Rassegna dell'imballaggio n.4 - Maggio 2021

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Rassegna IMBALLAGGIO dell’

SCIENZA, TECNOLOGIA

E

ARTE

DEL

PACKAGING

www.packagingspace.net

Il mercato del lusso è pronto per la ripresa Dopo il calo del 2020, l’Altagamma Consensus prevede crescite sostenute per il 2021 grazie all’atteso rimbalzo e all’accelerazione delle dinamiche che plasmeranno il lusso di domani. Fra i trend: consumi più locali, preminenza del digitale, ricambio generazionale dei consumatori, crescita del mercato cinese.

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Cosmetica l’arte del packaging L’imballaggio è il primo elemento di contatto tra consumatore e prodotto: dal packaging secondario che diventa elemento fondamentale di comunicazione tra brand e consumatore, alle soluzioni per contenitori e dosatori, che devono rispondere a funzionalità di usabilità da parte del consumo. pagina 16

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Caffè vincono capsule, green e bean to cup Grandi manovre nel mondo dei formati del caffè: in un anno difficile ma in cui il consumo non s’è certo arrestato i luoghi di consumo si sono spostati verso la casa, e questo ha cambiato la somministrazione. Un’offerta variegata aiuta a rispondere alle esigenze di tutti man mano che si presentano. pagina 24

➧ Fatti&TENDENZE La variazione di fatturato delle macchine per il packaging rispetto a marzo 2020 segna +9,2%, frutto di una notevole crescita sul mercato interno (+28,8%). Le aspettative per i prossimi mesi restano stabili, sia sul mercato interno che su quello estero. Il Food è tra i mercati più pro pagina 10 mettenti.

➧ Converting&LABEL Secondo l’osservatorio di Acimga, l’export delle macchine cartotecniche crescerà di oltre il 50% nei prossimi quattro anni. La maggiore domanda di packaging plastic-free traina le vendite di macchine che fabbricano imballaggi cartacei, per le quali è prevista una crescita del valore dell’export dagli 89 milioni di euro del pagina 58 2019 a 138 milioni nel 2024.

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Maggio 2021

SOMMARIO Sommario

PrimoPIANO

CaseHISTORY

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46 La flessibilità di Schubert per le salse Kühne 47 Il packaging eco sostenibile di Goglio per Riso Gallo

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Il mercato del lusso è pronto per la ripresa! Il futuro del luxury nell’era post Covid-19 Nuove tendenze per i prodotti di alta gamma

Trend&MERCATO 10 Macchine per il packaging, scatto delle vendite e buone aspettative 11 Disrupting trends in the packaging machinery market 12 Macchine per plastica e gomma, gli ordini tornano a crescere 13 Cura casa, benessere e sostenibilità guidano la crescita

TechTREND 14 Artificial intelligence, packaging wants to upskill 15 Four winners: digital solutions for the beverage industry

FOCUS 16 Cosmetica, l’arte del packaging tra design e funzionalità 17 Tradizione, innovazione e qualità nel Sud-Est Asiatico 20 Tricol e Valmatic, un progetto innovativo e green per le fiale monodose

Rassegna IMBALLAGGIO dell’

SCIENZA, TECNOLOGIA E ARTE DEL PACKAGING

www.packagingspace.net Direttore Responsabile Gisella Bertini Coordinamento editoriale Chiara Bezzi chiara.bezzi@innovativepress.eu Marketing e Vendita Katia Pasquali katia.pasquali@innovativepress.eu Redazione Stefano Legnani Chiara Riccardi Grafica e impaginazione Amalia Pari

16 DOSSIER 24 Caffè: vincono capsule, green e bean to cup 25 Nespresso presenta la nuova limited edition 28 The future of coffee and sustainable coffee packaging 29 IMA Coffee, partner of Smile Beverage Werks for new singleserve capsules

Aziende&STRATEGIE

Imballaggi &AMBIENTE 50 Imballaggi in acciaio, italiani sempre più virtuosi 52 Corno Pallets e il rispetto per l’ambiente

Converting&LABEL 58 Macchine cartotecniche, il futuro è roseo 60 FTA Europe Diamond Awards, i campioni della flexo

30 Venti candeline per Turck Banner Italia 34 Swedbrand, partner per il packaging di lusso 36 Siemens, un partner a supporto dell’industria del packaging

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Prodotti &TECNOLOGIE 38 Nimax, soluzioni per etichettatura e codifica 40 Wittenstein, mini motori brushless cyber®dynamic line 42 Kenos di Piab, sistemi di presa a vuoto

IL NETWORK

Stampa e confezione Roto3 - Castano Primo (MI) Costo produzione copia € 2,40 Abbonamenti e diffusione customercare@innovativepress.eu 8 numeri all’anno. L’abbonamento decorre dal primo numero raggiungibile. Italia 60 euro - Europa 100 euro

Rassegna dell’imballaggio

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Rassegna Grafica

Normativa UE 1169/2011

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Dopo il calo del 2020, l’Altagamma Consensus prevede crescite sostenute per il 2021 grazie all’atteso rimbalzo e all’accelerazione delle dinamiche che plasmeranno il lusso di domani. Fra i trend: consumi più locali, preminenza del digitale, ricambio generazionale dei consumatori, crescita del mercato cinese.

Il mercato del lusso

è pronto per la ripresa!

L

Categorie di prodotto

’alto di gamma nell’anno del Covid-19 mostra un volto inedito. Colpito anchequesto comparto tradizionalmente più resistente di altri alle crisi congiunturali e il 2020 si chiude con una flessione tra il -20/-22% per quanto riguarda il mercato globale del lusso. Per i Beni di Lusso Personali (moda, gioielleria, accessori, cosmetica), il calo è intorno al -23%, nelloscenario base. Per il 2021, prevista una ripresa di circa il 14% di media per il lusso personale. L’Altagamma Consensus 2021, realizzato da Fondazione Altagamma, vede un 2021 di lenta ripresa. “Il 2021 sarà l’inizio della ripresa, benché il ritorno graduale ai livelli pre-crisi sia previsto a partire dal 2022”, ha dichiarato Matteo Lunelli, presidente di Altagamma. “Il Consensus Altagamma stima per il 2021 una crescita a doppia cifra in tutti i comparti mediamente del 14%, con il consolidamento del retail digitale (+22%) e del mercato cinese (+18%), vero campione uscente dalla crisi. La reattività delle impreseai grandi cambiamenti in atto sarà cruciale. Ciò richiede maggiori investimenti e un contesto che li incentivicon investimenti pubblici in ricerca, formazione, digitalizzazione, green transition. L’alto di gamma puòessere il motore della nostra ripresa se messo al centro delle strategie di sviluppo e riconosciuto comeelemento distintivo del Soft Power italiano ovvero il nocciolo identitario della nostra immagine nel mondo”.

Tutte le categorie sono previste tornare a crescere con una media in doppia cifra, intorno al +14%, in virtù dell’atteso rimbalzo verso i dati molto negativi del 2020.La crescita maggiore è per la pelletteria (+16%), ha beneficiato della crescita degli acquisti online e di una propensione agli “Acquisti investimenti” di più alto costoper cui si prevede un sostanziale ritorno ai livelli 2019. Positive anche le previsioni per la cosmetica (+15%), con una performance migliore per lo skin care rispetto al make-up. Meno dinamici abbigliamento e calzature (+14%), per una serie di elementi: eccessi di magazzino con possibili svalutazioni, smartwoking protratto per alcuni mesi, una crescita di Activewear/Leisurewear a scapito di altre categorie. Gioielli e orologi (+12%) risentono maggiormente della mancanza del travel retail così come della difficoltà a ricreare – online – quelle esperienze in store di cui il prodotto spesso necessità. Migliori le performance per i gioielli con brand di grande appeal e con una forte presenza in Asia.

Canali distributivi In uno scenario di normalizzazione, il Retail Fisico è previsto crescere del +15%, dopo il calo del -20% del 2020. Resta un canale di rilievo

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Packaging DI LUSSO per l’alto di gamma, ma da integrare all’imprescindibile digital retail. Per il Wholesale Fisico (+8%) la situazione è più critica: già in forte sofferenza in alcune geografie, è peggiorata con l’impatto della pandemia e l’assenza dei viaggi.

L’eventuale impedimento a viaggiare per ulteriori lockdown/incertezze favorirà gli acquisti di prodotti di lusso versus viaggi/hospitality.

La rivoluzione digitale Come emerso nello studio Luxury Retail Evolution & the Digital Revolution, realizzato da Altagamma in collaborazione con Bernstein, la pandemia ha dato una fortissima accelerazione allo sviluppo della distribuzione digitale, che nel 2020 valeva circa €50 miliardi, con una quota sul totale delle vendite di alta gamma in crescita dal 12% del 2019 al 23% del 2020. Se già prima del Covid-19 i brand di alta gamma dovevano confrontarsi con un calo del traffico e della produttività nei loro negozi mono-marca diretti, l’esplosione del digitale ha reso questo problema ancora più pressante. Gli strumenti per contrastare il calo del traffico e della produttività – come l’efficientamento dei flagship store, lo sviluppo di collezioni capsule, ecc... – richiedono un ammontare crescente di costi fissi, che è più facilmente sostenibile quando si beneficia di un vantaggio di scala. Questo rappresenta una criticità per le imprese italiane di piccola e media dimensione. Un’altra implicazione del forte sviluppo digitale è il consolidamento strutturale della distribuzione multi-marca. Il traffico si muove su internet alla velocità della luce, e può concentrarsi su chi riesce a sviluppare un vantaggio in termini di profondità di assortimento – generando una situazione in cui “il vincitore prende tutto”. I nuovi e-tailers e marketplace ottengono maggiori risultati rispetto a quasi tutti i grandi magazzini tradizionali nella loro capacità di generare traffico su internet, e anche rispetto alla maggior parte delle aziende strutturate dell’alto di gamma. Inoltre, lo sviluppo delle e-concession – modello in cui la spedizione è in capo ai brand stessi – richiede la capacità di fare leva sullo stock globale del brand (e non su quello dedicato allo specifico retailer), favorendo di nuovo i big player digitali emergenti che hanno già collegato un numero molto elevato di location di stock. Secondo Matteo Lunelli, presidente di Altagamma: “Il retail per decenni ha trainato la crescita della nostra industria e da qualche anno è al centro di un processo di evoluzione in particolare, ma non solo, per la crescita del canale digitale. Le imprese italiane stanno attuando una profonda trasformazione del loro modello di business in ottica digitale con conseguenze sul retail, in particolar modo dopo l’accelerazione del 2020 dovuta a Covid-19. Questo necessita di grandi investimenti che richiedono solidità finanziaria e competenze specifiche. Il PNRR e i 14 MLD dedicati proprio alla Transizione 4.00 saranno in tal senso – e ce lo auguriamo – un supporto concreto anche alle imprese eccellenti del made in Italy”. Gli analisti dell’Altagamma Consensus 2021 si aspettano che il digitale continui a crescere ancora più velocemente anche nel 2021 per un’ormai acquisita attitudine a comprare lusso online anche a fronte di una più ampiascelta. Sia per Retail Digitale (+22%) che per il Wholesale Digitale (+18%) le crescite sono previste adoppia cifra. È il banco su cui si gioca la partita del futuro e i grandi player si stanno già muovendo per il controllo di questo che è molto più di un canale, e molto più di un mercato. |

I mercati Insieme al boom delle vendite online, il 2020 è stato l’anno dei consumi domestici. L’Asia (+17%) presenta la crescita maggiore, con in testa la Cina - primo Paese colpito dal virus ma primo a riemergerne con vitalità. Una Cina trainata dal forte spending domestico già nel 2020 (revenge spending) di coloro che non hanno potuto viaggiare e che è improbabile ricomincino a farlo nel primo semestre 2021. Per il Giappone (+11%), si stimano performance incoraggianti per un rinnovato dinamismo della clientela locale e per la possibile attrazione di viaggi dalla Cina. Il mercato Europeo (+12%) è quello che più soffre dell’assenza di turisti che in Europa valgono il 50% degli acquisti di lusso e che torneranno ma gradualmente. Inoltre, ci troviamo di fronte ad un consumatore più maturo, sobrio, che ha più sofferto la pandemia e che sarà meno dinamico (GenZ in crisi). Nord America (+14%) resta un mercato solido: il più rapido a reagire ai primi segnali positivi con acquisti di lusso e il più cauto sui viaggi per cui sarà più domestico. Ha dato segnali di vitalità anche nel ’20 malgrado il forte impatto di Covid.

I consumatori Il 2020 e le previsioni 2021 confermano la solidità della Cina come primo consumatore mondiale del lusso: i loro acquisti – calati solo moderatamente nel 2020 nonostante la loro storica predisposizione al Travel Shopping – sono previsti crescere del +20% nel 2021, quando si prevede almeno un parziale ritorno agli spostamenti al di fuori del Paese. Si stima l’entrata di nuovi consumatori nel target lusso e un buon dinamismo delle donne. Si prevede una moderata ripresa dei consumi da parte di europei (+11%) e nordamericani (+12%), che fa seguito ad un deciso calo nell’anno in corso (tra il -20% e il -30%).

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Il futuro del luxury

nell’era post Covid-19

Lo studio sul mercato mondiale dei beni di lusso del 2020 di Bain & Company delinea il forte impatto della pandemia sul settore. Il settore del lusso sta cambiando volto, ma non mancano nuovi spunti e percorsi verso la ripresa.

pregiati e il cibo gourmet) hanno resistito meglio, diminuendo solo del 10%. Dovrebbero riprendersi rapidamente dallo shock del 2020 date le dinamiche di consumo positive nella maggior parte dei segmenti.Il fulcro del mercato del lusso è quello dei beni di lusso personali, che si è contratto per la prima volta dal 2009, scendendo del 23% e raggiungendo i 217 miliardi di euro.

Acquisti sempre più locali

L

a 19esima edizione del Bain Luxury Study, pubblicato da Bain & Company per Fondazione Altagamma, l’associazione di categoria dei produttori di beni di lusso italiani, ha analizzato i recenti sviluppi nel settore globale dei beni di lusso, nonché le sue prospettive future. Il settore del lusso tracciato da Bain & Company include sia beni di lusso che esperienze. Comprende nove segmenti, guidati da auto di lusso, ospitalità di lusso e beni di lusso personali, che insieme rappresentano oltre l’80% del mercato totale. L’industria del lusso è stata fortemente colpita dalla crisi del Covid-19 nel 2020. Il mercato complessivo del lusso, che comprende sia beni di lusso che esperienze, si è ridotto del 20-22% con tassi di cambio attuali ed è ora stimato a circa 1.000 miliardi di euro a livello globale, tornando ai livelli del 2015.

La Cina continentale è stata l’unica regione a livello mondiale a chiudere l’anno con una nota positiva, crescendo del 45% e raggiungendo i 44 miliardi di euro. Il consumo locale è esploso in tutti i canali, categorie, generazioni e fasce di prezzo. L’Europa ha subito l’urto del crollo del turismo globale. I consumi nel continente sono diminuiti del 36% a 57 miliardi di euro. Le Americhe hanno subito un impatto minore: il mercato è sceso del 27% a 62 miliardi di euro. Negli Stati Uniti i grandi magazzini affrontano un futuro incerto e la mappa dei consumi di lusso è stata ridisegnata per allontanarsi dai centri cittadini. Il mercato giapponese si è ridotto del 24% a 18 miliardi di euro. Anche il resto dell’Asia ha sofferto, con Hong Kong e Macao tra le peggiori performance a livello globale. La regione si è contratta del 35%raggiungendo i 27 miliardi di euro. L’impatto in Medio Oriente è stato mitigato da blocchi più brevi e rimpatrio delle spese precedentemente effettuate all’estero. L’Australia ha sofferto per l’arresto del turismo. Nel complesso, il resto del mondo ha visto una contrazione del 21% a cambi correnti a 9 miliardi di euro. I cambiamenti regionali segnano un’accelerazione di un riequilibrio del luogo in cui vengono effettuati gli acquisti di lusso mentre i turisti si spostano per acquistare nei loro mercati nazionali. La quota di acquisti effettuati localmente ha raggiunto l’80-85% quest’anno e negli anni a venire ci si aspetta che rappresenti tra il 65%

I settori del lusso Le vendite di auto di lusso hanno continuato a dominare il mercato, ma sono diminuite dell’8-10%, raggiungendo i 503 miliardi di euro. La maggior parte delle esperienze di lusso (comprese l’ospitalità di lusso, le crociere e la cucina raffinata) sono state influenzate in modo evidente (-56%) e dovrebbero essere le ultime a riprendersi data la loro dipendenza dai flussi turistici. I beni basati sull’esperienza (comprese le belle arti, le auto di lusso, i jet privati e gli yacht, i vini e gli alcolici

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Packaging DI LUSSO e il 70% poiché gli acquisti interni hanno riacquistato rilevanza soprattutto in Cina e nella più ampia regione asiatica.

Le vendite online accelerano I cambiamenti portati dal Covid-19 hanno aumentato la presenza dell’online in ogni aspetto della vita. Nel mercato del lusso, le vendite online hanno raggiunto i 49 miliardi di euro nel 2020 rispetto ai 33 miliardi di euro del 2019. La quota degli acquisti effettuati online è quasi raddoppiata dal 12% nel 2019 al 23% nel 2020.L’e-commerce diventerà il canale principale per gli acquisti di lusso entro il 2025, alimentando la trasformazione omnicanale. Questo vertiginoso aumento va a scapito dei negozi fisici. Si prevede un possibile calo dell’impronta dei negozi nel 2021. I marchi dovranno adeguare le loro reti alla nuova mappa degli acquisti di lusso, evolvere il ruolo del negozio e la sua ergonomia e massimizzare l’esperienza del cliente. L’ondata di trasformazione non lascerà intatta la distribuzione all’ingrosso: la contrazione del perimetro, la performance polarizzata e l’ingresso di nuovi player porteranno i marchi del lusso ad aumentare il controllo sul canale. Nel frattempo, il mercato dell’usato dei beni di lusso è cresciuto del 9% a 28 miliardi di euro.

I prodotti personali di lusso Tutte le categorie dei beni di lusso personali hanno registrato un calo nel 2020. Nonostante una forte decelerazione, gli accessori sono rimasti la categoria più forte. Scarpe e gioielli sono state le categorie di prodotti che hanno rallentato di meno. Le scarpe sono state ammortizzate dalla domanda di sneakers, in calo solo del 12% a 19 miliardi di euro,

mentre i gioielli hanno registrato una domanda sostenuta in Asia e hanno beneficiato delle vendite online. Orologi e abbigliamento sono entrambi diminuiti del 30%. Per gli orologi, il Covid-19 ha amplificato i cambiamenti del modello di consumo tradizionale. Nel settore dell’abbigliamento, la domanda di abbigliamento formale ha registrato un forte calo e i produttori di abbigliamento hanno dovuto affrontare una crescente concorrenza da parte di marchi esperti di social media e directto-consumer. In tutte le categorie di prodotti, gli articoli di primo prezzo hanno acquisito rilevanza raggiungendo oltre il 50% dei volumi venduti nel 2020. Il lusso accessibile così come lo conoscevamo sta cambiando a causa della crescente concorrenza da parte di marchi nuovi e ribelli con modelli di business innovativi.|

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Secondo il report The Future of Luxury Packaging to 2022 di Smithers, il mercato del packaging di lusso è stato valutato oltre 13,77 miliardi di dollari nel 2016. In termini di volume, si prevede che il mercato mondiale aumenti di una media annua dell’1,3% fino al 2022, dopo uno stop forzato a causa della pandemia.

Nuove tendenze per i prodotti di alta gamma I

principali sviluppi tecnologici stanno sostenendo la crescita del mercato del lusso per i prossimi cinque anni. Tra i quattro driver principali troviamo l’utilizzo dell’imballaggio come mezzo per rendere premium un prodotto, la creazione di una connessione con il consumatore tramite stampa personalizzata, la crescente importanza dei consumatori nei mercati non tradizionali, la cultura della vendita online.

geografica più ampia. Dal punto di vista dell’offerta, il mercato dei beni di lusso è altamente concentrato. Si stima che i marchi europei più grandi rappresentino attualmente fino al 70% delle vendite globali, il che fornisce alcune indicazioni sulla loro forza e tradizione di lunga data in gran parte del mondo. Le vendite di beni di lusso nelle regioni non occidentali hanno beneficiato di fattori quali l’emergere di una base di consumatori urbani più ricchi e di un maggior numero di consumatori giovani e orientati verso l’Occidente. Gran parte della crescita del mercato globale dei beni di lusso arriva dalla Cina. Acquistare beni di lusso durante i viaggi è un’attività sempre più comune per la classe media emergente in Cina e altrove, I centri commerciali aeroportuali sono al centro di questo commercio. Naturalmente la pandemia ha fermato

Premiumizzazione La premiumizzazione è una tendenza evidente in molti settori dell’industria dei prodotti confezionati. I brand owner stanno cercando di attirare i consumatori offrendo prodotti che rientrano nel concetto di “lusso quotidiano” e il packaging è visto come un modo per raggiungere questo obiettivo. L’industria alimentare e delle bevande è stata uno dei principali pionieri della tendenza verso forme di imballaggio premium. L’aspetto e l’estetica sono fattori importanti quando si progettano imballaggi per il food & beverage e più in generale per i beni di largo consumo. Notevole attenzione è riservata a elementi come il colore, le immagini e la grafica. Sempre più spesso, i brand owner devono considerare l’aspetto dell’imballaggio dei loro prodotti sullo schermo oltre che sullo scaffale, dato che più persone ora acquistano beni tramite canali online.

E-commerce e “showrooming” I canali di vendita online stanno avendo un impatto forte nel mercato mondiale dei beni di lusso. La crescente importanza del settore online ha anche contribuito alla tendenza dello “showrooming”, in base alla quale i consumatori ricercano i prodotti in negozio per poi completare i loro acquisti tramite i canali online. Molte delle principali case di moda sono state relativamente lente nell’adottare l’e-commerce, mentre i consumatori stanno diventando sempre più attenti ai prezzi e sono quindi attratti dagli sconti offerti dai rivenditori online. Si prevede che lo shopping in negozio rimarrà un pilastro del mercato dei beni di lusso poiché la maggior parte dei consumatori desidera ancora toccare, sentire e annusare i prodotti prima dell’acquisto. I rivenditori tradizionali hanno già risposto alla crescita del settore online/mobile tramite tattiche solitamente denominate “showrooming inverso”, a volte chiamato “web rooming”, in base alle quali i consumatori ricercano i prodotti online e quindi completano gli acquisti in negozio. La crescente popolarità dei video “unboxing” sui social media sta anche ponendo una nuova attenzione sui materiali e sul design, con la “packaging experience2 che rende questo processo parte del godimento generale del prodotto. È probabile che nei prossimi anni i rivenditori di beni di lusso operino su piattaforme multicanale, combinando punti di acquisto in negozio e online. |

Personalizzazione Gli stampatori digitali in molte parti del mondo stanno beneficiando sempre più della recente crescita della domanda di prodotti da regalo personalizzati, una tendenza che ha forti implicazioni per l’industria del packaging di lusso. I prodotti stampati personalizzati vengono ora offerti da molti marchi leader, con un picco di consumo durante le occasioni speciali come Natale e San Valentino. I segmenti del lusso sono e continueranno a essere un’area chiave per questa tecnologia pionieristica. La gamma di opzioni disponibili è ora completata da nuove apparecchiature di stampa e sistemi di finitura per nuovi formati di confezioni – come buste flessibili e cartoni pieghevoli – e supporti di alta qualità ottimizzati per la stampa digitale.

La crescita dei mercati non occidentali Poiché il mercato dei beni di lusso è diventato più internazionale, i marchi leader hanno acquisito un’impronta

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Trend&MERCAT0 Macchine per il packaging scatto delle vendite e buone aspettative La variazione di fatturato rispetto a marzo 2020 segna +9,2%, frutto di una notevole crescita sul mercato interno (+28,8%). Le aspettative per i prossimi mesi restano stabili, sia sul mercato interno che su quello estero. Il Food è tra i mercati più promettenti.

S

econdo il campione di imprese monitorato dal centro studi MecsUcima resta in territorio positivo il fatturato dei costruttori italiani di macchine per il confezionamento e l’imballaggio nel primo trimestre del 2021. L’incremento rispetto allo stesso periodo del 2020 è pari al +9,2%. A trainare il settore il mercato domestico con una crescita del 28,8%, più moderata la variazione della crescita sul mercato estero (+4,9%). Migliorano ulteriormente anche i dati relativi alla raccolta ordini nel primo trimestre 2021, sia in patria sia oltreconfine, con un incremento complessivo del 10,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La domanda estera registra nel primo trimestre una crescita del 4,5%, quella interna del 43,2%. Dietro questo eccezionale rimbalzo c’è anche l’effetto del lockdown nazionale iniziato nel marzo 2020.

Le aspettative per i prossimi mesi restano stabili, sia sul mercato interno che su quello estero. Le migliori aspettative si attendono nei settori Food, Pharma e Chimico. Conseguenza di questi dati l’aumento di produzione assicurata, che si attesta su 6,3 mesi, mentre a dicembre era pari a 5,6 mesi. Dal rilevamento trimestrale emerge una maggiore vivacità nei servizi after sales rispetto alla vendita diretta di macchine. “I dati del primo trimestre sono molto confortanti – commenta Matteo Gentili, presidente di Ucima– e confermano la ripresa, sia sul fronte nazionale sia globale. La strada resta lunga, con le variabili dovute alla piena risoluzione della pandemia e alla concorrenza sempre più agguerrita dei competitor, ma il percorso è segnato e quando la crisi sarà risolta il settore che rappresentiamo sarà ancora più solido”.

2020, il bilancio è positivo Segno positivo nella raccolta ordini dei costruttori italiani di macchine per il confezionamento e l’imballaggio a fine 2020, sia in patria sia oltreconfine, con un incremento complessivo del 7,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La domanda estera ha infatti registrato una crescita dell’8,1%, mentre quella interna del 3,4%. Complessivamente però nel 2020 la raccolta ordini cumulata segna un calo dell’1,7% rispetto allo stesso periodo del 2019. Nel panorama dei miglioramenti del comparto cresce quindi la variazione di fatturato negli ultimi tre mesi del 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019, che resta in territorio positivo dopo le difficoltà dovute dalla pandemia Covid-19, registrando un incremento dell’1,8%. Il risultato è frutto di una crescita sul mercato estero del +4% e di una contrazione riscontrata ancora una volta sul mercato interno pari a -8,2%. |

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Trend & MERCATO

Disrupting trends in the packaging machinery market La variazione di fatturato rispetto a marzo 2020 segna +9,2%, frutto di una notevole crescita sul mercato interno (+28,8%). Le aspettative per i prossimi mesi restano stabili, sia sul mercato interno che su quello estero. Il Food è tra i mercati più promettenti.

T

he global market for packaging machinery is projected to reach US$51.5 billion by 2025, driven by the economic value generated by packaging for industrial and consumer goods; and growing interest in robotic packaging automation against a backdrop of growing competition in the FMCG industry and the ensuing pressure to accelerate time-to-market. With increasing purchasing power and consumer spending among the expanding base of middle-class population in emerging countries, the FMCG industry is characterized by globalization of brands, expanding footprint smaller unorganized players, overcrowding of me-too brands; intensifying competition, pricing pressures, and greater need for faster product innovations and launches. All of these factors push up the importance of time-to-market and its role in influencing market competitiveness. Faster time-to-market or time-to-market acceleration is vital to ensure that innovations reach consumers quickly and the narrowing window of opportunity is optimally leveraged to ensure revenue realization. A key aspect of improving time to market is speeding up the production processes through resource efficiency and flow efficiency.

Benefits of integrated robotic packaging include reduced production and labor costs; lower risk of personnel injury; elimination of errors and re-working; enhanced productivity, efficiency and accuracy; ability to keep up with production speeds; reduced risk of contamination during the packaging process; additional flexibility, reliability and versatility. Pressure filling & vacuum packing often get a boost in quality and consistency when automated. The shift towards lightweight packaging solutions led by trends such as rising logistics costs and growing environmental awareness are encouraging companies to upgrade their production equipment. Other major trends in the market influencing growth include proliferation of ‘smart factory’ concept and the resulting popularity of highly innovative industry 4.0 enabled packaging machinery; strong demand for coding/marking/labeling machinery against the backdrop of stringent enforcement of environmental and labeling regulations; rapid adoption of modular packaging machines against the backdrop of strong demand for single serve and smaller package sizes; growing demand for bottled and canned beverages and a parallel increase in opportunities for liquid filling and capping machinery.

The main markets The United States and Europe represent large markets worldwide with a combined share of 53.2% of the market. China ranks as the fastest growing market with a CAGR of 5.1% over the analysis period supported by the changing landscape of consumerism in the country; and the Made in China (MIC) 2025 initiative that aims to bring the country’s massive manufacturing and production sector into the forefront of global technology competitiveness. |

The role of packaging

Source: researchandmarkets.com

Packaging is a critical part of production which influences resource efficiency and ensuring smooth workflow from one process to another is important to eliminate delays and process efficiencies. Investments in automated packaging machinery have therefore become critical capex expenditure for companies. The market also stands to benefit from increasing investments in packaging engineering science and technology. Packaging remains vital for enhancing product shelf life, enabling traceability and providing product and marketing information. In the consumer goods industry, demand is benefiting from the growing demand for processed and packaged foods and beverages as a result of the ‘on-the-go’ lifestyles of time-poor consumers. Advancements in electronics, computing technologies and rising awareness over the inherent benefits of automation have encouraged conventional industries to embrace integrated packaging machinery solutions.

Robotics and automation Given the advantages of an automated production line, robotic packaging automation is poised to emerge as the future of packaging in the coming years in both primary and secondary packaging applications.

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Trend&MERCAT0 Macchine per plastica e gomme gli ordini tornano a crescere Secondo i dati del Centro Studi MecsAmaplast, dopo il calo di fatturato del 2020 (-11%) dovuto all’impatto della pandemia, tornano a crescere gli ordini per i costruttori italiani di macchine per plastica e gomma.

significativi per la quasi totalità delle tecnologie, a eccezione degli impianti per mono e multifilamenti e delle termoformatrici, utilizzate anche nella produzione di vaschette/vassoi, bicchieri e altri imballaggi per alimenti, la cui domanda è aumentata proprio in seguito alle nuove abitudini di consumo portate dalla pandemia.

L’impatto della pandemia

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opo il picco record del 2017, sostanzialmente confermato nel 2018, e dopo la fisiologica battuta d’arresto del 2019, lo scorso anno il fatturato dei costruttori italiani di macchine e attrezzature per plastica e gomma ha registrato una flessione dell’11,4%, con un valore complessivo di 3,9 miliardi di euro. Secondo i dati del Centro Studi Mecs-Amaplast(l’Associazione nazionale di categoria aderente a Confindustria) elaborati anche sulla base dei dati Istat, il risultato è stato determinato da una contrazione del mercato interno (-12,5%), attestatosi a 1,96 miliardi di euro, e dal calo delle vendite sui mercati esteri (-11,2%), che si sono fermate a 2,72 miliardi di euro. Completa il quadro un arretramento del 14,3% delle importazioni, scese a 780 milioni di euro.

Le aspettative di ripresa che le imprese del settore riponevano nel 2020, dopo la citata battuta d’arresto del 2019, sono state evidentemente deluse dalla diffusione della pandemia di Covid-19, che ha richiesto misure straordinarie di contenimento. Inoltre, il progressivo dilagare dell’epidemia nei vari Paesi ha determinato un’elevata incertezza dello scenario macroeconomico internazionale. Il momento di maggiore impatto sul sistema si è registrato soprattutto a cavallo tra il primo e il secondo trimestre, per lasciare poi spazio a una ripresa che ha segnato un’accelerazione nell’ultimo trimestre, mitigando il risultato negativo finale. Peraltro, vale la pena sottolineare come i soci Amaplast abbiano fatto meglio rispetto al settore nel suo insieme: infatti, il confronto con il 2019 indica un calo del loro fatturato pari al 2,8%, una flessione davvero poco significativa tenuto conto del contesto globale. Sul fronte dell’occupazione, invece, la variazione è addirittura positiva, con un aumento degli addetti del 3,3%.

Uno sguardo all’export Analizzando le macro-aree di destinazione dell’export 2020, si evidenzia un rafforzamento dell’Europa, che rappresenta il 58,3% del totale (bene in particolare i mercati extra-UE), mentre hanno perso un po’ di terreno l’Asia – che costituisce il 16,7%, contro il 17,5% del 2019 – e il Nord America, la cui quota scende dal 15,2% al 14,6%. Nei primi 10 Paesi di destinazione delle esportazioni, la diminuzione è risultata spesso a doppia cifra, con le eccezioni significative del +42% delle vendite in Russia e del +14% di quelle in Turchia. Analizzando invece le esportazioni dal punto di vista merceologico, il comparto mostra cali diffusi e

Previsioni prudenti per il 2021 Il 2021 ha avuto, nel complesso, un inizio incoraggiante: è prevedibile un rimbalzo della produzione e dell’export, anche se pare troppo ottimistico aspettarsi entro pochi mesi il ritorno ai livelli pre-crisi, che sembra più verosimile nel 2022. La conferma delle misure governative di incentivo alla sostituzione dei macchinari in chiave transizione 4.0 potrà dare linfa al mercato interno, che più ha sofferto nei mesi scorsi. Il deciso recupero già in corso in alcuni mercati chiave, come la Cina o gli Stati Uniti, potranno fornire impulso all’export di settore. Nel complesso, le previsioni restano comunque prudenti, poiché è ancora forte l’incertezza in molti mercati, anche a causa del perdurare della pandemia, delle campagne vaccinali che procedono a rilento e della complicata ripresa degli spostamenti, soprattutto a livello internazionale. Senza dimenticare che, nell’ultimo periodo, si è acutizzato l’aumento dei prezzi dei polimeri, di altre materie prime e della componentistica, oltre che delle tariffe dei noli marittimi. In ogni caso, a conferma di un andamento in controtendenza rispetto al 2020, la metà degli associati che hanno partecipato a un recente sondaggio di Amaplast ha evidenziato un miglioramento del portafoglio ordini nel primo semestre 2021 rispetto al secondo dell’anno passato, seppur con diverse sfumature di intensità.|

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Trend & MERCATO

Cura casa benessere e sostenibilità guidano la crescita A un anno dal lockdown il settore della detergenza si conferma alleato prezioso delle famiglie italiane per assicurare la pulizia e l’igiene delle nostre case. Infatti, tutti i principali comparti del cura casa sono in crescita. Benessere e sostenibilità restano due importanti elementi di traino di questo trend.

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ssocasa, Associazione Nazionale detergenti e specialità per l’industria e per la casa, che fa parte di Federchimica, ha presentato i nuovi dati del market monitor della detergenza, realizzato in collaborazione con Nielsen. Lo studio ha evidenziato come nell’anno terminante il 28 febbraio 2021 il trend del cura casa abbia raggiunto il +7% a valore. Un trend così positivo è in buona parte legato al maggior tempo che le persone hanno trascorso in casa, trasferendo nella propria abitazione abitudini e svaghi che prima del Covid erano prevalentemente fuori casa. A livello di store format, guidano la crescita supermercati (+8,2%) e drugstore (+11,5%), generando complessivamente quasi il 60% delle vendite del cura casa, mentre soffrono gli ipermercati (-2,2%). Guidano l’importante aumento delle vendite i coadiuvanti lavaggio (+8,2%) seguiti dai detergenti (+5,0%).

I comparti del cura casa Quest’anno così particolare ha portato a crescere a doppia cifra anche mercati maturi come il comparto stoviglie (+13,6%), pari a 61 milioni di euro, e le candeggine (+16.8%), pari a 32 milioni di euro, sostenuti probabilmente dalla maggior permanenza in casa dei consumatori e da una maggior attenzione alla pulizia. Da segnalare il grande contributo al comparto stoviglie dato dai detergenti lavastoviglie (+20,8%). Tra il 2019 e il 2020, infatti, il numero di possessori di lavastoviglie è aumentato del 2,7%, giungendo così a 16,7 milioni di italiani. Non tutti i segmenti del mondo detergenti hanno, però, registrato una crescita nell’ultimo anno: la detergenza bucato mostra un arretramento delle ven-

dite del 4,3%, pari a 41 milioni di euro. Frenano la caduta di questo segmento le liquid caps (+0,9%). Anche gli altri comparti del cura casa evidenziano trend interessanti: il comparto manutenzione cresce del 3,0%, pari a 13 milioni di euro, rallentati solo dal cura auto (-20.8%); i preparati disinfestanti crescono del +2,4% e infine gli “altri” prodotti del cura casa crescono del 61.8% guidati principalmente dai preparati disinfettanti che incrementano le proprie vendite di circa 45 milioni di euro.

Nuove tendenze Giorgio Dal Prato, Presidente di Assocasa, ha detto: “Le persone nel 2020 hanno acquistato di più online, utilizzato di più internet come mezzo di svago e comunicazione, hanno cucinato di più e hanno pulito di più la casa. Non solo l’hanno pulita di più, ma in molti casi lo hanno fatto in maniera diversa da prima, in particolare utilizzando maggiormente prodotti disinfettanti”. Benessere e sostenibilità restano due importanti elementi di traino di questa crescita. In questo contesto l’industria della detergenza ha guardato, con molta più attenzione, non soltanto alla soddisfazione dei bisogni delle famiglie in termini di igiene e pulizia della casa, ma anche alla sostenibilità per combattere sprechi e promuovere la convenienza, la praticità d’uso e il benessere in generale. L’attenzione è rivolta al singolo consumatore, affinché sia ben informato e consapevole nell’utilizzo dei prodotti della detergenza, dato il suo ruolo fondamentale attraverso il giusto dosaggio e le corrette abitudini d’uso durante le operazioni di pulizia e manutenzione della casa. Dal Prato ha anche aggiunto: “In questo particolare momento, che noi tutti stiamo vivendo come persone e come produttori, è emersa con evidenza la funzione sociale dei prodotti di detergenza e manutenzione della casa. L’igiene gioca un ruolo fondamentale nella vita quotidiana e il periodo di emergenza sanitaria che stiamo vivendo ne mette in luce l’importanza. Per tale motivo, siamo chiamati a comprendere a fondo quale sia l’evoluzione dei bisogni dei consumatori ed essere in grado di trasformarci, per rispondere a richieste nuove e immediate; un esempio è la crescita dell’online. È importante che si curi la flessibilità del servizio e il presidio della prossimità. Oltre alla sostenibilità, l’igiene, la salute e il benessere di tutti sono da sempre la nostra priorità”.|

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TechTREND

Artificial intelligence packaging wants to upskill The fourth Industrial Revolution is giving businesses the opportunity to benefit from Artificial Intelligence (AI) and dramatically improve their efficiency, transparency and productivity.

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he importance of digitalization for the economy as a whole has been highlighted once again as a result of the Covid-19 pandemic. In recent months, there has been huge growth in this area, from online customer service, home offices and digital trade fair concepts to machine learning and artificial intelligence. In a global survey of managers performed by McKinsey, the participants most commonly identified investments in data security and artificial intelligence as the changes they could apply to position their businesses better for the post-Covid period. The technologies to achieve this are already lined up to go, and the crisis has motivated businesses to be more confident. Makers of packaging machinery have also been increasingly turning to digital tools such as artificial intelligence and machine learning in recent years in order to optimize efficiency and productivity for their customers.

planned downtimes as well as taking less flexible maintenance and cost models and restructuring them. Comparing performance across the industry also offers them the opportunity of improving and better organizing their production processes.

Comprehensive quality control instead of random samples One special area of application for packaging tasks seems tailor-made for artificial intelligence: quality control. Recalls are some of the most costly situations facing manufacturing companies, whether they’re foodstuff producers, pharmaceutical companies or electronics manufacturers. Not only are the costs of replacement or damages horrendous, but the damage to the company’s reputation can have long-term negative consequences. The most effective way of avoiding this situation is to ensure the best possible quality control. Unlike traditional random testing, AI can expand quality control to cover 100% of manufactured goods. In these cases, for example, AI is used to provide visual recognition and inspection systems with intelligent information in order to weed out defective products. Algorithms then make it possible to accept and consign only products that meet particular quality criteria. Developing the underlying algorithms demands extensive expertise in the area of programming and intelligent technology. After all, an algorithm is only as good as the dataset that is used during the training stage. To close these knowledge gaps, many machine builders work with businesses with established expertise in IT, adapt existing solutions to their needs, or incorporate IT knowledge into their development units. For the customers of the packaging machine builders, this development represents a major step toward greater flexibility: in the future, packaging machines could be able to respond to new products and packaging formats independently thanks to self-learning algorithms, which will dramatically shorten conversion times and thus also the time-to-market.| Source: www.fachpack.de

Machines are becoming intelligent Digitalization of packaging processes and putting efficiency programmes into effect are among the themes that are currently occupying businesses the most, not least as a means to offset the downturns caused by the Covid-19 crisis in the coming months. Artificial intelligence, as a key tool in the digital transformation, is also making its presence increasingly felt on the shop floor. AI has a major influence on the packaging industry as a means of making production more efficient, more flexible and more sustainable. In this connection it covers a vast range of methods and technologies that perform tasks normally requiring human intelligence, such as learning, judging, and problem-solving. Mastery of artificial intelligence in an industrial setting is therefore becoming a critical factor in maintaining a competitive advantage. Artificial intelligence in packaging processes is used either for predictive maintenance or to make the packaging processes themselves more efficient and reliable. For predictive maintenance, the focus is on general machine efficiency, forming an AI sub-group along with machine learning. For customers, predictive maintenance can help reduce un-

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Tech TREND

Four winners digital solutions for the beverage industry The future looks very promising. The beverage industry takes advantages of digital twins, blockchain solutions, artificial intelligence and robotic technology that are being steadily implemented.

3. Artificial intelligence Artificial intelligence (AI) can also play an impressive role in the continued development of digital solutions for the beverage industry. A cross-industry study by Fraunhofer Institute for Industrial Engineering IAO of over 309 companies shows that 75 percent of the surveyed companies are currently engaged with AI and 16 percent already utilize AI. For example, AI has already generated 70 million recipes for whiskey manufacturing. Artificial intelligence can also help prevent food waste. A sponsored project currently utilizes AI to research methods for reducing food waste by up to 90 percent. Two supply chain points are crucial here: minimizing overproduction and avoiding wastage. This allows for consumer demands to be more accurately predicted and for production infrastructure to be able to react quickly to both fluctuating demand and differences in the quality of raw materials.

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joint study by VDMA and the management consulting company McKinsey & Company investigates just how far product and service portfolio digitalization has advanced in mechanical engineering. The revenue share for digital platforms and value-added services is only around 0.7 percent (about 6 billion euros) of the total European mechanical engineering revenue (around 850 billion euros). Digital twins, blockchain solutions, artificial intelligence and robotic technology are being steadily implemented. A Siemens study on the food and beverage industry expects that, for the next five years, digitalization investments will reach $567 billion. But where can the beverage industry use these new digitalization tools? And how can its processes and offerings be reformatted for the future? Many fields in the industry could be solid options for this digital leap: the production of drinks and liquid foods, the construction of beverage machinery, contact with users and the after-sales service, financing concepts and financial services, creating contacts between beverage manufacturers and customers.

4. Robots Robotics, digital twins and artificial intelligence have been combined in the intelligent cleaning robotics for interiors and exteriors. A research team from the Fraunhofer Institute for Process Engineering and Packaging IVV in Dresden has developed two types of modular cleaning robots: one drives through the production plant via conveyor belt and cleans it from the inside, the second cleans the floors, ceilings and walls of rooms, as well as production machine exteriors. An extendable robotic arm with a jet cleaner also reaches the higher-up areas. This mobile, modular device drives autonomously through the production hall. Installed sensors determine the level of dirt and adapt the cleaning parameters, such as the pressure and amount of cleaning foam. This is also possible with a self-learning AI system: It selects the appropriate cleaning parameters and specifies the process steps. The process data are displayed via simulation in a virtual twin. The level of dirt is then transmitted to the 3D model of the plant. Depending on the distance of the cleaning device from the surface in question, the spray pressure can be adjusted as necessary.| Read the full article on www.drinktec.com

1. Digital twin Several of the digitalization tools are particularly well suited for the beverage industry. For example, take the digital twin. By digitally simulating a beverage machine and integrating its data into software tools, functions can be tested in real-time before the machine is built. The digital twin also helps the ongoing machine operations by avoiding downtimes. Moreover, the process data can be shared with others – even beyond one’s company. Before maintenance, the manufacturer can simulate real production conditions and adjust the maintenance intervals to the actual machine load. However, the company providing the data always remains in control of the use of its data.

2. Blockchain technology Connection forms the basic principle behind another digital technology that could help evolve the beverage industry: blockchain. This software system combines data in unchangeable lists via a forgery-proof method (distributed ledger) and can comprehend the entire supply chain of products. Blockchain solutions are already utilized today, particularly for verifying product authenticity. Industry experts predict this could generate savings of $31 billion by 2024 – all by improving supply chain traceability, reducing the time required and simplifying the recall process. Blockchain technology is particularly useful for raw malt and it will also soon provide comprehensive product information for Sake, the traditional Japanese rice wine.

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FOCUS L’imballaggio è il primo elemento di contatto tra consumatore e prodotto: dal packaging secondario che diventa elemento fondamentale di comunicazione tra brand e consumatore, alle soluzioni per contenitori e dosatori, che devono rispondere a funzionalità di usabilità da parte del consumatore, oltre che a criteri estetici.

Cosmetica l’arte del packaging tra design e funzionalità L

e aziende specializzate in packaging cosmetico, da sempre tra le più innovative in fatto di design e di materiali utilizzati, sono chiamate oggi a far fronte a nuove aspettative e necessità. L’imballaggio è il primo elemento di comunicazione tra brand e cliente; deve essere sicuro ed igienico, adattandosi alle esigenze di una distribuzione digitale, oltre che fisica; deve preservare l’integrità delle formule, e deve essere sostenibile. Oggi sono molte le soluzioni a disposizione, con nuovi materiali e proposte a ridotto impatto ambientale e tecnologie di tracciamento digitale e di realtà aumentata e virtuale. Ma prima di indagare sulle soluzioni di packaging vediamo i numeri del mercato e le aree di business più dinamiche. A oltre un anno dallo scoppio della pandemia, i valori preconsuntivi sul 2020 dettagliati ne I numeri della cosmetica evidenziano come il mercato abbia subito importanti trasformazioni, legate non solo alle differenti restrizioni, ma anche all’attitudine da parte dei consumatori verso nuove modalità e abitudini di acquisto.

no caratterizzato, e stanno contraddistinguendo, l’attraversamento della crisi da Covid-19: si tratta dei prodotti legati all’igiene corpo (+6,3%), alla cura dei capelli (+3,9%) e all’igiene orale (+1,4%). In particolare, gli andamenti più significativi in termini di crescita sono emersi tra saponi liquidi (+35%), coloranti e spume coloranti per capelli (+30,4%) e prodotti depilatori (+5,3%). Complici i condizionamenti nella socialità e nelle abitudini legate alla vita professionale e personale, i cali più importanti si sono riscontrati invece nella categoria della profumeria alcolica (-21,5%) e nelle diverse tipologie di make-up; particolarmente significative sono le performance negative di correttori guance, fard e terre (-28,7%), fondotinta e creme colorate (-29%) e rossetti e lucidalabbra (-35,8%).

Un’industria che fa bene al Paese 36mila addetti diretti (oltre il 54% degli occupati sono donne) dell’industria cosmetica italiana diventano circa 400mila sull’intera filiera cosmetica se si considerano gli occupati afferenti ai canali di estetica, acconciatura, profumeria, farmacia, erboristeria, grande distribuzione e vendita diretta. Queste realtà stimolano la crescita e lo sviluppo di un settore che è una vera e propria eccellenza del made in Italy e genera, oggi, un fatturato di 10,5 miliardi di euro, un valore che raggiunge i 33 miliardi analizzando il sistema economico allargato della filiera, dai macchinari per la produzione e il confezionamento, al packaging, senza dimenticare le materie prime, la distribuzione, la logistica e il retail. Dal 1967 Cosmetica Italia è la voce dell’industria cosmetica nazionale. Dalle multinazionali alle piccole e medie realtà produttive e distributive collocate sull’intero territorio nazionale, passando per le imprese di packaging, materie prime e macchinari, l’associazione conta oggi tra le sue fila 604 aziende. A livello europeo, Cosmetica Italia è tra le principali realtà associative nell’ambito di Cosmetics Europe (associazione europea delle industrie cosmetiche), dove riveste un ruolo fondamentale nel confronto con le istituzioni comunitarie sui temi più cari al settore.|

Anticiclicità e resilienza Grazie alla propria naturale inclinazione all’anticiclicità e alla resilienza, il settore cosmetico ha retto molto meglio di altri comparti alle significative e inaspettate evoluzioni avvenute nel corso dell’ultimo anno. I valori preconsuntivi sul 2020 dettagliati dal Centro Studi di Cosmetica Italia ne “I numeri della cosmetica” descrivono sono di segno negativo, seppur meno critici di quanto inizialmente ipotizzato: il fatturato globale ha toccato i 10,5 miliardi di euro (quasi -13% rispetto al 2019), in calo anche i valori del mercato interno (circa -10%) e delle esportazioni (-16,7%). Ad eccezione dell’e-commerce (+42% rispetto al 2019), tutti i canali distributivi hanno subito delle contrazioni in confronto all’esercizio precedente; in alcuni casi, come nei canali professionali, condizionati dalle ripetute chiusure (acconciatura -28,5% ed estetica -30,5%), si è trattato di cali particolarmente consistenti. I consumi di cosmetici hanno registrato un andamento negativo trasversale, ad eccezione delle famiglie di prodotto che han-

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Confezionamento COSMETICO

Tradizione, innovazione e qualità

nel Sud-Est Asiatico

Il settore beauty è una delle categorie che guidano lo sviluppo del Sud-Est Asiatico, grazie ad un sistema che coniuga una strutturata industria locale all’attrattiva dei brand internazionali e del lusso. A guidare la risposta all’emergenza pandemica nella regione sono state soprattutto le ottime performance dell’e-commerce e dei nuovi canali di vendita digitali.

e sviluppo di infrastrutture. Dopo aver registrato, a causa della pandemia, un calo tra il 2019 e il 2020 pari allo 0,9%, la Tailandia sta ritornando a valori positivi grazie soprattutto alla forza strategica della Thai Beauty, con brand locali che continuano a diffondere principi e trattamenti legati alla cultura thai. Il Paese è un polo di riferimento per innovazione e qualità ed è tra i principali fornitori di prodotti beauty in Cina, Giappone e Sud-Corea. Nel 2022 secondo Euromonitor il comparto beauty tailandese raggiungerà i 7,1 miliardi di dollari, con una crescita annua media nel prossimo biennio superiore al 2%. Tra le prime 10 potenze per il settore risultano anche Filippine, Malesia e Vietnam, che insieme coprono 8,8 miliardi di dollari del fatturato nel Sud-Est Asia. Le Filippine hanno subito un’importante battuta di arresto nel 2020, con un calo di fatturato del 4,1%, ma nel prossimo biennio Euromonitor prevedere una crescita tra il 3 e il 5,7%. La Malesia registrava una crescita media annua superiore al 6% nel triennio 2016-2019, e dopo aver chiuso il 2020 con un leggero rialzo (+1,6%) nel 2021-2022 ritornerà ad una crescita media annua del 6,5%. A guidare la risposta all’emergenza pandemica nella regione sono state soprattutto le ottime performance dell’e-commerce e dei nuovi canali di vendita digitali, in particolare in Vietnam, dove le percen-

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mercati del Sud-Est Asiatico sono da alcuni anni al centro dell’attenzione di analisti ed esperti economici: la regione ospita una popolazione di oltre 750 milioni di persone, e grazie alla fondazione nel 2015 dell’ASEAN Economic Community – AEC – e ad accordi di libero scambio tra gli stati membri, si è imposta come riferimento per le relazioni commerciali di multinazionali e investitori. Il settore beauty è una delle categorie che guidano lo sviluppo del Sud-Est Asiatico, grazie a un sistema che coniuga una strutturata industria locale all’attrattiva dei brand internazionali e del lusso. Secondo le analisi di Euromonitor International, nel triennio 2016-2019 la crescita media annua dell’area superava il 6%, e quasi tutti gli stati membri hanno retto all’impatto economico e sociale della pandemia, registrando un fatturato complessivo nel 2020 di oltre 27,7 miliardi di dollari.

I mercati del Sud-Est Asiatico Il primo mercato nel Sud-Est Asiatico in termini di fatturato annuo è l’Indonesia: il Paese ha registrato un incremento medio annuo dell’8% tra il 2016 e il 2019, e nel triennio 2019-2022 le previsioni di Euromonitor confermano una crescita media annua del 6,3%, fino a giungere nel 2022 ad un valore stimato di 11,2 miliardi di dollari. Tra le categorie più performanti, il mass beauty e i prodotti skincare e haircare, ma è soprattutto la cosmesi halal ad essere protagonista dei consumi nazionali. In Indonesia si stima una crescita della popolazione musulmana entro il 2050 ad una percentuale doppia rispetto al resto del mondo, e la proposta cosmetica nel Paese è sempre più legata alle direttive del BPOM, autorità statale che regola le importazioni e la commercializzazione di prodotti alimentari, farmaceutici e beauty. Il BPOM gioca un ruolo strategico nei piani di sviluppo delle multinazionali interessate ad esportare nel Paese, e le severe norme che controllano la conformità ai principi halal dei prodotti beauty spesso rallentano i normali flussi commerciali. La Tailandia ha chiuso il 2020 con un valore complessivo di 6,8 miliardi di dollari. Il Paese ha saputo imporsi nel panorama internazionale grazie ad una politica lungimirante di accordi commerciali

tuali di vendita di prodotti beauty ha raggiunto il 9,7% nel 2020. Anche Singapore e Indonesia hanno registrato un incremento di vendite sui canali digitali, con percentuali superiori all’8% in entrambi i Paesi. Myanmar, Cambogia e Laos ad oggi raggiungono complessivamente un fatturato di poco superiore agli 800 milioni di dollari, ma le percentuali di crescita registrate nel corso degli ultimi anni lasciano presagire importanti opportunità. Il Myanmar nel triennio 2016-2019 ha registrato un +20% medio annuo, superando il 2020 con un +9,4%, e nel prossimo biennio il tasso di crescita previsto è dell’11%. Il Laos ha registrato una crescita costante del 13% fino al 2019, chiudendo il 2020 con una crescita dell’11,9%. Per Laos e Cambogia, Euromonitor prevede una crescita da qui al 2022 di poco inferiore al 10%. Fonte: Cosmoprof

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FOCUS Digitalizzazione, multiculturalità e sostenibilità

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in USA

l Nord America gioca un ruolo fondamentale per lo sviluppo dell’industria cosmetica internazionale, con un valore nel 2019 pari a oltre 101 miliardi di dollari. La pandemia ha sicuramente danneggiato la regione, causando una flessione di fatturato del 2,5% a fine 2020, ma secondo le recenti analisi di Euromonitor International, agenzia internazionale di ricerche di mercato e di tendenze, si cominciano ad avvertire segnali di ripresa: a fine 2022 il comparto tornerà a sfiorare i 99 miliardi di dollari di valore. Sono gli Stati Uniti la locomotiva del Nord America. Il primo mercato al mondo in termini di consumo di prodotti cosmetici registrava a fine 2019 un fatturato di 93,2 miliardi di dollari, con una crescita annua media dal 2016 di quasi 3 punti percentuali. Gli USA hanno pagato a caro prezzo lo scoppio dell’emergenza sanitaria. I lockdown nei mesi scorsi e il regime di restrizioni e distanziamento sociale hanno frenato il settore beauty, uno dei più colpiti lo scorso anno, causando un calo del 2,5% di fatturato rispetto al 2019. Secondo le previsioni degli analisti di Euromonitor International, a fine 2021 ci sarà ancora una riduzione del comparto dello 0,5%, ma nel 2022 le statistiche torneranno in positivo (+0,5%), fino a giungere a quasi 91 miliardi di dollari di valore. Gli Stati Uniti sono un Paese cruciale per gli equilibri dell’industria cosmetica. Da un lato, rappresentano un bacino chiave per l’export mondiale: dal Canada e dall’Europa, in particolare da Francia e Italia, arrivano infatti i prodotti premium, mentre Cina e Messico sono i principali fornitori per le categorie di mass market. Al contempo, il Paese è anche la culla delle tendenze più innovative: la EastCoast è divenuta negli anni la patria degli Indie Brands più influenti, fonte di ricerche all’avanguardia e nuove soluzioni per l’industria. Gli USA sono quindi un mercato strategico per supplier e fornitori di full service, ma anche per distributori e trend scouter alla ricerca delle proposte più originali. A guidare lo sviluppo del mercato è ancora oggi la crescita costante dei valori dell’e-commerce, che da inizio 2020 continua a sopperire alle difficoltà del retail. Negli Stati Uniti sono molte le start-up e i brand che hanno tratto vantaggio dallo sviluppo delle vendite online, sfruttando in particolare le tecnologie di intelligenza artificiale, realtà aumentata e realtà virtuale per lanciare servizi e proposte in grado di rispondere alle esigenze di personalizzazione, sicurezza e trasparenza del consumatore. La digitalizzazione sta facilitando anche l’evoluzione sostenibile dell’industria cosmetica made in US, soprattutto nell’ambito della ricerca di nuovi materiali, di sistemi di riciclo e di soluzioni per una migliore gestione delle risorse ambientali. La rinascita del settore negli Stati Uniti è inoltre profondamente legata ai movimenti nati all’interno della società americana in nome dei principi di inclusivity e diversity. Un tema particolarmente sentito dai consumatori US, e che sta convogliando una crescente attenzione su fenomeni come la black beauty e la genderless beauty.

L’India tra i protagonisti

dell’industria cosmetica del futuro

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n India, l’espansione demografica, il costante miglioramento delle condizioni economiche e sociali, lo sviluppo del comparto manifatturiero e digitale hanno portato il Paese ad essere annoverato tra le super potenze internazionali. Il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini si è tradotto fin da subito in una maggiore attenzione alla cura della persona: la crescita stimata tra il 2018 e il 2023 prima dello scoppio della pandemia era pari al 9,7%. Il Covid-19 ha indubbiamente rallentato l’evoluzione del settore nel Paese. Da un CAGR di +8,5% tra il 2016 e il 2019, negli ultimi mesi gli analisti di Euromonitor International, agenzia internazionale di ricerche di mercato, hanno osservato un considerevole ridimensionamento delle prospettive di incremento. Dal 2019 al 2020 il tasso di crescita è stato del 2,3%, con un valore di poco superiore ai 15 miliardi di dollari raggiunto a dicembre 2020, e tra il 2020 e il 2021 si prevede una percentuale dell’1,7%. Dal 2022 si stima un incremento del fatturato per il settore beauty del +2,8%. Tra i comparti strategici per l’industria in India, il mass beauty, con un valore di oltre 11 miliardi di dollari, seguito dalle categorie haircare e prodotti per l’igiene personale, con un fatturato costante di oltre 3 miliardi di dollari. Sono state queste le tipologie di prodotto che maggiormente hanno retto all’esplosione della pandemia nel Paese e alle difficoltà economiche causate dalle restrizioni e dai mesi di lockdown. A pagare invece le maggiori conseguenze, le categorie più legate alla socializzazione e alla vita fuori casa: il make-up, le fragranze e i prodotti per la protezione dai danni dei raggi solari. Pradeep Srinivasan, Consultant di Euromonitor International, In India, l’attenzione al benessere, l’accelerazione nel digitale e il tema della sicurezza e della salute hanno acquisito notevole importanza nel 2020, e si prevede che continueranno a influenzare anche il 2021. La domanda di prodotti specifici per la salute della pelle e per il benessere psicofisico, clean e sostenibili continua a crescere. Le aziende del settore dovranno ripensare le offerte adottando un approccio più olistico. Un tema chiave per il comparto skincare: accanto ad un riavvicinamento costante ai trattamenti tradizionali e alla cultura ayurveda, aumentano le vendite di prodotti che pubblicizzano gli effetti positivi di vitamine ed integratori. Il segmento che più ha dovuto adattarsi alle attuali condizioni sociali nel Paese è il make-up. Dopo un picco a ribasso delle vendite nei primi mesi del 2020, i produttori si sono focalizzati sui due fattori chiave per le nuove abitudini di consumo: la facilità di assorbimento e la lunga durata. Secondo la Beauty Survey di Euromonitor International, la proposta di prodotti no transfer, a lunga durata e ad asciugatura rapida può rappresentare un’opportunità per le aziende di make-up colore, in particolare per i brand di trucco per labbra e viso. A dare notevole impulso a queste categorie nel corso dell’anno, anche la crescente disponibilità di mascherine trasparenti. Fonte: Cosmoprof

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Ventilatori anticorrosione per macchine e linee di imbottigliamento Confezionamento COSMETICO

Oggi i nostri prodotti sono installati in oltre 70 Paesi nel mondo: 160.000 Aziende industriali 51.000 Centri di ricerca Laboratori Ospedali 850 Università POLYFAN Ventilatori anticorrosione per industrie e laboratori

POLYSINK Piani e vasche per laboratori

FILTERBOX Filtri a carboni attivi per industrie e laboratori 19

TERFU Aspirazione localizzata per industrie e laboratori

Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio 2021

Plastifer Srl Via Industriale, 3 26010 Monte Cremasco (Cremona) Italia Tel. +39 0373.791551 Fax +39 0373.792494 www.plastifer.it info@plastifer.it


FOCUS Tricol e Valmatic

un progetto innovativo e green per le fiale monodose In questa intervista, Gianni Di Febo, Ceo di Tricol e Graziana Tassinari, Responsabile commerciale e marketing di Valmatic ci parlano del progetto di co-marketing, che ha visto le due aziende collaborare per la realizzazione della linea di fiale per capelli Green, Miya, una soluzione all’avanguardia, non solo dal punto di vista del contenuto, ma anche della confezione.

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ricol è marchio Made in Italy di prodotti professionali per la cura e la bellezza dei capelli. Dopo attenti studi e dall’esperienza decennale rivolta alla cura e alla bellezza dei capelli, Tricol ha sviluppato la linea Miya, un marchio di prodotti GREEN. Le esclusive formule arricchite di pregiati attivi naturali e di origine BIO hanno ottenuto anche la certificazione VEGANA. Alla base della filosofia Miya c’è rispetto non solo per i capelli ma anche per l’ambiente. Tutti i materiali utilizzati per il packaging, marketing e stoccaggio sono realizzati ove possibile esclusivamente con materiali di riciclo controllati e certificati. In questa prospettiva, nasce anche la collaborazione con Valmatic.

mondo e presenti con due uffici commerciali a Dubai e San Pietroburgo. La nostra forza è l’unione di passione, amore e tantissima volontà di crescere.

➣ Quali sono gli aspetti salienti del packaging monodose che è stato oggetto del progetto di comarketing con Valmatic ed è oggi utilizzato per il prodotto della vostra linea per capelli? Di Febo: Noi utilizziamo i packaging della Valmatic da oltre 10 anni, gli aspetti salienti sono novità, in quanto nel nostro settore siamo stati tra i primi a utilizzare le fiale in plastica, per noi un vantaggio sui formati, sulle diverse forme. A breve cominceremo anche a utilizzare le nuovissime fiale in carta PAPERDOSE, novità eccezionale che si sposa benissimo con la nostra linea GREEN, MIYA.

➣ Ci parla in breve della vostra realtà? Gianni Di Febo: Un’azienda giovane e dinamica sempre alla ricerca di novità, fonti sostenibili, packaging rinnovabili, formule innovatine e nuove tecnologie il tutto supportato da marketing e moltissima formazione. A oggi siamo presenti in 17 Paesi nel

➣ Quali sono i plus del nuovo monodose e quali i vantaggi che si ottengono dal suo utilizzo? Di Febo: Le nuove confezioni monodose sono pratiche, nessun problema di rotture nei trasporti rispetto al vetro. Gli astucci come packaging secondari possono essere di svariati modelli e forme senza doversi preoccupare di inserire alveari. La fiala in plastica si riesce automaticamente a dosare durante l’applicazione, il parrucchiere le preferisce al vetro in quanto è sicura e pratica nell’apertura ed è smaltibile facilmente.

➣ Quale valore aggiunto ha portato Valmatic a questo progetto? Graziana Tassinari: Valmatic da anni propone fiale per capelli come valida alternativa al vetro. La trasparenza dei nostri materiali è la stessa del vetro. I monodose e le fiale Valmatic si aprono con apertura easy open. È sufficiente piegare la punta e la dose si apre. La personalizzazione è un altro importante vantaggio competitivo. Le fiale possono essere trasparenti ma anche

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Confezionamento COSMETICO po delle loro linee di prodotti. Si cerca di creare una collaborazione duratura nel tempo e siamo sempre i primi a proporre nuove forme o idee ai nostri clienti. Mantenere un ampio pacchetto clienti che varia da multinazionali a piccole aziende startup significa organizzazione, risposte veloci e preparazione settoriale.

➣ Avete fatto della sostenibilità un vostro cavallo di battaglia. Ce ne parla? Tassinari: Valmatic si sta orientando sempre di più su materiali riciclati e nel giro di due anni utilizzeremo esclusivamente questo tipo di materia prima. Per lavorarli, abbiamo dovuto apportare anche delle modifiche tecniche sulle macchine. Il riciclato oggi costa fino al 20% in più dei materiali vergini che si trovano sul mercato. Nonostante ciò, lo acquistiamo e i nostri clienti lo apprezzano. Abbiamo voluto così far passare un messaggio importante: oggi il monodose è più sostenibile che mai. A questo si aggiungono altri vantaggi come il dosaggio controllato e il mantenimento del prodotto sempre fresco, con una formulazione diversa e più delicata rispetto a un flacone o un tubo che deve durare nel tempo. A differenza del vetro, la nostra fialetta è spremibile ed è ideale per sieri con consistenza gel, non è pericolosa perché ha un’apertura easy-open che evita possibili tagli. |

colorate e serigrafate sia fronte che retro a uno o più colori. Stiamo proponendo anche effetti oleografici personalizzati e materiali luminescenti che emettono luce. Il settore cosmetico è sempre alla ricerca di novità e Valmatic si contraddistingue per entrare con il cliente nei progetti ed essere propositiva su forme nuove, materiali innovativi e velocità nelle risposte.

➣ Cosa significa per voi poter collaborare con marchi così importanti? Tassinari: È fonte di grande orgoglio quando clienti importanti sposano la nostra tecnologia e il nostro packaging per lo svilup-

News

Capardoni focus sulla skincare

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apardoni, azienda specializzata nel settore del packaging per la cosmetica e la profumeria, guarda al futuro con ottimismo e proattività. Nei prossimi mesi la produzione si concentrerà in particolar modo su prodotti skincare, sia viso che corpo, sul personal care e, con la ripresa della vita sociale, sui comparti make-up, nail polish e fragranze. L’azienda ha recentemente attivato un nuovo comparto logistico, per stoccare i prodotti più richiesti ed utilizzati dai clienti, ed essere ancora più pronta per i time-to-market richiesti. A caratterizzare la strategia di Capardoni è la sostenibilità aziendale. Tutti i siti produttivi sono alimentati esclusivamente con energia da fonti rinnovabili e utilizzano macchinari 4.0 per aumentare l’efficienza e ridurre l’impatto sull’ambiente. Il programma di ricerca pone inoltre al centro lo sviluppo di nuovi packaging sostenibili, da quelli di origine vegetale e quindi rinnovabili, alle plastiche riciclate e riciclabili.

Face D

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lancia due nuovi prodotti

a linea Pur&Easy di Face D utilizza un concentrato di attivi purissimi per una pelle più luminosa, tonica, levigata, elastica ed idratata. Una selezione di materie prime minimalista: meno di 15 ingredienti per un’efficacia all’insegna del clean beauty. Dopo il lancio dell’integratore pronto da bere Pure Drink al Collagene e Acido Ialuronico, la linea Pur&Easy si arricchisce ancora di due nuovi prodotti per combattere i segni del tempo e restituire una pelle più sana e protetta. Pure Glowy Complesso Vitamine A.C.E. – complesso antiossidante di Vitamine A.C.E, attivi puri concentrati per illuminare, nutrire e proteggere la pelle contrastando l’invecchiamento cutaneo – allevia lo stress ossidativo e preserva l’idratazione per un incarnato subito più luminoso e disteso. Pure Energy Caffeine Mist – attivo puro concentrato di caffeina in spray per rivitalizzare e risvegliare le pelli stanche – dona da subito energia e tonicità migliorando la microcircolazione e rafforzando le difese cutanee, per un incarnato immediatamente più compatto e radioso. Un pieno di energia per la pelle sempre a portata di mano.

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FOCUS GSK Consumer Healthcare nuovi tubetti per dentifricio green

Consumer Healthcare (GSK CH), azienda di riferimento a livello mondiale nel GzioneSKsettore del consumer healthcare, ha annunciato di aver avviato una collaboracon due fornitori di imballaggi attivi su scala globale per lanciare tubetti

completamente riciclabili per i suoi dentifrici, tra cui i marchi Sensodyne, Parodontax e Aquafresh. La prima partnership con il fornitore strategico di imballaggi Albea, uno dei maggiori produttori di tubetti al mondo, permetterà a GSK CH di sostituire per i suoi dentifrici i tubetti in alluminio con laminati brevettati Greenleaf. Il passaggio inizierà con i tubetti di Sensodyne, che saranno disponibili in alternative completamente riciclabili in Europa a partire da luglio. Questa iniziativa sarà rafforzata da una seconda partnership con EPL Global per produrre tubetti in laminato Platina. Entrambi i laminati hanno superato i test di riciclabilità stabiliti dalla statunitense Association of Plastic Recyclers (APR) e dalla europea RecyClass, il che significa che i tubetti saranno riciclabili e compatibili con i processi di riciclaggio esistenti. Si prevede che l’attività combinata vedrà oltre un miliardo di tubetti di dentifricio all’anno diventare riciclabili entro il 2025. GSK CH è stata determinante nella crescita dell’oral care a livello globale, utilizzando l’affidabilità della scienza per costruire una maggiore consapevolezza sulla salute orale e per indirizzare le persone verso adeguate abitudini di igiene orale. Ora sta collaborando con retailers e professionisti della salute dentale per stimolare la diffusione di opzioni più sostenibili per i prodotti per l’igiene orale in tutto il mondo. A partire da quest’anno, GSK CH lancerà anche un imballaggio senza plastica per gli spazzolini Sensodyne e Aquafresh, con una finestra di gomma di cellulosa che permetta ai consumatori di vedere lo spazzolino all’interno. L’azienda sta inoltre lavorando per aiutare a ridurre l’impatto ambientale dell’odontoiatria e dell’industria dentale come partner fondatore della World Dental Federation (FDI) Sustainability in Dentistry Initiative. Le iniziative di sostenibilità di GSK CH supportano il nuovo impegno di GSK a livello aziendale per raggiungere un impatto zero sul clima e un impatto positivo netto sulla natura entro il 2030, come annunciato dal CEO Emma Walmsley nel novembre 2020.

Arcade Beauty

inventa il dispenser di campioni senza contatto n linea con la logica imposta dai nuovi regimi sanitari, Arcade Beauty continua la sua Iself-service. innovazione nel campo del “contactless”. Lo ScentSeal è disponibile nei negozi e nei Poiché provare una fragranza è necessario all’atto dell’acquisto, i brand e i professionisti del retail devono adattarsi alla situazione sanitaria con soluzioni innovative, pratiche e rispettose. Queste soluzioni rimarranno preziose in un contesto post-Covid in cui i consumatori continueranno a esigere salute e igiene. Per accompagnare il lancio della sua fragranza Girl, Rochas ha affidato ad Arcade Beauty lo sviluppo di questo dispenser e di un’etichetta di fragranza ScentSeal. Considerato come un POS, questo dispenser è una scatola di cartone conforme ai codici CSR del profumo. Attaccato alla base con un adesivo, contiene 100 carte ScentSeal stampate, il cui retro può essere utilizzato dal consumatore. Sviluppata da zero per Rochas, questa soluzione si basa sulle recenti innovazioni portate avanti dal gruppo Arcade Beauty sull’esperienza “contactless”. Ha lo scopo di sostituire l’uso del tester nel punto vendita, ma anche la gestione del campione da parte di un consulente di bellezza. Presentato così in negozio, invita a una scoperta giocosa e innovativa. Inizialmente, questo dispenser sarà distribuito nei grandi magazzini del mercato spagnolo.

Sulapac,

la barriera non è più un ostacolo industria cosmetica e dei prodotti per la cura della perL’di dollari sona registra un valore complessivo di oltre 500 miliardi l’anno e si prevede una crescita annuale del 4.75%.

Questo ha aperto la strada alla ricerca di nuove soluzioni di imballaggio sostenibili. Sebbene circa il 90% del settore cosmetico consista di emulsioni a base acquosa, non esisteva ancora un materiale alternativo in grado di biodegradarsi senza lasciare microplastiche permanenti. Ci ha pensato Sulapac, di cui Quadpack è Preferred Partner per la cosmetica, realizzando un prodotto all’altezza delle aspettative, ora in corso di brevetto. Oltre ad essere del tutto sostenibile, la barriera Sulapac soddisfa gli standard di qualità dell’industria, e i test di valutazione hanno dato risultati eccellenti (nel packaging cosmetico è accettabile una perdita di peso inferiore al 3%. Un contenitore a 4 scomparti con barriera Sulapac contenente emulsione registra, ad una temperatura di 40° e nell’arco di 12 settimane, una perdita pari all’1.3%). Inoltre, Sulapac ha annunciato la produzione di un nuovo materiale flessibile, dall’eccellente resistenza agli urti, studiato per contenitori a pareti sottili. Studi di progettazione ecocompatibile hanno dimostrato che il materiale ha una bassa impronta di carbonio, è realizzato con materie prime biodegradabili, è economicamente vantaggioso ed è adatto a una produzione su larga scala. Accoppiato con la barriera Sulapac, viene proposto dai partner di fiducia in un’interessante gamma di contenitori in diversi formati per cosmetici a base di olio o di acqua. Viene fornita assistenza durante il processo di produzione, garantendo soluzioni chiavi in mano. Sulapac ha reso particolarmente semplice il passaggio dall’utilizzo della plastica tradizionale al nuovo materiale. Il prodotto può essere fabbricato in serie attraverso l’impiego di macchinari esistenti per la produzione della plastica, ed il suo aspetto naturale e la sua gradevolezza al tatto lo rendono unico. È bello, funzionale e sostenibile, così come la natura stessa. Al momento, il compostaggio industriale rappresenta la soluzione ideale per il riciclo dei prodotti in Sulapac. È un materiale in grado di biodegradarsi senza lasciare microplastiche permanenti. Anche il riciclo meccanico e chimico costituiscono valide alternative, e Sulapac sta sviluppando un sistema a circuito chiuso. Il programma pilota di Take Back verrà lanciato a breve. Sulapac è alla ricerca di nuovi pionieri nel settore cosmetico pronti ad unirsi alla sua battaglia per salvare il pianeta dall’inquinamento da plastica.

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Varietà

La Vostra applicazione determina il tipo di materiale, noi lo forniamo. Esattamente la catena portacavi richiesta da ogni Vostra specifica applicazione.

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CAFFÈ

vincono capsule, green e bean to cup Il caffè a casa ha spinto formati diversi che seguono la cultura caffeicola dei vari Paesi: un’offerta variegata aiuta a rispondere alle esigenze di tutti, man mano che si presentano.

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randi manovre nel mondo dei formati del caffè: in un anno difficile ma in cui il consumo non s’è certo arrestato i luoghi di consumo si sono spostati verso la casa, e questo ha cambiato la somministrazione. Nel segno della sostenibilità e della praticità d’estrazione. Ma anche, in certi casi, di un savoirfaire “domestico”. “Negli ultimi anni a livello globale abbiamo assistito a una crescita del mercato delle capsule rispetto a quello del macinato, ed è puntando su questo andamento che abbiamo fatto ingenti investimenti sulle linee produttive delle capsule compatibili Nespresso e Dolce Gusto”, spiega Luca Cioffi, presidente Coind. “Nella GDO si è registrato un aumento della vendita del macinato per il consumo domestico, ma pensiamo sia una situazione temporanea. In Nord Europa invece assistiamo a una crescente richiesta del caffè in grani per via della diffusione delle macchine beanto-cup ad uso domestico. Anche su questo formato stiamo facendo investimenti e da gennaio avremo una nuova linea produttiva dedicata ai grani. Nel 2021 la nostra novità più importante è quella delle capsule in alluminio compatibili, che affiancheranno quelle in plastica e compostabili”. Quanto a sostenibilità e origini, “pensiamo che in futuro continueranno a essere temi chiave sia per noi sia per le aziende con cui lavoriamo, tenendo conto degli obiettivi dell’Agenda 2030”, continua Cioffi. “Da anni la sostenibilità per Coind è un valore chiave, a cui abbiamo dedicato molta attenzione con importanti investimenti sul fronte produttivo e progetti per ridurre l’impatto dei prodotti sull’ambiente. Dal 2020 abbiamo avviato una collaborazione con il gruppo olandese ClimateNeutral Group per diventare la prima azienda italiana a produrre un caffè certificato ‘Carbon Neutral’, ovvero un caffè a impatto zero sul clima: la certificazione sarà applicata alle nostre capsule compatibili e, su richiesta, ai prodotti che realizziamo in private label per i nostri clienti. Per quanto riguarda le origini, per noi è fondamentale garantire la costanza organolettica del prodotto,

perciò continuare a lavorare con la rete di produttori con cui abbiamo costruito solidi rapporti”. Punta sul packaging green anche Caffè Borbone, come spiega il direttore marketing Mario De Rosa:“Innovazione e sostenibilità sono i leitmotiv aziendali che accompagnano da sempre la nostra vision. Infatti, una nostra caratteristica è sempre stata quella di sapersi innovare restando al passo con i tempi, nel solco della tradizione dell’espresso napoletano. Proprio in nome della combinazione vincente ‘innovazione-ecosostenibilità’ abbiamo realizzato tanti progetti: siamo stati i primi a immettere sul mercato la cialda compostabile, dove tutti i materiali sono smaltibili nell’umido e ideali per la concimazione naturale dei terreni. E tra le idee più recenti c’è il set composto da bicchieri compostabili e palette in legno di betulla biodegradabili”. Un’impronta, quella green, che impatterà anche sui progetti per il 2021. “Progetti che si snoderanno attorno ai temi della tradizione e della sostenibilità, ma soprattutto della tecnologia. Punteremo a migliorare la tecnologia legata al confezionamento, argomento che ha rappresentato una delle principali leve innovative utilizzate in comunicazione quest’anno, raggiungendo la massima espressione nel lancio della campagna ‘È buono perché’ dedicata alla confezione a doppio strato, l’involucro che garantisce un prodotto sigillato, sicuro e igienico e che allo stesso tempo preserva l’aroma del caffè grazie al confezionamento in assenza di ossigeno”. |

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Confezionamento CAFFÉ

Nespresso

presenta la nuova limited edition

Master Origins Nicaragua La CumplidaRefinada: la nuova limited edition Nespresso che celebra una passione coltivata con cura. Cura ed esperienza in un metodo di fermentazione unico creano un caffè sorprendente e sostenibile che delizia con le sue note fruttate e selvatiche.

caffè hanno lavorato al fianco dei coltivatori dell’azienda agricola La Cumplida eseguendo centinaia di prove, con l’obiettivo di esplorare e perfezionare il processo di fermentazione. Un lavoro approfondito che ha portato a scoprire il metodo a secco fermentato, unico nel suo genere, e in grado di sprigionare aromi fruttati e un gusto dolce e vellutato. Spruzzando con lieviti naturali le ciliegie di caffè più mature, raccolte a mano con cura, e lasciandole fermentare per 72 ore, queste sono infatti in grado di sviluppare un profilo dolce e morbido, ricco di note fruttate selvatiche. I coltivatori de La Cumplida sono stati poi in grado di monitorare abilmente il tempo e la temperatura di fermentazione per rivelare un profilo di caffè anche particolarmente audace, prima di una ulteriore essiccazione per altre 2-3 settimane. Dopo questa entusiasmante scoperta, la sfida per i coltivatori di La Cumplida e Nespresso è stata quella di estendere il processo di post-raccolta a quantità maggiori di caffè, garantendo ogni volta una tazza di qualità. Nicaragua La CumplidaRefinada è il secondo capitolo di Master Origins Nicaragua. Questi due caffè condividono la stessa provenienza dei chicchi, un’azienda agricola immersa nelle montagne intorno a Matagalpa, e la stessa varietà di caffè, l’Arabica Marsellesa. Eppure, il risultato ottenuto con questo caffè è decisamente diverso grazie al metodo di fermentazione a secco utilizzato.

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espresso presenta Master Origins Nicaragua La CumplidaRefinada, la novità di questa stagione proveniente dal Nicaragua, un caffè lavorato con un nuovo approccio alla tecnica della fermentazione che entra a far parte della straordinaria gamma Master Origins, disponibile per il sistema Original. Gli esperti di caffè di Nespresso hanno lavorato fianco a fianco con le piccole aziende agricole del Nicaragua, per produrre un caffè dal gusto sorprendente e deliziosamente particolare. Questo caffè fa parte di Master Origins, la gamma che celebra i caffè monorigine provenienti da tutto il mondo, offrendo ai veri estimatori la possibilità di sperimentare profili di gusto straordinari. Gli aromi distintivi di questi caffè non sono infatti solo legati ai loro Paesi d’origine, ma anche a specifiche tecniche di lavorazione utilizzate dalle comunità agricole locali.

Master Origins Nicaragua La CumplidaRefinada

La storia di La CumplidaRefinada

Gli amanti del caffè scopriranno il gusto inaspettato di Master Origins Nicaragua La CumplidaRefinada dove la fermentazione del lievito conferisce note morbide di ciliegia candita e melograno affiancate alle note di cereali dolci. Per godere al massimo dell’aroma di Master Origins Nicaragua La CumplidaRefinada si consiglia di degustarlo nero, come Espresso (40ml) o un Lungo (110ml). |

Master Origins Nicaragua La CumplidaRefinada è un esempio della passione e della curiosità di Nespresso, nella sua ricerca di un processo di lavorazione del caffè in grado di rivelare una tazza ricca di sapori sorprendenti. Grazie al clima e alle eccezionali condizioni di coltivazione, le piccole aziende agricole del Nicaragua sono note per i loro microlotti di caffè, che consistono in piccole quantità limitate e da una cura artigianale nei metodi di lavorazione da parte dei coltivatori locali specializzati. Gli esperti di caffè di Nespresso hanno notato un incremento della sperimentazione nella fase post-raccolta del caffè, soprattutto nella fase di fermentazione. Proprio come un vino pregiato, la fermentazione è una fase fondamentale della lavorazione di qualsiasi caffè, perché ne svela i sapori e gli aromi più autentici. Le condizioni che un coltivatore sceglie per far fermentare un caffè, determineranno il gusto finale in tazza. Queste ricerche approfondite sui processi di fermentazione del caffè hanno portato Nespresso in Nicaragua nel 2018. Gli esperti di

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Gimoka, sostenibilità aziendale ed economia circolare

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ruppo Gimoka ha colto la sfida derivante dai temi imprescindibili della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare (che prescrivono riutilizzo dei materiali in successivi cicli produttivi riducendo al massimo gli sprechi, il ricorso alle fonti di energia rinnovabili e promuove soluzioni di prodotti compostabili), impegnandosi attivamente per sviluppare soluzioni di packaging che rispondano ai seguenti criteri: - essere facilmente riciclabili, coerentemente con la direttiva EU 852 /2018 che sarà implementata entro il 2025, e lavorando sui monomateriali. L’impegno prospettico dell’azienda è fare ricorso a monomateriali (corpo capsule e lid) proprio per facilitarne e assicurarne il riciclo; -essere compostabili, ovvero veicolabili alla filiera di compostaggio industriale per un riciclaggio organico. La sfida è il ricorso a materiali bioplastici che, oltre a garantire un’ottima funzionalità della capsula, siano in grado di funzionare come barriera all’ossigeno per evitare un’accettabile shelf life del prodotto, senza dover far ricorso a sovra incarti o packaging aggiuntivi magari difficilmente smaltibili. Gruppo Gimoka ha adottato un approccio “Design For Recycling” istituendo un team trasversale di studio impegnato a sviluppare soluzioni concrete che vanno nella direzione dello sviluppo sostenibile e dell’economia circolare. Gimoka presta attenzione agli aspetti di riciclabilità o compostabilità anche dell’imballo secondario; si tratta di un aspetto che tendenzialmente passa in secondo piano, ma rischia invece di vanificare lo sforzo fatto sulla capsula. A testimonianza di ciò si può citare il flow pack “salva aroma”, lanciato da Gimoka negli ultimi mesi del 2018, ovviamente compostabile come le cialde. Inoltre, sempre in ambito “Design for Recycling”, l’impegno si estende a sviluppare soluzioni che minimizzino i costi logistici di trasporto e stoccaggio. Si tratta di aspetti che hanno un loro significativo impatto sull’ambiente se complessivamente considerati.

Senzani rivoluziona l’astucciamento di capsule di caffè

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he siano dettate dal marketing o dalla grande distribuzione, le esigenze di chi confeziona beni di consumo come le capsule di caffè sono oggi le più disparate: per questo, il reparto R&D di Senzani Brevetti continua a innovare con soluzioni che consentono di risparmiare spazio, tempo e risorse all’interno dello stabilimento produttivo. Nasce così 0MNIA, una rivoluzionaria astucciatrice “all-in-one” che dà vita a una nuova generazione di macchinari per il confezionamento automatico di capsule di caffè. Nello specifico, 0MNIA è un’astucciatrice form-and-fill da fustellato steso che si caratterizza soprattutto per la capacità di confezionare le capsule in maniera ordinata, in tutte le configurazioni e tipologie di astuccio possibili: singolo strato o multistrato, con o senza cartoncino alveolare, con o senza cartoncino interfalda, a rosa 2×2, con chiusura flip-top; a capsule “dritte”, alternate o nestate; in tubo/stick o in cofanetto 3×3 o 4×4. A questa estrema flessibilità si associa un cambio formato altrettanto veloce e intuitivo per l’operatore, grazie a codici colore che ne guidano le operazioni. In questo modo, 0MNIA può essere calibrata dai progettisti Senzani sulle richieste e sulle configurazioni più complesse in termini di pack, prestazioni e ingombri, ma anche di formati di capsule: è in grado infatti potenzialmente di trattarne diversi, come Nespresso, Caffitaly, K-cup, Lavazza blu,A modo mio e la nuova Vertuo. Per questi motivi 0MNIA è già apprezzata da numerosi grandi player del mercato italiano e internazionale. Le soluzioni tecniche ideate e brevettate da Senzani consentono inoltre a 0MNIA di trattare con la massima cura ogni singola capsula, anche in alluminio (oggi sempre più preferibile alla plastica, in termini di qualità del prodotto ed ecosostenibilità) e al tempo stesso di gestire in maniera ottimale l’astuccio e i divider tra gli strati e tra le capsule (interlayer e cartoncino alveolare). 0MNIA si caratterizza anche per un ingombro estremamente ridotto (a partire da 1,6 x 3,9 metri)che la rende perfetta in caso di spazi limitati negli stabilimenti produttivi. 0MNIA è la “numero zero” di una linea che comprende altri macchinari per l’astucciamento di capsule ordinate, in grado di confezionare fino a 80 astucci al minuto, con una velocità di ingresso fino a 800 ppm.

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Confezionamento CAFFÉ Osservatorio Sigep, torna la moka

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n tempi di lockdown, il caffè di pregio torna nella moka. L’Osservatorio Sigepha rilevato per il consumo del caffè, nell’ambito delle limitazioni del “Decreto Natale” 2020, una richiesta di prodotto di qualità che viaggia con l’e-commerce e di nuove conoscenze nella preparazione: esigenze che portano i consumatori a misurarsi con la micro torrefazione, ormai quasi un fenomeno di costume. Chiara Bergonzi, campionessa di LatteArt, dichiara: “Torna la moka, che negli ultimi tempi ha subito un’evoluzione incredibile, dopo essere andata un po’ nel dimenticatoio. Ora si vendono filtri appositi, ricette, sia per baristi che per l’utente finale. Il caffè è condivisione e la moka ne rappresenta il mezzo ideale. Un trend che ha preso piede online, grazie anche al ruolo attivo di alcuni influencer di settore. Ma la tendenza non è solo moka, è anche microroaster. Con la micro torrefazione o torrefazione artigianale, si coinvolge l’utente finale con tools professionali, come i micro impianti di stampo professionale e caffè di qualità pregiata, sia macinato che in grani”. Rubens Gardelli, primo italiano campione mondiale di roasting, aggiunge: “La tendenza attuale vede il consumatore andare alla ricerca della professionalità per quanto riguarda il caffè, anche in casa. Professionalità che si esprime sia attraverso gli strumenti acquistati, sia nel valore aggiunto garantito da materie prime di alta qualità. Grazie all’e-commerce possiamo avere il polso della situazione e della propensione alla spesa del consumatore, che è salita vertiginosamente. Si tratta di un mercato di nicchia, ma significativo, con il consumatore che cerca l’artigianalità della slow coffee PER LINEE SEMPRE PIÙ EFFICIENTI acquistando filtri professionali e bollitori, E INTEGRATE mentre sulla materia prima è attento alla sostenibilità e tracciabilità. Siamo nell’era del consumo esperienziale e della continua ricerca all’esperienza sensoriale, non solo per noi stessi, ma anche per gli altri. Per Codifica Ispezione questo sta crescendo in misura importante Labelling e Marcatura e Controllo l’idea del caffè come regalo”. La produzione mondiale di caffè nell’annualità 2019/2020 QUANDO SCEGLIETE NIMAX, ACQUISTATE MOLTO PIÙ DI UNA TECNOLOGIA. • Avete un intero sistema 4.0 che si integra perfettamente con la vostra linea di produzione e che dialoga con il vostro è diminuita dell’1,6% a quota 168,5 milioni network. di sacchi come conseguenza del 5% di pro• Siete supportati da un team di tecnici con grande esperienza nei diversi settori industriali in tutte le fasi valutative e operative. duzione in meno di Arabica ferma a 95,7 • Usufruite di un servizio after sales che anticipa le vostre esigenze. milioni di sacchi, laddove la produzione di Robusta è salita del 3,2% a quota 72,3 milioni di sacchi. Nello stesso periodo, la produzione mondiale di caffè ha visto un surplus di 961 mila sacchi rispetto al consumo, dal momento che la domanda globale è diminuita di uno 0,9%, pari a 167 milioni di sacchi. Nel mese di ottobre le esportazioni mondiali ammontavano a Inkjet Ax150i Stampa e Applica M230i i-Tech Laser Domino D310 9,67 milioni di sacchi, in lieve aumento Velocità, semplicità d’uso e pulizia Per l’etichettatura logistica di Il marcatore laser super compatto per rispetto ai 9,37 milioni di sacchi del mese della goccia emessa. prodotti e pallet. una codifica sempre nitida. di ottobre del 2019. Nei 12 mesi che terminano con ottobre 2020, le esportazioni ESCLUSIVISTA di Arabica hanno raggiunto quota 78,4 milioni di sacchi rispetto agli 83,8 milioni dell’anno precedente; laddove la Robusta nimax.it ha raggiunto quota 49 milioni di sacchi contactcenter@nimax.it rispetto ai 48,6 milioni di sacchi dell’annualità precedente (fonte: International Coffee Organization).

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As we settle into the “new normal”, the outlook for the coffee industry is strong. According to the International Coffee Organization, exports in the first four months of Coffee Year 2020/21 (October 2020 – January 2021) increased by 3.7% to 41.88 million bags, compared with 40.38 million bags a year earlier.

The future of coffee

and sustainable packaging

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offee is a huge and growing market – but how consumers drink it is changing. Around two billion cups of coffee are consumed every day across the world, according to the BCF. Despite ongoing lockdowns prohibiting people from venturing to coffee shops in many countries, people are still seeking their daily cup at home. This all adds up to a booming opportunity for coffee suppliers, coupled with a rising focus on sustainability. Keep reading to learn about three key trends for the coffee industry in 2021.

products. Coffee – with its aromatic flavors and association with being a pick-me-up – is well placed to become a daily ritual for many. The key to this is premiumization. Michael Schaefer, Global Lead, Food and Beverage at Euromonitor International, explained: “Premiumization is about bringing this craft-oriented experience to more people by enabling them to recreate it at home. Convenience and accessibility are key, but successful brands also represent quality, expert knowledge and a unique product story.” To create these premium experiences at home, more people are purchasing coffee machines that use pods to create barista-style coffee. In line with this, Research and Markets expects the European coffee pods and capsules market to witness a CAGR of 6.8% over the forecast period, 20202025. Aluminum, in particular, is considered a premium option for the shelf life of coffee pods as it provides a high barrier for fresher coffee and can be recyclable. Furthermore, aluminium capsules allow for better brand positioning in terms of sustainability and quality. Finally, brands should remember the power of technology to enhance the at-home experience. Thanks to smartphones and QR codes, brands can unlock the power of digital to build relationships with their customers.

The rise of ecommerce Hygiene concerns and national lockdowns mean that visiting coffee shops is no longer a priority for many consumers. Instead, they are looking to online shopping and brewing more coffee at home – and this trend is here to stay. Accenture research shows that, even in markets where retail is reopening, consumers continue to shop online. In the UK, for example, grocery retailers sold £24 million more tea and coffee in June 2020 than the same period in 2019, according to Kantar. In the same year, Nestlé reported its strongest global quarterly sales in five years, with its Starbucks, Nescafé and Coffee Mate packaged coffee ranges contributing to 7.4% organic sales growth across its Americas (AMS) business. For coffee retailers and manufacturers, it’s clear that having an ecommerce play is more important than ever. To win consumer attention in the crowded online market, it’s also important that websites are easily shoppable and that manufacturers make use of social media to engage new audiences. But winning consumer attention is just half the story. To capture consumer loyalty, the delivery experience also needs to be quick and high quality. Products need to arrive in great condition. This can be challenging – particularly when it comes to fulfilling next-day orders. During the supply chain process, products may be roughly handled and will not be in an upright position throughout their journey. With this come many more chances for product damage or failure.

Sustainability is king Consumers are looking to coffee producers not only to deliver on quality, but to minimize their environmental impact while they do it. Our own research shows that only 6% of European consumers are unconcerned about sustainability issues. Shoppers’ sustainability concerns are causing brands to take action. Starbucks has created its own private standard for more sustainable coffee production: Starbucks’ Coffee and Farmer Equity Practices (CAFE Practices). Similarly, Nestlé has created sustainability guidelines with its Nespresso AAA Sustainable Quality standard. This year, we will see more coffee drinkers purchase from brands with a strong environmental and ethical story. As well as bolstering their supply chain processes, brands should also directly address the sustainability implications of their coffee packaging. Using bio-based materials, such as PE made from responsibly sourced sugar cane, is a way for brands to reduce the carbon footprint of their packaging – replacing fossil fuel based materials with packaging made from renewable resources. Source: www.amcor.com

Coffee at home becomes a premium experience There’s hope that, as summer approaches, many European countries’ lockdowns will ease – but, according to Mintel, “many people will continue to work, relax, and entertain at home in the next 12 months.” In line with this, Mintel advises that brands and retailers have an opportunity to create routine experiences for people at home through their

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Coffee PACKAGING

IMA Coffee

partner of Smile Beverage Werks for new single-serve capsules IMA aims to work alongside companies and multinationals that want to handle different types of products reducing their impact on the environment. The material used for compostable capsules has improved over the last year in response to increasing demands for greater sustainability. Handling these materials is now a lot easier for IMA packaging machines.

I

MA Coffee, consisting of IMA Coffee Packaging and processing arm IMA Coffee Petroncini, is committed to playing its part in helping coffee businesses improve the sustainability of their single-serve products. IMA has created the Coffee Hub to leverage its expertise at every step of coffee processing and packaging and serve the coffee industry from A to Z as a one-stop answer to large and small coffee producers worldwide.

Performance, flexibility and ad hoc solutions Answering the primary requirements expressed by Smile Beverage Werks, IMA supplied its 595 capsule filling and sealing machine. Capable of processing up to 450 capsules per minute, this high-speed solution will theoretically handle 120 to 130 million capsules per year. Designed to handle all types of products or materials, not just plastic and aluminium, equipment developed by IMA is able to fill and seal all capsule types on the market. Moreover, IMA can work upstream with the capsule and material suppliers to implement changes to the material or machinery as needed. In the case of Smile Beverage Werks, IMA Coffee Packaging applied an ultrasonic sealing process. This solution provides superior flexibility compared to thermal heating for the type of compostable product the company wanted to produce. Additional flexibility is achieved thanks to the machine’s modular design, allowing for a variety of sealing systems for different capsule types, materials and dosed products. The machine also handles inner components to be placed and sealed inside the capsule before dosing, such as plastic filters, paper filters and bottom lids. |

Contributing to the company’s vision Recently IMA Coffee Packaging delivered a filling and sealing machine for compostable coffee capsules to American start-up Smile Beverage Werks. Smile Beverage Werks is a Public Benefit “B” Corporation aiming to make single-serve coffee more sustainable. Its mission is to make responsibly sourced, exceptional coffees in the most environmentally friendly coffee capsules for the brand Smile Coffee Werks and for private label customers. However, compostable coffee capsules have traditionally experienced two issues: on one hand preserving the freshness of the coffee, on the other hand maintaining the capsule’s structural integrity. Refusing to compromise on quality, Smile Beverage Werks sought out material and equipment suppliers that could bring its vision to life.

In the customer’s words We asked Michael Sands, CO-founder and CEO of Smile Beverage Werks, a few questions to illustrate the project and understand his opinion on working with IMA.

➣ What were your main objectives for this new project? “We needed to get to market quickly on a commercial scale with a new environmentally friendly capsule technology,” Sands said. What they were looking for in a partner included pragmatic R&D proof of concepts, the ability to adapt quickly and recommend and implement changes. The equipment itself had to guarantee an output of at least 400 capsules per minute.

➣ Why did you choose IMA? “We chose IMA Coffee Packaging as our equipment partner, based on their industry reputation for quality, their R&D capabilities, and their insight with regard to the emerging

sustainability market and the support thereof.” From a sustainability perspective, IMA not only provided a machine able to handle compostable materials, but was also able to provide a service customers are requiring more frequently, the Remote FAT. Using dedicated platforms, IMA enables the appropriate checking procedures of the plant to be carried out without on-site presence of the commissioning technicians. Using live streaming, the customer interacts by participating in online webinars equipped with all the most advanced tools.

➣ How have IMA solutions responded to Smile’s needs? “IMA quickly figured out changes to the machinery needed in order to make the technology work,” Sands said. “They worked closely with us to find all technical solutions, so that we can use a well-known and highly regarded machine at output levels that support industry standards and economics.” To achieve this, IMA Coffee needed to make sure its

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equipment could process the capsule material, which requires cooperation with the capsule and material suppliers. IMA Coffee has purposefully built strong relationships with material and capsule suppliers around the world for this exact reason. In fact, several material suppliers involved in this project recommended IMA Coffee Packaging to Smile Beverage Werks. IMA Coffee’s R&D lab was able to help Smile Beverage Werks find the right set-up, make small changes to the product with the capsule and material suppliers, and adjust the machines in order to suit this type of product.

➣ Are there any more projects in the pipeline? “We expect this category to grow fast with additional capacity to be added and new packaging options to help disrupt and grow the 15 billion annual North American coffee capsule market,” Sands said. IMA will continue working with Smile Beverage Werks as the start-up grows and expands.


Turck Banner Italia doppia oggi il traguardo dei vent’anni di attività in Italia. Da quell’11 maggio 2001 l’azienda è cresciuta tantissimo e si pone oggi tra i principali interlocutori sul mercato italiano della componentistica intelligente grazie alla qualità di prodotti e alla validità delle proprie soluzioni.

Venti candeline

per Turck Banner Italia

T

urck Banner Italia, tra i principali fornitori di sensoristica, illuminatori e segnalatori industriali, sistemi bus e sicurezza, l’11 maggio 2021 celebra il proprio ventennale. “L’azienda è nata esattamente oggi vent’anni fa – racconta Giuliano Collodel, managing director di Turck Banner Italia dal settembre 2018 – anche se la filiale italiana della Hans Turck GmbH venne fondata 5 anni prima, per la precisione il 16 luglio del 1996”.

manageriali in rilevanti multinazionali. Il profilo dell’azienda cambia radicalmente e in soli tre anni Collodel mette a segno una serie di risultati degni di nota. Il numero dei collaboratori di Turck Banner Italia è oggi di trenta persone, è operativa una struttura commerciale interna che segue la clientela su tutto il territorio nazionale non soltanto vendendo prodotti ma sviluppando soluzioni e affiancandola condividendo l’esperienza, la capacità e la profonda conoscenza.

La storia della filiale

Turck Banner Italia oggi

La Turck Italia era una piccolissima filiale composta da tre dipendenti che si occupava principalmente della distribuzione alle agenzie della produzione della tedesca Turck. “Mi piace ricordare che una componente del nostro nocciolo storico, Tiziana Fortuna, è ancora con noi, ed è la testimone diretta di una crescita che negli ultimi tre anni è stata dirompente”, prosegue Collodel. Nel 2001 la statunitense Banner Engineering, in cooperazione da tempo con la tedesca Hans Turck, decide di entrare nel capitale sociale della filiale italiana, che cambia denominazione e diventa Turck Banner Italia. Il personale della neonata joint venture paritetica tedesco-americana restava poco numeroso e l’attività continuava ad essere rivolta soprattutto alla fornitura di componentistica alle agenzie di vendita. La strategia era sostanzialmente di presidio conservativo del mercato italiano.Nel 2007 Turck Banner Italia trasloca. Restando sempre a Bareggio, si muove dalla sede di via Adamello in via San Domenico, che ancora oggi, seppur con un layout completamente diverso, ospita sia gli uffici sia il magazzino dell’azienda. All’epoca l’azienda si era più strutturata con qualche figura commerciale, ma continuava a perseguire la strategia conservativa degli inizi mantenendo sul mercato italiano le agenzie territoriali quali interlocutori principali. È nel 2018 che gli azionisti decidono per un vero e proprio cambio di passo. Turck Banner Italia era si cresciuta in quanto a forza lavoro e fatturato ma con percentuali di crescita molto basse e con un approccio al mercato decisamente conservativo. Gli azionisti tedeschi e americani mirano ad una presenza dell’azienda sul mercato più intensa e più aggressiva. L’obiettivo è crescere in fatturato, in quota di mercato, in notorietà e reputazione. A guidare questa importante sfida viene chiamato Giuliano Collodel che aveva maturato considerevoli esperienze tecniche, tecnologiche e

Oggi Turck Banner Italia si presenta sul mercato forte di una struttura articolata con responsabilità definite. Il mercato nazionale, ora capillarmente presidiato, ha iniziato ad apprezzare il livello qualitativo e la tecnologia del portafoglio di Turck Banner Italia. I Sales Manager Vincent Ciminello e Fabio Seghedoni, i Business Development Manager delle aree produttive Lighting, Sensori, Sistemi, Safety e i Key Account Manager settoriali Logistica e Automotive affrontano il mercato italiano con soluzioni tecnologiche e innovazioni sviluppate per ottimizzare i processi produttivi di Industry 4.0. “Quando sono entrato in questa società l’obiettivo era quello di triplicare il fatturato in tre anni. Ci siamo riusciti e l’obiettivo peri prossimi tre/cinque anni resta il medesimo. Per farlo, l’innovazione tecnologica e l’alta qualità dei prodotti che siamo in grado di offrire ai nostri clienti sono i punti fermi della nostra strategia. Ma in questo contesto, la mia parola d’ordine è comunicazione. Bisogna lavorare compatti ed uniti perché l’intera azienda è un team che si aiuta a vicenda. La comunicazione coinvolge tutte le aree operative compreso il management, che oltre a comunicare ha l’importante funzione dell’ascolto. La nostra è una squadra di 30 persone e vale la pena investire parte del nostro tempo in sessioni, dove l’esperienza di ciascuno di noi è un piccolo tassello del puzzle che porta al risultato finale. È molto importante, a mio avviso, ascoltare il feedback di chi lavora a stretto contatto con il cliente finale, perché riesce a percepire piccoli dettagli che fanno la differenza. Il team di Turck Banner Italia è il nostro asset più importante. I tecnici che discutono coni commerciali, che a loro volta parlano con la business unit che dialoga con il management. Un grande lavoro di squadra dove la comunicazione e la trasparenza sono protagoniste. E tutto questo si riflette positivamente sul rapporto con il cliente.|

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Aziende &STRATEGIE

CARTÙ PER LE BUSTE WAVE BAG

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er proteggere il contenuto delle buste Wave Bag, Offmar, azienda che opera nella progettazione, produzione e distribuzione di packaging protettivo ecologico, ha scelto il nuovo cartone ondulato cArtù® di Grifal. Si tratta di una tecnologia brevettata che realizza un nuovo prodotto ondulato totalmente in carta in grado di sostituire efficacemente le plastiche espanse negli imballaggi di protezione: è infatti flessibile, ammortizzante e altamente sostenibile. Grazie a questo accordo le Wave Bag saranno più sicure, resistenti e altamente personalizzabili rispetto al contenuto da spedire. Già da tempo entrambe le aziende hanno lavorato per vincere la sfida della sostenibilità ed eliminare la plastica: Offmar ha eliminato da tempo le bolle d’aria di polietilene che dopo diversi usi diminuivano la loro capacità di protezione dovuto al depauperamento della bolla stessa. Grifal con cArtù® ha ridotto le emissioni di CO2 e le problematiche legate allo smaltimento: la sua performance ambientale (35 kgCO2eq/m3) è sensibilmente migliore dei prodotti alternativi. Le emissioni della lastra in polistirolo (EPS) sono 2,4 volte maggiori, mentre sono maggiori di 2,8 volte per profilo ad “L” in LLDPE e 3,5 volte per la lastra in LDPE. “Grazie a questa partnership con Offmar continuiamo il nostro percorso sfidante verso l’ecosostenibilità, questa volta proponendoci nel mondo delle spedizioni di corrispondenza e piccoli oggetti, aumentate notevolmente in seguito al periodo pandemico” – afferma Fabio Gritti, Presidente Grifal. “La complessità del problema ambientale richiede strumenti innovativi per essere affrontata seriamente. – afferma Guido Matta, Amministratore Delegato Offmar – “Sono convinto che la partnership con Grifal, fondata sull’interazione dinamica e sinergica di competenze, sia la risposta ecologica concreta che il settore del packaging aspettava.”

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DECOLLA VERSO NUOVI ORIZZONTI

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PARTECIPANTI


PACKAGING MEETING

CONSULENZA & FORMAZIONE


Swedbrand

partner per il packaging di lusso scatole rigide di alta qualità, offre diversi vantaggi ai marchi che decidono di trasferire la produzione in Europa. Il responsabile di stabilimento Bogdan Putko aggiunge: “Abbiamo avuto importanti miglioramenti in termini di tempo e costi di spedizione tra Cina ed Europa. I tempi di produzione e il costo della manodopera sono un po’ più alti in Polonia, ma possono occorrere da quattro a cinque settimane per avere un container da 12 m in Cina, e poi servono dalle cinque alle sette settimane di tempo per spedire in Europa. Inoltre, solo negli ultimi mesi, il costo di spedizione è aumentato di quattro o cinque volte, da 2.000 fino a 10.000 dollari per un container da 12 m. Il nostro costo di spedizione per carico su camion dalla Polonia alla Germania, ad esempio, è tra 850 e 1.300 euro e la spedizione può essere completata anche in soli tre giorni”. Per i marchi, la riduzione dei costi di spedizione significa un costo complessivo estremamente competitivo per le scatole rigide di alta qualità. Queste sono importanti per consolidare l’immagine del brand e aumentare l’attrattiva a scaffale dei prodotti di lusso, proteggendone al contempo i contenuti, spesso fragili. Inoltre, essere in grado di avere i prodotti in vendita anche un mese prima rispetto a quanto fosse possibile in precedenza si traduce in una notevole opportunità di guadagno per marchi e rivenditori. “Abbiamo appena completato gli ultimi ritocchi al nostro stabilimento e stiamo entrando in produzione”, aggiunge Putko. “Inoltre offriamo ai marchi un’opportunità unica: una visita virtuale allo stabilimento, per far fronte alle limitazioni agli spostamenti a causa della pandemia. La visita virtuale è pensata per mostrare tutte le caratteristiche dell’azienda e dimostrare ai marchi che possono essere certi della nostra capacità di fornire un servizio affidabile e tempestivo. Inoltre, lo stabilimento di Danzica risponde a un’esigenza di molti dei brand più noti al mondo: diversificare il rischio trasferendo tutta o parte della trasformazione degli imballaggi dall’Asia all’Europa”. “Abbiamo inoltre preso la decisione strategica di affidare ad esterni la stampa offset necessaria per la produzione delle nostre eccezionali scatole rigide, poiché in Polonia ci sono molti stampatori eccellenti con notevoli sovra-capacità. Così sosteniamo meglio il settore della stampa polacco e manteniamo più bassi i nostri costi indiretti”, conclude Bunni.|

Con un nuovissimo stabilimento per la produzione di imballaggi a Danzica, in Polonia, Swedbrand soddisfa le richieste dei brand di lusso con scatole rigide personalizzate della massima qualità realizzate in un sito produttivo all’avanguardia con tempi e costi di spedizione molto ridotti.

S

wedbrand Group, partner di alcuni dei marchi più prestigiosi al mondo, ha annunciato l’apertura del suo nuovissimo stabilimento di trasformazione in Polonia, Swedbrand Poland Sp z o.o., per la produzione di scatole rigide personalizzate per prodotti di lusso. Lo stabilimento all’avanguardia di Danzica, dove opera personale qualificato, è supportato da una rete di produzione globale composta da strutture di proprietà e in partnership ed è in grado di garantire costi e tempi notevolmente ridotti per le consegne in Europa. Responsabile dello stabilimento è Bogdan Putko, con 35 anni di esperienza nel settore dell’imballaggio in Polonia e conosciuto e stimato da molti dei marchi più famosi al mondo per la sua vasta conoscenza e competenza in tutti gli ambiti della produzione di imballaggi.

La strategia di espansione “Forti delle nostre eccellenti capacità di produzione di imballaggi di qualità in Cina e Vietnam, circa due anni fa abbiamo cercato nuove opportunità per avviare la produzione anche in Europa”, afferma Zaid Bunni, cofondatore del gruppo Swedbrand. “Oggi, alla luce della crisi causata dalla pandemia e dell’instabilità nei mercati asiatici, questa decisone ha davvero anticipato i tempi. Siamo particolarmente contenti di avere nel nostro team Bogdan, che porta nel nuovo stabilimento le sue ampie competenze in materia di imballaggi e nell’ambito della stampa/trasformazione in Polonia”. Bunni sottolinea che la fabbrica di Danzica, struttura per la trasformazione all’avanguardia estremamente automatizzata per la produzione di

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Aziende &STRATEGIE

THOMAS ENGINEERING ENTRA IN IMA ACTIVE

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n maggio, IMA ha finalizzato l’acquisizione dell’azienda conosciuta con il nome commerciale di “Thomas Engineering”, tra i principali attori statunitensi nel settore degli impianti per il rivestimento di compresse con sede a Elgin, Illinois. La transazione include anche l’acquisizione della divisione che opera con il nome commerciale di “Triangle Metals”, specializzata nella lavorazione di acciaio inossidabile per uso sanitario, comprendente taglio laser, formatura, saldatura e lucidatura. L’azienda è stata la prima nel 1969 ad offrire una coppa di rivestimento con ventilazione laterale completamente perforata, e per più di 50 anni, grazie alla sua tecnologia brevettata Accela-Cota®, Thomas Engineering ha progettato, sviluppato, prodotto, venduto e distribuito impianti di alta qualità per il rivestimento di compresse per l’industria farmaceutica. Thomas Engineering offre anche apparecchiature e sistemi ausiliari, oltre a servizi di collaudo, installazione e qualificazione, parti di ricambio e manutenzione delle apparecchiature. Questo accordo di acquisto, stipulato tramite una società di nuova costituzione controllata al 100% da IMA S.p.A., completerà l’ampia gamma di soluzioni innovative e ad alto contenuto tecnologico fornita da IMA attraverso la divisione IMA Active nel settore delle macchine per la produzione di prodotti in forma solida orale e rappresenta un ulteriore passo avanti nella strategia di investimento nel mercato statunitense. IMA Active capitalizzerà il posizionamento competitivo di Thomas Engineering nel settore del rivestimento di compresse, proseguendo gli investimenti e lo sviluppo nel settore farmaceutico. Con questa acquisizione, IMA Active potrà rafforzare la posizione di leadership nel segmento del rivestimento, consolidando la propria presenza nel mercato nordamericano. Nasce così Thomas Processing, che punta a diventare il Centro di eccellenza estero per il rivestimento sottola guida di IMA.

GOGLIO SCEGLIE MICROSOFT PER IL DIGITAL JOURNEY DELLE MACCHINE INTELLIGENTI

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oglio ha scelto le soluzioni cloud, IoT, AI, Machine Learning e di analisi dei Big Data di Microsoft per accelerare il proprio percorso di crescita e far leva sulle nuove tecnologie digitali per offrire ai clienti servizi più innovativi, sostenibili e basati sui dati, che permettono una migliore gestione delle macchine secondo le diverse esigenze. Grazie alla piattaforma Azure, Goglio ha completato la propria transizione verso il cloud che lo ha portato a offrire servizi ad alto valore aggiunto sia al proprio interno sia verso i numerosi clienti italiani e internazionali. L’adozione delle soluzioni cloud si inserisce all’interno del progetto MIND, Machine Insight Data, con il quale Goglio ha l’obiettivo di rendere più intelligenti e connesse le macchine, per ricavarne i dati che, una volta analizzati e presentati in forma efficace, vengono utilizzati nella costruzione dei servizi per i clienti. In questo percorso di trasformazione digitale dell’offerta dell’azienda, Goglio ha trovato in Microsoft e nel partner tecnologico Insight il supporto necessario per far evolvere i propri prodotti in servizi, grazie all’ampio portafoglio di soluzioni scalabili, e alla garanzia di poter avere a disposizione sempre lo stato dell’arte delle tecnologie più innovative. La piattaforma di cloud computing Microsoft Azure ha permesso all’azienda un significativo miglioramento della performance delle macchine. Infatti, secondo i dati a disposizione di Goglio, una macchina connessa registra prestazioni superiori del 20% rispetto a una stand alone. Inoltre, i dati trasmessi e analizzati consentono di regolarla al meglio, ottimizzandone il funzionamento, e di manutenerla in modo proattivo e in futuro anche predittivo, riducendo così le interruzioni del 95%. Il Gruppo ha, inoltre, adottatole soluzioni Azure Cognitive Services e Azure QnA Maker per sviluppare un efficace assistente Virtuale che semplifica il monitoraggio dei KPI,la richiesta di supporto tecnico e la gestione dei macchinari, anche grazie a report e alert inviati direttamente sul cellulare. Queste soluzioni consentono ai clienti, nel totale rispetto della privacy dei dati, di confrontare facilmente le performance delle proprie macchine con quelle di altri, scegliendo i tool tecnologici e i livelli di servizio più rispondenti alle proprie esigenze. Infine, con l’obiettivo di permettere ai clienti di seguire da remoto le fasi di precollaudo dei macchinari acquistati, Goglio si è affidata ad Azure Media Streaming, soluzione che consente di ispezionare le macchine da remoto scegliendo le inquadrature migliori, visualizzando al contempo i dati in telemetria e interagendo con i sistemi.

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“Non può esserci sviluppo senza innovazione”; con questo proposito Siemens mira a definire nuovi percorsi nell’evoluzione tecnologica e nella trasformazione digitale dell’industria. Un ruolo supportato dalla completa gamma di soluzioni a disposizione e dal proprio posizionamento lungo l’intero workflow della produzione.

Siemens

un partner a supporto dell’industria del packaging

S

iemens, in qualità di fornitore di prodotti e soluzioni all’avanguardia mirati a migliorare la tecnologie delle moderne linee produttive, vuole fare la differenza nel settore del packaging affiancando i costruttori di macchine con un’ampia gamma di sistemi e servizi innovativi. Per meglio supportare i costruttori italiani del settore packaging, la società ha sviluppato al proprio interno una divisione specializzata – denominata “PackTeam” – che riunisce una squadra di specialisti che possiedono tutte le competenze necessarie per affiancare gli OEM nello sviluppo, la costruzione e la messa in servizio di macchine e linee capaci di rafforzare la leadership della propria clientela nel settore del packaging. “Making the difference in the packaging industry”… fare la differenza, è quanto si propone di realizzare Siemens mettendo a disposizione delle aziende costruttrici un portfolio completo di innovazioni tecnologiche che, fondendosi con un grande bagaglio di conoscenze tecniche, crea una combinazione ottimale per la progettazione di tutte le macchine destinate ad ogni ambito di mercato di riferimento.

In questi termini, oltre ad essere un fornitore di tecnologie, Siemens ha l’esperienza e la capacità di sfruttare al meglio le opportunità offerte dal recepimento e l’elaborazione di queste informazioni. Un elemento fondamentale per rendere possibile questo modello volto alla trasformazione digitale dell’industria è l’edge computing, ossia l’elaborazione decentralizzata dei dati alla periferia della rete, che offre al mondo produttivo infiniti vantaggi e si sta tra-

L’importanza dei dati Grazie ai progressi nel campo della digitalizzazione e alle soluzioni tecnologiche sviluppate da Siemens che possono essere adottate sulle macchine destinate al settore del packaging, che si tratti di controller di movimento, HMI, sensori, azionamenti, motori o sistemi di alimentazione, viene restituita un’enorme mole di dati che, se sfruttati al meglio, non solo consentono di ottimizzare ed implementare la funzionalità della macchina e dell’intero flusso produttivo, ma comportano innumerevoli benefici alle aziende e alla società. È il cosiddetto Smart Manufacturing.

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Aziende &STRATEGIE sformando nella tecnologia del futuro. Sebbene l’impiego del termine “edge” sia sempre più diffuso nell’ambito della produzione industriale, vi è ancora qualche perplessità su come poter sfruttare appieno gli enormi volumi di dati generati con questa tecnologia.

La sfida dettata dal 4.0 La crescente diffusione della digitalizzazione e della relativa Industry 4.0 ha posto l’industria di fronte a nuove sfide, come cicli di innovazione sempre più brevi e la crescente personalizzazione dei prodotti e dei processi produttivi. Elementi essenziali sono una produzione completamente interconnessa e un’elaborazione rapida dei dati generati, ed è su questo punto che entra in gioco l’edge computing. Sia che gestisca i propri dati localmente, centralmente o attraverso Internet, ogni azienda mette a punto una propria strategia per registrare ed elaborare i dati della produzione al fine di migliorare i processi. Tuttavia, non bisogna dimenticare che i volumi dei dati nella

che richiede tempo e che in alcuni casi si rivela impraticabile, considerato che in produzione ogni secondo conta. Combinare l’elaborazione locale dei dati direttamente in produzione, fino al livello di automazione, e l’elaborazione nel cloud può rappresentare la soluzione ottimale, e aprire un enorme potenziale per l’industria. Questa combinazione offre ai produttori l’opportunità di sfruttare pienamente il cloud e allo stesso tempo di rispondere adeguatamente alle richieste di massima flessibilità e reattività provenienti dal mercato. Utilizzando l’edge computing per elaborare grandi quantità di dati, i costi di archiviazione e trasmissione si riducono, dal momento che solo i dati rilevanti vengono trasferiti in un cloud o in un’infrastruttura IT.

Nessuna esitazione con Industrial Edge Per fugare ogni dubbio dei produttori legato al timore di costosi investimenti in nuovi sistemi di automazione, con Industrial Edge, Siemens offre una soluzione di edge computing comprensiva degli strumenti hardware e software necessari. In tal caso, i dispositivi edge di elaborazione dati possono venire semplicemente collegati ai sistemi di automazione esistenti, completamente integrati con essi o forniti insieme ai sistemi stessi come componenti standard, consentendo così ai produttori di elaborare localmente i loro dati di produzione. Questo sistema è in grado di monitorare tutti i dispositivi connessi, installare e aggiornare app e software e trasferire le funzioni dal cloud al sistema produttivo locale. Utilizzando la piattaforma standard Docker, Siemens si basa sulla scalabilità indipendente dalla piattaforma delle applicazioni, assicurando in questo modo la massima flessibilità e adeguatezza anche in futuro. L’edge computing e il cloud computing stanno assumendo una crescente importanza per un numero sempre maggiore di aziende manifatturiere. Pertanto, considerato che le due tecnologie si completano a vicenda, la strategia più ragionevole consiste nell’utilizzare il meglio di ognuna. Combinando queste due tecnologie, i dati elaborati mediante l’edge computing sono utilizzabili nel cloud per addestrare gli algoritmi di AI. I risultati possono poi venire scaricati nuovamente nell’infrastruttura edge, permettendo di ottenere un’ottimizzazione continua dell’intero processo produttivo.|

produzione industriale sono enormi. Un alto numero di sensori misura continuamente i parametri chiave della produzione, come le condizioni delle macchine e la qualità della produzione.

Sfruttare al massimo il potenziale Le aziende che si affidano all’elaborazione locale dei dati raggiungono presto il limite. Questo avviene a causa dei numerosi e diversi sistemi difficili da armonizzare, ma anche perché non dispongono della capacità computazionale necessaria per elaborare i dati in loco, e non è possibile eseguire un’elaborazione globale che copra l’intera azienda. Ma anche l’alternativa del cloud computing ha dei limiti in applicazioni specifiche, in parte a causa degli ingenti volumi di dati, delle norme di legge o dei problemi legati alle latenze. Analizzando i dati in un cloud, si possono acquisire nuove informazioni preziose su un processo produttivo o una macchina, massimizzandone in questo modo l’efficienza e la disponibilità. Il trasferimento di tutti i dati nel e dal cloud è tuttavia un’attività

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Nimax

soluzioni per etichettatura e codifica possibile applicare informazioni variabili ad alta definizione sui packaging esterni. Si può scegliere l’orientamento della codifica, una gamma di colori e dei caratteri grandi fino a 70mm per testa di stampa, ma si può avere fino a quattro diverse teste di stampa. Con Serie C+ è possibile stampare su una vasta gamma di materiali, inclusi substrati porosi come legno e cartone, garantendo così un alto livello di flessibilità alle operazioni di codifica. Inoltre, dato che non c’è bisogno di utilizzare etichette, grazie alla Serie C è possibile rendere più ecosostenibili le operazioni di codifica. I fermi di linea sono ridotti al minimo grazie ai capienti serbatoi di inchiostro e alla possibilità di cambiare e sostituire gli inchiostri mentre il marcatore sta lavorando.

Nimax propone una “guida” per scegliere la soluzione più adatta per la codifica o l’etichettatura degli imballaggi secondari, come ad esempio il packaging esterno in cartone. Apportando una maggiore automazione ai sistemi per codifica ed etichettatura di imballaggi secondari, è possibile ridurre drasticamente errori, costi e risparmiare un numero considerevole di ore.

Q

uando si tratta di aggiungere dati variabili sulla parte esterna di imballaggi, alcuni produttori utilizzando gli stessi, collaudati metodi da anni. Purtroppo molti di questi metodi sono ormai datati, per non parlare dell’inefficienza dal punto di vista dei costi. Ormai viviamo in un mondo in cui la velocità è fondamentale, e i cambi di leggi e normative sono altrettanto veloci. La velocità di applicazione, la tracciabilità e l’accuratezza della codifica sono diventati degli aspetti fondamentali. Sono molti i vantaggi che comporta l’inserimento di sistemi automatici per codifica ed etichettatura sulla linea di produzione. Ci sono diverse tecnologie che possono aiutare le aziende: ecco una breve presentazione sui benefici che offrono i sistemi forniti da Nimax per la codifica ed etichettatura di imballaggi secondari.

Marcatori thermal inkjet Domino Serie Gx

Stampa e Applica Domino Serie M

La codifica di alta qualità è solo l’inizio

La Serie M è un gamma di Sistemi Stampa e Applica per l’etichettatura automatica, progettata per fornire codifiche chiare su etichette posizionate correttamente sull’imballo. Potete scegliere dove posizionare esattamente l’etichetta e, dato che l’etichetta ha uno sfondo bianco, non dovete preoccuparvi di quale colore sia la scatola. Il contenuto dell’etichetta sarà sempre ad alto contrasto e facile da leggere, sia da umani che da macchine.

I sistemi stampa e applica e di codifica e marcatura Domino non sono solo delle semplici macchine. E Nimax sa che i clienti devono affrontare le molte sfide legate a sistemi di produzione complessi. Queste sfide possono essere affrontate con successo grazie a tecnologie affidabili. Per questo Nimax non offre solo soluzioni tecnologiche, ma anche un servizio di assistenza ritagliato su misura in base alle necessità dei clienti e corsi di formazione per fare in modo che il personale possa essere sempre autonomo ed efficiente, preparato anche per le sfide del futuro.|

I marcatori thermal inkjet a cartucce della Serie Gx sono stampanti a getto d’inchiostro che utilizzano la tecnologia termica. Grazie a questa tecnologia è possibile stampare ad alta risoluzione (fino a 600 dpi) barcode, datamatrix, testi truetype sino ad un’area massima di 5,1 cm. I modelli della Serie Domino Gx consentono il monitoraggio della stampante tramite pannello touchscreen (7’’o 10’’) o web browser e il riconoscimento automatico delle cartucce permettendo l’impostazione automatica dei parametri dell’inchiostro. Utilizzando inchiostri base acqua e a base etanolo a rapida essiccazione sono la soluzione ideale per la marcatura ad altissima qualità di imballi secondari lucidi o porosi.

Marcatori inkjet Domino Serie C Con i marcatori industriali a getto di inchiostro Domino Serie C+ è

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Prodotti &TECNOLOGIE

Chi può dare alle proprie etichette il potere della sostenibilità? Voi. Il Potere dell’Imballaggio Sostenibile. I consumatori di oggi sono sempre più attenti all’ambiente: ecco perché ci impegniamo a realizzare soluzioni innovative per etichette che siano favorevoli per l’ambiente e per i profitti. Per Sun Chemical, aiutarvi a raggiungere i vostri obiettivi di sostenibilità è naturale

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Wittenstein

mini motori brushless cyber dynamic line cyber® dynamic line è la gamma di mini servomotori brushless realizzata dalla divisione cyber motor del Gruppo Wittenstein specializzata nella progettazione, sviluppo e commercializzazione di sistemi di servoazionamento a tecnologia brushless trifase che si caratterizzano per l’elevata densità di potenza e dinamica, il peso ridotto e l’assoluta affidabilità.

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a serie cyber® dynamic line di Wittenstein, progettata per applicazioni con potenza compresa tra 25 e 335 Watt, è disponibile in quattro taglie con diametro esterno da 17, 22, 32 e 40 mm ed è dotata di encoder assoluto con risoluzione 12 Bit e interfaccia BISS C. Per la bassa inerzia rotorica sono servomotori ideali per forti accelerazioni, brevi spostamenti e frequenti cambi di velocità, come nelle applicazioni pick & place: nonostante le dimensioni ultra compatte raggiungono dinamiche notevoli e densità di coppia da record, che consentono sensibili aumenti di produzione. L’eccezionale rapporto coppia-peso e l’alto grado di efficienza li rendono utilizzabili anche in applicazioni insolite, come su apparecchi mobili alimentati a batteria, migliorando notevolmente la durata dei cicli operativi prima della ricarica ed aumentandone, di conseguenza, la disponibilità. Altro punto di forza della linea è l’elevata costante di coppia che permette di ridurre le correnti in gioco e quindi le sezioni dei cavi, risparmiando spazio, peso e costi. I motori sono, inoltre, dotati di cavo ibrido contenente sia la potenza che i segnali in un unico connettore. L’uscita cavo è posizionata sul lato posteriore, col vantaggio di non dover cambiare anche il motore in caso di sostituzione del cavo o viceversa.

bilistico e aerospaziale, in ambito sportivo, nell’industria energetica e delle costruzioni. Nell’unità di manipolazione Fill ha inserito complessivamente 19 micromotori taglia 32, ciascuno equipaggiato con un azionamento simco® drive. Un assetto che permette di eseguire sequenze di movimento precise, in modo sincrono e indipendente l’uno dall’altro. Nove dei servomotori provvedono a posizionare in verticale una ventosa tramite una trasmissione a vite. Queste ventose permettono alla pinza di presa di prelevare nuclei in PU di varie dimensioni, nonché elementi in composito di vario taglio, che vengono preformati per la lavorazione successiva. Gli altri cyber® dynamic line posizionano, invece, le ventose in orizzontale, in base al formato, sempre con l’ausilio di una trasmissione a vite. La struttura completa viene così realizzata strato dopo strato con un solo stampo. Il risultato finale è un componente in materiale composito, ottenuto senza complicate procedure di manipolazione e posa tra le consuete fasi del processo. Gli esperti Wittenstein hanno supportato Fill nella scelta dei motori, eseguendo i calcoli dei carichi con il software di dimen-

Una flessibilità che convince Per il loro design compatto, la leggerezza del motore e la possibilità di integrare gli azionamenti con il bus di campo Profinet, l’azienda austriaca Fill ha scelto di utilizzare cyber® dynamic line per movimentare le pinze di presa presenti su diversi suoi impianti. Fill è un costruttore di fama internazionale di macchine e impianti, nonché di sistemi di produzione e lavorazione di materiali compositi, utilizzati, ad esempio, nei settori automo-

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Prodotti &TECNOLOGIE cyber® dynamic line con vite integrata

sionamento cymex® 5 e fornendo prototipi per l’esecuzione dei vari test. Supporto che ha contribuito in modo decisivo all’efficientamento della trasmissione e a una sua rapida implementazione.

Per l’installazione in assi di posizionamento ad alta dinamica e in particolare per applicazioni che richiedono ingombri ridotti, Wittenstein ha lanciato sul mercato una nuova serie di attuatori lineari compatti con vite integrata, lubrificati a vita, che completano la gamma di servomotori e servoattuatori rotativi cyber® dynamic line. Ciò che rende assolutamente innovativo questo prodotto è il suo design: l’intero attuatore è, infatti, inserito in una carcassa in acciaio con grado di protezione IP54 e può essere montato in qualsiasi posizione. |

Niente batteria e niente ingranaggi con il nuovo multiturn

Per le taglie 32 e 40 è disponibile anche un encoder multiturn miniaturizzato. Si tratta di una novità assoluta che permette un maggior grado di affidabilità, durata e precisione perché senza batteria o ingranaggi. La tecnologia di questo encoder assoluto si basa sull’effetto di Wiegand: attraverso un sistema di raccolta dell’energia si producono impulsi elettrici sufficienti all’encoder. Quando l’albero del motore IN FOOD PROCESSING gira, il sensore Wiegand agisce come un generatore di impulsi, messo in moto dal cambiamento del campo magnetico. In questo modo il contagiri è indipendente da qualsiasi fonte esterna di alimentazione.

MAKE IT SUPREME MAKE IT BECKER

Versioni Inox & Hygienic Design cyber® dynamic line è disponibile anche in esecuzione Inox e Hygienic Design per rispondere alle richieste di soluzioni resistenti alla corrosione e in grado di garantire elevati standard igienici. I materiali impiegati e la costruzione studiata per impedire il deposito di batteri o microorganismi inquinanti ne permettono un’integrazione diretta nel processo e una pulizia veloce, efficiente e sicura anche in ambienti sterili. La versione Inox ha grado di protezione IP66/IP67, mentre l’esecuzione Hygienic Design, in acciaio inossidabile, offre la più alta protezione (IP69K) contro forti getti d’acqua anche ad alta temperatura, apparati a vapore ad alta pressione o immersioni temporanee. Certificata EHEDG la linea è, quindi, perfetta anche in settori in cui è necessaria la pulizia dei componenti con detergenti particolarmente aggressivi, come quello farmaceutico, alimentare e dell’imballaggio.

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Kenos di Piab

sistemi di presa a vuoto Piab dispone di un’ampia gamma di soluzioni all’avanguardia per il settore del packaging, che costituisce il core business dell’azienda. Tra queste, il fiore all’occhiello è rappresentato dai sistemi di presa a vuoto Kenos, che consentono di semplificare l’automazione dei processi di confezionamento e di fine linea, migliorando le prestazioni degli impianti.

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a gamma Kenos, basata su gripper di presa a spugna o a ventose, è piuttosto vasta e permette la manipolazione di una grande varietà di oggetti – quali scatole, sacchi, buste, astucci, flowpack, barattoli, lattine e pallet – con forme, dimensioni e pesi differenti. Applicazioni tipiche dei sistemi Kenos sono la palletizzazione, la depalletizzazione e l’inserimento di oggetti in scatole (top loading). Per il funzionamento i gripper Kenos utilizzano la tecnologia multistadio COAX di Piab, che di per sé è sinonimo di processi rapidi, grazie alla sua comprovata generazione del vuoto altamente performante e allostesso tempo molto efficiente dal punto di vista energetico. Gli eiettori COAX sono inoltre estremamente facili da manutenere e il loro numero può essere modificato con estrema semplicità dopo l’installazione. In caso di ridotta disponibilità di aria compressa, al

posto degli eiettori multistadio COAX, è possibile dotare i sistemi Kenos di pompa elettrica esterna o soffiante a canali laterali. Per poter gestire formati differenti, i gripper Kenos vengono dotati di valvole di ritegno autoescludenti o fori calibrati in funzione dello specifico impiego. Le valvole di ritegno permettono di escludere completamente dall’aspirazione le aree del gripper che non sono a contatto con il prodotto, mentre i fori calibratine limitano il quantitativo di aria entrante. Entrambe le soluzioni permettono di ottimizzare la taglia del generatore di vuoto e i relativi consumi. La scelta della tecnologia dipende dalla specifica applicazione.

La gamma Kenos Se le configurazioni standard previste non soddisfano i requisiti della specifica applicazione, Piab è anche in grado di progettare e realizzare dei sistemi customizzati in base alle esigenze del cliente. La serie Kenos KVGL-S è una soluzione molto versatile, in grado di manipolare più scatole, confezioni e imballaggi primari contemporaneamente, indipendentemente dalle dimensioni, così come il pallet, e di posizionare le interfaldetra i vari strati di prodotti. Ciò permette di ridurre sensibilmente i tempi ciclo e di minimizzare i fermi macchina, incrementando la produttività dell’impianto. Anche i tempi di manutenzione sono ridotti al minimo, in quanto la sostituzione della spugna richiede solamente qualche minuto. Questa è una caratteristica di tutti i modelli Kenos. Inoltre, occorre sottolineare che i gripper Kenos KVGLS tollerano un posizionamento impreciso e consentono di effettuare la pallettizzazione anche se le confezioni o il pallet non sono allineati in modo ottimale, aumentando la flessibilità del sistema. La serie Kenos KVGL-CJ è progettata specificatamente per la movimentazione di interi strati di lattine e barattoli aperti o chiusi sull’area di

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Prodotti &TECNOLOGIE

presa. I settori industriali tipici sono quelli del food&beverage e del confezionamento. In certe applicazioni, per questioni dimensionali o per la tipologia e la qualità delle scatole, può essere preferibile una soluzione a ventose. In questo caso i gripper della serie Kenos KVG con ventose sono la scelta ideale. In particolare, il modello KVG60C, di larghezza ridotta, può essere equipaggiato anche con le pinze di presa a vuoto piSOFTGRIP per manipolare oggetti delicati o di forma irregolare. I sistemi della serie Kenos KSG sono ideali per la movimentazione di sacchi di forme e materiali differenti – quali carta o plastica – con peso fino a 50 kg. I gripper Kenos KSG possono anche essere abbinati ad altri dispositivi, quali accessori per la manipolazione di pallet o per le operazioni di svuotamento e smaltimento sacchi vuoti. La serie Kenos KBC è stata progettata per la movimentazione di sacchi contenenti liquidi – quali sacche per infusione, vino, salse – o flowpack. I gripper Kenos KBC sono dotati di un’interfaccia di presa rigida che non subisce usura. La serie Kenos

KCS è stata sviluppata per le applicazioni tipiche dei robot collaborativi. Si tratta di dispositividi presa plug-and-play con generazione di vuotointegrata. I gripper Kenos KCS hanno corpo stampato in 3D ad alta qualità e sono estremamente leggeri. Questo consente di sfruttare al massimo la capacità di carico del cobot. I dispositivi Kenos KCS presentano diverse interfacce di presa, a spugna o per sacchetti, che permettono di incrementare la versatilità della soluzione, riducendo al minimo i tempi di riattrezzaggio, grazie a un sistema di cambio rapido. Di conseguenza, il cobot risulta sempre pronto all’uso. Oltre ai sistemi di presa per il packaging, la gamma Kenos include anche altri modelli per applicazioni dedicate ad altri settori industriali, tra cui quello del legno e della ceramica.|

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CON LA NUOVA VERSIONE ACOPOS PIÙ DI 100.000 GIRI AL MINUTO

na nuova variante del servoazionamento ACOPOS P3 di B&R è ora disponibile senza limiti di frequenza in uscita. In molte applicazioni, questo rende possibile raggiungere velocità del motore superiori a 100.000 giri/min. Il nuovo ACOPOS P3 è particolarmente adatto per gli assi che ruotano a velocità molto elevate, come i mandrini delle fresatrici CNC. Ciò significa che ora può essere utilizzato per applicazioni esigenti su macchine utensili per la lavorazione di metallo, pietra, vetro o legno. Grazie all’eccezionale qualità di controllo e i tempi di ciclo estremamente rapidi di ACOPOS P3, ora disponibili per queste applicazioni ad alta velocità, le macchine sono in grado di fornire risultati più precisi e affidabili. Sull’ACOPOS P3 standard, la frequenza di uscita elettrica del dispositivo è monitorata. Se la frequenza supera il valore limite di 598 Hz per più di mezzo secondo, il movimento viene arrestato e viene generato un errore. Nella nuova versione del servoazionamento, la frequenza elettrica di uscita non viene monitorata. Di conseguenza, è soggetto alle restrizioni per duplice uso secondo il regolamento di esportazione (CE) n. 428/2009 della Comunità europea. I servoazionamenti ACOPOS P3 sono adatti per operare tutti i tipi di motori mandrino. Con il nuovo modello, B&R offre ora una soluzione completa di hardware e

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software per macchine CNC e bracci robotici dove vengono utilizzati motori mandrino sincroni a magneti permanenti ad alta velocità. Sono possibili sia il controllo ad anello aperto sia ad

anello chiuso, con un tempo di ciclo di 50 µs. Le funzioni avanzate di controllo ad anello chiuso di B&R aiutano a minimizzare la generazione di calore e di rumore.

MARCHESINI GROUP LANCIA EXTRA, LA NUOVA PIATTAFORMA DIGITALE

opo lo straordinario successo degli X DAYS, gli show digitali realizzati lo scorso anno per presentare al mondo le novità tecnologiche in assenza delle fiere, Marchesini Group ha elaborato una nuova soluzione per restare ancora più vicino ai suoi clienti. Vista la sussistenza di circostanze globali che ancora oggi impediscono spostamenti e contatti ravvicinati, il Gruppo ha deciso di dare vita a EXTRA (marchesini.com/extra): una piattaforma digitale interattiva che consentirà agli utenti di esplorare e conoscere più da vicino la vasta gamma di soluzioni sulla base delle loro esigenze. A partire dal mese di maggio, si può accedere liberamente previa registrazione a EXTRA, che si popolerà di eventi digitali inediti, caratterizzati ancora una volta dalla X di “Extraordinary” che simboleggia l’inventiva fuori dal comune e la capacità del Gruppo di rispondere con soluzioni personalizzate alle richieste dei clienti. Nello specifico saranno tre gli strumenti innovativi che permetteranno una full immersion nella tecnologia Marchesini: X SOLUTIONS - X TALKS - X LIVE TOUR. Le X SOLUTIONS consistono in brevi presentazioni volte a illustrare la vasta gamma di macchine e linee che Marchesini Group è in grado di fornire per ciascuna tipo-

logia di prodotto, partendo dalle soluzioni di processo fino ad arrivare al fine linea. Ciascun contenuto sarà arricchito da un contributo di SEA Vision, partner specializzato in sistemi di visione. La prima X SOLUTIONS andrà in onda a maggio e sarà dedicata alle tecnologie per il riempimento, ispezione, etichettatura e confezionamento dei flaconi per proseguire poi, mese dopo mese, ad approfondire le soluzioni legate a tutti gli altri prodotti dell’industria farmaceutica. A ogni X SOLUTIONS sarà correlato uno specifico X TALKS, un webinar in diretta streaming che in mezz’ora consentirà agli utenti collegati di interagire direttamente con l’Area Manager di riferimento. Il primo approfondimento, relativo alla tecnologia new predictive maintenance, sarà trasmesso nel mese di giugno live dal nuovo studio multimediale realizzato nel quartiere generale di Pianoro (Bologna). Dalla nuova piattaforma si potrà anche prenotare un X LIVE TOUR esclusivo all’interno di tutti gli stabilimenti produttivi del Gruppo per osservare da vicino le macchine in funzione. Questo servizio, già apprezzato dai clienti fin dall’inizio della pandemia, è stato potenziato per rendere ancora più interattive le sessioni di approfondimento dei servizi digitali.

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Prodotti &TECNOLOGIE

MG2 INSTALLAZIONE A TEMPO DI RECORD NEL SUD DELLA FRANCIA

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liente di MG2 dagli anni ’90 con una MG Compact, il player internazionale dell’industria farmaceutica e nutraceutica con sede nel Sud della Francia ha voluto aggiornare molto rapidamente la propria tecnologia nel corso dell’ultimo trimestre 2020. Un investimento importante, in un momento particolare come quello attuale, che ha spinto l’azienda a rinnovare la sua fiducia a MG2, evitando così l’impegnativo sviluppo di una nuova curva di esperienza. Una sfida che MG2 ha affrontato con un avvio della costruzione a fine settembre e un FAT operato a fine novembre: due soli mesi per la costruzione e il collaudo dell’opercolatrice. MG2 ha messo in campo l’ormai consolidata competenza in materia di FAT a distanza, rafforzata nel periodo dell’emergenza pandemica del 2020. I tempi, estremamente sfidanti, sono stati totalmente rispettati. Fondamentali sono stati la f o r t e collaborazione e il continuo dialogo tra i tecnici interni e il personale MG2; aspetti che permettono di parlare di vera e propria partnership, superando il tradizionale concetto di cliente e fornitore. Al centro dell’aggiornamento tecnologico della case history c’è una MG Compact, opercolatrice a movimento continuo, capace di una velocità pari a 48.000 capsule/ora, che il cliente ha equipaggiato con sistemi di dosaggio per polvere e per cronoidi in diversi formati capsula. L’estrema flessibilità della tecnologia MG2 permette di seguire il cliente nelle sue esigenze di scalabilità e flessibilità, integrando optional come il sistema di controllo peso con o senza autoregolazione dei parametri di processo della macchina, la cosiddetta ricetta. Altri accessori sono disponibili, implementabili anche in momenti successivi, per automatizzare e integrare altre fasi del processo, come l’alimentazione automatica delle capsule o del prodotto, la pulizia e lo scarto di capsule vuote o con particelle metalliche. Un altro aspetto strategico di questo case-study è stata la presenza attiva dell’agente MG2 in Francia risultato di una recente partnership di successo. Pharm Alliance, questo il nome, ha mostrato prontezza nella risposta alle esigenze del cliente, capacità di ascolto e supporto, oltre ad un ottimo posizionamento in un mercato, quello francese, con una forte concentrazione di aziende farmaceutiche e nutraceutiche di grande interesse per una tecnologia affidabile e flessibile come quella di MG2. Questo ottimo risultato si colloca in linea con la consolidata posizione di mercato di MG2, forte di più di 100 macchine installate nel mercato francese, che anche a distanza di anni garantiscono affidabilità, flessibilità, scalabilità delle prestazioni e innovazione costante.

MYPNOZ DI PILZ IL RELÈ DI SICUREZZA PERSONALIZZATO

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l nuovo relè di sicurezza myPNOZ può essere personalizzato in base alle vostre esigenze, viene prodotto individualmente con codice unico, e tuttavia rimane adattabile in modo flessibile. Con myPNOZ è possibile monitorare in sicurezza fino a 16 funzioni di ingresso e fino a 8 zone indipendentemente l’una dall’altra. Non è necessaria alcuna conoscenza di programmazione. Cos’altro rende speciale myPNOZ? Con myPNOZ Creator è possibile selezionare le funzioni di sicurezza richieste nel sito Pilz. Non appena l’azienda riceve l’ordine, assembla il sistema richiesto in base alla selezione, imposta il tipo di segnale di ingresso, il comportamento di avvio e il ritardo di uscita. Il cliente riceverà myPNOZ in uno stato preassemblato e configurato secondo i suoi desideri, in modo da poter installare facilmente il relè di sicurezza utilizzando Plug and Play. Ciò consente di risparmiare tempo prezioso e ottenere una soluzione su misura. I principali vantaggi in breve: - modulare: selezione di 12 moduli di espansione per monitorare fino a 16 funzioni di sicurezza; - individuale: si paga solo ciò di cui si ha bisogno; - flessibile: può essere adattato ed espanso durante l’intero ciclo di vita; - logico: la sequenza delle schede e l’impostazione dei selettori rotativi crea la logica del sistema; - semplice: nessuna conoscenza di programmazione richiesta; installazione tramite Plug and Play; - efficiente: nessun cablaggio tra i moduli è necessario grazie al connettore bus.

TSC PRINTRONIX AUTO ID RAFFORZA IL SUO PORTAFOGLIO DI STAMPANTI INDUSTRIALI

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SC Printronix Auto ID aggiunge strumenti di verifica dei codici a barre 1D e 2D in tempo reale alle sue popolari stampanti industriali di fascia media T6000e di Printronix Auto ID. L’annuncio rafforza ulteriormente l’impegno dell’azienda a investire nel progresso della tecnologia di stampa termica, includendo la verifica in tempo reale dei codici a barre. Precedentemente disponibile solo sulla stampante di classe industriale T8000, l’aggiunta della verifica del codice a barre 2D alle stampanti della serie T6000e consente un nuovo livello di valore e convenienza per applicazioni di compliance e normative in cui la qualità del codice a barre delle etichette deve soddisfare requisiti minimi di qualità. Il verificatore ODV-2D valuta i codici a barre sulle etichette a mano a mano che vengono stampate. La tecnologia soddisfa gli standard del settore con classificazione basata sugli standard ISO 15415 e ISO 15416 per i codici a barre 1D e 2D. Le etichette che non soddisfano la qualità o gli standard richiesti per la loro applicazione sono contrassegnate con un pattern parziale in modo da poter essere identificate come codici a barre errati o illeggibili. Simile al T8000, il sistema T6000e ODV-2D può dare agli utenti la certezza che ogni etichetta con codice a barre sarà accurata e stampata secondo lo standard richiesto. Con la verifica di codice a barre ODV-2D, la stampante ha il potere di generare report dettagliati per ogni lavoro di stampa. Si avrà l’evidenza documentata di ogni etichetta con codice a barre stampata e della sua qualità al momento della stampa. Inoltre, l’applicazione software Data Manager di Printronix Auto ID può acquisire ed archiviare i dati di ogni codice a barre stampato su ciascuna etichetta. La stampante per etichette T6000e con tecnologia di verifica codice a barre ODV-2D può essere utilizzata anche in combinazione con l’opzione RFID integrata, consentendo ai clienti non solo di codificare e verificare le loro etichette RFID, ma anche di garantire la qualità dei codici a barre stampati su di esse.

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La flessibilità di Schubert per le salse Kuhne

Per confezionare velocemente con la flessibilità moderna la gamma di prodotti in continua crescita, la Kühne, azienda di riferimento nel settore food con sede ad Amburgo, ha scelto per la prima volta due macchine TLM robotizzate della Schubert. L’impianto, collegato alla piattaforma digitale GRIPS.world e dotato di cambi di formato semplici, oggi confeziona nelle scatole in modo sostenibile ed efficiente le salse per grigliate, le salse remoulade e le vinaigrette in otto formati diversi.

buono” e adeguandosi di volta in volta alle abitudini alimentari e culinarie del momento. Per continuare a soddisfare i consumatori anche nel lungo periodo la Kühne punta sempre di più sull’introduzione di processi di produzione e di confezionamento sostenibili ed efficienti. Un passo decisivo in questa direzione vede la messa in esercizio di due impianti di confezionamento robotizzati della Schubert. Le due linee sono praticamente identiche e dal luglio 2020 eseguono l’incartonamento rapido e flessibile delle salse per grigliate in bottiglia e dei vasetti di salsa remoulade. I due impianti TLM inoltre silenziano la produzione. Al posto della solita catena di raggruppamento, infatti, le delicate confezioni di vetro ora vengono raggruppate dai robot pick-andplace: senza rumore, senza catena e senza rotture. “I responsabili della produzione alla Kühne desideravano un’alternativa alla catena di raggruppamento a causa dell’alto impatto sonoro e del pericolo di rotture”, racconta Andreas Keller, sales account manager presso la Schubert che ha suggerito la tecnologia robotizzata. “Per il cambio di formato, dai vasetti di salsa remoulade alle salse in bottiglia, gli operatori finora dovevano pianificare circa due turn”, spiega Keller. Per rimanere competitivi sul duro mercato B2C degli alimenti la Kühne non poteva e non voleva più accettare un tale lasso di tempo. Già solo per questo è valsa la pena passare agli impianti della Schubert, visto che la soluzione flessibile ora esegue il cambio in 20 minuti al massimo. Per il cambio di formato vengono sostituite le pinze dei robot F4 per i prodotti (con attacco a baionetta), le piastre dei magazzini, le cassette di piegatura e le piastre dei Transmodul. Al termine della procedura l’impianto riparte subito senza tempi di riavvio e con lo stesso alto livello di qualità.

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na salsa gustosa completa ogni piatto. Le specialità di casa Kühne danno spesso l’ultimo tocco raffinato alle preparazioni più squisite. Dal 1722 l’azienda sviluppa prelibate innovazioni seguendo il motto “Cibo semplicemente

Due linee per otto formati La Kühne ha commissionato da subito due linee di confezionamento a causa dei due diversi livelli di portata delle stazioni di riempimento a monte. Le linee si differenziano solo nel fatto che l’impianto per il confezionamento dei due formati di salsa remoulade in vasetto aveva bisogno di due robot F4 in più. L’altro im-

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Case HISTORY pianto confeziona attualmente sei formati di salse per grigliate “Made for Meat” di diverse dimensioni e le bottiglie rotonde di vetro per i condimenti per insalate (vinaigrette). Su entrambe le linee il processo di confezionamento avviene con il principio della marcia opposta dei prodotti e dei nastri. Il robot trasportatore Transmodul della Schubert collega le diverse fasi del processo in modo particolarmente efficiente. I pretagliati delle scatole, due alla volta, vengono contemporaneamente ripresi, formati e depositati sul Transmodul. I robot pick-and-place prelevano due bottiglie alla volta dal nastro prodotti e depositano il numero desiderato di vasetti o bottiglie sul Transmodul, insieme alle scatole già formate. Il Transmodul si sposta nella prossima stazione dove le due formazioni pronte di bottiglie o vasetti vengono prelevate da un robot F2 e inserite nelle scatole. Nell’ultima stazione un ulteriore robot F2 chiude le scatole e le sposta sul nastro di uscita. mentazione conteneva certe imprecisioni che l’azienda voleva ridurre velocemente al minimo. La Kühne e la Schubert collaborano adesso a sviluppare una nuova forma di analisi, visto che il nuovo cliente ha concesso alla Schubert l’accesso alla piattaforma. “Siamo molto grati per la fiducia accordataci dalla Kühne”, dichiara Keller. Il manager non vede l’ora di perfezionare ulteriormente la soluzione digitale insieme al produttore. Stefan Knoth del servizio tecnico di supporto alla Kühne concorda ed è già convintissimo. “Rispetto al metodo utilizzato finora ad adesso abbiamo il grande vantaggio di avere a disposizione uno strumento con cui poter acquisire automaticamente le cause dei disturbi e i tempi di fermo. Il rapporto settimanale che ci fornisce la Schubert ci offre un primo riepilogo della performance di tutto l’impianto. Con le ampie funzioni di analisi del programma siamo in grado di formulare affermazioni dettagliate. Un altro punto di grande vantaggio è il pannello ECO per l’acquisizione e la valutazione dei consumi di corrente e aria compressa con cui siamo in grado di fornire dati dettagliati al nostro sistema di gestione delle risorse energetiche”, afferma Stefan Knoth, del servizio tecnico di supporto alla Kühne. Si tratta di un add-on molto utile che dà loro, inoltre, la possibilità di esportare i dati elaborati e utilizzarli quindi per altre valutazioni. “Con l’aiuto del reparto di sviluppo dei sistemi della Schubert in futuro vogliamo integrare nel sistema altre macchine a monte e a valle, in modo da disporre chiaramente dei messaggi di errore in tempo reale anche di questi impianti ed elaborarli ulteriormente. In questo modo disponiamo di uno strumento fantastico che ci aiuta ad analizzare in modo eccellente, aumentando l’efficienza dell’intero impianto”, continua Knoth.

Confezionamento sostenibile con big data e GRIPS.world La nuova moneta si chiama big data, anche nell’industria del packaging. Ma attenzione, la sola memorizzazione dei dati macchina non è sufficiente. Chi vuole godere di tutti i vantaggi delle macchine confezionatrici sostenibili deve poter eseguire l’analisi oculata dei valori indicativi più importanti e deve poter contare sulla sicurezza assoluta contro gli attacchi hacker provenienti da Internet. La Schubert realizza entrambe le cose integrando in tutti gli impianti TLM il gateway industriale GS.Gate. Anche alla Kühne. Il gateway GS.Gate della Schubert valuta tutti i dati della macchina e collega in rete gli impianti Kühne, mantenendo i più alti standard di sicurezza con la piattaforma digitale GRIPS. world. Con i dati attuali della produzione e i rapporti settimanali generati automaticamente è così possibile identificare il potenziale ottimizzabile nell’intero processo di confezionamento e aumentare per esempio la disponibilità della macchina grazie all’analisi mirata dei messaggi di errore.

Valutazione dettagliata in tempo reale Finora la Kühne per i meeting della produzione utilizzava un programma di calcolo di OEE (overall equipment effectiveness) basato su una parte di dati registrati dagli operatori della macchina sulle singole linee di produzione. Tali registrazioni però spesso non comprendevano i tempi completi di interruzione, perché per gli operatori naturalmente la priorità era quella di eliminare i disturbi piuttosto che documentarli. Il risultato era che la docu-

Aumento dell’efficienza sotto ogni aspetto Christian Instenberg, direttore del supporto tecnico della Kühne, è molto interessato alle possibilità supplementari offerte dalla piattaforma GRIPS.world e conferma: “La scelta di affidarci alla Schubert aumenta l’efficienza dei nostri processi. Questo è già stato dimostrato dal veloce cambio di formato introdotto”. “Secondo la valutazione dei dati OEE raggiungiamo già ora un aumento della portata del 20 per cento rispetto al passato. La famiglia Schubert ha fatto un lavoro eccellente”, conferma Stefan Knoth. Con gli impianti Schubert la Kühne è ben attrezzata anche per il futuro: gli impianti si possono ampliare facilmente per nuovi formati. L’azienda di riferimento del mercato del convenience ha già dimostrato in passato che le nuove idee di prodotti incontrano il favore dei consumatori.|

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Il packaging eco sostenibile

di Goglio per Riso Gallo Da una richiesta di Riso Gallo è nato il materiale multistrato riciclabile100% Made in Italy per il confezionamento sottovuoto del riso. Artefice del progetto è il Gruppo Goglio, tra i principali player in Europa nel packaging flessibile.

Raccolta, il Riciclo ed il Recupero degli Imballaggi in Plastica –Abbiamo seguito da vicino e con molto interesse questo progetto che rappresenta un perfetto esempio di cosa significhi innovare in modo sostenibile e fare ‘eco-design’, pensando fin dall’origine l’imballaggio in funzione del suo riciclo”.

Le peculiarità di un prodotto innovativo L’innovativo imballo, che ha richiesto oltre un anno di analisi, numerosi test e importanti investimenti economici, è stato interamente realizzato all’interno del laboratorio ricerca e sviluppo di Goglio. È costituito da un materiale che garantisce la medesima resistenza, capacità di conservazione e livelli qualitativi delle soluzioni attualmente sul mercato, ed è formato da un duplice laccato barriera trasparente, un laminato poliolefinico composto da una struttura di polipropilene e una struttura di polietilene. Osvaldo Bosetti, Direttore Industriale del gruppo, spiega: “Il nuovo progetto è nato dall’incontro tra l’impegno sostenibile di Riso Gallo e l’esperienza di Goglio nel ricercare e sviluppare soluzioni per l’imballaggio sempre più all’avanguardia. La spinta a innovare è, infatti, un aspetto distintivo dell’attività di Goglio, che si pone da sempre l’obiettivo di garantire la massima efficienza dei processi e la migliore qualità dei suoi prodotti. Nel caso specifico, il risultato che abbiamo ottenuto, realizzato nel nostro laboratorio ricerca e sviluppo, è un packaging eco sostenibile a base poliolefinica – il primo di questo tipo nel campo del confezionamento del riso sottovuoto – che garantisce le necessarie proprietà barriera per l’alimento, un’alta resistenza alla perforazione e rappresenta non solo un’eccellenza tutta italiana, ma anche un ottimo esempio di prodotto sostenibile a 360°. L’imballo, infatti, oltre ad essere composto da mate-

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a sempre orientata alla ricerca e sviluppo, Goglio ha annunciato il lancio del nuovo imballo eco sostenibile, riciclabile e a basso impatto ambientale per il confezionamento del riso sottovuoto. Si tratta del primo caso di applicazione nel settore di un materiale multistrato suitable for recycling, come attestato dall’ente indipendente tedesco Cyclos, che ne ha dichiarato a tutti gli effetti la riciclabilità dopo approfonditi test. Questo grande risultato, una best practice100% Made in Italy, è infatti frutto dell’incontro tra l’impegno sostenibile di Riso Gallo, che ha commissionato il progetto e sarà la prima azienda ad adottare questo innovativo materiale per il confezionamento, e la centenaria esperienza di Goglio nella ricerca e sviluppo di soluzioni all’avanguardia per l’imballaggio. “Fra i ruoli del Consorzio vi è quello di mettere a disposizione delle aziende la propria esperienza e il proprio know how, collaborando per l’implementazione di imballaggi che possano conciliare al meglio la performance tecnica con la sostenibilità ambientale – ha dichiarato, Giorgio Quagliuolo, Presidente di Corepla, Consorzio Nazionale per la

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Case HISTORY

riale pronto al riciclo e al riutilizzo – in quanto riconosciuto come materiale poliolefinico dai moderni impianti di riciclo e correttamente recuperato – è anche prodotto in modo da generare un ridotto impatto energetico. Le emissioni di CO2 possono arrivare, infatti, fino al 25% in meno rispetto alla realizzazione di una confezione tradizionale”.

stand-up con erogatore, che, essendo composto in tutte le sue parti da materiale poliolefinico, può essere smaltito nel circuito del riciclo senza che i componenti della busta debbano essere separati. La composizione della busta garantisce, inoltre, elevate proprietà barriera agli odori e agli aromi. Dall’altro lato, produciamo una busta stand up destinata al mondo del catering, ideata per il confezionamento di sughi pronti per un grande marchio dell’alimentare italiano. In questo caso, oltre ai vantaggi ecologici del materiale utilizzato, un ulteriore aspetto peculiare è costituito dal processo di riempimento a caldo del prodotto, necessario per mantenerne la sterilità, a cui segue una fase di raffreddamento. La fase di riempimento viene effettuata su linee di produzione Goglio, della famiglia GNova”.

Un primato tutto italiano Riso Gallo, che sarà la prima azienda a poter adottare questo packaging sostenibile per i propri prodotti, utilizzerà il nuovo materiale su una delle linee automatiche di confezionamento Goglio in funzione presso l’impianto produttivo di Robbio Lomellina (PV) per l’imballo di referenze al momento commercializzate prevalentemente all’estero. Il nuovo packaging garantisce le migliori prestazioni se montato su linee di confezionamento originali Goglio. Il Gruppo offre infatti ai propri clienti non solo i materiali, ma anche macchine per l’imballaggio e assistenza tecnica in ogni fase di vita del prodotto, nell’ottica di un vero e proprio sistema di Industria 4.0. “Siamo orgogliosi di aver raggiunto insieme a Riso Gallo questo risultato, che rappresenta un importante primato tutto italiano – ha commentato Franco Goglio, Presidente e Amministratore Delegato di Goglio S.p.A. – L’impegno nella ricerca e sviluppo è un elemento centrale per Goglio, che lavora quotidianamente per trovare le migliori soluzioni possibili per garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri. La creazione di questo materiale innovativo suitable for recycling è un risultato significativo nell’ottica di ridurre gli sprechi attraverso il riutilizzo delle materie prime”. Altri settori, infatti, possono trovare in questo materiale una soluzione ideale di impiego. Osvaldo Bosetti spiega: “Oltre al settore del confezionamento sottovuoto per alimenti, stiamo utilizzando con successo il materiale poliolefinico anche per clienti del mondo del caffè come Lavazza e Segafredo, per i quali produciamo confezioni senza il classico strato di alluminio, in modo che gli imballi possano essere più facilmente smaltiti e riciclati. Abbiamo sviluppato anche soluzioni destinate all’Home&Personal Care e all’Horeca. Da un lato, abbiamo messo a punto per un cliente del mercato tedesco un refill per sapone da 500 ml nel formato della busta

I prossimi step R&D e sostenibilità sono da sempre due pilastri della vostra strategia di crescita. Goglio sta lavorando con impegno e con successo in ottica di riciclabilità e sostenibilità e proseguirà nella sua ricerca di soluzioni sempre più efficaci e attente all’ambiente. Osvaldo Bosetti conclude: “Un altro grande risultato in tal senso è la realizzazione di un materiale 100% compostabile per il confezionamento del caffè, che permette di mantenere gli standard di conservazione del prodotto e, al tempo stesso, garantisce la sostenibilità del suo imballaggio. Tra i principali obiettivi di Goglio c’è sicuramente quello di portare avanti il grande lavoro svolto fino ad ora, ampliando quanto più possibile la gamma di prodotti a cui possano essere destinati i materiali sostenibili. Al tempo stesso per l’azienda è importante continuare a guardare al futuro, puntando a migliorare le performance dei materiali sviluppati e delle linee di confezionamento, per renderli sempre più eco compatibili e al contempo efficienti. In fin dei conti praticità, sostenibilità e servizio al cliente fanno parte del dna di Goglio perché caratterizzano da sempre le sue soluzioni di packaging flessibile. “Più prodotto, meno packaging”, questo il motto dell’azienda che continua a essere in prima linea nella lotta agli sprechi con l’utilizzo di imballaggi a basso impatto ambientale”.|

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Imballaggi&AMBIENTE

Imballaggi in acciaio

italiani sempre più virtuosi Secondo i dati resi noti dal Consorzio Ricrea, nel 2020 sono state complessivamente avviate al riciclo 370.963 tonnellate di imballaggi in acciaio, sufficienti per realizzare 3.700 km di binari ferroviari.

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onostante le restrizioni che hanno duramente colpito i settori della ristorazione e dell’industria non alimentare, l’Italia si conferma un’eccellenza europea nella raccolta differenziata degli imballaggi in acciaio, quali barattoli e scatolette, bombolette spray, tappi corona, capsule, scatole fantasia, latte, fusti e fustini.

realizzare circa 3.700 km di binari ferroviari. “In un anno così delicato siamo orgogliosi dei risultati raggiunti da tutta la filiera del riciclo degli imballaggi in acciaio, un metallo che viene riciclato all’infinito senza perdere le sue intrinseche qualità”, commenta Domenico Rinaldini, presidente di Ricrea. “Questi dati evidenziano ancora una volta come siamo già in linea con l’obiettivo dell’80% previsto dalle direttive europee in materia di economia circolare entro il 2030. Come Consorzio lavoriamo da oltre 20 anni per favorire, promuovere e agevolare la raccolta e il riciclo, e il nostro principale obiettivo ora è quello di migliorare la qualità”. In seguito al rinnovo dell’Accordo Quadro Anci-Conai, nel giugno scorso è entrato in vigore il nuovo Allegato Tecnico per gli imballaggi in acciaio relativo al quinquennio 2020-24 che mette in campo nuove regole e volge particolare attenzione al tema della qualità delle materie prime, premiando le fasce migliori con aumenti dei corrispettivi erogati ai Comuni. Le positive ripercussioni di un percorso virtuoso, che comincia nelle case degli italiani con la differenziata e si conclude in acciaieria con la rinascita dell’acciaio sotto forma di nuovi prodotti, hanno un impatto importante non solo sull’ambiente, ma anche sull’economia. Gli imballaggi in acciaio avviati al riciclo nel 2020 hanno consentito infatti di risparmiare 1,3 TWh di energia primaria e 260.000 tonnellate di materia prima, evitando la dispersione di 384.000 tonnellate di CO2 equivalente. Il valore economico della materia recuperata in un anno è pari a 12 milioni di euro.|

Dati molto positivi Nel 2020 è stato riciclato il 79,8% degli imballaggi in acciaio immessi al consumo. Il dato percentuale è molto vicino a quello all’anno precedente (-0,8%) nonostante la pandemia abbia avuto un impatto importante sulla componente industriale. Molto positivo invece il dato sulla raccolta differenziata nei Comuni, anche grazie all’impegno dei cittadini. Rispetto al 2019, lo scorso anno si è registrato infatti un aumento del 6% della quota pro-capite di imballaggi in acciaio raccolti, in media 4,01 Kg per abitante. Un risultato favorito dal maggior tempo trascorso in casa e dal crescente utilizzo di imballaggi per uso domestico, ma anche una conferma che il sistema di raccolta e riciclo in Italia è ben collaudato, e che quello della sostenibilità è un tema sempre più presente nella coscienza comune.

Il ruolo di Ricrea I dati sono stati resi noti da Ricrea, il Consorzio Nazionale senza scopo di lucro per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in Acciaio, uno dei sei consorzi di filiera del Sistema Conai. Nel 2020 le tonnellate di imballaggi in acciaio avviate al riciclo sono state 370.963, sufficienti per

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Imballaggi &AMBIENTE

ALIPLAST E IL SISTEMA PARI LA CIRCOLARITÀ DELLA PLASTICA

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liplast, azienda attiva nell’ambito del riciclo della plastica, rappresenta un modello innovativo per il settore e per l’economia circolare. Anche grazie alla sinergia con Herambiente, di cui fa parte, che è società del Gruppo Hera e primo operatore nazionale nel trattamento di ogni tipo di rifiuto, Aliplast gestisce completamente la filiera della plastica, dalla raccolta al riciclo, rendendola virtuosa e più economica per le imprese. In questo modo si ottengono molteplici benefici: i costi di ritiro e trattamento degli scarti in plastica si riducono sensibilmente e, allo stesso tempo, l’ambiente viene preservato. Per svolgere la sua attività, che è a ciclo completo, Aliplast ha dato vita a un proprio sistema, chiamato PARI (Piano per la gestione Autonoma dei Rifiuti di Imballaggio). Si tratta di un sistema di gestione autonoma dei “propri” rifiuti di imballaggio, previsto dall’art. 221 del Testo Unico Ambientale (D.lgs. 152/06 e ss.mm.ii). Aliplast lo ha messo a punto nella propria veste di produttore di imballaggi in PE-LD (Film). Il sistema PARI si basa sulla realizzazione di un circuito a “catena chiusa”, che genera il flusso virtuo-

so “imballaggio – rifiuto – imballaggio”. Questo è possibile proprio grazie alla natura degli imballaggi, che sono realizzati da Aliplast (produttore/riciclatore) e che possono girare in closed-loop. Il circuito è garantito dalla stessa Aliplast, che si occupa di raccogliere gli imballaggi, riciclarli e immetterli nuovamente in commercio. Il sistema segue una capillare rete di raccolta, distribuita su tutto il territorio nazionale, che permette ad Aliplast di alimentare i propri cicli produttivi con rifiuti altamente selezionati, raccolti direttamente presso superfici private, come utenze industriali e commerciali, dove vengono generati. Significativi i volumi ottenuti grazie all’impiego del PARI, che garantisce l’immissione su mercato di nuove materie prime, partendo dai rifiuti. Si tratta, nell’arco di un anno, di oltre 10.000 tonnellate di imballaggi in plastica riciclata, con un recupero che supera il 60%. Le aziende possono diventare clienti PARI a fronte di un contributo ambientale molto conveniente, che consente loro un risparmio economico, la riduzione del proprio impatto ambientale e l’accesso a un prodotto di prima qualità. Un prodotto che trova ampio gradimento tra i consumatori, sempre più attenti a compiere scelte d’acquisto mirate a prodotti sostenibili.

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Imballaggi&AMBIENTE

Corno Pallets

e il rispetto per l’ambiente Corno Pallets, presente sul mercato degli imballaggi in legno da oltre 60 anni e in possesso dell’attestato PEFC da oltre sei anni, ha da sempre una particolare attenzione per le tematiche ambientali. Tra i suoi prodotti, figurano i pallet in legno pressato PRESSPALL che risultano una scelta ecologica a 360°.

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l PEFC, acronimo di Programme for Endorsement of Forest Certification schemes, significa Programma per il Riconoscimento di schemi di Certificazione Forestale ed è un’associazione indipendente no-profit, nata nel 1999, per promuovere la gestione sostenibile delle foreste a livello mondiale. Il mondo delle imprese si sta orientando sempre più verso attività che abbiano un reale e verificato rispetto per l’ambiente, ed il modo più efficace per garantire che i prodotti realizzati con il legno provengano da fonti legali e sostenibili è la garanzia PEFC. Una foresta può essere considerata gestita in modo sostenibile se la quantità di legname tagliato non è mai superiore alla quantità di quello che cresce in foresta. Per il PEFC è molto importante il fattore sociale, fondamentale è che vengano tutelati gli habitat di piante e animali selvatici, rispettati i diritti e il benessere di lavoratori, delle popolazioni locali e dei proprietari, ovvero tutti coloro i quali si guadagnano da vivere tramite il bosco o grazie ad esso. La certificazione PEFC porta anche dei vantaggi sul mercato alle aziende certificate, garantendo e incrementando l’accesso ai mercati che richiedono prodotti eco-sostenibili, mettendo a disposizione una catena di approvvigionamento completamente controllata e verificabile dalla foresta al grossista e al consumatore, che garantisce la sicurezza delle fonti dei prodotti legnosi. Esistono due tipi di certificazione PEFC: la Certificazione di Gestione Forestale Sostenibile e la Certificazione di Catena di Custodia. La prima dà garanzia che le foreste siano gestite in maniera sostenibile, ed al fine di ottenere la certificazione viene annualmente condotta una verifica completa dalla gestione della foresta da parte di un organismo di certificazione accreditato e totalmente indipendente rispetto al PEFC. La seconda, invece, è un sistema per tracciare il materiale certificato dalla foresta al prodotto finito, fornendo così garanzia che il prodotto provenga a tutti gli effetti da una foresta certificata. Anche la certificazione di Catena di Custodia viene emessa da un organismo di certificazione indipendente e accreditato che verifica che il sistema di registrazione del flusso del legno e dei suoi derivati di un’azienda soddisfi i precisi requisiti dello schema di certificazione PEFC. La gestione delle foreste è fondamentale per ogni essere vivente, in quanto sono queste ultime a filtrare e depurare l’acqua, sono gli alberi a bloccare gli inquinanti attraverso le foglie e mantenere l’aria pulita. La volontà di salvaguardare le aree boschive, così come il pianeta in generale, dovrebbe partire da ognuno di noi. Michael Jackson, in uno dei brani più iconici della musica green dal titolo “Earth Song”, denuncia il comportamento dell’uomo nei confronti del pianeta, par-

lando di mari inquinati e aria irrespirabile, di deforestazione e uccisione di animali, a causa di un’attenzione praticamente inesistente dell’essere umano. Prendere consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni è il primo passo per raddrizzare un mondo fuori controllo, in cui l’umanità ha perso il rispetto non soltanto per la natura e per le sue creature, ma innanzitutto per se stessa.

Sostenibilità, principio chiave per Corno Pallets Corno Pallets, presente sul mercato degli imballaggi in legno da oltre 60 anni e in possesso dell’attestato PEFC da oltre sei anni, ha da sempre una particolare attenzione per le tematiche ambientali. È l’unica azienda in Piemonte a produrre il pallet EPAL certificato PEFC, con legno 100% proveniente da foreste gestite in maniera sostenibile. Tra i suoi prodotti, figurano i pallet in legno pressato PRESSPALL che risultano una scelta ecologica a 360°, in quanto composti per l’85% da legno truciolare da riciclo e per il 15% da resina ureica ecologica. Corno Pallets ha fatto della tutela dell’ambiente uno dei principi cardine del proprio business, ed è quindi molto attenta a non incidere negativamente sul territorio da cui è circondata e a trovare le migliori soluzioni per salvaguardarlo, come ad esempio l’introduzione di una nuova linea di chiodatura automatica a ridotta capacità energivora, e la volontà di realizzare un impianto fotovoltaico per aumentare la quantità di energia proveniente da fonti rinnovabili.|

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Imballaggi &AMBIENTE

CONAI, SI RIDUCE IL CONTRIBUTO AMBIENTALE PER GLI IMBALLAGGI IN CARTA E CARTONE

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l Consiglio di amministrazione CONAI, valutato lo scenario attuale della filiera del recupero e del riciclo degli imballaggi a base cellulosica, ne ha deliberato una diminuzione del contributo ambientale. Il contributo base passerà da 55 EUR/tonnellata a 25 EUR/tonnellata a partire dal 1° luglio 2021 per tutti gli imballaggi in carta e cartone. Il risparmio previsto per gli utilizzatori di questo tipo di pack è di oltre 135 milioni di euro, su un immesso al consumo pari a 4,5 milioni di tonnellate. La variazione del contributo è dovuta principalmente all’aumento dei valori di mercato della materia prima seconda: con l’inizio del 2021 le quotazioni della carta ottenuta con il macero sono aumentate significa-

COOL SCEGLIE IL PACKAGING COMPOSTABILE

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ool, il marchio dolciario tedesco, ha scelto i film di cellulosa compostabile NatureFlex di Futamura per confezionare il suo prodotto dolciario Öcoologisch Herz Lolli. NatureFlex e il marchio consociato Cellophane sono da tempo utilizzati per il confezionamento di prodotti dolciari grazie alle loro eccellenti prestazioni tecniche per questa applicazione di mercato. Offrono un’ottima barriera, un’elevata trasparenza e un’eccezionale tenuta della piega, una caratteristica molto importante per le tradizionali applicazioni d’incarto a fiocco. I film possono anche essere stampati e accoppiati proprio come i film plastici convenzionali. Öcoologisch Herz Lolli è una gamma di lecca-lecca che include sei gusti deliziosi: fragola, ciliegia, arancia, limone, mela e cola. I singoli lecca-lecca sono avvolti in un film NatureFlex monostrato e la confezione esterna è data da un accoppiato NatureFlex/biofilm. Entrambe le soluzioni di imballaggio sono stampate e trasformate dalla società olandese Bio4Pack. NatureFlexè una gamma di film da fonte rinnovabile a base di pasta di legno, proveniente da piantagioni gestite in modo responsabile e sostenibile. I film NatureFlex non solo soddisfano tutti gli standard globali per il compostaggio industriale (incluso EN13432), ma sono anche certificati secondo lo standard “TÜV AUSTRIA OK Compost Home” per il compostaggio domestico. Gli imballaggi flessibili di piccolo formato, come quelli per i dolciumi, sono solitamente difficili da riciclare, i film NatureFlex possono essere smaltiti direttamente nel bidone del compost in giardino, evitando lo smaltimento in discarica. Alla domanda sul motivo per cui l’azienda ha scelto NatureFlex, André Richter di Cool ha risposto: “Stavamo cercando una variante ‘ecologica’ di questo tipo di imballaggio e con NatureFlex abbiamo trovato un adeguato rapporto qualità-prezzo. Buona qualità, stabilità e tenuta sono importanti e allo stesso tempo facciamo qualcosa di buono per l’ambiente: cosa si può volere di più? Abbiamo riscontrato che le prestazioni della confezionatrice sono buone e che non è in alcun modo inferiore ai film convenzionali”.

tivamente con aumento conseguente dei ricavi consortili da vendita dei maceri. Un riequilibrio sui consumi interni di carta da macero per circa un milione di tonnellate, grazie all’apertura di tre nuove cartiere, ha inoltre contribuito a rendere ancora più appetibile la carta da riciclo, allontanando l’ipotesi di una flessione nei suoi valori di mercato. Una situazione economica positiva che mette COMIECO, il Consorzio Nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica, nella condizione di continuare a garantire le attività di raccolta e gestione dei rifiuti di imballaggio in carta e cartone anche con un contributo ambientale più che dimezzato.

ALPLA INVESTE NEL RICICLO DELLE BOTTIGLIE IN ITALIA

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l Gruppo ALPLA, produttore internazionale di imballaggi in plastica e specialista nel riciclo, sta investendo ben 5 milioni di euro in una linea di estrusione per PET riciclato (rPET) per uso alimentare da bottiglie in PET usate presso la sede di Anagni. Anagni è una delle sedi più importanti per il Gruppo ALPLA per la produzione di preforme. L’azienda, che attualmente conta 91 dipendenti, processa circa 50.000 tonnellate di PET all’anno, di cui attualmente solo una piccola parte è materiale riciclato. In futuro, una parte significativa sarà coperta da materiale di riciclo. Ciò offre ai clienti l’opportunità di acquistare preforme fino al 100% di rPET. A tal fine, ALPLA sta installando un sistema di estrusione per 15.000 tonnellate di rPET all’anno. L’inizio delle attività è previsto per la seconda metà del 2021. Verranno creati dieci nuovi posti di lavoro. “Acquisteremo fiocchi di PET da imballaggi domestici usati da riciclatori locali, li trasformeremo in un rigranulato alimentare e li utilizzeremo per le preforme presso il sito di Anagni”, afferma Fabio Mazzarella, Plant Manager di Anagni. Secondo Mazzarella, la produzione del materiale di riciclo direttamente nell’azienda si traduce in allettanti sinergie nella logistica e nello stoccaggio ed eventualmente nel consumo di energia. Georg Lässer, responsabile del riciclo di ALPLA, descrive l’investimento nell’Italia centrale come una decisione strategica e lungimirante: “Vogliamo aumentare il ciclo bottle-to-bottle ed evitare il downcycling. Inoltre, stiamo promuovendo soluzioni di riciclo locali in una regione che attualmente non dispone delle infrastrutture necessarie per il ciclo delle bottiglie”, spiega l’esperto di riciclo. Attualmente, la domanda di materiale riciclato è facile da gestire. “Tuttavia, con questa misura garantiamo a lungo termine di poter supportare in modo ottimale i nostri clienti nell’attuazione di nuovi obiettivi e di offrire materiale riciclato della massima qualità”.

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PackagingDESIGN Il Fusillo di Pasta Armando premiato “Miglior Prodotto Food 2021”

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l Fusillo di Pasta Armando è risultato vincitore del premio “Miglior Prodotto Food 2021” per l’innovazione nel packaging. La confezione, realizzata in carta (70%) in fibra vergine certificata FSC (Forest Stewardship Council) e PP (30%) in una composizione tale da risultare totalmente smaltibile nella carta secondo lo standard Aticelca 501:2017, riduce l’impatto ambientale del prodotto e rispecchia l’impegno dell’azienda nei confronti della sostenibilità. Oltre al Fusillo, altri 35 formati Armando delle linee pasta di semola, integrale bio e integrale di farro, utilizzano la stessa confeziona smaltibile nella carta. Le caratteristiche green dell’incarto sono esplicitate attraverso il simbolo EcoPack posto sulla confezione e rientrano nello storytelling elaborato per il consumatore. Attraverso ogni pacco, Pasta Armando racconta infatti l’origine del grano 100% italiano con cui è realizzata, prodotto dagli agricoltori della sua filiera e seguito in tutto il processo produttivo che comprende la molitura nel molino di proprietà interno all’azienda – per una totale tracciabilità e sicurezza alimentare. “Miglior Prodotto Food” è il premio all’innovazione nel “Food & Beverage” nato nel 2014 su iniziativa del Gruppo Food, il gruppo editoriale da oltre trent’anni punto di riferimento di settore per l’industria e il retail con un’attenzione particolare agli elementi d’innovazione, sia nella produzione, che nella vendita, per la sostenibilità ambientale. Il vincitore viene selezionato tenendo in considerazione i dati di vendita forniti da Nielsen, il giudizio dei principali retailer e dei manager delle aziende produttrici. Tre i criteri di valutazione: livello di innovazione percepito, attenzione all’ambiente e alla sostenibilità, qualità del packaging. Fondamentale è poi il giudizio dei consumatori che valutano gli aspetti di novità, unicità, gusto e praticità del prodotto. Sin dalla sua nascita De Matteis Agroalimentare ha orientato le sue attività nel segno dell’innovazione e della sostenibilità. Questo impegno riguarda la materia prima, coltivata nei campi della filiera Armando - nata nel 2010 su intuizione del Presidente Cavaliere del Lavoro Armando Enzo De Matteis – e l’intero processo produttivo, alimentato fra l’altro da un impianto cogenerativo (energia elettrica e termica) in grado di coprire quasi interamente il fabbisogno energetico aziendale. Il Fusillo premiato come “Miglior Prodotto Food 2021” fa parte della linea di pasta di grano duro 100% italiano, certificata “Metodo zero residui di pesticidi e glifosato”. Grazie alla tracciabilità totale della filiera Armando – dal campo fino al molino di proprietà interno al pastificio – Pasta Armando è infatti in grado di garantire meno dello 0,00001g (zero tecnico) di residui dei più diffusi prodotti fitosanitari (i pesticidi) sul prodotto finito, come certificato, oltre che dai numerosi controlli interni all’azienda, dall’ente terzo Bureau Veritas.

Bonduelle, nuovo imballo innovativo ed esclusivo

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er rispondere alle nuove esigenze dei consumatori, Bonduelle presenta un rinnovamento dei pack della gamma ambient. A partire da questa primavera, tutti gli imballi dei multipack saranno in carta: ciò permetterà di ridurre l’utilizzo di plastica di 40 tonnellate all’anno. Ma l’impegno di Bonduelle non si ferma qui: l’imballo in cartoncino avrà un design innovativo ed esclusivo che permette di ridurre del 30% anche l’utilizzo di carta rispetto ai cluster standard presenti sul mercato. Con questa iniziativa, l’azienda leader nei segmenti mais e piselli, si impegna a ridurre il proprio impatto ambientale mediante imballi 100% sostenibili, certificati FSC e composti per solo il 10% da carta vergine: il 50% proviene da carta riciclata e il restante 40% da altri materiali riciclati. Tutte queste iniziative rappresentano l’implementazione concreta del programma presentato dall’azienda già lo scorso anno e noto come Bonduelle s’impegna: un piano di azioni in favore dell’ambiente, attraverso un rinnovato e più sostenibile approccio all’agricoltura, ai prodotti e al territorio. Nello specifico impattano il sesto impegno del programma: promuovere l’utilizzo di confezioni più sostenibili. I pack Bonduelle si rinnovano anche nella grafica, ora più semplice ed essenziale e con un forte focus sul prodotto e sulle sue qualità anche nutrizionali per guidare il consumatore di fronte allo scaffale e ridurre efficacemente il tempo di scelta del prodotto. La visualizzazione degli ingredienti si focalizza su freschezza, naturalità e gusto, caratteristiche spesso non riconosciute dai consumatori alla categoria, ma che bonduelle si impegna a promuovere e a comunicare ai consumatori come tipiche della gamma ambient, anche attraverso i claim ad hoc riportati direttamente sul fronte pack. Questo restyling sia di contenuto che di forma, si prefigge l’obiettivo di valorizzare l’intera categoria rinnovandola agli occhi dei consumatori abituali, ma anche rivolgendosi a nuovi consumatori e a consumatori più giovani e più sensibili ai temi della sostenibilità.

Estathé, special edition con Van Orton Design

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stathé rappresenta da sempre, a partire dal nome, un chiaro richiamo all’estate e al mood di positività, divertimento e spensieratezza che la bella stagione porta con sé. Con il suo tone of voice leggero e divertente, è pronto ad accompagnare e stupire i consumatori con grandi novità fino all’autunno. “Non c’è estate senza Estathé” è il concept della campagna che prende vita insieme a Van Orton Design, gemelli e illustratori torinesi tra gli artisti grafici più di successo in Italia e all’estero. Hanno rivoluzionato il mondo del graphic design grazie a un riuscito mix tra l’iconico mondo degli anni ’80, la cultura pop e le geometrie tipiche delle vetrate che popolano le chiese gotiche del Nord Europa, dando vita a uno stile di design unico e insolito, tale da fargli guadagnare un aggettivo espressamente coniato sui loro lavori: “vanortizzato”. E proprio con il loro stile inconfondibile hanno “vanortizzato” i brick di Estathé: una special edition coloratissima composta da 12 grafiche differenti che si ispirano all’estate e declinano i valori caratteristici di un prodotto unico, nei due classici gusti Limone e Pesca. “L’aspetto davvero stimolante e divertente di questa collaborazione è stato quello di poterci concentrare su ogni singolo valore del brand Estathe e svilupparlo su 12 grafiche differenti. Poter firmare un prodotto così iconico che ha accompagnato la nostra infanzia ci onora”, hanno commentato i designer Marco e Stefano. I Van Orton non hanno solo vestito i brick di Estathé, ma hanno anche firmato una serie di premi brandizzati in collaborazione con Estathé che saranno messi in palio per tutta l’estate.

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Packaging DESIGN

Due nuovi gusti in casa Fruttiamo

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ruttiamo è lo stecco sorbetto Sammontana che ha capovolto le regole del gelato alla frutta. Una proposta che conquista i consumatori grazie alla presenza di veri pezzi di frutta, buona, fresca e leggera, perfetta in ogni momento della giornata. Uno stecco sorbetto che mette d’accordo tutti gli amanti della frutta e che va incontro alle esigenze dei consumatori che vogliono concedersi un break senza troppe calorie ma ricco di gusto. Fruttiamo torna nelle case e nei bar confermando le sue due proposte classiche alla Fragola e alla Pesca, entrambi preparati con il 50% di frutta e con il 100% di ingredienti di origine vegetale, fonte di fibre, senza grassi e senza additivi coloranti, e presentando al pubblico due nuovi gusti: Alternativo e Vivace. Fruttiamo Alternativo è lo stecco con frutta e ingredienti di origine vegetale, una nuova proposta ancora più particolare e alternativa che va ad ampliare la gamma Fruttiamo: Mela, Frutti Rossi, Uva rossa, Barbabietola e Sambuco. I frutti rossi conferiscono allo stecco un gusto unico e dolce, il tutto è reso ancora più sorprendente dall’accostamento con la barbabietola e il sambuco, che conferiscono un sapore particolare al nuovo Fruttiamo, per un mix davvero equilibrato e gustoso. Fruttiamo Vivace è la proposta dal gusto deciso e rinfrescante, il suo colore verde racconta molto degli ingredienti protagonisti: Mela, Kiwi, Lime, Avocado e Spirulina. Il sapore rinfrescante e vivace del kiwi e del lime si sposano alla perfezione con l’avocado, un abbinamento vincente che dona a questo stecco sorbetto un gusto particolarmente esotico e 100% estivo. Ma non finisce qui, Fruttiamo vuole bene all’ambiente! Infatti, tutti e 4 i pack delle referenze sono realizzati in carta 100% riciclata per il cartoncino esterno e imballo compostabile per quello interno. Sammontana crea quotidianamente prodotti alimentari di altissima qualità con ricette pensate per poter offrire a ognuno un’esperienza unica di piacere, il tutto unito a un costante rispetto dell’ambiente, alla cura per il territorio e all’attenzione per ciò che ci circonda. L’azienda dal 2017 compensa integralmente le emissioni di CO2 equivalenti della linea Fruttiamo, secondo le linee guida dell’accordo volontario sottoscritto con il Ministero dell’ambiente, rendendo così il prodotto neutrale rispetto ai cambiamenti climatici.

Il “vermouth” secondo Luxardo

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ew entry in casa Luxardo nell’anno speciale del suo Bicentenario. Si chiama Antico ed è la personalissima interpretazione che l’azienda ha voluto dare ad un prodotto per aperitivo ispirato al vermouth. Un packaging classico, un nome che riporta alle origini ma un gusto assolutamente contemporaneo per rispondere con stile alle nuove tendenze del bere. Antico è stato pensato come alternativa al vermouth rosso: viene ottenuto per infusione del succo di marasche, fatto maturare in tini di rovere ed impreziosito con l’aggiunta di erbe e spezie. Al termine dell’affinamento viene poi imbottigliato a 16,5% alc. vol. Si presenta con un colore rosso rubino, un profumo fruttato e speziato con predominanza di marasca che si percepisce nettamente anche al palato con un gusto corposo e rotondo. Può essere consumato liscio o ghiacciato, con una spruzzata di seltz oppure ‘on the rocks’ come aperitivo. In miscelazione si può sostituire al vermouth rosso come inedita variante ai classici cocktails internazionali. Antico viene così a completare la sezione del portfolio aziendale Luxardo dedicata al bere miscelato, affiancando i già affermati Aperitivo, Bitter bianco e Bitter rosso, London Dry Gin e Sour Cherry Gin, seguendo l’onda dei nuovi trend di prodotti particolarmente usati nel mondo della mixology, come gin e vermouth.

Nesquik cambia look e si rinnova nella ricetta

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ell’anno del suo cinquantesimo compleanno, Nesquik rinnova la grafica delle sue confezioni e presenta una nuova ricetta con cacao certificato Rainforest Alliance e con vitamina D. Con un occhio sempre più attento al pianeta, la certificazione del cacao di Nesquik si converte a Rainforest Alliance: organizzazione internazionale senza scopo di lucro che lavora con l’obiettivo di rendere il business responsabile la nuova normalità, di creare un’alleanza per proteggere le foreste, migliorare i mezzi di sussistenza degli agricoltori e delle comunità forestali, promuovendo i loro diritti umani e supportandoli nell’affrontare la crisi climatica in corso. Il nuovo anno di Nesquik inizia davvero alla grande! I più piccoli, fin dal mattino, sono trasportati in un mondo fatto di gioco e allegria nel quale “Crescere è divertente!” grazie al vortice di latte e cacao ripreso dall’alto, posizionato sulla confezione di Nesquik Cacao solubile per latte, Nesquik 30% meno zuccheri e Nesquik Extra Choco. Il divertimento a colazione incontra i nutrienti essenziali come la vitamina D, che contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario e all’assorbimento del calcio e del fosforo, confermando Nesquik Cacao solubile per latte come alleato quotidiano dei genitori che vogliono sempre il meglio per i propri bambini. Ogni giornata, inoltre, ha bisogno di un po’ di magia per cominciare con il piede giusto: “Risveglia il tuo latte” recita, infatti, la confezione di Nesquik Cacao solubile per latte, come una formula segreta grazie alla quale attivare in uno schiocco di dita il magico mix di latte e delizioso cacao. Il divertimento continua anche dopo la colazione perché le confezioni sono perfette per realizzare insieme ai bambini degli utilissimi lavoretti creativi. Riciclare in modo creativo e funzionale le confezioni vuote e trasformare l’ambiente domestico in un mondo fantastico tutto da scoprire, è un gioco da ragazzi!

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PackagingDESIGN San Benedetto, nuova bottiglia ecogreen

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an Benedetto ha annunciato il lancio della nuova bottiglia Ecogreen Easy realizzata con il 100% di RPET e carbon neutral. Si stima che questa bottiglia permetterà un ulteriore risparmio delle emissioni di gas effetto serra lungo tutto il ciclo di vita del prodotto del 9%, con un utilizzo di circa 300 tonnellate di PET vergine in meno nel 2021. Acqua Minerale San Benedetto è stata la prima realtà industriale italiana ad avviare nel 2009 un accordo volontario con il Ministero dell’Ambiente, per rilevare e valutare le emissioni di anidride carbonica, introducendo processi di miglioramento per ridurre le emissioni di CO2 eq. La ricerca continua di nuove tecnologie e l’attenzione al miglioramento e all’ottimizzazione dei processi industriali ha dato vita nel 2010 alla bottiglia da 1L Easy, il primo formato sul mercato di acqua minerale carbon neutral. Sulla scia del successo del formato da 1L Easy, San Benedetto nel 2012 ha presentato la Linea Ecogreen, un’intera generazione di bottiglie – dal mezzo litro a 1L Easy fino ai formati famiglia da 1,5L e 2L – realizzate con plastica riciclata fino al 50% e il 100% delle emissioni di CO2eq compensate attraverso l’acquisto di crediti per finanziare progetti di riduzione dei gas effetto serra. Ecogreen è stata la prima linea di prodotti in Italia a ricevere dal Ministero dell’Ambiente la validazione nel Programma per la valutazione dell’impronta ambientale. Grazie a questo progetto, si stima che negli ultimi sette anni San Benedetto abbia ridotto le emissioni di gas effetto serra del prodotto Ecogreen 1L Easy del -24,5%; un risultato pari alla CO2 assorbita da 63.567 alberi in un anno; Inoltre, dal 2013 al 2020 l’Azienda ha ridotto le emissioni dell’intera linea Ecogreen del 14,6% - pari a 8.826 tonnellate di CO2 eq. e alla CO2 assorbita da 294.200 alberi in un anno - utilizzando 5.165 tonnellate di RPET. La riduzione delle emissioni complessive del Gruppo San Benedetto nel biennio 2019-2020 è stata del 6% pari a -37.900 tonnellate di CO2 eq. Acqua Minerale San Benedetto si dimostra ancora una volta un’azienda di riferimento in innovazione come evidenzia anche la recente introduzione del tappo Twist&Drink. Disponibile per il formato 0,5L della linea Ecogreen il nuovo tappo si dimostra pratico e utile per il consumatore e con un importante risvolto green poiché è legato alla bottiglia così da non disperderlo nell’ambiente, agevolando il riciclo. Con questa innovazione San Benedetto ha anticipato la direttiva europea 2019/904 che richiede l’obbligo del tappo attaccato alla bottiglia a partire dal 2024.

Robilant Associati firma il rebranding di Tavernello

“D

a sempre pioniere e apripista della propria categoria. Tavernello è stato il primo a portare un’innovazione dirompente in un settore, quello del vino da tavola, tra i più conservativi e ancorati alla tradizione”, commenta Giuliano Dell’Orto, direttore creativo a capo dell’operazione, esperto di branding per il settore Wine&Spirits. “Il nostro progetto è teso a ribadire tale primato, a celebrare questa attitudine, mediante la creazione di un linguaggio visivo iconico, contemporaneo, pop, che una volta di più sancisce in modo distintivo autenticità, genuinità ed empatia che da sempre caratterizzano Tavernello, mettendo distanza dai numerosi me too e segnando il passo della categoria”. A partire dal restyling del pack è stato ideato un linguaggio visivo dinamico e flessibile, da cui hanno preso forma le attività di comunicazione. Il rebranding punta a un cambio di paradigma lavorando alla riqualificazione del percepito del brand: da prodotto generico sinonimo di categoria a Brand leader, da scelta convenience a prodotto icona. Il design rompe gli stilemi consolidati e largamente imitati, a partire dall’evoluzione dell’immagine del bicchiere che, da fotografico diventa grafico e simbolico. Un segno proprietario che conferisce modernità e distintività e che, animandosi, diventa elemento di grammatica visiva. Il logo si riduce e ingentilisce, andando a occupare lo spazio bianco all’interno del bicchiere, che lo incornicia rendendolo protagonista. Al contempo mantiene la caratteristica verticalità che valorizza la forma del brik per costruire una gestalt proprietaria e memorabile. Colori pieni e contrasti accesi esprimono contemporaneità e generano uno straordinario impatto visivo, a schermo quanto a scaffale. Il nuovo packaging usa orgogliosamente il brik come strumento di storytelling per un Brand che ha davvero tanto da raccontare. Un’anima semplice e sincera, legata al DNA dei viticultori; la forza di un grande Gruppo alle spalle testimoniata dalla nuova presenza del logo Cantine Caviro; un sistema di infografiche sfrutta tutti i lati del pack per raccontare un prodotto buono e garantito, un blend di vini provenienti da regioni vocate, selezionati e controllati creati da 50 enologi; un modello di enologia circolare sostenibile e attento che trasforma ogni scarto in risorsa. Ogni lato della confezione porta alla luce e valorizza con un linguaggio clever e smart, un pezzo di una storia straordinaria fatta di qualità, autenticità ed etica.

56 Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio 2021


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57 Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio 2021


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MACCHINE CARTOTECNICHE il futuro è roseo Macchine cartotecniche, export in crescita di oltre il 50% nei prossimi quattro anni. La maggiore domanda di packaging plastic-free traina le vendite di macchine che fabbricano imballaggi cartacei, per le quali è prevista una crescita del valore dell’export dagli 89 milioni di euro del 2019 a 138 milioni nel 2024.

delli di previsione dell’Osservatorio Export di Acimga (basato su dati di scenario e previsionali del Fondo Monetario Internazionale e dati storici di ONU Comtrade, Eurostat e US Census Bureau), nell’anno in corso le esportazioni sfonderanno quota 100 milioni di euro, per arrivare nel 2024 a 138 milioni. Risultati che porterebbero l’Italia, attualmente settimo esportatore al mondo nel settore, a posizionarsi nella top 5 dei produttori mondiali, dietro a Cina, Germania, Francia e Svizzera. «L’Italia rappresenta da sempre un riferimento mondiale per tutte le tecnologie della stampa, del packaging e del converting ed è tra i primi tre esportatori al mondo nel settore, con una quota di mercato che sfiora il 10% – afferma Andrea Briganti, direttore generale e CEO di Acimga– La nostra associazione è ambasciatrice del “Made by Italy”, ovvero delle macchine e dell’insieme di conoscenze prodotte in Italia, e ha tra i suoi obiettivi prioritari l’internazionalizzazione delle 82 imprese associate, valorizzata anche attraverso servizi come il nostro Osservatorio, che grazie a un modello econometrico integrato di domanda e competitività fornisce una stima robusta degli scenari di mercato». «Il commercio delle macchine cartotecniche è in espansione negli ultimi dieci anni, durante i quali è triplicato il volume degli affari a livello globale – aggiunge Aldo Peretti, CEO di UTECO Group e presidente di Acimga - Per i nostri produttori rappresenta un mercato ricco, ad alta marginalità: l’uso di imballaggi e confezioni di carta e cartone è cresciuto insieme allo sviluppo dell’e-commerce, ma anche di una sensibilità eco friendly che oggi interessa anche i prodotti di lusso». Tra il 2009 e il 2019 l’industria cartotecnica nazionale si è posizionata nei mercati di fascia di prezzo alta e medio-alta, verso i quali si è concentrato oltre il 90% delle esportazioni. I principali paesi di sbocco sono Spagna (dove l’industria italiana oggi ha una quota di mercato di quasi il 20%), Francia, Russia e Stati Uniti, dove nel prossimo quadriennio si prevedono valori di export quasi raddoppiati (dagli attuali 12 a 22 milioni di euro nel 2024).|

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econdo l’osservatorio di Acimga, l’Associazione confindustriale dei costruttori italiani di macchine per l’industria grafica, cartotecnica, cartaria, di trasformazione e affini, si prospetta un futuro roseo nei prossimi quattro anni per la produzione di macchine che fabbricano confezioni di carta o cartone (sacchi, sacchetti, buste e scatole). I dati, infatti, prefigurano una crescita delle esportazioni del comparto di oltre il 50% nel prossimo quadriennio, durante il quale il valore dell’export passerà dagli 89 milioni registrati nel 2019 a 138 milioni di euro nel 2024. Un trend che è espressione di un sistema industriale da sempre fortemente orientato all’internazionalizzazione: basti pensare che nel 2020 le imprese rappresentate da Acimga hanno totalizzato complessivamente un fatturato di oltre 2,3 miliardi di euro, di cui quasi 1,5 proveniente dalle esportazioni. Sempre più richiesti per il confezionamento di un’ampia e crescente gamma di prodotti di consumo (dagli alimentari all’alta moda, fino ai prodotti di lusso), contenitori e imballaggi di carta fanno la fortuna dell’industria cartotecnica italiana.

Macchine cartotecniche: lo scenario previsionale Nonostante l’anno della pandemia abbia portato a un calo fisiologico delle vendite all’estero (89 milioni rispetto ai 93 del 2019), già nel 2021 il commercio nei mercati internazionali delle macchine cartotecniche raggiungerà i maggiori livelli di sempre. In particolare, secondo i mo-

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Converting &LABEL

IL MERCATO CARTOTECNICO-TRASFORMATORE CHIUDE IL BILANCIO 2020

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al dato che emerge dalla nuova indagine del Centro Studi Assografici sul Panel Osi (Osservatorio Stampa ed Imballaggio), riferita all’ultima tranche del 2020 e alle previsioni sul primo trimestre 2021, le aziende cartotecniche registrano un calo di fatturato di un -3% complessivo. Nel quarto trimestre 2020 il fatturato delle aziende cartotecniche trasformatrici ha una moderata crescita dell’1,3% rispetto al quarto trimestre 2019. Considerando i comparti di maggiore interesse per l’imballaggio in carta, cartone e flessibile, si osserva che proprio i settori con le diminuzioni produttive più moderate siano quelli fondamentali ovvero alimentari-bevande (-2,5%) e farmaceutica (-5,4%). Sulla base delle indicazioni di Cosmetica Italia, ha accusato maggiormente gli effetti della pandemia Covid-19 il settore della cosmetica-profumeria, che perde nel 2020 il 12,8% del fatturato. Le rilevazioni sul 2020 evidenziano per il settore cartotecnico trasformatore una moderata crescita tendenziale della produzione dello 0,7% sul 2019. Aumenta dell’1,3% la produzione di imballaggio in carta, cartone e flessibile, a fronte di un calo significativo (-4,6%) della produzione cartotecnica. I produttori di imballaggi di cartone ondulato, rappresentati in ambito Assografici dal Gifco, segnalano una crescita complessiva tendenziale delle quantità prodotte intorno all’1,7%, per la tenuta del settore alimentare-bevande. Gli astucci e scatole pieghevoli, rappresentati dal Gifasp, contengono le perdite sulle quantità prodotte 2020 al -0,3% rispetto al 2019. La produzione di sacchi di carta, sulla base delle statistiche del Gipsac, ha nel 2020 una moderata diminuzione dell’1,7% rispetto al 2019. La produzione degli imballaggi flessibili, secondo il Giflex, nel 2020 è in leggero

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aumento dell’1% circa rispetto al 2019, nonostante le forti difficoltà riscontrate nel canale Horeca (Hotel, ristoranti, caffè). Nel 2020 prosegue, secondo Gipea, il ciclo produttivo favorevole delle etichette autoadesive (+4%), su ritmi produttivi più alti dell’anno precedente. Modesto calo della produzione 2020 per gli articoli igienici e sanitari (-1,1%), mentre è maggiore la diminuzione della produzione delle carte trattate per uso industriale (-5,5%), collegata alle forti difficoltà produttive della manifattura. I dati dell’export in valore del settore cartotecnico trasformatore mostrano un calo più moderato nel quarto trimestre 2020 del 6,5% sul quarto trimestre 2019, rispetto a quello che aveva caratterizzato i due trimestri precedenti. Nel 2020 si assiste a una significativa riduzione delle esportazioni in valore dell’8% rispetto al 2019: diminuisce l’export in valore di scatole, sacchi e imballaggi vari in carta e cartone (-7,1%), mentre è stabile quello di articoli igienici e sanitari. In calo anche le esportazioni di etichette (-4%) e tubi di cartone (-8,1%); flessione a due cifre invece per l’export di carte da parati (-23,5%), prodotti cartotecnici per corrispondenza (-23,8%) e articoli per scuola, ufficio e cartoleria (-37,6%). Analizzando le importazioni in valore, si evidenzia nel quarto trimestre 2020, in linea coi trimestri precedenti, una forte flessione a due cifre del 24% sul quarto trimestre 2019. L’anno 2020 si chiude con una caduta del 25,4% dell’import in valore del comparto sul 2019: flette l’import in valore di scatole, sacchi e imballaggi vari in carta e cartone (-39,6%). Appare più moderata la diminuzione delle importazioni di articoli igienici e sanitari (-1,9%). In calo a due cifre l’import 2020 di etichette (-10,9%).

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Converting&LABEL Best in Show DS Smith Packaging Savoie per ¼ BOX Frucci

Con una platea di circa 600 registrati provenienti da 41 diversi Paesi nel mondo, FTA EUROPE ha celebrato online i vincitori della terza edizione degli FTA EUROPE DIAMOND AWARDS.

I CAMPIONI DELLA FLEXO

I

l tema della serata “I ruggenti anni 20” è stato il filo conduttore dell’evento che ha visto la storica presentatrice Anne De Baetzelier co-condurre con il Vice Presidente di FTA Europe Wim Buyle una premiazione organizzata in diretta streaming da Anversa con il collegamento live ai finalisti (5) di ogni categoria. Quasi 600 i partecipanti registrati all’evento online provenienti da 41 Paesi nel mondo. Chi si fosse perso l’evento potrà presto rivederlo sul sito di FTA EUROPE e delle Associazioni aderenti (comingsoon!). Il Best in Show, premio migliore in assoluto, è stato assegnato a DS Smith Packaging Savoie con il lavoro ‘¼ BOX Frucci’, candidato dall’Associazione flessografica francese ATF. Una menzione speciale anche alla società di prestampa Chemence Graphics. Da quest’anno infatti FTA EUROPE premia anche le aziende di prestampa dei primi classificati. Oltre 180 i lavori esaminanti dalla giuria di FTA EUROPE tra i quali sono stati selezionati i cinque migliori di ogni categoria e tra questi ben 12 i finalisti italiani che hanno gareggiato con i migliori lavori candidati dagli altri Paesi Europei. Tre i diamanti assegnati a Eurolabel, Grafiche Pradella e Sacchettificio Nazionale G. Corazza e ottimi piazzamenti per

le altre aziende italiane Cartotecnica Postumia, Carta Stampa, Fratelli Magro, Niederwieser, Sititalia e Toppazzini. Grandissimi risultati se si considera che la gara mette in competizione i vincitori dei concorsi nazionali, quindi le eccellenze di ogni Paese aderente a FTA Europe. Ai prossimi Awards saranno quindi premiati i vincitori del BestInFlexo 2020 e 2021. Per partecipare al BIF 2021 si può scaricare il bando dal sito ATIF. Il riuscito evento è stato realizzato anche grazie agli sponsor che hanno supportato la versione online del premio: il Diamond Sponsor Uteco, i Gold Sponsor Absolute, Bobst, Camis, I&C Gama, Koenig &Bauer, Lohmann, Miraclon, Sinapse, Vetaphone, and Windmoller&Holscher; e i Silver Sponsor AllsteinGmbH, Comexi, DigitalFlexo, INCIFLEX, PCMC, Siegwerk, SOMA, Tesa e Z DUE. “Connettere le aziende della flexo a livello europeo e promuovere l’industria flessografica sono la ragione dell’esistenza di FTA Europe”, afferma Sante Conselvan, Presidente, “Grazie a tutti i finalisti, ai partecipanti e agli sponsor per avere aderito con grande entusiasmo a questa storica terza edizione dei Diamond Awards. E arrivederci alla prossima”.

Corrugated post-print, uncoated VPK Packaging per Q8 Oils

Flexo print on film, laminated Sacchettificio Nazionale Corazza per Vafo British lamb & rice sensitive

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FTA Europe DIAMOND AWARDS

Flexo print on paper labels UV ink, narrow web Eurolabel per Giardino dei sensi

Flexo print on paper, medium web Gascogne Sacs per Caticaf neodis

Corrugated post-print, coated DS Smith Packaging Savoie per ¼ Box Frucci

Flexo print on film and labels UV ink, narrow web Bastin-Pack NV per Dark Chocolate Thins with Coconut

Flexo print on paper, super wide web / pre-print Smurfit Kappa CRP Pre Print per Rowenta Xtrem Noir

Creative use of flexo and innovation Grafiche Pradella per Drop sour IPA beer

Flexo print on aluminium FLEXOMED per Hacendado tocino de cielo

Flexo print on film, wide web Zermatt per Amanova adulto chicken International Perfection packaging per ETA uppercuts corn tapas wrapper

Flexo print on film, medium web Gráficas Llinars per Wafer mix gourmet

Flexo print on paper, wide web Innovaciones Subbética per Vapexpo

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È

COSMOPROF POSTICIPATA AL 2022

stata posticipata al 2022 la 53a edizione di Cosmoprof Worldwide Bologna. La manifestazione, evento di riferimento per l’industria cosmetica mondiale, tornerà in presenza dal 10 al 14 marzo 2022, riproponendo gli ormai tradizionali percorsi di visita per settore merceologico e canale distributivo: dal giovedì alla domenica si inaugureranno i padiglioni dedicati alla filiera produttiva di Cosmopack e al comparto retail e profumeria di Cosmo|Perfumery and Cosmetics, mentre dal venerdì al lunedì Fiera Bologna accoglierà gli operatori professionali con Cosmo|Hair, Nail and Beauty Salon. “Dopo un’attenta valutazione, la manifestazione tornerà in presenza nelle date usuali di marzo, più adatte alle esigenze dell’industria che Cosmoprof rappresenta”, dichiara Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere. “Tuttavia, la necessità di riprendere le attività è molto sentita tra i player del settore, pertanto verrà organizzato eccezionalmente un nuovo evento con un format inedito, che porterà gli stakeholder a Bologna, dal 9 al 13 settembre per un primo rilancio dell’industria cosmetica”. “Un evento internazionale del calibro di Cosmoprof Worldwide Bologna necessita di un equilibrio di fattori imprescindibile”, sottolinea Enrico Zannini, direttore generale di BolognaFiere Cosmoprof. “Da oltre 50 anni la manifestazione è il primo appuntamento in calendario per definire la strategia di business dell’intera annualità, durante la quale si lanciano le nuove collezioni e si delineano collaborazioni su scala mondiale. Per garantire un’edizione funzionale e in linea con le attese del mercato, è necessario riprogrammare Cosmoprof a marzo 2022. Nel frattempo, per aiutare la ripresa del comparto, a settembre organizzeremo un evento che richiamerà operatori ed aziende per un primo ma fondamentale rilancio delle attività”. Per facilitare le attività di business durante il primo semestre dell’anno,

ancora privo di appuntamenti in presenza, l’evento digitale WeCosmoprof International, in programma dal 7 al 18 giugno, offrirà una piattaforma inedita. Per la prima volta aziende e visitatori di tutte le fiere del network Cosmoprof potranno interagire tra loro e condividere nuovi programmi per il futuro. Tutti gli eventi a marchio Cosmoprof sono supportati dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e da ITA - Italian Trade Agency, all’interno del piano straordinario di promozione del Made in Italy.

SPS ITALIA DIGITAL DAYS THE SHOW MUST GO ON(LINE)

“T

he show must go on(line)” è il titolo della conferenza di presentazione in anteprima di SPS Italia Digital Days 2021, l’evento che si svolge in rete dal 25 al 27 maggio, sulla piattaforma Contact Place. Un’anticipazione sulle novità del format firmato SPS Italia, alla sua seconda edizione, sui trend del settore e sulle strategie di transizione 4.0, grazie alla voce di associazioni, aziende partner e competence center. Donald Wich, Amministratore Delegato di Messe Frankfurt Italia: “Una nuova tappa nel percorso digitale di SPS Italia. Saranno di nuovo Digital Days, l’evento nato per dare manforte ai nostri partner che presenteranno le migliori soluzioni di automazione e digitale per l’industria e saranno i primi utilizzatori della nuova funzione di

matchmaking sulla piattaforma Contact Place. Nell’ultimo anno il progetto di SPS Italia ha avuto uno sprint dal punto di vista digitale. Siamo pronti per quello che sarà il futuro prossimo dell’industria fieristica, nel quale la manifestazione in presenza tornerà a essere l’appuntamento di riferimento, valorizzato dagli strumenti digitali che ne amplificheranno le opportunità”. Tra gli interventi della conferenza stampa quello di Fabrizio Scovenna, Presidente ANIE Automazione, che in apertura, dati alla mano, ha inquadrato l’andamento del settore: “Presentiamo oggi la nuova edizione dell’Osservatorio dell’industria italiana dell’automazione che, dal punto di vista del mercato, offre una panoramica su un anno, il 2020, profondamente segnato dalla pandemia e dal lockdown. Segnali positivi si registrano in

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questi primi mesi del 2021 con una consistente ripresa degli ordini e forti indizi di crescita. In tale scenario, permane intatto il nostro compito di promuovere le tecnologie che abilitano il processo di trasformazione digitale anche attraverso fiere ed eventi. Siamo certi che gli SPS Italia Digital Days replicheranno, anzi incrementeranno il successo dello scorso anno, grazie ai contenuti e alle soluzioni innovative presentate. Ma l’attuale situazione ci consente di iniziare a programmare in sicurezza anche eventi in presenza: per rispondere alle richieste delle nostre aziende riprenderemo nel prossimo autunno i Forum dedicati al Software Industriale e alla Meccatronica, con nuove opportunità di networking per gli operatori del mercato”. Nell’evento di presentazione il focus è stato anche sul rapporto innovazione e territorio, grazie alla partecipazione di Artes e MADE - Competence Center Industria 4.0, che si incontreranno nuovamente mercoledì 26 maggio nella tavola rotonda che vedrà il coinvolgimento di tutti i Competence Center. Infine, sotto la moderazione di Francesca Selva, Vice President Marketing & Events Messe Frankfurt Italia, è stata lanciata ufficialmente l’iniziativa “She SPS Italia, do you?”, per la valorizzazione del contributo femminile nell’ambito delle tecnologie per l’industria.


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64 Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio 2021


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Sono migliaia i bambini come Amir che ancora oggi in Kenya non hanno accesso all’acqua pulita. La sete e le scarse condizioni igieniche li mettono in pericolo, contano sul tuo aiuto. L’acqua è un loro diritto fondamentale. Insieme ad ActionAid puoi donare loro acqua pulita. Con un sms possiamo salvare la loro vita adesso.

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Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio 2021

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ACOPOS 6D consente di muovere liberamente i prodotti in uno spazio di lavorazione aperto – senza i vincoli del classico flusso produttivo sequenziale. La levitazione magnetica introduce sei gradi di libertà, per una densità di operazioni per superficie occupata senza precedenti. | n. 4 | Maggio 2021 Rassegna dell’Imballaggio


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