Rassegna dell'imballaggio n.6 - Settembre 2023

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IndustrIa del caffè consumi in ripresa

Paiono scomparse le ombre sul settore del caffè, che oggi vede una ripresa dei consumi, sia domestici che fuori casa. Importante in particolar modo la crescita dei formati monodose, trainata dalle capsule. Cresce anche la domanda di prodotti certificati, sintomo di un’attenzione alla sostenibilità della filiera. pagina 4

luxury PackagIng focuses on experience and technology

As we enter a new era of design and consumer expectations, luxury packaging continues to evolve. Embracing innovation, interactivity, and experiential elements, the year 2024 is likely to accelerate exciting trends that will reshape the luxury packaging landscape as we know it.

pagina 26

ProdottI da forno automazione nel packaging

Pane, panini, croissant, paste lievitate e torte sono alimenti delicati che presentano esigenze particolarmente elevate in termini di processi di produzione e confezionamento. Anche in questo settore la tendenza è sempre più orientata verso l’automazione, la digitalizzazione e la sostenibilità. pagina 22

➧ INDUSTRIA COSMETICA

Nel 2022 il fatturato totale dell’industria cosmetica in Italia ha raggiunto i 13,3 miliardi di euro, in crescita del 12,4% rispetto al 2021. L’indispensabilità del settore cosmetico è ribadita dall’andamento positivo dei consumi nel mercato italiano, che nel 2022 registra un +8,5% sull’anno precedente. Positive anche le stime per il 2023 che vedono il fatturato crescere ulteriormente del 7,9%. pagina 18

➧ AMBIENTE

Nei suoi 25 anni di attività, il Consorzio RICREA ha avviato a riciclo percentuali sempre maggiori di imballaggi in acciaio, fino a superare il target per il 2030 indicato dalla direttiva europea del 2018 (UE 2018/852). Un traguardo record, che rende l’Italia un’eccellenza a livello europeo in termini di economia circolare. pagina 12

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ima.it/coffee IMA Coffee Hub is the one-stop supplier delivering comprehensive experience, technology and reliability from beans reception to end of line, matching all the most demanding process, packaging and service requirements with regard to coffee production. The Coffee Plant you dream of. The Coffee you want, the Process you need, the Packaging you desire, the Service you wish for. Visit us at HOST Milan, Italy • 13-17 October 2023 Hall 22 - Stand K47-K57 / L48-L58 GULFOOD MANUFACTURING Dubai, UAE • 07-09 November 2023 Stand S3-D34
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Settembre | 6 | Anno 2023

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Essere flessibili va bene, essere veloci e flessibili è meglio. Le macchine confezionatrici della Schubert dimostrano come si fa. Il controllo intelligente e la robotica precisa sostituiscono la meccanica complicata garantendo la massima flessibilità in tutti i processi di confezionamento. Di conseguenza l‘80% dei gruppi industriali leader di FMCG (fast-moving consumer goods) si affidano a noi e al confezionamento perfetto con consumi minimi. Proprio come vuole la nostra Mission Blue. Creiamo situazioni win-win: per il pianeta e per voi. www.schubert.group/en/food.html

Sommario

PrimoPIANO

4 Il mondo del caffè, tra ripresa dei consumi e cambiamenti climatici

8 La forza della sinergia in una linea per Caffitaly

10 Goglio e Lavazza, una soluzione dalla A alla Z

Fatti&TENDENZE

18 La cosmetica italiana continua a crescere

DOSSIER

22 Prodotti da forno, precisione e automazione nel packaging

Luxury packaging focuses on experience, interaction and technology

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40 Esportare in sicurezza, la soluzione di Corno Pallets

Case HiStorY

44 Botter e APE Impianti, una partnership consolidata

46 Schubert punta su flessibilità e automazione

AMBIENTE

48 Il riciclo da record del Consorzio RICREA

50 Carta e cartone, crescono raccolta e riciclo

Converting&laBel

52 Omet, focus sugli imballaggi flessibili con XFlex X7

31 IMA,

respect for the environment and advanced technology

54 Fujifilm, un unico partner per digitale e analogico

56 Gallus Group guida la trasformazione digitale

EVENTI

58 Un palcoscenico per il food tech nel cuore della Food Valley

www.packagingspace.net

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Marketing e Vendita

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Amalia Pari

38

60 Grandi novità in casa BrauBeviale

Stampa e confezione

Roto3 - Castano Primo (MI)

Costo produzione copia € 2,40

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8 numeri all’anno.

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materiali
flessibilità
11 Nimax per la sicurezza delle linee di caffè e tè 12 Synkro, la nuova capsulatrice firmata IMA 13 Massima flessibilità con Omas Tecnosistemi 14 Sacmi, capsule multistrato con
compostabili 16 Gerosa Group: sostenibilità, qualità e innovazione 17 Volpak, sostenibilità e
Rassegna Grafica Rassegna dell’imballaggio Food Machines Beverage Machines FM BM Rassegna IMBALLAGGIOdell’ SCIENZA TECNOLOGIA E AR TE D EL PA CKAGIN G il network Editore
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PACK EXPO LAS VEGAS
sughero, più che un materiale...un'esperienza
30 Expect innovation at Pack Expo Las Vegas 2023!
STRATEGIE 36 Il
Produttività e sostenibilità con la nuova MB240 Linerless
Prodotti&TECNOLOGIE
39 ACMA e le nuove piattaforme LRF
61 Cosmoprof Worldwide Bologna nel 2024 un nuovo format
FOCUS
anche
convalvola d i degasazione

PrimoPIANO Il mondo del caffè

tra ripresa dei consumi e cambiamenti climatici

Paiono scomparse le ombre sul settore del caffè, che oggi vede una ripresa dei consumi, sia domestici che fuori casa. Importante in particolar modo la crescita dei formati monodose, trainata dalle capsule. Cresce anche la domanda di prodotti certificati, sintomo di un’attenzione alla sostenibilità della filiera. Permane qualche preoccupazione per la parte a monte della filiera, minacciata da cambiamenti climatici sempre più imprevedibili.

Un mercato che nel 2022, secondo i dati divulgati da Globe Newswire, ha sfiorato i 500 miliardi dollari di valore con un tasso di crescita congiunta del 5,76% all’anno, che porterà il comparto a valere 652 miliardi nel 2027. Numeri a dir poco lusinghieri, che ci regalano la fotografia di un settore in salute, o comunque in ripresa dopo le difficoltà dell’ultimo biennio. Il mondo del caffè è stato infatti colpito in maniera determinante tra il 2020 e il 2022: dapprima dalla pandemia, particolarmente nei settori Ho.Re.Ca. e GDO, e poi dalla crisi energetica, che aveva portato alcune torrefazioni a sospendere la produzione per far fronte ai costi dell’elettricità. Oggi l’emergenza sanitaria è superata e la crisi energetica morde meno rispetto all’anno scorso, fattori che hanno contribuito a riportare la produzione e il consumo di caffè (quasi) ai valori pre-pandemia. La ripresa del settore va però al di là dei numeri: aumenta infatti a livello globale la consapevolezza degli effetti benefici legati al consumo di caffè, frutto di mirate campagne di informazione e promozione. In crescita inoltre l’attenzione dei consumatori verso la sostenibilità della filiera, anche se permane in maniera piuttosto marcata la differenza tra paesi produttori e consumatori.

Coltivato all’equatore, bevuto in tutto il mondo (soprattutto in Europa)

Il caffè resta una delle bevande globalmente più apprezzate. Le specie coltivate su grande scala sono tre: arabica, robusta e liberica, tutte diverse per gusto e contenuto di caffeina. La specie che è stata usata per prima è l’arabica, una pianta originaria dell’Africa Orientale, i cui semi hanno un contenuto di caffeina molto inferiore a quelli delle altre specie. Un’altra specie molto coltivata è la robusta (o Coffea Canephora), originaria dell’Africa tropicale, che è molto

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IndustrIa del caffè

adattabile e più facile da coltivare. Attualmente, le coltivazioni di caffè sono diffuse prevalentemente nei paesi dell’America, nell’Africa sub sahariana, nell’India meridionale e nel sud-est asiatico. L’Europa è invece l’area dove il caffè viene maggiormente apprezzato e bevuto, con la Germania che si colloca ai vertici del consumo pro-capite mondiale presentando una crescita annuale che, secondo le stime dell’ICO (International Coffee Organization) si attesta al 3,7%, contro una media mondiale del’1,9%. Anche il nostro paese ha un ruolo centrale nel settore del caffè, sia come mercato di riferimento che come sede di alcune delle più importanti torrefazioni del mondo. Secondo i dati del Comitato Italiano Caffè, l’Italia è infatti il terzo paese al mondo per l’importazione di caffè verde – dopo USA e Germania – e, soprattutto, è il secondo paese della UE per i volumi di export di prodotto torrefatto. Sono circa un migliaio le aziende legate al settore sparse in maniera equa su tutte le regioni, con una occupazione stimata intorno alle 7.000 unità e un giro d’affari attorno ai 4 miliardi di euro, di cui circa 1,5 miliardi derivanti dalle vendite all’estero.

Un equilibrio minacciato dai cambiamenti climatici Facciamo un passo indietro e torniamo a guardare ai paesi dove “l’oro nero” è coltivato, raccolto e poi esportato. La produzione mondiale di caffè nel biennio 2020/2021 si è attestata a 175 milioni di sacchi da 60 kg, contro i circa 165 milioni del biennio 2019/2020 (fonte: Statista). Un aumento non particolarmente rilevante che, anche alla luce dei dati di produzione dei bienni precedenti, conferma un andamento tutto sommato stabile. Si tratta però di un equilibrio sempre più precario, in grado di essere messo facilmente a repentaglio. È in particolar modo il clima a preoccupare il settore, con le conseguenze del riscaldamento globale che delineano una situazione di sempre maggiore instabilità. Per esempio, tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 il Brasile, uno dei principali paesi produttori di varietà Arabica e, in assoluto, il principale esportatore di caffè (copre da solo il 40% della produzione mondiale) ha subito dapprima una serie di gelate e poi un periodo di siccità, cosa che ha avuto riflessi non tanto sull’approvvigionamento, quanto sul costo della materia prima. I cambiamenti climatici hanno un duplice effetto negativo: da un lato vanno a colpire la parte più debole e tecnologicamente meno sviluppata del comparto, ossia quella dedicata alla coltivazione e alla raccolta, dall’altro hanno una ricaduta a cascata su tutto il resto della filiera. Anche in questo contesto è insomma fondamentale puntare il faro sulla prevenzione e sull’impiego di politiche sostenibili a 360°.

La sostenibilità come strategia a tutto tondo

Il concetto di sostenibilità infatti non si lega soltanto all’impiego di tecnologie e materiali green, ma si estende a un ambito molto più ampio andando a coinvolgere i processi di coltivazione, raccolta e asciugatura, che devono avvenire all’insegna di condizioni lavorative accettabili. Le principali torrefazioni aderiscono quindi a protocolli che certificano la congruità di tali processi, come la certificazione UTZ, che garantisce che il caffè venga coltivato in piantagioni dove viene fatto un uso appropriato di sostanze agro-chimiche, in cui i lavoratori e le loro famiglie vivono in alloggi decorosi, hanno diritto ad assistenza sanitaria, scuole ed istruzione.

Questo non toglie che anche il tema più strettamente “green” sia molto sentito, particolarmente nella parte a valle della filiera.

In questo contesto, le tecnologie e la richiesta di innovazione si sviluppano prevalentemente attorno a temi quali l’impiego di packaging compostabili e la ricerca di materiali per il confezionamento meno impattanti. Parliamo dell’uso di confezioni quali pouch – tipicamente impiegate per il confezionamento di caffè in polvere o gra-

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PrimoPIANO

ni – realizzati in monomateriali o dell’impiego di film compostabili. Il paper wrapping per esempio è una delle tecnologie di frontiera, ma presenta attualmente troppe criticità dovute alla resistenza ridotta del materiale e alla scarsa capacità di garantire un’adeguata shelf-life. Al centro dell’attenzione, dati anche i volumi di consumo, restano soprattutto le capsule, in particolar modo quelle riciclabili e compostabili.

Punti di contatto e differenze

La strada della riciclabilità viene sostenuta prevalentemente dai brand che hanno investito nello sviluppo di sistemi che impiegano capsule in alluminio; una soluzione che è facilmente smaltibile e riciclabile ed è in grado, a patto di contare su adeguate infrastrutture per il recupero e per il riciclo, di rendere la filiera più sostenibile. La capsula compostabile è una soluzione ancora più avanzata, in grado di garantire una dispersione nell’ambiente senza danni per l’ecosistema.

Oggi però, non tutti i produttori di capsule sono in grado di offrire alle torrefazioni soluzioni ottimizzate, particolarmente nel caso dei formati più complessi. È necessaria però una specifica: spesso si parla di capsule in termini di formato, meno frequentemente le si identifica per materiale e tipologia, fattori che vanno ad influire sulle caratteristiche di sostenibilità delle stesse. A latere dei vari formati attualmente in uso (tra i più diffusi possiamo citare Nespresso, Keurig e

Tecnologie in anteprima a HostMilano 2023

HostMilano è un evento di riferimento a livello mondiale per le tecnologie, accessori e servizi per l’ospitalità professionale e il fuoricasa, che andrà in scena a fieramilano dal 13 al 17 ottobre 2023. I produttori italiani ed esteri guardano a Host come al luogo dove presentare in anteprima le loro innovazioni. Gli USA sono tra le aree extraeuropee più rappresentate accanto alla tradizionale forte presenza di produttori europei, in particolare, nell’ordine – oltre che dall’Italia – da Germania, Spagna, Francia, Turchia, Svizzera, Paesi Bassi e Regno Unito.

La formula della manifestazione coniuga una panoramica completa sull’innovazione in tutta l’ospitalità professionale con approfondimenti verticali nei singoli settori, grazie a un layout in tre macroaree che valorizzano le affinità di filiera tra comparti specializzati: ristorazione profes-

Dolce Gusto) possiamo identificare tre principali tipologie di capsule diffuse oggi sul mercato: alluminio, capsule in materiali bio-compostabili e quelle plastiche multistrato/riciclabili. Ciascuna presenta specifici vantaggi e svantaggi. Vediamoli nello specifico.

Tre tipologie per diversi trend di mercato

La capsula in alluminio è la più richiesta sul mercato: ha una shelf life prolungata e offre una completa riciclabilità, risultando quindi anche una soluzione sostenibile, pur richiedendo particolari processi di smaltimento, di cui non tutti i mercati dispongono. Le capsule compostabili rappresentano la vera e propria frontiera dell’innovazione. Hanno la capacità di degradarsi nel tempo trasformandosi in compost e negli ultimi anni hanno goduto di una crescita esponenziale, in risposta ai desideri di consumatori. Sono caratterizzate da costi di produzione più elevati rispetto a quelle tradizionali, cosa che rappresenta un maggior esborso per le torrefazioni e – solitamente – si riflette sul prezzo di vendita per il consumatore. Sono inoltre caratterizzate da una shelf life leggermente inferiore alle soluzioni in alluminio, in quanto il materiale può deteriorarsi a seguito di shock termici o di periodi di prolungato stoccaggio in contesti umidi. La capsula riciclabile, solitamente in polipropilene, rappresenta infine un compromesso tra le esigenze di “marketing green” dei torrefattori e l’effettiva capacità della capsula di non impattare sull’ambiente. Possono essere una soluzione sostenibile ma richiedono una maggior attenzione da parte del consumatore finale. Hanno infine un costo produttivo inferiore alle soluzioni in ALU o compostabili e possono avere caratteristiche di barriera o meno.

sionale-bakery, pizza e pasta; caffè-tè, bar-macchine per caffè-vending; gelato-pastry; arredo-tecnologia e tavola. In particolare, i settori afferenti al mondo bar e caffè costituiscono insieme il SIC, lo storico Salone Internazionale del Caffè da sempre punto di riferimento internazionale del settore, dove sono presenti al completo tutti i protagonisti italiani ed esteri della filiera di trasformazione.

Secondo le stime dell’Ufficio Studi ANIMA, il settore food equipment italiano ha chiuso il 2022 con un fatturato di 4.560 milioni di euro, in crescita del +4,5% sull’anno precedente. Tra i comparti in cui l’Italia è fra i leader mondiali spiccano le macchine e attrezzature per il caffè, che chiudono il 2022 oltre quota mezzo miliardo, 545 milioni di cui più di tre quarti destinati all’export.

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La forza della sinergia

in una linea per caffitaly

Caffitaly, Opem e Cama Group hanno unito le proprie competenze per installare, a marzo 2023, una linea completa, dal riempimento della capsula di caffè fino all’imballo secondario. Scopriamo insieme i dettagli di questa storia di collaborazione attraverso la voce dei suoi protagonisti: Federico Oneto, Chief Operating Officer di Caffitaly; Ombretta Sarassi Binacchi, direttore generale di Opem; Renato Dell’Oro, Executive Marketing Manager di Cama Group.

➤ Quali erano le esigenze di Caffitaly?

Federico Oneto: Per le capsule di caffè, Caffitaly ha sviluppato alcuni sistemi proprietari: il Caffitaly System e il sistema Flexi. Rispetto alle normali capsule in alluminio, questi sistemi in polipropilene si distinguono per la presenza di un doppio sistema di filtraggio che permette al flusso di acqua di andare a imbibire completamente il caffè, con un vantaggio in termini di gusto. Inoltre, mentre le capsule comuni contengono circa 5-6 gr di caffè, le nostre ne contengono 8-13,5 gr. Eravamo quindi alla ricerca di un partner che ci fornisse una linea veloce, efficiente, in grado di gestire i nostri sistemi proprietari mantenendo elevate le performance e che ci garantisse un ottimo servizio post-vendita. Crediamo fortemente nell’importanza dello scambio di know how tra il fornitore che ha progettato e costruito la tecnologia con gli operatori che effettivamente la gestiscono quotidianamente. Queste erano le nostre esigenze, sia per la fase di riempimento delle capsule che per quella di imballaggio primario e secondario. Abbiamo deciso di affidarci a Opem, che per noi è un nuovo fornitore, e a Cama, con cui abbiamo un rapporto di partnership da oltre 10 anni.

➤ Come si compone la linea nel dettaglio, sia per l’imballaggio primario che secondario?

Federico Oneto: Per il riempimento delle capsule abbiamo installato un impianto Pegaso di Opem, estremamente solido e affidabile, composto da una prima stazione che pone all’interno della capsula il filtro inferiore con i relativi controlli, aggiunge il caffè con un sistema di dosaggio estremamente flessibile, in grado di gestire diverse grammature senza perdere velocità, e infine inserisce il filtro superiore. Il top film viene saldato con un sistema a ultrasuoni, particolarmente adatto per le capsule in polipropilene.

Ombretta Sarassi Binacchi: L’aspetto più innovativo di questo impianto risiede nella possibilità di raggiungere una produzione di 560/600 pezzi al minu-

to, a seconda della grammatura del caffè, e nel sistema di alimentazione delle capsule vuote, che è costituito da un nastro sufficientemente capiente affinché non sia necessaria la costante presenza di un operatore. Si tratta di un importante passo in avanti nella relazione uomo-macchina, specialmente in una linea veloce come questa.

Renato Dell’Oro: Cama ha fornito un impianto per il top loading di capsule provenienti dalla riempitrice Opem. Innanzitutto vengono indicizzate, quindi messe in posizione ordinata mantenendo integra la capsula con sistemi di posizionamento positivi. Nell’unità di vendita formiamo l’astuccio partendo dal cartone steso e, con un robot a due assi, preleviamo le capsule e le mettiamo nell’astuccio secondo la quantità richiesta. La linea permette di realizzare diversi formati. Le capsule vengono caricate in configurazione “nested”, senza separatore perché essendo in polipropilene non ne ha bisogno. Una volta riempito, l’astuccio viene chiuso automaticamente e passa all’unità di trasporto, dove viene inserito nel cartone per la spedizione.

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PrimoPIANO
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IndustrIa del caffè

➤ Quali sono le peculiarità e i plus della linea dal punto di vista del design, dell’automazione e delle performance?

Federico Oneto: La linea Pegaso ha la caratteristica di essere solida, veloce e versatile. Questa linea, infatti, riesce a gestire i due formati Caffitaly System e Flexi mantenendo elevate le performance. Ovviamente, la flessibilità è fondamentale anche nel packaging secondario in quanto il mercato chiede sempre più soluzioni personalizzate. Con Cama abbiamo sviluppato una linea che ci permette di realizzare vari cambi formato in maniera veloce ed efficiente.

Renato Dell’Oro: Questa nuova linea offre tutti i vantaggi della BT Generation di Cama dal punto di vista di design della macchina, cioè: accessibilità, visibilità, ergonomia dell’impianto, facilità di manutenzione, assenza di armadio elettrico. È un impianto, per quanto di dimensioni importanti, semplice da utilizzare. Infatti, uno dei nostri driver di sviluppo è fornire macchine che siano di facile utilizzo per il personale di fine linea in modo da semplificare il lavoro e aumentare l’efficienza della linea, specialmente nel cambio formato, che in questo caso impiega 45 minuti e permette di raggiungere in breve tempo la massima velocità.

➤ Quali vantaggi ha ottenuto il cliente dall’implementazione della linea?

ne del nostro cliente il più possibile omogeneo e aggiornato. Questo è possibile perché con Caffitaly c’è un rapporto di fiducia e di condivisione di know how. Ombretta Sarassi Binacchi: In questo contesto, i protagonisti della sinergia sono le macchine, le macinature del caffè, i film e la perfezione della capsula. Sviluppare a priori un buon rapporto di collaborazione per dare un prodotto finale ottimale è una buona pratica che dovrebbe essere sempre attuata. In termini di assistenza post-vendita, ci teniamo che il cliente trovi nei nostri tecnici un riferimento stabile, specialmente nel corso del primo anno, che è il più delicato. Questo serve anche a noi per capire se abbiamo lavorato al meglio o se c’è margine di miglioramento. Gli utilizzatori dell’impianto sono il nostro riferimento più attendibile, dobbiamo rimanere in ascolto del feedback che ci danno.

➤ Cosa chiedono le aziende produttrici di caffè ai fornitori di soluzioni di imballaggio?

L’impianto installato presso Caffitaly, composto dalla riempitrice Opem, a sinistra, e dalla linea di imballaggio Cama, a destra

Federico Oneto: Flessibilità, velocità e servizio postvendita: questi sono i tre vantaggi più importanti che abbiamo trovato in entrambi i fornitori. La flessibilità si concretizza nella possibilità di produrre capsule da 8 a 13,5 gr che ci ha dato Opem e nella possibilità di gestire vari formati che ci ha dato Cama. La velocità è importante perché avevamo bisogno di una linea con delle performance che ci permettessero di scalare il business e che rimanesse competitiva negli anni. Infine, l’assistenza tecnica è stata ottima ed era un requisito fondamentale per noi. Ci piacerebbe che questa linea installata a marzo 2023 diventasse la prima di una serie di altri investimenti.

➤ Quanto è stata importante la sinergia tra le due aziende nella realizzazione della linea?

HostMilano 2023

Caffitaly: Pad.

18P C54 C58

D53 D57

Opem: Pad.

22P E59 E65

F60 F66

Renato Dell’Oro: Conoscevamo molto bene anche Opem, intratteniamo un costante scambio di informazioni con l’ufficio tecnico. Abbiamo progettato insieme decine di linee. Questo dialogo aperto ci permette di conoscere bene le loro tecnologie e di fare in breve tempo gli aggiustamenti necessari per rispondere, nel complesso, alle esigenze del cliente. Sicuramente è stata molto importante anche la nostra collaborazione di lunga data con Caffitaly. Le linee installate nel corso degli anni passati sono state costantemente migliorate per stare al passo con gli sviluppi tecnologici. In pratica, portiamo indietro nel tempo le innovazioni per mantenere il parco macchi-

Federico Oneto: La prima cosa che noi, in quanto produttori, chiediamo è l’economicità. Il mercato del caffè è sempre stato estremamente ricco, con grosse marginalità. Tuttavia, la contrazione dei profitti e l’aumento dei costi delle materie prime hanno portato all’aumento dell’attenzione ai costi anche in questo settore. Altri aspetti fondamentali sono l’efficienza e la flessibilità. Anche la semplicità di intervento è importante: se gli operatori e i manutentori sono in grado di eseguire interventi di manutenzione elementare è un vantaggio sia per il produttore che per il fornitore. A tutto ciò bisogna aggiungere un servizio di assistenza post-vendita di livello superiore.

www.caffitaly.com

www.camagroup.com

www.opem.it

9 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023

PrimoPIANO

Goglio e Lavazza

una soluzione dalla a alla z

Goglio e Lavazza, due realtà di riferimento nel settore del caffè, hanno unito il proprio know how e instaurato una partnership di successo che ha dato vita a soluzioni altamente tecnologiche, efficienti e sostenibili.

Fondata nel 1850, Goglio progetta, sviluppa e realizza sistemi completi di imballaggio per diversi settori, dalla detergenza all’alimentare fino all’industria del caffè, ovvero uno dei settori più dinamici degli ultimi anni. Quello del caffè è infatti un mercato in grande evoluzione, come dimostrano i dati elaborati da HostMilano, secondo i quali nel triennio 2022-2025 ci si attende per il commercio mondiale di prodotti della filiera caffè un tasso annuo di crescita del +5,6%, fino ad arrivare a sfiorare i 43 miliardi di euro. Il Gruppo è infatti, ormai da tanti anni, in prima linea nell’innovazione tecnologica applicata a questo settore. Basti pensare al primo brevetto della valvola monodirezionale di degasazione degli anni ’60 e alla prima capsula con valvola di degasazione al mondo, lanciata recentemente da Goglio e destinata al confezionamento del caffè. Grazie a questa speciale valvola, che consente la fuoriuscita dei gas naturalmente emessi dal caffè, impedendo allo stesso tempo l’ingresso dell’ossigeno nella confezione, il principio viene applicato oggi anche al porzionato, permettendo il confezionamento del caffè subito dopo la tostatura, senza dover attendere i tempi di degasazione.

Una vision condivisa

L’unicità di Goglio non risiede però esclusivamente nell’innovazione tecnologica e nelle so luzioni proposte, quanto nel poter fornire un sistema completo, composto da materiali (laminati alta barriera e valvole), linee di confezionamento e servizio, potendo contare su una perfetta integrazione di know-how in tutti i settori e garantendo così sinergie uniche. Questa capacità di coniugare tutti gli aspetti fondamentali del confezionamento, insieme alla qualità dei servizi offerti, sono le fondamenta sulle quali poggia la consolidata partnership tra Goglio e Lavazza. Alla base della lunga relazione tra le due aziende, leader nei loro rispettivi settori, non c’è solo la condivisa attenzio

ne alla qualità e all’innovazione tecnologica, ma anche la forte spinta alla sostenibilità. In particolare, Lavazza ha recentemente installato quattro nuove linee di confezionamento ad altissime performance presso lo stabilimento francese di Laverune, vicino a Montpellier (Francia) mentre altre 3 sono previste nei prossimi mesi per lo stabilimento di Settimo Torinese (TO). Le linee scelte sono le G122, già in uso nel plant di Gattinara (VC) di Lavazza, in cui si utilizzano da tempo strutture mono-materiali barriera a base polietilene e polipropilene e si applica la valvola di degasaggio Goglio con tecnologia a ultrasuoni. Grande attenzione, da parte di entrambe le aziende, è stata dedicata al tema della riciclabilità, valutando e scegliendo le materie prime ideali per “poter essere riciclate’’, e addirittura utilizzando nelle fasi di stampa rotocalco il colore nero “carbon black free’’: un’evoluzione rispetto al tradizionale pigmento nero, che permette agli attuali sensori infrarossi, installati negli impianti di riciclo, di detectare la corretta tipologia di film plastico.

La G122 – adatta a tutti i prodotti in polvere o in pezzi – garantisce straordinarie prestazioni, con una velocità di 110 confezioni al minuto ed è in grado di lavorare con ottimi risultati i materiali di nuova generazione. Estremamente versatile e pratica, la G122 permette inoltre di gestire diverse tipologie di materiali di confezionamento, a partire dai più tradizionali, come film con alluminio, metallizzati, double wall o – come in questo caso – easy-open ed è in grado di realizzare formati da 100 a 500g e oltre, in base alla densità del prodotto contenuto.

Anche se al momento questa soluzione rappresenta uno degli esempi più virtuosi per il riciclo, la Ricerca e Sviluppo di Goglio continua a dedicarsi al tema della sostenibilità, andando oltre il concetto di monomateriale, verso l’utilizzo di una percentuale di materiali provenienti da riciclo chimico e riciclo meccanico.

HostMilano 2023

Pad. 18P Stand F52 F58 G51 G57

10 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023

IndustrIa del caffè

Nimax per la sicurezza delle linee di caffè e tè

Per prodotti di pregio come tè, caffè e tisane, la qualità della materia prima e la sua adeguata lavorazione sono fattori fondamentali.

Tuttavia, come spiega Nimax, garantire standard qualitativi elevati richiede ulteriori passi.

essenziale condurre una corretta ricerca di corpi estranei e completare il packaging con una codifica perfettamente leggibile e un’etichettatura accurata.

La presenza di elementi estranei può essere pericolosa per la salute del consumatore, può avere un im patto negativo sul sapore, sulla sicurez za dei prodotti o causare danni alle parti della linea di produzione. Pertanto, è di fondamentale importanza condurre un rigoroso controllo al fine di eliminare qualsiasi elemento indesiderato. Per un controllo in linea efficiente occorre utilizzare un metal detector o un sistema di ispezione a raggi X. Tuttavia, per individuare la soluzione più idonea e in che punto effettuare la verifica, è indispensabile confrontarsi con uno specialista in grado di valutare le caratteristiche del processo produttivo e determinare se è più appropriato il monitoraggio della materia prima o del prodotto confezionato. Nimax ha da diversi anni istituito una business unit specializzata nel consigliare le aziende che vogliono implementare la sicurezza in questo ambito e ha selezionato una gamma completa di sistemi in grado di effettuare il controllo su una vastissima tipologia di prodotti. I sistemi di ispezione a caduta, come il metal detector IQ4H Verticall Fall, o a nastro come l’X Ray X5 Bulk Loma, sono indicati per il controllo di materie prime come polvere, grani, foglie. Quando si tratta di ispezionare prodotti già confezionati, come capsule, scatole di bustine o pacchetti sottovuoto, possono essere adottate soluzioni come, ad esempio, l’X5 Space Saver a raggi X o la testa metal detector IQ4H.

La verifica del peso

Quando si lavorano elevati volumi di prodotto o materie prime di alta qualità è consigliabile utilizzare una selezionatrice ponderale al fine di evitare di immettere sul mercato confezioni con un peso al di sotto o al di sopra del range dichiarato sull’etichetta. Nel primo caso, si corre il rischio di frode commerciale, mentre nel secondo si subisce una perdita di redditività. Anche per la verifica del peso in linea Nimax ha una panoramica completa di soluzioni in grado di controllare, con grande accuratezza sia prodotti molto leggeri come le singole capsule del caffè o le confezioni di bustine di tè e tisane, che confezioni molto pesanti come i pacchi di caffè in

grani per il settore Ho.Re.Ca. Le selezionatrici ponderali Nemesis utilizzate da Nimax sono particolarmente competitive grazie a tre caratteristiche principali. In primo luogo, la struttura leggera consente una riduzione significativa dei consumi energetici, mantenendo al contempo un’elevata stabilità anche nelle linee di produzione ad alta velocità. In secondo luogo, l’algoritmo esclusivo elimina la necessità di procedure di apprendimento durante i cambi di formato, consentendo un risparmio di tempo significativo e in ultimo la compattezza delle soluzioni.

La tracciabilità e l’etichettatura

La gamma di tecnologie di codifica e marcatura di Nimax offre opzioni adatte a diverse esigenze di confezionamento e può garantire una codifica accurata e affidabile su capsule, cialde, bustine, scatole, lattine e sacchetti in plastica o carta. Le soluzioni più richieste sono i marcatori Domino a getto d’inchiostro Ax350i, i laser a CO2 della serie D e quelli a fibra serie F, i marcatori thermal inkjet serie G e TTo serie V. Queste soluzioni richiedono una manutenzione minima, hanno un’interfaccia molto intuitiva che minimizza l’errore umano e sono progettate per ridurre i costi di produzione. Sebbene i sistemi di codifica a marchio Domino siano estremamente affidabili, è consigliabile affiancarli con un sistema di visione serie R che controlla le caratteristiche del dato e segnala tempestivamente eventuali difformità. L’etichettatura riveste un ruolo fondamentale all’interno del processo pro duttivo in quanto rappresen ta il primo contatto tra il con sumatore e il prodotto e, sugli imballi secondari, costituisce una parte essenziale del processo di distribuzione soprattutto oggi che la logistica è sempre più automatizzata.

11 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023
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PrimoPIANO

Synkro, la nuova capSulatrice firmata ima

“Welcome to the IMA ever-evolving system”: con questo motto IMA si è presentata a Interpack 2023 occupando l’intero padiglione 17 con un’area espositiva di circa 5.000 mq e 46 macchine in esposizione. Lì abbiamo incontrato Nicola Panzani, direttore commerciale di IMA Coffee Hub, che ci ha parlato della nuova capsulatrice per caffè e prodotti solubili Synkro. Si tratta di una filler di nuova generazione che può raggiungere una velocità di 1.200 capsule al minuto. Questa macchina racchiude diversi step tecnologici che segnano un nuovo traguardo nel settore del caffè. Innanzitutto, l’implementazione dei carrelli magnetici permette di ottimizzare tutta la macchina grazie alla possibilità di disaccoppiare tutte le stazioni di processo per avere un tempo ciclo ottimizzato in ogni punto della macchina. Questo porta con sé una serie di innovazioni e miglioramenti. Il concetto che sta alla base di questa macchina è un elevatissimo grado di automazione. I robot di caricamento sono dei cobot che non richiedono coperture in quanto sono robot sicuri. L’alimentazione automatica delle bobine del prodotto e il cambio bobina automatico consentono un’autonomia di funzionamento della macchina per un turno intero senza la necessità dell’intervento dell’operatore. Queste caratteristiche possono essere ulteriormente implementate con AMR system, che sono in grado di portare le scatole di capsule e le bobine in modo

automatico alla macchina. Quindi, la nuova Synkro si caratterizza per un elevatissimo grado di automazione, ottimizzazione della produzione dal punto di vista degli scarti, minimizzazione dell’utilizzo di energia e di azoto (un componente importante nella produzione

il primo report di sostenibilità

di evoca Group

Evoca Group, azienda di riferimento a livello mondiale nella produzione di macchine da caffè professionali, con una gamma completa di prodotti per il consumo fuori casa, ha annunciato la pubblicazione del suo primo Report di Sostenibilità. Questo report rappresenta un importante traguardo nell’evoluzione dell’azienda verso la sostenibilità e sottolinea il suo impegno verso i principi ambientali, sociali e di governance (ESG). Evoca è consapevole dell’assoluta necessità per le imprese di adottare pratiche sostenibili e di minimizzare il loro impatto ambientale.

La pubblicazione del report riflette l’impegno dell’azienda verso la trasparenza e la responsabilità, con l’obiettivo di orientare un cambiamento positivo all’interno del settore e nella comunità. È da tempo che Evoca dimostra il proprio impegno nei confronti della sostenibilità, ma è nel 2022 che l'azienda intraprende un percorso ancora più ambizioso con il lancio del progetto “The Taste Of Sustainability”. Il programma mira a identificare e stimolare pratiche sostenibili in tutte le attività dell’azienda, promuovendo l’obiettivo generale di coltivare una solida cultura della sostenibilità, coinvolgendo

di capsule), sistemi di visione per il controllo qualità e il controllo peso. Il tutto raggruppato in un’unica, nuova macchina.

HostMilano 2023

Pad. 22P - Stand K47 K57 L48 L58

non solo le persone che vi lavorano, ma anche i suoi preziosi stakeholder. Il report evidenzia i progressi compiuti fino ad ora nel perseguimento degli obiettivi di sostenibilità, illustrando le iniziative e i risultati chiave in settori come la tutela ambientale, la responsabilità sociale e le pratiche di governance. Nel contesto del percorso di evoluzione sostenibile di Evoca Group, è stato introdotto un nuovo purpose aziendale: “Great coffee to inspire a better world, anywhere and anytime”. Questo statement racchiude la finalità dell’azienda, non solo nel fornire eccezionali esperienze sensoriali di gusto, ma anche nel promuovere un cambiamento positivo e contribuire a un futuro più sostenibile. “Siamo orgogliosi di presentare il nostro primo Report di Sostenibilità, che rappresenta un passo significativo nel nostro impegno verso i tre pilastri ESG”, ha dichiarato Andrea Zocchi, CEO di Evoca Group. “Come leader globali nel nostro settore, riconosciamo l’importanza di condurre il proprio business in modo responsabile e ci impegniamo affinché ciò abbia un impatto positivo sull’ambiente e sulla società. Il progetto ‘The Taste of Sustainability’ e il nostro nuovo purpose aziendale sono le linee guida che ci guidano nel nostro percorso verso un mondo più sostenibile”.

12 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023

IndustrIa del caffè

maSSima fleSSibilità con omaS tecnoSiStemi

Flexicap è un’innovativa macchina di riempimento e sigillatura per capsule, non solo per caffè, ma anche per prodotti solubili, thè, tisane in foglie, e liquidi. È disponibile in differenti modelli, da quello entry level a 1 pista per 70 capsule al minuto, fino a quello con 8 file e una capacità fino a 450 capsule al minuto, in base al formato e al prodotto da dosare. La serie Flexicap si è arricchita nel 2023 con nuove soluzioni che sono state inserite in una prossima macchina a 6 piste, all’insegna della massima flessibilità: la Flexicap BR350/6 già si caratterizzava per dinamicità ed efficienza di produzione, oltre che per la modularità di tutto il sistema, con semplici e rapide operazioni di cambio formato e/o prodotto, ed ispezionabile da tutti i fronti. L’ufficio R&D di Omas Tecnosistemi ha infatti sviluppato e applicato soluzioni che spingono avanti tale modularità, permettendo ai produttori di capsule di gestire con la massima efficienza la propria produzione, con qualsiasi prodotto. Unica capsulatrice a 6 piste con la stazione carrellata di dosaggio, totalmente estraibile dalla struttura della macchina in pochi minuti, la Flexicap BR350/6 ora è dotata di una stazione carrellata di trancia-esalda per il top lid con film inclinato, assommando il beneficio di estrarre la stazione di saldatura per eventuali esigenze di manutenzione o setup, a quello dell’ottimizzazione del

taglio: il risultato è la minimizzazione degli sprechi, molto utile considerando i prezzi dei film barrierati, multistrato o in alluminio, o compostabili. Sempre nella stazione di trancia-e-salda, ogni punzone di trancia-e-salda è indipendente nel movimento finale di saldatura, consentendo di gestire la migliore saldatura su ogni pista, e aumentando la qualità delle capsule prodotte. Come opzione, le Flexicap possono essere equipaggiate di un sistema di verifica sotto vuoto delle saldature, garantendo livelli ineguagliati di performance, mentre sistemi di visione o tastatori meccanici verificano la presenza dei top lid, sul 100% delle capsule. Nell’ambito della qualità delle capsule con caffè, è stato introdotto nella serie Flexicap un sistema di modulazione dell’azoto in differenti

alle esigenze del produttore di capsule, per minimizzare la percentuale di ossigeno residuo nelle capsule, che in tal modo avranno una vita più lunga e manterranno a lungo l’aroma e il gusto del caffè. Nel caso di prodotti solubili o in foglie, oltre che tra caffè normale e bio, la Flexicap BR350/6 permette un cambio prodotto estremamente rapido, in meno di 5 minuti, grazie alla stazione di dosaggio carrellata e totalmente estraibile, che non ha eguali nel settore, permettendo non solo di migliorare la gestione di produzione, ma anche di ottimizzare il magazzino dei prodotti finiti, con lotti economici di piccole dimensioni ed elevata rotazione dei codici; in definitiva, ciò si traduce nel dare ai consumatori finali capsule di migliore qualità, per il fatto di aver sostato meno tempo nel magazzino dei produttori.

La flessibilità delle macchine Flexicap è data anche dai rapidissimi cambi formato. Qualsiasi prodotto e formato può essere integrato nelle macchine Flexicap.

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l e novità di caffè borbone

L’azienda con sede a Caivano (Napoli) propone un’ampia offerta diversificata di prodotti tra miscele, con caratteristiche organolettiche ben definite per soddisfare gusti e abitudini dei consumatori, e formati disponibili in cialde e in capsule compatibili con i sistemi più diffusi. In occasione di TuttoFood 2023, Caffè Borbone ha presentato Miscela Leggera in cialda compostabile con incarto riciclabile. Miscela Leggera è la miscela con il 50% di caffeina in meno rispetto alla miscela Nobile, che mantiene il sapore del caffè espresso dal tradizionale gusto intenso al palato ma con un ridotto contenuto di caffeina, inferiore a 1,2%, ideale da assaporare in qualsiasi momento della giornata, anche dopo cena. Questa nuova miscela nasce dall’incontro di Miscela Nobile e Miscela Dek per offrire un espresso cremoso e leggero, in perfetto equilibrio tra un carattere vigoroso e una squisita dolcezza. Altra novità è Crema Caffè, un dessert a base di caffè che si consuma freddo, senza glutine e senza lattosio, in cui l’aroma dell’espresso assume nuove sfumature di gusto. È il primo prodotto di questo genere per uso domestico venduto in confezione brick da 550 g. Da sempre consumato al bar, ora può essere assaporato anche a casa, in alternativa al classico dolce al cucchiaio o per una pausa caffè diversa dal solito. “Il nostro obiettivo è ampliare la vendita del monoporzionato su più canali distributivi e puntare su un’offerta ampia e diversificata che sappia rispondere all’evoluzione delle abitudini dei consumatori, sempre più attenti alla qualità delle materie prime e alla ricerca di proposte innovative e sostenibili”, commenta Marco Schiavon, amministratore delegato di Caffè Borbone. “Crema Caffè non è solo per noi una nuova categoria merceologica, ma è il primo dessert freddo a base di caffè per uso domestico disponibile sul mercato e grazie a Miscela Leggera i consumatori possono scegliere un caffè con un ridotto contenuto di caffeina ma ugualmente gustoso”.

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SACMI capsule multistrato con materiali compostabili

Sviluppata nel 2019, la compressione “multistrato” di materiali compostabili coniuga tutti i vantaggi intrinseci della compressione SACMI con facilità d’uso, consistenza di processo, tempi ciclo ridotti rispetto alle tecnologie concorrenti e da oggi con la possibilità di produrre capsule multistrato con materiali compostabili.

CCM "multilayer" a 32 stampi (CCMM32) è la nuova frontiera della tecnologia della compressione SACMI per la produzione delle capsule multistrato. Sviluppata inizialmente per produrre capsule “single serve” a base di poliolefine, è ora stata implementata per lavorare con materiali compostabili (sia Home che Industrial Compost).

Versatilità e sostenibilità

Grazie alla tecnologia SACMI, è possibile produrre capsule single serve multistrato ad elevata barriera all'ossigeno con differenti materiali ed in diversi formati. Concentrata, inizialmente, sulla produzione di capsule "single serve" (per caffè, tè ed altri prodotti food&drink) la ricerca SACMI sulle capsule multistrato ha restituito risultati straordinari come la possibilità di gestire una grande varietà di materiali e la minimizzazione degli scarti, grazie all'elevata consistenza del processo. SACMI inoltre, tramite il proprio Laboratorio Rigid Pacakaging, si propone come partner completo per affiancare il cliente nello studio e nella realizzazione dei differenti design di capsule richiesti dal mercato.

In vista della nuova direttiva EU PPWR, sarà di fondamentale importanza attrezzarsi per produrre capsule single serve compostabili. La risposta a questa necessità è la CCMM32 di SACMI con la quale è possibile produrre capsule multistrato perfettamente compostabili senza sfridi e scarti di produzione, lavorando a temperature più basse rispetto alla concorrenza. Altri indubbi vantaggi della CCMM32 sono il ridotto fabbisogno energetico e l’ingombro estremamente ridotto della linea di produzione.

Qualità ed ottimizzazione del processo

Le capsule così realizzate mostrano ottime proprietà oxygen barrier (quindi straordinaria shelf life) grazie alla possibilità di inserire tra i diversi strati un film barriera compostabile che protegge le delicate proprietà organolettiche di un prodotto come il caffè, senza la necessità di intervenire sul packaging secondario: un vantaggio sia per i converter sia per gli utilizzatori finali.

I sistemi di visione integrati in linea, prodotti da SACMI Computer Vision, sono ad ulteriore garanzia per il cliente della perfetta qualità del prodotto finito.

La possibilità di gestire con grande flessibilità un ampio numero di strati è un carattere distintivo esclusivo della compressione "multilayer" SACMI, con la possibilità di scegliere quanti e quali strati inserire in base allo specifico prodotto da confezionare. La gestione del tie layer risulta inoltre ottimizzata in raffronto a tecnologie alternative grazie alla possibilità di gestirlo separatamente in layers dedicati, riducendone le quantità necessarie e quindi i costi di produzione.

Grazie alla tecnologia a compressione è anche possibile produrre capsule compostabili monomateriale senza strato barriera. Realizzabili con l'ampia gamma di macchine CCM SACMI da 24 a 64 cavità, queste capsule presentano proprietà comunque efficaci di protezione dall'ossigeno e quindi una buona shelf life per il consumatore finale. La prima macchina CCMM32 che lavora con materiale multistrato compostabile per produrre capsule certificate Home Compost è già stata collaudata e consegnata al primo cliente europeo, mentre è già sul mercato da diversi anni la CCM monomateriale compostabile.

14 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023
PrimoPIANO

PrimoPIANO

GeroSa Group: SoStenibilità, qualità e innovazione

Gerosa Group ha scelto da anni di porre la sostenibilità, nella sua accezione più ampia, al centro della propria attività. Per essere pronto a soddisfare i clienti che ricercano sempre più applicazioni green, gli sforzi del Gruppo si concentrano verso soluzioni specificatamente studiate per essere riciclabili, tra cui: 1 kg alu free & full plastic; 1 kg e 250 gr FULL PP, monomateriale; 500 kg FULL PE, monomateriale; capsule caffè alu free &full plastic; cialda filtro certificata Aticelca riciclabile nella carta. Il Gruppo, inoltre, mira a una riduzione drastica del peso e dello spessore degli imballaggi, adottando soluzioni monomateriale. Si colloca in questo ambito la bustina per il contenimento di cialde e filtro totalmente riciclabili nella carta e ad alta barriera; contiene il 40% di materia prima in meno rispetto alle proposte dei concorrenti, ma permette di mantenere una shelf-life equivalente alle soluzioni in plastica e alluminio. Accanto a questa applicazione, il Gruppo propone già da molti anni la soluzione di confezionamento per caffè in grani con valvola di degasaggio con composizione a base poliolefinica (PP e PE) e coating funzionali per l’effetto barriera, garantito grazie alla presenza di un sottile film trasparente che protegge il prodotto da luce e gas. Non solo la sostenibilità, ma anche la qualità è una componente che non può mancare nell’offerta aziendale. Di recente, Gerosa Group ha portato il proprio imballaggio per caffè tra i finalisti del Best Packaging Award 2023, puntando su una resa grafica ecceziona le. L’accurato studio di bilanciamento dei due principali ha portato a un equilibrio di toni e mezzitoni che si fondono con la predominante del fondo di colore nero. L’u tilizzo della tecnologia laser diretta per l’incisione dei cilindri da stampa ha permesso di migliorare i dettagli visivi grazie all’aumento della risoluzione (1000 L/cm2): è stimata, infatti, l’incisione di un numero di alveoli di stampa per centimetro

quadrato tre volte superiore rispetto all’incisione elettromeccanica. Il risultato? Una resa morbida e dettagliata e un colore di fondo più omogeneo, anchecon testi in negativo, che risultano più lineari e definiti. Va anche sottolineato che, in ottica di sostenibilità, l’incisione laser dei cilindri da stampa direttamente su rame permette di eliminare un elemento chimico (zinco) e la sua conseguente gestione in azienda, garantendo un notevole risparmio di inchiostro rispetto a una tradizionale stampa rotocalco. E in ottica di innovazione e interaction design? Già da qualche anno, il Gruppo offre la possibilità di applicare un codice invisibile che rende, di fatto, il pack interattivo: la scansione della superficie stampata dà accesso a svariate informazioni multimediali, aprendo ai produttori infiniti scenari comunicativi.

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caffè motta rinnova la linea di cialde compostabili

Caffè Motta, azienda storica nella produzione di caffè ed eccellenza del made in Italy, ha rinnovato la sua linea di cialde compostabili, disponibili nella doppia versione Espresso Bar ed Espresso Cremoso.

In linea con il nuovo posizionamento premium del brand Caffè Motta nel segmento in crescita del monoporzionato, le cialde compostabili si presentano con un packaging rinnovato, dominato da un colore nero brillante per la versione Espresso Bar e dall’arancione iconico per l’Espresso Cremoso. Le cialde Caffè Motta sono certificate compostabili e possono essere conferite nella raccolta dell’organico, mentre le bustine, che le avvolgono singolarmente, sono 100% riciclabili nella plastica. Espresso Bar è la miscela composta dalla selezione delle migliori origini di caffè Robusta provenienti da Africa Centrale, Indonesia e Asia occidentale miscelati con caffè Arabica sudamericani. È la massima espressione del tradizionale espresso napoletano, contraddistinto da una

tazza cremosa, da una tostatura extra dark e impreziosito da note aromatiche di cacao amaro e frutta secca tostata. Espresso Cremoso è la miscela composta dalla dolcezza e la fine acidità di caffè Arabica e dall’intensità e la

sciropposità di caffè Robusta, arricchita da note aromatiche di nocciola tostata e legni pregiati. Presenta un profilo di tostatura medio scura e una corposità consistente. Queste novità sono state protagoniste, insieme ad altre soluzioni, presso lo stand di Caffè Motta a PLMA 2023, la fiera dedicata alla promozione del marchio del distributore che si è svolta presso il Centro d’Esposizione RAI di Amsterdam, nei Paesi Bassi. L’azienda, di recente, ha completamente rivoluzionato la sua strategia di posizionamento premium nel mercato in crescita del monoporzionato, realizzando cinque nuove miscele per la linea Espresso, tutte compatibili con il sistema Nespresso. La nuova linea Espresso comprende sia le capsule in alluminio –per le miscele Pregiato 100% Arabica, Cremoso, Intenso e Decaffeinato – sia le capsule in plastica per la miscela Espresso Bar. Rinnovato anche il packaging, realizzato in nero brillante e con i dettagli negli inserti dello storico arancione Caffè Motta.

16 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023

IndustrIa del caffè

volpak, SoStenibilità e fleSSibilità

Volpak, azienda parte di Coesia, è una realtà basata a Barcellona, specializzata nella progettazione e commercializzazione di soluzioni per il packaging flessibile. Tra i settori coperti dall’azienda spagnola rientra quello del caffè; uno degli ambiti in maggiore crescita. In questo contesto, Volpak può vantare un’esperienza di lungo corso, che l’ha portata a lavorare con numerose torrefazioni, sia in ambito europeo che worldwide, grazie a un portafoglio di soluzioni ideale per il confezionamento sia di caffè tostato che di caffè in polvere. Recentemente, l’azienda si è trovata ad affrontare una nuova sfida per conto di una torrefazione Turca: una realtà ben consolidata nel settore e da tempo cliente di Volpak, che ha richiesto un sistema completo per il confezionamento di caffè in grani, comprensivo di un avanzato sistema per il degassaggio. Si tratta di una richiesta comune a molti torrefattori, che si rende necessaria per proteggere l’aroma del prodotto e aumentarne la shelf-life, impedendone la contaminazione tramite ossigeno. La sfida è rappresentata dal fatto che il caffè non è facilmente confezionabile sottovuoto dopo la fase di tostatura, perché il packaging potrebbe danneggiarsi e rompersi a causa della pressione, così come il prodotto. Infatti, il caffè appena tostato rilascia significative quantità di anidride carbonica. Si tratta di un processo lento, che si stima duri fino due settimane. Inoltre, sia l’ossigeno che l’umidità, tipicamente presenti come condizioni ambientali, possono danneggiare i chicchi. Per mantenere il prodotto e il suo aroma fresco, è quindi necessario isolarlo da questi elementi. La soluzione sviluppata da Volpak è basata sull’impiego di SP 170: macchina per la formatura e riempimento di pouch, apprezzata da una diffusa schiera di clienti per le caratteristiche di robustezza e flessibilità. In questo caso, come spesso avviene, non ci si è limitati a fornire una macchina tecnologicamente allo stato dell’arte, ma si è sfruttato il know-how dell’azienda per affiancare il cliente lungo tutta la fase di sviluppo del progetto. Nello specifico lo si è aiutato nella fase identificazione e implementazione del sistema ottimale per il degassaggio, basato sull’impiego di una valvola. La soluzione realizzata

da Volpak si basa sullo sviluppo di un sistema esclusivo per lo sfogo dell’aria. Si tratta di una valvola che consente la fuoriuscita di anidride carbonica prevenendo l’entrata dell’ossigeno e di altri agenti. Il degassaggio attraverso la valvola si ottiene sfruttando un principio naturale: la pressione del film aumenta infatti con il caldo e l’aria riscaldata esce attraverso uno dei lati della valvola. Una volta che la pressione è bilanciata la valvola resta chiusa. Al di là di questa specifica soluzione, Volpak offre un’ampia gamma di macchine e sistemi per il confezionamento del caffè, caratterizzate da elevata efficienza e particolarmente avanzate sotto il profilo della sostenibilità. Macchine come SP 170 sono infatti in grado di utilizzare materiali completamente sostenibili per il confezionamento, quali il PLA. Altre unità, come SC+, possono anche impiegare la carta, offrendo un’ampia serie di applicazioni, per questo ed altri settori. Le macchine Volpak sono inoltre caratterizzate da un’elevata flessibilità, risultando ottimali anche per il packaging secondario di prodotti quali le capsule di caffè non-autoprotette all’interno di pouch, soluzione che può risultare ottimale per settori quali l’Ho.Re.Ca.

Nespresso ha lanciato la gamma Coffee+ per il sistema Vertuo: lo stesso gusto di sempre ma con più caffeina per i nuovi Melozio Go e Stormio Go e un gusto dolce e piacevole con estratto di Ginseng e aroma di caramello per Ginseng Delight. I caffè Go di Nespresso, Stormio Go e Melozio Go, sono arricchiti con il 20% di caffeina in più rispetto alla normale miscela, perfetti per coloro che vogliono aggiungere una ricarica extra al proprio caffè abituale. Per creare questi caffè Nespresso ha modificato il processo di decaffeinizzazione aggiungendo caffeina che viene estratta dai chicchi di caffè e viene poi isolata e conservata; è proprio questo estratto di caffeina che viene poi aggiunto alle miscele Go. Stormio Go è un caffè intenso, ricco e forte con il +20% di caffeina rispetto alle normali miscele: interamente a base di Arabica, composta per lo più da chicchi coltivati ad altitudini elevate provenienti dal Nicaragua e dal Guatemala. Un caffè speziato e corposo, il cui nome evoca la “tempesta” di intensi aromi sul palato con note

di cereali e legni aromatici. Melozio Go, invece, è una miscela più morbida e anch’essa è arricchita con estratto di caffè (+20% di caffeina). Il nome è un riferimento alla parola “mellow”, che in inglese esprime il concetto di qualcosa di piacevolmente dolce, vellutato, morbido e privo di asprezza. Una miscela armoniosa di Arabica dell’America Latina, provenienti soprattutto dal Brasile e dal Guatemala, ricca di note delicate di cereali e di dolci aromi di miele. Per gli amanti del caffè che vogliono scoprire un gusto nuovo, Ginseng Delight è la perfetta alternativa gustosa e piacevole

al caffè classico, un plus di gusto carico di dolcezza. Morbida miscela dal dolce aroma di caramello, Ginseng Delight è il primo caffè che contiene un ingrediente botanico: l’estratto di Panax Ginseng che già più di 2000 anni fa in Cina era elogiato come “Re delle erbe”. La morbida miscela di Arabica dall’America Latina e Robusta dall’Uganda viene esaltata con estratto di ginseng e l’aggiunta di un delicato sapore di caramello e note di biscotti, che rendono questo caffè ideale per un momento da dedicare a sé stessi.

17 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023
i c offee+ firmati nespresso

La cosmetica italiana

continua a crescere

Nel 2022 il fatturato totale dell’industria cosmetica in Italia ha raggiunto i 13,3 miliardi di euro, in crescita del 12,4% rispetto al 2021. L’indispensabilità del settore cosmetico è ribadita dall’andamento positivo dei consumi nel mercato italiano, che nel 2022 registra un +8,5% sull’anno precedente. Positive anche le stime per il 2023 che vedono il fatturato crescere ulteriormente del 7,9%.

Giunto alla 55ª edizione, il Rapporto annuale pubblicato dal Centro Studi di Cosmetica Italia è un riferimento accreditato per fare il punto sui dati consuntivi 2022 e identificare le principali dinamiche che interessano il comparto. “Storicamente il Rapporto annuale è uno strumento di studio sul nostro settore, oltre che fonte per l’accreditamento presso stakeholder e istituzioni”, evidenzia Benedetto Lavino, presidente di Cosmetica Italia. “Quest’ultima edizione ci mostra, ancora una volta, la reattività dell’industria cosmetica nazionale nell’attraversamento delle congiunture negative e nell’approccio alle nuove abitudini di acquisto sia sul mercato italiano sia a livello internazionale”. Nel 2022 il fatturato totale dell’industria cosmetica in Italia ha raggiunto i 13,3 miliardi di euro in crescita del 12,4% rispetto al 2021; da evidenziare l’incremento rispetto al 2019 (pre-pandemia) con un +10,2%. Positive anche le stime per il 2023 che vedono il fatturato crescere ulteriormente del 7,9% nel confronto col 2022. Le esportazioni rappresentano il 44% del fatturato totale del settore. In particolare, nel 2022 hanno superato i 5,8 miliardi di euro in crescita di quasi 18,5 punti percentuali rispetto all’anno precedente; per il 2023 le stime segnalano ancora un andamento positivo (+10%). Questi risultati consentono di inquadrare livelli record per la bilancia commerciale (rapporto export-import) che nel 2022 tocca i 3,3 miliardi di euro con una crescita di 540 milioni rispetto al 2021. L’indispensabilità del cosmetico è ribadita dall’andamento positivo dei consumi nel mercato italiano, che nel 2022 sfiorano quota 11,5 miliardi con un trend positivo dell’8,5% sul 2021

I canali distributivi

In particolare, considerando la ripartizione dei consumi nei canali distributivi, è possibile leggere un’evoluzione delle abitudini di acquisto dei consumatori tra il 2022 e il periodo pre-Covid (2019).

La grande distribuzione resta il canale con la quota più consistente dei consumi interni (circa 42%) con un valore che supera i 4,8 miliardi di euro, mentre la profumeria rafforza la seconda posizione (19,3%) per un valore dei consumi di oltre 2,2 miliardi di euro. Al terzo posto troviamo la farmacia (17%) con un valore di oltre 1,9 miliardi di euro. L’e-commerce, complice la forte accelerazione impressa dal lockdown, ha quasi raddoppiato il proprio valore dal 2019, arrivando a coprire nel 2022 l’8,6% dei consumi cosmetici degli italiani e raggiunge un valore didi 988 milioni di euro. Seguono l’acconciatura (4,9% dei consumi cosmetici nel Paese) che vale 561 milioni di euro, l’erboristeria (3,3%) per un valore di 378 milioni di euro, le vendite dirette (3%) pari a 348 milioni di euro di consumi e l’estetica (1,7%) con 196 milioni di euro.

Focus sui prodotti

Nel paniere di consumo di cosmetici i prodotti per la cura viso (16,4%), la cura corpo (15,3%) e la profumeria alcolica (13,3%) restano trainanti in termini di peso sul totale degli acquisti nei canali tradizionali.

Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023 Fatti&TENDENZE 18

Analizzando invece le variazioni percentuali tra 2022 e 2021, le dinamiche più interessanti si registrano per i prodotti per la cura delle labbra (+21,4%), il trucco viso (+18%), la profumeria alcolica (+16,3%) e il trucco occhi (+11,7%) a ulteriore conferma di un ritorno alla normalità e alla socialità dopo le restrizioni imposte dalla pandemia.

Il territorio italiano Nel 2022, secondo le elabo razioni del database dell’I stat, la più importante con centrazione delle imprese cosmetiche si conferma nel nord-ovest dell’Italia con un peso sul quadro geografico prossimo al 61%, in linea con la stessa percentuale dello scorso anno.

La Lombardia si conferma la regione con la più alta densità d’imprese cosmeti che con quasi il 55%, segui ta da Emilia-Romagna, con il 10,5%, dal Veneto, con il 6,6%, e dalla Toscana con quasi il 6,0%. In Calabria, Sardegna, Molise e Valle d’Aosta si registrano inse diamenti industriali poco significativi, mentre il Friu li-Venezia Giulia, con una quota dell’1,2%, resta il fanalino di coda dell’area Nord. Seppure con valori ancora poco rilevanti, in molte aree si stanno manifestando nuove piccole realtà produttive, spesso legate al territorio e a produzioni specifiche e di nicchia, come nel caso della Puglia e della Campania.

Anche lo studio della distribuzione geografica del fatturato delle imprese cosmetiche nel 2022 conferma la forte concentrazione in Lombardia che è di poco superiore al 66%, seguita da Lazio, con l’8,9% del fatturato di settore e dalla Toscana che copre il 6,8%. Segue l’Emilia-Romagna con il 6,5%.

Ampia parte della concentrazione in Lombardia è legata alla vocazione terzista

di molte unità produttive. A questo riguardo, l’importanza delle aziende terziste suggerisce una valutazione particolare sulla distribuzione territoriale per fatturato. Il totale del valore della produzione delle aziende che producono in conto terzi, infatti, è di oltre 1.810 milioni di euro (in crescita dell’8,5% rispetto al 2021), il 76% dei quali concentrati in Lombardia che, con un valore prossimo a 1.380 milioni di euro, si con -

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19 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023
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FATTURATO

ferma la regione con la più alta vocazione produttiva del sistema cosmetico industriale italiano. Il resto delle imprese si concentra in Veneto, con il 7,2% del fatturato, ed Emilia-Romagna con il 6,7%.

La cosmetica in Europa

La nuova partnership siglata da Cosmetica Italia con Statista, società di consulenza e ricerca con una forte impronta digitale, permette di affinare le statistiche dei mercati europei e internazionali offerte da Cosmetics Europe. Nel 2022 si conferma il primato dei consumi in Germania con 16,4 miliardi di euro, seguiti da Francia con 14,3 miliardi di euro. L’Italia detiene la terza posizione con oltre 11,5 miliardi di euro di consumo di cosmetici. Quarto posto per UK che, con 10,5 miliardi di euro

registrano le crescite meno dinamiche tra i principali player a causa degli effetti generati dalla Brexit. Segue la Spagna, quinta, con un valore prossimo a 7,6 miliardi di euro.

L’indice di concentrazione conferma che i primi 5 paesi coprono circa l’86% del mercato europeo, che nel 2022 ha superato complessivamente i 74 miliardi di euro di euro, registrando una crescita di 9,4 punti percentuali. Nella classifica delle vendite europee di cosmetici, si registrano al primo posto i prodotti dedicati alla cura della pelle del viso e del corpo, 25,7% sul totale, seguiti dai prodotti legati all’igiene personale che concentrano il 21,7%.

L’Europa si conferma tra i protagonisti nei consumi mondiali, seconda solo agli Stati Uniti (82,4 miliardi di euro); al terzo posto la Cina (52,3 miliardi di euro), seguita da Giappone (36,5 miliardi di euro), India con 24,3 miliardi di euro e Brasile con 19,7 miliardi.

20 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023
Fatti&TENDENZE
DELL’INDUSTRIA COSMETICA Valori della produzione in milioni di euro e variazioni % I VALORI OLTRE IL COMPARTO NEL 2022 Valori in miliardi di euro RIPARTIZIONE DEI CONSUMI PER MACROCATEGORIE CANALI TRADIZIONALI 2022
Valori
RIPARTIZIONE DEI CONSUMI PER CANALE DISTRIBUTIVO NEL 2022
%

p lastica reGina del packaGinG italiano

L’industrianazionale del packaging lascia prevedere un trend di crescita circa del 2% entro il 2026. Plastica rigida, metallo rigido e carta e cartone sono i materiali più usati per imballaggi dalla produzione industriale. Fra questi, spicca ancora la plastica, che occupa oggi da sola il 36,4% del mercato e continuerà a dominare fino al 2026, con una crescita prevista del 2,3%, grazie soprattutto al basso costo e al peso leggero. Tuttavia, la crescente eco-consapevolezza dei consumatori sta esercitando pressioni sui produttori affinché ne riducano l’uso, il che potrebbe avere un impatto sulla crescita del materiale. Sono alcune delle conclusioni dell’analisi di Bonfiglioli Consulting What’s next? Trends and opportunities in the Italian packaging industry, sulla base dei dati previsionali Global Data 2021-2026.

Il successo dell’imballaggio flessibile, nuovi materiali sostenibili e plastica riciclata, in particolare rispetto alla plastica rigida, si rileva soprattutto nel settore alimentare, che da solo rappresenta circa la metà del volume d’affari dell’industria del packaging, con una preferenza attestata da una quota del 39,3% nel 2021,

e che si prevede in crescita, fra le più elevate previste per gli imballaggi, con un CAGR (Compounded Average Growth Rate, tasso annuo di crescita) del 2,3% nel periodo 202126.

“Le principali leve di sviluppo per l’industria del packaging – commenta Michele Bonfiglioli, CEO di Bonfiglioli Consulting – risultano essere

risultati positivi per la distribuzione automatica

Continua nel 2022 la crescita del settore della distribuzione automatica, eccellenza

Made in Italy in cui il nostro Paese è leader a livello europeo con più di 30.000 addetti, 3.000 imprese e oltre 830 mila vending macchine installate. Il fatturato del settore cresce del +10% rispetto al 2021 attestandosi a 1,5 miliardi di euro – a cui si aggiungono i 384 mln dell’OCS (Office Coffee Service) il servizio di caffè in capsule e cialde – con quasi 4 miliardi di consumazioni (+5% rispetto al 2021): un ulteriore passo in avanti per recuperare le consumazioni perse durante il Covid, anche se il settore non è ancora tornato ai livelli del 2019 (-16% fatturato, -19,2% consumazioni). Lo rivelano i dati dello studio Ipsos per Confida, Associazione Italiana Distribuzione Automatica. Nel 2022 gli italiani hanno bevuto alle vending machine quasi 2,3 miliardi di caffè (+1,03%), pari al 57% delle consumazioni totali del settore: dato che conferma come questa bevanda sia la regina delle pause negli uffici, nelle università e in molti luoghi dove è presente una di queste comode e pratiche macchine automatiche per cui l’Italia è leader sia nella produzione che nell’esportazione. Il 70% delle vending machine prodotte nel nostro Paese, infatti, viene esportato all’estero. Non solo caffè tradizionale però, gli italiani tra il 2021 e il 2022 hanno

aumentato il consumo anche di ginseng (+13%) attratti dai benefici alla salute sia fisica che mentale, di tè (+2,65%) e di cioccolata calda (+2,73%) a discapito del caffè d’orzo (che invece perde il -2,11%). Degno di nota, il balzo in avanti delle barrette ai cereali (+15,8%) di cui è aumentata in maniera significativa la richiesta da parte dei consumatori, insieme alla frutta secca e disidratata (+16,6%) e, tra i prodotti freschi, gli spuntini al formaggio (+14,12%). Interessante la fotografia del confectionery (+21,5%): le caramelle, infatti, pur contribuendo in modo lieve all’andamento del comparto, nel 2022 hanno mostrato un aumento doppio (+35%) rispetto alle classiche chewingum (+17%). “I dati fotografano un comparto resiliente in costante ripresa dalla crisi della pandemia e che, nonostante tutto, continua ad impegnarsi nell’innovazione sostenibile come dimostrano i molti progetti avviati, tra cui RiVending per il

l’ecosostenibilità, la resistenza del materiale e la convenienza. Per questo, l’investimento delle aziende in Ricerca e Sviluppo è essenziale, nel tentativo di conciliare tendenze di tipo economico e altre sociologiche e culturali, altrettanto rilevanti”.

Sempre in tema di materiali ecosostenibili e riciclabili il vetro si conferma la scelta privilegiata per le bevande alcoliche, con una quota dell’80,7% nel 2021, in crescita verso l’81,9% nel 2026. La carta è invece la prima scelta per la produzione industriale del tabacco e altri tipi di produzione industriale, con una crescita prevista in particolare per i prodotti per la casa (CAGR 2.0% entro il 2026). “La ricerca che stiamo conducendo sul tema delle Operations del Futuro, conferma questa scelta con il 31% dei rispondenti cross industry che sceglie la carta come materiale packaging seguito dal legno per il 24% degli intervistati”, sottolinea Michele Bonfiglioli. “Inoltre gli intervistati considerano importante e in alcuni casi importantissimo focalizzarsi su strategie di prodotto a basso impatto ambientale già nella fase di progettazione del prodotto”.

recupero e il riciclo di bicchieri e bottigliette in plastica alle vending machine”, commenta Massimo Trapletti, Presidente di Confida. “Tuttavia, il nostro comparto avverte una forte preoccupazione per i contenuti del nuovo Regolamento europeo su imballaggi e rifiuti da imballaggio (PPWR) che, se fosse approvato nei termini della proposta in discussione, vanificherebbe gli investimenti che l’Italia ha fatto nel riciclo degli imballaggi e che l’hanno portata a posizionarsi prima in Europa per il riciclo pro-capite”.

Fatti&TENDENZE 21 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023

Prodotti da forno

precisione e automazione nel packaGinG

Esiste un’ampia varietà di prodotti da forno nel mondo. Pane, panini, croissant, paste lievitate e torte sono alimenti delicati che presentano esigenze particolarmente elevate in termini di processi di produzione e confezionamento. Anche in questo settore la tendenza è sempre più orientata verso l’automazione e la digitalizzazione. E da tempo ormai anche il tema della sostenibilità è al centro dell’attenzione.

Pane, panini e simili non confezionati sono generalmente disponibili solo nelle panetterie, tuttavia questi prodotti freschi sono destinati a essere consumati subito dopo l’acquisto. I prodotti da forno di produzione industriale, invece, non possono fare a meno della confezione. I croissant o le torte, ad esempio, sono particolarmente sensibili alla compressione, mentre i pasticcini spesso sono friabili. In questi casi si devono utilizzare vassoi resistenti, mentre per confezionare altri prodotti da forno in modo sicuro si usano dei sacchetti tubolari. La confezione però non li protegge solo dagli agenti meccanici: le sue specifiche proprietà barriera garantiscono una maggiore durata e una qualità costantemente elevata. Con l’aumento della mobilità, il crescente numero delle persone che

vivono da sole e la maggiore frequenza di consumo dei pasti fuori casa sono richieste confezioni richiudibili da asporto o confezioni di dimensioni più piccole. Tutti questi requisiti devono essere soddisfatti anche dai materiali di imballaggio sostenibili, sempre più richiesti dal mercato: una vera e propria sfida per le aziende di produzione e confezionamento di prodotti da forno. Dal momento che la riciclabilità, la riduzione dei materiali e una minore quantità di imballaggi contraddistinguono ormai da tempo anche le tendenze del mondo dei prodotti da forno, hanno preso piede nel settore pellicole monomateriale, soluzioni a base cartacea o confezioni in cartone con rivestimenti a base biologica.

Consumi record in Europa

Statista ha rilevato i fatturati della produzione di prodotti da forno nell’Unione Europea per il 2020: secondo tali dati si piazzano al primo posto la Germania con un fatturato di 22,7 miliardi di euro e la Francia con 21,5 miliardi di euro, seguite dall’Italia (6,7 miliardi di euro), la Spagna (5,8 miliardi di euro) e la Polonia (4,7 miliardi di euro). Secondo Mordor Intelligence, l’Europa detiene la quota di fatturato maggiore nel mercato globale dei prodotti da forno. Stando ai dati dei ricercatori di mercato, i mercati sviluppati dell’Eu-

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DOSSIER
GHM

ropa occidentale sono maturi e saturi per quanto riguarda i prodotti da forno, mentre i paesi emergenti dell’Europa orientale, grazie all’elevata domanda di prodotti alimentari pronti, stanno trainando le vendite specialmente di pasticceria secca e pane. Il mercato europeo dei prodotti da forno è ben consolidato in termini di filiera, gamma di prodotti, canali di distribuzione e preferenze dei consumatori.

Soluzioni di automazione

L’industria dei prodotti da forno non sta attraversando un momento facile: l’elevata pressione sui costi, l’aumento della varietà dei prodotti, le mutate abitudini dei consumatori e la richiesta di maggiore sostenibilità impongono nuove esigenze ai processi di produzione e confezionamento. Per rimanere competitivi, l’industria dei prodotti da forno ha quindi bisogno di impianti flessibili con cui poter reagire alle tendenze del mercato. In futuro non si potrà prescindere da un maggior livello di automazione. Le macchine digitali per la lavorazione e il confezionamento svolgono un ruolo importante in questo contesto, così come la crescente integrazione dei robot. Gli assistenti automatizzati sono diventati indispensabili anche nell’industria dei prodotti da forno. I robot pick-and-place, dotati di adeguati utensili di presa, confezionano anche prodotti delicati come biscotti, barrette o altri prodotti da forno. In caso di cambio di prodotto o di formato sulla linea di confezionamento sarà sufficiente cambiare il relativo utensile di presa. In questo modo si possono evitare lunghi tempi d’inattività. Ad esempio Syntegon, con il suo Intelligent Direct Handling (IDH), ha sviluppato un sistema pickand-place per pasticceria secca, cracker e biscotti che, grazie alla tecnologia del motore lineare, garantisce una manipolazione particolarmente delicata dei prodotti friabili. Il sistema consente

inoltre velocità di produzione più elevate, dato che riesce ad afferrare più prodotti contemporaneamente e posizionarli in catene di alimentazione o vassoi in un unico ciclo di lavorazione.

Il produttore di confezionatrici R.Weiss Packaging offre impianti di confezionamento completi per l’industria dei prodotti da forno basati su un sistema modulare. Per tutti i processi di confezionamento come il raddrizzamento, il caricamento dall’alto, il multipacking, la chiusura, l’etichettatura e la pallettizzazione si utilizzano pertanto moduli standard. Le linee di picker, ad esempio, sono costituite da più celle allineate, dotate di più picker Delta montati uno dietro l’altro, a seconda delle esigenze. Sono progettati per lo smistamento e il confezionamento di prodotti sfusi e con confezionamento primario. I prodotti trasportati in fila, pre-raggruppati o disposti in modo caotico vengono riconosciuti da un sistema di telecamere e inviati all’area di caricamento dall’alto tramite un sistema di convogliamento.

Anche nel confezionamento finale si utilizzano i robot: per far fronte alla crescente domanda un produttore di impasto per strudel viennese utilizza così due robot Stäubli. Le particolarità della linea sono la disposizione sospesa dei due robot e l’assenza di una recinzione di protezione. I robot del produttore svizzero confezionano l’impasto per strudel destinato al settore della ristorazione in cicli di 1,5 secondi: una confezione contiene quattro unità avvolte in pellicola con due sfoglie da 125 grammi ciascuna. Un robot afferra le unità avvolte nella pellicola mentre l’altro prepara la confezione.

I cobot imparano velocemente

I robot collaborativi, i cosiddetti cobot, garantiscono una produzione ancora più flessibile e veloce. Il produttore di confezionatrici Gerhard Schubert utilizza i cobot nelle sue soluzioni meccanizzate per il trasporto rapido di diversi prodotti. I nuovi cobot Schubert tog.519 pronti per la produzione in serie sono perfetti per il prelievo pick-and-place di prodotti leggeri disposti a caso e la loro lavorazione fino a una velocità di 90 cicli al minuto. La programmazione e l’elaborazione delle immagini supportate

Bakery 23 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023
Syntegon Technology Syntegon Technology

dall’intelligenza artificiale consentono ai clienti di modificare autonomamente il formato in tempi molto brevi senza programmazione: in linea di principio basta solo presentare il nuovo prodotto al cobot. I vantaggi di questa soluzione basata sui cobot sono, secondo il costruttore, i luoghi d’impiego flessibili, un’ampia varietà di compiti pick-and-place, un’elevata velocità di processo e l’estrema semplicità di utilizzo.

Diverse pellicole riciclabili in un unico impianto A seconda della loro consistenza e degli ingredienti, i prodotti da forno necessitano di confezioni con funzioni barriera differenti. Nei cambi di prodotto frequenti, i produttori sono spesso costretti ad alternare rapidamente film tubolari con proprietà diverse. Per queste applicazioni Schubert propone una confezionatrice flowpack con un’adeguata tecnologia di sigillatura, che consente di utilizzare in un’unica macchina sia film monoplastici riciclabili sia film tubolari a base cartacea.

Anche Multivac può attingere all’esperienza di un’ampia gamma di progetti nell’industria dei prodotti da forno. Questi includono la manipolazione di un’ampia varietà di prodotti come ad esempio panini, pane o pancake – e linee di confezionamento studiate su misura. L’azienda ha sviluppato una

soluzione di etichettatura full-wrap per vaschette richiudibili in plastica. I prodotti da forno sensibili alla compressione come pasticcini, muffin, ciambelle, pezzi di torta o torte intere sono spesso confezionati in particolari vaschette richiudibili trasparenti, solitamente avvolte da una fascia in cartone. L’etichettatrice a nastro di Multivac consente un risparmio di materiale fino al 70% rispetto all’etichettatura con fascia in cartone. Il modello con spazzole di pressione servocomandate consente l’etichettatura C e D di fino a 120 confezioni al minuto con larghezze dell’etichetta fino a 500 millimetri. Oltre a una semplice etichetta sulla parte superiore è possibile applicare un’etichetta a C su tre lati o a D su tutti e quattro i lati di una confezione. Secondo il costruttore, entrambe le etichette C e D offrono il vantaggio della sigillatura simultanea della confezione. Con la nuova soluzione di etichettatura full-wrap, Multivac ha ampliato la sua gamma destinata alla produzione artigianale e industriale di prodotti da forno.

Produzione ad alta velocità

Molti impianti nell’industria dei prodotti da forno lavorano a ritmi elevatissimi e, al contempo, ci si aspetta una qualità costantemente elevata. Le miscelatrici e impastatrici a funzionamento continuo come quelle della ditta Zeppelin sono all’altezza di questo compito e consentono la produzione di 20.000 brezel all’ora, di due milioni di panini al giorno o di tre tonnellate di impasto per biscotti all’ora. Molti prodotti da forno devono essere tagliati con precisione prima di essere confezionati. Döinghaus offre in questo caso soluzioni personalizzate per il taglio con gli ultrasuoni, tra cui la sua taglierina universale Ultracut Nado, che taglia prodotti rotondi e quadrati. Le dimensioni dei singoli pezzi, i segmenti e le velocità di taglio possono essere regolati a piacere tramite un pannello touch intuitivo.

E anche la igus GmbH di Colonia, produttrice di cuscinetti radenti realizzati interamente in plastica, contribuisce a una produzione impeccabile di prodotti da forno. Un sistema lineare esente da lubrificazione viene utilizzato, ad esempio, in un impianto di produzione di cialde del costruttore di macchine speciali Walterwerk. Le cialde in formato standard per la produzione industriale di gelati vengono cotte distese, inviate a una stazione d’avvolgimento e arrotolate mentre sono ancora calde. Vengono quindi trasportate alla torre di raffreddamento tramite un nastro trasportatore prima che la cialda venga dotata di un sacchetto di carta nell’area di confezionamento. In questo tratto, per la separazione e il trasporto dell’involucro per coni gelato in carta, si utilizzano i cuscinetti lineari realizzati con polimeri triboottimizzati ad alte prestazioni di igus.

Fonte: www.interpack.com

24 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023
DOSSIER
Gerhard Schubert GmbH Multivac

p ronti per iba , la fiera per l’industria della panificazione

Dal 22 al 26 ottobre 2023 il quartiere fieristico di Monaco ospiterà iba, la fiera leader mondiale per l’industria della panificazione e della pasticceria. Cinque giorni, dieci padiglioni e un punto d’incontro internazionale per gli esperti del settore della panificazione: questo e molto altro è iba che si connota per la spinta innovativa, la varietà, la qualità, la rilevanza del mercato internazionale, i nuovi contatti e il trasferimento di conoscenze che offre.

Temi principali dell’edizione 2023 saranno le tendenze alimentari, la panificazione artigianale, la salute e la sostenibilità, nonché la digitalizzazione, le soluzioni chiavi in mano e la gestione della qualità. Questi argomenti evidenziano le tendenze più significative del settore, uniscono domanda e offerta e offrono una direzione futura. Nella corso di una conferenza stampa con la stampa specializzata italiana, Susann Seidemann, direttrice del salone iba, ha commentato:

“Non vediamo l’ora di ospitare nuovamente iba a Monaco di Baviera dopo cinque anni. iba 2023 sarà caratterizzata da competizioni e aree specifiche molto note e apprezzate, come la iba.UIBC CUP of Confectioners and

Bakers 2023 o la iba SPEAKERS AREA. Al tempo stesso, la fiera proporrà nuove strutture e aree interattive focalizzate sulle tendenze future del settore. Un esempio sono i temi in evidenza o la iba START UP AREA supportata da Puratos. I temi in evidenza riguardano tendenze nell’alimentazione, panificazione artigianale, salute e sostenibilità, oltre a digitalizzazione, soluzioni chiavi in mano e gestione della qualità. Questi temi evidenziano alcuni dei trend più significativi del settore, riuniscono domanda e offerta e forniscono indicazioni utili per futuro. Anche la iba START UP AREA parlerà di futuro e soluzioni. In quest’area, la nuova generazione di innovatori mostrerà come sta rivoluzionando il mondo della panificazione, mentre esperti di fama internazionali parleranno dei temi che muovono il settore”. La stampa è stata onorata anche della presenza di Axel Schmitt, mastro panificatore e World Baker of the Year 2022. “Nuove modalità e fare sempre un passo in più”: così Axel Schmitt sintetizza il segreto del suo successo. Axel ama le luci della ribalta ed è il primo panificatore in grado di rivaleggiare con gli chef più famosi in termini di presenza televisiva. Quest’anno dovrà cedere la corona al nuovo

Da sinistra: Susann Seidemann, direttrice del salone iba; Axel Schmitt, mastro panificatore e World Baker of the Year 2022; Julia Scharfenberger, Press & Public Relations di GHM, organizzatore della fiera

World Baker of the Year 2023. I visitatori che poi si sentono ispirati a produrre i propri abili prodotti artigianali da forno potranno recarsi all’iba.ACADEMY dove i partecipanti imparano a fare i tradizionali stollen e pretzel tedeschi e alla fine ricevono un certificato.

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Bakery

Luxury packaging focuses on experience, interaction and technoloGy

As we enter a new era of design and consumer expectations, luxury packaging continues to evolve. Embracing innovation, interactivity, and experiential elements, the year 2024 is likely to accelerate exciting trends that will reshape the luxury packaging landscape as we know it.

Inthisarticleweexplorefivepredictedluxury packagingtrendsfor2024,offeringinsightsinto howbrandscancaptivatetheircustomersand elevate the experience to new heights.

#1 Immersive storytelling through luxury packaging

In 2024, luxury packaging will take on a new dimension by immersing customers in captivating brandnarratives.Luxurybrandswillleveragepackaging as a storytelling tool, creating an immersive experience that unfolds as customers unbox their products.Fromintricateillustrationsandembossed motifstohiddenmessagesandinteractiveelements, packagingwillserveasanopportunitytoconveya carefully crafted story. This storytelling approach willdeepenbrandengagement,evokeemotions,and leave a lasting impression on customers, making the experience truly unforgettable. Eachunboxingbecomesapartofamemorableand personaljourney,heighteningtheanticipationand delight associated with the brand’s products. This approach not only enhances the perceived value oftheproductbutalsodeepensbrandengagement, encouragingasenseofloyalty among customers.

#2 Augmented reality

Closely linked to the storytelling aspect of luxury packaging, augmented reality will seek to bridge the gap between physical andvirtualexperiences.In 2024, this trend will gain momentum and begin to revolutionise the way customers engage with luxury products. Picture this:you’vejustreceiveda beautifullydesignedpackage. As you unbox it, you

noticeasmallQRcodeorasymbolinvitingyouto explore further. As your curiosity is peaked, you grabyoursmartphoneandscanthecode,unlocking a world of interactive content that enhances your connection with the brand and the product. With augmented reality, the possibilities are endless. Imaginebeingabletotryonanentirerangeofyour favouritebrand’snewcollection.Bymergingphysical elements with digital content, luxury brands canimmersetheircustomersinnarrativesthatbring their products to life.

#3 Personalised luxury packaging

Luxurypackagingismovingbeyondaone-size-fitsall approach, with personalisation taking centre stage in 2024. Brands will harness technology to offercustomerstheabilitytocustomisetheirpackaging, from selecting unique designs, colours, or patterns to adding personalised messages or monograms. By allowing customers to co-create their unboxing experience, luxury brands will forge stronger connections and enhance the exclusivity associated with their products. This trend also opensdoorsforluxurybrandstogatherinvaluable insights into customer preferences, allowing them to refine their offerings and create tailored experiences that cater to specific tastes and needs. This approachenablesbrandstofosterlong-termloyalty and generate a sense of exclusivity that sets them apart in the competitive luxury market.

#4 Innovative structural designs

Over the next few years, luxury packaging will transcend its traditional forms and embrace a new eraofinnovationthroughcaptivatingstructuraldesigns.Asbrandsseektoattractconsumersanddifferentiatethemselvesinthecompetitivelandscape, expect to see a wave of unconventional shapes, origami-inspired folds, and interactive elements that prompt a sense of excitement.

Luxury brands will push the boundaries of packaging design, introducing unique opening mecha-

FocuS

luxury packagIng

Intricatefoldsandcleverengineeringbehindthese structural designs will leave recipients intrigued andamazed,makingtheunboxingexperiencetruly memorable.

#5 Minimalistic luxury packaging

nisms, compartments, or hidden features that elevatetheunboxingexperiencetoawholenewlevel.

arcade beauty commits to decarbonation

Aware of the impact of its activity on the environment, Arcade Beauty takes its responsibilities in the fight against climate change and pursues an ambitious decarbonization plan. During its participation to the Convention des Entreprises pour le Climat (CEC), Arcade Beauty wrote its 2030 roadmap. This roadmap is based on two fundamental questions: how to contribute to the beauty and well-being of all, while reducing the waste of samples and cosmetic products? How can we offer consumers ecodesigned packs, distributed wisely, then collected after use to be recycled?

Arcade Beauty has signed its SBTI 1.5°C commitment. Thus, the group is concretizing its decarbonization actions. Its objective is to reduce its CO2 emissions by 3,000 tons

For many consumers, simplicity and understated elegance is what they immediately associate with luxury. That’s why minimalism is set to continue as a trend for luxury packaging in 2024. Clean lines, uncluttered designs and restrained colourpalletswillremainatimelessapproachthat resonateswithcustomersseekingsophisticationand exclusivity.Afterall,we’reinaworldwherelessis often more. As we progress through 2024, luxury brandswilllooktorelyonqualitywithouttheneed forexcessive,bolddesigns.Asleekandsustainable approach will continue to be prioritised, allowing the product to shine in all its glory.

Source: Swiftpak

by the end of the year. The calculation of the footprint is based on 3 scopes: energy and electricity consumption (scopes 1 and 2), indirect emissions upstream and downstream of the company such as raw materials and packaging, transport... (scope 3). The work carried out is based on three major areas: managing energy (reduction, conversion and optimization); involving partner suppliers in an optimization process (CSR questionnaire integrating EcoVadis, carbon assessment and decarbonization actions); act in a systematic eco-design logic.Arcade Beauty has integrated the 4 R’s in its eco-design strategy:

- Reduce (weight of the packs, number of layers, over-packaging...);

- Recycle/Recycled: to date, 80% of the proposed technologies are recyclable or

include a share of recycled material;

- Renew (progressive replacement of plastic by paper), development of compostable technologies;

- Reuse (development of reusable packs & refill solutions).

Recyclable paper and mono-resin pouches allow CO2 savings of 58% for paper and 32% for mono-resin. Recyclable secondary packaging allows CO2 savings of 80% for paper and 74% for monoresin. In the Retail product range, recyclable 3D pouch in PE allows significant environmental gains (less 19% of CO2, and on average less 50% of material weight). Arcade Beauty is working on the ISCC+ certification of its factories in order to promote the use of chemically recycled plastics (PE and PP in particular).

27 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023

dior new lipstick in a ceramic case

Christian Dior Makeup Creative and Image Director Peter Philips took inspiration from haute couture for the creation of the LVMHowned brand’s new refillable lipstick, Rouge Premier. “Savoir-faire and craftsmanship are the two pillars of Rouge Premier,” he said of the lipstick, which is the brand’s debut in a ceramic case.

The case is handmade by French porcelain specialist Bernardaud at its ateliers in Limoges. Crafted in white porcelain, it is the result of a bespoke process created specifically for Dior. According the brand, Rouge Premier’s case called for 15 steps combining manual savoir-faire and technological innovations. It was then fired several times at high temperatures. Dior’s Toile de Jouy motif – one of the iconic codes of the fashion brand’s couture collections – in the Gris Dior shade decorates the pack, which features two metal plates on the top and bottom are coated in 18-carat gold. The lipstick formula itself contains 24-carat-gold particles – a first for Dior -, and is enriched with red hibiscus, known for its skincare properties. Notes of rooibos, bergamot and black tea perfume the bullet. Some 12 lipstick shades are available, from

two awards for pozzoli

New international recognition for the Pozzoli packaging. Two different products announced as winners at the latest edition of the Making Vinyl Packaging Awards, the award that recognizes the best in physical album packaging across the last 12 months.

Barbara – Coffret Collector intégrale, made by Pozzoli for Universal Music France, has won the award in the category Best CD Deluxe Set that recognizes the quality of the box itself, as well as booklets, posters, inner sleeves, etc., and how all the elements fit together aesthetically in a multidisc boxed set.

Gorillaz (20th Anniversary Super Deluxe Vinyl Boxset) [First Edition], made by Pozzoli for Warner Music Group, has won the award in the category Best Vinyl Reissue Package recognizing stellar packaging of a “classic” album that improves on the original, and the record must have been re-released on vinyl in the past during the eligibility period.

nude to bright red. Toile de Jouy print also adorns the coffret that houses the lipstick, its refill and a cotton pouch. Dior developed a mirror and a lip brush to accompany the launch: both the oval mirror and the brush handle are made in porcelain by Bernardaud

essential parfums moves to refillables with coverpla

When a young brand becomes famous for its commitment to reinventing haute parfumerie, making it more accessible and sustainable, Coverpla can play a role in accompanying it with its packaging development. Starting with the Gala bottle with its fixed neck originally adopted by the brand, Coverpla created a refillable design, piloting its industrial shift.

In 2018, innovative brand Essential Parfums created its first line of sustainable fragrances, each one signed by a renowned French perfumer. This range of scents took the stance of choosing affordable bottles with a minimal design that made the juices and the perfumers the stars of the show.

Géraldine Archambault, the brand’s founder, originally picked out the Gala bottle in a unique 100 ml format. Designed by Coverpla, it is manufactured by Italian glassmaker Bormioli Luigi. In the vein of eco-design so dear to the house, the eight fragrances in the collection are now shifting to a bottle that the brand’s founder means to be “infinitely refillable.” This is how the new 100ml Gala bottle with a screw neck (CV15) was born. Coverpla piloted its industrial development with its glassmaking partner Bormioli Luigi.

The brand also developed a series of 150 ml aluminum refills offered in boutiques and online.

“We are proud to have risen to our customer’s challenge: switching to refillable bottles without changing the visual identity of the bottle to which consumers are faithful,” comments Florence Ghilardi, the company’s sales director.

“Without the precious help and professionalism of Coverpla’s teams, Essential Parfums could never have taken off so well! Its business model is unique for any brand launch,” adds Géraldine Archambault, founder of Essential Parfums.

FocuS 28 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023

texen new compact for the chanel le blanc foundation

For its iconic Le Blanc foundation, the house of Chanel chose to switch its packaging to PET, all the while maintaining its rigorous technical and esthetic requirements. The choice of this complex material represented a strategic step for the brand and a new challenge for Texen.

This large, refillable compact houses a solid foundation that promises a luminous, radiant complexion. Until now crafted from ABS, it is now made entirely from PET (with the exception of the pin and mirror). With this strategic choice, the brand is anticipating changes in European legislation on cosmetic materials and pursuing its quest for eco-design.

Another recent development, the XXL compact for Les Beiges, involved a number of challenges for Texen because of its large size and injected thin walls in rPET. This time, Chanel opted for PET and not rPET for reasons of color stability, given the pale color of the compact. In collaboration with the brand, this latest development demonstrates the numerous challenges imposed by the transformation and decoration of a new material. In order to respect the choice of PET, Texen drew on experience gained thanks to the development of the previous compact. It doubled down on creativity in order to respect the brand’s high demand for quality, a priority it shares with Chanel. It was necessary to coordinate design and industrial processes and to challenge its partner suppliers.

The first challenge was the complex injection of PET, which required multiple test runs, notably for the lid, with a top and edges in different shades. To inject the edges, Texen used the “Besst Transform” induction technique based on Roctool’s engineering. The part offers perfect esthetics with the absence of surface defects. The brand’s logo is then applied to the center of the lid using hot stamping. Each part was injected then decorated in-line with a high-solid varnish, notably the base of the compact on the Picoligne® production line at Texen’s CMSI site. This surface decoration unit plays a role in flexible, safeguarded production (limitation of transport, reactivity on quality, reduction of stocks and lead times, productivity…). Secondly, assembly was performed on the SMART compact production line, which has an onboard “zero defect” inspection module for each and every part. The lid and hinge are joined with a pin compatible with the mechanical properties of the material. Inside, the pan is clipped into the well, allowing the consumer to easily replace it with a new refill.

A JOINT VENTURE BETWEEN: 27 - 30 MAY 2025 FIERA MILANO - ITALY IPACK-IMA MILANO
luxury packagIng
THE ART OF INNOVATION

expect innovation at Pack Expo Las Vegas 2023

The most comprehensive packaging and processing event in North America this year, Pack Expo Las Vegas 2023 (Sept. 11–13), is the largest in its history. Produced by PMMI, The Association for Packaging and Processing Technologies, Pack Expo Las Vegas features more than 2,000 exhibitors showcasing the newest innovations for more than 40 vertical markets, spanning nearly 1 million square feet of exhibit space.

“We surpass previous Pack Expo Las Vegas shows this year with more exhibitors and features offered to attendees than ever before. This reflects the growth in our industry as wellastheneedforourattendees to find new solutions, expand their knowledge, and build their network,” says Jim Pittas, president & CEO, PMMI. “A thriving industryallowsforgreatopportunitiesaswellaschallenges—and we address critical issues such as sustainability, workforce, and automationtonameafew.ItallcomestogethermakingPackExpo Las Vegas a world-class, must-attend event.” The theme of Pack Expo Las Vegas 2023 is “Expect Innovation,” and it promises to provide more product launches, never seen before solutions and fresh innovations under one roof than anywhere else in North America this year.

Targeted industry pavilions

ThenewLogisticsPavilion,thenewlyformattedHealthcarePackaging Pavilion, and the expanded Processing Zone are joined by thereturningPACKagePrinting,Containers&Materials,Reusable Packaging, and Confectionery Pavilions.

Sustainability is central

Anewshowfloordestinationtakesanexpansivelookintopackagingsustainabilityandwhatitmeanstobrands,includingexpert speakers,interactivecontent,andalookatactionable,sustainable innovations in manufacturing, materials, design, and more.

The largest edition

The Pack Expo Las Vegas 2023 show floor has more exhibits than ever before, brand-new show features and pavilions, and more

than100educationalsessionstoexpandattendees’knowledgeand professionalnetworks.“Withashowthissize,we’veorganizedour showfloorandcontentinwaythatwillallowattendeestotakepart in everything from exhibits to educational sessions to pavilions to networking and social events in a way that meets their specific needs,”saysLauraThompson,vicepresident,tradeshows,PMMI. “We didn’t just strive for more as far as size, but considered what wouldmakethemostimpacttoourattendeesandindustrybythe technologiesandtopicswe’vechosentohighlight.”

Events, programs and activities

PackExpoLasVegasfeaturesdiscussionsoncriticaltimelyindustry topicsonseveraldistinctshow-flooreducationalstages,including theInnovationStage,ProcessingInnovationStage,IndustrySpeaks StageandSustainabilityStage.Thesearefree,30-minuteseminars on breakthrough technologies and best practices addressing a widerangeofindustryhottopics.Attendeesalsogainknowledge during the interactive sessions in The Forum, which provide the opportunity to discuss new ideas and collaborate on solutions to widespread issues and trends such as digitalization, cybersecurity, sustainability, automation, and integration of cobots into manufacturing. Each 45-minute session begins with a presentationbeforeparticipantsareinvitedtodiscusstheissuefurtherin small roundtables.

PACK gives BACK™ takes on a new format this year, as a private “O”byCirqueduSoleil®PerformancebenefittingthePMMIFoundation. Happening on Sunday evening, Sept. 10, show attendees can jumpstart their Pack Expo Las Vegas 2023 show experience and gather with colleagues and customers to enjoy a private performance at the Bellagio Resort & Casino. Rockwell Automation is the title sponsor and proceeds benefit the PMMI Foundation. Tickets are available for single purchase or in blocks of 10 and includegeneraladmissionseatinganddrinks/snacksatthetheater. Asalways,PackExpoLasVegasoffersmanyprogramsandactivities aimed at students that generate excitement about careers in packaging and processing. The energy of the new students each yearmakestheseeventsfreshanddifferenteveryedition,starting withtheFutureInnovatorsRoboticsShowcase,sponsoredbyBastian Solutions,whichfeatureslocalhighschoolroboticsteams,which havedesignedandbuiltrobots.Andculminatingonthelastdayof theshowwithTheAmazingPackagingRace,sponsoredbyEmerson,whichseesteamsfromcolleges,tradeschools,anduniversities acrosstheU.S.racearoundthePackExpoLasVegasshowfloorto completechallengesattheboothsofparticipatingexhibitors.

EVENTS 30 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023

IMA

respect for the environment and advanced technoloGy

AtPackExpoLasVegas2023,IMA,presentsitselfasanever-evolving system: integrated, characterised by a technological and innovative environment, which brings together all its production entitiesonasinglestand.Atechnologicalandinnovativeenvironment, in which each element has its own structural function and eachindividualfindstheirowndimension.Thebooth’sdesignrepresentstheGroup’sdevelopmentphilosophyandhighlightsthekey roleofsustainabilityindesigningprocessesandproducts,outlining a fundamental combination for IMA: respect for the environment andadvancedtechnology.

Pharmaceutical solutions

• C1290 - Automatic tubefiller

• SENSITIVE AV - Labelling machine for ampoules and vials

Area dedicated to IMA AUTOMATION’s medical devices assembly solutions with a special focus on X-Pen: Pen and autoinjector assemblysystem.

Food solutions

• Vegatronic 6400 HD - VFFS hygienic machine

• Vegatronic6000DZ-Continuousmotionverticalbaggingmachine

• DELTA OF-360 X - Horizontal Form, Fill & Seal

• Eagle - Horizontal Form, Fill & Seal

SpecificdedicatedareasfortheConfectionery&SnacksandDairy, Beverage&BabyFood,whereIMAexpertsareavailabletoexplore withvisitorsthecompany’smachinesportfolioandfindthesolution that best suits the business.

E-commerce solution

• E-CO Flex, E-fulfillment packaging station

E-COFlexconsolidatesmultiplestationsintoasingleunit,improvingproductivity,efficiency,andprofitabilitywhilealsosupporting greeninitiativesandreducingplantspaceneedscomparedtocurrent multi-packstationsetups.

End-of-line dedicated area

Each company within the IMA End-Of-Line hub brings a specific expertisetoprovidecomprehensivesolutions.IMABFBisaleading brandinend-of-linetechnologiesrangingfromrobotichandlingto

On show, visitors are able to discover IMA processing, assembly and packaging solutions for the Pharmaceutical, Medical Devices, Food and E-commerce industries, as well as its corporate projects dedicated to sustainability and digitalization.

overwrapping,casepackingandpalletizing;IMACIEMMEisan expertmanufacturerofcartonpackagingmachinery,closing,formingandautomaticloadingtechnologies;IMAMESPICspecializes intailor-mademachines,fromconveyorstowrapping,fromcase packers to palletizers and offers complete turn-key end-of-line systems; IMA PHOENIX is expert in labelling solutions, print & apply label applicators and modular labellers for self-adhesive labels,forsecondaryandend-of-linepackaging.DuringPackExpo LasVegas,expertsperformlivedemosonthemachinesdisplayed.

Green soul, digital brain

IMA’smachinesspeakdigitalandtelloftheIMASmartFactory.They areconnected,datacollectedinrealtimearesenttotheControlRoom presentatthefairandthendisplayedonthevariousdashboards.An actualsimulationofwhathappensduringproduction:dataanalysis, potentialimplementationsandtheincreaseinproductioncapacity, withthesupportoftheindustrialmetaverseetc.

ThegreenelementcomestolifebringingapartofOPENLabonshow: asmall-scaledlaboratorytoillustratetheanalysisandresearchon packagingmaterialsthattheIMAGroupcarriesoutinitsworldwide networkoflaboratories.Duringtheevent,visitorsareabletoruntests ontheirmaterials’samplesthankstoOPENLabinstrumentspresent:

• Perkin Elmer Infrared Spectrometer, to identify the material’s chemical nature through the absorption of the infrared radiation.

• Leica Optical Microscopy, to count and measure the layers of which a material is made, analyse surface and defect with potentialmeasurementofelementsofinterest.

31 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023 PaCk exPo laS vegaS

P.E. Labellers, a preview and two confirmations

P.E. Labellers welcomes the visitors of Pack Expo Las Vegas and lets them discover three iconic labelling solutions exhibited at Booth 3025, inside the amazing, huge ProMach exhibition area. This year there is one more reason to go to the P.E. Labellers’ booth: the company has chosen the international trade show to preview on the market the new SkyLine,

the revolutionary linear labelling machine with pressure sensitive technology, which breaks the rules and differs significantly from any other solution present today.

SkyLine is a design icon, with a compact and captivating layout, completely ergonomic, with automatic adjustments and easymaintenance.Thisistherevolutionary newgenerationofpressuresensitivelinear labelling. This completely innovative solution, with an ergonomic and captivating design, boosts a mix of benefits that differentiates it from any other linear labelling machine on the market.

In addition to the SkyLine, visitors are able to see Modular SL, the famous flexible multi-configuration and multi-technology labelling solution, and Aurora 5.0, the shrink sleeve and tamper band applicator which offers the flexibility to perform four different shrink applications. Modular SL is an ergonomic and flexible machine, fully equipped with all the new labellingstations.Itisamulti-configuration andmulti-technologysolution.Fullyinterchangeable labelling stations are installed on it, which can be replaced in a few steps.

SEA Vision’s technologies on show at Las Vegas

AtPack Expo Las Vegas SEA Vision presents some of its cutting-edge technological solutions for the inspection of glass vials,syringesandcarpules,serialisationandaggregation,toquickly comply with the fast-approaching DSCSA deadlines, and the automation of line clearance and 4.0 suite processes. The initial area of focus is the inspection of glass vials, syringes and carpules. SEA Vision has a demo station equipped with a hardware kit and a software program (usually installed on the vial or syringe filling and capping machines, as well as on syringe assemblymachines)toshowthereal-timedetectionofvialcrimping defects, flip-off caps and their correct colour, stoppers and their correct position, caps and their position, syringe assembly defects, labels and their correct application.

These inspection solutions have been designed to meet the quality control and product integrity needs, to identify and report the presence of defective products to the packaging machinery in order to prevent them from being distributed. Anothercrucialaspectisserialisation and aggregation, and with the FDA’s deadlineforcompliancewiththeDrug Supply Chain Security Act (DSCSA) rapidly approaching, it is important for pharmaceutical manufacturers to find a way to comply with these regulations. SEA Vision showcases TrackPCA, a compact workstation designed to manage the serialisation

Thelabellingstationscanbeeitherfixedor on independent carts. Features: new Simpl-Cut™ Roll-fed unit on cart, new FA-ST 140 m/min PSL groups both on cart and fixed module, new automatic PSL junction solution, cold glue cut & stack station on cart, hot melt cut & stack stations on cart, vision orientation system, quality check and multiformat starwheels.

Aurora 5.0 is the new shrink sleeve and tamper band applicator, compact and high-performance labeller, easy to install and to maintain, built to maximize output and reduce operating costs. It offers the flexibility to perform four different shrink applications, with a production speed up to 500 cpm: full body sleeves, full body over-the-cap sleeves, partial body sleeves and tamper evident bands

of cartons and multi-level aggregation on cases and pallets all at once, allowing for quick and efficient compliance. The skills and experience of SEA Vision in cutting-edge Track & Trace software architecture allow manufacturers to be ready in time for the DSCSA’s final deadline of November 27th, 2023. In fact, the station manages the printing and checking of the variable data and codes to serialise cartons; the presence of a built-in label printer allows parent-child aggregation to be performed up to the pallet level, and partial cases and pallets can also be managed.

It is not possible to talk about Industry 4.0 without mentioning yudoo,aplatformthatlinksautomationdevices,machines,ITandcontrol systems together in order to manage the entire pharmaceutical production process and, at the same time, collect and analyse data toturnmanufacturinginsightsandtraceabilityinsightsintoaction and drive results in terms of OEE improvement. Thefullversionof yudooincludesfeaturesformanaging production lines, integrating existing Track & Trace architecture for serialisationmanagement,real-timeOEEperformance analysis, and evolved KPI’s based on Business Intelligence tools. yudooisthepharmaceuticalsoftware suitethatmakesdigitaltransformation a reality. At Pack Expo Las Vegas visitorshavetheopportunitytomeetSEA Vision product experts to know more abouttheAI-poweredAutomatedLine Clearance solution “a-eye clearance”.

EVENTS 32 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023
Aurora 5.0 Modular SL

ACMA solutions for liquid filling and robotic infeed

ACMA, a Coesia Company specialized in developing packaging solutions for consumer goods, participates at Pack Expo Las Vegas 2023 focusing on automation and sustainability, fundamental pillars of the corporate strategy in food & beverage, pharma&personalcare,andcrossindustry automation.

GREENMATIONisCoesia’sresponsetothe current trend prompted by the consumer demands towards reusable and recyclable packagingsolutions,whilstmanufacturers face labor shortages and production cost increases. The Coesia booth is structured into three areas (food & beverage, pharma & personal care, and cross industry automation) where technicians and experts present the latest solutions offered by the Group: ACMA, Atlantic Zeiser, CITUS KALIX, FlexLink, G.D, GF, HAPA, MGS, NORDEN, R.A Jones, and VOLPAK.

ACMA is present at Pack Expo to introduce a whole new set of technologies for liquid filling. In fact, ACMA has renewed itsportfolioofliquidfillingmachineswith the new LRF Platforms to target specific markets: personal care, home care, and

oils (edible and mineral). The platforms allow bottles of different types and sizes to be filled, with various capping systems, makingitpossibletoquicklychangeformat without having to use any tools, with a tool-lessandplug-and-playapproach. Two other essential points are filling precision and accuracy, achieved with a net weight system to check each bottle individually. At Las Vegas, there is the chance to discover also a recently developed a range of automated and smart distribution and feeding solutions, specifically suited to handle sphericalorflat-basedchocolatepralinesor optionsforthemanagementofdifferentflat productssuchasbottles,chocolatepralines orbarsandsoapbars.TherearethreevariationsofACMA’s“smarthandling”systems.

The first one is a smart robotic distribution system with multiple applications within different industries. Designed with space andenergysavingsinmind,thismulti-level smart system handles delicately and precisely chocolate pralines with unusual shapes. The second one, ACMA Carousel, isafeedingsystemalsoforflat-basedchocolatepralines,designedtobeverycompact

Volpak, new pouch machine designed for pharma

Volpak, a Coesia company specialized in the designing and manufacturing of flexible packaging machines, takes part to Pack Expo Las Vegas putting on show a brand new Enflex’s PH-11 DX, a machine dedicated specifically to the pharmaceutical market, one of the areas of greatest interest for the company.

Volpak, through its brand Enflex, offers the pharma & healthcare industry a portfolio of cutting-edge and fully compliant solutions. Among these we find Enflex’s PH-11 DX, an Horizontal Form-Fill-Seal (HFFS)

and with low energy consumption compared to solutions on the market today. It includes a vision system.

Finally, VL is the solution designed for spherical chocolate pralines that arrive in the machine from a counterplate. Developed for the ACMA CW 1005 high-speed packagingmachine,itisdesignedforthose who have particularly high production requirementsbutdonotwanttocompromise on quality.

machine for single, twin or strings of sachets. The machine operates from a single reel of flexible packaging material, forming the pouch, filling it with product, and sealing. The new powder dosing system is designed to meet high hygiene standards and is also compliant to 21 CFR part 11 requirements.

The machine also integrates Hapa’s latest Web 4.0 5D inline digital printing technology. The Web 4.0 5D is state-of-the-art for inline digital printing and inspection of continuous web packaging materials. It reduces project validation implementation efforts and risk, while also decreasing installation and commissioning efforts. The line composed by Enflex’s machine and Hapa’s printer is designed to streamline logistics, eliminating the uncertainties tied to the pre-printed foil tied to the pre-printed foil supply chain, while maintaining full compliance to pharmaceutical standards. To achieve such results, Enflex PH-11 DX, just like every other Volpak machine, is equipped with OptiMate, the Coesia Digital HMI: a control panel that combines ease of use with advanced control functions.

OptiMate accompanies and guides the operator in tasks such as format change or machine maintenance, while also letting them take complete control of the different functions. The smart interface facilitates the navigation of the different menus and simplifies procedures such as ordering spare parts, accessing technical documentation, and generating production reports.

EVENTS 34 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023
VL detail
Optimate, the Coesia digital HMI Enflex PH-11 DX

PaCk exPo laS vegaS

A complete packaging-chocolate-beverage range by Sacmi

“Everythingforchocolate,packagingforeverything”isSACMIPackaging & Chocolate’s motto. The unit offers a comprehensive range of integrated solutions for the chocolate industry, from processing and moldingtoprimaryandsecondarypackaging.VisitorstotheSACMIstand atPackExpoLasVegas2023haveagreatopportunitytogetacloselook at the Performance S233 tri-functional cell, a robotic solution that fills andclosesboxesatratesashighas60boxesperminute.Consistingofa dual-headverticalformerandapocketcollatortohandletheproduct(s), the cell also features two robots that fill and close the boxes. As part of thewidertransitiontosustainability,SACMIofferssolutionsthatreduce consumption of virgin resins and aid the creation of a fully circular supply chain. How? Thanks to the extensive machine, mold and hot runnerexpertiseofitsResearchandDevelopmentCenterandadvanced “designtorecycle”productdevelopmentservices.Withits compression technology,SACMIleadstheworldinthemanufactureofone-piececaps. Now, the new Smart Pack and Smart Care packages bring out the full potential of CCM (Continuous Compression Molding) by equipping it with advanced in-machine and in-cloud controls. The SACMI range is based on systems that are evolving towards predictive logic. Alongside the new service packages, SACMI offers a complete range of AI-driven Computer Vision. In the Rigid Packaging sector SACMI offers comprehensive product development services that help the market transition towards new, lighter, higher-performing cap-preform standards. From this perspective, SACMI offers the market’s widest family of new caps for 26/22 mm necks, both for water and CSD (Carbonated Soft Drinks).

SACMI Beverage is a sole supplier, capable of overseeing every stage of production, providing unmatched technology and unfaltering customer support. Acclaimed on the US market, SACMI labelers offer outstanding modularity, quick set-ups and a plug&play approach: this makes them ideal for medium speeds as they let producers use multiple technologies and labeling systems, all on a single platform and with rapid changeovers.

In parallel, SACMI Beverage also provides solutions with RollFed technology, ideal for ultra-high speed production lines. SACMI has more than twenty years’ experience in the beverage industry and is a consummate plant engineering specialist with in-depth knowledge of materials and processes. Hence the ability to provide complete plants with a full complement of stretch-blowing, filling, capping and labeling solutions. SACMI Beverage lines are complemented by comprehensive customer services for developing new products. The new Packaging Center is a case in point: it has over 1,000 bottle designs with relative caps and preforms, developed for customers all over the world and certified by the industry’s global players. Projects can, of course, be tailored to match customers’ specific needs. BagIn-Box packaging production machines are a key part of the SACMI Beverage range. High filling precision (<0.3%) makes SACMI BIB ideal for premium products.

Valpaper®, the new green single-portion packaging by Valmatic

Valmatic participates in the prestigious Pack Expo 2023 in Las Vegas. This event is one of the most important in the packaging industry in the United States. Valmatic showcases its latest product made with the line Valpaper®, and cutting-edge technological solutions for greensingle-portionpackaginginpharmaceutical,cosmetic, food, and veterinary sectors. This is a unique opportunity to meet the experts, explore the latest industry trends, and interact with innovative products by Valmatic.

Valpaper®, nuovo packaging monoporzione di Valmatic

Grande interesse e successo alle recenti fiere per la nuova gamma di macchine Valmatic Srl denominate Valpaper®. Il nuovo packaging monoporzione di Valmatic®, che trova la sua principale applicazione nel settore food, dalle salse pronte ai concentrati e alle puree di frutta. Oltre alle industrie alimentari, rappresenta il formato ideale anche per i settori: hotellerie-restaurant-café, pet food e veterinario.

VALPAPER 70 è una nuova macchina che riassume tutto il know-how di Valmatic® nella progettazione e costruzione di macchine per packaging monodose, oltre alle migliori tecnologie presenti sul mercato.

VALPAPER 70 produce fino a 6.000 monoporzioni/ ora. Crea un monodose pouch stand-up di capacità da 30 a 100 ml, conferibile al normale servizio di raccolta differenziata della carta. Questo innovativo monodose non ha bisogno di packaging secondario, è stand alone e si posiziona direttamente sul banco frigo o sugli scaffali in conformità alle nuove direttive europee che suggeriscono di ridurre l’overpacking. Più dell’80% del suo peso è costituito da carta FSC, si presenta quindi green nel rispetto delle qualità organolettiche del prodotto contenuto. VALPAPER® è un brand di Valmatic Srl.

35 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023

A ziende & S trategie

Con Amorim Cork

Italia alla scoperta della più importante realtà produttrice di tappi in sughero, un materiale naturale totalmente sostenibile ed altamente versatile. Un viaggio in Portogallo, sede della casa madre di Amorim, ripercorrendo una filiera produttiva che fonde sapere artigiano e tecnologia all’avanguardia.

Il sughero più che un materiale... un'esperienza

Per far scoprire i valori, le proprietà e i vantaggi del sughero, Amorim Cork Italia ha organizzato un viaggio in Portogallo attraverso i luoghi dove ha sede la casa madre di Amorim, azienda nata nel 1870 e tutt’oggi guidata dalla stessa famiglia fondatrice, e dove sono presenti le estese foreste di quercia da sughero, i siti produttivi dove sono trattate le cortecce e dove sono realizzati i tappi e gli altri prodotti ottenuti da un materiale che da secoli si distingue per la versatilità e le sue innumerevoli proprietà. Il sughero di Amorim, infatti, oltre che per la produzione di tappi per vino e spirits, è un materiale naturale, sostenibile e riciclabile che viene impiegato in diverse applicazioni, come la bioedilizia e l’arredamento.

Il Gruppo Amorim è la prima azienda al mondo nella produzione di tappi in sughero, in grado di coprire da sola il 40% del mercato

mondiale di questo comparto e il 28% del mercato globale di chiusure per vino; conta 22 filiali distribuite nei principali paesi produttori di vino dei cinque continenti.

Emblema della sostenibilità

Accompagnati da Carlos Veloso dos Santos, AD Amorim Cork Italia, il viaggio si trasforma sin da subito in un’esperienza che ha inizio con la visita ad una foresta di sughero per assistere alle operazioni di decortica delle querce, processo che ancora oggi viene svolto per la maggior parte a mano da squadre di decorticatori locali che si tramandano un sapere artigiano di generazione in generazione, e giunge sino al tappo finito e, spesso, alla cantina. Un percorso che si snoda lungo le diverse fasi del processo produttivo, a partire dalla stagionatura delle cortecce e, in seguito, alla loro bollitura, alla vaporizzazione e al ciclo di sanificazione volti

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ad eliminare gran parte dei microorganismi e delle impurità, nonché a ridurre l’incidenza dei composti sgradevoli tra cui la molecola TCA, responsabile del cosiddetto “sentore di tappo” nel vino. Una volta asciugate, il percorso delle plance destinate alla produzione di tappi prosegue con la loro analisi e la divisione in base a spessore e “purezza”, o con il loro scarto in caso di presenza di difetti. Le plance scartate in questa fase, così come tutti gli scarti successivi, non andranno sprecate, “perché della corteccia di sughero non si butta via niente e ogni elemento è utilizzato al 100%”, sottolinea Carlos Veloso dos Santos, e così queste saranno destinate ad alimentare uno dei processi di produzione degli altri innumerevoli prodotti realizzati in sughero. La visita giunge quindi agli stabilimenti di Amorim Cork

R&D per la perfezione sensoriale

Gli investimenti di Amorim sono da sempre orientati alla perfezione sensoriale, a tutela dei prodotti alimentari, vino in primis, che i suoi tappi vanno a sigillare.

Per questo motivo ogni singolo tappo di Amorim subisce trattamenti naturali e meccanici (mai chimici) atti a scovare e scongiurare contaminazioni del vino, tanto dal TCA, la sostanza colpevole del cosiddetto “sentore di tappo” nel vino, quanto dai componenti potenzialmente inquinanti e responsabili di deviazioni sensoriali invalidanti per il vino. Quattro le tecnologie di punta:

• Naturity®: tecnologia brevettata che supera tutte le conoscenze già messe in campo nella lotta contro il TCA e oltre 150 composti volatili non derivanti dal sughero, rimuovendoli direttamente dai tappi monopezzo. Un brevetto esclusivo che utilizza una combinazione unica al mondo, in condizione di sottovuoto, tra temperatura, vapore acqueo e tempo per rimuovere in modo efficiente il TCA dal sughero.

• NDTech® è la tecnologia di analisi individuale, tappo a tappo, tramite gascromatografia, effettuabile su richiesta. A seguito del passaggio con Naturity®, NDTech® rappresenta la perfetta compiutezza per i tappi monopezzo, che vengono così selezionati in un crescendo di perfezione, a piena tutela del momento più

per assistere alle fasi per la produzione vera e propria dei tappi: da una parte la fustellatura, la produzione dei monopezzo, i tappi migliori e più pregiati verranno utilizzati per chiudere le bottiglie più prestigiose ed è indispensabile per i vini destinati ad un medio-lungo invecchiamento; dall’altra la produzione dei tappi “tecnici”, quelli derivanti dalla granina del sughero tritato e successivamente riassemblati, per i vini da consumare di solito in due o tre anni. Carlos Veloso dos Santos ha più volte tenuto a sottolineare come “la chiusura più sostenibile in assoluto sia il tappo di sughero. Basti pensare che si tratta di una materia completamente di origine vegetale. Interamente naturale, riutilizzabile e riciclabile, il sughero ricalca totalmente l’idea di consapevolezza ambientale della società contemporanea. Possiamo quindi dire con certezza che quella del sughero è un’industria tra le più sostenibili al mondo, dove si riesce a convivere con la natura senza deturparla”.

delicato: quello della stappatura e del seguente assaggio del vino.

• Xpür® è la più sostenibile ed efficace tecnologia per l’eliminazione del TCA dai tappi di sughero microagglomerati. Il processo sfrutta la CO2 nello stato supercritico per attraversare il sughero con un’estrazione spinta, comunque in equilibrio con i concetti di purezza e naturalezza. Un approccio avanguardistico che punta verso un’evoluzione ulteriore, grazie al collante a base vegetale in Qork: per un TCA pari a zero e una sostenibilità garantita.

• Cork Nova® è una tecnologia destinata al trattamento delle rondelle in sughero naturale per i tappi Twin Top Evo e Spark. Questo sistema non solo abbatte il TCA che può essere presente, ma le rende più pulite dal punto di vista sensoriale, rimuovendo composti devianti e potenzialmente inquinanti per il quadro evolutivo del vino, anche il più delicato e sensibile.

Alla fine di questo lungo percorso i tappi vengono lavati, lubrificati e marchiati con inchiostri alimentari o a fuoco, anche in base alle richieste delle singole cantine. Difatti, ampia è la possibilità di personalizzazione tra decorazioni grafiche, praticità e design al servizio della qualità tecnica.

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produttività e sostenibilità con la nuova MB240 Linerless

TSC Printronix Auto ID, fornitore di riferimento di soluzioni innovative e sostenibili per la stampa di etichette termiche, ha lanciato la sua nuova stampante industriale Linerless serie MB240, per un’etichettatura più economica ed ecocompatibile.

La stampante industriale MB240 Linerless di TSC Printronix Auto ID è in grado di elaborare fino a 10.000 etichette al giorno in modalità di taglio o distacco. È progettata per soddisfare le esigenze delle aziende con un’attività sostenuta e a forte domanda, in particolare nei settori dell’e-commerce, dei trasporti, della logistica o dell’industria degli alimenti preconfezionati. Questa nuova serie di stampanti consente di ottenere il massimo della produttività pur nel rispetto dell’ambiente. La stampante industriale Linerless della serie MB240 è caratterizzata da una risoluzione di stampa di 203 o 300 dpi, una velocità elevata fino a 12 pollici al secondo. Progettata per cicli di lavoro intensivi, è in grado di trattare rotoli di etichette del diametro esterno di 8 pollici. La sua larghezza di stampa può raggiungere i 114 mm e il suo speciale kit antiadesivo riduce i residui di colla ed evita l’inceppamento della carta. La stampante della serie MB240 funziona con la maggior parte dei modelli di etichette linerless, che si tratti di adesivi permanenti, riposizionabili o specifici per ambienti refrigerati. Inoltre, il suo cutter garantisce un elevato livello di sicurezza, in particolare grazie al sensore di bloccaggio e alla protezione a livello della lama superiore, la quale migliora notevolmente la sicurezza dell’operatore.

I vantaggi delle soluzioni linerless

Con le sue nuove soluzioni linerless, TSC Printronix Auto ID offre numerosi vantaggi ai clienti-utenti e ai rivenditori-distributori di stampanti termiche. Queste stampanti si distinguono sul mercato per la loro facilità d’uso: non è più necessario selezionare opzioni tipo ‘rewinder’ o ‘peeler’ per riavvolgere o distaccare le etichette, e ciò garantisce all’utente una maggiore rapidità e facilità di caricamento dei supporti. La possibilità di utilizzare un unico supporto per qualsiasi lunghezza di etichette semplifica la gestione delle scorte di materiali di consumo. Inoltre, la nuova opzione linerless è completamente compatibile con tutti i modelli della serie MB. I clienti già dotati di una stampante possono quindi ordinare il loro kit linerless presso TSC per disporre in pochi minuti di un prodotto assai più economico ed ecologico.

Una soluzione green

In materia di eco-responsabilità, la soluzione di etichettatura linerless rappresenta una vera alternativa sostenibile. Infatti, consente di ridurre il consumo di materie prime del 15%, aumentare la lunghezza della carta per rotolo del 40% e ridurre i costi operativi del 50% in termini di trasporto, di stoccaggio e di movimentazione. Consente inoltre di ridurre del 50% le emissioni di carbonio e la produzione di rifiuti. E grazie alla tecnologia

termica diretta, qualsiasi operatore - per quanto inesperto - può rapidamente incaricarsi dell’installazione di etichette linerless e far funzionare la propria stampante, il che semplifica notevolmente le operazioni. Anche la sicurezza dei dipendenti è migliorata grazie all’eliminazione dei rischi di caduta che possono essere causati dai numerosi rifiuti generati durante l’utilizzo di etichette adesive tradizionali, in quanto la carta di supporto delle etichette si ritrova spesso sparpagliata sul pavimento, cosa che non avviene più con le etichette linerless.

I materiali di consumo

Per quanto riguarda i materiali di consumo, TSC offre un’ampia scelta di etichette linerless e le sue stampanti sono compatibili con la maggior parte dei supporti linerless disponibili. “Per garantire la totale affidabilità e compatibilità delle nostre stampanti linerless con le principali marche di etichette linerless sul mercato, esse vengono completamente testate al fine di assicurare la massima qualità di stampa. A seconda delle esigenze, TSC Printronix Auto ID può anche offrire configurazioni di etichette e stampanti più adatte all’applicazione del cliente”, afferma Michelle Hu, Director of the Product Management Department di TSC Printronix Auto ID. “TSC può anche raccomandare kit di manutenzione o guide di utilizzazione per aiutare i clienti a gestire e mantenere le loro stampanti in funzione 24 ore su 24, 7 giorni su 7”. Questa nuova serie offre una soluzione unica che mira a migliorare la produttività aziendale proteggendo al contempo l’ambiente, con totale compatibilità delle apparecchiature sia per i Paesi europei che per l’America. Michelle Hu ha dichiarato: “Abbiamo l’esperienza industriale e le capacità produttive necessarie per aiutare i nostri partner e clienti a eccellere nelle stampanti ed etichette linerless, sia che stiano cercando di sostituire il loro vecchio materiale con altro più recente, sia che si accostino per la prima volta alla tecnologia di stampa linerless”.

P rodotti
38 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023
& Tecnologie

acma e le nuove piattaforme LRF

Da sempre ACMA propone soluzioni innovative, cost-effective e customizzate ai propri clienti, con un elevato grado di automazione, affidabilità dei macchinari, precisione e riduzione degli sprechi. Oggi l’azienda presenta un portfolio rinnovato per soddisfare ogni esigenza specifica del settore riempimento liquidi con le nuove piattaforme LRF.

Poche aziende nel mondo delle macchine automatiche possono vantare l’esperienza ingegneristica di ACMA, che affonda le proprie radici agli albori del packaging e che, nello specifico settore del riempimento liquidi, ha portato ad installare oltre 700 macchine in tutto il mondo. Da sempre, ACMA propone soluzioni innovative, cost-effective e customizzate ai propri clienti, rispondendo alle esigenze industriali focalizzate su una richiesta di automazione sempre crescente, grande affidabilità dei macchinari, oltre che precisione e riduzione degli sprechi di prodotto. Oggi, ACMA riposiziona la propria offerta di macchine per riempimento liquidi in base all’impiego: personal care, home care e olii (edibili e minerali).

L’importanza del partner giusto

Ognuno di questi settori ha le sue criticità in termini di gestione del prodotto e delle tempistiche di produzione, pulizia macchinario e costi di mantenimento. In ambito Home Care, per esempio, si ha spesso a che fare con prodotti corrosivi che necessitano specifici trattamenti ai vari componenti della macchina. Al contempo, vengono richieste alte velocità e unità capaci di lavorare su più turni in maniera continuativa. L’ambito Personal Care richiede invece frequenti cambi formato, data la presenza di molteplici combinazioni di tappi e bottiglie, e tempi di fermo macchina ridotti al minimo, quindi capacità di cambio formato molto veloce ed efficiente. È, inoltre, un settore caratterizzato da prodotti spesso viscosi, che rendono critiche operazioni quali la pulizia del serbatoio. “LRF – PC” sarà la piattaforma tecnologica dedicata al Personal Care, “LRF – HC”, quella per l’Home Care e “LRF – OI” quella per gli olii.

Differenti tecnologie, stessi vantaggi Nonostante le problematiche specifiche dei tre settori e la conseguente offerta diversificata a seconda delle necessità del cliente, ACMA offre dei vantaggi comuni a tutte le soluzioni. Anzitutto la flessibilità delle proprie macchine, vero e proprio marchio di fabbrica di ACMA. Le piattaforme consentono infatti di riempire flaconi o bottiglie di diverse tipologie e dimensioni, con sistemi di tappatura molteplici, consentendo al contempo cambi formato in tempi ridotti e

senza la necessità di utilizzo di attrezzi secondo una logica toll less e plug and play.

Precisone e accuratezza di riempimento sono altre due caratteristiche fondamentali che vengono raggiunte grazie al sistema a peso netto in cui si effettua il controllo su ogni singola bottiglia. Questa feature è necessaria per rientrare negli standard di riempimento produttivi e viene gestita con una precisone unica sul mercato. Le macchine ACMA operano, inoltre, secondo una logica di smart filling: minimizzando la quantità di prodotto nel serbatoio mediante un sistema di controllo brevettato – il Virtual Level System (VLS) – e ottimizzando la velocità di dosaggio del prodotto con un sistema di misurazione costante di caratteristiche quali la viscosità e la temperatura, si arriva alla riduzione massima degli scarti. Anche le operazioni di manutenzione vengono tenute in considerazione in fase progettuale: tutte le soluzioni ACMA sono ingegnerizzate per massimizzare l’efficienza, riducendo i costi di mantenimento.

Green nei fatti, non solo nelle parole

Il settore dei beni di largo consumo si muove in maniera sempre più veloce verso lo sviluppo di soluzioni green, trainato innanzitutto dalle richieste dei consumatori finali: l’ambito del riempimento liquidi non fa la differenza. Nello specifico, si avverte la richiesta di gestire bottiglie e tappi più sostenibili, caratterizzate da spessori di materiale più sottili, quindi più fragili e tendenti alla deformazione soprattutto in fase di chiusura. All’interno delle attività del Sustainaibility Lab, ACMA ha iniziato un’attiva collaborazione con alcuni dei principali produttori di bottiglie a basso impatto, tra cui quelle in plastica riciclata o in materiale compostabile, per poter sviluppare soluzioni che siano già pronte per l’impiego quando troveranno applicazione sul mercato e trovare soluzioni efficaci per i propri clienti.

Prodotti&Tecnologie 39 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023

e sportare in sicurezza la soluzione di Corno Pallets

Il pallet in legno pressato PRESSPALL di Corno Pallets è ideale per l’esportazione in tutto il mondo in quanto è esente da trattamenti antiparassitari e marchiatura. Rientra, infatti, nella categoria “processed wood pallet” e pertanto non rischia alcun tipo di contaminazione esterna da parte di insetti o parassiti.

In seguito all’intensità dei controlli da parte delle autorità doganali in entrata e in uscita dai confini internazionali, emerge che il rischio di contestazione delle merci trasportate dipende sempre di più da una molteplicità di fattori cui prestare attenzione. Dall’analisi dei verbali di contestazione una delle cause principali è la presenza di insetti “autostoppisti” (cimici, lumache, coleotteri ecc.) e, una volta effettuate le opportune verifiche, risulta molto spesso che tali presenze non dipendono da un inadeguato trattamento HT, ma piuttosto a carenze o errori nelle procedure di stoccaggio delle merci e di caricamento dei container.

La mancata applicazione di importanti requisiti igienici, infatti, può compromettere l’intera spedizione, nonostante l’imballo sia prodotto e trattato in piena conformità allo standard ISPM-15. I punti più a rischio contaminazione sono le operazioni stesse di imballaggio, lo stoccaggio del materiale in attesa di essere spedito, le fasi di carico della merce in container ed anche il container stesso, con la presenza interna ed esterna di semi, lumache, suolo, ragni e altri infestanti a rischio di biosicurezza. È evidente che i controlli relativi alle aree di stoccaggio e pre-carico sono indispensabili; queste ultime dovrebbero essere mantenute libere da vegetazione e fango, disinfettate periodicamente ed essere collocate preferibilmente al coperto in magazzini areati. Non meno importanti sono le misure di autocontrollo da mettere in atto durante il carico della merce: Ispezionare in modo accurato l’area usata per l’imballaggio e la stessa merce pronta per essere spedita, evitare di tenere i container sotto luci forti in grado di attirare gli insetti ed utilizzare esche o trappole per tenere lontani gli infestanti dall’area imballaggio; tutte azioni in grado di ridurre

al massimo la possibilità di contaminazione di merci perfettamente idonee alla spedizione.

Infine, di fondamentale importanza è verificare, prima di procedere alla chiusura ed alla sigillatura del container, che i bancali siano stati disposti di modo che, ad una successiva apertura e controllo, i marchi FAO/IPPC degli imballaggi in legno risultino immediatamente visibili.

Lo standard ISPM-15

L’ ISPM-15 è una norma internazionale siglata dalla FAO che prevede l’attuazione di alcune misure fitosanitarie utili a ridurre la presenza e la diffusione di organismi nocivi tra i vari continenti. Il legno degli imballaggi che viaggiano oltremare deve essere sottoposto a trattamento termico indispensabile ad eliminare tutti i possibili parassiti. Una volta trattato, il bancale viene appositamente siglato con il marchio IPPC/ FAO dell’azienda che lo ha effettuato e che così ne attesta la conformità allo standard ISPM-15.

Esportare con PRESSPALL

Non tutti gli imballaggi in legno però sono soggetti a regolamentazioni. Sono infatti esclusi gli imballaggi costituiti integralmente da prodotti a base di legno creati con l’uso di collanti, calore e pressione come il pallet in legno pressato PRESSPALL. Il pallet in legno pressato by Corno Pallets è ideale per l’esportazione in tutto il mondo e, a differenza del legno tradizionale, è esente da qualunque tipo di trattamento antiparassitario e marchiatura, ai sensi della normativa ISPM-15. Ottenuto dallo stampaggio ad alte temperature di legno e resina naturale, rientra nella categoria “processed wood pallet” e pertanto non rischia alcun tipo di contaminazione esterna da parte di insetti o parassiti.

Il cliente utilizzatore può disporre del certificato gratuito di esportazione scaricabile direttamente dall’apposita area accedendo al sito www.cornopallets.it.

P rodotti &
40 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023
Tecnologie

rodotti & Tecnologie

nuovo packaGinG per i bestseller di fratelli paG ani

l’intento di conferire maggior praticità e semplicità di utilizzo ai prodotti bestseller della linea Pagani Chef, Fratelli Pagani, azienda che da oltre 110 anni e cinque generazioni porta innovazione e competenza nel settore degli aromi e ingredienti per l’industria alimentare, ha lanciato un nuovo packaging, esclusivo e distintivo, frutto dell’ascolto del mercato e dei nuovi trend alimentari. L’azienda ha studiato e sviluppato nuovi packaging accattivanti, ma soprattutto pratici, per le proprie referenze di punta. Presentati in esclusiva nazionale alla fiera iMeat 2023, i nuovi barattoli interessano i bestseller delle linee Décor, Grill e Rub: un formato innovativo, impattante ed efficace non solo per quanto concerne il fattore estetico, ma anche e soprattutto per la praticità di utilizzo. Il barattolo, nel nuovo formato da 600 grammi, è costituito da un tappo rotante dal doppio foro, ideale per diverse granulometrie e facilmente richiudibile. Una chiusura immediata e funzionale per preservare la naturale freschezza degli ingredienti.

Questa nuova veste interessa nel dettaglio i seguenti prodotti: Super Grill 69001, Super Grill Alle Erbe 69002, Gyros Grill 69003, Dely Grill 69004, Pagani Dry Rub 69011, Pagani Dely Rub 69016, Country Decor C/Sale 69506. Fratelli Pagani dà un ulteriore conferma della sua versatilità, competenza ed expertise. Una family company italiana che prosegue con tenacia e dedizione il suo percorso di innovazione volto al raggiungimento di nuovi traguardi rispettando i trend di mercato e i bisogni dei propri clienti nazionali e internazionali.

serpac un partner per il trasporto aereo in brasile

Dal 1° gennaio 2023, il settore dei trasporti aerei in Brasile ha visto l’introduzione di nuove norme che riguardano gli imballaggi omologati ONU. La State Variations BRG-05 (IATA 64th), in caso di merci pericolose trasportate su voli con origine o destinazione Brasile, obbliga di fornire documentazione specifica degli imballaggi omologati ONU. Questa disposizione ha l’obiettivo di aumentare la sicurezza dei trasporti aerei.

La documentazione richiesta varia a seconda del luogo di produzione degli imballaggi utilizzati. In caso di imballaggi omologati ONU prodotti in Brasile è necessario il certificato di approvazione dell’imballaggio dell’ANAC (Autorità dell’Aviazione Civile Brasiliana), insieme alla dichiarazione di conformità emessa dal produttore dell’imballaggio. Per imballaggi omologati ONU prodotti fuori dal Brasile è richiesto il certificato di approvazione oppure un documento equivalente emesso da autorità dell’aviazione civile o da altra autorità nazionale appropriata.

I certificati di omologazione sono un elemento chiave per garantire la sicurezza, perché dichiarano che l’imballaggio ha superato con successo una serie di prove specifiche. È il certificato di omologazione ONU che attesta quali sono le “combinazioni” di imballaggi interni o

Conprodotti autorizzati per quello specifico imballaggio. Prima di utilizzare un imballaggio omologato ONU si deve quindi sempre verificare che sia idoneo al trasporto della propria merce pericolosa/imballaggio interno, chiedendo la documentazione necessaria al fornitore.

È fondamentale, per evitare rallentamenti delle spedizioni o ulteriori domande durante la verifica dei documenti che i certificati di omologazione includano informazioni come la dimensione dell’imballaggio, l’elenco dei prodotti o imballaggi interni ammessi, il sistema di chiusura e in generale delle foto dell’imballaggio e del contenuto ammesso.

La validità delle omologazioni rappresenta quindi un indicatore fondamentale per la sicurezza e l’affidabilità degli imballaggi. La necessità di fornire certificati di omologazione, come stabilito dalla BRG-05, sottolinea l’importanza di garantire che gli imballaggi rispettino i più alti standard di sicurezza.

In questo contesto, avere un partner affidabile come Serpac può semplificare i processi di spedizione. Grazie alla sua esperienza nel campo delle merci pericolose e degli imballaggi omologati ONU, Serpac garantisce la piena conformità ai regolamenti, assicurando che i clienti rispettino tutti i requisiti necessari.

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42 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023

Prodotti&Tecnologie

berlin packaGinG per 145 vodka

Berlin Packaging, il maggiore Hybrid Packaging Supplier® a livello mondiale specializzato nella fornitura di packaging in vetro, in plastica e in metallo e chiusure, si rivolge a vari mercati: food, beverage, beauty, personal care, industrial e home fragrance. In particolar modo, con un’esperienza di oltre 40 anni nel mercato degli spirits e un modello di business estremamente versatile e agile, l’azienda si presenta come one-stop-shop per marchi di alta gamma di questo settore combinando elementi di design e innovazione, servizi di industrializzazione e gestione logistica nell’industria del packaging, proponendo prodotti sempre più ecosostenibili, all’avanguardia e dalle massime prestazioni applicative. Berlin Packaging vuole presentarsi come il miglior partner commerciale del settore e valorizzare l’expertise aziendale di Studio One Eleven, il team in house di professionisti formato da designer, ingegneri ed esperti di marketing che è in grado di offrire prodotti unici garantendone la valorizzazione e la personalizzazione, sia per produzioni su larga scala sia per le limited edition o per linee di prodotti premium. Un esempio di questo tipo di approccio è il packaging studiato e realizzato per 145 Vodka, un prodotto che si prefigge l’obiettivo di sorprendere, ispirare, e deliziare i suoi degustatori. Il packaging, di conseguenza, è anch’esso pensato per essere fuori dagli schemi e rimanere impresso nella mente di chi lo vede.Una realizzazione bespoke che fa della ricerca e dell’innovazione il suo principale punto di forza. “Come sempre il nostro obiettivo è quello di soddisfare il cliente, anche il più esigente, ascoltando le sue necessità e proponendo soluzioni tailor made in grado di differenziarlo dai concorrenti e stupire con un packaging dal design innovativo e altamente personalizzato. In questo caso il nostro Studio One Eleven ha vinto la sfida della creatività, sviluppando il concept del cliente e portando alla produzione in serie un prodotto che non è solo bello da vedere ma anche unico grazie alla possibilità di essere presentato nello spazio in maniera inusuale e con estro”, dice Alessandro Tonoli, CEO di Berlin Packaging Italy. Originali e moderne, le bottiglie 145 Vodka offrono una meravigliosa esperienza tattile e visiva, ma non solo. Offrono anche una sorprendente varietà di presentazione perché possono essere impilate creando diversi tipi di allestimenti che richiamano e stupiscono l’occhio di avventori di ristoranti, bar, club o eventi. Il packaging, con la sua forma ottagonale insolita e slanciata, ricorda in qualche modo l’Empire State Building di New York e ha ottenuto diversi riconoscimenti e un enorme successo a livello internazionale. Ne sono dimostrazione le vincite di importanti premi come il RedDot Design Award, rinomato premio internazionale dedicato alle eccellenze in product design, communication design e design concepts e l’International DLG Award 2022, concorso organizzato da uno dei più rinomati sigilli di controllo degli alimenti presenti in Germania. Da agosto 2023, le bottiglie 145 Vodka sono esposte presso i musei Red Dot Design di Essen e di Singapore.

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Botter e APE Impianti una

partnership consolidata

APE Impianti, azienda del gruppo Omnia Technologies attiva nella realizzazione di macchine e linee complete per il confezionamento dedicate al settore beverage, amplia le soluzioni e le tecnologie messe al servizio di Botter Spa, parte del gruppo Argea.

Parte da lontano la collaborazione tra Botter Spa, azienda di riferimento nella distribuzione e commercializzazione del vino italiano sui mercati mondiali – ora parte di Argea – e APE, storica realtà nata per fornire soluzioni chiavi in mano per il confezionamento nei settori del wine & beverage.

“Tutto inizia nel 2014, quando spinti da uno sfidante progetto di ammodernamento tecnologico delle nostre linee di imbottigliamento ed in funzione di una costante crescita dei volumi produttivi ci siamo rivolti ad APE Impianti”, ricorda Roger Calzavara, Direttore Operations di Botter Spa. “I principali obiettivi tecnici che stavamo ricercando dovevano rispondere a quattro caratteristiche fondamentali: velocità elevata – fino a 15.000 bottiglie per ora –, affidabilità, rapidità di cambio formato e ingombri contenuti. La scelta è ricaduta su APE perché presentava le ultime evoluzioni funzionali per l’ottimizzazione delle tempistiche di cambio formato automatico (semplice e rapido) e perché, sulla base di una progettazione accurata, veniva garantito uno standard di utilizzo da parte del personale di produzione”.

APE Impianti, nata nel 1961 in Provincia di Verona, ha costruito il proprio successo sulla serietà, affidabilità ed efficienza e il decennio di collaborazione con Botter ne è la conferma: nel corso degli anni sono stati realizzati con macchine APE cinque dei sei impianti attualmente in funzione, fino al più recente installato ed entrato in produzione ad aprile 2022.

Alla ricerca di flessibilità e personalizzazione

“Con la nascita del gruppo Argea, Botter Spa ha iniziato a riflettere sull’esigenza di rendere ancor più snello e flessibile il proprio processo di imbottigliamento, per renderlo maggiormente reattivo rispetto alle richieste del mercato: packaging innovativi e personalizzazioni su richiesta dei clienti”, prosegue Roger Calzavara. “Da questa necessità si è iniziata a valutare l’opportunità di sviluppare, insieme ai nostri partner tecnologici, un concetto di layout altamente compatto e allo stesso tempo altamente performante, in particolare in termini di riduzione dei tempi di set-up”. Considerati e condivisi i requisiti di progetto, la scelta è caduta su un depalletizzatore di bottiglie (con tempi di cambio formato estremamente rapidi) abbinato ad una incartonatrice autoregolante, con l’obiettivo di passare da un articolo all’altro con estrema facilità operativa e quasi completamente automatizzato – infatti, le ricette utilizzate dalla macchina sono standardizzate e precaricate. L’altro ambito analizzato – che ha reso il progetto altamente sfidante – è stato lo spazio disponibile per l’installazione della linea completa (circa

A proposito di APE Impianti

APE Impianti nasce all’inizio degli anni ’60 come azienda meccanica a servizio della cantina di famiglia, realizzando e brevettando i primi pastorizzatori che troveranno poi ampia diffusione nel mondo vinicolo. Negli anni ’70 inizia l’attività di costruzione di macchine incassettatrici, che portano un primo livello di automazione nelle cantine, seguito negli anni ’80 – in concomitanza con lo sviluppo dell’export nel mercato vinicolo e degli spirits – da una trasformazione del confezionamento con l’utilizzo di packaging a perdere in cartone. L’aggiunta di soluzioni di pallettizzazione e depalletizzazione permette la realizzazione di linee di imbottigliamento complete, in collaborazione con i principali player del settore. Negli anni 2000 APE fornisce macchine ed impianti in tutto il mondo con migliaia di referenze, prima di entrare a far parte – nel 2021 – di Omnia Technologies, gruppo di riferimento nella progettazione e nella realizzazione di tecnologie integrate per l’industria del vino, distillati, bevande, pharma e lattiero-caseario. Punti cardine delle soluzioni progettate da APE sono ergonomia e sicurezza delle macchine e degli impianti, oltre alla riduzione dei pesi e dei consumi grazie a una progettazione meccanica basata su analisi FEM e all’utilizzo di motorizzazioni brushless. L’ingresso in Omnia Technologies – che rappresenta la naturale evoluzione di un percorso di crescita di un’azienda che ha sempre visto nei propri clienti e nelle loro necessità il proprio focus – consente ad APE di ampliare la propria capacità di offerta, oltre ad avere un partner in grado di offrire un supporto concreto nell’affrontare la complessità delle sfide tecnologiche.

C a S e H istory 44 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023
Roger Calzavara, Direttore Operations di Botter Nicola Scaramuzza, Managing Director di APE Impianti

600 mq) e l’importanza di garantire un’adeguata affidabilità con conseguenti risultati di performance OEE in linea con le aspettative del Gruppo. “La scelta del sistema modulare di confezionamento AXIPACK ha permesso una sostanziale riduzione degli spazi occupati dalla linea, consentendo contestualmente agli operatori di accedere alle macchine con una minore percorrenza e riducendo al minimo i tempi di reazione durante le fasi lavorative”, sottolinea Calzavara. “La semplicità d’uso del software di con trollo delle macchine era un requisito essenziale per una azienda che lavora su più turni, impiegando operatori con diversi livelli di compe tenze. Il touch-screen guida gli utilizzatori passo-passo nelle operazioni di con trollo del funzionamento e nel cambio formato. Alla scelta di soluzioni in gra do di soddisfare appieno le esigenze del cliente, APE Impianti aggiunge un’assi stenza continua e un piano di manutenzione preventiva programmata. Considerata la quantità dei componenti montati su una macchina ed il numero di macchine in funzione nelle varie li nee direi che i guasti sono abbastanza contenuti. Gra zie al servizio di teleassi stenza e di disponibilità dei tecnici per attività di pronto intervento, il servi zio postvendita fornito da APE è fondamentale”, con clude Calzavara.

I progetti futuri

Alla luce dell’ultima instal lazione sviluppata con APE e sulla base dei risultati di efficienza raggiunti molto velocemente, sono allo stu dio eventuali nuove instal lazioni di macchine e linee per il confezionamento an che nelle altre aziende del gruppo Argea.

“L’inizio della collaborazio ne risale a ben 9 anni fa, e tutte le successive installa zioni – ben 5 linee – sono state affidate ad APE”, sot tolinea Nicola Scaramuzza,

Managing Director di APE Impianti. “Essere riusciti a interpretare correttamente, linea dopo linea, le aspettative e i piani di crescita di Botter, oggi parte del gruppo Argea, ci ha permesso di costruire una relazione di piena fiducia che ci onora e motiva nell’affrontare le prossime sfide di innovazione tecnologica della cantina. Soluzioni che sono guidate dai valori comuni tra le nostre due aziende quali la sostenibilità, la tecnologia e il servizio”.

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45 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023
CaSeHistory

C a S e H istory

Schubert punta su flessibilità

Con una linea di confezionamento robotizzata, progettata per la Sweet Candy Company, il team Schubert ha dimostrato che anche i clienti statunitensi possono contare sull’alta competenza della consulenza Schubert e sul suo spirito innovativo. La nuova soluzione ha una particolarità: il numero dei prodotti di ogni confezione può essere adattato durante la produzione.

La Sweet Candy Company è un produttore di dolciumi, a conduzione familiare con la quinta generazione alla guida dell’azienda, con sede nel cuore di Salt Lake City, nello stato americano dello Utah. L’azienda, conosciuta anche semplicemente con il nome “Sweet’s”, vende più di 250 tipi di dolciumi di alta qualità sui mercati nazionali e internazionali, confezionati in formato famiglia, sacchetti e scatole. La Sweet’s si è rivolta alla filiale di Charlotte, North Carolina, di Schubert perché aveva bisogno di una nuova soluzione di confezionamento per uno dei propri prodotti più tradizionali. Si tratta dei bastoncini di cioccolata ripieni di gelatina di frutta di diversi gusti che l’azienda produce da oltre 90 anni e la cui domanda è in continua crescita. Per questo motivo la Sweet’s desiderava rendere il processo di confezionamento più efficiente, aumentando soprattutto il numero di prodotti contenuti in ogni confezione. Il produttore di dolciumi aveva bisogno di un impianto robotizzato che potesse adattare flessibilmente il numero di prodotti inseriti in ogni scatola, che vengono venduti in confezioni da 300 grammi circa. Per la Sweet’s, inoltre, era importante che l’impianto garantisse una forte stabilità a livello meccanico. Gli ulteriori servizi offerti dalla Schubert, come per esempio l’attento servizio di assistenza al cliente e i corsi di formazione dettagliati, hanno convinto il produttore di dolciumi.

Le esigenze del cliente

Alla Sweet Candy Company gli esperti di Schubert hanno trovato in funzione un impianto di confezionamento semi-automatico che lavorava solo il 50% circa dei prodotti, mentre il resto veniva

confezionato a mano. Per permettere al produttore di dolciumi il necessario aumento dell’efficienza produttiva, la Schubert ha scelto una linea picker completamente automatica con 16 robot F4 coadiuvata dal sistema Vision di propria produzione che garantisce il controllo visivo della qualità ad alta efficienza. Per consentire la libera regolazione del numero di bastoncini di cioccolato contenuti in ogni scatola da 32 e 34 pezzi Schubert ha modificato anche il design della confezione. La nuova confezione contiene due strati di prodotti divisi da un foglio di carta cerata. Ed ecco il trucco utilizzato per ottenere più flessibilità: nella nuova confezione lo strato inferiore ha un numero fisso di bastoncini, mentre lo strato superiore viene adeguato spontaneamente durante il processo produttivo aggiungendo o togliendo un prodotto. Per eseguire l’adeguamento basta inserire manualmente l’informazione sul pannello di comando della macchina. Questo ora permette alla Sweet’s di confezionare i bastoncini di cioccolato a seconda del peso in modo completamente automatico.

Le fasi del processo di confezionamento

Con l’intervento di Schubert la produzione semi-automatica è stata relegata al passato e il nuovo processo di confezionamento, nel frattempo, è estremamente preciso e completamente automatizzato. Dopo la produzione i bastoncini di cioccolato passano in un tunnel di raffreddamento su un nastro largo 860 mm che li conduce alla nuova macchina confezionatrice, dove i 16 robot F4 li pre-raggruppano in strati da 15 a 17 pezzi. Parallelamente, le scatole che nel frattempo sono state formate entrano in una catena trasportatrice dove vengono riempite da un robot F4 con il primo strato di bastoncini di cioccolata. Nella fase seguente un altro robot F4 inserisce sul primo strato il foglio di carta cerata e successivamente la confezione viene riempita con il secondo strato di bastoncini. Al termine, un robot chiude le confezioni con i coperchi già pronti. La Sweet Candy Company è più che soddisfatta della soluzione completamente automatica con la linea picker e robot F4 integrati, del nuovo design della confezione con un foglio di carta cerata fra i due strati di prodotti e della regolazione “spontanea” del numero di prodotti inseriti nella scatola a seconda del peso. Rick Kay, CEO della Sweet Candy Company esprime così il suo entusiasmo per la collaborazione con Schubert: “La decisione di scegliere Schubert è stata subito ovvia e non me ne sono mai pentito, perché le nostre aspettative sono state completamente soddisfatte”.

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il riciclo da record del Consorzio RICREA

Nei suoi 25 anni di attività, il Consorzio RICREA ha avviato a riciclo percentuali sempre maggiori di imballaggi in acciaio, fino a superare il target per il 2030 indicato dalla direttiva europea del 2018 (UE 2018/852). Un traguardo record, che rende l’Italia un’eccellenza a livello europeo in termini di economia circolare.

➤ Come nasce il Consorzio RICREA? Come si sviluppa all’interno del Sistema CONAI?

RICREA è un Consorzio, con personalità giuridica privata e senza scopi di lucro, nato nel 1997 nel quadro della normativa ambientale nota come Decreto Ronchi. Al Consorzio, che fa parte del Sistema CONAI, aderiscono 311 aziende che producono e commercializzano sia la materia prima che i contenitori d’acciaio, oltre alle imprese che li riciclano e recuperano. Le tipologie di imballaggi d’acciaio che il Consorzio assicura al riciclo sono: barattoli per pomodoro, frutta sciroppata e conserve vegetali, scatolette per prodotti ittici e pet food, bombolette spray, tappi a corona e capsule, latte per olio, scatole per dolci e liquori, secchielli e fusti per prodotti chimici.

Al Consorzio spetta anche l’importante compito di informare i cittadini a riconoscere i contenitori in acciaio e sensibilizzarli a farne una corretta raccolta differenziata, primo importante step per il successivo riciclo.

➤ Quali sono i traguardi raggiunti nel corso dei suoi 25 anni di attività?

Nei suoi 25 anni di attività, il Consorzio RICREA ha avviato a riciclo percentuali sempre maggiori di imballaggi in acciaio, che gli hanno consentito anno dopo anno di superare abbondantemente, a partire dal 2002, la soglia del 50% imposta dal Decreto Legislativo n.22 del 1997. Con l’adozione della direttiva europea del 2018 (UE 2018/852), RICREA ha già raggiunto e superato il target per il 2030 (indicato nell’80%).

Nel 2022, infatti, ben l’80,6% degli imballaggi d’acciaio immessi al consumo in Italia sono stati avviati a riciclo, vale a dire che su 10 scatolette, barattoli, bombolette, secchielli o coperchi in acciaio prodotti e utilizzati in Italia, più di 8 sono stati assicurati al riciclo dal Consorzio RICREA.

➤ Perché scegliere l’acciaio come materiale da imballaggio?

Anzitutto perché gli imballaggi in acciaio sono amici dell’ambiente dal momento che sono riciclabili al 100%, infinite volte. Inoltre essendo monomateriali e magnetici, sono più facili e meno costosi da trattare nelle operazioni di raccolta e selezione oltre che di riciclo, rispetto a rifiuti da imballaggio di altri materiali. Infine, essendo anche ermetici e resistenti, non solo proteggono totalmente il contenuto dalla luce, dall’aria, dall’umidità e dai microrganismi batterici, ma anche ne garantiscono la massima protezione nelle fasi di impilaggio, stoccaggio, movimentazione e trasporto.

I m B allaggi & A mbiente 48 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023
Intervista a Federico Fusari, direttore generale del Consorzio RICREA

➤ Cosa significa “economia circolare” nell’ambito degli imballaggi in acciaio? Come si concretizza?

Il ciclo di vita degli imballaggi in acciaio inizia e finisce in acciaieria, dove viene prodotto un lamierino sottile in acciaio chiamato banda stagnata. Il laminato arriva presso le aziende che realizzano i contenitori in acciaio, che acquistati dalle aziende utilizzatrici, vengono riempiti e sigillati, pronti per essere trasportati nei punti vendita.

Dopo l’acquisto e il consumo dei prodotti contenuti, gli imballaggi in acciaio hanno esaurito la loro funzione di contenitori e sono pronti per assolvere un altro importante compito: diventare materia prima seconda, da riciclare. Infatti grazie ai cittadini che separano a casa gli imballaggi in acciaio e al Comune che effettua il servizio di raccolta differenziata, questi contenitori vengono separati nelle piattaforme di selezione per mezzo di nastri magnetici e inviati alle aziende che si occupano del loro riciclo.

In acciaieria ha luogo il riciclo degli imballaggi in acciaio, che dopo essere stati preparati con delle operazioni di pulitura, riduzione volumetrica, vengono trasformati in rottame, pronto per essere fuso e rinascere nuovo acciaio per produrre travi e tondo per l’edilizia, chiavi inglesi, bulloni, chiodi, cancellate in ferro, panchine e telai per biciclette…

➤ Come si posiziona l’Italia in Europa in termini di riciclo degli imballaggi in acciaio?

L’Italia si dimostra una eccellenza a livello europeo nella raccolta e riciclo degli imballaggi in generale e, in maniera più

specifica, di quelli in acciaio. La si nergia tra pubblico e privato messa in atto con il Sistema CONAI e consorzi di filiera ha condotto a risultati estremamente lusinghieri, tanto che oggi l’Italia si posiziona a livelli di assoluto rilievo nel riciclo degli imballaggi in acciaio, seconda al Lussemburgo e davanti alla Germania.

➤ Qual è, invece, la situazione all’interno del nostro Paese?

Nel 2022 sono state avviate al riciclo 418.091 tonnellate di imballaggi in acciaio, pari all’80,6% dell’immesso al consumo. I cittadini italiani hanno dimostrato un impegno sempre maggiore nella raccolta differenziata degli imballaggi in acciaio. Nell’ultimo anno la quota pro-capite di imballaggi in acciaio raccolti è stata in media di 4,4 Kg per abitante. In totale sono state raccolte da superficie pubblica e privata 490.223 tonnellate di imballaggi in acciaio (+6% rispetto al 2021). Questo risultato è stato possibile anche grazie all’Accordo Quadro ANCI-CONAI, che attraverso l’attivazione di convenzioni, promuove la crescita della raccolta differenziata dando il via al percorso virtuoso del riciclo. Oggi sono attive 446 convenzioni per un totale di 6.089 Comuni coinvolti e 51.033.932 persone servite. La popolazione italiana coperta da convenzione nel 2022 è stata pari all’86%, con un incremento dell’1,5% rispetto al 2021. Grazie alle 418.091 tonnellate di imballaggi in acciaio avviate al riciclo in Italia nel 2022, sufficienti per realizzare binari ferroviari in grado di collegare Roma a Istanbul, si è ottenuto

un risparmio di 6.750 TJ di energia primaria e si è evitato sia l’utilizzo di 398.000 tonnellate di materia prima vergine che la dispersione di 548.000 tonnellate di CO2 equivalente.

➤ RICREA punta sul coinvolgimento di tutti i cittadini e, in particolare, delle nuove generazioni con numerose attività organizzate sul territorio italiano. Ce ne parla?

Il successo del Consorzio nel raggiungere e superare abbondantemente gli obiettivi di riciclo è dovuto anche alle moltissime attività di informazione e sensibilizzazione promosse nei confronti dei cittadini. Tra le campagne, da ricordare Capitan Acciaio, il road show nelle piazze di città italiane, Cuore Mediterraneo, realizzato in estate lungo le spiagge del Bel Paese e Lezioni di Etichetta, la campagna crossmediale sui canali RAI ed infine “Il Pomodoro per la ricerca. Buono per te, buono per l’ambiente”, un’iniziativa promossa da Fondazione Veronesi per raccogliere fondi per la ricerca scientifica in ambito pediatrico. Grande seguito ottengono anche le iniziative educational che RICREA promuove all’interno della scuola con i format AmbarabàRICICLOclò®, per le elementari; RiciClick®, per le medie; e Yes I Can® per le superiori. In ambito invece B2B, RICREA si rivolge al mondo dei produttori e degli utilizzatori dell’acciaio e alle istituzioni coinvolte nelle sfide di uno sviluppo sostenibile all’interno delle due grandi fiere di settore, Made in Steel e Ecomondo.

➤ Quali obietti e progetti si prefigge il Consorzio RICREA per il futuro?

Le sfide non finiscono mai. Se dobbiamo andare fieri dei risultati raggiunti che, come detto prima, ci hanno fatto già traguardare gli obbiettivi europei al 2030, non possiamo trascurare il fatto che occorre lavorare ancora sulla omogeneità delle performance, nel senso che a fronte di molte regioni che rasentano l’eccellenza ve ne sono alcune su cui i nostri sforzi devono essere profusi per recuperare il gap di risultato con le altre, attraverso la sensibilizzazione dei cittadini e delle amministrazioni locali.

ImBallaggi&Ambiente 49 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023

Carta e cartone

crescono raccolta e riciclo

Comieco ha pubblicato il 28° Rapporto annuale sulla raccolta e riciclo di carta e cartone. Nel 2022, calano i consumi ma non la raccolta differenziata e il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici supera l’81%. La media nazionale della raccolta pro-capite si attesta sopra i 61 kg, nuovo record.

Risultati incoraggianti per la raccolta differenziata di carta e cartone nel 2022: l’andamento indica una crescita rispetto all’anno precedente anche se contenuta. Complessivamente sono stati raccolti oltre 3,6 milioni di tonnellate di materiali cellulosici (+0,6% sul 2021) e il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici si è attestato all’81,2%, confermando il superamento degli obiettivi UE al 2025 e il progressivo avvicinamento ai target fissati per il 2030. In generale, i dati mettono in evidenza la solidità del sistema di raccolta, riciclo e recupero in un contesto complicato, considerando un generalizzato calo dei consumi in particolare alimentari, legato all’innalzamento dei costi energetici e delle materie prime con evidenti effetti sui tassi d’inflazione dovuto alla guerra russoucraina, con una conseguente riduzione

della produzione di rifiuti di oltre 1 milione di tonnellate. La raccolta differenziata si conferma un’abitudine consolidata per i cittadini: la media nazionale della raccolta pro-capite cresce fino a 61,5 kg, risultato mai raggiunto cui hanno contribuito le tre macroaree del Paese, seppur in misura diversa. La maglia rosa per il Nord è l’EmiliaRomagna con una media pro-capite di oltre 90 kg/ab, per il Centro la Toscana con quasi 88 kg/ab, per il Sud la Sardegna che sfiora i 60 kg/ab.

Nord, Centro, Sud: gli andamenti nelle 3 macroaree

Al Nord il risultato complessivo di raccolta fa registrare quasi 8 mila tonnellate in più rispetto al 2021 (+0,4%). Trainano la crescita Valle d’Aosta, Lombardia ed EmiliaRomagna che insieme raggiungono 20 mila tonnellate di nuova raccolta compensando il calo riscontrato complessivamente da Piemonte, Veneto e Trentino-Alto Adige (-12 mila tonnellate). Friuli-Venezia Giulia e Liguria mantengono invece dati stabili. Al Centro la crescita supera le 4 mila tonnellate (+0,5%) grazie al contributo di Toscana e Umbria che mettono a segno un +12 mila tonnellate. In lieve calo invece le Marche, con una contrazione di 5 mila tonnellate, ed il Lazio (-3 mila) su cui pesa soprattutto lo stato del servizio di raccolta nella città di Roma che stenta a decollare.

Al Sud si registra un incremento della raccolta di quasi 8 mila tonnellate (+0,8%).

Fatta eccezione per la Campania, che si mantiene stabile, e Sardegna e Abruzzo in leggero calo (complessivamente -3mila tonnellate rispetto al 2021), le altre regioni presentano tassi di crescita positivi seppur contenuti (al di sotto del 4%).

È proprio nell’area meridionale del Paese che si concentra il maggior potenziale di crescita:

qui è disponibile oltre il 50% delle 800.000 tonnellate di carta e cartone che si stima finiscano ancora nell’indifferenziato e la cui intercettazione sarà determinante per il definitivo superamento dell’obiettivo UE dell’85% di tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici fissato al 2030.

I progetti per il futuro di Comieco

“I dati confermano la necessità di rafforzare l’impegno al Sud” commenta Alberto Marchi, Presidente di Comieco. “Per questo abbiamo predisposto un Piano straordinario di investimenti con 3,5 milioni di euro da utilizzare per lo sviluppo di quantità e qualità della raccolta coinvolgendo oltre 3 milioni di abitanti e 34 Comuni del Mezzogiorno in rappresentanza di tutte le regioni. Fondamentale sarà poi l’apporto del PNRR che vede due terzi dei 128 milioni di contributo su 70 progetti approvati, stanziati per il Centro-Sud nell’ambito di un potenziamento dell’impiantistica che aumenterà la capacità di trattamento della filiera di 700.000 tonnellate”.

“La spinta all’aumento della raccolta differenziata di carta e cartone sarà supportata anche da una rinnovata capacità di riciclo: dopo la riconversione di 3 cartiere, in grado di riciclare 1,2 milioni di tonnellate di carta all’anno, entro il 2024 è atteso l’avvio di un ulteriore impianto che potrà lavorare a regime altre 400.000 tonnellate all’anno”, spiega Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco. Nel 2022 siamo nella piena operatività del 5° ciclo dell’Accordo Quadro ANCI-CONAI con cui Comieco accompagna i Comuni nel garantire il riciclo della propria raccolta e nel migliorare le proprie prestazioni, offrendo la possibilità di modulare i flussi in convenzione con una cadenza semestrale. “Attraverso 972 convenzioni attive, nel 2022 Comieco ha corrisposto ai Comuni oltre 183 milioni di euro per la presa in carico e l’avvio a riciclo di circa 2 milioni di tonnellate di rifiuti cellulosici, pari a circa il 55% della raccolta differenziata comunale in Italia, cui si aggiungono 41 milioni per i servizi di lavorazione", conclude Montalbetti.

I m B allaggi & A mbiente 50 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023
RACCOLTA DIFFERENZIATA DI CARTA E CARTONE NEL 2022 IN ITALIA NORD 1,83 milioni t +0,4% sul 2021 SUD 938 mila t +0,8% sul 2021 CENTRO 858 mila t +0,5% sul 2021 ITALIA 3,63 milioni t +0,6% sul 2021 66,3 milioni di t DI CARTA E CARTONE SOTTRATTI ALLE DISCARICHE DAL 1998 AL 2022

riflessioni sul nuovo reGolamento ue per Gli imballaGGi

Il nuovo Regolamento sugli imballaggi, proposto dall’Unione Europea, mira ad affrontare i rifiuti di imballaggio in costante crescita e la frustrazione dei consumatori. L’imballaggio è necessario per proteggere e trasportare le merci, tuttavia, gli approcci normativi differiscono da uno Stato membro all’altro. Per questo motivo, già nel 1994 è entrata in vigore la Direttiva 94/62/CE che mira ad armonizzare le misure nazionali relative alla gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio e a promuovere il riutilizzo, il riciclo e altre forme di recupero dei rifiuti di imballaggio, nell’ottica di contribuire alla transizione verso un’economia circolare. La nuova proposta di Regolamento su Imballaggi e rifiuti di imballaggio adottata dalla Commissione UE modifica il Regolamento 2019/1020/UE sulla vigilanza del mercato e sulla conformità dei prodotti e la Direttiva 2019/904/UE sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente, e abroga la Direttiva 94/62/CE sugli Imballaggi e rifiuti di imballaggio.

“La proposta di regolamento sugli imballaggi lascia molto perplessi”, afferma Stefania Linguaglossa, Food Contact & Product Expert di TÜV Italia.

“L’intento è buono, se parliamo di riduzione dei materiali utilizzati nel confezionamento ma alcuni

divieti sono stati considerati arbitrari e alcuni obiettivi non realistici. Il regolamento punta molto sul riuso e il riutilizzo a scapito del riciclo, unica forma di riutilizzo presente nella direttiva 94/62 e sul quale l’Italia ha puntato molto, tanto che ad oggi la percentuale di imballaggi sottratti alla discarica si aggira intorno all’80%.” L’obiettivo principale del Regolamento è quello di ridurre i rifiuti di imballaggio pro-capite del 15% entro il 2040, rispetto al 2018. Perché ciò avvenga le aziende dovranno proporre ai consumatori una certa percentuale dei loro prodotti in imballaggi riutilizzabili o ricaricabili. La progettazione degli imballaggi sarà in formati standardizzati e l’etichettatura sarà resa più chiara e universale, i contenitori per la raccolta dei rifiuti riporteranno

Soluzioni di stampa ed etichettatura per l‘imballaggio

le stesse etichette e i simboli presenti saranno i medesimi in tutta l’UE. Alcune tipologie di imballaggio monouso saranno vietate, come ad esempio gli imballaggi monouso per alimenti e bevande consumati all’interno di ristoranti e caffè, imballaggi monouso per frutta e verdura fresca, flaconi di shampoo, lozioni e bustine in miniatura negli hotel. Con i nuovi criteri di riutilizzabilità previsti da Regolamento UE, sarà sempre più necessario garantire l’integrità dei prodotti attraverso una progettazione ben studiata e verificabile attraverso delle prove di trasportabilità sull’imballo. Laddove si tratti di imballi alimentari o destinati al contatto con alimenti, l’idoneità dovrà sempre essere verificabile e garantita.

ImBallaggi&
Ambiente
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Omet focus suGli imballaGGi flessibili con xflex x7

In occasione dell’open house dedicato alle soluzioni di stampa per l’imballaggio flessibile presso il nuovo Innovation Park, Omet ha ospitato oltre 60 operatori del settore con dimostrazioni di stampa flexo di etichette shrink sleeve sulla OMET XFlex X7. Nel pomeriggio è seguita un’interessante visita del reparto di stampa di imballaggi flessibili della ACM Spa a Cremosano (CR).

ha presentato le diverse soluzioni di Tesa per il montaggio dei cliché, in particolare il nuovo Twinlock™, una sleeve comprimibile e autoadesiva alla quale è possibile montare direttamente le lastre flexo. Tony Parsons di Nazdar ha portato l’attenzione dei presenti sugli inchiostri UV-LED per il packaging, con qualche indicazione sull’utilizzo di inchiostri per gli imballaggi a contatto con gli alimenti.

Focus sulla nuova XFlex X7

Nei primi mesi del 2023 l’Innovation Park OMET ha già visto la presenza di diverse centinaia di visitatori. L’ultimo evento è stato dedicato alla stampa su imballaggi flessibili: l’open house “Packaging Printing Solutions” è stato particolarmente apprezzato per gli interessanti contenuti e la possibilità di vedere all’opera non solo una XFlex X7 per la stampa di shrinklabel di altissima qualità ma anche diverse Varyflex nell’area produttiva di un importante cliente OMET, la ACM Spa di Cremosano (CR).

In agenda

L’evento si è aperto con il benvenuto di Marco Calcagni, Sales & Marketing Director di OMET, che ha sottolineato l’importanza della flessibilità produttiva dell’azienda lecchese: ogni macchina viene configurata per rispondere alle esigenze specifiche di ogni singolo cliente, con la possibilità di sviluppare soluzioni speciali su misura grazie all’esperienza e all’abilità dell’area di Ricerca & Sviluppo, caratteristica che differenzia OMET da tutti i produttori di macchine per la stampa sul mercato. L’open house ha ospitato la presentazione di Fabrizio Radice di Corapack, con un focus sui nuovi imballaggi flessibili compostabili e biodegradabili, seguito dall’intervento di Daniel Yjord di Flexowash che ha mostrato la semplicità di utilizzo dei macchinari per il lavaggio dei cliché e degli anilox con una dimostrazione dal vivo sulle macchine Flexowash installate presso l’Innovation Park OMET. Silvano Tamai

Nella nuova sede produttiva degli Headquarters OMET, a poche centinaia di metri dall’Innovation Park, Massimo Bellingardi ha presentato la nuova XFlex X7 per imballaggi, la soluzione ideale per imballaggi flessibili di alta qualitàe shrinklabel, creata con l’obiettivo di unire le migliori caratteristiche di XFlex X6.0 e Varyflex V2. È una macchina da stampa mid-web di larghezza 670 mm, ideale per la stampa di imballaggi in film plastico a partire da 9 micron di spessore, grazie alla tecnologia ineguagliata dell’unità flexo XFlex Line, alle pressioni di stampa motorizzate e alle telecamere Multivision su ogni unità di stampa con sistema di registro al volo. La X7 OMET ha stampato un’etichetta termoretraibile con tre immagini favolose di fac-simile di imballaggi dei settori beverage, cosmetica e spirits dai colori vivaci, stampata con 8 colori flexo UV, più applicazione di lamina a freddo, vernice opaca soft touch con l’unità flexo verticale e vernice a rilievo sull’ultima unità verticale flexo UV. Questo lavoro richiede una stabilità perfetta e un registro di stampa impeccabile: le unità di stampa X7 sono dotate della rivoluzionaria soluzione Zero Gears che combina la tecnologia direct drive e gearless con la capacità anti-bouncing consentendo il massimo livello di precisione e una perfetta stabilità del registro anche alle velocità di produzione più elevate. Nel pomeriggio un bus navetta ha portato gli ospiti a visitare il reparto produttivo di stampa flexo per il packaging di ACM Spa, con ben quattro macchine da stampa OMET Varyflex in funzione: tre Variflex V2.0 Led di Omet in diversi formati e una Variflex 530 F1. È stato così possibile toccare con mano i vantaggi che le soluzioni per la stampa di packaging OMET hanno portato al flusso produttivo di ACM.

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abel 52 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023
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Intervista a Luca Carollo, Business Develop Manager di Clevertech

Fujifilm un unico partner per diGitale e analoGico

A Labelexpo Europe 2023 Fujifilm presenta la gamma in costante espansione di soluzioni sostenibili che supportano la produzione analogica e, allo stesso tempo, guidano la transizione a lungo termine verso il digitale nel settore delle etichette e degli imballaggi.

Fujifilm partecipa alla fiera di riferimento per il settore delle etichette presentando le sue ultime novità sia in campo digitale che analogico, tutte accomunate da una grande attenzione al tema della sostenibilità.

Tecnologia digitale

Jet Press FP790

Fujifilm mette in evidenza la macchina da stampa digitale per imballaggi flessibili Jet Press FP790 mediante una dimostrazione effettuata dal vivo presso un cliente beta di Fujifilm nel Regno Unito.

Basata sui numerosi decenni di esperienza di Fujifilm nel getto d’inchiostro, la Jet Press FP790 è dotata di tecnologia a getto d’inchiostro a base acqua che la rende adatta alla produzione di imballaggi alimentari. La macchina offre un’alternativa digitale alla produzione flessografica per applicazioni mainstream e tirature di stampa e soddisfa le esigenze strategiche delle aziende che devono affrontare la sfida di gestire una varietà sempre più ampia di prodotti, con conseguente proliferazione di SKU, e tempi di consegna più brevi.

La macchina da stampa di produzione a toner di punta nella gamma Revoria di Fujifilm, Revoria PC1120, viene dimostrata dal vivo durante la fiera. Lanciata gradualmente in tutta Europa nel corso degli ultimi due anni, la macchina integra un avanzato motore di stampa con 10 colori, tra cui oro, argento, bianco, rosa e trasparente, facilmente configurabile in sei sta-

zioni prima e dopo il CMYK. Con una qualità di stampa leader del settore, un’incredibile versatilità di supporti e finiture e la gamma di colori più ampia, non sorprende che questa pluripremiata macchina da stampa stia conquistando il mercato. La macchina utilizza Super EA-Eco Toner*, con particelle su microscala che sono più piccole del 20% e hanno una temperatura di fusione inferiore del 20% rispetto alle normali alternative. Ciò consente di stampare una gamma più ampia di supporti, tra cui plastica e materiali sintetici, offrendo accesso ai mercati degli imballaggi e delle etichette.

Sistema con barra di stampa 42K

Lanciato nel 2021 in seguito alla crescente popolarità del suo predecessore, Samba 42000 Printbar System, il sistema con barra di stampa 42K a passaggio singolo viene anch'esso mostrato nello stand. È realizzato con la larghezza di stampa desiderata usando il numero di testine di stampa Fujifilm Samba necessario per soddisfare le esigenze produttive. La larghezza di stampa flessibile del sistema permette ai clienti di stampare ovunque sulla bobina della macchina da stampa. Di conseguenza, non è necessario riposizionare le singole barre di stampa o gestire le aree di rilegatura a ogni cambio di lavoro. Il sistema con barra di stampa 42K è adatto per cartone pieghevole, imballaggi in cartone ondulato e altre applicazioni industriali.

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& L abel 54 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023
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Revoria Press PC1120 Jet Press FP790 Revoria PC1120

Converting&Label

Tecnologia analogica

Inchiostri analogici

Lanciata in occasione di interpack all’inizio di quest’anno, la nuova gamma di inchiostri e vernici LED IDFC (a bassa migrazione) di Fujifilm è esposta nello stand. Disponibile in una gamma completa di colori, il nuovo set di inchiostri è progettato per i mercati delle etichette e degli imballaggi flessibili in cui la migrazione è una priorità chiave, come le applicazioni con gli alimenti, ed è completamente compatibile con una vasta gamma di etichette e materiali di imballaggio di uso comune.

Produzione di lastre Flenex FW

Fujifilm effettua dal vivo, nello stand, l’imaging delle Flenex FW per dimostrare la velocità con cui possono essere realizzate queste piastre lavabili in acqua. Utilizzando un platesetter Luscher XPose! 330L e una sviluppatrice C-Touch, le lastre Flenex FW garantiscono livelli altissimi di produttività e qualità di stampa e, allo stesso tempo, riducono sensibilmente i costi di utilizzo rispetto alle tecnologie termiche, con solventi o di altro tipo con lavaggio ad acqua: il tempo complessivo di preparazione delle lastre è inferiore a 40 minuti.

La sostenibilità come fil rouge

Fujifilm è consapevole che, oltre a cercare soluzioni che migliorino le prestazioni aziendali, i moderni produttori di etichette e i marchi che servono sono anche alla ricerca di soluzioni giuste per il pianeta. Ecco perché, dalla riduzione degli scarti e del consumo energetico al miglioramento della riciclabilità, la sostenibilità è uno dei fili che lega tutte le soluzioni di Fujifilm per etichette e imballaggi, dalle analogiche alle digitali. Prima dell’inizio della fiera di Bruxelles Manuel Schrutt, Head of Packaging, Fujifilm

EMEA, ha così commentato: “Siamo lieti di partecipare ancora una volta a Labelexpo Europe dopo un’interruzione di quattro anni. La fiera rappresenta la piattaforma ideale per mostrare le nostre soluzioni in continua espansione per il mercato degli imballaggi e delle etichette. Offriamo una gamma di soluzioni sostenibili che supportano la produzione analogica e, allo stesso tempo, guidano la transizione a lungo termine verso il digitale, e non vediamo l’ora di presentarle in fiera ai clienti esistenti e potenziali”.

The area for non-alcoholic beverages has been an integral part of BrauBeviale for years.

Exhibitors already registered for BrauBeviale 2023, are targeting mineral water and fountain companies and soft drinks and juice producers. This offer will be complemented by a professional supporting programme around the topics of the beverage industry.

Be there and shape the future together with the industry.

28 – 30 November 2023
Nuremberg, Germany braubeviale.de/en
Lastre Flenex FW

Gallus Group Guida la trasformazione diGitale

Nell’anno di Labelexpo 2023, Gallus intende continuare a dare ai propri clienti segnali forti per il futuro del settore, in virtù del fatto che da 100 anni crea macchine che stabiliscono le nuove regole del mercato.

ALabelexpo 2023 Gallus Group, parte di Heidelberger Druckmaschinen AG, presenta un nuovo concept di azienda di stampa. Tra i temi che rappresentano dei driver per le aziende del settore vi sono l'eco-sostenibilità e una produzione smart.

Il nuovo Experience Centre

Quest'anno l'azienda celebra i 100 anni di storia inaugurando il suo nuovo Experience Centre a San Gallo, in Svizzera. Il nuovo Centro, dedicato alla “trasformazione digitale” nel settore della stampa di etichette e a fascia stretta, ha l'obiettivo di promuovere il successo futuro del comparto favorendo la collaborazione per guidare l'innovazione e la sostenibilità. Con una crescita annua dei volumi di stampa globali di oltre il 2%, la stampa di packaging è una delle aree di crescita più solide nel settore della stampa. Etichette e packaging rappresentano oggi il 50% del fatturato totale di Heidelberg, di conseguenza Gallus svolge un ruolo centrale per il futuro e la crescita della società. In linea con la sua strategia a doppio binario, Heidelberg intende anche crescere nel campo della stampa digitale. Questa tecnologia sta dunque trainando il cambiamento in questo promettente segmento di mercato.

Dario Urbinati, CEO di Gallus, commenta: “La trasformazione digitale è l'unica strada possibile”. Questo implica un ecosistema completo con integrazione tra hardware e software, un impegno forte verso attività sostenibili e un aumento dell'automazione nei processi. Urbinati spiega: “Ci impegniamo a rimanere sempre al passo con il mercato e a prevedere, e quindi a rispondere, alle probabili tendenze che potrebbero interessare i nostri clienti e i nostri brand. Di conseguenza, Gallus e Heidelberg puntano a condurre la nuova trasformazione digitale, promuovendo la “stampa intelligente e connessa” per sbloccare livelli rivoluzionari di automazione della produzione e di efficienza produttiva. Ciò è fondamentale per risolvere i problemi di manodopera attuali e permetterà ai clienti di ridurre i costi e aumentare la redditività e la sostenibilità. Inoltre, avvalendoci del nostro nuovo Gallus

Experience Center, disponiamo di un team dedicato all'esplorazione di nuove tecnologie/processi, come l'intelligenza artificiale e l'Industria 4.0, che potrebbero essere integrati nelle etichette e negli imballaggi per ispirare e coinvolgere meglio le generazioni future”.

Driver, Heidelberg Italia, conferma: “Anche in Italia nel nostro settore, la carenza di forza lavoro è sempre più evidente. L'obiettivo è quindi cercare di attirare i giovani in questo ambito e sicuramente una macchina da stampa facile da usare, automatizzata e intuitiva, come uno smartphone, può rappresentare un buon punto di partenza. Oggi Gallus propone macchine da stampa digitale che racchiudono tutte queste caratteristiche, oltre a stampare con la massima qualità e al fatto di essere iperproduttive. Le molteplici installazioni sul territorio italiano dimostrano l'apprezzamento del mercato verso queste soluzioni”.

Connettività e integrazione, parole chiave Gallus ha recentemente presentato al mercato anche Heidelberg Customer Portal (HCP), un nuovo e rivoluzionario Portale clienti sviluppato dalla società, che automatizza quasi tutti i punti di contatto con i clienti. Per la prima volta in questo settore, le future iterazioni della soluzione forniranno anche capacità predittive grazie all'impiego dell'intelligenza artificiale (AI). Si prevede che la nuova piattaforma consentirà, in media, un risparmio di fino al 35% per i clienti, in termini di tempo e denaro. Aumentando ulteriormente il proprio vantaggio in termini di costo totale di proprietà (Total Cost of Ownership - TCO) per la produzione di etichette, Gallus ha colto l'occasione dell'evento per lanciare sul mercato la sua nuova Gallus One with Converting. Questa soluzione mette tutto in linea e dispone di una stampante digitale con stazione flessografica in linea, una fustellatrice semi rotativa in grado di modificare un lavoro in un minuto e di processare fino a 70 m al minuto, e sistemi di ispezione visiva che garantiscono il massimo livello di qualità e ridurre al minimo gli scarti. Inoltre, l'azienda ha annunciato la possibilità di aggiornare la macchina da stampa flessografica Gallus ECS 340 esistente con un'unità di stampa digitale (DPU), trasformandola in una macchina da stampa ibrida, la Gallus Labelfire 340, ma senza ulteriori investimenti nella piattaforma.

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56 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023
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un palcoscenico per il food tech nel cuore della Food Valley

Cibus Tec 2023 si conferma vetrina internazionale d’eccellenza per le tecnologie food & beverage più evolute, dalla trasformazione della materia prima fino all’imballaggio. La 53esima edizione della manifestazione è in programma a Parma da 24 al 27 ottobre.

Una delle più antiche fiere al mondo, con una storia lunga 80 anni, Cibus Tec è oggi un’occasione d’incontro globale fra domanda e offerta, pensato per aprire nuovi scenari, condividere conoscenza in fatto di innovazione tecnologica e, non da ultimo, stimolare gli investimenti e la crescita del business della filiera. La fiera è da sempre organizzata a Parma, un luogo iconico per il settore alimentare italiano, che conta circa 1200 industrie alimentari. La città ducale, inoltre, rappresenta il capoluogo della più estesa “Food Valley”, un territorio straordinario che raccoglie in un raggio di 200 km il 60% della produzione alimentare italiana. In occasione della conferenza stampa che si è tenuta a Milano a luglio, a pochi mesi dall’apertura della manifestazione, il presidente di Koeln Parma Exhibitions Thomas Rosolia ha affermato: “Il quasi sold out degli spazi fieristici – fra cui il 65 % italiani e il 35% espositori che provengono dall’estero – e la grande adesione dei top buyer coinvolti – oltre 3000 key executive di top brand mondiali arriveranno a Parma il prossimo ottobre – sono una conferma della straordinarietà di questo evento capace sia di valorizzare le tecnologie del nostro Paese, sia di coinvolgere le più importanti realtà e imprese oltre confine. Con Cibus Tec, insieme al portfolio internazionale di eventi fieristici che organizza Koelnmesse nel settore della meccanica per il food & beverage in Germania (AnugaFoodTec, ProSweets Cologne), India (Anutec - International FoodTec India, IIDE - India International Dairy Expo), Cina (Anufood China FoodTec Zone) e Colombia (Andina Pack ), siamo oggi la piattaforma di riferimento per raggiungere i più strategici hub mondiali di trasformazione alimentare”. Antonio Cellie, ceo di Koeln Parma Exhibitions, è intervenuto affermando: “La forza e il successo di una fiera si determinano su due variabili: la vocazione ad alimentare l’innovazione e la capacità di attrarre le geografie chiave di quel settore. A Cibus Tec aggiungiamo un terzo tassello, l’esperienza ‘sul campo’, grazie alla quale la Food Valley, nei giorni di fiera, si trasforma nello scenario di un ideale ‘factory-tour’, policentrico e polisettoriale, durante il quale i visitatori possono collegare spunti, conoscenze ed esperienze dentro e fuori dal salone”.

Intelligenza artificiale e robotica

Una peculiarità dell’edizione 2023 è la presenza della più grande area dedicata alle migliori start up food tech e di intelligenza artificiale. Saranno decine le realtà selezionate a livello globale che presenteranno al pubblico le più interessanti applicazioni di intelligenza artificiale e robotica: soluzioni fortemente innovative

che, dalla coltivazione al confezionamento dei prodotti trasformati fino ai processi di analisi nutrizionale, consentiranno un approccio più sostenibile, efficiente e sicuro al cibo.

Focus sul packaging

In un periodo di grande cambiamento per il settore alimentare, nel quale il consumatore, sempre più attento a ciò che porta a tavola, è alla ricerca di prodotti sani, sicuri e sostenibili, Cibus Tec arricchisce la sua offerta fieristica con un percorso dedicato al packaging: “NextGen. The future perspectives of food pack”. Il percorso vive su tre livelli diversi. Un primo, espositivo, coinvolge centinaia di brand leader del settore, pronti a presentare le principali innovazioni in fatto di pack alternativi e tecnologie a elevata automazione; un secondo, esperienziale, vede l’attivazione di tre linee di produzione che porteranno il visitatore al centro dei processi del mondo lattiero-caseario e dei prodotti da forno; infine, un terzo, pensato per indicare le tendenze emergenti, anche in materia di digitalizzazione, sostenibilità, innovazione, transizione ecologica, packaging alternativi e sicurezza alimentare, attraverso un ricco programma di convegni.

La sicurezza alimentare

Cibus Tec 2023 è anche un evento di riferimento in materia di futuro della sicurezza alimentare: oltre a vantare la presenza espositiva dei più importanti fornitori italiani ed esteri di attrezzature e soluzioni per il laboratorio e l’analisi, organizza, con LabWorld.it, la LabWorld Arena (un’area permanente di convegni e incontri sul tema food safety) e ospita il più importante convegno italiano sulle sfide e soluzioni per combattere le contaminazioni alimentari.

Eventi 58 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023

sps e formnext

l a tecnoloGia è protaGonista

corso della conferenza stampa ch si è tenuta a Milano lo scorso mese di luglio, Mesago ha presentato alla stampa italiana le prossime edizioni di Formnext e SPS, che si terranno rispettivamente dal 7 al 10 novembre a Francoforte e dal 14 al 16 novembre a Norimberga. Tradizionalmente l’Italia è uno dei Paesi espositori più rappresentati a Formnext. A fine giugno, gli espositori italiani che hanno aderito all’edizione 2023 erano già 30. Un interessante mix fatto di giovani startup, fornitori specializzati nella stampa 3D e imprese industriali tradizionali che hanno sviluppato le proprie soluzioni di manifattura additiva. Nel complesso gli espositori italiani si concentrano prevalentemente sulle stampanti 3D e sull’hardware con soluzioni dedicate per esempio al manifatturiero, all’industria aerospaziale, al settore automobilistico, ma anche all’industria dentale, all’arredamento e alla gioielleria. Allo stesso tempo, l’area della post elaborazione sta diventando sempre più importante e dimostra che l’offerta e la domanda di soluzioni di post elaborazione nel contesto industriale della produzione additiva continuano a crescere. Quest’anno Formnext ha perfezionato il palinsesto convegni: le conferenze si svolgeranno per la prima volta su tre palcoscenici (Industry Stage, Application Stage e Technology Stage) all’interno dei padiglioni espositivi. Al centro del dibattito tendenze, applicazioni e innovazioni AM degli espositori. Gli incontri offriranno l’opportunità di discutere in modo approfondito i diversi aspetti della manifattura additiva. Formnext promuoverà così ulteriormente il confronto tra fornitori di tecnologia e utilizzatori e renderà i contenuti maggiormente accessibili.

Alla 32esima edizione di SPS – Smart Production Solutions si prevede la partecipazione di circa 1.300 espositori, in crescita rispetto all’evento dello scorso anno. I visitatori avranno l’opportunità di conoscere le ultime tendenze e i più recenti sviluppi nel campo dell’automazione intelligente e digitale, di avviare uno scambio diretto con gli esperti e di trovare soluzioni per l’automazione. La manifestazione in presenza, come l’anno scorso, viene integrata dalla piattaforma digitale “SPS on air”.

SPS si articola in otto temi principali che si distribuiscono in 16 padiglioni espositivi, due in più rispetto al 2022 (il 3C e l’8). Nell’area inferiore del quartiere fieristico l’attenzione si concentra sulla tecnologia di azionamento elettrico, sull’infrastruttura meccanica e sulla tecnologia dei sensori e soluzioni di sistema, nella parte centrale sulla comunicazione industriale e sul software & IT nella produzione; nei padiglioni situati nell’area superiore del quartiere fieristico l’attenzione è rivolta principalmente alla tecnologia di interfaccia, alla tecnologia di controllo, all’interfaccia uomo-macchina e alla tecnologia dei sensori e soluzioni di sistema. La suddivisione per tematiche soprattutto consente ai visitatori un orientamento nel quartiere fieristico e permette di ottenere una panoramica completa della loro area di interesse.

EVENTI 28-30 MAY 2024 FIERA MILANO
New section #protech A JOINT VENTURE BETWEEN: A PROJECT BY: #meattech meat-tech.it
INNOVATION FOR PROTEIN FOODS MANUFACTURING
Nel

Grandi novità in casa BrauBeviale

Dopo 4 anni la fiera tedesca è pronta a ritornare in presenza. La conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2023 ha offerto l’occasione ideale per presentare la nascita della nuova società YONTEX, joint venture tra NürnbergMesse e Messe München.

Fervono i preparativi per il ritorno di BrauBeviale: dopo una pausa di 4 anni, l’evento fieristico sarà nuovamente in scena a Norimberga dal 28 al 30 novembre 2023. Grazie a un’ampia offerta di espositori, ad aree speciali concepite in modo mirato e ad un ricco programma collaterale, a BrauBeviale i visitatori dell‘industria della birra, degli analcolici, delle acque minerali e del mondo dell’enologia, nonché del segmento dello spumante e degli alcolici, potranno trovare soluzioni pratiche per le loro esigenze operative, in merito alle tecnologie di processo, di imbottigliamento, oltre che nel campo della logistica e degli imballaggi. Nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a metà luglio, a Milano, gli organizzatori della fiera hanno presentato il programma relativo alla prossima edizione, stabilendo una profonda sinergia tra il difficile contesto economico e le chiare risposte offerte dall’evento fieristico.

Soluzioni in mostra

I produttori di bevande, i produttori di birra e i viticoltori sono chiamati a creare una base per la pianificazione degli investimenti, con informazioni dettagliate su materie prime, nuovi macchinari, soluzioni di produzione e concetti logistici. BrauBeviale garantisce un’offerta completa di prodotti e servizi per l’intera catena di processo, grazie a circa 900 espositori posizionati all’interno di nove padiglioni, su di una superficie espositiva pari a circa 40.000 mq. 130 fornitori di imballaggi, sistemi di chiusura, etichettatura e imballaggi secondari presenteranno le loro proposte con l’obiettivo di ottenere un packaging efficiente e conforme al prodotto. L’importante questione dell’approvvigionamento di anidride carbonica, ad esempio, verrà affrontata da 17 fornitori e sarà gestita attraverso una serie di soluzioni mirate. Per quanto riguarda, invece, l’argomento delle materie prime, con particolare riferimento al tema della sicurezza, sarà possibile confrontarsi con un totale di 88 fornitori.

Programma collaterale per tutti i gruppi di visitatori

Una novità nel portafoglio fieristico: circa il 70% dei fornitori potrà usufruire di un’offerta riservata ai gruppi di clienti dei viticoltori, relativa a uno show speciale sulla lavorazione dell’uva e sulla gestione della cantina, all’interno del padiglione 4A. In questo modo la fiera si propone di offrire spunti interessanti anche agli utenti della produzione vinicola. Il programma collaterale coprirà ancora una volta un ampio spettro: temi quali “La sostenibilità alla luce dei cambiamenti climatici e dell’evoluzione del mercato”, i futuri hotspot del settore in merito alla “Segmentazione aziendale in relazione alla sostenibilità”, ai “Contenitori e sistemi sotto pressione” e alle “Materie prime” illustreranno come i produttori di

birra, bevande ma anche i viticoltori potranno affrontare insieme le attuali sfide di settore. Il Forum BrauBeviale nel padiglione 1 rappresenterà il punto di riferimento per i visitatori desiderosi di ricevere nuovi stimoli. Anche le aree speciali come l’Expert Forum – una piattaforma per gli espositori - nel padiglione 4, oppure la Logistics Lounge – sempre nel padiglione 4 - garantiscono un arricchimento delle conoscenze nonché uno scambio stimolante. L’area Craft Drinks situata nel padiglione 6 consentirà alla fiera di rivolgersi a un vasto numero di produttori, concentrandosi sulle varie tipologie di birra e sui relativi ingredienti. Un luogo perfetto per gli intenditori di birra e per tutti coloro che desiderano intraprendere questa professione è il concorso European Beer Star, giunto quest’ anno alla sua 20ª edizione.

YONTEX: il know-how delle fiere del beverage in un unico pacchetto

Durante l’evento informativo di Milano è stata comunicata la notizia relativa alla nuova società YONTEX. Questa joint venture tra NürnbergMesse e Messe München riunisce ora sotto lo stesso tetto le due rinomate fiere del beverage BrauBeviale e drinktec. Le fiere continueranno ad essere gestite secondo il contesto tradizionale – cadenza annuale per BrauBeviale, ad eccezione degli anni drinktec – e cadenza quadriennale per drinktec.

Gli effetti sinergici attesi sono stati presentati da Petra Westphal, vicepresidente esecutivo: grazie alle nuove offerte di assistenza ai visitatori e ad uno sviluppo coerente del programma fieristico in base alle esigenze del settore, questa nuova realtà societaria sarà in grado di sviluppare entrambe le fiere in modo da poter delineare il futuro del settore con la massima efficacia.

60 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023 Eventi
NuernbergMesse

Cosmoprof Worldwide Bologna

nel 2024 un nuovo format

L’evento fieristico di riferimento per gli operatori dell’industria cosmetica si svolgerà da giovedì 21 a domenica 24 marzo 2024 con nuovi flussi di apertura dei saloni volti a facilitare gli incontri commerciali. Cosmopack, salone dedicato alla supply chain, aprirà le sue porte dal 21 al 23 marzo.

Si svolgerà da giovedì 21 a domenica 24 marzo 2024 la 55esima edizione di Cosmoprof Worldwide Bologna, la manifestazione di riferimento per aziende e operatori dell’industria cosmetica mondiale. Tutti i saloni saranno aperti in contemporanea da giovedì 21 marzo: Cosmopack, dedicato alla supply chain, e Cosmo Perfumery & Cosmetics, salone che ospita aziende ed operatori retail per il comparto profumeria e cosmesi, saranno operativi per tre giorni fino a sabato 23 marzo, mentre il canale professionale di Cosmo Hair, Nail & Beauty Salon avrà durata di quattro giorni e chiuderà domenica 24 marzo. Le iniziative e i progetti di Cosmoprof Worldwide Bologna 2024 saranno adeguati alle nuove date di apertura, con un ricco calendario di eventi dedicati ad espositori e visitatori, fino alla serata di domenica.

I vantaggi del nuovo calendario

“Con la nuova calendarizzazione vogliamo andare incontro alle nuove esigenze del mercato, seguendo le modalità di business e i flussi di attività degli operatori”, dichiara Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere. “Cosmoprof Worldwide Bologna è l’evento di riferimento mondiale per l’intera industria cosmetica, ed è quindi nostro interesse sostenere questo comparto, monitorando le trasformazioni in atto in Italia e a livello internazionale, per continuare a supportare le aziende e gli addetti ai lavori da tutto il mondo che da 55 anni seguono Cosmoprof come appuntamento strategico per la loro attività”. “La revisione delle date della prossima edizione è la naturale conseguenza del dialogo costante con i nostri espositori e operatori, ed è una scelta volta a favorire ulteriormente il B2B in fiera”, spiega Enrico Zannini, direttore generale di BolognaFiere Cosmoprof. “Il mercato evidenzia infatti che non sono solo gli stakeholder internazionali ad aver modificato l’approccio di visita alle fiere,

con una ottimizzazione della presenza sui giorni feriali, ma anche gli addetti ai lavori italiani e gli operatori professionali chiedono di anticipare il momento di business e di relazione commerciale con fornitori e partner alle giornate di giovedì e venerdì. L’apertura contemporanea di tutti i saloni risponde alla necessità di seguire le nuove logiche di mercato e le richieste degli operatori. La scelta di aprire tutti i saloni fin dal giovedì faciliterà i titolari di centri estetici e saloni interessati anche alle novità del mondo retail e del private label. Il nostro obiettivo è ottimizzare la presenza degli addetti ai lavori su tutte le giornate della manifestazione, con flussi più rappresentativi di tutte le tipologie di utenti”.

“Il mondo della cosmesi è in continua evoluzione, tanto nella sua offerta sempre più innovativa e performante per rispondere alle esigenze del consumatore, quanto nelle modalità distributive che superano e rivedono le consuete formule”, commenta Benedetto Lavino, presidente di Cosmetica Italia. “Cosmoprof si dimostra ancora una volta un format fieristico di eccellenza che sa interpretare gli sviluppi del settore e guardare al suo futuro. Come storico partner della manifestazione e voce dell’industria cosmetica nazionale, condividiamo la nuova calendarizzazione che ci accompagnerà dal prossimo anno per la kermesse bolognese; una scelta in linea con le esigenze di molti imprenditori, come abbiamo avuto modo di rilevare intervistando alcune aziende dei canali professionali che ritengono questa novità strategica e con ricadute positive per il proprio business”.

Focus sulla bellezza naturale

Con la comunicazione delle nuove date, Cosmoprof Worldwide Bologna lancia anche la campagna Unfiltered Beauty / Natural Beauty per le edizioni 2024 e 2025 degli eventi del network internazionale Cosmoprof. La nuova immagine, realizzata da Heads Collective, interpreta la tendenza a utilizzare filtri sempre più evoluti a disposizione su smartphone e social media. Cosmoprof riporta l’attenzione sulla bellezza naturale, curata ma non filtrata, aprendo uno squarcio nel diaframma che ci separa dalla realtà, rappresentato idealmente e metaforicamente da una lastra di plexiglass colorata. La luce e la fotografia di Giulio Rustichelli attraversano il filtro colorato per indagare con semplicità le espressioni, senza nascondere niente: efelidi, piccole macchie, nei, così come la trama della pelle emergono con una precisone e un dettaglio estremamente scrupoloso. La bellezza o è naturale oppure semplicemente non è, questo sembrano dire le immagini, e la verità si scopre solo se riusciamo a liberarci dei filtri e dei pregiudizi per arrivare all’essenza della realtà che ci circonda, e anche di noi stessi.

61 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023 EVENTI

agenda FIERE del packaging e converting

Monte Carlo

2-4 ottobre 2023

Salone internazionale del packaging di lusso www.luxepackmonaco.com

HOST

Milano-Rho

13-17 ottobre 2023

Fiera mondiale dedicata alla ristorazione e all’accoglienza host.fieramilano.it

CPHI Worldwide

Barcellona

24-26 ottobre 2023

Mostra Internazionale dedicata al settore farmaceutico www.cphi.com

MARCA

Bologna

16-17 gennaio 2024

Fiera dedicata alla marca commerciale www.marca-bolognafiere.it

SIGEP

Rimini

20-24 gennaio 2024

Salone internazionale di gelateria, pasticceria, panificazione artigianali e caffè www.sigep.it

PROSWEETS

Colonia

28-31 gennaio 2024

Fiera internazionale dei fornitori per l'industria dei dolci e degli snack www.prosweets.com

Colonia

19-22 marzo 2024

Fiera internazionale delle tecnologie per il food & beverage

www.anugafoodtec.com

Parma

25-28 ottobre 2023

Salone internazionale delle tecnologie alimentari www.cibustec.it

Berlino

7-9 febbraio 2024

Salone per il settore ortofrutticoli freschi www.fruitlogistica.com

Rimini

7-10 novembre 2023

Fiera per la transizione ecologica www.ecomondo.com

Rimini

18-21 febbraio 2024

Bologna

21-23 marzo 2024

Salone internazionale della filiera produttiva della cosmetica

www.cosmoprof.com

VINITALY

Verona

14-17 aprile 2024

Salone internazionale dei vini e distillati www.vinitaly.com

Milano-Rho

28-30 maggio 2024

Fiera dedicata alle tecnologie di processo e confezionamento per il mondo delle proteine www.meat-tech.it

Norimberga

28-30 novembre 2023

Salone internazionale per il settore del beverage www.braubeviale.de

Fiera professionale delle tecnologie per birre e bevande www.bbtechexpo.com

Düsseldorf

28 maggio-7 giugno 2024

Fiera internazionale dei media stampati, editoria e converting www.drupa.com

62 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2023
2024

Chi può dare alle proprie etichette il potere della sostenibilità?

Voi.

Il Potere dell’Imballaggio Sostenibile. I consumatori di oggi sono sempre più attenti all’ambiente: ecco perché ci impegniamo a realizzare soluzioni innovative per etichette che siano favorevoli per l’ambiente e per i profitti. Per Sun Chemical, aiutarvi a raggiungere i vostri obiettivi di sostenibilità è naturale

Richiedete la vostra copia della Guida di Sun Chemical all’Imballaggio Sostenibile su sunchemical.com/poweroflabelpackaging.

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