Vending
rilanciare
l’industria 4.0 e sostenere le imprese
Secondo i dati 2023 del Registro delle Imprese, sono quasi 4mila le aziende del vending in Italia (+1,5% vs 2022), di cui 478 in Lombardia, 447 in Puglia e 396 in Sicilia. pagina 16
PAck Aging in metAllo per l’efficienza della filiera
Gli imballaggi in metallo rappresentano una soluzione intelligente per produttori e brand owner. Con ottimi requisiti in termini di sicurezza e sostenibilità, le lattine offrono prestazioni elevate lungo tutta la catena di fornitura, praticamente per ogni prodotto. pagina 28
➧ TECNOLOGIE PER L’AGRIFOOD
Il mercato dell’Agricoltura 4.0 cresce ma cambiano gli ambiti di investimento, con un aumento degli acquisti di software gestionali, piattaforme di integrazione dati, sistemi di mappatura di coltivazioni e terreni e DSSU. Lo dimostrano i dati dell’ultima ricerca realizzata dall’Osservatorio Smart Agrifood. pagina 20
➧ HISPACK 2024
Dal 7 al 10 maggio a Barcellona si terrà la grande fiera spagnola dedicata all’imballaggio, al processo e alla logistica, che quest’anno registrerà un’importante crescita. Xavier Pascual, direttore della manifestazione, svela alcune peculiarità dell’edizione 2024. pagina 58
AltA gAmmA tra sostenibilità e innovazione
Che direzione sta seguendo l’industria del packaging di lusso? La sostenibilità, oltre all’innovazione tecnologica, rimarrà una priorità anche in un momento di potenziale recessione economica. Per rimanere competitivi nel settore del lusso è necessaria una profonda comprensione del mercato e delle sue evoluzioni. pagina 4
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Aprile 3 | Anno 2024
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Marketing e Vendita
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Redazione
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2 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024 26 Metal packaging for the supply chain efficiency 28 Packaging in metallo per l’efficienza della filiera 30 Tassi di riciclaggio, banda stagnata sempre in testa
oci da cosmoprof 32 Cosmoprof Worldwide Bologna 2024 chiude con numeri eccellenti
V
4 Alta gamma tra sostenibilità e innovazione
10 Consumers... what do they think about packaging? fatti&tENdENZE 12 Consumi non alimentari tra luci e ombre FOCUS 16 Vending, rilanciare l’industria 4.0 e sostenere le imprese
20 Agricoltura italiana sempre più smart
FOCUS
24 Steel and aluminium, key packaging materials
Informativa Privacy ai sensi del D.lgs 196/03 per il trattamento dei dati. La informiamo che, le finalità del trattamento dei dati relativi ai destinatari del presente periodico consistono nell’assicurare l’aggiornamento dell’informazione tecnica a soggetti identificati per la loro attività professionale mediante l’invio della presente rivista o di altre dello stesso editore riguardanti la medesima sfera di attività. In qualsiasi momento, Lei potrà chiedere al Titolare del Trattamento dei dati personali, Innovative Press Srl con sede in Milano, via Cino del Duca n. 5, la consultazione, la modifica, il blocco o la cancellazione dei Suoi dati secondo quanto previsto dall’art.7 della stessa normativa, scrivendo a info@innovativepress.eu www.packagingspace.net Rassegna Grafica Rassegna dell’imballaggio Food Machines Beverage Machines FM BM Rassegna IMBALLAGGIOdell’ SCIENZA TECNOLOGIA E AR TE D EL PA CKAGIN G il NEtwork Editore Aut. Trib. di Milano n. 6 del 07/01/1980 Iscrizione al ROC n. 35480 del 10/11/2020 Tutti i diritti sono riservati - È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. Innovative Press p p 20 Prodotti&TECNOLOGIE 42 Serpac, esperti in etichette di pericolo 44 Con Robatech…piegalo, incollalo, amalo! 46 Goglio a Venditalia, soluzioni sempre più green 48 IMA accelera le attività digitali con nuove soluzioni di AI 50 Applicatore DTM AP380e per un’etichettatura precisa e veloce 52 Touch the Future, l'impegno di SEE per l'industria della carne
LABEL 54 Printing and paper industry, packaging as a driver of the sector 56 Digitization of packaging: a great opportunity EVENTI 58 Hispack, focus su innovazione e sostenibilità 60 Packaging Première & PCD Milan, un’esperienza coinvolgente Sommario 32 24
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Alta gamma tra sostenibilità e innovazione
Che direzione sta seguendo l’industria del packaging di lusso? La sostenibilità, oltre all’innovazione tecnologica, rimarrà una priorità anche in un momento di potenziale recessione economica. Per rimanere competitivi nel settore del lusso è necessaria una profonda comprensione del mercato e delle sue evoluzioni.
Il mercato globale degli imballaggi di lusso è in crescita. L’ultimo rapporto pubblicato a ottobre dalla società di ricerca Prophecy Market Insights prevede che il mercato raggiungerà un tasso di crescita annuale composto del 5% tra il 2022 e il 2032, con un aumento del valore del mercato da 15,2 miliardi di dollari a 24,8 miliardi di dollari. Tuttavia, per sfruttare al meglio questa opportunità, ci sono chiare tendenze che i marchi dovranno tenere in considerazione.
Di lusso, ma sostenibile
Il gigante mondiale della tecnologia Apple si è impegnato ad avere imballaggi privi di plastica entro il 2025 e ha già dato il via alla sua campagna di sostenibilità con una confezione al 100% in fibra per l’Apple Watch Series 9, una novità assoluta per un prodotto Apple. Inoltre, la scatola è più piccola, il che consente ad Apple di inviare il 25% in più di orologi per spedizione. Nel frattempo, l’imballaggio dell’ultimo iPhone di Apple, uscito a settembre, comprende già più del 99% di materiali a base di
Luxury packaging, between disruption and resiLience
What will the high-end creative and cultural industry look like in five years? Will sustainability remain a priority at a time when the economy faces potential downturns? Staying competitive in the luxury sector requires a keen understanding of what’s to come.
Identity and immersion
Nature is set to become a source of inspiration, from what goes into a product to how it’s packaged. Sustainability is the word on everyone’s lips, and eco-friendly design is becoming the norm – even expressed through use of living materials. Today, connoisseurs are increasingly shopping with a list of eco-requirements in mind, on the hunt for luxury goods that convey meaning and values of their preferred brands. And the nuanced evo-
fibre.
L’approccio di Apple alla sostenibilità riflette le prospettive dell’industria del packaging in generale. “I consumatori sono sempre più attenti all’impatto ambientale. Vogliono sapere che stanno acquistando da marchi che condividono i loro valori”, afferma Simon Dipple, vicepresidente senior per le attività internazionali di BellaGiada, fornitore europeo di imballaggi per prodotti di lusso per marchi come Dior e Godiva. “Dobbiamo fornire materiali di imballaggio di lusso che ci entusiasmino come consumatori, ma che non danneggino il pianeta”.
Mary Lewis, direttore creativo della premiata società di consulenza di design Lewis Moberly, è d’accordo: “Con la crescente consapevolezza dell’impatto
lution of how we express our identity is getting ready to take brands by storm. Gender fluidity is changing how masculinity or femininity is portrayed, shattering social norms, and opening new aesthetic frontiers. The task ahead for luxury brands will be strengthening their commitment to sustainability while ensuring this is reflected in their aesthetic identity: increasing use of natural materials, committing to recycled content, and investing in innovative materials and programmes.
Sustainability, digital transition and fluid identities
That’s why we may see luxury brand packaging changing ‘apparel’, returning to less slick and less polished designs to highlight their unique craftsmanship, and
give a stronger sense of exclusivity and authenticity. We could see more brands embracing ‘imperfection’, with irregular colours and opaque glass surfaces seen to add uniqueness while underlining sustainable credentials. Expect more recycled glass, lightweight bottles, refillable options, colour imperfections, natural packaging styles and new shapes hitting the market as part of this eco-design revolution. Gender fluidity may also leave its mark on luxury products, with provocative packaging designs that defy convention, allowing for new creative aesthetic expression. What’s more? The metaverse is knocking. The pandemic has accelerated digital transition, and science is increasingly a source of inspiration for luxury brands. This gives fresh opportunity for consumers to immerse themselves in a
4 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024 PrlmoPlANO
TEXT
English
Packaglng dl lusso
dei rifiuti da imballaggio, i designer hanno a disposizione molte più informazioni sui materiali. Dai dati di base, come il contenuto riciclato e la riciclabilità, a informazioni più precise come l’ubicazione delle materie prime e la tracciabilità della catena di approvvigionamento. I dati possono poi essere comunicati ai consumatori, sia sulla confezione che fuori, contribuendo ai principi e ai processi dell’economia circolare”.
Estetica, funzionalità e intelligenza artificiale
Ogni confezione deve essere funzionale, in grado di proteggere il prodotto. Ma deve anche avere un bell’aspetto: questo è particolarmente importante nel settore del lusso, dove la confezione deve spesso riflettere la natura premium del prodotto. All’interno di questo mix, il packaging deve anche soddisfare le esigenze individuali del cliente.
Per Dipple di BellaGiada, trovare un equilibrio tra tutti questi aspetti non è facile: “La funzionalità è ancora una delle principali preoccupazioni”, afferma. “Molte aziende faticano a trovare design strutturali creativi che proteggano e presentino i prodotti in modo efficace”.
All’inizio di quest’anno, BellaGiada ha creato un packaging innovativo per il marchio di lingerie Scarlett Gasque, che era pieghevole e poteva essere conservato in piano. Ma era anche bella da vedere quando veniva confezionata come confezione di presentazione del prodotto. Sono stati utilizzati inchiostri litografici a base vegetale, lamina e goffratura per garantire che la confezione desse una sensazione di qualità. Il senso di lus-
new augmented reality and multisensory experiences through sounds, smells, and textures. This could be reflected in emerging packaging aesthetics, with fluid lines. Digital expression in packaging is not far behind, bringing multimodal ‘phygital’ packaging experiences that blur the lines between the real and the abstract.
The top priority for resilient brands and retailers
Sustainable packaging will be an important axis for a carbon-neutral future. As a packaging we rely on for essential and luxury goods alike, glass will play an important role in reducing emissions and saving natural resources. Glass is a permanent packaging material which is infinitely recyclable, as well as reusable and re-
so non è stato compromesso, ma la soluzione era anche intrinsecamente pratica.
Tan Mahal, responsabile dei servizi creativi di Pusterla Pollards, azienda britannica specializzata in imballaggi, ritiene che il punto di partenza sia “la piena comprensione delle esigenze del cliente, in termini di elementi pratici relativi al formato della confezione, all’identità e al posizionamento del marchio e al rapporto esistente con i consumatori”. Per Lewis è anche importante mantenere un equilibrio, in modo da “offrire sia l’aspetto che la praticità, tenendo conto anche dei requisiti di sostenibilità”. Nel frattempo, mentre il settore del packaging di lusso cresce, c’è uno strumento che si prevede cambierà in modo significativo il modo in cui il settore opera, dalla progettazione alla catena di fornitura: l’intelligenza artificiale. Per Mark Barduil, Market Insights Lead di Quadpack, produttore globale di imballaggi per cosmetici, “l’intelligenza artificiale cambierà le carte in tavola... Il potere predittivo dell’AI toccherà tutte le aree della catena del valore, dall’ideazione del prodotto alla pianificazione della produzione, fino alla finanza”. Senza dimenticare, naturalmente, la personalizzazione.
Fonte: www.sappi-psp.com
fillable. It offers luxury brands the opportunity to provide consumers with clear sustainable options on shelves while rising to their expected standards of luxury. In a society that does not tolerate waste, glass flacons are becoming increasingly popular, with more skincare and perfumery companies switching from bottles with crimped necks to bottles with sphere necks. That is where glass can shine, as a material that is both refillable and recyclable, from an industry making great strides to offer brands lighter packaging options.
Conveying a story through packaging design
Packaging serves as a product’s first impression – the first point of contact with the consumer, able to convey a brand’s identity and commitments at a glance.
Think of the iconic Coca-Cola bottles: it’s easy to make the connection that the glass packaging shape is an essential part of consumers’ multisensorial experience and a reason for its spot as a universal cultural symbol. Glass can be moulded into almost any shape, colour and texture imaginable, helping to build a unique and authentic brand identity that reflects the excellence of the product inside.
With choppy economic waters head, it’s time for luxury to return to its essence: top quality materials, embracing local production and heritage, customised servicing and experiences, as well as premiumisation and timelessness. Iconic products should embrace their timelessness, while reflecting how the world around is evolving.
Source: www.glasshallmark.com
5 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024
andstudio
breathes new life into eco-beauty cosmetics brand andstudio, the award-winning brand and digital design studio, has created a modernized visual identity for the Uoga Uoga natural cosmetic brand, drawing on key elements of nature at the core of the company’s eco-conscious outlook.
Uoga Uoga is a natural cosmetics brand that specializes in handmade organic skincare and makeup products. The name “Uoga Uoga” means “Berry Berry” in English, reflecting the brand’s commitment to using natural ingredients, including berries, in their formulations.
As Uoga Uoga sought expansion into more boutiques in Lithuania and major European cities, the company required an updated visual identity that would attract the modern urban dweller, who is increasingly mindful of the benefits of organic cosmetics and the importance of sustainable consumption.
In the world of boutique cosmetics, natural products tend to use still, peaceful design, often combining earth tones with minimalist aesthetics. “But there is also a wild and colorful side to nature, which aligns with all the excitement and hustle of modern life,” says Augustinas Paukste, co-founder and partner of andstudio. “For the new Uoga Uoga identity, we used the concept of ‘juiciness’––derived from the company’s name––to craft a splashy, colorful aesthetic that brings out all the joy and dynamism that organic cosmetics can bring to daily life.”
The vibrant packaging colors were selected based on the organic, locally-sourced ingredients used in Uoga Uoga’s products. “At the same time,” says Paukste, “the new Uoga Uoga logo, black or ivory, adds a touch of simplicity and elegance to the design. This blend reflects the core values of Uoga Uoga: a modern approach to synthesizing the urban and the natural.”
The launch of the new identity yielded notable results, as Uoga Uoga saw a 46% increase in holiday season sales and 42% increase in website traffic. Ultimately, andstudio’s redesign has received acclaim from clients worldwide, driving an overall uptick in business growth and positioning Uoga Uoga as a modern, stylish, yet ecoconscious cosmetics brand.
James Cropper, copertura green per il whisky scozzese
James Cropper ha collaborato con il marchio di whisky scozzese Bruichladdich, portando sul mercato il primo prodotto della sua Luxury Redefined range con una copertura esterna completamente sostenibile. La fascia colorata per The Bruichladdich Eighteen e The Bruichladdich Thirty è la prima del suo genere nel mondo del whisky. Realizzata con pasta di carta completamente riciclabile e sagomata sulla forma della bottiglia di vetro ottimizzata e di proprietà di Bruichladdich, la fascia è la definizione del lusso moderno consapevole. Personalizzata nel colore e nella forma con caratteristiche uniche di rilievo e di bassorilievo, il design include anche una particolare chiusura personalizzata con marchio di dimensioni extra. Utilizzando il 100% di fibra fresca, la fascia è significativamente più leggera rispetto alle soluzioni di imballaggio precedenti senza compromettere la resistenza o l’integrità, riducendo notevolmente l’impatto di CO2 di Bruichladdich.
James Cropper produce l’imballaggio in fibra sagomata utilizzando il 100% di energia verde e la polpa di legno utilizzata nella sua creazione proviene da foreste gestite in modo sostenibile, certificate secondo gli standard FSC® o PEFC®. Portato alla vita utilizzando un unico materiale senza colla, l’imballaggio è riciclabile al 100%.
Gareth Brown, direttore marketing globale presso la Bruichladdich Distillery, ha dichiarato: “Bruichladdich e James Cropper condividono molti valori comuni. Siamo entrambi guidati dal progresso reale, dall’innovazione e dalla sostenibilità, ponendo le rispettive comunità al centro delle nostre decisioni, quindi è stato fantastico collaborare con un’azienda guidata dai valori che si allinea così tanto con la nostra filosofia. Quando si è trattato di creare il nuovo imballaggio esterno per la nostra gamma Luxury Redefined, volevamo produrre qualcosa di veramente unico e rivoluzionario, che riflettesse un liquido così raro e speciale. Il team di James Cropper è stato a bordo con la nostra visione coraggiosa fin dall’inizio e ha accettato la sfida di creare qualcosa di su misura, completamente nuovo e che sfidasse l’industria. Un’esperienza inedita per il team di James Cropper, hanno garantito che ogni singolo elemento del rivestimento esterno – dal processo di produzione e materiali esatti utilizzati al colore e alla texture su misura – fosse perfezionato per fornire un risultato di cui siamo tutti incredibilmente orgogliosi”.
Fonte: James Cropper – www.packagingpremiere.it
PrlmoPlANO 6 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024
Packaglng dl lusso
Dom Pérignon, bottiglia in edizione limitata
Dom
Pérignon ha trovato uno spirito affine nella visione dell’artista francese Juliette Clovis. Spinti da un’ispirazione reciproca e attratti da una ricerca comune di armonia e trasformazione perpetua, i loro percorsi sono confluiti in una nuova esplorazione creativa.
Ispirandosi a questa visione, Juliette Clovis ha creato un objet d’art etereo,
Lumson per Sisley Paris
L’ultima innovazione di Sisley, Supremÿa La Nuit, The Supreme Anti-Ageing Skin Care, è stata lanciata nel settembre 2023 dopo 15 anni di ricerca. Progettato tenendo a mente la cronobiologia, il trattamento agisce durante la notte, un momento cruciale per la rigenerazione della pelle. Per un tale concentrato di scienza, Sisley ha scelto di affidarsi alle competenze di Lumson, che ha sviluppato un packaging personalizzato con dettagli squisiti e finiture preziose. Una bottiglia di vetro airless con tecnologia “pouch”, che riflette l’esperienza di Lumson dove la ricerca estetica e l’attenzione ai dettagli si esprimono al massimo livello. L’oro regna sovrano: raffinato e sofisticato, con riflessi metallici che mettono in evidenza le linee della bottiglia. La pompa dorata e la sovra-cappellatura rivestita in alluminio dorato spazzolato con logo in rilievo conferiscono alla bottiglia un’allure davvero elegante. La laccatura interna a “effetto specchio” combinata con una laccatura esterna in oro lucido semi-trasparente sfumato con serigrafia UV all’esterno completano il design. Lumson fonde la ricerca estetica con la sicurezza e la sostenibilità. Il sistema di pouch airless mantiene la formula totalmente intatta e la protegge da qualsiasi contaminazione esterna. Ed è anche sostenibile: dopo l’uso, il vetro può essere separato dagli altri componenti e riciclato in modo appropriato.
Fonte: Lumson www.packagingpremiere.it
reimmaginando ed esaltando l’iconica bottiglia Dom Pérignon per una preziosa edizione limitata di 50 pezzi.
La trasformazione dell’argilla in scaglie di porcellana metallizzata si fa metafora
del delicato equilibrio tra forza e fragilità, nell’invenzione di un nuovo packaging in una continua ricerca di perfezionamento.
Il progetto sarà presentato giovedì 21 maggio 2024 sul palco di Packaging Première, su cui saliranno Dom Pérignon, Juliette Clovis e Caractères, l’agenzia che ha curato il progetto.
DA TRE GENERAZIONI CRESCITA E INNOVAZIONE
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Dal 1938, anno di fondazione delle Officine Meccaniche PREO , grazie allo stesso entusiasmo che ci ha contraddistinto di generazione in generazione, siamo orgogliosi di essere oggi tra i produttori di riferimento a livello mondiale nella progettazione di sistemi per l’incollaggio hot-melt.
7 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024
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Lusso e sostenibilità con il nuovo dip-in pack di Collistar
Il nuovo LIFT HD+ Correttore Levigante Liftante del brand italiano Collistar è progettato per rimuovere i segni di stanchezza e ripristinare la luminosità. Vantando il 95% di ingredienti di origine naturale, il prodotto è contenuto nella soluzione di packaging monomateriale dal produttore e fornitore internazionale di packaging cosmetico Quadpack che migliora l’esperienza di consumo. Gala dip-in pack si presenta in un attraente flacone dalla parete spessa e combinato con l’applicatore “The Essential” per una applicazione morbida e semplice. Il packaging è interamente fatto in polietilene tereftalato (PET), che rispetta i criteri del brand per l’uso esclusivo di materiali riciclabili.
Matilde Rossi Scota, Head of Sustainable Development di Collistar, ha spiegato: “Tra i nostri principali obiettivi di sostenibilità ci sono quelli legati al packaging e al design ecologico. In modo specifico, ci impegniamo a produrre soltanto packaging ricaricabile o riciclabile entro il 2025. Questo significa ridurre la complessità e la quantità di materiali favorendo opzioni monomateriale per garantire che il nostro packaging, una volta smaltito correttamente dal consumatore, possa essere recuperato e riciclato attraverso le tradizionali tecnologie di riciclaggio. Scegliendo il flacone Gala monomateriale, il Correttore Lift HD+ è stato rivisitato in un modo moderno ed ecologico in linea con i nostri obiettivi”. Sviluppata da Quadpack, questa soluzione di packaging è il mix perfetto tra estetica di lusso, alte prestazioni e design monomateriale. Il flacone da 4,5 ml di Gala fatto a meraviglia esprime prestigio con la sua size impression importante e la silhouette pulita. Tra le varie opzioni di applicatori combinati Collistar ha selezionato The Essential. La sua spatola dalla punta arrotondata, e i due serbatoi sui lati opposti, permettono di raccogliere la giusta quantità di prodotto. L’astina flessibile e la punta soffice rendono l’applicazione morbida, semplice e molto gradevole. Gala rispecchia perfettamente l’identità premium del brand Collistar. Quadpack ha garantito che la decorazione avrebbe rispecchiato esattamente i requisiti del brand. Una vernice nera opaca è stata elegantemente applicata al tappo, con il logo sobriamente stampato a caldo sulla parte superiore. Il flacone è trasparente, in modo che la formula all’interno sia visibile, con i caratteri serigrafati in nero lungo il lato. L’aspetto è elegante e minimal.
Qwarzo, la barriera ecologica
Qwarzo®
è un rivestimento invisibile a base minerale che migliora le prestazioni del materiale che riveste, in particolare della carta, creando una barriera senza comprometterne la riciclabilità o la compostabilità, offrendo un’esperienza sensoriale pura e senza precedenti. Questa tecnologica barriera senza plastica è altamente resistente al calore, al freddo, all’acqua, all’olio, al vapore, alle sostanze chimiche e alla rottura. Qwarzo®, a base di silice, può essere utilizzato per sostituire la plastica e i film plastici su carta, tessuto, metallo e altri substrati, conferendo alla materia prima una nuova identità che non solo offre prestazioni eccezionali, ma consente anche ai clienti di migliorare significativamente la propria offerta di prodotti ecologici. Grazie alla sua piattaforma tecnologica, Qwarzo mira a diventare il nuovo standard di design nel campo del packaging come alternativa ai materiali derivanti da fonti fossili e come risposta effettivamente priva di microplastiche e plastica. Qwarzo aiuta le aziende a passare da una modello lineare a uno circolare, aiutandole a massimizzare la creazione di valore e l’impatto sostenibile. Ad esempio, il nostro partner FLO ha lanciato un servizio da tavola completo con la nostra barriera senza plastica; questo tipo di prodotto può essere completamente riciclato nella carta ed è pienamente conforme alla direttiva SUP. Qwarzo® sarà esposto nell’area dedicata ad Avant-Garde all’interno di Packaging Première & PCD Milan 2024.
Fonte: www.packagingpremiere.it
Packaging cosmetico premiato come “Carton of the Year”
Ideato da Pro Carton - l’Associazione europea dei produttori di cartone e cartoncino - e dall’Associazione europea dei produttori di cartone (ECMA), l’European Carton Excellence Award celebra la crème de la crème dell’imballaggio sostenibile. La lussuosa soluzione di packaging sferico tridimensionale del gruppo spagnolo Alzamora per il marchio di bellezza GERnétic è stato incoronato Carton of the Year 2023. Winfried Muehling, responsabile marketing e comunicazione di Pro Carton, ha commentato: “Il progetto GERnétic di Gruppo Alzamora si è assicurato il posto di vincitore del Carton of the Year 2023 grazie al suo approccio innovativo al design del packaging. Inoltre, è chiaramente in linea con la crescente domanda di alternative ecologiche per le confezioni di cosmetici e prodotti per la cura della persona”. Il vincitore del Carton of the Year ha combinato il lusso di alto livello con un design unico e strutturale. Il Gruppo Alzamora ha sapientemente realizzato l’elegante soluzione di imballaggio GERnétic da un unico pezzo di cartoncino in fibra vergine Stora Enso. Non solo protegge il prodotto, ma lo presenta anche come un bellissimo regalo. Commentando il Carton of the Year, la giuria ha affermato: “GERnétic è una confezione progettata con perizia: è necessaria molta abilità per creare una forma sferica tridimensionale da un solo pezzo di cartoncino senza l’uso di colla. È la dimostrazione perfetta di come si possano ottenere risultati incredibili con il cartoncino”.
8 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024 Prlmo
PlANO
Facts&TRENDS
Consumers...
what do they think about packaging?
A pandemic, a global economic crisis, a war in Europe, and the ever more obvious effects of global heating becoming clearer have changed the packaging industry landscape beyond recognition. In this context, how have consumer attitudes towards packaging changed and evolved?
Elisabeth Skoda, editor at large at Packaging Europe
In thisarticletheauthorElisabethSkoda,editorat largeatPackagingEurope,speakstotwoindustry experts to find out more about the challenging andchangesofthepackagingindustry.Mintel’srecent report, Global Outlook on Sustainability: A Consumer Study2023takesanin-depthlookatconsumers’shifting values and attitudes towards sustainability.
Focus on packaging functionality
Asked about the main priorities consumers have for packaging,thereport’sauthorRichardCopepointsout that while sustainability is important, other factors, suchastheefficacyofthepackaging,takehigherpriority. “In our surveys, consumers rated familiarity with thebrandandperceivedqualityoftheproductasmost important. The first packaging topic that came up was product protection at number three, and recyclable and sustainably sourced packaging came fourth”. He has observed a hardening of the lines over the last three years while doing research for the report.
“Theproportionofpeoplecitingpackagingefficacyas most important is going up more than the proportion of people asking for sustainable or recyclable packaging. The main focus is on packaging performing its cardinal function, protecting the product inside”.
Nataliya Malhanova, Director Innovation & Marketing
CommunicationMaterialsGroupEMENAatAveryDennison underlines the fact that product and packaging should first and foremost fulfil its core function.
“Onlyafterthatcomesconvenienceandeaseofuse,like withthetrendforinclusivepackagingdesign.Sustainability and the impact a product and packaging have on the environment is the final piece of the puzzle. In an ideal scenario, we delight consumers with safe, appealing,functional,easytouseandsustainablepackaging”.
Beware of the value-action gap
When surveyed, people tend to say what they think the interviewer would like to hear, rather than what they actually think. This gap also was very evident when asking consumers about their packaging recycling habits, explains Richard Cope. “In our surveys, 88% of people said, for example, that they wouldn’t doharmtotheenvironment,whilewhenaskedifthey recycled in the last year, that figure drops down to about 55%. The holy grail both for brands, companies and governments is to close this gap”. Mintel’s report looks at what peoples’ emotional touchpoints are and how to use marketing and information techniques to get people on board. “The conclusion from a packaging perspective is that providing clear, contextual information on how to recycle or take action is key. From a marketing point of view, it’s important to remember to tick all the boxes, so that a product is high quality, convenient and performs its primary role. Consumers value sustainability, but it’s important for brands to get the basics right and excel at these before selling into sustainability”.
Linking the product and the consumer
The correct labelling can help guide consumers in the rightdirectionwhenitcomestodisposingofthepackaging correctly, but Ms Malhanova also believes that it’s important to focus on making sure that packaging iscreatedaccordingtoeco-designguidelines,andthat the infrastructure is being optimised to collect, sort andrecycledifferenttypesofpackagingeffectively.“A Label is a small, yet significant element of the packaging. It is a great communication channel to reach consumers to explain to them different aspects of sustainable design and to encourage good behaviour rather than confuse or make them feel guilty. For example, why not translate ‘climate neutral’ claim into more meaningful information for consumers, or instead of ‘contains plastic’ message guide consumers on how to bestrecycleapack.Let’sempowerconsumerstowork
10 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024
Facts&TRENDS
together with us on a sustainable future!”. Packaging and in particular labels are the connecting point between brands and consumers, providing product information and conveying shelf appeal. Smart labels using RFID technology or a printed QR code can also boost consumer interaction with a brand and can even provide traceability and transparency on a product’s carbon footprint. “At Avery Dennison, we are currently running pilots to use a smart label as a communication of a proof point of the carbon footprint of a specific product. We use a smart label and our connected platform, Atma.io, to monitor a product’s journey from the source to the consumer. For example, from a labelonawinebottle,theconsumercannotonlylearn about the wine but also the impact this bottle of wine has on the environment,” she adds.
Base: 2021: Brazil, France, Germany, lreland, ltaly, Spain, UK: 500 internet users aged 16+ in each market; Australia, Canada, China, India, Japan, South Korea, Thailand, US: 500 internet users aged 18+ in each market; 2022 and 2023: Brazil, France, Germany, ltaly, Spain, UK: 1,000 internet users aged 16+ in each market; Australia, Canada, China, India, Indonesia, Japan, Mexico, South Korea, Thailand, US: 1,000
A differentiated look at packaging
A key function of packaging is to attract attention on the shelf. Today, portraying a sustainable image is equallyasimportanttomanybrands.Therehasbeena noticeable shift towards paper, particularly in the areasofbeauty,technologyandfood.“Oneofthereasons for this is compliance, and companies staying ahead of the game on plastic regulation,” explains Richard Cope. “But there is a broad view from consumers that paperisnaturalanddoesn’thaveanimpactontheenvironment”. Inthecontextofthis,it’simportanttorely on facts and figures when looking at packaging, and LCAs can play an important role here. Plastic packaging can sometimes fare better when looking at the figures, but still has a bad reputation with consumers. Giving a clearer picture will require communication efforts, explains Nataliya Malhanova. “We have been usingplasticsformanyyearswithoutpayingmuchattention to how to dispose of it. As a result of this, the amount of plastics in the environment is tremendous, and consumers are aware of this. It is a very emotional topic”. However, not following the facts and figures can have adverse effects on overall sustainability, when brands are led by consumer perception and not what is objectively the most sustainable packaging. “We need bold and courageous brands who choose packaging or design packaging based on eco-design and not on consumer perception. You can satisfy consumer perceptions by choosing paper, but if it doesn’t makesensefromeco-designprinciples,thisdoesmore harmthangood.Factsandfigurescanbeusedtoshow consumers where it makes sense to use plastic, and where it is better to switch to alternative packaging materials or refill or returnable solutions. Changing consumerperceptionswillbedifficult,butweneedto be bold and do it where it is right”.
Dealing with complexity
The Mintel report paints a clear picture in showing that the majority of consumers still don’t understand thecomplexitiesofpackaging,howtodisposeofitand how it can be recycled. “People don’t necessarily understandthatapackthat’smarkedasbiodegradableor compostable won’t necessarily degrade in the garden, orthatnotalloceanplasticscanbeturnedintofoodor beauty grade packaging. We have however observed that a majority understands that plastic wrapping can extend shelf life and that coloured plastics might be more difficult to recycle. A small majority understands that just because something contains recycled content, it can be recycled again. Only a minority realise that liquid cartons and flexible packaging might not be recyclable locally. A lot of work remains to be done, especially since there has not been much progress when we asked the same questions about packaging two years running,” concludes Richard Cope.
Source: www.drupa.com
11 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024
internet users aged 18+ in each market
OF THESE ARE MOST IMPORTANT TO YOU WHEN CHOOSING AN AT-HOME COFFEE PRODUCT?
is from a brand that I have bought before lt is made from high quality ingredients
packaging makes it easy to keep the product fresh lt comes in minimal packaging or packaging that can be recycled
was produced in an environmentally friendly way (e.g. no deforestation)
Source: Dynata/Mintel Consulting Sustainability Barometer; Kantar Profiles/Mintel Consulting Sustainability Barometer; KuRunData/Mintel Consulting Sustainability Barometer, March 2021, Aprii 2022, 16 March-4 Aprii 2023 WHICH
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Consumi non alimentari tra luci e ombre
L’Osservatorio Non Food di GS1 Italy racconta com’è stato il 2022 dell’universo non alimentare in Italia. Il ritorno alla normalità spinge le vendite di tanti prodotti ma l’inflazione contiene i consumi e rallenta la ripresa post-pandemia.
La spesa destinata ai prodotti non alimentari è ripartita: è aumentata, su base annua, in gran parte dei comparti del Non Food (anche con incrementi a due cifre) e, complice anche un’elevata inflazione, ha superato il giro d’affari realizzato nel pre-pandemia. A rilevarlo è l’edizione 2023 dell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy, che raccoglie, organizza e sistematizza le evoluzioni di 13 comparti.
La ventunesima edizione dell’Osservatorio riepiloga il 2022 del settore non alimentare in Italia, rilevando una crescita annua di +4,3% del giro d’affari, arrivato a 109,3 miliardi di euro. Se il tasso di crescita resta inferiore a quello registrato nell’anno precedente (+12,0%), la tendenza positiva nel medio periodo (2018-2022) registra un aumento a valore pari a +6,0%. Si conferma, quindi, l’uscita dalla crisi dettata dalla pandemia, ma la ripresa rallenta a causa delle pesan-
ti dinamiche inflattive. Oltre ad analizzare l’andamento dei diversi comparti merceologici, l’Osservatorio Non Food di GS1 Italy dedica un ampio approfondimento all’e-commerce e monitora l’evoluzione della rete distributiva e delle differenti tipologie di agglomerati commerciali. Sulla scelta del punto vendita dove fare gli acquisti non alimentari, un ruolo di crescente importanza, in risposta alla morsa del carovita, è giocato dal fattore convenienza, che ha spinto gli italiani ad approfittare di offerte e promozioni e a cercare canali più “economici”. Questa attenzione al risparmio ha comportato anche la monetizzazione dell’usato (in particolare tramite le piattaforme web), la riscoperta del fai da te e l’adesione ai diversi bonus e agevolazioni fiscali, come quelli destinati all’ambiente domestico.
Continua l’aumento dei consumi, ma l’inflazione pesa sempre di più
Così com’era avvenuto nell’anno precedente e con la complicità dell’inflazione, anche nel 2022 i consumi totali delle famiglie hanno mostrato una dinamica espansiva, con una crescita complessiva di +13,4% (dato Istat a valori correnti), che li ha portati a 1.166 miliardi di euro. Positivo anche il trend relativo ai soli consumi non alimentari, che incidono per il 15,7% su quelli complessivi: in un anno sono aumentati di +13,8% proseguendo il trend di recupero post-pandemia (Tavola 1)
I comparti del Non Food tra conferme e sorprese
Con oltre 22 miliardi di euro annui di sell-out, l’elettronica di consumo mantiene, per il terzo anno consecutivo, la leadership tra i 13 comparti analizzati dell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy, pur avendo registrato un calo di -1,5% del fatturato a valori correnti rispetto al 2021. Trend analogo di contrazione del giro d’affari per i casalinghi (-4,0%), i giocattoli (-2,4%) e l’edutainment (-1,1%), che mostra un andamento negativo per la prima volta dal 2018.
Vendite in robusta crescita, invece, per il secondo comparto a valore, quello di abbigliamento e calzature (+9,2%, per un totale di 21,8 miliardi di euro) che si sta avvicinando ai valori pre-Covid, così come sta accadendo agli articoli per lo sport (+4,5%). È andata meglio al tessile che ha aumentato il sell-out di +7,3%, riuscendo a superare i livelli pre-pandemici. Il 2022 ha confermato la ripresa della cancelleria (+6,0%) e
12 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024
Fatti&TENDENZE
Tavola 1
Consumi delle famiglie (variazioni % valori correnti)
Fonte: elaborazioni TradeLab su dati ISTAT per Osservatorio Non Food 2023 di GS1 Italy
Variazioni % (anno su anno) 2022
(*) Incluso carburante, mezzi di trasporto e tabacchi
Tavola 2
Mercati non alimentari Osservatorio Non Food di GS1 Italy (variazione % valori correnti)
Fonte: elaborazioni TradeLab per Osservatorio Non Food 2023 di GS1 Italy Variazioni % (anno su anno) 2022
variazioni più consistenti della loro quota di mercato: -1,2 p.ti % per l’elettronica di consumo e +0,9 p.ti % per abbigliamento e calzature.
Focus sui canali di vendita
Nel 2022, con la completa riapertura dei punti vendita fisici, lo scenario del commercio Non Food è nuovamente cambiato. I retailer hanno ricominciato a investire sia in nuove aperture sia in restyling dei negozi esistenti (ma anche nella razionalizzazione della rete vendita), mentre i clienti hanno ripreso a frequentare i negozi fisici e hanno rallentato la corsa all’e-commerce. Anche la geografia distributiva si ridisegna: il numero dei punti vendita del commercio urbano centrale (il principale, con il 43,7% del totale) e dei centri commerciali (al secondo posto con il 38,9% di quota) è rimasto stabile mentre è aumentato il numero delle attività presenti nelle aree periferiche (+4,6%) e delle agglomerazioni commerciali all’aperto, in particolare dei factory outlet (+10,4%).
L’Osservatorio ha analizzato poi l’evoluzione della rete commerciale nei 13 comparti merceologici rilevati. Ne è emerso che le grandi superfici specializzate (GSS), con i loro 27.711 negozi, mantengono la leadership totale, nonostante il calo della numerica dei punti vendita dettato dalla razionalizzazione della rete (-1,1% rispetto al 2021).
registrato il boom dei prodotti di automedicazione, leader per tasso di crescita del giro d’affari (+11,5%).
La maggior attenzione ai consumi legati alla salute e al benessere ha trainato anche la ripresa della spesa nei comparti profumeria (+6,5%) e ottica (+5,6%), che ha beneficiato anche del bonus vista.
L’effetto dei bonus statali si è fatto sentire anche in altri comparti, a partire da mobili e arredamento.
Gli incentivi dedicati agli ambienti domestici hanno sostenuto pure la crescita del bricolage (+6,6%). (Tavola 2).
Nel 2022 le quote di mercato dei 13 comparti analizzati dall’Osservatorio Non Food di GS1 Italy risultano per la maggior parte confermate, con scostamenti annui non superiori allo 0,5%. I due principali settori per giro d’affari sono gli unici ad aver visto
Le grandi superfici alimentari hanno chiuso il 2022 con una leggera crescita numerica (+0,6%), per un totale di oltre 21 mila punti vendita tra ipermercati, supermercati, superstore, superette e discount. Nell’universo del Non Food hanno un ruolo sempre più risicato, salvo nei periodi dell’anno caratterizzati dalle promozioni e per comparti come la cancelleria, i giocattoli e il tessile. Le grandi superfici non specializzate (come cash & carry, grandi magazzini e mercatoni) hanno registrato un aumento del numero di punti vendita e restano importanti soprattutto per profumeria, abbigliamento e calzature, tessile; in quest’ultimo comparto i grandi magazzini hanno colto il primo risultato positivo dal 2016. I negozi specializzati restano leader in molti comparti, soprattutto in virtù del know-how, della personalizzazione e del servizio che assicurano. La quota di mercato più alta si rileva nei casalinghi (91,0% a valore), mentre in ottica, cancelleria e bricolage supera il 60% a valore. Anche nella profumeria i negozi specializzati, in catena o indipendenti, hanno visto ripartire le vendite (+18,3%) avviandosi così a recuperare la leadership persa durante la pandemia.
Infine, l’e-commerce: nel 2022, per la prima volta dalla sua nascita, ha dovuto affrontare l’inflazione e ha registrato un generale rallentamento dei trend di crescita: in alcuni comparti ha visto diminuire il giro d’affari (edutainment, articoli per lo sport ed elettrodomestici bruni) e in altri ha ridotto la quota di mercato (abbigliamento e calzature, fotografia ed elettrodomestici bianchi).
Fatti&TENDENZE 13 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024
consumi delle famiglie 13,4 Servizi* 15,6 Consumi Grocery 5,5 Alimenti e bevande 4,9 Articoli per l'igiene della casa e della persona 10,1 Consumi non alimentari ISTAT 13,8
Totale
Elettronica di consumo -1,5 Abbigliamento di consumo 9,2 Mobili e arredamento 4,6 Bricolage 6,6 Prodotti di automedicazione 11,5 Prodotti di profumeria 6,5 Articoli per lo sport 4,5 Edutainment -1,1 Casalinghi -4,0 Prodotti di ottica 5,6 Tessile 7,3 Cancelleria 6,0 Giocattoli -2,4 Totale non Food 4,3
Le conserve rosse made in Italy volano in Giappone
A NICAV, Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali, nell’ambito del progetto “Red Gold
From Europe. Excellence in EU preserved tomatoes”, cofinanziato dall’Unione Europea e finalizzato alla valorizzazione e alla promozione delle conserve di pomodoro made in Italy, ha partecipato all’ultima edizione di Foodex, la più importante manifestazione fieristica agroalimentare del Giappone, che si è tenuta Tokio dal 5 all’8marzo.
Il Giappone è il settimo mercato di destinazione a livello mondiale delle conserve rosse e il secondo dopo gli USA, se consideriamo solo i paesi extraeuropei,in termini di valore. Nel 2023 le esportazioni nel Paese nipponico hanno fatto registrare una crescita in valore del 18% rispetto all’anno precedente, per un totale di120 milioni di euro, circa il 4,3% dell’export globale (2,8 miliardi di euro). Il valore dell’export cresce anche in tutto il mercato asiatico con un netto +19% per un totale di circa 270 milioni di euro (il 9,6% dell’export totale).
“Il Giappone rappresenta uno dei principali mercati di sbocco per l’export del nostro pomodoro, in particolare per il pelato intero apprezzato per le sue qualità e per la sua genuinità”, commenta Giovanni De Angelis, direttore generale di ANICAV. “Grazie alle performance molto positive degli ultimi anni il mercato nipponico,al netto delle tensioni geopolitiche che potrebbero incidere su costi, continua ad avere una notevole rilevanza strategica per il nostro comparto. Per questo motivo il progetto ‘Red gold from Europe. Excellence in EU preservedtomatoes’, costituisce un importante strumento per consolidare e accrescere la presenza dei nostri prodotti, già ampiamente conosciuti e apprezzati dai consumatori giapponesi, in questo Paese”.
L’eccellenza della birra italiana
Negli
ultimi anni le birre agricole e artigianali, prodotte in parte con materie prime italiane, sono diventate un’eccellenza a livello qualitativo, ma hanno bisogno di far crescere ancora il mercato. Servono anche certezze da parte della politica, come il mantenimento dell’attuale riduzione sulle accise. Questi i temi principali degli Stati generali della birra, che hanno raccolto per la prima volta i protagonisti della filiera brassicola e sono stati organizzati a Pollenzo (Cn) da Cia-Agricoltori Italiani insieme a Unionbirrai, che associa i birrifici indipendenti. L’evento ha visto la partecipazione di Patrizio Giacomo La Pietra, sottosegretario per l’Agricoltura, la Sovranità Alimentare e le Foreste. “È necessario un fronte comune fra tutti gli attori coinvolti per raggiungere gli obiettivi, creando una filiera di materie prime coltivate interamente in Italia”, così Cristiano Fini, presidente di Cia, ha voluto sollecitare una riflessione su un settore che negli ultimi 20 anni ha attuato una vera e propria rivoluzione, con la nascita della birra artigianale italiana.
La birra non è solo un prodotto di largo
Ucima celebra i 40 anni di storia con il progetto Ucima40
Ucima, l’Associazione dei costruttori italiani di macchine per il Packaging, avvia il progetto Ucima40 in occasione del suo quarantesimo anniversario di attività. Fondata nel 1984, Ucima ha sempre sostenuto le aziende italiane del settore e svolto un ruolo cruciale nello sviluppo e nella promozione del packaging italiano, che oggi si posiziona come leader mondiale.
Questo importante traguardo non sarà solo un’occasione per festeggiare il passato e i risultati ottenuti, ma anche per proiettare lo sguardo verso il futuro con entusiasmo e determinazione. Il progetto Ucima40 prevede una serie di iniziative innovative che coinvolgeranno attivamente tutte le aziende del settore.
Attraverso lo sviluppo di nuovi canali di comunicazione, come podcast, video ed eventi speciali, il progetto si propone di raccontare la storia del settore e dei suoi protagonisti, offrendo uno sguardo approfondito sulle sfide e le conquiste che hanno caratterizzato questi quarant’anni di impegno e innovazione.
Particolare attenzione sarà rivolta anche al futuro del settore, con l’obiettivo di farlo raccontare da coloro che hanno promosso e contribuito attivamente alla crescita del made in italy del packaging, per rivolgersi alle giovani generazioni. Ucima40 intende quindi fare cultura su un settore altamente tecnologico e all’avanguardia, trasmettendo i primati e le prospettive del mondo del packaging italiano. Le attività del progetto Ucima40 accompagneranno tutto il 2024, e saranno caratterizzate da una serie di appuntamenti sia in Italia sia all’estero. Il culmine di queste celebrazioni sarà una serata evento programmata per il prossimo ottobre alla presenza di tutti i principali stakeholder del settore.
consumo, ma è anche una nuova eccellenze del Made in Italy, con oltre 1000 birrifici di eccellenza che hanno fatto crescere il valore condiviso del comparto, 9,4 miliardi di euro e oltre 700 milioni in accise annue, che si sommano alla contribuzione fiscale ordinaria. Inoltre, la filiera agricola della
birra sta crescendo, con la ricerca di produzioni sempre di maggiore di qualità, per fare della birra un prodotto 100% con materie prime italiane. Se nel malto d’orzo c’è un fabbisogno che supera il 50% della domanda, nel caso del luppolo solo il 5% di quello consumato dai produttori italiani è prodotto nel nostro Paese.
Secondo Matteo Bartolini, vicepresidente
Cia: “Il settore ha molte opportunità da cogliere, ma per ottenere l’obiettivo bisogna che tutti gli attori del settore impostino una programmazione di lungo periodo. Alle istituzioni chiediamo, invece, di rivedere la Legge del 1962 che regolamenta il settore e di ripristinare nel decreto Milleproroghe le accise ridotte per i birrifici fino a 60mila ettolitri annui, che sono state soppresse dalla Legge di bilancio”. Gli fa eco Alfredo Pratolongo di AssoBirra: “Il settore dopo una crescita del 9% dal 1918 al 2022, nel 2023 ha perso una forbice di mercato tra il 5 e il 7%.
L’inversione di tendenza è dovuta a diversi fattori strutturali come i costi aumentati in modo esponenziale e i consumi diminuiti, anche perché le accise incidono in modo pesante sul prezzo al consumatore”.
Fatti&TENDENZE 14 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024
The high cost of printing medical information leaflets
Intergraf welcomes the release of a study by its partner MLPS (Medical Leaflet = Patient Safety), a subgroup of the European Carton Manufacturers Association (ECMA) shedding light on the potential economic costs associated with the proposed use of Print on Demand (PoD) leaflets in the pharmaceutical legislation revision.
The study, commissioned by MLPS, addresses a critical question left unresolved in the proposed directive: the enormous total cost implications of implementing PoD leaflets alongside electronic Product Information (ePI).
MLPS states: “The study’s conservative quantification provides stakeholders with valuable insights into the economic impacts of PoD leaflets. The estimated total cost of PoD leaflets across Europe-27 ranges from €1.680 billion to €3.495 billion annually, depending on whether leaflets are printed in black or fourcolor ink. It is unclear who will bear these costs, which are currently borne by the pharma industry. The calculation of the unit cost per PoD leaflet is composed of several key components required for pharmacies to provide PoD, including paper, ink, printers’ depreciation, labour costs, and taking into account current digital skills and the number of pharmacies across the EU. The study has calculated the number of PoD leaflets needed based on the digital skills and the part of the older population being more in need of medication. The study demonstrates the cost impact of PoD is 2 to 3 times larger than the current total cost for medical information leaflets. The report shows how the older population will be disproportionately affected by the removal of paper leaflets, as over 50% of dosages are consumed by people aged over 65. Citing the European Commission’s Digital Economy and Society Index, the report illustrates that this segment of the population has the lowest level of digital skills, especially in Eastern European countries. Therefore, PoD will still result in a significant number of paper leaflets being requested by patients.”
costs of printing medical leaflets on demand. It confirms that the Commission’s proposed ‘patients’ right to a printed copy of leaflets’ as an alternative for paper leaflets has a significant financial impact, in addition to
the logistical burden for pharmacies of leaflet storage and matching the right leaflet with the right medicine. These costs would no longer be covered by the pharmaceutical industry but would have to be covered by society.”
Intergraf Secretary General, Beatrice Klose: “Intergraf welcomes the release of the MLPS study on the
Fatti&TENDENZE 15 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024
IL PIÙ BASSO IMPATTO SULL’AMBIENTE. LA PIÙ ALTA GAMMA DI PRODOTTI ALIPLAST. FILM RIGIDO A-PET FILM FLESSIBILE PE POLIMERI
Vending rilanciare l’industria 4.0 e sostenere le imprese
Secondo i dati 2023 del Registro delle Imprese, sono quasi 4mila le aziende del vending in Italia (+1,5% vs 2022), di cui 478 in Lombardia, 447 in Puglia e 396 in Sicilia.
Distributori automatici: pratici, veloci e sempre aperti che offrono dalle bevande agli snack, dai prodotti parafarmaceutici all’elettronica di consumo. In Italia sono quasi 4mila (3.742) le attività del settore, (+1,5% rispetto al 2022): è quanto emerge da un’elaborazione del Registro delle Imprese per CONFIDA, Associazione Italiana Distribuzione Automatica, sui dati del quarto trimestre 2023. Secondo CONFIDA, inoltre, le vending machine installate nel nostro Paese hanno superato le 835 mila unità e le consumazioni si sono attestate a circa 4 miliardi per un giro d’affari di 1,5 miliardi di euro.
Le regioni e città trainanti
La Lombardia, con le sue 478 imprese del vending, rimane al primo posto e si conferma la vending valley italiana, con un peso del 13% sul totale nazionale. Al secondo posto tra le regioni, la Puglia che registra ben 447 aziende (12% del totale, +6% vs ‘22), seguita dalla Sicilia con 396 (10,6% del nazionale, +2,5% vs ‘22). Al quarto posto la Campania con 380 imprese, il 10% in più rispetto all’anno precedente. Con 355 aziende, il Lazio si aggiudica il quinto posto prece-
dendo il Piemonte (266) e il Veneto (219). La Toscana (219) e l’Emilia-Romagna (202), nonostante la crisi che le ha colpite a causa delle alluvioni, sono riuscite a mantenere stabile il numero di attività rispetto al 2022. Chiude la top10 la Sardegna con 193 aziende del vending sul territorio regionale.
Roma, con 249 aziende, è la prima città italiana per numero di imprese, seguita da Milano (208). Napoli si aggiudica il terzo posto (199) con un +11,5% rispetto al 2022, seguita da Bari (179) Torino (154) e Taranto (113). Nonostante il capoluogo lombardo si mantenga alto in classifica, tra il 2022 e il 2023, Milano segna un calo del 4% nel numero di imprese della distribuzione automatica registrate. A segnare l’incremento migliore, invece, anno su anno sono state Savona (+26%, da 19 a 24 aziende) e Salerno (+19%, da 79 a 94 aziende).
Migliorare gli standard qualitativi
“Il settore della distribuzione automatica – commenta Massimo Trapletti, Presidente di CONFIDA Associazione Italiana Distribuzione Automatica – è dinamico e in crescita, ed un comparto in cui l’Italia è leader a livello internazionale. La crescita evidenziata dai
FoCUS 16 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024
dati del Registro delle Imprese, soprattutto al Sud, è determinata in particolare dallo sviluppo della rete dei negozi automatici h24, che sono i nuovi negozi di vicinato, completamente automatici, aperti 24 ore al giorno. Si tratta di una via di mezzo tra bar automatici e piccoli market dove il caffè e le altre bevande calde, insieme all’acqua minerale alle bibite e agli snack, sono i prodotti più venduti; ma l’offerta comprende anche piatti pronti, gelati, prodotti di prima necessità, parafarmaci e tanto altro. Per questa nuova rete di negozi la nostra associazione ha dato vita ad una specifica certificazione chiamata Top Quality Negozi Automatici h24 che ne innalza il livello di qualità e dell’offerta”.
L’associazione del vending ha infatti elaborato un protocollo con l’obiettivo di migliorare gli standard qualitativi del servizio fornito, elevare l’affidabilità e la reputazione dei negozi automatici h24, fornendo così uno strumento qualificante e di tutela nei confronti dei consumatori. Le aziende che seguiranno tutto l’iter, che prevede un corso di formazione con
Allarme distribuzione automatica
CONFIDA ha esposto le criticità ancora presenti nel Testo del Regolamento sugli Imballaggi, che non tiene in considerazione le peculiarità del settore mettendo a rischio sicurezza e igiene alimentare dei consumatori.
Sul
nuovo Regolamento sugli imballaggi (PPWR), CONFIDA, Associazione Italiana Distribuzione Automatica, ha espresso preoccupazione: “Il testo votato dal Parlamento Europeo il 22 novembre – spiega Pio Lunel, Presidente delle imprese di Gestione di CONFIDA – ha apportato delle modifiche positive rispetto al testo originale della Commissione, soprattutto perché ha respinto la posizione ideologica che puntava solo sul ‘riuso,’ riconoscendo a quei Paesi che, come l’Italia, hanno un efficace sistema di riciclo, di potere continuare a investire su questa strada. Resta però la preoccupazione del nostro settore per alcune criticità che renderebbero difficile, se non impossibile, applicare il nuovo Regolamento al settore della distribuzione automatica italiana”. Il vending italiano è un comparto leader a livello europeo che dà lavoro a oltre 33 mila persone in Italia, escludendo l’indotto. I distributori automatici sono un prodotto della tecnologia Made in Italy venduto in tutto il mondo. Oltre a questo, l’Italia ha la più ampia catena distributiva alimentare automatica d’Europa con 835 mila distributori installati in tutto il Paese (la Francia ne ha solo 630 mila e la Germania 600 mila).Tra i punti critici, CONFIDA segnala la previsione del PPWR riguardo al riutilizzo degli imballaggi delle bevande, che consentirebbe – almeno teoricamente – al consumatore di inserire la propria tazza nel distributore automatico di bevande calde. Nonostante la procedura sia tecnicamente possibile, sebbene
nei soli distributori di ultima generazione, i gestori della distribuzione automatica sono preoccupati per l’alto rischio di contaminare la vending machine che comprometterebbe la garanzia di sicurezza alimentare per il consumatore. “I distributori automatici, – spiega il Presidente delle Imprese di Gestione di CONFIDA Pio Lunel – per definizione, non sono presidiati e quindi non c’è controllo costante da parte di un operatore come, diversamente, avviene in un bar; quindi consentendo l’uso di una tazza non monouso il rischio di contaminazione è alto. Inoltre, le vending machine sono posizionate anche all’interno di luoghi come ospedali e strutture sanitarie, stazioni, aeroporti e metropolitane, aziende di produzione, dove l’imballaggio monouso è specificamente richiesto per ragioni di igiene e sicurezza alimentare”. Un secondo punto messo in evidenza dall’Associazione delle imprese vending è l’impossibilità di adempiere alla previsione del PPWR di introdurre sistemi di deposito e cauzione per le bottigliette e lattine delle bevande fredde. “Anche in questo caso – continua il presidente Lunel – la previsione del PPWR è inapplicabile nella distribuzione automatica che ha 835 mila punti vendita non presidiati e sarebbe impossibile restituire la cauzione”. Secondo il settore occorre potenziare gli investimenti che l’Italia e anche il comparto hanno fatto nei sistemi di raccolta differenziata e riciclo: come “RiVending” il progetto di economia circolare per gestire il fine vita degli imballaggi – promosso da CONFIDA insieme a Corepla e Unionplast – che raccoglie, tramite appositi cestini posti a fianco dei distributori, la plastica di bicchieri e bottigliette per poi riciclarla e fabbricare nuovi bicchieri e bottigliette. Ad oggi sono oltre 13 mila i cestini installati in tutta Italia all’interno di aziende, pubbliche amministrazioni, scuole e università.
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test finale e delle verifiche ispettive, ed ottempereranno agli standard della direttiva, potranno fregiarsi del marchio Top Quality Negozi Automatici H24 ed esporlo all’interno delle loro attività.
Criteri Ambientali Minimi della distribuzione automatica Il Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza
Energetica Vannia Gava, durante gli Stati Generali del Vending che si sono tenuti l’8 novembre
2023, in un videomessaggio ha annunciato l’avvenuta firma del Decreto sui Criteri Ambientali Minimi (CAM) per la distribuzione automatica. Il testo contiene delle linee guida ambientali per il servizio di somministrazione di alimenti e bevande tramite distributori automatici nelle Pubbliche Amministrazioni. I CAM aiuteranno la transizione ecologica delle imprese del settore: i distributori automatici di uffici pubblici, scuole e ospedali diventeranno infatti sempre più sostenibili.
Concessioni Pubbliche: il settore richiede di riequilibrare i canoni
Sempre per quanto riguarda le concessioni pubbliche del servizio di somministrazione di alimenti e bevande tramite distributori automatici, durante il congresso sono state illustrate le problematiche del settore per i canoni concessori che le imprese di gestione pagano per installare i distributori automatici nelle Pubbliche Amministrazioni. Tali canoni sono sempre più alti a fronte di consumazioni diminuite tanto da rendere molti bandi di gara antieconomici. Il settore pertanto richiede di riattivare una norma che consenta di ridare un equilibrio economico a tali concessioni legandole ai consumi attuali.
Regolamento Europeo sugli Imballaggi e Rifiuti da Imballaggio
Durante l’assise sono emerse inoltre preoccupazioni per il nuovo Regolamento Europeo sugli Imballaggi (PPWR) in votazione in Parlamento Europeo il prossimo 23 novembre. Il PPWR punta, infatti, sulla riduzione ed eliminazione degli imballaggi, la valorizzazione dei prodotti sfusi e dei contenitori riutilizzabili, penalizzando così l’Italia che ha invece investito sul riciclo raggiungendo il ragguardevole risultato del 74% contro il target europeo del 65% fissato per il 2025. Anche il settore della distribuzione automatica, che col progetto RiVending ha installato 13mila cestini in tutta Italia che raccolgono e riciclano la plastica, è penalizzato dal PPWR che propone soluzioni non compatibili con l’ambito operativo della distribuzione automatica.
Pagamenti elettronici e “Transizione 5.0” Il settore richiede anche l’aggiunta delle app e degli strumenti “a spendibilità limitata” all’interno di quelli previsti dalla legge sui pagamenti elettronici: i consumatori apprezzano questo tipo di pagamento e già il 24% delle macchine oggi, infatti, include app di pagamento. CONFIDA chiede infine che si rifinanzi, attraverso il piano “Transizione 5.0” e i fondi del PNRR, lo strumento dei benefici fiscali che – prima che venissero tagliate le aliquote degli incentivi –aveva aiutato a promuovere l’innovazione.
18 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024 FoCUS ANICAV
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Agricoltura italiana
sempre più smart
Nel 2023, il settore agrifood è stato fortemente impattato dagli effetti del cambiamento climatico e degli eventi meteorologici che hanno colpito la Penisola. In questo contesto, il mercato dell’Agricoltura 4.0 ha segnato un nuovo record, raggiungendo i 2,5 miliardi di euro, +19% rispetto al 2022. Se la spesa cresce, cambiano però gli ambiti di investimento delle aziende agricole italiane. Macchinari connessi e sistemi di monitoraggio e controllo dei mezzi rappresentano ancora circa metà del mercato, ma diversi fattori – tra cui la progressiva ridu-
zione degli incentivi statali - hanno portato un calo di queste due voci (rispettivamente -7% e -10%) a favore di software che permettono di interconnettere la parte hardware e di analizzare i dati raccolti. L’11% della spesa è data da software gestionali e FMIS (Farm Management Information Systems), l’8% da piattaforme di integrazione dati, 8% da sistemi di mappatura di coltivazioni e terreni, 5% da DSS (Software di supporto alle decisioni).
Il 72% delle aziende agricole italiane utilizza soluzioni di Agricoltura 4.0 (una cifra sostan-
Il mercato dell’Agricoltura 4.0 cresce ma cambiano gli ambiti di investimento, con un aumento degli acquisti di software gestionali, piattaforme di integrazione dati, sistemi di mappatura di coltivazioni e terreni e DSSU. Lo dimostrano i dati dell’ultima ricerca realizzata dall’Osservatorio Smart Agrifood.
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Food 4 Future –Expo Foodtech
tecnologle Per l’agrlfood
zialmente invariata rispetto al 2022), ma aumenta il numero di soluzioni medie per azienda (3,4, rispetto al 3,2 del 2022).
A investire sono principalmente le aziende che hanno già intrapreso percorsi di digitalizzazione negli anni passati.
Per la stessa ragione, la crescita della superficie italiana coltivata con tecnologie digitali risulta moderata, passando dall’8% del 2022 al 9% del 2023. Tra le soluzioni maggiormente adottate, dopo i software gestionali aziendali, si trovano i sistemi di monitoraggio e controllo di macchine e attrezzature e di terreni e coltivazioni, seguiti dai DSS e dalle soluzioni basate su dati satellitari per la mappatura di coltivazioni e terreni.
Sono alcuni dei risultati della ricerca realizzata dall’Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università degli Studi di Brescia*, presentata a inizio marzo durante il convegno “Smart Agrifood: il dato è tratto! Ora la sfida è la maturità digitale”.
“Nel 2023, abbiamo assistito ad una forte crescita del mercato ma anche ad un incremento più modesto della superficie coltivata con tecnologie digitali e delle aziende che applicano concretamente almeno una tecnologia - spiega Andrea Bacchetti, Direttore dell’Osservatorio Smart AgriFood -. Chi storicamente ha già investito nel digitale per l’agrifood raggiunge risultati positivi e quindi prosegue ad investire in maniera ancora più intensa, ma nuove aziende faticano a fare il primo passo. Per garantire la diffusione capillare delle soluzioni digitali in questo settore sarà sempre più importante lavorare sulle competenze. Serviranno, soprattutto in ambito agricolo, più conoscenze tecniche legate alle nuove tecnologie digitali, ma anche nuove figure professionali, che sappiano avvicinare le aziende della domanda e i provider tecnologici, comprendendo fabbisogni, problematiche e obiettivi delle aziende del settore e guidandole nel processo di digitalizzazione”.
“Nell’ultimo anno temperature primaverili sotto la media, ondate di calore estive, eventi alluvionali estremi hanno messo a dura prova il settore agricolo – afferma Chiara Corbo, Direttrice dell’Osservatorio Smart AgriFood -. In questo contesto, l’innovazione digitale ha continuato a dimostrare il suo ruolo nel rendere più sostenibile, efficiente e competitivo il settore. Abbiamo analizzato diversi casi che lo dimostrano: per esempio, le soluzioni di irrigazione di precisione possono consentire di meglio stimare le esigenze irrigue delle colture aumentando le rese, come si è verificato in un caso in Portogallo dove le rese del mais sono aumentate quasi del 30%. Oppure l’utilizzo dei DSS può consentire di impiegare in maniera più razionale gli input tecnici: in un’applicazione in vigneto in Italia, ad esempio, il risparmio di agrofarmaci è stato del 35% circa”.
Il mercato e le aziende
Il boom degli acquisti di trattori e più in generale di macchinari agricoli che si è realizzato negli ultimi 2 anni, anche grazie agli incentivi previsti dal piano “Transizione 4.0”, fa sì che oggi la domanda si concentri su altre tipologie di
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IL MERCATO DI AGRICOLTURA 4.0
Copyright © Politecnico Di Milano / Dipartimento di Ingegneria Gestionale
LE BARRIERE PERCEPITE PER LA DIFFUSIONE DEL CARBON FARMING
Copyright © Politecnico Di Milano / Dipartimento di Ingegneria Gestionale
soluzioni, perlopiù software, necessarie a interconnettere la parte hardware. Aumenta, inoltre la consapevolezza del valore dei dati e quindi delle soluzioni che ne consentano l’analisi. A sottolineare la dinamicità dell’Agricoltura 4.0 è anche l’aumento di soluzioni innovative presenti sul mercato italiano (+10%), accompagnata da una crescita rilevante dei provider tecnologici (+13%) che le offrono. Tra le aziende dell’offerta analizzate, il 20% sono startup, spesso focalizzate sulla sperimentazione di tecnologie più “disruptive” come intelligenza artificiale, machine learning e robotica. Solo l’8% delle aziende agricole del campione, però, può essere considerato già digitalmente “maturo”. Circa il 50% delle aziende si trova ancora “in cammino”, mentre il restante 42% è costituito da aziende agricole ferme o comunque in forte ritardo nel percorso di adozione delle soluzioni di Agricoltura 4.0.
Il Carbon Farming
Il carbon farming e le pratiche agricole ad esso connesse consentono di ridurre gli impatti dell’agricoltura sull’ambiente, sequestrando e stoccando il carbonio nei terreni e nelle biomasse e limitando le emissioni.
LE TECNOLOGIE CHE ABILITANO LE SOLUZIONI DI TRACCIABILITÀ Copyright © Politecnico Di Milano / Dipartimento di Ingegneria Gestionale
Nell’ultimo anno si è sentito sempre più parlare di questa pratica, anche come modello di business innovativo per gli agricoltori. Dall’analisi di 214 progetti di carbon farming identificati all’interno del comparto agroalimentare internazionale, è emerso che più dell’80% dei progetti si concentra in Nord America ed Europa. Considerando il numero di crediti erogati, è invece la Cina a detenere il primato, seguita dagli Stati Uniti. Il digitale assume un ruolo rilevante all’interno della “filiera” del carbon farming, potendo supportarne ogni fase: per questo, gli attori dell’offerta di soluzioni digitali dell’Agricoltura 4.0 sono sempre più interessati ad entrare in questo settore.
Realtà consolidate sul mercato stanno integrando all’interno delle proprie soluzioni sempre di più funzionalità dedicate soprattutto al monitoraggio e alla rendicontazione del carbonio stoccato.
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Un ruolo rilevante viene giocato dalle startup, spesso coinvolte nelle progettualità legate a questo settore, in particolare in Nord America ed Europa: i due continenti ospitano il 78% delle startup mondiali specializzate nell’offerta digitale per il carbon farming.
Tra le soluzioni maggiormente proposte, oltre ai software e ai gestionali (78%), ci sono le soluzioni per l’analisi di dati e Big Data (61%), i sistemi di mappatura basati su immagini e dati satellitari (40%) e le soluzioni basate sull’intelligenza artificiale e il machine learning (39%).
Nonostante la forte rilevanza del tema, l’adozione di pratiche di carbon farming risulta ostacolata da diverse criticità. In primis, la diffusa mancanza di conoscenza: secondo una ricerca condotta dall’Osservatorio, in Italia, solo il 22% delle aziende agricole del campione dichiara di conoscere le pratiche di carbon farming e il 9% anche di adottarle. A seguire, ci sono i limiti delle risorse finanziarie e tecnologiche (45%), l’assenza di supporto tecnico e di una consulenza specializzata (43%) e gli alti costi per la realizzazione dei progetti (38%).
Il digitale per la tracciabilità alimentare
In Italia, il 2023 ha segnato un nuovo aumento nell’offerta di soluzioni digitali per la tracciabilità alimentare: 225, +22% rispetto al 2022. Il primo motivo che spinge le aziende a implementare soluzioni digitali per la tracciabilità di filiera è la necessità di garantire in maniera diretta al consumatore finale la qualità, l’origine e i metodi produttivi. Diventa sempre più forte, inoltre, il legame tra tracciabilità e sostenibilità. La tracciabilità è, quindi, sempre più uno strumento per accorciare la distanza con il consumatore e valorizzare le produzioni.
Queste soluzioni consentono di digitalizzare le varie fasi del processo di tracciabilità e sono abilitate da diverse tecnologie: Internet of Things (23%), Mobile App (23%), Cloud (20%) e tecnologie Blockchain & Distributed Ledger (17%). La maggior parte delle soluzioni (57%) è trasversale a più settori, ma cresce la quota di soluzioni specificatamente dedicate al mondo agricolo. Queste includono anche una componente orientata alla valorizzazione dei dati dal campo, dalle pratiche agricole e dai macchinari ai fini della tracciabilità, cercando, quindi, di rispondere al bisogno crescente di reale integrazione dei dati dal campo alla tavola.
*L’edizione 2023 dell’Osservatorio Smart AgriFood è realizzata con il supporto di ABACO Group, AlmavivA, COBO Group, Enapra – Confagricoltura, Engineering Ingegneria Informatica, Eolo, iFarming, Image Line, RINA, Rurall, xFarm Technologies, ACTIA Italia S.r.l., Agricolus, CSQA, Edison, Feelera Società Benefit, Fieragricola, GS1 Italy, Horta, Kverneland Group Italia, Radarmeteo, Reale Mutua Assicurazioni, RSE – Ricerca sul Sistema Energetico, Rural Hack, Varda, W.A.Y., Yara e Zoogamma. Con il patrocinio di Alleanza delle cooperative italiane, CAI Agromec, CIA Agricoltori Italiani, Cluster Agrifood Nazionale CLAN, Coldiretti, Confagricoltura Lombardia, Federalimentare, Federunacoma e Uncai.
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Steel and aluminium key packaging materials
Metal packaging, made from aluminium or steel, is used throughout the retail, wholesale, commercial and industrial sectors. It comes in many shapes and sizes and can package virtually any product. Beverage cans are expected to witness a major growth.
According to Mordor Intelligence, the global metalpackagingmarketisanticipatedtoriseat aconsiderablerateduringtheforecastperiod, between 2023 and 2031. Each year, some 98bn cans are produced for the beverage, food, health & beauty, household and industrial markets. This means that, onaverage,everyEUcitizenconsumes4unitsweekly.
The metal packaging market size is estimated at USD 76.90 billion in 2024, and is expected to reach USD 92.86 billion by 2029, growing at a CAGR of
3.84% during the forecast period (2024-2029). The metalpackagingmarketdemonstratesresilienceand growth,drivenbydiversefactorssuchasincreasing industrial activities, expanding food and beverage consumption,andgrowingenvironmentalawareness. Industrial metal packaging, including IBCs, bulk containers, drums, and closures, witnesses steady demandfromsectorslikechemicals,lubricants,and agricultural products due to their durability and protectivequalities.
Focus on aerosol cans
The aerosol can hold a substantial share in the metal packaging industry, and these containers use compressedgastopropelaproductoutofthecanin a spray or mist form. The demand for aerosol cans inthemetalpackagingindustryisvast,astheseare usedinvariousindustriesandapplications,suchas automotive, food, cosmetics, and pharmaceuticals. The aerosol cans have been growing steadily due to the increasing demand for convenience products, astheycancontainproductsandpropellantsunder pressure that can be dispensed as spray, mist, or foam. Standard products include insecticides, cooking sprays, solvents, and paints. The demand for aerosol cans is anticipated to witness constant growthduringtheprojectionperiodowingtoadrastic
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METAL PACKAGING MARKET Market Size in USD Billion CAGR 3.84%
Mordor intelligence NUMBERS OF CANS SOLD, IN BILLIONS, RED BULL, WORLDWIDE, 2011-2023
Red Bull 4.08 5.23 5.39 5.61 5.96 6.06 7.9 9.8 11.6 12.1 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2020 2021 2022 2023 2024 2029 USD 76.90 B USD 92.86 B Study Period 2019-2029 Market Size (2024) USD 76.90 Billion Market Size (2029) USD 92.86 Billion CAGR (2024-2029) 3.84% Fastest Growing Market Asia Pacific Largest Market Asia Pacific Major Players
Source:
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shift in consumer preferences for easy storage and transportation. Additionally,thedemandforaerosolcansisexpectedtobedriven byportability,recyclability,safetyandstrength,andtheincreased aestheticappealoftheproduct.Theincreasingconsumerpreference forcanneddrinks,therisingpopularityofenergyandsportsdrinks, and the growing demand for sustainable packaging materials drive the metal packaging market. However, the penetration of plasticandglasspackagingisexpectedtohinderthegrowthofthe studiedmarket.Therisingpriceofaluminiumandthepresenceof bisphenolAlininginaluminiumcans,theexposuretowhichcauses health issues, are also posing challenges to the market. The metal packagingsectoriswitnessingaparadigmshiftfueledbytheneed forinnovationandsustainability.Manufacturersincreasinglyadopt cutting-edgematerialsandeco-friendlypractices,aligningwiththe globalpushforenvironmentallyresponsiblepackagingsolutions.
The beverage market and other industries
Alcoholicbeveragesinmetalcanshavebecomeincreasinglypopular in recent years due to various benefits and consumer preferences. Canned alcoholic beverages typically come in standard portion sizes,makingiteasierforconsumerstomonitortheiralcoholintake. Thisisespeciallyimportantfordrinkswithahighalcoholcontent. Aluminium is exceptionally lightweight, making it an excellent choiceforpackagingproductsthatneedtobeeasilytransported,such asbeverages.Lightweightpackagingcanalsoreducetransportation costsandcarbonemissions.Growingconsumptionofready-to-drink beveragesencouragesmanufacturerstoproducemorebeveragecans thathelpdrivethemarket’sgrowth.Recently,owingtorisinghealth consciousness among consumers, the adoption of energy drinks increased, which further surges the production of beverage cans. Consumers have been growing awareness about the nutritional benefits of their ingredients. For example, Red Bull is one of the mostpopularenergydrinksintheUnitedStates,controllingabout 39.5%ofthemarket.Accordingtothelatestinformationpublished by Red Bull, the company sold 12.10 billion cans in 2023, which wasgreaterthanthepreviousyear’scountofaround11.60billion. Aluminiumcansaregainingpopularityowingtotheirexceptional technical properties and the fact that they are recyclable and thermallyconductive,nottomentionhighlylightweight.Recently, mostnewbeverageshavecometomarketincans,socustomersare moving away from plastic bottles and other packaging substrates to aluminium cans owing to environmental concerns. According to world count data, the world’s beer and soda consumption uses about180billionaluminiumcansannually.Thisis6,700cansevery second,enoughtogoaroundtheplanetevery17hours.Duetothe sizeablemanufacturingandconsumergoodssectorsofthenation, China has one of the biggest markets for can and metal packaging worldwide.Thefoodandbeverage,pharmaceutical,cosmetic,and home goods industries are the main drivers of the need for metal packaging.Technologicalandmanufacturingprocessinnovations haveincreasedthequality,efficiency,andcustomizabilityofmetal packagingsolutionsintheindustry.Withthesixth-largesteconomy intheworldrightnow,Indiaisquicklyindustrializingandopening up new prospects for both large and small businesses. Thanks to India’sexpandingeconomicmight,theregion’smanufacturingand packagingsectorswillhaveplentyofchances.
Source:MordorIntelligence
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Packaglng
metal
dell’industria agro-alimentare Il salone professionale
DOSSIER
Metal packaging for the supply chain efficiency
Metal packaging is a smart solution for fillers and brand owners. With a proven safety and sustainability record, cans offer high performance through the supply chain, and this for virtually every product.
Before understanding what are the advantages of metal packaging in the supply chain, let’s discover why this material provides smart packaging that attract consumers and give brands a competitive edge. A multitude of sizes, shapes andprintingdesignscanbemanufacturedtoindividualcustomer requirements, because innovation sells packaging and packaging sellsproducts.Metalpackagingcomesinawiderangeofsizes.From a small tomato can to a steel drum for bulk tomato transport and everythinginbetween.Metalpackagingcomesinawiderangeof shapes. Shaping transforms cans into designer products, creating uniqueandindividualhighlights.Metalpackagingcomesinawide range of designs. Through embossing and high-quality printing, cansdeliveroutstandingshelfpresenceforconsumers.
Benefits in production
Duetoitsstrengthandrigidnature,metalpackagingisfilledathigh speedswithvirtuallynoproductloss,increasingoverallefficiency including energy and CO2. Beverage cans achieve up to 2.000 per minute (120.000/hour). Metal packaging offers excellent space optimisation due to its stackability. It is easy to handle in store, reducingspoilageandcosts.Upto10.00080grcansfitinto1cubic metreillustratingtheeconomicbenefitsonapershelfbasis.Metal packaging is unbreakable, reducing the risk of leaking or tearing during transportation. Supply chains are specifically designed so that production facilities are located close to filling operations, reducing transport costs and associated CO2 emissions. The CO2 footprintfortransportofmetalpackagingislessthan2%ofthetotal CO2 footprint.Duetotheirinherentstrength,metalpackaging,both emptyandfilled,canbestackedtomakemaximumuseofstorage. There is no need for heating or refrigeration, saving up to 70% in energyconsumption.
Aluminium beverage can recycling
The latest report by Metal Packaging Europe and European Aluminium shows that the overall recycling rate for aluminium beverage cans in the European Union, United Kingdom,
Switzerland, Norway and Iceland went up by 3.2% to a new record level of 76% (76.1%). The total amount of aluminium recycled from cans reached a record level of 570,000 tonnes, an increase of 60,000 tonnes on the previous year. Beverage can manufacturers (members of Metal Packaging Europe) and their aluminium suppliers (members of European Aluminium) are pleased with the increased recycling rate at European level which is a testament to the ongoing industry and supply chain effortstoimproverecycling.However,severalEUMemberStates still struggle to reach 90% recycling or more. The industry supports more ambitious separate collection targets for beverage containers like aluminium beverage cans as referred to in the proposed EU Packaging Regulation. “We are proud of the latest achievement and believe the industry is on the right path towards 100% circularity of aluminium beverage cans by 2050. Today, beverage cans are one of the most recycled packaging formats on the European market. Can manufacturers recently joined other industry leaders at COP 28 in a call to accelerate aluminium beverage can circularity and contribute to Net Zero 2050.’’ said Krassimira Kazahska, CEO of Metal Packaging Europe, adding that “Aluminium is a ‘permanent’ material which means that it can be recycled multiple times through high quality recycling processes without losing its inherent properties’’. “We encourage Member States to implement well balanced Deposit Return Systems (DRS) as this will help move to a fully circular solution for the aluminium beverage can via ‘can-to-can’ recycling. Although used beverage cans (UBC’s) can easily be recycled into other aluminium products like automotive or bicycle parts, customers are increasingly looking for high recycled content in their new cans. We can do this, providing Extended Producer Responsibility (EPR) schemes supply our remelting plants with sufficient quantities and quality of separately collected and sorted UBC’s. Only DRS can guarantee this’’, according to Maarten Labberton, Director Packaging Group at European Aluminium.
Source: Metal Packaging Europe
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Gli imballaggi in metallo rappresentano una soluzione intelligente per produttori e brand owner. Con ottimi requisiti in termini di sicurezza e sostenibilità, le lattine offrono prestazioni elevate lungo tutta la catena di fornitura, praticamente per ogni prodotto.
Packaging in metallo per l’efficienza della filiera
Prima di scoprire quali sono i vantaggi degli imballaggi in metallo nella filiera, vediamo perché questo materiale fornisce imballaggi intelligenti, che attraggono i consumatori e che danno ai marchi un vantaggio competitivo. È possibile realizzare una moltitudine di dimensioni, forme e design di stampa in base alle esigenze individuali del cliente, perché l’innovazione permette di vendere imballaggi e l’imballaggio permette di vendere i prodotti. Gli imballaggi in metallo sono disponibili in un’ampia gamma di dimensioni: da un piccolo barattolo di pomodoro a un fusto in acciaio per il trasporto di pomodori sfusi e tutto il resto. Gli imballaggi in metallo sono disponibili in un’ampia gamma di forme: le forme trasformano le lattine in prodotti di design, creando soluzioni uniche e individuali. Gli imballaggi in metallo sono disponibili in un’ampia gamma di design: grazie alla goffratura e alla stampa di alta qualità, le lattine garantiscono ai consumatori una presenza accattivante sugli scaffali.
Vantaggi nella produzione
Grazie alla sua resistenza e alla sua natura rigida, gli imballaggi metallici vengono riempiti ad alta velocità praticamente senza alcuna perdita di prodotto, aumentando l’efficienza complessiva, comprese energia ed emissioni di CO2. Le lattine per bevande raggiungono una velocità di 2.000 al minuto (120.000/ora). Gli imballaggi in metallo offrono un’eccellente ottimizzazione dello spazio grazie alla loro impilabilità. È facile da maneggiare in negozio, riducendo deterioramenti e costi. In 1 metro cubo possono stare fino a 10.000 lattine da 80 gr, con notevoli vantaggi economici. L’imballaggio in metallo è infrangibile, riducendo il rischio di perdite o interruzioni durante il trasporto. Le catene di fornitura sono progettate specificamente in modo che
gli impianti di produzione siano situati vicino alle operazioni di riempimento, riducendo i costi di trasporto e le emissioni di CO2 associate. L’impronta di CO2 per il trasporto di imballaggi metallici è inferiore al 2% dell’impronta di CO2 totale. Grazie alla loro resistenza intrinseca, gli imballaggi metallici, sia vuoti che pieni, possono essere impilati per sfruttare al massimo lo spazio di stoccaggio. Non è necessario il riscaldamento o la refrigerazione, risparmiando fino al 70% sul consumo energetico.
Riciclo di lattine per bevande
L’ultimo rapporto di Metal Packaging Europe e European Aluminium mostra che il tasso di riciclo complessivo delle lattine per bevande in alluminio nell’Unione Europea, nel Regno Unito, in Svizzera, Norvegia e Islanda è aumentato del 3,2% raggiungendo un nuovo livello record del 76,1%. La quantità totale di alluminio riciclato dalle lattine ha raggiunto il livello record di
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570.000 tonnellate, con un aumento di 60.000 tonnellate rispetto all’anno precedente. I produttori di lattine per bevande (membri di Metal Packaging Europe) e i loro fornitori di alluminio (membri di European Aluminium) sono soddisfatti dell’aumento del tasso di riciclo a livello europeo, che testimonia gli sforzi in corso da parte dell’industria e della catena di fornitura per migliorare il riciclo. Tuttavia, diversi Stati membri dell’UE faticano ancora a raggiungere il 90% o più di riciclo. L’industria sostiene obiettivi di raccolta differenziata più ambiziosi per i contenitori per bevande come le lattine per bevande in alluminio, come indicato nella proposta di regolamento UE sugli imballaggi.
“Siamo orgogliosi degli ultimi risultati e crediamo che l’industria sia sulla strada giusta verso la circolarità del 100% delle lattine per bevande in alluminio entro il 2050. Oggi, le lattine per bevande sono uno dei formati di imballaggio più riciclati sul mercato europeo. I produttori di lattine si sono recentemente uniti ad altri leader del settore alla COP 28 in un appello per accelerare la circolarità delle lattine per bevande in alluminio e contribuire all’obiettivo Net Zero 2050”, ha affermato Krassimira Kazahska, CEO di Metal Packaging Europe, aggiungendo che: “L’alluminio è un materiale ‘permanente’, il che significa che può essere riciclato più volte attraverso processi di riciclo di alta qualità senza perdere le sue proprietà intrinseche”.
“Incoraggiamo gli Stati membri a implementare Deposit Return Systems (DRS) ben bilanciati poiché ciò contribuirà al passaggio verso una soluzione completamente circolare per la lattina per bevande in alluminio tramite il riciclo ‘can-to-can’. Sebbene le lattine per bevande usate (UBC) possano essere facilmente riciclate in altri prodotti in alluminio come parti di automobili o biciclette, i clienti sono sempre più alla ricerca di un elevato contenuto riciclato nelle loro nuove lattine. Possiamo farlo, a condizione che i programmi di Extended
Producer Responsibility (EPR) forniscano ai nostri impianti di rifusione quantità e qualità sufficienti di UBC raccolti e selezionati separatamente. Solo i DRS possono garantire questo”, ha spiegato Maarten Labberton, Direttore Packaging Group di European Aluminium.
Source: Metal Packaging Europe
29 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024 lmballaggl metalllcl
Gli imballaggi realizzati con banda stagnata come quella prodotta da thyssenkrupp Rasselstein garantiscono un notevole risparmio in termini di emissioni di CO2. Con la nuova metodologia per calcolare il tasso di riciclaggio la banda stagnata risulta il materiale più riciclato in Germania.
Tassi di riciclaggio banda stagnata sempre in
testa
Andreas Knein, AD di DWR-Deutsche Gesellschaft für Weißblechrecycling
La riciclabilità, l’uso ponderato delle risorse e il tasso di circolarità di un materiale da imballaggio sono divenuti criteri fondamentali per valutarne la sostenibilità e due degli indicatori più significativi sono il tasso di riciclaggio e la capacità del materiale di lasciarsi riciclare. Del resto, gli imballaggi i cui materiali possono essere riciclati dopo l’uso consentono di risparmiare energia e risorse primarie. Questo vale in particolare per gli imballaggi in banda stagnata perché potendo quest’ultima essere riciclata quasi al 100% e poi trasformata in un nuovo prodotto in acciaio di alta qualità, si ottiene un notevole risparmio in termini di emissioni di CO2. I dati pubblicati dall’Agenzia federale tedesca per l’ambiente sul tasso di riciclaggio dei materiali da imballaggio mostrano ripetutamente che i prodotti realizzati con acciaio per imballaggio sono tra i più riciclati. Di conseguenza, nell’anno di rilevazione 2021 la banda stagnata ha fatto registrare in Germania un tasso di riciclaggio pari al 90,2% secondo la legge tedesca sugli imballaggi.
“I risultati del rilevamento attuale mostrano che la banda stagnata è uno dei primi materiali in termini di riciclabilità, che quindi si integra particolarmente bene nell’economia circolare. In Germania è infatti stabile a oltre il 90%, come del resto negli ultimi 15 anni”, afferma Andreas Knein, ammini-
stratore delegato di DWR – Deutsche Gesellschaft für Weißblechrecycling GmbH, controllata del produttore di banda stagnata thyssenkrupp Rasselstein GmbH.
Nuova metodologia per calcolare il tasso di riciclaggio
I dati dell’Agenzia federale tedesca per l’ambiente, calcolati secondo il sistema precedente, evidenziano per gli altri materiali da imballaggio i seguenti tassi di riciclaggio: alluminio 94,2%, cartone liquido 74,9%, plastica 63,5%, vetro 85,0%. Per le quote determinate a livello UE in conformità alla Decisione di Esecuzione (UE) 2019/665, tuttavia, rileva ora soltanto la quantità effettivamente immessa in un impianto di riciclaggio, vale a dire quella già preselezionata e immessa nel processo di ritrattamento senza ulteriori perdite. A livello europeo non si tiene dunque più conto di depositi di prodotto, contenuti residui, non imballaggi realizzati nello stesso materiale né di materiali estranei alla classificazione di materie. Secondo l’ultima pubblicazione dell’associazione di settore APEAL, in base alla metodologia di calcolo appena esposta il tasso di riciclaggio della banda stagnata nell’intera Unione Europea (UE) è pari al 78,5%. La Decisione di Esecuzione stabilisce una nuova interfaccia per calcolare i tassi di riciclaggio. Il nuovo metodo
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sposta il punto di calcolo per determinare la quantità riciclata “più a valle” se si osserva il flusso di materiali. Inoltre, gli imballaggi compositi e altri imballaggi composti da più di un materiale sono calcolati e comunicati sulla base dei singoli materiali contenuti negli imballaggi stessi. Di conseguenza, il cartone liquido non compare più nell’elenco dei tassi di riciclaggio, bensì è incluso in proporzione nelle frazioni di carta, plastica e alluminio.
Con il nuovo metodo la banda stagnata risulta la più riciclata Finora, vale a dire applicando la precedente metodologia di calcolo, si documentavano le quantità immesse nel riciclaggio e il punto di calcolo era costituito dall’“output dell’impianto di selezione dei rifiuti da imballaggi leggeri” oppure dall’“input al primo impianto di riciclaggio”. Le fasi di lavorazione come la separazione delle sostanze interferenti o la pulizia, durante le quali i rifiuti cerniti vengono ulteriormente preparati alla fase di riciclaggio vera e propria, erano già considerate operazioni di riciclaggio. Secondo la Decisione di Esecuzione, ossia secondo la nuova metodologia, i punti di calcolo sono vincolanti e si collocano in corrispondenza dell’“input all’operazione di riciclaggio finale”, attraverso la quale i materiali di rifiuto vengono effettivamente trasformati in prodotti, materiali o sostanze. A causa della varietà dei processi di riciclaggio, i punti di calcolo sono stabiliti in modo diverso per ciascun materiale. Il nuovo metodo comporta alcuni cambiamenti di vasta portata per quanto riguarda gli imballaggi. In base alla Decisione di Esecuzione, i tassi di riciclaggio sono i seguenti: banda stagnata 84,5%, alluminio 62,4%, plastica 48,4%, vetro 80,3%.
“Indipendentemente dalle quantità iniziali utilizzate per calcolare il tasso di riciclaggio, è chiaro che la banda stagnata è in vantaggio rispetto ad altri materiali da imballaggio. Questo è dovuto principalmente alle proprietà intrinseche del materiale e anche al design dell’imballaggio, da cui deriva un’eccellente riciclabilità, nonché a processi di riciclaggio funzionanti e consolidati”, sostiene Knein. Se da un lato, la banda stagnata è particolarmente facile da separare da altri materiali grazie alle sue proprietà magnetiche che rendono la cernita degli imballaggi rapida, facile ed economica, dall’altro l’acciaio per imballaggio è particolarmente adatto al multirecycling. In pratica, questo termine indica la possibilità che anche l’acciaio per imballaggio già riciclato possa essere recuperato più e più volte. “La banda
stagnata è un materiale permanente all’interno di un ciclo dei materiali chiuso ed è riciclabile quasi al 100 percento, vale a dire che può essere riciclato pressoché all’infinito e senza downcycling, cioè senza alcuna perdita di qualità”, sottolinea Knein.
Ad ogni ciclo di riciclaggio si risparmiano materie prime
DWR ipotizza che il tasso di riciclaggio rimarrà costantemente elevato anche in futuro poiché il rottame tenderà a essere sempre più richiesto per via del suo crescente utilizzo nei processi di riciclaggio. Dopo il trattamento, il rottame di banda stagnata ben pulito viene consegnato all’acciaieria dove può essere fuso insieme ad altri rottami di acciaio senza alcuna perdita di qualità e quindi trasformato in acciaio grezzo con la ghisa in uscita dall’altoforno. Dopo ulteriori fasi di lavorazione specifiche per il prodotto, si torna ad ottenere un prodotto siderurgico nuovo e di alta qualità che va dalla lamiera per auto alle travi in acciaio fino a un nuovo imballaggio, per cui ogni acciaieria può essere considerata anche un impianto di riciclaggio. Il ciclo del materiale è dunque un ciclo chiuso. Ad ogni ciclo di riciclaggio della banda stagnata si possono risparmiare risorse e CO2 rispetto alla produzione primaria. Inoltre, utilizzando il rottame nella produzione dell’acciaio, si consuma fino al 70 percento in meno di energia rispetto alla produzione primaria. Le emissioni di un prodotto in banda stagnata, quindi, diminuiscono ad ogni ciclo di riciclaggio.
Permane la necessità di educare alla raccolta differenziata
Gli elevati tassi di riciclaggio dell’acciaio per imballaggio sono confortanti, soprattutto se paragonati a quelli di altri materiali da imballaggio; “Non dobbiamo tuttavia adagiarci sugli allori, ma continuare a lavorare per migliorare questo tasso”, continua Knein aggiungendo: “C’è molto da recuperare soprattutto per quanto riguarda l’educazione alla raccolta differenziata e in questo campo tutti i soggetti coinvolti hanno un ruolo da svolgere”. Ad aumentare significativamente il tasso di riciclaggio e a esaurire un potenziale finora rimasto inutilizzato potrebbe essere soprattutto l’espansione della raccolta differenziata a livello europeo. Dal 2021, thyssenkrupp Rasselstein integra con buoni risultati le attività del sistema duale per quanto attiene all’educazione dei consumatori finali sui materiali da imballaggio e sulla raccolta differenziata. Sul suo sito web all’indirizzo weissblech-kommt-weiter.de, infatti, l’unico produttore tedesco di banda stagnata fornisce informazioni sulla produzione dell’acciaio per imballaggio, sull’uso delle scatole per alimenti e sul riciclaggio.
31 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024 lmballaggl metalllcl
VOCI da COSMOPROF
Cosmoprof Worldwide Bologna 2024
chiude con numeri eccellenti
Si è svolta con grande successo l’edizione 2024 di Cosmoprof Worldwide Bologna, capace di attirare 248.500 visitatori da 150 paesi, a conferma dell’effervescenza del mercato cosmetico. Il prossimo appuntamento è fissato dal 20 al 23 marzo 2025.
Si è conclusa con risultati eccellenti il 24 marzo, dopo 4 intensi giorni di apertura, la 55a edizione di Cosmoprof Worldwide Bologna. 3.012 gli espositori presenti da 69 paesi, il 4% in più rispetto allo scorso anno. 248.500 operatori sono arrivati a Bologna da 150 paesi. In forte aumento la presenza tra i corridoi della fiera degli stakeholder internazionali, con una crescita del 9% rispetto allo scorso anno, grazie anche al supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di Agenzia ICE. Risultati positivi anche per quanto riguarda gli operatori dall’Italia, nonostante le difficoltà nel raggiungere Bologna con i mezzi pubblici a causa dello sciopero nazionale nella giornata di domenica 24 marzo.
Cosmoprof Worldwide Bologna si conferma una piattaforma unica per il settore e un volano di sviluppo incomparabile per un’industria che a livello mondiale, secondo i dati di Euromonitor International, supererà un valore di 670 miliardi di dollari per fine anno, con una crescita media annua del 9% prevista per i prossimi 4 anni. “E’ stata un’edizione estremamente positiva, a conferma dell’effervescenza del mercato, e soprattutto dell’importanza strategica di Cosmoprof per gli operatori internazionali”, ha dichiarato Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere. “Siamo molto grati anche del supporto e della presenza delle istituzioni quest’anno, ci ha onorato avere con noi numerosi rappresentanti del Governo. Strategico è stato in particolar modo il contributo di Agenzia ICE, che per questa edizione ha coinvolto oltre 70 uffici per invitare delegazioni dai principali mercati. Grazie alle sinergie con le istituzioni abbiamo ospitato buyer di caratura mondiale da 113 paesi. Un risultato straordinario che risponde alle esigenze di un’industria che è uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy, e che merita il giusto riconoscimento”.
Un mercato in continua crescita
“Più di 15 miliardi di euro di fatturato, esportazioni a livelli record cresciute di oltre il 20% in un anno, una bilancia commerciale superiore ai 4 miliardi: l’industria cosmetica italiana si è presentata con questi numeri a Cosmoprof Worldwide Bologna, evidenziando il suo rilievo e la sua rappresentatività per il Made in Italy di fonte al pubblico internazionale della fiera”, ha commentato Benedetto Lavino, presidente di Cosmetica Italia – Associazione nazionale imprese cosmetiche. “In questi quattro intensi giorni di manifestazione, lavorando fianco a fianco con i partner di
BolognaFiere Cosmoprof, abbiamo potuto raccontare l’eccellenza espressa dalla nostra industria: oltre alle evidenze economiche, la kermesse ha permesso di evidenziare la grande rilevanza che il comparto ha anche da un punto di vista occupazionale con più di 390mila addetti del settore lungo la filiera. Dialogare con gli esponenti del mondo politico e delle istituzioni presenti in fiera ci ha consentito di mostrare in modo diretto il valore delle nostre imprese e di ragionare attorno alle esigenze di un settore chiave per l’intero Sistema Paese. Una sinergia indispensabile per affrontare le sfide del futuro”.
Successo per il nuovo format
Particolarmente apprezzato dagli espositori il nuovo format delle date, con l’apertura di tutti i padiglioni dal giovedì, che ha incentivato l’incoming e il networking con gli addetti ai lavori internazionali per tutti i comparti. “La risposta della nostra community alla nuova soluzione delle date di apertura è stata molto positiva: fin dal giovedì visitatori altamente profilati hanno potuto interagire con i nostri espositori per vagliare nuove opportunità di business, e questo per noi è un ottimo risultato”, ha evidenziato Enrico Zannini, Direttore Generale di BolognaFiere Cosmoprof. “Il format Cosmoprof ancora una volta ha dimostrato di sapersi adattare al meglio alle esigenze delle aziende e degli operatori per lo sviluppo del settore. Forti dei risultati di questa edizione, ci apprestiamo ad organizzare con ottimismo e fiducia i prossimi appuntamenti del network internazionale, che nei prossimi mesi porteranno Cosmoprof a Bangkok, Las Vegas, Hong Kong, Mumbai e Miami. In attesa di tornare nuovamente a Bologna per la prossima edizione di Cosmoprof Worldwide Bologna 2025, dal 20 al 23 marzo”.
32 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024
7-10 MAYO 2024 RECINTO GRAN VIA - BARCELONA www.hispack.com #hispack
VOCI da COSMOPROF
Marchesini G roup Beauty
IntervIsta a lorenzo gAtti, sales DIrector DI MarchesInI Group Beauty
➧ Cosmopack 2024 ha rappresentato un’edizione speciale per Marchesini Group che quest’anno celebra il suo cinquantesimo anniversario. Cosa rappresenta per l’azienda la partecipazione a questa manifestazione? Come tutti gli anni per noi Cosmopack è la fiera più importante, per gli spazi che ci offre per poter presentare le nostre tecnologie e perché ci permette di farci visitare da clienti provenienti da tutte le parti del mondo. L’anniversario dei 50 anni è molto importante perché riflette la storia dell’azienda che da tre anni ha aperto una divisione Beauty che si prefigge di raccogliere le esigenze del mercato cosmetico e di fornire le soluzioni per questo tipo di clientela, senza dimenticare che anche negli anni precedenti Marchesini Group aveva proposto al settore tantissime soluzioni, pur senza una divisione apposita.
➧ L’Intelligenza Artificiale è un tema centrale per Marchesini Group che in fiera ha presentato una macchina per rossetti con un innovativo sistema di ispezione. Ce ne parla? L’IA è una parte del gioco in cui Marchesini
iDM autoMation
Group ha investito e continua ad investire annualmente tantissime risorse. In fiera esponiamo una macchina che presenta a bordo un sistema per il controllo di qualità dei rossetti eseguito attraverso la visione di 6 camere che raccolgono i dati e li digeriscono per dire se il rossetto è della qualità giusta per andare sul mercato oppure se deve essere scartato. Tutto questo ci permette di mantenere la qualità e la ripetibilità del controllo, cosa che l’essere umano non può garantire. L’IA viene utilizzata in questo caso per la qualità e la ripetibilità del
IntervIsta a il AriA cAmPestri, responsaBIle coMMercIale DI IDM autoMatIon
➧ Cosa rappresenta per IDM Automation la partecipazione a Cosmopack?
Cosmopack è da 50 anni l’evento di riferimento per le aziende e i professionisti di tutti i settori dell’industria cosmetica. Dal 2011 IDM Automation partecipa all’evento per massimizzare il proprio network a livello globale, proponendo delle soluzioni in linea con le tendenze del mercato. Cosmoprof e Cosmopack rappresentano per noi uno degli hub di riferimento per tutti gli attori chiave dell’industria beauty e personal care. A tal proposito non mancheremo di aggiungere altri eventi di questo tipo come Cosmoprof India che si terrà a dicembre 2024 a Mumbai.
➧ A Cosmopack avete presentato, in anteprima assoluta, CLAY MI-150. Che innovazione introduce nel mondo della cosmetica?
IDM Automation è riconosciuta come una realtà 100% Made in Italy che produce macchinari
di riempimento e confezionamento caratterizzati da precisione nel dosaggio, velocità e flessibilità. Dal 2023, anno dell’ingresso nel Gruppo ILPRA, abbiamo avviato un processo di rafforzamento delle linee produttive, ideando delle soluzioni che abbracciano a 360° tutto il mondo cosmetico. A Cosmoprof abbiamo presentato CLAY MI-150, una soluzione automatica destinata al riempimento e alla saldatura di tubetti. Il futuro sarà orientato verso prodotti multi-tasking, pertanto l’innovazione proposta è legata all’efficientamento del riempimento che permette di ottimizzare i processi di tutte le categorie di prodotto ibride, garantendo efficienza nel dosaggio di precisione e ponendo al centro il benessere dell’operatore in produzione.
CLAY MI-150 è formata da una tavola rotante a 15 posizioni. È caratterizzata da portaboccole estraibili e intercambiabili al cambio formato. Ha una forte connotazione della componente
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controllo, per la semplificazione del controllo stesso ma può essere impiegata anche in tantissimi altri passaggi (raccolta dati, analisi dei dati per migliorare le performance delle macchine, controlli qualità generici o su parti del packaging etc.). Marchesini Group si prefigge di investire tantissimo sull’IA perché crediamo che sia il futuro.
➧ Lo stand di Marchesini Group ha ospitato 20 macchine. Quali sono le caratteristiche che le contraddistinguono sul mercato?
Come nelle precedenti edizioni di Cosmopack abbiamo cercato di coprire tutta la gamma delle nostre forniture. Allo stand abbiamo presentato piccole macchine di laboratorio, con cui poter fare i primi trial per nuovi batch di produzione, così come le soluzioni di riempimento e tappatura di tubi e flaconi e tutto il packaging secondario con astucciatrici ed etichettatrici, sino ad arrivare al fine linea. Tutte le macchine possono essere combinate per formare linee complete e questo è il goal che contraddistingue Marchesini Group Beauty sul mercato.
elettronica e l’innovazione fondamentale è legata al cambio formato immediato. Diversamente dalle soluzioni attualmente disponibili sul mercato i cambi non vengono gestiti regolando tutto il piano macchine bensì solamente le boccole, minimizzando i fermi produzione. E’ inoltre molto flessibile. Il cuore della nostra innovazione è legato al sistema di dosaggio caratterizzato dalla presenza di un dosatore riscaldato o non riscaldato, con il controllo della temperatura da pannello operatore per prodotti a differente viscosità. Velocità e volume del dosaggio sono impostabili dal pannello operatore e il sistema di movimentazione verticale dell’ugello è realizzato con un asse meccanico controllato da servomotore brushless. La soluzione è personalizzabile e configurabile aggiungendo i moduli necessari alla propria produzione e al grado di automatismo richiesto. Un monitoraggio costante permette un miglioramento continuo degli sviluppi industriali che diventano così sempre più snelli, più semplici, time saving e energy saving.
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34 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024
Laetus
IntervIew wIth Pascal WoPPerer, sales anD MarketInG DIrector at l aetus
➧ Laetus took part to Cosmopack for the first time in 2024. Can you explain the reason for this choice?
The reason is very simple, Laetus has been a major player in the pharmaceutical industry since many years. We see a big trend for cosmetic manufacturers to follow the same requirements regarding global traceability and packaging accuracy, which are our main business today.
That’s the reason why we took part to Cosmopack as exhibitors.
➧ What did you showcase at Cosmopack 2024?
What’s the role of vision inspection and traceability solutions in the cosmetic industry?
The goal was to focus on four key points. The first one is the packaging accuracy to bring a solution which should be installed on packaging lines to ensure that the product is completely accurate, if it is totally filled, if the barcode is the right one and if the ingredients are correctly marked.
The second point was to bring a traceability solu-
tion for an anti-counterfeiting system because there is a lot of counterfeiting in the cosmetic industry.
The third point is diversion. I had a call with a customer a huge customer in cosmetics who has an impact in terms of millions of Euros about diversion from products who are going to low budget countries and are reintegrating the European or the US market.
The last point is that brands are going more and more in the direction of a consumer en-
gagement and they really want to use a traceability system to have a direct contact with their customers in order to exchange more and more information.
So, the topic of the presence of Laetus at Cosmopack was really to show how a traceability system can be a generator of return on investment and can match with the strategy of the coming years in the cosmetic industry. We have some business cases that we can explain to our future customer with really proven elements.
/// www.tscprinters.com
Soluzioni di stampa e codifica per il packaging
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VOCI da COSMOPROF
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caparDoni
IntervIsta a FiliPPo me A zz A, vIce presIDent, sales & MarketInG e MeMBro Del BoarD DI caparDonI
➧ Perché per Capardoni Cosmopack è un evento da non perdere?
Cosmopack è l’evento più importante dell’anno che riunisce tutti i professionisti del settore a livello mondiale e dà la possibilità di mostrare innovazioni e tecnologie sul packaging.
➧ All’edizione 2024 avete presentato il nuovo dropper monomateriale in polipropilene. Quali benefici offre al settore cosmetico e su quali altri prodotti, nuovi o best seller, avete puntato i riflettori?
Capardoni è molto attenta alla sostenibilità e ha intrapreso la strada di nuovi sviluppi e investimenti. In questo caso abbiamo sviluppato un nuovo dropper monomateriale tutto in PP. Solitamente un contagocce è composto da tre materiali differenti ed è difficilmente riciclabile dal consumatore finale. In questo caso essendo tutti e tre i componenti in polipropilene dopo l’utilizzo del consumatore il dropper sarà facilmente riciclabile. Si tratta quindi di una soluzione sostenibile che mantiene il design e la funzionalità del dropper tradizionale. Il contagocce è un articolo molto versatile che può essere usato per tantissimi prodotti sia per
tireLLi
il make up che per la skin care e la sostituzione con questo nuovo sviluppo, tutto prodotto in Italia con stampi di nostra proprietà, può dare un valido contributo all’ambiente. Nel corso degli anni ci siamo specializzati su alcune categorie di prodotti come i fondotinta, i correttori e i sieri per poter dare supporto ai clienti con la nostra esperienza nello sviluppo di nuovi prodotti da lanciare sul mercato in tempi rapidi. Abbiamo un’ampia gamma di prodotti e relativi accessori con combinazio-
IntervIsta a denis mArcon, DIrettore coMMercIale DI tIrellI
➧ Cosa rappresenta per Tirelli la partecipazione a Cosmopack?
Il Cosmopack è una fiera assolutamente fondamentale per la nostra azienda. Tirelli si occupa di cosmetica e personal care da tantissimi anni e abbiamo iniziato a partecipare al Cosmopack dal 1994 continuativamente fino ad oggi. È una fiera in cui troviamo tutti i nostri clienti e possiamo fare networking con potenziali e futuri clienti. Ci dà la possibilità di esporre i nostri macchinari che sono il fiore all’occhiello della nostra azienda. Non è una fiera solo dedicata all’Italia ma a tutta l’Europa e a tutto il mondo. Riceviamo visite anche da continenti lontani come l’Oceania.
ni testate che possiamo proporre anche in tempi molto brevi ai clienti e che possiamo vestire con decorazioni che rendono unici e accattivanti i prodotti sul mercato. Per il Cosmopack abbiamo creato la collezione “Zodiaco” che permette di combinare flaconi, vasi e relativi accessori con i segni zodiacali. Abbiamo utilizzato varie tecniche di decorazione per mostrare ai clienti diverse possibilità che possono ottenere. Anche per la categoria profumi e profumatori abbiamo una serie di nostri stampi, di varie capacità, di cui abbiamo disponibilità a magazzino per una pronta consegna e che possiamo abbinare a moltissime chiusure e ghiere di diversa forma e materiale per soluzioni full packaging e per ogni esigenza del cliente. A Cosmopack i riflettori sono stati puntati su un annuncio: la fusione tra Capardoni Srl e Capsol SpA. Questa entusiasmante partnership porterà ulteriore crescita ed innovazione, mantenendo la nostra italianità al 100%.
rito a riduzione dei consumi elettrici e generali dell’impianto, un cambio formato estremamente rapido e una riduzione dei costi di mantenimento dell’impianto stesso. Si tratta di un impianto innovativo che aiuterà i nostri clienti ad essere sempre più efficaci, con altissima efficienza e un ridotto TCO (Total Cost of Ownership). Oltre al monoblocco Juliet in fiera abbiamo presentato una classica riempitrice Guja a pistoni oltre ad un’etichettatrice adesiva relativa alla nostra ultima acquisizione della linea di prodotto BRB. Infine abbiamo esposto un robot totalmente automatico per il carico e scarico dei contenitori collegato al monoblocco Juliet.
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E’ un monoblocco che deriva dalla storica esperienza di Tirelli nel mondo dei profumi, delle creme e di prodotti vari per il personal care. In particolare il nuovo monoblocco è dedicato ai profumi e ha delle soluzioni innovative in me-
➧ In questa edizione i riflettori sono stati puntati sul nuovo monoblocco Juliet. Quali sono le sue caratteristiche e quali i vantaggi concreti per l’industria cosmetica?
36 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024
L’economia circolare al centro di ALL4PACK
L’importanza delle sfide ambientali sta portando le aziende a porre l’economia circolare al centro della catena del valore dell’industria dell’imballaggio.
ALL4PACK EMBALLAGE PARIS, il principale salone francese dell’ imballaggio e dell’ intralogistica , si propone di riunire gli attori coinvolti nell’ eco-design , nel riciclo , nel riutilizzo e nella riduzione dell’impronta ambientale presentando le soluzioni innovative per le aziende che utilizzano gli imballaggi.
I VOSTRI CONTATTI PRIVILEGIATI
Per visitare
Stefania GEMELLI sgemelli@salonifrancesi.it
EMBALLAGE PARIS! INNOVATION NEVER STOPS #ALL4PACK
Per esporre
Eleonora FERRARI eferrari@salonifrancesi.it
PROCESSING PRINTING LOGISTICS
PACKAGING
50.000 OPERATORI
1.100 ESPOSITORI E MARCHI
80 PAESI RAPPRESENTATI
VOCI da COSMOPROF
BaraL an
IntervIsta a mAurizio FiccAdenti, GloBal r&D ManaGer DI Baralan
➧ Cosa significa per Baralan la partecipazione a Cosmopack?
Cosmoprof rappresenta per Baralan una delle manifestazioni più importanti dove poter mostrare il nostro prodotto. Il Cosmoprof è riconosciuto come un luogo di incontro tra gli operatori e chiaramente per Baralan rappresenta il momento più importante dove raccontare la propria proposta, la propria linea di offerta che
BaLLerstaeDt
ogni anno si rinnova e trova una collocazione in termini di comunicazione e di esperienza diretta con il cliente che visita la fiera.
➧ Quali concetti e tendenze alimentano la vostra spinta innovativa?
Da alcuni anni Baralan punta su un progetto che abbiamo chiamato “Beautytude” dove cerchiamo di combinare la bellezza del prodotto con le esigenze del cliente. La nostra proposta vuole essere una risposta a quelle che sono le esigenze del mercato in termini di trend e funzionalità. Quest’ultima generalmente trova applicazione negli accessori dei contenitori che per noi sono solitamente in vetro e il vetro ci rappresenta per tutta una serie di motivi. È chiaro che l’aspetto esteriore del prodotto deve combinarsi con la concretezza della funzionalità. Il mercato del packaging cosmetico raccoglie le esigenze dell’utente finale e la nuova complessità dettata da prodotti sempre più sofisticati e sempre più naturali, in linea con le logiche dell’ecosostenibilità. Su questo tema Bara-
lan è molto attenta a raccogliere le tendenze dei giovani, dei nuovi protagonisti e per questo ha anche attivato un nuovo canale di comunicazione su TikTok per poter interagire con le nuove generazioni.
➧ Su quali novità di prodotto avete puntato i riflettori a Cosmopack 2024?
Il vetro ha sempre rappresentato per Baralan un elemento importante su cui far ruotare la logica dell’ecosostenibilità poiché è uno dei materiali riconosciuti come sostenibili in quanto riciclabile all’infinito. E’ un materiale che lascia spazio al prodotto senza interferire sulle sue caratteristiche e ciò lo rende particolarmente appropriato per l’utilizzo nel mondo della cosmetica. A Cosmopack abbiamo avuto la possibilità di presentare nuove soluzioni di roll-on che prevedono applicatori con plastiche riciclate o riciclabili con anche vasetti quadrati che hanno uno stile soft, arrotondato, appropriato al packaging cosmetico. Abbiamo inoltre presentato piccole novità aggiuntive che riguardano la linea già in essere all’interno del nostro catalogo.
IntervIew wIth cAroline krAus, custoMer servIce anD MarketInG representatIve at BallerstaeDt
➧ What does the participation in Cosmopack meant to Ballerstaedt?
The participation in Cosmopack is of course a strategic decision as it is a leading event in the cosmetic industry. We as Ballerstaedt presented our sealing lids and sealing machines along with our technological expertise for sealing systems to a broad professional audience. But above all we were looking forward to direct face to face contact with our customers: especially in times of web meetings and home office, this personal contact is really
an essential element to drive our network forward and to strengthen relationships with our customers. This event provides a unique platform for this purpose and we think that our participation was a worthwhile investment to raise awareness of our products and to increase the visibility of Ballerstaedt.
➧WhatdidyoushowcaseatCosmopack2024?
Which sealing needs do these new solutions answer to?
At our booth, the Ballerstaedt team showed various options to hygienically seal cosmetic jarsandbottles.Weaimtoprotecttheoriginality of our customers’ exclusive products. We presented our induction liners and aluminum sealing lids with many customization options. For example, they can be printed individually or embossed with company logos. Customers just need to tell us their wishes and we will see what we can realize. Visitors also had the rare opportunity to experience our sealing machines in action and ask our experts about them directly.
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38 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024
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12
rodotti & Tecnologie
Serpac
esperti in etichette di pericolo
Segnalare le merci pericolose con le etichette specifiche che identificano il tipo di pericolo è indispensabile. I produttori specializzati in etichette di pericolo come Serpac conoscono a fondo tutti i regolamenti e le esigenze specifiche e per questo ed altri motivi è consigliabile rivolgersi a loro.
Quando si tratta di trasporto di merci pericolose, la chiarezza e la precisione nell’etichettatura non sono semplicemente preferibili, sono indispensabili. Segnalare le merci pericolose con le etichette specifiche che identificano il tipo di pericolo permette una corretta gestione e consente di poter intervenire tempestivamente in situazioni d’emergenza. Questo sistema è fondamentale per garantire la sicurezza, ma le etichette e i marchi di pericolo oltre che essere corretti devono anche rispondere a specifiche caratteristiche fisiche e di design come il tipo di supporto di stampa e grafiche: colore tipo e dimensione dei caratteri, spessore delle linee, distanze fra gli elementi ecc. come richiesto dai regolamenti per il trasporto di merci pericolose.
Le normative in merito al trasporto di merci pericolose, quali ADR, RID, ADN, IMDG, ICAO-TI/ IATA, impongono il rispetto di una serie di linee guida molto specifiche per la marcatura e l’etichettatura dei colli. Etichette e marchi di pericolo devono rispondere a precisi requisiti in termini di qualità, dimensioni e grafica. L’ADR, per esempio, nella sezione 5.2.2.2 specifica che: le etichette devono essere conformi per colore, simboli, forma e dimensioni ai modelli riportati sul regolamento.
Le proporzioni fra gli elementi grafici, la distanza e lo spessore delle linee e la dimensione dei caratteri devono seguire una serie di direttive che non lasciano spazio a interpretazione.
Tutti gli elementi devono poi essere ben leggibili e indelebili. Le etichette devono poter essere esposte alle intemperie senza sensibile degradazione.
L’importanza di affidarsi agli esperti
I produttori specializzati in etichette di pericolo come Serpac conoscono a fondo tutti i regolamenti e le esigenze specifiche legate alla corretta segnalazione di merci pericolose. I materiali utilizzati da Serpac sono sempre di alta qualità e garantiscono la durabilità di etichette e marchi, essenziale per resistere a condizioni ambientali come l’esposizione di 3 mesi in acqua marina richiesta dal codice IMDG al capitolo 5.2.2.2.1.7, variazioni di temperatura e agenti atmosferici. Queste caratteristiche sono fondamentali per mantenere l’integrità delle informazioni in ogni circostanza, prevenendo situazioni in cui etichette danneggiate o illeggibili potrebbero mettere a rischio la sicurezza delle persone e dell’ambiente.
Inoltre, un produttore specializzato come Serpac può offrire anche etichette personalizzate su misura che si adattano alle diverse necessità di marcatura ed etichettatura, compresa la possibilità di realizzare un’unica etichetta con tutto il necessario per la segnalazione corretta del collo (etichette di pericolo, numero ONU, PSN, ecc).
Optare per produttori specializzati in etichette e marchi di pericolo come Serpac, significa anche affidarsi a partner esperti che conoscono a fondo i regolamenti e che possono offrire un supporto concreto nella scelta del prodotto corretto. Questa expertise è fondamentale per evitare errori che potrebbero portare a sanzioni, fermi merce o, nel peggiore dei casi, a pericolosi incidenti.
P
42 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024
i l futuro solido si fonda sul sughero con a morim c ork i talia
Amorim Cork Italia, leader nella produzione e vendita di tappi in sughero, dimostra con i suoi prodotti che gli investimenti in ricerca e sviluppo rivolti alla perfezione sensoriale sono fondamentali, per assicurare sempre il pieno rispetto del vino.
Nei tappi Amorim molecole come il TCA e altri componenti responsabili di deviazioni invalidanti sono cercati ed eliminati a monte, per questo l’azienda può garantire le chiusure più sicure sul mercato, grazie a un’avanguardia tecnologica basata su quattro solidi pilastri. Il primo è Naturity®, tecnologia che supera tutte le conoscenze nella lotta contro il TCA e oltre 150 composti OFF FLAVORS e li rimuove direttamente dai tappi monopezzo. Un brevetto esclusivo, che evoca tutta la genuinità di cui è portatore, fin dal nome. Si tratta di una combinazione unica al mondo, in condizione di sottovuoto, di temperatura, vapore acqueo e tempo.
Negli ultimi anni, poi, grande protagonista dell’evoluzione è ND-Tech®, tecnologia di analisi individuale, tappo a tappo, tramite gascromatografia. Una perfetta compiutezza per i monopezzo che trovano un crescendo di possibilità di personalizzazione e ottimizzazione della classe visiva nelle versioni
ICON e ICON FIORE, novità, quest’ultima, pensata per i vini Luxury. A cambiare, poi, il concetto stesso di sostenibilità per tutto il settore è la tecnologia Xpür®: la più efficace per l’eliminazione del TCA dai tappi di sughero microagglomerati. Questa soluzione sfrutta la CO2 nello stato supercritico per attraversare il sughero con un’estrazione spinta. Nella versione QORK certifica anche la sostenibilità totale, avvalendosi di un collante a base vegetale. Infine, quarta eccezionale avanguardia Amorim è Cork Nova®, destinata al trattamento delle rondelle in sughero naturale presenti nei tappi
tecnici per vini spumanti e fermi. Questa speciale tecnologia abbatte il TCA e rimuove i composti devianti per il quadro evolutivo del vino, anche quello più delicato e sensibile.
Una leadership globale e tecnologica inarrestabile sempre accompagnata da un occhio di riguardo verso l’ambiente: il vino è una materia sostenibile e il packaging deve essere coerente. Amorim Cork rimane, anche in questo caso, una certezza: i suoi tappi, oltre a essere caratterizzati dalla migliore offerta tecnologica possibile, garantiscono la CO2 trattenuta e per ciascuno di questi può essere richiesta anche la certificazione forestale FSC.
Prodotti&Tecnologie
Con Robatech…
piegalo, incollalo, amalo!
Precisione ed efficienza nella piegatura del cartone ondulato sono essenzialmente una questione di cordonatura. L’utilizzo di un dosatore di liquidi per cordonatura è una soluzione estremamente efficace non solo in termini di qualità ma anche di velocità. Robatech, produttore svizzero di sistemi di applicazione adesivi, presenterà a drupa questa soluzione innovativa.
Il sistema di “cordonatura liquida” PerfectFold è brillante quanto semplice. Il processo prevede l’applicazione automatica di uno speciale liquido “indebolente” lungo le linee di cordonatura. Penetrerà rapidamente all’interno del cartone ondulato, senza lasciare tracce visibili, senza danneggiare il cartone ma riducendone tangibilmente la rigidità. Le linee di piegatura così ammorbidite potranno essere piegate con precisione a fronte di un minimo contrasto, risolvendo in gran parte inconvenienti come la rottura del cartone, la variabilità della “luce” in corrispondenza con la linea di incollatura e il
disallineamento dei lembi (“fish-tailing”). PerfectFold applica senza contatto il liquido per cordonatura sulle linee di piegatura. Sempre nella giusta quantità, indipendentemente dalla velocità della vostra produzione. Questa linea di piegatura consente di piegare alla perfezione il cartone ondulato. Il liquido per cordonatura non lascia segni. Le linee così ammorbidite riducono la rigidità e le sollecitazioni del cartone ondulato. A seconda dello spessore e delle dimensioni del cartone ondulato, la velocità del processo può essere notevolmente aumentata grazie a questa soluzione brevettata. PerfectFold si installa agevolmente nelle macchine per l’incollaggio di scatole e Inliner ed è facile da usare. Disassamento e allineamento sono la parola d’ordine per il cartone ondulato più impegnativo, perché gli inserti richiedono dimensioni interne ed esterne precise. PerfectFold è una vera e propria risorsa per ridurre gli scarti.
PerfectFold in dettaglio
Il dosatore per liquidi PerfectFold consiste in un’unità di alimentazione, due pistole applicatrici del tipo Sempre 30, il programmatore AS 50 e un’unità di comando ester-
I vantaggi di PerfectFold in sintesi
- Elevata stabilità del processo: riduzione delle interruzioni e scarti grazie alle linee di piegatura ammorbidite
- Una piegatura precisa e costante offre dimensioni interne esatte, per un posizionamento su misura degli inserti
- Disassamenti e allineamenti sotto controllo
- Elimina la rottura delle piegatura
na dotata di touch panel. La pompa e il serbatoio di compensazione nell’unità di alimentazione consentono un’operatività priva di interruzioni anche durante il cambio del serbatoio del liquido. Un convertitore I/P assicura che venga sempre applicata la corretta quantità di liquido sulle linee di piegatura, nonostante le variazioni della velocità di produzione. SpeedUp è invece il liquido per cordonatura che penetra rapidamente nel cartone ondulato e non lascia segni dopo la piegatura. Tale liquido è stato sviluppato appositamente per PerfectFold e consente di ottenere un risultato di piegatura perfetto, in modo che gli inserti si inseriscano esattamente nelle scatole pieghevoli. Il cartone ondulato cordonato con PerfectFold assicura dimensioni interne ed esterne accurate grazie alla precisione ottenuta dal perfetto allineamento dei lembi. Tutti coloro che visiteranno lo stand Robatech a drupa, padiglione 12 - stand C10, potranno vedere all’opera un impianto PerfectFold e constatare di persona la qualità della cordonatura e della conseguente piegatura.
www.robatech.com/it/perfect-fold
- A seconda dello spessore e delle dimensioni del cartone ondulato, la velocità di processo è più elevata e si riducono sostituzioni degli accessori per la cordonatura
- Un minore sforzo di piegatura semplifica l’installazione degli strumenti per questo processo
- Montaggio veloce e utilizzo semplice
P rodotti & Tecnologie 44 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024
Cartoni ondulati perfettamente piegati
Scopri di più sulle nostre soluzioni a Drupa 2024, dal 28 maggio al 7 giugno.
Goglio a Venditalia
soluzioni sempre più green
L’azienda partecipa all’edizione 2024 della fiera dedicata alla Distribuzione Automatica esponendo soluzioni green specifiche per il settore oltre alla linea automatica di confezionamento G21 e alla capsula per caffè 100% compostabile, perfetta anche per il vending.
Goglio, punto di riferimento a livello internazionale nel packaging flessibile con oltre 170 anni di esperienza, partecipa quest’anno alla fiera Venditalia, la più importante manifestazione dedicata alla Distribuzione Automatica, che si terrà a Rho Fieramilano dal 15 al 18 maggio, presentando alcune delle più recenti novità di prodotto presso il proprio stand K12L11-L14 nel Padiglione 12.
Materiali “pronti per il riciclo”
G21, linea verticale automatica di confezionamento con partenza da bobina
La sostenibilità, che oggi occupa un ruolo sempre più centrale anche nell’ambito del vending, è uno dei temi su cui Goglio concentra il proprio impegno e i propri sforzi per sviluppare le innovazioni da proporre al mercato. A questo proposito, il team di Ricerca e Sviluppo del Gruppo ha realizzato soluzioni green specifiche anche per il settore della distribuzione automatica, già disponibili e in linea con le normative in fase di discussione a livello nazionale ed europeo. Tra queste soluzioni, le confezioni in materiali “pronti per il riciclo”: laminati multistrato poliolefinici o monomateriali (polietilene o polipropilene), in una vasta gamma di formati e con elevate proprietà barriera grazie alla loro composizione e all’applicazione dell’esclusiva laccatura Goglio. I laminati green garantiscono le stesse proprietà dei materiali tradizionali e, dove previsto, possono essere smaltiti nei moderni impianti di riciclo dei rifiuti plastici.
Linea verticale di confezionamento G21
Presso lo stand di Goglio sarà possibile visionare anche la G21, linea verticale automatica di confezionamento con partenza da bobina ideale per caffè macinato e in grani, ma anche per farina, riso, cibo per animali e detergenti in polvere. G21 permette di realizzare una grande gamma di confezioni e grazie all’ampia disponibilità di sistemi di dosatura consente una notevole elasticità di produzione e il mantenimento di elevate velocità di confezionamento. La linea, compatibile con una
vasta gamma di materiali, è anche dotata di una stazione di applicazione delle valvole Goglio completamente integrata, adatta a diversi tipi di valvola. La valvola è un prezioso accessorio plastico che, applicato al pack permette di confezionare il caffè appena tostato, preservando tutti gli aromi del prodotto, con un notevole risparmio in termini di tempo e risorse. Sul fronte dei servizi, fiore all’occhiello dell’offerta, Goglio mette a disposizione dei clienti un vero e proprio sistema completo: la linea di confezionamento è infatti dotata di connessione al monitoraggio remoto Industrial Internet of Things Goglio MIND, che permette il dialogo tra tutti i processi a monte e a valle della linea per ottimizzarne l’efficienza e la manutenzione delle componenti.
Capsula 100% compostabile
Per il settore del vending Goglio propone inoltre la capsula per caffè 100% compostabile, già certificata a livello industriale e che può quindi essere smaltita nell’umido. La capsula Goglio –adatta anche a tè, tisane in foglia e prodotti solubili – si distingue per la qualità eccezionale dell’erogazione grazie ai lid auto-perforanti che garantiscono una perfetta compatibilità con le macchine per il caffè.
P rodotti & Tecnologie 46 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024
Pack monomateriale e capsule compostabili
O,nice! Design Studio + Andrea Rubele PACKAGING PREMIÈRE & PCD MILAN ALLIANZ MI.CO | MILANO 21—23 MAGGIO 2024 PAD. 3 STAND D56–D64–E55–E63
IMA accelera le attività digitali con nuove soluzioni di ai
Il Gruppo lancia due nuove soluzioni all’avanguardia per migliorare ulteriormente l’efficienza e l’efficacia dei servizi offerti ai clienti: IMA Sandbox, un ambiente di sviluppo innovativo, e IMA AlgoMarket, un marketplace per soluzioni AI.
Il Gruppo IMA, leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il processo e il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari, tè e caffè, e di piattaforme di assemblaggio e batterie, annuncia oggi un significativo passo avanti nel campo dell’intelligenza artificiale (AI), rafforzando il proprio impegno verso l’innovazione digitale.
iMa acceLerates digitaL activities with new ai soLutions
The Group launches two new cutting-edge solutions to further improve the efficiency and effectiveness of the services offered to customers: IMA Sandbox, an innovative development environment, and IMA AlgoMarket, a marketplace for AI solutions.
I MA Group, world leader in the design and manufacturing of automatic machines for the processing and packaging of pharmaceuticals, cosmetics, food, tea, and coffee, as well as assembly platforms and batteries, announces a significant leap forward in the field of Artificial Intelligence (AI), strengthening its commitment to digital innovation. The Group
Il Gruppo lancia due nuove soluzioni all’avanguardia: IMA Sandbox e IMA AlgoMarket, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente l’efficienza e l’efficacia dei servizi offerti ai clienti. Queste nuove iniziative rappresentano una pietra miliare nella strategia di digitalizzazione della multinazionale con sede a Bologna, evidenziando l’impegno costante del Gruppo nell’adoption e implementazione di tecnologie emergenti per ripensare nuovi modi in grado di supportare partner e clienti.
Sandbox, un ambiente di sviluppo innovativo
Sandbox è una piattaforma in-cloud collaborativa per il co-sviluppo e la partnership nella creazione di algoritmi avanzati, basata su un ambiente condiviso e sicuro.
Questa architettura digitale flessibile integra la raccolta e la gestione centralizzate dei dati in un “playground”, consentendo di testare e simulare scenari complessi, valutare le performance delle AI in condizioni variabili e perfezionare gli algoritmi di machine learning prima dell’effettiva implementazione,
introduces two cutting-edge solutions: IMA Sandbox and IMA AlgoMarket, aiming to further enhance the efficiency and effectiveness of services offered to customers. These initiatives mark a milestone in the multinational’s digitalization strategy, underscoring the Group’s continuous commitment to adopting and implementing emerging technologies to
rethink new ways of supporting partners and customers.
Sandbox, an innovative development environment
Sandbox is a collaborative, cloud-based platform for co-development and partnership in creating advanced algorithms, based on a shared and secure environment. This flexible digital architecture integrates centralised data collection and management in a “playground,” allowing for testing and simulating of complex scenarios, evaluating AI performance under variable conditions, and refining machine
P rodotti & Tecnologie 48 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024
English TEXT
analizzando l’interazione delle soluzioni di AI con i parametri operativi delle macchine, quali ad esempio corrente, pressione, temperatura e vibrazioni (e altri ancora).
L’obiettivo è fornire una chiara visione su come ottimizzare i processi e prevenire perdite di efficienza, agevolando una comprensione più profonda di come le diverse variabili influenzino l’operatività delle macchine. La IMA Sandbox, attraverso la quale il Gruppo mira allo sviluppo di partnership strategiche con i propri clienti, combina l’esperienza IMA maturata in quanto azienda realizzatrice di macchine con la conoscenza interna dei processi di produzione, ed è progettata per essere intuitiva, accessibile e altamente personalizzabile, rispondendo in modo efficace a ogni esigenza specifica.
learning algorithms before actual implementation. It analyses the interaction of AI solutions with operational machine parameters, such as current, pressure, temperature, and vibrations (among others). The goal is to provide clear insight into optimising processes and preventing efficiency losses, facilitating a deeper understanding of how different variables influence machine operations. The IMA Sandbox, through which the Group aims to develop strategic partnerships with its customers, combines IMA’s expertise as machine builders with internal knowledge of production processes. It is designed to be intuitive, ac -
AlgoMarket, un marketplace per soluzioni AI
AlgoMarket rappresenta una svolta nel modo in cui le aziende accedono e implementano soluzioni di intelligenza artificiale. Questo marketplace digitale permette ai clienti IMA di esplorare, valutare e acquisire algoritmi AI preconfezionati e avanzati, specificamente progettati per il settore industriale. Grazie ad AlgoMarket, i clienti possono facilmente trovare la soluzione AI più adatta alle loro necessità, accelerando il processo di digitalizzazione e migliorando l’efficienza operativa. Con questi nuovi sviluppi, il Gruppo IMA riafferma il proprio impegno verso l’innovazione e il supporto clienti, rafforzando una visione che include una tecnologia AI più accessibile e funzionale. IMA Sandbox e AlgoMarket diventano esempi concreti di come IMA intenda portare valore aggiunto ai partner, offrendo loro gli strumenti per sfruttare al meglio le potenzialità dell’AI nelle loro operazioni.
L’accelerazione delle attività digitali di IMA apre nuove strade per la collaborazione e l’innovazione nel settore, ponendo l’azienda e i suoi clienti al centro di una trasformazione digitale sempre più interconnessa e intelligente.
cessible and highly customisable, effectively meeting specific needs.
AlgoMarket, a marketplace for AI solutions
AlgoMarket represents a breakthrough in how companies access and implement artificial intelligence solutions. This digital marketplace allows IMA Group’s customers to explore, evaluate, and acquire pre-configured and advanced AI algorithms specifically designed for the industrial sector. Thanks to AlgoMarket, customers will easily find the AI solution that best suits their needs, accelerating the digitization process and improving
operational efficiency. With these new developments, IMA Group reaffirms its commitment to innovation and customer support, reinforcing a vision that includes more accessible and functional AI technology. IMA Sandbox and AlgoMarket become tangible examples of how IMA intends to bring added value to partners, providing them with tools to leverage the full potential of AI in their operations. The acceleration of IMA Group’s digital activities opens new avenues for collaboration and innovation in the industry, placing the company and its customers at the centre of an increasingly interconnected and intelligent digital transformation.
Prodotti&Tecnologie 49 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024
Applicatore
DTM AP380e
per un’etichettatura precisa e veloce
L’applicazione di un’etichetta in modo accurato, preciso e senza grinze è importante perché eleva la presentazione del prodotto, un fattore critico per la promozione delle vendite. DTM Print, OEM internazionale e fornitore di soluzioni per sistemi di stampa speciali, raccomanda le soluzioni di etichettatura semiautomatiche come gli applicatori di etichette della serie AP, in quanto offrono un aspetto uniforme su tutte le confezioni e aiutano le aziende a velocizzare la produzione.
rapido ed efficiente. Con una velocità incrementata di circa il 30% rispetto agli applicatori di etichette AP360e e AP362e, garantisce un’applicazione rapida e accurata delle etichette, offrendo una finitura perfetta su un’ampia gamma di contenitori. Il nuovo riavvolgitore per le etichette ottimizza ulteriormente le operazioni, in quanto mantiene il materiale portante delle etichette lontano dal pavimento e lo avvolge in un rotolo per facilitarne lo smaltimento. L’AP380e è un accessorio ideale per le soluzioni di stampa ed applicazione di etichette offerte dalla DTM Print, tra cui la serie LX di stampanti desktop per etichette a colori. È inoltre compatibile con le etichette prodotte con diversi metodi di stampa, come quelli flessografici, offset e a trasferimento termico. Lea König, Product Manager per le soluzioni di etichettatura della DTM Print, ne riassume i vantaggi: “L’AP380e ottimizza il processo di produzione grazie al riavvolgitore di liner integrato. Allo stesso tempo, aumenta in modo significativo la produttività. Con l’AP380e le etichette vengono applicate in modo impeccabile e affidabile, conferendo ai prodotti finali un aspetto altamente professionale”. Il nuovo applicatore proposto da DTM Print è la perfetta soluzione di etichettatura semi-automatica per contenitori rotondi e cilindrici, capace di offrire una maggiore velocità rispetto ai modelli precedenti e nuove funzionalità che rendono il processo di etichettatura più rapido ed efficiente.
Caratteristiche principali
L’applicatore di etichette DTM AP380e è il modello più recente della serie AP. Questo applicatore all’avanguardia è stato progettato per semplificare il processo di applicazione delle etichette su contenitori rotondi o cilindrici, offrendo una maggiore velocità e nuove funzionalità che rendono il processo di etichettatura più
• Etichettatura precisa: l’AP380e applica le etichette con una precisione impeccabile, garantendo un aspetto professionale per ogni prodotto finale.
• Avvolgitore del materiale portante delle etichette: il materiale portante viene riavvolto man mano che le etichette vengono applicate al contenitore, riducendo così l’ingombro nei periodi di maggiore utilizzo.
• Maggiore velocità: la velocità potenziata si riflette in un significativo aumento dell’efficienza di etichettatura, consentendo di etichettare un maggior numero di contenitori all’ora.
• Prestazioni affidabili: per il rilevamento delle etichette, l’AP380e è dotato di un sensore meccanico che, a differenza dei sensori a ultrasuoni, è in grado di elaborare etichette trasparenti senza marchi neri. Questo sensore appositamente costruito è stato installato in oltre 38.000 applicatori della serie AP ed è noto per la sua longevità ed affidabilità con diversi tipi e spessori di etichette.
• Funzionamento facile da gestire: il design intuitivo ne semplifica l’utilizzo. L'AP380e ora dispone anche di un pulsante di avvio sulla parte superiore del dispositivo, oltre al tradizionale interruttore a pedale. Il pulsante di avvio consente all'utente di avviare il processo di etichettatura a mano.
P rodotti & Tecnologie 50 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024
p iù produttività e sostenibilità con le fascettatrici m ulti i mport
Multi Import fornisce fascettatrici 4.0. ready alle imprese più rilevanti del settore alimentare per la realizzazione di confezioni singole e multipack dei loro prodotti, anche con fascetta in carta 100% riciclabile. Le fascette consentono di unire più vaschette (multipack), soprattutto nel caso di offerte commerciali, con un risparmio di materiale notevole. Inoltre, questo tipo di confezionamento ha un importante valenza comunicativa, conferisce infatti una maggiore visibilità al prodotto e al marchio, aumentando di conseguenza le vendite.
Nello specifico, Multi Import offre le
fascettatrici svizzere di ATS, soluzioni conosciute per la loro affidabilità e produttività. La quasi totalità della gamma US 2000 è Industria 4.0. ready, conforme quindi alle agevolazioni del Piano Governativo della Transizione 5.0.
Tutti i modelli di fascettatrici US 2000 possono usare nastri in carta e/o polipropilene, neutri o stampati sia in bianca che in volta fino a otto colori. La stampa può essere in ripetizione o autocentrata tramite lettura di apposita tacca di registro. È inoltre disponibile la nuovissima carta ecologica “TruePaper”, che è conforme alla direttiva 2019/904/EU, smaltibile come
carta comune in quanto la percentuale di carta è di oltre il 95%.
Inoltre, tali soluzioni possiedono il molto ricercato sistema di saldatura ad ultrasuoni, in grado di garantire una serie di benefici, tra cui: nessun tempo di preriscaldamento, saldatura sicura e resistente e nessuna formazione di fumi o odori, caratteristica che lo rende particolarmente adatto all’impiego nell’industria alimentare.
Questa tecnologia all’avanguardia incontra il bisogno sempre più crescente delle aziende del settore carne ed insaccati di riduzione dei costi energetici e di materiali di confezionamento, efficientando il processo produttivo e rispettando la sostenibilità ambientale.
P
rodotti&Tecnologie
Touch the Future
Gerd Wichmann, Presidente SEE EMEA
l’impegno di see per l’industria della carne È
un parterre internazionale quello intervenuto all’evento “Touch the Future” di SEE, incentrato sul tema di come l’automazione dell’intera linea di confezionamento con packaging termoretraibili possa consentire, alle aziende dedite alla lavorazione della carne, di ottimizzare le prestazioni, la produttività e la redditività del processo. Ospitato presso il Packforum di Passirana di Rho (MI), Touch the Future è stato l’occasione per conoscere lo stato dell’arte dell’automazione touchless e per vedere in azione i sistemi di confezionamento automatizzati con sacchi termoretraibili sottovuoto. Durante l’arco della giornata sono stati trattati temi anche più vigenti come il dover affrontare la carenza di manodopera, la possibilità di migliorare l’accuratezza dell’imballaggio, l’obiettivo di ridurre lo spreco di materiale e la necessità di elevare gli standard igienici. Tutti argomenti che mirano a dare forma al futuro del settore.
I vantaggi delle linee automatizzate
I relatori che si sono susseguiti hanno illustrato i vantaggi determinati dall’implementazione di linee completamente automatizzate per il confezionamento della carne in sacchi termoretraibili. Nelle aziende di lavorazione della carne, infatti, la tendenza è quella di investire sempre più nella digitalizzazione e nell’automazione delle fasi di confezionamento, così da ridurre al minimo l’intervento diretto degli operatori e quindi aumentare la produttività e ridurre, se non del tutto eliminare, i problemi legati alla contaminazione o ad eventuali errori. Una linea di confezionamento totalmente automatizzata supporta
Il Packforum EMEA ha accolto “Touch the Future”, l’evento organizzato da Sealed Air per discutere il tema dell’impatto trasformativo dell’automazione e della digitalizzazione sul packaging per l’industria della carne. I numerosi interventi e il tour guidato alle soluzioni di imballaggio hanno offerto numerosi spunti volti a ottimizzare le prestazioni, la produttività e la redditività nel processo di confezionamento di proteine fresche.
le aziende che operano nel settore delle carni rosse fresche e delle carni affumicate e processate, oltre che nel superare il problema della mancanza di manodopera qualificata e nell’aumentare i livelli di igiene, anche nel miglioramento della velocità e dell’accuratezza dei processi di confezionamento ripetitivi, nella riduzione dell’uso e dello spreco di materiali termoretraibili per sostenere gli obiettivi di sostenibilità e nella semplificazione dei flussi di lavoro riferiti al confezionamento così da evitare onerosi colli di bottiglia.
Abbinando le linee totalmente automatizzate all’utilizzo di sacchi termoretraibili sottovuoto e materiale termoretraibile in bobina a marchio Cryovac permette di migliorare l’efficienza, la sicurezza alimentare, la protezione delle confezioni e la presentazione dei prodotti sul punto vendita.
I benefici del “touchless”
L’automazione touchless aiuta le aziende a digitalizzare le linee di confezionamento alimentate con sacchi termoretraibili e a sfruttare appieno il potenziale delle innovative soluzioni di gestione dei dati e della blockchain. L’automazione, inoltre, consente di ridurre le variabili nei processi produttivi in modo da migliorare la pianificazione generale e la prevedibilità degli eventi, così da ottenere linee di confezionamento più affidabili e sicure. A questo si aggiunge il fatto che la digitalizzazione e l’automazione dell’intera linea di confezionamento permette di aumentare la produzione e organizzare meglio la gestione della catena di approvvigionamento,
P rodotti & Tecnologie 52 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024
rafforzare la conformità attraverso controlli di qualità e reportistica track & trace, migliorare l’efficienza complessiva delle apparecchiature, semplificare i processi di produzione e confezionamento.
Linee su misura
Al panel di relatori ha fatto seguito la sessione workshop con la visita presso la technical hall del Packforum, dove gli ospiti hanno potuto assistere a live demo delle numerose soluzioni proposte da SEE per l’industria della carne. L’obiettivo è di dimostrare il vantaggio di dotarsi di linee integrate e la possibilità per SEE di sviluppare linee totalmente automatizzate destinate a ottimizzare il processo di confezionamento della carne. A partire dai nastri trasportatori, componente fondamentale che semplifica la movimentazione dei prodotti attraverso i differenti step del confezionamento, fino all’inscatolamento e al sistema di pallettizzazione, due aspetti critici dell’intero processo di lavorazione e distribuzione della carne. Tra questi due elementi vi è un ampio e variegato portfolio di soluzioni di packaging a marchio Cryovac capace di soddisfare ogni singola esigenza, tanto da consentire a SEE di proporre linee sviluppate su misura. Caricatori di sacchi automatici e manuali, macchine per il vuoto, shrink tunnel, sistemi di gestione dei dati, sono solo alcuni elementi che possono costituire una linea di confezionamento della carne, elementi a cui si affiancano sistemi che consentono automatizzare e rendere touchless l’intera linea. I sistemi di pesatura integrati sono fondamentali per l’etichettatura dei prodotti, in quanto garantiscono l’accuratezza e la conformità alle norme di certificazione metrologica. I sensori e i sistemi di visione vengono utilizzati per il controllo della qualità, assicurando che i prodotti siano correttamente posizionati per il passaggio successivo e che soddisfino i criteri specificati. Il sistema di controllo di linea gestisce e coordina i vari elementi del sistema
di confezionamento tramite PLC e HMI. Le etichette e i sistemi di marcatura digitale aggiungono informazioni essenziali all’imballaggio, come date di scadenza, codici a barre e numeri di lotto. Infine i sistemi robotizzati, impiegati per attività quali l’insaccamento, il pick-and-place, la pallettizzazione e lo smistamento dei prodotti. Tutti insieme questi elementi possono essere configurati per adattarsi ad ogni layout e a specifiche produzioni, con l’unico obiettivo di lavorare al meglio con i materiali impiegati per il confezionamento e garantire il minor intervento degli operatori, così da restituire un prodotto più sicuro.
Come una seconda pelle
La scelta dei materiali con cui confezionare i propri prodotti è fondamentale. Per garantire un prodotto perfettamente protetto, SEE dispone di un’ampia gamma di film e sacchi per l’imballaggio di carni. Sempre alla ricerca del miglioramento delle proprie soluzioni, in occasione di Touch the Future SEE ha presentato “Cryovac Brand Shrink Bag”, sacchi ad alta barriera che formano una seconda pelle senza plastica in eccesso. Come gli altri materiali Cryovac, questi sacchi mantengono le carni fresche ne conservano il sapore, proteggendole da deterioramento o contaminazione lungo tutta la catena di fornitura. A questo si aggiunge l’impegno di SEE per l’ambiente, in quanto questi sacchi riducono il quantitativo di plastica attorno al prodotto finale di quasi la metà rispetto ai packaging termoformati. Questo si traduce in una riduzione della carbon footprint, in un risparmio di diverse tonnellate di plastica all’anno e, ovviamente, in una riduzione degli sprechi alimentari. In tal senso, il film barriera impedisce lo scolorimento e la funzionalità di restringimento riduce lo sgocciolamento e quindi migliora il mantenimento dei giusti livelli di umidità.
Prodotti&Tecnologie 53 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024
Printing and paper industry packaging as a driver of the sector
The current challenges and increasing demands from end customers in the paper packaging industry must be met with innovations in mechanical and plant engineering. This can create new business models, reduceenergyandmaterialconsumption and lower the error rate.
High pressure to change
“In principle, paper and packaging will continue to play a central role in people’s lives. However, there is massive pressure for change, driven primarily by two factors: digitalisation and sustainability,” explains Thomas Schiemann, Managing Director of the VDMA Printing and Paper Technology Association. For years now, increasing digitalisation has been enabling new solutions to make processes more efficient in terms of the use of time and resources. An important trend here is also the gradual improvement of analogue systems, which are in direct competition withnewdigitalmachines.MachinelearningandAIarealsodriving automationandimpactingprintandpackagingproducts.Asaresult, actual production and printing costs are falling, giving companies that invest in this fielda competitive advantage.
Focus on sustainability
Digitalisation, demographic change, climate change – these megatrends are also having a significant impact on the transformation of the printing and paper industries. Nevertheless, paper and printed products will still be used and needed in many areas of life in the coming decades – the industry has a future. Playing a central role in this is sustainability.
more at drupa 2024 and in the entire mechanical and plant engineering industry than sustainability – not just from an ecological but also from an economic perspective. We are therefore delighted,with the Sustainability Touchpoint, to create a cross-industry platform for dialogue, discussion and knowledge transfer on the future of the printing and paper industry,” says Thomas Schiemann, who is responsible for this Touchpoint.
Industry forecasts and trends
So just what are the forecasts for the printing and paper industries against the backdrop of current megatrends and geopolitical upheavals? Overall, the industry is growing. A recent study by Smithers shows that the demand has been rising for some time and growth forecasts are good. Overall, Smithers expects average annual growth of over 2.1% for the global printing industry over the next five years, adjusted for inflation, after 1.1% in the past five years. This development is expected to be driven primarily by the labels and packaging sector, where the growth of recent years will continue, albeit no longer at the same level. This sector currently accounts for around 60% of the global printing market.
The second key driver for the transformation of the industry is the topic of sustainability. This is becoming an increasingly important decision-making factor for consumers. Which is why companies around the world are increasingly investing in more sustainable processes and products. Two aspects play a role here. On the one hand, specific consumer expectations must of course be addressed in order to survive on the market long term and maintain or increase one’s own brand value. On the other, more sustainable processes and products now offer huge potential, particularly in combination with digital solutions, to make processes more and more cost-effective, as it is basically mostly about the challenge of efficiency. The paper and printing industriesare therefore already moving in the direction of a circular economy, also thanks to the considerable cost savings anticipated in the long term. The role of the industry within this sustainable transformation will also be the key topic at the special forum Touchpoint Sustainability at drupa 2024. “The industry has good prospects for the future – but it needs to be prepared. Scarcely no other topic concerns us
Global production increases
The overall growth of the global print market – even adjusted for inflation – is set to even accelerate slightly over the next five years compared to the corresponding previous years. The compound annual growth rate (CAGR) is expected to increase worldwide from 0.5% to 1.7%. For Western Europe, Smithers expects stable, almost unchanged development. Asia, by far the largest market, along with Africa are both expected to grow at a respective, average rate of around 3% per year until 2028, and thus post the highest growth rates. In North America, the market volume recently reported as slightly declining, is expected to stabilise again. This assessment is supported by the fact that the majority of global longterm investments by leading brands have been made in Asia in particular. The Touchpoint Sustainability special forum at drupa 2024 (Düsseldorf, from 28 May to 7 June), as an independent, companyneutral forum, will show what is already possible today, where the industry is heading and that sustainability also makes economic sense for companies.
Source: www.drupa.com
C o N v E rti N g & L abel 54 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024
digitization of packaging a great opportunity!
Digital print developments will be centre stage across all graphics, industrial and packaging and there will be further announcements this year at drupa (Düsseldorf, May 28 - June 7, 2024). Digital packaging offers many opportunities for commercial printers looking to move into new sectors as many traditional print applications continue to decline. The same dynamic is encouraging more equipment suppliers to offer digital printing systems for labels, corrugated, cartons, flexible packaging, rigid plastics, glass and metal packaging.
The evolution of digital printing technology
The figures show how the suppliers of digital print equipment for labels and packaging has developed since this technology map was first produced in 2019. There has been a steady stream of new entrants, from established analogue print equipment suppliers and new providers leveraging their digital print expertise.
On top of these there are digital overprint systems and sophisticated bespoke integrations, some operating as a part of manufacturing and filling lines. While there has been consolidation in the supply side it is striking that there have been few exits from the sector, the high number of players now competing in the wide range of packaging applications, offering new capabilities and functionalities, with steadily increasing productivity and lower costs.
Well, the good news is this diagram will get even more crowded this year. Smithers tracks the developments in
Sean Smyth, Analyst & Consultant, Smithers
Thedriversofsustainability, automation and workflow as the world continues to digitise dominate most print and packaging operations. Recruiting and retaining skilled staff is increasin-gly difficult for many businesses as baby boomers retire and the younger digital native generations demand a different approach to their working life.
By Sean Smyth, Analyst & Consultant, Smithers
this sector, publishing reports and running conferences on digitally printed packaging. The European, American and Asian events bring together hundreds of brands, retailers, packer/fillers, converters, agencies and designers together with equipment, substrate and ink/toner suppliers, with workflow and logistics companies also involved. These are excellent forums and over the years the discussion moved from technology issues into tangible benefits and improved business processes from adopting digital printing, and increasingly digital finishing.
Today quality, reliability and productivity are no longer
C o N v E rti N g & L abel 56 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024
issues for inkjet and electrophotography packaging presses. At drupa there will be sheetfed inkjet machines offering the equivalent of process colour sheetfed litho at speeds of 11,000 B1 sheets per hour, while web presses offer speeds in excess of 400m per minute up to 2.8m wide. These are mainstream alternatives to litho, flexo and gravure alternatives. The printhead and press manufacturers are developing methods to eliminate inkjet artefacts, compensating for nozzle outs and deviations in real time that extend the life of the heads and machine uptime. Inkjet will be the real winner, with faster machines being shown, particularly in flexible packaging. Ink technology is improving, with UV and water-based inks being employed for specific applications. There will be more highly pigmented formulations helping reduce the inkfilm thickness while lowering the total cost of ownership further boosting the share of digital print. It is not just printing. Some vendors will show single pass, highly automated systems to print and finish corrugated boxes, cartons and flexibles in a single pass. The enabler is the combination of digital print with digital finishing. These will feature automated control systems that drive the press, measure and check the print then track through finishing which may be coating, laminating, cutting, creasing, folding and gluing, together with a wide variety of embellishments. The digital front-end controllers are becoming increasingly powerful, automating and driving the digital print unit while at the same time measuring and controlling quality and then to set and drive the finishing technology. This approach helps replaces the traditional skills of press minders and finishing journeymen operators – important as skilled labour resources become scarcer.
Focus on the role of software
While new digital presses are the shiny and sexy headline grabbers, even more important is the enabling workflow software. The only way of making money from a digital press is to produce saleable output and powerful workflow is vital to prepare the artwork files and keep the print queue well stocked. This can be a barrier for packaging converters entering the sector as many do not have the necessary prepress and data handling skills. drupa will see many companies providing solutions, integrating with management information systems to automate the administration needed to handle many short run jobs. Workflow will become increasingly collaborative, with new designs produced and approved, then loaded into job queues for automated colour management and imposition with no manual involvement at the converter. The MIS is linked, ordering substrates and planning the production on printer and finishing to meet the customer requirements and optimise capacity at the converter. Digital workflow can be daunting for packaging converters used to handle a few large jobs but it is the way of the world. Companies can explore solutions at drupa to simplify supply chains that will be key to future success supplying packaging and labels. The market leaders offer a broad variety of creative software. They will show new methods to automate the repetitive processes involved with
packaging design, approvals and prepress taking time and cost out of the process. Other players will offer specific solutions for integration and to optimise colour management, imposition and providing variable data capability.
New customer needs
All these packaging developments are ultimately driven by end customer expectations, or rather demands. In the increasingly connected world these demands and expectations are changing, with more engagement and interaction to improve the consumer experience of the brand. Digital printing allows brands to make content decisions later in the supply chain, closer to the consumer that helps packaging offer additional valuable functions. These additional functions move packaging beyond the traditional containment and protection functions, with information and promotion. A unique digital print can be connected to the cyber world, opening new opportunities of logistical efficiency and greater consumer engagement.
Source: www.drupa.com
CoNvErtiNg&Label 57 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024
Hispack
focus su innovazione e sostenibilità
Xavier Pascual, direttore di Hispack
Dal 7 al 10 maggio a Barcellona si terrà Hispack, la grande fiera spagnola dedicata all’imballaggio, al processo e alla logistica, che quest’anno registrerà un’importante crescita. Le filiere di tutti i settori industriali troveranno soluzioni personalizzate nelle tecnologie di processo, imbottigliamento, confezionamento, logistica e movimentazione per ogni tipo di prodotto. Xavier Pascual, direttore di Hispack, svela alcune peculiarità dell’edizione 2024.
➧ Hispack riprende a crescere, con un’offerta altamente rappresentativa dell’industria spagnola del packaging grazie alla presenza di aziende leader. Quali sono i grandi numeri dell’edizione di quest’anno?
Speriamo di ospitare più di 720 espositori diretti e 1.250 marchi rappresentati, occupando circa 36.000 m2 netti nel quartiere espositivo Gran Via. Quest’anno Hispack crescerà del 26% in termini di espositori e del 12% in spazio espositivo occupato rispetto al 2022. Da notare che il 31% delle aziende partecipa per la prima volta a Hispack. Abbiamo anche la presenza di aziende da 27 Paesi. Quasi un terzo dei nostri espositori è internazionale. Dopo la Spagna, Turchia, Italia, Germania, Cina e Francia sono i Paesi che contribuiscono con il maggior numero di espositori a Hispack 2024.
➧ Qual è l’obiettivo in termini di visitatori?
Ci aspettiamo di richiamare più di 27.000 partecipanti alla fiera. Ma in questo ambito, ci siamo posti obiettivi qualitativi piuttosto che quantitativi. Vogliamo ricevere soprattutto i professionisti che già conoscono la manifestazione perché hanno partecipato alle edizioni precedenti. E allo stesso tempo, miriamo ad aumentare
i visitatori delle aziende che utilizzano soluzioni di imballaggio provenienti da diverse comunità autonome spagnole – tra cui molte PMI – che sono rilevanti per il loro livello di fatturato e che non hanno mai partecipato alla fiera. In questo modo cerchiamo di espandere la copertura nazionale, il raggio d’azione e il profilo qualitativo dei nostri visitatori. A livello internazionale ci aspettiamo che il 10% dei visitatori provenga dai mercati esteri.
➧ Su cosa puntano i riflettori gli espositori di Hispack? Hispack è una fiera di stampo industriale. Il 60% della sua potente offerta è costituita da macchinari di processo e confezionamento in funzione, linee di imbottigliamento, sistemi di codifica ed etichettatura, nonché soluzioni di automazione, robotica e logistica personalizzabili per diversi settori. Molto numerosa anche la partecipazione (che rappresenta il 40% degli espositori in fiera) di aziende con soluzioni per l’imballaggio secondario e terziario di prodotti industriali che rendono più efficiente la filiera, oltre a materiali, innovazioni, imballaggi primari, astucci, sistemi di chiusura, elementi di dosaggio o POS per diversi settori come food, beverage, cosmetici e profumeria, farmaceutica, automotive, edilizia, chimica, distribuzione, vendita al dettaglio e commercio online.
➧ Qual è il profilo del visitatore di Hispack?
La trasversalità del packaging si riflette nella diversità dei profili professionali che ci visitano. Oltre alle posizioni dirigenziali, partecipano professionisti dei dipartimenti acquisti, ricerca e sviluppo, qualità, sostenibilità, marketing e logistica. Un’alta percentuale è costituita da tecnici provenienti dalla fabbrica e dalle aree di produzione. E ci sono designer, pubblicitari, tipografi, rappresentanti della grande distribuzione, rivenditori... Per quanto riguarda i settori di provenienza, sono tutti rappresentati. Spicca soprattutto il settore food & beverage, che è il principale consumatore di imballaggi. Ma sono molto importanti anche la cosmetica, la profumeria, la farmaceutica, la chimica, l’automotive e l’elettronica di consumo.
➧ Quali sono le peculiarità di Hispack 2024?
Leadership e copertura completa del mercato del packaging, con un’offerta commerciale di qualità e presenza di marchi leader. Inoltre, c’è la sua capacità di attrarre visitatori nazionali e internazionali. Per tutti questi motivi, Hispack è un punto
58 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024 EvENti
EVENTI
d’incontro fondamentale per il settore spagnolo del packaging dove si generano proficue opportunità di business, numerosi contatti commerciali e di collaborazione e un prezioso scambio di informazioni che facilita la conoscenza e la comprensione del momento attuale del packaging, profondamente segnato da cambiamenti normativi, sostenibilità e digitalizzazione.
➧ Quali novità caratterizzano l’edizione di quest’anno?
Più spazi di networking, un’agenda di attività personalizzata in base ai diversi profili professionali presenti in fiera e un programma di attenzione specifico per i visitatori internazionali con l’obiettivo di mettere in risalto le soluzioni e le tecnologie di imballaggio spagnole e contribuire all’incremento delle esportazioni. Illustreremo ai buyer invitati e ai visitatori internazionali della fiera le storie di successo dei produttori spagnoli di macchinari e materiali per l’imballaggio, insieme ai clienti che hanno implementato queste soluzioni e che potranno raccontare in prima persona i risultati ottenuti. A complemento, organizziamo un Brokerage Event in cui espositori e visitatori, nazionali e internazionali, potranno interagire e generare opportunità di business attraverso brevi incontri, precedentemente programmati attraverso una piattaforma online disponibile sul nostro sito web.
➧ Quali sono i punti più interessanti del programma di attività? Ci saranno nuove iniziative rispetto alla scorsa edizione?
Hispack promuove un calendario annuale con oltre 60 attività intersettoriali svolte in tutta la Spagna, esaminando il mondo dell’imballaggio e il suo impatto sui settori come quello alimentare e del beverage, nonché in campi come quello del consumo di massa o dei beni industriali per mantenere la community aggiornata sulle ultime tendenze. Avremo ancora una volta lo spazio “Unboxing” con circa 40 presentazioni incentrate sul tema della sostenibilità. Tornerà anche il programma “Best in
class”, che premierà quattro aziende internazionali con una storia di successo di trasformazione di prodotto e processo grazie al packaging. Tra questi ci saranno due aziende giapponesi. In questo senso, come novità, dedicheremo una giornata alla conoscenza dell’industria giapponese dell’imballaggio, attivando canali di scambio di informazioni e di cooperazione industriale. Stiamo inoltre lanciando l’“Engineers Day”, una giornata esclusiva con conferenze e opportunità di networking per i professionisti dell’ingegneria, un gruppo essenziale nel settore dell’imballaggio. Non mancheranno convegni e attività organizzate da associazioni ed enti e proporremo ai visitatori percorsi tematici sulla circolarità, sul design o sull’automazione per rendere visibili e spiegare le innovazioni presentate in questi ambiti. Infine, presenteremo i Liderpack Awards e celebreremo ancora una volta il Packaging Festival aperto a tutti gli espositori e visitatori.
➧ La sostenibilità è il principale vettore di innovazione nel settore del packaging. Cosa chiedono le industrie utilizzatrici?
La domanda di soluzioni di imballaggio sostenibili sta aumentando in modo esponenziale in tutti i settori. Le ultime modifiche normative che influiscono sugli imballaggi impongono alle aziende di adattare più rapidamente i propri contenitori e imballaggi ai nuovi requisiti inquadrati nel paradigma dell’economia circolare. È vero che esistono tassi di adattamento diversi a seconda delle dimensioni delle imprese. Tuttavia, l’industria del packaging da anni si sta rinnovando per raggiungere importanti traguardi nel campo della sostenibilità che oggi sono una realtà, in tutti gli ambiti aziendali: nuove materie prime, utilizzo dei materiali (riduzione, riciclo, riutilizzo), eco-design, processi produttivi e distributivi più efficienti, gestione dei rifiuti, analisi dell’intero ciclo di vita del prodotto per implementare la soluzione di imballaggio più sostenibile. E tutto questo sarà a Hispack.
Venditalia, un’edizione green
Fervono i preparativi per la prossima edizione di Venditalia, la più importante manifestazione internazionale della Distribuzione Automatica, in programma dal 15 al 18 maggio 2024 nell’innovativo quartiere Fieramilano Rho. Organizzata da Venditalia Servizi e promossa da Confida, Associazione Italiana della Distribuzione Automatica, Venditalia può già oggi contare su un ampio numero di espositori, oltre 250, per il 33% esteri.
Venditalia porterà in manifestazione il meglio della produzione di macchine, servizi e prodotti, che si caratterizzano tutti per la forte carica innovativa, ma con una particolare attenzione al tema della sostenibilità. Proprio per essere all’altezza degli standard del suo settore su questo tema ormai fondamentale, Venditalia ha avviato il calcolo dell’impronta carbonica della manifestazione, con la collaborazione di Fiera Milano. Si tratta del primo evento ospitato nei quartieri della società fieristica ad avviare questo tipo di
procedura, che coinvolge tutta la filiera produttiva della manifestazione, dall’ingaggio dell’espositore allo smantellamento. Grazie all’esperienza di Fiera Milano, infatti, che già da tempo ha avviato il calcolo dell’impronta carbonica di alcune manifestazioni direttamente organizzate, è stato possibile calcolare le emissioni dell’ultima edizione di Venditalia. IL calcolo è stato effettuato tenendo conto delle attività pre-manifestazione (conteggiando, ad esempio, strutture e materiali), durante l’evento (dove forte impatto ha avuto la mobilità
post-manifestazione (dove forte influenza hanno avuto i rifiuti). Partendo da questa prima misurazione, l’obiettivo sarà avviare un circolo virtuoso di monitoraggio delle emissioni generate edizione dopo edizione e intraprendere iniziative di efficientamento circoscritte a specifiche fonti emissive. Venditalia e Confida hanno, per questo, già avviato una serie di attività per sensibilizzare espositori e allestitori a realizzare concretamente comportamenti utili alla diminuzione dell’impronta carbonica. La manifestazione non sarà soltanto un momento di business, ma anche un’occasione di formazione per tutti gli operatori. Non mancheranno infatti convegni e workshop sulle dinamiche di settore e sulle novità tecnologiche proposte dagli espositori. In un contesto in rapida evoluzione come quello del vending, infatti, la professionalizzazione di tutti gli addetti è fondamentale per restare competitivi e guardare alle nuove sfide del comparto con consapevolezza.
Packaging Première & PCD Milan
un’esperienza coinvolgente
Dal 21 al 23 maggio 2024 i visitatori dell'evento potranno scoprire le ultime tendenze e innovazioni di prodotto in ambito luxury, cosmetica, profumeria, wine & spirits, fine food e fashion, dal punto di vista del packaging primario, secondario e servizi.
Packaging Première e PCD Milan, l’appuntamento di riferimento per il packaging deluxe nel settore moda, beauty, gioielleria, fine food, wine & spirits, in programma dal 21 al 23 maggio 2024 all’Allianz MiCo di Milano - Gate 4, tornerà a valorizzare l’intera supply chain, offrendo una continua fonte di ispirazione. Tra gli obiettivi perseguiti per il 2024, quello di incrementare l’offerta di packaging primario in vetro, materiale indispensabile per alcuni settori, come quello del beauty e del wine & spirits.
Tanti progetti speciali
“Oltre all’area espositiva, Packaging Première & PCD Milan accoglierà progetti speciali come Avant-Garde, il Design Hub e l’Art Gallery, oltre a un palinsesto di talk e tavole rotonde che riflettono sul futuro del packaging, sempre più responsabile, smart e innovativo”, sottolinea Pier Paolo Ponchia, Fondatore e Direttore di Packaging Première. “Avant Garde porta sotto i riflettori materiali o prodotti considerati meritevoli in termini di innovazione, il Design Hub presenta cinque tra le migliori agenzie specializzate nel packaging design di vini e liquori, fornendo una preziosa fonte di ispirazione in termini di branding e packaging e infine l’Art Gallery, che funge da prologo all’evento, esplora per questa edizione il tema dell’arte digitale, grazie alla collaborazione con l’artista Vincenzo Marsiglia”.
L’esperienza che regalerà Packaging Première & PCD Milan sarà fortemente coinvolgente, grazie alle collaborazioni avviate con rinomate realtà come Fusto Milano (che ha appositamente ideato un dolce per l’evento grazie alla maestria dell’omonimo pastry chef Gianluca Fusto), l’Italian Perfumery Institute (percorso formativo dedicato alla conoscenza del profumo e della cultura olfattiva che ha sviluppato il progetto Home Fragrance, una fragranza unica per gli ambienti) e CFF Creative Flavours & Fragrances (leader nella produzione e distribuzione di fragranze, che darà vita alla fragranza sviluppata dagli studenti dell’Italian Perfumery Institute).
Conferenze e talk per tutti i gusti
Oltre a presentare le ultime novità di prodotto e delineare le tendenze di mercato, l’evento si fa portavoce di importanti tematiche
che verranno approfondite all’interno di talk e conferenze per tutta la durata della manifestazione.
Le conferenze inizieranno il 21 maggio con la presentazione del progetto Home Fragrance, sviluppato dagli studenti dell’Italian Perfumery Institute e CFF, seguito da un focus sull’evoluzione delle plastiche bio-based nel packaging di prodotti cosmetici e deluxe. Nel pomeriggio si parlerà della stampa 3D e del ruolo del packaging nei prodotti di lusso, che segue regole di comunicazione ben precise. Imperdibile il talk che vede come protagonista Dom Pérignon e che verte sull’esplorazione creativa effettuata dall’artista Juliette Clovis sull’iconica bottiglia di champagne. La giornata si concluderà con una conferenza a tema interazione tra craftsmanship e tecnologia tenuta da Mario Di Paolo.
La seconda giornata vedrà sul palco brand del calibro di Kiko, Portofino Dry Gin, Bally e Garnier. Si inizierà con “Paper Posh”, un progetto di immaginazione aumentata firmato dagli artisti Andrea Filippi & Gabriele Moschin e applicato a shopping bag futuristiche e visionarie realizzate tramite l’Intelligenza Artificiale generativa. Successivamente, si parlerà di Ginnasium, il primo case study di neuromarketing del gin design. Il pomeriggio vedrà sul palcoscenico importanti agenzie di design che si confronteranno sul mutato rapporto tra committenti, fornitori e designer, nell’ottica di creare un manifesto di intenzioni per condividere e non competere. Ci sarà inoltre un approfondimento sul concetto di sostenibilità rispetto alla creatività e al budget, un talk sul lusso e la creatività.
L’ultimo giorno si aprirà con la cerimonia di premiazione dei progetti Avant Garde, con la proclamazione dei packaging più innovativi dell’anno, secondo il giudizio di una giuria di esperti. Nel corso della giornata si parlerà dell’ottimizzazione del packaging nel settore cosmetico, e dei prodotti cosmetici refill. Da non perdere la conferenza tenuta da Pantone sull’uso del colore, e la successiva conferenza sui trend che caratterizzano il mercato cosmetico sudcoreano.
EvENti 60 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024
TheVendingExpo
Venditalia 2024: il mondo del Vending si incontra a Milano
Venditalia, il più importante Salone del Vending, rappresenta un’opportunità unica per scoprire le ultime novità del settore e un’occasione concreta per incontrare i protagonisti del Vending internazionale. Vi aspettiamo a Fieramilano Rho, un quartiere fieristico all’avanguardia, in grado di soddisfare ogni esigenza degli espositori grazie ai numerosi servizi a disposizione. La location ideale dove fare business.
32.000 mq Superficie Espositiva
300 Espositori (26% internazionali)
15.000 Visitatori (31% internazionali)
100 Paesi Partecipanti organizzato da promosso da
Fieramilano Rho, PAD. 8-12 15/18MAGGIO2024 tel +39 02 33105685 • email: venditalia@venditalia.com • www.venditalia.com
agENda FIERE del packaging e converting
VINITALY
Verona
14-17 aprile 2024
Salone internazionale dei vini e distillati www.vinitaly.com
Algeri
22-25 aprile 2024
Salone professionale per la produzione agroalimentare www.djazagro.com
Barcellona
7-10 maggio 2024
Fiera internazionale per il packaging, il processo e la logistica www.hispack.com
MACFRUT
Rimini
8-10 maggio 2024
Evento per i professionisti del settore ortofrutticolo www.macfrut.com
Milano
15-18 maggio 2024
F iera internazionale della distribuzione automatica www.venditalia.com
Milano
21-23 maggio 2024
Esposizione per il packaging di lusso www.packagingpremiere.it
Parma
23-25 maggio 2024
Fiera italiana dell'automazione e del digitale per l'industria www.spsitalia.it
Düsseldorf
28 maggio-7 giugno 2024
Fiera internazionale dei media stampati, editoria e converting www.drupa.com
Francoforte
10-14 giugno 2024
Fiera internazionale delle industrie del processo www.achema.de
Norimberga
24-26 settembre 2024
Salone internazionale delle tecnologie per il packaging www.fachpack.de
Montecarlo
30 sett.-2 ott. 2024
Fiera internazionale del packaging di lusso www.luxepack.com
Milano-Rho
8-10 ottobre 2024
Fiera internazionale per l'industria farmaceutica www.cphi.com
TRIESTESPRESSO EXPO
Triestre
24-26 ottobre 2024
Evento per l'industria del caffé www.triestespresso.it
PACK EXPO
Chicago
3-6 novembre 2024
Salone internazionale del processo e packaging www.packexpointernational.com
Parigi
4-7 novembre 2024
Fiera per il packaging, il processing, il printing e la logistica www.all4pack.com
Rimini
5-8 novembre 2024
Evento europeo per la transizione ecologica, l’economia circolare e rigenerativa www.ecomondo.com
Milano
12-15 novembre 2024
Salone internazionale delle macchine per enologia e imbottigliamento www.simei.it
62 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3 | Aprile 2024
SAME NATURE.
GREEN SOUL, DIGITAL BRAIN
Today sustainability and digital transformation are two sides of the same coin, capable of having a positive impact on business and environment.
Discover all the IMA Digital solutions, virtual tools and smart services, designed to make production increasingly efficient and geared towards concrete sustainability. Discover the real advantages of a digital approach.
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