Ottobre | N. 7 | anno 39°
Rassegna IMBALLAGGIO dell’
SCIENZA, TECNOLOGIA E ARTE DEL PACKAGING
www.packagingspace.net
Industria 4.0 investire sul capitale umano Sulla spinta del Piano Nazionale Industria 4.0, questo mercato è più che raddoppiato negli ultimi quattro anni. La consapevolezza e la conoscenza delle tecnologie 4.0 sono ormai diffuse in tutte le realtà produttive del Paese, ma per cogliere tutte le opportunità offerte da questa rivoluzione è necessario coinvolgere i dipartimenti HR e i lavoratori nella progettazione e nello sviluppo delle soluzioni.
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Cibus Tec 2019 innovativo e internazionale Cibus Tec 2019 registra una crescita del 30% degli espositori e del 25% dell’area espositiva. Tremila Top Buyer provenienti da 70 Paesi avranno accesso ad un’importante vetrina di innovazioni tecnologiche per il Food & Beverage e ad un’agenda ricca di workshop e dimostrazioni. Appuntamento alle Fiere di Parma dal 22 al 25 ottobre. pagina 42
Beni strumentali un mercato consolidato Nel 2018, il fatturato dell’industria italiana costruttrice di beni strumentali si è attestato a oltre 49 miliardi di euro, segnando un incremento del 6,2% rispetto all’anno precedente. Questo è quanto emerge dai dati di Federmacchine, la federazione delle imprese italiane costruttrici di beni strumentali. pagina 10
➧ Verso Ecomondo L’economia circolare applicata al settore idrico integrato – solo calcolando il riutilizzo della risorsa in agricoltura – è in grado di fruttare già oggi, in Italia, 777 milioni di euro di fatturato, ma ben più alte sono le potenzialità. Il tema della gestione e valorizzazione sostenibile delle acque, a livello urbano ed industriale, trova forte espressione a Ecomondo 2019 nella sezione Global Water Expo, dal 5 all’8 novembre pagina 38 a Rimini.
➧ Waiting for Ipack-Ima Rafforzare la filiera del processing e packaging in ambito food e non-food, con un’offerta espositiva sempre più completa rivolta alle industrie del largo consumo e dei beni durevoli, oltre a una crescente vocazione internazionale: eccole principali caratteristiche di Ipack-Ima, fiera triennale in programma a Milano dal 4 al 7 maggio 2021. pagina 56
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Ottobre 2019
SOMMARIO Sommario
Primo PIANO 4 7
L’industria 4.0 deve investire sul capitale umano Un’industria che traina nonostante un rallentamento
Fatti&Tendenze 10 Beni strumentali per l’industria italiana: bene il 2018, stabile il 2019
10 Aziende&Strategie 14 Porte aperte in Sun Chemical per parlare di sicurezza 16 Continuous Manufacturing, tecnologia emergente per il pharma 18 Innova Group cresce e investe in ottica Industry 4.0
Prodotti&Tecnologie
24 Gerosa Group e l’internet of packaging 26 Sitma Machinery e Bizerba, una sinergia d’eccellenza per il mondo della logistica
CaseHistory 28 Concetti e Siemens, flessibilità e interconnessione per prestazioni elevate 30 Profumerie Sabbioni sceglie la sostenibilità di Raja 32 CR Serigrafia ed Esbe stampano flexo su plastica rigida grazie a Kodak Flexcel NX 34 Coind investe nel 4.0 con tre linee produttive IMA per il caffè in capsule
Imballaggi &AMBIENTE 36 Aliplast, impegno sostenibile nel ciclo di vita della plastica 38 Gestione sostenibile delle acque, i progetti più innovativi
dell’
SCIENZA, TECNOLOGIA E ARTE DEL PACKAGING
www.packagingspace.net Direttore Responsabile Gisella Bertini Coordinamento editoriale Chiara Bezzi chiara.bezzi@innovativepress.eu
Grafica e impaginazione Maria Pilia
54 SPS, da 30 anni nel futuro dell’automazione 56 Ipack-Ima 2021, sempre più globale e specializzata! 57 Tecnologia e vino a Simei 2019 58 Packaging Premiére, hub prestigioso per il packaging di lusso 60 InPrint Munich 2019, tecnologie e consulenza 61 MarcabyBolognaFiere, la MDD continua a crescere
42 Innovazione e internazionalità per il Food & Beverage
60 IL NETWORK
Produzione tecnica Margherita Sola Stampa e confezione Arti Grafiche Boccia - Salerno Costo produzione copia € 2,40 Abbonamenti e diffusione customercare@innovativepress.eu 8 numeri all’anno. L’abbonamento decorre dal primo numero raggiungibile. Italia 70 euro - Europa 100 euro
Marketing e Vendita Katia Pasquali katia.pasquali@innovativepress.eu Redazione Stefano Legnani Chiara Riccardi
Eventi
Anteprima CIBUS TEC
22 Unimac-Gherri, la risposta per la capsula twist-off
Rassegna IMBALLAGGIO
42
Gestione Editoriale
p Innovative Press
Via Teocrito 47 - 20128 Milano Tel. 02252071 - Fax 0227000692 info@innovativepress.eu
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Rassegna dell’imballaggio
FM Food Machines BM Beverage Machines
Rassegna Grafica
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Sulla spinta del Piano Nazionale Industria 4.0, questo mercato è cresciuto del +140% se si considerano gli ultimi quattro anni. Le tecnologie 4.0 più diffuse sono IT, in particolare l’Industrial IoT che con un valore di 1,9 miliardi di euro rappresenta il 60% del mercato. Per continuare a crescere e consolidarsi è necessario coinvolgere però i dipartimenti HR e i lavoratori nella progettazione e nello sviluppo delle soluzioni.
L’industria 4.0 deve investire sul capitale umano I
l mercato dei progetti di Industria 4.0 - tra soluzioni IT, componenti tecnologiche abilitanti su asset produttivi tradizionali e servizi collegati - raggiunge nel 2018 un valore di 3,2 miliardi di euro, di cui l’82% realizzato verso imprese italiane e il resto export di progetti, prodotti e servizi. Un valore in crescita del 35% rispetto all’anno precedente, trainato dai frutti degli investimenti effettuati nel 2017 (e fatturati nel 2018) sulla spinta del Piano Nazionale Industria 4.0, +140% se si considerano gli ultimi quattro anni, a cui va aggiunto un indotto di circa 700 milioni di euro in progetti “tradizionali” di innovazione digitale (circa 300 milioni in più dell’anno precedente). Mentre per il 2019, in base ai risultati del primo trimestre, si stima un rallentamento della crescita, che si dovrebbe attestare attorno al +2025%. Le tecnologie 4.0 più diffuse sono IT, in particolare l’Industrial IoT (la componentistica per connettere i macchinari alla rete) che con un valore di 1,9 miliardi di euro rappresenta il 60% del mercato e registra la crescita più marcata (+40%), seguito da Industrial Analytics, con 530 milioni di euro (17% del mercato, +30%), e Cloud Manufacturing con 270 milioni di euro (8%, +35%). Fra le OT (Operational Technologies),
l’Advanced Automation conquista la maggiore quota di mercato con 160 milioni e una crescita del 10%, seguito dall’Additive Manufacturing con 70 milioni di euro, mentre l’Advanced Human Machine Interface segna la crescita più robusta (+50%, 45 milioni di euro). L’ultima fetta del mercato è costituita da attività di consulenza e formazione legate a progetti Industria 4.0: 220 milioni di euro (+10%), un dato inferiore alle aspettative che evidenzia come ci sia ancora molto da fare sul fronte delle competenze.
La rivoluzione si fa con le persone Il mercato italiano dell’Industria 4.0 corre sempre più veloce, ma per continuare a crescere e consolidarsi è necessario coinvolgere i dipartimenti HR e i lavoratori nella progettazione e nello sviluppo delle soluzioni. I lavoratori sono gli utilizzatori finali delle tecnologie, ma soltanto nel 7,8% delle aziende sono stati coinvolti attivamente in tutte le fasi dei progetti e in oltre un caso su quattro (26,6%) non sono stati nemmeno informati della presenza di una strategia 4.0, mentre in appena il 6,8% delle imprese la funzione HR ha partecipato a queste iniziative. Sono alcuni dei risultati della ricerca dell’Osservatorio Industria 4.0 della School of Ma-
4 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2019
Automazione NEL CONFEZIONAMENTO nagement del Politecnico di Milano, presentata in occasione del convegno “Industria 4.0: la rivoluzione si fa con le persone!” che si è tenuto a Milano presso l’Auditorium di Assolombarda. “Molti investimenti e progetti di digitalizzazione industriale avviati nel 2017 sulla spinta del Piano Nazionale Industria 4.0 sono stati fatturati nel 2018 accelerando l’espansione del mercato, che è più che raddoppiato negli ultimi quattro anni – spiegano Alessandro Perego, Andrea Sianesi e Marco Taisch, Responsabili Scientifici dell’Osservatorio Industria 4.0 -. La consapevolezza e la conoscenza delle tecnologie 4.0 sono ormai diffuse in tutte le realtà produttive del Paese, ma per cogliere tutte le opportunità offerte da questa rivoluzione è necessario definire con chiarezza un ruolo che guidi il cambiamento digitale e affiancare alle nuove tecnologie un modello organizzativo capace di coinvolgere i lavoratori, gli utilizzatori finali delle tecnologie, in tutte le fasi dei progetti 4.0”.
Su 192 imprese l’80% ritiene che Industria 4.0 sia una rivoluzione che porterà cambiamenti radicali con grandi potenzialità
L’Industria 4.0 in Italia Molte imprese italiane hanno iniziato il percorso di evoluzione digitale e la grande maggioranza ha consapevolezza della discontinuità rappresentata dalla trasformazione 4.0. Sulla base della survey dell’Osservatorio Industria 4.0 su 192 imprese (153 grandi aziende e 39 PMI), l’80% ritiene che Industria 4.0 sia una rivoluzione che porterà cambiamenti radicali con grandi potenzialità ancora da esprimere, solo il 20% la considera soltanto un’evoluzione di quanto già avviato negli anni precedenti. Appena un’azienda su tre, però, ha effettuato una valutazione della propria preparazione digitale (digital readiness), il 54% è interessato a farlo in futuro, mentre il 14% non lo ha fatto e non ha intenzione di farlo. Lo scenario italiano è molto dinamico dal punto di vista delle applicazioni 4.0. Sono quasi 800 quelle censite, in media oltre quattro iniziative per azienda, distribuite nelle tre aree dei processi aziendali: Smart Factory (produzione, logistica, manutenzione, qualità, sicurezza e rispetto norme) col 42% dei progetti, Smart Lifecycle (sviluppo prodotto, gestione del ciclo di vita e gestione dei fornitori) col 33% e Smart Supply Chain (pianificazione dei flussi fisici e finanziari) col 25%. Le tecnologie più diffuse sono quelle dell’ambito Industrial IoT (connettività e acquisizione dei dati, pari al 25%).
Una volta consolidati, i progetti 4.0 portano benefici tangibili soprattutto nella flessibilità e la riduzione dei costi. I principali benefici indicati dalle aziende con progetti attivi da oltre un anno sono la migliore flessibilità di produzione (47%), l’aumento dell’efficienza dell’impianto (38%), la riduzione dei tempi di progettazione (34%) e l’opportunità di sviluppare prodotti innovativi (33%). Le barriere maggiormente percepite dalle imprese allo sviluppo di applicazioni 4.0 sono invece le difficoltà nell’uso della tecnologia e nell’adozione degli standard (59%), le problematiche di natura organizzativa e gestione delle competenze (41%), le difficoltà di change management (20%) e l’insoddisfazione per l’offerta (17%). Nei prossimi due anni le aziende hanno intenzione di concentrare gli investimenti in Industrial IoT (48%), Industrial Analytics (39%) e Advanced Automation (33%), mentre se si considera un orizzonte di 3-5 anni le priorità diventano Advanced Automation, Cloud e Additive Manufacturing. Intelligenza Artificiale e Blockchain non sono ancora rilevanti nei piani di investimento dei prossimi 5 anni, con alcune eccezioni per le aziende di grandi dimensioni. “Ormai quasi tutte le aziende italiane hanno compreso l’urgenza della trasformazione digitale: l’80% ha una chiara percezione della discontinuità rappresentata da Industria 4.0 e che il percorso è solo agli inizi — rileva Giovanni Miragliotta, Direttore dell’Osservatorio Industria 4.0 —. Con una media di 4 applicazioni 4.0 per azienda, lo scenario italiano rimane dinamico e ricco di iniziative, ed è degno di nota il fatto che le imprese che hanno realizzato progetti da oltre un anno, quindi ben assestati, dichiarino benefici tangibili in termini di flessibilità e riduzione dei costi. Nello scenario di mercato attuale, soprattutto la flessibilità e la maggiore capacità di controllo appaiono un significativo valore aggiunto degli investimenti Industria 4.0”.
La rivoluzione delle persone Le imprese italiane che hanno iniziato a utilizzare le tecnologie 4.0 nei processi si trovano a gestire l’impatto sull’organizzazione. In maggioranza, le aziende sono attente ai cambiamenti di processo e di flusso (54,2% del campione), a quelli nelle attività e modalità di lavoro del personale (45,3%) e alle competenze tecniche (42,7%). Meno del 20% si è concentrato sull’impatto su ruoli, competenze
5 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2019
gestionali e relazionali e sui comportamenti attesi. Quando, però, le imprese si soffermano su aspetti organizzativi, lo fanno fin dalle prime fasi dei progetti: nel 18,8% dei casi in avvio e nel 20,8% durante sviluppo. Solitamente il promotore delle iniziative 4.0 è un top manager (43,8% del campione) o direttore di produzione o stabilimento (35,4%). La funzione R&D è coinvolta soprattutto nello sviluppo del progetto. La funzione HR, invece, partecipa in pochissimi casi alle varie fasi: solo nel 6,8% è stata coinvolta in tutti gli step, nel 27,1% è solo informata dell’avvio del progetto, nel 23,4% non ha avuto un ruolo in nessuna attività. Anche il coinvolgimento degli operatori è limitato: solo il 7,8% delle aziende li ha coinvolti in tutte le fasi del progetto 4.0, il 25% non ha affidato nessun ruolo. Ma addirittura solo nel 26,6% dei casi gli operatori sono stati informati della strategia 4.0. “I dati mostrano come poche imprese stiano affrontando la rivoluzione 4.0 con un approccio sistemico che guardi contemporaneamente alle soluzioni tecnologiche e al modello organizzativo, e sono ancora una minoranza quelle che valutano adeguatamente l’impatto delle scelte tecnologiche – afferma Raffaella Cagliano, Professore Ordinario di People Management and Organization, Politecnico di Milano -. Questo potrebbe rappresentare una potenziale zavorra sulla via del percorso 4.0 delle aziende italiane, che può limitare il pieno e rapido raggiungimento dei benefici non solo per le performance aziendali, ma anche per l’arricchimento degli operatori”.
Competenze 4.0 Già il 57% delle imprese si è attivata per identificare le carenze di competenze 4.0 e avviare interventi necessari a colmarle. Circa tre su dieci le giudicano adeguate e altrettante stanno lavorando per migliorarle. La decisione di valutare le competenze vede una forte partecipazione degli imprenditori e top manager (74%) e dei responsabili dei progetti 4.0, soprattutto nelle fasi di promozione, definizione degli obiettivi e modalità di valutazione (44%). Gli HR manager rimangono sullo sfondo e acquisiscono importanza solo nella fase di implementazione, confermando la difficoltà a giocare un ruolo più strategico nel percorso di trasformazione 4.0. L’analisi delle competenze e la forma-
zione sono affidate in maggioranza a risorse interne, rispettivamente nel 61% e 75% dei casi. Le collaborazioni esterne più comuni per la ricerca competenze sono con università, centri di innovazione, ITS, che il 50% delle aziende giudica efficaci. Fra le competenze prioritarie figurano quelle dei processi della smart factory e della smart supply chain, nonché l’innovazione di strategia e modello di business abilitata da Industria 4.0. “Nel complesso – commenta Sergio Terzi, Direttore dell’Osservatorio Industria 4.0 -, emerge il quadro di un tessuto industriale più consapevole dell’ampiezza del divario da colmare, deciso nell’attivare le risorse disponibili per formare le competenze più rilevanti, ma in larga misura ancora nella fase di definizione di una chiara strategia sulle competenze di Industria 4.0”.
La maturità digitale delle PMI L’Osservatorio ha analizzato lo stato dei progetti di Industria 4.0 di circa 600 aziende attraverso lo strumento del DREAMY (Digital REadiness Assessment MaturitY model), che valuta la maturità digitale dei processi in termini di capacità di esecuzione, monitoraggio e controllo, organizzazione e utilizzo di tecnologie ICT. La maturità digitale delle grandi aziende è maggiore rispetto alle PMI in ogni dimensione e in ogni processo analizzato, con uno scostamento di almeno 0,5 punti su una scala di cinque livelli di maturità. Nelle PMI, il controllo (la capacità di prendere decisioni) è la dimensione strutturalmente più debole, seguita dalla tecnologia, ossia la capacità di impiegare le tecnologie digitali nell’esecuzione e gestione dei processi. La manutenzione è il processo meno sviluppato, con capacità di gestione debole o assente in alcuni casi. “All’inizio del percorso verso Industria 4.0, le PMI danno priorità a sistemi e tecnologie che abilitano l’innovazione, di prodotto o di processo, che le rende competitive sul mercato – commenta Marco Macchi, Direttore dell’Osservatorio Industria 4.0 -. È in ogni caso fondamentale investire sul capitale umano, inserendo competenze tecniche e manageriali per costruire un ecosistema di relazioni con partner a supporto dello sviluppo della digitalizzazione; l’imprenditore e il management della PMI rimangono il fulcro per la governance dell’innovazione”. •
6 Rassegna dell’Imballaggio | n. 6 | Settembre 2019
Automazione NEL CONFEZIONAMENTO
Un’ industria che traina
nonostante un rallentamento Nel 2019 lo scenario macroeconomico in cui operano le imprese ANIE si caratterizza per una maggiore incertezza, sia sul fronte interno sia su quello estero. I risultati dell’Osservatorio sul mercato delle tecnologie ANIE intercettano i segnali di indebolimento emersi nello scenario.
L’
industria tecnologica italiana, espressione di Federazione ANIE, che raccoglie oltre 1.400 aziende associate e circa 500.000 addetti, fornisce tecnologie per i 4 mercati strategici per l’Italia (industria, building, energia e infrastrutture), continua a fare da traino al sistema economico del Paese e segna ancora performance in crescita. Guardando alle stime relative al primo semestre del 2019 le attese delle imprese ANIE sull’evoluzione della domanda sembrano inglobare un maggiore pessimismo rispetto al recente passato. A testimonianza di un sentiment meno favorevole, i saldi tra previsioni di aumento e diminuzione per le principali variabili risultano inferiori rispetto a quelli registrati nei semestri precedenti. In particolare, nel primo semestre del 2019 il 46% delle imprese che hanno preso parte all’indagine segnala una crescita del fatturato totale nel confronto con lo stesso periodo del 2018 (è questo il sentiment meno ottimista degli ultimi semestri). In un contesto internazionale a minore potenziale, le imprese evidenziano un rallentamento anche nell’e-
voluzione della domanda estera. Indicazioni meno incoraggianti rispetto al recente passato originano dall’analisi del portafoglio ordini. Nel primo semestre del 2019 per il 40% delle imprese che hanno preso parte all’indagine l’ordinato totale è in crescita rispetto allo stesso periodo del 2018. Da segnalare che l’ordinato è in calo per ben il 26% delle imprese. Questo dato desta particolare preoccupazione, in quando lascia presagire un andamento più debole nei prossimi mesi.
Higlights In linea con l’evoluzione dello scenario, si conferma una valutazione meno ottimista anche guardando alla chiusura d’anno. Con riferimento alle stime relative all’anno 2019 nel suo complesso, il 50% delle imprese ANIE stima una crescita del fatturato totale nel confronto con il 2018. Occorre rilevare che questo dato seppur positivo ingloba un sentiment meno ottimista delle precedenti rilevazioni (la corrispondente quota di imprese ottimiste per l’andamento annuo sfiorava il 60% nelle analoghe indagini condotte nel 2017 e nel 2018). Analogo
7 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2019
7
sentiment caratterizza sia la domanda estera sia quella interna. Dopo un 2017 dinamico, nel 2018 lo scenario internazionale in cui operano le imprese ANIE (che ha visto avvenimenti come la Brexit, la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, le tensioni tra Italia e Unione, la crescita del debito nei Paesi emergenti e nei Paesi in via di sviluppo) si è caratterizzato da una maggiore incertezza. Il secondo semestre del 2018 ha riscontrato segnali di rallentamento rispetto al commercio mondiale e al ciclo degli investimenti, che nell’anno precedente avevano svolto un ruolo importante come attivatori della domanda. Nel 2018 ANIE ha registrato un fatturato aggregato di 80 miliardi di euro. Nonostante questo, i comparti rappresentati da ANIE, grazie all’innovazione tecnologica che li contraddistinguono, hanno raggiunto nel 2018 performance di segno positivo con una crescita del fatturato aggregato totale del 4.7%. In dettaglio il fatturato totale dell’Elettronica è cresciuto del 7.1% e quello dell’Elettrotecnica del 4.0%. Nel 2018 i settori ANIE hanno mantenuto un maggiore dinamismo rispetto al campione ISTAT: fatturato +4.7% rispetto al +3.2%, Esportazione in crescita del 2.4% rispetto all’1.7% e fatturato interno in aumento del 7.1% rispetto alle tendenze registrate da ISTAT. Guardando al mercato Energia (nella componente relativa sia alle fonti tradizionali sia a quelle rinnovabili), le indicazioni sull’evoluzione della domanda nazionale rivolta alle imprese ANIE nel primo semestre del 2019 evidenziano una sostanziale stabilità. Da segnalare che quasi il 30% delle imprese del cam-
pione indica un calo della domanda, intercettando uno scenario più instabile del recente passato. Indicazioni di stabilità sono presenti anche nel mercato Building (per il 44% delle imprese). In questo mercato una quota pari al 32% sul totale delle imprese indica una flessione della domanda, intercettando i rischi di un’attenuazione della ripresa. Indicazioni di stabilità prevalgono altresì nel mercato delle Infrastrutture ferroviarie ed elettrificate (il 45% delle imprese segnala una sostanziale stabilità della domanda nazionale nel primo semestre del 2019). Il presidente Giuliano Busetto ha sottolineato: “ANIE
Il sentiment sul 1° semestre 2019 Andamento degli ordinativi I semestre 2019/I semestre 2018 (tendenziale) distribuzione % del numero delle risposte delle imprese 45
42
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40
25
I SEMESTRE 2018/ I SEMESTRE 2017
36
24%
15%
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35 30
Il sentiment sul 1° semestre 2019 Andamento del fatturato totale Andamento del fatturato totale distribuzione % del numero delle risposte delle imprese 61%
•
L’industria Elettrotecnica ed ha chiuso il 2018 con una vari totale superiore al 4,0%, cons di 51% crescita intrapreso nel bienni
•
Nel primo semestre del 2019 le imprese ANIE alcuni segnal in linea con l’evoluzione 46% Prevalgono indicazioni di crescita : il 46% delle imprese s del fatturato totale nel confr semestre del 2018 (è questo IN AUMENTO ottimista degli ultimi semestri) .
26 II SEMESTRE 2018/ II SEMESTRE 2017
22
20
18%
31%
15 10 I SEMESTRE 2019/ I SEMESTRE 2018
5
22%
32%
0
IN DIMINUZIONE
STABILE
ORDINATO TOTALE
IN AUMENTO IN DIMINUZIONE
ORDINATO ESTERO
Fonte: Osservatorio sul mercato delle tecnologie ANIE
STABILE
Fonte: Osservatorio sul mercato delle tecnologie ANIE
8 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2019
Automazione NEL CONFEZIONAMENTO arriva a questo appuntamento forte dei risultati raggiunti, nonostante il quadro politico incerto, forte dell’essere al fianco di Confindustria e delle istituzioni, come partner tecnologico autorevole, capace di portate il proprio contributo di idee e di conoscenze, nel momento in cui si discute della politica energetica ed ambientale, dello sviluppo digitale della manifattura e delle imprese, delle scelte su infrastrutture, building e trasporti”.
Andamento sostenuto per le tecnologie attive sul mercato dell’Industria, che vede una crescita annua del fatturato del 7,5%
Andamento dei mercati finali In una lettura per mercati finali, il mercato dell’Energia - nella componente della produzione (tradizionale e rinnovabili) e investimenti sulla Rete – vede un andamento di segno positivo dell’8,5%. Cresce il settore Trasporti con + 4.1% e prosegue il graduale recupero per il Building (+2.1%), in un quadro di moderato riavvio degli investimenti nel settore delle Costruzioni. Si conferma un andamento sostenuto per le tecnologie attive sul mercato dell’Industria, che vede una crescita annua del fatturato del 7,5%, seppure vi sia stata una significativa contrazione nel secondo semestre che ha ridimensionato una previsione di crescita a doppia cifra confermando che l’incertezza sul rinnovo degli incentivi – iperammortamento in primis – ha generato una forte decelerazione degli investimenti. “Chiediamo alle Istituzioni di proseguire sulla Digitalizzazione delle Infrastrutture di Rete, asset fondamentale per il rilancio del Paese; di dare continuità al Piano Industria 4.0, attraverso incentivi adeguati e modulati sul medio – lungo periodo, con risorse destinate alla formazione che
IL SENTIMENT SUL 1°SEMESTRE 2019 - ANDAMENTO DEGLI ORDINATIVI I semestre 2019/I 20182019 (tendenziale) sentiment sul 1°semestre semestre IL SENTIMENT SUL Il 1°SEMESTRE 2019 - ANDAMENTO DEGLI ORDINATIVI distribuzione % del numero delle risposte delle imprese 60 60 50 40 30
20 10 0
I semestre 2019/I semestre 2018 (tendenziale) distribuzione % del numero delle risposte delle imprese
50 40 30
20 10 0 FATTURATO TOTALE FATTURATO TOTALE I SEM 2017/ I SEM 2016 I SEM 2017/ I SEM 2016
ORDINATIVI TOTALI ORDINATIVI TOTALI
II SEM 2017/ II SEM 2016 II SEM 2017/ II SEM 2016
OCCUPAZIONE OCCUPAZIONE
I SEM 2018/ I SEM 2017 I SEM 2018/ I SEM 2017
II SEM 2018/ II SEM 2017 II SEM 2018/ II SEM 2017
I SEM 2019/ I SEM 2018 I SEM 2019/ I SEM 2018
Fonte: Osservatorio sul mercato delle tecnologie ANIE Fonte: Osservatorio sul mercato delle tecnologie ANIE
rappresenterà un elemento determinante” ha dichiarato Busetto. “Dare concretezza al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità del Piano Clima ed Energia attraverso una maggiore spinta verso il vettore elettrico. Mettiamo a disposizione le nostre competenze per un piano di interventi strutturati e che veda l’impiego di soluzioni tecnologiche in grado di garantire la riduzione delle congestioni, la sicurezza e il bilanciamento della rete. E ancora: chiediamo di traguardare la digitalizzazione del Building che deve diventare un “nodo intelligente” all’interno di città sempre più smart” ha concluso il presidente Busetto.
Sentiment primo semestre 2019 Nella prima parte del 2019 alcune criticità sono segnalate con riferimento alla domanda rivolta alle tecnologie ANIE che origina dal mercato Industria e che aveva svolto un ruolo da protagonista nella ripresa (solo il 25% delle imprese che hanno preso parte all’indagine segnala in questo ambito un incremento della domanda nazionale, la corrispondente quota era pari nella media del 2018 al 57%). Queste tendenze risentono del rallentamento degli investimenti già emerso nella seconda metà del 2018. Per tracciare l’andamento del primo semestre del 2019, il Servizio Studi di ANIE ha condotto un’indagine quali-quantitativa su un significativo campione di 130 aziende rappresentative associate (espressione di un fatturato aggregato pari a 16 miliardi di euro) che hanno confermato uno scenario a minore potenziale. Secondo i dati dell’Osservatorio ANIE, nel primo semestre 2019 emergono segnali contrastanti e i saldi tra previsioni di aumento e diminuzione per le diverse variabili analizzate risultano inferiori rispetto a quelli registrati nei semestri precedenti. Il 54% delle imprese che ha preso parte all’indagine, prevede di chiudere il primo semestre di quest’anno con un fatturato totale in diminuzione o in stabilità, il 60% non prevede crescita per il proprio portafoglio ordini. L’andamento al ribasso è confermato anche dai dati ISTAT relativi agli ordinativi per i settori ANIE che evidenziano, nel confronto annuo, un andamento in deciso ridimensionamento sia nella componente interna sia in quella estera. “Le previsioni per il 2019 sono al ribasso e diventa, quindi, prioritario guardare all’Industria nel suo complesso per evitare una chiusura d’anno con segno negativo e avere significative ripercussioni anche sul prossimo anno.” ha proseguito il Presidente Busetto. “Desideriamo ribadire il nostro aiuto e contributo tecnologico alle decisioni in ambito di politica industriale, affinché l’attenzione delle istituzioni non venga a mancare nei prossimi mesi perché dalla crescita della nostra Industria dipende la crescita del nostro Paese. Diamo dunque tutti insieme vigore, forza e concretezza ad un cambiamento tecnologico fondamentale per noi, i nostri figli e la nostra società̀” ha concluso Busetto. •
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BENI STRUMENTALI
per l’industria italiana positivo il 2018, stabile il 2019 Nel 2018, il fatturato dell’industria italiana costruttrice di beni strumentali si è attestato a oltre 49 miliardi di euro, segnando un incremento del 6,2% rispetto all’anno precedente. Questo è quanto emerge dai dati di Federmacchine, la federazione delle imprese italiane costruttrici di beni strumentali.
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econdo i dati elaborati dal Gruppo Statistiche Federmacchine, il fatturato dell’industria italiana costruttrice di beni strumentali è cresciuto, del 6,2%, a 49,2 miliardi di euro. A differenza di quanto accaduto nel 2017, l’andamento dei diversi settori che fanno capo alla Federazione non è stato omogeneo: ai settori che hanno visto crescere il fatturato con incrementi a doppia cifra, si sono infatti contrapposti settori che hanno segnato il passo. Il risultato è stato determinato principalmente dal buon andamento delle consegne sul mercato interno. Più moderato l’incremento dell’export. Di tenore diverso l’outlook sul 2019 che dovrebbe segnare sostanziale stazionarietà.
Crescono mercato interno ed export Ottimo l’andamento delle consegne dei costruttori italiani sul mercato interno cresciute, del
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9,6%, a 16,3 miliardi di euro. A trainarle è stata la domanda di beni strumentali in Italia, sostenuta e incentivata dai provvedimenti di Super e Iperammortamento operativi anche nel 2018: il consumo di beni strumentali è cresciuto, del +9,5%, a oltre 26 miliardi di valore, nuovo record assoluto. Questo incremento ha favorito, anche se in misura minore, anche l’import, cresciuto, del 9,4%, a 9,8 miliardi. Sul fronte estero, dopo un 2017 molto positivo, nel 2018, si conferma la crescita delle esportazioni, salite del 4,6% a 32,9 miliardi di euro. Principali mercati di sbocco dell’offerta italiana di comparto sono risultati: Germania (3,6 miliardi di euro), Stati Uniti (3,5 miliardi di euro), Francia (2,2 miliardi di euro), Cina (2 miliardi) e Spagna (1,5 miliardi). Il dato di export su fatturato è risultato pari al 67%, in ulteriore calo rispetto all’anno scorso quando si attestò al 68%. Il ridimensionamento registrato a partire dal 2014 è testimonianza della ripresa di vigore della domanda italiana che, nell’ultimo quinquennio, è tornata a investire in tecnologia di produzione. Il saldo complessivo dei settori che fanno capo a Federmacchine, è stato positivo per 23,1 miliardi di euro.
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Fatti & TENDENZE Novità per Federmacchine è anche la nomina di Giuseppe Lesce a presidente per il biennio 20192020. Giuseppe Lesce, direttore generale della divisione Customer Service di SACMI IMOLA S.C. e membro del consiglio della federazione in rappresentanza di UCIMA (Unione costruttori italiani macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio) ha ricoperto, dal 2017, la carica di vicepresidente Federmacchine.
Previsioni 2019 Con riferimento alle previsioni, secondo le stime elaborate dal Gruppo Statistiche FEDERMACCHINE, il 2019 sembra coincidere con la fine della progressione registrata nel quinquennio 2014-2018. Infatti, il fatturato dovrebbe segnare un timido +1,7% e l’export dovrebbe crescere del 2,7% confermando una sostanziale stazionarietà rispetto al 2018. In chiaro rallentamento, e in parte in calo, saranno i valori legati al mercato domestico: consumo +0,6% e consegne sul mercato interno -0,2%. Rispetto ai dati, interessante il commento di Sandro Salmoiraghi, past-president FEDERMACCHINE, ha affermato: “I consuntivi elaborati dal restituiscono una fotografia molto positiva del settore che, nel 2018, ha visto crescere tutti i principali indicatori economici Purtroppo però l’outlook sul medio termine è decisamente differente. Se, infatti, ci aspettiamo un 2019 ancora favorevole, il futuro non lo vediamo altrettanto roseo anche perché i fattori che rendono complicato il contesto economico non sono solo italiani ma, al contrario, riguardano l’intero scenario globale. Il mercato interno sembra avere esaurito la spinta propulsiva, in un momento in cui, invece, andrebbe sostenuto il processo di trasformazione dell’industria manifatturiera italiana avviato negli anni appena passati ma non certo terminato. Per questo chiediamo alle autorità di governo di ragionare sull’adozione di un Pacchetto unico per la crescita di impresa, strutturale, liberato cioè dalle annuali attese e incertezze legate alla possibile riconferma di ciascuna delle misure in esso inserite. Il Pacchetto per la crescita di impresa dovrebbe sommare in sé tutti i vantaggi fiscali legati a ricerca e sviluppo e a super e iperammortamento per gli investimenti in nuovi macchinari, software e automazione, disegnando così un progetto di insieme di lungo periodo”. “Complementare al tema dell’innovazione è poi quello della formazione 4.0 - ha affermato - per la quale chiediamo che il provvedimento per il credito di imposta prosegua nella sua operatività anche nel 2020 e sia rivisto in modo che nel calcolo del credito sia incluso anche il costo dei formatori esterni, la voce di spesa più onerosa per le PMI”. “Ma il tema più spinoso è senza dubbio quello
legato ai giovani a cui dovremmo guardare tutti con grande attenzione poiché rappresentano il futuro delle nostre aziende ma soprattutto della nostra società. L’Italia è tra i paesi con il più alto tasso di abbandono scolastico e il più alto tasso di disoccupazione giovanile. Questo ci dice che non siamo più in grado di interessare i giovani e di coinvolgerli sull’apprendimento. E, in seconda battuta, ci dice che non siamo più capaci di indirizzarli verso corretti programmi formativi”. “Sono purtroppo ancora troppo pochi i ragazzi che scelgono percorsi scolastici specifici per le professioni legate al mondo dell’automazione e della meccanica di precisione nonostante le imprese del settore rilevino grande difficoltà nel reperire personale preparato da inserire nel proprio organico. In realtà gli istituti tecnici aprono ad opportunità professionali molto stimolanti, senza dimenticare che sono un’ottima base per il prosieguo dello studio attraverso gli ITS, le scuole di Alta formazione tecnica-tecnologica da cui escono, dopo due anni post diploma, i cosiddetti Super Periti”. “Su questo - ha concluso Sandro Salmoiraghi - noi imprenditori, direttamente e attraverso le nostre organizzazioni di rappresentanza intendiamo lavorare, avvicinandoci ove possibile e sempre più agli ITS così da poter indirizzare i programmi di studio affinché siano aderenti alle reali esigenze delle imprese. Noi continueremo su questo percorso già attivato da tempo ma, nel frattempo, chiediamo al governo di lavorare per incrementare la presenza di queste scuole soprattutto nelle aree a maggior concentrazione industriale”. •
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Easyfairs entra in Packaging Première
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asyfairs, società specializzata nell’organizzazione di fiere ed eventi, diventa socio di maggioranza di Packaging Première, l’esposizione selettiva dedicata al luxury packaging in programma dal 26 al 28 maggio 2020 a Milano. Packaging Première, la manifestazione che si pone come punto d’incontro tra designer, produttori e brand internazionali del settore moda e accessori, cosmetici, wines & spirits e fine foods, è cresciuta in maniera esponenziale dal suo debutto nel 2017: la terza edizione ha registrato la presenza di 242 espositori e 6.700 visitatori su una superficie espositiva di oltre 13.000 mq nel cuore di Milano, hub internazionale per il design e la moda e sede di alcuni dei più importanti luxury brand al mondo. Il team Easyfairs UK & Global collaborerà in partnership con l’attuale management di Packaging Première, che manterrà una partecipazione attiva nell’evento e condividerà con il team Easyfairs di Londra l’esperienza e la competenza acquisita nel settore per continuare il percorso di crescita della manifestazione. Packaging Première rappresenta un’importante acquisizione in seguito alle più recenti quali ADF (Aerosol Dispensing Forum), PCD (Packaging of Perfume, Cosmetics & Design) e i Pentawards e diventa il trentunesimo evento annuale all’interno del portfolio globale dedicato al packaging di Easyfairs, che include: Packaging Innovations, Luxury Packaging, Label&Print, Empack, ADF (Aerosol Dispensing Forum), PCD (Packaging of Perfume, Cosmetics & Design), PLD (Packaging of Premium & Luxury Drinks) e i Pentawards. Easyfairs segna così la sua presenza in Italia, mercato chiave per il luxury packaging e importante punto di riferimento nel calendario internazionale degli eventi insieme a Parigi, New York e Londra. La partnership consentirà un’ulteriore crescita di Easyfairs in Italia. Matt Benyon, CEO di Easyfairs UK & Global, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di aver aggiunto un evento così importante nel nostro portfolio dedicato al packaging; la qualità della manifestazione e il mercato in cui opera creano una perfetta sinergia con gli eventi che realizziamo in tutta Europa ed è accomunata dai medesimi valori. Abbiamo una buona reputazione nel mondo del packaging a livello globale, specialmente in Europa, e questo ci aiuta a costruirla ancora di più in Italia, che sarà il trampolino di lancio per altri eventi in questo Paese”. Il founder di Packaging Première, Pier Paolo Ponchia, che continuerà ad essere coinvolto nell’evento imprimendo una direzione di intelligence strategica, ha commentato: “Sono molto orgoglioso del successo ottenuto fino ad ora con Packaging Première, una community speciale a cui sento di appartenere. La partnership con Easyfairs ci permetterà di portare la manifestazione a un livello superiore grazie all’organizzazione ben strutturata e al network globale di eventi di cui fa parte”.
Filiera, la new entry sulle etichette alimentari
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ino a poco tempo fa era un termine da addetti ai lavori: pochi altri, infatti, ne conoscevano il significato e le implicazioni. Ora, invece, la “filiera” è diventata uno dei valori trainanti dell’universo alimentare italiano anche quando si fa la spesa al supermercato. E così, in quanto fenomeno emergente, è finita sotto la lente dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy, che le ha dedicato un approfondimento, misurandone l’incidenza sull’assortimento e sulle vendite della GDO, e l’andamento annuo. Dall’analisi dei 72.100 prodotti alimentari confezionati di largo consumo monitorati dall’Osservatorio Immagino è emerso che nel 2018 erano 613 i prodotti (lo 0,8% del totale) presenti sugli scaffali di supermercati e ipermercati accompagnati da un claim riferito alla filiera di provenienza. In termini di sell-out, questo paniere ha generato nel 2018 oltre 259 milioni di euro di vendite. Ma se la quota assoluta è ancora bassa (0,9%), il trend è alto: rispetto al 2017, il tasso di crescita è stato pari a +14,1%, quindi ben superiore alla media del settore alimentare. A trainare il mercato dei prodotti di “filiera” è soprattutto la componente dell’offerta. Nel 2018 sono state 55 le aziende di produzione e 10 i retailer che l’hanno evidenziata sulle confezioni dei loro prodotti, a conferma di come l’impegno per la sicurezza alimentare stia diventando un importante tema di comunicazione, e che, come tale, stia entrando sempre più spesso anche sulle etichette dei prodotti in commercio. L’Osservatorio Immagino ha rilevato sulle confezioni degli alimentari confezionati ben quattro claim che parlano del “background” dei prodotti. Il più rilevante e quello più performante è “filiera controllata”, con 345 prodotti e vendite superiori a 125 milioni di euro, in crescita di +12,3% rispetto al 2017. Bilancio positivo anche per il secondo claim per importanza: “filiera certificata”. L’Osservatorio Immagino l’ha trovato su 72 prodotti per un giro d’affari di 48,5 milioni di euro (+5,4% rispetto all’anno precedente). Pesante battuta d’arresto, invece, per il claim “filiera garantita”, presente solo su 22 prodotti e con un calo delle vendite del -11,8% rispetto al 2017. A completare lo scenario, l’Osservatorio Immagino ha monitorato le indicazioni che fanno riferimento ai claim “filiera corta” e “km 0”: complessivamente sono presenti solo su 16 prodotti, per cui il 2018 è stato piatto a livello di vendite, benché la domanda e l’offerta siano state positive. La comunicazione dei valori di filiera sulle etichette dei prodotti non riguarda tutto il mondo alimentare, ma si concentra su quattro comparti. Il più rilevante è l’ortofrutta confezionata, che, con i suoi 108 milioni di euro di vendite (+5,3% sul 2017), determina il 41,8% del giro d’affari dei prodotti con un claim di filiera in etichetta. Segue il lattiero-caseario (compresi i gelati realizzati con latte di filiera), con il 29,0% di quota e vendite in crescita annua del +6,4%. È andato decisamente più veloce il comparto dei prodotti a base di grano e altri cereali (+14,8% di vendite) che, grazie dall’aumento delle vendite di pasta, prodotti da forno e cereali, ha raggiunto il 12,2% di quota. Il risultato migliore del 2018 lo ha messo a segno l’aggregato carni e uova, con un bel +69,0% di sell-out (17,0% di quota), trainato dal crescendo delle vendite di salumi, carni avicole e carni bovine.
I CLAIM della filiera
Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare dell'Osservatorio Immagino (72.100 prodotti) Fonte: Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy, ed. 1, 2019
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Porte aperte in Sun Chemical
per parlare di sicurezza Il tema della sicurezza al centro dell’evento annuale per i clienti. Visita agli stabilimenti di Caleppio 1 e 2. Annunciato un ambizioso programma di eventi per il 2020 e 2021, parola d’ordine: adrenalina pura!
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uest’anno Sun Chemical Italia ha deciso di giocare in casa, aprendo le porte dei propri stabilimenti a Caleppio di Settala (MI) a un centinaio di clienti provenienti da tutta Italia. L’evento, tenutosi lo scorso 13 settembre, rappresenta ormai una tradizione e ogni anno unisce intensi momenti lavorativi ad attività di svago molto apprezzate dai partecipanti. L’edizione 2019 ha introdotto numerose novità rispetto agli anni passati: la collaudata coppia di relatori formata da Egidio Scotini e Paolo Caiani ha passato il testimone a Fabrizio Fontana e Stefano Silli, che hanno illustrato il tema della sicurezza, leitmotiv del seminario, in tutte le sue sfaccettature. I partecipanti hanno poi avuto la possibilità di visitare gli stabilimenti di Caleppio 1 e Caleppio 2, pranzare in un suggestivo ristorante a Rivolta d’Adda (CR) e provare una sensazione di adrenalina pura nel pomeriggio, assistendo alla presentazione in anteprima delle attività a loro dedicate nei prossimi due anni.Un programma di eventi davvero eccezionale, che Sun Chemical ha messo a punto insieme a partner selezionati per offrire ai propri clienti emozioni sempre più uniche, in totale sicurezza naturalmente.
Sicurezza prodotto e sostenibilità
• la codifica delle materie prime, dei prodotti finiti, nonché la generazione di informazioni regolatorie correlate; • lo status rispetto a inventari internazionali delle sostanze chimiche; • la guida proattiva di Sun Chemical di associazione industriali di settore, come ad esempio l’EuPIA. Le principali attività centralizzate in Italia prevedono, invece: • la funzione dedicata alle sempre più stringenti esigenze normative del settore; • la valutazione di nuove materie prime da introdurre nei processi produttivi; • in Federchimica/Avisa la presidenza dell’AD Fabio Deflorian del Gruppo Inchiostri da stampa e serigrafici e la partecipazione di Silli al Comitato Tecnico Inchiostri; • l’implementazione e verifica dell’accuratezza dei sistemi normativi (REACH, GMP, ISO). Sun Chemical possiede, inoltre, una serie di certificazioni, tra cui la ISO 22000 inerente la sicurezza alimentare, la ISO 14001 legata al sistema di gestione ambientale e la certificazione di qualità ISO 9001. Produce inchiostri da stampa, alcune classi di pigmenti, resine, materiali di tecnologia avanzata e adesivi di laminazione. “Le nostre materie prime hanno livelli di impurezza molto bassi”, ha spiegato Silli. Molteplici i mercati di sbocco per Sun Chemical: imballaggi alimentari, per il tabacco, per i giocattoli, per la cosmesi, prodotti di igiene personale e materiali a contatto con gli alimenti.
Il convegno si è aperto con il saluto di benvenuto dell’amministratore delegato di Sun Chemical Fabio Deflorian, che ha annunciato l’acquisizione del business globale dei pigmenti di Basf (BCE, Basf Colors & Effects), il cui perfezionamento è previsto per il quarto trimestre del 2020, a seguito dell’approvazione delle autorità antitrust. “Sun Chemical produce pigmenti che non si sovrappongono per tipologia e qualità a quelli di Basf”, ha commentato Deflorian. “La nostra azienda vive di inchiostri e diversifica solo in mercati paralleli a quelli della stampa”. Ha preso poi la parola Fabrizio Fontana, operations director Italy, che ha parlato delle norme di sicurezza in Sun Chemical, in particolare nello stabilimento di Caleppio 1, dove si producono circa 36.000 tonnellate all’anno di inchiostri (offset, coldset, base acqua, UV, flexo news e spot color offset) e in quello di Caleppio 2, che è il più grande sito di produzione di inchiostri liquidi base solvente in Sun Chemical, dove si producono circa 43.500 tonnellate all’anno (inchiostri rotocalco, flessografici, vernici tecnologiche, vernici per alluminio e basi colorate extra concentrate). Stefano Silli, product safety coordinator Italy, ha parlato invece di sicurezza prodotto e sostenibilità, illustrando innanzitutto l’organizzazione capillare di Sun Chemical preposta a questo fondamentale elemento. Le principali attività centralizzate in Europa riguardano: • la valutazione tossicologica delle materie prime; • la valutazione del rischio delle materie prime;
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2 1 | Fabio Deflorian, AD di Sun Chemical 2 | Fabrizio Fontana, operations director Italy 3 | Stefano Silli, product safety coordinator Italy
ossia i due possibili percorsi di fine vita dei materiali secondo lo schema di economia circolare di Ellen MacArthur. La compostabilità è la capacità di un materiale di trasformarsi in compost – un fertilizzante organico biologicamente stabile – mediante il processo di compostaggio, che coinvolge determinati livelli di temperatura e umidità. Per essere compostabile un materiale deve esibire certe caratteristiche a livello di composizione chimica, ecotossicità, biodegradabilità e frammentazione. Entro 6 mesi almeno il 90% del materiale deve essere biodegradatoe la somma dei componenti non biodegradabili deve essere inferiore al 5%. La biodegradabilità è solamente un aspetto della compostabilità: i materiali compostabili sono sempre anche biodegradabili, ma non è detto che i materiali biodegradabili siano anche compostabili. La riciclabilità è l’insieme delle strategie e metodologie volte a recuperare materiali utili al fine di riutilizzarli anziché smaltirli direttamente in discarica. Nel caso specifico dei materiali stampati la riciclabilità è direttamente correlata alla capacità di deinchiostrazione e delaminazione di tali materiali.
Normative UE e conformità FCM (Food Contact Materials) Tra gli aspetti normativi che interessano i produttori di inchiostri di fondamentale importanza è il regolamento REACH che è legato a registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche. Tutte le sostanze utilizzate nelle materie prime fabbricate o importate in Europa devono essere registrate REACH. La registrazione avviene ad opera dell’agenzia europea delle sostanze chimiche ECHA. Il produttore di inchiostri deve operare in conformità ad altre norme, prime fra tutte la “EuPIA Exclusion Policy” che detta i criteri stringenti per la selezione di sostanze sicure che costituiscono gli inchiostri e la “EuPIA Good Manufacturing Practice (GMP) Printing Inks for Food contact materials” che specifica criteri dettagliati che coprono tutti gli aspetti della produzione e fornitura di inchiostri e vernici utilizzati per la stampa di materiali a contatto con il cibo.
Trend attuali e futuri Tradizionalmente molte delle materie prime utilizzate negli inchiostri da stampa sono prodotte da sostanze che provengono da fonti fossili. C’è una tendenza a passare all’utilizzo di materie prime provenienti da fonti di origine vegetale. La sostenibilità è sempre più un must per i brand owner. Nestlé, ad esempio, punta a rendere il 100% del suo imballaggio riciclabile o riutilizzabile entro il 2025. Mars intende investire circa 1 miliardo di dollari nei prossimi anni per combattere i cambiamenti climatici. PepsiCo progetterà il 100% del suo imballaggio in modo da essere riciclabile entro il 2025. • (Articolo tratto da Rassegna Grafica n.7)
Compostabilità e riciclabilità Nel suo intervento Silli ha affrontato temi di grande attualità, facendo chiarezza sui concetti fondamentali di compostabilità e riciclabilità,
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Continuous Manufacturing
tecnologia emergente per il pharma Nella splendida cornice di Palazzo di Varignana, alle porte di Bologna, due giorni intensi di workshop hanno portato alla scoperta delle ultime novità di IMA nel Continuous Manufacturing.
no anche altre “emerging technologies” che possano favorire il conseguimento della qualità totale. La strategia di controllo in caso di Continuous Manufacturing è molto più accurata, si basa su concetti di “process understanding” e “continuous learning”, prevede l’utilizzo di modellazione di processo, possibilità di analisi in tempo reale dei parametri critici e gestione di eventuali scarti, comunque inferiori, rispetto a scartare un intero lotto. Tutto questo comporta sicuramente un impegno iniziale durante la progettazione della produzione del farmaco, ma successivamente in fase di produzione si apprezza una riduzione dei costi. La logica di produzione continua permette una maggiore flessibilità sui quantitativi da produrre, offrendo una migliore gestione dello stoccaggio e riducendo quindi anche il rischio di drug shortage. È infatti possibile produrre quantità variabili di farmaco utilizzando lo stesso impianto in continuo, senza necessità di studi ed attività per il passaggio di scala.
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l convegno dal titolo “Can’t stop the future” organizzato dalla divisione IMA Active, che ha coinvolto circa 200 esponenti del mondo farmaceutico a livello internazionale, ha svelato le più innovative tecnologie di IMA nell’ambito Continuous Manufacturing (Produzione in Continuo) di forme farmaceutiche solide orali. Non poteva mancare una visita allo stabilimento di IMA Active a Ozzano dell’Emilia per toccare con mano l’innovazione vera e propria. L’evento ha acquisito un altissimo valore formativo grazie agli interventi di ospiti internazionali di importanti enti quali il MIT e l’FDA e di numerose società farmaceutiche. La due giorni ha visto una partecipazione numerosa di clienti provenienti in particolare dall’EMEA, ma anche dagli USA e dal Far East, che hanno espresso grande interesse negli ultimi sviluppi del Continuous Manufacturing. Un risultato che attesta il forte impegno di IMA nell’innovazione e nella ricerca di soluzioni sempre più innovative per il settore farmaceutico.
Mondo Pharma, acceleratore straordinario L’evento è stato introdotto da Alberto Vacchi, Presidente e Amministratore Delegato di IMA, che ha dichiarato: “Siamo molto lieti di ospitare numerosi clienti farmaceutici provenienti da tutto il mondo nell’elegante struttura del Palazzo di Varignana e presso uno degli stabilimenti del Gruppo. Il mondo “Pharma”, con le sue sfide sempre più impegnative, rappresenta per il Gruppo IMA un acceleratore straordinario cui stiamo rispondendo con un fortissimo sforzo innovativo nella digitalizzazione e nell’automazione. Il confronto con i clienti e la realtà delle loro domande è la guida che indirizza le nostre scelte strategiche”. Luca Cavazzini, Sales & Marketing Director della divisione IMA Active, ha così commentato: “Siamo molto lieti di riunire aziende farmaceutiche, autorità di regolamentazione, accademici e fornitori per parlare dell’accelerazione del processo di adozione del Continuous Manufacturing per le piccole molecole e i prodotti biologici e della collaborazione tra gruppi di ricerca, a livello mondiale, per facilitare questo processo. Questo convegno è una grande opportunità per tutti noi di guidare le nuove tecnologie e i nuovi approcci nell’industria farmaceutica migliorando qualità, costi e servizio a beneficio del paziente”. L’impegno nell’innovazione tecnologica costituisce da sempre un elemento di forte vantaggio competitivo per IMA: gli investimenti costanti e significativi nella Ricerca e Sviluppo (circa il 4% dei ricavi consolidati) sono alla base del percorso di crescita del Gruppo e della sua capacità di creare valore. Basti pensare che il Gruppo IMA è titolare di oltre 1.700 tra brevetti e domande di brevetto attivi nel mondo e ha lanciato numerosi nuovi modelli di macchine negli ultimi anni. •
Una grande evoluzione Nel corso della seconda giornata i clienti hanno avuto la possibilità di assistere alle dimostrazioni live delle tecnologie IMA Active nell’ambito del processo farmaceutico e del Continuous Manufacturing. Le forme di dosaggio solide sono ancora quelle più comuni, pur non presentando sviluppi di rilievo negli ultimi 50 anni. Tuttavia, grazie ad alcune società farmaceutiche e all’incoraggiamento delle autorità di regolamentazione, le aziende a livello mondiale hanno iniziato ad investire nel Continuous Manufacturing. Il passaggio dal Batch (Produzione a lotti) al Continuous Manufacturing potrebbe costituire la più grande evoluzione dall’avvento del sistema di validazione e qualificazione. L’obiettivo di questo convegno è infatti quello di delineare lo stato dell’arte del Continuous Manufacturing.
I plus della produzione continua Tra i vantaggi del Continuous Manufacturing vi è il legame con standard di qualità elevata e la correlazione con il concetto di Quality by Design (QbD). Questo favorisce chi assume il farmaco e al contempo l’azienda produttrice. Anche gli stessi enti regolatori sono a favore del passaggio a Continuous Manufacturin e consideraAlberto Vacchi, Presidente di IMA
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Innova Group
cresce e investe in ottica Industry 4.0
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tre Amministratori Diego, Luca e Stefano Pedrotti insieme alla madre Giulia, vedova del fondatore Giovanni Pedrotti, hanno incontrato i giornalisti presso Innova Group nello stabilimento di Erbè, in provincia di Verona, per condividere i risultati economici raggiunti nel 2018. L’incontro è stata l’occasione per visitare il nuovo capannone dal design innovativo, recentemente ultimato. Sono stati illustrati i traguardi economici di Innova Group. “Nel 2018 si è registrata una crescita del 4% circa rispetto all’anno precedente – ha confermato Luca Pedrotti. - Il fatturato ha raggiunto 86.000.360 euro. Questo risultato è stato ottenuto nonostante il continuo aumento della materia prima e la volontà del gruppo di non far ripercuotere tale aumento sulla clientela. Proprio per questa decisione l’utile è diminuito del 5%. Per quanto riguarda il 2019, il primo semestre si è chiuso positivamente, mentre il secondo si preannuncia più difficoltoso. Nonostante ciò le previsioni sono di una lieve crescita di fatturato, rispetto al bilancio 2018. Gli oneri finanziari si sono praticamente azzerati e questo dimostra la solidità dell’azienda”. Negli ultimi 5 anni gli investimenti hanno raggiunto i 32 milioni di Euro. Il risultato di una filosofia aziendale sempre rivolta alla modernizzazione ed al miglioramento delle fasi produttive ha prodotto oltre 30 milioni di aumento di fatturato ed un servizio alla clientela sempre più veloce e personalizzato. Dal 2013 al 2018 il fatturato del gruppo è aumentato di quasi 50%.
Il nuovo capannone nello stabilimento di Innova Group a Erbé
In occasione della conferenza stampa annuale di Innova Group, sono stati condivisi i risultati economici raggiunti. Positivo il fatturato, in crescita del 4% e nuovi investimenti in vista in ambito Industry 4.0. Estremamente innovativo il sistema di movimentazione già operativo nello stabilimento di Erbè e nel 2020 sarà implementato un nuovo gestionale, per ottimizzare la flessibilità.
Avviato un percorso di digitalizzazione Gli investimenti per il 2019 saranno interamente dedicati all’individuazione di un nuovo gestionale, che sarà in grado di connettersi ai nuovi macchinari installati nel 2018 (in ambito Industry 4.0), ottimizzandone così la produttività e migliorando la velocità e la qualità dell’analisi dei dati. Sono stati poi illustrati gli investimenti fatti nel 2018 per un totale di circa 8 milioni di euro. “Attualmente molti dei nostri clienti si trovano a dover affrontare un contesto competitivo complicato, - spiega Stefano Pedrotti - dove il ciclo di vita dei loro prodotti è sempre più corto con lotti sempre più piccoli e sempre più personalizzati. Il cliente ha quindi bisogno della massima flessibilità che gli consenta di approvvigionarsi in tempi brevissimi solo di quello che realmente abbisogna”. “È proprio basandoci su queste esigenze - prosegue Luca Pedrotti. - che da diversi mesi abbiamo intrapreso un processo di digitalizzazione all’interno dei nostri stabilimenti, prima dotandoci di macchinari 4.0 e successivamente ricercando un ERP di nuova generazione che consenta lo sfruttamento della nuova transizione produttiva e un integrazione maggiore col cliente. Prevediamo così, al termine del progetto, di poter fornire ulteriore flessibilità e una più rapida capacità di risposta. La scelta del gestionale è stata un percorso lungo. L’obiettivo che ci siamo dati è quello di essere più connessi con i clienti e migliorare così il servizio e i tempi. Oggi possiamo già rispondere in tempo reale a tutte le richieste grazie ad un’organizzazione intelligente di magazzino, ma nel futuro intendiamo accrescere la flessibilità del servizio”.
Automazione a tutto campo Nello stabilimento di Erbè, in provincia di Verona, oltre al completamento del capannone iniziato nel 2017, è stata installata una linea
Stefano, Diego e Luca Pedrotti, amministratori di Innova Group, con la madre Giulia
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piega-incolla Masterfold di Bobst. “Il sistema ha la capacità di realizzare twin box, un prodotto che oggi è molto richiesto dai punti vendita nel largo consumo – spiega Stefano Pedrotti. – Abbiamo apportato una modifica sostanziale al sistema che ci consente di lavorare “in ombra”, quindi mentre il sistema conclude una lavorazione sul retro, in automatico inizia la preparazione del lavoro successivo. Questo ci garantisce la massima produttività e accorcia i tempi di produzione”. Inoltre, è stato implementato un sistema automatico di movimentazione per collegare il nuovo capannone. Il tutto avviene in maniera completamente automatica e il flusso è totalmente interconnesso. Tutto ciò ha permesso di accorciare notevolmente i tempi di produzione. “L’interconnessione sarà ancora più visibile – continua Stefano - quando sarà avviato il nuovo futuristico capannone, che ci consentirà ancora maggiore capacità produttiva e flessibilità”. Infine, nello stabilimento di Caino, in provincia di Brescia, è stato installato un nuovo case-maker di ultima generazione Emba a 6 colori, anche questo connesso in modalità Industry 4.0. Diego spiega: “Oltre alle tecnologie, ci tengo a sottolineare anche l’attenzione alle risorse umane, su cui da anni investiamo attraverso formazione e aggiornamento delle competenze”.
Focus sul servizio L’importanza del servizio è fondamentale per Innova Group. “La priorità che da sempre ci siamo posti senza sosta dalla nascita dell’azienda – spiega Luca Pedrotti - è quella di mettere al primo posto il cliente e la sua soddisfazione. Questo è fondamentale per la nostra longevità, cerchiamo quindi di capire e assecondare le esigenze dei nostri clienti fornendo un servizio a 360°. Abbiamo sempre profuso grande impegno e dedicato ingenti risorse per ottenere la maggior flessibilità nel servizio fornito con il miglior rapporto qualità/prezzo. Una flessibilità che si identifica sotto vari aspetti, dall’ampia gamma di prodotti che possiamo fornire in brevissimo tempo con i più svariati lotti – da poche decine fino al milione di pezzi – all’approccio consulenziale nella fornitura di soluzioni di imballaggio per qualsiasi necessità. Il tutto è realizzato in stabilimenti verticalizzati ed integrati tra loro con la massima efficienza e rapidità, grazie ad un mix di tecnologia e competenze aziendali che consentono di raggiungere livelli di produttività dagli standard elevatissimi”. •
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BOXMARCHE, SIGLATO ACCORDO CON PACKABLE Boxmarche comunica di aver siglato un accordo con Packable B.V. per la produzione e commercializzazione di Halopack, primo vassoio in cartoncino in Europa per il confezionamento di cibi confezionati in atmosfera protettiva e skin. Boxmarche lancerà questo packaging innovativo e ecofriendly in esclusiva per il mercato italiano entro la fine del 2019. L’obiettivo è quello di sostituire con Halopack gli attuali vassoi in plastica usati, ad esempio, nell’industria delle carni, del pesce e dei piatti pronti mantenendo e migliorando la shelf life degli alimenti confezionati. Personalizzabile o già disponibile in diversi formati per confezionamenti MAP e Skin, Halopack è un pack composto fino al 90% da cartoncino riciclato e da un sottile film plastico, applicato senza uso di colle, che permette la tenuta d’aria del vassoio. Una pellicola perfettamente separabile dal cartoncino dopo l’uso che permette quindi al consumatore di riciclare il vassoio nella carta e il film nella plastica. La possibilità, inoltre, di essere stampato su entrambi i lati permette, rispetto agli attuali vassoi in plastica, di aumentare il potenziale comunicativo del packaging. “Crediamo fortemente in Halopack come un’evidente opportunità per rispondere alla problematica di trovare soluzioni alternative e eco-friendly per il packaging alimentare“ – dichiara Tonino Dominici, Presidente Boxmarche – “Halopack riduce drasticamente l’impiego di plastica e mantiene inalterate le prestazioni di conservazione a scaffale. Per Boxmarche, Halopack è un progetto strategico, in linea con i nostri obiettivi di crescita commerciale e con i nostri valori di innovazione, creatività, sostenibilità.” Halopack è presente in Europa (UK, Olanda, Belgio) dal 2015 e usato con successo, tra gli altri, da importanti player come Marks & Spencer, Aldi, Carrefour, Lidl e Coop Olanda.
PET ENGINEERING CELEBRA I SUOI PRIMI 20 ANNI PET Engineering festeggia i suoi primi 20 anni di attività nel business del packaging in PET, ma la sua storia ha però inizio prima, nel 1986, quando Moreno Barel, ex proprietario e amministratore delegato, iniziò ad acquisire le competenze tecniche e il know-how diventati poi le solide fondamenta dell’azienda fondata nel 1999. PET Engineering è oggi uno dei più noti specialisti nel design e dell’ingegnerizzazione di packaging in PET e vanta, tra i propri clienti, marchi globali come Pepsico, Nestlé Waters, Carlsberg, Heineken e Coca-Cola. Questo risultato è stato possibile grazie a un approccio innovativo, del tutto inedito nel settore, che integra design, ingegnerizzazione e industrializzazione e che ha permesso all’azienda di ottenere 18 premi per i suoi packaging creativi e pienamente fattibili. Questo approccio vincente ha generato l’interesse del Gruppo Sidel che ne ha finalizzato l’acquisizione nell’ottobre 2018. “Il packaging ha un impatto critico sull’intera efficienza della supply chain e, quindi, è un fattore chiave per la promessa del nostro marchio – Performance through Understanding – e per la strategia che vi sta dietro. L’acquisizione di PET Engineering lo scorso anno si è rivelato un solido valore per il Gruppo” ha commentato Pavel Shevchuk, Executive Vice President Services, Gruppo Sidel. Così PET Engineering celebra il suo ventesimo anniversario come parte di Sidel, uno dei tre gruppi di Tetra Laval, con oltre 40.000 macchine operative in 190 paesi e 170 anni di provata esperienza e innovazione, ed è pronta a vivere i prossimi anni con l’obiettivo di portare al Gruppo maggiori opportunità di business offrendo ai clienti un’unica interfaccia per ogni esigenza legata al design e allo sviluppo di packaging per il settore del food & beverage.
FINALIZZATO ACCORDO PER L’ACQUISIZIONE DELLA SYSTEM CODER Finlogic S.P.A, attiva nel settore dell’Information Technology con soluzioni complete per la codifica e l’identificazione automatica dei prodotti, comunica che la controllata Tecmark Srl, martedì 23 Luglio, ha finalizzato l’acquisizione al 100% della società System Code. L’operazione rappresenta la sesta acquisizione portata a termine dalla società dopo la quotazione di giugno 2017. System Code Srl, con sede a Osio Sotto (BG), progetta e implementa soluzioni per l’etichettatura e l’identificazione, dal 1997. In particolare, la società si occupa di acquisizione e verifica dei dati, RFID, stampa industriale di etichette, tracking e applicativi di gestione del magazzino per aziende. System Code impiega soluzioni all’avanguardia non solo sotto il profilo tecnico, ma anche per ciò che concerne l’impatto ambientale. Si rivolge ad aziende attive in svariati settori produttivi tra cui la cosmetica, il food, l’elettronica e la chimica, con l’obiettivo di migliorare le performance aziendali del cliente con soluzioni ad hoc. Dino Natale, Amministratore Delegato di Finlogic ha dichiarato dopo la sigla dell’accordo: “Abbiamo perfezionato questa operazione straordinaria attraverso la nostra controllata Tecmark, acquisita da oltre un anno e perfettamente integrata nel Gruppo, con l’obiettivo di consolidare il ruolo della stessa società come riferimento del Gruppo Finlogic nell’offerta di soluzioni tecnologiche, nell’ambito dell’Identificazione Automatica, fornite direttamente alle aziende di produzione o trasformazione. I prodotti offerti da System Code permetteranno al nostro gruppo un ampliamento del portafoglio offerto alla clientela, con soluzioni personalizzate ad alta componente tecnologica e soluzioni speciali per l’etichettatura.” Prosegue Dino Natale “Siamo certi che l’integrazione con Tecmark darà possibilità di crescita non solo ad entrambe le società coinvolte, ma anche a tutto il Gruppo, generando sinergie e significative opportunità di cross-selling. Il loro coinvolgimento all’interno del gruppo rappresenta un boost significativo per la nostra strategia di crescita”. Anche Marco Roz, Amministratore della Tecmark Srl, ha commentato soddisfatto: “È un’acquisizione importante che ci permetterà di esportare sui clienti System Code le applicazioni da noi realizzate in oltre trent’anni di esperienza” e allo stesso tempo: “Conosco da tempo gli attuali manager della System Code e so che le loro importati capacità tecniche e conoscenze sui prodotti speciali, apporteranno un valore aggiunto al nostro operato quotidiano, permettendoci di consolidare ancora di più la nostra forza e presenza sul mercato nazionale e all’interno del gruppo stesso.” Attraverso questa operazione straordinaria, il Gruppo Finlogic mira a rafforzare la propria leadership nelle settore delle soluzioni e tecnologie per l’etichettatura e l’identificazione automatica, costruendo una struttura sempre più solida, specializzata e vicina alle esigenze del cliente.
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Breaking NEWS
L’ESPANSIONE EUROPEA DI BERLIN PACKAGING CONTINUA Berlin Packaging, leader nella fornitura di contenitori e chiusure in vetro, plastica e metallo, prosegue la sua strategia di acquisizioni. La scorsa primavera ha infatti acquisito la Verrerie Calvet, un’azienda di packaging con sede nella posizione strategica di Aimargues, nel cuore della regione gastronomica della Francia meridionale. Verrerie Calvet vanta una vasta esperienza nel confezionamento di vino, distillati, olio d’oliva, alimenti in salamoia, condimenti e salse gourmet. Verrerie Calvet è specializzata nella produzione di bottiglie e vasi in vetro, oltre a una vasta gamma di contenitori in metallo, chiusure, scatole e sacchetti speciali per il trasporto e la spedizione di vino e olio. Verrerie Calvet è stata integrata nell’organizzazione di Bruni Glass e gestita in collaborazione con il team di Bruni Glass in Francia, che ha i propri uffici e magazzini a Nizza. Tutte le linee di prodotti di Verrerie Calvet sono ora disponibili per i clienti di Berlin Packaging, Bruni Glass e Bruni Erben. Anche i clienti di Verrerie Calvet possono usufruire dei prodotti e dei servizi offerti da Berlin e Bruni, tra cui una vasta gamma di contenitori in vetro e dueteam specializzati in innovazione e design
situati in due continenti. Il 3 settembre scorso Berlin Packaging ha annunciato l’acquisizione di Vincap B.V. e Adolfse Packaging B.V. (insieme, Vincap&Adolfse), importanti fornitori di packaging specializzati in chiusure con sede nella posizione strategica di Utrecht, nei Paesi Bassi. Le due società vantano una vasta esperienza nel campo delle chiusure per il confezionamento di alimenti e bevande, packaging diprodotti farmaceutici e operazioni consolidate ed elettrizzanti per tutti i clienti in Nord Europa. In qualità di importanti fornitori di chiusure in plastica, sughero e metallo e confezioni in plastica in Benelux (Belgio, Paesi Bassi e Lussem-
b u r g o) d a p i ù d i 2 0 a n n i , Vincap&Adolfse offrono un’ampia selezione di prodotti e know-how nel settore per clienti di ogni dimensione, da società di Fortune 500 fino ad arrivare a celebri marchi di prodotti alimentari e bevande in Nord Europa. Anche Vincap&Adolfse è destinate a essere integrate nell’organizzazione di Bruni Glass. Ultima in ordine di tempo l’acquisizione di Vetroservice Srl, un’azienda produttrice di packaging posizionata strategicamente in Umbria, il cuore pulsante dell’Italia centrale per la produzione dell’olio di oliva e per la sua tradizione gastronomica. La lunga storia di Vetroservice affonda le radici ai primi del Novecento, quando i fondatori si dedicavano alla vestizione dei celebri fiaschi di Chianti. Da allora, l’azienda si è evoluta fino a diventare un importante fornitore di contenitori in vetro per il mercato alimentare e vinicolo. Il colosso internazionale del confezionamento prosegue la sua avanzata nel Vecchio Continente con l’acquisizione di Vetroservice, l’undicesima in tutto dal 2010, la quinta in Europa dal 2016 e la terza nel 2019.
Pallettizzazione semplificata con robot collaborativi La nuova cella di pallettizzazione standardizzata è compatta, veloce da installare e semplice da configurare. Gli operatori possono lavorare in piena sicurezza accanto ai robot collaborativi senza alcuna necessità di ripari. Una intuitiva applicazione con interfaccia drag and drop su tablet consente in meno di 20 minuti di creare il proprio modello di pallettizzazione. Per maggiori informazioni contattateci al +39 011 9518 411 o a info.it@flexlink.com
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Unimac-Gherri
la risposta per la capsula twist-off
L’azienda di Montecchio Emilia vanta infatti una lunga e consolidata esperienza nel riempimento e nella chiusura di barattoli in vetro nel settore del food con capsula metallica twist-off, tanto da aver puntato negli ultimi anni la sua strategia su questo particolare settore merceologico.
U
nimac-Gherri - che dal 2017 è entrata a far parte di Arol Group insieme alla Arol di Canelli e alla Tirelli di Porto Mantovano – vanta un’offerta articolata, realizzando macchine e linee di confezionamento chiavi in mano per prodotti alimentari come salse, ketchup, maionese, marmellate, confetture e gelatine, miele, creme spalmabili, baby food, paté, succhi e prodotti a base di yogurt. Una produzione “made in Italy”, organizzata nei suoi stabilimenti emiliani, con un fatturato realizzato per buona parte grazie alle esportazioni in ogni angolo del mondo. Come anticipato, le macchine per il riempimento e la chiusura di contenitori in vetro con capsule twist-off costituiscono il core business dell’azienda, ma UG fornisce altresì soluzioni per l’inizio (depalettizzatori) e il fine linea (palettizzatori). UNI.MAC, d’altronde, viene fondata nei primi anni Novanta dall’intuizione di un gruppo di ingegneri con una lunga esperienza nel packaging, che decide di investire nei sistemi di pallet-
tizzazione e depallettizzazione e di cestonamento e decestonamento per la movimentazione dei prodotti. Successivamente, nel 2008 la Gherri Gino viene incorporata alla UNI.MAC e nasce in questo modo la Unimac-Gherri. La sinergia con Arol Group ha inaugurato una nuova fase dell’azienda e grazie al know-how di gruppo UG sta ampliando la sua rete di contatti, investendo in tecnologia, ricerca e innovazione così da competere con sempre maggiore efficacia con gli altri player globali. Una costante evoluzione che ha portato ad una nuova immagine, a un logo rinnovato e a un’offerta di prodotti adatta a soddisfare i clienti con piccole, medie e grandi produzioni.
Riempitrici lineari Tra le sue soluzioni più vendute, UG vanta le riempitrici lineari. La tecnologia di riempimento varia a seconda del tipo di prodotto da trattare. Le dosatrici lineari a pistoni sono idonee per prodotti densi e pastosi (confetture con o senza pezzi di frutta, salse a base di carne o verdure, baby food, paté) in contenitori di vetro, plastica o banda stagnata con capacità da 100 ml a 5 kg. Per i prodotti omogenei e liquidi come i succhi, lo yogurt o per la maionese, UG propone invece riempitrici lineari flussometriche. Si tratta di macchine ad alta precisione di riempimento, con un sistema di sanificazione molto accurato, e allo stesso tempo molto versatili: per effettuare il cambio formato sono sufficienti poche regolazioni senza necessità di attrezzature supplementari.
Capsulatrici lineari La gamma di capsulatrici UG si compone di tre modelli con velocità fino a 48000 cph. Le capsulatrici lineari sono studiate per chiudere vasi e bottiglie di vetro con capsule metalliche tipo Regular, Medium, Deep Twist-off, Pry-Twist, Pry-Off da un
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Prodotti & TECNOLOGIE
diametro minimo di 27 mm fino a 110mm. La tappatura è eseguita in camera satura di vapore e alto grado di vuoto all’interno del contenitore. Il valore del vuoto è assolutamente costante. Il cambio formato si effettua rapidamente con facili regolazioni. La forza di avvitamento è costante anche nelle più estreme condizioni di lavoro.
Linee complete
People Moving Ideas
UG è un partner globale che, oltre alle macchine di riempimento e chiusura, che costituiscono il cuore della linea, produce impianti di confezionamento completi chiavi in mano. La gamma comprende vari modelli di depalettizzatori, a spinta o con testata di presa magnetica, con diversi gradi di automazione. Prima del riempimento i contenitori di plastica, vetro e banda stagnata vengono igienizzati dalle soffiatrici-sciacquatrici che
e-COBOT 1. Consolidamento ordini
combinano uno o più trattamenti (acqua, vapore, aria sterile) a seconda del tipo di applicazione e le esigenze del cliente. I pastorizzatori, per il trattamento termico di prodotti con pH inferiore a 4.5 contenuti in vasi, bottiglie, barattoli, hanno tempi di trattamento e cicli termici personalizzabili. Prima e dopo la pastorizzazione, le macchine per il lavaggio, la sgrondatura e l’asciugatura preparano i contenitori che vengono poi avviati alla fase di confezionamento finale. I cartoni o fardelli di contenitori vengono poi palettizzati con sistemi a spinta, a singolo o doppio ingresso, tradizionali o robotizzati. All’interno delle linee UnimacGherri è possibile inserire le etichettatrici di Tirelli. •
e-WRAP 2. Confezionamento su misura
Gestione di ordini e-commerce, dal consolidamento allo smistamento, un sistema completamente automatizzato Integrazione con le tecnologie piu innovative: e-Rack e-Cobot AGV
3. Smistamento ordini
Confezionatrice con film flessibile per prodotti di dimensione variabile
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Gerosa Group
e l’internet of packaging Il Gruppo Gerosa, azienda di riferimento da quasi ottantacinque anni nel settore del food packaging, dimostra di essere al passo con le nuove tendenze e sfide che oggi si presentano sul mercato e che caratterizzeranno i prossimi anni.
le nuove linee guida riguardanti l’economia circolare. Questo porta a un miglioramento anche a livello di logistica e di carbon footprint, consentendo un aumento dei volumi di trasporto con la riformulazione del film e dello spessore.
Stile di vita e storytelling Se la parola “espresso” è considerata un simbolo italiano in tutto il mondo è perché il caffè è stato capace di innovazione pur rappresentando uno stile di vita. Da questo punto di vista il packaging gioca un ruolo primario nella comunicazione. Circa l’80% delle persone utilizza un dispositivo mobile prima dell’acquisto, rendendolo uno dei primi punti di contatto per il marchio, inoltre circa il 60% dei consumatori preferisce avere informazioni specifiche sul prodotto sul proprio dispositivo (fonte: il rapporto speciale mobile - Planet Retail).
L’
innovazione è da sempre una tematica importante per il Gruppo Gerosa, che ha sviluppato così progetti innovativi e sostenibili per rispondere alle esigenze di un mercato sempre più dinamico proponendo soluzioni di packaging sostenibile (riciclabili, monomateriali, compostabili) e interattive. Nuove soluzioni che sono state esposte durante la fiera Fachpack 2019 a Norimberga e che troveranno ampio spazio alla Fiera del caffè Host a Milano (Hall 14 – Stand E06). In particolare, il mercato del caffè è da tempo un settore rilevante per l’azienda, la quale ha maturato competenze ed esperienze fondamentali per realizzare prodotti innovativi di qualità. In ottica di proseguire il lavoro di sviluppo già intrapreso sui laminati per il caffè con una soluzione riciclabile (arrivata in finale all’oscar del Best Packaging 2019), grazie al lavoro congiunto dell’Innovation Center, R&D e Quality Assurance, il Gruppo è oggi in grado di proporre una nuova soluzione, che apporta delle grandi innovazioni alla tradizionale confezione di caffè.
Innovazione intelligente Alla luce di quanto sopra, Gerosa applica un codice invisibile sulla superficie del packaging, facile da scansionare con un dispositivo mobile e un’applicazione gratuita (StealthCode®) per accedere a contenuti multimediali, promozioni, storytelling, indicazioni sul fine vita del prodotto o tutto ciò che il marchio desidera comunicare. Le possibilità sono innumerevoli. Il codice è incorporato tramite tecnologia di stampa inclusiva, non replicabile e duplicabile. Non è un codice QR ma un codice evoluto. Il packaging diventa interattivo, un mezzo di comunicazione per coinvolgere i consumatori, raccoglieIl nuovo pack re e analizzare big data, strumendel caffè sviluppato dal to di tracciabilità e anticontrafGruppo Gerosa fazione; l’internet of things ora sarà presentato allo è internet of coffee. La idea del stand E06 packaging del futuro è l’accessiPad.14 bilità e la condivisione di inforalla Fiera Host-Milano mazioni ed esperienze.• 18-22 ottobre
Less is more La riduzione del peso dell’imballaggio è stata raggiunta diminuendo lo spessore del film riciclabile con in aggiunta una barriera trasparente alla luce e ai gas. Laminato che rispetto al tradizionale pack non contiene più alluminio, è monomateriale e coerente con
Fiera Milano
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Dalla fonte alla bottiglia, con un unico partner. Il Gruppo Della Toffola è il punto di riferimento a livello mondiale nella tecnologia applicata al trattamento dell’acqua e alla produzione di bevande. Grazie a oltre 50 anni di esperienza, garantisce soluzioni personalizzate chiavi in mano per l’intero ciclo produttivo, dalla potabilizzazione all’imbottigliamento dell’acqua, dalla pastorizzazione dei succhi di frutta, al confezionamento. Alta capacità di innovazione, consulenza evoluta e un servizio di assistenza efficiente e veloce fanno di Della Toffola una realtà affidabile, distintiva e dinamica. A tutto tondo. www.dellatoffola.it
Sitma Machinery e Bizerba una sinergia d’eccellenza per il mondo della logistica
Sitma Machinery, specializzata nella progettazione e costruzione di macchine e linee complete per i settori Packaging, e-Logistics, Post Press e DM/Transpromo, ha attivato una partnership con Bizerba, azienda leader nel settore della pesatura, per la presentazione della nuova e-Wrap 2.0. La macchina è stata mostrata al pubblico durante l’edizione 2019 di IMHX, a Birmingham, dal 24 al 27 settembre
L
e competenze espresse da Bizerba risultano perfettamente sinergiche col know-how di Sitma, che ha fatto del contesto logistico uno dei propri “pillar”, vantando l’installazione di sistemi e linee
complete presso importanti poli logistici. Si tratta di un virtuoso caso di collaborazione per l’integrazione di tecnologie complementari. Entrambe le aziende sono improntate alla versatilità, caratteristica che, a
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Prodotti & TECNOLOGIE titolo esemplificativo, si traduce nella fornitura di macchine che offrano la possibilità ai clienti di utilizzare - con minime modifiche diversi tipi di materiali, come film plastico, film bio, carta. Si tratta di un driver importante in un mondo che sempre di più guarda alla sostenibilità ambientale e all’uso di materiale green.
e-Wrap 2.0: una macchina, molteplici funzioni La e-Wrap 2.0 è la soluzione attorno alla quale si è sviluppata la partnership tecnologica tra la due aziende. L’ambito logistico, come ben noto, è un settore in forte crescita ma dove ancora ci sono molti processi che avvengono manualmente. Il livello di evoluzione è molto elevato, e di conseguenza anche la richiesta di automazione. Per questo motivo la e-Wrap 2.0 si colloca perfettamente in questo contesto, in quanto con un solo sistema compatto e modulare unisce molteplici attività. Il sistema sviluppato da Sitma si basa infatti sull’automazione ed inte-
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grazione di diversi processi: il consolidamento degli ordini, la stampa in linea di materiale promozionale e/o transazionale, il packaging specifico di prodotti a dimensione variabile, la pesatura, la stampa e applicazione di etichette e, infine, lo smistamento dei prodotti, che a seconda delle esigenze può collocarsi a monte o a valle della linea. Inoltre, grazie alle più moderne tecnologie NFC/ RFID, il pacco, da oggetto e contenuto della spedizione, può trasformarsi in un prodotto intelligente. Infatti, tramite il concetto di digital twin identity, è possibile creare un’identità digitale per ogni pacchetto, attraverso la quale si registrano caratteristiche ed informazioni all’interno del processo di spedizione. L’insieme dei dati raccolti in cloud viene poi elaborato in dashboard, finalizzate all’ottimizzazione delle operations dei centri logistici. Bizerba, partner consolidato di Sitma per la fornitura di sistemi di stampa ed etichettatura, azienda già attiva e fortemente orientata allo sviluppo in ambito logistico, si è rivelata quindi la compagna ideale per affiancare Sitma nella presentazione della e-Wrap 2.0 •
Un design creativo è il modo migliore per ottenere risultati eccellenti. È per questo che la progettazione avanzata rappresenta uno dei pilastri chiave di tutti i nostri processi. Non costruiamo semplicemente macchine: sviluppiamo e produciamo soluzioni performanti ad alto valore aggiunto per tutti i nostri clienti alla ricerca di elevata specificità abbinata a una qualità costante. Il nostro portafoglio di soluzioni standard e robotiche copre le seguenti operazioni: Lavaggio e decontaminazione Depirogenazione Riempimento, tappatura e ghieratura Isolamento
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26-28 November, 2019 Delhi NCR, India Hall 10, Booth 10.A07
Concetti e Siemens
flessibilità e interconnessione per prestazioni elevate Concetti sceglie Siemens per due delle sue macchina più performanti. L’azienda si è affidata alle soluzioni tecnologiche messe a disposizione da Siemens per lo sviluppo dell’architettura di macchina. Il tutto a garanzia di soluzioni versatili e flessibili, capaci di migliorare il processo produttivo dei clienti.
alle soluzioni tecnologiche messe a disposizione da Siemens per lo sviluppo dell’architettura di macchina – dal PLC Simatic S7-1500 che controlla e gestisce la macchina, ai nuovi pannelli HMI Siemens TP700 Confort, integrati nell’engineering framework TIA Portal, a garanzia di soluzioni versatili e flessibili, capaci di migliorare il processo produttivo dei clienti.
Il sistema intelligente Il pallettizzatore robotizzato a “quattro colonne” si affida invece al sistema di motion control Simotion a garanzia di un’automazione accurata e funzionale. Siemens ritaglia su ogni macchina il sistema di controllo più adatto: dalle versatili macchine con Simatic S7-1500 e Sinamics S120 in versione blocksize, ai pallettizzatori con motion controller Simotion e Sinamics S120 in versione compatta booksize. Affidata a Siemens anche la componentistica di manovra e la protezione in bassa tensione. Non da ultimo, grazie al proprio Centro di Competenza Packaging, Siemens garantisce il supporto continuo degli Application Engineers ai propri clienti, in tutte le fasi, da quelle di sviluppo e simulazione, all’esecuzione di test e studi di fattibilità. Inoltre, insieme al PackTeam di Siemens Italia, riesce a supportare in modo eterogeneo i clienti e soddisfarne ogni esigenza.
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oncetti progetta, costruisce e installa da oltre 40 anni sistemi completamente automatici per la pesatura, l’insacco e la palettizzazione di prodotti secchi sfusi in granuli e polveri, confezionati in sacchi, sacconi e scatole oltre a realizzare linee complete su misura. Presente in ben 60 paesi e riconosciuta come partner affidabile grazie alla realizzazione di macchine di grande qualità, flessibili e interconnesse, pensate per cicli di produzione molto lunghi e prestazioni elevate, Concetti affida, da circa 20 anni, l’automazione e la meccanica delle proprie macchine a soluzioni Siemens. Per due delle macchine più performanti, FFS “Continua” per polveri fini e aerate - una formatrice per sacchi da bobina tubolare in polietilene - e l’insaccatrice veloce per sacchi a bocca aperta IGF 1200, Concetti si è affidata
L’azienda Concetti Concetti, dal 1975, produce soluzioni automatiche su misura per il packaging, mettendo a disposizione dei produttori una solida esperienza nel confezionamento dei materiali più difficili. Competenza e passione per dare “veste” e movimento alle idee dei clienti, con macchinari per pesatura, insacco e palettizzazione e linee complete, tecnologicamente superiori allo standard, affidabili e resistenti nel tempo. Tutte le fasi di progettazione, sviluppo e fabbricazione si svolgono in un unico stabilimento in Umbria sotto l’attento controllo di ingegneri. Ogni soluzione di confezionamento è unica e personalizzata, e nasce dalla stretta collaborazione con il cliente. •
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sceglie la sostenibilità di Raja La storica catena italiana di profumerie si affida all’azienda piacentina che vanta un’offerta di oltre 1.500 prodotti ecologici, raccolti nel nuovo Catalogo Green presentato a settembre. Il risultato della partnership è la totale eliminazione della plastica con effetti positivi su ambiente facilità di reso, smaltimento e ingombri.
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rofumerie Sabbioni, storico brand italiano specializzato nella vendita di profumi e make-up delle migliori marche, sceglie l’expertise e la consulenza altamente specializzata di RAJA, azienda di riferimento in Europa nella distribuzione di imballaggi e forniture aziendali, per definire la strategia eco-responsabile relativa agli aspetti del packaging e della logistica. Profumerie Sabbioni ricercava imballaggi rispettosi dell’ambiente in grado di rispondere alle ultime esigenze degli e-shopper, sempre più attenti all’eco-sostenibilità. Da qui la decisione di affidarsi a RAJA, da sempre impegnata nella ricerca di soluzioni all’avanguardia per la linea green contraddistinte dall’impiego di materiali riciclati e volte a ridurre l’impatto ambientale. Un’attenzione al pianeta che l’azienda ha voluto recentemente condividere con i clienti attraverso la creazione del Catalogo Green che presenta 4.200 prodotti a stock di cui oltre 1.500 ecologici.
le recenti richieste del mercato del packaging. – afferma Beatrice Montanari, Responsabile E-commerce di Profumerie Sabbioni - Seguendo il trend di crescita e le preferenze dei beauty shopper è emerso, inevitabilmente, il bisogno di garantire la sostenibilità degli imballaggi. Un elemento che ormai incide notevolmente sulle preferenze d’acquisto soprattutto fra i giovani e-shopper come i Millenials e la Generazione Z. Un’esigenza dunque fondamentale per il nostro business a cui RAJA ha risposto in modo eccellente”. Oltre a proposte altamente performanti per la riduzione degli sprechi e la semplificazione dei confezionamenti, RAJA ha infatti individuato per l’azienda romagnola una soluzione green completa dimostrandosi così il partner ideale, anche e soprattutto, in chiave ecologica. Una svolta quindi che si tinge di verde e che ha consentito la totale eliminazione della plastica con effetti oltre le aspettative in termini di protezione, modularità, facilità di reso, smaltimento e ingombri. Risultati raggiunti grazie anche all’accurata selezione degli imballaggi che ha visto come protagonisti la Busta Jiffy Green e il sistema di riempimento Geami WrapPack.
Un asset strategico per la vendita online “RAJA rappresenta un asset strategico per il nuovo canale di vendita online in grado di offrire consulenza e prodotti specifici per incontrare
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Case HISTORY Un alleato per l’imballo
larmente performante anche per l’impegno ambientale che accoLa Busta Jiffy Green si è infatti rivelata l’alleato vincente per muna entrambe le aziende. L’attenzione verso queste tematiche imballare, proteggere e consegnare prodotti fragili e di piccole ha da sempre caratterizzato la nostra realtà sia a livello nazionadimensioni. Realizzata impiegando solo ed esclusivamente carta le che internazionale, come testimoniato dal recente ampliamenriciclata, permette una riduzione del consumo di materie prime to della nostra offerta presentata nel Catalogo Green. La sensibisenza però rinunciare alla sua funzione protettiva. Grazie all’imlità e l’impegno di RAJA verso le risorse del pianeta si traducono bottitura in carta stropicciata rivestita da due ulteriori strati di inoltre in 5 buone abitudini che abbiamo identificato internamenmateriale riciclato da imballo, la busta Jiffy Green offre la massite e riassunte in 5 R: Ridurre, Riutilizzare, Ripensare, Rinnovare ma difesa contro gli urti. L’introduzione del sistema di riempie Reciclare”. • mento Geami WrapPak ha permesso, invece, di sostituire il pluriball interno con materiale in carta antishock 100% naturale, riutilizzabile e riciclabile che ha aumentato la qualità della confezione per i prodotti più delicati e fragili e ridotto gli ingombri in magazzino. Due esempi di prodotti eco-friendly proposti nel Catalogo di RAJA in grado di soddisfare appieno le esigenze del brand Sabbioni, ma anche assolutamente perfetti per incontrare la domanda di personalizzazione evidenziata dal mercato. L’azienda, grazie all’utilizzo del sistema Geami WrapPack, riesce infatti a creare un’esperienza di un boxing speciale arricchendo internamente le confezioni con carta velina nei colori del brand, R I G E N E R I A M O L A T U A P L A S T I C A A L L’ I N F I N I T O . oppure nera nel caso del Black Friday e rossa per il periodo natalizio. Un IL CLOSED LOOP DEL FILM IN PELD RICICLATO. chiaro esempio di come Noi di Aliplast siamo i leader nella raccolta e riciclo di rifiuti e scarti in plastica e nella produzione RAJA sia capace di acdi materiale plastico rigenerato di altissima qualità. Nella raccolta del rifiuto e scarto industriale, compagnare i clienti nella scelta delle migliori creiamo un servizio su misura. La piena integrazione lungo il ciclo di vita della plastica soluzioni per ciascuna ci permette di ri-produrre nuovi film in PELD con contenuti di riciclato prossimi al 100%, esigenza. creando così dei sistemi di closed-loop efficaci, efficienti e sostenibili. “Le priorità del cliente diventano le nostre priALIPLAST: IL PARTNER IDEALE PER L’INNOVAZIONE IN MATERIA PLASTICA. orità, come dimostra la partnership instaurata con Profumerie Sabbioni. - dichiara Lorenza Zanardi, Direttore Generale di RAJA Italia – In www.aliplastspa.com questo specifico caso, inoltre, la collaborazione si è dimostrata partico-
RETHINK,RECYCLE,RESOURCE.
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CR Serigrafia ed Esbe
stampano flexo su plastica rigida grazie a Kodak Flexcel NX CR Serigrafia, service di prestampa flexo con sede a Tortona, ha fornito a Esbe, membro del gruppo Piber, i cliché realizzati con il sistema Kodak Flexcel NX per la stampa su contenitori rigidi di plastica conica per Mascarpone Cuisine Royal Mascarpone Brimi.
I global flexo innovation awards L’articolo realizzato da Esbe è stato premiato con la medaglia d’oro ai Global Flexo Innovation Awards organizzati quest’anno da Miraclon nelle seguenti categorie di eccellenza: trasformazione da altri processi di stampa (in questo caso dall’offset a secco alla flexo), efficienza del flusso di lavoro per la produzione e impegno per una stampa sostenibile. Il premio ha riconosciuto ufficialmente il percorso di crescita di questo piccolo service di prestampa (dieci persone) che ha capito che il futuro è trainato dalla flexo. Roberto è convinto che tubi e contenitori saranno utilizzati sempre di più, ma senza una sleeve applicata, esattamente come il contenitore che è stato premiato, che è stato stampato direttamente in flexo. Per questi articoli la qualità è d’obbligo, e con il cliché Kodak la gamma dei toni è più ampia e le dimensioni minime dei punti sono eccezionali, quindi si può utilizzare una lineatura di retino più elevata per rendere al meglio anche i dettagli più fini.
I
l service CR Serigrafia è nato nel 1991, per realizzare telai serigrafici, oltre a cliché litografici per fabbriche di tubi e tubetti, un’industria ben rappresentata nel territorio circostante. Quindi nel 2000 l’azienda decise di abbandonare il settore litografico per concentrarsi sulla plastica, ovvero solo tubi e serigrafia. “L’avventura con la flexo è iniziata nel 2003, con il sistema Thermoflex di Kodak, quando dopo essere stati un sito beta,la soluzione è stata installata; poi nel 2010 è arrivato il sistema Kodak Flexcel NX per la produzione di lastre flexo; a quel tempo pensavo che per il settore dei tubetti la tecnologia d’elezione fosse la stampa offset a secco, ma ora la situazione è cambiata e viene usata anche la flexo e se si usa l’offset a secco, la stampa serigrafica viene impiegata per la finitura e quindi continuiamo a fornirealle aziende che lo richiedono anche telai serigrafici”, spiegano Roberto Chiapuzzo e Ornella, sua moglie, titolari dell’azienda.
La collaborazione con Esbe CR Serigrafia collabora da anni con Esbe, parte del Gruppo Piber, realtà di riferimento nella produzione e stampa di vassoi e contenitori in plastica per alimenti. Questa fruttuosa collaborazione è stata motivo di crescita per entrambe le parti, principalmente grazie all’adozione della tecnologia Kodak Flexcel NX. Esbe utilizza da anni il sistema di stampa offset a secco con buoni risultati, ma la continua ricerca di nuove tecnologie li ha avvicinati al mondo della flexo, convincendo la società a
A sinistra Paolo Bergaglio, amministratore delegato del gruppo Piber, accanto a Roberto Chiappuzzo, titolare di CR Serigrafia
Una parte dello staff di CR Serigrafia
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Case HISTORY
INKA.
investire in una Omso Servocup 237, installazione unica in Europa. La macchina è stata fornita da Omso di Reggio Emilia, azienda di riferimento nella produzione di attrezzature per stampa su oggetti.
IL PALLET CHE AMA L’AMBIENTE.
I vantaggi Con una configurazione circolare a 20 mandrini, particolarmente precisa e robusta, la macchina ha soluzioni tecniche assolutamente innovative e può raggiungere una velocità di produzione di 400 pezzi/min e una qualità di stampa molto sofisticata. L’innovativo sistema introdotto da Omso per questa nuova macchina flexo Servocup 237consiste nell’applicazione e nell’essiccazione di un colore alla volta, con la perfetta centratura tra cliché e oggetto, evitando ovviamente la miscelazione o l’inquinamento dei colori che si sovrappongono quando sono già essiccati, essendo sostanzialmente una tecnologia di stampa CYMK. La macchina utilizza la stampa flexo indiretta e poiché la macchina stampa su una superficie curva, il caucciù deve essere flessibile, quindi partendo dal cliché fornito da CR Serigrafia l’immagine viene trasferita sul caucciù; la macchina è inoltre dotata di un dispositivo di centraggio ottico per il caucciù per garantire un perfetto registro. Il cambiamento nel metodo di stampa ha immediatamente messo in evidenza una migliore qualità aumentando la lineatura da 48 a 60 linee, inoltre è possibile convertire i colori spot e Pantone (precedentemente stampati con inchiostri speciali) nello spazio CMYK standard.
Velocità e qualità costante Questa innovazione ha prodotto numerosi vantaggi per Esbe; uno dei più importanti è stato sicuramente l’avviamento più veloce, grazie alla facile calibrazione e configurazione delle lastre Flexcel NX realizzate da CR Serigrafia. Il risparmio di tempo combinato con una maggiore qualità dei prodotti finali ha dato a Esbe un vero impulso alla loro produzione che è cresciuta in maniera esponenziale. Il materiale Flexcel NX preparato da CR Serigrafia garantisce prestazioni eccellenti sia durante la fase di stampa sia per la durata praticamente infinita del materiale stesso, garantendo sempre una qualità di livello superiore e costante per tutta la tiratura di produzione. Entrambe le aziende si stanno impegnando per raggiungere un processo di produzione sostenibile dal punto di vista ambientale e, grazie alle lastre Flexcel NX, Esbe ha notato una drastica riduzione degli scarti (inchiostri, supporti), dell’energia consumata e del tempo per la stampa, grazie a risultati migliori in termini di qualità. •
I bancali impilabili a perdere INKA sono la soluzione ideale per chi deve spedire i propri prodotti in Italia o all’estero. Accettati in tutti i paesi del mondo, i pallet INKA non devono subire alcun trattamento fitosanitario in quanto
costituiti da un materiale ecologico, privo di insetti e per questo motivo esentati dalla normativa FAO ISPM-15. INKA, l’alternativa “naturale” ed economica ai bancali di plastica a perdere, è un prodotto certificato PEFC che garantisce la provenienza della materia prima da foreste gestite in modo sostenibile.
CORNO PALLETS
S.r.l.
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Gli impianti, tra i più avanzati sul mercato, realizzati in partnership con Ima, consentiranno al Gruppo Coind di passare da 150 milioni di pezzi all’anno a oltre 250 milioni. Obiettivo è raddoppiare il fatturato estero e forte crescita nell’e-commerce.
Coind investe nel 4.0
con tre linee produttive IMA per il caffè in capsule
T
re nuove linee di produzione, completamente automatizzate, per rafforzare la propria leadership europea nella produzione di capsule da caffè per le private label: dagli attuali 150 milioni di capsule\anno a oltre 250 milioni entro il 2022. Circa un milione di pezzi al giorno.È l’obiettivo di Coind, azienda con sede a Castel Maggiore (Bo), attiva nella produzione di caffè per alcune tra le principali catene della GDO, dell’e-commerce e della ristorazione collettiva (Coop, Conad, Carrefour, Amazon, Camst, CIRFOOD), oltre alle produzioni a marchio proprio: Meseta, Carracci, AttiBassi. Coind realizza anche prodotti di cosmetica a marchio del distributore nel proprio stabilimento di Venezia, dove operano circa 70 addetti. Il Gruppo, che conta 220 dipendenti, ha chiuso il 2018 con 71 milioni di euro di fatturato e prevede di chiudere il 2019 a 75 milioni di fatturato (+5,6%). Le linee produttive sono state realizzate in partnership con IMA, azienda leader globale nella produzione di macchine per l’imballaggio e il confezionamento dei prodotti, e hanno comportato un investimento di 7,5 milioni di euro nel biennio 2018-2019. Le macchine installate sono tra le più evolute e tecnologicamente avanzate in commercio: possono riempire fino a 450 capsule al minuto, garantendo elevati standard qualitativi e flessibilità nella produzione. I piani di sviluppo di Coind nel mercato delle capsule sono stati illustrati questa mattina, nel corso di un evento durante il quale sono state presentate le nuove linee di confezionamento dedicate a queste produzioni. «Quello del caffè è un mercato in forte evoluzione, con i consumi che si stanno spostando su prodotti nuovi a scapito di quelli tradizionali – dichiara Luca Cioffi, direttore generale di Coind – In questo scenario abbiamo definito gli obiettivi strategici di Coind che prevedono un raddoppio del fatturato estero in tre anni, da 6 a circa 12 milioni di euro, e il consolidamento della leadership europea nella produzione di capsule, il segmento di mercato più dinamico, nel quale
l’italianità rappresenta un grande valore aggiunto. Grazie alla partnership con Amazon – conclude Cioffi – sono in crescita anche le vendite online, che hanno raggiunto un valore di 3 milioni di euro in pochi anni. A supporto della strategia di crescita e innovazione abbiamo inserito in organico nuove figure professionali, con competenze adeguate a operare in un settore profondamente rivoluzionato dalla digital transformation: ingegneri, esperti di e-commerce e marketing».
Le linee produttive Le tre linee complete acquistate da IMA sono composte da riempitrice, astucciatrice, incartonatrice e pallettizzatore. Le riempitrici (modelli 595 e 599 di GIMA, la divisione di Ima Coffee) sono tra le macchine più performanti ed evolute presenti sul mercato: hanno una capacità di riempimento di 450 pezzi al minuto. Dalla collaborazione tecnica tra Gima e Coind sono nati dei formati di prodotti innovativi e sono state sviluppate delle soluzioni tecniche ad hoc per aumentare la flessibilità delle nuove linee ad alta velocità.
Il mercato Nel 2018 il valore al consumo del mercato italiano del caffè nella GDO è stato di circa 920 milioni di euro all’anno (fonte: Nielsen). Il valore complessivo è in leggera flessione (-1,4%), ma è il risultato di due trend opposti: da un lato il tradizionale caffè macinato continua a calare (-5,8%), dall’altro il mercato delle capsule aumenta inarrestabilmente (+8%). Le capsule sono apprezzate dai consumatori per la maggiore praticità e per la maggior qualità della bevanda che se ne ottiene. Caratteristiche per le quali il consumatore è disposto a pagare un prezzo più elevato, pur all’interno di una progressiva riduzione dei prezzi dovuto all’allargamento dell’offerta.•
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FinchÊ fame non le separi Multi Import importa e distribuisce sistemi automatici di fascettatura ATS con saldatura a ultrasuoni; macchine per legatura ad elastico e nastratrici integrabili con le linee di produzione per il settore alimentare, ortofrutticolo e del confezionamento. Multi Import fornisce alimentatori, sfogliatori, friction feeders professionali per l’inserimento e alimentazione di pieghevoli farmaceutici, libretti, prodotti in bustina, dÊpliant e cartoncini da inserire in linee di confezionamento.
Sistemi automatici di fascettatura e di legatura via Varalli, 1 - 20089 Rozzano (MI) Tel. 02 824 03 55 – info@multi-import.it
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Aliplast impegno sostenibile nel ciclo di vita della plastica Carlo Andriolo, Amministratore delegato di Aliplast, racconta in questa intervista il valore che ha avuto l’acquisizione di Aliplast e quali sono le più recenti innovazioni e strategie che l’azienda sta mettendo in atto, il tutto in un’ottica di economia circolare.
D
al 2017, Aliplast è entrata a far parte del Gruppo Hera, quale valore ha avuto questa operazione? L’ingresso in una delle principali multiutility italiane, che è leader anche nel settore ambientale e che ha posto la sostenibilità alla base della propria strategia, ha rappresentato per noi una grande opportunità permettendoci di aumentare le prospettive di business sostenibile verso i nostri clienti. La nostra attività e il nostro impegno, del resto, hanno rappresentato un contributo fondamentale per consentire al Gruppo Hera l’ingresso nel CE100, il prestigioso network internazionale della Fondazione Ellen MacArthur, che riunisce le 100 realtà maggiormente impegnate a livello mondiale nella transizione verso un’economia circolare.
Ci presenta, in breve, la mission e le strategie di Aliplast? Aliplast è la prima azienda italiana capace di gestire, in modo autonomo e indipendente, gli imballaggi in plastica. Il suo impegno principale, infatti, è dare la massima sostenibilità al ciclo vita della plastica, raccogliendola, riciclandola e realizzando nuovi materiali, che devono essere compatibili con gli elevati standard di soddisfazione dei clienti. Questo avviene producendo il minimo impatto ambientale possibile, grazie a costanti investimenti su ricerca e sviluppo e alla continua innovazione tecnologica. I risultati sono evidenti: la percentuale di recupero, rispetto ai volumi in ingresso supera il 90%. Con più di 90.000 tonnellate di plastica rigenerata, ogni anno Aliplast evita l’emissione in atmosfera di oltre 150.000 tonnellate di CO2.
e produttori del rifiuto –, attraverso il riciclo abbiamo aperto nuove possibilità alla produzione sostenibile e all’economia circolare delle imprese. Il nostro è un sistema di riciclo evoluto che trasforma i rifiuti in nuova risorsa: una materia prima seconda estremamente affidabile. Siamo in continua evoluzione e ogni giorno ripensiamo i prodotti personalizzandoli secondo le esigenze dei clienti. Le ridotte emissioni di CO2 nella produzione di plastica rigenerata, confermate dagli studi condotti sull’impronta di carbonio dei prodotti, e la competitività dei processi sono ulteriori plus in ambito di responsabilità sociale per le aziende, che possono così rendicontarne i benefici nei propri bilanci.
Quali sono i prodotti che vengono realizzati? A quali settori sono destinati? Produciamo una vasta gamma di polimeri riciclati di qualità, sia granuli PE che scaglie e granuli PET, oltre che film flessibili in PE e film rigidi in PET con materiale riciclato. Operiamo in un Sistema di Gestione Integrato Qualità e Ambiente, certificato ai sensi delle norme ISO
Quali sono le peculiarità e i plus del ciclo produttivo della società? Dalla raccolta di rifiuti e scarti in plastica – ritagliata sulle necessità dei singoli conferitori
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Carlo Andriolo, Amministratore delegato di Aliplast
Plastica E RICICLO
Hall 14 Stand E06
9001 e ISO 14001. Tra le varie certificazioni, abbiamo ottenuto il parere favorevole dell’EFSA (Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare) sui nostri processi di rigenerazione di ultima generazione applicati al PET, che garantiscono l’idoneità dei polimeri rigenerati al contatto alimentare diretto. Oltre a quello alimentare, i mercati di cui Aliplast opera sono numerosi: arredamento, edilizia, detergenza, il settore dell’elettrodomestico, l’automotive, gli ambiti della carta e della cosmetica.
Ci parla del vostro sistema di closed-loop imballaggio–rifiuto a nuovo imballaggio per il film in PE, che è un vero esempio di economia circolare? Si tratta di una filiera corta, creata e garantita da noi, che permette agli imballaggi in plastica – principalmente realizzati con film in PE – di muoversi in un closed-loop. Aliplast si occupa di raccoglierli, riciclarli, trasformarli e rivenderli al cliente. I volumi sono molto significativi: in un anno questo sistema è capace di immettere sul mercato diverse migliaia di tonnellate di imballaggi realizzati con plastica riciclata. Le aziende possono diventarne clienti a fronte di un contributo molto conveniente, che consente loro diversi vantaggi, tra i quali risparmio economico e riduzione del proprio impatto ambientale.
Oggi con l’impatto della plastica negli oceani e con l’imminente entrata in vigore della direttiva sul monouso, la lotta alla plastica è sempre più in evidenza. In occasione dell’ultima edizione di Cosmopack, avete presentato un prodotto interessante che vi vede pronti ad affrontare questa sfida. Potete parlarcene? Non potevamo mancare a questa manifestazione, nell’ambito di un’edizione di Cosmoprof che ha messo al centro il tema della sostenibilità, e abbiamo voluto dimostrare di poterci proporre in modo strategico anche a un settore esigente come quello della cosmetica, caratterizzato da una domanda qualitativa estremamente alta e, al contempo, orientato all’acquisto responsabile. Nel corso dell’evento, all’interno di una factory appositamente allestita per il progetto di punta di Cosmopack 2019, è stato realizzato dal vivo e in edizione limitata un prodotto hair care di altissima qualità cui è stato dato il nome “NO.CO.” (“No Compromise”). Noi abbiamo fornito i polimeri rigenerati necessari alla realizzazione del flacone. In questo modo i visitatori hanno potuto vedere come lavora, dall’inizio alla fine, una filiera cosmetica interamente sostenibile. •
simply f lexible. www.gerosagroup.com
The Gerosa Group produces coffee solutions printed up to 12 colours in rotogravure and flexo.
Gestione sostenibile delle acque
i progetti europei più innovativi
La sezione Global Water Expo di Ecomondo, la manifestazione di Italian Exhibition Group, si espande e chiama a raccolta tutti i soggetti, gli esperti e le istituzioni che operano in un settore che in Italia vale 777 milioni di euro e ha ancora grandi potenzialità di crescita.
L’
economia circolare applicata al settore idrico integrato – solo calcolando il riutilizzo della risorsa in agricoltura – è in grado di fruttare già oggi, in Italia, 777 milioni di euro di fatturato e circa 4000 posti di lavoro (“Circular Economy in Italy”, Duccio Bianchi, Edizioni Ambiente). Ma ben più alte sono le potenzialità: l’edizione 2017 del Rapporto sullo sviluppo idrico delle Nazioni Unite porta del resto un titolo eloquente, “Acque reflue: la risorsa non sfruttata”. Il tema della gestione e valorizzazione sostenibile delle acque, a livello urbano ed industriale, trova forte espressione a Ecomondo, dal 5 all’8 novembre 2019 alla Fiera di Rimini, la piattaforma targata Italian Exhibition Group per la circular e green economy in Italia e in Europa. Con la sezione Global Water Expo, e grazie alla partnership con Utilitalia, Ecomondo si propone come vetrina dell’innovazione in tutte le fasi della filiera del servizio idrico integrato e ciclo delle acque. A Ecomondo, la sezione espositiva di Global Water Expo è costantemente in aumento (due i padiglioni, D1 e D2, riservati per l’edizione 2019), mentre un panel di incontri scientifici di altissimo profilo, messo a punto dal professor Francesco Fatone dell’Università Politecnica delle Marche, referente per l’area “acqua” nel Comitato Tecnico-Scientifico di Ecomondo, fornirà occasioni di confronto e approfondimento intorno a tutte le principali tematiche legate al settore idrico: dal binomio acqua e agricoltura, a quello acqua e salute, dalla gestione integrata di acque e rifiuti urbani nelle città (acqua e città), ai temi della governance e della regolazione. Un focus verrà riservato anche alle soluzioni digitali (acqua 4.0) atte a migliorare efficienza, pianificazione e gestione per una migliore sostenibilità economica ed ambientale.
in impianti pilota di grossa taglia le possibilità di recupero e riuso di cellulosa, biopolimeri e nutrienti da acque reflue e fanghi di depurazione, Ecomondo 2019 consentirà di conoscere caratteristiche e step dell’innovativo progetto Hydrousa, che si pone l’obiettivo di rispondere ai problemi di carenza idrica, tipici delle isole del Mediterraneo nel periodo turistico-estivo, per mezzo di innovative soluzioni nature-based: recupero di acque reflue, raccolta di acque di pioggia, desalinizzazione a basso costo delle acque di mare, ricarica delle acque di falda e raccolta dell’umidità dell’aria. Soluzioni innovative che verranno testate in tre isole greche (Lesvos, Mykonos e Tinos), mentre altre aree del Mediterraneo (tra cui l’arcipelago toscano) saranno coinvolte per la replicabilità del concept. Nuove soluzioni per il riuso delle acque reflue depurate nel bacino del Mediterraneo sono al centro anche del progetto europeo Fit4Reuse. Tutti progetti innovativi che uniscono ricerca e applicabilità e che nell’ambito di Ecomondo saranno approfonditi martedì 5 novembre durante l’incontro dal titolo “Water reuse in agriculture, sustainable irrigation and nature managed water cycle in the new european framework”. Punta a individuare soluzioni digitali per l’ottimizzazione dei servizi idrici urbani il progetto europeo Digital Water City (DWC), che verrà presentato ad Ecomondo giovedì 7 novembre nell’ambito del convegno su “Water and sanitation safety plans”, organizzato in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e Utilitalia. “Le tecnologie digitali – spiega il professor Fatone – possono essere di grande utilità per l’efficienza nella gestione di servizi e risorse idriche, ma anche per pianificare adeguatamente gli investimenti e per contribuire a salvaguardare la salute dei cittadini attraverso sistemi intelligenti ed esperti di early warning”. Il progetto Digital Water City coinvolge cinque città europee: Parigi, Berlino, Copenhagen, Sofia e, per l’Italia, Milano. Al tema della legislazione in materia di gestione sostenibile dei fanghi e valorizzazione nel trattamento delle acque reflue è invece dedicato l’incontro in programma giovedì 7 novembre dal titolo “Barriers and solutions for sustainable sludge management and valorization in wastewater treatment”. •
Le azioni di innovazione Anche in questa edizione di Global Water Expo si potrà conoscere da vicino l’evoluzione dei progetti di innovazione nel settore idrico co-finanziati dalla Commissione Europea attraverso le azioni Horizon2020. Oltre ai risultati conclusivi del progetto Smart Plant, che ha ormai validato, per oltre due anni,
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INGREDIENTS & RAW MATERIALS CONTRACT & PRIVATE LABEL MANUFACTURING MACHINERY PACKAGING
2020 COSMOPROF BOLOGNA, QUARTIERE FIERISTICO
12 – 15 MARZO
13 – 16 MARZO
A new world for beauty Bologna, Hong Kong, Las Vegas, Mumbai, Bangkok
Company of
Con il supporto di
cosmoprof.com
Organizzato da BolognaFiere Cosmoprof S.p.a. Milano T +39 02 796 420 F +39 02 795 036 info@cosmoprof.it
In collaborazione con
Herma un nuovo concetto di energia intelligente
G
enerando autonomamente l’elettricità, l’energia di raffreddamento e il calore, e risparmiando la quantità di energia che viene normalmente consumato da circa 150 case, Herma apre un nuovo capitolo in termini energetici nel nuovo impianto di rivestimento di materiali adesivi a Filderstadt. A trarne beneficio non sarà solo l’ambiente, ma anche l’azienda stessa: “Tra cinque o dieci anni, i costi per l’energia saranno molto diversi da oggi”, afferma Thomas Baumgärtner, amministratore delegato di Herma, che dirige anche la divisione dei materiali autoadesivi. “La capacità di utilizzare l’energia in modo efficiente diventerà prima o poi un vantaggio competitivo molto prezioso”. Con questo progetto, Herma si è rivolta agli esperti di energia della EGS-plan di Stoccarda. Al centro del progetto di Herma c’è il proprio un impianto di cogenerazione con raffreddamento, calore ed energia combinati. Il calore, che si presenta quasi come un sottoprodotto della generazione di energia, viene a sua volta utilizzato dai refrigeratori ad assorbimento per raffreddare macchinari e sale di produzione. “Il volume di energia termica e frigorifera che generiamo è sufficiente a fornire anche riscaldamento e aria condizionata per il nuovo edificio della divisione Labeling Machines di Herma che abbiamo commissionato a gennaio nello stesso sito”, afferma Thomas Baumgärtner. A questo proposito, i tubi di plastica che sono stati incorporati nei soffitti di cemento armato dell’edificio trasportano acqua calda o fredda, a seconda del periodo dell’anno. “Ciò consente di regolare la temperatura dell’ambiente in modo molto efficiente dal punto di vista energetico ed ecologico. Inoltre, grazie ad uno speciale sistema di ventilazione a strati, è necessario riscaldare o raffreddare una quantità considerevolmente inferiore di aria nel nuovo impianto di materiali autoadesivi, generando un risparmio dell’ordine di 50.000 metri cubi di aria all’ora. Il vapore necessario per inumidire la carta non viene più generato in un unico punto centrale, ma è stato decentralizzato per essere vicino alle macchine di produzione, riducendo così l’energia persa nel transito. “Non vediamo l’ora di gestire questo nuovo impianto di rivestimento dei materiali adesivi, una realtà di riferimento non solo in termini di tecnologie di produzione e di flusso del materiale, ma anche di efficienza energetica”, afferma Thomas Baumgärtner. L’impianto dovrebbe entrare in servizio in autunno e l’importo investito supera gli 80 milioni di euro.
San Benedetto riduce le emissioni di C02
I
l Gruppo Acqua Minerale San Benedetto S.p.A ha ridotto negli ultimi cinque anni le emissioni di gas effetto serra del 18,7% sulla linea Ecogreen, un risultato pari alla CO2 assorbita in un anno da 140.767 piante, all’emissione generata dal consumo di 65.146 lampadine a LED da 11,5 W sempre accese 24h su 24 per un anno, oppure all’emissione generata da un camion di taglia 40t che percorre una distanza pari a 1.227.616 km trasportando una tonnellata di prodotto. Dati molto importanti per il Gruppo di riferimento del beverage analcolico in Italia e che ha fatto della sostenibilità il perno del suo sviluppo presente e futuro. San Benedetto è stata la prima azienda del settore a realizzare un accordo volontario con il Ministero dell’Ambiente per misurare la propria Carbon Footprint e progressivamente abbattere le emissioni di CO2. Esempio tangibile di questo impegno è la linea di Acqua Minerale Ecogreen, la prima linea di prodotti in Italia a ricevere dal Ministero dell’Ambiente il logo del programma per la valutazione dell’impatto ambientale. Ecogreen è la linea di prodotti con il 100% di emissioni di CO2 eq compensate – attraverso l’acquisto di crediti per finanziare progetti di riduzione dei gas effetto serra – e realizzata con plastica riciclata (RPET) fino al 50%, il massimo consentito dalla normativa vigente in Italia. San Benedetto ha registrato inoltre, dal 2013 al 2018, una riduzione del peso delle bottiglie della linea Ecogreen da 0,5L, 1L, 1,5L e 2L rispettivamente del -5%, -18%, -18% e -10%. “La nostra azienda ha la sostenibilità nel proprio DNA: siamo stati tra i primi in Italia, nel 1981, ad introdurre le bottiglie in PET, plastica riciclabile al 100%, e i primi a siglare un accordo volontario con le istituzioni per dar vita ad un processo scientifico utile a misurare il nostro impatto ambientale e mettere in atto tutte le azioni possibili per poter raggiungere l’obiettivo dell’abbattimento delle emissioni fino alla loro completa neutralizzazione”, dichiara Enrico Zoppas, Presidente del Gruppo San Benedetto. “Per farlo, è fondamentale una forte diffusione della cultura del riciclo del PET, senza dimenticare la consistente riduzione dei trasporti. Siamo convinti che insieme alle istituzioni e ai cittadini possiamo dar vita ad un virtuoso processo di economia circolare”. San Benedetto, inoltre, grazie al progetto Network è sempre più vicina ai propri consumatori. Con i cinque siti produttivi in Italia – Scorzè, Donato, Popoli, Atella e Viggianello – si sono valorizzate le acque locali presenti nel territorio, avvicinando la produzione ai luoghi di consumo e riducendo l’incidenza dei trasporti. In questo modo sono state evitate nel 2018 l’emissione di 19.618 t di CO2 eq, vale a dire 24.537 Km in meno percorsi “su gomma”, l’equivalente di circa 13 volte l’Italia intera da nord a sud e viceversa.
DIDA:
Thomas Baumgärtner, amministratore delegato di Herma
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Breaking NEWS
Nimax è accreditata per la taratura e i controlli metrologici
I
l laboratorio Metrologico di Nimax è diventato Centro Accreditato di Taratura in Italia. Il 12 luglio scorso, infatti, il Comitato Settoriale per i laboratori di taratura di Accredia ha concesso l’accreditamento, in conformità alla UNI EN ISO/IEC 17025, al Laboratorio Metrologico Nimax che diventa Centro LAT N. 282. È una tappa importante per Nimax che pone da sempre l’efficienza delle linee di produzione della propria clientela al centro della propria mission aziendale. La volontà di risolvere problematiche e di anticipare le richieste creando sempre nuovi servizi che realizzino valore per i clienti ha portato Nimax a ottenere nel 2017 da Unioncamere l’abilitazione ad operare come Laboratorio di verificazione periodica. Questo ha permesso a molti clienti, vecchi e nuovi, di accedere ad un servizio che assicura il corretto funzionamento del proprio strumento e quindi l’immissione sul mercato di prodotti che rispettano la normativa sui preconfezionati. Questa offerta di servizi oggi è ulteriormente arricchita dalla possibilità di assicurare alle aziende un servizio di taratura delle selezionatrici ponderali e delle peso-pezzatrici, come richiesto dalla norma EN ISO 9001. Una puntuale verifica della taratura consente di mantenere monitorata l’efficienza dei propri sistemi, evitando che risultino non conformi durante la Verifica Periodica con conseguente interruzione dell’attività in attesa del ripristino. Gli obiettivi del Laboratorio e più in generale di Nimax sono quelli di supportare le aziende che vogliono assi-
curare la qualità dei propri prodotti, alimentari e non, tramite l’utilizzo di selezionatrici ponderali, metal detector e sistemi raggi x per garantirne la sicurezza e con i sistemi di marcatura per renderne semplice la tracciabilità.
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Anteprima Innovazione e internazionalità per il Food & Beverage Cibus Tec 2019 registra una crescita del 30% degli espositori e del 25% dell’area espositiva. Tremila Top Buyer provenienti da 70 Paesi avranno accesso ad un’importante vetrina di innovazioni tecnologiche per il Food & Beverage e ad un’agenda ricca di workshop e dimostrazioni. Appuntamento alle Fiere di Parma dal 22 al 25 ottobre.
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a 52a edizione di Cibus Tec nasce nel segno dell’internazionalizzazione. Grazie anche al supporto di ICE-Agenzia, saranno presenti in fiera 400 brand esteri del Food & Beverage provenienti da 25 nazioni con una crescita del 30% rispetto al 2016. Tra i Paesi più rappresentati la Germania. Seguono Paesi Bassi, Danimarca, Svizzera, Francia. Ben nutrite anche le partecipazioni di aziende provenienti da Cina, Usa e Turchia. Risultati importanti, ottenuti anche grazie all’alleanza strategica con Koelnmesse che consente a Cibus Tec di far parte, dal 2016, della piattaforma mondiale permanente di riferimento del meccanoalimentare. Altro segno distintivo dell’edizione 2019 è il sold out registrato già a quattro mesi dall’apertura della manifestazione, ed un’area espositiva disponibile che prevede un padiglione aggiuntivo rispetto la precedente edizione. Nel complesso 1.300 espositori (nel 2016 erano 1.000), le tecnologie per tutte le filiere dell’agroalimentare (frutta e vegetali, latte e derivati, carne e prodotti ittici, piatti pronti) e l’ingresso di un nuovo comparto: prodotti da forno e derivati dai cereali, snack e prodotti dolciari. Per la prima volta, negli 80 anni di storia del salone, un intero padiglione sarà dedicato alle soluzioni tecnologiche più innovative per succhi, latte, acque, soft drinks, birra, liquori e vino potendo contare sulla presenza di oltre 150 tra i principali fornitori italiani e internazionali. Nell’anno dei grandi appuntamenti internazionali, cresce del 20% la sezione meat forte di un distretto, quello di Parma, che vanta 500 aziende alimentari di settore, e best practice esportate in tutto il mondo.
Infine, cambio di passo del comparto del packaging: dal confezionamento primario all’imballaggio, dal fine linea alla logistica con una crescita dell’area del 40% rispetto alla precedente edizione. Tutti i settori, tutte le tecnologie. Ad andare in scena a Fiere di Parma, insomma non sarà più semplicemente una “manifestazione” dedicata al processing ma una “piattaforma” tecnologica completa e unica sul mercato.
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CIBUS TEC
Innovazione per il futuro A Cibus Tec, le innovazioni proposte strizzeranno l’occhio al futuro, assecondando la necessità di produzioni sempre più sostenibili, per offrire al consumatore prodotti nutrienti e soprattutto caratterizzati da elevati standard di sicurezza. È in tale ottica che sarà ospitato l’IBS - International Biofilm Summit. La più importante conferenza mondiale dedicata alle problematiche da biofilm nell’industria alimentare. Nel mondo ogni anno, più di un miliardo di tonnellate di cibo è sprecato proprio a causa delle contaminazioni. Va invece nella direzione dell’innovazione tecnologica, Cibus Tec Industry, il progetto che riprodurrà in fiera 4 linee altamente automatizzate e funzionanti dedicate al settore caseario, delle carni, dei piatti pronti e dei prodotti da forno. Linee di produzione a ciclo completo dalla materia prima, al prodotto finito fino a soluzioni avanzate di stoccaggio.
Il commento del management Thomas Rosolia, Presidente Koeln Parma Exhibitions Srl e Ceo Koelnmesse Srl, ha affermato:“40 mila visitatori attesi di cui 25% esteri. Più 30% di espositori stranieri e 3.000 Top Buyer. Capitalizziamo in questa 52esima edizione i risultati di una partnership, quella tra Koelnmesse e Fiere di Parma, grazie alla quale Cibus Tec fa oggi parte della più grande piattaforma mondiale permanente per il food ed il food tech. Insieme ad Anuga, Cibus, ISM, Anuga FoodTec, Prosweets Cologne e ad altre dodici manifestazioni del nostro circuito, infatti, abbiamo creato una community di 11.000 imprese. Un circuito virtuoso che se da un lato ha rafforzato il processo di internazionalizzazione dell’appuntamento di Parma, dall’altro ha contribuito a valorizzare le tecnologie ‘made in Italy’ oltre confine: ad Anuga FoodTec gli espositori italiani sono infatti cresciuti dell’11% mentre a Prosweets Cologne del 14%”. Antonio Cellie, Ceo Koeln Parma Exhibitions Srl e Ceo Fiere di Parma SpA, ha posto l’accento sul fatto che: “Le Fiere di Parma dagli anni ’30 sono il teatro fieristico di riferimento per il settore del food processing nonché del packaging&bottling. Oggi siamo a pieno titolo nella élite internazionale grazie ad un quartiere baricentrico, a un rapporto privilegiato, attraverso Cibus, con l’industria alimentare e alla partnership con Koelnmesse. Una joint venture tra due leader mondiali nel settore alimentare, grazie alla quale grandi gruppi ma anche le pmi operanti nel ‘food&beverage processing&packaging’ hanno accesso ad una piattaforma di mercato unica, permanente e globale. Un volano per l’export delle tecnologie
Made in Italy perfettamente sincrone alla domanda internazionale che richiede specializzazione e competenza distintive”. Maria Ines Aronadio, Direttore dell’Ufficio di Coordinamento Promozione del Made in Italy di ICE-Agenzia, ha invece sottolineato il ruolo di Cibus Tec nel panorama internazionale: “Il settore delle macchine alimentari è una delle eccellenze della tecnologia italiana, su cui il Sistema Italia punta in maniera sempre più decisa, triplicando nell’ultimo triennio gli investimenti promozionali per le attività in Italia e sui mercati esteri. Cibus Tec è uno degli appuntamenti principali, su cui concentriamo un’operazione ad alto valore aggiunto che porterà quest’anno circa 130 operatori professionali provenienti da 35 Paesi, oltre alle delegazioni da Angola, Etiopia, Mozambico coinvolte nell’ambito del progetto Lab Innova. Un impegno rilevante per sostenere uno dei comparti più dinamici della tecnologia tricolore, che continua anche nel follow up della fiera con i servizi che i nostri uffici esteri possono offrire alle imprese per accedere e radicarsi sui mercati target”. •
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Anteprima Le novità di IMA per il dairy, il food e il beverage garantiscono massima flessibilità ed efficienza. L’accuratezza nel Pad. 2 4 dosaggio sia a caldo che a freddo e la flessibilità nel cambio for04 Stand C mato sono i principali vantaggi di questa macchina compatta, la quale garantisce una capacità di produzione fino a 600 prodotti al minuto. L’unità di dosaggio può essere pulita con CIP automatico. La FF4 è disponibile anche nella configurazione multi-gusto. Fillshape ERMETIKA, infine, è una macchina rotativa, continua ad alta velocità per l’assemblaggio, il riempimento e la sigillatura di beccucci su pouch preformati, capace di processare pouch di varie forme e dimensioni. Ermetika si distingue per il suo design compatto e per il fatto di poter utilizzare materiali e componenti (film, beccucci, tappi) provenienti da fornitori differenti. Il riempimento viene eseguito attraverso il beccuccio, il quale viene precedentemente sigillato alla busta, in questo modo si riesce a sfruttare il 100% della capacità di quest’ultima, garantendo un significativo risparmio di materiali. Ermetika è equipaggiata con un sistema per il controllo delle perdite (brevetto) ed è l’unica macchina presente sul mercato capace di controllare la resistenza della saldatura del pouch.
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MA S.p.A. sviluppa, realizza e commercializza macchine automatiche per il processo e il packaging nei settori lattiero-caseario, alimentare e delle bevande. Nello specifico, IMA Corazza, con più di 4.500 macchine installate in tutto il mondo, è una realtà di riferimento a livello mondiale per la produzione di macchine per il dosaggio e l’imballaggio di formaggio fresco, fuso e cremoso, dado in pasta e pressato, burro e lievito. IMA Fillshape, invece, è la divisione che produce e progetta sistemi di riempimento per stand-up pouch flessibili con e senza beccuccio e fornisce piattaforme innovative per la termoformatura, il riempimento e la sigillatura per i settori lattiero-caseario, alimentare e delle bevande. Tra le principali innovazioni del gruppo IMA all’interno di questo settore, Corazza I20, una macchina per l’avvolgimento laterale di dadi da brodo pressati. La I20 è una macchina per l’avvolgimento laterale dei dadi da brodo pressati ed è progettata per offrire efficienza e produttività estremamente elevate. Questa macchina è completamente elettronica e si distingue per una grande flessibilità nel cambio formato, per un ingombro ridotto e per bassi costi operativi e di manutenzione. Il nuovo pannello operatore facilita la comunicazione uomo-macchina fornendo dati sulle prestazioni e report statistici e rende possibile l’assistenza da remoto sulla macchina. La I20, con il suo design a doppia fila, è in grado di avvolgere fino a 2.000 dadi pressati al minuto. Corazza FF4, invece, è una macchina per il dosaggio e l’avvolgimento di formaggio fuso. La FF4 raggruppa al suo interno le ultime tecnologie per il confezionamento di formaggio fuso. Il suo ingombro ridotto e il suo design modulare
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Goglio sistemi completi per alimenti liquidi e bevande
ondata nel 1850 a Rho, Milano, Goglio è oggi un’azienda familiare di riferimento nei sistemi di confezionamento in imballaggi flessibili, con siti produttivi in Italia, Olanda, Stati Uniti e Cina e uffici commerciali dislocati in vari Paesi europei, in Asia, India e Sud America. Cuore dell’offerta è Fres-co System, il marchio che ne definisce il business model: laminati flessibili alta barriera, accessori plastici, linee di confezionamento e servizio costituiscono il sistema integrato Goglio dedicato a prodotti alimentari, industriali e chimici. La fiera Cibus Tec offre l’occasione per presentare l’intera gamma per alimentari liquidi e beverage, con il packaging dedicato al confezionamento asettico in formati fino a 1500 lt. Grazie alla tecnologia di processo e al confezionamento asettico, è possibile preservare nel tempo prodotti preventivamente sterilizzati senza additivi o conservanti e senza ricorrere alla catena del freddo. Diversi i vantaggi legati all’impiego del confezionamento asettico, una soluzione sicura, che consente di ridurre gli scarti ed agevolare la distribuzione del prodotto, rispettando l’ambiente e permettendo di valorizzare al massimo anche piccole realtà locali. Disponibili in un’ampia gamma di formati e strutture, con caratteristiche specifiche di barriera e performance, le confezioni asettiche rappresentano oggi lo stato dell’arte di questa tecnologia, garantendo la perfetta conservazione del prodotto anche in condizioni ambientali e di trasporto critiche grazie alla nuova gamma di confezioni asettiche “heavy duty” dedicate a prodotti molto liquidi, tipicamente più sensibili alle sollecitazioni di trasporto. La proposta
del Gruppo dedicata al mondo delle conserve alimentari in mostra Pad. 5 8 a Cibus Tec include inoltre il sistema GNova: un sistema compleand B 01 t S to per il confezionamento in formati fino a 10 lt, che comprende linee di riempimento adatte alle diverse esigenze di confezionamento (asettico, hot fill, ESL o ambiente) e buste preformate realizzate in laminati flessibili alta barriera. Packaging in formati innovativi, che rispondono all’esigenza di praticità, con elementi funzionali quali apertura facilitata, speciali bocchelli e formati multipack o single-serve che rendono i prodotti sempre più fruibili. Protagonista sullo stand a Cibus Tec anche una novità assoluta, l’ultima nata della famiglia GNova, GNova XSteril, una linea di confezionamento in asettico per formati fino a 5000 ml che può essere visionata grazie a collegamenti live con il Technology Center Goglio, dove la nuova riempitrice è attualmente installata e in funzione. La nuova riempitrice, particolarmente compatta e funzionale, riprende il concetto dell’utilizzo delle buste preformate tipico della gamma GNova, ma presenta degli accorgimenti tecnici che la rendono estremamente interessante, versatile e user-friendly.
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TCO, il segreto per non sbagliare acquisto secondo Nimax macchina, quello di installazione e quello dei materiali di consumo senza considerare che questi dati, se presi da soli e non parametrati, producono un risultato parziale e falsato. Per ottenere un risultato reale, occorre inserire nell’equazione altri elementi che contribuiscono all’aumento dei costi sul lungo periodo. Tempistiche e costi di installazione, tempo e frequenza per la manutenzione ordinaria, tempi di intervento in caso di calibrazioni straordinarie e relativi oneri, consumo energetico, ciclo di vita della macchina, sono alcuni degli aspetti che influiscono sul TCO e possono fare la differenza tra un acquisto lungimirante e uno che presenterà una serie di spese non preventivate nel corso degli anni. Ogni cifra deve essere opportunamente parametrata per calcolare il costo unitario, paragonabile a quello che nelle comuni fotocopiatrici viene chiamato costo/copia. Ad esempio la spesa per un ribbon o un inchiostro va calcolata includendo le ore uomo che occorrono per il cambio e la pulizia, il costo di smaltimento, la quantità di prodotti che sono in grado di marcare, la percentuale di prodotti da scartare perché non conformi per resa della marcatura. È ovvio che il calcolo è complesso e difficile da fare se non vi è la massima collaborazione da parte di chi propone il prodotto. L’importanza di essere completamente “trasparenti” in fase di preventivazione è alla base del rapporto cliente/fornitore per NIMAX e questo principio ha portato l’azienda a diventare il partner di riferimento per codifica e marcatura, ispezione in linea ed etichettatura. Per questa ragione Nimax sta dedicando impegno nel divulgare quali costi, nascosti e non, devono essere considerati per avere il reale TCO (Total Cost of Ownership) di un prodotto e ha creato un corner al Cibustec, dove vi aspetta per rispondere a tutte le vostre domande.
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roppo spesso la scelta del sistema di marcatura e codifica, di ispezione o di etichettatura viene fatta semplicemente confrontando due o più offerte e scegliendo quella più bassa pensando che sia anche quella economicamente più vantaggiosa. Ma se analizziamo le stesse offerte includendo tutti i costi necessari per l’operatività della macchina in nei 5 e nei 10 anni successivi spesso scopriamo che un prodotto che ci sembra economicamente vantaggioso si rivela invece oneroso da mantenere. È dunque evidente quanto sia importante calcolare correttamente il Total Cost of Ownership prima di procedere all’acquisto di un sistema. Il TCO (Total Cost of Ownership) è il costo reale di un sistema per linee di produzione durante il suo ciclo di attività, dal momento dell’acquisto alla sua dismissione. A differenza del prezzo di acquisto il TCO è un indicatore che prende in considerazione tutti gli aspetti legati al possesso dell’attrezzatura e non solo ai più ovvi. Un errore comune è quello di valutare solo il costo della
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Fuchs sviluppa lubrificanti in accordo con linee guida dei manuali HACCP
a tutela del proprio marchio di produzione è fondamentale per le industrie alimentari e delle bevande, la distribuzione di prodotti contaminati oltre ad essere potenzialmente dannosi per la salute può causare un danno di immagine irreparabile per il marchio stesso. Tra le fonti di contaminazioni una delle più subdole è quella causata da perdite di lubrificanti, e per questo motivo la legge promuove l’utilizzo del manuale HACCP come strumento preventivo di autocontrollo, per prevenire la distribuzione di prodotti contaminati. Fuchs ha sviluppato la linea di lubrificanti Cassida in accordo con linee guida dei manuali HACCP, l’implementazione di questi lubrificanti certificati NSF H1 e 3H nel
manuale previene e tutela giuridicamente il produttore dai rischi di contaminazione da idrocarburi. I produttori di macchine e impianti giocano un ruolo fondamentale nella produzione di dispositivi sempre più sicuri ed efficienti pur mantenendo i requisiti di igienicità, diverse associazioni come la EHEDG (European Hygienic Engineering and Design Group – consorzio europeo di aziende alimentari, costruttori di impianti alimentari, istituti di ricerca e autorità pubbliche sanitarie) hanno studiato i processi di lubrificazione per contribuire alla prevenzione dei problemi di sicurezza alimentare e dunque sostenere l’immagine dell’industria alimentare presso i consumatori. La tendenza è
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quella di produrre macchine e impianti sempre più automatizzati e con elevata velocità di Pad. 2 produzione. Di conseguenza alla 37 Stand 10 lubrificazione è richiesto di ridurre i volumi di lubrificante, diminuire la dimensione dei loro contenitori causando un innalzamento delle temperature di esercizio sottoponendo i lubrificanti a condizioni operative sempre più aggressive. Fuchs organizza il workflow “Cassida, i lubrificanti sicuri e certificati per l’industria alimentare” il 24 ottobre alle ore 14 presso Fiere di Parma Padiglione 4 - sala workshop.
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Robatech l’incollaggio è più green
Cibus Tec, Robatech presenta Green Gluing: come i processi di incollaggio nell’industria del packaging possono essere più sicuri, più sostenibili e più convenienti. Oltre a soluzioni estremamente flessibili come il sistema di riempimento automatico, la stabilizzazione dei pallet e l’etichettatura avvolgente, giocano un ruolo decisivo anche dispositivi di misurazione adesivo efficienti e sistemi per l’elaborazione dei dati di processo di facile comprensione. Robatech presenta soluzioni per l’applicazione di adesivi industriali flessibili e facili da integrare, per soddisfare la crescente domanda di una maggiore automazione e digitalizzazione anche nel settore dell’imballaggio. Un esempio: il sistema di riempimento automatico RobaFeed 3 per adesivi in granuli che riduce fermi macchina non pianificati e supporta il personale operativo. Allo stand è possibile vedere l’alimentatore per adesivo in granuli RobaFeed 3 insieme all’apposito contenitore GlueFill, e poi ancora il comprovato fusore tankless Concept Stream e le pistole applicatrici veloci e precise della serie Diamond. In esposizione anche la moderna interfaccia utente RobaVis. Che si tratti dell’unità di fusione stessa, integrata in un sistema di controllo di livello superiore o semplicemente come applicazione web su qualsiasi dispositivo, RobaVis è un’interfaccia utente intuitiva con tutte le funzionalità. Con il sistema AMS Robatech si dedica a un importante tema in materia di applicazione: come ridurre il consumo di adesivo in favore di una produzione ancora più sostenibile senza nulla togliere alla qualità dell’incollaggio. Con AMS Robatech offre un sistema efficiente per il monitoraggio affidabile della quantità di adesivo da applicare con una rapida identificazione dei difetti, garantendo l’affidabilità del processo e il risparmio sui costi. Per ridurre il consumo di plastica durante il processo di stabilizzazione dei pallet, Robatech ha sviluppato un’alternativa sorprendentemente semplice e molto efficace: con un’applicazione hotmelt senza contatto le confezioni possono essere pallettizzate e depalettizzate in modo sicuro ed efficiente, riducendo notevolmente l’utilizzo di plastica o interfalde e la quantità di film protettivo. Robatech offre numerose soluzioni innovative ed efficienti per l’ottimizzazione dei processi di incollaggio. Come promesso da Green Gluing.
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Unimac-Gherri riflettori su una linea completa
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NIMAC-GHERRI (Arol Group), azienda emiliana specializzata nella produzione di macchine e linee di confezionamento per prodotti alimentari in vasetti di vetro e chiusi da capsule twist-off, espone a Cibus Tec una linea completa. Le soluzioni proposte consentono infatti di coprire il processo di packaging primario, garantendo l’igienizzazione del contenitore vuoto con una soffiatrice ad aria e a vapore, il suo riempimento attraverso una riempitrice lineare a pistoni e, infine, la chiusura con una macchina capsulatrice lineare automatica munita di alimentatore magnetico capsule da terra.
Volendo iniziare questa presentazione dalla soffiatrice modello GG75, si può dire che questa macchina è idonea alla pulizia di scatole in banda stagnata, di vasi e bottiglie in vetro, di contenitori e bottiglie di plastica. Il diametro dei contenitori va da 30 a 160 mm con altezza da 50 a 280 mm. La ventola centrifuga completa di filtro permette di effettuare un trattamento con aria filtrata mentre il nastro a tamponi per la presa ed il ribaltamento dei contenitori è comandato da inverter. Questa soluzione consente di lavorare su diversi formati senza nessun costo aggiuntivo con possibilità di effettuare un cambio formato senza alcuna attrezzatura aggiuntiva ma solo con le opportune regolazioni. Possibilità di effettuare diversi trattamenti (aria, vapore e acqua calda). Vera novità di quest’anno è però la riempitrice lineare a pistoni PF-6L, adatta sia al settore food che beverage. La macchina presenta un design attento alle necessità di estrema igienizzazione del settore, con una zona di riempimento ridotta al minimo per facilitare la sanificazione. La gamma comprende modelli da 4 a 6 pistoni, costruiti interamente in acciaio inox. L’unità di riempimento pistone/cilindro doppio per vasi, bottiglie e barattoli opera con capacità da 20 a 1100 ml (per il riempimento di porzioni monodose). A seguire si trova la capsulatrice lineare automatica modello GG100, predisposta con le opportune attrezzature opzionali alla tappatura di vasi e/o bottiglie con capsule metalliche tipo Regular, Medium, Deep, Twist-off, Pry-Twist e Pry-off. La produzione massima è di 12.000 pezzi/ora riferita a contenitori con capsula Ø 38 mm tipo RTO. La tappatura avviene in camera satura di vapore e ad alto grado di vuoto all’interno del contenitore. Il valore di vuoto è costante mentre la facilità di regolazione dei formati è resa senza l’utilizzo di attrezzature speciali anche con la macchina in produzione. Il cambio formato è quindi rapido ed è garantita la resistenza alla corrosione. La capsulatrice è completa di un alimentatore magnetico capsule a terra modello GG850, idoneo ad orientare e ad alimentare le capsule contenute nella tramoggia alle incapsulatrici. La velocità arriva fino a 250 capsule al minuto, che può variare in relazione al diametro della capsula.
BOLOGNA
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Multi Import la fascettura innovativa
a fascettatura sta diventando sempre più diffusa nel settore del packaging. Le fascette con larghezze da 20 a 100 mm in carta politenata o in polipropilene possono essere stampate in alta definizione con un massimo di 10 colori, un sistema semplice per dare al packaging un’identità che caratterizza anche il brand. La tecnologia sta rispondendo sempre di più alle tendenze del mercato alimentare, della cartotecnica e dell’imballaggio in generale. Ne è un esempio l’aumento della domanda di confezioni multiple, una classica applicazione dei sistemi di fascettatura per vaschette di salumi, pasta fresca, asparagi, frutta e verdura in generale. È anche ideale per articoli promozionali aggiuntivi come “ali di pollo più pinze per griglia” o “dentifricio più spazzolino”. La fascettatura è molto efficiente dal punto di vista energetico e semplifica la gestione logistica, anche per quanto riguarda i prodotti promozionali invenduti, che possono essere agevolmente separati e rimessi in vendita singolarmente. La fascettatura è il miglior metodo di confezionamento Pad. 2 8 per quanto riguarda la riduzione della plastica, soprat0 tutto nell’UE i requisiti legali si stanno inasprendo. Enortand N 0
mi risparmi di materiale possono essere ottenuti con la fascettatura. Oggi è sempre più frequente il consumo di cibi pronti già confezionati. Il confezionamento finale di prodotti alimentari inseriti in vassoi come sushi, insalate fresche o salumi, è un altro metodo di fascettatura classico. Nel processo, la fascetta fissa il vassoio e sostituisce i cluster di cartone nonché le etichette con informazioni sul prezzo e sul prodotto. Qualsiasi sia l’esigenza, il gruppo Multi Import è in grado di fornire la soluzione adatta. L’azienda distribuisce in esclusiva per l’Italia le fascettatrici ATS: macchine con stampanti a trasferimento termico integrato per la personalizzazione delle fascette. È quindi possibile dichiarare i contenuti, le tabelle dei valori nutrizionali, il peso, la data di scadenza e altri dettagli variabili, ottenendo così un’enorme flessibilità nel processo di confezionamento. Anche la gestione dei codici a barre è risolta dalle fascettatrici ATS. Inoltre, il retro della fascetta può essere utilizzato per messaggi promozionali. Le fascettatrici ATS sono dotate di sistema integrato di saldatura ad ultrasuoni che evita il tempo di riscaldamento, non genera fumi di saldatura e diminuisce i tempi di avviamento. ATS è una realtà svizzera che opera da oltre trent’anni nel mercato della fascettatura.
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Ensinger focus su sicurezza e prestazioni
Cibus Tec, Ensinger si presenta con uno stand articolato in tre focus tematici con l’obiettivo di offrire uno sguardo immediato sulla propria offerta in risposta ai maggiori quesiti che l’industria della trasformazione alimentare deve affrontare. Per rispondere all’esigenza di rilevamento di corpi estranei durante la lavorazione e confezionamento degli alimenti, Ensinger propone semilavorati della serie ID, tutti conformi ai rigidi requisiti dell’industria alimentare e sottoposti ai test di migrazione previsti dal Reg. UE 10/2011 e approvati FDA. “In particolare, all’interno di questa famiglia di prodotti il TECAFORM® AH ID blue, si qualifica come il prodotto più affermato e diffuso sul mercato, garantendo elevata stabilità dimensionale e lavorabilità, elementi indispensabili per
i componenti di precisione. L’elevata resistenza ai sanificanti e il basso assorbimento di umidità lo rendono quindi ideale per applicazioni ad ampio raggio nel settore alimentare”, chiarisce Paolo Senatore, Country Manager di Ensinger Italia. Come gli altri materiali della linea “ID”, questa resina acetalica viene prodotta aggiungendo additivi detectabili in modo che, qualora avvenga la rottura di un componente durante la lavorazione degli alimenti, sia possibile identificare rapidamente ogni singolo frammento tramite un metal detector standard, spesso già presente in linea. La colorazione blu del materiale, inoltre, facilita il rilevamento ottico del frammento da parte dell’operatore o di una telecamera. Materiali speciali auto-lubrificanti, modificati per migliorare le proprietà di scorrimento ed usura. È il caso, ad esempio, del TECAPET TF grey, il materiale plastico per ingegneria con il coefficiente di attrito più basso e il minimo assorbimento di umidità. Grazie ad una elevatissima stabilità dimensionale e alla bassa dilatazione termica, con temperature di utilizzo fino a 110°C in continuo, si qualifica come il materiale più adatto per componenti di precisione, anche a contatto diretto con alimenti, vantando altresì prezzi altamente competitivi. Materiali speciali rinforzati con fibre di vetro, fibre di carbonio o microsfere di vetro, caratterizzati da ottima rigidità e stabilità alle alte temperature. Uno dei prodotti principe di questa categoria è il TECAPEEK Pad. 2 2 GF30 natural in quanto è adatto ad applicazioni di isolamento termico 02 ed elettrico fino a 260°C, o a componenti che richiedono altissima Stand J resistenza meccanica con eccezionale stabilità dimensionale e tolleranze centesimali.
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Sidel innovazioni “a misura di cliente”
idel, fornitore di riferimento di macchine e servizi per l’imballaggio di alimenti, bevande, prodotti per la casa e la cura della persona in PET, lattina, vetro e altri materiali, presenta le proprie soluzioni “a misura di cliente” in occasione di Cibus Tec. Con i clienti al centro della propria strategia aziendale e uno dei principali centri di eccellenza situati proprio a Parma, Sidel partecipa all’evento per la prima volta nella sua storia. Sidel offre ai visitatori la possibilità di godere di una panoramica unica del settore dell’imballaggio, basata su una storia di oltre 160 anni in questo campo. Sidel lavora da oltre 40 anni nella progettazione di contenitori in PET e nel riempimento asettico, e da oltre 50 nel mercato alimentare. Allo stand, gli ospiti possono interagire con Sidel CoboAccess™_Pal, un palettizzatore cobotico industriale, sicuro, facile da usare e pluripremiato, particolarmente adatto per linee a bassa velocità, tradizionalmente installate nell’industria alimentare e in quella dei prodotti per la cura della casa e della persona. Grande attenzione è dedicata anche al CombiPredis™ asettico, la collaudata soluzione integrata a marchio Sidel per il soffiaggio, il riempimento e la tappatura di bevande sensibili imbottigliate in PET. Ad oggi, oltre 150 produttori di drink a base latte, latte vegetale e succhi in tutto il mondo hanno scelto CombiPredis, a conferma della semplicità d’uso, dei benefici ambientali e dell’assoluta sicurezza alimentare assicurati dalla tecnologia di decontaminazione a secco delle preforme. “Unendo una presenza capillare sul territorio e un footprint globale e adattandoci continuamente alle esigenze dei nostri clienti in termini di mercati, specifiche di produzione e catene del valore, applichiamo solide Pad. 3 4 conoscenze tecniche, analisi continua degli smart 00 data e pratiche eco-sostenibili per garantire che la Stand D produttività delle linee raggiunga il suo pieno potenziale”, commenta Paolo Givera, Account Director Southern Europe presso Sidel.
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Della Toffola dal processo al confezionamento
l Gruppo Della Toffola anche quest’anno si presenta a CibusTec forte della propria esperienza e di un consolidato know-how nel campo delle tecnologie per i settori lattiero caseario, delle bevande e dei succhi di frutta. Sempre orientato all’innovazione, il Gruppo Della Toffola propone sistemi completi per la produzione casearia e di bevande coprendo ogni fase: dal ricevimento delle materie prime al processo, alla filtrazione, fino all’imbottigliamento e all’etichettatura. La forza di un gruppo di aziende integrato e trasversale permette di proporre macchine e sistemi come pastorizzatori, premix, unità C.I.P., sale sciroppi o impianti completi, disegnati, ingegnerizzati e interamente costruiti all’interno delle proprie aziende. La divisione beverage del gruppo, recentemente, è stata ulteriormente sviluppata con personale tecnico e commerciale dedicato, nuovi investimenti produttivi e di ricerca e sviluppo, per arrivare ad offrire impianti di processo completi per succhi di frutta e bevande. L’obiettivo è offrire un servizio totale, che vada dalla consulenza, alla progettazione, all’ingegnerizzazione, con tecnologie che fanno la differenza dal punto di vista della flessibilità, della sostenibilità e dell’innovazione. Gli impianti intelligenti di Della Toffola Group, gestiti da touch screen e plc integrati, sono caratterizzati da un alto tasso di digitalizzazione e dalla possibilità di connessione Pad. 3 6 alla rete e accesso remoto creando un perfetto connubio 2 0 Stand B tra industria 4.0 e qualunque tecnica di produzione alimentare. A CibusTec, Della Toffola presenta anche la comprovata
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tecnologia dei filtri tangenziali a membrane ceramiche. Sistemi adatti alla filtrazione di vari prodotti, anche con altissime concentrazioni di solidi in sospensione, che permettono un notevole risparmio di costi operativi e di energia, unito ad una eccezionale qualità del prodotto finale. Inoltre, all’interno dello stand, il Gruppo Della Toffola dedica ampio spazio alle tecnologie per l’imbottigliamento e l’etichettatura delle bevande e del latte alimentare. Attraverso le aziende Ave Technologies e Z-Italia, il Gruppo Della Toffola offre una gamma completa per l’imbottigliamento e il packaging. Questo dà al cliente la possibilità di avere un partner unico per tutta la linea produttiva: dal ricevimento delle materie prime, alla bottiglia pronta per la commercializzazione. E tutto ciò con la garanzia di qualità e l’affidabilità che contraddistinguono da sempre le soluzioni del Gruppo della Toffola.
Clevertech presenta Cheesetech
’azienda ACS, parte del gruppo Clevertech, presenta in esclusiva a Cibus Tec 2019 il nuovo brand Cheesetech, la nuova realtà dedicata allo sviluppo di soluzioni e attrezzature sempre più innovative per i magazzini di stagionatura dei formaggi a pasta dura. Le macchine Cheesetech sono dedicate alla lavorazione e alla movimentazione delle forme di formaggio a pasta dura, con un ampio portfolio di soluzioni studiate per facilitare il lavoro degli operatori all’interno dei magazzini di stagionatura. Cheesetech interpreta le esigenze della tradizione lattiero casearia, applicando i più moderni standard di qualità e innovative tecnologie per offrire soluzioni flessibili e di semplice utilizzo per la rivoltatura, pulitura e carico/scarico delle forme di formaggio. Le principali gamme di prodotti Cheesetech sono macchine pulitrici/rivoltatrici automatiche,
carica/scarica automaticidedicati al posizionae il rischio di infortuni, ottimizzando i tempi e i mento delle forme sulle apposite scalere di stacosti della gestione dei magazzini di stagionatura. gionatura, pianali di lavoro progettati per l’esperAccanto al lancio del brand Cheesetech, il Gruppo tizzazionedelle forme di formaggio all’interno dei Clevertech presenta a Cibus Tec una nuova solumagazzini. Al Cibustech sarà presentata una zione robotizzata di cestonatori/decestonatori nuova soluzione per la movimentazione delle forsviluppata per aziende che operano a livello interme, unica sul mercato lattiero nazionale nel mondo del Food. Il sistema esposto caseario da parte di Cheesetech. è dedicato al trasferimento dei prodotti in lattina Le macchine utilizzano un sistee anche in imballaggio flessibile come pouches. La soluzione comprende un sistema di trasporto ma di presa ad anello brevettato che consente una presa sicura e cestoni composto da due shuttle incaricate di preserva le forme da eventuali smistare i cestoni pieni e vuoti tra le varie aree di abrasioni o incisioni accidentali. lavoro Clevertech e le autoclavi per il trattamento Tutte le macchine consentono di prodotti del cliente. Gestiscono inoltre lo spostalavorare indifferentemente su tutmento delle interfalde tra l’area di cestonamento te le corsie in modo contemporae quella di decestonamento. neo. Inoltre sono dotate di moviIl sistema è stato studiato nel rispetto degli stanmento telescopico per poter dard qualitativi richiesti da importanti multinaziolavorare in magazzini con altezze nali, è già stato installato con successo presso differenti.Ogni piccolo dettaglio è clienti europei, americani ed è ora in ordine d’estudiato per garantire la sicurezza secuzione per Europa ed Asia. L’altissima del lavoro degli opeflessibilità dell’applicazione e i collaudi ratori e per agevodai clienti ottenuti in tempi ridotti del larne il lavoro ridu50% stanno generando grandi ritorni cendo gli sforzi fisici dell’investimento. Pad. 6
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BOBST REVISIONATE E GARANTITE CAMPORESE ENTRA NEL PACKAGING IN PARTNERSHIP CON L’OFFICINA SBM SRL DI SERGIO BOCCHIO La Sbm Srl, ubicata a Robecco sul Naviglio (MI) è specializzata nella revisione ed assistenza tecnica di macchine fustellatrici BOBST per cartone, teso, ondulato, stampa a caldo BM e BMA e piega incolla. Questa sinergia permette a Camporese di ricercare e selezionare le migliori occasioni del mercato per acquistarle e proporle ai clienti italiani revisionate e garantite.
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Anteprima partner per il sottovuoto nell’industria alimentare
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Nel settore alimentare, la conservazione dei cibi sottovuoto rappresenta ancora un aspetto fondamentale. Becker fornisce ai costruttori le proprie pompe per vuoto connotate dai più bassi consumi elettrici e massima velocità nel raggiungere il vuoto residuo anche nelle partenze a freddo. A CibusTec l’azienda presenta le nuovissime pompe della serie O5.
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➥ Il sottovuoto e il settore alimentare, quali sono i vantaggi dell’impiego di questa tecnologia per le industrie produttrici e per i clienti finali? Il vuoto nel settore della conservazione dei cibi ha come scopo principale quello di non far deperire l’alimento in tempi brevi o, in altre parole, di poterlo conservare per un lasso di tempo più lungo. Naturalmente, ci sono altri vantaggi nel conservare i prodotti commestibili oltre a quello della lunga conservazione, attualmente ad esempio è sempre più diffusa la cultura dell’abbattimento e della messa sottovuoto di quanto viene cucinato a casa. Pensate che rivoluzione sarebbe poter cucinare solo una o magari due volte la settimana quando si ha tempo o voglia, per poi poter servire in pochi minuti una cena vera, utilizzando quanto in precedenza preparato. In definitiva, per quanto riguarda l’utilizzo del vuoto in ambiente domestico, siamo di fronte ad una piccola rivoluzione per chi deve inventare tutti i giorni qualcosa da mettere in tavola e lo è ancor di più se si pensa ai robot che aiutano giornalmente i moderni uomini di casa e le moderne donne di casa.
➥ In quali aree e per quali compiti possono essere impiegate le soluzioni Becker all’interno di macchinari per il confezionamento dei generi alimentari? Nel settore di produzione industriale degli alimenti, il vuoto trova diverse applicazioni,
certamente la prima è quella di porre l’alimento in un ambiente dove batteri e ossidanti sono stati ridotti al minimo, un classico esempio sono i sacchetti per conservare le carni e dei formaggi in assenza d’aria; anche le vaschette possono essere messe in situazione di sottovuoto. Queste ultime spesso vengono termoformate tramite una pompa del vuoto dalla stessa macchina che pone sottovuoto, in un secondo momento, gli alimenti nella vaschetta. Un altro utilizzo del vuoto piuttosto peculiare è quello che si ha nelle zangole per trattare il prosciutto cotto. I nostri compressori sono adatti anche alle presse enologiche, presenti in ogni cantina. Nei pastifici il vuoto è presente in maniera massiva e infine tra le molte applicazioni che si potrebbero elencare, c’è quella che in inglese viene chiamata “pick&place” e cioè l’azione di movimentare gli alimenti in maniera automatica per poi imballarli. Ultimo in questa lista, ma non certo per importanza, è il “packaging secondario”: il vuoto è sempre presente nelle incartonatrici e macchine in genere per l’imbustamento e l’impacchettamento degli alimenti.
➥ L’industria alimentare richiede metodi di confezionamento sempre più efficienti. Come risponde Becker a questa richiesta? L’industria conserviera e alimentare, specialmente quella italiana, è molto attenta ad un pubblico sempre più competente ed esigente, quindi il primo elemento in ordine di importanza è quello di supportare i costruttori delle macchine nel migliorare la qualità del prodotto finale. Di non minore importanza, però, c’è l’elemento energetico, le pompe Becker in sistemi automatizzati possono essere gestite da PLC industriali e comunicare con i protocolli “bus” più moderni per essere integrate in sistemi di produzione particolarmente efficienti e ottem-
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peranti all’Industria 4.0, in parole più semplici l’intento è quello di fare il lavoro utilizzando meno energia e avere un impatto ambientale sempre più basso.
➥ in che modo Becker è in grado di proporre soluzioni customizzate capaci di soddisfare le esigenze individuali? Becker ha l’attitudine di cercare soluzioni cucite addosso alle necessità dei clienti nel proprio DNA, uno dei nostri obiettivi è proprio quello di trovare nuove applicazioni sul mercato. Questa attitudine da un lato ci dà la possibilità di fidelizzare i clienti, ma nello stesso tempo ci consente di industrializzare nuovi prodotti che magari in precedenza non erano sul mercato: in poche parole quello che facciamo è metterci nei panni dei nostri clienti e ascoltare le loro necessità cercando poi di usare l’esperienza fatta per aprire nuovi mercati.
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➥ Quali sono le novità che Becker presenta in occasione di CibusTec? INDUSTRIAL & DURABLE GOODS
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Sono le nuovissime pompe della serie O5, un prodotto pensato e realizzato per le macchine manuali piccole e mediopiccole a campana per il sottovuoto, spesso anche da banco come quelle che si trovano nei negozi di gastronomia, nei supermercati, nei ristoranti, pasticcerie, panetterie e negli alberghi. Anche se sul mercato da pochi mesi, questo prodotto è già stato accolto con favore dai costruttori di macchine.
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➥ Quali sono le peculiarità che distinguono le pompe per vuoto e i compressori Becker? Le nostre pompe e i nostri compressori sono silenziosi, sono costruiti in materiali facili da riciclare e sono quelli con i consumi elettrici più bassi del mercato. Le nostre pompe sono le più veloci nel raggiungere il vuoto residuo anche nelle partenze a freddo. Inoltre, la nuova serie O5 completamente disegnata e progettata per il sottovuoto alimentare da banco è la più compatta del mercato, condizione questa di assoluta importanza, viste le dimensioni ridotte delle macchine a campana. •
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SPS da 30 anni
nel futuro dell’automazione Le prospettive per l’edizione dell’anniversario della SPS sono molto positive e confermano l’importanza della fiera specialistica per l’automazione intelligente e digitale. Sono circa 1.650 i fornitori di automazione attesi come espositori da tutto il mondo a Norimberga dal 26 al 28 novembre 2019. Saranno presentati prodotti e soluzioni nonché tecnologie di tendenza del futuro per l’automazione industriale. Espositori e visitatori italiani ancora tra i top 3.
I
visitatori della 30esima edizione di SPS beneficeranno dell’ampia gamma di fornitori nazionali e internazionali di automazione e digitalizzazione e approfitteranno dei tre giorni per una visione completa del mercato. Durante l’evento dello scorso anno, 1.454 visitatori dei 65.700 globali provenivano dall’Italia. Le impressioni positive della fiera specialistica sono state confermate da alcuni visitatori. “Sicuramente: LA fiera dell’automazione”, spiega Daniele Lucchetta, Sales Manager della Sacchi Giuseppe SpA. “Come prima volta in SPS, ho veramente apprezzato la qualità dell’evento. Sono riuscito a trovare tutto ciò che mi interessava e mi ha molto impressionato la qualità degli esperti disponibili a rispondere alle domande. Inoltre ho potuto capire le tendenze del mercato, “, riassume Paulo Sergio Moretto, Offer Manager, Schneider Electric GmbH in qualità di visitatore dell’evento 2018.
Il viaggio della trasformazione digitale La digitalizzazione sta diventando sempre più importante anche nel settore dell’automazione. Gli espositori espongono quindi i loro approcci alla soluzione direttamente in loco, nonché
vari prodotti ed esempi di applicazioni per la trasformazione digitale. Questo è completato da speciali spazi espositivi tematici e da conferenze nei forum fieristici. Per allacciarsi allo sviluppo di quest’argomento nell’ambito dell’automazione, per la seconda volta si svolgerà un hackathon dell’automazione con il motto “Idee digitali per un’automazione intelligente”. A questo scopo dovranno essere programmate soluzioni software utili e creative per il settore dell’automazione. L’Automation Hackathon si terrà nel padiglione 10.1 nel mezzo della fiera, in modo che anche i visitatori possano assistere a questo evento. La presentazione dei risultati e la cerimonia di premiazione si svolgeranno giovedì 28 novembre. Anche quest’anno i tour guidati propongono ai visitatori nazionali ed esteri la visita di espositori innovativi sui singoli argomenti. Le visite guidate offrono quindi una panoramica compatta sugli argomenti di Machine Learning e AI, simulazione di prodotti e macchine, Cyber Security negli ecosistemi di produzione e Cloud. I tour si concentrano su casi di utilizzo reali.
Stand collettivi e forum Presso gli stand collettivi i visitatori avranno la possibilità di farsi consigliare dagli espositori per acquisire un quadro completo su argomenti specifici: “Automation meets IT” nel padiglione 6 e “Centro AMA per sensoristica, tecnica di misura e di collaudo” nel padiglione 4A. I forum delle associazioni VDMA nel padiglione 5 e ZVEI nel padiglione 6 nonché i forum nei padiglioni 3 e 10.1, offrono interventi specialistici qualitativamente molto elevati e tavole rotonde. I visitatori possono informarsi sui temi attuali dei settori e scambiare informazioni con gli esperti tramite colloqui personali.
SPS ipc drives diventa SPS Dall’inizio del 2019 SPS IPC Drives porta un nuovo nome: SPS – Smart Production Solutions. Il nome tradizionale della fiera rimasto invariato per 30 anni è cambiato, ma il concetto collaudato e l’orientamento tematico non cambiano e proseguiranno. L’organizzatore Mesago Messe Frankfurt GmbH ha tenuto in considerazione la trasformazione digitale dell’industria e promette ulteriore rilevanza, competenza e uno scambio da pari a pari. •
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20/23MAGGIO2020 New location
Fieramilano Rho, HALL 8-12 Worldwide Vending Show
Venditalia 2020: il mondo del Vending si incontra a Milano Venditalia, il più importante Salone del Vending, rappresenta un’opportunità unica per scoprire le ultime novità del settore e un’occasione concreta per incontrare i protagonisti del Vending internazionale. Vi aspettiamo nella nuova location espositiva di Fieramilano Rho!
32.000mq Superficie Espositiva
promosso da
300
15.000
100
Espositori (26% internazionali)
Visitatori (31% Internazionali)
Paesi Partecipanti
organizzato da
tel +39 02 33105685 • email: venditalia@venditalia.com • www.venditalia.com
Rafforzare la filiera del processing e packaging in ambito food e non-food, con un’offerta espositiva sempre più completa rivolta alle industrie del largo consumo e dei beni durevoli, oltre a una crescente vocazione internazionale: eccole principali caratteristiche di IPACK-IMA, fiera triennale in programma a Milano dal 4 al 7 maggio 2021.
Ipack-Ima 2021
sempre più globale e specializzata!
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PACK-IMA cresce come piattaforma esclusiva di aggregazione del sistema produttivo di settore, in grado di anticipare i macro-trend e valorizzare al meglio il binomio strategico tra specializzazione e trasferimento tecnologico. In primo piano saranno le tecnologie di ultima generazione e i materiali innovativi che coniugano design, sostenibilità ed efficienza.
Le business community “Your Business Community”, il claim scelto per IPACK-IMA 2021, si rivolge direttamente agli operatori alla ricerca dell’eccellenza, che possono così identificarsi in mercati omogenei che valorizzano la specializzazione industriale offrendo allo stesso tempo opportunità di trasferimento tecnologico per lo sviluppo di nuove idee. Le Business Community, disegnate proprio per rappresentare al meglio i mercati di destinazione cui l’offerta espositiva si rivolge, sono state arricchite sulla base delle esigenze dei visitatori: nove target affini agevoleranno l’individuazione di tecnologie e materiali offrendo concrete opportunità di incontro coi propri fornitori abituali, oltre all’identificazione di nuove soluzioni applicabili a tutti i processi produttivi. Si consolida come settore “core” di IPACK-IMA, la Community Pasta, Bakery &Milling, con soluzioni complete per la produzione di pasta secca, fresca e ripiena, cous cous e molitorio. Sempre nel food, importante mercato di destinazione per le tecnologie di processing e packaging, confermate le Business Community Sweet, Confectionary &
Snacks; Liquid Food & Beverage; Food, Fresh & Convenience. Ulteriori sinergie in ambito alimentare derivano inoltre dalla concomitanza di Meat-Tech, salone tematico rivolto alle soluzioni e agli ingredienti per l’industria dei salumi, della carne, dell’ittico e dei piatti pronti.
Focus sul farmaceutico Nell’ambito del non-food, la new entry dell’edizione 2021 sarà la Business Community Pharma & Nutritional, settore particolarmente vocato all’innovazione, nel quale l’industria italiana recita un ruolo da protagonista. Secondo i dati di Farmindustria, infatti, l’Italia è leader europea nella produzione di medicinali con un valore di 32,2 miliardi di euro, la più alta crescita dell’export negli ultimi dieci anni (+117%) e, soprattutto, 3 miliardi di euro di investimenti dei quali 1,7 in R&D e 1,3 in produzione. A questo nuovo e interessante segmento di mercato, si affiancano le Community Beauty & Personal Care e Chemicals & Home Care. Completa l’offerta in ambito non-alimentare il settore Industrial & Durable Goods, storicamente presente a IPACK-IMA.
Una piattaforma internazionale Seguendo le esigenze di un’industria sempre più globale, IPACK-IMA guarda inoltre all’internazionalizzazione come priorità. Sono già in calendario diverse iniziative promozionali all’estero e occasioni di incontro con buyer internazionali attentamente selezionati, in collaborazione con ICEAgenzia. Il percorso verso il 2021 consolida quindi la piattaforma IPACK-IMA come opportunità unica di confronto per professionisti e manager da tutto il mondo, non solo nelle giornate di fiera. Il programma “On the road to IPACK-IMA”, già avviato con successo con un evento dedicato al Messico, coinvolgerà operatori da Maghreb, MENA Region (Medio Oriente e Nord Africa), Turchia, Russia ed Est Europa. A IPACK-IMA 2018 i visitatori sono stati oltre 74.000, di cui18.500 provenienti da 146 Paesi. •
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Simei tecnologia per il vino Cresce l’export italiano di tecnologie per enologia e imbottigliamento: il volume d’affari arriva a 900 milioni di euro
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ecnologica, globale e trasversale: si preannuncia davvero ricca di novità la 28esima edizione di SIMEI, l’esposizione internazionale di riferimento dedicata alle tecnologie per enologia e imbottigliamento, che quest’anno si terrà dal 19 al 22 novembre 2019 a Fiera Milano Rho. “A quattro mesi dalla sua apertura, questa 28esima edizione di SIMEI si preannuncia ancora più innovativa, globale e trasversale. Oltre all’eccellenza tecnologica, che resta il cuore della fiera biennale che Unione Italiana Vini organizza dal 1963, è stato rivisto l’impianto generale della manifestazione che si apre a nuo-
Cresce l’export italiano Guardando ai numeri, la crescita dell’export italiano in questo settore – oltre il 70% delle tecnologie enologiche presenti nelle cantine di tutto il mondo è italiano – registra costantemente un segno +, confermato anche dai dati dei primi cinque mesi del 2019 che vedono un incremento del 10% rispetto al 2018, per un volume d’affari di circa 900 milioni di euro (896.615.939) con particolare attenzione alla voce macchine per imbottigliamento e confezionamento, che cresce di oltre 50 milioni di euro (+10% rispetto al 2018). In base ai dati raccolti tra gli operatori, sono in particolare le macchine etichettatrici che hanno favorito questo incremento in quanto sono aumentati gli investimenti delle cantine per avere etichettatrici più flessibili. Tra i Paesi con una crescita più significativa di questa voce doganale si ricordano: Argentina, Croazia, Grecia, Messico, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Turchia, Vietnam, Stati Uniti. Stabili i grandi Paesi come Francia, Germania. In forte flessione la Cina.
Internazionalità e nuovi settori
vi settori produttivi del ‘liquid food’ vicini al vino e introduce tematiche di eccezionale attualità come l’architettura e il design legandoli al settore. Sarà, inoltre, un’edizione ancora più internazionale: grazie infatti ad una vasta operazione di incoming di operatori e produttori provenienti dai cinque continenti, a nuove partnership con le associazioni di categoria e importanti istituzioni quali Ministero dello Sviluppo Economico, ICE-Agenzia, SIMEST e Fiera Milano, SIMEI conferma la sua leadership diventando un tavolo di confronto mondiale”: con queste parole Ernesto Abbona, Presidente di Unione Italiana Vini, presenta la nuova edizione di SIMEI. Nel corso degli anni SIMEI si è affermato come una piattaforma di networking di riferimento per la filiera vitivinicola a livello mondiale, registrando in ogni edizione numeri importanti: 30.000 operatori professionisti provenienti da tutto il mondo, oltre 500 imprese espositrici di altissimo profilo, oltre 400 delegati da più di 90 Paesi del mondo. Questo a dimostrazione del ruolo di protagonista che ha assunto il Salone a livello mondiale e come sia in grado di rispondere alle esigenze di un mercato florido e in continua crescita.
SIMEI 2019 sarà quindi un’occasione importante per toccare con mano e approfondire la conoscenza di questa eccellenza produttiva. Sono più di 400 le aziende espositrici iscritte e continuano le adesioni, provenienti da: Italia, Francia, Germania, Spagna, Austria, UK, Svizzera (i primi). Poi, Bulgaria, Cina, Grecia, Portogallo, Polonia, Moldavia, Ucraina, Rep. Ceca, Croazia, Slovenia, Belgio, Danimarca, Svezia, Australia, USA, South Africa. A fare da capofila quelle del settore vino, che rappresentano circa il 90% degli espositori, alle quali si aggiungono quelle dedicate alla birra, ª61gli alcolici e al latte. Oltre all’eccellenza tecnologica, che resta il cuore della fiera biennale che Unione Italiana Vini organizza dal 1963, è stato rivisto l’impianto generale della manifestazione che si apre a nuovi settori produttivi del “liquid food” vicini al vino e introduce tematiche di eccezionale attualità come l’architettura e il design legandoli al settore. Tantissime conferme anche quest’anno per la presenza dei delegati stranieri, oltre 400, provenienti da tutti i continenti, che stanno dando la propria adesione al progetto di SIMEI “incoming”, nato in collaborazione con ICE-Agenzia (che ha come finalità la promozione all’estero dei prodotti tecnologici delle imprese italiane, favorendone la conoscenza e la diffusione) e Fiera Milano. •
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Packaging Premiére hub prestigioso per il packaging di lusso Packaging Première, l’esposizione selettiva dedicata al luxury packaging, conferma le date della prossima edizione, in programma dal 26 al 28 maggio 2020 presso il Padiglione 4 di Fieramilanocity.
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opo il successo ottenuto dall’ultima edizione, che ha registrato la presenza di 6700 visitatori unici e 242 espositori, Packaging Première si conferma come la manifestazione di riferimento in Italia, sottolineando l’importanza del packaging in tutti i settori, con una particolare attenzione per quello cosmetico e delle fragranze, del fine food, del vino e degli alcolici. Packaging Première, oltre a rappresentare un punto di incontro tra designer, produttori e brand, dedica ampio spazio all’arte, presentando una selezione degli artisti più interessanti sulla scena internazionale che attraverso le loro opere nobilitano i materiali solitamente utilizzati per il packaging. Packaging Première si impegna inoltre a veicolare nuovi contenuti attraverso le conferenze organizzate durante l’evento, con l’obiettivo di approfondire aree tematiche di cruciale importanza per il settore.
Milano, cuore della mostra Milano, che ha conquistato una posizione di primissimo piano nel panorama internazionale come hub per la moda e il design, accogliendo i quartier generali dei grandi brand del lusso si pone come sede naturale di un evento di alto profilo come Packaging Première. Fieramilanocity, fiore all’occhiello del sistema fieristico e congressuale italiano, si colloca nel cuore della città ed è facilmente raggiungibile da espositori e visitatori. Packaging Première è diventata una piattaforma ideale dove brand del lusso e produttori possono dialogare e creare nuovi business: un’esposizione selettiva che si impegna a valorizzare l’innovazione formale e sostanziale delle aziende che operano nella filiera del packaging e legate ai settori di moda e accessori, di orologi e gioielli, di cosmetica e profumeria, di vini e distillati di pregio, di eccellenze alimentari.
Un nuovo partner È recente l’annuncio che Easyfairs, società specializzata nell’organizzazione di fiere ed eventi, è diventato socio di maggioranza di Packaging Première. La manistazione è cresciuta in maniera esponenziale dal
suo debutto nel 2017: la terza edizione ha registrato la presenza di 242 espositori e 6.700 visitatori su una superficie espositiva di oltre 13.000 mq nel cuore di Milano. Il team Easyfairs UK & Global collaborerà in partnership con l’attuale management di Packaging Première, che manterrà una partecipazione attiva nell’evento e condividerà con il team Easyfairs di Londra l’esperienza e la competenza acquisita nel settore per continuare il percorso di crescita della manifestazione. Matt Benyon, CEO di Easyfairs UK & Global, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di aver aggiunto un evento così importante nel nostro portfolio dedicato al packaging; la qualità della manifestazione e il mercato in cui opera creano una perfetta sinergia con gli eventi che realizziamo in tutta Europa ed è accomunata dai medesimi valori. Abbiamo una buona reputazione nel mondo del packaging a livello globale, specialmente in Europa e questo ci aiuta a costruirla ancora di più in Italia, che sarà il trampolino di lancio per altri eventi in questo Paese. Non vedo l’ora di collaborare a stretto contatto con il team di Packaging Première, per condividere le best practices e sviluppare ulteriormente questo magnifico evento”. Il founder di Packaging Première, Pier Paolo Ponchia, che continuerà ad essere coinvolto nell’evento, imprimendo una direzione di intelligence strategica, ha commentato: “Sono molto orgoglioso del successo ottenuto fino ad ora con Packaging Première, una community speciale a cui sento di appartenere. La partnership con Easyfairs ci permetterà di portare la manifestazione a un livello superiore, grazie all’organizzazione ben strutturata e al network globale di eventi di cui fa parte. Sono sicuro che questa fruttuosa collaborazione ci porterà grandi soddisfazioni”. •
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Fiere &CONVEGNI
SALONE INTERNAZIONALE MACCHINE PER ENOLOGIA E IMBOTTIGLIAMENTO
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28 a EDIZIONE
ORGANIZED BY
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19-22 novembre 2019 Fiera Milano (Rho)
Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2019
info@simei.it / simei.it
Dal 12 al 14 novembre 2019, InPrint Munich, la fiera internazionale delle tecnologie di stampa per l’industrial manufacturing, presenterà alcune delle soluzioni e degli approcci più innovativi per integrare con successo le applicazioni di stampa nella produzione di beni industriali e di consumo.
InPrint Munich
il printing per l'industria
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n programma presso il quartiere fieristico di Monaco di Baviera, InPrint 2019 consentirà ai visitatori di incontrare alcuni dei più innovativi fornitori di tecnologie di stampa e di beneficiare di un vasto programma di conferenze. InPrint Munich 2019 accoglierà circa 120 aziende espositrici provenienti da 15 Paesi, tutte con importanti innovazioni in serbo per la stampa digitale, inkjet, serigrafica e speciale su forme e materiali diversi, tra cui la plastica piana o curva, il legno, il foil, i tessuti, il vetro, la ceramica e il metallo . Le soluzioni e i servizi in mostra sono pensati per la personalizzazione di beni industriali e di consumo, come componenti automobilistiche, elettronica stampata, imballaggi, bottiglie per bevande, contenitori per alimenti, moda, prodotti farmaceutici e cosmetici, nonché la finitura decorativa di pavimenti, piastrelle, interior decoration e arredi. “Le tecnologie di stampa sono state sviluppate per risolvere problemi di produzione complessi e in rapido cambiamento, come soddisfare la richiesta di prodotti migliori, più veloci e personalizzati, riducendo al contempo i costi di produzione e l’impatto ambientale”, afferma Nicola Hamann, amministratore delegato di Mack Brooks Exhibitions, organizzatore della fiera.
La nuova area di consulenza I visitatori di InPrint Munich 2019 potranno incontrare alcuni dei fornitori di tecnologie di stampa più innovativi e impegnati, assistere a dimostrazioni live delle macchine e dei sistemi in mostra. Insieme a un vasto programma di formazione con conferenze e presentazioni tecniche, quest’anno ci sarà una nuova area, il Consultancy Corner. Marcus Timson, cofondatore di InPrint e direttore di Future Print, una piattaforma di contenuti dedicata allo sviluppo di nuove tecnologie di stampa, spiega il nuovo Consultancy Corner: “I visitatori che parteciperanno a InPrint 2019 potranno confrontarsi con gli esperti dell’area di consulenza sulle proprie idee e sulle sfide che
stanno affrontando nella stampa industriale. I consulenti sono una parte importante della comunità del getto d’inchiostro in quanto rappresentano una risorsa indipendente, esperta e flessibile, incredibilmente utile per prendere le decisioni tecniche giuste”.
Le conferenze tecniche Accanto alla mostra, un programma di 3 giorni presenta su due speciali palcoscenici una vasta gamma di argomenti e sessioni che affrontano le sfide e le opportunità della tecnologia di stampa nei processi di produzione industriale. Oltre 60 top speaker internazionali provenienti dall’intero mondo delle tecnologie di stampa e dal settore manifatturiero presenteranno nuovi approcci tecnici e come applicarli a infrastrutture esistenti. In casi studio, approfondimenti tecnici e tavole rotonde guideranno i visitatori attraverso le fasi necessarie per implementare con successo la nuova tecnologia di stampa nella produzione – dalla scelta dei migliori inchiostri, delle testine di stampa e degli strumenti software all’ottimizzazione dell’integrazione della macchina e dei processi – affrontando i pro e i contro di diversi approcci. I riflettori saranno puntati, ad esempio, su una serie di conferenze sulla tecnologia delle testine di stampa tenute dai principali produttori e sessioni tecniche sul potenziale dell’integrazione dell’inkjet con la robotica, vari tipi di inchiostri e le loro applicazioni specifiche, le tecnologie di polimerizzazione dell’inchiostro tra cui UV, IR ed eBeam, tecnologie per l’elettronica stampata, stampa 3D per il settore automobilistico e aerospaziale, metrologia moderna e ottimizzazione dei processi, migliori pratiche per un’efficace integrazione della macchina. Una serie di case study offre conoscenze più approfondite su come implementare con successo la tecnologia di stampa in varie applicazioni industriali, tra cui etichette, imballaggi e stampa di sicurezza.•
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Marca
la MDD continua a crescere Manca pochissimo alla 16esima edizione di Marca by BolognaFiere, in programma il 15 e il 16 gennaio 2020 a Bologna, con un trend di adesioni è in crescita tanto da determinare l’apertura di un ulteriore padiglione espositivo.
I
ncremento nel numero degli espositori e della superficie espositiva, dunque, per Marca by BolognaFiere 2020, che annuncia un layout che si estenderà anche al padiglione 36, comprendendo (come nel 2019) i padiglioni 25, 26 e i nuovi 29 e 30, ultimi realizzati del piano di riqualificazione/ampliamento del quartiere fieristico di Bologna che, con un investimento di 138 milioni di euro vedrà, a completamento dei lavori nel 2024, un incremento di oltre il 30% della superficie espositiva a disposizione e il 90% di strutture nuove o riqualificate. Più che positivo, dunque, l’andamento della campagna espositori che parteciperanno all’appuntamento di riferimento in Italia per il settore della Marca del Distributore, secondo in Europa, organizzato da BolognaFiere in collaborazione con ADM (Associazione Distribuzione Moderna). Un evento che focalizza l’attenzione dell’intera business community della Marca del Distributore, un segmento di mercato in grande sviluppo, che rappresenta 1 acquisto su 5 nella distribuzione moderna, fidelizza i consumatori e cresce in assortimento, linee e referenze. Un segmento che rappresenta la vera novità del mercato, rispetto ai prodotti di marca industriale, con ampi spazi di crescita.
Una fotografia del settore Marca by BolognaFiere si caratterizza come piattaforma espositiva di grande visibilità per le aziende espositrici, fra le quali compaiono anche 20 grandi insegne della Distribuzione Moderna Organizzata che costituiscono il Comitato tecnico scientifico della manifestazione, coinvolto nella definizione dello sviluppo strategico dell’evento.Lo sviluppo dei prodotti a Marca del Distributore ha registrato, negli ultimi anni, un trend positivo costante, riconfermato anche dalle ri-
levazioni e analisi del “XV Rapporto Marca by BolognaFiere 2019” (promosso da BolognaFiere, a cura di IRI e Nomisma, con la collaborazione delle principali Insegne associate ad ADM presenti nel Comitato Tecnico Scientifico della manifestazione), presentato a gennaio 2019. Il Rapporto, che ogni anno viene illustrato nell’ambito dell’evento, si è accreditato come indispensabile strumento a disposizione degli operatori italiani e internazionali, interessati a valutare il perimetro commerciale nell’ambito del quale individuare nuove opportunità di business.
Sempre più internazionale Coerentemente con la crescente attenzione del mercato verso la MDD, l’edizione 2020 di Marca by BolognaFiere promuoverà un importante programma di incoming di delegazioni, sviluppato anche in collaborazione con ITA – Italian Trade Agency e ICE per favorire il dialogo tra gli espositori e i buyer dei mercati esteri più importanti. Anche per l’edizione 2020 i top retailer internazionali in visita a Marca by BolognaFiere daranno vita a un’agenda di incontri con i category manager delle più importanti insegne della DMO nell’ambito del Vip Buyer Programme di Marca by BolognaFiere. L’edizione 2019 della Fiera si è conclusa registrando la presenza di 746 espositori, di oltre 10.100 operatori professionali (+7% rispetto al 2018), con un incremento degli operatori esteri del 11% a ulteriore conferma dell’interesse verso i prodotti made in Italy. Marca by BolognaFiere 2020 conferma, inoltre, l’offerta di momenti di formazione e informazione che daranno vita a un ricco calendario di convegni, dibattiti, seminari e focus di analisi delle principali tendenze espresse dal modern trade nel settore MDD.•
61 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2019
61
K
Düsseldorf 16-23 ottobre 2019 Fiera delle materie plastiche e della gomma www.k-tradefair.it
HOST
Milano-Rho 18-22 ottobre 2019 Fiera per le attrezzature del cibo e del caffé host.fieramilano.it
Parma 22-25 ottobre 2019 Fiera del processo e del packaging alimentare www.cibustec.it
Milano 19-22 novembre 2019 Salone Internazionale Macchine per Enologia e Imbottigliamento www.simei.it
- 2020 -
Bologna 12-15 marzo 2020 Fiera del packaging per il settore cosmetico www.cosmoprof.com
VINITALY
Verona 19-22 aprile 2020 Salone internazionali dei vini e distillati www.vinitaly.com
METPACK
Bologna 15-16 gennaio 2020 Fiera per il settore private label www.marca.bolognafiere.it
Essen 5-9 maggio 2020 Fiera internazionale per il packaging in metallo www.metpack.de
SIGEP
Shanghai 23-26 ottobre 2019 Mostra di tecnologie e packaging progettati per l’e-commerce www.ipackima.com/it/pages/e-packtech2019
Rimini 18-22 gennaio 2020 Salone internazionale della gelateria, pasticceria, panificazioni artigianali e caffè www.sigep.it
UPAKOVKA
Mosca 28-31 gennaio 2020 Fiera per le macchine del packaging e del processo www.upakovka-tradefair.com
PROSWEETS COLOGNE Rimini 5-8 novembre 2019 Fiera del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile www.ecomondo.com
Colonia 2-5 febbraio 2020 Fiera internazionale per l’industria dolciaria www.prosweets.com
Norimberga 12-14 novembre 2019 Fiera dei beni strumentale per il settore delle beverage www.braubeviale.de
Berlino 5-7 febbraio 2020 Fiera del processo e del packaging dell’ortofrutta www.fruitlogistica.it
Francoforte 19-22 novembre 2019 Fiera dell’additive manufacturing www.formnext.nesago.com
Rimini 15-18 febbraio 2020 Fiera professionale delle tecnologie per birre e bevande www.bbtechexpo.com 62 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2019
Duesseldorf 7-13 maggio 2020 Fiera internazionale per il processo e l’imballaggio www.interpack.com
Parma 26-28 maggio 2020 Fiera dell’automazione digitale per l’industria www.spsitalia.it
Milano 26-28 maggio 2020 Esposizione per il packaging di lusso www.packagingpremiere.it
AUTOMATICA
Monaco di Baviera 16-19 giugno 2020 Fiera dell’automazione e della robotica www.automatica-munich.com
Restare aggiornati è un must per il futuro del PACKAGING Giugno-Luglio 2019 | N.5 | anno 39°
Rassegna IMBALLAGGIO dell’
SCIENZA, TECNOLOGIA
E
ARTE
DEL
PACKAGING
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Soluzioni e materiali per l’imballaggio e il confezionamento – packaging, etichettatura, codifica e automazione – con focus sul design e l’ambiente.
IMBALLAGGI verso un futuro “zero waste” Il dibattito sulla questione ambientale e, in particolare, sull’obiettivo “zero waste” è sempre più attuale. Cresce la consapevolezza delle persone sullo stato di salute del pianeta e le aspettative nei confronti delle aziende in tema di impatto ambientale si fanno sempre più esigenti. È però impensabile vivere in un mondo senza imballaggi, infatti grandi e piccole aziende del settore si stanno attrezzando per realizzare packaging eco-sostenibili.
PAGINA 50
Farmaceutico una sfida per tutta la filiera
8 numeri all’anno
Un importante contribuito al positivo andamento del settore farmaceutico deriva certamente dalle aziende produttrici di macchine e sistemi per il processo e confezionamento. L’Italia, in tal senso, può vantare diverse eccellenze a livello mondiale che sviluppano soluzioni capaci di rispondere efficacemente alle esigenze di produzione dei farmaci. PAGINA 20
Abbonamenti
Accademia del profumo tra fragranze e packaging eccellenti
Rivista
Italia 70 euro - Europa 100 euro
L’Accademia del Profumo, iniziativa giunta alla 30esima edizione, ha lo scopo di valorizzare e promuovere il profumo e favorire lo sviluppo dell’industria profumiera in Italia. Sì Passione Giorgio Armani e Dior Sauvage Eau de Parfum sono gli eletti dai consumatori. Una giuria tecnica di esperti ha invece individuato i vincitori di cinque differenti categorie di gara, tra cui il miglior packaging: Chloè Nomade. PAGINA 42
Bonifico bancario a INNOVATIVE PRESS Banco BPM: IT 61W0503433473000000018159
➧ FOCUS L’ultimo rapporto sull’industria dei surgelati parla di consumi pari a 841.500 tonnellate, in crescita del +2,1% (824.480 tonnellate), per un valore di mercato complessivo stimato in 4.200/4.500 milioni di euro. Oltre alle innovazioni e il miglioramento nella qualità del prodotto, non manca l’attenzione dei produttori anche alle confezioni più pratiche, sicure e naturalmente ecosostenibili. PAGINA 22
➧ EVENTI
FachPack, la fiera del packaging, dei processi e della tecnologia che andrà in scena a Norimberga dal 24 al 26 settembre 2019, darà nuova linfa al tema della sostenibilità degli imballaggi soffermandosi sul riciclo, sui materiali sostenibili, sulle soluzioni riutilizzabili e sui processi innovativi. PAGINA 58
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64 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2019
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