Giugno/Luglio |
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| Anno 2022
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Industria farmaceutica nuove sfide in arrivo Il farmaceutico si conferma un settore in costante crescita, con picchi in specifici comparti come quello dei farmaci generici, che ci si aspetta passi dai 411 miliardi di dollari a valore del 2020 a oltre 650 miliardi entro il 2025. Nonostante goda di ottima salute, il settore si trova a doversi costantemente confrontare con nuove sfide tecnologiche. pagina 18
Il pet food punta all’innovazione Entro la fine del 2022 il mercato mondiale del pet food taglierà il traguardo dei 99 miliardi di dollari di fatturato. Per continuare a crescere, le aziende del settore dedicheranno sempre più risorse allo sviluppo tecnologico e all’innovazione di prodotto, impegnandosi a adottare materie prime sostenibili e packaging a impatto zero. pagina 28
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Soft drinks prove di ripartenza Dopo l’annus horribilis 2020, che ha visto crollare il PIL del 9% a causa della pandemia, ASSOBIBE dichiara dati incoraggianti per il mercato delle bevande analcoliche, ma sul futuro pesano diverse incognite legate al quadro economico generale, alle possibili restrizioni per l’HORECA e a nuove tasse, come quella sullo zucchero. pagina 4
➧ Fatti&Tendenze
Macchine per il packaging UCIMA ha presentato i dati di settore che hanno visto un fatturato totale cresciuto fino a 8 miliardi e 240 milioni di euro. Rispetto al 2020 si è evidenziato un trend in crescita del 5,5%. Ufficializzata anche la nomina di Riccardo Cavanna alla Presidenza dell’associazione. pagina 10
Imballaggi flessibili Il Congresso Giflex dello scorso maggio, nella splendida cornice romana, ha permesso di condividere e affrontare temi primari come la sostenibilità, partendo da storie di valore comune, e ridisegnando il concetto di imballaggio flessibile. pagina 16
MG2. Capsule fillers & packaging technology. Discover BliStar, our blistering machine BliStar is a blistering machine designed to optimize the primary packaging of capsules and tablets in blisters for both pharmaceuticals and nutraceuticals. Discover BliStar at ACHEMA 2022, Hall 3.1 Stand F47. MG2. We squared the circle.
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Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2022
UNITED WE STAND: L’EREDITÀ DEL COVID Al netto di un piccolo rallentamento, il settore appare in ottima salute e le previsioni sul medio periodo sono rosee, con un tasso di crescita composto che si prevede dell’8%fino al2025, anno in cui il comparto dovrebbe arrivare a valere oltre1700 miliardi di dollari (fonte Pr Newswire). Al di là dei numeri, L’esperienza del Covid-19 ha segnato profondamente anche questo comparto, ma al contempo ha tracciato la strada verso un futuro in cui si prevede che la filiera collabori in maniera sempre più stretta. Anche il farmaceutico è infatti un mercato profondamente globalizzato, che va inteso come un unicum che abbraccia numerosi attori: dai laboratori di ricerca ai produttori di sistemi per il confezionamento, fino a chi processa e ricicla materiali. Se la filiera sarà capace di perseguire una mentalità collaborativa, per esempio operando affinché il prosieguo della campagna vaccinale avvenga in maniera maggiormente coordinata (non solo tra i governi, ma anche tra le aziende coinvolte), la crescita del settore risulterà importante non soltanto sotto il profilo dei guadagni, ma anche sotto quello etico.
Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2022
OIRAM S
Sommario
Giugno/Luglio 2022
PrimoPIANO
DOSSIER
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28 Il pet food continua a crescere
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Soft drink in Italia, prove di ripartenza Nuove sfide per la filiera delle bevande analcoliche
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4 Aziende&STRATEGIE 34 Imballaggi con spessore ridotto grazie a thyssenkrupp Rasselstein 35 B&R punta sulla digitilizzazione per creare valore 36 Laminati Cavanna, garanzia di continuità e capacità di adattamento 38 Aliplast, la plastica come risorsa
SPOTLIGHT 8
New challenges for the juice market
Fatti&TENDENZE 10 Macchine packaging, fatturato record nel 2021 12 Il vending italiano torna a crescere 14 La IV gamma conquista gli italiani 16 L’imballaggio flessibile nell’era della discontinuità
FOCUS 18 Farmaceutico, nuovi materiali e incremento dell’efficienza 26 Pharma market, growth and emerging trends
44 Pharma Flexi, flessibilità e prestazioni per l’etichettatura 45 Goglio rivoluziona il confezionamento flessibile 46 Wittenstein, innovazione per l’automazione 47 Nimax aumenta l’efficienza delle linee produttive 48 Robatech, un nuovo livello di applicazione adesivi 49 Cyborg line, i replicanti entrano in produzione 50 Siemens, un partner per la trasformazione digitale 52 Coesia Virtual Event, innovativo e interattivo
CaseHISTORY 54 Goglio e IMA, l’eccellenza italiana nel confezionamento del caffè 56 IDM Automation sceglie Mitsubishi Electric
Prodotti &TECNOLOGIE
EVENTI
40 Cama Group, soluzioni high-end personalizzate 41 Nuova linea IMA Eurosicma IMA Ciemme 41 Ventose BGX di Piab per sacchetti in plastica sottile 42 Valmatic, innovazione per il cosmetico
58 Ipack-Ima “Per il futuro puntiamo sulle sinergie!” 60 ALL4PACK 2022, tante le novità in programma 61 Risultati eccellenti per SPS Italia 62 Hispack 2022 conferma tutte le aspettative
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SCIENZA, TECNOLOGIA E ARTE DEL PACKAGING
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Soft drinks in Italia prove di ripartenza
L’ultima ricerca di Nomisma realizzata per ASSOBIBE punta i riflettori sui consumi di bevande analcoliche in Italia, tornati a crescere nel 2021 dopo un 2020 molto critico (+8%). Dati incoraggianti, ma sul futuro pesano diverse incognite legate al quadro economico generale, alle possibili restrizioni per l’HORECA e a nuove tasse, come quella sullo zucchero.
delle restrizioni imposte dalla pandemia e al ritorno delle occasioni di socialità (Grafico 1). A crescere nel 2021 sono anche i consumi fra le mura domestiche. Secondo i dati NielsenlQ, le vendite di soft drinks in GDO hanno messo a segno un +1,7% a volume nel 2021 rispetto al 2020: questo grazie a bevande piatte (tè freddi, sciroppi, spremute), bibite per la mixology e sport/energy drinks. “Nonostante gli incrementi (nel complesso +8% tra 2020 e 2021), il livello complessivo dei consumi di bevande analcoliche è ancora al di sotto del periodo pre-covid: -6% del 2021 rispetto al 2019”, ha osservato Di Faustino.
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Le incognite che frenano la ripresa
n occasione dell’Assemblea Generale di ASSOBIBE (Associazione Italiana Industrie Bevande Analcoliche), tenutasi a CIBUS 2022, sono stati presentati i risultati della ricerca “I soft drinks in Italia: status, nuove sfide & scenari evolutivi per il settore” realizzata da Nomisma. I dati sono stati illustrati da Emanuele Di Faustino, Senior Project Nomisma. “Dopo l'annus
“Da fine 2021 si sta assistendo ad una crescita esponenziale dei prezzi delle materie prime energetiche: +592% per il gas naturale e +77% per il petrolio a marzo 2022 rispetto a marzo 2021. Un forte danno per l’Italia (e l’Europa in generale) alla luce dell’elevata dipendenza dall’estero per gli approvvigionamenti energetici, in primis dalla Russia”, ha rimarcato Di Faustino. I rincari riguardano anche il food: a marzo 2022 l'Indice dei prezzi alimentari della FAO ha raggiunto i livelli più alti di sempre: 159,3. “Ben più alto della crisi alimentare del giugno 2008 e della crisi finanziaria del febbraio 2011. Questo perché ci sono diversi elementi che incidono sui prezzi delle materie agricole alimentari, come i trasporti, i costi energetici e la guerra in Ucraina, che vede coinvolti due paesi strategici per il commercio di alcuni prodotti chiave per l'agrifood, come il frumento tenero, l'olio di semi di girasole e i fertilizzanti”. “L'aumento dei costi delle materie prime energetiche e agricole, dei metalli, tra cui l'alluminio, degli input produttivi e dei trasporti unitamente alle difficoltà di approvvigionamento e
horribilis 2020, che ha visto crollare il PIL del 9% a causa della pandemia, nel 2021 l'economia italiana è tornata a crescere, segnando un +6,6%. Ma il conflitto in Ucraina e l'aumento del costo delle materie prime rischiano di frenare questa ripresa. Le rosee prospettive di inizio anno, infatti, hanno subito un forte rallentamento, che impatta sui consumi delle famiglie (in Italia e all'estero) e sugli investimenti delle imprese”, ha premesso Di Faustino.
Un 2021 in crescita
Entrando nel vivo della ricerca, si nota come la ripresa dell’HORECA (+30% nel 2021 rispetto al 2020) abbia trainato la risalita del mercato delle bevande analcoliche, grazie alla cessazione
4 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2022
Soft DRINKS ai rallentamenti nella logistica stanno mettendo a dura prova l'operatività delle imprese italiane: un fenomeno che coinvolge anche le imprese dell'alimentare e delle bevande e i comparti funzionali al settore come il packaging e la distribuzione”, ha spiegato Di Faustino. Uno scenario internazionale complesso che si ripercuote sull'industria food&beverage, tanto che secondo i dati forniti da Confindustria e ripresi dalla ricerca Nomisma, il 93% delle aziende è preoccupata per l'aumento del costo dell'energia e il 90% per quello delle materie prime. “Un problema molto sentito anche per la maggioranza dei consumatori (77%), che reagiranno alla crescita generalizzata dei prezzi riducendo i consumi e l'acquisto dei prodotti alimentari ritenuti non indispensabili”, ha osservato Di Faustino.
Segnali di rallentamento
La crescita dei prezzi di beni e servizi che allarma l’opinione pubblica sta chiaramente impattando anche sulle famiglie italiane: secondo l’Osservatorio Packaging del Largo Consumo di Nomisma, 4 italiani su 10 sono preoccupati dell’inflazione tra caro bollette/benzina e aumento dei prezzi di alimenti e altri beni (Grafico 2). “A causa di tale scenario, i primi mesi del 2022 vedono dei segnali di rallentamento per il mercato dei soft drinks in GDO: nel complesso, i volumi venduti calano del 3,6% nel I trimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre i valori restano pressoché stazionari in virtù di un incremento dei prezzi medi (fonte: NielsenIQ)” (Grafico 3).
Gli scenari futuri
Soft drink: dopo il crollo del 2020, in italia i consumi sono tornati a crescere trainati dall’horeca ma i livelli sono al di sotto del pre-covid Consumi di bevande analcoliche in italia
CONSUMI TOTALI (mln hl)
CONSUMI PRO-CAPITE (litri)
Fonte: eleborazione e stime Nomisma su dati Beverfood, NielsenlQ e Istat
Conflitto e inflazione preoccupano anche i consumatori ... D’altronde la crescita dei prezzi sta impattando e impatterà anche sulle famiglie italiane
* Escluse bevande alcoliche - Fonte: eleborazione e stime Nomisma su dati Istat e Osservatorio Packaging del Largo Consumo Nomisma, Marzo 2022
Nel prossimo futuro sul mercato italiano dei soft drinks pesano diverse incognite tra incertezza Soft drink: i primi mesi del 2022 vedono dei segnali di rallentamento del del quadro economico, possibili nuove chiusure mercato contestualmente al peggioramento dello scenario economico per l’HORECA per via del Covid e l’entrata in vigore della sugar tax nel 2023. La ricerca Nomisma, mediante simulazioni, ha delineato diversi possibili scenari per i consumi domestici in Italia. “Sulla base dell'attuale scenario che vede un rallentamento dell'economia, un'inflazione crescente e una frenata dei consumi, per il 2022 si prevede un lieve calo dei consumi di soft drinks (-0,4% vs 2021) e poi una ripresa nel 2023-2024 anche se saremo ancora al di sotto dei livelli pre-covid. La contrazione nel 2022 è destinata ad accentuarsi se si ipotizza un aumento dei contagi dopo l'estate Fonte: eleborazione e stime Nomisma su dati NielsenlQ e nuove restrizioni per il canale HORECA nel periodo ottobre-dicembre, tanto che a fine anno si potrebbe assistere ad una contrazione del 2,3%. Inoltre, con complesso, con la Sugar Tax il mercato nel 2023 si dovrebbe l'introduzione della Sugar Tax i consumi subiranno una forte contrarre del 12% rispetto al 2022 e di ben il 17% se lo si flessione vista l'elevata sensibilità dei consumatori italiani confronta con lo scenario pre-pandemico (2019)”, ha concluso al fattore prezzo, soprattutto per i consumi domestici nel Di Faustino. |
5 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2022
Le sfide della filiera italiana
delle bevande analcoliche Nel corso dell’Assemblea generale di ASSOBIBE, svoltasi durante l’edizione 2022 di CIBUS, gli attori della filiera italiana dei soft drinks si sono dichiarati concordi nel voler affrontare compatti le nuove sfide e nel chiedere al governo interventi e politiche a sostegno di imprese e consumatori. ora minacciata dal forte aumento dei costi di produzione”, ha affermato il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio. “Quasi 8 famiglie su 10 sono orientate a cambiare le proprie abitudini di acquisto di fronte a una crescita dei prezzi. Abbiamo il compito, soprattutto in un momento come quello attuale, di non scoraggiare gli investimenti nel nostro paese. La sugar tax rischia di mettere in difficoltà non solo attori internazionali ma anche imprese italiane. Con ASSOBIBE lo scorso anno abbiamo siglato un protocollo per promuovere le produzioni Made in Italy. Vogliamo affrontare uniti la tempesta con l’obiettivo di salvaguardare valore e posti di lavoro e tutelare il tessuto produttivo e agricolo da cui nascono prodotti unici come le cedrate, i chinotti e le aranciate”.
L’
incontro dal titolo “Affrontare uniti la tempesta perfetta. Le sfide della filiera italiana delle bevande analcoliche” ha visto il coinvolgimento delle Associazioni che rappresentano anelli importanti della filiera a monte e a valle della fase di imbottigliamento dei prodotti del settore per fare il punto sullo stato dell’arte di un comparto che, dopo un 2020 inevitabilmente segnato dalla pandemia e i primi segnali di ripresa che hanno caratterizzato il 2021, si trova adesso a fare i conti con forti incrementi dei prezzi di energia e materie prime, scarsa disponibilità di alcuni prodotti e una situazione sanitaria che continua ad alimentare preoccupazioni e incertezze.
Le previsioni per il futuro
Secondo Nomisma, quattro italiani su dieci sono preoccupati dell’inflazione: oltre il 77% cambierà i propri comportamenti d’acquisto e oltre il 45% concentrerà la propria spesa alimentare su prodotti indispensabili. A questo si aggiunge l’intenzione di oltre il 30% degli intervistati di ridurre le occasioni di consumo fuori casa, come evidenziato dai dati Censis presentati all’ultimo International Horeca Meeting organizzato da Italgrob. Questi aspetti preoccupano tutte le categorie presenti all’evento. Per il 2022 si prevede una lieve contrazione del mercato delle bevande analcoliche (-0,4%) che si accentuerebbe (-2,3%) in caso di un ulteriore inasprimento della pandemia e di nuove chiusure e limitazioni negli ultimi tre mesi dell’anno. Secondo le stime di Nomisma, il biennio successivo potrebbe regalare una lieve ripresa, portando a fine 2024 le vendite del comparto ad un livello non lontano dal pre-Covid ma a volumi
L’eredità di due anni difficili
“L’industria delle bevande analcoliche e la filiera a monte e a valle hanno attraversato questi ultimi due anni di Pandemia, i cui effetti si sono particolarmente sentiti nel canale Ho.Re. Ca, con grande determinazione a ripartire, facendo squadra, senza arrendersi alle difficoltà e ai cambiamenti nelle abitudini di consumo che ha lasciato in eredità”, ha dichiarato Giangiacomo Pierini, Presidente di ASSOBIBE. “Nel 2021 i consumi sono tornati a crescere, seppur sotto i livelli pre-pandemia (-6% rispetto al 2019), ma l’impennata dei prezzi di energia e materie prime alimentari, la guerra in Ucraina e la delicata situazione geopolitica internazionale stanno mettendo a dura prova la tenuta del settore. In questo quadro, fare sistema diventa ancor più importante per reggere a quella che il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi ha definito una tempesta perfetta”. L’incontro si è aperto con i saluti del Sottosegretario al MIPAAF Gian Marco Centinaio e ha visto la partecipazione di Confagricoltura, Unionplast-Federazione Gomma Plastica e AnfimaAssociazione Nazionale dei Fabbricanti di Imballaggi Metallici e affini, Italgrob - Federazione Italiana Distributori HoReCa e FIPE - Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi. “I dati presentati da Nomisma fanno riflettere. Dopo la pandemia la ripresa è
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Soft DRINKS ancora inferiori al 2019. Se invece la pandemia non allentasse la sua morsa, eventuali nuove restrizioni in autunno rallenterebbero ulteriormente la ripresa. Questo scenario, già di per sé preoccupante, peggiorerebbe ulteriormente con entrata in vigore della sugar tax, prevista per gennaio 2023, che comporterebbe un incremento del 28% della fiscalità per le aziende e inevitabili aumenti di prezzo per i consumatori, con una contrazione dei consumi dell’11,6% nel 2023 rispetto al 2022 e di ben il 17,1% rispetto al 2019.
dei mercati più deboli in Europa per quanto concerne il consumo di bevande analcoliche. Ci sono due modi per affrontare la situazione: uno è quello di cercare di alzare la parte alta del conto economico, ovvero le vendite; l’altra è quella di ridurre i costi. La strada che abbiamo intrapreso noi è quella di puntare ad alzare le vendite, quindi stimolare i consumi e un circolo virtuoso”, ha concluso Marcello Pincelli, vice presidente ASSOBIBE. |
Le richieste al governo
“Ci aspettano mesi difficili, soprattutto per le PMI, che rappresentano il 61% del settore”, conclude Pierini. “In questi anni abbiamo lavorato, e continueremo a farlo, insieme al Governo e ai diversi attori della filiera, in un’ottica di sistema perché siamo tutti anelli della stessa catena. Abbiamo modificato i nostri prodotti e i nostri modelli di sviluppo in ottica di maggiore attenzione alle esigenze di salute dei consumatori e di salvaguardia dell’ambiente. Adesso chiediamo al Governo che intervenga con misure congiunturali e strutturali a sostegno dei consumi e delle aziende, che hanno bisogno di stabilità e programmazione per poter guardare al futuro. Tra queste misure in primis la cancellazione di nuove tasse, inutili quanto dannose. Abbiamo bisogno di segnali immediati per dare speranze agli imprenditori e alle famiglie che devono beneficiare di manovre espansive indispensabili per la crescita del Paese.” “I dati sui consumi riflettono numeri che non erano brillanti nemmeno prima della pandemia: l’Italia è uno
7 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2022
SpotLIGHT
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Sugar-free, low-carb, fructose-intolerance, gluten-free, self-optimization - these are the buzzwords of the latest diet trends among millennials and GenZs. This certainly doesn’t bode well for a juice comeback! The coronavirus pandemic and lockdown have seemingly led to an interim juice beverage recovery. Will it last, or is it temporary?
New challenges for the juice market
T
But this trend was already underway around the turn of the millennium, as ready-mixed sparkling juice-water mixtures (especially apple juice) had already conquered, for example, the German beverage market. The consumption of sparkling juice drinks is now declining again (-16.6% in food retail last year according to Nielsen). Yet this can’t be explained solely by the loss of catering trade related to the pandemic. Other factors include the demographic-related tendency of fewer young people liking soft drinks, as well as a surplus of alternative drinks. Nevertheless, individual brand products, such as fritz-spritz for sparkling juice drinks, and segments, such as still fruit juice drinks with 6-30% fruit content (+5.7% in 2020 in the food retail year according to Nielsen), are benefiting, as are “light” variants in general (low-calorie lemonades and fruit juice drinks).
he discovery of pasteurization by Louis Pasteur in 1860 made it possible to manufacture fruit juice that could be kept for extended periods of time. Since then, juice has been firmly rooted in European cultural values. The two world wars and their supply bottlenecks briefly interrupted this trend but at the end of the second war, juices became popular again, also thanks to advertising campaigns that proposed them as healthy and rich in vitamins, until reaching the peak of consumption in the 90s and 2000s. Today, if we Google “healthy juice,” the first hits indicate: “Juice from fruits such as oranges, pomegranates and chokeberries (aronias) are considered healthy. But in addition to antioxidants and vitamins, fruit juice can contain as much sugar as cola” (Search via Google, May 28, 2021). Even if juice isn’t just juice, consumers remain overwhelmed regarding juices’ different quality levels and positioning. Juice has lost significant credibility and relevance as a “vitamin boost.” This contributed to a considerable drop in per-capita consumption over the following years.
Juice offers “natural variety” and enjoyment!
Thankfully, the image of juice has somewhat improved. Despite its continuous decline, segments such as high-quality not-from-concentrate (NFC) juices and premium juices are becoming increasingly important. According to the German Fruit Juice Industry (VdF), chilled NFC juices achieved a growth of 11.4 % in 2020, while un-chilled achieved 5.3%. The past year’s growth indicates less a potential renaissance of juice as a natural source of vitamins to boost the immune system, rather the changed living and eating habits caused by COVID-19. With people working from home and schools closed, breakfast is being eaten at home again, and the smoothie-to-go breakfast has been replaced by a glass
The era of millennials and self-optimizers
The 2000s marked an age of new consumers comprising millennials (Gen Y) and Gen Zs. As compared to Gen X and babyboomers, single-use and plastic bottles gave way to the new normal of re-usable and glass bottles. In addition to less haulage, the self-optimizers of these new generations trended away from “bad” juice beverages and toward lighter, more health-conscious and sugar-reduced variants. And all of this without necessarily having to give up enjoying juice.
8 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2022
The fruit juice industry needs new contexts
Fresh opportunities are needed to help juice consumption become an intuitive, automatic solution again – just like back in the 1960s with the “daily sip of vitamins.” However, for the Gen Zs (born after 1995), in contrast to their parents’ generations, access to juice is not “socialized” and, therefore, not automatic. Rather, juices must work their way to the new consumers first. In the “Instagram Generation,” the real and the virtual have merged into a natural reality. This means that forgotten products need (new) presentation that is social-media ready. Exotic fruit mixtures, for example, enrich the escapist experience trend. Therefore, it is unsurprising that high-quality and varied juice mixtures and non-alcoholic, pre-made cocktails, such as those from Granini and Voelkel, showed growth in the last year. Exciting juice creations could also cause excitement in the more “rational” vegetable juice segment. Ultimately, there are many ways to help “boring” or less inviting vegetables, such as cucumbers, gain new appeal beyond sugar discussions in innovative juice creations made of fruits and vegetables. Gen Z is continually curious. At the same time, the detox area is on the upswing thanks to self-optimization and “doing good for the gut.” Like tea, juice cleanses have long been a staple of home remedies. However, last year’s best-sellers were not products named “juice cleanse”, rather vitamin-rich shots based on ginger and turmeric for daily well-being and the “extra vitamin and energy boost.” Of course, taste isn’t the only sense that needs to be enticed – juice can’t be successful without a good-looking container, too. Longtime followers of PET material, Valensina, added reusable glass to their repertoire last year. Furthermore, many other fruit juice industry brand manufacturers are accordingly expanding their range. Smaller, more convenient containers or cans are also interesting for younger, adventure-hungry consumers. These offer a stylish projection screen for enjoying party-ready, light and sparkling juice both at home and on the go. Ultimately, the challenge for fruit juice industry marketing lies in placing brands with strong and concise branding within an attractive context of the everyday lives of consumers. Possible positioning anchors continue to be regional and sustainable framing, but storytelling is crucial here. Social media-compatible staging is now a must-have for lively brand-to-person relationships and an indispensable aspect of drawing attention to new creations and trends through influencer marketing. | Source: drinktec
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of healthy juice at the breakfast table or in front of the computer. Various anchors can boost the juice category in the fruit juice industry for the sake of the future. For example, numerous psychodrama studies have revealed that consumers consider a product being regional as shorthand for taste, quality and sustainability, as well as for “psychological closeness” more than geographical proximity. Regional origin drives generations Y and Z not only because of a psychological “Robin Hood Syndrome” (the desire to support regional, “small” manufacturers), but also because it anchors the origin and the ideal of avoiding long transport routes. “Regional” is quickly becoming a synonym for “originating from a certain region”. Moreover, it makes a product such as a Spanish fair-trade orange juice from an agricultural cooperative morally superior to “industrial goods.” Organic certification strengthens these “reasons to believe.” The “sommelier mindset” has already been extended successfully into other beverage categories. Single-origin juices offer new points of contact for focusing the juice category on increased enjoyment, as is already the case with Beckers-Bester and Gerolsteiner and its single-origin sparkling apple drinks. As ambassadors and multipliers for good taste and authentic quality, juice sommeliers can help strengthen the generally positive perception of juice.
Todis supermercati
Soft DRINKS
9 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2022
MACCHINE PACKAGING fatturato record nel 2021 In occasione dell’Assemblea annuale, UCIMA ha presentato i dati di settore che hanno visto un fatturato totale cresciuto fino a 8 miliardi e 240 milioni di euro. Rispetto al 2020 si è evidenziato un trend in crescita del 5,5%. L'Associazione ha inoltre ufficializzato la nomina di Riccardo Cavanna alla Presidenza.
R
iccardo Cavanna, neopresidente di UCIMA, ha commentato il risultato straordinario ottenuto dai costruttori italiani, evidenziando però come la carenza di materie prime e componentistica possa creare criticità nel 2022. Ha sottolineato inoltre come l’associazione sia riuscita a fare sistema con tutte le filiere correlate e ha espresso comunque ottimismo per un mercato dinamico che ha dimostrato “voglia di ripartire con prospettive tecnologiche interessanti per l’immediato futuro, sempre più digitali e integrate con una servitization ancora più efficiente”.
I dati del settore
Il comparto delle macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio festeggia il record all time: nel 2021 infatti, il comparto ha registrato un fatturato totale pari a 8,24 miliardi, infrangendo il precedente record del 2019 di 8,04 miliardi. Un risultato ancora più eclatante se si tiene conto delle restrizioni dovute alla pandemia che hanno caratterizzato l’intero 2021 e lo shortage mondiale di materie prime e componentistica che ha messo un freno a produzione e consegne negli ultimi mesi dell’anno. L’incremento rispetto al 2020 è stato pari al +5,5% (Grafico 1). I dati sono stati resi noti nell’ambito dell’Assemblea annuale dei Soci dal Centro Studi Mecs - Ucima nella Indagine Statistica Nazionale, che ogni anno fotografa l’andamento del comparto. 633 le aziende censite, che contano 36.351 addetti, cresciuti del 2%.
I mercati internazionali
La spiccata vocazione all’export dei produttori italiani di tecnologie e soluzioni per il packaging si conferma anche nel 2021, con il fatturato estero che incide per il 78,4% su quello totale, per una cifra pari a 6,46 miliardi. Dopo il calo del 4% del 2020, le esportazioni tornano quindi in territorio positivo, registrando un +6,2% (Grafico 2). Con 2,15 miliardi di ricavi l’Unione Europea si conferma la principale area di destinazione delle macchine Made in Italy e assorbe il 40,8% dell’intero export, con un +3,4% rispetto al 2020. Perde terreno l’Asia (-4,4%), ma resta comunque la seconda area più importante per l’export delle aziende italiane, con 942 milioni di euro di giro d’affari, pari al 17,8% del totale delle performance internazionali del settore. Terzo gradino del podio per il Nord America, che si distingue con una crescita significativa del +13% rispetto al 2020, che si aggiunge al +6%dell’anno precedente. Stati Uniti e Canada portano in dote 828 milioni di euro. Con il 9% del fatturato totale dell’export seguono Africa e Oceania(fatturato di 473 milioni), che scavalcano al quarto posto l’Europa extra-UE. Chiude la graduatoria il Centro e Sud America. La graduatoria dei singoli paesi vede gli Stati Uniti d’America al primo posto, con 756 milioni di euro di macchine vendute e inviate oltreoceano. Per gli USA si registra una crescita del +13,1% rispetto al 2020, un incremento che si aggiunge a quelli degli ultimi anni. Seguono Francia e Germania, che dopo
10 Rassegna dell’Imballaggio | n. 4 | Maggio 2022
Fatti &TENDENZE essere calate nel 2020, tornano a crescere, rispettivamente del +9,6% e del +10,1%. Il fatturato nel paese transalpino è stato pari a 364 milioni, mentre le aziende tedesche hanno acquistato per 316 milioni. La Cina resta al quarto posto, davanti al Regno Unito, che nel corso del 2021 ha superato la Spagna.
Il mercato interno e i settori clienti
Cresce anche il mercato italiano, con 1,77 miliardi di giro d’affari e una crescita pari al 3,2% rispetto al 2020. La percentuale sul fatturato totale è pari al 21,6%. Un trend positivo che prosegue. Dal punto di vista dei settori clienti la suddivisione tra food & beverage e industrie non food è rispettivamente del 57,1% e del 42,9%. Nel dettaglio: il food incrementa l’acquisto di tecnologie rispetto al 2020 dell’8,8%, mentre il beverage ha visto calare il giro di affari del 3,4%. Accorpati insieme la variazione rispetto al 2021 è stata del +3,4% con un fatturato di 4,7 miliardi. Prima posizione tra i settori non food è occupata dalle macchine per il tissue, il tabacco e altro che scalza il pharma con 1,5 miliardi, una fetta di fatturato pari al 18,2% e una crescita poderosa sul 2020 pari al +16,8%. Segue il settore farmaceutico con 1,4 miliardi e un peso del 17,1% sui ricavi totali. Terzo posto per il settore cosmetico, in fase di assestamento dopo l’importante crescita del 2020: l’anno passato le tecnologie per il confezionamento di prodotti cosmetici hanno portato in dote 341 milioni. Infine, il reparto Chemicals & Home Care con 286 milioni.
Riccardo Cavanna, neopresidente di UCIMA
il 16% sul fatturato complessivo. Mentre le realtà industriali più strutturate con un fatturato superiore ai 25 milioni di euro (in tutto sono 55, l’8,6% del totale delle aziende del comparto) realizzano il 72% dell’intero indotto del 2021.
Il commento del neopresidente
“Considerando l’anno difficilissimo che è stato il 2021 - commenta Riccardo Cavanna, neopresidente di UCIMA -, tra forti limitazioni nel lavoro quotidiano, l’assenza di fiere e i rallentamenti nella supply chain, assistiamo a un risultato davvero straordinario. Merito di un lavoro incessante che è stato fatto dalle nostre aziende in innovazione, ricerca di soluzioni smart e nella promozione delle tecnologie Made in Italy. Il primo trimestre 2022 ha segnato un leggero calo del -4,4% rispetto allo stesso periodo del 2021, ma gli ordini (saliti dell’8%) e i mesi di produzione garantita (6,7), fanno sperare per il proseguo dell’anno. Un anno che - prosegue il presidente -, rischia di essere meno brillante di quello passato a causa di molte criticità: dai costi delle materie prime agli incrementi dei prezzi dei trasporti fino alla difficoltà di reperire determinati componenti che impediscono la consegna di macchine pronte. Senza contare le difficoltà dovute alle sanzioni alla Russia. Vogliamo però restare fiduciosi conclude Cavanna -, anche sulla base degli ottimi riscontri della nostra fiera Ipack-Ima”. |
Fatturato per tipologia produttiva
La famiglia delle macchine per il packaging primario resta preponderante con il 52,2% della distribuzione del fatturato (4,29 i miliardi derivanti dalla vendita di tali macchine), seguita dal packaging secondario (20,7%) e dalle macchine per il fine linea (13,0%). Le tecnologie per il labelling valgono il 6,2% del totale dei ricavi.
La struttura produttiva
Le 633 aziende che producono macchinari per il confezionamento e l’imballaggio si concentrano principalmente lungo l’asse della via Emilia – la cosiddetta Packaging Valley – con distretti produttivi anche in Lombardia, Piemonte, Veneto e Toscana. La provincia che conta più aziende è Bologna, con 73 imprese, seguita da Parma (55) e Milano (54). L’analisi per classe di fatturato evidenzia la netta prevalenza di aziende di piccola dimensione (quelle sotto i 10 milioni di fatturato costituiscono l’81% delle imprese), che pesano però circa
EXPORT Dettaglio per macro area
QUADRO D'INSIEME Macchine packaging
11 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2022
IL VENDING ITALIANO torna a crescere
Un settore in ripresa
La distribuzione automatica italiana, con più di 30.000 addetti, 3.000 imprese e oltre 820 mila macchine installate, rappresenta la più importante catena distributiva automatica alimentare d’Europa ed è anche leader nella produzione ed esportazione del parco macchine: il 70% delle vending machine prodotte nel nostro Paese, infatti, viene esportato all’estero dove è assai apprezzata la tecnologia Made in Italy. “La ripresa avvenuta nel 2021 - ha commentato Massimo Trapletti, Presidente di CONFIDA, durante Venditalia - è sicuramente un segnale molto positivo che riconferma l’impegno del settore nell’affrontare la crisi scaturita dalla pandemia di Covid-19. Nonostante i volumi di consumazioni e fatturato siano ancora lontani dai numeri pre-pandemia, complice anche
iStock
I
l 2021 è stato l’anno della svolta per il settore della distribuzione automatica italiana. L’anno scorso, infatti, il comparto ha registrato segnali positivi rispetto al 2020 quando il settore, a causa del lockdown e della chiusura di scuole, uffici, università e pubbliche amministrazioni, aveva perso oltre il 30%. Il recupero è stato sensibile: il vending, infatti, ha chiuso l’anno con un fatturato di 1,435 miliardi di euro segnando una crescita del 12,11%. Anche le consumazioni sono aumentate del 10,5% (3,7 miliardi) e il parco macchine è cresciuto del +2%. I dati dello studio Ipsos per CONFIDA, Associazione Italiana Distribuzione Automatica sono stati presentati a Venditalia, Worldwide Vending Show, la più importante manifestazione internazionale dedicata alla distribuzione automatica che si è tenuta a Fieramilanocity dall’11 al 14 maggio 2022. Lo studio fotografa un contesto che, sebbene non abbia ancora raggiunto i numeri pre-pandemia del 2019, fornisce un trend del settore in crescita.
Grottinilab
Nel 2021 il settore del vending italiano è tornato a crescere, con un incremento del 12,11% per quel che riguarda il fatturato e del 10,46% per i consumi. Lo ha reso noto CONFIDA, l’Associazione Italiana Distribuzione Automatica, che a Venditalia 2022 ha presentato i dati sulle performance del comparto durante lo scorso anno.
l’utilizzo intenso dello smart working durante tutto il corso dello scorso anno, nel medio termine ci aspettiamo prestazioni positive e una crescita del mercato nei prossimi cinque anni. Per questo è importante continuare a puntare su innovazione, transizione digitale e sostenibililità.”
I prodotti più acquistati
A trainare la ripresa sono le categorie delle bevande fredde, snack e gelati che sono cresciuti del 13,5%. In particolare, il consumo di acqua pesa per il 77% sul totale della categoria; la crescita è stata ancora più elevata per gli energy drink e gli sport drink (rispettivamente +31,3% e +19,6%) grazie alla graduale riapertura dei centri sportivi e delle palestre durante il 2021. Bene anche le bevande alla frutta (16%), il the freddo (17%) e le bevande gasate (12%). Nel corso del 2021, gli snack hanno recuperato solo parzialmente il forte calo dell’anno precedente (-40%) trainati da quelli al cioccolato (+17%) e salati (+16,5%). Interessante il dato degli snack freschi i cui consumi sono cresciuti del 10,6%. In particolare, tramezzini e panini/pizzette hanno visto rispettivamente un aumento del 15% e dell’11% fotografando una realtà molto comune a tanti: la necessità degli italiani di trovare soluzioni alternative ai pranzi in bar e ristoranti ancora non attivi al 100%. Il caffè si conferma la bevanda calda regina ai distributori automatici: nel 2021 ne sono stati consumati 2,2 miliardi per una crescita dell’8,9%. Nel complesso il comparto del caldo, che pesa a volumi il 68% del mercato dell’automatico, ha mostrato un recupero del +9,1% rispetto all’anno precedente: il caffè, rispetto alle altre categorie di prodotti, nel 2020 aveva risentito meno della crisi. Anche il mercato dell’OCS (Office Coffee Service), ovvero quello del caffè in capsule e cialde, nel 2021 è tornato a crescere, sia a volume con oltre un miliardo di consumazioni (+7,7%) che a valore con 394 milioni di fatturato (+8,3%). Nel 2020 il mercato aveva retto al colpo della pandemia principalmente grazie al canale famiglie, nel 2021 invece con la graduale riapertura degli uffici è tornato a crescere anche il peso dell’OCS aziendale (73% del comparto). |
12 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2022
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LA IV GAMMA
conquista gli italiani Comodi, sani, sicuri e sostenibili: i prodotti di IV gamma sono molto apprezzati dagli italiani, anche se sussistono ancora pregiudizi e comportamenti sbagliati. È quanto emerge da un’indagine BVA-Doxa, commissionata dal Gruppo IV Gamma di Unione Italiana Food. Tra le motivazioni d’acquisto di prodotti di quarta gamma origine, brand e packaging sono fattori determinanti.
I
l Gruppo IV Gamma di Unione Italiana Food ha commissionato a BVA-Doxa un’indagine per monitorare le abitudini, non sempre corrette, degli italiani e la conoscenza di questi prodotti. La ricerca è stata condotta nel maggio 2022 su un campione di 1.000 persone, rappresentativo della popolazione italiana.
Comodità e sicurezza
I risultati mostrano la grande penetrazione dei prodotti di IV Gamma nelle famiglie italiane: quasi 3/4 degli intervistati li acquista in modo regolare (38% abitualmente/tutte le settimane e 36% abbastanza spesso/2-3 volte al mese). Il 58% dei rispondenti dichiara di acquistare prodotti di IV Gamma per la comodità e per risparmiare tempo, il 34% per la porzionatura, il 30% perché si evitano sprechi di prodotto e il 26% perché sono prodotti che aiutano ad avere un’alimentazione sana, facilitando il consumo di verdure. Apprezzata anche la possibilità di verificare l’etichetta e la provenienza dei prodotti. Tra i prodotti di IV gamma, la regina incontrastata è l’insalata in busta, acquistata dall’81% del campione, seguita dalle ciotole, sempre di insalata, dalla frutta lavata e tagliata (30%) e dalle zuppe (29%). Per quanto riguarda la frutta di IV Gamma, il 16% dichiara di comprarla abitualmente/tutte le settimane, il 27% abbastanza spesso/2-3 volte al mese.
Comportamenti sbagliati e pregiudizi
Nonostante il grandissimo apprezzamento degli italiani nei confronti dei prodotti di IV gamma, sussistono ancora comportamenti errati e false credenze. Di fronte ad una serie di possibili definizioni di “prodotti di IV Gamma”, solo il 34% degli intervistati sceglie quella corretta: “Sono Prodotti Ortofrutticoli di IV Gamma la frutta, la verdura e, in generale, gli ortaggi freschi, a elevato contenuto di servizio, confezionati in busta o in vaschette e pronti per il consumo”. Alla domanda “Come conservi il prodotto una volta acquistato?”, solo il 34% si comporta correttamente, trasportando i prodotti di IV Gamma all’interno di borse frigo. “I prodotti di IV gamma sono verdure e ortofrutticoli freschi che, dopo la raccolta, sono sottoposti a processi finalizzati a garantirne la sicurezza igienica e la valorizzazione, seguendo le buone pratiche di lavorazione e mantenendo la catena del freddo. Questo mantenimento deve essere garantito dal post-raccolta al
consumo”, dichiara Andrea Battagliola, Presidente del Gruppo IV Gamma di Unione Italiana Food.
Sostenibilità nella filiera
In relazione alla riduzione degli sprechi, per il 48% del campione la IV gamma è migliore rispetto agli ortofrutticoli freschi preparati in casa. Analogamente, in relazione all’utilizzo di acqua, il 39% dichiara che la IV Gamma garantisce un risparmio idrico rispetto alla preparazione domestica, ma c’è ancora un italiano su quattro che sostiene il contrario. Dal punto di vista igienico, il 29% del campione ritiene che la IV gamma sia migliore rispetto agli ortofrutticoli freschi preparati in casa. Analogamente, dal punto di vista nutrizionale, quasi un italiano su 5 non sa quanto i prodotti di quarta gamma siano nutrienti: “Dal punto di vista nutrizionale, gli ortaggi di IV gamma sono equiparabili a quelli di I gamma; va inoltre evidenziato il fatto che, essendo già pronti per il consumo, i prodotti di IV gamma in effetti incentivano il consumo di frutta e verdura in molte persone. La qualità e la sicurezza dal punto di vista igienico degli ortofrutticoli di IV gamma vengono assicurati attraverso un lavaggio e un’asciugatura accurati”, conclude Battagliola.
Il valore aggiunto del packaging
Tra le caratteristiche decisive al fine dell’acquisto ci sono anche elementi associati all’origine del prodotto (italianità, controllo di filiera, produzioni bio), al packaging (indicazione chiara della data di scadenza e formato della busta), al prezzo e alla marca. Le aziende che operano nel settore godono di un’ottima reputazione: la stragrande maggioranza degli italiani riconosce loro un maggior impegno in termini di innovazione, trasparenza, sicurezza e sostenibilità rispetto al passato. Un prodotto di provenienza nazionale con filiera controllata, confezionato in packaging con indicazione chiara di luogo e data di raccolta e della scadenza ha indubbiamente riscontri maggiormente positivi all’interno dei punti vendita ma determinante è anche la marca. Per questo motivo diventa particolarmente rilevante l’attività di brandizzazione del packaging. Negli ultimi anni, infine, la sensibilità dei consumatori italiani verso le tematiche ambientali si è rafforzata, diventando sempre più spesso una priorità, e questo aspetto riguarda anche la IV gamma. Da un lato, i prodotti con imballaggio ridotto o che presentano un packaging sostenibile sono sempre più ricercati ma, dall’altro, il desiderio di soddisfare le richieste dei consumatori non può prescindere dalla necessità di realizzare confezioni salubri, che garantiscano la qualità e la sicurezza dei prodotti. |
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L’IMBALLAGGIO FLESSIBILE nell’era della discontinuità Il Congresso Giflex dello scorso maggio, nella splendida cornice romana, ha permesso di condividere e affrontare temi primari come la sostenibilità, partendo da storie di valore comune, e ridisegnando il concetto di imballaggio flessibile.
Alberto Palaveri, Presidente Giflex
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on il titolo “Imballaggio flessibile: in equilibrio nell’era della discontinuità”, Ii Congresso Giflex è stato un appuntamento importante e atteso come dimostrato dai numeri: oltre 250 partecipanti e 25 relatori hanno animato le due giornate di Congresso con panel, dibattiti e approfondimenti. Una due giorni che ha voluto fornire nuovi strumenti e disegnare una strada comune per il futuro dell’imballaggio flessibile, a partire da una storia di valore comune racchiusa in una nuova immagine identificativa. “La parola chiave di questi due giorni di congresso e identità. – ha commentato Alberto Palaveri, Presidente Giflex - Abbiamo provato a dare una forma, quindi un logo e un claim “Leggerezza che avvolge”, all’imballaggio flessibile, per essere riconoscibili e poter comunicare meglio il nostro valore identitario. Una sintesi visiva e concettuale della storia del comparto per andare a definire un’immagine comune, una strategia comune e sinergie a livello di filiera per rispondere alle esigenze del mercato. Prima tra tutti il tema della sostenibilità”. Il progresso nella circolarità degli imballaggi flessibili è possibile solo con politiche lungimiranti, progressiste e di filiera. Se parliamo di attualità i temi caldi dell’economia sono la sostenibilità, il rincaro delle materie prime e il caro energia. Tre argomenti che rappresentano al contempo il fu-
Maurizio Marchesini, Vice Presidente di Confindustria per le Filiere e le Media Imprese e Presidente di Marchesini Group
turo e le difficoltà del fare impresa. L’industria dell’imballaggio flessibile ha valori in crescita con incrementi sui principali indicatori, quali fatturato (+6,5%) trainato dai volumi (+4,1%) sia sui mercati nazionali che internazionali, 73% in Ue27, ma si scontra con un ecosistema sociale e politico controverso.
L’importanza della filiera
Maurizio Marchesini, Vice Presidente di Confindustria per le Filiere e le Media Imprese, è intervenuto per sottolineare la necessità di fare azioni concrete e congiunte, per ottenere risultati in termini normativi, pratici ed economici lungo tutta la filiera. Ha dichiarato: “La sostenibilità è un obiettivo che viaggia sulla filiera lunga, che parte dalla produzione agroalimentare e arriva alle nostre case. Per Confindustria favorire i progetti che approcciano in maniera sistemica la sfida della sostenibilità è un obiettivo di primaria importanza. Le imprese mostrano grande vitalità ma la scarsità e i rincari delle materie prime e dei costi di produzione saliti alle stelle a causa del caro energia, ne stanno minando pesantemente l’attività. In questo contesto, quindi, è fondamentale agire in maniera coordinata per dare un’impronta comune a tutti i player della filiera”.
Una politica per la sostenibilità
Ogni anno, in Italia, vanno sul mercato circa 180.000 tonnellate di imballaggi flessibili, di cui l’80% destinati a protezione, conservazione, trasporto e commercializzazione di prodotti alimentari. In termini di impatto ecologico, parliamo di un materiale molto sostenibile, visto che il 70% degli imballaggi flessibili è riciclabile. Gli studi di valutazione del ciclo di vita mostrano che, grazie a un uso efficiente dei materiali, gli imballaggi flessibili sono caratterizzati da un basso impatto ambientale complessivo, in particolare dall’impronta di carbonio. La piena riciclabilità, termine sul quale occorre stabilire una definizione condivisa, sulla quale si sta facendo continua Ricerca e Sviluppo migliorerà ulteriormente le prestazioni ambientali. L’obiettivo di Giflex è quello di impostare una legislazione futura che crei un’unica economia circolare del packaging sostenuta da un mercato unico integrato, con regole chiare e condivise tra tutti gli Stati membri. Per raggiungere un’Euro-
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Fatti &TENDENZE pa climaticamente neutra entro il 2050, la catena del valore degli imballaggi flessibili invita i legislatori in Europa e negli Stati membri a creare un quadro legislativo adeguato e stabile che consenta investimenti nella progettazione degli imballaggi, nonché in capacità e tecnologie avanzate per il riciclaggio.
da Giflex, Ucima e Unione Italiana Food per elaborare possibili soluzioni alla riciclabilità degli imballaggi flessibili. Un progetto che vuole arrivare a recuperare e riciclare circa 50.000 tonnellate di materie plastiche da destinare ad una seconda vita, ipotizzando, come target di partenza, un recupero e riciclo del 50% di imballaggi flessibili raccolti, attraverso tavoli tecnici che studieranno soluzioni tecnologiche mirate. | Appuntamento con il prossimo convegno Giflex a Bologna il 19 ottobre 2022.
Politica economica e storytelling
Nella due giorni, si sono susseguiti interessanti interventi. Ad aprire la prima sessione dedicata ai trend macroeconomici è stato infatti Carlo Altomonte dell’Università Bocconi con un’overview sulla situazione europea, seguito da Federico Visconti, Rettore Università LIUC per un focus sull’organizzazione aziendale in un contesto di crisi. Giada Messetti sinologa e autrice del libro “La Cina è già qui”, ha trattato il ruolo della Cina nella geopolitica internazionale. Una tavola rotonda, introdotta da Stefano Consonni, FB&Associati, e moderata dal Presidente di Giflex, Alberto Palaveri, ha messo PER LINEE SEMPRE PIÙ EFFICIENTI in luce il tema della PackaE INTEGRATE ging Waste e Packaging Waste Directive. La seconda giornata è stata invece aperta dalla storia di Codifica Ispezione valore dell’imballaggio flesLabelling e Marcatura e Controllo sibile dalla voce di Alberto Palaveri, presidente di GiQUANDO SCEGLIETE NIMAX, ACQUISTATE MOLTO PIÙ DI UNA TECNOLOGIA. • Avete un intero sistema 4.0 che si integra perfettamente con la vostra linea di produzione e che flex e Clara Giardina dialoga con il vostro network. dell’Osservatorio Innova• Siete supportati da un team di tecnici con grande esperienza nei diversi settori industriali in tutte le zione Packaging, Università fasi valutative e operative. di Bologna. • Usufruite di un servizio after sales che anticipa le vostre esigenze. Il focus dedicato a sostenibilità ed economia circolare è stato approfondito un intervento dedicato alla decarbonizzazione di Andrea Formigoni di DEC Impianti, seguito da una tavola rotonda che ha visto la partecipazione di diversi esperti. Inkjet Ax350i Selezionatrice Ponderale Sistema Metal Detector A moderare questo panel è Serie R IQ4 Pipeline stato Michele Guala, Vicepresidente di FPE (Flexible ESCLUSIVISTA Packaging Europe). L’approfondimento sul design Thinking ha visto protagonimax.it nista Valerio Cometti di V12 contactcenter@nimax.it Design. A chiudere il convegno è stata la presentazione dello stato dell’arte del protocollo d’intesa siglato
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Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2022
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FOCUS
Farmaceutico
nuovi materiali e incremento dell’efficienza
I
l farmaceutico si conferma un nello stoccaggio. La criticità del1200 miliardi di dollari di valore, con un settore in costante crescita, la funzione del packaging farmatasso di crescita annua che sfiora il 2% con picchi in specifici comceutico è stata in effetti sottolied una netta predominanza del mercato parti come quello dei farmaci geneata della crisi sanitaria innestatunitense, che da solo copre il 49% nerici, che ci si aspetta passi dai scata dalla pandemia e non ha delle vendite mondiali. Vediamo quali 411 miliardi di dollari a valore del riguardato soltanto la logistica sono le ragioni della crescita del mercato 2020 ad oltre 650 miliardi entro il delle consegne. La necessità di farmaceutico e approfondiamo alcuni 2025, con un tasso di crescita comconfezionare i vaccini secondo posta del 9,6% (fonte PR Newswideterminati criteri ha rappresentrend del settore. re). Nonostante goda di ottima tato un cosiddetto “collo di botDI RICCARDO CEREDI salute, il settore si trova a doversi tiglia” nel processo che va dalla costantemente confrontare con produzione del farmaco alla sua nuove sfide tecnologiche, oltre a somministrazione, causando dover a contrastare problemi comuni ad altre filiere, come l’aumenconsiderevoli ritardi nelle forniture. Il tema dei colli di bottiglia to del costo delle materie prime. è fondamentale e tocca molto da vicino il settore dei costruttori di macchine automatiche. È infatti nelle fasi di processo e conPerseguire l’efficienza: evitare i colli di bottiglia fezionamento che si annidano i rischi di un rallentamento o un La funzione principale del packaging dei prodotti farmaceutici è blocco della produzione ed è qua che l’offerta dei costruttori può quella di proteggere il prodotto, oltre che contenerlo. Si tratta di rappresentare un valore aggiunto. Una produzione efficiente un aspetto particolarmente importante, poiché il farmaco contieparte da una corretta progettazione del layout di linea e comne un principio attivo ed ha scadenze ben determinate, necessiprende efficaci procedure operative. Una delle chiavi è infatti tando spesso di essere conservato in condizioni ambientali parquella di prevedere specifici protocolli non soltanto per far fronte a ticolari. Un esempio è quello dei vaccini anti Covid, che vanno problemi contingenti, quali per esempio fermi macchina, ma anche mantenuti a temperature bassissime durante tutta la loro vita per ottimizzazione a automatizzare fasi come quelle del cambio utile; fattore che ha contribuito a creare difficoltà nel trasporto e formato.
18 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2022
Confezionamento FARMACEUTICO
Controllo della produzione e scelta del miglior packaging
su molecole, soluzioni sintetiche in grado di abbinarsi perfettamente con le principali tipologie di confezionamento comunemente utilizzate, in particolar modo quelle in vetro quali flaconi, fiale e siringhe. A partire dalla fine degli anni ’80 del novecento però, il settore farmaceutico ha cominciato a spostarsi gradualmente sullo studio e sull’impiego di farmaci basati su organismi viventi. Questi farmaci sono detti appunto “biologici” ed hanno una composizione molto più complessa di quelli basati su molecole, che li porta ad essere maggiormente sensibili alle condizioni ambientali. Questo da un lato significa una maggior possibilità di subire alterazioni in base a condizioni quali una temperatura troppo elevata o troppo bassa, ma anche una maggior propensione a sperimentare forme di contaminazione. Per esempio, l’interazione di farmaci biologici con superfici quali il vetro può facilmente dare origine a processi di aggregazione e contaminazione con eventuali agenti presenti sul vetro stesso. Per questo, oggi vengono spesso privilegiati materiali termoplastici in luogo del vetro. In definitiva, investire nello studio dei materiali e su come questi interagiscono con il farmaco è importante quanto lo sviluppo del farmaco stesso.
Il monitoraggio della produzione è fondamentale per assicurarsi che i medicinali siano adeguati, sicuri e affidabili. Si calcola che una percentuale tra il 10 e il 25 % delle ospedalizzazioni sia dovuta all’utilizzo di farmaci sbagliati o comunque assunti secondo posologie errate. Analizzare il processo produttivo consente ai produttori farmaceutici di avere in tempo reale dati critici sulla qualità e le performance delle macchine, dei materiali e degli stessi farmaci. Per questo, è importante che i processi di controllo avvengano in varie fasi e siano operati in maniera continuativa, anche attraverso l’uso di sistemi automatizzati. L’impiego di software predittivi e lo sviluppo di simulazioni può aiutare a trovare la soluzione ideale per minimizzare i costi nascosti, identificando in anticipo eventuali errori. A monte della produzione però, è importante scegliere la tipologia di packaging ottimale. Nel settore farmaceutico questo significa privilegiare la forma più semplice, cost effective e, soprattutto, sicura per l’utente. È anche per facilitarne la corretta assunzione che i farmaci vengono commercializzati sempre meno in tipologie quali fiale o flaconi, ma piuttosto attraverso forme pre-confezionate, come le siringhe pre-riempite o i monodose, tipicamente utilizzati in ambito oftalmico. Parliamo in molti casi di farmaci per auto-medicamento, venduti spesso senza ricetta, che necessitano di confezioni robuste ma che consentano al contempo una somministrazione semplice e precisa. Anche il sovra-imballo deve tenere conto dei nuovi trend di commercializzazione ed assunzione dei farmaci. Per esempio, la crescita dell’e-commerce richiede confezioni che abbiano caratteristiche che ne consentano agevolmente lo stoccaggio, il confezionamento e la distribuzione lungo complesse filiere logistiche. Nello specifico: compattezza e una forma quanto più possibile semplice, ma che dia al contempo la possibilità di veicolare sulla confezione codici che ne consentano la tracciabilità.
Dal sintetico al biologico: nuove sfide per i farmaci organici
Tra le dieci medicine più vendute al mondo più della metà sono biologiche; un dato che conferma un trend che è ormai predominante nel settore. La farmacologia moderna si è infatti fondata, per gran parte della sua storia, sullo sviluppo di farmaci basati
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FOCUS Nuovi materiali per mantenere l’efficienza della filiera e la sicurezza
A prescindere dall’origine sintetica o biologica, una delle finalità che accomuna produttori e costruttori di macchine resta quella di portare il farmaco sul mercato in tempi il più possibile ristretti. Abbiamo visto come situazioni di criticità nell’approvvigionamento di farmaci si siano verificate all’inizio della campagna vaccinale contro il Covid. Queste potrebbero nuovamente presentarsi non soltanto a seguito di una recrudescenza del virus (o nel caso di nuove pandemie) ma anche a seguito di crisi destabilizzanti, che mettano a repentaglio il commercio di certi materiali, cosa che si sta verificando in questi mesi. Nello specifico, la scarsa reperibilità dell’alluminio o l’aumento del costo della plastica vergine portano ad un picco nei costi che si riflette su tutta la filiera, andando ad impattare non soltanto sui volumi e sull’efficienza della produzione, ma sui costi dei farmaci per l’utente finale. Una strada percorribile è quella di cercare materiali alternativi più facilmente reperibili, che devono però avere caratteristiche di barriera, protezione e resistenza pari a quelli che si vanno a sostituire. Si pensi all’impiego della plastica: comunemente associata al problema dell’inquinamento globale, è in realtà fondamentale in ambito farmaceutico, in quanto può garantire un confezionamento efficace e sterile di strumenti medicali, dai bisturi ai lenzuolini medici, oltre ovviamente ai farmaci. In questo caso un’alternativa può essere rappresentata dall’utilizzo di plastica riciclata che, se prodotta secondo specifici criteri, possiede caratteristiche pari al materiale vergine, andando al contempo ad impattare in maniera molto più ridotta sull’ambiente.
po in questo senso non sono enormi, perché le confezioni sono tradizionalmente pensate in funzione della praticità, più che dell’estetica e dell’appeal. Esistono comunque margini di miglioramento che contemplano per esempio la riduzione del contenuto delle confezioni: è il caso dei famosi “bugiardini” cartacei, che possono essere sostituiti o ridotti, veicolando le informazioni che contengono direttamente sulla confezione o sul farmaco, per esempio attraverso QR code. Ancora più importante è lo studio e l’impiego di nuovimateriali, a partire da quelli compostabili quali il PLA, che è utilizzabile per la realizzazione di diverse forme di sovra-imballo, quali gli astucci. Anche l’impiego di bioplastiche, per esempio per l’over wrapping delle confezioni, può dare un concreto aiuto alla filiera. Resta anche in questo caso critico l’aspetto dei costi, che riporta in auge una strada parallela, quella dell’impiego di soluzioni riciclabili. Materiali quali l’alluminio, la plastica o il vetro, presenti in forme quali blister, flaconi e fiale, possono infatti essere riciclati (nel caso del vetro ad oltranza), ma necessitano di infrastrutture presenti soltanto nei mercati maggiormente sviluppati. |
La sostenibilità: la stella polare dell’innovazione
Il tema della sostenibilità resta infatti portante in ambito farmaceutico. La ricerca di una strada “green” è strettamente collegata ai temi che abbiamo già visto sopra, a partire della sicurezza del farmaco, che resta primaria. Al contempo, resta centrale il tema del packaging design, che comprende lo studio e l’impiego di forme caratterizzate da layout quanto più possibili compatti, come succede per esempio in settori quali la logistica o l’elettronica e, in misura diversa, l’alimentare e l’home care. Nel settore farmaceutico i margini di svilup-
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.0 l 3 49 al F H oth Bo
Pharma INDUSTRY
The IMA Group All-In-One Solutions
for the pharmaceutical industry The IMA Group is pleased to announce that its Pharmaceutical divisions will be present at ACHEMA 2022 (22-26 August, Frankfurt, Germany) to show the All-In-One Pharma range of solutions and the following projects aimed at sustainability and digitalisation.
innovative algorithms and feedback loops to enhance the in-line control of critical quality and performance attributes. Also on display, the Continuous Manufacturing corner to discover how to achieve the most appropriate configuration of a Continuous Manufacturing line, combining process, equipment design with risk analysis. IMA Active proposes Continuous Manufacturing lines for compression, coating and encapsulation of OSD forms as a single partner of integrated solutions based on flexibility and modularity. IMA Life, the Aseptic Processing & Freeze-Drying Solutions division, will present as a world premiere MA ZERO is the evolution of the Group’s commitment INJECTA 36, the high-speed, advanced robotic processing ADAPTA 50 to Sustainable Development. Its ultimate goal is for Ready-To-Use syringes and pre-capped cartridges. Also minimizing environmental impact in industrial manufacturing and on display, Xtrema, high speed filling and stoppering machine for promoting a working habitat that always puts people at the centre. At aseptic environments, Sterifill RS, fill-finish solution for Ready-To-Use Achema, visitors will discover No Plastic solutions in the pharmaceutical components, and, at the Lab4Life lyo corner, the Lynfinity Lab, field and a dedicated IMA ZERO workstation focused on the IMA Group's laboratory spray freezing module and the Quantum, smart miniature development in the sustainable pharma field and on all practices mass spectrometer. At the LAB4LIFE lyo corner, the company will implemented by the Group, together with its customers and partners, to also introduce the KryoAir, the new totally green technology for air minimize environmental impact in industrial manufacturing. compression refrigeration and the Sentinel LYO, cloud-based platform OPENLab, part of IMA ZERO, is the Group’s network of technological for freeze drying data analysis, system health monitoring and predictive laboratories and testing areas, dedicated to research on sustainable analytics. materials, technologies and production optimisation processes. Through IMA Safe, the only manufacturer that offers complete primary and the research and testing of alternative processes and materials, together secondary packaging and end of line solutions, will present TRIT-ONE, with our partners, it fosters plastic-free and sustainable, compostable or the revolutionary robotic cartoning island for packing small high-value biodegradable packaging solutions. In the period 2017-2021, over 3,800 product batches and the VERTICARE P, a vertical cartoner equipped film structures were analysed in the laboratory and over 400 films were with innovative devices for smooth and gentle processing of highly tested. In the IMA ZERO workstation at Achema, it will be possible to sensitive, fragile or specially shaped products. discover part of our material database and meet our material experts. Visitors will also have the chance to discover IMA Digital, the global All-In-One supplier for the pharma industry project aimed at enhancing production and operational activities through IMA Pharma is world leader in the design and manufacture of automata wide range of digital tools and virtual applications, starting with ic machines and complete lines for the processing and packaging of connected machines powered by artificial intelligence, and landing on APPs pharmaceutical products, given its high technological profile and the and devices for advanced maintenance and training. IMA offers end users ability to offer tailor-made solutions to satisfy the most sophisticated a series of ancillary Digital Services and a wide range of solutions that inrequests of the market, thanks to its highly specialised divisions: IMA tegrate platforms and tools covering the needs of 360° Digital training. Active (Solid Dose Solutions), IMA Life (Aseptic Processing & Freeze Drying Solutions), IMA Safe (Packaging Solutions) and IMA BFB (End The new machines on show of Line Solutions). | IMA Active, specialist in Solid Dose solutions, will showcase ADAPTA 50, the new compact capsule filler that combines IMA’s unrivalled experience with the most innovative technologies for quality control. While designing this machine, IMA Active scouted for new technical solutions, improved the handling of difficult products, tested INJECTA 36 TRIT-ONE
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FOCUS
L’offerta di MG2
tra innovazione e flessibilità MG2 partecipa ad ACHEMA 2022 esponendo la blisteratrice BliStar e l'opercolatrice FlexaLAB e ospitando il coespositore Universal Pack.
BliStar
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opo mesi di attesa e posticipi, MG2 si prepara a volare di nuovo in Germania. L’azienda pianorese esporrà ad ACHEMA due soluzioni rappresentative delle sue divisioni, Packaging e Processing: si tratta di BliStar e FlexaLAB. La blisteratrice BliStar è progettata per ottimizzare il processo di confezionamento di capsule e compresse per il mercato farmaceutico e nutraceutico. È caratterizzata da un design ergonomico e un controllo elettronico che garantiscono veloci cambi formato a ricetta e raggiunge una velocità fino a 150 blister/minuto con dimensioni massime di 90×140 mm. BliStar è un tassello che amplia la proposta di MG2, per permettere ai propri clienti di realizzare una linea di confezionamento completa, partendo dalle opercolatrici per arrivare alle macchine di fine linea. FlexaLAB è un’opercolatrice specificamente progettata per laboratori R&D, piccoli lotti e produzioni speciali, ideale per il dosaggio di molteplici forme farmaceutiche orali, con una velocità di produzione fino a 3.000 capsule/ora. Ad ACHEMA FlexaLAB sarà equipaggiata con due gruppi di dosaggio per applicazioni di tendenza degli ultimi anni: un gruppo Microdose per il micro-dosaggio in capsula di polveri (compresi API senza eccipienti) da 0,5 mg ed un gruppo liquidi che può gestire liquidi caldi, termo-fusibili e sospensioni fino a 70°C. MG2 si propone così sul mercato tedesco che è stato anche teatro di recenti successi con l’attività di supporto nell’industrializzazione di
un prodotto farmaceutico per inalazione svolta per un importante CDMO, il gruppo Aenova. L’opercolatrice, installata nello stabilimento Aenova di Münster, è una PLANETA 200 dotata di un gruppo per i bassi dosaggi di polvere (da 5 mg a 40 mg) e del sistema MultiNETT che controlla il 100% del peso netto in-process di ogni singola capsula. La tecnologia MG2 non è la sola presente sullo stand, che ospita anche il partner Universal Pack, azienda italiana con sede in Romagna e oltre 50 anni di esperienza nella produzione di macchine confezionatrici verticali per packaging monodose. Universal Pack espone un’imbustinatrice verticale Alfa Flexi, capace di produrre un’ampia gamma di stick-pack tra i quali i pillow stick pack. La macchina è predisposta per il trattamento di polveri e liquidi, a basso ed alto dosaggio ed è progettata per garantire un’elevata flessibilità. |
MG2’s offer between innovation and flexibility After months of waiting and postponements, MG2 is ready for ACHEMA 2022.
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he Pianorese company shows two machines representative of its divisions Packaging and Processing: these are BliStar and FlexaLAB. BliStar is a blistering machine designed to optimize the primary packaging of capsules and tablets in blisters for both pharmaceuticals and nutraceuticals. It is characterized by both ergonomic design and electronic control that guarantee fast size change over by recalling a recipe and it can manage up to 150 blisters/minute with maximum dimensions of mm
90×140. FlexaLAB is a capsule filling machine specifically designed for R&D laboratories, small batches and special productions, suitable to dose several pharmaceutical oral forms, with production speed up to 3.000 capsules/hour. At ACHEMA, FlexaLAB is equipped with two dosing units specially designed for trending applications: the Microdose unit suitable for powder micro-dosages (including API without excipients) from 0.5 mg and the liquid filling unit which can manage cold liquids, hot-melt liquids and suspensions up to 70°C. This is how MG2 introduces itself on the German market which has been also the scene of a recent success: the supporting activity to industrialize a
Alfa Flexi by Universal Pack
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pharmaceutical product for inhalation purposes, carried out for an important CDMO, the Aenova Group. The capsule filling machine, which is installed in the Münster plant, is a PLANETA 200 equipped with a powder low-dosages unit (from 5 mg to 40 mg) and the MultiNETT system that controls 100% in-process net weight of each filled capsule. MG2 technology is not the only one present on the stand, which also hosts the partner Universal Pack. The company shows the Alfa Flexi vertical packaging machine, able to produce a wide range of stick-packs. This machine is designed for powders and liquids processing, at low and high dosage, to guarantee high standards of flexibility.
Confezionamento FARMACEUTICO
Soluzioni SEA Vision per la trasformazione digitale
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n attesa di partecipare ad ACHEMA, SEA Vision ha ospitato nel suo Headquarter di Pavia un workshop informativo gratuito intitolato “UDI, la tracciabilità dei dispositivi medici: sfide tecniche ed opportunità per prevenire la contraffazione”, in cui sono state approfondite le nuove prescrizioni relative alla marcatura e tracciabilità dei dispositivi medici secondo il sistema denominato UDI - Unique Device Identification - analizzandone sfide e opportunità. L’evento si è concentrato in particolare sulla tracciabilità dei dispositivi medici e la regolamentazione del codice UDI, per capire, nel pratico, cosa dovrà essere implementato da parte di chi si occupa del packaging di questi prodotti e di chi è proprietario del marchio. Dal 26 maggio 2021 è infatti entrata in vigore la nuova direttiva dell’UE “Regolamento Europeo Dispositivi Medici” (MDR 2017/745) che disciplina anche la marcatura dei dispositivi medici attraverso l’apposizione di un codice identificativo per la loro tracciabilità lungo la supply chain.
Per aiutare le aziende farmaceutiche nella trasformazione digitale, SEA Vision ha progettato il software Yudoo, una piattaforma modulare capace di rispondere a specifiche aree tematiche. Yudoo nasce da una consolidata e lunga esperienza nella gestione dell’automazione e dell’integrazione software per l’industria farmaceutica. La suite consente l’integrazione con i sistemi esistenti (come ERP o MES e altri) per gestire i processi di produzione e T&T da una piattaforma centralizzata, raccogliendo e trasformando i dati in informazioni. Attraverso algoritmi di analisi all’avanguardia e potenti funzionalità di Business Intelligence, Yudoo è in grado di rivelare insight preventivi e predittivi, dando una risposta a qualsiasi domanda che possa sorgere. L’acquisizione dei dati su tutte le macchine di ultima generazione che utilizzano protocolli di comunicazione aperti (OPC-DA, OPC-UA, MQTT, Modbus e altri) viene eseguita da Yudoo in modo automatico. In caso contrario, viene fornito un Kit IoT per rendere possibile la raccolta dei dati. L’interfaccia utente web-based può essere utilizzata da qualsiasi dispositivo ed è progettata per rimodellare i concetti di Paperless Manufacturing, OEE, Big Data Analysis. Nella sua versione completa, Yudoo include funzionalità per la gestione delle linee di produzione, integrando l’architettura Track and Trace esistente per la gestione della serializzazione, analisi dell'OEE in tempo reale e KPIs evoluti basati su strumenti di Business Intelligence.
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FOCUS
Novità di Marchesini Group per il settore pharma Protagonista dello stand di ACHEMA è INTEGRA 720V, linea integrata robotizzata per il confezionamento, la serializzazione e l’aggregazione in astuccio dei blister, sviluppata con il partner strategico SEA Vision.
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archesini Group presenterà ad ACHEMA un’ampia selezione di macchine e linee sviluppate per l’industria farmaceutica. INTEGRA 720V viene presentata con una etichettatrice BL-A525CW dotata di selezionatrice ponderale incorporata per la pesatura e il controllo dinamici degli astucci. Ciò che rende innovativa questa linea è la presenza a bordo macchina di un software, sviluppato insieme al partner SEA Vision, che aggrega all’astuccio le sue sottounità, ovvero due confezioni blister. Si tratta di una soluzione strategica per tutti quei casi in cui i blister vengono venduti, distribuiti o separati dalla loro confezione originale. La linea INTEGRA è ulteriormente equipaggiata con la soluzione di Predictive Maintenance sviluppata dal Gruppo Marchesini. Il Gruppo espone altre due linee innovative nel campo dell’ispezione e del confezionamento di prodotti in stickpack. Nello specifico, una linea composta da una ispezionatrice CMP Phar.ma che controlla 400 flaconi al minuto. Completano la linea una etichettatrice RL-F800 ad altissima velocità progettata dalla divisione Neri e una TM3 per il raggruppamento in tray dei flaconi con la funzione di conteggio. A bordo linea, le telecamere di SEA Vision garantiscono il controllo ottico del contenuto del tray Tra le novità anche una linea composta da una confezionatrice
sticks MT1300 a 12 piste targata Schmucker, un sistema di impilamento e conteggio e da un’astucciatrice MA80. Questa soluzione testimonia l’impegno del Gruppo nell’ampliare la gamma di soluzioni che utilizzano materiali sostenibili per il packaging, inserendosi all’interno del più ampio e nuovo progetto “Be”. In mostra anche tre macchine stand-alone, tra cui FSP05, una soluzione automatica per il riempimento e la tappatura di siringhe, cartridge e flaconi RTU (Ready to use) in nest. Questa tecnologia, realizzata dalla divisione Corima, viene presentata con una nuova tecnologia di riempimento mediante “pompe volumetriche disposable” sviluppate da Neoceram in collaborazione con Marchesini Group. Presente anche un TURBO-MEK 1000, turboemulsionatore operante sottovuoto per la lavorazione di prodotti liquidi, realizzato da Dumek. Infine, lo stand ospita una riempitrice automatica IN-CAP SE targata Dott. Bonapace, impresa specializzata in macchine da laboratorio e nelle piccole produzioni industriali di Tecnica farmaceutica e Ricerca & Sviluppo. |
Marchesini Group solutions for the pharma sector At ACHEMA the company will present INTEGRA 720V for the serialisation and aggregation in cartons of blisters.
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archesini Group will be present at ACHEMA with a wide selection of machines and lines developed for the pharmaceutical. In centre stage on stand will be a state-of-the-art solution developed in association with strategic partner SEA Vision - a company specialising in vision systems. INTEGRA 720V, a robotised integrated line for packaging blisters in cartons, will be presented with BL-A525 CW labelling machine complete with incorporated checkweigher for dynamic
weighing and control of cartons. What makes this line innovative is the inclusion on board the machine of a new technology: a complete software package that aggregates the blister to the carton. This is a strategically important solution for all contexts where blisters are sold, distributed or separated from their original pack. The INTEGRA line will be further equipped with the Predictive Maintenance solution developed by the Marchesini Group.The Group will also be exhibiting two more innovative lines for the inspection and packaging of products in stickpacks.First of the two, visitors will be able to view a line consisting of a CMP Phar.ma inspection machine checking 400 vials per
minute. The line is completed by an RL-F800 extremely high-speed labelling machine, designed by the Neri division, and a TM3 for bundling vials in trays, with counter function. On board the line, SEA Vision cameras will provide optic control of tray contents. Secondly a line for packaging products in stickpacks, comprising a SchmuckerMT1300 12-lane stick packaging machine, a stacking and counting system and an MA80 cartoner. This solution reflects the Group’s commitment to expanding the range of solutions which use sustainable packaging materials, and forms part of the broader new “Be” project. Three stand-alone machines will also be exhi-
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bited, including FSP05, an automatic solution for filling and stoppering RTU (Ready to Use) vials, cartridges and syringes in nests. This machine, produced by the Corima division, is presented with a new filling technology using “disposable volumetric pumps” developed by Neoceram in association with Marchesini Group. On show will be also a TURBO-MEK 1000, a vacuum turbo-emulsifier for processing liquid products, developed by Dumek. Last but not least, the stand will host the IN-CAP SE automatic filling machine by Dott. Bonapace, which specialises in laboratory machinery and in small industrial production outputs of hightech pharmaceuticals and for Research & Development.
Confezionamento FARMACEUTICO
Coesia Group a single partner for all needs
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oesia, a group of 21 companies specialized in innovative industrial and packaging solutions, is participating at ACHEMA. Six companies from the Group - FlexLink, GF, HAPA, MGS, Norden and Volpak - present at the exhibition their latest innovations in terms of packaging machinery, printing and factory automation, which are aimed at improving production efficiency and the digitalization of operations, as well as reducing the ecological footprint of packaging for the pharmaceutical sector. Coesia offers a complete portfolio of solutions and services for customers who are facing the new market challenges, increasingly oriented toward greater sustainability and the digitization of processes in the Pharma sector. In particular, Coesia is progressively focusing on digital tools and services to optimize the efficiency of machines, lines and entire factories, and deliver advanced support to customers. Among the Coesia Digital innovations presented at the fair we find OptiMate, Coesia’s new smart HMI, developed to expedite operations such as format change, troubleshooting, maintenance or technician training, and to facilitate access to guided procedures and digital documentation directly on the machine. OptiMate is installed and visible on Hapa and Enflex (a brand of Volpak) solutions at the Coesia booth. Another interesting innovation is PerforMate, Coesia’s IIoT platform for realtime machine monitoring. Working as an entry point to many innovative services, PerforMate allows improved control, enhanced collaboration, and performance boost of customers’ entire machine pool. Sustainability remains one of the fundamental pillars of Coesia’s strategy. Indeed, the majority of the machines on display are able to handle sustainable materials, such as paper films or mono-materials. The Coesia Shelf of Sustainable Solutions, present at the stand, is dedicated to sustainability and eco-sustainable packaging offered by the Coesia companies in the Pharma industry.
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FOCUS Pharma market
growth and emerging trends The global pharmaceutical manufacturing market is expected to grow at a compound annual growth rate of 11.34% from 2021 to 2028 to reach USD 957.59 billion by 2028 and the pharma market is changing in response to the rapidly evolving expectations of customers and investors.
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ccording to Grand View Research Inc., the global pharmaceutical manufacturing market size was valued at USD 405.52 billion in 2020 and is expected to grow at a compound annual growth rate (CAGR) of 11.34% from 2021 to 2028. The pharmaceutical landscape has undergone a massive transformation with the emergence of new technologies, cost-effective, and more efficient manufacturing approaches. In addition, increasing investment flow in this space has impacted the market growth positively. Manufacturing floor downtime and the production of product waste are reduced by the implementation of robotic technology and Artificial Intelligence (AI). In addition, single-use disposable solutions have gained momentum in this industry and have replaced conventional open transfer manufacturing techniques. Furthermore, the paradigm shift towards integrated, smart, and data-rich paperless operations has resulted in error-free and precise production. Such ongoing developments have propelled drug manufacturing. Moving from forecasts to data already available, current business dynamics indicate that innovation will continue to drive growth in the 2022 pharma market (source: www.avenga.com). The US and European markets alone will be worth $635 and $315 billion in sales by 2024, respectively. The industry has started focusing on its ability to meet rising client expectations with the help of AI and ML. Specific emphasis is being made on pharmacovigilance, federated learning, NLP, and computer vision. Nonetheless, 2022 calls for pharma to reach further and pay attention to all the pharmaceutical industry trends that will shape the global market this year. Avenga, a global IT and digital transformation company, has identified the ten trends that will characterize the future of the pharmaceutical industry.
mize the benefit-risk ratio of healthcare products usage by sharing accurate information with patients and health care professionals. There is no doubt why the pharmacovigilance market is expanding rapidly. Continuous digital transformation, aimed at lowering the R&D price while simultaneously enhancing its efficiency, will become one of the leading tendencies in 2022. Ten American pharmaceutical companies, which have sent 106 new drugs to the market during 2013-2021, have spent an average of $2.8 billion on testing, marketing approval, and post-approval research and development (R&D). While the R&D phase remains crucial to the industry’s “end-users”, it is hard to deny that the price noted above longs for an improved cost-efficiency ratio. Why are certain drugs effective while their alternatives cannot be used for treatment? Machine Learning algorithms can assist in finding the answer to this question, but the technology requires data analytics. Combining these tools can also boost predictive medicine and make it possible to track the effects of different therapies on groups of patients over time. The industry’s transformation heavily relies on new capacities and talent. Given an increasing volume of distributed remote work, organizations are reevaluating their network costs and introducing new operating models. This trend is likely to cause talent distribution, making manufacturing more flexible. For instance, the requirements to work on-site may become less acute. The post-COVID-19 workforce will, therefore, be more resilient to changes, which can lead to more well-distributed organizations. NLP (Natural Language Processing) is progressing faster than any other AI subfield. With year-on-year growth in the AI software market exceeding 100%, the experts expect its worldwide revenue to reach around $126 billion in 2025. NLP will take credit for a substantial share of the AI growth, especially when it comes to AI application in healthcare and life sciences. This segment of the NLP market is predicted to reach $4.3 billion in 2026, compared to 2021’s $1.8 billion. Digital tools, including telemedicine and remote-working instruments, are bound to change patient interactions and make access to healthcare
Emerging trends in the Pharma industry
Medicines and vaccines often have undesirable and unexpected side effects. This treacherous tendency calls for more emphasis to be made on the drugs’ quality and the aftermath of their usage. The pharmacovigilance is a set of scientific activities for preventing adverse drug effects and other medicine-related safety problems. Its ultimate goal is to opti-
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Pharma INDUSTRY services easier. Embracing new technologies will open up alternative opportunities for more precise chronic disease management. Real-world-evidence (RWE) is nothing new to the pharmaceutical industry. However, its recent advancement makes it one of the latest pharma industry trends. Some three years ago, RWE was mainly used for analyzing electronic health records and data from wearable devices so as to complement clinical trials data. Today, it has sprung up as one of the major tools for vaccine development and testing. Faster timeto-market and improved cost-efficiency are the primary reasons for the popularity of outsourced manufacturing services. According to Grand View Research Inc., the investigational new drug CDMO (contract development and manufacturing organizations) market will reach a market size worth $6.8 billion by 2028, while the conventional CDMO market will grow to $117.3 billion by 2023. Adverse event reports are saved in various formats and are highly fragmented. At the same time, the amount of reported adverse events is growing every day, making it more challenging to analyze and process all the reports and, thus, define the most important ones. As the global pharmacovigilance market is expected to expand in value to almost $15 billion by 2028, deep learning (DL) can significantly contribute FILM RIGIDO A-PET to the advancement of anomaly detection and adverse event monitoring. The year 2022 is about to put even more emphasis on cybersecurity. The pharmaceutical industry is a source of the most sensitive data a cyber perpetrator can steal. The danger can emerge in different sources and forms, from unauthorized access to third-party vendors to phishing attacks and employee errors. The never-ending introduction
of new technologies guarantees that pharma organizations are bound to face security risks. The pharma market is changing in response to the rapidly evolving expectations of customers and investors. COVID-19 didn’t reshape the whole industry. On the contrary, it only fueled the development of pre-existing pharmaceutical trends, most notably in patient engagement and digitalization. | Source: www. grandviewresearch.com |www.avenga .com
LA PIÙ ALTA GAMMA DI PRODOTTI ALIPLAST.
IL PIÙ BASSO IMPATTO SULL’AMBIENTE.
FILM FLESSIBILE PE
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POLIMERI
Il pet food
continua a crescere
Entro la fine del 2022 il mercato mondiale del pet food taglierà il traguardo dei 99 miliardi di dollari di fatturato. Per continuare a crescere, le aziende del settore dedicheranno sempre più energie e risorse allo sviluppo tecnologico, all’informazione e all’innovazione di prodotto, impegnandosi ad utilizzare materie prime sostenibili e adottare packaging a impatto zero.
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li alimenti confezionati per animali da compagnia (comunemente definiti pet food) sono oggi disponibili nella maggior parte dei paesi e reperibili in molti luoghi, tra cui negozi specializzati e rivenditori online. La nascita del pet food viene fatta risalire alla fine del XIX secolo, in Inghilterra, ma bisogna aspettare gli anni ’50 del Novecento perché gli alimenti preconfezionati per gli animali da compagnia facciano la loro comparsa in Italia. Come sottolinea ASSALCO (Associazione Nazionale Imprese per la Cura e l’Alimentazione degli Animali da Compagnia), negli anni le case produttrici di pet food hanno puntato molto sulla ricerca e lo sviluppo, realizzando prodotti con materie prime caratterizzanti o insolite, utilizzando tecniche rinnovate alla ricerca di specifici obiettivi nutrizionali. Molti brand hanno, inoltre, puntato sul “riconoscimento” scientifico dell’efficacia dei propri prodotti e sul supporto di medici veterinari. È in atto una frammentazione dell’offerta di prodotti, che ha visto la nascita di nuove realtà industriali e nuovi brand che sfidano i leader di mercato.
la fine del 2022. Ma non è finita qui: stando a quanto indicato dallo stesso portale economico, si prevede che l’asset possa incrementare ulteriormente i propri ricavi, toccando i 139 miliardi entro il 2030 con una crescita annuale media composta del 4,4%. Market Data Forecast si sofferma sulla situazione europea: dopo aver chiuso il 2021 al di sopra dei 22 miliardi di dollari di fatturato, si prevede che il mercato europeo del pet food taglierà il traguardo dei 26 miliardi entro i prossimi 4 anni con un CAGR del 3,15%. Al di là dei dati di scenario, estremamente positivi, emergono trend futuristici che caratterizzano e influenzeranno il settore nei prossimi anni: a tal proposito emerge l’analisi realizzata da Food Engeneering Mag, secondo cui i pet lover compreranno per lo più alimenti che contengono integratori, tra cui vitamine e probiotici, utili al mantenimento del benessere dei propri amici a 4 zampe. Questo è ciò che emerge da una serie di ricerche condotte sulle principali testate internazionali del settore da Espresso Communication per CFS Europe, company innovativa che produce soluzioni utili ad allungare la shelf life dei singoli prodotti.
Un mercato in ascesa
I trend più attuali
Crescere, affidando il proprio futuro ad innovazione e ricerca: queste sono le parole che maggiormente descrivono il mercato del pet food, il quale risulta in grande sviluppo. Le prime indicazioni in merito giungono da GrandViewResearch, secondo cui a livello di mercato globale verrà superata quota 99 miliardi di dollari di fatturato entro
Stando a quanto indicato da New Food Magazine, uno dei principali trend del settore nei prossimi anni saranno gli insetti perché hanno lo stesso valore nutritivo delle tradizionali fonti proteiche come pollo, manzo e pesce. Inoltre, sono ricchi di proteine, aminoacidi e
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PET FOOD PACKAGING macronutrienti e, a differenza della carne bovina e del pesce, sono ipoallergenici: ciò significa che sono ottimi per la dieta degli animali sensibili. Il percorso di conoscenza dei nuovi trend del pet food prosegue con le proteine vegane, le quali, secondo un approfondimento realizzato da Corporate Knights, vengono scelte dai pet lover per garantire ai loro amici a 4 zampe il cibo più salutare possibile. Non è un caso, quindi, che il mercato globale del vegan pet food crescerà fino a 17 miliardi di dollari entro il 2028. Per concludere, ecco un rimando alla sostenibilità: Food Engeneering Mag propone un ulteriore articolo basato sulla volontà dei proprietari di animali domestici di acquisire solo prodotti con packaging riciclabili nell’ottica di ridurre la mole di rifiuti e rispettare il Pianeta senza far mancare alimenti di prima qualità al compagno di giochi. Perché il settore seguiti a crescere è fondamentale che si continui a offrire al mercato prodotti di altissima qualità. È, quindi necessario che il comparto rafforzi il supporto allo sviluppo tecnologico, all’informazione, all’innovazione di prodotto, utilizzi sempre più materie prime sostenibili e adotti packaging a impatto zero.
LE TENDENZE FUTURE DEL PET FOOD SECONDO GLI ESPERTI DI CFS EUROPE 1. Aggiunta di integratori come vitamine e probiotici all’interno dei singoli prodotti per garantire ai propri animali domestici una dieta ricca e bilanciata. 2. Conservazione degli alimenti attraverso l’utilizzo di soluzioni utili al prolungamento della shelf life, come gli antiossidanti. 3. Inserimento degli insetti, ricchi di proteine, aminoacidi e macronutrienti, nella dieta dei propri amici a quattro zampe. 4. Sostituzione delle proteine animali con quelle vegane al fine di curare l’alimentazione e il benessere dei propri pets. 5. Assunzione di un atteggiamento “green oriented” che porterà a scegliere solo ed esclusivamente prodotti distribuiti attraverso packaging riciclabili.
Canali di vendita differenziati
La crescita e lo sviluppo dell’industria del pet food e del pet care hanno generato un ampliamento dell’offerta di prodotti, che hanno trovato sempre più spazio nelle catene di distribuzione, non solo in quelle specializzate ma sempre più anche presso la GDO. Il retail ha evidenziato prevalentemente due trend: da un lato si osserva la nascita e lo sviluppo delle cosiddette catene pet shop specializzate e la conseguente concentrazione dei pet shop. Dall’altro, negli ultimi anni si è sviluppato rapidamente l’eCommerce, sia come unico canale di vendita, sia come supporto complementare al punto di vendita fisico. In riferimento al mercato degli alimenti cane e gatto nel canale Petshop, nel 2021 si assiste ad una modesta crescita del mercato in termini di fatturato (+0,4 % verso lo scorso anno) a fronte di una lieve riduzione dei volumi (-0,2% verso lo scorso anno). Dato il vasto assortimento medio, è particolarmente interessante osservare la composizione ed i trend dei diversi pack e formati. Sul totale Pet food si conferma la prevalenza sia in volume che in valore dei formati classici, il sacco per gli alimenti secchi e la lattina per quelli umidi. Prosegue la crescita della bustina (+8,4% a valore, +11% a volume) mentre registra una flessione la vaschetta (-0,9% in valore e -2,8% in volume). Nel 2021 accelera la crescita delle Catene Petshop con un incremento del fatturato di +19,5% e dei volumi pari a +14,4%. Le Catene sono un format in sviluppo che integra i vantaggi dei Petshop Tradizionali, legati alla specializzazione e all’innovazione, con le
logiche di gestione assortimentale e di display proprie del Grocery. Anche nelle Catene i formati principali si confermano il sacco e la lattina. Nell’anno terminante a dicembre 2021, il mercato degli alimenti per cane e gatto nella GDO (Ipermercati + Supermercati + Libero Piccolo Servizio) ha sviluppato una crescita di fatturato pari a +5,3% e in volumi pari a +1,4%. Ai canali descritti si aggiunge il canale IRI On Line. Infatti, anche per gli alimenti per cani e gatti, continua la crescita dell’e-commerce: accanto agli operatori specializzati nella vendita di prodotti per animali (e-commerce specializzato - dato non disponibile), negli ultimi anni abbiamo assistito allo sviluppo delle vendite del canale On Line - rilevato da IRI - che ha visto un’accelerazione delle vendite a partire dai primi segnali dell’emergenza sanitaria. Nell’anno terminante a dicembre 2021, le vendite del canale IRI on line di alimenti per cani e gatti hanno raggiunto un fatturato di 61,7 milioni di euro: nonostante rappresentino ancora una quota minoritaria rispetto al valore complessivo delle vendite sviluppate dai negozi fisici della GDO, il tasso di crescita sviluppato (+40% del fatturato verso lo scorso anno), rende interessante il monitoraggio di questo canale che ha raggiunto un peso pari al 2,4% sul totale fatturato del Pet food (canali fisici e on line). |
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Goglio per il pet food: personalizzazione e sostenibilità
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oglio è una multinazionale leader nel packaging flessibile, all’avanguardia nello sviluppo di nuove tecnologie di confezionamento e materiali sostenibili. Fondato nel 1850, il Gruppo progetta, sviluppa e realizza sistemi completi di imballaggio per diversi settori, dall’alimentare alla detergenza sino al pet food, in cui ha maturato una solida expertise collaborando nel tempo con alcuni dei principali player del comparto. I sistemi Goglio, identificati con il marchio Fres-co System® e basati sull’integrazione verticale dei processi, combinano laminati flessibili e studio dei formati con valvole di degasazione, macchinari di confezionamento, assistenza tecnica e servizio. La gestione interna di tutti i processi è uno dei punti di forza del business model di Goglio: consente la gestione efficiente della produzione, garantisce la qualità, assicura grande flessibilità e permette il massimo grado di customizzazione in termini di formati, finiture, materiali e stampa. In ambito pet food Goglio offre un’ampia gamma di soluzioni, sia per il confezionamento di cibo secco che per i prodotti umidi, e una vasta scelta di formati, dalle confezioni di piccole dimensioni per gli snack ai sacchetti più grandi, da 10 fino a 20 kg. A seconda delle necessità dei clienti, Goglio può fornire il materiale in bobina, le confezioni in tubolari, gli imballi preformati o interi sistemi di confezionamento e riempimento. Con specifico riferimento ai materiali e alle loro composizioni, all’interno dei propri laboratori di ricerca Goglio sviluppa le più avanzate soluzioni sul mercato sia in termini di proprietà barriera, per preservare qualità e freschezza del prodotto confezionato, sia di sostenibilità degli imballi. Oltre ai classici materiali,
Goglio offre una scelta di laminati monomateriale multistrato che garantiscono elevati standard di conservazione del prodotto e, al contempo, possono essere smaltiti e recuperati nei moderni impianti di riciclo della plastica. Queste innovative soluzioni sono state già adottate da importanti produttori nazionali e internazionali attivi nel comparto alimentare, e possono essere applicate anche al settore pet food così da rispondere alla crescente domanda di prodotti sostenibili e rispettosi dell’ambiente.
Etichettatura di confezioni in allumino con Etipack
L
a cura responsabile da un lato e il progresso delle conoscenze scientifiche relative all’alimentazione animale e alle tecnologie industriali dall’altro hanno dato impulso ad un mercato in continua crescita. Così come per il cibo umano, quello per animali è soggetto ad una rigida regolamentazione relativa agli standard, alla sicurezza e alla qualità (si veda regolamento europeo 767/2009). La comunicazione on-pack, o etichettatura, è lo strumento più importante e diffuso per comunicare con l’acquirente, la rete di distribuzione e le autorità competenti.
Etipack è stata chiamata da un’azienda produttrice di pet food a misurarsi con la progettazione di una soluzione, ad alta produttività, concepita in modo altamente flessibile per adattarsi a confezioni di cibo per animali di formati diversi, anche sagomati, con precisione ed efficienza. La soluzione proposta da Etipack prevede un sistema 4/2 speciale con 4 etichettatrici top di gamma, modello Extreme in scambio automatico, in grado di consentire l’applicazione simultanea sopra e sotto il prodotto, per garantire cicli di produzione non-stop. La linea presenta due stazioni di etichettatura posizionate nella parte inferiore e superiore rispetto ad un sistema integrato di trasporto del prodotto e quattro etichettatrici Extreme, con riavvolgitore e svolgitore motorizzato per sostenere le elevate cadenze di produzione richieste (sul prodotto cilindrico 450 pz/min). La funzione di scambio automatico tra le etichettatrici permette di sostituire la bobina di etichette sulla macchina momentaneamente non produttiva per garantire cicli di produzione non-stop.
Le etichettatrici sulla parte inferiore sono montate su una slitta che ne consente l’estrazione, facilitando il cambio bobina per un facile acceso da parte dell’operatore. Un nastro di trasporto centrale a 2 cinghie laterali con una scanalatura garantisce l’estetica delle confezioni che non devono presentare ammaccature o danni visibili. Il sistema è munito di controllo avvenuta etichettatura con espulsione dei prodotti non idonei. Per una gestione automatizzata della linea, il sistema utilizza un PLC Siemens con touch panel Proface e Interfaccia TCP/IP. La scelta di Etipack è garanzia di esperienza, con un know-how consolidato in oltre 40 anni di lavoro sul campo, affidabilità, grazie ad una concezione e progettazione industriale delle macchine, al servizio, garantito da una rete diffusa di distributori e tecnici formati sulle ultime tendenze del mercato, alla conoscenza delle possibili variabili di applicazione, al supporto in fase di scelta della soluzione migliore.
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PET FOOD PACKAGING
Un’ampia gamma di soluzioni firmate Gruppo Gerosa
C
ome accade nel mondo dell’imballaggio alimentare, anche per il pet food il packaging ricopre un ruolo fondamentale nella protezione dei prodotti. Analogamente al tradizionale mercato alimentare, i prodotti per il pet food vengono distribuiti in molteplici formati: un’offerta che ha raggiunto alti livelli di qualità e diversificazione, per garantire soluzioni innovative, sicure ed ecosostenibili a un bacino di consumatori ogni giorno più esigente. I proprietari di animali domestici, infatti, sono sempre più attenti al benessere dei propri amici animali e sono quindi disposti a pagare di più per prodotti premium, con packaging che ne rispecchino il livello qualitativo e che offrano plus di freschezza e sicurezza maggiori, oltre a soluzioni più green. L’attenzione all’impatto ambientale degli imballaggi in qualsiasi settore merceologico, compresi quelli a cui pochi anni fa si sarebbe attribuita poca sensibilità ecologica, è cresciuta notevolmente negli ultimi anni, interessando anche il mondo del pet food, influenzando tutta la filiera verso soluzioni riciclabili, compostabili, realizzate con materie prime controllate, cercando di prolungare e migliorare la shelf-life dei prodotti, riducendo il più possibile, anche in questo settore, lo spreco alimentare.
In funzione della tipologia di prodotto e del tipo di confezionamento va, poi, ricercata la struttura più adatta a rispondere ai diversi bisogni di sicurezza e sostenibilità. Per far fronte alle richieste di un mercato esigente e in continua evoluzione, il Gruppo Gerosa lavora instancabilmente in termini di ricerca e sviluppo. Infatti, grazie al lavoro dell’Innovation Center (con sede nell’Headquarters di Inverigo), catalizzatore di innovazione al servizio della sicurezza e della sostenibilità, il Gruppo Ge-
rosa può rispondere alle sfide del mercato attuale con flessibilità, identificando, raccogliendo e reinterpretando idee e soluzioni innovative per trasformarle in realtà e applicarle a svariati settori merceologici. Per il pet food, il Gruppo Gerosa propone un’offerta di soluzioni variegata e innovativa, sia in bobina sia in buste preformate, con strutture diversificate, pronte per essere riciclate in monomateriale o a base carta. Il Gruppo Gerosa è una realtà internazionale leader nella produzione di imballaggi flessibili ed etichette con oltre 85 anni di esperienza. Riconosciuto sulla scena internazionale per la grande attenzione posta all’innovazione sostenibile e all’eco-design, il suo punto di forza risiede nel grande know-how in ricerca e sviluppo, che gli ha permesso di raggiungere elevati standard qualitativi.
Mondi feeds pet market growth with sustainable packaging
M
ondi, a global leader in packaging and paper, presented its broad portfolio of sustainable packaging solutions at Interzoo and demonstrated how flexible packaging can drive sustainability in the pet food industry. Packaging for pet food and pet care needs to be both protective and sustainable - the food contents need to remain fresh and intact but the top priority for eight of ten pet owners is packaging that is sustainable, according to a recent Mondi Dow Premium pet packaging survey. Shoppers worldwide are shifting towards mindful consumption and actively choosing brands that reduce their impact on the environment, particularly in light of the rise in eCommerce. Mondi’s expertise helps pet food manufacturers all over the world respond to this, through its EcoSolutions approach. Working closely with customers means the best possible solution can be created. Those solutions use paper where possible and plastic when useful - and help consumers contribute to a better world once pets have been fed. At this year’s Interzoo, Mondi exhibited a wide range of packaging solutions for the pet food industry to meet the individual needs of customers. RetortPouch Recyclable is perfect for wet pet food. A new high barrier pouch, it can replace complex multi-layer and
unrecyclable packaging, offering a solution that can withstand high temperatures, protect the product, and provide excellent shelf life while reducing food waste. Mondi’s FlexiBag Recyclable prove popular for dry pet food, meanwhile - a reclosable high barrier packaging solution that confines smells, protects the product and is recyclable, it is already being used by several leading pet food brands. At Interzoo Mondi presented further paper and plastic solutions, as e.g. paper-based FlexiBags that are made from renewable materials and enhanced with a functional barrier to reduce the amount of plastic used while ensuring premium product protection and convenient handling for consumers. High quality Block or Pinch bottom paper bags are available with a variety of barrier options to bring the required protection to the pet food through coated material, laminated or free film between the paper plies, or greaseproof paper.
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Cama
and the multiple paths to petfood sustainability Petfood Competence Network comprises eleven like-minded companies that offer decades of combined petfood industry and technological experience. The Network uses Interzoo event to highlight the challenges of a multifaceted approach to greater sustainability.
cialises in processing technology. Once the formulation has been decided, packaging is the next major stagegate, and arguably the one that has the most high-profile impact in the eyes of consumers. James Large working for The Packaging Group, manufacturer of primary packaging equipment for flexible packaging, explained that petfood has become an emotional purchase, but you have to balance premiumisation and innovation with recyclability and material performance, which is not an easy task. James was backed up by Wilbert van Wilbert van de Corput, flexible packaging specialist within OPEM, who explained the many hurdles companies face when balancing aesthetics with functionality and recyclability, arguably one of the biggest combined challenges the industry faces. But green packaging is a moot point if your processes are not green, which is why Torsten elaborated on the addition of specific ingredients, including fibres, to adjust viscosity in order to make the product flow more efficiently. And from the machine side of things, James explained how forward-looking OEMs are looking at the carbon footprint of their technologies to ensure they are as efficient as possible. The event painted a picture of sustainability perfection for any new greenfield implementation. But what about existing plants? It was here that Torsten explained how JRS is often approached in a consultancy role to help customers squeeze more efficiency from existing plant and multiple aspects relating to process improvements. This discussion around consultancy neatly handed the reins back to Wim from Cama Group, who explained that the same is true for the whole network. Every company has its own area of expertise, but in combination the total is greater than the sum of its parts. He explained how all the companies knew how to connect to each other and that many of the teething problems associated with new lines were already removed thanks to their existing relationship. He did end on a sobering thought, which put the whole exercise in perspective. During processing and in household setting there is an incredible amount of food wastage. During processing this could be due to food expiring while being held during changeover, or due to inefficient handling and processing steps – something all the companies are vowing to address. But with an eye on the core message, wastage in households is primarily due to pet food reaching its expiry date. Some sustainable packaging does not lend itself to a longer-term shelf life, whereas less sustainable packaging does. This is yet another balancing act, where the environmental cost of waste often outweighs the environmental impact of the material. There is no easy single solution! Every application, food format, packaging style and processing step will have an impact on the overall carbon footprint. It is therefore up to a team of like-minded suppliers to help you determine what is best for you, best for your customers and best for the environment. |
T
here is little argument that sustainability is now a major driving force underpinning and defining much of what the petfood industry is looking to achieve over the next few years. From raw materials in to palletised cartons out, the entire value chain has to adopt procedures, practices and technologies that make the most efficient use of energy and recyclable materials. At the recent Interzoo event in Nuremberg, five members of the Petfood Competence Network hosted a round table that discussed sustainability issues at every step of the petfood process. With experts from each stage uncovering the challenges, the attendees were left in no doubt that a joined-up approach created the best possible answer the what is an industry-wide issue. The Petfood Competence Network comprises eleven like-minded companies that offer decades of combined petfood industry and technological experience (Miavit, JRS, JBT FTNON, Andritz, Waldner, Cama Group, OPEM, The Packaging Group, Clevertech, Reich and Karl Schnell). It was created in reaction to industry demands to give new and existing companies access to very latest solutions and technology, in terms of raw materials, formulation, processing, filling, transporting, sterilizing, loading, packaging and palletizing.
Sustainability in petfood industry
The event was kicked off by Wim Kruikemeijer from the Cama Group, a leading secondary packaging technology company, who explained the rationale behind the collaboration and the joint challenges the member companies faced. Wim was followed by Torsten Trampe from fibre specialist, JRS, and Volker Pütz from JBT FTNON, a company that spe-
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Itinera
evolutionary roads
Itinera è la nuova collezione Berlin Packaging per il Wine packaging di domani. Un percorso che fonde sapientemente forme e dettagli di una tradizione senza tempo con proposte innovative e d’avanguardia, superando i confini nazionali per incontrare il gusto dei brand contemporanei. Due linee di prodotto distinte - Selection ed Experience - otto declinazioni di design che includono “Aurelia”, l’innovativa bottiglia eco-friendly a ridotto impatto ambientale. Scoprite tutte le strade dell’evoluzione.
berlinpackaging.eu | bruniglass.com/itinera
Imballaggi con spessore ridotto
grazie a thyssenkrupp Rasselstein L’azienda tedesca, produttrice di banda stagnata, consente ora ai suoi clienti un’ulteriore riduzione dello spessore nelle scatole per alimenti in due pezzi DWI grazie ad acciai per imballaggio ottimizzati.
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hyssenkrupp Rasselstein GmbH, unico produttore tedesco di banda stagnata, è riuscito ad ottenere un significativo miglioramento del materiale destinato alla realizzazione di scatole per alimenti in due pezzi: “Grazie a un innovativo processo di produzione della banda stagnata, questo materiale concepito per scatole per alimenti DWI permette di incrementare del 20 percento la stabilità assiale. Si dischiude così un enorme potenziale di riduzione dello spessore che può far ottenere un risparmio di materiale fino al 10%”, sostiene Frank Elberskirch, Head of Technical Customer Service (USA) di thyssenkrupp Rasselstein. Restano peraltro invariate le proprietà di formatura del materiale e le consuete elevate qualità e stabilità dell’acciaio per imballaggio rasselstein®. A beneficiare di questo miglioramento sono soprattutto i clienti perché, se da un lato possono ottenere un significativo risparmio di risorse grazie al nuovo processo, dall’altro la scatola per alimenti in due pezzi diventa ancora più sostenibile, dal momento che il risparmio di materiale determina una riduzione del peso della scatola. Questo si traduce in un minor peso da trasportare e in una riduzione delle emissioni di CO2 che ne derivano.
lenti proprietà di formatura e superfici ottimizzate sotto il profilo tribologico. Si tratta di aspetti importanti per i produttori di imballaggi, in quanto le proprietà del materiale consentono una lavorazione efficiente con bassissime percentuali di scarto e ridotta usura degli utensili”, spiega Anne Reichardt, ingegnere sviluppatrice della divisione Tecnologia applicativa di thyssenkrupp Rasselstein. “La scatola per alimenti in due pezzi è particolarmente idonea in caso di elevati volumi di produzione”. Inoltre, la scatola DWI offre tutti i vantaggi che contraddistinguono anche altri contenitori di banda stagnata. Grazie alle proprietà intrinseche del materiale, ad esempio, la scatola è riciclabile praticamente all’infinito ed essendo anche opaca preserva sia i valori nutrizionali sia la qualità del gusto degli alimenti che contiene.
Altre soluzioni per ridurre lo spessore
Acciaio di qualità per scatole in due pezzi DWI
thyssenkrupp Rasselstein offre ai produttori ulteriori opzioni per contenere al massimo lo spessore. Da molti anni ormai l’azienda di Andernach sfrutta infatti il metodo degli elementi finiti (FEM) per simulare virtualmente, in tutta efficienza, l’impiego di acciai per imballaggio innovativi, le modifiche apportate alle forme delle scatole e le riduzioni di spessore. Questo permette di implementare le ottimizzazioni in modo molto più rapido e risparmiando risorse. Se l’obiettivo è quello di perfezionare l’intero contenitore, si può ricorrere inoltre a rasselstein® Solidflex per la realizzazione dell’Easy Open End, ovvero del coperchio ad anello. Con un allungamento superiore al 5% e un limite di snervamento da 600 MPa a 750 MPa, questo materiale è particolarmente adatto a quelle applicazioni che richiedono non solo un’elevata resistenza, ma anche un notevole potenziale di formatura, come ad esempio per Easy Open Ends.|
La scatola per alimenti DWI in due pezzi è molto richiesta prevalentemente negli Stati Uniti dove, secondo il rapporto annuale 2019-2020 del Can Manufacturers Institute, lo scorso anno sono stati prodotti circa 18 miliardi di scatole per alimenti in due pezzi. Per questo motivo il lancio del nuovo materiale inizia proprio negli Stati Uniti. “Stiamo svolgendo le prime riunioni con le aziende che si sono dette interessate a scoprire e testare il nuovo materiale”, rivela Jochen Lohscheidt, Head of Sales USA. Anche i produttori europei, però, possono trarre vantaggio dalla pluriennale esperienza maturata da thyssenkrupp Rasselstein nella produzione e sviluppo di acciaio di qualità per scatole per alimenti DWI. “Nel corso degli ultimi decenni abbiamo acquisito vaste conoscenze in fatto di sviluppo e produzione di acciaio per scatole DWI. Il nostro acciaio offre la necessaria purezza e presenta eccel-
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Aziende &STRATEGIE
B&R
punta sulla digitalizzazione per creare valore B&R ha recentemente rinnovato il suo visual design, per mettere in evidenza un momento di cambiamento importante con un focus sempre più orientato alla digitalizzazione. Abbiamo chiesto a Benedetta Torres, Marketing&Communication Manager della società, di raccontarci le strategie che accompagnano questa evoluzione.
➣ La vicinanza al cliente è sempre stata un vostro punto di forza. Qual è oggi l’approccio di B&R al cliente?
La prossimità ai clienti resta sempre il nostro primo obiettivo, che si concretizza nello sviluppare per loro soluzioni ad hoc, cercando di captare innanzitutto le loro necessità e proporci come partner. Nonostante ABB possieda una dimensione importante e una struttura complessa, crede molto in questo approccio di vicinanza al cliente e sta chiedendo a B&R di non cambiare questa modalità di relazione nel fare business, ma proseguire in una direzione che mira a mantenere stretti contatti con i propri interlocutori. Intendiamo spingere il cliente a superare i suoi limiti, dal punto di vista tecnologico, gestionale e organizzativo, cercando di portarlo a raggiungere il massimo vantaggio competitivo.
I
l vostro nuovo visual design aggiornato rappresenta un importante e naturale momento di passaggio nel processo di evoluzione e crescita di B&R. Quali idee e quale focus stanno dietro a questo cambiamento?
➣ B&R si è evoluta costantemente negli anni,
B&R si è costantemente evoluta negli anni, da startup sviluppando soluzioni più produttive e a uno dei principali attori sulla scena mondiale in sostenibili. In che modo vi proponete come Benedetta Torres, Marketing&Communication ambito automazione. Il nuovo visual design, più mopartner per i costruttori di macchine per il Manager B&R| derno, pulito e orientato al futuro, unisce i valori di processo e il packaging? lunga data di B&R con le nuove opportunità offerte ai clienti come Vogliamo generare per loro un’offerta di valore di alto contenuto tecnoparte della grande famiglia ABB. Aspettavamo con ansia questo update, logico che è quello su cui puntiamo da sempre anche attraverso la riperché è un modo per riaffermare che B&R resta tale e il brand non cerca e sviluppo, per permettere di differenziarsi ed essere a loro volta viene assolutamente cancellato, anzi assume ancora più valenza manpartner unici ed esclusivi per i loro clienti. Ma non ci fermiamo soltantenendo tutti quei valori nei quali i nostri clienti hanno creduto e che to ai costruttori di macchine, oggi lavoriamo anche con le industrie e i ci hanno permesso di evolverci in questo modo. Ma questo ulteriore produttori diretti ai quali cerchiamo di fornire strumenti che devono step nel percorso di evoluzione che stiamo portando avanti rappresenrispondere alla richiesta di una produzione sempre più flessibile, perta per ABB anche un impegno concreto a continuare ad investire. sonalizzata e dinamica. In questi anni abbiamo imparato ad essere reAbbiamo visto nel recente passato gli investimenti strategici realizzati silienti e abbiamo compreso quanto sia importante essere sempre pronattraverso acquisizioni di diverse società che ci permettono oggi, grazie ti e aggiornati per ogni nuova sfida che si presenta. a sinergie importanti, di poter offrire ai nostri clienti un portafoglio di soluzioni più ampio, dal punto di vista della robotica, automazione e ➣ Quali sono le nuove sfide e i nuovi progetti che andrete software&hardware. L’obiettivo è proprio quello di approcciare il merad affrontare per crescere in futuro? cato in maniera più reattiva, flessibile e trasparente e possiamo farlo Il nostro focus sul digitale ci ha permesso di aprire uno scenario diversoltanto attraverso la digitalizzazione, un aspetto che ha sempre rappreso nella comunicazione: pensiamo ad esempio agli Automation Break, sentato un nostro valore e punto di forza e che ci permette di stare al che rappresentano un nuovo modo di fare informazione in maniera più fianco dei nostri clienti in maniera continuativa. L’idea è quella di dinamica e più light. Abbiamo dovuto trovare strumenti e canali nuovi, proseguire in questa direzione avendo strumenti più adeguati. per guardare a un modo diverso di fare innovazione. Abbiamo in atto diversi progetti di success story, che andremo a completare gradualmente. La ➣ La forza della sinergia è fondamentale per B&R come campagna Adaptive Manufacturing ci sta dando grandi soddisfazioni, membro del gruppo ABB. Quali vantaggi derivano dall’essere abbiamo avuto richieste molto particolari e abbiamo sviluppato nuove parte di un gruppo così importante? funzionalità delle nostre soluzioni meccatroniche, come ACOPOS 6D, Con il gruppo ABB abbiamo trovato una buona armonia, un aspetto che insieme ai nostri clienti. Infine, vorrei sottolineare l’impegno negli investisimbolicamente e visivamente è stato inserito anche nel brand rinnovamenti di ABB in termini di facility, che ci permetterà di aprire nuovi spazi to. Per noi armonia significa essere in sinergia e collaborare. Vogliamo dedicati alla condivisione con i clienti attraverso Academy, training, lab e continuare a innovare, un elemento che ci ha sempre contraddistinto e formazione, oltre a luoghi condivisi per l’R&D con i nostri partner. Nel per farlo abbiamo bisogno di un partner solido e importante, allo scopo nostro headquarter in Austria è stato creato un campus per realizzare di poter applicare i nostri stessi valori su una scala più ampia. eventi ad hoc, un’area che sfrutteremo in futuro per creare valore. |
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Laminati Cavanna
garanzia di continuità e capacità di adattamento gestione al femminile moderna e flessibile. Questo cambiamento è
In questa intervista, Anna Paola Cavanna, Presidente della società, ci racconta l’evoluzione di un’azienda che in oltre cinquant’anni di storia ha cambiato pelle, restando sempre attenta a non perdere la propria identità di realtà votata all’innovazione e mantenendo quel legame con il territorio che da sempre la caratterizza.
stato complesso, ha necessitato tempo, pazienza e capacità di visione. Ho cercato di ricostruire il team intorno alla mia figura con un approccio differente e una maggiore sensibilità anche ad aspetti più pratici e di vita quotidiana. Per me l’ambiente di lavoro deve essere un luogo dove si deve stare bene. Oggi mi ritengo soddisfatta dei legami creati con la mia squadra e posso dirmi orgogliosa del nostro posizionamento sul mercato e dei risultati raggiunti.
❱ Qual è il vostro core business e quali i servizi offerti?
La nostra attività principale è focalizzata sull’accoppiamento e laminazione di film per imballaggio flessibile destinati al settore alimentare, farmaceutico, cosmetico, tecnico, elettrico e industriale. L’alimentare rappresenta più della metà del volume complessivo delle lavorazioni, per questo siamo certificati ISO 9001:2015 e BRC PACKAGING. Lavoriamo in conto terzi per i principali converter italiani ed europei e grazie all’impegno costante e alla ricerca di soluzioni sempre innovative riusciamo a processare circa 350 tonnellate di materiale a settimana. Sperimentando nuovi materiali e adesivi e grazie al nostro know-how e alla forte specializzazione, siamo diventati una realtà unica in Italia nell’ambito del contoterzismo.
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uando nasce e come si sviluppa Laminati Cavanna?
Laminati Cavanna viene fondata nel 1969 da mio padre Giancarlo Cavanna. L’idea nasce dal progetto di creare un’azienda terzista nel mondo dell’imballaggio flessibile. Tuttora la nostra realtà resta un punto di riferimento unico nel mercato con una dimensione adeguata a rispondere alle esigenze di un settore dinamico e sempre in crescita. In questi oltre 50 anni di storia e di esperienza, c’è stata una grande evoluzione dal punto di vista tecnologico, strutturale e, non ultimo, dal punto di vista manageriale e gestionale.
❱ Con quale approccio vi proponete al mercato?
Negli anni abbiamo creato forti sinergie con i nostri clienti, e ci proponiamo di diventare per tutti loro, ma anche per coloro che necessiteranno dei nostri servizi, dei partner affidabili capaci di garantire continuità nella produzione in caso di momenti di criticità, come fermi macchina, picchi di produzione, riduzione di personale ecc. Questo deve essere lo spirito con cui vorrei che il mercato guardasse a Laminati Cavanna, come a una realtà di supporto alle aziende produttrici di imballaggi flessibili. In particolare, possiamo rappresentare un punto di riferimento per i converter anche nella ricerca e sviluppo di nuovi materiali, nella realizzazione delle campionature e nuove soluzioni di imballaggio, con la garanzia di macchinari all’avanguardia, certificazioni di qualità e sicurezza, manodopera specializzata e grande riservatezza.
❱ Come è strutturata oggi l’azienda?
Laminati Cavanna è oggi una realtà con 55 addetti che lavora su due turni. La nostra sede produttiva di 15.500 mq si trova nella zona industriale di Calendasco, in provincia di Piacenza. Nel 2018 c’è stato il cambio generazionale nel management: ho affiancato mio padre per un certo periodo e oggi la gestione è affidata a me. Parliamo dunque di un’impresa che ha visto un passaggio da una gestione maschile più tradizionale e sicuramente lungimirante a una
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Aziende &STRATEGIE ❱ Essendo un’azienda attiva nel settore della plastica, in ottica di sostenibilità quali sono le vostre strategie?
In ambito di politica ambientale, abbiamo obiettivi di miglioramento nel garantire un’adeguata gestione dei rifiuti, nel controllo dei consumi di risorse energetiche e nella responsabilizzazione dei fornitori di servizi sui temi di tutela ambientale. Ci siamo inoltre dotati di un impianto depurazione termica rigenerativa dei solventi e stiamo pianificando nuovi investimenti in questa direzione. La nostra azienda si è impegnata ad implementare un Sistema di Gestione Ambientale che consenta di individuare e prevenire i rischi di natura ambientale derivanti dai processi produttivi e creare valore condiviso, partendo dal rispetto per l’uomo, per l’ambiente e per la comunità all’interno della quale operiamo.
❱ Proprio quest’ultimo concetto richiama a un forte legame con il territorio. Come lo vivete?
Lavoriamo a stretto contatto con le istituzioni del territorio su iniziative di politica ambientale e non solo. Ci siamo dotati del Codice Etico e di una Carta dei Valori, siamo Ambasciatori della Fondazione Carta Etica del packaging, abbiamo realizzato il progetto di bosco diffuso con la piantumazione di nuovi alberi per sviluppare un’area verde nella zona industriale. Inoltre, Laminati Cavanna è stata la prima aziende privata in Europa ad aderire al progetto Vita acquistando un defibrillatore e creando una squadra di volontari tra i propri dipendenti. Il nostro defibrillatore è a disposizione dell’intera zona industriale. Abbiamo installato una panchina rossa nel nostro giardino come simbolo contro la violenza sulle donne e siamo sponsor di tre squadre dilettantistiche del territorio. Tutto questa crea un legame a doppio filo da cui ne derivano benefici reciproci.
❱ Quali caratteristiche peculiari vi distinguono?
I nostri clienti ci riconoscono sicuramente la flessibilità, l’esperienza, le tecnologie all’avanguardia e la rapidità nei tempi di consegna, che oggi è diventato un aspetto estremamente importante, considerata la carenza di materie prime. Possiamo garantire tutto questo grazie all’ampliamento dei magazzini e alla disponibilità di materiali che i nostri fornitori ci assicurano. Attualmente la crescita dei costi energetici ci sta penalizzando, come accade a tutte le imprese produttive, ma vogliamo continuare a restare competitivi.
❱ Come si compone il vostro parco macchine?
Oggi abbiamo sei linee di accoppiamento, tre linee con solvente e tre senza. Negli anni il nostro parco macchine è stato rinnovato in ottica sostenibile: abbiamo dismesso alcune attrezzature e implementato il processo con macchinari all’avanguardia che garantiscono maggiore sicurezza negli ambienti di lavoro. Nell’ambito del taglio, attualmente sono in funzione due taglierine (Del Magio e Bimec) e abbiamo installato telecamere mono e bi facciali: anche il reparto taglio è certificato BRC per assicurare la maggiore garanzia di ispezione e controllo anche in questa fase finale del processo. Ultimo ma non meno importante, qualche anno fa abbiamo installato un sistema di rettifica a controllo elettronico dei cilindri in gomma, che ci ha permesso di offrire un servizio esclusivo in conto terzi ai nostri clienti.
❱ Come vedete quest’azienda nel futuro?
Oggi è un momento difficile per fare previsioni e voglio restare con i piedi per terra, come ho sempre fatto. Vorrei consolidare e mantenere la nostra posizione di riferimento sul mercato e andare a sviluppare alcune aree dove vediamo margine di crescita. Vogliamo essere all’altezza del nostro passato, ma proiettati nel futuro, garantendo continuità e capacità di adattamento ai cambiamenti e diffondendo un modello di crescita imprenditoriale sostenibile. Vorrei che i nostri clienti ci riconoscessero come una risorsa con cui poter lavorare in partnership in maniera continuativa e con garanzia di affidabilità. |
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Aliplast
la plastica come risorsa Il core business di Aliplast, che dal 2017 fa parte di Herambiente, società del Gruppo Hera, è la trasformazione e rigenerazione degli scarti di plastica per la produzione di polimeri rigenerati, di film flessibili in rLDPE e di lastre in rPET. Di questo ed altro abbiamo parlato con l’Amministratore Delegato Carlo Andriolo. ❱ Ipack-Ima 2022 vi ha visti coinvolti con il lancio del marchio Reload. Ci può spiegare meglio di cosa si tratta?
laboratorio, risulta però evidente che diverse quantità di materiale, spacciato come riciclato, non sia in realtà tale. Il punto massimo nello sviluppo di una filiera tracciabile degli imballaggi in plastica è dato dai sistemi circolari, i closed loop. Noi recuperiamo dal fornitore il rifiuto di plastica e restituiamo un imballaggio semplice, tipicamente un film in polietilene o una lastra in PET per la termoformatura, realizzata con i suoi scarti.
Reload è un marchio di prodotto che va a contraddistinguere i polimeri e i film che realizziamo con un’elevata percentuale di materiale di recupero. Tutte e tre le linee di prodotto che abbiamo - polimeri riciclati, film flessibili in polietilene e film rigidi in PET - si possono fregiare di questo marchio. Reload identifica prodotti o imballaggi che hanno al loro interno almeno il 90% di materiale riciclato ❱ La crisi nel reperimento delle materie prima Carlo Andriolo post consumo e allo stesso tempo presentano cae l’aumento dei costi sono fattori di criticità Amministratore Delegato ratteristiche qualitative elevate, simili a quelle di per le imprese. Come influiscono questi di Aliplast prodotti e imballaggi realizzati con materiali veraspetti sulla richiesta di plastica riciclata? gini, come l’elevata resistenza meccanica e la flessibilità per utilizLo scorso anno e anche nel 2020, quando è iniziato lo shortage di zo. Oltre che per il packaging alimentare, i prodotti a marchio Rematerie prime e commodity, c’è stata una grandissima richiesta di load possono essere utilizzati anche in altri settori tra cui l’automomateriali plastici. L’impatto è stato duplice. Da una parte, soggetti, tive, l’arredamento, la ceramica e il mondo della cosmetica. aziende e industrie che ancora non avevano provato prodotti e materiali riciclati si sono affacciati a questo mercato. In particolare, per ❱ Il core business di Aliplast è la trasformazione e prodotti riciclati di alta qualità come il nostro, che si avvicinano rigenerazione degli scarti di plastica per la produzione di alle caratteristiche del prodotto vergine, è stata un’occasione per polimeri rigenerati, di film flessibili in rLDPE e di lastre in emergere e come azienda siamo riusciti ad approcciare e conquistarPET. In che modo vi proponete ai produttori di re nuovi clienti. Dall’altra parte chi già utilizzava materiale riciclato imballaggi come partner per lo sviluppo di una filiera e sapeva come dosarlo e trattarlo in un momento di shortage del tracciabile della plastica? materiale vergine, ha evidentemente aumentato la domanda. Questo Tematiche come la tracciabilità dei materiali riciclati ma anche le è stato un boost per il mondo del riciclo, in particolare la mancanza dichiarazioni ambientali fatte in modo disattento, che possono di materie prime vergini, che però adesso si sta esaurendo perché la portare a casi di greenwashing, stanno cominciando a emergere, a disponibilità è tornata. È importante scegliere materiale riciclato per volte con casi anche eclatanti. Essendo noi impegnati sia sul fronte una maggiore sostenibilità, con un’attenzione al prezzo. della raccolta dei rifiuti sia della loro trasformazione e rigenerazioNegli anni abbiamo assistito a una demonizzazione della plastica, ne in materie prime seconde, siamo naturalmente tracciati perché ma con la pandemia si è compreso che plastic free non è sempre la andiamo a prendere il rifiuto e restituiamo il materiale riciclato. Il strada percorribile. Quali sono le vostre considerazioni a riguardo? tema della tracciabilità è per noi fondante. Dalle nostre analisi di Io credo che il settore della plastica, a livello europeo, debba fare
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Aziende &STRATEGIE un mea culpa. Si è mosso veramente tardi nel far capire agli utilizzatori finali che la plastica ha comunque dei vantaggi enormi su molti altri materiali e che per alcuni utilizzi è la scelta migliore. Ora si sta correndo ai ripari con una nuova comunicazione: dobbiamo puntare a un mondo plastic waste free, cioè privo di rifiuti plastici dispersi nell’ambiente. La plastica è un ottimo materiale, molto riciclabile. Cerchiamo di reimmetterlo nel ciclo di consumo e avremo fatto bingo!
❱ Dal 2017 Aliplast fa parte di Herambiente, società del Gruppo Hera e primo operatore nazionale nel trattamento e nello smaltimento di ogni tipologia di rifiuto. Quali vantaggi derivano dall’essere parte di un Gruppo così importante?
Un primo vantaggio è sul nostro core business, ovvero la raccolta e il riciclo della plastica. Essendo parte del gruppo Herambiente possiamo quotidianamente interloquire con le industrie, grandi, medie e piccole, per offrire una global waste management, cioè una gestione completa dei loro rifiuti, che poi noi andiamo a riciclare internamente esclusivamente per la plastica. Essere parte di un gruppo come Hera significa avere la possibilità di poter fare investimenti molto importanti e poter contare su una serie di professionisti esperti nelle diverse tematiche che toccano un’attività industriale come la nostra e che ci aiutino ad evolvere nel mercato.
❱ Quali aspetti completano il profilo di una realtà d’eccellenza come Aliplast, capace di esprimere i valori dell’economia circolare, trasformandoli in vantaggi competitivi?
Credo che ciò che ci contraddistingue sia l’affidabilità. I nostri clienti sanno che siamo un partner affidabile nelle consegne, nella capacità di fornire un materiale di qualità verificata e controllata nel tempo, nonostante questo derivi in buona parte dai rifiuti che sono, per definizione, instabili sia per qualità sia per quantità. Noi dobbiamo essere il filtro giusto e dare affidabilità, anche su temi di compliance ambientale, sicurezza e gestione dei luoghi di lavoro.
❱ Il “Made by Aliplast” è un concetto che vi distingue per un approccio unico rispetto a tutte le altre imprese del panorama italiano nel vostro ambito. Ce lo può spiegare?
È come un sigillo di garanzia. Siamo orgogliosi di dire che una cosa è fatta da noi, perché significa che è stata fatta con attenzione, che si tratta effettivamente di materiale riciclato post consumo nella misura in cui è stato richiesto dal cliente e dichiarato da noi e che è un prodotto ideale per l’utilizzo finale o per un semilavorato e che ha al suo interno una garanzia. | Inquadra il QR CODE per la videointervista
Cama Group
soluzioni high-end customizzate Rassegna dell’imballaggio ha intervistato Annalisa Bellante, Vicepresidente di Cama Group, azienda di riferimento nell’ingegneria e nella produzione di sistemi di confezionamento secondario ad alta tecnologia per settori food e non food, sugli obiettivi e le strategie dell’azienda a supporto del mercato.
La linea dispone di un sistema di visione avanzata, che consente di riconoscere le sagome dei prodotti e fare dei controlli qualità. Ha un footprint estremamente ridotto, quindi aiuta notevolmente anche l’installazione presso i nostri clienti, visto che lo spazio è comunque importante all’interno degli stabilimenti. È una linea equipaggiata con un sistema di controllo di simulazione virtuale per fare in modo che venga controllata e monitorata costantemente anche a distanza. Nota di rilievo è che i robot sono tutti di nostra produzione. Noi non siamo integratori ma costruiamo i nostri robot con le caratteristiche definite dalle esigenze del nostro settore e dell’applicazione stessa. Il valore aggiunto delle macchine Cama è proprio la totale customizzazione degli impianti; gli standard di applicazione includono specifiche e macchinari concordate con il cliente, per fornire un prodotto assolutamente customizzato.
➣ Qual è il vostro focus e quali le strategie a supporto del mercato?
Il Gruppo Cama investe costantemente in innovazione tecnologica e nell’ultimo biennio abbiamo portato avanti soluzioni che hanno puntato fortemente su innovazioni di Industry 4.0 creando addirittura all’interno del nostro Gruppo un dipartimento al servizio del cliente che chiamiamo System engineering che riesce a ingegnerizzare preventivamente alcuni progetti anche con sistemi innovativi come il digital twin, un simulatore per far sì che gli impianti e le sue caratteristiche e funzionalità tecniche vengano testate in maniera approfondita ancora prima dell’inizio della progettazione. Abbiamo sviluppato questi e tanti altri tools con l’obiettivo di fornire ai nostri clienti impianti affidabili, di altissima qualità e con una costante di innovazione che li rendano molto performanti nel tempo.
➣ Quali sono i vostri obiettivi di mercato a breve e lungo termine?
Cama quest’anno come acquisizione ordini ha raggiunto l’obiettivo dei 100 milioni di euro. Chiaramente speriamo che il fatturato sia in linea con questo dato, anche se considerando le incognite generali in questo momento, a livello di componentistica e altro, non sappiamo se riusciremo a raggiungere l’obiettivo. Nel futuro desideriamo continuare ad aprirci verso nuovi segmenti, soprattutto in ambito non-food, settore nel quale già dall’anno scorso Cama ha aumentato lo share del portafoglio ordini. L’azienda ha adattato le sue macchine, specializzate per il mercato food, in modo da rispondere alle esigenze proprie del non-food, esplorando nuovi mercati come quello dell’assemblaggio, inteso non solo come packaging ma anche come componentistica in settori come nastro adesivo, cosmesi, ma anche tornando al food, visto che alcuni cibi vanno assemblati. Abbiamo anche investito in un nuovo stabilimento che sarà pronto il prossimo anno. Parliamo di 35.000 mq di nuovo stabilimento produttivo iper innovativo e moderno, nel quale prevediamo di poter dedicare aree importanti alla Ricerca & Sviluppo. |
➣ Cama Group ha presentato a Ipack-Ima la nuova linea robotica completamente integrata per l’inserimento del prodotto in vaschetta. Ce ne parla?
La linea robotizzata presentata in fiera è composta da una batteria di dodici robot Triaflex. che lavorano in co-flusso, capaci di confezionare circa 1000 prodotti al minuto. Si tratta di una linea estremamente compatta che mette in atto diverse innovazioni tecnologiche di Cama quali ad esempio un sistema di anti-collisione che permette ai robot di lavorare in uno spazio molto ridotto senza interferire sulle reciproche funzioni: due linee di carico prodotti, quindi, una a destra e una a sinistra, con svariate configurazioni.
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Prodotti &TECNOLOGIE
Nuova linea
IMA Eurosicma - IMA Ciemme A Ipack-Ima Roberto Spatolisano, Area Sales Manager di IMA Eurosicma, società parte del Gruppo Ima, ci ha illustrato una nuova linea di confezionamento, frutto delle sinergie nate all'interno del nuovo IMA FLX HUB. ➣ Il Gruppo IMA si è presentato in fiera forte di una leadership che lo vede protagonista in ambito innovazione e sostenibilità. Ci può parlare della nuova linea IMA Eurosicma-Ciemme?
Una volta confezionate, le barrette verranno disposte su tre nastri, tre tappeti di lancio che hanno un sistema per controllare il corretto fasamento in modo da poter inserire le barrette o qualsiasi altro prodotto di tipologia simile all’interno di queste tasche. Secondo la configurazione stabilita, le barrette vengono posizionate da un caricatore all'interno di un vassoio di cartone, formato da una macchina formatrice partendo da fustellato steso (nel caso specifico si tratta di un vassoio con chiusura a ganci). A questo punto, la linea potrebbe essere integrata con un’ulteriore confezionatrice e a seguire eventuali soluzioni di fine linea. |
Grazie alla sinergia delle aziende appartenenti all’IMA FLX HUB, è stata realizzata una linea di confezionamento primario di IMA Eurosicma in stile flow pack per barrette, seguita dal caricatore di IMA Ciemme per il confezionamento secondario, che prevede la formazione dei vassoi e il posizionamento dei flow pack all’interno di essi. Sullo stand abbiamo simulato un confezionamento in linea di barrette con un sistema di fasatura a nastri senza pressione, che permette di gestire non solo barrette ma anche altre tipologie di prodotti come merendine, wafer e biscotti, garantendo una gestione del prodotto estremamente delicata anche ad alte velocità. Dopo una corretta fasatura, tramite un sistema di trasferimento a doppia cinghia, il prodotto viene trasferito sulla catena della confezionatrice EURO 88, direttamente collegata al confezionamento secondario.
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Ventose BGX di Piab per sacchetti in plastica sottile Più i sacchetti sono sottili, più devono essere movimentati con la massima cautela. Con la nuova ventosa BGX il problema è risolto.
I
sacchetti realizzati in film plastico sottile, come quelli per il confezionamento di verdure o erbe aromatiche, oppure in film di alluminio, utilizzati ad esempio per patatine o altri snack, sono estremamente sottili e spesso tanto fragili quanto il loro contenuto. I nuovi materiali biodegradabili e riciclabili stanno diventando sempre più diffusi, incrementandone le difficoltà legate alla manipolazione. Più sottili sono i sacchetti, più è facile che vengano aspirati e danneggiati dalla presa della ventosa. Per evitare danni al sacchetto, e tanto più al contenuto, il labbro
della ventosa deve fornire un’eccellente capacità di tenuta anche a bassi livelli di vuoto. La nuova ventosa BGX di Piab è stata appositamente sviluppata per i sacchetti in plastica sottile e di grandi dimensioni, risolvendo le difficoltà poste proprio da queste applicazioni. Il labbro della ventosa è progettato con eccellenti capacità di tenuta anche a bassi livelli di vuoto. Prodotta come ventosa in corpo unico a due soffietti, essa semplifica il prelievo di sacchetti di diverse altezze, grazie ad una presa sicura e stabile del prodotto in applicazioni robotizzate veloci e molto veloci. Le ventose BGX sono realizzate in silicone blu, approvato dalla FDA e dall’UE per il contatto diretto con alimenti e sono ideali per applicazioni ad alte e a basse temperature. La ventosa può essere configurata scegliendo tra 3 misure di diametro del labbro da 34, 41 e 48 mm e 6 diversi attacchi rapidi in allumi-
nio, realizzati per trattenere in modo sicuro il robusto collo della ventosa. Le ventose sono configurabili per specifiche applicazioni nell’ecommerce, nel settore dei beni di largo consumo FMCG, nel confezionamento secondario di prodotti alimentari e in altri settori. Le soluzioni Piab per la movimentazione automatizzata dei sacchetti in plastica sottile si basano sulla consolidata esperienza dell’azienda nelle applicazioni del vuoto e sull’uso di ventose specializzate.
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Valmatic
innovazione per il cosmetico Valmatic sviluppa la sua attività in due business unit parallele e complementari: la progettazione e costruzione di linee complete ad alta tecnologia per la produzione di fiale e contenitori monodose per liquidi, gel, creme e polveri e lo sviluppo di packaging monodose destinati al confezionamento conto terzi e private label.
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almatic è da sempre innovativa nella presentazione di forme nuove di packaging monodose con un design pronto a ricevere i nuovi prodotti in uscita sul mercato, sviluppati in un’ottica sempre più green. Tornare a Cosmopack 2022 per Valmatic ha rappresentato una grande opportunità per mostrare ai visitatori i nuovi prodotti e incontrare clienti e prospect.
to raw material, una forma semplice che il mercato sta apprezzando. PAPERDOSE è disponibile in diversi formati da 1 a 45 ml, ed è facile da aprire con un singolo strappo. A seconda del riempimento il packaging si rivolge all’ambito cosmetico, alimentare, chimico fino al parafarmaceutico e veterinario. È un esempio di design semplice ma di successo. Altro esempio interessante è una linea di trattamento urto sette giorni realizzata in un pack scorrevole con fialette monodose in plastica riciclabile. Fedele alla sua anima green, per i packaging secondari come le card illustrative per i sampling, gli astucci e gli espositori punto vendita, Valmatic utilizza cartoncino FSC. I materiali plastici utilizzati provengono fino all’80% da riciclo e possono essere riciclabili.
Le novità nel campo dei monodose
In fiera Valmatic ha presentato dei nuovi sampling, che possono essere riempiti con prodotti cremosi o make up, come lip gloss o eye shadow. Si ottiene una confezione elegante e raffinata in un packaging maggiormente curato nei dettagli come richiede il mercato della cosmetica. Inoltre, i visitatori hanno potuto toccare con mano i nuovi sampling per maschere viso composte da due fiale che si miscelano in un contenitore con una maschera in tessuto. Yoga like e Maschera illuminante sono prodotti brandizzabili. Valmatic infatti propone soluzioni finite che possono essere totalmente brandizzate e accompagna i clienti nella scelta delle forme e dei materiali. PAPERDOSE sta riscuotendo molto interesse, si tratta di una nuova gamma di monodose in carta, un brand registrato Valmatic, che si ricicla nella carta. Il finishing millerighe è stato scelto per dare un effet-
Un’azienda in continua evoluzione
Le macchine termoformatrici proposte da Valmatic sono di ultima generazione, rispondono ai requisiti 4.0 e possono essere gestite semplicemente da un operatore. I macchinari proposti, che vanno dalla entry-level Minivaldose (nell’immagine) alla più importante VT240, rispondono a tutte le esigenze del mercato. Sono soluzioni compatte e semplici da utilizzare, che non necessitano di grandi spazi e hanno la capacità di produrre differenti formati di monodose, dai più piccoli da 0.50 ml per sieri viso fino ai più grandi da 200 ml per refill di shampoo o creme. Essere produttori di macchine e dei contenitori monodose stessi aiuta l’azienda a rispondere in maniera rapida e versatile ai feedback ricevuti dal mercato. | Inquadra il QR CODE per il video
42 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2022
Pharma Flexi
flessibilità e prestazioni per l’etichettatura A Pharmintech abbiamo incontrato Marco Parretti e Massimiliano Basilico, managing director e direttore generale di Etipack, società che progetta e costruisce sistemi per l’etichettatura, la codifica e l’identificazione. Tra le ultime novità presentate dall’azienda spicca Pharma Flexi, che fa parte della linea Pharma di Etipack. ➣ Etipack progetta e costruisce sistemi per l’etichettatura e la codifica tecnologicamente avanzati. Quali sono i vostri settori e mercati target?
➣ Abbiamo parlato di collaborazioni con le industrie farmaceutiche. Da questa esperienza è nata la linea Pharma. Ce ne parla?
Marco Parretti: Etipack è un’azienda storica nel nostro settore. Nata 44 anni fa, nel 1978, nel 2019 è entrata a far parte di un grande gruppo tedesco, Possehl, e in particolare della divisione Possehl Identification Solutions, all’interno della quale ci sono nomi molto prestigiosi dell’etichettatura e della codifica europee (per citarne qualcuno, l’italiana Eidos, le tedesche Logopak e Novex, i danesi della LSS e il produttore di etichette norvegese Nordvalls). Etipack è in grado di offrire un’ampia e diversificata gamma di prodotti: oltre alle soluzioni per etichettatura e codifica propone anche prodotti per lo sfogliamento di cartoline, figurine etc. e per disimpilare vaschette o vassoi. L’azienda è sempre stata multisettore e i settori più importanti in cui opera sono il farmaceutico, il cosmetico, l’alimentare e il cartotecnico. In termini di fatturato, il 60% circa proviene dal mercato domestico, mentre il restante 40% viene dall'estero, in particolare Europa, Sud America e Nord Africa. Nello specifico del fatturato italiano, il 65% circa deriva dai costruttori OEM, che sono uno dei nostri settori strategici di riferimento.
La linea Pharma di Etipack nasce negli anni ’80 con l’esigenza della bollinatura, specialmente sul mercato italiano e greco. Negli anni si è sviluppata con soluzioni per applicare etichette su fiale e flaconi, oltre agli astucci per la bollinatura. Negli ultimi 10 anni abbiamo realizzato soluzioni importanti per integrare telecamere per seguire i progetti della tracciabilità. Circa un anno fa, avendo già una soluzione che trattava fiale e una che trattava flaconi, abbiamo deciso di lanciare la sfida al nostro reparto Ricerca & Sviluppo per una macchina che fosse in grado di trattare fiale, flaconi, carpule e siringhe a produzioni molto elevate (400 pezzi al minuto). La sfida è stata raccolta ed è nata la macchina che abbiamo presentato a Ipack-Ima, la Pharma Flexi.
➣ Quali sono le caratteristiche e i vantaggi di Pharma Flexi?
Massimiliano Basilico: Si tratta di un prodotto nato in condivisione tra area commerciale e tecnica per portare sul mercato una soluzione in grado di soddisfare le esigenze di etichettatura di siringhe, flaconi, fiale e carpule. La macchina prevede un nastro d’ingresso per il caricamento manuale, una coclea per il distanziamento dei prodotti e un sistema di fasamento dei prodotti per contenerli correttamente nella fase di etichettatura. È una macchina che può essere proposta al mercato sia come fuori linea oppure come macchina da linea di produzione. Le prestazioni raggiunte da Pharma Flexi sono 400 pezzi al minuto, dipendenti dal formato dell’etichetta e dalle condizioni di linea del cliente. | Inquadra il QR CODE per la videointervista
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Prodotti &TECNOLOGIE
Goglio rivoluziona
il confezionamento flessibile In questa intervista Luciano Sottile, general manager divisione macchine Goglio, presenta la nuova linea di confezionamento GStar, una macchina che racchiude in sé tutte le tecnologie digitali disponibili, e offre una panoramica della piattaforma IIoT Goglio MIND, sviluppata internamente. ➣ Parliamo innanzitutto della linea di confezionamento GStar, in mostra a Ipack-Ima.
Questa macchina, ultima in ordine di tempo ad essere stata sviluppata in Goglio, è un riassunto di tutte le tecnologie digitali oggi disponibili; a cominciare dalla sua progettazione, poiché è stata ideata con la metodologia del digital twin. Prima di costruire effettivamente la macchina, il modello è stato progettato in ambiente virtuale, digitale e ciò ha permesso di verificare in anticipo la funzionalità di ciascun componente. Una delle principali tecnologie utilizzate è quella dei motori lineari che ci consentono di sostituire la catena meccanica tradizionalmente usata permettendo così alla macchina di utilizzare i tempi morti per compiere altre operazioni. Il risultato è una maggiore prestazione, a parità di ogni altra caratteristica. Non soltanto prestazione, ma anche flessibilità, due aspetti che di solito non vanno assieme. In questo caso siamo riusciti a realizzare una macchina che è in grado di fare confezioni sottovuoto o confezioni soft, semplicemente modificando un programma sul pannello operatore.
taforma di documentazione tecnica digitale. Rappresenta la maniera più innovativa per offrire al cliente quello che una volta veniva dato in versione cartacea e offre ai clienti tutte le informazioni utili e i disegni dei macchinari Goglio, riguardanti i modelli specifici installati presso di loro. MIND Care permette di navigare in un catalogo di pezzi di ricambio 3D per identificare interattivamente le parti ricercate; fornisce un manuale operatore della macchina “visual” realizzato con video e animazioni e mette a disposizione dei clienti un training online e quiz di verifica di apprendimento per rendere gli interventi di manutenzione e riparazione ancora più efficaci. La ricambistica è presentata attraverso un modello 3D della macchina, interattivo. La macchina può essere aperta, girata e si può progressivamente arrivare fino al gruppo ed eventualmente al piccolo pezzo che è necessario ordinare. Da qui, poi, si può chiedere a noi l’emissione di un’offerta o direttamente effettuare un ordine.
➣ Perché, oggi più che mai, è importante per le aziende investire in un percorso di digitalizzazione abilitante la servitizzazione?
Oggi la digitalizzazione permette di cambiare completamente il rapporto tra il produttore di tecnologia e l’utilizzatore, attraverso una grande innovazione come la piattaforma IIoT che raccoglie tutti i dati produttivi. È necessario investire in questa direzione perché questo cambia completamente la maniera di rapportarsi e di gestire le linee, allungando la vita della macchina, e con un costo inferiore. La piattaforma IIoT genera dei dati che poi vanno utilizzati nel modo corretto, ma tutto questo va decisamente nella direzione della sostenibilità. |
➣ Ci parla della piattaforma Goglio MIND e di tutte le nuove funzionalità e i recenti sviluppi che ne sono derivati, come MIND Care e la nuova app?
MIND è la nostra piattaforma IIoT sviluppata internamente per dare informazioni utili a chi, presso il cliente, gestisce la produzione, la manutenzione e a chi si occupa della supervisione generale della fabbrica. Oggi è disponibile anche con un’applicazione per smartphone, sia Apple che Android. Questo dà la possibilità a chi deve controllare il funzionamento della macchina di poterlo fare da qualsiasi posizione e in qualsiasi momento della giornata. MIND care è una piat-
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45 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2022
Wittenstein
innovazione per l'automazione Simone Bassani, Chief Operating Officer di Wittenstein, ci racconta come le linee per il packaging primario e secondario richiedano una continua innovazione per ottenere produttività e precisione, soffermandosi in particolare sui nuovi riduttori con sensore cynapse integrato e le gamme meccatroniche. ➣ Passando da un ambito più meccanico a quello della meccatronica, quali soluzioni si adattano meglio a soddisfare le nuove esigenze di questo settore sempre in movimento?
Tra le soluzioni sviluppate negli ultimi anni ci sono anche quelle che includono l'uso elettronica e azionamento integrato sul motore. Le soluzioni meccatroniche del Gruppo WITTENSTEIN consentono di risparmiare spazio in armadio elettrico, avendo tutti i componenti tipici della soluzione meccatronica integrati sul motore, incluso riduttore o eventualmente vite a ricircolo che tramuta il moto rotativo in moto lineare. Questo consente di semplificare il cablaggio della macchina e di avere degli assi standalone che non necessitano di un controllo oneroso in armadio.
➣ Come si è evoluta l’offerta di Wittenstein per i diversi assi di impianti nel settore packaging?
➣ All’interno del settore packaging, quali sono le linee che richiedono le prestazioni più performanti e quali quelle più innovative?
Wittenstein da sempre è molto attenta alle esigenze del packaging, siamo stati tra i primi ad offrire la lubrificazione alimentare su tutti i nostri prodotti, sulla gamma sia meccanica che meccatronica. Negli ultimi anni, proprio per venire incontro alle esigenze dei costruttori, abbiamo arricchito le varianti di ogni famiglia prodotto, sia in termini di interfacce geometriche (quindi prevedendo uscite che si adattassero a tutti i possibili montaggi in macchina) sia in termini di integrazione di altre tecnologie, come ad esempio cynapse, che è la nostra risposta alla raccolta dati direttamente sul riduttore, ovvero l'elemento che trasmette coppia all’applicazione e che è quindi più vicino alla manipolazione o all’imballo del prodotto. L'intelligenza integrata sui riduttori consente non solo la connettività Industry 4.0 ma costituisce una rete-base di sinapsi su cui appoggiare in futuro anche altre informazioni. In particolare per impianti che devono essere operativi ed affidabili 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, cynapse consente di avere un monitoraggio in tempo reale e di far partire dei servizi di manutenzione predittiva oppure anche, andando a monte nelle prime fasi di progettazione della macchina, utilizzare cynapse come debugger meccanico sul prototipo dell’impianto. |
Le linee legate al packaging primario e secondario sono quelle che richiedono una continua innovazione. Tra le sfide principali ci sono l'aumento della produttività, la velocità di confezionamento e la precisione. Inoltre c'è un'attenzione sempre maggiore per imballaggio e marcatura poichè è diventato determinante avere un’informazione completa, precisa e leggibile sui prodotti. Per fare ciò anche i componenti della macchina si devono adeguare ai nuovi requisiti. Negli ultimi anni Wittenstein ha, quindi, voluto ampliare la propria offerta. Così, da poche linee di prodotto, siamo passati ad un gran numero di varianti in grado di soddisfare anche le richieste più ambiziose (alta velocità, applicazioni in ambiente food e in ambienti asettici).
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Nimax
aumenta l’efficienza delle linee produttive Alessandro Mazzoni, direttore tecnico di Nimax, e Andrea Noera, direttore vendite end user e key account, illustrano Line Strategy, una soluzione software o software+hardware per l’interconnessione delle linee di produzione con i sistemi gestionali o MES. A Stefano Paolucci, business development e marketing director di Nimax, il compito di raccontare le altre soluzioni innovative presentate dalla società in occasione di Ipack-Ima 2022.
Enterprise. A quali esigenze rispondono le differenti versioni?
Andrea Noera: Proponiamo tre diverse tipologie del nostro software. Line Strategy SMART è dedicato a clienti che possiedono già sistemi Nimax e può gestire fino a 12 device. È adatto alle aziende che vogliono abbattere i tempi e gli errori dell’attrezzaggio affidato al singolo operatore e che necessitano di una panoramica dei dati principali. Line Strategy BUSINESS, con funzionalità multilinea e con un sistema di azione e retroazione tramite utilizzo di PLC, può gestire fino ad un massimo di 60 periferiche. La versione ENTERPRISE, che è la più completa della gamma e che può essere personalizzata in base alle esigenze del cliente, è in grado di interfacciarsi con tutte le periferiche, anche di altri fornitori, e può gestirne più di 60. Tutti questi sistemi rispondono alla logica della 4.0 Industry.
➣ A Ipack-Ima Nimax presenta Line Strategy, una soluzione software o software+hardware per l’interconnessione delle linee di produzione con i sistemi gestionali o MES. Quali sono i principali vantaggi del suo impiego in produzione?
➣ Quali sono le altre soluzioni innovative che presentate in fiera?
Stefano Paolucci: Quest’anno portiamo in fiera due prodotti che vanno ad arricchire la gamma di sistemi di controllo e sicurezza di Nimax. Si tratta di sistemi di controllo di tenuta e di livello. Sono sistemi di sicurezza diffusi nelle industrie alimentari e del beverage italiane. La nostra offerta riguarda prodotti a marchio Bbull, multinazionale tedesca la cui innovazione risiede nella possibilità di controllare, tramite un’unica interfaccia utente, due sensori: il primo controlla il livello di riempimento dei prodotti, segnalando quelli troppo pieni o troppo vuoti, mentre il secondo monitora la tenuta stagna dei contenitori, fondamentale per prevenire problematiche in ambito di logistica e trasporto e anche per garantire la qualità del prodotto e il suo corretto confezionamento. |
Alessandro Mazzoni: L’utilizzo di soluzioni come Line Strategy permette un numero elevato di vantaggi. Innanzitutto la possibilità di raccogliere tutta una serie di dati dalle macchine presenti sulla linea di produzione che possono concorrere a realizzare un sistema di tracciabilità completo. Oltretutto possiamo conoscere in tempo reale quelle che sono le performance della linea di produzione che è responsabile del controllo qualità. Si parla di una soluzione software+hardware in quanto Line Strategy per comunicare con i vari sistemi presenti sulla linea di produzione e per soddisfare i requisiti dell’interconnessione utilizza due modalità: o via protocollo, con la classica connessione ethernet, o con l’ausilio di un sistema basato su PLC, quindi anche per conoscere gli stati della linea e quello che sta succedendo in tempo reale sulla linea possiamo mixare le potenzialità dei due sistemi di comunicazione. Conoscere quello che sta succedendo in linea in tempo reale e riuscire a garantire una tracciabilità e la successiva rintracciabilità, in caso di necessità di investigazione, è sicuramente un vantaggio molto importante per le aziende.
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➣ Linea Strategy è pensato con una logica scalabile e disponibile in tre diverse tecnologie: Smart, Business ed
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Robatech un nuovo livello di applicazione adesivi Davide Morten, sales and marketing director di Robatech, illustra le novità presentate a Ipack-Ima rivolte al settore del confezionamento primario e secondario. In particolare, il nuovo sistema di applicazione adesivi hotmelt Vision e la testa di spalmatura Vivo 18. ➣ L'azienda si presenta in fiera con alcune importanti novità, a cominciare da un sistema di applicazione adesivi che innalza l'affidabilità dell'incollaggio. Ce ne parla?
mente per quanto riguarda la coibentazione e in generale, soprattutto perché la parte più pericolosa, da cui partono i tubi, è stata completamente coibentata con un materiale speciale che consente di abbassare tantissimo le temperature. Inoltre, nella zona di accesso alla vasca è stato applicato un particolare rivestimento che consente di non avere punti caldi a contatto diretto con l’operatore.
A Ipack-Ima abbiamo presentato, finalmente dal vivo, al pubblico la nostra serie Vision, che è l’ultima nata tra i prodotti Robatech per quanto riguarda la fusione di adesivi hot-melt. È una gamma di prodotti che presenta alcune importanti innovazioni dal punto di vista tecnologico e soprattutto è stata progettata con concetti ben precisi. Innanzitutto la sostenibilità, un tema naturalmente caro a tutti in questo periodo. Vision ha come caratteristica quella di riuscire a raggiungere la massima efficienza in termini di risparmio energetico, che si ottiene tramite le sue coibentazioni e innovativi sistemi di fusione. Lo abbiamo progettato anche con un occhio di riguardo per la flessibilità in modo da agevolare l'installazione dell'unità Vision all'interno delle macchine di confezionamento, aiutando così i nostri partner costruttori. È un’unità che può essere controllata sia da remoto che dall’interno della macchina ed è dotata di FlexPort, la superficie di collegamento a 45° completamente isolata di Vision. Come tutte le innovazioni di Robatech, è un prodotto smart che per noi significa, nel caso di Vision, declinare il concetto su due elementi specifici. Il primo è la connettività. Vision è dotato, di serie, di una unità Wi-Fi che consente a qualsiasi operatore di collegarsi col proprio smartphone o tablet e di controllare da remoto l’unità di fusione. Il secondo è lo smart terminal, un’innovazione assoluta nel nostro settore. È una sorta di colonna luminosa che permette di visualizzare, anche a distanze molto elevate, lo stato del sistema, la funzionalità e, cosa ancora più importante, il livello di adesivo presente nella vasca. Nella progettazione dell’impianto abbiamo tenuto in particolare considerazione le esigenze di chi si occupa della manutenzione ed ecco perché Vision è stato progettato con un unico sportello d’accesso a tutte le attività di manutenzione meccanica e pneumatica, per agevolare la vita di chi si occupa di installazione, messa in funzione ma soprattutto di manutenzione, cioè i tecnici dei nostri clienti finali. Ultima caratteristica, tipica di Robatech, è che si tratta di una unità estremamente sicura, ovvia-
➣ Avete recentemente presentato la nuova testa di spalmatura Vivo 18. Quali sono i plus di questa soluzione, in particolare per il mercato dell'e-commerce?
Il mercato dell’e-commerce è un focus globale per Robatech ormai da tempo e quest’anno in maniera specifica. La testa Vivo è stata progettata espressamente per questo settore. Il mondo dell’e-commerce richiede spalmature che abbiano cut off iniziali e finali estremamente accurati, fino a 180 hertz di velocità, ed è quello che siamo riusciti ad ottenere con Vivo 18 grazie agli sviluppi tecnologici specifici. Come tutte le pistole Robatech, anche Vivo 18 è una testa di spalmatura cool touch, ossia con un rivestimento esterno coibentato che consente di abbassare notevolmente le temperature esterne, ottenendo il duplice effetto di un grande risparmio energetico ma soprattutto nella massima sicurezza per gli operatori. Nel mondo dell’e-commerce spesso il cambio formato diventa un’esigenza frequente ed ecco perché con Vivo 18 siamo riusciti a sviluppare una modalità di cambio formato molto rapida ed efficace grazie a delle tecnologie di sostituzione di maschere estremamente precise. | Inquadra il QR Code per la videointervista
48 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2022
Prodotti &TECNOLOGIE
Cyborg Line
gli umanoidi entreranno in fabbrica A Ipack-Ima è stato presentato in anteprima il prototipo di “The Packaging Machine Tending Robot” di Cyborg Line, la nuova startup nata all’interno del Gruppo Altopack che mira a introdurre robot umanoidi all’interno delle linee di confezionamento.
Una rivoluzione per il settore del packaging
Cyborg Line si presenta con una risposta senza precedenti ad un problema avvertito da tutto il mondo del packaging: le movimentazioni a basso carico ma ad alta frequenza, come l’approvvigionamento dei consumabili, sono fortemente logoranti per l’operatore e vanno ad incidere sulla produttività complessiva. Con l’obiettivo di liberare gli esseri umani da tutte le operazioni gravose, ripetitive e senza valore aggiunto che sono oggi necessarie per il funzionamento di una linea di imballaggio di prodotti, Cyborg Line insegna ai robot le mansioni da svolgere affinché questi possano cooperare autonomamente con qualsiasi tipo di macchina automatica per il confezionamento e l’imballaggio di ogni varietà di prodotto. Cyborg Line offre quindi una soluzione ai problemi legati ai frequenti movimenti di carico che potrebbero essere stressanti per gli operatori. Infatti, i robot umanoidi, dotati di due ruote e braccia mobili, saranno in grado di ricaricare i materiali di consumo presso le macchine confezionatrici e di interagire con l’ambiente industriale circostante. Sarà infatti capace di interagire con l’ambiente industriale che lo circonda e di sollevare gli operatori da lavori altamente stressanti, evitando loro mansioni sporche, pericolose o noiose. I vantaggi attesi dall’utilizzo dei robot includono la riduzione dei costi di produzione e manodopera; minori rischi per la salute del personale; eliminazione degli errori; maggiore produttività, efficienza e precisione; capacità di reggere le alte velocità delle moderne macchine automatiche; riduzione dei rischi di contaminazione durante il processo di confezionamento; ulteriore flessibilità, affidabilità e versatilità. Una tecnologia all’avanguardia che permette ai sistemi di produzione intelligenti di essere sempre più autonomi e connessi. |
“E
ssere innovativi significa avere il coraggio di intraprendere nuove strade. Essere imprenditori significa avere una piena consapevolezza del mercato, tenendo sempre presenti le sfide che ci attendono non solo oggi, ma soprattutto domani”. Questi sono i presupposti da cui è partita Altopack quando ha scelto di esplorare gli orizzonti dell’innovazione nel campo della robotica umanoide sviluppando un’applicazione che rispecchiasse le tendenze del settore per gli anni a venire. Oggi il mondo dell’automazione si avvale prevalentemente di soluzioni quali teste di presa o robot cartesiani per le macchine confezionatrici, mentre nel settore del packaging secondario si impiegano tipicamente co-bots di ridotte dimensioni che affiancano gli operatori nella movimentazione di box o scatole, oppure grossi bracci meccanici autonomi, solitamente installati all’interno di ingombranti pallettizzatori. Nel futuro del packaging c’è la necessità dell’impiego di unità sempre più evolute, che coniughino l’utilizzo di software in grado di simulare l’intelligenza artificiale a funzioni meccaniche avanzate. Il tutto senza rinunciare alla sicurezza per gli operatori.
Un nuovo concetto di macchina automatica
È nata così Cyborg Line, l’innovativa startup del Gruppo Altopack sviluppatasi grazie alle partnership internazionali con team di Bologna, Stati Uniti, Nord Europa e Canada, ognuna secondo le rispettive competenze ingegneristiche in fatto di robotica e intelligenza artificiale, che hanno portato in dote al Gruppo Altopack il paradigma della Quinta Rivoluzione Industriale. Cyborg Line è posizionata sul confine più avanzato dell’automazione industriale e attiva nel settore della robotica collaborativa applicata al comparto del packaging. Con essa, Altopack si propone di trasformare il concetto di macchine automatiche introducendo i robot umanoidi all’interno delle linee di confezionamento e incartonamento: una tecnologia di avanguardia abilitante per sistemi produttivi intelligenti, autonomi e interconnessi.
49 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2022
Siemens un partner
per la trasformazione digitale In occasione della scorsa edizione di Ipack-Ima, Siemens ha confermato il proprio posizionamento a supporto del percorso di transizione digitale dei costruttori di macchine di produzione nell’ambito dell’imballaggio, con un’offerta di tecnologie all’avanguardia, complete e innovative.
Siemens, il progetto Ipack-Ima Digital Matteo Di Marzio, System Manager Siemens, ha illustrato il progetto Ipack-Ima Digital, voluto dall’ente fiera Ipack-Ima, che ha visto coinvolte l’associazione MindSphere World Italia, per la promozione di tematiche digitali, e Siemens in qualità di partner tecnologico. Per il progetto sono stati realizzati, assieme a dodici clienti costruttori di macchine, dei casi d’uso di analisi delle Matteo Di Marzio, System Manager Siemens performance, analisi dell’energia, anaItalia lisi della produttività delle loro macchine basate su tecnologie MindSphere o Industrial Edge, la soluzione proprietaria per l’analisi dati in locale che sfrutta l’ecosistema Industrial Edge basato su Edge Management System e su dispositivi Runtime Industrial Edge di Siemens.
L
e priorità del mercato dei costruttori di macchine di produzione nel packaging sono cambiate, evolvendosi sempre più in ottica di Industry 4.0. Siemens risponde alle esigenze di questo specifico mercato puntando sia su efficienza e progettazioni sostenibili, sia sulla trasformazione dei processi, sempre più digitali. Rassegna dell’imballaggio ha intervistato Simone Brisacani, Business Developer Manager Packaging - Digital Industries Siemens Italia, sugli aspetti che contraddistinguono Siemens nel supportare le aziende nella transizione digitale.
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➣ La trasformazione digitale è il tema principale della vostra partecipazione a Ipack-Ima. In che modo Siemens si fa carico di traghettare le aziende del settore processing e packaging in questa trasformazione?
Sul tema della trasformazione digitale, accompagniamo i costruttori su quella che è la famosa catena del valore, su ognuno degli elementi che la compongono. Partiamo dal tema legato al Virtual Commissioning, quindi alla progettazione su CAD delle macchine e alla
possibilità di testare le funzionalità prima ancora che le macchine vengano prodotte. Inoltre, riusciamo ad arrivare fino a concetti di Digital Twin per validare le performance di macchina quando queste sono in produzione. Poi, sul tema legato alla raccolta dati e alla trasformazione di questi dati in valore, abbiamo piattaforme con un approccio di visione Full Stack IoT che prendono i dati dal campo, li portano su piattaforme Industrial Edge per essere lavorate, anche quando ci sono grandi moli di dati, e poi attraverso soluzioni come possono essere Machine Learning o algoritmi di intelligenza artificiale, fino a portare quelli che sono i risultati di queste analisi su piattaforme cloud, come può essere MindSphere.
Siemens, la voce corre in aiuto delle mani Simone Brisacani di Siemens Italia, in occasione di Ipack-Ima 2022, ha presentato le applicazioni Industrial Edge di Siemens integrate nell’isolatore di FPS, azienda italiana specializzata nella progettazione e produzione di sistemi di contenimento e isolamento e di soluzioni di micronizzazione per la movimentazione e la produzione di principi attivi e farmaceutici sterili. Per aumentare l’operabilità dell’isolatore Simone Brisacani, Business Developer Manager per micronizzazione di FPS, Siemens ha Packaging - Digital Industries integrato la propria piattaforma Edge che Siemens Italia si occupa di incrementare le funzionalità di macchina tramite app in ottica IIoT. In tal senso, è stato inserito l’assistente vocale SAM che permette di poter operare mediante comandi vocali e quindi senza dover continuamente sfilare i guanti per azionare i comandi dall’HMI.
➣ Quali sono le soluzioni più importanti e significative con cui Siemens si propone in qualità di partner dei costruttori di macchine?
Le soluzioni più importanti che abbiamo portato ad Ipack-Ima sono legate al Motion Control, abbiamo visto un incremento molto interessante di applicazioni che ci vedevano protagonisti nel cuore delle macchine per il packaging. Abbiamo riproposto la Packaging Toolbox, rivista e aggiornata secondo le nuove caratteristiche che troviamo su TIA Portal, con funzioni come Intelligent Infeed e multi belt, ma anche il Multi Carrier System, e quindi la possibilità di avere movimentazioni intelligenti e flessibili. Una novità molto importante che crea un dualismo tra robotica e Intelligent Infeed è ad esempio il Conveyor Tracking, quindi riusciamo a combinare queste due tecnologie per incrementare la produttività di macchina. Inoltre abbiamo anche creato nuove linee di prodotto dedicate ai mercati food, beverage e pharma, come i motori in acciaio inox IP69K. |
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50 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2022
Coesia Virtual Event innovativo e interattivo
“W
rap your business, unwrap your potential”: è questo il claim scelto dagli organizzatori per il Coesia Virtual Event 2022, il primo evento digitale di Coesia ospitato su una piattaforma streaming, dalla grafica innovativa e con una forte componente interattiva, messa a punto per consentire ai partecipanti di muoversi agilmente tra i contenuti e i suoi protagonisti. L’evento live si è tenuto il 14 giugno ma, per consentire a tutti di fruire dei contenuti proposti, la piattaforma, completa dei contenuti navigabili, è disponibile on-demand fino al 13 luglio 2022.
Si è tenuto, con successo, il 14 giugno il primo evento digitale di Coesia: una piattaforma streaming, innovativa e interattiva, per scoprire le tecnologie più avanzate del Gruppo specializzato in soluzioni industriali e di imballaggio.
Alessandro Parimbelli, CEO di Coesia
performance e automatizzare i processi produttivi; nella tavola rotonda dedicata al customer service, insieme a Lisa Torres, Senior Director Capital Procurement di Constellation Brands, si è discusso della customer-centricity di Coesia e della capacità dei team del Gruppo di fornire risposte concrete e soluzioni tecnologiche sempre più personalizzate. E ancora, il Coesia Virtual Event ha fornito un quadro aggiornato su rilevanti segmenti di mercato quali Beauty Care, Beverage & Dairy, Ceramics, Confectionery, Disposable Hygiene, Gears, Home Care, Luxury, Personal Care e Pharma & Healthcare per cui le aziende del Gruppo offrono soluzioni tecnologiche integrate.
Le tavole rotonde
Dopo i saluti e l’introduzione ad opera del CEO di Coesia Alessandro Parimbelli, durante l’evento si sono tenute tavole rotonde di discussione sui principali trending topic di settore. “Challenges & Opportunities in the packaging world” ha trattato il tema delle sfide e opportunità nel mondo del packaging con la partecipazione di Benjamin Punchard, Global Packaging Insights Director dipinte mentre le tematiche legate alla sostenibilità degli imballaggi e della transizione sostenibile, temi molto attuali sia in ambito industriale sia sociale e politico, sono stati sviscerati nell’ambito di un incontro con Jan Tharp, Presidente & CEO di Bumble Bee. Con Min Ling Chan Senior Director, Global Engineering Digital, Automation and Packaging di Mondelez sono stati affrontati temi legati al mondo del digitale nel settore B2B, con un focus sulla crescente importanza di dotarsi di tool e software innovativi per monitorare le
Focus sulle novità di Coesia
L’evento è stata anche l’occasione ideale per presentare 11 nuove soluzioni industriali di Coesia. In particolare, i partecipanti, muovendosi all’interno della piattaforma, hanno potuto avere tutte le informazioni desiderate su: • CW 600 di ACMA, una macchina avvolgitrice multi-stile per prodotti del mondo confectionary preformati a base piana, progettata per soddisfare le esigenze specifiche di quei mercati che
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Prodotti &TECNOLOGIE richiedono soluzioni di produzione fino a 600 colpi al minuto. Questa soluzione è caratterizzata da un’elevata flessibilità e da un’eccellente qualità di incarto. Infatti, la macchina può gestire fino a 6 diverse fogge (Boero, doppio fiocco, twist sul lato, bunch, portfolio e portfolio con fascetta) grazie al design modulare.
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Avvolgitrice CW 600 di ACMA
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La confezionatrice in vassoi NTP 80 di NORDEN è una soluzione progettata per potenziare l’efficienza produttiva in un mercato sempre più impattato dalla sostenibilità. È in grado di posizionare i tubi in scatole pronte per la spedizione di vassoi, con un’ampia varietà di modelli di confezionamento, dando la possibilità di scegliere anche il posizionamento del tubo (in verticale o in orizzontale o tutti nella stessa direzione - testa o coda).
Confezionatrice in vassoi NTP 80 di NORDEN
KX1600, la nuova intubettatrice di CITUS KALIX, una macchina flessibile in grado di alternare, senza perdite di tempo, lunghe produzioni a lotti più piccoli a 160 tubi al minuto. Il cambio di formato richiede meno di 15 minuti grazie alle impostazioni completamente automatiche e allo smontaggio dei pezzi senza attrezzi. Questa novità rappresenta la soluzione ideale per settori industriali che richiedono massima flessibilità come quello della salute e della bellezza. L’offerta pallettizzatori di FlexLink che comprende un robot industriale RI20 e due robot collaborativi, l’RC10 e l’RC12: soluzioni progettate per semplificare i processi complessi e per rendere la produzione ancora più flessibile, oltre ad essere mobili, compatte, facili da assemblare e da installare e rapide da spostare quando necessario.
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Multipacker speed-up kit di R.A Jones consente ai produttori di bevande e alimenti in scatola di eseguire in modo efficiente configurazioni di 4, 6 e 8 confezioni raggiungendo velocità di 345 cartoni al minuto per far fronte alle necessità produttive. Il kit di velocizzazione delle macchine multipacker può essere ordinato su un nuovo impianto o installato su qualsiasi Meridian XR già in funzione.
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Superfast è la pressa ceramica senza stampo di System Ceramics che, grazie al sistema dotato di un unico nastro, permette di produrre lastre e piastrelle con una flessibilità mai vista prima. Inoltre, System Ceramics presenta anche Fastdry, il primo essiccatoio multicanale dell’azienda: una tecnologia progettata con camere indipendenti dotate di aspirazione dell’aria e di box di soffiaggio per garantire un controllo ottimale dei flussi d’aria e un’essicazione uniforme. Fastdry e Superfast creano un sistema integrato e offrono la possibilità di valorizzare la produzione dall’inizio alla fine, rendendola più veloce e flessibile.
Robot industriale RI20 di FlexLink
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Web 4.0 5D di HAPA porta ad un livello superiore la stampa digitale in linea e l’ispezione dei materiali di imballaggio a nastro continuo per il mercato farmaceutico. Web 4.0 5D offre un’alta affidabilità e nitidezza di stampa con colori vividi e un maggiore controllo del processo su un’ampia gamma di substrati. La stampa e l’ispezione vengono integrate per migliorare i processi lavorativi, riducendo il numero delle operazioni e i rischi nelle fasi di convalida e i tempi di installazione e messa in servizio.
Fastdry, il primo essiccatoio multicanale di System Ceramics
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La serie SC+ di Volpak nasce dalla volontà di cambiare radicalmente il panorama delle macchine per il pouching e completare l’offerta dell’azienda con una soluzione a movimento continuo che consente di raggiungere velocità fino a 400 ppm. SC+ offre sia opzioni HFFS che Pre-made. |
53 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2022
Goglio e IMA
l’eccellenza italiana nel confezionamento del caffè Le due aziende hanno siglato un accordo, che non prevede alcun tipo di integrazione, con l’obiettivo di mettere a sistema le rispettive competenze. Al centro di questa partnership c’è la comune ricerca della sostenibilità.
carattere strategico-commerciale finalizzata a mettere a sistema rispettive competenze nell’ambito del confezionamento del caffè.
Competenze che si integrano
IMA si distingue oggi, attraverso il suo COFFEE HUB, come un fornitore unico che offre una tecnologia completa, dalla ricezione dei chicchi alle attrezzature di fine linea che soddisfano tutti i più esigenti requisiti di processo, imballaggio e servizio. Il gruppo Goglio progetta, sviluppa e realizza sistemi completi per l’imballaggio, fornendo materiali flessibili per ogni esigenza di confezionamento. Innovazione, servizio e qualità sono caratteristiche che da sempre contraddistinguono Goglio, che ha una forte specializzazione nel settore del caffè e ha tra i propri clienti molti dei principali torrefattori al mondo. “Abbiamo bisogno di partnership forti se vogliamo rafforzare la nostra presenza sul mercato globale. Unendo i nostri sforzi, offriamo un valore aggiunto non solo per i clienti ma anche per i partner e i fornitori” hanno spiegato Klaus Peters, IMA Food Sector Director, e Davide Jarach, Strategic Development Officer di Goglio. Al centro di questa partnership c’è la comune ricerca della sostenibilità, una missione prioritaria condivisa da IMA e GOGLIO e focalizzata soprattutto sulla reciproca necessità di sviluppare materiali sostenibili che possano essere utilizzati per le loro soluzioni di packaging. “IMA è lieta di offrire il supporto di OPENLab, il network di laboratori tecnologici e aree test del Gruppo, per accelerare la realizzazione di questo progetto di prioritaria importanza. Con IMA OPENLab ricerchiamo, testiamo e sviluppiamo processi, tecnologie e materiali sostenibili alternativi alla plastica insieme ai nostri partner e fornitori, favorendo soluzioni di packaging ecologici, riciclabili, plastic-free, compostabili o biodegradabili”, ha dichiarato Klaus Peters. “L’impegno nella ricerca e sviluppo è un elemento centrale per Goglio, che da anni è all’avanguardia nello sviluppo di nuove tecnologie di confezionamento e materiali sostenibili che consentano una maggiore efficienza ed un minore impatto ambientale”, conclude Davide Jarach. |
I
MA e Goglio, multinazionali italiane leader nel settore delle soluzioni di packaging, hanno stretto una partnership strategica volta a far convergere competenze e know-how per la fornitura della più ampia gamma di soluzioni di lavorazione e confezionamento per l’industria del caffè con un forte e reciproco impegno nella ricerca e sviluppo di materiali per l’imballaggio di nuova generazione. Le due eccellenze italiane integrano così le rispettive competenze per portare la massima innovazione in un settore ad alto potenziale di crescita come quello del caffè. La collaborazione genererà un positivo impatto economico a livello globale, visto il solido e capillare network sviluppato negli anni da entrambe le aziende.
Da collaborazione a partnership
Goglio e IMA hanno una leadership riconosciuta a livello mondiale nel campo del confezionamento, in particolare per quanto riguarda il settore del caffè. Negli ultimi anni in diverse occasioni le due aziende hanno combinato le proprie forze per rispondere alle richieste dei principali torrefattori mondiali: integrando le rispettive competenze possono infatti offrire la migliore tecnologia a livello mondiale per le linee di confezionamento del caffè, dall’imballaggio alle attrezzature di fine linea che soddisfano tutti i più esigenti requisiti di processo, di imballaggio e di servizio. Il nuovo accordo consolida questa collaborazione e consiste in una partnership di
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Case HISTORY
La tecnologia MG2
conquista il Gruppo Aenova L’azienda italiana ha guadagnato la fiducia di uno dei più grandi CDMO a livello europeo fornendo un’opercolatrice PLANETA 200 in grado di produrre prodotti farmaceutici speciali per scopi inalatori senza compressione e danni dovuti all’aspirazione del vuoto.
I
l Gruppo Aenova condivide la sua visione globale offrendo soluzioni personalizzate one-stop-shop. La sede di Aenova a Münster amplia il proprio portafoglio di prodotti sofisticati con polvere API da inalazione ad alto rischio - dallo sviluppo del prodotto, ai lotti clinici fino alla fornitura commerciale del prodotto finale. Collaborare con un’azienda di tale importanza ha rappresentato per MG2 un’occasione per affermare, ancora una volta, la propria leadership tecnologica. Infatti, MG2 ha fornito un’opercolatrice da alta produzione in grado di produrre tali prodotti farmaceutici speciali per scopi inalatori senza compressione e danni dovuti all’aspirazione del vuoto.
L’importanza della Pharma Zone
Ciò è stato possibile grazie all’expertise dei propri tecnici e specialisti farmaceutici nonché all’utilizzo della Pharma Zone, fiore all’occhiello del modello di lavoro di MG2 che integra la fornitura di tecnologia all’opportunità di svolgere prove prodotto e simulazioni sia di laboratorio che di produzione in ambienti rispondenti agli standard farmaceutici. La Pharma Zone permette, infatti, di effettuare test di dosaggio sia nella fase decisionale precedente all’acquisto che, una volta acquisita la tecnologia, per i settaggi necessari ad avviare la produzione. Nel caso specifico di Aenova Münster, i tecnici e chimici farmaceutici di MG2 hanno dato il loro prezioso supporto nella fase di set-up macchina e sviluppo del prodotto effettuando prove con delle polveri comparative, permettendo così un notevole risparmio di tempo al cliente stesso. Tutto ciò rappresenta un importante momento di confronto con il cliente, ma anche un banco di prova dell’offerta a 360° di MG2, capace di un supporto che parte dalla progettazione della linea di produzione, proseguendo con la fornitura di soluzioni tecnologiche uniche e dei servizi offerti dal Dipartimento di Assistenza Tecnica. Entrambe le aziende non vedono l’ora di continuare la loro proficua collaborazione e riunire le loro migliori conoscenze partendo dall’esperienza ingegneristica fino alla produzione GMP per migliorare la salute dei pazienti in tutto il mondo. A tal fine, il prossimo traguardo sarà l’installazione di un’opercolatrice versatile e flessibile, sviluppata specificatamente per progetti R&D, modello FlexaLAB. |
Flessibilità, scalabilità e accuratezza
I punti chiave sul fronte tecnologico sono stati sia la capacità di MG2 di montare un gruppo di dosaggio polvere in grado di gestire da 5 mg a 40 mg di prodotto che l’offerta del proprio sistema di controllo del 100% del peso netto in-process di ogni singola capsula dosata, il MultiNETT. Tale sistema, introdotto più di dieci anni fa sul mercato, ha permesso a MG2 di affermarsi come leader grazie alla stabilità e alla precisione del dosaggio e all’accuratezza nella lettura. L’opercolatrice installata nello stabilimento di Aenova di Münster (Germania) è una PLANETA 200, con velocità a 100.000 capsule/ora, scalabile fino a 200.000 capsule/ora. Grazie alla modularità propria della macchina, il cliente può integrare, nel tempo, ulteriori gruppi di dosaggio per combinare anche diverse forme di dosaggio solido orali, come cronoidi e polvere, compresse e cronoidi e così via. Per l’azienda CDMO tedesca questo è stato un importante progetto di sviluppo e di industrializzazione di un prodotto farmaceutico per inalazione per un proprio cliente. MG2 stessa è stata un valido partner nel percorso di industrializzazione del prodotto.
55 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2022
IDM Automation
sceglie Mitsubishi Electric
In occasione di SPS Italia 2022 Ivan Riboni, CEO IDM Automation, e Gianmichele Piciocco, Marketing Manager Mitsubishi Electric Factory Automation, ci hanno raccontato della partnership tra le due aziende, soffermandosi in particolare su una linea per il confezionamento cosmetico esposta in fiera. ➣ Il packaging cosmetico ideale è un mix di design coinvolgente e semplicità di fruizione. Il ruolo di IDM Automation è realizzare macchine per il confezionamento che si adattino alle esigenze della clientela finale e che siano in grado di ottimizzare il processo produttivo. In tal senso, come nasce un progetto per la realizzazione di macchinari per il riempimento?
presso la sede del cliente finale, con l’avviamento dell’impianto in produzione.
➣ Quali sono le peculiarità di Mitsubishi Electric in qualità di fornitore di soluzioni per il packaging?
Gianmichele Piciocco: Innanzitutto vorrei sottolineare la scalabilità delle nostre soluzioni. Grazie ad un portafoglio ampio e completo possiamo proporre tutte le soluzioni possibili rispetto alle necessità del cliente, da piccole attività fino a macchine di carattere complesso, come quella sviluppata da IDM Automation. Un’altra caratteristica importante per il settore del packaging è il supporto e il know how che possiamo offrire ai nostri clienti. Il fatto di affiancarci completamente al nostro cliente nella condivisione del know how permette a noi come azienda di crescere e di imparare a supportare meglio i nostri prodotti nella specificità dell’applicazione. Questo è quello che Mitsubishi Electric può fare: affiancarsi con una competenza e condividerla con il cliente.
Ivan Riboni: Un progetto, per essere vincente, deve abbinare le esigenze del cliente e l’esperienza del costruttore. Il packaging sta assumendo un ruolo sempre più importante e ultimamente si parla sempre più spesso di sostenibilità mentre per quanto riguarda i processi produttivi crescono le richieste di piccoli lotti e prodotti personalizzati. La soluzione che abbiamo presentato a SPS Italia, ospiti sullo stand di Mitsubishi Electric, rappresenta proprio questi concetti poiché permette di stampare e riempire in linea tubi per il settore cosmetico. Si tratta di stampa fotografica abbinata al processo produttivo ottimizzato, con tutti i vantaggi impliciti della stampa digitale e con la possibilità di avere a magazzino tubi neutri da stampare e riempire in base alle diverse esigenze della produzione.
➣ In che modo le vostre soluzioni possono garantire un valore aggiunto ai costruttori di macchine e agli utilizzatori finali?
Oltre al portafoglio prodotti, offriamo precisione, ripetibilità, ga-
➣ Ci spiega il motivo per cui IDM Automation ha deciso ranzia del prodotto sul lungo periodo, supporto tecnico qualificato, di affidarsi a Mitsubishi Electric come partner per le condivisione di engineering e una chiara visione sul maintenance. proprie soluzioni? Diamo ai costruttori di macchine dei tool per poter lavoraLa partnership con Mitsubishi Electric è nata e si è re anche coi loro clienti nel settore della manutenzione, sviluppata nel corso degli anni in base alle nostre sia essa di carattere predittivo o preventivo. Il valore agspecifiche esigenze di progetto. Si tratta di una collabogiunto di un fornitore sta nell’essere a fianco, nell’essere razione che riguarda non solo la fornitura di prodotti, presente. Sicuramente il fatto di poter garantire una comche scegliamo per la qualità e per l’ampia gamma, ma pleta gamma prodotti risolve la problematica hardware ma soprattutto il servizio, inteso nel senso più ampio del questo sarebbe nulla se dietro non ci fosse un’azienda catermine. Il servizio inizia come consulenza nella fase di pace di collocarsi a fianco del cliente. Questo è quello che Inquadra avanprogetto, prosegue poi nello sviluppo dello stesso, Mitsubishi Electric interpreta come valore da condividere il QR CODE per la nella messa a punto della macchina presso il nostro con i clienti: know how, competenza, scalabilità dei prostabilimento e nella fase di assistenza direttamente videointervista dotti e qualità. |
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Breaking NEWS
Mettler-Toledo a servizio della sicurezza alimentare
L
a prima novità presentata dalla Divisione Ispezioni Prodotti di Mettler-Toledo a Ipack Ima è l’AdvancedLine CX3570 Checkweigher/Raggi-X, un sistema combinato che unisce pesatura precisa, rilevazione dei contaminanti e controllo qualità in linea fino ad una produttività di 500 ppm. Il modello CX3570 è un sistema di pesatura e ispezione compatto, capace di gestire confezioni fino a 10 kg, che semplifica la gestione da parte dell’operatore rimandando tutte le informazioni ad un unico HMI. Tramite questa interfaccia operatore è inoltre possibile eseguire i cambi prodotto e i cambi formato. Il risultato è una macchina compatta, lunga poco meno di 2 metri, totalmente BRC Compliance, che consente un elevato grado di controllo. Non a caso monta una macchina X-Ray X34 con sensore da 0,4 mm, che la rende una top level del settore. La seconda novità è stata un’anteprima che verrà rilasciata verso la fine del Q2. Si tratta di un sistema di ispezione a Raggi-X super compatto (800 mm) con cui Mettler-Toledo vuol garantire la sicurezza alimentare combinando un’elevata sensibilità e capacità di rilevamento, migliorandone la facilità di funzionamento, sicurezza, manutenzione e assistenza. Grande vantaggio, la macchina è totalmente manutenibile dal fronte ed è progettata per essere velocemente approntata: in 10 minuti si può fare la manutenzione e in 2 minuti si esegue il cambio prodotto. Passando all’ispezione mediante metal detector, Mettler-Toledo ha presentato M34R PlusLine, sistema di rivelazione metalli modulare con nastro trasportatore GC e basato sul software intelligente SENSE TM. Insieme all’uso di algoritmi avanzati, questi modelli entry level sono in grado di garantire un’elevata sensibilità a tutti i tipi di contaminanti in metallo riducendo al minimo i falsi scarti. Come gli altri rivelatori della serie M30, anche questo modello è progettato specificatamente per produttori di piccole e medie dimensioni e co-packers. Si distingue per il layout molto lineare e facilmente lavabile. Propone, inoltre,
un’elevata modularità che consente all’azienda, all’occorrenza, di smontare i diversi elementi e riassemblarli nella configurazione di sistema più adatta alle nuove necessità. Grazie alla standardizzazione dei diversi elementi, Mettler-Toledo è in grado di fornire una macchina ipercustomizzata semplicemente combinando gli elementi già presenti a magazzino. Questo significa che anche una macchina piuttosto complicata, in pochi giorni può essere progettata ed essere pronta per l’assemblaggio.
Alessandra Fazio
al vertice di Istituto Italiano Imballaggio
È
Alessandra Fazio la neoeletta preMeeting Srl e la Presidenza della Fonsidentessa di Istituto Italiano dazione Carta Etica del Packaging. Imballaggio per il biennio 2022Nel suo bagaglio, una laurea in 2024, votata all’unanimità, duScienze e tecnologie alimentarante l’Assemblea dei soci che ri, una passione per le disciplisi è tenuta a fine maggio a Vene scientifiche, una strutturanezia. Succede ad Anna Paola ta competenza tecnica, con Cavanna che, dopo quattro anni, attenzione al tema del food lascia l’Istituto con all’attivo una contact, maturata in un ventencrescita importante del numero dei nio nelle aziende alimentari e, non soci, un consolidato aumento del ultimo, un mix di valori in cui fatturato, una rinnovata immacrede fortemente, che spaziaAlessandra Fazio gine e la generale soddisfazione no dall’inclusività alla parità di della base associativa per il suo operato. Espresgenere, che ne fa la perfetta candidata per la leasione della componente associativa dei brand dership della Fondazione, oltre che dell’associazioowner, Alessandra Fazio ricopre la carica di Head ne. Nel piano di proposte per il biennio di presidenof Quality in Nestlé Italiana, a cui approda, dopo za, al primo posto mette una vice presidentessa e un percorso di crescente responsabilità in aziende un vice presidente che ha voluto al proprio fianco, alimentari multinazionali, cominciato nel mondo dei come valore aggiunto per le competenze e l’especonverter. Mamma e manager felice del proprio rienza: Chiara Faenza – Responsible for Sustainaincarico aziendale che ricopre da diversi anni e che, bility and Values Innovation | CSR Manager COOP come ama sottolineare, ha ricevuto durante il conItalia e Osvaldo Bosetti – Group Industrial Europe gedo di maternità, raggiunge oggi un nuovo imporPackaging Director and CEO | Goglio North Europe. tante traguardo, acquisendo la massima carica “Convinta della linea di gestione degli anni scorsi, dell’Istituto Italiano Imballaggio, che comporta ci impegneremo per continuare programmi e proanche presiedere il CdA dello spin off Packaging getti ancora in divenire della precedente presiden-
za, garantendo continuità di strategia”, con queste parole, Alessandra Fazio ha introdotto le linee strategiche del proprio programma, incentrate su tre macro-temi: comunicazione al primo posto, formazione e divulgazione scientifica, e base associativa. Nel progetto di Alessandra Fazio, la comunicazione passa attraverso il potenziamento dei canali digitali, le alleanze strategiche di filiera ed eventi che valorizzino la corporate image associativa e del gruppo. Sul tema formazione apre alle novità come i progetti finanziati e la modalità elearning per i corsi base, senza trascurare l’implementazione dei rapporti con gli Atenei. Infine, per il target associati, si propone di avviare una indagine per evidenziare nuove esigenze, di valutare ricerche e studi scientifici di interesse trasversale e di spingere sull’acceleratore della digitalizzazione. Alessandra, fedele alle proprie inclinazioni scientifiche, affida le conclusioni alle parole di Albert Einstein “L’unica fonte della conoscenza è l’esperienza”, affermando come auspicio per il futuro: “Non ho nulla da insegnare, ho molto da condividere e tantissimo da imparare. E sono sicura che, insieme a tutti voi, imparerò tanto da questa esperienza, che oggi vede il primo passo”.
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Ipack-Ima
“Per il futuro puntiamo sulle sinergie!”
Rossano Bozzi
In occasione di Ipack-Ima abbiamo intervistato Rossano Bozzi, Amministratore Delegato e Direttore Esecutivo di Ipack-Ima srl, l’ente organizzatore dell’evento. In questa intervista, Rossano Bozzi traccia un bilancio dell’edizione 2022 della fiera dedicata al packaging e processing e anticipa alcune strategie per il futuro. ➣ Cosa significa ritornare in presenza per un evento come Ipack-Ima?
Dopo 4 anni di attesa la parola che è stata pronunciata più frequentemente tra gli stand è stata 'finalmente!'. Tutte le persone con cui ho avuto modo di parlare in fiera erano entusiaste di potersi incontrare di nuovo e, in particolare, di poterlo fare a Ipack-Ima. Oggi siamo sempre più consapevoli che il marchio Ipack-Ima gode di grandissima considerazione presso gli operatori del settore, in Italia ma anche all estero, forse addirittura più di quello che immaginavamo.
contenuti sempre più innovativi. Negli ultimi anni l'innovazione passa sempre di più dai materiali e dalla digitalizzazione e crediamo che in Europa ci sia spazio per crescere per tutti gli appuntamenti fieristici, senza crearne di nuovi. La nostra missione è produrre eventi per il mercato e la nostra filosofia è costruire relazioni, soprattutto a livello internazionale. In fiera ho parlato con persone provenienti da tutto il mondo e posso dire che hanno vissuto IpackIma 2022 come l’avevamo in mente. Gli espositori hanno lavorato molto sulle soluzioni da proporre agli stand. Da parte nostra abbiamo cercato di offrire spunti interessanti come l’Ipack-Ima digital, il Packaging Speaks Green e la serata di assegnazione del Worldstar Awards di WPO – World Packaging Organisation. Abbiamo raggiunto ottimi risultati ma sono dell'idea che si possa e si debba sempre migliorare. Dobbiamo sempre più diventare promotori di innovazione, aiutare le aziende a comunicare l'innovazione, allo stand ma non solo.
➣ Come avete lavorato in questi anni per preparare l’evento?
In questi anni abbiamo cercato di non mollare mai e di non perdere fiducia in quello che stavamo facendo, perché ci credevamo moltissimo. Questo è un primissimo step di quello che può fare IPACK-IMA. Con la nuova calendarizzazione, che con il mantenimento della cadenza triennale ci porterà a IPACK-IMA 2025 (27-30 maggio), si creerà un'alternanza più equilibrata con altri eventi internazionali dai quali ci dovremo distinguere con un’offerta di
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Fiere &CONVEGNI Se devo fare un bilancio sulla fase organizzativa, dunque, le parole che mi vengono in mente sono paura, incertezza, duro lavoro, mentre durante la fiera abbiamo avuto la soddisfazione di raccogliere i frutti di un percorso fatto che ci ha portato a ottimi traguardi, in particolare se guardiamo alle presenze dall’estero.
➣ L'internazionalità è sicuramente un aspetto su cui avete sempre puntato e che si è rivelato vincente?
Le aspettative erano state un po' limitate dalle conseguenze della pandemia e dagli ultimi avvenimenti geo-politici. Sicuramente l'assenza dei visitatori provenienti da Paesi come Russia, Ucraina e Cina si è fatta sentire ma siamo riusciti comunque a creare ottime relazioni. Abbiamo per esempio ospitato una giornalista ucraina e, pur avendo poco tempo a disposizione e con tutte le difficoltà già citate, siamo riusciti a consolidare alcune relazioni che si erano inevitabilmente allentate. Le relazioni internazionali sono state il presupposto per ottenere ottimi risultati a livello di presenze di visitatori dall'estero. Naturalmente l'assenza di alcune presenze espositive internazionali ci ha un po' penalizzato, ma questo è stato compensato dalla grande voglia di tornare in fiera per ritrovare quello che noi chiamiamo 'human factor', che, soprattutto in un business come il nostro, ha ancora una sua importanza. Abbiamo visto espositori e visitatori che si sono detti emozionati dal ritorno in presenza in fiera e questo ovviamente ha emozionato anche noi. Non dobbiamo mai dimenticare che il business e le aziende camminano sulle gambe delle persone e noi abbiamo la fortuna di lavorare con aziende di riferimento, dalle più piccole alle più grandi, aziende che sanno cosa vuol dire innovare, stare sul mercato. Alcune si sono ritagliate la loro nicchia o lavorano in una logica di filiera. Ci sono aziende che erano alla loro prima partecipazione e che hanno espresso un giudizio più che positivo, perché in un solo colpo hanno incontrato clienti, lead e fornitori. L’approccio collaborativo si rivela vincente a livello di business e la fiera dovrebbe rappresentare proprio questo aspetto.
Grow with the Flow Ideas lead to innovations, decisions lead to success, strangers become partners. The beverage and liquid food industry is meeting up to experience innovations with all five senses and be swept along with the Flow.
➣ Pensando all'organizzazione della fiera e al suo svolgimento, di cosa può dirsi particolarmente orgoglioso?
Di tante cose ma una su tutte è la capacità che abbiamo avuto di voler rischiare e rompere gli schemi, anche all'interno della nostra organizzazione aziendale. Paradossalmente in questo il Covid ci ha aiutati: alcune solide certezze sono crollate in un lampo e, senza panico, ci siamo allenati a fare esercizi di visione, a tutti livelli. Per me il team rappresenta non solo i dipendenti della società, ma è un gruppo allargato che comprende colleghi di Fiera Milano e di Ucima, i numerosi partner con cui collaboriamo, la stampa e con tutti abbiamo condiviso la fiducia in quello che stavamo facendo e nella possibilità di osare. Abbiamo messo in campo un approccio sistemico, collaborativo, perché crediamo tantissimo nella sinergia, anche tra eventi fieristici concorrenti. Siamo particolarmente contenti di aver portato a Milano un evento come Pharmintech, che rimane di proprietà di Bologna Fiere ma con cui abbiamo creato una sinergia importante, che porta vantaggi a tutto il sistema chimico-farmaceutico. Crediamo che questa sia la strada giusta da seguire, anche guardando al futuro.|
Get your ticket now! World’s Leading Trade Fair for the Beverage and Liquid Food Industry September 12–16, 2022 drinktec.com Information: Monacofiere Tel. +�� �� ���� ���� | visitatori@monacofiere.com
ALL4PACK 2022
tante le novità in programma
ALL4PACK Emballage Paris è protagonista di una vera rivoluzione: nuovo posizionamento, nuova firma, nuova posizione e nuovi contenuti per la fiera che si terrà nei padiglioni 4 e 5A del Quartiere Fieristico di Paris Nord Villepinte.
Questo nuovo posizionamento più compatto, con i padiglioni effettivamente contigui, permetterà una migliore suddivisione dei 4 universi del salone (Imballaggio & Contenitori per tutti i mercati/ Materie prime - Macchine per il trattamento e l’imballaggio multisettoriale/Marcatura, Codifica - Movimentazione/Macchine per imballaggio secondario, terziario e spedizione - Stampa di imballaggi, trasformazione, etichette). Il flusso dei 66.000 operatori attesi (il 35% dei quali saranno internazionali) sarà più agevole e distribuito in modo più uniforme grazie a diversi poli d’animazione collocati in ogni zona.
P
unto di riferimento e appuntamento imperdibile di fine anno (dal 21 al 24 novembre 2022 - Paris Nord Villepinte), ALL4PACK Emballage Paris si posiziona ormai come la fiera internazionale d’avanguardia per tutte le soluzioni di packaging sostenibile e dell’intralogistica, coprendo tutta la linea di produzione, comprese le macchine. Vuole essere una fonte di ispirazione per supportare tutti gli attori del settore di fronte alle sfide presenti e future, decodificando le normative ed evidenziando le innovazioni più responsabili.
Un contenuto ricco
Risolutamente incentrata sulle soluzioni future e sull’innovazione, questa nuova edizione di ALL4PACK Emballage Paris offrirà un contenuto ricco, numerosi eventi collaterali e highlights. Lo spazio Obiettivo Impatto Zero, un evento ibrido unico che vuole essere una piattaforma di scambio e un Think Tank. Esso riunirà i protagonisti del cambiamento responsabile. Le startup presenti proporranno soluzioni innovative e agili per l’imballaggio e la movimentazione: nuovi materiali, contenitori riutilizzabili e connessi, strumenti di programmazione per robot... L’area ALL4PACK Innovations sarà la vetrina per gli Innovation Awards 2022, un concorso per il quale le iscrizioni si apriranno all’inizio di maggio. Fonte d’ispirazione, futurista e creativo, questo spazio decifrerà le tendenze e permetterà ai visitatori di scoprire, attraverso i vincitori del concorso, le novità nei settori presenti sul salone. Nel 2018, più di 300 prodotti sono stati presentati al concorso e 46 innovazioni sono state selezionate dai membri della giuria, specialisti di imballaggio e intralogistica (giornalisti, esperti e designer). Nell’area ALL4PACK Innovations saranno presentati anche i vincitori di altri concorsi che rappresentano le tendenze internazionali ed europee (L'Oscar dell'Emballage, SIAL Innovation, De Gooden Noot, Emballé 5.0 etc.). L’area Conferenze ALL4PACK offrirà un programma ricco e completo di conferenze relative ai grandi temi del settore: ambientali, tecnologici e anche sociali, con le nuove abitudini dei consumatori francesi ed internazionali. Queste conferenze permetteranno di capire meglio, analizzare e decifrare le tendenze, le soluzioni future, i regolamenti e le nuove norme. Tutte le conferenze saranno gratuite, con accesso libero e tradotte (francese/inglese). |
Un nuovo posizionamento
Esaurimento delle risorse non rinnovabili, riciclabilità limitata, emissioni di gas a effetto serra... il packaging si trova di fronte a molte sfide e deve reinventarsi. ALL4PACK Emballage Paris invita i suoi espositori e visitatori a essere parte attiva di questo cambiamento grazie a soluzioni innovative più sostenibili. Attesa dalla maggioranza degli operatori, questa evoluzione è sostenuta e accompagnata da un intero ecosistema. Vera vetrina di questa evoluzione e per identificare meglio le aspettative attuali dei mercati utilizzatori di imballaggi, ALL4PACK Emballage Paris ha formato un comitato di esperti di imballaggi. Questo comitato è composto da professionisti di alcuni gruppi internazionali importanti nei loro settori. Inoltre, il salone è sostenuto da numerosi partner, sia storici che recenti.ALL4PACK Emballage Paris è una fiera internazionale generalista che offre una gamma completa di prodotti e servizi (Imballaggio, Process, Stampa, Intralogistica) e tutte le soluzioni di imballaggio e macchinari per tutte le industrie. Ad oggi, sono attesi 1.300 espositori, di cui circa il 50% internazionali. L’86% dello spazio espositivo è già stato prenotato. Molte aziende leader hanno fin d’ora confermato la loro presenza.
Una visita più facile
Altra novità, l’edizione 2022 di ALL4PACK Emballage Paris si terrà nei padiglioni 4 e 5A del Quartiere Fieristico di Paris Nord Villepinte.
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Fiere &CONVEGNI
Risultati eccellenti
per SPS Italia Organizzatori, espositori e visitatori esprimono soddisfazione per lo svolgimento della decima edizione della fiera dedicata all’industria intelligente, digitale e flessibile, capace di richiamare a Parma oltre 36.500 visitatori. Protagoniste dell’evento le innovazioni tecnologiche e la sostenibilità, a cui è stato dedicato un nuovo osservatorio.
I
l mondo industriale si è ritrovato con grande entusiasmo a Parma per la decima edizione di SPS Italia, a cui hanno partecipato 802 espositori. Dal 24 al 26 maggio 2022 oltre 36.500 visitatori hanno affollato le corsie della fiera, immergendosi in un itinerario nell’automazione e nel digitale per l’industria, con il meglio delle tecnologie presenti nei padiglioni e nel District 4.0. Tutto con un’attenzione speciale alla sostenibilità, tema al centro del nuovo osservatorio. Dopo la conclusione della fiera Donald Wich, Amministratore Delegato di Messe Frankfurt Italia, ha espresso la sua soddisfazione: “Siamo ripartiti con la giusta energia, è stato emozionante vedere l’evento rimettersi in moto e vivere il fermento dei giorni di fiera. Questa edizione ha ripagato appieno le attese.” Soddisfatto anche Marco Vecchio, Segretario ANIE Automazione: “La decima edizione di SPS Italia è stata un grande successo! La voglia di incontrarsi dopo tanto tempo di isolamento era molta e il numero dei visitatori ne è stata la riprova. Interessante vedere tante novità tecnologiche presentate in un comparto che conferma un’evoluzione costante guidata dalla digitalizzazione e dalla sostenibilità ambientale. La nostra associazione ha potuto presentare diverse nuove iniziative e auspichiamo che i dati positivi di settore presentati in fiera possano concretizzarsi anche nel 2022.”
aziende manifatturiere italiane che si riflette anche nel grado di fiducia e visione degli obiettivi: oltre il 45% dei rispondenti prevede i primi risultati entro due anni”. La sostenibilità quindi è un elemento di valore solo se genera un vantaggio competitivo. “Per integrare la sostenibilità a livello strategico sono necessari tre principi di trasformazione”, aggiunge Napoleoni. “Il modello di business deve evolvere integrando gli obiettivi di sostenibilità, declinandoli a tutti i livelli funzionali con una chiara governance e sistemi di misurazione integrati. Inoltre bisogna stabilire le regole per la gestione e l’allocazione degli investimenti necessari alla trasformazione. Infine, le tecnologie sono l’elemento abilitante imprescindibile per cui le competenze necessarie devono essere integrate nelle organizzazioni e nei modelli operativi”.
SPS Italia Green Award
Sono stati premiati in fiera i migliori progetti presentati dalle aziende per l’Osservatorio. Tra i fornitori, per la categoria ‘Miglior Tecnologia abilitante per la sostenibilità’, hanno vinto a pari merito i progetti di Siemens e Sew Eurodrive: “Analisi intelligente dei consumi energetici” e “Power and Energy Solutions”. Per la categoria ‘Migliore Attività/Progettualità finalizzata alla sostenibilità’ il premio è stato assegnato a Keb Automation per il progetto “Atomizzatore a trasmissione elettrificata”. Tra gli utilizzatori il migliore progetto nella categoria ‘Migliore Esperienza di sostenibilità’ è stato assegnato a “Trees are the roots of our tomorrow” di Iveco Group e per la categoria ‘Migliore Attività/Progettualità finalizzata alla sostenibilità’ a “Prysmian Social Ambition” di Prysmian Group.| L’appuntamento con la prossima edizione di SPS Italia è dal 23 al 25 maggio 2023, sempre a Parma.
Industria green consapevole
In occasione della tavola rotonda inaugurale di SPS Italia è stato presentato l’Osservatorio “Sostenibilità nell’industria - Conoscenza, uso e sviluppi futuri delle tecnologie green nel sistema industriale italiano”. L’indagine è stata rivolta a espositori e visitatori della fiera e valuta il grado di diffusione e orientamento alle soluzioni sostenibili per l’industria grazie ad uno studio realizzato in collaborazione con i partner ANIE Energia, +CIM4.0, MADE Competence Center I4.0 e Porsche Consulting, declinato sul tema Energy e sui principali focus della manifestazione: Automazione, Robotica, Digitale e Additive Manufacturing. “Il 90% delle aziende manifatturiere ha dichiarato di aver avviato programmi di sostenibilità e per il 60% questi hanno valenza strategica con diretto riporto al CEO - afferma Daniele Napoleoni, Associate Partner Porsche Consulting. - Questi dati evidenziano una buona maturità delle
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Hispack 2022
conferma tutte le aspettative il potere di convocazione di entrambe le fiere, oltre a rendere visibili le sinergie tra packaging e stampa.
Sostenibilità e automazione
C’era il desiderio di incontrarsi di nuovo in fiera e Hispack e Graphispag, eventi di punta per l’industria spagnola dell’imballaggio e della stampa, hanno rispettato le previsioni accogliendo a Barcellona, dal 24 al 27 maggio, ben 31.118 visitatori.
H
ispack più che all’altezza delle aspettative. La mostra di Fira de Barcelona ha ripreso l’atmosfera delle grandi fiere industriali, riunendo aziende, organizzazioni e professionisti legati al packaging per mostrare innovazione e condividere conoscenze in un momento in cui la transizione verso la circolarità del packaging sta accelerando. Alla sua 18a edizione, Hispack ha riunito 643 espositori e 1.027 marchi rappresentati, attirando 31.118 visitatori, l’11% internazionali, insieme alla fiera dell’industria della grafica e della comunicazione visiva, Graphispag. L’evento ha lasciato una buona impressione tra le aziende partecipanti, i relatori, i buyer internazionali, gli ospiti e il pubblico. I partecipanti hanno trovato macchinari in funzione, tante novità di prodotto, incontri con i clienti, contatti professionali di qualità, ordini chiusi e un ottimo follow up delle attività. Quattro giorni, insomma, di continua attività sugli stand, nei padiglioni e nelle aree congressuali, a dimostrazione della forza e del dinamismo di un’industria fondamentale per l’economia produttiva spagnola, con un fatturato annuo di circa 30.000 milioni di euro. Molto apprezzata è stata la coincidenza di date e luogo con Graphispag, che ha contribuito ad accrescere l’offerta commerciale e
La sostenibilità è stato il tema principale di Hispack. Gli stand, che hanno occupato oltre 30.000 mq netti nei padiglioni 2 e 3 della Gran Via, hanno presentato soluzioni tecnologiche, processi e materiali per ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi. L’attuale contesto, segnato dalle novità legislative in atto per promuovere l’economia circolare e che interessano in particolare il packaging, accelera l’attuazione di queste innovazioni nelle industrie utilizzatrici. La digitalizzazione e l’automazione dei processi - mostrati nelle macchine e nelle attrezzature in esposizione - puntano anche al miglioramento dell’eco-efficienza, nonché della produttività e competitività delle aziende. Il 60% dell’offerta Hispack corrispondeva ad attrezzature e macchinari per il confezionamento, l’imbottigliamento, l’etichettatura, la codificazione, la tracciabilità, il processo, l’automazione, la robotica e la logistica. Il restante 40% degli espositori ha invece presentato materiali, finiture, POS ed elementi di packaging specifici per diversi settori industriali e di consumo, oltre che per distribuzione, e-commerce e retail.
Qualità e internazionalità dei visitatori
Tra i professionisti presenti a Hispack, è cresciuto il numero di produttori, in particolare dei settori alimentare e delle bevande, farmaceutico, chimico e cosmetico, tra gli altri. Continua a prevalere il profilo tecnico legato alla produzione di contenitori e imballaggi, ingegneria di processo e intralogistica. In crescita anche i professionisti legati ai settori del design, del marketing e dell’innovazione. In termini di presenze internazionali, Hispack ha raggiunto i suoi obiettivi iniziali, attirando circa 3.500 professionisti, per lo più dai paesi europei, con il Portogallo in testa, seguito da Italia, Francia, Germania e Regno Unito. Numerosi sono stati anche i professionisti dell’America Latina, in particolare di Cile, Messico e Colombia, e dei paesi mediterranei come Turchia e Marocco. A questo proposito, vale la pena sottolineare l’intensa attività svolta presso l’International Business Point (IBP) di Hispack, dove si sono svolti circa 500 incontri di lavoro tra gli espositori e i 49 buyer internazionali invitati direttamente dagli organizzatori. Una menzione speciale merita la presenza del Cile, ospite d’onore di Hispack, che, oltre a tre aziende espositrici, ha portato una grande missione commerciale guidata da dirigenti e rappresentanti del Chilean Packaging Centre, CENEM. | Forti del successo di questa edizione, gli organizzatori di Hispack e Graphispag sono già al lavoro per la prossima, in programma da 14 al 17 maggio 2024.
Agenda FIERE del PACKAGING e CONVERTING PROSWEETS
TRIESTESPRESSO Francoforte 22-26 agosto 2022 Fiera internazionale delle industrie del processo www.achema.de
Monaco di Baviera 12-16 settembre 2022 Fiera internazionale delle tecnologie per il beverage www.drinktec.com
Trieste 27-29 ottobre 2022 Fiera per l'intera filiera dell'industria del caffè espresso www.triestespresso.it
Cologne 29 gen 2023 - 1 feb 2023 Fiera internazionale dei fornitori per l’industria dei dolci e degli snack www.prosweets.com
Rimini 8-11 novembre 2022 Evento europeo per la transizione ecologica, l'economia circolare e rigenerativa www.ecomondo.com
Berlino 8-10 febbraio 2023 Salone internazionale del commercio ortofrutticolo www.fruitlogistica.com
Norimberga 27-29 settembre 2022 Salone internazionale delle tecnologie per il packaging www.fachpack.de
Parma 25-26 ottobre 2022 Forum dedicato al settore alimentare www.cibustecforun.it
Milano 15-18 novembre, Salone internazionale macchine per enologia e imbottigliamento www.simei.it
www.cibustec.it
Monte-Carlo 3-5 ottobre 2022 Salone internazionale del packaging di lusso www.luxepack.com
Rimini 19-22 febbraio 2023 Fiera professionale delle tecnologie per birre e bevande www.bbtechexpo.com
Parigi 21-24 novembre 2022 Salone internazionale dell’imballaggio e dell’intralogistica www.all4pack.com
Bologna 16-18 marzo 2023 Salone internazionale della filiera produttiva della cosmetica www.cosmoprof.com
MARCA Bologna 18-19 gennaio 2023 Fiera italiana dedicata alla marca commerciale www.marca.bolognafiere.it
Düsseldorf 19-26 ottobre 2022 Fiera internazionale delle materie plastiche e della gomma www.k-online.com 63 Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2022
VINITALY
Verona 2-5 aprile 2023 Salone internazionale dei vini e distillati www.vinitaly.com
SALONE INTERNAZIONALE MACCHINE PER ENOLOGIA E IMBOTTIGLIAMENTO
LEADER IN WINE & BEVERAGE TECHNOLOGY
29 a EDIZIONE
ORGANIZED BY
15-18 novembre 2022 Fiera Milano (Rho) Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2022
info@simei.it / simei.it
IV Rassegna dell’Imballaggio | n. 5 | Giugno/Luglio 2022