| N. 6 | Settembre 2021
Rassegna IMBALLAGGIO dell’
SCIENZA, TECNOLOGIA
E
ARTE
DEL
PACKAGING
www.packagingspace.net
Packaging e automazione nuove tecnologie per crescere Sostenibilità e digitalizzazione sono due tematiche chiave nel settore dell’imballaggio e della logistica, che si stanno sempre più fondendo tra loro e intensificando. Inoltre, l’intelligenza artificiale permette alle aziende di migliorare notevolmente la loro efficienza, trasparenza e produttività.
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Pet food trend e sfide emergenti Le tendenze che guidano il mercato del pet care e che continueranno a crescere sono la domanda sempre in aumento di proteine alternative, di prodotti personalizzati e di trasparenza degli ingredienti. La scarsità di ingredienti e l’impatto ambientale dell’approvvigionamento e degli imballaggi sono tra le sfide principali che il settore deve affrontare. pagina 20
VISION LA NUOVA DIMENSIONE DELL’ INCOLLAGGIO
L’industria delle etichette unita dopo la pandemia Si è concluso l’European Label Forum 2021, in versione digitale, la prima occasione di incontro per il settore europeo delle etichette dopo gli eventi che hanno segnato il 2020. Sotto i riflettori le tendenze del settore, la sostenibilità e le strategie per il successo a lungo termine. pagina 52
➧ BestPackaging Piccola rivoluzione in atto nel contest Best Packaging, promosso da Istituto Italiano Imballaggio, con la gestione operativa di Packaging Meeting Srl, che da oltre 60 anni premia l’innovazione nel packaging. L’invito è a presentare idee, brevetti, progetti quanto più possibile avanguardistici, che possano essere un vero outlook sul packaging del futuro. pagina 42
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➧ Imballaggi&Ambiente Nonostante la pandemia, una crescita che supera i 3 punti percentuali rispetto al 2019: lo scorso anno, infatti, è stato avviato a riciclo il 73% dei pack immessi sul mercato. Inoltre, i player del settore sono sempre alla ricerca di materiali “eco-friendly” e innovativi per la realizzazione dei packaging alternativi. pagina 46
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SOMMARIO Sommario
Settembre 2021
38 L’automazione di Labelpack nelle linee di confezionamento 40 Le pompe per vuoto Becker per il processing & packaging
PrimoPIANO 4
Digitalizzazione, strumento per la sostenibilità
Fatti&TENDENZE 16 Beni strumentali, il settore è ripartito! 17 Macchine per il packaging, si torna ai livelli del 2019 18 Ottimismo nel futuro di cartotecnica e converting 19 Mercato dei pallet, specchio dell’economia italiana
46 CaseHISTORY 26 Movimentazione automatica di scatole e interfalde per carte valori
FOCUS
Aziende&STRATEGIE
20 Pet care, tra nuovi trend e sfide emergenti 22 Il ruolo di ingredienti e packaging nel pet food 24 New trends in the pet food market
28 ABB cresce con i robot mobili autonomi 30 IMA Group, a partner for the chocolate and confectionery sector 31 Base carta, mono materiale e alta barriera: le soluzioni green del Gruppo Gerosa 32 Schubert, ottimi risultati nonostante le sfide 34 Goglio MIND, il sistema “pay per performance” per l’efficientamento degli impianti
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Best PACKAGING 42 Un packaging etico per un futuro non lontano
Imballaggi &AMBIENTE 46 Imballaggi riciclati, nel 2020 è record! 50 Il boom del “green packaging” 51 Life Cycle Assessment, valore concreto alla sostenibilità
Converting&LABEL 52 L’industria delle etichette si riunisce dopo la pandemia 54 Ripresa e resilienza, verso quali scenari? 56 Nuova LX3000e per etichette a colori
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Prodotti &TECNOLOGIE 36 IMA Automation si rafforza nell’automazione industriale
Rassegna IMBALLAGGIO dell’
SCIENZA, TECNOLOGIA E ARTE DEL PACKAGING
www.packagingspace.net Direttore Responsabile Gisella Bertini Coordinamento editoriale Chiara Bezzi chiara.bezzi@innovativepress.eu Marketing e Vendita Katia Pasquali katia.pasquali@innovativepress.eu Redazione Stefano Legnani Chiara Riccardi Grafica e impaginazione Amalia Pari
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Sostenibilità e digitalizzazione sono attualmente i due temi determinanti nel settore dell’imballaggio e della logistica, che si stanno sempre più fondendo e intensificando. Inoltre, l’intelligenza artificiale permette alle aziende di migliorare notevolmente la loro efficienza, trasparenza e produttività.
Digitalizzazione
strumento per la sostenibilità
L
e tecnologie digitali e l’utilizzo dei dati sono importanti fattori di cambiamento nel settore del packaging. Consentono ai produttori di rendere più efficiente e sostenibile il proprio core business, ovvero la produzione di beni. Ciò include lo sviluppo di nuovi prodotti e modelli di business, ma anche l’ottimizzazione dei processi esistenti. E questo naturalmente vale anche per i processi di confezionamento, che sono diventati molto più flessibili ed efficienti grazie a macchine intelligenti. Sia che offrano un risparmio di materiale o la possibilità di gestire materiali diversi, dai film a base di carta alla plastica e al cartone riciclati, le moderne macchine per l’imballaggio consentono di selezionare il tipo di imballaggio più ecologico per ogni applicazione. In questo modo è facile conciliare efficienza dei costi e sostenibilità. I progressi nel processo produttivo, come l’uso dei dati macchina in tempo reale, la manutenzione predittiva e i flussi di materiale automatizzati, determinano anche aumenti di efficienza e migliorano continuamente la sostenibilità dei processi. Ciò non sarebbe possibile senza i progressi compiuti nel controllo intelligente delle macchine.
esterno in modo più efficiente. Inoltre, gli imballaggi intelligenti possono fornire informazioni sulle materie prime e sui tipi di plastica utilizzati per realizzarli, il che migliora i risultati del riciclo negli impianti di smistamento. Lo smistamento inefficace è uno dei principali ostacoli al riciclo dei rifiuti di imballaggio. Quanto più efficiente è lo smistamento degli imballaggi, tanto più efficace è il riciclo meccanico e, di conseguenza, la qualità del materiale di riciclo recuperato. I codici leggibili dalla macchina sugli imballaggi permettono di raggiungere questo obiettivo. In un’ottica più ampia, le filigrane migliorano quindi la logistica dell’imballaggio per il suo intero ciclo di vita. E anche la logistica è un’area in cui la digitalizzazione sta già portando vantaggi decisivi in termini di sostenibilità.
La gestione digitale della catena di fornitura La digitalizzazione aiuta a rendere più trasparenti le catene di approvvigionamento. Dalle informazioni sull’allevamento da cui proviene una bistecca alle condizioni di produzione nei Paesi di origine, offre ai consumatori l’opportunità di prendere decisioni di acquisto informate. Ciò aumenta la pressione sulle aziende per l’attuazione di standard ambientali e sociali. Quando si tratta di trasporto di prodotti, i dati vengono utilizzati per determinare i percorsi più rapidi e brevi possibili. In questo contesto, le soluzioni utilizzate nell’ambiente di produzione, come l’apprendimento automatico e i gemelli digitali, possono essere trasferite all’intero processo logistico. Le reti di supply chain vir-
La tracciabilità supporta l’economia circolare La digitalizzazione offre nuovi approcci per la collaborazione con clienti e fornitori e per la progettazione di imballaggi intelligenti, sostenibili e più facilmente riciclabili. Etichette e codici stampati conferiscono all’imballaggio un’identità digitale, facilitando la tracciabilità dei prodotti e pianificandone il trasporto interno ed
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Automazione NEL CONFEZIONAMENTO tuali basate su algoritmi forniscono strumenti efficaci per controllare con precisione movimenti complessi di merci, calcolare le migliori reti di distribuzione per un prodotto e ottimizzare di conseguenza i flussi di materiale. Ciò non solo garantisce resilienza e flessibilità, ma rende le reti più sostenibili. Ad esempio, gli alimenti arrivano più velocemente ai clienti e si evita la perdita di beni a causa del deterioramento. Anche le emissioni di CO2 vengono ridotte ogni volta che i percorsi sono pianificati in modo efficiente in modo che i conducenti possano prendere il percorso più breve verso la loro destinazione. Un vantaggio secondario è che i processi digitalizzati riducono anche il numero di documenti e quindi il consumo di carta come risorsa, grazie ai processi di acquisizione degli ordini tramite piattaforme web, la gestione interna del lavoro su dispositivi digitali e le bolle di consegna virtuali. L’interconnessione di questi processi è facilitata da imballaggi intelligenti con codici leggibili dalla macchina.
I plus dell’intelligenza artificiale nel packaging L’importanza della digitalizzazione per l’economia nel suo complesso è stata sottolineata ancora una volta a seguito della pandemia di Covid-19. Negli ultimi mesi, c’è stata un’enorme crescita in questo settore, dal servizio clienti online al lavoro da casa, fino al concetto di fiera digitale, al machine learning e all’intelligenza artificiale. In un sondaggio condotto da McKinsey su manager di tutto il mondo, i partecipanti hanno identificato più comunemente gli investimenti nella sicurezza dei dati e nell’intelligenza artificiale come i cambiamenti che potrebbero intraprendere per migliorare il proprio business nel periodo post-Covid. Le tecnologie sono già pronte per raggiungere questo obiettivo e la crisi ha motivato le aziende nell’essere più fiduciose. Negli ultimi anni anche i produttori di macchine per l’imballaggio si sono rivolti sempre più a strumenti digitali come l’intelligenza artificiale e il machine learning per ottimizzare l’efficienza e la produttività per i propri clienti.
DIGITAL TWIN, UN MERCATO MATURO
I
produttori devono padroneggiare diversi aspetti per implementare i gemelli digitali, tra cui la modellazione CAD, la connettività, il cloud computing, le piattaforme software IIoT, il monitoraggio da remoto, l’hardware per i lavoratori sulla linea di produzione (tablet, occhiali AR), la simulazione basata sulla fisica, il machine learning e l’integrazione di sistemi. Questo perché i digital twin non sono una tecnologia, ma una composizione di soluzioni volte a collegare il mondo fisico e quello digitale, dalla progettazione alla simulazione, alla produzione, all’assemblaggio e al servizio e supporto post-vendita. Secondo la società di consulenza ABI Research, il mercato dei digital twin industriali crescerà da 3,5 miliardi di dollari nel 2021 a 33,9 miliardi di dollari nel 2030 con un CAGR del 29%. “I gemelli digitali non sono più un concetto di nicchia, ma si stanno diffondendo con l’aiuto di IIoT e report in tempo quasi reale”, spiega Ryan Martin, Direttore della ricerca, ABI Research. “I maggiori cambiamenti negli ultimi 12 mesi includono l’aumento della risposta alla pandemia insieme a nuovi requisiti come una maggiore automazione della fabbrica e delle linee produttive, maggiore trasparenza dei dati, pianificazione in tempo reale e gestione del cambiamento, un migliore supporto da remoto”. ABI Research stima che l’adozione globale media dei digital twin
raggiungerà il 34,9% entro il 2026, supportando oltre 10 milioni di lavoratori in prima linea nel settore manifatturiero. Gli Stati Uniti sono attualmente leader sia nell’adozione dei gemelli digitali che nei prodotti realizzati utilizzando i gemelli digitali. Tuttavia, la Cina ha il potenziale per superare gli Stati Uniti in termini di prodotti realizzati utilizzando i gemelli digitali entro il 2024 date le condizioni attuali. “Molti fornitori offrono alcuni dei prodotti e servizi principali per i gemelli digitali, ma pochi forniscono una soluzione end-to-end personalizzabile”, continua Martin. “Alcune aziende che forniscono le soluzioni più complete includono Dassault Systèmes, Hitachi Vantara, PTC e Siemens. Altre aziende con una posizione di rilievo sono Ansys, Autodesk, GE Digital e Microsoft grazie al loro lavoro sugli standard attraverso organizzazioni come il Digital Twin Consortium (DTC). C’è un crescente interesse per le soluzioni che possono essere implementate e configurate rispetto a quelle costruite da zero. “Alla fine, questo porterà alla nascita di standard e librerie di modelli/mercati di gemelli digitali che accelereranno e faciliteranno il processo di implementazione”, conclude Martin. Questi risultati provengono dall’analisi Industrial Digital Twins: What’s New and What’s Next di ABI Research.
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non pianificati, nonché ad adottare modelli di manutenzione e costi meno variabili e a riorganizzarli. Il confronto delle prestazioni nel settore offre anche l’opportunità di migliorare e organizzare meglio i propri processi produttivi.
Controllo di qualità completo Un’area di applicazione speciale per le attività di confezionamento sembra fatta su misura per l’intelligenza artificiale: il controllo di qualità. I richiami sono alcune delle situazioni più costose che devono affrontare le aziende manifatturiere, siano esse produttrici di generi alimentari, di elettronica o aziende farmaceutiche. Non solo i costi di sostituzione sono enormi, ma il danno alla reputazione dell’azienda può avere conseguenze negative a lungo termine. Il modo più efficace per evitare questa situazione è garantire il miglior controllo di qualità possibile. A differenza dei tradizionali test casuali, l’intelligenza artificiale può espandere il controllo di qualità fino a coprire il 100% dei prodotti. In questi casi, ad esempio, l’intelligenza artificiale viene utilizzata per fornire ai sistemi di riconoscimento visivo e ispezione informazioni intelligenti al fine di eliminare i prodotti difettosi. Gli algoritmi consentono poi di accettare solo prodotti che rispondono a particolari criteri di qualità. Lo sviluppo degli algoritmi sottostanti richiede una vasta esperienza nell’area della programmazione e della tecnologia intelligente. Per colmare le lacune, molti costruttori di macchine lavorano con aziende con una consolidata esperienza nell’IT, adattano le soluzioni esistenti alle loro esigenze o incorporano le conoscenze IT nelle loro unità di sviluppo. Per i clienti dei costruttori di macchine per l’imballaggio, questo sviluppo rappresenta un passo importante verso una maggiore flessibilità: in futuro, le macchine per il packaging potrebbero essere in grado di rispondere a nuovi prodotti e formati di imballaggio in modo indipendente grazie ad algoritmi di autoapprendimento che accorceranno notevolmente i tempi di conversione e quindi anche il time-to-market.| Fonte: Fachpack
Macchine sempre più intelligenti La digitalizzazione dei processi di confezionamento e l’attuazione di programmi di efficienza sono tra i temi che oggi stanno occupando maggiormente le imprese, anche come mezzo per compensare le flessioni causate dall’emergenza Covid-19 nei prossimi mesi. L’intelligenza artificiale, come strumento chiave nella trasformazione digitale, sta facendo sempre più sentire la sua presenza anche nelle linee produttive. L’intelligenza artificiale ha una grande influenza sull’industria del packaging come mezzo per rendere la produzione più efficiente, più flessibile e più sostenibile. A questo proposito copre una vasta gamma di metodi e tecnologie che svolgono compiti che normalmente richiedono abilità umane come l’apprendimento, il giudizio e la risoluzione dei problemi. La padronanza dell’intelligenza artificiale in ambito industriale sta quindi diventando un fattore critico per mantenere un vantaggio competitivo. L’intelligenza artificiale nei processi di confezionamento viene utilizzata per la manutenzione predittiva o per rendere i processi di confezionamento stessi più efficienti e affidabili. Per la manutenzione predittiva, l’attenzione si concentra sull’efficienza generale della macchina, formando un sottogruppo dell’intelligenza artificiale che comprende il machine learning. Per i clienti, la manutenzione predittiva può aiutare a ridurre i tempi di fermo
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Automazione NEL CONFEZIONAMENTO
Phoenix Contact
L’
Alessandro Favero, Product Manager Control Systems & IO
avvento di Industria 4.0 ha cambiato profondamente i processi in tutti gli ambiti produttivi. In che modo i costruttori di macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio possono incrementare il livello tecnologico delle proprie soluzioni?
punto di vista più legato alla progettazione, permette altresì di rispondere sempre più velocemente a quelle che sono le richieste di integrazione, programmazione e linguaggio di alto livello. Da queste esigenze sono nate delle proposte in termini di soluzioni software e hardware che fossero aperte e flessibili. In questo contesto Phoenix Contact ha sviluppato una piattaforma basata su una tecnologia di controllo aperta e in ottica Industry 4.0, partendo da un controllore che oltre alle classiche funzionalità di controllo macchina è in grado di operare anche come IoT Gatway ed Edge Devices, per il monitoraggio dati da remoto e l’integrazione di funzionalità molto importanti, quali ad esempio la manutenzione predittiva. La piattaforma di controllo aperta progettata da Phoenix Contact, PLCnext Tecnology, combina l'affidabilità e la sicurezza dei classici PLC con l’apertura e la flessibilità dei dispositivi smart. Questo nuovo controllore a logica programmabile permette di realizzare progetti di automazione senza i limiti dei sistemi standard.
Al giorno d’oggi, all’interno di una linea di confezionamento automatizzata all’avanguardia, sono diventati imprescindibili i nuovi paradigmi dettati dall’Industria 4.0: digitalizzazione, interconnessione e convergenza tra mondo IT e OT. Gli impianti devono essere aggiornati con nuove soluzioni aperte, flessibili, integrabili e scalabili in grado di dialogare tra questi due mondi. Per questo è indispensabile ripensare al controllo a bordo macchina in ottica IoT. Con l’avvento di Industria 4.0 le esigenze e le proposte di mercato hanno subito indubbiamente un’evoluzione, seguendo una logica di apertura, flessibilità e scalabilità.
➣ Quali sono i requisiti necessari alla digitalizzazione dei processi? Affinché la digitalizzazione sia possibile è necessario progettare nuovi sistemi di automazione scalabili, integrabili e con un alto grado di apertura e flessibilità. La scalabilità innanzitutto non è necessariamente da associarsi a quella che è la soluzione hardware in sè, ma è molto importante quando quest’ultima si deve integrare ai sistemi PLC già in campo, presenti quindi sull’applicazione, ma che non soddisfano i requisiti 4.0. Una soluzione scalabile può essere adattata, in modo rapido e personalizzato, alle singole esigenze dell’impianto di confezionamento e imballaggio. L’utilizzo di sistemi aperti offre la possibilità all’utente finale di svincolarsi dalle soluzioni proprietarie, aprendo importanti scenari. Un controllore, che fa dell’apertura uno dei punti cardini, fornisce l’opportunità di mettere in campo le proprie competenze in materia di programmazione, integrando il linguaggio di alto livello che più si addice alle proprie esigenze, sfruttando quindi le competenze acquisite. Infine, arriviamo ai concetti di integrabilità e scalabilità. Queste caratteristiche permettono rispettivamente, ad esempio, di integrare soluzioni innovative ed in ottica di industria 4.0 laddove i sistemi in uso non lo consentano e di poter fornire soluzioni hardware con diverse classi prestazionali al fine di poter soddisfare le specifiche tecniche di tal applicazione.
➣ Ci parla del controllore di nuova generazione per la digitalizzazione della fabbrica? PLCnext Technology è di fatto la combinazione di una piattaforma di controllo aperta, di un software di ingegneria modulare e di un’integrazione sistemica che consente un semplice adattamento alle mutevoli esigenze e un uso efficiente dei servizi software esistenti e futuri. La soluzione sviluppata da Phoenix Contact consente di ripensare i sistemi di controllo in modo che non solo ricoprano il proprio ruolo in campo, ovvero il controllo dell’applicazione che viene realizzata, ma che siano anche in grado di integrarsi con sistemi esterni, su livelli di comunicazione ulteriori. Per poter realizzare un sistema gestito dall’interconnessione, come anticipato esistono due casi reali applicativi particolarmente interessanti, relativi alle funzionalità del controllore come IoT Gateway ed Edge Device. Quando parliamo di funzionalità di IoT Gateway facciamo riferimento alla possibilità di inviare dati al cloud tramite il controllore a bordo macchina. L’IoT Gatway è sostanzialmente un ponte tra il mondo OT e il mondo IT, e la possibilità di trasferire i dati al cloud consente di poterne monitorare anche l’andamento in tempo reale e da qualunque luogo. Dal monitoraggio dati dunque, è possibile implementare anche funzionalità di manutenzione predittiva. Un’ulteriore peculiarità di PLCnext Technology è il fatto di poter ricoprire anche il ruolo di Edge Devices, dove la differenza rispetto all’IoT Gatway sta nel fatto che anziché demandare le operazioni sul cloud queste vengono realizzate direttamente sul campo su un dispositivo edge. Questo comporta un grosso vantaggio: la riduzione delle latenze di comunicazione tra il mondo OT e il mondo IT permette al dispositivo di essere più reattivo nell’elaborazione del dato e metterlo rapidamente a disposizione dell’applicazione. |
➣ Cosa si intende per interconnessione, peculiarità dell’Industria 4.0? Con il concetto di interconnessione intendiamo la possibilità che tutte le componenti che compongono la linea di confezionamento, possano comunicare tra loro e quindi possano scambiarsi i dati andando quindi a superare i limiti tipici della piramide gerarchica con cui viene definita una applicazione di automazione. L’interconnessione, da un altro
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Siemens
Tommaso Valle, Head of Packaging Team
I
n termini di connettività e controllo sulle macchine, come potete intervenire nello specifico a supporto del processo produttivo?
Quando si ha un dispositivo potente a bordo macchina, questo è in grado, utilizzando tecnologie software innovative come tecniche di machine learning, anche di ottimizzare e generare degli output da rimandare alla macchina. I dispositivi e le applicazioni della piattaforma Industrial Edge possono essere gestiti centralmente molto semplicemente dal sistema di management. Questo può risiedere su un server locale, ma esprime il massimo del suo potenziale quando è collocato su una piattaforma Cloud. Grazie a questo Management si possono monitore tutti i dispositivi installati sulle macchine, aggiornarli, Tommaso Valle, Head of Packaging Team acquisirne i dati e, in particolare, si possono installare nuove funzionalità. Il tutto a livello centralizzato, senza doversi collegare punto a punto sulla macchina, ad esempio per eseguire le operazioni di aggiornamento automatico di determinati modelli di macchine, anche a livello mondiale. Questo permette di sfruttare il vantaggio, dato dal Cloud, di avere una centralizzazione dei dati e quindi la possibilità di ottenere una correlazione delle informazioni provenienti da diverse macchine. Ad esempio, per ogni macchina vengono raccolti e analizzati una serie di parametri, poi si può sfruttare la flessibilità e la scalabilità delle risorse del cloud per raccogliere questi dati da più macchine e addestrare algoritmi come le reti neurali al fine di rilevare eventuali anomalie rispetto ad un comportamento nominale della singola macchina. Poi anche grazie all’edge manangement si può trasferire questa esperienza sul dispositivo Edge e verificare in tempo reale se vi è un’anomalia, realizzando così una architettura che impara dal comportamento da più macchine e anticipare così guasti futuri.
Il portafoglio di Siemens, per quanto riguarda la connettività, è molto ampio, si compone di una gamma completa di prodotti, soluzioni, librerie. Vorrei però concentrarmi sulla soluzione Industrial Edge che mette a disposizione una serie di dispositivi facilmente integrabili nella macchina. Sia su macchine nuove che su macchine già installate, usando questi dispositivi Edge è possibile, con delle app specializzate per la connettività realizzate e certificate da Siemens, collegarsi a moltissimi di dispositivi, con i più svariati protocolli disponibili. Alle funzionalità di connessione di base si aggiungono le app per la gestione e l’analisi dei dati e la connettività verso l’esterno dell’impianto, che può essere di tipo standard o essere legata ad una piattaforma Cloud. Quando parliamo di Edge, si aprono interessanti novità applicative, come per esempio la possibilità di gestire, attraverso app, funzioni che normalmente risiedevano all’interno del controllo di macchina. Si tratta di funzioni che richiedono una grande variabilità e la possibilità di essere modificate nel tempo in base all’esperienza o per soddisfare nuove esigenze produttive. In questo modo la macchina e l’impianto continuano a lavorare con il loro programma senza un contatto diretto con il mondo esterno, demandato all’Edge. I dispositivi Edge che colloquiano con il Cloud possono essere modificati, anche in real-time, senza andare a toccare la macchina ed il suo programma. Questo comporta notevoli vantaggi anche in termini di cyber security.
➣ Quali sono le tecnologie abilitanti di Siemens nel settore dell’automazione per il packaging e il processo? Il concetto di Edge, per Siemens, si inserisce in un vero e proprio ecosistema Industrial IOT. Questo ecosistema completo parte dal campo stesso, controlli, I/O, dispositivi, e arriva al Cloud. In mezzo troviamo la piattaforma aperta di Industrial Edge che è composta da dei dispositivi locali, una serie di applicazioni che vanno dalla connettività fino all’analisi del dato con tecniche di intelligenza artificiale ed un sistema di gestione per rendere semplice, sicuro e scalabile la gestione delle applicazioni e dei dispositivi. Un ulteriore caratteristica è l’apertura verso il cloud con il vantaggio di poter comunicare bidirezionalmente con la macchina.
➣ Spesso le aziende non intraprendono questo tipo di percorso perché ritengono che gli investimenti iniziali siano troppo elevati. Cosa risponderebbe in questo senso? Un altro aspetto innovativo per il mondo dell’industria è il fatto di poter gestire queste app On-Premesis. L’app utilizzata localmente è gestita da un management centralizzato e può quindi essere in-
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Automazione NEL CONFEZIONAMENTO stallata e aggiornata. Questo apre la possibilità a nuovi modelli di business. Un esempio: può capitare che un OEM possa essere in difficoltà a vendere queste tecnologie al proprio cliente, perché l’app che ha sviluppato ha un determinato valore ma, in prima battuta, il cliente finale non ne vede facilmente il vantaggio. L’OEM può quindi pensare di predisporre la macchina con la piattaforma Industrial Edge e in seguito proporre al cliente un periodo di prova di una determinata funzionalità legata all’app. Quando il cliente si rende conto dell’utilità della funzionalità, l’OEM può procedere con un contratto di servizio attivando l’applicazione stessa con un click. Questa modalità di offerta in certi casi potrebbe aiutare a superare lo scoglio dell’investimento iniziale. Nel mondo del packaging esistono numerose tipologie di macchine, ma, per esperienza, la maggior parte di queste sono piccole e costano relativamente poco, però grazie ad esempio ai nostri nuovi pannelli Unified Comfort Panel si può portare la tecnologia Edge senza introdurre un ulteriore elemento hardware e rendere quindi questa tecnologia alla portare di tutti. Dal canto nostro, dobbiamo far comprendere al cliente la validità della funzionalità, anche facendogliela provare, e della rapidità del ritorno di investimento.
➣ Parlando di innovazione, invece, quali sono le esperienze più significative, sempre in ambito packaging, che vi hanno visto coinvolti? In tema di referenze, rimanendo in ambito Edge ed ecosistema Industrial IOT, Siemens ha fatto numerosi PoC - Proof of Concept, per supportare nuove idee e approcci dei clienti, ma anche diversi progetti già concretizzati in applicazioni standard per le macchine dei clienti. Per fare alcuni esempi realizzativi, un’applicazione molto apprezzata da un cliente che produce forni per bakery, sfrutta l’Edge per la gestione delle ricette e dei programmi di cottura per ottimizzare continuamente i processi. Lo stesso cliente ha sfruttato la tecnologia Edge per creare una dashboard per il controllo da remoto del forno tramite smartphone. Un’app che proponiamo, denominata SAM, serve a gestire il riconoscimento vocale, utile per utilizzare l’Edge Device per operare sulla macchina tramite comandi vocali. Questa è un’applicazione sfruttata da un costruttore di macchine per il settore farmaceutico, macchine che saranno impiegate da operatori che avranno le mani impegnate e che quindi non potrebbero interagire mediante un tradizionale HMI. Un altro case study è stato applicato a linee di confezionamento food dove un nostro cliente ha sviluppato e realizzato su tecnologia di Siemens un algoritmo di intelligenza artificiale in grado di classificare automaticamente la qualità dei prodotti e definirne l’orientamento corretto per posizionarli sul vassoio. Sfruttando una tecnica di machine learning basata su di una rete neurale è stato realizzato in pochi passi un addestramento che ha insegnato alla macchina di decidere in autonomia la classe e la qualità dei prodotti. Un’altra app che proponiamo si chiama Live-Twin. Questa permette di inserire il modello multifisico all’interno dell’Edge Device montato in macchina e quindi di lavorare con le variabili generate da questo modello. Questo consente di modellizzare degli stati fisici di una parte di macchina, andando a creare sensori virtuali dove altrimenti non si potrebbero posizionare sensori fisici, consentendo una regolazione molto più efficace. |
Automazione NEL CONFEZIONAMENTO
B&R
Wlady Martino, Global Industry Segment Manager, Packaging
S
u quali tecnologie devono puntare le aziende italiane di confezionamento per rimanere competitive?
manenti integrati galleggiano su segmenti composti da motori elettromagnetici. I segmenti modulari del motore sono di 240x240 millimetri e possono essere disposti liberamente in qualsiasi forma. Una varietà di dimensioni dello shuttle trasportano carichi utili da 0,6 a 14 chilogrammi e raggiungono velocità fino a 2 metri al secondo. Possono muoversi liberamente nello spazio bidimensionale, ruotare e inclinare lungo tre assi e offrire un controllo preciso sull’altezza della levitazione. Si parla in questo caso di sei gradi di libertà di controllo del movimento. Ci sono due modi in cui ACOPOS 6D si inserisce nella produzione adattiva. In primo luogo, integra la tecnologia track aprendo nuovi modi per effettuare il trasporto di prodotti adattivi in ambienti specifici. La completa assenza di attrito, usura e contaminazione lo rende perfetto per applicazioni alimentari e farmaceutiche, ad esempio. Un altro vantaggio di ACOPOS 6D è che le navette possono spostare ogni prodotto con sei gradi di libertà. Ciò consente loro di modificare il movimento a seconda della lavorazione da eseguire ed essere flessibili a qualsiasi cambiamento dovuto le stazioni di elaborazione. Senza tale flessibilità, bisognerebbe agire su cambi hardware dispendiosi e complessi sia a livello di tempo che di produttività. In una stazione di rifornimento, ad esempio, invece di un robot SCARA è possibile utilizzare un cartesiano. Questo consente di risparmiare su hardware e costi di manutenzione e avere una stazione più flessibile che occupa meno spazio in linea. E l’innata capacità della navetta di ruotare o pesare i prodotti significa che tali compiti possono essere svolti al volo durante il trasporto, eliminando completamente la necessità di stazioni dedicate. Inoltre, ACOPOS 6D cambia il paradigma e apre a un nuovo modo di pensare alla linea di produzione. Laddove la tecnologia di tracciamento rende adattabili le singole fasi di elaborazione, ACOPOS 6D rende adattiva la sequenza dei passaggi. La linea di produzione diventa uno spazio di lavorazione aperto, dove le navette si muovono come uno sciame di AGV, portando i prodotti in posizioni determinate in una matrice. Si può affermare quindi che le soluzioni di produzione adattiva emergono da una sinergia di simulazione digitale, visione industriale, robotica e - cosa molto importante - trasporto adattivo del prodotto. Tutto nel portfolio di prodotti B&R che crea una proposta completa dal valore unico per i propri clienti.|
Il comparto italiano delle macchine automatiche per il confezionamento è da sempre riconosciuto a livello mondiale per l’elevata innovazione e qualità delle soluzioni proposte, per la grande personalizzazione e flessibilità delle macchine e per la capacità di ingegneria tecnica del personale addetto che consente al settore di competere in posizione di leadership sui mercati mondiali. Oggi il mercato sta cambiando velocemente e sia i produttori che i costruttori di macchine si trovano di fronte all’esigenza di fornire prodotti sempre più personalizzati, a dovere produrre lotti sempre più variabili, sia in termini di codici che di dimensione e di dovere velocemente essere in grado di mettere sul mercato anche prodotti non ancora previsti in fase di specifica. Il tutto accelerato dall’e-commerce.
Per differenziarsi sul mercato le aziende necessitano di soluzioni tecnologiche sempre più integrate in grado di combinare insieme sia soluzioni di automazione di controllo più tradizionali come PLC, Motion HMI ed I/Os sia soluzioni meccatroniche come Robotica e sistemi di trasporto intelligenti, fino ai sistemi di visione e identificazione, la sicurezza e le soluzioni IoT. Queste tecnologie, combinate insieme, forniscono alle macchine, e quindi alle linee di produzioni, delle caratteristiche del tutto nuove che permettono di adattarsi immediatamente sia a nuovi prodotti sia alla variabilità del mercato. Per questo parliamo di una nuova categoria di macchinari ossia le Macchine Adattive. Le aziende italiane svolgeranno un ruolo di primo piano nel contesto internazionale proprio fornendo soluzioni sempre più adattive e connesse.
➣ Quali sono le più recenti soluzioni di automazione proposte dalla vostra Società? Nel gennaio 2021 abbiamo lanciato il nuovo sistema di trasporto intelligente di B&R: ACOPOS 6D. ACOPOS 6D si basa sul principio della levitazione magnetica: le navette con magneti per-
10 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2021
Automazione NEL CONFEZIONAMENTO
Gimatic
➣ Su quali tecnologie devono puntare le aziende italiane di confezionamento per rimanere competitive?
Nel settore del confezionamento alimentare e non, la domanda e l’offerta di soluzioni e componenti specifici sono in continuo cambiamento dovuto alla crescita dei settori e ai trend di consumi e modalità di distribuzione in continua evoluzione. Inoltre, a dettare la ricerca tecnologica, gioca un ruolo fondamentale l’aspetto della salvaguardia ambientale. Le tecnologie da adottare in ambito del confezionamento devono permettere elevati livelli di efficienza generale con una riduzione importante di scarti. Inoltre, devono consentire l’accesso a un miglioramento nelle operazioni di stoccaggio e una riduzione di rifiuti. La qualità e la possibilità di elevati controlli durante tutta la linea di confezionamento risulta essere fondamentale. La decisione sulla tecnologia da adottare deve tenere conto di tutti questi aspetti.
Andrea Lotito, Vacuum Specialist
G
imatic è una azienda di riferimento presente sul mercato dell’automazione industriale da oltre 35 anni. Grazie alla sua competenza, flessibilità e a un uso estensivo delle nuove tecnologie nell’ambito della progettazione e realizzazione è in grado di offrire soluzioni specifiche per ogni applicazione. Presente con successo fin dalle sue origini, l’azienda dispone oggi di una vasta gamma di prodotti con più di 4000 codici a catalogo e 180 brevetti depositati. Da quest’anno Gimatic ha inaugurato la divisione del vuoto che si compone di circa 1200 articoli sviluppati ponendo l’attenzione all’efficienza energetica, all‘affidabilità ed alla facilità d’uso.
➣ Quali sono le più recenti soluzioni di automazione proposte dalla vostra Società?
Ciò che la rende un’azienda competitiva è la continua voglia di crescere e Gimatic lo ha dimostrato nuovamente investendo nel settore del vuoto industriale, essendo così in grado di fornire ai propri clienti soluzioni complete e personalizzate di presa. Gimatic ha recentemente introdotto un gripper estremamente leggero realizzato in stampa 3D, dedicato alla manipolazione di sacchetti e confezioni, che integra due generatori di vuoto EJ-SLG a due stadi, quattro ventose della innovativa famiglia UNIBODY POWER GRIP e un sistema di stabilizzazione della presa. Il gripper è inoltre completo di flangia di interfaccia con robot, sensori e sistema di rilascio rapido. Le ventose UNIBODY POWER GRIP, sono realizzate in silicone certificato FDA in un unico componente in modo da garantire prese sicure anche ad elevate velocità. Sono disponibili con 1,5 e 3,5 soffietti nei diametri 30 mm, 41 mm, 48 mm e 55 mm. Il design interno a spirale e lo speciale inserto garantiscono elevata stabilità e capacità di adesione durante la presa ed evitano deformazioni all’oggetto manipolato. |
Turck Banner Italia Giuliano Collodel, managing director
➣ Su quali tecnologie devono puntare le aziende italiane di confezionamento per rimanere competitive?
➣ Quali sono le più recenti soluzioni di automazione proposte dalla vostra Società?
La competizione, non soltanto nel mondo del packaging e del confezionamento in particolare, ma in tutta l’industria si sviluppa soprattutto intorno alla qualità, alla produttività, alla flessibilità. È il mercato che detta le regole e le esigenze si fanno sempre più pressanti, dunque le aziende del packaging e del confezionamento che si confrontano quotidianamente con il mercato non possono che rispondere alle richieste, anzi se possibile le devono anticipare. La tecnologia viene loro incontro perché a ritmo vertiginoso si sviluppano innovazioni a sostegno di quanto il mercato richiede, appunto qualità, flessibilità, velocità che lato impresa significa produttività. Ora il punto di bilanciamento sta proprio negli investimenti in innovazioni che un’azienda del packaging o del confezionamento deve affrontare per restare competitiva. Turck Banner Italia ha una vasta gamma di componenti che migliorano le performance per tutti gli attori del mondo del packaging. La sensoristica e la componentistica che sviluppiamo è basilare per il produttivo funzionamento degli impianti sia che si parli di sicurezza, o di monitoraggio e di comunicazione o ancora di illuminazione e indicazione. Sviluppiamo l’automazione decentralizzata attraverso sistemi di sensori collegati in rete, IIot controller efficienti e una dedicata, semplice soluzione cloud. L’architettura IIoT di Turck Banner si può definire a prova di futuro grazie a sensori robusti, potenti dispositivi I/O e controller edge oltre a applicazioni cloud personalizzate. Al servizio dell’industria italiana del packaging e del confezionamento. Giuliano Collodel, managing director di Turck Banner Italia
Tra le tante innovazioni parlerei del laser di misura a triangolazione Q5X, un potente sensore per la risoluzione dei problemi in un dispositivo dal formato rettangolare a standard industriale. Al top di gamma tra i migliori sensori di triangolazione laser della migliore qualità offre una portata da 9,5 cm a 2 m, è facile da usare e fornisce un rilevamento affidabile degli oggetti più impegnativi. Il nuovo sensore Turck Banner presenta rilevanti vantaggi in termini di affidabilità e precisione nel rilevamento e nella misurazione degli oggetti, che siano scuri, chiari, riflettenti o dal packaging multicolore, su ogni tipo di sfondo, da quelli più scuri a quelli lucidi ed altamente riflettenti. L’indicatore luminoso di uscita e il feedback di distanza in tempo reale consentono una semplice configurazione e conseguente risoluzione dei problemi. Il nuovo laser di misurazione a triangolazione ci permette di misurare sia la distanza che l’intensità della luce per risolvere le applicazioni più impegnative. L’interfaccia utente è molto intuitiva grazie agli stessi comandi, impostazioni e display degli altri prodotti laser Turck Banner. Il connettore è ruotabile e inclinabile a 270 gradi per soddisfare una varietà di vincoli di montaggio. Il grado di protezione IP67 garantisce prestazioni affidabili anche in ambienti umidi. La serie Q5X è programmabile tramite interfaccia utente integrata, apprendimento remoto, IO-Link o display del sensore remoto accessorio RSD (Remote Sensor Display) che consente la programmazione e il monitoraggio a distanza. I nuovi sensori Turck Banner sono particolarmente adatti ad ambienti di produzione complessi e ad alta produttività.
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Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2021
Cognex International Paolo Stevanin, Regional Sales Manager Italy ➣ Su quali tecnologie devono puntare le aziende italiane di confezionamento per rimanere competitive?
Il confezionamento non esula da una necessità comune a tutti i settori produttivi in generale, la qualità. Produrre in modo ineccepibile, offrire al mercato prodotti Paolo Stevanin, Regional Sales Manager Italy dalla qualità certa e verificadi Cognex International ta significa qualificarsi come azienda seria e rispettosa dei propri clienti. La leadership di mercato si ottiene anche dalla capacità di offrire un prodotto a zero difetti. Ovviamente non è semplice, perché i ritmi produttivi sono alti e tendono mediamente ad aumentare. Il retail è oggi senza dubbio da considerarsi multi-canale e la spinta che i produttori hanno ricevuto dalle attività di vendita on-line ha consentito da un lato di mantenere le quote di mercato ad un livello dignitoso anche nel periodo pandemico, dall’altro ha spinto al miglioramento delle proprie capacità produttive aumentando al contempo la qualità del prodotto immesso sul mercato. Se è vero, come è vero, che l’automazione industriale consente una produzione sempre al livello della domanda è altrettanto vero che la qualità del prodotto deve rispondere perfettamente, anzi eccedere, alle aspettative del mercato. Qui entra in gioco Cognex con le sue tecnologie di vi-
sione che consente, nello specifico, all’industria del confezionamento di proporre una produzione adeguata in termini di volume rispetto alla domanda, ma soprattutto adeguata in termini di qualità rispetto alle aspettative del mercato. Produrre prima e confezionare e consegnare poi a zero difetti impatta in modo evidente sia sul conto economico del player industriale sia sulla sua immagine e reputazione. Quanto impattino i resi, i fermo-macchina per eliminare difetti ed intoppi è chiaro e calcolabile. Meno calcolabile è l’impatto sul conto economico di una cattiva reputazione per prodotti difettosi, non verificati o mal confezionati. Immettere questa produzione sul mercato significa mettere a rischio la posizione dell’azienda e del brand. Sono le tecnologie e i sistemi di visione, monitoraggio e controllo di Cognex che certamente impediscono cadute di qualità.
➣ Quali sono le più recenti soluzioni di automazione proposte dalla vostra Società?
In-Sight® D900 di Cognex è un sistema di visione con In-Sight ViDi™, un software progettato specificamente per eseguire applicazioni di Deep Learning. Questa soluzione avanzata, integrata in una smart camera, è ideale nell’automazione industriale per risolvere problemi di OCR, di verifica dell’assemblaggio, del confezionamento e di rilevamento di difetti superficiali e qualita-
ABB
tivi, garantendo una soluzione in linea solida e stabile, evitando così, il continuo problema di ‘falsi scarti’, individuabili talvolta con gli strumenti di visione artificiale tradizionali. Il sistema è particolarmente veloce e vanta una grande semplicità di sviluppo. Le applicazioni In-Sight ViDi vengono infatti implementate su In-Sight D900 Smart Camera, un dispositivo con grado di protezione IP67, che non necessità di un PC, rendendo la tecnologia di Deep Learning accessibile anche ai non programmatori. L’innovativo sistema di visione Cognex IN-SIGHT D900 con In-Sight ViDi sfrutta l’intuitiva interfaccia del foglio di calcolo In-Sight per impostare rapidamente, installare ed eseguire applicazioni di Deep Learning senza programmazione. Il foglio di calcolo In-Sight semplifica lo sviluppo delle applicazioni e ottimizza l’integrazione in fabbrica con un I/O completo e funzioni di comunicazione preimpostate. Inoltre permette di combinare gli strumenti di visione tradizionali Cognex (come PatMax Redline™) e strumenti di Deep Learning nella stessa ricetta, portando a sviluppi più rapidi. In-Sight ViDi richiede set di immagini molto più piccoli e tempi di addestramento e convalida più brevi di altre soluzioni di Deep Learning. Le applicazioni sono decisamente più veloci e facili da configurare, convalidare e distribuire.
➣ Quali sono le più recenti soluzioni di automazione proposte dalla vostra Società?
➣ In termini di connettività e controllo sulle macchine, come potete intervenire nello specifico a supporto del processo produttivo?
Il confezionamento rappresenta un settore di punta per la robotica di ABB. La leadership costruita nell’ultimo decennio con la famiglia IRB 360 FlexPicker si rinforza ora con l’introduzione dell’IRB 390 FlexPacker, il robot delta di ABB per le applicazioni ad alto carico utile ed elevate prestazioni. Disponibile in due varianti: 4 assi e 15 kg di portata e 5 assi e 10 kg di portata, entrambe con 1300 mm di sbraccio, l’IRB 390 è idoneo all’utilizzo in ambiente igienici e a diretto contatto con il cibo. Oltre ai mercati tradizionali del F&B e Pharma, grazie alle sue caratteristiche di flessibilità, è pensato per essere impiegato in ambiti di logistica e manipolazione generica di prodotti consumer preconfezionati. Con il FlexPacker ABB offre un portafoglio robot tra i più ampi del mercato, destinato a settori che vanno dal confezionamento primario ad applicazioni shelf e retail-ready, dove l’introduzione del quinto asse permetti il riorientamento verticale degli oggetti prelevati, garantendo comunque la massima velocità di lavoro.|
Con decenni di sviluppo ed esperienza nel settore robotico industriale, ABB ha reso i propri robot sistemi tecnologicamente avanzati. Questo si traduce, oggi più che mai, nella possibilità di comunicare verso l’esterno in modo chiaro, affidabile e veloce, i dati che il controllore robot raccoglie. L’interconnessione dei robot ABB avviene su più livelli: dalla comunicazione di basso livello macchina-macchina tramite bus di campo, all’interfacciamento con sistemi di supervisione e gestione della produzione, fino al più alto livello dei sistemi di monitoraggio remoti. Nel primo caso, i controller ABB supportano tutti i protocolli di comunicazione maggiormente diffusi per la condivisione dei segnali e delle variabili di processo. Nel secondo caso, è possibile sfruttare gli strumenti di comunicazione a base web, i Robot Web Services, per la progettazione di interfacce avanzate uomo-macchina che permettono una gestione semplificata ma potente dei cicli di lavoro del robot. Con Pickmaster Twin, il software di programmazione e gestione delle linee di picking da flusso randomico, è inclusa un’interfaccia operatore all’avanguardia con integrazione di fabbrica conforme a PackML e controllo remoto. Nell’ultimo caso, con i Connected Services ABB Ability, ABB mette a diposizione una piattaforma multiservizio che, in remoto, raccoglie e analizza in sicurezza i dati dei robot installati per il monitoraggio proattivo, la gestione dei backup e l’ottimizzazione software del ciclo, abbattendo i tempi di ripristino in caso di fermo macchina e prolungando il ciclo di vita del robot.
12 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2021
Automazione NEL CONFEZIONAMENTO
Schneider Electric Marco Romani, High Performance Offer Manager, Machine Solution
➣ In termini di connettività e controllo sulle macchine, come potete intervenire nello specifico a supporto del processo produttivo?
L’automazione nel settore del packaging richiede da sempre performance, flessibilità e scalabilità per adattarsi ai rapidi cambiamenti richiesti da questo specifico settore. Poter gestire la macchina attraverso una piattaforma meccatronica, come la nostra PacDrive, permette al costruttore di macchina di proporre soluzioni sempre al passo con le richieste tecnologiche e all’end user di ottenere un’efficienza produttiva sempre ai massimi livelli. Oggi però le soluzioni elettroniche di motion controller, servo azionamenti e servo motori non sono più le uniche che possono garantire le caratteristiche precedenti. È necessario che tutto il comparto software che gestisce, comanda e monitora le macchine del packaging soddisfi i medesimi requisiti di performance, flessibilità e scalabilità, aggiungendo anche però anche disponibilità, resilienza ed interconnessione. I software come EcoStruxure™ Machine Scada Expert, il nostro Scada di linea efficiente e funzionale per una prima raccolta, elaborazione e visualizzazione dei dati di macchine o linea, oppure Ecostruxure Augmented Operator Advisor, per una visualizzazione smart dei dati e dei documenti digitali della macchina, sono un esempio di come Schneider Electric declina la trasformazione digitale. La connettività al di fuori della local area network è inoltre implementabile grazie a sistemi di teleassistenza come Ecostruxure Secure Connect Advisor oppure grazie a soluzioni cloud abilitanti come Ecostruxure Machine Advisor, con i suoi algoritmi di manutenzione predittiva.
Marco Romani, High Performance Offer Manager, Machine Solution
zare le tecnologie e le soluzioni per adempiere alle esigenze sempre più complesse del mercato dell’automazione. Da questa raccolta di informazioni è nato il Lexium Multicarrier, un sistema di trasporto avanzato a carrelli indipendenti. Abbinato al sistema PacDrive 3 e alla più recente tecnologia di movimento lineare per spostare i prodotti individualmente attraverso la macchina, è in grado di realizzare applicazioni per il mercato del Packaging, Food and Beverage, Material Handling & Working and Assembly. Questa tecnologia consente di progettare nuove macchine rendendole più veloci, più flessibili adattandosi alle infinite esigenze di prodotto, ed efficienti in termini di spazio. Il nostro Lexium Multicarrier raccoglie tutto il meglio delle soluzioni che offre oggi il mercato e le ha elevate per offrire al nostro cliente un’esperienza innovativa di automazione. Soddisfando la richiesta di digitalizzazione e alla necessità di ridurre i tempi di sviluppo e quindi i costi, il multicarrier sarà supportato dal nuovo EcoStruxure Machine Expert Twin, un ambiente di emulazione e simulazione che permetterà all’utente anche di migliorare la qualità del design. Expert twin è in grado di realizzare un virtual commissioning e analizzare le prestazioni non solo delle soluzioni Schneider Electric integrate, ma anche la macchina completa del cliente. Il nostro scopo è dare valore aggiunto all’OEM in modo che possa usarci come “testa d’ariete” per il mercato end user, mettendo a disposizione soluzioni all’avanguardia del mondo dell’automazione.
➣ Quali sono le più recenti soluzioni di automazione proposte dalla vostra Società?
In questi ultimi anni abbiamo lavorato a contatto con il cliente per analiz-
Label your world,
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Una serie completa di soluzione stampa & applica facilmente integrabili in linee di confezionamento automatizzate per una corretta identificazione e tracciabilità dei prodotti. MORE INFO
13 dell’Imballaggio | n. 6ITALY | Settembre 2021 Via Monte CervinoRassegna 51/F | 20861 Brugherio (MB) | Ph. +39 039 9156551 r.a. | info@labelpack.it
Pilz
I
n termini di connettività e controllo sulle macchine, come potete intervenire nello specifico a supporto del processo produttivo?
Il tema della connettività e controllo delle macchine è sempre più importante non solo perché è possibile fornire un servizio tempestivo, ma anche per garantire e migliorare la continuità dei processi di erogazione dei servizi di assistenza e manutenzione. Oramai molti costruttori hanno l’esigenza di garantire il controllo della macchina tramite connessioni VPN e la massima sicurezza e trasparenza al cliente finale. L’aspetto security relativo a queste connessioni è fondamentale: le reti VPN, i firewall e l’autenticazione basata su certificati garantiscono la massima sicurezza per la connessione. La protezione deve essere garantita contro gli attacchi man-in-themiddle e gli attacchi denial-of-service (attacchi DoS/DDoS). I componenti e il software per l’accesso remoto devono essere certificati secondo gli standard IEC 62443. Nelle applicazioni più critiche vengono usate inoltre le “strong authentication” caratterizzate per esempio da un’autenticazione a 2 fattori: “una cosa che sai” (una password) più “una cosa che hai” (un token hardware).
➣ Quali sono le più recenti soluzioni di automazione proposte dalla vostra Società?
conformità alla Norma IEC 62443-4-1 e tiene quindi in considerazione il principio di “Zones and Conduits” (Zone e Condotte). Le funzioni di diagnostica includono la “registrazione dei pacchetti”: in questo modo è possibile registrare la comunicazione dati tra nodi della rete protetta e la rete non protetta. SecurityBridge garantisce la protezione dei dati da manomissioni mediante il sistema di autenticazione e autorizzazione, garantendo l’inoltro dei dati di processo con latenza ridotta. In ogni momento viene garantita la rilevazione di modifiche non autorizzate al progetto grazie al monitoraggio del checksum (CRC). Un punto importante è legato alla possibilità di effettuare modifiche alla configurazione di un progetto solo da parte di utenti provvisti di relativa autorizzazione. Con l’aggiunta del dispositivo PITreader è possibile realizzare funzioni per quanto concerne le autorizzazioni all’accesso di macchine e impianti. Nel PITreader viene inserita una chiave RFID contenente informazioni sull’utente (permessi e user data) grazie alla quale è possibile realizzare un’autenticazione a due fattori in abbinamento al SecurityBridge. Le opzioni ammesse dal PITreader spaziano dalla semplice attivazione passando per l’autenticazione di specifiche funzioni secondarie delle macchine fino a includere una matrice di autorizzazione gerarchica complessa. Per la protezione contro manipolazioni e manomissioni è possibile codificare le chiavi RFID con PITreader programmati in modo specifico per l’azienda. PITreader è implementabile in modo flessibile come dispositivo stand-alone anche in applicazioni di retrofit o in combinazione ai sistemi di controllo Pilz. |
Con SecurityBridge, Pilz Italia offre un prodotto specifico per il settore Industrial Security. SecurityBridge protegge i moduli di sicurezza configurabili PNOZmulti 2 e il sistema sicuro di automazione PSS 4000 dalle manomissioni causate da accesso non autorizzato. In questo modo si evitano rischi di spionaggio e manomissione garantendo così la sicurezza del personale e la disponibilità delle macchine. Grazie al nuovo firmware, il firewall SecurityBridge offre una protezione completa per le reti di automazione industriale: oltre alla protezione dei sistemi di sicurezza Pilz, il firewall consente ora anche di controllare nodi di terze parti. SecurityBridge è stato sviluppato secondo il processo di Secure Development in
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Ventilatori anticorrosione per macchine e linee di imbottigliamento
Oggi i nostri prodotti sono installati in oltre 70 Paesi nel mondo: 160.000 Aziende industriali 51.000 Centri di ricerca Laboratori Ospedali 850 Università POLYFAN Ventilatori anticorrosione per industrie e laboratori
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Plastifer Srl Via Industriale, 3 26010 Monte Cremasco (Cremona) Italia Tel. +39 0373.791551 Fax +39 0373.792494 www.plastifer.it info@plastifer.it
BENI STRUMENTALI il settore è ripartito! Archiviato un 2020 davvero complicato, sebbene migliore rispetto alle attese stilate a inizio pandemia, nel 2021 l’industria italiana costruttrice di beni strumentali registra ripresa sostenuta dell’attività. Questo, in sintesi, è quanto emerge dai dati presentati in occasione dell’annuale assemblea di Federmacchine.
S
econdo i dati elaborati dal Gruppo Statistiche Federmacchine, nel 2020 il fatturato di settore è sceso a 41 miliardi di euro, pari al 14% in meno rispetto al 2019. Sul risultato complessivo ha pesato sia la forte riduzione dell’export – crollato a 28 miliardi di euro, pari al 14% in meno rispetto all’anno precedente – sia il calo delle consegne dei costruttori sul mercato interno, scese del 15% a 14 miliardi. Decisamente pesante la riduzione del consumo che ha solo sfiorato i 21 miliardi di euro, rispetto ai 26 miliardi registrati nel 2019 (-18%). Invariato invece il numero delle imprese e degli occupati: sono oltre 200.000 gli addetti impiegati nelle circa 5.000 aziende del settore. Occorre ricordare che il risultato finale è stato decisamente migliore di quanto non si immaginasse a inizio della pandemia. Nel mese di aprile 2020, un’indagine condotta dal Gruppo Statistiche Federmacchine aveva infatti rilevato una stima di calo di fatturato 2020 del 27%, dunque pari al doppio di quello che poi è effettivamente risultato. Se guardiamo la serie storica dei dati, la crisi del 2020 ha riportato il settore indietro nel tempo di parecchi anni. I valori di produzione e consumo sono tornati al livello del 2015. La riduzione dell’export è stata tale da avvicinarsi a quella del 2013.
Risultati significativi Nonostante tutto, l’apporto del comparto all’economia del Paese si conferma significativo: il fatturato dell’industria italiana del machinery vale il 2,5% del PIL (in calo di un paio di decimali rispetto al dato 2019). Resta invece invariato il peso del settore su occupazione ed export. Nel 2020, il saldo complessivo delle merci è stato di +64 miliardi di euro, dunque decisamente più alto rispetto al valore abituale (nel 2019 era di 39 miliardi). L’incremento si spiega anzitutto con il crollo delle importazioni di carburanti per effetto della crisi e del lockdown. In questo contesto, la meccanica ha confermato il suo ruolo di traino con un surplus di 44 miliardi. Quasi la metà di questo surplus è attribuibile al settore dei beni strumentali rappresentato da Federmacchine. Il blocco della mobilità ha inciso notevolmente sull’attività dell’industria italiana di settore oltreconfine come dimostra il dato di export/fatturato che, nel
2020, si è fermato al 67%. Con riferimento alla distribuzione delle vendite, la quota di fatturato ottenuta in Italia si è attestata al 33%. Il 29% del totale è stato destinato agli altri paesi dell’Unione Europea. Segue quindi l’export in Asia e America settentrionale entrambe con il 10%.
Uno sguardo al futuro Con riferimento al 2021, i primi dati confermano una situazione di generale e costante miglioramento. Le esportazioni di macchinari italiani, nel periodo gennaio-marzo, sono cresciute del 6,8%. Le vendite in UE, Extra UE e America Meridionale crescono più che nelle altre aree del mondo. Anche le importazioni italiane del primo trimestre dell’anno segnano una crescita del 6,7% a dimostrazione della ripresa di attività anche sul mercato interno. Per avere un’idea di come sarà il 2021, consideriamo le previsioni formulate dalle singole associazioni che fanno capo a Federmacchine. Tutti gli indicatori economici cresceranno in modo sostenuto: fatturato (+11,1%), export (+11,8%), consumo (+9,7%), consegne interne (9,7%) e import (9,7%). L’incremento non sarà sufficiente a recuperare il terreno perso nel 2020 ma permetterà di ridurre il gap con i risultati pre-pandemici. Il presidente di Federmacchine Giuseppe Lesce ha affermato: “Il totale recupero avverrà nel 2022 grazie alla ripresa dell’attività oltre confineincentivata e facilitata, immaginiamo, dal procedere in tutto il mondo della campagna vaccinale - e grazie alla ripresa degli investimenti in nuovi macchinari in Italia che già rilevano molti settori che fanno capo a Federmacchine, sostenuta anche dagli incentivi 4.0. A tal proposito chiediamo che le misure attualmente previste quali credito di imposta per le nuove macchine e per le tecnologie 4.0 divengano strutturali così da accompagnare le imprese in un processo graduale e continuo di aggiornamento e trasformazione, presupposto indispensabile per vincere la sfida della competitività internazionale”. Complementare al tema dell’innovazione è poi quello della formazione 4.0 e dei giovani. Nuove macchine e nuove tecnologie impongono nuove competenze e quindi forza lavoro preparata ad operare su sistemi e secondo processi spesso completamente differenti rispetto al passato.|
16 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2021
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Fatti &TENDENZE
MACCHINE PER IL PACKAGING si torna ai livelli del 2019 È del -1,8% la differenza di fatturato dei primi 6 mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno record 2019. Si consolida la crescita sul 2020: +21%. Nel 2020 il comparto tiene, sfiorando gli 8 miliardi di euro. Bene il settore alimentare e cosmetico.
I
l settore delle macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio chiude il primo semestre del 2021 con un solido +21% rispetto allo stesso periodo del 2020. Tra gennaio e giugno l’export ha segnato un +19,3%, mentre il mercato domestico ha fatto registrare un +31,2%, sempre in confronto al fatturato del primo semestre 2020. Con questi dati l’intero comparto torna ai livelli pre-pandemia, con una differenza del solo -1,8% rispetto al primo semestre del 2019 (anno del record con il superamento a fine anno degli 8 miliardi di fatturato). Un risultato frutto del cumulato tra il primo trimestre (concluso con un +9,2%) e il secondo trimestre, nel quale le imprese associate hanno aumentato la variazione di fatturato rispetto a un anno fa al +29,4%. La crescita è simile sia sul mercato domestico (+34%), sia su quello estero (+28,4% in rapporto all’anno scorso). Il Centro Studi di Ucima-Mecs ha fornito anche i dati sugli ordini, cresciuti del +10,9% nel secondo trimestre e del +10,7% se si considera l’intero primo semestre. Lo stesso Centro Studi ha poi fornito i risultati del 2020, riportati nella nona Indagine Statistica Nazionale che ogni anno fotografa l’andamento del comparto. L’anno scorso i costruttori italiani di macchine automatiche per il packaging hanno sostanzialmente confermato il giro d’affari dell’anno procedente: dopo il record del 2019, il comparto registra infatti un calo contenuto su base annua pari al -2,9%, assestandosi su 7,81 miliardi, in linea con il risultato del 2018 (7,9 miliardi). L’anno alle spalle ha visto inoltre aumentare sia il numero delle aziende censite (635 in totale, +3,1%), sia il numero degli occupati, salito a 35.630 addetti, con una crescita del 7%.
I mercati internazionali In linea con il 2019 il fatturato estero pesa per il 78%, pari a 6,08 miliardi, ma subisce un calo del 4,1%. L’Unione europea si conferma la principale area di destinazione delle macchine italiane per il packaging e assorbe il 41% (2.087 milioni di euro) del fatturato totale; seguita dall’Asia, al secondo posto con un valore di 985,8 milioni di euro ed un’incidenza del 19,4%, e dal Nord America al terzo posto, con 733,1 milioni di euro (14,4%). Il Nord America è l’unica macroarea che, con un +5,9%, registra una crescita del fatturato rispetto al 2019, anno in cui l’export si
fermò a 691,9 milioni di euro. Seguono Europa extraUE (area che vale l’8,6%, con 439,7 milioni), Africa e Oceania (8,4%) e Centro e Sud America (8,2%).
Il mercato interno Con 1,72 miliardi il mercato domestico è cresciuto nel corso del 2020, marcando un +1,9% rispetto al 2019 e confermando il trend positivo degli ultimi anni.
I settori clienti Nella suddivisione tra i settori clienti il 2020 conferma la predominanza del food & beverage, che incide per il 58,2% sul volume d’affari complessivo. Il food, in particolare, vale da solo il 32,2% del fatturato totale (2.516 milioni di euro), il beverage il 26,0% con 2.032 milioni di euro di ricavi. Insieme registrano una crescita sul 2019 pari al +1,7%. Il terzo posto per volumi spetta come nel 2019 al settore farmaceutico, con 1.356 milioni di euro (17,4% del totale). Segue il settore cosmetico, l’unico che cresce tra i settori non food, con 348,7 milioni di fatturato e un balzo dell’11,4%. A chiudere la graduatoria sono i clienti dell’industria chimica, con 270 milioni di euro.
Fatturato per tipologia produttiva La famiglia delle macchine per il packaging primario resta preponderante con il 53,2% della distribuzione del fatturato, seguita dal packaging secondario (18,8%) e dalle macchine per il fine linea (13,9%).
La struttura produttiva Le 635 aziende italiane che producono macchinari per il confezionamento e l’imballaggio si concentrano principalmente lungo l’asse della via Emilia da Piacenza a Rimini – la cosiddetta packaging valley – con distretti produttivi anche in Lombardia, Piemonte, Veneto e Toscana. L’analisi per classe di fatturato evidenzia la netta prevalenza di aziende di piccola dimensione (quelle sotto i 10 milioni di euro di fatturato costituiscono il 79% delle imprese), che pesano però circa il 17% sul fatturato complessivo. Mentre le realtà industriali più strutturate (sono 51 quelle sopra i 25 milioni di euro) realizzano il 68% del fatturato e il 74% delle esportazioni.|
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OTTIMISMO NEL FUTURO di cartotecnica e converting Un 2020 chiusosi nel segno di un forte calo di tutti gli indicatori per l’industria italiana delle macchine grafiche, cartotecniche e di trasformazione. È quanto emerge dal rapporto di settore elaborato da Acimga, l’associazione confindustriale che rappresenta le imprese di questo segmento della meccanica strumentale, in cui l’Italia primeggia come uno dei maggiori produttori a livello globale.
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el primo anno della pandemia, le imprese del settore hanno registrato un fatturato di 2,4 miliardi di euro, in calo del 15,8% rispetto al 2019, in un contesto tuttavia che ha visto l’industria della meccanica strumentale italiana segnare mediamente -27% secondo Federmacchine. Il consumo nazionale si è contratto del 14,7%, come prevedibile in un’annata segnata dall’emergenza sanitaria e dalle misure di contenimento, attestandosi sul valore di 1,4 miliardi di euro. Allo stesso modo sono calati gli investimenti (-24,1%), mentre il livello occupazionale ha visto una flessione molto più contenuta (-1,2%), in virtù sia del blocco dei licenziamenti, sia della tradizionale attenzione delle imprese del settore a trattenere la manodopera anche nei periodi difficili.
Esportazioni in calo Il segno meno si registra anche alla voce esportazioni, che con 1,4 miliardi di euro rappresentano circa il 60% del fatturato totale, a conferma di come per le imprese del settore resti preminente la vocazione verso i mercati internazionali. Nel 2020 il calo è stato del 18% sul 2019, dato che comunque non compromette il posizionamento dell’industria italiana delle macchine grafiche, cartotecniche e di trasformazione quale terzo maggior esportatore al mondo, con una quota del 10% nei mercati internazionali. Tra questi, i più importanti restano i paesi dell’area UE, dove si concentra il 40% delle vendite, seguiti dal Nord America (21%) e dai paesi del continente europeo extra UE (11%). Il calo più importante è stato registrato nell’area UE, dove le esportazioni (555 milioni di euro nel 2020) sono diminuite mediamente del 15% rispetto al 2019, con estremi compresi tra il -9% della Francia e il -43% della Spagna. Negli Stati Uniti, primo paese per destinazione dell’export dell’industria italiana (quota di mercato del 16%), il calo delle vendite è stato del 17% rispetto al 2019, mentre nelle aree continentali più marginali per le vendite delle imprese italiane, Sud America, Africa e Medio Oriente, si sono registrate volumi inferiori rispetto all’anno precedente per una percentuale compresa tra il 20 e il 43%. In generale, tra i primi venti paesi per quota di mercato dell’industria italiana del settore, solo sei nel 2020 hanno visto una crescita delle esportazioni, ovvero Turchia (+12%), Cina (+2,5%), Regno Unito (+31,8%), Canada (+60,9), Egitto (+59,7), Portogallo (+64,7).
Bilancia commerciale negativa Anche le importazioni, 437,4 milioni di euro nel 2020, sono diminuite rispetto all’anno precedente di un valore pari a -19,6%. Il saldo della bilancia commerciale del settore ammonta a +950 milioni di euro, in calo di circa 200 milioni rispetto al 2019. Tale risultato deriva dal trend negativo di quasi tutte le macchine: in particolare, solo gli apparecchi per la preparazione delle forme hanno registrato un minimo miglioramento del dato, mentre il saldo delle macchine da stampa è diminuito di oltre 100 milioni e le macchine cartotecniche hanno registrato addirittura un saldo commerciale negativo (- 4,1 milioni), cosa che non si verificava da molti anni. Per quanto concerne il confronto con i singoli paesi – con riferimento ai primi dieci per valore totale dell’interscambio – l’Italia ha un saldo positivo con la grande maggioranza. Fa eccezione la Germania, primo partner del nostro paese, con cui nel 2020 il passivo si è attestato a 89,3 milioni di euro (14,8% in meno rispetto al 2019). Dietro i tedeschi si piazzano gli Stati Uniti, secondo partner commerciale dell’Italia, con cui il saldo è positivo per 215 milioni di euro (oltre 20 milioni in meno rispetto al 2019). Anche con i paesi che seguono nella classifica dell’interscambio, l’Italia vanta un export maggiore dell’import: Francia +28,8 milioni, Cina +23,3 milioni. Alle loro spalle altri paesi con i quali l’Italia vanta un robusto avanzo: Turchia +66,7 milioni (con una crescita di 10 milioni), Regno Unito +41,6 milioni, Spagna +45,8 milioni. L’unico altro paese, tra i primi dieci partner, con cui l’Italia ha un saldo negativo nel 2020 sono i Paesi Bassi, che esportano 4 milioni in più rispetto a quanto importano. “Il rapporto di settore restituisce in modo evidente le difficoltà di un’annata eccezionale, segnata dall’emergenza sanitaria – afferma Andrea Briganti, direttore generale di Acimga. – L’industria italiana del settore resta un’eccellenza e un modello di Made in Italy riconosciuto a livello internazionale. Il nostro osservatorio export ci prefigura uno scenario di crescita nel triennio 2021-2023, con i maggiori contributi che verranno dai mercati di Stati Uniti, Germania, Turchia, Polonia, Francia e Spagna: saranno tre anni necessari per tornare ai livelli di performance pre-Covid. I dati relativi al primo semestre 2021 confermano già una forte ripartenza per tutta l’industria: nei primi sei mesi dell’anno in corso, infatti, la raccolta ordini ha registrato una crescita del 67,1% e il fatturato è cresciuto del 21,4%, per un valore che raggiunge 1,4 miliardi di euro”.|
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Fatti &TENDENZE
MERCATO DEI PALLET
specchio dell’economia italiana Il mercato del pallet racconta la ripresa economica: nel primo trimestre 2021 risale la produzione a marchio EPAL (+7,5%) e FITOK (+15%), ma il legno scarseggia.
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el primo trimestre dell’anno il marchio EPAL ricomincia a crescere e lo fa nel migliore dei modi: da gennaio a marzo, infatti, sono stati prodotti 2.979.168 pallet (di cui 1.811.184 nuovi e 1.167.984 riparati), il valore più alto mai registrato in un trimestre, battendo il record di 2.913.846 pezzi raggiunto tra aprile e giugno 2019. Rispetto agli stessi mesi del 2020, quelli che hanno visto lo scoppio della pandemia in tutto il pianeta, la produzione di pallet è cresciuta addirittura del 7,5%, trainata soprattutto dai pallet riparati (13% contro il +4% di quelli nuovi). Positivi anche i dati che arrivano da FITOK, marchio che certifica il corretto trattamento fitosanitario di imballaggi e componenti in legno: nel primo trimestre sono stati trattati 758.495 m3 di legno, il 15% in più rispetto allo stesso periodo del 2020. I numeri sono forniti da Conlegno, Consorzio Servizi Legno Sughero, che si occupa della gestione dei marchi internazionale di prodotto EPAL e FITOK per l’Italia, garantendo la qualità dei pallet e la sicurezza delle merci trasportate. “In quanto strumento imprescindibile per trasportare qualsiasi tipo di merce, l’andamento del mercato dei pallet può essere con-
siderato uno specchio dell’economia – spiega Orlando Fravega, presidente di Conlegno – Nonostante la crescita dei volumi di produzione, in termini di marginalità sarà però un anno difficile per il settore a causa del prezzo del legname fuori controllo e della scarsità della materia prima che avrà inevitabili ripercussioni sul costo dei pallet, con aumenti dal 50 al 100%. Conlegno è pronto a supportare i consorziati in questa delicata fase di ripartenza mettendo a disposizione professionalità ed esperienza e si impegna a garantire alle aziende coinvolte nella ripresa economica imballaggi sicuri, sostenibili e affidabili”.|
Salpa verso il Futuro Le soluzioni di automazione decentralizzata stanno spostando le coordinate della moderna19produzione industriale. Ti guideremo verso successo. Rassegnaildell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2021
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Pet care
tra nuovi trend e sfide emergenti Le tendenze che guidano il mercato del pet care sono la domanda sempre crescente di proteine alternative, di prodotti personalizzati e di trasparenza degli ingredienti continuerà a crescere. La scarsità di ingredienti e l’impatto ambientale dell’approvvigionamento e degli imballaggi sono tra le sfide principali che il settore deve affrontare.
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urina ha presentato l’edizione 2020 del report Purina in Society (PinS), la terza edizione, che racchiude tutti i risultati e i progressi raggiunti rispetto ai 10 impegni dell’azienda che hanno l’obiettivo di migliorare la salute e il benessere dei pet, delle persone che li amano, delle comunità e del pianeta. Il report Purina in Society 2020 – redatto in conformità alle linee guida per il reporting di sostenibilità conformi ai GRI Standard (2018/2020) – presenta in dettaglio il resoconto dei progressi compiuti e l’impatto delle iniziative di Purina, delle partnership e delle collaborazioni avviate per raggiungere gli obiettivi. Il Purina in Society Report 2020 evidenzia i cambiamenti che il settore nel suo complesso dovrà affrontare, dopo un anno in cui la pandemia da Covid-19 ha avuto un enorme impatto sulla vita dei pet, delle persone e delle aziende di tutto il mondo. Basandosi su una ricerca di mercato e oltre 100 interviste a esperti del settore, tra cui veterinari e media, Purina ha messo in evidenza le otto tendenze che plasmeranno il futuro del pet care, insieme alle sei sfide che questo settore dovrà affrontare.
LE 8 TENDENZE L’aumento del possesso di pet I più recenti dati, pubblicati da Euromonitor, hanno indicato un’accelerazione nell’adozione di pet in Europa, Medio Oriente e Nord Africa, rispetto al 2019, anno in cui popolazione di pet era pari a 3 milioni. Nel 2020, la popolazione totale è cresciuta toccando i 5,1 milioni di pet in tutta l’area, con una crescita del 70%.
Future of work I cambiamenti dovuti alla recente esigenza di poter lavorare da remoto hanno inevitabilmente modificato quello che sarà il futuro del lavoro.
Il passaggio all’e-commerce La crescita del settore e-commerce, causata anche dalle misure imposte dalla pandemia, è incrementata portando il segmento a toccare guadagni mai raggiunti prima.
La crescente preferenza per ingredienti alternativi e proteine alternative La diminuzione delle risorse naturali disponibili su scala globale impatta sulla necessità di ridurne il consumo oppure sulla ricerca di fonti alternative. Inoltre, poiché i cosiddetti “Millennial pet parents”, che appartengono alla Generazione Y, considerano i loro cani e gatti come membri della famiglia, è stato riscontrato come sempre più cani seguano diete flexitariane, con alimenti a base di proteine animali e vegetali.
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Alimentazione più naturale
Pet FOOD La disponibilità di ingredienti e risorse
La costante richiesta di alimenti più naturali, guidata dalle crescenti preoccupazioni per la salute e il benessere degli animali.
La scarsità degli ingredienti e la necessità di gestire la disponibilità di risorse limitate, pur mantenendosi entro i limiti per il rispetto del pianeta.
L’impatto sociale dei pet Freepik.com
La crescente consapevolezza dell’impatto sociale del possesso di un pet rappresenta un’opportunità di influenzare positivamente la salute umana, l’istruzione e le comunità.
Le soluzioni tecnologiche
L’azzeramento delle emissioni L’impegno per il raggiungimento dell’azzeramento delle emissioni (“net zero”) e dei nuovi potenziali modelli di business è fondamentale per il successo a lungo termine.
L’impatto ambientale della filiera
Le persone sono sempre alla ricerca di modi nuovi e intelligenti per la gestione delle proprie vite, attraverso la tecnologia digitale, che si basa sui Big Data, sull’IA e sull’intelligenza predittiva. Man mano che la tecnologia rende possibili esperienze migliori per i consumatori e offre loro nuovi servizi in vari ambiti delle loro vite cresce anche l’aspettativa per prodotti personalizzati, piacevoli e che non diano alcun tipo di problematica.
L’impatto ambientale dell’approvvigionamento e dell’imballaggio sulla salute del pianeta è oggi un obiettivo imprescindibile nelle agende delle aziende di riferimento di questo mercato.
La tecnologia in continua evoluzione L’economia guidata dalla tecnologia e il modo in cui e produciamo il cibo per i pet è in continua evoluzione.|
Le nuove esigenze di trasparenza aziendale I consumatori vogliono essere in grado di valutare autonomamente l’impatto che le loro decisioni di acquisto hanno sull’ecosistema, inclusi gli impatti ambientali, il benessere degli animali nella catena del valore e la trasparenza degli ingredienti.
IL RUOLO DELLE AZIENDE IN AMBITO AMBIENTALE
LE 6 SFIDE
Praticamente per tutti gli intervistati (95%) da Purina è importante acquistare da marche che siano sostenibili. Inoltre, 1 persona su 2 giudica un’azienda di pet food sostenibile se utilizza energie rinnovabili (50%), si occupa della salvaguardia del benessere degli animali (48%) e riduce la produzione di scarti in ogni passo della filiera (48%) e viene richiesto, sempre da 1 consumatore su 2, che le aziende si impegnino in queste aree se non lo stanno già facendo. Dati confermati dal fatto che la messa in atto di azioni a favore della sostenibilità aumenterebbe la predisposizione di acquisto di una marca “sostenibile” di 8 proprietari su 10. Purina si è impegnata per arrivare a un impatto ambientale pari a zero nelle attività, nella gamma di prodotti, nella produzione e nella logistica. Oltre, si è applicata per ridurre le emissioni, operando in modo più efficiente e utilizzando risorse migliori per il pianeta. Ha completato la conversione alle energie rinnovabili in tutti i suoi stabilimenti. Ad esempio, Portogruaro, lo stabilimento Purina in Italia, acquista il 100% di energia rinnovabile già dal 2019 ed è uno stabilimento “zero waste”, ovvero tutti i rifiuti generati dalla fabbrica vengono conferiti all’impianto di trattamento dei rifiuti per il riciclaggio o la produzione di energia (elettrica e gas). Per quanto riguarda i materiali di imballaggio, Purina si sta impegnando al fine di ridurre i rifiuti plastici, con l’obiettivo di avere entro il 2025 il 100% degli imballaggi riciclabili o riutilizzabili. In ottica di agricoltura e materie prime c’è l’impegno a ricavare il 20% degli ingredienti chiave con metodi derivati dall’agricoltura rigenerativa e il 50% entro il 2030. Sull’approvvigionamento responsabile Purina effettua controlli molto serrati sui fornitori in modo che siano allineati con i valori dell’azienda e rispettino gli standard identificati. Nel 2020, il 76% del pesce Purina proveniva da un processo di approvvigionamento responsabile.
La resilienza della catena di approvvigionamento Nel corso del 2020, le aziende produttrici hanno dovuto affrontare sfide senza precedenti, a causa della pandemia globale. Gli ostacoli alla salute della forza lavoro, l’approvvigionamento di materie prime e il commercio transfrontaliero hanno in alcuni casi inciso sulle scorte che potrebbero avere un impatto nel futuro prossimo.
L’accesso ai prodotti per la cura dei pet
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L’accesso limitato ai prodotti per la cura dei pet ad un prezzo accessibile è causato dalla disponibilità e dall’impatto della pandemia sui redditi.
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Il settore della cura degli animali viene rapidamente rimodellato dai cambiamenti tecnologici e dalle esigenze dei consumatori. I brand possono sfruttare questo momento di grande cambiamento per assumere un ruolo guida e definire il futuro del cibo e della cura degli animali domestici.
Il ruolo di ingredienti
e packaging nel pet food
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Umanizzazione degli animali domestici
ll’interno dell’industria globale della cura degli animali, si prevede che gli alimenti per animali domestici registreranno la maggiore crescita del settore grazie all’aumento della domanda di prodotti premium, naturali e biologici. Gli analisti prevedono che il mercato globale degli alimenti per animali domestici crescerà con un CAGR del 9,08% nel periodo 2017-2021. Entro il 2025, si prevede che il settore raggiungerà 180,4 miliardi di euro, un’enorme opportunità per i brand di distinguersi e avere successo.
Il motore principale che guida il cambiamento nel settore della cura degli animali domestici è l’umanizzazione degli animali da parte dei loro padroni. Ora più che mai, gli animali domestici sono visti come parte integrante della famiglia. Il legame uomo-animale spinge i proprietari a cercare il miglior supporto nutrizionale per l’animale domestico di famiglia. Sulla base di un recente sondaggio sul packaging per animali domestici Mondi Dow Premium, il 77% degli intervistati ha ritenuto molto importante la chiarezza delle informazioni nutrizionali sulla confezione. È aumentata la spesa per la salute preventiva degli animali domestici, che comprende una varietà di alimenti funzionali con ingredienti e integratori di alta qualità che garantiscono una vita più lunga e più sana. Uno studio commissionato dalla Sainsbury’s Bank nel Regno Unito ha rilevato che un terzo dei proprietari di animali domestici (35%) afferma che ha buoni propositi per il proprio animale, spesso correlati a più esercizio fisico, alimentazione più sana o perdita di peso.
Il passaggio all’e-commerce La forte crescita della vendita al dettaglio su Internet ha avuto un forte impatto sul settore della cura degli animali domestici negli ultimi anni. Tuttavia, la pandemia di Covid-19, ad esempio, ha intensificato questo cambiamento e, apparentemente da un giorno all’altro, ha aumentato le vendite online di cibo per animali del 17% negli Stati Uniti. Gli innovatori del cibo per animali possono offrire ai consumatori
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Pet FOOD
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spedizioni automatizzate, servizi in abbonamento e persino miscele alimentari personalizzate. Con link per conoscere ingredienti specifici e recensioni di altri proprietari di animali domestici, gli acquirenti online hanno più accesso alle risorse che attualmente mancano alla vendita al dettaglio tradizionale basata sui negozi. Secondo Euromonitor, i consumatori stanno passando allo shopping online quando si tratta di acquisti di alimenti per animali domestici, poiché le buste per alimenti per animali domestici possono essere ingombranti e pesanti. La consegna online di cibo per animali non offre solo comodità, ma consente anche ai brand di capitalizzare sull’umanizzazione degli animali domestici inviando pacchetti personalizzati con il nome dell’animale.
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Benessere degli animali e dell’ambiente A causa delle crescenti preoccupazioni ambientali, i marchi dovranno sempre più occuparsi dell’approvvigionamento degli ingredienti e della riciclabilità degli imballaggi. Comunicare in modo chiaro gli ingredienti e le dichiarazioni di sostenibilità sulle etichette stampate di alta qualità rafforzano il valore del brand e suscitano fiducia nei consumatori. Ulteriori informazioni su come viene prodotto il cibo e i meccanismi richiudibili per mantenere fresco il contenuto sono elementi apprezzati dagli acquirenti di alimenti per animali domestici premium. I marchi di alimenti per animali domestici stanno capitalizzando la tendenza dell’etichetta pulita utilizzando ingredienti naturali e biologici. Un altro importante fattore trainante del marchio è la sostenibilità dei materiali di imballaggio. I consumatori concentrati su opzioni alimentari pulite cercano anche di ridurre il loro impatto sull’ambiente. Il recente sondaggio Mondi Dow Premium Pet Packaging ha mostrato che sette proprietari di animali domestici su dieci che hanno a cuore l’ambiente preferiscono marchi che rispecchiano le loro convinzioni, mentre uno su tre afferma che passerebbe a un brand che offre imballaggi più sostenibili. Mentre la corsa agli imballaggi alternativi continua, i marchi stanno esplorando materiali riciclabili al 100% e privi di BPA, oltre agli imballaggi in carta kraft. Mentre le innovazioni sostenibili e gli imballaggi completamente riciclabili sono ancora in evoluzione, i marchi possono cogliere le opportunità con etichette pulite, poiché i consumatori sono disposti a pagare di più per prodotti fabbricati secondo standard etici dal punto di vista ambientale.| Fonte: www.mondigroup.com
DECOLLA VERSO NUOVI ORIZZONTI
www.edigit.it
The pet care industry is being rapidly reshaped by changes in technology, consumer needs and convenience. Brands can harness this highly disruptive time to take the lead and define the future of pet food and pet care.
New trends
in the pet food market
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Pet humanisation: healthy pets, happy humans
ithin the global pet care industry, pet food is expected to make the largest segment gains due to the increasing demand for premium, natural and organic products. Analysts forecast the global organic pet food market to grow at a CAGR of 9.08% during the period 2017-2021. By 2025, the industry is forecast to reach EUR 180.4 billion – an enormous opportunity for brands to differentiate and thrive.
The primary engine driving change in the pet care industry is the humanisation of pets by their owners. Now more than ever, pets are viewed as part of the family and an integral part of owners’ lives. Pets are also playing an increasing role in social media and may even be given gifts during holiday celebrations. The human-animal bond drives owners to seek out the best nutritional support for the family pet. Based on a recent Mondi Dow Premium pet packaging survey, 77% of the respondents ranked clear nutritional information on package as very important. Today, more disposable income is spent on pets’ preventative health, including a variety of functional foods with highquality ingredients and supplements to ensure longer, healthier lives. A Sainsbury’s Bank commissioned study in the UK found that a third of pet owners (35%) say their pet will have a New Year’s resolution, most commonly related to more exercise, eating healthier or losing weight. As pet humanisation continues to evolve, trends in human food heavily influence pet food innovation. According to Euromonitor International, superfoods, grain-free and alternative proteins remain at the forefront of pet food market developments.
Groundbreaking shift to e-commerce The dramatic growth of internet retailing has been highly disruptive to pet care over the past years. Still, the Covid-19 pandemic, for example, has heightened this shift and, seemingly overnight, boosted online pet food sales by 17% in the US. While store-based retailing remains dominant in the global pet care market, internet retailing makes entirely new business models possible for brands.
24 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2021
Pet Food &PACKAGING Pet food innovators can offer consumers automated shipping, subscription services, and even customised food blends. With links to learn about specific ingredients and reviews from other pet owners, online shoppers have more access to resources that traditional store-based retailing currently lacks. According to Euromonitor, consumers are switching to online shopping when it comes to pet food purchases, since pet food bags can be bulky and cumbersome. Online pet food delivery not only offers convenience, especially to older consumers and those dependent on public transportation; it also allows brands to capitalise on pet humanisation by shipping customised packages bearing the pet’s name. Economic concerns and retail store closures resulting from the Covid-19 pandemic are also rapidly shifting consumers to online shopping so they can easily find lower prices and enjoy the convenience of home delivery. Will this cause a fundamental change in the demand for premium pet food? Brands need to keep a close eye on the re-opening of economies and be prepared to adapt quickly.
clean eating options also try to reduce their impact on the environment. The recent Mondi Dow Premium Pet Packaging survey showed that seven out of ten pet owners who care about the environment prefer brands that mirror their beliefs, while one out of three claim they would switch to a brand that offers more sustainable packaging. As the race for alternative packaging continues, brands are exploring 100% recyclable, BPA-free materials in addition to kraft paper packaging. While sustainable innovations and fully recyclable packaging are still evolving, brands can seize opportunities with clean labels, since consumers are willing to pay more for products manufactured according to environmentally ethical standards. Source: www.mondigroup.com
Pet and environmental welfare As a result of growing environmental concerns, brands will increasingly need to address ingredient sourcing and packaging recyclability. Clearly communicating ingredients and sustainability claims on high quality printed labels strengthens brand equity and builds consumer trust. Additional information on how the food is made, and re-closable mechanisms to keep the contents fresh, are also well received by premium pet food purchasers. Pet food brands are capitalising on the clean label trend by using natural and organic ingredients. Yet another significant brand driver is the sustainability of packaging materials. Consumers focused on
Pet Food Competence Network sets the new standard in plant realisation
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ew Network delivers cross-company synergies that will cut significant time, costs, and effort from both greenfield and brownfield applications allowing new plants to be operational smarter and faster. Ten like-minded companies – all experts in their fields – have joined forces to deliver complete end-to-end wet and dry pet food plant solutions – all through a single point of contact. The Pet Food Competence Network brings together class-leading raw material & formulation companies, processing experts, and global “smart” machine suppliers, who can provide solutions for every step of the pet food value chain – from raw materials to shrink-wrapped pallets. Each company brings its own domain expertise and extensive industry R&D and experience, and merges them into a complete, tightly integrated production solution, which can be trialled, scaled, and fully connected to match an end user’s precise requirements. The Network has been created to get greenfield
plants operational, make revenue far quicker than typical projects,and to give brownfield plants the ability to exploit the capabilities of new technologies, to boost efficiency, speed, throughput, and data capabilities. The companies involved read like who’s who of industry leading suppliers. The
Network comprises MIAVIT, JRS, JBT FTNON, Andritz, Waldner, Cama Group, OPEM, The Packaging Group, Clevertech, and KARL SCHNELL. According to Csaba Borsfai, Senior coordinator and technology expert for wet and dry pet food at the Pet Food Competence Network: “Many of the-
se companies already work together across the globe, not just in pet food, but in other, equally demanding industries, so there is already a high level of mutual trust and understanding. This level of integration is also present on a technological level as cross-company Industry 4.0 data architectures and smart-machine.” “All of the projects will benefit from a single point of contact,” Borsfai continues, “and are backed by beginning-toend consultation, coupled to an investment plan that will deliver the best possible TCO and payback. By bringing all the company offerings under one umbrella, we anticipate significantly lower preparation costs, lead times reduced by months, and commissioning time cut from weeks to days!” The Network is a graphic example of “the whole being greater than the sum of its parts. ”Advanced technology, unrivalled application knowledge and deep, historical industry knowledge will combine and amplify to allow customers to get to market “smarter” and faster. www.petfoodcompetencenet.com
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MOVIMENTAZIONE AUTOMATICA di scatole e interfalde per carte valori Con un solo gripper composto da 4 ventose B75 in silicone di Piab, Robotecnik ha progettato e realizzato un robot palletizzatore che permette di gestire le operazioni di fine linea di Banca d’Italia.
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u un sistema di palletizzazione fornito a Banca d’Italia per la movimentazione di scatole nel sito di produzione di carte valori, Robotecnik ha installato un gripper composto da 4 ventose B75 in silicone di Piab. Ciascuna ventosa è abbinata ad un eiettore mini COAX® autoportante di Piab per una generazione del vuoto decentralizzata ed indipendente. Ogni ventosa è inoltre associata ad un compensatore di livello della serie KSPH di Piab. I compensatori di livello sono utilizzati per compensare errori dimensionali delle scatole che hanno una tolleranza di alcuni mm. Il tutto è completato da un vacuostato, sempre di fornitura Piab, per la misurazione del vuoto. La pressione di esercizio è di 6 bar.
Gripper con le ventose B75 in silicone e gli eiettori mini COAX®di Piab montato nel sistema di palletizzazione Mini Open di Robotecnik
Flessibilità e costanza Prima di installare il sistema di palletizzazione, le operazioni in Banca d’Italia erano svolte manualmente da un operatore. Oggi il robot palletizzatore preleva le scatole da una rulliera e le posiziona su una pedana half pallet da 800x600 mm. La flessibilità del sistema consente di trattare differenti tipologie
di scatole. Al momento sono gestiti tre formati differenti per soddisfare i differenti ingombri del semi-lavorato. Il peso delle scatole varia da 10 a 15 kg a seconda del formato e del contenuto delle scatole. Ogni due piani di scatole viene posizionata un’interfalda antiscivolo. Due le configurazioni di pedana: una
Sistema di palletizzazione mini open di Robotecnik installato presso Banca d’Italia
26 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2021
Piab E ROBOTECNIK da 20 scatole per il formato più grande, una da 40 scatole per i offrendo al contempo una presa sicura e veloce, grazie alla sua due formati più piccoli. elevata portata iniziale. L’unità pompa può fornire prestazioni ele“Il gripper è il cuore del sistema di palletizzazione”, afferma Davivate anche con pressione di alimentazione bassa o fluttuante. Ciò è de Caretta, progettista meccanico di Robotecnik e responsabile del stato dimostrato in test comparativi indipendenti condotti da progetto. “Abbiamo scelto le ventose B75 in silicone perché per“Fraunhofer Institute for Machine Tools and Forming Technology mettono di prelevare sia le scatole che le interfalde, che sono reaIWU” di Dresda. Questi test hanno dimostrato che gli eiettori Piab lizzate con un materiale plastico molto poroso difficile da afferrare. richiedono una quantità d’aria compressa notevolmente inferiore Spesso nei sistemi di palletizzazione si utilizza un tipo di ventose per ottenere lo stesso risultato di eiettori di altri fornitori. Di conper le scatole e un altro tipo di ventose per le interfalde. Ma in seguenza, il loro utilizzo riduce il costo di fornitura di aria comquesto modo il gripper risulta più pesante e costoso. Grazie a Piab pressa e quindi il costo totale di produzione.| siamo riusciti ad ovviare a questa problematica. Ci piace lavorare con questa azienda innovativa di cui possiamo fidarci per trovare soluzioni di alta qualità. Con loro abbiamo un’ottima cooperazione e siamo andati a colpo sicuro”. Enzo Corcelli, Sales Manager di Robotecnik aggiunge “Con le ventose B75 in silicone, siamo riusciti a realizzare un gripper piccolo e flessibile, che si integra perfettamente con il nostro palletizzatore Mini Open, apprezzato per gli ingombri ridotti e perché permette di lavorare anche su altezze elevate”. Vengono realizzate sei pedane all’ora per i pallet da 20 scatole PER LINEE SEMPRE PIÙ EFFICIENTI e tre pedane all’ora per i pallet da E INTEGRATE 40 scatole. Il sistema di palletizzazione impiega infatti circa 30 secondi a scatola perché Banca d’Italia non ha bisogno di velocità particolari, ma di un processo Codifica Ispezione e Marcatura e Controllo Labelling continuo e costante. Il robot palletizzatore potrebbe andare molto più veloce e prelevare una QUANDO SCEGLIETE NIMAX, ACQUISTATE MOLTO PIÙ DI UNA TECNOLOGIA. • Avete un intero sistema 4.0 che si integra perfettamente con la vostra linea di produzione e che dialoga con il vostro scatola ogni 10 secondi ovvero network. fare sei cicli al minuto con una • Siete supportati da un team di tecnici con grande esperienza nei diversi settori industriali in tutte le fasi valutative e operative. presa singola. • Usufruite di un servizio after sales che anticipa le vostre esigenze.
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Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2021
18/05/21 11:30
ABB cresce
con i robot mobili autonomi
ABB acquisisce ASTI Mobile Robotics Group per sviluppare la prossima generazione di automazione flessibile con i robot mobili autonomi (AMR). L’acquisizione arricchisce le soluzioni delle divisioni Robotics e Machine Automation, creando un’offerta unica nell’ambito dell’automazione e aprendo nuovi settori industriali.
“Con una gamma di prodotti ai vertici del settore, una suite di software completa e competenze avanzate in tutti i settori ad alto tasso di crescita, ASTI è la scelta ideale per ABB, che vuole affiancare i propri clienti nei progetti di automazione flessibile di prossima generazione”, ha dichiarato Sami Atiya, Presidente della divisione Robotics & Discrete Automation di ABB. “Con questa acquisizione ABB sarà l’unica azienda in grado di offrire un portafoglio di automazione completo, con AMR, robot e automazione di macchina, dalla produzione alla logistica, fino al punto di consumo. Questa operazione cambia il panorama per i nostri clienti, che sono chiamati ad adattarsi alle esigenze del singolo consumatore e a cogliere le opportunità offerte dai cambiamenti radicali nella domanda dei consumatori”.
A
BB ha annunciato l’acquisizione di ASTI Mobile Robotics Group, uno dei principali costruttori mondiali di robot mobili autonomi (AMR) con un’offerta ricca e articolata per tutte le applicazioni, supportata dalla suite di software sviluppata dalla stessa azienda. L’operazione amplia l’offerta di robotica e automazione di ABB, che è ora in grado di proporre un portafoglio completo per l’automazione flessibile di prossima generazione. Fondata nel 1982, ASTI ha sede principale a Burgos, in Spagna, e impiega oltre 300 addetti in Spagna, Francia e Germania. L’azionista di maggioranza è Veronica Pascual Boé, che riveste anche il ruolo di CEO. Fra gli altri azionisti c’è Keensight Capital, uno dei principali gestori di private equity dedicato agli investimenti di Growth Buyout europei. Attualmente ASTI vanta una delle più grandi flotte installate di AMR in Europa e un ampio portafoglio di clienti nell’industria automobilistica, nella logistica, nel food and beverage e nel farma-ceutico, in una ventina di Paesi. Dal 2015 l’azienda cresce con tassi annui vicini al 30 percento e punta a raggiungere i 50 milioni di dollari di ricavi nel 2021.
Flessibilità e competitività per i clienti I robot mobili autonomi garantiscono livelli di flessibilità senza precedenti, dalla produzione alla logistica, dall’intralogistica al fulfillment, dalla vendita al dettaglio alla sanità. ABB e ASTI possono così realizzare la loro visione comune di aiutare i clienti a sostituire le attuali linee di produzione sequenziali con reti pienamente flessibili, nelle quali AMR intelligenti trasportano autonomamente materiali, parti e prodotti finiti fra postazioni di lavoro intelligenti connesse, all’interno di fabbriche, centri logistici, laboratori, negozi e ospedali. Veronica Pascual Boé, CEO di ASTI, ha dichiarato: “La visione di ABB si sposa pienamente con la nostra, perché entrambi sosteniamo la flessibilità e la competitività dei clienti attraverso il potenziamento dell’automazione sul luogo di lavoro. Questa è una nuova tappa entusiasmante del nostro percorso e, insieme, imprimeremo un’accelerazione ai nostri piani di innovazione, espan-
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Aziende &STRATEGIE deremo il nostro servizio clienti su scala mondiale, la rete di partner e la capacità esecutiva, e sfrutteremo l’accesso ai mercati di ABB in tutto il mondo, in modo particolare in Cina. Sono felicissima di entrare a far parte del gruppo direttivo allargato di ABB Robotica e di guidare l’attività AMR per realizzare questi piani di crescita ambiziosi”.
Verso nuovi mercati e settori L’offerta di ASTI si colloca ai vertici del settore e comprende veicoli di traino a guida autonoma, soluzioni goods-to-person, unit carrier, box mover e un’offerta completa di software, dai sistemi di controllo e navigazione dei mezzi, alla gestione di flotte e ordini, fino ai sistemi di tracciabilità in cloud. Tutto questo viene integrato con l’offerta di robot, automazione di macchina, soluzioni modulari e pacchetti software di ABB, fra cui RobotStudio®, lo strumento di simulazione e programmazione di ABB Robotics, creando un’offerta di automazione unica e completa per tutti i clienti di ABB. ABB e ASTI vantano competenze avanzate in settori manifatturieri quali automotive, food and beverage e prodotti di largo consumo, oltre che in nuovi comparti ad alto tasso di crescita quali logistica, e-commerce, vendita al dettaglio e sanità. Con previsioni di vendite degli AMR di circa 14 miliardi di dollari entro il 2025 e un tasso annuo aggregato di crescita del 20%, ABB punta a estendere le vendite e i servizi di assistenza per gli AMR a 53 Paesi. La sede centrale di ASTI a Burgos, in Spagna, diventa il quartier generale di ABB per l’attività AMR, guidata da Pascual Boé, mantenendo le funzioni principali di R&D, ingegneria e catena del valore di prodotti e progetti presso l’attuale sede di ASTI. ABB amplierà sensibilmente la capacità produttiva presso il quartier generale AMR per sostenere il previsto incremento delle vendite in Europa e nelle Americhe. Per sostenere il potenziale di crescita degli AMR in Cina e in Asia, ABB creerà anche un polo AMR in Asia per gestire l’intera catena del valore e la produzione, dislocato presso la nuova fabbrica di robotica che verrà inaugurata a Shanghai nel 2022. Secondo le previsioni, la Cina, il più grande mercato mondiale della robotica, svilupperà un giro d’affari di 1,8 miliardi di dollari per gli AMR entro il 2025. L’acquisizione di ABB Robotics segue a breve distanza l’annuncio dell’ampliamento dell’automazione robotizzata a nuovi settori e utilizzatori, con il lancio delle nuove famiglie di robot collaborativi GoFa™ e SWIFTI™ e l’annuncio di nuovi sviluppi nel settore delle costruzioni.|
Progettazione e costruzione di Macchine FFS con stazioni verticali. Servizio conto terzi. Studio del formato monodose più idoneo al progetto. Realizzazione di contenitori monodose e fiale in materiale plastico con capacità da 1 a 150 ml. Marketing creativo, full-service, private label. Riempimento di prodotti liquidi, gel, creme e polveri. Materiali barriera, carta, stampi personalizzati, possibilità di apertura con una sola mano, monodose stand-up. Project development and construction of Form-Fill-Seal vertical machines Contract-packing service. Customized shape, monodoses and vials production in plastic material with capacity from 1 ml to 150 ml. Creative marketing, full-service, private label. Filling with liquids, creams, gels, powders and lotions. Material with high barrier, paper, customized molds, one hand opening, stand-up monodose.
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IMA Group
a partner for the chocolate and confectionery sector IMA announces a cluster of specialised companies to act as a single provider in support of the Choco & Confectionery industry.
A
s a principal designer and manufacturer of automatic processing and packaging equipment, IMA Group has gathered its major strengths to create a cluster of companies with a view to accompanying key players in the chocolate and confectionery sector towards new goals and better business. decades, IMA SAFE specialises in blister packaging, counting and cartoning for gums and candies. Already part of IMA FLX, the flexible packaging hub, where the cluster develops the most advanced technologies for flexible packaging and researches eco-compatible solutions, companies such as IMA ILAPAK, IMA DELTA SYSTEMS (USA), IMA EUROSICMA, IMA TECMAR (Argentina) all contribute to making the new cluster of confectionery specialists a one-stop answer for packaging excellence. They account for vertical and horizontal form fill &seal machines for any type of confectionery product, including lollipops, marshmallows, choco tablets and bars as well as those listed above. Packaging varies from doypacks to block bottom and quad seal bags, and pillow bags. Secondary packaging or end-of-line solutions come in the form of overwrapping, stretch and shrink wrapping, top and sideloading cartoners for display boxes, wrap-around tray packers, multipurpose cartoners, side-loading, top-loading and wrap-around case packers, and palletizers. These are developed by IMA GIMA, IMA CIEMME and IMA BFB.
The benefits of a single provider As a unique source for this sector, the cluster of companies can count on a solid background and a number of assets. Firstly, the widespread presence in international markets and a track record of pioneering innovations in the field of packaging across several industries. Secondly, in-depth knowledge of all steps in the process going from raw material processing to end-of-line packaging. Each of the companies in this new cluster contributes with a specific expertise, experience and knowledge of market trends, all of which is merged synergically into a single-provider concept. This approach allows the cluster of companies to serve the industry better than if they were acting separately. They can optimise resources, ensure global coverage and local services, share experience and guide customers towards solutions that will respond closely to tomorrow’s market trends. From concept to installation, they supply turnkey lines or single machines on a case-by-case basis.
The wealth of IMA’s experience at your service
Testing the future of the industry at IMA OPENLAB
Countless solutions are available from the cluster of specialist companies, starting with divisions that are the backbone of the IMA Group. Processing technologies are accounted for by IMA ACTIVE based on the experience in mixing, granulation, tableting and coating. Thanks to a dedicated laboratory both in Italy and in the USA, customers benefit from expertise and support to test, develop and optimise products and processes. IMA GIMA contributes with experience in primary packaging, providing solutions for gum, soft, chewy and hard candy and jellies. These include wallets, cartons, tins, jars and bottles; stand-up cartons also for chocolate and nougat. Furthermore, the division’s engineers also design the packaging lines starting from the package itself in order to supply a tailor-made solution. With experience stretching back over
Eager to partner customers with more than the technological solutions and machines we provide, IMA offers a dedicated research service to innovate together with companies keen to develop packaging materials of the future. Focusing on sustainability as a key value, IMA is constantly testing new flexible packaging materials to ensure they guarantee maximum machinability on the equipment. This is just a part of IMA’s consultancy service, whose aim is to devise integrated processing and packaging lines to enhance the quality and efficiency of production. Latest-generation solutions to increase performance, developed as a team composed of IMA experts, material suppliers and companies from the confectionery industry. |
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Aziende &STRATEGIE
Gruppo Gerosa
soluzioni green a base carta, mono-materiale e alta barriera Il Gruppo Gerosa svolge un ruolo attivo e responsabile nel mitigare l’impatto sull’ambiente dei propri imballaggi durante il loro intero ciclo di vita, dalla produzione al riciclo. L’azienda applica un approccio pragmatico alla progettazione, acquisendo sistemi e metodi che per supportare in maniera più oggettiva possibile e con dati alla mano i propri clienti nella progettazione del packaging in un’ottica di sostenibilità e di open innovation.
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li ultimi anni stanno vedendo un forte aumento dell’interesse della comunità mondiale verso le tematiche legate alla sostenibilità. Governi, imprese, associazioni, dettaglianti, consumatori, giornalisti, perfino influencer dialogano con una crescente e rinnovata sensibilità ambientale su temi quali l’overpackaging, la riciclabilità, la riduzione dell’impatto ambientale degli imballaggi e dello spreco alimentare. Il Gruppo Gerosa si colloca da sempre in tale scenario come un attore responsabile e attivo nel mitigare l’impatto sull’ambiente dei propri imballaggi durante il loro intero ciclo di vita, dalla produzione al riciclo. Esso dialoga regolarmente con le più importanti associazioni europee, restituendo tutte le informazioni ai clienti attraverso proposte innovative di packaging, al fine di costruire giorno dopo giorno un percorso di sostenibilità più forte. Il Gruppo ha compiuto enormi sforzi negli ultimi 5 anni per migliorare il proprio portafoglio di soluzioni sostenibili e ha identificato 5 potenziali aree sostenibili: downgauging, materiali con contenuto di plastica riciclata, sviluppi di mono materiali, compostabile e base carta.
Progetti di successo A titolo esemplificativo, un progetto di incarto mono materiale per l’applicazione nel settore dei salumi ha ottenuto una certificazione di riciclabilità con alto target da parte di un laboratorio terzo. In aggiunta, uno degli esempi che meglio incarna quest’anima green è rappresentato dal progetto G4R, vincitore del prestigioso Best Packaging Award 2020. Si tratta di un’innovativa soluzione di busta per formaggi grattugiati sviluppata in ottica di eco-design secondo un modello di business aperto. Un’opera che affronta la sostenibilità a 360 gradi, trattandosi di un packaging responsabile, equilibrato, sicuro, accessibile, trasparente, informativo, contemporaneo, lungimirante, educativo e sostenibile. Per rispondere alla continua richiesta di sostenibilità e di contenere il contributo CONAI, a partire dal successo del progetto G4R, il Gruppo Gerosa ha sviluppato un nuovo progetto che ne ricalca le caratteristiche fondanti, approfondendole e ampliandole. Si tratta di una soluzione mono materiale per formaggi grattugiati, che mantiene le stesse caratteristiche di barriera del film metallizzato
e la stessa shelf life, particolarmente importante per prodotti delicati come quelli del settore dairy, che contribuisce a limitare il food waste. Inoltre, la soluzione sviluppata dà la possibilità di vedere il prodotto confezionato, grazie alle utili finestrature trasparenti, che mantengono la freschezza del prodotto senza intaccarne durata e caratteristiche organolettiche. Una soluzione innovativa, mono materiale, riciclabile, trasparente ad alta barriera e classe B2 CONAI.
I materiali del futuro I materiali per il packaging hanno un ruolo da protagonisti nel dibattito mondiale sulla sostenibilità. Nuove materie prime e tecnologie si presentano regolarmente sul mercato allargando i nostri orizzonti, giocando un ruolo chiave nella spinta innovativa alla definizione di nuove applicazioni e, quindi, opportunità realizzative. Il Gruppo Gerosa segue regolarmente questa tendenza per mantenere il passo con l’evolversi del mercato e anticipandone le richieste. Plastica e carta sono ottime soluzioni per il packaging alimentare: la prima per l’approccio al downgauging, il miglioramento della protezione alimentare e l’adesione ai requisiti di riciclabilità esistenti, la seconda per le sue molte “proprietà verdi”. In questo senso, Gerosa sviluppa applicazioni base carta, in quanto proprio la carta vedrà aumentare i propri volumi in applicazioni finali, spesso convivendo con la plastica, essendo da considerare materie prime complementari nell’imballaggio flessibile. Le bioplastiche, infine, sono un mercato in costante crescita, nonostante siano ancora un prodotto di nicchia. Il Gruppo monitora regolarmente questo campo di applicazione e possiede già nel proprio portafoglio prodotti in bioplastica. Il gap tecnico con la plastica standard, tuttavia, non è ancora completamente coperto, il prezzo e una sensazione non sempre positiva legata ai flussi di fine vita non agevolano una crescita più rapida di questi prodotti. Inoltre, le ottime proprietà complessive della plastica, che ne hanno decretato l’ampia e radicata diffusione, difficilmente potranno essere completamente sostituite utilizzando materiali alternativi. |
Schubert
ottimi risultati, nonostante le sfide
Gerhard Schubert rafforza il suo ruolo di pioniere della tecnica del confezionamento nell’anno della pandemia 2020. Il management prudente della direzione aziendale durante la crisi sanitaria ha dato i suoi frutti.
N
onostante le sfide eccezionali che si sono presentate nell’anno economico 2020, il costruttore di macchine confezionatrici Gerhard Schubert registra un risultato economico positivo che si è rivelato migliore di quanto previsto, visti gli adeguamenti fatti ai pronostici a causa del Covid all’inizio dell’anno pandemico. Nell’anno economico 2020 il gruppo Schubert ha conseguito un aumento del fatturato del 2,5%, per complessivi 281 milioni di Euro, confermando così contemporaneamente il cauto management della direzione e il lodevole impegno di tutti i suoi 1450 collaboratori durante la crisi da Coronavirus. Anche le commissioni hanno avuto uno sviluppo piacevolmente positivo. Grazie alla crescita registrata in USA e in Europa la Schubert ha ricevuto il 25% in più di commesse rispetto all’anno precedente. “Il leader mondiale del settore della tecnica del confezionamento con sede a Crailsheim ha reagito immediatamente alla pandemia inaspettata nominando una ‘task force’ interna e introducendo un nuovo sistema completo di misure igieniche e di sicurezza. È stata un’ottima decisione che funziona benissimo ancora oggi. Con le misure implementate per ridurre al minimo gli effetti del Covid-19 sull’esercizio aziendale abbiamo avuto un numero molto basso di contagi fra i collaboratori. Questo ci ha permesso di rimanere operativi e di continuare a poter consegnare ai nostri clienti”, dichiara Peter Gabriel, l’amministratore commerciale della Gerhard Schubert.
Il gruppo direttivo della Schubert, da sinistra a destra: Marcel Kiessling, direttore commerciale e assistenza tecnica, Gerhard Schubert, fondatore e socio amministratore, Ralf Schubert, socio amministratore, Peter Gabriel, amministratore commerciale
Servizi digitali convincenti Il costruttore ha tratto notevoli vantaggi dal fatto di essere molto avanti nel settore della digitalizzazione. “Le nostre possibilità di realizzare i collaudi virtuali delle macchine, i processi di assistenza tecnica basati su AR e la messa in esercizio coadiuvata dal digitale presso i clienti hanno permesso di assistere i clienti nel 2020 e costituiranno anche in futuro un punto forte e importante del nostro sviluppo”, spiega Marcel Kiessling, direttore vendite e assistenza tecnica. Lo dimostrano chiaramente gli aumenti del fatturato nel settore del servizio di assistenza rispetto all’anno precedente: nonostante tutte le limitazioni degli spostamenti e della disponibilità dei nostri tecnici la Schubert in questo settore ha registrato un aumento del fatturato che è passato da 54 (nel 2019) a 59 milioni di euro. Questo è il motivo per cui l’ulteriore sviluppo dell’offerta di servizi nel settore dell’assistenza ai clienti sarà un punto fisso nella strategia di crescita dell’azienda. “Ci concentreremo sull’aumento e sul miglioramento del ‘performance tracking’. Vogliamo inoltre
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Aziende &STRATEGIE rendere i nostri servizi più individuali, ottimizzandoli e adattandoli in modo flessibile ai desideri specifici dei clienti”, continua Kiessling.
Innovazioni con potenziale di crescita internazionale Al momento, la crescita della Schubert a livello internazionale, soprattutto in USA e in Europa, è dovuta soprattutto alla sua linea lightline di macchine pre-configurate e subito disponibili che consentono ai clienti di reagire velocemente ai trend del mercato, oltre ai progressi fatti nello sviluppo di tool per l’ottimizzazione dei processi con la ‘predictive maintenance’ (GRIPS.world). Altri fattori che contribuiscono all’evoluzione aziendale attuale sono l’introduzione dei processi industriali ondemand di stampa 3D per la produzione additiva sia con materie plastiche che con il metallo e lo sviluppo costante delle soluzioni di confezionamento sostenibili, tutti fortemente concentrati sulla consulenza. In questo ambito gli affari hanno visto uno sviluppo particolarmente positivo negli Stati Uniti. La filiale della Schubert in Nordamerica ha fatturato nel 2020 oltre 82 milioni di dollari US. Si osserva la tendenza al rialzo anche alla Schubert UK e sui mercati principali Francia e Italia, oltre che sul mercato polacco che sta diventando sempre più importante per il costruttore.
GIMATIC: SOLUZIONI PER IL VUOTO
Il futuro è sostenibile e flessibile
PLASTIC
LEGNO
AUTOMOTIVE
LAMIERA
PACKAGING
VETRO
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Forte delle numerose commissioni già ricevute e dell’andamento del primo trimestre 2021 la Schubert guarda all’anno d’esercizio attuale con molto ottimismo. “Le nostre capacità produttive al momento vengono sfruttate bene. Le commissioni coprono già ora il 100% del fatturato annuale pianificato e stiamo già prendendo nuove commesse per il 2022”, così descrive Peter Gabriel la situazione confortevole. Anche in altri campi il futuro dell’azienda mostra i segni di una crescita costante. Nel secondo semestre del 2021 cominceranno i lavori progettati per l’ampliamento dello stabilimento di Crailsheim, dove verrà costruito un nuovo capannone di montaggio. Nel 2019 si erano già svolti i lavori di spostamento della strada provinciale adiacente per fare spazio alla costruzione dell’ampio fabbricato che ospiterà altri 300 dipendenti in condizioni ottimali.|
FARMACEUTICO & MEDICALE
Gi
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Anticipazioni per il 2021
LOGISTICA
Ciò che rende Gimatic un’azienda competitiva è la continua voglia di crescere e lo ha dimostrato nuovamente investendo nel settore del vuoto industriale, essendo così in grado di fornire ai propri clienti soluzioni complete di presa, con logiche di controllo avanzate e componenti di elevata qualità. Con la sua estrema versatilità e le molteplici esperienze maturate in oltre trentacinque anni di storia, Gimatic è in grado di soddisfare pienamente tutte le esigenze nei più innovativi settori industriali, quali: automotive, assemblaggio, packaging, food&beverage, lamiera, farmaceutico e medicale, elettronico, legno, vetro ed infine quello degli elettrodomestici.
Gim ati c
Sono le innovazioni e gli investimenti nei campi d’avanguardia che permettono regolarmente alla Schubert di rafforzare la sua posizione di leader del settore. Ralf Schubert, socio amministratore, dichiara: “Da molto tempo ormai stiamo intensificando la nostra attività di ricerca nel settore della robotica. Con i progetti IA nei settori della robotica e dell’elaborazione delle immagini daremo un contributo decisivo alla professionalizzazione e al futuro dell’intero settore del packaging. A questo si aggiunge lo sviluppo di gruppi costruttivi innovativi per le nostre macchine TLM, oltre al nostro primo robot collaborativo e ai progressi fatti con TITAN, il gemello digitale dei nostri impianti di confezionamento”. L’azienda tedesca con sede a Crailsheim investe inoltre da decenni dall’8% al 10% del proprio fatturato annuale nei settori tradizionali già sperimentati. Grazie alla sua forza innovativa la Schubert gioca un ruolo da precursore nell’automazione dei processi di produzione sostenibili e nello sviluppo di nuovi materiali per il confezionamento, settori che continua a potenziare. “I materiali ecologici per il confezionamento come i vassoi di cartone o i film in fibra che si possono impiegare flessibilmente su un impianto di confezionamento rappresentano il nostro futuro. I nostri clienti profittano degli oltre 50 anni di esperienza nell’ambito del cartone e della nostra competenza che mettiamo a loro disposizione con la nostra consulenza e con il nostro servizio di assistenza”, dice ancora Marcel Kiessling.
t i c Va c u u m
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Goglio MIND
il sistema “pay per performance” per l’efficientamento degli impianti Lanciato sul mercato cinque anni fa per il monitoraggio dei sistemi di confezionamento, Goglio MIND ha avuto un così grande successo che potrebbe diventare un prodotto stand-alone sul mercato.
L’
automazione e l’integrazione dei sistemi sono una straordinaria opportunità per le imprese, che grazie alla tecnologia hanno oggi la possibilità di far evolvere macchine e impianti ottenendo risultati e abilitando soluzioni che fino a poco tempo fa erano impensabili. Il Gruppo Goglio, che da sempre si distingue per una spiccata propensione all’innovazione, già da alcuni anni ha sviluppato innovative soluzioni di automazione e digitalizzazione degli impianti volte a incrementare l’efficienza e prevenire malfunzionamenti. La punta di diamante dell’offerta dell’azienda è indubbiamente Goglio MIND (acronimo di Machine Insight Data), la piattaforma cloud Industrial Internet Of Things per il monitoraggio in tempo reale, 7 giorni su 7 e h24, delle linee di confezionamento e degli impianti installati presso i clienti. Questo progetto sviluppato dalla Divisione Macchine di Goglio è nato con l’obiettivo di rendere più intelligenti e connessi i macchinari: attraverso l’analisi dei dati di produzione, di funzionamento e di processo che il sistema consente di raccogliere è infatti possibile migliorare i servizi offerti al cliente in termini di manutenzione e di efficienza. Le aziende possiedono, infatti, una grande quantità di dati, ma non tutte hanno anche gli strumenti per raccoglierli ed elaborarli creando valore aggiunto alla produzione. Il cloud garantisce la capacità e la rapidità di elaborazione necessarie ad analizzare i big data, trasformandoli in informazioni di inestimabile importanza. Se è vero, infatti, che le decisioni possono sempre più basarsi su basi dati concrete, allora l’efficienza delle linee produttive è uno degli ambiti dove la connessione delle macchine consente i più significativi benefici.
italiano, il sistema Goglio MIND è in continua evoluzione. Recentemente sono state integrate funzioni avanzatissime come il chatbot, un assistente virtuale che consente di interagire in modo semplice e immediato con il sistema, e l’impostazione di soglie di allarme e report periodici che possono essere inviati al cliente anche attraverso chat Telegram. Durante la pandemia è, inoltre, stato rilasciato un servizio di video-streaming con telecamere HD e analisi dei dati in tempo reale che consente al cliente di seguire i test di collaudo delle macchine da remoto. Goglio MIND sta riscuotendo un successo straordinario, è un sistema così rivoluzionario da aver in parte cambiato il modo di fare business dell’azienda. “Nato come servizio a supporto del prodotto, ovvero dei macchinari Goglio, sta diventando un servizio a supporto dei clienti e sta cambiando il loro modo di lavorare – spiega Luciano Sottile, Direttore Macchine Italia e Cina di Goglio Spa –. Attraverso Goglio MIND possiamo offrire al cliente un servizio ‘pay-per-performance’ unico sul mercato, dove l’investimento è direttamente commisurato ai livelli di efficienza che le nostre macchine sono in grado di garantire”. Non solo, Goglio è anche in grado di integrare nel sistema Goglio MIND altri impianti a monte e a valle dei propri macchinari – dalle macchine di processing fino agli impianti di confezionamento secondario e pallettizzazione – così da garantire al cliente una visione complessiva di tutto il processo. “Alla luce di questi sviluppi e degli eccellenti riscontri che stiamo ricevendo– conclude Sottile –, la prospettiva concreta è che il sistema Goglio MIND diventi un prodotto stand-alone sul mercato”.|
Creare valore ottimizzando i processi Grazie alle informazioni raccolte ed elaborate dalla piattaforma MIND le aziende possono prendere decisioni consapevoli basate su elementi concreti, ripensando i processi e rivedendo i flussi. Questo è il fine ultimo, la creazione di valore attraverso il miglioramento dei processi, l’aumento dell’efficienza, la riduzione degli imprevisti. Per fare un esempio concreto, una macchina connessa registra prestazioni superiori del 20% rispetto a una stand alone. Inoltre, i dati trasmessi e analizzati consentono di regolarla al meglio, ottimizzandone il funzionamento, e di manutenerla in modo proattivo e in futuro anche predittivo, riducendo così le interruzioni del 95%. Lanciato sul mercato 5 anni fa, quando fu adottato per la prima volta da un importante torrefattore
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ACOPOS 6D
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ACOPOS 6D consente di muovere liberamente i prodotti in uno spazio di lavorazione aperto – senza i vincoli del classico flusso produttivo sequenziale. La levitazione magnetica introduce sei gradi di libertà, per una densità di operazioni per superficie occupata senza precedenti.
IMA Automation si rafforza nell’automazione industriale
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MA Automation opera attra- IMA Automation, divisione del Gruppo IMA, attività e gli impianti verso una verso una rete integrata di riorganizza la propria struttura e incorpora tutte forte integrazione, maggiori siaziende dal consolidato le società dedicate all’automazione industriale. nergie e potenza in ambito tecknow-how maturato in ricerca e allo stesso tempo il Con questo nuovo passo in avanti, IMA amplia il nologico; sviluppo; negli anni ha rivolto la servizio di customer care ne propria attenzione al segmento proprio perimetro rafforzando competenze e esce rafforzato ed ampliato graAutomotive, investendo soprat- tecnologie dedicate all’automazione avanzata, zie ad una più capillare presentutto in tecnologie verticali sull’E- con uno spiccato accento digitale. za per una migliore gestione mobility, strategia che ha permesdelle attività sul campo”. Sfida so a IMA Group di crescere ultenon facile, avendo il nuovo hub riormente e creare un vero e proprio pool di aziende dedicato. molteplici realtà, differenti prodotti e target. Infatti, continua “Le società ora parte dell’hub IMA Automation hanno sviluppato Lorenzo Maldarelli: “Ad oggi fanno parte del nuovo hub IMA competenze di alto livello, posizionandosi come leader tra le Automation nove impianti produttivi distribuiti in Italia (Bologna, aziende che offrono soluzioni tecnologiche specializzate”, spiega Firenze, Alessandria e Vicenza), Svizzera, USA, Cina e Malesia. Alberto Vacchi, Presidente e Amministratore Delegato di IMA S.p.A. “Tuttavia l’affacciarsi di nuovi mercati, quali quelli relativi all’Automotive e alla mobilità elettrica, ci ha portato a riorganizzare sotto un’unica struttura interna tutte le realtà del Gruppo dedicate al mondo dell’automazione e dell’assemblaggio avanzato”. Attraverso la Divisione IMA Automation, infatti, il Gruppo ha avviato la creazione di un vero e proprio hub che riunisce stabilimenti e competenze tecnologiche, per offrire a partner e clienti un supporto globale, una miglior ingegnerizzazione di prodotto e servizi ancora più avanzati nella gestione e manutenzione degli impianti. “L’attuale scelta strategica”, continua Lorenzo Maldarelli, Direttore della Divisione IMA Automation, “ci vede impegnati a creare un nuovo modello organizzativo: abbiamo avviato un processo che sta portando le
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Automazione INDUSTRIALE In particolare il Gruppo IMA sta investendo nell’ampliamento della sua capacità produttiva nell’ambito dell’e-mobility e dei motori elettrici. Due anni fa è avvenuta l’acquisizione di ATOP, con sede a Barberino di Tavernelle (FI), azienda leader nella realizzazione di macchine e linee automatiche per la produzione di statori e rotori avvolti. Per una più forte penetrazione nel mercato dei motori elettrici, non più tardi di qualche settimana fa, il Gruppo ha completato l’acquisizione per l’80% della vicentina FASP, azienda che sviluppa linee per la produzione di motori elettrici con tecnologia di avvolgimento e inserimento”. Scelte strategiche che puntano ad un mercato emergente quale quello della mobilità elettrica ma che non fanno distogliere ad IMA lo sguardo dalle restanti tecnologie legate al mondo della automazione industriale avanzata. “Il nostro stabilimento di Alessandria produce impianti dedicati all’assemblaggio continuo e indexed per componenti in plastica di piccole e medie dimensioni da utilizzare nei settori delle chiusure in campo alimentare, beverage, cosmetico e farmaceutico. Nei due stabilimenti in Svizzera progettiamo impianti high-tech dedicati principalmente al settore dei medical devices e al watchmaking. Linee destinate alla produzione di dispositivi medici, automotive, elettromeccanici e inkjet vengono inoltre realizzati negli stabilimenti in Nord America (Loves Park, IL), Cina (Shanghai) e Malesia (Penang)”. L’accorpamento che vede coinvolti i diversi stabilimenti e tecnologie all’interno di IMA Automation è un processo delicato che garantirà alla divisione numerosi benefici a breve e lungo termine. Sotto il profilo tecnologico, l’integrazione genererà una migliore trasversalità di competenze e know-how, permettendo di diversificare l’offerta delle soluzioni e garantendo un minor lead time degli impianti. La più ampia integrazione con la consolidata esperienza di packaging di IMA, consentirà inoltre sinergie ed amplierà l’offerta di soluzioni tecniche altamente customizzate. Fondamentale non a caso è l’apporto che le tecnologie all’avanguardia giocano all’interno di questo nuovo piano di sviluppo. Già oggi trovano spazio soluzioni robotiche integrate nella maggior parte dei processi produttivi. Piattaforme digitali e applicazioni personalizzate, prodotti e servizi realizzati all’interno del progetto Corporate IMA Digital, consentono già ora, ma sempre più in futuro, di virtualizzare stabilimenti e impianti, accelerando le fasi di progettazione e realizzazione delle diverse soluzioni. Sono stati realizzati importanti investimenti nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale e del Machine Learning, per garantire un controllo superiore della produzione rispetto a quanto avviene oggi, un più
accurato controllo della qualità di prodotto e una più alta efficienza produttiva. IMA Automation, in quanto parte del Gruppo IMA, poggerà su solide basi, su una rete produttiva e commerciale consolidata – maturata in oltre 70 anni di esperienza – in grado di conferirgli forte muscolarità ed un ruolo centrale di main contractor nella fornitura di installazioni complete e chiavi in mano. Il nuovo hub sarà più di un equipment manufacturer, si proporrà sul mercato come solution provider per i nostri partner grazie ad un nuovo pool di aziende dimensionalmente idoneo alla magnitudo dei potenziali progetti che lo vedranno coinvolto, industrialmente
preparato e con un proprio indotto di fornitura integrato e a livello globale. “E non dobbiamo tralasciare un altro aspetto fondamentale relativo a questa integrazione di società e competenze”, conclude Lorenzo Maldarelli. “Il nuovo hub IMA Automation sarà un vero canale per concretizzare due dei grandi progetti di sostenibilità del Gruppo IMA facenti parte del programma denominato IMA Zero. IMA Automation concentrerà infatti i propri sforzi supportando IMA LOW-Impact, programma dedicato alla riduzione dei consumi energetici di macchine e processi produttivi e IMA E-Mob, che promuove investimenti nella ricerca e sviluppo di nuove soluzioni e tecnologie per la mobilità sostenibile”. IMA Zero incarna l’impegno del Gruppo Bolognese per la creazione di prodotti, processi produttivi e servizi, realizzati secondo una logica di sostenibilità.|
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L’automazione di Labelpack
nelle linee di confezionamento L’identificazione e la tracciabilità dei prodotti durante tutte le fasi del confezionamento sono attività fondamentali per completare l’automazione del processo. Per questo, Labelpack offre etichettatrici e sistemi stampa e applica facilmente integrabili in linee di confezionamento automatizzate.
T
ra i sistemi di confezionamento, i sistemi stampa & applica per etichette autoadesive, occupano un ruolo di rilievo. Ogni tipologia di prodotto viene confezionata nei contenitori più svariati – dai sacchetti, alle vaschette, passando per i vasetti, le bottiglie, i flaconi per arrivare fino agli astucci e alle scatole – e termina con la palettizzazione. L’identificazione e la tracciabilità dei prodotti durante tutte le fasi sono attività fondamentali per completare il processo di automazione nelle linee di confezionamento.
Etichettatrici automatiche della famiglia LABELX® L’identificazione dei prodotti nel confezionamento primario è gestibile da Labelpack con sistemi di stampa diretta a trasferimento termico e a getto d’inchiostro oppure con l’applicazione di etichette autoadesive con stampa in linea gestita dalle etichettatrici automatiche della famiglia LABELX® con l’integrazione di moduli di stampa a trasferimento termico. Questa soluzione consente di stampare etichette di grandi dimensioni ed elevata risoluzione con ampi testi variabili, codici a barre di varie grandezze con una qualità ripetibile all’infinito e la possibilità di applicare le etichette così personalizzate anche su qualsiasi tipo di confezione raggiugendo anche prestazioni piuttosto elevate e massima flessibilità. Una serie completa di strutture e accessori consente anche di integrare agevolmente le soluzioni LABELX® durante i numerosi processi di confezionamento automatico e ne fanno il cuore pulsante dei sistemi di etichettatura integrati della serie MODULAR e MASTER nei settori alimentare, cosmetico e farmaceutico.
Soluzioni stampa e applica della famiglia PandA® Per l’identificazione degli imballi secondari, entrano invece in gioco le soluzioni Labelpack stampa e applica della famiglia PandA®: rappresentano un’ampia gamma di soluzioni in grado di stampare codici a barre e dati variabili su un’etichetta autoadesiva per applicarla poi automati-
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Prodotti &TECNOLOGIE camente sul prodotto da identificare. Grazie alla completa modularità, PandA® può integrare svariati tipi di applicatori in grado di applicare etichette stampate in tempo reale su qualsiasi lato di un prodotto, di un imballo o di un pallet anche con superfici non perfettamente regolari. Disponibile in due versioni adatte all’inteInquadra il QR Code per saperne di più grazione tra moduli di stampa da 4” o 6” pollici è in grado di stampare ed applicare etichette fino al formato A5 (150 x 210 mm) e lunghezze superiori. PandA®, realizzato su una robusta struttura in alluminio anodizzato e gestito da una elettronica PLC, presenta un’interfaccia operatore Touch Screen in grado di soddisfare le crescenti esigenze di informatizzazione dei sistemi produttivi (Industria 4.0). È anche dotato di una vasta gamma di strutture di supporto che ne fanno la soluzione ideale per l’integrazione su: confezionatrici automatiche, linee di incartonatura automatica, linee di imballaggio con film termoretraibile, sistemi di movimentazione e palettizzazione automatica. Per l’integrazione in condizioni ambientali particolari, dovute a presenza di polvere, umidità e temperature variabili, sono disponibili le versioni MAXI-CUBE e MASTER dotate di protezioni integrali in grado di contenere sistemi di raffreddamento e riscaldamento della temperatura e consentire di lavorare in ambienti particolarmente difficili. L’efficienza e la flessibilità delle soluzioni PandA® sono garantite dalla possibilità di integrare varie unità di stampa a trasferimento termico prodotte da importanti aziende internazionali: SATO, ZEBRA, NOVEXX, R I G E N E R I A M O L A T U A P L A S T I C A A L L’ I N F I N I T O . CARL VALENTIN, CAB, TSC e molte altre. Per le applicazioni entry-level è IL CLOSED LOOP DEL FILM IN PELD RICICLATO. infine disponibile la versione Noi di Aliplast siamo i leader nella raccolta e riciclo di rifiuti e scarti in plastica e nella produzione PandA® JR. Dotata di elettronica integrata e di moduli applicatori di materiale plastico rigenerato di altissima qualità. Nella raccolta del rifiuto e scarto industriale, standard che ne fanno una solucreiamo un servizio su misura. La piena integrazione lungo il ciclo di vita della plastica zione economica garantisce un ci permette di ri-produrre nuovi film in PELD con contenuti di riciclato prossimi al 100%, elevato standard di qualità ed creando così dei sistemi di closed-loop efficaci, efficienti e sostenibili. affidabilità. La gestione dei dati variabili per la stampa delle etiALIPLAST: IL PARTNER IDEALE PER L’INNOVAZIONE IN MATERIA PLASTICA. chette è affidata al performante software BarTender®; disponibile in più versioni è in grado di rispondere a molte esigenze di automazione interfacciandosi con i più noti sistemi ERP senza peScopri come: nalizzare la gestione grafica delle aliplastspa.com aliplastspa.com/covid19 etichette e la capacità di automazione dei processi di stampa. |
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Le pompe per il vuoto Becker per il processing & packaging Le pompe a vuoto Becker costituiscono il cuore di molti processi dell’industria del confezionamento e alimentare. Il trattamento di prodotti alimentari, anche in imballaggi o gas inerti, così come i processi di tenuta, stampaggio e sollevamento fanno parte della sua vasta gamma di applicazioni.
I prodotti Pompe per vuoto a palette funzionanti a secco: grazie alla loro robustezza, le pompe per vuoto a palette sono adatte per le prevalenze più elevate, anche nelle applicazioni in pressione. In un alloggiamento cilindrico ruota un rotore con scanalature, montato eccentricamente, all'interno del quale si muovono con precisione le palette che separano le singole camere di lavoro l’una dall’altra. Pompe per vuoto a palette lubrificate: rispetto alle pompe a palette funzionanti a secco, la camera rotorica delle pompe lubrificate è ulteriormente sigillata dall’olio in circolo. Di conseguenza, le pompe essendo in grado di generare un vuoto più spinto, si prestano ad applicazioni che richiedono un elevato grado di vuoto. Pompe a vite per vuoto: grazie all’azionamento diretto tramite un inverter integrato, non è più necessario l’ingranaggio altrimenti richiesto. I rotori con profilo a vite ruotano in direzioni opposte e senza contatto. La camera di lavoro delle macchine prevede un funzionamento a secco al 100%. La regolazione integrata della velocità consente un funzionamento ottimizzato dal punto di vista energetico delle unità. Pompe per vuoto a camme: si contraddistinguono per un funzionamento al 100% a secco e senza contatto. I due rotori ruotano nella camera di compressione in senso opposto e senza toccarsi. In questo modo la pompa non richiede manutenzione. La tecnologia a camme assicura un’efficacia elevata e mantiene basso il fabbisogno energetico. Aspiratori a canale laterale: le soffianti a canale laterale aspirano o soffiano aria per una vasta gamma di applicazioni industriali. Contengono una girante ad elevato numero di giri: le quali, evitando il contatto, sono esenti da usura e manutenzione. Su entrambi i lati della girante, insieme all’alloggiamento, ci sono due canali laterali anulari separati. In questo modo è possibile avere un’unità mono stadio per una portata volumetrica elevata o un’unità bistadio per prevalenze più elevate. Pompe booster di tipo Roots: nelle pompe a lobi, dette anche pompe Roots con compressione a secco e funzionamento senza contatto, due pistoni simmetrici girano nella camera di lavoro. Le pompe Roots, abbinate a una pompa volumetrica, sono utilizzate negli accoppiati per ottenere una portata volumetrica molto elevata: questo serve per ridurre i tempi di confezionamento.|
Le applicazioni Che si tratti di circuiti stampati, parti di macchine o altro, le pompe e i sistemi Becker sono la soluzione giusta per il fissaggio sotto vuoto dei componenti durante una lavorazione di precisione. Le soluzioni Becker forniscono in modo affidabile manipolatori per mezzo di vuoto con funzionanti con pressione negativa per la movimentazione Pick & Place per una vasta varietà di compiti di sollevamento e trasporto. Le pompe per vuoto vengono utilizzate per il trasporto di gas, fluidi e miscele solide. Un separatore a monte impedisce l’ingresso di fluidi e solidi al suo interno. Inoltre, i sistemi di trasporto pneumatico forniscono il trasporto di solidi sfusi sotto forma di polvere, granulati, semilavorati e prodotti finiti. Le pompe per il vuoto e i compressori Becker generano la differenza di pressione necessaria per il trasporto in sistemi di tubazioni. Ogni qualvolta venga richiesta una rapida evacuazione dei volumi, le pompe Becker estraggono aria o gas da una camera o da un contenitore. Per quanto riguarda soffiaggio e iniezione, i compressori vengono utilizzati per creare pressione per fornire aria ai processi dei clienti. L’inclusione di gas in sostanze e fluidi pastosi è indesiderabile in molte applicazioni, per questo le pompe per vuoto Becker effettuano una riduzione efficiente dei gas sotto vuoto. Nel ricircolo dei gas all’interno di un circuito, i soffiatori a tenuta stagna Becker con flange KF sono integrati nelle applicazioni per evitare perdite di gas costosi. I soffiatori senza contatto e a tenuta stagna si comportano in modo neutrale relativamente ai gas applicati. Un calore eccessivo può essere dissipato mediante l’impiego specifico di scambiatori di calore a tenuta di gas Becker regolabili individualmente.
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Varietà
La Vostra applicazione determina il tipo di materiale, noi lo forniamo. Esattamente la catena portacavi richiesta da ogni Vostra specifica applicazione.
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Piccola rivoluzione in atto nel contest Best Packaging, promosso da Istituto Italiano Imballaggio, con la gestione operativa di Packaging Meeting Srl. Nell’edizione 2021 sarà la neonata Fondazione Carta etica del Packaging a mettere la firma sulla competizione, che da oltre 60 anni premia l’innovazione nel packaging.Ma le novità non finiscono qui. È stato pensato anche un secondo percorso parallelo, che guarda molto avanti e che trae origine dalla difficile attualità, per guardare al futuro. L’invito è a presentare idee, brevetti, progetti quanto più possibile avanguardistici, che possano essere un vero outlook sul packaging del futuro. La manifestazione mantiene il supporto di Altroconsumo, Brera Design District, Conai, Politecnico di Milano e Ipack-Ima2022, con il ruolo di main partner.
Un packaging etico per un futuro non lontano
(1) INSacco | Adercarta
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Cos’è. Realizzato in carta, il sacchetto per insalata INSacco fonde elevate performance tecniche, migliore ergonomia e sostenibilità ambientale in una forma totalmente inedita. La rivoluzione sta nella sagoma: aperta su due lati, acquisisce una forma romboidale che risulta perfetta per il prodotto insalata e totalmente user-friendly per il consumatore e l’operatore. Tecnologia. Modifiche tecniche strutturali sulle macchine produttrici dei tradizionali sacchetti a fondo piatto hanno consentito di ottenere un sacco aperto su due lati e creare la forma romboidale. Valori Carta etica del packaging. RESPONSABILE | SICURO | ACCESSIBILE | INFORMATIVO | CONTEMPORANEO
››› I finalisti ›››
(2) GEOPACK | Cellografica Gerosa per Galbusera
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Cos’è. “Zero waste” nel confezionamento di prodotti alimentari con l’incarto riciclabile Ge0 Pack, i cui eventuali residui nello streaming di riciclo risultano completamente biodegradabili, così da non creare rifiuti. Grazie ai materiali realizzati con sistemi brevettati, garantisce una riduzione di oltre il 56% di plastica e del 15% di emissioni di CO2. Tecnologia. Diverse aziende della filiera hanno collaborato a questo progetto di Open innovation. I materiali scelti consentono di non impattare sulla resa e sulla macchinabilità industriale. Studi condotti da organismi terzi hanno dimostrato che non vi è rilascio di microplastiche e confermano che non è una plastica oxo-degradabile! Valori Carta etica del Packaging. RESPONSABILE | EQUILIBRATO |SICURO | ACCESSIBILE | LUNGIMIRANTE
(3) GRUCCIA MONOCLIP |COOP Cos’è. La gruccia classica viene sostituita con una gruccia monoclip che, a fronte di un semplice adattamento manuale, consente ai consumatori di riutilizzarla come appendino o pinza/molletta Materiali. La gruccia monoclip è prodotta con materiale plastico proveniente dal recupero di scarti industriali, rigenerati in materia prima seconda. Valori Carta etica del Packaging. RESPONSABILE | EQUILIBRATO | ACCESSIBILE | CONTEMPORANEO | EDUCATIVO | SOSTENIBILE
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(4) PACKAGING CONFORT ZONE | Davines Cos’è. Dal 2018 gli esperti di Ricerca, Innovazione e Sviluppo Packaging di [comfort zone] hanno lavorato per ottimizzare il packaging primario delle referenze best sellers delle proprie linee viso – Sublime skin, Hydramemory, Remedy e Renight. L’obiettivo del progetto è di ridurre il peso del vaso e di introdurre una quota di materiale riciclato, mantenendo inalterata la funzionalità, la sicurezza, la fruibilità e l’estetica del packaging stesso. Tecnologia. In ogni vaso è stata ridotta la percentuale di materia prima vergine utilizzata, sostituendola con un 42,6% di vetro riciclato post – consumo. La modifica dello stampo del vaso, pur senza impatto sull’estetica, ha determinato anche la modifica del tappo in PP, ora di peso inferiore (da 10 g a 7 g). L’impiego di vernici ad acqua, in sostituzione di quelle a base solvente, ha un minor impatto ambientale. Valori Carta etica del Packaging. TRASPARENTE | CONTEMPORANEO | LUNGIMIRANTE
(5) RECYFLEX® PE | Di Mauro Group Galbani Cos’è. Recyflex® PE è una linea di imballi riciclabili per il confezionamento di prodotti alimentari e non. In particolare, il “Recyflex® PE mozzarella” iscritto al concorso è un prodotto sviluppato per il confezionamento in presenza di liquidi e può essere macchinato su confezionatrici form-fill-seal. Tecnologia. Obiettivo del progetto: sostituire un imballo tradizionalmente multimateriale con un pack mono-polimero con le stesse prestazioni di macchinabilità e di protezione del contenuto che garantisse la riciclabilità a fine vita. A questo scopo è stato realizzato un prodotto ricorrendo a nuovi materiali ad alto contenuto tecnologico e all’utilizzo innovativo di un processo di produzione fortemente consolidato nel know how aziendale. Valori Carta etica del Packaging. RESPONSABILE | EQUILIBRATO |SICURO | SOSTENIBILE | LUNGIMIRANTE
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(6) REUSABLE NUTELLA JAR | Ferrero, Loop; Carrefour France
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Cos’è. Realizzato dal team di design interno Ferrero per un progetto pilota in collaborazione con Loop e Carrefour in Francia, Reusable Nutella Jar è un barattolo da 750gr riutilizzabile Tecnologia. Lo sviluppo della speciale immagine a rilievo sul fronte del barattolo di vetro ha consentito di non utilizzare l’etichetta di carta, sottolineando così l’unicità del progetto con un design particolare. Sul bordo del vaso è infine applicato un sigillo di garanzia con un sistema di saldatura a induzione: anche in questo caso si evitano residui di colla e il lavaggio dei vasi risulta facilitato. Valori Carta etica del Packaging. RESPONSABILE | SICURO | ACCESSIBILE / EDICATIVO / CONTEMPORANEO
(7) STAND UP “Ready For Reclyng” | Goglio Cos’è. La busta stand-up per sapone dotata di tappo erogatore “ready for recycling” è una delle proposte green di Goglio, identificate con il marchio fres-co system®. Grazie alla formulazione del materiale con cui è composta, la confezione, dopo l’utilizzo, garantisce uno smaltimento ecofriendly nel circuito del riciclo. Tecnologia. Il ricorso a materie Prime della stessa famiglia poliolefinica nella formulazione del laminato ne agevola lo smaltimento. È inoltre garantita la barriera ad aromi e odori, escludendo qualsiasi contaminazione aromatica che, nel caso di monomateriale, non sarebbe possibile. La soluzione può essere riempita sulle macchine della famiglia GNova di Goglio, che assicurano affidabilità, efficienza e innovazione grazie anche al servizio di connessione IoT di GoglioMind Valori Carta etica del Packaging. EQUILIBRATO |SICURO | ACCESSIBILE | SOSTENIBILE
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(8) CONFEZIONE CAFFÈ “RespecTo” | Goglio per Costadoro Cos’è. La confezione per Costadoro rappresenta la declinazione green dei prodotti fres-co system® di Goglio. È una soluzione interamente compostabile dedicata alla miscela di caffè “RespecTo”, 100% Arabica. Tecnologia. La confezione certificata OK Compost è il risultato dell’esperienza del R&D Team. La compostabilità è confermata per l’intera soluzione di confezionamento. Grazie all’applicazione dell’esclusiva valvola monodirezionale di degasazione bio e della speciale laccatura barriera, il laminato multistrato assicura protezione e conservazione del prodotto contenuto. Valori Carta etica del Packaging. RESPONSABILE | SOSTENIBILE
(9) POUCH 5 | Gualapack
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Cos’è. Pouch 5 è il primo imballo flessibile con canna ad alte prestazioni; “spouted pouch” per uso alimentare, è pronto per essere riciclato nella filiera del polipropilene (PP) Tecnologia. Pouch 5 applica le stesse tecnologie dei poliaccoppiati multistrato tipici del mondo dell’imballaggio alimentare, ma sostituisce le materie prime. I tradizionali PET, Alluminio, OPA e PE vengono infatti sostituiti da tre strati di BOPP, OPP e PP: strato di stampa, strato intermedio ad alta barriera verso ossigeno e umidità, e strato saldante a contatto con il prodotto. Valori Carta etica del Packaging. RESPONSABILE | EQUILIBRATO | SICURO | INFORMATIVO
(10) TETHERED CAP - In Concorso Al Premio Futuro | Gualapack Cos’è. Tethered CAP è un prodotto studiato e progettato per rendere il pack del core business aziendale sostenibile nei confronti dell’ambiente. Lo sviluppo ha seguito le proposte della direttiva sulla plastica monouso (Single Use Plastic), che entrerà in vigore entro il 2024. Tre sono i brevetti di invenzione depositati per questi tappi, nei quali i punti di forza sono: il laccetto e le sue funzionalità, il sistema di antimanomissione e la modalità di aggancio tappo durante il consumo. Tecnologia. Lo studio è stato effettuato completamente all’interno dell’azienda. La progettazione ha visto innumerevoli studi ed indagini per l’ottenimento delle caratteristiche ricercate nel pezzo. Oltre al grande valore aggiunto nei confronti della sostenibilità, è stato raggiunto l’obbiettivo di avere tappi facilmente utilizzabili anche da bambini, in quanto è stato ridotto del 50% lo sforzo in apertura. Viene offerta anche la possibilità di design differenti e/o personalizzati.
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(11) LINEA PRONATURE | Henkel Cos’è. La linea prodotti ProNature si caratterizza per un packaging di grande valenza ambientale e sociale. L’uso della plastica riciclata, proveniente da materiale post consumer, è stato massimizzato ed esteso a diverse tecnologie di lavorazione: estrusione soffiaggio per flaconi in HDPE, ISBM e termoformatura per flaconi e blister in PET e iniezione per i tappi in PP. Tecnologia. ISBM / Iniezione / estrusione soffiaggio Valori Carta etica del Packaging. LUNGIMIRANTE | SOSTENIBILE
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(12) HP PUNNET | International Paper Cos’è. Acronimo di High Performance Punnet (cestino ad alte prestazioni) HP Punnet è una soluzione Patent Pending per il confezionamento di frutta e verdura umida o bagnata (sgocciolata). Tecnologia. Fustellatura piana e formatura con le attuali macchine monta-vaschette. Valori Carta etica del Packaging. EQUILIBRATO | SICURO | INFORMATIVO | LUNGIMIRANTE
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(13) GLOBETROTTER | Lucy Plast Cos’è. Sistema brevettato per l’imballaggio, la movimentazione e lo stoccaggio di bobine di film industriale, GLOBETROTTER Kit viene proposto come soluzione alternativa all’utilizzo del legno, garantendo standard prestazionali omologati e certificati. Prodotto con materiali rigenerati e tracciati, riciclabili e ristampabili potenzialmente all’infinito, risponde ai principi di economia circolare. Tecnologia. Dopo la granulazione interna di PPR (materia prima seconda) con impianti tecnologici 4.0, il materiale viene stampato a iniezione da Lucy Plast (filiera corta). Valori Carta etica del Packaging. RESPONSABILE | SICURO | [ACCESSIBILE | EQUILIBRATO
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(14) HAVE FUN | Maggioni Type Cos’è. Un piccolo freesby contenuto in un astuccio di cartone riciclato diventa un gadget promozionale, da usare per regalare un sorriso e un momento di svago consapevole con un gioco “a distanza”, puntando sottolineare il senso di responsabilità sociale. L’astuccio può essere riutilizzato anche come contenitore porta oggetti in casa o in ufficio. Tecnologia. Tecnologie di ultima generazione nel riciclo dei materiali. Valori Carta etica del Packaging. ACCESSIBILE | EQUILIBRATO | SICURO | EDUCATIVO
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(15) MASTERBIO | Masterpack e CKF Inc. Cos’è. Masterbio è un film della linea di prodotti ECO-LOGIC di Masterpack, adatto al confezionamento di prodotti freschi. Compostabile, grazie a uno speciale materiale interno può essere saldato sulle vaschette Earthcycle di CKF inc, in fibra di legno certificata per il contatto alimentare e compostabili a loro volta Tecnologia. Il processo di accoppiamento del film è eseguito con colle compostabili; il processo di taglio laser a registro della finestra è realizzabile in svariate forme. Valori Carta etica del Packaging. ACCESSIBILE | EQUILIBRATO | SICURO | CONTEMPORANEO | EDUCATIVO
(16) VASCHETTA “VALE” | Novacart 16
Cos’è. La Vaschetta Assorbente Liquidi Ecosostenibile Vale è brevettata per prodotti alimentari freschi o surgelati, ed è realizzata con materiale cartaceo compostabile. Grazie a uno strato superiore forato e ad uno assorbente sottostante, i liquidi rilasciati da carne, pesce o verdure vengono catturati e trattenuti all’interno dalla vaschetta stessa. Il contenuto si mantiene così asciutto, con vantaggi in termini pratici, estetici e di conservazione del prodotto. Tecnologia. L’accoppiamento del layer superiore, dotato di particolari microfori, con quello interno assorbente non altera la struttura e le prestazioni della vaschetta. “Vale” può essere utilizzata in combinazione con film termoretraibili, o sigillata con pellicole trasparenti termosaldate. Valori Carta etica del Packaging. EQUILIBRATO | SICURO | CONTEMPORANEO | EDUCATIVO
(17) EUMAKEIT | Rigenera Eumakers Cos’è. Eumakeit è un progetto di upcycling design basato sul riuso funzionale dell’imballaggio primario e secondario della bobina EUMAKERS (brevettata) per filamenti di PLA attraverso la progettazione multicomponente e l’integrazione con la tecnologia di stampa 3D. Tecnologia I modelli della collezione eumakeit sono stampati in 3D (additive manufacturing), tecnologia che, per definizione, non produce scarti o sfridi, ottimizzando l’utilizzo delle materie prime. Valori Carta Etica del Packaging. SOSTENIBILE | CONTEMPORANEO
(18) COMPOFLEX SYSTEM® | Sacchital per Colussi Group 17
Cos’è. Sviluppata e prodotta da Sacchital, Compoflex System® è una linea di packaging innovativi e sostenibili, 100% compostabili (certificati UNI EN 13432), con possibilità di alta barriera all’ossigeno e all’umidità. Le specifiche Paper Compost/HB® e Clear Compost® della gamma sono state adottate dal Gruppo Colussi per il confezionamento di prodotti a marchio Pasta Agnesi® e Misura®. Tecnologia. Realizzata da una filiera 100% “made in Italy”, la grande innovazione consiste nell’aver trasferito su un packaging compostabile le proprietà di alta barriera necessarie a garantire la shelf-life di alimenti altamente deperibili. Valori Carta etica del Packaging. | RESPONSABILE | CONTEMPORANEO | ACCESSIBILE | SICURO | TRASPARENTE
(19) INCARTO PER NOCCIOLATO |SDR Pack per Altromercato Cos’è. Imballaggio riciclabile con la carta per la barretta di Nocciolato, cioccolato gianduia di alta qualità. Garantisce la conservazione ottimale delle proprietà organolettiche del prodotto, prolungandone la shelf life. Tecnologia. Estrusione, accoppiamento, stampa e saldatura. Valori Carta etica del Packaging. ACCESSIBILE | TRASPARENTE | CONTEMPORANEO
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(20) DUO MINISTACKABLE | Sipa Cos’è. Confezione per spezie e alimenti secchi composta da una coppia di mini bottiglie impilabili in rPET, contenute in un imballaggio secondario di cartone riciclato. Tecnologia. I contenitori sono prodotti mediante l’esclusiva tecnologia di stiro-soffiaggio Xtreme Renew di Sipa, che consente di produrre le preforme direttamente a partire dalle scaglie di PET, evitando quindi tutti i passaggi relativi alla produzione di granuli di rPET, con conseguente riduzione dei consumi e dei costi energetici, logistici e industriali. Per garantire la piena conformità al contatto con alimenti, prima dell’estrusione, le scaglie di PET vengono sottoposte a lavaggio/decontaminazione. Valori Carta etica del Packaging. RESPONSABILE | INFORMATIVO | LUNGIMIRANTE | EDUCATIVO
(21) SAVE THE BOTTLE - Smurfit Kappa 19
Cos’è. “Save the Bottle” è un inserto pop up (patent pending) per imballaggio ecommerce di bottiglie o flaconi; facile da montare, resistente, sostenibile è studiato per dare massima visibilità al prodotto, e al contempo proteggerne l’integrità durante il trasporto. La soluzione è testata secondo i più severi protocolli ISTA. Tecnologia. Un’accurata progettazione in team ha permesso di calibrare l’impiego di materia prima per garantire la protezione di prodotti fragili/liquidi evitando l’overpackaging. La produzione avviene su linee standard, regolate con specifici settaggi, frutto del know how di Smurfit Kappa. Valori Carta Etica del Packaging. LUNGIMIRANTE | ACCESSIBILE | EQUILIBRATO | SICURO | RESPONSABILE
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(22) BIOTAPE |Taghleef Industries E Filmac Cos’è. Il nastro adesivo Bioteape è realizzato con materie prime da risorse rinnovabili di origine vegetale. A fronte delle eccellenti prestazioni tecniche, dell’elevata stabilità termica, di un’efficace lavorabilità, rappresenta una valida un’alternativa ad analoghi prodotti realizzati con materie prime di origine fossile. Tecnologia. I film per applicazioni tape di Taghleef Industries, caratterizzati da una stabilità termica molto elevata, consentono una lavorabilità eccellente nel processo di rivestimento. La filiera produttiva di Filmac garantisce, in fase di lavorazione, un controllo ottimale e costante dei requisiti del prodotto. Valori Carta Etica del Packaging. RESPONSABILE | SOSTENIBILE | EQUILIBRATO
(23) PACKAGING PER FORMAGGIO MORBIDO Taghleef Industries e Lineapack 23
Cos’è. Imballaggio per formaggio morbido, realizzato con un film ad alta barriera, a elevato contenuto di plastica riciclata e riciclabile. Tecnologia. EXTENDO® rcXTMH è parte della gamma reLIFE™ di Taghleef Industries, che include soluzioni in BOPP con granulo derivato da processo di riciclo chimico di plastiche post consumo, riutilizzabili anche per applicazioni food, grazie al processo di degradazione chimica e successiva polimerizzazione. Grazie alle sue proprietà, EXTENDO® rcXTMH può essere impiegato sia in strutture monomateriale che laminate. Valori Carta Etica del Packaging. SOSTENIBILE | RESPONSABILE | SICURO
(24) STAND-UP POUCH PER PRODOTTI FOOD E NON FOOD Taghleef Industries e Poplast
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Cos’è. Lo stand-up pouch realizzato con carta monopatinata da 100g/m² accoppiata al film alta barriera EXTENDO® XZMX 18 μm di Taghleef Industries unisce i vantaggi dei film in BoPP con prestazioni di barriera analoghe a quelle dei poli[1]meri tradizionali, e performance elevate in termini di riduzione del peso e migliore riciclabilità dell’imballo. Tecnologia. Il film alta barriera EXTENDO® XZMX18 μm è accoppiato a una carta lavorata con tecniche innovative di laminazione e stampa. Il risultato è una struttura in grado di resistere a processi termici come la pastorizzazione (100°C per 20 min) e la sterilizzazione in aria calda (121°C per 35 min), adatta quindi a confezionare prodotti che necessitano di una shelf life prolungata. Valori Carta Etica del Packaging. SOSTENIBILE | RESPONSABILE | SICURO
(25) BUSTA PER TISANE | Taghleef Industries e Lineapack Cos’è. Packaging flessibile per tisane o prodotti di erboristeria, realizzato in carta certificata FSC accoppiata con film biobased e compostabile a effetto barriera. Materiali Film di PLA NATIVIA® NTSS 40µm di Taghleef Industries, accoppiato da Lineapack con carta kraft bianco antigrasso 90 g/mq, certificata FSC e compostabile. Tecnologia. La struttura del materiale è stata sviluppata con l’obiettivo di sostituire il tradizionale film di BOPP con un film di PLA biodegradabile: NATIVIA® di Taghleef Industries, biobased e compostabile. Valori Carta etica del packaging. SOSTENIBILE | RESPONSABILE | SICURO
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(26) ACQUA SAN CASSIANO GALA | Togni Cos’è La bottiglia di vetro da 75 cl e l’etichetta sono caratterizzate da un design di alta gamma, creativo, essenziale e ricercato. La fonte, situata nel versante marchigiano del Massiccio del Monte Cucco e conosciuta dal 1119, è custodita da tre generazioni dalla famiglia Togni, che si impegna a preservare l’integrità del prodotto e del suo territorio. Tecnologia La bottiglia di vetro bianco da 75 cl (peso in linea 560 g, altezza 249,5 mm e diametro massimo 80 mm) ha un unico punto di contatto alla base. L’area etichettabile è diritta e non prevede centratura. Le etichette sono stampate in flexo su carta metallina adesiva e inchiostri a base acqua, per una migliore pulizia nella fase di riciclo. La base circolare permette un’ottima movimentazione della bottiglia. Valori Carta etica del Packaging. RESPONSABILE | [CONTEMPORANEO | EQUILIBRATO | TRASPARENTE
(27) ETICPACK |Unifarco & Unired 26
Cos’è Modello di economia circolare per il mondo della cosmesi, il progetto Eticpack prevede la produzione di flaconi e vasetti con un polimero post-consumo, ottenuto da poliaccoppiati provenienti da riciclo. Materiali Ecoallene®, polimero realizzato da materia prima post-consumo, previa granulazione. Valori Carta etica del packaging. RESPONSABILE | CONTEMPORANEO | LUNGIMIRANTE | EDUCATIVO
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Imballaggi&AMBIENTE
Imballaggi riciclati nel 2020 è record!
Nonostante la pandemia, una crescita che supera i 3 punti percentuali rispetto al 2019: lo scorso anno, infatti, è stato avviato a riciclo il 73% dei pack immessi sul mercato. Ad annunciarlo è CONAI nel presentare la sua nuova Relazione Generale.
lavano di un 71%: alcuni di noi lo vedevano come un eccesso di ottimismo per un anno difficile come il 2020. Invece, le previsioni si sono rivelate addirittura troppo prudenti”. Sono state più di 9 milioni e mezzo le tonnellate di imballaggi riciclate sul totale delle 13 milioni immesse al consumo. Immesso che, come già annunciato lo scorso marzo, nel 2020 è calato di più del 4% rispetto al 2019 per il venir meno dei pack destinati ai settori commerciali e industriali. Ma grazie alla crescita della raccolta differenziata urbana, che ha fatto da traino e non è stata messa in crisi dalle difficoltà seguite al lockdown e alle restrizioni, le quantità riciclate non sono diminuite. Nel dettaglio, hanno trovato una seconda vita 371mila tonnellate di acciaio, 47mila e 400 di alluminio, 4 milioni e 48mila di carta, un milione e 873mila di legno, un milione e 76mila di plastica, 2 milioni e 143mila di vetro. Sommando ai numeri del riciclo quelli del recupero energetico, il totale di imballaggi sottratti alla discarica cresce e si avvicina all’84% (83,7%). Un totale di quasi 11 milioni di tonnellate. “Quello del CONAI è un risultato importantissimo, che ci fa capire che siamo nella direzione giusta”, afferma Laura D’Aprile, capo dipartimento transizione ecologica e investimenti verdi del Ministero della Transizione Ecologica. “Nel riciclo degli imballaggi l’Italia conferma la sua leadership traguardando in anticipo di quattro anni gli obiettivi comunitari; il Sud cresce quasi quanto il Nord e verrà ulteriormente supportato con gli investimenti previsti nel PNRR; il raggiungimento degli obiettivi consente di corrispondere ai Comuni contributi che vanno a ridurre le tariffe, a vantaggio dei cittadini. Questo traguardo ci dice anche che il sistema CONAI è un modello vincente: ringrazio il presidente Ruini per la competenza, l’alto senso istituzionale e la dedizione che hanno consentito di raggiungere questo obiettivo”.
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l tasso di riciclo degli imballaggi in Italia nel 2020 ha superato le previsioni. L’emergenza sanitaria non ha frenato questo settore dell’economia circolare: lo scorso anno è stato avviato a riciclo il 73% dei pack immessi sul mercato. 3,3 punti percentuali in più rispetto al 2019. “È un record”, conferma il presidente del Consorzio Nazionale Imballaggi Luca Ruini. “Il tasso di riciclo più alto che il nostro Paese abbia conosciuto. Le nostre prime stime, a inizio anno, par-
Raggiunti gli obiettivi europei al 2025 L’Italia ha già raggiunto gli obiettivi di riciclo complessivi che l’Europa impone ai suoi Stati membri entro il 2025. Tra cinque anni, infatti, ogni Paese dovrà riciclare almeno il 65% degli imballaggi: con cinque anni di anticipo, quell’obiettivo è già superato di 8 punti percentuali. Anche tutti i singoli materiali di imballaggio hanno raggiunto le percentuali di riciclo richieste entro il 2025. Resta indietro solo la plastica, ma di meno di due punti percentuali: nel 2020 in Italia ne è stata riciclata il 48,7%, ma “raggiungere il 50% richiesto dall’Unione in cinque anni non rappresenta un problema”, conclude Ruini. “Oggi siamo secondi solo alla Germania in termini di quantitativi di imballaggi riciclati”.
Un sistema sussidiario al mercato In un anno pesantemente segnato dalla pandemia come il 2020, cresce il contributo del sistema CONAI ai risultati di riciclo nazionali: nel 2020 il Consorzio ha gestito il 52% degli imballaggi avviati a riciclo (nel 2019 il 50,2%). “Nuova dimostrazione del ruolo di sussidiarietà al mercato che il
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Imballaggi &AMBIENTE Consorzio svolge da più di vent’anni”, commenta il presidente cresciuti in tutta Italia. Piccoli gli scostamenti percentuali fra Ruini. “È quando il mercato soffre, come avvenuto lo scorso anno macro-aree geografiche. La crescita è guidata dal Nord del Paese, con l’inizio dell’emergenza COVID e il lockdown, che CONAI deve che mette a segno un +6% di imballaggi affidati al sistema consostituirsi al mercato con margini di intervento più ampi, per gasortile in modo differenziato rispetto al 2019. In totale, oltre 2 rantire la continuità del ritiro dei materiali da raccolta differenziamilioni e 840mila tonnellate ta perché il mercato stesso non ha interesse a farlo”. Quasi uguale l’aumento dei conferimenti da parte delle RegioIl 46% dei pack riciclati è stato gestito da operatori indipendenni del Sud: +5% rispetto al 2019, complessivamente più di 1 ti; una percentuale in calo rispetto al 2019, causa del crollo dei milione e 510mila tonnellate. +4% la crescita del Centro Italia, valori delle materie prime seconde legato alla crisi iniziata nel che sfiora il milione di tonnellate conferite in modo differencorso della primavera 2020. Il 2%, invece, è stato affidato ai sistemi ziato. | autonomi. 654 milioni di euro ai Comuni Nella fotografia di un’Italia sempre più virtuosa scattata da CONAI gioca un ruolo fondamentale il lavoro svolto con i Comuni italiani, grazie all’Accordo Nazionale con ANCI. Nel 2020 sono stati oltre 7.400 i Comuni italiani che hanno stipulato convenzioni con il sistema consortile, affidando quindi gli imballaggi provenienti dalle loro raccolte differenziate a CONAI: una copertura della popolazione italiana che raggiunge il 97%. Per coprire i maggiori costi che i Comuni sostengono nel ritirare i rifiuti in modo differenziato (affinché smaltirli tutti in discarica), nel 2020 CONAI ha riconosciuto alle amministrazioni locali italiane 654 milioni di euro. 452 milioni, invece, sono stati destinati dal sistema al finanziamento di attività di trattamento, riciclo e recupero. “Risorse che provengono dalle aziende consorziate”, spiega il presidente Ruini. “Sono loro a farsi carico dei costi da sostenere per gestire il fine vita degli imballaggi che immettono sul mercato. D.A.M. Affinché, quando diventano rifiuDynamic Anilox Management ti, quegli imballaggi non finiscano in discarica con un enorme impatto ambientale. I 654 milioni traQuando pulire, controllare e rigenerare EVOLUX è il nuovo CONCEPT per la pulizia degli anilox, nato nel centro R&D di ULMEX. L’esperienza sferiti ai Comuni italiani coprono ventennale nei processi di stampa, unita alla competenza dei nostri tecnici in materia di laser, ha una percentuale significativa delportato alla nascita di una macchina innovativa, che diventa parte integrante del ciclo produttivo Soluzioni tecniche la spesa sostenuta per la raccolta innovative, aziendale. Ottimizza tempi e costi, limitando le rigenerazioni degli anilox. Migliora la qualità di stampa, ingegnerizzate da Ulmex. differenziata dei rifiuti di imbalgarantendone la riproducibilità nel tempo. Con Evolux, tutto è sotto controllo laggio: questi rappresentano il 28% dei rifiuti urbani e assimilati e il 7% dei rifiuti totali prodotti nel nostro Paese”. ULMEX Italia srl ULMEX Industrie System
L’evoluzione nella pulizia laser degli anilox
La crescita per macro-aree
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I conferimenti dei rifiuti di imballaggio a CONAI nel 2020 sono
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Imballaggi&AMBIENTE COCA-COLA NUOVE BOTTIGLIE CON 100% PLASTICA RICICLATA
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oca-Cola introduce sul mercato italiano le nuove bottiglie realizzata con il 100% di plastica riciclata (rPET), ulteriore conferma dell’impegno per un’economia sempre più circolare. Le nuove bottiglie 100% rPET, come sempre 100% riciclabili, saranno utilizzate non solo per i prodotti Coca-Cola, ma anche per gli altri marchi del portafoglio dell’azienda come Fanta, Sprite e FuzeTea, per un totale di 150 milioni di confezioni nel 2021 realizzate completamente in plastica riciclata. Per rendere ancora più visibile questo impegno, da luglio, la bottiglia da 450 ml di Coca-Cola Original Taste è stata disponibile in un’edizione speciale con il messaggio “Riciclami Ancora” e degli inviti all’interno dell’etichetta per sensibilizzare e incoraggiare i consumatori al riciclo. Questo cambiamento, possibile a seguito dell’abolizione del limite del 50% di rPET nella produzione di bottiglie, si inserisce all’interno della strategia globale di Coca-Cola, World Without Waste, e conferma l’impegno nel rendere le proprie confezioni sempre più sostenibili e ridurre gli sprechi. Oltre all’utilizzo crescente di plastica riciclata
nelle confezioni, Coca-Cola è da anni impegnata nella riduzione della materia prima negli imballaggi in vetro, alluminio e plastica e con la recente introduzione di KeelClip™ ha concretizzato il suo impegno anche a favore degli imballaggi secondari, quelli non a diretto contatto con il prodotto: l’innovativo sistema in
carta 100% riciclabile permette di eliminare completamente l’involucro in plastica dalle confezioni multiple di lattine. Infine, dopo Fanta, anche la bottiglia di Sprite ha rinunciato all’iconico colore verde ed è diventata trasparente per essere più facilmente riciclabile in una nuova bottiglia.
PRESSPALL, IL PALLET RICICLATO DI CORNO PALLETS
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er economia circolare si intende un’economia pensata per potersi rigenerare da sola. Per creare nuovi modelli di economia circolare occorre agire sulle “tre R”: Ridurre, Riutilizzare e Riciclare. Ridurre gli sprechi, riutilizzare i beni il più possibile e riciclare i rifiuti che non possono essere più utilizzati. Tutti gesti che, se svolti da tutti, nel nostro quotidiano, possono migliorare il futuro del nostro pianeta. Il pallet è senza dubbio lo strumento indispensabile per stoccare e movimentare in sicurezza le merci da un continente all’altro, e quello in legno è ancora oggi la tipologia più diffusa in tutto il mondo. Il ciclo vitale del legno può durare all’infinito, con benefici ecologici ed economici: riciclare il legno significa risparmiare energia, migliorare lo stato qualitativo dell’aria ed al contempo evitare gli sprechi. Il sistema del recupero del legno rappresenta in Italia un vero e proprio esempio virtuoso di economia circolare, che negli ultimi vent’anni ha portato moltissimi risultati sia in termini di sostenibilità ambientale che di occupazione e sviluppo. Di tutto questo si occupa Rilegno, il Consorzio nazionale per la raccolta,
il recupero e il riciclo degli imballaggi in legno. Questo Consorzio raggruppa i produttori, i fornitori di materia prima, gli importatori di materiale o di imballaggi legnosi e le imprese che riciclano rifiuti di imballaggio in legno. Rilegno garantisce il raggiungimento degli obiettivi nazionali, fissati dalla legge, in materia di recupero e riciclo di imballaggi legnosi. La maggior parte del materiale riciclato è costituito da imballaggi industriali e provenienti dalle diverse filiere distributive, ma una quota importante proviene dalla raccolta urbana. Una prima lavorazione dei rifiuti legnosi avviene nelle piattaforme convenzionate con il Consorzio, dove viene effettuata la raccolta degli imballaggi ed una prima lavorazione per ridurne il volume tramite pressatura, cippatura o frantumazione. Il viaggio prosegue verso i centri di riciclo, dove si compie il vero e proprio processo di recupero, ed il legno inizia un nuovo ciclo di vita generando una nuova materia e quindi nuovi prodotti. Nuovi prodotti, tra cui il pallet in legno pressato PRESSPALL di Corno Pallets prodotto attraverso lo stampaggio ad altissime temperature di legno truciolato e resina ureica, un prodotto ecologico a 360°. Inoltre, possiede la certificazione PEFC, che garantisce la provenienza delle materie prime utilizzate da boschi gestiti in maniera sostenibile. I boschi e le aziende che lavorano con certificazione PEFC forniscono un contributo contro la distruzione di inestimabili risorse boschive ad opera di disboscamenti e sfruttamento incontrollato delle risorse. Ma non è solo il materiale di cui è composto PRESSPALL a renderlo un prodotto rispettoso per l’ambiente. È stato infatti il primo di tipologia impilabile ad essere immesso sul mercato e proprio l’impilamento permette che su un camion della capienza di circa 750 europallets di legno tradizionale è possibile caricare oltre 2000 PRESSPALL formato euro; una forte riduzione dei costi, del trasporto dei vuoti e conseguenti benefici vantaggi sulle emissioni di CO2.
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Imballaggi &AMBIENTE
MARCHESINI GROUP PUBBLICA IL RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ 2020
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archesini Group pubblica volontariamente il sesto Rapporto di Sostenibilità riferito all’anno 2020, redatto ancora una volta secondo i “GRI Sustainability Reporting Standards”. Marchesini Group promuove la propria strategia di business etico e sostenibile basato su tre pilastri: sostenibilità economico-produttiva, sostenibilità sociale e sostenibilità ambientale. Anche nel 2020, la volontà di innovare ha guidato il Gruppo in tutte le attività, con l’obiettivo di conciliare il raggiungimento degli obiettivi societari con quelli dei suoi stakeholder. Per quanto riguarda il lato economico e produttivo, Marchesini Group si è impegnata a creare soluzioni tecnologiche capaci di migliorare costantemente le performance produttive, l’affidabilità, ma anche l’efficientamento energetico e la facilità d’utilizzo delle proprie macchine. Nel corso del 2020, per continuare ad offrire la massima assistenza ai clienti nell’impossibilità di viaggiare, sono stati consolidati i servizi a supporto delle attività di post-vendita. Per la loro gestione è stata costituita una struttura chiamata X-CARE che ha permesso di effettuare oltre 100 collaudi da remoto. Inoltre, sono state più di 250 le ore di assistenza a distanza, grazie all’implementazione delle attività Live assistance, Teleservice e MIMO. Per misurare la sua propensione a soddisfare le esigenze dei clienti, Marchesini Group ha inoltre messo a punto e adottato un KPI relativo alla Customer Intimacy. Infine, per andare incontro ad una crescente richiesta da parte dei clienti di un asset procurement il più analitico possibile, ha sviluppato, in collaborazione con l’Università di Bologna, un algoritmo ad hoc per il calcolo del Total Cost of Ownership - una stima di tutti i costi diretti e indiretti dell’intero ciclo di vita di una macchina da acquistare. Sul versante della responsabilità sociale, l’anno 2020 si è distinto per iniziative volte a tutelare il benessere dei collaboratori. Nei mesi di chiusura forzata delle scuole a causa dell’emergenza sanitaria, il Gruppo ha fornito ai propri dipendenti un servizio di educatori a domicilio per supportare i figli a casa in didattica a distanza, erogando in totale circa 10.500 ore di formazione. L’iniziativa è valsa a Marchesini Group il primo premio nella 6a edizione del Premio Innovatori Responsabili della Regione Emilia-Romagna. Un ulteriore riconoscimento è giunto dall’agenzia ONU per i rifugiati (UNHCR) per aver favorito l’inserimento professionale in azienda di due giovani rifugiati di 23 e 25 anni, originari del Mali. Sul lato della formazione continua, Marchesini Group ha inaugurato il “Talent Garage”: un progetto per potenziare la ricerca e la formazione di giovani talenti sul territorio, andando oltre il concetto di una semplice Corporate Academy e puntando anche sullo sviluppo delle soft skills. Infine, il terzo pilastro raccoglie le numerose iniziative in ambito di sostenibilità ambientale. Anche nel 2020 Marchesini Group si è impegnata a limitare la propria Carbon Footprint, riducendo i rifiuti, gli sprechi e il consumo di energia, nell’ottica di garantire una migliore efficienza della catena di approvvigionamento. Il Gruppo inoltre ha progettato macchine e linee in grado di lavorare imballaggi più riciclabili ed ecologici, attuando strategie di automazione che permettano di limitare l’utilizzo di plastica da idrocarburi.
RICREA PROMUOVE IL VALORE DEL PACKAGING IN ACCIAIO
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a oltre 200 anni gli imballaggi in acciaio sono amici del mare e dell’ambiente, poiché l’acciaio è un materiale permanente che si ricicla all’infinito. Per sensibilizzare i cittadini sulle qualità e il valore degli imballaggi in acciaio, RICREA, il Consorzio Nazionale senza scopo di lucro per il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Acciaio e che fa parte del sistema CONAI, ha promosso la campagna itinerante “Cuore Mediterraneo” lungo le coste e le spiagge italiane. Protagonista dell’iniziativa è Alice, un’inviata speciale che ha incontrato diportisti e bagnanti alle prese con il pranzo portato da casa e gli alimenti custoditi nelle cambuse per mettere alla prova le loro conoscenze in merito a imballaggi e raccolta differenziata. Obiettivo: premiare i comportamenti virtuosi, invitando i più distratti a prestare attenzione e a impegnarsi di più nella raccolta differenziata degli imballaggi in acciaio. Alla sua terza edizione, quest’estate il viaggio ha fatto tappa a La Spezia, Elba, Nettuno, Vico Equense, Sapri, Pioppi, Monopoli, Fano e Comacchio. Nel 2020, nonostante le restrizioni causate dalla pandemia, l’Italia si è confermata un’eccellenza europea nella raccolta differenziata degli imballaggi in acciaio: ne sono state complessivamente avviate al riciclo 370.963 tonnellate, sufficienti per realizzare 3.700 km di binari ferroviari, ed è stato riciclato il 79,8% di quelli immessi al consumo. Molto positivo è il dato sulla raccolta differenziata nei Comuni, anche grazie all’impegno dei cittadini. Lo scorso anno si è registrato infatti un aumento del 6% della quota pro-capite di imballaggi in acciaio raccolti, in media 4,01 Kg per abitante: un risultato favorito dal maggior tempo trascorso in casa e dal crescente utilizzo di imballaggi per uso domestico, ma anche una conferma che il sistema di raccolta e riciclo nel nostro Paese è ben collaudato, e che la sostenibilità è un tema sempre più presente nella coscienza comune. “In un anno così delicato siamo orgogliosi dei risultati raggiunti da tutta la filiera del riciclo degli imballaggi in acciaio”, spiega Domenico Rinaldini, presidente di RICREA. “Questi dati evidenziano ancora una volta come siamo già in linea con l’obiettivo dell’80% entro il 2030 previsto dalle direttive europee in materia di economia circolare”. Le positive ripercussioni di un percorso virtuoso hanno un impatto importante non solo sull’ambiente, ma anche sull’economia: gli imballaggi in acciaio avviati al riciclo nel 2020 hanno consentito infatti di risparmiare 7.732 TJ di energia primaria e 417.000 tonnellate di materia prima, evitando la dispersione di 629.000 tonnellate di CO2 equivalente. Il valore economico della materia recuperata in un anno è pari a 19 milioni di euro.
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Imballaggi&AMBIENTE Il boom
del “green
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packaging”
Dalle alghe marine alle miscele con fibre di legno, nanoclay e lignina, dalle bucce d’avena ai funghi, fino ai semi di cacao. Sono questi alcuni dei materiali “eco-friendly” più innovativi utilizzati per la realizzazione dei packaging alternativi alla plastica.
nnovazione e sostenibilità continuano a essere i filoni principali del futuro della GDO post Covid: due strade parallele, mai così unite e intrecciate come nel caso dei “green packaging”. Un settore in forte crescita che, come evidenziato da una recente ricerca pubblicata da Market Watch, aumenterà a livello globale di ben 154 miliardi di dollari entro il 2028 (+60%) raggiungendo un fatturato superiore a 413 miliardi: un CAGR, dunque, del 6% nei prossimi sette anni. L’attenzione al green è sempre più rilevante anche in Italia: da un’indagine dell’Osservatorio GS1 Italy è infatti emerso come la quota dei pack riciclabili al 100% sia aumentata dello 0,6% nel corso del 2020. Un boom economico reso possibile da ingenti investimenti in ricerca e innovazione mirati da parte di numerose aziende in tutto il mondo che stanno varando soluzioni alternative alla plastica.
le proprie confezioni di grissini e snack: “Anche noi ci siamo fortemente impegnati in questo senso e per il lancio delle nuove linee di snack VitaPop, VitaFit e VitaJoy, abbiamo studiato un packaging riciclabile nella carta. La sfida più grande per l’industria alimentare è identificare soluzioni che garantiscano le attuali elevate performance della plastica in termini di conservazione dei prodotti, che siano atte al contatto con gli alimenti e con un ridotto impatto ambientale. La nostra risposta è un imballo innovativo per il nostro settore, 100% riciclabile nella raccolta della carta con una finestra che permette di vedere il prodotto. I nostri imballi hanno ottenuto l’importante certificazione ATICELCA, dell’Associazione tecnica italiana cellulosa e carta, che garantisce con test di laboratorio la riciclabilità nella raccolta della carta”. L’importanza del packaging eco-friendly è una tematica fortemente sentita anche dai millennial: da una recente ricerca pubblicata su The Harvard Business Review è infatti emerso come il 65% dei giovani preferisca acquistare prodotti da brand che supportano la sostenibilità ambientale. E ancora, secondo un’indagine pubblicata su Forbes, 9 leader su 10 sono consapevoli del fatto che i giovani consumatori tendono a criticare in maniera aspra le aziende che non si attivano sul rispetto per il Pianeta. Il packaging sostenibile crea fiducia nei clienti e migliora la credibilità del marchio. Le innovazioni per un pianeta più pulito a partire dalla grande distribuzione non finiscono qui: addirittura il cemento, con l’aggiunta di sabbia e acqua, fornisce la miscela ideale per la produzione di barattoli sostenibili, mentre, allo stesso tempo, il Malay Mail parla dei funghi come equivalenti compostabili del cartone in grado di ridurre del 90% le emissioni di carbonio rispetto alla plastica e di raggiungere lo stadio di completa decomposizione in un arco temporale compreso tra 30 e 90 giorni. Ma non è tutto: un articolo di Nature racconta come, secondo gli scienziati dell’Università di Berkeley, basti aggiungere degli enzimi all’interno dei recipienti in plastica per smaltirli in un giorno e mezzo: si tratta di un processo che prevede l’attivazione degli enzimi stessi, incapsulati in molecole che si disgregano con il calore, nel momento in cui il recipiente ha terminato la sua utilità. In quel momento, basterà scaldare l’oggetto e gli enzimi provvederanno a consumare la plastica. |
I nuovi materiali Ma quali sono i materiali eco-friendly più innovativi utilizzati per i packaging? Si passa dalle alghe marine, studiate in India dal National Institute of Ocean Technology, alla miscela prodotta con fibra di legno, nanoclay e lignina dell’Università Aalto di Espoo in Finlandia, dalla carta riciclata, usata per eliminare circa 66 tonnellate di plastica l’anno, agli imballaggi realizzati con il sottoprodotto dei semi di cacao fino al sacchetto per il pane che incorpora bucce d’avena derivanti dal processo di macinazione del frumento. La “rivoluzione verde” coinvolge anche le compresse di sapone vendute in confezioni “flow-wrap”, pensate per ridurre l’impatto ambientale attraverso il riutilizzo di contenitori ricaricabili, e la plastica riciclata raccolta nell’oceano che funge da elemento chiave nella creazione di spruzzatori igienizzanti. Come afferma Federica Bigiogera, marketing manager di Vitavigor, azienda italiana che sta investendo per rendere sempre più green
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Imballaggi &AMBIENTE
Life Cycle Assessment
valore concreto alla sostenibilità
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liplast, società del Gruppo Gli altri valori in campo sono l’euAliplast, parte del gruppo Herambiente, trofizzazione e l’impatto sul suolo. Herambiente a sua volta parda oltre trent’anni opera nel settore te del Gruppo Hera, fa affidaL’LCA studia anche i processi di del recupero e riciclo della plastica: mento all’analisi del ciclo di vita “eutrofizzazione terrestre e acquaun materiale che, se recuperato e (Life Cycle Assessment o “LCA”), tica”. Si tratta di due “effetti a carilavorato correttamente, processo olistico di valutazione dei scata” che causano un impovericarichi ambientali, associati a un promento nei nutrienti che favoriscono può contribuire in maniera importante dotto o attività, attraverso l’indivila crescita di vegetazione ed alghe. alla salvaguardia dell’ecosistema. duazione e la quantificazione dell’eAnche l’impoverimento delle risorLo scopo è fornire prodotti processati nergia e dei materiali usati e dei all’insegna della sostenibilità, che siano se minerali e fossili viene attentarifiuti conseguenti. LCA prevede mente valutato. Per citare alcuni al contempo caratterizzati da un’alta inoltre di identificare e valutare divalori, la produzione di un kg di qualità ed elevate performance. verse opportunità per attuare migranulo PET riciclato impatta sugli glioramenti. La metodologia LCA è ecosistemi acquatici dolci nella regolamentata dalle norme internazionali ISO della serie 14040 misura di 0,000133 kg P eq (chilogrammi di fosforo equivalente) (UNI EN ISO 14040 e 14044:2021). La valutazione include l’intecontro gli 0,000693 del prodotto vergine. Per quanto riguarda, ro ciclo di vita, ovvero comprende l’estrazione e la lavorazione invece, l’impoverimento delle risorse minerali il valore, nel caso delle materie prime, la produzione, il trasporto e la distribuzione; del PET riciclato, è di 3.13E-06 kg Sb eq (valore che si riferisce a l’uso, il riuso, la manutenzione, il riciclo e lo smaltimento finale. risorse naturali abiotiche non rinnovabili, quali minerali e metalAl termine dei calcoli si ottiene una quantificazione dell’impronli) mentre per quello vergine è 5.51264E-05. ta ambientale di un prodotto/servizio espressa tramite un set di “categorie di impatto”, che rappresentano tutti i diversi impatti Gli effetti sull’ambiente: alcuni esempi generati in diverse matrici ambientali considerate, nonché sulla Alcune similitudini possono aiutare a dare una prospettiva più salute umana. Una delle principali categorie di impatto è quella concreta a tali valori: se consideriamo l’intera produzione Aliplast, del “Global Warming Potential – 100 years”, la quale esprime scopriamo che nel 2020, a seguito della rigenerazione di 85 mila l’impatto generato dal prodotto/servizio sul “Climate Change” e tonnellate di materiali fra Granulo PE, Film PE, Granulo PET, viene espressa in chilogrammi di anidride carbonica equivalente Lastra PET, si è evitata la produzione di oltre 155 mila tonnellate emessa in relazione all’unità funzionale scelta (kg CO2 eq). di CO2eq. Il risparmio totale di CO2eq, ottenuto grazie al contributo dei fornitori e dei clienti che credono nei prodotti riciclati Meno emissioni inquinanti, più consapevolezza Aliplast, equivale quindi a una riduzione pari all’inquinamento Parliamo nello specifico delle emissioni di gas a effetto serra, prodotto da oltre 100.000 automobili in un anno. Se guardiamo ai espresse in CO2 (equivalenti) “CO2eq”, che sono state individuate dati prodotti dal solo stabilimento di Ospedaletto di Istrana, nel dalla comunità scientifica come le principali cause del cambiacorso del 2019 scopriamo che il risparmio si quantifica in oltre mento climatico; non solo CO2, ma anche metano e ossidi di azo21.000 ton di CO2eq, che equivalgono a circa 1 milione di km to. Risparmiare CO2eq, cosa che i prodotti Aliplast consente ripercorsi con un aereo economy class con 150 persone a bordo spetto ai prodotti in plastica vergine, permette quindi di fare una (fattori di emissione utilizzato 0,139 kg CO2/persona x km).| scelta consapevole. Adottare il protocollo LCA rappresenta, per Aliplast, il mezzo più immediato e robusto per quantificare tale risparmio e migliorare le prestazioni ambientali dei propri servizi.
I valori dietro alle sigle: la CO2eq
Per avere un’idea, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, dei benefici conseguenti al riutilizzo dei rifiuti, basta fare il confronto tra i valori di Carbon Footprint derivanti dal processo produttivo della plastica vergine e della plastica riciclata. Prendiamo il granulo di PET, uno dei prodotti di punta Aliplast, nel caso dello stabilimento di Ospedaletto di Istrana (dove ha sede l’headquarters dell’azienda), il rilascio di CO2eq nell’ambiente per la produzione di un 1 kg riciclato è pari a 1,123 chilogrammi, mentre il prodotto vergine causa una dispersione di 3,035 chilogrammi, impattando sull’ambiente quasi tre volte tanto (dati 2021).
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Converting&LABEL L’industria delle etichette si riunisce dopo la pandemia Si è concluso l’European Label Forum 2021, in versione digitale, la prima occasione di incontro per il settore europeo delle etichette dopo gli eventi che hanno segnato il 2020. Sotto i riflettori le tendenze del settore, la sostenibilità e le strategie per il successo a lungo termine.
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onvocata da FINAT, l’associazione europea che rappresenta l’industria delle etichette, la conferenza virtuale ha ospitato 750 partecipanti provenienti da aziende di stampa di etichette, fornitori e organizzazioni di tutta Europa, fornendo loro una piattaforma per fare il punto sull’ultimo anno del settore e sulle opportunità che offre il futuro. “Il nostro slogan è sempre stato ‘riunire la comunità dell’etichetta’ e questo è particolarmente vero in questo momento. Lavorare virtualmente quest’anno è stato un po’ insolito per noi, ma è stata una brillante opportunità per conoscere le tendenze del settore, costruire relazioni e ritrovare vecchi amici”, commenta il nuovo presidente FINAT Philippe Voet (Etivoet, Belgio).
iniziato con un intervento di Andrea Boltho, un economista italiano che insegna all’Università di Oxford. Ha offerto una panoramica sulle attuali dinamiche dell’economia europea per contestualizzare le varie sessioni delle giornate, osservando la ripresa post-Covid e le forze strutturali che modellano l’economia globale. Nick Mockett di Moorgate Capital e Norman Bremer di IK Investment Partners hanno seguito ed esaminato in modo specifico le sfide e le opportunità che il settore delle etichette deve affrontare, rispettivamente attraverso le lenti di M&A (Mergers&Acquisitions) e private equity.
Abbracciare l’economia circolare La sostenibilità è uno dei sei principali pilastri strategici di FINAT e con il cambiamento climatico è ora una delle questioni in cima all’agenda politica ed economica mondiale. Il terzo giorno è stato dedicato alla comprensione di come l’industria delle etichette può servire i suoi clienti limitando al contempo il suo impatto ambientale. Maja Desgrées-DuLoȗ ha parlato al Forum del suo lavoro come funzionario politico dell’UE che rivede la direttiva sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio. Ha spiegato le sue opinioni sul futuro del packaging e il suo ruolo nell’economia circolare e nel Green Deal dell’UE. Successivamente, OphelieGourdou ha informato tutti su CELABEurope e su come questa iniziativa preveda un’economia circolare per i materiali per etichette. Quindi An Vossen ha presentato il progetto HolyGrail 2.0, che riguarda la classificazione intelligente
Alla scoperta delle tendenze Il primo giorno del Forum, dopo che l’ex presidente Chris Ellison (OPM Labels & Packaging, Regno Unito) ha aperto i lavori, i partecipanti hanno ascoltato l’amministratore delegato di FINAT Jules Lejeune e Jennifer Dochstader di LPC, che insieme hanno analizzato alcune delle tendenze e degli sviluppi emergenti nel settore delle etichette dopo un anno tumultuoso. È stato inoltre dedicato del tempo all’interazione con i partecipanti per ascoltare le loro opinioni sulla strategia futura di FINAT all’inizio della ripresa.
Concentrarsi sulla strategia aziendale Il secondo giorno è stato incentrato sulla strategia aziendale ed è
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Converting &LABEL tramite filigrane digitali. La giornata si è conclusa con un panel di brand owner con esperti di packaging che hanno discusso di sostenibilità. Per la circolarità è importante comprendere tutti i punti della catena di approvvigionamento e chi detiene la chiave per l’accelerazione.
Reclutare e mantenere i talenti Il quarto giorno è stato incentrato sul futuro del lavoro e della forza lavoro. L’ospite speciale Markus Wörner dell’azienda tedesca einhorn ha spiegato il suo concetto di “fairstainability”, un approccio al business che unisce il commercio equo e la sostenibilità. Ha descritto come il suo approccio al business e i modelli di business alternativi che ha perseguito non siano solo buoni per il pianeta, ma lo hanno anche aiutato ad attrarre giovani talenti offrendo loro un luogo di ispirazione per lavorare. Ha quindi dialogato con un gruppo di leader giovani e senior del settore. La giornata si è conclusa con un workshop speciale ospitato da Mind Gym, che ha esaminato i capisaldi di una cultura aziendale inclusiva e il potere dell’inclusività per ottenere un vero successo aziendale.
FINAT. Successivamente, il moderatore Bert van Loon ha guidato la cerimonia degli importantissimi FINAT Label Awards, che hanno premiato 16 aziende eccellenti in 25 diverse categorie. Infine, l’European Label Forum 2021 si è concluso con un “quiz” online interattivo e divertente che ha messo in evidenza la dimensione interculturale e interpersonale del networking tra associazioni internazionali. “Anche se eravamo fisicamente separati, è stato fantastico ritrovarci virtualmente per celebrare il meglio che il nostro settore ha da offrire. Siamo già entusiasti di tornare insieme di persona il prossimo anno”, commenta Niklas Olsson, presidente del programma ELF.|
La diversità è molto più di una buona idea La diversità paga. Questo il messaggio del keynote speaker Pellegrino Riccardi nell’ultima giornata del Forum. Ha spiegato il valore di avere colleghi di Paesi diversi, con esperienze di vita e background culturali diversi, e come sbloccare il loro valore spesso non sfruttato nel rendere più forti le organizzazioni e le imprese.
Celebrando la comunità delle etichette
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Il programma è poi proseguito con il discorso inaugurale di Philippe Voet in qualità di presidente
Reconnecting the label industry after the pandemic
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he 2021 online European Label Forum, convened by FINAT, has now concluded, marking the end of the label industry’s first opportunity to reconnect after the events of 2020. “Our tagline has always been that we are ‘linking the label community’ and that is especially true now. Doing things virtually this year was a little unusual for us, but it was a brilliant opportunity to learn about big industry trends, build relationships, and catch up with old friends,” comments new FINAT President Philippe Voet (Etivoet, Belgium). Discovering industry trends On the first day of the forum, after his predecessor Chris Ellison (OPM Labels & Packaging, UK) opened proceedings, attendees heard from FINAT Managing Director Jules Lejeune and LPC’s Jennifer Dochstader, who
together analysed some of the emerging trends and developments in the label industry after a tumultuous year. Time was also taken to engage with participants to hear their views on FINAT’s future strategy as the recovery begins. Focusing on business strategy Day two was focused on business strategy, and began with a talk from Prof Andrea Boltho, an Italian economist who lectures at Oxford University. He offered a zoomedout view of the present dynamics of the European economy to put the days’ sessions into context, by looking at the post-COVID recovery and the structure forces shaping the global economy. Nick Mockett from Moorgate Capital and Norman Bremer from IK Investment Partners followed and looked specifically at the
challenges and opportunities facing the label industry, through the lenses of M&A and private equity respectively. Embracing the circular economy Sustainability is one of FINAT’s six major strategic pillars, and with climate change now a major issue at the top of the world’s political and economic agenda, day three was dedicated to understanding how the label industry can serve its customers, while limiting its environmental impact. For circularity it is important to understand all points throughout the supply chain and who holds the key to acceleration. Recruiting and retaining talent The fourth day was focused on the future of work and the workforce. Special guest Markus Wörner of the einhorn company in Germa-
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ny, explained his business concept of “fairstainability”, an approach to business that combines both fair trade and sustainability. He described how his approach to business, and the alternative business models he pursued were not just good for the planet; they also helped him attract young talent by offering them somewhere inspirational to work. He then went into discussion with a panel of incoming and senior leaders on the industry. Diversity is more than a nice idea “Diversity pays.” That was the message of keynote speaker Pellegrino Riccardi on the final day of nthe forum. He explained the value of having colleagues from different countries, with different life experiences and cultural backgrounds, and how to unlock their often-untapped value in making organisations and businesses stronger.
Converting&LABEL Ripresa e resilienza verso quali scenari? Focus sul mercato delle etichette nel recente Congresso Gipea “Uno sguardo in avanti: scenari di ripresa e resilienza”: un incontro digitale, il primo dell’anno in attesa di potersi riunire dal vivo, per fare il punto sullo scenario di mercato e sui trend futuri.
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A questo scopo è in via di sviluppo un tool che verrà messo a disposizione delle aziende associate, che consentirà di effettuare self assessment e rendicontazione.
l 24 giugno scorso si è tenuto il Congresso Gipea 2021 online, dedicato al tema “Uno sguardo in avanti: scenari di ripresa e resilienza”. L’evento, come ricordato dal Segretario Gipea e Vice Direttore Assografici Italo Vailati, è stato anche occasione per celebrare i 75 anni dalla fondazione di Assografici e per dare il benvenuto, all’interno del gruppo, a cinque nuovi etichettifici, che proprio in questo periodo di difficoltà hanno scelto di aderire all’associazione e fare rete. Il Congresso Gipea è entrato nel vivo con uno sguardo generale ai dati del periodo pandemico, guidato dalla Presidente Gipea Elisabetta Brambilla: “Il Covid ha segnato il comparto degli etichettifici, anche se in modo tenue rispetto alla situazione nazionale. In particolare, secondo l’indagine interna di Assografici la cartotecnica ha dovuto affrontare un calo del fatturato del 3%, mentre l’etichettatura ha registrato un calo di fatturato del 2%. Il 2021 si prospetta impegnativo: forse non nel fatturato, ma nell’affrontare il problema dei prezzi delle materie prime, che continuano a crescere. Durante il Congresso è stato inoltre presentato il progetto CELAB, al quale Gipea ha aderito a dicembre 2020, che definisce obiettivi specifici entro il 2025: - sviluppare una mappatura geografica dell’uso dei materiali per ottimizzare la logistica e misurare i progressi sull’obiettivo di riciclo; - identificare, collaudare e sostenere lo sviluppo di mercati finali sostenibili per liner e sfridi riutilizzati / riciclati; - creare collegamenti con il settore europeo del trasporto e del riciclo per sviluppare e ottimizzare i sistemi di raccolta di liner e matrici; - monitorare e sostenere lo sviluppo di regolamenti e linee guida che supportino lo sviluppo di un modello di business sostenibile per il riciclo in Europa.
Scenari economici: ripresa già nel 2021 Durante il Congresso Gipea è stato inoltre dedicato un approfondimento all’analisi del periodo appena trascorso e alla previsione degli scenari futuri per l’economia italiana e per il comparto delle etichette. Carlo Stagnaro, direttore ricerche e studi dell’Istituto Bruno Leoni, ha evidenziato come la crisi da Covid-19 sia differente da molte altre precedenti: “Mentre negli episodi del passato almeno una parte delle ragioni che avevano condotto alla contrazione dell’economia erano endogene, ovvero interne all’economia stessa, quella che stiamo vivendo oggi è esogena. Ci è arrivato addosso un meteorite. L’Italia, in particolare, ha visto una forte contrazione del PIL e già proveniva da diversi anni difficoltosi in tal senso”. Cosa aspettarci, dunque? Afferma l’esperto: “L’Italia sarà tra i pochi paesi, insieme ad esempio al Regno Unito, che a fine 2022 non si sarà ancora completamente ripreso dai danni economici pandemici. Tutti gli indicatori ci lasciano però pensare che nel 2021 avrà comunque inizio una ripresa”.
Il gap italiano dell’imprenditorialità giovanile In questo scenario, è importante che aziende e istituzioni guardino ai giovani come a risorse dal ruolo fondamentale. Ne ha parlato Lorenzo Pedretti, di Tortuga, il primo think-tank italiano di studenti, ricercatori e professionisti del mondo dell’economia e delle scienze sociali. “I dati ci parlano dell’Italia come di un paese di imprenditori, ma di poche nuove imprese: il 13,5% dei giovani è lavoratore indipendente, più del triplo della media UE, ma solo il 2% di essi avvia una nuova impresa. A restare intrappolati sono spesso i giovani che hanno alle spalle famiglie che non si possono permettere di investire nel futuro dei propri figli. A queste difficoltà si somma il fatto che nelle scuole non vengono attivati percorsi di formazione all’imprenditorialità”. In assenza di risorse destinate a costruire percorsi di successo e favorire l’imprenditorialità giovanile, la ripresa appare ancora più difficoltosa. |
Progetto sostenibilità ed economia circolare In questa visione si inserisce inoltre il progetto Sostenibilità ed Economia Circolare, illustrato dalla consulente Elisabetta Bottazzoli. “Sviluppo sostenibile, economia circolare e carbon neutrality sono i concetti che devono guidare le aziende oggi. Occorre costruire un percorso di comunicazione credibile, di accesso alle informazioni e di trasparenza. È fondamentale rendicontare le azioni intraprese e l’impatto ambientale aziendale. Il progetto sviluppato dalla Federazione Carta e Grafica si muove proprio in questa direzione, per una strategia condivisa dalla filiera”.
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Heidelberg Italia Srl Via Trento 61, 20021 Ospiate di Bollate (Mi) Telefono 02 35003500
Converting&LABEL Nuova LX3000e per etichette a colori
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TM Print, OEM internazionale e fornitore di soluzioni specializzato in apparecchiature di stampa, presenta la nuova stampante per etichette a colori LX3000e. LX3000e è la nuovissima aggiunta alla serie LX stampanti per etichette a colori da banco e utilizza la stessa e affidabile piattaforma della LX910e, stampante per etichette a colori, con l’aggiunta di cartucce grandi, individuali e una testina riutilizzabile a getto d’inchiostro termale. La qualità di stampa è eccezionale con una risoluzione massima di 1200 dpi x 4800 dpi. Si possono stampare etichette con una larghezza fino a 210 mm, lunghe 610 mm. La velocità di stampa è di 114 mm al secondo. Ogni cartuccia contiene 60 ml d’inchiostro. Testine intercambiabili già preparate hanno ulteriori 42 ml d’inchiostro, per un totale di 222 ml. Sono disponibili sia l’inchiostro a base di acqua che quello pigmentato. Le cartucce sono facili da sostituire senza ulteriori preparazioni per una stampa ininterrotta. Il sistema Big Ink utilizza l’ultima tecnologia d’inchiostro a base di acqua e pigmento con luminosità, durabilità e densità ottica ottimizzata. Quest’ultima è particolarmente elevata nel nero di processo della LX3000e, che permette di realizzare il nero più in-
tenso per una stampante CMY. Il nero di processo ha tanti vantaggi per le etichette in confronto alle cartucce nere a base di carbone utilizzate separatamente dalle altre stampanti, con una resistenza migliore all’acqua, compatibilità con una vasta gamma di etichette speciali e molto più resistente alle sbavature su materiale high gloss. “La LX3000e è una stampante per etichette desktop la quale espande perfettamente il nostro portfolio di soluzioni di stampa”, racconta Andreas Hoffmann, amministratore delegato della DTM Print. “Unisce l’ultima tecnologia di stampa, eccellente qualità di stampa e costi di stampa per ogni etichetta eccezionalmente bassi”. La DTM Print offre grandi benefici addizionali per tutti i suoi prodotti, ad esempio software per il design delle etichette gratuiti (BarTenderUltraLite e NiceLabel Free 2019 DTM Version), tre anni di garanzia, supporto tecnico e servizi tramite rivenditori locali e una vasta gamma di etichette approvate del marchio “Genuine DTM Label Stock”.|
New LX3000e Color Label Printer
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TM Print, international OEM and solution provider for specialty printing systems, introduces the new LX3000e Color Label Printer. LX3000e is the latest addition to the well-known LX-Series of desktop full-colour label printers and uses the same proven and reliable platform as the popular LX910e Color Label Printer, but with the addition of large, individual ink tanks and a reusable thermal inkjet printhead. Print quality is exceptional with native 1200 dpi resolution with a maximum print resolution of 1200 dpi x
4800 dpi. Labels up to 210 mm wide and 610 mm long can be printed. Print speed is up to 114 mm per second. Each separate CMY tank holds 60 ml of ink. Pre-primed, user-replaceable printheads have another 42 ml of ink, for a total of 222 ml ‘out of the box’ ink. Both dye and pigment models are available. Replacement ink tanks are easy to install without further priming for uninterrupted printing. The Big Ink system on LX3000e uses latest technology dye and pigment inks opti-
mised for brightness, durability, and optical density. The latter is particularly high for LX3000e’s process black, resulting in the blackest black ever released in a CMY printer. Process black has many advantages for labels over the separate carbon black inks used by other colour label printers, including better water resistance, compatibility with a broader range of speciality label media, and more resistance to smearing on high gloss media. “The LX3000e is a desktop label printer that expands perfectly our portfolio of
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printing solutions,” says Andreas Hoffmann, managing director of DTM Print. “It combines the latest in ink technology, excellent print quality and exceptional low cost per label.” DTM Print offers great additional benefits with all its products such as free label design software (BarTenderUltraLite and NiceLabel Free 2019 DTM Version), three years warranty, support and service through local partners, and a large variety of approved label substrates under the brand ‘Genuine DTM Label Stock’.
Packaging Solutions Packaging Solutions Packaging Solutions
LITHRONE GX40 GX40RP LITHRONE GX40 GX40RP LITHRONE GX40 GX40RP GLX 840+C+DU+DU+C 840+C+DU+DU+C I x GLX UV lamp – after RP I x UV lampacross – after2RP IR/HA – split x DU between coaters GLX 840+C+DU+DU+C IR/HA – split across x DU between coaters 2 x UV lamp – end of 2press I xxUV lamp –– after RPpress 2 UV lamp end of IR/HA – end of press IR/HA –– end split of across IR/HA press2 x DU between coaters 2 x UV lamp – end of press IR/HA – end of press
Qualità e flessibilità per il nuovo Qualità e flessibilità per il nuovo business della stampa. Qualità edella flessibilità per il nuovo business stampa. La più potente potente delle macchineKomori. Komori. business delladelle stampa. La più macchine La soluzione perdelle requisiti piùcritici. critici. Lasoluzione più potente macchine Komori. La per i irequisiti più La soluzione più critici. Grande stabilità ad alta per velocitài requisiti Brevi avviamenti Grande stabilità ad alta velocità Brevi avviamenti Soluzioni ottimali per il velocità packaging Grande stabilità Soluzioni ottimali ad peralta il packaging Alte prestazioni Soluzioni ottimali per il packaging Alte prestazioni Alte prestazioni
Alta qualità Brevi avviamenti Alta qualità Configurazioni personalizzate Alta qualità personalizzate Configurazioni Configurazioni personalizzate
Pharmintech e Ipack-Ima insieme a Milano nel 2022 pack Ima e Pharmintech annunciano un’innovativa collaborazione che IIpack-Ima vedrà l’edizione 2022 di Pharmintech Exhibition organizzata nell’ambito di a Milano dal 3 al 6 maggio 2022.
“La Lombardia è uno dei più importanti hub in Europa per l’industria farmaceutica”, dichiara Sergio Dompé, Presidente di Pharmintech 2022. “In questo territorio si concentrano la produzione ed il settore del Contract Development e le Manufacturing Organizations, che rappresentano un punto di riferimento a livello globale per l’intera industria. Milano è la capitale di questo ecosistema produttivo e di ricerca. Connessa a livello internazionale grazie ai principali aeroporti del nord Italia e con una ricettività alberghiera idonea ad ospitare gli operatori del settore da tutto il mondo, Milano è la sede perfetta per Pharmintech”. “Siamo molto positivi su questa collaborazione – commenta Valerio Soli, Presidente di Ipack Ima – che riteniamo strategica per meglio rispondere alle esigenze del comparto e del suo indotto con un unico momento espositivo specificamente costruito sulla domanda di tecnologie di processing&packaging e che si integra perfettamente nella strategia di sviluppo di Ipack-Ima”. Farmaceutico, parafarmaceutico, nutraceutico ma anche cosmeceutico, dispositivi medici e biotecnologie sono i target prioritari della prossima edizione di Pharmintech powered by Ipack Ima, che vedrà presentate le soluzioni più avanzate per il processo, il confezionamento, la strumentazione, il packaging, le camere sterili e le applicazioni per la gestione dell’impianto, oltre alle tecnologie digitali e d’automazione applicate al settore, dall’IoT – Internet of Things – ai sistemi di Intelligenza Artificiale e per la governance dei dati. Rinnovato il patrocinio con AFI, Associazione Farmaceutici Industria, che collaborerà per il coordinamento tecnico-scientifico dei convegni di manifestazione. Pharmintech powered by Ipack Ima si posiziona dunque al centro di una filiera produttiva aperta all’innovazione, al trasferimento tecnologico e agli investimenti necessari per rispondere ai requisiti della rivoluzione Pharma 4.0. L’offerta espositiva sarà focalizzata sulle tecnologie di processo e le soluzioni
e materiali di confezionamento in una rinnovata strategia di filiera integrata che include l’automazione, la distribuzione, il supply chain management e il digitale, arricchita da un articolato programma di eventi ed iniziative speciali mirate all’anticipazione dei trend e dell’innovazione in ambito Life Science. Forti le sinergie ed il valore aggiunto della contemporaneità con IPACK-IMA, in programma nelle stesse date dal 3 al 6 maggio 2022, l’appuntamento internazionale più atteso dagli operatori dell’industria per quanto riguarda le tecnologie di processo e le soluzioni e materiali per il packaging. Un progetto fieristico di sistema completo ed un appuntamento da non perdere per capacità attrattiva e coerenza merceologica, con possibilità uniche di ‘cross-contamination’ tra diversi settori produttivi e che conferma Milano come centro di attrazione a livello internazionale per l’industria manifatturiera.
Nasce Greenplast: plastica, tecnologie e sostenibilità
accontare e promuovere la sostenibilità Rconsumi di un materiale versatile e centrale nei quotidiani: la plastica. Nasce con
questo intento Greenplast, la nuova mostraconvegno che risponde alla necessità di raccontare la plastica anche dal punto di vista delle best practice a favore dell’ambiente. Dal 3 al 6 maggio 2022, a Rho-Pero, Fiera Milano ospiterà l’intera filiera delle materie plastiche e della gomma per una manifestazione dedicata alle soluzioni innovative elaborate dalle aziende in merito alla sostenibilità ambientale, all’efficientamento energetico, al ReduceReuse-Recycle e all’economia circolare. Macro aree sulle quali da anni le imprese stanno investendo, dimostrando ancora una volta dinamismo e competitività. Greenplast, organizzata da Promaplast srl, consentirà quindi agli operatori italiani e stranieri di apprezzare l’offerta tecnologica del settore, anche in chiave Industria 4.0, con particolare riferimento al Made in Italy che, fin dall’affermarsi (ormai molti anni orsono) della coscienza ambientale soprattutto nei Paesi più sviluppati, spicca in tutto il mondo per il proprio profilo hi-tech. Nei padiglioni troveranno spazio le principali
aziende italiane e straniere della filiera in grado di proporre le soluzioni più avanzate a favore della sostenibilità ambientale: materie prime vergini a basso impatto e con limitato carbon footprint, materie primeseconde, biopolimeri, additivi; semilavorati e prodotti finiti ottenuti con materiali innovativi, riciclati e a base bio; macchine, attrezzature, impianti a basso consumo energetico e performanti, progettate per svolgere processi produttivi efficienti, anche con l’uso di materiali riciclati, innovativi, bio-based; impianti e macchinari per la selezione, il trattamento e il riciclo di materie plastiche e gomma, in linea e post-consumo; servizi e consulenze per il settore della trasformazione nel suo complesso (con riferimento a tutti i processi produttivi: dallo stampaggio a
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iniezione all’estrusione, dal soffiaggio corpi cavi alla termoformatura ecc.), il recupero e riciclo delle materie plastiche e della gomma; enti, consorzi e organizzazioni varie operanti in particolare nel segmento del riciclo delle materie plastiche e della gomma. La nuova manifestazione si svolgerà in contemporanea con Ipack-Ima, mostra internazionale per l’industria dell’imballaggio e confezionamento, e la concomitanza dei due eventi non è casuale: l’affinità tra i due settori è confermata dal fatto che circa il 50% degli imballaggi è realizzato proprio in plastica (contenitori, bottiglie, film, ecc.) e dal mondo del packaging – o meglio dai suoi consumatori – proviene una crescente domanda di prodotti sostenibili. La contemporaneità consentirà quindi di mettere in mostra differenti mondi produttivi uniti da una forte complementarità. Il progetto è pensato proprio per favorire le occasioni di contatto e di sviluppo, mettendo a disposizione dei visitatori un’offerta completa, grazie alla trasversalità di Greenplast e di Ipack-Ima e all’esperienza dei rispettivi organizzatori, che hanno alle spalle le Associazioni di categoria dei due macro-settori rappresentati: Amaplast e Ucima.
Fiere &CONVEGNI
FachPack 2021 cresce grazie a myFACHPACK FachPack 2021 riaprirà le sue porte dal 28 al 30 Qultimeuando settembre 2021 a Normberga, i visitatori potranno scoprire le innovazioni nel settore del packaging in modo ancora più
con i visitatori e fornire dettagli di contatti. I pacchetti aggiuntivi consentono agli espositori, ad esempio, di aumentare la propria esposizione, prenotare sale riunioni digitali e spazi di presentazione e ottenere elenchi di contatti qualificati e completi. myFACHPACK non solo fornisce ai visitatori una panoramica di tutti gli espositori e prodotti, ma un algoritmo di matchmaking intelligente suggerisce anche contatti particolarmente rilevanti per l’utente. Al momento della registrazione viene chiesto di definire le proprie aree di interesse. È quindi possibile utilizzare la funzione chat per organizzare facilmente una videochiamata o incontri in loco nei padiglioni espositivi FachPack. La funzione di networking coinvolge tutti i partecipanti. Sulla base di interessi comuni, i visitatori possono interagire con espositori, altri visitatori o relatori. Inoltre, le presentazioni del forum espositori INNOVATIONBOX e dei forum PACKBOX e TECHBOX saranno trasmesse in live streaming e successivamente rese disponibili on demand. Ciò significa che i visitatori non devono temere di più perdere presentazioni interessanti e potranno comunque seguirle in tempo reale, ad esempio se la sede del convegno fosse molto affollata. Sarà anche possibile porre domande e partecipare alla discussione utilizzando la funzione chat durante il live streaming.
efficiente e mirato. Grazie a myFACHPACK, l’estensione digitale della fiera disponibile su sito web o come una comoda app, i visitatori possono organizzare in anticipo incontri, guardare le presentazioni del programma live o on demand e avviare chat video con espositori e altri visitatori. Lo strumento myFACHPACK è gratuito e aperto anche ai visitatori che non possono partecipare di persona, ampliando significativamente la portata della fiera. myFACHPACK, infatti molto sarà utile per i visitatori che non sono ancora in grado di recarsi di persona presso il Centro fieristico di Norimberga, ad esempio a causa di restrizioni di viaggio. Consente agli esperti di packaging e agli utenti di tutto il mondo di sperimentare e beneficiare dei contenuti dell’evento e delle opzioni di contatto indipendentemente da eventuali restrizioni di viaggio in vigore al momento dell’evento.Al contrario, espositori e relatori possono beneficiare dal valore aggiunto fornito dall’estensione digitale. Tutti gli espositori di FachPack hanno un profilo aziendale in myFACHPACK e possono presentare prodotti, caricare documentazione, comunicare
Ecomondo e Key Energy pronte a ripartire due saloni di IEG dedicati allo sviluppo sostenibile e ai cambiamenti climatici Ivasta tornano in presenza dal 26 al 29 ottobre prossimi a Rimini per fornire alla comunità del settore un luogo di dialogo e confronto sui nuovi modelli
e dipendenti, a tutti coloro che accederanno in fiera durante lo svolgimento delle manifestazioni espositive, sarà richiesto il “green pass” (per chi ne fosse sprovvisto, sarà eseguibile un test rapido antigenico all’ingresso della fiera a tariffa convenzionata). Inoltre, Italian Exhibition Group offrirà ai propri ospiti stranieri una nuova opportunità di conoscenza delle regole in tema di ingresso e permanenza in Italia. Ciò varrà ancor di più nel corso della continua evoluzione della situazione pandemica.
di sviluppo sostenibile e sui cambiamenti climatici. Ecomondo e Key Energy, oltre che collaudate piattaforme commerciali, rappresentano infatti un vero e proprio think-tank, che affronta da sempre le tematiche al centro delle agende di tutti i governi, del mondo imprenditoriale, finanziario e della Pubblica Amministrazione. La ripartenza in presenza delle manifestazioni fieristiche è un segnale importante e atteso da tutta la comunità internazionale. Le fiere rappresentano infatti uno dei più potenti moltiplicatori di business, e in prospettiva, grazie al Recovery Plan da 750 miliardi di euro finanziato dall’Unione Europea, la trasformazione green sarà in cima agli impegni di tutti i governi. Ecomondo e Key Energy che si estenderanno sui quasi 130 mila mq del quartiere fieristico riminese, sono articolate in uno specifico layout per favorire relazioni istituzionali e di business. Rifiuti e risorse, bonifica e rischio idrogeologico, bioeconomia circolare, acqua, i settori di Ecomondo. Rinnovabili, storage e generazione distribuita, efficienza e smart city quelli di Key Energy. IEG - Italian Exhibition Group S.p.A., dopo aver messo a punto per prima in Italia il protocollo Safe Business ad aprile 2020 e avervi dato seguito con numerose iniziative mirate alla sicurezza sanitaria, ora aggiunge ulteriori elementi per garantire persone e aziende presenti in fiera. Come previsto dalla normativa vigente e con l’obiettivo di tutelare aziende, visitatori, fornitori
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La “filiera totale” a HostMilano e TUTTOFOOD In questo scenario, TUTTOFOOD e HostMilano uniscono le forze e si presentano unite e compatte all’appuntamento con la ripartenza, nelle stesse date e location: a fieramilano dal 22 al 26 ottobre prossimi, in co-location con Meat-Tech. Con un parterre complessivo di circa 1.800 espositori da oltre 40 Paesi, TUTTOFOOD e HostMilano riuniranno sotto lo stesso tetto in un concetto di “filiera totale” – dal semilavorato alla trasformazione e l’equipment, fino alle occasioni di acquisto nella GDO e Retail e gli stili di consumo nel fuoricasa – con un panorama senza confronti di catene del valore sinergiche tra loro, alcune delle qualità approfondite in verticale nella loro completezza, proprio nel periodo dell’anno l’impulso verso una nuova crescita sarà più intenso, coincidendo con un incremento del PIL che per l’Italia anche gli analisti più prudenti stimano superiore al 5%. Per tutti gli attori delle filiere TUTTOFOOD e HostMilano rappresenteranno quindi un’opportunità unica per confrontarsi con i pari di tutto il mondo – espositori, buyer e visitatori professionali – e comprendere quali sono le innovazioni tecnologiche e di prodotto, le tendenze di consumo e i format su cui puntare per sviluppare il proprio business. Forte dell’impatto della relazione in presenza, non solo una piattaforma di business matching e networking, ma anche un momento di condivisione di conoscenze e competenze grazie a un palinsesto di eventi senza confronti: tra le due manifestazioni, sono oltre gli 1.000 appuntamenti con contenuti e relatori di elevato profilo, in collaborazione con le più autorevoli associazioni e organizzazioni di ogni settore.
strade del Food & Beverage e dell’Ho.Re.Ca. e del fuoricasa si per costruire insieme una ripresa più solida. Lo confermano Li datieincontrano dell’ultimo Food Industry Monitor realizzato dall’Università di
Scienze Gastronomiche di Pollenzo, in collaborazione con Ceresio Investors. Insieme, l’alimentare e il food equipment faranno segnare una crescita di circa il 6% sia nel 2021 sia nel 2022. E segnali positivi arrivano anche dall’export, per il quale si prevede un incremento medio del 3% l’anno nel biennio.
Innovazione, multicanalità e nuove sinergie a OnBeauty ipartire dalla ricerca, dall’innovazione Rprogramma tecnologica e dalla qualità: questo è il che il network Cosmoprof ha
proposto all’industria cosmetica invitando produttori, aziende e operatori a Bologna per OnBeauty by Cosmoprof Worldwide Bologna, dal 9 al 13 settembre. La manifestazione, la prima in presenza per il settore, ha permesso di riallacciare relazioni commerciali e analizzare le trasformazioni che il settore sta affrontando in questo particolare momento storico.
OnBeauty by Cosmoprof Worldwide Bologna ha riunito tutti i comparti dell’industria, proponendo un format espositivo più essenziale. La suddivisione di ingressi e aree espositive tra supply chain, canale retail e grande distribuzione/largo consumo da un lato e prodotto professionale dall’altro ha permesso di ottimizzare le sinergie di business tra i segmenti produttivi più complementari, nel rispetto delle norme di sicurezza previste dal protocollo nazionale. Giovedì 9 e venerdì 10 settembre OnBeauty
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by Cosmoprof Worldwide Bologna ha accolto i leader della supply chain, con contoterzisti, fornitori di materie prime, di tecnologie per il processo e di soluzioni per il confezionamento interessati a presentare nuove progettualità a indie brands e brand di prodotto finito. Per incrementare le possibilità di networking dei rappresentanti della filiera presenti, nelle stesse giornate sono stati aperti i padiglioni dedicati al comparto retail per le profumerie. La concomitanza di OnBeauty by Cosmoprof Worldwide Bologna con le manifestazioni Sana, salone internazionale del biologico e del naturale, e Cosmofarma Exhibition, l’evento leader nell’ambito dell’Health Care, del Beauty Care e di tutti i servizi legati al mondo della farmacia, ha garantito l’interazione con farmacie, parafarmacie, erboristerie, grande distribuzione organizzata e retailer di molteplici canali distributivi. Tra questi, i più rinomati brand di cosmesi green & organic, ospitati dal 9 al 12 settembre all’interno dei padiglioni 25 e 26 in collaborazione con Sana. A completare il programma di OnBeauty by Cosmoprof Worldwide Bologna, il canale professionale, presente sabato 11, domenica 12 e lunedì 13 settembre, con aziende di prodotti e servizi per l’estetica professionale,spa e nail e per il settore acconciatura e attrezzature
Fiere &CONVEGNI
Cibus Tec raddoppia Tec – l’appuntamento organizzato da Calleibus Fiere di Parma e Koelnmesse, dedicato tecnologie per il settore alimentare e
delle bevande – presenta un nuovo progetto: “Cibus Tec Forum”, la cui prima edizione si terrà a Parma il 25 e 26 ottobre 2022. La rassegna Cibus Tec, invece, si terrà dal 24 al 27 ottobre 2023. Uno slittamento di 12 mesi reso necessario da un calendario fieristico disarmonico, nel quale è già peraltro previsto lo svolgimento della rassegna consorella “Anuga FoodTec”, organizzata da Koelnmesse, dal 26 al 29 aprile 2022. Concordi Antonio Cellie e Thomas Rosolia – rispettivamente amministratore delegato e presidente di Koeln Parma Exhibitions, braccio operativo di Cibus Tec – che non hanno avuto dubbi nel decidere la nuova strategia: “Da sempre il nostro obiettivo principale è dare agli espositori della rassegna ciò di cui hanno bisogno, come concrete opportunità di business in un calendario armonizzato di appuntamenti di settore. Da qui la nostra decisione di posticipare Cibus Tec di dodici mesi, trovando una collocazione temporale ideale nel 2023, per poi riprendere dal 2025 il nostro classico ritmo triennale”. Nel 2022, Cibus Tec non mancherà di mettere in campo tutte le proprie competenze e la propria capacità di generare occasioni di business, offrendo ai diversi settori dell’industria alimentare un momento nazionale di confronto: Koeln Parma Exhibitions – la joint venture frutto della partnership fra gli enti fieristici di Colonia e Parma – ha infatti deciso di organizzare nella città emiliana il Cibus Tec Forum, nelle giornate del 25 e 26 ottobre 2022. Saranno due giorni di incontri, analisi e approfondimenti per riaffermare la centralità di tematiche come sicurezza alimentare, materiali innovativi ed
economia circolare, digitalizzazione, supply chain e sostenibilità. In altre parole, un think tank che, attraverso una ventina fra talk e convegni, vedrà confrontarsi operatori ed esperti di caratura internazionale su temi legati alla ricerca, alla economia, alle necessità delle imprese e alle modalità per lo sviluppo di nuove opportunità di networking e business. Il format – che prevede, fra l’altro, anche spazi espositivi preallestiti – sarà strutturato in cinque aree tematiche (tecnologie e soluzioni per carni, per prodotti a base latte, frutta-vegetali-liquidi alimentari, cereali-piatti pronti e confezionamento) e quattro arene in cui verranno dibattuti i focus del forum. Cibus Tec Forum 2022 e Cibus Tec 2023 saranno affiancati da Cibus Tec Lab, il nuovo progetto educational che si tradurrà in una serie di webinar che accompagneranno l’industria alimentare e tecnologica fino alla rassegna del 2023.
Luxe Pack Monaco dà il benvenuto alla community uxe Pack Monaco torna al Grimaldi Forum dal 27 al 29 settembre, Le ancora mentre il mondo riparte lentamente. “Come abbiamo sempre fatto, di più nell’attuale situazione sanitaria, Luxe Pack Monaco
aspetto della nostra vita quotidiana e delle nostre attività. La piattaforma “My Luxe Pack” è la versione digitale del network di Luxe Pack, un’estensione online delle sue cinque fiere che si tengono durante tutto l’anno. “La nostra piattaforma digitale offre ai visitatori l’opportunità di prepararsi per la loro visita, scoprire il l’elenco completo di espositori e selezionare le conferenze di interesse”, afferma Germond, aggiungendo: “E per coloro che non possono partecipare di persona, è un modo per rimanere in contatto con il community di Luxe Pack”. Nel quartiere fieristico le misure di sicurezza saranno in linea con le più severe raccomandazioni delle autorità francesi e monegasche.
mira a supportare i brand di lusso e i loro fornitori di imballaggi”, afferma Fabienne Germond, direttrice di Luxe Pack Monaco. Luxe Pack Monaco riunisce fornitori di imballaggi, designer, produttori, professionisti della nobilitazione, stampatori 3D e molto altro. I player del settore beauty avranno l’opportunità di incontrare più di 450 aziende in fiera di quest’anno, inclusi 69 nuovi espositori. “Niente può sostituire gli incontri fisici”, afferma Germond. “La tecnologia digitale non può sostituire il piacere di vedere i prodotti dal vivo, di toccare nuovi materiali, di sentire nuove formule… I professionisti hanno bisogno di condividere, di instaurare contatti dopo 18 mesi senza fiere…”, dice, aggiungendo: “C’è un desiderio irresistibile tornare a Monaco, vedere innovazioni di prodotto e fare rete, lontano dagli spazi chiusi in cui abbiamo trascorso molto tempo”. Luxe Pack “in Green” ha svolto un ruolo importante nelle passate edizioni di Luxe Pack Monaco e continua a essere un’importante attrazione della fiera. I visitatori avranno l’opportunità di conoscere in anteprima le tendenze internazionali “green”, con un focus sulla sostenibilità e sui materiali di imballaggio eco-compatibili. Ci sarà uno spazio espositivo dedicato, conferenze e una cerimonia di premiazione incentrata sulle innovazioni nel packaging sostenibile. Il digitale sta diventando sempre più importante e influenza ogni
61 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2021
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Rimini 7-9 settembre 2021 Fiera professionale del settore ortofrutticolo www.macfrut.com
Milano Rho 22-26 ottobre 2021 Fiera internazionale della ristorazione e dell’accoglienza www.host.fieramilano.it 9 – 13 SETTEMBRE 2021 BOLOGNA, QUARTIERE FIERISTICO
Bologna 9-13 settembre 2021 Evento per il comparto Beauty www.onbeautycosmoprof.com
SUPPLY CHAIN, RETAIL 9 – 10 SETTEMBRE 2021 GREEN & ORGANIC 9 – 12 SETTEMBRE 2021
Rimini 26-29 ottobre 2021 PROFESSIONAL HAIR, BEAUTY SALON & SPA, NAIL per l’innovazione tecnologica Fiera internazionale 11 – 13 SETTEMBRE 2021 e industriale dell’economia circolare
della cosmetica www.cosmoprof.com
presenta OnBeauty, il primo ma fondamentale evento in presenza per rilanciare l’attività, favorire il networking e dare vita a nuove opportunità di business.
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Bologna 10-13 marzo 2022 Salone internazionale della filiera produttiva www.cosmoprof.com
Milano Rho 22-26 ottobre 2021 Fiera internazionale dell’industria della carne www.meat-tech.it
Parma 24-26 maggio 2022 Fiera dell’automazione digitale per l’industria www.spsitalia.it
20-23 febbraio 2022 Fiera professionale delle tecnologie per birre e bevande www.bbtechexpo.com
Onbeautybycosmoprof.com
Norimberga 28-30 settembre 2021 Salone internazionale delle tecnologie per il packaging www.fachpack.de
Milano Rho 3-6 maggio 2022 Fiera specializzata nel processing e packaging food e non food www.ipackima.com
19-20 gennaio 2022 Fiera internazionale delle private label www.marca.bolognafiera.it
Monte-Carlo 27-29 settembre 2021 Salone internazionale del packaging di lusso Cosmoprof Worldwide Bologna www.luxepack.com
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Bruxelles 26-29 aprile 2022 Fiera internazionale delle tecnologie per la stampa di etichette www.labelexpo-europe.com
Francoforte 4-8 aprile 2022 Fiera internazionale dell’industrie del processo www.achema.de
62 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2021
Monaco di Baviera 12-16 settembre 2022 Fiera internazionale delle tecnologie per il beverage www.drinktec.com
Parma 25-28 ottobre 2022 Fiera internazionale delle tecnologie alimentari www.cibustec.it
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64 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2021
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