the future dIrectIon of fruit and vegetables
Fruit Logistica’s latest trend report offers everyone in the fruit and vegetable trade some valuable information about its future direction. It unveils what factors like cost inflation, ethical trade, food waste, climate change and new technology mean for the entire fresh produce industry. pagina 24
PackagIng del vIno novità e tendenze future
I produttori e venditori di vino stanno affrontando le sfide poste dai cambiamenti climatici, nonché la crescente domanda da parte dei consumatori di tracciabilità e responsabilità lungo l’intera catena di approvvigionamento. Le nuove tecnologie aprono le porte a soluzioni innovative, aumentano l’efficienza e riducono gli sprechi. pagina 26
➧ AMBIENTE
Il seminario “Materiali emergenti per l’imballaggio cellulosico con proprietà barriera”, organizzato da Comieco con la partecipazione del Politecnico di Milano, ha puntato i riflettori sullo stato dell’arte della tecnologia in termini di performance e riciclabilità. pagina 52
➧ EVENTI
Dal 4 al 10 maggio 2023, al motto di “Simply unique”, torna interpack, più grande che mai. Dopo sei anni di assenza forzata, la fiera più importante al mondo per il settore del packaging e delle industrie di processo registra già il tutto esaurito. pagina 56
In mostra l'eccellenza dell’industria cosmetica
Con un fatturato totale di 13,2 miliardi di euro, nel 2022 il settore cosmetico italiano cresce del 9% rispetto al 2019. Grande attesa per Cosmoprof e Cosmopack, vetrine internazionali per il settore cosmetico, in programma dal 16 al 20 marzo 2023 a Bologna. pagina 4
LET ’S FILL OUR WORLD WITH BEAUTY
www.packagingspace.net We produce machines and lines for the processing and packaging of cosmetic products. Visit us at COSMOPACK: HALL 19PK | STAND A/9PK We are committed to responding promptly to every type of request - from laboratories and small businesses to extensive companies - in order to fulfill our common purpose: filling the world with beauty
Marzo | 2 | Anno 2023
NOP (No-Plastic Program) means we promote eco-friendly plastic substitutes for the packages manufactured on IMA machines. rough the research and testing of alternative processes and materials together with our partners we foster plastic-free and sustainable, compostable, biodegradable or recyclable packaging solutions.
According to these objectives, IMA established OPENLab: the Group’s network of technological laboratories and testing area, dedicated to the research on sustainable materials, technologies and production optimization processes.
Discover more about IMA NOP on ima.it/imazero and IMA OPENLab on ima.it/open-lab
COSMOPACK 2023
March 16th-18th
Hall 19PK
Stand A/10 - B/9PK
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SommArio
PrimoPIANO
4 Industria cosmetica, fatturato in continua crescita
5 Cosmoprof & Cosmopack, vetrine d’eccellenza per l’industria cosmetica
7 Marchesini Group, partner per la bellezza dal processo al fine linea
8 Cosmei, packaging fuori dall’ordinario
9 IMA, soluzioni per il confezionamento ecosostenibile
10 Omas, qualità, design e innovazione
11 Aptar, innovativo dispenser fully recyclable
12 District Botanica, innovative approach to natural cosmetics
14 SEA Vision, l’intelligenza artificiale nella cosmetica
15 Pierpaoli migliora la produttività con le soluzioni Nimax
16 Valmatic presenta nuovi formati monodose
16 Arca Etichette, modello di business certificato B Corp
18 Green solutions by Berlin Packaging | Premi Industries
18 I marcatori di Uifat implementano le etichettatrici Euroetik Automation
19 PMR System Group, dal riempimento all’etichettatura
19 Goglio, praticità e sostenibilità per detergenza e cosmetica
FAtti&TENDENZE
20 Vetro da imballaggio, il materiale del futuro!
FOCUS
Aziende&STRATEGIE
crescita
36 Application Center Rittal & Eplan, competenza attraverso la pratica
38 Competenze, valori, territorio: SACMI inaugura l’Academy
Prodotti&TECNLOGIE
40 thyssenkrupp Rasselstein, innovazione negli imballaggi in acciaio
42 Herma, sicurezza e rispetto dell’ambiente
44 Sun Chemical, innovazioni per pigmenti, polimeri e additivi
46 Seamless , automated packaging by Schubert-Pharma
CAseHISTORY
48 Cama Group progetta una linea monoblocco flessibile e ad alta velocità
ImbAllAggi&AMBIENTE
50 Imballaggi: nuovo Regolamento UE e impatto sulla filiera
52 Imballaggi in carta performanti e sostenibili
Converting&LABEL
54 Etichette sleeve un mercato sempre dinamico
EVENTI
56 interpack, semplicemente unica!
58 SPS Italia 2023: innovazione, sostenibilità e formazione
Rassegna dell’imballaggio
Food
www.packagingspace.net
Direttore Responsabile
Stefano Legnani
Coordinamento editoriale
Chiara Bezzi
chiara.bezzi@innovativepress.eu
Marketing e Vendita
Katia Pasquali
katia.pasquali@innovativepress.eu
Redazione
Silvia Ballabio
Chiara Riccardi
Grafica e impaginazione
Amalia Pari
Stampa e confezione
Roto3 - Castano Primo (MI)
Costo produzione copia € 2,40
Abbonamenti e diffusione customercare@innovativepress.eu 8 numeri all’anno.
L’abbonamento decorre dal primo numero raggiungibile. Italia 60 euro - Europa 100 euro
Redazione
Innovative Press S.r.l.
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Rassegna Grafica
Informativa Privacy ai sensi del D.lgs 196/03 per il trattamento dei dati. La informiamo che, le finalità del trattamento dei dati relativi ai destinatari del presente periodico consistono nell’assicurare l’aggiornamento dell’informazione tecnica a soggetti identificati per la loro attività professionale mediante l’invio della presente rivista o di altre dello stesso editore riguardanti la medesima sfera di attività. In qualsiasi momento, Lei potrà chiedere al Titolare del Trattamento dei dati personali, Innovative Press Srl con sede in Milano, via Cino del Duca n. 5, la consultazione, la modifica, il blocco o la cancellazione dei Suoi dati secondo quanto previsto dall’art.7 della stessa normativa, scrivendo a info@innovativepress.eu
2 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023
Machines Beverage Machines FM BM Rassegna IMBALLAGGIOdell’ SCIENZA TECNOLOGIA E AR TE D EL PA CKAGIN G il network 5 Editore Aut. Trib. di Milano n. 6 del 07/01/1980 Iscrizione al ROC n. 35480 del 10/11/2020 Tutti i diritti sono riservati - È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. Innovative Press p p 26
The future direction of
and
industry
22 E-commerce in Italia primo driver della crescita economica 24
the fruit
vegetable
26 Packaging del vino, novità e tendenze future 27 Fine wine tra crescita e nuove sfide
Riciclo della fibra di carbonio, eccellenza made in Italy 34 B&R, nuovo building e numeri in
32
52
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Data Lake dati strutturati, analizzati e facilmente fruibili tramite report periodici personalizzati
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7 giorni su 7, h24 per la gestione delle linee di confezionamento con dati sempre disponibili in tempo reale
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Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023 HALL 11 STAND E60 www.goglio.it
Industria cosmetica fatturato in continua crescita
Con un fatturato totale di 13,2 miliardi di euro il settore cosmetico italiano cresce del 9% rispetto al 2019. È quanto emerge dall’Indagine congiunturale presentata dal Centro Studi di Cosmetica Italia.
stata presentata a metà febbraio l’Indagine congiunturale a cura del Centro Studi di Cosmetica Italia, un appuntamento che con cadenza semestrale permette di scattare un’istantanea sull’andamento del settore ed evidenziare i principali trend in atto. «Nel contesto di uno scenario mondiale complesso, anche il comparto cosmetico deve affrontare delle sfide”, ha commentato Benedetto Lavino, neo presidente di Cosmetica Italia, eletto solo pochi giorni prima della presentazione dell’Indagine congiunturale. “Costo e reperibilità delle materie prime, seguiti dal rincaro energetico, sono i temi che i nostri imprenditori evidenziano come maggiormente impattanti. Tuttavia, si conferma la reattività dell’industria cosmetica italiana come dimostrato dall’impegno nel contenimento dei prezzi in un contesto inflattivo pesante e da un’attenzione crescente verso le destinazioni dell’export extra-europee; resta poi fondamentale la costante propensione all’investimento su leve strategiche. Il settore si avvia così a superare i livelli di fatturato pre-pandemia: secondo i dati preconsuntivi sul 2022, il fatturato totale del settore cosmetico italiano è di 13,2 miliardi di euro (+9% rispetto al 2019); le previsioni per il 2023 indicano un’ulteriore crescita a 14,2 miliardi di euro (+7,7% rispetto al 2022)”. Le esportazio-
ni rappresentano oltre il 42% del fatturato del settore. In particolare, i dati preconsuntivi sul 2022 attestano un valore di 5,6 miliardi (+15,8% rispetto al 2021), stimato a 6,2 miliardi per il 2023 (+10% nel confronto col 2022). Da segnalare la bilancia commerciale che a fine 2022 tocca il livello record di 3,2 miliardi di euro, crescendo di oltre 400 milioni rispetto al 2021. Andamento positivo anche per il mercato interno. I consumi cosmetici in Italia raggiungono infatti gli 11,6 miliardi di euro nel 2022 (+8,9% rispetto al 2021) e si stima che nel 2023 toccheranno i 12,3 miliardi di euro (+6,3% sul 2022).
Le performance dei canali distributivi
L’analisi dell’andamento dei canali distributivi evidenzia trend in crescita sia nei preconsuntivi 2022 sia nelle stime sul primo semestre 2023.
La grande distribuzione resta il canale più rappresentativo a valore (42,5% dei consumi) con un incremento dell’8,2% nel 2022 e una previsione di +5,1% per i primi sei mesi del 2023. Seguono la profumeria con andamenti a doppia cifra (+16,5% nel 2022 e +11% per il 2023) e al terzo posto la farmacia (+4,8% nel 2022, +3,2% nel primo semestre 2023).
In quarta posizione, con dinamiche di crescita importanti, si colloca l’e-commerce che raggiunge nel 2022 il valore di 1 miliardo di euro (+13,4% secondo i preconsuntivi 2022, +12% per il primo semestre 2023). Andamento sostenuto anche per il canale dell’acconciatura professionale che chiude il 2022 a +7% e proietta +5,5% per i primi sei mesi dell’anno in corso.
Più moderati i trend di erboristeria e vendite dirette (porta a porta e per corrispondenza) che a fine 2022 segnano rispettivamente +0,5% e +1,2% (+1,3% e 1,5% per il 2023). Infine, il canale dell’estetica professionale che indica un +4,5% nel preconsuntivo 2022 e proietta un +5,5% per l’avvio 2023.
“Rileviamo una sorta di ‘effervescenza distributiva’, analogamente a quanto avvenuto 20 anni fa con l’arrivo dei monomarca”, ha evidenziato Gian Andrea Positano, responsabile Centro Studi di Cosmetica Italia. “Il percorso di acquisto beauty si evolve sempre più in ottica multicanale; in particolare, accanto al consolidamento delle vendite online, il 2022 ha visto il ritorno dei consumatori nei punti vendita fisici, anche con l’apertura di negozi specifici per la bellezza. Ci sono ampie opportunità per creare esperienze di acquisto coinvolgenti, in grado di integrare strumenti digitali, rispondendo a nuovi bisogni”. |
4 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023 P
PIANO
rimo
È
Evoluzione del fatturato dell'industria cosmetica Preconsuntivi 2022 Var. % 2022-21 Proiezione % 2023-22 Fatturato in Italia 7.541 8,3 5,9 di cui generato nei canali tradizionali e digitali 6.775 8,6 6,0 di cui generato nei canali professionali 766 5,9 5,1 Esportazione (fatturato all’estero) 5.615 15,8 10,0 Fatturato totale settore cosmetico 13.156 11,4 7,7 Elaborazione
Centro Studi e Cultura d’Impresa. Valori in milioni di euro e variazioni percentuali anno su anno.
Vetrine d’eccellenza per l’industria cosmetica
L’edizione 2023 di Cosmoprof Worldwide Bologna è in programma dal 16 al 20 marzo, con numeri che confermano l’internazionalità dell’evento. Dal 16 al 18 marzo torna Cosmopack, che ospiterà una nuova area dedicata a materie prime e ingredienti, protagonisti anche della Factory insieme alla tracciabilità.
Ètutto pronto per la 54a edizione di Cosmoprof Worldwide Bologna, l’evento B2B di riferimento per l’industria cosmetica in programma dal 16 al 20 marzo 2023 a Bologna, con numeri in crescita. L’edizione 2023 del Salone è stata presentata il 14 febbraio in conferenza stampa a Milano, nella futuristica location del Step Futurability District.
I numeri dell’edizione 2023
A Bologna saranno oltre 2.900 le aziende presenti (+11% rispetto al 2022), provenienti da 64 paesi. Il 60% delle aziende proviene da paesi Europei, il 40% da paesi extra-europei. Al momento della presentazione alla stampa erano 116 i paesi di origine dei visitatori già registrati per l’evento.
A rappresentare l’attrattiva mondiale della manifestazione anche le 29 collettive nazionali, in crescita rispetto agli anni scorsi. Novità rispetto all’edizione 2022 la presenza di Argentina, Australia, India e Romania, con Irlanda presente per la prima volta con l’ente nazionale. A determinare i numeri positivi dell’edizione di marzo sono soprattutto il ritorno di aziende da Cina e Taiwan, fino a pochi mesi fa impossibilitate ad uscire dai rispettivi paesi, e il costante rinnovamento del parterre espositivo, sintomo della vivacità del settore. Cosmoprof Worldwide Bologna attirerà in città buyer da più di 50 paesi, grazie anche al supporto delle agenzie ICE che operano nei mercati di riferimento per l’industria cosmetica.
“Dopo un 2022 molto positivo, i dati di Cosmoprof Worldwi-
de Bologna 2023 testimoniano la qualità del lavoro svolto negli anni,” commenta Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere. “Cosmoprof è una vetrina irrinunciabile per gli operatori da tutto il mondo grazie all’eccellenza dell’offerta espositiva e alla capacità del format di adattarsi alle modalità di business in costante evoluzione. Sono queste stesse caratteristiche che stanno facilitando anche lo sviluppo internazionale del network Cosmoprof”.
Una formula vincente
Tutti i comparti presenti a Cosmoprof Worldwide Bologna registrano una forte ripresa. Si rafforza il prestigio internazionale di COSMOPACK, l’unico esempio di manifestazione fieristica che presenta l’intera filiera cosmetica, dalla formulazione al packaging, dal macchinario alle soluzioni di automazione per le industrie, dal contract manufacturing al private label. Cosmopack riunirà il 17% delle aziende presenti a Cosmoprof in rappresentanza di 38 paesi, con un tasso di crescita del 16%. Il salone è ad oggi riconosciuto come la culla delle nuove tendenze e attira ogni anno brand owner e manager delle principali multinazionali e catene beauty da tutto il mondo, interessati ad arricchire la propria offerta con prodotti innovativi e adatti alle esigenze del consumatore. Novità della prossima edizione sarà la Ingredients Zone, area espositiva nel padiglione 20 dedicata ai produttori e distributori di materie prime, principi attivi e ingredienti funzionali, oli essenziali, fragranze e servizi di formulazione. Materie prime e ingredienti saranno inoltre uno degli elementi protagonisti della Cosmopack Factory, che per l’edizione 2023 si concentrerà sulle potenzialità legate alle tecnologie di track&trace. L’installazione, curata dallo Studio Sara Ricciardi, accompagnerà il visitatore in un viaggio tailor-made alla scoperta dell’intero ciclo di vita di un prodotto, dalla scelta e dalla lavorazione delle materie prime ai processi di produzione, dal controllo della distribuzione all’esperienza del consumatore, analizzando come le connessioni virtuose della filiera possono diventare l’elemento di garanzia della qualità, dell’originalità e della sicurezza dei cosmetici presenti sul mercato. Partner tecnici dell’iniziativa saranno Antares Vision Group, Induplast Packaging Group e N&B – Natural is Better.
COSMO PERFUMERY & COSMETICS ospiterà le nuove proposte e le principali curiosità della profumeria prestige e premium e della cosmetica green
5 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023 cosmoprof
& cosmopAck
PrimoPIANO
per il retail. Il salone riunirà il 45% delle aziende presenti a Cosmoprof in rappresentanza di 52 paesi, con l’8% di aziende in più rispetto al 2022. Alle nuove generazioni di consumatori si rivolgono anche le aziende presenti nell’area Beauty Tech, all’interno del padiglione 22. Innovazione, soluzioni 3D/AI/AR/ VR e app rivoluzionarie saranno il filo conduttore dell’area. La presenza a Cosmoprof 2023 dei principali leader per il canale professionale testimonia la ripresa dei comparti dell’estetica professionale, hair e nail, protagonisti da venerdì a lunedì di COSMO HAIR, NAIL & BEAUTY SALON. L’area riunirà il 38% delle aziende presenti a Cosmoprof in rappresentanza di 48 paesi, con un tasso di crescita del 23%.
Un nuovo layout
Per ottimizzare l’esperienza in fiera degli stakeholder
Sotto i riflettori!
Per scoprire nei dettagli l’identikit della prossima edizione di Cosmoprof Worldwide Bologna abbiamo intervistato Enrico Zannini, Direttore Generale BolognaFiere Cosmoprof, e Antonia Benvegnù, Cosmopack International Manager.
Dopo tanti anni di successo, qual è oggi l’identikit di Bologna Cosmoprof Worldwide e perché è importante esserci?
Enrico Zannini: Dopo 54 edizioni Cosmoprof si riconferma leader nel settore fieristico in ambito cosmetico, rappresentando la piattaforma di business per eccellenza in questo comparto. Quest’anno abbiamo numeri veramente importanti: gli espositori provengono da almeno 70 Paesi e i visitatori attesi da oltre 140. Sono numeri che ci soddisfano molto perché significano volumi simili a quelli pre Covid.
Quali sono i progetti speciali che accompagneranno la manifestazione?
Enrico Zannini: Il palinsesto è molto ricco. Abbiamo un’importante collaborazione con Beautystream grazie alla quale predisporremo dei contenuti veramente interessanti. Innanzitutto Cosmo trends, ovvero una raccolta che riassume i principali trend del mercato beauty attraverso l’analisi dei prodotti più innovativi scelti tra le aziende espositrici. Con Beautystream abbiamo ideato anche un nuovo progetto che si chiama Cosmovision con il quale presentiamo le tendenze beauty che si definiranno nei prossimi cinque anni con una visione strategica e a lungo termine e offriamo una prospettiva generale sull’evoluzione della società. Ritornano come
internazionali sono state riviste anche le date di apertura dei saloni. Cosmopack, salone dedicato alle aziende della supply chain, e Cosmo Perfumery & Cosmetics, con i player del canale retail, prestige e mass market, saranno attivi dal giovedì al sabato, per rispondere alle necessità degli operatori esteri di concentrare gli incontri di business nei giorni feriali. Cosmo Hair, Nail & Beauty Salon, l’area dedicata al canale professionale, manterrà le 4 giornate tradizionali, dal venerdì al lunedì, così da accogliere gli operatori nei giorni di chiusura dei saloni e dei centri estetici. A facilitare il networking e le relazioni commerciali in fiera saranno le rinnovate dotazioni della piattaforma digitale Cosmoprof My Match, servizio di match-making sempre più apprezzato dagli addetti ai lavori. |
ogni anno il Cosmo talks, un momento di confronto internazionale tra i maggiori operatori ed esperti del mondo della cosmetica, e la CosmoFactory che per la prima volta avrà una veste tecnologica e riguarderà il mondo della tracciabilità del prodotto. Infine, è doveroso ricordare Cosmopack e i Cosmoprof awards. Gli awards rappresentano un momento molto importante per noi e le nostre aziende perché ci consentono di celebrare le eccellenze che vengono presentate nella manifestazione. Quest’anno abbiamo aumentato il numero di categorie, non mancherà il premio ad un personaggio che ha segnato il mondo della cosmetica e per la prima volta proporremo una serata ad hoc proprio per valorizzare ancora di più questo momento.
Spostiamo ora i riflettori su Cosmopack, il salone dedicato alla filiera produttiva della cosmetica in tutte le sue componenti. Come si presenta quest’anno il layout della manifestazione e quale sarà il focus?
Antonia Benvegnù: Innanzitutto vorrei ricordare che quest’anno Cosmopack durerà tre giorni anziché quattro e avrà un layout leggermente cambiato. Stiamo cercando sempre di più di compattare il settore del machinery nel padiglione 19PK e speriamo che questo processo si possa poi concludere nel 2024, raccogliendo tutte le aziende di questo comparto in un unico
spazio. Grande novità di quest’anno sarà l’introduzione di un’area dedicata alle materie prime e agli ingredienti. Vogliamo creare un focus particolare su quest’area e sulle aziende che portano ingredienti, materie prime e fragranze. Quest’anno registriamo un aumento importante in termini di metri quadri e di presenze rispetto al 2022 e mi preme sottolineare che i Paesi di provenienza degli espositori di Cosmopack sono 37 quindi quale migliore offerta espositiva per rappresentare tutto il mondo della cosmetica?
L’edizione 2023 della CosmoFactory è dedicata al ruolo sempre più centrale di ingredienti e materie prime. Ce ne parla?
Antonia Benvegnù: Il progetto CosmoFactory giunge alla sua nona edizione e quest’anno abbiamo voluto introdurre un cambiamento. Mentre le precedenti Factory vertevano più sulla creazione di un prodotto cosmetico, quest’anno ci concentriamo su due temi fondamentali: gli ingredienti e le materie prime, da un lato, e il track and trace dall’altro. Sappiamo che la tracciabilità sarà uno dei temi che verranno sviluppati di più in futuro anche in ambito cosmetico perché riguarda sia il consumatore, che sempre più vuole essere consapevole e avere trasparenza sui prodotti che acquista, sia la sicurezza per il prodotto in sé e per chi lo produce. La Factory quest’anno si sposta anche come location: verrà infatti ospitata nel padiglione 20, nel cuore dell’area dedicata a ingredienti e materie prime.
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6 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023
Marchesini Group Beauty partner per la bellezza dal processo al fine linea
Le realtà che formano la Beauty Division - V2 engineering, Dumek, Axomatic, Cosmatic, Rejves Machinery e Vibrotechsaranno presenti a Cosmopack, su uno stand di 500 mq. Tra le novità esposte la riempitrice e tappatrice Axoblock 100.
Intervista a Lorenzo Gatti, Director Beauty Division Marchesini
➣ Cosa rappresenta per voi la partecipazione a Cosmopack? Cosmopack rappresenta per noi l’evento clou dell’anno. Ci permette di entrare in contatto con tutti i player dell’industria cosmetica e di presentare a loro le nostre ultime novità. Partecipiamo ogni anno con uno stand sempre più grande per dimostrare le nostre capacità tecniche e riuscire a presentare tutte le soluzioni che fanno parte delle industrie del Gruppo.
Quest’anno, tra l’altro, triplicheremo partecipando anche a Cosmopack nelle edizioni di Las Vegas a luglio e Hong Kong a Novembre. A Bologna avremo uno stand di circa 500 mq su cui esporremo 22 macchine.
Da un lato potremo informare clienti e player sulle nostre ultime novità e dall’altro lato potremo essere a nostra volta informati.
Questo è un aspetto importantissimo da considerare: aziende come la nostra, ad altissimo livello tecnologico, hanno bisogno per sviluppare nuove soluzioni di essere in contatto con i clienti, ascoltare le loro necessità e in alcuni casi cosviluppare progetti o nuovi materiali da poter poi immettere sul mercato. Siamo orgogliosi di poter partecipare ancora una volta in modo importante, con tanti mq e con tante macchine in esposizione. Abbiamo già buoni feedback riguardo alla fiera, sappiamo che tanti clienti verranno a visitarci e speriamo di poter migliorare ancora di più il nostro posizionamento sul mercato.
➣ Marchesini Group Beauty punterà i riflettori su diverse tecnologie inedite, tra cui la riempitrice e tappatrice Axoblock 100. Ce ne può parlare? Presenteremo circa 22 macchine, forse qualcosa in più perché c’è un’ulteriore novità che stiamo approntando da aggiungere nello stand. Le macchine completeranno la gamma di prodotti che siamo in grado di produrre per l’industria cosmetica. Una delle novità principali che porteremo a Cosmopack è sicuramente la Axoblock 100 che è la sorella minore della Axoblock 160 prodotta dalla Axomatic, azienda del Gruppo che si concentra sul riempimento e sulla produzione di macchine per turboemulsori, riempitrici sia di prodotti in flacone che in tubo. E’ una macchina per piccole produzioni, piccoli lotti di circa 20-25 pezzi al minuto con una grandissima flessibilità. È particolarmente adatta ad aziende che producono piccoli lotti e hanno bisogno di essere molto versatili sul mercato. Permette di fare cambi formato rapidi, ha pochi parametri sull’HMI e grande versatilità. L’altra grandissima novità che presenteremo è l’intelligenza artificiale applicata al controllo di visione dei rossetti. Anche questo è un ambito strategico, di cui si occupa un’altra azienda del Gruppo, SEA Vision. Con loro stiamo sviluppando un controllo totale, al 100% sull’integrità e la buona fattura dei rossetti. Il rossetto oggi è controllato a vista, personalmente dalle operatrici o dagli operatori. Il sistema di visione
non aiuterà solamente ad automatizzare sempre di più le linee di produzione ma aumenterà la qualità del controllo in sé. Tra hardware e software abbiamo grandi novità da presentare in fiera.
➣ L'universo cosmetico di Marchesini Group Beauty sarà in mostra anche nei nuovi stabilimenti di Pianoro (BO). Quali tecnologie saranno visibili in questa open house?
Contemporaneamente a Cosmopack creeremo un evento serale in cui i clienti potranno accedere ai nostri stabilimenti e in questo modo potremo mostrare le soluzioni tecniche che per motivi di spazio non possiamo portare in fiera. Avremo un focus specifico sulla sostenibilità ambientale e sui paper trays. Mostreremo una linea completa per la dermocosmesi, in particolare per siringhe di acido ialuronico. Questa linea è progettata per utilizzare i vassoi in carta in sostituzione del comunissimo tray in plastica, in continuità con le scelte di sostenibilità ambientale che stiamo perseguendo. La linea etichetterà la siringa, la inserirà nei vassoi e poi in astucci, cartoni e pallet, per dimostrare come un imballaggio in carta possa essere non solo più sostenibile ma anche molto valido per questo tipo di prodotti. Saranno visibili anche tante altre soluzioni, macchine stand alone o linee complete, come ad esempio una linea vasetti per la skin care. All’open house potremo mostrare come il nostro range di prodotti ci permetta di servire l’industria cosmetica a tutto tondo, dal processo al fine linea, per quasi tutti i prodotti che si possono incontrare sul mercato. |
Cosmopack Hall 19PK Stand A9PK
Inquadra il QR code per la videointervista
cosmoprof
& cosmopAck
Axoblock 100
Cosmei packaging fuori dall’ordinario
Innovazione e sostenibilità sono le due parole chiave che guidano Cosmei nella progettazione e realizzazione di packaging che traggono ispirazione anche da settori limitrofi a quello cosmetico. Tra gli esempi di questa filosofia spicca Earth beat denim lipstick, un contenitore per rossetto realizzato in acetato di cellulosa con il 10% di fibra di cotone di denim riciclato.
➣ L’azienda progetta e sviluppa un’ampia gamma di packaging cosmetici pronti per essere personalizzati in base alle esigenze delle industrie. Il vostro pay off è “Out of the pack”. Ci spiega il significato e qual è la vostra filosofia aziendale?
La nostra filosofia aziendale può racchiudersi nel claim che sta ad indicare l’idea di ricercare un packaging cosmetico sempre fuori dall’ordinario e quindi rendere tangibile l’innovazione attraverso il packaging che Cosmei propone, sia per le nostre collezioni che vengono presentate durante l’anno piuttosto che in fiera, sia nei packaging custom che proponiamo ai clienti. Per noi l’innovazione ha un ruolo centrale, cerchiamo sempre di farci contaminare da idee nuove, di farci ispirare non solo dal settore cosmetico ma anche da settori limitrofi, anche con cooperation marketing con i produttori di formula. Un esempio di questa nostra capacità di pensare fuori dall’ordinario è il lipstick che abbiamo candidato all’IT awards di Cosmopack, che prende ispirazione dal mondo dell’occhialeria per il materiale di cui è composto.
➣ Quali sono le ragioni della vostra presenza a Cosmoprof e quali le vostre aspettative?
Tra le varie fiere cosmetiche Cosmoprof rimane sicuramente un’istituzione, un evento sempre interessante sotto tanti punti di vista e a cui si partecipa con piacere. E’ una fiera internazionale di convergenza, permette di incontrare tanti clienti, attivi e potenziali, ed è un momento di incontro e di confronto all’interno del settore per
vedere come viene percepita la nostra innovazione e per capire l’innovazione del settore, cosa offrono i nostri clienti ma anche i nostri competitor.
➣ La vostra gamma comprende linee di packaging che soddisfano dalle esigenze più tradizionali fino alle ultime innovazioni in termini di materiali e design. Quali le ultime novità che presenterete in fiera?
Le soluzioni che presenteremo a Cosmoprof si racchiudono concettualmente in due parole chiave che guidano il progetto delle nostre linee: sostenibilità e innovazione. Dal punto di vista della sostenibilità andremo a proporre Mono Conscious line che comprende packaging cosmetici 100% mono materiale propilene dove gli stick sono tutti a tenuta per le formule a base
acqua, quindi un’ottima soluzione sia per le formule make up che skin care. Si tratta di una soluzione davvero sostenibile perché può essere realizzata sia in PP vergine che in PP PCR. Presenteremo inoltre delle soluzioni refill. Sono state studiate delle case diametro 59 per le polveri viso dove la cialda viene inserita all’interno di item come le nostre Moon o Memory Mirror senza colla. In questo modo è poi possibile dividere le componenti metalliche da quelle plastiche molto facilmente oppure andare a rendere refill il packaging. In termine di innovazione di materiale presenteremo una linea di acetato di cellulosa, un materiale che prende spunto dall’occhialeria. A Cosmoprof presenteremo un acetato di cellulosa che contiene all’interno un 10% di fibra di cotone di Denim riciclato. Simbolo di questa innovazione è Earth Beat Denim Lipstick, il prodotto che candidiamo all’IT awards. Presenteremo infine una linea di packaging con overshell in silicone che rappresenta anche un ritorno alle origini, a quello che è stato il primo simbolo dell’innovazione in Cosmei, ovvero l’overshell in silicone che andava ad impreziosire packaging standard in plastica. |
Cosmopack
Hall 15 Stand G/6-H/5
Inquadra
8 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023
PIANO
Primo
il QR code per la videointervista
Intervista a Isabella Milesi, Marketing Manager di Cosmei
IMA soluzioni per il confezionamento ecosostenibile
Anche quest’anno IMA torna a Cosmopack per presentare le novità del proprio universo cosmetico. I riflettori saranno puntati sulle soluzioni per il riempimento dei tubetti.
Intervista a Gianluca Ferriani, Key Account Manager di IMA Safe
➣ IMA partecipa da anni a Cosmopack. Che valore ha per voi la presenza a questa fiera?
I trend sono essenziali in ogni settore ed in ogni mercato e… quasi mai sono casuali. Nella maggior parte dei casi derivano da una attenta osservazione di ciò che succede ed una conseguente analisi dei dati. Per questo, come tutti gli eventi di questo genere, Cosmopack ha un valore importante in quanto ci permette di raggiungere in pochi giorni un elevato numero di potenziali clienti che diversamente non potremmo conoscere se non attraverso un travel plan che richiederebbe settimane di tempo.
Questo evento viene inoltre visitato da aziende spesso sconosciute ma in grande crescita che ci permettono di assorbire in pochi giorni indicazioni strategiche per lo sviluppo delle nostre soluzioni.
➣ Rispetto alle esigenze dell’industria cosmetica, come può rispondere IMA?
IMA è da sempre attenta alle esigenze di questo settore che, non lo scopriamo certo ora, è tra quelli più in crescita nel panorama dell’industrializzazione. Noi cerchiamo di costruire la soluzione attorno al prodotto del cliente perché non è il prodotto che deve adattarsi alla macchina, ma viceversa. Tuttavia l’obiettivo primario che cerchiamo di perseguire è quello di accompagnare i nostri clienti nel tempo, fornendo a supporto piattaforme digitali per programmare manutenzioni, diagno-
Gianluca Ferriani, Key Account Manager di IMA Safe
sticare la salute della macchina e la relativa efficienza con app sviluppate appositamente. Ci piace pensare che quando un cliente ordina un prodotto IMA, non acquista solo una macchina ma diventa per sempre un “nostro compagno di viaggio”.
➣ Quali soluzioni presenterete a Cosmopack? Quali sono le peculiarità di questi sistemi?
Quest’anno ci siamo focalizzati su uno dei sistemi di confezionamento più semplici ma allo stesso tempo più efficaci per preservare i prodotti degradabili e presenteremo soluzioni per il riempimento dei tubetti. Questa divisione rappresenta per IMA uno dei fiori all’occhiello del nostro catalogo e su questo continuiamo ad investire per trovare nuove tecnologie che permettano di lavorare materiali di confezionamento ecosostenibili che rappresenteranno, ormai è certo, il nostro futuro. |
Cosmopack
Hall 19PK Stand A/10 - B/9PK
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9 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023 cosmoprof
& cosmopAck
Omas qualità , design e innovazione
Da sempre Omas è attiva nella progettazione e costruzione di macchine di riempimento e tappatura, soffiatori flaconi, mescolatori, fusori, turboemulsori, tunnel di raffreddamento, etichettatrici, tavoli rotanti e soluzioni complete per il confezionamento di prodotti cosmetici, mascara, smalti, make-up e beauty-care.
Tra le macchine e impianti del portfolio Omas, i più richiesti sono l’intubettatrice rotativa GMT-R70 per tubi in polietilene o alluminio, dal design nuovo e minimal che rende molto semplici e rapide le operazioni di pulizia, e le macchine lineari o monoblocco a godet come il GCR-500 PUCK MONOBLOC, monoblocco automatico a passo alternato, dal concetto estremamente dinamico e flessibile, soluzione ideale per molteplici cambio formato. È idonea per flaconi e contenitori instabili o con caratteristiche che necessitano il trasferimento in godet, costruita secondo elevati standard qualitativi, con design macchina di facile pulizia e manutenzione. Garantisce estrema flessibilità adattandosi ad ogni esigenza per il dosaggio di prodotti sia liquidi che cremosi (anche a caldo) o polveri. Tutte le parti a contatto con il
prodotto sono realizzate in acciaio inox 316L o materiali approvati FDA. Inoltre, è possibile predisporre il caricamento di flaconi da robot, depucker per scarico flaconi e recupero godet, installazione di flusso laminare e altre opzioni a richiesta.
Un impianto flessibile e automatizzato
Di recente, Omas ha fornito a un importante brand italiano una linea completa per profumi in zona ATEX. Si tratta di un impianto chiavi in mano, per gestire ventuno formati. L’impianto è composto da robot tipo scara con presa del flacone da vassoio tramite pinza pick&place e carico in godet, sistema di visione per il controllo del corretto posizionamento, stazione GTS2 a due ugelli per soffiaggio e aspirazione polveri, GCR500/D monoblocco puck a due giostre composto da stazione riempimento a quattro ugelli con vuoto per profumi, stazione con robot scara per inserimento pompetta spray con sistema stira cannula, stazione di graffatura, stazioni di inserimento collarino e inserimento tappo a pressione, depucker per scarico flacone su nastro trasportatore con ingresso in etichettatrice GE-3 con la possibilità di effettuare fino a tre applicazioni (avvolgente,
due lati, etichetta inferiore) e stampante con trasferimento termico del codice lotto. La linea è completa di astucciatrice con inserimento foglietto e bustina campione omaggio, incartonatrice per astucci, pallettizzatore ad assi controllati comandati da motori brushless. Tutta la linea è stata fornita con pacchetto “Industry 4.0” per interscambio dei dati tramite server OPC UA, monitoraggio e teleassistenza, pannello touch screen HMI.
Sono molto richiesti anche gli impianti completi per il confezionamento di pomate, body butter e cream blush composti da turboemulsori o fusori per materie grasse, riempitrici multipiste, tunnel di raffreddamento e monoblocco di chiusura per differenti soluzioni.
I benefici delle soluzioni Omas
Tra gli aspetti più apprezzati dei macchinari Omas: il design curato nei particolari, i materiali utilizzati e le finiture di elevata qualità che rendono sempre più facili le operazioni di pulizia e manutenzione, touch screen per la gestione non solo delle ricette ma anche di tutte le operazioni di gestione macchina, la possibilità di predisposizione per il 4.0 e, non ultimo, personalizzazioni che ne migliorino le performance e le necessità dell’utilizzatore. |
10 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023
PrimoPIANO
Cosmopack Hall 19PK Stand 14/A-13/B
Interpack Hall 16 Stand C71
Aptar innovativo dispenser fully recyclable
Aptar permette ai brand del settore beauty di anticipare e soddisfare le esigenze in continua evoluzione dei consumatori con sistemi di erogazione e packaging di alta qualità e dal design curato per fragranze, cosmetici e prodotti per la cura della pelle. A Cosmopack, l’azienda punterà i riflettori sul dispenser Future, una soluzione innovativa e sostenibile.
Intervista a Francesco Guerrieri, product line manager lotion and spray pumps EMEA
➣ Quali sono le ragioni della vostra partecipazione a Cosmopack e cosa vi aspettate da questo evento?
Il Gruppo Aptar partecipa a Cosmopack da diversi anni. La fiera costituisce un importante avvenimento per mostrare le nostre novità, è un punto di riferimento a livello mondiale. Per noi rappresenta un’occasione per incontrare i nostri clienti, per avere un’overview sul mercato e per lanciare nuovi prodotti che vanno verso la sostenibilità.
➣ Come è implicito nel nome della società, nei suoi 75 anni di storia, Aptar si è sempre adattata alle necessità di cambiamento del settore dei sistemi di dosaggio dei prodotti. Quali sono i valori e gli obiettivi che guidano l’evoluzione delle vostre soluzioni?
Essere innovativi è sempre più complicato in un
settore dinamico come quello del packaging. oggi il tema più importante è la sostenibilità. Come Aptar stiamo lanciando e abbiamo lanciato soprattutto nell’ultimo anno soluzioni che vanno a rispondere sia alle necessità del mercato finale che alle necessità dei nostri clienti.
Inoltre, la sostenibilità si affianca ad altre tematiche come quella dell’e-commerce. Lanciare prodotti sostenibili e adatti all’ecommerce rappresenta una sfida complicata perché sono temi che vanno in due direzioni completamente opposte. Mentre la tematica della sostenibilità implica creare prodotti che siano il più possibile monomateriale e in generale con un ridotto consumo di materiale, specialmente la plastica, il tema dell’e-commerce richiede l’impiego di più plastica per realizzare prodotti più resistenti e robusti che possano essere spediti in diversi canali e viaggiare intorno al
Quali sono i prodotti più interessanti e innovativi che presenterete durante l’esposizione?
Il prodotto più interessante è sicuramente il nostro nuovo dispenser Future, che è stato lanciato
circa un anno e mezzo fa. La caratteristica che lo rende unico sul mercato è che si tratta di un dispenser monomateriale in PE. Ciò significa che tutti i componenti della pompa sono in plastica e fanno parte della stessa famiglia. Questa soluzione, oltre a permettere ai nostri clienti di avere dispenser più sostenibili, riciclabili e realizzati con materiali riciclati – la pompa può essere composta per il 52% in PCR (post-consumer resin) – significa portare sul mercato un’innovazione veramente distruttiva. Oggi i dispenser sono fatti con diversi materiali: plastiche diverse, la molla in metallo, talvolta l’alluminio. In alcuni casi il livello di riciclabilità è molto basso, in altri è buono, ma con questa soluzione abbiamo veramente un dispenser totalmente riciclabile. Aptar è l’unico fornitore al mondo in grado di offrire dispenser monomateriale in PE, ne andiamo molto orgogliosi. Sarà molto importante incontrare i nostri clienti e presentare nuovamente questa soluzione, mostrando anche i prodotti che sono stati lanciati con il nuovo dispenser. |
11 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023 cosmoprof
& cosmopAck
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Cosmopack Hall 18 Stand C/19
Inquadra
District Botanica innovative approach to natural cosmetics
District Botanica has always been committed to sustainability in producing innovative, natural cosmetics. The company will be at Cosmoprof 2023 to showcase its latest solutions and to share its expertise with the cosmetic industry.
traction in order to offer clients a unique custom-made proposition. Of course we are very excited to be part f this amazing event this year. It’s a great opportunity for businesses like ours to showcase our latest expertise, products and solutions. On top of the innovative solutions that we are offering, we look forward to connecting with potential customers, networking with other professionals and exchanging knowledge and ideas in our field.
➣ For more than 20 years you have been developing environmentally friendly products based on high quality, natural ingredients. What are the main pillars of your strategy?
can produce almost all types of products in the cosmetic industry. And of course, our passion for branding. Branding is something we can offer on top of anything else to our customers in order to provide a full service, custom-made according to how our customers envisage the product is going to be like.
➣ What are the most interesting and innovative products that you will show during the exhibition?
Our most interesting and innovative products we’ll display in this exhibition and our main strategy is completely linked to this new proposal: formulations; herbal extractions; new, modern production line; and branding. We offer a range of services that can be tailored to the clients’ needs, from minimum to maximum. Our service starts with primary third party production and it can be escalated to production, extraction and formulation, but also together with brand creation and development.
Cosmoprof
➣ What are the reasons of your participation in Cosmoprof and what do you expect from this event?
Cosmoprof is a highly anticipated and influential event in the beauty industry. It attracts industry professionals, trend setters and innovators. District Botanica wants to be part of this big collaboration so we can meet potential customers and clients. We have been devoted to natural products and to sustainably developed natural cosmetics for over 20 years. So we are now offering this expertise at this big event in the beauty industry in a full service model. For the first time we’ll bring our formulations, our capacities for production, our clean approach to formulation, our branding expertise and our herbal ex-
Our main pillars are 4: first of all natural and clean formulations with a sustainable profile. This has been our passion and our expertise. Now we are able to share this with potential customers. Also, herbal extractions, which are performed in-house in our extraction unit. We can extract from any plant that our customers want, infuse the formulations with this organic and sustainable herbal extractions. The third pillar is our production. This is a production plant based in Athens, it’s Ecocertified and ISO certified, it’s a modern facility which
Hall 21 Stand P/2 - Q/1
Cosmopack Hall 18 Stand D/22
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12 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023 PrimoPIANO
Interview with Marianna Ralli, project manager District Botanica
SEA Vision
l’intelligenza artificiale nella cosmetica
In occasione di Cosmopack 2023, SEA Vision Group presenterà una nuova tecnologia di Intelligenza Artificiale applicata al controllo visivo dei rossetti, oltre a una soluzione completa per il controllo dell’autenticità del prodotto cosmetico lungo la supply chain.
➣ SEA Vision sarà presente a Cosmopack presso lo stand di Marchesini Group Beauty. Come si integra la vostra offerta con quella di Marchesini per il mondo cosmetico?
SEA Vision porta a Cosmopack la propria esperienza di oltre 25 anni nello sviluppo di soluzioni che permettono ai produttori di linee di confezionamento di soddisfare le esigenze dei clienti cosmetici in materia di controllo qualità e di tracciabilità dei prodotti confezionati. I sistemi di verifica di qualità di SEA Vision permettono di coprire tutto lo spettro dei controlli. I nostri tool sfruttano un’esperienza ventennale nell’utilizzo di tecniche di image processing, che combiniamo con tecniche neurali di Intelligenza Artificiale. In termini di tracciabilità, SEA Vision offre soluzioni che spaziano dai sistemi di visione da integrare a livello di linea per la stampa e il controllo dei codici fino all’applicazione mobile per la verifica della genuinità endto-end a disposizione degli utenti finali. La combinazione di tecnologie SEA Vision e Marchesini Group costituisce una proposta completa e innovativa per tutti i clienti cosmetici.
➣ Il rossetto è un prodotto tanto diffuso quanto complesso a livello produttivo, ma l’Intelligenza Artificiale permette di aprire nuove frontiere. Quale soluzione innovativa presentate?
SEA Vision porterà a Cosmopack il concept di una stazione per l’ispezione dei rossetti a 360° basata su algoritmi neurali. I rossetti
presentano una serie di caratteristiche che li rendono molto sfidanti dal punto di vista dell’ispezione automatica con sistemi di visione artificiale. Dal punto di vista hardware abbiamo sviluppato una stazione di controllo composta da camere e sistemi di illuminazione custom in grado di acquisire immagini in cui tutte le categorie di difetti possibili fossero visibili, a prescindere dalla tipologia di rossetto. La vera novità, però, è l’approccio all’algoritmo: abbiamo utilizzato reti neurali per la segmentazione semantica delle immagini, in modo da garantire la capacità di estrarre tutte le features dai diversi tipi di rossetti e su di esse applicare controlli qualitativi in modo da discriminare rossetti buoni e rossetti di scarto. Oltre a questo, abbiamo utilizzato una tecnica di data augmentation, che ci ha permesso di sopperire alle difficoltà riscontrate nel reperire campioni reali. Quindi abbiamo simulato, a partire dai campioni reali, un elevato numero di combinazioni delle caratteristiche dei rossetti – forme, colori e loghi – in modo da completare il processo di training alla nostra rete neurale. Questo risultato è stato possibile anche grazie alle
competenze nel campo dell’Intelligenza Artificiale del team di sviluppatori di ARGO Vision, azienda controllata da SEA Vision Group.
➣ A Cosmopack SEA Vision presenterà anche una soluzione hardware e software per la lotta alla contraffazione. Quali vantaggi offre? Grazie alla nostra esperienza nel mondo farmaceutico e alle analisi delle esigenze del settore beauty abbiamo realizzato una soluzione completa in grado di garantire a tutte le aziende cosmetiche la possibilità di intercettare oggetti contraffatti lungo la catena di distribuzione e allo stesso tempo aumentare il livello di protezione dei propri prodotti. Questa soluzione modulare offre le stesse garanzie di quelle utilizzate nel mondo del Pharma, perché non inficia la produttività delle linee e incidere sulle procedure operative. In sostanza, abbiamo analizzato i sistemi di stampa e controllo per le linee di confezionamento e realizzato una serie di applicazioni per magazzini e centri di distribuzione che ci permettono di garantire l’utilizzo in maniera corretta dei codici univoci durante tutte le fasi di lavorazione dei lotti. Questo ci permette poi di tracciare questi dati lungo l’intera catena distributiva. In questo modo possiamo garantire, da un lato, la protezione del brand e, dall’altro, di sfruttare le applicazioni e i dati ad essi correlati per operazioni di marketing e di business intelligence creando una soluzione funzionale a 360° per il cliente cosmetico. |
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PrimoPIANO
Cosmopack Hall 19PK Stand A/9PK
Intervista a Matteo Barbieri, Business Development Manager di SEA Vision Group
Pierpaoli migliora la produttività con le soluzioni nimax
Azienda italiana di riferimento nella detergenza, Pierpaoli
l’efficienza del fine linea, grazie al supporto di Nimax. Il risultato: un miglioramento del 50% della produttività. In questa intervista Andrea Noera, Direttore Vendite End User di Nimax, ci racconta come si è sviluppato il progetto.
Pierpaoli srl è un’azienda con più di 80 anni di esperienza nella produzione di prodotti per la detergenza della persona e della casa, che ha conquistato il mercato internazionale anche grazie al rigore che pone in tutte le fasi della produzione, dalla scelta delle materie prime al confezionamento. Quando l’azienda ha deciso di volere incrementare l’efficienza del fine linea, la scelta è caduta su Nimax e Andrea Noera, Direttore Vendite End User di Nimax, ci racconta i dettagli di questa interessante collaborazione.
➣ Come è nato il progetto per la Pierpaoli?
Andrea Noera: Le linee di produzione dei cosmetici lavorano prodotti costosi, confezionati in packaging dalle forme ricercate; occorre evitare sprechi di prodotto, effettuare una nitida e un’etichet tatura di precisione anche su contenitori instabili o dal de sign irregolare, spiega No era. Sono queste le ragioni
che hanno spinto molti produttori del settore a rivolgersi a Nimax per rinnovare il proprio fine linea, con l’intento dichiarato di recuperare i costi legati al sovradosaggio del prodotto o agli scarti dovuti a problemi di etichettatura o codifica. Pierpaoli ci ha sottoposto la necessità di eliminare i costi legati alla verifica manuale della conformità del peso reale del prodotto rispetto a quanto dichiarato in etichetta; in base alla sua capacità produttiva e alla tipologia dei flaconi utilizzati abbiamo scelto di installare la selezionatrice ponderale Nemesis S3. Questa check weigher ha permesso un incremento della produttività effettuando il controllo automatico del 100% dei prodotti per escludere il rischio di mettere in commercio prodotti sottopeso.
➣ Quali elementi sono da attenzionare quando si interviene su una linea di prodotti per la cosmetica?
Andrea Noera: Il problema principale è quello di identificare una soluzione che garantisca un’elevata flessibilità e accuratezza nonostante le difficoltà di trasporto dovute alle forme elaborate e allungate così diffuse in questa fascia di prodotti. Le pesatrici in linea Nemesis si contraddistinguono perché risolvono contemporaneamente tutti questi problemi. Lo speciale algoritmo EasyWeigh® non richiede alcuna procedura di calibrazione e apprendimento: un plus impagabile quando, come in questo caso, devono essere effettuati cambi-formato frequenti per controllare 7 tipologie flaconi diversi fra loro per forma, con altezza compresa fra i 140/210 mm e con capacità da 200, 250, 300 e 500 g. EasyWeigh® necessita di un passo minimofra le confezioni da verificare
rispetto ad altri concorrenti e questo ci ha permesso di gestire la cadenza richiesta di 35 pezzi/minuto prevedendo l’espandibilità a 150 pz/min per soddisfare un prossimo aumento della produzione. L’alimentazione EasyGO infine riesce a movimentare facilmente anche prodotti allungati o con baricentro alto.
➣ Cosa accade quando un prodotto non rispetta gli standard preimpostati?
Andrea Noera: Le selezionatrici Nemesis sono dotate di una vasta gamma di sistemi di scarto: con spintore pneumatico, a getto d’aria, a caduta…; in questo caso specifico abbiamo optato per degli espulsori pneumatici abbinati ad un cassetto di raccolta dotato di serratura e pannellatura trasparente. È importante sottolineare che l’uso di questa tecnologia permette anche di intervenire tempestivamente in caso di errore ripetuto da parte delle riempitrici, evitando così regalìe di prodotto o costosi ritiri di lotti.
➣ Cosa rende la collaborazione con Pierpaoli così emblematica?
Andrea Noera: L’azienda ci aveva interpellati per inserire un marcatore industriale in una linea già attiva; abbiamo installato la stampante a getto d’inchiostro Domino Ax150, che non necessita di manutenzione alcuna e che ha costi di gestione irrisori. Soddisfatti di questo primo intervento, ci hanno chiesto di supportarli nell’automatizzazione del controllo del peso che prima avveniva manualmente; non appena hanno toccato con mano i risultati concreti di questo secondo intervento, ci hanno chiesto di rinnovare anche i loro sistemi di etichettatura introducendo un applicatore Beta-Max. Occorre infine specificare che l’offerta Nimax è molto ampia e copre tutte le esigenze di codifica e marcatura, ispezione e controllo ed etichettatura. | www.nimax.it
Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023
industriA
cosmeticA
valmatic presenta nuovi formati monodose
Valmatic sarà presente all’edizione 2023 di Cosmopack e come ogni anno presenterà nuovi formati monodose. In particolare quest’anno verranno lanciati dei sampling innovativi per profumi e skin-care, oltre che make-up monodose per prodotti cremosi.
Imonodose Valmatic permettono al cliente che li utilizza di creare sampling innovativi e di distinguersi sul mercato. I nuovi monodose termoformati proposti sono stati messi a punto per profumi e prodotti skin-care e si presentano come valida alternativa ai sampling esistenti sul mercato. Realizzati sulle linee Form-Fill-Seal dell’azienda modenese e prodotti in R-PET proveniente da un minimo del 50% fino all’80% dal riciclo di bottiglie di acqua recuperate sul mercato europeo, racchiudono l’eleganza del vetro ma con la praticità e la sostenibilità del PET riciclato. Easy-open e dosaggio controllato sono solo alcuni dei vantaggi dei monodose proposti da Valmatic; una volta aperti anche con una sola mano, senza alcun rischio grazie al pre-taglio, possono essere facilmente
spremuti, consentendo di calibrare la fuoriuscita anche di prodotti densi come sieri, gel o creme. Trasportabili in un beauty case senza pericolo di alterazione del contenuto, e confezionabili in card o preziosi cofanetti, le fiale possono essere personalizzate dal punto di vista grafico sul fronte e sul retro, con colori a fondo pieno della gamma Pantone. Sempre alla ricerca di forme nuove e accattivanti, Valmatic propone nuove soluzioni in particolare al comparto cosmetico, senza tuttavia escludere la possibilità di adozione anche in campo alimentare, chimico, veterinario. A conferma dell’attenzione costante alle tematiche di sostenibilità ambientale, Valmatic ha realizzato Paperdose®, una nuova gamma di confezioni monodose di volume variabile da 1 a 50 ml, prodotte con carta riciclabile certificata Aticelca, proveniente da foreste FSC. In occasione di Cosmopack verrà presentato un nuovo formato di capacità 5 ml. Per sostenere l’economia circolare, Paperdose di Valmatic è differenziabile direttamente nella carta, consentendo alla materia prima di rientrare nel ciclo produttivo con un impatto sempre minore sulle CO2 emesse. I monodose Paperdose, la cui confezione è personalizzabile a piacimento,
possono essere riempiti con prodotti liquidi, gel, creme e polveri. Attraverso l’utilizzo di materiale riciclabile, la società affianca il rispetto per l’ecosistema alle esigenze di sostenibilità e di comunicazione “verde” espresse a più livelli dai clienti di tutti i settori, dal cosmetico all’alimentare, dal chimico fino al farmaceutico e veterinario. Altra novità di Valmatic è la VAL56™, macchina FFS entry-level ma con un’alta produttività, conforme agli standard dell’Industria 4.0 e con un cambio formato pratico e veloce. VAL56 produce monodose in R-PET con volumi da 0.50 a 150 ml e Paperdose in carta.
Cosmopack Hall 20 Stand E/25
arca etichette, modello di business certificato b corp
Arca Etichette presenta a Cosmopack 2023 le molteplici soluzioni adesive che questa storica realtà offre al settore beauty, ma anche un innovativo sistema di serializzazione invisibile per consentire ai propri clienti di tracciare la distribuzione e combattere la contraffazione e il mercato parallelo.
Nel
2023 Arca Etichette entrerà nel suo 75° anno di attività continuando a consolidare la propria esperienza nel mondo dell’etichettatura. Il team, composto da professionisti con grande esperienza, sviluppa soluzioni customizzate di etichette autoadesive e sleeve grazie alla più aggiornata tecnologia, sia digitale che analogica, rispondendo con soluzioni dedicate alle esigenze di ogni cliente.
Oltre a decorare e identificare qualsiasi tipologia di packaging cosmetico, Arca presenta un ampio ventaglio di proposte: etichette trasparenti “no
label look”, multipagina (sia booklet che piegate a fisarmonica) e multistrato (fino a sei strati), wrap-label avvolgenti e, soprattutto, soluzioni anticontraffazione, tamper-evident, track&trace, serializzate e personalizzate con inchiostri speciali, a tutela dell’originalità del prodotto. L’esperienza di Arca Etichette è completa a 360°: infatti, oltre a proporre etichette, la Divisione Sistemi progetta e realizza etichettatrici, sistemi di etichettatura e marcatura affidabili e sicuri.
Da sempre, Arca Etichette è attenta ai temi di sostenibilità: dal 2021 si è evoluta in Società Benefit e dal 2022 fa parte della Community delle aziende certificate B Corp, mostrando la consapevolezza che un’azienda seria, responsabile e moderna debba assumere un ruolo importante, non solo per i propri clienti e per tutti i dipendenti e collaboratori, ma anche per il tessuto socioeconomico e per il
territorio in cui quotidianamente opera. Arca Etichette si impegna a preservare l’ambiente utilizzando processi produttivi di minimo impatto energetico e ambientale, progettando prodotti derivanti da materiali eco-sostenibili, minimizzando gli sprechi di risorse, coinvolgendo fornitori e clienti in azioni comuni su temi ecologici. Utilizza, con un trend significativamente crescente, materie prime riciclate, a base biologica, biodegradabili e compostabili, carte certificate FSC® o derivanti da fibre naturali e vegetali, proponiamo, inoltre, materiali con spessori ridotti per diminuire l’impatto quantitativo dei materiali sulle confezioni, per dare maggiore efficienza produttiva e sprecare sempre meno risorse. L'azienda investe nella sostenibilità per un packaging eco-friendly, sempre di qualità, che soddisfi le esigenze del mondo cosmetico e non solo. A febbraio 2023 ha ottenuto anche la certificazione ISCC Plus, come impegno a garantire l’utilizzo controllato e certificato di materiali plastici eco-sostenibili.
Cosmopack Hall 20 Stand B/35
16 PrimoPIANO Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023
Etichette autoadesive per il settore COSMETICO
Il packaging che risponde esattamente alle diverse esigenze funzionali ed estetiche
Arca Etichette è orgogliosa di far parte della Comunità B Corp
Un elevato standard internazionale che certifica il nostro business come forza positiva, misurando le performance ambientali, sociali ed economiche dell’attività
PRESENTI A
B35 hall 20
Arca Etichette Spa
SOCIETÀ BENEFIT
Via Edison, 119 20010 Marcallo (MI) - Italy
www.arcaetichette.it
green solutions by berlin packaging | p remi industries
Airglass Refill & Go is the brand new collection in the catalog of Berlin Packaging | Premi Industries that enriches the already wide variety of sustainable packaging that we have been offering our customers for years.
“Reuse, reduce and recycle” continues to be the motto that prompts and motivates us to create packaging solutions, which respect the environment as much as possible: this refillable airless packaging in glass helps to preserve beauty formulas safely, protecting them from contamination, and allows the glass bottles to be reused countless times.
With a simple click it is possible to insert different refills in the same glass bottle! This special feature allows the creation of an entire collection of different products with
using the same glass bottle combined with different refill with different formulation. Airglass Refill & Go, as suggested by its name, is the perfect packaging when you
are traveling, as you can carry only the refill bottles with their pumps and safety clips, thus gaining a space and weight advantage.
Airglass Refill & Go is available in 15, 30 and 50 ml sizes and with infinite decoration options. In this photo, for example, we have applied acid etching with reserve on the glass that gives a glimpse of the formula in the refill bottle, while the PP accessories have been made in colored master to match the bottle. Get creative with Airglass Refill & Go by overlapping different decorations between plastic and glass making your beauty line unique and recognizable.
i marcatori di uifat per le etichettatrici euroetik automation
Euroetik Automation integra le proprie etichettarici con l’installazione del marcatore InkJet ad alta risoluzione UI-JET 0,5”N fornito da UIFAT. Una soluzione in grado di completare le etichette con la stampa di numeri di lotto, date di scadenza, codici, loghi o qualsiasi altra informazione necessaria.
Daoltre dieci anni UIFAT è fornitore di Euroetik Automation, società specializzata nella progettazione e costruzione di macchine etichettatrici automatiche, semi-automatiche, manuali, antideflagranti, stampanti termiche, sfogliatori e dispositivi pick & place per prodotti piani, sistemi di trasporto e impianti speciali di etichettatura.
L’ampia gamma di soluzioni proposte da Euroetik Automation è in grado di rispondere alle esigenze più diverse per settori quali, ad esempio, quello cosmetico, farmaceutico, alimentare, chimico e meccanico. Tra le caratteristiche principali che distinguono le etichettatrici a marchio Euroetik Automation vi sono la semplicità e la flessibilità del sistema, che risulta facilmente integrabile con le linee di produzione già esistenti.
La modularità di questi sistemi di etichettatura è ulteriormente messa in risalto con l’inserimento di marcatori Thermal InkJet forniti da UIFAT, impiegati per la stampa sulle etichette di numeri di lotto, date di scadenza, codici, loghi o
qualsiasi altra informazione necessaria.
In tal senso, Euroetik Automation ha la possibilità di proporre le proprie macchine etichettatrici già integrate con i marcatori ad alta risoluzione forniti da UIFAT, così da garantire una soluzione completa ed efficiente.
In particolare, UIFAT fornisce il marcatore UI-JET 0,5”N basato su tecnologia termica HP. Questo marcatore è stato scelto da Euroetik Automation per sostituire quelli con i punzoni a caldo, rendendo questa fase del processo più rapida, economica e qualitativamente superiore.
È un sistema molto semplice da usare, che non richiede manutenzione ed è facilmente integrabile sulle linee di etichettatura, anche grazie ad una testa di stampa separata dal controllore proprio per un’installazione flessibile.
Il marcatore ad alta risoluzione UIJET 0,5”N utilizza la tecnologia della cartuccia HP TIJ2.5, che non ha bisogno di manutenzione, è di facile utilizzo ed è un sistema molto più economico rispetto ad altri marcatori a getto d’inchiostro.
La massima altezza stampabile è di
12,7 mm, a cui si possono aggiungere più righe con l’affiancamento di altre teste di stampa. Oltre a linee di testo, la flessibilità produttiva del marcatore UI-JET 0,5”N consente di stampare codici a barre, Datamatrix, QR code e gestire dati variabili, il tutto supportato da una risoluzione che può arrivare sino ai 600 dpi ad una velocità di 30 m/ min, produttività che può aumentare con modelli più performanti. La grande versatilità del marcatore proposto da UIFAT consente di stampare su un’ampia gamma di supporti, dalle superfici assorbenti a quelle non assorbenti, come le etichette lucide del settore cosmetico, ma può anche marcare imballaggi in metallo, vetro e plastica.
18 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023
PrimoPIANO
Cosmopack Hall 15 Stand B/16 - C/21
C omunicazione
D'IMPRESA
pmr system group, dal riempimento all’etichettatura
PMR esporrà a Cosmopack 2023 diversi impianti tra le più recenti tecnologie per il processo e il confezionamento di prodotti cosmetici.
In occasione della fiera di riferimento per l’industria cosmetica, PMR punterà i riflettori sulle sue soluzioni di punta per il settore: la linea automatica RTE2U per il riempimento e la tappatura di sostanze liquide, dense e semi-dense in contenitori da 20 a 500 ml; il tappatore in linea TTR a rullini per tappi a vite, trigger e dispenser
con una produttività superiore ai 5000 pz/h; l’etichettatrice industriale M3010FB per l’applicazione contemporanea di due etichette, fronte e retro, su contenitori piani, tondi e ovali che può raggiungere una produttività di 3.500 pz/h; l’etichettatrice M3005T per l’applicazione avvolgente su contenitori cilindrici; il Robottino per la distribuzione e la codifica di cartoncini, astucci stesi o buste, in automatico; il dosatore volumetrico a coclea per polveri DBP1e i sistemi di etichettatura semiautomatici da banco D160T e D100. Novità importante allo stand sarà il nuovo sistema di etichettatura Top Label Makeup per prodotti cosmetici come rimmel, rossetti, trousse tonde in cui è necessaria l’applicazione dell’etichetta orientata rispetto ad un logo o un punto predefinito. Questa soluzione ha una velocità di 1.800 pz/h ed è equipaggiata di testa etichettatrice PMR Classic New, sistema di visione, nastro trasportatore, pinza dedicata con sensore per presa avvenuta e perdita pezzo in ciclo. Questo nuovo sistema è ideale per l’accuratezza dell’applicazione, la facile manutenzione e l’ottimo rapporto qualità/prezzo. Tutte le etichettatrici industriali PMR possono
essere dotate di sistema di stampa per i dati di scadenza e lotto o codice a barre. PMR, che da oltre cinquant’anni progetta e costruisce macchine di riempimento, tappatura ed etichettatura, negli ultimi anni ha concentrato gli sforzi del reparto di ricerca e sviluppo per implementare soluzioni sempre più all’avanguardia, allineate alle best practice Industry 4.0. Le automazioni di PMR nel settore cosmetico garantiscono una perfetta realizzazione del prodotto finito mantenendo alti standard di qualità; tutte le soluzioni sono estremamente flessibili e dotate di regolazioni rapide e facilmente ripetibili, un team di esperti segue il cliente nell’elaborazione del miglior macchinario per ottenere la massima qualità del prodotto ottimizzando la produzione.
goglio, praticità e sostenibilità per detergenza e cosmetica
Fondata nel 1850, Goglio progetta e sviluppa sistemi completi per il packaging flessibile per diversi settori. In particolare, per i detergenti e i cosmetici liquidi o fluidi destinati alla GDO, attraverso il sistema GNova Goglio è in grado di fornire pack di piccole e medie dimensioni, fino a 10 litri.
Lacombinazione della linea di riempimento GNova con le buste preformate a nastro è garanzia di un confezionamento sicuro, affidabile e sostenibile, in grado allo stesso tempo di valorizzare il prodotto. La macchina è interconnessa a un sistema di monitoraggio da remoto, in cui i servizi di telediagnosi e il sistema IIoT Goglio MIND consentono di raccogliere i dati su tutti i parametri di funzionamento della macchina per garantire il massimo grado di efficienza produttiva (OEE) e prevenire criticità latenti. In linea con gli attuali trend di mercato e rispondendo così alle esigenze di sostenibilità e riciclabilità, i laminati Goglio riescono a mantenere tutte le proprietà barriera necessarie per questa specifica tipologia di prodotti, grazie a speciali formulazioni e laccature.
Tra le più recenti novità Goglio ha presentato al mercato la busta Pillow UP® nella versione in monomateriale, realizzata interamente in polietilene, permettendone così lo smaltimento nei moderni impianti di riciclo, dove previsto. L’innovativo formato del pack è stato realizzato con l’obiettivo di massimizzarne la maneggevolezza, con un tappo richiudibile dopo ogni utilizzo e una maniglia comoda per il trasporto. Pillow UP® occupa pochissimo spazio sia prima del riempimento che dopo il consumo, in quanto la busta vuota diventa sottile come un foglio, rendendo più efficiente lo smaltimento. Non solo, la speciale sagomatura brevettata dell’imballo consente di dare risposta con un’unica soluzione ai diversi bisogni dei produttori e dei distributori. La busta, infatti, può stare sdraiata su una superficie, come
una busta piatta, agevolando lo stoccaggio e il trasporto del prodotto, oppure in piedi, come uno stand up, permettendo il posizionamento delle confezioni in orizzontale in magazzino e in verticale sugli scaffali in negozio. Inoltre, i clienti finali possono comodamente utilizzare il prodotto in più momenti grazie al tappo richiudibile. Pillow UP® è completamente personalizzabile e stampabile sulla sua intera superficie. Goglio offre inoltre sistemi di confezionamento ideali per prodotti destinati ai dispenser presenti in grandi aziende o comunità, come scuole e ospedali. Le buste sono realizzate con la linea G18W alimentata da bobine di materiale di produzione del Gruppo. Anche la linea G18W è interconnessa a Goglio MIND, permettendo un monitoraggio costante di tutte le attività.
19 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023 cosmoprof & cosmopAck
Cosmopack Hall 19PK Stand A/25
Fatti&TENDENZE
Vetro da imballaggio
il materiale del futuro!
La fiducia dei consumatori nel vetro come materiale da imballaggio continua a crescere. Il vetro, infatti, è il materiale sostenibile per eccellenza perché non solo è riciclabile al 100% e all’infinito, ma rimane sicuro e adatto al contatto con gli alimenti dopo il processo di riciclo.
Secondo i dati raccolti da FEVE – European Container Glass Federation – nella prima metà del 2022 la produzione e le vendite totali hanno raggiunto nuovi livelli record confermando il ritmo già registrato per l’anno 2021. La produzione è aumentata del 3% sia in tonnellate che in unità tra la prima metà del 2021 e la prima metà del 2022. Nello stesso periodo, infatti, le vendite totali hanno registrato una crescita dell’8,0% in tonnellate e dell’8,5% in unità rispetto alla prima metà del 2021. Si tratta del tasso di crescita più elevato registrato dal primo semestre del 2016. Dalla prima metà del 2016 alla prima metà del 2022, le vendite totali di vetro per contenitori sono aumentate del 14,2% in tonnellate (1,5 milioni di tonnellate) e del 13,0% in unità (5,3 miliardi di unità).
L’industria sta affrontando una crescita della domanda di mercato senza precedenti in tutti i segmenti in Europa e sta lavorando a pieno ritmo e capacità per soddisfare quelli che consideriamo livelli eccezionalmente elevati della domanda da parte dei clienti.
Ciò dimostra la continua fiducia nel vetro come materiale da imballaggio. I fornitori sono impegnati a soddisfare la domanda del mercato. Stanno anche investendo nell’aumento della produzione e della capacità nonostante l’altissima pressione su energia e costi. Questi ultimi dati si aggiungono all’anno record del 2021, quando la produzione è aumentata del 5,0% a 23,5 milioni di tonnellate per il mercato del food&beverage. Si tratta dei più alti livelli di produzione storicamente mai raggiunti. Allo stesso modo, la produzione di flaconi di vetro per i segmenti profumeria, cosmetica e farmaceutica ha registrato una forte crescita del 2,2% per raggiungere 13,6 miliardi di unità alla fine del 2021. Questi risultati sono stati raggiunti nonostante la situazione che si è creata all’indomani del Covid, il successivo rapido rimbalzo dell’economia (inflazione vertiginosa e costi energetici, alcune carenze di materie prime di base e interruzioni della logistica europea e la guerra in Ucraina). Le fornaci per il vetro
funzionano ininterrottamente 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno per 10-15 anni e non possono essere chiuse fino a quando non vengono ricostruite.
Vetro, il parere dei consumatori
Il vetro non è mai uno spreco. Nuove scoperte rivelano che quasi 8 consumatori su 10 considerano il vetro un materiale da imballaggio adatto al futuro, che può aiutarli a vivere una vita più sana, su un pianeta più sano. Un sondaggio di ricerca indipendente condotto tra più di 4.000 consumatori in 13 Paesi europei, commissionato dalla European Container Glass Federation (FEVE) per la piattaforma dei consumatori Friends of Glass, mostra che la maggior parte dei consumatori vede il vetro come un materiale di imballaggio che porta sia riciclabilità che benefici per la salute.
Salute e sostenibilità
In un contesto in cui i consumatori cercano di ridurre gli imballaggi, il vetro è l’unico materiale di imballaggio che i consumatori affermano di utilizzare di più negli ultimi tre anni – +8% – mentre il bag-in-box, il metallo e la plastica hanno registrato un calo tra il 24% e il 41%. Il vetro è considerato parte integrante di uno stile di vita sano, perché è intrinsecamente riutilizzabile e riciclabile, riciclato efficacemente in tutta Europa dopo l’uso e sempre sicuro. La metà degli intervistati ha affermato di acquistare di più in vetro proprio perché può essere riciclato in modo più efficace rispetto ad altri materiali di imballaggio. Questi risultati supportano i recenti dati Close the Glass Loop sui tassi di riciclo in Europa, che mostrano una media del 79% di raccolta del vetro in tutto il blocco. Inoltre, la salute e la conservazione del prodotto rimangono in cima all’agenda dei consumatori. Gli intervistati indicano una profonda comprensione della sostenibilità che va oltre un singolo obiettivo ambientale. 6 consumatori su 10 considerano la riduzione dello spreco alimentare, il riciclo e la tutela della salute fisica e mentale come i tre principali elementi di sostenibilità nella loro vita quotidiana. E 7 europei su 10 si affidano al vetro riciclato per continuare a proteggere alimenti e bevande da eventuali rischi per la salute dopo il riciclo. Pertanto, il vetro è visto dai consumatori come il materiale riciclato più sicuro.
Il ruolo delle aziende
Laddove la maggior parte dei consumatori crede nel vetro come materiale per il futuro, essi guardano
ai propri marchi preferiti come leader nell’offrire opzioni di imballaggio sostenibili, guidate dal vetro naturalmente. 4 intervistati su 5 concordano sul fatto che le aziende hanno l’obbligo morale di utilizzare imballaggi sostenibili e il 65% afferma addirittura di fidarsi maggiormente della qualità di un prodotto quando è confezionato in vetro. Ecco perché un modo per distinguersi dalla massa per un brand potrebbe essere quello di procedere in questa direzione. Le aziende sanno che l’imballaggio giusto svolge un ruolo vitale nella conservazione del prodotto, nel richiamo, nella differenziazione del marchio e nell’esperienza. Il vetro è da tempo un partner fidato in tutto questo. A tal fine, l’industria del vetro per imballaggio cerca attivamente di rafforzare le proprie credenziali in materia di leggerezza, riciclo e decarbonizzazione per soddisfare le richieste da parte dei brand e dei consumatori di imballaggi più sostenibili che continuino a offrire un’efficacie user experience.
Il valore del packaging
Commentando i risultati del sondaggio, Adeline Farrelly, segretario generale di FEVE, ha dichiarato: “Mentre si continua a celebrare l’anno internazio-
nale del vetro e i responsabili politici puntano gli occhi su nuovi obiettivi di riduzione dei rifiuti, questi risultati dimostrano che i consumatori riconoscono sempre più il vetro come un materiale di imballaggio quotidiano sano e ampiamente riciclato, un materiale che ha già dimostrato di mantenere gli impegni dichiarati verso un mondo più sostenibile. Come industria siamo costantemente alla ricerca di modi per innovare con lo scopo di garantire che il vetro continui a essere un materiale sostenibile su cui possiamo fare affidamento per proteggere la nostra salute e quella del pianeta. Siamo felici di vedere che i consumatori riconoscono queste qualità, confermando che il vetro è il materiale di imballaggio del futuro. Ora tocca ai brand raccogliere questa sfida”. Cerchiamo tutti di vivere meglio, partendo da come consumiamo e smaltiamo i prodotti fino a come ci prendiamo cura della nostra salute. Tuttavia, l’imballaggio rimane fondamentale per preservare i prodotti durante la consegna e lo stoccaggio e per garantire una più lunga shelf-life una volta acquistati. Offrendo un materiale che non è solo riciclabile all’infinito ma che rimane sicuro per il contatto con gli alimenti durante tutto il processo di riciclo, gli imballaggi in vetro continuano a fornire grandi vantaggi in termini di sostenibilità per la salute delle persone e del pianeta. |
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E-commerce in Italia primo driver della crescita economica
Secondo lo studio condotto da Netcomm in collaborazione con The European House –Ambrosetti, il settore dell’e-commerce ha contribuito per il 40,6% alla crescita di fatturato totale delle attività economiche nel quinquennio 2016-2020 in Italia. I driver principali dell’e-commerce sono il rapporto più diretto col cliente e il miglioramento dell’esperienza di acquisto.
L’e-commerce e la filiera ad esso associata si confermano un comparto fondamentale per la crescita del sistema-Italia. La rete del valore dell’e-commerce e del digital retail si posiziona al primo posto tra le 99 attività economiche italiane per incidenza sul fatturato complessivo del settore privato, arrivando ora a pesare per il 40,6% della crescita di fatturato del totale delle attività economiche italiane del settore privato nel quinquennio 2016-2020. Si stima che nel 2021 la crescita delle attività di questa filiera sia stata pari a +4,4% rispetto al 2020, attestandosi a quasi 71 miliardi di euro di fatturato complessivo a livello nazionale (era quasi 68 miliardi di euro nel 2020, con un incremento del 20% rispetto all’anno pre-pandemia).
Prosegue dunque il trend positivo per il settore dell’ecommerce secondo quanto indicano i dati raccolti dalla seconda edizione dello studio condotto da Netcomm, Consorzio del Commercio Digitale in Italia, in collaborazione con The European House – Ambrosetti dal titolo “Il ruolo e il contributo dell’e-commerce e del digital retail alla crescita dell’Italia”.
“L’e-commerce e il digital retail rappresentano un fenomeno articolato e in crescita nel nostro Paese, con ramificazioni e interrelazioni cross-settoriali.
L’approccio olistico adottato per ricostruire la rete estesa del valore di questo settore consente di mettere il luce contributo offerto dai diversi settori economici coinvolti a monte e a valle nel percorso di vendita e acquisto online, con un elevato effetto moltiplicatore economico (2,48) e occupazionale (2,41) sul
sistema-Paese. L’indagine condotta presso le imprese italiane indica che l’e-commerce è riconosciuto come un canale prioritario per la crescita del business, con investimenti crescenti che verranno indirizzati sul digital marketing e sull’export digitale. Oltre ad essere una grande opportunità per l’internazionalizzazione delle produzioni del Made in Italy, il settore rappresenta un’opportunità anche per la creazione di valore per l’Italia”, afferma Lorenzo Tavazzi, partner e responsabile dell’area Scenari e Intelligence di The European House – Ambrosetti. “I settori coinvolti nella filiera valgono oggi 71 miliardi di Euro (+95% dal 2016). Non solo. Questo sistema industriale e di servizi ha una elevata capacità di attivazione su tutto il resto dell’economia: per ogni 100 euro generati nella filiera estesa dell’e-commerce e del digital retail in Italia se ne generano ulteriori 148”.
Le principali evidenze
Lo studio indica come la rete del valore dell’e-commerce e del digital retail si posizioni al primo posto tra le 99 attività economiche italiane per incidenza sul fatturato complessivo del settore privato, passando dall’1,2% a 2,1% tra 2016 e 2020. Secondo la riclassificazione dei dati di bilancio disponibili più aggiornati, in questi cinque anni il contributo del comparto al
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fatturato del totale delle attività economiche italiane del settore privato è salito al 40,6%. Si stima che nel 2021 la crescita di questa filiera sia del +4,4% rispetto al 2020, attestandosi a quasi 71 miliardi di euro di fatturato complessivo contro i 68 miliardi del 2020. Il moltiplicatore economico della filiera dell’e-commerce e del digital retail è pari a 2,48: questo significa che per ogni 100 euro investiti nella filiera estesa dell’e-commerce e del digital retail in Italia se ne generano ulteriori 148 nel resto dell’economia. Positivo in termini di impatto è anche il moltiplicatore in termini occupazionali: per ogni 100 unità di lavoro generate in modo diretto dalle attività dell’e-commerce e del digital retail, si attivano ulteriori 141 unità di lavoro.
lieve prevalenza nel Nord-Ovest (28%) e nel Centro Italia (27%). Come per il comparto complessivo, il 57% del fatturato delle vendite online si concentra nel Nord-Ovest, in particolare in Lombardia. Il segmento dei servizi a supporto dell’e-commerce e del digital retail in Italia al 2020 ha registrato un fatturato di 27 miliardi di euro (CAGR 2016-2020 con in crescita del 13,6%). È composto da circa 50mila imprese localizzate in tutto il Paese, con una lieve prevalenza nel Mezzogiorno (34%) e nel Nord-Ovest (26%). Circa la metà (43%) del fatturato si concentra nel Nord-Ovest, con la leadership della Lombardia.
La customer experience
Dalla survey condotta presso le imprese è emerso come la vendita online abbia permesso agli operatori di avere un rapporto diretto con la clientela (per un quarto dei rispondenti attivi nel canale B2B e per il 22% attivo nel canale B2C) e di offrire un’esperienza più completa e soddisfacente (soprattutto in chiave multicanale nel segmento B2C). In questo contesto, per 1 operatore su 5 l’ingresso nel canale online ha permesso di ridurre i costi di gestione dell’ordine, mentre solo per una minima parte dei rispondenti (10% nel B2B, 6,4% nel B2C) ha implicato un ridimensionamento della rete fisica retail, a conferma della convivenza e del mutuo supporto tra segmento online e offline.
Gli investimenti futuri
A livello geografico, le imprese che lavorano in questa filiera sono equamente distribuite sul territorio italiano, ma più della metà del fatturato proviene dal Nord-Ovest (51,1%, con un importante contributo offerto dalla Lombardia). Tra i sotto-settori, emerge il ruolo di traino esercitato dalla logistica, che ha conosciuto una fase di ripresa durante la pandemia, la cui crescita (CAGR) si attesta al +13,7% medio annuo in termini di fatturato.
L’ecosistema dell’e-commerce
La rete del valore dell’e-commerce e dei digital retail si articola in due macro-aggregati: le vendite online (che oltre ai marketplace e retailer totalmente o parzialmente attivi sul canale online comprende anche piattaforme pubblicitarie, servizi integrati per la presenza web e le attività di customer care) e i servizi a supporto delle attività di e-commerce, tra cui logistica, packaging e sistemi di pagamento. Il segmento delle vendite online in Italia nel 2020 ha registrato un fatturato di quasi 41 miliardi di euro (CAGR 2016-2020 in crescita del 13,1%); vi operano 673mila imprese distribuite in tutta Italia, con una
Per le imprese coinvolte nella survey gli ambiti principali su cui si dovrà investire sono quelli connessi al mondo della vendita on line. Al primo posto l’investimento nel digital marketing, prima voce sia per il canale B2B (38,5% del panel) sia per il canale B2C (23,9% del panel). Seguono al secondo posto gli investimenti per il miglioramento della user experience, in particolare il sito di e-commerce (23,1% del panel B2B, 22,9% per il B2C). Al terzo posto l’incremento della presenza su marketplace per il B2B (15,4%), mentre per le imprese B2C l’incremento del team dedicato al canale e-commerce (22,2%). |
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Fatti&TENDENZE
Fatti&TENDENZE
The future direction of the fruit and vegetable industry
Fruit Logistica’s latest trend report offers everyone in the fruit and vegetable trade some valuable information about its future direction. Its purpose is to discover what factors like cost inflation, ethical trade, food waste, climate change and new technology mean for the entire fresh produce industry.
➣ Do you think the approach on the part of supermarkets is changing in Europe?
Adéle Ackermann: Yes, I think the pressure to differentiate in terms of quality and price leaves an opportunity in the European market for strong brands with a strong strategy. In our experience, retailers want partners that they can work closely together with, servicing ultimately the needs of the end consumers. And that’s a collaborative approach. It’s about them and their suppliers really understanding the target audience, their needs, the shopping behaviour, and what are the emotional drivers.
➣ One of the big headaches for fruit and vegetable companies seems to be a need to become environmentally sustainable in the longer term without sacrificing their short-term economic viability. What can they do to achieve both of those goals, if possible?
➣Why is it more difficult to get visibility for your brand on supermarket shelves in Europe?
Adéle Ackermann, ClemenGold: That’s the million-dollar question. I think the short answer is economic conditions. I think with the European price wars not only amongst the discounters but even amongst high-end retail, consumers also have the power to get products on the shelf. And that behaviour is very much driven by the end consumer. Ultimately, they are the ones that both the suppliers and the retailers have to service. Within that process, the pressure to really put something on the shelf that drives value is huge. In terms of our brand philosophy, we’ve really tried for exactly that reason to develop a brand that resonates with the end consumer. The economic pressures within the European retail market drive the pricing down to a certain extent, and put the product in a position where it’s very much commoditised.
Philippe Binard, Freshfel Europe: When you talk about sustainability, there are three pillars: the economic, the environmental, and the social. We need to find the right balance. In terms of environmental sustainability, fresh produce has been one of the pioneer sectors. Twenty years ago, Global GAP certification pushed the sector into additional requirements based on already relatively strict EU legislation. So we are already on the way to environmental sustainability. What we still have to do is improve our accountability. At Freshfel, we have started an environmental footprint process, because it’s important to be accountable and transparent. We are good in all areas like water footprint and pesticide footprint, but it is important we continue the journey and this probably still requires some investment. We have to be concerned that today we see a lot of pressure from rising cost and maybe some unrealistic targets set in the Farm to Fork agenda. How can we reach the Green Deal’s objective, if the companies’ accounts are in the red? It’s a difficult balance, but the sector will definitely look for solutions and I’m sure we’ll achieve it. We have the right product, we have an essential product, and we are part of the solution.
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Fatti&TENDENZE
➣Packaging is an area where economic and environmental sustainability seem to contradict each other. France is doing away with single-use packaging, but some argue this creates more food waste and does not solve the problem. How do you view the situation?
Philippe Binard: What is happening in packaging is a major danger for the functioning of the single market. If each country sets its own rules, targets and labels to demonstrate that you are compliant with its recycling requirements, that’s a big issue. The question, of course, is one of cost. If you have to manage stock for different markets, without always knowing its final destination, it creates a lot of pressure. The new French legislation has been challenged. Again, our sector has probably been
happening? And how do you think this devaluation can be reversed?
Philippe Binard: We have a lot of pressure in the sector. But we have to understand that consumer’s purchasing power is being affected, and maybe we have a question of image that we need to address. Fruit and vegetables are unfairly perceived as being expensive. They are not expensive. We are much cheaper than any other food product. On top of that, we have fantastic health benefits. Don’t forget the cost of our eating habits. For every euro you spend on food in Europe, you need two euros to rectify the costs of unhealthy eating habits. The food market in Europe is about €3 trillion. So that means we spend probably €6 trillion in social security to address the consequences of unhealthy eating habits. We need to position our products, convince the consumer that in a time of crisis it’s good to maintain a healthy diet, and to make sure that they understand that eating a healthy diet is something which does not cost that much. You can get five servings a day with less than two euros.
➣ How much demand do you see for robot farming systems in the fruit business? What do you think is driving that demand?
Mario Schäfer, Organifarms: We see quite big demand, rising every year. In 2018, 90 per cent of German strawberry growers claimed they had a lack of labour. So there is quite an intensive problem that we are trying to solve. We plan to fill the gap in strawberry harvesting labour. There is quite a good opportunity for us to get into the market, and also in other crops beside the fruit business, there is the same problem. So we can easily grow.
chosen as a test product to move faster than others. We are supposed to phase out plastic by 2026, when other sectors can continue up to 2040. Why are fruit and vegetables always targeted so much? As you say, packaging is a way to transport the product, but it’s also a means to avoid food waste, secure food safety, avoid contamination, and maintain quality. In terms of consumer convenience, what is the impact if everything has to be sold loose? It will change purchasing habits completely and be very detrimental for the sector. We need one legislation for one Europe. Packaging creates value and differentiates our products from others in the food sector. I think the policy has to be coherent.
➣ The cost of living crisis has already had a big impact in Europe’s consumer markets. And some would argue that the perceived value of fresh produce is under more threat than ever before. Why do you think that’s
➣ A lot has been said about a lack of human workers. Do you think that’s going to continue? Is that something that you see as a push towards robotic systems in future?
Mario Schäfer: Absolutely. People prefer to work in jobs that don’t require them to be outside and low on the ground all the time. So it will not get easier to find fruit pickers.
➣ Vertical farming and automated production centres have attracted a lot of investment in the last few years. How far do you think this kind of technology can take the fruit and veg business?
Mario Schäfer: Currently we see some consolidation in the vertical farming business. Some systems will win, some will fail. We see this as an opportunity to use robots because they have some more advantages compared with their use in a greenhouse, especially if you’re looking at hygienic security. We are not sure which system is the best to integrate with, but we are open to opportunities in the future. |
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Packaging del vino novità e tendenze future
I produttori e venditori di vino stanno affrontando le sfide poste dai cambiamenti climatici, nonché la crescente domanda da parte dei consumatori di tracciabilità e responsabilità lungo l’intera catena di approvvigionamento. Le nuove tecnologie aprono le porte a soluzioni innovative, aumentano l’efficienza e riducono gli sprechi.
che il tappo in sughero si vende ancora.
Il cambiamento climatico è un altro fattore che il mercato del packaging del vino deve tenere d’occhio. Mentre i baby boomer sono cresciuti immersi in una cultura usa e getta, i millennial credono nel riutilizzo e nella scelta di prodotti ecologici. Questa è senza dubbio la forza trainante più significativa dell’evoluzione globale del packaging del vino.
La pressione che guida i cambiamenti nell’industria del vino deriva dallo spostamento dei valori dei consumatori e dalla preoccupazione per l’impatto ambientale di incendi, siccità e scarsità d’acqua. Non si tratta più di pensare solo al packaging e alla sostenibilità. I produttori devono farsi avanti. La buona notizia è questo percorso verso la sostenibilità permette anche di ridurre i costi economici in questi tempi così incerti.
Convertirsi al green
Secondo il 2022 State of the Wine Industry Report, la maggior parte dei bevitori è costituita da persone di età pari o superiore a 65 anni. Inoltre, secondo Wine Direct, il 61,2% degli acquisti di vino sotto i 20 dollari sono effettuati da donne. D’altra parte, gli uomini acquistano la maggior parte delle bottiglie oltre i 30 dollari.
La scelta dell’imballaggio
Naturalmente, l’industria del vino deve affrontare una sfida che pochi altri produttori devono affrontare: la tradizione. Questo diventa un ostacolo per i produttori che cercano di essere più sostenibili con imballaggi alternativi per il vino come la lattina.
Ma la tradizione entra in gioco anche con la chiusura di una bottiglia di vetro. Forse il più controverso è stato il tappo a vite. Uno studio pubblicato sul Journal of Wine Economics ha rilevato che i consumatori erano disposti a pagare circa l’8% in più per una bottiglia di vino con tappo di sughero rispetto a un tappo a vite.
Questa considerazione è ancora più evidente nell’imballaggio del vino premium. Ne è una prova il fatto
Optare per un packaging più ecologico rappresenta un vantaggio per tutti. Come già anticipèato, l’industria del vino beneficia di minori costi di produzione e trasporto grazie a imballaggi alternativi per il vino. È una strategia aziendale che piacerà alle generazioni più giovani, che si aspettano che le aziende diano priorità alla responsabilità sociale. Esistono tante opzioni ecologiche per quanto riguarda le opzioni di imballaggio, come il vino in scatola e in lattina. Passare a bottiglie di vetro più leggere può ridurre l’impronta di carbonio di un’azienda vinicola rimanendo sostenibile. A livello commerciale, tutte queste scelte permettono di mantenere il vino a prezzi accessibili. Sono anche segni visibili di un’azienda che si impegna nell’attuare pratiche ecologiche.
L’importanza del rebranding
Il packaging del vino che trasmette un messaggio può attrarre altri segmenti di mercato, secondo il Constellation Brands. Ad esempio, le etichette dei vini che rappresentano i valori personali del produttore possono diventare un importante punto di forza, soprattutto se si allineano con quelli del consumatore. Secondo Sprout Social, incoraggiare la fedeltà dei consumatori può aumentare l’acquisto di un marchio del 57%. Una volta che le persone si identificano con un brand, spesso continuano a sceglierlo.
Distinguersi dalla massa
Il mercato del vino del Nord America ha un enorme vantaggio rispetto a molti Paesi in cui l’etichettatura
Focus 26 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023
Il mondo del vino
nità. Un’etichetta di vino con un rimando ai social media invita alla comunicazione oltre le divisioni politiche. È anche il modo preferito in cui le persone vogliono entrare in contatto con un brand. Prima era impossibile immaginare un’azienda senza un sito web. Ora è la norma. La realtà di oggi è il QR code. I produttori possono raggiungere diversi obiettivi. Un collegamento diretto al sito web di un marchio offre un altro modo per coinvolgere i consumatori. Può fornire la possibilità di raccontare la storia della cantina o fornire maggiori informazioni tramite la scheda tecnica di un prodotto. Può anche favorire la trasparenza con un elenco di ingredienti e informazioni sulla salute.
Innovazioni nel packaging e nell’imbottigliamento
varietale non è consentita. È un’opportunità per distinguersi in un mercato affollato con etichette accattivanti e forme di bottiglia uniche. Secondo l’American Association of Wine Economists, un design del vino ben realizzato e coinvolgente può influenzare profondamente le decisioni di acquisto ancora prima dell’assaggio del vino. Mettere in risalto il design del proprio vino non significa solo creare una bella etichetta, è un investimento.
La narrazione
Un altro modo efficace per raggiungere i consumatori è raccontare una storia. I clienti vogliono entrare in contatto con le persone dietro i marchi che acquistano. Un design di packaging per vino che incorpori la storia dell’azienda vinicola e del suo staff raggiungerà più potenziali acquirenti. Il messaggio crea fiducia, che è il fondamento di un rapporto con i consumatori duraturo nel tempo.
Abbracciare la tecnologia
La pandemia ha potenziato l’adozione della tecnologia apparentemente dall’oggi al domani. Ha anche aperto nuove strade per entrare in contatto con i consumatori. Abbracciarla offre diverse opportu-
L’era della bottiglia di vetro da 750 ml potrebbe volgere al termine. La bottiglia di vino monodose sta diventando sempre più popolare. Allo stesso tempo, l’idea di bere “vino in lattina” o “vino in bottiglia di alluminio” non sembra più strana. In questo momento, i vini in lattina sono ancora una parte minuscola dell’industria globale del vino ma sono in crescita. Non è più insolito vedere scaffali pieni di vino in scatola, considerato più comodo da trasportare e più conveniente rispetto bottiglie di vetro. Per ora, le bottiglie di vetro sono qui per restare e i fornitori stanno escogitando modi innovativi per utilizzare la tecnologia per migliorare l’esperienza di acquisto del vino. Una grande idea che sta prendendo piede, ad esempio, è il concetto di utilizzare etichette di vino in realtà aumentata per raccontare la storia del prodotto. |
27 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023
Fine wine tra crescita e nuove sfide
Negli ultimi anni i vini pregiati hanno evidenziato una crescita costante. In particolare, il 2022 si è confermato un’annata eccezionale. Tuttavia, il 2023 richiede maggiore cautela nella selezione delle etichette, privilegiando l’Italia che garantisce ancora prezzi interessanti.
Il vino continua ad essere un asset interessante per gli investimenti ma il 2023 potrebbe rivelarsi un anno più difficile. Questo, in sintesi, quanto emerge dallo studio condotto dall’Osservatorio Pambianco sul settore, che ha evidenziato come il 2022 sia stata un’annata meravigliosa per il fine wine, ancora una volta più stabile rispetto agli asset tradizionali, soprattutto in tempi di turbolenza economica. La forte domanda è stata alimentata anche da una nuova generazione di investitori con un’età inferiore a 40 anni, confermando che la demografia degli acquirenti sta cambiando e presenta nuove opportunità di diversificazione e crescita. Nel 2022 tutti i principali indici sono aumentati rispetto a fine 2021: il Liv-ex Fine Wine 100 e il Liv-ex Fine Wine 1000 hanno raggiunto nuovi massimi con una crescita rispettivamente del 6,9% e del 13,1%. Il Liv-ex 1000 è stato trainato dai sotto indici Burgundy 150 (+26,7%), Champagne 50 (+18,7%) e Italy 100 (+9,2%) che, tra l’altro, ha evidenziato la terza migliore performance.
La solidità del comparto
La reputazione del vino pregiato come asset alternativo, sia tangibile che come copertura contro l’inflazione, è quindi sempre più consolidata. L’indice eWibe Market, che comprende tutte le principali etichette da investimento dei Paesi più rappresentativi, ha evidenziato a fine 2022 una crescita del 10,7% in controtendenza rispetto ai principali indici azionari che hanno chiuso in rosso: S&P500 (-15%), Nasdaq
(-26,5%), Fste Mib (-11,6%). Anche asset alternativi come Bitcoin (-57,0%) e i classici beni rifugio come l’oro (+1,7%) hanno sofferto il confronto con il vino pregiato. Il fine wine mantiene il suo ruolo da protagonista anche nelle aste: Sotheby’s Wine ha chiuso con vendite record per 121 milioni di dollari (circa 112 milioni di euro, + 9% rispetto al 2021) e oltre un terzo delle vendite (54 milioni di dollari) è stato generato dal crescente mercato in Asia.
Gli intenditori francesi hanno speso 42 milioni di dollari nella aste di Sotheby’s, 32 milioni negli Stati Uniti e 22 milioni nel Regno Unito. Per Sotheby’s la Borgogna è stata la regione preferita dai clienti, con il 51% delle vendite (sostenute dagli ottimi risultati dell’asta Monumental Drc), seguita da Bordeaux con il 20%. Tra le novità, la casa d’asta ha avviato alcune partnership con i produttori di vino con vendite dirette di Lynch-Bages (1,2 milioni di dollari), Château du Clos de Vougeot (869mila) e Château Mouton Rothschild (182mila circa).
Pandolfini ha chiuso l’anno con un turnover pari a 3,6 milioni di euro trainato dalle due aste in presen-
Focus | n. 2 | Marzo 2023
Il mondo del vino
za e in particolare da quella di aprile che ha generato 1,48 milioni, segnale che una selezione più mirata alle etichette di eccellenza è premiante. Tra i top lot dell’anno spicca la bottiglia di Musigny Domaine Leroy 2008 che partendo da 30mila euro ha raggiunto 67,3mila euro, stabilendo il record nazionale per una bottiglia da 75 cl di vino, senza dimenticare gli 11mila euro versati per l’Imperiale di 6 litri di Masseto 2007. Risultati positivi anche per Bolaffi che ha chiuso il 2022 con un volume d’affari di 2,45 milioni di euro: a segnare prezzi elevati sono stati i produttori più blasonati del Piemonte, tra cui le nove bottiglie di Barolo Monfortino Riserva 2010 di Giacomo Conterno, vendute a 14.000 euro, ma anche della Toscana, come le 42 bottiglie di Masseto (tre per ogni annata dal 2005 al 2018) aggiudicate a 20 mila euro.
Le previsioni per il 2023
La fortuna di questo asset sta nel fatto che non è un mercato a breve a termine e dopo cinque anni di crescita costante (Liv-ex 1000 + 45,3%) non è escluso un rallentamento della corsa. Gli esperti suggeriscono una maggior attenzione nella selezione ma i fondamentali sono ancora solidi. Se i protagonisti tra i vini francesi e italiani saranno ancora una volta quelli di altissima gamma, varrà la pena prestare maggior attenzione ai vini italiani, da Pergole Torte a Sassicaia, da Monfortino a Soldera, che offrono un’eccellente qualità a prezzi ancora relativamente accessibili rispetto ai migliori vini pregiati di altre regioni. Vi è però una tendenza in atto che preferisce annate più giovani con meno problemi di conservazione. Il settore dei vini pregiati si dimostra solido e un ottimo segmento su cui investire, con un occhio di riguardo ai vini italiani, in particolare, a quelli che stanno ottenendo i primi successi come il Barolo Monvigliero di G. B. Burlotto, l’introvabile Accomasso e Cappellano. Nel 2023, si confermeranno tra i produttori preferiti i nomi blasonati di Piemonte e Toscana, tra cui Le Pergole Torte, anche dopo l’eccezionale exploit del 2022. |
vigne cappato, nuova frontiera del vermentino di gallura
Proprio in una delle zone più vocate della DOCG Vermentino di Gallura e a quote più alte rispetto alla gran parte della produzione locale, Giovanni Cappato – enologo milanese classe 1973 da sempre affascinato dalla Sardegna e attratto dalle sue potenzialità vitivinicole – ha scelto di coltivare un Vermentino che sappia di passato ma anche di futuro, di dare voce a questo “dialetto” regionale secondo le sue peculiarità naturali ma anche e soprattutto alla luce delle evidenze scientifiche più aggiornate. Un Vermentino che valorizzi i particolari descrittori dell’areale mantenendosi fedele al territorio da cui proviene ma allo stesso tempo, con un meticoloso lavoro mirato a preservare l’acidità naturale delle uve, proponga un nuovo equilibrio con le morbidezze tipiche dell’espressione classica dei Vermentini di Gallura, conferendo alla varietà la statura di un vino importante ed un grande potenziale di evoluzione nel tempo. Da questo progetto prende vita Ghjlà, Vermentino in purezza dall’elaborata acidità che lo rende unico nel panorama dei Vermentini di Gallura. Ghjlà significa “gelo”, a ricordare il gelicidio del 2017 che ha segnato la prima vendemmia di Cappato. Un colpo durissimo per la neonata vigna: produzione persa, molte viti da ripiantare, le altre da allevare da capo. Ma da questa caduta l’azienda si è rialzata e anzi ha deciso di onorare lo straordinario e potente fenomeno atmosferico dando il suo nome al primo vino imbottigliato. La produzione di Ghjlà è caratterizzata da una rigorosa catena del freddo. La vendemmia – realizzata in notturna, con cernita manuale e conservazione in piccole cassette riposte in cella frigo fino alla diraspatrice e pressate entro 8 ore dalla raccolta – è seguita da macerazione in acciaio a freddo per 36 ore, fermentazione in acciaio per 18 giorni a temperatura condizionata e con lieviti selezionati e affinamento in acciaio per 6 mesi e in bottiglia per almeno altri 6 mesi. Coniugare il fascino e la storia della Gallura con il pensiero cosmopolita del terzo millennio: ecco la sfida di Vigne Cappato, che con il suo Vermentino mira a rendere la cultura del vino e del territorio di questa regione accessibile a tutti grazie ad un linguaggio moderno. Una volontà che si riflette pienamente non solo nello stile comunicativo ma anche nel visual della cantina, dal logo alle etichette, in cui la componente simbolica prevale su quella espressiva per creare un’immagine solida e contemporanea, seppur non dissacrante del passato, in grado di rappresentare la Sardegna “meticcia” di Cappato.
nasce omnia technologies
dal gruppo della toffola e bertolaso
DT Holding, il progetto creato da Investindustrial che comprende, tra gli altri, il Gruppo Della Toffola e Bertolaso, ha assunto una nuova denominazione: Omnia Technologies. La mission del Gruppo è di essere il partner per soluzioni integrate per il settore del vino e delle bevande, ispirato dai valori di tecnologia, sostenibilità e servizio.
In linea con la radice latina del nuovo nome, Omnia Technologies esprime la natura poliedrica del Gruppo, punto di riferimento per le tecnologie nei diversi settori di attività. La nuova denominazione è sostenuta da un payoff –enabling evolution – e da un logo che riflettono l’orientamento all’evoluzione continua attraverso automazione e sostenibilità, in un ecosistema in costante cambiamento.
Forte di un team di oltre 1.000 persone, con 12 sedi produttive, 8 uffici commerciali nel mondo e di un percorso di crescita che ha portato il Gruppo a conseguire nel 2022 un fatturato di circa 250 milioni di euro, Omnia Technologies gode di un’esperienza unica e di un network di clienti consolidato nell’industria del vino e dei distillati, per i quali propone soluzioni integrate e chiavi in mano, dalle prime fasi del processo produttivo fino al confezionamento.
Le due anime del Gruppo, guidate da Della Toffola per la fase di processo e da Bertolaso per l’imbottigliamento, sono supportate da un team di specialisti Made in Italy: Permeare nella filtrazione di alta gamma, Gimar per la vinificazione, Sirio Aliberti nella fermentazione, Frilli per gli impianti di distillazione, Priamo nelle tecnologie per l’industria lattiero-casearia, Ave Technologies per l’imbottigliamento, Z-Italia, OMB e Ape Impianti per l’etichettatura e il confezionamento.
Un perimetro di soluzioni completo, ampliato ulteriormente con le recenti acquisizioni di Progema Engineering, protagonista nella realizzazione di impianti completi per la lavorazione di Parmigiano Reggiano e Grana Padano, e di Mar. Co., azienda specializzata nel settore dell’imbottigliamento, partner storico di Bertolaso nella tecnologia di alimentazione dei tappi.
“La nostra visione è di essere leader di tecnologia, ispirati dalla grande tradizione italiana e dalla nostra innovativa vocazione alla sostenibilità, con l’obiettivo di essere sempre al servizio dei nostri clienti, delle nostre persone e delle nostre comunità”, sottolinea il CEO Andrea Stolfa.
30 Focus Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023
Andrea Stolfa, CEO di Omnia Technologies
Il mondo del vino
vino, simbolo del made in italy
Oltre un prodotto alimentare su quattro venduto in supermercati e ipermercati fa riferimento all’italianità in etichetta: sono 23.944 quelli individuati dall’Osservatorio Immagino di GS1 Italy e realizzano 8,9 miliardi di euro di vendite (il 27,5% del paniere food rilevato). L’offerta a scaffale continua ad aumentare (+2,5% annuo), mentre il sell-out si è stabilizzato (-0,1%). Ed è cambiato il mix dei prodotti presenti nel carrello della spesa “italiana”. Mentre nei 12 mesi rilevati si è fermata la crescita del fatturato dei prodotti che presentano in etichetta la bandiera italiana (-1,3%), i claim “100% italiano” (-1,8%) e “prodotto in Italia” (-0,6%), è proseguita l’avanzata nel carrello della spesa dei prodotti alimentari e delle bevande a indicazione geografica europea.
I più dinamici sono stati i vini Docg, che hanno sfiorato i 291 milioni di euro di vendite grazie a un incremento annuo delle vendite di +13,2% (contro il +5,9% dell’anno precedente). Brillanti anche i vini Doc con 486 milioni di euro di sell-out (+6,4%), con un lieve rallentamento rispetto al +8,8% precedente. Stabili, invece, i prodotti Igp (+0,0%). In lieve calo i vini Igt (-1,1%) e i prodotti alimentari
Dop (-2,1%), che si sono fermati a 567 milioni di sell-out. L'analisi completa del carrello dei prodotti improntati all'italianità è consultabile
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nell’undicesima edizione dell'Osservatorio Immagino, scaricabile gratuitamente dal sito osservatorioimmagino.it.
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riciclo della fibra di carbonio eccellenza made in Italy
Sono partiti i lavori dell’innovativo impianto di Gruppo Hera, Curti e Università di Bologna che rigenererà la fibra di carbonio rendendo il made in Italy ancora più green, dal momento che il materiale troverà impiego in settori molto legati alle manifatture d’eccellenza nazionali, come automotive, aerospaziale, nautica e imballaggio.
Attualmente i pezzi a fine vita finiscono in discarica, ma grazie alle tecnologie sviluppate in partnership da Gruppo Hera, Curti e Dipartimento di Chimica Industriale dell’Università di Bologna, questi possono essere oggi recuperati e riciclati, dando vita a un materiale con caratteristiche pari al vergine. La fibra verrà riciclata e rigenerata in un impianto appositamente costruito da Gruppo Hera ad Imola, con il coinvolgimento di Aliplast, realtà del gruppo specializzata nella produzione di plastica riciclata, che coordinerà le strategie commerciali.
Lo stabilimento di Imola
È entrato nel vivo uno dei progetti più innovativi in Europa nel campo del recupero. Nei primi mesi del 2023 è partita la costruzione del primo impianto italiano di riciclo della fibra di carbonio, uno dei primi del Vecchio Continente. La piattaforma sarà allestita grazie alla fornitura di macchine Curti per il processo del materiale e si comporrà di due linee produttive. La prima entrerà in funzione alla fine di quest’anno, mentre la seconda diverrà operativa entro il 2024. Tempi piuttosto brevi, che testimoniano la volontà del Gruppo Hera di dare una risposta rapida ad una concreta esigenza di mercato. Lo stabilimento imolese
punterà molto sulla qualità del materiale, più che sulla quantità. Si stima infatti una capacità produttiva di circa 160 tonnellate all’anno per ciascuna linea.
Fibra di carbonio riciclata: come si ottiene
Il materiale rigenerato verrà ottenuto attraverso un procedimento termico chiamato pirogassificazione, che libera la fibra di carbonio, più resistente al calore, dalla resina aggiunta in fase di stampaggio e formatura. Quest’ultima si decompone e gassificando viene riutilizzata per generare parte dell’energia necessaria al processo, massimizzando così anche il recupero energetico. Al termine di questa fase si recupera un tessuto composto da filamenti di carbonio. Questo materiale dev’essere successivamente inviato all’esterno per essere processato da aziende specializzate nella cardatura e produzione di tessuto non tessuto. Infine, viene nuovamente trattato con la resina per poter acquisire le proprietà e le forme propedeutiche al suo impiego in ambito industriale. Il mondo della fibra di carbonio è ampio e la varietà dei materiali composti è eterogenea, con numerosissime tipologie caratterizzate da diversa grammatura, numero di filamenti, quantità e qualità della resina. Altrettanto
eterogeneo è l’ambito di impiego: i componenti in fibra di carbonio vengono utilizzati come parti strutturali di aerei, navi e auto, ma anche come protesi biomedicali o attrezzature sportive.
Stessa qualità, minor impatto sull’ambiente Una cosa accomunerà le diverse tipologie di materiale che usciranno dall’impianto di Gruppo Hera: la qualità, che sarà pari al prodotto vergine in termini di resistenza meccanica, tanto che si stanno già studiando applicazioni in ambito Automotive e Aerospaziale. Ad essere inferiore è invece l’impatto sull’ambiente: in media, l’energia richiesta per la produzione della fibra riciclata è infatti il 90% in meno rispetto a quella vergine. Inoltre, la specifica soluzione tecnologica per il recupero scelta da Gruppo Hera ha un impatto in termini di LCA inferiore del 50% rispetto alle comuni modalità di trattamento e smaltimento degli scarti di fibra di carbonio. La bontà e il livello di innovazione del progetto sono tali da aver meritato il finanziamento europeo nell’ambito del PNRR, per un valore di oltre 2 milioni di euro. Questo materiale andrà quindi ad arricchire il portafoglio di Aliplast che, oltre alle plastiche e imballaggi riciclati,
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Aziende&StrAtegie
potrà annoverare a catalogo anche la fibra di carbonio riciclata, ampliando la propria offerta a un’eterogenea serie di settori produttivi.
Investire nel riciclo Nel piano industriale del Gruppo Hera vengono confermati gli investimenti per la realizzazione di progetti volti al potenziamento del riciclo di materie plastiche e compositi, in capo alla controllata Aliplast. Sono 80 milioni di euro che saranno destinati sia all’ampliamento della capacità impiantistica nei segmenti già presidiati, come la produzione di PET riciclato per uso alimentare e polimeri riciclati per cosmetica e food, che nei segmenti di nicchia e più innovativi. I progetti relativi alla realizzazione degli impianti per la rigenerazione delle fibre di carbonio a Imola e per il riciclo di plastiche rigide a Modena rientrano in questo piano di investimenti. Per quanto concerne il riciclo di plastiche rigide da imballaggio, si parla di una capacità produttiva intorno a 30mila tonnellate annue. In questo caso il partner tecnologico dovrebbe essere NextChem, società del gruppo Maire Tecnimont, che fornirà le tecnologie per l’upcycling dei polimeri rigenerati, destinati al mercato dei materiali premium sostitutivi di quelli vergini in applicazioni tecniche nell’automotive, ITC ed elettronica di consumo. L’obiettivo al 2026 è il raddoppio dei volumi di plastiche riciclate (e vendute da Aliplast) rispetto al 2017, confermando altresì il target del +150%
da raggiungere entro il 2030. Attraverso Gruppo Hera, il gruppo punta anche a incrementare il tasso di riciclo degli imballaggi, portandolo al 73% entro il 2026 (e all’80% entro il 2030) e raggiungere
una quota di raccolta differenziata del 77%, anche grazie all’implementazione di sistemi di raccolta smart e nuovi sistemi tecnologici per la misurazione puntuale dei conferimenti. |
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A ziende & S trategie
B&R nuovo building e numeri in crescita
Per un’azienda dinamica come B&R innovare è un imperativo. Nel corso di un incontro con la stampa l’azienda ha presentato Orange Lab, il nuovo builduing dedicato ai clienti, e un portafoglio prodotti ridisegnato per affrontare con successo lo shortage dei semiconduttori.
B&R è un’innovativa società di automazione con sede centrale in Austria e uffici in tutto il mondo, presente in Italia da oltre 30 anni. Nel 2017 è diventata una business unit del gruppo ABB e negli ultimi anni ha visto crescere ordini e fatturato. L’ultimo anno è stato caratterizzato, in particolare, da due novità: il re-design del portafoglio prodotti per fare fronte allo shortage dei componenti e l’inaugurazione di un nuovo building, costruito accanto al primo già esistente a Cesate (MI). Le ultime novità aziendali sono state presentate nel corso di un incontro con la stampa che si è tenuto all’interno del nuovo edificio.
Uno spazio multifunzione
Il compito di fare gli onori di casa è toccato a Marzio Grattieri, Managing director di B&R Italia: “Nel 2018 abbiamo inaugurato il primo building qui a Cesate. Il progetto di un secondo building si è dovuto inter-
rompere nel 2020, a causa della pandemia. All’inizio del 2021 ho pensato che fosse importante proseguire con la costruzione nonostante il periodo fosse pieno di incertezze. I lavori sono ripresi nella primavera del 2021 e alla fine dell’estate 2022 è nato l’Orange Lab, uno spazio multifunzione a disposizione dei clienti per effettuare test che comprende al suo interno uno showroom, una zona training e un auditorium modulare per gli eventi. Io lavoro in B&R da 33 anni - conclude Grattieri - e provo molta soddisfazione nel guardarmi indietro e vedere quanta strada abbiamo fatto partendo da un piccolo ufficio legacy a Milano”.
Strategie vincenti
La parola è quindi passata a Carlo Cuppini, Sales Manager B&R Italia, che ha fornito alcuni dati economici relativi all’azienda. “L’andamento delle vendite e degli ordini negli ultimi 10 anni mostra come B&R ab-
bia avuto una crescita in doppia cifra, consolidata anno su anno, maggiore rispetto a quella del nostro mercato di riferimento, quello dell’automazione. Questa crescita ha avuto una flessione nel periodo della pandemia, dovuta in particolare allo shortage dei semiconduttori che ne è conseguito e che per il nostro settore di mercato ha rappresentato una grande sfida. Passato il periodo più critico, le vendite sono riprese, tanto da superare i livelli pre-crisi. Rispetto al passato si è venuta a creare una forbice vistosa tra gli ordini che abbiamo incamerato e le consegne, e di conseguenza il fatturato”.
Tra le strategie messe in atto da B&R per contrastare lo shortage dei componenti e la forbice tra ordini e consegne spicca innanzitutto la scelta di effettuare un imponente sforzo di re-design dei prodotti. “Quasi tutto il nostro portfolio è stato riprogettato utilizzando i chip disponibili sul mercato - commenta Cuppini - e prevedendo diver-
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A destra, costruito accanto al già esistente, il nuovo building che ospita l’Orange Lab a Cesate (MI)
Uno scorcio dello showroom presente all’interno dell’Orange Lab
ACOPOS 6D, la soluzione a levitazione magnetica ideale per la produzione di piccoli lotti con frequenti cambi di design e dimensioni da un prodotto all’altro
Aziende&Strategie
se versioni dello stesso prodotto, anche perché la disponibilità dei chip varia nel corso del tempo. Ora gli approvvigionamenti si sono in parte stabilizzati ed è fondamentale fronteggiare i colli di bottiglia legati alla produzione per smaltire velocemente il backlog accumulato. Nell’ultimo anno e mezzo B&R ha di fatto raddoppiato la sua capacità di produzione, passata da uno a due miliardi di euro di capacità produttiva annua. Per raggiungere questi risultati abbiamo effettuato grandi investimenti, primo fra tutti 100 milioni di euro per il nuovo Campus di Eggelsberg, in Austria, e poi 25 milioni per nuove linee e per l’assunzione di operatori. B&R si pone come fornitore di soluzioni integrate, non di singoli componenti. Il nostro portafoglio è bilanciato e completo e grazie alla collaborazione con ABB e all’acquisizione di Codian siamo in grado di proporre soluzioni robotiche integrate”. Tutti i prodotti B&R sono accomunati dall’utilizzo di Automation Studio, “il nostro tool di sviluppo che consente di programmare, configurare, simulare, testare e gestire il ciclo vita della macchina, anche nel post vendita”.
Movimentazione senza contatto
L’attenzione si è quindi spostata su uno dei prodotti di punta di B&R, ovvero, ACOPOS 6D, “la soluzione a levitazione magnetica che consente di creare nuove macchine modulari soddisfacendo le esigenze di chi desidera realizzare una customizzazione di massa, ovvero una produzione su grandi numeri ma con la possibilità di individualizzare il prodotto, fino a batch unitari”. Per illustrare le performance di ACOPOS 6D, Cuppini ha mostrato il rendering di una linea progettata con l’azienda giapponese Kao. “Non voglio chiamarle macchine perché in realtà sono delle linee modulari ed espansibili che possono lavorare contemporaneamente su prodotti differenti. Questa tecnologia soddisfa criteri che, ad esempio, sono molto richiesti nell’ambito dell’e-commerce”.
Tra le installazioni di ACOPOS 6D già operative è stata mostrata quella su una linea per la lavorazione di tappi per bottiglie per il settore cosmetico. “Una grande novità della nostra soluzione è che lo shuttle può portare contemporaneamente il prodotto e i componenti che vanno assemblati. Una grande flessibilità che si evince sin dal nome stesso, 6D, perché siamo in grado di muovere il sistema avanti e indietro, ma anche di alzarlo, abbassarlo e farlo ruotare rispetto a ciascuno degli assi. La nostra soluzione arriva ad una precisione di 5 micrometri sugli shuttle più piccoli e 1 micrometro su quelli più grandi”.
La sostenibilità al centro
L’ultimo tema affrontato durante l’evento è stato quello della sostenibilità, che guida l’attività di B&R sia nello sviluppo dei prodotti che all’interno dei building. Un tour guidato all’interno dell’Orange Lab ha consentito ai partecipanti di conoscere il Building Management System automatizzato e centralizzato per la gestione intelligente dell’edificio. Un grande schermo mostra tutte le informazioni che il sistema raccoglie tramite i vari sensori (riscaldamento, temperatura esterna e interna, irrigazione etc) e questi dati vengono collettati nella memoria del BMS. È quindi possibile vedere le statistiche a livello mensile, studiare i trend nell’arco dell’anno e prendere eventuali provvedimenti per migliorare la sostenibilità dell’edificio. |
A ziende & S trategie
Application Center Rittal & EPLAN
competenza attraverso la pratica
È stato inaugurato a fine gennaio, nello stabilimento di Valeggio sul Mincio, un luogo pensato per offrire ai clienti la possibilità di confrontare il proprio processo produttivo con i professionisti delle due aziende e scoprire i vantaggi della digitalizzazione nei processi di sviluppo.
L’Italia è la prima tra le filiali del Friedhelm Loh Group ad inaugurare l’Application Center Rittal & EPLAN, una struttura che vuole offrire agli integratori un vero e proprio laboratorio in cui poter scoprire i vantaggi delle soluzioni software e della tecnologia di automazione, ma anche nuovi modi per aumentare l’efficienza dei loro processi produttivi.
Multinazionale con una forte identità
“Rittal appartiene al Friedhelm Loh Group, che comprende inoltre EPLAN, Cideon, LKH, Stahlo e German Edge Cloud”, ha raccontato Marco Villa, Amministratore Delegato di Rittal S.p.A. ed Executive Vice President South Europe. “Nello specifico, Rittal commercializza e produce sistemi di contenimento e di condizionamento, con applicazione in particolare nel mondo dell’industria, dell’IT e dell’energia; EPLAN fornisce soluzioni software e servizi di progettazione d’ automazione e meccatronica; LKH produce particolari in plastica per le nostre produzioni e per il mercato automotive; Stahlo è uno dei più grossi player per la lavorazione dell’acciaio che noi utilizziamo per i nostri sistemi di conte nimento; German Edge Cloud realizza soluzioni innovative Edge e Cloud; Cideon, realtà che sviluppa interfacce
tra sistemi CAD e sistemi gestionali. Ciò che ci distingue, e di cui siamo orgogliosi, è il fatto che siamo a tutti gli effetti una multinazionale, ma abbiamo una particolarità: siamo un’azienda padronale. Da noi esiste un proprietario con una forte identità, Friedhelm Loh, che guida l’azienda fondata da suo padre. Oggi siamo strutturati su 5 business unit: Industry, Energy & Power Solutions, Cooling, IT e Service”.
Negli anni Rittal è passata dal fornire prodotti al diventare fornitore di processi. “Dalla progettazione con il software EPLAN alle soluzioni di Rittal Automation Systems, fino all’ottimizzazione dell’intera catena del valore, la nostra filosofia è offrire a partner e clienti soluzioni che portino vantaggi in termini di miglioramento
dell’engineering, automatizzazione della produzione e ottimizzazione dell’intera catena del valore”, commenta Villa.
Un laboratorio al servizio dei clienti “Nello stabilimento di Valeggio sul Mincio (VR) produciamo soluzioni di climatizzazione quindi condizionatori, scambiatori di calore e refrigeratori”, specifica Nicola Salandini, Plant Manager di Rittal. “Abbiamo uno spazio totale di 16.000 mq di cui 9.000 sono destinati alla produzione. In questo momento la nostra capacità produttiva potenziale è di circa 1.000 condizionatori al giorno”. All’interno dello stabilimento di Valeggio è stato creato l’Application Center Rittal & EPLAN, un luogo dove titolari di azienda, responsabili della produzione e progettisti elettrici possono attingere competenze e idee per le proprie mansioni specifiche. Come precisa Alberto Gironi, Responsabile KAM Int. & BU Rittal Automation Systems: “Non si tratta di una vetrina o di una fiera, ma di una fabbrica. Ogni cliente che verrà a trovarci potrà portare il proprio progetto, sistema produttivo, modo di lavorare e confrontarlo con i tecnici di Rittal ed EPLAN, toccando con mano quali sono i vantaggi della catena del valore. È un progetto che ha un respiro internazionale. In Italia abbiamo la fortuna di avere uno stabilimento come questo di Valeggio e quindi siamo stati i
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Centro di foratura Perforex
primi a dare il via ad un progetto che poi verrà sviluppato in altre filiali nel mondo”.
L’Application Center Rittal & EPLAN risponde ad una serie di domande tecniche, ad esempio: quali dettagli sono importanti quando si creano digitalmente schemi elettrici e modelli 3D? In che modo si può aumentare l’efficienza con l’elaborazione automatizzata di armadi, piastre di montaggio e guide DIN? Quali vantaggi offre il gemello digitale di un armadio?
All’interno dell’Application Center è possibile vedere in azione il centro di foratura Perforex, il centro di taglio Secarex e Wire Terminal, la macchina automatica per la lavorazione dei cavi elettrici, tutte tecnologie impiegate per la costruzione degli armadi Rittal. Attualmente in Italia sono installate 72 Perforex, una quindicina di Secarex e 4 Wire Terminal.
Archivio digitale a portata di mano L’inaugurazione dell’Application Center ha rappresentato l’occasione per sottolineare i vantaggi della digitalizzazione anche attraverso uno strumento come ePOCKET, la tasca portaschemi digitale firmata Rittal. Con questa soluzione tutto il faldone cartaceo normalmente inserito nella tasca porta schemi viene sostituito da una sua versione digitale,
caricata sul cloud di EPLAN o dell’azienda. Per accedere ai dati è sufficiente inquadrare un QR code presente all’interno dell’armadio. Se tutti i dati di progetto, come gli schemi elettrici, i certificati di una
macchina o di un impianto sono disponibili in forma digitale, qualsiasi modifica può essere visualizzata direttamente nel progetto riducendo al minimo i possibili tempi di fermo macchina. |
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ziende&
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competenze, valori, territorio SACMI inaugura l’Academy
Taglio del nastro alla presenza del sindaco di Imola, Marco Panieri. Già all’attivo oltre 48mila ore di formazione nel solo 2022, per circa 3mila persone coinvolte. Il presidente di SACMI, Paolo Mongardi, : “L’Academy non è solo un luogo fisico. Partiamo da qui per condividere la cultura del ‘saper fare’ e del ‘saper essere’, ispirata ai nostri valori”.
Rendere un’azienda e un territorio migliori, attraverso la trasmissione di valori e competenze. Con questa ambizione SACMI inaugura la sua Academy: nuova sede, un team dedicato, oltre 48mila ore di formazione erogate nel solo 2022 a circa 3mila dipendenti del Gruppo, nelle sedi italiane. Il Quartier generale di SACMI sorge in via Selice Provinciale 17/A, a Imola. Qui, nel cuore dell’area produttiva, al terzo piano della palazzina W57 tra l’officina e lo scarico merci, sono stati realizzati i nuovi locali dell’Academy SACMI, 400 mq dedicati esclusivamente alle attività di formazione, 2 milioni di euro di investimento. Spazi funzionali,
I NUMERI DELL’ACADEMY
» oltre 48mila ore di formazione nel 2022
» circa 3mila persone coinvolte nelle sedi italiane di SACMI
» 100 formatori certificati
» 400 mq di spazi esclusivi per le attività
» 2 milioni di euro di investimenti
» un team dedicato
flessibili, che assecondano il “training collaborativo”, la crescita ma anzitutto lo scambio di idee e competenze. Nella scelta cromatica – azzurro, arancio, verde – l’ambiente restituisce l’armonia “en plein air”, tinte sature e inserimento del legno come materia naturale. Stimolante, sostenibile, collaborativa: come deve essere l’innovazione.
La strategia
“Abbiamo pensato all’Academy non solo come ad un luogo fisico dove sviluppare le attività di formazione delle nostre persone, ma come ambiente dal quale irradiare anzitutto cultura e valori”, spiega Paolo Mongardi, presidente di SACMI.
Nel primo anno di piena operatività, sono aumentate le ore dedicate alla formazione ordinaria e sono nati percorsi specifici dedicati alla “formazione dei formatori” (programma Train the trainers).
Sono già un centinaio i formatori “certificati” SACMI: personale di esperienza che ha condiviso strumenti, procedure e obiettivi per metterli al servizio del network. Generando motivazione ed entusiasmo negli stessi formatori e favorendo percorsi strutturati sin dalla fase di “onboarding”, l’ingresso di nuovo personale in azienda.
I partner
Quali? Onestà, etica, coraggio nel guardare avanti ma, anche, valorizzare l’esperienza e lo scambio di conoscenza tra le generazioni. “Qui in SACMI abbiamo almeno cinque generazioni che lavorano insieme. L’innovazione non è solo slancio verso il futuro, è soprattutto capacità di connettere le diverse esperienze e metterle al servizio di un obiettivo: lasciare l’azienda migliore alle prossime generazioni”, sottolinea Paolo Mongardi.
Trasmettere il sapere
Linfa vitale per attuare la strategia di sviluppo e crescita dell’organizzazione, con la nuova Academy la formazione SACMI si estende ai clienti, alle altre aziende del network SACMI in Italia e nel mondo, all’Università e alle scuole.
Bologna Business School, Politecnico di Torino, sono alcuni degli interlocutori con i quali SACMI ha lavorato per impostare sia i percorsi più avanzati - per il 2023 spiccano quelli dedicati alla leadership, al project management - sia l’Academy IoT, costola della struttura dedicata alla crescita e diffusione di competenze sulla transizione digitale. Marco Panieri, sindaco di Imola, commenta: “La formazione è oggi il tema dei temi. Quella inaugurata oggi è una fucina del sapere che dimostra il forte radicamento di SACMI sul territorio insieme alla sua apertura al mondo. La vocazione tecnologica di SACMI e la condivisione del sapere si lega ai valori alla base del mondo cooperativo, punto di forza per proiettare la città di Imola e il suo territorio in una dimensione globale”.|
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Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023
Aziende&Strategie
trasporto merci pericolose: come spedire sempre in sicurezza
Rispettare le normative e le condizioni minime di rischio in una spedizione di merci pericolose può essere difficile. Vediamo come assicurare il successo del trasporto.
La spedizione di merci pericolose presenta sempre molte sfide per l’industria logistica, in quanto è fondamentale garantire la sicurezza del carico e delle persone coinvolte nel percorso dalla manipolazione iniziale all’arrivo a destinazione. Regolamenti nazionali e internazionali stabiliscono le regole per il trasporto di tali prodotti, ma spesso non bastano a prevenire violazioni e incidenti. Ecco perché è importante che le aziende adottino politiche di formazione del personale e pratiche di trasporto sicure per garantire sicurezza e conformità. Il trasporto di prodotti esplosivi, infiammabili, tossici o corrosivi può rappresentare un rischio per la sicurezza dei carichi e di chi li manipolerà. Per questo è necessaria una formazione adeguata del personale coinvolto per gestire il rischio, oltre all’utilizzo di attrezzature idonee. Da tenere in considerazione sono l’etichettatura e la marcatura corrette: sono essenziali per identificare le merci pericolose durante la movimentazione ed il trasporto. Documenti come MSDS (o SDS), test report e certificati degli imballaggi, eventuali istruzioni per lo stoccaggio e la movimentazione, sono importanti per garantire alti standard di sicurezza. È necessario anche che tutte le attrezzature utilizzate siano in buone condizioni e adeguate per il trasporto di prodotti pericolosi. La pianificazione del trasporto è cruciale per evitare percorsi a rischio e garantire che il carico viaggi in modo sicuro e legale. Dati i moltissimi i fattori da considerare, la collaborazione con i fornitori può fare la differenza, garantendo un carico imballato in modo conforme, marcato correttamente e accompagnato dalla documentazione necessaria.
Affidarsi ad un partner esperto come Serpac può fare molta differenza. Grazie al supporto e al know-how nella produzione di etichette ed imballaggi ONU per la spedizione di merci pericolose e ad una conoscenza approfondita del processo di omologazione ONU di tali imballaggi, possono supportarvi nella scelta e fornitura dei prodotti idonei per la vostra spedizione. Serpac offre una serie di servizi e prodotti per la sicurezza della logistica e rappresenta il partner ideale per chi deve acquistare imballaggi ed etichette per il trasporto di merci pericolose su strada, ferrovia, mare o aria.
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P rodotti & Tecnologie
thyssenkrupp Rasselstein
innovazione negli imballaggi in acciaio
thyssenkrupp Rasselstein, produttore tedesco di banda stagnata, dà continua prova della sua capacità d'innovazione nei prodotti e nei processi. Negli ultimi anni, infatti, l’azienda ha lanciato sul mercato una serie di novità, frutto di processi strutturati e di un ambiente di ricerca ottimale.
Burkhard Kaup, responsabile Tecnologia dei materiali della divisione Ricerca e Sviluppo di thyssenkrupp Rasselstein GmbH, così spiega: “Le innovazioni nel settore dell’acciaio per imballaggio scaturiscono da motivazioni molto diverse tra loro, dove gli obiettivi di sostenibilità rivestono un ruolo altrettanto importante delle esigenze e delle richieste dei clienti. In molti progetti l’obiettivo è rappresentato dal miglioramento dell’efficienza, ma dai progetti inerenti alla digitalizzazione scaturiscono anche nuove idee. Anche le disposizioni normative possono in egual modo essere punto di partenza di un nuovo sviluppo”.
Dall’automotive al food Volendo analizzare a fondo il processo di sviluppo di un nuovo prodotto in banda stagnata, il viaggio inizia necessariamente nell’acciaieria di thyssenkrupp Steel perché è proprio là dove il processo di fabbricazione parte con la produzione dell’acciaio grezzo che vengono predefinite le proprietà della banda stagnata. Insieme ai colleghi dell’acciaieria, gli addetti del team Tecnologia dei materiali stabiliscono la ricetta di produzione, vale a dire la composizione dell’acciaio grezzo. In questa fase è già chiaro quale prodotto verrà realizzato successivamente a partire dall’acciaio prodotto: può trattarsi ad esempio di una scatola per alimenti, di un tappo a corona o di una capsula. Ultimata la fase di metallurgia secondaria, l’acciaieria fornisce a thyssenkrupp Rasselstein il prodotto grezzo per la produzione di banda stagnata, ossia il nastro laminato a caldo. Il confronto tra le due aziende è costante e intenso, ciò che permette loro di lavorare fianco a fianco. Ne derivano sinergie costanti come si può vedere, ad esempio, nel caso di materiali le cui proprietà sono state originariamente sviluppate per il settore automobili-
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Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023
stico, ma che sono di grande interesse anche per l’industria del packaging.
Spiega Burkhard Kaup: “Questo ha portato, ad esempio, allo sviluppo dell’acciaio rasselstein®
High Formability Steel, un prodotto dalla malleabilità particolarmente elevata e che quindi ben si adatta alle scatole espanse, come i fusti da cinque litri per feste e manifestazioni, le lattine per sciroppi o le scatole decorative a forma di cuore”.
Maggiore efficienza
L’acciaio per imballaggio rasselstein®
Solidflex è un altro esempio di sviluppo innovativo che può consentire un significativo incremento dell’efficienza se impiegato per la produzione di scatole. rasselstein® Solidflex si basa su un innovativo processo di produzione della banda stagnata. Grazie a questa qualità di materiale, infatti, i componenti delle scatole per alimenti o delle bombolette aerosol si fanno più sottili e quindi più leggeri, e allo stesso tempo anche più sostenibili. Il nuovo materiale si caratterizza per una maggiore resistenza a fronte della medesima buona malleabilità e consente di ricorrere a spessori più sottili a parità di stabilità. Grazie alle riduzioni dello spessore si possono ottenere notevoli rispar -
mi in termini di emissioni di CO 2 . Secondo uno studio commissionato da thyssenkrupp Rasselstein a Sphera Solutions, infatti, il ricorso a rasselstein® Solidflex per la realizzazione delle chiusure easy open ends di una scatola per alimenti e il contemporaneo utilizzo di qualità ottimizzate di acciai per imballaggio per la realizzazione di fondo e corpo comporta un abbattimento di CO2 dovuto al materiale impiegato che è di 18,4 g per scatola, il che corrisponde a una riduzione delle emissioni di CO2 del 13,5% rispetto al materiale di partenza convenzionale.
L’innovazione promuove la sostenibilità
Gli obiettivi di sostenibilità fissati da thyssenkrupp Rasselstein e dai suoi clienti contribuiscono anch’essi allo sviluppo di acciai per imballaggio che presentano un’impronta ecologica più bassa possibile. Per tutti i prodotti che svilupperà in futuro, thyssenkrupp Rasselstein prenderà quindi in considerazione l’intera vita utile di un materiale, dalla produzione fino al riciclo.
La valutazione del ciclo di vita (LCA) verrà quindi utilizzata per orientare in modo durevole lo sviluppo dei prodotti. “Grazie alle analisi LCA, in futuro svilupperemo soltanto acciai che contribuiscono a ridurre l’impronta di CO2”, asserisce Kaup.
Particolarmente interessante sotto l’aspetto della sostenibilità è anche la banda stagnata realizzata con acciaio bluemint® Steel a ridotte emissioni di CO2 . “In termini di proprietà qualitative e del materiale gli acciai per imballaggio a ridotte emissioni di CO2 non sono affatto inferiori ai loro omologhi”, sottolinea Kaup.
Normative in evoluzione
Anche le disposizioni di legge possono essere una molla scatenante che promuove l’innovazione. Il regolamento (CE) 1907/2006, noto anche come regolamento REACH, disciplina l’uso delle sostanze chimiche in tutta l’Unione
Europea. In base al regolamento, il ricorso ai composti di cromo (VI) che in passato venivano impiegati per la passivazione della banda stagnata o per la produzione di acciaio per imballaggi cromato sarà ancora consentito solo per un periodo di tempo limitato. Con il suo nuovo e modernissimo sistema di installazione di rivestimento 13, l’azienda di Andernach sta già reagendo a queste disposizioni e in futuro sarà in grado di fornire ai suoi clienti acciaio per imballaggi cromato basato su una nuova tecnologia di rivestimento detta Trivalent Chromium Coating Technology (TCCT®), per cui nel processo di produzione verrà utilizzato cromo(III) anziché il comune cromo(VI). Un prodotto completamente privo di cromo è rappresentato dalla passivazione rasselstein® CFPA a base di titanio, ora in corso di qualificazione o già qualificato presso molti clienti. Durante il periodo di conversione alla passivazione esente da cromo, thyssenkrupp Rasselstein garantirà che tutti i componenti siano perfettamente compatibili tra loro e possano essere utilizzati con la consueta sicurezza, soprattutto in ambito alimentare.
Le tecnologie digitali del futuro La divisione Ricerca e Sviluppo di thyssenkrupp Rasselstein sta collaborando con i colleghi di thyssenkrupp Steel su prodotti innovativi anche nell’ottica della digitalizzazione. L’azienda punta, infatti, sul metodo degli elementi finiti (FEM), ad esempio per simulare virtualmente, in tutta efficienza, le modifiche apportate alle forme degli imballaggi e le riduzioni di spessore. Con l’aiuto di questa tecnologia, i produttori individuano in breve tempo l’effettiva praticabilità delle innovazioni ideate senza ricorrere al processo “trial and error”. Ai fini dell’implementazione del FEM nello sviluppo dei prodotti e del trasferimento delle conoscenze tra thyssenkrupp Rasselstein e la casa madre, entrambe le aziende stanno appositamente formando il loro personale. Un programma di trasferimento che coinvolge ambedue le aziende favorisce il confronto tra queste e consente di riunire team altamente specializzati. |
41 Prodotti&Tecnologie Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023
Burkhard Kaup, responsabile Tecnologia dei materiali della divisione Ricerca e Sviluppo di thyssenkrupp Rasselstein |
P rodotti & Tecnologie
Herma sicurezza e rispetto dell’ambiente
Riciclo e sicurezza sono due concetti chiave per Herma, che ha presentato nuove soluzioni autoadesive per un’etichettatura di scatole di carta e cartone meno impattante sul processo di riciclo. Inoltre, ha avviato una partnership per l’ottimizzazione dell’etichettatura di merci pericolose.
Herma ha sviluppato una nuova gamma di adesivi e relativi materiali autoadesivi con l’obiettivo di massimizzare il riciclo di carta e cartone. La novità consiste nel fatto che la contaminazione causata dall’adesivo in fase di riciclo è praticamente inesistente.
Per quanto riguarda le etichette per merci pericolose, invece, la collaborazione tra Herma e BOXLAB Services ha lo scopo di rendere l’approvvigionamento e l’uso di etichette per merci pericolose più affidabile, più semplice, meno costoso, più veloce e più rispettoso dell’ambiente.
4 adesivi per 5 materiali autoadesivi
Herma ha completato con successo la procedura di certificazione da parte dell’istituto di ricerca PTS per cinque materiali autoadesivi (cioè materiali per etichette, adesivo incluso). L’unica condizione imposta dalla certificazione PTS è che la massa dello stock di etichette non superi il 25% della massa totale della scatola. Data la leggerezza di un’etichetta rispetto al peso della scatola su cui è applicata, questa condizione sarà molto probabilmente sempre soddisfatta. Per tre dei nuovi adesivi, la tecnologia multistrato sperimentata da Herma è stata la chiave del successo.
Il nuovo adesivo 72Bpt viene utilizzato in combinazione con due carte patinate leggere, vale a dire HERMAwhite super (grade 240) e HERMAextracoat (grade 242). Entrambe le varianti sono caratterizzate da una buona adesività iniziale e sono quindi ideali per l’etichettatura di scatole di cartone. Per le etichette laser a foglio, spesso utilizzate per le spedizioni, Herma ha sviluppato le etichette costituite dal nuovo adesivo 72Apc e dal foglio HERMAlaser (grade 135). Per ottimizzare il riciclo di cartone e carta, Herma offre ora una soluzione, anch’essa certificata da PTS, anche nel segmento delle etichette termiche. È un materiale autoadesivo che combina il nuovo adesivo 72Eps con HERMAtherm nature (grade 900) ed è il primo del suo genere che non utilizza sviluppatori chimici. L’adesivo 72Eps mostra una buona adesione anche a basse temperature ed è adatto anche per l’uso con linee di etichettatura molto veloci. Il quinto dei materiali certificati PTS è una variante universale per diverse applicazioni composta dal nuovo adesivo monostrato 72C e dal materiale per etichette HERMAwhite (grade 601). La sua superficie satinata dà origine a un’eccellente qualità di stampa con le tecnologie convenzionali. È inoltre altamente compatibile con la stampa laser e a trasferimento termico.
Etichette per merci pericolose
Al fine di rendere l’approvvigionamento e l’uso di etichette per merci pericolose più affidabile, più semplice, meno costoso, più rapido e più rispettoso dell’ambiente in tutte le modalità di trasporto, BOXLAB Services, un società di servizi e consulenza che opera nel campo di etichettatura e packaging, ha unito le forze con lo Herma per un progetto che riguarda tutti i tipi di etichette per merci pericolose e che consentirà ai clienti di avere piccoli lotti, anche di una sola unità, in 24 h in tutta Europa. Le etichette vengono fornite in fogli singoli o in rotoli. BOXLAB Services garantisce il rispetto delle attuali normative per tutte le modalità di trasporto regolamentate (ADR, RID, IATA e IMDG). L’azienda ritira anche il materiale del liner siliconato per il riciclo.
Il ruolo di Herma all’interno del progetto si concentra sulla selezione delle combinazioni di materiali più appropriate alle normative vigenti e sulla stampa dei prodotti in grandi quantità secondo i più elevati standard di qualità. A seconda dell’applicazione prevista, della resistenza agli agenti chimici come acidi, alcali e solventi, dello sporco, del grasso e dell’olio, è necessario tenere in considerazione anche altri fattori ambientali tra cui calore, umidità, basse temperature, esposizione ai raggi UV e acqua di mare. |
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Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023
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Unnumero elevato e crescente di pistole ad aria calda e saldatrici automatiche Leister e Weldy, dalle numerose applicazioni in diversi settori industriali e in aziende di produzione e commerciali in tutto il mondo, sono disponibili con la funzionalità Eco Mode. Come funziona e quali vantaggi comporta?
La modalità Eco Mode è attivabile dal menu di configurazione; l’apparecchio rileva ogni pausa nelle operazioni e riduce automaticamente la velocità del motore della soffiante aria, risparmiando così il 40% di energia. Oltre all’indubbio effetto positivo sull’ambiente, Eco Mode apporta anche vantaggi in termini di maggior sicurezza degli operatori e di risparmio, aspetti tenuti in grande considerazione dai progettisti Leister.
A titolo esemplificativo un’azienda che utilizza 10 Solano AT con Eco Mode
attivata risparmierà circa 1.700 euro all’anno rispetto all’utilizzo senza questa modalità (calcolo fatto ipotizzando 1 turno lavorativo da 8 ore), portando gli apparecchi a ripagarsi in poco tempo. Questo senza contare l’ulteriore risparmio dovuto al minor riscaldamento dell’ambiente di lavoro e di conseguenza alla minor necessità di utilizzare climatizzatori per mantenere una temperatura accettabile. Oltre al consumo energetico, anche l’usura dei soffianti si riduce: gli apparecchi durano almeno il 10% in più e gli interventi di manutenzione diventano meno frequenti, con ulteriori risvolti positivi su ambiente e struttura dei costi. Utilizzando Eco Mode si contribuisce inoltre a contenere l’inquinamento acustico all’interno dell’ambiente di lavoro: la rumorosità si riduce del 50%
il gruppo argos st innova l’industria del packaging
Gruppo Argos ST, che dal 2020 unisce importanti realtà nel panorama dei trattamenti industriali e dei rivestimenti superficiali, ha studiato e realizzato un innovativo rivestimento in politetrafluoroetilene (PTFE) caratterizzato da tre strati che nella fase di chiusura dei sacchetti tubolari in polietilene (PE), permette di evitare che la pellicola si incolli alle guide di saldatura, risolvendo un problema che causa fermi macchina e conseguenti ritardi e rallentamenti nella produzione.
I sacchetti in PE sono largamente utilizzati in diverse filiere, da quella degli imballaggi a quelle alimentari e tessili, in quanto consentono di proteggere la merce dall’umidità e dall’aria. Durante la produzione, ogni sacchetto viene riempito e successivamente sigillato tramite un saldatore per pellicole. L’innovativo rivestimento viene applicato direttamente sulla macchina, nello specifico sulla superficie delle barre saldanti, attraverso uno speciale processo
di verniciatura e un successivo passaggio in forno a una temperatura di circa 400°C, per permetterne la polimerizzazione.
Sono numerose le caratteristiche vantaggiose che il rinforzo a tre strati porta al rivestimento. Prima tra tutte l’aumentata resistenza all’usura e all’alta temperatura di esercizio (fino a 260-280°C), poi l’elevata anti-aderenza, che garantisce una più facile pulizia, una maggior produttività delle macchine e una più elevata qualità del prodotto finito e, da ultimo, la grande scorrevolezza superficiale del prodotto a contatto con la superficie trattata.
Inoltre, come la maggior parte dei rivestimenti proposti da Argos ST, il polimero in PTFE rinforzato a tre strati può essere associato a uno strato di ancoraggio in metallo duro, deposto tramite termospruzzatura, in grado di migliorarne ulteriormente la durezza e la resistenza all’usura. Grazie a questo processo di metallizzazione spray è infatti possibile modificare le caratteristiche strutturali e
quando interviene Eco Mode, con un gran beneficio in termini di comfort degli operatori. L’elettroutensile poi rimane sempre disponibile e pronto all’uso: il sensore di accelerazione inserito nell’elettroutensile rileva immediatamente il movimento di ripresa del lavoro e in pochi istanti è in grado di passare dalla modalità Eco al pieno regime. I prodotti disponibili con la funzionalità Eco Mode comprendono numerosi best-seller dell’azienda sia a livello di elettroutensili manuali, come le pistole ad aria calda Solano AT e Triac AT, sia a livello di saldatrici automatiche come Uniroof 700, Unifloor 500 e Comet 700. Che si tratti di lavorare in cantiere o all’interno della propria area produttiva, Eco Mode offre alle aziende una risposta efficace alla sfida del rispetto ambientale e dei costi sempre più alti dell’energia.
la rugosità delle superfici, conferendo al rivestimento finale ottime proprietà di trazione e di scorrevolezza.
“Grazie alla lunga esperienza e allo studio approfondito dei processi e dei trattamenti, ci poniamo come obiettivo quello di fornire il rivestimento più idoneo a soddisfare le specifiche esigenze del cliente, sviluppando anche, se necessario, nuove formulazioni di rivestimenti antiaderenti personalizzati”, afferma Carlo Bruno, Responsabile di Produzione dello stabilimento Argos ST di Origgio (VA).
43 Prodotti&Tecnologie Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023
da leister una modalità di utilizzo più ecosostenibile
P rodotti & Tecnologie
Sun Chemical innovazioni per pigmenti, polimeri e additivi
In occasione dell’European Coatings Show, Sun Chemical presenta le ultime novità del suo portfolio nell’ambito di pigmenti, polimeri e additivi, che si distinguono per le caratteristiche funzionali e per la resa brillante dei colori.
Con lo slogan “Experience. Transformation.”, Sun Chemical presenterà la sua gamma di soluzioni all’European Coatings Show, che si terrà dal 28 al 30 marzo 2023 a Norimberga. I riflettori saranno puntati sulla gamma di pigmenti di Sun Chemical, nonché sul suo portafoglio di polimeri e additivi potenziato in seguito all’acquisizione di SAPICI.
Strumenti digitali per i pigmenti L’app Pigment Finder e Pigment Viewer di Sun Chemical offre agli utenti un accesso online rapido ed efficiente all’intero portafoglio di pigmenti dell’azienda. Gli utenti possono così sperimentare effetti e colori in modo realistico da varie angolazioni proprio come con un campione fisico.
Pigmenti e additivi per vernici protettive e decorative Verrà inoltre presentato il portafoglio di pigmenti neri funzionali di Sun Chemical, comprese le soluzioni per la gestione del calore solare. Il nero funzionale Sicopal, Xfast e Spectrasense può essere utilizzato per formulare sistemi che riflettono le radiazioni solari e mantengono fresche le superfici scure. Inoltre, Benda-Lutz Zinc C offre la massima protezione dalla corrosione. Allo stand sarà esposto anche l’essiccatore DICNATE MV-130A senza cobalto e VOC, appena lanciato da DIC. Questo
additivo offre un’essiccazione efficiente a bassissimo dosaggio, basso ingiallimento ed eccellente compatibilità con essiccatori secondari, agenti opacizzanti e pigmenti.
Pigmenti e polimeri per l’automotive
Il portafoglio di pigmenti neri funzionali di Sun Chemical consente anche soluzioni per la guida autonoma. Ideale per produrre design accattivanti, sarà esposta la nuova gamma di pigmenti stir-in eXpand!. La gamma offre un’eccezionale profondità di colore e fornisce effetti brillanti se combinata con pigmenti ad effetto.
Allo stand saranno esposti anche i pigmenti ad effetto Lumina Royal in un’ampia gamma di colori. I pigmenti sono la scelta di rivestimento ideale per affrontare la crescente tendenza verso stili di crominanza e brillantezza più elevati nelle applicazioni automobilistiche e non solo.
Paliocrom offre la massima crominanza e effetti metallici brillanti per i colori premium dal giallo al rosso e fornisce un’eccellente copertura e un’estrema saturazione pur mantenendo un aspetto liscio nelle applicazioni a film sottile.
Tra i prodotti polimerici spiccano anche le gamme di dispersioni poliuretaniche SAPICI Bluepur e DIC WATERSOL, nonché HYDRAN, una linea di
nuova concezione di DIC di dispersioni poliuretaniche a base biologica per la pelle artificiale, soluzioni di copertura per la pelle, adesivi e livelli di coagulazione. Inoltre, sarà presentato il BURNOCK PE 2133 di DIC, un nuovo poliestere che può migliorare la flessibilità e la brillantezza nelle applicazioni di rivestimenti multipli.
Polimeri e additivi per adesivi e specialità
Sun Chemical esporrà la sua ricca gamma di polimeri e additivi, compreso il portafoglio SAPICI, per un vasto campo di applicazioni di vernici e adesivi. Ciò include un’ampia gamma di polimeri come tecnologie acriliche, poliuretaniche ed epossidiche, che offrono soluzioni all’avanguardia per molteplici settori industriali che vanno dall’automotive e dall’architettura alla casa e al packaging. I punti salienti del portafoglio SAPICI includono l’offerta POLURGREEN – poliisocianati e prepolimeri a basso contenuto di monomeri liberi (aromatici, mix aromatici alifatici e alifatici) – per un’ampia gamma di applicazioni tra cui vernici, adesivi, sigillanti, elastomeri e inchiostri. L’ultimo sviluppo SAPICI è la sua nuovissima gamma di poliisocianati a base biologica per un futuro più sicuro e sostenibile. Saranno inoltre presentate le ultime gamme di dispersioni poliuretaniche e acriliche di Sun Chemical per un’ampia varietà di applicazioni di rivestimenti, come l’automotive, il manifatturiero in generale, la finitura industriale del legno o i rivestimenti plastici per soluzioni 1K e 2K.
“Siamo lieti di essere presenti all’European Coatings Show. L’evento offre un’importante opportunità per dimostrare come la nostra gamma di soluzioni possa aiutare i clienti a fornire rivestimenti con un entusiasmante portafoglio di colori e polimeri con prestazioni eccezionali”, ha affermato Mehran Yazdani, presidente di Sun Chemical Packaging and Advanced Materials. |
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Mehran Yazdani, presidente di Sun Chemical Packaging and Advanced Materials.
corno
Il legno è un materiale naturale, sostenibile per eccellenza, riciclabile all’infinito e che svolge un ruolo fondamentale nella lotta al cambiamento climatico in virtù della sua capacità di assorbire anidride carbonica. Recuperare e riciclare il legno consente di non buttare nell’atmosfera quasi un milione di tonnellate di CO2 ogni anno. In questo contesto si inserisce Corno Pallets, azienda di riferimento nella produzione di bancali in legno, in grado di mantenere paralleli i binari dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile. L’attenzione di Corno Pallets per la sostenibilità si concretizza ormai da molti anni nell’utilizzo esclusivo di legno proveniente da foreste gestite in maniera sostenibile (dal 2015 è certificato PEFC), ma non solo; da oltre trentacinque
Goglio sta investendo molto sull’automazione e sull’integrazione dei sistemi. In questo ambito, la punta di diamante dell’offerta dell’azienda è Goglio MIND (Machine Insight Data), la piattaforma Cloud Industrial Internet Of Things per il monitoraggio in tempo reale, 7 giorni su 7 e h24, delle linee di confezionamento, oggi installata su oltre 100 impianti di importanti clienti in tutto il mondo. L’estrema versatilità del sistema permette di collegare la piattaforma sia alle macchine progettate e realizzate da Goglio, sia da altri costruttori. Progettata dalla Divisione Macchine di Goglio, la piattaforma nasce con l’obiettivo di creare valore attraverso il miglioramento dei processi, l’aumento dell’efficienza e la riduzione degli imprevisti. L’esperienza sviluppata da Goglio in questi anni insieme ai propri clienti mostra che una macchina connessa registra prestazioni superiori del 20% rispetto a una stand alone. Inoltre, i dati trasmessi e analizzati consentono di regolarla al meglio, ottimizzandone il funzionamento e di manutenerla in modo proattivo e predittivo, riducendo così le interruzioni del 95%.
anni distribuisce e commercializza il pallet in legno pressato Presspall. Una soluzione ecologica, sicura impilabile e salva spazio (possono essere caricate oltre 2000 unità su un unico mezzo), esportabile in tutto il mondo senza dover subire alcun trattamento fitosanitario. La linea Presspall infatti, ottenuta dallo stampaggio ad alta pressione di legno e resina naturale, rientra nella categoria “processed wood pallet” e pertanto esente da qualunque ulteriore trattamento antiparassitario ai sensi della normativa ISPM-15. L’esportazione è immediata e priva di burocrazia. Presspall, nel mondo degli imballaggi, si configura senza dubbio come la scelta più ecologica per tutte le spedizioni sia in Italia che all’estero. Il legno utilizzato per la sua produzione è costituito da materiale di recupero scelto: sfridi di lavorazione delle segherie e riciclo di vecchi imballaggi vengono macinati, essiccati e successivamente amalgamati ad una resina naturale, andando a creare così nuovi pallet pronti per essere utilizzati. L’utilizzo di questa materia prima consente di mantenere la cattura del carbonio per un periodo di tempo più lungo rispetto ad altri
Sono state integrate funzioni avanzate come Goglio MIND chatbot, un assistente virtuale che consente di interagire in modo semplice e immediato con il sistema, impostando soglie di allarme per le notifiche e report periodici che possono essere inviati al cliente anche attraverso chat Telegram. Recentemente, il Gruppo ha lanciato la nuova App Mobile “MIND” ora disponibile sia su Android che su iOS – in cui le informazioni registrate sulla piattaforma sono fruibili e ottimizzate per la visualizzazione mobile.
A fianco della piattaforma, Goglio ha presentato MIND Care, un applicativo che rende disponibile in formato digitale tutta la documentazione tecnica delle nuove linee prodotte. Navigando tra i modelli 3D, gli utenti possono identificare in modo semplice i ricambi e ordinarli attraverso il catalogo online. Non solo, su MIND Care il concetto di manuale operatore è completamente rivisto e realizzato con video, animazioni e training online. Per la prima volta, è possibile visionare attraverso dei semplici e chiari tutorial video il funzionamento dell’impianto e le operazioni da effettuare per la manutenzione o
usi produttivi immediati, come ad esempio l’energia.
In questo momento storico, dove si ha più che mai l’esigenza di individuare soluzioni di imballaggio alternative, sicure ed ecosostenibili, Presspall fornisce una concreta risposta a tutti i tipi di esigenza e di spedizione.
la sostituzione di alcuni componenti. Il sistema consente inoltre di svolgere simulazioni o test di verifica. La piattaforma IIoT Goglio MIND è il risultato della continua evoluzione di un sistema che – per ampiezza di funzioni, opzioni e moduli operativi – è la più avanzata soluzione Web IIoT attualmente disponibile per la gestione degli impianti industriali di confezionamento. Goglio è inoltre in grado di integrare nel sistema Goglio MIND altri impianti a monte e a valle delle proprie linee –dalle macchine di processing fino agli impianti di confezionamento secondario e pallettizzazione – così da garantire al cliente una visione complessiva di tutto il processo.
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rodotti&Tecnologie Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023
P
pallets, per un futuro più sostenibile
più efficienza e meno imprevisti con goglio mind
P rodotti & Tecnologie
seamless, automated packaging by
Schubert-Pharma
The combination of stateof-the-art machine technology, packaging expertise, comprehensive engineering and consulting as well as many years of experience in the packaging of pharmaceuticals, makes Schubert-Pharma a reliable, trustworthy partner for highly efficient and cost-effective toploading solutions in the secondary packaging sector.
Secondary packaging for pharmaceutical products is subject to stringent product protection and labelling requirements. A consistently high-quality, reliable, safe and controlled packaging process is therefore absolutely essential in the pharmaceutical sector.
With the robot-assisted digital top-loading machines from Schubert-Pharma, pharmaceutical manufacturers benefit from a fully automated, highly efficient packaging solution in a single line. Even third-party units can be seamlessly integrated into the modular systems. To this end, the packaging machine manufacturer develops secondary packaging that is perfectly matched to the process and which also meets sustainability requirements for recyclability and resource conservation.
Especially for medicinal products and other pharmaceuticals, both manufacturers and end customers have to be able to rely one hundred percent on the quality and integrity of the products. Secondary packaging is therefore just as important as primary packaging for product protection during transport, storage and ultimately handling. This is why Schubert-Pharma has specialised in top-loading applications in pharmaceutical end-of-line packaging for over 20 years and has steadily evolved into a major partner of the international pharmaceutical industry.
As a unit of Schubert Packaging Systems GmbH, Schubert-Pharma has been under the management of Managing Director Johannes Schubert, the grandson of company founder Gerhard Schubert, since July 2021. Karin Kleinbach has also joined the team as Sales Manager.
Top loading for secondary packaging, seamlessly in a single line
Whether vials, pens, ampoules, patches, infusion bags, syringes, devices or combination products – packaging in
the top-loading process is ideally suited for a wide range of pharmaceutical products. Karin Kleinbach explains: “The more complex the packaging process is in secondary packaging, for example with products that consist of several components or with combination packs, the more efficient and cost-effective top-loading is.” Schubert-Pharma not only offers innovative packaging systems, it also accompanies each project individually under the umbrella of Schubert Packaging Systems with an extensive range of engineering services. These extend from machine and line design, through general project management and consulting services, to optimisation of the supply chain and performance of existing packaging lines. On request, Schubert-Pharma can also act as a general contractor and providecomplete manufacturer-independent turnkey solutions. “We develop customer-specific solutions that bring out the very best in terms of safety, reliability, efficiency and cost-effectiveness. Depending on the requirements, we also use machines or units from other manufacturers, which we integrate seamlessly into a line,” says Karin Kleinbach. This enables a wide variety of processes and functions to be implemented within a single line. In addition to the erection of boxes and inner compartments and the careful loading and sealing of secondary packaging, this often includes, for example, all processes for labelling, quality control or serialisation.
Robot-assisted, flexible packaging machines
Schubert’s digital packaging machines are robot-assisted. This ensures controlled, efficient packaging processes from A to Z. The use of proven hardware and software modules from Schubert’s own portfolio guarantees a high level of product safety. The interface-free solutions for track & trace and serialisation also comply with all existing
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Johannes Schubert, Managing Director of Schubert Packaging Systems and Schubert-Pharma
Karin Kleinbach, Sales Manager of Schubert-Pharma
global regulations for pharmaceutical packaging regarding counterfeit prevention and product traceability.
At the same time, the Schubert lines offer pharmaceutical manufacturers a high degree of flexibility thanks to their modular machine concept. “A format changeover usually only takes about half an hour,” reports Karin Kleinbach. The exchange of the robot tools via plug &play, saves the time-consuming startup after a format change and results in the best packaging being produced immediately upon start-up. For the fast production of new format parts, customers can produce 3D-printed parts themselves: Schubert’s complete PARTBOX system consisting of a streaming platform, 3D printer and filament material, delivers a reliable high quality printing process.
Expertise in packaging development and optimisation
In the pharmaceutical industry, achieving a flawless packaging result also requires that the packaging and the line are perfectly coordinated with each other. Only then can processes run efficiently and at high performance. The earlier Schubert-Pharma is involved in a customer project, the more the pharmaceutical companies benefit from the packaging experts’ know-how. This enables processes and the packaging design to be defined together with the customer right at the beginning
of the collaboration and adapted or optimised as required. Indeed, the choice of packaging material, the dimensions, the cut and the machine operability play a significant role in determining the processes in a fully automated system. With comprehensive expertise in this area, Schubert-Pharma can not only make recommendations on the selection of materials and the design of the packaging, but can also develop customised cardboard packaging as an alternative. With well thought-out solutions, it is also possible to reduce the time and effort involved in changing formats or to switch to more envi-
ronmentally friendly packaging. “Our overarching expertise in the areas of packaging, systems engineering and consulting promises our customers future-proof, high-performance solutions from a single source that more than pay for themselves in the long term,” says Karin Kleinbach.
Project management from a single source
“From a single source” also means that every customer project at Schubert-Pharma is under the responsibility of a dedicated project manager. He or she is the contact person for any questions, from cost planning, timing, the necessary suppliers and the involvement of external companies, to the validation of the packaging machine and the smooth commissioning in the manufacturer’s production facilities. During the FAT (Factory Acceptance Test), i.e. the acceptance of the line at the Schubert factory, the entire line is tested, documented and validated. Based on these protocols, customers are given transparent information on all tests and can therefore be sure that the machine fully meets all pharmaceutical, regulatory and hygienic requirements. With oneweek practical seminars on machine operation, the customer’s staff will also receive the required training or follow-up training to operate the machine expertly and autonomously. |
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rodotti&Tecnologie Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023
P
Cama Group progetta una linea monoblocco flessibile e ad alta velocità
Un’azienda statunitense ha scelto Cama Group per sviluppare un impianto destinato al confezionamento secondario di assorbenti interni. La linea, che sarà installata nei prossimi mesi, è particolarmente flessibile grazie alla presenza di un sistema a carrelli magnetici indipendenti per il trasporto delle confezioni.
Cama Group è un attore di riferimento a livello globale nella progettazione e produzione di linee d’imballaggio secondario ad alta tecnologia per le principali multinazionali che operano nel settore alimentare e del nonfood. Di recente, un’importante azienda del Nord America ha scelto di affidarsi a Cama Group per realizzare una linea per il confezionamento secondario di assorbenti interni. Per scoprire di più su questo innovativo progetto, abbiamo intervistato Davide Di Lorenzo, Sales Engineering Manager.
➣ Quali erano le esigenze del cliente alla base del vostro progetto?
L’esigenza principale era sviluppare una linea che potesse realizzare confezioni di formato diverso per contenere un numero variabile di assorbenti interni (da un minimo di 8 a un massimo di 48 pezzi) e varietà differenti dello stesso prodotto. Come Cama Group, abbiamo una grande esperienza nei progetti multigusto
realizzati nel settore del food e proprio questa nostra specializzazione ha convinto l’azienda americana a rivolgersi a noi, chiedendoci di progettare una linea ad alta velocità, in grado di lavorare fino a 1800 tamponi al minuto. Serviva una linea flessibile per creare confezioni che, al loro interno, possano contenere una, due o tre varianti (Regular - Sport - Ultra). Io seguo principalmente il mercato del Nord America, dove è molto comune avere confezioni multigusto o multivarietà per qualsiasi prodotto, alimentare e non solo.
➣ Qual è la configurazione della linea progettata?
La risposta di Cama Group alle esigenze del cliente è una linea monoblocco dotata di sistemi di carrelli magnetici indipendenti per garantire flessibilità e alta velocità. La linea è composta da stazioni robotiche e presenta tre ingressi per poter caricare, in caso di necessità, i prodotti nelle tre varianti disponibili.
La prima stazione è quella di formatura
delle scatole e offre la possibilità di formare anche più di una scatola alla volta. Successivamente, la scatola viene inviata al robot 1 che è quello di carico dei prodotti, poi passa al robot 3, perché la velocità è alta e le scatole devono avere un certo buffer prima di essere riempite. Lo step successivo è il passaggio alla stazione dove viene inserito nella scatola il foglietto illustrativo, che presenta caratteristiche peculiari. La macchina lo riceve piatto, successivamente, creando una sorta di L grazie a un sistema robotico, lo inserisce in mezzo agli strati di prodotto. Una volta inserito il foglietto, le scatole arrivano al robot 2 che le chiude e le scarica su un
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C A sy H istory
CAseHistory
sistema a carrelli magnetici indipendenti che le espelle dalla linea. Da qui le scatole vengono inviate ad una linea di imballaggio terziario (sempre di Cama) per la spedizione. Grazie a questo sistema di carrelli magnetici, possiamo gestire diversi formati di scatole con cambi di formato veloci e creare i buffer necessari per un impianto ad alta velocità, ciò significa elevata efficienza e flessibilità. L’impianto progettato è composto da tre linee molto simili: la prima è pensata per confezioni a tre varianti, mentre nella seconda e nella terza verranno create scatole con due varianti di prodotto, anche se è prevista una predisposizione per la terza variante. La linea a tre ingressi può ricevere 1800 prodotti (600 per ingresso) ed è in grado, eventualmente, anche di gestire anche solo una o due varianti.
➣ Quali sono le caratteristiche di valore aggiunto che contraddistinguono l’impianto?
I plus più evidenti della linea sono la presenza del sistema a carrelli magnetici indipendenti, su cui si muovono le navette che trasportano le scatole e la possibilità di utilizzare un unico monoblocco per riempire una confezione con tre varianti di prodotto. Queste caratteristiche rendono l’impianto molto flessibile e rappresentano il motivo principale che ha guidato il cliente nella sua scelta. Diversi competitor propongono sistemi dove la linea non è un monoblocco, ma sono previste diverse stazioni di carico e isole separate. Un sistema di questo genere ha un ingombro maggiore, risulta più impegnativo a livello di manutenzione e dispendioso come consumi. Il processo, in quei casi, può risultare meno fluido, poiché è necessario posizionare dei buffer tra una stazione e l’altra, il che influisce sulla performance. Flessibilità, velocità e risparmio energetico sono quindi i principali punti di forza di questo progetto. La linea è attualmente in fase di finalizzazione del design e contiamo di riuscire a installarla e metterla in servizio entro fine 2023.
➣ In una linea come questa, quanto conta la parte software e automazione?
La parte software in questa linea è molto avanzata. La progettazione di questo impianto ha coinvolto tante risorse di Cama Group sui versanti software e Ricerca & Sviluppo. Questo progetto rappresenta una grossa opportunità per Cama per sviluppare e creare nuove tecnologie. Il livello di complessità è alto perché sono linee ad alta velocità e tutto questo lavoro può creare nuove prospettive per il Gruppo. Cama Group è presente sul mercato americano con sede produttiva dal 2010. Attualmente circa il 40% del nostro fatturato proviene da quest’area e ogni anno le
vendite negli Stati Uniti aumentano del 5-6%. Con un progetto ambizioso come questo, puntiamo a penetrare ancora di più nel mercato Personal care, mentre parallelamente lavoriamo per entrare anche nel settore della cosmesi. |
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Imballaggi nuovo regolamento ue e impatto sulla filiera
L’obiettivo del nuovo Regolamento UE è ridurre i rifiuti di imballaggio del 15% pro-capite per ogni Paese entro il 2040. Un obiettivo che sembra prescindere da uno studio accurato sui motivi reali che fanno crescere gli imballaggi e non tiene conto del percorso fatto e degli impegni della filiera a livello ambientale.
Entro il 2030 il 20% delle vendite di bevande take-away dovrà essere servito in imballaggi riutilizzabili o usando i contenitori dei clienti, per arrivare all’80% nel 2040; saranno vietate le confezioni monouso all’interno di bar e ristoranti e i flaconcini negli hotel; è prevista una quota obbligatoria di contenuto riciclato nei nuovi imballaggi di plastica. I prodotti in plastica biodegradabile commercializzati in Ue dovranno avere un’etichetta per mostrare quanto tempo impiegheranno a biodegradarsi, in quali circostanze e in quale ambiente. Gli imballaggi destinati al compostaggio industriale saranno consentiti solo per bustine di tè, cialde di caffè, adesivi per frutta e verdura e sacchetti di plastica molto leggeri. Queste sono solo alcune delle prospettive considerando il nuovo regolamento. Il riutilizzo, insieme alle norme contro gli extra imballaggi, sembra quindi essere la strada indicata dal regolamento per ridurre gli imballaggi. Non c’è dubbio che, nella gerarchia della gestione dei rifiuti, il riuso sia preferibile al riciclo: ma appare contestabile spingere sul primo a prescindere da analisi precise (LCA o LCC) sulle valutazioni di impatto, sulla reale sostenibilità economica e ambientale del riuso verso il riciclo. Nella lista negativa di imballaggi vietati o considerati non riciclabili a tendere sono finite alcune tipologie di imballaggi in plastica o compositi per prodotti ortofrutticoli freschi, per alimenti e bevande in Horeca; dal 2030, per imballaggi ritenuti non riciclabili (base carta con plastica non separabile; barriera/rivestimenti). La definizione di riciclabilità introdotta dallo stesso Regolamento spiega che
un imballaggio è da considerare riciclabile solo se c’è un effettivo sistema industriale di selezione e avvio a riciclo, ma poi presenta liste negative, a prescindere dal fatto che molti degli imballaggi in questione, in Italia per esempio, sono riciclabili e riciclati. Molte le voci che si sono alzate dalle associazioni e dai protagonisti della filiera…
Le opinioni
Riccardo Cavanna, Presidente di Ucima: “Noi non siamo contro il cambiamento. Il problema è che questo regolamento sta creando confusione. Noi abbiamo avuto sempre un ruolo da protagonisti nel portare la filiera a raggiungere importanti risultati in termini di circular economy, ma abbiamo bisogno di un approccio concreto e che valorizzi il percorso intrapreso fin ora. L’obiettivo comune è la salvaguardia del nostro Pianeta”. Dario Previero, Presidente di Amaplast: “La fattibilità tecnica del nuovo regolamento non è un aspetto da poco e va valutata attentamente. Fare fronte comune tra Associazioni ha lo scopo di poter dar voce alle perplessità delle aziende e poter lavorare per la miglior soluzione possibile”. Alberto Palaveri, Presidente di Giflex: “Credo che questo regolamento non acceleri lo sviluppo, ma bensì lo freni. Il rischio è ritrovarsi le nostre aziende più povere e i consumatori meno tutelati sotto il profilo della sicurezza”. Marco Ravazzolo, Confindustria – Politiche industriali e per la sostenibilità: “Non accettiamo lo spostamento di paradigma del nuovo regolamento europeo dal riciclo al riuso. È un approccio non suffragato da dati scientifici. Un esempio: il massivo uso di acqua per permettere il riutilizzo”. Il Sen. Luca de Carlo, Presidente della Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato: “Non bisogna farsi intimorire da mode ideologiche che criminalizzano la plastica. L’Italia rappresenta un modello per il riciclo, va difeso”.
Francesca Stevens, Segretario Generale EUROPEN (The European Organization for Packaging and the Environment): “In Italia c’è grande attivismo da parte di Confindustria e del governo per difendere le istanze della filiera italiana del packaging. Da altri paesi le resistenze sono più morbide, ma serve coesione da parte di tutti perché la strada che si sta percorrendo è rischiosa per molti aspetti”. |
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Imballaggi in carta performanti e sostenibili
Il seminario “Materiali emergenti per l’imballaggio cellulosico con proprietà barriera”, organizzato da Comieco con la partecipazione del Politecnico di Milano, ha puntato i riflettori sullo stato dell’arte della tecnologia in termini di performance e riciclabilità.
Cresce l’impegno delle aziende nel realizzare imballaggi sostenibili, anche nelle fasi di raccolta differenziata e riciclo. La sfida maggiore consiste nel combinare queste qualità con le proprietà di barriera del packaging per preservare inalterato il prodotto contenuto. In questo contesto la carta ha assunto un ruolo chiave: si presta, infatti ad essere utilizzata in accoppiamento con altri materiali (per esempio polimeri o alluminio), per ridurne la componente idrofila. Nascono così modelli di imballaggi “complessi” a prevalenza carta, impossibili da separare manualmente, ma che possono essere conferiti nella raccolta differenziata dei materiali cellulosici e riciclati dalle cartiere. Non è un caso che nell’ultimo anno tra le tipologie di imballaggi cellulosici, l’immesso al consumo dei cosiddetti “compositi” abbia registrato il più alto incremento: la stima è circa del 25%.
“Il forte aumento di immesso al consumo di imballaggi compositi mette al centro dell’attenzione di istituzioni, aziende e consumatori la necessità di garantirne la riciclabilità attraverso l’utilizzo di una componente cellulosica sempre più preponderante e che, attraverso innovazione e impiego di nuove tecnologie, possa acquisire proprietà ‘di barriera’ maggiori”, ha commentato Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco. “Proprio per favorire questo processo, il primo progetto classificato tra i settanta finanziati dal PNRR e dedicati
all’ambito della carta avrà proprio l’obiettivo di finanziare la costruzione di impianti finalizzati alla produzione e al riciclo di imballaggi compositi a base cellulosica sostenibili e riciclabili”.
L’innovazione dei materiali
Durante il seminario Comieco, che si è tenuto lo scorso 1 febbraio presso ADI Design Museum, è stata presentata la ricerca “Imballaggio cellulosico con proprietà barriera. Stato dell’arte e innovazione dei materiali” del Politecnico di Milano. Dallo studio è emerso un mercato molto variegato. Oggi prevalgono gli imballaggi cellulosici con proprietà barriera tramite laminazione ed estrusione. Cresce l’interesse verso dispersioni polimeriche, ma anche verso derivati cellulosici su scala micro- e nano-metrica, cariche minerali e polimeri biobased. Oltre alle performance di questi materiali, si dovrà valutare il loro comportamento nel processo di riciclo paragonando gli impatti economico-ambientali-prestazionali rispetto a controparti laminate o estruse che generano sì più scarto, ma che può essere più facilmente separato post- spappolamento. I parametri e la metodologia per la valutazione della riciclabilità dovranno essere aggiornati per includere gli impatti delle soluzioni alternative, in un processo di costante evoluzione che permetta alle aziende e ai consumatori di effettuare scelte consapevoli.
Storie di successo Di seguito le case history sulle soluzioni innovative per gli imballaggi cellulosici con trattamenti a effetto barriera presentate durante il seminario dalle aziende partecipanti: L’Oreal presentata da Sara Appiani, BP Buyers’ Team Leader, Tetra Pak presentata da Lorenzo Nannariello, Sustainability Manager South Europe, Gruppo Sada presentata da Valentina Sada, Responsabile Marketing e Comunicazione, Easysnap Technology presentata da Andrea Taglini, Ceo. L’Oréal ha avviato da tempo un processo di corporate sustainability che, oltre all’impegno sociale dedicato all’inclusività per le categorie di lavoratori fragili, pone massima attenzione alla riciclabilità del packaging dei suoi prodotti. L’azienda, infatti, si è posta come obiettivo per il 2030 che il 100% della plastica utilizzata nei packaging derivi da fonti biobased o sia riciclata e di realizzare il 100% dei nuovi espositori per i punti vendita eco designed, prendendo in considerazione nel processo di ideazione i principi
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mb A ll A ggi & A mbiente
I
ImbAllAggi&Ambiente
di economia circolare. L’Oréal vuole mettere a disposizione del consumatore soluzioni sostenibili e in quest’ottica ha sviluppato, in partnership con Albéa, il tubo in laminato a prevalenza carta utilizzato ad esempio per Lipikar Baume AP+M Corpo del marchio La Roche Posay. Il pack è vincitore del premio Tube of the Year 2022 e consente una riduzione pari all’80% del peso della chiusura – rispetto ad una chiusura standard – e utilizza il 60% in meno di plastica rispetto al packaging standard.
Tetra Pak ha fatto dell’imballaggio composito a prevalenza carta uno dei suoi core business, guida la ricerca e lo sviluppo di sistemi di confezionamento capaci di guardare al futuro.
Tra gli obiettivi di questo impegno, semplificare la struttura del materiale di imballaggio, ridurre la plastica vergine di origine fossile e incrementare la quota di carta, continuando a dare un contributo tangibile alla filiera in termini di economia circolare e di riduzione delle emissioni di carbonio e a garantire sicurezza, durata e qualità di cibi e bevande.
Gruppo Sada, che da oltre cent’anni produce imballaggi in carta e cartone, su
sollecitazione dei propri clienti (per la maggior parte grandi brand), ha sperimentato diverse soluzioni per aumentare la riciclabilità del packaging composito destinato soprattutto ai comparti del food: dalle carte trattate per il mercato grocery all’accoppiamento con film in PET per le confezioni dedicate ai prodotti caseari. Tuttavia, queste soluzioni presentano delle criticità spesso associate alla lontananza dei fornitori con lunghi tempi di consegna, agli aumenti di step di processo e alle difficoltà della lavorazione di materiali biobased sugli ondulatori per la lavorazione del cartone. Una soluzione efficace e innovativa è stata individuata nella tecnica della spalmatura di particolari vernici antiumido sugli ondulatori, in grado di applicarle in maniera omogenea con qualsiasi viscosità. Questa tecnica, utilizzata per prima in Italia e in Europa da Gruppo Sada, permette il trattamento diretto in sede con l’abbattimento dei tempi di consegna, degli step di processo e con l’assenza di trasporto su gomma e relative emissioni di CO2. Easysnap, azienda emiliana con sede a Modena ed entrata a far parte della galassia Gualapack dal 2021, propone modelli di packaging a base carta all’avanguardia, basati su una filosofia innovativa: realizzare confezioni sostenibili e universalmente accessibili, in grado di avere un impatto ambientale minimo, eliminare lo spreco di prodotto ed essere aperte facilmente da chiunque. Il risultato è il packaging Papersnap che con l’85% di carta utilizzata proveniente da fonti certificate FSC, si candida ad essere la confezione monodose per liquidi e semiliquidi con la più alta percentuale cartacea al mondo. Le funzionalità di questo packaging prevedono un’erogazione del 98% del prodotto che ne azzera lo spreco, la totale assenza di aria all’interno per ottimizzare lo spazio e la riduzione delle emissioni di CO2 durante il trasporto, oltre a una facilità di apertura senza precedenti grazie alla tecnologia di apertura brevettata che garantisce una completa erogazione del prodotto semplicemente piegando il packaging a metà con una sola mano. |
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C onverting & L abel
Etichette sleeve un mercato sempre dinamico
Il mercato delle sleeve shrink e stretch è stato valutato per 10,37 miliardi di dollari nel 2020 e ci si aspetta una crescita che raggiungerà i 15,55 miliardi entro il 2026, con un CAGR del 6.52% rispetto al periodo 2021-2026.
Negli ultimi due decenni, l’industria delle etichette e dell’imballaggio ha sperimentato una grande innovazione di prodotto. L’etichetta sleeve è una di quelle soluzioni innovative che sono sempre più diffuse nel panorama degli imballaggi. Le etichette sleeve sono colorate e avvolgono i contenitori creando un accattivante effetto estetico. Le sleeve si distinguono fondamentalmente in due categorie: etichette shrink ed etichette stretch. Le shrink è estremamente popolari sul mercato e sono ampiamente usate nell’industria dell’imballaggio. Le etichette shrink si adattano facilmente alla forma del contenitore, aumentando così la visibilità del prodotto e l’attrattiva nei confronti del consumatore. L’etichetta stretch, invece, è pronta per l’uso e può adattarsi facilmente a contenitori di forme diverse. Oltre alle caratteristiche estetiche, l’etichetta stretch è apprezzata perché è ecologica. Infatti, questa tipologia di etichette è priva di adesivo o calore e si basa solo sull’elasticità per mantenere la forma del contenitore. Le etichette shrink sono ideali per l’etichettatura di packaging in cui il prodotto viene generalmente confezionato a velocità elevata (fino a 800 contenitori al minuto). Le etichette stretch e shrink sono realizzate in poliestere o plastica e avvolgono l’intero perimetro di un prodotto, adattandosi alla geometria unica di qualsiasi confezione.
Trend di un mercato competitivo
Si prevede che la ricerca di prodotti sempre più accattivanti sullo scaffale guiderà la crescita del settore delle etichette. Le sleeve hanno il vantaggio di mettere in risalto il prodotto agli occhi dei consumatori. Le etichette stretch e shrink hanno ampliato le possibilità per i designer di imballaggi e brand owner di comunicare il proprio messaggio, garantendo sempre gli standard di sicurezza. L’etichetta viene applicata a ogni confezione in diversi modi, fino a coprire il prodotto a 360°. La copertura extra fornita dalle etichette sleeve su tutto il corpo del prodotto garantisce lo spazio necessario per design colorati e
accattivanti. Le sleeve a corpo intero offrono ai brand owner più spazio per comunicare con i clienti attuali e potenziali. Con rigide normative sull’etichettatura sia per i prodotti alimentari che per i prodotti farmaceutici già in atto o in arrivo, si prevede che disporre di spazio aggiuntivo per conformarsi agli standard normativi mantenendo la capacità di un prodotto di catturare lo sguardo dei consumatori aumenterà l’importanza delle etichette sleeve. Inoltre, le shrink offrono una maggiore flessibilità ai produttori che possono utilizzare la forma del packaging per migliorare l’attrattiva del marketing. Inoltre, consentono ai produttori di utilizzare un unico contenitore incolore e differenziare prodotti e linee con le loro etichette. Con il passaggio a monoporzioni e contenitori più piccoli, le sleeve saranno ideali per raggruppare più contenuti su superfici più piccole. Il panorama competitivo per il mercato delle etichette shrink e stretch è altamente frammentato, con diversi attori di piccole e medie dimensioni in tutte le aree geografiche. L’accresciuta necessità di personalizzazione porta alla proliferazione di attori più piccoli che soddisfano le esigenze di customizzazione di tutti i consumatori.
Asia-Pacifico, mercato in forte crescita
La regione dell’Asia-Pacifico è emersa come un importante mercato per le etichette sleeve shrink e stretch, trainato principalmente dalle economie emergenti di India e Cina. Le principali forze trainanti nella regione dell’Asia-Pacifico includono l’aumento della popolazione urbanizzata e la crescente domanda di alimenti confezionati. Inoltre, la facile disponibilità di film polimerici e il basso costo della manodopera stanno ulteriormente stimolando la crescita del mercato.◗
Fonte: Mordor Intelligence
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High Mid Low Fonte: Mordor Intelligence Crescita del mercato delle Sleeve 2023 Fonte: Mordor Intelligence 2028 CAGR 6,52% Regional Growth Rates
Shrink and Strech Labels Market Growth Rate Geography (2020-2025)
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interpack semplicemente unica!
Una superficie occupata grande quanto 37 campi da calcio, circa 2700 gli espositori provenienti da tutto il mondo e 65 anni di storia, questi i numeri di un’edizione che si preannuncia già un successo. In conferenza stampa a Milano con i giornalisti di settore, Thomas Dohse, Project Director di interpack, e Armando Honegger della Honegger, società rappresentante per l’Italia di Messe Düsseldorf, hanno spiegato come da sempre interpack rappresenti una fonte di stimolo per concetti e visioni innovativi, sostenuta da un programma collaterale di seminari ed eventi in continua espansione.
Apprezzata la presenza di Richard Clemens, Managing Director di VDMA, che ha presentato i più importanti trend del momento – connettività, sicurezza e sostenibilità – e sottolineato l’impatto che questi avranno sul futuro di un settore in continuo mutamento come quello del packaging. Motivo d’orgoglio è la forte presenza di aziende italiane tra gli espositori: il nostro Paese è infatti al secondo posto per numero di presenze, dopo la Germania, anche nel 2023.
Dal 4 al 10 maggio 2023, al motto di “Simply unique”, torna interpack, più grande che mai.
Dopo sei anni di assenza forzata, la fiera più importante al mondo per il settore del packaging e delle industrie di processo registra già il tutto esaurito.
Unica al mondo per ampiezza e varietà di prodotti e per la sua capacità di rappresentare il mercato mondiale a 360 gradi, ancora una volta interpack presenta una panoramica completa dell’offerta di mercato per il settore del packaging e delle industrie di processo affini… una fiera “semplicemente unica”, come recita il suo motto. Per agevolare la visita, le 18 aree espositive sono organizzate intorno alle principali categorie di prodotto: food, bevande, dolciumi, prodotti da forno, prodotti farmaceutici, cosmetici, non-alimentari e prodotti industriali. Le altre sezioni, nello specifico materiali e prodotti per l’imballaggio, macchinari per etichette e timbri, produzione dei materiali di imballaggio e soluzioni con stampa integrata, sono raccolte a loro volta in un’area dedicata. È previsto uno spazio apposito anche per gli espositori di “components”, fiera partner parallela a interpack. I visitatori potranno quindi godere di un’esperienza ottimizzata e pianificata in modo efficiente.
La domanda internazionale di macchinari Nonostante una generale instabilità economica, secondo i dati pubblicati dalla VDMA, la richiesta di macchinari e attrezzature dedicati alla produzione, lavorazione e imballaggio di prodotti alimentari, bevande, farmaci e cosmetici è in continua crescita in tutto il mondo. Dopo un calo di 7 punti percentuali nel 2020, fino a un valore di 41 miliardi di euro, dovuto alle conseguenze della pandemia da Coronavirus, il commercio internazionale di macchinari dedicati a lavorazione e imballaggi alimentari ha visto una rimonta nel 2021. Secondo i dati preliminari, il settore ha raggiunto un valore di 44 miliardi di euro, con una crescita del 6% rispetto all’anno precedente ed è quindi tornato ai numeri registrati prima della pandemia. I principali attori di questa ripresa sono Germania e Italia, che dominano il mercato. Nel 2021, la Germania ha registrato una percentuale di esportazioni rispetto alle vendite interne dell’84%, raggiungendo il 21% del volume mondiale degli scambi e affermandosi come leader nella produzione di macchinari per lavorazione e imballaggio alimentari. Le esportazioni sono cresciute di quasi il 5% nel 2021, raggiungendo un valore di 9 miliardi di euro. Subito dietro l’Italia, che registra spedizioni per un valore totale di 8,9 miliardi e un incremento dell’8% rispetto all’anno precedente. A una certa distanza seguono la Cina, i Paesi Bassi, gli
56 Eventi Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023
Stati Uniti, Svizzera, Francia, Giappone, Spagna e Canada. Ognuno di essi occupa una fetta del mercato internazionale dal 10 al 2%. Il 43% dei macchinari per la lavorazione e l’imballaggio degli alimenti spediti in tutto il mondo è diretta verso l’Europa. La regione che, nel tempo, ha registrato il più alto numero di vendite è stata l’Asia, che rappresenta il 19% delle esportazioni, esattamente come il Nord America. Seguono l’America Latina al 7%, l’Africa al 6%, il Medio Oriente al 4% e l’Australia/Oceania al 2%.
La gestione delle risorse
Due dei temi chiave all’interno dell’industria del food e del packaging a livello mondiale sono economia circolare e gestione delle risorse. L’economia circolare prevede di non trattare un materiale come rifiuto di cui liberarsi una volta esaurita la sua utilità, ma invece riutilizzarlo come materia prima di alta qualità grazie a processi intelligenti. Un aspetto essenziale sarà proprio quello di usare meno materiale possibile per l’imballaggio. Puntare a un’economia circolare poi significa anche sviluppare imballaggi facili da riciclare. Anche gli imballaggi realizzati a partire da fonti rinnovabili sono sempre più richiesti. Uno dei materiali principali è la carta, mentre le bioplastiche si affermano come alternativa ai classici imballaggi in plastica. Inoltre, in tutti quei Paesi che non hanno impianti di riciclo adeguati o un sistema di raccolta, sarà necessario sviluppare, o costruire, le infrastrutture necessarie o creare incentivi per la popolazione.
Al giorno d’oggi le aziende affrontano una sfida complessa: incrementare l’efficienza produttiva mantenendo una condotta sostenibile e responsabile e facendo un uso oculato delle scarse risorse disponibili. La parola
chiave, in questo contesto, è gestione delle risorse. Tra le soluzioni più diffuse per risparmiare elettricità e altre risorse e aumentare l’efficienza energetica ci sono le tecnologie di controllo intelligente e automazione.
Le tecnologie digitali
Lo sviluppo delle tecnologie digitali e l’uso dei dati sono fattori cruciali nel settore alimentare, farmaceutico e del packaging perché rappresentano l’opportunità di ridisegnare i processi di produzione generando dati, ottimizzando le procedure esistenti e monitorando i risultati economici in tempo reale. L’utilizzo di questi strumenti può incrementare l’efficienza di un intero impianto, ottimizzando l’utilizzo delle risorse e permettendo un uso più flessibile dei macchinari. Da ultimo, l’uso di tecnologie digitali riduce i costi di produzione, manutenzione e riparazione.
La sicurezza dei prodotti
Sia il settore alimentare che quello farmaceutico mettono al centro sicurezza e igiene. Per garantire processi produttivi sicuri e igienici e implementare i rigidi requisiti e le linee guida internazionali, la progettazione dei macchinari diventa un tema chiave e viene costantemente ottimizzata. Uno dei prerequisiti di base per assicurarsi di essere in linea con le linee guida in tema di igiene e sicurezza è la possibilità di effettuare una pulizia che non lasci alcun residuo. I sistemi clean-in-place (CIP) sono tra i più diffusi.
Un packaging intelligente può contribuire in modo significativo a ridurre gli sprechi di cibo, fornendo informazioni sullo stato del prodotto. Sistemi informatici track & trace altamente efficienti assicurano una tracciabilità totale e continua lungo tutta la catena del valore, garantendo quindi una totale trasparenza. Inoltre, sono in grado di individuare i punti deboli del sistema logistico. |
57 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023
EVENTI
SPS Italia 2023
innovazione, sostenibilità e formazione
Nonostante le numerose sfide, l’industria italiana ha registrato una notevole crescita economica nel 2022, trainata in gran parte dal manifatturiero. Con queste ottime premesse inizia il conto alla rovescia per l’undicesima edizione di SPS Italia, la fiera dell’automazione e del digitale per l’industria intelligente e sostenibile, che si terrà a Parma dal 23 al 25 maggio.
Èstato presentato con una conferenza stampa a MADE Competence Center Industria 4.0 il progetto SPS Italia 2023. “Innovativa per Vocazione” è il claim della fiera. Innovazione che in ambito fieristico, ma non solo, trova le basi nello scambio di esperienze, nella capacità di ascoltare il mercato e offrire contenuti e spunti d’interesse a tutti i livelli della filiera. “È sempre un piacere incontrarci in occasione della presentazione di SPS Italia. Sono molte le iniziative in campo per l’undicesima edizione, tutte nella direzione di un dialogo sempre più stretto tra fornitori di tecnologie e manifatturiero. La risposta è positiva, con 6 padiglioni e nuove adesioni in crescita del 20% siamo ottimisti e guardiamo alla fiera di maggio come un momento cruciale per l’innovazione delle nostre imprese, per scoprire le tecnologie abilitanti per la fabbrica, conoscere i nuovi trend, confrontarsi sulla trasformazione green e digitale del manifatturiero”, ha affermato Donald Wich, amministratore delegato Messe Frankfurt Italia. Andrea Bianchi, presidente ANIE Automazione, ha insistito su alcuni dati rappresentativi del mercato: “ANIE Automazione conferma la sua partecipazione a SPS Italia attraverso diverse iniziative. Accanto alla presenza istituzionale, con uno stand dedicato all’Associazione, svilupperemo nelle tre giornate un percorso tecnologico attraverso una serie di eventi organizzati a cura dei nostri gruppi di lavoro oltre a un’importante collaborazione con la OPC-UA Foundation. Il 2022 è stato ricco di soddisfazioni con il mercato in crescita di oltre il 20% secondo le ultime stime; pur senza dimenticare l’incertezza generale, i soci si
esprimono con toni positivi e ipotizzano una piccola ulteriore crescita per il 2023. Confidiamo, ovviamente, nella conferma delle aliquote del Piano Transizione 4.0 e nel miglioramento delle condizioni geopolitiche che hanno inciso in modo sensibile sulla disponibilità di materiali e sui costi dell’energia”.
SPS Italia, innovativa per vocazione
Sei padiglioni accolgono il meglio delle tecnologie dell’automazione a servizio della trasformazione dell’industria in ottica 4.0. L’area District 4.0 con demo funzionanti e casi applicativi illustra le potenzialità delle soluzioni di Digital&Software, Robotica e Meccatronica, Additive Manufacturing. Alle aree tematiche già consolidate se ne aggiunge una nuova, che vuole offrire al visitatore un percorso dimostrativo sulle soluzioni più innovative e sostenibili. L’automazione che avanza ed evolve si trasforma per rispondere alle esigenze odierne dell’industria manifatturiera. Un percorso che consentirà al visitatore di soffermarsi sui temi della sostenibilità, circolarità e flessibilità. L’area “Sustainable Innovation” valorizzerà il ruolo delle smart production solutions con le tre principali accezioni: automazione al centro della sostenibilità; digitale come tecnologia a supporto della sostenibilità; tecnologie emergenti per la sostenibilità. La tematica sarà centrale anche nel palinsesto convegnistico, oltre che in occasione della tavola rotonda inaugurale anche nei convegni scientifici, insieme a 5G, additive manufacturing e cyber security. Per favorire e migliorare l’esperienza del visitatore
58 Eventi Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023
rispetto all’offerta saranno disponibili sulla app ufficiale della fiera dei percorsi che aiuteranno ad orientarsi creando un itinerario ad hoc basato su settori di applicazioni o tecnologie abilitanti di interesse. Un percorso Sostenibilità sarà inoltre dedicato alle soluzioni di automazione e digitale più sostenibili esposte in tutto il quartiere.
Position Paper
Insieme al Comitato Scientifico, SPS Italia promuove una nuova iniziativa, volta a identificare i bisogni delle realtà imprenditoriali italiane in termini di tecnologia.
Position Paper è il documento che verrà redatto con lo scopo di definire obiettivi specifici utili a favorire concretamente un cambio di paradigma tecnologico.
“Le esperienze con cui ci siamo confrontati in ambito 4.0 in questi anni, come comitato scientifico, nelle varie aree industriali in cui operiamo quotidianamente, ci hanno spinti ad una necessaria riflessione su come collegare i bisogni aziendali, influenzati da nuovi fattori in continua evoluzione (supply chain resiliance, sustainability, solo per fare alcuni esempi), con l’esteso panorama di tecnologie disponibili e come allineare il modello organizzativo al cambiamento”, sono le parole di Maurizio Mangiarotti, VP Engineering Automation GSK, che nel suo intervento relativo al progetto ha sostenuto l’importanza di prendere posizione in questo ambito. “Prendere posizione perché è importante evidenziare come la strategia di automazione, più che l’implementazione di singole tecnologie innovative, possa essere la strada giusta da percorrere per rispondere alle mutate necessità industriali. Prendere posizione perché è fondamentale che il cambio di paradigma porti anche a valutare con lenti nuove i modelli organizzativi e gli standards da adottare”.
Educational
Il programma Educational della manifestazione coinvolge università, aziende, studenti, professori e istituti tecnici da tutta l’Italia con programmi mirati e attività prima, durante e dopo la fiera. Tra le nuove iniziative la possibilità, per gli studenti di ITIS e ITS che ne faranno richiesta, di assistere agli incontri “SPS Italia on Tour” tramite live streaming. Inoltre, con il Ministero dell’Istruzione, le aziende e gli attori della filiera più sensibili rispetto alla corretta formazione delle nuove risorse per il settore manifatturiero, SPS Italia si impegna a redigere un Manifesto delle Competenze volto a definire le skills necessarie per entrare nel mondo del lavoro. Infine, nei giorni di fiera, a Parma, l’area Job Opportunity troverà un nuovo spazio, ulteriormente ampliato, dedicato ad upskilling e reskilling. Qui sarà possibile trovare corsi e posizioni aperte in azienda, possibilità di aggiornamento e potenziamento della propria job position o acquisizione di nuove competenze.
She
SPS Italia
Si rinnova l’attività legata al tema dell’empowerment femminile con il progetto She SPS Italia, la community di professioniste che unisce e racconta storie e promuove la diversità, l’apertura al talento e la spinta alla visione femminile. I contributi, le esperienze e le conoscenze di donne che si occupano di automazione e tecnologie per l’industria vengono valorizzati costantemente sui canali della manifestazione. Inoltre, per il secondo anno, un call for paper con Award e evento di networking dedicato (il secondo giorno di fiera), inviterà la community a inviare case history in una delle categorie sostenibilità sociale, empowerment, imprenditoria femminile e mentorship. |
59 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023
il futuro dell’industria a mecspe 2023
L’anno si è aperto con segnali incoraggianti per il comparto industriale: calano inflazione e prezzi dell’energia e, come registrato dall’Istat, il fatturato dell’industria di novembre è cresciuto del +11,5% rispetto allo stesso periodo nell’anno precedente. Espressione di questa tendenza positiva sarà la prossima edizione di Mecspe, la fiera dedicata all’innovazione dell’industria manifatturiera, organizzata da Senaf e in programma a BolognaFiere dal 29 al 31 marzo. Sono già circa 2000 le imprese del comparto che hanno deciso di esporre nei saloni di Mecspe e numerosi sono i visitatori attesi anche quest’anno.
Nel 2023 Mecspe apre le porte al suo pubblico altamente qualificato e professionale per tre giornate immersive, al fine di illustrare soluzioni innovative e sostenibili per la filiera, spianando la strada verso il futuro dell’industria 4.0 con un programma sviluppato sui tre pilastri della manifestazione: formazione, innovazione e sostenibilità. In particolare, quest’anno Mecspe mette al centro l’innovazione in campo energetico con uno sguardo privilegiato sul settore automotive. Il nuovo Cuore Mostra intitolato “Transizione Energetica e mobilità del futuro” è un’area di 2.000 mq interamente dedicata al confronto sui temi della mobilità sostenibile e alle soluzioni tecnologiche che ne favoriranno il progresso. Grande novità del 2023 sarà lo svolgimento, in contemporanea a Mecspe, del Salone Elettronica Italia, che debutta con la sua prima edizione e occuperà il padiglione 28 del quartiere fieristico di Bologna. L’area sarà rappresentativa di tutte le applicazioni industriali attinenti all’elettronica, dalle fasi di progettazione alla produzione di componenti e sistemi, dai sistemi ai servizi fino alla successiva distribuzione sul mercato di componenti, assemblati complessi, macchine per la produzione e sistemi di test.
“La nuova edizione di Mecspe sarà ricca di approfondimenti su segmenti cruciali per lo sviluppo industriale, perché incrociano innovazione tecnologica e riduzione dell’impatto ambientale. Abbiamo lavorato tutto l’anno per portare una proposta di contenuti assolutamente unica nel panorama fieristico italiano e con un respiro internazionale”, commenta Maruska Sabato, Project Manager di Mecspe. “Da 21 edizioni cerchiamo di offrire agli attori del comparto manifatturiero occasioni di networking e di accrescimento professionale e questo rende Mecspe un partner ideale per il business delle imprese. Per questo abbiamo deciso di puntare i riflettori, oltre che sui contenuti storici di Mecspe, anche sulla transizione energetica, il comparto dell’alluminio e quello dell’elettronica, che saranno di fondamentale importanza per il futuro dell’industria”.
questa è plast 2023
cinque anni dopo
l'ultima edizione
L’industria delle materie plastiche e della gomma ha un appuntamento a Rho Fiera Milano dal 5 all’8 settembre 2023: Plast, il salone internazionale dedicato alle tecnologie, ai materiali e alle soluzioni per il settore. Grande attesa, dunque, per una delle fiere di riferimento, che conta già 800 iscritti.
Diverse decine gli espositori alla loro prima partecipazione o che ritornano dopo un’assenza di qualche edizione, segno dell’attrattività della manifestazione e dell’impegno da parte degli organizzatori a mantenere alta l’attenzione sulla mostra. In parallelo sono confermate la collettiva cinese e iraniana mentre farà il suo debutto quella francese. Le iscrizioni sono ancora aperte e l’obiettivo è di portare a Plast sempre più espositori e visitatori internazionali. Anche per questo l’organizzatore della fiera, Promaplast, ha siglato un accordo sinergico con Ipack-Ima volto a promuovere Plast tra gli operatori del settore packaging. Si tratta infatti di un comparto particolarmente affine a quello della plastica, considerato che circa il 40% del-la domanda di polimeri deriva proprio dall’imballaggio. Focus anche sulle delegazioni estere: sono infatti 30 i Paesi di tutto il mondo coinvolti nel programma di incoming di buyer, realizzato con il supporto di ICE-Agenzia. Il layout espositivo di Plast 2023 si suddividerà in sei padiglioni: il 9 e l’11 saranno occupati dai fornitori di materie prime, il 13 e il 15 dedicati all’estrusione, il 22 e 24 rivolti a stampaggio, soffiaggio e ausiliari. Verranno riproposti anche per l’edizione 2023 i tre saloni-satellite dedicati ad altrettante filiere d’eccellenza: Rubber (per il mondo della gomma), 3D Plast (focalizzato sulla produzione additiva e tecnologie affini) e Plast-Mat (dedicato alle soluzioni in materiali plastici innovativi). Inoltre, anche grazie alla collaborazione con ICE-Agenzia, verrà riproposta l’area Start Up, per dare il giusto risalto alle giovani imprese del settore che propongono soluzioni innovative. The Innovation Alliance, il progetto che vede la partnership di Plast con Ipack-Ima, Print4All e Intralogistica Italia, propone un nuovo concept, articolato in diversi momenti focalizzati su tematiche di attualità trasversali a tutti i settori coinvolti, con l’obiettivo di consolidare il messaggio di filiera alla base del progetto The Innovation Alliance. L’industria italiana della plastica e della gomma è cresciuta nel 2022. Il centro studi MECS dell’Associazione di categoria Amaplast stima una produzione complessiva pari a 4,5 miliardi di euro, con una progressione dell’1% rispetto al 2021 e un aumento di due punti sul 2019, pre-pandemia.
60 EVENTI Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023
AgendA FIERE del packaging e converting
PACKAGING PREMIÈRE
Milano
16-18 maggio 2023
HOST
Milano Rho
13-17 ottobre 2023
Monaco
14-16 marzo 2023
Fiera internazionale per il converting www.ice-x.com
Esposizione per il packaging di lusso www.packagingpremiere.it
Fiera mondiale dedicata alla ristorazione e all’accoglienza host.fieramilano.it
Bologna
16-18 marzo 2023
Salone internazionale della filiera produttiva della cosmetica www.cosmoprof.com
VINITALY
Verona
2-5 aprile 2023
Salone internazionale dei vini e distillati www.vinitaly.com
PROSWEETS
Colonia
23-25 aprile 2023
Fiera internazionale dei fornitori per l’industria dei dolci e degli snack www.prosweets.com
METPACK
Essen
2-6 maggio 2023
Salone internazionale dell’industria degli imballaggi metallici www.metpack.de
Parma
23-25 maggio 2023
Fiera italiana dell'automazione e del digitale per l'industria www.spsitalia.it
AUTOMATICA
Monaco
27-30 giugno 2023
Fiera internazionale per l’automazione e la robotica www.automatica-munich.com
Parma
25-28 ottobre
Salone internazionale delle tecnologie alimentari www.cibustec.it
Düsseldorf
4-10 maggio 2023
Fiera internazionale del packaging e processing www.interpack.com
Milano
5-8 settembre 2023
Fiera per l’industria delle materie plastiche e della gomma www.plastonline.org
Rimini
7-10 novembre 2023
Fiera per la transizione ecologica www.ecomondo.com
Bruxelles
11-14 settembre 2023
Fiera internazionale per le tecnologie di stampa di etichette e imballaggi www.labelexpo-europe.com
Norimberga
28-30 novembre 2023
Salone internazionale per il settore del beverage www.braubeviale.de
Monte Carlo
2-4 ottobre 2023
Salone internazionale del packaging di lusso www.luxepackmonaco.com
Norimberga
24-26 settembre 2024
Salone internazionale delle tecnologie per il packaging www.fachpack.de
62
Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023
A bbi A mo parlato di...
➣ ALIPLAST pag. 32, 37
VIA DELLE FORNACI 14
31036 OSPEDALETTO D’ ISTRANA TV
Tel. 0422837090
Fax 0422739469
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➣ ARCA ETICHETTE pag. 16, 17
VIA EDISON 119
20010 MARCALLO CON CASONE MI
Tel. 02972311
Fax 029761633
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ASSOGRAFICI-GIPEA pag. 54
PIAZZA CASTELLO 28
20121 MILANO MI
Tel. 024981051
Fax 024816947
www.assografici.it
➣ BECKER ITALIA pag. 33
VIA BARGELLO 24
40055 CASTENASO BO
Tel. 0516063811
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B&R AUTOMAZIONE INDUSTRIALE pag. 34
VIA LEONCAVALLO 1
20020 CESATE MI
Tel. 029320581
Fax 0293182464
www.br-automation.com
➣ BOLOGNAFIERE COSMOPROF pag. 5, 55
VIA CAPPUCCINI 2
20122 MILANO MI
Tel. 02796420
Fax 02795036 www.cosmoprof.com
➣ CAMA GROUP IV COP, pag. 48
VIA COMO 9
23846 GARBAGNATE MONASTERO LC
Tel. 031879811
Fax 031856373
www.camagroup.com
COMIECO pag. 52
VIA POMPEO LITTA 5
20122 MILANO MI
Tel. 02550241
Fax 0254050240 www.comieco.org
➣ CORNO PALLETS pag. 39, 45
VIA REVELLO 38
12037 SALUZZO CN
Tel. 017545531
Fax 0175248293 www.cornopallets.it
COSMETICA ITALIA pag. 4
VIA ACCADEMIA 33
20131 MILANO MI
Tel. 022817732
Fax 0228177390
www.cosmeticaitalia.it
➣ FINAT pag. 61
PO BOX 85612
THE HAGUE EE
Tel. 0031703123910
Fax 0031703636348
www.finat.com
GERHARD SCHUBERT pag. 46 VERPACKUNGSMASCHINEN HOFACHERSTR 7 - CRAILSHEIM
Tel. 004979514000
Fax 004979518588 www.gerhard-schubert.de
➣ GOGLIO pag. 3, 19, 45 VIA DELL INDUSTRIA 7 21020 DAVERIO VA
Tel. 0332940111
Fax 0332940201 www.goglio.it
HERMA pag. 42
HEINRICH-HERMANN-STRAßE 14 70794 FILDERSTADT
Tel. 004971177020 Fax 00497117702700 www.herma.com
➣ IMA-INDUSTRIA MACCHINE AUTOMATICHE II COP, pag. 8 VIA EMILIA 428/442
40064 OZZANO DELL'EMILIA BO Tel. 0516514111 Fax 0516514610 www.ima.it
➣ MACK BROOKS EHXIBITIONS pag. 49 ROMELAND HOUSE ROMELAND HILL ST. ALBANS, HERTS Tel. 004401727814400 Fax 004401727814401
www.mackbrooks.co.uk
➣ MARCHESINI GROUP I COP, pag. 7
VIA NAZIONALE 100
40065 PIANORO BO
Tel. 0510479111
Fax 0516516457
www.marchesini.com
➣ MESSE DÜSSELDORF pag. 21, 56
POSTFACH 10 10 06
40001 DÜESSELDORF
Tel. 0049211456001
Fax 004921145668
www.messe-duesseldorf.de
➣ MESSE FRANKFURT III COP, pag. 58
CORSO SEMPIONE 68
20154 MILANO MI
Tel. 028807781
Fax 0272008053
www.messefrankfurtitalia.it
➣ NIMAX pag. 15, 31
VIA ARCOVEGGIO 59 2
40123 BOLOGNA BO
Tel. 0514199111
Fax 0514199122
www.nimax.it
➣ OMAS TECNOSISTEMI 10, 13
VIA EDISON 39
20023 CERRO MAGGIORE MI
Tel. 0331422767
Fax 0331421896
www.omastecnosistemi.it
➣ REED EXHIBITIONS ITALIA pag. 51
VIA MAROSTICA 1
20146 MILANO MI
Tel. 024351701
Fax 023314348
https://rxglobal.com
RITTAL pag. 36
VIA NICCOLO’ MACCHIAVELLI 4/6
20096 PIOLTELLO MI
Tel. 02959301
Fax 0295360209
www.rittal.it
SACMI IMOLA pag. 38
VIA SELICE PROVINCIALE 17/A
40026 IMOLA BO
Tel. 0542607607
Fax 0542646607
www.sacmi.it
SEA VISION pag. 14
VIA CLAUDIO TREVES 9 E
27100 PAVIA PV
Tel. 0382529576
Fax 0382527260
www.seavision-group.com
➣ SPRINT24 pag. 1
VIA DELLA MERCEDE 11
00187 Roma RM
Tel. 065411332
Fax 065411307
www.sprint24.com
SUN CHEMICAL GROUP pag. 44
VIA ACHILLE GRANDI 3
20090 SETTALA MI
Tel. 02957901
Fax 0295307237
www.sunchemical.com
THYSSENKRUPP RASSELSTEIN pag. 40
Koblenzer Straße 141
56626 Andernach
Tel. +49 (0)2632 3097-0
Fax +49 (0)2632 3097-2903
www.thyssenkrupp-steel.com
UCIMA pag. 50
VIA FOSSA BURACCHIONE 84
41126 BAGGIOVARA MO
Tel. 059512107
Fax 059512175
www.ucima.it
➣ UIFAT pag. 18,29
VIA VARESE 5
20045 LAINATE MI
Tel. 0293572604
Fax 0293572592
www.uifat.com
➣ VALMATIC pag. 16, 35
VIA TURATI 5
41030 SAN PROSPERO MO
Tel. 059906550
Fax 059906557
www.valmaticsrl.com
64
Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2023
23-25 MAGGIO 2023 PARMA
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Düsseldorf
Germany 04-10 Maggio Booth 13 – A33