| N. 2 | Marzo 2020
Rassegna IMBALLAGGIO dell’
SCIENZA, TECNOLOGIA
E
ARTE
DEL
PACKAGING
www.packagingspace.net
Packaging cosmetico sostenibile, pratico e d'effetto Il cosmetico si conferma un elemento di consumo quotidiano e irrinunciabile. In questo settore, prodotti e imballaggi devono rispondere alle esigenze in continuo cambiamento della clientela, tenendo ben presente che aspetti come la sostenibilità ambientale, la praticità e l’effetto “wow” possono decretare il successo di un prodotto. pagina 4
Cosmetic packaging sustainable and premium In cosmetic industry, product and packaging are coordinated and, where possible, personalised, and it can fulfil individual expectations without any extra costs. The increasing demand for cosmetic products in emerging countries and growing consumer awareness are driving the investments of companies that develop innovative packaging solutions. pagina 14
Robotica e automazione le sfide per l’integrazione I robot sono il ponte che incarna tutto quello che è il movimento dell’Industria 4.0 e gli elementi che meglio rappresentano la trasformazione delle aziende. Inoltre, la robotica oggi è sempre più agile e, quindi, diventano interessanti anche industrie “leggere” come il packaging, il food e il beauty. pagina 26
➧ Focus Secondo l’IWSR, il consumo mondiale di alcolici è diminuito dell’1,6 per cento nel 2018. Tuttavia, questa flessione dovrebbe essere temporanea. Per i prossimi cinque anni si prevede un’ulteriore crescita e il proseguimento della tendenza verso vini e spumanti di qualità sempre più elevata. Il mercato del vino in Italia cresce ancora. pagina 22
➧ Converting&Label Il mercato del packaging in cartone ondulato sta crescendo rapidamente, aiutato dall’espansione dell’e-commerce e dagli sviluppi delle tecnologie di stampa digitale. Il nuovo rapporto Smithers – The Future of Corrugated Packaging to 2023 – offre un’analisi sull’andamento di questo settore, che cresce di circa il 3,7% ogni anno per raggiungere 300 miliardi di dollari nel 2023. pagina 56
nimax: la qualità vuole sicurezza Sistemi di controllo a Raggi-X e Metal Detector per la ricerca di corpi estranei. I sistemi di ispezione a Raggi-X, Metal Detector e le Selezionatrici Ponderali proposti da Nimax sono progettati per essere inseriti in linee di produzione nuove o esistenti, senza influenzarne la produttività e consentendo di passare dal controllo a campione a una verifica su ogni singola confezione. La ricerca dei corpi estranei è opportuna per diverse ragioni: tutela l’azienda nei confronti della propria clientela, protegge il vostro marchio ed è richiesta dalla GDO. L’uso dei Raggi-X consente ispezioni multiple tra cui il corretto riempimento, il conteggio prodotti e il controllo forma e volume in imballi metallizzati o non trasparenti, scartando i prodotti non conformi. I sistemi a Raggi-X e Metal Detector si abbinano perfettamente alle Selezionatrici Ponderali proposte da Nimax per rendere, in poco spazio, le vostre linee produttive più efficienti e ridurre drasticamente le non conformità. Chiedi un incontro con i Consulenti Nimax per individuare la soluzione ideale per le tue specifiche esigenze di sicurezza: nelle offerte Nimax la qualità non è un optional.
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IMPACTING PRE SENT, AFFECTING FUTURE . IMA ZERO. Renewing our pledge towards sustainability. Economic results and social benefits are complementary objectives through which we have always generated value for our company, customers, employees, suppliers and for the entire community. Starting from innovation, IMA ZERO is our very latest promise to create products, production processes and services, benefitting from a renewed logic of sustainability and from the awareness that our commitment today will help to shape the world of tomorrow.
Marzo 2020
SOMMARIO Sommario
Primo PIANO
Dossier
PackagingDESIGN
4
26 Robotica e automazione, le sfide per l’integrazione
46 Imballaggi innovativi, focus su materiali e design 47 Il design delle etichette che valorizza la birra artigianale
Il settore cosmetico tra sostenibilità, individualità ed effetto wow 12 Focus e novità a Cosmopack 2020
SpotLIGHT
Imballaggi &AMBIENTE
14 Cosmetic packaging, sustainability combined with luxury 20 Focus and news at Cosmopack 2020
50 Sostenibilità, italiani sempre più consapevoli
Converting&Label
26 Aziende&Strategie
12
56 Imballaggi in cartone ondulato, una crescita inaspettata
Eventi 60 Il chimico-farmaceutico tra i settori chiave di Ipack-Ima 2021
38 Gruppo RAJA accelera la crescita
Prodotti&Tecnologie
Focus
40 Ulmex, a ognuno la sua racla
22 Vini e spumanti rallentano ma l’Italia non frena 34 Un bel packaging per un prodotto irresistibile
CaseHistory
Rassegna IMBALLAGGIO
Stampa e confezione Roto3 - Castano Primo (MI) Costo produzione copia € 2,40
dell’
SCIENZA, TECNOLOGIA E ARTE DEL PACKAGING
www.packagingspace.net Direttore Responsabile Gisella Bertini Coordinamento editoriale Chiara Bezzi chiara.bezzi@innovativepress.eu
Abbonamenti e diffusione customercare@innovativepress.eu 8 numeri all’anno. L’abbonamento decorre dal primo numero raggiungibile. Italia 60 euro - Europa 100 euro
IL NETWORK Rassegna dell’imballaggio
FM Food Machines BM Beverage Machines
Rassegna Grafica
Normativa UE 1169/2011
Editore
Marketing e Vendita Katia Pasquali katia.pasquali@innovativepress.eu
Gestione Editoriale
Redazione Stefano Legnani Chiara Riccardi
Via Teocrito 47 - 20128 Milano Tel. 02252071 - Fax 0227000692 info@innovativepress.eu
Grafica e impaginazione Amalia Pari
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44 Sostenibilità e innovazione nel packaging
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Aut. Trib. di Milano n. 6 del 07/01/1980 Iscrizione al ROC n. 5836 © BEMA-EDITRICE Tutti i diritti sono riservati - È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. Informativa Privacy ai sensi del D.lgs 196/03 per il trattamento dei dati. La informiamo che, le finalità del trattamento dei dati relativi ai destinatari del presente periodico consistono nell’assicurare l’aggiornamento dell’informazione tecnica a soggetti identificati per la loro attività professionale mediante l’invio della presente rivista o di altre dello stesso editore riguardanti la medesima sfera di attività. In qualsiasi momento, Lei potrà chiedere al Titolare del Trattamento dei dati personali, BE-MA editrice Srl con sede in Milano, via Teocrito n. 47, la consultazione, la modifica, il blocco o la cancellazione dei Suoi dati secondo quanto previsto dall’art.7 della stessa normativa, scrivendo a segreteria@bema.it
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settore cosmetico ed effetto WOW
Il tra sostenibilità, individualità
Il cosmetico si conferma un elemento di consumo quotidiano e irrinunciabile. Nell’industria cosmetica, prodotti e imballaggi devono rispondere alle esigenze in continuo cambiamento della clientela, tenendo ben presente che aspetti come la sostenibilità ambientale, la praticità e l’effetto “wow” possono decretare il successo di un prodotto.
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o scenario dei mercati riferiti al settore cosmetico è in costante cambiamento per assecondare l’evoluzione degli stessi consumatori, che risultano essere meno fedeli ai brand rispetto al passato. Tuttavia, l’industria cosmetica italiana continua a distinguersi per una dinamica positiva, sia sul piano della produzione che dell’export e, tra gli indicatori industriali, gli investimenti in ricerca e sviluppo consolidano i trend in aumento rispetto ai precedenti esercizi.
I canali distributivi La distribuzione si modifica nei canali tradizionali e le nuove forme di vendita attraggono sempre più consensi da parte dei consumatori. Proprio per rispondere a questi ultimi occorre considerare alcuni dei principali trend in atto, come il concetto di bellezza “pulita” e attenta alla “sostenibilità”, accanto a una semplificazione della beauty routine e a un’evoluzione del punto vendita che diventa luogo esperienziale. In particolare, la grande distribuzione rappresenta il 41% del mercato cosmetico nazionale per un valore prossimo ai 4,2 miliardi di euro, unisce al proprio interno dinamiche molto diverse, come ad esempio la forbice tra iper e supermercati tradizionali e gli spazi “casa-toilette”. L’e-commerce, invece, continua a rappresentare l’evidenza della trasformazione digitale del settore registrando trend superiori agli altri canali. Proprio lo spostamento verso forme distributive più innovative giustifica la frenata delle vendite dirette.
I cosmetici nell’era dei social Con l’aumento dei social media e dello shopping online come parte integrante della nostra vita quotidiana, gli imballaggi di prodotti e spedizioni sono ora visti in una luce completamente diversa. Oggi, ovunque una persona possa trovarsi, può vedere come appare l’imballaggio di un determinato prodotto o quali potrebbero essere i suoi benefici. Per andare bene nel mondo digitale dei
social ci deve essere quel fattore ‘wow’ quando il cliente scarta il prodotto. Il design della confezione e eventuali caratteristiche particolari sono specialmente importanti nei cosmetici. Le ricerche di mercato e le previsioni condotte dai produttori di prodotti di bellezza suggeriscono che vi è ancora un’ampia fascia di consumatori che cercano lusso e glamour negli imballaggi cosmetici, ma non solo. L’imballaggio deve anche essere il più multifunzionale e sostenibile possibile, risultando al contempo facile da maneggiare e da trasportare. Per l’industria questo significa produrre piccole quantità in tempi record e nel modo più economico possibile, senza rinunciare al lusso e alla sostenibilità. Ciò premesso, ecco alcuni elementi di cui tenere conto nello sviluppo dei prossimi packaging cosmetici.
E-commerce La percentuale di prodotti cosmetici acquistati su Internet è in continuo aumento. Gli acquirenti online, oltre ad aspettarsi che i loro ordini vengano gestiti rapidamente, sono alla ricerca di prodotti dal design accattivante, sia quando appaiono sul display dei loro smartphone, sia quando fanno l’unboxing. Tuttavia, mai come oggi, ciò che è di tendenza ora, può facilmente essere fuori moda pochi clic più tardi. Pertanto, una delle massime priorità nel settore cosmetico è lanciare prodotti il più rapidamente possibile. Questo richiede imballaggi progettati in modo intelligente, che consentano un’elevata flessi-
Confezionamento COSMETICO
LA COSMETICA MADE IN ITALY CONTINUA A CRESCERE Il settore cosmetico conferma la sua tenuta, nonostante le incertezze dello scenario mondiale e nazionale. Lo attestano le rilevazioni congiunturali a cura del Centro Studi di Cosmetica Italia, che illustrano i dati preconsuntivi 2019 e le previsioni relative al primo semestre 2020. Le stime di chiusura 2019 segnalano un a crescita del 2,3% per il fatturato globale del settore cosmetico con un valore di 11,9 miliardi di euro seppur in rallentamento, le esportazioni mostranola propria dinamicità con un valore di 5 miliardi di euro (+2,9% rispetto al 2018) e incidono in maniera positiva sulla bilancia commerciale che si avvicina ai 2,9 m iliardi di euro (+5,5% rispetto al 2018). «Nel panorama manifatturiero l’industria cosmetica italiana esercita un forte richiamo sui mercati internazionali collocandosi, nel confronto con settori contigui solo dopo vino e moda per i valori del saldo commerciale - ha dichiarato il presidente di Cosmetica Italia, Renato Ancorotti. - La cosmesi è un’industria che fa bene al Paese in grado, anche in contesti di incertezza, di reagire positivamente i nvestendo i n ricerca e sviluppo per rafforzare la qualità dell’offerta». Positive le performance anche sul fronte del mercato interno i preconsuntivi 2019 registrano una crescita del 2% della spesa degli italiani per un valore di oltre 10,3 miliardi di euro con analoghe previsioni per il 2020. È significativo il contributo dei canali professionali che mostrano una tenuta dei consumi: l’acconciatura professionale segnala infatti un +2% rispetto al 2018, mentre i centri estetici registrano un +0,9%. Un andamento positivo contraddistingue anche profumeria (+2%) e farmacia (+1,8%), rispettivamente secondo e terzo canale per la vendita di cosmetici in Italia; il mass market, che invece rappresenta oltre il 40% della distribuzione, indica una chiusura 2019 a +0,6%. L’attenzione verso i cosmetici a connotazione naturale determina il +1,4% segnalato dal canale erboristeria per fine 2019, mentre le dinamiche in continuo divenire dell’e-commerce generano ancora una volta trend superiori agli altri canali (+22% per fine 2019). Le vendite dirette risentono, al contrario, dello spostamento verso forme di distribuzione più innovative e registrano un andamento statico a fine 2019. Infine, il contoterzismo che, ponendosi trasversalmente rispetto ai canali consente di comprenderne l’evoluzione nel medio-lungo termine, segnala a fine anno una crescita del +3,5%. «Assistiamo a una crescente contaminazione tra canali classici e nuove forme di distribuzione che raccolgono il consenso dei consumatori – ha commentato il responsabile del Centro Studi di Cosmetica Italia, Gian Andrea Positano – L’omnicanalità spinge le imprese a rivedere le proprie strategie, creando nuove forme di disintermediazione».
bilità in termini di produzione e di consegna. Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale avere una stretta collaborazione tra fornitori, produttori e coloro che gestiscono l’imballaggio e l’imbottigliamento.
Social media Non si ha uno stile di vita moderno senza i social media: questo è particolarmente vero per i millennial, ma non solo. La possibilità di accedere costantemente al web e alle numerose app di tendenza, ha aumentato l’impatto che possono avere influencer, esperti di bellezza ed anche ognuno di noi (quando recensiamo i prodotti dei negozi online) sul successo di un prodotto. Sempre più aziende di packaging sono quindi desiderose di garantire che lo sviluppo dei loro prodotti guardi anche all’impatto sui social media. Ad esempio utilizzando plastiche trasparenti che fanno si che gli imballaggi si presentino sotto forme e colori diversi a seconda dell’angolazione da cui si scatta la foto o si riprende il video.
Sostenibilità Un aspetto importante per molti acquirenti non è solo il lusso, ma anche la sostenibilità, e il packaging deve essere tanto naturale quanto gli ingredienti contenuti nel prodotto di bellezza. In cima alla lista dei desideri c’è un imballaggio ricaricabile e riciclabile realizzato con materiali ecologici. Ma ciò non significa fare a meno di un aspetto pregiato: il cellophane trasparente fatto di polpa di legno biodegradabile, ad esempio, può aggiungere un po’ di glamour metallico e lucido alla confezione.
Praticità e individualità Oggi i cosmetici devono essere adattati a soddisfare i gusti individuali e risultare pratici per chiunque sia in viaggio. In base alle tendenze odierne, i prodotti devono essere facili da usare e trasportare, di conseguenza i ‘travel size’ stanno diventando sempre più popolari. I piccoli contenitori hanno molti vantaggi: sono economici, possono entrare nel bagaglio a mano quando voli e sono un buon modo per provare se ti piace davvero un prodotto. Un altro fattore importante è se puoi aprirli e chiuderli mentre cammini o mentre sei seduto in autobus o in treno. Ad esempio, gli spray a pompa che non perdono e le chiusure magnetiche consentono un facile impiego in auto e in viaggio. Esistono poi anche i make-up ‘due in uno’, che usano meno imballaggi, sono più leggeri e consentono più gradazioni di colore.
EVOLUZIONE INDUSTRIA COSMETICA
Lusso e glamour Scintillanti, hot foiling e il modo in cui la luce si riflette: gli ologrammi mantengono il loro fascino alla moda sugli imballaggi di lusso. L’idea è che l’elevato valore della confezione debba essere manifestato in maniera più delicata e che il branding sia meno opulento. I marchi di lusso utilizzano sempre più superfici iridescenti che brillano di diversi colori a seconda della posizione dello spettatore e di dove cade la luce. •
Elaborazione Centro Studi e Cultura d'Impresa Valori in milioni di euro e variazioni percentuali anno su anno.
5 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2020
Valmatic
Arca Etichette
La parola ad Andrea Valtorta, direttore commerciale
La parola a Graziana Tassinari, Sales manager Quali strategie state adottando per rispondere alle sfide dell’industria cosmetica? Per Valmatic il settore cosmetico è sempre più importante. L’industria cosmetica è estremamente dinamica e Valmatic da sempre cerca di contribuire a creare innovazione in questo ambito. Negli ultimi anni, il mercato sta rispondendo positivamente agli sviluppi di Valmatic, poiché cerchiamo di collaborare ai progetti dei nostri clienti attraverso un approccio consulenziale e di marketing che va oltre il prodotto stesso. Aziende di riferimento come Mirato, L’erbolario e Alfaparf ci hanno scelto come partner per progetti che saranno sul mercato a breve. In particolare, nel settore skincare e personal care offriamo dei prodotti full service, quindi non soltanto pack primario e secondario, ci proponiamo con il bulk. Forniamo suggerimenti sui trend del mercato per l’ambito dei pack monodose e delle fiale, affinché i nuovi lanci dei nostri clienti si rivelino vincenti. Siamo presenti in diverse Fiere ogni anno quindi cerchiamo di essere sempre informati sulle novità. Ulteriore richiesta del mercato sono i prodotti sostenibili: da sempre Valmatic risponde con materiali eco-friendly. Per le nostre confezioni monodose impieghiamo infatti materiali da riciclo come BPET/LDPE proveniente da bottiglie del mercato europeo - che una volta utilizzato può essere smaltito nella plastica per il successivo riciclo. Nello sviluppo dei prodotti, Valmatic ha posto attenzione alla riduzione del peso dei monodose, che sono estremamente apprezzati da chi viaggia per business o piacere e conservano la loro proprietà di materiali barriera. Sono prodotti industrializzati che assicurano un’ottima qualità del prodotto finito, grafiche e design di alto livello per un impatto visivo ad effetto.
Quali strategie state adottando per rispondere alle sfide dell’industria cosmetica? Arca Etichette per il settore cosmetico si è strutturata per essere competitiva e fornire soluzioni ad alto valore aggiunto che aiutino le industrie cosmetiche a fare fronte alle esigenze regolatorie, sempre più calzanti. I consistenti investimenti in tecnologia sono sempre più rivolti all’efficienza produttiva, per consentire che queste soluzioni abbiano il minor impatto possibile sui clienti. Quindi, innanzitutto, qualità dei prodotti forniti, ma grande attenzione all’innovatività delle soluzioni e alle crescenti esigenze relative alla tracciabilità dei prodotti contro i mercati paralleli e al track&trace.
Quali sono le vostre ultime soluzioni dedicate a questo settore? Quest'anno presenteremo dei monodose in carta accoppiata riciclabile FSC, di cui stiamo testando la stabilità e che siamo riusciti a termoformare per sviluppare forme diverse. Siamo in fase di studio su una confezione monodose in carta già utilizzata in altri settori, tale know how sarà trasferito anche nel cosmetico per l’utilizzo con sostanze a base acqua. Un’altra novità che presenteremo in fiera saranno nuovi formati monodose accattivanti e progettati in modalità stand up, in particolare destinati a nuovi sieri. Altra richiesta in crescita nel B2B sono le confezioni per le maschere viso, un settore in cui la clientela sta diventando sempre più esigente alla ricerca di continue novità.
Quali sono le vostre ultime soluzioni dedicate a questo settore? Arca Etichette in questi anni ha avuto una attenzione preferenziale verso il mercato cosmetico per il quale ha sviluppato diverse soluzioni multistrato fino a 6 strati, per veicolare informazioni multilingue su etichette piccolissime per rossetti e smalti con 11 pagine a disposizione. Inoltre, è già sul mercato da tempo una soluzione di etichetta magnetica per fissare le cialde di ombretto alla trousse e per consentire la loro sostituzione una volta esaurite o per permettere la composizione nella trousse con particolari mix di colori. Ovviamente tutto ciò va di concerto alla realizzazione di etichette con materiali sostenibili, ecologici, provenienti dal riciclo delle plastiche e materiali cartacei certificati FSC. La serializzazione resta comunque una delle esigenze primarie del settore, per il quale Arca ha sviluppato la possibilità di realizzare una serializzazione invisibile, che non abbia alcun impatto sulla grafica delle etichette e che permetta, quindi, di poter tracciare i prodotti contro il mercato “grigio”. Questa soluzione può essere combinata con diversi inchiostri invisibili anticontraffazione, che permettano ai clienti di verificare l’autenticità dei prodotti sul mercato. Inoltre, Arca Etichette, con la propria divisione Sistemi, mette a disposizione le più avanzate tecnologie per l’etichettatura e la tracciabilità; un unico fornitore per garanzia del miglior risultato possibile.
6 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2020
Confezionamento cosmetico I PROTAGONISTI
Marchesini Group Beauty Quali sono le vostre ultime soluzioni dedicate all’industria cosmetica? Per il settore della cosmesi, Marchesini Group Beauty propone le macchine singole e linee per il confezionamento completo di prodotti cosmetici targate Marchesini Group, DUMEK, Axomatic e V2 Engineering. La casa madre Marchesini Group punta su due nomi consolidati scelti tra le numerose soluzioni disponibili: Diamante - monoblocco per il riempimento e la tappatura che può essere equipaggiato con i due gruppi di alimentazione wiper e sfera - e SL200/F2T, etichettatrice automatica per vasetti crema che può montare a bordo due telecamere del partner SEA Vision per il controllo dell’applicazione delle etichette. Il
marchio Dumek è rappresentato da un turbo-emulsionatore Turbo-MEK 2000, un fusore Melter 100 e una riempitrice semiautomatica Filly 1100, macchine stand alone per il processo di alta qualità dei prodotti liquidi, cremosi e pastosi dell’industria cosmetica. Quali sono le novità portate dalla recente acquisizione di Axomatic? Axomatic, azienda acquisita lo scorso anno da Marchesini Group insieme a V2 Engineering, propone due mescolatori sottovuoto Axomix da 10 e 300 litri, per produzioni sia da laboratorio che industriale di emulsioni, creme, latti, gel, balsami, dentifrici e altri prodotti dell’industria cosmetica e farmaceutica. Gli Axomix sono affiancati da due intubettatrici della serie Axo; una di esse, Axo800, è in linea con l’astucciatrice orizzontale VcentoseiC e l’avvolgitrice automatica V122 di V2 Engineering: insieme, queste macchine formano una soluzione avanzata in grado di confezionare tubi biodegradabili realizzati con legno e plastica riciclata, per rispondere al bisogno di sostenibilità sempre più presente anche nel
mondo del packaging. La nuova Axoblock 160, evoluzione delle riempitrici e tappatrici targate Axomatic, è pensata per il trattamento di flaconi sia stabili che instabili contenenti prodotti densi, semi-densi e liquidi. Axoblock 160 ha tra i suoi punti di forza un motore macchina di nuova generazione a basso consumo energetico, sistemi di riempimento e tappatura azionati da servo motore e regolabili direttamente dal pannello comandi, oltre che la predisposizione per la messa in linea di tutti i dispositivi, in ottica Industria 4.0. In particolare, Axoblock 160 garantisce un cambio formato estremamente rapido, caratteristica ideale per venire incontro alle esigenze di aziende e terzisti che lavorano con molti clienti e prodotti dai diametri diversi. La velocità meccanica massima è di 2.400 cicli/h.
Uifat
La parola a Marco De Piccoli, Co-titolare Quali progetti strategici vedranno impegnata la vostra azienda nel 2020, nel settore cosmetico? Per il settore della cosmetica, UIFAT fornisce macchine etichettatrici e sistemi di marcatura a getto d’inchiostro per la tracciabilità del prodotto cosmetico, una funzione che diventa sempre più una prerogativa, così come anche nei settori farmaceutico e alimentare. Quali soluzioni proponete per le industrie cosmetiche? I nostri sistemi sono ideali per garantire ai clienti una marcatura per la tracciabilità dei prodotti, in particolare per quanto riguarda i diversi ingredienti cosmetici, gli allergeni e per tutte quelle informazioni che indicano le diverse fasi del processo produttivo. Insieme ai nostri partner, continueremo a lavo-
rare per sviluppare dei sistemi sempre più performanti. Forniamo sistemi di marcatura a getto d’inchiostro a micro carattere con tecnologia TIJ di HP per marcare la singola confezione, quindi il flacone, l’astuccio o la bottiglietta, fino alla marcatura inkjet piezoelettrica ad alta definizione, con altezze fino a 100 mm, per la stampa sull’imballo secondario in cartone di codici a barre, tipologia del prodotto ed eventualmente gli ingredienti. Oltre alla precisione anche l’alta velocità è una caratteristica di questi sistemi. Con il sistema HP è possibile stampare anche su superfici non assorbenti, potendo scegliere tra tre colori diversi (nero, bianco e giallo), con la possibilità di cambiare la cartuccia in maniera semplice ed immediata. Quali sono oggi le maggiori esigenze delle industrie cosmetiche in ambito marcatura? Per il nostro tipo di offerta, le richieste vanno
7 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2020
dalla marcatura del lotto alla stampa di codici alfa-numerici che servono al produttore per la rintracciabilità del prodotto. Il nostro sistema è estremamente flessibile e consente l’applicazione di un codice variabile durante il processo di riempimento. Tra le peculiarità che contraddistinguono le nostre soluzioni con tecnologia TIJ vi è certamente la mancanza quasi totale di manutenzione. In tal senso, non necessitando di alcuna assistenza tecnica post vendita, rispondiamo all’esigenza di totale autonomia del cliente per la gestione dei nostri sistemi.
Aliplast
La parola a Carlo Andriolo, Amministratore Delegato
Cama Group
Quali strategie state adottando per rispondere alle sfide dell’industria cosmetica? La cosmetica rappresenta un settore estremamente sfidante, che esige alti standard qualitativi e performance importanti in termini di trasparenza, lucentezza, resistenza e versatilità del packaging, senza rinunciare alla sicurezza del prodotto. In questo ambito, inoltre, i consumatori sono ancora più attenti all’acquisto di articoli che siano il più possibile naturali e creati nella cura e nel rispetto dell’ambiente. Per rispondere a questi standard di alto livello, Aliplast investe in innovazione continua, sia per quanto attiene al processo produttivo e sia per quanto attiene al prodotto, per coniugare in modo efficace qualità e sostenibilità. Aliplast è quindi in grado di fornire ai propri clienti, per la produzione di packaging primario completamente sostenibile, polimeri riciclati che hanno le stesse caratteristiche del materiale vergine, con il vantaggio di garantire ai consumatori una scelta d’acquisto altamente sostenibile. Questo aspetto garantisce al prodotto un valore aggiunto che oggi il consumatore cerca e riconosce positivamente. Ricordiamo, infatti, che con oltre 90.000 tonnellate di plastica rigenerata annualmente, Aliplast evita l’emissione in atmosfera di oltre 150 mila tonnellate di CO2 e, in una logica di trasparenza, consente anche ai propri clienti di rendicontare puntualmente i benefici ambientali che derivano dall’adozione dei nostri prodotti.
La parola ad Alessandro Rocca, Sales Engineering Director Quali strategie state adottando per rispondere alle sfide dell’industria cosmetica? Per rispondere a quanto richiesto dall’industria cosmetica, Cama offre macchine che hanno un layout sempre più compatto, in modo tale da potersi adattarsi anche in quegli stabilimenti in cui non vi è molto spazio per la loro installazione. In secondo luogo, nel settore cosmetico conta molto il modo di presentarsi del prodotto. L’industria cosmetica sta cambiando le proprie richieste in base al fatto che il prodotto debba essere esposto sugli scaffali dei supermercati piuttosto che nelle farmacie. Cama Group sta quindi sviluppando dei packaging ancora più dedicati, che rispettino gli alti standard qualitativi. Se il cartoncino e la stampa sono della massima qualità, anche le macchine devono adattarsi ad uno standard elevato e lo studio del packaging deve essere realizzato nell’ottica di un’esposizione sempre migliore.
Quali sono le vostre ultime soluzioni dedicate a questo settore? Abbiamo sviluppato un granulo rPET 100% PCR (Post-Consumer Recyclate) trasparente, azzurro o colorato, compliant con la normativa per gli imballaggi di cosmetici e con caratteristiche visive e tecniche comparabili a quelle della plastica vergine. Posso citare, inoltre, CorePET, la nuova lastra 100% rPET formulata appositamente per il mercato della termoformatura, fabbricata utilizzando la tecnologia più avanzata. CorePET ha caratteristiche di trasparenza e lucidità eccellenti. La nuova lastra 100% rPET soddisfa tutti i requisiti legislativi, inclusa l’approvazione dell’EFSA (European Food Safety Authority).
Il cartone è un materiale molto richiesto oggi? Il cartone è e sarà sempre più il materiale più richiesto, ancora di più oggi chela plastica non è vista di buon occhio. Il cartone, come imballo, è impiegato per il 95% delle volte, ma stiamo assistendo anche ad un aumento della richiesta da parte dei clienti di convertire in cartone gli imballaggi in plastica. E le soluzioni più innovative di Cama Group dedicate a questo settore? Cama Group ha ideato soluzioni di imballaggio robotiche con piccoli moduli integrati di pallettizzazione che rispecchiano quanto detto prima in termini di spazi ridotti. Per quanto riguarda le soluzioni cosmetiche, Cama Group ha sviluppato una linea di mini case packer, come la FW 746, che si distinguono per essere soluzioni wrap-around molto compatte e dedicate a imballi piccoli quali sono quelli della cosmetica. La produzione di Cama Group è al 90% customizzata, anche perché nella cosmetica nulla è standard.
8 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2020
Confezionamento cosmetico I PROTAGONISTI
IMA Group Thomas Fricke, Sales & Marketing Director IMA Safe Division Quali strategie state adottando per rispondere alle sfide dell’industria cosmetica? Il settore cosmetico è per sua natura strettamente legato al trend estetico e deve perciò adattarsi agli inevitabili cambiamenti nella concezione del packaging. Il progetto della IMA, ormai già da lungo tempo, è quello di ideare delle macchine per il confezionamento primario e secondario che trovino sempre il giusto linguaggio per dialogare con le crescenti richieste di questo mercato. Le soluzioni della IMA rispondono positivamente alle più svariate forme di prodotto ed alla complessità di presentazione all’interno della confezione, grazie a sistemi di manipolazione versatili, delicati nelle operazioni ed alla struttura modulare delle macchine che consente numerosi gruppi opzionali. Nate e perfezionate nel tempo per rispondere alle esigenze specifiche di un mercato molto esigente, le macchine IMA sono caratterizzate dai
cambi-formato semplificati e dalla agevole e veloce pulizia di tutte le componenti. Quali sono le vostre ultime soluzioni dedicate a questo settore? Proprio con l’intento di rispondere ad un bisogno così specifico e complesso come quello cosmetico, la IMA ha lanciato sul mercato l’astucciatrice verticale cosmetica per eccellenza: la VERTICARE. Questa macchina nasce in ogni suo aspetto come proiezione di un prodotto cosmetico di alta gamma, spesso molto delicato e caratterizzato da presentazioni ricche di accessori, quali fustellati di varie forme e materiali, pompette erogatrici per soluzioni liquide o spray, libretti illustrativi o ancora accessori ausiliari di qualsiasi tipo. La capacità di gestire forme complesse è data dal sistema di trasporto del prodotto tramite godet, basi indipendenti nella movimentazione ed in grado di sostenere le forme più instabili ed irregolari. A completare questo processo seguono il sistema robotizzato di alimentazione del prodotto ed il trasporto attivo dell’astuccio che garantiscono un controllo totale delle operazioni sino al prodotto finale. Il design ergonomico e accessibile a 360° di questa macchina afferma ancora una volta la sua eccellenza nella concezione del cambio formato, semplice e rapido. Grazie allo speciale sistema di alimentazione robotico la VERTICARE offre flessibilità anche nella configurazione della linea di produzione consentendo di saltare l’astucciamento e passare direttamente al fine linea, tramite la funzione di bypass.
9 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2020
Etipack Quali strategie state adottando per rispondere alle sfide dell’industria cosmetica? In un contesto sempre più segnato dalla cultura dell’immagine e della cura di sé, non sorprende che la cosmetica sia un settore in rapida crescita verso il quale Etipack guarda con grande interesse. Tra le sfide maggiori per le aziende del comparto c’è sicuramente quella della qualità che si declina nella tendenza a sviluppare linee di prodotto premium per intercettare un consumatore sempre più esigente e attento che ricerca l’unicità e l’esclusività. Etipack lavora proprio in questa direzione puntando a offrire soluzioni sempre più performan-
ti sia da un punto di vista tecnologico, per garantire altissimi livelli qualitativi di stampa e di applicazione dell’etichetta, sia da un punto di vista progettuale per incontrare esigenze specifiche di produzione. Puntiamo a realizzare sistemi flessibili e facili da usare che possono incontrare anche le esigenze dei terzisti. In un mondo in cui l’estetica è il fattore principale che guida l’acquisto, il nostro obiettivo è far ottenere al cliente un prodotto senza difetti, per questo la nostra strategiasi basa sulla customizzazione e sulla ricerca e sviluppo per offrire la massima qualità possibile. Quali sono le vostre ultime soluzioni dedicate a questo settore? Un’innovazione specifica per il settore integrabile su nostri sistemi di etichettatura è l’Anti-Bubble Kit un dispositivo speciale creato da Etipack che, effettuando una forte pressione sul prodotto (adeguatamente stabilizzato) al momento dell’applicazione dell’etichetta, garantisce l’assenza di bolleconferendo così un risultato perfetto. Novità di quest’anno, all’interno della gamma degli sfogliatori Whizzy, è la nuova versione Step-Motor che, grazie all’elettronica integrata, rende il sistema più accessibile per le aziende che ricercano un sistema
standard ma flessibile e compatto per inserire nel packaging coupon, tagliandi, fogli istruzione. Per quanto riguarda i sistemi di etichettatura, tra i prodotti di punta per il settore cosmetico, ci sono Sistema 5 per l’applicazione fronte-retro, Sistema 1 per l’etichettatura avvolgente e Sistema 9 specifico per l’applicazione su prodotti stesi anche di etichette RFiD e antitaccheggio. Ogni sistema è concepito con un design modulare che permette di realizzare, oltre alla versione standard, versioni speciali integrando diverse soluzioni per incontrare esigenze specifiche ed elevare ulteriormente il livello di precisione, sofisticazione e qualità. I dispositivi sono inoltre predisposti per abilitare logiche 4.0 grazie alla possibilità di connessione con il sistema informativo aziendale.
Tirelli Qual è la soluzione più recente sviluppata per il settore cosmetico? Da Tirelli la soluzione per produrre contemporaneamente due prodotti diversi ma che verranno venduti insieme. Per venire incontro alle esigenze di produzione di due prodotti diversi ma che verranno venduti insieme, come ad esempio shampoo e balsamo o crema solare e doposole, Tirelli ha messo a punto una linea completa di riempimento, tappatura ed etichettatura doppia. Nel sistema tradizionale i prodotti vengono preparati e immagazzinati separatamente. Poi si recuperano e si procede alla loro confezione,una tipologia di prodotto alla volta. Nel sistema a doppio riempimento i due prodotti sono invece preparati contemporaneamente e procedono direttamente alla confezione finale. Numerosi sono i vantaggi, tra i quali l’efficienza. Le due macchine infatti funzionano allo stesso tempo. Non vi sono scarti di produzione dovuti a differenze numeriche di produzione dei due diversi prodotti. Inoltre, vi è certezza del numero di lotto e rintracciabilità del Batch di lavorazione. In cosa consiste il vantaggio economico? Il prodotto una volta sulla linea non viene manipolato dagli operatori fino alla confezione finale. Non c’è bisogno di spazio logistico per immagazzinare prodotti non confezionati.
Non c’è movimentazione tra linea e magazzino (andata e ritorno). Nessuna macchina gira a vuoto. La linea Tirelli ha una predisposizione 4.0, con la possibilità di un PLC con già integrato il protocollo OPC UA necessario per qualsiasi comunicazione di dati verso l’esterno e un interscambio continuo di dati con il software di gestione della produzione. La linea può comunque lavorare con un solo prodotto mantenendo velocità, efficienza e flessibilità.
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Confezionamento cosmetico I PROTAGONISTI
Schubert-Cosmetics Come rispondete all’esigenza di soluzioni estremamente flessibili? Per permettere un lancio rapido sul mercato la Schubert-Cosmetics ha sviluppato e prodotto insieme a un produttore tedesco di cosmetici naturali un impianto Vision agile con linee altamente efficienti, basato sui componenti di sistema della Schubert in grado di garantire lo svolgimento ininterrotto di tutte le fasi del processo. In una macchina TLM compatta i singoli pezzi della confezione come flacone, tappo e pompa vengono alimentati senza formato su un nastro. Il nuovo sistema di telecamere 3D della Schubert acquisisce tridimensionalmente gli oggetti che arrivano in ordine sparso e a volte anche sovrapposti. Un robot pick-andplace preleva i componenti in modo preciso (“prelievo da un contenitore”, il cosiddetto “bin picking”) e li posa sul Transmodul, il robot trasportatore intelligente che li porta alla stazione di riempimento. Dopo il riempimento si controlla che tutti i flaconi abbiano il peso desiderato. Successivamente i contenitori vengono chiusi, etichettati e stampati. Il nuovo aggregato etichettatore, sviluppato recentemente e completamente integrato nella macchina confezionatrice, applica un’etichetta davanti e una dietro oppure un’etichetta a 360°. Il cartone per l’imballaggio viene formato e riempito con i prodotti nella stessa fase. In che modo supportate affidabilità ed efficienza in fase produttiva? Il nuovo sistema di telecamere 3D esaudisce il desiderio del cosiddetto “bin-picking”, cioè il “prelievo nel contenitore” completamente automatico per prodotti complessi in qualsiasi posizione. Non importa se i prodotti arrivano alla rinfusa, spostati o sovrapposti: le quattro telecamere e i due proiettori di luce del sistema di elaborazione delle immagini 3D riconoscono esattamente la posizione, l’altezza e il verso dei prodotti alimentati di qualsiasi forma e colore. L’utensile del robot può così prelevare in modo preciso i componenti alimentati senza formato, evitando l’utilizzo di impianti complicati per ordinarli e singolarizzarli. Dopo ogni presa del robot gli oggetti vengono nuovamente riconosciuti tridimensionalmente per acquisirne la posizione e calcolare così l’ubicazione del prossimo prodotto da prelevare. Grazie a questo procedimento il prelievo dei prodotti è affidabile anche quando il loro ordinamento cambia dopo il prelievo di un prodotto. Il nuovo sistema di telecamere altamente performante genera immagini 3D ad altissima risoluzione in frazioni di secondo, rendendo possibile il riconoscimento veloce dell’altezza e della qualità di un oggetto, oltre alla sua posizione e ubicazione. Questo garantisce che il robot prelevi i prodotti in qualsiasi posizione nello spazio tridimensionale. I dati immagini del sistema Vision e il profilo dell’altezza vengono visualizzati sul terminale di comando. Le caratteristiche di ogni prodotto da riconoscere sono fissate in un set di parametri accessibile all’operatore dell’impianto con un menu dedicato. Il tipo e il numero di parametri dipendono dall’applicazione e si possono adeguare alle esigenze individuali. Vengono definiti in anticipo secondo la mansione da svolgere e memorizzati nel controllo e non sono necessari adeguamenti durante l’esercizio.
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Focus e novità a
Cosmopack
Cosmopack, in programma a Bologna Fiere dall'11 al 14 giugno 2020, è un evento fieristico unico, che può vantare una presenza significativa del comparto dedicato alle macchine per il processo e confezionamento di prodotti beauty, sia in termini qualitativi che quantitativi. Antonia Benvegnù, Cosmopack Manager, racconta le aspettative e le novità dell’edizione 2020. Hong Kong:la filiera produttiva è diventata sempre più un player fondamentale in Asia, e per seguire le esigenze del mercato Cosmopack Asia occupa oggi un intero quartiere fieristico, AsiaWorld-Expo. Lo scorso luglio, a Las Vegas, abbiamo lanciato Cosmopack North America: anche in questo caso, la nascita di un salone dedicato alla supply chain è la conseguenza di una continua crescita del comparto. La West Coast americana è infatti caratterizzata da una forte presenza di “indie brands”, alla ricerca costante di produttori e solutions provider per lo sviluppo delle loro collezioni. Inoltre, la vicinanza geografica con i mercati di Canada e Messico offre molte opportunità per nuove relazioni e collaborazioni. A Cosmoprof India e, dal 2020, anche a Bangkok, investiremo sul settore della supply chain coinvolgendo leader internazionali e fornitori locali e dedicando aree specifiche, fino a sviluppare un progetto completamente rivolto a questo comparto dell’industria nel particolare mercato ospitante.
➥ Quali sono le novità dell’edizione 2020? Quest’anno il tema chiave di Cosmoprof 2020 è la visione del futuro dell’industria cosmetica: dalle sfide e dai cambiamenti che la società e il nostro pianeta già oggi stanno affrontando, ci chiederemo come si evolverà lo scenario produttivo per il settore, quali saranno i bisogni dei consumatori da qui a 10 anni, che tipologia di prodotti e trattamenti dovranno sviluppare le aziende beauty. Il percorso si articolerà in garden tematici: da qui nasceranno nuove strategie e idee per affrontare al meglio le prossime sfide e rispondere ai bisogni delle nuove generazioni di clienti. Anche Cosmopack sarà parte di questo viaggio nella “Beauty Vision 2030”: in collaborazione con Fashion Snoops, trend-scouter americana sempre più riconosciuta anche dalle multinazionali cosmetiche, realizzeremo un’area tra i padiglioni 15 e 20 con una preview dei colori e dei materiali dei prodotti cosmetici nel 2030. In un Antonia Benvegnù, Cosmopack Manager mercato che chiede sempre più un prodotto cosmetico su misura, Fashion Snoops analizzerà gli elementi di base dell’evoluzione del design, proponendo un percorso tra 4 diversi stati d’animo che influenzeranno le possibili scelte produttive dei brand nel prossimo futuro.
➥Il mercato mondiale delle macchine per il confezionamento di prodotti cosmetici crescerà del 2,7% all’anno da qui fino al 2021. Anche per Cosmopack 2020 vi aspettate questo positivo trend di crescita? Quest’anno sono circa 50 le aziende leader presenti in manifestazione: a Cosmopack mostreranno le tecnologie produttive più all’avanguardia, adatte a rispondere alle esigenze di sviluppo delle più importanti multinazionali. Per rispondere alla crescita costante del settore, dal prossimo anno un intero padiglione ospiterà le aziende di macchinario, per offrire un unico punto di riferimento agli operatori interessati al comparto, ottimizzando la loro presenza in manifestazione.
➥In questi anni le sinergie create con Cosmoprof hanno portato questa manifestazione al successo. In questa prospettiva, quali sono stati gli elementi che più hanno contribuito alla crescita di Cosmopack? La concomitanza con Cosmoprof è un elemento fondamentale e distintivo del nostro format fieristico, perché consente di riunire in un unico momento l’intera industria cosmetica per agevolare il networking e il business con i brand di prodotto finito. I brand internazionali presenti a Cosmoprof possono trovare nuovi compratori e contemporaneamente incontrare fornitori per lo sviluppo delle loro linee nell’area Cosmopack. Questa caratteristica è alla base della crescita di Cosmopack a Bologna, ed è fondamentale anche per lo sviluppo internazionale del nostro brand. Crediamo infatti che la formula da noi adottata possa offrire nuove potenzialità all’industria cosmetica a livello globale, creando nuove opportunità per le oltre 10.000 aziende e i 500.000 operatori che fanno parte della nostra community. Il viaggio di Cosmopack all’estero ha avuto inizio da
➥ Torna, sempre più innovativo, uno dei progetti più attesi di Cosmopack: CosmoFactory. Cosa ci aspetta quest’anno? CosmoFactory è un appuntamento fisso per Cosmopack. L’iniziativa, nata all’interno di Cosmopack,
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Confezionamento COSMETICO per il 2020 diventerà un progetto in più fasi, THE GARDEN OF DIVERSITY, l’installazione di Cosmoprof Worldwide Bologna 2020 che svilupperà il concetto di diversity, elemento caratterizzante dell’evoluzione della società nei prossimi 10 anni in chiave multietnica e multiculturale. L’iniziativa coinvolgerà l’intero quartiere, dai padiglioni della filiera a quelli della profumeria selettiva, fino ai padiglioni dedicati al canale professionale. A Cosmopack, il padiglione 19PK ospiterà una delle tre stazioni, replicando una catena di produzione completamente funzionante. Protagonista dell’iniziativa 2020, “Six4all” – una foundation che unisce una base neutra a 6 nuances di colori. Un sapiente mix permette di creare un prodotto specifico per ogni tipologia di pelle. L’installazione, curata dall’agenzia di design centdegrés, realizzerà in manifestazione la base, un prodotto altamente performante con effetti anti-age che garantiscono un look bonne-mine oggi di grande tendenza. I partner quest’anno saranno Pink Frogs Cosmetics per la formula della base, Marchesini Group Beauty per il macchinario, Scandolara per il packaging primario, un esclusivo tubo in alluminio, Pennelli Faro per il pennello per la stesura del prodotto e, infine, Gatto Astucci per il packaging secondario – una pochette studiata per mettere in risalto le qualità del prodotto.”Six4all” è realizzato secondo norma ISO GMP 22716, rispettando e promuovendo i valori dell’economia circolare: ancora una volta vogliamo dare nuove suggestioni e idee alle aziende del comparto, dimostrando che le tecnologie disponibili ad oggi ci permettono di rendere i processi produttivi più sostenibili. Dalla CosmoFactory al 19PK all’esperienza di acquisto, a Cosmoprime – pad. 14, dove un test con un apparecchio di skindiagnostic, “Delfin”, messo a disposizione da For lab Italia, guiderà i visitatori alla scoperta delle caratteristiche specifiche del proprio fototipo di pelle, e di conseguenza delle nuances più indicate per ottenere la sfumatura più adatta di “Six4all”. Ultimo step, il test del prodotto: nel The Mall – pad. 29, un team di make-up artist esperte consentirà agli operatori di provare direttamente sulla propria pelle la foundation, per apprezzarne la formulazione e la perfetta adattabilità alle caratteristiche di ogni tipologia di pelle.
genza di processi di produzione più sostenibili. Oggi sono molte le aziende che stanno sviluppando nuove applicazioni e nuovi strumenti all’avanguardia per rispondere, ad esempio, alla richiesta di una migliore gestione delle risorse e di una produzione “0-spreco”. Si stanno moltiplicando i brevetti legati al manufacturing, ad esempio con tecnologie di 3D printing, o le ricerche di nuove materie prime per i packaging primari in sostituzione delle plastiche tradizionali. Il futuro dell’industria cosmetica è sempre più green, e Cosmopack è la vetrina migliore per scoprire come adeguarsi alle prossime trasformazioni del settore.•
Nuove date
Cosmoprof Worldwide Bologna
B
olognaFiere Cosmoprof SpA, società organizzatrice di Cosmoprof Worldwide Bologna, ha annunciato ufficialmente che l’edizione 2020 sarà posticipata dall’11 al 15 giugno 2020. I recenti sviluppi legati alla diffusione del Novel Corona Virus in Italia, circoscritto fortunatamente a poche aree, vi ha portato alla decisione di posticipare la manifestazione a giugno. Oltre naturalmente alle questioni di sicurezza, quali le motivazioni dietro questa scelta? Enrico Zannini, General Manager Cosmoprof: Abbiamo dovuto far fronte ad una situazione complessa e imprevista. Le disposizioni attuate a livello nazionale, dalla Regione Emilia Romagna e dal Comune di Bologna ci hanno spinto a posticipare la manifestazione, per dimostrare il nostro supporto alle istituzioni in questo complicato scenario. Questa decisione è un’ulteriore dimostrazione del supporto che Cosmoprof offre all’industria cosmetica: riorganizzare l’edizione 2020 a giugno ci permette di poter offrire un servizio di qualità alle nostre aziende e agli operatori che da tutto il mondo visitano Cosmoprof, confermando l’eccellenza del nostro format. Da qui alla manifestazione, quali obiettivi vi date per questo evento? Enrico Zannini: Siamo di fronte a settimane di duro lavoro per diminuire il più possibile i disagi legati al reinvio dell’evento e promuovere la partecipazione degli operatori del settore. Incrementeremo quindi le attività di comunicazione a supporto dell’evento, per dare visibilità alla nostra ricca offerta espositiva. L’obiettivo futuro degli organizzatori è quello di arrivare al nuovo appuntamento per riconfermare lo slancio dell’industria cosmetica italiana, eccellenza riconosciuta nel mondo, capace di reagire positivamente anche in contesti di incertezza. Il programma e le iniziative speciali dell’edizione 2020 non subiranno sostanziali modifiche. In particolare, sono garantite le attività delineate nei mesi scorsi per ottimizzare le opportunità di business degli operatori presenti a Bologna.
➥ Sostenibilità e tecnologie futuristiche restano focus di riferimento per Cosmopack. Come si concretizzeranno in fiera? Si tratta di due elementi che possono benissimo andare di pari passo, anzi, sempre più le nuove tecnologie produttive rispondono all’esi-
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SpotLIGHT In cosmetic industry, product and packaging are coordinated and, where possible, personalised, and they can fulfil individual expectations without any extra costs.
Cosmetic packaging
sustainability combined with luxury
T
he global cosmetic packaging market was valued at USD 29.07 billion in 2019 and is expected to reach about USD 37.24 billion by 2025, recording a CAGR of 4.3% over the forecast period (2020-2025). The increasing demand for cosmetic products in emerging countries and growing consumer awareness are driving the investments of companies that develop innovative packaging solutions.
minimizing the amount of materials necessary for their packaging design. The past few years were dominated by bright pastel colors and shiny glossy, even pastel metallic gradients. In 2020, however, brands are looking for more subtle and earthy tones for their products.
The role of packaging
Another one of 2020’s biggest cosmetic packaging design trends is a play off of gradients—and that’s holographic or iridescent packaging. This trends is all about the mesmerizing effect of shiny, multi-colored metallics that designers are combining with cool graphics and black or white backgrounds for an edgy vibe. Cosmetic manufacturers are providing enhanced value and experience to reach out to more customers by using caps and closures as a customizable extension of a package design identity. While they both preserve product integrity and facilitate a product’s use by consumers, packaging solution providers are pairing these caps with ergonomic designs to add to their current functions. Thus, the pairing of applicators and cosmetics’ closures has also been witnessed amongst manufacturers. There is a growing attraction for click and close caps to provide the audial assurance and satisfactory closure of the product. Thus, the market is witnessing a growing attraction for magnets in the closures, particularly in luxury skincare packaging.
Holographic and closures
The role of packaging for cosmetics is not only the prime role of containing but also of enhancing aesthetics. Packaging improves safety, offers convenience and reduces theft. In 2020, brands will need more than well-designed packaging to make an impact. If they really want to connect with their customers, they’ll need to take their packaging to the next level, using it to tell their brand story.
Luxury and premium packaging Key players operating in the global cosmetic and perfume glass packaging market are focusing on expanding their product lines by introducing various luxury glass packaging products for cosmetic and perfume applications. This is expected to increase the demand for this type of packaging during the forecast period. Premium packaging uses unique materials such as leather, silk, or even canvas on conventional glass bottles and jars.
Eco-friendly approach Consumers are especially looking for luxury and glamour on their cosmetic packaging this year. But the packaging also needs to be as multi-functional and sustainable as possible, while being easy to handle and to transport. For the industry, this means producing small quantities in record time and as cheaply as possible, while not forgoing luxury and sustainability. So one of the most important packaging design trends of 2020, without a doubt, sees brands taking a more eco-friendly approach to packaging. Expect more brands to start exploring using more eco-friendly materials in their packaging, moving towards packaging that’s easily recyclable,
Cosmetics in the digital world With the increase in social media and online shopping as integral parts of our daily lives, product and shipping packaging are now seen in a completely different light. Today, wherever a person may be, they can see what the packaging of a particular product looks like or what its benefits might be. To do well in the digital world, there needs to be that wow factor when the customer unwraps the product. More and more packaging companies are therefore keen to ensure their product development also looks at the social media impact.•
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Cosmetic packaging THE PLAYERS
Arca Etichette Andrea Valtorta, Sales Manager What are your main strategies to face the challenges of the cosmetic industry? Arca Etichette for the cosmetic sector has been structured to be competitive and to provide solutions with high added value that help the cosmetic industries to cope with regulatory needs, which are increasingly fitting. The substantial investments in technology are increasingly aimed at production efficiency, to allow these solutions to have the least possible impact on customers. So, first, the quality of the products supplied, but also great attention to the innovativeness of the solutions and the growing needs related to the traceability of products against parallel markets and track & trace.
development of labels with sustainable, ecological materials, coming from the recycling of plastics or FSC certified paper. Serialization is still one of the primary needs of the sector for which Arca has developed the possibility of creating an invisible serialization, which has no impact on the graphics of the labels and which therefore allows the products to be traced against the “grey” market. This solution can be combined with different invisible anti-counterfeiting inks that allow customers to verify the authenticity of the products on the market. Moreover, Arca Etichette, with its Systems division, provides the most advanced technologies for labelling and traceability; a single supplier to guarantee the best possible result.
What are your most innovative solutions for this sector? In these years Arca Etichette has had a preferential attention towards the cosmetic market, for which it has developed different multilayer solutions up to 6 layers to convey multilingual information on very small labels for lipsticks and nail polishes with 11 pages available. In addition, a magnetic label solution has already been on the market for some time to fix the eyeshadow pods to the cosmetic bag and to allow their replacement once they are exhausted or to allow the composition in the cosmetic case with particular colour mixes. Obviously, all this goes hand in hand with the
Valmatic
Graziana Tassinari, Sales manager What strategies are you adopting to meet the challenges of the cosmetics industry? In Valmatic the cosmetics industry customers and products are increasing. The cosmetics industry is extremely dynamic and Valmatic has always tried to create innovation in this area. In the last few years, the market is responding positively to Valmatic’s developments, as we try to collaborate on our customers’ projects through a consultative and marketing approach that goes beyond the product itself. Leading companies such as Mirato, L’Erbolario and Alfaparf have chosen us as partners for projects that will be on the market shortly. In particular, in the skincare and personal care sector we offer full service products, so not only primary and secondary pack, we propose full service with bulk. We provide market trends for single-dose packs and vials, so that our customers’ new launches prove to be successful. We are present in different fairs every year so we try to be always informed about news. Further market demand is sustainable products: Valmatic has always responded with eco-friendly materials. For our single-serve packages we use recycled materials such as BPET/LDPE - from bottles of the European market - which once used can be disposed of in plastic for later recycling. High attention in the development of Valmatic products has been to reduce the weight of single doses, which are extremely appreciated by people who travel for business or pleasure and which keep their capacity of barrier materials. They are industrialized products that ensure excellent quality of the finished product, high-end graphics and design for a visual impact to the effect. What are your latest solutions for this sector? In the next months we will present single doses of FSC recyclable paper, of which we are testing stability and which we have been able to thermoform to develop different shapes. We are studying on a single-dose paper package already used in
other areas; this know-how will also be transferred into cosmetics for the use of water-based substances. Another novelty that we will present at the fair will be new attractive single-dose formats designed in stand-up mode, especially for new serums. Another growing demand in B2B is packaging for face masks, an area where customers are becoming increasingly demanding in search of continuous new products.
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SpotLIGHT IMA Group
Thomas Fricke, Sales & Marketing Director IMA Safe Division
Cama Group
Alessandro Rocca, Sales Engineering Director What are your main strategies to face the challenges of the cosmetic industry? Cama Group tries to supply this industry with the smallest possible footprint in terms of machinery because we know that the cosmetic factories are small and our machines need to fit in every path space. Also the cosmetic packaging design is becoming more and more important because what matter is the packaging impact on shelves in the supermaket or into the pharmacy, that is changing a lot. Our packaging design department is therefore developing even more dedicated packaging that respects the high quality standards. Furthermore, brand owners are asking packaging producers to convert the used materials from plastic to carton and our R&D team is developing suitable carton designs for cosmetic packaging. What are your most innovative solutions for this sector? We are supplying robotic casepackers with integrated pallettising modules characterised by small footprint and medium speed. These aspects are real challenges into the cosmetic market. Moreover, Cama Group has developed a range of wraparound machinery called FW746 that can boast of the smallest footprint available in the market. It is able to pack very small packages in a very limited space. Cama supplies 90% of its solutions in configuration of customised machines and lines as in the cosmetic industry nothing is standardized.
What are your main strategies to face the challenges of the cosmetic industry? The cosmetic sector is, for nature, closely connected to the aesthetic trend and must therefore adapt to the inevitable changes in the conception of packaging. IMA’s project, which is started since a long time, is to design machines for primary and secondary packaging that always find the right language to communicate with the growing demands of this market. IMA’s solutions respond positively to the most varied forms of product and to the complexity of presentation within the package, thanks to versatile and gentle handling systems and to the machines modular structure that allows numerous ancillary equipment. Born and refined over time to meet the specific needs of a very demanding market, IMA machines are characterized by simplified format change-overs and easy & quick cleaning of all components.
What are your most innovative solutions for this sector? Precisely with the aim of responding to such a specific and complex need as the cosmetic one, IMA launched the vertical cosmetic cartoner par excellence: the VERTICARE. This machine was born in all its aspects as a projection of a high-end cosmetic product, very often delicate and characterized by presentations rich in accessories, such as liners of various shapes and materials, dosing/spray pumps for liquid or spray solutions, booklets or even any kind of ancillary accessories. The ability to manage difficult shapes is given by the product transport system by means of godets, independent bases able to support the most unstable and irregular products. This process is completed by the robotic product feeding system and the positive cartons transport that guarantee total control of operations up to the final product. The ergonomic and 360 ° accessible design of this machine once again affirms its excellence in the conception of the format change, simple and quick. Thanks to the special robotic feeding system, VERTICARE also offers flexibility in the configuration of the production line allowing the skipping of the cartoning and the direct connection to the end of line, through the bypass function.
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Cosmetic packaging THE PLAYERS
Marchesini Group Beauty What are your latest solutions for the cosmetic industry? Marchesini Group Beauty offers stand-alone machines and complete lines for packaging cosmetic products branded Marchesini Group: Dumek, Axomatic and V2 Engineering. The parent company, Marchesini Group, is staking its success on two consolidated names chosen among the many solutions available: Diamante – a monobloc machine for filling and capping products, equipped for the occasion with two infeed units, wiper and sfera – and the SL200/F2T, an automatic labeller for cream jars, which will have two vision cameras from the Group’s partner SEA Vision to control label application. Dumek will be represented by a turbo-emulsifier, Turbo-Mek 2000, Melter 100 and the semi-automatic filling unit, Filly 1100, all stand-alone machines for the high-quality processing of liquid, cream and paste cosmetics. Which innovations have been introduced by the recent acquisition of Axomatic? Axomatic was acquired by the Marchesini Grouplast year together with V2 Engineering. Customers will be able to admire two Axomixvacuum-mixers model, for both small and industrial batches of emulsions, creams, milks, gels, conditioners, toothpastes and other products for the cosmetic and pharmaceutical industries. The Axomix units will work alongside two tube-fillers of the Axoseries, one of which, the Axo 800, will work with the horizontal cartoner VcentoseiC and the automatic wrapper V122 by V2 Engineering: together, these machines create an innovative solution to package biodegradable tubes made of recycled wood and plastic, thus responding to the increasingly pressing sustainability requirements of the packaging world. The new Axoblock 160 is an evolution of Axomatic’s fillers and cappers. Designed to handle stable and unstable vials containing dense, semi-dense and liquid products, Axoblock 160 has many strengths, among which are its powerful energy saving drive, its filling and capping systems driven by servo motors, adjustable directly from the control panel. It is also set up to work in line with all sorts of devices, to take Industry 4.0 into consideration. In particular, Axoblock160, guarantees incredibly quick size-changeover operations, perfectfor manufacturers and sub-contractors that work with many customers and a multitude of different formats. The maximum mechanical speed is 2,400 cycles per hour.
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SpotLIGHT Schubert-Cosmetics How do you meet the demand for highly flexible solutions? To enable quick market launches, Schubert-Cosmetics has joined forces with a German natural cosmetics manufacturer to develop and build an agile, visionary line with a high level of efficiency – based on Schubert system components to ensure a consistent process along each step. Individual packaging components, such as bottles, caps and pumps, are fed format-free via a belt into a compact TLM machine. The new Schubert in-house 3D camera system identifies the unsorted and sometimes overlapping objects three-dimensionally. A pick & place robot accurately picks these components up (“bin picking”) and places them on the intelligent Transmodul transport robot, which carries the components to the filling station. After loading, a check is carried out to ensure that all the bottles are the correct weight. The containers are then closed, labelled and printed. The newly developed labelling unit, which is fully integrated into the packaging machine, can either apply a
label to the front and back, or a 360° label. The outer carton is erected and loaded with the products in a single working step. Without a single external interface, the finished pallet of packed products is ready for dispatch at the end of the highly efficient line. How do you support reliability and efficiency in the production phase? The new 3D camera system brings to life the concept of fully automatic “bin-picking” for complex products in any position. Whether unsorted, shifted or even lying on top of each other, the 3D image processing system’s four cameras and two light pattern projectors accurately recognise fed products of all shapes and colours in terms of position, height and orientation. This means that the robot tool can precisely pick up components that fed in an unformatted pattern, eliminating the need for complex sorting and separating systems. After each robot intervention, the objects are again recorded three-dimensionally, and the position and orientation of the next product to be picked up is calculated. For this reason, the product intake also functions reliably if the arrangement of the other products changes due to the removal of one product. The new powerful camera system generates very high-resolution 3D images within fractions of a second. This makes it possible to quickly recognise the height and
quality of an object in addition to its position and orientation, which ensures that the robots can pick up products in any position in three-dimensional space. The two camera pairs offer the best all-round view and fewer gaps in the image than conventional single-shot 3D camera systems. Additionally, there is a projector between each camera, which throws a random light pattern onto the products. The height and surface control is a central function in the recognition of products in 3D space and in their qualitative evaluation. The vision system’s image data and the height profile are displayed on the operator terminal. Each product to be detected is characterised by a corresponding set of parameters, which is accessible to the plant operator via an associated menu. The type and number of parameters are application-dependent and can be individually adjusted. Depending on the task, they are defined in advance and stored in the control system. No adjustments are necessary during operation.
Tirelli What is the latest solution devoloped for the cosmetic industry? Tirelli has developed a solution to produce two different products that will be sold together. At the same time. To meet the production needs of two different products that will be sold together, such as shampoo and conditioner or sunscreen and after sun, Tirelli has developed a dual complete line for filling, capping and labelling. In the traditional system, products are prepared and stored separately. Then they are taken and packaged, one type of product at a time. In the double filling system, the two products are prepared simultaneously and proceed directly to the final packaging. There are numerous advantages, first of all: efficiency. The two machines work at the same time. There are no production scraps due to numerical differences in production of the two different products. Certainty of the production batch number and traceability. The Tirelli line is 4.0 ready, with the possibility of a PLC with the OPC UA protocol already integrated, necessary for any external data communication and a continuous exchange of data with the production management software. The line can however work with a single product while maintaining speed, efficiency and flexibility.
What are the economic advantages? Once on the line, the product is not handled by the operators until the final packaging. There is no need for logistics space to store unpackaged products. There is no movement between the line and the warehouse (round trip). No machine runs at idle.
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SpotLIGHT Focus and news at
Cosmopack
Cosmopack, from 11 to 14 June 2020, is a unique exhibition with a significant presence of processing and packaging machines for beauty products. Antonia Benvegnù, Cosmopack Manager, tells about expectations and news regarding the 2020 edition.
growth of the sector. The American West Coast is characterized by a strong presence of “indie brands”, constantly looking for producers and solutions providers for the development of their collections. In addition, the geographical proximity to the markets of Canada and Mexico offers many opportunities for new relationships and collaborations. At Cosmoprof India and, from 2020, also in Bangkok, we will invest in companies representing the supply chain, dedicating specific areas to international leaders and local suppliers. In the future, specific projects dedicated at this segment will be developed, following the main features required by each particular market.
➥The global cosmetic packaging machines market is growing by 2.7% per year until 2021. Do you expect this positive trend for Cosmopack 2020 too?
➥ What’s new in the 2020 edition?
This year there are about 50 leading companies attending the event: at Cosmopack they will show the most cutting-edge production technologies, suitable for meeting the needs of the most important international brands. To face the constant growth of the sector, from next year an entire pavilion will host machinery companies, thus offering a single reference hall to operators interested in the sector, optimizing their presence at the event.
This year the key theme of Cosmoprof 2020 is the vision of the future of the cosmetic industry: from the challenges and changes that our society and our planet are already facing today, we will ask ourselves how the beauty scenario will evolve, which will be the needs of consumers in 10 years’ time, which kind of products and treatments will have to be developed by beauty companies. The issue will be described thanks to thematic gardens: here new strategies and ideas will be born to better face the next challenges and face the needs of new generations of customers. Cosmopack will also be part of this journey in the “Beauty Vision 2030”: in collaboration with Fashion Snoops, an Antonia Benvegnù, American trend-scouter, we will create an area Cosmopack Manager between pavilions 15 and 20 with a preview of the colours and materials of cosmetic products in 2030. In a market that increasingly demands a customized cosmetic product, Fashion Snoops will analyse the basic elements of the evolution of design, proposing a path between 4 different moods that will influence brands in the next future.
➥Over the years, the synergies with Cosmoprof have led this event to success. Which elements have most contributed to the growth of Cosmopack? The conjunction with Cosmoprof is a fundamental and distinctive element of our exhibition format because it allows the whole cosmetic industry to meet each other, facilitating networking and business with brands for finished product. The international companies attending Cosmoprof can find new buyers and simultaneously meet suppliers for the development of their collections in the Cosmopack area. This characteristic is the basis of the growth of Cosmopack in Bologna, as well as for the international growth of our brand. We believe that our formula can offer new potential to the global cosmetic industry, creating new opportunities for the over 10,000 companies and 500,000 operators who are part of our community. Cosmopack journey abroad started in Hong Kong: the supply chain has increasingly become a key player in Asia, and to follow the needs of the market Cosmopack Asia now occupies an entire fairground, AsiaWorld-Expo. Last July, in Las Vegas, we launched Cosmopack North America: the birth of the salon is the consequence of a continuous
➥ CosmoFactory, one of the most innovative and awaited among Cosmopack projects, is back. What can we expect this year? CosmoFactory is a not-to-be-missed appointment for Cosmopack. The initiative,
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Cosmetic PACKAGING INDUSTRY born within Cosmopack, for 2020 will become a multi-stage project, “The technologies grant for more sustainable production processes. Garden of Diversity”, the installation of Cosmoprof Worldwide Bologna Today, many companies are developing new applications and 2020 which will develop the concept of diversity, a characteristic new cutting-edge tools, for better resource management, for element of the evolution of multi-ethnic and multicultural society. example, or “0-waste” production. The initiative will involve the entire fair district, from the supply Manufacturing patents are multiplying, for example with 3D chain pavilions to those of selective perfumery, up to the pavilions printing technologies, or searches for new raw materials for dedicated to the professional channel. At Cosmopack, hall 19PK primary packaging to replace traditional plastics. The future of will host one of the three stations, replicating a fully functional the cosmetic industry is green, it’s a matter of fact, and Cosmoproduction chain. Protagonist of the 2020 initiative, “Six4all” pack is the best showcase for finding out how to adapt to the – a foundation that combines a neutral base with 6 shades of next transformations in the sector. • colours. A skilful mix creates a specific product for each skin tone. The installation, curated by the design agency Centdegrés, will produce the base, a highly performing product with anti-aging effects that guarantee a bonne-mine look. The partners this year will be Pink Frogs Cosmetics for the formula of the base, Marchesini Group Beauty for the machinery, Scandolara for the primary packaging, an exclusive aluminium tube, Pennelli Faro for the brush and, finally, Gatto Astucci for secondary packaging – a clutch designed to highlight the quality of the product. “Six4all” is made according to ISO GMP 22716, respecting and promoting the values of circular economy: once again we want to give new R I G E N E R I A M O L A T U A P L A S T I C A A L L’ I N F I N I T O . suggestions and ideas to companies in the sector, showing that the technoIL CLOSED LOOP DEL FILM IN PELD RICICLATO. logies available today alNoi di Aliplast siamo i leader nella raccolta e riciclo di rifiuti e scarti in plastica e nella produzione low us to sustainable production processes. di materiale plastico rigenerato di altissima qualità. Nella raccolta del rifiuto e scarto industriale,
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➥ Cosmopack turns once again the spotlight on sustainability and high-tech solutions. How will these themes be represented at the exhibition? These are two elements that can very well go hand in hand, indeed: more and more new
creiamo un servizio su misura. La piena integrazione lungo il ciclo di vita della plastica ci permette di ri-produrre nuovi film in PELD con contenuti di riciclato prossimi al 100%, creando così dei sistemi di closed-loop efficaci, efficienti e sostenibili. ALIPLAST: IL PARTNER IDEALE PER L’INNOVAZIONE IN MATERIA PLASTICA.
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FOCUS VINI E SPUMANTI rallentano ma l’Italia non frena Secondo l’IWSR, il consumo mondiale di alcolici è diminuito dell’1,6 per cento nel 2018. Tuttavia, questa flessione dovrebbe essere temporanea. Per i prossimi cinque anni l’istituto prevede un’ulteriore crescita e il proseguimento della tendenza verso bevande alcoliche di qualità sempre più elevata. Il mercato del vino in Italia cresce ancora.
La Germania preferisce i vini bianchi Secondo il DWI (German Wine Institute), il consumo di vino tedesco è diminuito da 20,9 a 20,5 litri pro capite nel 2018. Nell’ultimo anno, il 46,0% di tutti i vini venduti era bianco, il 44,0% rosso e il 10,0% rosato. La percentuale di vini di origine e qualità certificati (Qualitätsweine) e di vini con caratteristiche speciali (Prädikatsweine) è stata di oltre il 48,0 per cento, l’uno per cento in più rispetto all’anno precedente. Nel caso di Sekt (spumante tedesco), il consumo pro capite è diminuito a 3,3 litri. I tedeschi hanno consumato un totale di 19,8 milioni di ettolitri di vino e spumante nel 2018.
D
opo una crescita significativa, il consumo globale di vino è diminuito; secondo i dati dell’Istituto tedesco del vino (DWI) e dell’Organizzazione internazionale del vino e della vite (OIV) e ha raggiunto 244 milioni di ettolitri nel 2017. L’IWSR registra un calo globale del volume dell’1,6% nel 2018, principalmente perché è stato consumato meno vino in Italia, Francia, Spagna, Germania e Cina. Anche nel settore dei vini esiste una tendenza globale a favore di vini di qualità superiore. Di conseguenza, in futuro è possibile prevedere un aumento della spesa per il vino in tutto il mondo. Si prevede che la spesa globale entro il 2023 ammonterà a 224,5 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 215,8 miliardi di dollari del 2018. È probabile che la categoria degli spumanti sia ancora più dinamica e si parla di una crescita annuale delle vendite dell’1,17%, alimentata soprattutto dalle vendite di prosecco.
Il sidro, bevanda dell’Europa occidentale Il mercato del sidro continua ad essere ampiamente basato nell’Europa occidentale. Tuttavia la quota dell’Europa occidentale nel mercato globale del sidro è diminuita continuamente nel corso degli anni. Mentre nel 2005 era ancora al 79 percento, la European Cider and Fruit Wine Association (AICV) ha riportato una quota del 55,1 percento per il 2017 nel suo rapporto “European Cider Trends 2018”. L’Africa deteneva un 13,3 percento del mercato globale del sidro nel 2017, il Nord America il 10,9 percento, l’Australasia il 7,8 percento, l’Europa orientale il 7 percento, l’America Latina il 4,6 percento e l’Asia l’1,2 percento. Nel 2017 le vendite globali di sidro sono ammontate a circa 2,6 miliardi di litri, secondo i dati dell’AICV (European Fruit Wine and Cider Association). In Germania, il VdFw (Associazione tedesca dei produttori di vino da frutta) riferisce che nel 2018 il sidro ha continuato a essere uno dei prodotti più venduti nel settore, registrando un aumento del 9,3 per cento. Le vendite sul mercato interno sono passate da 46,3 milioni di litri a 50,6 milioni di litri.
Vini senza alcool in crescita? L’agenzia tedesca di marketing Carta ha recentemente condotto un sondaggio con l’Università di Heilbronn e l’Istituto Heilbronn sul livello di familiarità, consumo effettivo e potenziale atteso del vino senza alcool. L’indagine ha confermato il potenziale del vino senza alcol, almeno per il mercato tedesco. Alcuni dei risultati dell’indagine hanno rivelato che il 72% degli intervistati aveva già sentito parlare di vino senza alcool e poco meno del 30% lo aveva già bevuto, mentre il 51,0% degli intervistati ha valutato il gusto del vino senza alcool come molto buono o buono mentre Il 33 percento ha dichiarato che era mediocre.
I vini italiani in crescita Il mercato del vino in Italia cresce ancora. Gli ultimi dati consolidati forniti dal consorzio CDA a Osserva Beverage vedono una crescita del comparto del 7,90% a valore e una sostanziale stabilità sui volumi (0,52%). Trend che si ritrovano anche nel progressivo annuo: dall’inizio del 2019 il mercato dei vini in Italia è cresciuto del 5,76% a valore e dello 0,65% a volume. Buona performance degli spumanti secchi sia a valore che a volume. I vini bianchi si confermano di gran lunga ‘preferiti’ rispetto ai vini rossi e rosati e il loro peso sulla categoria è del 60%, seguono i rossi con un peso del 17,23% e i prosecchi del 15,97%.•
BIRRA, PIACE AGLI ITALIANI, AL TOP TRA I PRODUTTORI
Dai dati di AssoBirra, associazione che rappresenta il 90% della produzione di birra nazionale e il 71% di quella immessa al consumo nel Paese, le vendite in Italia al primo semestre 2019 registrano una crescita del 2% rispetto a giugno 2018. Dalla fotografia di comparto emerge che la birra è sempre più una bevanda amata dagli italiani non solo d’estate, ma tutto l’anno, con numeri in crescita nei mesi di gennaio (+4,63%), marzo (+5,18%) e aprile (+5,82%). I dati indicano che il 77% degli italiani beve birra, che il 70% delle donne consuma birra e il 48,3% dei consumatori la beve in abbinamento al cibo. Il consumo pro-capite è di 33,6 litri nel 2018. L’Italia è il nono Paese in Europa per produzione.
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Confezionamento VINI, SPUMANTI & BIRRE
8.6 NUOVA LIMITED EDITION TATTOO 2020
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ato il grande successo delle passate edizioni, 8.6 presenta una nuova edizione limitata ispirata al mondo del tatuaggio, in arrivo sugli scaffali a partire da fine gennaio, con quattro grafiche speciali. Un’edizione limitata in cui 8.6 incarna alla perfezione il carattere forte, la personalità contemporanea e lo spirito deciso tipico della tattoo art. Il tatuaggio è infatti un mezzo per esprimere la propria personalità ed è al contempo un’espressione artistica, contemporanea e unica. Il legame di 8.6 con il mondo della tattoo art è iniziato nel 2015 con la prima edizione limitata lanciata in occasione dei Mondial du Tatouage di Parigi, convention internazionale che si tiene nel mese di marzo e di cui 8.6 è anche quest’anno uno dei principali sponsor. Dopo la collaborazione del 2019 con il famoso tatuatore francese Tin-Tin, anche quest’anno altri due design portano la firma di nomi di spicco internazionali come il tatuatore spagnolo Dimonia Tattoo e il francese Maud Dardeau. Sulla 8.6 n°15 campeggia il disegno originale di Maud Dardeau, un’iguana che si avvolge intorno alla lattina, mentre sulla n°16 Dimonia Tattoo ha creato un intreccio tra un cuore, un serpente e una rosa: due lattine d’autore che si affiancano ad altri due soggetti ispirati all’universo dei tatuaggi, dalla forte personalità e dal mood deciso. A supportare la Limited Edition Tattoo quest’anno non c’è soltanto un’attivazione in store, che dà ai consumatori la possibilità di ottenere anche gli esclusivi bicchieri dedicati alla Limited Editon Tattoo, ma anche una campagna di Digital PR, che vede il coinvolgimento di influencer e appassionati di tatuaggi. 8.6 Original è una birra doppio malto dalla personalità forte e dal gusto deciso, ma facile da bere, dal colore dorato intenso e dalla schiuma fine ed abbondante. Preparata con una miscela di malti di qualità superiore e luppolo selezionato, è caratterizzata da un aroma piacevolmente dolce che rivela note tostate e caramellate. Il sapore è complesso ma bilanciato, con note di liquirizia e frutta secca che rafforzano il retrogusto lievemente amaro.
AROL SISTEMI DI CHIUSURA PER L’INDUSTRIA DELLA BIRRA
A
ROL, azienda di riferimento nella progettazione, produzione e installazione dei sistemi di chiusura, alimentazione e orientamento capsule, ha presentato la propria gamma di soluzioni per la tappatura per il settore della birra alla fiera BBTech Expo di Rimini, andata in scena dal 15 al 18 febbraio 2020. Al salone i riflettori sono stati puntati in particolare su due capsulatrici, che si distinguono per le caratteristiche di flessibilità. Eagle C Gemini F Dual, un tappatore disponibile sia in versione “free standing” che come torretta di tappatura, è in grado di chiudere alternativamente bottiglie di vetro con tappo a fungo e quelle con tappo a corona. Questo tappatore consente all’operatore di passare agilmente da una configurazione all’altra ruotando la testa di tappatura usufruendo anche di un cambio formato rapido dell’orientatore capsule, del canale di discesa e delle attrezzature di convogliamento. Esse PK, invece, è un tappatore che consente di applicare un tappo a corona su bottiglie di vetro, plastica e alluminio. Questa soluzione è disponibile sia in configurazione free-standing che torretta, con una velocità di produzione fino a 60.000 bph. Inoltre, nell’area eventi BBTech Lab i tecnici di Arol hanno proposto un workshop dal titolo: “Manutenzione e utilizzo razionale del tappatore. Come preservare la vita dei componenti e garantire il loro funzionamento ottimale, riducendo i costi e mantenendo i più alti standard qualitativi del processo di produzione”. Un incontro di approfondimento adatto a tutti e che ha consentito di apprendere consigli e suggerimenti sul corretto utilizzo del tappatore, per una migliore efficienza produttiva e controllo dei costi.
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FOCUS WINE PACKAGING VETRO LEADER, CRESCONO LE BAG IN BOX
S
e nel 2018 il packaging del vino ha mosso un giro d’affari pari a 21,4 miliardi di dollari, con una crescita del 2,6% all’anno (grazie soprattutto a Nord America, Asia e Australia, anche grazie alla crescita delle produzione di vino interna ad ognuna di queste aree, Stati Uniti in testa) da qui al 2024, dovrebbe raggiungere la ragguardevole cifra di 25,1 miliardi di dollari. Non poco, se si pensa che secondo i dati Oiv, il valore complessivo delle esportazioni di vino a livello mondiale, nel 2018, è stato di 31 miliardi di euro. A dirlo il report “Wine Packaging Market - Growth, Trends and Forecast (2019 - 2024)” dell’agenzia Mordor Intelligence. Tra i trend del report, si conferma e si rafforza la leadership del vetro come contenitore prediletto da produttori e
consumatori del mondo, anche per la sua capacità di essere riciclato più e più volte senza perdere caratteristiche e qualità, ed emerge la grande crescita del bag-in-box, stimolata
sia dalla sempre maggiore accettazione da parte dei consumatori, ma anche dalle sempre più stringenti normative di tanti Governi del mondo su temi come la sostenibilità ambientale e la riduzione dei rifiuti. E secondo gli “high light” del report, anche se i formati classici rimarranno, con ogni probabilità, dominanti, si farà sentire sempre di più la concorrenza di quelli alternativi, dalle bottiglie di plastica “mono uso”, alle lattine (trend in rapida crescita negli Stati Uniti). Tra le curiosità, ancora, nelle etichette del vino sarà sempre più comune trovare strumenti come il Qr Code, che attraverso lo smartphone consente di avere una grande quantità di informazioni sul vino e sul produttore, anche sotto forma di video, sempre più utilizzati.
IL PACKAGING DEL VINO CONQUISTA IL CONSUMATORE
“I
l tema del packaging è sempre più centrale, con il design che integra la comunicazione del vino”, questo lo spirito del Vinitaly Design Int’l Packaging Competition, svoltasi a Verona in occasione dell’edizione 2019 di Vinitaly. La competizione, organizzata da Veronafiere/Vinitaly ha lo scopo di evidenziare il miglior abbigliaggio dei vini, dei distillati, dei liquori, delle birre e degli oli extra vergine d’oliva (bottiglia, chiusura, capsula, etichetta, collarino, ecc.) premiando e stimolando lo sforzo delle aziende al continuo miglioramento della propria immagine. La progettazione dell’immagine risponde sia alle richieste del consumatore, sia delle cantine di promuovere in maniera adeguata i propri prodotti anche sui social e in mercati diversi tra loro per cultura e sensibilità.
Premio speciale “Packaging 2019” Premio speciale “Etichetta dell’anno 2019”
ETNA DOC ROSSO “CONTRADA SANTO SPIRITO” 2015 Palmento Costanzo S.r.l. Società Agricola - Catania Grafica: Spazio di Paolo Case Zampetta (PE) Motivazione: “Vino e territorio: un legame non convenzionale e retorico per l’Etna Rosso 2015, Contrada Santo Spirito di Palmeto Costanzo. La bottiglia supera i limiti della banalità compositiva con una scelta efficace dei materiali e delle forme. Dalla scelta della pasta opaca del vetro che dona leggerezza quanto forza, alla modanatura vulcanica con una finitura di pietra lavica speciale dell’etichetta. Un progetto completo e riuscito che rilascia i sapori e di toni dell’Etna e della terra Siciliana”.
AZIENDA AGRICOLA GIOVANNI GIUSEPPE LUDOVICO - MOTTOLA (TA) Grafica: Spazio di Paolo - Case Zampetta (PE)
Premio speciale “Etichetta GDO 2019”
MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “COSTA DEL MULINO” 2015 Cantina Frentana - Rocca San Giovanni (CH) Grafica: Dispenser Studio Vasto (CH)
Premio speciale “Immagine coordinata 2019”
TENUTA GORGHI TONDI S.A.S. - MARSALA (TP) Grafica: Alias Communication and Design - Palermo
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Confezionamento VINI, SPUMANTI & BIRRE
IN EUROPA LE PRIME BOTTIGLIE DI VINO CONNESSE
I
l Gruppo Guala Closures e Vigneti Massa, storica cantina sui Colli Tortonesi in Piemonte, annunciano il lancio in Europa delle prime bottiglie con chiusure connesse dotate di tecnologia NFC NěSTGATE™. Walter Massa, comproprietario della cantina Vigneti Massa e noto come pioniere del Timorasso dei Colli Tortonesi, ha scelto di dotare della chiusura connessa per vino di Guala Closures i vini dell’annata 2018, tra cui il già collaudato Derthona, dal 2010 disponibile sul mercato anche col tappo a vite, e per la prima volta, i più prestigiosi tre cru: Derthona Costa del Vento, Derthona Montecitorio e Derthona Sterpi. In questo modo, Vigneti Massa sarà in grado di offrire un’ampia interazione online con i propri clienti. Grazie alla collaborazione tra Guala Closures e Compellio, azienda di software con sede in Lussemburgo, chi sceglie Vigneti Massa può creare la propria cantina virtuale ospitata sulla piattaforma online Compellio e ricevere informazioni sulle aree di coltivazione del vino, sulle vigne, sul vitigno, sulle note di degustazione e le recensioni degli esperti. Inoltre, il consumatore avrà l’opportunità di verificare la certificazione di autenticità del prodotto grazie alla tecnologia blockchain che garantisce l’identificazione univoca delle bottiglie. Combinando le tecnologie Guala Closures e Compellio, le chiusure connesse sono collegate alla piattaforma blockchain, che fornisce un codice di identificazione univoco per ogni bottiglia. Ciò consente a Vigneti Massa di proteggere i dati sensibili e di monitorarli in tempo reale, fornendo così un supporto efficace per la tracciabilità delle bottiglie lungo la filiera. “Si tratta di una rivoluzione nel settore vinicolo europeo, che in USA abbiamo già applicato ad altri mercati, come quello degli spirits” ha affermato Piero Cavigliasso, Group Innovation Technology Director Guala Closures. “Siamo molto lieti di poter fare questo lancio in Europa iniziando dal mercato italiano insieme a uno straordinario professionista come Walter Massa, che ha dimostrato di essere ancora una volta all’avanguardia, avendo colto le potenzialità di questo prodotto. L’enologo Massa, infatti, è il primo produttore di vino in Europa ad adottare un tappo a vite dotato di sistema NFC integrato, secondo al mondo dopo il californiano Böen, parte di Copper Cane Wines & Provisions.” ha continuato Piero Cavigliasso. “Un fenomeno di cui si parla molto poco è la contraffazione dei grandi vini, che per l’immaginario collettivo, per ora, sono solo i rossi. Oltre a fornire un’esperienza inedita per il consumatore, il sistema NFC garantisce la lotta alla contraffazione e al “mercato nero” di queste perle della natura, assicurandone in contemporanea l’autenticità e la tracciabilità” ha dichiarato Walter Massa.
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Robotica e automazione
le sfide per l’integrazione
I robot sono il ponte che incarna tutto quello che è il movimento dell’Industria 4.0 e gli elementi che meglio rappresentano la trasformazione delle aziende. Inoltre, la robotica oggi è sempre più agile e, quindi, diventano interessanti anche industrie “leggere” come il packaging, il food e il beauty.
ta record (+20%), abbia presentato un consumo con valore 4,5 volte superiore la media del mondo; 2 volte la media europea e del Nord America e 27 volte la media dell’Asia. La nostra nazione torna nella classifica mondiale al 7° posto per consumo di robot e al 9° posto per densità di robot per addetti (4° posto in Europa). L’esponenziale crescita dei paesi asiatici ha fatto arretrare le posizioni dei paesi europei. In Italia la suddivisione dei settori industriale per impiego di robot vedono al primo posto l’industria dei metalli con il 26%, mentre l’automotive con l’11%.
Il posizionamento italiano
I
l mercato dei robot a livello globale nel 2018 ha segnato un fatturato di 16,5 miliardi di dollari, con una crescita media annua del 12% stimata dal 2020 al 2022 e con il 14% in più di installazioni in Europa (fonte: World Robotics 2019 report). Per quanto riguarda i cobot, le installazioni annuali aumentano del 23% ogni anno. Questi i dati presentati a Milano in occasione della tavola rotonda “Robot e automazione” organizzata da Messe Frankfurt Italia, in vista di SPS Italia, fiera di riferimento per l’automazione industriale che si svolgerà a Parma dal 26 al 28 maggio 2020. La Germania è il quinto mercato mondiale e il primo in Europa, seguita da Italia e Francia. Settori industriali di impiego della robotica sono: per il 29% i componenti automotive; per il 24% l’industria dei metalli e della plastica; per il 19% l’industria automotive; per il 12% il food; il 9% pharma e beauty e il 7% in altri settori. 9837 robot industriali venduti in Italia nel 2018 mostrano un aumento del 27% rispetto al 2017. Questo trend positivo mostra come l’Italia nel 2018, pur dopo un 2017 di cresci-
L’uso della robotica ha portato a implementare nuove lavorazioni che non erano utilizzate in ambito tradizionale. In base all’analisi dei dati International Federation of Robotics elaborati da Fondazione Edison, nel tessile, abbigliamento, pelli e calzature, l’Italia si posizione seconda dopo la Cina per uso di robot, così come nell’industria di legno e mobili; per alimentari, bevande e tabacco al 4° posto; mentre per metalli e macchinari al 5° posto. Dall’intervista realizzata su un campione di aziende, membri del comitato scientifico SPS e appartenenti per lo più ai comparti packaging e produttori di macchine, l’88% di queste ha affermato di utilizzare la robotica tradizionale; solo il 19% usa la robotica collaborativa. Alcune aziende utilizzano entrambi i tipi. Attualmente circa il 13% di queste aziende non impiegano la robotica e non sappiamo se pianificheranno tale implementazione o meno, ma al momento non hanno interesse a farlo, per natura della tipologia di azienda o di prodotto. La robotica collaborativa è un tema di interesse, ma non è ancora ai livelli di diffusione della robotica tradizionale.
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Robotica &AUTOMAZIONE Principali utilizzi dei robot e dei tool correlati Ma quali sono le principali operazioni che vengono affidate ai robot? Innanzitutto, l’asservimento di macchine e utensili (31%), l’assemblaggio (31%), il pickup dei prodotti e l’handling di piccoli prodotti o manufatti anche complessi che devono essere montati nelle linee ed infine la pallettizzazione. È dunque soprattutto il mondo del packaging ad usare questi sistemi per realizzare ciò che successivamente servirà nell’ambito della logistica. Anche i tool hanno un ruolo importante in quanto parlando di robotica non si parla soltanto di braccio robotico, ma è essenziale considerare la parte del controllo e i tool che vengono utilizzati in correlazione, come i cordoni, i cilindri, le mani da presa meccaniche e i motori di calcolo. In particolare, le aziende interessate affermano che proprio i tool sono un elemento critico anche per la robotica collaborativa, cioè avere dei robot che sono collaborativi, ma non possedere utensili collaborativi nel vero senso del termine, limita in qualche modo la capacità di integrare l’uso del robot con le attività produttive. Pensiamo ad esempio ai motori di calcolo, che assumono un ruolo fondamentale, in quanto oggi per far eseguire delle operazioni complesse, è necessaria l’integrazione dell’intelligenza artificiale nel mondo della robotica. Tool come i computer, sistemi di calcolo molto potenti, consentono di poter raccogliere e elaborare dati, interagire con il “gemello” digitale e riuscire in qualche modo a fare delle predizioni. Al classico controllo, quindi, va aggiunta una serie di altre informazioni che richiede una potenza di calcolo importante considerata come un accessorio, un tool in qualche modo integrato con il robot. Il 75% delle aziende intervistate afferma di non impiegare solamente la robotica, ma sta iniziando o ha già iniziato ad utilizzare in modalità avanzata la robotica integrata con l’intelligenza artificiale. Nasce l’esigenza nelle aziende intervistate di aumentare le competenze del proprio personale interno sulla programmazione dei robot (automazione, motion, visione, sviluppo software e interfacce), ma nello stesso tempo aggiungere competenze digitali (e-learning, protezione dati e contenuti, intelligenza artificiale e integrazione ai dati e identità digitali). Il 25% dichiara di non avere in essere progetti AI.
Sfide e limiti Tra le richieste maggiori delle industrie, vi è quella di avere a disposizione robot più economici: il costo di questi investimenti è infatti ancora alto, inoltre si richiede di aumentare portata e velocità. Altra sfida che attende i produttori di robot è potenziare tutti i meccanismi di interazione uomo-macchina che non riguardano soltanto la robotica collaborativa ma anche la capacità dell’opera-
tore di addestrare i robot e istruirlo affinché una volta istallato possa eseguire operazioni in base ai comandi. Gli intervistati raccontano che è ancora complesso il processo e quindi è importante semplificarlo in qualche modo. Non di meno interessante è il tema della sicurezza dell’interazione fra l’uomo e la macchina. Infine, trovare dei linguaggi comuni per chi è stato abituato per anni a usare solamente automazione meno complessa, passare alla robotica molto spesso è uno step difficile, dovuto a una diversità di programmazione e di interazione. L’idea allora è quella di provare a lavorare nell’integrazione tra due mondi che molto spesso “parlano” lingue completamente diverse. Ci sono ancora dei limiti legati a certe operazioni che un robot può eseguire e quindi migliorare questo tipo di rapporto dinamica-precisione è essenziale. Altri ostacoli sono collegati alla difficoltà di pensare a investimenti in robotica allo scopo di mantenere produzioni industriali elevate nei paesi con alto costo del lavoro.
Nel settore confezionamento In ambito packaging, le maggiori aziende produttrici di linee di confezionamento hanno integrato piattaforme robotizzate nelle macchine, non soltanto a livello meccanico, ma realizzando un’integrazione funzionale. Spesso gli stabilimenti produttivi non sono progettati in termini di spazio per accogliere impianti automatizzati e quindi la robotica in molti casi, grazie alla flessibilità di layout e di configurazioni, permette di superare dei vincoli proprio di spazio. Come detto, uno step successivo è quello dell’intelligenza artificiale: per alcuni produttori questo concetto è già una realtà presente nelle macchine, sia sottoforma di piattaforme di computer vision sia di sistemi integrati AI. I benefici dell’utilizzo della robotica si percepiscono quando si arricchisce un sistema robotico con tutto l’ecosistema che costituisce la macchina. I robot collaborativi in questo momento non trovano ancora piena applicazioni sulle linee di confezionamento, ma si stanno pensando a possibili soluzioni per operazioni o funzioni accessorie. •
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ABB interlocutore unico per packaging e logistica Nell’industria del packaging il ricorso a sistemi di automazione e di robotizzazione è sempre più frequente nei diversi passaggi della filiera produttiva.
sabilità. Questo per avere un numero di interlocutori minore e in grado di intervenire lungo tutto il processo automatizzato, rendendo sicuramente il tutto più omogeneo e facile da gestire. In questa logica si è inserita la decisione di ABB di acquisire un player importante nel campo della logistica, scelta strategica che le consente di avere una posizione unica nel settore, anche in considerazione del fatto che sempre più spesso le aziende si rivolgono verso soluzioni di automazione robotica, per incrementare l’efficienza e la flessibilità dei loro magazzini e centri di distribuzione. Grazie all’esperienza acquisita a livello globale in settori che spaziano dall’E-commerce al retail, dalla GDO alle poste, ABB è in grado di supportare utilizzatori finali e integratori, fornendo soluzioni modulari e quindi scalabili che risultano oltretutto essere più flessibili e semplici da gestire, con tempi di installazione ridotti e con la possibilità di modificarne la destinazione di uso a seconda delle necessità. Al mercato questa scelta porta indubbi benefici sotto gli aspetti della razionalità: con questa nuova opportunità offerta, integratori e utilizzatori possono ora contare su un unico partner per tutti gli addendi che compongono la catena del packaging, anche dopo il packaging inteso in senso stretto, fino ad arrivare alla preparazione dell’ordine da inviare al cliente finale. Con tutti i vantaggi diretti e indiretti che ne conseguono in materia di rapidità, efficienza e flessibilità.
L’
utilizzo del robot nelle linee di packaging Le aree di applicazione in cui ABB propone i suoi prodotti sono molteplici e riguardano più segmenti all’interno del ciclo produttivo. La prima area in cui può esserci l’utilizzo di una macchina ABB è il confezionamento primario che, per intenderci meglio, corrisponde all’operazione di presa di un prodotto non ancora confezionato per dargli una “prima casa” in cui stare. Questa può concretizzarsi in oggetti differenti a seconda del tipo di prodotto utilizzato: ad esempio un astuccio, un termoformato, un flow pack. I robot però sono presenti anche nell’imballaggio secondario, cioè nel posizionare un prodotto confezionato in una scatola da spedizione. Infine c’è una terza area in cui ABB mette a disposizione le proprie conoscenze: quella in cui la scatola di spedizione può essere manipolata e posizionata su un pallet. La grande versatilità dei robot però li rende utilizzabili anche in altre applicazioni accessorie, ma non per questo meno importanti. Come nel caso della depallettizzazione o direttamente lungo il processo produt- tivo. Applicazioni già realizzate da ABB sono ad esempio il taglio della cagliata, il porzionamentodelle merendine, o ancora l’incisione del pane. Tutto questo si traduce in una crescente attenzione da parte dell’industria alle soluzioni robotizzate. La robotica ABB sposa la logistica Anche nel mondo della robotica si afferma la tendenza a ricomporre le filiere, cercando di accorpare il più possibile le logiche e le respon-
Sick sistemi motorfeedback per servo drive intelligenti La nuova famiglia EDS/EDM35 di SICK offre massima precisione per applicazioni altamente dinamiche.
valore di tensione di alimentazione consentono di monitorare lo stato del sistema di azionamento durante il suo esercizio, di analizzarlo e documentarlo mediate istogrammi nonché di sfruttare le informazioni a scopi di manutenzione preventiva, ad esempio impostando delle soglie di allarme personalizzate. Con le nuove EDS/EMD35 salgono a quattro le famiglie di prodotti che SICK mette a disposizione per quanto riguarda i sistemi motorfeedback digitali a singolo cavo.
I
costruttori di macchinari e impianti digitalizzati hanno bisogno di sistemi di azionamento elettrici che si integrino alla perfezione in contesti meccatronici all’avanguardia e che siano capaci di pensare e comunicare in modo autonomo. La gamma di sistemi motorfeedback con interfaccia HIPERFACE DSL® di SICK fa esattamente questo. E in più, i sensori rotativi soddisfano tutti i requisiti riguardanti una funzionalità orientata all’applicazione, massima precisione e dinamica, e sicurezza certificata. La nuova famiglia EDx35 rappresenta la seconda generazione di sensori con tecnologia digitale HIPERFACE DSL® a cavo singolo e, ancora una volta, innalza il livello di performance raggiunte dalla sensoristica SICK. Come già noto, i sistemi motorfeedback singleturn e multiturn con interfaccia digitale HIPERFACE DSL® offrono la tecnologia necessaria per rilevare e salvare dati di esercizio e di processo direttamente sull’azionamento per poi trasmetterli tramite il cavo motore a sistemi di automazione o ad applicazioni di condition monitoring. Informazioni sulla temperatura nel motore o nell’area circostante, sulla velocità e sul
EDS/EDM35: il sistema motorfeedback per sistemi servo drive Con appena 36mm di diametro, i nuovi sistemi motorfeedback singleturn e multiturn EDS/EDM35 rappresentano il top di gamma per i motori di taglia 40. Il sistema ottico ridondante raggiunge una risoluzione singleturn di 24 bit, il massimo che un servodrive possa elaborare senza perdite dovute a rumore elettrico. Come tutti gli altri sistemi motorfeedback digitali di SICK, anche questa serie realizza meccanicamente la funzionalità multiturn di 4.096 rotazioni senza batteria tampone, e pertanto è esente sia da usura che da manutenzione. Robustezza nei confronti di shock e vibrazioni, alta accuratezza e risoluzione di 24 bit in un unico design: EDx35 risulta vincente in qualsiasi applicazione dinamica, anche nel mondo del packaging e del machine tool.
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Robotica &AUTOMAZIONE
I robot di Mas Pack confezionano grazie al PLC Siemens Mas Pack realizza soluzioni robotizzate per tutte le fasi di imballaggio. Da anni l’azienda collabora con Siemens per ottenere potenza e automazione nel confezionamento di bottiglie.
M
as Pack è un’azienda familiare situata a San Marzano Oliveto nell’Astigiano, da più di 40 anni progetta, disegna e costruisce linee per l’imballaggio nel settore beverage, ha iniziato la sua storia realizzando macchine per l’imballaggio destinate a far fronte alle esigenze delle aziende del settore vinicolo locale. L’elevata qualità delle macchine ha portato Mas Pack ad una rapida affermazione ed espansione sul mercato. Mas Pack realizza soluzioni robotizzate per tutte le fasi di imballaggio, dall’incartonamento alla pallettizzazione, ottenendo, grazie all’utilizzo di robot antropomorfi, il vantaggio di ridurre le esigenze di manutenzione e gli ingombri. Mas Pack da anni collabora con Siemens, questa linea robotizzata in grado di confezionare fino a 20000 bottiglie/ ora è realizzata con il nuovo controllore Siemens: CPU Tecnologica 1500 TF. La CPU utilizzata è una 1516TF, completamente programmabile nella piattaforma di ingegnerizzazione TIA Portal, in grado di gestire la cinematica del Robot due assi, e gli altri assi della linea, oltre a gestire gli inverter per il traporto dei cartoni e delle bottiglie. La CPU Tecnologica ha anche il compito di gestire la logica di sicurezza, dagli Stop di Emergenza alle protezioni mobili fino alle funzionalità Safety dei drive utilizzando la flessibilità di una gestione via Bus, il ProfiSafe. Le movimentazionisono gestite dai collaudati drive SINAMICS S120 abbinati ai motori SIMOTICS 1FK7 in grado di fornire performance elevate, e infine per l’interfaccia operatore è stato utilizzato il nuovissimo compatto IPC127E che, accoppiato ad un monitor IFP1200, ha permesso di aggiungere alle funzionalità di un HMI standard quelle di un PC. L’arma vincente è stata la collaborazione con i tecnici Siemens unita al potentissimo software di sviluppo Siemens, il TIA Portal,
che essendo basato su un sistema PLC permette di gestire in maniera semplice ed intuitiva tutte le funzionalità. Per rispondere alle esigenze del mercato di integrare sempre di più le funzioni di robotica all’interno delle macchie automatiche, Siemens ha sviluppato il controlloreSimaticS7-1500T, dedicato al mondo Motion Control e Handling. Le varie funzionalità Motion possono essere gestite attraverso gli oggetti tecnologici che, sfruttando un’interfaccia grafica semplice ed intuitiva, guidano l’utente nella parametrizzazione, riducendo tempi di sviluppo ed errori. Per la gestione delle funzioni di robotica è stato creato l’oggetto TO_Kinematics in grado di gestire cinematiche fino a 4D di sei tipologie predefinite più una libera definibile dall’utente. Con l’oggetto tecnologico è possibile testare i movimenti della cinematica tramite un pannello di comando senza dover scrivere nessuna riga di codice; inoltre grazie al simulatore 3D integrato in TIA Portale è possibile vedere e tracciare i movimenti reali del robot senza avere a disposizione l’hardware e la meccanica. La sfida vinta da Siemens è stata quella di permettere al progettista di integrare la robotica all’interno del controllore di linea in modo semplice e intuitivo. Con il controllore 1500T la robotica diventa una funzionalità standard nel PLC.
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Dall’esperienza MCP una nuova soluzione modulare per ogni tipo di pallet Ideale per: Dall’esperienza MCP una nuova soluzione modulare per ogni tipo di pallet Carichi Ideale per: pesanti
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Tiesse Robot due nuovi Robot ad alte prestazioni L’azienda di Visano, in provincia di Brescia, lancia due importanti novità di prodotto: il robot antropomorfo KAWASAKI RS13 e il nuovo Robot SCARA TOSHIBA THE600 ad alta velocità in isola di manipolazione con controllore TS5000.
velocità, ripetibilità e design: aspetto, quest’ultimo, che permette di avere una macchina con dimensioni compatte ed una protezione di tutto il braccio di grado IP67; sarà caratterizzato inoltre da una velocità di rotazione del sesto asse di 730 gradi al secondo e da una ripetibilità di posizione di +-0,03 mm. Il robot sarà commercializzato nella tarda primavera e verrà collegato ad un nuovo controllore della serie F, che rappresenterà esso stesso un nuovo punto di riferimento, quando a flessibilità, sul mercato. È prevista, a fine anno 2020, anche l’introduzione di un nuovo modello che avrà portata di 25 Kg e che riprenderà i medesimi concetti applicati al RS13, pure avente come prerogativa una velocità di rotazione del sesto asse di 730 gradi al secondo e una ripetibilità di posizione di +o-0,03 mm. Kawasaki RS13, frutto della ricerca e dell’innovazione del colosso giapponese, è destinato come il recente robot RS7 a rappresentare il bench-
N
ell’ottica del costante sviluppo che Kawasaki apporta ai suoi innovativi prodotti è stato presentato il nuovo robot antropomorfo RS13, che si colloca come riferimento sul mercato per quanto riguarda le peformances in termini di
Turck Banner sensori di distanza per un processo senza errori Turck Banner Italia ha la soluzione per ottenere processi automatizzati fluidi e senza errori, con risparmio evidente di tempo e denaro. Si chiama Q4X il sensore laser di distanza, robusto e versatile.
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itmi produttivi sempre più pressanti stressano in generale i processi produttivi. Stress e problemi che si traducono spesso in fermo macchine, in partite di prodotti non perfette. Servono dunque rilevatori di standard ad alta precisione. Come il Q4X di Turck Banner Italia. Il sensore laser di distanza Q4X è disponibile con output in digitale e analogico (da 0 a 10 V o da 4 a 20 mA), e con IO-Link a bordo. Offre un campo di misura affidabile da 25 mm a 610 mm e rileva bersagli in un’ampia varietà di colori, materiali e superfici, oltre che ad avere ottime performance di rilevamento target trasparenti. Con la funzionalità DualMode (intensità + distanza), è l’ideale per applicazioni di verifica errori e consente i rilevamenti di oggetti trasparenti senza l’impiego di sfondo catari-
frangente. Realizzato in una robusta scocca con grado di protezione IP69K in acciaio inossidabile,certificato UL e ECOLAB, è di semplicissima configurazione. Il dispositivo è solido e resiste a impatti meccanici, e vibrazioni estreme, dunque perfetto per ogni linea di produzione. Il display inclinato a quattro cifre permette una chiara lettura anche a distanza. Controllo dell’altezza di impilaggio di cartoni Infinite sono le applicazioni per le quali il Q4X di Turck Banner Italia è ideale. Tra le tante il Q4X è stato installato presso un impianto di produzione di cibi precotti, assemblati in cartoni di varie dimensioni. I cartoni pieghevoli vengono impilati pronti per il montaggio e sono completi di vassoi per uso alimentare preinseriti all’interno. Il monitoraggio dell’altezza della pila di cartoni pieghevoli è fondamentale per assicurare che questa non si esaurisca causando fermi linea. Il controllo viene dunque affidato all’accuratezza del sensore Q4X, un sensore intelligente che può tenere conto delle modifiche
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nelle dimensioni dei cartoni e della velocità della macchina, oltre che dei frequenti cambi prodotto, per ridurre i tempi di preparazione e le operazioni richieste durante le transizioni.L’opzione Teach a due posizioni del sensore laser analogico Q4X è utilizzata per apprendere le condizioni “catasta massima” e “catasta esaurita”. È possibile anche effettuare regolazioni manuali per migliorare il risultato ottenuto. L’uscita analogica offre una misura in tempo reale dell’altezza della catasta. Ciò consente all’incartonatrice di disporre di più setpoint di “chiamata componenti”, senza dover spostare manualmente il sensore. Contare le bustine per tè su un nastro trasportatore I processi di produzione e controllo di merci confezionate stanno diventando sempre più complessi. Tra i vari tipi di imballaggi utilizzati vi sono superfici brillanti, lucide o altre ancora. Ad esempio superfici con materiali riflettenti, in più colori e con grinze quali pellicole di vario tipo vengono frequentemente utilizzate nel settore degli alimenti e bevande e possono causa-
Robotica &AUTOMAZIONE mark nel mercato internazionale della robotica; è commercializzato e proposto in Italia da Tiesse Robot, in quanto partner storico di uno dei più grandi costruttori di robot mondiali. L’adeguamento alle richieste emergenti del mercato, ha stimolato Toshiba ad ampliare la propria gamma di robot Scara, che Tiesse Robot propone sul mercato italiano, affiancando al modello ad alte prestazione THE400 un nuovo modello. Si tratta del “fratello maggiore” THE600, sempre dalle elevate prestazioni in termini di velocità e precisione di posizionamento, che rappresenterà a sua volta uno dei punti di riferimento sul mercato. Il robot è collegato al nuovo controllore TS5000, dotato di memoria espandibile tramite SD cart da 32GB
re letture non coerenti. In questa particolare applicazione, le bustine per tè si spostano su un nastro trasportatore prima di essere confezionate. Le singole bustine possono essere difficili da rilevare per molti sensori. Per assicurare che in una scatola vengano inserite le bustine di tè corrette, è importante verificare e contare le bustine mentre avanzano sul nastro trasportatore. Il sensore laser TurckBanner Q4X è in grado di rilevare accuratamente oggetti di più colori con superfici riflettenti o rugose, quali appunto le confezioni di bustine di tè. All’avanzare delle bustine di tè sulla linea, il sensore Q4X rileva in modo affidabile i prodotti multicolore. Il sensore Q4X assicura un rilevamento affidabile anche di oggetti più complessi, ad esempio componenti neri su sfondo nero. Il sensore laser Q4X assicura dunque un rilevamento affidabile con una risoluzione sub-millimetrica, facilmente visibile da più angolazioni. Il display assicura un’indicazione chiara e consente una facile configurazione, oltre a disporre di un indicatore dalla luce brillante per ottimizzare la visibilità del funzionamento del sensore.
e dei più comuni bus di campo per la comunicazione con le periferie. Sono disponibili due porte per gestire inseguimento su trasportatori e funzioni tipo PLC. La nuova configurazione vedrà anche il lancio del nuovo terminale di programmazione TP5000 con schermo touch da 7”, che renderà ancora più flessibile l’utilizzo del pacchetto e che sarà dotato di funzioni multilingua. Con il nuovo controllore sarà disponibile anche un nuovo software di programmazione off line TSAssist.
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Soluzioni di sicurezza proposte da Pilz Nell’ambito delle applicazioni robotiche, Pilz garantisce un’ampia offerta sia di sensori che di sistemi configurabili di sicurezza.
P
er il controllo delle aree in sicurezza, sono disponibili due soluzioni tecnologiche: la prima sfrutta la tecnologia laser ed è rappresentata dal laser di sicurezza PSENscan, mentre la seconda si basa sulla tecnologia radar ed è integrata nel sistema radar sicuro LBK. Con PSENscan è possibile controllare e disegnare aree con angolo di apertura fino a 275° con la possibilità di introdurre dei filtri che permettono un miglior comportamento in caso di polvere e sporco. Da non dimenticare inoltre la possibilità di gestire la sostituzione del laser scanner tramite una memoria removibile che garantisce flessibilità e tempi di fermo ridotti. Nuova versione Master-Slave, PSENscan garantisce inoltre la possibilità di ottimizzare il cablaggio con il collegamento in cascata oltre ad avere un unico progetto per la realizzazione dell’applicazione. Collaborare in sicurezza Un numero crescente di aziende si sta muovendo verso una collaborazione sempre più spinta tra uomo e robot, ma ogni applicazione deve garantire un’interazione sicura secondo le norme vigenti. Fin dall’inizio Pilz ha partecipato alla creazione di Industrie 4.0, vi è quindi molta sensibilità sulle tematiche della quarta rivoluzione industriale, e tra queste la robotica collaborativa. Pilz nasce come azienda di componentistica di sicurezza e nel tempo si è sviluppata un’attività di
Service che fornisce consulenza a costruttori ed End User per la realizzazione di macchine e impianti sicuri in conformità con le direttive e le norme applicabili. Le norme EN ISO 10218‑1 e 10218‑2 riguardavano in particolare i robot standard, ma due anni fa è stato pubblicato il Technical Specification ISO/TS 15066, in cui sono previsti 4 possibili modi operativi; i primi 3 utilizzabili anche con robot standard, mentre il quarto riguarda la collaborazione diretta uomo-macchina, dove urto e schiacciamento sono contemplati. In questo caso i robot devono avere funzioni di sicurezza atte a garantire il rispetto di valori di forza e pressione in base anche alla parte del corpo che può essere interessata. Con i servizi di consulenza Pilz supporta l’utente nella realizzazione dell’applicazione con analisi e definizione di soluzioni da implementare, cui segue una verifica di quanto fatto e un’ulteriore fase di validazione. Da anni
Pilz lavora in questo settore e sempre più aziende iniziano a utilizzare robot in modalità collaborativa soprattutto per operazioni Pick&Place, e stiamo ricevendo molte richieste di supporto. La criticità maggiore si ha nell’approccio con utenti che hanno già investito in un robot collaborativo e che hanno ben definito la loro applicazione, e l’intervento di Pilz può portare anche a una consistente modifica del progetto iniziale, con l’introduzione di soluzioni di sicurezza inizialmente non previste o comunque ritenute non necessarie. Pilz non commercializza robot ma consulenza. Prima di acquistare un robot è necessario fare sempre uno studio di fattibilità e poi scegliere il robot che si ritiene più adeguato alla propria applicazione, diversamente si potrebbe correre il rischio di aver investito su un sistema che non è applicabile nelle modalità che erano state inizialmente previste.
ABB e B&R prima soluzione completamente integrata I robot ABB diventano una parte integrante del portfolio di automazione B&R.
disporre di un portfolio di prodotti per comunicazioni aperte e in tempo reale OPC UA su TSN. L’integrazione dei robot ABB con l’automazione B&R elimina il bisogno di controller dedicati, quadri separati e programmatori specializzati per la robotica. La nuova soluzione riduce inoltre la complessità delle applicazioni e delle installazioni e permette la sincronizzazione del robot con le altre parti della macchina. B&R presenta un portfolio completo di prodotti per una comunicazione aperta e con caratteristiche real-time garantite dalla combinazione OPC UA su TSN. Con i PLC della serie X20, i bus controller, i PC industriali e loswitchTSN, B&R apre la via a reti basate interamente su standard per realizzare macchine modulari e adattive. Lo standard aperto riduce una moltitudine di protocolli a uno solo – con una singola interfaccia di scambio dati tra tutti i nodi della rete, ovvero tra ogni dispositivo. Macchine e impianti diventeranno sostanzialmente più facili da progettare, installare e operare.
B
&R, parte della business Robotics& Discrete Automation di ABB, introduce i robot ABB come perfetto complemento delle sue soluzioni per l’automazione di macchina. I costruttori potranno acquistare il sistema di controllo delle macchine ei robot da un’unica fonte. B&R sarà inoltre tra i primi a
Drive compatti decentralizzati per uno sviluppo più semplice Due azionamenti montati direttamente sul motore inediti saranno disponibili nello stand arancione. Le nuove unità meccatroniche ACOPOS motor, in particolare, agevolano lo sviluppo di macchine e impianti modulari. Con un range di potenza che va da 0.22 a 0.35 kW, i nuovi motori hanno un’occupazione veramente ridottissima: la versione più piccola misura solo 60x90 mm. Nonostante la loro dimensione compatta, sono dotati di un sofisticato servo azionamento completamente integrato che permette cicli di controllo fino a 50 µs.
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Robotica &AUTOMAZIONE
Kabelschlepp varietà dei materiali nei sistemi portacavi Il tipo di applicazione determina il materiale di esecuzione delle catene portacavi. Kabelschlepp è in grado di soddisfare tutte le esigenze applicative di mercati differenti grazie alla varietà di materiali standard e speciali.
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ella scelta delle catene portacavi di Kabelschlepp è l’applicazione del cliente che determina il tipo di materiale. La vasta gamma di prodotti e di accessori comprende un totale di oltre 100.000 varianti. Queste includono fermacavi, separatori, canaline, tubi, cavi e connettori. Le catene portacavi Kabelschlepp trovano impiego fra l’altro nelle macchine utensili, attrezzature medicali e di laboratorio, ma sono anche ideali per le applicazioni complesse come ad esempio nel settore aerospaziale e nei robot industriali. Catene portacavi ibride Le catene portacavi ibride sono composte da bande laterali in acciaio o in poliammide, con un sistema di traversini in alluminio per l’alloggio dei cavi. La combinazione di questi materiali offre molti vantaggi: i
traversini apribili verso l’interno o verso l’esterno rispetto al raggio di curvatura della catena facilitano l’accesso immediato ai cavi installati. I separatori in alluminio possono essere eseguiti in misura con un passo di 1 mm e aumentano perciò la variabilità in larghezza delle catene portacavi. La resistenza dei traversini in alluminio è molto superiore rispetto a quella dei traversini in poliammide comparabili. Soluzioni per applicazioni particolari Le catene portacavi standard in poliammide sono adatte a temperature comprese fra i -30°C sino a oltre i 100°C anche nelle installazioni con influssi ambientali severi. Per alcune tipologie di applicazioni vengono richieste specifiche particolari che possono essere soddisfatte unicamente mediante l’utilizzo di materiale plastico speciale. Esigenze specifiche con caratteristiche ignifughe trovano rispondenza nelle catene portacavi in poliammide composte da elementi non infiammabili. Per installazioni pericolose che impongono la protezione antincendio, Kabelschlepp offre sistemi portacavi in materiali a norma UL 94, anche per esecuzioni V0. Per ambienti a rischio esplosioni, Kabelschlepp produce soluzioni EX su misura. Anche per le applicazioni standard possono essere utilizzati materiali speciali, ad esempio per catene scorrevoli per lunghe corse. La durata di questi siste-
mi aumenta grazie all’applicazione di pattini sulle superfici di scorrimento, prodotti in materiale plastico altamente resistente all’abrasione, contenenti additivi che minimizzano non solo l’abrasione ma anche il fattore di attrito radente e garantiscono basse forze di trazione per il movimento della catena. I pattini sono facilmente intercambiabili. Catene in acciaio, robuste e di lunga durata Le catene portacavi con bande di catena in acciaio vengono installate in ambienti estremamente difficili, in presenza di temperature molto elevate o di forti sollecitazioni meccaniche. Sono in grado di garantire lunghezze autoportanti molto grandi in presenza di carichi aggiunti elevati. Anche nelle esecuzioni standard con sistemi di separatori in alluminio si realizzano catene portacavi in acciaio con temperature sino a 250°C. Catene portacavi che vengono approntate completamente in acciaio inossidabile, bande e anche traversini, resistono persino a temperature costanti di 600°C.
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FOCUS UN BEL PACKAGING per un prodotto irresistibile Mai come nel settore dolciario e in quello dei prodotti da forno il fattore packaging gioca un ruolo determinante sulla decisione del consumatore nel punto vendita (PoS). Quasi nessun altro settore è così legato alla stagionalità delle vendite su cui incide fortemente il packaging. MELANIE STREICH
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e occasioni per mettere in commercio colorate edizioni speciali sono molteplici: la festa della mamma, San Valentino, Pasqua, il Ringraziamento, Natale o Halloween. I proprietari di marchi e produttori di packaging ogni anno stupiscono sempre più con nuove idee di prodotti, gusti o design richieste dal cliente. Infatti la varietà è una delle priorità assolute nelle liste dei desideri dei consumatori. Lanciare sul mercato prodotti originali ed innovativi è uno dei più importanti fattori di successo del settore.
Il fattore di successo: la nuova varietà
1.000 espositori nel settore dei prodotti dolciari e da forno presenteranno a Düsseldorf dal 7 al 13 Maggio 2020 le ultime novità del settore. Più la produzione è diversificata più brevi diventano i cicli di vita dei prodotti e minori sono le quantità dei lotti. Le macchine e gli impianti devono pertanto essere flessibili e rapidi nell’adattamento. I tempi di riattrezzo devono essere brevi; si richiedono rapidità nel cambio di formato, quantità e prodotto oltre all’implementazione di soluzioni modulari utilizzabili in base alle necessità per combinare o ampliare le linee di produzione e confezionamento.
Maggiore efficienza degli impianti
Il produttore tedesco di cioccolato Ritter Sport lo ha riconosciuto. “Il degustatore di cioccolato è simile all’intenditore di vino. Nel corso della vita il gusto subisce un processo evolutivo. Dobbiamo perciò mantenere vivo nel tempo l’entusiasmo verso il nostro prodotto offrendo al consumatore una vasta gamma di varianti nel gusto. Dopotutto, il colore e la varietà sono il tratto distintivo del nostro marchio”, riassume Asmus Wolff, amministratore delegato e supply chain manager di Ritter Sport. L’associazione tra gli alimenti è una tendenza nel settore dolciario e consiste nella combinazione di diversi ingredienti come ad esempio il cioccolato con matcha e mirtillo finalizzata a un’esperienza di gusto multisensoriale durante la degustazione. Le varianti di texture e gli ingredienti aggiunti nei prodotti dolciari e da forno, oltre ai diversi tipi e formati di packaging, hanno portato sugli scaffali dei supermercati non solo una maggiore varietà di prodotti ma hanno anche comportato l’implementazione di processi produttivi molto più complessi. Le aziende di prodotti dolciari e da forno e gli specialisti del packaging devono quindi essere in grado di anticipare i desideri dei consumatori tenendone conto nella pianificazione e nella consegna dei prodotti.
La società Theegarten-Pactec, specializzata in macchine per il packaging, a interpack 2020 presenterà una soluzione completamente innovativa. “La nuova confezionatrice riunisce in sé dieci diversi sistemi di confezionamento in un unico risultato con una tecnologia che costituirà un nuovo punto di riferimento nel campo del packaging primario”, ha annunciato il responsabile marketing e direttore PR di Theegarten-Pactec Steffen Hamelmann. “Semplicemente scambiando dei mo-
Rapidità e adattabilità alle reazioni Servono tecnologie e impianti moderni in grado di soddisfare le esigenze di smart manufacturing. Alla prossima edizione della interpack gli oltre
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Theegarten-Pactec
Prodotti dolciari e DA FORNO duli specifici per ciascun tipo di confezionamento la macchina può essere facilmente impostata per realizzare diversi tipi di packaging. Inoltre, l’innovativa concezione della macchina consente di aumentare significativamente la produzione massima: da circa 1.200 prodotti confezionati al minuto a 1.800 prodotti al minuto, sempre in base alle misure del prodotto e alle caratteristiche del packaging da realizzare”. Per la prima volta a interpack 2020 l’azienda specializzata nel packaging primario per i prodotti dolciari di piccolo formato debutterà con una sua nuova soluzione per il comparto del packaging secondario. L’elevata produttività delle macchine infatti ha causato spesso problemi d’interfaccia con il packaging a valle. Il nuovo impianto è stato appositamente progettato per il collegamento diretto con i sistemi di packaging primari di Theegarten-Pactec con lo scopo di aumentare l’efficienza dell’intero sistema di packaging primario e secondario. Ralf Schäffer, direttore delle vendite e membro del comitato esecutivo del produttore di macchine speciali per l’industria dolciaria Sollich KG conosce esattamente quali sfide vadano affrontate per soddisfare la richiesta dei clienti di una maggiore varietà nella produzione. “Data la varietà di prodotti dolciari, ottenere una produzione meccanizzata in serie è quasi impossibile. La sfida da cogliere è rimanere flessibili aumentando l’automazione e facendo fronte a rapidi cambiamenti”, spiega Schäffer. L’azienda familiare Sollich tiene conto dei desideri dei clienti e dei requisiti speciali del prodotto traducendo tutto questo addirittura in soluzioni tecniche completamente nuove. Importante è al contempo il rispetto di tempi di consegna brevi.
Il mercato delle macchine per l’industria dolciaria Il segmento delle macchine per l’industria dolciaria è caratterizzato da un alto grado di specializzazione e da un notevole know-how tecnologico dei processi. Non raramente il comparto è contrassegnato da notevoli fluttuazioni delle attività commerciali internazionali che dipendono strettamente da grandi progetti. Nel 2018 il volume totale delle macchine per l’industria dolciaria nel commercio estero internazionale secondo l’associazione dei produttori tedeschi di macchinari e impianti (VDMA) ammontava a 972 milioni di Euro. I produttori d’impianti tedeschi sono leader nelle esportazioni. Detengono una quota di mercato del 35%. Al secondo posto seguono i Paesi Bassi con una quota di mercato del 16% e l’Italia al terzo posto con il 14%. Già dal 2016 i produttori tedeschi di macchine per l’industria dolciaria hanno registrato una crescita significativa delle forniture in Africa e in Medio e
Theegarten-Pactec
Vicino Oriente. La globalizzazione in particolare ha rafforzato l’importanza dei packaging protettivi per i prodotti dolciari d’alta qualità, che devono soddisfare particolari requisiti dovuti a condizioni climatiche solitamente difficili. Oltre all’aspetto del packaging, l’attenzione si concentra sulla sigillatura ermetica della confezione per una protezione ottimale del prodotto. Aziende come TheegartenPactec in futuro lavoreranno, oltre alle comuni buste tubolari, in particolare ad altri gradevoli tipologie di packaging in grado di offrire una protezione sufficiente ai prodotti nei climi tropicali.
Protezione ed igiene Un argomento che condiziona permanentemente il settore dei prodotti dolciari e da forno è quello della sicurezza e dell’igiene della fase di produzione. Le macchine e gli impianti vengono realizzati secondo rigorosi criteri di progettazione igienica che consentono una produzione priva di rischi e in conformità con gli standard e le linee guida internazionali. In particolare, la progettazione evita angoli e cavità in cui si possono accumulare residui di prodotto, microrganismi o sporcizia. Queste misure riducono la frequenza e le spese degli interventi di pulizia abbreviando i tempi di fermo e minimizzando gli sprechi di materiale. Gli impianti al contempo aumentano la loro produttività. Negli ultimi anni le cosiddette procedure CIP (Cleaning in Place) hanno guadagnato popolarità. In questo caso gli speciali sensori CIP indi-
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Servono tecnologie e impianti moderni in grado di soddisfare le esigenze di smart manufacturing
FOCUS cano quando è necessario anche le macchine per effettuare la pulizia di la produzione dolciauna macchina. In tal moria e dei prodotti da do si possono evitare laforno diventano semboriosi processi di pulizia pre più efficienti e e risparmiare acqua, deterflessibili nell’adattarsi genti ed energia, oltre ai al maggiore consumo costi. fuori casa di prodotti I prodotti da forno in parda forno e snack. In ticolare devono essere reseguito al cambiaalizzati in condizioni igiemento delle abitudini niche rigorose. Infatti, i alimentari e d’acquiRitter Sport prodotti da forno – in parsto e all’affermazione ticolare il pane – rappresendei packaging monotano un terreno di coltura ideale per la proliporzione anche la produzione di macchine per ferazione delle muffe. La presenza di muffa l’industria dolciaria e dei prodotti da forno è indica sempre una ricontaminazione poiché aumentata in tutto il mondo. Le vendite nel comtutti i prodotti da forno appena sfornati sono mercio estero internazionale delle macchine per privi di germi. l’industria dolciaria e i prodotti da forno, comLa data di scadenza dei prodotti da forno può presi i forni non elettrici, secondo i dati VDMA essere prolungata grazie a particolari procedure nel 2018 sono state di oltre 2,7 miliardi di Euro. e utilizzando il giusto packaging, permettendo L’Italia è il maggiore produttore ed esportatore così la conservazione del pane confezionato indi macchine da forno per l’industria dolciaria e dustrialmente per un massimo di tre settimane, i prodotti da forno, comprese le macchine per la a seconda del tipo. I panifici industriali utilizzapasta, con una quota del 31%. Con una quota di no l’atmosfera modificata in buste tubolari per mercato dell’11% i produttori di macchine tedediversi tipi di prodotti da forno di piccola pezschi si collocano al secondo posto e i Paesi Baszatura come i panini precotti per poter prolunsi al 7% sono in terza posizione. gare le date di scadenza. L’ossigeno contenuto nella busta viene sostituito da gas privi di ossiSoluzioni per la sostenibilità geno. La produzione e il confezionamento sostenibili Un altro metodo è quello della pastorizzazione. di prodotti dolciari e da forno sono una delle La temperatura di cottura nel forno viene manpriorità che tutti gli attori di questo comparto tenuta costante a 75°C per un periodo di tempo pongono in cima alla loro agenda. In vista dell’auprolungato. In questo processo vengono generalmento della popolazione a quasi 10 miliardi di mente utilizzati sacchetti in polietilene disponipersone per il 2050 e dell’incremento del riscalbili in commercio con chiusura a clip. Questo damento globale occorre trovare urgentemente metodo impedisce un’eccessiva sovrappressione delle soluzioni. Ad esempio, il gruppo industriae il conseguente rigonfiamento del sacchetto dule globale Bühler offre la soluzione di macinaturante il processo di pastorizzazione Il sacchetto ra industriale Mill E3. Grazie al sistema di traè allo stesso tempo facile da aprire e chiudere. sporto tubolare TUBO, all’impianto di macinaLa sicurezza alimentare sarà sempre più importura integrato e al tavolo di chiusura modutante in futuro a seguito della crescente globalare, lo spazio occupato risulta ridotto del lizzazione, come conseguenza della sempre mag30% e il risparmio nel consumo d’energia è giore complessità delle catene di creazione del pari al 10% a fronte di un maggior rendivalore e delle mutate abitudini dei consumatori. mento stimato in diversi valori percentuali. I cambiamenti climatici avranno anch’essi un I nuovi tipi di forno come Franz Haas impatto sulla sicurezza alimentare. Ciò vale in SWAKT-Eco per la produzione di wafer piaparticolare nelle aree geografiche in cui le variani e concavi sono inoltre in grado di ridurre zioni di temperatura legate alla produzione, alla il consumo di gas fino al 30% e le emissioni conservazione e alla distribuzione degli alimenfino al 90%. ti possono incidere sui rischi per la sicurezza Servono soluzioni sostenibili come queste alimentare. Questi fattori, oltre all’aumento delper raggiungere gli obiettivi climatici globala crescita della popolazione, pongono nuove li. Per questo si devono sfruttare in modo sfide per la sicurezza alimentare globale. I proancora più razionale le tecnologie digitali duttori e i trasformatori di alimenti sono pertanstabilendo con successo delle partnership to maggiormente responsabili della produzione con clienti, fornitori e start-up. • di cibi sicuri e sostenibili. Grazie alla digitalizzazione e all’automazione Fonte: Interpack
36 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2020
La produzione e il confezionamento sostenibili di prodotti dolciari e da forno sono una delle priorità che tutti gli attori di questo comparto pongono in cima alla loro agenda
Kellogg
Gruppo RAJA
accelera la crescita
Il Gruppo RAJA ha concluso l’acquisizione di JPG, Bernard, Mondoffice e Kalamazoo, quattro aziende del gruppo americano Staples attive nel settore delle forniture e dei mobili da ufficio e dell’igiene e della manutenzione per le imprese. Queste operazioni si inseriscono in un’importante strategia di espansione e di sinergia con diversi settori, che si affiancheranno alla vendita di forniture e di sistemi di imballaggio, core business del Gruppo RAJA.
G
ruppo RAJA, realtà di riferimento in Europa nella distribuzione di imballaggi, forniture e attrezzature per le aziende, ha annunciato la conclusione dell’acquisizione di quattro società del gruppo americano Staples Solutions: JPG, Mondoffice e Kalamazoo, società specializzate in Francia, Italia e Spagna nella distribuzione di forniture e mobili da ufficio, nonché Bernard, protagonista francese sul mercato nel settore dell’igiene e della manutenzione per le imprese. La conclusione di questa acquisizione, la più importante operazione di crescita esterna del Gruppo, fa seguito all’ottenimento delle autorizzazioni normative.
di superare il tetto di fatturato del miliardo di euro nel 2020, di riunire 3.000 collaboratrici e collaboratori e di proporre un’offerta completa di 200.000 prodotti ai suoi clienti. “Questa acquisizione, conclusa a tempo record, rappresenta un investimento significativo che integra in modo perfetto la nostra offerta di prodotti e che accelera la realizzazione della nostra strategia in Europa”, afferma Danièle Kapel-Marcovici, presidente e direttore generale del Gruppo RAJA.
Integrazione e sviluppo delle nuove società I team di JPG, Bernard, Mondoffice e Kalamazoo lavoreranno alla ricostruzione della loro autonomia operativa e al rilancio delle loro dinamiche commerciali, con l’appoggio e il supporto dei team del Gruppo RAJA. In una seconda fase i team lavoreranno insieme all’implementazione di sinergie in tutti i settori, con una visione strategica a medio e lungo termine. “Il successo della nostra strategia e le performance economiche del gruppo RAJA ci permettono di affrontare questa nuova fase di sviluppo in Europa”, precisa Danièle Kapel-Marcovici. “Forti delle competenze di 3.000 collaboratrici e collaboratori specializzati nei nostri diversi mercati di riferimento, potremo rispondere ancora meglio alle aspettative dei nostri clienti e continuare a sviluppare le nostre vendite in tutta Europa”. Il Gruppo RAJA andrà a sviluppare le società acquisite investendo nei loro marchi più noti nel mondo della distribuzione alle imprese. La vendita di forniture e di sistemi di imballaggio resterà il core business del Gruppo RAJA, che punta a rafforzare maggiormente la sua posizione sul mercato europeo.•
La strategia di crescita in Europa Questa acquisizione si inscrive nella strategia di aumento delle vendite, di ampliamento della clientela e di diversificazione dell’offerta del Gruppo RAJA. Con il rilevamento di queste quattro società, il Gruppo RAJA riesce ad entrare in modo significativo e rapido in alcuni dei mercati principali della distribuzione professionale: le forniture, le attrezzature e i mobili da ufficio, così come i prodotti per l’igiene e la manutenzione. Si tratta di un grandissimo passo avanti nella strategia del Gruppo, che conferma la sua ambizione di rappresentare una soluzione “one-stop-shop” per le imprese: un referente professionale unico per tutte le esigenze di imballaggio, forniture e attrezzature per ufficio, nonché per attrezzature industriali. Le quattro aziende acquisite hanno realizzato un fatturato consolidato di 320 milioni di Euro nel 2018 e propongono ai loro clienti un’offerta composta da quasi 100.000 prodotti, con 1.000 collaboratrici e collaboratori all’attivo. Queste acquisizioni permetteranno al Gruppo RAJA
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Breaking NEWS
MACA ENGINEERING ENTRA A FAR PARTE DEL GRUPPO AROL
PIÙ SPAZIO IN MAGAZZINO
I
l 31 gennaio 2020 Maca Engineering S.r.l di San Quirino (Pordenone), specialista nella progettazione e costruzione di macchine per la produzione, l’assemblaggio e il taglio di capsule in alluminio e plastica, è entrata a far parte del Gruppo Arol, punto di riferimento nella progettazione e produzione di sistemi di capsulatura. Il Gruppo Arol conferma così il proprio progetto industriale e la propria strategia che ha l’obiettivo di espandere verticalmente l’offerta di macchine ad alto contenuto tecnologico per il packaging primario, volte ad assicurare i sempre più elevati standard di sicurezza richiesti a favore del consumatore finale. “Siamo particolarmente soddisfatti di accogliere nella nostra famiglia il team di Maca Engineering, che da oltre 30 anni progetta e produce macchinari sinonimo di robustezza, precisione ed affidabilità, perfettamente in linea con i nostri valori ed obiettivi. Conosciamo bene le crescenti aspettative qualitative delle linee di imbottigliamento - in ogni settore merceologico e Paese del mondo - e la possibilità di aggiungere al know-how di Arol quello delle tecnologie di produzione dei tappi, così forte e radicato in Maca Engineering, risulterà in un’offerta unica nel panorama industriale, che accrescerà le competenze di entrambi, apportando un sicuro valore aggiunto ai nostri rispettivi clienti” ha commentato Alberto Cirio, amministratore delegato di Arol. “Questa collaborazione ci consentirà di accelerare nell’innovazione e nello sviluppo dei nostri prodotti e servizi, potendo contare sull’esperienza delle aziende del Gruppo Arol e su un incredibile team di R&D che ha saputo cogliere appieno l’esigenza di integrazione dei macchinari nelle smart factories di ultima generazione”, ha dichiarato Andrea Marchioro, amministratore delegato di Maca Engineering.
NUOVO GROUP SALES MANAGER PER EDIGIT INTERNATIONAL
E
digit International ha scelto Maurizio Sapio come nuovo Group Sales Manager, già pienamente attivo nella direzione commerciale dell’azienda. Forte di un’esperienza ultradecennale in ruoli manageriali presso realtà di rilevanza internazionale, Maurizio Sapio, in qualità di ingegnere informatico, ha maturato una lunga esperienza nell’esercizio di funzioni commerciali nell’industria informatica, presso aziende quali Oracle, PeopleSoft, IBM, Lectrà, società di riferimento a livello mondiale nelle soluzioni tecnologiche di software integrati (PLM) e nei sistemi CAD/ CAM, ed è stato Professional Printing Division Sales Director della struttura commerciale dedicata ai sistemi per la stampa professionale e industriale in Konica Minolta. Tutto lo staff Edigit ha dato un caloroso benvenuto al nuovo collega Maurizio, nella certezza del prezioso contributo che saprà portare alla società e ai suoi clienti.
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Ulmex a ognuno la sua racla L’azienda italiana rafforza la partnership con TKM Meyer e presenta in esclusiva italiana CeraFlex XT e CeraPrint XT, le nuove racle ad altissime performance per flessografia e rotocalco.
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cegliere la racla giusta è un fattore determinante che può incidere in maniera significativa sulla qualità e sulle performance dei processi di stampa, siano essi flexo o rotocalco. Proprio a queste lame sottili è affidato l’importante compito di asportare in maniera uniforme l’eccesso di inchiostro accumulato sulla superficie degli anilox o dei rulli cromati. Un passaggio estremamente delicato, che influisce sulla qualità di stampa e sulla durata dei cilindri stessi. “Selezionare la miglior racla e usarla correttamente, aiuta a preservare e allungare la vita di anilox e rulli”, conferma Alessio Polastro, Direttore Vendite di ULMEX Italia. Grazie a un know-how più che ventennale, l’azienda italo-tedesca è in grado di consigliare il perfetto abbinamento tra le diverse varietà di lame e la tipologia di cilindri.
TKM DuroBlade rappresentano le soluzioni high-end product ad altissime performance per flessografia e rotocalco. Realizzate con base in acciaio altamente legato, CeraFlex XT e CeraPrint XT sono dotate di un avanzato rivestimento ceramico che le rende idonee alla stampa di lunghe metrature con inchiostri e vernici particolarmente abrasivi. “Le nuove racle stanno riscuotendo un immediato consenso, grazie all’elevato ciclo di vita e all’alto indice di resistenza all’usura a parità di costanza qualitativa”, aggiunge Polastro. Durata e affidabilità eccezionali caratterizzano anche la racla TKM CeraPrint S, con avanzata tecnologia di rivestimento ceramico. Particolarmente indicata per medie e alte tirature, questa lama assicura qualità di stampa impareggiabile e riproducibile nel tempo, anche per i lavori più complessi. Soluzione ottimale per inchiostri altamente abrasivi, vernici o rivestimenti nella stampa flessografica, nella spalmatura, nella stampa del cartone, come anche nei verniciatori in linea delle macchine offset piane, è invece la racla TKM DuroBlade con rivestimento pressurizzato brevettato che si consuma lentamente, in modo uniforme ed omogeneo, raggiungendo una durata senza eguali. La base è sia in acciaio al carbonio sia in acciaio inox (NiroPrint), resistente alla corrosione. Questo particolare modello assicura, inoltre, ripetibilità costante nel tempo, con irrilevanti variazioni di tonalità. TKM DuroBlade è disponibile anche nella versione HL, particolarmente indicata per cilindri anilox a ridotta volumetria per stampe ad alta definizione e cilindri cromati completamente incisi. Oltre a TKM Meyer, tra i brand rappresentati in esclusiva italiana da ULMEX ci sono Zecher per gli anilox, Rotec per le maniche e gli adattatori, Flexo end Seals per le tenute camera racla, Soprin per i microscopi digitali 3D, Fasnacht per i viscosimetri, Harris & Bruno per i verniciatori in linea, Pavel per i compattatori e Laser Clean per la pulizia laser degli anilox. Un servizio che ULMEX assicura capillarmente a domicilio 24/7 tramite una flotta proprietaria di Service-Truck attrezzati, unica in Italia.•
Soluzioni innovative e servizi a valore aggiunto Dal 1999, infatti, ULMEX fornisce l’eccellenza del mercato in fatto di accessori, consumabili e macchinari, selezionati accuratamente secondo elevati standard qualitativi e tecnologici e distribuiti in esclusiva italiana grazie ad accordi commerciali con brand di riferimento nel panorama internazionale. Una gamma di prodotti e soluzioni innovative in continuo ampliamento, con il valore aggiunto di servizi e consulenza altamente qualificati per piani di intervento customizzati. “Come nel caso delle racle, che devono essere scelte con molta attenzione in base agli inchiostri utilizzati, ai supporti di stampa e alle applicazioni da realizzare”. ULMEX offre un vasto assortimento di racle, grazie alla partnership con la tedesca TKM Meyer, da oltre cinquant’anni specializzata proprio nella progettazione e nella realizzazione di lame per il settore della stampa, del packaging e del converting. “Inoltre, TKM Meyer analizza le racle in laboratorio con microscopi 3D di ultima generazione, in grado di stabilire usure anomale, problematiche di parallelismo del porta racla ed eventuali microfratture, risalendo se necessario alle cause di score line”, spiega Angelo Maggi Amministratore di ULMEX Italia.
Nuove racle ad alte performance Tra le ultime novità presentate in esclusiva italiana, le nuove racle TKM CeraFlex XTe CeraPrint XT, che insieme ai modelli TKM CeraPrint S e
40 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2020
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RITTAL ANNUNCIA NUOVO ADATTATORE IOT
L
a capacità di comunicazione delle macchine e degli oggetti tramite internet è un requisito fondamentale di Industria 4.0. La soluzione di Rittal integra le unità di raffreddamento “Blue e” esistenti nei sistemi di Condition Monitoring e di IoT. La digitalizzazione è fra i primi pensieri delle aziende operanti in ogni settore industriale. Ma come è possibile entrare nella trasformazione digitale se macchine e sistemi non sono dotati di interfacce di comunicazione idonee? Un “retrofit digitale”, che aggiorni macchine e sistemi esistenti con una tecnologia di comunicazione idonea, può essere la soluzione ideale. Per questo Rittal ha lanciato sul mercato un adattatore per i suoi condizionatori “Blue e” in grado di connetterli ai sistemi intelligenti di Condition Monitoring e di IoT (Internet of Things). Il nuovo adattatore offre molteplici possibilità di gestione dati tra le quali il monitoraggio fino a 10 unità di raffreddamento in configurazione master-slave, la raccolta e registrazione dei dati relativi ai valori elettrici e termomeccanici, l’analisi di efficienza energetica del quadro elettrico, la gestione degli allarmi relativi a guasti e superamento di soglia impostati. Tutto questo produce un risparmio economico in termini di consumi energetici e previene improvvisi e costosi fermi macchina. Alla gestione della macchina si aggiunge il check up della componentistica elettrica e di comando nelle applicazioni outdoor quali produzione da fonti rinnovabili, sistemi di controllo illuminazione pubblica e sistemi di videosorveglianza. Il nuovo adattatore è compatibile con tutti i condizionatori della serie “Blue e” standard e in acciaio inox, installati a tetto o a parete e equipaggiate con controllore Comfort. Allo stesso modo le unità di raffreddamento Rittal con classificazione Nema 3R/4 o Nema 4X – spesso utilizzate all’esterno – possono essere integrate nelle applicazioni Internet of Things. L’intero sistema può essere configurato e messo in servizio tramite il web server integrato nell’interfaccia IoT, in modo rapido, conveniente e senza necessità di programmazione. Le unità di raffreddamento “Blue e” sono integrate in sistemi di livello superiore utilizzando la stessa interfaccia IoT che Rittal commercializza per unità della gamma successiva, “Blue e +”. Rittal ha sviluppato il nuovo adattatore IoT in quanto le vecchie unità “Blue e” non erano in grado di comunicare direttamente con l’interfaccia IoT.
LX610 STAMPA E FUSTELLA LE TUE ETICHETTE!
V
i piacerebbe utilizzare un’unica macchina per la stampa e la scelta del formato (tondo, quadrato, rettangolo, a stella) delle etichette? LX610 è la stampante in grado di soddisfare queste esigenze: assolutamente innovativa sul mercato, consente infatti di stampare etichette a colori ad alta risoluzione e contemporaneamente fustellarle dando alle etichette la forma che si desidera (quadrata, ovale, rettangolare ecc.). Con LX610 non ci sarà più la necessità di utilizzare etichette prefustellate; le dimensioni e la forma dell’etichetta possono essere decise grazie al software incluso nella stampante. Il software di default è gratuito e dà la possibilità di creare delle forme base, ma acquistando la versione pro a pagamento si ha la possibilità di avere accesso alle più svariate sagome. La stampante lavora con una singola cartuccia di inchiostri a base d’acqua o pigmentati in base alle diverse necessità e al risultato che si desidera ottenere. LX610 è stata presentata in occasione del primo meeting europeo organizzato da DTM Print, la nuova società che dal 2019 si occupa di commercializzare i prodotti Primera in Europa, il 7 ottobre scorso nella città tedesca di Wiesbaden, a cui EUROCODING ha partecipato in qualità di distributore ufficiale dei prodotti DTM Print e PRIMERA. www.eurocoding.com | sales@eurocoding.com
LAMINATI CAVANNA PUNTA SULL’INNOVAZIONE NEL TAGLIO
L’
azienda di Ponte Trebbia è da sempre specializzata nell’accoppiamento degli imballaggi flessibili a solvente, solvent-less e all’acqua con un parco macchine che conta ben 7 linee di accoppiamento e che recentemente si è ampliato. Laminati Cavanna effettua anche la rettifica dei cilindri in gomma e il taglio delle bobine su richiesta dei clienti. A gennaio 2020 nello stabilimento di Ponte Trebbia è entrata in funzione la nuova taglierina ribobinatrice bialbero BIMEC dotata di sistema FUTEC di controllo automatico bifacciale dei difetti. La garanzia dei processi lavorativi è assicurata dalla Certificazione ISO 9001:2015 e Certificazione BRC (grade AA) che consente di mantenere un costante livello qualitativo del servizio, teso al soddisfacimento delle esigenze del cliente. Qualità, innovazione e miglioramento continuo fanno parte della filosofia aziendale di Laminati Cavanna e anche quest’ultimo investimento ne è dimostrazione.
42 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2020
Varietà
La Vostra applicazione determina il tipo di materiale, noi lo forniamo. Esattamente la catena portacavi richiesta da ogni Vostra specifica applicazione.
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Schneider e Minipack - Torre
Sostenibilità e innovazione nel packaging
Con la completa digitalizzazione di PratiKa 56 X2 grazie alla piattaforma EcoStruxure di Schneider Electric, la macchina di punta dell’offerta Minipack - Torre per il confezionamento termoretraibile ha raggiunto livelli superiori di efficienza operativa, servizi aggiuntivi, risparmio energetico e di risorse.
M
inipack - Torre è un’azienda di riferimento nella progettazione e produzione di soluzioni per l’imballaggio con una lunga tradizione di eccellenza, che nel 2019 ha celebrato i suoi 50 anni di attività. L’azienda serve clienti di vari settori quali farmaceutico, cosmetica e food con una presenza in 86 Paesi del mondo. L’azienda di Dalmine, Bergamo, si distingue anche per decine di modelli brevettati a livello internazionale. Il rapporto tra Minipack - Torre e Schneider Electric è di lunga data, contando quasi due decenni di collaborazione volta a creare macchine sempre più innovative, performanti e in anticipo sui tempi. Caratteristiche che si applicano perfettamente anche a PratiKa 56 X2, la macchina di punta dell’offerta Minipack per il packaging termoretrabile, che è stata completamente digitalizzata per offrire grazie alla connettività integrata e a software dedicati un’operatività sempre più efficiente e sostenibile, accompagnata da servizi che trasformano il modo di fare manutenzione e di gestire il parco installato.
accorgimenti capaci di ridurre il carico energetico della macchina come l’utilizzo di inverter per tutti i motori e la presenza di funzionalità per il controllo dei consumi che, ad esempio, riducono al minimo possibile il consumo di energia delle macchine nelle fasi di inattività. Le caratteristiche vincenti della collaborazione tra Minipack - Torre e Schneider Electric sono ribadite anche da Andrea Piffari, Sales Manager di Minipack. “Con Schneider Electric abbiamo una partnership vera e consolidata basata sul rispetto, sulla voglia di crescere e innovare insieme e incentrato sulle persone, che valorizzano le aziende”, commenta Piffari. “Lavorare con loro ci offre un forte vantaggio competitivo grazie alle nuove tecnologie che vengono costantemente sviluppate; in questo modo riusciamo a offrire al mercato le soluzioni che rispondono ai requisiti più attuali, come la sostenibilità. Gli utenti finali esprimono sempre maggiore attenzione a questo aspetto ed è quindi necessario che anche le macchine per il confezionamento siano pensate in modo da contribuire al raggiungimento di questo obiettivo”.
Sostenibilità, valore chiave per il business Minipack - Torre ha sempre considerato la realizzazione di soluzioni sostenibili un valore chiave per il proprio business, oltre che una precisa responsabilità nei confronti dell’ambiente in cui tutti viviamo. Le macchine Minipack sono realizzate utilizzando il più possibile materiali riciclabili a fine vita, come l’acciaio e altri metalli, e adottando l’uso di plastiche solo nei casi in cui non sia possibile sostituirle. Inoltre, l’azienda è stata pioniera nel sostituire la gestione dei movimenti macchina con valvole ad aria compressa, che hanno elevati consumi energetici, prima con inverter e poi con motori brushless. Per entrambe queste esigenze Minipack ha trovato in Schneider Electric il fornitore adatto, focalizzato allo stesso modo sulla sostenibilità, in grado di offrire soluzioni progettate per la massima riciclabilità a fine vita (Green Premium) e motion efficiente come i motori Lexium 32 che Minipack adotta per gestire i movimenti delle barre saldanti. Altrettanto importanti le tecnologie Schneider Electric per adottare
I vantaggi della connettività Con Schneider Electric, Minipack ha affrontato il processo di digitalizzazione di PratiKa 56 X2 che si basa su due pilastri. Da un lato abbiamo soluzioni per aumentare la produttività e la capacità degli operatori attraverso un’app di realtà aumentata – EcoStruxure Augmented Operator Advisor – che aiuta a gestire la macchina sia in affiancamento all’operatività quotidiana sia nelle fasi di manutenzione correttiva. Dall’altro, c’è un potente software basato in cloud – EcoStruxure Machine Advisor – che consente il monitoraggio e l’analisi a distanza dei dati della macchina in produzione e permette a Minipack, che ha un modello di business focalizzato su rivenditori, di offrire al suo canale uno strumento che permette di offrire al cliente finale servizi a valore aggiunto di manutenzione e controllo sulla base installata, ovunque essa si trovi fisicamente nel mondo.•
44 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2020
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45 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2020
Con il supporto di Con il supporto di
Imballaggi innovativi
focus su materiali e design S
i è tenuta in occasione di Marca by BolognaFiere 2020 la quinta edizione del premio ADI Packaging Design Award. Questo progetto condiviso di ADI, Marca by BolognaFiere e della rete delle aziende espositrici ha valorizzato, durante la manifestazione, le soluzioni più innovative. La commissione – formata da Anna Tortoroglio (Art Director, docente incaricata packaging presso Accademia di Belle Arti di Bologna), Roberta Zanetti e Gaetano Senatore (DOC Design) e Valentina Downey (presidente di ADI Emilia-Romagna) – ha selezionato fra i prodotti esposti in fiera i cinque che hanno saputo coniugare meglio il packaging con
Annunciati i vincitori della quinta edizione del concorso ADI Packaging Design Award, che mira a valorizzare non solo la materialità dell’imballaggio, ma anche gli aspetti immateriali riguardanti il processo produttivo, industriale ed estetico, facendo dell’innovazione e della ricerca i fili conduttori della selezione.
l’innovazione e l’eccellenza progettuale. Tre packaging sono stati scelti nel settore Food, uno nel settore Non Food e uno ha ricevuto la menzione speciale. I prodotti individuati rappresentano una preselezione per l’ADI Design Index 2020, da cui si accede alla selezione per il prossimo Compasso d’Oro ADI. •
| Categoria Non Food | ✔ Gamma Piatti in alluminio di Contital Laminazione Sottile Group
| Categoria Food |
Un riconoscimento per lo sviluppo di una gamma di prodotti monouso adatti a tutti tipi di utilizzo (surgelazione, forno tradizionale, microonde e utilizzato per tutti gli alimenti). I prodotti realizzati in lega di alluminio della famiglia 8000 composta di 100% alluminio riciclato e con uno spessore dai 60-90 micron permettono grazie al design (costolature concentriche) una leggerezza che non compromette la resistenza. La gamma di colori consente una personalizzazione del prodotto pur rimanendo completamento riciclabile.
✔ Ultimi pack 2019 di Acetificio Carandini Emilio Un premio per la costruzione di un racconto dei valori storici dell’azienda e del suo territorio. Uso dell’immagine, illustrazione, naming e colori la rendono un’operazione di comunicazione e packaging molto originale nel settore. La bottiglia del prodotto Carmela completa e rinnova la strategia di comunicazione.
✔ Casereccia di Preziosi Food
| Menzione Speciale |
Un premio alla ricerca e alla comunicazione che valorizza la scelta di sviluppo di un prodotto completamente compostabile dopo solo 3 mesi.
✔ Anno mille di Unes Il Viaggiator Goloso
✔ Life Soup di Agroama soc. coop. agr. Un prodotto che rinnova l’esperienza d’uso e di consumo unendolo a una comunicazione fresca e vivace. Il kit progettato offre la possibilità di mangiare in qualsiasi situazione prodotti freschi e genuini. Il pack è composto da un vaso in vetro, pratica tovaglietta, posate e condimenti.
Un progetto strategico che valorizza oasi controllate, ambienti che coniugano sostenibilità della filiera e biodiversità, attraverso un naming che riporta il consumatore all’obiettivo di rigenerare l’ecosistema dell’anno mille e attraverso una comunicazione attenta ai valori dell’ambiente.
46 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2020
Birra BEST LABEL 2020
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Il design delle etichette
che valorizza ne di POLI.design; Chiara Tomasi, marketing manager di Arconvert / Graphic Designer e Visual Artist; Laura Menichelli, creative director, designer & professor – nel selezionare le etichette con il design più creativo e originale ha valutato tutte le caratteristiche che consentono al prodotto di distinguersi rendendolo unico e riconoscibile. Inoltre, sono state assegnate anche 7 menzioni speciali alle categorie millennial, graphic research & composition, originality, logo & naming, illustration, best printing e brand identity. Le iscrizioni da parte di birrifici artigianali, beer firm, brewery rent e brew pub, oltre a studi grafici, agenzie di pubblicità, progettisti ed etichettifici sono arrivate non solo da tutta Italia ma anche da oltre confine, con la presenza di diversi studi grafici di Croazia, Repubblica Ceca e Svizzera. •
P
remiati i vincitori del concorso Best Label 2020 dedicato alle eccellenze grafiche della birra artigianale, organizzato da Solobirra, l’area speciale di Hospitality - Il Salone dell’Accoglienza, la fiera italiana del settore dell’ospitalità e della ristorazione che si è tenuta dal 2 al 5 febbraio 2020 a Riva del Garda. La giuria di esperti di design e marketing – composta da Gianpietro Sacchi, Interior Consultancy & Design e Direttore corsi di alta formazio-
✔ 1° classificato
(foto 1)
Basile ADV di Andrea Basile per Boom Stout del birrificio Matti da Legare Un concept forte ed originale, di grande impatto visivo, una composizione grafica accurata ed efficace, il collarino innovativo aggiunge valore al prodotto.
✔ 2° classificato
(foto 2)
Jana Benesova per Richard Sveták del birrificio Richard Un progetto accurato sotto tutti i punti di vista con un concept forte e legato al territorio. Particolare attenzione al dettaglio.
✔ 3° classificato
(foto 3)
Dario Frattaruolo per Balena Bianca del Birrificio sul Mare Concept e segno grafico originali, forte coerenza
segnica tra tutte le declinazioni prodotto. Illustrazioni accurate e palette cromatica raffinata e innovativa. Buona la scelta della carta che valorizza l’illustrazione.
Menzione Originality
Menzione Millennial
Mario Žerjav per Zorniak, Katapult, Bijelo, Ringišpil, Tàman Táman, Cvrkut, Blagoslov, Krampus del birrificio Primarius Craft Pivovara
Etichettificio Multi-Color Italia per Surfing I.P.A. e Power Hop del birrificio Hordeum Società Agricola
Menzione Graphic Research & Composition
Sebastiano Nabissi per Road 77 del birrificio Mastio
Menzione Brand Identity
Dario Frattaruolo per Libeccia, Raganella, Balena Bianca, Lampara, Manta, Granchio Nero, Granchio Bianco del Birrificio sul Mare
47 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2020
Birrificio Zmajska Pivovara d.o.o. per Cyclone
Menzione Logo & Naming
Menzione Illustration Enrico Chiaradia per Exclusive Selection Venezia di Zago Birrificio
Menzione Best Printing Gaia Beltrame per Primo Mosto, Mosto Rosso, Mosto Amaro del birrificio MostoItaliano
Tutti i vincitori
Tra le 98 etichette originali che si sono sfidate nel concorso grafico Best Label 2020, che ha richiamato artisti anche da oltre confine, ha premiato i più interessanti progetti grafici per il settore della birra artigianale, che consentono al prodotto di distinguersi in modo unico e riconoscibile.
la birra artigianale
Albe`a e Colgate primo tubetto di dentifricio riciclabile
S
ia Albéa che Colgate-Palmolive hanno dimostrato il proprio impegno nella realizzazione di un packaging efficace, che riduca al tempo stesso il suo impatto ambientale. Colgate, infatti, ha recentemente lanciato in Europa il dentifricio “Smile for Good” in un tubetto realizzato in HDPE (polietilene ad alta densità), un polimero molto utilizzato per i contenitori del latte e altre bottiglie di plastica, che viene ampiamente riciclato. Il corpo del tubo è realizzato con un film singleblown ed è prodotto da Albéa. Il tubo Colgate è il primo ad essere riconosciuto come riciclabile da APR (Association of Plastic Recyclers) e RecyClass (un’iniziativa che lavora per migliorare la riciclabilità degli imballaggi), che stabiliscono gli standard di riciclabilità rispettivamente per il Nord America e l’Europa. “L’impegno di Albéa nei confronti della sostenibilità risale a 15 anni fa e si riflette nella nostra vasta gamma di imballaggi responsabili”, ha affermato Gilles Swyngedauw, vice presidente per la sostenibilità, il marketing e l’innovazione di Albéa. “Oggi stiamo accelerando lo sviluppo di imballaggi riciclabili e contribuendo alla circolarità nel settore della bellezza e della cura della persona. Collaborando con i nostri clienti, fornitori e associazioni riconosciute come APR e RecyClass, dimostriamo il nostro impegno per il domani”.
C CCL Label coniuga design e ambiente
L’
azienda ha lanciato Triple S, una sleeve super stretch sostenibile che consente anche un importante risparmio sui costi. Il film Triple S e offre una piena libertà progettuale con una qualità di stampa ottimale. La Stretch Sleeve viene allungata e applicata al contenitore senza l’uso di adesivi o calore. L’elasticità naturale è tutto ciò che serve per mantenere la sleeve in posizione. Questo processo riduce enormemente il consumo di energia. Senza l’uso dell’adesivo, è possibile separare facilmente il contenitore dal film. Grazie alla bassa densità del materiale, il film galleggerà sulla superficie, mentre la bottiglia in PET affonderà durante il processo di riciclo, semplificando così il processo. “Lo sviluppo di Triple S è un passo importante per creare soluzioni di packaging sostenibili per il futuro”, ha spiegato Wolfgang Plösch, Business Develpment Director. “Siamo in grado di combinare design e sostenibilità per aumentare i vantaggi di mercato per i nostri clienti”. In particolare, i benefici offerti da TripleS sono il risparmio di materiale ed energia, l’impronta di carbonio ridotta, la bassa densità del film.
Nuova brand identity per Campari Soda
ampari Soda rinnova la Brand Identity e il linguaggio di marca con un progetto a firma RobilantAssociati - la Branding Agency milanese, player di riferimento in Italia e riconosciuta a livello internazionale. La nuova visual identity è una celebrazione del Brand, della sua storicità e iconicità, con uno stile che non tradisce la sua attitudine avanguardista e la sua consueta tensione al futuro. “Campari Soda non è un brand come gli altri: è un’icona. E intervenire su un’icona è sempre un privilegio e una responsabilità: richiede un esercizio raffinato di sensibilità e audacia, un equilibrio delicato tra rispetto della storia e capacità di visione – commenta Roger Botti, Direttore Generale di Robilant Associati. Per questa ragione il progetto prende l’avvio da un’indagine accurata e approfondita dell’iconografia di marca, della sua prestigiosa storia, del suo denso immaginario nel vissuto dei consumatori e lo rielabora in un linguaggio segnico e visivo all’altezza dei grandi Spirits internazionali. “Il legame con la mother brand, l’invenzione di un bitter sodato monodose, intuizione di Davide Campari, l’iconica bottiglietta di Fortunato Depero, il legame con la città di Milano e il rito italiano dell’aperitivo. La sfida di questo progetto – racconta Fabio Molinaro, Direttore Creativo di Robilant Associati – è stata quella di raccogliere un’eredità importante e tradurla in un’identità leggera, un linguaggio lighthearted, come è nel mood della marca, proiettandola nel futuro senza derive nostalgiche o vintage, ma al contrario traendo dalla storia slancio e forza propulsiva verso il futuro.” La nuova Brand Visual Identity capitalizza sugli elementi iconici – il logo, la bottiglietta, il tappo, il rosso e il bianco, – cristallizzati in un’identità che abbraccia e ingloba i messaggi principali – la data e il luogo di fondazione, la ricetta, il fondatore, regole e ritualità del consumo – e li fa “vibrare” insieme alla marca come elemento segnico e parte integrante del Brand. Nel pieno rispetto della personalità Campari Soda, la nuova identità è brillante e carismatica, italiana e internazionale, familiare e conviviale. Una vera icona del Made in Italy. Un nuovo omaggio all’arte, al saper fare impresa, al saper vivere e al design italiano.
48 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2020
Diam Pack, coffret speciale per Bollinger “007” Millésimé 2011
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PROCESSING & PACKAGING
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er celebrare il 25° capitolo della saga 007 dal titolo “No Time to Die”, in arrivo sugli schermi ad aprile, Diam Pack ha creato un coffret speciale per lo Champagne Bollinger 007 Millésime 2011. Da una relazione che risale a 40 anni fa tra la casa di Champagne Bollinger e il franchise cinematografico James Bond, una confezione molto speciale con un nuovo sistema di apertura innovativo che rivela una bottiglia non meno eccezionale. Interamente nera, questa edizione limitata composta da una miscela di uva dal vitigno Pinot Nero porta il numero “25”, composto dai titoli dei film precedenti. In collaborazione con l’agenzia di design del marchio, Diam Pack ha affrontato una sfida tecnica significativa con questo coffret: il suo meccanismo di apertura unico. Il coperchio si apre da solo, con il semplice tocco di un dito. Creare questo effetto non è stata un’impresa facile. Gli ingegneri di Diam Pack hanno lavorato a un asse collegato a martinetti in diverse aree del coffret, tra il legno e il plexiglass. Una chiusura a pressione sblocca il coperchio, che si alza lentamente per raggiungere una posizione verticale. Un’altra caratteristica consente alla bottiglia di sedersi con un angolo di 45°. Ciò è reso possibile da una culla fissata al coperchio che mantiene la bottiglia in posizione alla base e al collo e si solleva quando il coperchio trasparente si apre. Ecco come funziona la magia, in linea con la precisa richiesta del brand. Realizzato in MDF, il coffret è impiallacciato con ebano Makassar, un legno nobile che si distingue per la sua venatura a contrasto. Sul lato, il logo Bollinger 007 appare serigrafato in argento. Anche la finestra in plexiglass è serigrafata, con il nome della casa di Bollinger e l’edizione limitata. All’interno, il nome di ogni film della serie di James Bond è inciso in uno schema intrecciato. Le superfici interne sono macchiate e la base è rivestita in materiale soft touch nero. All’interno, una carta stampata racconta la storia del prodotto.
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Sostenibilitá
italiani sempre piu
Dall’indagine Nielsen condotta in collaborazione con Novamont, emerge la predisposizione degli italiani al coinvolgimento nei confronti del pianeta, insieme all’aspettativa che le aziende si impegnino in egual modo. Le possibilità di attivarsi con metodi di imballaggio e distribuzione più sostenibili sono molteplici e i consumatori si dichiarano disposti a sostenere il conseguente aumento di prezzo.
consapevoli
responsabili dell’utilizzo della plastica come componente degli imballaggi nel comparto alimentare – ricordiamo che la plastica è percepita come “altamente inquinante” dall’87% degli italiani – mentre solo il 15% attribuisce responsabilità ai retailer. Per il 47% dei consumatori sono invece le aziende produttrici a doversi impegnare per ridurre l’impiego della plastica negli imballaggi. Il 18% dei consumatori riconosce anche le proprie responsabilità e ammette di avere un ruolo nell’utilizzo di questo materiale nei pack dei prodotti.
Prospettive più green Gli italiani sono anche propositivi sul futuro: nei prossimi anni, il 64% si aspetta una riduzione dell’utilizzo della plastica non riciclabile negli imballaggi. Per raggiungere l’obiettivo, il 28% di loro suggerisce di impiegare maggiormente bioplastiche compostabili / biodegradabili, il 17% propone invece una maggiore distribuzione di prodotti sfusi e un maggiore utilizzo di carta / cartone e vetro. Suggeriti anche il vuoto a rendere (16%), l’impiego di plastiche riciclabili (14%) e la riduzione del volume e del peso delle confezioni (7%). Per quanto riguarda le categorie, dall’indagine emerge l’urgenza di rivedere l’utilizzo della plastica soprattutto per alcune categorie di prodotto: acqua, bevande analcoliche, latte, yogurt, snack dolci (compresi biscotti e cioccolato) e snack salati.
Il settore della carne La ricerca Nielsen si concentra, in ultimo, sul comparto della carne (l’85% degli intervistati ha acquistato carne almeno una volta negli ultimi 6 mesi, in media acquistano carne fresca circa una volta alla settimana), particolare sia per peso dello sfuso nel largo consumo, sia per le implicazioni di sostenibilità legate agli imballaggi. Dal punto di vista degli imballaggi, in questo comparto, la prospettiva è ancora più netta. L’88% dei consumatori di carne dichiarano di ritenere importante che il pack sia rispettoso dell’ambiente, e uno su tre chiede maggiore utilizzo di bioplastiche (34%) e di carta / cartone e vetro (20%). A maggior ragione, il consumatore di carne si dichiara sicuramente disposto a pagare di più per carne fresca in una confezione sostenibile nel 57% dei casi, e in media pagherebbe il 4,9% in più.
I
nquinamento e degrado ambientale sono “molto preoccupanti” per il 59% degli italiani, addirittura più delle difficoltà economiche, indicate come molto preoccupanti solo dal 53%. Per l’88%, inoltre, la difesa dell’ambiente è uno dei valori più importanti nell’attuale società. Partendo da queste evidenze, Nielsen, in collaborazione con Novamont, ha indagato il pensiero della popolazione italiana riguardo la salvaguardia del pianeta. La ricerca è stata condotta su un campione rappresentativo dei responsabili d’acquisto italiani tra i 18 e i 65 anni.
Ridurre i rifiuti Quasi la totalità degli italiani si dichiara d’accordo con il principio di mutuo impegno: per il 92%, infatti, tutti dovrebbero impegnarsi per ridurre la quantità di rifiuti, che preoccupano ben l’87% dei rispondenti. L’85% dei responsabili d’acquisto nostrani, inoltre, afferma di fare la spesa orientandosi verso marche e prodotti rispettosi dell’ambiente, anche se ciò significa spendere un po’ di più. Per il 75%, infatti, è contemplabile pagare di più un prodotto solo perché è più sostenibile a livello ambientale, o perché lo è la sua confezione (73%).
L’impegno per il futuro Il messaggio chiave per i player del settore è quindi che gli italiani sono ormai convinti che la situazione di degrado ambientale sia effettiva, ma anche che la plastica non è l’unico “mostro” percepito, e che le possibilità di attivarsi con metodi di imballaggio e distribuzione più sostenibili ci sono, anche se questo dovesse significare un certo aumento dei prezzi al consumo, che i consumatori italiani dichiarano di essere disposti a sostenere.•
Il ruolo del packaging La ricerca Nielsen approfondisce poi il tema del packaging. Il 62% dei consumatori è convinto che le aziende produttrici siano le principali
50 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2020
Imballaggi &AMBIENTE
BOSCH REXROTH OBIETTIVO “ZERO EMISSIONI”
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econdo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), l’industria manifatturiera è responsabile di quasi un terzo delle emissioni mondiali di anidride carbonica. Bosch Rexroth si sta impegnando per raggiungere l’ambizioso obiettivo di Bosch: essere la prima azienda industriale carbon neutral a partire dal 2020. “Tutte le 400 sedi Bosch, nei diversi Paesi del mondo, saranno infatti a impatto zero”, ha annunciato VolkmarDenner, CEO di Robert Bosch GmbH. Per questo ambizioso traguardo, l’azienda sta adottando quattro misure principali: miglioramento dell’efficienza energetica, aumento della percentuale di rinnovabili nell’approvvigionamento energetico, maggiore utilizzo di energia verde e strategia di compensazione delle emissioni inevitabili di carbonio. In questo modo, saranno neutralizzati 3,3 milioni di tonnellate di CO2 l’anno a partire da quest’anno. Per quanto riguarda la riduzione delle emissioni di CO2, Bosch Rexroth sta mettendo in atto un piano iniziato già nel 2011 basato sull’efficienza degli impianti e sull’utilizzo di energie rinnovabili: si sta studiando la possibilità di installare un impianto fotovoltaico e il risparmio dell’energia sprecata (switch off strategy). Tra i progetti implementati già nel 2012 c’è il passaggio all’illuminazione a LED. Prima dell’introduzione di queste lampade , i 1.899 corpi illuminanti e 6.234 lampade di varia potenza di Bosch Rexroth consumavano 165.000 Watt al giorno e in un anno (2.520 ore) le emissioni ammontavano a 226.302 Kg di CO2. L’introduzione delle lampade a LED, a pari livello di potenza illuminante installata, ha più che dimezzato le emissioni di CO2 facendole scendere fino a 101.080 Kg, mentre il consumo di potenza elettrica è sceso a 73.000 Watt. In termini di costi si è arrivati a una riduzione di circa 40.000 € all’anno. Inoltre, per migliorare l’efficienza energetica, Bosch Rexroth ha intrapreso altri progetti, tra cui: la sostituzione UTA con modelli ad elevata efficienza (triplo recupero di calore), l’utilizzo di serramenti ad elevata prestazione termica nei vari edifici, l’uso di impianti efficienti per il controllo e la regolazione delle temperature negli edifici (fancoil ad inverter con velocità controllata e valvole di regolazione dei fluidi), l’adozione di timer per lo spegnimento degli impianti, l’utilizzo di impianti a pompa di calore. Infine, grazie al sistema di regolazione puntuale e al controllo centralizzato degli impianti, si è riusciti a ottenere un’ulteriore riduzione di 456 tonnellate di CO2, che sommate al progetto d’illuminazione a LED permette di ottenere una riduzione complessiva di 581 tonnellate di CO2.
Connecting Global Competence
A smart future thanks to Smart Factory?
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HERMA NUOVO ALLEATO PER L’ECONOMIA CIRCOLARE
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o speciale adesivo lavabile per etichette 62Rpw di Herma consentirà agli operatori del processo di riciclo di produrre pellet in PET di elevata purezza che non contengano residui dannosi, senza tracce di etichette di carta, film e adesivo. A differenza del downcycling o dell’approccio cascading, questa innovazione si colloca perfettamente nell’ottica dell’economia circolare. Da tempo l’attenzione non si focalizza solo sulle bottiglie per bevande in PET, ma anche sui flaconi di detersivo, i dispenser di sapone e le lattine per alimenti e cosmetici. L’adesivo 62Rpw offre affidabile adesione e buona resistenza all’azione dell’umidità. Nonostante queste caratteristiche, i normali processi di pulizia industriale sono in grado di rimuoverlo senza lasciare residui. L’innovativa tecnologia multistrato ha permesso la coesistenza di questi requisiti. Lo strato intermedio consente all’adesivo di legarsi saldamente all’etichetta, facilitando la rimozione completa dalla superficie in PET. Questo nuovo adesivo sarà reso disponibile inizialmente con una carta resistente all’umidità e agli alcali e con un film in PP: per i materiali per etichette HERMAcoat greaseproof (grado 228) e HERMA PO trasparent (grado 846), certificati dell’Istituto cyclos-HPT insieme all’adesivo 62Rpw in termini di riciclabilità. Per altri due materiali per etichette in film – HERMA PP bianco extra tc (grado 880) e HERMA PP 50 trasparent tc (grado 885) – la fase di certificazione è in corso. Tutti questi materiali sono adatti per l’applicazione su contenitori e bottiglie in PET. Nel laboratorio Herma ciascuno dei materiali per etichette con il nuovo adesivo 62Rpw ha raggiunto una percentuale di lavaggio del 100% secondo i severi requisiti imposti dal protocollo per i test Petcore versione 1.4. Petcore è un’associazione di livello europeo che comprende l’intera catena di approvvigionamento del PET, dai produttori agli utenti fino al riciclo. Lo speciale adesivo multistrato 62Rpw di Herma rende il riciclo del PET semplice, efficiente e quindi economico, perché aiuta la rimozione completa e rapida delle etichette durante il lavaggio nel processo di riciclo. “La possibilità di rimuovere contemporaneamente tutti i contaminanti di un’etichetta, compresi gli inchiostri da stampa, è una parte fondamentale della soluzione, non solo per quanto riguarda l’etichettatura di contenitori e bottiglie, ma anche nel processo di riciclo”, insiste Ulli Nägele, responsabile dello sviluppo di Herma.
GARDA PLAST ENTRA IN CORIPET
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oripet, consorzio che lo scorso aprile ha ottenuto dal Ministero dell’Ambiente il via libera a operare autonomamente nella gestione del riciclo delle bottiglie PET, aumenta la rappresentatività della propria filiera grazie all’ingresso nella compagine di Garda Plast, società che opera nell’ambito della produzione di preforme e bottiglie in PET. Composto inizialmente da 6 aziende produttrici di acque minerali e bevande analcoliche (Acque Minerali d’Italia, Ferrarelle, Lete, Maniva, Gruppo Sanpellegrino e Drink Cup, circa il 35% del mercato a valore delle acque minerali in Italia) e 3 aziende di riciclo di PET (Aliplast, Dentis Recycling Italy e Valplastic, circa il 75% del mercato di riferimento), Coripet ha segnato di mese in mese la crescita della propria struttura consortile. Dopo l’avvio nello scorso dicembre dell’attività di riciclo del PET opaco, grazie all’entrata in Coripet della Centrale del latte di Brescia, di Granarolo e di Parmalat, è ora la volta di Garda Plast che, con la controllata IFAP, rappresenta un attore importante nello scenario produttivo della preforma e della bottiglia in PET. Afferma Corrado Dentis, Presidente Coripet: “Il gruppo Garda Plast è un portatore di interessi per la filiera, in quanto con questa nuova adesione Coripet può intervenire anche all’interno del processo di produzione e progettazione dell’imballaggio. Avere tra i consorziati una rappresentanza di realtà industriali che lavorano la materia prima per fare il semi lavorato utilizzato per la produzione della bottiglia garantisce maggiore possibilità d’intervenire a monte dell’imballaggio e chiude in un certo senso il cerchio per ciò che riguarda gli attori rappresentativi dell’intera filiera”. Ambiziosi gli obiettivi che Coripet si pone: rendere concreto il ciclo “da bottiglia a nuova bottiglia” e arrivare a raccogliere, riciclare, recuperare il 90% delle bottiglie di plastica PET immesse sul mercato dalle aziende produttrici consorziate. Prima tappa raggiungere, dal primo anno, la quantità obbligatoria per legge, almeno il 60%, attraverso due modalità: da un lato integrandosi nell’attuale sistema di raccolta e selezione tramite accordi con Anci e gli impianti di selezione e, dall’altro, installando eco-compattatori presso i supermercati o gli altri soggetti interessati. Le bottiglie che saranno raccolte con gli eco-compattatori saranno avviate a nuova vita attraverso i riciclatori soci in Coripet, tutti in possesso del parere positivo di EFSA per la produzione di RPET idoneo al diretto contatto alimentare.
RAJA ITALIA OTTIENE LA CERTIFICAZIONE COC
L
a sostenibilità si conferma un tema di primaria importanza per RAJA Italia, che annuncia di aver ricevuto la certificazione Catena di Custodia, più comunemente nota come COC (Chain of Custody), per i marchi FSC e PEFC. Una certificazione di grande valore per un player così rilevante nel settore del packaging da sempre impegnato a favore dell’ambiente. La certificazione garantisce infatti al mercato l’utilizzo di una pasta di carta, materiale che compone gli imballaggi di carta e cartone dell’azienda piacentina, prodotta da legno proveniente da foreste gestite in maniera sostenibile e non da fonti controverse.Questa certificazione si presenta come un’ulteriore prova del percorso sostenibile intrapreso da RAJA Italia sempre più rivolta verso un imballaggio ecologico nel pieno rispetto del pianeta e delle sue risorse. Uno sguardo attento all’ambiente che in realtà è nel DNA del Gruppo RAJA dalla sua fondazione. “Ottenere questa certificazione rappresenta per RAJA Italia un traguardo importante perché posiziona la nostra offerta sul mercato in chiave sempre più green ed eco-friendly”, afferma Paola Farina, Product Marketing &Purchase Manager. “Da oggi i nostri clienti hanno una nuova conferma della politica sostenibile che stiamo sostenendo a gran voce non solo con oltre 1.500 prodotti ecologici a catalogo ma anche con attività concrete e qualifiche come la Catena di Custodia FSC-PEFC”.
52 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2020
Imballaggi &AMBIENTE
Unica fiera commerciale Europea per l’Industria del Cartone Ondulato e Teso
NUOVE SOLUZIONI NOVAMONT ECO-SOSTENIBILI
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ovamont, impegnata da sempre nello sviluppo di prodotti biodegradabili e compostabili pensati come soluzioni per quegli ambiti in cui è molto forte il rischio di accumulo di microplastiche e altre sostanze nocive nel suolo, nelle acque e nei fanghi di depurazione, ha presentato all’ultima edizione di Marca by BolognaFiere una serie di importanti novità per il settore dell’imballaggio alimentare. Per quanto riguarda la carta da banco accoppiata, due i prodotti commercializzati sul mercato. La prima è la carta NIVIS, prodotta da Nicoletti Cartotecnica in collaborazione con Polycart, certificata TUV Austria. Si tratta di una carta realizzata con carte kraft in pura cellulosa bianche ed avana con grammature da un minimo di 35 gr/m² ad un massimo di 50 gr/m² accoppiata con pellicola in MATER-BI con uno spessore di 6/7 micron. I test effettuati hanno mostrato, oltre alla conformità alimentare per il contatto diretto con tutti i tipi di alimenti, anche una migliore conservazione dei cibi confezionati rispetto alla tradizionale carta accoppiata con HDPE. La seconda è la carta compostabile prodotta da Pool Pack By Grossi Group, un imballaggio realizzato accoppiando carta kraft e film biodegradabile e compostabile in MATER-BI, entrambi di minimo spessore e idonei al contatto con tutti gli alimenti, che minimizza il contatto con l’aria e garantisce una migliore e più lunga conservazione del contenuto. Il film ha superficie doppia rispetto al foglio di base, formando due ali ripiegabili che assicurano una chiusura ermetica del pacchetto. La semplicità di utilizzo, l’altissimo livello di igiene garantito, la riutilizzabilità domestica dell’involucro e la sua riciclabilità con la frazione organica dei rifiuti fissano un nuovo standard di qualità nel settore del primo imballo alimentare. Novamont propone poi le vaschette in cartoncino auto assorbente per il comparto carne, prodotte in pura cellulosa e MATER-BI, in grado di assorbire il siero rilasciato dai diversi tagli di carne e pesce. Per i prodotti da forno e snack, l’azienda ha presentato una gamma di soluzioni ad alta barriera con permeabilità a gas e vapore messe a punto da Novamont in collaborazione con Saes Group, derivate da materie prime di origine vegetale e ideali per sostituire imballaggi multistrato non riciclabili o contaminati da residui di alimenti. Con un contenuto di materia prima rinnovabile che arriva fino al 60%, infine, i nuovi sacchi frutta e verdura in MATER-BI hanno ottima resistenza meccanica, buona trasparenza e caratteristiche di compostabilità industriale e domestica. Il MATER-BI è l’innovativa famiglia di bioplastiche biodegradabili e compostabili secondo lo standard europeo EN13432, nata dalla ricerca Novamont per quelle applicazioni in cui la biodegradabilità in diversi ambienti (impianti di compostaggio industriale, suolo, ambiente marino) rappresenta un valore aggiunto.
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PACKAGING SOSTENIBILE PER LE ZUPPE MARCO ROVEDA
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e prime a essere confezionate in un packaging sostenibile con carta certificata PEFC, realizzate con ingredienti provenienti da filiera biologica garantita, gustose e rapide da preparare. Queste le caratteristiche della nuova linea di zuppe di Marco Roveda – Il pioniere del biologico, prodotti freschi già pronti, realizzati con ricette di alta qualità, rapidi da cucinare e composti da ingredienti provenienti da filiera biologia certificata e indicati anche per un’alimentazione vegana e vegetariana. Per questa importante sfida, Marco Roveda ha scelto di collaborare con Spreafico, azienda di riferimento nel mondo dell’ortofrutta che può vantare 60 anni di esperienza all’interno di questo settore. Il gruppo, che da sempre pone al centro l’innovazione e l’ascolto delle esigenze dei consumatori, ha scelto di sostenere questo progetto sin dall’inizio mettendo a disposizione le proprie competenze commerciali e distributive. Rispettando la catena del freddo dal magazzino fino allo scaffale del supermercato, Spreafico garantisce un prodotto di qualità e si colloca come partner affidabile e professionale per tutti i propri interlocutori. L’assortimento, composto da sei gustose referenze, spazia dalle ricette più tradizionali come il minestrone di verdure ricco con curcuma e la zuppa toscana con farro a quelle più innovative come la zuppa chili leggermente piccante, la vellutata di funghi con porcini, la zuppa di verdure con piselli e la zuppa di lenticchie ai due aceti. “Dopo un’esperienza ventennale nel settore ho deciso di rimettermi in gioco per offrire ai consumatori prodotti che vadano oltre la semplice dicitura del biologicoe rispettino l’innovativa frontiera della Total Quality”, ha spiegato Marco Roveda – Il pioniere del biologico. “La nostra linea di zuppe è garanzia di prodotti davvero sani e buoni, ideali per una dieta equilibrata. Le nostre zuppe rappresentano la vera opportunità bio perché, a differenza dei prodotti nella comune ciotola in plastica, sono confezionate in pack realizzati con carta dotata di certificazione PEFC eproveniente da filiera sostenibile”.
LA NUOVA ECOBAG PER SURGELATI DI FROSTA
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rriva per la prima volta nel banco freezer e nelle cucine degli italiani l’ecobag per surgelati. Attraverso un mix di materiali studiati ad hoc, FRoSTA, azienda di surgelati pioniera nell’ambito della produzione responsabile, lancia sul mercato italiano il primo packaging sostenibile, realizzato a ridotto impatto ambientale e riciclabile nella carta. Una rivoluzionaria e importante innovazione tecnologica, tutta italiana, sviluppata per il settore dei surgelati, storicamente vincolato, soprattutto nel caso delle confezioni in busta, all’uso esclusivo della plastica per gli imballaggi. Cuore della sfida è la riduzione di quest’ultima e la creazione di una busta a base di carta che, nel freezer, è in grado di conservare al meglio le proprietà, il gusto e la qualità del prodotto finale. L’Italia è il primo Paese a lanciare sul mercato questo packaging sostenibile e il primo prodotto FRoSTA a beneficiare dell’ecobag è il Minestrone Valle degli Orti. La riduzione dell’impatto ambientale del nuovo packaging è infatti sensibile: grazie all’ecobag si stima una diminuzione di più del 70% di plastica e di circa il 40%* di CO2 prodotta rispetto alle confezioni precedenti (*dati basati sul processo produttivo del minestrone Classico La Valle degli Orti). L’impatto ambientale è stato valutato misurando la CO2 footprinting del Minestrone Classico Valle degli Orti e tenendo in considerazione tutte le fasi del processo produttivo fino all’arrivo nelle case dei consumatori. Il risultato dello studio ha mostrato che l’uso della carta come componente principale di una confezione ha vantaggi in termini di emissioni di CO2 rispetto al precedente imballaggio totalmente in plastica PET / PE. Un ruolo essenziale nell’imballaggio di carta FRoSTA è proprio la mancanza, durante la lavorazione e rifinitura della confezione, della fase di sbiancamento, che evita l’utilizzo di molte sostanze chimiche. Il nuovo sacchetto di imballaggio è composto da cellulosa e da una minima quantità di PE. La carta è grezza, priva delle sostanze chimiche solitamente utilizzate per il trattamento dei packaging, e riduce al minimo l’impatto ambientale dei processi produttivi. Nello strato interno viene inserito un sottile film plastico che protegge il prodotto: si tratta di una percentuale minima, che permette di rimanere all’interno dei parametri per lo smaltimento nella carta e che in fase di riciclo viene separata attraverso appositi processi. L’intero processo di produzione è certificato da ATICELCA (Associazione tecnica italiana cellulosa e carta) che valuta il grado di riciclabilità di materiali e prodotti a prevalenza cellulosica, cioè carta e cartone
ACQUAINBRICK PROGETTO DEDICATO A FELLINI
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omagna, The Smiling Land, è il nuovo progetto di comunicazione ecofriendly firmato Acquainbrick dedicato al grande regista riminese. La giovane start-up modenese, nata non più di 5 mesi fa e già molto attiva nel settore beverage, propone al mercato un nuovo modo di bere acqua e allo stesso tempo un nuovo media di comunicazione: il contenitore di cartone. Nel 2020, per il centenario dalla nascita di Fellini, Acquainbrick lancia un bando di idee creative diretto agli studenti dell’ISIA di Faenza con il duplice obiettivo di concepire un nuovo packaging grafico dedicato al maestro del cinema e di proporre al territorio una valida alternativa alla plastica per l’acqua da passeggio. I giovani designer dell’ultimo anno di studi del corso di Design della Comunicazione dell’università faentina, coordinati dal Prof. Alessandro Gori, ripercorreranno l’immaginario onirico e le dinamiche creative di Federico Fellini per ideare una livrea personalizzata in edizione limitata, concettuale e comunicativa dei valori intrinseci della Romagna. Il design vincitore del premio verrà proclamato ad aprile 2020 durante il Salone del Mobile di Milano.
54 54 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2020
Successo e sicurezza per lo stampatore di etichette.
Ridefinire il concetto di etichette digitali. Tocca con mano cosa significa la trasformazione digitale!
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Converting&LABEL IMBALLAGGI IN CARTONE ONDULATO una crescita inaspettata Fit-to-Product L’avvento dei sistemi Fit-to-Product (FtP) o box-on-demand è da ricondursi in particolare alle esigenze dei venditori e-commerce dedicati come Amazon e Staples. Questa tecnologia consente la produzione di imballaggi secondari personalizzati in base alle dimensioni esatte del prodotto da imballare, comprese le forme irregolari. Per l’end-user questo significa eliminare grandi inventari di scatole di dimensioni standard, che spesso richiedono abbondanti quantità di materiale di riempimento. Man mano che le piattaforme Fit to Product diventeranno più popolari, ci sarà una maggiore domanda di cartoni ondulati fanfold, nonché di sistemi di finitura e macchine da stampa adatti a processarli. Sono in corso importanti iniziative per capitalizzare questo mercato in crescita.
Sostenibilità Il cartone ondulato si sta rivelando popolare negli imballaggi poiché la sostenibilità diventa un problema sempre più importante in tutta la catena del valore: è facile da riciclare e l’industria della cellulosa e della carta è già esperta nel convertirli in nuove generazioni di contenitori di cartone. Queste qualità hanno portato a un aumento della popolarità delle strutture e delle protezioni antiurto in cartone ondulato rispetto alle alternative a base di polimeri, come le schiume di polistirene espanso (EPS). Mentre l’alleggerimento del cartone ha influenzato a lungo l’industria del cartone ondulato, il giusto peso e il ridimensionamento svolgono un ruolo sempre più importante in questo mercato, non solo in risposta alla domanda dei consumatori di imballaggi efficienti, ma anche in risposta all’adozione da parte della catena logistica di costi peso – dimensionali (DIM). In alcuni casi la sostituzione con un tipo di cartone più pesante può avere un impatto complessivo positivo in quanto consente l’eliminazione di ulteriori elementi protettivi. Il desiderio di ridurre al minimo il volume di aria che viene spedita all’interno di tutti i canali di distribuzione significa che in alcuni casi ci sono stati aumenti significativi dei costi. L’alleggerimento ha avuto un particolare successo nell’Europa occidentale, dove i pesi delle scatole sono ora in genere circa l’80% rispetto a quelli statunitensi.
Il mercato del packaging in cartone ondulato sta crescendo rapidamente, aiutato dall’espansione dell’e-commerce e dagli sviluppi delle tecnologie di stampa digitale.
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l mercato globale degli imballaggi in cartone ondulato sta crescendo più rapidamente del previsto, in controtendenza con alcune previsioni che attendono un rallentamento del suo consumo. Infatti, tra queste, una flessione della domanda in Cina e la messa al bando delle scorte di carta riciclata contaminata non si sono completamente avverate. Il nuovo rapporto di Smithers - The Future of Corrugated Packaging to 2023 - offre un’analisi esclusiva su come questo mercato stia crescendo, aumentando di circa il 3,7% ogni anno per raggiungere 300 miliardi di dollari nel 2023. Il rapporto rivela anche che il settore del materiale elettrico all’utilizzatore finale vedrà il massimo livello di crescita.
E-commerce Le vendite al dettaglio dell’e-commerce continuano a salire, con una stima di circa il 20% di crescita annuale nell’e-commerce in Europa. Le vendite online globali dovrebbero superare i 5,5 trilioni di dollari nel 2023. Ciò avrà un profondo impatto sulla domanda di imballaggi, in particolare nel settore del cartone ondulato in quanto rappresenta l’80% della domanda nell’e-commerce. Una sempre più complessa catena logistica per la consegna diretta al consumatore - i pacchi usati nell’e-commerce vengono maneggiati fino a 20 o più volte durante la distribuzione standard - significa che c’è una nuova domanda di imballaggi secondari in cartone ondulato sempre più convenienti. Le richieste dei brand owner vengono recepite dall’industria del converting, in quanto molti marchi adesso utilizzano l’imballaggio secondario per portare la loro immagine nelle case, non più solo nei punti vendita. Ciò aumenta la necessità per i converter di produrre design grafici di alta qualità.
Cambiamenti nel retail Gli imballaggi pronti per la vendita al dettaglio si sono affermati come un importante risparmio di costi per i retailers, specialmente nell’Europa occidentale. Questa continua pressione dei profitti sta dando maggior impulso all’uso di formati pronti per la vendita al dettaglio come soluzione per risparmiare manodopera, poiché si stima che questa tipologia di imballaggi secondari possano ridurre i costi di rifornimento e gestione degli scaffali fino al 50%. Queste soluzioni sono particolarmente popolari nei minimarket o nei discount come Aldi e Walmart. L’espansione del e-commerce nel settore della drogheria avrà probabilmente un leggero impatto sull’uso degli imballaggi pronti per il retail, poiché le vendite online non richiedono questi tipi di confezioni. Le scatole di cartone ondulato verranno comunque utilizzate per spedi-
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Cartone ONDULATO re le merci a un magazzino di rivenditori online o a un “centro logistico”, ma non sarà necessario che siano adatte alla vendita al dettaglio. L’emergere di servizi come il ‘subscription box’ e il ‘meal kit’ - che propongono la consegna diretta al consumatore di prodotti speciali utilizzando un abbonamento settimanale o mensile - stanno offrendo alcune nuove opportunità ai fornitori di cartone ondulato, a cui vengono richiesti formati facili da distribuire e contenenti una struttura fustellata per trattenere le merci.
Progressi nella stampa digitale Con lo sviluppo del mercato della stampa digitale, il settore del cartone ondulato ha sviluppato un crescente interesse per l’adozione di questo processo e ora sono in fase di sviluppo sistemi per soddisfare le richieste di mercati di grandi volumi di liner e post-print. La flessibilità delle tirature, il risparmio nei costi di allestimento, la capacità di personalizzazione relativa a brand, paesi, negozi o privati, e il livello di qualità oggi disponibile grazie alle ultime tecnologie, si combinano per creare una “tempesta perfetta” di opportunità di crescita per converter e stampatori. •
INNOVA GROUP QUANDO TRADIZIONE E INNOVAZIONE SI FONDONO Luca Pedrotti, Amministratore delegato di Innova Group, racconta le strategie e gli investimenti pianificati dal Gruppo per restare competitivi sul mercato del cartone ondulato.
➥ Come rispondete oggi alle richieste del mercato del cartone ondulato? Innova Group produce direttamente il cartone ondulato in fogli, di diverse tipologie e dalle speciali caratteristiche. Il cartone ondulato, per le sue caratteristiche di robustezza, versatilità e leggerezza, oltre alla sua totale riciclabilità e biodegradabilità, è oggi il materiale più utilizzato per gli imballaggi. L’’ondulazione cartacea interna ne determina le caratteristiche di stabilità e resistenza del foglio. I diversi tipi di cartone ondulato sono raggruppati in base allo spessore dell’onda.
➥ Quali obiettivi vi siete posti in ambito produzione? Le priorità strategiche che ci siamo dati come gruppo sono l’efficienza in termini produttivi ed economici. Le quattro realtà che costituiscono Innova Group si connotano per l’elevata performance. Un altro obiettivo è aumentare il livello dei servizi, non solo riguardanti il magazzino e la logistica, ma anche in termini di supporto e scelte tecniche. Uno tra i punti chiave della nostra mission è naturalmente la sostenibilità, per il futuro vogliamo adottare un approccio ancora più green, anche se il cartone è concettualmente un prodotto green biodegradabile e derivante da supporti riciclati. Intendiamo però ripensare una strategia ancora più strutturata in ambito sostenibilità per soddisfare le richieste dei nostri clienti.
➥ Quali investimenti state pianificando per mantenere un posizionamento di rilievo sul mercato? Lo scorso anno l’azienda ha iniziato un percorso di digitalizzazione che passa da investimenti in macchinari 4.0 a un sistema ERP dedicato a gestire una grande mole di dati. Queste soluzioni sono fondamentali perché riescono a interconnetersi nel processo; il vantaggio in termini economici e qualitativi è enorme. Inoltre, il nuovo ERP sarà in grado di supportare l’operatività dei sistemi e la gestione dei dati derivanti dai macchinari interconnessi. Anche gli investimenti futuri che stiamo pianificando andranno in questa direzione, ma anche sulla formazione del personale e, come già detto, sulla sostenibilità.•
➥ Quali sono gli aspetti unici e peculiari della vostra produzione? La principale peculiarità della nostra produzione è l’ampia gamma di prodotti e servizi che Innova Group può offrire. Il range di prodotti va dai fogli in cartone ondulato di qualsiasi tipo e spessore, agli espositori per la piccola e grande distribuzione; dagli astucci di piccole dimensioni fino a scatole di grande formato e fustellati. Il tutto viene realizzato con materiali riciclati o a base cellulosa sempre certificati che vanno dal cartoncino teso all’ondulato tre onde realizzate con differenti tecnologie.
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Converting&LABEL
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CARTÙ DI GRIFAL AMBASCIATORE CERTIFICATO DEL CONTENUTO
rifal è attiva dal 1969 nel mercato del packaging industriale, che progetta e produce imballaggi performanti ed eco-compatibili. Grazie ai costanti investimenti in R&D, dedicati sia ai prodotti sia ai processi produttivi brevettati e realizzati in house, Grifal ha arricchito negli anni la propria offerta con prodotti innovativi. Fiore all’occhiello dell’offerta Grifal è cArtù, la “reinvenzione” del cartone ondulato, che grazie all’omonima tecnologia offre una valida alternativa ecologica a plastiche e altri prodotti chimici da imballo. Abbandonando il semplice ruolo di “materiale da imballaggio”, cArtù diventa ambasciatore del suo contenuto, conferendovi esso stesso un valore aggiunto senza precedenti in termini di sostenibilità ambientale, economica, di design e di tecnologia applicata. L’azienda è attiva anche nella progettazione e produzione di macchine per l’ondulazione. La società dispone al suo interno di un Laboratorio di Test Certificato ISTA, dove vengono effettuate prove di resistenza e prove climatiche in base a standard internazionali. La strategia di Grifal prevede l’affermazione di cArtù come nuovo standard di imballaggio eco-compatibile grazie alla realizzazione di una rete internazionale di siti di produzione in partnership con aziende che oggi già producono imballaggi in cartone o di clienti grandi utilizzatori di cArtù e attraverso lo sviluppo del
T
canale di vendita on-line. Il cartone ondulato, grazie alle caratteristiche della sua filiera produttiva, è uno dei materiali da imballaggio più sostenibili ed è un buon esempio di economia circolare. Infatti, in Italia circa l’80% della sua materia prima proviene dal macero e a fine vita gli imballaggi in cartone sono riciclabili all’80%. L’azienda ha ottenuto anche la certificazione FSC per i prodotti di origine forestale. La certificazione FSC, riconosciuta a livello internazionale, garantisce la provenienza della carta utilizzata da Grifal per i propri prodotti da foreste gestite in modo sostenibile e
responsabile. Grifal, inoltre, è stata la prima società in Italia a rientrare nel network APASS, costituito da 100 aziende selezionate da Amazon per la corrispondenza ai requisiti ora definiti come indispensabili. Tale riconoscimento dimostra come l’Azienda di Cologno al Serio sia sempre un passo in avanti in materia di sostenibilità ambientale e innovazione, grazie alla continua ricerca di soluzioni eco-compatibili e resistenti.
DARE FORMA ALLA FANTASIA CON TROCART
rocart nasce nel 1982. Da sempre nel settore del cartone ondulato, nel corso degli anni l’azienda si è evoluta e ad oggi è in grado di produrre tutti i tipi di materiale sia a base carta che plastiche per applicazioni su materiali pieghevoli, rigidi e plastici. Trocart ricerca soluzioni espositive uniche ed innovative, in grado di comunicare ed esaltare il brand, per catturare l’attenzione del target di riferimento. La stampa e la produzione sono completamente made in Italy: il parco macchine conta molteplici sistemi e tecnologie; solo nel reparto di lavorazione dei pannelli rigidi si contano 4 macchine da taglio (di cui due automatiche che lavorano 24 ore su 24). Ultima arrivata in questo reparto è una macchina da taglio in grado di fresare tutti i materiali rigidi e in bobina che vengono prodotti nel reparto di stampa digitale. La più recente installazione in sala stampa è una Ag fa Tauro con tecnologia UV Led, un sistema digitale di grande
formato a 8 colori con due canali di bianco, in grado di stampare oltre che sul cartone su tutti i tipi di materiali rigidi ma anche bobina, così come sui trasparenti (plexiglass, Kapa line…). “La sostenibilità ambientale è uno dei nostri punti di forza – spiega Loris Santolini, titolare di Trocart - partendo da materiali come carte, cartoni riciclati e riciclabili fino ai materiali PVC free e tessuti di cotone stampabili con tecnologia latex, garantiamo un approccio totalmente green ed ecosostenibile, con espositori che possono essere certificati per il contatto con gli alimenti o applicazioni per l’indoor”. Il cartone ondulato è il materiale “principe” per Trocart, un supporto che dona quel tocco green e freschezza ai progetti. “Il cartone ondulato è 100% biodegradabile, puro ed essenziale– spiega Santolini. – I processi di stampa e lavorazione lo rendono ricco: due fogli di cartone piano uniti racchiudono un’anima preziosa di cartone ondulato, un legame garantito da collanti naturali. Il cartone ondulato è forte e resistente e diventa un alleato fondamentale per tutte le soluzioni di esposizione e imballaggio”.
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Il chimico-farmaceutico tra i settori chiave
di Ipack-Ima 2021
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Un intero padiglione dedicato al non food, con un ruolo di primo piano per le Business Community dedicate a uno dei comparti più dinamici e in crescita.
er rispondere alle crescenti esigenze del mercato, IPACK-IMA arricchisce la propria offerta espositiva valorizzando le Business Community dedicate a soluzioni di processing, packaging e materiali per il mercato farmaceutico e nutrizionale, chimico, cosmetico e per la cura della persona e della casa. Nel Padiglione 4, dedicato ai settori non food, il mondo ‘Pharma&Nutritional’ vedrà uno spazio crescente, ulteriormente valorizzato dalla presenzadei principali leader del mercato che hanno già confermato la propria presenza a IPACK-IMA 2021.
Un’industria trainante Un trend coerente con i dati di fatturato del settore farmaceutico, che fanno dell’Italia il primo produttore in Europa, con un valore di32,2 miliardi di euro, di cui 25,9 legati all’export pari a una quota dell’80% sul totale della produzione. (Fonte: Farmindustria). Locomotiva del paese è la Lombardia, che ospita la metà delle imprese chimico-farmaceutiche. Secondo quanto riportato da una recente analisi di SDA Bocconi, infatti, nelle province di Milano e Bergamo si concentra la selezione delle 30 imprese top con fatturato tra 20 e 500 milioni. “L’industria farmaceutica italiana si conferma davvero dinamica e con una forte propensione agli investimenti, pari a 3 miliardi di euro nel 2018”, spiega Valerio Soli, Presidente di Ipack Ima srl.“Un settore davvero importante e che si è sviluppato di pari passo con le tecnologie di
processing e packaging per il chimico-farmaceutico, capace di consolidare competenze tecnologiche distintive e portare qualità e professionalità sui mercati mondiali”.
All’insegna della circular economy A questo nuovo segmento si affianca la Business Community dedicata ai materiali di imballaggio, produzione e confezionamento per il ‘Beauty & Personal Care’: si va dai miscelatori, alle riempitrici, ai dosatori, ai macchinari per la pressatura, alle etichettatrici automatiche, macchine stand alone per il processo di alta qualità dei prodotti liquidi e pastosi quali creme, gel, balsami, dentifrici e altri prodotti dell’industria cosmetica, che sempre di più ricerca soluzioni avanzate in grado di rispondere al bisogno di
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YOUR BUSINESS COMMUNITIES
PASTA, BAKERY & MILLING
SWEETS, CONFECTIONARY & SNACKS BEAUTY & PERSONAL CARE
A IPACK-IMA 2018 i visitatori sono stati oltre 74.000, di cui 18.500 provenienti da 146 Paesi.
FOOD, FRESH & CONVENIENCE
INDUSTRIAL & DURABLE GOODS
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PHARMA & NUTRITIONAL
CHEMICALS & HOME CARE
IN
sostenibilità e ai principi della circular economy. A completamento dell’offerta in ambito non alimentare, infine, saranno presenti le tecnologie per il mondo ’Home care’, storicamente presente a IPACK-IMA. IPACK-IMA cresce dunque come piattaforma esclusiva di aggregazione del sistema produttivo, offrendo agli operatori in visita eccellenza, specializzazione e sempre maggiori opportunità di trasferimento tecnologico. Elementi dal forte potere di attrazione, a livello globale.
LIQUID FOOD & BEVERAGE
#ipackima2021
ipackima.com
FIERA MILANO RHO 4 - 7 MAY 2021
IPACK-IMA aderisce a “The Innovation Alliance” Torna a Fiera Milano The Innovation Alliance, il più grande appuntamento europeo dedicato alla meccanica strumentale. Nuovamente insieme, PLAST, IPACK-IMA, MEAT-TECH, PRINT4ALL e INTRALOGISTICA ITALIA metteranno a disposizione degli operatori di tutti i settori industriali una vetrina delle eccellenze tecnologiche italiane e internazionali di differenti mondi produttivi, unite da una forte logica di filiera. Una proposta che raccoglierà il meglio delle soluzioni destinate all’industria manifatturiera, applicazioni differenti che vanno dalla lavorazione della gomma e della plastica al loro recupero e riciclo - anche nell’ottica di processi industriali sempre più circolari e sostenibili - dalle tecnologie di processo alimentare al packaging per i comparti food e non food, dalla stampa industriale al converting e labelling, fino alla movimentazione delle merci e gestione del magazzino. •
PA RT E D I
FIERA MILANO 4-7/5/2021
JOINT VENTURE TRA UCIMA E FIERA MILANO
Ipack Ima Srl - Tel. + 39 02.3191091 - ipackima@ipackima.it
drupa touchpoint
Padiglione 7a, Stand C43
Benvenuti nell’esperienza tridimensionale A drupa, presso l’area “touchpoint 3D fab+print”, gli esperti di produzione additiva si focalizzeranno sulla stampa 3D e sulle sue diverse potenzialità – dalla progettazione ai processi produttivi, dai materiali fino ai numerosi campi di applicazione per tecnologie di successo. Il gruppo di lavoro per la produzione additiva VDMA è responsabile della progettazione e creazione di tutto il programma che si svolgerà durante drupa 2020: 10 giorni di incontri per circa 80 lezioni specialistiche sul tema. Ulteriori informazioni: www.drupa.com/tp-3d-en
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II COP
63 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2020
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Il primo evento italiano sulla Rotocalco Una giornata interamente dedicata alla tecnologia di stampa che vede gli italiani tra i maggiori produttori mondiali e detentori di un altissimo know how
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L
e r u v a r g o t o r g ovin III
Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2020
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