| N. 5 | Giugno/Luglio 2020
Rassegna IMBALLAGGIO dell’
SCIENZA, TECNOLOGIA
E
ARTE
DEL
PACKAGING
www.packagingspace.net
Agricoltura 4.0 cresce il mercato italiano Tra tecnologie che migliorano la qualità e la sostenibilità delle coltivazioni, soluzioni per la competitività delle aziende e innovazioni per la tracciabilità dei prodotti, il digitale si fa sempre più strada nel settore agroalimentare italiano. L’Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano ha scattato una fotografia di questo settore. pagina 4
Pet food il ruolo chiave del packaging
pomodoro
San Marzano
Per il mercato globali degli imballaggi per il pet food si prevede una crescita da 10,2 miliardi di dollari nel 2020 a 12,5 miliardi di dollari entro il 2025, con un CAGR del 4,2% dal 2020 al 2025. Anche in questo settore, il packaging rappresenta un elemento chiave per catturare l’attenzione di un numero sempre maggiore di consumatori. pagina 18
Sicurezza e logistica al tempo dell’emergenza L’imballaggio sta giocando un ruolo fondamentale nella fornitura di alimenti, medicinali e DPI durantel ’emergenza sanitaria. Oggi più che mai, la sua funzione più importante – la protezione del prodotto – sta venendo alla ribalta. Senza un packaging adeguato, infatti, le forniture essenziali non potrebbero raggiungere in modo sicuro i consumatori e i pazienti. pagina 22
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Sono stati annunciati i finalisti del concorso Best Packaging 2020, il riconoscimento che quest’anno premierà le soluzioni di imballaggio caratterizzate da un design all’insegna dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità. pagina 44
➧ Ambiente Il Covid-19 ha avuto un fortissimo impatto sulle abitudini di vita degli italiani, modificando dalle fondamenta gesti e azioni quotidiane con ricadute che hanno riguardato anche la raccolta differenziata. Per quanto riguarda gli imballaggi in acciaio, Ricrea ha evidenziato come l’impatto sulla raccolta pagina 50 sia stato positivo.
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SOMMARIO Sommario
Giugno/Luglio 2020
Primo PIANO
22
4
Agricoltura 4.0, cresce il mercato italiano 8 Leister, il calore di processo che fa bene al food 10 Becker, nuovo sistema centralizzato per Parmacotto
50 Raccolta differenziata, +16% per gli imballaggi in acciaio
Converting&Label
Fatti&TENDENZE 14 GDO, protagonista del mercato 15 Imballaggi flessibili, uno scenario che cambia gli equilibri
Dossier 18 Pet food, un mercato chiave per il packaging
18
Imballaggi &AMBIENTE
Aziende&Strategie 28 Nimax, tecnologia e assistenza personalizzata 30 Cama Group implementa modelli di business orientati alla lean manufacturing 32 IMA Group, viaggio virtuale nel futuro 34 X Days, uno sguardo oltre l’ordinario 36 Robatech, servizi smart e risposte just in time
54 Focus sulla rotocalco, ruolo e punti di forza 55 Digitale, innovazione e sostenibilità, parole d’ordine in Finlogic 56 DTM Print, la LX600e è ora disponibile!
CaseHistory 42 Dellavalle Pallets ha scelto UIFAT per la marcatura inkjet dei pallets EPAL
Focus 22 La sicurezza della filiera ai tempi del coronavirus 23 La logistica di oggi? Più green ed efficiente 26 Sitma apre la strada verso la transizione sostenibile
Rassegna IMBALLAGGIO dell’
SCIENZA, TECNOLOGIA E ARTE DEL PACKAGING
www.packagingspace.net Direttore Responsabile Gisella Bertini Coordinamento editoriale Chiara Bezzi chiara.bezzi@innovativepress.eu
Packaging Design 44 Best Packaging 2020, packaging design all’insegna dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità
Grafica e impaginazione Amalia Pari
58 All4Pack 2020, la rivoluzione del packaging
IL NETWORK Rassegna dell’imballaggio
FM Food Machines BM Beverage Machines
Rassegna Grafica
Normativa UE 1169/2011
Editore
Marketing e Vendita Katia Pasquali katia.pasquali@innovativepress.eu Redazione Stefano Legnani Chiara Riccardi
Eventi
Stampa e confezione Roto3 - Castano Primo (MI) Costo produzione copia € 2,40 Abbonamenti e diffusione customercare@innovativepress.eu 8 numeri all’anno. L’abbonamento decorre dal primo numero raggiungibile. Italia 60 euro - Europa 100 euro
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Tra tecnologie che migliorano la qualità e la sostenibilità delle coltivazioni, soluzioni per la competitività delle aziende e innovazioni per la tracciabilità dei prodotti, il digitale si fa sempre più strada nel settore agroalimentare italiano. L’Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano ha scattato una fotografia di questo settore.
Agricoltura 4.0
cresce il mercato italiano
I
l mercato italiano dell’Agricoltura 4.0 continua a crescere, raggiungendo nel 2019 un valore di 450 milioni di euro (+22% rispetto al 2018, il 5% del mercato globale), con la maggior parte della spesa concentrata in sistemi di monitoraggio e controllo (il 39% della spesa), software gestionali (20%) e macchinari connessi (14%), seguiti da sistemi di monitoraggio da remoto dei terreni (10%), di mappatura (9%) e di supporto alle decisioni (5%). Sono 415 le soluzioni 4.0 disponibili per il settore agricolo in Italia, offerte da oltre 160 fra aziende tradizionali e startup, principalmente dedicate all’Agricoltura di Precisione e in misura minore allo Smart Farming (applicazione del digitale anche ai processi “non di campo” delle aziende agricole), soprattutto nelle fasi di coltivazione, semina e raccolta dei prodotti alimentari nei settori ortofrutticolo, cerealicolo e vitivinicolo. Fra le soluzioni digitali innovative per la tracciabilità alimentare offerte sul mercato italiano si assiste al boom della Blockchain, la cui presenza è più che raddoppiata in un anno e che caratterizza il 43% delle soluzioni disponibili, seguita da QR Code (41%), mobile app (36%), data analytics (34%), e l’Internet of Things (30%). In generale, dopo la finanza e la PA, l’Agrifood rappresenta nel 2019 il terzo settore per progetti operativi Blockchain, avviati dalle imprese soprattutto per incontrare opportunità commerciali, per rendere più efficienti i
processi di supply chain e raggiungere obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale. Cresce il numero di nuovi attori che propongono soluzioni digitali al settore agricolo: sono 737 le startup agrifood a livello internazionale, per un totale di 13,5 miliardi di dollari di finanziamenti raccolti, attive soprattutto negli ambiti eCommerce (70%) e Agricoltura 4.0 (20%). Le startup italiane attirano solo lo 0,3% dei finanziamenti complessivi. In questo momento delicato, caratterizzato dall’emergenza sanitaria Covid-19, il digitale può aiutare il settore agroalimentare a garantire sicurezza – rispetto al cibo prodotto, ma anche alle persone impiegate – ed efficienza a tutti gli attori della filiera, e nelle imprese agricole che avevano già iniziato a digitalizzarsi i vantaggi sono numerosi. Il monitoraggio da remoto delle coltivazioni attraverso droni e sensori IoT in campo, ad esempio, permette di disporre di informazioni oggettive in tempo reale e riduce la necessità di recarsi sul posto. Un altro esempio sono i robot in stalla per la mungitura, che consentono di proseguire le attività anche in questo momento e possono essere utilizzati assieme ai droni per ridurre gli attacchi e i danni da parte degli animali selvatici. Ampliando lo sguardo all’intero settore, il digitale consente di avere piena visibilità delle giacenze per riadattare le forniture ed evitare gli sprechi, raccogliere dati lungo tutte le fasi della filiera e
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Food &PACKAGING condividere informazioni per rispondere alla richiesta da parte di consumatori e distributori di maggiori garanzie sul prodotto. Infine, se da un lato assume sempre più rilievo l’eCommerce food, dall’altro si assiste a una riscoperta dei negozi di preossimità che si stanno sempre più attrezzando digitalmente per rispondere alle esigenze dei clienti in questo momento particolare. Sono alcuni dei risultati della ricerca dell’Osservatorio Smart Agrifood* della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università degli Studi di Brescia presentata questa mattina al convegno online “Il digitale è servito! Dal campo allo scaffale, la filiera agroalimentare è sempre più smart!”.
L’Agricoltura 4.0 Il mercato mondiale dell’Agricoltura 4.0 (l’utilizzo di diverse tecnologie interconnesse per migliorare resa e sostenibilità delle coltivazioni, qualità produttiva e di trasformazione, nonché condizioni di lavoro) continua a crescere raggiungendo un valore di 7,8 miliardi di dollari (+11% rispetto al 2018). In Italia, che ne rappresenta il 5%, l’incremento è ancora più evidente, +22%, con un fatturato di circa 450 milioni di euro, generato per l’86% da operatori affermati nel settore, come i fornitori di macchine e attrezzature agricole, e per il restante 14% da startup e altri attori emergenti, provenienti da altri settori di business. La spesa si concentra soprattutto in sistemi di monitoraggio e controllo di mezzi e attrezzature agricole (39%), software gestionali (20%) e macchinari nativamente connessi (14%), seguiti da sistemi di monitoraggio da remoto di terrenti e colture (10%), sistemi per mappare i terreni e le coltivazioni (9%) e strumenti di supporto alle decisioni (5%). Sono 415 le soluzioni di Agricoltura 4.0 offerte in Italia da più di 160 aziende strutturate (77%) e startup (23%), oltre 100 in più rispetto alle proposte mappate nel 2018. Oltre metà di queste è applicabile in diversi settori agricoli (56%), mentre fra le soluzioni indirizzate a settori specifici prevalgono quelle rivolte al comparto ortofrutticolo (21%), cerealicolo (20%), vitivinicolo (16%). Ancora poco presente lo Smart Farming, su cui si concentra solo il 13% delle soluzioni. L’attività agricola più interessata dalle proposte di Agricoltura 4.0 è la coltivazione (79% delle soluzioni), seguita da semina (41%), raccolta (36%), pianificazione (11%), magazzino (4%) e logistica (4%). Dall’analisi delle tecnologie utilizzate emerge la crescente importanza della gestione dei dati: il 72% delle soluzioni è legato a software per l’analisi avanzata dei dati, il 61% è costituito da piattaforme software capaci di ospitare dati provenienti da diverse fonti e il 50% riguarda strumenti che sfruttano l’Internet of Things (+6% sul 2018). Le altre tecnologie più adottate sono dispositivi di ultima generazione (45%), mobilità e geolocalizzazione
CARTA E CARTONE AL TOP PER SICUREZZA E SOSTENIBILITÀ L’emergenza sanitaria Covid-19 ci ha resi molto più sensibili agli aspetti della salute e della sicurezza, ma ha modificato anche il nostro atteggiamento verso il packaging? Quali sono le funzioni attribuite agli imballaggi? Quali i materiali migliori? Che impatto ha avuto l’emergenza sugli acquisti online? A questi e altri quesiti risponde lo studio che Comieco, Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica, ha commissionato all’Istituto di Ricerca SWG. L’indagine quantitativa, realizzata su un campione rappresentativo di 1.000 individui, evidenzia come l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo abbia portato il 33% del campione a modificare le proprie scelte d’acquisto in favore dei prodotti imballati: addirittura il 46% di chi prima dell’emergenza comprava prevalentemente prodotti sfusi si è orientato nuovamente verso i confezionati. Questo cambiamento testimonia come il packaging costituisca una garanzia imprescindibile in termini di sicurezza e protezione dal virus. Interrogati sulle loro preferenze, i consumatori italiani non hanno dubbi: la carta e il cartone sono la prima scelta per il 45% degli intervistati. La motivazione è altrettanto netta: 3 italiani su 4 considerano carta e cartone più sostenibili. In termini di abitudini di acquisto, è sempre maggiore il ricorso all’e-commerce: secondo i dati resi noti da Netcomm durante l’emergenza Covid-19 i nuovi e-shopper hanno raggiunto quota 2 milioni. Un’abitudine nuova ma destinata a consolidarsi: Comieco rileva che quasi la totalità degli intervistati (soprattutto tra i più attenti alle questioni ambientali) dichiara di voler continuare con l’e-commerce. (35%), veicoli e attrezzature connesse (20%) e sistemi ICT on Cloud (9%). Secondo un sondaggio condotto dall’Osservatorio su 288 imprese agricole, le aziende del settore investono in soluzioni 4.0 principalmente per migliorare la sostenibilità ambientale delle proprie coltivazioni, aumentare la consapevolezza delle dinamiche in atto all’interno della propria azienda, ridurre i costi e semplificare il lavoro intellettuale. Questi obiettivi influenzano la scelta delle soluzioni tecnologiche, con i software gestionali in cima alle preferenze delle imprese (66%), seguiti da sistemi di mappatura di coltivazioni e terreni (40%), strumenti per monitorare le macchine agricole (39%) e sistemi di supporto alle decisioni (31%), mentre sono ancora poco diffusi robot e droni. Le aziende di medie dimensioni adottano più soluzioni, le più
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Il mercato italiano dell’Agricoltura 4.0 continua a crescere, raggiungendo nel 2019 un valore di 450 milioni di euro
piccole investono in una sola nel 70% dei casi. La mancata interoperabilità dei sistemi aziendali è la barriera principale, insieme alla mancanza di competenze e alla (ridotta) connettività, mentre non preoccupa il rientro dall’investimento.
Il digitale per la tracciabilità alimentare Tenere traccia di quanto avviene nel percorso del prodotto alimentare dal campo alla tavola del consumatore finale è sempre più importante per rendere più efficiente l’intera filiera e creare nuove opportunità di mercato e il digitale gioca un ruolo di primo piano nella tracciabilità alimentare. La maggior parte delle soluzioni innovative offerte sul mercato italiano si basa su Blockchain (43% del totale), in un anno cresciute del 111%, seguite da QR code (41%), mobile app (36%), data analytics (34%), IoT (30%) e Cloud (27%). Pur ancora limitate in termini di offerta – si tratta di un mercato caratterizzato da pochi milioni di investimenti – le soluzioni che sfruttano l’Internet of Things sono cresciute del 63% rispetto al 2018.
La Blockchain Cresce l’attenzione per le tecnologie Blockchain & Distributed Ledger: sono 82 i progetti internazionali avviati dal 2016 al 2019 (11% sono quelli italiani), quasi il doppio di quelli mappati nel 2018 (42). Nel 2019 l’agrifood è stato uno dei settori più attivi per numero di progetti concreti, al terzo posto dopo la finanza e la PA. I progetti di Blockchain nell’agroalimentare hanno coinvolto soprattutto gli operatori attivi nelle fasi iniziali della filiera, come la produzione primaria (84%), mentre i principali promotori di queste iniziative sono le imprese che operano nella distribuzione (26%) e trasformazione (21%) dei prodotti, seguite dai fornitori di tecnologia (13%). La Blockchain viene impiegata dalle imprese agroalimentari prevalentemente per incontrare nuove opportunità commerciali e di marketing (60%), rendere più efficienti i processi di supply chain (40%), raggiungere obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale (21%). Meno diffusi gli obiettivi legati alla sicurezza alimentare (15%) e al contrasto della contraffazione (7%), mentre una piccola parte (10 progetti) non applica la Blockchain agli alimenti ma si concentra sugli asset produttivi o sui processi logistici.
IL VERDE IN TAVOLA (MA NON SOLO) Dal “free from” al “rich in”, dal “cruelty free” al biologico, dalle Dop ai prodotti kosher, dallo zenzero alle mandorle, la sesta edizione dell’Osservatorio Immagino continua a fotografare e misurare l’evoluzione del carrello della spesa degli italiani. E ora mette a fuoco anche l’offerta di prodotti sostenibili: un paniere che, tra supermercati e ipermercati, vale già 7 miliardi di euro. La novità di quest’edizione è il dossier dedicato alla sostenibilità, affrontata, come sempre, dal punto di vista innovativo dell’Osservatorio Immagino: ossia, analizzando come i temi “green” vengono comunicati sui packaging e sulle etichette dei prodotti venduti in supermercati e ipermercati. Selezionando solo i prodotti accompagnati da indicazioni riferite alla sostenibilità, l’Osservatorio Immagino ha creato un “paniere green” composto da 19.182 prodotti che, nell’anno finito a giugno 2019, hanno sfiorato i 7 miliardi di euro di sell-out nel canale iper+super (+3,4% rispetto ai 12 mesi precedenti). Di questo eco-paniere, poi, l’Osservatorio Immagino ha analizzato quali aspetti della sostenibilità sono segnalati sulle etichette dei prodotti, accorpandoli in quattro aree tematiche (responsabilità sociale, rispetto degli animali, agricoltura e allevamento sostenibili, management sostenibile delle risorse) e misurandone il “peso” in termini di vendite e il trend di mercato. Al dossier sulla sostenibilità in etichetta, l’Osservatorio Immagino affianca il suo abituale monitoraggio dei 10 macro-fenomeni più significativi nell’universo del largo consumo in Italia. grafia delle startup cambia analizzando i finanziamenti ottenuti dai vari territori, che vedono in testa l’Asia (42%), seguita da Nord America (37%), Sud America (11%) e Europa (8%). Dopo gli USA, primi col 36% dei finanziamenti complessivi, i singoli stati che raccolgono più investimenti sono Cina (24%), India (14%) e Colombia (11%). Più lontane in classifica Germania (2%), Regno Unito (2%), Francia (1%), Israele (1%) e Italia (0,3%). Il 70% delle startup internazionali opera nell’ambito eCommerce e raccoglie il 93% degli investimenti. I due modelli di business prevalenti nelle 519 startup eCommerce sono soluzioni B2C per l’acquisto di prodotti agroalimentari che puntano a creare un collegamento diretto fra produttori agricoli e consumatori finali (eCommerce Food, 75% delle startup eCommerce) e piattaforme che aggregano l’offerta dei ristoratori e permettono di ordinare e ricevere a domicilio i piatti pronti (Food Delivery, 18%).
Le startup Sono 737 le startup internazionali fondate a partire dal 2013 e finanziate complessivamente con 13,5 miliardi di dollari (in crescita di oltre il 400% rispetto al 2018), pari a un investimento medio di circa 18,3 milioni di dollari. La maggior parte delle startup opera nel Nord America (39%), in Europa (31%) e in Asia (20%), mentre sono poche quelle ospitate da Centro-Sud America (5%) e Oceania (4%). La geo-
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Food &PACKAGING
L’Agricoltura 4.0 è il secondo ambito più esplorato dalle nuove imprese innovative, con il 20% delle startup e il 5% del finanziamento complessivo. Il 70% di queste offre servizi di analisi e integrazione dati; il 51% offre strumenti, sopratuttto Internet of Things, per il monitoraggio da remoto di terreni, coltivazioni e macchine; il 30% propone servizi di mappatura di terreni e coltivazioni con droni o satelliti; minoritarie la zootecnia di precisione (4% delle startup, 1% dei finanziamenti), la qualità alimentare (4% delle startup), la sostenibilità (2%) e la tracciabilità (2%). L’eCommerce è il primo campo di applicazione anche per le startup italiane (64%), seguito da qualità alimentare (21%), Agricoltura 4.0 (18%), sostenibilità (15%) e tracciabilità (8%). Le principali tecnologie utilizzate dalle startup agrifood sono gli strumenti di analytics per raccogliere, trasmettere e rielaborare i dati (74%), l’Internet of Things (48%) e le mobile app (25%). Cresce l’attenzione per
tecnologie come i robot (7%) e l’intelligenza artificiale (7%), con robot in grado di monitorare e valutare in tempo reale lo stato della coltura e intervenire automaticamente e robot che controllano il benessere degli animali nella stalla, mentre tecniche di AI vengono impiegate per elaborare dati
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Fra le numerose proposte di Leister, i riscaldatori industriali risultano particolarmente interessanti per il settore alimentare: efficienti e performanti, permettono di ottenere un’elevata produttività e raggiungere ottimi risultati a costi ragionevoli. Il tutto nel pieno rispetto degli standard posti a tutela della qualità degli alimenti e della salute dei consumatori. Ne abbiamo parlato con Antonio Colleroso, tecnico commerciale di Leister per questa linea di prodotti.
Leister il calore di processo
che fa bene al food ➥ Le applicazioni dell’aria calda nell’industria alimentare sono numerose. Quali sono le più richieste?
contenitore con perossido di idrogeno, disinfettante efficace ma non commestibile, la successiva asciugatura ad aria calda ne elimina completamente i residui Un’applicazione che da sempre interessa evitando ogni contaminazione del conil settore alimentare è l’asciugatura e la tenuto. sterilizzazione dei contenitori per alimenNel caso di utilizzo di vapore per la steti. A seconda del prodotto e del processo, rilizzazione o il preriscaldo rapido, nepuò essere richiesto un lavaggio con accessario ad esempio per contenitori in qua, una sterilizzazione a vapore o con vetro che vanno riempiti con sostanze perossido di idrogeno; in ogni caso il calde per evitare crepe da sbalzo termico, contenitore va asciugato prima del rieml’asciugatura con aria calda elimina ogni pimento, per evitare che eventuali residui traccia di acqua rapidamente e mantiene di acqua o altre sostanze alterino il conla temperatura del contenitore al livello tenuto. richiesto. In alcuni processi, l’asciugatura e il ri➥ Quali vantaggi presenta l’uso di scaldamento ad aria calda, che non lascia questa tecnologia? tracce di condensa, possono anche renAntonio Colleroso, tecnico commerciale di Leister per i riscaldatori industriali L’aria calda è apprezzata per diversi aspetdere superflui ulteriori trattamenti a valti. I riscaldatori Leister possono erogare le del riempimento, contribuendo così a getti di aria a una temperatura che può arrivare a 650°C; già alle mantenere inalterati i pregi organolettici del prodotto confezionato. temperature di 150-200°C usate in molti processi di asciugatura si crea nel contenitore un ambiente poco gradito alla maggior parte ➥ Quali sono i riscaldatori più utilizzati in questi processi? dei microorganismi. Riscaldare ingenti quantità di contenitori in tempi brevi richiede sistemi Se il processo di confezionamento prevede la sterilizzazione del con potenza e portata elevata: la soluzione migliore è rappresentata dai
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Food &PACKAGING riscaldatori Leister abbinati a soffianti in grado di generare una pressione adeguata. Fra i riscaldatori più apprezzati dall’industria alimentare spicca LE 10000 DF-C Clean Air Heater, progettato per ambienti nei quali sono richieste condizioni igieniche particolarmente stringenti, come appunto il settore alimentare. Questo riscaldatore a doppia flangia è prodotto con materiali assolutamente atossici e senza isolamento termico in mica così da ridurre al minimo eventuali emissioni di particolato. Dalle prestazioni elevate – fino a 17 kW di potenza e 650°C di temperatura dell’aria in uscita – Clean Air Heater può essere abbinato a soffianti o, grazie alla sua robustezza, anche ad aria di rete: può quindi esser collegato direttamente al compressore, un vantaggio nel caso i protocolli prevedano l’utilizzo di aria purificata mediante filtri come quelli spesso presenti nei compressori industriali, o in impianti dove l’aria calda deve viaggiare attraverso canalizzazioni complesse prima di raggiungere il punto di utilizzo finale e dove la pressione richiesta è quindi maggiore. L’offerta di riscaldatori industriali Leister comprende inoltre la gamma LHS, con potenze erogabili dai 550 W ai 40 kW, disponibili in versione Classic, Premium (regolabile con potenziometro) e System (gestibili tramite PLC). Sufficientemente ampia da consentire una grande versatilità, la gamma LHS è caratterizzata dalla disponibilità di numerosi ricambi e accessori: resistenze, tubi, adattatori, flange, ugelli e riflettori.
➥ E per quanto riguarda le soffianti? I riscaldatori Leister possono essere abbinati a una grande varietà di soffianti che i nostri tecnici sanno consigliare a seconda delle caratteristiche dell’impianto; fra i più interessanti si possono ricordare Robust e Airpack. Robust è un soffiante compatto dalle notevoli prestazioni: con soli 8 kg di peso ha una portata d’aria di 1200 litri al minuto. Progettato con un sistema di insonorizzazione che lo rende molto silenzioso, è particolarmente robusto e può essere utilizzato in qualsiasi posizione, anche in continuo e in condizioni ambientali difficili. Per impianti di maggiori dimensioni è sicuramente indicato Airpack, soffiante ideale per applicazioni dove occorra convogliare grandi quantità d’aria a elevata pressione. Potente (2200W) e performante (3900 litri al minuto), può essere utilizzato per alimentare anche più di un riscaldatore alla volta. Anche per Airpack sono disponibili numerosi accessori: tubi, adattatori e ugelli. Soffianti e riscaldatori Leister costituiscono una combinazione vincente per le esigenze dell’industria alimentare, anche grazie all’ottimo servizio di assistenza: la loro robustezza li rende poco soggetti a necessità di manutenzione, ma in caso di necessità i nostri uffici tecnici sono a disposizione, anche in questo periodo, per assicurare continuità ai processi nel pieno rispetto di tutte le normative di sicurezza e salute vigenti.•
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Becker nuovo sistema centralizzato per Parmacotto Parmacotto ha installato un innovativo e complesso sistema di vuoto centralizzato di Becker Italia, che è stato progettato per ottimizzare i tempi di lavorazione e migliorare la qualità delle carni.
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armacotto opera sul mercato italiano producendo e commercializzando salumi di alta qualità nel canale GDO e dettaglio tradizionale. Parmacotto possiede quattro stabilimenti produttivi: uno per la produzione dei prosciutti cotti ed arrosti a San Vitale Baganza, uno di affettamento e confezionamento a Marano, uno per la produzione di salami e stagionati a Felino e uno per la produzione di prosciutti crudi a Pratopiano; tutti i siti produttivi sono localizzati in provincia di Parma. L’azienda oggi conta circa 200 dipendenti e si avvale di una rete di vendita di 130 agenti, presenti in modo capillare su tutto il territorio nazionale. Nel corso del 2019, Parmacotto ha deciso di installare un sistema centrale innovativo e complesso prodotto dalla Becker Italia. Il nuovo sistema è stato studiato e progettato in modo tale che i tempi di lavorazione di Parmacotto fossero ottimizzati e la qualità delle carni migliorata, grazie anche alla loro forte esperienza di processo. Parmacotto, grazie anche ad una forte penetrazione nei mercati internazionali, prevede un incremento della produzione di prosciutto cotto e, grazie a questo impianto e all’alto vuoto, una maggior qualità dei prodotti.
Il nuovo sistema centralizzato Con questo progetto sono stati liberati spazi occupati dai precedenti sistemi di vuoto per ampliare le aree di produzione. Questo ha permesso di aumentare il numero di zangole, tutte asservite dall’impianto di vuoto, incrementando la produttività giornaliera di prosciutto cotto del 25%. Inizialmente non esisteva una linea di vuoto centralizzato. I sistemi di vuoto precedentemente installati, composti da pompa ad anello liquido + Roots, fornivano il vuoto alle zangole ma solo uno per volta, e alcune attività erano totalmente manuali a carico del personale addetto alla produzione, attività che col sistema Becker e l’integrazione al controllo di gestione di Parmacotto sono state automatizzate. Oltre al sistema di vuoto centralizzato con pompe a vite e quadro di gestione, è stata installata e collegata all’impianto Becker la doppia tubazione ad anello (alto e basso vuoto), con calate e valvole motorizzate collegate alle zangole. Lo scambio tra alto e basso vuoto è ora completamente gestito dal sistema di produzione di Parmacotto, mentre la centrale del vuoto garantisce i livelli di vuoto constanti per la produzione.
Si è così garantita una pressione di lavoro costante su tutte le macchine di produzione e allo stesso tempo la riduzione dei tempi di evacuazione attraverso il controllo della velocità delle pompe installate. Becker Italia ha integrato nel sistema i soffiatori Roots esistenti, smontati dai precedenti sistemi di vuoto, integrandoli con inverter nella funzione di acceleratori Booster, e fornito tutte le restanti pompe a vite a secco – gruppi, strutture, telai, connessione, filtri, ecc. – montando il tutto nella sala pompe nello stabilimento di Sala Baganza, Parma.
Maggiore efficienza Il nuovo sistema di vuoto centralizzato con pompe a vite ad alta efficienza, configurate specificamente per applicazioni di degassaggio, unito alla programmazione e al controllo delle singole unità, hanno portato ad una riduzione del consumo energetico del 50%. È stato eliminato il sistema di raffreddamento delle pompe ad anello liquido, e i relativi costi di depurazione e raffrescamento dell’acqua. Si sono inoltre ridotti drasticamente i costi di manutenzione, in quanto le pompe a vite a secco necessitano di pochi controlli, in media un solo intervento all’anno, a differenza di pompe lubrificate e pompe ad anello liquido che necessitano di sostituzioni di componenti ad usura e revisioni periodiche. Il controllo e la gestione della centrale del vuoto sono totalmente automatizzati ed integrati col sistema di gestione di Parmacotto, in perfetta sintonia con l’industria 4.0. I livelli di vuoto sono stabili e grazie anche ad un adattamento della tecnologia di processo si sono raggiunti buoni livelli di qualità dei prosciutti. Con una fornitura di vuoto efficiente e affidabile, Parmacotto può ora dedicarsi completamente alla cura e al dettaglio dei suoi prodotti. •
Food &PACKAGING
ZETAutomation... da virtuale a reale, non è mai stato così semplice confezionare con Siemens
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ETAutomation nasce nel 2006 dall’unione di un gruppo di colleghi che per circa 20 anni ha lavorato insieme in una storica azienda bolognese che produceva macchine automatiche incartonatrici. ZETAutomation si è specializzata nel settore di fine linea espandendosi velocemente anche in Europa ed Extra-UE ricavandosi uno spazio di tutto rispetto tra i Competitors più titolati. I settori principali per cui ZETAutomation produce le proprie incartonatrici sono: alimentare (confezioni di pasta, croissant, biscotti), tissue e nonwovens. Caratterizzate da modularità e flessibiltà permettono una progettazione su misura, per soddisfare le esigenze dei clienti. Grazie alla collaborazione con SIEMENS, ZETAutomation ha integrato il controllo di sistemi robotizzati all’interno della macchina: con il software Mechatronic Concept Designer è stato possibile testare interamente nel mondo virtuale il software di gestione dei robot direttamente sul controllore di macchina, ottimizzandone la fluidità e le performance senza impattare sul time to market della macchina. L’utilizzo dei robot ha permesso di aumentare notevolmente la produttività delle linee e di conseguenza di soddisfare le sempre più sfidanti richieste del mercato.
La IO602, cartonatrice per il settore alimentare, è in grado di gestire e confezionare oltre 300 astucci al minuto. La macchina è equipaggiata con un PLC Simatic S7-1500F per la gestione della Safety integrata e i movimenti indipendenti, e con un Simotion D per la gestione dei sistemi robotizzati, in grado di garantire una fluida ottimizzazione del movimento, permettendo di impilare gli astucci senza che venga sollecitato il prodotto che sta all’interno. Inoltre i servo-azionamenti S120 con motori 1FK7 grantiscono una gestione integrata e affidabile delle movimentazioni. Completano l’automazione di macchina la parte elettromeccanica 5 inverter G120C e il pannello HMI Tp1200 Comfort, il tutto interamente fornito da SIEMENS. Un commento di Giuliano Marchesi uno dei fondatori di ZETAutomation: “La motivazione che ci ha spinto ad affidarci ad un Partner come SIEMENS è stata la peculliarità del loro sistema, estremamente versatile, modulare e scalabile, cosa che per noi è di vitale importanza”.
ILIP presenta SlipTray per l’ortofrutta premium
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n packaging in plastica più leggero e sostenibile, accoppiato al cartoncino con una grande capacità di comunicare il prodotto al consumatore. Si chiama SlipTray, ed è il primo cestino ibrido in 100% R-PET e cartoncino all-in-one per prodotti ortofrutticoli premium realizzato da ILIP. L’azienda, attiva a livello europeo nella trasformazione di materie prime plastiche e nella fornitura di soluzioni di imballaggio innovative per il settore ortofrutticolo e alimentare, offre con SlipTray una soluzione in grado di ridurre del 40-45% il peso del cestino in plastica. La robustezza e la funzione d’uso della confezione viene garantita dal fustellato in cartoncino incollato esternamente. In questo modo, inoltre, l’interno in plastica garantisce conservabilità e massima visibilità del prodotto, mentre cartoncino esterno offre maggiori opportunità di comunicazione, grazie alle possibilità della stampa su carta. “SlipTray conferma la nostra capacità di innovazione e di lavorare con i nostri clienti per fornire soluzioni personalizzate e su misura”, spiega Alberto Montanari, Sales Manager Fresh Produce Packaging Italia di ILIP. “Ringraziamo il Consorzio Ciliegia IGP di Vignola per averci dato modo di lanciare in partnership questo packaging, le cui carat-
teristiche sono ideali per il confezionamento di una vasta gamma di frutti premium oltre alle ciliegie”. La nuova soluzione di ILIP ha debuttato a fine maggio con l’inizio della stagione delle ciliegie.
11 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2020
Mazzetti sceglie l’efficienza con EcoStruxure
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a Renato Mazzetti è un’azienda specializzata nella creazione di soluzioni per tutte le fasi e le tipologie di lavorazione del cioccolato, altamente personalizzate, che soddisfano anche le esigenze di efficienza dell’uso delle risorse e di sostenibilità, particolarmente sentite nel settore del Food & Beverage. Ne è un esempio la nuova macchina dosatrice per il dosaggio del cioccolato, realizzata interamente con tecnologie dell’offerta PacDrive3, l’architettura di automazione Schneider Electric dedicata al mondo del confezionamento ed automazione dei processi di produzione. La macchina consente di realizzare con estrema flessibilità e rapidità cambi di ricetta grazie a una realizzazione di tipo modulare che riduce tempi e necessità di intervento (e di fermo). La sua presentazione al pubblico è prevista a interpack 2021. Si adottano soluzioni di motion LMC216, motorizzazioni ad alta efficienza energetica (brushless) SH3, servo azionamento della gamma Lexium 52 e un HMI Harmony GTU; inoltre, Harmony IIoT Box consente di sfruttare il potenziale della connettività, raccogliendo i dati dalla macchina e rendendoli disponibili alle numerose applicazioni digitali, chiamate Advisor, che Schneider Electric rende disponibili, in locale o su cloud sicuro, come strumenti per supportare le attività di manutenzione, oppure per rinnovare le attività di Service delle macchine, garantendo ai propri clienti OEM di introdurre valori differenzianti nelle loro macchine. In questo caso, in particolare, Mazzetti si serve della app Industrial Device Pocket Service per il commissioning e la manutenzione, con importanti vantaggi in termini di tempestività di rilevazione dei problemi e ottenendo capacità di diagnosi da remoto, che riducono gli interventi di assistenza sul campo. Altra applicazione che si basa sul digitale è EcoStruxure Augmented Operator Advisor, una app destinata all’operatore di macchina o all’operatore in carico della manutenzione, che possono usare la realtà aumentata per potenziare le capacità e di interazione con la macchina stessa, consentendo di rendere disponibili vari tipi di informazioni, tra cui variabili in tempo reale, schemi, manuali, procedure operative o manutentive guidate e sopporto “live” di un esperto remoto. La sostenibilità della macchina in tutto il ciclo di vita – certificata dall’etichetta “Green Premium” che contraddistingue i componenti Schneider Electric che rispettano le normative in materia ambientale, hanno elevata riciclabilità a fine vita e circolarità – fa bene al Pianeta e anche al business. Infatti, la soluzione di automazione realizzata si caratterizza per un’elevata efficienza energetica complessiva consentendo una riduzione di circa il 40% della componente energia che contribuisce in modo significativo alla riduzione dei costi legati alla produzione.
VOG packaging in carta erba per le mele bio
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n questo periodo, da quando è iniziata l’emergenza Covid-19 la domanda di prodotti confezionati è aumentata per tutti gli operatori della filiera ortofrutticola e il biologico non fa eccezione. Per rispondere a questa esigenza senza rinunciare ad un imballo ecologico, arrivano sul mercato due packaging innovativi sviluppati da Biosüdtirol, la cooperativa bio del consorzio melicolo VOG, in Alto Adige - Südtirol. Il primo è un vassoio da 4 mele totalmente green, composto al 40% da erba essiccata e per la parte restante da carta da macero o da fibre fresche di legno. Per ogni tonnellata di “carta erba” si risparmiano circa 6.000 litri d’acqua e, al contempo, il consumo di energia elettrica e le emissioni di anidride carbonica risultano nettamente inferiori rispetto al trattamento chimico del legno. “I foodtainer non necessitano del film estensibile in plastica, poiché realizzati al 100% in cartone”, commenta Werner Castiglioni, Direttore della Cooperativa Biosüdtirol. “Sigillano la confezione e proteggono i frutti, ma grazie al nuovo layout permettono anche di mostrare il prodotto, a vantaggio del consumatore che deve effettuare una scelta”. “La richiesta del mercato per questo packaging green è alta”, afferma Walter Pardatscher, Direttore Generale del Consorzio VOG. “La scelta del prodotto confezionato rispetto allo sfuso presenta alcuni vantaggi: riduce ammaccature e quindi perdita di valore del prodotto, sia durante il trasporto che sul punto vendita. Questo si traduce nella riduzione del food waste, aspetto non secondario quando si prende in considerazione il tema della sostenibilità, che non va sottovalutato anche in un periodo di emergenza sanitaria come questo. Permette di comunicare meglio origine e qualità del prodotto, e produce sul consumatore la sensazione rassicurante di una maggiore igienicità, altro motivo per il quale crescono le vendite di prodotto confezionato. Non dimentichiamo infine la praticità: in un periodo nel quale gli assembramenti sono vietati, agevolare la velocità di acquisto è diventato un fattore non trascurabile”. Ancora più innovativi i sacchetti trasparenti al 100% compostabili. Certificati e totalmente ogm free, sono realizzati in canna di zucchero, olio di cardo e olio di semi di girasole. Rispondono a tutti i requisiti europei per essere compostati a casa e si decompongono entro 180 giorni. Anche questi sacchetti biodegradabili, che possono contenere da 750 g a un chilo di mele, saranno introdotti sul mercato da Biosüdtirol, all’avanguardia nella ricerca di soluzioni ecologiche.
12 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2020
Food &PACKAGING
ICSS a sostegno della filiera alimentare
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ono giorni difficili in cui ognuno cerca di fare la sua parte, anche ICSS di Gropello Cairoli, un’azienda storica della Lomellina che da oltre 50 anni è specializzata nella produzione di imballaggi. “In ICSS stiamo cercando di dare il massimo e forse di più, come tutti d’altronde”, ha raccontato Paolo Garbagna, Amministratore Delegato ICSS e Presidente Eumeps. “In realtà non ci siamo mai fermati, grazie al codice ATECO che ci permette di lavorare. Abbiamo certo dovuto riorganizzare spazi e tempi di lavoro per assicurare l’adeguata protezione ai lavoratori, ma abbiamo anche voluto fare una riflessione per capire come potevamo operativamente dare una mano concreta. La strada migliore ci è sembrata di mettere a disposizione il nostro know-how, quello che sappiamo fare meglio. Le nostre cassette in EPS sono perfette per il trasporto e la conservazione degli alimenti e delle bevande. Ci è quindi sembrato naturale orientare la nostra produzione verso questo settore per far sì che le aziende produttrici e i distributori fossero in grado di rifornire i punti vendita con prodotti freschi per non lasciare gli italiani in difficoltà”. Per agevolare i clienti, ICSS ha anche messo a punto una politica commerciale personalizzata che tenga conto delle esigenze di ciascuno in particolare per chi opera nel settore alimentare. Le cassette sono disponibili a prezzi agevolati con la possibilità di
ordinarle direttamente online. Dopo un periodo in cui le plastiche in generale sono state demonizzate, l’emergenza Coronavirus ci ha portati a riscoprire e rivalutare questi materiali. Le cassette e i contenitori in EPS si sono rivelati preziosi in questo periodo proprio per le loro caratteristiche fisiche e chimiche: l’EPS infatti è leggero ma molto resistente agli urti, igienico perché impermeabile a muffe e batteri e quindi adatto alla conservazione degli alimenti mantenendo inalterate e più a lungo le proprietà organolettiche. E non dimentichiamo che è riciclabile al 100%. La crisi del Coronavirus ha ridimensionato ogni polemica, dimostrando che la plastica è una risorsa indispensabile e l’EPS si è rivelato un materiale ideale. Domani, una volta lasciata alle spalle l’emergenza, bisognerà rimboccarsi le maniche in Italia ma anche nel resto dell’Europa. Che sia forse l’occasione per lavorare uniti per realizzare finalmente quel modello di economia circolare che da tempo auspichiamo ma che non è ancora di fatto riuscito a decollare? Paolo Garbagna se lo augura e come Presidente EUMEPS (Associazione europea dell’industria dell’EPS) vede aprirsi delle nuove opportunità per collaborare con la direzione generale della Commissione europea per il mercato interno, industria, imprenditoria e PMI (DG Grow) per pianificare come arrivare al target dei dieci milioni di plastica riciclata in Europa nei prossimi cinque anni.
GDO
protagonista del mercato
Dall’inizio dell’emergenza Covid-19 la GDO è stata la protagonista del mercato e la prima alleata dei consumatori obbligati a confrontarsi con limitazioni e nuove abitudini: nel periodo 17 febbraio-3 maggio le vendite, a parità di negozi, hanno registrato un +4,2%. Un incremento che, su base geografica, ha rilevato per il Nord Est +7,4%, per il Sud +5,2%, seguiti dal Nord Ovest con +3,5% e Centro con +1,8%.
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a GDO ha dimostrato in questi mesi una forte capacità di reazione, rispondendo in maniera puntuale alle nuove esigenze dei consumatori: dalla composizione del “carrello” ora caratterizzato prevalentemente da prodotti da dispensa, ingredienti basici e prodotti igienico sanitari al crescente utilizzo delle modalità online per fare gli acquisti, con consegna a domicilio o in punto vendita. Emblematica la performance del canale eCommerce nello stesso periodo, per i prodotti di largo consumo che ha registrato una crescita a tre cifre: +144,6%, con un picco nella quarta settimana di aprile superiore al 300%. A spingere l’eCommerce la digitalizzazione degli acquisti da parte di una larga parte di consumatori alle prese con le limitazioni nella mobilità.
Il nuovo carrello L’emergenza sanitaria di questi mesi ha inciso significativamente anche nella composizione del carrello; Nielsen ha identificato tre macro effetti: “stock”, “prevenzione e salute” e “resto a casa”. L’effetto “stock” è stato generato dall’esigenza del consumatore di riempire la dispensa con prodotti di uso quotidiano, alimentari e non; in ordine di grandezza rispetto al fatturato generato comprende: le conserve animali (+22,8%), le conserve rosse (+38,9%), la pasta (+21,7%), il caffè macinato (+17,3%), i biscotti (+12,5%), il riso (+30,2%), l’olio di semi (+27,3%), le confetture/marmellate (+22,1%) e l’olio extra vergine di oliva (+9,1%). Per il non
food i prodotti a maggior crescita sono risultati: la carta casa (+27,5%), la carta igienica (+11,9%), gli avvolgenti alimentari (+41,4%) e i detergenti lavastoviglie (+24,5%). Il trend “prevenzione e salute” ha evidenziato, in ordine grandezza rispetto al fatturato generato: i detergenti superfici (+43,6%), i guanti (+128,3%), il sapone per mani solido e liquido (+57,5%), la candeggina (+49,5%), l’alcol denaturato (+154,0%) e le salviettine (+82,5%). Il trend “resto a casa”, determinato dalle nuove abitudini ed esigenze del consumatore – ritornato attivo in cucina e disposto a concedersi qualche extra comfort food – ha registrato (sempre rispetto al fatturato generato, in ordine di grandezza) significative percentuali di crescita per: le farine (+121,5%), le uova di gallina (+36,2%), gli ingredienti per pasticceria (+77,8%), il burro (+44,1%), il mascarpone (+65,9%), il lievito di birra (+106,1%). Significativo anche il trend dei comfort food guidato da: creme spalmabili dolci (+39,1%), gelati (+22,1%), pasticceria (+24,6%), miele (+41,1%), patatine (+15,9%) e per il beverage vino (+11,0%), birre alcoliche (+12,8%) e aperitivi alcolici (+14,4%). [Fonte: Nielsen, Market*Track, Iper+Super+Liberi Servizi+Discount+Specialisti Drug. Vendite a valore per categoria nel periodo cumulato delle settimane 8 – 18 del 2020 vs. lo stesso periodo del 2019.] Fra le bevande merita un approfondimento il vino, che nel canale GDO sta registrando, da inizio anno, importanti crescite (sia a volume che a valore). Nel periodo Covid19, si è registrata una significativa accelerazione, in particolare per i vini MDD che sono cresciuti più rapidamente del mercato: +10,7% il trend in volume da inizio anno e +17,4% durante il periodo dell’emergenza. Le scelte di acquisto dei consumatori favoriscono i vini italiani e certificati. Le prime due categorie in termini di crescita risultano infatti essere il “Vino DOC/DOCG italiano” e il “Vino IGP (IGT) Italiano” (rispettivamente +8,7% e +8,2% l’incremento delle vendite in volume durante il Covid-19). [Fonte: IRI]
Appuntamento a MARCA L’edizione 2021 di MARCAbyBolognaFiere, l’evento di riferimento per la Marca del Distributore in programma il 13 e il 14 gennaio, sarà la prima occasione in cui gli attori del mercato potranno confrontarsi per analizzare la capacità di reazione e le strategie messe in atto per far fronte all’imprevedibile scenario che la pandemia Covid-19 ha imposto al Paese e al mondo nel 2020. •
14 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2020
Fatti &TENDENZE
IMBALLAGGI FLESSIBILI
uno scenario che cambia gli equilibri Grande soddisfazione di GIFLEX per il primo evento di aggiornamento economico completamente digitale, che si è svolto il 6 maggio scorso in forma di webinar aperto agli Associati Trasformatori. Oltre all’intervento del Presidente Michele Guala, l’evento telematico ha ospitato le presentazioni di due esperti sugli scenari economici contemporanei.
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el suo discorso di apertura il Dott. Michele Guala ha rimarcato l’importanza delle azioni intraprese a livello associativo da GIFLEX e Assografici per assistere le aziende in questo periodo di crisi sanitaria e forte incertezza economica. Azioni che è stato in parte possibile estendere anche a livello europeo grazie alla preziosa collaborazione con FPE – Flexible Packaging Europe. Il Presidente ha esposto le prime considerazioni sugli andamenti del settore. In marzo si è rilevata una crescita importante dei fatturati, anche grazie alla corsa sfrenata dei consumatori all’acquisto di generi alimentari. Crescita tuttavia che non corrisponde a quella dei volumi prodotti a causa dei molti fenomeni di destocking. In aprile, invece, sono rientrati nella normalità gli ordinativi di prodotti da parte dei clienti, ma sono comparsi i primi problemi legati all’aumento dei prezzi delle materie prime e all’allungamento dei tempi di consegna. Segnalata anche una forte preoccupazione per tutta la produzione legata al canale Ho-Re-Ca e per i problemi di reperimento dei DPI.
Lo scenario economico mondiale A seguire la Dott.ssa Alessandra Benedini, Senior Specialist di Prometeia, è intervenuta per illustrare l’andamento economico del settore del packaging flessibile, commentando i dati dell’indagine statistica condotta presso i soci GIFLEX. Secondo i dati di Prometeia, il panorama preCOVID presentava un +1,1% di fatturato rispetto al 2018 (di cui il 55% realizzato oltre frontiera) per un giro d’affari vicino ai 2.5 miliardi di euro, un comparto del Food dinamico (+1,5%) trainato dal mercato interno (+3,7% in Italia) e un aumento degli investimenti, accompagnato da un’accelerazione nel processo di digitalizzazione e da una crescita dell’occupazione. Tutti scenari che ci si aspetta profondamente mutati dopo la scossa del COVID-19. Alessandra Benedini ha sottolineato le parole chiave di questa crisi: nuova, esogena, globale, ma anche asincrona e asimmetrica. Quello del Coronavirus infatti è uno scenario mai prima verificatosi, che si riflette profondamente sugli equilibri economici, ma scaturisce da una situazione di crisi sanitaria. Uno scenario mondiale in cui né i Paesi né i diversi settori economici sono colpiti allo stesso modo
e allo stesso tempo. Per quanto riguarda il nostro Paese, ogni settimana di chiusura è costata lo 0,8% del PIL: una caduta ancora più intensa di quella del 2009, seguita da una ripresa non sufficiente per recuperare in tempi brevi. Il lockdown ha mutato notevolmente i comportamenti d’acquisto ed è molto probabile che alcune delle tendenze instauratesi permarranno anche in futuro. Si registrano dati mai visti prima: -85% degli spostamenti in auto e -90% di quelli sui mezzi pubblici, una diffusione dell’e-commerce arrivata al 34,8%. Per l’industria si attendono perdite prossime al 14% e anche le prospettive per i livelli di attività dei settori più legati al flessibile non sono troppo promettenti. Le previsioni sul 2020 presentano una tenuta della Farmaceutica (+3,9%), ma una caduta nell’Alimentare e Bevande (-4,6%) legata soprattutto al crollo previsto per il settore Ho.Re.Ca (-26,7%). Tutti i principali microsettori alimentari risultano in flessione e la dinamica positiva dei consumi quest’anno non sarà sufficiente ad arginare il crollo della domanda B2B e dell’export. In conclusione del webinar è intervenuto anche il Dott. Fadi Hassan, Ricercatore Associato della London School of Economics e Senior Economist della Banca d’Italia, per inscrivere l’andamento economico settoriale all’interno degli scenari macroeconomici in azione. La crisi COVID-19 sta agendo sempre più a livello globale: si registra un -3% sulla crescita economica mondiale, sbilanciata soprattutto verso le economie avanzate (-6,1%, contro il -1% dei paesi in via di sviluppo).
Imparare a trarre vantaggio Si riscontra, in particolare, come l’evento Coronavirus si sia innestato dopo un anno già piuttosto difficile e in un orizzonte in cui molti fattori erano già in azione. La crisi COVID-19, secondo Hassan, andrà quindi probabilmente a modificare gli equilibri globali accelerando ed esacerbando tendenze preesistenti come lo scontro economico USA-Cina, l’aumento di meccanismi di protezionismo e l’accrescere delle difficoltà derivanti dal blocco operativo della Corte d’Appello della WTO. Tuttavia, non tutto il male potrebbe venire per nuocere. La crisi non colpirà tutti allo stesso modo e alcuni Paesi potrebbero trarre particolare vantaggio nel rivalutare alcune catene produttive che hanno acquisito valore in questa nuova situazione economica e geopolitica. Inoltre, con forte probabilità le aziende modificheranno profondamente le loro strategie di risk management, mettendo al centro un nuovo modo di pensare che privilegi la resilienza e l’efficienza della filiera produttiva. Un’occasione quindi di crescita e miglioramento in cui non verrà più ignorata l’eventualità che accadano fenomeni statisticamente poco probabili, ma estremamente dannosi e complessi come pandemie e disastri naturali. In concomitanza all’evento, è stata purtroppo annunciata anche la temporanea sospensione del prossimo Congresso d’Autunno GIFLEX, l’eventuale annullamento verrà prossimamente confermato una volta chiarite le evoluzioni della crisi sanitaria e le disposizioni nazionali in materia di eventi. •
Comieco rinnova l’Allegato Tecnico Carta dell’accordo Anci-Conai
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a raccolta differenziata e il riciclo degli imballaggi rappresentano un servizio essenziale per la comunità, a maggior ragione in un periodo di emergenza sanitaria come quello attuale. In questo contesto, dopo il raggiungimento dell’Accordo Anci-Conai, che regolamenta il quadro generale relativo alla gestione dei rifiuti da imballaggio, Comieco, Anci e Conai hanno sottoscritto il nuovo Allegato Tecnico Carta, l’accordo che disciplina i rapporti, anche economici, tra Comieco e i Comuni in convenzione per la gestione dei rifiuti di imballaggio cellulosico. Comieco è il primo tra i Consorzi a sottoscrivere il nuovo Allegato tecnico (in vigore dal 1° maggio e valido per i prossimi 5 anni) che prevede importanti novità per rendere la raccolta differenziata di
carta e cartone sempre più efficiente, adeguando il contributo economico per i Comuni con l’80% dei costi, in linea con le nuove direttive Europee, assicurando l’avvio a riciclo su tutto il territorio nazionale: - Aumento dei corrispettivi economici riconosciuti ai Comuni in convenzione: il contributo per l’imballaggio in carta e cartone (raccolta selettiva) passerà da subito da 98,91 €/t a 115 €/t, per aumentare progressivamente fino a raggiungere i 128 euro a tonnellata. - Aumento della percentuale di imballaggio cellulosico riconosciuta nel circuito della raccolta domestica (congiunta): dal 35% al 40% per poi arrivare al 44% a regime con conseguente aumento del corrispettivo che per il 2020 passa da 34,62 euro/t a 46 euro/t. Si tratta di un segnale importante che recepisce il cambiamento nelle abitudini degli italiani che da una parte consumano meno carta grafica e dall’altra ricorrono sempre più a forme di acquisto online. - Confermata la garanzia di ritiro volontario della
Coripet, siglato accordo con Anci
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componente di carta grafica non imballaggio: prevista una remunerazione che varia in funzione delle quotazioni della carta da macero sul mercato ma sconta gli eventuali costi di lavorazione a valle. Resta quindi confermato l’impegno al ritiro anche del materiale cellulosico non imballaggio (le cosiddette Frazioni Merceologiche Similari). - Incremento significativo delle verifiche merceologiche, in modo da garantire una maggiore qualità del materiale avviato a riciclo e, di conseguenza, una ancora maggiore efficienza complessiva della filiera volta a stimolare un miglioramento della qualità in fase di raccolta e a supportare un corretto comportamento del cittadino. - Rafforzamento del sistema di tracciabilità della carta e del cartone raccolti per Comune per identificare l’origine del macero avviato a riciclo. - Introduzione di specifiche regole per la presa in carico della raccolta imballaggi effettuata sulle superfici private.
La trasformazione del PVC in Italia
oripetv ha siglato un accordo con Anci per accedere alla raccolta differenziata dei contenitori in PET per liquidi effettuata dai Comuni o loro delegati. L’intesa raggiunta, auspicata da più parti, rappresenta un passo significativo verso la piena apertura del mercato di settore. L’accordo si inserisce nel solco tracciato dal Ministero dell’ambiente nel 2018 con il decreto di autorizzazione n.58 del 24 aprile e nel 2020 con la proroga del riconoscimento, con l’obiettivo di garantire maggiori risultati nella raccolta e nel riciclo del PET sull’intero territorio nazionale anche alla luce delle più recenti normative europee (cfr. in particolare la c.d. direttiva SUP – single use plastics n. 904/2019). L’accordo ponte stipulato ha una durata di dodici mesi in vista del successivo accordo a regime tra le parti. Queste hanno stabilito di dare attuazione all’accordo attraverso la sottoscrizione, su tutto il territorio nazionale, di singole convenzioni locali (con gli enti di Governo del servizio rifiuti, con i Comuni o con enti da essi delegati) per la raccolta differenziata del PET di competenza Coripet in proporzione all’immesso a consumo dei produttori consorziati. Accanto al sistema pubblico di raccolta differenziata, il PET potrà essere intercettato e riciclato anche mediante l’installazione di eco compattatori, funzionali al bottle to bottle. Due le modalità previste nel documento sottoscritto: i Comuni e gli enti ad essi collegati potranno acquistare e gestire autonomamente il macchinario e la raccolta del PET sino al conferimento al consorzio, oppure sarà compito di Coripet provvedere all’intero ciclo di conduzione dell’eco compattatore, dall’acquisto sino alla sua gestione, compresa la logistica, per finire con il riciclo del PET negli impianti di ricezione. Evidenti i vantaggi della collaborazione Coripet-Anci per i Comuni: un corrispettivo economico per i maggiori oneri da raccolta differenziata più alto di 6 euro la tonnellata; i corrispettivi dovuti saranno liquidati a 30 giorni non a 90; trasparenza e semplificazioni operative.
L’
insorgere dell’emergenza Coronavirus in Italia e nel mondo ha drasticamente stravolto le prospettive dell’intero comparto industriale, compreso il settore delle materie plastiche. In Italia, nonostante la ‘Fabbricazione di articoli in materie plastiche’ sia stata inserita nell’elenco delle filiere essenziali, numerosi operatori sono stati chiusi per decreto nel corso degli ultimi mesi. Per il comparto del PVC, i dati della tradizionale indagine sul consumo di PVC in Italia nel 2019, realizzata da Plastic Consult per conto di PVC Forum Italia e presentati il 7 maggio scorso nel corso del secondo webinar della PVC Academy, evidenziano in primo luogo la sostanziale equivalenza dei consumi tra volumi di PVC rigido e PVC plastificato, per un totale di 635.000 tonnellate di PVC trasformate in Italia, valore leggermente inferiore all’anno precedente. La suddivisione del consumo di PVC per tipo e settore applicativo fotografata nel 2019 riflette sostanzialmente la ripartizione registrata negli ultimi anni. Sempre sulla base dei dati presentati da Plastic Consult, le previsioni 2020 risentono purtroppo degli effetti dell’emergenza Coronavirus che ha duramente colpito anche il mercato del PVC e fanno presagire condizioni incerte e difficili anche per i prossimi mesi. Ad oggi, a livello di PVC rigido si registrano difficoltà trasversali su tutte le principali applicazioni. Solo il compound ha evidenziato un andamento meno negativo, quanto meno nel primo trimestre. Anche a di livello di PVC plastificato vi sono state performance negative nel primo trimestre, ma con applicazioni medicali (da resina e compound) e imballaggi alimentari in decisa controtendenza. A fronte di condizioni di mercato così impegnative, è però realistico pensare ad una ripresa potenzialmente molto positiva della produzione di applicazioni in PVC, qualora le risorse impegnate nel fronteggiare l’emergenza Coronavirus portassero ad un’incentivazione degli investimenti in edilizia e infrastrutture e allo sblocco dei cantieri già finanziati. Soprattutto se tali interventi fossero accompagnati da una corrispondente semplificazione burocratica e normativa in materia. Nuove opportunità potrebbero inoltre derivare da una gestione costruttiva della crisi, magari sfruttando potenziali sinergie o collaborazioni tra imprese, a tutti i livelli. Ad esempio attraverso ricerca e innovazione per proporre nuove soluzioni ad una società in cambiamento, creando o re-inventando nuove applicazioni industriali in PVC.
16 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2020
Coating your success
Etichette compostabili Per un packaging completamente compostabile Gli imballi diventano completamente compostabili grazie alle etichette prodotte con il materiale HERMA
Etichette prodotte con materiale HERMA, certificato secondo la normativa EN 13432
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Pet food un mercato chiave per il packaging Per il mercato globali degli imballaggi per il pet food si prevede una crescita da 10,2 miliardi di dollari nel 2020 a 12,5 miliardi di dollari entro il 2025, con un CAGR del 4,2% dal 2020 al 2025. Anche in questo settore, il packaging rappresenta un elemento chiave per catturare l’attenzione di un numero sempre maggiore di consumatori.
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econdo le previsioni di un’indagine di Marketsandmarkets, si prevede che il Nord America guiderà, in termini di valore, il mercato globale degli imballaggi per il pet food dal 2020 al 2025 grazie alla forte domanda di Paesi come gli Stati Uniti e il Messico. La crescita generale di questo mercato è attribuita a fattori chiave quali l’aumento dell’affetto, e di conseguenza delle adozioni, per gli animali domestici, l’alto livello di reddito dei proprietari, il cambiamento degli stili di vita, la richiesta di semplicità e praticitàdegli imballaggi e la crescente tendenza all’umanizzazione degli animali domestici.Le aziende fanno affidamento su importanti strategie pubblicitarie per conquistare il mercato. Tuttavia, l’unicità e l’innovazione nel packaging sono gli elementi chiave per attirare l’attenzione dei consumatori. Secondo le previsioni,il comparto delle busteper il pet food crescerà con il maggiore tasso composto di crescita annualedal 2020 al 2025 sia in termini di valore che di volume. Per quanto riguarda la tipologia di alimenti, si prevede l’affermazione del segmento dei prodotti secchi come il più grande nel mercato dell’imballaggio per il pet food. Gli alimenti secchi sono più semplici da maneggiare rispetto ai cibi umidi, e hanno un odore meno forte. La natura resistente, leggera, economica e versatile degli imballaggi in plastica rende questo materiale il più diffuso nel mercato del packaging per il pet food. Questo segmento crescerà con il CAGR più elevato durante il periodo di previsione. Il cibo per gatti, infine, sarà il set-
tore che vivrà la crescita maggiore all’interno del mercato degli imballaggi per il pet food, in termini di valore e di volume. Il segmento del cibo per cani, invece, rimarrà il più ampio per tutto il periodo di previsione, dal 2020 al 2025.
Un mercato sempre più premium Il packaging gioca un ruolo chiave nella crescita del settore del pet food, in particolare per i prodotti premium. L’imballaggio consente ai produttori di distinguersi agli occhi dei proprietari di cani e gatti che desiderano opzioni sostenibili, diete personalizzate per animali domestici e ingredienti che attirano l’attenzione persino degli umani. I consumatori hanno dimostrato di essere disposti a spendere di più per imballaggi sostenibili e pratici, ad esempio con zip salva-freschezza. Packaging flessibile e contenitori più leggeri con funzioni di protezione premium e stampa HD aiutano i produttori a conquistare questo mercato in forte espansione e cavalcare i trend come gli stuzzichini umidi, alimenti ad alto contenuto di proteine e integratori di CBD. Con la crescita della sicurezza alimentare in ambito pet food, l’imballaggio comunica sempre di Mercato Pet food packaging per regione (MLD dollari) 12.5 10.2
2018
2019 2020-e 2021 2022 2023 2024 2025-p
■ Nord America ■ Europa ■ Asia Pacifico ■ Middle East & Afric ■ South America e - Estimated, p - Projected
18 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2020
Packaging PET FOOD più il concetto di trasparenza, mostrando il cibo attraverso le finestre ed evidenziando gli ingredienti naturali. Le persone assegnano sempre più spesso caratteristiche umane agli animali e ciò ha avuto un ruolo importante nel mercato del pet food e del relativo packaging. La crescita e lo sviluppo del pet food di categoria premium ne è una diretta conseguenza, innescando importanti cambiamenti nel settore. I proprietari prendono molto sul serio il benessere dei loro animali domestici e ciò significa che i consumatori sono disposti a investire di più nel cibo. Man mano che cresce la loro consapevolezza, i brand offrono sempre più ingredienti freschi e di qualità superiore. Molti padroni amano partecipare alla preparazione dei pasti del proprio animale domestico, così come preferiscono servire ai propri familiari piatti fatti in casa piuttosto che cibi pronti. Per questo, si è registrato un incremento delle soluzioni di imballaggio per prodotti ad alto contenuto proteico, le opzioni refrigerate e congelate, nonché i “condimenti” per crocchette secche. Man mano che gli ingredienti migliorano, l’imballaggio deve adattarsi. Ad esempio, durata, umidità, grasso, aroma e densità sono tutti fattori critici nella progettazione della struttura del materiale di imballaggio. Oltre al materiale, anche il formato è un elemento chiave di differenziazione. Distribuzione, vendita al dettaglio, trasportabilità, erogazione e richiusura sono fattori importanti che contribuiscono alla progettazione del formato di imballaggio. Ad esempio, laddove i sacchetti in tessuto non tessuto funzionano bene per grandi confezioni di crocchette secche, un sacchetto richiudibile con quad-seal è più appropriato per un prodotto premium esposto su uno scaffale del negozio. L’innovazione è la chiave per i brand owner e i consumatori che sono più esigenti che mai. Le richieste sono sempre più varie, dai materiali che scorrono più velocemente sui macchinari di riempimento alle opzioni che offrono maggiore praticità, riciclabili e sostenibili. Man mano che l’industria del pet food continua a crescere, anche le esigenze delle aziende del settore dell’imballaggio offrono soluzioni differenziate e funzionali.
Un sondaggio condotto da Mondi mostra quanto siano importanti le opzioni sostenibili. La società ha collaborato con Dow Chemical nel 2019 per studiare le tendenze e i comportamenti di acquisto di alimenti premium per animali domestici. Circa il 75% degli intervistati “si sente più attratto da un marchio con un packaging sostenibile”. Nell’arena competitiva del mercato del pet food, i brand sono alla ricerca di soluzioni che integrino i loro valori aziendali, come la sostenibilità. I brand sono anche alla ricerca di imballaggi che mantengano la loro funzionalità e attrattiva per i consumatori in un ambiente esigente e che consentano un lavoro efficiente durante il processo di riempimento e spedizione.•
Cosa vogliono i brand? Con una tale varietà di alimenti per animali domestici sugli scaffali, i brand owner stanno cercando di differenziarsi con colori più brillanti, grafiche di fascia alta e una gamma di soluzioni richiudibili. Che si tratti di formati come buste e sacchetti quad-seal, grafiche particolari o finiture e tecniche di stampa uniche, i brand sono alla ricerca di quel tocco creativo sugli scaffali.
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La tecnologia di Cama
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per il migliore amico dell’uomo
e persone sono molto selettive nella scelta degli alimenti per i propri animali domestici e i produttori di pet food sono altrettanto selettivi riguardo ai macchinari per l’imballaggio che scelgono. Le aziende di pet food si concentrano sulle esigenze di imballaggio dei loro consumatori, si affidano alle tecnologie più recenti e alle attrezzature più avanzate disponibili sul mercato, sia nell’ambito del cibo secco che umido. Cama offre soluzioni di qualità e su misura per entrambi i settori e per qualsiasi tipo di confezione primaria. Ecco perché Cama si è affermata come un fornitore di riferimento in questo importante mercato, basandosi sul suo già ampio portfolio di installazioni esistenti. La linea IF318 appartiene alla Break-Through Generation (BTG) di Cama e offre la massima flessibilità con le massime prestazioni. Questa soluzione è stata appositamente progettata per uno dei più grandi produttori di pet food in Europa per confezionare 600 vassoi in alluminio (ALU-tray) da 300 g al minuto. I prodotti arrivano in quattro corsie e sono confezionati in vassoi di cartone con o senza coperchio per soddisfare le elevate esigenze dei clienti a marchio del distributore. Gli ALU-tray sono conteggiati in ciascuna delle due unità di carico su due corsie da un sistema a stella. I vassoi vengono quindi raccolti in un trasportatore a tasche multiple e caricati nelle scatole da una speciale testa
di presa del tipo a pinza, che garantisce una marcatura zero defect dei pacchi. La testa di presa robotizzata è dotata di uno speciale sistema di rilevamento che consente l’espulsione automatica dall’unità di carico di scatole con prodotti mancanti. La linea permette di confezionare scatole di diverse dimensioni e fino a 10 formati, oltre a essere in grado di gestire formati multi-gusto. A seconda delle esigenze di produzione, un altro importante vantaggio offerto da questa linea è la possibilità di incollare 2 o 3 vassoi di cartone di gusti diversi, applicando un unico coperchio comune. La copertura viene eseguita da una testa robotizzata a due assi. A seconda delle specifiche del cliente, le scatole possono essere consegnate a una macchina wraparound modello FW per imballare i prodotti in una confezione wrap-around o in espositori da due pezzi, per un perfetto packaging shelf-ready.
FlexiBag il packaging riciclabile di Mondi
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l produttore tedesco di cibo per animali Mera Tiernahrung GmbH ha collaborato con Mondi per espandere la sua linea di prodotti e includere un nuovo tipo di cibo per cani con crocchette semi-umide. Mera si è resa conto che questo tipo di prodotto necessitava di una confezione su misura per mantenere i pezzetti masticabili freschi e umidi fino alla scadenza del prodotto e che fosse al contempo sostenibile nel design. Con l’approccio di Mondi EcoSolutions incentrato sul cliente, che aiuta a trovare il modo più efficace e sostenibile per proteggere i prodotti, l’azienda ha consigliato a Mera una confezione che soddisfacesse gli aspetti pratici della conservazione di cibo, senza però cedere a compromessi sulla sostenibilità. “Il sacco riciclabile FlexiBag di Mondi è un prodotto mono-materiale, a base di polietilene, dotato di una barriera e completamente riciclabile. Il sacco da 12,5 kg è il più grande di questo tipo ad adottare la confezione riciclabile nel settore del cibo per animali”, afferma Fitore Loshaj, direttore regionale vendite DACH per Mondi Consumer Flexibles. Questo modello di sacco ha una sigillatura stretta, in grado di assicurare freschezza a lungo termine e di proteggere perfettamente il cibo per animali all’interno, ed è dotato di una valvola che lascia fuoriuscire l’aria durante la palettizzazione del sacco. Poiché richiudibile, è di facile utilizzo per il consumatore, e la sua accattivante rifinitura esterna in vernice opaca fa risaltare questa confezione rispetto a tutte le altre sugli scaffali di un punto vendita. Cyclos-HTP Gmbh, istituto indipendente preposto alla riciclabilità e ai prodotti responsabili, ha testato e certificato il materiale della FlexiBag, riconoscendone un grado di riciclabilità del 95% nelle aree dove sono in funzione ed attive le infrastrutture atte a tale scopo. “L’adozione della FlexiBag riciclabile ha aperto per Mera la via verso una maggiore sostenibilità. La sostenibilità è una delle nostre priorità maggiori e collaborare con Mondi per rendere le nostre confezioni migliori per l’ambiente ci ha aiutato a raggiungere i nostri obiettivi. Mera è la prima azienda del settore del pet food ad essere certificata dal TÜV Rheinland in base allo standard ZNU di gestione sostenibile”, ha affermato il direttore esecutivo di Mera, Felix Vos.
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Packaging PET FOOD
Blockbag di Goglio
una soluzione mirata
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lockbag, un packaging di qualità superiore che integra l’appeal di un sacchetto a fondo piatto al confezionamento automatico con linee dedicate che partono da bobina. Caratterizzata da un fondo piatto e dall’aggiunta di saldature inferiori che la distinguono sullo scaffale dalle altre tipologie di sacchetti e conferiscono una maggiore stabilità anche durante il consumo, questa confezione permette una comunicazione on pack mirata, che sfrutta tutti e quattro i lati grazie alle saldature verticali e all’assenza della saldatura centrale posteriore. Questo packaging è disponibile anche in materiale 100% riciclabile ed è ideale per il confezionamento di diversi prodotti, tra cui il pet food, il caffè macinato e in grani, cialde o capsule, la frutta secca e il cioccolato. La G21 Blockbag è una linea di confezionamento verticale compatta e versatile, dotata di vari sistemi di dosatura che consentono il confezionamento di un’ampia gamma di prodotti. La linea si distingue per alcune caratteristiche di flessibilità e semplicità d’uso: è compatibile con un’ampia gamma di materiali tradizionali a cui si aggiungono i materiali di nuova generazione riciclabili e compostabili. La stazione di applicazione della valvola di degasazione Goglio è infatti completamente integrata nel giro carta. La macchina è inoltre dotata di avanzati sistemi di automazione e di controllo che la rendono un esempio perfetto di applicazione dei paradigmi di Industry 4.0. Munita di Controllore e Logica Programmabile (PLC), permette l’interconnessione tra i vari componenti della linea e la connessione ad un sistema di monitoraggio (MES | Goglio Cloud), in grado di raccogliere un numero infinito di parametri analogico/ digitali e dati che possono essere usati per implementare una manutenzione di tipo predittivo.
FOCUS
La sicurezza della filiera ai tempi del coronavirus L’imballaggio sta giocando un ruolo fondamentale nella fornitura di alimenti, medicinali e DPI durante l’emergenza sanitaria. Oggi più che mai, la sua funzione più importante – la protezione del prodotto – sta venendo alla ribalta. Senza un packaging adeguato, infatti, le forniture essenziali non potrebbero raggiungere in modo sicuro i consumatori e i pazienti.
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prodotti confezionati devono essere protetti dai condizionamenti ambientali per mantenere inalterata la durata, l’igiene e la qualità. Gli imballaggi in plastica, ad esempio, sono adatti per il trasporto e la conservazione di medicinali e altri dispositivi medici. Questo materiale versatile è particolarmente efficiente grazie alle sue eccellenti proprietà di barriera e di resistenza agli urti durante i processi di riempimento e confezionamento e nella logistica. Nei reparti di terapia intensiva, inoltre, i dispositivi medici devono essere pratici e igienici. Questo è possibile attraverso l’uso di buste o vassoi appositamente progettati, alcuni dei quali sono anche dotati di superfici antimicrobiche. A seguito della richiesta salita alle stelle di disinfettanti per le mani, anche il packaging per questi prodotti è più richiesto che mai. Anche i giganti chimici che di solito non offrono confezioni di piccole dimensioni stanno fornendo i disinfettanti in piccolo formato per operatori sanitari, imprenditori e consumatori. Ma l’importanza della funzione protettiva degli imballaggi sta diventando evidente anche nel caso dei prodotti alimentari, poiché in primo luogo impedisce a virus e altri microrganismi dannosi di entrare in contatto con gli alimenti. L’aspetto più importante da notare è che, secondo l’Istituto Federale Tedesco per la Valutazione dei Rischi (BfR, Bundesinstitut für Risikobewertung), la confezione stessa non presenta alcun rischio di infezione e non necessita di essere pulita con sapone o agenti disinfettanti. Naturalmente, tuttavia, bisogna continuare a seguire le regole generali di igiene durante la preparazione degli alimenti.
tati sempre di più verso offerte online, e-commerce e vendita per corrispondenza. Il packaging, in questo caso, non serve solo a proteggere il prodotto e a gestire gli eventuali resi, ma è anche uno strumento di marketing. I produttori e i rivenditori locali hanno iniziato a utilizzare le piattaforme online per mitigare il calo delle vendite nei negozi fisici, riscontrando una forte domanda, che potrebbe consolidarsi in futuro.
L’imballaggio per la logistica e il trasporto Il packaging svolge un compito essenziale per la popolazione. Nel documento “Critical Infrastructure Guidelines: Food Companies”, il Ministero Federale Tedesco per l’Alimentazione e l’Agricoltura riconosce, infatti, il ruolo fondamentale svolto dagli imballaggi per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare. In questo contesto, le filiere e l’approvvigionamento della popolazione e del settore sanitario dipendono non solo dall’imballaggio primario ma anche dall’imballaggio per il trasporto. Il cartone ondulato e i pallet sono molto importanti: in Germania, ad esempio, circa i due terzi di tutte le merci sono imballate in cartone ondulato e vengono portate attraverso i pallet nei negozi e direttamente ai consumatori. Che si tratti di imballaggi protettivi e igienici o di imballaggi per il trasporto e per processi logistici sicuri, le filiere dei prodotti alimentari e dei dispositivi medici devono affidarsi a packaging adeguati. In quanto settore di importanza sistemica, l’industria dell’imballaggio sta dando un contributo fondamentale alla gestione dell’emergenza sanitaria.•
Packaging adeguato alle nuove abitudini Il comportamento dei consumatori è cambiato a seguito della crisi sanitaria. Un numero sempre maggiore di persone acquista prodotti con una shelf life più lunga, mentre la prolungata chiusura dei ristoranti ha cambiato le abitudini alimentari. Per ridurre le perdite finanziarie e continuare a servire i propri clienti, molti ristoratori hanno reagito spontaneamente offrendo servizi di ritiro e consegna a domicilio. Per fornire questo servizio di catering esterno è necessario un imballaggio adeguato. In tempi di crisi, anche i retailer si sono orien-
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Sicurezza &LOGISTICA
La logistica nel largo consumo è cambiata. Nell’arco dell’ultimo decennio è stato avviato un articolato percorso di “riprogettazione” delle operation, che sta già dando i suoi primi risultati in termini di efficienza, servizio e sostenibilità. GS1 Italy ha fatto il punto sulla situazione attuale per mettere a fuoco le sfide di domani, individuando le soluzioni per affrontarle, in chiave sempre più green.
La logistica di oggi ? Più green ed efficiente
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unto di partenza sono stati i risultati dell’inedita ricerca GS1 Italy sulla “Mappatura dei flussi logistici nel settore del largo consumo in Italia”, condotta in collaborazione con il Politecnico di Milano e con l’Università Cattaneo LIUC, in cui è stata analizzata e misurata l’evoluzione della supply chain dal 2009 a oggi, anche in termini di sostenibilità ambientale.
parco pallet. Un altro fattore che complica la gestione della supply chain è il sempre maggiore sbilanciamento nel calendario dei flussi di consegna: il 35% delle consegne del secco si concentra nella quarta settimana del mese (+5% rispetto al 2010) e il 75% in tre giorni della settimana (lunedì, giovedì e venerdì).
Aumenta la complessità della logistica
La centralizzazione dei flussi, con il ruolo crescente dei Ce.Di sia in termini dimensionali che di quota sui flussi logistici, e l’aumento delle unità di carico sono gli effetti più evidenti della ricerca di efficienza attuata nel corso del decennio lungo la supply chain. Nella relazione tra aziende di produzione e GDO, l’89% dei flussi passa attraverso una rete di 450 Ce.Di presenti su tutto il territorio nazionale, che alimentano la rete dei punti vendita iper, super e a libero servizio. Nel 1994 dai Ce.Di transitavano il 77% dei volumi del secco e il 29% di quelli del fresco. Oggi il tasso di centralizzazione è arrivato al 90% nel secco e all’83% nel fresco (salumi e latticini). Ma la situazione resta disomogenea, soprattutto nel secco, dove alcune catene della GDO puntano al 100% di centralizzazione (anche grazie a sistemi
Cresce la ricerca di efficienza lungo la filiera
Sono tanti i fattori che concorrono a rendere sempre più complicata la gestione dei flussi logistici nel largo consumo. Il primo è l’aumento del numero di referenze gestite dal Ce.Di, che, tra il 2009 e il 2018, è cresciuto in media di +2,1% l’anno. Per il secco l’ampliamento della gamma ha comportato anche un allungamento della coda di referenze “basso vendenti” (l’84% degli articoli genera solo il 20% dei volumi). Altri elementi di complessità sono i vincoli imposti nelle zone a traffico limitato, che richiedono mezzi più piccoli e meno inquinanti (come motrici e furgoni a basse emissioni), la crescita dei materiali da trasportare nei punti vendita (come gli espositori, che hanno ormai raggiunto il 2% dei flussi in ingresso ai Ce.Di) e l’invecchiamento del
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FOCUS in progress” dove si applicano soluzioni e innovazioni finalizzate a migliorare l’efficienza della supply chain. E che la stanno rendendo anche più “green”. Dalla ricerca di GS1 Italy e dalle case history presentate è emerso che nell’ultimo decennio le aziende hanno lavorato su più fronti per migliorare l’impatto ambientale della supply chain: hanno ridotto di -18% le emissioni degli automezzi nei trasporti dagli stabilimenti ai Ce.Di, hanno aumentato di +49% il ricorso alle unità di carico intere e di +19% la saturazione dei mezzi, e hanno accresciuto di +12% il ricorso ai bilici. Ottenendo un risultato concreto: il risparmio di 97 mila tonnellate di Co2 l’anno. Inoltre, la miglior gestione dei flussi, con l’aumento della saturazione dei mezzi (arrivata al 90% in pianta in partenza e all’80% in pianta in arrivo), dovuta all’incremento medio dell’order size, e con il maggior utilizzo di bilici diretti nei Ce.Di (75% contro il 67% del 2009), ha fatto segnare un altro importante goal: 450.000 viaggi equivalenti in meno rispetto al 2009.
Le nuove sfide per il 2025 automatizzati per la gestione degli articoli di classe C) e altri si fermano al 70% a causa del peso dei localismi sull’assortimento a scaffale. Anche nella distribuzione dei flussi logistici si è registrato un aumento di quelli diretti dallo stabilimento o dal deposito centrale al Ce.Di,passati in un decennio dal 77% al 82%. L’evoluzione delle unità di carico è un altro indicatore interessante della ricerca di efficienza lungo la supply chain. L’incremento medio dell’order size è uno tra i migliori risultati ottenuti nel decennio con un +4% nell’incidenza media delle unità di carico intere pallettizzate in ingresso al Ce.Di, arrivate oggi al 78% di quota. Lo scenario è ancora più positivo se si considera che tra il 2009 e il 2018 sono aumentati anche i pallet misti in ingresso ai Ce.Di (6%) e sono diminuite di -9% le unità di carico allestite a strati (i cosiddetti “pallet sandwich”), oggi scese al 16% di incidenza. Nel fresco, in particolare, sono cresciute sia le unità di carico intere in ingresso ai Ce.Di (37%) sia le unità di carico miste (27%), anche con soluzioni interessanti (come l’interfalda) grazie al maggior ricorso all’uso dei pallet “a piramide” o “a colonna”.
La prima sfida per il futuro è l’aumento della digitalizzazione della supply chain indicata dal 48% degli intervistati. Servono una maggiore diffusione e una maggiore copertura dei sistemi per lo scambio elettronico delle informazioni, un più ampio ricorso ai messaggi EDI (coinvolgendo anche gli operatori logistici e i soggetti coinvolti nella catena del trasporto) e un’ulteriore spinta verso l’allineamento dell’anagrafica di prodotti e imballaggi. La seconda area di sviluppo per tutta la filiera riguarda la sfera della sostenibilità ambientale e sociale, indicata dal 44% degli intervistati. Ci si attende un incremento nel ricorso a veicoli alimentati da carburanti alternativi quali il bio-metano in forma compressa (CNG) o liquida (LNG), nonché i veicoli elettrici per le consegne nelle aree urbane a traffico limitato. L’aumento delle prassi collaborative tra gli attori della filiera viene indicata come prioritaria dal 38% degli operatori intervistati. Servono ulteriori passi in avanti, che vadano a beneficio di tutta la supply chain. Ultimo fronte su cui lavorare (38% delle risposte) è l’automazione del magazzino (prelievo a strati, a colli e a pezzi). L’impiego di picking robot per l’allestimento di unità di carico a strati o a colli misti, i sistemi di stoccaggio per pallet e colli a shuttle multi-livello, gli esoscheletri per ridurre gli sforzi degli operatori in fase di picking sono tra le principali novità attese per il futuro.•
Determinanti le politiche di collaborazione Il 42% delle consegne ai Ce.Di avviene dietro prenotazione degli slot di scarico da parte dei produttori e degli operatori. E solo il 5% delle richieste non viene accettato per mancanza di slot. Elevata, però, la concentrazione oraria: il 70% delle 600mila prenotazioni riguarda la fascia tra le 6 e le 11. Anche nell’approccio alle politiche di riordino la collaborazione tra gli operatori della supply chain è risultata vincente. L’analisi condotta su un campione ristretto di aziende di produzione ha rivelato che il numero di colli per ordine è cresciuto in media di +11% negli ultimi cinque anni. È emerso anche che i tre produttori analizzati svolgono un ruolo fondamentale per aumentare il drop size: per alcuni oltre il 15% delle consegne avviene con dirette FTL - Full Track Load.
E la sostenibilità? Migliora Da un lato la ricerca di una risposta efficace e funzionale a un contesto sempre più complesso, dall’altro l’impegno a migliorare la sostenibilità: come coniugare queste due esigenze? Investendo per ottimizzare la filiera, come rivela la ricerca di GS1 Italy che delinea il mondo della logistica come un cantiere sempre aperto, un “work
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Sicurezza &LOGISTICA
Il barometro
degli imballaggi e della logistica
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AJA Italia presenta il barometro degli imballaggi e della logistica ai tempi del Coronavirus. Analizzando l’impatto dell’emergenza sanitaria sul proprio portafoglio clienti, che conta oltre 80.000 realtà tra PMI e gruppi internazionali con diverse sedi sul territorio italiano, l’azienda piacentina mostra come i settori siano fortemente cambiati nei due mesi di lockdown, marzo e aprile 2020. Lo studio considera cinque aspetti cruciali: volumi delle consegne, aree geografiche, settori merceologici, canale di acquisto, prodotti. Esaminando i primi 50 clienti in ordine di venduto, in termini di volumi, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, le consegne hanno registrato un incremento esponenziale soprattutto nel mondo e-commerce. Oltre il 90% delle vendite, +20% vs 2019, è stato infatti realizzato da aziende con store online o logistiche che lavorano per gli e-commerce. Un risultato che corrisponde anche all’80% dei clienti considerati, dato fortemente in crescita se paragonato all’anno scorso quando si attestava al 60%. Studiando invece le diverse aree geografiche, se si confrontano i dati dei mesi del lockdown con gennaio e febbraio 2020 l’impatto risulta più significativo nel Nord d’Italia, dove gli ordini sono diminuiti di 5 punti percentuali (69% vs 74%). Una flessione guidata soprattutto dalla regione Lombardia che rileva un -4% sul totale. Rispetto ai primi dell’anno crescono invece di 3 punti percentuali totali Centro, Sud e Isole, a dimostrazione di un nuovo mercato in via di sviluppo. Passando poi alle diverse industry, nel mondo e-commerce si registra un importante share sul totale dei nuovi clienti nelle categorie del tempo libero, sport e
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DIY (14%), beauty, elettronica, prodotti per infanzia, arredamento e accessori casa (8%) e food (6%). Crescono anche i clienti appartenenti a bar/ristorazione e pharma con uno share pari al 3%. Una fotografia del mercato italiano che rivela un interessante aspetto del momento storico vissuto dal Paese: la grande capacità di adattamento delle imprese italiane che in alcuni casi hanno persino reinventato il proprio business puntando sul food delivery o sulle vendite online. In relazione al canale di acquisto scelto, rispetto all’anno scorso, si nota una diminuzione degli acquisti telefonici (-15%), mentre aumentano sito Web
(+13%) ed email (+ 4%). Considerando però l’AOV (Avarage Order Value), i dati mostrano un notevole incremento degli ordini telefonici (+ 79%), seguito dall’email (+ 13%), mentre rimane invariato il valore degli ordini online. Infine, osservando i prodotti più richiesti, le prime tre posizioni del podio sono occupate invece da materiale per riempimento e protezione (+25%), come cuscini e carta, sacchetti in plastica con chiusura a pressione (+23%) scelti nella maggior parte dei casi dalle farmacie perché adatti alla spedizione di medicinali ed infine scatole e imballaggi postali (+21%).
Osservatorio Intralogistica le novità 2020
lavori della seconda edizione dell’Osservatorio Intralogistica sono partiti già da diversi mesi e l’attuale situazione legata all’emergenza Covid-19 non ha impedito al Comitato Osservatorio di riunirsi seppure in modalità telemat ic a. L a nuova e dizione dell’Osservatorio Intralogistica si presenta quest’anno ricca di importanti novità. “La novità principale di questa seconda edizione dell’Osservatorio Intralogistica è sicuramente rappresentata dal perimetro della ricerca” – come sottolinea Eleonora Bottani, Professore
Ordinario di Impianti Industriali Meccanici presso il Dipartimento di Ingegneria e Architet tura dell’Università degli Studi di Parma – “finalizzata al dimensionamento del mercato italiano, delle attrezzature, dei sistemi e de lle s oluzioni di mater ial handling e di stoccaggio e delle soluzioni ICT collegate, nonché dei trend che caratterizzano il settore specifico dell’intralogistica”. Per tracciare questo perimetro, sono state coinvolte aziende provider, che hanno permesso di allargare l’indagine ai seguenti macrosettori: movimentazione e
material handling, stoccaggio e i sistemi ad esso connessi, soluzioni ICT (software e infrastrutture), sistemi intralogistici con soluzioni per l’intralogistica a 360 gradi. La parte di ricerca dedicata agli end-user si concentra invece su un panel di aziende appartenenti al mondo dell’Industrial Manufacturing e ai 4 mondi del largo consumo: food & beverage, chimica casa e persona, fashion, beni durevoli e semidurevoli. Tutti settori applicabili sia al mondo della produzione industriale, che al retail. Anche lo strumento del questio-
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nario ha visto un’evoluzione rispetto al 2019, dedicando ampio spazio al mondo della produzione industriale. Le ultime novità dell’Osservatorio riguardano i temi trattati, Covid-19 ed e-commerce, che risultano di forte attualità per le imprese intervistate e i nuovi settori toccati dall’indagine, che permettono di ampliare il database a disposizione dei partner scientifici e includono non solo prodotti consumer-oriented ma anche industrial-oriented. La presentazione dei risultati finali è prevista a fine settembre 2020.
FOCUS Il trend crescente degli acquisti online e la richiesta del mercato a implementare pratiche di sostenibilità stanno influenzando anche il mondo degli imballaggi. Stefano Nanni, Ceo di Sitma e Gianluca Rossi, Direttore Sales & Marketing ci raccontano come si muove la società per rispondere a questa tendenza.
Sitma
apre la strada verso la transizione sostenibile ➥ Le nuove dinamiche dell’e-commerce e l’aumentata sensibilità dei consumatori verso tematiche ambientali stanno cambiando le logiche di questo settore. In che modo?
della nostra mission la sostenibilità insieme alle persone e alla partnership con i nostri clienti. Abbiamo sfruttato le competenze e l’esperienza di Sitma nel settore del confezionamento in carta e abbiamo riconvertito tutta la nostra strategia e filosofia per intraprendere il percorso all’interno di questo nuovo pillar che abbiamo chiamato e-logistics.
Nanni: Le logiche del settore in ambito packaging stanno risentendo delle dinamiche esterne e, ancor di più, in ambito e-commerce sono influenzate dal sentiment dei consumatori. In estrema sintesi, partendo dal presupposto che l’imballaggio debba essere un materiale da riciclare, riutilizzare o smaltire senza inquinare, oggi è fondamentale per chi rientra in questa filiera seguire queste logiche. Ciò comporta un lavoro importante non solo nella ricerca dei materiali, ma anche nello sviluppo di soluzioni di imballaggio user-friendly. L’imballaggio stesso diventa un vincolo per tutta la rete logistica che lo smista e lo trasporta. La tendenza all’utilizzo di materiali sostenibili, che abbiamo visto diffondersi nell’ultimo periodo, ha dato un’accelerazione molto forte in questo senso, sia da parte dei big player dell’e-commerce sia da parte delle altre aziende della filiera. Questo si concilia bene con la filosofia di Sitma: tre anni fa, infatti, abbiamo riscritto la vision aziendale ponendo al centro
➥ Cosa vuol dire per Sitma contribuire al concetto di e-logistics? Rossi: L’approccio di Sitma al mondo della e-logistics segue due direzioni: quello del confezionamento, in particolare con materiale sostenibile, e quello dello smistamento. Considerando anche l’aumento dell’ecommerce in Italia negli ultimi mesi, la necessità dell’ottimizzazione degli spazi occupati dagli oggetti confezionati durante il trasporto è diventata preponderante, Sitma ha sviluppato delle soluzioni per adattare la confezione alla dimensione e alla forma dell’oggetto che è contenuto. Grazie all’esperienza di Sitma nel mondo del sorting, lo smistamento dei centri logistici, la nostra azienda può vantare un approccio a tutto tondo in questo ambito, che le consente di progettare
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Sicurezza &LOGISTICA soluzioni pensate per andare incontro alle esigenze dei clienti anche durante i picchi produttivi.
prodotti. Inoltre, Sitma Consulting supporta la clientela nell’ottimizzazione dell’efficienza degli impianti, mentre Sitma Academy si occupa del training degli operatori e dei manutentori. Da qualche anno, la società ha intrapreso un percorso di conversione da tipica azienda produttrice di macchine ad azienda di servizi, da hardware producer a service provider. Oltre alla parte del customer care e consulting, ci occupiamo dello sviluppo digitale in ottica di collegamento dei dati in produzione e della predictive maintenance, per creare una rete con altre realtà del territorio, che ci consente di raggiungere questa nuova dimensione di produttore di servizi e partner vero e proprio con il nostro cliente finale. Possiamo affermare che siamo sulla strada giusta e grazie ad ottime iniziative e a nuove figure aziendali, oggi Sitma ha cambiato pelle in termini di organizzazione e di risorse.
➥ Quali tipi di soluzione proponete e come garantite la versatilità e la flessibilità di queste linee anche in termini di materiali? Rossi: Partiamo dal confezionamento. In questo ambito, per noi, è fondamentale fornire soluzioni in grado di lavorare principalmente con carta, carta da imballo, carta in generale, per realizzare confezioni in formato variabile. I sistemi Sitma possono trattare però anche bio-based film e materiale flessibile. Parliamo di un imballo secondario che deve resistere al trasporto e a tutti i processi logistici che avvengono dopo il confezionamento, sino alla consegna all’acquirente. Le nostre macchine sono in grado di interfacciarsi con i sistemi di management dei clienti per la gestione sicura dei dati. Da questo punto di vista, Sitma è avvantaggiata, in quanto la sua storia passa anche attraverso la gestione documentale: la gestione del dato e il track and trace fanno parte del DNA della società. Per quanto riguarda la velocità, abbiamo diverse soluzioni: da macchine adatte per essere caricate da un solo operatore a macchine in grado di confezionare prodotti caricati da quattro o cinque diversi operatori, e anche macchine in linea ad altri processi, a monte. La nostra ampia gamma permette di seguire sia le grandi piattaforme e-commerce che i piccoli produttori che hanno il proprio canale di vendita ecommerce.
➥ Come state supportando concretamente i vostri clienti nella transizione delle loro attività verso le soluzioni carta?
Rossi: Siamo sempre disponibili ad accompagnare i clienti in questa transizione e per fare questo abbiamo avviato una partnership con UPM Speciality Papers, una multinazionale produttrice di carta con una particolare vocazione alla sostenibilità. In questo modo, possiamo testare i nuovi prodotti sulle nostre macchine, prodotti innovativi con performance particolari, che si caratterizzano per essere facilmente utilizzati come packaging secondario o altri prodotti che si sposano bene con la comunicazione, quindi materiale di imballo che diventa un ulteriore veicolo di comunicazione. Abbiamo così la giusta competenza per consigliare il cliente. Ci occupiamo di supportarlo dal primo contatto fino allo start up e collaudo della macchina: la transizione deve essere il più agevole e semplice possibile. Nanni: Il modello di business che abbiamo introdotto in azienda qualche tempo fa, chiamato Sitma Sphere, ci permette una collaborazione tra start-up, laboratori, l’università di Parma e di Bologna e il nostro team di ricerca e sviluppo. Questo modello ci ha consentito di Gianluca Rossi, avviare una partnership con la start-up Crono Log, Direttore Sales & Marketing di Sitma incubata da Sitma. A gennaio, è stato sviluppato un sistema in grado di tracciare la materia prima utilizza➥ Quali sono i vantaggi nell’implementare le vostre linee in ta, per garantire carta proveniente da cartiere certificate in termini sosteproduzioni? nibilità e ecocompatibilità. L’implementazione di questo sistema può Rossi: In generale Sitma ha sempre saputo seguire le richieste dei clienavvenire sia sulle nostre macchine che su linee di terzi e permette di ti per adattare le proprie macchine in funzione delle necessità. Questo garantire il tracciamento, la provenienza e la natura della bobina stessa. fa parte del DNA italiano, ma soprattutto di Sitma, che ha fatto di questo concetto il suo punto di forza commerciale sin dalle proprie origini. Il ➥ Quali prospettive per il futuro? vantaggio di lavorare con noi è quello poter creare una partnership imNanni: Stiamo investendo molto nella parte software dedicata all’amportante con il cliente, adattando soluzioni modulari che garantiscano biente di lavoro e continueremo su questa strada anche in futuro. Stiamo il ritorno dell’investimento nel più breve tempo possibile. sviluppando pacchetti modulari che permettano di ottimizzare l’ambiente di lavoro in relazione all’operatività in produzione. Questo rientra nel ➥ Dal punto di vista dell’assistenza, come vi muovete? concetto di industria 4.0 e nello sviluppo di sensoristica per la manuNanni: Oltre all’headquarter in Italia, Sitma ha tre filiali commerciali e tenzione predittiva. In questo ambito Sitma aveva già del know-how che after sales in Francia, Stati Uniti e Giappone, che sono attrezzate con abbiamo ulteriormente rafforzato e in futuro continueremo a spingere magazzino ricambi e tecnici. Sitma ha un servizio customer care ben sull’innovazione in maniera determinante. • strutturato in grado di seguire i clienti durante tutta la vita utile dei Stefano Nanni, Ceo di Sitma
27 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2020
Nimax tecnologia e assistenza personalizzata
Durante il lockdown, Nimax ha supportato le centinaia di clienti della filiera agroalimentare e farmaceutica. L’azienda è rimasta aperta per continuare a offrire la propria gamma di soluzioni tecnologiche e garantire tutta l’assistenza necessaria, sempre nel rispetto delle indicazioni sanitarie delle autorità competenti, come hanno raccontato Stefano Paolucci, Marketing Manager di Nimax, e Alessandro Mazzoni, Business Developer Ispezione & Controllo. ➥ Avete mantenuta operativa l’azienda anche nel lockdown. In che modo avete operato? Quali servizi avete garantito?
tare e farmaceutica significa avere un unico interlocutore per tecnologie di fine linea di codifica e marcatura industriale, di sistemi per l’ispezione e il controllo dei prodotti confezionati e di soluzioni di etichettatura. La richiesta tecnologica più comune ad oggi è l’integrazione di tutti questi sistemi con ERP o MES già presenti nelle aziende dei nostri clienti, che possiamo realizzare grazie al nostro team di esperti software.
Paolucci: Negli ultimi mesi abbiamo agevolato il più possibile lo smartworking per evitare affollamenti nelle nostre sedi. Il nostro team tecnico è dotato di mascherine e guanti, così come chiunque di noi entri in contatto con persone esterne all’azienda. Sanifichiamo periodicamente le nostre sedi di lavoro e a tutte le persone che ancora svolgono le proprie mansioni in ufficio abbiamo distribuito gel igienizzanti. Infine, è prevista la permanenza domiciliare preventiva di 15 giorni per chi presenti sintomi influenzali anche lievi o sia entrato in contatto con persone transitate nelle zone rosse. Tutte queste procedure hanno consentito a Nimax di essere di supporto ai propri clienti: sebbene, laddove possibile, sia stata privilegiata l’assistenza telefonica da remoto, tutti gli interventi di riparazione e manutenzione presso gli stabilimenti produttivi non hanno subito alcuna interruzione.
➥ Oggi diventa sempre più importante la sicurezza dei prodotti. Ci parla dei sistemi metal detector per la rilevazione di corpi metallici estranei all’interno di prodotti o confezioni? Mazzoni: I sistemi di metal detector sono una tecnologia affermata e in continuo miglioramento, che vanta buone performance di rilevazione e un costo di gestione congruo. Il recente sviluppo tecnologico sulla gestione del campo elettromagnetico ispettivo ottimizzato e la procedura di apprendimento del prodotto dei moderni metal detector offrono una nuova esperienza di utilizzo. L’introduzione del lettore RFID velocizza le procedure e aumenta la sicurezza del log-in operatore parametrando anche i diversi privilegi dell’utente. Questo, in abbinamento ai nuovi pannelli touch screen, progettati con un’interfaccia grafica intuitiva, facilita l’operatore nell’utilizzo del sistema. Si ottimizzano così le diverse attività riducendo il rischio di errore e di falsi positivi, il cui controllo è reso più stringente con l’introduzione della BRC 8 in fatto di gestione dei prodotti non conformi. Questi sistemi vengono costantemente implementati per aumentare l’interconnessione con la linea di produzione, offrono una comunicazione bidirezionale conforme a quanto previsto dall’Industria 4.0 e possono essere forniti con software di raccolta e analisi dei dati conformi ai più diffusi protocolli.
➥ In generale, quali sono oggi le più richieste tecnologie per il settore alimentare e farmaceutico che Nimax può fornire? Paolucci: Nimax rappresenta, in esclusiva per il mercato italiano, brand internazionali leader nei loro mercati. Il valore aggiunto di Nimax sta nella diversificazione della gamma di prodotti/servizi offerti. Per i nostri clienti delle filiere agro-alimen-
➥ Quali sono i benefici nell’utilizzo dei sistemi di ispezione a raggi X? In quale punto è meglio installare un sistema di ispezione e controllo qualità alimentare sulla linea? Mazzoni: I sistemi a raggi X allargano il campo di indagine sui corpi
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Aziende &STRATEGIE estranei rilevando, oltre i corpi metallici, la presenza di corpi densi. Le immagini dei prodotti rese disponibili dai sistemi a raggi X supportano il lavoro di indagine sul prodotto scartato dando spazio a operazioni di miglioramento della linea di produzione stessa. Inoltre, con i sistemi a raggi X è possibile eseguire altri tipi di ispezione che rientrano nella “verifica dell’integrità del prodotto”: misurare un prodotto, verificare il volume, contare oggetti, pesare e altre ispezioni simultanee che permettono l’identificazione immediata e la rimozione del prodotto non conforme. Vengono così fornite indicazioni tempestive sul problema e permettendo di intervenire sulla causa in tempi rapidi. Per quanto riguarda la posizione del sistema a raggi X, generalmente si consiglia l’ispezione del prodotto confezionato singolarmente. Tuttavia, non vengono escluse soluzioni complementari destinate all’identificazione di un problema in punti diversi delle linee di produzione, ad esempio a protezione di alcuni macchinari presenti in linea. Un esempio è l’ispezione del prodotto sfuso generalmente effettuata nella fase iniziale della produzione.
Connecting Global Competence
A smart future thanks to Smart Factory?
➥ Quanto costa l’assenza di sistemi di ispezione e controllo alle industrie del food? Mazzoni: Costa davvero tanto! Non ho un numero, un valore da fornirle. Dipende dal valore attribuito dall’azienda produttrice al ritrovamento di un corpo estraneo e all’impedire che il prodotto non conforme arrivi sul mercato. In tutti quei casi per i quali è possibile attivare la verifica dell’integrità prodotto i vantaggi possono essere facilmente calcolabili.
➥ Attraverso le vostre innovative selezionatrici ponderali, come riuscite a controllare il peso fisso in modalità dinamica in maniera più accurata e semplice?
FIND ALL ANSWERS HERE. AUTOMATICA 2020
Mazzoni: Due parole, “Easy weight”. L’innovativo algoritmo di pesatura che offre vantaggi in termini di accuratezza e semplicità d’uso. Pensi, possiamo pesare prodotti con un passo minimo inferiore del 20% rispetto ad altri sistemi di pesatura con vantaggi tangibili per la maggior parte delle applicazioni. Non è richiesta la procedura di apprendimento/calibrazione da parte dell’operatore eliminando i rischi derivanti da un’esecuzione non corretta della procedura. L’aggiunta di un nuovo prodotto si esegue con pochi tocchi sullo schermo. Easy weight è un’idea tutta italiana frutto di diversi anni di ricerca e sviluppo.
➥ Ci parla della vostra formula di Assistenza Upgrade suite? Paolucci: Ogni Cliente è unico e ogni linea ha esigenze specifiche: per noi di Nimax è il postulato da cui partiamo per fornire a ogni azienda un servizio e un prodotto di grande qualità. Upgrade Suite è composto da una gamma di servizi in grado di coprire le diverse esigenze e permette di pianificare interventi e costi usufruendo di tariffe vantaggiose. Con Upgrade Suite by Nimax il Cliente risparmia perché paga solo per i servizi di cui ha bisogno, al contrario di quanto avviene per l’assistenza post-vendita a moduli standard preconfezionati. Inoltre, questo sistema assicura nel tempo la corrispondenza con le reali esigenze aziendali perché è rimodulabile ad ogni rinnovo.•
The Leading Exhibition for Smart Automation and Robotics
8 –11 dicembre 2020 | München automatica-munich.com
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Il lancio del programma Live FAT (Factory Acceptance Test) di Cama Group arriva nel momento ideale. Si tratta dello sviluppo di un ampio portfolio di funzionalità digitali, che comprende la visualizzazione pre-vendita, la progettazione digitale attraverso la realtà aumentata e la messa in servizio virtuale dei sistemi.
Cama Group
implementa modelli di business orientati alla lean manufacturing
L’
adozione di una tecnologia intelligente su macchine e una connettività molto più profonda offrono molteplici vantaggi. Ce ne parla Daniele Bellante, CEO di Cama Group, in questa intervista.
➥ La crisi sanitaria legata al Covid-19 ha influito sistematicamente sui processi produttivi e logistici. Quali strategie avete messo in atto per continuare a operare sul mercato? Durante questo periodo di emergenza, Cama è rimasta costantemente operativa, per rispondere alle esigenze dei propri clienti. Naturalmente abbiamo seguito tutte le norme di comportamento stabilite secondo i decreti. Il nucleo aziendale ha risposto con immediatezza ed estrema flessibilità ai cambiamenti richiesti e questo ci ha permesso di proseguire l’attività senza incertezze. È innegabile che nel nostro comparto a livello mondiale il calo della domanda sia stato inferiore rispetto ad altri settori. Questo si spiega anche per una crescita nella richiesta di ultrapackaging in diverse aree geografiche, come i paesi dell’est, gli Stati Uniti e la stessa Europa. Il comparto agroalimentare ha reagito bene, inoltre, non dimentichiamo i numeri in crescita nel comparto della GDO. Altro aspetto che dovremo considerare è che il packaging sarà sempre più richiesto come strumento di protezione e sicurezza. Questo porterà a un mantenimento dei volumi. processi orientando la produzione in modalità lean. Il nostro modello di business è stato da sempre fortemente votato all’outsourcing e ciò si è dimostrato vincente. La tecnologia e il know how Cama ne sono usciti rafforzati in questo contesto e la nostra società potrà così continuare a operare con i fornitori esterni. Da tempo l’azienda aveva iniziato un processo, che possiamo definire “figlio” dell’industry 4.0, partito dalla digitalizzazione delle nostre macchine, attraverso componenti di connessione. Il passo successivo è stato quello di rendere virtuali le macchine e creare simulazioni alterando lo stato del sistema per verificare i processi di funzionamento. In questo modo, si è dato origine a gemelli digitali in grado di reagire a fattori esterni. Un passo ulteriore è stato quello di implementare la realtà aumentata per analizzare il sistema. Tutto questo ci ha permesso di elaborare un processo di assistenza remota per supportare i nostri clienti a distanza, ma anche per aiutare la nostra forza vendita a mostrare i progetti in essere, senza necessità di spostamento. Questa tecnologia ha rappresentato per noi un punto di forza, perché è estremamente comprensibile anche ai meno esperti ed è condivisibile con un gruppo-
➥ Quali sono gli strumenti implementati per supportare la clientela? Questo periodo ha costretto le aziende a ottimizzare i Daniele Bellante, CEO di Cama Group
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Aziende &STRATEGIE
target più ampio. Su richiesta possono essere approfonditi tutti i dettagli e gli aspetti più complessi.
➥ Dall’implementazione di queste soluzioni è nato il programma Live FAT. Ce ne parla? Il lancio del nostro servizio Live FAT (Factory Acceptance Test) arriva nel momento perfetto. Una volta qualcuno ha detto che “la necessità è la madre dell’invenzione” e questo è particolarmente vero nell’attuale clima imprenditoriale. Anche se abbiamo dovuto fare un grande sforzo per sviluppare questa tecnologia dedicando tempo e investimenti, oggi questo approccio virtuale si sta rivelando incredibilmente vincente e vantaggioso. Live FAT è una combinazione di tutti i processi attraverso un’architettura di un PC, al quale vengono collegate telecamere intelligenti posizionate nei punti nevralgici della macchina. Utilizzando la piattaforma Live FAT, le telecamere intelligenti offrono ai clienti l’accesso video in tempo reale alla sede di CAMA e ai test delle macchine, utilizzando i propri protocolli e le specifiche del progetto. Oltre alla panoramica completa fornita da tali telecamere, i clienti possono anche accedere a strumenti complementari che visualizzano apparecchiature statiche, come ad esempio i quadri elettrici. La condivisione delle informazioni visive e dei flussi di dati avviene tramite un portale Microsoft Teams sicuro e solo su invito, a cui si accede tramite un computer, un tablet o un telefono. Telecamere ad alta definizione, accoppiate al software di visualizzazione dedicato e all’illuminazione automatica, garantiscono visualizzazioni estremamente nitide attraverso la piattaforma. I clienti hanno inoltre la possibilità di fare inquadrature a schermo intero su viste particolari, per visualizzare ancora più dettagli.
tà molto più profonda offrono molteplici vantaggi sia per noi come costruttori, sia per i nostri numerosi clienti, che operano in diversi settori in tutto il mondo. Le grandi aziende hanno compreso l’efficacia di costo in questo modello di testing e collaudo. E sarà fondamentale mantenere tale modalità operativa anche per il futuro. Non si tratta di un semplice video-collaudo, è qualcosa di più dedicato e complesso. Richiede un impegno maggiore da parte nostra in termini di operatività, ma la resa è vincente. La virtualizzazione può essere applicata a tanti aspetti diversi del ciclo di vita di una macchina e contribuirà ad affrontare tutti quegli ostacoli geografici, economici, tecnici e sociali, che i clienti potrebbero non essere attualmente in grado di superare, come fornire prodotti di prova a causa di quantità, costi di spedizione o semplicemente perché sono eccessivamente delicati o congelati. Per i nostri clienti sarà come avere un ingegnere Cama altamente esperto in loco.
➥ Che valore ha avuto in questo periodo il servizio di assistenza e il supporto post-vendita? Il service oggi sfrutta le opportunità di collegamenti da remoto, la digitalizzazione, le connessioni web sulle macchine. Ma non potremo basarci soltanto sulle modalità da remoto. La nostra strategia è di avere dei presidi di assistenza e service nelle zone strategiche. Alcuni esempi sono gli hub statunitensi e cinesi che riescono a seguire i mercati locali a livello commerciale e tecnico. Negli ultimi 8 mesi abbiamo aperto una filiale in Cina e una in Olanda, che si sono andate ad aggiungere alle tre filiali in Francia, Regno Unito e America.
➥ Quali i benefici derivanti dall’applicazione della Realtà Aumentata? La Realtà Aumentata elimina la necessità per gli operatori della linea di avere una conoscenza profonda delle macchine. Al contrario, i rendering 3D di facile comprensione consentono loro di eseguire rapidamente e facilmente anche le attività più complesse. La soluzione AR di Cama è anche fondamentale per la formazione virtuale, poiché offre agli operatori un’esperienza realistica della macchina prima ancora di essere installata. La Realtà Aumentata può essere utilizzata sia per le operazioni di routine come il cambio lavoro che per quelle di manutenzione. Tra i benefici dell’impiego di questa applicazione, vi è il risparmio di tempo nella ricerca di informazioni con l’eliminazione dell’uso dei manuali; tutte le informazione, infatti, sono raggruppate in un singolo device e vengono sempre aggiornate. Infine, non sono richiesti particolari skill o tool costosi.
➥ Quanto conta in questo momento la capacità di fare investimenti in tecnologia, così come in ricerca e sviluppo? In questo momento, essendo focalizzati sull’automazione, abbiamo la speranza che il mercato si orienti verso questo approccio. Siamo in un momento di forti cambiamenti, in cui è fondamentale da parte dei costruttori fare grandi investimenti in ricerca e sviluppo. La parola chiave è “adattamento” alle situazioni, sotto ogni punto di vista e la lezione che abbiamo imparato è che bisogna essere capaci di ottimizzare i processi. Le aziende in grado di adattarsi ed essere flessibili sapranno mantenere le proprie posizioni sul mercato e probabilmente potranno tornare a crescere. •
➥ Quali vantaggi derivano dall’adozione di una tecnologia intelligente sulle macchine? L’adozione di una tecnologia intelligente su macchina e una connettivi-
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IMA Group
viaggio virtuale nel futuro
M
Con l’evento virtuale “Sensing Future Days”, (11-13 maggio e 10-12 giugno) IMA Group ha voluto far sentire la propria vicinanza al settore portando nelle case l’esperienza e le nuove tecnologie sviluppate dal Gruppo per soddisfare le esigenze produttive di diversi mercati di riferimento. Un evento che, tramite la piattaforma Stay Connect!, ha condotto i prospect in un’esperienza virtuale altamente interattiva grazie a live show, live meeting e chat room.
olti Paesi nel mondo hanno sperimentato, o stanno sperimentando tuttora, il distanziamento sociale per far fronte all’emergenza sanitaria. Le persone sono soggette a un isolamento forzato che rimarca più che mai l’importanza di rimanere in contatto e sentirsi parte di una community. Ed è proprio questo spirito di comunione e confronto ad aver animato i Sensing Future Days, l’evento virtuale organizzato da IMA Group caratterizzato da innovazione, processi produttivi, gestione dei nuovi materiali di imballaggio, sostenibilità e ambiente, digitalizzazione, e molti altri nuovi argomenti di tendenza.
Confronto con i protagonisti Stay Connect! è la nuova piattaforma online per guidare i clienti in un’esperienza interattiva digitale, sempre a disposizione, sempre connessa. La nuova piattaforma organizzata da IMA ha permesso ai partecipanti di rimanere collegati con le sessioni virtuali e di approfondire la visione del futuro del Gruppo in modo funzionale e intelligente, direttamente dalla propria postazione. La prima sessione, andata in “onda” a maggio, è stata un susseguirsi di interventi ricchi e intensi, con numerosi ospiti d’eccezione, tra cui alcuni dei più influenti leader di mercato del settore packaging. La seconda sessione di giugno si è principalmente focalizzata sui mercati del tè e del caffè, del farmaceutico, della cura della casa e della persona, del tessuto e non tessuto, delle bevande, del cioccolato e della pasticceria, dei prodotti alimentari e lattiero-caseari, oltre ad aver approfondito temi d’interesse come quelli della digitalizzazione, degli imballaggi ecosostenibili e molto altro ancora. L’area LIVE streaming ha ospitato, in occasione di queste due sessioni, relatori da oltre 30 location
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Aziende &STRATEGIE Più forza con Stay Connect! I Sensing Future Days fanno parte del progetto #StayConnect di IMA Digital. Oggi più che mai, dopo l’emergenza Covid-19, è evidente come la connessione e la condivisione siano elementi essenziali nella produzione. In questa prospettiva, parole chiave come collaboration, sharing experiences, digital working sono alla base di “Stay Connect!”, la piattaforma globale lanciata da IMA per potenziare e offrire i prodotti digitali del Gruppo all’interno di un unico touchpoint. Oltre al supporto rappresentato dalle Connected Machines per monitorare da remoto lo stato di salute degli impianti, la piattaforma offre prodotti per l’assistenza tecnica, la realtà aumentata e virtuale, le applicazioni per la digital documentation, i training nelle loro diverse declinazioni. Tutto su un’unica piattaforma per agevolare partner e clienti e garantire un’interazione mai raggiunta finora con macchine e impianti. “Abbiamo presentato Stay Connect! in un momento delicato - spiega Massimo Ferioli, Direttore dell’Organizzazione e coordinatore dell’iniziativa IMA Digital -, ma questa piattaforma è il messaggio che vogliamo lanciare ai nostri clienti e partner: non ci fermiamo e anzi, acceleriamo”.•
in tutto il mondo, personalità di spicco del mondo accademico e del settore, i quali hanno saputo offrire spunti su nuovi argomenti di tendenza, come il futuro della produzione con l’Intelligenza Artificiale, la gestione dei Big Data nella fabbrica intelligente e i materiali di imballaggio sostenibili. I numeri generati da questi due eventi virtuali sono stati molto promettenti: 6 giorni di diretta, 94 live streaming presto disponibili nella sessione on demand, 45 ore di diretta, con più di 60 macchine esposte, 111 specialisti del gruppo IMA e 7 personalità di spicco del settore e dal mondo accademico coinvolti negli interventi, registrando 43.787 visualizzazioni e quasi 5.000 persone connesse da 98 paesi diversi.
Scoprire le macchine “dal vivo”
L’evento virtuale ha permesso una visibilità a 360° sull’azienda, il prodotto ed il know how tecnologico. Durante il live streaming, agli interventi degli ospiti speciali si sono alternate le presentazioni degli specialisti IMA che hanno approfondito numerosi argomenti d’interesse, come possono essere quelli riferiti a macchinari di processo e confezionamento innovativi, produzione continua, tecnologie di isolamento e liofilizzazione, soluzioni digitali, cobotica e robotica nella produzione. In tal senso, per meglio comprendere le soluzioni presentate, per l’intera durata dei Sensing Future Days sono state allestite sale virtuali dedicate per dare la possibilità di esplorare le macchine in mostra. Ogni visitatore poteva accedere alle sale virtuali di suo interesse per scoprire le singole soluzioni produttive sviluppate da IMA Group per i diversi mercati di riferimento. Qui vi era poi la possibilità di approfondire la conoscenza delle macchine mettendosi in contatto direttamente con gli specialisti IMA e, nel caso, accedere a un hub privato per una riunione individuale. Tutta la forza vendite di IMA è stata pronta ad interagire in tempo reale coi clienti invitati, tanto quanto sarebbe potuto accadere durante una manifestazione fieristica o un open house, portando anche il vantaggio di mantenere un contatto con i clienti da remoto tramite un’interazione one to one. Se i Sensing Future Days R I G E N E R I A M O L A T U A P L A S T I C A A L L’ I N F I N I T O . sono stati caratterizzati da una grande interazione da parte del pubblico durante i momenti live, i numerosi visitatori hanno IL CLOSED LOOP DEL FILM IN PELD RICICLATO. molto apprezzato l’opportunità di poter Noi di Aliplast siamo i leader nella raccolta e riciclo di rifiuti e scarti in plastica e nella produzione interagire anche con specifiche aree aziendi materiale plastico rigenerato di altissima qualità. Nella raccolta del rifiuto e scarto industriale, dali come IMA Digital, per scoprire i procreiamo un servizio su misura. La piena integrazione lungo il ciclo di vita della plastica dotti e i servizi digitali di IMA, nonché IMA ci permette di ri-produrre nuovi film in PELD con contenuti di riciclato prossimi al 100%, Open Lab, il laboratorio di packaging per conoscere meglio i materiali più innovativi creando così dei sistemi di closed-loop efficaci, efficienti e sostenibili. e sostenibili. Ultimo, ma non meno imporALIPLAST: IL PARTNER IDEALE PER L’INNOVAZIONE IN MATERIA PLASTICA. tante, il dipartimento Risorse Umane, dove era possibile scoprire i molti aspetti della vita lavorativa di IMA.
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X Days uno sguardo oltre l’ordinario
Per compensare il rinvio di Interpack, Marchesini Group ha organizzato gli X DAYS, una serie di appuntamenti online durante i quali vengono presentate le nuove soluzioni tecnologiche sviluppate per il confezionamento dei prodotti del mondo farmaceutico e cosmetico. Protagonista della prima giornata, la nuova astucciatrice MA 260 per flaconi.
A
maggio Marchesini Group avrebbe voluto accogliere i partecipanti a Interpack presso il proprio stand, per illustrare loro le nuove soluzioni tecnologiche sviluppate per il confezionamento dei prodotti del mondo farmaceutico e cosmetico. Dal momento che Interpack è stata rinviata e la situazione di emergenza sanitaria mondiale impedisce di spostarsi e incontrarsi, Marchesini Group ha deciso che, anche in questo periodo di “lockdown”, doveva organizzarsi per poter supportare attivamente i suoi clienti senza comunque mettere a rischio la loro salute e quella dei tanti collaboratori del Gruppo. Per questo motivo ha organizzato gli X DAYS, una serie di eventi online esclusivi durante i quali ha presentato, e presenterà, le novità per il settore. Come ogni altro evento organizzato da Marchesini Group, l’appuntamento virtuale, caratterizzato dallo stesso spirito di accoglienza del Gruppo, è stato l’occasione per dare importanti comunicazioni riguardo il nuovo posizionamento aziendale e per presentare il nuovo sito web.
sulla packaging industry mondiale. I riflettori si sono dunque accesi sulla nuova astucciatrice MA 260 per flaconi, una macchina versatile ed efficiente che, insieme alle sue “sorelle”, ha contribuito a far conoscere Marchesini Group in tutto il mondo. Grazie alla decennale esperienza nel settore, Marchesini Group ha rivisitato l’astucciatrice per offrire un design più ergonomico e prestazioni ancora più elevate. Il risultato è un’astucciatrice orizzontale a movimento continuo ad alta velocità che si distingue per un livello tecnologico all’avanguardia racchiuso in un layout compatto e dotato delle più elevate caratteristiche di sicurezza. L’astucciatrice MA 260 è inoltre dotata di un elevato livello di automazione che consente l’agevole e immediata regolazione di tutti i parametri di produzione. Durante la fase di confezionamento in astuccio, viene inoltre effettuato un controllo incrociato prodotto - confezione - bugiardino. Tutto questo va a influire positivamente sulle tempistiche di lavorazione e sulla qualità del prodotto finale.
Verso lo “straordinario”
Cartone invece della plastica
A fare gli onori di casa è stato Pietro Cassani, amministratore delegato di Marchesini Group, che ha presentato il nuovo posizionamento simboleggiato dalla X di “Extraordinary”. Un termine forte che diventa il nuovo visual del Gruppo che sin dalla sua nascita si è distinto per la notevole attitudine all’inventiva, accompagnata da una capacità di pensiero laterale che negli anni gli ha permesso di realizzare imprese e soluzioni tecnologiche fuori dagli schemi. È stata poi la volta di Valentina Marchesini, marketing director di Marchesini Group, che ha illustrato ulteriori sfaccettature della campagna strategica messe in atto dal Gruppo e ha presentato in anteprima mondiale il nuovo sito web, completamente ridisegnato per garantire ai clienti maggiore usabilità e un’esperienza di navigazione ancora più coinvolgente.
Prima ancora che le tecnologie green diventassero parte integrante dei modelli di business aziendali, Marchesini Group ha avuto l’intuizione di provare a confezionare le fiale - e molti altri prodotti - non nei tradizionali cassonetti termoformati di plastica ma in tray di cartone. A livello tecnico, le conseguenze di questa scelta sono importanti: a monte scompare la macchina termoformatrice, sostituita da una sola astucciatrice robotizzata che effettua l’intero processo di confezionamento: dalla messa in volume del cassonetto in carta - che alcuni clienti chiedono di disegnare ad hoc per loro - al riempimento con le siringhe fino al confezionamento in astuccio. I vantaggi sono notevoli. Non solo dal punto di vista della maggiore ecosostenibilità, ma anche in termini di minori costi di produzione e di risparmio del 20% dello spazio rispetto a una soluzione in linea. Ancora una volta le astucciatrici si sono dunque confermate tra le più versatili e identitarie delle soluzioni sviluppate da Marchesini Group, tanto che la società ha scelto proprio questa famiglia di macchine per il primo degli XDAYS.
L’astucciatrice MA 260 Durante la seconda parte dell’evento, gli X DAYS di Marchesini Group si sono concentrati sul lancio della prima delle tecnologie industriali che sarebbero dovute essere mostrate ad Interpack. Una soluzione che, come le prossime che saranno presentate nei successivi show online, avrà sicure ricadute
I prossimi appuntamenti Il secondo appuntamento esclusivo sarà dedicato alle siringhe e ai flaconcini pronti all’uso in una linea di produzione ad alta velocità, Extrafill 10. Il mercato dell’asettico ricopre un ruolo più che mai fondamentale in un momento storico in cui le Big Pharma si stanno preparando al confezionamento di milioni di dosi di vaccino. Gli eventi successivi saranno invece focalizzati sull’industria cosmetica, degli stick pack e molto altro ancora. •
Robatech servizi smart
e risposte just in time Fin dall’inizio della crisi sanitaria in Cina, Robatech ha messo in campo una task force che attivasse misure capaci di garantire la salute e la tutela dei clienti e collaboratori nella sua sede in Svizzera e nelle filiali di tutto il mondo. Nonostante le restrizioni attuate in termini di logistica a livello globale, l’azienda si è impegnata a servire gli stabilimenti produttivi, in particolare nel settore farmaceutico e alimentare. Davide Morten, Direttore Commerciale e Marketing di Robatech Italia, racconta le strategie messe in atto dalla società per mantenere la propriaW posizione sul mercato.
Davide Morten, Direttore Commerciale e Marketing di Robatech Italia
➥ Alla luce dell’emergenza pandemica, quali misure avete adottato per continuare a operare sul mercato?
Abbiamo naturalmente dotato tutti i collaboratori di ogni strumento utile a combattere la diffusione del virus, e abbiamo – sin da subito – attivato un’assicurazione aggiuntiva volta a coprire eventuali costi medici e sociali dovuti a un eventuale e non auspicabile contagio. Fortunatamente nessuno ne ha avuto bisogno, ma siamo ancora convinti che sia stato un investimento sensato da parte di un’azienda molto attenta al benessere e alla salute del proprio staff. Abbiamo inoltre attivato un sondaggio presso i collaboratori per determinare il livello di benessere percepito in funzione del lavoro in modalità agile, i cui risultati sono in fase di studio per mettere in atto ulteriori investimenti e riorganizzazioni operative.
L’attività di Robatech non si è mai interrotta, abbiamo continuato a fornire ai nostri clienti sia materiali che servizi, grazie ad un’organizzazione “smart” e all’encomiabile disponibilità della nostra squadra. La gran parte dei nostri clienti, infatti, non ha mai smesso di lavorare, in quanto attivi nelle filiere dell’alimentare e del farmaceutico. Previa richiesta alla prefettura di continuare a operare, Robatech ha quindi garantito il 100% dei servizi ai propri clienti. Abbiamo ottimizzato le procedure di lavoro agile, per le quali la nostra azienda era già orientata e strutturata: da tempo Robatech è un’azienda smart, la nostra abitudine alla dematerializzazione dei documenti e all’automazione delle procedure ci ha consentito di traghettare le nostre attività in modalità smart working con rapidità e semplicità. Lo scenario professionale di tutti noi si è modificato, in molti casi in maniera definitiva: per questo stiamo implementando ulteriormente le nostre infrastrutture e i nostri processi, verso una modalità di lavoro sempre più smart ed ecologica.
➥ Quali strumenti avete utilizzato per supportare la clientela? Tutti i nostri sistemi hanno dotazioni standard di strumenti che consentono l’accesso da remoto ai nostri tecnici: attraverso le linee telefoniche abbiamo supportato i nostri clienti affinché
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Aziende &STRATEGIE ➥ Ci parli di Speedstar Compact? Quali vantaggi derivano dalla sua adozione? Immagini di disporre della pistola più veloce sul mercato, con la capacità di applicare micro-punti di adesivo di dimensioni ridottissime con precisione assoluta, il tutto racchiuso in un involucro estremamente compatto, con una tecnologia in grado di rilevare le condizioni di lavoro e di segnalarle all’operatore: questa è Speedstar Compact. La soluzione ideale per quei costruttori di macchine che vogliono realmente fare un salto di qualità sulle prestazioni di incollaggio. È anche l’ideale per essere utilizzata in ambienti umidi, grazie al suo elevato standard di protezione IP55.
➥ Possiamo fare un bilancio a un anno dal lancio del vostro branding Green Gluing? Ricordiamo cosa sta dietro a questo concetto? Un anno fa, al momento del lancio di Green Gluing, abbiamo attivato sul nostro sito un’importante iniziativa legata all’ecologia: ogni visitatore ha potuto scegliere a quale organizzazione ambientalista destinare la donazione di Robatech (essenzialmente la scelta era fra mare, boschi, animali). Oggi il denaro raccolto è stato finalmente erogato, dimostrando gli effetti concreti di una gestione aziendale realmente attenta all’ambiente. Il brand Green Gluing ha lo scopo di ricordare a tutti l’attenzione che Robatech pone verso soluzioni di incollaggio innovative e sostenibili. È la nostra filosofia aziendale: ogni piccola misura sostenibile può portare a dei risultati. Aiutiamo i nostri clienti a ridurre l’inquinamento (sostituendo il film plastico avvolgibile con piccole gocce di colla per la stabilizzazione dei pallet), utilizziamo energia solare per il nostro stabilimento produttivo in Svizzera, promuoviamo il riutilizzo degli imballi.
La nuova pistola applicatrice per colla a caldo SpeedStar Compact
tutti i collegamenti fossero disponibili in caso di necessità d’intervento. Siamo certi che le aziende organizzate e strutturate che lavorano nelle filiere essenziali non avranno difficoltà a proseguire i loro percorsi di crescita. In questo momento, siamo in una fase di assestamento, dopodiché tutte le aziende dovranno attuare un importante processo di riorganizzazione e digitalizzazione.
➥ Quali strategie metterete in atto per consolidare la vostra posizione?
➥ Che valore ha avuto in questo periodo il servizio di assistenza e il supporto post-vendita?
Al momento, fortunatamente, l’impatto è ben inferiore alle aspettative: siamo infatti in linea con il budget, con un forecast verso fine anno abbastanza stabile. Naturalmente, qualsiasi tipo di previsione in questo periodo e con il presente scenario risulta difficile e presenta un elevato rischio di imprecisione. Siamo convinti che gli ultimi mesi abbiano già mostrato un segnale di aumento delle nostre quote di mercato. La stabilità di fatturato – collocata in un contesto di contrazione generale piuttosto grave – ci induce infatti a pensare di essere stati in grado di aver migliorato il nostro posizionamento sul mercato rispetto a molti concorrenti.
Sembra una frase fatta, ma nel nostro settore il servizio fa veramente la differenza. Sin dalle prime fasi della crisi, molti nostri clienti hanno continuato o addirittura implementato la loro produzione, essendo operativi in settori strategici (pharma e food): è stato quindi fondamentale, anche dal punto di vista etico, garantire la continuità del servizio, sia virtuale che fisico. Quindi, per tornare alla sua domanda, consideriamo il valore del supporto post-vendita principalmente sociale.
➥ Lo spostamento di drupa e interpack al 2021 era inevitabile. Come vi muoverete sul mercato per arrivare a quelle tappe? Aspetteremo il prossimo anno per vedere nuovi lanci?
➥ Su quale offerta tecnologica potrà contare Robatech anche alla luce dell’ampliamento della gamma? Robatech punta sempre di più su soluzioni di tipo SMART: con il lancio del nuovo sistema elettronico RCS abbiamo introdotto una piattaforma unica da cui gestire non solo l’erogazione e l’applicazione di colla, ma anche un completo monitoraggio del sistema e dei suoi componenti, il controllo della qualità dei prodotti incollati e un'avanzata modalità di integrazione dei nostri impianti sulle linee di confezionamento. Per Robatech il futuro è già qui, da tempo.
È vero, interpack e drupa sono state spostate al 2021. Ma, onestamente, non sarei sorpreso se venissero annunciate ulteriori novità su questo tema. Credo che il mondo delle fiere sia destinato a cambiare in maniera radicale, ripensando totalmente alle modalità di svolgimento. Robatech si farà trovare pronta di fronte a qualsiasi scenario, per essere sempre vicina ai propri clienti. •
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NUOVA ACQUISIZIONE PER SUN CHEMICAL E DIC CORPORATION Sun Chemical e DIC Corporation hanno stipulato l’accordo definitivo per l’acquisizione del 100% delle azioni della Sensient Imaging Technologies e altre attività relative alla produzione di inchiostri. L’investimento strategico nella Sensient Imaging Technologies, un fornitore di inchiostri digitali, consentirà a Sun Chemical e DIC di espandere le proprie capacità e competenze nell’ambito degli inchiostri inkjet con tecnologie complementari che rafforzeranno ulteriormente i servizi e le soluzioni per i propri clienti e partner. Il getto d’inchiostro è un segmento strategico per Sun Chemical e DIC, come dimostra l’investimento nella Sensient Imaging Technologies. “Siamo entusiasti delle opportunità che questa acquisizione offre non solo a Sun Chemical ma al futuro degli inchiostri digitali”, ha affermato Mehran Yazdani, presidente di Sun Chemical Advanced Materials. “Il portfolio e le competenze della Sensient Imaging Technologies, unite alla nostra vasta esperienza negli inchiostri inkjet per l’ambito industriale, miglioreranno il nostro supporto ai clienti. Essi si affidano alla filiera agile e alla flessibilità produttiva della stampa digitale, quindi apprezzeranno questa acquisizione che guiderà l’innovazione e l’espansione futura”. Sun Chemical si impegna a rafforzare la reputazione di Sensient Imaging Technologies nel mondo del digitale e a mettere in atto una transizione focalizzata sul cliente.
ABB E COVARIANT SOLUZIONI ROBOTICHE CON INTELLIGENZA ARTIFICIALE ABB, fornitore mondiale di robot industriali, e Covariant, startup di IA nella Silicon Valley, hanno annunciato una partnership per commercializzare soluzioni robotiche dotate di intelligenza artificiale, a cominciare da una soluzione completamente autonoma per centri di distribuzione in ambito e-commerce. La partnership unisce due aziende con una visione condivisa della robotica dotata di intelligenza artificiale, nella quale i robot intelligenti lavorano accanto agli addetti in carne e ossa in ambienti dinamici, imparando e migliorando le loro capacità a ogni compito svolto. Alla luce della forte impennata nel commercio elettronico, ABB ha individuato spazi significativi per soluzioni robotiche con intelligenza artificiale in un’ampia gamma di applicazioni quali logistica, magazzinaggio e smistamento di pacchi e posta. Il giro d’affari mondiale dell’e-commerce dovrebbe aumentare di oltre il 50 percento nei prossimi cinque anni, passando da 1.700 miliardi di Euro nel 2019 a 2.600 miliardi nel 2024, secondo Statista. La richiesta crescente di servizi di fulfilment (gestione logistica e distribuzione) offre un grande potenziale per l’automazione intelligente, trattandosi di attività ad alto tasso di complessità e manodopera. Nel 2019 ABB ha lanciato un concorso mondiale per valutare 20 startup di tecnologie IA, chiedendo di presentare soluzioni concrete per 26 compiti di prelievo, imballaggio e smistamento reali. L’obiettivo era capire se l’IA fosse sufficientemente matura per sfruttare tutto il potenziale della robotica e dell’automazione. ABB cercava inoltre un partner tecnologico con cui sviluppare una soluzione IA solida, in grado di supportare attività di movimentazione autonome e consentire ai robot di maneggiare una gamma praticamente infinita di articoli. Covariant Brain è un “cervello” universale che consente ai robot di vedere, pensare e agire nell’ambiente in cui si trovano, svolgendo mansioni troppo complesse e variegate per i robot programmati in modo tradizionale. Il software di Covariant consente ai robot di focalizzarsi sull’apprendimento progressivo, adattandosi in maniera autonoma con un processo empirico per ampliare costantemente la gamma di oggetti che sono in grado di maneggiare. “La nostra partnership con Covariant si inquadra nella nostra strategia di espansione in nuovi settori in forte crescita come la distribuzione e l’e-commerce e sfruttamento del grande potenziale di questi comparti. La loro tecnologia è perfettamente complementare alla nostra offerta e puntiamo a diventare la prima scelta per le soluzioni robotiche dei nostri clienti. Integrando l’intelligenza artificiale nei nostri robot, apriamo un ventaglio di nuove opportunità e applicazioni in svariati settori” sottolinea Sami Atiya, Presidente del business Robotics and Discrete Automation di ABB. La prima installazione della soluzione di ABB e Covariant è implementata presso Active Ants, un grande centro di distribuzione per aziende di e-commerce situato a Utrecht, nei Paesi Bassi.
B-FLEX ITALIA NUOVO DIRETTORE COMMERCIALE EMEA Continua la crescita di B-Flex Italia, che è lieta di annunciare la nomina di Andrea Sottana a nuovo direttore commerciale per l’area EMEA. Andrea Sottana viene da una solida esperienza di 12 anni come responsabile prima, e direttore commerciale poi di Flexa, una tra le più storiche aziende di produzione di macchinari dedicate al mondo Viscom, riuscendo a sviluppare con successo il business in più di 50 Paesi del mondo. La conoscenza di questa moltitudine di mercati, culture e dinamiche, a volte particolarmente complesse, lo hanno preparato al meglio alle nuove sfide del mercato del termoadesivo e della personalizzazione dell’abbigliamento. Una formazione prettamente commerciale, ma condita da una sana dose tecnica e un approccio strategico e consulenziale, lo fanno pronto ad affrontare ogni nuova esperienza, sempre con il pieno di energia e ottimismo, con concretezza ed efficacia. Pienamente in linea con la filosofia aziendale, Andrea Sottana ha l’obiettivo di far volare B-Flex Italia sempre più in alto nei mercati EMEA.
Andrea Sottana, nuovo direttore commerciale per l’area EMEA di B-Flex Italia
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Aziende &STRATEGIE
GRAFICA ATESTINA INTERCONNESSIONE MACCHINARI E GESTIONE NON CONFORMITÀ CON IL GESTIONALE EDIGIT Grafica Atestina, azienda di Este (PD) fondata negli anni ’50, attraverso il gestionale Edigit ha dato vita ad un processo produttivo intelligente con interconnessione dei macchinari e gestione non conformità. In piena era digitale, Grafica Atestina conserva l’antica abilità artigianale, combinandola sapientemente con la ricerca, la sperimentazione e la formazione del personale, per garantire sempre nuove soluzioni di stampa e cartotecnica. Dal 2016, Grafica Atestina, per innalzare il livello di servizio offerto e sfruttando l’esperienza decennale acquisita nei vari settori, diventa un Gruppo formato da 3 divisioni: Packaging division, Print division e Digital division. Grafica Atestina è in grado di offrire, oltre ai classici servizi della stampa, anche la progettazione e la realizzazione di packaging e prodotti cartotecnici. L’esigenza di un gestionale è nata inizialmente per la preventivazione e la consuntivazione e si è ampliata poi alla necessità di pianificazione/ programmazione delle commesse in produzione: tutto in un’ottica di miglioramento del sistema di qualità e servizio al cliente, per essere in grado di fornire costantemente aggiornamenti sullo stato di avanzamento dell’ordine. In termini di entratura in mercati più complessi, come ad esempio quello Farmaceutico, l’aggiornamento del gestionale Edigit alla versione 64 si è reso indispensabile per la tracciabilità dei lotti, la gestione delle schede prodotto,la gestione dei magazzini e l’ottimizzazione di tutti i flussi interni. I macchinari al momento interconnessi sono le macchine da stampa, tutto il reparto di cartotecnica e una linea di piega. I benefici raggiunti dall’azienda sono sicuramente il rilevamento costante e in tempo reale dei dati, la maggior precisione del dato e la possibilità di analizzare eventuali sprechi e/o punti di forza e migliorie su ogni singola lavorazione. La possibilità di mettere in atto miglioramenti per Grafica Atestina diventa quindi uno stimolo continuo e permette di poter vedere risultati concreti in minor tempo. “Già da anni, - spiega il management - la sfida è quella di riuscire ad intercettare i costi di non qualità in azienda e dopo un periodo di analisi e gestione manuale abbiamo deciso di integrare il sistema qualità all’interno del gestionale Edigit per farlo comunicare con la produzione. Con l’aiuto dei tecnici Edigit abbiamo sviluppato e attivato il modulo Gestione non conformità - calato ad hoc nella nostra realtà e attraverso il quale tutte le funzioni aziendali sono allineate e sempre informate dello stato del sistema qualità. Saremo quindi più puntuali a intervenire con procedure di miglioramento, perché riusciamo ad individuare la fase e le cause in maniera oggettiva”.
I SERVICE TRUCK ULMEX VALICANO I CONFINI Ulmex riparte a pieno regime dopo il lockdown, potenziando il servizio di pulizia laser degli anilox a domicilio. Tra le novità tecnologiche, l’upgrade delle macchine laser installate sui service truck. “Anche durante le settimane di massima emergenza abbiamo continuato a garantire il servizio con una delle nostre unità mobili, destinandola agli interventi richiesti con urgenza soprattutto dai clienti che operano nella filiera alimentare e in quella farmaceutica, che non hanno mai interrotto la propria attività”, racconta Angelo Maggi, Amministratore di Ulmex Italia, che opera nella fornitura di componenti tecnici, prodotti di consumo, apparecchiature, ricambi e servizi per il mondo del packaging, dell’imballaggio flessibile e della stampa flexo e rotocalco. Nel contempo, l’azienda è stata impegnata anche sul fronte organizzativo per ottimizzare Un servizio a 360° che Ulmex intende portare anche all’estero, come conferma il Direttore Vendite Alessio Polastro: “Dopo alcune positive esperienze di interventi effettuati fuori dai confini nazionali (Spagna e Grecia), stiamo collaborando con i nostri partner per internazionalizzare la pulizia e la consulenza a domicilio, estendendo il servizio anche ad altri Stati europei raggiungibili con i nostri mezzi, e in particolare Germania e Austria”. Tutte le unità mobili sono state dotate di microscopi digitali DotScope di nuova generazione, che consentono di effettuare un controllo analitico 3D degli anilox, prima e dopo il trattamento. Un servizio aggiuntivo che Ulmex offre gratuitamente a dimostrazione dell’efficacia e della sicurezza della tecnologia laser. I dati raccolti da DotScope permettono ai tecnici Ulmex di monitorare in tempo reale lo stato del parco cilindri del cliente, creare una cronologia degli interventi effettuati, restituendo un’analisi accurata del ciclo di vita. Dati indispensabili per valutare i livelli di usura e di utilizzo dei cilindri, ed offrire una consulenza ancora più personalizzata sulla base delle specifiche esigenze. Grazie ai truck attrezzati, Ulmex è in grado di raggiungere direttamente i singoli clienti, provvedendo in poche ore alla pulizia di tutto il parco anilox in piena conformità alle norme di sicurezza vigenti. L’intervento può avvenire sia in modalità Off-Line, a bordo del furgone fuori dalla sede del cliente, sia In-Line per quei cilindri che risulta impossibile o difficoltoso rimuovere dalla macchina. In questo caso Ulmex è disponibile a programmare la pulizia anche in notturna e nei weekend, evitando il fermo della produzione e, in questa fase di emergenza sanitaria particolarmente delicata, limitando al minimo anche il contatto con il personale aziendale, nel pieno rispetto delle disposizioni governative.
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B&R FOCUS SULLE TECNOLOGIE TRACK E OPC UA SU TSN
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opo i primi due eventi digitali ‘Le tue macchine si meritano il nostro valore aggiunto!’ e ‘Visione, semplicemente integrata’, che hanno raccolto un importante numero di partecipanti, B&R ha rinnovato l’appuntamento con gli Automation Talks. Il prossimo 4 giugno, infatti, si è svolto il terzo webinar dal titolo ‘La tecnologia track e i suoi vantaggi in produzione’. Durante la sessione è stato affrontato il tema del funzionamento dei sistemi track e dei vantaggi che portano in fase di progettazione e poi in produzione. Si è imparato a valutare le caratteristiche delle diverse tecnologie per capire quale sia più idonea per ogni specifico processo produttivo, apprezzando inoltre come sia possibile ridurre i tempi di implementazione di una applicazione di trasporto grazie agli strumenti di simulazione integrati nella piattaforma B&R. Sono sti analizzati i sistemi track B&R, SuperTrak e ACOPOStrak, con le loro differenze e campi di applicazione, insieme alle ultime innovazioni sia in termini di espansione del range di prodotti sia di funzionalità e ambiti applicativi. Con l’ausilio di esempi applicativi e live demo è stato possibile vedere cosa significhi dal punto di vista tecnico implementare tali tecnologie in fabbrica per ottenere il massimo dell’’efficienza produttiva, grazie anche al digital twin. Il 18 giugno è stata, invece, la volta del webinar ‘OPC UA su TSN - Il futuro della comunicazione’. Grazie a questo webinar è stato possibile scoprire come il nuovo standard industriale OPC UA su TSN può aiutare a portare ulteriore valore ai sistemi produttivi con un’unica connettività, uniforme, senza interruzioni, per tutte le applicazioni. Apertura, interoperabilità, sicurezza del dato e prestazioni sono i quattro principali pilastri della nuova tecnologia OPC UA su TSN, che nessun altro bus oggi esistente può offrire. Sono stati illustrati i vantaggi portati in fabbrica con la combinazione delle tecnologie OPC UA e TSN, quali prodotti di automazione che integrano queste tecnologie siano già disponibili sul mercato e quelli che verranno. È stato mostrato, infine, come una comunicazione 18 volte più veloce – questo il dato di OPC UA su TSN – amplifichi la produttività.
Rittal REFRIGERAZIONE INTELLIGENTE CON MENO REFRIGERANTE
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on lo sviluppo del nuovo chiller Blue e, Rittal offre un pacchetto di soluzioni complete in grado di soddisfare ogni esigenza. Come i chiller Blue e+ con capacità frigorifera da 1,5 a 6 kW, i nuovi chiller sono disponibili nel robusto standard industriale (IP 44, elettrico) in quattro classi di potenza da 11 a 25 kW e nelle due dimensioni di contenimento di 660 x 1265 x 1315 mm e 760 x 1265 x 1515 mm (LxAxP). Grazie all’utilizzo della tecnologia a microcanali e alla conseguente elevata efficienza delle alette delle batterie di scambio (profilo di alluminio estruso con piccoli canali di circa 1 mm di diametro), gli apparecchi necessitano complessivamente del 40% in meno di carica di refrigerante rispetto alle unità tradizionali. Poiché gli scambiatori di calore sono realizzati al 100% in alluminio, la corrosione galvanica non può più verificarsi. Il ventilatore e il compressore sono regolati centralmente tramite un controller digitale. In questo modo è possibile regolare con precisione la temperatura del fluido di raffreddamento: l’isteresi standard di default è di ± 2 K, ma è possibile anche, come dotazione opzionale, un controllo di precisione di ± 0,25 K (tramite bypass del gas caldo). In questo modo si evitano oscillazioni di temperatura che possono causare imprecisioni sul pezzo in lavorazione. Il display touch multilingue per uso industriale, presente sul frontale del chiller e le interfacce di comunicazione intelligenti facilitano sia il funzionamento che l’analisi dei dati. Di conseguenza la parametrizzazione degli apparecchi e la lettura dei dati e dei messaggi di sistema possono avvenire in modo chiaro e rapido. I messaggi di errore vengono classificati in ordine di priorità e visualizzati in tre livelli di attenzione (nota, errore, manutenzione). I chiller Blue e sono già cablati e pronti per il collegamento e possono essere messi in funzione rapidamente con la modalità plug-and-play. I golfari di sollevamento facilitano il trasporto, così come lo zoccolo, idoneo alla movimentazione con carrello elevatore. Collegamenti idraulici compatibili, una valvola di troppopieno regolabile (valvola di bypass) e l’accessibilità ideale a tutti i componenti facilitano il lavoro degli installatori e del personale di servizio. La valvola di sovrappressione integrata garantisce una circolazione costante dell’acqua di raffreddamento quando l’utenza è chiusa e la pompa in funzione, proteggendo la pompa del refrigerante dal sovraccarico. La valvola è preimpostata per la pompa utilizzata e per il funzionamento a 50 Hz, ma può essere regolata anche per il funzionamento a 60 Hz. Un sistema di monitoraggio del livello di riempimento garantisce la massima sicurezza operativa e una migliore disponibilità. Inoltre, i misuratori di portata opzionali allertano se la portata è troppo bassa, oltre a rilevare tempestivamente guasti idraulici dovuti a contaminazioni e blocchi nell’impianto.
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Prodotti &TECNOLOGIE
Herma SISTEMA INNO-LINER PER SCATOLE DI DIVERSO FORMATO
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l sistema di etichettatura linerless di Herma ha da subito riscosso grande interesse ed è stato riconosciuto come il primo del suo genere a soddisfare i severi requisiti imposti dalle etichette di spedizione. Ora, per la prima volta, lo specialista delle soluzioni autoadesive ha mostrato la sua capacità di applicare etichette sulla parte superiore delle scatole per la spedizione di diverse altezze in qualsiasi sequenza. Il sistema Herma InNoLiner con sensore per l’etichettatura di altezze variabili sarà disponibile da ottobre 2020. Secondo Martin Kühl, che guida la divisione Labeling Machines di Herma: “Anche questa configurazione ci ha confermato che il sistema è in grado di funzionare con la velocità e con l’affidabilità del processo richiesta dai centri logistici”. Il modello in fase di lancio trasferisce l’etichetta inizialmente non appiccicosa su un tamp pad, che è dotato di un sensore di altezza della scatola e di un’unità lineare. Innan-
zitutto, un’unità di attivazione ad acqua esegue un movimento trasversale sotto l’etichetta, dove attiva l’adesivo con uno spruzzo altamente consistente di acqua micro-atomizzata. Quindi l’unità di trasferimento lineare sposta automaticamente il tamp pad, con l’etichetta attivata, all’altezza di etichettatura richiesta per la scatola. L’effetto desiderato – adesione estremamente elevata delle etichette – deriva dalla perfetta interazione dell’unità di attivazione con l’adesivo multistrato brevettato 82S. Per l’attivazione dell’adesivo, il sistema InNo-Liner utilizza l’acqua demineralizzata, ovvero l’acqua nella sua forma più pura. “Garantisce una qualità di processo costante ed elevata, indipendentemente dalle fluttuazioni della durezza dell’acqua naturale riscontrate in diversi siti operativi”, spiega l’amministratore delegato Thomas Baumgärtner. Il consumo di acqua è minimo, soprattutto perché l’acqua non utilizzata viene filtrata e riciclata nel sistema.
L’unità di attivazione può essere pulita, ma l’intervento manuale più necessario consiste principalmente nel rinnovo delle bobine di etichette. Per la stampa di dati variabili sulle etichette, sono disponibili sia l’opzione del trasferimento termico che quella termica diretta. Le etichette possono anche essere prestampate a colori con tecniche convenzionali.
“Il principio di base”, commenta Baumgärtner, “è molto semplice. Non coinvolge solventi, calore o altri mezzi di attivazione associati a possibili effetti collaterali indesiderati. Inoltre, il costo è molto simile a quello di un’etichetta autoadesiva convenzionale. La domanda di soluzioni di imballaggio realmente sostenibili sta guadagnando costantemente slancio”.
Turck Banner NUOVE INTERFACCE DI SEPARAZIONE COMPATTE PER MACCHINE MODULARI
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urck Banner Italia, tra i principali fornitori di sensoristica, illuminatori e segnalatori industriali, sistemi bus e sicurezza, introduce IMXK, la nuova tecnologia di interfaccia di separazione galvanica compatta per l’automazione modulare. La tecnologia di processo è ora parte integrante della tendenza verso la modularizzazione. I moduli compatti riducono i tempi di messa in servizio per i clienti finali e i tempi di consegna per i produttori di impianti, offrendo al contempo una maggiore flessibilità grazie al formato più compatto adatto agli armadi di controllo di ogni dimensione. La serie IMXK di Turck Banner, con una profondità di soli 77 mm, risulta in media più corta del 35% rispetto ai più recenti dispositivi di interfaccia convenzionali. In termini di precisione e velocità la serie IMXK supera di gran lunga dispositivi simili di dimensioni maggiori. I dispositivi IMXK possono essere utilizzati
come apparecchiature associate per la connessione di dispositivi di campo intrinsecamente sicuri attraverso la zona 0. A sua volta, il nuovo IMXK può anche essere montato in alloggiamenti compatibili Ex in zona 2, privilegiando di tutte le certificazioni internazionali per l’utilizzo del dispositivo in zone a rischio esplosione. Tutte le varianti possono inoltre essere utilizzate in circuiti funzionalmente sicuri fino a SIL2. Della serie sono disponibili quattro varianti: isolamento degli amplificatori di commutazione per segnali di ingresso digitali (IMXK12-DI), moduli di controllo delle valvole per segnali di uscita digitali (IMXK12-DO), trasduttori di isolamento per segnali di ingresso analogici (IMXK12-AI) e isolatori per uscita analogica dei segnali (IMXK12-AO). I dispositivi sono forniti con 10… 30 VCC per compensare eventuali fluttuazioni di tensione e consentire il funzionamento con un alimentatore a batteria da 12 V. Il range di temperatura di funzionamento è molto ampio e va dai -25°C ai +70°C e questo rende la serie IMXK particolarmente adatta anche per l’uso in prossimità di macchine e motori, dove sono spesso presenti temperature elevate.
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Dellavalle Pallets ha scelto UIFAT per la marcatura inkjet dei pallets EPAL
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ellavalle Pallets è attiva da di case costruttrici autorizzate per Dellavalle Pallets è la prima società oltre 40 anni nell’ambito poter eseguire la marcatura EPAL, italiana, produttrice di pallets EPAL, della produzione di pallets un’operazione fino all’anno scorad aver installato un sistema di stampa e imballaggi industriali in legno. so eseguita esclusivamente meCon sede a Cinzano - Santa Vittodiante l’impiego di marcatura a a getto d’inchiostro Tiflex HRP R4 ria d’Alba, in provincia di Cuneo, caldo. per la loro marcatura. la società segue l’intero processo Sempre fedele allo spirito d’innoDistribuito in Italia da UIFAT, è tra i pochi produttivo per garantire elevati vazione che la contraddistingue, sistemi ad essere certificato standard di qualità, affidabilità e Dellavalle Pallets ha colto subito puntualità. l’occasione di aggiornare i propri dall’associazione EPAL come alternativa Per i propri prodotti l’azienda imimpianti di produzione di pallets alla marcatura a caldo. piega materie prime acquistate da EPAL con sistemi di marcatura a fornitori certificati e sfrutta appiegetto d’inchiostro. no le potenzialità di due linee ad Per l’adeguamento dei propri imalta tecnologia e 5 macchinari semiautomatizzati di produzione pianti, la società si è rivolta a UIFAT, rappresentante sul territorio pallets fuori misura. Mediante tali attrezzature Dellavalle Pallets nazionale delle soluzioni di marcatura a getto d’inchiostro Tiflex. può garantire una produzione giornaliera di oltre 4.000 europallets “Dellavalle Pallets è stato il primo produttore di pallets in Italia 1200x800 EPAL ed oltre 6.000 pallets di vari formati, sempre diad installare un sistema per la marcatura EPAL mediante getto sponibili a magazzino. In tal senso, ogni pallet, standard o su mid’inchiostro - dice Marco De Piccoli, co-titolare di UIFAT -. Sono sure a richiesta del cliente, può essere essiccato e/o disinfestato anni che la nostra società collabora come fornitore con Dellavalle con trattamento termico HT in uno dei quattro moderni impianti Pallets. La nostra azienda vanta 15 anni d’esperienza specifica nel certificati ISPM-15 FAO, sufficienti a supportare pienamente la settore imballaggi in legno e per questo è diventata punto di riferiproduzione giornaliera della società. mento nazionale per tutti i produttori, nonché impresa autorizzata da FITOK per la marcatura del HT. Il nostro impegno si è rinnovaDal ‘fuoco’ all’inchiostro to proprio con la decisione da parte dell’associazione EPAL di È solo nel agosto 2019 che la European Pallet Association, l’orgacontemplare anche la tecnologia a getto d’inchiostro per la marcanizzazione che raggruppa produttori e riparatori licenziatari di tura dei pallets. UIFAT rappresenta in Italia il marchio Tiflex, il pallets a marchio EPAL, ha adeguato la normativa dando la produttore di marcatori e codificatori inkjet ad alta definizione tra possibilità di impiegare stampanti digitali a getto d’inchiostro cui il modello HRP R4. Questo modello è una delle poche soluzioni certificate dall’associazione EPAL per la marcatura dei pallets, a sottolineare la qualità delle stampanti Tiflex per questo genere di applicazione. Per questo motivo Dellavalle Pallets ha deciso di installare lo scorso anno un primo sistema Tiflex su una linea per la produzione di pallets non EPAL, in modo da testare la tecnologia e verificare la qualità del prodotto finale, per poi implementare la linea dedicata alla produzione di pallets EPAL con l’installazione di un secondo sistema di stampa Tiflex HRP R4 appena è stata autorizzata la marcatura a getto d’inchiostro su questa tipologia di pallets”. L’installazione è stata veloce. Invece delle colonne di supporto appoggiate a terra fornite di default, Dellavalle Pallets ha preferito installare le teste di stampa su staffe realizzate ad hoc e collegate direttamente alle guide della linea. In questo modo hanno ottimizzato i cambi formati e recuperato spazio attorno alla linea.
Una soluzione ad hoc La Tiflex HRP R4 è stata perfezionata per la marcatura dei pallets. Usa un inchiostro specifico, certificato dall’associazione tedesca proprio per la marcatura EPAL, e la macchina può essere alimentata esclusivamente con
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Comunicazione D'IMPRESA cartucce dotate di un microchip di sicurezza che garantiscono l’impiego di solo questa tipologia di inchiostro, anch’esso fornito da UIFAT. Grazie alla sua tecnologia di stampa diretta inkjet, HRP R4 consente a tutti i produttori di imballaggi in legno di ottenere delle marcature indelebili e di elevata qualità conformi alla norma ISPM-15 IPPC. La Tiflex HRP R4 è stata studiata per ridurre al minimo la manutenzione ordinaria. Per mantenere la stampante in condizioni ottimali ci sono delle procedure che possono essere eseguite dall’operatore stesso senza l’impiego di attrezzi. Non da ultimo, l’inchiostro ad elevato contrasto è stato formulato per garantire una ottimale penetrazione nel supporto di legno e un’elevata resistenza allo sfregamento e agli agenti atmosferici.
I vantaggi del getto d’inchiostro Davide Dellavalle, di Dellavalle Pallets, ha spiegato i motivi della scelta di sostituire la marcatura a caldo con quella a getto d’inchiostro, elencando i principali vantaggi che ne derivano: - Sicurezza sul lavoro. Fino a ieri il processo di marcatura prevedeva la pericolosa vicinanza di elementi in metallo roventi a legno, segatura e trucioli, con un alto rischio di scatenare incendi. L’introduzione della tecnologia Tiflex HRP R4 ha completamente escluso questo genere di pericolo. • Una drastica riduzione dei tempi di produzione. Ciò è determinato dal fatto che il pallet non deve più fermarsi sulla linea per dare il tempo necessario al marcatore a caldo di agire sul blocchetto di legno ed imprimere il logo EPAL e gli altri codici. Con il getto d’inchiostro la marcatura viene eseguita in continuo, senza che il pallet debba arrestarsi. • Un elevato risparmio energetico. Questo è dovuto al fatto che con la marcatura a caldo servono almeno 6 marcatori che hanno un consumo energetico di quasi 1000 Watt l’uno. Il costo energetico del sistema a getto d’inchiostro è invece paragonabile a quello di una stampante d’ufficio. • Un marchio sempre leggibile. Con la marcatura a fuoco bastava che il blocchetto non fosse perfettamente allineato o che il cliché fosse troppo usurato per avere una marcatura non corretta. Con il getto d’inchiostro si ottiene una marcatura sempre perfetta, anche nella riproduzione dei codici più piccoli e dei loghi dei clienti direttamente sulla pedana. Questo è un ulteriore vantaggio che si può offrire a livello di marketing e di immagine per quei clienti che ne hanno necessità. • Cambi lavoro immediati e senza rischi per l’operatore. Per modificare i codici della marcatura con il sistema a caldo l’operatore deve accedere ai cliché ancora roventi, un’operazione anche pericolosa, sostituirli e riportare in temperatura gli stampi in ottone. Un’operazione che può richiedere anche più di mezz’ora. Con il sistema a getto d’inchiostro Tiflex HRP R4 l’operatore può cambiare i codici della marcatura in tempo reale agendo tramite un comodo e intuitivo pannello di controllo. Con questo sistema è possibile, semplicemente installando due teste di stampa a getto d’inchiostro, una per parte della linea, eseguire una marcatura completa di tutti i sei blocchetti del pallet, avendo inoltre la possibilità di riportare, oltre al marchio EPAL e i codici richiesti, anche i loghi dei clienti senza ulteriori perdite di tempo tra un lotto e l’altro. •
Via Statale, 231 12069 Cinzano - Santa Vittoria d’Alba (CN) Tel. 0172478121 Fax 0172478043 www.dellavallepallets.it
Via Varese 5/7 20020 Lainate (MI) Tel. 0293572604 Fax 0293572592 www.uifat.com
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LA CARTA AMA GLI ALBERI 1.500 campi da calcio al giorno. Così tanto crescono le foreste europee. Quelle da cui si ottiene il legno per fare la carta. Questa è una notizia, vera.
Scopri le notizie vere sulla carta www.naturalmenteioamolacarta.it Fonte: FAO, 2005 - 2015 Foreste europee: 28 Paesi dell’Unione europea + Norvegia e Svizzera
La gamma 8.6 si rinnova in design e formato 8.6, birra olandese doppio malto dalla personalità forte e intensa, si presenta sul mercato con due importanti novità: un look dal design ancora più accattivante e il nuovo formato in bottiglia di vetro da 33 cl disponibile per 8.6 Original, 8.6 Red e 8.6 IPL. Il gusto inconfondibile delle birre del brand “Intenso per Natura” si affiancherà ad una nuova, impattante icona che diventerà l’elemento distintivo della gamma di 8.6: il lupo. Simbolo di forza, coraggio, determinazione, lealtà, questo animale è noto sia per la sua grande autonomia, sia per lo spiccato spirito di gruppo che lo caratterizza e che lo rende capace di grandi azioni. Un’anima libera e socievole, perfetta per rappresentare l’essenza di uno dei brand più di successo di Royal Swinkels Family Brewers. La nuova grafica si affianca a originali dettagli che caratterizzano il formato in bottiglia: elementi in rilievo, che lo rendono subito riconoscibile al tatto, si uniscono ad un tappo rosso che rimanda al red dot del logo 8.6.
Il nuovo universo Clicquot Tape Veuve Clicquot diventa non solo rétro, bensì “Rétro, Chic!” per celebrare il forte amore della Maison per ciò che di bello ci circonda. E cosa può esserci di più “rétro chic” di una musicassetta? L’iconico ritorno agli anni ‘70 e ‘80 ha ispirato il nuovo universo Clicquot Tape, una collezione di sei cofanetti in metallo dal design rétro, audaci e accattivanti, nell’emblematico colore giallo della Maison, oltre a motivi disco, iridescenti e zebrati. I coffret che racchiudono l’iconica Cuvée Veuve Clicquot Yellow Label, sono un divertente richiamo alle musicassette in voga in quegli anni. Per rendere omaggio all’icona rétro della musicassetta, Veuve Clicquot ha riservato particolare attenzione a ogni dettaglio di design della collezione Clicquot Tape, dalle minuscole viti che riprendono la forma della cometa simbolo della Maison, fino alle rotelline delle bobine che girano, proprio come in una vera musicassetta. Clicquot Tape ha inoltre un packaging completamente riciclabile. La sagoma interna che racchiude la bottiglia è realizzata in pasta di cellulosa ecosostenibile al 100%. È facile da estrarre e permette di conservare il coffret come elemento da collezione per la casa o di riciclarlo. In questo modo il packaging Clicquot Tape ha una seconda vita, un po’ come le musicassette su cui si potevano ripetere le registrazioni infinite volte. Infine, in esclusiva dal 6 luglio, solo sul sito dell’enoteca tannico.it, una Clicquot Tape speciale e unica, Clicquot Tape x Personalization Brut Yellow Label: il coffret, che conterrà una bottiglia di Veuve Clicquot Yellow Label, potrà essere personalizzato con messaggi di accompagnamento al regalo che evocano le canzoni celebri degli anni ’70 e ’80 oppure con un messaggio personale con un’ etichetta che ha la stessa forma di quelle che si utilizzavano sulle musicassette!
Cosfibel un packaging teatrale per Jean-Paul Gaultier Cosfibel ha creato un cofanetto per la fragranza So Scandal! di Jean-Paul Gaultier che riprende la forma di un palcoscenico, con due porte apribili e una moltitudine di specchi che evocano la bottiglia sfaccettata. Lanciato questa primavera, il cofanetto mira a migliorare la visibilità del lancio di So Scandal! Con questo obiettivo, Cosfibel ha creato un cofanetto di cartone rigido in tre parti che integra un cuneo rialzato e rivestito in tessuto floccato nei colori della gamma So Scandal!. Tenute insieme con cerniere in cartone, le due porte sono rimangono saldamente in posizione grazie agli angoli rinforzati. Le porte sono inserite in una scanalatura, assicurando una chiusura perfetta, mentre i magneti rinforzano la struttura. Quando si aprono, il profumo si rivela. Sulla faccia frontale del cofanetto è incollata una placca con il logo stampato a caldo. Con il suo interno interamente rivestito in tonalità melograno, il prodotto si erge su un podio. Attorno ad esso, nove veri specchi riflettono la bottiglia a forma di dodecagono, moltiplicando le sue sfaccettature. Il cofanetto, assemblato completamente a mano, contiene un’eau de parfum da 80 ml e uno spray da viaggio da 10 ml.
48 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2020
Packaging &DESIGN
Albe'a innovativo tubetto eco-friendly per cosmetici
DimmidiSi' nuovo packaging antifog e sostenibile
Albéa ha prodotto un imballaggio innovativo ed ecologico per La RochePosay. Infatti, il brand di skin care del gruppo L’Oréal innova con una nuova generazione di packaging ecologici: un tubo realizzato in parte a base di cartone certificato FSC. La nuova lozione idratante per la protezione solare del corpo della gamma Anthelios protegge la pelle dagli effetti dannosi del sole, della vita marina e dell’ambiente. Dall’ambizioso progetto congiunto di L’Oréal e Albéa è nato l’innovativo packaging in tubetto, in parte in cartone, progettato come alternativa alle varie soluzioni di imballaggio attualmente utilizzate per i prodotti cosmetici. L’uso della plastica è ridotto del 45% rispetto alle soluzioni esistenti. “Abbiamo adattato il nostro processo di produzione per introdurre questa nuova tecnologia, sostituendo parte della plastica del tubetto con il cartone. Questa è una prima assoluta”, afferma Barbara de Saint-Aubin, amministratore delegato di Albéa Tubes Europe. Lo sviluppo di questo tubetto per cosmetici rappresenta una svolta tecnologica per il mercato dei cosmetici.
La gamma del Piatto unico GOLOSO DimmidiSì, con ricette appetitose e caratterizzate da ingredienti stuzzicanti per sedurre un consumatore “goloso”, si arricchisce di una nuova ricetta: arriva l’insalatona con Mortadella IGP e semi di zucca, con crostini di focaccia su un letto di misticanza con rucola e pomodorini. Il condimento è una salsa fresca al pistacchio, frutto dell’expertise aziendale studiata ad hoc per questa ricetta diventandone parte integrante. Questa novità gourmet è accompagnata dalle nuove ciotole sono antifog, una tecnologia che previene la formazione della condensa che talvolta può formarsi a causa degli sbalzi di temperatura, per una trasparenza massima. Inoltre, tutti gli imballi DimmidiSì sono riciclabili al 100% e, per ridurre ulteriormente l’impatto ambientale, La Linea Verde introduce il PET riciclato all’80% come materiale della ciotola e del comparto arricchitori.
San Benedetto presenta l’innovazione Twist&Drink Acqua Minerale San Benedetto anticipa la direttiva europea 2019/904 e lancia sul mercato le bottiglie d’acqua minerale con il nuovo tappo Twist&Drink, una grande rivoluzione nel mercato del beverage analcolico per un’esperienza di consumo ancora più pratica e sostenibile. Twist&Drink è innovativo e offre grandi vantaggi in quanto pratico e utile per il consumatore e con un importante risvolto green poiché è legato alla bottiglia così da non disperderlo nell’ambiente. “Si tratta di una novità sostenibile studiata dal reparto ricerca e sviluppo interno all’azienda con cui abbiamo anticipato la direttiva europea 2019/904 che richiede l’obbligo del tappo attaccato alla bottiglia a partire dal 2024. Siamo orgogliosi di aver introdotto questa innovazione che eviterà la dispersione dei tappi nell’ambiente agevolandone il riciclo”, dichiara Enrico Zoppas, Presidente e AD del Gruppo Acqua Minerale San Benedetto S.p.A. “Questa novità verrà lanciata in anteprima sul formato da 0,5 L della linea Ecogreen, la linea di prodotti con il 100% di emissioni di CO2 eq. compensate attraverso l’acquisto di crediti per finanziare progetti di riduzione dei gas effetto serra e realizzata con fino al 50% di plastica riciclata, il massimo previsto dalla normativa vigente in Italia”. L’etichetta della bottiglia racconta al consumatore il funzionamento e lo scopo del nuovo tappo anche attraverso un QR Code, collegato ad una landing page dedicata, che mostra all’utente un video esplicativo. Oggi il Gruppo veneto continua ad essere punto di riferimento per il modello sostenibile adottato e per la sua vocazione green, con l’obiettivo di raggiungere l’eccellenza non solo da un punto di vista della qualità del prodotto ma anche per preservare l’ambiente e consegnare alle generazioni future un mondo sempre più pulito.
49 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2020
Il Covid-19 ha avuto un fortissimo impatto sulle abitudini di vita degli italiani, modificando dalle fondamenta gesti e azioni quotidiane con ricadute che hanno riguardato anche la raccolta differenziata. Per quanto riguarda gli imballaggi in acciaio come barattoli, scatolette, tappi, coperchi e bombolette, Ricrea ha analizzato come l’impatto sia stato positivo.
Raccolta differenziata
+16% per gli imballaggi in acciaio
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ei primi tre mesi del 2020 nel nostro Paese sono state raccolte 40.606 tonnellate di imballaggi in acciaio, con una crescita del +16% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A segnalare questo significativo aumento è Ricrea, il consorzio nazionale per il riciclo e il recupero degli imballaggi in acciaio, uno dei sei consorzi di filiera che compongono il Sistema Conai, che ha analizzato i risultati di questa prima parte dell’anno mettendoli a confronto con quelli degli anni precedenti. “Negli ultimi anni l’Italia ha compiuto grandi passi avanti sul fronte della raccolta differenziata”, spiega Federico Fusari, direttore di Ricrea. “Per quanto riguarda gli imballaggi in acciaio abbiamo raggiunto una percentuale di riciclo superiore all’80% che posiziona il nostro Paese tra i migliori in Europa. Il trend di crescita registrato in questa prima parte dell’anno è davvero molto marcato, in particolare nelle regioni del Centro e del Sud dove la crescita percentuale è stata rispettivamente del
+31,5% e del +35%”. Se complessivamente in Italia la raccolta è passata dalle 35.007 tonnellate del primo trimestre 2019 alle 40.606 tonnellate del primo trimestre 2020, le regioni del Sud hanno raggiunto il risultato record di 10.800 tonnellate, registrando la crescita più significativa (nel primo trimestre 2019 le tonnellate di imballaggi in acciaio raccolte erano state 8.000). Forte aumento anche nel Centro Italia, dove le tonnellate di imballaggi in acciaio raccolte sono passate dalle 5.400 del 2019 alle 7.100 di quest’anno.
Le nuove abitudini dei consumatori Risultati di eccezione su cui può certamente avere influito anche l’aumento dei consumi dei prodotti conservati in contenitori in acciaio, come barattoli di pomodoro o scatolette di tonno. Ma senza dubbio il maggiore tempo trascorso in casa durante le settimane di quarantena ha portato a una maggiore attenzione nei confronti del corretto conferimento dei rifiuti, con un conseguente incremento delle quantità raccolte che ha messo alla prova l’intera filiera del riciclo in un periodo già estremamente delicato e complesso a causa della chiusura delle acciaierie con forno elettrico in cui viene realizzata la fusione del rottame. “Dobbiamo ringraziare gli operatori che ricevono il materiale raccolto, perché nonostante tutte le difficoltà sono riusciti a stoccare grandi quantità nelle settimane in cui le acciaierie non hanno potuto operare”, prosegue Fusari. “Fortunatamente la situazione si sta normalizzando, e tutti gli imballaggi in acciaio differenziati potranno rinascere sotto forma di nuovi prodotti”. L’acciaio è un metallo che si ricicla al 100% per infinite volte, e grazie al riciclo gli imballaggi in acciaio possono tornare a nuova vita trasformandosi ad esempio in chiodi, bulloni, travi per l’edilizia, binari ferroviari o arredi urbani.•
50 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2020
Imballaggi &AMBIENTE
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TUBEX ALUMINIUM TUBES PRESENTA THE BLUE TUBE EVO
ubex Aluminium Tubes ha sviluppato un processo di eco-innovazione integrata che ha portato al lancio del brand “The Blue Tube” nel 2019, una gamma di tubetti realizzati in alluminio riciclato al 100%. La prima generazione di prodotti del brand “The Blue Tube” è stata realizzata al 100% in alluminio riciclato post-industriale (PIR). Dopo il successo del lancio, la gamma di prodotti “The Blue Tube” è stata ampliata per includere la new entry, The Blue Tube Evo. Un prodotto sviluppato in un’ottica di circolarità e progettato per impiegare fino al 15% di alluminio in meno. Questo prodotto altamente circolare ha un tasso di riciclo migliorato e un punteggio elevato, raggiungendo il 93% nel Material Circularity Index (MCI). Tubex ha incaricato Quantis, società internazionale specializzata in consulenza ambientale, di analizzare il Life Cycle Assessment, per valutare l’impatto ambientale dei tubi, e Material Circularity Index (MCI). Grazie ad un solido approccio di eco-design che include l’integrazione PCR e la reingegnerizzazione dei tubi,
Tubex Aluminium Tubes ha potuto così ridurre del 40% la carbon footprint dei suoi prodotti con The Blue Tube Evo. La società ha migliorato la circolarità dei prodotti con un tubo che non solo è riciclabile al 100% alla fine del ciclo
di vita, ma è anche realizzato con il 95% di alluminio riciclato post-consumo (PCR), riducendo l’impatto ambientale delle materie prime. Il team di Tubex Aluminium Tubes sta attualmente lavorando per certificare la piena tracciabilità della catena di fornitura con approvvigionamenti certificati di materiali PCR. Thierr y Bitout, CEO di Tubex Aluminium Tubes, ha commentato: “The Blue Tube Evo è il risultato di un importante processo di trasformazione all’interno di Tubex Aluminium Tubes che ci ha permesso di rafforzare e di sviluppare la nostra expertise e il nostro know-how in ricerca e sviluppo di tubi in alluminio, di sviluppare partnership strategiche e infine di potenziare la nostra presenza mondiale”. Thierry Bitout ha aggiunto: “Questo nuovo prodotto per il packaging in alluminio risponde al crescente bisogno dei nostri clienti che intendono ridurre in modo significativo il loro impatto ambientale, e risponde ai trend del mercato globale e dei consumatori sempre più orientati al maggior riciclaggio e al minor spreco”.
CROCCO NUOVO PACKAGING ECO-FRIENDLY IN PLASTICA
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sempre più sostenibile il packaging in plastica – materiale riscoperto come essenziale per garantire la salubrità dei materiali e degli alimenti in tempi di Covid-19 – ed è anche sempre più facile per il consumatore finale, nonché per le amministrazioni pubbliche e per le aziende, riconoscere quale plastica si stia comprando e quale sia l’impatto sull’ambiente. È infatti in produzione, da parte dell’azienda vicentina Crocco, un packaging in plastica con oltre la metà di materia derivante da riciclo, fino addirittura ad arrivare al 60% (l’Unione Europea ha posto come obiettivo per il 2030 di riciclare il 55% degli imballaggi in plastica). Lo speciale packaging ha ottenuto la certificazione di conformità per l’utilizzo del marchio Plastica Seconda Vita per film termoretraibili, neutri o stampati (utilizzati, ad esempio per l’imballaggio delle bottiglie), che possono quindi contenere fino al 60% di plastica riciclata proveniente da post consumo oppure dal 30% fino al 60% di plastica riciclata proveniente da Mix Eco, ovvero una miscela di scarto industriale e post consumo. “Questa nuova soluzione – spiega Renato Zelcher, AD di Crocco – presenta diversi impatti positivi. Il primo, evidentemente, è verso l’ambiente perché il riciclo significa che si utilizza un materiale, o almeno una sua buona parte, più volte anziché una e questo comporta anche un’automatica riduzione della CO2 immessa nell’atmosfera. Il secondo è che per chi utilizza il nostro packaging perché può comunicare al proprio cliente finale l’abbassamento del proprio impatto, senza contare che un packaging riciclato contribuisce a raggiungere, anche per il nostro cliente, i propri obiettivi di sostenibilità”. Il packaging da Plastica Seconda Vita sarà in grado di garantire all’acquirente, sia essa impresa, PA o consumatore finale, il rispetto del regolamento dell’Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo e l’utilizzo di materiale riciclato con relativa rintracciabilità. Il
Renato Zelcher, AD di Crocco
tutto certificato da un ente terzo, SGS Italia, che prevede, come da regolamento, una sorveglianza continua della correttezza del processo. “Questa ulteriore garanzia per il consumatore – afferma Zelcher – si inserisce nel più ampio progetto di Crocco per la sostenibilità del packaging plastico denominato Greenside, per cui grazie ad un processo di Eco design collaborativo, riusciamo a fornire un packaging limitando al massimo l’impatto ambientale, addirittura arrivando ad avere un impatto zero dal punto di vista delle emissioni di CO2. Quindi da oggi si può avere non solo un packaging carbon neutral, ma anche un imballaggio certificato fino al 60% di utilizzo di materiale riciclato”.
51 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2020
LA FILIERA RESPONSABILE DI NESPRESSO
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orna per il secondo anno consecutivo l’iniziativa di Nespresso volta a sensibilizzare i consumatori sull’impegno del brand per la creazione di una tazzina di caffè ad impatto positivo. A partire dall’8 giugno, infatti, tutti i clienti che riportano le capsule esauste nelle Boutique Nespresso dove è attivo il servizio di raccolta riceveranno in omaggio un sacchetto di compost da 1kg, fino ad esaurimento scorte. Attraverso questa iniziativa, Nespresso sostiene il principio della Circular Economy che da anni ispira il suo operato, rispecchiandosi in ogni fase del business. L’idea della circolarità sta anche alla base dell’iniziativa “Da Chicco a Chicco”, il programma di Nespresso che racconta il viaggio compiuto dal chicco di caffè lungo tutta la filiera di produzione, dalla sua coltivazione nei territori d’origine fino alla sua trasformazione in chicco di riso, proveniente da una risaia dove come fertilizzante viene utilizzato proprio il compost generato dal caffè delle capsule esauste. Per Nespresso la sostenibilità sociale e ambientale rappresenta da sempre un fattore chiave dell’approccio lungo tutta la filiera di produzione, fino al processo di riciclo delle capsule, che vede il diretto coinvolgimento dei consumatori. Sono proprio i consumatori, infatti, a contribuire al progetto di riciclo del brand, riconsegnando le capsule esauste nell’apposita area recycling presente all’interno delle Boutique Nespresso o in alcune isole ecologiche distribuite su tutto il territorio nazionale. Una volta raccolte, le capsule vengono portate ad un impianto che permette di separare i residui di caffè dall’alluminio, avviando i materiali a due differenti cicli di recupero. L’alluminio, che viene riciclato al 100%, viene destinato alle fonderie per avviare il processo di riciclo che lo trasformerà in nuovi oggetti, come ad esempio biciclette, penne, utensili per la cucina. Il caffè diventa invece compost e viene donato ad una risaia. Il riso prodotto viene riacquistato da Nespresso e successivamente donato a Banco Alimentare della Lombardia. Finora il programma, attivo attraverso un sistema capillare di 113 punti di raccolta in 67 città italiane, ha permesso di donare 2 milioni 954 mila porzioni di riso a Banco Alimentare della Lombardia. L’iniziativa di Nespresso si inserisce all’interno del più ampio progetto “The Positive Cup”, programma globale del brand che prevede iniziative che hanno come obiettivo quello di garantire la sostenibilità in ogni fase del processo produttivo, a partire dalle origini del caffè. Il progetto, avviato nel 2014 in tutti i Paesi del mondo, fissa obiettivi ambiziosi per il 2020 in termini di approvvigionamento del caffè e di benessere sociale, utilizzo e recupero dell’alluminio e resistenza al cambiamento climatico.
PRESSPALL - BY CORNO PALLETS PIÙ ATTENTO ALLA NATURA
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tudi recenti segnalano la presenza negli oceani di oltre 150 milioni di tonnellate di plastica. È ormai evidente che senza un’efficace e tempestiva inversione di rotta, entro il 2025 gli oceani conteranno una tonnellata di plastica ogni tre tonnellate di pesce ed entro il 2050 si stima che ci sarà, in peso, più plastica che pesce. Dopo essere stato pesantemente colpito dalla pandemia Covid-19 il mondo produttivo è sempre più attento all’ambiente, non solo per la tutela del pianeta ma anche come leva per rilanciare l’economia in chiave green. Consumatori più attenti a materiali sostenibili, imprese impegnate in iniziative per uscire dalla pandemia con un vero e proprio “Green Deal”, attenzione alla decarbonizzazione e a logiche di economia circolare, sono i nuovi Driver cui si sta guardando. La maggior parte dei rifiuti prodotti ogni giorno è costituita da imballaggi. La vera sfida di oggi, per evitare la dispersione nell’ambiente di tonnellate di materie nocive, è passare ad un modello di economia circolare: nulla viene sprecato, tutto viene rimesso in circolo per abbattere gli sprechi ed il consumo di materie prime. Il ciclo vitale del legno può durare all’infinito, con benefici ecologici ed economici. Riciclando il legno si risparmia energia, si migliora la qualità dell’aria e si evitano al contempo gli sprechi. Il processo di trasformazione dei rifiuti in legno prevede che questi ultimi vengano prima di tutto frantumati e ridotti in scaglie. I trucioli che ne derivano verranno a loro volta puliti, eliminando eventuali scorie ferrose, e ulteriormente ridotti in elementi ancora più piccoli. Il processo si concluderà con l’essiccazione del prodotto ricavato in particolari forni che ne elimineranno l’umidità e l’anidride carbonica. Il materiale creato da questo trattamento può essere utilizzato, amalgamandolo con resine, per formare nuovi prodotti come il pallet in legno pressato PRESSPALL- By Corno Pallets. PRESSPALL, fiore all’occhiello dell’azienda Corno Pallets, risulta una scelta ecologica a 360°, in quanto composto per l’85% da legno truciolare da riciclo e per il 15% da resina ureica ecologica, e pertanto esente da rischi. Il pallet PRESSPALL possiede anche la certificazione PEFC che garantisce la provenienza delle materie prime utilizzate, da boschi a gestione sostenibile. I boschi e le aziende che lavorano con certificazione PEFC, forniscono un contributo contro la distruzione di inestimabili risorse boschive ad opera di disboscamenti e sfruttamento incontrollato delle risorse. Con la certificazione PEFC, gli utilizzatori del pallet PRESSPALL hanno la certezza di acquistare pallet a perdere ecologici e contribuire alla tutela dei nostri boschi. Non è solo il materiale di cui è costituito a rendere PRESSPALL un prodotto rispettoso per l’ambiente. Il pallet infatti è stato il primo di tipo impilabile ad essere immesso sul mercato e proprio l’impilamento fa sì che, su un camion della capienza di circa 750 europallets di legno tradizionale è possibile caricare oltre 2.000 PRESSPALL formato euro. Una riduzione del trasporto dei vuoti, dei costi e benefici vantaggi sulle emissioni di CO2.
52 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2020
Imballaggi &AMBIENTE
SORBETTI TONITTO NUOVO PACKAGING RICICLATO E RICICLABILE
L’ TICINOPLAST E NOVAMONT NASCE LA LINEA NEXTFILM
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icinoplast presenta la gamma di prodotti NextFilm, una nuova generazione di film per l’imballaggio, espressione dell’impegno dell’azienda a favore dell’economia circolare e dell’ambiente. La prima famiglia di queste nuove soluzioni per l’imballaggio è rappresentata dai film biodegradabili e compostabili in MATER-BI, conformi allo standard internazionale UNI EN 13432, per la laminazione o per l’uso singolo nel confezionamento di alimenti e di prodotti idonei al packaging compostabile. Frutto della collaborazione con Novamont, i nuovi film sono stati messi a punto grazie ad un lavoro congiunto di ricerca, sviluppo, industrializzazione e prove su macchine di stampa, accoppiatrici e linee di confezionamento, durato quasi 3 anni. Complessivamente si tratta di 5 film, già certificati OK Compost, 2 supporti di stampa e 3 film saldanti. Laminati tra di loro, garantiscono caratteristiche meccaniche e di saldatura idonee alla produzione su qualsiasi macchina di confezionamento. I supporti di stampa possono essere lavorati sia su linee rotocalco che flessografiche. I film saldanti possono essere utilizzati sia in accoppiamento sia come film singoli, a seconda delle applicazioni, e possono essere stampati. Il MATER-BI è la famiglia di bioplastiche biodegradabili e compostabili secondo lo standard europeo EN13432, nata dalla ricerca Novamont per quelle applicazioni in cui la biodegradabilità in diversi ambienti (impianti di compostaggio industriale, suolo, ambiente marino) rappresenta un valore aggiunto. Tra gli utilizzatori di prodotti della linea NextFilms è presente anche SAES Coated Films che, attraverso la tecnologia COATHINK di coating e metallizzazione di cui è proprietaria, garantisce la produzione di film compostabili con caratteristiche di barriera paragonabili a quelle dei sistemi di imballaggio tradizionale. COATHINK è una tecnologia di deposizione di lacche a base d’acqua in grado di conferire proprietà di barriera a supporti polimerici di diversa tipologia. SAES Coated Films, nell’ambito del proprio lavoro di progettazione sostenibile di strutture a barriera, ha sviluppato una famiglia di prodotti destinati ad imballaggi flessibili ad alta barriera e compostabili secondo la norma EN13432. La tecnologia del coating consente di utilizzare rivestimenti sottili e formulazioni compatibili con i processi di compostaggio industriale. La funzionalità delle lacche utilizzate permette di raggiungere livelli di barriera ad ossigeno ed umidità confrontabili con quelli degli imballaggi tradizionali contenenti multistrati plastici non riciclabili. Si ottiene così una soluzione di imballaggio efficace nel proteggere il prodotto alimentare e conferibile nella frazione umida a fine vita.
azienda genovese della famiglia Dovo, che produce gelati da tre generazioni, rinnova il proprio packaging della linea Il Sorbetto con una svolta ancora più green. I vasetti che contengono il prodotto naturale, infatti sono sia riciclabili, sia realizzati con plastica riciclata (R-Pet). Tonitto 1939, infatti, è da sempre impegnata concretamente e quotidianamente in favore dell’ambiente, utilizza energia rinnovabile e riduce gli imballaggi, convertendo il 75% delle confezioni di plastica in plastica riciclata R-PET o in cartoncino. “Non esiste innovazione se non c’è sostenibilità”, sottolinea Luca Dovo, amministratore delegato di Tonitto. “Sviluppare soluzioni sostenibili, a basso contenuto di materiali plastici e a ridotto impatto ambientale, sono azioni ormai irrinunciabili e doverose per un’azienda come la nostra. Quello che abbiamo fatto è rivalutare tutti i nostri packaging, passando ad avere in larga parte in polipropilene e in plastica, a trasformarli in cartoncino riciclabile. Ciò che è rimasto in plastica è stato convertito in R-Pet, che arriva dunque da materiale riciclato, quindi non vergine, ma viene riutilizzato consentendo un notevole risparmio in termini energetici per la produzione di tali imballaggi e impegnando decisamente meno risorse naturali”. L’attenzione di Tonitto 1939 rivolta al tema della sostenibilità non è però presente solamente in via esclusiva nel packaging dei prodotti, che quotidianamente vengono realizzati rispettando i massimi protocolli di sicurezza, ma coinvolge direttamente lo storico stabilimento di Campi, a Genova. I fratelli Dovo, Luca e Massimiliano terza generazione dopo il padre Alfredo e il nonno Antonio, sono infatti attivi nelle buone pratiche di comportamento ecologico. Si parte dal riutilizzo dei materiali all’interno degli uffici, ad interventi sulle linee produttive per ridurre i consumi, fino all’installazione di pannelli fotovoltaici in grado di abbassare le emissioni di anidride carbonica di 150 tonnellate ogni anno; e inoltre sono stati ridotti del 50% i consumi di acqua utilizzata per il lavaggio degli impianti, attraverso interventi sia sul processo, quindi sulle procedure interne e sulla formazione degli addetti e degli operatori, sia sui macchinari. In più per promuovere la sensibilità ambientale sono state realizzate anche numerose campagne social a favore del riciclo creativo, in cui si suggeriscono svariati modi per riutilizzare i barattoli di “Tonitto”, una volta consumato il gelato.
ICSS AVVIA LA PRODUZIONE CON VERSALIS REVIVE EPS
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CSS crea una nuova generazione di imballaggi: resistenti, leggeri e prodotti con materia prima riciclata. L’azienda pavese che da 50 anni è specializzata in imballaggi industriali, è la prima ad aver avviato, nel mese di novembre, la produzione con Versalis Revive EPS, un polistirolo espanso sviluppato nei laboratori di Eni Versalis, un prodotto innovativo ottenuto tramite una tecnologia proprietaria di Versalis, che incorpora una percentuale di contenuto riciclato (fino al 20%) e presenta caratteristiche fisiche e chimiche molto simili all’EPS di origine fossile. È a sua volta riciclabile al 100% e rappresenta, per chi produce imballaggi e componenti in polistirolo espanso l’opportunità di realizzare un prodotto più sostenibile, e, per chi li utilizza, di orientarsi verso scelte più consapevoli senza rinunciare alla qualità e all’affidabilità a cui sono abituati. Inoltre la presenza di una percentuale di materiale riciclato contribuisce ad abbattere l’incidenza della plastic tax sui costi del prodotto finale creando un risparmio che può arrivare fino a €90/ton (come è noto, la plastics tax – che entrerà in vigore il 1° luglio 2020 - è un’imposta di 45 centesimi di euro per ogni chilo di manufatti con singolo impiego in plastica -MACSI- ad eccezione di bioplastiche compostabili e materiali riciclati oltre a dispositivi medici e packaging di medicinali). Il nuovo materiale si presta a diverse applicazioni: dai packaging protettivi per elettrodomestici ad oggetti di vario genere. Per il momento ICSS ha iniziato con la produzione di pannelli isolanti per frigoriferi e, nel mese di dicembre, con gli alberi di natale NatTy, ma è solo l’inizio. La componente riciclata dei nuovi imballaggi proposti da ICSS è il risultato di un progetto che Versalis ha messo a punto con Corepla (Consorzio Nazionale per la Raccolta, il riciclo e il Recupero degli imballaggi in Plastica) il quale fornisce la materia da riciclare come bicchieri, vassoi e coppette di yogurt in polistirene, provenienti dal circuito della raccolta differenziata domestica italiana. Si ottengono così manufatti di colore bianco perla (per il momento, non sono disponibili altre colorazioni) che possono essere personalizzati con immagini fotografiche, stampe e loghi.
53 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2020
Converting&LABEL FOCUS SULLA ROTOCALCO ruolo e punti di forza Oltre 560 iscritti per Roto4All, il webinar organizzato dal Gruppo Italiano Rotocalco di Acimga, con un terzo dell’audience “proveniente” da oltre i confini. Formazione, norme e iniziative editoriali sono i temi trattati durante la sessione online volta a promuovere la tecnologia di stampa rotocalco e il know-how italiano nel campo. E già si guarda l’evento live di Firenze del 23 ottobre.
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ltre 560 iscritti, un terzo dei quali esteri. Si chiude con numeri positivi il webinar di Roto4All, prima trasmissione streaming interamente dedicata alla rotocalco, che è stata l’occasione per fornire alcune “pillole” sui punti di forza della stampa rotocalco, sul Total Cost of Ownership di questa tecnologia e sul concetto di sostenibilità inteso in senso complessivo. Un evento realizzato dal Gruppo Italiano Rotocalco di Acimga, l’associazione confindustriale che rappresenta tutte le tecnologie di stampa (roto, flexo, offset e digitale) e di converting su tutti i materiali (cartari, poliaccoppiati e plastici) per applicazioni su flessibile, etichette, cartone ondulato, cartotecnica, tissue, alluminio, e di cui il Gruppo Roto rappresenta una delle specializzazioni verticali sulle tecnologie e le applicazioni della stampa e del packaging. Ad aprire e condurre l’evento, Matteo Bordone, giornalista e speaker radiofonico, che ha ricordato come, anche nella filmografia, la rotocalco ha sempre rappresentato la stampa per antonomasia. Una tecnologia entrata, quindi, nell’immaginario collettivo, ma che non sempre è stata pubblicizzata e valorizzata dagli addetti ai lavori. Una necessità, quella di comunicare questa eccellenza italiana, che ha fatto nascere il Gruppo Italiano Rotocalco di Acimga, come ha spiegato il responsabile del gruppo Gianmatteo Maggioni, che ha anche illustrato alcune iniziative già realizzate, come la pubblicazione di un manuale sulla roto, l’organizzazione di corsi di formazione sul questa
Commercio globale delle macchine per grafica, converting e carta
tecnologia di stampa, nonché la designazione di un rappresentante italiano presso l’ISO (International Organization for Standardization).
Uno studio sulla rotocalco Andrea Briganti, direttore di Acimga e della Federazione Carta e Grafica, dopo aver illustrato il ruolo dell’associazione come promotrice di tutte le tecnologie di stampa, ha introdotto allo studio economico sulla rotocalco e il progetto sostenibilità, rivelando anche come l’Italia sia tra le prime 3 nazioni produttrici di tecnologia rotocalco (insieme a Germania e Cina), con una produzione nel 2019 di circa 60 milioni di dollari. L’intervento del professore di Operations and Technology Management di SDA Bocconi, Enzo Baglieri, si è invece focalizzato sul Total Cost of Ownership della roto. Uno strumento nato per capire qual è il reale costo di una tecnologia, sapendone valutare i costi diretti e indiretti, non basandosi solo sul prezzo iniziale (che nel caso della meccanica strumentale può essere molto elevato e quindi scoraggiare gli investimenti e indurre concorrenza solo sul prezzo), ma tenendo presente tutta una serie di fattori. Una macchina rotocalco, ha spiegato il professor Baglieri, costa in media 2 milioni e mezzo di euro. Tuttavia, questa tecnologia ha un ciclo di vita di vent’anni, per cui per capirne il vero costo bisogna spalmare il prezzo nell’arco di un ventennio. Quand’è che un’azienda può dirsi davvero attenta e responsabile nei confronti dell’ambiente, naturale e sociale, in cui opera? A questa domanda ha dato risposta in chiusura di webinar Elisabetta Bottazzoli, Sustainability and Circular Economy Manager, che ha illustrato alcuni standard del Global Reporting Initiative (GRI), che aiutano a misurare la sostenibilità di un’impresa identificando gli aspetti della propria attività che hanno impatti più significativi sugli stakeholder (comunità locali, dipendenti, ambiente).
In attesa dell’evento live Il webinar ha anticipato quindi in “pillole” i temi che saranno approfonditi a Firenze, il 23 ottobre, nella cornice del Grand Hotel Baglioni, quando ci sarà l’evento Roto4All, che coinvolgerà tutto gli speaker in programma.•
Source: Ulisse Information System - Exporter: TOT, Importer: TOT, Year: ALL, Price range: TOT, Currency: EUR, Prod: TOT
Converting &LABEL
Digitale, innovazione e sostenibilità parole d’ordine in Finlogic Dalle etichette compostabili al nuovo applicatore in linea con stampa diretta a colori, l’offerta del Gruppo Finlogic si arricchisce ulteriormente. La produzione di etichette è stata incessante anche nel periodo di emergenza causato dal Covid-19.
F
inlogic S.p.A, attiva nel settore dell’Information Technology con soluzioni complete per l’etichettatura, la codifica e l’identificazione automatica dei prodotti, sembra uscire egregiamente dalla situazione di emergenza, grazie alla tenacia e determinazione del management, e di tutto lo staff, che hanno lavorato incessantemente per sostenere tutti i clienti che hanno continuato la loro attività a pieno regime, durante il picco della pandemia. I settori che hanno trascinato la produzione di etichette inevitabilmente sono stati il settore GDO e i settori Agroalimentare, Detergenza e Logistica, oltre quello Sanitario. Continua, infatti, è stata la produzione nello stabilimento della consociata Staf a Piacenza, leader nella produzione di etichette per ambito sanitario, come: braccialetti identificativi per i pazienti, etichette per provette e sacche di sangue, etichette con viraggio dell’inchiostro per la sterilizzazione degli strumenti chirurgici e molto altro.
Produzione di etichette “green” Finlogic pone particolare attenzione al tema dell’ecologia e della sostenibilità e per questo negli ultimi anni ha apportato delle innovazioni nell’ambito della produzione e dei materiali utilizzati per la creazione di etichette. Nello stabilimento di Acquaviva delle Fonti in provincia di Bari, le etichette vengono prodotte con energia generata da pannelli fotovoltaici, mentre nello stabilimento di Piacenza, Staf ha aderito al programma RafCycleTM per il recupero e il riciclo dei supporti cartacei e degli scarti delle etichette. Disponibile un’ampia gamma di etichette certificate FSC® per garantire al mercato la provenienza del legname o della carta utilizzati e dimostrare, in maniera corretta, trasparente e controllata il proprio attivo contributo alla gestione forestale responsabile. Il valore dell’ecosostenibilità passa anche attraverso la fornitura di etichette compostabili e biodegradabili, per tutti quei clienti che hanno scelto di confezionare i loro prodotti con packaging “green”, oltre a disporre di etichette con collante “wash off” ovvero facilmente removibili con il lavaggio, volte a consentire il riciclo delle bottiglie o barattoli di vetro. Tutti i materiali di stampa termica distribuiti sono rigorosamente BPA Free.
L’innovazione al servizio delle soluzioni anti-Covid Di fondamentale importanza è stato il ruolo del digitale, dell’innovazione e dell’elevata esperienza di alcune figure chiave dell’azienda, che hanno permesso di realizzare in tempi brevi soluzioni ad hoc per il periodo. In particolare, grazie alla sinergia tra le diverse consociate del Gruppo Finlogic, nel periodo Covid sono state progettate e realizzate le visiere di protezione per il volto, certificate come DPI categoria III, e lo “Smart Distance”, ovvero un dispositivo indossabile da polso o con laccio al collo, per garantire il rispetto delle distanze di sicurezza antiCovid tra lavoratori, ma utilizzabile anche per altri numerosi scopi.
Il primo sistema di stampa e applica a colori in linea La novità più importante per il settore dell’imballaggio è sicuramente il nuovo sistema di stampa e applica a colori progettato e realizzato da Finlogic in collaborazione con Epson. Finlogic in questi giorni presenta il rivoluzionario CW-APT, il primo Print& Apply a colori che si può integrare su qualsiasi linea di produzione, in grado di stampare e applicare contemporaneamente etichette a colori ad altissima definizione con stampa digitale interamente a colori. CW-APT è disponibile con due modelli di stampanti Epson C6000 (larghezza 4”) e Epson C6500 (larghezza 8”) e utilizza agevolmente supporti sia cartacei che sintetici, opachi o lucidi, anche di forme irregolari.
Il Gruppo Finlogic Con oltre 60 linee divise su tre stabilimenti di produzione e 222 dipendenti, il Gruppo Finlogic è tra i primi produttori di etichette, con ben 8 sedi commerciali e di assistenza tecnica su tutto il territorio italiano, che ci permettono di supportare i nostri clienti e rivenditori da vicino. Oltre alla produzione di etichette, Finlogic è distributore diretto per l’Italia dei maggiori brand di stampati e lettori barcode, come Sato, Toshiba, Citizen, Zebra, Epson, Oki, Vip Color e DTM. Inoltre, il gruppo ha una produzione interna di applicatori in linea per le etichette, una divisione di stampa 3D e una consociata interamente dedicata allo sviluppo di soluzioni software personalizzate per la logistica, al fine di porsi come fornitori globali di soluzioni per l’identificazione automatica.•
Converting&LABEL DTM Print la LX600e è ora disponibile!
L
a stampante per etichette a colori LX600e è una stampante per etichette a colori desktop compatta e leggera con una larghezza di stampa massima di 127 mm (5’’) e una velocità di stampa fino a 114 mm (4,5’’) al secondo. Rispetto ad altre stampanti per etichette a colori a prezzi simili, la LX600e presenta molti vantaggi: • Qualità di stampa: le strisce orizzontali sono un problema comune con molte stampanti per etichette a colori desktop a basso costo. Ma non è così con la nuova LX600e. Le bande infatti, vengono praticamente eliminate, anche alle velocità di stampa più elevate • Inchiostri a base acqua o pigmentato, intercambiabili: con una semplice sostituzione della cartuccia di inchiostro, la LX600e può stampare con inchiostro a base colorante per colori brillanti e strabilianti. Oppure con inchiostro a pigmenti per la massima resistenza ad acqua e raggi UV. Entrambi i tipi di inchiostro funzionano in modo intercambiabile sulla stessa stampante. • Cartuccia singola in tricromia: la LX600e utilizza un serbatoio d’inchiostro CMY singolo ad altissima capacità. Gli utenti dovranno solo sostituire e tenere a portata di mano un serbatoio d’inchiostro anziché due o quattro. L’inventario dell’inchiostro è semplificato e gli scambi di inchiostro sono rapidi e facili. Il nero di processo è scuro e nitido. Soprattutto, il nero di processo non utilizza più inchiostro di un serbatoio di inchiostro nero separato per stampare la stessa quantità di testo o grafica. • Bassa manutenzione: gli utenti ottengono una nuova testina di stampa ogni volta che cambiano la cartuccia, semplificando la manutenzione e riducendo drasticamente i costi operativi in corso. Le applicazioni tipiche includono etichette di prodotti per caffè, vino, acqua, prodotti da forno, pasticceria, carne, formaggio e centinaia di
altre specialità e cibi gourmet. La stampante è ideale anche per badge di produzione, laboratorio, sicurezza, governo, vendita al dettaglio, convention e meeting e un’ampia varietà di mercati diversi. DTM Print offre ai suoi clienti un’ampia gamma di etichette originali DTM certificate per stampanti a getto d’inchiostro: a partire da carte opache e lucide che si estendono a pellicole di poliestere trasparenti, opache e lucide, nonché specialità come oro metallizzato e argento o supporti pre-colorati. La stampante per etichette a colori LX600e è disponibile presso rivenditori e distributori autorizzati DTM Print.•
ENGLISHtext
DTM Print LX600e is now available! LX600e Color Label Printer is a compact and light- Small Footprint: with its dimensions of 345 weight desktop colour label printer with a maximm x 242 mm x 432 mm (WxHxD) the LX600e mum print width of 127 mm (5’’) and a print speed is one of the most compact printers, making it of up to 114 mm (4.5’’) per second, which is the a good fit for applications where space is tight. best-in-class throughput. Compared to other sim- Ultra Low Energy Consumption: with an active ilarly priced colour label printers, LX600e has 30 Watts and 3 Watts standby it uses signifimany advantages: cantly less energy than its competitors. - Print Quality: horizontal banding is a common Typical applications include product labels for problem with many lower-cost desktop colour coffee, wine, water, bakery, confectionery, meat, label printers. Not so on LX600e. Banding is cheese, and hundreds of other specialty and gourvirtually eliminated – even on the fastest print met foods. speeds. The printer is also ideal for manufacturing, labo- Interchangeable Dye or Pigment Inks: with a ratory, security, government, retail, convention and simple swap-out of ink cartridges, LX600e can meeting badges, and a wide variety of different print with dye-based ink for brilliant, eye-popmarkets. ping colour. Or, choose pigment ink for maxiDTM Print provides its customers a wide selection mum durability against water and UV light. DTM certified Genuine Label Stock for inkjet printblack uses no more ink than a separate black Both types of ink work interchangeably on the ers: starting with matte and glossy papers extendink tank would for printing the same amount same printer. ing to transparent, matte and glossy polyester films of text or graphics. - Single Ink SKU: LX600e utilises an ultra-high as well as specialities like metallic gold and silver - Low Maintenance: gone are the days of clogged capacity single CMY ink tank. Users will only or pre-coloured substrates. nozzles, and unwieldy and expensive print need to replace and keep on-hand one ink tank The LX600e Color Label Printer is available head replacements. Users get a brand new print instead of two or four. The inventory of ink is through authorised DTM Print resellers and dishead each time they56 change the cartridge, simsimplified and ink swaps are fast and easy. Protributors in the EMEA region. plifying maintenance and dramatically lowering cess black is dark and crisp. Best of all, process operating costs. Rassegnaon-going dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2020
Successo e sicurezza per lo stampatore di etichette.
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All4Pack 2020
la rivoluzione del packaging Ogni due anni, All4Pack, salone generalista di riferimento in Francia, è l’evento imperdibile per 79.000 operatori, che vengono a scoprire le soluzioni di packaging innovative e sostenibili presentate da 1.350 espositori e marchi. La prossima edizione, che si svolgerà dal 23 al 26 novembre, sarà, in questo particolare anno, un’opportunità unica per l’ecosistema dell’imballaggio e dell’intra logistica di incontrarsi e di proseguire tutti insieme rispondendo alle sfide normative e sociali che il settore deve affrontare.
L’
eccezionale situazione che affrontiamo nella lotta contro il Covid-19 e il protocollo messo in atto per affrontarla, ci ricorda una cosa essenziale: la ragione d’essere e l’importanza del packaging. Infatti, senza un contenitore, la sicurezza alimentare, il consumo e la distribuzione di determinati prodotti sarebbero semplicemente impossibili. Sebbene, in passato, a volte messo in discussione, l’imballaggio svolge un ruolo cruciale per la nostra società poiché si è rivelato essenziale per mantenere l’attività dei settori strategici del nostro Paese, quali: alimenti e prodotti di prima necessità, salute e igiene, le consegne a domicilio. Al di là del suo ruolo principale, il settore del packaging continua ad evolversi. Preservare le nostre risorse e il nostro pianeta è una necessità a cui il settore deve rispondere fornendo nuove soluzioni. Data l’entità delle sfide ambientali, le prove da affrontare sono notevoli. All4Pack, l’unica fiera internazionale nel 2020 dedicata alle problematiche del packaging, è l’opportunità per scrivere un nuovo capitolo in questo settore.
Una nuova era per il packaging Sono in corso molti cambiamenti per l’industria dell’imballaggio che sta vivendo una vera rivoluzione. Oltre alle iniziative già realizzate dagli industriali per soddisfare le esigenze dei cittadini, gli obiettivi stabiliti dalla legge per l’economia circolare, approvati lo scorso febbraio, li costringeranno ad accelerare il processo: 100% plastica riciclata entro il 2025, divieto di imballaggi usa e getta entro il 2040, abbandono del polistirolo espanso entro il 2021, ampiamente utilizzato negli imballaggi per alimenti. L’imballaggio deve quindi essere reinventato. Il salone All4Pack, precursore di tutte le soluzioni sostenibili d’imballaggio e dell’intra logistica, ha l’ambizione d’affiancare gli operatori nell’affrontare questa rivoluzione senza precedenti. L’edizione 2020 sarà posta sotto il segno del cambiamento e dello sviluppo sostenibile, più che mai, al centro dell’evento. In effetti quest’anno, la fiera All4Pack è stata progettata per essere il luogo d’incontro all’avanguardia, stimolante ed essenziale per il packaging del futuro. I visitatori professionisti saranno in grado di incontrare e condividere opinioni su questioni che interessano il settore per anticipare al meglio le nuove sfide di oggi e di domani.
58 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2020
Il mondo delle ETICHETTE Soluzioni per ogni settore e ogni materiale ALL4Pack 2020 promette un approccio globale, per supportare le industrie utilizzatrici nelle loro ricerche di soluzioni in modo che possano abbinare sostenibilità, prestazioni e redditività. Si tratterà di un’opportunità per incontrare i produttori di imballaggi, contenitori e macchine francesi ed internazionali e per scoprire 600 macchine in funzione. Ogni operatore sarà in grado di scoprire una gamma completa di soluzioni specifiche, sostenibili e responsabili nel packaging, nel processing, nel printing e nella logistica. Per una migliore visibilità e un percorso più fluido e rilevante per i visitatori, quest’anno le varie offerte degli espositori saranno presentate per materiale: legno, cartone, metallo, plastica e vetro. Tutti potranno quindi trovare soluzioni e innovazioni che potrebbero interessarli più facilmente.
Ecodesign, le sfide della supply chain Riprogettare l’imballaggio promuovendo l’eco-progettazione, tutto ciò è diventato una priorità per gli industriali, produttori ed attori della supply chain al fine di rispondere alle sfide dello sviluppo sostenibile. Per fare ciò, i responsabili della logistica e le direzioni della supply chain investono massicciamente nell’ecodesign a diversi livelli. Vengono adottate nuove soluzioni sia nei magazzini (imballaggi innovativi e su misura per ridurre il vuoto) sia nei trasporti (uso di materiali riciclati e riutilizzabili, ottimizzazione dei volumi e velocità di riempimento dei camion). In fiera i visitatori potranno trovare un’ampia gamma di offerte in grado di rispondere a queste nuove sfide. Avranno anche la possibilità di dialogare con un gran numero di interlocutori al fine di individuare le scelte ottimali in base alle loro esigenze, scoprendo pro-
dotti in grado di offrire soluzioni “su misura”.
Approfondimento e networking La fiera All4Pack, vetrina e punto di riferimento dell’ecosistema dell’imballaggio e della logistica, che punta i riflettori sull’innovazione, la sostenibilità e la responsabilità, offrirà molti spunti di riflessione grazie a un ricco e completo programma di conferenze ed eventi. Ciò consentirà a tutti i professionisti presenti di riflettere insieme e condividere con i propri colleghi le soluzioni di packaging di oggi e del futuro attraverso un ciclo completo di conferenze sulle sfide del settore, compresi i nuovi regolamenti e l’economia circolare. Nell’area All4Pack Innovations sarà possibile scoprire i trend che riguardano i materiali, gli imballaggi e le innovazioni intra-logistiche per comprendere la rivoluzione in atto. Si terranno, inoltre, incontri con i protagonisti del cambiamento e scambi sulle pratiche virtuose dell’economia circolare presso il nuovo Spazio Objectif Zéro Impact. Infine, il LAB By Geppia sarà un luogo di incontro e scambio sulle tecnologie 4.0 e sulle nuove soluzioni per i macchinari, l’ambiente e per migliorare il lavoro delle persone e le performance industriali.•
59 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2020
59
IPACK IMA DÀ APPUNTAMENTO AL 2022
E
ssere al fianco dei propri clienti, soprattutto in un momento di grande incertezza a livello economico: questo è l’obiettivo di Ipack-Ima che, da sempre, interpreta i bisogni di un’industria che, oggi più che mai, necessita di momenti di aggregazione a livello internazionale. Per dar voce a queste necessità e venire incontro alle esigenze delle aziende, IPACK-IMA viene riprogrammata dal 3 al 6 maggio 2022. “L’attuale contesto internazionale ci ha indotto a prendere le decisioni strategiche che rispondono alle esigenze dei nostri Clienti – commenta Valerio Soli, Presidente di Ipack Ima srl – a cui vogliamo offrire la possibilità di incontrarsi a Milano in un contesto esclusivo e a loro dedicato per fare affari con tutti i principali protagonisti dell’industria nel mondo”. “La decisione di riprogrammare la nostra manifestazione IPACK-IMA non è stata facile – commenta Rossano Bozzi, AD di Ipack Ima srl – ma dopo attente valutazioni e approfondimenti abbiamo preferito dare priorità ai bisogni dei nostri espositori e visitatori che sono attualmente impegnati, e prevediamo lo siano ancora per molti mesi, nella gestione di un periodo molto delicato”. La capacità di aggregare progetti a elevato valore aggiunto per target omogenei rientra in una strategia di medio-lungo periodo che ha un nuovo e primo punto di partenza nel maggio del 2021. MEAT-TECH – il salone di Ipack Ima specializzato nelle soluzioni per l’industria dei prodotti a base carne e piatti pronti – si svolgerà in contemporanea con TuttoFood – fiera internazionale dedicata al prodotto alimentare dal 17 al 20 maggio 2021. Tale scelta pone i presupposti di un progetto unico nel panorama europeo per la filiera del food, che apre nuove opportunità e contaminazioni. Milano si prepara ad accogliere nuovamente l’eccellenza internazionale del processing & packaging, con piattaforme fieristiche mirate e pensate con l’industria, in grado di favorire nuove occasioni di networking, incontro tra produttori e buyer, sviluppo di idee e nuovi progetti in una logica “human-to-human”.
LUXE PACK MONACO 2020 RINVIATA DI DUE MESI
L’
epidemia di Covid-19 ha ritardato i lanci di molti produttori di imballaggi e brand di lusso. Luxe Pack ne ha preso atto e ha deciso di supportare il settore posticipando di due mesi la manifestazione, originariamente prevista dal 28 al 30 settembre 2020. Le nuove date, dal 30 novembre al 2 dicembre, sempre al Grimaldi Forum, consentiranno l’allineamento dell’intera community e promuoveranno la ripresa delle imprese nel settore. Il rinvio della manifestazione consentirà inoltre all’industria di beneficiare della maggiore riapertura delle frontiere. La pandemia di Covid-19 è stata un evento imprevisto, che ha influenzato negativamente le aziende di tutto il mondo. Per questo motivo, la direzione di Luxe Pack Monaco vuole concentrarsi sul concetto di moderazione ed efficienza per questa edizione. In alternativa ai tradizionali stand, sarà disponibile un inventario di soluzioni espositive chiavi in mano, semplici e di alta qualità. Luxe Pack e i suoi 470 espositori selezionati offriranno uno spettacolo stimolante, con aree meeting sicure e riservate. Inoltre, la direzione della fiera manterrà le misure eccezionali annunciate in precedenza, come i prezzi scontati per numerosi hotel. Una piattaforma digitale verrà aggiunta alla manifestazione durante i 3 giorni, per offrire ulteriore visibilità e contatti agli espositori su scala globale. Questo strumento riunirà tutte le community di Luxe Pack (Monaco, New York, Los Angeles e Shanghai). I riflettori saranno puntati sui contenuti della manifestazione: lancio di nuovi prodotti, innovazioni, tendenze, interviste con esperti e molto altro.
ARRIVANO GLI SPS ITALIA DIGITAL DAYS
A
settembre SPS Italia incontra la community per l’automazione in una nuova dimensione digitale. Il tradizionale appuntamento con la fiera per l’automazione e il digitale ritornerà nel 2021. L’annuncio del posticipo avviene in accordo con espositori e partner per garantire la sicurezza dei partecipanti. SPS Italia si completa nel frattempo di una nuova identità digitale. L’impegno infatti, negli ultimi mesi, si è concentrato nella realizzazione di una piattaforma di matchmaking per supportare la filiera fino alla riapertura. “SPS Italia Contact Place” sarà un
luogo virtuale per lo scambio di contenuti e di contatti per il settore e vivrà di particolari momenti di ascolto come gli SPS Italia Digital Days: una tre giorni di formazione e networking in rete che dal 28 al 30 settembre, in quelli che sarebbero stati i giorni di fiera, inaugurerà la piattaforma e trasporterà la community dell’automazione in una dimensione digitale. A garanzia del funzionamento di questo progetto è il DNA della manifestazione che, grazie ai suoi espositori, offre una rappresentazione completa dell’automazione industriale, del digitale, della robotica e dell’additive manufacturing. SPS Italia Contact Place è l’hub dell’automazione industriale 365 giorni l’anno. Un luogo virtuale per scoprire e contattare tutte le aziende di automazione, amplificatore delle opportunità della fiera, per consolidare le relazioni in una dimensione digitale che non esclude, ma anzi integra la visita agli stand. Attraverso SPS Italia Contact Place sarà possibile accedere a contenuti live e on-demand di SPS Italia e delle aziende partner.
60 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2020
CONFINDUSTRIA
ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA PERIODICA SPECIALIZZATA
TRIESTESPRESSO EXPO Trieste 22-24 ottobre 2020 Fiera B2B sull’intera filiera dell’industria del caffè espresso www.triestespresso.it
Norimberga 10-12 novembre 2020 Fiera dei beni strumentali per il settore del beverage www.braubeviale.de
Monaco 30 novembre-2 dicembre 2020 Salone internazionale del packaging di lusso www.luxepack.com
Monaco di Baviera 8-11 dicembre 2020 Fiera dell’automazione e della robotica www.automatica-munich.com
Bologna 13-14 gennaio 2021 Fiera internazionale delle private label www.marca.bolognafiere.it
SIGEP
Rimini 16-20 gennaio 2021 Salone internazionale della gelateria, pasticceria, panificazione artigianale e caffè www.sigep.it
UPAKOVKA
Mosca 26-29 gennaio 2021 Fiera per le macchine del packaging e del processo www.upakovka-tradefair.com
PROSWEETS COLOGNE
Colonia 31 gennaio-3 febbraio 2021 Fiera internazionale per l’industria dolciaria www.prosweets.com
Milano 10-13 marzo 2021 Fiera internazionale della distribuzione automatica www.venditalia.it
Berlino 3-5 febbraio 2021 Fiera del processo e del packaging per l’ortofrutta www.fruitlogistica.it
Bologna 18-21 marzo 2021 Fiera del packaging per il settore cosmetico www.cosmoprof.com
VINITALY
Rimini 20-23 febbraio 2021 Fiera professionale delle tecnologie per birre e bevande www.bbtechexpo.com
METPACK
Essen 23-27 febbraio 2021 Fiera internazionale per il packaging in metallo www.metpack.de
Verona 18-21 aprile 2021 Salone internazionale dei vini e dei distillati www.vinitaly.com
Düsseldorf 20-30 aprile 2021 Salone del mercato mondiale dei print media, publishing e converting
Parigi 23-26 novembre 2021 Salone internazionale dell’imballaggio e dell’intralogistica www.all4pack.com
Milano 17-20 maggio 2021 Fiera internazionale per l'industria della carne www.ipackima.com w.drupa.com
Düsseldorf 25 febbraio-3 marzo 2021 Fiera internazionale per il processo e l’imballaggio www.interpack.com
Milano 4-7 maggio 2022 Fiera specializzata del processing e del packaging www.ipackima.com
62 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2020
Restare aggiornati è un must per il futuro del PACKAGING Giugno-Luglio 2019 | N.5 | anno 39°
Rassegna IMBALLAGGIO dell’
SCIENZA, TECNOLOGIA
E
ARTE
DEL
PACKAGING
www.packagingspace.net
Soluzioni e materiali per l’imballaggio e il confezionamento – packaging, etichettatura, codifica e automazione – con focus sul design e l’ambiente.
IMBALLAGGI verso un futuro “zero waste” Il dibattito sulla questione ambientale e, in particolare, sull’obiettivo “zero waste” è sempre più attuale. Cresce la consapevolezza delle persone sullo stato di salute del pianeta e le aspettative nei confronti delle aziende in tema di impatto ambientale si fanno sempre più esigenti. È però impensabile vivere in un mondo senza imballaggi, infatti grandi e piccole aziende del settore si stanno attrezzando per realizzare packaging eco-sostenibili.
PAGINA 50
Farmaceutico una sfida per tutta la filiera
8 numeri all’anno
Un importante contribuito al positivo andamento del settore farmaceutico deriva certamente dalle aziende produttrici di macchine e sistemi per il processo e confezionamento. L’Italia, in tal senso, può vantare diverse eccellenze a livello mondiale che sviluppano soluzioni capaci di rispondere efficacemente alle esigenze di produzione dei farmaci. PAGINA 20
Abbonamenti
Accademia del profumo tra fragranze e packaging eccellenti
Rivista
Italia 70 euro - Europa 100 euro
L’Accademia del Profumo, iniziativa giunta alla 30esima edizione, ha lo scopo di valorizzare e promuovere il profumo e favorire lo sviluppo dell’industria profumiera in Italia. Sì Passione Giorgio Armani e Dior Sauvage Eau de Parfum sono gli eletti dai consumatori. Una giuria tecnica di esperti ha invece individuato i vincitori di cinque differenti categorie di gara, tra cui il miglior packaging: Chloè Nomade. PAGINA 42
Bonifico bancario a INNOVATIVE PRESS Banco BPM: IT 61W0503433473000000018159
➧ FOCUS L’ultimo rapporto sull’industria dei surgelati parla di consumi pari a 841.500 tonnellate, in crescita del +2,1% (824.480 tonnellate), per un valore di mercato complessivo stimato in 4.200/4.500 milioni di euro. Oltre alle innovazioni e il miglioramento nella qualità del prodotto, non manca l’attenzione dei produttori anche alle confezioni più pratiche, sicure e naturalmente ecosostenibili. PAGINA 22
➧ EVENTI
FachPack, la fiera del packaging, dei processi e della tecnologia che andrà in scena a Norimberga dal 24 al 26 settembre 2019, darà nuova linfa al tema della sostenibilità degli imballaggi soffermandosi sul riciclo, sui materiali sostenibili, sulle soluzioni riutilizzabili e sui processi innovativi. PAGINA 58
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IMA-INDUSTRIA MACCHINE AUTOMATICHE VIA TOSARELLI 184 40055 CASTENASO BO Tel. 0517832283 Fax 051784422 www.ima.it ISTITUTO ITALIANO IMBALLAGGIO VIA COSIMO DEL FANTE 10 20122 MILANO MI Tel. 0258319624 Fax 0258319677 www.istitutoimballaggio.it LEISTER TECHNOLOGIES ITALIA VIA EDISON 11 20090 SEGRATE MI Tel. 022137647 Fax 022133562 www.leister.com
pag. 13, 55
NIMAX VIA ARCOVEGGIO 59 2 40123 BOLOGNA BO Tel. 0514199111 Fax 0514199122 www.nimax.it RAJA VIA DOGANA PO 15/E 29015 CASTEL SAN GIOVANNI PC Tel. 0523735528 www.rajapack.it
pag. 3, 32
pag. 44
pag. 8
MARCHESINI GROUP VIA NAZIONALE 100 40065 PIANORO BO Tel. 0510479111 Fax 0516516457 www.marchesini.com
pag. 34
MONACOFIERE VIA BERNARDO RUCELLAI 10 20126 MILANO MI Tel. 0236537854 Fax 023653859 www.monacofiere.it
pag. 29
I COP, pag. 28
pag. 47
RICREA - CONSORZIO NAZIONALE ACCIAIO pag. 35, 50 VIA GIOVANNI BATTISTA PIRELLI 27 20124 MILANO MI Tel. 023980081 Fax 0266712656 www.consorzioricrea.org ROBATECH ITALIA VIA ENRICO MATTEI 71 47522 CESENA FC Tel. 0547631700 Fax 0547631881 www.robatech.it SALONI INTERNAZIONALI FRANCESI VIA CARADOSSO 10 20123 MILANO MI Tel. 024343531 Fax 024699745 www.salonifrancesi.com SIEMENS VIA VIPITENO 4 20128 MILANO MI Tel. 022431 Fax 0224364333 www.siemens.com
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II COP, pag. 58
IV COP, pag. 12
SITMA MACHINERY VIA VIGNOLESE 1910 41057 SPILAMBERTO MO Tel. 059780311 Fax 059780300 www.sitma.com
pag. 26
UIFAT VIA VARESE 5 20020 LAINATE MI Tel. 0293572604 Fax 0293572592 www.uifat.com
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64 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2020
10/13MARZO2021 New location
Fieramilano Rho, HALL 8-12
Venditalia 2021: il mondo del Vending si incontra a Milano Venditalia, il più importante Salone del Vending, rappresenta un’opportunità unica per scoprire le ultime novità del settore e un’occasione concreta per incontrare i protagonisti del Vending internazionale. Vi aspettiamo nella nuova location espositiva di Fieramilano Rho!
32.000 mq Superficie Espositiva
promosso da
300
Espositori (26% internazionali)
organizzato da
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tel +39 02 33105685 • email: venditalia@venditalia.com
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www.venditalia.com
100
Paesi Partecipanti