Rassegna dell'imballaggio n.5 - Giugno/Luglio 2019

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Giugno-Luglio 2019 | N.5 | anno 39°

Rassegna IMBALLAGGIO dell’

SCIENZA, TECNOLOGIA

E

ARTE

DEL

PACKAGING

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IMBALLAGGI verso un futuro “zero waste” Il dibattito sulla questione ambientale e, in particolare, sull’obiettivo “zero waste” è sempre più attuale. Cresce la consapevolezza delle persone sullo stato di salute del pianeta e le aspettative nei confronti delle aziende in tema di impatto ambientale si fanno sempre più esigenti. È però impensabile vivere in un mondo senza imballaggi, infatti grandi e piccole aziende del settore si stanno attrezzando per realizzare packaging eco-sostenibili.

pagina 50

Farmaceutico una sfida per tutta la filiera Un importante contribuito al positivo andamento del settore farmaceutico deriva certamente dalle aziende produttrici di macchine e sistemi per il processo e confezionamento. L’Italia, in tal senso, può vantare diverse eccellenze a livello mondiale che sviluppano soluzioni capaci di rispondere efficacemente alle esigenze di produzione dei farmaci. pagina 20

Accademia del profumo tra fragranze e packaging eccellenti L’Accademia del Profumo, iniziativa giunta alla 30esima edizione, ha lo scopo di valorizzare e promuovere il profumo e favorire lo sviluppo dell’industria profumiera in Italia. Sì Passione Giorgio Armani e Dior Sauvage Eau de Parfum sono gli eletti dai consumatori. Una giuria tecnica di esperti ha invece individuato i vincitori di cinque differenti categorie di gara, tra cui il miglior packaging: Chloè Nomade. pagina 42

➧ FOCUS L’ultimo rapporto sull’industria dei surgelati parla di consumi pari a 841.500 tonnellate, in crescita del +2,1% (824.480 tonnellate), per un valore di mercato complessivo stimato in 4.200/4.500 milioni di euro. Oltre alle innovazioni e il miglioramento nella qualità del prodotto, non manca l’attenzione dei produttori anche alle confezioni più pratiche, sicure e naturalmente ecosostenibili. pagina 22

➧ EVENTI

FachPack, la fiera del packaging, dei processi e della tecnologia che andrà in scena a Norimberga dal 24 al 26 settembre 2019, darà nuova linfa al tema della sostenibilità degli imballaggi soffermandosi sul riciclo, sui materiali sostenibili, sulle soluzioni riutilizzabili e sui processi innovativi. pagina 58

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SOMMARIO Sommario

Giugno-Luglio 2019

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PRIMO PIANO 4 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

Il farmaceutico trend di un settore tecnlogicamente all’avanguardia Gruppo IMA il pharma in evoluzione Schubert, trattamento automatizzato con la tecnologia 3D Soluzioni Nimax per il packaging farmaceutico MG2 per il processo e per il fine linea Valmatic, storia di successo nel packaging monodose Romaco per il track & trace equipaggiamento ottimale Assistenza remota avanzata con tecnologia Marchesini Soluzioni Arca per etichettatura autoadesiva e marcatura laser Steriline, macchina di riempiemento in nest da laboratorio Eurolabel per il pharma, soluzioni tecnologiche e funzionali

41 GIMA serie 590, alti standard nell’automazione grazie a Siemens

Packaging DESIGN FOCUS 22 I surgelati tornano protagonisti a tavola

Aziende&Strategie 26 La prima rete di imprese italiana nei settori packaging & processing 28 e-Wrap 2.0 confezionamento per l’e-commerce 29 Herma la divisione materiali autoadesivi verso l’industry 4.0 30 Goglio valore aggiunto grazie al digitale

42 Fragranze eccellenti ecco i migliori profumi dell’anno 46 I segreti di van Genechten per creare un packaging vincente

Imballaggi &AMBIENTE 50 Imballaggio del futuro e sostenibilità ambientale 52 Plastic free, vigilia di una nuova era 54 P&G Fabric Care ridurrà gli imballaggi in plastica entro il 2025

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Prodotti&Tecnologie

4 Fatti&Tendenze 18 Cresce l’industria italiana dl packaging in cartone ondulato 19 Imballaggi in legno e muffe, consigli per arginare il fenomeno

Rassegna IMBALLAGGIO dell’

SCIENZA, TECNOLOGIA E ARTE DEL PACKAGING

www.packagingspace.net Direttore Responsabile Gisella Bertini Coordinamento editoriale Chiara Bezzi chiara.bezzi@innovativepress.eu

34 RPC Superfos, secchi in PCR di elevata qualità 35 MG2 e B&R una parnership in ottica Industry 4.0 36 FoodTech per un flusso produttivo veloce, pulito e accurato

CaseHistory 40 Cama Group da una collaborazione fattiva un concept modulare e flessibile

Produzione tecnica Margherita Sola

58 FachPack 2019 focus sul green packaging

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Rassegna dell’imballaggio

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Rassegna Grafica

Normativa UE 1169/2011

Editore

Marketing e Vendita Katia Pasquali katia.pasquali@innovativepress.eu Redazione Stefano Legnani Chiara Riccardi

EVENTI

Gestione Editoriale

p Innovative Press

Via Teocrito 47 - 20128 Milano Tel. 02252071 - Fax 0227000692 info@innovativepress.eu

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Il farmaceutico trend di un settore , tecnologicamente all avanguardia Il settore farmaceutico si conferma come uno dei più eterogenei e dinamici. Antesignano nello sviluppo di applicazioni come quelle degli RFID e dei sistemi per la tracciabilità, che ormai risultano consolidate, ha subito nell’ultimoanno un’ulteriore evoluzione, con lo sviluppo di tecnologie avveniristiche, volte a ricercare una sempre migliore efficacia del farmaco e una miglior efficienza lungo tutta la filiera, comprese le fasi di processo e confezionamento del prodotto. RICCARDO CEREDI

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Confezionamento farmaceutico

I

l mercato, numeri e diffusione

Secondo i dati divulgati da Future Market Insight, il mercato farmaceutico vale, in ambito globale, oltre 71 miliardi di dollari, con una previsione di crescita per il decennio 2019-2029 che si attesta al 6%. E se l’area europea “copre” da sola un terzo del mercato, il singolo paese più importante sono gli Stati Uniti, che dettano buona parte dei trend relativi alle forme e alle tipologie maggiormente in uso, mentre la zona maggiormente in crescita è quella asiatica, con paesi quali l’India e la Cinache presentano un tasso composto di crescita annuale del 7%, a fronte di un consumo massivo di forme mono-dose. Importante anche lo sviluppo di mercati tradizionalmente “poveri”, per esempio l’area africana, dove si assiste a una crescita dei conto terzisti, in risposta all’aumento nella richiesta di forme farmaceutiche diverserispetto a quelle del mercato occidentale, spesso confezionate attraverso sistemi che privilegiano l’affidabilità e la flessibilità alle performance produttive.In generale, resta però predominante il ruolo delle cosiddette “Big Pharma”, basti pensare che circa un quinto del mercato è di fatto in mano a dieci aziende, che vantano una presenza consolidata nelle due aree di rifermento (USA ed EU). Tanto le grandi compagnie quanto quelle di medie dimensioni investono comunque ingenti risorse nelle attività di ricerca e sviluppo, rendendo di fatto il mercato uno di quelli più evoluti dal punto di vista tecnologico.

Forme e tipologie

Secondo i dati divulgati da Future Market Insight, il mercato farmaceutico vale, in ambito globale, oltre 71 miliardi di dollari

La diffusione di certi tipi di farmaci in luogo di altri è dovuta innanzitutto alla diversa distribuzione di patologie endemiche a seconda dell’area geografica: esemplificativo è il caso del diabete, in crescita soprattutto nell’area del Mediterraneo orientale e in Nord America, che viene trattato con farmaci iniettabili. In misura minore, concorrono anche aspetti culturali; per esempio l’aspirina è diffusa in Europa come compressa effervescente, mentre in Nord America come compressa da ingoiare. Sono però soprattutto la funzionalità e le caratteristiche tecnologiche, sia della confezione che del farmaco, a risultare incisive nella scelta e nella diffusione dei diversi prodotti, dato che ogni patologia necessita di specifici principi attivi e, di conseguenza, di differenti modalità di somministrazione. Proviamo a fare un’analisi delle principali forme in uso, a partire da quelle solide quali capsule e compresse. In generale, queste devono avere la funzione di rilasciare il principio attivo del farmaco in precisi momenti e luoghi del corpo; per esempio, i farmaci che devono fare effetto nell’intestino devono passare senza conseguenze attraverso lo stomaco. E se le compresse risultano solitamente più economiche da produrre, le capsule offrono per contro maggiore flessibilità nel creare blend di polveri contenenti principi attivi ed eccipienti diversi tra loro. I liquidi restano a loro volta una delle più diffuse forme per la somministrazione di farmaci, in gran-

de parte attraverso sistemi monodose, che consentono un rispetto preciso del dosaggio prescritto. Si prenda la nicchia dei colliri per uso oftalmico: l’utilizzo di sistemi monodose consente un controllo della quantità esatta di prodotto necessario, garantendo allo stesso tempo una perfetta conservazione dello stesso e facilità d’utilizzo. Per la stessa ragione, quando si tratta di compresse, una forma di confezionamento largamente apprezzata è quella del blister: si tratta di una soluzione in uso da decenni, che nel corso degli anni si è enormemente evoluta e, oltre alla praticità nel dosaggio, offre elevate caratteristiche in termini di protezione del farmaco e flessibilità nella metodologia di confezionamento. Un’altra tipologia interessata da una crescita costante è quella delle siringhe pre-riempite. Sotto questo profilo, gli ultimi sviluppi tecnologici sono volti a creare siringhe che evitino il contatto tra il metallo dell’ago e il principio attivo contenuto all’interno della confezione. I flaconi di plastica risultano a loro volta tuttora richiestissimi, venendo in larga parte preferiti rispetto alle soluzioni in vetro, al punto da risultare la forma di confezionamento privilegiata in un mercato di riferimento quale quello statunitense, con una quota pari ad oltre 20 miliardi di dollari.

Gli orizzonti tecnologici: lo sviluppo della AI Uno dei trend principali del settore farmaceutico è legato allo sviluppo della cosiddetta AI (acronimo inglese per “artificial intelligence”); una sigla che è legata allo sviluppo di software estremamente avanzati, in grado di incrociare in tempo reale un’enorme mole di dati e di operare secondo logiche predittive.

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PRIMOPIANO Lo scopo di tali programmi è far si che le compagnie farmaceutiche diventino più veloci nelle fasi di sviluppo e immissione sul mercato dei farmaci, aumentando al contempo l’efficienzanel processo e nel confezionamento. Tali necessità sono legate al fatto che le aziende produttrici vedono ridursi sempre più i margini di guadagno e, di conseguenza,cercano di ottimizzare al meglioi capitali necessari a finanziare l’R&D, con particolare riferimento alle fasi di test e sperimentazione. L’utilizzo di software predittivi serve e servirà sempre più ad ottimizzare le risorse da impiegareper tali attività, risparmiandonon solo denaro ma anche tempo. Un approccio basato su un’analisi predittiva risultainfatti fondamentale per accorciare i tempi di sviluppo, per esempio velocizzando le decisioni strategiche legate al posizionamento di un farmaco su determinati mercati, ma anche per incrementare l’efficienza nelle fasi del confezionamento e della distribuzione. A titolo esemplificativo, basti pensare alla complessità tecnologica del farmaco che, tra i beni di largo consumo, è quello che viene dotato del maggior numero di informazioni, che ne connotano e ne tracciano la vita. Tra necessità di marcatura (nelle fasi di processo e confezionamento primario e secondario), controlli (tramite sistemi di visione, sensori che misurano il peso…) e immissione di dati attraverso le tecnologie RFID, il farmaco colleziona, prima ancora di essere immesso sul mercato, una serie di dati che vanno gestiti. Questo comporta una difficoltà che aumenta in maniera esponenziale, anche perché la mole di dati che tali algoritmi sono e saranno chiamati a processare e incrociare risulta in costante aumento.

Nuovi materiali e forme per la sostenibilità La sostenibilità è un altro aspetto strettamente correlato all’incremento dell’efficienza lungo tutta la filiera. L’impatto ambientale dell’industria farmaceutica è infatti importante, sia nelle fasi di processo/confezionamento che in quelle di distribuzione. L’ottimizzazione degli sprechi, in termini energetici, è quindi fondamentale per arrivare a una riduzione del carbon

footprint. Sostenibilità significa anche e soprattutto l’impiego di materiali a ridotto impatto quali le bioplastiche o il vetro, limitando sempre di più l’utilizzo della tradizionale plastica, che ad oggi risulta il materiale maggiormente lucrativo e, al contempo, uno dei più inquinanti, soprattutto per i mari. Per questo, le soluzioni basate sull’impiego ditradizionalimateriali plastici termoformati verranno in misura sempre maggiore orientateverso processi di riciclo.Per ridurre l’impatto della filiera, risulta fondamentale anche ripensare alla forma del packaging: se in altri settori laconfezione è importante, addirittura fondamentale, anche in funzione di come il prodotto si presenterà sullo scaffale, in ambito farmaceutico risulta maggiormente incisivo l’aspetto relativo alle dimensioni, che consente risparmi in termini di logistica e materiali: dalle spese di trasporto a quelle di stoccaggio.

Robot collaborativi e industriali Un’altra sfera in cui la tecnologia ha compiuto passi da gigante è quella dei robot. L’handling dei prodotti, in questo come in altri settori, è uno degli aspetti fondamentali del confezionamento. Per questo, sistemi pick and place sempre più efficienti, che operino di concerto con sistemi di visione sempre più evoluti e siano in grado di discriminare il posizionamento del prodotto e valutarne la collocazione ottimale, sono oggi parte fondamentale del corredo di una linea farmaceutica avanzata, sia nel confezionamento primario che secondario, venendo impiegati in operazioni che vanno dal prelievo delle singole compresse alla movimentazione dei blister fino allo spostamento di grossi cartoni contenti lotti di prodotti quali flaconi, flowpack, stickpack etc. Grande importanza stanno assumendo anche i co-bots: unità pensate per essere impiegate assieme all’operatore, basate su sistemi standardizzati di dimensioni ridotte e particolarmente flessibili (spesso offrono la possibilità di essere facilmente spostati all’interno dello stabilimento) che vengono solitamente impiegati nelle fasi di packaging secondario.

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Confezionamento farmaceutico La produzione in ambiente controllato

La sostenibilità è un altro aspetto strettamente correlato all’incremento dell’efficienza lungo tutta la filiera.

L’uso di tali sistemi è ovviamente limitato a quegli ambiti che non richiedano la produzione in ambiente controllato, un aspetto anch’esso in forte crescita, visto l’impiego sempre più frequente di miscele ad alta concentrazione di principio attivo. Sempre più macchine vengono infatti richieste con sistemi di contenimento, pensati per evitare la dispersione del prodotto nell’area di lavoro e garantire la protezione degli operatori e dell’ambiente dall’esposizione a sostanze potenzialmente tossiche. La classificazione di riferimento è in questo caso la OEL (Occupational Exposure Limit) riconosciuta a livello internazionale, che definisce criteri di accettazione sul livello massimo di concentrazione per metro cubo di Riscrivere le regole della prodotto, al di sotto del quale un operatore esposto per 8 ore al giorno non corre rischi. Le classi più alte (OEL4 e OEL5) sono richieste da clienti che devono trattare farmaci fortemente attivi e/o tossici, come quelli per utilizzo oncologico. Ma non sono le sole macchine a dover soddisfare esigenze di isolamento: le aziende costruttrici più evolute, si stanno infatti dotando di camere bianche, camere sterili o clean room atte a replicare ambienti che possano proteggere anzitutto gli operatori e, in seconda battuta, il prodotto e l’ambiente da contaminazione Minimo intervento esterna e da condizioni ambiendell’operatore tali non ottimali, mantenendo costanti parametri quali temperatura e livello di umidità relativa.

Marcatura: sempre più a misura di utente Da ultimo, continua l’evoluzione delle tecnologie per la tracciabilità, fortemente legatealla lotta controai farmaci contraffatti, un mercato che da solo vale circa 200 miliardi di dollari. Non c’è però solo la lotta alla contraffazione; data la complessità di molte formulazioni, risulta infatti fondamentale tanto poter risalire alla storia del farmaco quanto poterne tracciarne la vita durante tutte le fasi del confezionamento. I dati che vengono riportati sulle confezioni devonoessere messi a disposizione delle autorità e degli organismi di

controllo, ma possono in una certa misura anche concorrere al corretto utilizzo del farmaco. Per esempio, attraverso i QR code, i produttori di farmaci possono dare anche all’utente finale una serie di utili informazioni sul farmaco quali metodi di somministrazione, data di scadenza etc. Si tratta di un aspetto che sta diventando sempre più importante, anche a causa dei costi sociali dovuti alla somministrazione diprodotti in forme o posologie sbagliate. Sempre di più quindi, i farmaci le confezioni che li contengono, devono essere pensati e prodotti per consentirne una fruizione o una somministrazione funzionale, efficace e sicura. ◗

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PRIMOPIANO Il Gruppo IMA presenta una gamma selezionata di macchine per Solid Dose & Aseptic Processing, passando per soluzioni di packaging e di fine linea per un mercato farmaceutico in continua evoluzione.

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TERIFILL RS-P5 -Macchina sviluppata dalla divisione IMA Life per rispondere alle recenti richieste di mercato nell’ambito del processo di prodotti Ready-To-Use come siringhe, fiale e carpule-pre-ghierate. Sterifill RS-P5 è una macchina flessibile che consente di trattare una vasta gamma di prodotti, preservandone i requisiti di sterilità. È stata specificamente progettata secondo le normative cGMP e FDA ed è adatta per diverse configurazioni di layout ed integrazioni con RABS e tecnologia di isolamento. SENSITIVE AP400 T - Un’etichettatrice di astucci pieghevoli estremamente compatta. La macchina può applicare il sigillo di sicurezza su un lato della confezione, mentre stampa i codici Datamatrix con una stampante a getto d’inchiostro sull’altro lato del packaging, precedentemente incollato. Un sistema di visione a telecamere per la lettura e la verifica dei dati consente il tracciamento e la tracciabilità di tutte le confezioni etichettate, garantendo trasparenza nella produzione e salvaguardia dell’autenticità del prodotto. C1060 - La nuova famiglia di intubettatrici C1060-C1075 arriva sul mercato forte di una notevole esperienza, con la missione di mantenere il proprio vantaggio competitivo nell’ambito della media velocità. L’approccio allo sviluppo di questo modello si basa tutto sul perfezionamento, introducendo aggiornamenti sostanziali capaci comunque di conservare la freschezza progettuale della precedente serie C960-C970. Adatti a lavorare tubetti in alluminio, polietilene e laminato, i modelli C1060-C1075 sono caratterizzati da un robusto telaio in acciaio inossidabile, 10 stazioni con tavola rotante ad azionamento diretto ed ugello tuffante. Le caratteristiche innovative della nuova famiglia C1060-C1075 includono una pompa di dosaggio smontabile senza attrezzi, cambio rapido da tubi metallici a tubi di plastica (e viceversa),

caricatore tubi facile da regolare e interfaccia operatore intelligente, dotata di porta USB per la raccolta dei dati di produzione. La serie C1060C1075 ha una velocità di produzione fino a 75 tubetti al minuto. IMA Life ProcessHub - monitor touch interattivo da 55” con tecnologia dinamica 3D per consentire dimostrazioni e visualizzazioni trasversali dei gruppi operativi delle macchine e delle loro funzioni. Principali contenuti dell’hub: linee asettiche isolate, soluzioni per la liofilizzazione, sistemi di carico e scarico automatici, incluse le più recenti innovative tecnologie per il processo di liofilizzazione spray asettico in continuo (LYnfinity) e per il processo di prodotti Ready-ToUse tramite l’utilizzo di un’avanzata tecnologia robotica (Injecta). PREXIMA 300 - Sviluppata sulla conoscenza del settore della divisione IMA Active, progettata con uno stile italiano unico, costruita per offrire prestazioni di alto livello, Prexima porta la produttività ad un livello superiore di efficienza. Prexima garantisce prestazioni ottimali anche con le polveri più difficili da gestire, mantenendo la compressa uniforme in termini di peso e durezza. EFFECTA - Progettata per soddisfare i requisiti dell’industria farmaceutica e nutraceutica, Effecta è la soluzione ottimale per massimizzare l’efficienza nei processi di rivestimento. La macchina raggiunge risultati eccellenti garantendo una produttività senza problemi. Effecta è una bassina perforata per il rivestimento nuclei mediante processi di filmatura e confettatura. I componenti di alta qualità comprendono un cestello perforato e vomeri appositamente progettati per una efficace miscelazione dei nuclei. •

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Confezionamento farmaceutico

Schubert trattamento automatizzato

con la tecnologia 3D 1 Per aumentare la capacità e modernizzare la linea di confezionamento di uno stabilimento nei Paesi Bassi, i responsabili di una grande azienda biotecnologica cercavano un nuovo impianto per confezionare fiale e penne in diverse combinazioni. Il confezionamento richiede flessibilità e un trattamento delicato. Gli impianti TLM della Schubert, dotati dei robot trasportatori Transmodul e di scanner 3D, sono predestinati per questo compito.

2 3 1 | La scatola pieghevole per le penne con il comodo tappo a scatto. 2 | Il robot F4 pick-and-place preleva una fiala alla volta dal nastro e le raggruppa adagiandole sul Transmodul. 3 | Deposito preciso delle penne nelle scatole pieghevoli: anche qui il trattamento delicato dei prodotti è di assoluta priorità.

stellati di cartoni. In caso di errori di lettura i fustellati vengono scartati automaticamente. I cartoni formati vengono posati su un trasportatore del percorso Transmodul che li porta alla prossima fase del processo. In una seconda fase i cartoni vengono riempiti con i vassoi o con gli scomparti di cartone. I vassoi o i pretagliati vengono prelevati da un magazzino e consegnati come nella prima fase. Una combinazione di robot F2-F3 forma gli scomparti prima di inserirli nelle scatole dei prodotti già pronte. I sensori situati sull’utensile del robot controllano che tutte le scatole vengano dotate di uno scomparto o vassoio. I prodotti pre-raggruppati vengono caricati nelle scatole dove, le fiale e le penne vengono fissate nelle scatole dagli scomparti o dai vassoi.

C

on i suoi stabilimenti in America e in Europa, l’azienda biotecnologica qui presentata fornisce i farmaci ai pazienti che seguono una terapia anticancro o affetti da gravi malattie croniche e disturbi del metabolismo. Per rendere la terapia più semplice e sicura possibile il produttore offre, oltre alle fiale, anche le cosiddette penne per l’autoiniezione di una dose esatta di un farmaco contro l’ipercolesterolemia. Durante il processo di confezionamento i prodotti estremamente delicati richiedono una particolare cautela per evitare la rottura del vetro o l’attivazione involontaria delle penne. L’azienda farmaceutica finora non aveva mai utilizzato le soluzioni della Schubert. I responsabili si sono convinti velocemente dei vantaggi delle linee modulari. Per questo la Schubert-Pharma ha sviluppato una soluzione che combina l’efficiente tecnica robotizzata e il modernissimo riconoscimento delle immagini 3D assicurandosi così la commessa.

Trattamento esatto grazie alla visione 3D Nella lavorazione delle penne viene utilizzato il nuovo scanner 3D della Schubert che è stato sviluppato apposta per questo progetto. Le cassette di trasporto contenenti ciascuna 120 penne vengono posizionate nell’area di lavoro del robot che le deve prelevare. Un robot F4 preleva le penne singolarmente dalle cassette e le pre-raggruppa. Dopo ogni prelievo lo scanner 3D scannerizza il contenuto delle cassette, acquisendo così la posizione esatta e la stratificazione delle penne. I dati vengono inviati al robot di prelievo F4 e garantiscono che ogni prodotto venga prelevato in modo preciso e corretto. Durante la prossima fase un robot F2 preleva il relativo foglietto illustrativo dal magazzino e lo inserisce nei cartoni dei prodotti. Nell’ultima fase del processo di confezionamento i cartoni vengono chiusi controllando le pattelle di chiusura. I cartoni non riempiti completamente o non chiusi correttamente vengono riconosciuti ed espulsi. Un nastro trasportatore alimenta i prodotti controllati al prossimo processo. “Il feedback del cliente ci conferma che i nostri sforzi sono valsi la pena: la rapida messa in funzione di questo processo impegnativo nello stabilimento ha impressionato il cliente“ commenta Karin Kleinbach, sales account manager presso la Schubert-Pharma, “Il team della Schubert-Pharma inoltre ha saputo soddisfare le elevate esigenze in materia di gestione del progetto e nell’ambito delle difficili condizioni FAT e SAT di questa azienda farmaceutica di alto livello. •

Un processo concepito per garantire sicurezza Per evitare ad ogni costo il contatto diretto dei recipienti di vetro, le fiale e le penne vengono inserite in scomparti di cartone o in piccoli vassoi. Durante questo procedimento, la forza esercitata sui prodotti deve essere molto limitata. Infatti, per evitare le rotture che interrompono la produzione, il cliente ha fissato un limite massimo di soli 60 N. Se si supera questo valore la macchina si ferma per verificarne le cause. Il processo di confezionamento comincia con l’ingresso delle fiale in piedi su un nastro trasportatore che le alimenta ai robot F4. Uno scanner ne riconosce la posizione sul nastro e controlla contemporaneamente la presenza dei tappi di chiusura. Successivamente i robot F4 prelevano una fiala alla volta dal nastro e le raggruppano adagiandole su un Transmodul. Le penne invece vengono alimentate ai robot F4 nelle cassette di trasporto contenenti ognuna 120 pezzi su un nastro trasportatore separato. Nella stazione di formazione del cartone i fustellati per le fiale o per le penne vengono prelevati da un magazzino e formati. Durante il processo di singolarizzazione viene letto il codice farmaceutico sui fu-

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PRIMOPIANO

Soluzioni Nimax

per il packaging farmaceutico Dalla serializzazione all’ispezione e controllo dei prodotti farmaceutici, Nimax propone un’ampia gamma di soluzioni per il packaging farmaceutico, ponendo l’accento su tutte le migliori soluzioni per la codifica e marcatura industriale, l’ispezione e controllo ed il labelling dei prodotti farmaceutici.

N

imax Coding Excellence significa l’importanza del processo all’interno della marcatura. In tal senso, più che l’esame del prodotto, Nimax studia la soluzione più adatta eseguendo l’analisi delle linee dei processi produttivi del cliente, la mappatura delle referenze che devono essere marcate in produzione, la qualifica dei materiali, il posizionamento e la tipologia del codice che deve essere stampato. Nel mercato farmaceutico, che è altamente normato, la qualità del codice non è un “nice to have” ma un “must”, in quanto il codice stampato deve essere classificato con un grado C o superiore. Nimax, con il proprio Test Lab, è in grado di certificare questo grado di codifica e di mettere a disposizione dei propri clienti il certificato.

“Aggregazione” è l’altra parola chiave nel mercato farmaceutico. Dal codice serializzato sul singolo prodotto si passa ai codici aggregati per gli imballi secondari e i pallet. Fondamentale è anche la possibilità della Domino Serie M di stampare etichette ad angolo per la sicurezza del prodotto.

Elevata qualità della codifica Le stampanti Thermal Inkjet sono le più diffuse in ambito farmaceutico. Ciò che distingue la Serie G è il fatto che Domino sia l’unico produttore di codificatori a realizzare anche gli inchiostri. Questi sono appositamente concepiti per il mercato farmaceutico, prevedendo un elevato contrasto e una maggiore durata nel tempo. I marcatori laser Domino Serie D sono i più diffusi nell’ambito farmaceutico grazie alle loro prestazioni e alle lunghezze d’onda specifiche per marcare la gamma di supporti di cartone utilizzati per produrre l’imballo dei dispositivi medici quali astucci, scatole, blister, ecc. Sono in grado di marcare codifiche in Classe A e sono tutti conformi ai requisiti 21-CFR Part 11.

Parole chiave nel farmaceutico La parola chiave in ambito farmaceutico è “serializzazione”. Tutti i marcatori Domino commercializzati da Nimax sono in grado di gestire la serializzazione del codice. Le stampanti a trasferimento termico della Serie V rappresentano la soluzione Domino per la codifica di imballi flessibili e film, e sono ampiamente diffuse nel mercato.

Non solo codifica e marcatura Nimax possiede una business unit che si occupa di ispezione e controllo. Il mercato farmaceutico ha la necessità di verificare i propri prodotti e lo può fare attraverso sistemi metal detector, raggi X o selezionatrici ponderali. Grazie alla tecnologia a raggi X è possibile, non solo rilevare contaminazioni di materiali ferrosi o plastici, ma anche controllare la conformità della scatola. Un esempio di applicazione nel farmaceutico, è possibile accertare la presenza di tutte le capsule nel blister contenuto all’interno dell’astuccio. •

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Confezionamento farmaceutico

MG2 per il processo

e per il fine linea

La nuova gamma di macchine proposte da MG2 sia per il processo che per il fine linea farmaceutico. Fari puntati sulle opercolatrici FlexaLAB e Planeta, e l’astucciatrice Kartos.

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LEXALAB - La divisione Process di MG2 propone l’opercolatrice modello FlexaLAB, in versione a contenimento con sistema di lavaggio. Ad oggi è l’unica opercolatrice da laboratorio completamente automatica in grado di raggiungere un livello di contenimento classe OEB5. FlexaLAB è dotata anche di un sistema di controllo peso integrato che le permette di raggiungere la massima accuratezza di lettura. I livelli di safety garantiti, rispondono ai più elevati standard internazionali per trattare in modo sicuro i prodotti farmaceutici ad alto rischio. PLANETA - Altro best seller di casa MG2 è l’opercolatrice Planeta, punto di riferimento per clienti che richiedono “flessibilità”, sia in termini di velocità macchina, con capacità produttive scalabili da 6.000 a 100.000 capsule/ora, ma anche in termini di possibilità di dosaggio e relativi controlli peso. La macchina presenta un’innovativa interfaccia HMI, risultato del progetto denominato “Automation 2020” che vede l’operatore messo al centro di un’a-

nalisi di usabilità pensata per rafforzare l’ergonomia e la facilità d’uso delle macchine MG2. KARTOS - Per la divisione Packaging, MG2 presenta l’astucciatrice a movimento intermittente modello Kartos, in grado di soddisfare le più diverse esigenze di confezionamento grazie a un cambio formato rapido e semplice e ai numerosi sistemi di alimentazione automatica. Progettata per il confezionamento di prodotti in ambito farmaceutico, cosmetico e alimentare, Kartos ha una gestione completamente elettronica ed è capace di gestire un’ampia gamma di formati in modo flessibile, permettendo inoltra la totale accessibilità dell’area di lavoro grazie al suo design ergonomico. PHARMA ZONE IN VR - Oltre alle macchine, MG2 ha sviluppato un programma di Realtà Virtuale dove i visitatori possono scoprire la Pharma Zone, una vera e propria area farmaceutica dove è possibile eseguire test con prodotti attivi in condizioni adeguate mantenendo sempre la sicurezza degli operatori e dell’ambiente. •

Inquadra il QR Code e guarda in azione le soluzioni di MG2

11 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno-Luglio 2019


PRIMOPIANO Valmatic conferma il suo posizionamento di azienda all’avanguardia nel confezionamento monodose, grazie a nuove soluzioni nate dall’investimento costante in ricerca e sviluppo. Molte le realtà che l’hanno scelta come partner, non ultimo il Gruppo Farmaimpresa per il proprio integratore Cresko.

Valmatic...nelstoria di successo packaging monodose V

almatic, l’azienda di San Prospero di Modena, ha fatto della versatilità e della creazione di soluzioni personalizzate per i clienti la chiave del suo successo. Nata nel cuore del distretto industriale emiliano romagnolo, Valmatic si è affermata come realtà di riferimento nel mercato internazionale del confezionamento monodose. La scelta di posizionarsi in questo segmento di mercato, negli anni si è rivelata vincente a fronte di un’evoluzione dei trend di consumo e degli stili di vita, che ha portato un numero sempre maggiore di clienti a scegliere questa forma di confezionamento per la vendita dei loro prodotti. Nel tempo Valmatic ha saputo ampliare e diversificare la propria offerta, sviluppando linee termoformatrici per la produzione e il riempimento di contenitori one-time-use, in un ampio ventaglio di formati e materiali. Sono già numerosi i produttori e i contoterzisti che apprezzano la praticità d’uso, la riduzione degli sprechi e dell’impatto ambientale che si realizzano scegliendo di confezionare in monodose.

giore azione energetica e concentrazione, riducendo la stanchezza e l’affaticamento e favorendo un normale funzionamento del sistema immunitario. Proprio per la confezione monodose di Cresko, Farmaimpresa si è affidata a Valmatic. Sono state scelte fiale da 10 m, confezioni squeezable, da poter spremere e utilizzare con estrema praticità. I film plastici che vengono utilizzati per le confezioni monodose sono alta barriera per il passaggio di ossigeno ed umidità e il monodose è adatto anche a prodotti cremosi perché spremibile soprattutto nelle nuove forme con brevetto di design Valmatic che si spremono completamente. I film plastici utilizzati hanno un impatto ambientale ridotto, soprattutto i concentrati che vengono utilizzati nell’home care per ricarica. Con tre grammi di plastica si ottiene un prodotto che è possibile inserire nel trigger e ne consente il riciclo per anni. Valmatic adotta la filosofia di ridurre gli spessori mantenendo comunque un’alta barriera perché oltre al PE viene utilizzato anche film EVOH.

Gruppo Farmaimpresa, un partner di successo

L’evoluzione del monodose

Gruppo Farmaimpresa è una realtà di riferimento per tutte le esigenze produttive inerenti dispositivi medici, cosmetici ed integratori alimentari. Gruppo Farmaimpresa non si pone come semplice fornitore di prodotti e servizi, ma come vero e proprio Partner con cui condividere prospettive e progetti. La divisione conto terzi del Gruppo Farmaimpresa consente di poter produrre e commercializzare prodotti di elevata qualità anche per lotti di piccole dimensioni ed a costi contenuti grazie ad accordi commerciali e strette collaborazioni con aziende italiane ed estere sia produttive che commerciali. Data l’importanza di questo processo, Gruppo Farmaimpresa ha realizzato una divisione interna denominata Pharmaintest che si avvale di ricercatori universitari, di consulenze mediche e cliniche e di laboratori altamente specializzati nella produzione e nella trasformazione di materie prime. Farmaimpresa progetta e produce Integratori Alimentari funzionali e particolarmente indicati per essere rivolti alla classe medica. Cresko è un integratore alimentare a base di Pappa reale, glutammina, ferro, Vitamina D, B, PP ed E. È indicato per i bambini con: inappetenza, stanchezza e spossatezza, difficoltà di concentrazione dello studio, Convalescenza e stress fisico e mentale. Grazie alla presenza della pappa reale e del ferro, Cresko dona mag-

Tra i più recenti concept innovativi di Valmatic, c’è il contenitore Squish-Pack, un monodose da 20 ml completamente spremibile. Una volta aperto tramite il pre-taglio EASY OPEN, infatti, consente un’apertura facilitata e uno svuotamento completo, senza sprechi di prodotto. Il pack è caratterizzato da una forma tonda su entrambi i lati ed è completamente spremibile. Può contenere creme, shampoo, bagnoschiuma, maschere viso da aprire e spremere con una solo mano anche sotto la doccia e senza sporcarsi. La forma tondeggiante a doppia valva di Squish-Pack è innovativa e versatile. Le due parti a forma di conchiglia sono studiate appositamente per fare in modo che, una volta schiacciate, una si inserisca perfettamente dentro all’altra in modo da svuotare il contenuto completamente. Ultimo, ma non meno importante, il servizio conto terzi di fornitura packaging monodose in alluminio e plastica di Valmatic che si rivolge a tutti quei produttori che non vogliono o non possono produrre internamente i propri contenitori monodose. A questi soggetti Valmatic offre la competenza tecnologia, la qualità made in Italy e la personalizzazione dei prodotti. •

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Confezionamento farmaceutico

Romaco per il track & trace equipaggiamento ottimale Nicola Orsini, Product Sales Manager at Romaco Promatic, parla della sfide da affrontare per il confezionamento farmaceutico, in particolare legate ai processi di track and trace e sicurezza. ➥ Quali sfide si presentano

per il processo di track & trace? Il nuovo regolamento UE 2016/161 contiene disposizioni precise in merito alle caratteristiche di sicurezza applicate all’imballaggio dei medicinali per uso umano. È entrato in vigore il 9 febbraio 2019. Da allora, i produttori farmaceutici devono disporre di apparecchiature di identificazione degli imballaggi adeguate e ampiamente collaudate, in modo che i loro processi di produzione possano essere modificati in tempo. L’implementazione di sistemi track & trace avrà un enorme impatto su tutti i processi e le procedure, presentando ai produttori sfide impegnative.

➥ Il track & trace è una possibilità realistica? I metodi di tracciabilità servono a impedire che i farmaci contraffatti entrino nella catena di approvvigionamento legale. A mio parere, non raggiungeremo mai il 100% di sicurezza, anche se il nuovo regolamento creerà barriere più elevate per i contraffattori di farmaci.

La linea di confezionamento blister Romaco Noack Unity 500 e la piattaforma Romaco Promatic PTT track & trace

➥ Cosa distingue la nuova linea blister Romaco Noack Unity 500 dagli altri sistemi?

➥ Il Promatic PTT è la piattaforma di track & trace di Romaco. Quali sono le caratteristiche che definiscono la tecnologia?

La nuova linea di confezionamento blister Noack Unity 500 di Romaco con design monoblocco è stata lanciata sul mercato come soluzione chiavi in mano completamente integrata. Il design compatto, in particolare dell’unità di imballaggio primario, è stato un obiettivo principale dello sviluppo, che consente di risparmiare spazio nelle aree di clean room. Le singole stazioni della confezionatrice blister, come formatura, alimentazione, sigillatura, codifica, perforazione e fustellatura, sono installate su un ingombro minimo. Il risultato è una tecnologia blister che si posiziona tra i leader nella classe delle prestazioni medie in termini di utilizzo dello spazio e di output, con ben 500 blister e 150 scatole al minuto. L’intuitivo pannello HMI, con la sua breve curva di apprendimento, è un ulteriore vantaggio della linea blister di facile utilizzo. Il concetto di sistema altamente automatizzato non richiede competenze specialistiche da parte dell’operatore della macchina.

Romaco ha progettato consapevolmente il PTT Promatic come piattaforma meccanica per diverse tecnologie track & trace. Promatic configura il PTT con stampanti, etichettatrici e sistemi di ispezione basati su fotocamere che verranno utilizzati per identificare e verificare le funzionalità di sicurezza. Il sistema track & trace è anche pronto per la connessione al software di serializzazione. Come macchina standalone, Promatic PTT può essere collegato a qualsiasi astucciatrice standard. Configurazioni con un design monoblocco sono possibili anche in linea con un’astucciatrice Promatic. Se collegato direttamente, entrambe le macchine potrebbero essere gestite tramite un terminale condiviso.

➥ In che modo il track and trace impatta sulle singole fasi del processo? Innanzitutto, vorrei sottolineare che la nuova normativa track & trace si applica a tutti gli imballaggi secondari e terziari che vengono immessi sul mercato. Per garantire un tracciamento senza soluzione di continuità, sia i cartoni che le casse di spedizione saranno inseriti in un pool centrale di dati. I pacchetti che sono già stati registrati e successivamente esclusi dalla catena di approvvigionamento devono essere nuovamente riletti. Questo numero di inventario deve essere effettuato dopo ogni controllo di qualità in cui i pacchetti difettosi vengono rimossi automaticamente dal processo. Il bilanciamento accurato di un record di lotto è quindi piuttosto dispendioso in termini di tempo e tecnicamente impegnativo.

➥ Quali altri problemi di track & trace saranno in cima alla lista in futuro?

La mia previsione è che la tendenza sarà verso una sempre maggiore automazione. A medio termine, i processi di imballaggio altamente automatizzati saranno l’unico modo per integrare il concetto di track & trace nella produzione quotidiana e per garantire che le misure adottate siano effettivamente efficaci. L’archiviazione centralizzata dei dati, il bilanciamento affidabile dei codici farmaceutici e la sicurezza dei dati saranno altre questioni chiave. Di seguito, l’attenzione si sposterà sui metodi per identificare l’imballaggio primario. •

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PRIMOPIANO Assistenza remota avanzata

con tecnologia Marchesini

Il servizio di assistenza remota che Marchesini Group punta a fornire comprende strumenti di tecnologia avanzata come gli occhiali per la realtà aumentata e una piattaforma software a bordo macchina che consente operazione di assistenza sul pannello operatore da remoto. Vediamo in dettaglio queste tecnologie… ➥ Cosa sono gli AR glasses? Gli AR glasses sono un dispositivo parte di un concetto più ampio, quello di “Remote Assistance”, e si integrano con la parte software per raggiungere l’obiettivo finale: un’assistenza più celere per i clienti. Per noi di Marchesini Group, occhiali e software sono un binomio indivisibile. La “MG Operative Remote Assistance” permette a un operatore esperto di Marchesini di vedere quello che sta succedendo in tempo reale sulla macchina/impianto del cliente, grazie all’utilizzo degli occhiali AR (o altri device), e l’esperto ha la possibilità di dare istruzioni mirate e puntuali al tecnico on site. Altra faccia della stessa medaglia è una funzione precisa del software montato a bordo macchina che permette di mettere in remoto il pannello operatore (HMI) della stessa attraverso una connessione sicura. È la cosiddetta “SW Remote Assistance”, tramite cui un operatore esperto può lavorare sul pannello operatore direttamente dalla propria scrivania, senza essere presente in loco. Insieme, questi due sistemi forniscono una soluzione tecnologica avanzata e completa per supportare il cliente: per tutta la durata dell’intervento, noi siamo i suoi occhi.

tivo. Ora siamo nella fase di startup del progetto.L’obiettivo è quello di strutturarsi internamente entro fine anno per rendere il sistema completo e disponibile sul mercato.

➥ Quali sono i benefit collegati all’utilizzo degli occhiali AR?

➥ Perché Marchesini Group ha deciso di investire su queste tecnologie di assistenza remota?

I numeri presenti all’interno del PTC 2018 AR Research su 107 società intervistate, ci dicono che con l’utilizzo di questi sistemi si può registrare un aumento del 50% nel Resolution rate e un miglioramento del 30% del First-Time Fix Rates. Inoltre, si prevede una riduzione del 40% dei tempi di formazione in loco dei tecnici dei clienti, un incremento del 20% nel Service Profitability e un incremento del 32% della produttività della forza lavoro.

C’è una forte curiosità di questi strumenti da parte dei clienti che si stanno aprendo verso questo tipo di tecnologia, in quanto si rendono conto dei benefici di avere a disposizione un supporto tecnico quasi in tempo reale. Il servizio ha per il cliente un costo, ma è sicuramente maggiore il beneficio che il cliente può trarre da esso, facendo quindi passare questo aspetto in secondo piano. Il vantaggio principale si concretizza nella possibilità di avere a disposizione un tecnico Marchesini altamente formato e specializzato in brevissimo tempo, andando quindi a ridurre drasticamente i tempi di intervento e a velocizzare sia la comprensione della situazione, sia il conseguente reperimento di una prima soluzione al bisogno emerso.

➥ Ci sono al momento dei feedback da parte dei clienti sull’uso di questa tecnologia? E quale sarà il suo apporto nella gestione del Customer Care? Al momento abbiamo identificato alcuni clienti pilota - alcuni italiani e altri stranieri - che a breve inizieranno a valutare l’utilizzo del servizio. Ne trarremo informazioni per capire i loro effettivi bisogni rispetto alla nostra proposta, che decideremo di conseguenza come orientare. Questo servizio è solo uno degli strumenti necessari al giorno d’oggi per soddisfare al meglio le richieste del cliente. Nel caso di Marchesini Group, l’implementazione del progetto richiede sforzi importanti e una base organizzativa solida, dal momento che la gran parte delle nostre macchine sono esemplari robotizzati e altamente customizzati.•

➥ Chi si è occupato del progetto e quando tempo c’è voluto per svilupparlo? I test interni sono partiti nella seconda metà del 2017, affidati a un team interfunzionale, guidato da Marchesini Customer Care, che aveva l’obiettivo di capire quale fosse la soluzione migliore da adottare. Alla fine si è optato per un sistema non proprietario, utilizzabile attraverso un’app dedicata disponibile per qualsiasi dispositivo e sistema opera-

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Confezionamento farmaceutico

Soluzioni Arca

per etichettatura autoadesiva e marcatura laser

Arca, specializzata nella marcatura laser e nell’etichettatura, è un’azienda costantemente impegnata nel perfezionamento dei propri prodotti solidi e duraturi pensati per l’industria manifatturiera e sistemi integrati per l’identificazione automatica.

A sinistra | Il sistema CardBoard per l’etichettatura avvolgente

Sopra | Pharmatrack Seal 4.0 per l’etichettatura, la marcatura e la tracciabilità degli astucci

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a divisione Sistemi di Arca offre etichettatrici automatiche specificamente progettate per il settore farmaceutico. Si tratta di sistemi compatti, conformi GAMP, ad alte prestazioni e che adottano le soluzioni più innovative, come la stampa dei dati variabili mediante Fiber laser (nativo), per liberare le industrie farmaceutiche dalla schiavitù dei consumabili e, soprattutto, incrementare drammaticamente la produttività e l’affidabilità del processo. Tra le altre soluzioni si trovano: - il sistema CardBoard, per l’etichettatura e la codifica di prodotti farmaceutici piatti come astucci stesi (sia già incollati, sia ancora “aperti”); - il sistema Compact per l’etichettatura avvolgente ad alte prestazioni, di flaconi e fialoidi, in regime di sicurezza farmaceutica; - il più recente sistema Pharmatrack Seal 4.0 per l’etichettatura, la marcatura e la tracciabilità degli astucci; in soli 1600 mm il meglio della tecnologia track & trace – tamper evident, su un’etichettatrice con convogliatore positivo e un’ergonomia inarrivabile; aperta a qualsiasi sistema di visione e software di tracciabilità.

siringhe e tubi, astucci formati e non, pieghevoli illustrativi e confezioni multiple. In ambito logistico farmaceutico, anche le print apply 4.0 offrono la conformità CFR21 part 11 e funzionalità uniche; come l’avviso di esaurimento rotolo tramite SMS, video training a bordo macchina, la verifica di leggibilità dei codici, l’estromissione automatica dal ciclo di eventuali etichette difettose. E dove l’etichetta non arriva, Arca propone marcatori laser industriali, CO2 o Fiber, per la codifica indelebile effettuata direttamente sul prodotto. Arca Etichette S.p.A, certificata ISO9001 - OHSAS18001, è specializzata in etichettatura autoadesiva e marcatura laser per l’industria farmaceutica. L’azienda progetta e produce macchine etichettatrici all’avanguardia nel mondo. Arca è un’azienda vocata alla ricerca e investe circa il 5% del proprio fatturato in R&D, depositando, mediamente, un brevetto ogni anno. Un sistema qualità basato su procedure moderne, ispirate alle teorie della “lean production” e della qualità totale. Un’organizzazione flessibile pensata per la soddisfazione del cliente, con una visione chiara e una missione precisa da perseguire. Progettando e fabbricando materiali di consumo e macchine, Arca padroneggia entrambi gli aspetti della materia e può fornire una consulenza progettuale rigorosa e vantaggiosa e un servizio completo con un unico responsabile qualificato. •

Qualità e conformità al top Arca propone anche tutte le macchine etichettatrici e print apply utili in ambito farmaceutico per l’etichettatura di strip monodose,

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PRIMOPIANO

Steriline macchina di riempimento

in nest da laboratorio

Sul palcoscenico di Pharmintech, Steriline ha presentato una nuova macchina, in formato compatto, parte della linea robotica di riempimento in nest, adatta in particolare ad un utilizzo in Laboratorio (Robotic Nest Filling Machine - RNFM LAB), oltre a una tradizionale ghieratrice per flaconi (Vial Capping Machine - VCM).

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ata da un progetto ad hoc che Steriline ha realizzato per una multinazionale americana, leader in ambito Life Science con sede in Italia, la Macchina Robotica di Riempimento in Nest (RNFM LAB) è un sistema da laboratorio, non destinata alla produzione ma alle prime fasi di ricerca e sviluppo del farmaco. La RNFM LAB possiede da uno a due robot con pompa di dosaggio e sistema di tappatura, prevede carico e scarico manuale del nest e raggiunge una velocità di produzione fino a circa 1000 pezzi/h. “La richiesta di una macchina automatica come questa è legata alla necessità di definire e ottimizzare al meglio un nuovo processo produttivo - afferma Federico Fumagalli, Chief Commercial Officer Steriline - e, in questo caso, l’uso della robotica si sposa perfettamente con la semplicità dei cambi formato su qualunque tipo di vetro in nest correggendo solamente dei parametri software”. L’utilizzo è esclusivamente destinato alla ricerca di nuovi farmaci liquidi in

nest (siringhe, carpulle e flaconi) ed è in grado di svolgere tutte le operazioni di una macchina robotica standard (produzione in bulk). “Abbiamo finora sempre realizzato macchine di produzione dato che quello dell’R&D è un settore impegnativo perché le aziende richiedono un supporto alla produzione in questo campo solo quando hanno effettivamente qualcosa di nuovo da sviluppare. - continua Federico Fumagalli - Il nostro cliente ha avuto fiducia in noi e ci ha scelto come partner ideale per progettare insieme una macchina che soddisfacesse tutti i requisiti per loro indispensabili. Fin dai primi lotti realizzati, il sistema ha risposto in maniera ottimale andando oltre le aspettative”. La personalizzazione dei sistemi è una delle peculiarità di Steriline, che da sempre realizza soluzioni su misura sviluppando progetti ad hoc per i propri clienti. Inoltre, è interessante il concetto di industry 4.0 di cui il sistema è connotato e che dà accesso ad agevolazioni importanti. Il cuore delle soluzioni Steriline risiede nel forte impegno in R&D e nei continui investimenti nel campo dell’innovazione tecnologica. La costante ricerca multidisciplinare e il continuo sviluppo hanno permesso all’azienda di tradurre l’approccio ingegneristico in soluzioni concrete dedicate all’industria farmaceutica.

Vial Capping Machine (VCM) Il design moderno della macchina ghieratrice Steriline risponde invece a tutti i requisiti richiesti dalle aziende farmaceutiche durante il processo di ghieratura dei flaconi. Prevede un trasporto rotativo e su ampiezza ridotta, particolarmente adatto all’uso con cRABS e isolatori, riducendo così il volume da controllare e sterilizzare. Inoltre, la stazione di ghieratura è stata progettata appositamente per limitare la generazione di particelle grazie alla rotazione di ogni singolo flacone. L’accesso all’area di lavoro ed il cambio formato sono immediati ed estremamente semplici e permettono di effettuare le operazioni in sicurezza senza compromettere l’efficienza del processo. •

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Confezionamento farmaceutico Dal 1964 a oggi, in continua evoluzione: Eurolabel da oltre cinquant’anni segue l’andamento dei mercati di riferimento per proporre soluzioni di stampa di etichette sempre più innovative che rispondano alle esigenze del settore.

Eurolabel per il pharma

soluzioni tecnologiche e funzionali

S

pecializzata in etichette autoadesive, sleeve e RFID, Eurolabel segue, passo dopo passo, le innovazioni tecnologiche di stampa. L’azienda offre soluzioni per diversi settori, a partire dal farmaceutico fino al food & beverage, la cosmetica e il comparto industriale e della logistica. La filosofia di Eurolabel consiste nell’anticipare le esigenze di mercato, innovandosi a livello tecnico e tecnologico per inserirsi nell’era dell’Industry 4.0. Anni fa l’azienda ha iniziato a produrre etichette RFID, oltre a etichette autoadesive, sleeve e stampa su tubo laminato. Grazie al legame sempre più stretto con l’integration tecnology, Eurolabel si presenta come partner per lo studio di progetti completi.

mente riproducibili. Le etichette body sleeve, termoretraibili e stampate a 360 gradi, avvolgono qualunque tipo di prodotto, anche con superficie irregolare. Le body sleeve, in particolare, coprono completamente il prodotto con un effetto no label look e una protezione agli urti e agli sfregamenti. Anche le sleeve di sicurezza, o tamper evident sleeve, sono realizzate con una stampa a 360 gradi e sono termoretraibili. Queste etichette rendono evidenti manomissioni o aperture del prodotto, garantendo al consumatore l’integrità. L’etichetta RFID (radio frequency identification device), infine, è una “smart label”, un’etichetta multistrato che presenta all’interno un tag, composta da un’antenna e un chip. Questo prodotto permette la lettura a distanza, la multilettura, la lettura indiretta, l’identificazione univoca e la scrittura o sovrascrittura. L’unicità del transponder ne fa un ottimo strumento anticontraffazione, in quanto consente l’immediata verifica della genuinità del prodotto e la corretta gestione dei canali di distribuzione e dei punti di vendita.

Soluzioni ad hoc per il pharma Per il mercato farmaceutico, Eurolabel si pone un obiettivo preciso: la funzionalità e il continuo perfezionamento. Il catalogo di prodotti dedicati a questo settore è ampio e comprende soluzioni particolari e personalizzate: etichette per superfici curve di grande e piccolo formato, etichette per fiale e siringhe, tamper evident, etichette con stampa di dati variabili, in Braille e multipagina, etichette criogeniche, hunger label, etichette per le sacche del sangue, sleeve, sigilli e ologrammi, RFID e TTI. La resa ottimale, grazie alla massima aderenza e tenacia, è garantita anche su prodotti pensati per piccole superfici.

Norme e sicurezza La produzione in Eurolabel avviene in condizioni di sicurezza e rispetto delle normative. L’azienda, infatti, rispetta le certificazioni ISO 9001:2015 e si affida a un personale altamente qualificato. Viene utilizzato un sistema di video ispezione per il controllo totale di testi e colori stampati. •

Focus sulle tecnologie Le etichette multipagina sono molto importanti per il settore farmaceutico, in quanto la quantità di informazioni da veicolare ai consumatori è elevata e questa soluzione permette di non ricorrere a ulteriori elementi di packaging. Eurolabel realizza fino a cinque facciate di testo per ogni etichetta. Per tutelare il prodotto, le etichette tamper evident rendono evidente qualunque tipo di manipolazione. Eurolabel impiega materiali idonei per le etichette di sicurezza, integrandoli, a seconda delle esigenze, con elementi di sicurezza palesi o latenti che ne aumentano la sicurezza: ologrammi, codici univoci visibili o invisibili, trame difficil-

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Fatti&Tendenze

CRESCE L’INDUSTRIA ITALIANA del packaging in cartone ondulato In occasione dell’assemblea degli associati, GIFCO, il Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone Ondulato, ha comunicato il bilancio di un settore con una produzione annua che supera i 7 miliardi di mq, per un valore stimato di circa 4 miliardi di euro e una crescita del 3,62% trainata dal food.

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er molti, il cartone ondulato è il materiale da imballaggio green per eccellenza, 100% naturale e riciclabile (9 imballaggi su 10 vengono recuperati ogni anno), duttile, resistente ed estremamente versatile, adatto a contenere gli alimenti e ideale per le spedizioni. Un settore che in Italia vale circa 4 miliardi di euro, per una produzione annuale in superficie che nel 2018 sale a 7 miliardi di metri quadrati.

Crescita grazie a food e online Una filiera che continua a crescere, grazie anche (ma non solo) alla crescita del settore food e alla spinta dell’e-commerce. Lo comunica GIFCO, il Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone Ondulato, che ha redatto il bilancio delle attività svolte nel 2018. Nell’anno, lo stato dell’arte del comparto italiano del cartone ondulato ha toccato nuove vette produttive. La produzione in peso è stata pari a 3,9 milioni di tonnellate, con una crescita del 2,5% sul 2017. Parlando in termini di superficie, la crescita è ancora più evidente: si parla di oltre 7 miliardi di mq di cartone ondulato prodotti nel corso dell’anno, appunto, contro i 6,75 miliardi del 2017 (+3,62%).

Italia, Paese Leader dell’ondulato Oggi nel nostro Paese il 91% della produzione di imballaggi in cartone ondulato è realizzata dalle aziende associate a GIFCO: complessivamente queste aziende nel 2018 hanno prodotto 6,4 miliardi di mq di cartone ondulato, segnando una crescita del +1.3% sul 2017. L’Italia si conferma ancora una volta come un Paese leader nella produzione di cartone ondulato a livello europeo, seconda solo alla Germania, che nel 2018 ha prodotto 7,9 miliardi di mq di materiale da imballaggio (+0,6%). Francia e Gran Bretagna sono rispettivamente il terzo e quarto produttore europeo di cartone ondulato in termini di volumi. Guardando alle aree geografiche del nostro Paese, anche nel 2018 Lombardia ed Emilia Romagna-Marche si confermano come le macro aree più produttive, superando entrambe il miliardo e mezzo di metri quadri prodotti. In termini percentuali è interessante segnalare le ottime performance delle macro aree Piemonte-Liguria-Valle d’Aosta, Lombardia e SudIsole, probabilmente riconducibili anche all’apertura nello stesso anno di nuovi impianti per la fabbricazione di cartone ondulato e imballaggi in cartone ondulato. Al contrario si registra una costante perdita di quote di mercato in Toscana, dove il trend negativo dura ormai da diversi anni e che nel 2018 ha registrato un calo produttivo del -5,77% rispetto all’anno precedente.

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Guardando ai settori merceologici, l’alimentare (ortofrutta, prodotti freschi e lavorati, bevande, pesci, carni e polli) si conferma ancora una volta come il maggior mercato di sbocco per il cartone ondulato: nel suo complesso il settore food nel 2018 cresce di quasi due punti percentuali sul 2017, raggiungendo una quota di mercato del 62,1%. Il non food (elettrodomestici, edilizia, industria metalmeccanica, farmaceutica, arredamento, igiene, cosmesi, pulizia per la casa, ecc.) di conseguenza, perde quote di mercato scendendo al 37,9%. Nell’analisi dei settori merceologici va segnalata l’introduzione della voce “e-commerce”, un settore in crescita e che offre interessanti opportunità al comparto italiano del cartone ondulato, con una quota di mercato che nel 2018 si attesta al 2,2%.

Packaging Green per un’economia circolare Il cartone ondulato, per sua natura, è uno dei materiali da imballaggio più sostenibili ed è un buon esempio di economia circolare. Infatti il macero ritorna nel ciclo produttivo del cartone ondulato, che rappresenta in Italia ben l’80% della materia prima impiegata per la sua produzione. Il restante 20% è costituito da fibre vergini, provenienti da foreste gestite in modo responsabile e controllato, con piani di riforestazione superiore a quelli di taglio (per ogni albero tagliato per produrre cellulosa ne vengono piantati mediamente tre). Ad attestarlo sono le certificazioni internazionali PEFC e FSC, di cui si fregia la filiera italiana del cartone ondulato. Se l’80% degli imballaggi prodotti dalle aziende associate a Gifco è realizzato con carta riciclata, a loro volta gli imballaggi giunti a fine vita sono riciclabili nella loro totalità: grazie al lavoro di Comieco, il consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica, ogni anno in Italia l’88% degli imballaggi di carta e cartone vengono avviati a recupero, l’80% a riciclo. Negli anni l’impegno dei produttori associati a Gifco si è concentrato progressivamente verso la riduzione dell’impiego di materie prime: il peso medio del cartone ondulato nel 2018 è di 555 grammi per metro quadro (561 gr. nel 2017). “Dal 2000 ad oggi il peso medio del nostro packaging è diminuito di 50 gr/mq, grazie a carte sempre più performanti fornite dai produttori di carta e grazie alla continua evoluzione tecnologica delle macchine per il converting. – sottolinea Amelio Cecchini, presidente di GIFCO - In questo modo le prestazioni tecniche dell’imballaggio vengono comunque garantite e le aziende fabbricanti di cartone ondulato riescono ad essere più performanti sul piano della competitività e della sostenibilità ambientale”.•

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Fatti & Tendenze

IMBALLAGGI IN LEGNO E MUFFE, consigli per arginare il fenomeno Se messi nelle condizioni di proliferare, funghi e muffe attaccano il legno causando perdite di tempo e denaro alle frontiere. Prediligere imballaggi essiccati, contenere l’umidità e l’utilizzo di nylon per lo stoccaggio, intervenire alla prima manifestazione di contaminazione sono solo alcuni accorgimenti da adottare per operare in condizioni ottimali.

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uffa e funghi non costituiscono un pericolo quando sono presenti sugli imballaggi in legno perché, a differenza degli insetti alieni che possono causare la distruzione dell’intero ecosistema di un Paese, non comportano rischi di infestazione e non intaccano le proprietà meccaniche del legno. Si tratta, infatti, di elementi del tutto naturali che generano alterazioni cromatiche nel pallet, proprio perché costituito da materiale di origine biologica, e che non hanno ripercussioni sulla salute dell’uomo. Il danno estetico causato dalla presenza della muffa sugli imballaggi può però dare luogo a contestazioni nel Paese di destinazione, con conseguenti perdite di tempo e denaro alle dogane. Danni ingenti per l’economia se si considera che l’Italia è al 9° posto nella classifica dei Paesi che più esportano al mondo, per un totale di 460 milioni di euro,secondo i dati del Ministero dello sviluppo economico. “I trattamenti fitosanitari IPPC/FAO-FITOK ai quali sono sottoposti gli imballaggi in legno destinati agli scambi tra Paesi di diversi continenti hanno lo scopo di eliminare gli organismi nocivi da quarantena eventualmente presenti sul legno – spiega Daniela Frattoloni, Coordinatrice del Comitato Tecnico FITOK di Conlegno. Tuttavia, tali trattamenti non impediscono il proliferare di muffe o funghi da azzurramento in quanto non considerati, a livello internazionale, pericolosi per l’uomo e l’ambiente. Per arginare questo fenomeno, FITOK si sta impegnando a formare operatori e produttori del settore degli imballaggi al fine di diminuire i casi di controversie doganali e garantire la sicurezza dei prodotti trasportati. Conlegno, in collaborazione con Rilegno e Assoimballaggi, ha infatti commissionato all’Università degli Studi di Torino, dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari, uno studio sulle muffe per valutare eventuali rimedi efficaci al problema.” Di seguito i suggerimenti di Conlegno da mettere in pratica durante tutta la filiera per tenere lontani funghi e muffe: MATERIA PRIMA - Selezionare il legno da usare per la realizzazione degli imballaggi. È importante utilizzare il legno dopo breve tempo dal taglio per evitare che i funghi inizino a crescere sulla sua superficie. Inoltre bisogna fare attenzione che tra le scorte non sia presente legno umido o già attaccato da muffa o funghi che potrebbero colonizzare anche gli altri pezzi immagazzinati.

TRATTAMENTO - Prediligere i pallet essiccati. Il trattamento fitosanitario di tipo HT, conforme allo standard ISPM n.15, non è in grado di assicurare che non compaiano funghi cromogeni profondi o muffe superficiali. Richiedere al produttore di completare il trattamento termico con il ciclo di essiccazione ad un contenuto di umidità inferiore al 20% è un’attenzione in più caldamente consigliata che rendere l’imballaggio anche più stabile in termini di dimensioni e deformazione. TRASPORTO - Prima di caricare le merci pallettizzate su rimorchi o container, occorre verificarne la loro pulizia e integrità. In particolare occorre verificare che non ci sia acqua stagnante e che il pianale di carico non sia umido e sia privo di infiltrazioni. La condensa, l’oscurità e la mancanza di ventilazione sono fattori da tenere in considerazione, soprattutto se i pallet devono essere trasportati per distanze lunghe. SCARICO E STOCCAGGIO - Mantenere il pallet in condizioni ambientali che non consentano al legno di riacquistare umidità. I pallet devono essere scaricati dai rimorchi al momento della consegna e riposti in un’area protetta dalle precipitazioni, adeguatamente illuminata e ben ventilata con un drenaggio sufficiente per eliminare qualsiasi ristagno d’acqua proveniente da altre fonti di umidità. È necessario che il contenuto di umidità del legno resti inferiore al 20% dal momento della produzione del pallet fino alla consegna finale delle merci pallettizzate. Il principio FIFO “first in first out” è particolarmente utile perché prevede che i primi pallet ad essere movimentati siano i primi ad essere entrati in magazzino così da tenere sotto controllo le variazioni delle loro condizioni prima che la muffa proliferi. IMMAGAZZINAGGIO - Evitare di conservare le merci su pallet avvolti da nylon o plastiche termoretraibili. L’applicazione di un involucro in plastica al pallet, soprattutto quando il prodotto è caldo, è causa della formazione di condensa sulla superficie interna della pellicola utilizzata. L’umidità così intrappolata, l’assenza di ventilazione e il calore che si crea fra la merce pallettizzata e l’involucro plastico costituiscono le condizioni ideali per la formazione delle muffe. Risulta particolarmente utile collocare fra le merci imballate e la superficie di carico del pallet una membrana protettiva,per impedire all’umidità presente di essere assorbita dal pallet. •

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Fatti&Tendenze ATIF partecipa alla delegazione di FTA Europe in Usa

Il mercato premia imballaggi e preformati

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i rinsalda la collaborazione tra FTA EUROPE e l’Associazione flessografica americana anche grazie alla numerosa partecipazione italiana. Martedì 7 maggio a margine del Forum Annuale 2019 sulla Flessografia organizzato dall’Associazione Flessografica Americana a New Orleans (USA) si è svolto un incontro ufficiale tra i vertici di FTA USA e una delegazione dell’Associazione Europea FTA EUROPE guidata dal Presidente Sante Conselvan. L’incontro ha riaffermato la collaborazione avviata dalle due organizzazioni nel settore della flessografia che ha visto negli ultimi anni la partecipazione di rappresentanti delle due Associazioni a reciproci eventi. Nutrita la componente italiana presente sia al Forum sia all’incontro ufficiale con il Presidente ATIF Marco Gambardella alla sua prima esperienza al convegno americano: “È stata una grande opportunità anche per Atif”, dichiara Marco Gambardella. “Sicuramente un Da sinistra Joe Tuccitto (direttore FTA US), Marco Gambardella (Presidente ATIF), Sante Conselvan (Presidente FTA Europe) importante momento di e Mark Cisternino (Presidente FTA US) confronto per quanto riguarda conoscenze e soprattutto competenze. Oltre che un’occasione per coltivare relazioni e condividere valori e specificità di ciascuno. Particolarmente interessante quanto presentato al Forum sul tema della formazione tecnica flessografica che in USA vede la presenza di importanti Università e collaborazioni con le imprese per l’attuazione di progetti di grande beneficio per il settore. Anche Atif, come FTA Europe, sta puntando molto sulla formazione e l’aver potuto condividere i progetti ci consente di promuovere in Europa e, per quanto mi riguarda,in Italia, iniziative utili per l’industria del packaging”.

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urante l’assemblea AIPE di fine maggio sono stati presentati i dati di mercato della filiera dell’EPS nel 2018. Rispetto all’anno precedente il settore ha conosciuto una lieve crescita, passando da 119.000 a 120.000 tonnellate prodotte. In un contesto di sostanziale stabilità, si possono però leggere alcune tendenze. Il segmento dei preformati va meglio rispetto a quello dei blocchi. Ciò significa che il mercato premia i prodotti più tecnologici e che offrono performance specifiche. Il segmento delle perle sfuse, sostanzialmente stabile, continua a rimanere marginale rispetto agli altri due. Analizzando i dati per ambito di applicazione, si nota come l’EPS per imballaggio sia leggermente cresciuto, mentre quello per edilizia è andato incontro a un leggero calo, pur rimanendo il principale settore d’impiego. Malgrado il fatto che le norme (anche europee) siano più restrittive e che il materiale sia oggetto di critiche da parte di alcune associazioni ambientaliste, i pack in EPS hanno performance tecniche tali (in particolare mantenimento della temperatura, protezione dagli urti, sicurezza per il contatto alimentare) da renderli una scelta sempre valida.

Valerio Soli alla Presidenza di Ipack Ima

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opo il via alle date delle prossime edizioni di IPACK-IMA e MEAT-TECH, in programma a Fiera Milano nel 2021, arriva la nomina di Valerio Soli alla Presidenza di Ipack Ima srl, società in joint venture tra Ucima e Fiera Milano. Un presidente come Valerio Soli, Amministratore Delegato di un cluster di aziende del Gruppo Coesia che comprende ACMA, GDM, IPI e System Ceramics, con un’esperienza maturata all’interno di una realtà internazionale come il Gruppo Coesia - attiva in tutte le fasi della filiera delle industrie food e non food – rispecchia perfettamente la realtà che le fiere di Ipack Ima srl rappresentano. Realtà fieristiche con vocazione internazionale al servizio dell’intera supply chain: dalle soluzioni di processo a quelle di confezionamento, dai materiali per il packaging alle tecnologie per il fine-linea. “Questa nomina alla presidenza di Ipack Ima srl, leader nell’organizzazione di eventi fieristici internazionali in ambito processing e packaging, riveste per me un grande significato. Accetto questo nuo-

vo incarico con l’impegno di condividere le mie esperienze nella realizzazione dei tanti progetti su cui stiamo lavorando per l’edizione 2021 e per lo sviluppo di future strategie sostenibili nel tempo. I mercati sono in continua e rapida evoluzione, seguono le nuove esigenze e le nuove abitudini del consumatore; dobbiamo comprendere queste tendenze ed anticipare il cambiamento per sorprendere positivamente i nostri clienti. La presenza internazionale, il mondo digitale, l’innovazione

tecnologica e la sostenibilità ambientale saranno i nostri principali obiettivi” - afferma Valerio Soli. Valerio Soli è stato eletto dal nuovo Consiglio d’amministrazione di Ipack Ima srl che annovera, oltre al Presidente, Paolo Borgio (Direttore Venue e Manifestazioni Ospitate, Fiera Milano spa), Rossano Bozzi (AD, Ipack Ima srl), Alberto Cirio (AD, Arol spa), Paolo Gambuli (Direttore, Ucima), Marco Pacini (CFO, Fiera Milano spa), Luciano Sottile (Direttore Machine Division, Goglio spa). “Digitalizzazione, economia circolare e ricerca saranno le parole chiave dell’edizione 2021 di IPACK-IMA e MEAT-TECH” - spiega l’Amministratore Delegato Rossano Bozzi – “Manifestazioni che metteranno le idee al centro, offrendo ad imprenditori, manager e tecnici provenienti da tutto il mondo le più innovative soluzioni per la produzione ed il confezionamento, ma anche finelinea, etichettatura e tracciabilità, favorendo la diffusione di applicazioni flessibili e sempre più personalizzate”.

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LA BIOPLASTICA DOV’È POSSIBILE la plastica dov’è indispensabile!

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azienda è in grado di soddisfare le richieste della clientela più esigente grazie alla diversificazione degli impianti, alla strutturata rete commerciale ed ai brevissimi tempi di esecuzione e consegna. Il personale tecnico, grazie alla pluriennale esperienza e continua formazione, mette a disposizione le proprie conoscenze per garantire un’alta qualità di produzione e assistere il cliente attraverso una consulenza tecnica personalizzata. L’azienda per ogni progetto punta ad ottenere un packaging adatto allo specifico utilizzo del prodotto finale, lavorando qualsiasi tipo di carta e cartoncino con il trattamento richiesto. Ad esempio: - film riciclabili, compostabili e biodegradabili; - film idonei alla produzione di un packaging alimentare a norma di legge e tecnologicamente idoneo; - film in polipropilene e in poliestere; - film in poliestere colorato; - film metallizzati, spazzolati e goffrati; - film olografici; - film adatti alle successive lavorazioni di stampa UV, offset o a caldo.

RICICLABILE Riciclare la plastica non è l’unica soluzione per contrastare l’inquinamento che ne deriva da errato smaltimento; in collaborazione con i principali laboratori di analisi l’azienda ha sviluppato un packaging multistrato multimateriale che può essere conferito nella raccolta differenziata della carta e smaltito totalmente nei sistemi di riciclaggio delle cartiere. Queste innovazioni favoriscono un’economia circolare producendo rinnovata materia a base cellulosa e risparmiando il 95% di plastica immessa

sul mercato, contribuendo così alla salvaguardia del nostro pianeta. BIODEGRADABILE E COMPOSTABILE Il Packaging compostabile di Plastigraf Trevigiana è garanzia di qualità, performance e sicurezza. Grazie alle caratteristiche di biodegradabilità, compostabilità e all’alto contenuto di materie prime rinnovabili, i prodotti hanno un ridotto impatto ambientale con vantaggi significativi lungo tutto il ciclo produzione-consumo-smaltimento.

CONVEGNO IMBALLAGGI MULTISTRATO CARTA-BIOPLASTICA Per confermare il proprio impegno nella ricerca di materie prime innovative e rispettose dell’ambiente, l’azienda promuove un convegno incentrato sul mondo del multistrato carta-bioplastica con la partecipazione di enti nazionali e laboratori specializzati rivolto a cartotecniche, scatolifici, cartiere e produttori di packaging multistrato a base cellulosa. PLASTIGRAF TREVIGIANA srl

Via Tommaso Salsa, 64 | 31030 Carbonera (TV) | Tel. 0422.362377 www.plastigraftrevigiana.com

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Da 40 anni Plastigraf Trevigiana accoppia carta e cartoncino a foglio e a bobina con plastica e bioplastica ottenendo nel 2018 la certificazione BRC Packaging, prima azienda in Europa nel settore laminazione/accoppiamento ad aver raggiunto questo importante risultato. Dotata di nove impianti di laminazione e di un ufficio tecnico interno, studia da anni un packaging riciclabile e compostabile frutto della competenza e della sensibilità che l’azienda continua a dimostrare verso i temi ambientali, confermando la propria posizione all’avanguardia per ricerca e innovazione.

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FOCUS

... SPECIALE

I SURGELATI

tornano protagonisti a tavola L’ultimo rapporto sull’industria dei surgelati parla di consumi pari a 841.500 tonnellate, in crescita del +2,1% (824.480 tonnellate), per un valore di mercato complessivo stimato in 4.200/4.500 milioni di euro, andando oltre le favorevoli previsioni delineatesi nella prima parte dell’anno. Oltre alle innovazioni e il miglioramento nella qualità del prodotto, non manca l’attenzione dei produttori anche alle confezioni più pratiche, sicure e naturalmente ecosostenibili.

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a crescita nel comparto surgelati è dovuta anche alla continua innovazione delle aziende produttrici, che hanno ben interpretato le nuove esigenze del consumatore mixando l’evidente richiesta di salute/ benessere con quella di servizio/praticità, sempre puntando sulla qualità degli ingredienti utilizzati. Così come per il comparto alimentare, ancor più i surgelati hanno ripreso la spinta verso una crescita consistente confermando di essere entrati a pieno diritto negli usi quotidiani domestici e fuori casa. Tale successo è sicuramente dovuto alle prerogative della tecnologia di conservazione che è alla base degli alimenti surgelati, in grado di garantire alta qualità organolettica, disponibilità in tutti i periodi dell’anno, elevati contenuti nutrizionali, ampiezza e varietà di proposte. Senza dimenticare due punti di forza degli alimenti surgelati agli occhi del consumatore: la ricchezza e la trasparenza delle informazioni presenti nella confezione, in una logica di acquisto pienamente consapevole; i lunghi tempi di conservazione del prodotto surgelato, che permettono – fra l’altro – la drastica riduzione degli sprechi. Analizzando nel dettaglio i dati di consumo, si può constatare una

crescita in ogni segmento, con una esplosione dell’ittico e delle pizze e snacks.

Vegetali, i consumi continuano a salire Il settore ha saputo rispondere alle richieste dei consumatori, sempre più in linea con le indicazioni dei nutrizionisti e – anche – con il crescente diffondersi dei nuovi trend alimentari (vegetariani, vegani, ecc.), nonché alla forte richiesta sia del tradizionale sia del biologico. I consumi (Retail+Catering) si sono attestati sulle 402.450 tonnellate (+1,8% rispetto all’anno precedente). Aumentano tutte le tipologie, in particolare zuppe, passati e minestroni e, tra questi, i ricettati. I Vegetali sono ormai diventati un “every day product”, presente nelle preparazioni gastronomiche quotidiane.

Patate, finalmente in ripresa La decrescita registrata nei due anni precedenti si è interrotta. I consumi (Retail+Catering) di Patate surgelate hanno toccato 145.350 tonnellate (+1% sull’anno precedente), grazie all’aumento nel Catering (+2,4%) che ha sopravanzato per quantità il Retail (73.100 tonnellate contro 72.250), con una particolare menzione per le tradizionali patate fritte. Alla

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La crescita nel comparto surgelati è dovuta anche alla continua innovazione delle aziende produttrici


Confezionamento dei surgelati base del successo la grande versatilità di preparazione di questo prodotto, che consente di gratificare qualsiasi tipo di consumatore grazie alla caratteristica croccantezza e gustosità.

Ittico, al di sopra delle aspettative L’Ittico ha registrato una crescita al di sopra delle aspettative, con consumi (Retail+ Catering) pari a 113.400 tonnellate, il 5% in più, che confermano i Prodotti Ittici surgelati al terzo posto della graduatoria nazionale per quantità consumate dopo Vegetali e Patate. Di particolare spicco il risultato del Retail sia nei filetti naturali (+7%) sia nel mollame naturale e crostacei (+6,7%). I numeri confermano quanto il consumatore apprezzi la qualità e il servizio racchiusi nell’offerta: - l’approvvigionamento di materia prima da realtà che adottano sistemi di pesca sostenibili per l’ambiente; - l’utilizzo di tecniche di lavorazione che consentono di raggiungere la temperatura di surgelazione in tempi brevissimi preservando in modo ottimale le proprietà organolettiche e nutrizionali del prodotto fresco; - la ricchezza delle informazioni destinate al consumatore per un acquisto e un consumo consapevoli (nelle confezioni sono riportati, fra l’altro: area di pesca, data di primo congelamento, scadenza, metodo di pesca, valori nutrizionali, nome del produttore, specie ittica e altri interessanti particolari che ogni azienda ritenga opportuno far conoscere).

Pizze e snacks, un aumento all’insegna della qualità Lo sforzo perseguito dalle aziende del comparto verso l’innovazione e il miglioramento qualitativo ha prodotto un’offerta che viene sempre più premiata dal consumatore. Le vendite di Pizze e Snacks sono arrivate a 91.500 tonnellate, +2,1% rispetto all’anno precedente. L’analisi dei dati relativi al Retail indica l’exploit delle pizze grandi (7% in crescita), a conferma del loro gradimento da parte del consumatore non più come alternativa “economica” al pasto principale/unico, ma come piatto di intrinseca qualità. Ciò grazie anche alla crescente varietà di offerta, che non trascura aspetti “di tendenza” quali l’utilizzo di farine integrali o di kamut e la proposta di versioni senza glutine.

Ricettati, risalgono i volumi Con il concludersi della crisi economica il segmento dei Ricettati ha terminato la fase di flessione registrata negli ultimi anni e ha co-

minciato a risalire nei volumi: 45.500 tonnellate, pari a un +1,9%. Del resto, tutti i dati previsionali avevano anticipato l’evidente bisogno dei consumatori di prodotti alimentari ad alto contenuto di servizio, bisogno al quale i Ricettati rispondono pienamente: qualità degli ingredienti, ricettazioni sia tradizionali sia innovative, velocità e facilità di preparazione, attenzione al bilancio nutrizionale sono la migliore risposta a stili di vita di un consumatore che ha sempre meno tempo da dedicare alla cucina.

Carne, a fine anno un piccolo risveglio I consumi complessivi di Carni rosse e bianche surgelate hanno interrotto la discesa che, negli anni precedenti, aveva registrato valori importanti a causa dei nuovi stili alimentari che spingono – in generale – verso un modello alimentare più ricco di vegetali. Complessivamente le Carni hanno registrato consumi per 26.350 tonnellate. In realtà, il lievissimo rimbalzo positivo è dovuto all’andamento delle Carni bianche (+1,4%), mentre le rosse hanno continuato a diminuire (-2,3%). Nell’ultima parte dell’anno, tuttavia, si è notato un risveglio generalizzato dei consumi. Occorre però sempre ricordare, in questo comparto, la forte concorrenza rappresentata dal prodotto fresco. In conclusione, l’intero comparto del surgelato ha registrato una crescita finalmente significativa, che segna un’inversione di marcia rispetto alla situazione creatasi a causa della lunghissima crisi economica iniziata nel 2008. Una ripresa che rende il settore ottimista, pur con le necessarie cautele imposte da un andamento economico che non appare ancora consolidato. Lo stesso ottimismo si ricava esaminando un particolare segmento del surgelato, il Porta a Porta, specchio fedele del nuovo stile di vita di un consumatore sempre più interessato al servizio e al contatto diretto con il venditore, con cui instaura un forte rapporto di fiducia risolvendo così i propri nuovi bisogni/necessità, compreso quello dei tempi ridottissimi disponibili per gli acquisti alimentari. Il Porta a Porta è cresciuto del +3,4%, più della media complessiva del surgelato.

Italia ancora lontana dall’Europa La ripresa dei consumi di prodotti surgelati, attestatisi nel nostro paese al valore di 13,9 chili pro capite annui, è un fenomeno che ha riguardato tutta Europa, a riprova di un andamento generalizzato in linea sia con la ripresa economica in atto nel vecchio continente sia con i nuovi stili di vita e trend di consumo sempre più diffusi tra i suoi abitanti.•

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Le vendite di Pizze e Snacks sono arrivate a 91.500 tonnellate, +2,1% rispetto all’anno precedente.


FOCUS L

Bofrost, innovazione e tecnologia al centro della strategia di crescita

a più importante realtà italiana della vendita a domicilio di alimenti surgelati, Bofrost Italia, ha chiuso a fine febbraio il bilancio 2018-19 con 238 milioni di euro di fatturato e una crescita del +0,2% rispetto all’esercizio precedente. L’azienda di San Vito al Tagliamento (PN), che detiene una quota di mercato del 10% (fonte GFK-Eurisko, AT ago ’18, Totale Italia) nel settore surgelati, ha comunicato questi risultati in occasione del meeting annuale che si è tenuto alla fine dell’anno commerciale. “Bofrost è un’azienda in salute che ha visto il proprio fatturato crescere di 77 milioni di euro negli ultimi dieci anni – ha commentato l’amministratore delegato Gianluca Tesolin –. In questo momento ci troviamo a dover rispondere alle sfide della trasformazione digitale, che non hanno portato alla “retail apocalypse” che si temeva qualche tempo fa, ma hanno certamente cambiato volto al settore. Il consumatore oggi richiede una customer experience di assoluta eccellenza, con prodotti e servizi incentrati sulle proprie esigenze. Il nostro obiettivo è offrire una proposta personalizzata per oltre un milione di clienti Bofrost, e la nostra

strategia è puntare su tecnologia e innovazione ma sempre basati sul rapporto umano al fine esaltare la relazione che si crea tra i clienti e i nostri venditori, una relazione diretta e fidelizzante che rappresenta uno dei maggiori punti di forza di Bofrost”. Negli ultimi mesi Bofrost ha dunque messo in campo un progetto di maggiore comprensione dei clienti allo scopo, spiega Tesolin, “di proporre il prodotto giusto, al cliente giusto, con la giusta modalità di comunicazione”. Grande attenzione è stata dedicata a migliorare gli strumenti con cui tutti i venditori Bofrost in tutta Italia interagiscono quotidianamente e in modo diretto con i clienti of-

frendo la comodità del servizio a domicilio: nel corso dell’anno in tutte le 52 filiali Bofrost saranno operative le novità che renderanno più semplice ed efficace la gestione degli ordini. Altro progetto importante legato al digitale è b*Plus, l’app per i clienti che si è arricchita di nuove funzionalità che permettono di trovare più facilmente le informazioni sui prodotti (ingredienti, allergeni), creare cataloghi personalizzati, sperimentare video ricette e idee di menu e contattare il proprio venditore di fiducia. Nel corso del meeting inoltre è stato presentato il nuovo catalogo primavera-estate, con 520 referenze e 46 nuovi prodotti, studiati dal reparto Ricerca e Sviluppo per intercettare i trend alimentari emergenti: Bofrost infatti presenta un’offerta unica nel settore anche per quanto riguarda prodotti vegetariani e vegani, senza glutine, etnici e con ingredienti selezionati, DOP e IGP. Bofrost Italia rappresenta il 19% del fatturato del gruppo Bofrost International, presente in 12 paesi europei con un fatturato annuo di 1.242 milioni di euro. L’Italia è la seconda realtà più importante del gruppo dopo la Germania, paese di origine di Bofrost.

Polo dei surgelati made in Italy per il rilancio di Genova

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Dario Roncadin, Ceo di Roncadin Spa e amministratore delegato della neonata IFFH

n questo particolare momento di mercato, il settore frozen a livello internazionale offre grandi opportunità di espansione e intendiamo coglierle realizzando a Genova una piattaforma nel campo dei surgelati che riunisca aziende di medie dimensioni con produzioni e prodotti complementari. La nostra sarà una realtà con forza e dimensioni tali da competere alla pari con i principali gruppi internazionali”. Dario Roncadin, Ceo di Roncadin Spa e amministratore delegato della neonata IFFH - Italian Frozen Food Holding Spa, spiega così le ragioni della creazione della nuova società, che riunisce due affermate realtà aziendali del settore “frozen food”: Appetais Spa, radicata da oltre 20 anni nel territorio di Genova e attiva nella produzione di piatti pronti, e AR srl, creata da Appetais e Roncadin all’inizio del 2016, riconvertendo uno stabilimento di Genova alla realizzazione esclusiva di prodotti surgelati senza glutine, e in breve tempo diventata leader nella produzione “gluten free”. Con sede a Genova Bolzaneto, nel rinnovato centro alimentare della Liguria, IFFH raccoglie negli attuali due stabilimenti produttivi oltre 200 addetti, produce annualmente più di 20 milioni di unità e parte da un fatturato consolidato di 40 milioni di euro, di cui il 20% realizzato all’estero. “Il nostro progetto è anche un contributo alla ripresa di Genova, duramente colpita dal crollo del ponte Morandi, che diventa così un punto di riferimento dell’eccellenza gastronomica del “made in Italy” nel settore dei surgelati – riprende Dario Roncadin –. Le ambizioni di IFFH sono alte e intendiamo espanderne velocemente le dimensioni, sia attraverso una crescita dimensionale interna sia con un piano di acquisizioni, per il quale possiamo contare sull’interesse e sull’appoggio del fondo Mandarin Capital”. Mandarin Capital Partners è il più grande fondo di private equity sino-europeo, costituito nel 2007, che si rivolge soprattutto al comparto industriale e che è focalizzato su aziende europee di media dimensione leader nei rispettivi mercati, con lo scopo di supportarne il processo di crescita e di internazionalizzazione.

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Confezionamento dei surgelati

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Surgital, pasta fresca e piatti pronti surgelati italiani

urgital è la prima azienda italiana produttrice di pasta fresca surgelata, piatti pronti surgelati e sughi in pepite surgelati per la ristorazione, il catering e il canale bar. La sede produttiva è a Lavezzola, in provincia di Ravenna, nel cuore dell’Emilia-Romagna, culla della tradizione gastronomica italiana, cui si aggiungono altre due filiali commerciali in Francia, a Lione, e negli Stati Uniti, a Miami, e la presenza di area manager diretti in Germania e in Uk. Fondata nel 1980 da Romana Tamburini, attuale Presidente, come piccolo laboratorio artigianale, ha saputo portare la genuinità dei suoi prodotti su scala industriale, arrivando a produrre ogni giorno 135 tonnellate di pasta fresca, 60.000 piatti pronti monoporzione e 8 tonnellate di sughi in pepite, impegnando oltre 340 dipendenti. L’artigianalità è il valore distintivo di Surgital, magistralmente espressa e tradotta in chiave tecnologica dai macchinari impiegati in azienda, frutto di continui investimenti nella ricerca e sviluppo. Moderni impianti che simulano la manualità delle mani umane e, perfezionandone il processo, sono manovrati da mastri pastai che, in stretta collaborazione con gli chef, declinano su larga scala la conoscenza e i segreti della fondatrice.Su un’area totale di 60.000 metri quadrati, di cui 30.000 mq di superficie coperta produttiva, sono attive 29 linee che producono ricette della tradizione italiana, con un’attenzione speciale al processo di conservazione, che non prevede alcun additivo, ma la sola applicazione della tecnologia del freddo: i prodotti vengono preparati con la stessa cura con cui verrebbero fatti a casa e immediatamente ab-

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battuti, così da mantenere intatti i sapori e le proprietà nutrizionali. Tutte le referenze sono portate in breve tempo a – 20°C, consentendo a Surgital di portare la pasta fresca in tutte le cucine del mondo. Per una resa ancora migliore, ogni singolo pezzo viene surgelato separatamente secondo il Metodo IQF - Individually Quick Frozen. Parte importante dell’azienda, oggi governata dall’intera famiglia Bacchini, sono i 70.000 metri cubi di celle frigorifere, con un magazzino automatizzato a -20 °C da 14.000 posti pallet in cui sono stoccate oltre 600 referenze di prodotto, tutte preparate con ingredienti eccellenti della tradizione italiana e materie prime acquistate integre e lavorate nelle cucine interne, molte delle quali certificate Dop. L’attenzione va oltre la garanzia di qualità dei prodotti e si rivolge anche alla sosteni-

bilità. Lo stabilimento di Lavezzola è autonomo energeticamente e, in parte, anche a livello idrico. Grazie ad un sistema integrato costituito da un impianto fotovoltaico da 1.000 kW/h e da una centrale di trigenerazione a metano con una potenza elettrica di 6.000 kW/h e a una terza centrale elettrica a turbine con potenza elettrica da 600 kW/h, Surgital è totalmente autonoma nell’approvvigionamento di energia elettrica e nella produzione di vapore e acqua calda per i processi produttivi. Surgital vanta un risparmio mensile di CO2 pari a 370 tonnellate, equivalente all’anidride carbonica emessa percorrendo in automobile circa 2,5 milioni di km.Surgital ha sviluppato inoltre il canale del private label, preparando prodotti per importanti marchi della GDO, del porta a porta, dell’industria e dei servizi di trasporto.

Bonduelle lancia Cereali che piacere

ereali che piacere Bonduelle è la gamma di soluzioni pronte con mix di cereali, verdure, legumi e superfood proposte sia per il banco freezer che per lo scaffale ambient, ideali per soddisfare la domanda di varietà, gusto e benessere del consumatore e rispondere alla richiesta di nuove occasioni di consumo. Grazie all’esperienza di Bonduelle nel mondo delle verdure e alla sua capacità di cogliere l’evolvere degli stili di vita degli italiani, nasce la gamma Cereali che piacere. Bonduelle coglie così l’opportunità di avvicinarsi a tutti coloro che sono sempre più orientati alla ricerca di un benessere olistico e che rappresentano un nuovo trend emergente: i flexitariani! quei consumatori che limitano il consumo di carne a favore delle verdure, dei legumi, dei superfood e dei cereali, che cercano di mangiare bene, senza rinunciare al gusto, e che amano variare e sperimentare ogni giorno in cucina. Cereali che piacere, infatti, è il nuovo

subbrand di Bonduelle che mette i cereali al centro di ricette ricche di gusto, praticità e qualità come burger vegetali e insalate di cereali e che aggiungono nuovo valore e differenziazione all’assortimento dei piatti pronti a base di vegetali, grazie alla proposta di soluzioni pronte pensate sia per il banco freezer che per lo scaffale ambient. Nei surgelati, la nuova

gamma Bonduelle può contare su una ricca offerta di ricette originali, varie e piene di sapore, proposte in comodi formati adatti ai diversi store format, inclusi i punti vendita di dimensioni ridotte. La gamma si articola in tre insalate di cereali già condite con un filo d’olio extra vergine d’oliva e due burger vegetali: ricette create da un perfetto mix di cereali, verdure, legumi e superfood che stupiranno i consumatori con il loro gusto sfizioso, ingredienti selezionati e tutto il benessere di mix ricchi in fibre e fonte di proteine. I Burger sono facili e veloci da preparare: pronti in pochi minuti, in padella o in forno; le insalate sono ottime sia calde che fredde: ideali da scaldare in padella o in microonde oppure perfette da scongelare in frigorifero.

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Aziende&Strategie

La prima rete di imprese italiana nei settori PACKAGING & PROCESSING Un’intervista esclusiva ad Annalisa Bellante, co-titolare di Cama Group, e Armando Honegger, amministratore delegato di Honegger s.r.l. sulla nuova rete di imprese italiana che coinvolge una serie di realtà produttive che sviluppano soluzioni innovative per il confezionamento e il processo.

che abbiamo intenzione di realizzare e che in parte abbiamo già fatto per la scoperta di nuovi mercati. L’attività che abbiamo svolto fin dall’inizio è stata quella di fare una ricerca di mercato sulle varie aziende che ci sono in Italia e sui loro prodotti per vedere di integrare e di aggregare altre aziende per rendere ancora più complementare questa sinergia nel settore. Abbiamo intenzione di studiare nuovi modi di penetrare altri mercati facendo presentazioni e incontri mirate su mercati specifici per ognuna di queste aziende. Quindi è un concetto di comunicazione molto nuovo, non è solo la fiera stessa, ma c’è un percorso di preparazione, con un prima, un durante e un dopo.

➥In che ambito nasce questa iniziativa? Annalisa Bellante: Il progetto di rete d’impresa nasce nel settore delle macchine automatiche per l’imballaggio, che è un settore che fattura circa 7 miliardi di euro. È un settore fortemente in crescita perché dal 2016 abbiamo un incremento dell8% ed è un fiore all’occhiello dell’imprenditoria italiana, infatti l’Italia si gioca a livello internazionale il testa a testa con i concorrenti tedeschi. All’interno del settore lavorano circa oltre 600 aziende, quasi tutte con caratteristiche di forte internazionalizzazione e di un’altissima propensione per l’innovazione tecnologica.

➥Quali sono le iniziative messe in atto fino ad oggi? Armando Honegger: Di iniziative ne abbiamo fatte tante. Prima di tutto abbiamo rivisto la comunicazione a partire dal sito internet ai comunicati stampa fino alla grafica, al nuovo marchio e al nuovo concetto di design delle varie fiere, dove le aziende si presentano tutte assieme. Questo è già applicato su diversi mercati, quali Iran, India, Russia, Algeria e Australia, dove abbiamo portato con soddisfazione questo gruppo. Abbiamo un programma molto fitto anche per il 2019/2020 e poi andrà avanti.

➥ Quali ragioni hanno portato alla nascita di questa iniziativa e quali sono gli obiettivi?

➥ Vi sono obiettivi futuri ed una volontà di allargare il progetto a nuove imprese?

Annalisa Bellante: La rete d’impresa nasce nel 2015 su iniziativa di Gianmario Ronchi, il quale intuendo la potenzialità di un’unione di aziende che si legano a determinati valori ci ha proposto questa partenza con l’inizio di un progetto prevalentemente di promozione tra aziende. Lo scopo iniziale della rete è stato quello di promuovere tutte le aziende sui diversi mercati, ma si è velocemente evoluto anche in progetti di differente natura quali, ad esempio, confronti all’interno di aziende di vari argomenti, addirittura su progetti di ricerca e sviluppo. Non avendo concorrenti all’interno della rete, gli imprenditori si sono aperti anche ad un confronto assolutamente costruttivo per tutti. Gli obiettivi della rete di impresa sono condivisi in termini di forte internazionalizzazione, un’altissima propensione agli investimenti in ricerca e sviluppo e soprattutto una condivisione di valori anche etici che accomunano tutti noi imprenditori.

Annalisa Bellante: Assolutamente sì, la rete ha il progetto di allargarsi a nuovi partecipanti sempre nella logica di integrazione del processo produttivo dei nostri clienti. Quindi l’inserimento di altre aziende che andranno a implementare a implementare e completare la gamma, il servizio e gli impianti chiavi in mano che potremo andare ad offrire ai nostri clienti.

➥ Honegger s.r.l. è soggetto attuatore di rete d’impresa. Perché la scelta di essere partner e quali passi sono stati fatti dopo il vostro ingresso? Armando Honegger: Abbiamo scelto di essere partner inizialmente perché sono tutti nostri clienti che noi seguiamo da anni, ma la cosa che ci ha interessato di più e che ci stimola a fare cose nuove è il modo in cui si sono aggregati tra di loro. Sono tutte aziende molto sinergiche tra di loro, hanno delle caratteristiche molto precise, sono tutte aziende volte all’esportazione, quindi questo permette anche di sviluppare nuovi progetti e nuovi modi di andare in fiera, all’estero e di comunicare, non solo attraverso la fiera ma anche attraverso le attività di comunicazione

Inquadra il QR Code e guarda l’intervista

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INGREDIENTS & RAW MATERIALS CONTRACT & PRIVATE LABEL MANUFACTURING MACHINERY PACKAGING

2019 COSMOPROF ASIA HONG KONG

13 – 15 NOVEMBER 12 – 14 NOVEMBER ASIAWORLD-EXPO HONG KONG CONVENTION&EXHIBITION CENTRE

A new world for beauty Bologna, Hong Kong, Las Vegas, Mumbai

Sales Office Europe, Africa, Middle East, The Americas BolognaFiere S.p.a., Bologna, Italy international@bolognafiere.it For info: P +39 02 796 420 international@cosmoprof.it

cosmoprof-asia.com

Sales Office Asia Pacific UBM Asia Ltd, Hong Kong P +852 2827 6211 F +852 3749 7345 cosmasia-hk@ubm.com

Marketing and Promotion BolognaFiere Cosmoprof S.p.a. Milan, Italy P +39 02 796 420 F +39 02 795 036 info@cosmoprof.it

Organiser – Cosmoprof Asia Ltd


Aziende&Strategie

e-Wrap 2.0

confezionamento per l’e-commerce Sitma Machinery presenta l’evoluzione della specie per il wrapping dei pacchi in ambito e-commerce: la e-Wrap 2.0. La nuova soluzione è stata riprogettata per essere in grado di rispondere alle rinnovate esigenze di risparmio ed efficienza del comparto logistico.

I

n occasione della IMHX di Birmingham, fiera dedicata alle soluzioni per l’intralogistica, Sitma Machinery presenterà l’evoluzione della tecnologia per il wrapping dei pacchi in ambito ecommerce: la e-Wrap 2.0. Originariamente realizzata per Åland Post Ltd, operatore postale basato in Nord Europa, oggi, la e-Wrap si presenta nella sua forma più evoluta, la 2.0, riprogettata per essere in grado di rispondere alle rinnovate esigenze di risparmio ed efficienza del comparto logistico. Sitma Machinery prenderà parte alla fiera di Birmingham IMHX, evento interamente dedicato alle soluzioni per l’intralogistica, dal 24 al 27 Settembre prossimi, presentando l’evoluzione della specie per il wrapping dei pacchi in ambito e-commerce: la e-Wrap 2.0. Originariamente realizzata per Åland Post Ltd, operatore postale basato in Nord Europa, oggi, la e-Wrap si presenta nella sua forma più evoluta, la 2.0, riprogettata per essere in grado di rispondere alle rinnovate esigenze di risparmio ed efficienza del comparto logistico.

progressiva transizione del proprio business verso la gestione dei pacchi derivanti dall’e-commerce. Questo trend, affermatosi come modello di acquisto per le nuove generazioni, ha portato l’esigenza, tipica oggi giorno di molti operatori 3PL, di trovare soluzioni per l’imballo più flessibili e versatili in grado di trattare prodotti di formati diversi e che consentano, al contempo, un risparmio sui materiali. L’evoluzione della e-Wrap ideata da Sitma si muove esattamente in questa direzione.

e-Wrap 2.0, l’evoluzione della specie La e-Wrap si è rivelata una soluzione vincente, in grado di rispondere alle esigenze nate a seguito del boom del settore e-commerce, ma Sitma è voluta andare oltre. Facendo tesoro della propria esperienza nell’ambito dei processi di smistamento, l’azienda ha messo a punto una versione evoluta di e-Wrap. La versione “2.0”, oltre a consentire di confezionare pacchi di dimensioni variabili con diversi tipi di film (anche bio) e carta, integra e automatizza processi avanzati, andando sempre più incontro alle esigenze di efficienza, gestione del lavoro e cost saving delle realtà attive nel settore. Il concetto di funzionamento della confezionatrice e-Wrap 2.0 prevede a monte il consolidamento automatico degli ordini tramite e-Cobots o e-Racks (cassettiere che contengono gli ordini da imballare e spedire) e, grazie ad uno speciale sistema di alimentazione nato dall’ingegneria di Sitma, offre la possibilità di stampare, prelevare e applicare inserti cartacei, ai fini sia transazionali che promozionali. La confezionatrice opera in senso verticale, garantendo un avvolgimento con film su misura dei pacchi di diverse dimensioni e forme, effettuando in maniera veloce le varie operazioni di taglio, saldatura, pesatura ed etichettatura. Infine, a valle del processo la e-Wrap si integra perfettamente con i sistemi di smistamento, cavallo di battaglia della Sitma, che conclude il ciclo di gestione dei pacchi, dal picking alla spedizione finale. Sarà possibile vedere la e-Wrap 2.0 in occasione della fiera IMHX di Birmingham, evento interamente dedicato alle soluzioni per l’intralogistica, dal 24 al 27 settembre p.v., presso lo stand di Sitma Machinery Hall 19 - Booth K47. •

Dall’isola di Åland al resto del mondo Quanto accaduto ad Åland Post Ltd, operatore postale che ha progressivamente spostato il focus delle proprie attività fino a diventare un vero e proprio operatore logistico in ambito e-commerce, rappresenta un case history piuttosto tipico nel panorama postale mondiale. Sulla scia dello sviluppo ad accelerazione esponenziale delle vendite on-line e delle operazioni logistiche che ne conseguono, le poste di tutto il mondo hanno affrontato un cambiamento strutturale assistendo ad una

Inquadra il QR Code e scopri come funziona la e-Wrap 2.0

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Aziende & Strategie

Herma

la divisione materiali autoadesivi verso l’Industry 4.0 Nell’ottica di una produzione ampiamente automatizzata, HERMA ha implementato quattordici linee di produzione che ora comunicano tra loro e il sistema ERP attraverso lo scambio quotidiano di 15.000 datagrammi. Le stampanti sono tra quelle che beneficiano della sicurezza e dell’affidabilità del processo avanzato, oltre a una maggiore velocità di consegna e precisione.

M

entre tutti sembrano parlare di Industry 4.0 come futuro della produzione, HERMA ha già messo in pratica questa teoria nella produzione di materiali autoadesivi. Nella sede centrale di Filderstadt, nel sud-ovest della Germania, sta implementando un regime di produzione ampiamente automatizzato che interconnette intelligentemente macchine, linee, prodotti e logistica. A tal fine, ora ha completamente automatizzato la comunicazione all’interno della produzione negli attuali strati di rivestimento. I controlli di 14 linee diverse, tra cui quelle di verniciatura, taglio e confezionamento, ora comunicano tra loro e il software aziendale SAP centrale scambiando circa 15.000 datagrammi al giorno. Questo approccio viene adottato fin dall’inizio anche nel nuovo impianto di verniciatura. È attualmente in costruzione per un costo di circa 80 milioni di euro e programmato per la messa in servizio questo autunno. La soluzione applicata da HERMA ha già suscitato l’interesse di altri settori industriali in cui i prodotti sono verniciati e spediti in bobine.

SAP, che risponde generando un ticket per il tecnico di assistenza competente, come richiesto. “Questa connettività chiude finalmente le lacune nel ciclo di manutenzione predittiva. In particolare, i dati acquisiti durante la produzione hanno anche lo scopo principale di facilitare il tracciamento continuo e la riproduzione estremamente dettagliata dei parametri di produzione. Stiamo pertanto ottenendo un’elevata affidabilità del processo”, spiega l’amministratore delegato. “Inoltre, con l’aiuto di questi dati memorizzati centralmente, possiamo anche eliminare sezioni difettose di una bobina di materiale molto più rapidamente. La taglierina recupera automaticamente i dati richiesti dal sistema SAP. Questo non solo consente di risparmiare molto tempo, ma riduce anche il numero di giunzioni possibili, che rappresenta un punto di forza significativo per gli stampatori di etichette”, commenta il Dr. Baumgärtner. Sono state queste capacità in particolare a spingere una delegazione di specialisti della Klingspor a visitare HERMA di recente per una dimostrazione dal vivo. Situata ad Haiger nella Germania centro-occidentale, Klingspor è un’impresa familiare ricca di tradizione. Si posiziona tra i principali produttori mondiali di abrasivi e attualmente impiega circa 2.500 persone. Alcune delle tecnologie e dei processi di produzione sono simili a quelli che si applicano nel segmento dei materiali autoadesivi. “Siamo rimasti molto colpiti da ciò che HERMA ha già raggiunto”, sottolinea l’amministratore delegato di Klingspor, Jonathan Mankel. “Abbiamo visto come l’idea di Industry 4.0 possa essere messa in pratica e generare business in termini di efficienza in un’azienda di medie dimensioni e di ampie dimensioni. Nel contesto dei nostri progetti in questo campo, le nostre discussioni con HERMA hanno fornito preziose informazioni”.•

Eccezionale velocità di consegna e precisione Linee e sistemi individuali sono interconnessi da router OPC speciali. Questi servono come interpreti; traducono il linguaggio delle macchine controllate da PLC, ad esempio, in dati che possono essere letti da SAP. Traducono anche nella direzione opposta. “Questo ci ha permesso di costruire processi di produzione basati su eventi”, afferma il direttore di HERMA Dr. Thomas Baumgärtner. A completamento di una fase di produzione, ad esempio, la riga seguente già “sa” cosa fare con una bobina di materiale autoadesivo, “autonomamente” seleziona l’imballaggio adatto e riporta il peso a SAP, che a sua volta carica i documenti per spedizioni e consegne. “Di conseguenza”, riporta il Dr. Baumgärtner, “registriamo risultati estremamente positivi per quanto riguarda la velocità di consegna e l’accuratezza”.

Elevata affidabilità del processo Nel complesso, il sistema offre funzionalità estese. Le macchine inviano informazioni su usura e intervalli di manutenzione a

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Aziende&Strategie

Goglio

valore aggiunto grazie al digitale Goglio mette online le sue soluzioni all’avanguardia per il packaging grazie alla suite SAP C/4HANA. Per permettere a piccole realtà imprenditoriali di accedere a soluzioni di packaging di qualità anche per piccole tirature, l’azienda ha realizzato “Goglio Espress”, un servizio di e-commerce b2b per la vendita online di sacchetti neutrie di packaging flessibile personalizzato sotto forma di bobine e sacchetti.

F

ondata nel 1850, Goglio è oggi un’azienda di riferimento nell’ambito dell’imballaggio flessibile in diversi settori. Due le tecnologie che hanno consentito la riuscita del progetto Goglio Express: la stampa digitale, che garantisce ai clienti di Goglio la possibilità di effettuare ordini di piccoli quantitativi, e SAP Commerce, una delle componenti principali della suite SAP C/4HANA che permette la realizzazione e gestione di piattaforme evolute di ecommerce. Nell’era della digital economy essere al passo con i tempi e con le ultime innovazioni rappresenta la chiave di successo per rimanere competitivi sul mercato, una trasformazione migliorativa che il gruppo Goglio ha deciso di adottare modernizzando sia le infrastrutture produttive che quelle tecnologiche. Presente nel mondo con 8 stabilimenti produttivi e 7 sedi commerciali e di assistenza, con propri impianti dislocati in Europa, America e Asia, l’azienda conta oggi oltre 1.700 dipendenti e ha chiuso il 2018 con un fatturato di 375 milioni di euro.

processo produttivo fortemente integrato verticalmente; le confezioni ottenute garantiscono la conservazione del prodotto in condizioni ottimali e ne veicolano al meglio l’immagine attraverso effetti di stampa dedicati. L’introduzione della nuova tecnologia della stampa digitale permette oggi a Goglio di inserire i dati variabili in tempo reale: ogni singolo pack può essere reso unico, su misura e ancora più prezioso con immagini e testi dedicati. Questo apre la strada anche a nuove prospettive commerciali: i materiali plastici utilizzati per realizzare i pack possono, infatti, essere stampati con maggiore flessibilità, tempi di produzione ridotti ed elevatissima personalizzazione. “Grazie all’introduzione della stampa digitale oggi siamo in grado di offrire ai nostri clienti la possibilità di effettuare anche ordini per piccoli quantitativi, personalizzabili e di riceverli in tempi ridotti rispetto alle forniture in roto e flexo”, ha commentato Fabrizio Goglio, Vice Presidente di Goglio. “Il passo successivo è stato di rendere accessibile questa nuova tecnologia e la nostra ampliata offerta di prodotti per imballaggio anche a realtà imprenditoriali di piccole dimensioni che avevano esigenze diverse rispetto ai clienti tradizionali che operano su grandi volumi. Abbiamo quindi creato una piattaforma e-commerce che permettesse ai clienti di accedere alla consueta qualità dei nostri prodotti, aggiungendo alla fornitura dei tradizionali sacchetti neutri, anche packaging flessibile personalizzato sotto forma di bobine e sac-

Esperienza e know-how applicate Goglio offre esperienza e know-how applicate a diverse tipologie di prodotti con molteplici e significative proposte. L’offerta è identificata dal marchio Fres-co System®: un sistema completo per il confezionamento composto da laminati flessibili alta barriera, macchine, accessori plastici come valvole e bocchelli e servizio. Nel caso di prodotti alimentari liquidi e beverage inoltre l’offerta si declina nel marchio Fres-co AsepticSystem®, una gamma di soluzioni dedicate al confezionamento asettico in formati fino a 1500 litri. Grazie a questa particolare tecnologia i prodotti possono essere processati e preservati a temperatura ambiente senza conservanti, mantenendo così inalterate più a lungo le proprietà organolettiche, il sapore e i valori nutritivi. In questo modo non sono necessari sistemi di refrigerazione, con un notevole risparmio di energia.

Pack Unici Grazie Alla Stampa Digitale Per la produzione delle proprie confezioni flessibili, realizzate con laminati multistrato alta barriera e sviluppate per conservare e valorizzare le caratteristiche del prodotto, Goglio si avvale di un

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Breaking NEWS

INKA.

chetti. E per farlo abbiamo deciso di sfruttare tutte le potenzialità offerte dalla suite SAP C/4HANA che ci ha consentito di realizzare una soluzione ad hoc per le nostre esigenze, integrata con il sistema gestionale SAP già presente in azienda”.

IL PALLET CHE AMA L’AMBIENTE.

Per un’offerta sempre più personalizzata Il progetto del nuovo portale e-commerce denominato “Goglio Espress” è andato live a metà gennaio 2019, ma già nel corso dell’anno precedente Goglio ha promosso questa iniziativa durante i diversi appuntamenti di mercato del packaging riscuotendo da subito molto interesse dalle aziende per cui questo nuovo servizio è stato sviluppato. “Abbiamo puntato subito sulla tecnologia SAP C/4HANA perché rientra nel nostro percorso intrapreso 20 anni fa di armonizzare i sistemi informativi e puntare all’integrazione di tutte le componenti tecnologiche presenti in azienda”, ha raccontato Franco Martinoni, ICT Director di Goglio. “Nel nostro progetto di e-commerce abbiamo coinvolto molteplici funzioni aziendali, dal marketing alla divisione e-commerce, dalle operation per la parte di stampa digitale alla supplychain. Questo ci ha permesso di realizzare un servizio efficiente in tutte le sue parti, sfruttando pienamente le potenzialità offerte dal modulo SAP Commerce grazie all’apporto strategicodi Openmind, il nostro partner tecnologico che ha operato anche sulla personalizzazione e il design del sito, rendendo Goglio Espress più accattivante nella veste grafica e più vicino come esperienza di utilizzo a quella che le persone vivono quotidianamente sui siti consumer”.

Valore aggiunto per distinguersi Goglio Espress sfrutta appieno le opportunità offerte dalla digitalizzazione, per intercettare nuovi clienti e consentire ai clienti recenti e storici una personalizzazione unica della grafica. Infatti, ogni stampa può essere realizzata con elementi diversi tra loro: lingua dei testi, design, colori, messaggi, informazioni, elementi grafici o codici univoci utilizzabili come strumenti di anticontraffazione. Rappresenta poi un servizio a valore aggiunto per i clienti di grande volume, i quali possono utilizzare il servizio di stampa digitale a supporto di lanci o test di nuovi prodotti o produzioni definite e specifiche per tipo di business o stagionalità. La suite SAP C/4HANA garantisce, inoltre, a Goglio la possibilità di sviluppare nuovi servizi per i clienti che utilizzano i loro macchinari per le linee di confezionamento tra cui la possibilità di accedere alla documentazione tecnica in 3D per l’auto manutenzione degli impianti o ancora velocizzare l’apertura di ticket e la conseguente risposta a problematiche evidenziate. “Oggi le aziende possono sfruttare opportunità nuove e senza precedenti per crescere grazie al fatto che Internet e le soluzioni di commerce estendono i confini delle loro attività”, ha dichiarato Emanuele Ratti, Head of SAP Customer Experience, per Italia, Grecia, Malta e Cipro. “Siamo lieti di aver collaborato con Goglio e Open mind per creare un time to market più rapido in linea con le aspettative di mercato e creare un’esperienza rilevante e coinvolgente in tutto il customer journey per aumentare il numero dei nuovi clienti di Goglio e rendere più fedeli quelli già esistenti”. •

I bancali impilabili a perdere INKA sono la soluzione ideale per chi deve spedire i propri prodotti in Italia o all’estero. Accettati in tutti i paesi del mondo, i pallet INKA non devono subire alcun trattamento fitosanitario in quanto

costituiti da un materiale ecologico, privo di insetti e per questo motivo esentati dalla normativa FAO ISPM-15. INKA, l’alternativa “naturale” ed economica ai bancali di plastica a perdere, è un prodotto certificato PEFC che garantisce la provenienza della materia prima da foreste gestite in modo sostenibile.

CORNO PALLETS

S.r.l.

www.cornopallets.it

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Aziende&Strategie

“P

Breaking NEWS

CAMA GROUP QUOTA 100!

untiamo ai 100 milioni di fatturato nel 2020” – spiega Annalisa Bellante, HR Manager e co-titolare Cama; “e per raggiungere questo ambizioso obiettivo abbiamo già da tempo implementato un importante business plan aziendale”. Cama stima già di chiudere brillantemente il 2019, con un fatturato di 90 milioni, a fronte di un forte investimento in risorse umane (+30% rispetto al biennio 2017/2018) e di un nuovo set-up organizzativo, fortemente improntato al “sense of ownership” dei responsabili di funzione e ad un’importante evoluzione della cultura aziendale, con il passaggio dal concetto di ‘dipendente’ a quello di ‘stakeholder’, propedeutici all’aumento di fatturato previsto dal business plan Cama.

I

GRUPPO IMA ANCORA IN CRESCITA

l Consiglio di Amministrazione di IMA S.p.A ha approvato le informazioni finanziarie periodiche al 31 marzo 2019. Il Gruppo IMA ha chiuso il primo trimestre del 2019 con ricavi consolidati a 326,1 milioni di euro, evidenziando una crescita del 6,5% rispetto ai 306,3 milioni al 31 marzo 2018. In crescita anche il margine operativo lordo ante oneri non ricorrenti (EBITDA) salito a 39,2 milioni di euro e il margine operativo lordo (EBITDA) a 38,7 milioni di euro. L’utile operativo (EBIT) è risultato pari a 21,9 milioni di euro. Il portafoglio ordini consolidato ha raggiunto 992,2 milioni di euro, evidenziando una crescita dell’8,3% rispetto ai 915,8 milioni al 31 marzo 2018, grazie alla finalizzazione di numerose trattative nelle varie aree di business del Gruppo. Il Gruppo IMA chiude il primo trimestre 2019 con buoni risultati nelle varie aree di business, grazie al positivo andamento delle vendite di macchine automatiche e linee complete verso i settori di riferimento.

In pancia anche il progetto della nuova sede di Molteno, da 35.000mq, di cui 25.000 adibiti ad area produttiva e uffici. ll taglio del nastro della prima ala è previsto già per l’estate di quest’anno e coincide con un importante momento di crescita aziendale, risultato di: • Investimenti in Risorse di Qualità guidate ed orientate agli obiettivi aziendali; • Innovazione tecnica, frutto di costanti investimenti in R&D (oltre il 5% del fatturato annuo) sia sul fronte Industry 4.0, con la virtualizzazione dei processi, dall’engineering al commissioning delle macchine, sia su quello delle soluzioni tecnologiche, con la nuova gamma d’incassatrici wrap-around ultra compatte, ed ulteriori novità nella robotica, che

presenteremo a breve; • Evoluzione dell’organizzazione commerciale, nel senso di una specializzazione per Industry, con risorse dedicate e Daniele e Annalisa Bellante, titolari di Cama Group con la creazione delle nuove due divisioni DAIRY e PHHC (Personal, Heath and Home Care), che si affiancano alle storiche Confectionery & Bakery, Coffee, Petfood e Ice cream. Interpack 2020 sarà per Cama l’appuntamento ideale per presentare esaustivamente queste ed altre novità.

MARCHESINI GROUP ACQUISISCE CMP PHAR.MA

È

stato perfezionato in il closing dell’operazione d’acquisto di CMP PHAR.MA da parte di Marchesini Group, che aveva ufficializzato già lo scorso dicembre l’acquisizione del 60% dell’azienda di Costabissara (Vicenza) specializzata nella realizzazione di sistemi di ispezione per il mondo farmaceutico. Già nel 1982, a meno di 10 anni dalla sua nascita, CMP è stata la prima azienda al mondo a introdurre sul mercato una macchina automatica per l’ispezione a raggi laser di fiale. Successivamente CMP si è consolidata perfezionando un portafoglio che oggi annovera una vasta gamma di ispezionatrici automatiche e semi-automatiche per il controllo di fiale, flaconi, siringhe pre-riempite, sacche infusionali e prodotti liofilizzati. La diversificazione e la crescita della produzione hanno avuto ottimi influssi sul fatturato che nel 2018 ha superato i 9 milioni di euro, in crescita del 35% rispetto all’anno precedente. L’internalizzazione del know-how di CMP sta arricchendo ulteriormente il già amplissimo portafoglio prodotti di Marchesini Group, che oggi annovera macchine singole e linee in grado di confezionare da monte a valle tutti i prodotti dell’industria farmaceutica e cosmetica. L’operazione CMP permetterà dunque al reparto commerciale Marchesini Group di rispondere a 360 gradi alle più disparate richieste della clientela anche nell’ambito dell’ispezione e del controllo.

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Prodotti&Tecnologie

RPC Superfos

secchi in PCR di elevata qualità L’utilizzo di materiali plastici PCR (riciclati post-consumo) offre numerosi vantaggi in termini di riduzione di CO2 e sostenibilità. RPC Superfos è fortemente impegnata in questo e lavora con materiali riciclati da più di 10 anni; sempre con una visione innovativa e in stretta collaborazione con ogni cliente.

Riconoscimento per innovazione ed esperienza Molti anni di esperienza nel lavorare con materiali riciclati, associati con il livello di innovazione di RPC Superfos, hanno portato al riconoscimento: un contenitore di plastica di RPC Superfos che incorpora plastica riciclata post-consumo è stato selezionato per il Sustainable Innovation Award 2015 dalla British Coating Federation. Janni Langkjær Pedersen, Manager per la Comunicazione della Sostenibilità presso RPC Superfos, afferma a tal proposito: “Pensare in modo sostenibile non è una novità per RPC Superfos. L’utilizzo di materiale riciclato è uno dei nostri modi per farlo. Siamo lieti di vedere il chiaro sviluppo commerciale nel mercato in questi giorni verso una maggiore sostenibilità. Parallelamente, vediamo una nuova legislazione a livello europeo riguardante la plastica nella nostra società, che prendiamo in considerazione a sua volta. Quindi, RPC Superfos è lieta di offrire una gamma di secchi PCR di alta qualità, perfetti per vernici, tinture, materiali da costruzione, prodotti da giardino, ecc. La plastica è, tra le altre cose, resistente, leggera, robusta e contribuisce in modo significativo a ridurre l’impronta di carbonio”.

I

l materiale PCR è una risorsa preziosa e, se trattato correttamente, può essere trasformato in un interessante e versatile packaging in plastica. RPC Superfos presenta una serie di secchi in molte forme e dimensioni, realizzati in PP (polipropilene) PCR, inclusi contenitori popolari come Paintainer®, SuperCube®, SuperLift® e SuperFlex®.

Alto livello di PCR e approccio responsabile Con una nuova formula, il livello di PCR utilizzato in questi secchi è molto alto, mentre, allo stesso tempo, offrono forti caratteristiche meccaniche. Il livello effettivo di PCR che può essere utilizzato per un particolare ordine dipende molto dalle applicazioni previste. Queste variano notevolmente e quindi sono un fattore estremamente importante quando RPC Superfos valuta il livello di PCR ideale in stretta collaborazione con i clienti. Stéphane Navoret, Regional Technical Director presso RPC Superfos, afferma: “Abbiamo fatto molta strada da quando abbiamo iniziato a utilizzare materiale riciclato nelle nostre soluzioni. La nostra vasta esperienza nell’utilizzo di materiale riciclato per il mercato non alimentare ci rende un consulente molto competente per i nostri clienti. L’uso di PCR senza monitorare le caratteristiche meccaniche può influire sulle prestazioni dell’imballaggio. RPC Superfos ha sviluppato una nuova formula che, in casi specifici, ci consente di utilizzare un livello molto alto di PCR. Tuttavia, prendiamo in considerazione le prestazioni e la qualità della confezione, nonché tutti i requisiti della catena di fornitura. È importante sottolineare che non facciamo promesse che non siamo in grado di mantenere; questo è uno dei nostri compiti dichiarati come consulente e partner commerciale”.

Raccolta e utilizzo di PP post-consumo Il materiale riciclato post-consumo (PCR) è una risorsa preziosa e, attualmente, RPC Superfos sta espandendo la propria collaborazione con i fornitori di materiali in resina PCR. Inoltre, RPC Superfos sta lavorando ai progetti dei clienti insieme a RPC PLASgran, uno dei principali riciclatori di rifiuti plastici del Regno Unito e parte del gruppo RPC, per sviluppare un’infrastruttura adeguata per migliorare la cattura di PP (polipropilene) postconsumo. Questa iniziativa comporta anche lo sviluppo di metodi per utilizzare in sicurezza questi materiali riciclati in un nuovo imballaggio alimentare. Per il PP di tipo alimentare, è necessario garantire PCR di altissima qualità la cui fonte deve essere tracciabile. Anche se questo è un compito impegnativo per l’industria, RPC Superfos dispone di molti flussi di lavoro per assolverlo, utilizzando la sua esperienza nello sviluppo di nuove soluzioni di imballaggio sostenibili.•

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Prodotti & Tecnologie

MG2 e B&R

una partnership in ottica Industry 4.0 Nel solco della tradizione di MG2, che vede un impegno trasversale a vari reparti dedicare forte attenzione a innovazione tecnologica e digitale, è nato il progetto AUTOMATION 2020, con l’obiettivo di definire una piattaforma di automazione innovativa e comune per tutte le macchine del proprio portafoglio sia nel Packaging che nel Processing.

L

a soluzione da ricercare aveva come obiettivi strategici il miglioramento delle performance, la standardizzazione delle metodologie di sviluppo e l’usabilità dei sistemi di interfaccia: il tutto attraverso soluzioni tecnologiche all’avanguardia sia in termini di hardware che di software. Partner del progetto è B&R, scelto perché in grado di soddisfare le esigenze di MG2 in termini di ottime performance per la gestione delle funzionalità critiche, semplicità dell’ambiente di sviluppo, sicurezza nel gestire i dati da scambiare e capacità di adattarsi alle varie configurazioni necessarie con le macchine da sviluppare.

di dati critici relativi alla produzione. OPC UA è la base tecnologica per sviluppare le funzioni di connettività partendo dal monitoring in real time, dove alcuni indicatori chiave di processo permettono di controllare in tempo reale le macchine, fino ad arrivare al controllo avanzato di parametri di produzione e apertura remota del lotto fondamentali per ottenere una reale integrazione necessaria ad esempio nel paradigma del Continuous Manufacturing.

Interfaccia user friendly Uno dei risultati fondamentali ottenuti con il progetto AUTOMATION 2020 è un’interfaccia HMI dal design completamente rinnovato che si avvale di un monitor 21 pollici posizionato in verticale a bordo di tutte le macchine MG2. La nuova interfaccia è stata sviluppata applicando la metodologia di user experience che si focalizza sull’usabilità del prodotto e sulle sensazioni che la persona prova quando interagisce con il sistema. Partendo da un training sulla metodologia per tutto il team, una serie di interviste a clienti finali ed utenti chiave interni hanno portato alla definizione di un concept preliminare sottoposto a design review ed approvazione. La nuova HMI risponde alle reali esigenze di chi opera sul campo, offrendo una comprensione immediata di quanto sta accadendo nelle singole fasi produttive, accesso visuale ed intuitivo ai parametri e dagli allarmi, esecuzione dei vari step del processo produttivo in modo guidato, facile diagnostica e validazione del processo stesso. Dal punto di vista tecnologico, essa è stata sviluppata sfruttando le potenzialità di mappView di B&R, che, basato su una serie di librerie di componenti grafici chiamati widget, permette di sviluppare in modo modulare e rapido pagine grafiche dal medesimo ambiente di sviluppo Automation Studio utilizzato per il software di controllo macchina. Standardizzazione completa, flessibilità delle risorse, riduzione dei tempi di sviluppo e di manutenzione sono solo alcuni dei vantaggi ottenuti da MG2 nel suo portafoglio macchine processing & packaging con il progetto AUTOMATION 2020. •

La tecnologia Reaction, fulcro del progetto Una componente fondamentale adottata nel progetto AUTOMATION 2020 è la tecnologia Reaction che permette di gestire con la precisione del microsecondo e tempistiche certe una grande mole di dati. I componenti HW e SW legati alla tecnologia Reaction sono usati per gestire il controllo peso al 100% delle capsule riempite in caso di macchina riempimento capsule. È fondamentale usare una tecnologia così performante per garantire la qualità del prodotto finito e quindi la sicurezza del paziente finale. Altra tecnologia molto importante utilizzata nel progetto è il set di componenti Mapp che vengono configurati in modo semplice e permettono di ottenere in tempi brevi un software estremamente modulare. Esempi dei componenti utilizzati sono mappAudit e mappUserX per ottenere la conformità alla normativa 21CFR Parte 11 e mappAlarmX per semplificare la gestione degli allarmi. Il tutto in modo comune sia per il portafoglio Processing che per il Packaging di MG2.

Connettività dei sistemi in ottica Industry 4.0 Grande importanza è stata data poi alla connettività dei sistemi in ottica Industry 4.0, grazie alla soluzione B&R basata sullo standard industriale OPC UA, che introduce una migliore gestione della sicurezza, con un livello elevato di cyber security: crittografia e gestione avanzata dei profili di accesso alla rete. Il tutto progettato per fornire un alto grado di sicurezza informatica per lo scambio

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Prodotti&Tecnologie

FoodTech

per un flusso produttivo veloce, pulito e accurato FlexLink, parte di Coesia, da quasi quarant’anni, l’azienda lavora per migliorare l’efficienza delle linee produttive dei suoi clienti, affiancandoli nella progettazione e nell’allestimento del layout, fornendo soluzioni all’avanguardia per il trasporto e l’handling dei prodotti.

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Soluzioni pulite ed efficienti

lexLink vanta un know-how particolarmente importante nel settore alimentare, per il quale ha creato “FoodTech”: una specifica offerta di soluzioni. FoodTech è una famiglia di sistemi e servizi per il trasporto tecnologicamente evoluti, pensati nello specifico per l’ambito Food e Dairy. Il team dietro allo sviluppo dei sistemi FoodTech ha un’approfondita conoscenza dei criteri che i produttori del settore devono rispettare per garantire la sicurezza e l’efficienza della linea, così come delle sfide che questi devono quotidianamente affrontare per assicurare la massima qualità del prodotto. Questo ha portato allo sviluppo di soluzioni ad hoc, progettate per incrementare l’efficienza produttiva, ponendo in primo piano la sicurezza dell’operatore. I sistemi della famiglia FoodTech sono caratterizzati da un design estremamente compatto e da ridotte necessità di manutenzione, il che rende semplice eventuali modifiche al layout di linea. Inoltre, garantiscono un handling preciso e allo stesso tempo delicato dei prodotti, pensato per ridurre al minimo i rischi di contaminazione. Tutto questo, si traduce in una riduzione dei tempi e dei costi di produzione. L’uso di line ad alto livello di automazione limita inoltre in maniera significativa il margine di errore umano, assicurando elevati standard qualitativi prolungati nel tempo. All’atto pratico, FlexLink punta a garantire un incremento nell’indice di efficienza generale dell’impianto (OEE o Overall Equipment Effectiveness) dell’1%, ottenendo al contempo un ritorno dell’investimento in tempi ridotti.

Un ambiente produttivo pulito, che rispetti elevati standard di igiene, è importante a maggior ragione quando si tratta cibo non confezionato, sia in ambienti umidi che asciutti. Non rispettare tali standard può portare a richiami del prodotto o, peggio ancora, a problemi di salute per il consumatore finale, con conseguenze drammatiche sull’immagine del brand. Al contrario, una linea equipaggiata con nastri trasportatori che rispondono a criteri igie-

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nici e dal design semplificato facilita le operazioni di pulizia, riduce i tempi morti e il costo generale di funzionamento, con un impatto positivo su tutta la filiera. Il design dei sistemi FoodTech garantisce la massima igiene del prodotto, riducendo al contempo i tempi necessari per la pulizia dei nastri circa il 25%, offrendo al contempo la possibilità di installare moduli tipo CIP (clean-in-place). Nella progettazione dei suoi sistemi, l’azienda ha seguito le linee guida del consorzio europeo EHEDG (European Hygienic Engineering and Design Group) ma è andata oltre, arrivando a realizzare un nastro modulare in acciaio inox, denominato WLX, che è l’unico sul mercato in grado di rispettare i rigidi standard sanitari “3A”.

Tempi e spazi ridotti Ogni istante che il prodotto passa tra una macchina e l’altra è perso ai fini della produzione. Per impostare un corretto flusso è quindi necessaria una pianificazione attenta, che bilanci la velocità di trasporto con la necessità di garantire un handling adeguato. Non vengono ottimizzati solo i tempi, ma anche gli spazi. FlexLink infatti, attraverso una progettazione ragionata della linea e l’utilizzo di sistemi compatti, riesce a ridurre l’ingombro in una percentuale che varia dal 20 al 40% rispetto alla concorrenza, così da garantire più spazio per incrementare le capacità produttive. Inoltre, gli operatori beneficiano di uno spazio più aperto sia in termini di sicurezza che di accessibilità. Il design compatto degli elementi influisce inoltre positivamente sulla facilità di ricollocare o modificare la linea. E sempre a livello di design, l’offerta FlexLink è basa su componenti modulari, a tutto vantaggio della flessibilità. La standardizzazione dei componenti semplifica infatti le fasi di progettazione e realizzazione della linea. Al contempo, l’innovativo design ne rende facile e veloce sia il pre-assemblaggio che l’installazione. L’azienda conserva infine un ampio stock di parti all’interno dei propri magazzini, che sono dislocati in maniera capillare in tutto il mondo, così da garantire tempi di risposta brevi sia in caso di nuovi ordini che di ricambi per linee pre-esistenti. •

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Prodotti&Tecnologie

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PELLICONI LANCIA DAPP PER DIGITALIZZARE IL PACKAGING

l Gruppo Pelliconi, riferimento mondiale nella produzione di tappi per il beverage, punta sull’innovazione e lancia il servizio DAPP per offrire ai suoi clienti e non solo strumenti in grado di digitalizzare il packaging per il consumer engagement. Per farlo si affida alla Start-up Leevia: partner che fornirà il supporto tecnico e legale per i concorsi a premi via QR code presenti nella versione “DAPP Ready”. Nell’offerta anche opzioni che usano la Realtà Aumentata e tecnologie digitali per generare attività di marketing e fidelizzazione basate sul prodotto stesso con la versione “DAPP PRO”. L’obiettivo è avvicinare il consumatore finale ai marchi sfruttando il vero punto di contatto: il packaging e il tappo. Pelliconi S.p.A, partner dei più importanti fornitori del mercato beverage a livello mondiale, dà la possibilità di stampare un QR code all’interno dei tappi di propria produzione. Il consumatore finale, una volta stappata la bottiglia, potrà inquadrare il codice attraverso il proprio smartphone e accedere a una landing page dedicata contenente il concorso a premi sviluppato con la società partner. Non solo, con la Realtà Aumentata, anche un’immagine o un logo stampato sul tappo o sul packaging può diventare l’attivatore della campagna di marketing del cliente, il quale può disegnare con DAPP il percorso di consumer engagement che può aiutarlo a collegarsi al suo consumatore in modo nuovo e interattivo. Tra i prodotti dedicati ai contest online a marchio Leevia, società di riferimento nel settore dei concorsi a premi in Italia, ricordiamo l’Instagram Contest, unico prodotto integrato con il social network del momento, lo Scratch and Win, vero e proprio “gratta e vinci” digitale, il Quiz, gli Instant Win e il più classico Giveaway. Numerosi i benefici derivanti da questo tipo di iniziative: incentivare le vendite, differenziare il proprio brand, creare interazione con i consumatori e specialmente avere la possibilità di conoscere i propri consumatori al momento del consumo. “Pelliconi vuole andare oltre la fornitura del prodotto e offrire servizi al passo coi tempi. Il consumer engagement è un tema importante per i nostri clienti e digitalizzare il packaging è un passo chiave per chi come Pelliconi fornisce da 80 anni il supporto fisico” dichiara Matteo Mingardi, Innovation Manager del gruppo Pelliconi. “In ottica Open Innovation ci siamo appoggiati a partner affidabili e con grande esperienza nel mercato dei contest online”. Leevia nasce start-up e dopo aver conquistato il mercato italiano dei concorsi a premi attraverso progetti con brand importanti come Unilever, Campari Group, Pirelli, Puma, Mercedes, molti altri, ora si espande fuori dai confini nazionali in grande stile. “Grazie alla partnership con il Gruppo Pelliconi e Dapp, i prodotti Leevia potranno entrare nelle case di milioni di consumatori in tutto per il mondo sui prodotti beverage” commenta Francesco Mancino, CEO di Leevia, “un altro passo avanti per il nostro team che pone, ancora una volta, l’innovazione al centro della propria crescita”.

Breaking NEWS

GRANDE SUCCESSO PER IL ROAD SHOW DI FINLOGIC GROUP

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oma, Padova e Milano: sono le tappe del “Road Show dell’Innovazione” proposto da Finlogic in poco più di una settimana, lo scorso mese di maggio. Giovedì 23 Maggio si è concluso a Milano il “Road Show dell’Innovazione”, proposto da Finlogic Group S.p.A per aggiornare tutti i clienti, nuovi e consolidati, delle novità e possibilità offerte dal gruppo, nell’ambito dell’identificazione automatica, etichettatura e tracciabilità. Novità principale è stata l’innovazione, che ha visto protagoniste la nuova produzione digitale di etichette con la stampante Domino; l’intera gamma di soluzioni di stampa e finitura digitale per la produzione delle piccole e medie quantità di etichette, con un focus particolare sulla nuova stampante laser 5 colori Oki Pro 1050. Essa consente finalmente la stampa del bianco e l’impiego di tantissime tipologie di carte pregiate, naturali e lavorate (incluse anti spappolo e antiolio). La nuova divisione di Stampa 3D, capitanata da Aldo e Leonardo Pisanello, della Smart Lab Industrie 3D, in ogni tappa è stato l’angolo di maggiore attrazione, sia in termini di novità, che di reale interesse, in quanto le applicazioni della stampa 3D sono davvero innumerevoli e in continua diffusione. Particolare interesse è stato rivolto ai nuovi sistemi automatici di applicazione di etichette presentati dal Product Manager Fabio Caschetto, i quali sono dotati di stampante a colore in linea e da oggi aprono nuove opportunità di produzione. Infine, soluzioni di punta per la tracciabilità dei prodotti sono state proposte dalla consociata Mobile Project, che realizza software per la logistica, per aiutare le aziende ad ottimizzare tempi e costi di lavorazione nel posizionamento e reperimento delle merci a magazzino. Alcune delle principali soluzioni sono il Pick/Put to Light, Voice Picking, Realtà aumentata, Real Time Locating Sistem e molto altro. In Finlogic, il core business rimane la produzione di etichette, neutre e stampate, in fogli e in bobina e vanta la distribuzione diretta dei principali brand di stampanti a trasferimento termico, quali Sato, Citizen e Toshiba, che hanno fatto da cornice all’evento proponendo le gamme complete di stampanti per etichette, soluzioni intramontabili nel settore dell’identificazione automatica.

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BOBST REVISIONATE E GARANTITE CAMPORESE ENTRA NEL PACKAGING IN PARTNERSHIP CON L’OFFICINA SBM SRL DI SERGIO BOCCHIO La Sbm Srl, ubicata a Robecco sul Naviglio (MI) è specializzata nella revisione ed assistenza tecnica di macchine fustellatrici BOBST per cartone, teso, ondulato, stampa a caldo BM e BMA e piega incolla. Questa sinergia permette a Camporese di ricercare e selezionare le migliori occasioni del mercato per acquistarle e proporle ai clienti italiani revisionate e garantite.

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CaseHistory Cama Group riformula le tecniche di confezionamento per CPG e HPC con soluzioni di automazione modulari e flessibili, compatibili con molteplici formati per il pronto vendita a fronte di una riprogettazione rapida e a costo minimo.

Cama Group

da una collaborazione fattiva un concept modulare e flessibile

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Livelli eccellenti di flessibilità

er soddisfare le esigenze della clientela e delle promozioni commerciali, sempre più orientate verso tipologie diversificate di prodotti, la maggior parte delle aziende leader nel settore dei beni di consumo confezionati (CPG) e dei prodotti per la salute e l’igiene della persona (HPC) sollecita livelli superiori di flessibilità e agilità presso i fornitori di macchinari OEM. Da sempre punto di riferimento per l’industria dolciaria e dei prodotti da forno, Cama Group ha esteso la sua esperienza e tecnologia nel packaging ai settori CPG e HPC, con una proposta di soluzioni di confezionamento per il pronto vendita caratterizzate da livelli inediti di qualità a confronto con i maggiori fornitori tradizionali del segmento.

Recentemente, Cama ha collaborato con un marchio HPC, leader a livello globale nello sviluppo di una soluzione di packaging per spray in grado di rispondere a tutte le sfide di questo approccio moderno: velocità, agilità, flessibilità, accurata movimentazione del prodotto e, ovviamente, configurazioni pronto vendita. La serie IF di Cama – basata sulla premiata architettura modulare monoblocco sviluppata dall’azienda – offre agli utenti una combinazione unica di linee di confezionamento e unità di carico robotiche integrate. Attraverso la perfetta integrazione di tutti i moduli primari (formatura, carico e chiusura), il macchinario sviluppato da Cama si contraddistingue per livelli eccellenti di flessibilità che rispondono ai requisiti del settore HPC, mantenendo ingombri minimi. “Abbiamo progettato e realizzato questa variante lavorando fianco a fianco con il cliente” ha spiegato Joosten. “La collaborazione è nata nel contesto di un progetto di sviluppo interno, formulato per affrontare la rapida evoluzione delle richieste del mercato – in termini di varietà di prodotti e conseguenti modifiche ai formati delle confezioni – senza compromessi di qualità o di estetica”. “Elevati livelli di produttività rappresentavano un aspetto prioritario per il cliente” ha spiegato, “quindi abbiamo messo a frutto l’esperienza maturata negli altri settori, realizzando una macchina che ha tutto il potenziale di ridefinire i parametri di confezionamento per prodotti CPG e HPC”. •

Binomio perfetto tra velocità e appeal visivo Questo il commento di Jasper Joosten, Global Key Account Manager, Personal, Health & Homecare di Cama: “In generale, nel mercato dei prodotti per la pulizia della casa, si registra una tendenza verso velocità più elevate di alimentazione e confezionamento, non sempre compatibili con la creazione di packaging valorizzati da un imprescindibile impatto visivo. Da sempre, il richiamo estetico dagli scaffali ha un ruolo fondamentale nel settore alimentare, e ha incentivato un formato di packaging in grado di soddisfare questa esigenza. Oggi, infatti, numerose aziende dei settori CPG e HPC si rivolgono a fornitori del settore food, come Cama, in grado di realizzare linee che trasformano i fustellati in espositori capaci di risaltare sugli scaffali. I fornitori tradizionali non brillano per produttività e flessibilità, poiché sono più concentrati sul confezionamento di sfusi e sulle spedizioni massive rispetto al fattore estetico. Vediamo emergere le medesime opportunità in altri mercati e prodotti, dove il binomio velocità/appeal visivo comincia a incidere sulla progettazione futura”.

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Case History

GIMA serie 590

alti standard nell’automazione grazie a Siemens In occasione di SPS Italia, Siemens ha presentato, tra le altre, anche l’innovativa serie 590 di GIMA, accompagnata per l’occasione anche dal suo gemello digitale, realizzato con il modulo NX Mechatronics Concept Designer di Siemens PLM Software.

L

a serie GIMA 590, presentata a SPS Italia, è dotata delle più recenti e performanti dotazioni tecnologiche Siemens, dal mondo dell’automazione, al mondo elettromeccanico, ed è stato possibile visionare, analizzare e valorizzare tutti i dati e le informazioni di produzione all’interno del sistema operativo aperto per l’Iot, MindSphere. Leader nel settore del confezionamento automatizzato, IMA è oggi presente con un Business Hub interamente dedicato alla lavorazione e al confezionamento del caffè. Accanto alla più completa gamma di impianti per la lavorazione e il confezionamento del caffè, vengono sviluppate soluzioni su misura appositamente studiate per rispondere alle esigenze del mercato in rapida evoluzione. Questa vasta esperienza nel settore trovano, ad esempio, riscontro nell’innovativa serie 590, un esempio di macchina per il riempimento e saldatura di capsule in diversi formati per prodotti solubili come il caffè o il tè. Una macchina compatta ed economica destinata a bassi volumi di produzione, ma che porta con sé le stesse soluzioni tecniche della 595, la sorella maggiore nota per l’efficienza, la qualità e le velocità. La macchina è apprezzata per testare le nuove miscele e i nuovi prodotti, grazie anche alla sua capacità di riempire 200 capsule al minuto. Tra i vantaggi della 590, ci sono la compattezza, l’economicità e la velocità che, nonostante sia ridotta, garantisce comunque le medesime prestazioni, in spazi ridotti fino al 70%. La 590 è una macchina modulare e, di conseguenza, personalizzabile secondo le esigenze di produzione.

parti del mondo, ma soprattutto perché offre una soluzione innovativa e completa. È stata inoltre garantita ad IMA la possibilità di disporre di prodotti altamente performanti, come il controllore Simotion D445-2, gli azionamenti SINAMICS S120 e motori con interfaccia Drive-CliQ, le periferiche decentrate Input/Output ET200SP e il PC panel con S.O. Windows Embedded. Tutti i dispositivi sono collegati tra di loro tramite Profinet, mentre un dispositivo per il controllo remoto instaura una connessione sicura SSL VPN in uscita così da permettere l’accesso completo a tutto il sistema tramite la rete internet. Grazie a quest’architettura full Profinet è possibile eseguire una diagnostica puntuale ed estesa su tutti i dispositivi in rete con il valore aggiunto di poter accedere, anche senza tool di sviluppo, ad alcuni dati di sistema grazie al web server integrato in tutti i componenti. IMA ha puntato sia sull’innovazione della tecnologia integrata motion control di Siemens sia su una struttura dedicata e specializzata nel settore del packaging e in grado di comprendere le esigenze del settore e di fornire un adeguato supporto tecnico. •

L’intelligenza della serie 590 si basa su Siemens Tra i molteplici motivi che hanno spinto IMA a utilizzare la soluzione Siemens per la realizzazione della 590, c’è innanzitutto la possibilità di sfruttare la potenza e la flessibilità del controllore Simotion D che prevede la gestione in un unico ambiente dell’automazione di macchina, del controllo assi, degli azionamenti e dei relativi motori. Questo ha permesso di adottare un approccio modulare alla progettazione del software, modularità che si rispecchia anche nella struttura meccanica della 590. Inoltre, è risultato molto semplice configurare dal pannello operatore i gruppi opzionali e i diversi formati che la macchina può gestire. La 590 è la prima macchina con funzionamento rotativo che ci ha permesso di risparmiare circa il 70% di spazio rispetto ad una macchina in linea. La compattezza di tale soluzione ha creato la necessità di avere spazi ridotti nei quadri elettrici e a bordo macchina. La scelta della tecnologia Siemens è stata effettuata non solo perché è molto apprezzata nel mercato di riferimento che richiede componentistica di qualità in tutte le

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PackagingDESIGN

Fragranze eccellenti ecco i migliori profumi dell’anno

Annunciati tutti i vincitori della 30ª edizione del premio Accademia del Profumo. Sì Passione Giorgio Armani e Dior Sauvage Eau de Parfum sono stati eletti dai consumatori i migliori profumi dell’anno.

L’

Accademia del Profumo 2019, iniziativa giunta alla 30esima edizione, ha lo scopo di valorizzare e promuovere il profumo e favorire lo sviluppo dell’industria profumiera in Italia. La delicatezza e la forza della femminilità espresse da Sì Passione Giorgio Armani e l’intensità di Dior Sauvage Eau de Parfum hanno conquistato i consumatori: a loro va infatti il titolo di miglior profumo dell’anno femminile e maschile. Un verdetto decretato dagli oltre 150.000 voti raccolti attraverso il minisito dedicato al concorso, la pagina Facebook di Accademia e il volantino “squilla e vinci” disponibile in 1.000 profumerie italiane. Una giuria tecnica, composta da esperti del settore, ha invece individuato i vincitori di cinque differenti categorie di gara: miglior creazione olfattiva, miglior profumo made in Italy, miglior packaging, miglior

Migliori

profumo collezione esclusiva grande marca e miglior profumo di profumeria artistica. “Il premio Accademia del Profumo compie 30 anni, ma continua a rappresentare un unicum per la nostra filiera in grado di sottolineare l’innovazione e la proposta creativa delle nuove fragranze lanciate sul mercato italiano – ha dichiarato il presidente di Accademia del Profumo, Luciano Bertinelli – Questa è solo una delle iniziative che contribuiscono a concretizzare la mission di Accademia. Quest’anno, in particolare, grazie alla collaborazione con Cosmetica Italia e Cosmoprof, abbiamo sviluppato un progetto culturale senza precedenti per il nostro settore, Leonardo Genio e Bellezza. In occasione dei 500 anni dalla scomparsa del da Vinci abbiamo reso omaggio al suo genio esaltandone le scoperte e gli studi in campo cosmetico”.

Profumi dell’anno

FEMMINILE | GIORGIO ARMANI

Siì Passione

Creato da Julie Massé (MANE), Sì Passione riflette una distinta dualità tra splendore e sensualità, per una femminilità audace e sicura di sé. Con il suo nettare di ribes nero Jungle Essence™, combinato alla pera frizzante e gioiosa, Sì Passione riecheggia la firma olfattiva di Sì. Sì Passione combina vaniglia intensa, boccioli di rosa, eliotropio e gelsomino per creare un sensuale profumo floreale fruttato, che riflette simultaneamente la delicatezza e la forza della femminilità. Nel cuore di Sì Passione cedro e Orcanox™, il moderno legno d’ambra, conferiscono maturità e carattere, riflettendo emozioni improntate di audacia.

MASCHILE | DIOR

Sauvage

Con la sua incredibile freschezza, il Bergamotto di Calabria si impone come una firma perennemente vivace e succosa. Il Pepe di Sichuan e il Pepe Rosa sono sempre presenti, note piccanti e riconoscibili. L’Anice Stellato irrompe nel quadro e lo stesso fa la Noce Moscata d’Indonesia, che offre nuove sfaccettature a queste calde spezie. La nota potente dell’Ambroxan impone la sua forza ambrata e quella resinosa del Cisto Labdano ne blandisce la potenza animale, donandogli un lieve effetto Cuoio grazie alla sua raffinatezza vegetale. Nuova e sontuosa, l’assoluta di Vaniglia di Papua dispiega la sua attrazione scandita da accenti fumé che la rendono più virile. È stata trattata con un metodo di estrazione al CO2 senza solventi.

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Accademia del profumo

Miglior Creazione olfattiva FEMMINILE | TIFFANY & CO.

Intense Eau de Parfum

Anche in questa occasione Tiffany & Co. si è rivolta a Daniela Andrier di Givaudan, maître parfumeur di fama mondiale. La fragranza floreale e muschiata è una versione più concentrata dell’originale, avvolta in un accordo caldo e sensuale che eleva il jus a un livello superiore. La nota di cuore – una concentrazione più ricca di iris – ricorda la fragranza classica, con un’intensità straordinaria che ne accentua la profondità. Il fondo aggiunge opulenza con le sue preziose materie prime di ambra e benzoino.

MASCHILE | TOM FORD

Ombreé Leather

Ombré Leather è la nuova creazione firmata Tom Ford. Ispirandosi al deserto caldo dell’America sud-occidentale, questa fragranza floreale cuoiata, pensata per lui e per lei, trasmette una sensazione intensa e seducente. Gli accordi speziati del cardamomo e dello zafferano introducono la fragranza. I toni ricchi del cuoio avvolgono come una seconda pelle. Infine muschio e ambra si rivelano richiamando il calore della terra scaldata dal sole.

Miglior Packagin g

FEMMINILE | CHLOÈ

Nomade

Le diverse sfaccettature del chypre intenso e floreale soffiano come venti di libertà in un mix di forza e gentilezza. Il forte carattere minerale del muschio di quercia è avvolto nella dolcezza voluttuosa della prugna Mirabelle che dona la sensazione di luminosità fiorita celebrata dalla fresia. Le note, combinate tra loro dal maestro profumiere Quentin Bisch, sono messe in evidenza da armonie inebrianti e avvolgenti.

MASCHILE | YSL

Y Eau de Parfum

Una nuova fragranza profonda, fresca e maschile. Creata dal leggendario naso Dominique Ropion, Y Eau de Parfum è costruita attorno ad una struttura fougère, tra le famiglie più diffuse nelle fragranze maschili, in contrasto con gli agrumi freschi e le note aromatiche seguite da note legnose più sensuali. Una nuova versione del fougère , Y rappresenta due elementi chiave nel guardaroba maschile di Y – la T-shirt bianca classica e l’iconico giubbino nero.

Miglior Profumo Made In Italy FEMMINILE | ACQUA DI PARMA

Chinotto di Liguria

La nuova fragranza Blu Mediterraneo firmata Acqua di Parma infonde una leggerezza magica. Il chinotto, frutto tra i più rari, è un vero e proprio viaggio sensoriale alla scoperta delle tradizioni e delle meraviglie di questa affascinante terra. Chinotto di Liguria è il respiro della natura ligure che cresce rigogliosa sulle rocce a picco sul mare. Un inizio che è come brezza: una sensazione di pura energia accesa dalle note dolci amare del chinotto e dalle note frizzanti del mandarino. Il cuore della fragranza fiorisce di gelsomino e geranio, rinfrescandosi con le note dinamiche e vibranti del cardamomo e rosmarino. E nel fondo sopraggiungono il silenzio e la pace del patchouli e del musk.

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PackagingDESIGN MASCHILE | ACQUA DI PARMA

Colonia Sandalo

Le note fresche e agrumate di Colonia incontrano quelle ricche e cremose del legno di sandalo in un imprevedibile e intrigante esito. Originale reinterpretazione del profumo icona di Acqua di Parma, Colonia Sandalo è la nuova Eau de Cologne Concentrée di Acqua di Parma. In apertura le note fresche e raffinate di bergamotto, limone, arancia e petitgrain, in perfetto equilibrio fra loro, raccontano l’anima autentica di Colonia. In una coinvolgente evoluzione olfattiva, le note di cardamomo e lavanda si sprigionano in un cuore aromatico e raffinato. Nel fondo, le note cremose e balsamiche del legno di sandalo indiano vengono esaltate nella loro preziosità dai caldi accenti di fava tonka e ambra.

Miglior Comunicazione

FEMMINILE | GIVENCHY

L’Interdit

L’Interdit nel 1957, la prima fragranza audace firmata Givenchy. L’Interdit nel 2018, un omaggio alla libertà. Un nuovo classico audace. L’intensità scaturita dai contrasti. L’unione proibita di un fiore bianco e di un accordo scuro. L’Interdit, creato dai maîtres-parfumeurs Dominique Ropion, Anne Flipo e Fanny Bal, rivela un bianco bouquet floreale composto da fiori d’arancio, gelsomino e tuberosa, a cui si contrappongono le note scure terrose del vetiver e del patchouli.

MASCHILE | PACO RABANNE

Pure XS

Per la firma olfattiva di Pure XS, Paco Rabanne ha coinvolto due talenti di IFF: Anne Flipo, creatrice della fragranza Lady Million e Caroline Dumur. Il loro intento:realizzare una composizione con due accordi che si contrappongono e si armonizzano tra di loro. Il primo accordo, una freschezza esplosiva. Inizialmente il palato pizzica con un’overdose di zenzero quasi ghiacciato, seguito dalla cremosità verde della linfa vegetale e il timo ultra-maschile. Il secondo accordo: la sensualità intensa della cannella aggiunge un tocco speziato e fa venire l’acquolina. Segue un’ondata potente di vaniglia profonda e nobile, infusa d’inflessioni di cuoio-liquore-muschio. Infine il calore pulsante della mirra spolverata di zucchero.

Migliori Profumi

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COLLEZIONE ESCLUSIVA GRANDE MARCA SALVATORE FERRAGAMO

Tuscan Creations Rinascimento

Il carattere brillante dell’eau de parfum si specchia nel verde intenso del jus creato da Alex Lee, attraverso ingegnosi accostamenti di materie prime ora eleganti, ora ruvide, sempre preziose. In testa mandarino italEiano, basilico e pepe verde creano un primo impatto potente e frizzante. Il cuore fiorito ha il carattere audace di un bouquet in cui le sfumature verdi del giglio convivono con il magnetismo della tuberosa e la voluttuosità appena accennata dell’iris. Nel fondo legno di sandalo e Orcanox aggiungono un tocco sensuale, il vetiver un accento vibrante.

PROFUMERIA ARTISTICA CLIVE CHRISTIAN NOBLE COLLECTION XX ART NUVEAU

Pa py rus

Un fougére muschiato sensuale con la classica celebrazione di lavanda e vetiver . Le note verdi del galbano, con una traccia di pepe, si propagano vigorosamente verso un lussureggiante cuore erbaceo con geranio geranio,basilico e zenzero pungente . Celebrando la passione per l’esplorazione e l’amore per gli ornamenti egiziani, la sofisticata fragranza Papyrus scorre verso una nota secca di legno di cedro alleggerita da lavanda in fiore e un tocco di bergamotto. Un profumo lineare con una morbidezza che riecheggia lo stile stile impeccabile del periodo Art Nouveau.

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PackagingDESIGN I segreti di Van Genechten per creare un packaging vincente Il direttore esecutivo di Van Genechten spiega come la sua azienda sia riuscita a vincere l’ambito premio “Carton of the Year”. Confezioni riutilizzabili, materiali d’imballaggio rinnovabili e una comunicazione più costante e chiara sono fattori chiave.

V

an Genechten, l’azienda che si è aggiudicata l’edizione 2018 del premio Carton of the Year grazie al “6 Mini Moët pack”, vanta un record senza precedenti nella storia dei prestigiosi European Carton Excellence Awards. Oltre al titolo più ambito, in occasione della cerimonia di premiazione annuale organizzata da Pro Carton e European Carton Makers Associations (ECMA), l’azienda europea con sede in Belgio si è aggiudicata anche il premio Save the Planet per l’innovativa confezione per cibi freschi FlatSkin® e dal momento che le candidature per l’edizione 2019 si sono già aperte, Van Genechten ha deciso di condividere alcuni dei segreti del suo successo. Frederic de Somer, direttore esecutivo di Van Genechten Packaging, aumentare il numero di confezioni riutilizzabili, utilizzare materiali d’imballaggio rinnovabili e promuovere una comunicazione più costante e chiara sono fattori chiave quando si tratta di creare soluzioni di packaging che piacciano ai consumatori odierni. “I consumatori apprezzano molto le confezioni riciclabili e provenienti da fonti rinnovabili, come quelle in cartoncino pieghevole”, afferma. “La sostenibilità è una sfida prioritaria per qualsiasi produttore e richiede un impegno continuo, oltre ad approcci sempre nuovi e creativi”. “Le confezioni in cartoncino pieghevole offrono grandi vantaggi per l’intera catena di fornitura dei nostri clienti: dalla conservazione del prodotto all’ottimizzazione dello spazio sugli scaffali, fino alla tutela del nostro prezioso pianeta. Pertanto è naturale che sempre più brand decidano di passare a questo tipo di packaging.”

Soluzioni di packaging innovative Il CEO di Van Genechten Packaging ha sottolineato che per vincere il premio, i produttori dovrebbero “concentrarsi sullo sviluppo di soluzioni di packaging innovative e pratiche; adottare un approccio orientato al cliente e aumentare l’appetibilità dei

brand di clienti e partner”.La confezione 6 Mini Moët pack vincitrice del premio Carton of the Year contiene sei mini bottiglie di Moët Imperial e altrettanti mini calici dorati. Fortemente contraddistinto dall’immagine e dal nome del brand, il packaging tiene saldamente in posizione le bottiglie, mentre l’inserto interno può essere rimosso per trasformare la scatola in un secchiello per il ghiaccio. Realizzata in cartone prodotto da Billerud Korsnäs, la confezione è stata paragonata a “uno scrigno di gioielli” dai giudici.

Confezione sostenibile per cibi freschi La confezione FlatSkin®, sviluppata in collaborazione con Sealpac GmbH di Oldenburg, è adatta alla maggior parte di cibi freschi, tra cui carne e frutti di mare. La stampa di grande impatto è riprodotta su entrambi i lati con inchiostro a bassa migrazione e la confezione utilizza il 75% in meno di plastica rispetto a un vassoio tradizionale o a una confezione retrattile. Anche in questo caso, il cartone è stato fornito da BillerudKorsnäs. Il sistema di etichettatura integrato facilita la separazione dei materiali per il riciclaggio. Tony Hitchin, Direttore generale di Pro Carton, ha dichiarato: “Mini Moët e FlatSkin® sono entrambi ottimi esempi di come i produttori di soluzioni per il packaging possano apportare un maggiore contributo all’economia circolare attraverso design innovativi e apprezzati sia dai consumatori sia dalla nostra giuria!”. Le candidature per l’edizione 2019 degli European Carton Excellence Awards sono già aperte e i riconoscimenti premieranno le soluzioni più innovative realizzate sia in fibre vergini sia in cartone riciclato. Da oltre 20 anni, questi riconoscimenti hanno lo scopo di premiare l’impegno dei brand che scelgono il cartone per i loro packaging e ricompensare un design realmente sostenibile grazie alle caratteristiche di rinnovabilità, biodegradabilità e riciclabilità di questo materiale. •

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FlatSkin® di Van Genechten e Sealpac GmbH, vincitore del premio Save the Planet 2018 Il “6 Mini Moët pack” di Van Genechten Packaging


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People Moving Ideas

al mese di aprile la linea BioPlose è cresciuta con l’ingresso di una nuova referenza: il succo di pomodoro biologico! 100% succo di pomodoro e un pizzico di sale, rigorosamente biologico e genuino come tutti i nostri succhi e nettari BioPlose. Con questa introduzione Fonte Plose punta a soddisfare molti clienti che hanno evidenziato l’esigenza di un succo di pomodoro bio di alta qualità e confezionato in vetro e, per realizzarlo, negli scorsi mesil’azienda è andata alla ricerca dei migliori fornitori per garantire il riconosciuto standard di eccellenza BioPlose. Con il nuovo Pomodoro BioPlose i clienti apprezzano la possibilità di completare la linea con un prodotto che non manca mai nei migliori bar, potendo proporlo quale aperitivo analcolico genuino o quale base nelle tante varianti di cocktail Bloody Mary e altri abbinamenti suggeriti dalla fantasia dei barman e bartender. Come tutti i prodotti BioPlose, anche il Succo di Pomodoro è privo di zuccheri aggiunti, conservanti, coloranti e OGM.

Turia: vasetto cosmetico carino per esperienze sensoriali

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l vasetto Turia è l’ultimo membro della famiglia Q-Line del produttore e fornitore internazionale di packaging per prodotti di bellezza Quadpack Industries. Questo contenitore compatto da 10 ml è una soluzione già pronta per balsami per labbra, fragranze solide e formati di viaggio. Versatile, facilmente decorabile e davvero carino, Turia è pronto ad andare con qualsiasi cosa. Quadpack presenta Turia assieme al suo tema Oracle, che è una delle parti del progetto di design per il 2022, che vuole aiutare a definire le tendenze future. Oracle soddisfa il desiderio di esperienze sensoriali. Un packaging che è tattile e profumato e che ha un significato più profondo. Oracle porta un tocco di mistica new-age e si ispira al benessere e alle cure tradizionali. Per aiutare a posizionare il prodotto, Quadpack individua un target di riferimento ideale per Turia attraverso una delle otto personalità virtuali sviluppate dal team di Design & Advanced Technologies: Georgina. Quindi, chi è Georgina? Con le sue “proprie” parole: “Adoro la moda e mi vesto per esprimere i miei stati d’animo e sen-

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timenti. Ho uno spirito libero; quindi, non provare ad impormi niente! Cercare un significato più profondo è naturale per me, mi piace che il mio trucco e i prodotti per la pelle mi “parlino” in modo inaspettato, con un gesto o una fragranza divertente. Mi emozionano i prodotti che sono spontanei come me, ma apprezzo anche le cose semplici e senza pretese. Con i miei amici parlo sempre delle cose meravigliose che troviamo sui social media, in particolare su Instagram. Qualunque cosa esprima il modo in cui mi sento la condivido con loro. Sono la mia tribù.” Il vasetto Turia parla a persone come Georgina, affrontando i bisogni e i desideri di questa personalità socievole ed estroversa. Si integra perfettamente con la tendenza multimasking per le labbra e potrebbe far parte di un set per le diverse esigenze diarie, come l’idratazione, l’esfoliazione, il colore, ecc. Realizzato in SAN presso lo stabilimento di stampaggio ad iniezione Quadpack Plastics in Spagna, Turia è progettato per formule senza alcool.

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PackagingDESIGN Sammontana lancia la nuova linea UAU

San Benedetto Baby, look simpatico e divertente

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e ultime tendenze in fatto di nutrizione portano i consumatori ad integrare nella propria alimentazione cibi dall’alto contenuto proteico: snack e spuntini gustosi, energetici e nutrienti con cui non sentirsi in colpa e affrontare al massimo anche le pause in palestra e l’attività fisica. Sammontana amplia il proprio segmento benessere con una novità assoluta per la stagione 2019, la linea UAU, una novità che strizza l’occhio ai consumatori più attenti alla linea e che non vogliono dire no a una golosa e fresca merenda.La linea UAU propone due gusti differenti, Cioccolato e Vaniglia, un barattolino da 250 gr ricco di proteine, basso contenuto di grassi, fonte di fibree di calcio e soprattutto buono come sempre! Ogni porzione contiene 84 kcal per il cioccolato e 86 kcal per la vaniglia, per un momento goloso, buono e senza sensi di colpa.

a linea di bevande San Benedetto Baby pensate per rispondere alle esigenze dei più piccoli e delle loro mamme, si prepara alla nuova stagione con una divertente novità: le bottigliette diventano ancora più simpatiche grazie alle immagini dei 44 Gatti, la serie televisiva animata in onda su Rai YoYo. La serie, prodotta da Rainbow, i creatori delle Winx e di Maggie & Bianca Fashion Friends, racconta le avventure quotidiane di Lampo, Milady, Pilou e Polpetta, 4 gatti senza tetto che vivono in una moderna città, ospiti del garage di Nonna Pina, un’adorabile vecchietta che si prende cura di loro. San Benedetto Baby è una linea di prodotti accomunati da un formato ideale per i bambini - la pratica bottiglietta squeezable da 0,25L con l’innovativo tappo Pull&Push, funzionale e ludico - e dalla naturalità: senza coloranti, conservanti e glutine, imbottigliate in ambiente protetto, un autentico valore aggiunto che significa protezione totale. Alla Baby Bottle e al Baby Thè si affiancano due proposte biologiche: Baby Camomilla Bio, la bevanda a base di camomilla ai gusti Fragola e Mandarancio; Baby Juicy Bio, con il 30% di frutta nei gusti Mela, Pera e Pesca.

Cetina, un dono della natura in bottiglia

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azienda croata Naturalis mirava a rafforzare la reputazione del suo marchio, Cetina, puntando non solo sul forte legame con il luogo da cui sgorga la sua acqua ma anche sulla sua purezza e sulla sua perfetta composizione. PET Engineering è stata incaricata di creare una nuova brand identity e un nuovo packaging design in grado di differenziare Cetina dai marchi concorrenti attraverso la valorizzazione delle proprietà fondamentali del prodotto e la chiara definizione dell’aspetto visivo del marchio per una coerente comunicazione online e offline. La nuova identità visiva conferisce un aspetto contemporaneo agli elementi del marchio grazie a un font più moderno e sottile e alla semplificazione degli elementi che in precedenza rappresentavano i campi verdi, il lago e la sorgente, parte dell’immaginario di Cetina, ora simboleggiati da linee semplici e stilizzate. L’importanza della montagna Dinara, dove inizia il viaggio di quest’acqua, è chiaramente comunicata attraverso le montagne stilizzate sull’etichetta e i due elementi in embossment sulla bottiglia; la purezza dell’acqua, risultato di una corsa secolare nell’oscurità tra rocce calcaree, è veicolata dallo sfondo pure white. Il nuovo packaging, disponibile nei formati 0.5 l, 1.0 l e 1.5 l per acqua naturale e gassata, è elegante e minimale perché Cetina non ha bisogno di alcuna sovrastruttura per comunicare sestessa, in quanto ha già ricevuto il meglio dalla natura.

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Breaking NEWS

Packaging innovativo per l’Orzo Natura&Salute

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a Melandri Gaudenzio presenta il nuovo prodotto in un pratico e funzionale doypack da 300 grammi, dotato di zip apri e chiudi. Innovativo, per il settore, è il packaging dell’Orzo Natura&Salute dell’azienda ravennate Melandri Gaudenzio, specializzata in legumi, cereali e semi. Non scatole o sacchetti “standard”, ma il più pratico e funzionale doypack da 300 g dotato di zip apri e chiudi, che permette di mantenere inalterate più a lungo le caratteristiche del prodotto anche dopo la prima apertura. La grafica è accattivante e curata nel dettaglio, con una impronta stilistica che caratterizza fortemente il prodotto come appartenente a una categoria di profilo salutista. L’immagine riproduce un vaso di vetro pieno di chicchi d’orzo, chiuso da un coperchio rosso. Alla prima apertura, utilizzando i taglietti laterali che facilitano lo strappo, il coperchio si separa dal vaso, quasi come se lo avessimo svitato. L’effetto “vetroso” dell’immagine è accresciuto dalla lucentezza del materiale. Sul retro una finestrella trasparente (a forma di cuore!) permette la vista del prodotto contenuto. Per fornire maggiori informazioni al consumatore, in etichetta sono riportate anche specifiche indicazioni sulle proprietà del prodotto, oltre che i valori nutrizionali e le modalità di preparazione. L’Orzo Natura&Salute è di produzione italiana ad alto contenuto di Beta-glucani, fibre che aiutano a ridurre il colesterolo nel sangue. Un prodotto ricco di sostanze benefiche e capace di essere protagonista anche di una cucina contemporanea e creativa. Ideale per chi sceglie il cibo come fonte di benessere e approccia la propria alimentazione in modo selettivo, con un crescente interesse verso i prodotti salutistici e funzionali.

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Salone europeo dell’imballaggio, dei processi e delle tecnologie European trade fair for packaging, processing and technology


Imballaggi&AMBIENTE

Imballaggio del futuro e sostenibilità ambientale La filosofia Zero Waste sta sempre più prendendo piede al giorno d’oggi e le grandi e piccole aziende si stanno attrezzando per realizzare packaging eco-sostenibili. È però impensabile vivere in un mondo senza imballaggi, fondamentali per trasportare e conservare adeguatamente i prodotti, nonché per esaltarne i valori comunicando le loro caratteristiche con soluzione creative e di design. Questi i temi del convegno promosso da Repubblica e H-Farm in collaborazione con l’Istituto Italiano Imballaggio e Conai.

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o sforzo dell’innovazione tecnologica è concentrato affinché le funzioni del packaging possano essere assolte in modo sostenibile, soddisfacendo sia i bisogni del consumatore che gli standard di sicurezza. Non solo le aziende, ma anche i consumatori giocano un ruolo cruciale in questa battaglia per ridurre l’inquinamento e sono molte le organizzazioni che stanno portando avanti soluzioni intelligenti. Se ne è parlato lo scorso 13 maggio nel corso del convegno “Imballaggio del futuro e sostenibilità ambientale”, che rappresenta il 6° appuntamento con i Talks on Tomorrow - ciclo di incontri dedicato all’innovazione in tutte le sue forme e sfaccettature. Questo nuovo format di Repubbli-

ca e H-FARM presenta al pubblico tematiche di grande attualità riguardo la trasformazione digitale e il rapporto tra tecnologia e società. L’incontro, moderato d Luca Fraioli, giornalista scientifico di Repubblica, è stato organizzato in collaborazione con l’Istituto Italiano Imballaggi e Conai, il Consorzio Nazionale Imballaggi.

Consumatori, driver di cambiamento Gli imballaggi spesso vengono inseriti nel novero dei materiali più inquinanti e inutili. Le statistiche in ogni caso smentirebbero questo concetto, o per dirla con le parole Anna Paola Cavanna, presidente dell’Istituto Italiano Imballaggio, questa “fake news”. “Gli imballaggi rappresentano solo il 4% dei rifiuti domestici globali”, ha detto Cavanna. “Possiamo dimostrare che anche le aziende produttrici di imballaggi contribuiscono alla raccolta differenza. C’è tanto da fare sulla cultura del cittadino e del consumatore per smontare le false credenze”. Per arginare la disinformazione dilagante sul tema degli imballaggi e del packaging, l’Istituto Italiano Imballaggio, associazione no profit che raggruppa al suo interno 330 aziende (produttori e utilizzatori di packaging), ha cercato di porre rimedio con la stesura di una “Carta etica” declinata in 10 punti, redatta in collaborazione con l’Unione na-

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Gli imballaggi spesso vengono inseriti nel novero dei materiali più inquinanti e inutili. Le statistiche in ogni caso smentirebbero questo concetto


Talks on tomorrow

zionale dei consumatori. Il documento parte da un dato di fatto, ovvero che il packaging è dappertutto: ogni anno, ognuno di noi entra in contatto con almeno 8000 imballaggi. E’un mezzo potente, più di quanto si consideri. Anna Paola Cavanna definisce i consumatori, cioè gli utilizzatori del packaging, “i veri driver del cambiamento perché sono loro oggi ad avere la sensibilità giusta per affrontare il tema della sostenibilità”.

I volti della sostenibilità Il concetto di sostenibilità è stato snocciolato e ampliato nel corso della discussione. Sul palco è intervenuta anche Paola Fabbri, professoressa associata di Scienza e Tecnologia dei materiali presso il Dipartimento di Ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali all’Università di Bologna. “Gli imballaggi avanzati ci aiutano a conservare il cibo più a lungo anche attraverso l’utilizzo di un certo tipo di materiale. Una cosa inimmaginabile fino a poco tempo fa”, ha detto Fabbri facendo riferimento a packaging trasparenti. “L’evoluzione tecnica dei materiali ha consentito di arrivare a prestazioni funzionali sempre più elevate, come ad esempio la proprietà barriera. Questo non ha influenza solo sull’allungamento della shelf life, ma anche sull’imballo dei prodotti”. Carlo Alberto Pratesi, professore ordinario di marketing, innovazione, sostenibilità presso l’Università di Roma Tre, ha affermato: “La sostenibilità può essere data dal fatto che un packaging riesce a conservare un cibo più a lungo. Un cibo che si degrada e deve essere buttato è insostenibile. La sostenibilità va vista nel complesso di tutto il ciclo di vita di un prodotto e quindi anche del suo packaging cercando di ridurre al massimo i suoi impatti, tenendo conto che esiste anche una sostenibilità economica per l’azienda”.

Tutti i numeri del riciclo L’Italia del riciclo dei rifiuti funziona. Lo dicono i numeri del Conai che inseriscono il nostro paese tra i più virtuosi in Europa, a ridosso della Germania, con oltre 9,2 milioni di tonnellate di rifiuti di imballaggio avviati a riciclo, composti da materiali in acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro. Il valore cresce del 4,8% nel 2018 rispetto ad un anno prima, raggiungendo una quota del 69,7%. Un traguardo significativo considerato che nel 1998 solo 1 imballaggio su 3 veniva recuperato, oggi sono 4 su 5 quelli sottratti alla discarica e le materie prime reimmesse nel ciclo produttivo. Al Consorzio aderiscono oltre 850 mila imprese produttrici ed utilizzatrici di imballaggi. Il Conai è stata la risposta dell’industria al problema della gestione del fine vita degli imballaggi”, pre-

mette il presidente Giorgio Quagliuolo. Al suo interno sei consorzi operano rispettivamente nelle filiere di: acciaio (Ricrea), alluminio (Cial), carta/cartone (Comieco), legno (Rilegno), plastica (Corepla), vetro (Coreve). “Siamo arrivati ad un punto di eccellenza: l’industria del riciclo è viva, si espande ed investendo anno su anno in innovazione – aggiunge Quagliuolo -. Noi abbiamo fatto la nostra parte, malgrado tutte le difficoltà del Paese, lavorando molto anche sulla prevenzione come dimostra il bando da 500 milioni di euro che ogni anno lanciamo per premiare le aziende che hanno introdotto azioni virtuose per finanziare la sostenibilità degli imballaggi, che hanno risparmiato acqua nei processi produttivi o che non hanno utilizzato imballaggi accoppiati”.

Le criticità del sistema-italia Non è tutto oro quello che luccica. Anzi, le criticità del sistema-Italia del riciclo ci sono, nascono a monte e purtroppo sono tante: “Innanzitutto, l’attuale contesto normativo è lacunoso – osserva il presidente - Le imprese hanno bisogno di regole certe per investire nel medio-lungo periodo. Purtroppo, oggi non è così. Anche dal punto di vista operativo abbiamo una carenza di impianti di compostaggio, selezione, trattamento e soprattutto di termovalorizzatori, questi ultimi molto criticati in questi anni anche se non averli è una chimera. Il problema è che al momento non vediamo una soluzione. In più, nell’ultimo periodo, si sta affacciando sul mercato un’ulteriore criticità che riguarda la sovrabbondanza di materie prime e seconde che non trovano collocazione e restano invendute dentro i magazzini”. Roger Botti, Direttore Generale e Direttore Creativo Robilant & Associati, è andato oltre le tematiche del packaging, sottolineando quanto anche forma, trasparenza, etichetta, colore giochino ruoli fondamentali. •

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L’Italia del riciclo dei rifiuti funziona. Lo dicono i numeri del Conai


Imballaggi&AMBIENTE

Plastic free

vigilia di una nuova era

Ipsos, durante il convegno “The third moment of truth: il packaging sostenibile è il nuovo tsunami?”, ha presentato un dossier di dati interamente dedicato al tema della plastica realizzato grazie all’analisi di numerosi studi e indagini di mercato condotte dall’Istituto su tematiche quali CSR e sostenibilità ambientale. Ecco cosa è emerso.

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a questione ambientale e, in particolare, la riduzione dell’utilizzo della plastica, è protagonista indiscussa del dibattito pubblico degli ultimi mesi. I dati del primo studio di Ipsos dedicato al tema della plastica misurano il grado di crescente consapevolezza delle persone sullo stato di salute del pianeta e delineano le aspettative dei consumatori nei confronti delle aziende in tema di impatto ambientale. Emerge con forza come il plastic-free rappresenti un’opportunità unica da cogliere e una scelta strategica per le aziende.

Nuova consapevolezza ambientale È indubbio che sia cresciuta negli ultimi tempi una forte presa di coscienza collettiva sulle tematiche legate all’ambiente, tanto che ben l’80% degli italiani dichiara di avere il timore di essere alle soglie di un vero e proprio disastro ambientale. Una conseguenza a comportamenti e gesti quotidiani per i quali nessuno si sente assolto: il 74% della popolazione italiana pensa infatti di aver contribuito personalmente alle isole dei rifiuti negli oceani. Cresce la convinzione che ogni singolo individuo incida fortemente sull’ambiente. Sempre più spesso le persone adottano uno stile di vita attento e rispettoso, sono sensibili all’impatto ambientale delle proprie scelte di consumo, quindi più inclini al sacrificio personale (risparmio della carta, riciclo di oggetto di uso comune in plastica) e disposte ad affrontare anche il sacrificio economico.

Allarme plastica L’allarme dell’opinione pubblica sullo stato di salute del pianeta e la conseguente crescita di responsabilità ambientale sono senza dubbio da attribuirsi alla questione plastica e alle impietose immagini delle isole di rifiuti diffuse dai media. Il 50% degli italiani pensa che sia un problema molto serio, mentre il 46% lo ritiene “solo” un problema, che esiste ma può essere risolto (per il 26%) oppure che esiste perché ora la plastica non è adeguatamente riciclata (per il 20% degli italiani). C’è, infine, solo l’1% che considera il dibattito sulla plastica frutto di allarmismi inutili e il 2% che non lo vive come preoccupazione (2%).

La sostenibilità ambientale premia le aziende La mutata sensibilità dell’opinione pubblica in materie ambientale fa sì che le aziende abbiano come interlocutore un consumatore più attento e sensibile al tema della sostenibilità. Il ruolo centrale attribuito alle aziende emerge in maniera chiara nell’analisi presentata da Ipsos. Alla domanda “Chi ha la responsabilità di trovare una soluzione per ridurre la quantità di materiale utilizzato nelle confezioni di prodotti venduti”, ben il 39% pensa sia dovere delle aziende che producono e vendono prodotti di largo consumo. Sempre di più i consumatori cercano nelle marche un elemento di identificazione, un legame unico

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Emerge con forza come il plastic-free rappresenti un’opportunità unica da cogliere e una scelta strategica per le aziende


e indissolubile tra ciò che si è e ciò che si consuma e che trova nell’impegno verso l’ambiente una delle sue massime espressioni. Significativo del nuovo modo di vivere il rapporto con il brand è il desiderio dichiarato dal 52% degli italiani di trovare marche che permettano loro di fare la differenza nel mondo. In quest’ottica, il 68% dei cittadini italiani dichiara di essere disposto a pagare di più per un prodotto o servizio proveniente da un’azienda che attua politiche ambientali serie e rigorose; l’83% la consiglierebbe a chi è in cerca di lavoro, un ulteriore 83% sarebbe pronto ad affidarle i suoi risparmi o di investirvi del denaro e addirittura il 90% la sceglierebbe come fornitura di prodotti e servizi. La reputazione aziendale passa quindi anche attraverso l’economia circolare, anzi ne diviene conseguenza diretta. Sono le aziende più avanti nell’implementazione di processi sostenibili ad avere la reputazione più alta. L’analisi Ipsos evidenzia infatti la crescita di fatturato, di export e di occupazione delle imprese che nel biennio 2014–2016 hanno deciso di investire nel cosiddetto fattore “Green”. Queste aziende più lungimiranti rappresentano il 52,6 % degli attori presenti nel comparto e fanno registrare un +5% di fatturato, un +16% di export e un +7% in termini di occupazione rispetto alla media delle imprese industriali che non hanno scommesso sulla sostenibilità. Tuttavia, prevale la convinzione che le aziende chiamate a farsi carico del problema non stiano in generale ancora facendo abbastanza: lo pensa il 77% dei cittadini italiani. C’è quindi ancora molta strada da fare e le possibilità e i margini di miglioramento sono davvero molto ampi.

Packaging sostenibile, nascono nuove opportunità Il packaging è ritenuto oggi il primo fattore di sostenibilità su cui viene valutato un brand. Secondo gli italiani, un’azienda per essere considerata rispettosa dell’ambiente deve “Utilizzare materiali da imballaggio eco-sostenibili” (41%), “Ridurre al minimo gli scarti di produzione” (39%), “Ridurre l’imballaggio dei prodotti” (34%), “Essere molto efficiente riducendo gli sprechi di materiale” (33%)”. Il nuovo “cittadino-consumatore” è pronto ad agi-

re anche in prima persona quando l’imballaggio non è ecosostenibile. Il 53% degli italiani dichiara di acquistare prodotti realizzati con materiali riciclati, il 48% di fare riutilizzo degli articoli monouso, il 41% di smettere di acquistare beni con imballaggi non riciclabili e il 24 % di smettere di andare nei negozi che usano molti imballaggi non riciclabili. La plastica vive oggigiorno una crisi reputazionale, solo il 12% la ritiene un materiale sostenibile. La cosa cambia in maniera evidente quando la plastica, grazie alle nuove tecnologie, è gestita e trasformata in bioplastica o plastica riciclabile. Alla domanda quanto ritiene sostenibile questi materiali,

rispettivamente il 47% e il 40% degli italiani si esprime favorevolmente. Evitare l’uso della plastica nell’immaginario collettivo rimane comunque ancora parecchio difficile, soprattutto se si pensa alla vita di tutti i giorni. Dall’indagine è emerso che i prodotti realizzati con materie plastiche cui gli italiani farebbero più fatica a rinunciare sono: bottiglie d’acqua (33%), pellicole trasparenti per alimenti (27%); contenitori riutilizzabili per alimenti (16%), contenitori detersivi (14%), abbigliamento come pile e microfibre (13%); sacchetti di plastica (12%); posate monouso (12%), giocattoli (11%). I brand possono decidere quindi di accogliere la sfida della sostenibilità, ridimensionare il proprio impatto ambientale e guardare al futuro, sostenendo il trend plastic-free oppure non innovare, rimanendo inesorabilmente indietro.•

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Dossier Ipsos


Imballaggi&AMBIENTE

P&G Fabric Care

ridurrà gli imballaggi in plastica entro il 2025 I marchi di P&G Fabric Care, come Dash e Lenor, si impegnano a ridurre del 30% gli imballaggi in plastica in Europa entro il 2025. Oltre a ridurre la plastica, P&G Fabric Care punta alla riciclabilità totale entro il 2022 per tutti gli imballaggi.

dare un contributo concreto in quest’area attraverso i nostri marchi e le nostre iniziative, che raggiungono milioni di consumatori ogni giorno. Marciando tutti insieme nella stessa direzione potremo contribuire a migliorare il nostro futuro e quello delle comunità in cui operiamo”. Virginie Helias, P&G Chief Sustainability Officer, commenta: “I nostri marchi Dash e Lenor stanno adottando pratiche pionieristiche di riduzione degli imballaggi che sono fondamentali per il raggiungimento dell’obiettivo di P&G di riduzione della plastica vergine negli imballaggi del 50% entro il 2030. Questo è uno dei tanti esempi di marchi leader di P&G che innovano per ispirare e rendere possibile un consumo responsabile”.

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irginie Helias, P&G Chief Sustainability Officer, ha annunciato, in occasione della Sustainable Brands Conference di Parigi, che Dash, Lenor e altri marchi di P&G Fabric Care in tutta Europa mirano a ridurre l’impiego di plastica nei loro imballaggi del 30% entro il 2025. Si tratta di una pietra miliare nel raggiungimento dell’obiettivo Dash “2030 Brand Ambition”: reinventare un pulito migliore, risparmiando il 50% delle risorse entro il 2030, inclusa la quantità di materia plastica vergine utilizzata. Dash, Lenor e altri marchi di P&G Fabric Care puntano a ridurre l’impiego di plastica di oltre 15.000 tonnellate all’anno entro il 2025, rispetto al 2018. Sebbene gli imballaggi in plastica di P&G Fabric Care rappresentino solo una percentuale relativamente piccola del totale dei rifiuti plastici europei, la quantità di plastica risparmiata ogni anno sarà comunque significativa. Basterebbe, infatti, a creare una fila di flaconi di detersivo lungo tutta la circonferenza della Terra.

Passi in avanti verso la circolarità Entro il 2022, P&G Fabric Care mira a rendere gli imballaggi di tutti i suoi prodotti riciclabili al 100% in Europa. Dash e Lenor stanno lavorando per incrementare la domanda di riciclaggio aumentando ulteriormente l’impiego di materiale riciclato post-consumo (PCR) nei loro imballaggi, che già oggi contengono fino al 50% di PCR. Per compiere ulteriori passi in avanti verso la circolarità, tutto il settore dovrebbe collaborare e promuovere un riciclaggio facile ed efficace. Per contribuire a questi obiettivi, i ricercatori P&G stanno collaborando con tutto il settore per sviluppare soluzioni innovative, come i rivestimenti preforati PetCore per una migliore riciclabilità.

Un modello di business sostenibile

Nessun futuro senza sostenibilità Anche Procter & Gamble Italia intende dare il proprio contributo alla strategia europea di P&G. Nello specifico i prodotti Dash e Lenor venduti in Italia si pongono insieme l’obiettivo di ridurre la plastica dei loro imballaggi di 1.550 tonnellate all’anno entro il 2025 a fronte di un consumo annuo di plastica che attualmente è pari a 7.200 tonnellate. L’Italia è il Paese in Europa, subito dopo la Gran Bretagna, in cui la riduzione della plastica nei prodotti Fabric Care P&G sarà più forte. Solo il marchio Dash, infatti, conta di ridurre l’impiego di plastica nei propri imballaggi di 1.350 tonnellate all’anno, del 27% rispetto al consumo annuo. “Quello della riduzione degli imballaggi in plastica è un impegno che prendiamo con orgoglio - afferma Alessandro Castronovo, P&G Commercial Operations Leader Fabric and Home Care Italia - Siamo convinti che non esista futuro senza sostenibilità e che sia nostra responsabilità

Dash, Lenor e gli altri marchi di P&G Fabric Care si impegnano a ridurre gli imballaggi di plastica in Europa

Volker Kuhn, Vice Presidente P&G Fabric Care, commenta: “Siamo costantemente impegnati a far crescere il nostro business in modo sostenibile. Eliminare il 30% della plastica degli imballaggi dei prodotti Fabric Care in Europa è una mossa coraggiosa, che vogliamo portare a termine entro il 2025”. Dash in particolare punterà sui detersivi monodose: i monodose Dash Pods infatti saranno confezionati in un nuovo formato “bag”, che riduce del 75% la plastica utilizzata per l’imballaggio per ogni lavaggio. Kuhn conclude: “Siamo lieti che sempre più consumatori scelgano Dash POD, il detersivo più compatto della nostra gamma. Dash POD richiede meno imballaggi in plastica per singolo lavaggio, garantendo al contempo l’esatta quantità di detersivo necessaria, senza sprechi e sovradosaggi. Affrontare il problema delle materie plastiche è una responsabilità di tutti e siamo determinati a fare un passo deciso verso la circolarità”. •

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Poligraco dello stato, AIFA* e 16 aziende Pharma a confronto per un Packaging Smart, Bio e sicuro

MILANO 17 SETTEMBRE 2019 Novotel Ca Granda

I temi al centro del confronto:  

Serializzazione L’Audit Angelini–Poligraco dello Stato



Aggregazione



Packaging primario



Medical Device

*(tbc)

www.pharmahub-italy.it

Un evento di

www.pharmahub-italy.it info@pharmahub-italy.it

Tel. 02.83847627


Imballaggi&AMBIENTE Tetra Pak presenta il nuovo report di sostenibilità

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er il 21esimo anno Tetra Pak pubblica online il Bilancio di sostenibilità 2019, uno strumento informativo per condividere investimenti e aspirazioni del percorso di sostenibilità dell’azienda. Negli ultimi due decenni l’approccio di Tetra Pak alla rendicontazione della sostenibilità si è evoluto in modo significativo, dalla focalizzazione sugli impegni e le azioni ambientali nella prima relazione del 1999, alla valutazione di ogni parte dell’attività e del suo impatto, inclusa la governance della società e dei fornitori. Un’attività sviluppata adottando un mix di autovalutazione per allinearsi alle linee guida del Global Reporting Initiative (GRI) e sostenendo gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite attraverso un processo di analisi della materialità per garantire all’azienda il massimo impatto possibile. In questa nuova edizione del report, sono disponibili aggiornamenti sui seguenti ambiti: - strategia di sviluppo commerciale per il packaging sostenibile Tetra Pak e investimenti per lo sviluppo di cannucce di carta, tappi e altre soluzioni che sostituiranno le cannucce di plastica derivata da combustibili fossili dal 2019 al 2021; - riduzione delle emissioni di carbonio al 2020, operazione che dal 2010 ha già registrato un risparmio totale cumulativo equivalente a 10 milioni di tonnellate di CO2 lungo tutta la filiera; - impegno di Tetra Pak a supporto della Ellen MacArthur Foundation New Plastics Economy; - partnership con altre aziende al fine di espandere la collaborazione e accelerare il riciclo globale di cartoni per bevande. Dal 2012 Tetra Pak ha investito 20 milioni di euro per sostenere le infrastrutture di raccolta e riciclo e ha creato45 nuove posizioni all’interno dell’azienda per supportare queste attività in tutto il mondo. In Europa il tasso di riciclo dei cartoni per bevande usati è del 48% (2017), mentre in Italia è pari al 28% (2018), valore che corrisponde a circa 1,6 miliardi di confezioni. “Nei 20 anni trascorsi in Tetra Pak, la sostenibilità è sempre stata al centro della nostra promessa di proteggere cibo, persone e futuro”, ha dichiarato Mario Abreu, Vicepresidente Sostenibilità Tetra Pak. “Il processo di rendicontazione annuale ci tiene concentrati sui nostri impegni per la sostenibilità sia internamente che esternamente. Un percorso dal quale abbiamo imparato molto, in particolare sull’importanza delle partnership, per conseguire sempre nuove piccole vittorie e completa trasparenza”.

Tramite Qualtrics, Idealo ha condotto un sondaggio sulla sostenibilità dell’e-commerce. In particolare, è stato preso in esame un campione di 1500 intervistati rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne.

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Idealo, spunti per uno stile di vita sostenibile

a sostenibilità ambientale e il vivere “più green” è un’attenzione che tutti, nel nostro piccolo, dovremmo mettere in atto: c’è chi lo fa già da tempo e chi invece, grazie alla mobilitazione di questi ultimi anni, ha iniziato da poco. Se però ad impegnarsi è un’azienda con quasi 900 dipendenti, l’impatto sul pianeta è sicuramente più rilevante. idealo – portale internazionale di riferimento in Europa nella comparazione prezzi – racconta il proprio impegno per l’eco-sostenibilità e presenta i dati di un recente sondaggio. In ambito e-commerce, il 70,3% del campione di intervistati ha dichiarato di essere disponibile a spendere di più per acquistare un prodotto ecosostenibile e quindi attento all’ambiente. Per il 50,3% dei casi si tratta di Cibo & Bevande, segue Elettronica (44,4%), Giocattoli & Gaming (30,7%), Bambini & Neonati (30,6%) e infine Sport & Outdoor (20,1%). E quanto questi sarebbero disposti a spendere in più? Il 31,9% ha dichiarato di poter spendere tra l’11 e il 20% in più. Interessante notare come la percentuale di disponibilità di spesa maggiore per un prodotto eco-sostenibile sia più alta per i giovanissimi tra i 18 e i 24 anni (78,3%) e vada diminuendo con la crescita dell’età . I ragazzi 18-24 dimostrano quindi una propensione del 95,6% maggiore degli over 55. Infine, secondo il sondaggio, le donne possiedono una “propensione ecosostenibile” dell’11,4% maggiore rispetto agli uomini. idealo, la cui sede nel quartiere di Kreuzberg a Berlino è alimentata per il 100% con energia ecologica da fonti naturali, supporta costantemente associazioni e iniziative locali che si impegnano nella realizzazione di progetti fortemente incentrati sulle necessità dell’area per rafforzare il quartiere, considerato uno delle zone più problematiche di Berlino per quanto riguarda la coesione sociale. Proprio per questo, idealo possiede al proprio interno anche un Green team, un gruppo di lavoro costituito da membri impegnati nel supportare l’approccio responsabile e la scelta sostenibile. Come ogni anno, nel mese di aprile 2019 si è svolta la giornata della bicicletta nei cortili della sede di idealo. Grazie alla presenza di alcuni esperti, è stato possibile effettuare riparazioni su freni, luci e tutto quanto necessario per la sicurezza su due ruote. Infine, idealo promuove la sostenibilità attraverso il marchio di qualità ecologica Blauer Engel, che dal 1978 certifica i prodotti e i servizi ecofriendly in Germania. Senza dimenticare che, in idealo, la separazione dei rifiuti è di fondamentale importanza. Inoltre, è anche previsto lo smaltimento dei rifiuti elettronici privati.

56 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno-Luglio 2019



EVENTI

Fachpack 2019

focus sul green packaging La manifestazione dedicata all’industria del packaging e dei processi che andrà in scena a Norimberga dal 24 al 26 settembre 2019 darà nuova linfa al tema della sostenibilità degli imballaggi soffermandosi sul riciclo, sui materiali sostenibili, sulle soluzioni riutilizzabili e sui processi innovativi.

G

ià negli anni ‘80 e ‘90, i cittadini manifestavano contro le montagne di rifiuti chiedendo una maggiore attenzione per l’ambiente. Da queste proteste sono nate le normative che governano il settore dei contenitori e degli imballaggi e dello smaltimento dei rifiuti. Il dibattito sul packaging rispettoso dell’ambiente, quindi, non è nuovo, ma ha oggi raggiunto un nuovo apice con il tema della plastica nei mari. Per questo FachPack, la fiera del packaging, dei processi e della tecnologia che andrà in scena a Norimberega dal 24 al 26 settembre 2019, ha scelto come fil rouge dell’edizione il “packaging eco-friendly”. “Per rendere più tangibile il problema del packaging sostenibile, l’abbiamo suddiviso in quattro aree”, commenta Cornelia Fehlner, direttore di FachPack alla NürnbergMesse. “In particolare, parleremo di imballaggi riciclati, materiali che non comportano uno spreco di risorse, imballaggi multiuso e soluzioni riutilizzabili, nuovi processi che rispettano l’ambiente”. Il database espositori sul sito ufficiale della fiera è consultabile selezionando la specifica categoria di interesse.

Premium packaging in mostra

I forum packbox e techbox

A FachPack 2019 verranno, inoltre, assegnati i premi per la progettazione di imballaggi particolarmente efficienti e rispettosi dell’ambiente. Il primo giorno del concorso, il 24 settembre 2019, il German Packaging Institute (dvi) consegnerà il rinomato German Packaging Prize per le migliori soluzioni di imballaggio in Germania e all’estero in nove categorie. Nella categoria della sostenibilità, vengono valutati i criteri di riciclabilità, i vantaggi ecologici, la selezione dei materiali, il riutilizzo e la conservazione delle risorse dei prodotti presentati. Sempre a FachPack, sarà possibile scoprire anche i vincitori dei Sustainability Awards, che saranno annunciati il 25 settembre 2019, per le categorie “Bio-based Packaging”, “Recyclable Packaging” e “Best Sustainable Packaging Innovation”. Sia i vincitori del German Packaging Prize che i Sustainability Awards si qualificheranno per partecipare ai WorldStar Awards della WPO. •

Tenutasi per la prima volta durante la scorsa edizione di FachPack, la mostra speciale “Premium Packaging” (padiglione 8), organizzata da NürnbergMesse in collaborazione con Bayern Design, si concentrerà sul tema “Packaging premium ed ecosostenibile”. La domanda sulla quale verterà la discussione è: in che modo il design può contribuire alla sostenibilità dell’imballaggio? Gli esempi innovativi di prodotti esposti nell’area speciale mostreranno come il buon design e la sostenibilità non si escludano a vicenda. Inoltre, il consumatore apprezza gli imballaggi premium che non sono dannosi per l’ambiente: i prodotti esposti dimostreranno come sia possibile armonizzare l’immagine di un brand prestigioso con un design di prima classe e un packaging rispettoso dell’ambiente, fornendo idee e nuovi impulsi all’industria degli imballaggi.

And the winner is…

I visitatori, oltre a scoprire le novità presso gli stand degli espositori, potranno restare informati sugli sviluppi del settore partecipando ai circa 70 seminari e workshop che avranno luogo durante la manifestazione nel contesto dei forum PackBox e TechBox. Il primo giorno, il 24 settembre 2019, nel padiglione 7 tutto ruoterà intorno alla sostenibilità: il forum PackBox, infatti, punterà i riflettori sul packaging, sulla stampa di imballaggi, sulla finitura e sul design. Il Forum TechBox, invece, nel padiglione 4, si concentrerà sulle tecnologie per l’imballaggio e la logistica, oltre ad affrontare anche il problema del riciclo. “Affiancare il forum TechBox all’affermato forum PackBox lo scorso anno è stata una scelta che ha suscitato un forte interesse ed è stata accolta con entusiasmo da un totale di 7.500 partecipanti”, osserva Cornelia Fehlner. “Questo è il motivo per cui importanti esperti del settore condivideranno le loro conoscenze in entrambi i forum quest›anno”.

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Fiere &Convegni

Braubeviale 2019, il futuro del beverage in primo piano

D

al 12 al 14 novembre 2019 Norimberga torna ad essere il cuore dell’industria internazionale delle bevande. L’offerta dei circa 1.100 espositori, di cui il 53% internazionali, comprende l’intera filiera della produzione di bevande: dalle materie prime alle tecnologie, dai componenti all’imballaggio, dagli accessori alle idee di commercializzazione. Il filo conduttore è anche quest’anno la capacità del settore beverage di affrontare il futuro: quali sono le sfide che interessano sia i produttori di attrezzature sia i produttori di bevande? “La BrauBeviale 2018 è stata vasta e internazionale come mai prima d’ora”, è così che Andrea Kalrait, direttrice della BrauBeviale di NürnbergMesse, riassume ancora una volta la manifestazione di esordio dell’attuale formula ‘tre giornate’. Il sistema di guida dei visitatori introdotto per la prima volta nel 2018 ha dato ottimi risultati e offre ai visitatori uno strumento di orientamento ottimale nell’atmosfera costruttiva e piacevole. Nei padiglioni intorno al parco del quartiere fieristico trovano, raggruppati per temi chiave, materie prime e finitura sensoriale (padiglione 1), tecnologie (padiglioni 6, 7A, 7, 8, 9), trattamento delle acque, analisi e componenti (padiglione 6), imballaggio (padiglioni 4A, 4), accessori e commercializzazione (padiglioni 5, 6). Quest’anno il tema guida della BrauBeviale è la capacità del settore beverage di affrontare il futuro. Gli interrogativi e le sfide con le quali i produttori di bevande si vedono attualmente confrontati sono generalmente gli stessi attraverso i confini dei Paesi. Tecnologie efficienti e flessibili, materie prime varie e di alta qualità, la sostenibilità della produzione svolgono un ruolo importante al pari della digitalizzazione e dell’automazione, di strategie per il futuro della propria azienda, imballaggio, messaggi della marca e comunicazione con il cliente finale. La BrauBeviale tratta questi temi non solo con la sua offerta merceologica ma anche nel programma collaterale e si rivolge a tutti i produttori di bevande, che si tratti di produttori di birra, imbottigliatori di acqua, viticoltori o produttori di bevande alcoliche o analcoliche. Il programma collaterale comprende il 7° European MicroBrew Symposium dell’Istituto sperimentale e di insegnamento per birrifici (VLB) di Berlino e l’Export Forum German Beverages. Ovviamente anche a questa edizione sarà conferito lo European Beer Star che sin dal 2004 è un evento fisso della BrauBeviale. Nel Forum BrauBeviale avranno luogo interessanti conferenze, presentazioni e tavole rotonde che offrono al pubblico informazioni, ispirazioni e la possibilità di interagire. I temi chiave rispecchiano il ThinkTank della BrauBeviale: materie prime, tecnologie, imballaggi, marketing e imprenditorialità. Completano l’interessante programma collaterale anche pavillion tematici e mostre speciali, tra cui “Packaging innovativi per bevande”.

Norimberga, Germania | 12 – 14 novembre

Ottimi contatti. Ottimi affari.

e

e.d braubevial

IN DIALOGO CON IL FUTURO Alla BrauBeviale oltre 1.000 espositori e più di 40.000 visitatori professionali perseguono esattamente un obiettivo: far progredire in maniera decisiva il futuro della produzione delle bevande così da commercializzare prodotti migliori grazie a nuove soluzioni. Vi incuriosisce? Per saperne di più: braubeviale.de/next


EVENTI Cosmoprof Asia 2019, tra sostenibilità ed e-commerce

C

osmoprof Asia, la manifestazione b2b per l’industria cosmetica leader in Asia, presenta la 24esima edizione. Il successo della formula “One Fair, Two Venues” è ben rappresentato dai risultati della scorsa edizione: 3.030 le aziende presenti da 53 Paesi (+5%), 87.284 gli operatori professionali (+4,2%) da 135 nazioni che hanno visitato i due quartieri fieristici. Anche per l’edizione 2019, Cosmopack Asia, dal 12 al 14 novembre, porta ad AsiaWorld Expo il meglio delle aziende della filiera produttiva: ingredienti e materie prime, macchinari e forniture, packaging, contract manufacturing, applicazioni e private label. Cosmoprof Asia all’Hong Kong Convention & Exhibition Centre, in programma dal 13 al 15 novembre, porta a Hong Kong oltre 2.000 aziende di prodotto finito: Profumeria e Cosmesi, Estetica e Spa, Nail, Hair, Natural & Organic. La crescita, anno dopo anno, dei mercati asiatici sta attirando l’attenzione di aziende internazionali interessate a ottimizzare le opportunità di business in un’area in forte espansione economica. Recenti studi di Euromonitor sottolineano che i paesi della regione Asia-Pacific ad oggi coprono il 32% del mercato beauty globale, e si prevede un ulteriore sviluppo del 6,7% nei prossimi 5 anni. Gli organizzatori della manifestazione si aspettano una crescita della manifestazione 5% sia per spazio espositivo che per numero degli espositori. L’innovazione che caratterizza prodotti e imballaggi sta diventando un importante motore della crescita del mercato asiatico. L’edizione 2019 di Cosmoprof Asia presenta iniziative in linea con le tendenze che stanno guidando lo sviluppo del mercato cosmetico asiatico: le tecnologie in ambito beauty, l’attenzione alla sostenibilità dei prodotti e lo sviluppo delle vendite online. I Cosmoprof e Cosmopack Asia Awards sono stati creati in collaborazione con l’agenzia di tendenza internazionale BEAUTYSTREAMS per riconoscere il prodotto più all’avanguarda di Cosmopack e Cosmoprof Asia. I Cosmopack Asia Awards celebrano l’innovazione, la creatività e il design per la supply chain, mentre i Cosmoprof Asia Awards premiano le migliori strategie per costruire la consapevolezza del marchio e la sua commercializzazione. Un altro punto di riferimento per l’innovazione sarà il rapporto CosmoTrends curato in collaborazione con le agenzie di tendenza internazionali: una guida irrinunciabile per tutti gli operatori per conoscere i nuovi trend nei mercati asiatici e le innovazioni e le tecnologie presenti nelle due sedi espositive. Tutti i prodotti selezionati saranno esposti in una galleria appositamente progettata per ottenere la migliore attenzione da parte di media, influencer, buyer e leader del settore. Inoltre, la piattaforma di formazione Cosmotalks avrà una sessione dedicata per i fornitori di e-commerce asiatici, per raccontare al pubblico come si sta evolvendo il canale di vendita.

Bioplastiche e gestione integrata dei rifiuti a Ecomondo 2019

È

già definito il fil rouge che collegherà gli eventi e i contenuti di Ecomondo 2019, in programma da martedì 5 a venerdì 8 novembre al quartiere fieristico di Rimini e a cura di Italian Exhibition Group. Si profila un’edizione sold out, con tutti i padiglioni occupati e un nuovo layout ad hoc per gli operatori professionali. A novembre sono attesi 1.300 espositori da 30 Paesi, visitatori da 150 Paesi. In programma 150 seminari con mille relatori. Protagonisti anche i soggetti istituzionali più autorevoli, pubblici e privati, che accompagnano IEG nell’organizzazione dei contenuti strategici della manifestazione durante l’arco dell’anno. In contemporanea a Ecomondo si svolgeranno Key Energy per il mondo delle energie rinnovabili e il triennale Sal.Ve, Salone del Veicolo Ecologico. Ecomondo 2019 ospiterà anche l’annuale appuntamento degli Stati Generali della Green Economy, promossi dal Consiglio nazionale della green economy, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e il Ministero dello Sviluppo Economico per un’analisi e un aggiornamento sui temi economici e normativi più attuali e cruciali. L’approvazione dell’UE del Pacchetto sull’Economia Circolare con il successivo recepimento a livello nazionale, offrono alle imprese del recupero e del riciclo l’occasione di affrontare la sfida dell’evoluzione e trasformazione dal riciclo di rifiuti tipici di un’economia lineare a un compiuto sistema di economia circolare. Per la bioeconomia circolare saranno in primo piano le norme UE che mirano a limitare ed eliminare i prodotti di plastica monouso. Un grande stimolo all’innovazione, in grado di rafforzare la competitività nel mercato mondiale dei prodotti sostenibili, già in piena espansione. Ecomondo in questi anni ha visto protagoniste prima le case histories, poi i progetti e da tempo gli straordinari risultati conseguiti da grandi imprese italiane all’avanguardia nel mondo. La leadership nelle bioplastiche biodegradabili e compostabili ha garantito la possibilità di ripensare un prodotto critico per l’ambiente. Altro macrosettore espositivo quello delle bonifiche dei siti contaminati e la conseguente riqualificazione, che vedrà partecipare i key player del settore. Protagoniste le aziende che eccellono nelle attività di decommissioning, per il riutilizzo dei brownfield, delle aree industriali dismesse, dei quartieri degradati e abbandonati il cui risanamento e riutilizzo rappresenta oggi una grande sfida. Quest’area vedrà anche il debutto del nuovo settore sul rischio idrogeologico, dedicato a sistemi e soluzioni di prevenzione e ai principali rischi climatici, quali le inondazioni e l’erosione delle coste. Infine, nell’area dedicata al ciclo integrato delle acque con un raddoppio della superficie espositiva e le imprese della filiera del percorso idrico, dalla captazione alla restituzione all’ambiente. Nell’area espositiva anche un focus sull’utilizzo dell’acqua in agricoltura, e un seminario sull’irrigazione sostenibile.

60 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno-Luglio 2019


www.host.fieramilano.it Fiere &Convegni integrati nei ganci da macello così come nelle casse, nelle palette, nelle confezioni o nelle parti delle macchine, comunicano in modo bidirezionale con le testine di scrittura-lettura installate nelle stazioni di lavorazione e confezionamento. I chip RFID integrati di fabbrica nelle lame delle affettatrici contengono oltre ai dati geometrici dei tagli anche i relativi programmi di affilatura, nonché i relativi numeri di articolo e di serie criptati. La testina di scrittura e lettura RFID installata nel modulo di affilatura legge i dati della lama, la identifica, esegue il relativo programma di affilatura e aggiorna poi i dati dei transponder, specificando anche le rimanenze di prodotti in corso di lavorazione. Lo stesso principio si può applicare a tante altre fasi della trasformazione e della lavorazione lungo la catena del valore. I vision system garantiscono efficienza, trasparenza e qualità Le videocamere digitali abbinate ai software di valutazione delle immagini consentono ai macchinari di “vedere” i cambiamenti nell’ambiente circostante, di reagire a questi in modo mirato e di prendere decisioni. In questo modo sono in grado di riconoscere la collocazione, la posizione, l’orientamento, la forma, le dimensioni e il colore di qualsiasi oggetto presente sui nastri trasportatori. I dati così acquisiti servono, per esempio, a comandare i robot e le unità di scarico o a valutare le percentuali di grasso e di magro nella classificazione inline della pancetta affettata come merce A, B o C. Altre applicazioni includono il controllo della completezza e integrità degli imballaggi, nonché la correttezza del posizionamento e della stampa delle etichette di accompagnamento e spedizione.

mulazioni virtuali dei processi, così come i test funzionali di componenti, unità, macchine o impianti completi, compresi i software di comando e di applicazione. In questo modo si possono individuare e correggere eventuali errori già nella fase antecedente alla produzione reale, risparmiando così costi, tempo, risorse ed energia. I professionisti dei settori distribuzione, progettazione, produzione e manutenzione, sia sul fronte delle aziende produttrici che dei clienti, possono simulare, rivedere e ottimizzare in modo realistico tutte le opzioni a disposizione utilizzando il gemello digitale. Altre opzioni del digital twin sono la formazione dei futuri operatori di macchine e impianti per gestire il sistema, così come la messa in servizio virtuale. E infine, l’impianto reale può anche essere utilizzato e sottoposto a manutenzione tramite il suo gemello digitale - oltre i confini nazionali.

Programmazione efficace grazie al digital twin Il digital twin, ovvero gemello digitale, è molto più dell’esatta copia digitale del suo omologo fisico. Possiede, anche se solo virtualmente, gli stessi sensori, comportamenti, caratteristiche e software, ed è persino collegato in rete con altri sistemi. E questo lo rende lo strumento di sviluppo ideale per progettisti di impianti e costruttori. I campi di applicazione caratteristici sono le si-

61 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno-Luglio 2019


Agenda FIERE del PACKAGING e CONVERTING...

Bologna, 25 giugno 2019 Tecnologie per l’industria del futuro smartvisionforum.it

Norimberga, 24-26 settembre 2019 Fiera europea per packaging, processo e tecnologie www.fachpack.de

Monaco 30 sett.-2 ott. 2019 Il premier show per il packaging creativo www.luxepack.com/fr/

Duesseldorf 7-13 maggio 2020 Fiera internazione per il processo e l’imballaggio www.interpack.com

Rimini 5-8 novembre 2019 Fiera del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile www.ecomondo.com

2020 SIGEP

Rimini, 18-22 gennaio 2020 Salone internazionale della gelateria, pasticceria, panificazioni artigianali e caffè

Bruxelles, 24-27 settembre 2019 Fiera per le tecnologie delle etichette www.labelexpo-europe.com

K

Düsseldorf, 16-23 ottobre 2019 Fiera delle materie plastiche e della gomma www.k-tradefair.it

Norimberga, 12-14 novembre 2019 Fiera dei beni strumentale per il settore delle beverage www.braubeviale.de

Francoforte, 19-22 novembre 2019 Fiera dell’additive manufacturing

HOST

Milano-Rho, 18-22 ottobre 2019 Fiera per le attrezzature del cibo e del caffé host.fieramilano.it

Parma, 22-25 ottobre 2019 Fiera del processo e del packaging alimentare www.cibustec.it

Mosca 28-31 gennaio 2020 Fiera per le macchine del packaging e del processo

PROSWEETS COLOGNE

Colonia 2-5 febbraio 2020 Fiera internazionale per l’industria dolciaria

FRUIT LOGISTICA Milano 19-22 novembre 2019 Salone Internazionale Macchine per Enologia e Imbottigliamento www.simei.it

MARCA

Bologna 15-16 gennaio 2020 Fiera per il settore private label www.marca.bolognafiere.it

Shanghai, 23-26 ottobre 2019 Mostra di tecnologie e packaging progettati per l’e-commerce www.ipackima.com/it/pages/e-packtech2019

UPAKOVKA

Bologna 12-15 marzo 2020 Fiera del packaging per il settore cosmetico

62 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno-Luglio 2019

Berlino 5-7 febbraio 2020 Fiera del processo e del packaging dell’ortofrutta

VINITALY

Verona 19-22 aprile 2020 Salone internazionali dei vini e distillati

Parma 26-28 maggio 2020 Fiera dell’automazione digitale per l’industria


Restare aggiornati è un must per il futuro del PACKAGING Giugno-Luglio 2019 | N.5 | anno 39°

Rassegna IMBALLAGGIO dell’

SCIENZA,

TECNOLOGIA

E

ARTE

DEL

PACKAGING

www.packagingspace.net

Soluzioni e materiali per l’imballaggio e il confezionamento – packaging, etichettatura, codifica e automazione – con focus sul design e l’ambiente.

IMBALLAGGI verso un futuro “zero waste” Il dibattito sulla questione ambientale e, in particolare, sull’obiettivo “zero waste” è sempre più attuale. Cresce la consapevolezza delle persone sullo stato di salute del pianeta e le aspettative nei confronti delle aziende in tema di impatto ambientale si fanno sempre più esigenti. È però impensabile vivere in un mondo senza imballaggi, infatti grandi e piccole aziende del settore si stanno attrezzando per realizzare packaging eco-sostenibili.

PAGINA 50

Farmaceutico una sfida per tutta la filiera

8 numeri all’anno

Un importante contribuito al positivo andamento del settore farmaceutico deriva certamente dalle aziende produttrici di macchine e sistemi per il processo e confezionamento. L’Italia, in tal senso, può vantare diverse eccellenze a livello mondiale che sviluppano soluzioni capaci di rispondere efficacemente alle esigenze di produzione dei farmaci. PAGINA 20

Abbonamenti

Accademia del profumo tra fragranze e packaging eccellenti

Rivista

Italia 70 euro - Europa 100 euro

L’Accademia del Profumo, iniziativa giunta alla 30esima edizione, ha lo scopo di valorizzare e promuovere il profumo e favorire lo sviluppo dell’industria profumiera in Italia. Sì Passione Giorgio Armani e Dior Sauvage Eau de Parfum sono gli eletti dai consumatori. Una giuria tecnica di esperti ha invece individuato i vincitori di cinque differenti categorie di gara, tra cui il miglior packaging: Chloè Nomade. PAGINA 42

Bonifico bancario a INNOVATIVE PRESS Banco BPM: IT 61W0503433473000000018159

➧ FOCUS L’ultimo rapporto sull’industria dei surgelati parla di consumi pari a 841.500 tonnellate, in crescita del +2,1% (824.480 tonnellate), per un valore di mercato complessivo stimato in 4.200/4.500 milioni di euro. Oltre alle innovazioni e il miglioramento nella qualità del prodotto, non manca l’attenzione dei produttori anche alle confezioni più pratiche, sicure e naturalmente ecosostenibili. PAGINA 22

➧ EVENTI

FachPack, la fiera del packaging, dei processi e della tecnologia che andrà in scena a Norimberga dal 24 al 26 settembre 2019, darà nuova linfa al tema della sostenibilità degli imballaggi soffermandosi sul riciclo, sui materiali sostenibili, sulle soluzioni riutilizzabili e sui processi innovativi. PAGINA 58

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