Rassegna dell'imballaggio n.6 - Settembre 2024

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Pharma PaCkaging new opportunities ahead

Packaging companies are increasingly focusing on the incorporation of dispensing mechanisms, sustainable material, tamper-evident properties, and counterfeiting measures into the packaging to enhance their functionality and safety. page 18

the PsyChology of PaCkaging How luxury brands captivate consumers

The luxury market is an art form that intricately weaves psychology, emotion and consumer behaviour, shaping perceptions and driving purchasing decisions. page 44

➧ FOCUS ON SPIRITS MARKET

Confezionamento del Caffè tendenze e sfide

Con una crescente attenzione al gusto e alla sostenibilità, l’industria del caffè sta attraversando una fase di evoluzione significativa. Nel 2024, il mercato globale del caffè genererà ricavi per oltre 457,60 miliardi di dollari, una cifra che riflette la sua importanza e diffusione. pagina 4

Bottlemaking is a timeless art that often pushes the limits of what is possible. But could this era of limitless creativity soon be at an end? Sweeping sustainability legislation has interesting implications that could place tighter controls on what is possible in spirit packaging design. page 30

➧ ALL4PACK EMBALLAGE PARIS

Dal 4 al 7 novembre la fiera dedicata all’intero ecosistema del packaging punterà i riflettori sulle più recenti innovazioni in ambito tecnologico e di materiali, con un occhio di riguardo per il tema della sostenibilità. Ce ne ha parlato Chantal de Lamotte, direttrice della manifestazione. pagina 58

ONE VISION ONE FUTURE ONE SUPPLIER

In today’s ever-changing world, complexity has become an opportunity. An opportunity to create new dimensions, advanced connections and effective solutions together with a single supplier who can provide everything you need to shape the future of pharma.

PrimoPIANO

4 ll futuro del caffè: nuove tendenze e sfide nel confezionamento

8 Goglio, sistemi completi per il confezionamento

10 Cama Group, dalla capsula al pallettizzatore

12 Nimax, tecnologia avanzata per il caffè

Fatti&TENDENZE

14 Macchine per il packaging, superati i 9 miliardi di fatturato

15 Al via l’lPACK-lMA Monitor, previsioni per i materiali di imballaggio

16 Industria cosmetica in Italia, continua la crescita del fatturato

17 Automazione e Al, l’evoluzione dell’intralogistica

DOSSIER

18 Pharmaceutical packaging, challenges and new opportunities

20 IMA Pharma, the all-in-one supplier for the pharmaceutical sector

22 Marchesini Group, 50 years looking to the future

24 Comecer, isolation technology per il pharma

24 MG2, l’evoluzione continua con Electa

Direttore Responsabile

Stefano Legnani

Coordinamento editoriale Chiara Bezzi chiara.bezzi@innovativepress.eu

Marketing e Vendita

Katia Pasquali katia.pasquali@innovativepress.eu

Redazione Silvia Ballabio Chiara Riccardi

Grafica e impaginazione Amalia Pari

Farmaceutico

27 Steriline, new robotic vial filling machine

28 CPHI Milan, at the heart of pharma

FOCUS

30 The captivating design of fine spirits bottles

32 Mercato spirits tra luci e ombre

Aziende&STRATEGIE

34 Coesia e PWR, una partnership strategica

35 Promach acquisisce MBF

36 Marchesini Group, innovazione continua

Prodotti&TECNOLOGIE

38 Schubert, many different approaches for more sustainable packaging solutions

39 Giunti rotanti Johnson-Fluiten per le tecnologie di Luigi Bandera

40 SIMPL-CUT, best seller che ha rivoluzionato l’etichettatura

41 Gruppo LM, soluzioni versatili dal food alla logistica

42 Actega, tecnologia in chiave green

Converting&LABEL

44 The psychology of packaging: how luxury brands captivate consumers

46 Encouraging a transition to ‘positive luxury’ packaging

48 Première Beauty Set: versatilità dei materiali, armonia di stile e sostenibilità

50 LUXE PACK Monaco, the capital of packaging

imballaggi&AMBIENTE

52 Riciclo imballaggi, nel 2023 percentuale in crescita

54 Carta e cartone, raccolta differenziata da record

56 L’impegno di Aliplast per un futuro sostenibile

EVENTI

58 ALL4PACK EMBALLAGE PARIS tra innovazione e sostenibilità

60 BrauBeviale 2024, temi forti per un settore forte

Stampa e confezione

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Abbonamenti e diffusione customercare@innovativepress.eu 8 numeri all’anno. L’abbonamento decorre dal primo numero raggiungibile. Italia 60 euro - Europa 100 euro

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Rassegna Grafica

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ll futuro del caffè nuove

tendenze e sfide nel confezionamento

Con una crescente attenzione al gusto e alla sostenibilità, l’industria del caffè sta attraversando una fase di evoluzione significativa. Nel 2024, il mercato globale del caffè genererà ricavi per oltre 457,60 miliardi di dollari, una cifra che riflette la sua importanza e diffusione.

A cura di Riccardo Ceredi

Il caffè è molto più di una semplice bevanda: è una cultura che unisce persone di tutto il mondo attraverso rituali quotidiani e momenti conviviali. Con una crescente attenzione al gusto e alla sostenibilità, l’industria del caffè sta attraversando una fase di evoluzione significativa. Nel 2024, il mercato globale del caffè genererà ricavi per oltre 457,60 miliardi di dollari, una cifra che riflette la sua importanza e diffusione. Eppure, anche questo settore è adombrato da rischi di recessione e trend negativi. Andiamo a vedere nel dettaglio le principali tendenze che stanno modellando il futuro dell’industria, con un focus specifico sull’ambito del confezionamento, cruciale per mantenere la qualità e attrattiva del prodotto.

Espansione dei consumi e nuove tendenze Il settore del caffè è caratterizzato da una continua espansione sia sotto il profilo del consumo domestico che fuori casa. Nel 2024, il fatturato generato dal consumo domestico raggiungerà i 93,74 miliardi di dollari, mentre il consumo fuori casa, che include caffè consumato in bar, ristoranti e caffetterie, ammonta a 363,90 miliardi di dollari*. Questa ripartizione evidenzia l’importanza crescente delle esperienze di consumo fuori casa, che continuano ad attrarre una vasta gamma di consumatori. Resta al contempo importante l’esperienza “indoor”, con specifici mercati a fare da traino. Negli Stati Uniti per esempio, il mercato domestico del caffè è particolarmente rilevante, con una stima di 11,68 miliardi di dollari.

Il consumo è quindi in crescita, sostenuto da una forte domanda di prodotti di alta qualità e preparazioni speciali. I consumatori sono sempre più interessati a varietà monorigine, di qualità – e prezzo – solitamente superiori e a metodi di preparazione innovativi, come il “cold brew” (preparato immergendo il caffè macinato a temperatura ambiente o in acqua fredda), che sta riscontrando un crescente apprezzamento per il suo sapore meno acido. Inoltre, anche nel mondo del caffè sta emergendo una sem-

pre maggiore attenzione alle esigenze di benessere, con prodotti arricchiti con ingredienti come adattogeni o collagene. La crescente domanda di caffè speciali o di alta qualità riflette un cambiamento verso un consumo più consapevole e personalizzato.

La sostenibilità come priorità

La sostenibilità è diventata una priorità anche nel settore del caffè, spinta dalla crescente consapevolezza riguardo all’impatto ambientale dovuto alle fasi di produzione e commercio. I consumatori cercano sempre più prodotti che garantiscano pratiche agricole responsabili e sostenibili. Le certificazioni come Fairtrade e Rainforest Alliance sono ora elementi fondamentali per le aziende che vogliono dimostrare il loro impegno verso l’etica e la sostenibilità. Queste certificazioni non solo assicurano prezzi minimi giusti per i produttori, ma promuovono anche la protezione dell’ambiente e la biodiversità. Inoltre, la crescente richiesta di caffè monorigine consente ai consumatori di risalire fino ai singoli produttori e alle pratiche agricole utilizzate. Questo interesse per la trasparenza è accompagnato da un crescente impegno verso pratiche di coltivazione che riducono l’impatto ambientale, come l’uso di tecniche di agricoltura biologica e la riduzione dei pesticidi e dei fertilizzanti chimici.

Elementi di criticità

Uno degli elementi critici del settore è la fase di coltivazione. Le piantagioni di caffè si trovano in tantissimi paesi diversi, dal Brasile al Vietnam, ma la crescita e il raccolto sono vincolati alla fascia equatoriale del globo. Quest’area è soggetta a transizioni climatiche brusche e di difficile previsione, fattori che sono peggiorati con la crisi climatica. Questo significa che il raccolto di interi paesi può essere compromesso da prolungati periodi di siccità o maltempo, con enormi ricadute su tutta la filiera a valle. Nel corso del 2023, ad esempio, il costo della materia prima è stato particolarmente alto, erodendo i margini di guadagno delle torrefazioni e aumen-

Confezlonamento del caffè

tando i costi di vendita e acquisto sia per gli utenti finali che per il settore dell’Ho.Re.Ca. La battaglia sui margini di ricavo, conseguente alla scarsa reperibilità della materia prima, può avere conseguenze estreme, come la chiusura di torrefazioni e la crisi di settori chiave come quello della ristorazione.

Il confezionamento del caffè: innovazioni e sfide

Particolarmente importante è il mondo del confezionamento e tutto ciò che vi sta dietro. Il confezionamento del caffè è un elemento cruciale che va ben oltre la semplice protezione del prodotto, poiché gioca un ruolo fondamentale nel garantire la freschezza, la qualità e l’attrattiva del prodotto. Nel 2023, il mercato globale del confezionamento ha raggiunto un valore di 827,2 milioni di dollari e si prevede che crescerà fino a 1.287,7 milioni di dollari entro il 2032, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 5,04%**. Tuttavia, con la crescente attenzione verso l’ambiente e la qualità del prodotto, le sfide in questo campo sono molteplici, e le innovazioni tecnologiche stanno giocando un ruolo cruciale nell’affrontarle.

Conservazione della qualità e innovazioni nel packaging

Il principale obiettivo del confezionamento è preservare la qualità, l’aroma e la freschezza del prodotto. I formati di confezionamento più comuni includono sacchetti, bustine, lattine, cialde e capsule monodose, spesso dotati di valvole unidirezionali che permettono la fuoriuscita dell’anidride carbonica accumulata, impedendo al contempo l’ingresso di aria esterna. I materiali utilizzati devono essere ermetici per prevenire l’esposizione all’ossigeno, che può compromettere il sapore. Per questo motivo, il confezionamento in formati come capsule e sacchetti avviene spesso tramite insuflaggio di azoto, che consente di ridurre la percentuale residua di

ossigeno all’interno della confezione. La protezione contro l’umidità, la luce e i contaminanti esterni è altrettanto importante. Le innovazioni nel confezionamento sono orientate verso soluzioni che migliorino la durata del prodotto e ne mantengono la freschezza: i sacchetti sottovuoto e il confezionamento in atmosfera modificata sono esempi di tecnologie avanzate che rispondono a questa esigenza.

Sostenibilità e materiali eco-friendly

La crescente attenzione verso l’ambiente ha portato a un aumento dell’uso di materiali eco-friendly nel confezionamento. I consumatori sono sempre più consapevoli dell’impatto ambientale del packaging e cercano prodotti che riflettano le loro preoccupazioni ecologiche. Le opzioni più popolari includono materiali biodegradabili, compostabili e riciclabili. Le aziende stanno riducendo l’uso di plastica e adottando design minimalisti per minimizzare i rifiuti. L’adozione di materiali sostenibili non solo risponde alla domanda dei consumatori per soluzioni più ecologiche, ma aiuta anche le aziende a dimostrare il loro impegno verso pratiche responsabili. Le confezioni compostabili e riciclabili stanno diventando la norma, con molte aziende che implementano strategie per ridurre l’impatto ambientale dei loro prodotti. Questo è quanto avvenuto, per esempio, nell’ambito delle capsule, dove i più popolari formati (come “Nespresso” per i mercati europei o “Keurig” su quello americano) sono spesso disponibili sia in “comune” materiale termoplastico o alluminio che in versione biodegradabile.

Innovazioni tecnologiche e design

Le preferenze moderne per la comodità e l’appeal visivo hanno influenzato l’evoluzione del confezionamento. Le soluzioni che offrono la possibilità di richiudere il prodotto, controllare le porzioni e utilizzare funzionalità facili da usare sono particolar-

Pexels
Caffè Borbone

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mente apprezzate. I formati monodose come le capsule e le bustine rispondono alle esigenze di praticità e riduzione degli sprechi, diventando sempre più popolari. Inoltre, il design del confezionamento sta assumendo un’importanza crescente come strumento di branding e marketing. Le aziende investono in confezioni esteticamente attraenti che comunicano la qualità e l’unicità del prodotto. Un packaging ben progettato non solo attrae l’attenzione dei consumatori, ma contribuisce anche a una differenziazione efficace nel mercato competitivo.

Cambiamento dei trend nel formato monodose

Tra le tendenze in atto, c’è da rilevare, almeno nell’ambito del consumo domestico, uno stop nella crescita del formato in capsula, che nelle sue varie declinazioni ha goduto di una diffusione amplissima a partire dal 2012, quando la scadenza del brevetto Nespresso ha dato il via alla liberalizzazione del mercato e alla diffusione delle capsule compatibili. Negli ultimi anni i consumatori finali sembrano aver dirottato i loro acquisti su macchine automatiche o manuali per il caffè espresso. La crescita della vendita di caffè in grani (+12% nel 2023) conferma il cambiamento nei comportamenti del consumatore, mentre la crescita dell’e-commerce (quasi +60% rispetto al 2020) ha trainato l’aumento di vendite del segmento domestico. Per quanto riguarda i formati monodose si assiste ad una ripresa della cialda: un formato in uso fin dagli anni ’90 che, pur avendo subito un arresto nel periodo d’oro delle capsule, ha sempre presentato rispetto a queste ultime alcuni vantaggi, sia per l’utente finale

* https://www.statista.com/outlook/cmo/hot-drinks/coffee/worldwide

** https://www.imarcgroup.com/coffee-packaging-market

che per il produttore. Per esempio, la cialda, anche nel caso in cui venga dispersa nell’ambiente, è per sua natura sostenibile, producendo un rifiuto completamente “bio” fatto da carta filtro e caffè, mentre la maggior parte dei formati di capsula richiedono uno smaltimento ad hoc. Al contempo la cialda, rispetto a certi formati di capsula, che risultano tecnicamente complessi e di difficile gestione (soprattutto quando fatti di materiali biodegradabili) è di più semplice fattura e quindi anche più economica da produrre.

Conclusioni

Il settore del caffè si trova di fronte a una serie di sfide e opportunità che ne stanno ridefinendo il futuro. Le tendenze verso la sostenibilità, la qualità e l’innovazione tecnologica stanno plasmando l’evoluzione del mercato, con un impatto significativo sul confezionamento. Mentre le innovazioni tecnologiche stanno migliorando la conservazione e la freschezza del prodotto, l’attenzione alla sostenibilità sta spingendo l’adozione di materiali eco-friendly e soluzioni di packaging che riducono l’impatto ambientale.

Allo stesso tempo, l’evoluzione delle preferenze dei consumatori, con una maggiore attenzione alla qualità del caffè e alla praticità, sta portando a cambiamenti nel modo in cui il caffè viene confezionato e distribuito. Il successo delle aziende in questo settore dipenderà dalla loro capacità di adattarsi a queste tendenze, offrendo prodotti che rispondano alle aspettative sempre più elevate dei consumatori e che siano allineati con i valori di sostenibilità e innovazione.

Pixabay
Triestespresso

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Goglio

sistemi completi per il confezionamento

Goglio realizza sistemi completi per il confezionamento nell’ambito dell’industria del caffè tra cui spiccano le linee per il packaging G18 e G21. La sostenibilità è da anni un aspetto centrale per il Gruppo, che presenta soluzioni green innovative, come le confezioni per il caffè pronte per il riciclo.

› Per il Plant di Zeccone, dedicato alla realizzazione di linee di confezionamento, quali sono le più recenti e innovative soluzioni nell’ambito dell’industria del caffè? Ci racconta le peculiarità di queste linee?

L’offerta di Goglio è caratterizzata da veri e propri sistemi completi per il confezionamento, risultato dell’integrazione di lamina ti multistrato alta barriera, linee di confezionamento, accessori plastici e servizi avanzati. Tra le linee più innovative sviluppate dal Gruppo, la G18 è ideale per il packaging del caffè – sia maci nato che in grani – e rappresenta una soluzione molto versatile. Si tratta infat ti di una linea automatica di confeziona mento verticale, di dimensioni contenute, dotata di una stazione di applicazione della valvola di degasazione Goglio completamente integrata, con possibilità di applicare ai pack diversi tipi di valvole, in base alle specifiche esigenze. In più, per una migliore presentazione del prodotto, la linea G18 realizza confezioni con vuoto parziale, aspirando l’aria presente nella parte superiore del sacchetto.

Tra i modelli offerti, oltre a questa soluzione, Goglio propone la G21, una linea automatica per il confezionamento da bobina ideale per caffè macinato e in grani, ma anche per farina, riso, cibo per animali e detergenti in polvere, che offre velocità elevate e grande flessibilità di produzione grazie all’ampia disponibilità di sistemi di dosatura e alla vasta gamma di materiali utilizzabili.

› Per quanto riguarda le soluzioni nel mondo del caffé, Goglio ha investito in ricerca e sviluppo di materiali sostenibili, in particolare sfruttando composizioni monomateriali, senza trascurare l’obiettivo della funzionalità. Ce ne parla?

La sostenibilità è ormai da molti anni un aspetto cen-

trale per il Gruppo, che infatti presenta soluzioni green innovative, come le confezioni per il caffè pronte per il riciclo: si tratta di laminati multistrato poliolefinici o monomateriali (polietilene o polipropilene) in una vasta gamma di formati e con elevate proprietà barriera, ottenute grazie alla loro composizione e all’applicazione della laccatura Goglio. Questi pack possono essere smaltiti, ove previsto, nei moderni impianti per la gestione dei rifiuti plastici.

› Il Gruppo propone per il settore del vending la capsula per caffè compostabile, già certificata per lo smaltimento industriale. In questo ambito, la vostra più recente novità è la prima capsula per caffè al mondo dotata di valvola. Quali sono i vantaggi?

La valvola di degasazione monodirezionale è stata ideata da Goglio già nel 1968 e consente di confezionare il caffè fresco subito dopo la tostatura, senza dover attendere che termini il processo di degasazione. Questo riduce i tempi di stoccaggio necessari prima del confezionamento. La valvola permette infatti la fuoriuscita dei gas naturali prodotti dal caffè tostato, impedendo allo stesso tempo l’ingresso dell’ossigeno. Questo garantisce la massima qualità del caffè, preservando tutti gli aromi del prodotto appena tostato. Con l’applicazione della valvola alla capsula questa tecnologia ha potuto raggiungere l’importante segmento del caffè porzionato.

› Goglio, da sempre protagonista nell’integrazione dei sistemi e nei materiali, ha rilasciato importanti novità in termini di servizio, con l’ultima release della piattaforma cloud Industrial Internet Of Things Goglio MIND, per il monitoraggio delle linee di confezionamento. Quali sono gli aspetti salienti?

La nuova release della piattaforma cloud Industrial Internet Of Things Goglio MIND, lanciata a giugno 2024,

G18
G21

confezlonamento del caffè

rappresenta un passo avanti significativo nel monitoraggio delle linee di confezionamento e offre un’esperienza utente senza precedenti. È infatti progettata per monitorare le linee di confezionamento in tempo reale, permettendo alle aziende di aumentare l’efficienza operativa con soluzioni personalizzabili e scalabili. Tra le principali innovazioni, il Sistema di Gestione Computerizzata della Manutenzione (CMMS) consente un’analisi dettagliata e una pianificazione strategica della manutenzione, garantendo una produttività continua e la prevenzione dei guasti. Uno dei punti di forza della nuova piattaforma Goglio MIND è la capacità di tracciare e monitorare tutti i parametri vitali delle macchine in tempo reale. Questo sistema avanzato con-

Soluzioni di

stampa e codifica per il packaging

sente di rilevare immediatamente qualsiasi anomalia o variazione nelle prestazioni, fornendo suggerimenti per le migliori regolazioni in base al materiale e al prodotto in lavorazione. Che si tratti di confezionare alimenti, prodotti chimici o altri materiali, Goglio MIND offre una personalizzazione precisa per ottimizzare ogni fase del processo produttivo. Queste funzionalità di monitoraggio e ottimizzazione garantiscono non solo un miglioramento della qualità del prodotto finale, ma anche una significativa riduzione degli sprechi e dei costi operativi. Le aziende possono così beneficiare di una maggiore competitività e sostenibilità. Ma le novità non finiscono qui. Goglio prevede di rilasciare entro la fine del 2024 MIND SenseAI, un modulo rivoluzionario che utilizza algoritmi di machine learning per anticipare i guasti e ottimizzare la produttività. Questo avanzamento promette di ridurre significativamente i costi operativi e aumentare la competitività delle aziende. Inoltre, il sistema di assistenza remota di Goglio offre un supporto completo grazie a un help desk dedicato e una connessione diretta alla macchina, garantendo in questo modo un intervento rapido e preciso, una riduzione al minimo dei tempi di fermo e massimizzando l’efficienza produttiva.

Pack monomateriale

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Cama Group dalla capsula al pallettizzatore

In un mercato competitivo come quello del caffè, Cama Group offre soluzioni altamente tecnologiche per il packaging secondario e terziario, portando cialde, capsule e non solo fino al pallet di spedizione. Ne abbiamo parlato con Alessandro Rocca, Group Sales Director di Cama Group.

› Secondo l’esperienza di Cama Group, quali sono oggi le esigenze nel confezionamento del caffè?

La nostra azienda ha oltre 30 anni di esperienza nel confezionamento del caffè, durante i quali il settore si è evoluto notevolmente. Oggi il mondo del caffè – parliamo di confezionamento di cialde e capsule a media e alta velocità, che rappresenta il 90% del nostro lavoro – sta prendendo direzioni differenti, a seconda dell’area geografica di riferimento. In America stiamo assistendo alla crescente esigenza di packaging secondari sempre più compatti e multi gusto, cioè con diverse fragranze di caffè all’interno dello stesso imballo occupando il minor spazio possibile sullo scaffale. In Europa, invece, cresce la richiesta di imballi premium, che tendono a tenere le capsule distanziate e ben posizionate. Inoltre, progettiamo e produciamo soluzioni per il caffè in stick pack, che è molto richiesto nel mercato asiatico, dove abbiamo diversi impianti installati.

Il settore del caffè è molto competitivo ed è quindi fondamentale innovare. Per Cama Group, nel 2023 è stato il comparto trainante, con quasi il 30% del fatturato totale del gruppo.

› Quali sono le tendenze che stanno caratterizzando il settore delle capsule e delle cialde?

La sostenibilità è, sicuramente, un fattore chiave. Alcuni produttori di cialde e capsule stanno sperimentando materiali green e paper-based e noi, di riflesso, stiamo cercando di aiutarli con le nostre tecnologie sviluppando soluzioni di confezionamento secondario adeguate e con il minor uso di cartone possibile, esplorando anche nuove strade nell’ambito della manipolazione. Stiamo seguendo i produttori di caffè in questa sfida.

Nell’ambito della capsula, la plastica sta scomparendo. L’alluminio rimane un caposaldo, ma si sta facendo esperienza con materiali compostabili alternativi e con la carta. Di conseguenza, queste capsule richiedono tecnologie di confezionamento secondario innovative che rispettino le loro caratteristiche.

› Cama Group progetta e costruisce macchine su misura, personalizzate in base alle esigenze del cliente. Ce ne parla?

Ogni impianto ha la sua storia. Cama ormai ha acquisito grande esperienza sia nella gestione delle alte velocità che dei diversi formati di packaging. La sfida maggiore

Alessandro Rocca, Group Sales Director di Cama Group

confezionamento del caffè

riguarda gli spazi a disposizione del cliente, che spesso sono ristretti, quindi dobbiamo progettare monoblocchi super compatti che riescano a svolgere anche tre funzioni: posizionare le capsule nel cartone, il cartone in un vassoio e il vassoio in una cassa per la spedizione. Un’altra sfida riguarda i Variety Pack: possiamo realizzare soluzioni che confezionano fino a 10 fragranze di caffè nello stesso imballo secondario in quanto siamo in grado di inserire fino a dieci alimentazioni in una sola macchina. Questa tecnologia richiede una competenza particolare e una robotica avanzata. Sta prendendo piede soprattutto negli USA ma ne stiamo parlando anche in Europa. La velocità e l’efficienza devono essere al top, nonostante la complessità di queste linee. Cama Group è specializzata nel packaging secondario per diversi settori merceologici, è questa la nostra forza. Abbiamo iniziato il nostro percorso specializzandoci nell’ambito del pet food per poi esportare la tecnologia di base in altri mercati e svilupparla a seconda delle esigenze specifiche. Questo ci permette di trasferire la conoscenza tra diversi settori e trovare soluzioni sempre innovative. Durante i nostri eventi di presentazione mostriamo spesso tecnologie dedicate a settori diversi: spesso è capitato che un cliente del mondo del caffè prendesse spunto da tecnologie pensate per altri mercati proponendoci un’idea innovativa.

› Quanto sono importanti l’automazione e la robotica nelle vostre linee di confezionamento per il caffè?

La robotica è imprescindibile quando si tratta di posizionare le capsule o le cialde nel cartone, soprattutto se sono richieste presentazioni particolari o se bisogna inserire interfalde all’interno della scatola. La tecnologia robotica che abbiamo sviluppato nel corso degli anni offre la flessibilità e la precisione necessarie.

› In un settore come quello del caffè, il supporto post-vendita è fondamentale. Quali servizi offre Cama Group?

Il nostro service è dislocato a livello mondiale e coordinato con la sede centrale, abbiamo almeno una filiale in ogni continente. Ognuna ha la sua squadra, con competenze meccaniche e software. Cama Group ha circa 50

tecnici disponibili, quindi i tempi di attesa sono minimi. Anche i nostri agenti – che per noi sono partner selezionati e di lunga data – hanno squadre di intervento che ci supportano. Siamo quindi in grado di offrire un service locale praticamente in ogni mercato in cui operiamo. Il nostro obiettivo è avere tempi di intervento estremamente ridotti. Il primo contatto avviene tramite un help desk remoto. Inoltre, stiamo lavorando anche per implementare un servizio di assistenza 24/7, che richiede una struttura altamente organizzata, con una rotazione del personale adeguata. I nostri clienti hanno espresso questa necessità e noi abbiamo deciso di intraprendere questo percorso. Le nostre linee, infatti, lavorano in un ambito in cui bisogna garantire un’efficienza molto elevata, quindi le fermate devono essere ridotte al minimo.

› Qual è l’area geografica più forte per Cama Group nel mercato del caffè?

Negli ultimi due anni è stata predominante l’America dei grandi volumi, dove abbiamo installato diversi impianti ad alta velocità. L’Europa si è difesa bene, soprattutto l’anno scorso, con diversi impianti più piccoli a livello di volume ma non meno tecnologici.

L’Italia è la patria del caffè, i grossi produttori si trovano qui oltre che in Svizzera. Siamo stati consultati anche per progetti importanti e innovativi con capsule che non sono ancora state lanciate sul mercato. I clienti riconoscono in Cama Group un partner strategico per lo sviluppo del loro packaging secondario.

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Nimax

tecnologia avanzata per il caffè

Nimax, azienda italiana di primissimo piano nelle tecnologie avanzate per il fine linea, offre una serie di soluzioni per la codifica, marcatura, ispezione ed etichettatura nel settore del caffè. Questi sistemi sono fondamentali per garantire qualità, tracciabilità e sicurezza del prodotto lungo tutta la filiera produttiva.

Il settore del caffè in Italia è un mercato di grande importanza, con un valore complessivo di circa 5 miliardi di euro, di cui 2,2 miliardi derivano dalle esportazioni1. Questo settore è composto da circa 1.000 aziende e impiega direttamente circa 7.000 persone. Sebbene la pandemia abbia temporaneamente ridotto i consumi, il mercato ha mostrato una decisa ripresa, con le importazioni di caffè che hanno raggiunto i 724 milioni di kg nel 2022, un incremento del 9% rispetto all’anno precedente2. Il caffè è una delle bevande più amate dagli italiani: oltre il 95% della popolazione beve almeno un caffè al giorno. Questo dato riflette l’importanza culturale e sociale del caffè nel nostro Paese. Le vendite di caffè torrefatto in Italia hanno raggiunto i 231 milioni di kg nel 2022, con un aumento del 3% rispetto all’anno precedente. Nonostante una sostanziale stagnazione nei consumi interni, l’export di caffè italiano ha visto un raddoppio nei volumi negli ultimi dieci anni, con il Brasile che rimane il principale fornitore a livello mondiale, seguito da Colombia e Vietnam.

Codifica e marcatura

Le soluzioni di codifica e marcatura sono essenziali per assicurare che ogni confezione di caffè sia tracciabile e conforme alle normative italiane ed europee. Nimax offre una vasta gamma di marcatori sia a getto d’inchiostro che laser, ideali per la stampa di codici alfanumerici, loghi e codici a barre su vari tipi di imballaggi. Queste stampanti industriali garantiscono alta velocità e affidabilità, caratteristiche cruciali per rispondere alle esigenze di un mercato in crescita e dinamico.

Ispezione e controllo

La qualità del caffè è determinata non solo dal sapore, ma anche dalla purezza del prodotto. Per garantire che ogni chicco sia esente da corpi estranei, Nimax propone sistemi di ispezione a raggi x e metal detector per il controllo qualità. Questi sistemi sono in grado di rilevare e rimuovere automaticamente contaminanti come metalli, vetro e pietre, assicurando che solo il caffè di miglior qualità raggiunga il consumatore.

Labelling

Il labelling è un altro aspetto cruciale, non solo per l’identificazione del prodotto, ma anche per fornire informazioni importanti come la data di scadenza, il lotto di produzione e altre indicazioni obbligatorie per legge. Nimax offre dei sistemi di etichettatura ad alta velocità in grado di applicare etichette su diversi tipi di confezioni, dalle buste di caffè macinato ai barattoli di caffè solubile. Questi sistemi di etichettatura sono progettati per garantire precisione e velocità, contribuendo a mantenere l’efficienza della linea di produzione. Le tecnologie avanzate di codifica e marcatura, ispezione e controllo e labelling proposte da Nimax sono quindi essenziali per mantenere l’alto standard qualitativo richiesto dal mercato e per sostenere la competitività delle aziende italiane nel contesto globale. Queste soluzioni non solo migliorano l’efficienza produttiva, ma garantiscono anche la conformità alle normative internazionali, un aspetto sempre più rilevante in un mercato in continua espansione. In conclusione, l’adozione di tecnologie all’avanguardia come quelle offerte da Nimax rappresenta un investimento strategico per le aziende del settore caffè, contribuendo a consolidare la loro posizione sia sul mercato domestico che internazionale.

NOTE 1 https://www.comunicaffe.it/coffitalia-2023-lannuario-sui-mercati-le-torrefazioni-le-caffetterie-ed-i-negozi-di-caffe/ 2 https://www.beverfood.com/annuario-coffitalia-2023-panoramica-mercati-torrefazioni-caffetterie-i-negozi-caffe-wd/- https://www.competitivestore.it/blogs/le-guide/report-csi-caffe-i-principali-insight-edizione-2022-2023

confezlonamento del caffè

caffè BorBone cresce nel primo semestre 2024

Caffè Borbone ha chiuso il primo semestre del 2024 con ricavi a 166,7 milioni di euro, in aumento dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2023. “Il percorso di crescita e sviluppo di questa prima parte dell’anno è il risultato di una strategia di business pianificata per affrontare l’attuale contesto economico e fronteggiare l’aumento dei costi della materia prima, in particolare della qualità di caffè Robusta, che ha raggiunto picchi record. Una strategia che ha messo al primo posto i consumatori, limitando il più possibile i rincari sui prezzi al pubblico, e che si è dimostrata efficace, permettendoci di continuare la nostra traiettoria di sviluppo. – ha dichiarato Marco Schiavon, Amministratore Delegato di Caffè Borbone – I risultati del primo semestre ci permettono di guardare con ottimismo al futuro e ci proiettano verso un traguardo di fine anno superiore ai 300 mln con cui abbiamo concluso l’esercizio precedente”. Dall’analisi dei risultati emerge l’ottimo andamento del mercato estero, che cresce del 50% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. In particolare, prosegue lo sviluppo del mercato americano che, sotto la guida della neocostituita filiale Caffè Borbone America Corp, raddoppia il risultato 2023. A livello di canali distributivi si segnala l’ottima performance della GDO. Il primo semestre ha segnato importanti traguardi anche sul fronte dell’impegno in ambito sostenibilità. L’azienda ha aderito alla Science Based Targets initiative (SBTi) e ha definito i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 a breve e lungo termine in linea con lo scenario net-zero e si appresta a sottoporli alla validazione del team di esperti di SBTi. Sempre nell’ottica di ridurre l’impronta ambientale, sono stati completati i lavori per la realizzazione di un nuovo polo logistico, con la costruzione di un nuovo magazzino da 10.000 mq nelle immediate vicinanze dello stabilimento di Caivano. “La sostenibilità continua a guidare le scelte dell’azienda. Dalla certificazione delle materie prime, all’attenzione per i lavoratori nei Paesi d’origine, fino alla produzione di caffè con packaging sempre più sostenibile e all’inaugurazione di un magazzino ad altissima efficienza energetica. L’obiettivo è quello di rendere il nostro caffè ancora più buono, anche per il pianeta e la comunità locale.” – conclude Marco Schiavon. Grazie a un lavoro costante in ottica di sviluppo economico, sociale e ambientale, nel mese di giugno Caffè Borbone ha ottenuto la Golden Medal nel Sustainability Rating di EcoVadis, una delle più importanti piattaforme internazionali di rating di sostenibilità, collocandosi nel 2% delle migliori società tra tutte quelle valutate da EcoVadis negli ultimi 12 mesi.

l avazza il piacere ci rende umani

U na semplice tazza di caffè significa molto per ognuno di noi. Per Lavazza, il marchio italiano più iconico del caffè, il caffè è senza dubbio sinonimo del piacere di una deliziosa pausa. Nel mondo di oggi, così accelerato, non c’è momento migliore per sottolineare il piacere. Se da una parte la tecnologia si evolve e ci agevola, è anche importante ricordare ciò che ci rende autenticamente umani: la capacità di vivere e assaporare i piaceri della vita.

Proprio qui, interviene Lavazza, per celebrare l’essenza dell’esperienza umana.

L’eroe del film è Luigi, un piccolo robot senziente che serve caffè appena preparato. Ogni giorno, Luigi è spettatore della reazione di puro piacere dei suoi colleghi umani quando bevono un caffè Lavazza e, nel tempo, sviluppa il sogno segreto di assaggiarlo anche lui. Riuscirà, infine, il nostro robot a provare le sensazioni degli umani? La campagna presenta la coppia di star più spiritosa di Hollywood: Steve Carell e John Krasinski. “Oggi, Lavazza comunica un nuovo messaggio strategico che ne conferma l’evoluzione in un marchio autenticamente globale, ma con radici fortemente italiane”, spiega Carlo Colpo, Marketing Communication Director e Brand Home Director del Gruppo Lavazza. “Con la campagna ‘Pleasure makes us human’, Lavazza eleva la comunicazione del marchio ad un livello superiore. La nostra narrativa analizza un tema attuale con l’uso di uno storytelling poetico, permeato da un delicato senso dell’umorismo volto a coinvolgere, divertire e intrattenere il nostro pubblico. La nuova piattaforma celebra il piacere dell’esperienza umana, proponendo gioia anche nei momenti più semplici, come gustare una tazza di caffè. Pensata per entrare in sintonia con un pubblico globale, la campagna presenta uno stile d’animazione all’avanguardia. Il protagonista è Luigi, un personaggio del tutto nuovo che ricorda, però, quelli iconici delle prime pubblicità Lavazza, come Carmencita e il Caballero, dell’epoca dell’italiano Carosello negli anni ’60. Una cover appositamente creata dell’intramontabile classico “Que sera, sera” funge da filo conduttore di tutta la campagna: il piacevole testo e la famosa melodia si coniugano allo storytelling del film principale, creando un interessante contrasto con il tono di voce spiritoso e ironico di molti degli asset.

Fatti&TENDENZE

Macchine per il packaging superati i 9 miliardi di fatturato

Il settore dei costruttori di macchine automatiche per il confezionamento e l'imballaggio continua a crescere: 9,2 miliardi il fatturato 2023. L'export vale 7,2 miliardi. "Le nostre aziende continuano a crescere, continuano a sfidarsi implementando soluzioni sempre più all’avanguardia che permettono di mantenere la leadership a livello mondiale", commenta Riccardo Cavanna, Presidente di Ucima.

Il settore dei costruttori di macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio continua a migliorarsi, crescendo esponenzialmente di anno in anno e arrivando a registrare nel 2023 un fatturato totale pari a 9 miliardi e 229 milioni di euro, con un rialzo del 8% sull’anno precedente. Si tratta del terzo record consecutivo, dopo quello del 2021 e 2022. Un risultato importante, realizzato per il 78,7% sui mercati internazionali per un totale di 7 miliardi e 262 milioni di euro e per il 21,3%, 1 miliardo e 967 milioni di euro, su quello nazionale. I dati sono stati resi noti dal Centro Studi Mecs – Ucima nella 12^ Indagine Statistica Nazionale, che ogni anno fotografa l’andamento del comparto. 594 le aziende censite che contano 38.219 addetti. La spiccata vocazione all’export dei produttori italiani di tecnologie e soluzioni per il packaging si conferma anche nel 2023, con il fatturato estero che incide per il 78,7% su quello totale, per una cifra pari a 7,2 miliardi (+10,5% sul 2022). Il podio delle aree geografiche è rimasto immutato: con 2,71 miliardi di ricavi l’Unione Europea si conferma la principale area di destinazione delle macchine made in Italy e assorbe il 37,3% dell’intero export. Segue l’Asia con 1,47 miliardi di euro di giro d’affari, pari al 20,3% del totale delle performance internazionali del settore. Terzo gradino del podio per il Nord America, con 1,25 miliardi. Seguono Europa Extra-UE (651 milioni di euro), Sud America (583 milioni di euro), Africa e Oceania rispettivamente con 456 e 135,8 milioni di euro. Le vendite sul mercato italiano sono rimaste sostanzialmente stabili, rappresentando il 22,6% del fatturato e una chiusura d’anno a 1,9 miliardi.

I settori clienti

La struttura produttiva

Fatturato per tipologia produttiva

La famiglia delle macchine per il packaging primario resta preponderante con il 52,4% della distribuzione del fatturato, seguita dal segmento del fine linea, labelling e attrezzature ausiliarie (27,2%) e dal packaging secondario (che assorbe il rimanente 20,4%).

Le aziende che producono macchinari per il confezionamento e l’imballaggio si concentrano principalmente lungo l’asse della via Emilia – la cosiddetta Packaging Valley – con distretti produttivi anche in Lombardia, Piemonte, Veneto e Toscana. La dislocazione geografica delle imprese conferma quindi una prevalenza della regione Emilia-Romagna in termini di numerosità di aziende, addetti e fatturato. In Emilia-Romagna risiedono 205 aziende (34,5% del totale) che occupano 21.881 addetti (57,3% del totale) e generano il 62,6% del fatturato totale pari a 5 miliardi e 781 milioni di euro. Seguono, in ordine, Lombardia, Veneto e Piemonte. Tra le province, Bologna e Milano superano Parma (terza) e Vicenza (quarta) per numero di aziende di macchine packaging. Ma se si guarda alla distribuzione di occupazione e fatturato il predominio dell’Emilia è netto: Bologna, Parma, Modena e Rimini sono ai primi quattro posti, Vicenza in quinta posizione, Bergamo e Reggio Emilia rispettivamente al settimo e ottavo posto.

Struttura occupazionale

Nella suddivisione del fatturato tra i vari settori clienti, il 2023 conferma una predominanza dell’industria alimentare (food e beverage), che incide per il 57,1% sul volume d’affari complessivo. I due sottosettori si confermano anche singolarmente in testa alla classifica: il food risulta nel 2023 il primo settore cliente, assorbendo il 30,9% (2.856 milioni di euro) del fatturato totale, con una propensione all’export del 74,5%. Il beverage si colloca al secondo posto, con il 26,2% del fatturato totale. Le vendite in questo settore sono destinate ai mercati esteri per l’83,3%. Seguono il mercato del tissue e altro con 1.699 milioni di euro (18,4% del totale). A seguire il settore farmaceutico che raggiunge la quota di 1.492 milioni di euro (16,2% del totale). Chiudono la graduatoria il cosmetico e il chimico.

Nel 2023 il numero degli occupati del settore è cresciuto del 1,2%, passando da 37.753 (2022) a 38.219 (2023). “Sostanzialmente i dati consolidati hanno affermato l’idea dei preconsuntivi: siamo di fronte a conferme di come il nostro settore e tutta la filiera italiana abbia costituito un metodo che garantisce affidabilità e innovazione. – dichiara il Presidente di Ucima Riccardo Cavanna - Le nostre aziende continuano a crescere, continuano a sfidarsi implementando soluzioni sempre più all’avanguardia che permettono di mantenere la leadership a livello mondiale. Per quanto riguarda il mercato interno, la pubblicazione del decreto attuativo su industria 5.0 darà impulso a nuovi investimenti e permetterà al mercato italiano di crescere. L’obiettivo 2024 è di riconfermare i dati 2023”.

Fatti&TENDENZE

Al via l’lPACK-lMA Monitor

previsioni per i materiali di imBallaggio

Come saranno i consumi di materiali per il packaging nei prossimi anni? Il food sarà il mercato più interessato, e il packaging flessibile la scelta più diffusa, trainata da India, Indonesia e Cina. È quanto emerge dall’IPACK-IMA Monitor, che offre una panoramica aggiornata relativa ai mercati e alle tecnologie di riferimento della manifestazione.

Packaging flessibile al primo posto

Osservando le previsioni dei consumi di materiali per il packaging nel periodo 2024- 2027 emergono importanti dinamiche di settore. Mettendo a confronto i mercati del Food (Food & Beverage) e Non Food, il primo dei due si conferma essere quello maggiormente interessato dall’utilizzo di materiale per imballaggio, con un valore nel 2023 pari a 3.824,4 miliardi di unità e prospettive di crescita al 2027 (CAGR 2024-2027) pari al +3,2% medio annuo. Analizzando meglio i dati che compongono la macro-famiglia del Food, emerge una crescita importante per i comparti delle bevande alcoliche (+4% media annua, e consumi aggiuntivi pari a 82,3 miliardi di unità), per il settore alimentare in senso stretto (CAGR +3,1% e mercato aggiuntivo di 289,6 miliardi di unità) e per i soft drinks (+3,1% di crescita percentuale e 134,2 miliardi di unità in più).

Osservando il comparto dal punto di vista dei materiali utilizzati nei processi di imballaggio, il packaging flessibile risulta essere la scelta più diffusa di confezionamento, con un volume previsto nell’anno corrente di 1.495,1 miliardi di unità consumate (pari al 33,3% delle confezioni totali) e un CAGR 2024-2027 di +3,5%.

Analizzando più nel dettaglio i Paesi che traineranno lo sviluppo futuro del packaging flessibile, si posizionano sul podio l’India, con una crescita media annua prevista di +7,6%; l’Indonesia (+3,8%) e la Cina (+3,3%).

Le confezioni in metallo, pur essendo di minor rilevanza dal punto vista dei volumi complessivi (570,5 miliardi di unità consumate nel 2024 e 671,1 miliardi previste nel 2027) - mostrano la migliore performance futura prevista con un CAGR 2024-2027 pari a +5%.

In questo caso le Nazioni trainanti sono Stati Uniti (+7,6% ogni anno), Russia (+6,1) e Cina (+5,2%).

In linea con le crescite medie attese le aspettative per la plastica rigida (+3%), inferiori alla media ma comunque positive le previsioni di crescita per gli imballaggi in carta e in vetro (CAGR futuro rispettivamente di +1,5% e +1,1%).

Le tipologie di confezioni

Dal punto di vista delle tipologie di confezioni maggiormente utilizzate, traina la crescita prevista entro il 2027 la categoria Bag/Sachet con un volume aggiuntivo, entro il 2027, di oltre 131 miliardi di unità e un CAGR di +3,3%.

Seguono Lattine per il Beverage (+97,4 mld e CAGR +5,7%), Bottiglie in PET (+96,8 miliardi di unità, CAGR + 3,7%); Pillow Pouch in plastica (+42,8 mld di unità, +7,9%) e Brick Carton per i liquidi (34 mld di unità aggiuntive e crescita di 4%).

Fatti&TENDENZE

lndustria cosmetica in ltalia

continua la crescita del fatturato

Il Centro Studi di Cosmetica Italia ha reso disponibile il Rapporto annuale nel corso

dell’Assemblea dei Soci. Nel 2023 il fatturato totale dell’industria cosmetica in Italia ha superato i 15,1 miliardi di euro, in crescita del 13,8% rispetto al 2022. Positive anche le stime per il 2024.

In occasione dell’Assemblea dei Soci di Cosmetica Italia che si è tenuta il 24 giugno presso Palazzo Giureconsulti a Milano, il Centro Studi di Cosmetica Italia ha reso disponibile il Rapporto annuale, giunto alla 56ª edizione. “L’ultima edizione del Rapporto annuale – ha evidenziato Benedetto Lavino, presidente di Cosmetica Italia - mostra, ancora una volta, la forte capacità reattiva del comparto nell’attraversamento delle congiunture negative e nell’approccio alle nuove abitudini di acquisto sia sul fronte domestico sia su quello mondiale. Resta immutata anche la natura anelastica dell’industria cosmetica nazionale, nonostante una situazione di scenario particolarmente critica, che vede la prosecuzione del conflitto tra Russia e Ucraina, inserito nel contesto di una crisi energetica con forti condizionamenti sui costi e sugli approvvigionamenti delle materie prime, e le ripercussioni della crisi tra Israele e Palestina. Forti della crescita dei fatturati sui mercati internazionali e del segno più del mercato interno continuiamo ad essere l’esempio di un’industria sana, dinamica, che fa bene al Paese!”.

Un anno record

Nel 2023 il fatturato totale dell’industria cosmetica in Italia ha superato i 15,1 miliardi di euro, in crescita del 13,8% rispetto al 2022. Positive anche le stime per il 2024 che vedono il fatturato crescere ulteriormente del 10% nel confronto col 2023. Le esportazioni rappresentano oltre il 46% del fatturato totale del settore. In particolare, nel 2023 hanno superato i 7 miliardi di euro, in crescita di oltre 20 punti percentuali rispetto all’anno precedente; per il 2024 le stime segnalano ancora un andamento positivo (+12%). Questi risultati consentono di inquadrare livelli record per la bilancia commerciale (rapporto export-import) che nel 2023 supera i 4 miliardi di euro con una crescita di oltre 870 milioni rispetto al 2022. L’indispensabilità del cosmetico come bene essenziale è ribadita dall’andamento positivo dei consumi nel mercato italiano che nel 2023 superano quota 12,5 miliardi con un trend positivo del 9,4% sul 2022. In particolare, considerando la ripartizione dei consumi nei canali distributivi, è possibile leggere un’evoluzione delle abitudini di acquisto dei consumatori tra il 2023 e il 2022.

Le performance dei canali di vendita

La grande distribuzione resta il canale con la quota più consistente dei consumi interni (circa 42%) con un valore che supera i 5,2 miliardi di euro, mentre la profumeria rafforza la seconda posizione (20,2%) per un valore dei consumi di oltre 2,5 miliardi di euro. Al terzo posto troviamo la farmacia (16,7%) con un valore di quasi 2,1 miliardi di euro. L’e-commerce, complice la forte accelerazione impressa a partire dal lockdown, ha più che raddoppiato il proprio valore dal 2019, arrivando a coprire nel 2023 l’8,9% dei consumi cosmetici degli italiani per un valore di 1,1 miliardi di euro. Seguono l’acconciatura (4,7%), che vale 589 milioni di euro, l’erboristeria (3,4%), per un valore di 423 milioni di euro, le vendite dirette (2,8%), pari a 352 milioni di euro di consumi e l’estetica (1,6%), con 207 milioni di euro. “Si consolidano fenomeni trasversali al comparto cosmetico come la digitalizzazione, sia negli investimenti in termini di comunicazione, sia a livello produttivo. Le imprese si muovono anche nell’ottica dell’evoluzione Industria 5.0, che ottimizza, come la più recente Intelligenza Artificiale, processi d’azienda legati alla logistica, al CRM e all’offerta sempre più evoluta di prodotti cosmetici”, ha commentato Gian Andrea Positano, responsabile del Centro Studi di Cosmetica Italia.

Novità al vertice dell’Associazione

Durante l’Assemblea dei Soci Benedetto Lavino, Presidente di Bottega verde, è stato eletto alla guida dell’Associazione per il prossimo triennio, fino al 2027. Sarà affiancato nel suo mandato da quattro vicepresidenti: Filippo De Caterina (L’Oréal Italia), Fabio Franchina (Framesi), Ambra Martone (ICR - Industrie Cosmetiche Riunite) e Renato Sciarrillo (Procter & Gamble). Tra gli obiettivi del suo programma, l’individuazione di un piano industriale a favore del settore cosmetico nazionale supportato da progetti di advocacy, internazionalizzazione e responsabilità sociale per sostenere sviluppo e reputazione di un’industria chiave per la crescita del Sistema Paese. Annunciata anche la nomina di Silvia De Dominicis alla guida della Direzione generale di Cosmetica Italia a partire dal 1 luglio 2024. Dopo una lunga esperienza in Johnson & Johnson, è oggi Presidente della Fondazione Operation Smile Italia ETS, impegnata nell’assistere bambini nati con malformazioni cranio-maxillofacciali nei Paesi a basso e medio reddito.

Fatti&TENDENZE

Automazione e Al

l’evoluzione dell’intralogistica

Negli ultimi anni, l’ambito intralogistico ha visto una serie di innovazioni tecnologiche che stanno trasformando radicalmente la gestione e i flussi delle merci all’interno degli stabilimenti. Automazione e intelligenza artificiale stanno ottimizzando e potenziando questo fondamentale anello della supply chain.

Il futuro dei robot mobili autonomi (AMR) nell’intralogistica è promettente e caratterizzato da diverse tendenze emergenti che si prevede rivoluzioneranno ulteriormente il settore.

Gli AMR diventeranno più abili nell’apprendere dall’ambiente e dalle esperienze passate, migliorando la loro efficienza e adattabilità (apprendimento adattivo).

Ciò include una migliore gestione degli ostacoli imprevisti e l’ottimizzazione dinamica dei percorsi. Grazie all’intelligenza artificiale, gli AMR saranno in grado di prevedere quando è necessaria la manutenzione, riducendo i tempi di inattività e prolungando la loro durata operativa.

Maggiore integrazione e interoperabilità

Lo sviluppo di sensori più sofisticati consentirà agli AMR di avere una migliore comprensione dell’ambiente circostante, spingendo sulla loro capacità di navigare in ambienti complessi e di interagire in modo sicuro con i lavoratori umani. Algoritmi SLAM (Simultaneous Localization and Mapping) potenziati consentiranno una mappatura più precisa e dettagliata degli ambienti di magazzino, migliorando la navigazione e l’efficienza. L’integrazione con i sistemi di gestione del magazzino (WMS), i sistemi di pianificazione delle risorse aziendali (ERP) e altre tecnologie di automazione diventerà più fluida, creando un ecosistema operativo unificato e altamente efficiente. Gli AMR di produttori diversi saranno in grado di comunicare e lavorare insieme in modo più efficace, grazie a protocolli e interfacce di comunicazione standardizzati.

Collaborazione uomo-robot

Sviluppo di AMR progettati per lavorare a stretto contatto con umani, condividendo i compiti e migliorando la produttività complessiva. Questi cobot avranno caratteristiche di sicurezza migliorate per garantire interazioni sicure. I lavoratori potrebbero utilizzare dispositivi indossabili che comunicano

con gli AMR, fornendo informazioni in tempo reale e coordinamento per ottimizzare i flussi di lavoro.

I futuri AMR saranno probabilmente più modulari, consentendo alle aziende di riconfigurarli facilmente per attività o ambienti diversi senza dover ricorrere a riprogrammazioni estese o a modifiche fisiche. La maggiore facilità di implementazione consentirà alle aziende di scalare rapidamente le operazioni AMR per soddisfare le richieste in continua evoluzione.

Gestione avanzata della flotta

Un sofisticato software di gestione della flotta consentirà il controllo e il monitoraggio centralizzato di grandi flotte di AMR, ottimizzandone l’uso e garantendo un’allocazione efficiente delle attività. Ispirati dalla natura, gli AMR possono utilizzare i principi dell’intelligenza di sciame per coordinarsi tra loro, migliorando l’efficienza e la capacità di risolvere i problemi in ambienti dinamici.

Efficienza energetica e sostenibilità

I progressi nella tecnologia delle batterie porteranno a tempi operativi più lunghi e a ricariche più rapide, riducendo i tempi di inattività e migliorando l’efficienza complessiva. Metodi innovativi di raccolta dell’energia, come la frenata rigenerativa, potrebbero essere implementati per estendere la durata della batteria e ridurre il consumo energetico.

Applicazioni specializzate

Sviluppo di AMR su misura per settori o attività specifiche, come la conservazione del freddo, la movimentazione di materiali pericolosi o gli ambienti farmaceutici, per garantire prestazioni ottimali in ambienti specializzati. Combinazione delle capacità di diversi tipi di robot (ad esempio, AMR con droni) per eseguire compiti complessi che richiedono una navigazione sia a terra che aerea. Fonte: www.intralogistica-italia.com

DOSSIER

Pharmaceutical packaging challenges and new opportunities

The global pharmaceutical packaging market size is expected to grow a CAGR of 9.7% from 2024 to 2030. Packaging companies are increasingly focusing on the incorporation of dispensing mechanisms, sustainable material, tamper-evident properties, and counterfeiting measures into the packaging to enhance their functionality and safety.

According to the market research and consulting company Gran View Research, the global pharmaceutical packaging market size was valued at USD 139.37 billion in 2023 and is expected to grow a compound annual growth rate (CAGR) of 9.7% from 2024 to 2030.The enormous growth of the pharmaceutical sector is one of the primary growth factors for the pharmaceutical packaging sector. The pharmaceutical business has been expanding quickly in recent years due to scientific and technological advancements, and this trend is predicted to continue over the projection period, particularly in developing nations like China, India, Saudi Arabia, and Brazil. The U.S. accounted for the largest pharmaceutical market worldwide. Large healthcare system, high per capita income, and large investments in drug development in the country are some of the key factors driving the U.S. market. Furthermore, growing importance of generic drugs and access to better healthcare services are anticipated to provide lucrative opportunities for pharmaceutical packaging in the coming years. The 21st Century Cures Act (Cures Act) was signed on December 13, 2016, in the U.S. and is designed to accelerate medical product development. The law is expected to drive new innovations in product developments in pharmaceutical industry. This is expected to drive the demand for pharmaceutical packaging in U.S.

New opportunities for packaging manufacturers

The pharmaceutical industry is primarily driven by the progress in the field of medicine and bioscience. In addition, pharmaceutical industry acts as a key asset to the European economy as it is one of the Europe’s top-performing, high-technology sectors. Pharmaceutical industry is witnessing significant transition and focus on the development of biopharmaceutical drugs has considerably grown over the past few years. Few biotechnology-driven drug therapies are unstable in liquid form and are, therefore, introduced as lyophilized or dry powder dosage forms. Lyophilized drugs demand specialized packaging for their optimal performance, resulting in new opportunities for packaging manufacturers. Pharmaceutical drugs are majorly offered in tablet, capsule, liquid, and powder forms. Various packaging types, including rigid bottles, standup pouches, flat pouches, sachets, and blister packs, are used for their packaging. Packaging companies are increasingly focusing on the incorporation of dispensing mechanisms, administration aids, sustainable material, tamper-evident properties, and

counterfeiting measures into the packaging to enhance their functionality and safety.

Companies are majorly focusing on the utilization of post-consumer recycled (PCR) material and are also developing packaging from compostable material to increase the sustainability of packaging. Gerresheimer AG, a leading pharmaceutical packaging manufacturer, has been offering glass bottles made from PCR glass since several years. In addition, the company is offering bottles made from R-PET and BIO-PET (resins made from sugarcane plants). This trend of sustainable packaging is expected to significantly gain pace in the coming years.

Intelligent packaging technologies

One key opportunity lies in developing intelligent packaging technologies that enhance safety, traceability, and patient adherence. Integrating IoT (Internet of Things) devices into packaging can provide real-time monitoring of temperature, humidity, and other critical parameters, ensuring the integrity of pharmaceutical products during storage and transportation. The rise of personalized medicine and specialty drugs also opens opportunities for customized packaging solutions, catering to unique dosages and administration methods. Pharmaceutical companies that can adapt to these trends and offer innovative packaging solutions are well-positioned to thrive in this dynamic market.

Source: Gran View Research

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Pharmaceutical packaging pharmintech monitor:

previsioni di crescita per il pharma

La produzione mondiale di prodotti farmaceutici raggiungerà i 1.806 miliardi nel 2027, con crescite attese per Cina, Belgio, Svizzera, Italia e Irlanda. È quanto emerge dal Pharmintech Monitor, che propone una panoramica aggiornata relativa ai mercati e alle tecnologie di riferimento della manifestazione. Negli ultimi anni, il settore del Farmaceutico ha assunto un’importanza sempre maggiore nel mondo, complice la recente emergenza sanitaria. La produzione mondiale di prodotti farmaceutici - pari a 1.390 miliardi di euro nel 2023 - è destinata a crescere in modo significativo nei prossimi anni con una variazione media annua prevista di +6,8%, fino a raggiungere nel 2027 i 1.806 miliardi di euro.

Tra i principali produttori mondiali del Pharma, oltre ai tradizionali mercati di Stati Uniti, Germania, UK, spiccano le crescite attese per Cina (con un valore previsto nel 2027 di 270,1 miliardi di euro, un CAGR di +7,8% e un valore aggiuntivo di quasi 70 miliardi entro il 2027), Svizzera (+16,3%) e Giappone (+4,9%) con una crescita del mercato rispettivamente di +49,9 e + 10,8 miliardi di euro. Tra i mercati che cresceranno maggiormente tra i più grandi produttori mondiali di prodotti farmaceutici registriamo anche Italia (+32,3 miliardi) e Irlanda (+21,9 miliardi).

Dando uno sguardo ai Paesi emergenti che produrranno, in termini di valore, maggior prodotti pharma, spiccano l’India (+11,1 miliardi di euro tra il 2023 e il 2027) e il Brasile (+4 miliardi), che registreranno una crescita percentuale (CAGR 2024-2027) rispettivamente di +5,5% e +5,4%. Superiori alla crescita media mondiale le performance previste per il Kazakistan (+14,9%), il Cile (+13,7%) e la Tailandia (+8,6%), pur apportando valore aggiunto inferiore rispetto alle principali realtà del settore, pari a 1,1 miliardi il Kazakistan; 1,7 miliardi il Cile e poco più di 1 miliardo la Tailandia.

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Valori in miliardi di euro

lMA Pharma the all-in-one supplier

for the pharmaceutical sector

At Achema 2024, IMA Pharma presented itself as the all-in-one supplier specialized in the design and manufacture of automatic machines and complete lines for the processing and packaging of pharmaceutical products. We spoke about the ability to offer tailor-made solutions to satisfy the request of the market with Thomas Fricke, Commercial Director at IMA Pharma.

› In this international exhibition, IMA Group introduced IMA Pharma as the all-in-one supplier. Can you tell us about its value for the pharmaceutical industry?

We have chosen this slogan mostly because we see that many customers now have reduced technical departments, with less time and fewer resources for project planning. We are a one-stop-shop supplier, where you can buy everything out of one hand. This reduces the risk of failure and gives you greater certainty in your project planning. From the first machine to the end — from mixing and granulation to palletizing — everything can be supplied, organized and engineered by IMA, resulting in less friction in your projects.

› IMA Active provides solutions for each solid dose processing phase. What new features did you showcase at Achema?

At Achema, we showcased traditional technologies like capsule filling and washing machines. However, one of the current trends in solid dose processing is continuous manufacturing. We presented a tablet press with six feeders, allowing for dosing, mixing, checking product homogeneity, and pressing — all done continuously without a specific batch size. This method dramatically reduces costs and, with PAT sensors and other process control systems, ensures a very homogeneous production. After tablet pressing, we also have continuous coating capabilities, enabling the entire process to remain continuous. This is ideal for producing large-scale products like aspirin or metformin at a lower production cost, which was a significant trend at the exhibition and on our booth.

› IMA Life concerns solutions for processing liquids and powders in aseptic and non-aseptic environments. What are the main trends in these areas?

Interestingly, we see two nearly opposite trends. One is the demand for high-speed injectables like vaccines, obesity treatments, and other products, which require big batch production to meet market demand and to control costs. The other trend is towards flexibility, focusing on the treatment of high-value medicines like cell and gene therapies. We have introduced a new machine called TILE-X, which transports vials

Pharmaceutical packaging

or syringes using a magnetic transport system, from filling to stoppering to closing, all without any human intervention or particle generation. This machine is also completely gloveless, which is another trend. So, high-speed versus extremely low-speed.

› IMA is specialized in primary and secondary packaging. What are the main advantages of your solutions?

In solid dose packaging, a shift occurred during the Covid-19 pandemic, where the focus was primarily on vaccine production. Now, there’s a renewed focus on cheaper medicines like tablets, which are produced globally and sometimes packed in different locations than where they were produced. With our high-speed GIANT5 machine, we offer a feeding system known as SOMBRERO, which manages high speeds (up to 1,300 blisters per minute). It is also a flexible fitting solution that tolerates tablet size variations, a common issue in production. Another trend is our cartoning machine, which automatically adjusts itself from the carton magazine to transport and introduction blades. This is particularly useful for companies with reduced technical departments, as it reduces changeover times from 90 minutes to just 10 minutes. Our solutions span from primary packaging, like blister packaging and counting machines, to cartoning, bundling, stretch banding, case packing, and palletizing

— providing a complete line with minimal handling or sampling needed from the customer.

› At your booth, IMA Automation showcased the new X-PEN. Could you speak about it?

IMA Automation is known for its big high-speed assembly lines for products like syringes and auto-injectors. However, there is also a demand for smaller, flexible machines. Our team in Switzerland has developed a machine with a magnetic transport system that offers flexibility, medium speed, and a reduced space necessity. This compact monoblock machine combines Swiss quality with the space of a small to medium size machine, which is a first in this market segment.

› What’s the role of the End of Line Hub experts? We created the End of Line Hub about two years ago because we noticed that all IMA divisions and production systems require bundling, case packing, and palletizing. These needs are universal across industries. We brought all our experts together to find dedicated solutions for each market. For example, in pharma, a blister line usually produces two to three cartons per minute, so the palletizer has an easier job. In food or cosmetics, the requirements are entirely different, with higher speeds and heavier weights. Our End of Line Hub experts have developed specialized solutions for these scenarios.

IMA Group acquires Sarong Packaging Machinery and Packaging Materials divisions

On August 1st 2024, IMA Group, through the new established IMA Sarong, completed the closing for the acquisition of the Packaging Machinery and Packaging Materials divisions of Sarong, both based in Reggiolo (Reggio Emilia), Italy. Sarong Packaging Machinery division designs, manufactures and sells automatic thermoforming Form, Fill & Seal (FFS) and Fill & Seal (FS) packaging machines for single-serve to Pharmaceutical customers primarily, and Home & Personal Care markets. Active since 1972, Sarong Packaging Machinery division is today the undisputed world leader with almost 70% of the installed capacity for suppository machinery, thanks to its very broad product range, R&D expertise and high-quality after sales services. Over the years, it has extended the offer of FFS packaging lines by adding models for small, medium and large production, from 6,000 up to 30,000 suppositories/ovules per hour, packed with plastic films or aluminum foils, alongside with machines for unit-doses of pharmaceutical liquid or semi-liquid products. Sarong Packaging Materials division is the world market leader in the converting and sale of suppositories/ovules film and foils. This division operates also as a converter of rigid thermoforming films for liquid and semi-liquid pharmaceutical applications. Sarong Packaging Materials division is constantly looking at new sustainable raw materials, such as recyclable plastics, compostable resins, recycled aluminum content and PVC-free lacquers. The acquisition of Sarong Packaging Machinery and Packaging Materials divisions, which have a combined workforce of 125 employees, enriches the portfolio of advanced packaging solutions provided by IMA Group and represents a further step of its strategy to consolidate its presence in the pharmaceutical market. Together with the IMA Safe portfolio of cartoning machines and the IMA End of Line Hub, IMA is now providing complete lines even in this sector.

X-PEN
AQUARIA

Marchesini Group 50 years looking to the future DOSSIER

Marchesini Group celebrates 50 years of innovation at CPHI 2024: showcasing a new cartoning machine model and the latest digital division technologies.

Marchesini Group, will participate in the upcoming edition of CPHI Worldwide, which will be held in Milan from October 8 to 10. This is an important event for the Group, which is celebrating its 50th anniversary by showcasing a new cartoning machine. The Group has never stopped renewing its range of machinery, and it is in this spirit that the new MA-i 150 will be presented. This is a versatile and fast intermittent cartoning machine: this solution, which features a cleaner and more functional design as per Marchesini Group tradition, is capable of handling a wide range of formats with a maximum speed of 150 pieces per minute. Versatility is ensured by the flexibility of the on-board closure systems and the tool-less format change.

Solutions by Dott. Bonapace, M.A.R. and SEA Vision

In addition to this new product, the stand will also showcase several solutions by Dott. Bonapace, developed by the Laboratory Division. On display will be innovative benchtop machines, including a two-channel system for counting and filling bottles with tablets, capsules, and pills, as well as two versatile and compact solutions: a capsule filler equipped with stations for dosing any oral form, solid and liquid, and their combinations, and an efficient rotary tablet press. There will also be a complete line for filling, cooling, and sealing ovules and suppositories.

m archesini group, 50 anni guardando al futuro

The Group’s exhibition area will also feature M.A.R, a brand specializing in machines for filling powders and liquids in bottles, syringes, and cartridges, as well as SEA Vision, a company specializing in vision systems.

Digital transformation and AI

This edition will therefore focus on pharmaceutical production, but also on technological innovation: visitors will be able to experience the latest developments in digital transformation and artificial intelligence. Among these is “Morpheus,” a predictive maintenance solution available to customers to help them increase productivity and gain greater knowledge and control of the machines purchased. It will also be possible to explore the Customer Portal, which includes a range of services designed to meet customer needs, and augmented reality format change. This technology, simple and intuitive, allows pharmaceutical companies to train their technicians quickly and effectively, reducing the risk of errors. Additionally, there will be a new robotic island for product picking, enhanced by artificial intelligence.

CPHI | Stand 18C41 - 18C37

Marchesini Group celebra a CPHI 2024 cinquant’anni di innovazione: in mostra un nuovo modello di astucciatrice e le ultime tecnologie della divisione Digital.

Marchesini Group, azienda di riferimento nella produzione di linee complete per l’industria farmaceutica e cosmetica, parteciperà a CPHI Worldwide (Milano, 8-10 ottobre). Un appuntamento importante per il Gruppo che quest’anno celebra il 50° anniversario, esponendo in fiera un nuovo modello di astucciatrice.

Il Gruppo non ha mai smesso di rinnovare la propria gamma di macchinari ed è proprio in quest’ottica che verrà presentata la nuova MA-i 150. Si tratta di un’astucciatrice alternata versatile e veloce: questa soluzione, che si presenta con un design più pulito e funzionale come da tradizione Marchesini Group, è in grado di macchinare un’ampia gamma di formati con una velocità massima di 150 pezzi al minuto. La versatilità è garantita nella flessibilità dei sistemi di chiusura a bordo macchina e nel cambio formato tool-less.

Soluzioni firmate Dott. Bonapace.

M.A.R. e SEA Vision

Oltre a questa novità, lo stand presenterà anche diverse soluzioni firmate Dott. Bonapace, sviluppate dalla Laboratory Division. In esposizione ci saranno macchine da banco innovative, tra cui un sistema a due canali per il conteggio e il riempimento di flaconi con compresse, capsule e pastiglie, ma anche due soluzioni versatili e compatte: una incapsulatrice dotata di stazioni per il dosaggio di qualsiasi forma orale, solida e liquida e loro combinazioni ed una comprimitrice rotativa.

Sarà inoltre presente una linea completa di riempimento, raffreddamento e sigillatura di ovuli e supposte. All’interno dell’area espositiva saranno presenti anche M.A.R, marchio specializzato nella realizzazione di

macchine per il riempimento di polveri e liquidi in flaconi, siringhe e carpule, ma anche l’azienda SEA Vision, specializzata in sistemi di visione.

Trasformazione digitale e IA

Un’edizione che avrà quindi un focus sulla produzione farmaceutica, ma anche sull’innovazione tecnologica: i visitatori potranno sperimentare, infatti, le ultime novità sviluppate nel campo della trasformazione digitale e dell’intelligenza artificiale.

Tra queste, “Morpheus”, la soluzione di manutenzione predittiva a disposizione dei clienti per consentire loro di aumentare la produttività e acquisire una maggiore conoscenza e padronanza delle macchine acquistate. Sarà possibile esplorare anche il Customer Portal, che racchiude una serie di servizi pensati per soddisfare le esigenze dei clienti, e il cambio formato in realtà aumentata. Inoltre, sarà presente anche la nuova isola robotizzata per il picking di prodotti, potenziata dall’intelligenza artificiale.

Fate crescere il vostro business

grazie a una sostenibilità guidata dai dati

Colori, vernici, inchiostri e pigmenti: il risultato della nostra attenzione all’ambiente si vede in tutto ciò che facciamo. L’approccio analitico con cui operiamo offre maggior trasparenza attraverso le continue attività di monitoraggio e reportistica - questo tipo di dati può far crescere il vostro business.

Scoprite come nel nostro Bilancio di Sostenibilità. Potrete richiederne copia sul sito sunchemical.com/sustainability

DOSSIER

Comecer isolation technology per il pharma

Pharmintech è la manifestazione dedicata al processo e confezionamento per le industrie Life Sciences che si terrà a Fiera Milano dal 27 al 30 maggio 2025. Nel nostro percorso di avvicinamento alla fiera abbiamo incontrato Federico Acciarri, Area Sales Manager di Comecer.

› Perché per Comecer è interessante partecipare a Pharmintech?

Sicuramente è una vetrina che consente alla nostra azienda di incontrare un pubblico qualificato e interessato ma anche di organizzare appuntamenti con potenziali partner del settore. Pharmintec rappresenta anche un’opportunità per avere un momento di confronto e una visione sempre più chiara sulle esigenze dei nostri clienti e su dove sta andando il mercato.

› Quali sono le peculiarità delle soluzioni Comecer?

Comecer è un’azienda italiana leader nel settore dell’isolation technology per l’industria farmaceutica. Le nostre soluzioni sono riconosciute per innovazione, qualità e affidabilità e sono progettate secondo gli ultimi standard del settore. Gli isolatori sono progettati per garan-

tire un ambiente sterile atto alla manipolazione di prodotti farmaceutici iniettabili, riducendo il rischio di eventuali contaminazioni, ponendo sempre al centro la sicurezza dell’utilizzatore finale. Le soluzioni Comecer sono caratterizzate da un alto livello di personalizzazione e ciò le rende ideali per applicazioni critiche nel settore farmaceutico e biotecnologico ma anche nella medicina nucleare.

› Quali sono le vostre tecnologie più innovative?

Oltre ad aver realizzato soluzioni mirate a soddisfare le esigenze dei nostri clienti e ad essere conformi alle direttive del nuovo Annex 1, Comecer ha sviluppato una serie di prodotti dedicati al mondo del Cell & Gene. Flex-Line è un sistema robotizzato compatto e modulare dedicato al riempimento di iniettabili, nato dalla sinergia di Comecer con le aziende

del gruppo ATS Corporation, di cui fa parte dal 2019. La Flex-Line soddisfa le esigenze di quei clienti che richiedono grande flessibilità e accuratezza nella produzione di piccoli batches. La macchina è in grado di gestire siringhe, flaconi e carpule con un controllo della dosata del 100%. In ultimo voglio ricordare la ValueCell, un sistema asettico di riempimento delle cryo-bag, fase cruciale nei processi Cell & Gene.

Inquadra il QR code per la videointervista

MG2 l’evoluzione continua con electa

L’ampliamento della gamma di opercolatrici dal design human-centered di MG2 prosegue con Electa, svelata ad Achema.

Nasce Electa, il modello top di gamma della nuova serie E di MG2, configurabile con uno o due gruppi di dosaggio, controllo peso 100% netto o statistico, capace di raddoppiare le prestazioni rispetto al primo modello della serie, Essentia, lanciato sul mercato nel 2023. Electa si è presentata al pubblico di ACHEMA 2024 con una capacità produttiva di 200.000 capsule/ora, anche in presenza di combinazioni di prodotti diversi nella stessa capsula. A tutto questo si aggiungono le qualità che da sempre caratterizzano il concept tecnologico

di MG2: modularità, flessibilità e accuratezza nelle operazioni di riempimento e dosaggio in capsula. L’indiscussa qualità del prodotto finito è garantita dai sistemi di controllo peso 100% netto, consolidate soluzioni fiore all’occhiello di MG2, che in questa implementazione sono ulteriormente migliorati: il NETT e il MultiNETT. In linea con la nuova serie di opercolatrici dal design human-centered (HCD), Electa presenta un concept completamente rinnovato: un design moderno ed ergonomico, a torre di controllo con un HMI da 21 pollici, e la scelta di materiali di qualità e finiture raffinate migliorano l’esperienza dell’operatore e ne facilitano il lavoro sotto ogni

aspetto, garantendo massima facilità di accesso alle operazioni di pulizia e cambio formato. Le caratteristiche chiave di Electa sono: la riduzione di parti a contatto con il prodotto, la maggiore efficienza produttiva con contestuale riduzione del prodotto residuo in macchina, una predisposizione per i sistemi di guida autonoma alla produzione. L’opercolatrice diventa così un concentrato di tecnologia al servizio delle prestazioni e delle esigenze dell’utilizzatore: con Electa, prosegue il percorso di MG2 verso uno sviluppo tecnologico sempre più human-centered dove ergonomia, flessibilità e accuratezza si incontrano per garantire prestazioni di livello superiore.

DOSSIER

eurolabel innovazione e sosteniBilità nel packaging farmaceutico

L’industria farmaceutica è in costante evoluzione e, con essa, le esigenze di packaging. In un contesto in cui sicurezza, tracciabilità e sostenibilità diventano requisiti imprescindibili, Eurolabel risponde con soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate, in mostra a CPHI 2024.

Con oltre 60 anni di esperienza, Eurolabel è un’azienda specializzata nella produzione di etichette autoadesive e nell’evoluzione di servizi e soluzioni in ambito RFID, cold chain e sicurezza, con un focus in ambito farmaceutico, cosmetico, alimentare e industriale. Eurolabel è cresciuta con una missione chiara: trasformare l’industria delle etichette attraverso un approccio multidisciplinare che unisce competenza tecnica, creatività e una profonda connessione con l’Integration Technology, mantenendo da sempre uno sguardo alla sostenibilità. In particolare, questo impegno ha permesso all’azienda di ottenere importanti riconoscimenti, come la Gold Medal EcoVadis. La chiave del successo di Eurolabel risiede nella sua capacità di lavorare a stretto contatto con i clienti per sviluppare soluzioni su misura che non solo rispondono alle esigenze del mercato, ma anticipano le tendenze future, anche selezionando con cura i materiali più adeguati.

Tamper Evident Green

Tra le soluzioni più innovative, Tamper Evident Green rappresenta un passo avanti significativo nel packaging farmaceutico sostenibile. Questo prodotto risponde alla crescente domanda di packaging monomateriale e si allinea alle normative UE, facilitando il riciclo e garantendo al contempo la sicurezza del farmaco. Grazie alla sua composizione, l’etichetta può essere smaltita insieme al packaging in carta, semplificando il processo di riciclo e riducendo

l’impatto ambientale. Tamper Evident Green assicura l’integrità del prodotto, grazie anche alle competenze di converting di Eurolabel, evidenziando eventuali tentativi di manomissione; inoltre, è composta al 100% da pura cellulosa certificata FSC®, garantendo la provenienza da foreste gestite in modo responsabile. L’etichetta semi-trasparente permette di mantenere ben visibili i dati identificativi e di scadenza già presenti sull’astuccio del farmaco, un aspetto cruciale per l’industria farmaceutica.

Proposte specifiche e all’avanguardia

Le soluzioni di Eurolabel si spingono oltre i confini dell’etichettatura tradizionale, offrendo proposte specifiche e all’avanguardia per il settore farmaceutico. Le etichette per fiale e provette, ad esempio, sono pensate per rispondere alle sfide più complesse: aderiscono a superfici e dimensioni ridotte e resistono a condizioni estreme, garantendo sempre affidabilità e sicurezza. Un ulteriore esempio sono le etichette criogeniche, che garantiscono l’integrità delle informazioni di campioni biologici e farmaci sottoposti a temperature estremamente basse. Le hanger labels, invece, sono ideali per sorreggere flaconi per trasfusioni e flebo in ambito ospedaliero: realizzate con materiali altamente resistenti agli strappi, offrono una soluzione sicura e duratura per le applicazioni più critiche. Eurolabel, inoltre, ha implementato smart labels basate sulla tecnologia RFID per migliorare la logistica e la sicurezza dei prodotti farmaceutici. Queste etichette consentono una tracciabilità precisa e in tempo reale, fondamentale per ottimizzare la gestione della catena di approvvigionamento e garantire che i prodotti arrivino intatti e sicuri al paziente. Tutte queste innovazioni saranno protagoniste allo stand di Eurolabel a CPHI 2024, l’evento di riferimento mondiale per l’industria farmaceutica, che si terrà dall'8 al 10 ottobre presso Milano Rho Fiera. In fiera sarà possibile vedere da vicino come Eurolabel stia ridefinendo gli standard del packaging farmaceutico, con un approccio che integra tecnologia avanzata e un impegno concreto verso la sostenibilità.

CPHI | Stand 20F50

Pharmaceutical packaging

Steriline new roBotic vial filling machine

The new Robotic Vial Filling & Capping Machine (RVFCM11-S) will be displayed at the Steriline stand at CPHI 2024.

Steriline, a leading Italian manufacturer of highly specialised production equipment for the pharmaceutical industry, will be showcasing at CPHI Milan the new Robotic Vial Filling & Capping Machine (RVFCM11-S). This cutting-edge machine is poised to attract pharmaceutical professionals and companies eager to enhance production efficiency and maintain compliance with stringent industry standards.

Enhancing Sterility and Efficiency

The RVFCM11-S is an advanced robotic solution specifically designed for the primary packaging of cell and gene therapies. With an exceptionally compact footprint of 2.25m by 1.65m, the machine operates with nested 2R, 6R, 8R and 10R vials and can also be configured to fill Pre-filled Syringes (PFS) and cartridges. Equipped with a single filling head connected to an aseptic peristaltic pump, a single stoppering head, and a single capping head, the RVFCM11-S utilises two Stäubli Stericlean Robots for the discrete handling of primary containers with zero glass-to-glass contact. The machine features a double-wall isolator that minimises the risk of contamination and is integrated in the structure of the machine. The process begins with a manual de-bagger and a de-lidder station, followed by the loading of empty vial trays into the filling zone via a conveyor belt. The vials are then removed discretely by the use of magnetic levitation, presenting each vial to the robot arm. They then proceed to the filling station, where an integrated check-weigh system (aligned with Steriline’s zero-loss philosophy) ensures precise filling. Once filled, the vials are moved

to the capping station. In a seamless movement, the second robot arm handles capping and places the vials back into the nest. The capping process is monitored and controlled by machine vision, ensuring each filled vial is accurately sealed.

Production Capacity and Storage Compliance

The RVFCM11-S boasts a production capacity of 15 nested vials, syringes or cartridges per minute. Additionally, its design includes software-based tracking features to ensure that temperature-sensitive products do not exceed the time limit in the solution, preserving their pharmacological efficacy.

CPHI | Hall 18 Stand A42

Steriline , nuova riempitrice di flaconi robotizzata

La nuova macchina riempitrice e ghieratrice di flaconi robotizzata (RVFCM11-S) sarà esposta allo stand di Steriline al CPHI 2024.

Steriline, azienda italiana di primissimo piano nella produzione di soluzioni altamente specializzate per la produzione nell’industria farmaceutica, presenterà al CPHI Milan (8-10 ottobre) la nuova macchina riempitrice e ghieratrice di flaconi robotizzata (RVFCM11-S), destinata ad attrarre professionisti e aziende farmaceutiche desiderosi di migliorare l’efficienza produttiva e di mantenere la conformità ai rigorosi standard del settore.

Migliorare la sterilità e l’efficienza

La RVFCM11-S è una soluzione robotizzata avanzata progettata specificamente per il confezionamento primario di terapie cellulari e geniche. Con un ingombro eccezionalmente compatto di 2,25 m per 1,65 m, la macchina gestisce flaconi 2R, 6R, 8R e 10R in nest e può anche essere configurata per riempire

siringhe pre-riempite (PFS) e carpule. Dotata di una singola testa di riempimento collegata a una pompa peristaltica asettica, una singola testa di tappatura e una singola testa ghierante, la RVFCM11-S utilizza due robot Stericlean di Stäubli per la movimentazione discreta di contenitori primari con zero contatto vetrovetro. La macchina è dotata di un isolatore a doppia parete che riduce al minimo il rischio di contaminazione ed è integrato nella struttura della macchina. Il processo inizia con una stazione di de-bagging manuale e una stazione di rimozione della pellicola sigillante (de-lidding), seguite dal caricamento dei vassoi dei flaconi vuoti nella zona di riempimento tramite un nastro trasportatore. I flaconi, mediante levitazione magnetica, vengono poi presentati uno ad uno al braccio robotico per essere rimossi singolarmente. Procedono quindi alla stazione di

riempimento, dove un sistema di controllo del peso integrato (in linea con la filosofia zero sprechi di Steriline) assicura un riempimento preciso. Una volta riempiti, i flaconi vengono spostati alla stazione di ghieratura. Con un movimento fluido, il secondo braccio robotico provvede alla ghieratura e ripone i flaconi nel nest. Il processo di ghieratura è monitorato e controllato tramite visione artificiale, per garantire che ogni flacone riempito venga sigillato accuratamente.

Capacità produttiva e conformità dello stoccaggio

La RVFCM11-S vanta una capacità produttiva di 15 flaconi, siringhe o carpule in nest al minuto. Inoltre, il suo design include funzionalità di tracciamento basate su software per garantire che i prodotti sensibili alla temperatura non superino il limite di tempo nella soluzione, preservandone l’efficacia farmacologica.

DOSSIER

CPHI Milan at the heart of pharma

CPHI is well established as a must-attend, go-to event for pharma innovation, expertise and networking. CPHI connects companies large and small, innovators regional and international with decision-makers and pharma professionals to drive the pharmaceutical industry forward. It is an experience that generates great business connections and opportunities.

At CPHI Milan 2024 we can expect a great attendance level: 62,000 visitors, 2,400 exhibiting companies, 166 countries represented, more than 50 top expert international speakers. Moreover, more than 100 content sessions are scheduled during the exhibition exploring sustainable futures, next-gen bio, manufacturing 5.0, future of pharma, and innovations in ingredients & packaging.

The 35th anniversary

For 35 years, CPHI Milan has been a platform for pharma innovation and global networking. Each year, the pharma community collaborates at CPHI to drive advancements that improve human health and strengthen the global supply chain. To celebrate this milestone, CPHI Milan is highlighting 35 groundbreaking Champions who have transformed the pharma industry, starting from the 1796 Smallpox vaccinations to today’s discoveries. Visitors can take the walk of pharma to discover all 35 at Fiera Milano.

CPHI Celebration

CPHI Celebration is an exciting new addition to CPHI Milan. It is extremely important to connect with colleagues, partners and peers from around the globe, and CPHI Celebration is an opportunity to network, relax and celebrate being back at the heart of pharma. CPHI Celebration is an exclusive evening of top-level networking, drinks and canapés, set against a backdrop of innovation as the 2024 CPHI Pharma Awards winners will be announced. The curated guest list of exhibitors and nominees brings together the brightest minds in the community to make powerful connections in a relaxed environment.

CPHI Celebration includes the annual Pharma Awards ceremony,

CPHI Milan is back in 2024 from 8th to 10th October in Milan, marking the 35th edition of this pharma’s networking event. The exhibition aims at inspiring the innovation and drive change in the pharmaceutical industry.

recognising the teams, individuals and companies whose products and solutions enable purposeful change within our industry.

A responsible event

Strategic partnerships and collaborative working practices drive success in three key areas of sustainability. CPHI Milan aims to work with suppliers whose values align with its own. Everything from the supply chain needs to meet sustainability criteria: the event is powered by 100% renewable electricity; a better stands programme reduces single-use exhibitor stands; single-use plastic is continuously reduced across the event. As part of CPHI Milan’s commitment to positively impact the host city, the organization supports local businesses and empowers local communities. The aim is to eliminate barriers and build bridges with companies and communities on the fringe of the pharma industry. Sustainable travel choices are encouraged around the event through clear communications with exhibitors and visitors. Partnering with regional organisations boosts the local economy.

Through the CPHI community, purposeful partnerships and meaningful content, CPHI Milan provides guidelines to help all stakeholders put sustainability at the heart of their business. In order to do this, a diverse array of voices is amplified through forums and events. The partnership with pharma industry leaders drives change for a more sustainable future across this industry. The Innovation Gallery and the Start-up Hub showcase the latest trends and innovations of tomorrow. Initiatives and achievements will be celebrated with the Sustainability Award.

A PERDITA D‘OCCHIO: CONFEZIONAMENTO DI ALIMENTI DI OGNI SORTA. REALIZZATO AL MEGLIO CON SCHUBERT.

Essere flessibili va bene, essere veloci e flessibili è meglio. Le macchine confezionatrici della Schubert dimostrano come si fa. Il controllo intelligente e la robotica precisa sostituiscono la meccanica complicata garantendo la massima flessibilità in tutti i processi di confezionamento. Di conseguenza l‘80% dei gruppi industriali leader di FMCG (fast-moving consumer goods) si affidano a noi e al confezionamento perfetto con consumi minimi. Proprio come vuole la nostra Mission Blue. Creiamo situazioni win-win: per il pianeta e per voi. www.schubert.group/en/food.html

FoCUS

The captivating design of fine spirits Bottles

Bottlemaking is a timeless art that often pushes the limits of what is possible. But could this era of limitless creativity soon be at an end? Sweeping sustainability legislation, such as the EU’s PPWR, has interesting implications that could place tighter controls on what is possible in spirit packaging design.

Nothinginpackagingbegins its life quite as dramatically as a glass spirit bottle. Unassuming raw materials like silica and soda ash are combined and melted down at fearsome temperatures of around 1,500°C. The resulting substance calls to mind the fiery heart of a volcano, and the angry orange fires of creation. Precise gobs of superheated molten glass are then sliced off before being carefully moulded, blown, or spun into the desired shape. It’s an evolution of an art that has thousands of years of history. And, after all this time, there’s no better medium for spirits brands to tell their unique stories and captivate consumers.

A taste for storytelling

In a way, spirits are their own utterly unique form of storytelling. Each sip tells a story of the interplay between the natural environment that the spirit’s ingredients were grown in, the equipment that was used to make it, the craftsmanship of the artisans who blend those ingredients using techniques that go back centuries – and, of course, the endless forward march of time, which helps the spirit absorb the subtle, rich flavours of the casks they are aged in. An Islay whisky takes on the peaty, saltwater-lashed characteristics of its homeland. The smoky sweetness of an oak-aged mezcal can transport you to the hazy, criss-crossingcanyonsofsouthernMexico.Cognac,brandy,vodka, spiced rum – each one is different, and takes you on its own journeywitheverymouthful.Capturingallofthatinabottlethat also delivers from a functional perspective is a challenge that requiresararetalenttoovercome.Unsurprisingly,spiritsbrands are turning to nonstandard shapes that use intricate, delicate details to tell these complex stories, adding a little theatre to the drinking experience. Consumers expect the extraordinary when they purchase a high-end spirit, and that extends to the bottle, too. And, by producing a bottle that appears to be made with exquisite attention to detail, this implies to the consumer that the spirit inside is made with the same level of craftsmanship. In that sense, the bottle is just as important as the spirit it contains.

More than a bottle

Differentiation in spirit bottles is nothing new. Decorative bottles and flasks made using delicately blown glass have existed for hundreds of years. But modern manufacturing means modern spirit bottles are free to explore near-limitless creative possibilities.

A partnership between two luxury brand powerhouses –whisky maker The Macallan and car manufacturer Bentley – produced a headline-grabbing example of this fact earlier in 2024 with Horizon whisky. This single malt featured an innovative horizontal bottle that managed to combine the heritage of both brands with a sense of pioneering subversiveness. One of the cardinal rules of storing whisky is that you never keep bottles on their sides. The alcohol in the whisky eats away at the cork over time, spoiling the taste and eventually degrading the cork. This bottle turns that rule on its head – literally – with a unique horizontal design that sits on an oak plinth. The glass is surrounded by a twisting outer layer that resembles a ribbon made from aluminium and copper, lined with leather, and inlaid with oak. Everything, from the material selection to the shape of the bottle and the subtle details that adorn it, have been selected to tell the combined story of the two brands.

SplrltS

While some choose to subvert tradition, others choose to embrace it. Tequila Barajas, proudly displayed at our sister event Paris Packaging Week earlier this year, is bottled in hand-painted porcelain flasks that are adorned with designs that pay tribute to the heritage of tequila. Unlike The Macallan’s Horizon bottle, there is no spaceage precision engineering on display here. Structurally, the bottle is simple. However, it displays a deep, genuine love of the art of tequila-making and a painstaking attention to detail in crafting the intricate designs, inspired by the blue agave plant. Each bottle takes over ten days to finish, elevating product packaging into an art form all of its own.

The future of design

Bottlemaking is a timeless art that often pushes the limits of what is possible. But could this era of limitless creativity soon be at an end?

Sweeping sustainability legislation, such as the EU’s Packaging and Packaging Waste Regulations (PPWR) has interesting implications that could place tighter controls on what is possible in spirit packaging design. While a necessary positive step aimed at safeguarding the future of the planet, laws like PPWR do pose some challenges to the premium drinks industry. While glass is infinitely recyclable, it is very heavy and highly energy-intensive to produce. This means spirit bottles that use oversized, elaborate designs may fall foul of legislation aimed at reducing packaging weight and environmental impact. The glass industry is adapting by adopting innovative electric furnaces that are powered by renewable energy. Other measures may include developing hybrid furnaces that are powered by a combination of electricity and hydrogen. Another alternative could be to incorporate more recycled glass into spirit bottles. Traditionally, this has been avoided as recycled glass is of variable quality, and often produces bottles with a slightly discoloured or cloudy look. Can the boundless creativity within the industry turn this apparent negative into a positive? Pernod Ricard, the owner of mass-market spirit brands like Absolut and Beefeater, seems to suggest so, having unveiled recycled glass bottle designs for several of its brands in recent years. These bottles are premiumised using an embossed aluminium cap, replacing the plastic cap that was previously used. It remains to be seen if this changes the perceptions around recycled glass, to the extent that it becomes a realistic option for the luxury segment. Perhaps the most viable option is for premium drinks brands to simply use less glass. This could be the end of the ‘more-is-more’ approach to bottle design, in favour of a lightweight minimalism that consumes fewer materials while still evoking a sleek sense of style. While the art of spirit bottles is likely set to change, the industry is in the unique position of being able to call on a rich legacy of creativity and innovation as it attempts to overcome the challenges it now faces.

Source: Easyfairs

Mercato spirits tra luci e omBre

Nonostante uno scenario complesso, condizionato anche dal danno per le imprese italiane generato dalle importazioni di etanolo dal Pakistan, nel 2023 la produzione di alcoli e acquaviti nel nostro paese si è attestata a 104,6 milioni di litri, con un rialzo dei volumi dell’1,5% rispetto all’anno precedente. È quanto emerso dall’Assemblea Annuale di AssoDistil.

Il 2023 è stato un anno difficile per le imprese del settore distillatorio. Con una vendemmia tra le più scarse degli ultimi 76 anni e l’aumento dell’incidenza dei costi fissi, anche il 2024 si prospetta un anno complesso per il comparto. A questo si aggiunge la minaccia del Pakistan, Paese Extra UE, che beneficia di un regime commerciale preferenziale esente dai dazi alle importazioni nel mercato UE. Nonostante una leggera flessione nel 2023 rispetto al 2022, l’aumento dei volumi di importazione di etanolo dal Pakistan in Italia è stato del 160% rispetto al 2021 con un danno complessivo stimato per le aziende di bandiera che nel 2023 ammonta ad oltre 30 milioni di euro. È questo l’allarme lanciato da AssoDistil, Associazione Nazionale Industriali Distillatori di Alcoli e acquaviti in occasione della 78° Assemblea Annuale che ha visto la partecipazione di rappresentanti del mondo istituzionale nazionale.

La presa di posizione di AssoDistil AssoDistil, in collaborazione con molti altri produttori UE e tramite le associazioni rappresentative unionali ha recentemente presentato alla Commissione europea un dossier che dimostra l’urgente necessità di attivare clausole di salvaguardia esistenti nel Regolamento GSP per frenare i fenomeni di abuso di condizioni favorevoli, come nel caso pakistano. “Siamo in attesa di un pronto intervento di Bruxelles che ripristini immediatamente i dazi per l’importazione dell’etanolo nell’Unione Europea, indispensabili per ristabilire la competitività dei produttori europei nei confronti di un Paese in cui non vengono rispettate le regole sul lavoro, sull’ambiente e sul sociale”” – spiega Antonio Emaldi, Presidente AssoDistil. 2023, un anno di alti e bassi Nonostante questo complesso scenario nel 2023 la produzione italiana di alcoli e acquaviti si è attestata a 104,6 milioni di litri con un complessivo rialzo dei volumi dell’1,5% rispetto all’anno precedente. Di contro la Grappa I.G, dopo il biennio di crescita 2021-2022, registra un calo del 3,3 % in volumi (8 milioni di litri) dovuto al peso dell’inflazione che pesa sulle tasche delle famiglie italiane. I dati

presentati da Nomisma, indicano cali del 6,9% a volume nel retail e nell’ e-commerce (-8,5%) controbilanciati da un modesto aumento del canale cash & carry, il format distributivo nel quale si riforniscono ristoranti e bar, e da una forte ripresa dei consumi nell’Ho.re.ca, che nei primi tre mesi del 2024 registra un +6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sui mercati esteri qualche preoccupazione desta il rallentamento delle vendite nei Paesi di maggior consumo come la Germania (che assorbe il 54% delle esportazioni), mentre segnali incoraggianti si registrano invece in Repubblica Ceca, Spagna e Paesi Bassi. “Ci auguriamo che il recente riconoscimento dei Consorzi di tutela per le bevande spiritose possa essere un ulteriore strumento per valorizzare la nostra acquavite di bandiera sui mercati internazionali e aiutare così una ripresa dei volumi esportati e una crescita dei valori. Occorre sostenere le nostre imprese che spesso, anche a causa di difficoltà legate agli aspetti burocratici e normativi, hanno difficoltà nel raggiungere nuovi mercati” – spiega Cesare Mazzetti, Presidente del Comitato acquaviti e liquori di AssoDistil.

Le aziende tra preoccupazioni e speranze

Secondo l’indagine condotta da Format Research e presentata durante l’Assemblea le imprese attive nel settore distillatorio mostrano una fiducia leggermente in calo rispetto al semestre precedente relativamente all’andamento della propria attività. Questa tendenza è dovuta anche al rincaro delle materie prime:il 52% delle aziende distillatorie ha registrato in generale un aumento dei costi. Di queste 1 su 4 ha subito rincari superiori al 20%. Il sentiment negativo delle aziende è determinato anche da una maggiore chiusura da parte degli istituti di credito rispetto alla possibilità di finanziamento. Nei primi 6 mesi del 2024 soltanto il 27% delle aziende è riuscito a farne richiesta e solo nel 61% dei casi la domanda è stata accolta per l’intero ammontare. Nonostante questo quadro a tinte grigie, nel prossimo futuro il 30% delle aziende ha in programma di effettuare investimenti, per il 38% degli intervistati è prioritaria la sostenibilità, seguita dalla digitalizzazione dei processi (24%), digital marketing (24%).

gli spirits si preparano a superare, in volume, il vino

L a vera ripresa del mercato delle bevande alcoliche, con ogni probabilità, si vedrà dal 2025, dopo un 2023 complicatissimo, e un 2024 ancora connotato da grande incertezza. A trainarla saranno i grandi mercati di India e Cina, e gli Stati Uniti, anche se imprese e brand avranno a che fare con un panorama macroeconomico e normativo sempre più complicato. La crescita, in ogni caso, se si concretizzerà, non sarà da “boom”, ma molto lenta, con una previsione di un +1% all’anno fino al 2028, tanto in volume che in valore. Ma se il discorso vale per tutte le bevande alcoliche, il vino, nel medio-breve termine, potrebbe vivere qualche difficoltà in più rispetto a birra e spirits. Con i superalcolici che, in volume, potrebbero superare il nettare di Bacco. Trend fotografato dagli ultimi rapporti dell’Iwsr- International Wine & Spirits Research e della Worlds Spirits Alliance, che riunisce i produttori di alcolici più importanti del mondo (su dati Iwsr e Oxford Economics). Secondo quest’ultima, in particolare, già nel 2022 gli spirits, a livello globale, hanno pesato per il 9,9% del mercato, in volume (per 2,67 miliardi di casse), di un soffio dietro al vino, con il 10,4% (2,8 miliardi di casse), con la birra a dominare, con il 75,2% dei volumi. Mentre in valore, sono gli spirits a dominare, con il 42% del mercato (468 miliardi di dollari il valore nel retail mondiale), davanti alla birra, con il 40% (446 miliardi di dollari), e al vino, con il 18% (206 miliardi di euro). Un quadro che deriva, peraltro, da una sostanziale stabilità del mercato del vino in valore, che ha fatto +2% tra il 2019 ed il 2022, mentre le altre bevande hanno corso molto di più, con la birra a +13%, e gli spirits a +16%. E se il trend sarà confermato, il sorpasso, anche in volume, degli spirits sul vino, sembra dietro l’angolo. Il tutto, ovviamente da prendere con le molle, poiché le pressioni economiche sul costo della vita in tanti mercati importanti, così come le spinte salutiste, l’aumento dei costi delle materie prime e dei trasporti e le tensioni internazionali, che hanno pesato molto sui risultati 2023, sono ancora tutte ben presenti nello scenario attuale.

A ziende & S trategie

Coesia e PWR una partnership strategica

Coesia, riferimento globale nelle soluzioni industriali e di packaging avanzate, ha acquisito una partecipazione di minoranza in PWR (Packaging with Robots), azienda di primissimo piano nei sistemi di confezionamento automatico robotizzato per l’industria alimentare.

Questa partnership strategica mira a creare nuove opportunità di business facendo leva su sinergie tecnologiche e geografiche. Con PWR, Coesia amplierà il suo portafoglio prodotti per fornire una linea completa di soluzioni di packaging automatizzate basate su sistemi di visione e robotica, migliorando la produttività dei clienti e la flessibilità in processi produttivi complessi.

PWR serve diversi segmenti come Bakery, Confectionary, Snacks e Pet Food collaborando con produttori del settore alimentare per sviluppare soluzioni di confezionamento automatiche, ed è specializzata nelle grandi linee multi-robot con sistemi di visione e tecnologia Pick & Place. PWR collaborerà prevalentemente con le aziende di Coesia ACMA, Volpak, R.A Jones e FlexLink, condividendo conoscenze e competenze, creando un potenziale di espansione nei settori della cura personale e dell’e-commerce. PWR, con sede a

Coesia, a global leader in advanced industrial and packaging solutions, has acquired a minority share in PWR (Packaging with Robots), a leader in automated robotic packaging systems for the Food Industry.

This strategic partnership aims to drive new business opportunities leveraging technological and geographical synergies. With PWR, Coesia will expand its portfolio to provide full line automated packaging solutions based on robotics and vision systems, improving productivity and flexibility in highly complex production environments.

PWR serves segments such as Bakery, Confectionery, Snacks, and Pet Food, partnering with Food industry producers to develop automated packaging

Bellshill (Regno Unito) e una sede operativa a Ede (Paesi Bassi), è tradizionalmente presente soprattutto in Europa e Australia: oggi punta a espandersi in Nord America, facendo leva sull’esperienza e le infrastrutture di Coesia. Nelle prossime edizioni delle fiere Fachpack e PPMA che si terranno a settembre 2024, PWR sarà presente nello stand di Coesia con il suo portafoglio di prodotti tecnologici. “Siamo entusiasti della partnership con PWR e di lavorare con il suo team. Le competenze di PWR nella robotica e nelle applicazioni del settore alimentare arricchiranno sensibilmente il nostro portafoglio. Insieme, miriamo a fornire una linea completa di soluzioni di packaging innovative e integrate in vari settori”, dichiara Alessandro Parimbelli, CEO di Coesia. “La collaborazione con Coesia ci consente di espandere la nostra presenza e la nostra impronta sul mercato. Siamo convinti che questa sinergia possa avvantaggiare i nostri clienti, promuovere l’innovazione e migliorare ulteriormente la nostra capacità di integrazione tecnologica”, afferma Peter Mellon, Managing Director di PWR.

solutions, specializing in large multi-robot lines with vision systems and pick & place technology. PWR will join Coesia companies ACMA, Volpak, RA Jones, and FlexLink, sharing knowledge and expertise, with potential for expansion into personal care and ecommerce sectors. PWR, with headquarters in Bellshill, UK and operations in Ede, Netherlands, historically focused on Europe and Australia, now aims to grow in North America, leveraging Coesia’s experience and infrastructure to facilitate and cater

this expansion. During the upcoming Fachpack and PPMA shows in September 2024, PWR will join the Coesia booth to showcase their integrated portfolio and technological advancements.

“We are excited to partner with PWR and work alongside its team. PWR’s expertise in robotics and Food Industry applications will significantly enhance our portfolio. Together, we aim to provide full line innovative and integrated packaging solutions across various industries”, says Alessandro Parimbelli, CEO of Coesia. “Joining forces with Coesia allows us to expand our market reach and footprint. We look forward to a synergetic collaboration that will benefit our customers, driving innovation and further enhance our technological integration capability”, says Peter Mellon, Managing Director at PWR.

Promach acquisisce mBf

L’aggiunta di MBF espande ulteriormente il potenziale di ProMach nel mercato del riempimento e chiusura di bottiglie e rappresenta, quest’anno, la seconda acquisizione dell’azienda nel mercato italiano.

ProMach, riferimento a livello mondiale nei macchinari per la lavorazione e l’imballaggio e nelle soluzioni correlate, ha annunciato lo scorso luglio di aver acquisito MBF, un rinomato produttore di macchine per il riempimento e la chiusura di bottiglie. MBF è un partner noto e rispettato per i produttori di vino e distillati di tutto il mondo. L’aggiunta di MBF espande ulteriormente il potenziale di ProMach nel mercato del riempimento e chiusura di bottiglie e rappresenta, quest’anno, la seconda acquisizione dell’azienda nel mercato italiano.

Il ritratto di MBF

Fondata nel 1997 a Verona, in Italia, MBF è uno dei principali fornitori di tecnologie di risciacquo, riempimento e chiusura del settore delle bevande. L’azienda dispone di un ampio portafoglio di soluzioni di riempimento per l’industria delle bevande ed è nota soprattutto per la sua tecnologia innovativa e i rapporti di lunga data con produttori locali e globali nei settori del vino e degli alcolici. Con una forte attenzione all’innovazione continua, MBF ha registrato più di 20 brevetti. L’azienda ha un unico sito produttivo in Italia e filiali interamente controllate negli Stati Uniti, Argentina e Spagna, supportando i clienti nei mercati geografici chiave con distribuzione e una reattiva assistenza locale e adeguato stock di ricambi. “Siamo entusiasti di dare il benvenuto al team MBF in ProMach”, ha affermato Mark Anderson, presidente e CEO di ProMach. “La loro aggiunta alla nostra attività continua l’espansione delle nostre soluzioni di riempimento e chiusura e amplia in modo significativo la nostra portata globale nel mercato degli alcolici, un’area in cui abbiamo lavorato duramente per stabilire una posizione forte”. Anderson ha continuato affermando: “MBF è un’azienda innovativa con profonde relazioni con i clienti. Questa acquisizione rafforza il nostro impegno nel fornire un’esperienza di prim’ordine ai nostri clienti di vino e liquori in tutto il mondo. MBF rappresenta una grande aggiunta alla famiglia ProMach e al nostro portafoglio di soluzioni”.

Una linea dedicata al packaging primario Con sede a Verona, in Italia, MBF e i suoi oltre 200 dipendenti entreranno a far parte della linea di business Primary Packaging di ProMach guidata dal presidente del gruppo Doug Stambaugh. La linea di business Primary Packaging di ProMach fornisce soluzioni di riempimento, chiusura, etichettatura e correlate a clienti in tutto il mondo con 12 marchi di prodotti. Stambaugh è a capo di un gruppo che comprende altri due marchi ProMach con sede in Europa, fornitori leader nel settore del vino e degli alcolici: P.E. Labellers (IT) e Zalkin (FR), riferimento globale nella tappatura.

“L’aggiunta di MBF alla nostra linea di business Primary Packaging non è solo entusiasmante, ma anche una mossa strategica che sottolinea la natura globale della nostra attività” ha affermato Stambaugh. “Molti dei nostri clienti di liquori con sede in Europa intrattengono rapporti lunghi e di fiducia con MBF, per non parlare del gran numero di installazioni di impianti MBF. Questa acquisizione offre a ProMach l’opportunità di servire meglio i nostri clienti europei, sia in Europa che all’estero, e offre continuità ai clienti esistenti di MBF in tutto il mondo”, ha affermato Stambaugh. “Siamo inoltre entusiasti di espandere il nostro portafoglio di prodotti nel settore del vino e degli alcolici. MBF dispone di un’offerta di riempimento completa e innovativa e ProMach dispone di tecnologie di processo e confezionamento che completeranno l’offerta MBF. Ciò ci consentirà di fornire una soluzione più completa ai nostri clienti”, ha aggiunto Stambaugh. Il Presidente Antonio Bertolaso, l’Amministratore Delegato Anita Bertolaso e il Direttore Operations Giuliano Boscaro rimarranno in azienda e continueranno a guidare il team MBF. “Unirsi a ProMach è un’entusiasmante opportunità per continuare ed espandere la visione che ci guida da oltre 27 anni”, ha affermato Antonio Bertolaso. “La nostra filosofia è sempre stata quella di essere non un semplice produttore di macchine, ma un partner per i nostri Clienti, creando un rapporto a lungo termine offrendo consulenza e le migliori soluzioni tecniche e di servizio per le loro esigenze”.

A ziende & S trategie

Marchesini Group innovazione continua

IPACK-IMA, fiera dedicata al Processing & Packaging, e Pharmintec, manifestazione rivolta al processo e confezionamento per le industrie Life Sciences, si terranno a Fiera Milano dal 27 al 30 maggio 2025. In questa intervista Valentina Marchesini, membro del Consiglio di amministrazione di Marchesini Group, ci racconta come l’azienda si stia preparando a questi appuntamenti.

› Perché per Marchesini Group è importante partecipare a Pharmintech e IPACK-IMA?

Si tratta di una fiera ormai diventata storica, ricordo i suoi inizi. È un appuntamento internazionale e dobbiamo fare sì che lo sia sempre di più. La ragione è che se in Italia c’è la Packaging Valley che da qualche anno ha superato i colleghi della Germania - mi piace chiamarli colleghi e non concorrenti in un’ottica europeista - allora perché dovremmo andare a fare le fiere internazionali solo là? È opportuno che ci sia una grande fiera internazionale anche in Italia, a casa nostra. In quest’ottica IPACK-IMA è una fiera molto interessante per noi.

Parliamo ora dei vostri investimenti in Ricerca & Sviluppo. Quali soluzioni possono fare la differenza per il processo ed il confezionamento nel settore farmaceutico?

specifici e piccoli. Mi riferisco a prodotti molto preziosi come gli oncologici e i vaccini che come sappiamo negli ultimi anni hanno modificato la nostra vita in meglio.

› In ottica digital, avete portato avanti diversi progetti. Quali sono le innovazioni più recenti nel campo della trasformazione digitale e dell’Intelligenza Artificiale?

inquadra il Qr code per la videointervista

I trend sono tanti. Il più importante in questo momento è quello della sostenibilità. Per noi che produciamo macchinari significa attenzione a materiali di confezionamento nuovi e innovativi e all’opportunità di realizzare macchinari che consumano meno e quindi inquinano meno. Un altro trend interessante è quello della tracciabilità del farmaco, della possibilità di poter controllare cosa succede nell’impianto di confezionamento. Questo implica un minore spreco e un controllo sempre più accurato del prodotto, che sia farmaceutico o cosmetico, che poi alla fine arriverà nelle mani del consumatore, quindi una sicurezza maggiore. Credo che queste siano le tematiche più interessanti al giorno d’oggi, al netto, come al solito, della velocità da una parte ma anche della maggiore possibilità di lavorare su batches

Mi preme dire che sul tema digital una cosa molto importante è essere seri. Si parla tanto di intelligenza artificiale e digitale ma io credo che per un’azienda industriale come la nostra sia importante portare al mercato qualcosa di concreto. Noi stiamo tentando di farlo. Nel nostro mondo c’è molta possibilità di accedere a tanti dati che sono la fonte principale delle opportunità di fare qualcosa con il digitale e l’AI. Noi attraverso questa grande mole di dati facciamo tante cose, a cominciare dalla manutenzione predittiva, cioè l’opportunità attraverso i dati di utilizzo dell’impianto di dire “Attenzione che questa cosa si potrebbe rompere”. Oppure stiamo facendo un grande utilizzo dell’Intelligenza Artificiale per educare i nostri stessi robot che maneggiano oggetti ogni volta differenti e attraverso questo tipo di educazione oggi è già possibile non dover scrivere del software perché l’AI lo auto scrive. Penso poi anche a delle esperienze, partite col Covid, di relazioni ed installazioni a distanza che si sono poi trasformate nella possibilità di cambiare alcune parti delle macchine a distanza attraverso la realtà aumentata. Questi sono solo alcuni dei trend più interessanti che per noi sono quasi “roba vecchia”, che diamo per fatta. Non ho citato i training fatti in realtà aumentata. Tutte cose che sono già reali e spendibili ma credo che questo sia un settore che sta esplodendo. Per noi è solo la punta di un grande iceberg contro cui proveremo a non sbattere ma che cercheremo di cavalcare perché dobbiamo utilizzare la tecnologia per innovare sempre di più, sempre tenendo al centro l’uomo, senza il quale tutte queste cose non si possono fare bene.

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P rodotti & Tecnologie

Schubert many different approaches for more sustainaBle packaging solutions

At Fachpack visitors will have an opportunity to find out about the full range of sustainable, cost-effective solutions that Schubert has developed. As an example for the new ‘Power Compact’ machine concept a bar packer with a single-lane erector and feeding via the Comfort Feeder will be in operation at the stand.

WiththenewEUPackaging&PackagingWasteRegulation(PPWR)alongwithincreasingdemandsforclimate protection across the board, the packaging industry will have more than enough to discuss at this year’s Fachpack. Visitorstothefairwillhaveanopportunitytofindoutaboutthe fullrangeofsustainable,cost-effectivesolutionsthatSchubert,the packagingmachinemanufacturerfromCrailsheim,hasdeveloped for consumer goods manufacturers at Stand 1-244 in Hall 1. As anexampleforthenew‘PowerCompact’machineconcept–high output in the smallest space with lean yet high-quality technology – a bar packer with a single-lane erector and feeding via the Comfort Feeder will be in operation at the stand. The Schubert experts will also be demonstrating how further sustainability potentialthroughtheinteractionbetweenpackagingandmachine technology can be harnessed. The international sustainability megatrendiscertainlynothingnewforSchubert:WithitsMission BlueSustainabilityInitiative,themachinemanufacturerhasset itself ambitious goals that have already resulted in a multitude of specific measures. These are also detailed in the Schubert ANNUAL2023–thecombinedannualandsustainabilityreport for the year 2023 – published for the first time earlier this year.

Lean machine concept saves resources and costs

This can be experienced live on the ‘Power Compact’ line showcased at the Schubert stand. The bar packer with a single-lane erector and blank infeed directly from the pallet via a Comfort Feederoffersmanufacturersanexceptionallyadvantageous,lean machine concept: a very compact and space-saving line, erecting, fillingandclosingat60cyclesperminute,fewsystemcomponents whose performance can be fully exploited thanks to single-lane carton processing, lightweight 3D-printed robot tools and a blank infeedthatenablescontinuousoperationforuptofivehourswithout refilling. Moreover, the efficient erecting process can be flexibly integrated into other Schubert lines. This concept not only saves material and resources, it also enables customers to achieve high packagingoutputwithhigh-qualitytechnologyandsurprisingly cost-effective operation. While these initiatives already go a long way towards sustainability, Schubert customers can improve their ecological footprint even further with this type of machine solution: In many cases, packaging in fully recyclable cardboard boxescanreplaceconventionalvariantswithplasticfilmorplastic labels.TheblanksfedinviatheComfortFeedercanbeoptimised inadvancetoensurethegreatestpossiblerecyclingofthepackagingmaterial.Theprecise,robot-assistedfillinginthetop-loading processisespeciallywellsuitedforplacingproductspreciselyinto narrowcartonsandsavingpackagingvolume–oneofthenewPPWR’s specificrequirements.

The interaction between packaging and machine

Whether existing cartons need to be machine-compatible, new cardboard packaging is required instead of plastic packaging or alternativesarebeingdevelopedtogetherwithapackagingmanufacturer,Schuberthassolutionstoaddresstheseandmanyother packagingissues.Themanufacturer’sflexible,modularandeasily convertible packaging machines process both conventional and fully recyclable packaging. Visitors to the stand will experience how Schubert is using its decades of experience with cardboard and the creation of innovative technologies, such as Dotlock, to develop more sustainable packaging solutions. Dotlock is a new technology for joining packaging made of solid or corrugated cardboard entirely without glue – but with the same strength as gluedpackaging.Inthefuture,itwillbepossibletofullyintegrate the erecting process for Dotlock packaging into the packaging line. Schubert also offers advice and solutions for switching to more sustainable packaging in the area of plastic films: With the Schubert Comfort Package sample book, the manufacturer supports its customers in selecting the optimum flow-wrap film intermsofmachinabilityandrecyclability–takingintoaccount specific product properties and requirements.

Fachpack 2024 - Hall 1 Stand 1-244

Giunti rotanti Johnson-Fluiten per le tecnologie di luigi Bandera

Due aziende con molti aspetti in comune, dall’attenzione alla ricerca e sviluppo alla consulenza personalizzata, oltre al controllo su tutte le fasi della produzione. Assonanze che hanno portato Luigi Bandera a trovare in Johnson-Fluiten un valido partner per la fornitura di componenti che rendono più efficiente il processo produttivo.

Costruzioni Meccaniche Luigi Bandera Spa è un caposaldo nel settore dell’estrusione plastica: il fondatore, dal quale l’azienda ha preso il nome, è stato un pioniere del segmento, costruendo nell’immediato dopoguerra un estrusore a vite per tubi e profili in PVC fortemente innovativo per l’epoca. Dal 1947 a oggi, è stata fatta parecchia strada. Con il recente lancio delle tecnologie UPCYCLING, Luigi Bandera ha fornito una risposta alla crescente domanda di soluzioni per il riciclo delle plastiche estruse: gli impianti completi per il riciclo post consumo, post-industriale e del PET dell’azienda rendono possibile la trasformazione dei materiali da riciclo in un prodotto di alta gamma con elevato valore aggiunto, con rese qualitative e quantitative equiparabili rispetto ai processi che utilizzano materie prime tradizionali. Oggi Luigi Bandera, oltre a offrire una gamma completa di macchinari per produrre e riciclare materiale plastico, si distingue per la consulenza personalizzata e la rete di vendita e assistenza internazionale.

All’epoca Luigi Bandera utilizzava giunti di altri produttori ma ha messo alla prova il nuovo fornitore per la realizzazione di un giunto su misura per una nuova serie di calandre per la produzione di film plastico. Johnson-Fluiten si distingue per la capacità di customizzazione: anche in questo caso il fornitore ha studiato attentamente le necessità di Luigi Bandera arrivando in tempi rapidi a proporre un giunto rotante adatto alle richieste applicative. Da allora il rapporto si è consolidato e ora Johnson-Fluiten fornisce a Luigi Bandera giunti standard serie R disponibili in diverse misure, dalla taglia più piccola di 3/8” a quelli grandi dimensioni fino a 6”. E vengono fornite anche soluzioni speciali con tenuta C3 realizzate in Tungsteno, Silicio e Viton per la gestione di acqua sporca (con presenza di particelle) fino a 120° di temperatura.

Soluzioni per ogni fluido

Linee di estrusione a testa piana Fra le numerose soluzioni offerte da Luigi Bandera, riscuotono molto interesse gli impianti a testa piana per l’estrusione di lastre, dotati di struttura calandra robusta, disponibile con configurazione in orizzontale, verticale o diagonale. Le lastre realizzabili con questi impianti possono essere in PET, ABS, PPMA, PP, PE, PS, ASA e SBS e trovano applicazione in molteplici industrie, tra cui quella del packaging alimentare. Per portare le calandre alla temperatura corretta per la lavorazione di ciascun materiale, occorre un fluido riscaldante; questo passa attraverso una tubazione fissa e viene immesso nella calandra che, al contrario, è in costante movimento rotatorio. Per rendere possibile la gestione del fluido è quindi necessaria l’adozione di un giunto rotante.

Un sodalizio consolidato

Sono passati parecchi anni da quando Luigi Rolfini, Industrial Sales Manager di Johnson-Fluiten, fornitore ben conosciuto nel settore per l’affidabilità delle soluzioni proposte, ha suggerito a Luigi Bandera l’adozione dei loro giunti rotanti.

Per le applicazioni che richiedono riscaldamento o il raffreddamento con l’utilizzo di acqua contaminata, cioè che contiene residui di materiale, Johnson-Fluiten ha proposto componenti semplici e robusti; facili da allineare, in grado di durare a lungo anche in condizioni difficili e sempre perfettamente affidabili. I giunti rotanti RL e RHL sono versioni speciali della serie R che, grazie ad un design più semplice, una astruttura alleggerita, dimensioni esterne ridotte e con l’anello di tenuta in grafite (anziché in acciaio inox come sui giunti R/RH) garantiscono prestazioni eccellenti e rappresentano la migliore soluzione tra efficienza e contenimento dei costi. Nei casi in cui in fluido da gestire sia acqua priva di impurità o olio, i giunti serie R-RH di Johnson-Fluiten sono una soluzione ideale: il fluido al loro interno è sigillato da una tenuta meccanica bilanciata e microlappata che garantisce la totale assenza di perdite. Affidabili in ogni condizione, sono supportati da due cuscinetti a sfera ampiamente distanziati e vengono generalmente utilizzati in applicazioni a velocità elevata e che richiedono una coppia di azionamento ridotta.

Manutenzione facile e veloce

Una delle caratteristiche dei giunti rotanti Johnson-Fluiten più apprezzate da Luigi Bandera è la facilità di manutenzione. Come ci spiega Paolo Crespi, Buyer Technology dell’azienda: “I vantaggi maggiori che i giunti Johnson-Fluiten hanno rispetto alla concorrenza sono dati dalla possibilità di poter fare la manutenzione del loro giunto senza doverli smontare dal cilindro, utilizzando il loro kit di riparazione”. Tutti i giunti rotanti della serie R sono caratterizzati dal loro esclusivo design a sostituzione rapida (QRD). Per un’azienda come Luigi Bandera che esporta una notevole quota della propria produzione, la possibilità di effettuare una manutenzione guidata anche a distanza, con poche semplici istruzioni e il pratico kit di manutenzione fornito da JohnsonFluiten, è di notevole utilità.

P rodotti & Tecnologie

SIMPL-CUT

Best

seller che ha rivoluzionato l’etichettatura

Nel 50esimo anno dalla sua fondazione, P.E. Labellers continua a essere un punto di riferimento nel mondo dell’etichettatura grazie alla Simpl-Cut, la macchina che ha fissato un nuovo standard di efficienza nel settore. Ce ne ha parlato Cristian Piccinini, Sales Area Manager & SimplCut-Product Specialist, in occasione di Hispack 2024.

› In che modo Simpl-Cut ha rivoluzionato il mondo delle macchine etichettatrici a bobina?

Quando questa tecnologia è entrata sul mercato, quattro anni fa, le previsioni di successo erano già alte perché la Simpl-Cut ha rivoluzionato l’etichettatura con etichetta in plastica da bobina semplificando notevolmente le varie fasi del processo: l’applicazione della colla, il taglio dell’etichetta e la manutenzione. Queste caratteristiche permettono di ottenere linee più efficienti, obiettivo che P.E. Labellers si era prefissata in base alle richieste della clientela. Specialmente nei settori in cui il margine sul prodotto è minimo per i nostri clienti, come quello dell’acqua minerale, aumentare l’efficienza è fondamentale.

› Come si coniuga l’elevata produttività con la necessità di rendere i processi sempre più sostenibili?

La possibilità di lavorare con il film pre-adesivizzato permette di rendere l’etichettatura più green in quanto la colla utilizzata sulla Simpl-Cut con questa tipologia di film è una colla a base acqua acrilica, mentre la classica colla a caldo è a base di olio, quindi meno sostenibile per l’ambiente. Utilizziamo anche materiali green come PET riciclabili. In sintesi, la tipologia di colla utilizzata, insieme alla possibilità di scegliere materiali più sostenibili, ci permette di offrire una soluzione più green rispetto a una tradizionale macchina etichettatrice.

› In quali settori viene impiegata maggiormente Simpl-Cut?

La macchina Simpl-Cut lavora soprat tutto nei mercati dei soft drink e dell’ac qua minerale: questi sono i due settori in cui ha più successo in quanto le aziende lavorano su macchine ad alta velocità e quin di necessitano di soluzioni di etichetta tura all’altezza per garantire continuità di produzione e un determinato livello di efficienza della linea. Grazie al fatto che la macchina può lavorare con il film pre-ade sivizzato che permette anche la retrazione,

inoltre, la Simpl-Cut ci consente di entrare in settori come il caseario con le bottigliette di yogurt da bere, e l’oleario, in cui viene impiegata la tecnica della retrazione per creare bottiglie con effetto sleeve. Cambiando semplicemente la tipologia di etichetta, il cliente può passare da un’etichettatura tradizionale roll-fed per una superficie regolare a un film pre-adesivizzato che, grazie alla retrazione, crea un effetto sleeve per bottiglie sagomate.

La Simpl-Cut è una macchina che si sposa bene in tutte quelle regioni in cui i settori delle bevande e dell’acqua minerale sono molto forti. Ad oggi, i Paesi in cui contiamo più installazioni sono il Portogallo, il Messico, il Brasile e gli Stati Uniti, insieme all’Italia ovviamente.

› Quale feedback ricevete dai clienti?

Il feedback migliore che possiamo ricevere è quando il cliente riconferma la scelta di affidarsi a P.E. Labellers e torna da noi per acquistare una seconda macchina, cosa che succede abbastanza spesso. Ci sono clienti che abbiamo conquistato con la Simpl-Cut che sono tornati da noi con nuovi progetti. Ciò che apprezzano maggiormente è il nuovo concetto di applicazione e di taglio dell’etichetta, insieme alla tecnologia di applicazione della colla che semplifica il lavoro degli operatori. Anche il cambio bobina è molto più pratico rispetto a una macchina tradizionale e la possibilità di lavorare con film pre-adesivizzati è molto importante in quanto riduce l’uso di colla a caldo, che richiede più manutenzione ed espone l’operatore a maggiori rischi. Tutto questo ottimizza i processi riducendo i fermi della macchina.

› Quest’anno P.E. Labellers festeggia il suo 50esimo anniversario. Come si è evoluta l’azienda nel corso degli anni e che obiettivi si pone per il futuro?

Siamo sempre in movimento, cerchiamo sempre nuove tecnologie e soluzioni. Grazie al nostro ufficio R&D, agli investimenti dell’azienda e alla nostra rete commerciale presente in tutto il mondo, non solo direttamente ma anche indirettamente, siamo leader globali con una produzione, ad oggi, di 550 macchine all’anno tra gli stabilimenti di Italia, Stati Uniti e Brasile. Solo in Italia produciamo circa 450 macchine all’anno. Sicuramente, l’obiettivo di P.E. Labellers è crescere ancora, magari legandosi sempre di più a multinazionali e accrescendo il network sia livello di vendite dirette che di presenza locale. Vorremmo anche valorizzare il settore farmaceutico, in cui siamo già presenti ma non altamente specializzati.

Prodotti&Tecnologie

Gruppo LM soluzioni versatili dal food alla logistica

Il Gruppo LM, con i suoi brand LM, Magnoni e Marpatech, è in primissima linea nel proporre soluzioni di movimentazione e packaging per il food & beverage. Tra i best seller del gruppo figurano il Sortech, prodotto della gamma Marpatech, e le curve a tappeto.

L’ampia gamma di prodotti proposti dal Gruppo LM, con i suoi brand LM, Magnoni e Marpatech, permette al cliente di realizzare intere linee o integrare quelle esistenti con applicazioni flessibili e in grado di rispondere a tutti i tipi di esigenze, in modo trasversale a settori e tipi di prodotti trasportati.

Sistema di distribuzione Sortech

Tra i best seller del gruppo figurano il Sortech, prodotto della gamma Marpatech, e le curve a tappeto. Il Sortech è un sistema di distribuzione multidirezionale che permette di smistare colli delle più svariate dimensioni, forme e pesi, verso un numero di uscite rilevante, con notevole precisione di posizione ed orientamento del prodotto. Il tutto ad alte velocità, fino 1,6 m/s.

Curve a tappeto

Le curve a tappeto sono uno dei prodotti principali di LM, con due tipologie dedicate ai suoi mercati principali: le curve a maglia plastica per il beverage, ideali per carichi pesanti e velocità molto elevate, e le curve a rulli di estremità cilindrici per il food, in particolare nel confectionery e nel bakery, dove i prodotti sono molto piccoli e delicati e quindi difficili da trasportare.

Dal food & beverage alla logistica

Le doti prestazionali di queste due tipologie di soluzioni, studiate per linee ad alta produttività, hanno di recente “sconfinato” rispetto al tradizionale settore di riferimento del food & beverage per approdare alla logistica. L’esplodere dell’e-commerce degli ultimi anni ha toccato ogni angolo del mondo e coinvolto ogni categoria merceologica.

Partendo quindi dalla sua posizione di leadership e facendo leva sulla sua esperienza nel movimentare i prodotti più difficili per forma e peso, con alti livelli di efficienza e ingombri contenuti, LM negli ultimi anni ha quindi indirizzato lo sviluppo di tali tecnologie di punta verso l’automazione dei pacchi nei centri di distribuzione e spedizione.

All’interno dei mega padiglioni per la logistica dei pacchi da spedire le esigenze matchano alla perfezione con le performance e l’utilizzo delle tecnologie del Gruppo LM, che una volta di più si sono quindi dimostrate particolarmente versatili. I colli variano da dimensioni e peso molto contenuti a molto rilevanti, e quindi le curve a tappeto fanno al caso delle grandi aziende della logistica e delle spedizioni, avendo LM sviluppato una linea di curve a tappeto che unisce robustezza e velocità (fino a 3m/s) e piccoli rulli di estremità per un corretto trasferimento dei prodotti più piccoli e leggeri.

Invece la versatilità dal punto di vista del numero di uscite e della capacità di gestire anche i prodotti di forma più irregolare fanno del Sortech il sistema di smistamento che più si adatta ai grandi centri di distribuzione.

Da ricordare che tali soluzioni si caratterizzano per la proverbiale affidabilità e facile manutenzione, qualità per le quali LM è riconosciuta in tutto il mondo.

Il sistema di distribuzione multi direzionale Sortech
Curve a tappeto

P rodotti & Tecnologie

Actega tecnologia in chiave green

Allo stand di Actega a drupa la tecnologia di metallizzazione ECOLEAF ha attirato l’attenzione dei visitatori. Di questo e delle strategie dall’azienda in ottica di sostenibilità abbiamo parlato con Paolo Grasso, Sales Director di Actega, e Dennis Siepmann, Head of Sustainability.

› Quali sono i feedback che state ricevendo dal mercato per quanto riguarda ECOLEAF?

Paolo Grasso: Dalla scorsa edizione di Labelexpo Europe, abbiamo avuto un ottimo feedback da parte degli stampatori, ma soprattutto dei brand owner che hanno avuto modo di toccare con mano il prodotto stampato in live con ECOLEAF. La nostra soluzione è piaciuta e abbiamo avuto diverse richieste di campionature, anche da parte di brand molto importanti italiani e di altre parti d’Europa. ECOLEAF è qualcosa di nuovo e diverso che permette di parlare con i propri clienti di sostenibilità e di presentare effetti e soluzioni innovative. Abbiamo visto che l’interesse maggiore arriva dai brand owner più che dagli stampatori in presa diretta. Abbiamo ottimi contatti con aziende di stampa, ma in questo momento il nostro interlocutore principale sono i brand owner. Per loro la sostenibilità è un must, quindi sono alla ricerca di tutte quelle soluzioni che permettono di raggiungere gli obiettivi europei in tema di normative ambientali e si stanno dimostrando interessati al prodotto.

› Riuscite a creare sinergie con i costruttori?

P.G.: Per ora c’è apertura da parte di tutti. Si tratta di aziende che costruiscono tecnologie e si attendono una domanda che nasce dal mercato, quindi sono in attesa che gli stampatori chiedano l’ECOLEAF a bordo e solo allora lo andranno ad integrare. In maniera proattiva siamo riusciti a fare una bella collaborazione con l’azienda inglese ABG. Abbiamo installato alcune loro macchine nel nostro stabilimento, mentre ABG ha in dotazione le nostre macchine nel proprio Demo center. Abbiamo dei clienti che hanno implementato delle linee composte da soluzioni ABG ed ECOLEAF per fare i loro test quindi con loro sta funzionando bene, anche perché sono una società estremamente innovativa e molto dinamica.

› Qual è lo stato dell’arte della tecnologia ECOLEAF e quali le prospettive di sviluppo?

P.G.: Abbiamo aderito a questo progetto tre anni fa e da allora la qualità dell'argento e la brillantezza del prodotto sono aumentate in maniera impressionante. ECOLEAF è ora in grado di offrire la stessa lucentezza, la stessa decorazione metallica in rilievo e la stessa gamma di colori della metallizzazione tradizionale, ma in modo ecologico.

Stiamo arrivando e arriveremo ad avere una qualità one-toone, penso sia questione di pochi mesi. Già adesso si tratta comunque di una qualità che viene accolta bene. A livello di velocità siamo arrivati a 100 metri al minuto, che prevediamo di aumentare perché il nostro obiettivo è innanzitutto quello di allargare leggermente la macchina, che adesso è una 430 di fascia, per arrivare almeno a una 670 e dopodiché cercare di entrare in tutto quello che è il mondo sheetfed. Per questo ulteriore passaggio, però, servirà una riprogettazione importante dell’unità e del modo in cui è concepita. Non solo a drupa, ma anche in altre fiere generaliste e a Labelexpo abbiamo avuto tante richieste dal mondo sheetfed. L’impatto per ottenere un effetto cold foil su una macchina sheetfed è davvero pesante dal punto di vista economico ed è molto impattante anche a livello di configurazione macchina. Il giorno in cui daremo un’opzione per utilizzare ECOLEAF anche sulle macchine sheetfed secondo me sarà molto ben accetta. Anche perché le coperture dell’argento e delle altre tinte metalliche sono comunque basse quindi penso che ECOLEAF sia la soluzione ideale, tanto per le etichette quanto per il packaging, ma ci arriveremo tra qualche anno.

Qualche mese fa abbiamo avviato una collaborazione con un’agenzia di Amburgo che si chiama Pacproject con cui abbiamo disegnato un nuovo set di campioni per presentarci soprattutto al mondo dei brand owner in ambito cosmesi.

› Cosa possiamo dire, più in generale, della vision di Actega in ottica di sostenibilità?

Dennis Siepmann: Come società siamo sostenitori dell’economia circolare e stiamo contribuendo al progresso del settore per trasformare l’attuale sistema di produzione lineare in uno rigenerativo e riparativo. Oltre a offrire soluzioni e prodotti rispettosi dell’ambiente, abbiamo adottato misure significative per ridurre le emissioni Scope 1 e Scope 2. I progressi compiuti in questo impegno si sono concretizzati con importanti risultati: negli ultimi 5 anni le emissioni di CO2 sono state ridotte di oltre il 70% per l’intero gruppo ACTEGA. Inoltre, il consumo di acqua è stato ridotto di oltre il 45%.

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The psychology of packaging how luxury Brands captivate consumers

Ben Voyer, Research Chair & Professor at ESCP Business School, explains how packaging in the luxury market is an art form that intricately weaves psychology, emotion and consumer behaviour, shaping perceptions and driving purchasing decisions.

In the nuanced realm of luxury goods, packaging represents far more than mere containment, it is an intricate dance of psychology, emotion, and consumer behaviour. Luxury packaging design and presentation are pivotal in consumer decision-making, subtly shaping perceptions and driving purchases.

Luxury markets, renowned for their resilience in economic downturns, are sustained by the unique purchasing patterns of consumers who persist in indulging despite broader financial challenges. The evolving dynamics of these transactions underscore a shift towards fewer, yet more costly, purchases, underscoring the pivotal role of its comprehending and appealing to consumer emotions.

The narrative of luxury is woven into packaging—a timeless symbol of exclusivity and perfection. From the iconic Burberry check to the unforgettable design of a perfume bottle, the right packaging amplifies the immediate allure and ensures enduring brand resonance in the minds of discerning consumers.

The role of packaging for luxury products

Ben Voyer is a distinguished figure at the intersection of consumer psychology and marketing, renowned for his expertise in understanding the deeper motivations behind consumer behaviour. Serving as the Cartier Chair Professor of Behavioural Science, Voyer’s academic prowess is dedicated to un-

ravelling the emotional and cognitive processes that drive purchasing decisions. “It’s something that is often ignored or not thought about,” he told London Packaging Week. “With a lot of the packaging we’re doing, we view luxury as a habit, but there is not much deeper reflection about the consumer decision-making process and how packaging is processed and perceived emotionally, especially by consumers.”

Understanding your customers on a deeper level is the cornerstone of creating packaging that resonates on a personal and emotional level. This is especially crucial for luxury and beauty brands in the direct-to-consumer (DTC) sector, where personalisation can make or break customer loyalty. As Voyer highlights, knowing individual preferences allows brands to craft packaging that feels bespoke and intimately connected to the consumer. “The more you get to know your customers, the more you know their preferences,” he added. “The key is to build an offering in the packaging that directly reflects these preferences. That is the key, and it’s becoming increasingly important for luxury and beauty brands, especially when you’re in the direct-to-customer field where your customers, most DTC brands, tend to be built around communities and consumers that are part of the community.

Packaging as tangible reminder

Unlike everyday retail purchases, where packaging is often discarded, luxury packaging is designed to be cherished and kept. This distinct difference highlights the value and exclusivity associated with luxury products. The packaging serves as a lasting reminder of the extraordinary purchase, reinforcing the brand’s identity and the consumer’s indulgence. Luxury packaging enhances initial satisfaction and fosters long-term loyalty by enabling consumers to relive their shopping experience. Each use of a beautifully packaged cream or perfume bottle evokes memories of the luxury store and the purchase, making the brand more memorable and desirable.

“For luxury brands, packaging is the tangible part of the experience,” added Voyer. “A luxury store is something that is unique and something that causes the consumer to see a lot of value in the products that they want to purchase. However, the packaging is what will stay with the consumer. They will keep the packaging, and it is common for people who buy luxury shoes to keep the shoe box. Packaging is that tangible reminder that you’ve bought something that is out of the ordinary, which is what luxury is about.”

For some luxury products, such as perfumes or cosmetics, much of the product’s cost is invested in its packaging and marketing rather than the product itself. Whether it is the opulent design of a perfume bottle or the sophisticated feel of a beauty jar, packaging plays a crucial role in the sto-

luxury packaging

rytelling process that convinces consumers to invest in high-end items. “Most of the cost will not be in the actual perfume itself; it will be the bottle,” he continued. “It will be the packaging. And, of course, it will be marketing. It will be a celebrity endorsement. Many luxury beauty products are all about having dermatologist ingredients, and they will be about mimicking a biology lab. In luxury, packaging is part of storytelling, and we know that storytelling is almost everything when it comes to convincing people to splurge on extremely exclusive and expensive items, products, or services.

“I think if you get the right packaging, it can last a lifetime for the brand. If you think about the monogram for brands such as Louis Vuitton or Chanel, it was not meant to be a recognizable status symbol; it was just meant to be part of the pattern. But it has been pushed forward, much like the Burberry check. It has become a luxury branding and packaging form—a present within a present. Whether you are buying for yourself or someone else, the packaging is the first present you get.”

In the luxury market, the stakes are continuously rising, meaning brands need to thoroughly understand the nuances of packaging. Packaging in luxury is not just about aesthetics; it involves a deep comprehension of the emotional and informational processing that drives consumer reactions. “The stakes are much higher in luxury, and they’re getting higher and higher, which is why you need to understand all of the information and emotional processing of packaging,” he said.

Focus on heritage and sustainability

In the realm of luxury brands, heritage stands as a fundamental pillar, embodying the unique craftsmanship and knowhow honed over generations. Heritage brands leverage their rich histories to create an authentic luxury experience that

resonates deeply with consumers. As brands navigate evolving consumer expectations, balancing heritage, lifestyle appeal, and sustainability becomes increasingly complex yet crucial.

Voyer continued: “Heritage is key because it is linked with unique know-how passed and perfected over generations, decades, and centuries; luxury brands that do not have heritage often need to nail the lifestyle aspect of a luxury brand. Typically, most American luxury brands think about Ralph Lauren; they have a living founder, and it is an incarnation of a certain lifestyle. That is because there isn’t the heritage behind it, and it’s such a key aspect of selling luxury, selling a luxury experience, and giving people access to a unique set of competencies. This ability to produce exact movement, to make a certain item a certain way, and if you do not have that heritage, you will need to compensate in quite a few different ways, typically with lifestyle and more traditional marketing celebrity endorsement, influencer endorsement, and things like.

“On sustainability, your average customer looks to have a transcending experience where they buy luxury and sustainability. We might argue that this is starting to change. Still, by and large, sustainability is not the primary criterion because, for most consumers, it’s like every day they go into a luxury store and buy two, three, or four items, so when they do go into a luxury store and have a unique experience, they want to be in that norm-breaking moment where they can indulge. They do not have to think about sustainability. That is one of the things that we observe with consumers who are not regular luxury consumers. Regular luxury consumers, and perhaps the younger generation of luxury consumers, like more casual luxury consumers, are starting to think more about sustainability. But your average middle-aged luxury consumer will not want that. They will dodge that experience because it’s not something that is out of the ordinary.”

The psychology of packaging

As we navigate the intricate world of luxury goods, it becomes clear that packaging is far more than just a functional element; it is a sophisticated interplay of psychology, emotion, and consumer behaviour. How luxury items are packaged significantly influences consumer perceptions and purchasing decisions, transforming mere products into cherished experiences. The ability to resonate personally and emotionally with consumers is crucial, especially in the luxury sector, where packaging can significantly impact customer satisfaction and loyalty. It is imperative for brands to master the art of packaging—that much is clear. But this now involves much more than a simple appreciation for aesthetics—rather, it involves a deep comprehension of the emotional and informational processes that drive consumer reactions.

Source: London Packaging Week

C onverting & L abel

Encouraging a transition to ‘positive luxury’ packaging

The luxury packaging market is expected to reach a value of $24.2billion by 2032, a growth rate of 4.4% and one of the key drivers is sustainability.

Sustainable luxury packaging should embody the fusion of luxury values – such as craft, quality, creativity and innovation – with a deep and authentic care for people and nature.

It is time to encourage a transition to this ‘positive luxury’ –away from traditional packaging materials towards innovative, sustainable alternatives which still exude the values of luxury that today’s consumer expect from a brand.

More than materials

Many see sustainability as materials alone, or just carbon emissions. However, sustainability is so much more wide-reaching – and the packaging industry has many opportunities to explore beyond materials – from circularity to local communities. When a supplier and brand work more closely together, the potential for positive impact is amplified.

Materials and circularity are interlinked. The packaging market is flooded with more sustainable alternatives such as bamboo, hemp or cotton. These can help reduce the environmental impact of luxury products, provided they are produced to high standards, but there is so much more potential – such as supporting local communities. An example of this is Butterfly Mark certified premium tequila producer Clase Azul Mexico who work with local artisans to transform the diverse cultural

expressions onto its decanters and offer a reduce, reuse, recycle and repurpose initiative for their ceramic bottles – recycling more than 3,600 tonnes of Ceramic Waste to date.

Embracing innovation

Circularity has long been associated with sustainability and this is no different in the packaging sector. But luxury brands must lead the way by embracing innovations such as design technologies to further their sustainability credentials. Packaging designers are leveraging cutting-edge technologies to develop bioplastic derived from plant-based sources e.g. corn starch or sugarcane which reduces packaging waste that would otherwise typically end up in landfills or oceans. For example Swiss watch brand ID Geneve’s pouches are made from wine residue, home-compostable protective foam made with renewable mycelium, and seaweed-based boxes that will dissolve in water within hours and can then be used as plant fertiliser.

Less can be more

Let’s not forget that the design process itself can contribute to the minimisation of waste by using digital technologies with many brands favouring a less is more approach. This may sound contradictory for luxury brands, but the use of personalisation and interactivity are just a couple of ways that a luxury unboxing experience for the consumer can be achieved without excess packaging.

Interactive packaging is an opportunity for brands to engage, communicate and build a long-lasting relationship directly with their consumers through QR code to NFC tags. These are not new technologies to the industry but the increasing use in packaging allows brands to be transparent about their sustainability credentials –fostering trust and loyalty with the conscious consumers.

While sustainable packaging may initially require an increased financial investment, the long-term benefits from waste management and reduced consumption result in enhanced consumer loyalty and brand perception. This can also be a competitive advantage – tomorrow’s luxury consumer values the experience and values of a brand as much as the material. Aligning to the values of the younger consumer – who will make up 80% of luxury purchases by 2030, is key.

Sustainable luxury packaging can celebrate the traditional values of luxury whilst having less impact on the environment and a positive impact on people. With a growing shift towards conscious consumerism, luxury brands must be brave, embrace innovation and invest in sustainable packaging to capitalise on the opportunity to transform luxury for the good of all.

Source: www.packagingpremiere.it – Positive Luxury

luxury packaging the new direction of fragrance packaging

Developments in the packaging of niche perfumery, and also of selective perfumery, seek to maintain the high reproducibility of bottles for economies of scale on the one hand, while looking for increasingly significant characterisation and exclusivity on the other.

While the story of a perfume incorporates all its elements, it increasingly starts with the bottle. “The design of a bottle comes much earlier than that of its contents. It shapes the DNA and history of the brand, as well as illustrating the universe created around the new product, without annihilating its predecessors,” says Thierry de Baschmakoff, artistic director, in an interview for Stocksmetic. It is true that it is mainly industry that produces fragrance bottles with their distinctive, recognisable and replicable shapes in massive quantities. In the past, however, this production was primarily carried out by master glassmakers, weavers and goldsmiths. This spirit has re-emerged and dictates a new style of understanding primary packaging for fragrances.

As a result, more and more collaborations between perfume houses and craftsmen are being estbalished, with this partnership

primarily (but not only) focusing on the design and development of a particular detail that makes up the perfume bottle: the cap or lid. This customisation then intervenes on the closure and the outer cover, in smaller runs. This increases not only the value of the fragrance, but its perceived value, thereby leading to “collecting”. The Sikelia caps are real works of art, handmade by expert potters from Caltagirone and Santo Stefano

di Camastra, depicting the emblematic Sicilian “pine cone”.

Capodimonte porcelain, on the other hand, is the material used in Agatho Parfum’s handpainted caps. Meanwhile, semi-precious stones, are entrusted to the mastery of the Scarpelli family workshop where mosaics, in keeping with the centuries-old “commesso fiorentino” style, decorate the caps of I Profumi del Marmo, also made from stone including white marble, portoro and travertine.

And the response is not long in coming from mainstream brands such as Bulgari with its limited-edition collection, Gemme di Murano. A kaleidoscope of colours created by glass fused and blown through a special process known as “a sbruffi”, which allows for a layering of material that produces effects and nuances of a rare beauty.

Craftsmanship becomes an essential element for the identity and value of the packaging and the brand. And so strong is its influence that the industry is increasingly rushing to adapt to these customisation requirements.

Source: www.packagingpremiere.it

Written by Filippo Bellini

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Première Beauty Set versatilità dei materiali, armonia di stile e sosteniBilità

Kiko Milano, brand leader nell’industria del make-up in Italia e punto di riferimento nel mercato europeo, rinomato per la sua continua innovazione, in collaborazione con Luxoro presenta un nuovo concetto di luxury packaging.

La partnership tra Kiko Milano e Luxoro rappresenta un’opportunità unica per dimostrare come l’industria cosmetica possa abbracciare la sostenibilità senza compromettere stile e funzionalità. Il Première Beauty Set si concentra sulla creazione di un nuovo standard di lusso che incorpora eleganza estetica, sostenibilità e versatilità dei materiali.

Il progetto

Il set proposto da Kiko Milano comprende una selezione di prodotti best seller e proposte esclusive del brand, esemplificando l’eccellenza nel campo del make-up internazionale. Mascara amatissimo, palette di ombretti dalle cromie versatili e fondotinta siero con formulazione speciale sono presentati in pack secondario in cartotecnica e cofanetto esterno che riunisce tutti i componenti. Complessivamente, sono sette gli elementi del design, ciascuno progettato e realizzato con cura per garantire un’esperienza completa di packaging. Mascara e trousse sono confezionati in eleganti pack in plastica riciclabile. Il design olografico che decora il pack è un effetto della linea LIGHT LINE® di KURZ, creato appositamente per il set: un gioco di luci cangianti con sfondo blu metallizzato, elegante, intenso ed eclettico. Gli accenti colorati e vivaci catturano l’attenzione e riflettono lo spirito innovativo del marchio. La boccetta del fondotinta si distingue per il suo design moderno e fluido, con scritte stampate a caldo in argento classico e intramontabile. Il tappo richiama il design olografico di mascara e trousse. Tutti i pack in cartotecnica dei vari prodotti sono nobilitati a caldo con blu e argento, in armonia con i pack primari. I colori per la nobilitazione garantiscono costanza di risultati sui diversi materiali dei substrati, legando in modo riconoscibile i vari elementi e rafforzando l’immagine del brand attraverso un packaging che garantisce una forte brand consistency. Il cofanetto esterno, che racchiude l’intero set, è decorato con cliché e un effetto olografico sfaccettato, rappresentando la perfetta essenza del luxury rispettoso dell’ambiente.

Tecnologia e sostenibilità

Tutti i complementi del Première Beauty Set sono stati nobilitati a caldo. Il trasferimento a caldo non solo migliora l’estetica dei prodotti, ma è anche un processo sostenibile. La decorazione a caldo è eseguita senza l’utilizzo di solventi o sostanze chimiche nocive, riducendo

l’impatto ambientale. I materiali utilizzati per la nobilitazione sono completamente riciclabili, garantendo che il packaging mantenga la sua classe di smaltimento originale. Inoltre sul prodotto finale nobilitato non risulta presenza di PET. La versatilità dei materiali è un elemento chiave nel progetto. La plastica riciclabile utilizzata per il mascara e la trousse, combinata con il pack nobilitato a caldo, offre un equilibrio tra durabilità e sostenibilità. Il pack nobilitato a caldo mantiene la sua qualità visiva e strutturale, contribuendo a un packaging di lusso che non sacrifica l’integrità ecologica. L’approccio alla sostenibilità è evidente in ogni aspetto del Première Beauty Set. La collaborazione tra Kiko Milano e Luxoro è volta a ridurre l’impronta di carbonio attraverso l’uso di materiali riciclabili e processi produttivi a bassissimo impatto ambientale.

Dettagli tecnici del packaging

Il packaging del Première Beauty Set non è solo bello da vedere, ma anche funzionale e innovativo. Le tecnologie utilizzate includono la stampa a caldo, che garantisce una decorazione precisa e duratura, e gli effetti olografici che aggiungono profondità e dinamismo visivo. La stampa a caldo utilizza cliché in ottone riscaldati per trasferire il disegno sul substrato, creando un effetto lucido e professionale. Gli effetti olografici, ottenuti tramite tecniche avanzate di diffrazione della luce, conferiscono al packaging un aspetto distintivo e accattivante.

Conclusioni

Il Première Beauty Set di Kiko Milano, in collaborazione con Luxoro, rappresenta un’innovazione significativa nel campo del packaging cosmetico di lusso. Questo progetto combina eleganza, versatilità dei materiali e sostenibilità, creando un nuovo standard per l’industria. Attraverso l’uso di tecnologie avanzate e materiali ecologici, il set dimostra come sia possibile conciliare estetica e rispetto per l’ambiente.

luxury packaging

nuovo packaging per makeup e skincare

Berlin Packaging parteciperà all’edizione 2024 di LUXE PACK Monaco, la fiera internazionale dedicata all’innovazione nel packaging che si terrà al Grimaldi Forum dal 30 settembre al 2 ottobre.

Per l’occasione, l’azienda specializzata nella fornitura di packaging in vetro, in plastica e in metallo e chiusure, presenterà le sue soluzioni innovative e sostenibili per il packaging beauty (Hall Ravel, Stand RD06), espressione diretta della consolidata expertise nei prodotti e servizi per il packaging. La partecipazione a LuxePack farà da cornice ad alcune importanti novità che porteranno ad un ulteriore consolidamento di Berlin Packaging nel mondo beauty, con un’offerta ancora più integrata per proseguire il percorso di innovazione volto a supportare i clienti a 360° lungo l’intero ciclo del packaging. Tra le novità che saranno presentate in fiera spicca Pockii, la nuova collezione di packaging per makeup e skincare dall’esclusivo design con gli angoli smussati, che la rende immediatamente riconoscibile e in linea con le ultime tendenze. La collezione è composta da un flacone 30 ml sia in vetro che in PP e da un vaso 50ml in vetro, tutti abbinabili con accessori progettati per un risultato full-body.

Discover state-of-the-art solutions for the production of beer, wine, spirits and more at BrauBeviale in Nuremberg. Expand your network and discuss current topics. Be there when industry leaders set the course for tomorrow!

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LUXE PACK Monaco the capital of packaging

For three days, from 30 September to 2 October, the Principality of Monaco will become the packaging capital of the world when it hosts LUXE PACK. This year once again, there will be plenty for visitors to do between discovering the expertise of 450 exhibitors, attending a programme of highprofile conferences, and enjoying creative activities.

Since 1988, the Principality of Monaco has offered LUXE PACK participants an immersive experience during the trade show and beyond, as the Grimaldi Forum, hotels, restaurants and more combine to form an interconnected whole. This unique setting has, over the years, helped build strong ties within this creative community. LUXE PACK owes much of its status and appeal to the presence of high-level decision makers from both brands and suppliers. And every attendee can count on LUXE PACK to effectively develop and consolidate their professional and interpersonal relationships.

› What can you tell us about LUXE PACK 2024?

We have 450 exhibitors to date, including around fifty new exhibitors from 30+ different countries. We’ve got the leaders in packaging, of course, but also designers and manufacturers of glass and crystalware, wood, porcelain, leather (to cite a few of the more original materials), experts in decorative finishing, 3D printing, promotional items, etc.

The new exhibitors have a very diverse range of profiles: newcomers represent more than 15 different countries of origin (Turkey, Portugal, Netherlands, Czech Republic, Switzerland, USA…); a variety of materials such as glass and crystal, as well as premium textiles with and cork and metal; a breadth of expertise with, for example, exceptional finishing/decoration

and manufacturers such as Grawer Polska Andrzej Wloch and Accessori Service srl. In addition to the exhibitors traditionally present at LUXE PACK and their extensive innovation in eco-responsible packaging, we are also welcoming companies whose core business relies exclusively on sustainable alternatives such as Carbios, Susmata by Scays — which offers a 100% sustainable, plant-based and organic alternative to genuine leather, made from dry tea waste — and Bio plastics recycling. Throughout its long history, LUXE PACK has always served as the showcase for major launches in the sector. Most exhibitors seize the opportunity to reveal their new products. And this year is particularly rich in innovation, as evidenced by the record number of submissions to the Formes de Luxe Awards, a LUXE PACK partner, with around one hundred products being exhibited in the Atrium Hall during the show. This year, it is also worth noting the launch of new categories such as “home fragrances” and “design favourites”. As a reminder, the Formes de Luxe Awards reward innovation over the past year in a ceremony that takes place at the trade show on Monday at 5.45 p.m. in the Prince Pierre room.

LUXE PACK Formulation is 10 years old

This year, LUXE PACK Formulation, dedicated to formulation and full-service, is celebrating its 10th anniversary. It is an opportunity to showcase our exhibitors specialising in standard or custom formulation, packaging, filling, full-service, private label and all related services. Beauty professionals can find their packaging and formula provider in one place. To celebrate this anniversary, we have created a whole programme of events featuring textures and the senses.

KeepTrack, the updated “V2” visitor tool

Launched in 2023, the app that allows exhibitors to scan visitors and visitors to scan exhibitor stands was hugely popular. Indeed, it simplifies visitor logging and facilitates smooth and efficient follow-up. In an effort to continuously improve our customer service, this year,

Interview with Fabienne Germond, Director of the LUXE PACK trade show

luxury packaging

the ‘V2’ will also provide access to the conference programme, maps of the various Halls, and the list of exhibitors.

The special LUXE PACK Paris-Monaco express train

As part of a constant drive to improve customer service, and based on its success in 2023, we are once again offering private high-speed train service in an effort to reduce participants’ carbon footprint while optimising their trade show experience. “Very warm welcome and service” or “Incredibly well organised, congratulations to the team!”: these were the comments last year’s travellers left in our survey, which showed an average satisfaction rating of 9.4/10! In light of such success, it was only natural to do it again! To learn more, read the Paris-Monaco express train press release. Much more than just a trade show, LUXE PACK Monaco is an exclusive networking and business event as brands and manufacturers meet in an open-minded atmosphere particularly conducive to building relationships and doing business. The private express train takes this philos ophy one step further: the experience begins as soon as the train pulls out of the Gare de Lyon in Paris.

› What is on the programme this year?

The past five years have been marked by events of such magnitude that they have exponentially accelerated economic and societal transforma tion on a global scale. As always, our programme has been carefully designed to keep up with the latest industry trends and news. More than 50 international speakers will cover key topics such as design, the circular economy, recycling, consumer trends, connected experiences and home fragrances. Not forgetting, of course, the LUXE PACK in Green Award, in partnership with Infinity global. We have been organising this award for 15 years now and it has become the leading event, highlighting the best solutions and sustainable initiatives from our exhibitors. We have received a record number of applications that promise an unprecedented level of eco-design! Our exhibition space, dedicated conferences, and awards ceremonies are all designed to pro-

vide our attendees with a clear overview of international trends in sustainability. In short, this year once again, there will be plenty for visitors to do between discovering the expertise of 450 exhibitors, attending a programme of high-profile conferences, and enjoying creative activities tailored especially to the trade show!

Source: LUXE PACK

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I mballaggi & A mbiente

Riciclo imballaggi

nel 2023 percentuale in crescita

Le tonnellate di rifiuti di imballaggio riciclate in Italia sono 10 milioni e 470mila, pari al 75,3% dell’immesso al consumo. Superati gli obiettivi europei al 2030. Lo annuncia CONAI nella nuova Relazione generale.

Nel 2023 l’Italia ha riciclato il 75,3% dei suoi rifiuti di imballaggio: 10 milioni e 470mila tonnellate su un totale di 13 milioni e 899mila tonnellate immesse al consumo. Una percentuale di riciclo in forte crescita rispetto al 71% circa del 2022, anche per via di una riduzione dei pack immessi al consumo in Italia. Lo ha annunciato CONAI nella sua Relazione generale. “Numeri incoraggianti per l’Italia”, commenta il direttore generale CONAI Simona Fontana. “I quantitativi di materia riciclata crescono, e confermano il settore del riciclo degli imballaggi come strategico per l’economia circolare nazionale. I risultati 2023 superano i target UE previsti al 2030 nonostante un contesto generale difficile per le imprese italiane. Il balzo in avanti della percentuale di riciclo è risultato di una crescita delle quantità di rifiuti di imballaggio riciclati a fronte della contestuale riduzione dei quantitativi di packaging immessi sul mercato nazionale

nel 2023. Il tessuto imprenditoriale, infatti, ha fatto ricorso alle scorte di imballaggi e prodotti imballati accumulate nel 2022, producendo uno sfasamento temporale fra la produzione degli imballaggi, il loro uso e il momento in cui sono diventati rifiuti”.

Il riciclo degli imballaggi nel dettaglio

Nel 2023 in Italia sono state riciclate 418mila tonnellate di acciaio, 59mila di alluminio, 4 milioni e 674mila di carta, 2 milioni e 164mila di legno, 1 milione e 55mila di plastica tradizionale e circa 44mila di bioplastica compostabile, 2 milioni e 46mila di vetro. E se alle cifre del riciclo si sommano quelle del recupero energetico – ossia l’uso dei rifiuti di imballaggio come combustibile alternativo per produrre energia – il totale di imballaggi recuperati e non finiti in discarica arriva a 11 milioni e 804mila tonnellate, ossia l’85% dei pack immessi al consumo.

Un lavoro di squadra

Numeri resi possibili anche dal lavoro portato avanti da CONAI e dal sistema consortile con i Comuni italiani tramite l’accordo nazionale con ANCI, in accordo con i Consorzi di filiera. Nel 2023 sono stati 7.242 i Comuni che hanno stipulato almeno una convenzione con il sistema consortile, con una fetta di popolazione servita pari al 96% degli Italiani. E oltre 15 milioni sono gli abitanti del Centro-Sud coinvolti in progetti territoriali speciali volti a far crescere le raccolte per il riciclo nelle aree ancora in ritardo. Per coprire i costi di ritiro dei rifiuti di imballaggio in modo differenziato, nel 2023 CONAI ha versato ai Comuni italiani 696 milioni di euro: risorse che provengono dalle imprese produttrici e utilizzatrici di imballaggi che si fanno carico dei costi da sostenere per gestire il fine vita degli imballaggi che immettono sul mercato.

Italia leader in Europa

I risultati di riciclo 2023 permettono all’Italia di rimanere in una posizione solida

nel quadro europeo. “Gli obiettivi complessivi di riciclo chiesti dall’Unione al 2030, quando ogni Stato dovrà riciclare almeno il 70% dei suoi rifiuti di imballaggio, sono ormai ampiamente superati”, spiega Simona Fontana. “Secondo gli ultimi dati Eurostat, l’Italia è leader per riciclo procapite di imballaggi in un testa a testa con la Germania, staccando di diversi punti il più piccolo e gestibile Lussemburgo. Non è un caso che lo scorso anno la Commissione Europea abbia inserito il nostro Paese fra i nove non a rischio per il raggiungimento degli obiettivi di riciclo, nella sua relazione di segnalazione preventiva sull’attuazione delle Direttive sui rifiuti. Non è il momento di fermarsi, però. Il nuovo Regolamento europeo chiederà tassi di intercettazione dei pack sempre più alti: dobbiamo continuare a lavorare per aumentare quantità e qualità delle raccolte differenziate degli imballaggi, anche attraverso lo strumento delle raccolte selettive, ove opportune. Per migliorare ancora saranno importanti le innovazioni a monte, nella progettazione di imballaggi sempre più riciclabili e rigenerabili, e a valle, nelle tecnologie di riciclo in grado di recuperare materiale dalle frazioni oggi ancora più difficili da riciclare. L’augurio, poi, è quello che sempre più materiali possano rientrare in modo efficiente in un flusso sostenibile e circolare. Non solo i materiali da imballaggio, che a livello europeo rappresentano il 4% dei rifiuti totali”.

Non solo riciclo…

In crescita per il 2023 anche i quantitativi di imballaggi riutilizzati: nel 2012, infatti, CONAI ha introdotto agevolazioni e semplificazioni contributive per gli imballaggi concepiti per un uso pluriennale. Nel 2023 sono stati più di un milione e 200mila tonnellate gli imballaggi riutilizzabili dichiarati a CONAI, in crescita rispetto al milione e 155mila del 2022; tra questi, i più diffusi sono gli imballaggi in legno, come i pallet, e le bottiglie in vetro a rendere del circuito ho.re.ca.

ATTENZIONE

Quest’immagine non contiene packaging.

UCIMA : dal 1984, l’identità che unisce i costruttori italiani di macchine per il packaging.

Oggi il packaging è diventato identità, tecnologia, innovazione, visione. Un ambasciatore silenzioso che accompagna i prodotti nei mercati globali anche grazie alle soluzioni proposte negli ultimi 40 anni dalle aziende italiane produttive di macchinari avanzati e innovativi

I mballaggi & A mbiente

Carta e cartone raccolta differenziata da record

Presentato a Roma il 29° Rapporto Annuale sulla raccolta differenziata di carta e cartone in Italia realizzato da Comieco, Consorzio Nazionale per la raccolta e il recupero degli imballaggi cellulosici. Superati i 3,7 milioni di tonnellate e riciclo degli imballaggi cellulosici oltre il 90%.

Secondo i dati contenuti nel 29° Rapporto Annuale sulla raccolta differenziata di carta e cartone in Italia, realizzato da Comieco (Consorzio Nazionale per la raccolta e il recupero degli imballaggi cellulosici), nel 2023 la raccolta differenziata di carta e cartone in Italia è cresciuto di quasi il 3% rispetto al 2022 e ha raggiunto la quota record di oltre 3,7 milioni di tonnellate. Un andamento che si riflette positivamente anche sul tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici che arriva al 92,3%, in netto anticipo sugli obiettivi UE al 2030 (85%). I dati mettono in evidenza la solidità del sistema di raccolta e riciclo: un “alveare” di cui fanno parte i Comuni, i gestori dei servizi ambientali, la filiera del riciclo di carta e cartone e i cittadini che con il loro impegno hanno conferito mediamente circa 64 kg ciascuno, un risultato mai raggiunto in precedenza. Risultato record anche per il

La mappa della raccolta differenziata di carta e cartone

Sud che raggiunge in media i 50 kg/ab. Nel “Giro d’Italia” della raccolta differenziata la maglia rosa per il Nord va all’Emilia Romagna con oltre 93 kg per abitante, per il Centro viene assegnata alla Toscana con quasi 90 kg per abitante e per il Sud alla Sardegna con più di 61 kg per abitante. Tra le grandi città, una menzione speciale merita Roma, che cresce di 3.600 tonnel-

late (+1,5%) ma ha ancora un potenziale stimato di raccolta di 80.000 tonnellate/ anno così come ci sono ampi margini di miglioramento sul fronte della qualità della raccolta famiglie.

Tutte le macroaree del Paese contribuiscono alla crescita, seppur in misura diversa. Il Nord si conferma il bacino più consistente in termini di quantità con

Intervento del Senatore Lorenzo Basso, Vicepresidente VIII Commissione Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica del Senato della Repubblica

“Oggi abbiamo una grande opportunità, gli obiettivi dell’Europa e il Green Deal ci chiedono di andare verso un mondo che sia più ambientalmente compatibile. Per questo c’è una tassazione sulle emissioni di CO2 e ETS e dobbiamo sfruttarla, non perché rimanga una semplice tassa, una penalità, ma perché queste risorse vengano indirizzate invece ad aumentare quelli che sono gli aspetti virtuosi come il riciclo. Per questo all’interno della presentazio -

ne del 29esimo Rapporto Comieco ho proposto di utilizzare una quota a parte della tassazione ETS affinché possa essere usata per andare ad abbassare i costi di trasporto di tutti i materiali di riciclo. In questo modo potremo riuscire a raggiungere due obiettivi: quello di aumentare il riciclo diminuendo i costi di trasporto e nello stesso tempo quello di utilizzare in maniera virtuosa questa tassazione per raggiungere più velocemente gli obiettivi europei”.

quasi 1,9 milioni di tonnellate raccolte: +2,8% rispetto al 2022. Questa crescita è trainata da Veneto (+9,9%), EmiliaRomagna (+2,7%) e Liguria (+8,1%) che compensano la stabilità delle altre regioni e le chiusure negative, seppur trascurabili, di Valle d’Aosta (-0,7%) e TrentinoAlto Adige (-0,2%). Il Centro cresce complessivamente dell’1,5% su una raccolta totale pari a 871.000 tonnellate a cui contribuiscono il Lazio (+2,7%), la Toscana (+1,5%) e l’Umbria (+0,9%), mentre le Marche continuano sotto il segno negativo dell’ultimo biennio (-2,2%).

Numeri positivi anche al Sud che supera le 983.000 tonnellate raccolte con un incremento del 4,5%. L’unica regione in flessione rispetto al 2022 è l’Abruzzo (-1,3%) mentre tutte le altre migliorano le proprie performance: Campania +4,5%, Molise +7,6%, Puglia +2,3%. La Sicilia, con +9,9% sull’anno precedente (migliore performance italiana insieme al Veneto), da sola registra più della metà dell’incremento dei volumi al Sud. Cresce anche la Sardegna (+3,2%) che riconferma anche la migliore performance procapite della macroarea.

Il potenziale tra qualità e quantità: le nuove sfide dell’Accordo Quadro Anci-Conai

“La presenza di minori impurità nella raccolta differenziata si traduce in una massimizzazione del riciclo e sarà una delle prossime sfide del nuovo accordo ANCICONAI, che proprio quest’anno chiude il V ciclo e si appresta ad entrare nel VI.” aggiunge Amelio Cecchini, Presidente Comieco “Proprio a fronte di questo accordo nel 2023 sono stati riconosciuti ai Comuni oltre 190 milioni di euro in corrispettivi con un aumento di 41 milioni rispetto al 2022 per la gestione in convenzione di oltre 2,3 milioni tonnellate di carta e cartone provenienti dalla raccolta comunale.” “Stimiamo che la raccolta differenziata di carta e cartone abbia ancora un potenziale di 700.000 tonnellate/anno, di

Imballaggi&Ambiente

cui oltre 400.000 al Sud” commenta Carlo Montalbetti, Direttore Generale Comieco. “Per intercettarle stiamo lavorando con un piano di supporto ai Comuni del meridione che prevede un investimento di 3,5 milioni di euro. A questo si aggiunge un

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L’impegno di Aliplast per un futuro sosteniBile

Aliplast, controllata del Gruppo Herambiente, è realtà di riferimento nel riciclo di materie plastiche per la produzione di polimeri rigenerati, di film flessibili in LPDE e di lastre in rPET che possono così dare vita ad imballaggi riciclati. In questa intervista incontriamo Michele Petrone, che dallo scorso aprile ricopre l’incarico di Amministratore Delegato della società.

› Aliplast è parte integrante del Piano Industriale del Gruppo Herambiente al 2027 e sarà destinataria di investimenti significativi. Cosa prevede la vostra strategia di crescita?

Il Piano Industriale, che si svilupperà da qua fino al 2027, vedrà Aliplast impegnata nella realizzazione di due grandi investimenti: quello di Modena, con la realizzazione ex-novo di un innovativo impianto per il riciclo e la rigenerazione delle materie plastiche rigide (PP e HDPE) e l’ampliamento dell’attuale sito di Borgolavezzaro (NO), oggi punto di riferimento nella produzione di scaglie e granuli rigenerati in rPET di altissima qualità. Quest’ultimo in particolare vedrà la nascita di nuove linee produttive per il riciclo e rigenerazione di poliolefine di alta qualità, in risposta a una sempre maggiore richiesta sia di granuli che di film estensibili rigenerati. Resteranno al contempo

centrali gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, che ruotano attorno al nostro laboratorio interno: l’Aliplast Lab.

› Il Gruppo Herambiente, attraverso Aliplast, sta portando avanti il progetto di un nuovo stabilimento all’avanguardia per il riciclo delle plastiche rigide. A che punto è il progetto? Ce ne parla? L’impianto di Modena sarà quello dedicato nello specifico al riciclo e alla rigenerazione di plastiche rigide e sarà in grado di trattare oltre 30.000 tonnellate di rifiuti all’anno, divenendo un asset fondamentale per la nostra azienda. Si tratta di un progetto riconosciuto come faro dell’economia circolare e pertanto parzialmente finanziato dai fondi del PNRR. Tutto sta procedendo secondo le tempistiche: lo stabilimento entrerà in funzione nel 2026 e, oltre ad ampliare le nostre capacità produttive, avrà anche un significativo impatto a livello sociale, andando a generare oltre 90 nuovi posti di

Michele Petrone, Amministratore Delegato di Aliplast

nobilitazione e verniciatura digitale

Imballaggi&Ambiente

lavoro che unitamente all’ampliamento del sito di Borgolavezzaro, porteranno Aliplast a crescere di oltre 120 risorse nei prossimi due anni. Oggi siamo nel pieno della fase di costruzione e devo dire che è davvero emozionante arrivare presso il sito e vedere nascere pezzo dopo pezzo questa nuova realtà. L’impianto di Modena punta ad essere un punto di riferimento non soltanto per Aliplast, ma per lo stesso territorio in cui si andrà ad inserire: andrà infatti a far parte di un distretto che comprende un termovalorizzatore e un impianto per il recupero delle acque reflue, componendo un sistema industriale dedicato al riciclo, una simbiosi industriale unica in Italia.

Il nuovo Regolamento UE sui rifiuti da imballaggio che mira a promuovere la riciclabilità degli imballaggi è un tema caldo in ambito istituzionale. In questo senso, Aliplast rappresenta un importante attore nell’economia circolare del Paese. Quale ruolo può svolgere nella transizione ecologica? Il settore del riciclo delle plastiche svolge un ruolo chiave nell’Economia Circolare ed è riconosciuto come attore fondamentale nelle Strategie dell’UE, fatto testimoniato dalle numerose iniziative, legislative e non, sviluppate all’interno del Green Deal Europeo per promuovere e potenziare le attività di riciclo meccanico delle plastiche. In Italia tale settore costituisce un elemento strategico per la transizione ecologica del Paese, rappresentando un comparto forte di 300 imprese per 9.600 dipendenti e con una capacità installata di riciclo di 1.800.000 tonnellate. Il settore del riciclo è attualmente colpito dai bassi

prezzi delle plastiche vergini, che rendono difficile per le aziende di riciclo coprire i costi di raccolta, selezione e lavorazione. Questi costi non possono essere ridotti come avviene nella produzione di plastiche vergini, che beneficia di economie di scala molto più grandi. Da un lato il riciclo delle plastiche è vantaggioso perché riduce le emissioni di CO2 rispetto alla produzione di plastiche vergini, dall’altro al momento questi risparmi non vengono riconosciuti economicamente. Se venissero considerati, il valore del risparmio di CO2 potrebbe aiutare a ridurre il divario di prezzo tra le plastiche riciclate e quelle vergini, migliorando la situazione economica del settore del riciclo.

Inoltre, i Paesi Europei pagano dal 2021 un contributo al bilancio comunitario legato alle quantità di imballaggi plastici non avviati a riciclo. Per l’Italia tale importo è pari a 800 euro/tonnellata che,

per le casse dello Stato Italiano, ad oggi corrisponde un esborso circa pari a 800 milioni di Euro l’anno.

Se venisse creato un sistema che valorizzi economicamente il risparmio di CO2 derivante dal riciclo delle plastiche, le aziende di riciclo potrebbero diventare più competitive. Questo incentivo spingerebbe le imprese a investire in impianti di riciclo più grandi e a trattare una maggiore quantità di imballaggi plastici.

Quest’anno avete realizzato delle importanti linee guida per le industrie cosmetiche, al fine di orientarle nella produzione di imballaggi ricercati esteticamente, funzionali, ma, al tempo stesso, sostenibili. Quali sono le indicazioni principali?

L’impegno nel cosmetico è finalizzato a veicolare un messaggio importante: la plastica riciclata è adatta a un settore che cerca nel packaging al contempo alta qualità, estetica e grandi performance. Su tutti questi aspetti, il nostro prodotto può competere con quello vergine. Ne è un chiaro esempio la collaborazione con Cosmetica Italia (associazione nazionale delle imprese cosmetiche), che si è concretizzata nella realizzazione di un white paper contenente le linee guida per la realizzazione di packaging cosmetici prodotti con plastica riciclata. Ma c’è di più. La collaborazione con Cosmetica Italia ha infatti portato alla realizzazione di un prototipo di contenitore realizzato interamente in plastica riciclata e concepito per essere facilmente riciclabile dopo l’uso. Motore del progetto è stato un gruppo di lavoro che ha unito i diversi attori della catena del valore (produttore di packaging, di prodotto, di etichette e riciclatore della plastica) per arrivare ad un packaging pensato all’origine in logica circolare, tenendo assieme esigenze industriali, ambientali, funzionali ed estetiche. Il prototipo di contenitore cosmetico circolare ha sicuramente un duplice valore. Da un lato, rappresenta un benchmark tecnico per la circolarità dei packaging cosmetici, che certamente contribuirà all’ulteriore evoluzione del settore verso la sostenibilità. Dall’altro, con questo prodotto abbiamo sperimentato un modello di innovazione che coinvolge tutti i soggetti della filiera nel progettare il ciclo di vita del packaging, secondo le best practices europee.

Eventi

ALL4PACK EMBALLAGE PARlS tra innovazione e sosteniBilità

ALL4PACK EMBALLAGE PARIS è la fiera dedicata all’intero ecosistema del packaging – dal processo al confezionamento, dalla stampa alla logistica – che punterà i riflettori sulle più recenti innovazioni in ambito tecnologico e di materiali, con un occhio di riguardo per il tema della sostenibilità. Ce ne ha parlato Chantal de Lamotte, direttrice della manifestazione.

› ALL4PACK EMBALLAGE PARIS tornerà in scena dal 4 al 7 novembre 2024 a Paris Nord Villepinte con il motto “Innovation never stops”. Quali sono gli obiettivi di questa edizione?

L’obiettivo di ALL4PACK EMBALLAGE PARIS 2024 consiste nell’aiutare le aziende del mondo del packaging, che include anche il processo, la stampa e la logistica, ad affrontare la sfida della sostenibilità, che il PPWR mira a risolvere. Le nostre risposte si basano su tre pilastri: riduzione, riuso e riciclabilità. È molto importante prendere in considerazione i vari comparti del packaging –plastica, cartone, metallo e vetro – singolarmente: sono settori molto differenti tra loro, dobbiamo aiutarli ad affrontare le sfide in modo specifico, la soluzione può essere diversa da un’industria all’altra. Oltre a questa riflessione, ci poniamo anche un quesito in merito alle problematiche sociali generate dall’evoluzione di ognuna di queste industrie nel mondo di domani. ALL4PACK EMBALLAGE PARIS aiuterà a dare risposta a tutti questi interrogativi.

› ALL4PACK EMBALLAGE PARIS è un evento di riferimento nel mondo del packaging, del processo, della logistica e della stampa. Quali sono le previsioni in termini di presenza di espositori e visitatori all’edizione 2024? Quale sarà il livello di internazionalità?

ALL4PACK EMBALLAGE PARIS è una fiera molto importante. Aspettiamo circa 1.000 espositori e brand. Il tasso di internazionalità raggiunge il 50% degli espositori, una percentuale abbastanza rilevante. Il 60% di essi proviene dall’Europa, ma aspettiamo aziende da tutto il mondo, specialmente dalla Cina e dalla Turchia. La fiera radunerà circa 35.000 professionisti provenienti da

82 Paesi che visiteranno ALL4PACK EMBALLAGE PARIS alla ricerca di soluzioni innovative per il progresso del packaging nel proprio Paese.

› Insieme all’innovazione, la sostenibilità è un tema chiave nell’industria del packaging. Come verrà trattato questo aspetto durante la fiera?

Per noi di ALL4PACK EMBALLAGE PARIS l’obiettivo più importante è parlare di tutte le innovazioni che stanno plasmando l’industria del packaging. Proponiamo, infatti, lo spazio ALL4PACK Innovations perché crediamo nell’importanza del nostro supporto all’innovazione. Un altro concetto su cui ci concentriamo è proprio la sostenibilità con lo spazio ALL4PACK Circularity, che offre alle aziende più giovani la possibilità di presentare al mercato tutte le innovazioni per l’evoluzione del packaging in chiave sostenibile.

› ALL4PACK EMBALLAGE PARIS offre diverse opportunità per arricchire l’esperienza dei visitatori. Può darci qualche anteprima sul programma di conferenze e talk?

È molto importante per ALL4PACK EMBALLAGE PARIS porsi come il centro dell’informazione dell’ecosistema del packaging. Il nostro programma prevede 25 conferenze e talk di grande spessore, che saranno tenuti da organismi che operano nel mondo del packaging provenienti da Italia, Belgio e Francia. Avremo anche interventi di professionisti che lavorano con il legno, la plastica ed esperti nel campo del ruolo del packaging per il consumatore di domani. Il programma verrà finalizzato in ottobre e sarà molto utile per i visitatori consultarlo in modo da trarre il meglio dalla propria visita a ALL4PACK EMBALLAGE PARIS.

Inquadra il QR code per la videointervista
Chantal de Lamotte, direttrice di ALL4PACK EMBALLAGE PARIS

Eventi

BrauBeviale 2024

temi forti per

un settore forte

La fiera, punto d’incontro per il settore della birra e delle bevande con focus sull’Europa, si svolgerà a Norimberga dal 26 al 28 novembre. Quest’anno offrirà una panoramica delle soluzioni ideali per i birrifici e i produttori di bevande di medie dimensioni. Andrea Kalrait, Executive Director dell’evento, presenta i principali temi dell’edizione 2024.

› BrauBeviale torna dal 26 al 28 novembre a Norimberga con importanti novità per il mercato del beverage. Quale sarà il tema dell’edizione 2024?

BrauBeviale offre all’industria delle bevande idee e soluzioni per rispondere alle sfide quotidiane. Quest’anno però vogliamo spingerci oltre, analizzando per esempio le possibilità di produzione sostenibile della birra, ma anche dedicando attenzione ad altri tipi di bevande. Nel 2023 abbiamo inaugurato una mostra speciale sulla lavorazione dell’uva e sulla gestione delle cantine, che è stata particolarmente apprezzata. Circa il 70% degli espositori di BrauBeviale presenta infatti un’offerta dedicata ai viticoltori. Vorremmo quindi continuare su questa strada e offrire una piattaforma per lo scambio di tutti i settori del beverage.

› Quanti espositori sono previsti a BrauBeviale 2024? Con che tasso di internazionalità?

BrauBeviale rappresenta un appuntamento fisso gli esperti del settore. Il format di tre giorni consente il confronto sulle soluzioni attuali proposte dagli espositori. Inoltre, offriremo ancora una volta un vasto programma collaterale per garantire che la visita alla fiera fornisca stimoli trasversali. Speriamo di superare il numero di visitatori dello scorso anno: nel 2023 abbiamo accolto a Norimberga circa 31.000 visitatori, con un 41% di presenze internazionali. I visitatori italiani sono sempre molto numerosi: nel 2023 erano al secondo posto nella classifica dei visitatori internazionali.

› Come sarà organizzata la planimetria per garantire un’esperienza efficace ai visitatori?

Anche quest’anno abbiamo a disposizione 9 padiglioni, suddivisi in base ai gruppi di prodotti lungo l’intera filiera. I visitatori possono identificare facilmente quali prodotti troveranno nei padiglioni, pianificando la loro visita. Prima della fiera è possibile consultare sul sito www.braubeviale.de il catalogo con la lista espositori.

Nelle aree speciali Wine@BrauBeviale (padiglione 4A) e LOGISTICS LOUNGE (padiglione 4) verranno presentati rispettivamente prodotti dedicati al settore vinicolo e alla logistica. Estremamente apprezzata è l’Area Craft Drinks, dedicata ai produttori di birra artigianale. Nel padiglione 6 troverà spazio un’area rivolta agli homebrewer.

› BrauBeviale offre una preziosa opportunità per conoscere l’industria delle bevande. Può darci qualche anticipazione

delle conferenze, delle tavole rotonde e delle opportunità di networking di BrauBeviale 2024?

Materie prime, marketing, tecnologia e packaging saranno al centro dei forum nei padiglioni 1 e 9. Il programma con tutti gli interventi e i relatori sarà disponibile sul nostro sito a partire dalla fine di agosto. Nel padiglione 1 ci si concentrerà sulle nuove varietà di orzo resistenti al clima e sulle attività per la produzione di malto nel contesto del cambiamento climatico, così come sulle nuove varietà di luppolo. Con il patrocinio del Verband Private Brauereien Bayern e.V. (Associazione dei Birrifici Privati della Baviera) l’edizione di quest’anno offrirà nel padiglione 9 un programma ad hoc sui temi attuali delle birrerie. Si parlerà tra l’altro di efficienza energetica e birre analcoliche. I produttori interessati alle sfide odierne del packaging troveranno risposta alle loro domande mercoledì 27 novembre, sempre nel padiglione 9. Tra gli interventi citiamo “Vetro - metallo - materiali compositi?

Le preferenze di imballaggio dei giovani consumatori”. Il programma affronta anche l’implementazione del PPWR nei singoli mercati, per capire quali siano le soluzioni presenti. Mercoledì ci sarà anche una visita curata e guidata sul tema del design nell’industria delle bevande. Tutte le presentazioni saranno tradotte in 5 lingue europee.

› Quali sono le tendenze e le sfide che i vostri espositori devono affrontare nel campo delle tecnologie di processo, imbottigliamento e confezionamento?

Le sfide climatiche impongono la necessità di utilizzare materie prime resistenti come luppolo, uva e orzo per la produzione di vino e birra. È fondamentale ottimizzare il processo produttivo della birra per massimizzare l’efficienza energetica. Nel settore degli imballaggi, i requisiti legali sono particolarmente rilevanti: per conformarsi alla Direttiva UE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (PPWR), i mercati dovranno stabilire quote di riutilizzo e progettare un sistema di deposito per i contenitori monouso. I primi passi in questa direzione devono essere completati entro l’inizio del 2025. Quando si parla di tendenze è fondamentale guardare allo sviluppo di birra e vino analcolici, verso i quali l’interesse sta crescendo in molti mercati europei, compresa l’Italia. Ritengo che si stia sviluppando un segmento di mercato interessante, che offre a molti produttori di birra un margine di sviluppo del marchio. C’è ancora molto spazio di manovra nel settore delle soluzioni digitali, dove molte piccole e medie imprese possono ancora ottimizzare i propri processi, soprattutto quando si tratta di attività intralogistiche e logistiche.

EVENTI

io

-l

ink day, in arrivo la seconda edizione

Sulla scia del successo della prima edizione, torna l’evento di Consorzio PI Italia dedicato alla tecnologia IO-Link. Il primo ottobre, presso Palazzo de’ Rossi a Pontecchio Marconi, località Sasso Marco (BO), in occasione dell’appuntamento dal titolo “Dal Campo al Cloud. Seconda Edizione”, esperti del settore, aziende associate in qualità di sponsor e giornalisti si ritroveranno per discutere insieme delle nuove applicazioni in ambito safety, smart profile, IA, transizione 5.0. Sarà una giornata riservata agli aggiornamenti e al racconto dei diversi casi applicativi della tecnologia che sta rivoluzionando l’automazione industriale, con una crescita esponenziale che dimostra la fiducia e l’entusiasmo del settore. Per chi già la conosce, per chi desidera approfondirne gli impieghi e i vantaggi, l’evento sarà l’occasione per osservare più da vicino una tecnologia che, nell’arco di poco più di dieci anni, ha raddoppiato il numero di nodi. La fiducia e l’entusiasmo del settore verso IO-Link continuano a crescere, rafforzando il suo ruolo come standard di riferimento nell’automazione industriale. Questo sviluppo è sostenuto dai numerosi vantaggi tecnologici offerti da IOLink, ma soprattutto è alimentato da una delle community più rappresentative nel campo della comunicazione industriale.

Cristian Sartori, Presidente di Consorzio PI

Italia, commenta così l’avvicinarsi di un evento che sembra destinato ad assumere un ruolo sempre più rilevante nell’ambito. “Consorzio è entusiasta di annunciare il secondo appuntamento con l’evento dedicato all’IOLink. Proprio sul tracciato del grandissimo successo dello scorso anno, vogliamo creare un evento che sia ancora più coinvolgente ed informativo. Parleremo infatti di tutte le novità della tecnologia IO-Link attraverso il racconto di numerose case history. Vi invitiamo quindi a scoprire come questa tecnologia può supportare il vostro business e aumentare l’efficienza dell’automazione industriale”.

La giornata avrà inizio alle 9.30, a seguito di un’iniziale introduzione ai lavori da parte del Presidente di Consorzio PI Italia, con una serie di speech di professionisti che condivideranno dati e best practices di settore a favore dell’IO-Link community International. Ma non solo, nella location sarà predisposta un’area espositiva in cui le aziende sostenitrici presenteranno le proprie soluzioni. Ad oggi le aziende confermate come sponsor sono: BALLUFF, BAUMER, Bihl+Wiedemann, CoreTigo, Duplomatic, GEFRAN, Hilscher Italia, ifm, Murrelektronik, PCB, Siboni, SICK, Siemens, Turck Banner, WAGO e Wenglor.

tutto pronto per l’italian m achine vision forum

Si terrà il 17 ottobre presso lo Spazio Fase di Alzano Lombardo (BG) la terza edizione di Italian Machine Vision Forum, mostra convegno itinerante promossa da ANIE Automazione e organizzata da Messe Frankfurt Italia.

Il settore dei Sistemi di Visione rappresenta in Italia un bacino dalle ampie opportunità di sviluppo, soprattutto in ambito Industria 4.0. Mossi da questa consapevolezza, i principali fornitori di soluzioni tecnologiche per la Smart Vision, sotto la guida di ANIE Automazione, collaborano in modo sinergico alla realizzazione di attività volte allo sviluppo, promozione e diffusione della tecnologia dei SdV sul mercato nazionale. Nell’ambito di queste iniziative, nasce Italian Machine Vision Forum. Visione artificiale, competitività e sostenibilità saranno i temi al centro dell’evento che offrirà una panoramica di un settore con ampio potenziale di sviluppo nell’ambito dell’industria green e digitale.

La sessione di apertura lavori sarà occasione di confronto su ruolo e opportunità di sviluppo delle soluzioni tecnologiche per la visione artificiale tra rappresentanti dell’industria del territorio che ospita la manifestazione.

Le sessioni convegnistiche che si svilupperanno a seguire avranno come focus le “Tecnologie” e le “Applicazioni”. Qui i più importanti fornitori di componenti e soluzioni per la Smart Vision che operano sul mercato italiano presenteranno, anche attraverso casi applicativi, degli approfondimenti sulle tecnologie per la Visione Artificiale. Partendo dall’esistente verrà posta l’attenzione sul futuro del Machine Vision e sull’impatto in questo comparto tecnologico dell’Intelligenza Artificiale. Non si parlerà solo di manifatturiero, ma anche applicazioni in settori in cui il ruolo dei Sistemi di Visione è destinato a divenire sempre più strategico.Durante il Forum i fornitori di componenti e sistemi incontrano i costruttori di macchine e gli utilizzatori finali per presentare le soluzioni tecnologiche più innovative disponibili sul mercato e gli sviluppi tecnologici futuri che interesseranno l’industria e i servizi. Hanno già aderito al forum: Alkeria, Balluff, Basler Italy, Baumer Italia, Beckhoff Automation, ifm electronic, iMAGE S, Omron Electronics, Opto Engineering, Vision, Visionlink, Wenglor Sensoric Italiana.

L’ingresso è gratuito, registrazioni su machinevisionforum.it

Il nuovo board 2024-2026 di Consorzio PI Italia

agenda FIERE del packaging e converting

Norimberga

24-26 settembre 2024

Salone internazionale delle tecnologie per il packaging www.fachpack.de

Montecarlo

30 sett.-2 ott. 2024

Fiera internazionale del packaging di lusso www.luxepack.com

Milano-Rho

8-10 ottobre 2024

Fiera internazionale per l'industria farmaceutica www.cphi.com

SIAL PARIS

Parigi 19-23 ottobre 2024

Fiera internazionale del settore agroalimentare www.sialparis.com

TRIESTESPRESSO EXPO

Triestre 24-26 ottobre 2024

Evento per l'industria del caffé www.triestespresso.it

PACK EXPO

Chicago 3-6 novembre 2024

Salone internazionale del processo e packaging www.packexpointernational.com

Parigi 4-7 novembre 2024

Fiera per il packaging, il processing, il printing e la logistica www.all4pack.com

Rimini 5-8 novembre 2024

Evento europeo per la transizione ecologica, l’economia circolare e rigenerativa www.ecomondo.com

Milano

12-15 novembre 2024

Salone internazionale delle macchine per enologia e imbottigliamento www.simei.it

Norimberga 26-28 novembre 2024

Fiera internazionale dei produttori di tecnologie per il beverage www.braubeviale.de

Bordeaux

26-28 novembre 2024

Fiera internazionale per l'industria del vino www.vinitech-sifel.com

MARCA

Bologna 15-16 gennaio 2025

Salone internazionale della marca del distributore www.marcabybolognafiere.com

Rimini 16-18 febbraio 2025

Fiera dedicata al mondo della birra e del beverage www.bbtechexpo.com Monaco di Baviera

11-13 marzo 2025

Fiere di riferimento per il converting e l'industria del cartone ondulato e pieghevole www.ice-x.com - www.cce-international.com

Bologna 20-23 marzo 2025

Salone internazionale della filiera produttiva della cosmetica www.cosmoprof.com

Milano 27-30 maggio 2025

Fiera internazionale del processo e del packaging per il settore food e non food www.ipackima.com

L’APPUNTAMENTO DEGLI OPERATORI dell’imballaggio e dell’intralogistica

+ Un’offerta espositiva l centro dell’economia circolare

+ Business Meetings

+ Percorsi di visita: Macchine & Packaging Innovativi

INNOVATION NEVER STOPS

ALL4PACK CIRCULARITY

reperite aziende e startup con offerte dedicate al riciclo, riutilizzo, riduzione, ecc. e partecipate ai workshop degli espositori che si svolgeranno presso l’Agorà.

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ALL4PACK CONFERENCES

un ciclo di conferenze sulle sfide della filiera: 3R, normative, Big Data e IA, …

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