Rassegna dell'imballaggio n.7 - Ottobre 2022

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Mercato del caffè tempo sereno variabile

Molte luci e qualche ombra sul settore del caffè, che da un lato si dimostra in crescita, ma dall’altro si trova a scontare le conseguen ze di una situazione internazionale sempre più instabile. I trend principali sono l’impiego di capsule compostabili e la ricerca di materiali per il confezionamento meno impattanti. Su tutto resta l’ombra della crisi energetica. pagina 4

Pharma packaging increasingly accessible and sustainable

The pharmaceutical packaging market continues to grow thanks to the constant increasing in demand. Emerging trends, in particular, are the accessibility of packaging, environmental sustainability and ease of production. From 1st to 3 rd November in Frankfurt, the international exhibition CPHI, is hosting the community of the pharmaceutical industry. pagina 30

Lusso e sostenibilità un binomio possibile

I brand che firmano prodotti d’alta gamma si interrogano sulle strategie da seguire per adat tarsi alle nuove istanze del mercato: ecco come sta cambiando il settore del lusso. pagina 24

➧ Imballaggi&Ambiente

ALL4PACK è fonte d’ispirazione nel supportare tutti gli attori del settore di fronte alle sfide presenti e future. Con la sua consueta indagine, il salone intende decodificare le evoluzioni del mercato e le normative, ed evidenziare le innovazioni più responsabili. pagina 54

➧ Eventi

Torna Ecomondo, l’appuntamento “faro” per la transizione ecologica. Tra i padiglioni del quartiere fieristico di Rimi ni dall’8 all’11 novembre saranno in mostra le migliori soluzioni tecnologiche nel campo della bioeconomia cir colare e della sostenibilità sociale, economica e ambien tale. pagina 60

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Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022 ima.it/coffee IMA Coffee Hub is the one-stop supplier delivering comprehensive experience, technology and reliability from beans reception to end of line, matching all the most demanding process, packaging and service requirements with regard to coffee production. POD PACKAGING CAPSULE PACKAGING VFFS PACKAGING GRINDING DEGASSING SYSTEMS CARTONING END OF LINE SOLUTIONS ROASTING GREEN COFFEE RECEPTION HANDLING AND CONVEYING GREEN COFFEE STORAGING AND DOSING GREEN COFFEE CLEANING AND SORTING The Coffee you want, the Process you need, the Packaging you desire, the Service you wish for. The Coffee Plant you dream of. IMA COFFEE HUB Visit us at PACKEXPO CHICAGO Chicago, Illinois, USA • 23-26 October • South Building, Booth 2514 TRIESTESPRESSO Trieste, Italy • 27-29 October • Hall 27, Booth 1 GULFOOD MANUFACTURING Dubai, UAE • 8-10 November • Shk Saeed Hall, Stand S3-D34

SOMMARIO

P rimoPIANO

sereno

Group, tecnologia

novità

dinamicità

Goglio rivoluziona

sostenibilità

Fatti& TENDENZE

Robot e cobot in ascesa

aziende italiane

Bicchiere mezzo pieno

il mercato birrario italiano

FOCUS

Lusso e sostenibilità, un binomio possibile

DOSSIER

Direttore Responsabile

Stefano Legnani

editoriale

Bezzi

Marketing e Vendita

Pasquali

Redazione

Silvia Ballabio

Riccardi

Grafica e impaginazione

Pari

a ziende&STRATEGIE

P rodotti & TECNOLOGIE

on demand

piccole tirature di etichette

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Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022
4 Tempo
variabile sul mercato del caffè 7 Cama
“delicata” per capsule in alluminio 8 Due
di IMA Coffee protagoniste a Triestespresso 9 Flexicap,
ed eccellenza 10
il settore del caffè 11 Volpak,
e flessibilità in produzione 14 Coffee in Italy, variety and quality are driving the growth
20
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per
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Coordinamento
Chiara
chiara.bezzi@innovativepress.eu
Katia
katia.pasquali@innovativepress.eu
Chiara
Amalia
Costo
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30 Pharma packaging increasingly accessible and sustainable 31 Packaging farmaceutici sempre più accessibili e sostenibili
38 Ridurre la CO2 nell’imballaggio con l’acciaio rasselstein 40 Turck Banner Italia, uno sguardo al futuro
42 Aliplast e Zignago Vetro, una partnership “green” 44 Balocco sceglie la flessibilità della Multipacker di Schubert 46 Gripper di Piab per impianto di fine linea Editore Aut. Trib. di Milano n. 6 del 07/01/1980 Iscrizione al ROC n. 35480 del 10/11/2020 Tutti i diritti sono riservati - È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. Innovative Press p p
48 Soluzione
per
50 L’automazione di
nelle
di
52 Risparmio
con Eco
di
i
54
per
la rivoluzione è in corso
60 Ecomondo 25 anni di sostenibilità 61 SIMEI Il futuro del beverage è già qui 24 30 60
SOMMARIO

Tempo sereno variabile sul mercato del caffè

Molte luci e qualche ombra sul settore del caffè, che da un lato si dimostra in crescita, ma dall’altro si trova a scontare le conseguenze di una situazione internazionale sempre più instabile. I trend principali sono l’impiego di capsule compostabili e la ricerca di materiali per il confezionamento meno impattanti. Su tutto resta l’ombra della crisi energetica.

Come materia prima, il caffè continua a mantenere un elevato valore di mercato, con quote di export ed import rimaste so stanzialmente invariate rispetto al passato. Molto rosee anche le previsioni sul medio e lungo periodo: secondo i dati divulgati da Bloomberg il valore del mercato è stimato attorno ai 35.000 milioni di dollari, con un tasso di crescita prevista da qua al 2030 che si attesta al 6,9%. Mai come quest’anno però la situazione contingen te richiede attenzione nel fare analisi e previsioni.

L’equilibrio del commercio minacciato dai cambiamenti climatici I dati divulgati dall’International Coffee Organization relativi al commercio del caffè crudo ci parlano di un sostanziale equilibrio rispetto allo scorso anno. Ad esempio, nel mese di giugno le esportazioni mondiali di caffè sono state pari a 11,11 milioni di sacchi, e nei primi 9 mesi dell’annata 2021/22 (ricordiamo che il settore adotta un calendario differente da quello solare) si sono raggiunti i 98,77 milioni di sacchi, con un incremento dello 0,5% rispetto all’analogo periodo dell’annata precedente. Questo è dovuto anche al fatto che i raccolti nei paesi produttori, che sono tutti collocati nella fascia equatoriale, sono stati mediamente abbondanti, anche

se non sono mancate specifiche situazioni di crisi. Da qualche anno a questa parte è in particolar modo il clima a preoccu pare la parte a monte della filiera, con le conseguenze del riscaldamento globale che delineano una situazione di sempre maggiore instabilità. Per esempio, tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, il Brasile, uno dei principali paesi produttori di va rietà Arabica, ha subito dapprima una serie di gelate e poi un periodo di siccità. Il bilancio è stato comunque globalmente positivo, ma l’attenzione resta alta anche su questa parte della filiera, che richiede politiche sempre più “green”.

Un prodotto maturo che fa parte del nostro DNA Spostiamo la lente sul nostro paese, che oggi conta circa un migliaio circa di aziende legate al settore, sparse in maniera equa su tutte le regioni, con una occupazione stimata intorno alle 7.000 unità e un giro d’affari attorno ai 4 miliardi di euro, di cui circa 1,5 mi liardi derivanti dalle vendite all’estero. La fotografia del comparto delinea un quadro roseo, mostrandoci un settore in salute, anche se reduce dall’effetto negativo della pandemia. Il caffè continua ad essere parte integrante della nostra cultura, sia casalinga che lavorativa, e quindi dei nostri consumi. E se la “vecchia” moka è stata ormai affiancata (ma non soppiantata) prima dalle cialde e ora dalle capsule, il caffè Italiano è importante anche a livello industriale: l’Italia, secondo i dati del Comitato Italiano Caffè, è infatti il terzo paese al mondo per l’importazione di caffè verde - dopo USA e Germania - e, soprattutto, è il secondo paese della UE per i volumi di export di prodotto torrefatto. Il dato relativo al 2021 si è attestato a ben 346,7 milioni kg: un incremento del 12% rispetto all’anno precedente. Positiva è anche la situazione dei consumi, che si sono portati a 314 milioni kg nel 2021, con un incremento del 5,5% rispetto all’anno precedente, mentre il consumo pro capite è di 5,3 kg annui. Siamo ancora lontani dai dati 2019, ma tutti gli indicatori, sia relativi all’export che hai consumi, risultano in crescita.

4 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022

Il post-pandemia: la ripresa dell’Ho.Re.Ca

Il settore della ristorazione in particolare sta vivendo una fase di piena ripresa dopo la flessione causata dalla pandemia di Covid-19, che negli ultimi due anni ha colpito pesantemente l’Ho.Re.Ca. L’ultimo biennio ha infatti portato il mercato eu ropeo a registrare una flessione del 12,3% del tasso di crescita composto, una contrazione rilevata, in misura ridotta, anche nell’area Asiatica e nel Nord America. Ma se la chiusura di bar e locali nel biennio 2020-2021 aveva penalizzato il settore, per contro il superamento (pare) ormai definitivo dell’emergenza sanitaria ha portato a un rilancio dei consumi fuori casa. In Europa e Asia, ci si attende infatti una crescita pari al +6,8% nel quinquennio 2021-2026, che dovrebbe portare i ricavi del settore ai livelli pre-pandemia già nel 2023, mentre il Nord America dovrebbe tornare ai livelli del 2019 già entro il 2022. Tutto questo non cancella ovviamente gli effetti nefasti della pandemia, che soltanto nel nostro paese, secondo le stime della Federazione italiana dei pubblici esercizi, ha portato negli ultimi due anni alla chiusura di oltre 7500 tra locali, bar e ristoranti.

La tenuta dell’e-commerce, le difficoltà della G.d.O e la richiesta di flessibilità Possiamo quindi rilevare un ribaltamento rispetto a quanto avvenuto lo scorso anno, quando la pandemia aveva messo in ginocchio il settore Ho.Re.Ca. e Vending, stimolando invece il consumo casalingo e quindi gli acquisti tramite i canali della G.d.O. e on-line. Questi ultimi, particolarmente l’e-commerce, continuano infatti a rilevare grossi volumi di vendite ma, a parte la scarsità di alcuni prodotti c’è da sottolineare che la situazione contingente ha portato anche in questo settore a un aumento dei costi che si riflette sul prezzo di vendita, e quindi sul consumatore finale. Le sfide future? Sicuramente le aziende che vanno a servire il comparto, tra cui i fornitori di macchine e di impianti per il processo, dovranno puntare sullo sviluppo di soluzioni tecnologiche sempre più flessi bili, in grado di supportare le torrefazioni nel convertire e diversificare la produzione. Si tratta di un’esigenza che era tipicamente appannaggio dei contoterzisti: il fluttuare dei costi energetici e delle materie prime renderà però necessa

rio adottare politiche di maggior flessibilità anche da parte dei brand proprietari, in particolar modo le torrefazioni di medie dimensioni.

La crisi energetica che getta ombre sul settore Non è insomma tutto oro quel che luccica e le previsioni di crescita vanno viste al netto della situazione di grande instabilità che si è andata delineando negli ultimi mesi. E se le conseguenze nell’approvvigionamento di materie prime e dei semiconduttori hanno causato soltanto un relativo disa gio (il caffè resta un settore relativamente interessato dalle tecnologie d’avanguardia) è soprattutto l’aumento del costo dell’energia a gettare ombre sul settore. Questo, in alcuni casi rende anti-economico per le torrefazioni processare, confezionare e, in definitiva, arrivare “a scaffale” con diverse tipologie di prodotto. Si tratta di una condizione che colpi sce soprattutto le piccole e medie imprese, mentre le grosse torrefazioni sono maggiormente preparate – anche sotto il profilo finanziario – ad affrontare la crisi. Nuove strategie di produzione sono comunque necessarie per tutti, non soltanto nei casi in cui sia necessario sospendere o diversificare in maniera veloce la produzione, ma anche per venire incontro alla richiesta di prodotti sempre nuovi da parte dei consu matori. Continua infatti la corsa, prevalentemente da parte dei grossi brand, verso la produzione e commercializzazione di linee “premium” (tradizionalmente poco interessate dai momenti di difficoltà contingenti) come per esempio i caffè speciali o i prodotti “bio”. Al contempo, continua la doman da verso prodotti sempre più sostenibili, in primis linee di capsule compatibili.

I materiali al centro delle strategie per la sostenibilità

Il tema che è e resterà centrale è infatti quello della sosteni bilità ambientale, che interessa la filiera del confezionamento a 360°, andando a toccare aspetti quali il consumo delle macchine, gli scarti di produzione e, soprattutto, l’impiego e il fine vita dei materiali per il confezionamento. Il settore del

Industria DEL CAFFÈ 5 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022

ALLUMINIO, COMPOSTABILI O RICICLABILI

TRE TIPOLOGIE PER DIVERSI TREND DI MERCATO

La capsula in alluminio è oggi quella più richiesta sul mercato: ha una shelf life prolungata e offre una completa riciclabilità, risultando quindi anche una soluzione sostenibile, pur richiedendo particolari processi di smaltimento, di cui non tutti i mercati, particolarmente quelli emergenti, dispongono. Le capsule compostabili rappresentano oggi la vera e propria fron tiera dell’innovazione. Puntano tutto sulla sostenibilità (quindi sulla capacità di degradarsi nel tempo trasformandosi in compost) e negli ultimi anni hanno goduto di una crescita esponenziale, anche e soprattutto in risposta ai desideri di consumatori. Sono caratterizzate da costi di produzione più elevati rispetto a quelle “tradizionali”, cosa che rappresenta un maggior esborso per le torrefazioni e - solitamente - si riflette sul prezzo di vendita per il consumatore. Sono già disponibili sul mercato e diffuse, anche se non in modo massivo, in numerosi formati compatibili. Sono carat terizzate da una shelf life leggermente inferiore alle soluzioni in alluminio, in quanto il materiale può deteriorarsi a seguito di shock termici o di periodi di prolungato stoccaggio all’interno di contesti umidi, condizioni che possono facilmente verificarsi.

La capsula riciclabile, solitamente in polipropilene, rappresenta un compromesso tra le esigenze di marketing dei torrefattori, che sempre più devono lanciare un messaggio “green”, e l’effettiva capacità della capsula di non impattare sull’ambiente. Possono in effetti essere una soluzione sostenibile ma richiedono una maggior attenzione da parte del consumatore finale. Anche in questo caso, non tutti i mercati dispongono di impianti adeguati per il riciclo.

Da ultimo, queste capsule hanno un costo produttivo inferiore alle soluzioni in ALU o compostabili e possono avere caratteristiche di barriera o meno.

caffè guarda in questo senso più alla parte “consumer” della filiera che a quella industriale. Questo significa che le tecnologie e la richiesta di innovazione si sviluppano prevalentemente attorno a temi quali l’impiego di capsule compostabili e la ricerca di materiali per il confezionamento meno impattanti. Parliamo in questo ultimo caso di confezioni per il packaging, per esempio i “classici” pouch per il caffè in polvere o in grani, realizzate in monomateriali o altri film “green”. Anche il pa per wrapping è una delle tecnologia di frontiera, ma presenta attualmente troppe criticità dovute alla resistenza ridotta del materiale e alle scarsa capacità di garantire un’adeguata shelf life. Al centro dell’attenzione, dati anche i volumi di consumo, restano invece le capsule. Sotto il profilo della sostenibilità, particolarmente importanti risultano essere le caratteristiche di riciclabilità e compostabilità; due concetti affini e all’appa renza complementari, ma che in realtà si associano a soluzioni differenti tra loro, al punto che si può parlare di due vere e proprie scuole di pensiero.

Riciclabilità e compostabilità: due concetti affini ma diversi

La strada della riciclabilità viene sostenuta prevalentemente dai brand che hanno investito nello sviluppo di sistemi che impiegano capsule in alluminio; una soluzione che è facil

mente smaltibile e riciclabile ed è in grado, a patto di contare su adeguate infrastrutture per il recupero e per il riciclo, di rendere la filiera più sostenibile. La capsula compostabile è una soluzione ancora più avanzata, in grado di garantire una dispersione nell’ambiente senza danni per l’ecosistema. Oggi però, non tutti i produttori di capsule sono in grado di offrire alle torrefazioni soluzioni ottimizzate, particolarmente nel caso dei formati più complessi.

È necessaria però una specifica: spesso si parla di capsule in termini di formato, meno frequentemente le si identifica per materiale e tipologia, fattori che vanno ad influire sulle caratteristiche di sostenibilità delle stesse. A latere dei vari formati attualmente in uso (tra i più diffusi possiamo citare Nespresso, Keurig e Dolce Gusto) possiamo identificare tre principali tipologie di capsule diffuse oggi sul mercato: allu minio, capsule in materiali bio-compostabili e quelle plastiche multistrato / riciclabili. Ciascuna presenta specifici vantaggi e svantaggi (BOX).

Conclusioni

Il mercato del caff è è tuttora florido e presenta incoraggianti margini di crescita, soprattutto in Nord America ed Europa, con interessanti aree emergenti worldwide. La pandemia ha ormai allentato la morsa e si è riequilibrata la situazione tra i diversi ambiti merceologici, con una ripresa dell’Ho.Re.Ca. e l’e-commerce che si mantiene in crescita, pur condividendo la problematica principale che interessa la G.d.O.: quella delle tipologie di prodotti che non arrivano a scaffale in quanto i costi energetici li rendono anti-economici. Nell’ambito del porzionato, restano in crescita tanto la cialda che la capsula, con una predominanza di quest’ultima. A dieci anni dalla sua presentazione, il formato Nespresso risulta essere quello più diffuso e ricercato dai consumatori, particolarmente nella tipologia di capsula ALU. Ai costruttori vengono richiesta soprattutto flessibilità, affi dabilità ed efficienza, più che performance assolute e tutto il settore va verso una sempre maggiore sostenibilità. I trend principali sono l’impiego di capsule compostabili e la ricerca di materiali per il confezionamento meno impattanti. Su tutto resta l’ombra della crisi energetica, che potrebbe fortemente scombinare gli equilibri futuri. |

6 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022

Cama Group tecnologia "delicata" per capsule in alluminio

Cama Group ha fornito a un’importante azienda sudamericana del mondo del caffè una soluzione in grado di creare una configurazione di capsule a nido d’ape in modo efficiente, veloce e, soprattutto, delicato.

Non è passato molto tempo da quando si comprava il caffè in buste, vasetti o barattoli di latta. La cerimonia di apertura dei contenitori era breve e la confezione era quasi esclusivamen te funzionale anziché estetica, le etichette erano l’unica caratteristi ca distintiva. Oggi, i fornitori di caffè vogliono creare una storia e un’esperienza, motivo per cui il packaging è diventato molto più... interessante. Esistono anche più formati come buste, capsule e cialde; non solo i consumatori hanno l’imbarazzo della scelta, ma anche i fornitori di caffè posso esplorare infinite possibilità grazie al design e al formato delle confezioni. Uno degli sviluppi più re centi è stata l’introduzione delle capsule in alluminio, non solo per conferire al prodotto un aspetto premium, ma anche per ridurre la quantità di plastica monouso. L’introduzione dell’alluminio ha portato anche a un ripensamento degli imballaggi secondari. Le tradizionali scatole cubiche vanno bene per le capsule di plastica più robuste, che possono urtarsi tra di loro durante il trasporto senza danneggiarsi. L’alluminio, d’altra parte, è più suscettibile ai graffi superficiali e, di conseguenza, deve essere confezionato in modo diverso per mantenere il suo aspetto inalterato. I contenitori a forma di cubo dispongono anche di superfici più piccole per dare visibilità al marchio sugli scaffali, quindi nuovi design sono in fase di sviluppo, tra cui il formato a nido d’ape. Cama Group si sta muovendo proprio in questa direzione.

La richiesta del cliente “Siamo stati contattati da un’azienda di riferimento nel settore del caffè in Sud America” spiega Renato Dell’Oro, Area Manager di Cama Group. “Volevano lanciare una confezione di capsule in alluminio con la disposizione 5 x 2, che non è poi così comune. Tuttavia, oltre a confezionare le capsule, l’azienda stava cercando di mantenere anche l’importantissimo impatto visivo. Un altro requisito base era l’elevata efficienza complessiva della macchina in termini di funzionamento, cambio formato, ricambi, ecc. Non ricercavano caratteristiche tecniche particolari, ma solo qualcosa che avrebbe svolto il lavoro in modo efficiente, veloce e senza dan neggiare le capsule”.

La soluzione di Cama La soluzione proposta da Cama è stata uno dei suoi top loader IF318. Parte della Breakthrough Generation (BTG) di Cama, la serie IF ha caratteristiche di design e operative che stanno definendo

lo standard nel confezionamento secondario. Le sue strutture modulari, scalabili e dal design igienico integrano soluzioni di automazione moderne che, insieme alla robotica sviluppata internamente, offrono la flessibilità e adattabilità richieste dalle operazioni di confezionamento. Questa gamma di macchine si basa anche su una piattaforma digitale che supporta tutte le funzionalità Industry 4.0, tra cui AR, VR e test, formazione e operazioni virtuali. Quando la macchina è in funzione, un robot forma i cartoni e successivamente un altro deposita quattro cap sule capovolte nella configurazione 2 x 2. Viene quindi aggiunto un foglio distanziatore a cinque fori, il cui foro centrale accoglie la capsula finale per creare il nido d’ape. Questa matrice viene quindi ripetuta per creare una confezione da 10. Il cartone viene quindi chiuso roboticamente.

“Le configurazioni a nido d’ape sono molto richieste”, spiega Dell’Oro, “poiché i torrefattori copiano il formato dai fornitori più grandi. In termini di confezionamento secondario è sicura mente più impegnativo in quanto richiede più passaggi. Questa applicazione è stata anche la nostra prima soluzione in que sto formato, ma siamo stati in grado di fare appello ad anni di esperienza tecnologica, alla nostra significativa esperienza nel mercato del caffè e alle capacità del nostro team di progettazione del packaging, che si sono uniti per creare la risposta perfetta”.

Equilibrio tra efficienza e delicatezza

“È una questione di equilibrio. L’alluminio è un metallo molto morbido e può graffiarsi facilmente, quindi è inutile imballare in una scatola migliaia di capsule al minuto se si rischia di dan neggiarle. Siamo stati in grado di fornire al nostro cliente una macchina che offre il perfetto equilibrio tra velocità, prezzo ed efficienza. Questa macchina permetterà di effettuare il nostro famoso cambio formato veloce – spesso in meno di 30 minuti –dall’imballaggio a nido d’ape a quello in cubi”, conclude Dell’Oro. “Ci sono molte modifiche da apportare, ma abbiamo sviluppato un sistema che consente di realizzarle con il minimo tempo di inattività possibile. E, cosa altrettanto importante, dopo il cambio, la chiave è raggiungere la massima velocità produttiva il prima possibile. Qual è lo scopo di un rapido cambio formato con una fase di assestamento prolungata?”. |

7 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022 Industria DEL CAFFÉ

Due novità di IMA Coffee protagoniste a Triestespresso

Dal 27 al 29 ottobre IMA Group partecipa a Triestespresso con la tostatrice specialty TT 15/20 e la SR2 SMART, macchina di ultima generazione per il confezionamento di caffè e prodotti solubili in capsule.

Arrivata alla sua decima edizione, Triestespresso Expo è l’evento di riferimento per i professionisti dell’industria del caffè. La fiera a cadenza biennale rappresenta per IMA Group il palcoscenico ideale per presentare le sue ultime novità dedicate al settore.

Nuova tostatrice di IMA Coffee Petroncini Triestespresso è l’occasione perfetta per raccontare la tecnolo gia e il nuovo design elegante delle Specialty Roasters di IMA Coffee Petroncini. In esposizione allo stand IMA Coffee (Hall 27-Stand 1) è possibile trovare la TT 15/20, la tostatrice IMA Coffee Petroncini che tosta dai 10 ai 20 kg per batch. La nuova TT 15/20 è studiata per le piccole torrefazioni specialty e per i centri di ricerca e formazione sul caffè. Da oggi dotata di un nuovo pannello operatore con sistema di controllo MAESTRO per rendere più intuitiva e semplice la gestione del processo di tostatura. Il nuovo modello di TT 15/20 è la naturale evoluzione di una tostatrice apprezzata in tutto il mondo per la qualità della manifattura e della resa di tostatura.

Macchina per il riempimento e la saldatura di capsule

In mostra, inoltre, c'è anche la SR2 SMART, macchina di ultima generazione per il riempimento e saldatura di capsule su 2 file. L’esclusivo design ergonomico a sbalzo assicura una grande accessibilità per la manutenzione ed una facile pulizia; le stazioni operative estraibili e le bobine posizionate all’esterno della macchina riducono notevolmente i tempi di fermo linea.

Grazie ad un cambio formato molto rapido e ad un sistema in tegrato di doppia alimentazione, per capsule sfuse e impilate, la SR2 SMART è in grado di gestire qualsiasi tipo di capsula in plastica, alluminio e materiale compostabile. Le capsule possono essere saldate con film in alluminio, microforato, carta filtro, accoppiata triplex, PP e coperchio compostabile. Filtri e diaframmi possono essere inseriti nelle capsule e sul loro fondo. A seconda della configurazione della macchina, la velocità può raggiungere fino a 120 capsule al minuto.

Un hub dedicato al caffè

IMA Coffee Hub è oggi la più estesa organizzazione per l’in dustria di lavorazione e confezionamento del caffè. Composto dai brands IMA Coffee Petroncini, IMA Coffee Packaging e IMA BFB, il Coffee Hub è la risposta completa offerta a piccoli e grandi produttori di caffè di tutto il mondo dal Gruppo IMA, garantendo competenza, esperienza nel settore e know-how per tutte le fasi di produzione e di confezionamento del caffè. La risposta di IMA Coffee Hub abbraccia ogni aspetto della movi mentazione, del processo di trasformazione e confezionamento del caffè, affiancando i produttori di caffè in ogni sfida che devono affrontare per poter ottenere il caffè che desiderano. IMA Coffee Hub è il punto di partenza ideale da dove il cliente raggiungerà i propri obiettivi. È proprio questo il vantaggio che l’industria del caffè ottiene da IMA: un solo fornitore, già coordinato dall’interno. |

8 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022
SR2 SMART, macchina per il riempimento e la saldatura di capsule Vasca
di raffreddamento della Specialty roaster TT 15/20

Flexicap dinamicità ed eccellenza

Omas Tecnosistemi presenta Flexicap, un’innovativa macchina per l’assemblaggio di capsule per caffè liquidi o in polvere.

Omas Tecnosistemi progetta e produce riempitrici e tappatrici completamente automatiche per l’industria cosmetica, far maceutica, biotech, chimica e alimentare. Per il settore caffè l’azienda propone Flexicap, una macchina di assemblaggio capsule disponibile in differenti modelli, da un minimo di 2 file fino a 120 capsule a un massimo 8 file fino a 450 capsule al minuto, in base al formato e al prodotto da dosare. Flexicap offre dinamicità e mas sima efficienza di produzione. La modularità di tutto il sistema rende estremamente semplici e rapide tutte le operazioni di cam bio formato e/o prodotto, oltre a rendere completamente ispezio nabile da tutti i fronti l’impianto. L’ufficio R&D di Omas è stato costantemente impegnato nello studio progettuale per apportare molteplici migliorie al modello Flexicap, sia in termini design, necessario per garantire sicurezza, facilità nella pulizia e rapidità nella manutenzione, sia di performance.

Una soluzione flessibile L’intera macchina Flexicap si distingue per l’estrema flessibilità. L’alimentazione delle capsule può essere effettuata tramite alimen tatore alla rinfusa o magazzino per capsule impilate, disponibile nella classica versione verticale o nella nuova versione orizzontale, studiata per una più ampia autonomia del caricatore. Il carico e scarico delle capsule è effettuato con sistema pick & place. Il sistema di pulizia interno della capsula, prima del dosaggio, e del bordo della capsula, dopo il dosaggio, viene effettuato con immissione di aria sterile microfiltrata e aspirazione delle polveri residue. Questo processo consente una perfetta sigillatura del bordo capsula, garantendo nel tempo la tenuta della saldatura del top lid. Le stazioni di dosaggio e sigillatura sono di semplice gestione, comprese la manutenzione e la pulizia. La macchina è predisposta per l’installazione di un flusso laminare, ulteriore applicazione che

consentirà di avere un prodotto igienicamente sicuro. Tutta la macchina è concepita per poter lavorare con più formati per caffè, sia che si tratti di prodotti liquidi o in polvere. Grazie all’utilizzo di godets per il trasferimento delle capsule e le stazioni di riempimento, inserimento filtro (ove richiesto), trancia e salda top lid, tipo “docking station” facil mente e completamente estraibili, consentono di ottenere un’eccellente pulizia e, soprattutto, un rapido cambio formato, effettuato in tempi minimi e senza utilizzo di utensili. La gestione del le stazioni è effettuata tramite motori brushless che assicurano affidabilità e precisione, nonché ripetitività della qualità delle operazioni da effettuare. Le regolazioni e le parametrizzazioni sono effettuate da pannello di controllo touch screen da 15” con possibilità di salvare i dati e le informazioni di produzione im postate. La macchina è predisposta per l’integrazione in Industria 4.0. Flexicap è dotata di controlli per la corretta esecuzione di tutte le operazioni ed è predisposta per l’installazione di telecamere di verifica. Tutte le parti a contatto con il prodotto sono in acciaio inox AISI 316L, i godets sono realizzati in materiale ad elevata resistenza, leggero e facilmente movimentabile. Il sistema di sganciamento e discesa per la pulizia del macinatore o tramoggia superiore (caffè o solubili), o altri dispositivi posti sulla parte superiore della Flexicap permettono la massima garanzia di sicurezza per gli operatori e manutentori. È possibile collegare le stazioni di riempimento direttamente all’impianto di produzione del prodotto per garantire la massima igiene e la continuità di produzione senza fermi macchina.

Grazie alla lunga esperienza di progettazione e costruzione di macchine, Omas Tecnosistemi può personalizzare e soddisfare ogni richiesta della clientela. |

Industria DEL CAFFÉ
9 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022

Goglio rivoluziona il settore del caffè

Sono due le novità presentate nei mesi scorsi da Goglio per il comparto caffè: GStar, la prima linea per packaging sia sottovuoto sia soft in grado di produrre fino a 200 confezioni al minuto, testata e poi acquistata da Lavazza, e la prima capsula per caffè con valvola di degasazione.

Per alcuni è un rituale quotidiano irrinunciabile, per altri è un momento di convivialità, per molti una pausa dalla frenesia della vita: parliamo della bevanda di maggior consumo nel nostro paese, il caffè espresso. L’industria del caffè è uno dei settori più dinamici e più vivaci di questi ultimi anni: nono stante un trend di difficoltà che ha caratterizzato il periodo di pandemia, nel 2021 il commercio mondiale di prodotti della filiera caffè ha mostrato dinamiche decisamente positive, con percentuali di crescita tra l’8 e il 13% per i diversi segmenti: caffè torrefatto, caffè in grani non torrefatto e macchine da caffè espresso. Secondo i dati elaborati da HostMilano, nel triennio 2022-2025 ci si attende per il commercio mondiale di prodotti della filiera caffè un tasso annuo di crescita del +5,6%, fino ad arrivare a sfiorare i 43 miliardi di euro.

Due novità rivoluzionarie

In questo contesto, si posiziona come attore protagonista Goglio, uno dei leader mondiali nel packaging flessibile che progetta, sviluppa e realizza sistemi completi per l’imballag gio fornendo laminati flessibili, valvole e com ponenti in plastica, linee di confezionamento e servizio per le più diverse esigenze di confe zionamento e per diversi settori di applicazione. Alcune delle soluzioni più all’avanguardia pre sentate recentemente dal Gruppo si rivolgono proprio all’industria del caffè; in occasione di Ipack-Ima 2022 – a maggio scorso - l’azienda ha infatti porta to due impor tanti novità: GStar, la pri ma linea per packaging sia sottovuo to sia soft in grado di pro durre fino a 200

confezioni al minuto, testata e poi acquistata da Lavazza e la prima capsula per caffè con valvola di degasazione, pensata per permettere la fuoriuscita dell’anidride carbonica natural mente emessa dal caffè, impedendo allo stesso tempo l’ingresso dell’ossigeno nella confezione.

Sostenibilità e valorizzazione del gusto Entrambe le novità nascono da una forte spin ta del Gruppo nei confronti della sostenibili tà: la prima infatti, GStar, è in grado di offrire le massime prestazioni sia nella produzione dei tradizionali imballi a base alluminio sia lavorando coi nuovi laminati sostenibili monomateriali, che hanno una maggiore sensibilità termica. Per quanto riguarda invece la capsula presentata ad Ipack-Ima 2022, Goglio si conferma nuovamente in prima linea dal punto di vista della sostenibilità, offrendo il prodotto nella versione “ready for recycling” e in quella 100% compostabile per essere comodamente smaltita nell’umido. La valvola di degasazione, disponibile inizialmente per i pack della miscela appena tostata e confezionata per il consumo, ha raggiunto ora anche il vasto comparto del caffè por zionato, uno dei segmenti di mercato che più è cresciuto negli ultimi anni, grazie ad una modalità di prepara zione facile e rapida e un risultato costante e ripetibile. Sostenibilità, ma non solo. Con questa novità, Goglio dà il giusto peso anche a un aspetto fondamentale nell’industria del caffè: il gusto e quindi l’esperienza del consumatore. Grazie a questa speciale valvola, che permette la fuoriuscita dei gas naturalmente emessi dal caffè, è possibile confezionare imme diatamente il caffè fresco, senza dover attendere che questo termini il processo di degasazione, preservando così tutti gli aromi che altrimenti andrebbero persi. Inoltre, la scelta del confezionamento singolo per ogni capsula è ottimale, in quanto la protegge da manipolazioni e regala al consumatore l’esperienza olfattiva dell’aroma di caffè che si sprigiona all’apertura del pack. |

10 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022

Volpak, azienda parte di Coesia, è una realtà basata a Barcellona, specializzata nella progettazione e commercializzazione di soluzioni per il packaging flessibile. Tra i settori coperti dall'azienda spagnola rientra quello del caffè, uno degli ambiti in maggiore crescita.

Volpak può vantare un'esperienza di lungo corso nel settore caffè, che l'ha portata a lavorare con numerose torrefa zioni, sia in ambito europeo che worldwide, grazie a un portafoglio di soluzioni ideale per il confeziona mento sia di caffè tostato che di caffè in polvere. La sfida si gioca in questo caso sul tema della sosteni bilità e della flessibilità.

Un esempio concreto per il mercato turco Recentemente, l'azienda si è trovata ad affrontare una nuova sfida per conto di una torrefazione turca: una realtà ben consolidata nel settore e da tempo cliente di Volpak, che ha richiesto un sistema completo per il confezio namento di caffè in grani, comprensivo di un avanzato sistema per il degassaggio. Si tratta di una richiesta comune a molti torrefat tori, che si rende necessaria per proteggere l'aroma del prodotto e aumentarne la shelf-life, impedendone la contaminazione tramite ossigeno. La sfida è rappresentata dal fatto che il caffè non è facil mente confezionabile sotto vuoto dopo la fase di tostatura, perché il packaging potrebbe danneggiarsi e rompersi a causa della pres sione, così come il prodotto. Infatti, il caffè appena tostato rilascia significative quantità di anidride carbonica. Si tratta di un processo lento, che si stima duri fino due settimane. Inoltre, sia l'ossigeno che l'umidità, tipicamente presenti come condizioni ambientali, possono danneggiare i chicchi. Per mantenere il prodotto e il suo aroma fresco, è quindi necessario isolarlo da questi elementi.

SP170 per formare e riempire

La soluzione sviluppata da Volpak è basata sull'impiego di SP 170: macchina per la formatura e riempimento di pouch, apprezzata da una diffusa schiera di clienti per le caratteristiche di robustezza e flessibilità. In questo caso, come spesso avviene, non ci si è limitati a fornire una macchina tecnologicamente allo stato dell'arte, ma si è sfruttato il know-how dell'azienda per affiancare il cliente lungo tutta la fase di sviluppo del progetto. Nello specifico, lo si è aiutato

Volpak sostenibilità e flessibilità in produzione

nella fase di identificazione e implementazione del sistema ottimale per il degassaggio, basato sull’impiego di una valvola.

La soluzione realizzata da Volpak si basa sullo sviluppo di un sistema esclusivo per lo sfogo dell'aria. Si tratta di una valvola che consente la fuoriuscita di anidride carbonica prevenendo l'entrata dell'ossigeno e di altri agenti. Il degassaggio attraverso la valvola si ottiene sfruttando un principio naturale: la pressione del film aumenta infatti con il caldo e l'aria riscaldata esce attraverso uno dei lati della valvola. Una volta che la pressione è bilanciata la valvola resta chiusa.

Soluzioni flessibili e “green oriented”

Al di là di questa specifica soluzione, Volpak offre un'ampia gamma di macchine e sistemi per il confezionamento del caffè, caratterizzate da elevata efficienza e particolarmente avanzate sotto il profilo della sostenibilità. Macchine come SP 170 sono in fatti in grado di utilizzare materiali completamente sostenibili per il confezionamento, quali il PLA. Altre unità, come SC+, possono anche impiegare la carta, offrendo un'ampia serie di applicazio ni, per questo ed altri settori. Le macchine Volpak sono inoltre caratterizzate da un'elevata flessibilità, risultando ottimali anche per il packaging secon dario di prodotti quali le capsule di caffè nonautoprotette all'interno di pouch, soluzione che può risultare ottimale per settori quali l'Ho. Re.Ca. |

Industria DEL CAFFÉ 11 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022

Nimax soluzioni intelligenti per l’industria del caffè

Nell’ambito del confezionamento del caffè, Nimax propone differenti soluzioni per la codifica e la marcatura, per l’ispezione e il controllo di materie prime e imballaggi, e per l’etichettatura.

Le materie prime

La fase di ispezione può essere effettuata in diversi punti della linea di produzione, ma optando per il controllo delle materie prime sfuse si riducono sensibilmente gli sprechi; in questa fase si elimi na una quantità minima di prodotto invece di espellere l’intera confezione che contiene un quantitativo maggiore, come avviene quando l’ispezione coinvolge l’imballo primario o secondario. Il metal detector Loma IQ+3 Vertical Fall è la soluzione ideale per la rilevazione di contaminanti metallici nella polvere o nei granuli di ali menti sfusi e può essere cer tificato per ambienti a ri schio esplosione come ri chiesto per chi produce polveri fini.

Questa soluzione utilizza 70 frequenze variabili, con una conseguente massimizzazio ne della sensibilità, ed è do tata di apprendimento rapido con memorizzazione del set-up di 200 prodotti diversi così da ridurre al minimo gli scarti.

Capsule e cialde Velocità, superfici curve o flessibili, eleganza del risultato, minimo ingombro del testo sono i must della codifica e marcatura di cap sule e cialde di caffè. A seconda delle superfici e dei materiali, Nimax consiglia l’impiego dei laser a fibra Domino serie F, quelli a CO2 Domino serie D e le stampanti a getto d’inchiostro serie Ax che, grazie agli speciali inchiostri food grade, possono marcare direttamente sull’involto filtrante delle cialde. Il processo di codifica può essere corredato con i sistemi di visione Domino serie R, che rappresentano una soluzione compatta e mo dulare per la verifica e la conformità delle informazioni riportate su ciascuna confezione. L’utilizzo delle selezionatrici ponderali Nemesis serie S consente di effettuare la pesatura in linea di ogni singola unità con il duplice vantaggio di conoscere, e quindi cor reggere, eventuali errori di dosaggio delle riempitrici e di evitare di immettere sul mercato prodotti con un quantitativo dichiarato difforme da quello reale. La semplicità e l’immediatezza d’uso di questo prodotto, che non necessita di procedure di apprendimen

to al cambio del formato, lo rendono la scelta privilegiata in molti settori che utilizzano materie prime di pregio.

Per chi sceglie di effettuare la ricerca di corpi estranei in questa fase della lavorazione, Nimax propone un’ampia scelta di soluzio ni che spaziano dalla gamma Lomax X5, che impiega la tecnologia a raggi X per individuare anche eventuali irregolarità all’interno della confezione, alla gamma di Metal Detector Loma IQ4.

Sacchetti e buste Nimax vi propone la soluzione più idonea a seconda che la confe zione sia in alluminato, plastica o poliaccoppiati e in base alle velocità della vostra linea: in questo modo otterrete una codifica efficacie con un ottimo TCO (total cost of ownership).

Per queste tipologie di imballi sono indicate le stampanti inkjet Ax350i, o Ax550i con cabinet IP66 in acciaio inox AISI 316 sani ficabile che non richiedono manutenzione e che adottano una serie di soluzioni innovative che minimizzano l’impatto ambientale. Su questi supporti sono molto efficaci anche i marcatori thermal Inkjet Domino serie Gx, il laser D320i e i marcatori TTO Domino serie V. Questi ultimi utilizzano il trasferimento termico per effettuare una codifica ad alta risoluzione (300 dpi) su film e imballi flessibili di vario tipo; semplici da usare, utilizzano ribbon disponibili in vari colori e tipologie, con lunghezza fino a 1400 m. Gli applicatori di etichette Beta-Max e la soluzione stampa e applica Ni-Max permet tono di personalizzare la confezione con etichette applicate in linea. Per le esigenze di ispezione, controllo e verifica si possono utiliz zare gli stessi sistemi proposti per le capsule.

Imballi secondari in cartone

Per la marcatura industriale e l’etichettatura di imballi secondari in cartone, e la successiva etichettatura del prodotto pallettizzato, Nimax dispone di soluzioni che soddisfano le necessità sia delle grandi che delle piccole e medie aziende. I sistemi stampa e ap plica Domino Serie M320i permettono di collocare le etichette sui diversi lati dell’imballo con una versatilità e un’efficienza sorprendenti. Le soluzioni Nimax per l’ispezione e il controllo possono essere applicate anche all’imballo secondario per verifi care, ad esempio, che vi sia il corretto numero di cialde o capsu le in ciascuna confezione o che non manchi una busta in una scatola shelfready, che il peso di una scatola mutipack corrispon da a quanto dichiarato…

Tutto sotto controllo Tutte le soluzioni Nimax soddisfano i requisiti dell’industria 4.0 e sono compatibili con Line Strategy, la soluzione digital di ultima generazione per il controllo di una parte o la totalità degli impian ti produttivi. Le soluzioni Nimax per il mondo del caffè sono am pie e articolate e pensate sia per le grandi industrie che per i pic coli produttori. |

12 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022

Con Eurocoding la giusta miscela tra tecnologia e flessibilità

Grazie alla collaborazione tra BipGroup ed Eurocoding, un sistema di etichet tatura efficiente e su misura a marchio GoDEX ha migliorato la produttivi tà del processo di confezionamento delle cialde di caffè presso la Italfoods srl di Villar San Costanzo (CN).

Bip Group - che sviluppa da tempo prodotti software e hardware dedicati alla gestione dei trasporti, della logistica e della marcatura - ha di recente propos to e installato presso Italfoods srl (importante produttore di capsule caffè) un sistema di stampa e applica che ha migliorato notevolmente la fase di confezi onamento delle cialde per macchinette espresso. Il tutto facendo leva sul servizio di consulenza garantito da Eurocoding, di cui Bip Group è rivenditore. Italfoods chiedeva di velocizzare l’etichettatura del sacchetto in cui venivano confezionati i prodotti, operazione che fino a quel momento era gestita man ualmente da 2 operai. E il problema non era di facile soluzione. Dopo un’attenta analisi costi/benefici, l’azienda ha scelto di ricorrere all’appli catore AG 2000 di GoDEX. Gli applicatori modulabili GoDEX sono infatti tra le soluzioni di stampa ed etichettatura più convenienti, semplici da usare e faci li da integrare sulle linee in virtù di un’eccezionale flessibilità. Ed è stata questa particolarità a motivare ulteriormente della scelta. Bip Group ha dunque interpellato Eurocoding per avere informazioni sulle caratteristiche dei prodotti GoDEX e, soprattutto, se fosse possibile adattarli alla linea di confezionamento del cliente.

E dato che il modus operandi di Eurocoding nei confronti dei propri rivenditori non si limita al semplice rapporto di distribuzione e vendita, l’azienda ha offerto una consulenza ad hoc, confermando e approvando la soluzione prospettata. Bip Group ha così potuto procedere, concentrandosi in modo specifico su due linee di confezionamento e lavorando alla personalizzazione degli applicatori.

I due sistemi GoDEX - uno per linea e con le modifiche apportate da BipGroup per consentirne il posizionamento nello spazio consentito - oggi stampano e

GoDEX AG2000 è il print & apply in combinazione con la serie di stampanti EZ adottato da BipGroup per Italfoods: un sistema ideale per stampare e applicare in automatico etichette autoadesive su articoli in movimento.

applicano etichette con i dati nella lingua originale dei diversi paesi in cui i prodotti devono essere esportati.

Più precisamente, un sistema lavora su confezioni in movimento e, tramite apposito pistone, applica l’etichetta direttamente sul film; l’altro applicatore opera sulla confezione ferma e applica l’etichetta a soffio, quindi non diretta mente con il movimento macchina sulla superficie del sacchetto ma tramite un soffio d’aria, a una distanza di 1 cm dalla confezione. Ogni processo viene svolto con 15-20 battute al minuto.

In combinazione con la serie di stampanti EZ, GoDEX AG2000 è risultato il sistema ideale per stampare e applicare in automatico etichette autoadesive su articoli in movimento.

Nasce il Manifesto della Sostenibilità di Caffè Milani

Nella giornata internazionale del caffè - 1 ottobre 2022 - Caffè Milani ha festeggiato i suoi primi 85 anni di attività con la presentazione del Manifes to di Sostenibilità, un vero e proprio patto di fiducia che Caffè Milani sancisce con i consumatori, tracciando le linee guida per una produzione sempre più sostenibile sul piano economico, sociale e ambientale, ma anche sensoriale e nutrizionale. Il Manifesto di Sostenibilità, realizzato in partnership con Italia Circolare, racconta in 10 punti che cosa significa essere sostenibili per Caffè Milani: qualità del prodotto, ricerca e innovazione, gestione delle risorse natura li, benessere, dignità del lavoro, formazione e cultura, crescita del territorio e condivisione. Per Caffè Milani, infatti, la sostenibilità nasce dal “gusto per le cose buone”. Nella visione aziendale sostenibilità significa “produrre bene tutto quello che serve, garantendo dignità e benessere per tutti i protagonisti della filiera, senza sprecare materia nel rispetto dell’ecosistema, della biodiversità e del consumo energetico, anche per le generazioni future: questo vuol dire oggi sostenibilità, declinata nelle sue tre dimensioni ambientale, economica e sociale.”

Tre dimensioni che dialogano tra loro, che non possono essere con siderate in modo separato in un discorso concreto e virtuoso, e di lungo sguardo.

Caffè Milani ha deciso di interpre tare l’attenzione a queste tre dimen sioni incorporandole nella propria strategia aziendale, come garanzia di cura del prodotto e della sua qual ità e sicurezza, di valorizzazione delle diverse professionalità legate al caffè, di promozione della sua cultu ra e di attenzione verso il consumatore e il territorio in cui opera. Essere sosteni bili significa mettere in atto processi e iniziative volti ad assicurare il benessere economico e sociale del caffè affinché diventino fattori di crescita e di migliora mento continuo della competitività dell’azienda, che della riconoscibilità della cultura del caffè ha fatto una scelta consapevole di prodotto. La sostenibilità diventa, così, un vero e proprio patto di fiducia con i consumatori, un percorso dinamico e indirizzato al miglioramento continuo. Quella di Caffè Milani è una storia che parla di culture, di intrecci, di storie. In cui gli scambi sono i protago nisti del racconto: gli scambi commerciali e gli scambi di tradizioni e di consigli. 85 anni di caffè, di coraggio, di evoluzioni, 85 anni lungo la fascia del mondo che dall’Equatore arriva in Italia, 85 anni dedicati alla produzione di qualità, alla sostenibilità e all’inclusione: e il compleanno dell’azienda non poteva che essere festeggiato con una serie di attività che rappresentassero e raccontassero al meglio tutto questo.

Industria DEL CAFFÉ 13 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022

SPotLIGHT

Coffee in Italyvariety and quality are driving the growth

Coffee is an integral part of Italian culture.

According to Eurostat statistics, Italy is the second-largest importer of green coffee beans in Europe, after Germany. The increased personalization within the coffee industry and the availability of different ranges of products offering high-quality coffee pods and capsules are expected to support the market growth.

The Italian coffee market is projected to register a CAGR of 2.3% during the forecast period (2022-2027). In Italy, the increased personalization within the coffee industry, from coffee beans to standard ground coffee and coffee pods, and the availability of different ranges of products offering high-quality coffee pods and capsules are expected to support the market growth.

Lifestyle and culture

Coffee is an integral part of Italian culture. Italians tend to value high-quality coffees and are loyal to specific flavors and Italian brands. Coffee is consumed at various moments of the day, usu ally with sugar and no milk, except cappuccino, macchiato,

marocchino, and caffè latte. 75% of the coffee consumed by Italians was at home.

In recent years, there’s been a sharp rise in single-person households. Also, young Italian professionals have a higher disposable income than in the past. Due to pessimism about the future, they’re keen to spend it because saving is seen as a pointless pursuit. They are particularly eager to spend on high-quality products and luxury brands. Coffee has become an integral part of Italian culture, with around 8 million bags imported annually. The availability of a wide range of coffee types, flavors, and brewing styles and growth in the number of food outlets and retail stores are the drivers fuelling the growth of the coffee market.

Increasing out-of-home coffee consumption

With the strong heritage of traditional coffee-drinking culture, Italians prefer to drink coffee from local independent coffee shops. Italy is the leading country in the number of out-of-home coffee servings in Europe. With the growing consumer trends for convenience, healthier eating is going to disrupt the tradi tional coffee market in the country. Coffee quality is considered a leading success factor for a coffee shop in Italy.

Competitive landscape

The market is highly competitive, with key players operating in the market, including Nestle SA, Kimbo SpA, and Luigi Lavazza SpA. The sustainable competitive advantage through differentiation is high. Manufacturers are increasingly in troducing product innovations in terms of offerings, price, and packaging, leading to a high degree of competition in the market. Due to the high growth potential of coffee in European countries, most companies are trying to establish themselves in these regions by expanding their production lines to serve the increasing need for coffee across the region. Good market ing by the key players and the wide variety of flavours have together contributed to their increasing popularity in Italy and other European countries.

14 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022
| Source: www.mordorintelligence.com

Cama Group

"Delicate" technology for aluminium caps

Cama Group has provided an important South American company in the coffee world with a solution capable of creating a configuration of honeycomb capsules in an efficient, fast and, above all, delicate way.

It wasn’tallthatlongagothatyouboughtcoffeeinbags,jarsor tins.Thatwasit!Therewasverylittleceremonyuponopening thecontainersbutthepackagingwasalmostentirelyfunction al as opposed to aesthetic, with different labels being the only dis tinguishing feature. These days, coffee suppliers want to create a story and a sense of occasion, which is why modern packaging is so much more… interesting. There are more formats too, with bags, capsules and pods added to the mix, so not only are con sumers spoilt for choice, but so are the coffee suppliers, in terms ofwhattheycanachievewiththeirpackagingdesignsandformats. One of the most recent developments has been the introduction ofaluminiumcapsules,notonlytocreateanairofgreaterquality, butalsotoreducetheamountofsingle-useplastic.Theintroduc tion of aluminium has also led to a rethink regarding secondary packaging.Traditionalcubeboxesarefineformorerobustplastic pods,whichcanjostleintotoeachotherduringtransit,withvery littletoshowforit.Aluminiumontheotherhandismoresuscep tibletosurfacescratchesand,asresult,hastobepackageddiffer ently to maintain the pristine quality look. Cube containers also deliver smaller surface areas for on-shelf branding, so newer de signsarebeingdeveloped,oneofwhichincludesthehoneycomb layout. And this is where Cama Group is now setting the pace.

The customer’s request

“We were approached by a leading coffee company in South America,” explains Renato Dell’Oro, Area Manager, at Cama Group. “They were looking to launch aluminium capsule in a 5 x 2 array, which is not all that common. However, in addition to simply packaging the capsules, they were looking to main tain the all-important visual quality too, which meant delicate positive handling was required. This was coupled with a need for elevated overall machine efficiency, in terms of operation, changeover, spares, etc., so we weren’t looking at anything with a huge technical feature set, just something that would do the job, efficiently, at speed and without damaging the capsules.”

Cama’s response

Cama’ssolutionwasoneofitshighlysuccessfulIF318toploaders.

Part of Cama’s Breakthrough Generation (BTG), the IF Series has design and operational features that are setting the standard in secondary packaging. Their modular, scalable and hygienically designed frameworks house contemporary automation solutions

–includingadvancedrotaryandlinearservotechnology–which can be tightly coupled to in-house-developed robotics, to deliver the all-important flexibility and adaptability required by modern packagingoperations.Themachinerangeisalsobasedonadigital platform that supports full Industry 4.0 capabilities, including AR, VR and virtual testing, training and operation. In operation, a robot forms cartons from blanks before another deposits four inverted capsules 2 x 2. A five-holed spacer sheet is then added, in which the central hole accepts the final capsule the right way up to create the honeycomb. This array is then re peatedtocreatethe10pack.Thecartonisthenclosedrobotically. “Honeycomb configurations are in very high demand,” Dell’Oro explains, “as coffee roasters copy the format from the larger suppliers. In terms of secondary packaging, it is certainly more demandingasitrequiresmoresteps.Thisapplicationwasourfirst solution in this format too, but we were able to call upon years of technological expertise, our significant experience of the coffee market and the extensive capabilities of our packaging design team, all of which came together to create the perfect answer.”

Balance between efficiency and delicacy Dell’Oro explains that the IF318 may not be the fastest machine on the market, but the fastest machine on the market cannot offer the delicate handling required. “It’s a balancing act. Aluminium is a very soft metal and can get scratched easily, so its pointless packaging thousands per minute into a box at speed, if they’re all going to be damaged, ruining the all-important premium look and feel. We were able to give our customer a machine that offered the perfect balance between speed, price and efficiency. We ticked every element of the brief.” Coffee companies often offer multiple formats and co-packers supply multiple custom ers, so flexibility is key. “Future iterations of this machine will offer our legendarily fast changeover – often less than 30 mins – from honeycomb to cube packaging,” Dell’Oro adds. “There are lots of changes to be made, but we have developed a system that achieves these with minimum possible downtime. And, just as importantly, following changeover, the key is to ramp up production to full speed as soon as possible, which we can also do. What’s the point of rapid changeover with a protracted bedding-in phase?”

15 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022
| Coffee INDUSTRY

Volpak sustainability and flexibility for the coffee sector

Volpak, a Barcelona based Coesia group company, is specialized in the designing and marketing of flexible packaging solutions. Coffee is one of the fastest growing markets among the industries covered by the Spanish company.

Volpak boasts a long experience in this industry, which al lowed it to work with many roasters, both in Europe and worldwide, thanks to a solution portfolio that is ideal for thepackagingofroastedbeansandgroundcoffee.Today’schalleng es are mainly around sustainability and flexibility.

A concrete example for the Turkish market Recently, the company had to face a new challenge on behalf of a Turkish roaster: an established busi ness in this industry and a long time Volpak client that requested a full plant for the packaging of coffee beans, complete with an advanced degassing system. This is a common request among roasters, which is necessary to protect the product’s aroma and increase its shelf life, avoiding its contami nation with oxygen. The challenge is due to the fact that coffee cannot be vacuum packed after roasting, as the packages swell due to pressure and may break. In fact, freshly roasted coffee re leases significant amounts of carbon dioxide. It is a slow process, since the coffee beans retain part of the gas after roasting and gradually release it. It is estimated that they can continue to emit CO2 for more than two weeks. Also, both oxygen and humidity, as well as other elements of the environment, can damage the coffee beans. To keep it fresh, with its aroma, its flavor and all its qualities, it is absolutely essential to isolate it from these threats.

A tailor-made solution

The solution developed by Volpak is based on the SP 170: a ma chine for pouch forming and filling, loved by a lot of cus tomers for its durability and flexibility. In this specific in stance, as is often the case, the company did not just provide a technologically advanced ma chine, but it also leveraged its expertise to assist the custom

throughout the project development stage. In particular, Volpak helped the client in the identification and deployment of the best degassing system, based on valve operation. The use of a degassing valve for coffee means that packaging can be carried out after roasting, thus saving storage time prior to packaging, and money in the medium term. The solution created by Volpak is based on the development of a unique system for air outflow. It is actually a one-way valve, which allows the exit of carbon dioxide and prevents the entry of oxygen and moisture. The degassing, through the valve, is carried out by leveraging a physical principle: the pressure of the film inside the valve increases with the heat and the hot air exits through one of the sides of the coffee valve. Once the external pressure is balanced with the internal one, the valve remains closed.

A portfolio of flexible and green oriented machines

In addition to this specific solution, Volpak offers a wide range of machines and systems for coffee packaging that are highlyefficientandextremelyadvancedintermsofsustainability. Machines such as the SP 170 can use fully sustainable packaging materials, such as PLA. Other units, suchasSC+,canalsousepaper,offer ingawiderangeofapplications for this and other indus tries. Volpak’s machines also boast a high level of flexibility, making them ideal for the second ary packaging inside pouches of products such as non self-protected coffee capsules, a solution that can be ideal for industries such as |

SPotLIGHT 16 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022

Flexicap dynamic excellenceby Omas Tecnosistemi

The Italian Company proposes Flexicap, an innovative assembling machine designed for soluble products, liquids, and coffee.

Flexicap is available in dif ferent models starting from a minimum of two lanes up to 120 capsules per minute to a maximum of eight lanes, per forming up to 450 capsules per minute according to the format and to the product to fill. Flexicap boasts flexibility, dyna mism and production efficiency. The modularity of all the system makes quick and simple all the product change overandfullyaccessiblefortheinspection ofall the operations. TheR&DofficeoftheCompanyiscontin uously focused on the designing studio and realization of many improvements both from an aesthetic and performance perspective.The new Flexicap guarantees themaximumflexibilityofthewholesystem;fromthefeedingof thecapsulesbysorterorbystorageforstackedcapsules,available both in the horizontal long-autonomy-supply version and in the classicverticalversion.Theloadinganddownloadingofcapsules is done by Pick & Place system. The inner capsules cleaning system before the filling and of the edge of the capsule after the filling is done by sterile micro-filtered air and the suction of the residual powders; this process allows a perfect sealing of the edge of the capsule guaranteeing a perfect sealing over the time and the closing of the top lid.

Sustainability and flexibility

Thefillingandsealingstationsareuser-friendlyandtheyinclude the maintenance and the cleaning. The machine is equipped for the installation of a laminar flow that ensures a 100% hygienic product. Flexicap has been designed to work with more formats for both liquid products, powders and coffee. It uses a pucks system to move the capsules through the filling, filter insertion (where required) and cut and seal top lid stations. The machine is also available in “docking station” version, easy to extract.

This model is easy to dismount and itensuresanexcellentcleaning.Fur thermore, the changeover is fast and with no tools.

Brushless motors drive all the sta tionsguaranteeingaccuracy,flexibil ityandthequalityoftheoperations. The adjustments and the configura tions of the parameters are carried out by the touch screen 15’’ panel with the possibility to save the production data.

Experience and customization

The machine is prepared for the integration into industry 4.0. Flexicap is equipped with controls for the correct execution of all the operations and for the installation of a verification camera. Significant and noteworthy are the contact parts with the product made of 316 stainless steel as pharma and food standards, high resistance pucks to host the capsules and easy to move sealing process.

The machine is also endowed with the uncoupling and diving system for both the cleaning and of the grinding station or for the upper feeding hopper (coffee or soluble products). The main operationaldevicesareplacedovertheupperpartoftheFlexicap thus allowing the maximum security of all the operators and of the technical maintainers. The operational stations can be inserted into the production installation ensuring the maximum hygiene of production and machine no stop.

Thanks to the long experience in the designing and construction of the machines, Omas Tecnosistemi can customize and satisfy any single enquiry of the most demanding customers. |

Coffee INDUSTRY 17 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022

Piab’s vacuum conveyor for Minges Coffee Roasters

When we enjoy the smell of coffee in the morning, the black powder has already gone through many production stages. The coffee capsules and pods from Minges Coffee Roasters have been filled uncomplicatedly thanks to Piab’s piFLOW®f.

To ensure that filling the capsules is just as uncomplicated as inserting the capsules and coffee pods into the respec tive machine, Minges Kaffeerösterei now also relies on the piFLOW®f vacuum conveyor from Piab for filling the cap sules. Minges has already had good experience with this type of conveyor when filling coffee powder for coffee pods.

A technologically advanced solution When the coffee powder is filled into the capsules, it falls from a big bag into a collecting container. From here, it is sucked into the vacuum conveyor with an over-hose. This discharges the powder into a receiver, which is equipped with a sensor. As soon as the sensor indicates that the filling quantity has been fallen short of, the piFLOW®f conveys further coffee powder into the receiver. From here, the coffee powder is fed directly into the capsule filling machine in the packaging line and the individual capsules are filled. The finished capsules are carried through a rail system of the final packaging machine, which sets up the corresponding boxes with the help of Piab’s suction cups.

Andreas Fritz, head of technology and maintenance at the Minges coffee roasting company, explains, “We used to employ very sim ple conveyors with gravity dampers, but the filters were constant ly clogged. Because Piab’s vacuum conveyor has hardly any mov ing parts, it requires little maintenance. The filters clean themselves after each cycle with a filter shock. So we have been able to solve the problems we had with the old technology quite easily with the piFLOW®f. The vacuum conveyor has also reduced dust in the room due to its closed system. This allows us to achieve better occupational safety while avoiding contamination of the coffee by particles from outside.”

“When changing products, the piFLOW®f is easy and straightfor ward to clean. In just a few simple steps, the entire conveyor, in cluding filters and seals, can be disassembled, cleaned, and reas sembled for the next production run without the need for tools, thanks to the quick-lock system,” adds Francisco Diaz Arriola, Piab’s responsible area sales manager. “When it comes to filling the coffee pods, the switch to the Piab vacuum conveyor has also helped us to improve the quality of the product. This is because originally, the freshly roasted coffee was brought into the machine. Although this sounds good at first, it led to aroma losses. That’s why we opted for the Piab vacuum conveyor, through which we now feed a cooled coffee, previously ground via a separate grind er, onto the system and package it into the 7-gram coffee pods, which are picked up from the belt with Piab’s suction cups and placed in the packaging unit,” says Andreas Fritz, explaining the decision to use the very first Piab vacuum conveyor at Minges.

The piFLOW®f vacuum conveyor is operated with Piab’s patented COAX® multistage ejectors in the vacuum pump. The vacuum is generated by ejecting compressed air from a nozzle system. This enables both high efficiency of the system and a high absolute vacuum level. Blockages in the conveying line are thus virtually eliminated.

About piFLOW®f

The piFLOW®f is widely used in industries where food quality is required. It is often used as an alternative to mechanical conveyors when dust-free conveying or low maintenance is necessary. An other advantage is that the COAX® technology used is the most energy-efficient way to generate vacuum. Piab’s con veyors for the food industry are equipped with a stainless steel (ASTM 304) housing and the seals, which are in direct contact with the product being conveyed, meet FDA and EU 1935/2004 standards to comply with the requirements of the food industry. Piab’s conveyors are certified according to ATEX dust. The piFLOW®p and piFLOW®t vacuum con veyors are also ATEX Gas certified. All conveyors are avail able with either an ejector-driven vacuum pump or a me chanical pump. The standard piFLOW®f has a capacity of 4 tons per hour, the large one manages up to 7.5 tons in the same time. |

SPotLIGHT 18 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022

MG2. Capsule fillers & packaging technology. Specialists in CAPSULE FILLING

Flessibilità, scalabilità, piccoli lotti o grandi produzioni, farmaceutiche e nutraceutiche: MG2 è sempre protagonista.

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ROBOT E COBOT in ascesa nelle aziende italiane

Una ricerca condotta da reichelt elektronik, uno dei più grandi distributori europei online di elettronica e tecnologie IT, in collaborazione con l’istituto OnePoll mette in luce il successo della robotica collaborativa tra le aziende del settore manifatturiero italiano.

Da qualche tempo, i robot e gli assistenti intelligenti sono sempre più diffusi tra le aziende italiane, segnando un trend in costante ascesa dettato principalmente dai recenti pro gressi della robotica e dalle numerose possibilità che essa apre alle imprese. I robot, infatti, sono oggi più affidabili ed accessibili per le piccole e media imprese, ma sembra che il potenziale applicativo non si sia ancora esaurito e siano percepiti positivamente. Per analizzare il livello di penetrazione della robotica in Italia, reichelt elektronik ha condotto un’indagine su oltre 1.500 aziende del settore manifat turiero, di cui 250 sul territorio italiano, sul tema della robotica col laborativa. Ecco di seguito i principali risultati emersi dalla ricerca.

Un supporto fondamentale

Il 46% delle aziende manifatturiere italiane rispondenti al sondaggio afferma che l’utilizzo dei robot consente loro di aumentare la com petitività aziendale, delineando uno scenario in cui l’82% dei rispon denti dichiara di avvalersi della robotica e di avere fiducia in essa. È ciò che conferma anche la maggior parte delle piccole e medie im prese manifatturiere italiane, che contano tra i 50 ed i 249 dipenden ti, che dichiara di aver già implementato robot (90%).

Tra le principali attività per cui vengono utilizzati i robot, le aziende intervistate dichiarano: 55% produzione, 48% preparazione di mate riali destinati alla produzione, 46% logistica di magazzino o operazio ni di imballaggio. A queste si aggiunge un 57% di rispondenti che afferma di fare affidamento sulla robotica per sollevare i dipendenti da incarichi fisicamente pesanti e sfidanti, oppure ripetitivi (49%). Nel dettaglio, i robot vengono utilizzati per gestire le seguenti attività: - 37% lavori di giunzione (giunzione a pressione, incollaggio, sigil latura, orlatura a rullo)

- 36% taglio (fresatura, segatura, laser, ecc.) - 36% assemblaggio o attività di carico macchine - 36% pallettizzazione, accatastamento, rimozione di oggetti.

I limiti della robotica Seppur i risultati della ricerca di reichelt elektronik delineano uno scenario in cui la robotica appare sempre più popolare tra le aziende italiane, con aree di applicazione chiaramente definite, soltanto il 3% ha intenzione di affidare tutte le attività alla robotica. Infatti, la mag gior parte delle aziende manifatturiere italiane intervistate (55%) è concorde nel voler delegare ai robot soltanto alcune attività. A ciò si aggiungono due nodi fondamentali che, secondo quanto emer so, limitano l’utilizzo della robotica in ambito industriale: una tra le principali difficoltà legate all’implementazione di robot riguarda la capacità dei dipendenti di gestire in modo più efficiente alcune attivi tà, rispetto a quanto farebbero le macchine (28%); un secondo aspetto riguarda gli elevati costi di acquisizione (37%). Affinché l’implemen tazione della robotica abbia successo, le aziende manifatturiere italia ne puntano principalmente sulla flessibilità data dalle macchine intel ligenti. Il 39% dei rispondenti ha infatti affermato di dare forte impor tanza alla capacità dei robot di essere programmati e riprogrammati in modo facile e veloce, che è anche uno dei punti su cui il 36% delle aziende dichiara di doversi concentrare maggiormente. Allo stesso tempo, le aziende ritengono fondamentale fare affidamento su robot che siano particolarmente semplici da gestire e da mantenere (34%) o che possano essere utilizzati in un’ampia gamma di applicazioni (32%).

Entra in campo la collaborazione uomo-macchina Flessibilità e versatilità sono i principali vantaggi dati dalla ro botica collaborativa, anche conosciuta con il termine di cobot,

20 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022
SPS Italia

che fa leva sull’interazione uomo-robot. A differenza dei robot industriali, che per questioni di sicurezza lavorano dietro a re cinzioni o barriere, i cobot sono progettati per lavorare in modo sinergico con l’uomo. Nell’industria, il concetto di collaborazio ne è stato accolto con successo: lo dimostra il 32% delle aziende manifatturiere, che afferma di utilizzare attualmente i cobot; il 28% dei rispondenti, invece, ha in programma l’implementazio ne della robotica collaborativa entro i prossimi 12 mesi. Una chiara tendenza che spinge ad investire in questo comparto. Secondo quanto emerso dalla ricerca di reichelt elektronik, tra le aree di maggiore applicazione della robotica collaborativa vi sono la produzione (38%), le operazioni di imballaggio (46%) e i controlli di qualità (40%). Aspetti probabilmente legati al fatto che le aziende ripongano maggiore fiducia nella collaborazione uomo-macchina, piuttosto che nella completa automazione di tali attività.

La maggior parte delle aziende italiane manifatturiere intervista te (82%) lavora già con i robot, ma le aree di applicazione resta no ancora confinate soltanto al comparto produttivo. In linea generale, le aziende riportano esperienze positive nell’uso della robotica, con il 40% dei rispondenti al sondaggio che ritiene necessario formare i dipendenti – attuali e futuri – sull’utilizzo della robotica. Il 37% degli intervistati ritiene che l’implemen tazione di nuovi robot proceda a rilento proprio per la mancanza di competenze tecniche. “La robotica ha compiuto enormi pro gressi negli ultimi anni, i robot sono diventati più piccoli, com patti, intelligenti e soprattutto versatili. I cobot, in particolare,

vengono accolti con favore dalle piccole e medie imprese grazie alla loro flessibilità, supportandole ad aumentare la loro produt tività” – commenta Tobias Wölk, Product Management Automa tion Technology, reichelt elektronik. “I cobot offrono alle aziende un ampio ventaglio di opportunità, supportando i dipendenti nelle sfide imposte oggigiorno dalla produzione”. Il sondaggio è stato condotto dall’Istituto di ricerca internazio nale OnePoll per reichelt elektronik su un campione di 1.550 partecipanti dall’Europa, di cui 250 in Italia. |

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BICCHIERE MEZZO PIENO per il mercato birrario italiano

L’Annual Report

2021 di AssoBirra fotografa un comparto impegnato verso la transizione ecologica e protagonista di una ripresa che rischia però di essere compromessa dalla sfida dei rincari di materie prime e costi energetici.

Il 2021 della birra in Italia si presenta come un anno di luci e ombre. Il comparto birrario italiano, infatti, sta tornando a crescere con risultati posi tivi sul fronte della produzione, dei consumi e dell’ex port che si riavvicinano, e in alcuni casi superano, i livelli del 2019. Questa ripresa deve però fare i conti con il peso dei rincari di materie prime e dei costi energetici che hanno iniziato il loro percorso di au mento proprio nell’estate del 2021.

Le cifre e le sfide del comparto

Secondo i dati contenuti nell’Annual Report Asso Birra, la produzione di birra nel 2021 ha raggiunto quota 17,6 milioni di ettolitri, superando - anche grazie alle esportazioni - i livelli raggiunti nel 2019 (17,3 milioni di ettolitri) e quelli del 2020 (15,8 mi lioni di ettolitri). I consumi toccano i 20,8 milioni di ettolitri non ancora a livelli 2019, ma superiori alle cifre del 2020 (18,9 milioni di ettolitri). Anche l’export ha ripreso quota, con volumi pari a 3,8 mi lioni di ettolitri, superiori a quelli del 2019 e del 2020 con la conferma del gradimento della birra Made in Italy in Paesi a forte tradizione birraria, come il Regno Unito che accoglie il 46,9% delle birre esportate, gli Stati Uniti (8,6%) e l’Australia (6,4%). Si segnala, poi, un calo dell’import rispetto al periodo pre pandemico, con 7 milioni di ettolitri nel 2021 verso i 7,4 milioni del 2019. Anche nell’an no in corso la birra in Italia sta riuscendo a mettere a segno risultati positivi, soprattutto in termini di volumi. Tuttavia, gli ingenti rincari di materie prime e utility rischiano di compromettere la ripresa del comparto birrario, faticosamente conquistata dopo la pandemia. Nel 2020 il settore ha già perso 1,4 miliardi di euro di valore condiviso, che equivalgo no a 15 mila posti di lavoro, e nel 2021 ha sofferto ulteriori mesi di chiusure dettate dall’emergenza sanitaria. Per far fronte agli impatti della pandemia, il comparto birrario ha già ridotto costi, implemen tato ottimizzazioni e realizzato investimenti mirati e quindi non è più in grado di assorbire ulteriori aumenti. Scongiurare ulteriori contraccolpi è stra tegico per mantenere la competitività del comparto e i livelli di valore generato. Come racconta Alfredo Pratolongo, Presidente di AssoBirra: “La fotografia del 2021 della birra in Italia può essere visto come un bicchiere mezzo pieno che racchiude fatti, opi nioni e numeri di un comparto che può ma soprat tutto vuole crescere nonostante la complessità e l’incertezza. Anche nel 2022, il mercato sembra in ripresa sul fronte dei volumi. La realtà effettiva, pe rò, è un po’ più complessa. L’attuale tempesta dei costi non sembra essere episodica e può generare effetti inflattivi, perdite di competitività, compro

mettere la ripresa e fermare gli investimenti da par te dei birrifici, nella distribuzione e nei canali di vendita, cioè lungo tutta la filiera brassicola.

La riduzione della fiscalità

Per AssoBirra, è dunque urgente prendere decisioni che consentano alle aziende birrarie, alle malterie e ai punti di consumo continuare o riprendere un ciclo di investimenti sul proprio business e dunque a generare valore sostenibile. L’obiettivo è far torna re a crescere e preservare il significativo valore con diviso generato dalla birra in Italia che nel 2019, prima della pandemia, ammontava a 9,5 miliardi di euro l’anno e dava lavoro a 108 mila famiglie, con tribuendo alle casse dello Stato per 4,5 miliardi di euro l’anno. La birra è l’unica bevanda da pasto gra vata da accise ed è prioritario un intervento entro l’anno perché le riduzioni accordate nell’ultima Leg ge di Bilancio termineranno il 31 dicembre 2022, e quindi le accise subiranno un aumento dal 2023. Per questo, AssoBirra auspica che Governo e Parlamen to proseguano il percorso di riduzione della pressio ne fiscale, perché un’azione in tal senso permette rebbe di dare impulso e sviluppo a un settore dina mico, ad alto tasso di occupazione giovanile qualifi cata, per lo più composto di eccellenze imprendito riali: grandi, medi e piccoli birrifici, dal campo alla tavola, dalle materie prime al settore alberghiero e della ristorazione, fino alla distribuzione.

Transizione ecologica

In AssoBirra la sostenibilità è una priorità per tutti gli associati, e oggi a maggior ragione è una sfida che si inserisce in un contesto critico e che richiede solu zioni che consentano al comparto di progredire verso una transizione ecologica sostenibile sia dal punto di vista aziendale che ambientale. “La transizione eco logica è un pilastro fondamentale della strategia as sociativa, un terreno sul quale confrontarsi aperta mente con tutti i player di settore. AssoBirra pone un focus inequivocabile sull’esigenza di far progredire il comparto verso la transizione ecologica ed energe tica richiesta non solo dalla società civile ma, ora, anche dalla congiuntura di mercato”, racconta Fede rico Sannella, Vice Presidente di AssoBirra. Molte plici le aree su cui intervenire: dalla riduzione della CO2, alla razionalizzazione dei consumi idrici e l’ot timizzazione della riduzione degli scarti, passando per il packaging. Su quest’ultimo, trovare rapide e congrue soluzioni è imperativo ma tutt’altro che sem plice per via degli aumenti dei costi di materie prime ed energia. Il focus è anche sugli interventi sul fronte della produzione agricola, della logistica, della distri buzione e del rapporto con i fornitori.|

22 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022
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Lusso e sostenibilità un binomio possibile

La legislazione sulla sostenibilità diventa globale

Tra i consumatori cresce la domanda di trasparenza lungo tutta la filiera dei prodotti di lusso, con particolare attenzione alla moda. Oltre a selezionare fornitori eticamente validi, i marchi sono in coraggiati a condurre controlli sistematici, a collaborare con un’or ganizzazione di terze parti per certificare le loro affermazioni e a rendere visibili a tutti i loro sforzi mappando e pubblicando i loro progressi. In tutto il mondo si stanno moltiplicando iniziative di legge finalizzate alla tutela ambientale e ciò comporterà conse guenze importanti per le aziende che non hanno inserito nelle loro agende la protezione del clima. “In futuro la maggior parte delle aziende dovrà rendersi conto che le cose che una volta sa rebbero state un rischio reputazionale stanno ora diventando un rischio legale”, osserva il rapporto.

I brand che firmano prodotti d’alta gamma si interrogano sulle strategie da seguire per adattarsi alle nuove istanze del mercato: dalle preoccupazioni per la sostenibilità ai cambiamenti normativi, dalle richieste dei consumatori ai modelli di business più innovativi, ecco come sta cambiando il mercato del lusso.

Iplayer del lusso e i consumatori avvertono sempre più la neces sità di cambiare cosa e come consumano alla luce dell’impatto ambientale generato dai loro acquisti e dalle loro azioni. “Si tratta di trovare alternative: modi alternativi di fare affari, mezzi alternativi per esaminare e garantire catene di approvvigionamento sostenibili e, in molti casi, reperire materiali o ingredienti alterna tivi che si avvicinino al meglio a quelli che stanno già scomparen do”, osserva il rapporto annuale pubblicato da Positive Luxury, una società di consulenza con sede nel Regno Unito la cui missione è aiutare i player del lusso ad adattarsi alla nuova economia climati ca. “Le aziende che persistono nel trattare il cambiamento climati co esclusivamente come un problema di CSR, e lo tengono nascosto nella loro organizzazione, piuttosto che vederlo come un rischio reale per il futuro dell’azienda e radicarlo in ogni funzione dell’a zienda, rischiano di andare incontro al fallimento.”

Il mito della generazione Z

“La coscienza sociale non è più una moda giovanile, raggiunge ogni generazione, dai boomer alla generazione X, ai millennial, alla generazione Z e agli alpha. In effetti, gli alpha saranno per il cambiamento climatico ciò che i Millennials per il digitale: i na tivi della sostenibilità”, osserva Positive Luxury. Una ricerca del Kings College London pubblicata nel settembre 2021 ha concluso che “gli atteggiamenti generazionali nei confronti del cambiamen to climatico” regolarmente riportati dai media erano fuorvianti, con solo pochi punti percentuali tra le diverse generazioni. Il di vario tra gli atteggiamenti dei consumatori, ha scoperto, è più dovuto a fattori come l’accesso alla ricchezza o alle influenze culturali e regionali, il che significa che i marchi “dovrebbero evitare di adattare i loro messaggi e prodotti di sostenibilità alla sola Generazione Z”.

E’ ormai urgente per le aziende rallentare le loro strategie di “cre scita a tutti i costi” e inaugurare un’era (e modelli di business) che incoraggino i consumi misurati. Per quanto riguarda il settore del lusso, il rapporto osserva che “sebbene l’etica della qualità rispet to alla quantità del lusso sia perfetta per un’economia a crescita lenta, i marchi non sempre praticano ciò che predicano”. Per muoversi verso un’economia più lenta - e le tendenze di ripara zione e rivendita che stanno prendendo piede nel settore della moda e degli accessori sono un inizio positivo - la società di con sulenza incoraggia i marchi di lusso a guidare modelli di business innovativi “in tutti i marchi e mercati”.

E il packaging?

In che modo Positive Luxury vede l’evoluzione del packaging d’alta gamma? “Il packaging, soprattutto nel comparto beauty e alcolici, sta già abbracciando il mantra less is more, in linea con la domanda dei consumatori. Molti marchi si stanno orientando verso imballaggi più minimali che siano sia più funzionali che più efficienti”. Anche il packaging classico si sta evolvendo sempre di più in sistemi di confezionamento che consentono al consuma tore di utilizzare la confezione in vari modi durante tutta la vita del prodotto, rendendolo così funzionale e non un articolo usa e getta. |

FOCUS 24 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022
Bowmore-Aston Martin
Mktg Industry

Carta e cartone per pack eleganti e sostenibili

Negli ultimi mesi sono state presentate diverse innovazioni in carta e cartone per le confezioni di lusso, da nuove scatole rigide e confezioni riciclabili alla carta composta da sottoprodotti di origine vegetale. Luxe Packaging Insight ha selezionato alcune soluzioni interessanti.

Pusterla 1880 ha collaborato con il collega fornitore italiano Lumson per creare Xpa per, una confezione airless alloggiato in un tubo cilindrico di cartone. Facilmente sepa rabili per il riciclaggio, i due componenti si in castrano meccanicamente senza bisogno di ag giunta di colla. “La creazione di imballaggi in novativi dal design ecologico può essere acce lerata combinando diverse aree di competenza”, ha affermato il CEO di Pusterla 1880, Roberto Marini. “In questo caso, la nostra padronanza del packaging secondario si è unita a un leader nella tecnologia airless”. Il guscio esterno di Xpaper consente numerose opzioni di decora zione. Il prodotto è interamente realizzato in Italia. (Foto 1)

Procos ha progettato E-com Pop-up Box, una scatola di spedizione per l’e-commerce con una funzione pop-up progettata per migliorare l’esperienza di unboxing del consumatore. Il foglio promozionale all’interno si solleva per rivelare un vassoio con nastro per tenere il prodotto in posizione. Il vassoio può essere adattato alle dimensioni del prodotto rego lando il posizionamento delle tacche attraverso le quali viene infilato il nastro. Due fasce adesive consentono di sigillare la scatola prima per la consegna e una seconda volta nel caso in cui il consumatore desideri restituire l’articolo. (Foto 2)

Premier Packaging presenta Paperlock, una busta in carta patina ta senza plastica, completamente riciclabile e stampabile fino a 10 colori. Sono attualmente in fase di sviluppo una barriera al grasso e una barriera all’ossigeno. Cosmetici di lusso o cibi raffinati po

trebbero essere adatti ad essere confezionati in questa pouch termosaldata in attesa del brevet to, afferma l’azienda. È disponibile in trasparen te, bianco e marrone e i prodotti possono essere esposti attraverso la confezione grazie a una fi nestra a rete creata da fibre vegetali. (Foto 3)

Les Editions du Chocolat ha creato la sua più recente soluzione di imballaggio brevettata chia mata Chocopost. Progettata per spedire singole tavolette di cioccolato, la confezione è realizza ta interamente in cartone, a doppia o tripla sca nalatura, che la rende sia isotermica che intera mente riciclabile. Per aprire, il consumatore preme semplicemente una linguetta perforata sulla superficie della confezione. In termini di decorazione, la confezione può essere stampata in digitale o a caldo. Chocopost ha uno spessore inferiore a 3 cm, il che significa che può essere spedito a tariffa lettera. Les Editions du Chocolate produce esclu sivamente in Francia, nella sua sede in Bretagna. (Foto 4)

IPL Packaging focalizza la sua attenzione sul design delle confe zioni di scatole per orologi da polso che strizzano sempre più l’occhio alla sostenibilità.

La base rigida in cartone delle confezioni è avvolta in vari mate riali: carta senza legno, carta di pietra composta dall’80% di cal care e dal 20% di HDPE e carta di bambù senza laminazione. I materiali di all’interno includono sughero, bioschiuma, feltro PET e polpa modellata. Stampate con inchiostri a base di soia e acqua, le confezioni sono decorate con dettagli in rilievo, o in lamina biodegradabile. (Foto 5) |

FOCUS 26 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022
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Let's make up! nobilitazione senza confini

Il concept set Let’s Make up! nasce dalla sinergia tra le soluzioni di nobilitazione fornite da Luxoro, il design di Paolo Proserpio e le proposte di make up di Pupa Milano. Una composizione che abbatte i confini del packaging attraverso un effetto a matrioska che racchiude creatività, qualità, originalità e sostenibilità.

Ilsettore cosmetico, grazie ai nuovi media e alla sempre più cre scente attenzione all’ambiente, è al centro di una sana rivoluzio ne concettuale, le tendenze si stanno spostando sempre più verso la sostenibilità e l’originalità del marchio e il packaging si evolve di conseguenza in modo da essere espressione del cambiamento. Un packaging unico non solo attrae, ma resta impresso nella me moria e influenza il consumatore anche negli acquisti futuri, per questo il trend si sta spostando sempre più su design personalizza ti e da collezione che rispettino l’ambiente. Dalla sinergia tra le soluzioni di nobilitazione fornite da Luxoro, il design di Paolo Proserpio e le proposte di make up di Pupa Milano è nato il concept set Let’s Make up! Una composizione che abbatte i confini del packaging attraverso un effetto a matrioska che racchiude creativi tà, qualità, originalità e sostenibilità. Sveliamolo insieme!

Il progetto, opera del design di Paolo Proserpio, si svela in più li velli e presenta diverse grafiche, diversi packaging e diverse nobi litazioni per custodire due prodotti della famosissima casa cosme tica Pupa Milano: un blush sui toni del rosato e una trousse dalla palette spaziale.

La cover e la box

Il design della cover è una giungla di foglie che nasconde occhi indiscreti. Su tutta la superficie è stato applicato con la nobilitazio ne digitale l’effetto lucido LUMAFIN® Clear, le foglie così assumo no un’aria tropicale e grazie alla struttura a rilievo ottenuta con i cliché hinderer+mühlich sono evidenti le venature perfettamente riprodotte con la stampa a caldo. La cover è incorniciata da una linea dorata ottenuta anch’essa con la metallizzazione digitale. Tra le foglie sono presenti delle fessure dalle quali fanno capolino gli sguardi dalla box principale sottostante, infatti sotto lo strato di foglie è custodita una scatola rosa disseminata di occhi indiscreti

dalle iridi dorate e luminose stampate con argento a freddo KPS

SX+ poi sovrastampato.

Aprendo la box, l’attenzione si sposta sugli interni che rivelano un’altra opera di design: un mix di nobilitazioni tra scritte turchesi metallizzate in digitale e costellazioni dai tratti finissimi stampate anch’esse in digitale con un argento olografico che, a uno sguardo più dettagliato, presenta degli elementi di anticontraffazione, la vista si apre a un mondo oltre i confini. L’intera confezione risulta ricicla bile con tutte le nobilitazioni perché gli effetti di trasferimento non intaccano la composizione del substrato su cui sono stati applicati.

I packaging cosmetici Pack e cosmetico dall’effetto stratosferico. Il set continua con i due piccoli pack in cartotecnica che riprendono il design tropicale sui toni del verde e del fucsia. Le scritte dorate sono il focus dei pack e sono frutto di un oro stampato con un rilievo a caldo che presen ta delle texture ottenute con clichè hinderer + mühlich.

I pack contengono i due pezzi protagonisti del set: un blush e una trousse. I set sono stati pensati in due versioni, in cui entrambe pre sentano una nobilitazione a caldo di un intenso blu metallizzato di base a copertura totale della superficie in PET, una decorazione che fa l’occhiolino all’ambiente perché il processo è privo di emissioni e il prodotto di trasferimento non intacca la riciclabilità del substra to. La base blu presenta una sovrastampa in due versioni, una dora ta e una fucsia, in cui i cliché microincisi hinderer + mühlich ripro ducono la superficie lunare sul blush e le costellazioni sulla trousse, un risultato perfetto e preciso dalla qualità unica.

L’intero pack è un’opera omnia di design e nobilitazioni su diverse superfici, che spaziano dalla stampa a caldo fino alla stampa a freddo passando per la più moderna e flessibile stampa digitale. La scelta dei materiali e ogni passaggio del processo sono stati conce piti nell’ottica della sostenibilità e della qualità e grazie alla professio nalità di tutti i partner il risultato è unico nel suo genere, un apripista verso un nuovo modo di concepire il packaging dei brand. |

Per questo progetto Luxoro ringrazia Pupa Milano, Paolo Proserpio e tutti i partner tecnici: Tipografia Valdostana Srl: Box e Cover - stampa e nobilitazione

ISEM Srl: Pack interni in cartotecnica - stampa e nobilitazione Micys Company S.p.A: Pack cosmetici in PET - stampa e nobilitazione

Mondi Group: Fornitore carta per cover, box e pack www.luxoro.it

27 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022
Il progetto Let’s Make Up! è puramente esemplificativo ai fini di marketing e non è disponibile per la vendita

Quando il vetro crea meraviglia e stupore

Sublime è una collezione che incontra le esigenze proprie di piccoli e grandi produttori di distillati e spirits. Lanciata a fine 2020 da Berlin Packaging, è stata sviluppata dallo Studio One Eleven, team in house dell’azienda. Quindici bottiglie, quindici percorsi di design che attraverso il vetro danno forma al sublime creando meraviglia e stupore. Una collezione raffinata e preziosa, dal fascino senza tempo, dedicata ai prodotti più esclusivi, presentata nelle Linee Prestige, Super Premium e Premium.

PRESTIGE

Bottiglie caratterizzate da un design sofisticato, valo rizzato dalla purezza che contraddistingue la qualità superiore del vetro utilizzato. Si tratta di decanter che si adattano perfettamente a whisky di vecchie annate, grappe invecchiate, brandy e cognac. I 5 prodotti spa ziano da una bottiglia come Nausicaa, dalla base ampia e possente che dona rilievo e imponenza ai distillati, ad un prodotto come Momentus, dalle linee curve o Elrey dalla sagoma squadrata ma ingentilita dalle sinuosità del collo, che conferiscono unicità e prestigio al packaging dedicato ad alcolici di alta gamma.

SUPER PREMIUM

La linea è pensata per i barman professiona li e propone un insieme di 5 bottiglie dal design funzionale, dove il lato estetico trova la sua perfetta armonia dialogando con la razionalità di utilizzo grazie a forme e dise gni in equilibrio tra tradizione e innovazione. Tra le principali creazioni di questo segmen to spiccano l’eleganza dalle linee slanciate e dalla leggera bombatura della bottiglia Sou brette, così come la proposta Allison che trae ispirazione dagli alambicchi delle più antiche distillerie artigianali.

PREMIUM

Linea dedicata a mixology per tipologia di liquori come vermut e amari. 5 bottiglie legate dalla ver satilità del design, che consente una composita gamma di destinazioni grazie a forme armoniose in grado di destare stupore e meraviglia. Ne sono un esempio il modello Nobilis, un contenitore in vetro di alta gamma dal tocco sinuoso progettato per liquori di grande personalità, piuttosto che Alfie, che si contraddistingue per l’essenzialità delle linee impreziosite da due anelli, in un gioco di forme moderne.

FOCUS 28 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022
ELREY ECLIPSE MOMENTUS AMETHYST NAUSICAA SOUBRETTE ARYA MODISH SUPREME JUNDO ALLISON ELDER TERA ALFIE NOBILIS PHILIPPE

Cartoncini Lecta per progetti creativi e sostenibili

La materia prima, la funzionalità e le tecniche di stampa giocano un ruolo fondamentale nella scelta del packaging. Con oltre l’80% delle decisioni di acquisto confermate presso i punti vendita, la presentazione del prodotto è fondamentale per il riconoscimento del marchio.

Per questo Lecta ha creato una gamma versatile di cartoncini grafici SBS con finitura semiopaca: Diva Art (patinato su 1 lato) e Diva Art Duo (patinato su 2 lati) per progetti creativi e sostenibili.

Entrambi i cartoncini sono noti per la loro eccellente lavorabilità, garantendo elevate prestazioni in macchina durante la produzione. Grazie alla levigatezza e al grado di bianco costanti, nonché alla riproduzione brillante del colore, questa gamma unica è adatta alla maggior parte dei processi di finitura come la serigrafia, lo stamping, il flocking e il rilievo a secco.

I cartoncini Diva Art e Diva Art Duo sono stati sviluppati per la stampa offset, flexo e digitale e offrono elevate prestazioni di finitura e converting. L’elevata qualità di stampa, sia per i testi che per le immagini a colori, ne fanno i partner ideali per lavori creativi grafici, di comunicazione e di packaging, come coperti ne di libri, cartelline, etichette, cartoline e biglietti d’auguri, packaging per co smetici, profumi e bevande di qualità. La sostenibilità è una delle principali preoccupazioni dei consumatori, nonché un chiaro impegno di Lecta nello sviluppo di materiali innovativi ed ecologici. Pertanto, scegliendo Diva Art e Diva Art Duo per le applicazioni di packaging, il

consumatore sceglie consapevolmente un prodotto naturale, rinnovabile e rici clabile.

Diva Art è disponibile in sei grammature da 220 a 350 g/m², mentre Diva Art Duo in grammature da 250 a 380 g/m², entrambe con certificazione forestale della Catena di Custodia PEFC™ ed FSC® C011032.

Chiusure luxury firmate Guala Closures

I l Gruppo, protagonista a livello mondiale nella produzione di chiusure speciali e in alluminio per liquori e vini, propone “Luxury Closure Artisan”, una collezione di chiusure di alta gamma, e “Blossom”, la linea di chiusure sostenibili che comprende tappi per vini e liquori, acqua e bevande. Tra le ultime novità presentate sul mercato da Guala Closures troviamo “Carat”, una nuova gamma di chiusure di lusso della sua collezione “Luxury Closure Artisan”.

Le chiusure Carat sono realizzate con materiali innovativi come lo Zamakuna lega di zinco e alluminio caratterizzata da un’ottima resistenza e da un eccellente profilo estetico - la ceramica, il vetro o speciali resine con un impatto visivo unico.

Carat fa parte della collezione “Luxury Closure Artisan”, una gamma com pleta di chiusure di alta gamma progettate per garantire ai brand dei clien ti un’identità unica e consentire ai loro prodotti premium di essere cono sciuti e riconosciuti, anche grazie alla loro estetica e design.

Il Gruppo è inoltre impegnato ad ampliare la sua gamma di chiusure di lusso combinando componenti sostenibili e materiali di elevata qualità, grazie alla plastica ABS riciclata al 100% e alle raffinate finiture in legno. Un esempio di questi nuovi prodotti è la versione green di “Gravitas”, una chiusura luxury completamente sostenibile destinata al settore dei liquori.

Guala Closures propone anche una linea di chiusure sostenibili, la “Blos som”. Questa linea completa comprende tappi per vini e liquori, acqua e bevande, tutti conformi ad almeno uno dei 4 principi di eco-design defi niti dal Gruppo:

- Design to Revive, che prevede il recupero e il riciclo dei materiali utilizzati; - Design to Change, che utilizza materiali riciclati o rinnovabili;

- Design to Reduce, che si concentra sull’eliminazione dei materiali non necessari e sulla riduzione dell’uso di risorse scarse; - Design to Fade, che mira a creare chiusure completamente biodegradabi li (compostabili).

Tutti i prodotti di Guala Closures sono estremamente personalizzabili al fine di riuscire a soddisfare le diverse esigenze dei clienti in termini di materiali, decorazioni e tipologia di sughero (naturale, micro-agglomerato o sintetico), creando un packaging completo e raffinato.

Guala Closures ha recentemente annunciato il raggiungimento dell’accordo per l’acquisizione di Labrenta, produttore italiano storico di chiusure di alta gamma personalizzate, rafforzando ulteriormente la propria presenza nel segmento delle chiusure luxury. L’acquisizione di Labrenta consentirà di realizzare impor tanti sinergie a livello industriale e commerciale grazie alla gamma completa di prodotti in un settore come quello del luxury in forte crescita.

29 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022
Premium PACKAGING

Pharma packaging increasingly accessible and sustainable

The pharmaceutical packaging market continues to grow thanks to the constant increasing in demand. Emerging trends, in particular, are the accessibility of packaging, environmental sustainability and ease of production.

Pharmaceutical

packaging represents a $124 billion global market and is on the upswing at a continuous average growth rate (CAGR) of about 6% year-over-year. Unlike other pack aging segments, medicine is something that’s always going to be in high demand. This was particularly evident during the height of the COVID-19 pandemic. Today, some of the most popular pharma ceutical packaging formats include blister packs (or blister cards), glass, plastic, foil and other specialty flexible packaging. But as this packaging segment continues to evolve, so too will its trends.

Packaging accessible to patients

Pharmaceutical packaging is already a very advanced market, but there are a few things that the industry is working toward to mod ernize itself for the benefit of both producers and buyers. The first trend is linked to accessibility. While all packaging aims to be convenient and consumer-friendly, pharma packaging is perhaps the definition of this imperative. Nowadays, a lot of people are self-medicating (think: insulin pumps and auto-injectors), so in forming the patient is always the No.1 priority. Think about everything that needs to be printed on pharmaceutical packaging: usage instructions, allergy warnings, disposal instructions, expira tion dates, emergency care contact information. Pharmaceutical packaging and all the details printed on it must be clear, legible, and prominent. Unlike other consumer products, the primary pur pose of the packaging is to inform buyers instead of persuade them.

Eco-friendly packaging

Sustainability and environmentally friendly packaging is a major trend in packaging in general, let alone in pharmaceutical packaging.

When it comes to pharmaceuticals, the packaging industry has to balance patient safety with environmental efforts. One emerging trend in pharma is the concept of quality by design, or QbD. This initiative ensures that medicine is administered to patients as in tended and nothing environmentally harmful escapes the packaging. Antibiotic environmental contamination is and has been a big prob lem in recent years.

QbD can help curb this. With QbD, the focus is an effective design process that incorporates a multiple variants with risk assessment at every stage of the process. Meanwhile, QbD encourages flexibil ity within the defined parameters of the process. Benefits of QbD include: a reduction in the oversight needed (due to the increased attention during the process), results explained as part of the process improvement over time, improved efficiency, improved product quality through real-time monitoring and drug quality consistency. Additionally, recycling continues to trend in a positive direction in all packaging formats. This even includes flexible plastic packaging, which is becoming an easily recyclable packaging format. There’s also a push to find solutions for single-use plastic, but in the med ical field, that presents a particular challenge. Therefore, single-use plastic continues to be utilized, while other types of plastic are evaluated for its replacement.

Ease of production

How quickly can manufacturers produce medication? How quickly can they get it packaged and out for distribution? There’s a high demand for medication amid the COVID-19 pandemic, and it’s putting greater pressure on manufacturers to produce it faster with out sacrificing quality. Having pharma packaging that’s easy to produce and simple to use can decrease lead time for important medical products. In future, packaging designers will continue to innovate to find faster packaging solutions. |

Source: Luminite

30 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022

Packaging farmaceutici sempre più accessibili e sostenibili

L’imballaggio

farmaceutico rappresenta un mercato globale da 124 miliardi di dollari ed è costantemente in ascesa, con un tasso di crescita medio continuo (CAGR) di circa il 6% anno su anno. A differenza di altri segmenti merceologici, la richiesta di prodotti farma ceutici è sempre molto alta e questa caratteristica è diventata ancora più evidente durante il culmine della pandemia di COVID-19. E poiché questo segmento degli imballaggi continua a crescere, anche le sue tendenze sono sempre in evoluzione.

Packaging accessibili

Quello del packaging farmaceutico è un mercato molto avanzato dal punto di vista tecnologico, ma ci sono alcuni aspetti su cui l’industria si sta focalizzando per modernizzarsi a vantaggio sia dei produttori che degli acquirenti. La prima sfida è quella di rendere gli imballaggi farmaceutici sempre più accessibili ai pazienti. Tutti i packaging mirano a essere convenienti e di facile utilizzo ma per i medicinali quest’ultima caratteristica diventa un imperativo. Al giorno d’oggi, molte persone “si auto medicano” - basti pensare alle pompe per l’insulina o agli auto iniettori - quindi informare il paziente è la prio rità principale. L’imballaggio deve riportare e contenere informazioni vitali come le istruzioni per l’uso, avvisi di eventuali rischi di allergie, istruzioni per lo smaltimento, date di scadenza e informazioni di contatto per le emergenze. Il packaging e tutti i dettagli stampati su di esso devono essere chiari, leggibili e ben visibili. A differenza di altri prodot ti di consumo, lo scopo principale della confezione in questo caso è in formare gli acquirenti, non attrarli o persuaderli.

Quality by Design

La sostenibilità e il rispetto dell’am biente rappresentano tendenze impor tanti nel packaging in generale e in quello farmaceutico, in particolare. Quando si tratta di prodotti pharma, l’industria dell’imballaggio deve bilan

ciare la sicurezza dei pazienti con gli sforzi nei confronti dell’ambiente. Una tendenza emergente nel settore farmaceutico è il concetto di Qua lity by Design, o QbD. Questo approccio serve a garantire che le presta zioni del prodotto farmaceutico finale corrispondano a quanto previsto, in termini di purezza ed efficacia, assicurando che il medicinale venga somministrato ai pazienti come previsto e che nulla di dannoso per l’ambiente fuoriesca dalla confezione. L’approccio Quality by Design comporta un processo di progettazione efficace che incorpora più va rianti, con valutazioni del rischio in ogni fase del processo. Nel frattem po, incoraggia la flessibilità all’interno dei parametri definiti del proces so. I vantaggi di questo concetto includono: una riduzione della super visione necessaria, una migliore efficienza e l’incremento della qualità del prodotto grazie al monitoraggio in tempo reale. Dal punto di vista della sostenibilità ambientale, tutti i formati di imballaggio registrano trend di riciclo positivi. Ciò include anche gli imballaggi in plastica flessibile, che stanno diventando più facilmente riciclabili. In generale si è diffusa la tendenza a trovare alternative alla plastica monouso. In ambito medico, però, questo trend rappresenta una sfida particolarmente difficile e al momento la plastica monouso continua ad essere utilizzata.

Facilità di produzione

Quanto velocemente i produttori possono produrre farmaci, confezio narli e distribuirli? Dall’inizio della pandemia di COVID-19 la domanda di farmaci è aumentata e questo fatto sta determinando una maggiore pressione per riuscire a portare a termine il pro cesso produttivo più velocemente, sen za sacrificare la qualità. Avere imbal laggi farmaceutici facili da produrre e da usare può ridurre i tempi di conse gna di importanti prodotti medici. Per questo motivo, i designer di packaging continueranno a lavorare per trovare soluzioni di imballaggio sempre più veloci e innovative. |

Fonte: Luminite

31 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022 Confezionamento FARMACEUTICO
Il mercato degli imballaggi farmaceutici continua a crescere grazie al costante aumento della domanda. Le tendenze emergenti riguardano, in particolare, la sempre maggiore accessibilità delle confezioni, la sostenibilità dal punto di vista ambientale e la facilità di produzione.

IMA Group

All-In-One solutions for the pharmaceutical industry

IMA Pharma, the All-In-One supplier composed of highly expert divisions, takes part at CPHI Worldwide 2022 in order to present tailor-made solutions for the most sophisticated requests of the pharmaceutical market.

CPHI

Worldwide is a not-to-be missed event for the whole phar ma supply chain and, for many, the highlight of the calendar year. The IMA Group and its specialists are glad to introduce IMA Pharma, the All-In-One supplier specialized in the design and manufacture of automatic machines and complete lines for the pro cessing and packaging of pharmaceutical and biomedical products as well as the latest and innovative technologies.

In this CPHI edition, a dedicated Continuous Manufacturing corner is on display.

IMA Active’s belief in and knowledge of Continuous Manufacturing have grown stronger thanks to intensive R&D work carried out on two fronts. A more disruptive front of IMA Active R&D consists in the partnership with CONTINUUS Pharmaceuticals, a spin out of Novartis-MIT Centre, leveraging a novel production platform called Integrated Continuous Manufacturing (ICM). ICM enables seamless end-to-end Continuous Manufacturing processes that incorporate API formation steps with final drug product formulation.

IMA Active supports ICM in the development of EMC (Extrusion Molding Caoting) technology to create the final dosage form. While on the other R&D front IMA Active works on continuous processes by revisiting current technologies, embracing a concept of Continuous Manufacturing more closely related to conventional solid forms.

The All-In-One supplier

IMA Pharma is composed of highly expert divisions able to offer tailor-made solutions for the most sophisticated requests of the pharmaceutical market: IMA Active (Solid Dose Solutions), IMA Life (Aseptic Processing & Freeze-Drying Solutions), IMA Safe (Packaging Solutions) and IMA BFB (End of Line Solutions). To gether, they combine unique skills and knowledge where people, equipment and technology come in perfect synergy.

IMA Active offers a complete range of machines for the processing of oral solid dosage forms: granulation equipment, tableting ma chines, capsule filling machines with a wide range of filling and control systems, capsule and tablet coating machines in perforated pan and solid wall, capsule and tablet weighing machines, product handling and washing systems.

IMA Life, which includes the production sites of IMA Life Calen zano, IMA Life Pharmasiena, IMA Life North America, IMA Life Beijing and IMA Life Shanghai, offers a comprehensive product portfolio to process liquids and powders in aseptic and non-aseptic

environments: vial and ampoule washers, depyrogenating tunnels, filling and closing machines for vials, ampoules, cartridges and Ready-To-Use components, powder microdosing and macrodosing machines, cappers, containment solutions, including Restricted Area Barrier Systems and isolators, lyophilisation process develop ments and continuous aseptic spray freeze drying technology, in dustrial, pilot, laboratory freeze dryers and automatic and semi-au tomatic vial loading and unloading systems for freeze dryers. Last but not least, assembly and labelling machines for syringes, labelling machines for vials, ampoules, shaped containers, Blow-Fill-Seal single-dose containers and cartons with the latest serialization systems. Blowing machines, depackers, tray loaders and other an cillary equipment are also available. IMA Safe, which includes the production of IMA Safe Swiftpack, IMA North America (IMA Safe Nova), IMA Safe Co.ma.di.s., IMA Safe PG and Perfect Pack, designs and manufactures complete lines for prima ry and secondary packaging for the pharmaceutical, nutraceutical and cosmetic industries. In particular, IMA Safe supplies a complete range of blister packaging machines, counters for capsules and tablets, tube fillers, deep thermoforming machines, horizontal and vertical carton ing machines, as well as complete end-of-line solutions designed thanks to IMA BFB: from over wrapping, to case packing to palletizing. IMA Safe also offers, thanks to Perfect Pack, complete lines for packaging in thermo-sealed sachets and stick packs. |

32 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022
CPHI 2022: Booth 60C21

Marchesini Group monoblocco per riempimento e tappatura di flaconi

Marchesini Group partecipa a CPHI Frankfurt con una monoblocco per il riempimento e la tappatura di flaconi per compresse, capsule o confetti.

L’industria

farmaceutica si riunirà in Germania dall’ 1 al 3 no vembre in occasione della fiera CPHI Frankfurt. Allo stand 60C20, Marchesini Group esporrà la COMPACT 24: una mono blocco per il riempimento e la tappatura di flaconi per compresse, capsule o confetti, che negli ultimi mesi ha visto un ulteriore rinnova mento. La monoblocco, realizzata dalla divisione Tonazzi-Vasquali, si caratterizza sia per l’innovativo sistema di trasporto di tipo magnetico che consente la movimentazione totalmente autonoma di ogni singolo flacone sia per la presenza di nuovi twin flap rotativi che facilitano l’ingresso dei prodotti nel flacone. Ulteriore novità è la possibilità di installare a bordo macchina la nuova tecnologia VALIDA, sviluppata in stretta collaborazione con SEA Vision, società specializzata in sistemi di visione recentemente acquisita da Marchesini Group: si tratta di un sistema di telecamere di altissima qualità in grado di prendere in carico il singolo prodotto, garantirne il controllo totale ed effettuarne il singolo scarto, grazie ad una profonda interazione con il sistema PC della macchina. Allo stand 60D20 SEA Vision esporrà inoltre un’innovativa soluzione di Line Clearance auto matizzata e sviluppata con algoritmi di Intelligenza Artificiale, instal

lata su una macchina a moto continuo del Gruppo Marchesini per la stampa di codici su fiale o su tappi/sigilli. Questa tecnologia è in grado di eseguire un’ispezione automatica ed accurata delle aree di lavoro e delle linee di confezionamento, sfruttando telecamere e sensori. Questi a loro volta vengono gestiti da Sistemi di acquisizione che per mezzo di algoritmi AI analizzano in profondità e in tempo rea le le scene monitorate, riconoscendo all’istante parti meccaniche fuori posto, corpi estranei ed altro. Infine, non mancheranno tra le novità esposte, le soluzioni di Dott. Bonapace, marchio specializ zato in macchine da laboratorio e nelle piccole produzioni indu striali di Tecnica farmaceutica e R&S. L’azienda di Milano esporrà una novità (stand 60D20): la comprimitrice CPR-22, progettata per la produzione di compresse a doppio o singolo strato da polvere o granuli, ideale per laboratori di ricerca e sviluppo, lotti di media produzione, prodotti clinici e nutraceutici. Presenterà anche un TM10, turboemulsionatore sottovuoto da 10 litri, e la riempitrice automatica IN-CAP SE. |

CPHI 2022: Stand 60C20-60D20

Monobloc machine for filling and capping bottles

The pharmaceutical industry from around the world will meet in Ger many from 1 to 3 November at the CPHI Frankfurt trade fair. Marche sini Group will participate in the event to show its latest innovations and talk to all industry professio nals. On stand 60C20, the Group will exhibit the COMPACT 24, a monobloc machine for filling and capping bottles for tablets, capsu les or pills, which has been further renewed in the last few months in view of the market’s strong interest in this solution. The monobloc, constructed by the Tonazzi-Vasqua li division, stands out for its inno vative magnetic conveyor system enabling totally independent

handling of every single bottle and its new rotary twin flaps which faci litate the product’s passage into the bottle. Another new feature is the option of installing the new VALIDA technology, developed in close cooperation with SEA Vision, a company specialized in vision systems that was recently acquired by Marchesini Group. This system of extremely high quality cameras detects the individual product, totally inspects it (weight, shape, size and colour) and rejects pro ducts on a one-by-one basis, thanks to extremely close interac tion with the machine’s PC system. SEA Vision will also be present within the Group’s exhibition area,

which will exhibit (stand 60D20) the new AI-powered automated Line Clearance solution installed on a Marchesini Group continuous motion machine for printing codes on ampoules or caps/seals. This technology is capable to perform automatic, accurate inspection of the working area and packaging lines using devices such as came ras and sensors. These devices are all managed by innovative smart acquisition systems powered by AI algorithms that perform in-depth analysis of the monitored zones in real time, immediately detecting out-of-place mechanical parts, foreign objects or other items. Finally, among the novelties on

show there will be solutions by Dr. Bonapace, a brand specialised in laboratory machines and smallscale industrial production of phar maceutical technology and Research & Development equipment, which joined the Group in 2021. The Milanbased company will exhibit (stand 60D20) a novelty at the show: the CPR-22 tablet press designed to pro duce double- or single-layer tablets from powder or granules, ideal for research and development laborato ries, medium production lots, and clinical and nutraceutical products. Also on show on the Dr. Bonapace stand are a TM10, 10-liter vacuum turbo-emulsifier, and the IN-CAP SE automatic filling machine.

33 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022
Confezionamento FARMACEUTICO
English TEXT
Compact 24

FlexaLAB di MG2 affidabile e versatile

Una multinazionale anglo-americana del farmaco ha trovato la soluzione per R&D e piccoli lotti di produzione: l’opercolatrice a movimenti continui FlexaLAB di MG2, straordinariamente flessibile.

Al centro del nuovo caso di successo dell’azienda di Piano ro (BO) vi è l'opercolatrice a movimenti continui FlexaLAB, capace di velocità fino a 3.000 capsule/ora che è stata in stallata presso un laboratorio di Philadelphia (USA).

Adatta a differenti formati Caratterizzata da una straordinaria flessibilità, FlexaLAB è pensa ta per assecondare la varietà di formati capsula, prodotti dosati e loro combinazioni, tipica degli ambienti di ricerca e sviluppo. L'opercolatrice è stata ordinata con diversi gruppi di dosaggio per trattare differenti forme solide orali, tra le quali polvere, pellets e il gruppo universale per compresse e microcompresse; FlexaLAB permette inoltre di installare più gruppi di dosaggio contempora neamente, consentendo di realizzare molteplici combinazioni di prodotti all'interno della stessa capsula. Completano la dotazione una serie di particolari speciali, tra cui, a titolo di esempio, dosa tori e pistoni con specifici trattamenti, ideali per la gestione di prodotti molto coesivi e altri componenti ad hoc, tra cui un set completo di contenitori rotanti con diverse altezze. La versatilità di FlexaLAB che può trattare diversi formati capsula ed essere

equipaggiata con differenti gruppi di dosaggio permette la costan te evoluzione dei progetti R&D; un'opportunità che la multinazio nale anglo-americana ha colto pienamente, scegliendo di equipag giare la propria macchina con formati capsula da 0 a 5.

MG2 FlexaLAB reliable and versatile

An Anglo-American Pharmaceuti cal Company, found the solution for R&D and its small production batches: FlexaLAB, extraordinarily flexible. The partnership focuses on the supply of the continuous-motion capsule filler model FlexaLAB, which can reach a speed up to 3,000 cap sules/hour, that will be installed at the laboratory in Philadelphia (USA). FlexaLAB, thanks to its extraordina ry flexibility, has been designed for R&D environments where it can be used to fill many capsule sizes with many different products and their combination. In this specific case, the capsule filler has been configu red with different dosing units to handle several oral solid forms,

among which powder, pellets, tablets and micro-tablets; FlexaLAB can be also allows equipped with different dosing units at the same time, thus allowing to carry out mul tiple products combination into the same capsule.

The equipment is completed by a series of special items, including, for example, dosators and pistons with specific treatments, ideal to manage very cohesive products, as well as other ad-hoc components, including a complete set of dosing containers with different heights.

The versatility of FlexaLAB, that can both handle many capsule sizes and be equipped with different dosing units, allows the constant evolution

of R&D projects; an opportunity that the Anglo-American multinational Company has fully grasped, by cho osing to equip its machine with capsule sizes from 0 to 5.

The FlexaLAB is also equipped with the automatic micro-dosing unit Microdose, which is suitable to fill micro-dosages of powder, including Active Pharmaceutical Ingredients (API), from 0.5 mg.

The micro-dosing unit mainly con sists in: a product hopper, a moto rized auger, a product dosing chute which utilizes micro-steps assisted filling principle and the MultiNETT micro-weighing control system. Microdose can reach a production speed of 700 capsules/hour depen

ding on both the product to be dosed and the target weight. It can be also installed together with ano ther product dosing unit to allow products combination.

The capsule filling machine has also been successfully tested with Sprin kle capsules, which are widely used in the United States.

This particular kind of capsule has been specially designed for appli cation in the pediatric and geriatric fields; they can, in fact, be easily opened by both patients and healthcare professionals, by allowing them to “sprinkle” drugs on either food or drinks without com promising their quality, safety or efficacy.

34 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022
English TEXT
Opercolatrice FlexaLAB e, nella pagina seguente, dettaglio gruppo Microdose CPHI 2022: Stand 60C73

Confezionamento FARMACEUTICO

Ideale per micro-dosaggi di polvere

La FlexaLAB è inoltre equipaggiata con il gruppo automatico Microdo se, ideale per realizzare micro-dosaggi di polvere, inclusi i principi attivi farmaceutici (API), a partire da 0,5 mg. Il gruppo è composto principalmente da una piccola tramoggia per il prodotto, una coclea motorizzata, uno scivolo di dosaggio del prodotto che funziona a micropassi ed il sistema di controllo della micro-pesatura MultiNETT. Mi crodose può raggiungere velocità di riempimento fino a 700 capsule/ ora a seconda del prodotto dosato e del peso target, e può essere instal lato con un altro gruppo di dosaggio in macchina per ottenere combi nazioni di prodotto. La macchina è stata anche collaudata positivamen te con le capsule Sprinkle, il cui utilizzo è molto diffuso negli Stati Uniti. Questo particolare tipo di capsule è stato appositamente studia to per l'applicazione in campo pediatrico e geriatrico; possono, infatti, essere aperte facilmente da pazienti e operatori sanitari, consentendo loro di versare i farmaci sugli alimenti o nelle bevande senza compro metterne la qualità, la sicurezza o l’efficacia. Infine, tutto il progetto è stato sviluppato seguendo il cliente passo dopo passo in ogni fase del percorso di definizione della migliore soluzione possibile sia da un Project Manager dedicato di MG2, che dalla squadra di MG America, azienda consociata di MG2 presente sul mercato nordamericano delle macchine di processo e di packaging farmaceutico, nutraceutico e co smetico da oltre 30 anni. “Questa interazione ci ha davvero aiutato a crescere e comprendere bene le reali esigenze del cliente”, racconta Giuseppe Marino, Project Manager di MG2. “È stata un’esperienza gratificante e, allo stesso tempo, ci ha permesso di essere più vicini al cliente. Questa relazione ha dato anche un valore aggiunto al cliente per i futuri progetti di scale-up”. Incontri online settimanali e il contat to costante con i referenti tecnici e scientifici hanno permesso a MG2 e MG America di individuare le migliori risposte ai numerosi test di prodotto previsti. “Finora questa è stata una delle esperienze più sod disfacenti che abbiamo avuto con un fornitore di macchine”, conclu dono dal colosso anglo-americano, “sia per il livello di interazione e trasparenza nello scambio di informazioni, sia nel coordinamento di tutte le attività del progetto”. |

SUSTAINABILITY

LED UV Super ci

Il massimo delle performance con il minimo dei consumi

I sistemi LED UV Superfici racchiudono tutti i benefici delle più moderne tecnologie made in Italy: stabilità e nitidezza dei colori LED unite alla perfezione della stampa. Il risultato garantito è un prodotto contraddistinto da una qualità senza pari. Tutto con un notevole risparmio energetico rispetto ai sistemi tradizionali e senza più lampade da smaltire. Un ulteriore vantaggio? I nostri sistemi sono installabili su macchine da stampa esistenti. Non resta che fare un passo avanti nel segno dell’innovazione.

www.super ci.com

Omas Tecnosistemi soluzioni ad hoc per l’industria farmaceutica

La società italiana Omas Tecnosistemi offre una vasta gamma di soluzioni tecniche per l’industria farmaceutica in grado di soddisfare tutte le esigenze di produzione.

Omas Tecnosistemi è un’azienda dinamica, solida e in continua evoluzione, ne sono prova i continui investi menti atti a garantire un costante miglioramento e a sod disfare le necessità di crescita. Sono a buon punto i lavori per la realizzazione della nuova officina che ospiterà il magazzino materie prime, le lavorazioni meccaniche, la carpenteria e i trat tamenti superficiali (saldatura e lucidatura). Il programma fine lavori è stimato nell’estate 2023.

A luglio di quest’anno sono stati installati due nuovi magazzini verticali da integrare nel reparto magazzino, già dotato di 2 Verti mag. Sono in consegna, tra la fine dell’anno e la primavera pros sima, nuovi impianti automatizzati per le lavorazioni meccaniche metalliche. In linea con gli obiettivi delle Certificazioni ISO9001 e ISO14001, delle quali l’Azienda è in possesso, tutti gli impianti sono gestiti da CAD/CAM con controllo 4.0, a cui si affiancano investimenti green destinati all’acquisto di furgoni elettrici e co

lonnine di ricarica, oltre all’introduzione di nuove procedure e l’installazione di soluzioni atte al risparmio energetico.

Focus sul pharma Omas Tecnosistemi offre una vasta gamma di soluzioni tecniche per l’industria farmaceutica capaci di soddisfare tutte le esigenze di produzione.

Dalla gamma di dosatori semi automatici per liquidi, creme e prodotti in polvere, fino ad arrivare alle macchine automatiche per produzioni elevate di differenti tipologie di flaconi, fiale,

Turnkey solutions by Omas Tecnosistemi

The Italian company boasts a wide range of technical solutions for the Pharmaceutical Industry, able to satisfy all the production needs.

Omas

Tecnosistemi is a dynamic and continuously growing com pany. Well advanced are the works for the realization of a new mecha nical workshop as well as the warehouse for the primary materials, the carpentry and the area for the surface treatments (welding and polishing). The end of works issche duled by 2023.On July 2022, the company has installed two vertical warehouses, to be integratedon a storage equipped with two Vertimag.

According to the Certifications ISO 9001 and ISO 14001, the company has installed a new area for the metallic treatments and installations CAD/CAM to fulfil the criteria of the 4.0 industry. The company also focu sed on the green economy with the purchase of electric vans and reloa ding columns.

Automation and flexibility

Omas Tecnosistemi boasts a wide range of technical solutions for the Pharmaceutical Industry, able to satisfy all the production needs. The range of machines goes from the semi-automatic fillers for liquids, creams and powder products up to automated machines for big produc tions of different kind of bottles, vials, spray pumps, eyedroppers, syrups

and filling pumps for veterinary pur pose and tube filling machines, both for propylene and aluminum. The company offers “turnkey solutions” such as process machinery and pro ducts preparation: Turbo-Emulsifiers, dissolvers and Melters for fat mate rials, in different sizes, configurations and customizations on purpose. The machines can be endowed with lami nar flow suitable for aseptic rooms.

New developments

Recently the company delivered a filling and capping line for plastic jars of diagnostic reactant. The machine is composed by a bottle unscrambling and orienting system for plastic jars, single pitch Monobloc with liquid filling station by four nozzles, automated feeding and orienting station for the

caps, pick & place inserting station for the caps and screw on caps sta tion. The line ends with a Monobloc with cut and seal station for aluminum foils and labelling machine for wrap around labels.

Finally yet importantly, Omas delive red another filling and capping sterile line for ophthalmic products. The machine is endowed with Open RABS and laminar flow to verify the degree of purity of the air into the machine. This Monobloc performs 6000 bottles per hour. The filling is made by rotary filling pumps electronically controlled, insertion and orienting system for the caps by automatic Pick & Place sta tion and screw-on cap station by servomotors with torque control. The line was delivered with software CFR21 part 11 and validation IQ-OQ-DQ.

36 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022
English TEXT

pompette spray, tappi contagocce, sciroppi, siringhe per veterina ria, macchine per dosaggio in tubi sia in polipropilene sia in al luminio.

Le richieste della clientela sono sempre più volte a soluzioni “chiavi in mano”. Per questo motivo, della produzione di Omas Tecnosistemi fanno parte anche macchine di processo e prepara

Soluzioni di stampa ed etichettatura per la tracciabilità dei prodotti

zione prodotto, turboemulsori, dissolutori e fusori per materie grasse, proposti in differenti taglie e personalizzazioni, macchine di pulizia flaconi, di trasporto e orientamento, nonché macchine etichettatrici. Tutte le soluzioni possono essere realizzate per es sere installate sotto un flusso laminare o in camera sterile.

Nuovi sviluppi

Linea di riempimento e confezionamento vasi in plastica per rea gente per diagnostica. La macchina è composta da alimentatore alla rinfusa di vasi in plastica e orientatore degli stessi, monobloc co a passo singolo con stazione di riempimento liquidi a 4 ugelli, stazione automatica di alimentazione e orientamento dei tappi, pick & place per inserimento tappo con stazione di avvitatura, monoblocco con stazione trancia e salda alluminio, etichettatrice per etichette avvolgenti.

Linea Sterile per il riempimento e la tappatura di prodotti oftalmici, installata in struttura con Open RABS e flusso laminare con verifica del grado di pulizia dell’aria all’interno della macchina. Si tratta di un monoblocco per la produzione di 6000 flaconi l’ora completamen te automatico. Il riempimento del prodotto è effettuato con siringhe rotanti controllate elettronicamente, orientamento e inserimento del tappo con pick&place automatico ed avvitatura con servomotori e con controllo di serraggio. La linea è stata fornita con software per CFR-21 part11 e completa di validazione IQ-OQ-DQ. |

/// www.tscprinters.com Confezionamento FARMACEUTICO
CPHI 2022: Stand 60B30

thyssenkrupp Rasselstein, unico produttore tedesco di banda stagnata, amplia la sua strategia di sostenibilità proponendo ora ai suoi clienti del settore del packaging ulteriori soluzioni volte al risparmio di emissioni di CO2 .

Ridurre la CO2 nell'imballaggio con l'acciaio rasselstein

Nel suo portafoglio prodotti thyssenkrupp Rasselstein ha inserito una banda stagnata realizzata con acciaio bluemint® a ridotte emissioni di CO2. Per produrre questo tipo di ac ciaio vengono impiegati materiali alternativi, ciò che con sente soprattutto un abbattimento dell’uso di carbone per il processo di riduzione in altoforno. Il risultato consiste in una reale riduzione delle emissioni di CO2. Ulteriori risparmi in tal senso si possono otte nere ricorrendo all’innovativo acciaio per imbal laggio rasselstein® Solidflex nella produzione di Easy Open End per scatole per alimenti e di coper chi e fondi per bombolette aerosol. È il risultato a cui è giunto uno studio condotto da Sphera Solutions in conformità con gli standard ISO DIN ISO 14040 / 14044 per conto di thyssenkrupp Rasselstein. “Grazie alle riduzioni dello spessore del materia le rese possibili dall’impiego di rasselstein® So

lidflex, si possono ottenere notevoli risparmi in termini di emis sioni di CO2, un aspetto particolarmente interessante per i nostri clienti che vogliono contenere la loro impronta di CO2”, dichiara Carmen Tschage, responsabile Comunicazione e Sviluppo di mercato di thyssenkrupp Rasselstein GmbH. I risultati sono stati tra l’altro confermati nell’ambito di una critical review effettuata da TÜV Süd.

Risparmiare CO2 grazie all’acciaio innovativo rasselstein® Solidflex è una qualità di acciaio per imballaggio con caratteristiche di durezza e, al contempo, di particolare malleabilità, ragione per la quale questa qualità di acciaio permette spes sori inferiori del materiale a fronte della medesima stabilità della scatola. Con un allungamento supe riore al cinque percento e un limite di snervamen

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Carmen Tschage, responsabile Comunicazione e Sviluppo di mercato di thyssenkrupp Rasselstein GmbH

to da 600 MPa a 750 MPa, questo materiale è particolarmente adatto a quelle applicazioni che richiedono non solo un’elevata resistenza, ma anche un notevole potenziale di malleabilità, come ad esempio nel caso degli Easy Open End per scatole per alimen ti e dei coperchi e fondi per bombolette aerosol. La peculiarità risiede nel fatto che riducendo lo spessore dei materiali impiega ti per questi componenti si possono ridurre anche gli spessori dei corpi delle scatole. A tal fine, thyssenkrupp Rasselstein propone ai suoi clienti qualità speciali di acciaio per imballaggio che si adattano perfettamente al sistema nel suo complesso. Il Servizio cliente tecnico dell’azienda è peraltro a disposizione per una consulenza in merito alle varie possibilità. Lo studio ha analizza to il risparmio di CO 2 equivalente dato dall’impiego di banda stagnata nel caso di una scatola per alimenti avente una capacità di 425 millilitri. La tecnologia dell’innovativo acciaio per imbal laggio rasselstein® Solidflex consente di ridurre lo spessore del materiale per gli Easy Open End con un conseguente abbattimen to delle emissioni di CO2. In tal modo lo spessore degli Easy Open End si può ridurre da 0,18 mm a 0,16 mm ottenendo, di conseguenza, una diminuzione del peso della scatola pari all’1,98 percento. Volendo considerare l’im patto sull’impronta di CO2 di questa misura, si ha un risparmio del 2,14 percento per quel che riguarda l’impiego di materiale, vale a dire che per ogni coperchio si emettono appena 2,9 g di CO2 Il potenziale è ancora maggiore se, oltre agli Easy Open End rea lizzati in rasselstein® Solidflex, si impiegano qualità ottimizzate di acciaio per imballaggio anche per corpo e fondo delle scatole per alimenti riuscendo così a ridurne il peso del 13,52 percento nel complesso e abbattendo l’impronta di CO2 del 13,52 percento. Ne deriva un abbattimento di CO2 dovuto al materiale impiegato che è di 18,4 g per scatola. “Gli studi dimostrano pertanto che basta anche solo passare alla qualità di acciaio per imballaggio rasselstein® Solidflex per ottenere un risparmio di CO2 chiaramen te misurabile, ma una notevole riduzione delle emissioni è possi bile soprattutto se si utilizzano in combinazione gli altri nostri materiali ottimizzati”, spiega Tschage.

Il potenziale risparmio è ragguardevole anche nel caso delle bom bolette aerosol. Durante la produzione di una bomboletta avente una capacità rasobordo di 378 millilitri, infatti, il peso del reci piente può essere ridotto del 14,34 percento. In termini di emis sioni di CO2 imputabili all’acciaio per imballaggio, ciò comporta un risparmio del 14,41 percento oppure di 22,0 g per bomboletta. Il coperchio e il fondo sono realizzati in rasselstein® Solidflex, mentre per il corpo si impiega un acciaio per imballaggio adatto tra quelli del portafoglio di thyssenkrupp Rasselstein.

Scatola in banda stagnata a ridotte emissioni di CO2

Un altro importante elemento della strategia di sostenibilità di thyssenkrupp Rasselstein è la banda stagnata realizzata con accia io bluemint®, un acciaio prodotto da thyssenkrupp Steel Europe AG che il produttore di banda stagnata di Andernach ha utilizza to per la prima volta la scorsa primavera. L’acciaio bluemint® è disponibile come bluemint® pure e bluemint® recycled: entram be le varianti non differiscono dalle qualità di acciaio attuali per quanto riguarda le proprietà del materiale, bensì per le loro emis sioni specifiche di CO2. Resta inoltre invariata la consueta elevata qualità dell’acciaio per imballaggio rasselstein®. I prodotti sono il primo risultato della trasformazione avviata nell’ambito della strategia climatica perseguita da thyssenkrupp Steel. “Nei prossi mi anni investiremo intensamente in innovazioni e tecnologie che avvicineranno pian piano i nostri clienti all’obiettivo comune della neutralità climatica e di un prodotto in acciaio che possa dirsi verde”, afferma Tschage. Uno dei primi acquirenti di banda stagnata prodotta con acciaio bluemint® è Ricola, l’azienda sviz zera di lunga tradizione che in futuro intende offrire le sue cara melle alle erbe anche all’interno di scatole per alimenti a ridotte emissioni di CO 2. “Per noi sostenibilità e innovazione vanno di pari passo, anche per quanto riguarda il confezionamento delle nostre caramelle alle erbe. Ecco perché siamo la prima azienda sul nostro mercato a utilizzare scatole in acciaio a ridotte emissioni di CO2. Nella produzione dell’acciaio bluemint®, thyssenkrupp Steel abbatte l’uso di carbone per il processo di riduzione in alto forno. In collaborazione con Hoffmann Neopac, si è così ottenuto un imballaggio con un’impronta di CO2 molto più bassa rispetto alle scatole di tipo tradizionale”, spiega Dr. Martin Messerli, Chief Operating Officer di Ricola. Anche Zentis si affida ora alla banda stagnata in acciaio bluemint® per le capsule delle sue creme spal mabili alla frutta NaturRein, capsule che sono prodotte da Pano Verschluss GmbH, azienda cliente di thyssenkrupp Rasselstein. Nel prossimo futuro, thyssenkrupp Rasselstein intende promuo vere con ancor maggiore decisione prodotti innovativi e sosteni bili, per cui ha creato all’interno dell’azienda un apposito reparto. “Con le nostre idee e i nostri prodotti vogliamo continuare ad offrire la solita elevata qualità. Stiamo inoltre esaminando i nostri prodotti di nuova concezione per valutarne il potenziale impatto sulle emissioni di CO2 e vedere come si possano ridurre al meglio le emissioni durante il processo di produzione. Così facendo met tiamo in grado i nostri clienti di ricevere la consueta elevata qua lità dei prodotti e allo stesso tempo di rispettare i più severi cri teri di sostenibilità”, conclude Tschage. |

Aziende &STRATEGIE 39 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022

Turck Banner Italia uno sguardo al futuro

Dopo un intenso maggio fieristico e un giugno che ha rappresentato l’importante traguardo di chiusura del primo semestre, Turck Banner Italia sta affrontando con fiducia la seconda parte dell’anno, operando con successo in differenti aree industriali.

Turck

Banner Italia, tra i principali fornitori di sensoristica, illu minatori e segnalatori industriali, sistemi bus e sicurezza, sta affrontando il secondo semestre del 2022 con realismo e ottimi smo. Vincent Ciminello, Sales Manager Italia, e Fabio Seghedoni, Development & Strategic Sales Manager, raccontano come il maggio fieristico, in particolare con la partecipazione a SPS Italia, e il giugno successivo abbiano rappresentato una sorta di spartiacque nell’andamento annuale di Turck Banner Italia. Per Fabio Seghedoni il secondo semestre del 2022 si sviluppa in coerenza e continuità dell'approccio strategico al 2023. “Purtroppo viviamo in tempi interessanti, come venivano definiti nell’anti ca Cina. La pandemia prima, la successiva carenza di molte materie prime, l’aumento dei costi dell’energia e la successiva guerra in Ucraina hanno reso davvero complicato immaginare scenari e formulare strategie. Ovviamente non viviamo alla giornata, ma sviluppiamo percorsi com merciali sulla base del colloquio costante con la clientela e con l’atten zione ai trend del mercato dell’automazione e dell’industria”.

Vincent Ciminello aggiunge che operare sul mercato in queste condi zioni di incertezza stimola ancora di più la creatività. “Abbiamo alle spalle anche due potenze mondiali come la tedesca Hans Turck e la statunitense Banner Engineering che non ci fanno mancare una visua le ben più ampia di quella del mercato italiano. I trend globali sono importantissimi anche per il nostro mercato. Dunque nel dialogo con la clientela abbiamo margini ampi di discussione sugli sviluppi, anche se le attuali previsioni sono molto più soggette al sovvertimento”.

Un partner affidabile

In generale sia Vincent Ciminello che Fabio Seghedoni evidenziano come le aziende ricerchino oggi un partner che proponga soluzioni sostenibili e non soltanto prodotti. Seghedoni sottolinea come Turck Banner Italia operi su più aree industriali a disposi zione, grazie all'expertise in vari campi industriali e rile va come la componentistica legata alla safety sia una tematica molto attenzionata dalla clientela.

“La sicurezza dell'operatore e dei processi è una com ponente importante della generale sostenibilità di un'attività industriale. Le nostre soluzioni spaziano dai controllers ai moduli I/O, dalle barriere ai laser scanner. Siamo davvero attrezzati per sviluppare le soluzioni più adeguate ad ogni necessità anche in tema di safety”, aggiunge Ciminello. Il secondo semestre dell’anno,

come anche l’avvio del 2023, vede Turck Banner Italia essere partner “dell’ultimo miglio” del mercato dell’in dustria e dell’automazione. "Notiamo un andamento pressoché uniforme dei vari settori applicativi, con l'eccezione forse dell'automotive. Siamo molto attivi nel settore che noi definiamo CPG (Consumer Product Goods), e cioè il farmaceutico e l'alimentare, come anche nel material handling e nella logistica. L'auto motive registra un po' di sofferenza, ma stiamo viven do un periodo di transizione per quello che riguarda la mobilità e questo causa riflessioni sugli investimenti. Veniamo coinvolti nello studio e sviluppo di soluzioni nelle quali gioca un ruolo primario l'e-commerce. I nostri prodotti e le soluzioni che siamo in grado di sviluppare incontrano un buon gradimento e ci viene ampiamente riconosciuto il know how settoriale che ci deriva anche dalle nostre case madri”, aggiungono Ciminello e Seghedoni.

Soluzioni IO-Link d’eccellenza

Turck Banner Italia è ai vertici del mercato per quanto riguarda le soluzioni IO-Link, tecnologia standardizzata a livello mondiale che consente la comunicazione con sensori e attuatori al di sotto del livel lo del bus di campo.

L'esperienza e le capacità di sviluppo in questa tecnologia sono inna te in quanto la componente tedesca della società, la Turck GmbH, è stata un pioniere nello sviluppo del Master IO-Link.

A SPS Italia Turck Banner Italia ha presentato due particolari Master IO-Link, il TBEN e il TBEC.

“Ma anche le soluzioni che guardano al cloud iniziano ad avere una rilevanza non indifferente. L’automazio ne decentralizzata e i “sensor to cloud” sono aree nelle quali Turck Banner Italia è in grado di mette re a disposizione dell'industria soluzioni di grande rilievo”, concludono Ciminello e Seghedoni. Pur nella turbolenza dell’attuale stato dell’industria, Turck Banner Italia dimostra polso e determinazione nel tenere la barra diritta. Nella convinzione del buon vento. |

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Fabio Seghedoni Vincent Ciminello

Aliplast e Zignago VetroAliplast e Zignago Vetro una partnership “green”

Da 15 anni le due aziende italiane collaborano con successo. Herambiente, attraverso Aliplast, vende a Zignago Vetro materiale per imballaggio secondario in LDPE riciclato, tra cui cappucci, top cover per pallet e bobine soffiettate.

È

una storia di successo tutta italiana, quella tra Aliplast e Zignago Vetro. Quest’ultima è una delle eccellenze nel mercato internazionale del packaging in vetro: opera nei settori food and beverage e nell’ambito cosmetico. Aliplast, par te di Herambiente – maggiore operatore italiano nel trattamento dei rifiuti -, è invece una realtà leader nel riciclaggio delle ma terie plastiche per la produzione di polimeri rigenerati, di film flessibili e lastre.

Un rapporto all’insegna della sostenibilità

La partnership tra Aliplast e Zignago Vetro è cominciata nel 2007 e dopo 15 anni la collaborazione tra le due aziende è più fioren te che mai: Herambiente, attraverso Aliplast, vende infatti a Zi gnago Vetro un totale di 852 tonnellate di prodotti frutto di pro

cessi di recupero (dato 2021), provenienti dai propri stabilimen ti di Empoli e Fossalta, col coinvolgimento anche degli impian ti presenti in Polonia e Francia. Si tratta nello specifico di mate riale per imballaggio secondario in LDPE riciclato, tra cui cap pucci, top cover per pallet e bobine soffiettate.

Un caso virtuoso di prodotto “Reload” Relativamente a queste ultime, Aliplast fornisce ogni mese a Zignago Vetro materiale che viene impiegato nello specifico per l’imballo di bottiglie e vasetti. Si tratta di un confezionamento “intermedio”, che serve a proteggere il vetro appena prodotto e viene dismesso una volta che le bottiglie arrivano presso gli impianti degli imbottigliatori per poi essere riempite e immesse sul mercato. È un prodotto “Reload”, brand che identifica i film Aliplast ad altissima percentuale di materiale riciclato, che co niugano elevate performance in termini di resistenza - pari a quelle del prodotto vergine - con una ridotta impronta ambien tale. La partnership fra Aliplast e Zignago Vetro non si limita però solo alla fornitura di bobine ma si allarga anche a parte degli scarti plastici provenienti da altri processi produttivi.

Il ruolo di Herambiente

Un contributo fondamentale è dato in questo senso da Heram

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Zignago Vetro headquarter

40% sono rifiuti specia li pericolosi e il restante non pericoloso.

I rifiuti speciali gestititi da HASI per Zignago Ve tro sono acque di pulizia e lavaggio, fanghi degli impianti di depurazione, scarti di processo, im ballaggi misti non peri colosi e imballaggi con taminati.

Tutti i processi che coin volgono le due aziende sono sviluppati all’inse gna della sostenibilità. Zignago Vetro è infatti una realtà industriale ad alto livello produttivo e profonde da tempo risor se importanti per abbat tere la propria impronta energetica. Per esempio, gran parte della produ zione di vetro è realizza ta attraverso l’impiego di un’altissima percen tuale di materiale rici clato.

Life Cycle

Assesment:

i dati oltre alle parole

Grazie alla partnership con Aliplast ed HASI viene ulteriormente ri dotta la carbon footprint derivante dai processi produttivi dell’azienda. Tutti i servizi erogati e i prodotti venduti a Zi gnago Vetro vengono infatti monitorati appli cando la metodologia

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Balocco sceglie la flessibilità della Multipacker di Schubert

Balocco S.p.A., l’azienda dolciaria piemontese dalla lunga tradizione, ha deciso di utilizzare astucci in cartoncino FSC®per il confezionamento dei nuovi frollini ZeroPiù. Con la Multipacker di Schubert, l’azienda ha investito in un sistema di confezionamento flessibile per flowpack e cartoni in grado di lavorare sia carta che plastica.

zione di nuove tecnologie rispettose dell’ambiente. Il sito di Fossa no e il polo logistico di Trinità, entrambi in provincia di Cuneo, dispongono di impianti fotovoltaici che consentono di produrre autonomamente una parte dell’energia elettrica utilizzata, la restan te parte proviene da altre fonti rinnovabili. Ed ora l’azienda vuole ridurre sensibilmente l’uso della plastica nelle confezioni dei bi scotti, laddove possibile, sostituendo flowpack in materiale plasti co con astucci in cartoncino riciclabili nella carta.

Quella

dei Balocco è la storia di una famiglia che, da tre ge nerazioni, si dedica a rendere più dolce la vita di milioni di consumatori sparsi in tutto il mondo. La passione per i dolci della famiglia Balocco risale al 1927, quando Francesco An tonio apre la sua prima pasticceria a Fossano, nel cuore del Piemon te. Oggi, con una superficie produttiva e logistica di 75.000 mq, è il secondo player nel mercato domestico dei biscotti da prima co lazione e lievitati da ricorrenza. A partire dal 2010 l’azienda ha iniziato un ambizioso piano di investimenti destinato all’acquisi

Sigillatura flessibile per plastica e carta Per raggiungere questo obiettivo, Balocco ha deciso di dotarsi, da agosto 2021, di una linea Multipacker di Schubert composta da un Flowpacker ed un Cartonpacker. La flessibilità della macchina confe zionatrice è stata integrata nella linea sin dalla fase di design: in questo modo è possibile cambiare la tecnologia di sigillatura, i formati dei prodotti ed i materiali di confezionamento passando da quelli utilizza ti fino ad ora a quelli più innovativi, con possibilità quasi infinite e cambi veloci di formato. Il breve tempo di reazione rende questa mac china confezionatrice un investimento remunerativo ed al passo con i tempi futuri. L’unità di sigillatura longitudinale a ultrasuoni e l’unità di

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La linea Multipacker di Schubert esegue sia il confezionamento primario dei biscotti nei flowpack che il confezionamento secondario in astuccio. I flowpack, pre-raggruppati sul transmodul, vengono trasportati alla fase successiva di confezionamento.

sigillatura trasversale volante raggiungono tempi di sigillatura costanti e precisi al millisecondo, chiudendo in modo veloce ed affidabile i film di plastica. Allo stesso tempo offrono la possibilità di utilizzare in futu ro i film a base cartacea garantendo un’eccellente qualità.

La quadratura del cerchio

La Flowpacker è concepita per poter lavorare molteplici formati di prodotti in modo flessibile e d è in grado di ricevere diverse forme di biscotto, siano essi quadrati, rotondi oppure ovali. Il cambio del programma viene eseguito in pochi minuti. Il sistema di riconoscimento delle immagini integrato, composto da tre scan ner a luce riflessa, non solo acquisisce la posizione e il verso dei prodotti, ma controlla anche che vengano confezionati unicamen te i prodotti della qualità richiesta. In caso di rallentamenti sulla linea, i biscotti vengono accumulati in un “tampone di raccolta” per circa quattro minuti, permettendo così un processo di confe zionamento omogeneo.

I 20 robot T4 garantiscono alte prestazioni ed il prelievo delicato dei prodotti che vengono poi posizionati nei due moduli laterali per flowpack integrati. Le pinze sono state progettate specificata mente per i molteplici prodotti da forno del cliente: queste prele vano i biscotti impilandoli per poi inserirli nelle catene di alimen tazione dei moduli Flowmodul. La flessibilità degli impianti Schu bert si distingue anche nelle diverse dimensioni dei flowpack, degli astucci e dei cartoni. All’uscita della linea flowpacker un’in cartonatrice casepacker permette l’imballaggio dei flowpack ed astucci in cartoni: questo processo automatico, che comprende sei tra telai di formazione, riempimento e chiusura, si svolge in sincronia con le macchine a monte. Cinque robot Pick & Place raccolgono i flowpack e li impilano sul transmodul per il preraggruppamento; dopodiché vengono ripresi, depositati e ri chiusi in astuccio. Alternativamente l’impianto Multipacker può formare dei vassoi di cartone aperti, riempirli con i flowpack in formazione e successivamente confezionarli in un multipack. Oltre alle sue alte prestazioni, l’intero impianto si distingue per il suo design compatto che permette un notevole risparmio di spazio. Rispetto alle macchine convenzionali la macchina per flowpack può far risparmiare fino al 70% di spazio nell’area di produzione. Grazie alla linea Multipacker di Schubert Balocco ora può adeguarsi in modo molto più flessibile e sostenibile alle esi genze dei consumatori e dei rivenditori, aprendosi così nuove opportunità sul mercato. |

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Gripper di Piab per impianto di fine linea

Impiegando i gripper Kenos® KVG di Piab, Officina Meccanica Sestese SpA ha progettato e realizzato un macchinario di confezionamento di fine linea installato presso una primaria azienda del sud est Europa, produttrice di componenti per l’industria del mobile.

Fondata

nel 1949, OMS Group è specializzata nella progettazio ne e realizzazione di macchinari ed impianti per l’imballaggio secondario di fine linea utilizzati nei più svariati settori indu striali. Affidabilità, esperienza e flessibilità sono tre aspetti impor tanti che consentono a Officina Meccanica Sestese di rispondere a qualsiasi richiesta del mercato, dalla reggiatrice più semplice fino all’impianto di confezionamento più sofisticato. Dal 1951 Piab con tribuisce a evolvere l’automazione grazie a soluzioni sostenibili di presa, sollevamento e movimentazione, che rendono i luoghi di la voro più sicuri ed efficienti. L’azienda fornisce capacità di presa ai robot, flusso intelligente ai materiali e potenza di sollevamento all’uo mo. I clienti di Piab operano in tutti i settori, tra cui quello alimen tare e delle bevande, automotive, packaging, logistica e stoccaggio, e-commerce, elettronica, industria chimica e farmaceutica, e industria manifatturiera in generale.

Un impianto all’avanguardia Officina Meccanica Sestese ha recentemente progettato e realizzato un macchinario di confezionamento di fine linea installato presso una primaria azienda del sud est Europa, produttrice di compo nenti per l’industria del mobile. L’impianto di reggiatura vertica le di Officina Meccanica Sestese, modello 08L, è stato sviluppato per comprimere, compattare e stabilizzare imballi di pannelli in legno nobilitati. La macchina consente il confezionamento auto matico dei colli con la possibilità di eseguire più legature con reggia di poliestere termosaldante con larghezza 16 mm e spesso re 0,8-1,0 mm. Le dimensioni degli imballi da gestire variano da un minimo di 60 mm di altezza ad un massimo di 2180 mm di larghezza e 5700 mm di lunghezza. La testa di reggiatura “modu lare” robusta e compatta è dotata di tutte le funzionalità per ese

guire il ciclo di legatura richiesto dal cliente, avente un tempo ciclo compreso tra i 4 e 7 secondi max.

La macchina è dotata di un dispositivo metti-listello superiore e inferiore, che permette di proteggere l’imballo in fase di applicazio ne della reggia. Questo dispositivo è alimentato con un manipolato re composto da 4 gripper Kenos® KVG 120 di Piab, azionati attraver so una soffiante a canale laterale sempre di fornitura Piab, che con sentono di movimentare uno strato di listelli di legno grezzo. Da questo strato, i singoli listelli vengono successivamente preleva ti con ulteriori 2 gripper Kenos® KVG 60, equipaggiati con genera tori di vuoto integrati COAX®, che alimentano il dispositivo mettilistello. L’impianto di Officina Meccanica Sestese è anche dotato di assistenza remota. “I gripper Kenos® sono la soluzione più indicata per il nostro processo che impiega materiali molto porosi”, dichiara

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Layout 3D della reggiatrice verticale 08L di Officina Meccanica Sestese. Manipolatore con 4 gripper Kenos®KVG 120 di Piab che consentono di movimentare uno strato di listelli di legno grezzo. Manipolatore con 2 gripper Kenos®KVG 60 di Piab che alimentano il dispositivo metti-listello.

Marco Vicario, Project Engineer di Officina Meccanica Sestese e re sponsabile del progetto. “Prima di adottare questi sistemi di presa, utilizzavamo ventose di altro produttore, che non fornivano garanzia di prelievo assoluta. Inoltre, c’era la necessità di sostituirle frequen temente per poter manipolare diversi formati e diversi materiali. I gripper Kenos® al contrario sono estremamente affidabili e flessibili, pertanto prelevano sempre il pezzo e risolvono la problematica di riattrezzaggio della linea. Non solo. I gripper Kenos® hanno anche una vita utile più lunga delle ventose, grazie alla possibilità di so stituire solo la spugna tec nica che costituisce l’inter faccia di presa”.

“Collaboriamo con Piab da diverso tempo. Grazie alla consulenza che i tecnici della filiale italiana sono in grado di assicurarci, utiliz ziamo i gripper Kenos® non solo nei nostri impianti standard, come la reggiatri ce verticale 08L, ma anche in quelli personalizzati, al fine di assicurare ai nostri clienti efficienza, flessibili tà e precisione”, aggiunge Maurizio Alessi, Marketing Manager di Officina Mecca nica Sestese.

Tecnologia versatile e sostenibile

I sistemi di presa a vuoto Kenos® KVG di Piab sono sviluppati per semplificare i processi di movimentazio ne in molti settori industria li quali legno, ceramica etc. Si tratta di una gamma ver satile, studiata per la mani polazione di un’ampia va rietà di oggetti con forme, dimensioni e densità diffe renti. La maggior parte dei sistemi di presa può essere dotata di generazione di vuoto integrata o predispo sta per la generazione di vuoto separata, mediante pompa a palette o soffiante a canali laterali. Tra i diver si sistemi Kenos® disponi bili, il modello KVG è quel lo che si presta meglio per l’industria del legno grazie alla sua elevata adattabilità. La tecnologia di generazio

ne del vuoto COAX® di Piab riduce al minimo il consumo di energia, offrendo al contempo una presa sicura e veloce, grazie alla sua ele vata portata iniziale.

L’unità pompa può fornire prestazioni elevate anche con pressione di alimentazione bassa o fluttuante. Ciò è stato dimostrato in test comparativi indipendenti condotti da “Fraunhofer Institute for Ma chine Tools and Forming Technology IWU” di Dresda. |

Case HISTORY 47 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022

Soluzione on demand per piccole tirature di etichette

• Resistenza delle etichette: la laminazione aumenta la durabi lità delle etichette. Ogni materiale, che sia ad inchiostro a getto o toner secco, può essere laminato, eliminando cosi il bisogno di acquisire materiali speciali duraturi.

Le aziende che desiderano avere il pieno controllo della produzione di etichette possono contare sul sistema compatto di finitura digitale DTM LF140e, che può essere combinato a ogni tipo di stampante di etichette, come quella a LED con toner OKI Pro1050.

Il sistema di finitura digitale DTM LF140e è un sistema com patto per una produzione di etichette semplice e a basso costo.

Può essere utilizzato per svolgere tutti i passi necessari inclu so lo svolgimento delle bobine prestampate, il taglio e il riavvol gimento delle bobine pronte. Questo sistema consente di trattare materiali prestampati con una larghezza tra 100 mm e 140 mm e con un diametro massimo della bobina di 200 mm e può diven tare l’aggiunta perfetta per ogni tipo di stampante di etichette, come quella a LED con toner OKI Pro1050.

I vantaggi del sistema DTM LF140e

Il DTM LF140e offre ai produttori di etichette di alta qualità molti vantaggi:

• Rendimento senza bordi: la produzione di etichette sulla superficie completa del ma teriale è stata una sfida fino ad ora, visto che tante stampanti di etichette non sup portano questa funzione. Ora, non sarà più necessario prestare attenzione ad un bordo preciso stampando su tutta la superficie, né sarà necessario impostare una distanza minima tra le etichette.

• Risparmio tempo e costi: produrre picco le tirature di etichette nel proprio stabili mento riduce l’immagazzinamento e i costi. Non c’è nemmeno bisogno di ordinare bobine di etichette già fustellate.

La stampante a LED OKI Pro1050 DTM LF140e è perfetta per la stampante per etichette OKI Pro1050. La stampante a LED con cinque componenti di colore (C, M, Y, K e bianco) produce on demand medie o grandi tira ture di etichette a colori. Con l’aggiunta del bianco, opzione unica nel suo genere, l’OKI Pro1050 apre nuove porte alla cre atività. Il processo di stampa della tecnologia LED è simile a quello delle stampanti laser: il toner a secco viene fissato sull’e tichetta grazie ad una sorgente termica (unità di fissaggio). La tecnologia digitale LED OKI permette di stampare ad alta riso luzione per etichette precisissime e di alta qualità. Grazie alla tecnologia digitale LED la stampante è compatta, ecologica ed a risparmio energetico.

Col colore bianco il Pro1050 offre una maggiore flessibilità nella creazione delle etichette. Indispensabile per etichette eccezionali è la stampa su supporti trasparenti o colorati, sola mente col bianco o in combinazione con altri colori.

Innovativo materiale per etichette

Sotto il marchio “Genuine DTM Label Stock” la DTM Print offre una vasta gamma di substrati approvati. La superficie di questo nuovo materiale “DTM DryToner Paper Semi Gloss Colour Coated” può esse re rivestito in tanti colori diversi ed è progettato per l’adesione su metallo e molti tipi di plastica. È un materiale per etichette perfetto per prodotti che includono versio ni leggermente diverse dal proprio prodotto, come ad esempio integra tori alimentari. La superficie dell’etichetta può essere pre-stampata a superficie completa in tutti i colori CMYK. Utilizzando il nuovo mate riale della DTM Print, i produttori ottengono etichette colorate, abili tando la stampa di etichette a superficie completa. |

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Stampante per etichette OKI Pro1050 Sistema di finitura digitale DTM LF140e

L’automazione di Labelpack nelle linee di confezionamento

Trai sistemi di confezionamento, i sistemi stampa & applica per etichette autoadesive, occupano un ruolo di rilievo. Ogni tipologia di prodotto viene confezionata nei contenitori più svariati – dai sacchetti, alle vaschette, passando per i vasetti, le bottiglie, i flaconi per arrivare fino agli astucci e alle scatole – e termina con la palettizzazione. L’identificazione e la tracciabilità dei prodotti durante tutte le fasi sono attività fondamentali per completare il processo di automazione nelle linee di confezionamento.

Etichettatrici automatiche della famiglia LABELX®

L’identificazione dei prodotti nel confezionamento primario è gestibile da Labelpack con sistemi di stampa diretta a trasferi mento termico e a getto d’inchiostro oppure con l’applicazione di etichette autoadesive con stampa in linea gestita dalle eti chettatrici automatiche della famiglia LABELX® con l’integra zione di moduli di stampa a trasferimento termico. Questa so luzione consente di stampare etichette di grandi dimen sioni ed elevata risoluzione con ampi testi variabili, codici a barre di varie grandezze con una qualità ripeti bile all’infinito e la possibilità di applicare le etichette così personalizzate anche su qualsiasi tipo di confezione raggiugendo anche prestazioni piuttosto elevate e mas sima flessibilità. Una serie completa di strutture e acces sori consente anche di integrare agevolmente le solu zioni LABELX® durante i numerosi processi di con fezionamento automatico e ne fanno il cuore pulsante dei sistemi di etichettatura integrati della serie MO DULAR e MASTER nei settori alimentare, cosmetico e farmaceutico.

Soluzioni stampa e applica della famiglia PandA®

Per l’identificazione degli imballi secondari, entrano inve ce in gioco le soluzioni Labelpack stampa e applica della famiglia PandA®: rappresentano un’ampia gamma di solu

50 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022
L’identificazione e la tracciabilità dei prodotti durante tutte le fasi del confezionamento sono attività fondamentali per completare l’automazione del processo. Per questo, Labelpack offre etichettatrici e sistemi stampa e applica facilmente integrabili in linee di confezionamento automatizzate.

zioni in grado di stampare codici a barre e dati variabili su un’e tichetta autoadesiva per applicarla poi automaticamente sul pro dotto da identificare. Grazie alla completa modularità, PandA® può integrare svariati tipi di applicatori in grado di applicare etichette stampate in tempo reale su qualsiasi lato di un prodotto, di un imballo o di un pallet anche con superfici non perfettamen te regolari. Disponibile in due versioni adatte all’integrazione tra moduli di stampa da 4” o 6” pollici è in grado di stampare ed applicare etichette fino al formato A5 (150 x 210 mm) e lunghezze superiori. PandA®, realizzato su una robusta struttura in alluminio anodizzato e gestito da una elettronica PLC, presenta un’interfac cia operatore Touch Screen in grado di soddisfare le crescenti esigenze di informatizzazione dei sistemi produttivi (Industria 4.0). È anche dotato di una vasta gamma di strutture di supporto che ne fanno la soluzione ideale per l’integrazione su: confezio natrici automatiche, linee di incartonatura automatica, linee di imballaggio con film termoretraibile, sistemi di movimentazione e palettizzazione automatica. Per l’integrazione in condizioni ambientali particolari, dovute a presenza di polvere, umidità e temperature variabili, sono disponibili le versioni MAXI-CUBE e MASTER dotate di protezioni integrali in grado di contenere si stemi di raffreddamento e riscaldamento della temperatura e con sentire di lavorare in ambienti particolarmente difficili. L’efficien za e la flessibilità delle soluzioni PandA® sono garantite dalla

possibilità di integrare varie unità di stampa a trasferimento ter mico prodotte da importanti aziende internazionali: SATO, ZEBRA, NOVEXX, CARL VALENTIN, CAB, TSC e molte altre.

Per le applicazioni entry-level è infine disponibile la versione PandA® JR. Dotata di elettronica integrata e di moduli applicato ri standard che ne fanno una soluzione economica garantisce un elevato standard di qualità ed affidabilità. La gestione dei dati variabili per la stampa delle etichette è affidata al performante software BarTender®; disponibile in più versioni è in grado di rispondere a molte esigenze di automazione interfacciandosi con i più noti sistemi ERP senza penalizzare la gestione grafica delle etichette e la capacità di automazione dei processi di stampa. |

TSC Printronix Auto ID: Alpha-30R disponibile in tutta la regione EMEA

La stampante di codici a barre mobile di nuova generazione Alpha-30R di TSC Printronix Auto ID è ora in vendita in tutta la regione EMEA. Ha una capacità di batteria straordinaria per un dispositivo così compatto e leggero, che consen te di terminare turni completi senza interruzioni in negozi al dettaglio, in produ zione, in assistenza sanitaria, nei trasporti e nelle operazioni logistiche. L’Alpha-30R ha le specifiche più robuste della sua categoria, il che la rende ideale per ambienti di lavoro difficili, sia in interni che in esterni, dove potrebbe essere esposto a vibrazioni, gocce, polvere e liquidi. Costruita per durare nel tempo, ha un rating di protezione IP54 e soddisfa gli standard militari MIL-STD-810. Può resistere a cadute da 2,5 m o a 1000 ruzzoloni se è nella sua custodia pro tettiva, o a cadute da 2,1 m o 800 ruzzoloni se ne è priva. Oltre alla sua impressionante robustezza, Alpha-30R offre anche una connetti vità wireless forte, senza interruzioni e affidabile, vitale per il lavoro sul campo in mobilità. Il suo Bluetooth 5.0 MFi certificato Apple con Tap-to-Pair NFC offre una connettività semplice e facile, mentre il suo modulo Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac consente un roaming super veloce. Le etichette, comprese quelle linerless, e le ricevute possono essere stampate in modo sicuro e rapido ovunque sia necessario.

La Alpha-30R da 3”è disponibile in due model li, con velocità di stampa di 5 o 6 pollici al se condo. Entrambi i modelli hanno display LCD di facile lettura e sono leggeri da trasportare: solo 0,65 kg, compresa la batteria, il che con sente ai lavoratori di completare comodamen te interi turni di lavoro in modo accurato, effi ciente e rapido. Vanta funzionalità sofisticate

come lo stato batteria intelligente e il rilevamento automatico dei punti scadenti delle testine di stampa, che possono essere gestiti in modo semplice e da remoto con gli strumenti di gestione stampante SOTI Connect o TSC Console. Consentono il monitoraggio in tempo reale dello stato della batteria e della capacità residua, nonché dello stato della testina di stampa. Tale visibilità in tempo reale consente al personale IT aziendale di gestire più attività, ridurre i costi di manutenzione ed evitare tempi di inattività di questi dispositivi business-critical. Per l’Alpha-30R è disponibile una gamma completa di accessori, come custodie protettive, accessori vivavoce e molteplici opzioni di ricarica della batteria, tutti progettati per migliorare la facilità d’uso e aumentare la produttività. Sono inoltre disponibili accessori per carrelli elevatori e veicoli, facili e veloci da montare.

Prodotti &TECNOLOGIE 51 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022
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Risparmio energetico con Eco Mode di Leister

La multinazionale svizzera ha introdotto per numerose pistole ad aria calda e saldatrici automatiche una nuova modalità con cui è possibile rilevare ogni pausa nelle operazioni, riducendo automaticamente la velocità del motore della soffiante aria.

nelle operazioni e riduce automaticamente la velocità del motore della soffiante aria, risparmiando così il 40% di energia. Oltre all’indubbio effetto positivo sull’ambiente, Eco Mode apporta anche vantaggi in termini di maggior sicurezza degli operatori e di rispar mio, aspetti tenuti in grande considerazione dai progettisti Leister.

Sostenibilità e risparmio

Leister,

multinazionale svizzera attiva nella progettazione e realizzazione di soluzioni innovative per la lavorazione della plastica, è da sempre attenta all’aspetto della sostenibilità ambientale; i reparti di progettazione lavorano per fornire soluzio ni più efficienti e leggere a parità di prestazioni, per assicurare il minor consumo possibile di energia e risorse. Un numero elevato e crescente di pistole ad aria calda e saldatrici automatiche Leister e Weldy, dalle numerose applicazioni in diver si settori industriali e in aziende di produzione e commerciali in tutto il mondo, sono disponibili con la funzionalità Eco Mode. Come funziona e quali vantaggi comporta?

Una modalità di utilizzo ecologica Soffianti e saldatrici Leister e Weldy sono utilizzate in ambiti di versi, dall’ingegneria civile alle pavimentazioni, dalla impermea bilizzazione di coperture e piscine alle applicazioni tessili tecniche, come al realizzazione di banner promozionali e teloni per camion, fino alle applicazioni per il settore del trasporto e dell’elettronica: leggere e maneggevoli, sono parte integrante del lavoro quotidiano per un elevato numero di operatori professionali. La crescente centralità delle tematiche ambien tali ha fatto sì che la maggior parte di questi operatori abbia mostrato interesse per soluzio ni improntate al risparmi energetico, esigenza che Leister è stata la prima a soddisfare proprio con l’introduzione dell’Eco Mode, attivabile su tutte le soluzioni manuali con interfaccia digi tale Leister e Weldy già dal 2019.

La modalità Eco Mode è attivabile dal menu di configurazione; l’apparecchio rileva ogni pausa

A titolo esemplificativo un’azienda che utilizzi 10 Solano AT con Eco Mode attivata risparmierà circa 1.700 euro all’anno rispetto all’utilizzo senza questa modalità (calcolo fatto ipotizzando 1 turno lavorativo da 8 ore), portando gli apparecchi a ripagarsi in poco tempo. Questo senza contare l’ulteriore risparmio dovuto al minor riscaldamento dell’ambiente di lavoro e di conseguenza alla minor necessità di utilizzare climatizzatori per mantenere una tempera tura accettabile. Oltre al consumo energetico, anche l’usura dei soffianti si riduce: gli apparecchi durano almeno il 10% in più e gli interventi di manutenzione diventano meno frequenti, con ul teriori risvolti positivi su ambiente e struttura dei costi.

Utilizzando Eco Mode si contribuisce inoltre a contenere l’inqui namento acustico all’interno dell’ambiente di lavoro: la rumorosi tà si riduce del 50% quando interviene Eco Mode, con un gran beneficio in termini di comfort degli operatori. L’elettroutensile poi rimane sempre disponibile e pronto all’uso: il sensore di accelerazione inserito nell’elettroutensile rileva imme diatamente il movimento di ripresa del lavoro e in pochi istanti è in grado di passare dalla modalità ECO al pieno regime.

Un’ampia gamma di soluzioni ecocompatibili

I prodotti disponibili con la funzionalità Eco Mode comprendono numerosi best-seller dell’a zienda sia a livello di elettroutensili manuali, come le pistole ad aria calda Solano AT e Triac AT, sia a livello di saldatrici automatiche come Uniroof 700, Unifloor 500 e Comet 700. Che si tratti di lavorare in cantiere o all’interno della propria area produttiva, Eco Mode offre alle aziende una risposta efficace alla sfida del ri spetto ambientale e dei costi sempre più alti dell’energia.|

52 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022

Il Potere dell’Imballaggio Sostenibile. I consumatori di oggi sono sempre più attenti all’ambiente: ecco perché ci impegniamo a realizzare soluzioni innovative per etichette che siano favorevoli per l’ambiente e per i profitti. Per Sun Chemical, aiutarvi a raggiungere i vostri obiettivi di sostenibilità è naturale

Richiedete la vostra copia della Guida di Sun Chemical all’Imballaggio Sostenibile su sunchemical.com/poweroflabelpackaging.

working for you.

Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022
Chi può dare alle proprie etichette il potere della sostenibilità?
Voi.

Materiali per imballaggila rivoluzione è in corso

ALL4PACK - salone internazionale precursore per le soluzioni di packaging sostenibile e dell’intralogistica - è da sempre fonte d’ispirazione nel supportare tutti gli attori del settore di fronte alle sfide presenti e future. In questa prospettiva, con la sua consueta indagine, il salone intende decodificare le evoluzioni del mercato e le normative, ed evidenziare le innovazioni più responsabili.

imballaggi&AMBIENTE Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022
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Peressere al centro delle riflessioni del settore, ALL4PACK Embal lage Paris ha intervistato in vista dell’edizione 2022 che si svolge a Paris Nord Villepinte dal 21 al 24 novembre, la community della fiera - fornitori di packaging e industrie utilizzatrici - per conosce re la loro visione sull’evoluzione dei materiali per imballaggio.

La sfida per imballaggi più rispettosi

L’intera community di All4Pack è consapevole della necessità di una transizione ecologica: l’88% ritiene che l’uso di imballaggi più rispetto si dell’ambiente sia una questione prioritaria.

Le ragioni principali di questa transizione sono le aspettative dei con sumatori (69%), i vantaggi in termini di immagine (56%) e i cambia menti legislativi (49%). Al contrario gli elementi più difficili da supera re riguardano il costo dell’utilizzo di materiali di imballaggio rispettosi dell’ambiente (63%), la disponibilità (43%) e la qualità dei materiali (37%). Le barriere sono percepite maggiormente dalle industrie utiliz zatrici (43%) rispetto ai fornitori (27%).

RAGIONI PER ADOTTARE MATERIALI SOSTENIBILI

Industrie utilizzatrici Fornitori

Il futuro brillante dei biomateriali

La carta/cartone (77%) e la plastica (73%) restano i principa li materiali utilizzati per gli imballaggi. I biomateriali sono ancora poco utilizzati (18%).

Tuttavia, alla domanda sulla natura dei materiali utilizzati nei prossimi due anni, la community di All4Pack sembra avere una visione precisa (solo lo 0,5% degli intervistati risponde “non sa”).

L’uso dei biomateriali è destinato a esplodere: il 37% degli in tervistati afferma di voler iniziare a utilizzare i biomateriali nei prossimi due anni.

Anche carta e cartone dovrebbero avere il vento in poppa: il 46% dei decision maker intervistati afferma di volerne utilizzare di più. Dovrebbe verificarsi un vero e proprio calo nell’uso della plasti ca: il 32% prevede di ridurre l’utilizzo di questa risorsa; tuttavia, pochi intendono smettere di utilizzarla (5%). L’uso di metallo, vetro e legno dovrebbe rimanere relativamente stabile.

TIPI DI MATERIALI PER IMBALLAGGIO UTILIZZATI

Industrie utilizzatrici Fornitori

Aspettative dei consumatori

Benefici in termini di immagine Cambiamenti legislativi e legali Desiderio del management

Costi materiali Ottimizzazione/sicurezza della supply chain

Aspettative dei dipendenti Mancanza di disponibilità delle materie

Altro

Non so

OSTACOLI ALL’ADOZIONE DI MATERIALI SOSTENIBILI

Industrie utilizzatrici Fornitori

Costo del tipo di materiale

Disponibilità del tipo di materiale

Qualità del tipo di materiale

Difficoltà nel trovare fornitori affidabili Investimenti richiesti per l’impiego di materiali Difficoltà nell’identificare i tipi di materiali

Abitudini dei consumatori Mancanza di interessi da parte del management

Altro

Nessuno di questi

Carta e Cartone

Plastica Metallo

Vetro

Legno

Biomateriali

Altro

Carta e Cartone

Plastica

Metallo

Vetro

Legno

Biomateriali

% uso corrente % aspettative di utilizzo

Materiali PER IMBALLAGGI 55 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022
TIPI DI MATERIALI CHE UTILIZZERETE IN FUTURO

imballaggi&AMBIENTE

La visione condivisa della community

Le industrie utilizzatrici sono quasi unanimi sull’importanza di utiliz zare materiali d’imballaggio più rispettosi dell’ambiente: l’88% ritiene che la questione sia una priorità.

Oltre il 50% dei fornitori di imballaggi ritiene che sia una priorità asso luta utilizzare materiali più rispettosi dell’ambiente. I fornitori francesi sembrano essere in anticipo (il 100% considera la questione piuttosto o completamente prioritaria).

Le motivazioni

Per le industrie utilizzatrici, le aspettative dei consumatori (68%) sono la ragione principale che porta all’uso di materiali di imballaggio più rispettosi dell’ambiente, in particolare nell’industria agroalimentare (83%). Seguono i vantaggi in termini di immagine (59%), di cambia menti normativi (43%) e la volontà dei manager (35%), soprattutto nelle grandi aziende.

Per i fornitori, le stesse prime tre ma con risultati diversi: con il 71%, le aspettative dei consumatori sono il motivo principale che porta all’uso di materiali di imballaggio più rispettosi dell’ambiente. Al secondo posto (57%) seguono i cambiamenti legislativi, seguiti dai benefici in termini di immagine (55%). Molti francesi considerano prioritario il tema degli imballaggi più rispettosi dell’ambiente (media del 74% sui primi tre).

Gli ostacoli

Per le industrie utilizzatrici, il principale ostacolo all’uso di materiali di imballaggio più rispettosi dell’ambiente è chiaramente il costo (66%), in particolare in Francia (71%). In misura minore, anche la disponibi lità (43%) e la qualità dei materiali (43%) rappresentano dei temi pro blematici per molte aziende.

Per i fornitori, se il costo dei materiali è anch’esso l’ostacolo principale all’utilizzo di materiali di imballaggio più rispettosi dell’ambiente (57%), seguito dalla disponibilità dei materiali (41%), l’importo dell’investi mento necessario per l’utilizzo di tali materiali è il terzo ostacolo (29%), soprattutto per le aziende con 50 dipendenti o più (40,5%).

I materiali utilizzati

Per le industrie utilizzatrici, i biomateriali sono attualmente ancora re lativamente poco utilizzati (14,8%). La carta/cartone (86%) e la plastica (75,8%) rimangono la norma. Il vetro è attualmente utilizzato principal mente nell’industria alimentare (34,7%).

Per i fornitori, il numero di produttori di imballaggi in biomateriali è ancora piuttosto basso (22,9%) rispetto ai fornitori di imballaggi in plastica (69,9%) e cartone (62,7%).

I materiali del futuro

Entro 2 anni, molte industrie utilizzatrici intendono ridurre l’uso della plastica (34%) ma il materiale non scomparirà: il 74% intende ancora utilizzarla. Allo stesso tempo l’utilizzo dei biomateriali dovrebbe regi strare una forte crescita (+39% intende iniziare a utilizzarli) e dovrebbe aumentare anche quello della carta cartone (il 48% intende utilizzarne di più). Ad eccezione della plastica, tutti i materiali di imballaggio sono in aumento nell’industria alimentare.

Un numero significativo di utilizzatori di imballaggi prevede di ridurre l’uso della plastica (28%) ma pochi smetteranno di utilizzarla (3,6%). L’uso dei biomateriali dovrebbe essere ampiamente democratizzato (56,6%) e l’uso della carta cartone aumenterà (66,3%). Le evoluzioni secondo i mercati di riferimento dovrebbero essere simili, anche se l’offerta di biomateriali dovrebbe aumentare ulteriormente sul mercato agroalimentare: il 64% intende utilizzare questo materiale tra due anni (contro il 24% che attualmente lo utilizza). | www.all4pack.fr/

Sondaggio condotto da ALL4PACK Emballage Paris tra aprile e maggio 2022, tra 211 decision maker appartenenti ai settori delle industrie utilizzatrici (60%) e dei fornitori di imballaggi (40%) di tutti i settori, di tutte le dimensioni e di diversi paesi.

56 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022

Itinera evolutionary roads

Itinera è la nuova collezione Berlin Packaging per il Wine packaging di domani. Un percorso che fonde sapientemente forme e dettagli di una tradizione senza tempo con proposte innovative e d’avanguardia, superando i confini nazionali per incontrare il gusto dei brand contemporanei. Due linee di prodotto distinte - Selection ed Experience - otto declinazioni di design che includono “Aurelia”, l’innovativa bottiglia eco-friendly a ridotto impatto ambientale. Scoprite tutte le strade dell’evoluzione.

berlinpackaging.eu | bruniglass.com/itinera

Berlin Packaging bottiglia per olio in PET riciclato

Berlin Packaging è il maggiore Hybrid Packaging Supplier® mondiale specializzato nella fornitura di packaging in vetro, plastica, metallo e chiusure.

Vera peculiarità dell'azienda è la capacità di prendersi cura dell'intero ciclo del packaging, aspetto che assicura un servizio all'a vanguardia per soddisfare ogni necessità dei clienti.

L'attenzione alla sostenibilità è oggi per Berlin Packaging una priorità chiave ed è crescente l'impegno nella realizzazione di nuove soluzioni di packaging, che siano in grado di garantire le massime prestazioni applicative e il minimo impatto ambientale. Berlin Packaging, grazie al proprio hybrid business model (che non lo vincola alla fornitura di un materiale o processo specifico), ha potuto realizzare un packaging innovativo, passando dalla tradizionale produzione in vetro a quella in PET riciclato.

Al-Andalus è infatti una bottiglia che rispecchia a pieno questa filosofia aziendale. Realizzata in PET riciclato fino al 100% e di colorazione verde antico è utilizzata come contenitore di olio e ha una forma cilindrica rotonda disponibile in tre misure, 250, 500 e 700 ml. Il prodotto, che quindi integra sostenibilità e innovazione, è stato sviluppato dallo Studio One Eleven, team in house del Gruppo che unisce forze creative e tecniche grazie alla presenza di designer, ingegneri ed esperti di marketing per realizzare progetti all'avanguardia in termini di qualità ed estetica. Il team è in grado di seguire un progetto dal concept al prototipo, per valorizzare ogni brand e proporre soluzioni altamente personalizzate.

Il contributo di Corno Pallets per l’agenda 2030

L'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile è un programma d'azione per le persone, il pianeta e la prosperità, sottoscritto nel settembre 2015 dai go verni dei 193 Paesi membri dell' ONU. E'il tentativo più ambizioso mai com piuto a livello globale per affrontare le sempre più crescenti emergenze economiche, sociali e ambientali. Questo documento, firmato il 25 settembre del 2015 anche dall'Italia, definisce una strategia da qui al 2030 tesa a ri cercare soluzioni comuni alle grandi sfide del pianeta, quali l'estrema pover tà, i cambiamenti climatici, il degrado dell'ambiente e le crisi sanitarie.

Le finalità strategiche dell'Agenda 2030 sono racchiuse nei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile e nei 169 sotto-obiettivi ad essi associati, che si rag gruppano in cinque principi fondamentali quali le persone, il pianeta, la prosperità, la pace e la collaborazione

Tra i 17 obiettivi dell'Agenda 2030 individuati dall'Onu, il numero 12 si pro pone di «garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo» e le poli tiche dell'Unione Europea puntano a raggiungere il 100% di packaging so stenibile entro questa data.

Ma cosa è il packaging sostenibile? Il packaging sostenibile è un sistema di

imballaggio concepito e realizzato in modo da creare il minor impatto am bientale possibile, mantenendo inalterate le sue mission principali: prote zione del prodotto (dalla produzione allo scaffale fino al consumo) ed infor mazione al cliente (grazie ad etichette ad hoc , che forniscono informazioni utili sul fronte sicurezza ed igiene).

Un imballaggio si definisce eco-compatibile se utilizza materiale riciclato, biodegradabile e proveniente da fonti rinnovabili, integrandosi cosi nell'eco nomia circolare; per l'industria del packaging quindi si apre una grande op portunità per essere parte della soluzione globale.

Corno Pallets, da sempre attenta alle tematiche della sostenibilità e dell'e conomia circolare, fornisce un bancale sostenibile al 100%: Presspall, pallet in legno pressato fornisce una soluzione ecologica a 360°. Prodotto per l' 85% da legno di riciclo (proveniente da altre lavorazioni) e per il 15% da resina ureica ecologica risulta un prodotto totalmente biodegradabile.

Il pallet PRESSPALL, come tutti i prodotti Corno Pallets del resto, possiede la certificazione PEFC che garantisce la provenienza della materie prime utilizzate, da boschi a gestione sostenibile, fornendo un contributo contro la distruzione di inestimabili risorse boschive ad opera di disboscamenti e sfruttamento incontrollato delle risorse.

Con la certificazione PEFC il Cliente ha la certezza di acquistare bancali il cui legno deriva da foreste gestite in maniera legale e sostenibile, quindi che non provengano da tagli illegali o da interventi irresponsabili che pos sono portare all’impoverimento o alla distruzione delle risorse forestali.

imballaggi&AMBIENTE 58 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022
paris nord villepinte francia 21-24 NOV 2022 NEL 2022 UN’OCCASIONE UNICA PER NUOVI SCAMBI E NUOVE OPPORTUNITA’ DI BUSINESS ● 1.300 espositori (macchine, imballaggi e contenitori) ● Soluzioni innovative e sostenibili per l’imballaggio e l’intralogistica ● Risposte concrete ai nuovi vincoli normativi ● 3 spazi d’eccezione: ALL4PACK Innovations, ALL4PACK Conférences e Objectif Zéro Impact PER VISITARE - STEFANIA GEMELLI sgemelli@salonifrancesi.it | T. 02/43435325 Siate protagonisti del cambiamento! RICHIEDETE IL VOSTRO PASS D’INGRESSO GRATUITO su www.all4pack.fr

Ecomondo 25 anni di sostenibilità

Torna l’appuntamento “faro” per la transizione ecologica. Tra i padiglioni del quartiere fieristico di Rimini dall’8 all’11 novembre saranno in mostra le migliori soluzioni tecnologiche nel campo della bioeconomia circolare e della sostenibilità sociale, economica e ambientale.

I contenuti speciali

Gli organizzatori hanno previsto anche numerosi contenuti speciali, a iniziare dal Textile Hub. L’Osservatorio Tessile è l’hub che dall’edi zione 2021 punta ad unire tutti i principali player della filiera: dal produttore del rifiuto, ai gestori sino ai consorzi e associazioni di categoria, istituti di ricerca e sviluppo con il focus sull’ecodesign nella produzione tessile sostenibile.

LaFiera di Rimini, oggi IEG, è stata la prima a concentrarsi sulla creazione e la valorizzazione del concetto di rifiuto come risor sa, fin dal 1997, con il marchio “Ricicla”, che si è poi evoluto in “Ecomondo”. L’impegno in questi anni è cresciuto molto, ma la radice rimane la stessa: intercettare i trend europei dal punto di vista delle policy e delle tecnologie emergenti, per affrontare i grandi temi dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici e le loro ripercussioni sulla salute dei cittadini e sui sistemi produttivi. Dopo 25 anni, oggi Ecomondo rappresenta un’eccellenza nel panorama europeo, un punto di riferimento per il mondo istituzionale, associativo, impren ditoriale, della ricerca e dell’innovazione nel campo della bioeconomia circolare e della sostenibilità sociale, economica e ambientale con una forte valenza innovativa, internazionale e di business.

I quattro pilastri dell’edizione 2022

L’esposizione sarà articolata attorno a quattro pilastri: gestione e va lorizzazione dei rifiuti e loro trasformazione in materia prima secon da; bioeconomia circolare e bioenergie; trattamento e gestione della risorsa idrica; bonifica e riqualificazione dei siti contaminati ed indu striali dismessi e rischio idrogeologico. Dai grandi macchinari per il recupero di metalli alle soluzioni di controllo digitale per la distribu zione delle acque, dalle tecnologie di rigenerazione dei suoli e dei siti industriali dismessi alle stampanti 3D alimentate da bioplastiche, queste ed altre tecnologie saranno protagoniste della fiera.

Altro contenuto speciale sarà quello collegato al tema della salvaguar dia e rigenerazione ambientale. Dalle “trenchless technologies” al ri sanamento e riqualificazione di siti inquinati e la rigenerazione delle coste, a Rimini esporranno vere eccellenze Made in Italy per la tutela dell’ambiente che forniscono servizi di progettazione per grandi ope re. Per quanto riguarda invece il food waste, siamo ormai tutti consa pevoli del fatto che istituzioni, aziende e cittadini per raggiungere l’obiettivo 12 dell’Agenda 2030 debbano ridurre gli sprechi alimenta ri. Ecomondo presenterà le ultime tecnologie e buone pratiche che coniugano qualità del cibo e riduzione degli scarti nelle fasi di pre e post consumo. Altra area che ha visto il debutto nella scorsa edizione e che torna quest’anno sarà il Villaggio della sanificazione, al cui interno si trovano tecnologie e prodotti che sono oggi parte integrante degli standard di prevenzione e di salubrità degli ambienti di lavoro pubblici e privati. Dal punto di vista dell’innovazione, infine, a Ecomondo saran no presenti start-up e scale-up italiane e internazionali per completare con prodotti o servizi innovativi la filiera delle green technologies, dal riciclo alle rinnovabili, in partnership con ICE e ART-ER.

Gli Stati generali della Green Economy

Distinte per conferenze sul PNRR, di filiera e conferenze “faro”, anche per l’edizione 2022 di Ecomondo si prepara un calendario di convegni e seminari con esperti, ricercatori, aziende e istituzioni nazionali e internazionali con una sempre maggiore presenza della Commissione europea, che rendono l’appuntamento di IEG di primo rilievo europeo e mediterraneo sul fronte dell’innovazione e delle policy della tran sizione ecologica, anche grazie al lavoro del Comitato Tecnico Scien tifico diretto dal professor Fabio Fava dell’Università di Bologna. Ecomondo ospiterà l’11ª edizione degli Stati Generali della Green Economy promossi dal Consiglio Nazionale della Green Economy in collaborazione con il Ministero della Transizione Ecologica e il patro cinio della Commissione europea.|

60 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022

SIMEI il futuro del beverage è già qui

Dal 15 al 18 Novembre Fiera Milano (Rho, pad. 1,2,3 e 4) ospiterà la 29^ edizione del salone dedicato alla tecnologia wine & beverage. In questa intervista Monica Pedrazzini, Exhibition Manager di SIMEI, ci racconta cosa possiamo aspettarci da questo evento.

Quali sono i mercati target di riferimento della manifestazione?

Benché la fiera nasca, negli anni ’60 del secolo scorso, per dare visibilità e rappresentatività soprattutto al mondo enologico e alle relative tecnologie, oggi possiamo definire SIMEI come even to dedicato al beverage in tutte le sue declinazioni. Que sto anche in conseguenza del fatto che molte delle aziende espositrici hanno diversificato le loro attività su più settori tra loro complementari. Di conseguen za, il visitatore che dal 15 al 18 novembre verrà in Fiera Milano a Rho avrà la possibilità di spaziare tra le varie filiere che compongono questo affascinante mondo: oltre naturalmente al vino con un panorama merceologico che non ha eguali, troverà ampia offerta di macchine e prodotti per la birra, per l’olio, per gli spirits e i distillati, soft drinks e acque minerali.

➣ Quali i temi caldi che verranno discussi e condivisi?

Siamo reduci da una pandemia che negli ultimi due anni ha ridotto drasticamente tutte le attività di networking, fiere in primis, e siamo nel mezzo di una delicata contingenza economica internazionale. Questo sta dando un’ulteriore spinta e stimolo alle aziende per orien tare i reparti R&D verso soluzioni tecnologiche sempre più rispar miose e meno impattanti sull’ambiente, consolidando un processo già in atto da tempo. Temi come il risparmio energetico, processi di economia circolare, tutela degli aspetti sociali e ambientali permea no sia il parterre espositivo che il programma degli eventi.

➣ In termini di innovazione e tecnologie, cosa dobbiamo aspettarci?

Quest’edizione vedrà presenti oltre 400 aziende che esporranno prodotti e servizi per tutte le filiere del beverage. Un interessante indicatore è costituito dalle candidature al concorso Innovation Challenge Lucio Mastroberadino, che premia le novità di prodotto presentate dagli espositori e riguardanti tutte le fasi: dalla lavora zione delle materie prime alla trasformazione, fine linea e packaging. Se scorriamo le opere in concorso notiamo sia evoluzioni di tecno logie già presenti che novità assolute, nell’ottica di un minor con sumo di energia o acqua e un miglior controllo delle prestazioni anche grazie a sistemi di intelligenza artificiale. Il monitoraggio dei

parametri e il “dialogo” tra le attrezzature di can tina, in locale o da remoto, sono anche questi aspetti su cui le aziende stanno concentrandosi, per migliorare la tempestività d’intervento e l’effi cienza del processo produttivo. Altrettanto interessan te l’attenzione per la riduzione del water e carbon footprint, grazie anche al ricorso a biotecnologie, così come lo sviluppo di nuovi additivi e coadiu vanti in linea con i dettami della filiera “bio”. Sul fronte packaging saranno presentate nuove tipologie di materiali, in particolare per le chiusure, sia per quanto riguarda le capsule che i tappi a vite; senza tralasciare ovviamente il tradizionale sughero con tappi sempre più sicuri grazie a nuove tecnologie in grado di abbatte re la presenza del famigerato TCA. Novità di quest’anno è l’introdu zione del “Green innovation award” che riconoscerà le soluzioni più efficaci e promettenti nell’ambito della mitigazione climatica, dell’economia circolare o dei consumi idrici ed energetici.

➣ Parola d’ordine sarà sostenibilità, in particolare nella tavola rotonda The Sustainable Wine Roundtable. Quale sarà il focus? Siamo molto orgogliosi di ospitare ben due sessioni di SWR, sia per il prestigio di questa coalizione che raggruppa i principali stakehol der internazionali del settore vitivinicolo (enti, cantine, aziende fornitrici), ma anche perché la presenza a SIMEI costituisce una “prima” assoluta della Sustainable Wine Roundtable nel contesto di una fiera. Il primo momento in programma sarà dedicato alle tecnologie, impiegabili in vigneto e in cantina, idonee a ridurre l’impatto sui gas serra (GHG), valutando le varie opzioni e i costi. Durante il secondo convegno verranno invece messe a confronto le esperienze locali, regionali e nazionali per arrivare a una definizio ne universale di sostenibilità.|

Fiere &CONVEGNI 61 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022

Monte-Carlo

3-5 ottobre 2022

Salone internazionale del packaging di lusso www.luxepack.com

Düsseldorf 19-26 ottobre 2022

Fiera internazionale delle materie plastiche e della gomma www.k-online.com

Parma 25-26 ottobre 2022

Forum dedicato al settore alimentare www.cibustecforum.it

TRIESTESPRESSO

Trieste 27-29 ottobre 2022

Fiera per l'intera filiera dell'industria del caffè espresso www.triestespresso.it

Rimini 8-11 novembre 2022

Evento europeo per la transizione ecologica, l'economia circolare e rigenerativa www.ecomondo.com

Milano

15-18 novembre 2022

Salone internazionale macchine per enologia e imbottigliamento www.simei.it

Paris Nord Villepinte

21-24 novembre 2022

Salone internazionale di packaging, processing, printing e logistica www.all4pack.com

MARCA

Bologna 18-19 gennaio 2023

F iera italiana dedicata alla marca commerciale www.marca.bolognafiere.it

SIGEP

Rimini 21-25 gennaio 2023

Salone internazionale di gelateria, pasticceria, panificazione artigianali e caffè www.sigep.it

PROSWEETS

Cologne 29 gen - 1 feb 2023

Fiera internazionale dei fornitori per l’industria dei dolci e degli snack www.prosweets.com

Rimini 19-22 febbraio 2023

Fiera professionale delle tecnologie per birre e bevande www.bbtechexpo.com

Bologna 16-18 marzo 2023

Salone internazionale della filiera produttiva della cosmetica www.cosmoprof.com

VINITALY

Verona 2-5 aprile 2023

Salone internazionale dei vini e distillati www.vinitaly.com

Düsseldorf 4-10 maggio 2023

Fiera internazionale del packaging e processing www.interpack.com

Parma 23-25 maggio 2023

Fiera italiana dell'automazione e del digitale per l'industria www.spsitalia.it

Berlino

8-10 febbraio 2023

Salone internazionale del commercio ortofrutticolo www.fruitlogistica.com

Agenda FIERE del PACKAG ING e CONVERTING 62 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 |Ottobre 2022
info@simei.it / simei.it SALONE INTERNAZIONALE MACCHINE PER ENOLOGIA E IMBOTTIGLIAMENTO LEADER IN WINE & BEVERAGE TECHNOLOGY 15-18 novembre 2022 Fiera Milano (Rho) 29 a EDIZIONEORGANIZED BY

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64 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022
15 Novembre 2022 BOLOGNA 2022 Associazione Tecnica Italiana per la Flessografia www.atif.it 2022 15-16 Novembre 2022 BOLOGNA Gold Sponsor Platinum Sponsor Light Gold Sponsor Silver Sponsor Coffee & Lunch Sponsor Platinum Sponsor Gold Sponsor Cocktail Sponsor
IV Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2022

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