari al 5,2%, era il 6,8% nel 2016. Segue lo stesso andamento l’EBITDA medio rispetto al fatturato, o margine operativo lordo, passato dal 13,4% del 2016 all’ 11,5% del 2017.

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FOCUS

ALCOLICI E ANALCOLICI

I TREND GLOBALI DELLE BEVANDE OGNI ANNO APPAIONO SULLO SCAFFALE UNA MIRIADE DI PRODOTTI NELL’AMBITO DELLE BEVANDE, DAGLI ALCOLICI ALL’ACQUA IN BOTTIGLIA. QUESTO È PROBABILMENTE IL RISULTATO DIRETTO DI UN BRICOLAGE DI TENDENZE E STORIE IDENTIFICABILI ALL’INTERNO DELL’UNIVERSO DELLE BIBITE. ECCO QUANTO EMERGE DA EUROMONITOR.

Giappone, Paese che vanta numerosi prodotti di questo genere meritevoli di essere testati. E tanti altri dovremo aspettarci.

CURIOSO PER MESTIERE

I

produttori scommettono molto sulla creazione di prodotti che forniscono un’esperienza. L’acqua in bottiglia è il cavallo in testa alla corsa dei soft drink. L’esperienza dell’idratazione sta diventando estremamente importante, sia perché permette di sperimentare il prodotto stesso, sia perché contribuisce a creare uno stato di entusiasmo nel consumatore coinvolto. Coca-Cola Europe, ad esempio, sta introducendo Oasis Aftershock all’interno della sua gamma di acqua aromatizzata. La commercializzazione di questi prodotti è chiara. I sapori hanno lo scopo di offrire ai consumatori un’opzione calda e una fredda. Il lampone speziato è aromatizzato con peperoncino, mentre il Chilled Cherry è pensato per essere più fresco. Si prevede che la dualità dell’esperienza offerta possa creare dinamismo all’interno del mercato mondiale dell’acqua in bottiglia in seguito al calo delle vendite di carbonati. Robinsons Refresh’d e Glacéau Smartwater sono altri esempi di creazione di una storia o di un’esperienza rivolta al consumatore alla ricerca di un motivo per scambiare il proprio acquisto. Glacéau è chiamato “intelligente” perché è prodotto utilizzando i principi del ciclo idrologico. Un buon precursore del futuro è il lancio delle buste surgelate Coca-Cola in

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L’interesse per le varianti artigianali è sicuramente presente, ma la domanda più pertinente è: chi sono le persone che comprano in questo settore? Il problema principale con la birra artigianale è la mancanza di conoscenza e probabilmente, a volte, la coperta di oscurità che circonda i non iniziati. La scelta in questo caso non va a vantaggio della categoria, poiché molti consumatori sono interessati e curiosi ma non abbastanza da virare troppo lontano dalla loro birra normale. Anche i profili di gusto sono una considerazione importante quando si effettua la scelta per l’acquisto. Mentre ci sono decine di nuovi lanci sul mercato, due esempi particolari colpiscono particolarmente a causa di ciò che rappresentano. Guinness ha lanciato due nuove birre: Open Gate, quella che definiscono la birra capace di colmare il divario tra le tradizionali e l’esperienza artigianale. Ciò per rendere più facile la scelta a coloro che sono rimasti un po’ confusi dall’ampia scelta di marche, varianti e sapori sconosciuti. Seconda introduzione è stata la birra artigianale non alcolica di Braxzz, che attinge e sfrutta il consumo ridotto di alcol in tutto il mondo. Sarà interessante vedere come il panorama delle categorie prenderà forma nei prossimi anni.

L’AGENDA DELLE ETICHETTE PULITE Salute e benessere vendono. Questa non è più una tendenza ma è trascesa in una scelta di vita. Le persone si stanno abituando a pagare di più per una variante più sana, anche accettando gusti e consistenze diverse, purché ci siano dei benefici. I consumatori ora accettano di più una “salsiccia” fatta di soia o un biscotto vegano senza glutine, e i prodotti stanno lavorando per attingere al sano mantra vivente. È diventato estremamente importante ottenere la messaggistica on-pack e l’etichettatura sul punto. Negli ultimi due mesi ci sono state molte notizie commerciali e di settore su questo argomento,

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BEVANDE

ma il punto chiave è che l’obiettivo è quello di raccontare la storia di un prodotto migliore così da ottenere il giusto mix di ingredienti, un elenco più breve e più pulito rispetto alle tradizionali spiegazioni sul retro del pacchetto.

Sarebbe interessante vedere la democratizzazione della salute e del benessere per le masse, immettendo sul mercato produttori e varianti migliori a prezzi accessibili.

EVOLUZIONE NEL PACKAGING FUNZIONALITÀ: IL NUOVO SAPORE? L’aroma rimane una tattica chiave utilizzata per differenziarsi all’interno della categoria. Per esempio, Perrier ha lanciato una variante di pesca insieme alle varianti di lime, arancio, pompelmo rosa, mela verde, fragola e anguria negli Stati Uniti. Tuttavia, si potrebbe sostenere che la funzionalità è il nuovo sapore, poiché più marche si differenziano in base alle loro qualità funzionali piuttosto che al gusto. Gli aromi sono ora scelti per accentuare il messaggio di funzionalità di un prodotto. Il melograno è un gusto popolare a causa dei suoi elevati benefici antiossidanti, nonostante sia sufficiente includerne solo una minima quantità. Gli ingredienti funzionali migliorano il profilo nutrizionale di un prodotto, in cui ora è normale trovare proteine o fibre aggiunte per trasmettere funzionalità. I produttori stanno investendo in nuove varianti, anche se il segmento di consumatori che acquista tali prodotti è ancora di nicchia. Ad esempio, la Naked Juice Green Machine di Pepsi contiene un ingrediente interessante: la spirulina. La Spirulina è una micro alga verde-blu utilizzata per le sue elevate proprietà antiossidanti, vitaminiche e proteiche, nonostante i costi elevati di approvvigionamento. Un’altra aggiunta interessante, propagandato come il prossimo grande ingrediente per le bevande è lo zenzero. Lo zenzero, un ingrediente antico in alcune parti del mondo e coltivato per i suoi benefici medicinali e per le sue virtù digestive e anti-infiammatorie, ora sta diventando noto anche per la sua versatilità. Oggi viene usato infatti anche in aggiunta a un’ampia varietà di bevande, come il caffè, tè, il succo d’arancia, l’acqua potenziata e le bevande funzionali. Cascara è un termine usato per descrivere la buccia essiccata di un chicco di caffè che veniva tipicamente scartato. Ma Cascara è piena di antiossidanti, motivo per cui ora viene usata come ingrediente. La lista continua, però, questi prodotti si rivolgono ad una fascia di consumatori alta e non alla portata di tutti.

Il packaging era solo una protezione del prodotto, progettato per essere ergonomicamente fattibile e visivamente piacevole. L’imballaggio deve essere sostenibile, avere una messaggistica responsabile (e succinta), sottoscrivere uno standard di etichette pulite e di alta qualità, essere molto pratico e abbastanza stravagante per i millennial. Questo è davvero un livello molto alto, tuttavia ci sono prodotti in lizza per raggiungere questo obiettivo. Prova ne è l’ambizione di Nestlé e Danone, marchi che si prefiggono di rendere il 100% del loro imballaggio riciclabile o riutilizzabile con un PET a base biologica. Anche Pernod Ricard ha annunciato la sua collaborazione con Loliware, la società che produce Lolistraws, una paglia biodegradabile che funziona e si presenta come la sua controparte in plastica, ma è interamente realizzata con materiali a base di alghe.

“O” COME ORGANICO Le bevande organiche si stanno ritagliando una nicchia all’interno dello spazio “salute e benessere”, a tal punto che segue una tendenza diversa, una storia diversa. Con il calo delle vendite di carbonati globali, ha iniziato a farsi strada un crescente interesse per i carbonati organici senza aromi artificiali. Gusto Organic ha lanciato la propria linea di bevande biologiche per sfruttare il vantaggio dei primi entranti nei carbonati organici. La categoria delle bevande energetiche offre anche prodotti “più puliti”. Le varianti bio di yerba mate e di caffè verde biologico sono prodotte da una società chiamata Mamma Chia per sfruttare non solo la caffeina, ma anche antiossidanti, vitamine e minerali naturali. Organics di Red Bull ha avuto un’evoluzione sorprendente in questa direzione, giungendo anche a un’estensione di linea organica premium. Anche il marchio premium di acqua frizzante San Pellegrino ha aggiunto, in tutto il Canada, due tè biologici a base di estratto di tè biologico, zucchero di canna e concentrato di succo di frutta. Le bevande organiche stanno riscuotendo un grande interesse, utile soprattutto a bilanciare i portafogli aziendali nel mondo delle tasse post zucchero. Fonte: euromonitor

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FOCUS NATAVOTA RED, LA NUOVA BIRRA ROSSA DI KBIRR NatavotaRed è l’ultima birra nata in casa Kbirr, il birrificio 100% napoletano di Fabio Ditto. Rossa, disinvolta, quasi capricciosa con le sue note speziate, NatavotaRed è la versione strong della Natavotabionda, la birra che nel nome e nell’immagine evoca il santo patrono di Napoli. La sagoma stilizzata in etichetta è quella di San Gennaro, il nome è un’espressione tipica napoletana che significa “un’altra volta” e si riferisce al miracolo del Santo che si attende e si ripete ogni anno, un’altra volta (natavota). NatavotaRed, quinta etichetta del progetto #drinkneapolitan, è una Strong Ale prodotta con metodo artigianale, non filtrata e non pastorizzata dal colore ramato intenso e dal retrogusto armonioso e speziato. Come le altre quattro etichette prodotte da Kbirr, anche questa rossa e godibile birra artigianale è il risultato di ricerche e sperimentazioni che danno vita ad una birra moderna, ben equilibrata e di facile beva, perfetta con la pizza, ma anche con gran parte della cucina napoletana.

UN NUOVO LOOK PER LE BIBITE SANPELLEGRINO L’iconica gamma vetro delle Bibite Sanpellegrino si rinnova nel design, da oggi ancora più elegante e al passo coi tempi, e si arricchisce di una nuova gamma BIO: gli storici gusti agrumati – Aranciata, Aranciata Amara e Limonata – diventano biologici per valorizzare ulteriormente l’immagine premium e moderna delle Bibite più famose al mondo! In questa direzione, la forma rotondeggiante e l’effetto “buccia d’agrume” della bottiglia lasciano il posto a una forma più slanciata, raffinata e premium ma pur sempre iconica, impreziosita da rilievi personalizzati che la rendono unica! L’intera gamma in vetro delle Bibite Sanpellegrino si rinnova nell’aspetto e nel gusto, per rispondere sempre meglio alle esigenze di un pubblico adulto ed esigente nelle diverse occasioni di consumo, da quelle diurne ai momenti più serali Sanpellegrino ha pensato a una linea BIO esclusivamente in vetro, composta da tre referenze: Aranciata, Aranciata Amara e Limonata. La parola d’ordine è sempre qualità, che ha guidato il brand nella realizzazione di una ricetta con arance e limoni 100% italiani da agricoltura biologica, zucchero grezzo di canna biologico e aromi naturali d’arancia e limone, per un gusto ancora più unico. Pur mantenendo inalterata l’unicità che da sempre caratterizza il gusto delle Bibite Sanpellegrino, il profilo sensoriale di queste nuove bibite si differenzia leggermente dalle attuali, esaltando maggiormente gli ingredienti. La nuova clavetta in vetro si rinnova per tutte le referenze del brand attualmente disponibili, sia quelle dedicate a un consumo più diurno – Chinò, Cedrata, Gassosa e la gamma BIO – Aranciata BIO, Aranciata Amara BIO, Limonata BIO – che quello più serale da aperitivo o da mix – Cocktail, Silver Cocktail e Tonica. La nuova gamma in vetro, completa delle referenze BIO, sarà disponibile a partire da Aprile 2019.

UNDERBERG IL BITTER DIGESTIVO IN FORMATO POCKET Underberg è il bitter tedesco dal DNA digestivo. L’efficacia digestiva di Underberg è scientificamente provata e l’utilizzo è specialmente indicato per l’assimilazione dei lieviti di birra. Underberg è l’unico bitter proposto in formato pocket da 2 cl, il quantitativo corretto per sfruttare al meglio le sua azione digestiva. La confezione monodose lo rende ideale per averlo sempre a portata di mano quando necessario. Underberg è un prodotto con una storia alle spalle lunga 160 anni. È un vero concentrato di natura fatto stagionare in botti di quercia di Slovenia. È ottenuto da un processo che permette di estrarre delicatamente dalle erbe selezionate le preziose sostanze attive ed aromatiche e le vitamine naturali.

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FOCUS PER CERES NUOVE LATTINE SUPERPREMIUM Ceres entra in un segmento innovativo per il mercato italiano e firma una nuova gamma di lattine superpremium, dove affianca alla mitica Strong Ale, una Ipa ed una Pilsner biologica. Il design accattivante e moderno arricchisce il posizionamento street del brand: una gamma completa con gradazioni e stili differenti. Ogni birra della gamma ha una forte personalità: lo stile di vita green, in continua ascesa in tutto il mondo, è stato abbracciato anche dalla Danimarca, con un’interpretazione moderna e giovane. Ceres Okologisk è una chiara a bassa gradazione (4,8°), tipica della tradizione danese: l’equilibrio tra la sua nota maltata ed il piacevole gusto amaro la rende un prodotto armonioso e moderno, garantendo una piacevole bevuta dall’apertivo sino al dopocena. In linea con uno dei trend birrai del momento nasce Mosaic Ipa, 5,7°, prodotta all’interno del nostro storico birrificio di Odense, in Danimarca. L’utilizzo del luppolo Mosaic, famoso per la sua delicatezza, conferisce un bouquet particolarmente fruttato con note di mango, limone ed agrumi. Il carattere ed il gusto inconfondibile di Strong Ale, 7,7°, lo si ritrova nel nuovo formato cool. Ceres con la gamma in lattina superpremium torna a rivoluzionare il mercato della birra con una proposta nuova e accattivante, che incarna l’anima del brand e abbraccia i nuovi gusti e la voglia di esplorare di chi ama la birra, e supporterà il lancio con un forte piano di comunicazone e il suo tono di voce unico e graffiante.

GUSTO E BENESSERE CON I SUCCHI E THE FONTE PLOSE La gamma dei the freddi Tea Collection e dei succhi e nettari di frutta BioPlose costituisce un’autentica fonte di benessere naturale: solo ingredienti bio, niente conservanti e coloranti artificiali, ricchi di gusto e proprietà naturali. Fonte Plose, già nota per la sua Acqua Plose, propone per le migliori pasticcerie e caffè una golosa linea di prodotti 100% biologici ideali per soddisfare i gusti più diversi, dalla prima colazione e in ogni momento della giornata, per accompagnare in modo leggero e naturale la pasticceria di qualità. Mirtillo, mela, pera, pesca, albicocca, arancia-carota, pompelmo, arancia, ananas, melagrana: questi i frutti selezionati da Fonte Plose per offrire succhi e nettari unici nel gusto e allo stesso tempo salutari. I succhi e nettari BioPlose sono 100% biologici, senza conservanti, coloranti e OGM. Non contengono zuccheri aggiunti ma solo lo zucchero naturalmente presente nella frutta stessa. Tutti gli ingredienti, rigorosamente certificati biologici, sono scelti accuratamente rifornendosi da aziende che operano nel rispetto dell’ambiente e dei cicli della natura, per garantire gli standard qualitativi che caratterizzano tutta la produzione Fonte Plose. Ogni materia prima è studiata con attenzione dai tecnici e utilizzata in modo tale da mantenere quanto più inalterato possibile il gusto e le proprietà nutritive di ciascun frutto. Freschi e super dissetanti, dall’originale design e imbottigliati rigorosamente in vetro per un gusto ancora più unico, i the freddi Tea Collection spaziano dai classici the alla pesca, the al limone e the verde fino ai più “moderni” the bianco & zenzero e the bianco & superfrutti. Nel segno di BioPlose, sono anch’essi biologici, senza conservanti, coloranti e OGM, né zuccheri aggiunti.

FERRERO ESTATHÉ NEL NUOVO FORMATO IN VETRO Per la prima volta dal 1972 il tè freddo del gruppo Ferrero è disponibile anche in bottiglia di vetro da 25 cl. Il nuovo e atteso formato di Estathé si aggiunge così alla versione in lattina 33 cl e a quella in bottiglia Pet da 33 cl ed è stato espressamente pensato per essere presente anche nella fascia medio-alta del mondo bar. Per il momento riveste solo le due referenze classiche della gamma Estathé ovvero i gusti Limone e Pesca. Per il nuovo vestito, disegnato nel pieno rispetto dell’identità del brand, è stata scelta una bottiglia in vetro la cui forma reinterpreta in chiave moderna le iconiche “cannule” dello storico brick in plastica da 20 cl. La bottiglia, inoltre, è stata dotata di un pratico tappo ring-pull, per permetterne la comoda apertura a strappo da parte da parte del cliente, senza dover ricorrere a uno stappa bottiglie. L’animo fun tipico di Estathé si ritrova in una shape unica e destinata a divenire iconica: nel pieno rispetto dell’identità della marca. Nel nuovo contenitore resta comunque il contenuto di sempre: un prodotto piacevole e rinfrescante, ottenuto secondo il tradizionale processo di infusione di selezionate foglie di tè, al quale viene aggiunto rispettivamente vero succo di limone o di pesca. Sembra plausibile che a breve ci sarà un allargamento della gamma dei gusti, in particolare Estathé Verde Bio, la versione Zero (senza zucchero) e quella ai gusti Tropical e Fruit, più indicati per i locali di fascia medio-alta.

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Meet the Best IFFA. Una fiera leader a livello mondiale, un focus: la carne. Dalle produzioni manifatturiere alle soluzioni high-tech, questa piattaforma delle innovazioni presenta le tendenze del settore per i prossimi tre anni. Qui si riuniscono gli esperti del mondo dell’industria, del commercio e dell’artigianato – per la prima volta anche nel nuovo padiglione 12! www.iffa.com visitatori@italy.messefrankfurt.com

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AZIENDE E STRATEGIE

THYSSENKRUPP

L’ACCIAIO DA IMBALLAGGIO PIONIERE DELLA SOSTENIBILITÀ

L’acciaio da imballaggio è da anni all’avanguardia sul fronte del riciclo, anche rispetto ad altri materiali quali la plastica, il vetro, l’alluminio e il cartone. Azienda di riferimento nel campo delle tecnologie per l’acciaio da imballaggio, thyssenkrupp prosegue con la ricerca nell’ambito delle nuove proprietà dei materiali e dei processi produttivi.

I

n base alla ricerca effettuata da cyclos HTP per conto di thyssenkrupp, una lattina da 0,5 litri in banda stagnata è riciclabile al 91%. Inoltre, processi di imballaggio e il materiale stesso offrono il massimo livello di protezione e conservazione, pertanto le lattine non necessitano di raffreddamento in produzione o durante il trasporto.

LA CATENA DEL VALORE L’acciaio da imballaggio nel 2016 ha raggiunto in Europa (UE con Norvegia e Svizzera) un tasso di riciclo pari al 79,5%, che corrisponde a un incremento rispetto all’anno precedente pari al 2%. Nel 2016 in Italia è stato riciclato il 76,1% dell’acciaio da imballaggio. “Questo è possibile, tra gli altri aspetti, grazie alle sue proprietà magnetiche che consentono di separarlo facilmente da altri rifiuti, siano essi domestici o di altra natura. Inoltre, l’acciaio da imballaggio è un materiale ‘permanente’, riciclabile praticamente all’infinito senza perdita di qualità”, sottolinea Nicole Korb, responsabile thyssenkrupp della comunicazione e dello sviluppo dei mercati presso la sede di Andernach. Ogni articolo in acciaio prodotto ex novo contiene pertanto una percentuale crescente di acciaio riciclato. Il riciclo delle lattine riduce le emissioni e consente di risparmiare fino al 76% dell’energia necessaria alla produzione. Naturalmente questo può funzionare a fronte di collegamenti funzionali che colmino le lacune all’interno della catena del valore, garantendo una fuoriuscita dal ciclo il più possibile limitata. “Quale uno dei maggiori produttori di acciaio da imballaggio, ci assumiamo da diversi anni questa responsabilità. In Germania, ad esempio, completiamo e sosteniamo attivamente la catena di riciclo grazie alla nostra affiliata DWR (società tedesca per il riciclo della banda stagnata), impegnandoci inoltre con l’azienda non profit KBS (operatore nell’ambito del sistema di riciclo degli imballaggi in metallo)”, spiega Korb. Un altro aspetto della sostenibilità è la notevole capacità delle scatole in acciaio di conservare cibi e bevande: una percentuale superiore di imballi in banda stagnata destinati al consumo alimentare comporta minor spreco di cibo dovuto a scarti (concreti o ipotizzati).

Dal 1985, per esempio, il peso della lattina standard due pezzi da 0,33 litri è stato ridotto di oltre un terzo, raggiungendo i 22 grammi. Nel caso delle scatole alimentari tre pezzi il risparmio può essere ancora maggiore: la riduzione dello spessore della parete a una frazione di millimetro dagli anni ’70 in poi ha consentito di dimezzare il peso delle scatole, rendendole più efficienti nell’impiego del materiale. Con nuovi prodotti a marchio rasselstein, tra cui Solidflex, HighFormability o Ultra-Low-Earingsteel, thyssenkrupp è all’avanguardia nello sviluppo che consente di configurare l’acciaio da imballaggio, dotato di specifiche caratteristiche, esattamente in base alle esigenze del singolo cliente. Lo stabilimento di Andernach è in grado di fornire oltre 6.000 diverse specifiche: la gamma prodotti include acciai da imballaggio di massima resistenza ed elevata duttilità, acciai altamente malleabili per geometrie di scatola complesse nonché tipologie di banda stagnata estremamente omogenee e isotropiche per chiusure e imbutiture multilivello detta DRD (drawn and redrawn), stampate in distorsione. Una produzione sostenibile e responsabile implica tuttavia aspetti che vanno oltre il prodotto in sé e il suo riutilizzo. Nel 2010 thyssenkrupp ha aderito al Codice di condotta dell’Associazione Nazionale Tedesca Responsabili Gestione Materiali, Acquisti e Logistica (BME), impegnandosi così a operare insieme a fornitori e partner commerciali in conformità ai principi etici contemplati dal Codice stesso. Le istituzioni UE hanno formalmente aderito al pacchetto di misure sull’economia circolare che contempla obiettivi di riciclo e altri requisiti per tutti i materiali, acciaio da imballaggio compreso, che gli Stati membri dovranno convertire in legge nazionale. “Quali pionieri dell’economia di ciclo chiuso, naturalmente sosteniamo tali norme e ci riteniamo posizionati in modo ottimale non solo per affrontare le sfide future, ma anche in termini di sostenibilità”, conclude Korb.

Mack Brooks Exhibitions

IL RUOLO DI THYSSENKRUPP Azienda di riferimento nel campo delle tecnologie per l’acciaio da imballaggio, thyssenkrupp prosegue con la ricerca nell’ambito delle nuove proprietà dei materiali e dei processi produttivi. 36

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AZIENDE E STRATEGIE

GOGLIO

PACKAGING PERSONALIZZATO ANCHE PER BREVI TIRATURE

In occasione del Sigep – il salone internazionale della gelateria, pasticceria e panificazione artigianali e caffè andato in scena a Rimini dal 19 al 23 gennaio – Goglio ha presentato al pubblico la sua ultima novità: la piattaforma Goglio Espress per la vendita online.

L’

offerta Goglio si amplia con l’aggiunta di un servizio di vendita online (www.goglioespress.com) dedicato alle piccole realtà imprenditoriali ampliando l’attuale catalogo prodotti. La consueta qualità Goglio è oggi disponibile anche per piccole tirature, aggiungendo alla fornitura dei tradizionali sacchetti neutri anche packaging flessibile personalizzato sotto forma di bobine e sacchetti.

I PLUS DEL DIGITALE Tutto ciò è possibile grazie alla tecnologia di stampa digitale che rende le possibilità di personalizzazione infinite poiché non prevede l’uso di cilindri o matrici e non necessità set-up di stampa. Ogni stampa può potenzialmente essere realizzata con elementi diversi tra loro: lingua dei testi, design, colori, messaggi, informazioni, elementi grafici o codici univoci utilizzabili come strumenti di anticontraffazione.

essere declinato in base ai consumatori, al business, alla stagionalità di alcuni prodotti, alla distribuzione geografica o al legame con particolari avvenimenti o eventi specifici (Natale, concerti, avvenimenti sportivi e altri ancora). L’assenza di set-up di stampa non comporta scarti di produzione, riduce i costi di magazzino e annulla il rischio di invenduto.

LA PERSONALIZZAZIONE I VANTAGGI PER I CLIENTI I benefici per i consumatori sono evidenti. La differenziazione del packaging si traduce in importanti opportunità di marketing e di mercato, che può

Le novità non finiscono qui. Goglio mette a disposizione delle grafiche personalizzate preimpostate per andare incontro alle necessità dei propri clienti. È sufficiente scaricare la grafica e adattarla alle proprie necessità.

11a Fiera Internazionale del Converting

La Fiera Leader al Mondo per l’Industria della Lavorazione e Trasformazione di Carta, Film e Laminati 12 – 14 MARZO 2019 MESSE MÜNCHEN, MONACO, GERMANIA Il punto di riferimento per il settore delle tendenze tecnologiche, soluzioni di produzione intelligenti e conoscenze pratiche

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• Materiali • Rivestimento / Laminatura • Essiccazione / Tempra • (Pre)trattamento • Accessori • Taglio / Avvolgimento • Stampa flessografica / rotocalco • Confezionamento • Gestione degli impianti / Smaltimento rifiuti / Riciclaggio • Rinnovamento / Upgrade di impianti • Servizi di rivestimento, converting e taglio a contatto • Controllo, prova e misurazione • Verifica dei processi di produzione • Servizi, Informazione e Comunicazione • Prodotti finiti e semifiniti

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AZIENDE E STRATEGIE

ANTARES VISION VERSO LA QUOTAZIONE IN BORSA ALP.I S.p.A. (l’Emittente)* e Antares Vision S.r.l. informano che la “Roadshow Presentation”, relativa all’operazione di integrazione societaria tra ALP.I e Antares Vision annunciata dall’Emittente il 19 dicembre 2018 (la Business Combination), è consultabile online sul sito internet dell’Emittente, Sezione “Investor Relations – Business Combination”. Si illustrano di seguito le principali informazioni finanziarie esposte nella Roadshow Presentation. Al 31 dicembre 2018 Antares Vision si attende, a livello consolidato, ricavi superiori a Euro 110 milioni, un EBIT superiore a Euro 30 milioni (marginalità superiore al 27%), un Utile Netto superiore a Euro 20 milioni (marginalità superiore al 17%) e una generazione di cassa (definita come EBITDA al netto delle Capex) superiore a Euro 30 milioni (incidenza su EBITDA superiore al 95%). Al fine di fornire un aggiornamento dell’andamento economico e finanziario di Antares Vision, si riepilogano di seguito le principali informazioni finanziarie estratte dal bilancio civilistico al 30 settembre 2018, predisposto e approvato dal Consiglio di Amministrazione di Antares Vision quale situazione patrimoniale ex 2501-quater c.c. (la Situazione Patrimoniale al 30.09). La Situazione Patrimoniale al 30.09 presenta ricavi delle vendite e delle prestazioni di circa Euro 78 milioni, una differenza tra valore e costi della produzione di circa Euro 23 milioni e una posizione finanziaria netta positiva (cassa) di circa Euro 24 milioni. I principali dati gestionali consolidati al 30 settembre 2018 mostrano ricavi di circa Euro 84 milioni, un EBIT di circa Euro 24 milioni e una posizione finanziaria netta positiva (cassa) di circa Euro 29 milioni. * La special purpose acquisition company promossa da Mediobanca – Banca di Credito Finanziario, Roberto Marsella, Stefano Rangone, Massimo Perona e Stefano Giambelli e quotata su AIM Italia / Mercato alternativo del Capitale, sistema multilaterale di negoziazione organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.

OMAS STRATEGIE SU SOSTENIBILITÀ E R&D OMAS TECNOSISTEMI è una realtà di riferimento nella progettazione e produzione di riempitrici e tappatrici completamente automatiche per l’industria cosmetica, farmaceutica, cosmetica, biotech, chimica e alimentare. È presente sul mercato nazionale e internazionale attraverso una rete globale di distributori in tutto il mondo. Ma quali sono i valori principali per OMAS? “Il nostro obiettivo primario – rispondono - è ovviamente quello di soddisfare le esigenze e le aspettative del cliente, ma anche dei nostri dipendenti e collaboratori. Tutti i membri dei team interni, devono collaborare in un ambiente di fiducia, apprezzamento e stima reciproca, per poter chiudere il cerchio. Siamo un’azienda familiare e contiamo di mantenere nel tempo questa identità, ma con sguardo sempre attento al futuro. Dal 2013 siamo certificati ISO14001, questo è stato possibile grazie all’attenzione della nostra azienda, verso la sostenibilità ambientale, con un piano di risparmio energetico applicato sia per il riscaldamento, illuminazione e forza motrice. Inoltre la gestione rifiuti è basata sulla riciclabilità al fine di abbatterne il più possibile gli sprechi. Con l’upgrade 2015 della norma, il nostro prossimo obiettivo sarà quello d’inserire la “LCA”, nella valutazione del ciclo di vita delle macchine prodotte”. E quanto contano le attività di R&D? “L’attività di ricerca e sviluppo è fondamentale per un’azienda in crescita e da sempre è operativo un reparto dedicato. L’evoluzione dei prodotti è costante, pertanto sono sempre allo studio soluzioni innovative per aumentare la rapidità delle operazioni nei cambi formato o di pulizia, macchine ad elevata produttività, oltre a nuove tipologie di macchinari per ampliare la gamma di produzione. Diamo anche grande importanza alla formazione interna e da diversi anni, collaboriamo con le realtà scolastiche del territorio per l’inserimento di stagisti e nuove figure professionali, da far crescere e specializzare nella nostra azienda”.

RAJAPACK RADDOPPIA IL SUO MAGAZZINO

Lorenza Zanardi, Direttore Generale di Rajapack Italia

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La filiale italiana del Gruppo RAJA, società europea di riferimento nella distribuzione di imballaggi e forniture alle aziende, annuncia l’ampliamento del suo magazzino. Dopo soli due mesi di lavoro è stato completato l’allestimento di un secondo spazio collegato al magazzino storico che è operativo da novembre. Rajapack ha deciso di raddoppiare la capacità del proprio magazzino per migliorare ulteriormente il servizio verso i propri clienti, garantendo costantemente la disponibilità dei prodotti a stock e la consegna in 24/48h in tutta Italia. Questa scelta, volta ad accompagnare la costante crescita dell’azienda, precede un importante sviluppo delle gamme di prodotto nei mesi a venire. Da 6.000m2 a 12.000m2, 12.000 posti pallet, 18 rampe di carico. Questi sono alcuni numeri del significativo investimento di Rajapack. Un ampliamento che permette alla società di diventare il magazzino delle aziende stesse e fornire loro diversi vantaggi logistici a dimostrazione della profonda attenzione ai bisogni e alle esigenze del cliente da sempre presente nel DNA di Rajapack. L’ampliamento del magazzino prevede inoltre l’apertura di un nuovo showroom e la diversificazione dello spazio in precise aree di lavoro: ricevimento merci, spedizioni, prodotti voluminosi, area per i grandi clienti e parco macchine. Una riorganizzazione sempre più ricercata e necessaria se si considera che l’azienda piacentina conta 100 fornitori attivi e più di 600 colli in uscita al giorno. “L’ampliamento del magazzino certifica l’importante crescita di Rajapack in Italia”, afferma Lorenza Zanardi, Direttore Generale di Rajapack Italia. “Questo investimento rappresenta infatti un significativo tassello nel nostro piano strategico che mira ad un continuo miglioramento dell’offerta e dei servizi dedicati ai nostri clienti”.

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CASE HISTORY

HUEL-PET ENGINEERING

HUEL READY TO DRINK

NUTRIZIONE COMPLETA ON THE GO Commercializzato in polvere, barrette e granola, da dicembre 2018 Huel è disponibile anche nella versione ready-to-drink nel pratico formato in PET da 500 ml, sviluppato da PET Engineering in collaborazione con Gea Procomac. del bianco come colorazione per la preforma, utile anche alla protezione del contenuto, e l’utilizzo di una full-sleeve che permette ampia visibilità del brand, come avviene anche nelle confezioni in cartone e in quelle di confezionamento singolo. Per la funzionalità, l’imboccatura larga 38 mm consente un utilizzo on-the-go pratico e veloce, perfetto per quando si ha poco tempo e non si ha a disposizione una cucina per prepararsi un pasto sano e bilanciato.Con 26 vitamine essenziali, 20 g di proteine, solo 5 g di zucchero e due gusti capaci di soddisfare anche i più golosi, Vaniglia e Frutti Rossi, Huel Ready-to-Drink è il nutrimento completoda portare sempre con sé.

FOCUS TECNOLOGICO

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n fatturato di 14 milioni di sterline nel 2017 e 40 milioni nel 2018, è uno dei business dalla crescita più rapida della Gran Bretagna: stiamo parlando di Huel, l’azienda che, in meno di quattro anni, ha rivoluzionato il modo di nutrirsi offrendo ai propri consumatori pasti nutrizionalmente completi, convenienti e con un impatto minimo sugli animali e sull’ambiente. Commercializzato in polvere (HuelPowder), barrette (HuelBars) e granola (HuelGranola), da dicembre 2018 Huel è disponibile anche nella versione ready-to-drink nel pratico formato in PET da 500ml sviluppato da PET Engineering in collaborazione con Gea Procomac.

COERENZA E FUNZIONALITÀ Il design del packaging risponde alle due esigenze principali del brand: coerenza con il portfolio prodotti esistente e funzionalità. La prima esigenza è stata soddisfatta attraverso la creazione di una shape essenziale, la scelta

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La bottiglia è prodotta con una linea asettica fornita dal Gruppo GEA che include il sistema ABF 1.2 (AsepticBlowFill). La linea asettica GEA – che ha ottenuto la certificazione FDA per la produzione e la distribuzione a temperatura ambiente negli USA di bevande a lunga conservazione e a bassa acidità – è costituita dall’integrazione di una soffiatrice rotativa completamente asettica con moduli di riempimento e capsulatura anch’essi asettici.La certificazione FDA conferma che la tecnologia ABF 1.2 di GEA garantisce la massima affidabilità dell’impianto e la massima efficienza di sterilizzazione durante ogni fase del processo di imbottigliamento di bevande sensibili.Grazie all’isolatore microbiologico che include anche la giostra di soffiaggio asettica, ABF 1.2 soffia con aria sterile in un ambiente sterile le preforme precedentemente sottoposte ad un trattamento di decontaminazione con perossido di idrogeno che viene vaporizzato (VHP) contemporaneamente sulle superfici interne ed esterne delle preforme stesse.Il risultato è un processo di sterilizzazione preforme che si svolge in un’unica fase, permette di ridurre significativamente l’uso di agenti chimici e non richiede acqua durante la fase di risciacquo. Grazie al monitoraggio continuo di ogni parametro del processo di sterilizzazione e ai cicli operativi completamente automatizzati, con ABF 1.2 l’eventuale rischio di ricontaminazione delle bevande sensibili durante l’imbottigliamento viene eliminato.

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BREAKING NEWS

STAMPANTE INKJET

HRP R4 ALTA RISOLUZIONE

L’ACCIAIO, TRASPORTO SICURO DI MERCI PERICOLOSE Le merci pericolose sono prodotti le cui proprietà chimiche o fisiche, specialmente durante il trasporto, possono rappresentare un pericolo per le persone e l’ambiente. Quali materiali, risorse e strutture assicurano che le merci pericolose viaggino in tutto il mondo, in gran parte inosservate, ogni giorno senza che succeda nulla? Huber Packaging Group si è interrogata sulla questione per molti decenni. La risposta ben comprovata è fornita da imballaggi in acciaio di alta qualità realizzati in banda stagnata, con cui Huber genera oltre il 50% del suo fatturato industriale. Il produttore europeo leader di contenitori per merci pericolose, con circa 1.000 dipendenti e sedi in sette paesi, garantisce che le merci pericolose raggiungano la loro destinazione in modo sicuro. Huber acquista ormai da tempo la banda stagnata da thyssenkrupp Rasselstein GmbH, uno dei principali fornitori al mondo di acciaio per imballaggi. La banda stagnata ha proprietà importanti, specialmente per il trasporto di merci pericolose, che la rendono il materiale da imballaggio preferito. Per soddisfare al meglio le esigenze dei clienti finali, thyssenkrupp fornisce ad Huber Packaging la banda stagnata di Andernach in 280 specifiche varianti che non riguardano solo le diverse forme del contenitore, ma anche i diversi spessori e il tipo di finitura. “Soprattutto è necessario fornire grandi quantità con la minima quantità di caduta, e l’uniformità e la planarità del materiale risultano particolarmente importanti”, spiega Stefan Thomas del servizio clienti tecnico di thyssenkrupp Rasselstein GmbH. Ecco perché l’economicità e la qualità sono in cima all’ordine del giorno e non c’è spazio per errori nello stretto corsetto di norme e regolamenti. Per garantire che gli imballaggi per merci pericolose di Huber soddisfino i requisiti, questi vengono testati accuratamente dal responsabile TÜV di Halle (Westf.). Lì, devono resistere a una caduta da un’altezza di 1,80 metri, a una pressione interna elevata quando riscaldati e non devono piegarsi quando sono impilati. Solo una volta superato il cosiddetto esame del tipo e, allorché l’Istituto federale per la ricerca e il collaudo dei materiali (BAM) abbia concesso l’approvazione, potranno essere prodotti gli imballaggi corrispondenti dotati del marchio di omologazione, che passeranno al riempitore. Le deviazioni e i successivi cambiamenti sono assolutamente tabù. “In termini di affidabilità e qualità, possiamo contare al 100% su thyssenkrupp - questa partnership di successo è più radicata della mia carriera professionale in Huber, che conta oltre 30 anni!” sottolinea Bernhard Kürschner, responsabile marketing e PR di Huber Packaging. “In particolare, ciò significa che possiamo essere sicuri che le specifiche siano soddisfatte pienamente, ad esempio, con gli spessori dello stagno.” Un altro grande vantaggio dell’imballaggio in banda stagnata è la sua riciclabilità quasi illimitata.

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PACKAGING DESIGN

CHARTA. RE.DESIGN CONTE(X)ST

PROGETTARE PACKAGING SMART PER L’ORTOFRUTTA TREVIKART #GREENDESIGN E TRA - TREVISO RICERCA ARTE LANCIANO IL CONCORSO NAZIONALE DI SMART PACKAGING PER PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI MADE IN ITALY, DEDICATO A STUDENTI DI ARCHITETTURA, DESIGN E GRAFICA E A GIOVANI PROFESSIONISTI UNDER 40. ed ecologia, stimolando strategie di responsabilità verso l’ambiente, riconoscendo allo scarto dignità e soprattutto potenzialità progettuale. I prototipi oggetto del concorso, andranno quindi a tracciare un fil rouge tra utilità, impegno e design.

COME PARTECIPARE

I

n occasione della mostra “RE.USE Scarti, oggetti, ecologia nell’arte contemporanea” in programma a Treviso, TREVIKART #Greendesign (Gruppo PRO-GEST), azienda di riferimento nel settore della produzione di mobili e complementi in cartone ondulato e packaging alimentare, in collaborazione con l’associazione culturale TRA Treviso Ricerca Arte, ha lanciato il concorso nazionale CHARTA. RE.design Conte(x)st rivolto a studenti di Architettura, Design e Grafica e giovani professionisti Under 40. Può una cassetta della frutta divenire un oggetto domestico che ne rivoluzioni l’uso? L’obiettivo del concorso infatti non è solo quello di disegnare soluzioni innovative e intelligenti per il trasporto e l’imballaggio di prodotti ortofrutticoli made in Italy ma soprattutto ripensare come esse, una volta esaurita la funzione originaria, possano trasformarsi in ‘oggetti altri’ d’uso quotidiano, tramite azioni di (ri)taglio, piega e/o incastro del cartone ondulato. CHARTA. RE.design Conte(x)st nasce dalla collaborazione tra la valorizzazione della creatività propria di TRA e la mission green del Gruppo Pro-Gest, che fa della carta da macero la propria materia prima, e vuole in questo modo promuovere l’azione del riciclo quale pratica virtuosa: costruendo un rapporto diretto tra creatività, industria sostenibile

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Ogni partecipante è invitato a elaborare un progetto di Smart Packaging per il trasporto di prodotti ortofrutticoli Made in Italy composto da tre prototipi innovativi (misure S, M e L) capaci di trasformarsi in tre differenti oggetti d’uso quotidiano. Per ogni prototipo devono essere specificati: il prodotto ortofrutticolo DOP o IGP, le cromie, le grafiche e le istruzioni d’uso per la conversione dell’involucro in oggetto di design d’uso quotidiano tramite azioni di (ri) taglio, piega e/o incastro del cartone ondulato. Sono ammessi entro il 28 aprile 2019 progetti fino a un massimo di 4 autori per gruppo. I materiali del concorso, con tutti i dettagli, sono scaricabili dai portali www.trevisoricercaarte.org e www.tkgreendesign.it nella sezione speciale CHARTA. RE.design Conte(x)st. I vincitori del concorso saranno annunciati entro il 19 maggio 2019 sui portali ed è previsto un evento per la consegna dei premi. I progetti premiati e una selezione delle migliori soluzioni saranno esposti in occasione della mostra CHARTA. RE.design Conte(x)st: Encyclopedia in programma a Treviso nel mese di maggio 2019.

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BREAKING NEWS

SMURFIT KAPPA LANCIA LA “BETTER PLANET PACKAGING DESIGN CHALLENGE” Smurfit Kappa ha invitato la comunità mondiale dell’innovazione a contribuire allo sviluppo di soluzioni di imballaggio sostenibili per il futuro. L’azienda ha lanciato una nuova competizione come parte del suo impegno per risolvere una delle più grandi sfide nel settore del packaging: ridurre la quantità di rifiuti non riciclabili che viene generata ogni giorno. I dati delle più autorevoli ricerche dicono che l’imballaggio rappresenta quasi il 40% della domanda di plastica in Europa*. Smurfit Kappa sfida designer, ingegneri, inventori e menti creative, sia all’interno che all’esterno dell’azienda, a proporre innovazioni di packaging a base carta capaci di ridurre la quantità di rifiuti non riciclabili, partecipando a due competizioni specifiche: 1) Sviluppare una soluzione interamente a base carta alternativa alla pellicola di plastica che viene utilizzata attorno ai pallet per garantirne stabilità durante il trasporto e lo stoccaggio; 2) Sviluppare un imballo per cioccolatini destinato al canale eCommerce, interamente a base carta, che garantisca la protezione termica necessaria. Il concorso è aperto fino a venerdì 29 marzo 2019 e i candidati possono presentare la propria idea per una o entrambe le sfide di progettazione. Il vincitore di ogni sfida riceverà un premio di 8.000 euro e i loro progetti verranno esposti all’Innovation Event Smurfit Kappa che avrà luogo in Olanda il 16 maggio 2019. Arco Berkenbosch, VP Innovation and Development, ha commentato: “La progettazione del packaging svolge un ruolo essenziale nel ridurre la quantità di rifiuti generati nella vita di tutti i giorni e nel fornire un futuro più sostenibile. La nostra Better Planet Packaging Design Challenge ha l’obiettivo di ispirare la comunità mondiale del design a lavorare su problemi concreti nella progettazione di imballaggi sostenibili. Siamo impazienti di vedere le candidature ricevute e di scoprire le prime innovazioni vincenti della Better Planet Packaging Design Challenge”. Il 2019 sarà l’anno inaugurale della Better Planet Packaging Design Challenge. La competizione è una parte fondamentale dell’iniziativa Better Planet Packaging di Smurfit Kappa: lanciata a settembre 2018, è al centro della strategia del core business di Smurfit Kappa ed ha l’obiettivo di immaginare il nuovo futuro di un packaging sostenibile. *European Commission Report: A European Strategy for Plastics in a Circular Economy

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PACKAGING DESIGN

ALBÉA, CONFEZIONI LIMITATE E PREZIOSE Un packaging intenso rosa perlato e nobilitato con un cuore è stato prodotto per una limited edition per San Valentinto di Monsieur Big by Lancôme. Albéa ha prodotto il packaging per il mascara (contenitore e cappuccio) di questa edizione limitata di Monsieur Big. Il design tradizionale di Mr. Big è stato trasformato in rosa perlato grazie ad una vernice e coperto da cima a fondo in cuori rossi in stampa serigrafica. Una finitura in lacca UV trasparente ha completato il progetto. Sulla parte superiore del cappuccio, l’emblematica rosa di Lancôme è impressa sullo stampo. Mr. Big Valentine’s Day è stato prodotto nel sito italiano di Albéa Bottanuco, il centro di eccellenza del gruppo per applicatori e contenitori di mascara, lucidalabbra e eyeliner. Albéa ha inoltre prodotto il packaging eco-sostenibile e ricaricabile di Or Rouge di Yves Saint Laurent. La preziosa crema da viso è contenuta in un contenitore disegnato come una scatola per gioielli, Yves Saint Laurent reinventa la skincare con la gamma Or Rouge. Come parte di un approccio sostenibile e fedele all’impegno di Yves Saint Laurent, Or Rouge è stato progettato come un contenitore di lusso ricaricabile e reciclabile. La confezione è composta da un cappuccio strutturato con finitura oro spazzolato e dall’emblematico logo Yves Saint Laurent in rilievo nella parte superiore. Or Rouge di Yves Saint Laurent da 50ml ha ricevuto il premio PCD Paris Award 2019 nella categoria Skin Care Premium - Ricaricabile. La ricarica rimovibile e sostituibile è contenuta all’interno della custodia Or Rouge La Crème Riche (50 ml) o Red Gold La Crème Fine (50 ml). Or Rouge è prodotto nello stabilimento di Albéa Simandre (Sarthe, Francia), centro di eccellenza di Albéa per tappi per la cura della pelle e metallizzazione, grazie alle sue capacità integrate di iniezione, assemblaggio, decorazione e verniciatura UV.

SAN BENEDETTO PRESENTA LA LATTINA SLEEK “SINGLE SERVE” Acqua Minerale San Benedetto conferma ancora una volta la propria vocazione all’innovazione lanciando una grande novità per una speciale esperienza di consumo prêt-à-porter: l’acqua minerale in lattina Sleek da 33 cl. Nei gusti naturale e frizzante, l’innovativo formato in lattina ha un look elegante e prezioso, dal design essenziale e raffinato che esalta gli elementi iconici del brand. In primo piano gli scintillanti ghiacciai delle montagne dolomitiche richiamano la purezza e la leggerezza dell’Acqua Minerale San Benedetto. Realizzata completamente in alluminio, la lattina Sleek da 33 cl è sicura, pratica, funzionale e 100% riciclabile. Con la lattina Sleek “Single serve” 33 cl, Acqua Minerale San Benedetto amplia la vasta gamma di prodotti con formati studiati per soddisfare ogni esigenza. Una novità nata per rispondere anche all’alta richiesta di acqua minerale in lattina soprattutto all’estero, mercato in cui San Benedetto si sta sempre più affermando.

NUOVA VISUAL IDENTITY MARTINI LINEA GELATO SELEZIONE PRESTIGE BY PET ENGINEERING Da quasi 50 anni il Gruppo Industriale Unigrà, fondato da Luciano Martini, trasforma e vende oli e grassi alimentari, margarine e semilavorati destinati alla produzione alimentare e, in particolare, al settore dolciario. Da due anni l’azienda è ancor più protagonista del canale della gelateria artigianale grazie al lancio di Martini Linea Gelato, che unisce ad un know-how pluridecennale la tradizione e i valori della famiglia fondatrice. Ed è proprio da questi valori che nasce la nuova visual identity delle paste aromatizzanti e variegati Selezione Prestige, che dà nuova evidenza alla primaria vocazione del brand: selezionare le materie prime migliori, proporre ricette studiate a regola d’arte e utilizzare solo processi produttivi all’avanguardia. Al centro del nuovo progetto di visual identity, sviluppato da PET Engineering, è stato posto un elemento tondo che, oltre a ricordare la forma della pallina di gelato, simboleggia l’alchimia perfetta tra il know-how Martini, nella parte superiore evidenziato dai colori corporate blu e azzurro, e l’aromaticità, la rotondità e la persistenza gustativa degli ingredienti di prima scelta collocati nella parte inferiore. La linea, di cui attualmente fanno parte Pasta Mango e Variegato Dulce de Leche, Fragola, Pesca e Prugna, è stata realizzata da PET Engineering e si presenta in un nuovo barattolo da 3 kg dal coperchio blu, che garantisce non solo una immediata riconoscibilità, ma anche una maggiore comodità di utilizzo e, grazie al materiale con cui è realizzato, una conservabilità del prodotto che ne garantisce la qualità nel tempo.

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IMBALLAGGI E AMBIENTE

IMBALLAGGIO GREEN

DRIVER NELLE SCELTE D’ACQUISTO IL RICICLO È IN AUMENTO: SECONDO UN’INDAGINE PRO CARTON, IL 69% DEI CONSUMATORI DICHIARA DI AVER RICICLATO PIÙ RIFIUTI NEGLI ULTIMI 12 MESI. IL 75% DI ESSI, INOLTRE, AMMETTE CHE L’IMPATTO AMBIENTALE DEL PACKAGING DI UN PRODOTTO INFLUISCE SULLA LORO DECISIONE DI ACQUISTO. SONO SEGNALI FORTI, CHE TESTIMONIANO UNO SPOSTAMENTO DI OPINIONI IN MERITO ALLA SOSTENIBILITÀ DEGLI IMBALLAGGI. pressione mediatica relativa all’inquinamento degli oceani nel mondo. Non sorprende che il 74% degli europei afferma che l’attenzione dei media per il tema li ha influenzati a cambiare le loro abitudini di acquisto. Ora, più acquirenti spagnoli (82%) affermano di cambiare il loro modo di fare acquisti, rispetto agli altri sei paesi europei. Il riciclo dei rifiuti è al primo posto nell’agenda dei consumatori quando si tratta di passare dalle parole ai fatti. Il 69% di tutti gli europei dichiara di riciclare più rifiuti. Un maggior numero di consumatori nel Regno Unito (78%), in Italia (74%) e in Turchia (74%) concorda di aver incrementato la quota di riciclo dei rifiuti, mentre in Germania la percentuale è del 58% - probabilmente perché le famiglie tedesche hanno iniziato a riciclare abitualmente già da qualche anno. Per quanto riguarda le diverse fasce di età, è evidente che il riciclo diventa più importante con l’avanzare degli anni: il 79% degli over 60 ha riciclato più rifiuti nell’ultimo anno, rispetto al 62% dei giovani tra i 19 e i 29 anni. Poco più della metà (52%) di tutti gli europei dichiara di cercare prodotti con packaging ecologici, una percentuale che si innalza al 55% per gli acquirenti francesi e al 56% per quelli turchi.

EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ

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a sostenibilità del packaging sta modificando le abitudini di acquisto dei consumatori, portandoli a prediligere i requisiti ambientali rispetto ai benefici funzionali nella scelta dei prodotti. Lo studio sulla percezione del packaging da parte dei consumatori europei, condotto in modo indipendente da Coleman Parkes Research e commissionato da Pro Carton, si è basato su 7.000 interviste ai consumatori di sette Paesi: Francia, Germania, Italia, Polonia, Regno Unito, Spagna e Turchia. Vediamo in dettaglio i risultati.

UN NUOVO ATTEGGIAMENTO Non c’è dubbio che l’ambiente stia raggiungendo la cima dell’agenda in tutta Europa. Un’intensa attenzione mediatica, alimentata da appelli sempre più urgenti da parte degli ambientalisti affinché il mondo affronti la crescente ondata di rifiuti indesiderati, si sta facendo strada all’interno dell’opinione dei consumatori, dell’industria e della politica.Oltre due terzi (68%) degli europei afferma che la tutela ambientale è ora più importante o molto importante per loro. In Italia i consumatori sembrano essere i più preoccupati: il 73% afferma che i problemi ambientali sono più importanti o molto importanti per loro. Se analizziamo gli atteggiamenti delle diverse fasce di età, è chiaro che gli acquirenti più giovani stanno mettendo l’ambiente in cima alla loro agenda: l’80% dei giovani tra i 19 e i 29 anni in Europa afferma che essere più rispettosi dell’ambiente è diventato più importante per loro e le loro famiglie. Non ci si può sottrarre all’intensa 46

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I consumatori conoscono bene le diverse forme di packaging, ma c’è ancora molto lavoro da fare per espandere la loro conoscenza. Il 52% di tutti gli europei crede che il cartone/cartoncino sia il packaging più ecologico, un risultato condiviso ampiamente in ogni Paese, ma soprattutto nel Regno Unito, dove il 63% degli acquirenti sceglie questo materiale. Gli intervistati hanno indicato il vetro come secondo packaging più ecologico: il 32% in tutta Europa, che sale al 43% in Germania. Circa il 9% degli europei ritiene che la plastica sia la forma di packaging più ecologica, mentre solo il 5% crede che l’alluminio sia migliore. Se analizziamo ciò che i consumatori ritengono essere la forma di packaging più facilmente riciclabile, ancora una volta vince il cartone. Il 45% degli europei considera il cartone/cartoncino come il materiale più facilmente riciclabile, mentre il 32% indica il vetro. L’alluminio, invece, è ritenuto il più difficile da riciclare, con un punteggio leggermente inferiore a quello della plastica. È incoraggiante vedere come in tutta Europa cresca la consapevolezza dell’importanza di proteggere l’ambiente. “Facile da riciclare” è stato considerato il secondo requisito più importante in tutti i Paesi presi in esame: il 63% degli intervistati lo inserisce tra i primi tre. Seguito da “prodotto con materiali naturali e rinnovabili”, che ha ottenuto il punteggio più alto in Germania.

SI PASSA ALL’AZIONE! Il 75% dei consumatori europei afferma che l’impatto ambientale del packaging di un prodotto influisce sulla loro decisione di acquisto. Questa percentuale sale fino al 77% in Francia e in Polonia e all’81% in Spagna. Gli acquirenti spagnoli sono i più militanti quando si tratta di scelte riguardanti il packaging: il 66% afferma di aver cambiato marchio o

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Germania (87%) e nel Regno Unito (85%) sono i più propensi a scegliere il cartone rispetto alla plastica. Solo un terzo (36%) degli europei ritiene che marchi e rivenditori stiano facendo abbastanza per introdurre imballaggi più sostenibili, una percentuale che scende sotto al 30% nel Regno Unito e in Turchia. In nessun Paese i risultati hanno superato il 50% persino in quelli in cui la fiducia dei consumatori nei confronti dell’impegno dei marchi e dei rivenditori è più elevata, come Spagna (47%) e Turchia (46%). Sono soprattutto i consumatori più anziani a credere fortemente che marchi e rivenditori non stiano facendo abbastanza: l’82% degli over 60 afferma che dovrebbero introdurre forme di packaging più rispettose dell’ambiente. Un clamoroso 91% dei consumatori europei afferma di aver scelto di spendere i propri soldi in un supermercato o negozio che incoraggiava attivamente i propri fornitori ad adottare forme di packaging e politiche più rispettose dell’ambiente. Gli acquirenti italiani sono i più entusiasti, con il 96% di giudizi favorevoli.

IL COSTO DELLA SOSTENIBILITÀ

prodotto a causa dell’impatto ambientale dell’imballaggio usato. In netto contrasto vi sono gli acquirenti del Regno Unito, solo il 36% dei quali afferma di aver cambiato prodotto per ragioni simili. In tutti e sette i Paesi, più della metà (52%) dei consumatori afferma che l’interesse verso le questioni ambientali li ha indotti a un cambiamento. Per quanto riguarda le diverse fasce di età, il 62% dei giovani tra i 19 e i 29 anni dichiara di aver cambiato marchio a causa di problemi di imballaggio, rispetto ad appena il 35% degli over 60. Per quanto riguarda le ragioni per cui gli acquirenti hanno scelto di cambiare marchio o prodotto, il 52% di tutti gli intervistati afferma che la causa era la non riciclabilità del packaging, il 45% l’eccesso di imballaggi aggiuntivi/inutili. Quattro consumatori su cinque (81%) hanno affermato che opterebbero per un packaging in cartone/cartoncino piuttosto che per uno in plastica. Gli acquirenti in

Un incredibile 77% di tutti gli intervistati, ovvero ben oltre 5.000 persone sulle 7.000 del sondaggio, afferma di essere disposto a pagare di più per i packaging che hanno un impatto minore sull’ambiente! Le cifre salgono all’83% in Polonia, all’82% in Spagna e all’81% in Italia. Alcuni sostengono di essere disposti a pagare molto di più: il 20% di tutti gli intervistati ritiene accettabile un aumento superiore al 10% mentre un 5% pagherebbe oltre il 20% in più! Vi è un forte desiderio di istituire una “tassa” o “imposta” per marchi e rivenditori al fine di costringerli ad adottare tipi di packaging più sostenibili. Infatti, il 58% di tutti gli intervistati è d’accordo o molto d’accordo con questa affermazione, il 28% si dichiara non sicuro, mentre in Italia il 74% si trova d’accordo o molto d’accordo. Complessivamente, solo il 17% dei consumatori era contrario all’affermazione e in nessun Paese si è superato il 20%. Non sorprende che i consumatori vogliano indicazioni governative che li aiutino a fare scelte giuste, come afferma il 71% dei consumatori di tutti i Paesi oggetto dell’indagine. In Italia e in Turchia la percentuale sale rispettivamente al 74% e al 75%. Un incredibile 90% degli acquirenti di tutti i Paesi intervistati ha dichiarato di desiderare informazioni sulla compatibilità ambientale del confezionamento. Un messaggio davvero molto forte!

Secondo lei, i rivenditori e i marchi stanno facendo abbastanza per introdurre forme di packaging più rispettose dell’ambiente?

Quanto sarebbe disposto a pagare in più per un prodotto il cui packaging ha un impatto minore sull’ambiente?

Quale, secondo lei, è la forma di packaging più facilmente riciclabile?

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IMBALLAGGI E AMBIENTE

RISULTATI POSITIVI PER IL SETTORE BIOPLASTICHE Come emerso da uno studio del settore effettuato da Plastic Consult, nel 2017 in Italia l’industria delle plastiche biodegradabili e compostabili è rappresentata da 240 aziende – suddivise in produttori di chimica e intermedi di base (5), produttori e distributori di granuli (19), operatori di prima trasformazione (153), operatori di seconda trasformazione (65) – con 2.450 addetti dedicati per 73.000 tonnellate di biopolimeri prodotti, con un fatturato complessivo di 545 milioni di euro. Relativamente ai settori applicativi, delle 73.000 tonnellate di polimeri lavorati, il 68% è stato destinato alla produzione degli shopper monouso per la spesa, il 13% ai sacchi per la raccolta della frazione organica e il restante 19% suddiviso tra manufatti per l’agricoltura, la ristorazione, il packaging alimentare e l’igiene della persona. Nel 2017, per la prima volta dall’introduzione della legge 28/2012, con 49.500 tonnellate, i volumi degli shopper compostabili monouso immessi sul mercato superano quelli dei sacchetti illegali in plastica tradizionale, scesi a 42.500 tonnellate dalle 45.000 del 2016. Relativamente al 2018, le previsioni di sviluppo della produzione di manufatti compostabili vedono una crescita complessiva intorno al 15%, con dinamiche diverse a seconda delle applicazioni. Sono attesi buoni sviluppi per il film agricolo, anche sui mercati internazionali, e nel settore dell’imballaggio alimentare grazie alla crescente diffusione della pratica delle raccolte differenziate in Europa. Nel comparto dei sacchi per il primo imballo alimentare (ultraleggeri), grazie alle normative in essere, i produttori italiani si confermano punto di riferimento per le forniture in tutta Europa. Si registra una riduzione della domanda di sacchi per la raccolta dell’umido spesso sostituiti con gli shopper e/o con i sacchetti ultraleggeri, come effetto positivo della legislazione italiana. Le attese decisioni in materia di rifiuti da parte della UE lasciano prevedere un quadro evolutivo di traino in molti Paesi. Le applicazioni monouso per la ristorazione vedono un aumento della domanda da CAM e acquisti verdi ma risultano soggette all’esito ancora incerto della direttiva UE sulla SUP. Il settore dei materiali plastici compostabili conferma dunque una fortissima dinamicità con imprese che continuano a crescere ed investire in forza lavoro qualificata, macchinari e impianti all’avanguardia, applicazioni innovative nei diversi settori. “I modelli di interconnessione tra bioplastiche e sistemi di raccolta differenziata della frazione organica sviluppati in Italia si stanno dimostrando vincenti. Ci auguriamo che consumatori, cittadini e rappresentanti delle istituzioni possano sostenere con sempre più consapevolezza e forza, anche in Europa, il percorso di innovazione, crescita economico-occupazionale e tutela ambientale rappresentato dalla filiera dei manufatti biodegradabili e compostabili”, ha concluso Versari, presidente di Assobioplastiche.

NASCE BIOREPACK! È stato costituito a Roma il 26 novembre 2018 “Biorepack”, Consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile. L’iniziativa, prima in Europa e promossa da 6 tra i principali produttori e trasformatori di bioplastiche – Ceplast, Ecozema-Fabbrica Pinze Schio, Ibi plast, Industria Plastica Toscana, Novamont e Polycart –, si colloca all’interno del sistema CONAI come nuovo consorzio di filiera per la gestione a fine vita degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile, che possono essere riciclati con la raccolta della frazione organica dei rifiuti e trasformati, con specifico trattamento industriale, in compost o biogas. “Si tratta di un progetto concreto di economia circolare – ha dichiarato Marco Versari, eletto presidente pro tempore del Consorzio – aperto a tutti gli operatori della filiera, compresi gli utilizzatori e i compostatori, che pone ancora una volta l’Italia all’avanguardia in Europa nel campo del riciclo biologico della frazione organica dei rifiuti urbani e dei materiali compostabili assimilati. Questa iniziativa – prosegue Marco Versari – consentirà alla filiera delle bioplastiche una migliore gestione dei propri imballaggi, ai cittadini di riconoscere tali materiali e conferirli correttamente nella raccolta dell’umido domestico e all’Italia di incrementare i risultati di riciclo raggiunti nel settore dei rifiuti urbani e dei rifiuti di imballaggi”. Lo statuto di Biorepack, redatto in conformità allo statuto tipo del Ministero dell’Ambiente vigente per i consorzi di filiera del CONAI, è stato trasmesso al Ministero stesso per l’approvazione. Con il decreto ministeriale di approvazione il sistema CONAI vedrà l’ingresso e beneficerà delle attività di un nuovo soggetto, deputato alla gestione di una tipologia di imballaggi con un fine vita del tutto peculiare (riciclo organico-compostaggio) rispetto a quello degli altri materiali presidiati dagli attuali sei consorzi di filiera del CONAI (per i metalli, CIAL per l’alluminio e RICREA per l’acciaio; per la carta, COMIECO; per il legno, RILEGNO; per la plastica riciclata sotto forma di plastica o con recupero energetico, COREPLA; per il vetro, COREVE).

TRILLO, LA NOVITÀ 100% COMPOSTABILE L’ultima novità nata in casa Giuliano Caffè è Trillo, la capsula 100% arabica di qualità artigianale che vuole bene all’ambiente. È infatti completamente compostabile e ha un impatto minimo sull’ambiente: dopo l’uso le capsule possono essere differenziate nei rifiuti organici. Inoltre, grazie a un sistema di chiusura autoprotetta della capsula non sono richiesti ulteriori pellicole o imballaggi, a parte l’astuccio differenziabile nella carta. Dunque impatto ambientale minimo. Trillo è compatibile con macchine Nespresso ad uso domestico ed è una miscela 100% arabica che dona un espresso delicato ma persistente, con note fruttate e retrogusto di cacao. Trillo è un prodotto assolutamente innovativo sul mercato italiano, proprio per la caratteristica di essere completamente compostabile e di non richiedere pellicole di protezione aggiuntive.

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BREAKING NEWS

NESTLÉ CONTRO L’INQUINAMENTO DELLA PLASTICA Nestlé ha presentato la propria strategia per conquistare un futuro libero dall’inquinamento, annunciando una serie di azioni specifiche in linea con l’impegno già assunto nell’aprile 2018 che punta a rendere il 100% dei suoi imballaggi riciclabili o riutilizzabili entro il 2025. L’azienda si concentrerà in particolar modo sulla riduzione dei rifiuti plastici. Nello specifico, a dicembre 2018 Nestlé ha annunciato la creazione dell’Istituto di Ricerca sul Packaging attraverso cui, anche tramite la collaborazione con i suoi partner industriali, l’azienda si pone l’obiettivo di sviluppare nuovi materiali e soluzioni per la creazione di confezioni sostenibili. A livello globale, tra il 2020 e il 2025 Nestlé eliminerà tutte le plastiche utilizzate per il confezionamento dei prodotti, che non si possono riciclare o risultano difficili da trattare. Da febbraio 2019, Nestlè ha iniziato a eliminare tutte le cannucce di plastica dai suoi prodotti, utilizzando materiali alternativi e design innovativi per ridurre i rifiuti. Nel primo trimestre del 2019, l’azienda comincerà anche a produrre imballaggi di carta per Nesquik. Nella seconda metà del 2019 sarà il turno dello snack Yes!. Anche Smarties, a partire da quest’anno, inizierà a sviluppare confezioni senza plasticam, mentre Milo introdurrà un nuovo packaging a base di carta nel 2020. Per le bottiglie delle acque Nestlé, l’utilizzo di PET riciclato raggiungerà il 35% entro il 2025 a livello mondiale e raggiungerà il 50% negli Stati Uniti, con un focus specifico sull’iconico brand Poland Spring. Ancora, entro la fine del 2025, Nestlé Waters aumenterà fino al 50% le percentuali di PET riciclato per i brand europei Acqua Panna, Levissima, Buxton e Henniez. Nestlé sta collaborando anche con partner esterni. Infatti, l’azienda ha stretto una partnership globale con Danimer Scientific al fine di sviluppare una bottiglia riciclabile e biodegradabile in mare. Danimer Scientific, con sede a Bainbridge in Georgia (USA), è un pioniere nell’ideare nuovi modi per produrre prodotti di plastica più sostenibili e naturali. Inoltre, Nestlé ha iniziato una collaborazione con PureCycle Technologies per la produzione di Polipropilene riciclato per uso alimentare (PP). PureCycle Technologies sta commercializzando tecnologie di riciclo all’avanguardia che possono rimuovere i colori, gli odori e i contaminanti dai rifiuti di plastica per trasformarli in una resina vergine. Il Polipropilene è un polimero comunemente utilizzato per imballare gli alimenti in confezioni, vasetti, tazze e bottiglie. Oltre a rispettare il suo impegno per il 2025, Nestlé si pone un obiettivo più a lungo termine: fermare la dispersione di plastica nell’ambiente lungo la catena del valore globale. Questo aiuterà a evitare l’accumulo di plastica in natura e a raggiungere la “plastic neutrality”.

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IMBALLAGGI E AMBIENTE

BUSTA IN MATER-BI PER UNA MOZZARELLA BUONA E VIRTUOSA La mozzarella di bufala campana DOP prodotta dal caseificio gestito dalla Cooperativa Sociale “Le Terre di Don Peppe Diana - Libera Terra” è stata presentata in occasione di MARCA 2019 nel nuovo packaging in Mater-Bi, la bioplastica di Novamont biodegradabile e compostabile secondo lo standard UNI 13432 che può essere smaltita assieme agli scarti alimentari, realizzato in collaborazione con Cooperativa Ventuno, fondata da familiari di vittime della criminalità organizzata e impegnata da anni nella tutela dell’ambiente e della legalità della provincia di Caserta anche attraverso la promozione dell’uso di imballaggi biodegradabili e compostabili a norma di legge. Con una produzione annua intorno alle 5 mila tonnellate, la mozzarella di bufala campana DOP è il più importante prodotto di origine protetta del Mezzogiorno. La sua filiera rappresenta una voce importante del PIL campano con circa 15 mila occupati e un fatturato intorno ai 600 milioni di euro. La nuova busta in Mater-Bi è ottenuta grazie a tecnologie proprietarie Novamont nel campo degli amidi, delle cellulose, degli oli vegetali e delle loro combinazioni. È totalmente conforme alle norme della legge 123/2017 sugli imballaggi primari alimentari, con un contenuto di materia prima rinnovabile di almeno il 40% certificato EN 16640 e piena compliance alle disposizioni in tema di contatto con gli alimenti. Le componenti essenziali per la produzione delle bioplastiche Mater-Bi sono amido di mais e oli vegetali, non modificati geneticamente e coltivati in Europa con pratiche agricole di tipo tradizionale, creando filiere integrate che vanno ben oltre le bioplastiche stesse, in sinergia con il cibo e con la qualità dei territori attraverso l’applicazione di una continua innovazione. I prodotti compostabili realizzati in Mater-Bi rappresentano soluzioni capaci di chiudere il cerchio dell’economia, perché nascono dalla terra e ritornano alla terra. Evitano infatti lo smaltimento in discarica e contribuiscono alla creazione di compost di qualità, un alleato importantissimo per combattere la desertificazione e l’erosione dei suoli. Sono prodotti in grado di creare valore diffuso lungo tutta la filiera, trasformando problemi locali in imperdibili opportunità di cambiamento e di sviluppo. Secondo Francesco Pascale, direttore di Cooperativa Ventuno, “L’utilizzo di sistemi innovativi e sostenibili, proprio a partire dagli imballaggi, rappresenta un segnale concreto di attenzione e cura dell’ambiente che completa il profilo di eccellenza di un prodotto come la mozzarella di bufala campana DOP”.

IL VALORE DEGLI IMBALLAGGI RICICLABILI Il riciclo dei rifiuti si conferma una vera e propria eccellenza italiana e anche nel 2017 presenta dati in crescita in quasi tutte le filiere. Vediamoli con l’integrazione delle principali criticità e il confronto con gli obiettivi Ue. Con una piccola premessa: legno a parte, tutti gli altri settori crescono ma sono oggi un po’ più in sofferenza di quanto non dicano i dati del 2017. Il riciclo dei rifiuti di imballaggio conferma la propria crescita (8,8 milioni di tonnellate nel 2017, +3,7% sul 2016), raggiungendo il 67,5% su quanto immesso al consumo, e superando anzitempo l’obiettivo del 65% che la nuova direttiva europea indica al 2025. Anche il riciclo delle singole filiere dell’imballaggio è in crescita e supera già in molti casi i tetti previsti dalla UE per il 2025: la carta (+3,6%) ad esempio è al 79,8% contro il 75% del tetto UE; i metalli ferrosi sono al 75% l’acciaio (+0,3%) e al 63% l’alluminio contro il 70% UE; il legno (+3,4%) è addirittura a un clamoroso 60,1% contro un 25% del tetto; il vetro (+4,8%) si è aggiunto al gruppetto di testa salendo al 73% di quota riciclo, tre punti sopra il 70% del target europeo. Più problematica è invece la strada per la plastica che ha raggiunto (+5,1%) il 43,5% e vede ora davanti a sé l’obiettivo del 50%. Per complessità ed eterogeneità, tuttavia, oggi faticano ad essere riciclati una parte degli imballaggi conferiti con la raccolta differenziata. Serve una semplificazione e una maggiore qualità della raccolta a sentire le industrie che se ne occupano. Una parentesi meritano gli imballaggi in alluminio: diminuiscono i quantitativi riciclati a causa dell’aumentato utilizzo, legato al prezzo, dei rottami come materie prime seconde e del significativo aumento dell’export.

LA LOGISTICA SANPELLEGRINO È SEMPRE PIÙ GREEN Il Gruppo Sanpellegrino rafforza il proprio impegno per la sostenibilità ambientale utilizzando da fine gennaio una nuova flotta costituita al 100% da veicoli alimentati a LNG (Liquefied Natural Gas) per il trasporto dell’acqua minerale S.Pellegrino dallo stabilimento di Ruspino all’hub di Madone, dal quale l’acqua viene distribuita in oltre 150 Paesi. Grazie all’LNG, un combustibile innovativo contraddistinto da una riduzione delle emissioni di anidride carbonica e ossidi di azoto notevolmente inferiori rispetto ai più moderni veicoli a diesel per il trasporto merci e da un’assenza di anidride solforosa e particolato, da oggi Sanpellegrino dispone di una flotta di camion a basso impatto ambientale che sostituisce integralmente i mezzi utilizzati finora per il navettaggio dell’acqua S.Pellegrino. Un progetto innovativo, realizzato con il supporto logistico del Gruppo Koiné e la tecnologia dei veicoli Scania, che permette al brand di tagliare un nuovo importante traguardo nel segno della sostenibilità. “Il progetto LNG, sviluppato in collaborazione con il nostro partner logistico Koinè, è un importante tassello che si inserisce tra le attività sviluppate dal Gruppo Sanpellegrino per valorizzare l’acqua minerale e il territorio in cui sgorga, con continui investimenti nel campo dell’innovazione e politiche di sviluppo sostenibile volte a favorire la riduzione dell’impatto ambientale”, ha dichiarato Maura Sartore, Head of Supply Chain del Gruppo Sanpellegrino. “Siamo quindi orgogliosi di utilizzare una flotta di veicoli alimentati con un combustibile innovativo per il navettaggio dell’acqua S.Pellegrino, una scelta che ci consentirà di rendere il nostro business sempre più sostenibile risparmiando l’emissione di oltre 500 tonnellate di anidride carbonica nel corso del prossimo anno”. Consapevole della profonda relazione tra tutela del territorio e sostenibilità delle proprie attività, Sanpellegrino è costantemente impegnata in un processo di sviluppo che parte dalla cura delle fonti e dell’ecosistema circostante, passa per l’ottimizzazione dei sistemi produttivi attraverso il risparmio idrico ed energetico e prosegue con soluzioni per una logistica sempre più sostenibile. Un impegno che si completa con la scelta di operatori logistici dotati di mezzi all’avanguardia e a basso impatto ambientale, come i veicoli della flotta a LNG, dotati di un nuovo motore a metano Scania da 13 litri (con una coppia di 2000 Nm e 410 CV) con prestazioni paragonabili a un motore a diesel di pari potenza. Sul fronte della sostenibilità, il metano assicura una riduzione delle emissioni di CO2 fino al 15% con l’utilizzo di metano di origine fossile, mentre con il biometano può garantire una riduzione fino al 90%.

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DIGITALFLEX E HEIDELBERG ITALIA A FIANCO DEI CAMPIONI DELLA FLEXO

A CONFERMA DELL’ALTO LIVELLO QUALITATIVO DELLA PRODUZIONE REALIZZATA DA DIGITAL FLEX, IN OCCASIONE DELL’ULTIMA EDIZIONE DEL CONCORSO BESTINFLEXO LA SOCIETÀ HA CONSEGUITO 12 PREMI, SU UN TOTALE DI 36, IN 6 CATEGORIE DIVERSE. UN RISULTATO OTTENUTO ANCHE GRAZIE ALLE ATTREZZATURE E ALLE LASTRE FOTOPOLIMERICHE DI FLINT GROUP, DISTRIBUITE DA HEIDELBERG ITALIA.

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al 1965 Digital Flex realizza impianti stampa fotopolimerici per la stampa flessografica. L’azienda monzese serve un mercato molto eterogeneo e diversificato, con richieste sempre più stringenti nei tempi ed esigenti nella qualità.“I nostri clienti sono sia lo stampatore che il brand owner - spiega Andrea Vergnano, Senior Executive Vice President di Digital Flex -. Spaziamo su numerosi mercati, dall’alimentare, come merendine, pasta, gelati, insalate esnack, al pet food, che rappresenta un’importante fetta del nostro fatturato. Forniamo il mondo del beverage, legato ai fardelli per il confezionamento dei multipli di lattine e bottiglie di acque minerali e bibite. Altri settori di rilievo sono quelli riferiti alle referenze igienico sanitarie e a tutta la serie di sacchi per terricci, concimi e prodotti industriali. In ogni caso, i clienti riservano a Digital Flex i lavori più complessi e particolari, perché sanno che la nostra professionalità e le attrezzature di cui disponiamo possono fare la differenza”. Attraverso l’impiego delle più moderne tecnologie hardware e software e con un team che unisce professionalità e passione, Digital Flex è in grado di offrire supporti in fotopolimero ed elastomero di altissima qualità che garantiscono ottimi risultati nella stampa di imballaggi flessibili.

LA QUALITÀ CHE PREMIA Una qualità che si è dimostrata vincente in occasione del BestinFlexo 2018, un evento che premia gli aspetti tecnico-qualitativi della stampa legata a prodotti in commercio e che sta assumendo sempre più importanza nel settore della flessografia, tanto da aver visto la partecipazione di diverse decine di aziende delle quali 41 le vincitrici. Durante l’ultima edizione del

concorso, rivolto a stampatori e service di prestampa flessografici, sono stati assegnati complessivamente 36 premi, suddivisi in 12 categorie, a cui si aggiunge il premio “Best in Show”. Digital Flex ha concorso, anche tramite i propri clienti, a 8 di queste categorie, conseguendo 12 premi in 6 categorie diverse. Un risultato che sottolinea come la proposta commerciale e qualitativa della società sia elevata ed eterogenea per diversi mercati. “È un risultato che ci ha piacevolmente stupito, anche perché l’abbiamo ottenuto con 8 stampatori diversi –afferma Andrea Vergnano -. Ed anche per questo mi piace pensare che il nostro contributo sia stato determinante”. A completamento di una serata già ricca di successi, il lavoro, il servizio e la qualità, che negli anni DigitalFlex ha saputo garantire alla propria clientela, è stato riconosciuto con l’assegnazione del Premio alla Carriera a Renato Vergnano, presidente e co-fondatore dell’azienda. Renato Vergnano, emozionato, non ha mancato di ricordare che fu uno dei soci fondatori di ATIF nel lontano 1982. La carriera di Renato ebbe inizio nel ’65 quando diede vita alla Nuova Roveco, prima azienda italiana di prestampa a dedicarsi esclusivamente alla flesssografia. Nei suoi 54 anni di lavoro, Renato Vergnano ha potuto assistere alla crescita dell’azienda, ai suoi cambiamenti, alle sue innovazioni continue, che l’hanno portata oggi ad essere il punto di riferimento del settore.

UN PARTNER STORICO Compiacimento per il risultato, ottenuto da Digital Flex durante il BestinFlexo, traspare anche dalle parole di Roberto Malagù, Sales Specialist Flexo North Italy di Heidelberg Italia, distributore sul territorio

Andrea Vergnano, Senior Executive Vice President di Digital Flex, e Roberto Malagù, Sales Specialist Flexo North Italy di Heidelberg Italia 52

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nazionale delle soluzioni a marchio Flint Group Printing Plates: “La nostra soddisfazione è dovuta al fatto che, degli 8 stampatori premiati che si affidano al service di Digital Flex, 6 di questi sono utilizzatori di lastre Flint. Ma non solo. Ci tengo a sottolineare che i vincitori utilizzano tre diverse tipologie di lastre, a dimostrazione del fatto che Flint Group garantisce un elevato livello qualitativo sull’intera gamma proposta”. Il ruolo di Heidelberg Italia, che può considerarsi uno storico partnerdella società di Monza, va ben oltre la fornitura di lastre fotopolimeriche. I risultatidi Digital Flex sono riconducibili anche alle attrezzature, ed in particolare quelle di Flint Group. A tal riguardo, Roberto Malagù afferma: “Siamo sempre stati partecipi della loro crescita, cercando di essere propositivi e di suggerire i prodotti e le soluzioni più adatti alle loro esigenze. Come per i consumabili, così abbiamo fatto anche con le attrezzature che abbiamo installato negli ultimi anni. Una gamma di soluzioni totalmente automatizzate che hanno consentito a Digital Flexdi garantire alla propria clientela un costante ed elevato livello qualitativo in maniera più produttiva”. In tal senso, il flusso di lavoro di Digital Flex comprende l’Automated Plate Processor Nyloflex IRIS Inliner e 2 espositori UV Led Nyloflex NExT di Flint Group, investimenti mirati ad ottenere significativi miglioramenti qualitativi e produttivi,e che garantiscono al contempo costanza e ripetibilità nei risultati. “Nella scelta delle tecnologie e dei materiali, ci siamo affidati a quei fornitori le cui soluzioni ci consentono il massimo della flessibilità produttiva, per poter sfruttare il meglio di ognuna di essa e così garantire il miglior standard qualitativo con un prodotto realizzato su misura.Il vantaggio, per il cliente, è quello di poter andare in macchina velocemente, senza problemi e cominciare a produrre sin da subito”, ha confermato Andrea Vergnano. In termini di investimenti, il 2018 ha

visto l’allestimento di un reparto dedicato alla produzione di sleeve in elastomero. “È un mercato che seguiamo da anni producendo all’estero e che abbiamo deciso di sviluppare internamente con l’installazione del nuovo impianto Lead Laser Flexostar per l’incisione diretta di sleeve in elastomero. Questo ci ha dato un altro tipo di visibilità su certi clienti, in particolare dove eravamo già presenti, i quali hanno risposto positivamente a questa novità incrementando i volumi, perché ritengono un vantaggio il fatto che sia la stessa Digital Flex a preparargli le sleeve”, ha concluso Andrea Vergnano.

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SOLUZIONI PER IL CONVERTING NEL SEGNO DELL’INNOVAZIONE Il piano Industria 4.0 ha aiutato e dato un impulso al settore converting. Il fatturato delle industrie italiane per le macchine da stampa e del converting è cresciuto a due cifre di un +10%. Il comparto delle macchine per l’industria grafica, cartotecnica e di trasformazione vale adesso 3 miliardi di euro. Un fatturato dovuto per oltre il 60% all’export (1,84 miliardi) e un settore che non può che accogliere con favore il +7,6% di esportazioni del 2018. I produttori italiani hanno venduto sul mercato italiano beni per 1,15 miliardi di euro con un balzo del 14,2% rispetto all’anno scorso. Questi dati di ACIMGA confermano la salute di un settore che continua ad investire proponendo innovazione sul mercato. In queste pagine ecco alcune delle novità dei protagonisti più attivi in questo settore.

UTECO GROUP E KODAK CONSOLIDANO LA LORO COLLABORAZIONE

UtecoConverting S.p.A. ha siglato un accordo con Kodak per l’acquisto dei più recenti sistemi di stampa a getto di inchiostro di Kodak dotati di tecnologia Kodak Ultrastream. La tecnologia Kodak Ultrastream ha esordito come dimostrazione concettuale in occasione della fiera drupa 2016 con programmi di sviluppo per renderla disponibile ai partner OEM nel 2019. L’esclusiva tecnologia a getto d’inchiostro continuo Ultrastream di Kodak offre una risoluzione di 600x1.800 dpi con velocità di produzione fino a 150 m/min utilizzando unicamente inchiostri a base d’acqua ecocompatibili ed economicamente convenienti sia su plastica che su carta. Uteco ha presentato per la prima volta le soluzioni Sapphire EVO a giugno 2018, calamitando l’interesse del settore in termini sia di prestazioni che di sostenibilità e continua a essere una componente fondamentale della loro linea di prodotti per la stampa digitale. Uteco sarà tra i primi produttori a utilizzare la tecnologia Kodak Ultrastream per ampliare la sua linea di macchine da stampa digitale ad alta produttività per packaging flessibili nel 2020. Aldo Peretti, CEO di Uteco Group, commenta: “I nostri clienti ricercano soluzioni produttive digitali ibride favorite dalla sostenibilità per poter stampare su basse tirature in maniera redditizia. Queste soluzioni, che uniscono tecnologie di stampa flessografica e rotocalco tradizionali e di stampa digitale a getto d’inchiostro, ottimizzano il trattamento delle pellicole, il priming, la prepatinatura e l’essiccazione per rispondere ai requisiti prestazionali del mercato dei packaging. Il sistema a getto d’inchiostro continuo brevettato di Kodak continua a essere la tecnologia prescelta che assicura qualità, produttività e costi di esercizio eccezionali per queste soluzioni per il packaging leader nel settore.” Randy Vandagriff, Vicepresidente della divisione Sistemi a getto d’inchiostro aziendali di Kodak, aggiunge: “Siamo felici che Uteco continui a collaborare con Kodak nello sviluppo di soluzioni per il mercato dei packaging. I vantaggi unici offerti dalla soluzione Sapphire EVO evidenzieranno il modo in cui la tecnologia KODAK Stream Inkjet tratta l’uso della stampa digitale per le soluzioni per packaging flessibili. Guardando avanti a drupa 2020 e oltre, siamo entusiasti che Uteco integri le soluzioni basate sulla tecnologia KODAK ULTRASTREAM nella sua linea di prodotti per offrire ancora più opzioni per i packaging flessibili sia ai convertitori che ai marchi. L’approccio proattivo di Uteco nel portare avanti il cambiamento nel mercato della stampa di packaging rispecchia l’esigenza di soluzioni esclusive in tutto il mondo.” 54

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Confezioni dalla qualità ineccepibile, a difetti zero Il nostro comune obbiettivo? Garantire la ­qualità del prodotto e ottimizzare la produttività. Con i sistemi di applicazione adesivi Robatech per colle a caldo e le soluzioni di W. H. Leary per colle a freddo e Quality Assurance raggiungerete tutto questo. I nostri esperti troveranno la soluzione adatta a voi e saranno al vostro fianco. robatech.it QA solutions by

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Converting& I&C-GAMA INTERNATIONAL, SOLUZIONI PER IL CONTROLLO DI QUALITÀ E PER LA LOGISTICA In occasione di ICE Europe, (12-14 marzo 2018 - Monaco, Germania), I&C-GAMA International presenta i sistemi di controllo qualità per inchiostri e adesivi e le soluzioni di logistica interna. GAMA è una società specializzata a livello mondiale nella produzione di viscosimetri per qualsiasi tipo di inchiostro liquido su qualsiasi superficie. A ICE Europe, I&C-GAMA International si focalizza sul controllo di qualità per i processi rotocalco/flessografici, presentando il G30 - un sistema per il controllo della viscosità di adesivi, vernici e lacche per il processo di laminazione - e il nuovo G32 per il controllo e la correzione della viscosità e del pH di adesivi, vernici e lacche a base acqua. La caratteristica principale, presente in questi prodotti come in tutti i sistemi GAMA, è la capacità di garantire automaticamente la qualità corretta del liquido durante la stampa, per ottenere la miglior qualità. La logistica è la seconda area di soluzioni in cui I&C-GAMA International è presente con successo nel mercato, in particolare nel settore dei sistemi di stoccaggio delle maniche. GAMA International presenterà a ICE tre tipi di sistemi GI sleeve storage: il sistema manuale di stoccaggio, il sistema semi-automatico e il sistema completamente automatico. Questi sistemi possono risolvere il problema di stoccaggio per materiali come cilindri, sleeve, film e bobine di carta, che necessitano delle condizioni ottimali per evitare distorsioni e la conseguente impossibilità di utilizzo dei materiali. “Il nostro impegno è quello di trovare la soluzione più adatta per il cliente”, commenta Elisa Conselvan, Direttore Marketing di I&C-GAMA International. “Sia per i viscosimetri che per la logistica, siamo in grado di fornire una soluzione personalizzata. Ascoltiamo le richieste dei clienti e lavoriamo con impegno per realizzare una soluzione su misura”. A livello mondiale GAMA ha installato oltre 12.000 sistemi. Le soluzioni GAMA sono vendute a clienti del packaging, delle etichette, dei quotidiani, della stampa commerciale e in OEM ai costruttori. I&C-GAMA International si occupa della distribuzione dei prodotti GAMA oltre a commercializzare soluzioni di logistica interna.

ME.RO, UN MUST NEL TRATTAMENTO CORONA Con oltre 50 anni di esperienza nella produzione di apparecchiature elettroniche per il trattamento di materie plastiche, ME.RO è oggi un’azienda di riferimento in questo settore, rivestendo un ruolo di grande importanza nella produzione di generatori ad alta frequenza e macchinari completi per sistemi di trattamento. ME.RO offre una tecnologia avanzata e la massima sicurezza attraverso le sue soluzioni pratiche e qualificate, pensate per l’industria del packaging, il settore dolciario e la stampa su film plastici. Negli ultimi anni, i mercati asiatici sono diventati sempre più importanti, per questo motivo l’azienda ha deciso di aprire un ufficio in Cina, a Shanghai. Questa sede è gestita da ingegneri italiani ed effettua vendite e assistenza in Cina e in Paesi limitrofi. Le alte prestazioni che caratterizzano gli impianti di trattamento corona di ME.RO possono essere raggiunte su tutti i tipi di materiali (film plastici e metallizzati) che l’industria dell’imballaggio utilizza oggi. Nel corso degli anni ME.RO ha sempre lavorato nel campo del film BOPP-PET. La capacità produttiva di questi impianti ha raggiunto nell’ultimo decennio alte velocità (fino a 600 m/ min) e ampie larghezze (fino a 10 m). La risposta che ME.RO ha dato al mercato ha portato alla fabbricazione di generatori sempre più potenti (75 kW al momento) e stazioni ad effetto corona adatti a scaricare tali valori di potenza sul film. Non è un caso che oggi i più importanti produttori di film BOPP in tutto il mondo abbiano implementato la tecnologia ME.RO per raggiungere importanti risultati di trattamento con macchine assolutamente affidabili in grado di garantirne l’operatività senza sosta per anni.

SUN CHEMICAL IN PARTNERSHIP CON HAVI HAVI, una società globale che ottimizza e gestisce le catene di confezionamento e di fornitura dei principali marchi di foodservice, per portare sul mercato gli inchiostri bio-rinnovabili e naturali SunVisto® AquaGreen, ha stretto una partnership con Sun Chemical. Gli inchiostri bio-rinnovabili di Sun Chemical sono stati certificati da HAVI come inchiostri a base naturale raccomandata, in grado di garantire ai marchi e ai produttori di servizi alimentari inchiostri per imballaggi veramente rinnovabile. “Negli ultimi tre anni, HAVI ha lavorato a stretto contatto con Sun Chemical per aiutare a sviluppare inchiostri a base naturale che non solo contengono livelli significativamente più elevati di contenuto di resina bio-rinnovabile, ma forniscono anche stampe di alta qualità su supporti di imballaggio a base di fibre”, ha affermato Felipe Mellado, Chief Marketing Officer, Sun Chemical. “La collaborazione è un altro grande esempio del perché Sun Chemical è stata un innovatore fidato per 200 anni. HAVI è venuto da noi con una sfida unica e abbiamo fornito una soluzione che hanno certificato e specificato. Siamo inoltre lieti di aver sviluppato un prodotto in linea con la nostra politica di sostenibilità”. L’ampia rete globale di HAVI e le relazioni con gli sviluppatori di imballaggi in tutti i continenti fanno sì che gli inchiostri naturali di Sun Chemical possano essere utilizzati da qualsiasi partner globale di HAVI in qualsiasi parte del mondo. “Molti importanti marchi di prodotti alimentari e di beni di largo consumo hanno segnalato la necessità di imballaggi che soddisfino i loro scopi e obiettivi di sostenibilità”, ha affermato Shane Bertsch, Vicepresidente, Innovation, HAVI. 56

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BOBST, INNOVATIVO SERVIZIO DI ASSISTENZA A REALTÀ AUMENTATA BOBST ha annunciato il lancio di “Helpline Plus AR”, il primo servizio di teleassistenza nel settore del packaging che utilizza uno Smart Headset, con lenti a realtà aumentata (AR). I clienti che necessitano di assistenza tecnica possono indossarlo e collegarsi con degli esperti che vedono ciò che vede l’utente, per una consulenza e un supporto in tempo reale. “E’ un passo avanti enorme nel campo dell’utilizzo delle ultime tecnologie per offrire al cliente un’esperienza di altissimo livello”, dice Julien Laran, responsabile della Business Unit Services. “Crediamo che questa soluzione porterà benefici significativi ai clienti, in particolare risparmi di tempo e costi grazie alla soluzione di troubleshooting rapida offerta da questa innovazione. Anche prima dell’AR, il nostro servizio di teleassistenza Helpline Plus era in grado d’offrire soluzioni online in meno di due ore. Ora crediamo che molte più problemi possano essere risolti, riducendo ulteriormente i tempi di fermo macchina”. Helpline Plus AR si collega tramite WI-Fi ad Internet e stabilisce un collegamento sicuro con la macchina del cliente. I clienti possono avvalersi di un esperto BOBST on-demand e con lo streaming audio/video dal vivo possono ottenere un’immediata soluzione al problema. “Helpline Plus AR crea un’esperienza “senza interruzioni” tra il cliente e l’esperto perché la macchina BOBST è direttamente connessa al servizio”, aggiunge Laran. “E con lo Smart Headset, entrambi guardano la stessa cosa nello stesso momento, limitando il rischio di confusione. Il servizio permette di colmare le mancanze di conoscenze specifiche, contribuendo alla fine a ridurre i tempi d’inattività e incrementando la produttività, per una customerexperience davvero di alto livello”. BOBST è la prima società nel settore degli imballaggi a introdurre una teleassistenza all’avanguardia nella realtà aumentata. Helpline Plus AR viene gradualmente lanciato in tutto il mondo.

LA QUALITY ASSURANCE DI LEARY PER L’INDUSTRIA DELLA CARTOTECNICA Robatech, in collaborazione con W.H. Leary, soddisfa i più importanti ambiti per una produzione dalla qualità elevata nel settore della cartotecnica. Tecnologie per applicazioni di colle a freddo, Quality Assurance e sistemi di espulsione automatici contribuiscono alla realizzazione diprodotti impeccabili. Sono disponibili numerose soluzioni e opzioni in grado di controllare e tracciare le confezioni sulla linea di produzione all’interno della catena di approvvigionamentoper il conseguimento di prodotti di alta qualità. Da qui la certezza di consegnare correttamente le giuste confezioni al cliente di destinazione, garantendone la qualità al 100%. Ottimizzazione del rilevamento colla Sono disponibili molteplici opzioni per il rilevamento colla basate sulle caratteristiche del substrato dei prodotti, sia che si tratti di incollaggio a spruzzo o a disco. Èpossibile utilizzare il sensore UV o il sensore sensibile all’umidità per rilevare la presenza, il posizionamento e il volume della colla. Le applicazioni di adesivo vengono rilevate con una precisione di +/- 1 mm mediante semplici regolazioni dell’erogazione di colla in combinazione con l’esclusivo software On-Target. La sicurezza dell’operatore con l’apprendimento a distanza per l’impostazione del sensore di rilevamento viene mantenuta, risparmiando tempo grazie ad una rapida regolazione del rilevamento colla. Lettura del codice tramite il sensore colore Pharmacode Con la soluzione Pharmacode di Leary non è mai stato così facile evitare errori da scambio astucci, controllare l’assenza e la presenza di colore e misurare la registrazione “print-to-cut”. Questo scanner ad alta velocità è estremamente preciso a tutte le variazioni di colore, compresi i colori tenui che utilizzano sensori a RGB LED, garantendo l’affidabilità della lettura del codice su tutti i prodotti. L’impostazione può essere effettuata con inserimento manuale o dal pharmacode e l’operatore può controllare il codice scansionato tramite rappresentazione visiva. Il rilevamento del “print-to-cut” è estremamente preciso fino a +/- 0,1 mm a 600 m/min. Opzioni di rilevamento su astucci lineari La richiesta di confezioni e astucci dalla elevata qualità è crescente e Leary è fornitore di riferimento nelle soluzioni di Quality Assurance avvalendosi di sensori e telecamere per soddisfare queste esigenze. Equipaggiate con una di queste soluzioni le vostre macchine registreranno un aumento della produttività e risponderanno ad ogni esigenza di elevati standard di qualità. Il processo di produzione delle confezioni può essere ottimizzato grazie al controllo dei doppi astucci o tramite rilevamento dei lembi piegati o mancanti. Le opzioni fotocamera che includono l’ispezione completa della stampa delle confezioni, l’ispezione in-line in Braille e gli schemi di incollaggio complessi contribuiscono a garantire le aspettative di qualità. Robatech e Leary perfettamente allineati conle loro soluzioni di incollaggio a freddo e a caldo e il Quality Assurance contribuiscono al conseguimento di una produzione dalla qualità ineccepibile. Marzo 2019

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EVENTI

UNA FINESTRA

SUL FUTURO DELLE LIFE SCIENCES PHARMINTECH, MANIFESTAZIONE DI RIFERIMENTO ORGANIZZATA DA BOLOGNAFIERE PER IL SETTORE LIFE SCIENCE, TORNA DAL 10 AL 12 APRILE 2019, DOPO LA QUINTA EDIZIONE TENUTASI NEL 2016 CHE HA VISTO LA PARTECIPAZIONE DI OLTRE 300 AZIENDE ESPOSITRICI IN RAPPRESENTANZA DELL’INTERA FILIERA PRODUTTIVA. PER LA PRIMA VOLTA, IL PHARMINTECH MONITOR OFFRIRÀ UNA VISIONE DI PROSPETTIVA SUL FUTURO DEL SETTORE.

A

ppuntamento a scadenza triennale, Pharmintech Exhibition è la manifestazione internazionale organizzata dal Gruppo BolognaFiere e dedicata alle tecnologie per le industrie Life Sciences in programma a Bologna dal 10 al 12 aprile 2019. Riflettori accesi quindi sull’intera filiera del farmaco – e settori affini quali biotech, dispositivi medici, cura della persona e nutrizionale – e sui mercati di sbocco per le tecnologie di produzione, confezionamento, distribuzione, tracciabilità e le più innovative soluzioni di automazione e digital per l’industria.

UN OSSERVATORIO SUL MERCATO Uno sguardo ampio dal respiro internazionale su un settore articolato, di elevata complessità scientifica e tecnologica, dove i dati e la loro analisi fanno la differenza. Ed è proprio per avere una panoramica ampia e documentata, capace di offrire spunti interessanti ed informazioni previsionali del mondo Life Science che nasce Pharmintech Monitor, l’Osservatorio di Pharmintech Exhibition. Grazie alla collaborazione con il Centro Studi UCIMA, un pool di esperti e analisti studia i mercati di riferimento dei diversi paesi, offrendo prospettive e punti di osservazione privilegiati, basati su dati economici, statistiche e studi di settore. Il nuovo sito dedicato alla manifestazione permette non solo l’accesso a contenuti, news e studi costantemente aggiornati ma offre una sezione dedicata a Pharmintech Monitor dove una email permette di entrare in contatto diretto con i ricercatori del Centro Studi UCIMA per chiarimenti, 58

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dettagli ed approfondimenti sui dati pubblicati, ma anche sui paesi oggetto delle analisi. Per agevolare il dialogo tra visitatori, buyer ed espositori, Pharmintech ha avviato anche una campagna di comunicazione social, attiva sulle piattaforme Linkedin, Linkedin Groups, Twitter e Facebook.

I PRIMI DATI Dalle anticipazioni emerge, dopo i soddisfacenti tassi di crescita del periodo 2014-2016, un rallentamento complessivo a livello globale nel 2017 con, tuttavia, elevate performance registrate in alcuni mercati specifici. Pharmintech Monitor non è solo una fotografia statica del settore: dai dati raccolti ed elaborati emergono prospettive positive per il quadriennio 2018-2021, con tassi di crescita previsti, in media, del 3,5% circa a livello globale. I dati prodotti da Pharmintech Monitor saranno contenuti in un report dettagliato che sarà presentato in occasione dell’evento inaugurale di Pharmintech Exhibition in programma per mercoledì 10 aprile 2019.

BOLOGNA HEALTH WEEK La concomitanza strategica di Pharmintech Exhibition con Cosmofarma – in calendario dal 12 al 14 aprile – offre ai visitatori l’opportunità di una panoramica a 360° sul sistema manifatturiero e distributivo. Dal 10 al 14 aprile la Bologna Health Week, con il Patrocinio di Federfarma Bologna e del Comune di Bologna, coinvolge i cittadini incentivando le attività di prevenzione e gli screening: nelle più importanti farmacie di Bologna e provincia sarà infatti possibile effettuare degli esami a condizioni dedicate.

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PROCESSING

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PACKAGING

LABELLING

END-OF-LINE

LOGISTICS

SAFETY

INGREDIENTS

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EVENTI

LA FILIERA TECNOLOGICA SI RADUNA A ENOLITECH La 53esima edizione di Vinitaly è sold out, nonostante l’aumento della superficie netta disponibile, realizzato grazie a un nuovo layout della manifestazione. In contemporanea, dal 7 al 10 aprile 2019 a Verona, andrà in scena anche Enolitech e il salone internazionale dedicato a tutta la filiera tecnologica applicata alla vitivinicoltura, all’olivicoltura e al beverage. Enolitech è rivolta specificatamente agli operatori di settore: dagli esperti delle tecnologie dedicate a tutte le fasi del ciclo produttivo ai referenti delle cantine vitivinicole, dei frantoi, dei birrifici e del mondo del beverage in senso più ampio, passando attraverso gli operatori in campo, gli enologi e gli addetti alla logistica e ai servizi. La vocazione fortemente internazionale è garantita dal coinvolgimento di una consolidata rete di delegati che operano in tutti i cinque continenti, già impegnati nello sviluppo e nella promozione della manifestazione all’estero. Un’importante razionalizzazione ha interessato Enolitech, nel padiglione F, dove trova spazio anche il nuovo salone Vinitaly Design, nel cui ambito sono proposti tutti quei prodotti e accessori che completano l’offerta legata alla promozione del vino e all’esperienza sensoriale: dall’oggettistica per la degustazione e il servizio, agli arredi per cantine, enoteche e ristoranti, sino al packaging personalizzato e da regalo. Questa iniziativa permette di mantenere all’interno di Enolitech unicamente le tecnologie e le attrezzature per la produzione, in vista del cambio di cadenza della rassegna che dal 2020 si svolgerà negli anni pari in concomitanza con Fieragricola. Al nuovo salone Vinitaly Design è legata un’altra novità: il renaming del Concorso Internazionale Packaging, giunto alla 23esima edizione, in programma il 13 marzo 2019, che diventa Vinitaly Design International Packaging Competition. Un cambiamento sostanziale, per dare ancora maggiore evidenza in chiave marketing alla presentazione del vino, visto come uno dei driver che guidano i consumatori nella scelta. Ulteriore novità del concorso è l’aggiunta di due nuove categorie tra quelle ammesse in gara: vermouth e altri vini aromatici e birra.

IFFA 2019 SI PRESENTA IN UNA NUOVA VESTE Gli investimenti effettuati da Messe Frankfurt sul polo fieristico e sulle infrastrutture favoriranno un’esperienza fieristica di successo. In particolare, il nuovo padiglione 12 – con 33.600 metri quadrati di spazio espositivo – è pronto e cambierà definitivamente il volto di IFFA. Nel 2019 la fiera di riferimento per l’industria della carne si trasferirà interamente nella parte occidentale del polo espositivo di Francoforte e offrirà così un’infrastruttura ottimale con percorsi di visita brevi per visitatori ed espositori. Il risultato è un circuito di visita circolare che collega tutti i padiglioni di IFFA: 8, 9, 11 e 12. Inoltre la Via Mobile, il sistema di trasporto con tapis roulant e scale mobili e copertura in vetro, consentirà ai visitatori di spostarsi rapidamente all’interno del quartiere fieristico. Johannes Schmid-Wiedersheim, Direttore di IFFA, afferma: “Dall’ultima edizione di IFFA siamo riusciti a realizzare numerosi cambiamenti e a introdurre tante novità. I visitatori lo sperimenteranno nei modi più diversi, per esempio, visitando la fiera attraverso padiglioni moderni e luminosi, godendosi il pranzo in uno dei nuovi ristoranti, apprezzando le brevi distanze da percorrere tra un appuntamento e l’altro oppure quando utilizzeranno la veloce connessione WLAN. Molti espositori hanno approfittato del nuovo layout del quartiere fieristico per ingrandire i propri stand e ampliare la loro offerta in fiera. Da ultimo, ma non per importanza, abbiamo potuto riorganizzare alcune aree espositive della manifestazione e raggruppare alcuni settori merceologici correlati”. Come di consueto la struttura generale dei padiglioni seguirà le fasi principali del processo di lavorazione della carne. Il percorso di visita circolare inizia nei due piani del padiglione 9 con i settori macellazione, trinciatura e lavorazione, che includono anche sistemi di trasporto e immagazzinaggio, refrigerazione e impianti di approvvigionamento, igiene aziendale e sicurezza sul lavoro, soluzioni IT. Per la prima volta l’area principale dedicata alla “lavorazione” sarà ampliata e si trasferirà dal padiglione 8 al 12.0. Qui esporranno i produttori, provenienti da tutto il mondo, di macchine e impianti dei principali processi per la produzione della carne e degli insaccati. Nei due piani del padiglione 11 presenteranno le loro novità aziende leader a livello internazionale nei settori: confezionamento, imballaggio, taglio, sistemi di misurazione e pesatura. Nel padiglione 12.1 i visitatori troveranno l’intera gamma di prodotti nei segmenti ingredienti, aromi, spezie, additivi e budelli. Infine, al tema “Vendita – tutto per le macellerie” sarà dedicato uno speciale spazio espositivo all’interno del nuovo padiglione 12.0. Qui sarà presente anche la Deutscher Fleischer-Verband (Associazione dei macellai tedeschi) con un’area riservata ai concorsi e un marketplace. 60

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BREAKING NEWS

CRAFT BEER ITALY SCALDA I MOTORI Dal 27 al 28 marzo al MiCo LAB – Milano Congressi, Craft Beer Italy, evento B2B dedicato esclusivamente alla produzione di birra artigianale, metterà a disposizione degli operatori del settore due strumenti importanti: una mostra su tutte le fasi di produzione, analisi, packaging e vendita nell’area espositiva di 4000 mq lordi e un programma di conferenze altamente professionali. L’esposizione offrirà ai visitatori l’opportunità di aggiornarsi sulle novità ed entrare in contatto con aziende anche internazionali. La seconda edizione, infatti, vedrà un numero di espositori italiani e internazionali maggiore rispetto alla prima, coprendo l’intera filiera. Oltre alla ricca area espositiva, cuore pulsante della manifestazione sarà il programma di conferenze, a cura di due istituti europei di riferimento in ambito di formazione e aggiornamento brassicolo: Doemens e VLB Berlino. Gli incontri si terranno in due grandi sale situate al piano seminterrato del MiCo Lab, con accesso al centro dell’area espositiva. Tutti gli interventi saranno in italiano e in inglese grazie alla traduzione simultanea. I contenuti saranno divisi per macro aree: solo per dare un assaggio sarà possibile approfondire il processo di inlattinamento, tema più che mai attuale; si parlerà inoltre di imbottigliamento conto terzi, di fermentazione primaria e lagering. Lorenzo Dabove, in arte Kuaska, padre del movimento birrario italiano, sarà presente con un intervento sul Lambic mentre VLB tratterà il tema della chiarificazione della birra, con un approfondimento specifico sulla diatomite, e approfondirà la questione della stabilità colloidale. A Doemens spetteranno, tra le altre tematiche, la rifermentazione in bottiglia e in lattina e la produzione di birra analcolica, ambito ancora poco esplorato nel mondo della birra artigianale. Ci saranno infine interventi basati sulle esperienze di alcune importanti aziende, che porteranno a Craft Beer Italy il loro sapere circa le ultime novità in tema di materie prime, processo produttivo e marketing. Grandi novità saranno presenti anche nel programma collaterale con 4 aree degustazione, gestite da Doemens e da Unionbirrai, il primo concorso per etichette di birra artigianale Best Craft Beer Label e la finale del Campionato Italiano dei Beer Sommelier Doemens, durante la quale i partecipanti daranno il loro meglio nella descrizione approfondita delle caratteristiche organolettiche di una birra e nelle proposte di abbinamenti gastronomici.

E-PACK TECH, NUOVA VETRINA PER L’E-COMMERCE IN CINA E-Pack Tech by Ipack Ima, il nuovo evento internazionale dedicato a tecnologie e soluzioni di confezionamento progettate per il mercato dell’e-commerce, si terrà al New Int’l Expo Centre (SNIEC) di Shanghai dal 23 al 26 ottobre 2019. E-Pack Tech nasce come prima e importante tappa nel percorso di avvicinamento alla prossima edizione di IPACK-IMA, che avrà tra i temi protagonisti proprio quello dell’e-commerce, settore in continua evoluzione e verso cui guardare come mercato di riferimento per le proprie tecnologie di processing & packaging. In Cina il mercato dei beni di consumo acquistati attraverso il canale del commercio digitale è molto sviluppato, con oltre 500 milioni di acquirenti online: si tratta di un mercato che fattura quasi 700 miliardi di dollari all’anno. E-Pack Tech a Shanghai sarà per questo motivo il luogo ideale per entrare in contatto con un mercato altamente sviluppato in cui presentare soluzioni di confezionamento, etichettatura e tracciabilità nonché sistemi di movimentazione e stoccaggio, specificatamente applicabili ai sistemi di produzione food e non food destinati alla vendita online. La manifestazione è organizzata da Hannover Milano Fairs Shanghai con il supporto di Ipack Ima srl, nell’ottica di un rafforzamento del portafoglio espositivo del Gruppo Fiera Milano, di cui Ipack Ima è compartecipata. “Con questo progetto intendiamo potenziare la strategia di internazionalizzazione di Fiera Milano attraverso l’esportazione di modelli fieristici di successo, come quello della mostra Ipack-Ima, al di fuori dai confini nazionali, realizzando il primo geo-clone di Fiera Milano dopo molti anni”, commenta Robert Tripoli, International Development Director presso Fiera Milano. “Si tratta di rafforzare un settore produttivo presidiato dal Gruppo, quale quello della meccanica strumentale per il mondo del packaging, in una realtà come quella cinese, che ha il mercato e-commerce più importante e sviluppato al mondo”. E-Pack Tech si svolgerà quest’anno in contemporanea alle manifestazioni asiatiche di CeMAT (World leading trade fair for intralogistics & supply chain management), CCA (Cold Chain Asia), Heavy Machinery, H2+FC (Hydrogen + Fuel Cells), oltre ad Apex (Aerial Platform Exhibition), ComVac (International Trade Fair for Compressed Air Technology and Vacuum Technology) e PTC (Power Transmission and Control). Grazie a questa unione di fiere sinergiche, E-Pack Tech potrà beneficiare di un ampio bacino di visitatori specializzati provenienti da differenti mondi produttivi. Oltre 100.000 infatti i visitatori presenti all’edizione 2018 di CeMAT, con nomi di spicco tra i top buyer in fiera: un pubblico qualificato proveniente dal mondo della logistica, automazione, trasporto, magazzino e fine-linea, che comprende più di 5.000 visitatori provenienti dal settore e-commerce e che rendono E-Pack Tech la vetrina ideale in un mercato tra i più ricettivi al mondo. Marzo 2019

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