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| Anno 2022
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Prodotti freschi il futuro del packaging Nell’ambito dei prodotti freschi, gli sprechi alimentari rappresentano una sfida enorme per la sostenibilità. L’innovazione nei metodi di packaging ha il potenziale per ridurli e per velocizzare i tempi nella catena di fornitura, consentendo la consegna di prodotti in condizioni migliori e con una maggiore ricchezza di sapore e nutrienti. pagina 4
Foodstuffs sustainable packaging in plastic For many foodstuffs, there is often no alternative to plastic packaging. That is why manufacturers are being asked to “reduce, reuse, recycle” in order to minimize the amount of packaging used. The most effective method is to use thinner films and monomaterials. pagina 10
Cosmoprof&Cosmopack le voci dei protagonisti Cosmoprof Worldwide Bologna e Cosmopack si apprestano a un ritorno in presenza in grande stile dal 28 aprile al 2 maggio 2022. Scopriamo dalle voci dei protagonisti come si sta evolvendo il settore e quali saranno le principali novità che caratterizzeranno la prossima edizione della fiera. pagina 22
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At the forefront of today’s market change from brickand-mortar stores to e-commerce is a definite swing in how every type of product is getting packaged and labeled for sale. Here are the top packaging trends for 2022. pagina 12
➧ Packaging design Il packaging è sempre stato fondamentale per il successo dei beni di consumo perché generalmente trasmette la prima impressione di un prodotto e conferisce al marchio un’identità. Negli ultimi anni, a seguito di modifiche significative negli stili di vita dei consumatori, è cambiato anche il modo in cui il packaging viene utilizzato per veicolare i messaggi dei brand. pagina 42
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UNITED WE STAND: L’EREDITÀ DEL COVID Al netto di un piccolo rallentamento, il settore appare in ottima salute e le previsioni sul medio periodo sono rosee, con un tasso di crescita composto che si prevede dell’8%fino al2025, anno in cui il comparto dovrebbe arrivare a valere oltre1700 miliardi di dollari (fonte Pr Newswire). Al di là dei numeri, L’esperienza del Covid-19 ha segnato profondamente anche questo comparto, ma al contempo ha tracciato la strada verso un futuro in cui si prevede che la filiera collabori in maniera sempre più stretta. Anche il farmaceutico è infatti un mercato profondamente globalizzato, che va inteso come un unicum che abbraccia numerosi attori: dai laboratori di ricerca ai produttori di sistemi per il confezionamento, fino a chi processa e ricicla materiali. Se la filiera sarà capace di perseguire una mentalità collaborativa, per esempio operando affinché il prosieguo della campagna vaccinale avvenga in maniera maggiormente coordinata (non solo tra i governi, ma anche tra le aziende coinvolte), la crescita del settore risulterà importante non soltanto sotto il profilo dei guadagni, ma anche sotto quello etico.
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Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2022
Marzo 2022
SOMMARIO Sommario
PrimoPIANO 4
Prodotti freschi, il futuro del packaging
SpotLIGHT 10 Foodstuffs sustainable packaging in plastic
Fact&TRENDS 12 Packaging industry trends for 2022
12
24 Marchesini Group, porte aperte alla beauty division
Waiting for
COSMOPROF
28 Cosmetic industry more and more sustainable
Aziende&STRATEGIE 34 Creare soluzioni di packaging intelligente 36 Altopack, dal packaging alimentare alla robotica 38 thyssenkrupp Rasselstein espande l’offerta digitale 40 Leister, bilanci e previsioni
Packaging DESIGN 42 Nuovi packaging per nuovi stili di vita
Fatti&TENDENZE 14 Il futuro del vending tra luci e ombre 16 L’industria del caffè riparte dopo l’emergenza 18 Confezioni per il vino, varietà di tendenze e materiali
Speciale COSMOPROF &COSMOPACK
Prodotti &TECNOLOGIE 44 "Robatech l’applicazione di adesivo per l’e-commerce" 46 La serializzazione essenziale per la filiera digitale
CaseHISTORY 48 ITP, 50 anni di sostenibilità 50 Liberty e Farrow & Ball una limited edition con la stampa digitale 52 Laboratorios Roemmers e MG2, un nuovo approccio nella produzione di DPI e farmaci
EVENTI 58 IFFA: nell’industria della carne la sostenibilità al centro 60 SPS Italia, persone, tecnologie, prospettive
22
20 Industria cosmetica in netta ripresa e pronta alle sfide 22 Cosmoprof & Cosmopack, un ritorno in grande stile
Rassegna IMBALLAGGIO dell’
SCIENZA, TECNOLOGIA E ARTE DEL PACKAGING
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Abbonamenti e diffusione customercare@innovativepress.eu 8 numeri all’anno. L’abbonamento decorre dal primo numero raggiungibile. Italia 60 euro - Europa 100 euro
Coordinamento editoriale Chiara Bezzi chiara.bezzi@innovativepress.eu Marketing e Vendita Katia Pasquali katia.pasquali@innovativepress.eu Redazione Silvia Ballabio Chiara Riccardi Grafica e impaginazione Amalia Pari
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Rassegna dell’imballaggio
FM Food Machines BM Beverage Machines Editore
Rassegna Grafica
Normativa UE 1169/2011
p Innovative Press
Aut. Trib. di Milano n. 6 del 07/01/1980 Iscrizione al ROC n. 35480 del 10/11/2020
Redazione Innovative Press S.r.l. Via Teocrito 47 - 20128 Milano Tel. 02252071 Fax 0227000692 info@innovativepress.eu Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2022 www.innovativepress.eu
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O UNITED WE STAND: L’EREDITÀ DEL COVID Al netto di un piccolo rallentamento, il settore appare in ottima salute e le previsioni sul medio periodo sono rosee, con un tasso di crescita composto che si prevede dell’8%fino al2025, anno in cui il comparto dovrebbe arrivare a valere oltre1700 miliardi di dollari (fonte Pr Newswire). Al di là dei numeri, L’esperienza del Covid-19 ha segnato profondamente anche questo comparto, ma al contempo ha tracciato la strada verso un futuro in cui si prevede che la filiera collabori in maniera sempre più stretta. Anche il farmaceutico è infatti un mercato profondamente globalizzato, che va inteso come un unicum che abbraccia numerosi attori: dai laboratori di ricerca ai produttori di sistemi per il confezionamento, fino a chi processa e ricicla materiali. Se la filiera sarà capace di perseguire una mentalità collaborativa, per esempio operando affinché il prosieguo della campagna vaccinale avvenga in maniera maggiormente coordinata (non solo tra i governi, ma anche tra le aziende coinvolte), la crescita del settore risulterà importante non soltanto sotto il profilo dei guadagni, ma anche sotto quello etico.
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Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2022
Nell’ambito dei prodotti freschi, gli sprechi alimentari rappresentano una sfida enorme per la sostenibilità, ma l’innovazione nei metodi di packaging ha il potenziale per ridurli.
Prodotti f reschi
il futuro del packaging
I
l volume della frutta e della verdura fresca vendute in Europa dovrebbe essere in aumento, dato che i consumatori adottano uno stile di vita sano e scelgono prodotti sostenibili cercando di migliorare la qualità della loro vita. Invece, le vendite mostrano una crescita soltanto modesta fino al 2020. Il settore è interessato da un cambiamento radicale. Le esigenze e i comportamenti dei consumatori sono sempre più orientati verso il desiderio di un maggiore carattere esotico, di un valore aggiunto superiore, di un miglior sapore e di una maggiore freschezza, il che non si traduce necessariamente in volumi di vendite più alti. Gli sprechi alimentari rappresentano una sfida enorme per la sostenibilità, ma l’innovazione nei metodi di packaging ha il potenziale per ridurli. I rivenditori che puntano alla crescita dovrebbero concentrarsi sul valore piuttosto che sul volume, ma ciò richiede la comprensione profonda di come tradurre i desideri dei consumatori in prodotti e packaging straordinari.
Nel complesso, il trend dello stile di vita sano non basta da solo a promuovere la crescita del mercato dei prodotti freschi in termini di volume. Dove va ricercata allora la crescita? La crescita va ricercata nella “premiumizzazione” di frutta, verdura e frutti di bosco ricchi di nutrienti, freschi e gustosi. Ad esempio, il cavolo riccio è tornato in auge grazie al suo contenuto di vitamine, antiossidanti e minerali, ma anche per via della sua popolarità nei blog sul cibo e nei feed dei social media che propongono ricette interessanti.
Migliorare la qualità della vita
I consumatori sono esigenti. L’urbanizzazione rende la vita delle persone più complessa, in quanto offre loro maggiori opportunità e scelte ma meno tempo a disposizione. Ciò spinge i consumatori a optare per soluzioni che semplifichino la vita e consentano di risparmiare tempo. A ciò si accompagna la maggiore domanda per frutta e verdura dal sapore migliore e anche più esotica. Negli stati orientali dell’Unione Europea, alla frutta e verdura “di base” i consumatori preferiscono sempre più spesso una maggiore varietà, che includa prodotti esotici. Il consumo di frutta e insalate già tagliate e semipreparate, pensate per il frenetico stile di vita moderno, è in aumento. Questi prodotti vengono consumati durante gli spostamenti come pranzo veloce o all’interno della cena. I rivenditori rilevano che i consumatori sono disposti a pagare un prezzo più alto per prodotti più saporiti ed esotici, considerati di qualità premium.
Salvare il pianeta
Gli sprechi di frutta e verdura sono estremamente elevati. Quasi il 50% dell’intera produzione europea di frutta e verdura viene
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Confezionamento DEL FRESCO
sprecato. Nonostante gli elevati livelli di consapevolezza, in Europa i maggiori responsabili di questo fenomeno sono i consumatori: un prodotto di frutta e verdura su cinque, infatti, viene sprecato dopo l’acquisto. Oltre ad avere a cuore gli sprechi alimentari, in genere i consumatori di prodotti freschi dimostrano scetticismo nei confronti del packaging in questa categoria.
durante il trasporto o la movimentazione nei magazzini sono molto ridotti. Tuttavia, all’interno dei punti vendita gli sprechi raggiungono livelli significativi. Il 5% del valore della categoria è considerato un buon livello medio di spreco, ma la percentuale varia in maniera significativa in base al tipo di frutta e verdura. Il packaging che migliora la durata sugli scaffali può consentire di ottenere risparmi notevoli. I consumatori desiderano frutta e verdura più sana, fresca e saporita. Soluzioni di packaging intelligente possono contribuire a velocizzare i tempi all’interno della catena di fornitura, consentendo la consegna di prodotti in condizioni migliori e con una maggiore ricchezza di sapore e nutrienti Baby carote, coste di sedano, insalate pronte, macedonie di frutta e frullati sono tutti esempi di premiumizzazione dei prodotti freschi. Gli svantaggi di una maggiore varietà di prodotti preparati e confezionati disponibili sul mercato rimandano a una maggiore complessità per i consumatori e costi di gestione degli stock più elevati. Il packaging pensato per gli scaffali può semplificare il processo di acquisto per i consumatori grazie a una maggiore organizzazione dei prodotti nei punti vendita e all’offerta di informazioni sui prodotti e sulla loro proposta di valore. Inoltre, può consentire ai punti vendita di rifornire gli scaffali in modo più semplice e di mantenere i prodotti al loro posto. Una maggiore durata sugli scaffali e sprechi ridotti Il cartone ondulato mantiene i prodotti freschi per altri tre giorni L’idea di ridurre gli sprechi alimentari aumentando il packaging potrebbe sembrare contraddittoria, in quanto lo stesso packaging ha un impatto sull’ambiente. Il packaging di plastica realizzato con materiali di origine fossile non solo aumenta l’impronta di carbonio, ma non è nemmeno rinnovabile. Al contrario, il packaging ondulato ottenuto da fibre di legno gestite in maniera responsabile rappresenta una soluzione rinnovabile e sostenibile. Nonostante ciò, le casse di plastica riutilizzabili (RPC) vengono impiegate con una frequenza sempre maggiore per il trasporto di prodotti freschi. Da un recente studio condotto dalla nota Università di Bologna è emerso che questo trend potrebbe comportare sprechi alimentari maggiori. Secondo lo studio, il packaging ondulato riduce la contaminazione microbiologica rispetto alle casse RPC, prolungando la durata dei prodotti sugli scaffali di tre giorni.| Fonte: Stora Enso
La sostenibilità come fattore trainante
I consumatori percepiscono il packaging in modo positivo se è in grado di migliorare la durata dei prodotti sugli scaffali e, di conseguenza, di ridurre gli sprechi. Inoltre, i consumatori desiderano che anche il packaging sia sostenibile. Soluzioni basate su fibre, come il cartone o il cartone ondulato, vengono considerate le più sostenibili dalla maggior parte dei consumatori. Il confezionamento di prodotti freschi è sempre più diffuso perché migliora la qualità e la freschezza dei prodotti stessi. Inoltre, offre opportunità per il branding e la differenziazione. In genere, gli sprechi
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Les Crudettes, Mondi nuovo imballaggio di carta
e
IMA Ilapak
L
es Crudettes, azienda francese leader nel mercato delle verdure fresche, Mondi, fornitore di packaging e carta, e IMA Ilapak, azienda impegnata nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il packaging hanno vinto tre premi al prestigioso French packaging award e al Trophées de l’innovation LSA per la creazione di un nuovo packaging in carta. Mondi ha sviluppato un nuovo film di carta riciclabile, che viene eseguito su macchine VFFS (Vertical Form Fill and Seal) di IMA Ilapak per una selezione di insalate pronte e prelavate Les Crudettes. Questa soluzione ha vinto il prestigioso premio francese del packaging nelle categorie ambiente e produzione, ed anche il Trophées de l’innovation LSA. Les Crudettes ha deciso di sostituire i sacchetti di plastica per le sue insalate fresche con il nuovo packaging di Mondi. La nuova soluzione è composta al 95% da carta ed è certificata come ricicla-
Albatross
bile nel circuito della carta compostabile in Francia, mantenendo l’insalata fresca fino a 10 giorni - la stessa durata del precedente imballaggio di plastica. Mondi, grazie al suo approccio EcoSolutions, ha lavorato a stretto contatto con Les Crudettes per raggiungere il suo obiettivo primario di sostenibilità: ridurre la quantità
di plastica nel packaging. Il nuovo packaging infatti è ideato per raggiungere il goal di sostenibilità MAP2030 di Mondi, rendendo il 100% dei suoi prodotti riutilizzabile, riciclabile o compostabile entro il 2025. Gli investimenti in ricerca e sviluppo di IMA Ilapak hanno portato alla prima soluzione progettata specificamente per gestire materiali d'incarto a base di carta garantendo al contempo le stesse prestazioni dei materiali di imballaggio in plastica. Le confezionatrici verticali Vegatronic 6000 prodotte per Les Crudettes fanno parte del Progetto Corporate legato alla Sostenibilità IMA Zero e IMA NOP (No Plastic Program), che hanno l’obiettivo finale di ridurre al minimo l’impatto ambientale nella produzione industriale, incarnando la dedizione del Gruppo IMA al cambiamento e alla tutela dell'ambiente.
un supporto che vola alto
R
otostampa, storica azienda di Lainate (MI) specializzata nella stampa in rotocalco su materiali flessibili, lancia un nuovo tipo di vassoio alimentare green, ideale per il confezionamento del salmone affumicato e di prodotti salati. Ma anche di torte, semifreddi e cibi surgelati. Nel segno di una produzione eco-friendly. È asettico, refrattario agli odori e all’umidità, leggero e assolutamente riciclabile e, per di più, vanta un bell’aspetto. Si chiama Albatross, per richiamare l’idea di volare alto, garantendo prestazioni ottimali, diversissime da quelle dei tradizionali supporti di cartone plastificato per alimenti. Frutto di una lunga ricerca tecnologica da parte di Rotostampa e di prove industriali mirate a verificare l’affidabilità del prodotto, Albatross è un film di polistirene composito termofuso, senza adesivi interni, color oro o argento, ideato appositamente per il contatto diretto con gli alimenti. Questo prodotto è, infatti, stabile, privo di rilasci (come attestato dal CSI spa, polo internazionale di servizi testing, ispezione e certificazione di IMQ Group) inattaccabile dalle muffe e in grado di non assorbire umidità, oli e grassi dagli alimenti. “I vassoi
tradizionali in cartone plastificato possono assorbire, a contatto con alimenti ricchi di grassi, sostanze organiche e umidità e nel tempo deformarsi”, spiega Franco Arici, AD di Rotostampa. “In più trattandosi di materiali compositi, non sono conferibili nella raccolta differenziata, aggravando i problemi di smaltimento. Al contrario Albatross rimane integro, garantendo così il mantenimento della qualità del prodotto, ed è riciclabile al 100%. Non solo: una volta lavato, può essere anche riutilizzato a livello domestico”. Un supporto innovativo insomma, prodotto al ritmo di 400mila pezzi al mese, frutto di una tecnologia tutta italiana: grazie alla quale il processo di termoaccoppiamento delle plastiche, ancora poco diffuso, prefigura grandi performance in campo alimentare. Tra i primi a scegliere l’utilizzo di Albatross nel confezionamento del salmone c’è l’affumicheria artigianale Sapor Maris di Ladispoli, alle porte di Roma, azienda a conduzione familiare specializzata in produzioni di nicchia di salmone, pesce spada, tonno e altre specie ittiche del Mediterraneo. Con lavorazioni effettuate rigorosamente a mano. “Preoccuparsi della sicurezza alimentare dei consumatori significa anche utilizzare packaging di qualità”, spiega Massimo Borzelli, titolare di Sapor Maris. “Il valore aggiunto derivante dall’utilizzo di un supporto come Albatross? La serenità: e cioè quella di impiegare un prodotto certificato che offra maggiori garanzie nel contatto diretto con l’alimento. Questo vale ancora di più nel caso del salmone affumicato, sia pre-affettato che intero. Le confezioni sottovuoto tendono infatti a comprimere il prodotto e nei casi di tipologie molto grasse, come quella norvegese, può avvenire che vengano rilasciate piccole quantità di olio: il fatto che non vengano assorbite (insieme all’umidità) dal vassoio sottostante, prevenendo ogni possibile rilascio di sostanze, garantisce la salubrità del prodotto e della confezione”. I supporti Albatross, disponibili in 13 diversi formati base, con bordo semplice per prodotti salati e bordo orlato per dolci, sono tutti personalizzabili su richiesta.
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Confezionamento DEL FRESCO
dalla Natura, per la Natura
Fiorucci
lancia un nuovo packaging
F
iorucci - tra i marchi leader in Italia nel settore dei salumi conferma l’attenzione di primo piano verso i temi della sostenibilità e lancia il nuovo packaging per gli affettati riducendo il quantitativo di plastica rispetto ai precedenti pack. Il pack, realizzato con tecnologie all’avanguardia, frutto delle competenze avanzate del team di ricerca e sviluppo Fiorucci, prevede l’utilizzo del 15% di plastica in meno da imballaggio e del 68% di plastica riciclata. Il nuovo packaging coinvolge referenze iconiche di Fiorucci nel libero servizio quali Suprema Affettata e la linea di affettati 100PER100 Carne Italiana. La riconoscibilità del pack è facilitata grazie al bollino di colore verde apposto sul fronte della confezione che riporta chiaramente l’indicazione del 15% di plastica in meno e del 68% di plastica riciclata. Il lancio del nuovo pack esprime il forte imprinting di CSR che permea il Gruppo Fiorucci e risponde all’esigenza collettiva sempre più sentita dai consumatori di una gestione etica delle risorse e del perseguimento di un basso impatto ambientale nelle fasi della filiera. Fiorucci da sempre ha riservato una grande attenzione ai propri imballaggi e già da diversi anni ha ridotto le quantità dei materiali di confezionamento. “Siamo orgogliosi di lanciare sul mercato il nuovo packaging Fiorucci che segna uno step fondamentale per l’ulteriore innovazione nella produzione con una sensibile riduzione dell’utilizzo della plastica e al contempo in grado di garantire la qualità ed il mantenimento dei prodotti” - ha dichiarato Giovanni Sabino, CEO Fiorucci. - “Tra i nostri obiettivi strategici a livello corporate la realizzazione di un percorso di sostenibilità a 360 gradi che ci porti a interpretare sempre più il ruolo propulsore di innovatori e di attori attivi nel cambiamento in ogni aspetto di vita dell’azienda, in primis nella produzione.” Fiorucci è uno dei marchi leader in Italia nel settore dei salumi e si colloca, per qualità dei prodotti e notorietà del brand, tra i protagonisti della gastronomia italiana a livello internazionale. Nato nel 1850, il Gruppo ha sede a Pomezia (Roma) e opera nella produzione e commercializzazione di salumi, con brand noti e affermati da tempo sul mercato, quali ad esempio i prosciutti cotti Sopraffino e Fiordicotto, la mortadella Suprema, il salame Norcinetto e il prosciutto arrosto Rostello.
Le novità di Texen
Beauty Partners
T
exen Beauty Partners ha lanciato una collezione di packaging per la cura della pelle e il trucco realizzata interamente in cartone. Le palette, i formati compatti e in stick della gamma, compreso il rossetto, combinano un’estetica affascinante con i vantaggi dell’eco-design. Una soluzione alternativa realizzata in cartone certificato FSC, questi prodotti garantiscono tutto ciò che ci si aspetta dall’imballaggio: protezione, solidità e design. Infatti, con forti credenziali green grazie al suo peso e riciclabilità, la carta utilizzata è abbastanza spessa da garantire solidità e tenuta. Facile da modellare, è adatto anche a tutti i tipi di decorazione. Senza bisogno di utensili, è perfetta quando si tratta di flessibilità di sviluppo e brevi tirature di produzione. Risponde alla tendenza del momento per i prodotti sia minimal che premium. Per questa collezione, Texen ha sviluppato una palette per gli occhi con chiusura scorrevole e tre pozzetti per diverse tonalità, uno stick pensato per formule solide (maschere, detergenti per il viso e deodoranti, ad esempio) con sistema push-up, due formati compatti premium con specchi, di cui uno con lo spazio per un applicatore sotto la cipria, e un rossetto che può essere ricaricato grazie a un semplice fissaggio a clip. L’intera collezione può essere facilmente personalizzata sia nel design che nella decorazione. Altra novità è la nuova Eco-Material Box, progettata secondo i principi dell’eco-design (con cartone FSC, schiuma di canna da zucchero e senza magneti, ad esempio). Questa scatola presenta una selezione di nove diversi materiali sostenibili: riciclati, di origine biologica, biodegradabili o riciclabili, alcuni relativamente semplici, altri più complessi, e certificati. Questi sono stati trasformati in tappi per prodotti per la cura della pelle, profumo o trucco. Hanno finiture opache, OFFICIAL PARTNER lucide o satinate, sono strutturati, opachi o trasparenti, oppure in bianco o nero, tonalità difficili da perfezionare. Per ogni materiale sono disponibili informazioni tecniche in interattive. Il pallet legno pressato
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Semplicità, facilità e sostenibilità con Nostromo
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asce all’insegna di tre fattori l’innovazione Apri gira facile® presentata da Nostromo. La confezione Nostromo è una lattina priva di bordo interno, per poter rovesciare il prodotto direttamente sul piatto senza l’ausilio della forchetta; ha un coperchio flessibile in alluminio per aprire la confezione in totale sicurezza e facilità e minor impatto ambientale, grazie a una ridotta quantità di olio rispetto al prodotto standard. Apri gira facile® è il risultato più visibile di una grande sfida iniziata quattro anni fa, con il piano di trasformazione industriale di Nostromo-Gruppo Calvo. Dopo l’introduzione di novità che hanno rivoluzionato il comparto, come la lattina tonda e la confezione da tre lattine, con il nuovo contenitore Apri gira facile® e la tecnologia Real Peel® che lo rende possibile, Nostromo si fa ancora una volta leader di innovazione, introducendo nel mercato un nuovo
Broccolo
di
modo di produrre, confezionare e consumare il tonno conservato, più efficiente, sostenibile e in linea con le esigenze dei consumatori. Apri gira facile® migliora l’esperienza di consumo, ma a trarre beneficio da questa novità è anche il pianeta. Dal punto di vista ingegneristico, il progetto ha comportato una completa riprogettazione del processo produttivo e la trasformazione dello stabilimento di Carballo, dove attualmente lavorano 600 dipendenti. Sono stati realizzati interventi lungo tutta la filiera produttiva, trasformando completamente le apparecchiature industriali e gli strumenti informatici utilizzati
dal Gruppo Calvo, progettati e realizzati in modo esclusivo e unico attraverso il coinvolgimento di un’ampia rete di fornitori. Su questo fronte, infatti, è stato necessario sviluppare macchinari adeguati ai ritmi di lavorazione che integrassero nel processo tutti i controlli di qualità necessari.
Citrus
con pack compostabile in Mater-Bi
O
rtaggio ricco di proprietà antiossidanti, anticancerogene e antinfiammatorie con il suo contenuto di minerali (selenio, potassio e manganese) e vitamine (A, C, K, B6 e folati), il broccolo di Citrus, azienda cesenate che distribuisce frutta e verdura fresche di stagione e dall’alto valore nutrizionale, è sostenibile fino alla fase di post consumo grazie all’imballaggio in bioplastica compostabile Mater-Bi di Novamont che oltre ad aumentare la shelf life dell’ortaggio ne consente il riciclo integrale con la raccolta della frazione umida dei rifiuti. Citrus ha immesso per prima sul mercato, a partire dallo scorso novembre, il broccolo confezionato con cling film ed etichetta termica compostabili. Messa a punto in partnership con GPT-Gruppo Poligrafico Tiberino, questa innovativa soluzione di packaging è stata utilizzata per la prima edizione de “I broccoli della ricerca”, iniziativa di Citrus L’Orto Italiano a sostegno della Fondazione Umberto Veronesi per la ricerca scientifica sui tumori maschili. Novamont è impegnata da molti anni - anche in collaborazione con filiere industriali italiane e internazionali altamente tecnologiche - nello sviluppo di soluzioni ready-to-go per l’imballaggio alimentare in cui la biodegradabilità in diversi ambienti (impianti di compostaggio industriale, suolo, marino) rappresenta un valore aggiunto. I prodotti compostabili hanno, infatti, grandi potenzialità in tutti quei settori in cui le operazioni di riciclo sono complesse o non praticabili a causa dell’utilizzo contemporaneo di materiali differenti e della contaminazione da parte degli scarti alimentari. In questi casi, l’utilizzo di bioplastiche compostabili permette di conferire questi prodotti, insieme al loro contenuto, nella raccolta differenziata del rifiuto organico, contribuendo così alla produzione di compost di qualità per la fertilità dei suoli e a migliorare la riciclabilità degli altri rifiuti.
F.lli Orsero nuovo Ecopack per frutta esotica
F
.lli Orsero, brand dell’omonimo Gruppo operante nel mercato ortofrutticolo italiano, presenta la novità 2021 dedicata agli esotici: l’Ecopack. I nuovi pack saranno utilizzati per tutte le linee di frutta esotica F.lli Orsero, tra cui la popolare gamma dei “maturi al punto giusto” e la linea biologica. Le confezioni sono 100% riciclabili nella carta o nell’umido, decorate con la personale grafica tropicale del brand, stampata con inchiostri a base vegetale. Si dividono in due tipologie, al fine di adattarsi a ogni frutto e calibro: ECOPACK - ZERO PLASTICA, vaschette 100% di carta, riciclabili nella carta e impilabili per ottimizzare lo spazio in frigorifero, con aperture esagonali sui lati studiate per lasciare ben visibile il prodotto e sprigionare i colori e i profumi di frutti come mango, papaya e passion fruit; ECOPACK flowpack - vassoi di carta, riciclabili nella carta, ricoperti da un flowpack realizzato in cellulosa completamente compostabile nell’umido, perfetti per contenere e proteggere i frutti più delicati come il bananito e dalle forme particolari come la pitaya. “Il packaging in ortofrutta ha molteplici funzioni e, per alcune categorie di prodotto come la frutta esotica, è necessario al fine di proteggere il prodotto sul punto vendita e ridurre lo sfrido.” commenta Alessandro Canalella, Chief Commercial Officer del Gruppo Orsero. “La sfida è quella di coniugare questa necessità all’urgenza di trovare soluzioni innovative e circolari, che minimizzino l’impatto delle confezioni sull’ambiente. L’Ecopack è un passo importante di questo percorso, che in una prima fase coinvolgerà i prodotti esotici a marchio F.lli Orsero commercializzati in Italia e in Francia”.
8 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2022
Confezionamento DEL FRESCO
Scoiattolo&Gruppo Aro il gusto corre sul packaging
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usto e fantasia, tradizione e tecnologia. Scoiattolo, l’azienda nota per la pasta fresca ripiena, non finisce di stupire. E, in occasione del contest ‘Inventa il tuo ripieno Scoiattolo’ recentemente conclusosi, che invitava i consumatori a proporre il proprio ripieno preferito, ha deciso di ‘vestire’ la Limited Edition vincitrice con colori e tecnologia decisamente particolari, avvalendosi della preziosa consulenza e professionalità del Gruppo Aro, con il quale collabora dal 2016. Il Gruppo Aro, azienda con sede a Cavaria con Premezzo (VA), da oltre 40 anni, progetta, sviluppa e produce etichette e rotoli partendo dalle necessità del cliente, offrendo così risposte mirate, precise e complete. Per il concorso - che ha visto trionfare il 34enne romano Fabrizio Corgnati (@fabrincucina su Instagram) con i suoi deliziosi ‘Ravioli ripieni di scampi, burrata e scorza di agrumi’ - il Gruppo Aro ha proposto al Raviolificio di Lonate Ceppino il servizio Kamaleo. Il sistema, che sfrutta il programma di HP Mosaic, è in grado di creare grafiche diverse da un unico file di partenza, modificando colori e dimensioni, alternando gli elementi del pattern iniziale con un risultato eccezionale per qualità cromatica e grande variabilità. La stampa digitale di HP ha permesso ulteriori nobilitazioni, con l’argento che dona ai vari colori un effetto metallico, un vero plus per questo tipo di stampa. Il packaging - se possibile - ha dato in questo modo ancora più valore alla ricetta e all’iniziativa promossa da Scoiattolo, che ha voluto in questo modo instaurare un nuovo filo diretto con i propri consumatori. “La grande dinamicità dello staff di Scoiattolo ha permesso una sinergia di idee che si sono sempre sposate meravigliosamente con le soluzioni da noi proposte, dalle più semplici e standard alle più articolate e ingegnose”, ha commentato Viviana Puzone, Communication Manager Gruppo Aro. “La fiducia reciproca ha sempre portato a ottimi risultati creando una collaborazione attenta e creativa”. “Soluzioni ed innovazione sono la nostra forza e quando si incontrano con
Packaging
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la curiosità e la voglia di sperimentare di un cliente innovativo come Scoiattolo, nascono progetti creativi e stimolanti per entrambe le parti”, ha aggiunto l’Art Director Viviana Limido. Dal canto suo Scoiattolo ha evidenziato come il servizio Kamaleo abbia permesso di sfruttare in modo semplice ed efficace la tecnologia per dare ai propri prodotti una forza mai vista prima, trasformando film e top della vaschetta in un potente strumento di marketing. “Questa Limited Edition sviluppata con la collaborazione di un partner di fiducia come Aro e delle sue tecnologie innovative ci ha permesso di divertirci e di trasformare la produzione industriale in qualcosa di unico”, ha spiegato la Responsabile Comunicazione e Marketing Alice Galli. “Vorremmo che questo fosse solo l’inizio di un ‘momento Scoiattolo’ da proporre ogni anno per creare un rituale ricco di creatività, condivisione e di nuove idee da mettere ‘sul tavolo’, dando vita a quello spirito proprio di chi segue Scoiattolo e al contempo vuole mettersi in gioco”.
delle carni le strategie cambiano
a crescente popolarità delle diete di origine vegetale, incluso il veganismo, ha fatto sì che produttori di carne e aziende alimentari di tutta Europa abbiano partecipato all’ultimo seminario Packforum di Sealed Air. L’evento online “Change Perception” ha analizzato il comportamento dei consumatori, che stanno passando ad alimenti diversi, nonché l’impatto che ciò sta avendo sulle strategie di packaging. Gerd Wichmann, EMEA President di Sealed Air, spiega: “Il numero di consumatori che optano per diete vegane e flexitariane è in rapida crescita ed è previsto che il mercato globale di prodotti alternativi a base vegetale raggiungerà un valore di circa 140 miliardi di dollari entro il 2029. Fattori come il benessere degli animali e le emissioni di carbonio stanno cambiando la percezione dei consumatori verso il consumo di carne. Tutto questo sta incentivando l’innovazione negli alimenti di origine vegetale e mentre l’industria si adatta alla domanda dei consumatori, è fondamentale che
anche il packaging si evolva e tenga il passo”. “Le prestazioni del packaging devono soddisfare le aspettative etiche e di sostenibilità dei consumatori. Parte importante di questo aspetto riguarda la riciclabilità degli imballaggi - afferma Aldo Galbusera, EMEA Marketing Manager di Sealed Air - ma anche la prevenzione dello spreco alimentare. Prolungando la durata di conservazione e proteggendo gli alimenti da deterioramenti e contaminanti, gli imballaggi possono ridurre le quantità di cibo destinato allo smaltimento. Questo coincide con i benefici di sostenibilità delle diete a base vegetale, ma la sfida per l’industria non finisce qui. Tale prestazione deve essere raggiunta anche attraverso imballaggi realizzati senza l’uso di derivati animali, come i grassi”. Il sego (grasso animale) viene talvolta utilizzato come lubrificante o agente antiscivolamento durante la produzione di imballaggi alimentari. I partecipanti all’evento sono venuti a conoscenza dell’approccio alternativo di Sealed Air,
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che utilizza grassi non animali e cere idrocarburiche. Ciò ha contribuito a ottenere la certificazione di Qualità Vegana per il packaging alimentare a marchio CRYOVAC® dell’azienda. Aldo Galbusera conclude: “L’intraprendenza delle economie circolari e la crescente preoccupazione per i cambiamenti climatici continueranno a modificare le percezioni dei consumatori sugli alimenti che acquistano. Al contempo gli acquirenti presteranno sempre maggiore attenzione alle catene di approvvigionamento alimentare esigendo che la sostenibilità sia tenuta presente dall’origine del prodotto fino al consumo. Questo metterà sempre più il packaging sotto i riflettori ed è importante che le soluzioni siano all’altezza delle esigenze etiche e di sostenibilità dei consumatori”.
SpotLIGHT
Fsustainable oodstuffs packaging in plastic For many foodstuffs, there is often no alternative to plastic packaging. That is why manufacturers are being asked to “reduce, reuse, recycle” in order to minimize the amount of packaging used. The most effective method is to use thinner films and monomaterials.
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ne effect of the Covid-19 pandemic is that many people are choosing to cook and “eat in” more regularly. That is one reason for the marked increase in foodstuff packaging waste volumes in the past year. According to a survey of waste management services by the Bundesverband der Deutschen Süsswarenindustrie (Federal Association of the German Confectionery Industry), the lockdowns in spring and autumn 2020, in particular, led to a sharp rise in glass, plastic and metal packaging volumes in private households. But other recent surveys suggest there has been a significant rise in packaging waste in Germany in any case, quite independently of this factor. To bring these volumes down, Germany’s Packaging Act (Verpackungsgesetz), which came into force in 2019 and has undergone a number of amendments since, requires the weight and volume of packaging to be reduced to a minimum. To improve the sustainability balance of their packaging, many businesses are therefore replacing plastics with other materials. But even if paper can be used as an alternative to plastic, it is not always environmentally meaningful to do so, considering the power and water consumption involved in producing and recycling paper, for example. In addition, especially in the foodstuffs industry, the barrier effects of paper are often inadequate, which means it has to be given a plastic coating. The resulting multimaterial mix is then very difficult to recycle - if at all - and ultimately ends up in the incinerator, which is one of the worst possible outcomes in terms of sustainability.
rent multimaterials in terms of the barrier effect for the products they contain. To create a barrier against the gases in question, they integrated various nanoparticles in selected coatings and adhesives as part of the BarriFlex project. The goal of the project is to develop high-performance, low-cost barrier films with a low carbon footprint that can be used as flexible packaging, and are based on a single material.
Thinner films reduce packaging waste
As a packaging material, polypropylene on its own serves as an excellent barrier against moisture and has good recycling properties. Special manufacturing processes can save even more packaging material by making the films thinner. Instead of trays, for example, thinner films can be used for pillow bags. That is a helpful way of scoring sustainability points in the retail trade, since many retail firms require their suppliers to reduce the weight and volume of their packaging, and set the example with their own brands. REWE has already taken this step with some yoghurts in its own “ja!” brand, offering customers a reusable silicon lid they can use to close the tub again at home. In addition, REWE aims to use a total of 20 percent less plastic for its own-brand packaging by the end of 2025. Regardless of which foodstuff retailer you prefer, a glance into the shopping trolley will show that many familiar items have been clothed in new and, in most cases, more sustainable packaging in recent months. Even using plastic it is possible to combine sustainability with food safety in this way. Potential adjustments range from reducing empty spaces in the packaging to going without unnecessary components such as sleeves, top seals and lids, and making use of thin monofilms. The benefit here can be seen in the climate balance of the logistics process: saving weight uses less fuel. And more products can fit on a pallet, which means fewer journeys to the retail outlets. | Source: Fachpack
Monomaterials are easy to recycle
In general, however, plastic is easy to reuse - if the packaging is designed to be recycling-friendly. Previously, flexible plastic films have been available that offer a good barrier effect against oxygen or water vapour, and consist of several layers to block the relevant gas. These multimaterial films are not recyclable, however, since it is not possible to separate them out. But instead of several different plastics and paper or cardboard packaging, it is often enough to use a single film made of a single material with an appropriate coating. These monomaterials are easy to recycle. Under the Packaging Act, these are defined as materials containing no more than 5 percent of other substances by weight. The Fraunhofer Institute for Process Engineering and Packaging (IVV), for example, is therefore focusing on developing packaging materials that can be classified as monomaterials but still provide the same protective function as the cur-
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Foodstuffs
Les Crudettes, Mondi new paper packaging
and
IMA Ilapak
M
ondi, a global producer of packaging and paper; IMA Ilapak, world leader in the design and manufacture of automatic machines for packaging and Les Crudettes, leading French company in the fresh vegetables market, have won three prizes at the prestigious French packaging award and the Trophées de l’innovation LSA for a new paper packaging. Mondi developed a recyclable functional barrier paper, which is converted on VFFS machines of IMA Ilapak for a selection of Les Crudettes’ pre-washed, ready-to-eat-salads. This solution won the environment and production categories at the prestigious French packaging awards as well as the Trophées de l’innovation LSA. Les Crudettes decided to replace the plastic bags for its fresh salads with Mondi’s new packaging. The new solution is 95% paper and verified as recyclable in the waste paper stream in France while keeping the salad fresh for up to 10 days - the same amount of time as with the previous plastic packaging. Mondi used its EcoSolutions approach to work closely with Les Crudettes in order to help the company meet its sustainability goals of reducing the amount of plastic in its packaging. The new packaging also supports Mondi’s MAP2030 sustainability goal to make 100% of its products reusable, recyclable or compostable by
Cutting-edge technologies by
2025. IMA Ilapak’s R&D efforts resulted in the first solution specifically designed to manager paper while ensuring the same performance as plastic packaging materials. The Vegatronic 6000 bagging machines produced for Les Crudettes are part of the Corporate Sustainability Program IMA Zero and IMA NOP (No Plastic Program) which have the ultimate goal of minimising environmental impact in industrial manufacturing, embodying the Group’s dedication to change and aiming to make a positive and ecofriendly impact.
Schubert
D
igitalisation is opening up new opportunities for companies in the food and beverage industry to network their processes. At Anuga FoodTec from 26 to 29 April 2022, in Cologne, Schubert will be presenting a lightline cartonpacker which packs grated cheese pouches into cartons on site. Another highlight: for the very first time, Schubert Additive Solutions will be exhibiting its new 3D printer developed in-house for high-quality printing of format and spare parts - the PARTBOX. In Hall 7.1 at Stand C071, Schubert will be showcasing its solutions to support the digital transformation. On site, a lightline cartonpacker will pack grated cheese pouches into cartons, whereby the cartons are erected and filled with the pouches. Thanks to the two carton blank magazines, the pouches can be packed into two different types of cartons. A GS.Gate industrial gateway enables secure access to the machine and production data. “What this means is that we can carry out remote maintenance and use the data obtained to increase the machine’s performance,” explains Georg Koutsogiannis, Senior Sales Account Manager at Schubert. “The more digital packaging machines become, the more data is generated during their operation,” Koutsogiannis adds. “With targeted digital services, this wealth of data is turned into hard cash for manufacturers and operators.” At the trade fair, the Schubert team will be presenting its new digital CARE services, which can be used to optimise packaging processes whilst saving resource and costs.
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Schubert will also be providing information on the high-profile topic of sustainability at the AnugaFoodTech. Schubert Additive Solutions will also be presenting a new development in Cologne. Using the Schubert subsidiary’s virtual web platform, manufacturers can produce plastic parts in their own production facilities using 3D printing. Schubert Additive Solutions has developed a high-quality 3D printer for this purpose, which is connected to the platform via LTE and which ensures outstanding printing results. “The PARTBOX enables users to produce the parts they need directly on site,” explains Marcus Schindler, Division Manager of Supply Chain Management at Gerhard Schubert GmbH and Managing Director of Schubert Additive Solutions.
Facts&Trend
PACKAGING INDUSTRY
trends for 2022 At the forefront of today’s market change from brick-and-mortar stores to e-commerce is a definite swing in how every type of product is getting packaged and labeled for sale. Here are the top packaging trends for 2022.
O
n a global scale, the packaging industry is an enormous economic generator. Statistics from the well-recognized Smithers Pira organization indicate demand for the world packaging industry will reach $1.05 trillion by 2024. Consumer trends and industry trends for packaging drive this gigantic growth rate. To understand this phenomenon, it’s necessary to examine the top packaging industry trends for 2022.
sparency” refers to manufacturers being completely open and honest about what the products contain. “Clean” means products are safe and don’t contain harmful ingredients. When a manufacturer packages their product in a way that makes content information clear, concise and open, it promotes trust in the company’s brand name. Clean and transparent labeling strongly affects the packaging industry’s food sector.
Digital Printing Revolution
Growth of Private Labels and Store Brands
2022 is in the early stages of a decade dominated by the digital world. Digital printing utilizes computer generation as the principal mechanism behind designing physical product packaging and creating the images or graphics governing their appearance. It’s fair to say digital printing influences every part of today’s packaging and shows no signs of stopping. Digital printing allows packagers far more latitude in personalization and customizing options than mechanical processes like typesetting did. Most packaging companies switched from analog to digital within the past decade. However, it takes time to retool a factory completely. In 2022, there are only a handful of companies not getting on the digital train and making that progressive investment. The packaging industry reached a tipping point in this decade. The use of digital presses grew. Studies say this demand will only grow. By 2024, it is estimated the global digital printing packaging market will reach $28 billion. That’s proof of a major trend change in the packaging industry. Digital printing makes it far easier to customize packaging and add personalization to products. Many of the top product brands have explored personalized packaging and found a significant return on this innovative marketing investment. Personalization allows a company to promote their name and brand in a forceful way that stands out from competitors.
Individual store brands and private labels are an interesting trend for the packaging industry. This move finds many stores offering product lines with a specific brand name unique to that store. It creates inhouse brand awareness and local customer loyalty, as opposed to ge-
Transparency and Clean Labels
Presenting product information in a clear and transparent way is another strong packaging industry trend for 2022. This trend is all about trust and honesty. In today’s world, where consumers have so much access to information, they can better educate themselves about product choices. At the top of smart consumers’ interest list are what their product choices contain and the packaging methods they use. “Tran-
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Facts &TREND neric brands offered by every competitor. This trend also helps stores compete in the retail landscape, where consumers have a plethora of ways to buy the same products. Private store brands and their recognizably unique labels have exceeded national brands in consumer popularity. Many consumers prefer purchasing private brands. Millennials lead the private brand loyalty group, followed by lower-income earners. The store brand and private labeling trend started a few years ago, with some of the biggest American companies leading the trend. As consumers continue to switch to private labels and store brands, this trend will dominate the retail space.
Growth in Flexible Packaging
Flexible packaging is a trend that continues to gain great popularity, and there’s a good reason for it. Technological advancement in flexible packaging materials makes them suitable to far more consumer products today that were once restricted to rigid and hard materials. The United States accounts for approximately $170 billion in the global packaging market. The Flexible Packaging Association reports the flexible packaging segment accounts for 19% of the total U.S. packaging market. Flexible packaging takes in all non-rigid materials. The most popular flexible packages are wraps, bags, pouches and envelopes. Part of the reason flexible packaging is such a prominent trend is material advancement. For years, most flexible packaging materials were polyvinyl chloride. This plastic wouldn’t break down or decompose, which made it environmentally hostile. Today, most flexible packaging uses materials made of polyethylene, polyethylene terephthalate or polypropylene. These high-tech plastics are durable when in use but deteriorate when discarded. New end-of-life recycling programs are trending and propelling flexible packages even more. In fact, Smithers Pira reports the flexible packaging industry will grow by 3.3% each year to reach $269 billion in 2024.
online buying. Smithers Pira estimates the current e-commerce market - which is valued at $35 billion - will grow to $55 billion by 2022. Accordingly, specialized packaging specifically for e-commerce is trending. There are some valid lessons to learn from Amazon’s e-commerce packaging. Once Amazon receives an order, workers pick and process the items. The platform has automated every step of their process, including the physical packaging and digital printing. That includes some individual items and a multiple order in one shipping box. Amazon might be big, but it’s not the only e-commerce player. Many companies find the trend to ecommerce purchasing effective and profitable. E-commerce packaging still reflects the same basic principles as real-time shopping. Products have to be professionally presented, protected and please consumer expectations. Smithers Pira reports 49% of consumers share their unboxing experience on social media, giving product packaging center stage.
Vintage and minimalist packaging
Vintage packaging pays homage to the phrase, “What’s old is new again.” Whether young or old, nostalgia has a significant effect on people. Many companies are channeling the vintage packaging trend in 2022 to promote products that reflect the values of years ago. Throwback designs present a piece of the past to consumers. Vintage packaging provides an essential part of American culture and memories. These classic colors, shapes and themes reflect an earlier era of simplicity and placidness. It’s a direction many modern people wish they could turn to, and packaging helps them achieve that experience. “Less is more” is an adage that’s true for many types of packaging. It’s certainly true in 2022 packaging industry trends. Minimalist product packaging is popular for conscientious consumers who prefer products that don’t have extraneous wrapping and protection. This trend is especially strong in the modern food packaging industry. Minimalist packaging works well because it’s simple. Consumers appreciate simplicity and economy, which is one reason brown paper wrappings are so popular. It’s a pushback to unnecessary excessiveness.
Sustainable Packaging
The green movement has the momentum to carry itself through 2022 and beyond. Every company that deals with packaged goods should consider joining the green wave. It’s all about responsibility through sustainable goods and environmentally friendly products. The green scene also involves smaller packaging. Many brands are converting to sustainable packaging made from biodegradable materials like paper or hemp. Others are focusing on reducing the amount of packaging each product has. This cuts down on the product’s weight and shipping cost, and it sends a positive message to consumers. Reduce, reuse and recycle is part of the green commitment to being responsible in the world. Today’s consumers are conscious and deliberate about their environmental footprint. More people than ever are joining the ecological fight and doing their part to protect their share of the world. The packaging industry must recognize and respect consumers’ desire to maintain a smaller carbon footprint. They can do that by making smaller and greener packages. | Source: yorksaw.com
Ever-Present E-Commerce and Packaging
In the new decade, e-commerce will only grow as consumers increase
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IL FUTURO DEL VENDING tra luci e ombre
l’acqua (+10,88%), che si confermano i prodotti più consumati ai distributori automatici. Tuttavia, il settore è ancora lontano dalla situazione pre-Covid e, rispetto allo stesso periodo del 2019, registra una contrazione del 15,17%.
…ma ancora non basta
Competitive Data
N
el 2020 la chiusura preventiva di scuole, uffici e pubbliche amministrazioni causa lockdown ha provocato una perdita di oltre il 31% di fatturato del settore della distribuzione automatica. Lo afferma uno studio Ipsos realizzato per Confida, l’Associazione Italiana Distribuzione Automatica. Risultato: il 2020 si è chiuso con un giro d’affari di 1,6 miliardi di euro (tra mercato del vending e quello dell’ocs-caffè a capsule e cialde) per un totale di 4,4 miliardi di consumazioni in Italia. I dati negativi del 2020 sono confermati anche da Monitoraitalia (Competitive Data) che ha pubblicato l’analisi dei bilanci delle prime 240 società di capitali appartenenti al settore della gestione vending, o gestori di distributori automatici, e dei primi 40 produttori di distributori automatici nel triennio 2018-2020. La battuta d’arresto del 2020 è ancora più evidente se, oltre al fatturato, si considerano i margini. L’ EBITDA complessivo diminuisce del -43,0%, dove le regioni del Nord Est flettono del -36,0%, quelle del Sud e delle Isole del -36,4%, seguono le regioni del Nord Ovest che segnano un -42,1%, ed infine chiudono le regioni del Centro in calo del -62,4%. L’EBITDA medio rispetto al fatturato, o ebitda margin, è passato dal 14,9% del 2019 al 10,6% del 2020.
Mercato in risalita… Erik McLean
Dopo un 2020 decisamente negativo, a causa delle misure per il contenimento della pandemia, il settore della distribuzione automatica nel 2021 è tornato a crescere. Tuttavia, i dati pre-pandemia sono ancora lontani e il presidente di Confida prova ad indicare la strada da seguire per invertire la rotta.
Tra gennaio e agosto 2021 si è assistito a una ripresa del settore vending (+9,21%) rispetto allo stesso periodo del 2020. A trainare il mercato il caffè (+12,13%) e
Secondo il presidente di Confida Massimo Trapletti per sostenere e far ripartire davvero il comparto non ci si può limitare a una strategia basata solo sui divieti, come quello della plastica monouso: per accompagnare le aziende nel cammino verso la sostenibilità occorrono incentivi e i 150 milioni di euro previsti nella Finanziaria 2022 sono del tutto insufficienti. Serve quindi sostenere le imprese nella transizione digitale favorendo un sistema di rottamazione dei distributori automatici che rilanci le tecnologie made in Italy del settore. L’associazione del vending chiede anche di rivedere la proposta sui Criteri Ambientali Minimi (CAM), ossia le linee guida per il Green Procurement, in via di definizione presso Ministero per la Transizione Ecologia che, sempre a detta di Trapletti, così applicati stravolgerebbero tutti gli aspetti principali della distribuzione automatica nella pubblica amministrazione che rappresenta il 18% del fatturato del settore. Infine, nel contesto della riforma del Codice Appalti, si richiede di riformare le concessioni pubbliche, i cui canoni che sono arrivati al 60-70% del costo dell’intera concessione rendendo spesso i bandi antieconomici. Tutelare il settore del vending è tanto più necessario se si considerano i suoi numeri: l’Italia infatti ha la più ampia rete distributiva alimentare automatica d’Europa con oltre 802 mila vending machine installate, seguito da Francia (626 mila), Germania (611 mila) e Inghilterra (408 mila). Sono più di 3.000 le imprese della distribuzione automatica in Italia, con un indotto occupazionale di oltre 30 mila persone. A questi numeri si devono aggiungere le imprese coinvolte in tutta la filiera, come quella dei produttori alimentari e dei fabbricanti di accessori e di tecnologie per le vending machine. |
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LIGHTLINE CARTONPACKER
NON C’É PIÚ MOTIVO DI “CONGELARE” LE VOSTRE DECISIONI A DATE FUTURE
Le macchine lightline della Schubert hanno una consegna rapida e un prezzo molto interessante. Con le macchine pre-configurate i clienti sono più flessibili nell‘adattarsi ai trend di mercato e nel ridurre notevolmente il loro time-to-market. L‘incartonatrice LIGHTLINE CARTONPACKER è composta da un solo telaio compatto e confeziona scatole, lattine, sacchetti o bottiglie nelle scatole e nei vassoi con o senza coperchio, cartoni wrap around e RSC. Offre una soluzione conveniente e salvaspazio per automatizzare i processi di confezionamento con la tecnologia più efficiente presente sul mercato, garantendo la più ampia disponibilità e un‘altissima qualità. I leader mondiali del mercato di FMCG e del private label si affidano a Schubert. www.schubert.group
COSA VOLETE CONFEZIONARE?
CHE TIPO DI CARTONE SCEGLIERE?
L’INDUSTRIA DEL CAFFÉ riparte dopo l’emergenza Pubblicata l’analisi dei bilanci delle prime 240 società di capitali del settore del caffè per il triennio 2018-2020. Le misure emergenziali per il contenimento della pandemia hanno avuto un forte impatto sui ricavi complessivi, sugli utili e sugli indici di redditività.
I
l settore della lavorazione del caffè in Italia conta 1.017 aziende, delle quali 618 sono società di capitali, e 65 risultano in crescita (erano 139 nel 2019). Molte torrefazioni sono registrate anche nel settore del commercio all’ingrosso di caffè, che conta 1.685 aziende, delle quali 842 sono società di capitali, e 97 risultano in crescita. Monitoraitalia (Competitive Data, società specializzata in ricerche di mercato e consulenza strategica di marketing) ha pubblicato l’analisi dei bilanci delle prime 240 società di capitali appartenenti al settore del caffè per il triennio 2018-2020.
Ricavi in calo
Le misure emergenziali per il contenimento della pandemia da Covid-19 del 2020 hanno avuto un forte impatto sui ricavi complessivi delle torrefazioni, che registrano una flessione del -7,8%, con le regioni del Sud e delle Isole che riescono a limitare le perdite con il -2,3%, seguite dalle regioni del Nord Ovest con una flessione del -4,4%, mentre le regioni del Nord Est calano del -14,6%, e quelle del Centro del -16,7%. I cali hanno colpito maggiormente le torrefazioni con ricavi inferiori ai 10 milioni di euro (-25,4%), seguite, con il -15,6%, dalle torrefazioni con ricavi compresi tra 10-30 milioni di euro; riescono a limitare le perdite le torrefazioni con ricavi maggiori di 30 milioni di euro, facendo segnare un -2,5%. Tra queste sono risultate penalizzate quelle più esposte alle vendite sul canale Ho.Re.Ca., mentre hanno limitato i danni le torrefazioni con una presenza consolidata sul canale retail, in particolar modo nella merceologia cialde e capsule per caffè.
FATTURATO CUMULATO CAFFÈ (migl. Eur) Area geograca
Fatturato 2020
Nord Ovest
€ 2.37.3 796
Nord Est
€ 1.197.366
Centro
€2 3 5.401
Sud e Isole
€ 784.34 3
Totale
4.680.897
Fonte: Competitive Data
I dati sull’EBITDA
L’analisi dei margini ci restituisce un quadro più variegato, e dalle differenze macroscopiche tra un’area territoriale e l’altra. Complessivamente l’EBITDA (margine operativo lordo) cumulato diminuisce del -21,9%, dove, a sorpresa, le regioni del Sud e delle Isole crescono del +8,2%, mentre le regioni del Nord Ovest hanno chiuso in calo del -12,2%, quelle del Nord Est del -48,1%, e quelle del Centro del -51,0%.
Utili in discesa
Gli utili delle torrefazioni di caffè subiscono un quasi dimezzamento nel 2020, con una flessione che si attesta al -42,0%, per un controvalore di 141.063.000 euro (erano 243.350.000 euro nel 2019). Anche l’incidenza percentuale dell’utile sul fatturato ne risente, passando dal 5,1% del 2019 al 3,3% del 2020. Le torrefazioni che chiudono l’esercizio in utile passano dalle 207 del 2019 alle 122 del 2020, mentre quintuplicano quelle che risultano in perdita, passate dalle 24 del 2019 alle 108 del 2020.
Indici di redditività
Aggregando i bilanci delle società che realizzano nel settore una quota superiore al 50% dei ricavi si ottiene il bilancio somma settoriale, dal quale vengono calcolati i valori medi di riferimento con cui confrontare le performance aziendali. L’anno molto difficile per il settore del caffè è testimoniato da indicatori di redditività che per la prima volta si presentano quasi tutti in negativo, ponendo le basi per un’accelerazione dei processi di fusione e acquisizione. In attesa di conoscere i dati completi relativi alle performance registrate durante lo scorso anno possiamo anticipare che il 2021 ha mostrato i primi segnali di ripresa per il settore del caffè e ci si augura che nel 2022 i dati migliorino ulteriormente, grazie anche al rallentamento delle misure emergenziali adottate dal Governo.| Fonte: Competitive Data
16 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2022
Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2022
CONFEZIONI PER IL VINO varietà di formati e materiali Si prevede che il mercato globale degli imballaggi per il vino crescerà a un CAGR del 2,65% nel periodo di previsione (20212026). Ci sono molte tendenze emergenti che sono diventate popolari, o si prevede che lo diventeranno, nel confezionamento del vino.
T
appi twist-off, involucri per bottiglie, ecovetro più sottile, etichette fustellate al laser, vetro acidato, sleeve termoretraibili, custodie speciali per bottiglie di vino più piccole, lattine (preferibilmente per spumanti), bottiglie di carta, singole impilate e nuove materiali per etichette, come legno impiallacciato, sughero, metallo, gomma e bottiglie richiudibili (pop-top): sono queste le tendenze più importanti che stanno emergendo in questo periodo nell’ambito del packaging enologico. Nell’ecosistema della distribuzione e della vendita al dettaglio, la domanda di vino è popolare in un’ampia varietà di etichette e confezioni che ora vengono offerte ai consumatori, come fusti, lattine, cartoni, scatole di bottiglie di plastica e bottiglie di vetro di varie dimensioni. Negli Stati Uniti, le bottiglie di vino da quattro confezioni e da 187 ml sono attualmente molto richieste, a causa della loro natura più pratica. Anche le vendite online di vino hanno assistito all’aumento della domanda e hanno ulteriormente potenziato l’uso di materiali di imballaggio alternativi per il vino, poiché l’ecommerce ha portato all’evoluzione di normative specifiche sulla logistica e sull’imballaggio per la manipolazione rapida e sicura dei prodotti chiusi. Inoltre, l’epidemia globale del virus COVID 19 ha interrotto le catene di approvvigionamento e indebolito la domanda dei consumatori, causando una perdita di 285 milioni di dollari per i ricavi di Anheuser-Busch InBev, un importante produttore di birra, a causa del calo della domanda. Tuttavia, nel periodo di previsione si prospetta una crescita del consumo domestico di vino, un aumento della consegna nello stesso giorno di cibo e alcol e livel-
CONSUMO DI VINO IN MILIONI DI ETTOLITRI (2019)
Source: International Organization of Vine and Wine (OIV)
li più elevati di vendita di vino online da parte di rivenditori e aziende vinicole più piccole. I vini sono ora serviti e offerti ai consumatori in un’ampia varietà di confezioni ed etichette. Sono diversificati in lattine, scatole, cartoni, bottiglie di plastica e bottiglie di vetro, disponibili in varie dimensioni.
Imballaggi in vetro fanno la parte del leone
Si prevede che le bottiglie di vetro, i tradizionali contenitori per il vino e, le bottiglie domineranno il mix di contenitori in termini di volume e valore. Tuttavia, la concorrenza di mercato sta aumentando a causa di una crescente varietà di formati e confezioni alternativi, che offrono maggiore convenienza o economia. Una parte sostanziale dei composti aromatici del vino è stata assorbita dalle materie plastiche o dispersa nell’ambiente. Studi di valutazione sensoriale hanno indicato che il vino bianco confezionato in plastica era di qualità accettabile per tre mesi contro almeno sei mesi per quello in bottiglia di vetro. Tuttavia, si prevede che si verificherà una domanda crescente per la richiesta di contenitori monodose, come bottiglie di plastica, cartoni asettici, lattine di alluminio e tazze e calici poiché questi contenitori vantano il vantaggio di consentire il trasporto o la vendita del vino in luoghi che in genere vietano i contenitori di vetro. Inoltre, le opportunità di chiusura del vino sono guidate dall’aumento della produzione di vino confezionato, con importanti cambiamenti nel mix di contenitori che richiedono una gamma più ampia di chiusure. Questa tendenza del mercato alimenterà forti opportunità di mercato per i tappi a vite in plastica e alluminio e le chiusure di erogazione in plastica. Pur continuando a far fronte all’intensificarsi della concorrenza di mercato da parte di chiusure alternative, si prevede che la domanda di sughero sarà sostenuta dalla posizione radicata delle bottiglie di vetro nel mercato dell’imballaggio del vino e dal miglioramento delle prestazioni e dalla competitività in termini di costi dei tappi tecnici. Il mercato del confezionamento del vino è molto frammentato a causa della presenza di un gran numero di piccoli player che operano nei mercati regionali e di uno zoccolo duro di grandi aziende che hanno una presenza globale. I player stanno introducendo metodi di confezionamento innovativi che non sono solo pratici ed esteticamente più attraenti, ma anche ecosostenibili. | Fonte: Mordorintelligence.com
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Speciale
Industria cosmetica
in netta ripresa e pronta alle sfide Dai risultati dell’indagine congiunturale di Cosmetica Italia emerge la crescita del fatturato globale del settore (+10,2% sul 2020) e dell'export (+13% sul 2020). Le proiezioni nel 2022 vedono pieno recupero e superamento dei valori pre-pandemia.
I
dati rilevati dall’Indagine congiunturale del Centro Studi di Cosmetica Italia delineano una netta ripresa del settore che interessa trasversalmente tutti i canali. Secondo i dati preconsuntivi 2021, infatti, il fatturato globale del settore cosmetico è pari a 11,7 miliardi di euro, con una crescita del +10,2% rispetto al 2020. Bene anche le esportazioni, che registrano un +13% rispetto al 2020, toccando un valore di 4,7 miliardi di euro. “Le prospettive di ripresa per l’anno in corso sono evidenti, tanto che le stime elaborate in questi giorni prevedono una chiusura del 2022 prossima ai 12,5 miliardi di euro; un valore di fatturato superiore a quello registrato dalle imprese cosmetiche nel 2019, prima della pandemia, quando superava di poco i 12 miliardi di euro. La crisi ha avuto un deciso impatto sulla filiera cosmetica, che tuttavia ha dimostrato la propria capacità di andare oltre le difficoltà congiunturali e rimanere al passo con le richieste del mercato - commenta Renato Ancorotti, presidente di Cosmetica Italia - Una propensione all’adattamento a una realtà in continua evoluzione che è testimoniata anche dai mutamenti in corso nelle catene di approvvigionamento e produzione in termini economici, sociali e ambientali”.
consumatori. La profumeria, pur condizionata da nuove modalità di acquisto che hanno spostato i consumi anche verso altri canali, raggiunge un +22,6%, posizionandosi, con un valore di oltre 1.880 milioni di euro, al secondo posto - accanto alla farmacia - per vendite di cosmetici in Italia. Segnali di ripresa arrivano dall’erboristeria, con un +13,8% e un valore di 370 milioni di euro, che lascia emergere al suo interno andamenti diversi tra monomarca e punti vendita tradizionali. La farmacia, che rispetto agli altri canali ha sempre contenuto i cali, chiude il 2021 con un trend pari a +2% per un valore di 1.846 milioni di euro a fine esercizio. La stessa crescita (+2%) viene registrata dalle vendite dirette (porta a porta e per corrispondenza) che, diversamente dagli altri canali che negli scorsi anni hanno subito forti contrazioni, non mostrano una decisa ripresa e si attestano a 345 milioni di euro. La grande distribuzione conosce invece un rialzo pari a 1 punto percentuale, segnalando un andamento costante negli ultimi esercizi e pressoché indifferente agli effetti della pandemia (4.500 milioni di euro). Infine, il fatturato del contoterzismo registra un +8%, sicuramente influenzato dalla ripresa dei mercati internazionali (prossimo ai 2 miliardi di euro).
Variabili di mercato
Entrando ulteriormente nel dettaglio delle rilevazioni, vanno evidenziate diverse variabili che hanno influenzato le analisi del Centro Studi di Cosmetica Italia; accanto alle citate catene di approvvigionamento e alle rimodulazioni legate alla pandemia, incidono infatti sugli scenari dei prossimi mesi la situazione geopolitica, i rincari dei costi energetici, delle materie prime e dei servizi logistici. L’andamento dei singoli canali distributivi fa emergere chiaramente un loro riposizionamento, legato alla formulazione e allo sviluppo di un nuovo modello di business in risposta all’emergenza sanitaria. I canali professionali, acconciatura (+22,1%) ed estetica (+28%) chiudono il 2021 con una crescita notevole e un valore rispettivo di 554 e di 215 milioni di euro; un incremento prevedibile nel contesto di un confronto diretto con un 2020 difficile, anche a causa delle chiusure. L’e-commerce rientra tra i canali che evidenziano trend marcatamente positivi e registra un aumento pari al +23,2%, confermandosi - con un valore di 870 milioni di euro come una scelta ormai irrinunciabile nelle mutate abitudini dei
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Cosmoprof&Cosmopack in termini economici , sociali e ambientali. Il Covid 19 ha prodotto rallentamenti fisici e ritardi nei flussi commerciali e di fornitura delle catene del valore del cosmetico. Il recente scenario economico, condizionato anche dalle tensioni geopolitiche in Ucraina, che ne rallenterà moderatamente gli scambi commerciali, dal rincaro dei costi energetici e delle commodities, porta al ridimensionamento delle stime del Centro Studi, attraverso una lettura più cauta sia dei valori sia delle proiezioni a medio termine. |
Driver-chiave oltre la pandemia
I driver-chiave del comportamento del consumatore guardando oltre la pandemia. In primis, c’è il desiderio di riprendere il controllo sulle proprie vite e il polso della situazione sulle scelte di acquisto: i brand possono fare leva su informazioni dettagliate e opzioni di offerta facilmente confrontabili. In secondo luogo, c’è la volontà di uscire dai propri confini ed esplorare, giocare e accogliere nuove esperienze, sia virtualmente che nel mondo fisico “reale”: si punta a rendere ludica l’interazione con il consumatore in contrapposizione con lo stress generato dalla pandemia. Infine, la conoscenza delle catene di approvvigionamento e il loro funzionamento in termini di etica e ingredienti sta diventando sempre più importante: è diventato essenziale dimostrare gli effetti misurabili rispetto agli obiettivi (dualità della responsabilità dei brand, verso l’ambiente e verso il consumatore).
Criticità di scenario
Le misure di stress delle filiere produttive internazionali restano su livelli molto elevati. Inoltre, in Europa (e più ancora negli Stati Uniti) si aggravano le difficoltà nel reperire manodopera, che potrebbero spingere al rialzo anche i salari. È in atto un profondo cambiamento delle catene di approvvigionamento e produttive
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Speciale
Cosmoprof & Cosmopack un ritorno in grande stile Cosmoprof o W rldwide Bologna e Cosmopack si apprestano a un ritorno in presenza in grande stile, grazie all’entusiasmo di una community che continua a crescere in tutto il mondo. Dal 28 aprile al 2 maggio 2022 la manifestazione di riferimento per l’industria cosmetica mondiale riunirà a Bologna i principali player per scoprire come sta evolvendo il settore, alla luce delle nuove abitudini di consumo e delle tendenze che stanno guidando la ricerca e lo sviluppo di prodotti e servizi.
I
n questa intervista Enrico Zannini, Direttore Generale BolognaFiere Cosmoprof, affronta il tema dell’internazionalità e dell’importanza che riveste il brand Cosmoprof per l’intera filiera dell’industria cosmetica. Di seguito, Antonia Benvegnù, Cosmopack International Manager BolognaFiere Cosmoprof, offre uno sguardo sul salone internazionale dedicato alla filiera produttiva della cosmetica, che ha saputo, nell’arco di oltre mezzo secolo, anticipare le innovazioni e i trend tecnologici.
liane, all’interno del piano straordinario di promozione del Made in Italy, stiamo organizzando un programma di ospitalità e servizi specifici per top buyer e retailer dai principali mercati internazionali. Cosmoprof Worldwide Bologna 2022 sarà un’edizione in linea con le attese e le necessità degli addetti ai lavori.
➣ Cosmoprof non è solo area espositiva, ma anche un contenitore di approfondimenti e aggiornamenti sulle tendenze e sull’evoluzione del settore. Cosa dobbiamo aspettarci da questa edizione?
➣ Negli anni, la forza delle sinergie è stata strategica affinché Cosmoprof diventasse l’evento leader per il mondo beauty. In questa prospettiva, l’internazionalità resta un elemento chiave di successo?
Enrico Zannini: A Cosmoprof Worldwide Bologna gli operatori possono attingere ad un bacino di approfondimenti esclusivi e altamente innovativi. Per questa edizione stiamo collaborando con le agenzie di trend e di analisi del mercato più prestigiose per costruire un calendario di contenuti in linea con le tematiche più attuali per le attività di business degli addetti ai lavori. Da giovedì a sabato, le sessioni di CosmoTalks al Centro Servizi coinvolgeranno i visitatori in tavole rotonde e discussioni sui trend che stanno influenzando le abitudini di consumo. Ritorna anche il consueto appuntamento con CosmoTrends, il report curato da Beautystreams. Partendo dalle macro tendenzeche stanno trasformando la nostra quotidianità, gli esperti di Beautystreams analizzeranno le proposte degli espositori di Cosmoprof, evidenziando quali sono le tematiche ad oggi più impattanti e quali saranno gli sviluppi dei prossimi mesi. Il report sarà uno strumento molto utile per stampa, buyer, trend scouter e influencer, che potranno organizzare la
Enrico Zannini: Cosmoprof è l’appuntamento di riferimento per l’intera industria, perché raccoglie in un unico luogo produttori, brand, operatori ed esperti di tendenze per una visione dell’evoluzione del mercato. Da mesi nel nostro confronto costante con gli stakeholder dell’industria cosmetica emerge il desiderio e la necessità di tornare agli eventi fieristici in presenza. Noi siamo pronti ad offrire un evento che sia un effettivo servizio a sostegno del settore. Le premesse per un’edizione di qualità ci sono tutte: più di 2.700 aziende da 71 paesi ad oggi hanno già confermato la loro presenza, e più del 30% degli espositori saranno presenti per la prima volta in manifestazione. Grazie al supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di ICE - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese ita-
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Cosmoprof&Cosmopack propria visita in manifestazione ricercando le proposte più innovative.
➣ Cosmopack è il più importante salone internazionale capace di raccogliere i principali attori della filiera produttiva della cosmetica in tutte le sue componenti. Dopo due anni così critici, quale sarà il valore aggiunto di questo evento?
Antonia Benvegnù: Il valore aggiunto di Cosmopack 2022 deriva da questi due anni, durante i quali abbiamo dovuto imparare una nuova modalità di fare business utilizzando il digitale. Lato nostro, abbiamo implementato la piattaforma MyMatch che già utilizzavamo per permettere alla domanda e all’offerta di continuare ad incontrarsi. Questa modalità non è stata facile, ma ha sicuramente aiutato l’industria in un momento in cui i metodi di business tradizionali, dell’incontro vis-a-vis, delle presentazioni live dei prodotti, non erano possibili. Il valore aggiunto di questo Cosmopack sarà dunque di fare tesoro di questa nuova esperienza di supporto al business e continuare ad affiancare il sistema tradizionale del concept fieristico a questo servizio online, migliorato e affinato, grazie a cui espositori e buyer potranno fare scouting prima della manifestazione e organizzare la loro agenda e i loro appuntamenti in anticipo. Il vero valore aggiunto di Cosmopack è però rappresentato dalla compagine espositiva: Cosmopack accoglie e presenta l’intera filiera - dalle aziende di materie prime e ingredienti, alle fragrance house, al contract manufacturing e private label, al packaging primario e secondario, ai macchinari di processo e confezionamento - offrendo così al buyer la possibilità di trovare dalle più svariate soluzioni alla possibilità di sviluppare un prodotto end-to-end, dal design alla formulazione, produzione e packaging. Tenete presente che quest’anno Cosmopack è cresciuto del 7,5% sull’area espositiva, con un +20% di aziende nuove e un parterre di espositori da 30 paesi. Questa è la conferma che Cosmopack, dopo 53 edizioni, rimane il contenitore di idee, progetti, novità per tutta l’industria del Beauty, rimane il luogo deputato al lancio prodotti e all’incontro privilegiato fra domanda e offerta a livello internazionale. Se dovessi usare uno slogan direi che Cosmopack è la tradizione che si rinnova, che conferma come il settore Beauty abbia necessi-
tà di ritornare in presenza, di utilizzare il format fieristico per far testare le texture, sentire le fragranze, e spiegare i nuovi prodotti.
➣ Cosmopack è la culla dell’innovazione in ambito cosmetico: quali sono i servizi che la fiera mette a disposizione per evidenziare le novità delle aziende?
Antonia Benvegnù: Un progetto al quale teniamo molto è Cosmoprof e Cosmopack Awards. L’iniziativa, curata dall’agenzia internazionale Beautystreams, offre visibilità ai lanci più innovativi dei nostri espositori: un riconoscimento molto ambito, espressione di una giuria di esperti, che certifica gli sforzi delle aziende in termini di ricerca e sviluppo di nuove progettualità e tecnologie. Nessuno strumento può essere paragonabile ai nostri Awards in termini di visibilità e valorizzazione delle novità per il settore. Da non perdere anche l’appuntamento con CosmoFactory, l’esperienza fisica dell’intero processo produttivo di un prodotto. La Factory rappresenta l’essenza di Cosmopack, perché mostra i vari comparti dell’industria che portano live tutti gli step della catena, dal processo creativo alla formulazione, dal macchinario e dalle soluzioni di riempimento alle proposte di imballaggio, fino a raggiungere il risultato finale: il prodotto esposto e messo a disposizione del consumatore. Un’esperienza coinvolgente e altamente formativa, per la quale ci avvaliamo del contributo di agenzie e aziende leader nel mercato.|
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Speciale Marchesini Group
porte aperte alla Beauty Division Marchesini Group annuncia la prima Open House della divisione cosmetica: ad aprile porte degli stabilimenti aperte in concomitanza con la fiera internazionale Cosmopack.
M
archesini Group apre le porte della sua Beauty Division per mostrare al mondo le ultime tecnologie sviluppate nel campo del processo e del confezionamento dei prodotti cosmetici. Dal 26 al 30 aprile i nuovi stabilimenti di 5mila metri quadri, costruiti di recente all’interno dell’Headquarters di Pianoro, ospiteranno un’ampia selezione di macchine e linee sviluppate per soddisfare le esigenze dell’industria cosmetica: dalle grandi multinazionali ai piccoli laboratori, clienti e fornitori potranno vedere da vicino le tecnologie progettate per soddisfare l’intero ciclo di produzione di un prodotto cosmetico, dal processo al fine linea. La capacità di innovare non può però prescindere da quelle che sono le esigenze del mercato: per questo motivo Marchesini Group ha scelto di organizzare la Open House della divisione cosmetica in concomitanza con l’attesa edizione di Cosmopack 2022, il più importante salone internazionale dedicato alla filiera produttiva della cosmetica che si terrà a Bologna dal 28 aprile al 2 maggio. Marchesini Group Beauty, il marchio che radunale tecnologie del Gruppo legate al mondo cosmetico, sarà presente anche in fiera dove saranno esposte soluzioni per il riempimento e il confezionamento di tubi, vasetti e flaconi, macchine per la produzione di rossetti e un piccolo laboratorio, realizzato ad hoc sullo stand (Hall 19PK - Stand A9PK): sarà creato
in questo modo un filo diretto tra i due eventi, offrendo ai clienti anche un servizio di pickup.
“Siamo felici di poter aprire finalmente le porte dei nostri nuovi stabilimenti da cui si sviluppa il coordinamento di tutto il comparto cosmetico del Gruppo” ha commentato Valentina Marchesini, membro del board di Marchesini Group. “Accoglieremo i nostri clienti per mostrare loro le nostre ultime tecnologie, condividendo idee e progetti per il futuro in un ambiente ispirato alla bellezza. Anche in fiera ci confronteremo con tutti gli attori della filiera sulle nuove tendenze del mercato legate ai temi della sostenibilità e della cura della persona. Oggi il mondo ha bisogno di bellezza”.
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Open House in 13 aree espositive Nelle giornate dell’Open House, in cui non mancheranno eventi e serate di intrattenimento per gli ospiti, il team Marchesini Group Beauty sarà a disposizione dei visitatori per mostrare loro le ultime novità dei suoi marchi di punta. In particolare, saranno visibili: - linee complete per il riempimento e confezionamento di vasetti, tubi e flaconi; - una zona dedicata alle tecnologie Axomatic, marchio che progetta e realizza turbo emulsionatori, intubettatrici e macchine per il riempimento cosmetico; - una make-up area riservata a Cosmatic, brand che produce macchine per il confezionamento di rossetti e il riempimento polveri cosmetiche; - le innovazioni sviluppate da Dumek, storica azienda specializzata in soluzioni di processo, che di recente si è trasferita all’interno dei nuovi stabilimenti dell’Headquarters di Pianoro (BO); - soluzioni di packaging primario, pensate per le applicazioni di Dermo-Cosmesi, targate Corima, divisione del Gruppo all’avanguardia in Italia per il riempimento di prodotti sterili. Su queste macchine verrà data anche una dimostrazione dei servizi di Live Assistance, Teleservice e MIMO che ben rappresentano l’efficienza e la tempestività del Customer Care di Marchesini Group in tempi di pandemia; - aree riservate alle tecnologie per il packaging secondario tra cui quelle prodotte da Marchesini Group e V2 engineering, ma anche le nuove etichettatrici progettate per il settore cosmetico e realizzate dalla divisione Neri. In mostra anche le proposte di Rinova, specializzata nel ricondizionamento di macchine Marchesini Group di proprietà del cliente; - le ultime novità di SEA Vision, partner del Gruppo specializzato in sistemi di visione, e di Vibrotech, azienda che realizza sistemi di alimentazione e orientamento impiegati nei processi industriali automatizzati.|
Cosmoprof&Cosmopack
Antares Vision Group La mission di Antares Vision Group, partner tecnologico d’eccellenza nella digitalizzazione e nell’innovazione per imprese e istituzioni, è di garantire la sicurezza di prodotti e persone, la competitività dei business e la salvaguardia del pianeta. Grazie all'integrazione di diverse tecnologie, il Gruppo è in grado di gestire tutti i dati della filiera per la tracciabilità dei prodotti e la trasparenza della supply chain. ❱ ❱ Intervista a Monica Coffano, Business Development Manager
C
- Gestione dei dati, per massimizzare l’efficienza in produzione e guidare la transizione all’industria 4.0.
Quali saranno le soluzioni innovative che presenterete in fiera? Chi visiterà Antares Vision Group a Cosmopack (stand A/2, padiglione 19) potrà toccare con mano le nostre soluzioni di: - Tracciabilità end-to-end per seguire l’intero ciclo di vita del prodotto: dimostreremo il “potere” del codice univoco ed i suoi vantaggi fino al consumatore finale; - Ispezione visiva automatica, che consente di garantire la sicurezza e l’integrità - quindi la qualità - totale dei prodotti, grazie al controllo in linea dei processi produttivi e del packaging;
Quali sono oggi le richieste delle industrie cosmetiche in ambito processo e packaging e come siete in grado di rispondere? A livello di processo, c’è la richiesta di sistemi per digitalizzare il sistema qualità - dal controllo materie prime in ingresso, alla qualifica dei fornitori, fino a tutte le fasi di produzione per garantire la trasparenza del processo e documentarne la sostenibilità. Se parliamo invece di packaging, il “vestito” del prodotto - un elemento determinante del prodotto cosmetico, sempre alla ricerca di valori innovativi e sostenibili - oggi assume un ruolo nuovo grazie all’identità digitale univoca associata ad ogni unità di prodotto: una tecnologia in grado di supportare la lotta alla contraffazione e ai mercati paralleli, e di aprire nuove opportunità di comunicazione diretta tra brand e consumatori.|
he valore ha oggi la vostra partecipazione a Cosmopack, anche alla luce di un momento di socialità ritrovato? Antares Vision Group è un player tecnologico affermato nel settore farmaceutico e Life Science che ha deciso di ampliare la propria presenza nel settore beauty & cosmetics, per portare l’innovazione legata a controlli di qualità, tracciabilità e gestione dei dati ai brand e alle aziende produttive di tutta la filiera. Quale occasione migliore per farlo, se non la fiera di riferimento mondiale nel settore? A Cosmopack 2022 arriviamo forti anche di un’esperienza positiva nella rassegna Onbeauty di settembre 2021, in cui abbiamo preso parte a un talk sulle tecnologie per la tracciabilità dei prodotti e raccolto ottimi riscontri in generale.
Italcosmetici I l contoterzismo sarà al centro della ripartenza dell’industria cosmetica. Forti del bagaglio di innovazione e ricerca che da anni rende il comparto una delle voci di eccellenza del settore beauty, i più importanti produttori conto terzi internazionali saranno l’anello di congiunzione tra filiera produttiva e prodotto finito, tra tendenza e declinazione del prodotto. Le nuove regolamentazioni legate alla sicurezza dei processi produttivi, logistici e di distribuzione hanno spinto in questi mesi molti brand a cercare alternative funzionali alla produzione in-house, per appoggiarsi a società in grado di garantire le necessarie procedure igieniche e un processo completo di gestione delle varie fasi della filiera. Tra i player protagonisti sul mercato a livello globale, Italcosmetici, da oltre 40 anni produttore specializzato in make-up. Qual è la vostra strategia in questo ambito? Italcosmetici, da sempre focalizzata sulla cosmetica clean e sostenibile, ha rafforzato le relazioni con indie brands con una forte identità da raccontare, alla
❱ ❱ Intervista ad Alberto Argnani, CEO
ricerca di terzisti che siano in grado di offrire un full service con MOQ ragionevoli, richiesta che Italcosmetici ha dimostrato da tempo di saper soddisfare. Nel 2020 abbiamo iniziato molte collaborazioni con indie brands alla ricerca di formule innovative, in grado di differenziarli dalla concorrenza. Per rispondere alle necessità di nuovi brand interessati a cogliere le opportunità di un mercato beauty in forte trasformazione, avete continuato a investire in ricerca e sviluppo? Italcosmetici ha sviluppato formule sempre più clean e ricche di ingredienti attivi a livello funzionale. La ripartenza del settore beau-
ty non può prescindere da un processo di adattamento a una nuova realtà, in cui il consumatore finale trascorre molto più tempo in casa, spesso di fronte a uno schermo e a una videocamera. Un consumatore sempre più esigente e attento agli ingredienti e alle formule dei prodotti che utilizza per la cura quotidiana, e che quindi presta maggiore interesse a soluzioni per proteggere la pelle dagli effetti dell’inquinamento elettromagnetico e della scarsa esposizione all’aria aperta. Per questo motivo, abbiamo sviluppato prodotti che agiscono come uno scudo contro la luce blu e l’inquinamento, e che al contempo predispongono al meglio l’incarnato alla visualizzazione in video. Il make-up è sicuramente il comparto che più ha sofferto lo scoppio dell’emergenza sanitaria, ma è anche il terreno più ricettivo a oggi per nuovi stimoli. Come sarà il futuro del make-up? Ibrido e multi-tasking, senza dubbio. Prodotti divertenti da usare non solo come trucco, ma anche come trattamento.
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Speciale Omas Tecnosistemi ❱ ❱ Intervista a Savino Giudici, AD
C
he valore ha oggi la vostra partecipazione a Cosmopack, anche alla luce di un momento di socialità ritrovato? Sono trascorsi tre anni dall’ultima edizione di Cosmopack e sicuramente sia da parte degli espositori che dei visitatori, si ha voglia d’incontrarsi per presentare e conoscere tutte le novità del mercato. Parteciperemo portando le nostre macchine maggiormente richieste e che possano soddisfare le aspettative attuali. Come sempre gli aspetti qualitativi di design e performance sono stati postial primo posto, unitamente alle applicazioni 4.0 e alla sostenibilità ambientale. Quali saranno le soluzioni innovative che presenterete in fiera? In fiera cercheremo di soddisfare le aspettative dei visitatori e presenteremo GMTR70 intubettatrice per tubi in plastica, CX-150 turboemulsore sottovuoto e GCR-500 monoblocco di riempimento e tappatura a godet. Il GCR-500 Puck Monobloc, è un monoblocco automatico a passo alternato, dal con-
cetto estremamente dinamico e flessibile, la soluzione ideale per molteplici cambio formato. È idoneo per flaconi e contenitori instabili o con caratteristiche che necessitano il trasferimento in godets. Costruito con elevati standard qualitativi, con design macchina di facile pulizia e manutenzione. Garantisce estrema flessibilità adattandosi a ogni esigenza per il dosaggio di prodotti sia liquidi che cremosi (anche a caldo), o polveri. Le stazioni di dosaggio sono facilmente intercambiabili anche in caso di cambio lotto, per operazioni di pulizia e sanificazione. Tutte le parti a contatto con il prodotto sono realizzate in acciaio inox 316L o materiali approvati FDA. È inoltre possibile predisporre il caricamento di flaconi da robot, depucker per scarico flaconi e recupero godets, installazione di flusso laminare e altre opzioni sono possibili sempre a richiesta.
PackLab N
on poteva esserci vetrina migliore per presentare la nuova Wing by PackLab. Il Cosmopack 2022 rappresenta l’occasione ideale per svelare tutte le caratteristiche di questa soluzione di etichettatura così utilizzata nel mondo cosmetico, come anche in quello farmaceutico e del personal & home care. La Wing è una macchina etichettatrice lineare idonea per applicare sia etichette di corpo parziali o avvolgenti su contenitori cilindrici, sia etichette fronte e retroparziali su contenitori sagomati. Quali sono le caratteristiche e i benefici che la nuova Wing consente di ottenere? Velocità: produzione da 1.000 a 12.000 bph. Ergonomia: basamento con stazioni di etichettatura esterne per dare più accessibilità all’operatore sia durante le fasi di lavoro sia durante il cambio formato. Efficacia: pannello di comando inox ERGOTRON con HMI 10” per agevolare l’operatore da entrambi i lati della macchina + NET panel per stazioni di etichettatura. Qualità: controllo presenza etichetta e scarto contenitore integrati all’interno della macchina. Sicurezza: protezioni a scorrimento laterale. Versatilità: contenitori lavorabili vetro/plastica/ alluminio.
Chi è PackLab e perché rappresenta un partner storico per le aziende del settore Cosmetico? PackLab è specializzata nella produzione di sistemi di etichettatura con tecnologia autoadesiva. Nata nel 1999 a Mantova (IT), in oltre venti anni ha saputo raggiungere un livello di competenza altissimo, tale da conquistare primarie referenze su scala globale. Aziende di tutto il mondo si affidano a PackLab per le proprie esigenze di applicazioni autoadesive, in molteplici settori produttivi: dall’Alimentare al Cosmetico, dal Chimico al Farmaceutico, dal Packaging al Personal & Home Care. Le macchine prodotte sono etichettatrici lineari autoadesive modulari e di grande precisione, che presentano molti vantaggi. Il primo, l’assoluta flessibilità: la tecnologia altamente avanzata consente di raggiungere standard di eccellenza anche in presenza di brusche variazioni della velocità di produzione, in modo da potersi agevolmente adattare alle svariate necessità di utilizzo. Il secondo, il vasto range di offer-
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Quali sono oggi le richieste delle industrie cosmetiche in ambito processo e packaging e come siete in grado di rispondere? La nostra gamma di macchine di processo, è composta da fusori per materie grasse, dissolutori, mescolatori e a completare turboemulsori, proposti in differenti taglie e soluzioni a seconda della necessità del Cliente. Sicuramente il nostro prodotto di punta per il settore cosmetico, è il monoblocco GCR-500 precedentemente descritto, ma abbiamo fornito anche diversi impianti completi per il confezionamento di pomate, body butter, creamblush in barattoli, composte da turboemulsori o fusori per materie grasse, riempitrici multipiste, tunnel di raffreddamento di differenti dimensioni e a completare monoblocchi di tappatura dei barattoli, tutte le soluzioni sono caratterizzate da gestione con 4.0. ta, che vede 16 linee di macchine lineari con caratteristiche e velocità diverse, da 800 a 42.000 bph. Oltre alle macchine etichettatrici, la gamma di produzione PackLab comprende gruppi autoadesivi da 20 a 120 m/min e applicatori freestanding, in grado di posizionare l’etichetta adesiva su vari punti del prodotto. In più l’azienda propone il noto “Print&Apply”, l’efficace sistema per la tracciabilità del prodotto, con la stampa e applicazione dell’etichetta sul fine linea e sui pallet. Il terzo, la versatilità nei confronti del prodotto: le macchine PackLab sono soluzioni ideali per tutti i tipi di contenitori cilindrici e sagomati di varie dimensioni, dalle fiale ai fusti, dai vasetti, alle bottiglie e flaconi. Le applicazioni adesive non hanno praticamente limiti: fronte e retro, di lato, avvolgente, top e down, non-stop e moltissime tipologie di applicazioni speciali. Ecco perché tanto le grandi multinazionali quanto i produttori medio-piccoli trovano in PackLab una risposta efficace, sia che si scelga una soluzione standardizzata che completamente personalizzata. PackLab è parte del gruppo P.E. LABELLERS, azienda di riferimento globale nella produzione di macchine etichettatrici modulari completamente automatizzate. Partner storico nei sistemi di etichettatura autoadesiva, PackLab presenta a Cosmopack 2022 la nuova macchina Wing al Pad. 20 - Stand A28
Waiting for Cosmoprof
Cosmetic
© Aliplast
industry more and more sustainable Using recyclates is completely in line with a circular economy. Experts agree that the plastic recycling industry can produce significantly more recyclates and thus economically supplement new materials. However, equal conditions must be created first. That is where standardisation comes in. For the cosmetics packaging sector, PCR safety standards are already being developed that are intended to help close post-consumer plastic waste cycles.
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econdary raw materials are won by recycling plastics that have been disposed of at least once - either as household waste (post-consumer recyclates, PCR) or as production waste (post-industrial recyclates, PIR). The most successful example of this to date are PET bottles: in a genuine cycle covering collection systems, reprocessing and reuse, old materials are given a new lease on life. But whether you’re looking for PET, PE or PP, the recyclate market is currently nearly empty and prices have increased dramatically. This is primarily due to the shortage and high expense of new materials resulting from the scarcity of raw materials, which has also pushed up demand for recyclates. Dr. Dirk Textor, Chairman of the bvse-Fachverband Kunststoffrecycling (Federal Association of Secondary Raw Materials and Waste Disposal - Plastics Recycling) recently summarised the situation as follows at the association’s used plastic action day: ‘After plastic recycling was put under ex-
treme pressure at the beginning of the COVID-19 pandemic, also due to the crude oil prices plummeting and dragging down the prices for new plastic materials with them, the situation changed starting in October 2020. There were more and more reports of force majeure concerning the availability or new plastic materials. Maritime containers were in short supply. Transportation by sea and land became more expensive. Suddenly, recyclates were in demand more than ever.’ According to Dr. Textor, plastic recyclers have now sold out their entire stock as a consequence. And this despite the fact that, before the pandemic, they were often accused of being unable to produce materials of the required quality. According to Dr. Textor, this proves that the arguments above were only a pretext. ‘It has now become very clear that we produce materials of sufficient quality for the market to accept and process.’
Manufacturers need reliable supply
Last year, the Branchenverband Industrievereinigung Kunststoffverpackungen (IK) (German Association for Plastics, Packaging and Films) launched a study to determine the potential uses of recycled material in plastic packaging. Its results were as follows: the amount of recyclates could be increased from 475,000 tons to approx. 960,000 tons per year, which corresponds to about 22% of the production volume. However, to do this, manufacturers who want to switch to using recyclates primarily need a reliable supply - which simply doesn’t exist at the moment. ‘Currently, eight of ten suppliers are sold out of high-quality recyclate for several months’, said Christian Schiller, founder and managing director of Cirplus, a digital purchasing platform for recyclates, in January 2022. According to Schiller, the price increase has been equally dramatic and raw materials are currently two-thirds to three-quarters more expensive. For example, he says that the price of rPET has risen by 74% since January 2021. At the same time, the ratio of supply and demand is practi-
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Software INDUSTRIALE cally reversed. This affects all markets. ‘80% of recyclates that are traded on our digital platform come from the European Economic Area, plus Russia and Turkey, and the remaining 20% come from Asia’, Schiller explains. Cirplus has over one million tons of recycled material listed, many types of which are currently not available. At the same time, experts agree that the plastic recycling industry can produce significantly more recyclates and thus economically supplement new materials. However, equal conditions must be created first. That is where standardisation comes in.
Standard for cosmetics packaging is on the way
For the cosmetics packaging sector, PCR safety standards are already being developed that are intended to help close postconsumer plastic waste cycles. To this end, branded companies in the industry, together with recycling companies, plastics manufacturers and processing companies, founded the consortium CosPaTox (Cosmetics, Packaging & Toxicology) last summer. The plan is for the entire industry to benefit from the consortium’s work, including companies that have so far avoided using non-food PCR due to the lack of toxicological assessments and standardisation. A key issue for the sufficient longterm availability of recyclates is separate collection. ‘Recycling works best when plastic waste is collected separately, which the collection of PET beverage bottles with refundable deposits has clearly shown us’, says IK managing director Dr Isabell Schmidt. ‘Here, recyclates are produced that even comply with the strict statutory requirements for contact with foods. In order to meet the need for raw materials of industries processing plastics in future, politicians must work to ensure that separate collection is significantly improved all over Europe and that landfills with plastic waste are completely banned.’ Meanwhile, retailers and manufacturers are increasingly securing supplies by setting up their own systems for taking back recyclable packaging. Industry pioneer Werner & Mertz has been relying on his own network for years with his recyclate initiative and, together with his partners, recovers PET recyclate from postconsumer material from European beverage bottle collections and - a major exception in the market - also recovers an everincreasing proportion of recycled material from the German ‘yellow bag’ for plastic waste. Industry experts assume that the demand for high-quality secondary raw materials will remain high, even if more new material becomes available again. The UK is also focusing on economic incentives with the planned tax on plastic packaging with less than 30% of recycled content starting in April 2022. Italy and Spain are also expected to follow suit with comparable taxes.| Source: Interpack
Waiting for Cosmoprof WWP Beauty WWP Beauty has been collaborating with the beauty industry’s leading brands for over 40 years. The company is committed to delivering future-focused solutions to this global industry through close collaboration, exceptional agility, and unparalleled scale. ❱ ❱ Interview with Josh Kirschbaum, CEO
brands find their own path to sustainability so that together we can help make a positive impact on our planet. In 2021 we partnered with other like-minded organizations in the sustainability field such as SPC, Ellen McArthur Foundation, PACT Collective, Corporate Citizenship, and Credo. We were also awarded the Ecovadis silver rating and the ISCC certification which allows us to manufacture molecular recycled resins from Eastman, a partnership with Ocean Works, and an exclusive partnership with nature2need among other partnerships to launch innovative sustainable materials. At Cosmopack we will be launching a brand new service solution that focuses on the journey from sustainability to purpose called Beauty with Purpose. The Beauty with Purpose program was designed to offer brands a customized, solutiondriven service that will transform their product offering into more mindful formulations, packaging and accessories that are clean, sustainable, ethical, inclusive and diverse. This transformative process will stay on the forefront of Sustainable Innovations and Technologies, utilizing Green Chemistry, new Eco-Friendly Materials, Eco-Smart Designs, and Transparent Sourcing & Supply Chain management, and social responsibility with the ultimate goal is to support larger sustainability missions such as Carbon Neutrality, Zero Waste, Circular Beauty, and Social responsibility helping brands to create a positive impact on the planet.
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hat reasons have prompted you to participate in Cosmoprof? And what do you expect from this event? We are very excited to be back in person at industry events and are very much looking forward to showcasing our updated branding that we launched at the beginning of 2021. We recently launched two new WWP Beauty Design Innovation Hub locations in the EMEA and APAC regions, so we hope to meet with new and existing customers at Cosmopack to showcase some of our latest sustainable innovations and services. Joining the Cosmopack show for the first time in Bologna this year is representative of the rapid growth we experienced over the last two years and our ability to lead in the beauty space in terms of both innovation and sustainability. expands its global innovation footprint to Paris and Shanghai. This strategic initiative strengthens WWP Beauty’s position as a leading provider of innovative, future-focused solutions to the global beauty industry EMEA / APAC. WWP Beauty is committed to developing sustainable solutions for the global beauty industry. Can you speak about your vision and your goal in this field? It is a part of our DNA as a company to build with our customers a future that is more clean, inclusive and sustainable. Sustainability is a huge pillar in our company and we are committed to helping
What is the added value of your full-service offering of formula, packaging and accessories? For WWP Beauty having the full-service offering allows us to be ‘the source for everything beauty’ to our customers. The added value of being everything in beauty, is that we become a one-stop shopping supplier that can provide innovation and sustainable solutions to brands while improving their speed to market by saving time and efforts on R&D, sourcing, and manufacturing allowing them more time to focus on their brand management. Through our new service solution we will support our brand partners in creating beauty products that have a purpose and will create a positive impact on the planet and set them apart from the mainstream. | Scan the QR code to watch the interview!
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Waiting for Cosmoprof SCRIBOS SCRIBOS develops and manufactures innovative and secure product markings, which can be combined with cutting-edge digital tools. These effective brand protection solutions empower brand owners all over the world to combat counterfeiting, gray market trading and unauthorized overproduction. On top of this, they open avenues for customer interaction, track & trace, and market analysis. ❱ ❱ Interview with Galyna Tymoftevych, International Sales Manager
rency throughout their supply chain and distribution channels, which in turn strongly benefits counterfeiting and gray market trading. As supply chains get more and more complex in our connected world, illegal activities are growing in a dramatic fashion. Counterfeiters are so interested in the cosmetics market because poor-quality imitations of cosmetics are cheap to produce and can be sold for a high profit. However, this can become dangerous to consumer health, as these products are not only made without active ingredients, but can even contain harmful substances - which then of course has huge ramifications for the image of the brand! It therefore comes as no surprise that cosmetic brands are concerned about their brand image when they know that counterfeits of their products are in circulation. This stems from the fact that consumers will not stay loyal to a brand if they have come in contact with a fake. In terms of solutions, we give every cosmetic product or packaging a distinctive identity with our copy- and tamper-proof security markings. Combined with our digital platform Scribos 360, our markings facilitate counterfeit detection and gray market tracking. On top of this our digital platform serves as a starting point for customer interaction as it e.g. enables brand owners to tailor individual loyalty programmes to their target audiences. Lucky draws and bonus programmes generate long-term customer loyalty for cosmetic brands.
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hat reasons have prompted you to participate in Cosmoprof? And what do you expect from this event? Fake beauty products are on the rise amid Covid-19. Counterfeiters are always on the look-out for new markets - and with e-commerce sales booming, the beauty market presented itself as a perfect opportunity for growing their business. In 2019, the European Union Intellectual Property Office (EUIPO) estimated that the financial losses within Cosmetics and personal care due to counterfeiting and gray market trading amounted to 7 billion Euros per year, which translates into 10.6% of all sales within the sector. Cosmetics and personal care were named as one of the most vulnerable industries. Our company - SCRIBOS - has over 20 years of experience in the brand protection field. We have experience in a variety of different industries: in the Automotive sector with clients like Daimler, Stellantis, Bosch or Continental; in the Wine & Spirits sector with clients like Pernod Ricard and Castel Frères. SCRIBOS security markings can also be found on consumer electronics brands such as Philips, Sennheiser or Siemens and FCMG products of Nestlé and Danone - as well as on fashion items of Jimmy Choo or luxury goods of Montblanc. Of course we also cooperate with producers of cosmetics and personal care products and as well as packaging suppliers in this industry. Among our clients are the Beiersdorf Group (brand owner of Nivea), Johnson & Johnson (brand owner of Dr. Ci:Labo), Avéne and Reckitt Benckiser. Our goal in attending the Cosmoprof is to share our solutions with cosmetic brand owners that want to effectively protect their brands from counterfeiting and gray market trading. We also would like to have conversations with packaging suppliers who are looking for innovative, sustainable product markings. We are looking forward to meeting different players in the market and present them with solutions that will solve their current problems, especially in the area of counterfeiting.
What are the main innovative products that you will show during the exhibition? At the exhibition we will be happy to present our digital security marking ValiGate® that was launched recently. ValiGate® is a copy-proof combination of a serialized QR-Code and a hidden encrypted microstructure that is directly integrated into the packaging or product label design. The noncloneable ValiGate® pattern allows a reliable automatic product authentication for all user groups, including consumers. The online authentication is simple, reliable and fast, the user only needs to open a camera of his/ her smartphone to access a one-click authentication process (no app needed). All consumers can authenticate original products, reliably detect counterfeits and gray market goods. On top of this, as a digital touchpoint it opens avenues for customer interaction, track & trace, and market analysis. The huge advantage of our ValiGate® direct print marking is, that it can be printed anywhere in the world with various established printing technologies, directly at the brand owner’s printshop(s). This means that no additional production or labeling step is required, as well as no additional label or ink. It significantly simplifies the project implementation and roll-out, as well as being 100% sustainable. For those cosmetic brands who want to keep product labels, we offer a sustainable 100% compostable ValiGate® label, certified according to EN13432. Thus, cosmetic brand owners can now move one step closer to their sustainability goals, while protecting their brand from any illegal activities.|
The major challenges that cosmetic industries have to face are counterfeiting and lack of transparency. How can you help them thanks to your solutions? Yes, one major challenge that cosmetic companies face is lack of transpa-
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Gala Cosmetici ❱ ❱ Patrizia Poggiali, co-founder and technical manager
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ow can we find the perfect balance between business development’s needs and the planet’s safeguard? This question has been at the center of beauty experts’ debate for years: the entire cosmetic supply chain has had to question its production and distribution processes in order to satisfy consumers’ demand for safer product for the skin with low environmental impact. The contract-manufacturing compartment will become the keystone of the new approach. The Italian company Gala Cosmetici, among the key players on a global level, is one of the most important advocates for green cosmetics. How are you approaching this trend? Since our foundation we have only been producing natural and organic cosmetics, completely vegan and with fair-trade ingredients. At the center of the development strategy of the group, sustainability is not only a claim, but also a tangible commitment, the result of researches and innovations, in order to offer effective solutions in line with market’s trends to finished product brands. A natural and sustainable product has to be performing and pleasant like any other product. We believe in complete transparency towards the consumer, and for this reason, we value the approval and certification of our accessibility from a third party. The work with accredited certification bodies has always been a relationship based on collaboration and mutual growth, because for us, sustainability is not limited to production activities, but has to become a shared vision among all people involved in the industry of wellbeing. From our suppliers, to logistics, to final consumers: it is important for everyone to be aware of the importance of their role. Gala Cosmetici dedicates constant attention to reducing the environmental footprint of its production processes. Can you speak us about this issue? In the last year we have chosen to implement our energetic impact by purchasing gas and electricity from sustainable sources. We have activated policies to reduce water consumption, packaging usage and to substitute plastic wrapping with eco-friendly materials. The next challenges that our industry is called to face are the elimination of plastic and unnecessary packaging, the removal of water from the finished product and the reduction of volumes, with the consequent decrease of the environmental impact of transportation.
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Creare soluzioni
di packaging intelligente Con il supporto di Mitsubishi Electric e Qingdao Keling, Golden Packaging non solo sviluppa e aggiorna attrezzature speciali per l’alimentazione orizzontale, l’organizzazione, il confezionamento, il sorting e la pallettizzazione ma crea una soluzione completa per il processo di packaging utilizzando la struttura e-F@ctory.
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bicata nella meravigliosa città costiera di Qingdao, Golden Packaging (Golden Pak) vanta una ricca esperienza pluriennale nei servizi per l’industria del gelato, oltre a fornire tutte le tipologie di attrezzature di imballaggio a diverse aziende leader nel settore delle bevande. Le attrezzature di Golden Pak sono inoltre esportate in più di 60 Paesi e regioni. Negli anni successivi al 2000, il settore del packaging in Cina ha registrato uno sviluppo molto rapido. Golden Pak ha seguito da vicino il ritmo di sviluppo dei suoi clienti. Pur con una costante qualità dei prodotti e risposte tempestive, ha dovuto mettersi in pari con la “veloce traiettoria” del settore del packaging e si è rapidamente aperta a nuove opportunità nel settore alimentare e in quello dei beni di consumo confezionati. Dopodiché, grazie al supporto tecnico di Mitsubishi Electric e Qingdao Keling, si è concentrata sullo sviluppo di prodotti personalizzati, non standard, per fornire più valore e servizi. In un mercato così altamente competitivo, Golden Pak ha sempre mantenuto una qualità eccellente dei prodotti, prezzi ragionevoli, design di stile e servizi completi, che le sono valsi la fiducia e le lodi dei clienti, man mano che si è fatta costantemente strada sul mercato nazionale ed estero. Oggigiorno, il tasso di esportazione dei suoi prodotti supera il 50%. Golden Pak collabora con le maggiori società nazionali e internazionali attive nei settori alimentare e farmaceutico.
La partnership con Mitsubishi Electric
Jin Weijian, General Manager di Qingdao Golden Packaging Machinery Co.Ltd. ha affermato: “Circa il 5% delle imprese private cinesi sopravvive solo 10 anni. Golden Pak opera da diciotto anni. In più la società è sempre stata energica, poiché adottiamo come fondamento della nostra attività aziendale il principio di “creare valore per i clienti”, che è in linea con i valori di Mitsubishi Electric”. Dopo aver definito il nuovo piano di sviluppo, Golden Pak ha interamente adottato i prodotti di Mitsubishi Electric. Questa strategia apparentemente “costosa” si è dimostrata la più “fruttuosa”. I componenti delle attrezzature di imballaggio sono diventati sempre più cari, mentre i prezzi degli interi macchinari continuano a scendere. “Gli utenti fi-
nali vogliono acquistare attrezzature ad alte performance ma anche economiche. In veste di produttore di attrezzature di imballaggio è estremamente difficile bilanciare questa contraddizione, ottenendo proventi congrui e, allo stesso tempo, assicurando la qualità delle attrezzature. Fortunatamente, Mitsubishi Electric e Keling ci aiutano a tenere sotto controllo i costi attraverso una configurazione ragionevole e a risolvere i problemi grazie alla loro tecnologia, il che ci consente di avere basi solide per competere”, ha spiegato Jin Weijian. Il supporto tecnico offerto da Keling e Mitsubishi Electric ha rappresentato una base importante per la trasformazione di Golden Pak e si è rivelato un fattore decisivo nell’aiutare gli utenti ad aggiornare i loro processi. “Golden Pak progetta i macchinari, mentre Mitsubishi Electric e Keling offrono supporto nella progettazione elettrica e del sistema. Questa collaborazione accresce la cooperazione tra le aree elettriche e meccaniche, con un focus futuro sull’integrazione di attrezzature per il sorting e macchinari per il riempimento scatole, fornendo così soluzioni per l’intero packaging back-end.” In questo modo, Golden Pak si è trasformata da semplice fornitore di attrezzature a prestatore di servizi di ingegneria per il packaging. L’installazione di una linea di packaging automatico per Baumkuchen presso la sede di un cliente dimostra l’efficacia di queste soluzioni congiunte a opera di Golden Pak, Mitsubishi Electric e Keling. Il progetto è durato due mesi. Questa linea di produzione packaging per Baumkuchen e il progetto back-end con confezionamento multinastro incorporano tecnologie avanzate e soluzioni leader del settore. La linea di produzione è dotata di alimentazione e sorting automatico, etichettatura e disossidante automatico, imballaggio automatico a cuscino, robot, inscatolamento automatico, varie stazioni di test e altri elementi di packaging. Il controllore principale integrato sovrintende l’intero processo per mantenere la stabilità. Mitsubishi Electric non solo offre una linea completa di prodotti per l’automazione in fabbrica, ma ha anche creato il concept di produzione digitale e-F@ctory sulla base di quasi un secolo di esperienza nella produzione, costruito su una struttura e standard di sistema per creare fabbriche intelligenti. “Auspico che Mitsubishi Electric rafforzi la sua capacità di comprendere il settore e investa in scienza e tecnologia all’avanguardia nel processo di packaging, per sostenere le esigenze degli utenti finali e promuovere l’applicazione e l’espansione delle linee di produzione, le officine produttive e persino l’applicazione di prodotti e soluzioni per l’intero impianto.” Jin Weijian ha aspettative altissime per Mitsubishi Electric. Ha affermato che quando tutte le linee di produzione inizieranno a utilizzare la tecnologia di Mitsubishi Electric, la stabilità delle attrezzature di imballaggio sarà ancor di più garantita.|
Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2022
Altopack
dal packaging alimentare alla robotica
Il Gruppo Altopack è una realtà di riferimento a livello mondiale nella progettazione di macchine per il packaging di pasta. Si tratta di una compagine di aziende giovani, ma con una grande tradizione di innovazione alle spalle e competenze trasversali, in grado di offrire un’offerta eterogenea e scalabile per il confezionamento.
A
ltopack prenderà parte a Ipack-IMA con lo scopo di offrire all’intero settore una finestra su quelli che ritiene saranno gli orizzonti dell’innovazione guidati nei prossimi anni da tecnologie esponenziali come la robotica e l’internet delle macchine.
stribuito tra Bologna, gli USA, il Nord Europa e il Canada secondo le rispettive competenze ingegneristiche in fatto di robotica e intelligenza artificiale, che hanno portato in dote al Gruppo Altopack il paradigma della quinta Rivoluzione Industriale. Cyborg Line si presenta con una risposta senza precedenti ad un problema avvertito da tutto il mondo del packaging: le movimentazioni a basso carico ma ad alta frequenza, come l’approvvigionamento dei consumabili, sono fortemente logoranti per l’operatore e vanno ad incidere sulla produttività complessiva. Unendo i vantaggi della robotica all’automazione industriale, Cyborg Line offre ai produttori un vantaggio competitivo proiettando robot umanoidi, macchine autonome dalle sembianze umane e capaci di interagire con l’ambiente circostante, all’interno del layout industriale.
Tre aziende, un’unica visione
Il Gruppo Altopack è composto dalla stessa Altopack, azienda con un’esperienza ultraventennale nel confezionamento della pasta; Gammapack, storico brand nel settore delle macchine astucciatrici; e la startup innovativa Cyborg Line. Altopack inventa, progetta e produce sistemi automatici per il packaging alimentare, con una specifica competenza nel settore della pasta e grain-based food, dove l’azienda gode di una reputazione consolidata a livello mondiale presso tutti i principali brand. Gammapack opera a sua volta nel settore del confezionamento alimentare ed è specializzata nella produzione di astucciatrici orizzontali e verticali. Ultima nata all’interno della compagine Altopack è Cyborg Line, posizionata sul confine più avanzato dell’automazione industriale e attiva nel settore della robotica collaborativa applicata al comparto del packaging. Fedele al suo spirito innovativo, con essa Altopack si propone di trasformare il concetto di macchine automatiche introducendo i robot umanoidi all’interno delle linee di confezionamento e incartonamento: una tecnologia di avanguardia abilitante per sistemi produttivi intelligenti, autonomi e interconnessi.
L’orizzonte luminoso della robotica
Oggi il mondo dell’automazione si avvale prevalentemente di soluzioni quali teste di presa o robot cartesiani per le macchine confezionatrici, mentre nel settore del packaging secondario si impiegano tipicamente co-bot di ridotte dimensioni che affiancano gli operatori nella movimentazione di box o scatole, oppure grossi bracci meccanici autonomi, solitamente installati all’interno di ingombranti pallettizzatori. Nel futuro del packaging c’è la necessità dell’impiego di unità sempre più evolute, che coniughino l’utilizzo di software in grado di simulare l’intelligenza artificiale a funzioni meccaniche avanzate. Il tutto senza rinunciare alla sicurezza per gli operatori. Altopack possiede oggi la tecnologia che verrà richiesta domani. |
Cyborg Line risponde al bisogno di automazione
L’azienda nasce con un importante background essendo inserita in un partenariato internazionale che vede la presenza di un team di-
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DAL 24 AL 27 MAGGIO 2022 BARCELLONA
LA NUOVA FORZA DEL PACKAGING
Ci vediamo a Hispack? Global Partners:
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Grazie a un nuovo tool, i clienti di thyssenkrupp Rasselstein potranno dialogare in modo più semplice e rapido con l’azienda, al fine di trovare risposte e soluzioni immediate alle proprie esigenze.
thyssenkrupp Rasselstein espande l’offerta digitale
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Riscontri più che positivi
hyssenkrupp Rasselstein, unico produttore di banda stagnata in Germania, continua ad espandere la sua strategia di digitalizzazione. All’interno dell’app sviluppata dall’azienda e denominata Packaging Steel, ora i clienti possono infatti presentare reclami ed osservazioni sui prodotti. Il nuovo modulo è semplicissimo da usare per gli utenti e riduce inoltre i tempi di evasione. “L’app rappresenta un ulteriore canale attraverso il quale permettiamo ai nostri clienti di contattare direttamente e in tutta semplicità il nostro personale. Questo accelera e semplifica notevolmente la presentazione dei reclami, per cui in futuro sarà possibile chiudere con maggiore rapidità i casi evidenti e banali”, spiega il Dr. Heiner Schäfgen, direttore del Servizio clienti tecnico di thyssenkrupp Rasselstein, che, insieme alla sua squadra, è responsabile di gestire i reclami pervenuti. L’applicazione è disponibile per dispositivi mobili iOS e Android. I clienti attuali possono fruire subito del nuovo modulo per i reclami scaricando un update.
thyssenkrupp Rasselstein ha rilasciato Packaging Steel nel 2017 e da allora l’app è in costante sviluppo. A fruire della sua vasta gamma di servizi sono principalmente i clienti aziendali. Il software, infatti, fornisce a colpo d’occhio tutti i dettagli relativi ai prodotti disponibili dell’azienda. Gli utenti possono inoltre consultare notizie e informazioni utili sui temi dell’acciaio per imballaggio e della sostenibilità, nonché dati esaurienti sulla gamma di prodotti. Con il tool concepito per i reclami, thyssenkrupp Rasselstein ha arricchito l’app di un altro importante componente. Il nuovo strumento offre infatti agli utenti autorizzati un ampio ventaglio di possibilità per presentare reclami, descrivere osservazioni sui prodotti e controllare l’intero processo. L’utilizzo è molto semplice: la prima cosa da fare è scansionare con la fotocamera il codice a barre riportato sul collo interessato. Poi è possibile inserire la descrizione di eventuali difetti del materiale od osservazioni nell’apposito campo di testo dell’app. In alternativa, gli utenti possono anche registrare un messaggio vocale. Si possono inoltre scattare foto e riprendere video del prodotto, per poi integrarli nella procedura di reclamo. Infine, le informazioni raccolte vengono trasmesse dall’app direttamente al sistema ERP di thyssenkrupp Rasselstein e inviate al Servizio clienti tecnico, dove la ricezione del reclamo viene subito notificata a un addetto tramite messaggio sul suo smartphone. Durante l’intero processo di evasione del reclamo, il cliente e l’addetto possono scambiarsi ulteriori informazioni tramite la chat dell’applicazione che mostra inoltre direttamente lo stato del reclamo permettendo di consultare tutte le informazioni a colpo d’occhio. “Siamo uno dei primi produttori di acciaio per imballaggio, se non addirittura il primo, a rendere disponibili ai propri clienti un’offerta digitale per smartphone di questo tipo. Per offrire ai nostri clien-
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Aziende &STRATEGIE ti un valore aggiunto, in futuro intendiamo continuare ad espandere i nostri servizi digitali”, conclude Schäfgen. Il nuovo tool è stato testato in collaborazione con i clienti attuali del produttore di banda stagnata fin dal suo sviluppo nell’estate 2021 e i riscontri sono stati sempre positivi: l’aspetto più apprezzato è la nuova possibilità di collaborazione semplice e diretta che fa risparmiare alle aziende tempo prezioso. Il risparmio non è però solo a vantaggio dei clienti. I dati inseriti da questi ultimi, infatti, vengono automaticamente trasmessi al sistema CRM di thyssenkrupp Rasselstein tramite un’interfaccia, in modo da ridurre i passaggi manuali. Una volta registrato il reclamo, in background si attivano quindi già diversi processi del sistema ERP. Il produttore di acciaio per imballaggio con sede ad Andernach prevede un utilizzo vivace del modulo da parte dei suoi clienti.
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Gestione digitale della qualità
Il nuovo tool per i reclami fa parte di una più ampia strategia di digitalizzazione alla quale thyssenkrupp Rasselstein GmbH si sta dedicando. L’azienda di Andernach ha digitalizzato anche la sua gestione della qualità e parte della sua offerta di vendita. L’intero processo di produzione si avvale di un sistema integrato di gestione della qualità dotato di una tecnologia di misurazione all’avanguardia, la quale rende subito disponibili per le fasi di processo successive tutti i dati e i risultati rilevanti che confluiscono automaticamente nel controllo di processo o che servono all’operatore d’impianto in sede decisionale. Le operazioni manuali di controllo della qualità, come prove di trazione o analisi di fogli presso il laboratorio di prova, sono integrate da dati acquisiti digitalmente, per cui si ottengono risultati più rapidi e precisi. La qualità del prodotto può essere inoltre ulteriormente incrementata grazie allo scambio tra impianti dei dati di misurazione. Il ricorso ai cosiddetti big data permette all’azienda di tracciare meglio la qualità. All’atto pratico, significa che il tracciamento delle anomalie può avvenire in qualsiasi punto della catena di produzione e in tutte le fasi produttive. Il produttore di banda stagnata ricorre sempre più spesso ai canali digitali anche nel settore delle vendite. Attraverso il sito B2B www.packagingsteelshop.com, i clienti attuali possono soddisfare la loro necessità di quantità aggiuntive in modo semplice e diretto, avvalendosi del servizio rasselstein® Express che risulta utile allorquando le aziende devono ampliare inaspettatamente la loro produzione, ad esempio a causa delle condizioni meteo e del raccolto. Grazie all’offerta digitale, i clienti possono ordinare le quantità aggiuntive occorrenti in modo rapido e flessibile, certi che il prodotto ordinato sarà pronto per la spedizione entro 14 giorni.|
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bilanci e previsioni Quali sono state le dinamiche più interessanti del 2021 nei segmenti della saldatura della plastica e del calore di processo? Quali scenari si prospettano per il 2022? Lo abbiamo chiesto a Paolo Possa, General Manager di Leister Technologies Italia Srl, filiale italiana della multinazionale svizzera che da oltre 70 anni fornisce soluzioni innovative per gli operatori professionali in diversi segmenti, dall’edilizia all’industria di processo.
fermato la cantieristica di fatto quasi azzerando le vendite in ambito edilizia per almeno due mesi. Dalla riapertura di maggio fino a fine anno avevamo poi lavorato molto bene in entrambi i settori, a conferma che l’economia stava girando bene, ma non era stato possibile recuperare il gap di fatturato creatosi con lo stop a inizio pandemia. Nel 2021 la macro-economia in entrambi i settori è stata molto positiva nonostante il permanere della minaccia pandemica, e questo ha creato condizioni favorevoli allo sviluppo del business come mai sperimentato in anni precedenti. L’effetto combinato del recupero di questi mercati e degli investimenti fatti dalla nostra Casa Madre sia sull’innovazione di prodotto che sul rafforzamento dell’organizzazione italiana hanno consentito di chiudere il 2021 con una crescita a doppia cifra ed in termini assoluti con il miglior risultato di sempre, dalla nostra partenza nel gennaio 2014.
➣ Il 2021 è stato un anno particolare, segnato dalla ripresa di molti settori industriali: com’è andata per Leister?
➣ Per quanto riguarda il segmento process heat, quali sono stati i settori merceologici che vi hanno dato maggiori soddisfazioni?
Il 2021 è stato un anno decisamente positivo per Leister, ci voleva dopo le difficoltà del 2020 causate non dal rallentamento dell’economia ma dal fermo forzato del paese per lockdown. La nostra azienda opera principalmente in due settori dell’economia, il mondo dell’edilizia a cui forniamo saldatrici manuali ed automatiche per la saldatura di materiali termo-plastici ed il mondo della costruzione di macchinari ed impianti a cui forniamo riscaldatori industriali e campi solari ad infrarossi. Il lockdown di marzo-aprile 2020 aveva
In ambito industriale sono numerosissime le applicazioni di riscaldatori ad aria calda o di impianti ad infrarossi per fornire al processo il calore nella forma più intelligente ed efficiente. Preriscaldo materiali, asciugatura, saldatura di materiali plastici, termo-retrazione, attivazione di colle, l’elenco è lunghissimo e a volte molto curioso. Il calore viene usato anche per “migliorare” il look ad un rossetto, per tostare nocciole o chicchi di caffè, per mantenere il cioccolato alla giusta temperatura per decorare al meglio torte o merendine. Se dobbiamo segnalare qualcosa di particolarmente interessante per l’anno appena concluso, non possiamo non citare gli impianti ad infrarossi Krelus a lamina metallica. La possibilità di controllare la temperatura di riscaldo con estrema precisione e l’altissima efficienza (oltre il 90% di effetto utile) ne stanno determinando il grande apprezzamento e impiego, soprattutto in processi in continuo su materiali plastici. Alcuni trend in atto in ambito industriale, l’attenzione verso soluzioni che consentano un utilizzo “intelligente” dell’energia e la ricerca di soluzioni alternative al gas in grado di aumentare la sicurezza negli ambienti di lavoro, hanno trovato nei riscaldatori ad infrarossi Krelus la risposta adeguata. In ultimo vogliamo citare il conseguimento delle certificazioni UL per i riscaldatori autonomi MISTRAL e HOTWIND. Questo importante step ottenuto nel corso del 2021 facilita ulteriormente le aziende costruttrici di macchinari ed impianti nell’esportare i loro prodotti negli Stati Uniti ed in Canada.
➣ Nel 2021 è stato lanciato il sito leistershop.it: come è stato accolto?
Da diversi anni il mercato ci cercava su Internet con l’aspettativa di trovare un canale comodo e pratico per conoscere ed acquistare i nostri prodotti. Finalmente da marzo 2021 possiamo offrire ai clienti anche una vetrina “virtuale” aperta 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, dove informarsi sulle soluzioni tecniche Leister e trovare le ultime novità di prodotto ma anche conoscere le iniziative di marketing
Paolo Possa, General Manager di Leister Technologies Italia
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Aziende &STRATEGIE
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come fiere o webinar, o ancora cogliere opportunità di acquisto legate a promozioni a prezzi particolarmente vantaggiosi. La vetrina virtuale è stata accolta positivamente; da subito abbiamo registrato un traffico significativo, segno di interesse da parte dei clienti, e un volume importante di richieste di informazioni all’azienda, richieste a cui cerchiamo di rispondere nel più breve tempo possibile. I volumi di vendita sono cresciuti mese dopo mese, segno anche questo di un progetto che è stato accolto bene dal mercato.
➣ Quali novità sono previste per il 2022?
Guardando all’anno appena iniziato sono tante le iniziative su cui stiamo lavorando. Da un lato, confidando su uno scenario progressivamente più favorevole alle attività in presenza, parteciperemo a 6 eventi fieristici cercando di essere presenti nei nostri principali ambiti di mercato. Siamo partiti con Forum Piscine a febbraio, poi tra maggio e giugno ci dedicheremo al mondo industriale con MECSPE e Ipack-Ima, saremo a SIFERR per incontrare il mondo di ferramenta e della distribuzione di utensili professionali, e in autunno concluderemo con Piscina 22 ed Ecomondo, fiera dove presenteremo le soluzioni Leister per chi opera in ambito opere interrate e discariche. L’obiettivo è chiaro, vogliamo tornare ad incontrare i nostri clienti in presenza. Dall’altro ci saranno anche tante novità di prodotto: lanceremo due nuovi modelli di estrusori, studiati per chi realizza carpenterie e manufatti in plastica, ed una innovativa saldatrice automatica per il settore dei telonai e produttori di banner pubblicitari. Senza dimenticarci le novità lanciate a novembre e dicembre 2021 che ancora dobbiamo far conoscere ai nostri clienti. Sul canale online ci proponiamo di rendere sempre più gradevole l’esperienza del cliente, facilitandolo nel suo viaggio all’interno del negozio virtuale. E sui social, Facebook e Linkedin in primis, ma anche Twitter e Instagram, saremo presenti come e più del 2021, con l’obiettivo di far conoscere il valore delle soluzioni Leister e di raccontare sempre meglio le iniziative della nostra azienda. |
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PackagingDESIGN Nuovi packaging
per nuovi stili di vita ©Teekanne
Il packaging design è sempre stato fondamentale per il successo dei beni di consumo. Negli ultimi anni, a seguito di modifiche significative negli stili di vita dei consumatori, è cambiato anche il modo in cui il packaging viene utilizzato per veicolare i messaggi dei brand.
al dettaglio online e fisici. Tuttavia, messaggi come sostenibilità, protezione del clima e della salute devono essere credibili e autentici anche perché le affermazioni non sincere vengono facilmente “smascherate” sui social media a livello globale.
Come la pandemia sta cambiando gli stili di vita
La pandemia di coronavirus ha avuto negli ultimi anni un impatto globale anche sui comportamenti di acquisto delle persone, portando ad un’accelerazione di tendenze come la preferenza per l’approvvigionamento regionale dei prodotti, la sostenibilità, la vendita al dettaglio online e il consumo orientato alla salute. Gli esperti della società di consulenza tedesca B+P consigliano alle aziende di adattare in particolare gli aspetti di design e le funzionalità degli imballaggi a questi nuovi trend. Nell’era del coronavirus, i consumatori stanno generalmente acquistando in modo più consapevole, con una maggiore attenzione alla regionalità e alla sostenibilità. La tendenza verso prodotti di produzione realizzati con ingredienti acquistati localmente può essere osservata in tutto il mondo. Meno sorprendente è l’aumento della consapevolezza sanitaria, un forte driver per le decisioni di acquisto. Nell’ottica della vendita al dettaglio online, un sondaggio condotto dai consulenti di marketing e strategia globale Simon-Kucher & Partners conferma che molti consumatori sono passati allo shopping online. E poco meno del 30% degli intervistati ha indicato di voler attenersi a questi nuovi modi di fare acquisti anche dopo la pandemia. Quando si tratta di acquisti online, i consumatori apprezzano in particolare aspetti come la comodità (ad es. consegna a domicilio, meno tempo investito) e la disponibilità illimitata dei prodotti (ad es. la possibilità di avere a disposizione un’ampia gamma di prodotti consultabile a qualsiasi ora del giorno). Allo stesso tempo, si osserva anche una tendenza all’individualizzazione. Ciò significa che i processi di imballaggio e confezionamento stanno diventando più complessi, tanto che i produttori a volte devono essere in grado di realizzare lotti personalizzati su un singolo cliente. Il fatto che i produttori riescano a reagire così rapidamente ai cambiamenti negli stili di vita dei consumatori è in gran parte dovuto ai progressi compiuti nella tecnologia di imballaggio e nella stampa dei packaging. Senza la stampa digitale non sarebbero possibili design e personalizzazioni così innovativi mentre i sistemi di controllo delle macchine per imballaggi, sempre più intelligenti, offrono la flessibilità necessaria per rispondere rapidamente alle nuove tendenze. A confermare questi trend relativi a packaging e stili di vita, il designer di imballaggi Roman Klis, fondatore dell’omonima agenzia di design tedesca. | Fonte: FACHPACK (Norimberga, 27 - 29 Settembre 2022)
L’
imballaggio generalmente trasmette la prima impressione di un prodotto e conferisce al marchio un’identità. I consumatori vogliono sentire che la confezione si adatta al loro stile di vita. La forma che assume questo stile può cambiare rapidamente e non è più statica come una volta. Consapevolezza del clima, salute e benessere, sostenibilità, New Work, cultura della conoscenza e connettività sono le tendenze che definiscono il momento. Si prevede che nei prossimi anni ci sarà un enorme slancio legato alle abitudini di acquisto della Generazione Z, ovvero le persone nate tra il 1997 e il 2012, perché anche i baby boomer (nati tra il 1944 e il 1964) e la Generazione X (19651979) si orienterebbero al comportamento della Generazione Z. Questo equivale a un cambiamento storico che non è avvenuto nelle generazioni precedenti. Di conseguenza, le tendenze diventeranno evidenti sul mercato molto più velocemente e i produttori dovranno rispondervi in modo rapido e agile. La generazione Z sta sviluppando le proprie preferenze e i propri stili, che spesso sono simili in tutto il mondo. Soprattutto grazie a social media come Instagram, il design di un brand popolare in Medio Oriente potrà facilmente raggiungere e conquistare anche i consumatori europei e americani. I brand devono quindi parlare una lingua diversa e allinearsi ai giovani consumatori per raggiungere anche i consumatori più anziani. Un esempio di questa tendenza è il lancio di Teekanne Organic Teas. In precedenza, l’azienda aveva perso quote di mercato anche a causa del design tradizionale dei suoi tè biologici. Grazie a un nuovo packaging caratterizzato da superfici opache dall’aspetto naturale e un “look hippie”, le nuove confezioni fanno appello al gusto della Generazione YZ, intercettando anche le preferenze di baby boomer e Gen X che rappresentando oltre il 50% del totale degli acquirenti. In design come quello di Teakanne Organic sono presenti elementi visivi chiave capaci di trasmettere immediatamente il messaggio del marchio e questi elementi funzionano ugualmente bene negli ambienti di vendita
42 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2022
14 19. 5. 2022
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Tecnologie collaudate per prodotti innovativi IFFA, era leader mondiale dal 1949 per il confezionamento della carne e la trasformazione delle proteine
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Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2022
Robatech
l’applicazione di adesivo per l’e-commerce Dal 15 al 17 marzo 2022, Robatech presenta contemporaneamente su due fronti le proprie soluzioni sostenibili per l’applicazione di adesivo nel confezionamento per il settore dell’e-commerce.
L
e nuove soluzioni a ridotto impatto ambientale per l’applicazione di adesivo nel confezionamento per il settore e-commerce saranno presenti attraverso un evento virtuale dal titolo Robatech Solutions Showcase, la presentazione dal vivo avverrà invece alla fiera CCE International di Monaco. Robatech ha mostrato le sue soluzioni per l’applicazione efficiente di nastri a strappo (tear strip) e chiusure adesive su cartone e plastica, nonché per la chiusura di confezioni su misura. Dal 15 al 17 marzo, Robatech presenterà prodotti e soluzioni che assicurano una maggiore praticità nell’e-commerce. Le scatole e buste per spedizioni sono facili da aprire grazie ai nastri a strappo (tear strip) e facili da chiudere grazie alla chiusura adesiva. Robatech presenta una nuova testa di spalmatura che applica l’adesivo in modo così preciso che i produttori di imballaggi possono direttamente incollare i nastri a strappo (tear strip) e chiusure adesive sulle confezioni di spedizione ad alte velocità di produzione e con estrema precisione. Questa soluzione aumenta la produttività ed è allo stesso tempo sostenibile. La tendenza verso il cosiddetto packaging on-demand, cioè confezioni di spedizione su misura, richiede soluzioni flessibili per l’applicazione dell’adesivo. I componenti del sistema Robatech sono modulari, in modo che ogni cliente possa assemblare individualmente il proprio sistema di applicazione di adesivo. Inoltre, i clienti in tutto il mondo beneficiano dell’esperienza pluriennale di Robatech nell’industria
dell’imballaggio, della consulenza a 360° e del servizio competente. Le applicazione sostenibili di adesivo negli imballaggi per l’e-commerce attireranno l’attenzione sia dei visitatori della fiera CCE International - Padiglione A4, stand 2926 - che dei partecipanti all’evento virtuale Robatech Solutions Showcase.
Il Gruppo Robatech
Robatech ottimizza l’applicazione industriale di colla a caldo e a freddo con sistemi di applicazione adesivo sostenibili e innovativi. Dal 1975 Robatech sviluppa e produce programmatori, teste di spalmatura, sistemi di fusione e dosaggio di alta qualità, che rendono i processi di incollaggio più ecologici, più sicuri e più semplici. Il Gruppo Robatech, con sede a Muri nel cantone svizzero Argovia, ha rappresentanze in più di 80 Paesi. Più di 670 collaboratori impegnati nel mondo assicurano una consulenza personale e rapida ai clienti nei più svariati settori.| ww.robatech.com/it/solutions-showcase
44 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2022
Prodotti &TECNOLOGIE POWER PANEL C80, MASSIME PRESTAZIONI E FLESSIBILITÀ
I
l nuovo Power Panel C80 di B&R offre i vantaggi combinati di un potente controllore e di un moderno terminale operatore in un unico dispositivo HMI. L’installazione del C80 è compatibile con i pannelli di automazione B&R. I costruttori di macchine hanno quindi piena flessibilità quando utilizzano il nuovo pannello e possono scalare la loro macchina per soddisfare le mutevoli esigenze di prestazioni e costi. Con la sua ridotta profondità di installazione, l’HMI multitouch C80 è adatto per macchine particolarmente compatte in cui lo spazio nel quadro elettrico è limitato. Inoltre, il funzionamento senza hard disk e ventola garantisce una bassa manutenzione. Plug and play per risparmiare tempo Il Power Panel C80 può essere messo in funzione in modo rapido e semplice, poiché tutti i pacchetti software necessari sono preinstallati. I moduli I/O, gli assi di controllo del movimento e i componenti di sicurezza possono essere collegati direttamente al pannello. Non sono necessari controller aggiuntivi. L’utente deve solo accendere il Power Panel C80 e trasferire l’applicazione.
Funzionamento touch intuitivo Il Power Panel C80 ad alte prestazioni è ideale per l’esecuzione di applicazioni HMI mappView. Con il pacchetto software mappView, B&R offre un accesso diretto al vasto mondo della tecnologia web direttamente dall’ambiente di progettazione. Il touch screen capacitivo proiettato reagisce in modo preciso e affidabile anche se utilizzato con spessi guanti di pelle. Gesture come lo zoom o lo swipe forniscono un’esperienza utente intuitiva. La parte anteriore del pannello ha una protezione IP65, rendendo il Power Panel C80 ideale per l’uso in ambienti difficili. Questo pannello multitouch è disponibile con una superficie in vetro trasparente o antiriflesso in quattro diversi formati widescreen (7.0”, 10.1”, 12.1” e 15.6”) e un formato 4:3 (5.7”).
Potente ed economico Sul processore Intel Atom, il sistema operativo in tempo reale Automation Runtime di B&R viene eseguito parallelamente a un sistema operativo Linux integrato per l’applicazione HMI. Ciò è reso possibile dall’hypervisor di B&R che divide le risorse del processore tra i due sistemi operativi senza permettere loro di avere un impatto sulle prestazioni dell’altro. A differenza di una soluzione con controller e pannello di comando separato, questa soluzione integrata richiede meno spazio nel quadro elettrico. I costi vengono ulteriormente ridotti grazie a un utilizzo più efficiente delle risorse hardware disponibili.
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La serializzazione
essenziale per la filiera digitale
Jürgen Kress, General Manager dei reparti di controllo peso e ispezione visiva della divisione Ispezione Prodotti Mettler-Toledo.
Nel primo articolo di questa serie abbiamo esaminato il ruolo dell’ispezione prodotti nel controllo del livello di riempimento e della completezza dei prodotti nel mercato dei prodotti farmaceutici liquidi. In questo articolo Jürgen Kress, General Manager dei reparti di controllo peso e ispezione visiva della divisione Ispezione Prodotti Mettler-Toledo, analizza l’importanza della serializzazione e dell’aggregazione e illustra come l’ispezione prodotti contribuisce a favorire la trasparenza nella filiera digitale.
questo l’unico aspetto positivo: la serializzazione apre anche la strada alla trasparenza digitale e alla tracciabilità delle singole confezioni lungo tutta la filiera, fattore che può rappresentare un vantaggio per i produttori sotto diversi punti di vista. Ad esempio, è un dato di fatto che nel settore farmaceutico vi siano occasionalmente problemi legati a un prodotto, come un singolo flaconcino, che deve pertanto essere richiamato. Se ha a disposizione un sistema serializzato, il produttore può utilizzare il codice univoco e accedere all’audit trail che registra gli eventi e i passaggi attraversati dal singolo prodotto, dalla produzione al confezionamento, fino alla distribuzione. Se è necessario effettuare un richiamo, il produttore può quindi procedere in modo estremamente mirato, sapendo esattamente quali prodotti sono coinvolti e richiamando esclusivamente quelli anziché richiamare interi lotti di prodotti, molti dei quali possono essere perfettamente utilizzabili.
L
a filiera farmaceutica è ormai digitalizzata e basata sullo scambio di dati in formato elettronico. Non è in grado quindi di funzionare senza serializzazione, ovvero l’assegnazione di un codice univoco e verificabile a ogni prodotto, e l’aggregazione, ovvero il raggruppamento dei lotti di prodotti mediante un codice verificabile analogo. Il contesto in cui si muovono i produttori assume in questo caso un ruolo particolarmente importante. Nel mercato farmaceutico è infatti presente una preoccupante tendenza verso l’uso di medicinali contraffatti, prodotti con dubbi standard di qualità del prodotto (e quindi di sicurezza) da fornitori senza scrupoli nel tentativo di speculare.
Aggregazione
Dopo la serializzazione viene l’aggregazione, in cui grandi lotti di prodotti vengono raggruppati in un’unica scatola, una confezione o un pallet per la distribuzione a livello globale o regionale. Anche l’aggregazione può essere utile come misura anticontraffazione, poiché fornisce un’ulteriore garanzia grazie al controllo delle confezioni secondarie nei punti chiave della distribuzione. In molti Paesi l’aggregazione sta diventando un requisito obbligatorio per la conformità. Che si parli di codici di identificazione univoci dei singoli prodotti o di quelli dei lotti aggregati, l’esistenza di un codice verificabile suggerisce immediatamente un’idea di qualità e autenticità, che si riflette in modo positivo sul produttore del settore farmaceutico. Tuttavia, “verificabile” è un termine importante in questo contesto: l’assegnazione stessa del codice deve
Serializzazione
La digitalizzazione della filiera farmaceutica ha contribuito a tenere sotto controllo questo problema e la serializzazione dei prodotti è un passo necessario per distinguere i prodotti legittimi dai falsi. Ma non è
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Prodotti &TECNOLOGIE FOOD, FRESH & CONVENIENCE
essere effettuata con una procedura di qualità elevata, affinché il codice sia leggibile e non appaia sbavato o deformato. Questo è un problema che tocca in parte le procedure di etichettatura e stampa, poiché la stampa sulle etichette o direttamente sul lato o sulla parte superiore di una confezione deve avvenire in modo che il codice stampato sia nitido e leggibile. Questo, però, è solo metà del lavoro: l’ispezione del codice è l’altra metà.
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Ispezione visiva
I sistemi di ispezione visiva hanno il compito di leggere e identificare rapidamente le confezioni con codici non corretti o di qualità insufficiente. Possono determinare un notevole risparmio di tempo, denaro e risorse poiché consentono di arrestare la linea di produzione e risolvere rapidamente eventuali guasti, così che si possa ripartire con codici di qualità adeguata. Nel settore dei prodotti farmaceutici liquidi, le diverse forme e dimensioni del confezionamento primario (flaconi, flaconcini, fiale) presentano specifici problemi relativi a serializzazione e aggregazione. Per citarne uno, questi tipi di contenitori sono generalmente rotondi e rotolano sul nastro trasportatore rendendo impossibile individuare l’etichetta della confezione con un orientamento preciso. Se è necessario stampare o applicare i codici univoci direttamente sui flaconi di medicinale, è fondamentale garantire un’ottima gestione dei prodotti. Per ricorrere all’ispezione visiva può essere necessario disporre di una tecnologia che fornisca una vista completa a 360° della superficie del prodotto, affinché sia possibile verificare i codici di serializzazione. Un sistema di questo tipo sarebbe in grado di esaminare il prodotto su tutti i lati, indipendentemente dall’orientamento, e quindi verificare i codici serializzati riportati sulla confezione. Una pratica comune nella gestione dei prodotti aggregati è il ricorso a “codici ausiliari” stampati sul lato superiore dei prodotti, in modo tale che il codice possa essere letto anche quando il prodotto è confezionato all’interno di un contenitore insieme ad altri prodotti. Per utilizzare questo metodo è comunque necessario un certo livello di pianificazione e coordinazione, poiché non tutti i sistemi di ispezione prodotti sono in grado di leggere i codici stampati sul lato superiore dei prodotti. È quindi importante che i produttori di prodotti farmaceutici liquidi eseguano un'analisi delle proprie applicazioni tenendo presente il tipo di confezione che desiderano utilizzare al punto vendita al dettaglio. Comprendendo questi aspetti sarà possibile impostare più facilmente i processi di serializzazione e aggregazione per valutare quali requisiti dovrà avere il sistema di ispezione visiva. Ad esempio, per quanto riguarda i prodotti farmaceutici liquidi, il sistema deve essere in grado di gestire diversi tipi di contenitori rotondi, leggere codici ausiliari o stampati sul lato superiore della confezione, e verificare codici DataMatrix estremamente piccoli o codici di altre dimensioni.
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Condivisione di dati
L’analisi deve estendersi anche oltre i confini dello stabilimento. I dati di serializzazione e aggregazione devono essere condivisi con la filiera; pertanto, è fondamentale che la tecnologia scelta per la lettura e la verifica dei codici consenta anche di comunicare tali dati agli elementi successivi della filiera. Questa comunicazione è possibile grazie alle funzioni di connettività digitale, che richiedono l’uso di sistemi software in grado di comunicare l’uno con l’altro: questo sarà l’argomento del terzo e ultimo articolo di questa serie, che esaminerà il ruolo della connettività software nella garanzia di qualità dei prodotti farmaceutici liquidi confezionati. |
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ITP
50 anni di sostenibilità
ISCC PLUS: L’International Sustainability & Carbon Certification (ISCC) è uno schema internazionale di certificazione volontario per l’economia circolare, che verte sulla verifica della tracciabilità dei materiali.
ITP, Industria Tecnoplastica Pavese Spa, è attiva nella produzione di pellicole plastiche per imballaggio dal 1972: 50 anni trascorsi a lavorare con impegno, integrità e intraprendenza, nella costante innovazione di tecnologia e di prodotto. Innovazione che oggi si declina sui temi della sostenibilità e dell’economia circolare, come dimostra la recente certificazione ISCC Plus conseguita con ICIM SpA.
vera e propria Academy per formare le nuove leve e tutte le persone che si occuperanno delle tecnologie nel nuovo sito produttivo che inaugureremo in autunno, arrivando a 100 mila metri quadri di proprietà proprio nell’anno del nostro cinquantesimo compleanno.
➣ Quali sono i vostri prodotti di punta? Esportate anche all’estero?
L’azienda ha puntato con entusiasmo sulla crescita investendo utili in nuove tecnologie e diversificando. Siamo partiti dagli imballaggi in semplice polietilene per il settore laterizi e costruzioni e abbiamo aperto negli anni Ottanta al settore alimentare passando per il film protettivo. Oggi ITP produce per l’industria alimentare un packaging innovativo certificato, anche con materia prima riciclata, film ad alta barriera all’ossigeno e ai gas per gli alimenti freschi e surgelati, filmcompostabili e riciclabili per buste e vaschette. Quanto ai brand di riferimento, posso citare Uliveto, San Benedetto, Coca Cola per il beverage e Orogel, Riso Scotti, Fileni per il food. Oggi esportiamo il 46% della nostra produzione in oltre 40 paesi e abbiamo investito molto sui mercati statunitense e russo, dove abbiamo nostri uffici commerciali.
I
ncontriamo Paola Centonze, responsabile marketing, comunicazione e sviluppo organizzativo di ITP nonché figlia di Nicola Centonze, fondatore e presidente dell’azienda e sorella di Massimo Centonze, CEO di ITP, recentemente eletto alla presidenza di Aimflex, il gruppo dei produttori di imballaggi flessibili di Unionplast.
➣ Chi è ITP e di cosa si occupa?
ITP è un’azienda attiva nel settore delle materie plastiche, specializzata nella produzione di film flessibili destinati alla protezione delle superfici e al confezionamento industriale e alimentare. Siamo un’azienda di famiglia, decisamente cresciuti rispetto agli inizi ma decisi a mantenere le dimensioni e le relazioni caratteristiche di una pmi. Abbiamo avviato percorsi di performance management e svolto assessment interni per la valorizzazione delle risorse. In aprile partirà una
Paola Centonze, responsabile marketing, comunicazione e sviluppo organizzativo di ITP
➣ Molti dei vostri prodotti sono il frutto di grande ricerca in tema tecnologia, innovazione, sostenibilità… il mercato ne riconosce il valore?
I valori che da sempre ci contraddistinguono sono gli stessi che ci vengono riconosciuti dai nostri interlocutori - impegno, integrità e intraprendenza - e tutto questo è garanzia della solidità di un’azienda. Integrità e
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Case HISTORY correttezza dell’azienda sono qualità su cui puntiamo molto. Siamo riconosciuti per la qualità dei nostri prodotti, a riprova della serietà delle nostre azioni. Del resto ITP è un’azienda leader nel settore proprio grazie all’impegno e all’innovazione, in cui ogni anno investiamo circa 6 milioni di euro. Quanto all’intraprendenza, clienti, produttori di macchine e fornitori di materia prima sanno di poter contare sulla nostra reattività per lo sviluppo di un progetto in tempi rapidi. I produttori di macchine confezionatrici apprezzano particolarmente la nostra capacità di supporto. Anche i fornitori sono pronti a sottoporci le loro nuove idee e i loro nuovi prodotti. Abbiamo, infatti, una linea pilota di estrusione a disposizione del laboratorio di R&S che ha lo scopo di velocizzare la messa a punto di nuovi prototipi agevolando proprio lo studio delle nuove formulazioni, nonché di un laboratorio ben attrezzato per i test di validazione dei prodotti sviluppati.
Team Ricerca&Sviluppo ITP guidato da Simonetta Lanati (al centro)
za che diamo al valore della sostenibilità. Anche per questo la certificazione era, in un certo senso, inevitabile.
➣ Ritenete che in Italia le regole del vostro comparto per quanto riguarda la sicurezza siano sufficienti per il consumatore e per i produttori?
➣ Come siete arrivati a ICIM?
Un fornitore di materia prima ci ha proposto un materiale che ci interessava e che richiedeva la certificazione ISCC Plus all’interno di tutta la filiera: il passo successivo è stato veloce e naturale, implementato sulle certificazioni di sistema e prodotti che già facevamo.
Il packaging alimentare in plastica è un comparto assolutamente sicuro e adeguatamente regolamentato dal punto di vista della sicurezza del consumatore. Prove di cessione, di set-off, di valutazione delle proprietà organolettiche, di NIAS (sostanze non intenzionalmente aggiunte) fanno parte della valutazione del rischio che le aziende sono tenute a fare. I produttori seri e strutturati normalmente rispettano queste regole e dedicano spesso una persona o un intero team a seguire la legislazione relativa. Gli strumenti di controllo esistono e noi stessi abbiamo sperimentato che le visite di controllo sono attive e periodicamente effettuano azione di sorveglianza. Quello che sicuramente auspichiamo è una maggiore obiettività da parte del consumatore finale e dei brand owner nella valutazione dei benefici e limiti dei vari materiali di imballaggio, riconoscendo alla plastica, tanto ingiustamente demonizzata, alcuni vantaggi inconfutabili anche in termini di sicurezza alimentare.
➣ Cosa significa commercializzare pellicole con certificazione accreditata? Può essere un elemento di differenziazione?
La capacità di sviluppare e proporre nuove soluzioni è sicuramente molto apprezzata dai clienti e non solo. Il mercato è sempre più consapevole dell’importanza di poter lavorare con materie prime di origine vegetale. Siamo stati avvicinati anche da una società che produce materiali odontotecnici che desidera soddisfare la richiesta dei propri clienti proprio in quest’ottica. E da un’altra società alimentare con la stessa necessità. La garanzia offerta dalla certificazione è quindi riconosciuta, anche in ragione della necessaria “catena di custodia” che coinvolge l’intera filiera e che viene verificata con apposito audit interno all’azienda ogni 3 mesi. Questo rappresenta indubbiamente - e oserei dire, finalmente - un grande passo avanti nella cooperazione tra aziende della stessa filiera per offrire al consumatore finale prodotti, come nel nostro caso, totalmente virtuosi, in quanto bio-based e bio-circular. La certificazione ISCC è un po’ la chiusura del cerchio della nostra sostenibilità e sarà sempre più un vantaggio competitivo.
➣ Cosa vi ha spinto a percorrere la strada della certificazione volontaria ISCC?
La lungimiranza che ci caratterizza ci ha portato fin dall’inizio alla diversificazione e a investimenti per produrre soluzioni sempre più apprezzate dai clienti in termini di prestazioni, ma che fossero sempre più sostenibili. Per ridurre l’impatto ambientale da anni utilizziamo la tecnologia per assottigliare lo spessore delle pellicole e produrre monomateriali, più facilmente riciclabili. In un certo senso, la demonizzazione della plastica è stata un’opportunità e ha accelerato un processo verso la sostenibilità che già conoscevamo. L’utilizzo di plastica riciclata da pre-consumo è sempre stata parte del nostro processo produttivo ma all’inizio quasi non veniva comunicato perché, pur essendo nel segmento dell’imballaggio secondario, si pensava potesse essere percepito come meno pregiato. Siamo arrivati alla certificazione per sensibilità e per ampliamento dei metodi e delle tipologie dei materiali, in particolare bio-based (di origine vegetale) anche da scarti agricoli e industriali: abbiamo pensato di offrire ai clienti prodotti analoghi dotati già di certificazioni. Inoltre, è sempre più importante per il consumatore poter “raccontare” il proprio comportamento virtuoso in fase di acquisto, ma la virtuosità va dimostrata: la certificazione può testimoniare la serietà dell’azienda in modo inconfutabile. Quest’anno, per la prima volta, presenteremo il nostro bilancio di sostenibilità, a dimostrazione della nostra crescita e dell’importan-
➣ La certificazione ha più valore se è volontaria o dovrebbe essere resa obbligatoria? Sono a favore dell’obbligatorietà se c’è coerenza e oggettività nell’obbligo e quindi nella certificazione, ma spesso il legislatore è lontano dal mondo delle imprese e si uniforma alla legislazione europea consultando raramente le associazioni di categoria per un parere tecnico. In generale, auspichiamo una più seria o obiettiva lettura dei dati, che oggi sono numerosi: le decisioni dovrebbero in futuro essere prese sulle evidenze oggettive, confrontandosi con le diverse categorie di packaging in Italia e all’estero. In ogni caso, è necessaria una maggiore consapevolezza da parte del consumatore finale, altrimenti tutte le certificazioni vengono percepite solo come qualcosa “per addetti ai lavori”. | www.itp.company www.icim.it
49 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2022
Liberty e Farrow & Ball una limited edition con la stampa digitale La macchina da stampa digitale Fujifilm Acuity B1 ha consentito a un’importante marchio di articoli per la casa di realizzare magnifici design su barattoli di latta. La tecnologia digitale rende possibile il perfezionamento del processo di regolazione del colore per motivi complessi.
L
Stampa composita di design complessi
iberty, marchio di articoli per la casa di lusso, e Farrow & Ball, produttore di vernici, hanno collaborato al lancio di un’edizione limitata di design per barattoli realizzati con la macchina da stampa digitale Acuity B1 di Fujifilm. Costituito da svariati colori, ogni design doveva corrispondere esattamente ai colori del marchio Farrow & Ball nonché alle tonalità e ai design complessi dei tessuti prodotti da Liberty. Lo specialista William Say & Co Ltd produce i barattoli con coperchio a leva di 57 mm di diametro che contengono 100 ml di vernice presso il proprio stabilimento di Bermondsey, Londra. Sul successo del progetto, Stuart Wilkinson, direttore vendite e marketing per William Say & Co Ltd, commenta: “Questo è un traguardo, sia per William Say & Co Ltd che per l’intero settore. Sono stato personalmente coinvolto nelle fasi di sviluppo nel corso degli ultimi due anni effettuando prove e test con Fujifilm, è siamo davvero felici di aver potuto utilizzare questa nuova tecnologia digitale per realizzare questo progetto di stampa davvero complesso per il nostro cliente Farrow & Ball. E questi nuovi barattoli sono davvero fantastici”.
Tinmasters, fornitore di William Say & Co Ltd, ha stampato i complicati design con la macchina Acuity B1. I direttori dei marchi Liberty e Farrow & Ball erano presenti durante il processo di regolazione dei colori, che prevedeva più di 70 regolazioni fini di 25 colori in meno di quattro ore. Richard O’Neill, CEO di Tinmasters, spiega: “Ci sono numerosi fattori che avrebbero presentato dei problemi da un punto di vista litografico. Le tirature ripetute di questo progetto sono fino a 200 fogli con sei design diversi su ogni foglio. I design non sono adatti alla stampa composita, per cui si acquista una macchina da stampa litografica e si mettono diversi design su un foglio per aumentare le tirature. Ma Liberty non faceva questo; i loro design erano disposti in modo casuale e molto diversi l’uno dall’altro, con colori diversi. Abbiamo eseguito la stampa composita di design complessi, disposti in modo casuale sui fogli. Non solo sarebbe stato costoso stamparli con la tecnologia litografica, ma sarebbe stato praticamente impossibile fare ciò che Liberty voleva a causa della complessità dei motivi e della criticità dei colori”. Oliver Mills, Technical Marketing Specialist presso Fujifilm Wide Format Inkjet Systems, ha commentato: “Siamo felici di vedere che la tecnologia a getto d’inchiostro di Fujifilm ha contribuito a realizzare un altro progetto di imballaggio di metallo creativo. Progetti in edizione limitata come questo non sono possibili con la tecnologia litografica e fino ad oggi le alternative digitali non garantivano la qualità necessaria. La macchina da stampa digitale Acuity B1 di Fujifilm ridefinisce le possibilità creative per i produttori di imballaggi di metallo e i marchi che servono”. Dall’inizio di ottobre, tutti e sei i design di barattoli di vernice fanno bella mostra sugli scaffali nei negozi di Liberty accanto ai loro tessuti. I barattoli sono venduti anche negli showroom e sul sito Web di Farrow & Ball.|
50 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2022
Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2022
Laboratorios Roemmers e MG2 un nuovo approccio nella produzione di DPI e farmaci
F
I Laboratori Roemmers, oltre all’acquisto di due opercolatrici PLANETA, hanno creato un vero e proprio magazzino di formati e gruppi di dosaggio a Buenos Aires per garantire flessibilità e reattività alle richieste del mercato.
lessibilità, affiatamento, profonda competenza tecnica: sono le tre parole chiave che raccontano il percorso di collaborazione coni Laboratori Roemmers, azienda farmaceutica argentina che sin dal 1921 gioca un ruolo di leadership nel mercato farmaceutico internazionale. La collaborazione con MG2 è ormai di lungo corso e la fornitura di due opercolatrici PLANETA ha rappresentato il consolidamento di questa importante partnership. Per essere pronti e reattivi a qualunque progetto produttivo, i Laboratori Roemmers hanno previsto l’adozione di due macchine gemelle capaci di raggiungere la velocità di 100.000 capsule/ora e la creazione diun vero e proprio magazzino di formati e gruppi di dosaggio presso il proprio stabilimento di Buenos Aires. I gruppi di dosaggio e formati sono totalmente interscambiabili tra le due macchine in modo da avere la massima flessibilità necessaria per soddisfare le richieste del mercato. Tra i gruppi a disposizione vi sono: il gruppo per il dosaggio polvere standard (100-1150 mg); il gruppo per bassi dosaggi di polvere da inalazione (5-25mg); quello per il dosaggio di cronoidi e un gruppo per l’alimentazione di compresse cilindriche e piatte.
gono usati in base al gruppo montato a bordo macchina, permettono un controllo accurato al 100% del peso netto dei componenti dosatiin capsula.
Un lavoro di team
Il progetto, iniziato prima della pandemia da Covid-19, è giunto alle sue fasi conclusive proprio nella fase più complicata dell’emergenza sanitaria. Questo non ha tuttavia impedito di proseguire nel commissioning della macchina. Un approccio lungimirante ha permesso ai Laboratori Roemmers di raccogliere una serie di video delle operazioni eseguite durante il FAT (cambio formato, cambio gruppo, avvio della produzione, ecc.) che hanno permesso di costruire un vero e proprio manuale video di training sulle macchine. Questa scelta ha di fatto anticipato la metodologia di approccio ai SAT online, che in emergenza pandemica sono diventati poi un servizio di successo. Un lavoro di team, che il signor Hernan Pulido, Responsabile di Produzione delle Forme Solide Orali dei Laboratori Roemmers commenta così: “Vicinanza, lavoro di gruppo, sia nel normale corso dell’attività che in emergenza. L’esperienza con MG2 ci ha mostrato come competenza tecnica, capacità di adattamento e flessibilità, siano esattamente quello che serve per un progetto di successo”. “Competenza condivisa e fiducia hanno sicuramente caratterizzato questa partnership” commentano per MG2 il Project Manager Emanuele Zanini e il Responsabile del Project e Product Management Marco Bellentani, “portando i Laboratori Roemmers ad installare due macchine che sono in grado di rispondere a qualunque esigenza produttiva, in un progetto a 360 gradi, che vede integrarsi perfettamente formati capsula e formati dosaggio da un lato, e l’eccellenza dei sistemi di controllo peso MultiNETT e NETTdall’altro”.|
Flessibilità di dosaggio
I test di produzione, inoltre, hanno visto in campo un’ampia gamma di formati capsula (da 00 a 4), riempiti con varie tipologie di prodotti e combinazioni (ad esempio: bassi dosaggi di polvere da inalazione; polvere + pellets, 1 compressa + 2 tipi diversi di pellets, 1 compressa + polvere). Le fasi di test presso MG2 e presso Roemmers hanno simulato un caso di business reale eseguendo produzioni di varie tipologie inizialmente sulla prima macchina e poi sulla seconda, in modo da assicurare nella pratica la totale interscambiabilità. I sistemi di controllo del peso NETT e MultiNETT, che ven-
52 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2022
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1st EDITION Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2022
Imballaggi&AMBIENTE SOSTENIBILITA’: LEGNO, FILIERA CORTA E FORESTE CERTIFICATE
O
gni giorno in Italia milioni di prodotti viaggiano su un supporto indispensabile per il commercio globale: il pallet. La salvaguardia dell’ambiente non può più essere un tema trascurato e, per questo motivo, anche i bancalisono destinati ad essere coinvolti nei cambiamenti che stanno avvenendo sia in termini di sviluppo che di sostenibilità. L’Italia è uno dei paesi di riferimento per la produzione di pallet ma l’80% del fabbisogno di legno necessario alla loro produzione viene importato da altri Paesi. Centinaia di mezzi viaggiano ogni giorno, producono CO2, per rifornirci di una materia prima che potremmo ricavare dai boschi vicini a noi e non solo nelle regioni del nostro Paese da sempre più organizzate per questo lavoro. La condizione per rendere un pallet più soste-
C
nibile è quelle di utilizzare il legno locale in modo responsabile, incentivando la gestione attiva di boschi e di foreste certificate e favorendo le filiere corte del legno. Corno Pallets è dotata del sistema di certificazione PEFC che garantisce che l’intera catena di lavorazione fino al prodotto finito è appositamente controllata e in grado di soddisfare criteri di sostenibilità ambientale e sociale; la sfida che sta affrontando con alcuni dei suoi Clienti più sensibili a questi temi, riguarda proprio l’impronta carbonica e l’approvvigionamento di legno da filiere di prossimità. L’impronta carbonica o in inglese “Carbon footprint” è il parametro che misura la quantità di gas a effetto serra rilasciata da un prodotto, da un’organizzazione o servizio in relazione ad attività e processi di natura umana. Tali emis-
sioni vengono generalmente espresse in tonnellate di CO2 equivalente. Il termine “low carbon timber” sta ad indicare un sistema certificativo volontario che attesta la provenienza delle materie prime da filiere di prossimità tracciate e da foreste gestite in maniera sostenibile. Se un prodotto possiede tale certificazione significa che durante la sua produzione è stata emessa una bassa quantità di CO2 nell’atmosfera. Le fasi di trasporto giocano un ruolo importante sulle emissioni di CO2, ma non è così semplice scoprire i chilometri effettivamente percorsi dal legno a partire dal bosco di taglio. L’iniziativa LOW CARBON TIMBER registra, tramite una piattaforma di comunicazione, il percorso del trasporto dalla foresta al cliente finale con lo scopo di contribuire all’implementazione delle filiere di prossimità nell’industria del legno. Stay tuned… by Corno Pallets!
COCA-COLA ENTRA IN CORIPET
oca-Cola HBC Italia e Sibeg, le due aziende che producono, imbottigliano e distribuiscono i prodotti a marchio Coca-Cola in Italia, entrano in Coripet, il consorzio volontario senza scopo di lucro che ha come mission la raccolta e l’avvio a riciclo delle bottiglie in PET dopo il loro utilizzo. La mission di Coripet è quanto mai attuale, perché la Direttiva SUP (Single Use Plastic), entrata in vigore lo scorso 14 gennaio 2022, oltre a mettere al bando gli oggetti monouso, disciplina proprio il fine vita della bottigliette in PET e, per la prima volta, vengono indicati sia gliobiettivi di raccolta, che di utilizzo dell’RPET nella produzione di nuove bottiglie. La normativa SUP, dunque, riconosce sia la riciclabilità delle bottiglie PET, sia la presenza di una intera filiera industriale già pronta ad avviarne al riciclo grandi quantità. Guardando al futuro sono due gli obiettivi sfidanti per il sistema Italia: entro il 2025 i territori dovranno raccogliere almeno il 77% di bottiglie in Pet post consumo e il 90% nel 2030. Contestualmente chi utilizza questi contenitori per vendere i propri prodotti avrà l’obbligo di produrlicon almeno il 25% di PET riciclato entro il 2025 e il 30% nel 2030. “L’ingresso in Coripet è un passo importante nella nostra strategia di sostenibilità sul packaging: abbiamo ridotto al massimo il peso degli imballaggi primari e secondari, stiamo utilizzando sempre più plastica riciclata nelle nostre bottiglie e, come annunciato pochi giorni fa, grazie ad un investimento di oltre 30 milioni di euro, stiamo riaprendo il nostro stabilimento di Gaglianico, a Biella, dove ci occuperemo di trasformare ogni anno fino a 30.000 tonnellate di PET recuperate dopo l’uso in nuove bottiglie al 100% in plastica riciclata” ha dichiarato Giangiacomo Pierini, Corporate Affairs & Sustainability Director di Coca-Cola HBC Italia. “Sappiamo però che il nostro impegno da solo, per quanto fondamentale, non può bastare ed è necessario il contributo di tutta la filiera per rendere ogni rifiuto una risorsa, per dare reale attuazioni al Bottle to
Bottle e per questo siamo impazienti di iniziare a lavorare con Coripet e raggiungere insieme nuovi importanti traguardi in termini di economia circolare del PET”. “Sostenibilità, consumo responsabile e tutela dell’ambiente, unitamente alla capacità di generare valore per il territorio, sono centrali nel piano di sviluppo Sibeg, anche in questo periodo pandemico - sottolinea Luca Busi, Amministratore delegato Sibeg, società con sede a Catania che dal 1960 produce, imbottiglia e sviluppa tutti i prodotti a marchio The CocaCola Company in Sicilia - L’obiettivo, in linea col sistema Coca-Cola, è quello di riuscire in tempi brevi a produrre il 100% delle nostre bottiglie in plastica riciclata (rPET) per il mercato siciliano. Entrare in Coripet consentirà certamente alla nostra azienda di supportare nuove azioni di sensibilizzazione per coinvolgere tutta la comunità e per raggiungere obiettivi di riciclo sempre più ambiziosi, contribuendo alla crescita di un’importante fonte di approvvigionamento di rPET per il nostro Paese”.
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Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2022
Imballaggi&AMBIENTE L
IGB E CARIOCA, CONFEZIONI PLASTIC FREE
a sostenibilità ambientale è un tema che è arrivato a coinvolgere ogni aspetto del vivere comune. Una rivoluzione in atto che ha sviluppato nelle aziende una nuova sensibilità, volta a investire su soluzioni sempre più sostenibili. IGB ha impiegato il proprio know-how per eliminare la plastica che compone i portapennarelli all’interno di diverse confezioni di pennarelli per colorare Carioca, azienda sostenibile anche dal punto di vista produttivo. La soluzione sviluppata da IGB è il risultato di sei mesi di ricerca finalizzata alla trasformazione delle confezioni dei pennarelli Carioca. Nel packaging esterno, realizzato per confezioni di grandezze diverse, è stato sostituito il tradizionale cartoncino ondulato con un cartone più robusto, leggero e affidabile che promuove l’integrità dell’imballaggio in chiave totalmente green. Un materiale
composto al 100% da pura fibra vergine proveniente da foreste gestite in modo responsabile, con piena tracciabilità. L’interno delle confezioni, originariamente composte da vassoi porta colori in plastica, è stato creato con lo stesso materiale dell’eterno. Una soluzione che ha visto un imballaggio tradizionalmente impiegato da IGB nel comparto farmaceutico - i portafiale - adattarsi alle confezioni per la cartoleria. Un materiale, quello impiegato, che permette massima espressione del design esterno delle scatole, garantendo la tradizionale vivacità di colori che contraddistingue le
NUOVO PACKAGING IN CARTA PER PASTIFICIO FELICETTI
I
l Pastificio Felicetti ha avviato da tempo l’introduzione di confezioni in carta al 100%, ma ha anche commissionato una ricerca all’Università di Trento per rispondere a una domanda molto semplice: il packaging di carta è più sostenibile, ma in quale misura? Il risultato è interessante e niente affatto scontato. I ricercatori dell’ateneo trentino - che hanno compiuto un’analisi Lca (Life cycle assessment) valutando il ciclo di vita delle due soluzioni di imballaggio, in carta e in plastica - certificano che il pacchetto di carta riduce in maniera decisamente consistente gli impatti ambientali per le due fondamentali categorie di indicatori: -30% riscaldamento globale, -57% consumo di fonti non rinnovabili. Di contro, lo stesso studio evidenzia che molto resta da fare per migliorare ulteriormente la performance sul fronte dei consumi. Il volume maggiore del materiale (la carta ha più massa della plastica) in fase di confezionamento comporta una minore velocità di avanzamento dell’impianto, quindi consumi comunque elevati. “Noi puntiamo al miglioramento continuo, con la consapevolezza che investire in sostenibilità è un lento procedere controcorrente come qualcuno ha affermato, ma non bisogna lasciarsi scoraggiare - ha commentato Riccardo Felicetti, ad dello storico pastificio delle Dolomiti - In questo senso sono fondamentali anche le scelte in materia di energia, come quelle compiute per il nostro nuovo stabilimento di Molina di Fiemme, alimentato da un impianto di cogenerazione capace di coprire l’intero fabbisogno, senza sprechi”. Più in generale, l’analisi di Lca mette in luce che per tutte le tipologie di pack esaminate il maggior costo ambientale non è da ascrivere al confezionamento. In realtà sono le fasi upstream (ovvero l’estrazione e raffinazione delle risorse, la produzione di elettricità/ carburanti, il trasporto, ecc.) e core (produzione industriale) le più onerose per il pianeta. Per la pasta il cosiddetto downstream - che comprende le operazioni di confezionamento, il trasporto al cliente finale/distributore e il fine vita del prodotto - impatta molto di meno. “Scopo dell’analisi Lca è proprio questo - conclude l’ad - identificare i punti critici per l’ambiente nel ciclo di vita di un prodotto, per consentire alle aziende di prendere decisioni consapevoli sotto il profilo ambientale”.
U
confezioni Carioca. IGB ha lavorato affinché i vantaggi fossero anche a livello tecnologico, efficientando il processo di confezionamento semplificandolo e rendendolo più sostenibile, non solo in termini di minore dispersione di plastica nell’ambiente ma anche per un minore consumo di energia e minori emissioni di CO2 nella fase produttiva. Carioca, grazie all’impiego dei packaging sviluppati da IGB, e alle altre soluzioni adottate in termini di sostenibilità ambientale e risparmio energetico, fa un ulteriore passo in avanti per il 2022, anno in cui l’azienda punta a: eliminare oltre 280 tonnellate di plastica dai prodotti; risparmiare oltre 50 tonnellate di plastica delle confezioni; soddisfare il 100% del fabbisogno energetico dall’utilizzo di fonti rinnovabili.
MECCANICA SEMPRE PIÙ ECOFRIENDLY
na meccanica sempre più pulita e amica dell’ambiente. Questo in sintesi l’obiettivo che ha spinto Poggi Trasmissioni Meccaniche S.p.A. a introdurre, per il packaging dei propri rinvii angolari, materie derivanti da foreste correttamente gestite secondo i principi dei due principali standard: gestione forestale e catena di custodia. L’adozione del prodotto con marchio FSC attesta e conferma, infatti, la volontà aziendale di non limitarsi esclusivamen t e alla progettazione e produzione di organi di trasmissione, attività in cui si distingue e che la pone tra i leader di mercato a livello mondiale. Già protagonista di importanti investimenti nel fotovoltaico, la realtà bolognese operante in oltre 40 Paesi prosegue il proprio impegno nella progettazione di un packaging sempre più sostenibile per accompagnare i prodotti durante il trasporto e lo stoccaggio, in linea con una filosofia ecofriendly che vede Poggi Trasmissioni Meccaniche S.p.A. in prima linea nell’utilizzo di materiali a basso impatto ambientale, personalizzabili e in gran parte riciclabili.
56 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2022
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nell’industria della carne la sostenibilità al centro
Dal 14 al 19 maggio, torna a Francoforte, IFFA 2022, la fiera internazionale triennale dell’industria della carne - lavorazione, conservazione, refrigerazione, confezionamento, vendita - e della trasformazione delle proteine.
no abbiamo bisogno che IFFA sia una piattaforma internazionale forte e non vediamo l’ora di presentare le nostre innovazioni al pubblico del settore. Con il nuovo tema delle proteine alternative, anche la fiera leader mondiale sta vivendo un importante riallineamento e una spinta verso il futuro” […]. D’altra parte, la continua buona domanda, la forte tendenza all’automazione e alla digitalizzazione, nonché le innovazioni di prodotto, danno tutte le ragioni per avere aspettative positive per la fiera leader mondiale”.
L
a manifestazione n.1 al mondo torna con un’offerta internazionale e numerose novità del settore. Il numero di aziende espositrici presenti e la quantità di spazio occupato ad oggi hanno superato le cifre dell’ultima edizione del 2019 e questo segnale di positività sottolinea la necessità da parte degli addetti ai lavori di incontrarsi dal vivo e in sicurezza, grazie al comprovato concetto di igiene e sicurezza sviluppato da Messe Frankfurt e in linea con le normative vigenti. Sono attese più di 900 aziende espositrici da tutto il mondo che ricopriranno l’area espositiva dei padiglioni 8, 9, 11 e 12. Oltre ai prodotti a base di carne, per la prima volta IFFA pone un’attenzione particolare agli ingredienti e ai processi di produzione delle proteine vegetali, fornendo così una piattaforma professionale per questo segmento in rapida crescita.
Sostenibilità e innovazione, driver di cambiamento
Tra le tematiche e i trend che verranno presentati tra qualche mese la sostenibilità rappresenta un catalizzatore per il cambiamento. Le richieste dal mondo della politica e i consumatori sempre più attenti all’alimentazione stanno spingendo i produttori ad agire, così come un’ulteriore pressione viene generata dal dibattito globale sulla protezione del clima e le elevate emissioni di CO2, l’altrettanto elevato consumo di acqua e i rifiuti di imballaggio in plastica, la salute e il benessere degli animali. L’industria della lavorazione della carne sta rispondendo a questo con innovazioni tecnologiche, con impegni aziendali fondamentali e soluzioni sostenibili. Secondo un sondaggio Eurobarometro condotto nell’aprile 2021, circa un terzo degli europei acquista e mangia meno carne e il 16% tiene conto dell’impronta di carbonio del proprio cibo quando fa la spesa e adegua i propri acquisti di conseguenza. I sostituti della carne a base di proteine vegetali così come le alternative vegane e vegetariane stanno vivendo un vero boom e riflettono la tendenza verso cibi sostenibili e rispettosi degli animali. E IFFA 2022 riprende e sarà promotore di questa tendenza. Tra le novità digitali, protagonista della manifestazione sarà IFFA Contactor, il nuovo motore di ricerca online che fornirà informazioni complete e sempre aggiornate su tutti gli espositori e le loro innovazioni, sui prodotti dell’industria della carne e delle proteine, 365 giorni all’anno. Non mancheranno, inoltre, momenti di formazione e scambio di idee, così come un ricco programma di eventi collaterali, i concorsi di macelleria e gli IFFA Discovery Tours.| IFFA 2022 - Francoforte, 14 al 19 maggio
Una piattaforma internazionale forte
Peter Feldmann, sindaco della città di Francoforte e presidente del consiglio di sorveglianza di Messe Frankfurt, sottolinea l’importanza delle fiere: “I dati di registrazione per IFFA sono un segnale forte per Francoforte come sede fieristica. Ci mostrano che Francoforte era, è e rimarrà il centro internazionale, nonostante gli effetti causati dalla pandemia da coronavirus Covid-19 […]. Attraverso le fiere, l’internazionalità e la diversità sono diventate parte del nostro DNA, e Messe Frankfurt è il luogo dei temi del futuro. Ad esempio, sempre più persone optano per una dieta senza carne o a basso contenuto di carne. È positivo che IFFA stia abbracciando questa tendenza”. Anche Klaus Schröter, amministratore delegato di Schröter Technologie GmbH & Co. KG e presidente della divisione macchine per la lavorazione della carne dell’associazione VDMA (Mechanical Engineering Industry Association) conferma: “Nel settore c’è un’enorme necessità di riunirsi di persona. A nome degli espositori, vorrei sottolineare che quest’an-
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11/14MAGGIO2022 Fieramilanocity, PAD. 3-4
Venditalia 2022: il mondo del Vending si incontra a Milano Venditalia, il più importante Salone del Vending, rappresenta un’opportunità unica per scoprire le ultime novità del settore e un’occasione concreta per incontrare i protagonisti del Vending internazionale. Vi aspettiamo a Fieramilanocity, una location unica posta al centro del nuovo quartiere City Life di Milano.
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SPS Italia persone, tecnologie, prospettive
Segnali positivi in vista della prossima edizione della fiera italiana dedicata all’automazione e al digitale per l’industria, in programma dal 24 al 26 maggio a Parma. Tra le parole chiave dell’evento di quest’anno troviamo additive manufacturing, sostenibilità e empowerment.
S
L’Osservatorio e le iniziative green
PS Italia prepara una nuova attesa edizione, dal 24 al 26 maggio, a Parma, con una crescita del 10% nelle adesioni, che dimostra fiducia, voglia di esserci e di incontrarsi da parte del settore dell’automazione e digitale per l’industria e del tessuto manifatturiero italiano. La manifestazione si presenta quest’anno con il claim “Persone, Tecnologie, Prospettive”, elementi connessi del progetto fieristico che guarda ai diversi aspetti dell’innovazione, tra i quali la sostenibilità, le competenze e la tecnologia come elemento di inclusione e opportunità per le nuove generazioni.
Fil rouge di questa edizione è la sostenibilità in ambito industriale, attorno alla quale ruotano diverse iniziative. Primo fra tutte, un nuovo osservatorio per valutare il grado di diffusione e orientamento alle soluzioni sostenibili per l’industria, realizzato in collaborazione con ANIE Energia, +CIM4.0, MADE Competence Center I4.0, Porsche Consulting e declinato sui principali focus della manifestazione: automazione, robotica, digitale e additive manufacturing. I risultati saranno presentati in fiera e i migliori progetti premiati con un Award. A SPS Italia, all’interno di District 4.0, ci sarà anche uno sportello informativo coordinato da ANIE Energia per dare consulenza sulla trasformazione ecologica nell’industria. Inoltre, in un’area esterna posizionata tra i padiglioni 3 e 5, saranno presentate soluzioni per l’ambiente lavorativo finalizzate allo sviluppo della mobilità sostenibile, all’utilizzo di energie rinnovabili per la riduzione di consumi e sprechi, quali per esempio AMR (Automated Mobile Robot), AGV, impianti di ricarica, soluzioni ad elevata efficienza energetica, veicoli aziendali elettrici, soluzioni di logistica sostenibili.
Cresce District 4.0
Il layout dell’edizione 2022 conferma i padiglioni espositivi 3, 5 e 6 e District 4.0, tra il 4 e il 7, ai quali si aggiunge da quest’anno il padiglione 8, con spazi dimostrativi, progetti speciali e arene per lo svolgimento dei convegni scientifici, workshop formativi e tavole rotonde. Attraverso le demo più innovative District 4.0 proporrà un percorso nelle tecnologie abilitanti di SPS Italia: Automazione Avanzata, Digital & Software, Robotica e Meccatronica, Additive Manufacturing. Nell’area Digital & Software troverà spazio un nuovo focus, quello delle infrastrutture per la comunicazione nella fabbrica 4.0 con casi d’uso del 5G nell’industria manifatturiera.
Empowerment e apertura al talento
Su un altro fronte della sostenibilità, quello sociale, continua l’impegno della fiera, che già da qualche mese ha messo in campo il progetto “She SPS Italia, do you?” finalizzato a valorizzare il contributo delle donne, a promuovere la diversità, l’apertura al talento e la spinta alla visione femminile. Un Call for Paper raccoglierà le memorie inerenti le tematiche dell’empowerment, della sostenibilità sociale, dell’imprenditoria femminile. Le relazioni più significative, selezionate da una giuria, saranno presentate nei convegni in fiera.| SPS Italia 2022 - Parma, 24 al 26 maggio
Additive Manufacturing
Si concretizza l’ampliamento di District 4.0 con una nuova area dedicata all’additive manufacturing: dalla produzione allo sviluppo prodotto, dai materiali alle soluzioni per la manifattura additiva, dalla prototipazione alla digitalizzazione, ai servizi. Il progetto, novità dell’edizione 2022, è supportato da Formnext, la fiera di riferimento per le tecnologie additive del gruppo Messe Frankfurt.
60 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2022
Fiere &CONVEGNI IEG - Italian Exhibition Group
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IL BEVERAGE TORNA PROTAGONISTA A RIMINI
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n consapevole atteggiamento di prudenza in attesa della migliore evoluzione dell’attuale situazione sanitaria, che consentirà un’edizione delle fiere partecipata e produttiva, ha spinto IEG - Italian Exhibition Group a posticipare le date della settima edizione di Beer&Food Attraction, della quarta edizione di BBTech Expo e dell’undicesima edizione dell’International Horeca Meeting di Italgrob da febbraio 2022 alla fine del mese di marzo, più precisamente dal 27 al 30. Le nuove date 2022 delle manifestazioni, in programma nel quartiere fieristico di Rimini, sono state individuate in totale accordo con le associazioni del settore e le aziende. Beer&Food Attraction e BBTech Expo sono l’appuntamento fieristico di riferimento per l’intera filiera dell’eating OUT, filiera che Italian Exhibition Group intende affiancare e sostenere in un periodo complesso, favorendone il più possibile il rilancio in vista della prossima stagione estiva. BBTech expo presenta la più completa offerta di tecnologie processing e filling, materie prime, imballi, attrezzature e servizi per birre e bevande. Un format fieristico innovativo nel quale i produttori di macchine e impianti trovano opportunità di business sia con le aziende espositrici di birre e bevande, sia con gli operatori in visita. Rappresenta l’appuntamento ideale per la ripartenza ed il rilancio di tutta la filiera dedicata al Beverage. Per la quarta edizione della fiera sono state previste due nuove sezioni. La prima sarà dedicata ai Distillati. Gin, whisky, grappe, rum, distillati di birra e tanto altro saranno protagonisti tra innovazione e tradizione con i loro Master Distiller. La seconda sezione si chiamerà “Materie prime Made in Italy” e ospiterà un’area di produttori italiani di materie prime per birre e bevande, per chi punta ad un prodotto 100% italiano. Beer&Food Attraction è l’evento, riservato esclusivamente ai professionisti del settore, che riunisce in un solo appuntamento la più completa offerta nazionale e internazionale di birre, bevande, food e tendenze per l’out of home. Un’occasione unica per chi vuole aggiornarsi su nuove modalità e stili di consumo e cogliere le opportunità che i cambiamenti attuali ci propongono. In contemporanea alle due manifestazioni, l’International Horeca Meeting di Italgrob. Giunto alla sua 11a edizione, l’IHM sarà la perfetta occasione per fare il punto sulla ripartenza del settore dell’eating out.
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Monaco 15-17 marzo 2022
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Bologna 28 aprile - 1 maggio 2022 Salone internazionale della filiera produttiva della cosmetica www.cosmoprof.com
Milano Rho 3-6 maggio 2022 Fiera specializzata nel processing e packaging food e non food www.ipackima.com
Rimini 27-30 marzo 2022 Fiera professionale delle tecnologie per birre e bevande www.bbtechexpo.com
VINITALY
Verona 10-13 aprile 2022 Salone internazionale dei vini e distillati www.vinitaly.com
12-13 aprile 2022 Fiera internazionale delle private label www.marca.bolognafiera.it
Colonia 26-29 aprile 2022 Salone internazionale delle tecnologie per il food & beverage www.anugafoodtec.com
Fieramilanocity 24-26 maggio 2022 Esposizione per il packaging di lusso www.packagingpremiere.it
Barcellona 24-27 maggio 2022 Salone internazionale del packaging, del processo e della logistica www.hispack.com
Francoforte 22-26 agosto 2022 Fiera internazionale delle industrie del processo www.achema.de Milano Rho 3-6 maggio 2022 Salone internazionale dell’industria farmaceutica, nutraceutica, cosmeceutica e delle biotecnologie www.pharmintech.it
Francoforte 14-19 maggio 2022 Fiera internazionale dell’industria della carne www.iffa.messefrankfurt.com
Parma 24-26 maggio 2022 Fiera dell’automazione digitale per l’industria www.spsitalia.it
62 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2022
Monaco di Baviera 12-16 settembre 2022 Fiera internazionale delle tecnologie per il beverage www.drinktec.com
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