Rassegna dell'imballaggio n.4 - Maggio/Giugno 2023

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AutomAzione 4.0 per la transizione digitale

Automazione e digitale aiutano le imprese manifatturiere ad affrontare la sfida della sostenibilità puntando sulla Circular Economy come nuova frontiera di business. A SPS Italia (Parma, 23-25 maggio) sarà possibile conoscere gli ultimi sviluppi del percorso condiviso che punta ad una produzione sostenibile, umanocentrica e resiliente. pagina 5

PhArmAceuticAl PAck Aging safety is what counts

The demand for pharmaceutical products is increasing worldwide, with more and more medications being launched onto the market in ever shorter periods of time. They all have to be packaged hygienically and safely, meeting strict legal requirements. This places high demands on packaging materials, filling processes and packaging machines. page 30

nobilitAzione digitAle per effetti speciali garantiti

Con le tecnologie di nobilitazione digitale si hanno a disposizione incredibili possibilità per rendere ciò che viene stampato unico. Se sapientemente combinate, le diverse tecnologie di stampa e nobilitazione hanno la capacità di fornire allo stampato effetti multisensoriali, che attirano lo sguardo dell’interlocutore e lasciano un ricordo impresso nella sua memoria. pagina 54

➧ IMBALLAGGI INDUSTRIALI

Le merci prodotte in tutto il mondo sono in gran parte destinate all’esportazione e devono quindi essere imballate in modo sicuro, rispettando requisiti elevati. L’industria degli imballaggi reagisce costantemente trovando nuove soluzioni per rendere il trasporto ancora più sicuro, più tracciabile e più conveniente. pagina 21

➧ BEST PACKAGING 2023

Sono stati premiati in occasione della Milano Design Week i 9 vincitori dell’edizione 2023 del contest Best Packaging promosso da Istituto Italiano Imballaggio e dedicato al tema del Quality Design. pagina 58

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Maggio/Giugno | 4 | Anno 2023

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SOMMARIO

PRIMOPIANO

4 L’industria italiana di fronte a nuove sfide

5 Verso un’industria sostenibile, umano centrica e resiliente

8 SPS Italia, innovativa per vocazione!

9 B&R, Orange Lab e tante altre novità

10 Yaskawa per una digitalizzazione sostenibile

11 Dal prototipo alla manutenzione con le soluzioni KEBA

12 Datalogic, partner per l’automazione dei processi

13 Wittenstein, nuovi riduttori NTP e non solo…

14 igus, soluzioni per la transizione digitale

15 La trasformazione digitale accelera con Siemens Xcelerator

16 Mitsubishi Electric, un “district” per l’automazione industriale

17 Confezionamento secondario automatizzato con le soluzioni di Pilz

FAttI&TENDENZE

18 Industrial packaging for safe travels around the globe

21 Imballaggi industriali per trasporti sicuri in tutto il mondo

Rassegna

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Direttore Responsabile

Stefano Legnani

Coordinamento editoriale

Chiara Bezzi

chiara.bezzi@innovativepress.eu

Marketing e Vendita

Katia Pasquali

katia.pasquali@innovativepress.eu

Redazione

Silvia Ballabio

Chiara Riccardi

Grafica e impaginazione

Amalia Pari

23 Nuove frontiere per gli imballaggi in cartone ondulato

24 Benvenuti al Sud per la community flexo del packaging

DOSSIER

26 Quarta gamma cresce a valore e a volume

FOCUS

30 Pharmaceutical packaging, safety is what counts

33 Confezionamento nel pharma, la sicurezza prima di tutto

AzIende&STRATEGIE

34 Edigit TiKappaPi Group, strumenti e know how per fare crescere le imprese

36 Marchesini Group acquisisce la milanese M.A.R.

38 Il Gruppo IMA punta sull’e-commerce

PROdOttI&TECNLOGIE

40 Tasca porta schemi digitale Rittal ePOCKET

42 Tutti i vantaggi delle soluzioni Leister

44 VOLTA, la pistola applicatrice per hot melt con elevato potenziale di risparmio

46 Q-Line, Zünd porta il taglio ad un altro livello

48 Gimatic, tecnologia collaborativa e certificata

CAseHISTORY

50 Prestazioni inedite con ACOPOStrak di B&R

51 Agricola Merlino, filosofia green anche nel packaging

52 Casalini e Viscardi, nuovi traguardi per crescere e competere

COnveRtIng&LABEL

54 Nobilitazione digitale per effetti speciali garantiti

PAckAgIng desIgn

58 Best Packaging 2023, proclamati i vincitori!

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Rassegna dell’imballaggio

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IMBALLAGGIOdell’ SCIENZA TECNOLOGIA E AR TE D EL PA CKAGIN G
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Il netwORk
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Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023

PrimoPIANO

L’industria italiana di fronte a nuove sfide

Trasformazione digitale, transizione energetica, mobilità sostenibile. Da anni l’industria produttiva si trova davanti a sfide complesse, che richiedono nuove competenze e la creazione di nuove opportunità lavorative.

Afine 2022, secondo l’Istat, l’industria italiana contava oltre 4 milioni e 600 mila addetti, in linea con lo scorso anno, ed entro maggio, senza considerare le uscite, si prevede l’ingresso di 385.330 nuove unità. Ma al di là delle variazioni nella forza lavoro, c’è un elemento imprescindibile per le aziende per creare innovazione e sviluppo sostenibile: la formazione. Secondo i dati dell’ultimo Osservatorio MECSPE, metà delle imprese ritiene di possedere le competenze necessarie per la trasformazione 4.0. A questi si aggiunge quel 9% di aziende che ha assunto personale già formato e il 14% che ha intenzione di farlo. Fa da contraltare circa il 27% del campione, che ancora non si ritiene pienamente pronto.

Formazione essenziale per l’industria Made in Italy

Da quanto emerge dall’Osservatorio, circa 4 realtà su 10 conoscono e utilizzano gli strumenti di supporto alla formazione continua come fondi interprofessionali o il Fondo Competenze. Per il 2023, il 31% degli imprenditori prevede di richiedere il credito di imposta formazione 4.0, l’incentivo messo a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Sale anche l’attenzione alle partnership con Università e ITS, con quasi la metà che ha già stretto una collaborazione. La formazione è protagonista anche del PNRR, che ha previsto uno stanziamento di 350 milioni per Competence Center e Digital Innovation Hub per il 2021 - 2026. Attualmente è circa l’8% delle aziende ad aver già collaborato con queste realtà.

Pur registrando un rallentamento nella seconda metà dello scorso anno, il fatturato dell’industria nel 2022 ha registrato nel complesso una crescita annua sensibile, pari a +18,0%. Un comparto, quello dell’industria manifatturiera, che con le sue 457mila imprese attive si conferma un pilastro per il tessuto produttivo italiano. Sulla scia di questi risultati, anche le previsioni per

il 2023 mostrano uno scenario positivo, ma bisognerà capire come evolveranno alcuni fattori esterni che non dipendono direttamente dalle imprese (caro energia, inflazione, evoluzione della guerra Russia-Ucraina). Ben 8 imprenditori su 10 prevedono di chiudere il 2023 con un fatturato in aumento o stabile, potendo contare su una previsione di crescita del mercato nei prossimi tre anni. Si tratta di imprese che continuano a puntare sulla crescita, in termini di aumento dimensionale, ampliamento della produzione in nuovi settori o internazionalizzazione.

Risorse e incentivi per la trasformazione

Le aziende manifatturiere devono spingere l’acceleratore verso un percorso di trasformazione digitale: un primo passo è stato già fatto, dato che a oggi quasi 7 aziende su 10 dichiarano di aver avuto nell’ultimo anno (mediamente o molto/abbastanza) una crescita digitale, ma bisogna continuare a investire. Per un “salto” di questa portata servono competenze adeguate e su questo le nostre imprese si dividono: da un lato chi ha già formato o assunto personale con formazione adeguata a fare fronte alla trasformazione 4.0 (59%) e dall’altro chi ritiene di non essere ancora pronto (27%). Ed è proprio sulla formazione che i Competence Center, istituiti dal MISE con l’obiettivo di supportare le imprese nella rivoluzione in chiave di Industria 4.0, possono fornire un supporto prezioso per la crescita del comparto, anche se ad oggi sono ancora poco sfruttati dalle imprese (solo dal 7%). Per migliorare i processi di digitalizzazione e il loro livello di competenze gli imprenditori hanno bisogno di risorse e incentivi. Su questo un aiuto arriva dal Piano Nazionale Transizione 4.0 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che prevede crediti d’imposta per stimolare investimenti in beni strumentali, in ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, anche nell’ambito green, e in formazione.

I primi risultati già si vedono: oltre la metà degli imprenditori (53%) dichiara di averne già usufruito e quasi 2 su 10 contano di farlo entro il 2023. Guardando all’anno in corso, quasi 4 su 10 pensano di richiedere incentivi per l’acquisto di beni strumentali utili alla trasformazione digitale e il 31% per la formazione 4.0; quasi un terzo, al contrario, non vuole usufruirne.

4 Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023

4.0

Verso un’industria sostenibile, umanocentrica e resiliente

Il terzo incontro di SPS Italia On Tour si è svolto a Rimini e ha coinvolto fornitori di tecnologia e alcune importanti realtà imprenditoriali per discutere i temi legati all’innovazione e alla sostenibilità nella fabbrica per una crescente resilienza dei cicli produttivi. L’evento è stato moderato da Chiara Bezzi, caporedattore di Rassegna dell’Imballaggio.

Il terzo incontro di avvicinamento a SPS Italia, la fiera dell’automazione e del digitale per l’industria che si svolgerà dal 23 al 25 maggio a Parma, si è svolto presso l’Ecoarea Better Living di Cerasolo, Rimini. L’appuntamento ha trattato i temi più attuali legati all’innovazione e alla sostenibilità nella fabbrica, come Industry 5.0, Efficienza energetica, Internet of Things, per una crescente resilienza dei cicli produttivi.

Donald Wich, Amministratore Delegato di Messe Frankfurt Italia, ha fatto gli onori di casa: “Per questa terza tappa siamo tornati in Emilia Romagna, regione il cui tessuto industriale è di primissimo ordine. Si parla di circa 3400 aziende, oltre 180.000 addetti, e con delle eccellenze a livello mondiale come, ad esempio, i macchinari per l’imballaggio. Anche in termini di performance economica l’Emilia Romagna è sopra la media nazionale, sia per quel che riguarda la crescita del PIL sia per la crescita dell’export e, in base a degli studi, uno dei motivi per cui l’industria di questa regione è particolarmente competitiva sui mercati internazionali è l’adozione da parte delle aziende delle tecnologie 4.0”.

Di seguito, l’intervento di Francesco Leoni, Partner Porsche Consulting, che ha sottolineato come una supply chain resiliente possa essere basata su un prodotto pensato in maniera tale da ridurre i rischi derivanti da eventi imprevisti attraverso una progettazio-

ne delle scelte tecnologiche flessibili. Come si può procedere: 1) creare un chiaro database dei componenti del prodotto; 2) collegarlo ad una capacità futura di demand e capacity anche della supply chain; 3) condurre un risk assestment strutturato. Da questa base si può determinare la strategia di acquisto e identificare i fornitori con cui intessere una relazione. Strutturare all’interno del prodotto delle alternative tecniche, quindi garantire che il prodotto sia flessibile rispetto ai rischi precedentemente individuati.

Per un’industria umanocentrica

Il primo panel, incentrato sul tema dell’industria umanocentrica, ha visto l’intervento di 40Factory, Tex Automation, Arduino e Orobix.

Camillo Ghelfi, CEO di 40Factory, riguardo al nuovo paradigma produttivo Industria 5.0, ha individuato tre effetti legati all’impatto che avrà sulle aziende: creazione di organizzazioni aziendali dato-centriche, ricapitalizzazione delle conoscenze interne alle aziende e affiancamento di nuovi modelli di business a quelli prodotto-centrici esistenti. Riguardo alle organizzazioni dato-centriche, l’industria 4.0 parla di trasformare i dati in informazioni oggettive che consentano di prendere decisioni più efficienti e quindi più sostenibili. La ricapitalizzazione della conoscenza significa usare le nuove tecnologie, compresa l’intelligenza artificiale, per sfruttare appieno le conoscenze pregresse e future. I nuovi modelli di business devono affiancare una logica prodotto-centrica con un servizio che consenta una maggiore sostenibilità economica in una situazione di costante fluttuazione.

Dario Zatton, Area Manager per il Triveneto e Product Manager per i prodotti software Industri 4.0 di Tex Automation, ha posto l’accento sul fatto che l’Industry 5.0 porta l’uomo al centro del processo produttivo, ma non è così semplice fare questo passaggio, soprattutto per le piccole e medie imprese, perché richiede investimenti importanti. Per supportare tale transizione, Tex Automation ha quindi creato un sistema di licenze che consente di aggregare le conoscenze dei system integrator che operano nelle

5 Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023 automazione

PMI per renderle disponibili in vari ambiti, così da creare un qualcosa che consenta di capitalizzare gli investimenti da parte delle aziende che acquistano il software per il 4.0.

Adriano Chinello, PRO Business Unit Leader di Arduino, ha sottolineato come la proposta di Arduino abbia sempre posto l’uomo al centro, proprio perché ha una grande capacità di adattarsi per realizzare soluzioni customizzate. La PRO Business Unit affianca quelle aziende che, dopo la rapida realizzazione di prototipi, intendono continuare a sfruttare la tecnologia Arduino per la produzione di piccole o medie serie, con una modularità che consenta loro di sostituire gli elementi in caso di problemi di approvvigionamento o obsolescenza, senza dover cambiare la struttura di prodotto e nemmeno il software applicativo.

Gabriele Conti, Sales Account / Vision System Expert di Orobix, ha osservato come l’interazione con l’Intelligenza Artificiale sottintende l’importanza dell’uomo nell’approcciarsi a queste nuove tecnologie perché, come l’intelligenza umana, anche l’AI è basata su un modello che non può prescindere da quello che è l’aspetto dell’apprendimento. In tal senso, l’intelligenza artificiale richiede una guida che le fornisca dati di qualità, tali da poter essere usati in maniera efficace. L’uomo, quindi, assume un ruolo prioritario in quanto rappresenta l’esperienza e la conoscenza capace di elaborare i dati ricavati dalle macchine in modo utile all’Intelligenza Artificiale.

La mattinata è poi proseguita con l’intervento di Marco Vecchio, Direttore di ANIE Automazione, che ha voluto sottolineare come la tecnologia di automazione è abilitante di quelle che sono le transizioni della sostenibilità eco-green e la digitalizzazione, che vanno di pari passo.

Per un’industria sostenibile

Il secondo panel si è concentrato sul tema della sostenibilità. Sono intervenute B&R Automazione Industriale, Nord Drivesystem Italia, Bosch Rexroth, Ram Service.

Michele Paolizzi, Global Account Manager / Sales Engineer B&R Automazione Industriale, ha dato risalto al fatto che la sostenibilità debba an-

dare di pari passo con i vantaggi, sia per i fornitori sia per i clienti e i prodotti immessi sul mercato. Ad esempio, investire in R&D ha permesso a B&R di sviluppare componenti che impiegano materiali che migliorano le performance e consentono stadi di potenza dell’elettronica più efficienti e minori consumi. Queste nuove tecnologie comportano quindi grossi benefici ai clienti in termini di produttività, risparmio e sostenibilità.

Giacomo Olgiati, Application Engineer Electronic Nord Drivesystem Italia, ha precisato quanto sia importante quantificare già in fase progettuale i vantaggi economici derivanti dall’impiego di prodotti ad alta efficienza per far superare alle aziende lo scoglio dell’investimento iniziale. Le soluzioni più innovative, infatti, offrono una riduzione del costo totale di possesso (TCO), dovuto sia ai minori consumi energetici che a costi di mantenimento più contenuti e, di conseguenza, un rientro più rapido dell’investimento.

Riccardo Patat, Head of Sales Product Mgmt Industrial Hydraulics Bosch Rexroth, interpellato sulla possibilità di ripensare a un nuovo modello produttivo che riesca a coniugare le esigenze del mercato di oggi con la vita delle future generazioni, ha voluto sottolineare come l’automazione moderna si presenti come un sistema aperto e che scalabilità e network siano due elementi fondamentali per una componentistica capace di creare una rete con gli altri elementi presenti all’interno dei macchinari. Bosch Rexroth sta inoltre sviluppando una piattaforma di automazione che rispetta questa apertura, in particolare verso le nuove generazioni di utilizzatori, che potranno usare il linguaggio moderno per creare software, cosicché le loro idee possano diventare le soluzioni che verranno poi declinate sulle macchine. Andrea Monica, Responsabile commerciale e marketing - Project manager Ram Service, ha precisato come quello della sostenibilità sia un tema che si affianca molto bene alla manutenzione. Riparare piuttosto che sostituire è un concetto che trova nel revamping delle macchine industriali un elemento riconducibile alla sostenibilità. Affrontare un progetto di revamping ha molteplici vantaggi per un’officina meccanica, dove il miglioramento delle prestazioni è il principale obiettivo. Benefici si hanno anche sull’aspetto formativo, perché un operatore che utilizza una macchina che ha subito un revamping ne conosce già il funzionamento, gli ingombri e le caratteristiche.

Al termine del panel, l’intervento di Paolo Pasini, HR Department Development Unitec, azienda che sviluppa impianti per la calibrazione e la selezione della qualità di frutta e verdura. Sono tecno-

6 Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023
Un momento della tavola rotonda SPS Italia on tour di Rimini

automazione 4.0

logie per la lavorazione di frutta ed ortaggi freschi che aiutano a ridurre notevolmente lo spreco alimentare e ad aumentare i benefici in termini di sostenibilità ambientale, perché consentono di selezionare frutta e verdura al giusto grado di maturazione così da garantire una lunga vita sugli scaffali e, allo stesso tempo, in grado di soddisfare i bisogni dei clienti in termini di estetica.

Per un’industria resiliente

Il terzo panel si è focalizzato sulla resilienza aziendale e ha visto l’intervento di Beckhoff Automation, Ixon Cloud, Miraitek4.0, Omron Electronics e Lenze Italia. Paride D’Alessandro, Area Sales Manager Beckhoff Automation, ha spiegato che, quando si parla di resilienza nel contesto industriale, si intende un concetto volto a irrobustire il sistema e a renderlo ‘tollerante’ a tutta una serie di malfunzionamenti nella catena produttiva o a problematiche come possono essere crisi ecologiche, economiche e quant’altro. A livello di robotica industriale, si declina come una componente che va a intervenire su lavorazioni semplici e a coadiuvare il lavoratore nel contesto lavorativo. Questo, abbinato all’automazione industriale, riesce a produrre un’efficienza nell’ambito produttivo.

Gabriele Galli, Solution Engineer IXON Cloud, ha sottolineato come l’uso di piattaforme IIoT in combinazione con il cloud permette ai costruttori di macchinari industriali di monitorarne l’intero ciclo di vita. La raccolta, l’archiviazione e l’analisi di dati storici e in tempo reale, permettono di ottenere informazioni cruciali per l’ottimizzazione del funzionamento e della manutenzione sul campo, oltre a favorire il miglioramento della progettazione dei macchinari di nuova generazione. Ne conseguono una migliore collaborazione tra il costruttore e l’end user, un miglioramento tecnologico continuo, un migliore utilizzo delle materie prime, maggiore produttività ed efficienza energetica, riduzione degli sprechi e, di conseguenza, una maggiore resilienza del settore manifatturiero.

Sergio Cassinelli, amministratore delegato di Miraitek4.0, ha ribadito il concetto che raccogliere i dati è fondamentale per poter ottimizzare quello che avviene sia nei processi produttivi sia all’interno di una macchina. Miraitek4.0 si sta muovendo sempre più verso il concetto di servitizzazione, ma è un percorso che dev’essere implementato a passaggi intermedi. Le informazioni raccolte e processate sono necessarie per accrescere la conoscenza dell’impianto e quindi sviluppare un modello che consenta di arrivare al concetto finale che potrebbe essere quello del ‘pay per use’. L’industrial digital analytics serve per mettere il costruttore nella situazione di operare al meglio sul bene che lui produce per i suoi clienti e quindi di ottimizzare l’uso che ne viene fatto del bene stesso.

Marco Mina, Key Account Manager Robotics Omron Electronics, ha commentato come nell’industria si sia passati da un concetto di mass production in grandi volumi a un concetto di mass customization, quindi una personalizzazione di massa in piccoli volumi ottenuta aumentando la flessibilità delle macchine. Il passo successivo sarà l’integrazione completa tra uomo e macchina, sfruttando la flessibilità dell’uomo unita alla potenzialità di produzione delle macchine. Il risultato è un’industria più flessibile ed intelligente, dove le persone sono parte fondamentale del processo e in cui, su una base solida di automazione industriale come quella offerta da Omron Electronics, poggiano le nuove tecnologie come il 5G, la robotica collaborativa e autonoma, la realtà aumentata e l’intelligenza artificiale.

Marco Lombardi, Mechatronic & Intralogistic Manager Lenze Italia, ha spiegato che resilienza per Lenze significa impegnarsi per mantenere le produzioni entro il perimetro Europeo, ma anche avere investito in tempi di Covid in modo importante per assicurare alla maggior parte dei propri prodotti, in particolar modo quelli elettronici, almeno due fornitori con produzioni basate in Europa o nazioni meno soggette a rischi geopolitici.

7 Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023

PrimoPIANO SPS Italia

innovativa per vocazione!

Dal 23 al 25 maggio 2023 torna a Parma SPS Italia, evento di riferimento per i protagonisti dell’automazione e del digitale per l’industria intelligente e sostenibile. Ne abbiamo parlato con Greta Moretto, Marketing Communication Domestic Event Director, e Daniele Lopizzo, Show Director di Messe Frankfurt Italia.

➣ In pochi anni la fiera è cresciuta rapidamente. Come si presenta oggi l’undicesima edizione e perché è importante esserci?

Daniele Lopizzo: Quest’anno SPS Italia si presenta in modo più vivo che mai. In questa edizione ci saranno 6 padiglioni e circa 800 espositori, di cui il 20% sono espositori nuovi, sintomo che l’automazione digitale per l’industria è un settore che sta crescendo ed evolvendo, pronto a offrire sempre più prodotti e, soprattutto, soluzioni. È importante esserci proprio perché a SPS saranno disponibili soluzioni che mostrano il futuro 4.0, più sostenibile e più integrato per la manifattura italiana.

➣ Insieme al Comitato Scientifico SPS Italia vuole porsi al fianco del settore manifatturiero italiano nel suo percorso verso l’automazione e il digitale. In che modo?

Greta Moretto: Per noi il Comitato Scientifico ha un ruolo molto importante perché raccoglie più di 100 aziende provenienti dal manifatturiero italiano, oltre a professori universitari. Per noi è essenziale nel favorire l’identificazione dei trend e di tutti i contenuti e le attività di SPS Italia. Quest’anno ci rende ancora più orgogliosi in quanto ha steso il Position Paper, un documento con cui si vuole prendere effettivamente posizione rispetto ai bisogni tecnologici delle aziende in Italia e tracciare linee guida che possano aiutare imprenditori di piccole e medie imprese e i responsabili tecnici. Avremo l’opportunità di presentarlo durante la cerimonia inaugurale di SPS Italia, la mattina del 23 maggio. Il Comitato Scientifico è determinante anche nella scelta dei temi che saranno al centro dei convegni e degli eventi durante SPS Italia quali 5G, cyber security, metaverso industriale, etica, robotica e intelligenza artificiale. Al centro del palinsesto convegnistico ci sarà poi la sostenibilità ambientale e sociale.

➣ Quest’anno il progetto “District 4.0”, che punta i riflettori sulla trasformazione dell’industria in ottica 4.0, includerà una nuova area tematica. Di cosa si tratta?

Daniele Lopizzo: Il progetto “District 4.0” vuole portare soluzioni per la manifattura italiana. Tradizionalmente abbiamo puntato su Digital & Software, Automazione Avanzata, Robotica & Meccatronica e Additive Manufacturing. La novità di quest’anno sarà

il progetto Sustainable Innovation, che occuperà il padiglione 4 e presenterà soluzioni, demo, case history e convegni a tema sostenibilità: cosa possono fare l’automazione e il digitale per la transizione ecologica e un maggior riutilizzo delle materie prime?

➣ Oltre che un partner per l’industria di oggi, SPS Italia vuole essere di supporto anche per i professionisti di domani, con diversi progetti formativi e inclusivi. Ce ne parla?

Greta Moretto: Abbiamo a cuore il tema della formazione. Dalla prima edizione SPS Italia ha come protagonisti gli studenti, i professori, le scuole e le università. Gli studenti potranno venire a conoscere e a parlare con gli espositori grazie a una serie di lezioni che si terranno durante le giornate di SPS. Ma quest’anno abbiamo organizzato anche alcune iniziative che anticipano la fiera: innanzitutto un manifesto delle competenze che ha l’obiettivo di porsi come strumento concreto sia per gli studenti che per i docenti, le istituzioni e le famiglie. Abbiamo poi dato alle scuole, durante i nostri appuntamenti di avvicinamento alla fiera SPS Italia On Tour, l’opportunità di partecipare grazie a live streaming alle cinque tappe in giro per l’Italia. È nostro obiettivo mettere sempre di più in contatto industria e mondo accademico. Parlando di sostenibilità sociale, inoltre, si apre il tema dell’empowerment femminile in quanto in questo settore si sente la carenza di figure femminili che si occupino effettivamente di tecnologia e di industria. Per questo abbiamo lanciato una community, She SPS Italia, e invitiamo tutte le donne operanti in questo settore a farne parte e a seguirci con le iniziative che stiamo conducendo, tra cui le interviste che raccontano le storie di queste donne e le portano al pubblico. Inoltre, il secondo giorno di SPS Italia si terrà un evento di networking.

Inquadra il QR code per guardare l’intervista

8 Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023
Daniele Lopizzo, Show Director, e Greta Moretto, Marketing Communication Domestic Event Director di Messe Frankfurt Italia

automazione 4.0

B&R orange lab e tante altre novità

Flessibilità, resilienza, modularità, digitalizzazione e sostenibilità: sono queste le parole chiave che guideranno la presenza di B&R alla prossima edizione di SPS Italia.

➣ Quali sono le motivazioni che vi portano a partecipare a SPS Italia?

SPS Italia si presenta come il riferimento per l’automazione in generale, per le soluzioni tecnologiche sia hardware che software per l’industria. Partecipare significa per noi incontrare i clienti storici e scoprire nuovi clienti potenziali. Per noi l’edizione 2023 sarà diversa: vogliamo portare a SPS il nostro concetto dell’Orange Lab e oltretutto saremo in una nuova posizione, ovvero nel District 4.0.

➣ La quantità e la qualità dei dati acquisibili sta cambiando l’approccio IT. Cosa devono aspettarsi i costruttori di macchine da una realtà come B&R?

In B&R stiamo lavorando anche nella direzione del mondo IT. Stiamo sviluppando un sistema operativo potenziato crossover che permetta di avvicinare il mondo IT a quello OT. Tipicamente i linguaggi utilizzati dai sistemi di controllo industriali, dai PLC non sono gli stessi utilizzati nel mondo IT che di norma sono di più alto livello e permettono di sviluppare applicazioni complesse in maniera semplificata. Quello che stiamo facendo con il nuovo sistema operativo exOS è rendere i controllori intelligenti e in

grado di comprendere i linguaggi di programmazione legati al mondo IT. Stiamo lavorando moltissimo in questa direzione ma anche in quella più classica dell’analisi del dato, del condition monitoring legato ad una ottimizzazione della produzione o della manutenzione e infatti saremo presenti a SPS anche nello stand ANIE dell’OPC UA.

➣ Quali sono i vantaggi delle soluzioni che presentate a SPS Italia in ottica di sviluppo sostenibile?

La sostenibilità è un fil rouge del nostro 2023, che ci sta accompagnando nelle nostre scelte, e lo è anche per SPS. In fiera per noi la sostenibilità sarà presente sia a livello di tecnologia, come ad esempio nelle scelte dei materiali in ottica green, a livello di Ricerca & Sviluppo, o nelle tecniche costruttive ma non soltanto. Ci saranno esempi di come noi di B&R cerchiamo di fare delle scelte green quotidianamente. Mostreremo il Building Management System che viene utilizzato nel nostro headquarters milanese per monitorare tutte le grandezze tipiche dell’edificio (consumo dell’acqua, luci, energia in generale etc) e che è basato sulla nostra tecnologia.

SPS Italia - PAD. 7 STAND B008

Inquadra il QR code per l’intervista

9 Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023

PrimoPIANO

Yaskawa per una digitalizzazione sostenibile

Smart Production Solutions è l’acronimo di SPS e potrebbe essere anche la sintesi della proposta di Yaskawa che comprende tecnologie abilitanti per ottenere un’industria intelligente, digitale e flessibile.

Intervista a Italo Holguin Scacco, Manager Application Engineering di Yaskawa Italia

➣ Che valore ha per Yaskawa la partecipazione ad una manifestazione come SPS Italia?

Diamo un valore molto elevato alla fiera e crediamo che quest’anno abbia una valenza ancora maggiore, in quanto sarà la prima manifestazione dopo la pandemia senza le restrizioni e i distanziamenti a cui ci eravamo purtroppo abituati. Abbiamo grandi aspettative: ci aspettiamo un afflusso con numeri pre-pandemici e siamo entusiasti di poter condividere con i visitatori e i nostri clienti le novità che abbiamo preparato. SPS è l’acronimo di Smart Production Solutions ed è esattamente quello che noi proponiamo attraverso i3-Mechatronics, la nostra tecnologia abilitante per avere un’industria intelligente, digitale e flessibile e, in sintesi, una digita lizzazione sostenibile.

➣ In ottica di sviluppo Industry 5.0, quale sarà il prossimo futuro della collaborazione uomo-macchina?

Il futuro è il consolidamento del rinascimento digitale in atto, trainato da tecnologie come IIoT (Industrial IoT) e AI. Un processo in divenire che si articola per noi attorno ad alcuni temi portanti, il primo dei quali è la data security. Viviamo in tempi in cui è sempre più necessario proteggere il know-how, gli investimenti, la proprietà intellettuale. L’IIoT ben si presta a garantire questo obiettivo critico in quanto combina la facilità delle tecnologie consumer con la robustezza/resilienza delle applicazioni industriali. Altro tema fondamentale è l’EDGE Computing. La raccolta dei dati a livello di servo azionamento e l’analisi “in loco” degli stessi permette un rapido miglioramento e un’ottimizzazione del processo industriale. Tecnologie come il 5G rendono possibile creare l’infrastruttura necessaria e offrono così un’alternativa al classico Cloud Computing che finora è stato impiegato in modo massiccio. In questo campo stiamo portando importanti sviluppi attraverso la combinazione della tecnologia meccatronica con le digital data solutions. Il terzo elemento portante, su cui siamo molto attivi, è quello che chiamiamo Humatronics, ovvero l’elettronica applicata all’uomo: tecnologie come esoscheletri e applicazioni biomediche.

Ultimo elemento è la robotica: non solo la già nota robotica industriale e collaborativa ma anche le sue declinazioni in ambiti non prettamente industriali.

Quali soluzioni presentate a SPS Italia e quali sono le peculiarità di questi sistemi?

A SPS Italia 2023 presentiamo la nostra innovativa piattaforma di automazione i3 Control: “Unico come le tue esigenze” (“As individual as your needs”). In attesa di ulteriori aggiunte al portafoglio i³ CONTROL, a SPS Italia 2023 faranno il loro debutto sul mercato nazionale anche l’ambiente software appositamente sviluppato, i³ Engineer, e il primo controller di macchina di questa nuova piattaformaiC9210-PN. Le novità, in questo caso, sono numerose: l’affiancamento di EtherCAT come rete real-time oltre al leggendario Mechatrolink, l’adozione di Linux come sistema operativo, un micro-processore proprietario tipo ARM multicore, il supporto di linguaggi come C++, C#, Phyton, Matlab SimulinK, oltre al consolidato IEC_PLC Open, le funzionalità di Data Security e Data-encription a livello controller che rendono superfluo il ricorso a device esterni, la gestione multiutente e il controllo di accesso sicuro al controller per proteggere la proprietà intellettuale, senza dimenticare la gestione nativa di cinematiche robotiche. Il tutto arricchito dalle prestazioni e dall’affidabilità che il mercato tradizionalmente ci riconosce.

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10 Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023
SPS Italia - PAD. 5 STAND E026

4.0 dal prototipo alla manutenzione con le soluzioni KEBA

A Parma KEBA proporrà una selezione delle sue soluzioni complete, hardware e software, per l’automazione industriale, mostrando come queste possano migliorare il lavoro degli operatori in termini di efficienza e sicurezza.

➣ Qual è la ragione della partecipazione di KEBA a SPS Italia e cosa vi aspettate da questo evento?

SPS Italia rappresenta una preziosa opportunità di tornare ad incontrare, finalmente in presenza, i nostri clienti e partner per poter parlare con loro dei nostri progetti dopo un anno difficile come il 2022, durante il quale KEBA si è prodigata per cercare di garantire le consegne ai clienti nonostante le difficoltà della catena di fornitura. Siamo riusciti a non lasciare indietro nessuna consegna, scegliendo come priorità quella di non penalizzare la produzione dei clienti.

➣ Guardando alla collaborazione uomo-macchina in campo industriale, quale sarà il ruolo dell’uomo nel futuro dell’Industry 5.0?

L’industria 5.0 rappresenta un’evoluzione nella quale c’è un’interazione più stretta tra tecnologia informatica, robotica e intelligenza artificiale. Sarà un’industria collaborativa, caratterizzata dalla cooperazione tra macchine e esseri umani. Ci aspettiamo interazioni sempre più efficienti e virtuose. Tra queste citiamo i cobot, ovvero i robot collaborativi, e i robot mobili, gli AMR, che integrati nei processi industriali potranno automatizzare i compiti più ripetitivi e banali. Una delle paure associate a queste nuove tecnologie è la perdita dei posti di lavoro. KEBA ritiene che il loro utilizzo possa invece rendere i luoghi di lavoro più inclusivi e sicuri per i lavoratori, oltre ad aumentarne la soddisfazione e il benessere. Le tecnologie relative all’intelligenza artificiale, così come gli strumenti di realtà virtuale e aumentata, possono essere utilizzati anche per guidare l’operatore a svolgere compiti più specializzati che altrimenti richiederebbero competenze e formazioni specifiche.

➣ Prendendo ad esempio le soluzioni che porterete ad SPS, in che modo queste consentono di migliorare il lavoro degli operatori?

La soluzione più interessante è il pannello multi touch wireless KeTop basato sul sistema operativo Windows 10 IoT, quindi su una tecnologia conosciuta da tutti gli operatori. Il pannello integra al suo interno dispositivi di sicurezza come i pulsanti di emergenza e di presenza uomo certificati, per garantire la massima mobilità ed efficienza dell’operatore che in tutta sicurezza può sia effettuare le operazioni di programmazione o cambio parametri di

una macchina ma può anche entrare in aree a rischio (con la necessaria registrazione da parte del pannello). Un’altra novità interessante è KeWheel, un selettore rotativo a regolazione variabile che a seconda del contesto operativo e delle visioni richieste dal programma di interfaccia uomo-macchina consente di modificare la sensibilità e la regolazione del selettore che può diventare un volantino o avere la regolazione di classico potenziometro da macchina utensile oppure ancora un selettore multi posizione. Venendo più nello specifico, nel campo dell’automazione e della robotica, presentiamo due soluzioni che riguardano due fasi concettualmente diverse dello sviluppo progetto. La prima è relativa alla manutenzione predittiva. Abbiamo delle funzionalità integrate sui nostri azionamenti modulari (serie D3) che realizzano una elaborazione a bordo azionamento e rendono disponibili al PLC di macchina pochi parametri che rappresentano i valori di energia assorbita, calcolati per diversi range di frequenza, da un motore elettrico durante un ciclo di lavoro. Questa informazione, così semplificata, consente di verificare immediatamente un’eventuale anomalia nella gestione di un carico meccanico. In questo modo si semplifica il lavoro di manutenzione, mettendo a disposizione dei dati che possono prevenire i fermi macchina. Esistono anche strumenti interessanti legati invece alla prototipazione e allo studio di linee, come ad esempio il Motion Analyser, una funzione integrata nel nostro ambiente di sviluppo KeStudio che mette a disposizione un ambiente 3D di simulazione molto preciso che consente di simulare su piattaforma PC le prestazioni di una linea di motion dove sono integrate anche cinematiche robot.

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11 Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023 automazione
Intervista a Luigi Franchini, Sales Area Manager di KEBA Italy SPS Italia - PAD. 5 STAND L012

Datalogic partner per l’automazione dei processi

Datalogic presenterà a SPS Italia 2023 le proprie soluzioni di tracciabilità con i lettori fissi industriali della famiglia Matrix, oltre una serie di novità in ambito sensori, sicurezza e visione.

Intervista a Giuseppe Centola, Business Unit General Manager di Datalogic

➣ Quale ritenete sia il valore aggiunto di una manifestazione come SPS Italia e quale il motivo per cui dover essere presenti?

SPS Italia è tra la fiere più importanti nel mercato europeo per l’industria intelligente digitale e sostenibile, per questo motivo è un vero e proprio punto di riferimento nel nostro settore e in particolare per il comparto manifatturiero italiano. È molto importante essere presenti in quanto è una vetrina per le soluzioni che possiamo offrire ed è sicuramente il luogo nel quale incontrare tutti i principali player del settore per potersi confrontare su nuove tecnologie, trend e novità di mercato.

➣ In quale modo Datalogic supporta la trasformazione dell’industria in ottica 4.0 (o 5.0)?

Il paradigma Industry 4.0, nato un decennio fa, si è sviluppato principalmente come un framework per la trasformazione industriale guidata dalla tecnologia, considerando in maniera molto limitata gli aspetti di sostenibilità, resilienza e benessere dei lavoratori. In breve, laddove l’Industry 4.0 migliora le business operations, l’Industry 5.0 aiuterà a costruire un settore manifatturiero incentrato sull’uomo, sostenibile e resiliente che porterà benefici alle persone e al pianeta ora e in futuro.

Datalogic è parte attiva di questo processo di trasformazione con una forte focalizzazione sull’innovazione e sui temi ambientali. In tutti i segmenti di mercato retail, manifatturiero e logistico, Datalogic si propone come il partner di riferimento per supportare i clienti nell’automazione dei processi e nel miglioramento della loro efficienza, qualità e produttività.

Per raggiungere questo obiettivo, da più di 50 anni Datalogic progetta, produce e distribuisce un vasto portafoglio di soluzioni e prodotti come lettori di codici a barre fissi o manuali, mobile computer, sensori per il rilevamento, misura e sicurezza, sistemi di visione, RFID e marcatori laser.

➣ Riferendoci in particolare al settore del packaging/ confezionamento e dell’intralogistica, quali sono le soluzioni che porterete a SPS Italia 2023?

Per quanto riguarda le soluzioni di tracciabilità presentiamo la famiglia di lettori fissi industriali Matrix, la cui gamma copre applicazioni di tracciabilità lungo l’intera filiera.

Ad esempio:

- il Matrix 120, lo scanner industriale ethernet più compatto al mondo per applicazioni di primary packaging o per verifica lettura dopo applicazione di una etichetta;

- il Matrix 220 quando passiamo al secondary packaging di food & beverage o produzione farmaceutica o per applicazioni ad altissima velocità come nell’industria del tobacco o del document handling;

- Matrix 320, il prodotto di punta, dall’estrema versatilità applicativa. Questo prodotto si presenta come una gamma vera e propria con una intera linea di modelli ed accessori pronti a soddisfare le più esigenti applicazioni intralogistica come fine linea, applicazioni a bordo forklift, gestione ordini nel settore e-commerce e retail. L’estrema compattezza, versatilità e semplicità di installazione ed uso permettono l’installazione in linea, a bordo linea o su bracci robotici.

Ma le novità non finscono qui, infatti la Datasensing, società del gruppo Datalogic specializzata in sensori, sicurezza e visione presenta diversi prodotti appena introdotti sul mercato:

- la nuova miniatura S3N, dalle elevatissime prestazioni, per applicazioni di detection nel mondo packaging;

- la barriera di sicurezza SH4 perfetta per il fine linea e l’intralogistica (ad esempio pallettizzatori, cartonatrici, eccetera...);

- il safety area scanner SLS, la soluzione ideale di sicurezza per l’interazione macchine operatore progettata specificatamente per AGV, AMR, celle robotizzate, pallettizzatori;

- il sensore di visione Smart-VS plus per semplici controlli di qualità come presenza/assenza tappo, etichetta, e altro ancora;

- infine mostreremo le ultime novità in ambito deep learning ed intelligenza artificiale grazie ai potenti algoritmi della Pekat, azienda recentemente acquisita da Datalogic.

SPS Italia – PAD. 3 STAND E010

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12 Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023 PrimoPIANO

automazione 4.0 Wittenstein nuovi riduttori ntp e non solo…

Alla prossima edizione di SPS Italia, Wittenstein presenta in anteprima, tra le numerose novità in mostra, i nuovi riduttori a gioco ridotto con flangia in uscita NTP e i nuovi sistemi di azionamento compatti per veicoli a guida automatica.

ca e densità di potenza; una serie caratterizzata da elevata confi gurabilità e un rapporto prestazioni/costo estremamente competitivo. Gioco torsionale ≤ 6 per la versione mono-stadio e ≤ 8 per quella a 2-stadi, con una gamma di rapporti di riduzione che vanno da i=3 a i=100, cinque varianti di accoppiamento a motore e molteplici esecuzioni disponibili, come la variante High Torque per coppie particolarmente elevate o il sistema completo pignone-cremagliera. Nel 2019, ancora una volta durante SPS, presentò la versione ortogonale, con 5 nuovi derivati a coppia conica che offrono il 100% di flessibilità anche in spazi di montaggio ridotti, non richiedono manutenzione e hanno coppie fino a 700 Nm (fino a 800 Nm la serie coassiale).

NTP è un riduttore che coniuga la precisione di un fuoriclasse con la massima convenienza e, grazie all’ampio numero di rapporti di riduzione, è adatto per le più svariate applicazioni: robotica, automazione e manipolazione, impianti alimentari e macchine di confezionamento, per la lavorazione del legno e della carta, macchine utensili, per la stampa e sistemi di produzione in genere. Le taglie disponibili sono 4, con rapporti di riduzione da i = 4 a i = 100, gioco torsionale ≤5 - ≤7, coppia max fino a 800 Nm e velocità massima in ingresso di 8000 rpm.

La nuova dentatura con microgeometria ottimizzata, ne consente l’impiego in applicazioni con requisiti di precisione particolarmente elevati, ne migliora l’uniformità di rotazione e ne riduce la rumorosità. Inoltre, l’integrazione di cuscinetti volventi ad alte prestazioni permette l’assorbimento di forze esterne notevolmente maggiori. L’accoppiamento al motore è facile e flessibile ed è disponibile anche in esecuzione con lubrificante per settore alimentare. La linea può essere richiesta anche con sensoristica cynapse integrata, con interfaccia IO-Link, per registrare in modo diretto valori quali temperatura, vibrazioni, accelerazione e posizione di montaggio.

Le origini della serie

Wittenstein alpha, specializzata nella progettazione e sviluppo di sistemi di trasmissione meccanici e meccatronici per tutti i settori in cui è richiesta la massima precisione, stabilì nel 2016 un nuovo benchmark sul mercato. Lanciò, infatti, per la prima volta i riduttori epicicloidali serie NP, che si posizionano in un segmento di prestazioni intermedie quanto a precisione, dinami-

Veicoli a guida automatica Wittenstein cyber motor, che si focalizza su micromotori, elettronica e sistemi di trasmissione completi anche per condizioni ambientali estreme, ha sviluppato un sistema di servoazionamento compatto per veicoli a guida automatica (AGV), robot mobili autonomi (AMR) e altre piattaforme mobili. Si tratta di cyber® iTAS® system 2, composto da un azionamento estremamente sicuro e affidabile e da una motoruota alta solo 180 mm, dotata di un’elevata capacità di carico, ideale per applicazioni in ambito di produzione, assemblaggio, stoccaggio e intralogistica. Il suo design sottile garantisce un’integrazione rapida e semplifica lo sviluppo, la costruzione e il funzionamento di questi veicoli. L’azionamento utilizzato – SIM 2100 – fa parte della nuova generazione di microazionamenti cyber® simco® drive 2, fino al 30% più compatti rispetto ai modelli precedenti. Una linea progettata per servomotori a commutazione sinusoidale nell’intervallo di tensione compreso tra 12 e 60 VDC e potenza massima fino a 5 kW. Due le varianti disponibili: per installazione decentrata, con grado di protezione IP65 (ottimale nel packaging, nel settore farmaceutico o nella tecnologia medicale) e per armadio elettrico, con grado di protezione IP20 (perfetti nella robotica, sulle macchine utensili o nei sistemi di manipolazione e movimentazione).

Non solo prodotti

Tra i servizi offerti da Wittenstein Italia gioca, sicuramente, un ruolo fondamentale anche il Post Vendita. In un corner dedicato sarà possibile vedere in azione il Team dedicato al Service e approfondire con gli esperti aspetti che riguardano lavorazioni personalizzate, analisi e risoluzione di eventuali malfunzionamenti, pratiche per migliorare le performance degli assi. Inoltre, SPS 2023 sarà un punto di partenza per lavorare in ottica “Carbon Neutral”. Per la prima volta, infatti, le emissioni di CO2 prodotte per la realizzazione di questo evento (accuratamente misurate attraverso un software) verranno compensate con azioni concrete di riqualificazione del territorio. Il tutto certificato Climate Partner. SPS Italia – PAD. 3 STAND C022

13 Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023

PrimoPIANO igus

soluzioni per la transizione digitale

igus, specialista delle motion plastics, è uno dei protagonisti di SPS Italia 2023. In occasione della fiera presenta ai professionisti del settore le proprie soluzioni smart per l’automazione industriale e alcune novità nell’ambito della gamma readycable.

Gli strumenti online

A SPS Italia spazio anche per l’ampia gamma di strumenti online messi a punto da igus per semplificare i lavori di progettazione e ingegnerizzazione. Tra questi, il Sistema Esperto che consente di configurare e ordinare in soli tre passaggi un sistema intelligente e personalizzato per catene portacavi già pronto per il collegamento. La nuova release del configuratore, presentata in anteprima a SPS, permette, inoltre, di integrare nel sistema direttamente online, l’esclusivo sensore i.Sense EC.W, che ne monitora le condizioni e ne rileva l’usura, evitando sostituzioni premature.

I cavi precablati

Un’ulteriore grande novità riguarda i cavi precablati: igus, infatti, continua ad ampliare la sua gamma readycable con l’aggiunta di prodotti compatibili per altri 6 produttori di sistemi di azionamento, oltre ai 24 già in gamma. Con i readycable per Panasonic, KEB, Harmonic Drive AG, Hengstler, Delta e Wittenstein, igus porta a oltre 6.000 le soluzioni di cavi preassemblati, per ogni tipo di applicazione, disponibili in tutto il mondo, consegnate in pochi giorni.

L’efficienza dei processi

“SPS è da sempre l’appuntamento annuale per conoscere nuovi trend e confrontarsi sui temi più sfidanti dell’automazione industriale”, afferma Marcello Mandelli, country manager di igus Italia. “Dopo il grande successo di Mecspe, siamo lieti di avere l’occasione di incontrare nuovamente di persona gli operatori del mercato italiano per presentare le nostre soluzioni smart al servizio della transizione digitale”.

I programmi campione

Tra le novità tecnologiche per l’automazione presentate nell’area espositiva igus a SPS Italia, i nuovi programmi campione, forniti gratuitamente, che accelerano notevolmente la messa in servizio dei sistemi di controllo motore drylin E, agevolando il collegamento a PLC di livello superiore. “Proprio la programmazione dei sistemi di controllo motore e la conseguente integrazione negli ambienti macchina rappresenta spesso un’importante barriera alla digitalautomation, poiché richiede diversi giorni e può arrivare a costare diverse migliaia di euro”, spiega Marcello Mandelli. Grazie ai numerosi programmi campione sviluppati e messi a disposizione gratuitamente agli utenti sul portale igus.it è possibile attivare rapidamente i sistemi di controllo motore della serie dryve, riducendo drasticamente tempi e costi di integrazione.

Il portafoglio di igus si è arricchito anche di nuovi prodotti e sistemi digitali per aiutare le aziende ad efficientare i processi ottimizzando i costi, che sono stati presentati in occasione della Hannover Messe 2023. In particolare, l’azienda ha svelato innovative soluzioni per l’automazione low cost: nuovi cobot, software e mondi paralleli che permettono, anche ai principianti della robotica, di iniziare a lavorare con l’automazione a basso costo. Per i neofiti, l’hardware base è il nuovo ReBeLmini, un vero e proprio cobot plug-and-play che, con un investimento contenuto, comprende software di controllo e alimentazione. Questo robot, realizzato con polimeri plastici igus, lavora con cinque assi, pesa 4 kg, dispone di uno sbraccio di 310 mm, sposta carichi fino a 0,5 kg e può eseguire sette prelievi al minuto con una ripetibilità di +/- 1 mm. Il ReBeLmini è particolarmente adatto per l’uso in spazi ridotti, per mansioni di collaudo o di controllo qualità via telecamere, e può essere utilizzato anche in installazioni a soffitto.

Il nuovo software RBTXperience collegato alla piattaforma di marketplace RBTX consente agli utenti di combinare e testare in un modello 3D telecamere, pinze e robot, ma anche telai di macchine e nastri trasportatori, con la stessa semplicità di un videogioco. Il software permette al progettista di assemblare virtualmente componenti e sovrastrutture, sempre con una garanzia di compatibilità e una stima immediata del prezzo.

14 Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023
SPS Italia – PAD. 3 STAND B049

l a trasformazione digitale accelera con Siemens Xcelerator

Siemens ha presentato Xcelerator, la piattaforma digitale aperta dotata di un portafoglio di hardware e software abilitati all’IoT, un potente ecosistema di partner e un marketplace, che permette di portare l’automazione industriale a un livello superiore e di massimizzarne i benefici.

Siemens Xcelerator, una piattaforma digitale aperta, è stata lanciata sul mercato globale per accelerare la trasformazione digitale e la creazione di valore per le aziende di tutte le dimensioni nei settori dell’industria, nei trasporti, nelle infrastrutture e negli edifici. La piattaforma rende la trasformazione digitale più semplice, veloce e scalabile. Siemens Xcelerator include un portfolio completo di hardware, software e servizi digitali abilitati all’IoT di Siemens e di terze parti certificate, un crescente ecosistema di partner e un marketplace in evoluzione per facilitare le interazioni e le transazioni tra clienti, partner e sviluppatori. La piattaforma digitale aperta crea valore per chi vi accede, facilitando le interazioni e promuovendo l’innovazione tra clienti, partner e sviluppatori.

“Promuoviamo il progresso tecnologico e l’innovazione, per rispondere alle sfide del nostro tempo e di migliorare la vita delle persone”, afferma Floriano Masoero, presidente e CEO di Siemens Italia e Head of Smart Infrastructure. “Il nostro vantaggio competitivo deriva proprio dalla costante innovazione, che ci consente di accelerare la nostra penetrazione di mercato e rafforzare l’impatto sui settori in cui operiamo, in particolare nel mondo dell’industria, delle infrastrutture e dei trasporti. In uno scenario globa-

le caratterizzato da numerose sfide, la trasformazione digitale non solo è la chiave ma si presenta anche come una grande opportunità per migliorare la produttività, l’efficienza e la sicurezza. Un futuro sostenibile si profila all’orizzonte attraverso l’integrazione tra il mondo reale e quello digitale. Una combinazione vincente che, grazie all’utilizzo delle tecnologie avanzate, potrebbe aprire le porte a soluzioni innovative e a un impatto ambientale sempre più positivo”. “Per avere successo nel loro percorso di digitalizzazione, le imprese hanno bisogno di qualcosa di più di soluzioni innovative derivate dalla combinazione tra mondo reale e digitale. Ed è qui che entra in gioco Siemens Xcelerator e, in particolare, il nostro portafoglio”, prosegue Giuliano Busetto, Head of Digital Industries di Siemens in Italia e Presidente di Siemens Industry Software. “Siemens Xcelerator è una piattaforma digitale aperta, progettata per semplificare e accelerare la trasformazione digitale dei nostri clienti. Una piattaforma che non si compone solo del nostro portfolio completo, ma anche di un potente ecosistema di partner e di un marketplace per clienti, partner e sviluppatori”.

Il metaverso industriale

“Creare partnership aiuta a sbloccare l’innovazione”, continua Busetto. “E una delle aree più interessanti e importanti di questo sviluppo tecnologico è il metaverso industriale. Si tratta di una combinazione di tecnologie che ‘rispecchia macchine, fabbriche, città, reti di trasporto e altri sistemi umani altamente complessi’. Il metaverso industriale si distingue per il suo ruolo di simulazione veramente accurata degli asset del mondo reale e di interfaccia incredibilmente potente tra il mondo reale e quello digitale. Molti degli elementi costitutivi del metaverso industriale sono già noti e fanno già parte del nostro portfolio. Ad esempio, da oltre 10 anni lavoriamo con i gemelli digitali ma il metaverso industriale sta già rivoluzionando il nostro modo di lavorare e genererà un enorme valore per le imprese e le società. In definitiva, la collaborazione e l’apertura devono essere alla base di ogni strategia di digitalizzazione, unitamente alla sostenibilità, key driver per il futuro”.

In una sessione esperienziale nel corso del Siemens Xcelerator Media Event, è stato mostrato come la tecnologia del gemello digitale abilita il metaverso industriale e come le soluzioni di gestione dell’energia siano in grado di massimizzare l’efficientamento energetico delle infrastrutture.

15 Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023
SPS Italia PAD. 5 STAND F024-G028

PrimoPIANO

In occasione di SPS Italia 2023, Mitsubishi Electric presenta ai visitatori una panoramica completa di tutte le anime che caratterizzano le attività dell’azienda suddivise per differenti aree tematiche.

All’interno del “district” Mitsubishi Electric, la prima area è dedicata all’Engineering e permette ai visitatori di vivere l’esperienza di progettazione di impianto in tutti i suoi aspetti, attraverso la presentazione delle soluzioni proposte da Mitsubishi Electric: il nuovo software Gemini per la simulazione 3D, il tool di programmazione GX Works 3, il pacchetto RT Visualbox per i robot. Ampio spazio è riservato ai vantaggi della rappresentazione digitale di una linea di produzione e a come il tool di Virtual Commissioning Gemini possa sfruttare il Digital Twin in tutte le fasi di vita dell’impianto. La seconda area dello stand mostra le soluzioni di automazione per il Manufacturing, con un’apposita grafica rappresentante una linea di produzione pensata per raccontare al visitatore le caratteristiche di tutti i prodotti e come è possibile integrarli in soluzioni mirate a risolvere esigenze e problematiche specifiche. In questa area viene mostrato il nuovo Tool di Data Science di Mitsubishi Electric chiamato MaiLab, che sarà presentato ufficialmente al mercato. MaiLab è uno strumento di data science per il continuo miglioramento della produzione, che digitalizza “l’esperienza e l’intuizione umana” consentendone la facile integrazione nei sistemi di controllo. È presente anche un’area dedicata all’offerta di Mitsubishi Electric per il Process Automation, con un focus sulle soluzioni di supervisione e controllo attraverso la riproduzione di una control room e la presentazione di alcuni casi reali. Un’altra area è riservata alle proposte di Maintenance, dagli HMI cost-effective, che permettono di rilevare e visualizzare le variabili dell’impianto, alle soluzioni di manutenzione predittiva basate sull’AI, fino alla presentazione del software SCADA Genesis64 che offre funzionalità

industriale

specifiche per l’industrial e building automation: dalla funzione CFS (Control Field Service) che permette di fare manutenzione da remoto a tutte le applicazioni nel campo dell’energy management e della supervisione di impianto.

Un corner per la formazione

Un corner apposito è dedicato all’AcadeMy, il programma di formazione di Mitsubishi Electric rivolto ad aziende e a studenti universitari e degli istituti superiori. Qui è possibile scoprire anche l’offerta della piattaforma Mentor ME, l’esperienza di didattica digitale per la formazione tecnica delle scuole. Riservare un’area specifica dello stand alla formazione rappresenta un messaggio preciso sull’importanza di questo tema per Mitsubishi Electric, da sempre impegnata nel diffondere cultura d’automazione a più livelli, coerentemente con la propria etica aziendale.

Una rete di partner

Allo stand è presente anche uno spazio riservato a CC-Link Partner Association (CLPA), uno dei principali consorzi dedicati alla realizzazione di reti aperte che annovera Mitsubishi Electric tra i membri del proprio consiglio direttivo.

Vi sono poi diversi esempi di innovative macchine industriali realizzate in collaborazione con alcuni OEM partner, tra cui IDM Automation, LASEREVO e ORT Italia, oltre ad un’applicazione sulla virtualizzazione e manutenzione adattativa sviluppata in collaborazione con la start-up MYWAI. Inoltre, Mitsubishi Electric ospita nel proprio stand le aziende Icotet, ASI Engineering e DIGIMAC, che fanno parte del “System Integrator Programme”, un progetto pensato per supportare i clienti in tutti gli aspetti della progettazione e realizzazione di impianti. Infine, nel padiglione 4 dedicato al tema della sostenibilità è esposto un innovativo magazzino automatico per la coltivazione idroponica, sviluppato in collaborazione con l’azienda veronese Ambrosi Srl.

SPS Italia – PAD. 6 STAND G20/E20
Mitsubishi Electric un “district” per l’automazione

4.0 confezionamento secondario automatizzato con le soluzioni di Pilz

La combinazione di sensori ottici e sistemi di controllo di sicurezza consente alle aziende del packaging di realizzare una soluzione automatizzata per il controllo sicuro dell’alimentazione delle scatole in cartone. Questo è possibile grazie ai prodotti hardware e software di Pilz.

Estrema flessibilità e rapidità di cambio formato contraddistinguono la formatrice di cartoni 1200 s di Sema Systemtechnik: i fustellati caricati vengono piegati, incollati e sigillati in più fasi di produzione a intervalli di un secondo. Nel corso dell’analisi del rischio è stato immediatamente chiaro che per la situazione “nessun cartone davanti all’apertura del caricatore” dovesse essere trovata una soluzione di sicurezza efficace che tuttavia non limitasse né l’operatore né il processo. Sema ha optato per la soluzione di sicurezza certificata TÜV SÜD di Pilz, composta dal sistema di controllo compatto configurabile PNOZmulti 2 e dai sensori speciali, che assicura che in Sema l’apertura di alimentazione della formatrice di cartoni non costituisca un pericolo per gli operatori. Parte della soluzione per l’alimentazione sicura della formatrice di cartoni è costituita da due sensori ottici installati al di sopra del caricatore che lo scannerizzano. Qualora questi segnalino la presenza di un “numero insufficiente di fustellati nel varco di alimentazione”, PNOZmulti 2 attiva l’arresto immediato del movimento potenzialmente pericoloso. Una volta riempito nuovamente il magazzino cartoni, è possibile riavviare la macchina dopo il reset. Non sono richiesti ripari fissi e questo consente al personale di caricare con flessibilità da entrambi i lati. Inoltre, fanno parte della soluzione gli interruttori di sicurezza PSENcode: poiché alcuni fustellati sono più piccoli dell’apertura della formatrice di cartoni, un pannello in plexiglass a misura precisa del contorno chiude la zona non coperta dal fustellato. Questo pannello viene monitorato dall’interruttore di sicurezza codificato e protetto contro manipolazioni. Una soluzione completa in quanto incrementa l’efficienza dei processi e riduce sensibilmente i tempi di fermo macchina della formatrice di cartoni. La soluzione di sicurezza certificata TÜV SÜD consente un’alimentazione sicura ed efficiente dei cartoni per PL d e/o SIL 2. Le funzioni di sicurezza vengono monitorate dal sistema di controllo di sicurezza configurabile PNOZmulti 2. La soluzione elimina la necessità di ripari fissi, come ad esempio i tunnel.

“Nelle nostre formatrici di cartoni viene utilizzato esclusivamente il sistema di controllo compatto configurabile PNOZmulti 2. Una

macchina di questo tipo deve di norma monitorare almeno 10 o più tra ingressi e uscite. In combinazione con la protezione del caricatore, PNOZmulti 2 offre un’adeguata flessibilità per adattamenti e rappresenta un reale valore aggiunto per i nostri clienti”, dichiara Thomas Wehrhahn, responsabile della progettazione hardware di Sema.

Confezionamento secondario automatizzato

Prima di passare all’incartonamento, applicazione fondamentale del confezionamento secondario, è necessario mettere in sicurezza il sistema di trasporto richiesto per l’inserimento e l’estrazione. Sono quindi indispensabili soluzioni dinamiche, efficienti e flessibili per l’automazione sicura allo scopo di mantenersi competitivi. Durante il rilevamento ottico del magazzino cartoni e/o dell’alimentatore cartoni nel fermacartoni, la soluzione di Pilz certificata TÜV Süd per PL d/SIL CL 2 impedisce che l’operatore intervenga nell’apertura di caricamento del materiale della macchina quando è vuota e quindi si infortuni. Il materiale di imballaggio presente nel magazzino copre l’apertura impedendo di fatto la possibilità di accedere alla zona pericolosa quando l’impianto è in funzione. Il materiale d’imballaggio stesso costituisce una protezione naturale e mette in sicurezza i ripari mobili. Una volta che il cartone nel magazzino scende alla quantità minima e/o al di sotto di tale quantità, i due sensori ottici rilevano questa situazione e disattivano le uscite mediante il modulo di sicurezza compatto PNOZmulti 2 o i relè di sicurezza modulari myPNOZ. La macchina rimane in stato di arresto fino a quando il materiale d’imballaggio non viene nuovamente alimentato. La combinazione di sensori ottici e sistema di controllo di sicurezza consente alle aziende del packaging di realizzare una soluzione automatizzata per il controllo sicuro dell’alimentazione delle scatole in cartone. L’automazione viene eseguita con PNOZmulti 2 se gli interruttori di sicurezza devono essere creati con un software di configurazione. I relè di sicurezza modulari myPNOZ vengono configurati tramite la sequenza dell’hardware.

17 Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023 automazione
SPS Italia – PAD. 3 STAND H021

Industrial packaging for safe travels around the globe

A large part of the goods that are produced globally is intended for export and have to be safely packed for the journey, respecting high standards. The packaging industry reacts to these requirements with ever new solutions which make transport even safer, more easily traceable and more cost efficient.

The European Union ranks among the top actors in global trade: It is the world’s largest exporter of industrial goods and at the same time represents the largest export market for around 80 countries. The most important trading partner, according to the German Federal Statistical Office, is China: In 2021, goods worth 696 billion euros were traded between China and the EU – 16 percent of the entire EU trade in goods. About 80 percent of the global transport of goods uses wooden packaging according to the German Association for Wooden Packaging, Pallets and Export Packaging (Bundesverband Holzmittel, Paletten Exportverpackung, HPE). These are stable and weatherproof, which is especially important for transport over sea. Often, container pallets, sliding carriages or boxes are used for this purpose. “Sliding carriages are often used for transport in a container if additional surrounding protection is not necessary. But in any case, packaging goods must be secured on the sliding carriages, which must in turn be professionally secured inside the container”, explains Marcus Kirschner, Managing Director at HPE. Packaging goods that are too bulky or too heavy for transport inside a container are

packed inside individual boxes, which according to the HPE can on occasion rival the dimensions of a small house. “Our industry uses wooden packaging to move almost anything, from microchips for entertainment electronics to rotor blades for wind turbines.” In order to track temperature, vibrations and humidity during the journey, data loggers inside the boxes are increasingly being used to record all relevant data for later analysis. The current status and location of a box can be determined online in real time thanks to tracking by scanner. And through GPS, these data can also be sent to a smartphone or tablet in real time.

Especially machines and system parts need efficient protection against corrosion during transport over sea. Drying agents or volatile corrosion inhibitor (VCI) molecules are therefore added to prevent corrosion inside the packaging. So-called intelligent corrosion blockers (ICB) are new on the market. Here, a patented active ingredient reacts to the degree of humidity: If the corrosion-inducing degree of humidity rises inside the packaging, the amount of protective agents that is released rises as well. If the impact of the humidity lessens again, so does the release of the anti-corrosive protective agent. The idea is to increase the overall duration of the protection. Products which are to be transported by air freight may be exposed to weather conditions for some time before loading. For sensitive goods, there are thermal covers which increase the temperature stability for air freight. The newest covers consist of several layers and are partially made of recyclates, for example an insulating layer made of rPET fleece.

Pallets: sustainable, hygienic and stable

For transporting goods on the road, by air or over sea, pallets are one of the most important pieces of load-

18 Fatti&TENDENZE Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023
HPE HPE

ing equipment. The classic wooden Euro-pallet has long since gained plastic rivals, as plastic pallets have many advantages: They do not warp and are long-lived, their exact dimensions and shapes allow for a high level of security during processing and make it possible to adjust them exactly to automated storage and transport technologies. Their low own weight is easy on employees during manual handling and saves costs and CO2 during transport. The robust surfaces are free of harmful substances, easy to clean and meet high standards of hygiene. Nestable pallets also reduce the required space and the costs of storage. Pallet manufacturer and interpack exhibitor Cabka recently presented a new generation of plastic pallets which are made from recycled plastics, especially for use in the chemical industry. The company mostly uses recyclates for their transport solutions, and these products can again be recycled several times. Sustainability, in contrast to packaging solutions for the point of sale, has so far been a lesser issue where industrial packaging is concerned. The emphasis is on safe transport. But with the growing debate about the carbon footprint and protecting the climate, the issue is gaining focus. As a lot of packaging material often accumulates for transport, companies can also benefit financially if they consider thinner wraps, or containers that are reusable or made from recyclates. As a sustainable alternative to traditional pallet cages or wooden boxes for transporting goods, Cabka for example has collaborated with Sabic

to develop a fully recyclable very large container. The company had been looking for a fully recyclable, lightweight polymer to manufacture their CabCube. The new, recyclable solution is easy to process, resistant to pressure and weighs less than traditional pallets.

IL PIÙ BASSO IMPATTO SULL’AMBIENTE. LA PIÙ ALTA GAMMA DI PRODOTTI ALIPLAST.

19 Fatti&TENDENZE Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023
FILM RIGIDO A-PET FILM FLESSIBILE PE POLIMERI

Retrieval system for IBCs

In many areas of industry and application, the IBC has become the favoured packaging solution. Intermediate bulk containers areused to transport liquid or granulated chemicals, foods, cosmetics or pharmaceuticals. At Werit, for example, customers can choose between 300, 600, 800 and 1000-litre IBCs on different types of pallets, with or without a valve and with different sizes of lids. A return system makes it possible to take back all used and emptied IBCs, regardless of construction type and manufacturer, free of charge. After reconditioning, cleaning or exchanging different components, the IBC is then reintroduced into the economic cycle. Especially for hazardous goods, Schütz has developed an IBC with a fireproof outer shell, which offers protection from leakage even under extreme conditions. This container model has a closed, fireproof outer shell made of steel which forms an additional, liquid-proof container that practically serves as an integrated collection tray in case the inner HDPE container is damaged. If the inner plastic container should melt due to the heat of a fire, the outer steel shell effectively prevents the product from escaping. As a consequence, this IBC model can also be used for sensitive filling goods, which were previously mainly transported in containers with smaller volumes such as steel vats. As the first combination IBC ever, the container was therefore awarded the label “FM Approved” by the industrial property insurance company FM Global. When it comes to the storage and transport of liquids and granulates, Auer also offers plastic alternatives. The new bag-in-box IBC features exchangeable inliner bags and is therefore not only hygienic and safe, but also reusable. Depending on the type, it can carry 250, 500 or 600 litres and is filled and emptied from above.

Plastic wraps secure loads

Plastic wraps play an important role when it comes to securing industrial goods during transportation, and if they are made from recyclable material or recyclates,

they are beneficial to a sustainable circular economy. Closed plastic covers made of shrink or stretch wrap provide a high level of security against theft while reliably protecting goods on pallets against dirt and humidity. The high level of stability of the load means that often additional packaging material, like plastic straps, is unnecessary. This way, what remains at the end is mono-material packaging, which can be easily disposed of and recycled. Interpack exhibitor MSK also uses technologies that require less resources, for example in their stretch hood systems. These operate with a now greatly reduced energy consumption of less than 0.07 kWh per pallet and can process extremely thin stretch foils down to 20 μm. For the quickly growing application area of automated unwrapping of pallets, MSK has developed a fully automated destrapper to remove straps from pallets of loaded goods. And with the new unwrapping technology by another company, stretch wrap can also be removed from the pallets in a fully automated manner. This work is still mostly done by hand today.

Labels ensure traceability

Especially for hazardous goods, reliable labels are much in demand. With the labels and labelling systems made by Herma, the packaging of chemicals can be traced, to name just one example. They use a QR code which contains all the important product information, and which is applied to the lid of the vat as a label. This way, each individual vat can be identified and located along the supply chains and transport routes. During filling, the code also helps users to ensure that the packaging being used is really suitable for the filled goods. However, the label with the QR code must also be damage-resistant in the event of hot-filling. Together with Boxlab Services, a start-up founded by BASF, Herma has recently made the acquisition and use of labels for hazardous goods safer, less expensive, quicker and better for the environment. This is because, in spite of their safety-related function, labels for hazardous goods are still a continual source of risk in many companies. “Labels for hazardous goods have to adhere firmly to very different types of vessels, like barrels, vats, containers, IBC, Big Bags and bottles, but also to pallets wrapped in plastic stretch film – and that means a multitude of different surface materials”, says Sven Pleier, Key Account Manager at Herma. Depending on their intended use, they must be resistant to chemicals like acids, alkalis and solvents, dirt, grease and oil, environmental effects like heat, humidity, cold and UV radiation. The special labels for hazardous goods are delivered on single sheets or on a roll. The siliconised carrier material is taken back and reintroduced into the recycling circuit.

Source: www.interpack.com

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Fatti&TENDENZE
Sabic Cabka Grou

Imballaggi industriali per

trasporti sicuri in tutto il mondo

Le merci prodotte in tutto il mondo sono in gran parte destinate all’esportazione e devono quindi essere imballate in modo sicuro, rispettando requisiti elevati. L’industria degli imballaggi reagisce costantemente trovando nuove soluzioni per rendere il trasporto ancora più sicuro, più tracciabile e più conveniente.

L’Unione europea occupa il primo posto nel commercio mondiale: è il più grande esportatore al mondo di beni industriali e al contempo il più grande mercato d’esportazione per circa 80 paesi. Secondo l’Ufficio federale di statistica il suo principale partner commerciale è la Cina: nel 2021 l’interscambio di merci tra la Cina e l’UE è stato pari a 696 miliardi di euro, il 16 percento del totale degli scambi di beni dell’UE.

Secondo l’Associazione federale tedesca degli imballaggi in legno, pallet, imballaggi per l’esportazione (HPE) circa l’85 percento del trasporto mondiale di merci avviene in imballaggi di legno. Questi contenitori sono stabili e resistenti agli agenti atmosferici, un aspetto particolarmente importante per il trasporto marittimo. Per questo si utilizzano spesso pallet per container, slitte o casse. “Per la spedizione dei container si usano spesso le slitte quando non serve anche avvol-

gere i contenitori. Comunque le merci imballate vanno poste in modo sicuro sulla slitta, quindi conservate al sicuro in modo professionale nel container”, spiega Marcus Kirschner, dirigente della HPE. Le merci imballate troppo ingombranti o troppo pesanti per la spedizione in container vanno trasferite in casse singole che, secondo HPE, possono talvolta raggiungere le dimensioni di una piccola casa.

Per monitorare la temperatura, le vibrazioni e l’umidità atmosferica, durante il trasporto si usano sempre più spesso, all’interno delle casse, dei data logger che registrano regolarmente tutti i dati importanti. Lo stato aggiornato e la posizione di una cassa possono essere determinati online in qualsiasi momento mediante monitoraggio con uno scanner. Via GPS anche questi dati arrivano direttamente in tempo reale su uno smartphone o un tablet.

Sostenibili, igienici e stabili: i pallet I pallet sono una delle soluzioni di carico più importanti per il trasporto delle merci su gomma, per via aerea e marittima. Da tempo il classico europallet in legno è in concorrenza con la versione in plastica, perché i pallet in plastica presentano molti vantaggi: sono durevoli e di forma stabile, la loro precisione nelle misure e nella forma garantisce un’elevata sicurezza del processo consentendo un adattamento preciso alla tecnologia automatizzata di stoccaggio e trasporto. Il loro peso ridotto alleggerisce il lavoro degli addetti alla movimentazione manuale e permette di risparmiare costi e CO2 durante il trasporto. Le superfici robuste e atossiche sono facili da pulire e soddisfano elevati standard igienici. I pallet impilabili riducono anche l’ingombro e i costi di stoccaggio. La Cabka, società produttrice di pallet, ha recentemente introdotto una nuova generazione di pallet in plastica realizzati con plastica riciclata appositamente per l’uso nell’industria chimica.

A differenza delle soluzioni di imballaggio per il punto vendita, per gli imballaggi industriali il tema della sostenibilità è finora sempre passato in secondo piano. Rispetto a quello della sicurezza del trasporto. Il tema ritorna comunque al centro dell’attenzione nell’ambito del dibattito sull’impronta di CO2 e la protezione climatica. Poiché, inoltre, per i trasporti servono spesso quan-

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Fatti&TENDENZE
Auer Packaging

tità molto elevate di materiale di imballaggio, anche sotto il profilo economico alle aziende conviene puntare su pellicole più sottili e su contenitori riutilizzabili più volte o su container realizzati con materiale riciclato.

Sistema di recupero per IBC

L’IBC è diventato la soluzione di imballaggio preferita in molti settori industriali e per numerose applicazioni. I contenitori intermedi per il trasporto alla rinfusa vengono utilizzati per il trasporto di sostanze chimiche liquide o scorrevoli, alimenti, cosmetici e prodotti farmaceutici. Alla Werit ad esempio, i clienti possono scegliere tra IBC da 300, 600, 800 e 1000 litri su diversi tipi di pallet, con e senza valvola e diverse dimensioni del coperchio. Un sistema di recupero consente di ritirare gratuitamente tutti gli IBC usati e vuoti, indipendentemente dal tipo e dal produttore. Dopo il ricondizionamento, la pulizia o la sostituzione di vari componenti, l’IBC viene quindi addotto nuovamente al ciclo economico.

Auer propone anche soluzioni alternative in plastica per immagazzinare e trasportare liquidi e granulati. Il nuovo IBC bag-in-box è dotato di membrane sostituibili e quindi non è solo igienico e sicuro, ma anche riutilizzabile. Può contenere 250, 500 o 600 litri in base al modello e si riempie e svuota dall’alto.

Film per il fissaggio del carico

I film svolgono un ruolo importante nella protezione dei prodotti industriali in transito e, se realizzati con materiale riciclabile o riciclato, promuovono un’economia circolare sostenibile. Le cappe chiuse in film termoretraibile o estensibile offrono un’elevata protezione contro i furti e proteggono in modo affidabile i carichi sui pallet da sporco e umidità. Spesso, quando il carico è molto stabile, è possibile

rinunciare ad ulteriori materiali di imballaggio come le reggette in plastica. Così alla fine restano degli imballaggi di un’unica qualità che possono essere facilmente smaltiti e riciclati. La MSK utilizza anche tecnologie a basso consumo di risorse, ad esempio per i suoi impianti di avvolgimento per film estensibili con carter. Questi impianti oggi producono con un consumo energetico molto basso, inferiore a 0,07 kWh per pallet e possono lavorare i film più sottili fino a 20 μm. La MSK ha sviluppato un destrapper per il settore in rapida crescita del disavvolgimento automatico dei pallet, che rimuove le reggette dai carichi dei pallet in modo completamente automatico. E grazie alla nuova tecnologia di disavvolgimento di un’altra azienda, anche il film estensibile può essere rimosso dai pallet in modo completamente automatico. Oggi questo lavoro viene ancora in gran parte svolto manualmente.

Tracciabilità garantita grazie alle etichette Un’etichettatura affidabile è particolarmente importante per le sostanze pericolose. Con le etichette e i sistemi di etichettatura di Herma, ad esempio, è possibile tracciare gli imballaggi dei prodotti chimici. Viene utilizzato un QR code che contiene tutte le informazioni importanti sul prodotto e che è applicato al coperchio del fusto tramite un’etichetta. Ciò consente di identificare e localizzare ogni singolo fusto lungo le filiere e le vie di trasporto. Allo stesso tempo il codice aiuta l’utente ad assicurarsi, al momento del riempimento, che venga utilizzato un imballaggio effettivamente idoneo al prodotto travasabile. Tuttavia l’etichetta con il QR code deve anche resistere al travaso a caldo senza danni. Insieme alla Boxlab Services, una start-up scorporata dalla BASF, la Herma ha recentemente reso l’approvvigionamento e l’uso di etichette per merci pericolose più sicuro, economico, veloce e rispettoso dell’ambiente. Infatti, nonostante la loro funzione importante per la sicurezza, ancora oggi le etichette per le merci pericolose restano una costante fonte di incertezza per molte aziende. “Le etichette per le merci pericolose devono aderire saldamente a un’ampia varietà di contenitori, come fusti, barili, taniche, container, IBC, big bag, bottiglie, ma anche ai pallet con film estensibile – e quindi anche a un gran numero di materiali da applicare in superficie “, afferma Sven Pleier, Key Account Manager della Herma. A seconda dell’applicazione si richiede resistenza a sostanze chimiche come acidi, alcali e solventi, sporco, grasso e olio, a fattori ambientali come calore, umidità, freddo e all’esposizione ai raggi UV. Le etichette speciali per le merci pericolose sono fornite su fogli singoli o su rotolo. Il materiale di supporto siliconato viene ritirato e addotto al ciclo di recupero.

Fonte: www.interpack.com

Fatti&TENDENZE 22 Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023
Herma

Fatti&TENDENZE

Nuove frontiere

per gli imballaggi in cartone ondulato

L’assemblea nazionale dell’Associazione Italiana Scatolifici (ACIS) ha affrontato il tema dell’importante momento storico vissuto dagli imballaggi in cartone ondulato, che dietro alle spinte della sostenibilità e dell’e-commerce sono diventati il grande fenomeno del packaging.

Sì è tenuta lo scorso 24 marzo, al Palace Hotel di Milano Marittima (RA), l’Assemblea Nazionale dell’Associazione Italiana Scatolifici. L’importante appuntamento per il mondo dei trasformatori ‘puri’ di cartone ondulato è stato accompagnato da una serie di iniziative, tra le quali il convegno “Nuove frontiere per gli imballaggi in cartone ondulato. È possibile coniugare sostenibilità, progettazione e nuove tecnologie applicate ai materiali?”, che si è tenuto sabato 25 marzo, sempre a Milano Marittima. Il Presidente Andrea Mecarozzi, nella sua relazione di apertura lavori, ha analizzato l’importante momento storico per gli imballaggi in cartone ondulato, che

Associazione Italiana Scatolifici

L’Associazione Italiana Scatolifici nasce nel 2011 come Consorzio privato (CIS) costituito da produttori di imballaggi in cartone ondulato. Una rete virtuosa di imprenditori uniti da solidi obiettivi: tutelare una categoria fino ad allora ben poco rappresentata nonostante l’importanza del ruolo ricoperto nella filiera produttiva italiana, promuovere la responsabilità sociale d’impresa in ogni sua componente, dalla qualità del lavoro agli aspetti più sostenibili della produzione, e contribuire a definire una regolamentazione etica, finanziaria e commerciale che spinga all’evoluzione e all’allineamento con il resto dell’Europa l’intero comparto. Nel 2015 il passaggio ad Associazione segna un importante e nuovo capitolo della sua storia. Una struttura diversa, più evoluta, in grado di affrontare sfide sempre più impegnative e di rivolgersi con maggior efficacia a tutti gli interpreti che popolano il mercato. L’Associazione Italiana Scatolifici conta, a oggi, un centinaio di aziende associate per un totale di oltre 2.000 dipendenti.

dietro alle spinte della sostenibilità e dell’e-commerce sono diventati il grande fenomeno del packaging, illustrando poi il lavoro fatto dall’Associazione in questi mesi per consentire agli scatolifici di accedere a queste nuove opportunità e ad affrontare un mercato in continuo cambiamento. I Gruppi di lavoro Istituzionale, Formazione, Tecnico, Marketing e Marketing Associativo hanno presentato i progetti in corso, tutti caratterizzati da obiettivi di posizionamento strategico di supporto a 360 gradi per le aziende associate e di consolidamento di ACIS come ‘unica rappresentanza possibile per il settore degli scatolifici’.

Un interessante momento di confronto

Il convegno ‘Nuove frontiere per gli imballaggi in cartone ondulato. È possibile coniugare sostenibilità, progettazione e nuove tecnologie applicate ai materiali?’ di sabato 25 marzo è stato un interessante momento di confronto tra i vari attori della filiera degli imballaggi in cartone ondulato. I contributi di Marco Buchignani (Centro Qualità Carta/Lucense), Giovanni Tribbiani (PEFC Italia), Eleonora Emili (Grissin Bon), Erik Ciravegna (Università di Bologna) e Andrea Mecarozzi (Presidente Associazione Italiana Scatolifici) hanno permesso di analizzare lo stato dell’arte del settore da tante prospettive diverse, facendo emergere la crescente importanza della collaborazione tra i diversi attori come chiave per i futuri successi di produttori di imballaggi e clienti.

L’area espositiva

Sono venti le aziende che hanno scelto di essere presenti all’Assemblea dell’Associazione Italiana Scatolifici in qualità di sponsor, popolando un’ampia area espositiva ricca di novità di prodotto e di servizio per gli scatolifici. Si tratta di: Apr Solutions, B+B International, Cm Service/Eterna, Ecol Studio, Engico, EDF Europe, Elitron, GTO, Gruppo Quality Management, GruppoFormazione, Italian Printing Inks, Hanway, La Timbriflex, Messersì Packaging, New Aerodinamica, Pentatech, RTS Remote Terminal, Simec Group, Vireo.

I relatori del convegno ACIS a Milano Marittima

Benvenuti al Sud per la community flexo del packaging

Il Flexo Sud, organizzato da Atif - Associazione Tecnica Italiana per la Flessografia - ha fatto tappa a Bari il 28 marzo all’Hotel Parco dei Principi. Più di 200 gli operatori registrati all’evento della community italiana della flexo organizzato da ATIF, Associazione Tecnica Italiana per la Flessografia.

La numerosa partecipazione al Flexo Day Sud di Bari testimonia ancora una volta l’importanza di questi incontri che offrono contenuti tecnici a supporto delle imprese e utili momenti di networking della filiera. Marco Gambardella, Presidente ATIF, ha sottolineato: “Il FlexoDay Sud, così come l’evento nazionale di novembre, sono momenti strategici per noi imprenditori perché ci consentono di incontrare la community del packaging, discutere dei temi più caldi, beneficiare di aggiornamenti tecnici e confrontarci con i colleghi”, afferma Gambardella. Il Presidente ha voluto però sottolineare le criticità che il nuovo regolamento europeo sugli imballaggi porterà con sé. Il comparto si troverebbe a correre enormi rischi per le attività produttive di aziende che hanno attraversato e stanno attraversando un momento economico già critico per altri fattori esterni. “È una grande sfida per il nostro settore,spiega il Presidente Gambardella - Assografici con la Federazione Carta e Grafica monitora la situazione in Italia, mentre nelle sedi europee Intergraf e FTA Europe sono nostri intermediari per tale questione. Il nuovo regolamento non tiene conto della differenza

tra i vari Paesi anche in termini di raggiungimento degli obiettivi di riciclo, rischiando di mettere in crisi tutta la nostra economia di riciclo che genera occupazione e ricchezza. Inoltre, porta con sé un approccio ideologicamente pericoloso che si propone di modificare il comportamento dei consumatori attraverso regolamenti e divieti, poiché si focalizza solo sulla riduzione degli imballaggi e mette in secondo piano le funzionalità di questi, come la protezione e la riduzione degli sprechi. Spinge sul riuso imponendo restrizione di imballaggi monouso, che non supportati da analisi LCA. Le misure della proposta non tengono conto della diversità dei materiali, senza considerare la loro origini rinnovabile o meno. Va a colpire un modello italiano vincente. Questa è una battaglia che si può vincere solo restando uniti, facendo sistema e mostrando comunioni di intenti”. Il Presidente ha colto l’occasione per fare il punto sullo scenario economico attuale e trend previsionali del comparto, grazie ai dati elaborati dal Centro Studi di ASSOGRAFICI, Associazione di Confindustria delle aziende di stampa e produttori di packaging, di cui Atif è socio aggregato. Un legame molto stretto quello con Assografici sancito anche dalla presenza di Luigi Morelli, Presidente della Sezione Carta, Editoria, Grafica e Packaging di Confindustria Bari BAT, in un momento di grande importanza e di rilancio della filiera locale sancita anche dalla recente ricostituzione della sezione.

Focus sulla formazione

Non solo scenari economici, ma anche focus sulla formazione, un asset fondamentale per le aziende che vogliono crescere. Oltre ad erogare direttamente formazione tecnica specifica per le aziende flessografiche, ATIF, in collaborazione con ENIP-

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Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023
Fatti&TENDENZE
Marco Gambardella, Presidente ATIF

GCT (ente bilaterale per l’istruzione tecnica e professionale grafica e cartotecnica), propone progetti per le scuole, finalizzati a fornire un concreto supporto in termini di know how a scuole professionali e tecniche. Savio Martinico, Direttore di ENIP GCT, ha sottolineato come la collaborazione con Atif e con i fornitori di tecnologie e materiali resti fondamentale per attrezzare le scuole di laboratori e aule di pratica che siano al passo con le nuove tecnologie. Ogni anno i ragazzi che escono dalle scuole accreditate da ENGP GCT sono circa 500, e quasi il 60% di questi trova immediatamente occupazione, altri proseguono con percorsi universitari e post-diploma. L’obiettivo sul fronte formativo è allineare l’insegnamento della flessografia alle esigenze del mondo produttivo. E su questo fronte la Commissione Education di Atif, coordinata dal Socio Ira Nicoletti, offre un sostegno incondizionato ed entusiasta.

Il momento tecnologico

Due le relazioni del Comitato tecniche presentate a Bologna a novembre e riproposte a Bari: Carlo Carnelli ha spiegato come semplificare la comunicazione committente e stampatore, approfondendo i nuovi standard PRX-PQX e CTV in flessografia. Stefano D’Andrea, invece, è intervenuto sul nuovo metodo di misurazione del valore tonale del colore. Le due relazioni sono state prodotte con il contributo di tutto il Comitato tecnico di Atif. A questi si sono aggiunti gli interventi di due ospiti invitati per l’occasione: Giandomenico Marcone di GRANORO che, attraverso un interessante storytelling della sua azienda, ha illustrato l’evoluzione del packaging e Roberto Pela di Henkel, che ha fornito un eccellente contributo tecnico sul mondo degli adesivi dedicati all’imballaggio flessibile in un’ottica di sostenibilità. Il prossimo appuntamento sarà al FlexoDay nazionale e il BestInFlexo 2023 a Milano, il 21 e 22 novembre.

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Quarta gamma cresce

a valore e a volume

Secondo le rilevazioni di mercato NielsenIQ, il settore della IV gamma si è lasciato la pandemia alle spalle e ha superato i livelli di consumo pre-Covid, chiudendo il 2022 con un valore complessivo pari a 982 milioni, +5,1% a valore e + 5,4% a volume rispetto al 2021.

Iprodotti di quarta gamma sono stati immessi per la prima volta sul mercato negli Stati Uniti all’inizio degli anni ’60; conobbero un immediato successo, diventando rapidamente molto diffusi. Del resto, si sa che anche la grande distribuzione come la intendiamo oggi ha esordito proprio oltre oceano, dove il marketing e l’evoluzione tecnologica hanno portato all’affermazione sempre più incisiva dei prodotti “ready to eat”, cioè pronti da mangiare.

L’esordio sul mercato europeo è avvenuto solo nel 1981, quando il segmento della quarta gamma compare in Francia per poi diffondersi in tutta Europa, Italia compresa. La società stava cambiando, spesso in famiglia tutti lavoravano a tempo pieno e veniva pertanto apprezzata la possibilità di usufruire di prodotti freschi, comodi da conservare e pronti per l’uso. Con il tempo è migliorata la qualità e la freschezza dei prodotti, anche grazie all’avvento di nuove tecnologie, e la quarta gamma è entrata a far parte delle abitudini di una larghissima fetta di consumatori, convinti non solo dalla praticità di questi prodotti ma anche dalla loro genuinità e assoluta sicurezza.

IV e V gamma, qual è la differenza?

Sono prodotti di IV gamma tutta la verdura e la frutta fresche che, dopo la raccolta, sono sottoposti a processi tecnologici finalizzati a garantirne la sicurezza igienica e la valorizzazione. Si tratta quindi dei prodotti ortofrutticoli freschi lavati, pelati, confezionati e pronti per il consumo.

Si parla di V gamma, invece, quando un prodotto è stato sottoposto a ulteriori gradi di lavorazione. In particolare, ne fanno parte quei prodotti che vengono cotti e confezionati in atmosfera protettiva o sottovuoto. Si tratta, quindi, di tutti quei piatti pronti destinati alla gdo per chi cerca piatti unici e spuntini da consumare in modo rapido e on-the-go.

Un settore resiliente

Dai risultati dell’indagine NielsenIQ sul settore IV gamma emerge, nonostante una lieve flessione negli ultimi mesi dell’anno, una decisa tenuta anche in un periodo critico e con una crisi dei consumi generalizzata. Dopo un 2021 che ha risentito ancora degli strascichi della pandemia, nel primo semestre del 2022 il settore della IV gamma ha mostrato una crescita senza precedenti che l’ha portato ai livelli pre-Covid, poi superati nel secondo semestre. Nell’ultima parte dell’anno, tuttavia, le vendite del settore hanno risentito della crisi generalizzata dei consumi che ha colpito le famiglie fino a registrare un lieve calo delle vendite (-1,1%) a dicembre.

“Il settore della IV gamma si è lasciato finalmente alle spalle le difficoltà legate alla pandemia, superando i livelli di consumo pre-Covid”, ha dichiarato Andrea Battagliola, presidente del Gruppo IV gamma di Unione Italiana Food. “I risultati positivi delle vendite dimostrano come i consumatori riconoscano ai nostri prodotti un alto valore aggiunto in termini di innovazione e di comodità d’uso, continuando a preferirli anche in un contesto economico che ha messo a dura prova il potere d’acquisto delle famiglie italiane”.

Servizio continuo e garantito

“L’anno scorso – ha proseguito – le aziende del Gruppo IV gamma di Unione Italiana Food hanno dimostrato la consueta responsabilità che caratterizza l’intero settore, garantendo continuità del servizio in termini di quantità e qualità nonostante i rincari e le conseguenze di una straordinaria siccità. Questo ha fatto sì che il consumatore ci premiasse: il particolare scenario sociopolitico sviluppatosi nel 2022, infatti, non ha influito sulle vendite dei nostri prodotti fino agli ultimi mesi dell’anno e comunque non in modo sensibile. Ci auguriamo che nel 2023 tutti gli attori della filiera e della distribuzione uniscano le forze per superare la crisi che perdura. L’auspicio è quello di ottenere in tempi brevi il tavolo di lavoro sulla IV gamma, per una riflessione a tutto campo sul comparto”.

L’innovazione continua è un valore distintivo delle aziende che lavorano nel comparto quarta gamma, “Nonostante le difficoltà contingenti – dice Andrea Battagliola – mi aspetto che le aziende continuino a investire con un’attenzione alle tematiche legate alla sostenibilità, per esempio con progetti per la valorizzazione degli scarti della lavorazione o all’utilizzo di nuovi materiali per i packaging”.

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DOSSIER

iV gamma l a l inea verde

, tante novità targate dimmidis ì

LaLinea Verde, forte del suo know-how e coerentemente con la vocazione all’innovazione che la caratterizza, continua il suo percorso evolutivo e lancia un nutrito assortimento di novità estive a marchio DimmidiSì in linea con le esigenze del mercato, rispettando i capisaldi del brand: freschezza, naturalità, bontà e genuinità.

Con un volume d’affari in crescita, il segmento delle insalate di riso e cereali si sta dimostrando dinamico e molto apprezzato dai consumatori. Su queste condizioni di mercato ottimali si basa l’ambizioso progetto di rilancio dei Piatti Freschi DimmidiSì, sviluppato con l’obiettivo di aumentare le rotazioni e la penetrazione del brand nella categoria. Il piano prevede l’ampliamento della gamma, il restyling del packaging e la valorizzazione della recente partnership siglata con Riso Scotti con la creazione di ricette dedicate. al couscous con verdure e all’insalata di farro e orzo con erbe mediterranee, ora si aggiungono due piatti della tradizione estiva italiana, preparati secondo lo spirito di DimmidiSì e pensati per soddisfare una più ampia fetta di pubblico: le trofie alla ligure e il riso freddo. La nuova grafica è fresca e d’impatto. Trasmette tutto il gusto dei piatti freschi DimmidiSì e l’ottimismo della bella stagione, grazie al richiamo visivo alle maioliche siciliane e a una nuova organizzazione degli elementi identificativi delle singole ricette, distinguibili a colpo d’occhio, a tutto vantaggio della riconoscibilità a scaffale da parte dei consumatori.

Grandi novità anche sul fronte della collaborazione con Riso Scotti, avviata recentemente da La Linea Verde. I primi frutti di questa partnership strategica, che hanno per protagonista il riso integrale venere Scotti, sono riso venere alla mediterranea e riso venere con pollo.

La Linea Verde continua a scommettere anche sul segmento delle insalatone arricchite introducendo due nuove referenze in affiancamento a quelle già disponibili. Per la gamma Classica, quest’anno propone la ricetta pollo e patate, un abbinamento tanto semplice quanto gustoso fra morbido pollo grigliato e patate a cubetti condite con rosmarino. L’insalata con parmigiano reggiano e noci Lara, invece, è la new entry della gamma Golosa, valorizzata dalla salsa con aceto balsamico di Modena IGP.

Novità anche per la linea degli estratti freschi, che si arricchisce con la ricetta mandarino e arancia rossa di Sicilia. Una combinazione unica a scaffale che, grazie all’uso dei due agrumi siciliani, omaggia il territorio italiano con elegante semplicità. Nella gamma Limited Edition, ormai tradizionale appuntamento estivo della gamma Estratti Freschi, torna la celebrazione del tema vintage: alla Cedrata si affianca il nuovo Pink Tonic, un estratto sfizioso e dissetante, caratterizzato da un sapore secco e amarognolo, dato dall’estratto di pompelmo e di quassio, in omaggio all’acqua tonica.

ilip, novità per ortofrutta e iv gamma

L’offerta di Ilip si è recentemente arricchita di alcune importanti novità che che sono state presentate a Fruit Logistica 2023: il cestino B40 per fragole e frutti delicati, realizzato in R-PET, che si contraddistingue per la sostituzione del pad con microbolle adagiato sul fondo della confezione con un pad assorbente in carta. Questo inserimento consente ai confezionatori di ridurre la quantità di plastica impiegata nel packaging.

Dopo l’uso, il cestino e il pad possono essere facilmente separati e smaltiti nella raccolta differenziata rispettivamente della carta e della plastica. Sempre per il confezionamento di fragole e frutti delicati Ilip ha lanciato il cestino protettivo B40 Air Wave in R-PET, 100% riciclabile, che, grazie al fondo bombato ammortizza eventuali urti durante il trasporto e nei punti di vendita senza bisogno dell’inserto assorbente in microbolle o in cellulosa.

Già nel 2019 Ilip aveva presentato l’innovativo packaging intelligente per la determinazione dello stato di maturazione del frutto confezionato, nello

specifico l’avocado. Quest’anno, invece, l’azienda ha presentato l’evoluzione, un sistema nuovo per monitorare il processo di maturazione di frutti tropicali (in particolare avocado) per ambienti industriali attraverso tag RFID e sensori installati su un carrello, i cui risultati vengono visualizzati su una piattaforma digitale. Questo sistema wireless è stato sviluppato per rispondere alle esigenze del settore ortofrutticolo e, in particolare, degli importatori di frutta esotica e dei produttori di celle climatiche e di maturazione con etilene.

Altra recente novità firmata Ilip, presentata a Marca 2023, sono i nuovi prodotti della linea Ilip FibrAware®, la gamma di stoviglie e di imballaggi

Quarta gamma di ortoromi, varietà e Qualità

Iprodottidi quarta gamma sono stati immessi per la prima volta sul mercato negli Stati Uniti all’inizio degli anni ’60; conobbero un immediato successo, diventando rapidamente molto diffusi. Del resto, si sa che anche la grande distribuzione come la intendiamo oggi ha esordito proprio oltre oceano, dove il marketing e l’evoluzione tecnologica hanno portato all’affermazione sempre più incisiva dei prodotti “ready to eat”, cioè pronti da mangiare. L’esordio sul mercato europeo è avvenuto solo nel 1981, quando il segmento della quarta gamma compare in Francia per poi diffondersi in tutta Europa, Italia compresa. La società stava cambiando, spesso in famiglia tutti lavoravano a tempo pieno e veniva pertanto apprezzata la possibilità di usufruire di prodotti freschi, comodi da conservare e pronti per l’uso. Con il tempo è migliorata la qualità e la freschezza dei prodotti, anche grazie all’avvento di nuove tecnologie, e la quarta gamma è entrata a far parte delle abitudini di una larghissima fetta di consumatori, convinti non solo dalla praticità di questi prodotti ma

anche dalla loro genuinità e assoluta sicurezza. Nei supermercati gli espositori refrigerati dedicati ai prodotti di quarta gamma diventano sempre più capienti e assortiti, così come le confezioni diventano sempre più eleganti, invitanti e colorate.

Nella gamma OrtoRomi, il segmento dai prodotti freschi e pronti da gustare è rappresentato innanzitutto dalle “Insalatine baby”, pratiche vaschette di ortaggi a foglia tenera come valerianella, rucola, lattughino. Molto varie anche le proposte “Le Croccanti”, che comprendono ad esempio buste di cuore di scarola, radicchio rosso o variegato, carote alla julienne oppure buste con squisiti mix di verdure attentamente selezionate. E per i più esigenti ci sono i Radicchi I.G.P e le “Biologiche”, insalatine bio anch’esse lavate e pronte da gustare. Appartengono alla quarta gamma anche le “verdure da cuocere”, come gli spinaci e le erbette che OrtoRomi propone in comodi bustoni da 500 grammi, e “Le pausa pranzo”, gustosi abbinamenti di sapori presentati in ciotola, dedicati a chi vuole portare in ufficio, in spiaggia,

dedicata a chi è interessato ai materiali naturali rinnovabili. FibrAware è infatti la linea di Ilip realizzata in polpa di cellulosa, cartoncino e legno certificati FSC: piatti, bicchieri, posate e imballaggi per alimenti e il take-away, biodegradabili o compostabili. Alla manifestazione bolognese verrà presentata la gamma completa dei rivoluzionari piatti in carta termoformata: piatto piano, fondo e dessert in confezione da 20 pezzi. Ma non solo, sarà esposta tutta la gamma di vassoi gastronomia e soluzioni per il take away anche personalizzabili con il logo del cliente, come le insalatiere tonde e i bicchieri in carta. Oltre a questi prodotti le soluzioni Fibraware includono un’ampia gamma di insalatiere tonde e rettangolari, noodlebox, deli boxes con finestra, tazze e contenitori per diversi tipi di applicazioni come zuppe, insalate, appetizer e degustazioni. Sarà presentata inoltre tutta la gamma di bicchieri in carta con barriera a dispersione acquosa, senza cioè nessun film in plastica o bioplastica interno, anche per utilizzo nel settore dei watercooler.

in palestra e in mille altre occasioni un pasto leggero e pratico. Il successo dei prodotti di quarta gamma OrtoRomi rispecchia l’attenzione dell’azienda alla qualità del prodotto e ai rigidi controlli lungo tutta la filiera produttiva così come all’evoluzione degli stili di vita: coltiviamo la qualità con passione valorizzando il lavoro della nostra cooperativa per offrire i migliori prodotti al miglior servizio.

28 DOSSIER Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023

iV gamma

Perla frutta e altri cibi, Sealed Air propone i lid film CRYOVAC® che utilizzano una tecnologia barriera e anticondensa capace di conservare la freschezza dei prodotti e un aspetto di qualità superiore.

I lid film CRYOVAC saldano ermeticamente su vassoi in materiale espanso o plastica preformata. L’iniezione di gas crea l’atmosfera modificata corretta, ad alto e basso contenuto di ossigeno, per prolungare sensibilmente la freschezza del prodotto. Nelle fasi di conservazione in frigorifero e di esposizione al dettaglio, i lid film sono anticondensa e offrono una visione completa del prodotto, esaltando così la capacità di vendita di alimentari freschi e lavorati. La tecnologia anticondensa mantiene la trasparenza anche in condizioni di refrigerazione. È realizzata con uno strato di barriera all’ossigeno per mantenere la formula gassosa desiderata e prolungare la durata di conservazione. Utilizzabile su confezionatrici per atmosfera modificata o standard. Il prodotto finito è compatto e privo di grinze, per una presentazione di qualità superiore. Il film è disponibile in versione stampata e non stampata. Il lid film non stampato CRYOVAC è un film con barriera all’ossigeno per vassoi con barriera a saldatura ermetica in materiale espanso e plastica rigida. Questo film presenta inoltre due strati interni resistenti alla manipolazione, che forniscono una protezione aggiuntiva e

offre una visione completa del prodotto per un’eccellente attrattività del prodotto. Il lid film stampato CRYOVAC è un film con barriera all’ossigeno per vassoi con barriera

a saldatura ermetica in materiale espanso e plastica rigida. È possibile stampare su questo film con facilità per potenziare il proprio marchio sullo scaffale del distributore.

Sicuramente Pilz

29 Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023
Pilz offre tutto l’occorrente per l’automazione di macchine e impianti: sistemi e componenti innovativi che uniscono le funzioni di sicurezza e l’automazione a livello di hardware e software. Soluzioni di automazione per la sicurezza di uomini, macchine e ambiente. www.pilz.it
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Pharmaceutical packaging safety is what counts

The demand for pharmaceutical products is increasing worldwide, with more and more medications being launched onto the market in ever shorter periods of time. They all have to be packaged hygienically and safely, meeting strict legal requirements. This places high demands on packaging materials, filling processes and packaging machines.

The demand for pharmaceutical products is increasing worldwide, with more and more medications being launched onto the market in ever shorter periods of time. Last year alone, turnover in the German pharmaceutical market – the largest in Europe and the fourth largest worldwide – was around 53.6 billion euros. According to Statista, the volume has more than doubled in the last fifteen years and almost 100 billion counting units, i.e. tablets, sachets, injections, etc., were sold at last count. They all have to be packaged hygienically and safely, meeting strict legal requirements. This places high demands on packaging materials, filling processes and packaging machines. At the latest since the pandemic, it has become clear how important protective packaging is for vaccines, medications, disinfectants and other medical products. We have seen from the example of the Corona vaccines that developing a vaccine is not enough. Numerous players along the entire supply chain had to work well together to protect millions of people from the virus. Billions of little glass vials for the vaccine were needed, as well as special cooling boxes for transport and special freezers for storage. The pharmaceutical industry is affected by counterfeiting like no other. The lucrative business with counterfeit medications, which in the best-case scenario only contain less active ingredient, but can also

be laced with unknown substances that are harmful to health, has picked up speed again with the growing online trade. The WHO estimates that more than half of the medications bought online from illegal websites are counterfeit. The estimated market value of counterfeit medications is around 75 billion US dollars per year.

Counterfeit protection through security features

In addition, global supply chains are becoming increasingly complex. Active ingredients are often produced in one country, processed and packaged in another and finally distributed and marketed across borders. The European legislator therefore took up the fight against counterfeit medications years ago with EU Directive 2011/62/EU. The directive, which comes into force in 2019, prescribes a number of safety features for prescription medications. For example, each package of pharmaceutical product must be labelled with a Unique Serial Code (USC) in combination with the article number (GTIN), the lot number (LOT), the expiry date (EXP) and the name of the manufacturer. All information is encoded in a 2D data matrix code, which is then printed in plain text on the packaging with a certain minimum print quality. In addition to the unique code, each package must carry tamper-evident

30 FoCUS Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023
Uhlmann

Nuremberg, Germany

features. Companies such Bluhm Systeme have been developing coding and labelling solutions for pharmaceutical packaging that comply with the EU directive for counterfeit-proof packaging for years. This includes various labelling solutions such as laser or inkjet coders, thermal transfer printers, labelling systems and the appropriate software. For example, the Integra One inkjet labeller developed for drug coding prints unique identification codes, barcodes or data matrix codes on a wide range of pharmaceutical packaging. UV laser marking is also a proven labelling solution. Domino has introduced a new UV laser system in 2022 thatis suitable for marking plastics as well as current sustainable packaging materials, including recyclable, flexible mono-material films. The system can be used to mark both white and coloured substrates without compromising the barrier properties of the material. Thanks toa photochemical reaction, the new marking laser does not rely on laser-activating pigments or additives or specially prepared coding fields.

Labels – more than just stickers

Anti-counterfeiting measures can also be security labels with first opening indication and integrated overt, covert and digital anti-counterfeiting features that irreversibly indicate a tampering attempt. Void seals, which leave visible effects when the label is first removed, are ideal for outer packaging. Various security features are often combined or supplemented with additional functions. In addition, digital labels with NFC technology and track & trace systems ensure the complete traceability of a pharmaceutical product. Labels are an important component of pharmaceutical packaging and serve not only to protect against counterfeiting. Depending on the application on primary packaging such as bottles, blisters, syringes and vials or on secondary packaging such as folding boxes, they have to meet a wide variety of requirements: They carry general information, guarantee first-opening protection or can be partially detached to be pasted into patient records or vaccination cards. Multipage labels can also accommodate large amounts of information; they are often a combination of label and package insert. And for products that need to be refrigerated, temperature-resistant

The area for non-alcoholic beverages has been an integral part of BrauBeviale for years.

Exhibitors already registered for BrauBeviale 2023, are targeting mineral water and fountain companies and soft drinks and juice producers. This offer will be complemented by a professional supporting programme around the topics of the beverage industry.

Be there and shape the future together with the industry.

pharma
Bluhm Systeme
28 – 30 November 2023
braubeviale.de/en

labels are needed to ensure good legibility during storage and transport.

Increasingly automated

As safety is paramount for pharmaceutical products, the requirements for packaging machines are also high. Machine manufacturer R.Weiss, for example, uses modular picker lines in which Delta robots pack products at top speed. For Siemens Healthineers, the company recently developed an intelligent UniRob turnkey system for packaging diagnostic products that automates the process of manually loading folding cartons. In the process, multipacks in different pack sizes are now also placed in environmentally friendly cardboard inlays, which replace the plastic previously used. Multivac has introduced a new carrier system in the Healthcare sector that ensures controlled, gentle product transport from pre-filled glass or plastic syringes to the packaging machine.

The filling of liquid pharmaceuticals requires special know-how. Syntegon has developed the modular Versynta FFP (Flexible Filling Platform) for this purpose, an individually configurable machine especially for the aseptic filling of small batches. Full-line supplier Romaco has also developed a new liquid filling line. Macofar E is a solution for the aseptic filling of injection fluids into vials. The technology fulfils all requirements of the EU GMP guidelines for

the production of sterile pharmaceutical products. Romaco is also committed to more sustainable production and the reduction of CO2 emissions.

User-friendly software

Software solutions that collect data along the pharmaceutical supply chain also promise more security. With the Pexcite software platform from Uhlmann Pac-Systeme, users can collect, collate, display and analyse information from all areas of the production and packaging process and thus realise different tasks as required: implementation of track & trace specifications along the entire process chain, monitoring of the productivity of machines and processes, digital tool management or centralised control and management of the entire production processes. The platform can be used across all digital devices in use, such as desktop devices, tablets and smartphones. “Visually appealing design, the light, friendly look and feel means above all complexity reduction for the users who use Pexcite. People have to enjoy working with our product and not be afraid of doing anything wrong or breaking anything”, says Thomas Kreutle, Director Development & Operations Digital Solutions at Uhlmann Pac-Systeme. For this, the software platform received a Red Dot Award 2022.

Sustainable pharmaceutical packaging

The pharmaceutical industry is still reluctant to use recyclable materials. However, consumers today also expect more commitment to sustainability from this industry. Pharmaceutical packaging manufacturers are already one step ahead and have already developed numerous recyclable solutions for the primary and secondary packaging of medications. Last year, for example, the presentation of a recyclable paper blister caused a sensation and a recyclable monomaterial barrier tube in pharmaceutical quality was awarded a packaging award. Recently, a tubular film made from the bio-based polymer PLA was launched on the market that is industrially compostable and can be used as a sterile barrier system for diagnostic flow-pack applications. In the area of primary packaging, i.e. where medications are packed directly, it will probably take some time before recyclable monomaterials become established. In contrast, experts already see a trend towards recyclable solutions in secondary packaging. Körber Pharma GmbH, for example, has developed secondary packaging made from grass paper as an alternative to packaging made from recycled paper and cardboard and was awarded the Pharmapack Sustainability Initiative Award 2022 for this. In the production of grass paper, half of the cellulose is replaced by grass fibres, using significantly less water and energy. The almost unlimited regional availability of grass shortens transport routes, saving almost 95 percent of CO2 emissions.

Source: www.interpack.com

32 FoCUS Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023
Domino R. Weiss

Confezionamento nel pharma la sicurezza prima di tutto

La domanda di prodotti farmaceutici è in aumento in tutto il mondo e sempre più farmaci arrivano sul mercato in tempi sempre più brevi. Tutto deve essere confezionato in modo igienico e sicuro, nel rispetto delle normative vigenti.

Soltanto lo scorso anno il giro d’affari del mercato farmaceutico tedesco – il più grande in Europa e il quarto al mondo – è stato di circa 53,6 miliardi di euro. Secondo Statista, portale tedesco di riferimento per la raccolta di dati statistici, il volume è più che raddoppiato negli ultimi quindici anni e di recente sono stati venduti quasi 100 miliardi di pezzi ossia compresse, bustine, iniezioni, ecc.

Protezione contro la contraffazione

Inoltre le catene di approvvigionamento globali diventano sempre più complesse. I principi attivi sono spesso prodotti in un paese, lavorati e confezionati in un altro e infine distribuiti e commercializzati oltre confine. Il legislatore europeo ha quindi intrapreso già da anni la lotta contro i farmaci contraffatti con la direttiva UE 2011/62/UE. La direttiva, entrata in vigore nel 2019, prescrive una serie di contrassegni di sicurezza per i farmaci soggetti a prescrizione medica. Ogni confezione di farmaci deve avere un codice seriale univoco (USC) abbinato al numero di articolo (GTIN), il numero di lotto (LOT), la data di scadenza (EXP) e il nome del produttore. Tutte le informazioni sono cifrate in un codice a matrice di dati 2D, che viene quindi stampato in chiaro sulla confezione secondo una qualità di stampa minima specificata. Oltre al codice univoco ciascuna confezione deve contenere elementi a prova di manomissione. Anche la marcatura laser UV rappresenta una soluzione d’etichettatura collaudata.

Etichette, più che semplici adesivi

Le misure contro la contraffazione possono prevedere anche l’impiego di etichette di sicurezza con l’indicazione di prima apertura e funzionalità integrate aperte, nascoste e digitali d’anticontraffazione in grado di rivelare in modo irreversibile un tentativo

di manomissione. I sigilli sotto vuoto, che lasciano tracce visibili alla prima rimozione dell’etichetta, sono ideali per gli imballaggi esterni. I vari contrassegni di sicurezza sono spesso abbinati o integrati con funzioni aggiuntive. Inoltre le etichette digitali con la tecnologia NFC e i sistemi track & trace garantiscono la completa tracciabilità di un farmaco.

Le etichette sono una componente importante delle confezioni ad uso farmaceutico e non servono solo a proteggere dalla contraffazione. A seconda dell’applicazione su confezioni primarie come flaconi, blister, siringhe e fiale o su confezioni secondarie come scatole pieghevoli, le etichette devono soddisfare un’ampia varietà di requisiti: riportare informazioni generali, garantire la protezione di prima apertura o poter essere parzialmente staccate per essere applicate sulle cartelle cliniche o sui certificati di vaccinazione. Si possono anche inserire notevoli quantità d’informazioni sulle etichette multipagina, che spesso sono una combinazione tra etichetta e foglietto illustrativo. E per i prodotti che vanno conservati in ambiente refrigerato servono etichette termoresistenti che garantiscano una buona leggibilità durante lo stoccaggio e il trasporto.

Automazione e sostenibilità

Essendo la sicurezza la massima priorità per i prodotti farmaceutici, anche i requisiti delle macchine confezionatrici devono essere elevati. Anche le soluzioni software di raccolta dati di tutta la filiera farmaceutica promettono maggiore sicurezza. L’industria farmaceutica è ancora riluttante ad utilizzare materiali riciclabili e riciclati. Tuttavia oggi i consumatori si aspettano un maggiore impegno verso la sostenibilità anche da questo settore. I produttori di imballaggi farmaceutici sono già un passo avanti e hanno già sviluppato numerose soluzioni circolari per il riciclo degli imballaggi primari e secondari dei medicinali. Nell’ambito degli imballaggi primari, ossia le confezioni a diretto contatto con i medicinali, probabilmente servirà del tempo prima che i monomateriali riciclabili possano affermarsi. Per contro gli esperti stanno già osservando una certa tendenza verso soluzioni circolari negli imballaggi secondari.

Fonte: www.interpack.com

33 Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023
pharma

A z I ende & S trategie

Edigit TiKappaPi Group strumenti e know how per fare crescere le imprese

Bruno Pisani, co-founder di TiKappaPi, e Gabriele Montanari, Direttore Esecutivo Edigit TiKappaPi Group, ci parlano del cambiamento epocale, nell’ambito dei processi, che le aziende stanno vivendo e di come sia possibile affrontare tale sfida grazie a strumenti di gestione adeguati, finalizzati all’ottimizzazione e a garanzia della crescita delle imprese.

➣ Dopo oltre due anni dall’ingresso di Edigit in TiKappaPi, qual è il bilancio e quali sono i punti di forza delle due realtà che avete messo a fattor comune?

TiKappaPi nasce nel 2019 come holding operativa dall’unione di Kirio, società dedicata alla consulenza IT e Tecnobiemme, società che sviluppa gestionali verticali legati al mondo Zucchetti. L’entra-

ta di Edigit in TiKappaPi, leader del mercato delle industrie grafiche e cartotecniche, ha ampliato il mercato di TiKappaPi al territorio nazionale e in un settore dove Edigit è il punto di riferimento. Al tempo stesso, ha permesso a Edigit di estendere i propri servizi e competenze come partner unico per il proprio cliente. I punti messi a fattor comune fin da subito sono essenzialmente due: da un lato, TiKappaPi stava creando un team commerciale e l’entrata di Edigit ha accelerato questo processo; dall’altro, in TiKappaPi vi erano competenze gestionali e IT che a Edigit, mancavano e che le hanno permesso di accrescere l’offerta e di poter garantire un servizio a 360° per tutti suoi clienti.

➣ Obiettivo delle vostre soluzioni è l’ottimizzazione dei processi e il miglioramento della gestione aziendale. Quali elementi e fattori rendono vincente un progetto di digitalizzazione in un’impresa?

Le imprese sono di fronte a un cambiamento epocale. Industria 4.0 ha accelerato questo processo di trasformazione e il sistema gestionale deve essere sempre più in grado di accompagnare le imprese in questa trasformazione tecnologica. Il software gestionale deve ottimizzare i processi interni e raccogliere tutte le informazioni aziendali per permettere ai dirigenti di prendere le decisioni strategiche dell’impresa.

La digitalizzazione di un’impresa passa proprio dall’automatizzazione dei processi specifici, fino alla corretta gestione dei dati aziendali. Noi non ci limitiamo a fornire lo strumento al top per ottenere questo risultato. Nei decenni di esperienza

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Bruno Pisani, co-founder di TiKappaPi, e Gabriele Montanari, Direttore Esecutivo Edigit TiKappaPi Group

AzIende&Strategie

accumulati, abbiamo ascoltato, osservato, studiato le imprese, fino a realizzare una suite adatta a ogni esigenza, ideale per l’impresa moderna, che diversifica le proprie produzioni ed evolve nel tempo. Il nostro progetto gestionale è sempre diverso e personalizzato: come un’auto di lusso con gli interni su misura. E per realizzare questi progetti mettiamo a disposizione consulenze ed esperienze interne elevatissime, competenze specializzate differenti e al tempo stesso complementari, al fine di fornire un unico importante risultato, come partner unico pronto e affidabile. L’obiettivo che ci poniamo è, innanzitutto, quello di garantire soluzioni innovative, al passo con l’evoluzione del mercato, complete e, al tempo stesso, sicure a protezione del cuore dell’impresa: la sua base dati. Il dato aziendale è alla “radice dell’albero” del business delle aziende, dove il tronco, i rami e le foglie sono il risultato dell’analisi dei dati e delle decisioni che scaturiscono da essi. Per questo, le nostre soluzioni sono in grado di ottimizzare i processi e di analizzare i dati per un continuo miglioramento e a garanzia della crescita delle imprese di settore.

➣ In questi anni, lo sviluppo del software Edigit non si è fermato. Ci parla della nuova versione?

Nel corso della sua lunga storia, ormai 33 anni di esperienza nel settore delle industrie grafiche, Edigit ha realizzato 5 passaggi tecnologici, dall’UT su ambiente DOS, all’UT-win (primo sistema di preventivazione per aziende grafiche su windows nel 1993) e ai successivi UT-16, UT-32, Edigit64, fino alla nuova suite Edigit.NET, che contiene nuovi processi di preventivazione per affiancare tutte le verticalizzazioni del settore, dalla stampa commerciale/editoriale, al packaging rigido e flessibile. Forti dell’esperienza di tutta la nostra storia di implementazioni gestionali, la nuova suite Edigit.NET non avrà eguali per usabilità, funzionalità e configurabilità, per coprire tutti i processi tecnici del settore e sarà aperta al dialogo semplice con tutte le tecnologie presenti nel mercato. Inoltre, Edigit. NET è il sistema tecnologicamente più avanzato e sicuro, in quanto sviluppato con le più recenti innovazioni presenti sul mercato informatico. Il nostro team di sviluppo è da sempre in costante

crescita, per rispondere alle esigenze delle aziende del settore con numerosi aggiornamenti resi disponibili ogni anno. L’avanzamento degli sviluppi e delle diversificazioni aziendali rende TiKappaPi Group (con le sue divisioni Edigit, Tecnobiemme e Kirio) il partner tecnologico leader nel settore delle industrie grafiche. Siamo considerati l’intelligenza digitale dei nostri clienti/partner e vogliamo esserlo per i prossimi decenni.

➣ L’implementazione di un nuovo gestionale o di un aggiornamento resta sempre un’operazione delicata e complessa, ma i benefici che si ottengono sono indiscutibili. Ce ne parla?

I nostri clienti ci confermano la fiducia accogliendo il passaggio alla nuova suite Edigit.NET. I nostri consulenti tecnici stanno implementando i moduli.NET nei quali è evidente l’evoluzione tecnologica che contiene la nuova suite. L’implementazione è un contesto ideale per ottimizzare i processi interni con i nostri consulenti e per sfruttare le nuove potenzialità presenti nel sistema. La nuova suite può anche essere corredata dall’innovativa Appliance, che aumenta le performance e la velocità del software fino al 70%. Le nuove funzionalità consentono ai clienti di gestire tutte le tecnologie attualmente presenti sul mercato delle industrie grafiche. Infatti, in un settore sempre più in evoluzione, dove le aziende si uniscono per mettere a fattor comune tecnologie e prodotti diversi, la nuova suite Edigit.NET diventa la piattaforma più completa e TiKappaPi il partner tecnologico ideale per accompagnare le aziende del settore in questa trasformazione tecnologica e produttiva. La nuova interfaccia utente aiuta gli utilizzatori nei processi gestionali, evitando il più possibile errori umani e seguendo gli operatori nei processi definiti in collaborazione con i nostri consulenti tecnici. Questo diventa un valore aggiunto della nuova suite che ottimizza i tempi di lavoro e rende i dati sempre più sicuri e affidabili. Come detto in precedenza, i dati sono il cuore dell’azienda e, per questo, nell’offerta alla migrazione della nuova suite abbiamo pensato di inserire un sistema integrato di Business intelligence, che diventa lo strumento essenziale per il board aziendale e il vero nucleo dell’intelligenza digitale dell’azienda.

Inquadra il Qr code per vedere l’intervista online

Marchesini Group acQuisisce la milanese m. a .r.

Una nuova azienda entra a far parte di Marchesini Group: si tratta di M.A.R. SpA, società di Lainate specializzata nella realizzazione di macchine per il riempimento di liquidi e polveri in flaconi di vetro e plastica, in siringhe, carpule e altri contenitori per il settore farmaceutico.

Fondata nel 1967 da Silvio Pravettoni, M.A.R. si è distinta per aver realizzato, alla fine degli anni ’70, una delle prime linee al mondo per il confezionamento di prodotti farmaceutici dotata di sistema di pesatura in condizioni sterili. L’asetticità del processo produttivo – requisito imprescindibile quando si confezionano prodotti come vaccini e antitumorali, poi distribuiti nelle farmacie e negli ospedali – è rimasta uno dei marchi di fabbrica di M.A.R. SpA che, come da tradizione di Marchesini Group, resterà nella sua sede attuale operativa, a difesa della continuità aziendale e degli standard di qualità del prodotto finale.

Con questa acquisizione diventano otto le aziende del milanese che compongono la vasta compagine societaria di Marchesini Group in Lombardia, regione seconda solo all’Emilia-Romagna – sede del quartier generale del Gruppo – in quanto a presenze produttive sul territorio. Conferma, questa, di come il tessuto imprenditoriale lombardo sia un partner ideale per quello della

Packaging Valley emiliana, dove si concentra il principale indotto europeo delle macchine per il confezionamento di prodotti farmaceutici e cosmetici.

“M.A.R. manterrà la sede di Lainate, la sua struttura organizzativa e il personale dedicato, con volontà però di crescere assumendo tecnici e progettisti”, ha specificato Pietro Cassani, AD di Marchesini Group che a seguito dell’operazione diventa ammini-

Marchesini Group acquires Milan-based coMpany M.a.r.

A new company is joining Marchesini Group. The latest arrival is M.A.R. S.p.A., a company from Lainate (Milan) specialised in the construction of machinery for packaging liquids and powders in glass and plastic bottles, syringes, carpules and other containers for the pharmaceutical industry.

Founded by Silvio Pravettoni in 1967, M.A.R. is perhaps best known for constructing one of the world’s first pharmaceutical product packaging lines complete with sterile weighing system, which appeared in the late ‘70s. Production process sterility – an essential requirement when packaging products like vaccines and cancer drugs for distribution in pharmacies and hospitals – has continued to be a distinguishing feature of M.A.R., which, in the usual Marchesini Group tradition, will continue to operate from its current site, protecting the continuity of the business and

the quality standards of the finished product. With this acquisition, the numerous companies in Lombardy within the Marchesini Group now include eight in the Milan area, and Lombardy itself is second only to Emilia-Romagna – where the Group’s headquarters is located – in terms of number of production sites. There could be no better confirm that Lombardy’s industrial fabric is the ideal partner for Emilia’s Packaging Valley, where Europe’s most important supply chains for the production of pharmaceutical and beauty product packaging machines are concentrated.

“M.A.R. will retain its Lainate base, its organisation and its specialised personnel, but with the aim of expanding with the employment of more technicians and design engineers,” explained Pietro Cassani, CEO of Marchesini Group, who will become sole director of M.A.R. as a result of the operation. “Its range of filling products for packaging powders and liquids, including in sterile environment, is an opportunity for enriching the range of complete lines offered by Marchesini Group, especially through Corima, our company specialised in technologies which use robotised solutions to guarantee the highest degree of precision in controlled contamination environments. The synergies also extend to Group companies such as CMP Phar.ma for process inspection and Lombardy-based businesses SEA Vision, Auteco

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stratore unico di M.A.R. “La sua gamma di prodotti dedicata al riempimento di polveri e riempimento liquidi, anche in ambiente asettico, rappresenta un’opportunità di arricchimento della proposta di linee complete offerta da Marchesini Group in particolare attraverso Corima, la nostra azienda specializzata nelle tecnologie che impiegano soluzioni robotizzate in grado di garantire massima precisione in ambienti a contaminazione controllata. Le sinergie si allargano poi alle società del Gruppo come CMP Phar.ma per l’ispezione dei processi e come le lombarde SEA Vision, Auteco e Dott. Bonapace per – rispettivamente – la produzione di sistemi di visione e raccolta dati, l’automazione dei processi e le macchine di laboratorio”.

“M.A.R. possiede un portafoglio clienti di grande valore”, ha aggiunto Nicola Di Biase, già storico direttore generale dell’azienda, oggi nominato procuratore.

“In questa unione, mi piace definirla così, con un partner importante come Marchesini Group,

and Dott. Bonapace for the production of vision and data acquisition systems, process automation and laboratory machines, respectively.” “M.A.R. has a very valuable customer portfolio,” added Nicola Di Biase, formerly the company’s historic general manager and named as its legal representative today. “The dowry we bring to this marriage, as I like to think of it, with a partner of the importance of Marchesini Group, consists of both our clientele and our typical Lombardy know-how, which proved particularly important during the pandemic years, when we were able to meet the high level of demand for technologies for packaging Covid vaccines and other biological products.”

portiamo in dote sia le nostre referenze che il nostro saper fare lombardo, particolarmente apprezzato durante gli anni della pandemia, quando abbiamo risposto a tante richieste di tecnologie per il confezionamento di vaccini anti-Covid e altri prodotti biologici”.

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AzIende&Strategie

Il Gruppo IMA punta sull’e-commerce

Il Gruppo IMA ha annunciato la costituzione di una nuova divisione dedicata al mercato e-commerce, in risposta all’aumento degli acquisti online e alla rilevanza sempre maggiore del commercio elettronico nell’economia odierna.

L’e-commerce è ormai diventato una parte vitale dell’industria retail e si prevede che continuerà la sua rapida crescita nei prossimi anni. L’automazione avanzata del confezionamento sta quindi diventando sempre più importante per aiutare i rivenditori online (e-tailers) da un lato a incrementare la produzione e dall’altro a contenere i costi in un mercato del lavoro altamente competitivo. Per concorrere in questo mondo in continua evoluzione, grazie alla sua esperienza di oltre 60 anni nel confezionamento, IMA ha progettato una gamma di tecnologie per automatizzare il processo di packaging. La prima macchina introdotta sul mercato è la stazione di confezionamento E-CO Flex: una tecnologia avanzata che semplifica il processo di packaging degli ordini e-commerce, interagendo con il sistema gestionale del cliente per selezionare la dimensione della scatola più vicina al prodotto che viene confezionato. Una volta individuata la dimensione scatola più adatta all’ordine, viene automaticamente prelevata dal magazzino, eretta e

chiusa sul fondo utilizzando il dispenser di nastro attivato ad acqua brevettato da IPG (Intertape Polymer Group Inc.). Il contenitore pre-assemblato viene poi consegnato all’operatore, che inserisce all’interno gli articoli da spedire e il materiale riempitivo necessario. La scatola viene poi reinserita nella macchina, che scansiona il contenuto della stessa per stabilire se ci sia la possibilità di ottimizzarne le dimensioni sulla base dello spazio vuoto rimanente all’interno: se necessario, E-CO Flex riduce automaticamente l’altezza della scatola e la chiude adattando il processo di piegatura dei lembi alle nuove dimensioni.

Soluzioni come E-CO Flex, che consentono l’automatizzazione del packaging e il dimensionamento automatico della scatola, garantiscono la possibilità di accorpare in una sola macchina le funzioni di più stazioni di confezionamento manuali, mantenendo inalterata la produttività, diminuendo significativamente il consumo dei materiali, eliminando quando possibile la necessità di materiali riempitivi degli spazi vuoti nelle confezioni e soprattutto ottimizzando i volumi di spedizione, in conformità alle ultime politiche di Sostenibilità adottate dal Gruppo IMA. La Divisione IMA E-COMMERCE ha stabilito una partnership con la società americana IPG, realtà di riferimento a livello mondiale nelle soluzioni di imballaggio e protezione, che distribuirà in esclusiva questa tecnologia per conto di IMA sul mercato nordamericano.

iMa Group focuses on the e-coMMerce industry

E-commerce has become a vital part of the retail industry, and it is projected to continue its rapid growth in the coming years. Advanced packaging automation is becoming more and more important to help e-tailers improving both throughput and cost position as labour market remain tight. To compete in this fast-moving market, and thanks to its over 60-years packaging expertise, IMA has designed advanced technologies to automate the packaging process.

The first machine introduced on the market is the E-CO Flex: this equipment simplifies e-fulfilment packaging by selecting the best-fit to size box for the products to be packed connecting to the customer’s WMS system. Once the most suitable box is identified, the blank is automatically picked from the magazine, erected and the box’s bottom is then taped using water-activated tape through IPG’s proprietary

Water Activated Tape dispenser, inside the E-CO Flex. The result is a pre-assembled container presented to the operator, who simply inserts the items to be shipped and secures them with the required amount of dunnage. The operator reinserts the open-faced box back into the machine where the remaining void is measured: if necessary, the E-CO Flex is capable of automatically reducing the height of the box

and then close it, adapting the flaps folding to the new box dimensions.

Automated packaging solutions, such as the E-CO Flex, with right-sizing capabilities allow e-tailers to combine multiple stations into one unit. By reducing the cubic footage of cases to a minimum, dimensional (DIM) weight pricing can be safely implemented, resulting in reduced material usage, including less corrugate, and often eliminating the need for void fill in compliance with the latest Sustainability policies that the IMA Group adopted.

IMA E-COMMERCE Division has established a partnership for the exclusive distribution in US and Canada with Intertape Polymer Group Inc. (IPG), a global leader in packaging and protective solutions.

38 A z I ende & S trategie Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023
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tasca porta schemi digitale Rittal ePOCKET

Rittal ed Eplan presentano Rittal ePOCKET, l’archivio digitale sempre a portata di mano. Il codice QR presente nell’armadio semplifica l’integrazione nel workflow di produzione e permette un’archiviazione di tutta la documentazione tecnica.

Chiunque sia stato in un sito produttivo li avrà notati: grandi volumi di carta con la documentazione delle apparecchiature e dei sistemi all’interno dell’armadio.

Rittal ed Eplan considerano questi metodi di lavoro obsoleti poiché oggi tutti i dati di progetto possono essere utilizzati in modo digitale e centralizzato. Le due aziende presentano Rittal ePOCKET, l’archivio digitale sempre a portata di mano. Il nuovo spazio nel cloud è sostenibile e rispettoso dell’ambiente, perché elimina l’utilizzo della carta. Inoltre, gli operatori, i progettisti, i costruttori di quadri e gli addetti alla manutenzione troveranno più facile lavorare insieme grazie alla disponibilità di dati sempre aggiornati.

Archivio digitale a portata di mano Nonostante l’uso della carta sia importante, Rittal ed Eplan credono che sia superato in tempi digitali. Con lo sviluppo di Rittal ePOCKET, l’archivio digitale, le aziende mettono a disposizione i documenti dell’armadio. Questo significa che la documentazione cartacea, ampiamente utilizzata, è diventata un ricordo del passato. “Con Rittal ePOCKET, i nostri clienti fanno un altro passo in avanti per trarre beneficio dalla qualità delle informazioni mentre le applicazioni nelle attività produttive e nel service sono in continua crescita”, afferma Marco Villa, Amministratore Delegato Rittal Spa ed Executive Vice President Sud Europa. Se tutti i dati di progetto, come gli schemi elettrici, i certificati di una macchina o di un impianto sono disponibili in forma digitale, qualsiasi modifica può essere reinserita direttamente nel progetto e i possibili tempi di fermo possono essere ridotti al minimo. Il codice QR presente nell’armadio semplifica l’integrazione nel workflow di produzione e permette un’archiviazione di tutta la documentazione tecnica del quadro elettrico. ePOCKET diventa quindi a tutti gli effetti la tasca porta schemi digitale.

Accesso al progetto tramite Eplan Cloud

Per far funzionare questo processo, ogni singolo prodotto della gamma di armadi Rittal VX25, VX SE, AX e KX avrà un proprio “archivio” nell’EPLAN Cloud. Il cliente potrà accedere al progetto e alla relativa documentazione,

incluso il gemello digitale, in EPLAN Cloud tramite il QR code posizionato sull’armadio. I vantaggi aumentano se il cliente offre ad altri operatori la possibilità di accedere alla documentazione più recente. Gli addetti all’assistenza e alla manutenzione, ad esempio, possono accedere facilmente agli schemi elettrici direttamente su ePOCKET con uno smartphone o un tablet utilizzando la funzione integrata Eplan eView, per una collaborazione efficiente con colleghi, clienti e fornitori. Dal processo digitale le aziende traggono vantaggi in modi diversi, dalla creazione degli schemi elettrici alla manutenzione: l’errore viene ridotto e non è più necessario stampare ripetutamente fino a 500 o più pagine di documentazione, il che rappresenta un chiaro risparmio di tempo. Il passaggio al cloud in sostituzione della carta aiuta anche l’ambiente, grazie alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica. E infine, c’è minor rischio di incendio se la documentazione non è conservata all’interno dell’armadio.

Gemello digitale in funzione

D’ora in poi, il gemello digitale accompagna il prodotto reale durante tutto il suo ciclo vita. Con l’archivio digitale, la documentazione dell’impianto e del sistema è sempre aggiornata; è accessibile da qualsiasi dispositivo, ovunque si trovi durante il funzionamento. “Stiamo ampliando il nostro portafoglio per le attività produttive, poiché le opportunità per i nostri clienti e l’industria sono chiare”, spiega Villa: “Le funzioni di tracciamento e le informazioni contenute nei dati sono in continuo aumento. Di conseguenza, gli operatori, i progettisti, i produttori di quadri elettrici e i professionisti della manutenzione rimangono in contatto costante tra loro anche durante il funzionamento degli impianti.”

40 P RO d O tt I & Tecnologie Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023
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tutti i vantaggi delle soluzioni Leister

Soluzioni a riciclo d’aria calda ecologiche e convenienti, pan nelli infrarossi modulari e pre cisi, saldatura laser per settori hi-tech, estrusori dalle sorprendenti applicazioni: sono solo alcuni esempi di lavori realizzabili nel settore della plastica con l’am pia gamma di prodotti Leister.

L’industriadella plastica comprende una varietà di processi e lavorazioni coerenti con le innu merevoli applicazioni. Leister, multinazionale svizzera leader nella progettazione e realizzazione di soluzioni per la lavorazione della plastica, è in grado di proporre tecnologie diverse per ogni situazione, accomunate dall’affidabilità dei risultati.

Ricircolo di aria calda, l’efficienza come hot topic

La combinazione di soffianti e riscaldatori in un impianto crea un’abbinata vincente dal punto di vista delle prestazioni e dei consumi: riciclare l’aria calda, recuperandola dopo che ha svolto la sua funzione e riportandola alla temperatura richiesta dal processo, riduce sensibilmente la quantità di energia necessaria.

Il recupero dell’aria calda è possibile nei processi dove l’aria rimane pulita, non contaminata da residui, polveri o vapori. Richiede soffianti progettate per resistere alle sollecitazioni causate dall’alta temperatura, quindi con caratteristiche ben precise: tubi isolati, tenuta garantita, flange adeguate, il tutto studiato per far fronte a

temperature che possono arrivare fino a 350°C. Il risparmio che si può conseguire è notevole, come si può comprendere con una semplice simulazione: se un impianto riscalda l’aria portandola da una temperatura ambiente di 20°C fino alla temperatura di 500°C richiesta dal processo, utilizza una quantità di energia (ipotizzando un volume d’aria di 4000 litri al minuto per un impianto in funzione 24 ore al giorno, 250 giorni all’anno) pari a circa 232.000 kWh in un anno.

Se l’aria viene reimmessa nell’impianto a 350°C, l’energia necessaria a riportarla ai 500°C sarà pari a circa 72.600 kWh all’anno: un risparmio che sfiora il 70% e che, all’attuale costo dell’energia stimabile in 32,73 centesimi al kWh,si traduce in oltre 50.000 euro risparmiati in un anno.

Certamente non tutte le applicazioni di ricircolo aria consentono ritorni così significativi, ma anche nel caso in cui si riutilizzi aria da processo a temperature più basse, 100-120 C, il beneficio in termini economici è tangibile.

Un caloroso benvenuto alle tecnologie IR

Da ormai cinque anni Leister ha ampliato la gamma delle proprie offerte mediante l’acquisizione di Krelus, azienda svizzera produttrice dei più avanzati sistemi di riscaldamento a infrarossi. La tecnologia presenta numerosi pregi: è apprezzata dall’industria di processo delle materie plastiche, di asciugatura inchiostri, nel packaging e nella termoformatura per la bassissima inerzia termica, l’elevata affidabilità, la ridottissima necessità di manutenzione e un rapporto fra prezzo e prestazioni che nel medio periodo si rivela vincente. Con le soluzioni Krelus si può risparmiare fino al 30% di energia rispetto a prodotti analoghi, il che porta a un rapido recupero dell’investimento iniziale. La chiave del successo di Krelus è la modularità: i pannelli possono essere forniti con resistenze di diversa potenza e assemblati per creare campi solari con le prestazioni richieste dalla specifica applicazione. Esiste inoltre la possibilità di creare forni su misura, per garantire la totale corrispondenza fra le esigenze del processo, la dimensione dell’impianto e la potenza erogata.

Il cuore dei sistemi Krelus è costituito da una lamina metallica che in tensione emette una radiazione elettromagnetica nel campo delle onde medie. La trasmissione del calore è estremamente efficiente; prove effettuate hanno dimostrato che oltre il 90% dell’energia assorbita dall’elemento radiante si trasforma in effetto utile sul materiale da scaldare.

Un altro vantaggio rilevante è la precisione nella regolazione della temperatura: abbinando le sorgenti radianti Krelus a dei pirometri ottici si può ottenere facilmente un controllo della temperatura di set sul prodotto dell’ordine di 2-3 gradi centigradi.

I sistemi Krelus hanno una ridottissima inerzia termica; vanno a

42 P RO d O tt I & Tecnologie Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023
RBR è una soffiante ideale per il riciclo dell’aria calda, adatta a gestire temperature dell’aria in entrata fino a 350°C Modulari, efficienti, precisi: i pannelli Krelus a raggi infraossi sono molto apprezzati nelle lavorazioni delle materie plastiche come la termoformatura

regime in meno di 10 secondi e in ancor meno tempo dallo spegnimento cessano di emettere energia. Nei processi intermittenti questo significa minori consumi energetici perché è possibile accendere il riscaldamento solo quando serve. Inoltre, nel caso di fermate improvvise, non si rischia di danneggiare il prodotto fermo davanti ai pannelli, né è necessario aggiungere costosi meccanismi per consentire di allontanare il campo radiante in questi frangenti.

L’impareggiabile accuratezza del laser

Leister produce sistemi per la saldatura delle materie plastiche con tecnologia Laser da oltre 20 anni: in alcuni settori come il medicale, l’automotive o l’industria elettronica,questa tecnologia ha trovato accoglienza estremamente favorevole grazie a qualità e ripetibilità del processo ad altissimi livelli e all’assenza pressoché totale di bave o polveri a fine saldatura.

Da alcuni anni questa tecnologia è proposta da Leister anche in Italia con un’accoglienza ottima, sia da parte di progettisti sia di aziende: cresce di anno in anno il numero di progetti seguiti, e il potenziale che la tecnologia offre è notevole.

Architetture estrusioniste

Oltre alle soluzioni per la lavorazione delle materie plastiche nell’industria, Leister è nota per la sua vasta gamma di macchinari per la saldatura della plastica: pistolead aria calda, che trovano impiego anche nell’industria della plastica per la termoretrazione dei pallet, apparecchiature manuali e automatiche per la saldatura di membrane termoplastiche utilizzate in edilizia, e saldatori a estrusione per la fabbricazione di oggetti in plastica. IndexLab, start-up del Politecnico di Milano, ha abilmente sfruttato le potenzialità dell’estrusore Weldplast 600-i, abbinandolo ad un robot antropomorfo e realizzando così dettagli architettonici in materiale plastico di grandi dimensioni; interessanti esempi di stampa 3D di grande formato e resistenza, dalle potenzialità ancora in fase di esplorazione ma decisamente molto promettenti.

A sinistra in alto: L’estrusore Fusion 1 abbinato ad un robot è in grado di realizzare elaborati elementi in 3D Qui a sinistra: Gli estrusi realizzati con Fusion 1 possono essere rinforzati con inserti metallici per aumentarne la robustezza

PROdOttI&Tecnologie DESIGN &materials
Sustainability smart technology
Le soluzioni per la saldatura laser della plastica trovano frequente impiego in settori come il medicale, l’automotive o l’industria elettronica

VOLTA l a pistola applicatrice per hot melt con elevato potenziale di risparmio

La nuova pistola Volta per hot melt prodotta da Robatech prova che l’incollaggio sostenibile è possibile e definisce standard in termini di risparmio, affidabilità e precisione con un rapido ritorno dell’investimento.

all’azionamento elettrico. Con una frequenza di cicli di 200 Hz, la pistola è ideale per la modalità stitching con hotmelt, dove l’adesivo non viene applicato in forma di cordoli, ma in punti, in maniera ripetibile e grazie a questo il processo di incollaggio richiede fino al 40% di adesivo in meno. Il minore impatto sull’usura, nonostante le elevate frequenze di cicli, è un ulteriore vantaggio rispetto alle pistole applicatrici pneumatiche.

Robatech

è un punto di riferimento per le soluzioni per l’applicazione di adesivi efficienti e sostenibili, con elevata affidabilità e durata. Dal 1975, sviluppa e produce pistole applicatrici, programmatori, sistemi di fusione e dosaggio per l’applicazione industriale di colla a caldo e a freddo. Con Green Gluing, l’azienda sottolinea la propria competenza nel processo di incollaggio industriale con particolare attenzione ai valori ecologici fondamentali. Il Gruppo Robatech, con sede a Muri, in Svizzera, è presente in oltre 80 Paesi con più di 670 dipendenti.

Risparmio di energia e di adesivo

I sistemi tradizionali di applicazione che necessitano di aria compressa hanno bisogno di maggiore manutenzione e comportano elevati costi di esercizio, Volta al contrario non la utilizza. Questo riduce i costi operativi e di manutenzione rispetto alla pistola applicatrice pneumatica SX – Robatech ed è stato dimostrato che richiede circa il 60% di energia in meno. Non solo Volta è stata ottimizzata dal punto di vista energetico, ma è anche estremamente veloce grazie

Affidabile e precisain ogni situazione

Volta consente un’applicazione affidabile dell’adesivo per un miliardo di cicli operativi. Polvere del cartone ed eventuali schizzi d’acqua non possono danneggiarla grazie al suo design resistente con classe di protezione IP55. Volta inoltre conferisce stabilità all’applicazione dell’adesivo, con la massima precisione e un cut-off accurato. La distribuzione uniforme della temperatura nell’intero corpo pistola contribuisce all’eccellente qualità dell’applicazione dell’adesivo.

Speciale isolamento CoolTouch

La speciale coibentazione CoolTouch è una protezione affidabile contro scottature nel caso in cui l’operatore tocchi accidentalmente la pistola di erogazione, riducenotevolmente le radiazioni di calore, rendendo Volta ideale per l’applicazione di adesivo su prodotti sensibili al calore, come cioccolatini o medicinali. CoolTouch è in dotazione standard, anche nel caso di pistole applicatrici multiple.

www.robatech.com/Volta

Conventional compressed air application systems are maintenance-intensive and cause high operating costs. Volta does not require

compressed air. This reduces operating and maintenance costs. Compared to Robatech’s SX pneumatic application head, Volta requires about 60% less energy. But not only the energy consumption is reduced. Volta’s electric drive is fast. With a switching frequency of 200 Hz, Volta is optimized for hot melt stitching. In stitching, the adhesive is not applied in bead form, but by a repeatable dot application. Compared to bead application, the gluing process requires up to 40 % less adhesive. Low wear despite high switching frequencies is another advantage over pneumatic application heads. Volta delivers reliable adhesive

application over the duration of 1 billion operating cycles. Cardboard dust and splash water cannot harm it thanks to its robust design with IP55 protection class. Volta brings stability to adhesive application - with maximum precision and an exact tear-off. The uniform temperature distribution in the jetting head contributes to the excellent quality of the adhesive application. The CoolTouch insulation provides reliable protection against burns if operators accidentally touch the hot melt jetting head. The innovative insulation reliably reduces heat radiation, making Volta ideal for glue application on heat-sensitive products such as chocolates or medicines. Volta is equipped with this insulation as standard, even with multiple application heads.

www.robatech.com/Volta

44 Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023 P RO d O tt I & Tecnologie
English TEXT
new hot Melt jettinG head with hiGh savinG potential The new Volta hot melt jetting head from Robatech shows how sustainable gluing works. Volta sets standards in terms of economy, reliability and precision. This leads to a fast return on investment.

Q-Line zünd porta il taglio ad un altro livello

Zünd ha svelato la nuova soluzione di taglio Q-Line con Board Handling SystemBHS180, progettata appositamente per la lavorazione finale altamente automatizzata di materiale stampato per espositori e imballaggi. Una linea che stabilisce nuovi standard nella produzione industriale "da pallet a pallet".

La sede svizzera di Zünd ad Altstätten è stata il palcoscenico per il lancio della nuova Q-Line con BHS180, una soluzione integrata che promette di ottimizzare i processi di produzione di espositori e imballaggi, ed incrementare l’efficienza grazie agli elevati livelli di automazione e di velocità produttiva. La serie Q-Line si compone di tre modelli tutti accomunati da una lunghezza della superficie di lavoro di 3200 mm. La versione Q 18-32 D possiede una larghezza della superficie di lavoro di 1800 mm, la versione Q 22-32 D di 2270 mm e la versione Q 32-32 D di ben 3210 mm. Il modello presentato durante l’evento svizzero è stato proprio il top di gamma Q 32-32 D, con cui Zünd ha portato le prestazioni del taglio digitale a nuovi livelli. Il design a due bracci della nuova generazione di sistemi di taglio Q-Line è il risultato di un concept completamente nuovo, basato su uno stile distintivo che eleva i livelli di ergonomia e produttività.

Velocità sino i 2,8 m/s, capacità di accelerazione sino a 2,1 g, sono valori che necessitano di una struttura altamente stabile e resistente.

Non a caso, una delle peculiarità di questo sistema è la sua elevata stabilità, ottenuta anche grazie all’impiego di un’innovativa struttura in granito epossidico come base del cutter della Q-Line. Questa base sopporta qualsiasi sollecitazione, in modo da garantire un andamento fluido di tutti gli elementi in movimento e la massima precisione di taglio anche alle più elevate velocità raggiungibili dalla Q-Line. A questo si affiancano i due bracci di produzione realizzati in materiale plastico rinforzato con fibra di carbonio, così da aumentarne la leggerezza e la resistenza. Il risultato è una macchina che può lavorare alla massima velocità, riducendo nettamente i tempi di ciclo per singolo lavoro, e restituire comunque la massima qualità anche sui materiali più impegnativi. L’intera linea è comandata tramite un quadro di comando dotato di schermo touch, per un controllo del cutter ancora più intuitivo, montato su un ergonomico pulpito a lato macchina.

L’operatore ha inoltre a disposizione il nuovo Zünd Cut Center ZCC 4.0, uno scanner manuale per la gestione intelligente degli utensili, e un joystick sviluppato per la movimentazione a mano del carrello dei moduli e il controllo del modulo Incam per la registrazione dei bordi, che garantiscono la massima facilità di utilizzo.

L’aspetto avveniristico del sistema di taglio Q 32-32 D di Zünd è inoltre completato da un design slanciato ed equilibrato, caratterizzato da pannelli di vetro di sicurezza a scomparsa e barriere luminose integrate che garantiscono la massima sicurezza.

Multiutensile, come da migliore tradizione svizzera Ogni braccio di produzione della Q-Line con BHS180 è dotato di serie complessivamente di quattro moduli utensile di ultima generazione. Capace di esercitare una pressione di cordonatura fino a 50 kg, il modulo portautensili Automo L, con una tale potenza risulta indispensabile soprattutto per la cordonatura con ruote scanalate di grandi dimensioni come la rotella

46 P RO d O tt I & Tecnologie Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023

di cordonatura Creto 150. Il portautensili Automo E (ne sono presenti due per ogni modulo) dà invece prova della sua forza soprattutto nella velocità con cui solleva e abbassa gli utensili impiegati. I portautensili Automo sono compatibili con un gran numero di utensili Zü nd, il che li rende adatti ai vari impieghi. Tra gli utensili a disposizione: Unito, l’utensile per l’impiego di lame a trazione centrate ed eccentriche e viene utilizzato per materiali fino a 5 mm di spessore; Elosto, proposto in due versioni, è l’utensile da taglio universale per il taglio guidato oscillante dei materiali più disparati; Creto è la gamma di rotelle di cordonatura che si differenziano per ruote scanalate di forme e diametri diversi; Perto è il portautensile per ruote di perforazione; Drawto viene impiegato per marcare e disegnare sui materiali più disparati. Il terzo modulo presente sul carrello è Incam, un modulo fisso di sensori che serve a rilevare marcature di registrazione, codici QR e bordi dei fogli.

L’intera gestione degli utensili avviene tramite il Tomac - Tool

taglio, rendendo così superfluo qualsiasi intervento manuale dell’operatore nella movimentazione dei materiali. L’automazione del trasporto dei fogli da pallet a pallet massimizza la produttività del flusso di lavoro ed elimina i tempi di fermo. Inoltre, il disbrigo degli ordini continuo e personalizzato comporta un flusso di lavoro senza soluzione di continuità e con una buona visione d’insieme. Il sistema rileva le informazioni sull’ordine attraverso codici QR, garantendo una produzione intelligente e senza errori. Tale funzionalità permette di lavorare commesse diverse presenti nella stessa pila di fogli, perché il sistema è in grado di riconoscere autonomamente ogni singolo lavoro.

Il sistema di visione Undercam integrato nell’alimentazione dei fogli rileva l’immagine stampata sul foglio e riconosce in maniera affidabile ogni deformazione della stampa, garantendo in qualsiasi momento una corrispondenza perfetta tra dati di stampa e taglio. A ogni scansione il software adegua i contorni

Management Client, garantendo processi semplici e soprattutto completamente automatizzati. L’interconnessione digitale dell’impostazione e del montaggio degli utensili ottimizza la gestione degli stessi e contribuisce all’aspetto dinamico del sistema di taglio Q-Line, oltre a consentire un importante risparmio di tempo.

Per ognuno dei bracci, il design della macchina accoglie elegantemente un vano in cui sono alloggiati i caricatori di utensili per un totale di sette slot. Gli utensili possono essere pianificati in modo tale da aumentare il pieno sfruttamento della macchina e, allo stesso tempo, prolungare sensibilmente il periodo di produzione senza supervisione umana. Il lavoro manuale legato al trasferimento degli utensili si riduce al minimo. Lo scanner DMC integrato rileva in modo automatico il tipo di utensile e la sua collocazione. Inoltre, non è più necessario assegnare manualmente un utensile a un ordine, escludendo così associazioni errate. Non da ultimo, l’inizializzazione integrata dell’utensile ITI regola in modo completamente automatico la profondità di lavorazione di lame e rotelle di cordonatura, rendendo le operazioni di regolazione manuale completamente superflue.

Produzione “pallet-to-pallet”

senza supervisione né interruzioni

La Q-Line con BHS180 elimina i colli di bottiglia in fase di

di taglio all’immagine stampata in tempo reale. In questo modo è possibile ridurre notevolmente il tempo di ciclo di ogni ordine. Durante la fase di alimentazione dei fogli, i sensori riconoscono i bordi del materiale, consentendo di orientare il foglio in maniera corretta.

Se il foglio si trova al di fuori del range di tolleranza, l’alimentatore lo afferra e lo riallinea, in modo che venga convogliato verso il cutter senza causare interruzioni del processo. In questo modo è possibile lavorare anche pile non perfettamente allineate, garantendo una produzione ancora più stabile. A seconda del materiale e in base alle singole esigenze, il Zünd Cut Center - ZCC consente di regolare le ventose così da assicurare una separazione ancora più affidabile dei fogli.

Il nuovo design dell’unità di prelievo consente di impilare in modo semplice e pulito fogli tagliati senza sponde verticali. L’unità di prelievo impila i diversi ordini con uno scostamento laterale, affinché i lavori ultimati possano essere rimossi dalla pila in modo semplice e pulito per procedere con l’ulteriore lavorazione. Anche eventuali fogli difettosi vengono deposti con uno scostamento laterale, risultando ben visibili quando si preleva il pallet. L’altezza di impilatura di 180 cm consente di prolungare i tempi di produzione senza supervisione anche durante il taglio digitale automatizzato dei materiali da imballaggio e degli espositori per punti vendita.

47 PROdOttI&Tecnologie Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023

Gimatic tecnologia collaborativa e certificata

Gimatic punta a proporre qualcosa che permetta al cliente di ottenere sempre di più dai suoi macchinari e dalla sua produzione, per arrivare ad avere una maggiore efficienza, maggiore durata e sprechi minori. Per le applicazioni che richiedono il cambio automatico dell’organo di presa, Gimatic ha creato la famiglia di cambia utensili elettrici EQC.

Gimatic è presente sul mercato dell’automazione industriale da oltre 35 anni. Grazie alla sua competenza, flessibilità e a un uso estensivo delle nuove tecnologie nell’ambito della progettazione è in grado di offrire soluzioni specifiche per ogni applicazione. Gimatic punta a proporre qualcosa che permetta al cliente di ottenere sempre di più dai suoi macchinari e dalla sua produzione, per arrivare ad avere una maggiore efficienza, maggiore durata e sprechi minori. Questa è la vera filosofia di Gimatic, costantemente orientata alle esigenze del cliente. In più di 35 anni di innovazione, Gimatic ha sviluppato più di 150 brevetti depositati, grazie alla creazione di prodotti all’avanguardia, capaci di affrontare la sfida dell’industria 4.0. Gimatic è inoltre sinonimo di qualità, caratteristica garantita dall’uso di macchinari innovativi e tecnologicamente avanzati e da fitte procedure di controllo sia sui componenti che sui prodotti finiti. Il plant produttivo è composto da più di 70 centri di lavoro CNC in grado di lavorare qualsiasi tipo di materiale e tutti in logica di Industria 4.0 al fine di garantire un monitoraggio della produttività in “real time”.

La famiglia EQC

Per le applicazioni che richiedono il cambio automatico dell’organo di presa, Gimatic ha creato la famiglia di cambia utensili elettrici EQC. Si tratta di un siste ma Plug & Play composto da una parte attiva (lato A) ed una flangia meccanica passiva (lato B). La parte attiva è tipicamente collegata al polso di un robot mentre una o più flange sono collegate agli organi di presa intercambiabili. Il cambia uten sile EQC riesce ad assicurare fino a 6 connessioni pneumatiche disponibili. Esistono e sono disponibili 3 differenti taglie: EQC05, EQC20, EQC100. Il cambia utensile elettrico EQC può essere trovato anche in uno dei

kit Cobot Gimatic. Negli ultimi anni, infatti, l’azienda si è avvicinata al mondo dei Cobot, iniziando ad instaurare importanti collaborazioni con importanti aziende leader del settore.

Gimatic ha così cominciato a creare soluzioni specifiche per i Robot collaborativi, che consistono in veri e propri Kit Plug & Play, completi di software plug-in. Le caratteristiche principali sono: connessione diretta al polso, possibilità di eliminare i cavi elettrici lungo il braccio del Cobot, installazione Plug & Play semplice ed immediata. I kit Cobot Gimatic permettono di facilitare l’utilizzo dei robot collaborativi e di avere in un unico prodotto, tutti gli elementi necessari per poter utilizzare la pinza o il cambia utensile. Il tutto in modo semplice ed intuitivo.

Il kit permette di collegare la gamma di pinze elettriche direttamente al polso del robot senza bisogno di ulteriori accessori ed è composto dal un cambia utensile elettrico EQC20 che permette, tramite un unico dispositivo, l’identificazione RFID della mano di presa, la connessione pneumatica e quella elettrica. Il kit EQC20 permette una sostituzione facile dell’EOAT e include tutti i componenti necessari a fornire energia elettrica e pneumatica all’utensile. La soluzione Plug & Play rende semplice l’installazione,senza necessità di configurazione. Non sono solo prodotti quelli che Gimatic offre e produce per i suoi clienti, ma veri e propri servizi che spaziano dalla stampa di pezzi 3D realizzati in casa madre, allo sviluppo di una sofisticata tecnologia NFCRFID per il monitoraggio delle mani di presa, da un sistema di controllo per le presse a iniezione “Mold Monitoring” a un attento servizio dedicato alle global company. Gimatic è in grado di offrire alle aziende un servizio a 360° prima, durante e dopo la vendita, con un approccio di Industry 4.0 pronto ad affrontare tutte le sfide del futuro dell’automazione.

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Prestazioni inedite

con acopostrak di b&r

Dalla proficua collaborazione tra B&R e Goglio è nata una macchina rivoluzionaria per tutto il settore del packaging con risultati al di là di ogni aspettativa: velocità, performance, produttività, efficienza, riduzione dei costi e degli ingombri, che non ha eguali sul mercato.

L’industria collaborativa, in ottica 5.0, deve lasciare più spazio alle persone che si potranno dedicare a mansioni di alto valore, supportate dalle soluzioni tecnologiche che diventano un mezzo al servizio dell’uomo e non viceversa. Per ottenere questa rivoluzione culturale è necessario che le macchine si basino su tecnologie intelligenti al fine di permettere il giusto mix tra performance, human centric e sostenibilità. Quando si vogliono raggiungere livelli di produttività, di qualità e di flessibilità molto elevati entrano quindi in gioco i sistemi meccatronici di trasporto che permettono un paradigma completamente nuovo dei processi di produzione. ACOPOStrak è il sistema di B&R scalabile e flessibile grazie ai suoi shuttle che possono essere sostituiti anche a caldo. È stato introdotto sul mercato 4 anni fa e oggi presenta un grado di protezione elevato con in arrivo anche la variante wash-down per le applicazioni più critiche. ACOPOStrak offre una flessibilità di progettazione ancora più elevata grazie ai diverter, dispositivi che permettono di deviare gli shuttle ad alta velocità come capita per i treni sui binari e che rendono il sistema piuttosto unico. Questo sistema consente di movimentare i prodotti in modo più efficiente, mantenendo un livello di qualità molto elevato e permette di produrre anche i lotti più piccoli con la velocità e l’economia della produzione di massa.

Il caso di successo GStar di Goglio

Una delle più recenti applicazioni di successo di ACOPOStrak è quella realizzata da Goglio, azienda tra i principali player a livello internazionale nel packaging flessibile, che ha rivoluzionato il mondo del confezionamento alimentare con la nuova GStar, la prima macchina per il packaging del caffè sia sottovuoto che soft in grado di produrre fino a 200 confezioni al minuto, una

velocità doppia rispetto alle più performanti macchine attualmente sul mercato. GStar fissa nuovi standard di riferimento per il comparto del caffè: garantisce il massimo dell’efficienza e della velocità sia nella produzione di imballi soft che sottovuoto, sia nella lavorazione di laminati con alluminio che monomateriali, sia nel confezionamento di caffè in polvere che in grani, e si adatta alla produzione di confezioni da 250 g fino a 1 kg. Il segreto di queste performance sta in un cambio di prospettiva: per la prima volta Goglio ha applicato al confezionamento la tecnologia asincrona con long linear motor, già utilizzata nell’automotive, che consente di modulare la velocità della macchina in base al singolo processo di lavorazione. Una vera rivoluzione rispetto alla precedente tecnologia sincrona con catena a passo fisso, che sposta il sacchetto da una stazione all’altra, vincolando il processo a fasi di lavorazione che devono essere perfettamente simmetriche. Fino ad oggi, in sostanza, le fasi di lavorazione meno rapide condizionavano l’intera linea produttiva: a 4 postazioni di riempimento dovevano infatti corrispondere 4 stazioni di condizionamento, 4 di saldatura, 4 di rifinitura e così via. Nella GStar le confezioni sono invece posizionate all’interno di celle, che si spostano in maniera indipendente tra loro da una fase all’altra di lavorazione, raggiungendo velocità che possono arrivare a 2,5 m/s e 2 g di accelerazione. In questo modo si elimina il vincolo che costringeva a lavorare lo stesso numero di confezioni in ciascuna stazione. Un vantaggio enorme in termini di velocità, riduzione dei costi e degli ingombri della linea. Non solo, la velocità della GStar può garantire livelli di produzione per i quali fino ad oggi servivano due macchine distinte, è quindi possibile approntare un unico fine linea, con ulteriori risparmi in termini di spazi e di costi. Il sistema alla base di GStar garantisce anche un incremento dell’efficienza della linea, perché una volta posizionato nella cella il sacchetto non cambia più sede. La macchina necessita anche di minore manutenzione delle parti meccaniche, non ci sono infatti catene, maglie, giunzioni ecc… e rende possibile la produzione di packaging con materiali riciclabili mediante processi più sicuri rispetto a quelli attualmente utilizzati sulle macchine da soli 70 pezzi al minuto. Per garantire la massima efficienza, GStar può essere connessa al sistema Goglio MIND, piattaforma cloud per il monitoraggio in tempo reale – 7 giorni su 7 e h24 – delle linee di confezionamento e degli impianti.

C A se H
istory

Agricola Merlino

filosofia green anche nel packaging

Grazie alle fascettatrici industriali di Multi Import, l’azienda agricola lombarda punta a raggiungere obiettivi importanti a livello di sostenibilità e circolarità anche nel confezionamento dei prodotti.

Con le radici nella Pianura Padana e lo sguardo rivolto al mondo, Agricola Merlino, società della provincia di Lodi, è una realtà virtuosa e circolare che si ispira al motto “Coltiviamo con la testa”. Per conoscere meglio la filosofia dell’azienda e le iniziative intraprese per attuarla abbiamo incontrato il titolare, Paolo Locatelli. “La nostra è un’azienda agricola capace di occuparsi sia della produzione sia del confezionamento dei prodotti”, esordisce Locatelli. “Il nostro cliente di riferimento è la Grande Distribuzione Organizzata e per poter lavorare bene con le insegne della GDO ci siamo dotati di tutte le certificazioni richieste”.

Prodotti a residuo zero

Agricola Merlino propone sul mercato alcune referenze certificate biologiche e altre a residuo zero. “Un prodotto a residuo zero - spiega Locatelli, - non presenta nessuna traccia di fitosanitari al momento della consegna. Non significa che quel prodotto non abbia subito trattamenti fitosanitari, come deve invece accadere per i prodotti certificati bio, ma che nel momento della raccolta e della consegna il prodotto non ha alcun residuo di questi trattamenti. Produciamo zucchine a residuo zero, biologiche e altre gamme e pomodori a residuo zero, che non possono però essere certificati bio perché sono coltivati fuori suolo. I nostri pomodori, tra l’altro, sono anche privi di nichel”.

Una realtà virtuosa e circolare

L’attenzione di Agricola Merlino per l’ambiente e per il risparmio delle risorse è iniziata in tempi non sospetti. “Nel 2010 abbiamo installato un impianto fotovoltaico da un megawatt, quindi capace di soddisfare ben oltre il nostro bisogno energetico”, prosegue Locatelli. “Un impianto ‘intelligente’, che abbiamo collocato sul soffitto di una serra di 15000 mq dove coltiviamo i

pomodori, senza sottrarre terreno alle coltivazioni già esistenti. Per quanto riguarda il risparmio idrico, i nostri impianti di irrigazione sono tutti a goccia e ciò ci consente di risparmiare moltissima acqua. In ottica di circolarità, inoltre, abbiamo deciso da ormai 15 anni di utilizzare il mater-bi al posto del polietilene per la pacciamatura del terreno. Nel 2015, infine, ci siamo dotati di una centrale termica per riscaldare le serre che viene alimentata con gli scarti urbani, il cippato derivato dalla potature delle piante”.

Confezionamento sempre più sostenibile

Come accennato, Agricola Merlino si occupa anche del confezionamento dei suoi prodotti. “Dove possiamo scegliere noi, proponiamo la confezione più sostenibile, anche se ciò comporta un costo maggiore. Ormai tutte le vaschette che utilizziamo sono in cartone e le nostre cassette rientrano quasi sempre in circuiti che le rimettono in circolo dopo la consegna al supermercato. Quest’anno penso che il 70% delle nostre zucchine saranno vendute in fascette anziché nella tradizionale vaschetta”. Per perseguire l’obiettivo di ridurre il materiale utilizzato per il confezionamento, Agricola Merlino ha deciso di investire sulle fascettatrici industriali con saldatura ad ultrasuoni US-2000 AD (Industria 4.0 Ready) di Multi Import. Le fascette consentono di eliminare la vaschetta, la pellicola di chiusura e l’etichetta, con un risparmio di materiale notevole - 2 grammi di materiale utilizzati contro i 150 delle confezioni tradizionali. “Quella con Multi Import è stata una partnership vincente, si tratta di un’azienda molto attenta ai cambiamenti e questo è ciò che cerchiamo in un fornitore”, commenta Locatelli. “Avevamo intenzione di passare alle fascette già da diverso tempo e in Multi Import abbiamo trovato il partner ideale per realizzare il confezionamento con le fascette a livello industriale. La loro proposta ci ha conquistato e abbiamo deciso di acquistare sei fascettatrici US-2000 AD”. Questo modello garantisce una produzione fino a 25 cicli/minuto versione standard o 45 cicli/minuto versione con ‘Servomotors’. Il nuovo pannello comandi V5 consente, tra l’altro, la regolazione elettronica del tempo di saldatura, della tensione nastro e della funzione soft. Il sistema di saldatura a ultrasuoni comporta una serie di benefici: nessun tempo di preriscaldamento, saldatura sicura e resistente, nessuna formazione di fumi o odori, caratteristica che lo rende particolarmente adatto all’impiego nell’industria alimentare. Come testimonia la scelta compiuta da Agricola Merlino.

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Casalini e Viscardi

nuovi traguardi per crescere e competere

Cura del cliente, passione, qualità e rapidità nel servizio, tecnologie all’avanguardia e, non ultima, una forte cultura d’impresa: questi gli ingredienti che hanno reso Casalini e Viscardi un’azienda di riferimento nel settore del packaging. Una realtà che ha saputo guardare ai cambiamenti e alle sfide del mercato come opportunità, diventate nuove leve per rinnovarsi e competere.

Casalini e Viscardi nasce nel 1958, da un progetto imprenditoriale di Angelo Casalini e Bruno Viscardi, e si posiziona inizialmente sul mercato della produzione di imballaggi flessibili per il settore alimentare: dalle carte twist per caramelle agli accoppiati carta/alluminio per Cioccolatini, Boules e Bagues fino alle carte politenate per zucchero, lieviti, zafferano e altri alimenti polverosi. Negli anni ’70 e ‘80, l’offerta si amplia con l’ingresso in nuovi mercati, quello farmaceutico e il settore non food. Vengono implementate le competenze e il know how per la produzione di packaging per polveri farmaceutiche, cerotti e garze medicali e, in ambito non food, buste 4 saldature per figurine/cards con applicazione di saldanti a freddo in linea su carta e film.

Nell’ultimo trentennio, con impegno e volontà, l’azienda, oltre ad aver mantenuto i settori storici di applicazione, come il food e no food, ha scelto di investire in tecnologia e risorse umane acquisendo così nuovi business, quali il Pharma, la cosmesi e l’igiene personale e della casa e il pet food, mercati in forte crescita. Oggi lo stabilimento produttivo di Merate, in provincia di Lecco, si sviluppa su un’area di 14.000 mq, dei quali 7.500 coperti e oltre

500 mq di magazzino per lo stoccaggio degli impianti stampa, con una produzione focalizzata sulla stampa rotocalco e sui processi di laminazione, paraffinatura e ceratura, taglio. Attualmente a guidare l’azienda è Paola Casalini, insieme alla sorella Elisabetta, dopo l’uscita dalla compagine societaria dei cugini Viscardi. Un management tutto al femminile, una rarità nel nostro settore, che con determinazione ha portato avanti un’impresa che oggi si è posizionata sul mercato in maniera importante, con un approccio dinamico che mette al centro il cliente. Paola Casalini racconta: "In questi utlimi anni, abbiamo realizzato importanti investimenti nella stampa rotocalco per offrire una qualità superiore, l’azienda è diventata così punto di riferimento nella trasformazione dei materiali per l’imballaggio flessibile, in bobina per l’utilizzo su macchine automatiche verticali e orizzontali, in fogli, e in buste con o senza fondo quadro. I nostri clienti,

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Una foto storica dello stabilimento Paola ed Elisabetta Casalini, alla guida della Casalini e Viscardi

CAseHistory

che sono in particolare aziende del mondo dolciario e food, hanno sempre creduto in noi e ci hanno sempre sostenuto. Inoltre, il business del pharma e degli integratori è stato per noi un driver di crescita, un ambito nel quale siamo riusciti a migliorare le nostre competenze. Con risorse commerciali nuove, ci siamo approcciati ai mercati differenti, come ad esempio quello delle tisane e té, packaging per gelati confezionati, prodotti liofilizzati pronti all’uso e prodotti Bakery. La diversificazione resta una strategia fondamentale per un’azienda come la nostra, perché significa poter ampliare il nostro business verso differenti mercati, ai quali possiamo rispondere grazie alla nostra flessibilità in termini produttivi”.

Investimenti nell’ottimizzazione dei processi

Nel 2017, con Paola ed Elisabetta alla guida, l’azienda decide di rinnovarsi e realizzare nuovi investimenti sul mercato. Nel 2018, l’installazione di una rotocalco Bobst RS6003 HS, in configurazione 10 colori, ha permesso a questa realtà di rilanciarsi sul mercato. La macchina è, infatti, equipaggiata con un sistema integrato di controllo dei difetti di stampa 100% che, unitamente al controllo delle tonalità colore fuori linea, garantisce un’eccellente qualità di stampa, oltre ad un sistema ESA che assicura maggiore stampabilità sulle sfumature e mezze tinte. Completano il parco macchine una 6 e una 8 colori. Oltre alla 10 colori, sono state installate nuove attrezzature come un’accoppiatrice solvent less per ottimizzare i processi di laminazione e alcune taglierine in bobina. Nel laboratorio di controllo qualità viene garantita una verifica costante e in linea di tutte le fasi di lavorazione, il monitoraggio e l’analisi delle materie prime in ingresso e del prodotto finito. Le tecnologie di ultima generazione consentono di realizzare ordinativi di piccole e grandi tirature, garantendo tempistiche ridotte, puntualità nelle consegne e prezzi competitivi.

I pilastri cardine della cultura d’impresa

I valori aziendali sono indirizzati alla massima efficienza, al perseguimento della qualità e della flessibilità organizzativa e produttiva. Nel corso degli anni

l’attenzione al cliente è stata sempre posta al centro degli obiettivi: ogni singola esigenza viene valutata con attenzione e viene garantita una risposta nei tempi più rapidi con elevati standard.

La sostenibilità è un altro asse portante della strategia aziendale. Paola Casalini spiega: “L’attenzione all’ambiente è da sempre tra i nostri valori. Recentemente è stato installato un impianto di postcombustione di ultima generazione che assicura un alto rendimento di abbattimento dei fumi; inoltre, tutti i macchinari garantiscono consumi energetici ridotti, minor utilizzo di inchiostri, colle e solventi e scarti di produzione limitati. Per i nostri settori target, le certificazioni sono fondamentali: Casalini è certificata ISO 9001, FSC, ISO 14001 ed è in procinto di ottenere la certificazione BRC. Le normative legislative vigenti sui materiali per packaging primario sono restrittive e devono essere verificate e implementate con precisione e impegno. Oggi, grazie al miglioramento nei processi, possiamo dare il nostro contributo al rispetto dell’ambiente. Anche nell’ambito dei materiali, cerchiamo di sperimentare e approcciare soluzioni sostenibili, ma funzionali ed efficienti, come ad esempio carte con effetto barriera che consentano di allungare la shelf-life o film di derivazione vegetale”.

Se l’impegno ambientale è imprescindibile, per il management dell’azien-

da la sostenibilità dal punto di vista sociale è altrettanto fondamentale. Paola prosegue: “L’azienda è fatta di persone: nuove risorse significano nuove idee e nuova linfa. È importante avere dei collaboratori con i quali confrontarsi e condividere gli obiettivi, che ti supportino nelle scelte e ai quali vanno riconosciuti i meriti. L’azienda è come una piccola città, nella quale non vanno trascurati l’attenzione e il rispetto per coloro che ci vivono. Anche i nostri fornitori devono condividere i nostri valori. L’azienda non deve chiudersi in se stessa, ma deve sempre confrontarsi con il mercato. Intendiamo tenero vivo il rapporto con l’esterno, acquisendo piccole aziende a monte e a valle del processo, per ottimizzare la parte del service o del fine linea e realizzando partnership con altre realtà del nostro, che condividano i nostri valori di impresa".

Oggi è una nuova fase per Casalini e Viscardi, un momento di sviluppo e crescita in un contesto economico complesso. Paola Casalini commenta: “Negli ultimi anni, abbiamo fatto investimenti, anche se il momento era e resta particolarmente critico e delicato, ma crediamo che per ogni difficoltà che si incontri ci sia una soluzione e ci piace vedere il bicchiere sempre mezzo pieno. Abbiamo la volontà di crescere e la determinazione e la tenacia di proseguire questo percorso di sviluppo. Oggi stiamo ottenendo importanti risultati e i clienti continuano a credere in noi e a darci fiducia, questo significa che stiamo percorrendo la strada giusta e ci spinge a proseguire insieme”.

www.casalinieviscardi.com

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Nobilitazione digitale per effetti

speciali garantiti

Con le tecnologie di nobilitazione digitale si hanno a disposizione incredibili possibilità per rendere ciò che viene stampato unico. Se sapientemente combinate, le diverse tecnologie di stampa e nobilitazione hanno la capacità di fornire allo stampato effetti multisensoriali, che attirano lo sguardo dell’interlocutore e lasciano un ricordo impresso nella sua memoria.

Le nobilitazioni o finiture di stampa sono lavorazioni che vengono effettuate dopo il processo di stampa vero e proprio e che donano allo stampato un plus che lo rende unico e facilmente riconoscibile, attraverso effetti di stampa multisensoriali che appagano la vista, il tatto o addirittura l’olfatto. Le possibilità di personalizzazione del prodotto sono infinite grazie a tecnologie di stampa come quella tradizionale litografica o le più moder-

ne versioni digitali ma anche con l’utilizzo di tecniche di nobilitazione degli stampati più sofisticate, come la stampa in rilievo e a caldo, le vernici speciali e le plastificazioni.

I vantaggi della tecnologia digitale Fino a pochi anni fa, i prodotti di stampa nobilitati venivano realizzati con la stampa offset e la nobilitazione era una prerogativa delle alte tirature. Oggi, alla stampa a caldo con foil metallici e agli effetti a rilievo ottenuti con la serigrafia, si affiancano i sistemi di nobilitazione digitale che permettono di realizzare lavorazioni quali laminazione, rilievi, braille e, ovviamente, verniciatura, su una gamma di supporti che possono spaziare dalla carta e cartone fino alle materie plastiche, consentendo economia, rapidità e versatilità. I continui progressi nelle tecnologie di stampa e nelle soluzioni di finitura permettono di aumentare la potenza e il valore della stampa. Uno dei vantaggi connessi

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4graph Gierre

nobilitazione e Verniciatura digitale

alla tecnologia digitale maggiormente apprezzati dai print buyer è indubbiamente la personalizzazione. Con le tecnologie di nobilitazione digitale si hanno a disposizione incredibili possibilità per rendere ciò che viene stampato unico. Se sapientemente combinate, le diverse tecnologie di stampa e nobilitazione digitali hanno la capacità di fornire allo stampato una maggiore percezione sensoriale. Il loro abbinamento con i nuovi materiali permette di dar vita a lavorazioni davvero singolari, a volte difficilmente riproducibili con le tecniche di stampa tradizionali, e soprattutto consente agli stampatori di aggiungere qualcosa in più per continuare a stupire i propri clienti.

Effetti davvero speciali

Facendo leva sulle mille risorse tecnologiche a disposizione, le superfici dei prodotti stampati hanno cominciato a trasformarsi, acquisendo caratteristiche inedite. Il

rilievo, ad esempio, è una tecnica sempre attuale, che ha il dono di nobilitare qualsiasi stampato, creando movimenti raffinati, tra spessori, goffrature e sagomature, e coinvolgendo l’interlocutore nella spirale di un gioco multisensoriale irresistibile. Il rilievo esalta la tridimensionalità e catalizza l’esperienza sensoriale, coinvolgendo vista e tatto. Posto il tatto al centro del processo creativo, l’effetto tridimensionale è andato velocemente affermandosi quale espressione tra le più fertili e dinamiche del printing contemporaneo votato alla nobilitazione. Illustrazioni, testi e simboli a rilievo sono molto utilizzati per dare “valore tattile aggiunto” a uno stampato. Esistono due tecniche artistiche per realizzare questi rilievi, ovvero l’embossing e il debossing: nel primo caso la stampa è in rilievo, mentre nel secondo è impressa. Con l’embossing si percepisce sia visivamente che al tatto un innalzamento della scritta o disegno, mentre con il debossing

la percezione è quella di un abbassamento degli stessi. Da un punto di vista prettamente tecnologico, diversi sono i processi e gli strumenti per realizzarlo. Tecnica alternativa alla stampa a secco tradizionale è quella che prevede l’applicazione sullo stampato di vernici trasparenti o opache che hanno il compito di conferire a testo e immagini un effetto a rilievo o tridimensionale senza dover stressare il materiale. Vi sono in commercio soluzioni di stampa digitale che permettono di applicare sullo stampato una superficie trasparente in rilievo su un elemento specifico della pagina. Si rivolge alla sfera sensoriale del tatto anche l’effetto soft-touch che rende gli elaborati vellutati. Il soft-touch si può ottenere tramite plastificazione oppure utilizzando appositi inchiostri in grado di creare tale sensazione. Inchiostri speciali e carte profumate possono invece ricreare profumi e odori per amplificare la stimolazione sensoriale degli interlocutori.

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Leister fornisce soluzioni per tutte le applicazioni industriali in cui è richiesto l‘uso di aria calda, grazie a sistemi termoretraibili, di saldatura, sterilizzazione e asciugatura da impiegare nei più svariati settori.

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alto di gamma in forte crescita

Il ventunesimo Osservatorio Altagamma ha confermato il poderoso trend di crescita di tutto il comparto dell’alto di gamma a livello mondiale. Nonostante le turbolenze economiche, nel 2022 il mercato luxury globale è cresciuto del 21%, sfiorando quota €1.400 miliardi mentre si stima per i beni di lusso personali un +22%, con €353 miliardi. Lo scenario si prospetta positivo anche per il 2023, quando la marginalità delle imprese dell’alto di gamma si prevede in crescita del +6%. Questi risultati si inquadrano all’interno di un percorso che si prevede di crescita anche nel lungo termine: nel 2030 il valore di mercato dei personal luxury goods dovrebbe salire a circa €540-580 miliardi, un aumento del 60% o più rispetto al 2022. Le evidenze sull’andamento del mercato e le previsioni future sono emerse dall’Altagamma Consensus 2023.

“L’alto di gamma, dopo il forte rimbalzo successivo allo scoppio della pandemia, ha completato il percorso di ripresa, registrando nel 2022 il record storico con un +21% a livello mondiale”, ha dichiarato Matteo Lunelli, presidente di Altagamma. “In questo scenario i marchi italiani continuano ad eccellere, malgrado un contesto congiunturale caratterizzato da una forte incertezza e da numerose sfide. Come ha recentemente dichiarato il Ministro Urso, presente all’Osservatorio Altagamma, dobbiamo non solo proteggere, ma fare crescere i nostri Campioni Nazionali e le filiere produttive di eccellenza che sono un fattore propulsivo per interi settori. L’alto di gamma può essere, in ultima analisi, una locomotiva per l’economia italiana”.

“La nuova ondata che sta interessando l’industria del lusso, e che sta plasmando nuovi trend,

c yrhus, tradizione persiana nel packaging

richiederà un’evoluzione delle aziende del comparto, che dovranno lavorare sul proprio adattamento all’incertezza e focalizzarsi sulla creatività in tutte le aree del business. Guardando al 2030, i brand del lusso dovranno far leva sull’avanguardia culturale e l’eccellenza che da sempre li contraddistingue, applicata a nuovi campi. Proprio come nel loro DNA e nelle recenti evoluzioni, con prodotti altamente creativi e attenzione al consumatore, allo stesso modo ora –per superare le sfide che li attendono – le aziende del lusso dovranno indirizzare gli investimenti dove si concentrano le opportunità: ESG, catena della creatività, tecnologia e dati. La loro crescita non potrà che dipendere da questi driver ad alto potenziale”, hanno commentato Claudia D’Arpizio e Federica Levato, Senior Partner di Bain & Company e autrici dello studio.

Il marchio francese Cyrhus è stato fondato nel 2021 dall’imprenditore Masrour Makaremi. Il suo scopo era quello di far rivivere la tradizione millenaria della vinificazione persiana scomparsa dopo la rivoluzione islamica del 1979, quando il consumo di alcol fu bandito in Iran. Per il secondo lancio del marchio Makaremi ha collaborato con lo studio creativo con sede a Bordeaux Exceptio per il design del packaging. Poiché la bottiglia è stata concepita per raccontare la storia del vino, lo studio si è ispirato a Ciro il Grande, il fondatore dell’impero, dell’arte, dell’architettura e dell’argenteria persiana. Il vino è contenuto nella bottiglia Bacchus di OI con spalle arrotondate. Ogni bottiglia è numerata da 1 a 559, riferimento al 559 a.C., anno di fondazione dell’impero persiano. Sono sormontate da un tappo di sughero naturale (Amorim).

L’etichetta anteriore (Imprimerie Berjon), stampata su carta Tintoretto Gesso di Fedrigoni, presenta varie sfumature di blu

persiano che fanno da sfondo all’immagine della Tomba di Ciro il Grande. L’etichetta stampata in quadricromia utilizza la modanatura e la goffratura in rilievo per accentuare i motivi, ed è rifinita con stampa a caldo trasparente, oro e blu. Con lo scopo di replicare il cilindro di Ciro –un manufatto in argilla considerato la prima dichiarazione dei diritti umani – il cofanetto cilindrico (Spinnler) con base a piedistallo è realizzato con il cartone Tintoretto Neve di Fedrigoni. La struttura ha reggette metalliche superiori ed inferiori, ed è rivestita in cartoncino accoppiato, stampata con la trascrizione del manufatto originale. In oro e blu, il cofanetto è rifinito con vernice opaca.

l’arte giapponese sul nuovo profumo di hermès

La maison di lusso francese Hermès ha aggiunto alla sua collezione Hermessence una fragranza in edizione limitata, Rose Ikebana. Il flacone presenta illustrazioni floreali dell’illustratore e designer Shinsuke Kawahara che mettono in risalto l’Ikebana, o l’arte giapponese della composizione floreale. Le illustrazioni di Kawahara sono serigrafate sul flacone di profumo laccato da 200 ml. La versione da 100 ml ha una guaina in pelle di vitello Tadelakt dipinta a mano con i disegni dell’artista da un artigiano dei laboratori di Hermès. Entrambi i flaconi di fragranze sono sormontati da tappi rivestiti in pelle.

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nobilitazione e Verniciatura digitale

nuova veste per terrazas de los a ndes

c olori e motivi sulle fragranze di l ouis vuitton

Tre degli iconici flaconi di fragranze di Louis Vuitton disegnati da Marc Newson hanno subito una metamorfosi per mano dell’artista giapponese Yayoi Kusama. Con il suo tema Painted Dots, Infinity Dots, la collezione si ispira a un baule Vuitton che Kusama ha dipinto a mano nel 2012. La stampa a getto d’inchiostro, la stampa a caldo e la vernice trasparente sono state utilizzate per impreziosire i flaconi.

La prima parte della collaborazione reinterpreta la confezione di tre profumi: Attrape-Rêves, Spell On You e L’Immensité. I punti di Kusama sul vetro sono riprodotti dal fornitore francese Carbon Décor utilizzando la stampa inkjet e laccatura trasparente. La fragranza maschile L’Immensité presenta anche la stampa a caldo d’argento. Il nome della fragranza è serigrafato sul rivestimento della bottiglia dal produttore Pochet du Courval. I punti sono stampati anche sulle custodie da viaggio in pelle delle fragranze. Le tre fragranze sono state composte dal profumiere della casa Louis Vuitton Jacques Cavallier Belletrud: Attrape-Rêves fonde note di peonia, cuore di patchouli e litchi; Spell On You contiene iris pallido e rosa, e L’Immensité mescola note di pompelmo e zenzero.

La cantina argentina Terrazas de los Andes, parte della divisione vini e liquori Moët Hennessy di LVMH, ha commissionato all’agenzia di design FutureBrand Paris il rebranding e il rinnovamento del packaging. La nuova visual idendity mette la regione montuosa delle Ande in primo piano e al centro. Per il packaging, è stata scelta una bottiglia dal peso ridotto e un’etichetta wraparound. Il primo prodotto lanciato con il nuovo look è Terrazas de los Andes Reserva Malbec 2021. La bottiglia leggera – il modello Giuliana del produttore Verallia – pesa 385 g. Riduce le emissioni di CO2 del 24% rispetto al modello precedente. L’etichetta in carta wraparound (MCC) è martellata, goffrata e stampata a caldo. Progettato per rappresentare visivamente un viaggio di ascesa, presenta linee in rilievo e stampate a caldo che simboleggiano le Ande, con dettagli in toni naturali e terrosi che si giustappongono al design monocromatico della confezione. Lo slogan della cantina, “Dove la terra incontra il cielo”, compare sul lato della bottiglia.

scrigno goffrato e stampato a caldo per feu de nuit

Feu de Nuit è un cofanetto in edizione limitata del produttore francese di candele Trudon e Seventy One, un brand di gin lanciato di recente da Mert Alas del duo fotografico Mert e Marcus. All’interno del cofanetto sono contenute sei candele Trudon nere con la fragranza Ernesto e una bottiglia da 700 ml di gin Seventy One color ambra. Il fornitore di imballaggi Clyde Presentation Packaging, con sede nel Regno Unito, ha prodotto la confezione regalo utilizzando un cartone da 3 mm rivestito di carta goffrata bianca all’esterno e rivestito di carta nera all’interno. La scatola è stampata a caldo in oro e nero lucido utilizzando lamine Kurz, con goffratura che abbellisce alcuni dei loghi laminati. Dotata di chiusura magnetica, la scatola ha anche un tirante a nastro per il cassetto contiene le candele.

La bottiglia di gin Seventy One ispirata all’art deco (Zignago Brosse) con base ottagonale è realizzata utilizzando una linea di produzione semiautomatica. È sormontata da un tappo in zama inciso.

whisky John chester ross & sons, tra design e tradizione

Nuovo arrivato nel mercato dei liquori, il marchio americano John Chester Ross & Sons Whisky ha optato per una bottiglia di ispirazione vintage con un collo allungato e un design audace dell’etichetta.

L’agenzia di design brasiliana Holy Studio, specializzata nel design di imballaggi per alcolici, ha progettato il packaging del nuovo brand di whisky con sede a Kansas City. Evocando l’età d’oro delle pubblicità, degli imballaggi e delle facciate vittoriane del 1890, il marchio ha optato per una versione “massimalista” del design tradizionale del whisky per il suo primo lancio. Il brand ha scelto una bottiglia in vetro riciclato al 100% leggermente personalizzata (modello Mallet di ByQuest, collezione Vintage Forward).

Ispirato alle bottiglie di liquore Bénédictine alle erbe, presenta spalle arrotondate e un design a tre anelli attorno al collo e alla base allungati. Ha una capacità di 750 ml. Le etichette fustellate del collo e del fronte (Brazicolor) sono stampate in offset in quadricromia su carta cotone e impreziosite con stampa a caldo, goffratura e debossing. Un medaglione con monogramma (Alanex Kft.) è attaccato all’etichetta di fronte. La bottiglia è sormontata da un tappo in vetro massiccio sfaccettato su misura da 45 mm con chiusura in sughero naturale (Dexi Glass Artware). Il suo lato superiore è decorato con una moneta di peltro smaltata removibile recante il nome del marchio (Toproadpins Craft LTD).

57 Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023

Best Packaging 2023

proclamati i vincitori!

Sono stati premiati in occasione della Milano Design Week i 9 vincitori dell’edizione 2023 del contest Best Packaging, dedicato al tema del Quality Design. Sul palco a dialogare con i vincitori di innovazione e futuro, Alessandra Fazio, presidente di Istituto Italiano Imballaggio, insieme all’attore comico e formatore Diego Parassole.

La giuria, presieduta dalla professoressa Valeria Bucchetti, coordinatrice del corso di Design della Comunicazione del Politecnico di Milano, ha valutato i progetti candidati all’edizione 2023 del concorso Best Packaging in base alla dimensione strutturale, valutando l’innovatività della soluzione formale e sue qualità estetiche, semantiche, sensoriali, all’impianto visuale, considerando l’originalità del modello narrativo e la qualità delle forme grafiche, all’attenzione informativa, attraverso la qualità

Sezione Quality Design

BARILLA G&R F.lli

La nuova visual identity per i Classici Barilla rende la confezione più essenziale, incisiva e assertiva aumentandone l’impatto mediatico. Un’evoluzione ottenuta anche grazie al ruolo di ‘cardine visuale’ attribuito al logotipo e alla variazione della cromia, ora più profonda e vibrante. Un punto di blu che riprende le radici storiche della marca rendendo, al contempo, la confezione più fortemente contemporanea.

COOP ITALIA

La nuova confezione è un esempio efficace delle potenzialità di un imballaggio in grado di coniugare i valori della marca, fornire informazioni chiare, incrementare il servizio offerto al consumatore. Tanto più pregevole, in quanto esprime attenzione e sensibilità nei confronti di categorie di consumatori con problemi di intolleranze e allergie alimentari, offendo un dispositivo che garantisce da forme di contaminazioni durante la cottura.

58 PAckAgIngDESIGN Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio/Giugno 2023
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delle soluzioni grafiche, tese a veicolare contenuti informativi riferiti all’imballaggio e/o al suo contenuto, e, infine, alla funzionalità e modi d’uso, con particolare attenzione al miglioramento ergonomico, di servizio e prestazionale. Cinque soluzioni, tra primarie e da trasporto, sono state scelte per aver rispecchiato a pieno i criteri riportati nel regolamento del contest. È stato, inoltre, assegnato un premio speciale ambiente, patrocinato da Conai, alla soluzione che più di tutte ha mostrato di aver attivato i criteri di ecodesign, in termini di prevenzione alla fonte. Un altro premio speciale è stato tributato per l’innovazione tecnologica, con il patrocinio di Ipack-Ima. Infine, con il supporto di Fondazione Carta Etica del Packaging, sono

stati assegnati un premio speciale all’innovazione a una startup innovativa, al servizio del settore packaging e a una tesi di ricerca.

In quasi 60 anni di storia del contest, per la prima volta, sono stati ammessi i lavori di ricerca universitaria e progetti di startup innovative, che abbiano progettato prodotti, servizi, consulenza per il mondo del packaging, che si contraddistinguano per la novità e l’originalità o l’alto contenuto tecnologico offerto. Alessandra Fazio, presidente dell’Istituto Italiano Imballaggio e Fondazione Carta Etica del Packaging, ha affermato: “Ho fortemente voluto portare nel contest le categorie studenti e start-up, perché sono proprio i giovani il motore dell’innovazione”.

Sezione Quality Design

SIPA

Prima bottiglia in PET in commercio per vini spumanti. Nata per ovviare alla carenza e agli alti costi delle bottiglie in vetro, presenta numerosi vantaggi, quali il riempimento su linee esistenti, la leggerezza, l’infrangibilità, mantenendo invariata la user experience grazie a collo e fondo analoghi alla versione iconica in vetro.

HAPPY

La progettazione della testurizzazione tridimensionale del fondo della vaschetta permette il ricircolo dell’aria, offrendo un importante servizio a supporto del mantenimento ottimale delle caratteristiche organolettiche dell’alimento, unitamente a una maggiore efficacia e semplificazione dei processi di confezionamento e la riduzione dei materiali utilizzati.

VIMAR

Il progetto prevede un equilibrio dimensionale e una stampa che offre ottimi risultati grafici e di resistenza. L’interno della confezione è liscio e patinato, per evitare danneggiamenti alle superfici dei prodotti, riducendo quindi rotture e scarti. Apposite pre-fratture velocizzano e facilitano l’apertura, migliorando la fruibilità del prodotto e ottimizzando i processi di lavoro.

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PAckAgIngDESIGN

Premio speciale Ambiente

ALTOPACK

Il prototipo di robot umanoide è in grado di interagire autonomamente con macchine per il packaging quali incartonatrici, astucciatrici e flow-pack, per rifornirle in continuo dei materiali consumabili necessari per il loro funzionamento, alleggerendo il lavoro pesante e ripetitivo svolto dall’essere umano.

LATTERIA MONTELLO Nonno Nanni

Il nuovo packaging, con incarto esterno riciclabile e vaschetta prodotta con il 50% di riciclato, riduce le emissioni di CO2 del 35%, l’utilizzo di plastica vergine del 29%, la quantità di imballaggio smaltito del 33% e l’impatto sull’impronta idrica del 61%, garantendo analoghe prestazioni rispetto all’imballaggio precedente.

Premio speciale Tecnologia

Premio speciale Carta Etica del Packaging

STARTUP: GENC- I CONE

In linea con l’edizione focalizzata sul Quality Design, il progetto della startup, che opera nel settore cosmetico, è riconducibile a diversi valori della Carta Etica del Packaging: è bilanciato e responsabile nel design del prodotto, contemporaneo e lungimirante nella forma e nelle potenzialità che offre, inoltre educativo e sostenibile nel suo minimalismo.

STUDENTI: POMOPLA2 – Benedetta Rotondo

Tesi di laurea magistrale che contribuisce alla ricerca su un nuovo biocomposito performante che valorizza i sottoprodotti delle industrie agroalimentari, nello specifico del pomodoro. Seguendo i principi dell’economia circolare si vuole dare una seconda vita agli scarti di produzione attraverso lo sviluppo di POMOPLA2, che rappresenta un sostituto promettente delle attuali plastiche fossili. Riconducibile ai valori: responsabile, sicuro e sostenibile.

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11-14
SETTEMBRE 2023 BRUSSELS EXPO

AgendA FIERE del packaging e converting

PACKAGING PREMIÈRE

Milano

16-18 maggio 2023

Esposizione per il packaging di lusso www.packagingpremiere.it

Bruxelles

11-14 settembre 2023

Fiera internazionale per le tecnologie di stampa di etichette e imballaggi www.labelexpo-europe.com

Parma

23-25 maggio 2023

Fiera italiana dell'automazione e del digitale per l'industria www.spsitalia.it

Monte Carlo

2-4 ottobre 2023

Salone internazionale del packaging di lusso www.luxepackmonaco.com

HOST

Milano Rho

13-17 ottobre 2023

Rimini

18-21 febbraio 2024

Fiera professionale delle tecnologie per birre e bevande www.bbtechexpo.com

Algeri

5-8 giugno 2023

Fiera internazionale per l’industria agro-alimentare en.djazagro.com/

AUTOMATICA

Monaco

27-30 giugno 2023

Fiera internazionale per l’automazione e la robotica www.automatica-munich.com

Fiera mondiale dedicata alla ristorazione e all’accoglienza host.fieramilano.it Parma

25-28 ottobre

Salone internazionale delle tecnologie alimentari www.cibustec.it

Colonia

19-22 marzo 2024

Fiera internazionale delle tecnologie per il food & beverage www.anugafoodtec.com

Milano

5-8 settembre 2023

Fiera per l’industria delle materie plastiche e della gomma www.plastonline.org

Rimini

7-10 novembre 2023

Fiera per la transizione ecologica www.ecomondo.com

Bologna

21-23 marzo 2024

Salone internazionale della filiera produttiva della cosmetica www.cosmoprof.com

Norimberga

28-30 novembre 2023

Salone internazionale per il settore del beverage www.braubeviale.de

Düsseldorf

28 maggio-7 giugno 2024

Fiera internazionale dei media stampati, editoria e converting www.drupa.com

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