| N. 6 | Settembre 2020
Rassegna IMBALLAGGIO dell’
SCIENZA, TECNOLOGIA
E
ARTE
DEL
PACKAGING
www.packagingspace.net
Automazione industriale per un futuro green ed efficiente La competitività del sistema industriale italiano si costruisce attorno all’innovazione che permetterà alle imprese di conseguire in modo strutturato e duraturo maggiore efficienza e flessibilità dei processi produttivi. Attraverso le tecnologie, la fabbrica intelligente va nella direzione di una crescente sostenibilità tutelando il suo capitale più importante, quello umano, per una migliore qualità del lavoro e della vita.
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Digitalizzazione e altri trend nell’industria dolciaria L’innovazione è un concetto che sta caratterizzando l’industria dolciaria e che permette agli attori del settore di guardare al futuro con ottimismo. Tra i trend che si sono affermati in questo ambito, la digitalizzazione e l’applicazione del concetto di blockchain sono sotto i riflettori, insieme al food pairing e alla valutazione sensoriale degli alimenti. pagina 20
Sweet temptation The confectionery and baked goods segment is an excellent example of the important impact packaging can have on consumer decisions at the point of sale (POS). Almost no other industry benefits as strongly from seasonal trade, which depends considerably on packaging. pagina 26
➧ Fatti&TENDENZE Un sondaggio IFOP, commissionato dal salone dell’imballaggio ALL4PACK Paris, ha indagato sull’impatto della crisi sanitaria Covid-19 sull’uso degli imballaggi nei confronti dei cittadini francesi. Dallo studio emerge il desiderio di imballaggi più sostenibili. pagina 14
➧ Ambiente Dal 6° rapporto annuale di Assobioplastiche, quest’anno realizzato nell’ambito del progetto europeo “Bioplastics Europe H2020”, emerge che crescono le aziende che operano nel settore delle plastiche biodegradabili e compostabili, e con esse anche i volumi dei manufatti.
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NUOVA PISTOLA APPLICATRICE PER SPAZI RIDOTTI Dimensioni di installazione minime, applicazione hotmelt veloce e straordinariamente precisa. SpeedStar Compact per l’industria del packaging. www.robatech.com/speedstar-compact
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SOMMARIO Sommario
Settembre 2020
Primo PIANO
Focus
Prodotti&Tecnologie
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20 Digitalizzazione e altri trend nell’industria dolciaria 22 Delicatezza, velocità e precisione firmate Cama Group 23 IMA, ottimizzazione dei processi per prodotti accattivanti 26 Sweet Temptation 29 Delicacy, speed & precision by Cama Group 30 IMA, process optimisation and appealing products
40 Nasce Gentlebrand, agenzia di packaging design
Il ruolo dell’automazione industriale per un futuro efficiente e sostenibile 6 Siemens, soluzioni ad hoc dall’elevata scalabilità 7 ABB, aggiungere valore all’automazione 8 B&R, qualità a prima vista 9 Pilz, la sicurezza come priorità 10 Schneider Electric, innovazione e sostenibilità nel DNA
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Fatti&TENDENZE 12 Non Food 2020, scenario in profonda evoluzione 14 L’imballaggio dopo il Covid-19, sempre più funzionale e sostenibile
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Rassegna IMBALLAGGIO dell’
SCIENZA, TECNOLOGIA E ARTE DEL PACKAGING
www.packagingspace.net Direttore Responsabile Gisella Bertini Coordinamento editoriale Chiara Bezzi chiara.bezzi@innovativepress.eu
Grafica e impaginazione Amalia Pari
Packaging Design
Imballaggi &AMBIENTE
32 Etipack, spinta all’innovazione del segno della continuità 34 Marchesini Group, sempre in espansione 35 Thyssenkrupp, sofisticato sistema di gestione qualità 36 Flexlink, realtà aumentata e app innovativa per l’assistenza in remoto
54 Bioplastiche, un’industria che cresce 55 Closed-loop, la “ricetta” Aliplast per riutilizzare la plastica
Eventi 58 Meat-Tech e TuttoFood insieme a Milano per una filiera più forte 59 BrauBeviale, una Special Edition sostiene il futuro del beverage 60 B&F Attraction e BBTech Expo, una vetrina B2B per le eccellenze
IL NETWORK
Stampa e confezione Roto3 - Castano Primo (MI) Costo produzione copia € 2,40 Abbonamenti e diffusione customercare@innovativepress.eu 8 numeri all’anno. L’abbonamento decorre dal primo numero raggiungibile. Italia 60 euro - Europa 100 euro
Rassegna dell’imballaggio
FM Food Machines BM Beverage Machines
Rassegna Grafica
Normativa UE 1169/2011
Editore
Marketing e Vendita Katia Pasquali katia.pasquali@innovativepress.eu Redazione Stefano Legnani Chiara Riccardi
42 Turck Banner controlla il riciclo del cartone 44 SpeedStar Compact, nuova pistola applicatrice per colla a caldo Robatech
48 Premio Accademia del Profumo, i vincitori
Aziende&Strategie
15 Macchine packaging, superati gli 8 miliardi di euro 16 Un anno da record per la birra in Italia
Converting&Label
Gestione Editoriale
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IMAGINING PHARMA. BY YOUR SIDE. Imagine a future where digital technologies multiply the opportunities for your business. Imagine a packaging solution which protects your product and the environment. Imagine a more sustainable world. That time has come. www.ima.it
La competitività del sistema industriale italiano si costruisce attorno all’innovazione che permetterà alle imprese di conseguire in modo strutturato e duraturo maggiore efficienza e flessibilità dei processi produttivi. Attraverso le tecnologie, la fabbrica intelligente va nella direzione di una crescente sostenibilità tutelando il suo capitale più importante, quello umano, per una migliore qualità del lavoro e della vita.
Automazione industriale la chiave per un futuro efficiente e sostenibile
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a robotica industriale e la sua evoluzione, caratterizzata da continue innovazioni sono temi molto ampi e importanti, anche per il valore del contributo italiano. In Italia, infatti, operano oltre 104 mila imprese nell’ambito della robotica, cresciute del 10% nell’ultimo lustro, e che occupano circa 430 mila addetti. L’industria sta vivendo una rivoluzione che interessa l’intero processo, dalla catena produttiva alla supply chain, e che pone al centro una sempre maggior tendenza all’implementazione dell’efficienza e della sostenibilità. Una rivoluzione che ha subito un’importante accelerazione in questo periodo di emergenza sanitaria e che ha agito in particolare sul layout della fabbrica, facendo propendere le modifiche ai processi di produzione verso un incremento della robotizzazione e della cobotizzazione, intensificando l’applicazione di remote manufacturing e maintenance. Nonostante “robotizzare e cobotizzare” suoni spesso come “taglio di posti di lavoro”, il vero obiettivo di questa trasformazione è quello di ridurre il contributo umano “a rischio” per ricollocarlo su attività ad alto valore aggiunto con adeguati processi di reskilling. Un processo
che si può mettere in pratica cambiando la matrice di utilizzo del capitale umano, riconvertendo le mansioni ed erogando formazione per costruire nuove professionalità.
Tecnologie per l’industria sostenibile La quarta rivoluzione industriale ha accorciato le distanze tra automazione e informatica, tanto che le aziende di ICT hanno iniziato a proporre prodotti, sistemi e servizi sempre più mirati al mondo della produzione industriale, avviando così un processo di cambiamento del modo di fare impresa. Le aziende dell’automazione, dal canto loro, devono continuamente confrontarsi su molteplici aspetti in termini di prodotti e soluzioni hardware e software, che quotidianamente segnano il passaggio della manifattura verso il paradigma dell’Industria 4.0. Il software industriale, quale tecnologia abilitante, supporta le aziende nel costruire un modello organizzativo innovativo che ne migliora la competitività e la resilienza a fenomeni esterni, consentendo anche la protezione degli asset di produzione con un approc-
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Automazione &INDUSTRY 4.0 cio alla CyberSecurity. I fornitori di soluzioni di automazione industriale, quando si confrontano con aspetti quali motion control, robotica, software industriale, impiantistica, pongono particolare attenzione alla progettazione efficiente e alle tecnologie richieste dalla transizione al 4.0, così da garantire una risposta efficace alle nuove sfide e ai bisogni emergenti delle aziende. L’adattamento ad eventi imprevisti, la rapidità di cambio di produzione, la valutazione delle risorse produttive sono solo alcune tra le priorità che le aziende devono affrontare e le tecnologie 4.0 possono contribuire in modo significativo alla soluzione dei problemi connessi. Si tratta di un approccio del tutto innovativo, fondato sulla conoscenza e sulla disponibilità di informazioni che diventano a tutti gli effetti un bene strumentale per poter produrre in modo efficiente e per poter rispondere più efficacemente alla domanda del mercato.
La crisi che accelera la digitalizzazione Secondo i dati forniti da ANIE Automazione, l’industria italiana dell’automazione manifatturiera e di processo ha chiuso il 2019 con un fatturato complessivo di 5 miliardi di euro registrando una flessione pari all’1,2% rispetto all’anno precedente. Risentendo di uno scenario più incerto e della minore dinamicità espressa dalla domanda nei principali settori finali, nel 2019 il trend di continuativa crescita - che ha caratterizzato l’evoluzione del comparto nei sei anni precedenti - ha subito una battuta d’arresto. Da fine 2018 il comparto ha sofferto della fase di incertezza che ha caratterizzato il ciclo degli investimenti industriali. La minore propensione a investire degli operatori ha frenato anche la domanda rivolta alle tecnologie più innovative, interrompendo bruscamente il percorso virtuoso di rinnovamento del parco impianti intrapreso nel triennio precedente alla luce delle potenzialità offerte in ottica 4.0. In mancanza di un’inversione di tendenza, resa più incerta dall’ulteriore brusco deterioramento del quadro macroeconomico a inizio 2020 per effetto dell’emergenza sanitaria, il rischio è che venga vanificato il processo di trasformazione tecnologica che nella fase precedente aveva fornito nuova linfa alla crescita del manifatturiero italiano. Occorre tuttavia rilevare che l’attuale crisi, imponendo di fatto un’accelerazione nella digitalizzazione dei processi organizzativi e industriali necessari per sostenere l’operatività aziendale, sta dall’altro lato sostenendo la trasformazione della domanda.
Non si ferma l’export Nonostante uno scenario internazionale in peggioramento, nel 2019 il comparto dell’automazione industriale ha mantenuto nei mercati esteri un andamento di segno positivo, seppur con un ridimensionamento del tasso di crescita rispetto all’anno precedente e alle dinamiche mostrate nell’ultimo quinquennio. In corso d’anno le vendite estere dirette di tecnologie per l’automazione industriale hanno registrato un incremento su base annua dell’1,9 per cento (+4,3% la variazione media annua sperimentata nel periodo 2014-2019). In un contesto di rallentamento degli investimenti, l’area europea ha fornito un contributo positivo, ma più contenuto all’evoluzione dell’export del comparto (+1,8%). La domanda che origina dai mercati extra europei - area a cui è rivolto
quasi il 40% del totale esportato - ha sperimentato un maggiore dinamismo (+2,8%), pur componendosi di dinamiche non omogenee fra le diverse aree geografiche.
2020, rallentano gli investimenti Nella prima parte del 2020 lo scenario macroeconomico internazionale ha espresso una elevata incertezza. A una fase già di rallentamento del ciclo economico mondiale, si è aggiunto lo shock rappresentato dalla diffusione dell’epidemia Covid-19. In conseguenza di questo evento, le previsioni per l’evoluzione dell’economia globale sono state riviste decisamente al ribasso. Questa fase si caratterizza per una elevata imprevedibilità, essendo legata a fattori esogeni di cui è difficile prevedere evoluzione e durata. Altro fattore critico è rappresentato dalla sostanziale trasversalità ai principali mercati di riferimento. All’interno di un’area europea profondamente colpita dal deterioramento del quadro macroeconomico, un profilo molto debole si attende per l’economia italiana, che soffre in misura rilevante gli effetti della diffusione del contagio e le ripercussioni sul sistema economico. L’elevata incertezza di scenario si riflette sulle prospettive di sviluppo del manifatturiero italiano e, in questo contesto, le ultime rilevazioni disponibili segnalano un netto deterioramento del clima di fiducia delle imprese. In una fase già di indebolimento, un elemento di forte criticità è rappresentato dalla battuta d’arresto degli investimenti. Queste dinamiche delineano un quadro più critico per l’andamento del comparto dell’automazione industriale nel 2020 sia sul fronte interno sia su quello estero.•
SIEMENS soluzioni ad hoc
dall’elevata scalabilità Tommaso Valle, Head of Packaging Team di Siemens Italia, spiega l’importanza di scegliere soluzioni che garantiscano una grande scalabilità e che siano sviluppate per soddisfare le specifiche esigenze del settore. Una scelta che non può tralasciare la fondamentale azione della raccolta dati dalle macchine.
driver di sviluppo. Quali sono le soluzioni Siemens che aiutano i costruttori di macchine automatiche a soddisfare queste esigenze, anche in ottica di innovazioni Industry 4.0 ready? Industria 4.0 ha contribuito a valorizzare in modo importante concetti come Smart factory, l’ottimizzazione della produzione tramite l’innovazione dei processi, l’uso di tecnologie abilitanti e l’integrazione dell’IT direttamente in impianti e macchine. Nello specifico gli OEM italiani nel settore del packaging sono tra i più attivi nella ricerca ed implementazione delle innovazioni tecnologiche, infatti frequentemente tematiche come la connessione delle macchine a piattaforme cloud per la raccolta dati, manutenzione predittiva, virtual commissioning e realtà aumentata sono già attuali presso gli OEM di questo settore. All’interno del completo portfolio di prodotti, servizi e soluzioni messi a disposizione da Siemens per il settore Packaging, tra i più innovativi ci sono i Simatic Edge Device che permettono di elaborare i dati acquisiti sul campo direttamente a bordo macchina, dove c’è l’esigenza di un’analisi in tempo reale, per poi essere inviati per la consultazione e l’archiviazione al nostro sistema operativo per l’IoT, aperto e basato su cloud, MindSphere. Tramite il Simatic Edge Management sarà inoltre possibile monitorare e aggiornare i dispositivi Edge installati dagli OEM nel mondo garantendo l’utilizzo di App sempre aggiornate e performanti per attività quali ad esempio la manutenzione predittiva, le simulazioni di processo real time e generazione di sensori virtuali, ma anche semplicemente la generazione di visualizzazioni e trend di variabili importanti da consultare con facilità. Un altro dispositivo particolarmente innovativo è il modulo aggiuntivo di Artificial Intelligence per i PLC della serie S7-1500, che offre funzionalità innovative come per esempio il controllo Smart della qualità, oppure la possibilità per un robot dotato di una telecamera, di risolvere in autonomia problemi che potrebbero sorgere in produzione. Questo modulo NPU permette di elaborare reti neurali direttamente collegato al PLC. Infine, per supportare i clienti nel cambiamento digitale e garantire una produzione più efficiente, flessibile e qualitativamente migliore, Siemens mette a disposizione dei clienti la Digital Enterprise Suite. Si tratta di un ampio portfolio di prodotti, soluzioni e servizi software che contribuiscono in maniera sostanziale a ridurre il time to market, incrementare la flessibilità, migliorare la qualità, aumentare l’efficienza, sviluppare nuovi modelli di business e, aspetto molto importante per gli end user, aumentare la sicurezza dalle continue minacce provenienti dall’esterno (Cyber Security). •
➥ L’automazione e il packaging sono fiori all’occhiello dell’industria italiana. In che modo Siemens si propone quale partner capace di supportare gli OEM in questo primato internazionale? Per il mondo del packaging Siemens ha sviluppato un portafoglio di prodotti e soluzioni innovative sempre più ritagliate per le sue esigenze specifiche. Tutte le famiglie di prodotti riescono a garantire una grande scalabilità in grado di coprire tutte le tipologie di macchine presenti in questo mercato. Così è possibile trovare controllori motion scalabili dalle applicazioni più compatte fino alle performance più spinte, e allo stesso modo le tre famiglie di servoazionamenti possono soddisfare ogni tipo di esigenza. In Italia inoltre, opera il Pack Team di Siemens, un team dedicato di assoluta competenza, nato a Bologna ma attivo su tutto il territorio italiano che ha lo scopo di seguire l’intera filiera del packaging e supportare in modo differenziato i costruttori di macchine al fine di soddisfarne le esigenze specifiche. Si tratta di veri e propri consulenti tecnico commerciali con un focus sul mercato del packaging, così da garantire tutte le competenze specifiche necessarie. Per stare al passo della continua evoluzione, gli OEM sono chiamati a progettare macchine che soddisfino le nuove esigenze e che siano in grado di integrare l’automazione con i sistemi informatici aziendali, allo scopo di una migliore raccolta dati e connettività tra differenti tipologie di macchine. Per questo motivo è di fondamentale importanza il supporto di un partner come Siemens che investe in competenze e soluzioni all’avanguardia e innovative a garanzia di una competitività internazionale e in nuovi mercati.
➥ La necessità di implementare sistemi produttivi sempre più automatizzati e la digitalizzazione sono uno dei principali
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Automazione &INDUSTRY 4.0
PILZ la sicurezza come priorità Marco Pelizzaro, Divisional Manager di Pilz, spiega le strategie che muovono il fornitore internazionale di componenti, sistemi e servizi per l’automazione di macchine e impianti, soluzioni basate innanzitutto sul concetto di sicurezza.
➥ Quali progetti di Pilz si stanno muovendo in ambito di digitalizzazione dell’industria e robotica? Pilz sta collaborando al progetto Rossini che mira a sviluppare una piattaforma hardware-software dirompente e sicura per la progettazione e la distribuzione di applicazioni di collaborazione uomo-robot (HRC) in produzione. Combinando innovative tecnologie di rilevamento, attuazione e controllo e integrandole in un ambiente di sviluppo aperto, la piattaforma Rossini fornirà una serie di strumenti che consentiranno la diffusione di applicazioni HRC in cui robot e umani collaboreranno all’interno dello stesso team, aumentando la qualità del lavoro e la flessibilità della produzione. Pilz è in grado di fornire soluzioni per mettere in sicurezza le celle robotizzate e realizzare implementazione e validazione dei sistemi.
P
er Pilz la sicurezza è intesa sia in termini di prodotti, sia in termini di servizi. Tra i core business della multinazionale vi è la competenza che le permette di garantire servizi e formazione con una qualità riconosciuta in tutti i Paesi dove la società è presente con le proprie filiali.
➥ La vostra mission si basa sulla fornitura di sistemi di sicurezza. Quali gli elementi cardine della vostra strategia aziendale?
➥ Che tipo di valutazione dei rischi eseguite e come rispondete in termini di soluzioni in grado di ridurre i rischi legati a velocità elevata e avvicendamento?
Grazie alla formazione e tutti i servizi ad essa collegata, come la sicurezza funzionale o alle analisi di rischi, diamo la possibilità ai nostri clienti di fornire al mercato delle macchine sicure. Altri aspetti cardine sono le certificazioni, in particolare citiamo la CMSE® - Certified Machinery Safety Expert (certificazione esperti in sicurezza delle macchine) che costituisce una qualifica riconosciuta a livello internazionale e fornisce una panoramica a 360° del settore della sicurezza delle macchine. La collaborazione tra Pilz e TÜV NORD, due aziende leader internazionali nel proprio settore, contribuisce a caratterizzare questo corso di formazione ‘Certified Machinery Safety Expert’ come una straordinaria proposta tra quelle disponibili sul mercato dedicate alla sicurezza delle macchine.
La valutazione dei rischi è obbligatoria perché è in base a questa analisi che deve essere messo in sicurezza l’impianto. Una valutazione dei rischi eseguita da esperti rappresenta un fattore fondamentale per la costruzione in sicurezza o per l’identificazione di adeguate misure protettive e quindi per la sicurezza delle macchine stesse. Grazie alla sua visione internazionale, Pilz garantisce una competenza ai massimi livelli.
➥ In che modo Pilz rispetta i più elevati requisiti relativi alla gestione della qualità e al rispetto dell’ambiente? Il cliente è al centro della nostra attenzione. I punti di forza sono prodotti di qualità elevata, sistemi innovativi e servizi di livello superiore alla media. I vantaggi per il cliente sono sostenibilità e sicurezza che consentono di realizzare prodotti efficienti dal punto di vista energetico e soluzioni a basso impatto ambientale. •
➥ Quali vantaggi derivano dall’impiego dei sistemi Pilz sulle linee di imballaggio e alimentari? A bordo macchina, esistono sensori rfid di sicurezza con blocco o senza blocco che possono aumentare livello di sicurezza per ottenere maggiore produttività e flessibilità. L’operatore in questo modo è incentivato ad essere connesso avendo la diagnostica a portata di mano per evitare quindi fermi macchina. Grazie alle nuove possibilità offerte da Industrie 4.0 e alla relativa semplificazione di azionamento e manutenzione degli impianti di imballaggio, è possibile migliorare il rapporto costi-benefici. Aspetto fondamentale per l’abbattimento del TCO (TCO – total cost of ownership) è garantire la sicurezza di persone e macchine. Soluzioni di automazione sicure sono la base per un’efficienza e un’efficacia totale degli impianti. In questo modo la sicurezza delle macchine garantisce non solo la protezione contro incidenti evitabili, ma comporta anche un aumento della convenienza dei processi di imballaggio, ad es. grazie alla riduzione dei tempi di fermo macchina.
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B&R qualità a prima vista Nicoletta Ghironi, Marketing & Communication Manager di B&R, illustra gli elementi e i vantaggi che derivano da un sistema di visione integrata ottimizzato, che rende le macchine capaci di rispondere coerentemente a ciò che accade durante il processo.
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iamo alla ricerca del prodotto di qualità, del formato su misura per noi, e lo vogliamo subito, ma a un prezzo ragionevole... ovviamente, garantendo tracciabilità e food safety.
➥ Cosa deve succedere in produzione perché i nostri desideri si avverino? Le macchine devono sapersi adattare con estrema flessibilità a cambi formato frequenti, senza compromettere prestazioni, costi e qualità. Comprendere cosa succede in linea è dunque di assoluta importanza. E per vedere cosa accade nulla è più naturale della visione, soprattutto se in connessione diretta con il cervello e i muscoli (ovvero controllo e motion) della macchina.
➥ Perché una visione integrata è meglio in produzione? Una visione integrata con ogni altra parte dell’automazione non necessita di esperti per essere utilizzata. Si programma nell’ambiente di sviluppo di macchina, si gestisce direttamente dall’applicazione di controllo, si riconfigura per seguire le mutate esigenze produttive. Se integrato, un sistema di visione non richiede fermi per i cambi formato, né alcun intervento fisico di un operatore specializzato per regolare le camere, nemmeno in caso di manutenzione o sostituzione (con una opportuna calibrazione di fabbrica si garantisce la sostituibilità dei dispositivi 1 a 1 senza regolare nulla). E se anche l’illuminazione è integrata e sincronizzata in macchina e con la camera, allora si ottiene un’immagine sempre perfetta, anche a un ritmo produttivo elevatissimo. L’immagine acquisita, grazie a una esposizione corretta, risulta infatti avere sempre un contrasto ottimo, permettendo di estrapolare il massimo delle informazioni in ogni istante e quindi di garantire la qualità di ogni singolo prodotto, senza rallentare il processo.
➥ Come supportate il lavoro dei progettisti? B&R ha deciso di integrare in modo nativo la visione artificiale nel suo sistema di automazione per consentire l’impiego di questi preziosi sensori all’interno delle macchine di qualunque livello, anche senza essere esperti di visione. Per sfruttare una camera, con il suo
sistema di illuminazione, tutto quello che il progettista di automazione deve fare è includere il dispositivo all’interno della sua architettura di controllo. Sfruttando la Tecnologia mapp, questo è possibile semplicemente trascinando e collegando un blocchetto grafico all’interno del progetto, così come fa con qualunque altro elemento: I/O, interfacce operatore, safety, motion, robot, track... I blocchi funzione mapp mettono a disposizione algoritmi di elaborazione dell’immagine collaudati, che realizzano le funzionalità tipiche di un sistema di visione, senza scrivere una sola linea di codice. Il portfolio di dispositivi B&R comprende telecamere intelligenti con sensori di grandi dimensioni, ottiche di qualità - embedded o con attacco a C - un corredo di dispositivi di illuminazione flessibile e potenti algoritmi di elaborazione delle immagini per realizzare tutte le operazioni più comuni di misura, ispezione e identificazione. Grazie alla visione integrata B&R qualsiasi progettista d’automazione è in grado di sviluppare rapidamente applicazioni di visione industriale, senza bisogno di rivolgersi a uno specialista.
➥ Quanto è importante l'illuminazione giusta in ogni situazione? Grazie al sofisticato sistema di illuminazione B&R ogni scansione è esposta correttamente e restituisce l’informazione necessaria. Caratterizzato da diversi elementi componibili, il sistema di illuminazione si configura per avere la migliore esposizione di ogni oggetto, in qualunque situazione. Le barre luminose orientabili automaticamente e la retroilluminazione garantiscono risultati ottimali anche in situazioni difficili, dove serve adottare tecniche di illuminazione particolari. Ogni illuminatore può emettere fino a quattro diversi colori, a scelta. La gamma cromatica include il bianco e spazia dagli infrarossi agli ultravioletti, passando per i colori nello spettro del visibile. In questo modo, per ogni lotto, è possibile fornire la luce con colore, direzione, distribuzione e intensità corretti - ottenendo quindi l’immagine perfetta per qualsiasi applicazione - regolando direttamente da interfaccia software. Controllo della luce e della telecamera integrati significano anche esposizione ed emissione della luce perfettamente in sincrono, su tempi dell’ordine del µs, anche quando si lavora con più telecamere e sorgenti luminose. Questo consente di avere un’immagine congelata, perfettamente nitida, anche per oggetti che si muovono ad altissima velocità. Essendo integrati nel sistema di automazione, telecamere e illuminazione sono facilmente sincronizzabili con altri sensori, con la posizione dei motori e con eventi significativi per la macchina.•
Automazione &INDUSTRY 4.0
ABB
aggiunge valore all’automazione In termini di automazione industriale, ABB mira a fornire soluzioni modulari e sempre più scalabili, grazie anche ad un portafoglio costantemente migliorato riguardo la flessibilità e l’applicabilità. In questo modo soddisfa le esigenze legate ad un vasto spettro di applicazioni, lungo tutta la filiera del processo produttivo, con soluzioni che aumentano la qualità produttiva e, conseguentemente, riducono gli scarti e, quindi, l’impatto ambientale. ➥ L’automazione è uno dei fiori all’occhiello dell’industria italiana. In che modo ABB si propone quale partner capace di supportare gli OEM in questo primato internazionale? Il ruolo di ABB evolve sempre più nel senso di un affiancamento sinergico nei confronti dei costruttori di macchine. La nostra filosofia pone al centro degli sforzi aziendali la qualità dei nostri servizi verso il cliente, servizi che sono elementi costituenti di una vera e propria partnership. Per questo motivo non ci limitiamo a fornire dei prodotti, ma ad aggiungere valore all’automazione dei nostri clienti tramite soluzioni modulari e sempre più scalabili, supportandoli con un’assistenza attenta durante tutto il ciclo di vita della macchina.
➥ In molti settori produttivi la logica di filiera produttiva integrata rappresenta un elemento distintivo per l’industria italiana. Come collabora ABB con i costruttori di macchine per guidarli nelle fasi di progettazione e messa in servizio?
aiutano i costruttori di macchine automatiche a soddisfare queste peculiarità? I costruttori di macchine possono contare su un portafoglio robot che è tra i più ampi disponibili sul mercato, in grado di adempiere alle specifiche di diverse applicazioni. Le nostre soluzioni sono inoltre strutturate per essere modulari, dal singolo braccio robot “nudo”, al micro-sistema integrato ed ingegnerizzato per garantire ai nostri partner una progettazione delle macchine più semplice e un utilizzo di queste più facile possibile. La nostra ingegnerizzazione concentra un’attenzione speciale verso il software, ad esempio attraverso lo sviluppo di interfacce HMI che permettono un accesso centralizzato alla macchina nel suo insieme, non al solo robot, e che possono comunicare con i sistemi gestionali interni al fine di adattare in automatico la produzione a seconda delle esigenze, minimizzando i tempi di riconfigurazione.
➥ La necessità di implementare sistemi produttivi sempre più automatizzati e la digitalizzazione saranno uno dei principali driver di sviluppo. In tal senso, quali sono i vantaggi nell’affidarsi ad un fornitore come ABB? Oltre ad una meccanica e ad un controllo assi che da oltre vent’anni sono sinonimo di precisione, ABB ha investito particolarmente nella digitalizzazione che oggi permette di esprimere al massimo le potenzialità tecnologiche dei nostri sistemi. Oltre al vantaggio che questo costituisce dal lato dell’offerta delle nostre soluzioni, c’è quello di poter garantire competenze tecniche che non solo sono di prodotto, ma anche di processo, a supporto dei nostri clienti anche nella progettazione dei sistemi destinati all’utilizzatore finale.
➥ In questi ultimi anni, la produzione di macchine Industry 4.0 ready è tra i temi di grande interesse. Quali sono i vantaggi che un OEM può ritrovare rivolgendosi ad ABB?
Il primo e più importante step di collaborazione con i costruttori è l’ascolto delle loro esigenze. Questo ci permette di migliorare costantemente la flessibilità e l’applicabilità del portafoglio delle nostre soluzioni. In questo modo siamo in grado di supportare i nostri clienti nelle fasi di progettazione e messa in servizio in un vasto spettro di applicazioni, lungo tutta la filiera, dalla pallettizzazione al confezionamento primario, dal processo produttivo alla logistica. Oltre alle diverse competenze di settore acquisite nel corso degli anni, possiamo mettere a disposizione diversi mezzi tecnologici a supporto sia di una progettazione digitale ed efficiente, ad esempio con lo studio approfondito del digital twin attraverso le soluzioni software di RobotStudio, sia di una messa in servizio agile grazie alle nostre soluzioni modulari sempre più performanti in termini di programmazione semplificata.
Si potrebbe dire che le nostre soluzioni siano intrinsecamente I4.0. In particolar modo questo risulta essere vero per la nuova serie di controller Omnicore, che offrono maggiore potenza rispetto alla precedente generazione e un ambiente di sviluppo software potente e versatile. Omnicore e il nuovo sistema operativo RobotWare 7, ad esempio, offrono la possibilità di sviluppare WebApp completamente personalizzate utilizzabili sia sulla moderna tastiera di programmazione del robot sia accessibili da un qualsiasi dispositivo dotato di un web browser connesso alla stessa rete del robot.
➥ L’eccellenza delle aziende italiane risiede nella grande competenza tecnica, nella capacità innovativa e nell’alto livello di personalizzazione. Quali sono le soluzioni ABB che
ABB è un’azienda di elettrificazione e automazione, leader di mercato nel settore dell’energia e nello sviluppo di sistemi di ricarica veloce di mezzi di locomozione elettrica. L’attenzione alla sostenibilità è quindi centrale all’interno dell’azienda e anche in ambito di automazione industriale tutte le nostre soluzioni hanno come finalità principale l’aumento della qualità produttiva, che intrinsecamente porta alla riduzione degli scarti e, quindi, dell’impatto ambientale. •
➥ Oltre all’esigenza di ricercare soluzioni che siano scalabili e focalizzate a performance e affidabilità, per ABB, quanto è importante proporre soluzioni di automazione che sostengano la sostenibilità ambientale?
SCHNEIDER ELECTRIC innovazione e sostenibilità nel DNA Alessandro Vallini, Responsabile Segmenti Strategici OEM, Schneider Electric Italia, racconta come la società collabora con i costruttori di macchine con un approccio di vera e propria partnership, basato sull’ascolto delle richieste del cliente e sulla capacità di offrire soluzioni di nuova generazione, che permettono loro di proporre a utenti finali performance operative, energetiche, di sostenibilità e di digitalizzazione.
sono raggiunte in particolare dalla nostra rete di partner, molto capillare e specializzata. In questo contesto il rapporto con il costruttore di macchine si può sviluppare su vari livelli: sempre, comunque, c’è un elemento di confronto e di consulenza, spesso coltivato nel quadro di relazioni che ci vedono collaborare con un OEM per molti anni di seguito. Supportiamo l’OEM nelle fasi di progettazione e messa in servizio attraverso strumenti pensati per potenziarle e semplificarle allo stesso tempo; le nostre tecnologie – dal componente più semplice al sistema di controllo, fino ad arrivare al livello di apps analytics e servizi – sono pensate per consentire all’OEM di creare la migliore macchina possibile, integrata con le nostre tecnologie ma anche quelle di terze parti, perché il nostro approccio è assolutamente aperto; e i nostri team lavorano fianco a fianco con il cliente mettendo a fattore comune abilità reciproche.
➥ In che modo Schneider Electric si propone quale partner capace di supportare gli OEM in questo primato internazionale?
➥ L’eccellenza delle aziende italiane risiede nella grande competenza tecnica, nella capacità innovativa e nell’alto livello di personalizzazione. Quali sono le soluzioni Schneider Electric che aiutano i costruttori di macchine automatiche a soddisfare queste peculiarità?
Schneider Electric ha una presenza capillare sul territorio con le nostre aree commerciali e tre anni fa abbiamo creato nel cuore della packaging valley una nuova sede, che ospita un team di esperti dedicato a coprogettare con i clienti le loro realizzazioni innovative; nello stesso sito c’è anche uno dei nostri Innovation Hub, che usiamo per presentare ai clienti le opportunità del 4.0, che in concreto proponiamo nell’ambito della nostra proposta denominata EcoStruxure per il mondo industriale. Siamo accanto al settore con una proposta in continua evoluzione, che negli ultimi tempi ad esempio si sta incentrando sullo sviluppo di servizi digitali sempre più richiesti dedicati alla gestione, alla manutenzione, all’operatività sulle macchine anche da remoto.
Schneider Electric offre una gamma di soluzioni estremamente ampia e vasta, adatta alla creazione di macchine di ogni tipo. Sul packaging in particolare abbiamo sviluppato nel corso di decenni competenze e tecnologie dedicate, che il mercato conosce. Evolvendo, queste soluzioni e piattaforme hanno assunto le caratteristiche salienti per l’innovazione nel settore, a partire da una connettività evoluta che consente ai costruttori oggi di offrire ai clienti una conoscenza senza precedenti delle dinamiche, delle performance, dei consumi e di andare a rispondere alle esigenze specifiche con un approccio modulare. L’offerta SE a disposizione oggi comprende tutte le tecnologie chiave per l’imballaggio, il confezionamento, l’handling ed il picking nei diversi settori; si integra con le tecnologie di connettività di cui parlavamo in precedenza, che consente di andare a sfruttare le potenzialità di apps, analytics e dei sempre più necessari servizi digitali innovativi.
➥ Come collabora Schneider Electric con i costruttori di macchine per guidarli nelle fasi di progettazione e messa in servizio? Come azienda noi ci interfacciamo con tutta la filiera: costruttori di macchine, system integrator e aziende manifatturiere - clienti finali - che
➥ La necessità di implementare sistemi produttivi sempre più automatizzati. In tal senso, quali sono i vantaggi nell’affidarsi ad un fornitore come Schneider Electric? Affidarsi a noi significa cogliere il vantaggio di un approccio innovativo, sinergico e integrato: significa, ad esempio, moltiplicare l’efficienza energetica e le performance senza dover fare compromessi, perché siamo in grado con le nostre soluzioni di trasformare i dati di produzione e i dati energetici in informazioni chiave per ottimizzare in modo continuativo tutti i processi, non uno soltanto. L’automazione sempre più spinta, inoltre, richiede grandissime capacità di controllo e di gestione, in real time: se non si dispone di queste capacità, si rischia di perdere il valore di investimenti anche ingenti. Siamo estremamente focalizzati nell’innovazione per offrire strumenti digitali che consentono all’OEM di avere il controllo, di gestire da remoto la base installata, di supporta-
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Automazione &INDUSTRY 4.0
re il cliente offrendogli app e analytics basati su un cloud sicuro con i quali trasformare i dati in informazioni operative e decisionali.
➥ Quali sono i vantaggi che un OEM può ritrovare rivolgendosi a Schneider Electric in termini di Industry 4.0? Riprendendo quanto detto sopra, un OEM con noi trova un interlocutore che lavora da molti anni sul tema e che in particolare su Industria 4.0 si è impegnato anche in una grande opera di creazione di consapevolezza e di conoscenza sulle opportunità della digitalizzazione. Quando è stato lanciato il primo piano Industria 4.0 abbiamo focalizzato l’attenzione sulla capacità di proporre ai clienti soluzioni “ready” anche per cogliere gli incentivi, a livello di hardware e di software, così da semplificare il loro percorso e aiutarli a cogliere subito i primi vantaggi. Abbiamo proseguito anche negli anni successivi in questo modo e abbiamo la capacità di accompagnare il cliente sia nell’innovazione tecnologica sia nell’aspetto legato agli investimenti.
➥ Oltre all’esigenza di ricercare soluzioni scalabili, affidabili e performanti, per Schneider Electric, quanto è importante proporre soluzioni di automazione che sostengano la sostenibilità ambientale? Per Schneider Electric è fondamentale, strategico proporre soluzioni improntate alla sostenibilità ambientale, in primo luogo perché la sostenibilità è nel nostro DNA aziendale, è un valore che guida le scelte di tutto il gruppo, è una necessità se vogliamo unire lo sviluppo delle aziende e lo sviluppo umano. La sostenibilità ambientale è un valore sempre più sentito e voluto dai clienti finali – basti pensare all’evoluzione di questi ultimi tempi che ha portato brand di primissimo piano a rivedere in ottica di riciclo i packaging dei prodotti – e gli OEM hanno da affrontare la sfida di creare macchine capaci di assecondare nuove esigenze e materiali, ma anche efficienti in sé dal punto di vista dei consumi, “circolari” dal punto di vista della gestione del ciclo di vita improntata alla maggiore riciclabilità e minor spreco possibile. Sono molte le aziende italiane che hanno già approcciato il tema con noi e con le quali portiamo avanti progetti in cui l’innovazione tecnologica e la sostenibilità sono egualmente importanti, e siamo partner privilegiati per chi voglia adottare questo approccio dato che, ad esempio, abbiamo scelto di realizzare i nostri componenti e soluzioni in modo sostenibile (programma Green Premium) e adottare scelte sostenibili fin dalla progettazione, con un metodo di EcoDesign che contraddistingue tutta la nostra attività. •
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NON FOOD 2020
scenario in profonda evoluzione Edizione speciale quella dell’Osservatorio Non Food 2020 di GS1 Italy: oltre a raccontare l’evoluzione del largo consumo non alimentare nel 2019, analizza anche l’effetto del Coronavirus sulle intenzioni di spesa degli italiani del 2020 e individua i cambiamenti e le nuove sfide che attendono il settore nel 2021. L’anno prossimo, per la ripartenza, i riflettori sono puntati sulle innovazioni tecnologiche che stimoleranno il mercato.
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er l’universo italiano del largo consumo non alimentare, il 2019 è stato un anno opaco, di sostanziale stasi del mercato. Il 2020 sta confermando le difficoltà, con previsioni di vendite in calo. E il 2021 si avvicina con un carico di incognite, connesse all’andamento della pandemia e alla situazione economica, ma anche con un ventaglio di potenzialità, legate all’arrivo di innovazioni tecnologiche che dovrebbero rilanciare i consumi in diversi settori. È questo il messaggio dell’Osservatorio Non Food 2020 di GS1 Italy, il report annuale che monitora la struttura e l’evoluzione di 13 comparti, dall’abbigliamento ai casalinghi, dai mobili agli elettrodomestici, dal bricolage all’edutainment. La peculiarità dell’edizione 2020 dell’Osservatorio Non Food, la numero 18 dalla sua nascita, è che si muove tra passato recente, presente e futuro prossimo: questa analisi dettagliata di tutto quanto di rilevante è accaduto nel mondo del Non Food in Italia nel corso del 2019 rappresenta la base per individuare i fenomeni e le tendenze che si sono confermate (e spesso amplificate) nel 2020 a causa dell’impatto sociale del Coronavirus, e per delineare come sarà il 2021 a partire dalle nuove
abitudini di acquisto e di consumo, dal sentiment attuale degli italiani e dalle aspettative dei cittadini nel breve periodo.
2019, un anno positivo per il Non Food Nel 2019, per il quinto anno consecutivo i consumi delle famiglie (dato Istat a valori correnti) hanno registrato una dinamica positiva (+1,0%) ma hanno dimezzato il trend rispetto al 2018. Questo rallentamento conferma come il clima di incertezza abbia inciso ancora in maniera evidente sulle decisioni di spesa delle famiglie, nonostante le dinamiche positive del mercato del lavoro e un’inflazione rimasta su livelli contenuti. Per quanto riguarda i 13 comparti monitorati dall’Osservatorio Non Food di GS1 Italy – che esclude i servizi Non Food e alcuni comparti minori compresi dall’Istat – nel 2019 hanno totalizzato 103 miliardi di euro di vendite, chiudendo l’anno con una crescita di +0,2% rispetto al 2018. Un trend positivo ma al ribasso, rispetto ai 12 mesi precedenti, e che conferma il progressivo intiepidimento della fiducia dei consumatori in atto da alcuni anni. Scendendo nell’analisi più approfondita dei 13 settori, emerge una situazione molto differenziata tra quelli in decisa espansione, quelli stabili e quelli in contrazione. Il mercato più dinamico del 2019 è stato l’edutainment (settore che coniuga formazione e intrattenimento), che ha visto crescere le vendite di +4,5% registrando il suo quinto risultato positivo consecutivo. Buone le performance anche dei comparti che riguardano il benessere personale, come i prodotti di profumeria (+2,9%), i prodotti di automedicazione (+1,9%) e gli articoli per lo sport (+1,2%). Positivi anche i mobili (+1,8%). Una parte dei comparti monitorati dall’Osservatorio ha registrato risultati sostanzialmente vicini allo zero: elettronica di consumo (+0,3%, ma con andamenti di-
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versi nei vari segmenti), bricolage (+0,4%), casalinghi (+0,2%). Continua, poi, la situazione difficile dei comparti della filiera del tessile, che, dopo anni di crisi, anche nel 2019 hanno ottenuto risultati negativi: abbigliamento e calzature (-2,7%) e tessile casa (-2,4%). Bilancio in rosso anche per giocattoli (-3,7%) e cancelleria (-1,6%).
2020, un anno difficile Lo scenario delineato dall’Osservatorio Non Food 2020 di GS1 Italy non è roseo: dalle previsioni delle vendite per canale e dalla ricerca sul punto di vista del consumatore emerge uno scenario critico. I timori per la salute e la preoccupazione per la situazione economica (con quasi un italiano su due abbastanza preoccupato per il futuro) stanno avendo un impatto pesante sui consumi Non Food e sulla rete commerciale, perché gli italiani stanno preferendo il risparmio, frequentando meno i negozi non alimentari e rimandando gli acquisti ritenuti non necessari (in particolare articoli di arredamento e grandi elettrodomestici). Secondo l’analisi dell’Osservatorio, il 2020 si chiuderà con vendite in calo per 12 dei 13 comparti merceologici analizzati (unica eccezione i prodotti di automedicazione, come integratori e prodotti igienizzanti). A essere colpiti dal taglio degli acquisti saranno soprattutto: i prodotti di cancelleria (-32/40%), l’abbigliamento e le calzature (-30/39%), il bricolage (-18/25%), l’edutainment (-15/22%). A livello di canali commerciali, l’Osservatorio Non Food di GS1 Italy stima che il calo delle vendite previsto per il 2020 colpirà soprattutto le grandi catene e le superfici specializzate, anche a causa della perdurante paura del contagio e dei disagi legati al rispetto dei protocolli di sicurezza, che spinge il 68% dei frequentatori abituali a ridurre le visite nei punti vendita. Il 2020 segnerà un nuovo record nella crescita dell’e-commerce, che supererà il 10% di incidenza in diversi mercati non alimentari. Anche grazie ai nuovi clienti che si sono avvicinati al web durante il lockdown e che ora per il 60-80% dichiarano di voler continuare a comprare online. Dal 15% al 25% dei consumatori intervistati dall’Osservatorio Non Food di GS1 Italy dichiara di voler sostituire gli acquisti fatti nei negozi fisici con quelli realizzati via web.
novità tecnologiche e l’applicazione dei bonus e degli incentivi statali. Dall’analisi storica condotta in questi 18 anni da GS1 Italy nell’universo Non Food è sempre emersa la capacità delle innovazioni tecnologiche di stimolare il mercato, interessare i consumatori e far ripartire le vendite. Nel biennio 2021-2022, in particolare, sono attese importanti novità nella telefonia e nell’elettronica di consumo in generale, come la tecnologia 5G e il successivo switch, che richiederà apparecchi televisivi di nuova generazione. Una spinta ai consumi è attesa anche dal ricorso ai bonus e agli incentivi statali, che hanno già determinato risultati positivi in alcuni mercati del Non Food, come gli elettrodomestici e i mobili che hanno beneficiato delle agevolazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica, come le biciclette e le e-bike, e come i libri non scolastici e i supporti musicali sostenuti dal bonus per neo-diciottenni.•
2021, una nuova ripartenza Il 30,1% degli intervistati dai ricercatori dell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy ha detto di aver deciso di rinviare al 2021gli acquisti non fondamentali. A concretizzarli contribuiranno alcuni fattori congiunturali, le
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L’IMBALLAGGIO DOPO IL COVID-19
sempre più funzionale e sostenibile Un sondaggio IFOP, commissionato dal salone dell’imballaggio ALL4PACK Paris, ha indagato sull’impatto della crisi sanitaria Covid-19 sull’uso degli imballaggi nei confronti dei cittadini francesi. Dallo studio emerge il desiderio di imballaggi più sostenibili.
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o studio IFOP, condotto su un campione rappresentativo di 1.001 persone, mette in luce che la maggior parte dei francesi ritiene che l’imballaggio sia estremamente utile o molto utile. Questa percentuale è più alta per gli anziani (66% rispetto al 22% per i 18-24 anni), e mostra un gap di percezione generazionale. Gli imballaggi svolgono un ruolo chiave per la sicurezza dei prodotti e quindi dei consumatori. I francesi sembrano esserne chiaramente consapevoli, e la crisi sanitaria ne ha accentuato la consapevolezza. Tuttavia, questa utilità si confronta con un forte e duraturo desiderio sociale di cambiamento nella progettazione e nell’uso degli imballaggi per rispondere meglio alle problematiche e alle sfide ambientali. 1/3 dei francesi ha preferito acquistare prodotti con meno imballaggi prima del Covid-19 e il 60% continua a farlo nonostante la crisi sanitaria.
Cambiamento di comportamento con l’epidemia Covid-19 Sebbene il 60% degli intervistati affermi di non aver modificato il proprio comportamento nei confronti
del packaging, il 40% afferma di acquistare oggi più prodotti con packaging à causa della crisi sanitaria di Covid-19. Sono più numerosi i residenti delle regioni Nord-Orientali (48%) e delle grandi città (45%) dove la diffusione del virus è stata più forte. Una differenza di comportamento che può essere spiegata dalla funzione di sicurezza fornita dalla confezione e che sembra destinata a durare.
Quale sguardo al packaging sostenibile? I risultati dell’indagine mostrano anche che un’ampia maggioranza dei francesi (61%) ritiene che i produttori non stiano compiendo sforzi sufficienti nella progettazione di imballaggi sostenibili. Tuttavia, non esiste una ‘nota sanzionatoria’ da parte dei consumatori (il valore estremo negativo è del 17%). La maggior parte degli intervistati ha un parere che si posiziona nel ‘probabilmente’ positivo o negativo. Ciò evidenzia un’assenza di certezza sicuramente legata alla mancanza di conoscenza delle azioni intraprese dagli industriali. •
SFORZI SIGNIFICATIVI MA POCO NOTI PER REINVENTARE IL PACKAGING DI DOMANI “L’imballaggio sarà sempre richiesto. È essenziale, ma è giunto alla fine di un ciclo. Il futuro risiede nella sua reinvenzione. Molte innovazioni stanno emergendo tra gli industriali, ma purtroppo sono molto poco conosciute dal grande pubblico”, afferma Olivia Milan, Direttore della fiera All4Pack. Per far conoscere meglio la capacità innovativa del settore, All4Pack, ha selezionato alcune di queste innovazioni che verranno presentate agli operatori da alcuni dei suoi espositori in fiera: • Invenzione di una nuova materia prima riciclata a base di EPS al 100% (polistirene isotermico - il materiale più utilizzato al mondo per l’imballaggio) riciclato da prodotti post-consumo. • Imballaggi biodegradabili grazie all’utilizzo di un nuovo materiale a base biologica che può costituire un compost per l’agricoltura. • Imballaggi riutilizzabili fino a 1.000 volte per soddisfare le esigenze dell’e-commerce. • Processo innovativo di riciclaggio chimico che ricicla la plastica mista e contaminata. • Macchinari particolarmente innovativi che consentono cambiamenti di produzione molto rapidi: dalla produzione di scatole di cartone a maschere protettive in meno didue settimane o addirittura trasformazione di un robot trasportatore in robot aspirapolvere in grado di disinfettare 100mq di superficie (negli ospedali) in 1 min.
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Fatti &TENDENZE
MACCHINE PER IL PACKAGING superati gli 8 miliardi di euro I costruttori italiani di macchine packaging mettono a segno il quarto anno consecutivo di crescita, con un +2,2% di fatturato nel 2019, unico segno più nel settore dei beni strumentali.
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La struttura produttiva
costruttori italiani di macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio sono gli unici a chiudere il 2019 con il segno più, tra le aziende italiane produttrici di beni strumentali, e confermano la leadership mondiale di questa nicchia della meccanica “made in Italy” che per la prima volta nella sua storia batte il muro degli 8 miliardi di euro di fatturato, con una crescita su base annua del 2,2%. L’anno alle spalle ha visto ridursi il numero di imprese attive (-2,4% a 616 unità), sulla scia dei processi di M&A in atto nel comparto, ma è andato invece aumentando il numero di occupati, saliti a 33.304 addetti (+2,1%). Sono i risultati della Ottava Indagine Statistica del Centro studi Ucima-Mecs, presentata in occasione dell’assemblea annuale che si è svolta oggi a Modena. In questi otto anni (2012-2019) i costruttori di macchine per il packaging hanno aumentato di quasi il 50% il volume di affari (da 5,5 a 8,04 miliardi di euro), del 40% l’export (salito da 4,56 a 6,35 miliardi) e creato 7mila nuovi posti di lavoro.
I mercati internazionali
del totale), seguito dalla categoria “altro” (principalmente tabacco e tissue) che pesa per un ulteriore 18,2% con 1.461 milioni di euro di macchinari acquistati e la più alta propensione all’export tra i settori a valle, pari all’84%. A chiudere la graduatoria sono i clienti dell’industria cosmetica (312 milioni di euro), il segmento di domanda più dinamico nel 2019 (+10,1%) e della chimica (292 milioni di euro, stabile).
Le 626 aziende italiane che producono macchinari per il confezionamento e l’imballaggio si concentrano principalmente lungo l’asse della via Emilia da Piacenza a Rimini – la cosiddetta packaging valley - con distretti produttivi anche in Piemonte, Veneto e Toscana. L’EmiliaRomagna accentra da sola il 36% delle attività industriali (221 aziende) e oltre il 56% degli addetti e più del 63% del fatturato totale del settore. Le province di Bologna, Parma e Modena realizzano in tre la metà degli 8 miliardi di giro d’affari del settore. L’analisi per classe di fatturato evidenzia la netta prevalenza di aziende di piccola dimensione (quelle sotto i 5 milioni di euro di fatturato costituiscono i due terzi delle imprese), che pesano però appena l’8,4% sul fatturato complessivo e il 5,4% sull’export. Mentre le realtà industriali più strutturate (sono 25 quelle sopra i 50 milioni di euro) realizzano il 58% del fatturato e il 64% delle esportazioni. Le dimensioni aziendali condizionano notevolmente anche la redditività per dipendente: si passa dai 126mila euro di fatturato per addetto delle imprese più piccole a oltre il doppio (281mila euro) nelle aziende sopra i 50 milioni di fatturato, con un dato medio di 241mila euro. Analoga la distanza dal punto di vista delle competenze: la quota di laureati (8e di ingegneri in particolare) è quasi il doppio nelle aziende sopra i 50 milioni di euro di fatturato rispetto alle realtà minori.
Il 79% del fatturato del settore è realizzato all’estero, pari a un valore di 6,35 miliardi di euro, in crescita del 2,3% rispetto al 2018. La dinamica delle esportazioni è mezzo punto percentuale superiore al trend sul mercato interno (+1,8% il fatturato Italia nel 2019 a quota 1,69 miliardi). L’Unione europea si conferma la principale area di destinazione delle macchine italiane per il packaging e assorbe il 37,5% (2.383 milioni di euro) del fatturato totale (vendite in Italia incluse); seguita dall’Asia, al Previsioni 2020 secondo posto con un valore di 1.402 milioni di euro ed un’incidenza del “Avevamo previsto per il 2019 un rallentamento della crescita, dopo 22,1%, e dal Nord America al terzo posto, con 814 milioni di euro (12,8%). quattro anni positivi e l’exploit del +9,4% registrato nel 2018 - sottolinea Rispetto al 2018, si inverte il ruolo strategico dell’Europa extra-UE (637 il presidente uscente di Ucima, Enrico Aureli - ma sappiamo bene che milioni di euro; 10% del totale) rispetto al Sud America (559 milioni di quest’anno dovremo fronteggiare gli effetti della pandemia Covid-19 che euro; 8,8%). Seguono Africa (449 milioni di euro; 7,1%) e Oceania con implicherà performance drasticamente diverse da quelle cui ci siamo 107 milioni di euro (1,7%). abituati. La maggior parte delle nostre aziende ha sempre lavorato anche What's next - Previsioni per il 2020 I settori clienti durante il lockdown, ma dovremo Nella suddivisione del fatturato tra i fare i conti con il rallentamento delle settori clienti, come nello scorso anno, attività produttive e la frenata della il 2019 conferma la predominanza domanda mondiale”. Per la prima dell’industria alimentare (food e bevevolta, dopo sette edizioni dell’Indarage), che incide per il 56% sul volume gine statistica Ucima, la quota dei d’affari complessivo. Il food, in particostruttori italiani di macchine colare, vale da solo il 29,6% del fattupackaging che prevede un andamenrato totale (2.377 milioni di euro), il to positivo delle attività per i mesi a beverage il 26,4% con 2.120 milioni venire crolla al 20% (nel 2019 gli ottidi euro di ricavi. Il terzo posto per vomisti erano la metà del campione) menlumi di mercato spetta al settore fartre oltre il 40% degli imprenditori maceutico, con 1.475 milioni di euro stima una contrazione più o meno di fatturato assorbito nel 2019 (18,3% forte del fatturato. •
4 aziende su 10 prevedono una contrazione per il 2020, 2 su 10 prevedono invece fatturati in crescita
UN ANNO DA RECORD per la birra in Italia Secondo l’Annual Report 2019 di AssoBirra, il 2019 della birra in Italia si è chiuso all’insegna della forte crescita. Nel nostro Paese il comparto birrario ha registrato un aumento della produzione rispetto al 2018, a cui è seguita una crescita dei consumi interni e un boom dell’export.
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i è chiuso all’insegna della forte crescita il 2019 della birra in Italia. Come emerge dall’Annual Report 2019 di AssoBirra, infatti, nel nostro Paese il comparto birrario ha registrato un aumento della produzione rispetto al 2018 (+5%) per il terzo anno consecutivo, a cui è seguita una crescita dei consumi interni (+2,6%) e un boom dell’export (+13%). Risultati straordinari per il settore che si sono tradotti anche in un aumento dell’occupazione in Italia, con oltre 3.300 posti di lavoro in più rispetto all’anno precedente tra addetti diretti e indiretti per un totale di oltre 144.000 occupati lungo tutta la filiera. Un comparto dunque che genera posti di lavoro, in maniera più che proporzionale rispetto al sistema economico nazionale. Il settore birrario si riconferma, quindi, un asset sempre più prezioso per l’Italia che, se adeguatamente tutelato, può essere oggi più che mai un alleato strategico in chiave ripartenza post pandemia da Covid-19.
Il 2019 in cifre Nel 2019, la produzione di birra in Italia è passata da 16.421.000 a 17.247.000 ettolitri, in linea con il trend positivo che negli ultimi 10 anni ha visto la produzione aumentare i volumi del 35% e stabilizzarsi al 9° posto in Europa, con un’incidenza del 4,5% sul totale realizzato nel continente. L’incremento della produzione ha riguardato l’intero comparto. Compreso il ramo dei piccoli produttori che in Italia conta circa 850 strutture (per una crescita totale del +3,8% rispetto al 2018). Tale aumento ha avuto un riflesso positivo anche sull’occupazione, cresciuta di 100 unità in questo specifico settore del comparto che aggrega molte realtà giovanili. Nelle linee di confezionamento italiane è da registrare, inoltre, l’aumento dell’utilizzo di bottiglie a rendere, cresciute del 72% per un valore complessivo di 1.340.000 ettolitri. L’aumento dei volumi nazionali ha avuto, infine, un riflesso positivo anche sulla produzione italiana di malto che lo scorso anno ha toccato quota 81.000 tonnellate (+1,3%), dato in costante crescita dal 2009,
anno in cui la nazionale destinata al comparto birrario era di 58.913 tonnellate (+37,5%).
Massimo storico nei consumi e nell’export Sul mercato interno la birra ha fatto registrare volumi record nel 2019. Per il secondo anno consecutivo i consumi hanno superato, infatti, la quota dei 20 milioni di ettolitri con una crescita del 2,6% delle bevande commercializzate nel Paese rispetto al 2018. Massimo storico che ha avuto un riflesso anche sul consumo pro-capite, giunto nel 2019 a quota 34,6 litri, in aumento rispetto al record dei 33,6 litri registrati nel 2018. Venendo alle importazioni, lo scorso anno i volumi hanno superato i sette milioni di ettolitri con un incremento percentuale dell’1,6%. Con una significativa diminuzione dell’afflusso di bevande dalla Germania (-10%) e dai Paesi Bassi (-9%), nel 2019 è aumentato, invece, l’import dal Belgio (+19,6%) primo Paese esportatore in Italia con un’incidenza del 34%. Boom, invece, del commercio con l’estero. Dopo il grande balzo del 2018, anno in cui il valore aveva registrato un +6,6% sul 2017, l’export, infatti, è aumentato nuovamente. I volumi esportati nel 2019 si sono avvicinati ai 3,5 milioni di ettolitri, segnando un +13% rispetto al 2018 e determinando un nuovo massimo storico per il comparto. L’export si è confermato vigoroso nei Paesi a forte tradizione birraria, a dimostrazione dell’alta considerazione in cui viene tenuta la birra italiana fuori dai nostri confini. Tra i massimi importatori il Regno Unito (46% del totale), gli U.S.A. (9,7%) e l’Australia (8%). In questi stessi Paesi l’export è cresciuto nell’ultima annata: +7% di volumi esportati verso il Regno Unito, +42% verso gli U.S.A., +20% verso l’Australia. Un trend in continua crescita, manifesto dell’eccellenza della birra italiana, che dal 2015 al 2019 ha visto un incremento di quasi un milione di ettolitri, passando da 2.547.263 a 3.448.357 ettolitri, con un incremento percentuale del 35%. •
16 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2020
Fatti &TENDENZE Cresce il settore detergenza nel post-Covid
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ederchimica Assocasa, associazione nazionale detergenti e specialità per l’industria e per la casa, ha presentato i nuovi dati del market monitor della detergenza, realizzato in collaborazione con Nielsen. Il settore cura casa nel periodo pre-Covid (30 dicembre 2019-16 febbraio 2020) segnava 1,3%; nel periodo post-Covid (dati aggiornati al 17 maggio 2020) segna invece 17,8% a valore. Anche a livello di store format, le abitudini dei consumatori sono cambiate: il 21% degli italiani ha cambiato negozio durante l’emergenza e di questi il 64% lo ha scelto sulla base della vicinanza a casa. Nel periodo pre-Covid il libero servizio segnava -4,8%, mentre in quello post-Covid
vola a 36,3%, seguito dai super (29,2%), discount (15,2%), specialisti drug (10,3%) e infine iper (2,7%). I comparti della detergenza sono una fotografia chiara di questa emergenza: gli “altri” prodotti del cura casa, che nel 2019 nello stesso periodo pesavano solo il 2,9% del Cura Casa Assocasa, crescono del 59,8%. A guidare il trend sono proprio i preparati disinfettanti con un +100%. Le candeggine sono la seconda categoria più dinamica e guidano il trend dei coadiuvanti lavaggio nel postCovid, con una crescita del 53,3%, pari a 18 milioni di €, contribuendo al 60% del trend coadiuvanti. Bene anche gli ausiliari per tessuti con una crescita del 33,1%. Gli “altri detergenti” generano il 76%
della crescita totale detergenza, grazie al boom dei detergenti per superfici dure (+37,9%). I disinfestanti, invece, frenano e segnano -1,5%, complice il calo di attività all’aperto. L’e-commerce nel settore cura casa ha registrato crescite in tripla cifra anche verso la fine del lockdown. Benessere e sostenibilità restano due importanti elementi di traino di questa crescita. L’attenzione dell’industria della detergenza è rivolta al singolo consumatore, affinché sia ben informato e consapevole nell’utilizzo dei prodotti, dato il suo ruolo fondamentale attraverso il giusto dosaggio e le corrette abitudini d’uso durante le operazioni di pulizia e manutenzione della casa.
Prodotti free from e rich-in, i nuovi trend
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l Free From Hub, nuovo progetto di MarcabyBolognaFiere, vuole rappresentare il mercato free from italiano e internazionale a 360 gradi e, per farlo, ha avviato una serie di indagini per monitorare il settore. Dall’analisi del mercato è emerso che uno dei trend emergenti è legato al tema healthy food nella sua accezione più ampia: cibo sano, che fa bene all’organismo sia per le proprietà benefiche che sono state aggiunte, nel caso dei cibi rich-in, o tolte nel caso dei prodotti free from. A confermare questa tendenza sono i dati del Rapporto Coop 2019 nel quale si sottolinea che i prodotti del comparto salute e benessere sono cresciuti del + 2,9%. Secondo l’Osservatorio Immagino, che annualmente analizza il paniere di prodotti presente nel carrello della spesa degli italiani, tra i prodotti free from spiccano sicuramente quelli senza glutine e senza lattosio che ottengono le performance migliori nella GDO: nel 2019 nei supermercati gli italiani hanno speso 3,6 miliardi di euro in prodotti senza glutine e senza lattosio, confermando l’andamento rilevato nel 2018. Questa crescita si evidenzia anche dal packaging e dalle scelte comunicative delle aziende: il 12,8 % dei prodotti presenti sugli scaffali del largo consumo confezionato riportano il claim senza glutine o senza lattosio. Tra gli alimenti free from, un altro trend emergente è legato ai prodotti sugar free, con pochi zuccheri o senza zuccheri aggiunti. A spingere la crescita di questi prodotti non è solo la sugar tax, la cui entrata in vigore è slittata al 2021 ma, anche, l’aspetto salutare. I prodotti che riportano in etichetta il claim “pochi zuccheri” hanno raggiunto il 3,1% del sell-out e il 2,8% dell’offerta e, in un anno, le vendite sono aumentate del 7%. Per quanto riguarda il claim senza zuccheri aggiunti, questo rappresenta 1,4% del sell-out e 1,6% dell’offerta. L’esigenza di ridurre l’apporto di zuccheri, evidenziata dai consumatori, è stata recepita anche dalle aziende, che hanno deciso di ampliare l’offerta di prodotti privi di zucchero o a ridotto contenuto di zuccheri. Un altro trend emergente sono i prodotti funzionali o rich-in, quei prodotti che
sono ricchi di caratteristiche benefiche per l’organismo. Sempre secondo l’Osservatorio Immagino il giro d’affari di questi prodotti ha superato i 2,5 miliardi di euro, sfiorando il 10% di quota sul totale dell’alimentare rilevato e ha inciso per il 9,3% sull’offerta dei prodotti alimentari confezionati. Gli ingredienti alimentari percepiti come benefici privilegiati dal mercato sono: mandorla, avena, zenzero, curcuma, sesamo, mirtillo, cocco, semi di zucca, semi di chia, semi di lino, farro, kamut, quinoa, germe di grano. New entries: acqua di cocco e tè matcha.
Rallenta il settore delle macchine per materie plastiche e gomma
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dati import-export diffusi da Istat ed elaborati dal Centro Studi di Amaplast evidenziano che nel corso dei primi tre mesi dell’anno i flussi del commercio estero sono progressivamente rallentati, fino a raggiungere a marzo un cumulato che all’import risulta in calo di sette punti e all’export di tredici, rispetto all’analogo periodo del 2019. Si tratta verosimilmente solo dei primi effetti – il cui picco probabilmente si verificherà nei prossimi mesi, con una coda che si protrarrà più a lungo – della crisi causata dalla pandemia di Covid-19. Nel continente americano, così come in quello asiatico, si osserva un crollo delle esportazioni italiane di settore: -27% e -28%, rispettivamente. Lo scenario attuale è quello di un’economia mondiale in recessione, con investimenti al palo anche nel settore plastica/gomma, soprattutto per quanto riguarda applicazioni importanti come l’automotive e l’edilizia, caratterizzati da una domanda estremamente debole. Bene, evidentemente, stanno facendo invece il medicale e la produzione di contenitori per igiene/detergenza (in generale, tiene il packaging). L’incognita sulla durata e l’intensità della pandemia nelle varie aree geografiche (nonché la possibilità che si ripresenti con nuove ondate nei prossimi mesi) comporta grande incertezza da parte dei clienti esteri dei costruttori italiani di macchine per plastica e gomma, le cui vendite oltre confine si attestano mediamente al 70% della produzione, con punte del 90% per alcune tipologie di impianti.
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Stampa 3D, un business in continua crescita
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egli ultimi anni la stampa 3D ha conquistato l’attenzione di molte realtà industriali, soprattutto grazie al forte potenziale che offre nel processo di produzione. In collaborazione con OnePoll, Istituto di ricerca britannico, reicheltelektronik ha annunciato i dati dell’indagine condotta su un campione di 250 responsabili delle decisioni aziendali in Italia, ma anche dipendenti e manager del mondo della progettazione, sviluppo e tecnologia. Tra le principali aziende rispondenti all’indagine vi sono realtà italiane operanti in settori quali il manifatturiero, la logistica, il farmaceutico, l’energy, l’IT e l’ICT. La stampa 3D è ormai diventata uno strumento e uno standard tecnico ampiamente accettato dalla maggior parte delle aziende italiane. Infatti, quasi l’80% delle aziende rispondenti al sondaggio ha affermato di utilizzare la stampa 3D nella produzione; tra queste, quasi il 73% possiede presso la propria azienda tutti gli strumenti necessari per la stampa 3D, favorendo la produzione interna di tutte le parti così prodotte. Tra le applicazioni più comuni che vedono l’utilizzo della stampa 3D nel processo aziendale, il 77% circa degli intervistati ha dichiarato di avvalersene soprattutto per lo sviluppo di prototipi e di esserne ampiamente soddisfatto. Segue un 73% circa di aziende che utilizzano la stampa 3D per la produzione di modelli visivi, anch’essi soddisfatti dalle potenzialità offerte da questa tecnica di stampaggio. Secondo l’analisi di reicheltelektronik, la stampa 3D è inoltre utilizzata per la produzione in piccole serie (67%) e prodotti e pezzi di ricambio su misura (61%), per la realizzazione di prodotti speciali quali protesi, impianti e componenti (57%). Un buon numero di aziende, più del 41%, prevede di investire maggiormente nella stampa 3D e di espandere l’uso di questa tecnologia all’interno della propria organizzazione. Circa il 50%, invece, ha dichiarato di aver pianificato di investire maggiormente nella stampa 3D come diretta conseguenza della crisi da coronavirus. Molti vedono in questa opportunità un modo per compensare quanto perso a causa della crisi, facendo leva sul risparmio – in termini di denaro – e sulla possibilità di ampliare la propria offerta. Sebbene ciò comporti, almeno inizialmente, un investimento per l’acquisto degli strumenti necessari, i risparmi e la redditività che ne derivano restano comunque elevati. Secondo quanto emerso dall’analisi di reicheltelektronik in merito agli effetti positivi generati dalla stampa 3D, per il 60% vi è un notevole incremento in termini di produttività, seguito dal 58% delle aziende secondo cui uno dei vantaggi risiede nella possibilità di espandere la propria gamma prodotti, sviluppare nuove aree di business (55%) e risparmiare dal punto di vista economico (51%).
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Ortofrutta, pronto al Green Deal
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nnovativo, dinamico e pioniere della sostenibilità ambientale: il settore ortofrutticolo italiano è pronto alla grande sfida della transizione verde europea. A dirlo, dati alla mano, è CiaAgricoltori Italiani che ha messo a fuoco con il webinar “L’ortofrutta italiana sulla strada del Green Deal: Pac, innovazione e chimica verde”, i punti di forza del comparto e stilato le priorità per la svolta sostenibile. L’ortofrutta non rappresenta solo un pilastro dell’agricoltura Made in Italy, crescendo anche durante il lockdown con un balzo del 20% per la frutta e del 13% della verdura, ma traina l’intero sistema agroalimentare del Paese pure in fatto di propensione al cambiamento, forte delle 300 mila aziende del comparto che fatturano quasi 13 miliardi di euro e investono da tempo per essere all’avanguardia dal punto di vista economico e ambientale. Oggi, infatti, il 28% delle imprese ortofrutticole nazionali fa biologico e il 36% si dedica alla produzione integrata. Sono aziende tecnologiche -come ha spiegato Nomisma nel corso del webinar Cia- che utilizzano software di gestione (il 14%), centraline meteo (8%), macchine con guida assistita, semi-automatica e Gps integrato (7%), applicazione a dosaggio variabile e sensori della pianta e del suolo (4%). Inoltre, il 71% delle aziende dell’ortofrutta ricorre a impianti per il risparmio idrico e il 33% produce energie rinnovabili, in prevalenza fotovoltaico, in minor parte caldaie e biomasse. Si tratta di numeri che confermano quanto gli agricoltori del settore siano sensibili a temi quali innovazione e sostenibilità, centrali nel Green Deal dell’Europa. Con le strategie Farm to Fork e Biodiversity, saranno cruciali obiettivi cardine quali la riduzione dell’uso di agrofarmaci, l’incremento della produzione bio e la salvaguardia della biodiversità. I consumatori sono sempre più interessati a prodotti ortofrutticoli 100% Made in Italy (60%), da filiera controllata e legati al territorio (45%), bio (34%), salutistico (32%) e in confezioni ecosostenibili (30%). “L’innovazione scientifica e tecnologica -ha detto il presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino - sarà essenziale per poter contare su soluzioni alternative, come quelle offerte dalla chimica verde”, che risponde all’esigenza di ridurre l’impatto ambientale e prospetta opportunità economiche interessanti per le imprese agricole e i territori in un momento in cui nuove strategie di sviluppo sono essenziali per far fronte alla crisi. Sul tema però “servirà - ha aggiunto - un lavoro organico e a tutti i livelli, su aspetti normativi e procedurali, nell’ambito della conoscenza, della ricerca e della sperimentazione nei campi, ma anche degli investimenti”.
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more than expected! Il nostro acciaio da imballaggi premium soddisfa le esigenze di qualità più elevate. All’assortimento si aggiungono una consulenza personale ai clienti, una rete di competenza che si estende lungo l’intera filiera di creazione del valore e servizi digitali per garantire possibilità di ordinazione flessibili. Perché possiate approfittare di questo valore aggiunto. www.thyssenkrupp-steel.com
FOCUS
Digitalizzazione e nuovi trend nell’industria dolciaria
L’innovazione è un concetto che sta caratterizzando l’industria dolciaria e che permette agli attori del settore di guardare al futuro con ottimismo. Tra i trend che si sono affermati in questo ambito, la digitalizzazione e l’applicazione del concetto di blockchain sono sotto i riflettori, insieme al food pairing e alla valutazione sensoriale degli alimenti.
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a digitalizzazione ha cambiato radicalmente molti aspetti dell’industria dolciaria e dei prodotti da forno. È importante riconoscere che un atteggiamento di rifiuto all’interno delle aziende del settore riduce drasticamente le possibilità di andare incontro a un futuro di successo. Questa consapevolezza è stata gradualmente acquisita in modo più o meno capillare nell’industria dolciaria a livello globale.
un elemento sempre più importante, specialmente perché viviamo in tempi in cui i consumatori sono meglio informati e più esigenti. Alcuni brand sono stati sviluppati nel corso di decenni e una tempesta di attacchi virtuali o la necessità di richiamare un alimento può distruggere l’immagine faticosamente costruita in un lasso di tempo brevissimo”. L’esempio della piattaforma IBM Food Trust dimostra che la blockchain è un’idea il cui momento – come diceva Victor Hugo – è ormai giunto. La rete basata sula blockchain può risalire in pochi secondi alla provenienza di un determinato alimento, al momento di raccolta o produzione e a quale supermercato è stato consegnato. Con l’aiuto della blockchain, è possibile conservare informazioni come il produttore, il percorso di trasporto, la temperatura di trasporto e di conservazione o la data di ven-
Le opportunità della blockchain Due concetti chiave, sempre più spesso citati anche nell’industria alimentare e nello specifico nell’industria degli snack e dei dolciumi, sono l’intelligenza artificiale (AI) e la blockchain. Carola K. Herbst, Project Manager del Food Center della DLG (German Agricultural Association), che è partner della manifestazione di settore ProSweets Cologne, afferma con convinzione: “Nessuna delle aziende del settore alimentare sarà in grado di evitare di abbracciare i concetti di blockchain e AI a lungo termine. La tecnologia blockchain permette di combattere la falsificazione, è efficiente e affidabile. È progettata per relazioni complesse con i partner. Inoltre, promuove la trasparenza all’interno della catena di approvvigionamento alimentare, aspetto che consente di costruire la fiducia dei consumatori nei prodotti e nei marchi. “È
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Confezionamento DOLCIARIO dita raccomandata. Quindi, nel caso delle campagne di richiamo, è possibile tracciare rapidamente e in modo affidabile in quali regioni e supermercati sono stati consegnati i prodotti in questione. La rete Food Trust facilita anche la sostenibilità e la prevenzione degli sprechi in quanto tutti gli attori della filiera sono coinvolti – dall’agricoltore al fornitore e grossista, fino al rivenditore – tutti consapevoli di quanto coltivano, producono o devono ordinare e consegnare. Condividendo queste informazioni si evitano molti sprechi. IBM ha lanciato un progetto nell’agosto 2017, in stretta collaborazione con alcuni dei principali attori dell’industria alimentare, al fine di definire gli ambiti di ingresso della blockchain nelle sue catene di approvvigionamento per una migliore sicurezza alimentare. I primi progetti pilota, tra cui quello con Walmart negli Stati Uniti e in Cina o con Carrefour in Francia, hanno già dimostrato con successo come la tracciabilità dei prodotti alimentari possa essere salvaguardata utilizzando la blockchain.
L’associazione tra alimenti L’abbinamento alimentare, o food pairing, sta riscuotendo un crescente interesse nell’ambito dell’industria dolciaria. L’uso di ingredienti e prodotti alimentari nelle ricette è cambiato negli ultimi anni. In virtù della tendenza alla naturalità o alla regionalità, le scelte dei consumatori ricadono sempre più su prodotti locali e stagionali. C’è una maggiore attenzione alle esperienze sensoriali e l’insolita combinazione di ingredienti che porta a un’esperienza armoniosa è in sintonia con lo zeitgeist. Un abbinamento alimentare di successo si verifica se l’esperienza sensoriale della combinazione di aromi è più forte della somma dei singoli componenti, cioè se si verifica un effetto sinergico. Il concetto di associazione tra alimenti non comprende solo aromi chiave come base per la combinazione, ma include anche ulteriori aspetti come il gusto, la consistenza e la sensazione in bocca. Molti fattori concorrono al raggiungimento di un risultato di successo. Anche una bassa concentrazione di una componente aromatica può già essere attiva a livello sensoriale o dominante in un prodotto. Il valore dell’aroma corrisponde al rapporto tra la concentrazione e la rispettiva soglia di percezione. Tuttavia, per determinare il valore dell’aroma, è necessario conoscere i valori soglia nel rispettivo solvente o nella rispettiva matrice alimentare. Il rilascio degli aromi (volatili) avviene in base alla loro specifica lavorazione, ovvero alla rottura fisica delle cellule per taglio, la temperatura a cui sono esposti o il comportamento della soluzione (caratteristiche idrofile o idrofobiche dei componenti dell’aroma) all’interno della matrice alimentare. Le caratteristiche della matrice alimentare e la solubilità e percezione degli aromi variano individualmente e dipendono anche dal comportamento masticatorio, dal movimento del cibo in bocca, dalla circolazione dell’aria e dal relativo trasporto retro-nasale delle molecole aromatiche alla mucosa olfattiva. L’applicazione del food pairing offre grandi potenzialità al fine di ridurre stimoli indesiderati o sapori sgradevoli, diminuire gli zuccheri e innovare il prodotto. Tuttavia, la tecnica dell’abbinamento alimentare è ancora un campo sperimentale.
La valutazione sensoriale La valutazione sensoriale degli alimenti è una componente della qualità molto importante. Secondo il “Nutritional Report 2019” del Ministero federale tedesco dell’alimentazione e dell’agricoltura, per il 99% degli intervistati sul tema dell’alimentazione il gusto è il fattore essenziale. Questo si applica in particolare ai cibi premium come i dolciumi e gli snack. In questo ambito il gusto e la consistenza devono soddisfare le aspettative del consumatore senza limitazioni. Quindi, la valutazione sensoriale è uno strumento importante in termini di sviluppo e modifica del prodotto, nonché nell’ambito della garanzia di qualità. I consumatori empiricamente continuano ad acquistare prodotti alimentari solo se, oltre al concetto di costo e di prodotto, il piacere multisensoriale sperimentato in combinazione con l’aspetto, il gusto, l’aroma e la consistenza/sensazione tattile soddisfa le aspettative personali. Pertanto, una valutazione sensoriale professionale degli alimenti, sia in termini di processo analitico con esperti formati sia nell’ambito della ricerca di mercato in collaborazione con i consumatori, è più importante che mai nel segmento dolciario, in particolare sullo sfondo di un ambiente altamente concorrenziale. Una valutazione sensoriale che porta allo sviluppo di ricette e i profili dei prodotti in un modo che non si adatta ai bisogni del consumatore e che adegua il prodotto a disposizioni molto rigide, alla fine non soddisferà le reali esigenze dei consumatori. Fonte: www.prosweets.com
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FOCUS Delicatezza, velocità e precisione firmate Cama Group La fornitura di marshmallow ricoperti di cioccolato in Perù è in buone mani grazie alle soluzioni di confezionamento secondario BTG di Cama Group. Alta velocità, alta precisione e manipolazione delicata si combinano su un’avanzata macchina confezionatrice robotizzata.
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on il loro sottile e delicato rivestimento, i marshmallow ricoperti di cioccolato rappresentano una sfida interessante dal punto di vista del packaging, resa ancora più ardua dalla velocità e dal volume con cui vengono normalmente prodotti. Invece di limitare la produzione per adeguarsi alle capacità delle macchine per il packaging, le macchine stesse devono tenere il passo con la produzione manipolando i prodotti con molta delicatezza e imballandoli correttamente. Cama Group ha colto questa sfida in Perù per una linea di confezionamento in uno stabilimento appartenente a una delle più grandi aziende del settore confectionary e snack del mondo. “La nostra tecnologia robotica è stata sviluppata in-house specificamente per l’imballaggio secondario”, spiega Alessandro Rocca, Sales Engineer Director di Cama Group. “Non sono robot universali; si tratta di robot con un unico scopo: il confezionamento secondario su una macchina Cama. È una perfetta sinergia macchina/robot. Le funzionalità non sottostanno ai compromessi che caratterizzano le soluzioni robotiche generiche e rimuovendo i controller robotici di terze parti è possibile eludere qualsiasi potenziale conflitto di comunicazione che può influire sull’output. Insieme agli avanzati sistemi di visione che utilizziamo, le nostre soluzioni sono più che all’altezza di sfide come questa. Infatti, siamo riusciti a ridurre al minimo le possibilità che i prodotti non vengano catturati dai robot, anche a queste velocità di produzione. Se un robot non prende il marshmallow, lo farà il successivo”. Questa avanzata soluzione robotica è solo una parte dell’architettura di controllo Industria 4.0 sviluppata da Cama per le sue macchine Breakthrough Generation (BTG), che sta definendo lo standard nel confezionamento secondario. Questa architettura di controllo digitale completamente interconnessa offre vantaggi significativi in termini di prestazioni operative delle macchine, ma l’attuale pandemia di Covid-19 ha anche evidenziato un altro importante vantaggio, ovvero l’accesso da remoto e la simulazione. La linea co-flow, in cui prodotti e cartoni si muovono alla stessa velocità e direzione, comprende due moduli primari interconnessi: due macchine formatrici di scatole della serie FA e un’unità di carico robotica multi-Delta della serie IG. Durante il funzionamento i marshmallow ricoperti di cioccolato escono da un tunnel di raffreddamento a una velocità di 400 prodotti al minuto, in più file, su un nastro trasportatore principale. All’ingresso nella confezionatrice serie IG, un sistema di visione rileva
le posizioni del singolo prodotto sul nastro e questi dati vengono inviati al PLC centrale per la distribuzione degli otto robot lungo l’area di confezionamento lunga 10 m. I prodotti, che sono ancora a 20°C, vengono delicatamente raccolti e inseriti in cartoni (preassemblati dalle macchine della serie FA) che scorrono su un binario parallelo a quello principale. Un successivo sistema di visione viene utilizzato per accertare il riempimento ottimale, prima che entrino in azione altri due robot per chiudere e sigillare i cartoni in multipli in base al formato. Dopo la pesatura e il rilevamento dell’eventuale presenza di metallo, i cartoni pieni vengono trasportati in un imballatore terziario. “L’intera catena è visibile e controllabile utilizzando un solo HMI Allen-Bradley di Rockwell Automation”, spiega Rocca. “Inoltre, questa macchina è stata sviluppata per consentire l’aggiunta di altri due robot, il che significa che le velocità di produzione e confezionamento potrebbe aumentare fino al 20%. Poiché queste macchine sono progettate per confezionare prodotti ‘nudi’, anche l’igiene è un requisito primario. Di conseguenza, le abbiamo dotate di funzionalità che prevengono la contaminazione e tutti i componenti sono progettati specificamente per applicazioni nell’industria alimentare, sulla base non solo degli standard globali, ma anche degli standard locali peruviani”. “Con un ambiente di produzione così difficile, si potrebbe pensare che i tempi di cambio formato possano essere un problema, considerando che i prodotti sono confezionati in formati da 2, 9 e 20”, aggiunge Rocca. “ La confezione da 20 costituisce il 60% della produzione, quella da 2 solo il 5%. I prodotti sono sempre gli stessi, cambia solo la dimensione della scatola. Utilizzando guide di cambio e unità di fasatura, in cui l’alimentazione è controllata automaticamente da servomotori, il cambio formato è semplice grazie a tutte le istruzioni fornite dall’HMI. Anche l’unità di chiusura deve essere modificata. Dalla prima unità di formatura al secondo robot di chiusura, con due operatori, l’intero processo richiede solo 30 minuti, il che è impressionante per un’intera linea, soprattutto se si considera che un’incartonatrice standard impiega 20 minuti per il cambio!”.•
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IMA ottimizzazione dei processi per prodotti accattivanti Il gruppo IMA è in grado di rispondere alle diverse e complesse esigenze di processo e confezionamento di un settore sempre in evoluzione come il Gum & Candy, un approccio flessibile alle esigenze dei clienti per nuovi prodotti e confezioni di grande appeal che assicurano un vantaggio competitivo in questo mercato.
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Inquadra il QR code per guardare il portfolio IMA
l Gruppo fornisce soluzioni chiavi in mano basate su decenni di esperienza e tecnologie di produzione propria che trasformano le idee in realtà. Un team internazionale con una profonda conoscenza del settore dolciario e un forte background tecnico nel processo e confezionamento è a disposizione dei clienti per fornire la soluzione richiesta. Dal confezionamento in compresse e rivestimento, al riempimento e tappatura, all’avvolgimento e all’astucciamento, fino al fine linea, IMA ha le risposte più flessibili per ogni fase del processo.
Soluzioni di confezionamento in flowpack IMA ha più di 50 anni di esperienza nella produzione di macchine per confezionamento in flowpack di prodotti come caramelle, gelatine, lecca-lecca, gomme da masticare, cioccolato, cracker, torte a strati e pan di spagna, marshmallow, biscotti semplici e ripieni, snack, barrette, cialde e dolci in genere. Soluzioni per avvolgimento e display box Al fine di garantire che i prodotti rimangano in perfetta forma più a lungo in ogni punto vendita, le macchine di avvolgimento IMA offrono precisione e qualità premium. Le versioni Fin Seal sigillano ermeticamente ogni confezione per proteggere il contenuto dall’umidità e prolungarne così la durata. Non solo semplici vassoi, ma una serie di soluzioni per display box che riducono i costi di produzione mantenendo una presentazione di alta qualità. Soluzioni di fine linea IMA ha una lunga tradizione nella progettazione e produzione di macchine di fine linea. I sistemi e le unità di alimentazione sono estremamente flessibili e consentono la lavorazione di innumerevoli tipologie di prodotto e confezione. Il flusso costante di idee generato dal team di IMA ha portato a una serie di concetti innovativi come riduzione di ingombro, soluzioni di imballaggio integrate, cambio formato rapido e gestione di prodotti complessi o non standard. Semplici da usare e facilmente accessibili, garantiscono la massima protezione sia per l’operatore che per il prodotto.
Dal processo… Movimentazione, dosaggio, miscelazione, granulazione e compressione di polveri. Powder layering e rivestimento di nuclei, come compresse, piccoli granuli, mandorle o lenticchie di cioccolato. È il know-how, o meglio, il know-why che sta dietro alle soluzioni tecniche che rende le tecnologie IMA adatte a qualsiasi applicazione. Miscelatori di contenitori Sono progettati per un’ottima miscelazione e omogeneizzazione di polveri e granuli in tempi molto rapidi. Tecnologie di granulazione In scala da laboratorio o industriale, permettono al cliente di ottenere massima resa riducendo la manutenzione al minimo. Comprimitrici PREXIMA può comprimere tutti i tipi di polvere per ottenere una vasta gamma di caramelle e chewing gum pressati. Bassine perforate e Solid Wall Miscelazione ottimale, spruzzatura accurata e aria di asciugatura controllata, combinati con una pulizia veloce, assicurano alta efficienza con bassi consumi nel rivestimento di una grande varietà di nuclei.
Materiali innovativi ed ecocompatibili
…al confezionamento
I produttori di materiali per il packaging svolgono un ruolo fondamentale. Grazie alla ricerca, stanno sviluppando prodotti con caratteristiche totalmente nuove, ottenendo ottimi risultati in termini di sostenibilità e funzionalità. Tutto questo è in continua evoluzione e IMA ha la capacità, per competenze e dimensione, di cooperare con le aziende più avanzate scambiandosi informazioni utili per lo sviluppo di materiali innovativi e applicabili in diverse configurazioni. In collaborazione con i produttori di materiali, IMA testa sulle proprie macchine ogni nuovo prodotto, individuando quelli che meglio si adattano alle diverse tecnologie. In questo modo, sempre più l’esperienza di IMA è utile per supportare i clienti a creare packaging sostenibili realizzati con materiale riciclato, riciclabile o biodegradabile. •
Riempimento verticale Per cioccolato ricoperto, frutta secca, confetti, gomme da masticare, caramelle dure e morbide (incartate e non), polveri, mentine pressate, IMA fornisce tecnologie ad alte prestazioni per il confezionamento primario in astuccio flip top/push box, flacone di forma regolare o sagomata, contenitore in alluminio e blister. Per il secondario dispone di macchine per il confezionamento in wallet, sleeve oltre che al tradizionale astuccio. Da sempre IMA supporta i clienti anche nella progettazione di confezioni specifiche per il loro prodotto trovando la giusta combinazione tra marketing e applicabilità sulle tecnologie.
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FOCUS Galup
presenta la gamma completa per Natale 2020
L Dolci novità da
Fior di Loto
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ior di Loto, marchio di riferimento nello sviluppo di prodotti biologici in Italia, che dal 1972 ha fatto dell’alimentazione sana, sostenibile e consapevole uno stile di vita, ha lanciato una serie di dolci novità per tutti i gusti: veg, gluten-free e anche senza lattosio! Il succo di mela Fior di Loto è disponibile in un nuovo formato famiglia da 3 litri: ottenuto spremendo mele intere biologiche italiane a filiera controllata, il risultato è un succo non filtrato e senza zuccheri aggiunti che, oltre ad un gusto piacevole e bilanciato, mantiene intatte le proprietà organolettiche del frutto. Il nuovo formato “bag in box”, con un minor prezzo al litro rispetto alla variante dello stesso succo in bottiglia da 750 ml, permette di conservare il prodotto a temperatura ambiente fino a un mese dalla sua apertura ed è 100% riciclabile. Fior di Loto amplia anche la sua gamma di prodotti a base di cocco con la Crema spalmabile con latte di cocco e nocciole, golosa novità senza glutine e senza lattosio, realizzata con il 17% di latte di cocco e il 15% di nocciole tostate. Perfetta da spalmare su una fetta di pane o sui pancake per una colazione piena di gusto. Tra le dolci novità di Fior di Loto, ci sono infine i wafer al cacao, croccanti cialde arricchite da una deliziosa crema al cacao senza olio di palma. Uno snack ideale per gustarsi una sfiziosa merenda o concedersi un dolce fuoripasto in qualsiasi momento della giornata.
a collezione di Panettoni e Pandori studiati per Natale 2020 è all’insegna della migliore tradizione agroalimentare italiana, di ingredienti preziosi che arricchiscono l’impasto, di profumi che si rincorrono per la Penisola e di packaging sempre più eleganti che spaziano dal nero opaco al turchese. Una collezione davvero ricca di prodotti nuovi, che consolidano l’expertise della storica azienda dolciaria piemontese nel saper innovare e reinterpretare la classica e (quasi) secolare ricetta inventata da Pietro Ferrua nel 1922. Il Panettone di Filiera si presenta con un nuovo packaging per una nuova ricetta. Il Panettone di Filiera mette in prima linea le materie prime: tutto è chiaro sin dalla confezione, dove gli ingredienti sono disegnati e scritti per dare valore al tradizionale impegno di Galup nel garantire trasparenza e tracciabilità. Latte, uova, nocciole, farina, zucchero e burro sono ingredienti di Filiera Certificata ISO 22005. Ciliegie, arancia, Mandorle Avola, Nocciola Piemonte IGP sono ingredienti provenienti da filiera italiana, provenienti da una rete di fornitori che rispettano i valori della tradizione agroalimentare italiana. La consolidata Linea “Pop Art”, firmata dall’artista popsurrealista Max Ferrigno, si amplia con un nuovo Panettone dalla confezione unica, che valorizza l’arte. Si tratta del Gran Galup Amarene e Cioccolato, confezionato in scatola da 1 kg incartata con l’inedito poster tratto dall’olio su tela “Karechan”, opera realizzata da Max Ferrigno in esclusiva per Galup e presentata alla rassegna d’arte contemporanea “Art For Excellence 2019”. Il poster, che ritrae una fanciulla in stile manga, con sullo sfondo le parole chiave della storia di Galup, è da collezione. La rinomata Linea Black Edition cambia d’abito e sceglie un dress code ancora più elegante. La veste è quella delle occasioni importanti: sfondo nero opaco, scritte nere lucide tono su tono e un tocco minimal di rosso natalizio in tre motivi geometrici, che riprendono la forma circolare del panettone e quella a stella del pandoro. La Turquoise Edition esprime con naturalezza un’eleganza d’altri tempi, ma intramontabile, frizzante e insieme composta: il turchese pastello è la cifra cromatica distintiva di una linea che si posiziona tra i prodotti della pasticceria più raffinata. La grazia e la freschezza dell’azzurro, l’illustrazione gentile, l’uso del corsivo rimandano all’incanto di una tradizione classica. Infine, Galup presenta il panettone dedicato alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, che festeggia i propri 90 anni. Perciò l’azienda piemontese Galup ha scelto di realizzare, in un anno così difficile per gli eventi, un Panettone in Edizione Speciale: si tratta di un Gran Galup alle Amarene e Cioccolato dall’incarto blu pregiato, il numero 90 rifinito in color oro e gli spaghi grezzi.
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Confezionamento DOLCIARIO
Nutella Special Edition “Ti amo Italia”
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a sempre ispira a vivere la vita con positività, Nutella ancora una volta vuole ricordarci che per cogliere il buono della vita non serve cercare lontano, a volte basta guardarsi attorno. Per questo è nata la Special Edition “Ti Amo Italia”, che ad ottobre 2020 arriva sul mercato per invitarci a realizzare quanta meraviglia ci circonda, promuovendo un processo di riscoperta dello straordinario nell’ordinario. Protagonista della special edition è proprio l’Italia, un luogo dove ogni cosa è straordinaria, anche se talvolta lo si dà per scontato. La ricchezza dell’Italia risiede infatti nella sua eterogeneità: i suoi luoghi, dai più noti ai più nascosti; le sue persone, di diverse età, etnie, genere; le sue ricette tradizionali, che sono espressione di tutte le sfumature d’Italia attraverso le diverse interpretazioni in cucina. La special edition “Ti amo Italia” è composta da una serie limitata di 30 vasetti che celebrano il nostro Paese, toccando tutte le regioni. Dai borghi alle mon-
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Ritter Sport
tagne, dalle isole alle città, dalle acque cristalline ai paesi colorati: ogni vasetto è uno scorcio d’Italia! La Special Edition creata in collaborazione con ENIT, l’Agenzia Nazionale del Turismo, anche per valorizzare e promuovere il territorio italiano, si pone l’obiettivo di creare maggiore consapevolezza sulla bellezza che ci circonda e su quanto questi luoghi straordinari siano a portata di mano e accessibili a tutti. I vasetti sono soltanto l’inizio di un viaggio che porterà i consumatori a visitare virtualmente 30 località d’Italia, rimanendo comodamente seduti a casa.
Inquadrando il QR code su ogni vasetto sarà infatti possibile vivere un’esperienza immersiva di virtual reality. I contenuti saranno fruibili all’interno di una piattaforma digitale, dove ogni consumatore potrà inoltre mettere alla prova le proprie conoscenze legate al territorio, alla storia, alla cultura e godere di video-ricette legate alla tradizione culinaria del Paese rivisitate in chiave Nutella.
risparmia spazio in magazzino con Schubert
a Ritter Sport era alla ricerca di un impianto automatizzato per confezionare le tavolette da 100 g direttamente nella formazione corretta, riconoscendo in modo affidabile quante tavolette debbano essere inserite, sulla base dello spessore e del gusto, in un cartone. La nuova incartonatrice TLM compatta della Schubert ora esegue questo processo completamente in automatico, all’interno della catena di produzione, direttamente nello stabilimento di produzione. Grazie al cartone in un unico pezzo sviluppato appositamente, la Ritter risparmia inoltre il 30% circa di superficie nel magazzino. Il processo di confezionamento delle tavolette da 100 g è stato analizzato dal punto di vista della sostenibilità perché, a causa delle diverse dimensioni dei singoli gusti, il loro assortimento e il confezionamento per la vendita finora erano stati eseguiti a mano con un processo logistico esterno. L’impianto esistente infatti non riusciva a superare automaticamente la difficoltà presentata dalla differenza di spessore che arrivava anche fino a tre millimetri nei gusti come gianduia e nocciole intere. La macchina compatta è formata da un’unità di trasferimento, tre robot F2 per la formazione, il riempimento e la chiusura dei cartoni, nonché un aggregato di rotazione posizionato più avanti in un unico telaio. La macchina inoltre è costruita in modo così flessibile da poter essere collegata opzionalmente e secondo l’ordine di produzione, tramite un nastro di orientamento supplementare regolabile in altezza, con l’incartonatrice già esistente per il confezionamento in cartoni alternativi. Di solito le tavolette da 100 g vengono alimentate su una corsia direttamente dalla flowpaccatrice nell’impianto Schubert a una velocità di 400 tavolette al minuto. Su una catena di raggruppamento avviene l’assortimento delle tavolette, secondo lo spessore, con i numeri precisi per il riempimento dei cartoni. Prima di poter inserire la cioccolata nei cartoni, però, questi devono essere formati dai pretagliati monopezzo contenuti in un magazzino distesi. I pretagliati distesi vengono prelevati dal magazzino, incollati e premuti da un robot F2 in una cassetta di piegatura. Il modulo del cartone formato viene praticamente depositato a testa in giù su un trasportatore azionato a vuoto che trasporta le scatole nell’impianto fino al tavolo di raggruppamento. Qui un robot F2 per il riempimento inserisce i prodotti, anch’essi a testa in giù, nel coperchio del cartone. Successivamente un altro robot F2 chiude la parte del fondo pendente e mette il cartone nell’aggregato di rotazione che ruota i cartoni di 180° e li deposita sul nastro di uscita.
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FOCUS
Sweet temptation The confectionery and baked goods segment is an excellent example of the important impact packaging can have on consumer decisions at the point of sale (POS). Almost no other industry benefits as strongly from seasonal trade, which depends considerably on packaging. MELANIE STREICH
Ritter Sport
T
here are many occasions that call for colourful special editions: Mother’s Day, Valentine’s Day, Easter, Thanksgiving, Christmas and Halloween. From year to year, trademark owners and packaging manufacturers outdo one another with new ideas for products, flavours and designs, all in accordance with customer demands. Because variety, after all, is what consumers desire above all else. Launching new and innovative products is one of the key success factors in the industry.
New varieties are key to success
German chocolate manufacturer Ritter Sport has recognised this. “Chocolate consumers are a lot like wine drinkers. Their tastes mature over the course of their lives. Accordingly, we have to ensure that our product remains captivating and offer consumers a wide variety of flavours. After all, our colourful variety is our brand essence” summarises Ritter Sport Managing Director and Supply Chain Manager Asmus Wolff. Food pairing is a new trend in the confectionery industry and means the combination of different ingredients, for example chocolate with matcha and cranberry, which are supposed to create a multisensory taste experience when consumed. Variations in textures and inclusions in confectionery and baked goods as well as various packaging types and sizes have led to a larger product variety in our supermarkets as well as significantly more complex production processes. As a result, manufacturers of confectionery and baked goods and packaging experts have to be able to anticipate consumer demands and include these in production planning and delivery.
products shorten and batch sizes decrease. As a result, machines and plants have to be responsive and flexible. Short changeover times are in high demand, as are easy conversions of products, quantities and formats as well as modular concepts with the aid of which production and packaging lines can be combined and expanded as necessary. Ralf Schäffer, Head of Distribution and Member of the Management Board at Sollich KG, a manufacturer of specialised machines for the confectionery industry, is well aware of the challenges that arise from the consumer demand for more variety in production. “The large variety of confectionery products means that it is virtually impossible for machines to ensure
Responsive and adaptable
Doing so requires state-of-the-art technologies and equipment that meet the demands of smart manufacturing. As product variety increases, life-cycles of
Theegarten-Pactec
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Confectionery PACKAGING serial production. With increasing automation and fast-paced changes, the challenge lies in remaining flexible,” explains Ralf Schäffer. Family-run business Sollich takes customer demands as well as specific product requirements into account; these can even result in completely new designs. At the same time, the company has to bear short lead times in mind.
The market for confectionery machines
The confectionery machine segment is characterised by high specialisation and considerable process-related know-how. Strong fluctuations in international business are quite common in this sector, as it strongly depends on large-scale projects. In 2018, the total volume of confectionery machines in international trade amounted to 972 million euros, according to VDMA statements. German plant manufacturers hold a leading position in the export business with a market share of 35 percent. This is followed by the Netherlands in second place, with a market share of 16 percent, and Italy in third place, with 14 percent. Since as early as 2016, German manufacturers of confectionery machines have noticed a significant increase in deliveries to Africa as well as the Middle East. In these regions, globalisation has led to an increase in the significance of protective packaging for higherquality confectionery. This in turn needs to be tailored to meet the specific requirements that arise due to the usually quite challenging climatic conditions. Besides visuals, these regions focus on hermetically sealed packaging that provides ideal product protection. Companies such as Theegarten-Pactec are currently hard at work to ensure that in future, other attractive types of packaging besides tubular bags can provide sufficient protection for products in tropical climates.
Protection and hygiene
One topic that has had a lasting effect on the confectionery as well as the baked goods sector is safe and hygienic production conditions. Hygienic design is a key term that refers to the development of machines and equipment whilst taking the high demands on flawless production into account and complying with international standards and directives. In this field, manufacturers avoid corners and cavities in particular in their designs, as product residue, micro-organisms and dirt can accumulate in these areas. This reduces cleaning costs and efforts, shortens downtimes and minimises material waste. At the same time, the plant’s productivity increases. These procedures, known as CIP (Cleaning in Place), have gained popularity in the last years. Special CIP sensors alert users when a machine needs cleaning. This avoids unnecessary, extensive cleaning processes and thus saves water, cleaning agents and energy, and with it, costs. Especially when it comes to baked goods, strict hygiene conditions apply. This is because baked goods – and bread in particular – provide an ideal breeding
ground for mould. Mould means re-contamination, as baked goods are always sterile when they come out of the baking ovens. Special procedures and the right packaging can extend the shelf-lives of baked goods, meaning that industrially-packaged bread can keep for up to three weeks, depending on type. When it comes to small baked goods such as pre-baked rolls, industrial bakeries use the exchange of atmosphere in tubular packaging to extend shelf-lives. In this process, the oxygen content in the packaging is replaced by oxygen-free gases. Pasteurisation is another procedure that is often used. This involves maintaining a constant baking temperature of 75 degrees in the oven over an extended period of time. The procedure usually uses standard polyethylene bags with clip closures. These prevent too strong a pressure, which can result in bags infla-
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Sollich KG
FOCUS ting during the pasteurisation process. At the same time, they are easy to open and close. In future, food safety will gain further importance due to the continuing increase in globalisation and the considerably more complex value chains as well as changing consumer habits. Climate change will also impact food safety. This applies particularly to locations in which changes in temperature related to the production, storage and distribution of food can change food safety risks. These factors, as well as the rising growth in population, mean new challenges for global food safety. As a result, food manufacturers and processors bear an even greater responsibility to produce safe and sustainable foods. Thanks to digitalisation and automation, bakery machines are also becoming more efficient and flexible in adapting to the rising consumption of baked goods and snacks on-the-go. As a result of changed shopping and eating habits and the increase in single-portion packaging, the global production of bakery machines has also risen. According to VDMA statements, bakery machines (including nonelectric baking ovens) achieved a turnover in international trade of over 2.7 billion euros in 2018. With a share of 31 percent, Italy is the largest manufacturer and exporter of bakery machines, including pasta machines. German machine manufacturers hold second place with a market share of 11 percent and the Netherlands come in third with a share of 7 percent.
Sustainable solutions
Sustainable production and packaging of confectionery and baked goods is one of the main issues industry participants are currently focusing on. In light of increasing global warming and the fact that global population is expected to grow to almost 10 billion people by 2050, solutions are in urgent demand – and have already arrived, as interpack 2020 will show. The product range of global group Bühler, for example, includes Mill E3, an industrial milling solution. Thanks to the TUBO tubular conveyor, the integrated grinding system and the modular feeder systems, the Mill E3 takes up 30 percent less space and consumes 10 percent less energy, whilst at the same time increasing revenue by several percent. New baking ovens, like the Franz Haas SWAKT-Eco for flat and hollow wafers, are further able to reduce gas consumption by up to 30 percent and emissions by up to 90 percent. During its Networking Days 2019, Bühler was one of several companies that proved the industry is prepared to assume responsibility and be part of the solution for a sustainable world in which food waste and loss is reduced to a minimum. CTO Ian Roberts makes this quite clear. “We have to radically change our
behaviours as an industry, as a company, and as individuals.” The company therefore decided to increase their sustainability targets and to expand them to include water. The next generation of Bühler process solutions is to be 50 percent more economical. Which means: Consuming 50 percent less energy, 50 percent less water and producing 50 percent less waste. With these targets, Bühler has assumed an exemplary role within the confectionery and baked goods industry. In order to achieve global climate goals, we need sustainable soluKellogg’s tions like these. And this requires that we use digital technologies more intensively, and successfully establish partnerships with customers, suppliers and start-ups. Source: www.interpack.com
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Bühler Group
Theegarten-Pactec
Peru’s supply of tea cakes is in good hands, thanks to Cama Group’s BTG secondary packaging solutions. High speed, high accuracy and gentle handling combine on advanced robot-based packaging machine.
Delicacy, speed & precision by Cama Group
W
ith their thin delicate skin of chocolate, chocolate-coated marshmallow treats present an interesting challenge from a packaging perspective… a challenge which is compounded by the speed and volume by which they are normally manufactured. So, rather than throttling production to match the capabilities of the packaging machines, the packaging machines instead have to keep up with production… while still handling the products very gently and packing them correctly. Cama Group was given just such a challenge for a packaging line at a plant in Peru that belonged to one of the world’s biggest confectionary and snack companies. The reason behind Cama’s confidence in its machines’ capabilities, is its in-house developed robotic solutions. “Our robotic technology has been developed in-house specifically to undertake secondary packaging,” Alessandro Rocca, Sales Engineer Director at Cama Group explains. “These are not universal robots; these are robots with one single purpose – secondary packaging in a Cama machine – it’s perfect machine/ robot synergy. There is no trade-off of capabilities that you may see with general-purpose robotic solutions, and by removing third-party robotic controllers, we can sidestep any potential communication conflicts that can affect output. And, when closely allied to the advanced vision systems we use, the combination is second to none, and more than up to the challenge of applications like this. In fact, by enhancing the common working envelope of the robots we have actually minimised the chances of products being missed – even at these throughput speeds. If one robot does not catch it, the next one will.” The advanced robotic solution is just one part of the full Industry 4.0 control architecture Cama has developed for its Breakthrough Generation (BTG) machines, which are setting the standard in secondary packaging. This fully interconnected digital control architecture delivers significant advantages when it comes to the operational performance of the machines, but the recent COVID-19 pandemic has also highlighted another major benefit and that is remote access and simulation. The co-flow line, where products and cartons move at the same speed and direction, comprises two primary interconnected modules – FA series two head box-forming machines and IG Series multi-Delta, vision-guided robotic loading units. In operation the teacakes exit a cooling tunnel at a rate of 400 products per minute, in multiple rows on a main transport conveyor. Upon entry to the IG
series packaging machine, a vision system ascertains the individual product’s positions on the belt and this data is fed to the central PLC for disbursement to the eight robots along the 10 m long packaging area. The products, which are still at 20°C, are gently picked and placed into cartons (pre-assembled by the FA Series machines) running on a track parallel to the main conveyor. A subsequent vision system is used to ascertain optimum filling, before two more robots are used to close and seal the cartons in multiples based on the format count. After weighing and metal detection the filled cartons are transported to a tertiary packer. “The entire run is visible and controllable using a single Allen-Bradley HMI from Rockwell Automation,” Rocca explains. “What is more, this machine has been developed to allow the addition of two more robots, meaning that the production and packaging speeds could go up by as much as 20%. As these machines are designed to package ‘nude’ products, hygiene was a primary requirement too. As a result, we equipped them with features that prevent contamination and all components are designed specifically for food industry applications, based not only on global standards, but local Peruvian standards too. “With such a demanding production environment, you might think that changeover times could be an issue,” Rocca adds, “especially seeing as the customer packages in three different product counts – 2, 9 and 20. 20 makes up 60% of production with 2 at just 5%. The products are still the same, only the box size changes. Using change guides and phasing units, where the feed is automatically controlled by servo motors, switchover is straightforward, with all the instructions being delivered from the HMI. The closing unit needs changing too. From first forming unit to second closing robot, with two operators, the whole process takes just 30 minutes, which is impressive for such an entire line, especially when you consider that a standard case packer takes 20 minutes to change!”•
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FOCUS A flexible approach to customers’ needs and the ultimate in packaging variety will enhance the confectionery products, giving them a competitive edge on the market thanks to their additional appeal. In today’s world of fast-moving confectionery trends, IMA has the ability to respond to the most diverse processing and packaging requirements.
IMA process optimisation and appealing products
I
MA can provide turnkey solutions based on decades of experience and home-grown technologies which will transform ideas into reality. A team of international sales staff with in-depth knowledge of the confectionery sector and a strong technical background in processing and packaging are at customers’ disposal to deliver the required solution. From tableting and coating to filling and capping to wrapping and cartoning, right up to end-of-line requirements, IMA has the most flexible answers for each step of the process.
From process…
Powder handling, dosing, mixing, granulation or compression. Powder layering and coating of cores, should they be tablets, small pellets, almonds, or chocolate units. It is the know-how, or better, the know-why behind the technical solutions that makes IMA technologies suitable for any application. Bin’s tumblers - They are designed for blending and homogenizing powders and granules in minimum time. Granulation technologies - From laboratory scale to industrial scale equipment, they allow the customer to achieve maximum product yield while reducing maintenance to a minimum. Tablet presses - PREXIMA is the best solution to handle all powdery substances to obtain a huge variety of pressed candies and chewing gums. Coating pans - Optimal mixing, accurate spraying and controlled air drying, combined with fast cleaning operations, ensure high efficiency with minimum consumption in the coating of a wide range of cores.
…to packaging
Filling and cartoning machines - The art of feeding soft and hard candies, gum pellets and other solid products is one of IMA’s strong points, offering a wide range of packaging solutions in plastic and metal containers of various types and sizes, with dispensers or top opening, pressure or screw caps, to best meet all of the requirements. In secondary packaging, IMA offers machines for wallet pack, sleeve and traditional cartons. IMA has always worked with their customers in the design of specific packaging, finding the right combination of marketing and applicability on technologies. Flow packaging solutions - IMA has more than 50 years of experience in manufacturing automatic flow packing machines and lines for
handling, feeding and packaging products such as candies, jellies, lollipops, bubble gums, chewing gums, chocolate, crackers, instant noodles, layer and sponge cakes, marshmallows, plain and filled biscuits, snacks, bars, wafers and sweets in general. The company offers standardised machine models and tailor-made fully customised systems. Overwrapping and display boxing solutions - In order to ensure the confectionery products stay in perfect shape for longer at each point of sale, IMA’s overwrapping solutions offer precision and premium quality. The Fin Seal versions hermetically seal each package to protect the contents from moisture and thus prolong their shelf-life. Not just simple trays, but an array of packaging solutions for display boxes that, with minor technical adjustments, can help to cut production costs while maintaining high quality countertop presentation. End-Of-Line-Solutions - IMA has a long tradition of designing and manufacturing end-of-line machines. The machines and feeder units are extremely flexible, enabling the processing of countless types of product and package. The constant flow of ideas generated by IMA’s close-knit team has resulted in a number of innovative concepts such as machines with a small footprint, integrated packaging solutions, rapid size changeover and the handling of complex or nonstandard products. Simple to use and easily accessible, they guarantee maximum protection for both operator and product, at every stage of production.
Innovative and sustainable materials
Manufacturers of packaging materials play a key role. Thanks to research, they are developing products with new features, achieving excellent results in terms of sustainability and functionality. This is constantly evolving and IMA has the capacity for skills and size to cooperate with the most advanced companies by exchanging information useful for the development of innovative and applicable materials in different configurations. In collaboration with manufacturing companies, IMA’s technicians test each new material on the machines, identifying those that best adapt to the different technologies. In this way, the company assists its customers with its experience, to help them in creating sustainable packaging made with recycled, recyclable or biodegradable material.•
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INDUSTRIA FOOD & BEVERAGE
ETIPACK (QUI) C’È
SOLUZIONI PER L’INDUSTRIA FOOD & BEVERAGE
Una gamma completa di soluzioni per l’etichettatura, la codifica e il confezionamento, dedicate al settore food & beverage etipack.it/settore/alimentare/
Sistema 4/2
Sistema 1
Whizzy LABELLING & CODING SYSTEMS
Etipack spinta all’innovazione nel segno della continuità In oltre 40 anni Etipack ha fondato la propria crescita sulla produzione di soluzioni tecnologicamente avanzate per l’etichettatura e la codifica con etichette autoadesive e per la distribuzione e manipolazione dei prodotti. Marco Parretti, AD Etipack, ci racconta le dinamiche e le strategie che sottendono la crescita e il successo dell’azienda. ➥ Quali sono i pilastri della filosofia aziendale di Etipack? In che modo l’azienda si pone sul mercato, anche alla luce dell’attuale momento storico? Nello sviluppo dell’azienda, ci anima una costante spinta innovativa che ha portato, e tuttora porta, l’azienda a sviluppare soluzioni nuove e, in molti casi, costruite sulle esigenze del cliente. Ma non è solo il prodotto a fare la differenza. Siamo un’azienda molto vicina ai clienti con i quali stabiliamo relazioni fondate su un’autentica partnership. Il valore umano è perno del nostro differenziale competitivo e ci permette di sostenere che “un cliente Etipack non si sente mai solo”. Questo leitmotiv è ciò che riassume anche il nostro modo di porci sul mercato: la scelta di investire negli anni in reti vendite e post-vendita capillari e indipendenti e in un’assistenza tecnica improntata alla formazione di tecnici e distributori, si è rivelata vincente e ci permette di essere vicini ai clienti anche a livello globale. A questo si aggiungono le opportunità aperte dalla forte accelerazione dell’adozione di strumenti digitali e di processi che erano in standby e sono stati scardinati dall’emergenza, portandoci a semplificare alcune procedure e a trovare nuove soluzioni creative per essere più smart e proattivi verso il nostro network.
Marco Parretti, amministratore delegato di Etipack
➥ Qual è oggi la struttura del gruppo e quali i principali mercati di riferimento? Nel giugno del 2019 Etipack è entrata a far parte della divisione Identification Solutions del gruppo tedesco Possehl. Si è trattata di un’acquisizione nel segno della continuità poiché alla guida è presente un management di dirigenti cresciuti all’interno dell’azienda che portano avanti i valori fondanti dell’innovazione, dell’etica e della trasparenza a tutti livelli e verso tutti gli stakeholders, dipendenti in primis. Diventare parte di un grande gruppo rafforza la posizione di Etipack sul mercato e le prospettive di sviluppo. Le nostre soluzioni sono destinate a un target di costruttori, distributori e aziende di produzione, con una maggiore concentrazione in Italia e in Europa e una presenza in crescita nel resto del mondo.
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Aziende &STRATEGIE ➥ Quali sono i vostri settori-target? E quali stanno mostrando le migliori performance? I nostri settori chiave sono alimentare, cosmetico, chimico, farmaceutico e cartotecnico, per i quali offriamo oltre 100 soluzioni organizzate in 18 linee produttive concepite secondo una logica industriale per garantire il valore dell’investimento nel tempo. Il settore alimentare, insieme al farmaceutico, è sicuramente quello che sta offrendo le performance migliori e che può dare la possibilità, per le aziende del nostro comparto, di chiudere il 2020 con risultato positivo nonostante la difficoltà oggettiva dovuta alla pandemia.
➥ Quale logica industriale sottende la progettazione e costruzione delle vostre soluzioni? La nostra passione per la ricerca tecnologica ha portato, e tuttora porta, l’azienda a sviluppare soluzioni nuove e, in molti casi, costruite sulle esigenze del cliente. L’azienda ha come punto di forza un mix composto dalla produzione standardizzata, sempre oggetto di ricerca e sviluppo, e da una parte di produzione personalizzata studiata su misura per rispondere a bisogni particolari e sviluppare soluzioni suscettibili di avere mercato. Siamo sempre attenti a raccogliere nuove tendenze e se riteniamo che un grosso mercato si stia sviluppando, cerchiamo di interpretare il nuovo bisogno sviluppando un prodotto su misura per quel mercato con l’obiettivo di stabilire un nuovo standard. La standardizzazione è il punto di partenza per ogni progetto, per noi è sinonimo di
affidabilità, poiché si basa su soluzioni consolidate che possiamo proporre al cliente certi di offrire il meglio. Anche per quanto riguarda le soluzioni custom, cerchiamo di interpretare e soddisfare necessità specifiche, ma lo facciamo dove possibile, considerando sempre una personalizzazione dello standard. Questo ci consente di proporre sempre soluzioni di comprovata efficacia e stabilità.
➥ Quanto contano ricerca & sviluppo nella vostra strategia? E quanto l’assistenza post-vendita? Ricerca e sviluppo sono per noi fondamentali, abbiamo un team dedicato all’innovazione continua del prodotto sia in ambito meccanico, sia soprattutto software che in termini di evoluzione è l’ambito che occupa oggi il peso maggiore. Lo studio delle esigenze del mercato ci spinge a individuare nuove aree di investimento che ci spingono a creare nuove soluzioni e a rendere i nostri prodotti ancora più efficienti, ergonomici ed avanzati. La forza distintiva della nostra offerta è rappresentata sia da un ottimo servizio di consulenza e progettazione in fase di acquisto, sia soprattutto da un eccellente supporto nel post-vendita in grado di garantire la business continuity, fattore cruciale soprattutto nei casi in cui le macchine Etipack siano parte di una linea. Il servizio di assistenza è uno dei fiori all’occhiello dell’azienda, efficiente, iper specializzato e attento, punta a garantire un alto livello di servizio anche da parte di distributori/consociati investendo in formazione per fornire un alto standard qualitativo di assistenza anche all’estero. •
Maggiore precisione con dimensioni ridotte Il nuovo nastro trasportatore in acciaio inossidabile da 70mm. Progettato per il trasporto di precisione di sacchetti flessibili, pacchetti, cartoni per il latte e piccoli contenitori per cibo, riduce i fermi della linea dovuti a un handling impreciso dei prodotti. Per maggiori informazioni, email info.it@flexlink.com. flexlink.com FlexLink è parte di Coesia, un Gruppo di aziende di soluzioni industriali e di packaging, basato sull’innovazione e che opera globalmente, con sede a Bologna, Italia. www.coesia.com
Marchesini Group
sempre in espansione Il 2019 si chiude per Marchesini Group con un fatturato consolidato pari a 441 milioni di euro, performance che bissa l’ottimo risultato del 2018. Nel corso dell’anno il gruppo ha acquisito tre nuove aziende lungo la filiera meccanica e dell’automazione.
N
ell’anno in corso Marchesini Group ha proseguito la sua attività produttiva nel modo più regolare possibile, nonostante i forti rallentamenti dell’economia italiana e internazionale provocati dalla pandemia da Covid-19. In particolare, tra febbraio e giugno sono stati effettuati oltre 50 collaudi virtuali, che hanno permesso di rispettare i tempi di consegna dei macchinari e mantenere stabili le prospettive economiche aziendali. Nello stesso periodo sono inoltre state avviate una serie di iniziative per un valore di 500mila euro volte a garantire la salvaguardia della salute dei collaboratori tra cui sanificazioni, test sierologici, dispositivi di sicurezza, assicurazioni aggiuntive ed educatori e baby-sitter a domicilio.
era avviato il progetto AI, proseguito con l’arrivo di Proteo Engineering nel 2018. Queste acquisizioni si inseriscono nella strategia sempre più vitale di interconnettere la meccanica con la robotica e il software, la manifattura con la digitalizzazione e l’Intelligenza Artificiale. L’obiettivo, uno dei leitmotiv della filosofia Industria 4.0, resta quello di riuscire a trasformare le linee produttive per consentire il controllo centralizzato della produzione, il tracciamento e la condivisione verso l’interno e l’esterno dei dati di qualità e, infine, le operazioni di manutenzione predittiva. Secondo Pietro Cassani, amministratore delegato di Marchesini Group, “queste operazioni permetteranno alle aziende interessate di incrementare la propria quota di mercato e a Marchesini di rafforzarsi ancora su due segmentiimprescindibili per il suo business, quello dell’automazione e del controllo dei processi produttivi. Due settori che avranno per noi sempre priorità perché consentono ai nostri clienti di ottenere un pieno beneficio in termini di performance e qualità delle linee”. Il presidente di Marchesini Group Maurizio Marchesini, neoeletto vicepresidente di Confindustria con delega alle Filiere e alle Medie Imprese, traccia una prospettiva a medio termine: “È indispensabile, per noi come Marchesini e per l’Italia come paese, che l’intera filiera delle imprese italiane fornitrici venga consolidata per garantirne crescita dimensionale e geografica. Si tratta di un ecosistema prezioso ma fragile, che va supportato con processi aziendali più efficienti, investimenti costanti e sostenibili, un accrescimento delle competenze tecniche e manageriali e con la garanzia di una corretta etica dei comportamenti nei rapporti economici. Senza tralasciare la rimodulazione degli incentivi legati all’Industria 4.0, per rendere la tecnologia disponibile a tutte le aziende”. Per quanto riguarda il rafforzamento sui mercati esteri, nel 2019 sono inoltre state costituite la Marchesini Iberica (dallo spin-off del ramo di packaging farmaceutico della storica società STE) che opera sulle attività commerciali della penisola iberica e del Maghreb e la Marchesini Packaging Mexico, destinata al mercato messicano.•
Una strategia vitale Gli investimenti necessari per la sicurezza sul luogo di lavoro sono stati affiancati da quelli per mettere a punto due nuove partecipazioni e un’acquisizione lungo la filiera meccanica e dell’automazione made in Italy. La prima azienda partecipata è la pianorese Carlo Corazza, storico marchio specializzato in lavorazioni meccaniche di precisione e processi speciali con cui Marchesini vanta una salda collaborazione. Nata negli anni ’70, Carlo Corazza si è sviluppata nel tempo e oggi impiega 23 collaboratori per un fatturato di due milioni di euro. Altra realtà partecipata dell’indotto manifatturiero è FVM, azienda artigiana toscana che dal 1992 realizza piccole macchine automatiche e componentistica per il settore farmaceutico, diagnostico, cosmetico ed alimentare. Con l’entrata nella galassia Marchesini, FVM – che dà lavoro a sette collaboratori e ha un fatturato di 800mila euro – consoliderà la già esistente collaborazione con la divisione MarchesiniCorima, protagoniste mondiali per la costruzione di linee per il confezionamento di farmaci come vaccini e antitumorali. Entra nel Gruppo Auteco Sistemi, software house lombarda nata nel 1985 e operativa nella creazione di soluzioni nel campo dell’automazione, del controllo di processo e della digitalizzazione dei flussi operativi. Già nel 2017 con l’entrata di SEA Vision nella galassia Marchesini si
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Aziende &STRATEGIE
Thyssenkrupp sofisticato
sistema di gestione qualità Thyssenkrupp Rasselstein è sinonimo di acciaio da imballaggio premium. Per poter garantire l’eccellenza ai propri clienti, negli ultimi decenni l’azienda ha messo a punto un sistema di gestione della qualità completo e preciso a metro, che si estende dalla banda laminata a caldo allo stoccaggio dei prodotti finiti.
I
sistemi di monitoraggio e controllo, integrati da Thyssenkrupp lungo l’intera catena produttiva, consentono di ispezionare, analizzare e risalire a ogni singolo metro di banda. Il risultato è un acciaio da imballaggio dalla superficie eccellente, che soddisfa i massimi requisiti di qualità dei clienti nonché gli elevati standard che l’azienda si impone. L’azienda produce banda stagnata e speciale acciaio cromato nel più grande stabilimento per acciaio da imballaggio al mondo, situato ad Andernach, in Germania. Il materiale, che viene prodotto, sia con che senza rivestimento organico, è idoneo per un’ampia gamma di soluzioni di imballo quali scatole per alimenti, aerosol e tappi. Il controllo e il monitoraggio della qualità iniziano già in acciaieria, presso l’azienda madre thyssenkrupp Steel di Duisburg. Per produrre materiale da imballaggio purissimo, che presenti eccellenti caratteristiche di superficie, la qualità dell’acciaio grezzo è cruciale. Gli stabilimenti di Duisburg e Andernach operano in stretta collaborazione condividendo quotidianamente i parametri qualitativi al fine di garantire eliminazione di eventuali difetti costanti.
Tecnologie all’avanguardia Il sistema integrato di gestione della qualità si avvale di tecnologie di ultima generazione e investe l’intero processo produttivo dello stabilimento di Andernach. Tutti i dati e gli aspetti rilevati, subito disponibili per le fasi di processo successive, agiscono automaticamente sul controllo di processo supportando l’operatore nelle scelte. Tale peculiare sistema di gestione della qualità, nonostante la presenza di un sistema di controllo dell’intero processo produttivo, delega al proprio personale la valutazione finale in termini di adeguatezza della qualità di ciascuna linea di produzione. La formazio-
ne continua garantisce che il personale operante in ogni singolo impianto sia in grado di individuare immediatamente eventuali difetti e agire di conseguenza. Michael Wild, responsabile dell’assistenza tecnica per la qualità (QTS) presso Thyssenkrupp di Andernach, sottolinea: “Ci distinguiamo grazie ai tempi brevi di risposta, alla rapidità, flessibilità e knowhow, garantiti da strumenti di rilevazione, analisi e valutazione lungo l’intera catena di processo e dalla nostra squadra addetta all’assicurazione qualità. In occasione degli audit periodici che interessano l’intera azienda, condotti dal nostro funzionario della gestione qualità, dedichiamo particolare attenzione al personale affinché acquisisca competenze adeguate, consentendo così all’azienda di beneficiare dell’interazione perfetta e sostenibile tra i collaboratori e gli strumenti e di fornire ai clienti il miglior livello possibile di qualità”.
Il futuro della gestione della qualità Per quanto riguarda la gestione della qualità, in futuro la digitalizzazione avrà un ruolo ancora più decisivo: alle misurazioni manuali del controllo qualità si affiancheranno dati registrati in digitale, fatto che comporterà risultati più rapidi e precisi con probabile conseguente incremento della qualità del prodotto dato dalla condivisione dei dati di misurazione tra i sistemi. Per garantire un impiego ottimale della digitalizzazione industriale, lo stabilimento di Andernach Thyssenkrupp ricorre a un’interazione accuratamente modulata tra dati digitali e sapere umano. “Secondo la nostra filosofia della qualità, la decisione finale spetta agli uomini, non alle macchine. Il nostro personale altamente competente si avvale delle proprie conoscenze ed esperienze per elaborare i dati raccolti nell’ottica di garantire ai nostri clienti eccellente qualità”, spiega Wild. L’impiego di “big data” ha spianato la strada verso un nuovo concetto di tracciabilità. I dati rilevati consentono di effettuare valutazioni statiche, fornendo elementi che in precedenza erano individuabili solo mediante un’articolata serie di test. Thyssenkrupp impiega esclusivamente tecniche di misurazione di ultima generazione, tra cui un sistema mobile di ispezione della superficie sviluppato internamente all’azienda e strumenti di misurazione della purezza che supportano in modo continuativo il processo di miglioramento, con l’obiettivo di andare, in futuro, ben oltre i consueti requisiti di materiale e qualità. •
Realtà aumentata e app innovativa per l’assistenza in remoto
Si chiama “XMReality” ed è la app su cui si basa il sistema di assistenza in remoto di FlexLink, azienda del gruppo Coesia. Impiegata in particolare a seguito della crisi dovuta alla diffusione del Covid-19, la tecnologia proposta si basa su un sistema di realtà aumentata, che non esaurisce la propria funzione in risposta alla situazione contingente, ma entra a far parte della strategia di customer care proposta da FlexLink.
I
l diffondersi della pandemia di Covid-19 ha causato, tra le altre cose, l’impossibilità di spostarsi tra i vari paesi, con la necessità di fornire nuove risposte in fatto di assistenza alla clientela. Già prima della crisi, FlexLink, da quarant’anni nome di riferimento nel settore dell’automazione di linea, aveva investito sullo sviluppo di tecnologie allo stato dell’arte, che consentissero di supportare il cliente nella maniera più immediata, efficace e cost-effective. In particolar modo, negli ultimi anni sono stati fatti importanti investimenti su diversi sistemi per l’assistenza in remoto, che si sono poi evoluti nell’attuale soluzione, basata sull’impiego di una app che lavora di concerto con un dispositivo per la realtà aumentata. Il diffondersi della pandemia ha confermato la lungimiranza di questa scelta, confermando la necessità, da parte della clientela, di poter disporre di un servizio di supportoa distanza basato su tool tecnologicamente avanzati ma di facile fruizione.
le normali attività di conduzione della macchina. In particolar modo, XMReality consente una comunicazione tra il tecnico e il cliente diretta, veloce e precisa, eliminando i gap comunicativi che possono subentrare utilizzando alternative quali telefonate, mail, video tutorial e l’impiego di piattaforme per videoconferenza, che spesso risentono di problemi di qualità nella trasmissione e nella ricezione. La chiave del sistema proposto da FlexLink risiede nella semplicità di utilizzo per il cliente: quest’ultimo infatti, non deve far altro che seguire le indicazioni che gli vengono fornite sul momento dal personale specializzato FlexLink, che ha una visione della situazionein prima persona, come fosse direttamente sul posto. Oltre a fornire una risoluzione facile a qualsiasi problema o esigenza di manutenzione, il sistema offre il vantaggio di eliminare i costi e i tempi morti dovuti ad un’eventuale trasferta.•
A fianco del cliente La proposta di FlexLink risponde appieno a tali esigenze, consentendo ai tecnici dell’azienda di essere virtualmente a fianco del cliente non soltanto in caso di fermi produttivi, ma anche in quelle che sono
Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2020
chi può offrire imballaggi ecologici senza ridurne i profitti? Voi Grazie a inchiostri bio-rinnovabili che aumentano il profitto. Con i nuovi inchiostri a base acqua SunVisto® AquaGreen di Sun Chemical ora potete soddisfare il vostro bisogno di un imballaggio alimentare in carta naturale, più pulita e più ecologica, poiché contengono quantità molto più elevate di resina di origine naturale bio-rinnovabile. Questi inchiostri formulati con cura non solo resistono all’abrasione, acqua e grasso, ma offrono anche prestazioni superiori, sostenibilità e garantiscono il miglior supporto tecnico all’industria.
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working for you.
AMB NUOVA ACQUISIZIONE IN GERMANIA L’italiana AMB - tra le prime realtà in Europa per la progettazione, prototipazione e produzione di film plastici rigidi, flessibili e stampati - continua la sua espansione internazionale e acquista la tedesca PTS Verpackungen, azienda bavarese specializzata nella commercializzazione di prodotti innovativi nel settore del packaging. Con questo accordo AMB si insedia ufficialmente anche sul territorio tedesco e rafforza la strategia di crescita avviata un anno fa con l’acquisizione di TDX (Europe) Limited sul territorio britannico. La nuova sede commerciale costituirà un accesso diretto e qualificato nel mercato tedesco e nell’Europa centrale, con servizi e soluzioni a 360 gradi per il packaging sostenibile secondo i parametri dell’economia circolare. L’arrivo di AMB in Germania è quindi il propulsore della nuova efficacia ed efficienza dell’azienda nata nel 1969 in Italia e guidata dal CEO Bruno Marin, il quale dichiara: “Questa acquisizione è un nuovo passo nella strategia pluriennale di AMB verso una presenza europea sempre più qualificata, anche dal punto di vista delle relazioni con il cliente, elemento fondamentale per progettare insieme un packaging che risulti performante sotto ogni profilo, dal design, alla prototipazione alla produzione del film”. Punto di vista sul quale converge Rolf Liebfried, CFO di AMB: “Nasce un’alleanza tra culture aziendali condivise, basata sulla qualità e le soluzioni innovative di AMB e sulla capacità di PTS di costruire relazioni solide e competenti con i clienti di quest’area”. Jan Dietrich, proprietario di PTS Verpackungen, non ha dubbi sull’efficacia dell’operazione: “AMB ha un posizionamento definito sul mercato, basato sul concetto Designed to be different e una strategia improntata all’innovazione, elementi che abbiamo condiviso da subito e che ora offriamo al massimo delle potenzialità in termini di funzionalità, conoscenza, gamma disponibile, sostenibilità”. Le sedi di AMB in Europa salgono a cinque, con 435 collaboratori e un fatturato che supera i 160 milioni di euro.
KABELSCHLEPP SOSTENIBILITÀ E DIGITALIZZAZIONE Tsubaki Kabelschlepp punta sul risparmio delle risorse, dalle fasi di progettazione e lavorazione dei materiali allo smaltimento e oltre. Ne è un esempio il riciclo: i rifiuti di produzione di sistemi portacavi in plastica vengono trasformati in rigranulato e immessi nuovamente nel ciclo produttivo. I portacavi in acciaio sono addirittura riciclabili al 100%. Tsubaki Kabelschlepp, inoltre, ha installato un sistema fotovoltaico interno e sta conducendo ricerche sull’utilizzo di materie plastiche ottenute da risorse rinnovabili. Anche il controllo del processo e il monitoraggio dei sistemi portacavi hanno un grande potenziale di ottimizzazione: un modulo guida DIN standardizzato può essere utilizzato per regolare le forze di spinta/trazione che agiscono sui sistemi portacavi o per generare una prognosi di usura dei canali di scorrimento. A tale scopo, viene condotto in tempo reale un confronto target/effettivo con riferimento all’usura e alle forze di spinta/trazione sulla base dei dati raccolti. Altri moduli per il monitoraggio e la previsione sono attualmente in fase di sviluppo. Tsubaki Kabelschlepp ha sviluppato diverse soluzioni per sistemi portacavi per offrire ai clienti soluzioni individuali e un alto livello di flessibilità. I sistemi modulari rendono possibili soluzioni personalizzate per tutti i settori. Le singole parti standardizzate come unità più piccole consentono la massima flessibilità possibile nelle opzioni di progettazione e applicazione per i sistemi portacavi. Il materiale giusto è disponibile per ogni applicazione, sia esso plastica, acciaio o un ibrido. I vantaggi sono l’affidabilità della consegna e un alto livello di qualità. Il sistema modulare implica che è necessario tenere a magazzino meno materiali rispetto ai sistemi individuali o personalizzati, ma ovviamente questi possono essere implementati in qualsiasi momento. Le soluzioni chiavi in mano includono non solo la mera elaborazione degli ordini, ma anche il concept design e il servizio clienti. Da semplici sistemi portacavi a sistemi complessi, Tsubaki Kabelschlepp offre un concetto personalizzato che integra anche gli assemblaggi più complicati. I clienti ricevono un supporto completo, in modo che il sistema possa essere avviato immediatamente dopo la consegna e l’installazione. I sistemi portacavi di Tsubaki Kabelschlepp sono utilizzati nell’intralogistica e nella tecnologia per camere bianche, tra le altre aree.
Jan Dietrich, proprietario di PTS Verpackungen, e Bruno Marin, CEO di AMB
38 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2020
Aziende &STRATEGIE
PODIO TUTTO ITALIANO AL PREMIO SÉRGIO VAY In occasione della 27esima edizione del concorso internazionale indetto dall’associazione tecnica brasiliana per la stampa flexo AB Flexo - FTA Brasile, tre aziende italiane nell’ambito del packaging sono state insignite dell’importante riconoscimento. Niederwieser, con il pack “Luxury salmon”, Pagani Print con il lavoro “Fette biscottate dolcezza del mattino” e Grafiche Pradella con “Univerciok caffè” hanno vinto, rispettivamente, oro, argento e bronzo nella categoria del premio dedicata agli stampati internazionali, andando così a formare un podio tutto italiano. Il premio alla qualità flexo, creato nel 1993, è il premio più importante dell’industria flessografica brasiliana ed è intitolato alla memoria del Prof. Sérgio Vay, tra i fondatori dell’associazione flessografica carioca AB Flexo. I vincitori sono stati annunciati in occasione della cerimonia tenutasi lo scorso 8 novembre a San Paolo. Sante Conselvan, presidente FTA Europe e vice presidente ATIF – Associazione tecnica italiana per la flessografia, ha commentato: “Nonostante gli ultimi avvenimenti su scala mondiale, la collaborazione tra ATIF, FTA Europe e associazione brasiliana prosegue senza sosta, come negli anni passati, con momenti di confronto e di reciproco e proficuo scambio tra associati. Un legame che ci teniamo ad alimentare e che ci auguriamo continui a crescere anche grazie ai riconoscimenti ottenuti dalle aziende italiane a livello internazionale, di cui, soprattutto in questo momento, andiamo particolarmente orgogliosi”.
17 - 20 MAY 2021 FIERA MILANO RHO
SOLUTIONS FOR THE MEAT AND READY MEALS INDUSTRY
ARCADIA INVESTE IN GRAFICHE FAVILLINI Arcadia SGR ha finalizzato il terzo investimento del fondo di Private Equity Arcadia Small Cap II acquisendo, insieme a co-investitori industriali, il 60% di Grafiche Favillini S.r.l. dai fratelli Alberto ed Eugenio Favillini, che manterranno il restante 40% e la guida operativa della Società. La società è stata fondata a Livorno nel 1886 dalla famiglia Favillini. Negli ultimi 25 anni, sotto la guida di Alberto ed Eugenio Favillini, la società è cresciuta costantemente affermandosi come uno dei principali fornitori di astucci per il settore farmaceutico e nutraceutico in Italia. Favillini è stata premiata agli “Oscar della Stampa 2018” come “Best Cartotecnica” e nel 2019 la società ha generato un fatturato pari ad Euro 13,4 milioni, con un EBITDA superiore al 25%. La partnership fra Arcadia ed i fratelli Favillini si fonda su di una strategia di crescita condivisa che prevede sia il rafforzamento e il consolidamento del posizionamento della Società sul mercato italiano attraverso un processo di crescita organica, sia un percorso di sviluppo tramite acquisizioni al fine di creare un polo leader del packaging farmaceutico e nutraceutico. Eugenio Favillini, amministratore delegato, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di accogliere Arcadia nella compagine azionaria di Grafiche Favillini, perché tale ingresso dimostra un forte apprezzamento per i risultati raggiunti ad oggi ed è di ulteriore stimolo al perseguimento degli obiettivi previsti nell’ambizioso piano di sviluppo della Società”. Alessandro Grassi, Director di Arcadia, che ha seguito l’operazione con il supporto di Tristano Pinter (Associate), ha dichiarato: “Siamo entusiasti di entrare nel capitale di Grafiche Favillini. Il nostro è un investimento di lungo periodo che si basa su un’azienda di grande qualità con un ottimo management che ha dimostrato efficienza e capacità di sviluppo eccellenti. Il nostro investimento mira a supportare la Società nel salto dimensionale che siamo fiduciosi possa avvenire anche tramite acquisizioni di società complementari che abbiamo già individuato”.
meat-tech.it #meattech
A PROJECT BY:
IPACK IMA SRL
Tel. + 39 02.3191091 ipackima@ipackima.it
A JOINT VENTURE BETWEEN:
NASCE GENTLEBRAND
agenzia di packaging design Dall’incontro di expertise e creatività di Sidel Group e PET Engineering nasce Gentlebrand, la nuova design agency indipendente specializzata in Brand Strategy, Brand Identity e Packaging Design che unisce creatività a fattibilità.
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all’esperienza di Sidel Group e PET Engineering, tra i più noti specialisti nel design e ingegnerizzazione di packaging per l’industria FMCG (Fast Moving Consumer Goods) e dall’unicità del suo Design Center, nasce Gentlebrand - Packaging Tailors. La nuova Design Agency, del tutto indipendente, aiuta i brand a trasformare delle idee di packaging in soluzioni reali. Grazie al suo approccio olistico, l’agenzia annovera già nel portfolio casi di successo non solo locali ma anche mondiali.
Soluzioni su misura Gentlebrand, realtà made-in-Italy ma con una visione e respiro internazionale, combina passione per il packaging e design expertise a strategie di marketing e brand management. Approccio che permette all’agenzia di fornire ai propri clienti soluzioni uniche atte a valorizzare il prodotto e mirate a raggiungere il segmento di mercato che il brand desidera conquistare. Non a caso “Wear the packaging that fits you well” è il motto di Gentlebrand e del suo giovane e qualificato team di “packaging tailors”.
Il packaging è considerato, infatti, l’abito del prodotto per l’industria FMCG e così come un sarto cuce con passione il vestito del cliente considerandone le necessità e guidandolo nella scelta dei tessuti, dei colori e delle linee, il team guida con dedizione i propri clienti nella definizione della brand Strategy e Identity per arrivare alla proposta finale di diverse soluzioni.
I partner tecnologici E se per fare un abito ci vogliono visione e conoscenza tecnica, Gentlebrand si affida ai due grandi partner per l’ingegnerizzazione e lo sviluppo dei propri progetti: Sidel e PET Engineering. Un’importante collaborazione, unica del genere nel settore, che permette all’agenzia di garantire la fattibilità di tutte le soluzioni proposte non limitate al solo utilizzo di PET, ma anche vetro, alluminio e altri materiali. In aggiunta ai servizi di Brand Strategy, Brand Identity e Packaging Design, Gentlebrand fornisce ai propri clienti un servizio di Prototipazione, con due tipologie di prototipi diversi e un servizio di Communication Design che include Key Visuals e materiale corporate; utile al cliente per spingere la comunicazione rimanendo fedele all’identità del brand evidenziata nelle fasi preliminari del progetto. •
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Gentlebrand: A packaging design agency is born Gentlebrand, a new, independent design agency, is born from the merge of creativity and expertise. Gentlebrand specializes in Brand Strategy, Brand Identity and Packaging Design, that combines creativity with feasibility.
G
entlebrand-Packaging Tailors is born from the experience of Sidel Group and PET Engineering, among the most renowned specialists in design and packaging engineering for the FMCG industry, and the uniqueness of its own Design Centre. The completely independent new Design Agency that helps brands transform packaging ideas into real solutions and which, thanks to its holistic approach, already includes not only local but also worldwide successful cases in the portfolio. Gentlebrand, made-in-Italy but with an international vision and scope, combines passion for packaging and design expertisewith marketing and brand ma-
nagement strategies. An approach that allows the agency to provide its customers with unique solutions aimed at enhancing the product and reaching the market segment that the brand wishes to conquer. It is no coincidence that “Wear the packaging that fits you well” is the motto of Gentlebrand and its young and qualified team of “packaging tailors”. Packaging is considered, in fact, the suit of the product and as a tailor passionately sews the customer’s suit considering his needs and guiding him in the choice of fabrics, colors and lines, the design team treats its clients with dedication when defining their Brand Strategy and Identity to get to
the final proposal for different solutions. And because making a tailored suit requires vision and technical expertise, Gentlebrand relies on two great partners for the engineering and development of its projects: Sidel and PET Engineering. An important collaboration, the only one of its kind in the sector, which allows the agency to guarantee the feasibility of all the proposed solutions not limited to the use of PET, but also glass, cans and other materials. In addition to the Brand Strategy, Brand Identity and Packaging Design, Gentlebrand provides its customers with different Prototyping services and Communication Design activities that include Key Visuals and corporate materials; useful to the customer to push communication while remaining faithful to the brand identity highlighted in the preliminary phases of the project.
Prodotti & TECNOLOGIE
I CONSIGLI DI Mettler-Toledo PER IL LAVAGGIO INTENSIVO
P
er aiutare i produttori a trovare un equilibrio tra regimi di pulizia approfondita e tempi di fermo degli strumenti per l’ispezione prodotti, compresi i sistemi di controllo peso, Roberto Scanudi, Business area manager della divisione PI per Mettler-Toledo Italia, ha raccolto alcuni consigli pratici. Design igienico per rispettare le normative I sistemi di controllo peso realizzati con design igienico consentono di ridurre il rischio di contaminazione batterica. Un sistema di controllo peso facilmente accessibile, con telaio aperto, solo quattro piedini sul pavimento e grado di protezione IP69, assicura che tutti i componenti del sistema, che potrebbero entrare in contatto con il prodotto, possano essere puliti a fondo con acqua calda e detergenti caustici. Le superfici inclinate impediscono attivamente l’accumulo di liquidi e residui, mentre gli angoli facilmente accessibili permettono di rimuovere i residui di prodotto, così da ridurre il rischio di coltivazione dei batteri. Meno tempi di fermo grazie a nastri trasportatori I nastri trasportatori e i componenti che possono essere rimossi e rimontati senza utensili riducono nettamente i tempi di fermo. Questi componenti sono progettati secondo il principio “pokayoke”, ovvero a prova di errore o con gestione semplificata, per garantire un riassemblaggio rapido e senza errori. Dato che il sistema di controllo peso può essere rimontato perfettamente e in tempi brevi, la linea di produzione può essere rimessa in funzione al più presto, con ulteriore riduzione dei tempi di fermo. Tempi di fermo minimi grazie alla struttura intelligente del nastro trasportatore È possibile ridurre al minimo i tempi di fermo durante il processo di pulizia installando un secondo set di nastri trasportatori. Qualunque interruzione della produzione è ridotta al minimo grazie alla possibilità di passare al secondo nastro trasportatore durante la pulizia del primo set. Pesatura di precisione grazie alle giuste celle di carico Eccessive fluttuazioni di temperatura causate da lavaggi intensivi come la pulizia ad alta pressione con acqua calda possono influire sull’accuratezza di pesatura della cella di carico del sistema di controllo peso. I produttori che desiderano mantenere invariata l’accuratezza di pesatura dovrebbero prendere in considerazione celle di carico con compensazione delle forze elettromagnetiche (EMFR) stabilizzate in temperatura.
B&R, IN VERTICALE SI RISPARMIA SPAZIO
Presspall PIÙ SPAZIO IN MAGAZZINO
L’
uso del bancale nel settore della logistica è uno standard diffuso ormai a tutti i livelli: la maggior parte degli articoli che si possono imballare vengono infatti stoccati su pedana e successivamente movimentati. Al fine di gestire al meglio le grandi quantità di merce movimentata, le aziende si sono attrezzate con magazzini dedicati appositamente allo stoccaggio dei pallet per ordinare e gestire tutte le merci prima della loro spedizione. Una buona organizzazione delle merci all’interno delle aree di stoccaggio si traduce in un notevole risparmio di tempo e spazi utilizzati, con una conseguente maggiore efficienza produttiva. Pensate per rispondere ad un innovativo concetto di stoccaggio, le pedane Presspall, distribuite in Italia in esclusiva da Corno Pallets, costituiscono una proficua proposta ecologica ai problemi di magazzinaggio e movimentazione delle merci. Tra i numerosi vantaggi da annoverare a questa tipologia di imballaggi ricordiamo in particolare i benefici legati alla riduzione dei costi di stoccaggio e trasporto. Il pallet Presspall infatti è stato il primo di tipo impilabile ad essere immesso sul mercato e proprio questa sua caratteristica consente un notevole risparmio di spazio, fino al 66% in meno rispetto ai bancali tradizionali. Viene prodotto da truciolato di legno di riciclo e resina naturale legati tra loro mediante stampaggio ad alte temperature. Il legno utilizzato per produrre Presspall è tutto materiale proveniente dalle segherie dopo la lavorazione dei tronchi o dall’industria del riciclaggio del legno. Questa materia prima viene utilizzata per un uso più sostenibile, consentendo di mantenere la cattura del carbonio per un periodo di tempo più lungo rispetto ad altri usi produttivi immediati, come ad esempio l’energia. Ma non solo: su un camion dalla capienza di circa 750 europallets di legno tradizionale è possibile caricare oltre 2000 pallet Presspall formato euro, con una conseguente riduzione dei costi di trasporto,dei vuoti e delle emissioni dei gas inquinanti CO2. Un vantaggio enorme per l’ambiente, garantito inoltre dalla certificazione PEFC che assicura la provenienza della materie prime utilizzate, da boschi a gestione sostenibile. I boschi e le aziende che lavorano con certificazione PEFC, forniscono un contributo contro la distruzione di inestimabili risorse boschive ad opera di disboscamenti e sfruttamento incontrollato delle risorse.
I
l sistema di trasporto di fabbrica intelligente SuperTrak di B&R è ora montabile in posizione verticale, ottimizzando la produzione per metro quadrato di superficie. Se i prodotti vengono trasportati solo sul lato superiore del SuperTrak, il carico non è limitato dalla forza magnetica e può scaricare la forza peso sui rulli, incrementando notevolmente il payload dei carrelli. Per avere una installazione semplice anche quando montata verticalmente, l’elettronica di potenza SuperTrak è stata riposizionata, rendendola facilmente accessibile dalla parte anteriore. Sono state inoltre rinforzate le connessioni tra i segmenti del binario per garantire rigidità meccanica e massima stabilità ed affidabilità nell’orientamento verticale. Le navette SuperTrak sono controllate in maniera indipendente e possono pertanto essere posizionate liberamente lungo il tracciato per raggruppare prodotti in linea, anche con differenti dimensioni, per creare confezioni multi-pack, che combinano elementi diversi. Su un sistema montato verticalmente, anche questa applicazione può essere implementata su una superficie che è dimezzata, con un aumento significativo del fattore produttivo al metro quadrato. SuperTrak di B&R consente di ripensare alla produzione di lotti di qualsiasi dimensione, potendo contare su flessibilità ed efficienza. Il sistema track è stato ingegnerizzato per un funzionamento 24 ore su 24, 7 giorni su 7 in condizioni industriali difficili. È progettato per essere altamente affidabile e sicuro.
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Converting&LABEL Turck Banner
controlla il riciclo del cartone ondulato Una soluzione IO Link intelligente di Turck Banner risolve il problema del monitoraggio delle presse di cascami di carta da riciclo del produttore di imballaggi DS Smith nello stabilimento di Erlensee in Germania.
D
S Smith è uno dei principali produttori di imballaggi personalizzati ed espositori per punti vendita in cartone ondulato. Dalla produzione risultano sia cascami che prodotti non conformi che vengono dirottati verso un impianto di triturazione e composizione di balle di cascami per il successivo processo di riciclo. Il monitoraggio della produzione delle presse per carta nel processo di riciclo nello stabilimento di Erlensee in Germania avveniva visualmente. Mancava dunque all’impianto un sistema di segnalazione dello stato di lavorazione dei cascami e di accumulo delle balle di materiale da riciclo. La ricerca di una soluzione migliorativa del monitoraggio della produzione è stata affidata a un system integrator, che ha identificato nei sistemi IO Link di Turck Banner la soluzione ideale composta da sensori laser e moduli IO Link intelligenti. Il modulo IO Link compatto TBEN-S di Turck Banner con il controller logico di campo integrato ARGEE opera nella soluzione specifica come controller autonomo, direttamente sul campo, senza la necessità di un armadio elettrico.
aggiunge il fatto che l’edificio che accoglie l’impianto impedisce un montaggio laterale su una parete per la presenza di una porta scorrevole. Sensori di luce semplici, interruttori di luce o un sensore fotoelettrico non erano quindi adatti alle necessità di DS Smith.
Sensori fotoelettrici di base non sono sufficienti
Intelligenza decentralizzata senza quadro elettrico
Il sistema necessario deve fornire informazioni sullo stato di avanzamento della produzione delle balle da riciclo. Necessita dunque di un sensore che non solo deve fornire informazioni di commutazione, ma deve misurare anche la distanza, in modo che possa passare solo all’interno di una finestra di distanza di commutazione specificata. Il sensore, tuttavia, rileva anche il passaggio degli operatori che movimentano le balle con carrelli elevatori. A ciò si
Il system integrator, avendo già sperimentato e fatto delle ottime esperienze con i moduli IO Link di Turck Banner con l’ambiente di programmazione integrato AGREE, ha sviluppato una soluzione che prevede un sensore laser di misurazione che, in combinazione con un controller compatto, può valutare i dati e attivare un segnale appropriato. Quando il sensore laser LTF12 con TBENS collegato è stato testato nell’impianto di Erlensee, il cliente è rimasto positivamente impressionato: “Pensavamo di aver bisogno di un quadro elettrico e del sensore, ma il modulo TBEN-S con ARGEE di Turck Banner si adatta subito perfettamente. È compatto, di facile applicazione e in grado di protezione IP67, elimina così la necessità di un quadro elettrico”.
Programmazione intuitiva in un istante Anche il timer è stato programmato con ARGEE. La soluzione scelta è stata di 45 secondi. Questo intervallo temporale previene i messaggi di errore causati da persone o dal passaggio di carrelli elevatori che entrano nel raggio luminoso. Il semaforo a LED TL50 all’esterno della locale indica lo stato della macchina in qualsiasi momento. Questo consente agli operatori di svolgere il proprio lavoro e richiede loro di intervenire solo quando il segnale è attivato. Queste impostazioni offrono sicurezza e un consistente risparmio di tempo e risorse.•
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dal 1958
Finché fame non li separi Multi Import importa e distribuisce sistemi automatici ATS di fascettatura in carta e polipropilene con saldatura a ultrasuoni; macchine ARC per la legatura ad elastico e nastratrici integrabili anche con le linee di produzione per il settore alimentare, ortofrutticolo e del confezionamento. Multi Import fornisce anche alimentatori KÖRA-PACKMAT, sfogliatori, friction feeders professionali per l’inserimento e alimentazione di pieghevoli farmaceutici, libretti, prodotti in bustina, dépliant, cartoncini e astucci da inserire in linee di produzione e confezionamento.
Fascettatrici Legatrici
Sfogliatori
THE MGI GROUP
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Converting&LABEL SpeedStar Compact nuova pistola applicatrice per colla a caldo Robatech Dimensioni ridotte, velocità e applicazione di colla a caldo ad alta precisione per l’intera durata utile: questo è quello che fa della nuova pistola applicatrice Robatech un piccolo gioiello. La SpeedStar Compact possiede tutte le caratteristiche che danno valore aggiunto all’industria dell’imballaggio, del confezionamento e della grafica.
L
a nuova pistola SpeedStar Compact è disponibile da marzo 2020. Sul mercato è una delle pistole applicatrici più veloci e compatte per l’applicazione di colla a caldo di alta precisione. Con un massimo di 800 cicli operativi al secondo, permette un’applicazione di colla in punti e cordoli molto piccoli, per incollaggi performanti e precisi ad elevata velocità di produzione. Per consentire alla pistola elettromeccanica di mantenere la precisione nell’applicazione di adesivo per l’intera durata utile, ovvero circa 500 milioni di cicli operativi, Robatech ha integrato un sistema di regolazione automatica della corsa. Non serve più effettuare regolazioni manuali e si riducono le interruzioni di esercizio per gli interventi di manutenzione.
Compattezza e classe di protezione alta Ma la SpeedStar Compact ha molto altro da offrire. Rispetto alla precedente versione SpeedStar Diamond, l’hardware della nuova
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pistola è stato ottimizzato dal punto di vista tecnico, allungando così la sua durata utile. Grazie alla separazione della parte elettronica rispetto al corpo, la pistola è inoltre più piccola di 46 mm. Con il nuovo design, Robatech tiene conto degli spazi ridotti disponibili nell’industria e permette ai clienti un’integrazione in poco spazio in impianti e macchine complete. La maggiore classe di protezione IP55 permette un migliore impiego in aree dove è presente umidità. La SpeedStar Compact è disponibile come pistola singola e multipla in versione corta o lunga e sarà esposta agli stand Robatech nelle prossime fiere.
Il gruppo Robatech Con sede a Muri nel cantone svizzero Argovia, il Gruppo è azienda leader mondiale per soluzioni innovative e sostenibili per l’applicazione industriale di colla a freddo e a caldo. Dal 1975 Robatech produce e fornisce programmatori, pistole applicatrici e sistemi di fusione e dosaggio di alta qualità. Le sedi Robatech distribuite in 80 paesi forniscono consulenza e assistenza a clienti di svariati settori in merito a richieste e domande sull’applicazione di adesivo e sull’ottimizzazione dei processi di incollaggio.•
Zecher e Ulmex più efficienza per il cartone ondulato
a partnership con Zecher, riferimento mondiale nella produzione di anilox, rappresenta da sempre uno dei fiori all’occhiello dell’offerta di Ulmex. L’azienda padovana, specializzatanella fornitura di componenti tecnici, prodotti di consumo, apparecchiature, ricambi e servizi per il mondo del packaging, dell’imballaggio flessibile e della stampa flexo e rotocalco, è infatti distributore esclusivo per l’Italia del produttore tedesco, nonché uno dei più importanti a livello internazionale. Una collaborazione che nel 2019 le è valso il premio di Miglior Partner Zecher, conquistando la vetta dell’International Sales Ranking 2019. “Qualità e innovazione, insieme a un servizio tempestivo e customizzato, sono da 20 anni i punti di forza che contraddistinguono la nostra attività”, spiega Alessio Polastro, direttore commerciale di Ulmex Italia. “Per questo selezioniamo solo produttori leader come Zecher, in grado come noi di assicurare massima affidabilità”. La vasta gamma di soluzioni a marchio Zecher proposta da Ulmex al mercato italianodella stampa di cartone ondulato comprende anilox monolitici e sleeve, nuovi o rigenerati. Ogni prodotto è realizzato con tecnologie proprietarie brevettate di ultima generazione messe a punto dal reparto R&D del brand tedesco peroffrire prestazioni ottimizzate anche in termini di durata. “Le soluzioni per l’incisione e il trattamento degli anilox sviluppate in house da Zecher sono uniche sul mercato e migliorano sensibilmente l’efficienza nei differenti processi di stampa, contribuendo nel contempo alla riduzione dei costi e al raggiungimento della
massima eccellenza qualitativa”, aggiunge Polastro. Tra i prodotti a marchio Zecher distribuiti da Ulmex in esclusiva nazionale, sono ormai celebri gli anilox con sistema di incisione aperta brevettata Stepped Hex. Questa innovativa tecnologia permette, a parità di volume, di incrementare la lineatura dei cilindri e assicura maggiore omogeneità nel trasferimento dell’inchiostro. Grazie a questa particolare incisione, i fondi e i tratti risultano più densi e uniformi e i dettagli hanno una migliore definizione, anche nei punti minimi. Gli anilox Stepped Hex sono contraddistinti da una nuova geometria a celle esagonali sfalsate, a gradini, che li rende compatibili con tutti i tipi di inchiostro (base acqua, solvente e UV). Particolarmente indicati per il settore della flessografia, sono inoltre gli anilox realizzati da Zecher con l’ormai collaudata tecnologia esagonalea 60°. Questo sistema di incisione standard è stato infatti sviluppato dal produttore tedesco per offrirela massima qualità di stampa. Ideali per la spalmatura, gli anilox realizzati con la tecnologia di incisione aperta Trihelical (o cross-hatch) assicuranoeccellentiprestazioni di trasferimento, anche per volumi elevati, garantendo sempre perfetta omogeneità. Studiata appositamente per ottimizzare la stesura dell’inchiostro, l’incisione brevettata H.I.T. migliora sensibilmente la densità dei fondi, ad esempio il bianco, minimizzando gli effetti pin holes. Risultati eccelsi che rendono i cilindri realizzati con questa tecnologia adatti all’utilizzo nei mercati flexo, offset piano e cartone ondulato.
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La Vostra applicazione determina il tipo di materiale, noi lo forniamo. Esattamente la catena portacavi richiesta da ogni Vostra specifica applicazione.
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Converting&LABEL DTM LF140e finishing on demand per etichette
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l nuovo sistema di finitura digitale DTM LF140e è un sistema compatto per una produzione di etichette semplice e a basso costo. Può essere utilizzato per svolgere tutti i passi necessari incluso lo svolgimento delle bobine prestampate, il taglio e il riavvolgimento delle bobine pronte. Potranno essere trattati materiali prestampati con una larghezza tra 100 mm e 140 mm e con un diametro massimo della bobina di 200 mm diventando così l’aggiunta perfetta per ogni tipo di stampante di etichette come la stampante a getto d’inchiostro LX2000e di Primera o quella a LED con toner OKI Pro 1050. Il DTM LF140e offre ai produttori di etichette di alta qualità molti vantaggi: - rendimento senza bordi: la produzione di etichette sulla superficie completa del materiale è stata una sfida fino ad ora, visto che tante stampanti di etichette non supportano questa funzione. Ora, non sarà più necessario prestare attenzione a un bordo preciso stampando su tutta la superficie, né sarà necessario impostare una distanza minima tra le etichette; - risparmio tempo e costi: produrre piccole tirature di etichette nel proprio stabilimento riduce l’immagazzinamento e i costi. Non c’è nemmeno bisogno di ordinare bobine di etichette già fustellate; - resistenza delle etichette: la laminazione aumenta la durabilità delle etichette. Ogni materiale, che sia ad inchiostro a getto o toner secco, può essere laminato, eliminando così il bisogno di acquisire materiali speciali duraturi. “Siamo entusiasti di offrire ai nostri clienti il DTM LF140e a partire da adesso”, afferma Andreas Hoffmann, amministratore delegato di DTM Print. “Offre agli utenti la massima flessibilità, variazioni illimitate nel progettare etichette ed un flusso di lavoro senza difficoltà. Siamo sicuri che sia di grande interesse per una vasta gamma di aziende, specialmente per coloro che vogliono avere il pieno controllo della completa produzione delle etichette, con l’attrezzatura coordinata da una fonte degna di fiducia”.
Eurocoding porta in Italia la DTM CX86e
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TM CX86e è la stampante a colori (tecnologia a Led) per etichette più piccola al mondo, e si caratterizza per utilizzare toner a colori anziché cartucce di inchiostro. Prodotta da DTM Print con tecnologia a Led, è la soluzione veloce e compatta per la stampa di voucher, coupon, ricevute fiscali a valore aggiunto con testo a colori, cartellini con foto, biglietti di ingresso, badge per i visitatori e molto altro ancora: tutto con colori versatili e di alta qualità. Il toner garantisce migliaia di stampe prima di esaurirsi ed essere sostituito: questo evita di tenere a stock cartucce individuali e la sostituzione avviene in pochi secondi, con la stampante pronta a riprendere subito il suo lavoro di stampa. Altro vantaggio del toner unico, oltre a quello di non dover tenere a magazzino cartucce, è in termini di manipolazione/gestione, perché il dry toner impiegato nelle stampanti Led ha decisamente meno problematiche di gestione rispetto alle cartucce di inchiostro liquido impiegato nella tecnologia inkjet. Infatti, le cartucce inkjet si seccano e si possono danneggiare, facendo fuoriuscire inchiostro. L’innovativa tecnologia a Led, che imprime l’immagine da stampare inviando la luce direttamente al tamburo di stampa, permette invece la produzione di etichette nitide, impermeabili e resistenti ai raggi UV. I vantaggi per le aziende e i negozi sono numerosi: grazie a questa stampante leggera e compatta che può essere agevolmente utilizzata in un punto vendita, i negozianti possono stampare scontrini a colori con annunci pubblicitari dai colori vivaci che attirano l’attenzione e massimizzano gli investimenti pubblicitari. La stessa metodologia può essere applicata in altri settori come quello dell’intrattenimento: biglietti di ingresso a eventi, musei, parchi e cinema possono essere personalizzati con immagini a colori che valorizzano i messaggi di marketing e il valore del brand.
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Breaking NEWS
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Applicatore di etichette Herma 500 velocità ed efficienza
l nuovo Herma 500 è un applicatore di etichette ad alta velocità in grado di funzionare in modo continuo, 24 ore al giorno e 7 giorni alla settimana se necessario. Raggiungendo un livello di 200 metri o 2.000 etichette al minuto, sincronizzato con la velocità del prodotto, esegue prestazioni da record. La chiave di questo risultato è l’ultima versione completa con avvolgitori motorizzati e un’unità loop, che Herma ha appena introdotto. Il funzionamento non-stop durante la consegna di questi dati sulle prestazioni, indipendentemente dall’attività di etichettatura, è reso possibile da un’unità di raffreddamento opzionale. Questa consente di mantenere la massima potenza su più turni, anche in condizioni climatiche difficili. “Herma 500 rappresenta l’ultimo punto di riferimento per applicazioni ad alte prestazioni”, afferma Martin Kühl, responsabile della divisione Labeling Machines di Herma. “Anche gli utenti i cui prodotti sono etichettati a velocità inferiori possono trarre vantaggio sotto ogni aspetto dal nostro nuovo Herma 500. L’unità base è sempre identica, in modo che l’applicatore offra costantemente un’eccellente qualità di lavorazione e affidabilità insieme a un funzionamento intuitivo e caratteristiche speciali per una configurazione più rapida”. Anche chi applica etichette fino a 50 m/min ha un vantaggio decisivo, spiega Kühl: “Fino a questa velocità, Herma 500 non necessita di versioni motorizzate dello svolgitore e dell’avvolgitore, il che offre agli utenti notevoli vantaggi in termini di costi”. Offre inoltre la sicurezza degli investimenti grazie a funzionalità abilitate tramite codice e agli aggiornamenti delle prestazioni. Un’altra caratteri-
stica unica degli applicatori Herma è il Service Portal https://machines. herma.com, dove i clienti possono non solo aggiornare il firmware e ordinare parti di ricambio, ma anche configurare completamente Herma 500 e il supporto, pronto per l’integrazione, secondo le loro esigenze e desideri. L’applicatore è gestito in modo intuitivo, proprio come uno smartphone, dal touchscreen a colori da 4,3”. Il display è ruotabile con incrementi di 90° per garantire una visibilità ottimale in ogni situazione. Herma 500 fornisce anche una connettività estesa e a prova di futuro per la transizione all’Industrial Internet of Things (IIoT). Oltre a un web server integrato, accessibile anche da remoto, il nuovo applicatore dispone di interfacce per la connessione a controlli di livello superiore tramite protocolli OPC Unified Architecture o Industrial Ethernet.
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nimax: la qualità vuole sicurezza Sistemi di codifica e marcatura ad alto rendimento per ogni tipologia di prodotto e di linea produttiva Tecnologie inkjet in alta e bassa risoluzione in linea e su finelinea, laser, sistemi stampa e applica, stampanti a trasferimento termico, drop-on-demand, inkjet termico, stampanti per etichette a colori in alta qualità, software specifici di gestione della codifica e interfacciamento. Oggi la codifica è essenziale per valorizzare l’unicità del prodotto. Per questo Nimax propone una gamma completa di prodotti che garantiscono una perfetta leggibilità su tutti i supporti, l’integrazione ottimale con ciascuna linea produttiva, la riduzione dei fermi macchina, il contenimento dei costi di esercizio reali. Chiedi un incontro con i Consulenti Nimax per individuare la soluzione ideale per le tue specifiche esigenze di codifica: nelle offerte Nimax la qualità non è un optional.
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Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2020
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Premio Accademia del Profumo
i vincitori
Accademia del Profumo ha svelato i vincitori della 31esima edizione del suo Premio, eletti da tre diverse giurie, composte da consumatori, esperti del settore e vip. Nella categoria Miglior Packaging hanno trionfato Lancôme - Idôle Le Parfum e Montblanc - Explorer.
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I finalisti di tutte le categorie sono stati scelti dalla Giuria per le Nomination, formata dalle aziende aderenti ad Accademia del Profumo, da una selezione di giornalisti delle redazioni beauty delle principali testate italiane, da alcuni blogger e da esponenti del retail della profumeria. Come di consueto, tre diverse giurie sono state chiamate a scegliere i vincitori 2020 tra i finalisti selezionati dalla Giuria Nomination. La Giuria Tecnica ha selezionato i vincitori per le categorie miglior creazione olfattiva, miglior profumo made in Italy, miglior packaging, miglior profumo collezione esclusiva grande marca, miglior profumo artistico marca indipendente, miglior profumo artistico marca affiliata. La Giuria Vip ha scelto i vincitori per la migliore comunicazione. Infine, tutti i consumatori sono stati chiamati a votare per il miglior profumo dell’anno. •
na delle principali novità del 2020 è l’introduzione di quattro giurie di qualità, composte da esperti di packaging e design, di comunicazione, di distribuzione limitata – coadiuvati da alcuni membri di Accademia – che, in diverse sessioni, sono state chiamate a pre-selezionare i profumi da sottoporre alla giuria per le nomination, per le categorie miglior creazione olfattiva, miglior packaging, miglior comunicazione, miglior profumo collezione esclusiva grande marca, miglior profumo artistico marca indipendente, miglior profumo artistico marca affiliata. I criteri di selezione indicati, specifici per ogni categoria, hanno per esempio tenuto in considerazione la coerenza generale del prodotto nei suoi aspetti, la qualità di esecuzione e i materiali del packaging, l’utilizzo di un linguaggio efficace a trasmettere un messaggio, l’unicità e la creatività artistica.
Miglior profumo dell’anno
Miglior creazione olfattiva
Profumi femminili: Chloé - L’Eau
Profumi femminili: Narciso Rodriguez For Her Pure Musc
Profumi maschili: Dior - Sauvage Parfum 48
Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2020
Profumi maschili: Bottega Veneta Illusione for Him
Miglior packaging
Profumi femminili: Lancôme - Idôle Le Parfum
Profumi femminili: Bulgari - Splendida Tubereuse Mystique
Profumi maschili: Bulgari - Man Wood Neroli
Miglior profumo made in Italy
Profumi maschili: Montblanc – Explorer
Miglior comunicazione
Profumi femminili: Gucci - Gucci Guilty pour Femme
Profumi maschili: Valentino - Born in Roma Uomo
Profumi a distribuzione limitata
Miglior profumo artistico marca affiliata: Jo Malone - Poppy&Barley
Miglior profumo artistico marca indipendente: Perris Monte Carlo Arancia di Sicilia
Miglior profumo collezione esclusiva grande marca: Tom Ford - Lavender Extreme
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Riconoscimento al profumiere creatore: Carolina Herrera - Good Girl
Gold, il nuovo Bacio Perugina in edizione limitata A Perugia a distanza di oltre un secolo, esperienza e tradizione nel mondo del cioccolato continuano a dialogare con la costante innovazione. Esperti cioccolatieri, infatti, hanno creato una ricetta unica che vede il più famoso dei cioccolatini, il Bacio, vestirsi di nuovo. Parliamo di “Baci Perugina Gold Limited Edition”: texture ambrata dalle note di latte e caramello, avvolgente e cremosa, che va ad arricchire ed esaltare il gusto delle nocciole delicatamente tostate per un cioccolatino diventato leggenda. Fu di Giovanni Buitoni l’idea di chiamarlo “Bacio”, mentre al Direttore Artistico della Perugina Federico Seneca si deve l’introduzione dei cartigli, i messaggi d’amore nascosti all’interno del mitico incarto stellato. Già allora il romanticismo si incontrava con la pragmaticità. “Splendente, luminoso e sempre di tendenza, quest’anno – si legge in una nota del gruppo Nestlé - l’oro brilla nell’incarto che racchiude il nuovo cioccolatino di Baci Perugina. Una preziosa Limited Edition che incanta alla vista e al palato, pronta a cavalcare i trend più brillanti del momento. È Baci Perugina Gold Limited Edition, con un gusto totalmente nuovo creato ad hoc per rendere l’esperienza della degustazione ricca e inaspettata”. “Gold” nasce grazie ad un lavoro di minuziosa ricerca, che ha coinvolto i Maestri della Scuola del Cioccolato Perugina, esperti del design, della moda e del gusto. Sono 500 milioni i Baci venduti ogni anno, 1.500 quelli prodotti al minuto. Baci Perugina fa parte del Gruppo Nestlé, azienda alimentare di riferimento nel mondo, attiva dal 1866 per la produzione e distribuzione di prodotti per la Nutrizione, la Salute e il Benessere delle persone. Con 413 stabilimenti e circa 323.000 collaboratori distribuiti in oltre 190 Paesi, il Gruppo si è evoluto insieme ai suoi consumatori, sviluppando soluzioni al passo con il cambiamento dei bisogni e dello stile di vita della società.
Birra 8.6 design accattivante e nuovo formato 8.6, birra olandese doppio malto dalla personalità forte e intensa, si presenta sul mercato con due importanti novità: un look dal design ancora più accattivante e il nuovo formato in bottiglia di vetro da 33cl disponibile per 8.6 Original, 8.6 Red e 8.6 IPL. Il gusto inconfondibile delle birre del brand “Intenso per Natura” si affiancherà ad una nuova, impattante icona che diventerà l’elemento distintivo della gamma di 8.6: il lupo. Simbolo di forza, coraggio, determinazione, lealtà, questo animale è noto sia per la sua grande autonomia, sia per lo spiccato spirito di gruppo che lo caratterizza e che lo rende capace di grandi azioni. Un’anima libera e socievole, perfetta per rappresentare l’essenza di uno dei brand più di successo di Royal Swinkels Family Brewers. La nuova grafica si affianca a originali dettagli che caratterizzano il formato in bottiglia: elementi in rilievo, che lo rendono subito riconoscibile al tatto, si uniscono ad un tappo rosso che rimanda al red dot del logo 8.6. Dal 1986 8.6 Original incarna alla perfezione lo spirito fiero e deciso del lupo. 8.6 RED è un inedito mix di forza e delicatezza. 8.6 India Pale Lager è un incrocio tra una IPA dal gusto luppolato e forte, e una lager, facile da bere grazie alla bassa fermentazione. 8.6 Gold è una doppio malto bionda, d’impatto sia per gli occhi che per il palato. 8.6 EXTREME è decisa ed intensa, ad alta gradazione alcolica (10.5%). 8.6 BLACK è una birra robusta, con un corpo straordinariamente forte.
Lemonsoda restyling grafica e brand delle lattine Lemonsoda è la bevanda gassata con succo di limone divenuta, negli anni, sinonimo di limonata. Ideata in Italia negli anni ‘40 da una piccola azienda milanese, la Saga, Lemonsoda nel tempo è passata a grandi marchi come Campari e, recentemente, il colosso della birra Ceres, Royal Unibrew. Lemonsoda si caratterizza per l’inconfondibile gusto di limone derivato dalla presenza di veri limoni italiani spremuti. Un gusto rinfrescante e inconfondibile senza coloranti e conservanti. Lemonsoda è tornata in tv in questa strana estate per celebrare il suo importante restyling grafico e di brand. Nuove lattine, più eleganti e contemporanee, ma che non dimenticano l’heritage, ben presente sul retro, e che enfatizzano i punti di forza del prodotto: i limoni siciliani e l’acqua delle Fonti di Crodo, che dal 1931 viene utilizzata, assieme a ingredienti di massima qualità, per realizzare prodotti d’eccellenza, come Lemonsoda, Oransoda, Lemonsoda Mojito e Lemonsoda Zero. E poi un nuovo claim, “L’originale limonata italiana”, che mette in evidenza il posizionamento di uno dei soft drink più amati nel nostro Paese.
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Packaging &DESIGN
Herma riceve il Packaging Award 2020 Vincitore per la seconda volta consecutiva: avendo già ricevuto il German Packaging Award nel 2019 per il sistema InNo-Liner e un film in PE, il 50% del quale è costituito da materiale riciclato post-consumo (PCR), Herma, lo specialista in tecnologia autoadesiva, ha impressionato anche quest’anno la giuria di esperti nella categoria “Sostenibilità” con un’etichetta Herma self-adhesive material. L’etichetta PE, sviluppata in collaborazione con schäfer-etiketten e Polifilm, è realizzata interamente con materiale riciclato post-consumo da imballaggi in PE generato dalla raccolta di materiali riciclabili. È probabilmente il primo del suo genere al mondo. Questo processo consente di riciclare costantemente montagne di imballaggi vuoti per creare nuovi prodotti in plastica di alta qualità. L’adesivo lavabile HERMA per le etichette 62Rpw rimuove anche una barriera importante per il riciclo autentico degli imballaggi in poliolefina (PE/PP). Garantisce che le etichette possano essere eliminate senza lasciare alcun residuo e che possano essere separate dal flusso di materiali riciclabili insieme ad adesivi e inchiostri da stampa. Finora non esisteva una soluzione pratica per questo con il confezionamento in poliolefina. L’etichetta PE sviluppata da Herma, schäfer-etiketten e Polifilm, realizzata interamente in PCR, apre nuove opportunità per un ciclo ottimale del materiale, a condizione che le aziende di riciclo passino anche dal lavaggio a freddo a quello a caldo per gli imballaggi in PE/PP. Processi, che oggi sono già dati per scontati con le bottiglie in PET, dovrebbero essere messi in pratica anche per gli imballaggi in PE/PP al fine di far avanzare l’industria del riciclo. L’etichetta in PE realizzata interamente con materiale riciclato post-consumo lo rende possibile e svolge un ruolo fondamentale nella sostenibilità, che anche la giuria di esperti del German Packaging Award ha chiaramente riconosciuto. Il premio, promosso con il patrocinio del Ministero Federale dell’Economia e dell’Energia, è il più prestigioso concorso di packaging in Europa. È organizzato dal German Packaging Institute (dvi). Ogni anno, il gruppo di esperti indipendenti composto da associazioni di categoria, aziende, organizzazioni commerciali e istituti di ricerca premia gli sviluppi e le soluzioni pionieristiche per il packaging. La sostenibilità è una delle tendenze più importanti nel settore del packaging secondo l’Istituto tedesco per l’imballaggio. Herma contribuisce da molti anni al progresso in questo settore con lo sviluppo di prodotti innovativi. “Siamo orgogliosi che i nostri sforzi per rendere i processi di imballaggio e riciclo più sostenibili vengano riconosciuti”, afferma il dott. Thomas Baumgärtner, amministratore delegato e capo della divisione Herma self-adhesive material. “La nostra attenzione continuerà a essere rivolta a soluzioni che promuovano l’uso consapevole di risorse e materiali”.
Progettazione e costruzione di Macchine FFS con stazioni verticali. Servizio conto terzi. Studio del formato monodose più idoneo al progetto. Realizzazione di contenitori monodose e fiale in materiale plastico con capacità da 1 a 150 ml. Marketing creativo, full-service, private label. Riempimento di prodotti liquidi, gel, creme e polveri. Materiali barriera, carta, stampi personalizzati, possibilità di apertura con una sola mano, monodose stand-up. Project development and construction of Form-Fill-Seal vertical machines Contract-packing service. Customized shape, monodoses and vials production in plastic material with capacity from 1 ml to 150 ml. Creative marketing, full-service, private label. Filling with liquids, creams, gels, powders and lotions. Material with high barrier, paper, customized molds, one hand opening, stand-up monodose.
LIQUIDS TAKE SHAPE
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L a t t e r i a S o l i g o nuova veste 100% green Latteria Soligo rivoluziona la produzione con una veste tutta nuova per il proprio latte di qualità superiore e certificata. Da giugno nei banchi frigo dei punti vendita italiani il latte Soligo si presenta, infatti, con un packaging completamente rinnovato, sia nella grafica, curata dall’agenzia Quba di Conegliano, che nei materiali utilizzati. Un nuovo abito 100% green che coincide con l’introduzione delle confezioni Tetra Rex Biobased, il primo packaging al mondo realizzato con materiali totalmente riciclabili da fonti completamente rinnovabili.La confezione Tetra Rex Bio-based nasce esclusivamente da cartone e plastica di origine vegetale. Tutto il cartone usato proviene da fibre vegetali di fonti certificate e controllate dal FSC (Forest Stewardship Council) ed è rintracciabile fino alle origini. Il polietilene a bassa densità usato per la pellicola laminata del materiale di confezionamento e il collo dell’apertura, deriva invece
dalla canna da zucchero, come anche il polietilene ad alta densità usato per i tappi. I tappi sono identici per aspetto e funzionalità a quelli prodotti usando fonti fossili e il cartone è uguale per peso e sensazione al tatto alla confezione tradizionale. Il solo modo per riconoscerlo è dalla stampa delle parole “Bio-based” sul contenitore. Caratteristiche che concorrono ad una notevole riduzione dell’effetto serra, grazie ad una carbon
footprint ridotta del 31% rispetto alle emissioni di CO2 dei vecchi contenitori. Una scelta che intende valorizzare l’oro bianco dell’azienda, quel latte di qualità superiore e certificata da cui nascono i tanti prodotti firmati dalla Latteria Sociale.Il marchio QV di Regione del Veneto testimonia infatti l’impegno degli agricoltori nell’offrire ai consumatori un latte di qualità superiore. I produttori di latte che aderiscono al disciplinare QV (che, è bene ricordarlo, è a adesione completamente volontaria), assicurano la tutela animale, del territorio e dei consumatori con regole molto più ferree di quelle stabilite dalla legge come, ad esempio, la somministrazione quotidiana ad ogni bovina di almeno 250 g di semi di lino per migliorare il contenuto di Omega 3 nel latte, a tutto vantaggio della salute dei consumatori. Non un semplice restyling, dunque, ma un vero cambio di paradigma che conferma il percorso intrapreso dall’azienda verso la totale sostenibilità ambientale.
Il S o t t o c r i v o una bottiglia che valorizza il contenuto Olio extra vergine di oliva monocultivar Nocellara del Belice, da olive rigorosamente raccolte a mano, lavate e selezionate accuratamente da esperti operatori, Il Sottocrivo dell’azienda Accardo Olive è un prodotto prezioso, proveniente da una piccola pezzatura delle olive e da una raccolta prematura per la quale è necessaria una grossa quantità di prodotto per ottenere il suo estratto. La bottiglia è particolare anche e soprattutto per il materiale con cui è realizzata, ovvero l’acciaio. La scatola che contiene la preziosa bottiglia la valorizza brillantemente. Infatti, è stampata in nero con verniciature lucide e logo in oro a trancia/a caldo. Per aprirsi la confezion si srotola, mentre resta ben chiusa grazie ai magneti nascosti. La bottiglia ha vinto il primo premio assoluto di “Atuttobrand” nel 2019. La carta utilizzata per l’etichetta è una bella vergata, che insieme alle altre caratteristiche del packaging conferisce un effetto minimal ma nello stesso tempo caldo e molto raffinato.
Valmatic la fialetta è in vetro o non è vetro? Valmatic propone una nuova soluzione per il confezionamento di sieri, trattamenti viso cremosi, in gel o liquidi. La fiala non è in vetro, ma ha la trasparenza del vetro, una forma accattivante e squeezable, con apertura facilitata tramite pretaglio, disponibile con personalizzazione un colore fronte/retro e con possibilità di fondo pieno come ambra ed altri colori riferimento Pantone. È green perché il materiale plastico utilizzato proviene fino all’80% dalle bottiglie di PET riciclate del mercato europeo. Una soluzione innovativa per i prodotti cosmetici, confezionabile in card o preziosi cofanetti.
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e t t e h c i t e i d e l a t i g i d a Finitur i! a m e h c e l i ora più fac Illuminazione a led per una scansione ottica delle black mark
3 anni di garanzia Telecamera integrata
Prodotto in Europa
Rullo di pressione
Controllo della tensione del materiale ultrasonico Tavolo da lavoro in acciaio su ruote saldato con verniciatura a polvere con due piani in legno
PC con touch screen da 11.6’’ con software DTM Print Label Finishing
Svolgimento delle bobine pre-stampate
Laminazione
Fustellatura digitale
Rimozione della matrice
Divisione in piste
Avvolgimento
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Bioplastiche
un’industria che cresce
Dal 6° rapporto annuale di Assobioplastiche, quest’anno realizzato nell’ambito del progetto europeo “Bioplastics Europe H2020”, emerge che crescono le aziende che operano nel settore delle plastiche biodegradabili e compostabili, e con esse anche i volumi dei manufatti.
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el 2019, in Italia, in base ai risultati dello studio effettuato da Plastic Consult, società indipendente che svolge studi e analisi di mercato nel settore delle materie plastiche, l’industria delle plastiche biodegradabili e compostabili è rappresentata da 275 aziende – suddivise in produttori di chimica e intermedi di base (4), produttori e distributori di granuli (21), operatori di prima trasformazione (188), operatori di seconda trasformazione (62), con 2.645 addetti dedicati, 101.000 tonnellate di manufatti compostabili prodotti con un fatturato complessivo di 745 milioni di euro. La crescita del numero di imprese presenti nel settore è risultata costante negli ultimi anni, passando da 143 operatori del 2012 ai 275 del 2019. La regione con il maggior numero di imprese è la Lombardia, che vede la presenza di oltre 45 aziende che occupano poco più di 220 addetti dedicati, seguita da Veneto, Campania, Emilia Romagna, Puglia e Piemonte. La Campania, grazie alla parziale riconversione dell’industria del monouso, diventa nel 2019 la regione con il maggior numero di addetti dedicati, mentre le regioni con la maggiore intensità occupazionale si confermano Liguria e Umbria.
to nello sviluppo delle economie di scala del comparto che alla crescente competizione a tutti i livelli della filiera. Per quanto riguarda gli addetti dedicati, ovvero le persone che nelle aziende del comparto si occupano direttamente dei prodotti che entrano nella filiera delle plastiche compostabili, secondo lo studio Plastic Consult sono pressoché raddoppiati, passando dalle 1.280 unità del 2012 alle 2.650 del 2019.
I numeri del comparto I volumi complessivi dei manufatti prodotti dall’industria hanno superato per la prima volta le 100.000 tonnellate. Secondo lo studio Plastic Consult, nel 2019 l’aumento dei volumi è risultato superiore al +14% rispetto all’anno precedente e il tasso di crescita media annua nell’arco di temporale 2011-2019 è prossimo al 12%. Tutti i principali settori applicativi hanno messo a segno numeri positivi: dagli ultraleggeri agli articoli monouso, dagli shopper ai sacchetti dell’umido, dal film agricolo agli altri film per imballaggio alle capsule del caffè e alle numerose applicazioni in via di sviluppo. In particolare: - gli shopper hanno superato le 56.000 tonnellate (+4,2% sul 2018) nonostante la permanenza sul mercato di sacchetti illegali; - le restanti applicazioni in film hanno proseguito il trend di crescita, mettendo a segno un +18%. Più specificamente: - i sacchetti ultraleggeri si stanno avvicinando alle 20.000 tonnellate; - il film per agricoltura ha superato le 2.000 tonnellate; - il film per imballaggio alimentare ha registrato una crescita del 67% mentre il non food è attestato ad un +30%; più che raddoppiati i volumi per gli articoli monouso, in aumento del +120%.
Crescita ed economie di scala I tassi di crescita sono evidenti per tutti i principali indicatori della filiera, dalla numerosità degli operatori di settore al fatturato settoriale. Fa eccezione il segmento dell’upstream (chimica di base e intermedi), in cui va registrata la scomparsa dell’operatore Bio-On. Anche il fatturato sviluppato dalla filiera è notevolmente cresciuto nel corso degli ultimi anni, passando da poco meno di 370 milioni di € del 2012 ai 745 milioni di € nel 2019, con una crescita media annua superiore al 10%. Nel complesso il comparto ha aumentato il proprio valore di oltre l’85% rispetto ai primi anni di attività, nonostante la progressiva decrescita dei prezzi di vendita. Le ragioni di tale decrescita sono da individuare tan-
Foodservice e usa e getta La forte attenzione per la sostenibilità ambientale ha spinto la domanda di soluzioni per il foodservice riciclabili con la frazione organica dei rifiuti come alternativa a quelle usa e getta in plastica tradizionale. Si tratta di una domanda sostitutiva e non incrementale tanto che, secondo le prime stime dell’Osservatorio di Assobioplastiche, nel 2019 il mercato delle stoviglie monouso avrebbe registrato una decrescita complessiva intorno al 10%, pur in assenza di normative specifiche; positivo anche il comparto dei sacchetti per l’umido (+4,5% circa), grazie al potenziamento delle esportazioni e all’ulteriore incremento della raccolta differenziata dell’umido a livello europeo.•
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Imballaggi &AMBIENTE Un sistema circolare, grazie al quale è possibile avviare a recupero i rifiuti in materiale plastico, riducendo i costi economici e ambientali. Si chiama “closed-loop” e lo ha messo a punto Aliplast. ll closed-loop può essere applicato a realtà manifatturiere, in ambiti come il packaging per il food & beverage e il settore ceramico.
Closed-loop
la “ricetta” Aliplast per riutilizzare la plastica da imballaggi
S
ono due i principali vantaggi dell’economia del riciclo realizzata da Aliplast, azienda che fa parte del Gruppo Hera e che è un punto di riferimento a livello europeo nella produzione di film flessibili in PE, lastre in PET e polimeri rigenerati.
Contenere i costi dando nuova vita ai rifiuti plastici Il primo, più immediato, riguarda l’ecosistema. L’adozione del modello circolare proposto dall’azienda porta, infatti, a estendere a oltranza la vita utile della plastica, favorendone il recupero e limitandone la dispersione nell’ambiente. Ciò consente un’enorme riduzione del potenziale impatto inquinante di questo materiale, la cui percezione si trasforma: da problema a risorsa. Il secondo vantaggio è di natura economica e deriva dall’adozione di dinamiche closed-loop. Avvalersi di un sistema chiuso significa, infatti, valorizzare al meglio i propri rifiuti plastici, avendo al contempo garanzia di disporre continuativamente di materiale a qualità controllata.
Il circolo virtuoso del closed-loop Pensato per il trattamento di rifiuti speciali, ovvero quelli prodotti dalle aziende, il closed-loop è un processo verticale per il recupero e il riciclo di materiali plastici che prevede differenti fasi. Dapprima i rifiuti vengono raccolti nel polo produttivo dell’azienda-cliente, dove vengono dislocate da Aliplast le attrezzature più idonee per separarli e ridurne il volume. La fase successiva prevede il trasporto in uno dei centri di lavorazione Aliplast (l’azienda conta diversi stabilimenti in Italia e filiali in Francia, Spagna e Polonia). Qui il rifiuto viene selezionato, triturato e rigenerato. Il prodotto finito che ne deriva è un materiale di qualità pari alla plastica vergine, che può essere successivamente lavorato per ottenere film flessibili in PE, oppure restare in granuli, così da essere in un secondo tempo termoformato secondo le necessità. Aliplast offre un servizio “chiavi in mano” occupandosi del rifiuto lungo tutto l’arco del processo: dalla raccolta del prodotto presso il polo dell’azienda-cliente fino alla consegna del materiale rigenerato.
nese. Quest’area, unica al mondo per tipologia e qualità dei prodotti, conta un grande numero di terzisti che coprono diversi processi, per esempio le fasi della decorazione delle piastrelle. Durante i vari stadi di lavorazione, le ceramiche sono imballate e sovraimballate tramite cappucci, stoccate e portate presso i subfornitori, dove vengono disimballate e, una volta trattate, nuovamente imballate. Questa procedura porta alla produzione di elevati quantitativi di film di scarto, che vengono recuperati e lavorati da Aliplast sul territorio, poi trattati nell’impianto di Treviso. I film ottenuti sono, anche in questo caso, re-immessi nella filiera e nuovamente impiegati per l’imballo e il sovraimballo delle ceramiche.
Il vantaggio di lavorare con Herambiente Il progetto closed-loop si inserisce perfettamente nell’offerta dedicata alle aziende di Herambiente, la società del Gruppo Hera che è primo operatore nazionale nel trattamento rifiuti, e amplia il ventaglio di soluzioni “green” proposte. Infatti, oltre a disporre di una serie di impianti per lo smaltimento e il recupero tecnologicamente all’avanguardia, Aliplast e Herambiente operano in modo sinergico, condividendo un bagaglio di competenze unico nel settore dei rifiuti industriali. Patrimonio che viene messo a disposizione dei clienti e che rappresenta un concreto valore aggiunto. •
Quando flessibilità fa rima con qualità I processi closed-loop strutturati da Aliplast sono caratterizzati da una grande flessibilità, al punto da adattarsi non soltanto alle esigenze di una singola azienda, ma di un intero distretto industriale. Un esempio in questo senso è fornito dalla filiera della ceramica mode-
55 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2020
WINNI’S PRIMO PACKAGING IN PLASTICA MONOMATERIALE RICICLABILE AL 100%
È
italiana la prima busta per detersivi (pouch) realizzata in plastica monomateriale completamente riciclabile. A crearla è l’azienda romagnola Madel, protagonista nell’ecologia, che con il suo marchio Winni’s compie un ulteriore passo verso un minore impatto ambientale nel mondo della detergenza della casa. Già da molti anni aveva introdotto per diversi prodotti le buste doypack (ecoformati pouch), che permettono un minore utilizzo della plastica. Oggi con il nuovo packaging si arriva a un risparmio fino all’84% di plastica rispetto a un flacone di pari formato. Gli ecoformati pouch sono disponibili per i formati da 1 litro e verranno introdotti entro la fine del 2020 anche nei formati da 1,5 l e da 500 ml. Il dipartimento di Ricerca&Sviluppo di Winni’s ha creato per primo una nuova pouch interamente in polipropilene (PP) capace di garantire gli stessi standard qualitativi e la robustezza della versione precedente. Sia la busta sia il tappo, termosaldato, sono dello stesso materiale, così da rendere l’intera confezione completamente riciclabile nella plastica. Inoltre, queste confezioni permettono un minore utilizzo di plastica rispetto ai flaconi di pari formato. Prima di oggi nel mondo della detergenza gli ecoformati erano composti da 3 materiali, tra i quali il nylon a conferire robustezza. Questo materiale però causa dei rallentamenti e delle difficoltà in fase di riciclo della plastica. “L’ecologia per Madel è un progetto globale, che parte dall’azienda e arriva al prodotto”, spiega Mattia Testa, direttore tecnico dell’azienda, “e l’implementazione di un packaging di così facile smaltimento nella plastica è un ulteriore passo avanti in questa direzione. Come marchio leader della categoria, siamo stati i primi a lanciarlo per i liquidi detergenti e questo non è che una delle novità in campo di packaging ecologico su cui stiamo lavorando”. L’impegno dell’azienda non si esaurisce con il nuovo ecoformato in plastica monomateriale ma, attraverso il continuo lavoro del dipartimento di Ricerca&Sviluppo, si pone l’obiettivo di rendere sempre più ecologico il packaging dell’intera gamma di prodotti.
SEALED AIR INVESTE IN PLASTIC ENERGY
S
ealed Air Corporation ha siglato un accordo di collaborazione con Plastic Energy, azienda di riferimento nel settore delle tecnologie di riciclo all’avanguardia. Inoltre, Sealed Air ha effettuato un investimento di capitali in Plastic Energy Global, società madre di Plastic Energy, fondata nel 2012 con l’obiettivo di creare un’economia circolare per la plastica. La società, con sede a Londra, ha due impianti in Spagna e progetti in fase di sviluppo in Europa occidentale e Asia, con una previsione di 50 nuove strutture nei prossimi 10 anni. Plastic Energy dispone di una piattaforma tecnologica che consente di sottrarre i rifiuti plastici alle discariche, con l’obiettivo di processare 300.000 tonnellate di plastica entro il 2025. Plastic Energy trasforma i rifiuti plastici post-consumo in un nuovo prodotto riciclato che può essere utilizzato per creare soluzioni di confezionamento essenziali, incluse le confezioni protettive per alimenti, consentendo così alla plastica di diventare una nuova risorsa. Grazie a questa collaborazione con Plastic Energy, Sealed Air contribuisce a eliminare i rifiuti plastici, sostenere approcci complementari al riciclo e consentire ai clienti di incorporare la propria plastica riciclata nei loro confezionamenti. Sealed Air è determinata a rivestire un ruolo chiave nell’impulso verso un’economia circolare per la plastica attraverso la collaborazione, la ricerca, lo sviluppo e l’implementazione di nuove tecnologie. Nel 2018, Sealed Air aveva annunciato un forte impegno in materia di sostenibilità e plastica, ripromettendosi di progettare e sviluppare soluzioni nel settore del packaging riciclabili o riutilizzabili al 100% entro il 2025. L’impegno dell’azienda prevede l’ambizioso obiettivo del 50% di contenuto riciclato medio nelle soluzioni di confezionamento, di cui il 60% è riciclato post-consumo. Questo include anche l’impegno a stringere collaborazioni con partner globali per aumentare i tassi di riciclo e riutilizzo, in linea con l’investimento in Plastic Energy. Nel 2019, Sealed Air ha inoltre annunciato di essere entrata a far parte di Alliance to End Plastic Waste, un’organizzazione no-profit globale impegnata a investire in soluzioni per contribuire a eliminare i rifiuti plastici nell’ambiente.
SOSTENIBILITÀ UN IMPERATIVO PER LA COMPETITIVITÀ
I
n occasione dell’Earth Overshoot day 2020 (22 agosto) Schneider Electric e Global Footprint Network hanno presentato l’e-book “Strategies for One-Planet Prosperity” che offre alle aziende una guida per perseguire il successo in modo compatibile con le risorse del pianeta. Migliorare le condizioni di vita dell’umanità rimanendo entro i limiti della quantità di risorse disponibili (la cosiddetta “one-planet prosperity”) è lo scenario in cui muoversi per creare un futuro necessariamente sostenibile. Il modello di “prosperità con un solo pianeta” era stato lanciato l’anno scorso da Schneider Electric e Global Footprint Network. Quest’anno i due partner hanno collaborato per dimostrare come le aziende i cui prodotti e servizi sono creati e offerti in modo da supportare il futuro a lungo termine dell’umanità – contribuendo a spostare sempre più in avanti la data dell’Earth Overshoot Day – hanno una maggiore possibilità di restare rilevanti nel lungo periodo. Ricerche condotte dalle due organizzazioni evidenziano, ad esempio, che se il 100% degli edifici e delle infrastruttre industriali esistenti nel mondo fossero equipaggiati con le tecnologie per l’efficienza energetica e per l’uso di fonti rinnovabili già disponibili grazie a Schneider Electric e i suoi partner, la data dell’Earth Overshoot Day potrebbe spostarsi di almeno 21 giorni (assumendo che non vi siano cambiamenti rilevanti nel comportamento umano). Questo significa che le sole azioni di riqualificazione energetica potrebbero fare ben tre settimane di differenza. Per dare il senso di questo dato, si pensi che se riuscissimo a spostare di cinque giorni all’anno l’Earth Overshoot Day, prima del 2050 saremmo arrivati a un modello di sviluppo compatibile con le risorse disponibili sul pianeta – in linea con gli accordi sul clima di Parigi. L’e-book contiene anche altri esempi di aziende di vari settori economici che hanno modelli di business in linea con il modello di prosperità con un solo pianeta.
56 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2020
NOV 30, DEC 1-2,
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30 NOV, 1-2 DÉC
* Le salon mondial de la créativité packaging
La plateforme internationale des innovations et tendances packaging
Meat-Tech e TuttoFood insieme a Milano per una filiera più forte
Filiera, food safety e sostenibilità sono gli hot topic della terza edizione di Meat-Tech, la fiera di Ipack Ima dedicata alle soluzioni di processing e packaging per l’industria delle carni, dei derivati e dei piatti pronti, che si svolgerà a Fiera Milano dal 17 al 20 maggio 2021. Tra le novità, la contemporaneità con TuttoFood, la fiera internazionale B2B dedicata al settore alimentare.
L
Fiore all’occhiello italiano
a contemporaneità tra Meat-Tech e TuttoFood, a maggio 2021 a Fiera Milano, offrirà un contesto unico nel panorama europeo integrando l’offerta fieristica delle filiere Meat, Seafood e Dairy, settori storici di TUTTOFOOD, con il meglio delle tecnologie e soluzioni di processo e confezionamentodi MEAT-TECH. Milano, nel 2021, diventa teatro di un rinnovato modo di fare networking, per ampliare le occasioni di business e creare contaminazioni sempre nuove all’interno del polo fieristico logisticamente e tecnologicamente più avanzato d’Italia e tra i più importanti in Europa. In linea con le esigenze dell’industria, Meat-Tech consolida la sua strategia basata sull’ascolto delle esigenze del mercato. Grazie al coinvolgimento diretto, sono state definite le linee guida per i contenuti dell’edizione 2021 della manifestazione al fine di renderla sempre più aderente alle aspettative di business, in termini di filiere rappresentate, soluzioni tecnologiche e mercati di riferimento.
Il 2019 è stato un anno di riflessione per il comparto italiano delle carni suine e in particolare per i salumi (produzione a -0,7% in quantità, consumi a -0.6%). Il settore ha dovuto confrontarsi con una domanda debole e una crescita dei prezzi della materia prima. “Guardiamo comunque con ottimismo – ha commentato Levoni – alla possibilità di dare slancio ad una ripartenza organica dell’intero comparto, fiore all’occhiello del food made in Italy nel mondo, senza dimenticare alcun anello della filiera e mettendo in campo azioni di ampio respiro anche sul fronte export. Per il nostro settore sono fondamentali le tecnologie di processo e di confezionamento”. Secondo i dati ANIMA Assofoodtec, le tecnologie ed attrezzature italiane per prodotti alimentari hanno consolidato nel 2019 un valore della produzione pari a 5,2 miliardi di euro (+0,2% rispetto al 2018), con l’export che ha toccato quota 3,4 miliardi di euro. Come ha sottolineato UCIMA, l’industria delle macchine per packaging vede proprio nel food un settore di destinazione importante, con il 55,9% del fatturato, che nel 2019 ha superato complessivamente gli 8 miliardi di euro con interessanti volumi di crescita dell’export (2,3%). [fonte: MECS] La contemporaneità di Meat-Tech e TuttoFood assume un significato strategico ancora più importante poiché unisce due settori che hanno dimostrato capacità di adattarsi alle esigenze del canale retail che è in profonda trasformazione e che ha la necessità di assecondare le richieste di sostenibilità e food safety che il consumatore sempre più ricerca.•
Partner strategici Nicola Levoni, presidente di ASSICA (Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi), partner storico di Meat-Tech, in rappresentanza di un settore da oltre 8 miliardi di euro ha dichiarato: “L’interesse della nostra industria per un progetto di filiera con tecnologia e prodotto finito in esposizione è certamente elevato. La fattiva collaborazione della nostra Associazione con Meat-Tech ci porterà all’organizzazione di eventi di avvicinamento e di un meeting durante le giornate di manifestazione”. Meat-Tech è realmente l’evento in cui tutta l’industria di riferimento si identifica: oltre ad ASSICA, le associazioni ANIMA-Assofoodtec e UCIMA sono infatti partner strategici della manifestazione.
58 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2020
Fiere &CONVEGNI
BrauBeviale
una Special Edition sostiene il futuro del beverage Il salone dedicato ai beni d’investimento per l’industria delle bevande quest’anno apre i battenti dal 10 al 12 novembre con una “BrauBeviale Special Edition” al Centro Esposizioni di Norimberga. Questa decisione è stata presa attraverso un intenso dialogo con espositori, visitatori e partner e risponde quindi all’espresso desiderio del settore di creare, entro quest’anno, una piattaforma fisica per contatti e affari.
L
a BrauBeviale si terrà quest’anno! Il programma della manifestazione è stato rivisto in base alle attuali condizioni generali: in accordo con le autorità competenti, sono state elaborate misure di sicurezza e di tutela dell’igiene per garantire a tutti una partecipazione al salone senza ostacoli. “La decisione di tenere la BrauBeviale anche quest’anno non è stata presa unilateralmente da NürnbergMesse, ma è il risultato di un intenso scambio con i nostri espositori, visitatori e partner”, spiega Andrea Kalrait, Executive Director BrauBeviale presso NürnbergMesse. “Nei contatti con i nostri clienti ci è stato segnalato ripetutamente che desiderano tornare anche quest’anno all’appuntamento fisso del loro settore – soprattutto perché quest’anno sarà probabilmente l’unica occasione di incontrarsi, non solo a livello nazionale o europeo, ma anche internazionale. E non vedo l’ora di poter accogliere personalmente il maggior numero possibile di partecipanti da noi, a Norimberga!”. Il tema conduttore delle prossime tre giornate della BrauBeviale è il futuro del settore beverage. Proprio in questo anno particolare, che tra l’altro mette anche molte aziende del settore delle bevande davanti a sfide inaspettate e difficili, essere preparati al futuro è più che mai importante. La BrauBeviale Special Edition è quindi tutta improntata alla solidarietà. In qualità di partner dell’intera industria delle bevande, vuole svolgere il suo compito dando un segnale con la manifestazione di quest’anno e mettendo a disposizione una piattaforma attraente, di successo – ma allo stesso tempo anche sicura – che permetta ai partecipanti del settore di scambiare idee, fare rete e prepararsi insieme per uscire da questa difficile situazione più forti di prima.
Provvedimenti per la sicurezza “Naturalmente, la protezione dei nostri clienti è sempre la nostra priorità assoluta e quindi, insieme alle autorità responsabili, abbiamo sviluppato un insieme di provvedimenti per la sicurezza e la tutela dell’igiene su misura per la BrauBeviale, al fine di garantire la migliore sicurezza possibile per tutti i partecipanti al salone”, così Andrea Kalrait
spiega il principio della Special Edition. Basi e obiettivi di protezione primari di ogni misura sono la messa in pratica delle attuali regole di distanziamento e la tracciabilità dei contatti oltre che la possibilità di mettere in pratica le regole di igiene personale delle mani. Anche il programma collaterale è stato adattato per rispondere a questi requisiti: sia la Craft Drinks Area, sia il Forum BrauBeviale e brau@home coniugheranno i rispettivi aspetti comunicativi e informativi con gli adeguamenti necessari per la sicurezza delle persone partecipanti. “Fatta eccezione per i party può aver luogo tutto: naturalmente alle condizioni date, che però conosciamo bene perché fanno ormai parte della nostra vita quotidiana”, così Andrea Kalrait riassume il programma della BrauBeviale Special Edition. “I flussi di visitatori sono guidati attraverso i padiglioni su percorsi a senso unico, nei luoghi in cui non si può rispettare il regolamento sulla distanza sono obbligatorie le mascherine e gli stand espositivi devono inoltre rispettare le norme di sicurezza e di igiene necessarie. Inoltre raccogliamo i dati di contatto di tutti – espositori e visitatori – per garantire la necessaria tracciabilità. Parte obbligatoria di questi preparativi è la registrazione completa online in anticipo. Per non superare il numero consentito di visitatori al giorno, quest’anno sono disponibili solo biglietti giornalieri. Notizie positive sulla ripresa di successo dell’attività fieristica giungono dalla Beviale Family dalla Cina e sono decisive non solo per l’industria fieristica mondiale, ma anche per la Fiera di Norimberga e quindi per la BrauBeviale: dall’1 al 3 luglio 2020 si è svolta a Shanghai la Craft Beer China, una manifestazione professionale che ha attuato in maniera esemplare le regole di distanza e igiene richieste.
L’offerta digitale In considerazione delle attuali restrizioni di viaggio, la BrauBeviale si è inoltre prefissata il compito di consentire ai visitatori professionali e alle aziende che non possono venire di persona a Norimberga di partecipare ugualmente alla BrauBeviale Special Edition. Parallelamente alla realizzazione del nuovo programma della manifestazione che si svolgerà al Centro Esposizioni, procedono a pieno ritmo anche i preparativi della piattaforma di dialogo digitale “myBeviale.com” (www. mybeviale.com). Collegherà il mondo analogico e quello digitale restando a disposizione della community della BrauBeviale tutto l’anno, anche dopo il salone. •
B&F Attraction e BBTech Expo una vetrina B2B per le eccellenze
La manifestazione di IEG – Italian Exhibition Group con una completa offerta nazionale e internazionale di birre, bevande, food e tendenze per l’Out of Home tornerà dal 21 al 24 febbraio 2021 alla Fiera di Rimini con un format only professional, output di un percorso strategico costruito in un proattivo ascolto del mercato.
C
oerentemente alla nuova strategia, Beer&Food Attraction modifica le sue giornate di svolgimento e le calendarizza tra la domenica e il mercoledì a favore del target di addetti ai lavori. Una scelta allineata anche al progetto di #safebusiness, messo a punto da IEG per l’immediato contrasto all’emergenza covid, con oltre cinquanta soluzioni che, nel caso di fiere dedicate al food&beverage, divengono ancora più articolate, dipanandosi anche sul tema delle dimostrazioni negli stand e negli eventi professionali che richiedono la preparazione e la somministrazione del cibo in assoluta sicurezza. In contemporanea, tornerà BBTech Expo,manifestazione di riferimento per le tecnologie e attrezzature per la produzione e il confezionamento di bevande.
ni. Nel padiglione del beverage – novità del 2021 – si trasferirà l’International Horeca Meeting di Italgrob, per un’interazione ancora più efficace con le aziende presenti e gli operatori del comparto. B&F Attraction e BBTech Expo, insieme, rappresentano in Italia un’occasione unica per il rilancio di una filiera tra le più colpite dalla pandemia, dai livelli produttivi a quelli distributivi fino all’anello finale dei bar, pub, birrerie, ristoranti e pizzerie. Qui le eccellenze birrarie e il top del beverage (acque, soft drinks, spirits) incontrano il food di qualità per il canale horeca e le tecnologie più avanzate. Un appuntamento propulsore di nuovi format di locali e nuove occasioni di consumo che mette al centro innovazioni e prospettive di business.
Confermato il layout
Nasce la Rimini Beer Week
B&F Attraction e BBTech Expo si estenderanno sul lato ovest del quartiere espositivo riminese, articolandosi su 10 padiglio-
Tra le novità ci sarà un evento che renderà Rimini la capitale italiana della birra, in contemporanea alla tenuta di B&FA. Sarà un evento diffuso che collegherà la presenza in fiera con quella nella città, dando alle aziende interessate una possibilità finora vissuta solo in altri settori ed in altri territori: nasce così la Rimini Beer Week. Appuntamento a tutti gli operatori del settore a B&FA 2021.
I numeri dell’ultima edizione Nel 2020 la kermesse ha registrato oltre 33.000 presenze. Estremamente positiva e in crescita l´attività condotta sul fronte internazionale: oltre 1.300 buyers, (+30% sul 2019) da 70 Paesi stranieri hanno visitato la manifestazione. Cento di questi, grazie alla collaborazione con Agenzia ICE, hanno partecipato ad un programma speciale di accoglienza, ospitalità e incontri di business con le aziende. Gran Bretagna, Spagna, Svizzera e Germania sono risultati essere i principali Paesi di provenienza.•
60 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2020
Le migliori soluzioni Fiere &CONVEGNI
ALL4PACK APPUNTAMENTO AL 2022
I
l Gruppo Comexposium, società organizzatrice della fiera ALL4PACK, annuncia il rinvio al 2022 dell’edizione 2020, inizialmente prevista per il prossimo novembre. Dall’inizio della pandemia Covid-19, l’intero team di ALL4PACK è rimasto mobilitato per supportare le aziende e offrire loro questo tanto atteso trampolino di lancio per la ripresa. Per consentire lo svolgimento di un simile evento internazionale durante questo periodo di pandemia, sono state moltiplicate le iniziative per garantire la sicurezza sia individuale che collettiva, nonché la qualità degli scambi commerciali e delle riflessioni sulle sfide future del packaging. Tuttavia, in considerazione dell’attuale evoluzione sanitaria e più in generale dell’evoluzione della crisi sanitaria e delle sue conseguenze, e nella misura in cui molte aziende stanno ponendo nuovamente restrizioni alla visita, ALL4PACK è rinviato a novembre 2022. Nonostante questo contesto di crisi, ALL4PACK svolgerà il suo ruolo di fonte d’ispirazione per il futuro grazie alla decodifica delle innovazioni e delle nuove regolamentazioni e di facilitatore degli scambi commerciali. “Fedeli alla nostra mission, la nostra intenzione è quella di restare in contatto con la professione e sostenerela ripresa e la trasformazione degli attori dei settori del packaging e dell’intra-logistica.Ad ogni edizione decodifichiamo il mercato e le tendenze del settore del packaging e continuiamoa reinventarci da oltre 70 anni.In questo contesto eccezionale è necessaria l’agilità. Ci impegniamo a sostenere la ripresa dell’attività della filiera. Vi proporremo nuovi incontri, che terranno in considerazione le principali regolamentazioni attuali e future, con la presentazione delle tendenze e delle innovazioni che stanno plasmando l’industria del packaging di domani”, spiega Olivia Milan, Direttore di ALL4PACK
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Norimberga 10-12 novembre 2020 Fiera dei beni strumentali per il settore del beverage www.braubeviale.de
Monaco 30 novembre-2 dicembre 2020 Salone internazionale del packaging di lusso www.luxepack.com
Bologna 13-14 gennaio 2021 Fiera internazionale delle private label www.marca.bolognafiere.it
Berlino 3-5 febbraio 2021 Fiera del processo e del packaging per l’ortofrutta www.fruitlogistica.it
Rimini 20-23 febbraio 2021 Fiera professionale delle tecnologie per birre e bevande www.bbtechexpo.com
METPACK
Essen 23-27 febbraio 2021 Fiera internazionale per il packaging in metallo www.metpack.de
SIGEP
Rimini 16-20 gennaio 2021 Salone internazionale della gelateria, pasticceria, panificazione artigianale e caffè www.sigep.it
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Düsseldorf 25 febbraio-3 marzo 2021 Fiera internazionale per il processo e l’imballaggio www.interpack.com
Mosca 26-29 gennaio 2021 Fiera per le macchine del packaging e del processo www.upakovka-tradefair.com
PROSWEETS COLOGNE
Colonia 31 gennaio-3 febbraio 2021 Fiera internazionale per l’industria dolciaria www.prosweets.com
Milano 10-13 marzo 2021 Fiera internazionale della distribuzione automatica www.venditalia.it
Bologna 18-21 marzo 2021 Fiera del packaging per il settore cosmetico www.cosmoprof.com 62 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2020
Verona 18-21 aprile 2021 Salone internazionale dei vini e dei distillati www.vinitaly.com
Düsseldorf 20-30 aprile 2021 Salone del mercato mondiale dei print media, publishing e converting
Milano 17-20 maggio 2021 Fiera internazionale per l'industria della carne www.ipackima.com
ACHEMA
Francoforte 14-18 giugno 2021 Salone internazionale dell'industria del processo www.achema.de com
Milano 4-7 maggio 2022 Fiera specializzata del processing e del packaging www.ipackima.com
Parigi 23-26 novembre 2022 Salone internazionale dell’imballaggio e dell’intralogistica www.all4pack.com
Restare aggiornati è un must per il futuro del PACKAGING Giugno-Luglio 2019 | N.5 | anno 39°
Rassegna IMBALLAGGIO dell’
SCIENZA, TECNOLOGIA
E
ARTE
DEL
PACKAGING
www.packagingspace.net
Soluzioni e materiali per l’imballaggio e il confezionamento – packaging, etichettatura, codifica e automazione – con focus sul design e l’ambiente.
IMBALLAGGI verso un futuro “zero waste” Il dibattito sulla questione ambientale e, in particolare, sull’obiettivo “zero waste” è sempre più attuale. Cresce la consapevolezza delle persone sullo stato di salute del pianeta e le aspettative nei confronti delle aziende in tema di impatto ambientale si fanno sempre più esigenti. È però impensabile vivere in un mondo senza imballaggi, infatti grandi e piccole aziende del settore si stanno attrezzando per realizzare packaging eco-sostenibili.
PAGINA 50
Farmaceutico una sfida per tutta la filiera
8 numeri all’anno
Un importante contribuito al positivo andamento del settore farmaceutico deriva certamente dalle aziende produttrici di macchine e sistemi per il processo e confezionamento. L’Italia, in tal senso, può vantare diverse eccellenze a livello mondiale che sviluppano soluzioni capaci di rispondere efficacemente alle esigenze di produzione dei farmaci. PAGINA 20
Abbonamenti
Accademia del profumo tra fragranze e packaging eccellenti
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Italia 60 euro - Europa 100 euro
L’Accademia del Profumo, iniziativa giunta alla 30esima edizione, ha lo scopo di valorizzare e promuovere il profumo e favorire lo sviluppo dell’industria profumiera in Italia. Sì Passione Giorgio Armani e Dior Sauvage Eau de Parfum sono gli eletti dai consumatori. Una giuria tecnica di esperti ha invece individuato i vincitori di cinque differenti categorie di gara, tra cui il miglior packaging: Chloè Nomade. PAGINA 42
Bonifico bancario a INNOVATIVE PRESS Banco BPM: IT 61W0503433473000000018159
➧ FOCUS L’ultimo rapporto sull’industria dei surgelati parla di consumi pari a 841.500 tonnellate, in crescita del +2,1% (824.480 tonnellate), per un valore di mercato complessivo stimato in 4.200/4.500 milioni di euro. Oltre alle innovazioni e il miglioramento nella qualità del prodotto, non manca l’attenzione dei produttori anche alle confezioni più pratiche, sicure e naturalmente ecosostenibili. PAGINA 22
➧ EVENTI
FachPack, la fiera del packaging, dei processi e della tecnologia che andrà in scena a Norimberga dal 24 al 26 settembre 2019, darà nuova linfa al tema della sostenibilità degli imballaggi soffermandosi sul riciclo, sui materiali sostenibili, sulle soluzioni riutilizzabili e sui processi innovativi. PAGINA 58
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