Rassegna dell'imballaggio n.8 - Novembre/Dicembre 2019

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Novembre/Dicembre | N. 8 | anno 39°

Rassegna IMBALLAGGIO dell’

SCIENZA, TECNOLOGIA

E

ARTE

DEL

PACKAGING

www.packagingspace.net

Vino e spirits mercato che crea opportunità Sia il vino che gli spirits si caratterizzano per scambi internazionali molto intensi. Dai dati dell’Osservatorio Wine & Spirits di Federvini emerge come nel 2018 a livello mondiale i flussi commerciali di vino abbiano superato i 32 miliardi di euro con un tasso di crescita medio annuo su base decennale del +4,2%, mentre gli spirits hanno visto una crescita del +6,0%. Per il mondo del packaging questo settore crea grandi opportunità.

pagina 4

Pet Food quali priorità? Nella filiera del cibo per animali, il packaging ha un valore molto importante che varia indubbiamente dalle tipologie di alimentazione che i padroni dei consumatori prediligono. Il sacco e la lattina sono le confezioni che evidenziano le vendite maggiori cross canale. Tuttavia, la bustina – terza tipologia di confezione venduta – registra una crescita trasversale su tutti i canali. pagina 16

Packaging di lusso uno sguardo nel 2020 Il lusso tradizionale non soddisfa più le esigenze dei consumatori. Oggi chi acquista cosa cerca dai brand? Il consumatore del 2020 sta aprendo la strada a un futuro inclusivo, sostenibile, sano e innovativo. Da quanto emerge dal Luxe Pack trends observer anche il packaging si sta spostando in questa direzione. pagina 38

➧ Eventi L’edizione 2019 di Simei, il salone internazionale delle macchine per enologia e imbottigliamento, dal 19 al 22 novembre 2019 a Fiera Milano, si preannuncia con diverse novità, tra cui l’apertura a nuovi settori produttivi del “liquid food” vicini al mondo del vino. pagina 10

➧ Converting&Label • I focus tematici dell’edizione 2019 del Forum europeo delle etichette FINAT hanno approfondito le strategie dei player del settore per un futuro di successo. • I produttori di marchi e i fornitori di servizi logistici si stanno adattando alle nuove sfide del trading online. L’industria dell’imballaggio ha molto da offrire quando si tratta di imballaggi e-commerce realizzati in cartone ondulato con soluzioni innovative e tecnologie di stampa all’avanguardia. pagina 50 e 52

CONTENUTI SANI, OBIETTIVI RESPONSABILI. PIÙ VALORE AL BUON VINO. Non basta produrre bottiglie e vasi in vetro sani, naturali, sicuri e riciclabili al 100% infinite volte. Per noi è importante anche avere un sistema di produzione che rispetti l’ambiente, riducendo le emissioni di CO2 e occupandoci del riciclo del vetro. Per garantire contenitori che aggiungono valore e innovazione al buon vino italiano. Per questo siamo Verallia, il vetro per alimenti.

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SOMMARIO Sommario

Novembre/Dicembre 2019

Primo PIANO

Prodotti&Tecnologie

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28 Progreen, l'imballo ecologico made in Italy 30 Robatech, la scelta green si sposa con la sicurezza operativa 32 Le soluzioni di Nimax per la sicurezza alimentare 34 L'innovazione di Goglio per il settore alimentare

Vini e Spirits, una crescita a livello internazionale 10 Le tecnologie per il vino incontrano visual design e sostenibilità

Fatti&Tendenze 12 La cosmetica cresce grazie a export e digital 14 Il settore della detergenza strizza l’occhio all’ambiente

Dossier

16

16 Pet Food, un mercato dal grande potenziale 18 Confezioni Pet Food, quali le priorità? 20 Cama per il Pet Food, soluzioni eccellenti e personalizzate

CaseHistory

Packaging DESIGN

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38 Il packaging secondo i consumatori del 2020

Converting&Label 50 L’industria delle etichette pronta a nuove sfide 52 Il packaging nel mondo e-commerce

22 Ilapak Italia inaugura il nuovo stabilimento all’insegna dell’ecosostenibilità 23 Antares Vision acquisisce FT System e si rafforza nel beverage 24 Lo stabilimento Corima, gioiello della meccanica 26 Verallia punta su sostenibilità e personalizzazione

dell’

SCIENZA, TECNOLOGIA E ARTE DEL PACKAGING

www.packagingspace.net Direttore Responsabile Gisella Bertini Coordinamento editoriale Chiara Bezzi chiara.bezzi@innovativepress.eu

Eventi

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Grafica e impaginazione Maria Pilia

58 L’industria sceglie Ipack-Ima 60 A Cosmoprof il giardino dell’innovazione, dei colori e materiali

IL NETWORK

Produzione tecnica Margherita Sola Stampa e confezione Roto3 - Castano Primo (MI) Costo produzione copia € 2,40 Abbonamenti e diffusione customercare@innovativepress.eu 8 numeri all’anno. L’abbonamento decorre dal primo numero raggiungibile. Italia 70 euro - Europa 100 euro

Marketing e Vendita Katia Pasquali katia.pasquali@innovativepress.eu Redazione Stefano Legnani Chiara Riccardi

44 Filosofia Zero Waste e Gruppo Gerosa, soluzioni innovative e sostenibili 46 Packaging ad alta barriera riciclabili o compostabili 47 Italia da record nel riciclo di imballaggi in acciaio 48 RAJA il brand degli imballaggi affidabili e sostenibili

36 Tecnologia TLM per Van Wijngaarden, grande portata in piccolo spazio

Aziende&Strategie

Rassegna IMBALLAGGIO

Imballaggi &AMBIENTE

Gestione Editoriale

p Innovative Press

Via Teocrito 47 - 20128 Milano Tel. 02252071 - Fax 0227000692 info@innovativepress.eu

p

Rassegna dell’imballaggio

FM Food Machines BM Beverage Machines

Rassegna Grafica

Normativa UE 1169/2011

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Sia il vino che gli spirits si caratterizzano per scambi internazionali molto intensi: nel 2018 a livello mondiale i flussi commerciali di vino hanno superato i 32 miliardi di euro con un tasso di crescita medio annuo su base decennale del +4,2%, mentre quelli degli spirits hanno quasi raggiunto i 29 miliardi di euro con una crescita del +6,0%. Questi i dati che emergono dall’Osservatorio Wine & Spirits di Federvini, realizzato in collaborazione con Nomisma e Mediobanca.

Vini e spirits

una crescita a livello internazionale

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el commercio internazionale di vino, l’Italia gioca un ruolo da protagonista e rappresenta il secondo esportatore mondiale dopo la Francia grazie a 6,2 miliardi di euro di export nel 2018 ed un peso a livello mondiale del 20%, tra l’altro in aumento rispetto al 2008. A trainare l’export italiano è la categoria degli sparkling in virtù dell’enorme successo del Prosecco su alcuni mercati chiave (primi fra tutti USA e UK): nel giro di 10 anni le esportazioni di spumanti sono più che triplicate, superando gli 1,5 miliardi di euro, arrivando a pesare per un quarto sul totale delle esportazioni vitivinicole italiane. Si riduce invece il ruolo dei vini imbottigliati (dal 78% al 69% dell’export totale) che registrano tassi di crescita decisamente meno sostenuti ma comunque positivi (+47% nell’ultimo decennio): nonostante ciò, essi rimangono la principale voce dell’export di settore con un valore di 4,2 miliardi di euro. In virtù di tali trend, il vino italiano, in particolare lo spumante, ha conquistato spazi di mercato nella

gran parte dei mercati mondiali. I primi mesi del 2019 sono positivi anche per la creazione di valore sul mercato interno, cresciuto, nei primi 4 mesi dell’anno, del 5,5% rispetto allo stesso periodo del 2018.

Il mercato degli spirits Passando agli spirits, l’Italia si posiziona in 8^ posizione con un valore dell’export di 970 milioni di euro nel 2018 ed una market share a livello mondiale di appena il 4%, ma in crescita su base decennale negli scambi internazionali, a dominare sono UK (6,7 miliardi di euro di export, principalmente scotch) e Francia (4,5 miliardi di euro, con un peso predominante del cognac). I liquori costituiscono la principale voce dell’export italiano di spirits: 405 milioni di euro nel 2018 ed un peso sul totale dell’export di settore del 42%. Grazie a tali valori, l’Italia si colloca al secondo posto a poca distanza dalla Germania nel ranking dei principali esportatori mondiali di tale tipologia.

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Vini E SPIRITS

DAZI USA SUI LIQUORI ITALIANI I dazi statunitensi mettono a rischio un intero settore, quello della produzione di liquori e cordiali, uno dei fiori all’occhiello del ‘saper fare’ italiano, tra i più apprezzati e longevi della nostra produzione alimentare e tra i massimi contribuenti alla fiscalità del nostro Paese con oltre 630 milioni di euro versati all’erario solo nel 2018. Gli Stati Uniti rappresentano il secondo mercato di destinazione, dopo la Germania, con una crescita negli ultimi 5 anni di quasi il 40% a valore. Basti pensare che solo dal 2017 al 2018 abbiamo assistito a un incremento del 13%, con una quota di mercato di oltre il 16% dietro a Irlanda e Francia. Il dazio del 25% andrà ad interessare un valore di quasi 163 milioni di dollari, con una incidenza per singola bottiglia pari, secondo le prime stime, a circa 2/2,5 dollari che potrebbero tranquillamente raddoppiare considerando i vari passaggi da importatore a distributore e venditore. I dazi, che comporteranno una perdita secca di valore export pari ad almeno il 35% provocheranno danno soprattutto alle piccole e alle medie imprese italiane che negli ultimi anni hanno investito ingenti risorse nell’export, in particolare sul mercato americano. Si tratta di circa cento aziende, presenti su tutto il territorio nazionale - da Nord a Sud - concentrate principalmente nei territori dei quali costituiscono spesso un rilevante polo di creazione di sviluppo, anche per quello che riguarda l’indotto.

Grazie alla forte crescita dell’export nel corso dell’ultimo decennio (+4,5%), i liquori Made in Italy sono riusciti a conquistare market share in numerosi mercati internazionali, primi fra tutti USA, UK e Francia. Spostando l’analisi dagli scambi internazionali ai consumi nazionali, il mercato degli spirits in Italia è da anni in costante calo: -1,5% dal 2013 al 18 per 1,2 milioni di ettolitri consumati nel 2018. Aumenta però il valore soprattutto nel canale della GDO: nei primi 4 mesi del 2019 si registra un incremento del 10% con performance notevoli per spumanti, gin e rum. Per quanto riguarda invece il vino, nello stesso anno in Italia ne sono stati consumati 22,9 milioni di ettolitri: dopo il calo degli ultimi decenni, nel 2016-17 i consumi hanno segnato una lieve ripresa per poi tornare a ridursi.

Gli scambi internazionali di vino & spirits: overview Trend Import mondiale di vino & spiritdi (2008=100, valori) Le abitudini consumo Da un lato si registra un calo generalizzato dei consumi che è diventato un trend: il 23% dei consumatori ha dichiarato di aver ridotto negli ultimi 2-3 anni il consumo di amari/liquori dolci fuori casa (in ristoranti, winebar, altri locali), contro un 17% di chi ha riscontrato un aumento e un 60% di chi non ha notato cambiamenti. Il saldo si conferma negativo anche nell’ambito dei consumi fra le mura domestiche: hanno affermato di aver diminuito i consumi il 20% dei consumatori mentre è del 14% la quota di chi dichiara di aver aumentato le quanFonte: Osservatorio Federvini Wine&Spirits su tità datibevute. GTI e UN COMTRADE - * Esclusi Mosti Inoltre, il consumo è sempre più legato al cibo e

alla convivialità: l’82% dei consumatori beve amari/liquori dolci principalmente dopo i pasti (89% tra i soli Baby Boomers), mentre solo una quota del 10% (che sale al 14% tra i Millennials) li consuma soprattutto all’aperitivo. Il weekend, indicato dal 67% dei consumatori (78% tra i Millennials) è il momento di consumo preferito. In merito alle motivazioni di acquisto, gli amari/ liquori dolci da consumare in casa vengono scelti soprattutto in base alla marca (il 28% dei consumatori la indica come primo criterio di scelta) , mentre prezzo basso, origine e presenza di ingredienti specifici sono i primi driver di scelta solo per una quota minore di italiani (10%). Sulle modalità di consumo si predilige l’assunzione in purezza, non miscelata, senza ghiaccio (48%), a temperatura ambiente (31%), freddo con ghiaccio (21%).

I vini nella gdo I vini a marca privata hanno venduto nel 2018 per 156 milioni di euro, riferisce la ricerca IRI per Vinitaly. Il parere dei buyer vino della Grande Distribuzione su aumento dei prezzi e flessione delle promozioni nel mercato del vino nei supermercati. I vini con maggior tasso di acquisto nei supermercati nel 2018 sono i vini di qualità Doc e Docg, gli spumanti, i vini biologici ed i vini col marchio dell’insegna distributiva. E la grande distribuzione si conferma come il canale di vendita del vino italiano di gran lunga più rilevante, con 619 milioni di litri per un valore di 1 miliardo e 902 milioni di euro. I vini Doc e Docg in bottiglia registrano il +5,3% nei primi mesi del 2019 (dopo una sostanziale tenuta nel 2018); gli spumanti il + 2,1%, i vini biologici il +18% (+ 11,8% gli spumanti bio); i vini a marca privata o marchio del distributore (MDD) in bottiglia il + 7% (dati 2018 a volume, ricerca IRI, iper+super+libero servizio piccolo). La quota di mercato del vino MDD è arrivata al 14% di tutto il vino venduto nella Grande Distribuzione per un valore di 156 milioni di euro. I soli vini Doc e Docg a marca del distributore sono cresciuti dell’8%. Va sottolineata la crescita costante, negli ultimi anni, degli acquisti dei vini a marchio del distributore (MDD), cioè di quei vini che le cantine italiane producono su incarico delle insegne distributive. •

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LE ETICHETTE COLLARINO DA ARCA ETICHETTE

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er il mondo del wine e beverage, Arca Etichette propone il proprio portafoglio di soluzioni di collarini confezionati in rotolo e la propria gamma di etichettatrici Air-Jet per l’applicazione automatica di collarini su bottiglie. Le etichette collarino prodotte da Arca, applicabili in automatico sulla linea di confezionamento, consentono di veicolare sul prodotto offerte speciali (coupon e multipagina, codici sconto e pieghevoli di vario tipo) e di comunicare direttamente sulle bottiglie, informazioni aggiuntive, in maniera accattivante ed elegante. I collarini possono essere prodotti in materiale cartaceo o plastico, realizzati con adesivo “dry”

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appositamente formulato che si disattiva quando viene separato dal supporto; possono essere di diverse tipologie: Collar-flex – con base in materiale plastico estremamente conformabile alla bottiglia per una massima leggerezza e flessibilità, si adatta perfettamente e non crea ostacoli di alcun genere durante il confezionamento e l’inscatolamento. Veicola un pieghevole multipagina per comunicare con il consumatore con uno spazio aumentato a disposizione per la comunicazione. Two-side collar – in cartoncino bipatinato da 170 o 250 gr., stampabile fronte-retro e laminabile per proteggerlo dall’umidità; viene utilizzato per i flash promozionali più convenienti, concentra la comunicazione sulle due facciate del collarino, senza pieghevole. Autocollar – con base in cartoncino, anche laminato, è un collarino unico nel suo genere; può essere dotato di pieghevole multipagina apribile a libro o a fisarmonica, permanente o asportabile, per dare al consumatore la possibilità di portare con sé le informazioni presenti nel foglietto. Collarstick – con retro parzialmente adesivo che lo “assicura” al prodotto, impedendo che esso si sposti durante la movimentazione. Anch’esso offre la possibilità di veicolare un pieghevole multipagina permanente o asportabile Arca Etichette, con la propria Divisione Sistemi, mette a disposizione la propria esperienza nella realizzazione di applicatori e sistemi per il posizionamento dei collarini. La macchina etichettatrice Air-Jet, a getto d’aria, permette l’applicazione automatica ad alta velocità dei collarini

forniti in rotolo; le proprie caratteristiche sono le seguenti: velocità fino a 300 pz/min; possibilità di prevedere una soluzione no-stop per una autonomia pressoché infinita, senza fermi linea per cambi rotolo; montata su colonna indipendente non richiede modifiche alla linea esistente; è possibile dotarla di ruote per un più agevole posizionamento sulle linee di imbottigliamento. Arca Etichette per la comunicazione onproduct ha un’ampia gamma di soluzioni, anche multipagina, per tutte le esigenze del mercato wine&spirits e del beverage.

DELLA TOFFOLA SOLUZIONI ALL’AVANGUARDIA PER IL MONDO DEL VINO

ella Toffola partecipa a Simei per presentare le proprie tecnologie per il settore enologico. Il Gruppo Della Toffola è protagonista nella progettazione e realizzazione di soluzioni tecnologicamente avanzate per l’intero processo produttivo del settore enologico. A questo affianca con altrettanta competenza e successo le divisioni bevande, imbottigliamento e imballaggio, lattiero/ caseario, trattamento acque, chimico e farmaceutico. Con otto stabilimenti produttivi, otto filiali e due marchi commerciali, il gruppo è presente in ogni continente, impiegando circa 600 dipendenti su una superficie operativa complessiva di 190.000 mq. Le tecnologie all’avanguardia proposte dal Gruppo Della Toffola pongono grande attenzione nel controllo delle economie di esercizio, dal ricevimento allo stoccaggio, dalla filtrazione ai trattamenti di stabilizzazione. Della Toffola è in grado di fornire una gamma completa di prodotti per l’enologia che coprono tutto il ciclo produttivo, dall’uscita dalla vigna all’imbottigliamento ed etichettatura. I reparti tecnici, in sinergia con il commerciale, studiano la solu-

zione ottimale per ogni esigenza produttiva, che si tratti di una piccola cantina o di una grande azienda, senza nessun limite dimensionale. A Simei 2019 Della Toffola presenterà il nuovo acceleratore di macerazione DTMA.

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Vini E SPIRITS

ETICHETTA INTELLIGENTE PER I VINI IGT VENETI DI ALTA QUALITÀ

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tichetta intelligente per i vini Igt veneti di alta qualità” è il titolo del progetto di ricerca innovativo, finanziato dalla Regione Veneto e prodotta in sinergia tra i dipartimenti di Economia aziendale e di Informatica dell’università di Verona e Vignaioli veneti, la cooperativa di produttori di vini veneti di alti qualità. Da un incontro tra scienziati e vitivinicoli è emersa chiara la necessità di identificare uno strumento a garanzia del rapporto di fiducia tra azienda e cliente a tutela dei vini Igt veneti di alta qualità. Da qui l’idea di associare, in modo univoco, il codice QR e l’etichetta della bottiglia di vino. Obiettivo della ricerca è infatti è dare accesso, in questo modo, a un sistema informativo su cui veicolare il brand aziendale, per migliorare la visibilità dei vini,in particolare quelli Igt di alta qualità, riducendo in questo modo il gap di posizionamento di mercato rispetto ai Doc. Oltre a questo, il codice QR fornisce informazioni per il consumatore finale sulla qualità intrinseca del vino, sull’identità territoriale e i metodi di produzione, proteggendolo nel contempo dal rischio di contraffazione. Il metodo QR code associa quindi “quella” bottiglia a “quella” etichetta adesiva, di cui il compratore, mediante una semplice app dal telefono potrà verificarne, allo scarico per il grossista o prima di pagare alla cassa per l’utente finale, l’autenticità. Con l’uso dell’etichetta intelligente, produttore e consumatore risulterebbero più tutelati verso chi commette frodi commercializzando il falso Made in Italy. Altro aspetto fondamentale riguarda la tracciabilità. Essa, infatti, permetterà di avere informazioni sugli input e sui prodotti, nonché sui processi di produzione. Si adotteranno anche sistemi per definire una geolocalizzazione delle produzioni sempre attraverso le informazioni in etichetta. Inoltre sarà possibile per il consumatore venire a conoscenza di informazioni sui protocolli adottati dalle aziende in merito alla sostenibilità ambientale del processo produttivo, esigenza sempre più sentita dai compratori.


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DA CORNO PALLETS IL PALLET IN LEGNO PRESSATO Il pallet in legno pressato Corno Pallets viene accettato volentieri in tutto il Mondo in quanto prodotto certificato PEFC, realizzato cioè nel pieno rispetto di particolari criteri ambientali al fine di garantire che le materie prime utilizzate provengano da boschi a gestione sostenibile. Completamente biodegradabile si smaltisce facilmente come un qualunque prodotto in legno, un vantaggio importantissimo per la salvaguardia dell’ambiente. Anche quest’anno la Corno Pallets sarà presente al SIMEI 2019, il salone internazionale dedicato alle tecnologie del vino che si terrà presso Fiera di Rho dal 19 al 22 novembre. Il tema centrale che caratterizzerà lo stand sarà l’esportazione e le diverse soluzioni in termini di pallet che l’Azienda è in grado di offrire. Il team di Corno Pallets attende i visitatori al padiglione 15, stand H30 per presentare il pallet in legno pressato e l’intera gamma dei prodotti.

a molti anni il settore della logistica sta attraversando un’importante fase evolutiva legata soprattuttoalle nuove esigenze del mercato ed alla crescita degli scambi commerciali. L’importanza del pallet è cresciuta in maniera esponenziale ed il settore ha vissuto una grande fase di cambiamento caratterizzata dall’introduzione di normative atte a regolamentare le spedizioni in tutto il Mondo. Il pallet in legno pressato, distribuito in Italia da Corno Pallets, rientra nella categoria processed wood pallet, ovvero materiale composto da legno truciolato e resina, convogliato in stampi e pressato a caldo. Questo rappresenta un enorme vantaggio per le Aziende, che possono esportare il pallet velocemente ed in tutta sicurezza. Non è necessaria la marchiatura IPPC (requisito obbligatorio per i soli pallet in legno tradizionali) e tutti i documenti e certificati per l’esportazione sono disponibili sul sito www.cornopallets.it nell’area riservata ai clienti. Non è questo l’unico vantaggio; i pallet in legno pressato infatti, grazie alla loro particolare caratteristica di impilaggio, possono essere stoccati a magazzino occupando solo un terzo dello spazio che si andrebbe ad occupare con altrettanti bancali in legno di tipo tradizionale. Oltre a sfruttare l’impilabilità del pallet e ridurre l’ingombro di magazzino, le Aziende utilizzatrici hanno a disposizione quindi un unico pallet sia per il mercato interno che per l’esportazione. Un pallet versatile grazie alle svariate dimensioni standard disponibili ed al tempo stesso rispettoso per l’ambiente.

AROL TAPPATORI PER TAPPI IN SUGHERO E CORONA Punto di riferimento mondiale nella progettazione e produzione di sistemi di capsulatura e tappatura, Arol offre soluzioni su misura per numerosi settori: da quello delle bevande e degli alcolici, a quello alimentare, chimico, farmaceutico e cosmetico.

Per quanto riguarda il settore vino e birra, un prodotto versatile e adatto a soddisfare le esigenze di qualsiasi linea di imbottigliamento, dalle piccole alle grandi produzioni, è la Quasar, un tappatore per tappi in sughero naturale, agglomerato e sintetico. Questo tappatore, in configurazione “free standing” o torretta, è particolarmente indicato nel settore dei vini, degli spumanti, della birra e in generale di quelle bevande ad alto contenuto zuccherino o di CO2. Applicazioni previste: con tappi a fungo (versione F), tappi raso (versione R) tappi raso e a fungo (versione RF) su bottiglie di vetro. Nella versione “washable” le componenti sono in acciaio inossidabile. Sostituendo i pacchi compressori con i pacchi di lavaggio è possibile effettuare il lavaggio completo del tappatore (grazie a guarnizione e labirinti). Un altro prodotto che ben si presta alle esigenze di quelle linee di imbottigliamento dove vige la necessità di ottimizzare tempi e spazi è la Eagle C Gemini F DUAL, un tappatore disponibile sia in versione “free standing” che come torretta di tappatura, in grado di chiudere alternativamente bottiglie di vetro con tappo a fungo e quelle con tappo a corona. Spendibile per il settore delle bevande, del vino della birra, dello champagne, questo tappatore consente all’operatore di passare agilmente da una configurazione all’altra ruotando la testa di tappaturausufruendo anche di un cambio formato rapido dell’orientatore capsule, del canale di discesa e delle attrezzature di convogliamento. Ad entrambi i tappatori è possibile integrare i più comuni

sistemi di controllo come il sistema di ispezione bottiglie vuote, di verifica del posizionamento e integrità tappi, i controlli del livello di riempimento e l’ispezione etichette e codici. Arol è presente a Simei nel padiglione 13, stand M12-N11.

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Vini E SPIRITS

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GRUPPO CORDENONS UN PACK TUTTO DA SCOPRIRE CELEBRA “IL GENIO” DI LEONARDO

ra i più vivaci settori del lusso che adottano le carte creative di alta gamma per le loro confezioni c'è sicuramente quello del vino: etichette nobilitate, cofanetti pregiati, scatole e shopper coordinati per contenere le preziose bottiglie si manifestano in tutta la loro eleganza. Un esempio attuale è la special edition progettata dall'agenzia creativa Officina Grafica di Firenze che ha “vestito” la bottiglia del vino rosso Toscana denominato “Il Genio” per la cantina Leonardo Da Vinci, scegliendo dal ricco portfolio di carte firmate Gruppo Cordenons per realizzarla. Ideato per celebrare i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, il progetto si sviluppa intorno al concetto dell’uso delle mani: i bordi della parte pieghevole dell’etichetta – fissata da un piccolo adesivo posto su un lato – sono stati strappati a mano, e, sempre a mano, l’etichetta stessa è legata alla bottiglia con un laccio di cuoio. "Affinché questo pack artistico fosse davvero efficace dovevamo aggiungere un pizzico di genialità. - hanno spiegato Vincenzo Maccarrone e Tommaso Pecchioli, direttori creativi di Officina Grafica - Proprio per questo lo abbiamo concepito in modo che il consumatore sia chiamato a interagire per farne esperienza appieno: deve infatti sciogliere il laccio annodato per aprire l’etichetta pieghevole e scoprire le mani realizzate con oro a caldo, che riproducono fedelmente lo «Studio di Mani» di Leonardo del XV secolo. L’opera originale da cui l'etichetta prende spunto è custodita presso il Castello di Windsor e celebra l’abilità e il talento ineguagliabili di Leonardo da Vinci come ingegnere, artista e scienziato”. Per dare vita a “Il Genio”, il team creativo di Officina Grafica si è avvalso della collaborazione di partner

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d'eccellenza: MCC ha stampato l'etichetta, Luxoro ha fornito il cliché e il foil oro di Kurz, Avery Dennison ha offerto la parte adesiva dell’etichetta. La limited edition è composta da 500 bottiglie ciascuna delle quali è numerata e contenuta in un prezioso cofanetto prodotto da The Pack e stampato con oro a caldo. “In coerenza con il concept legato all’impiego delle mani, le carte creative scelte per realizzare sia l’etichetta sia la confezione offrono il valore aggiunto della multisensorialità in quanto apprezzabili anche al tatto. – aggiunge Katia Tedeschi, direttore marketing Gruppo Cordenons – L'etichetta è prodotta con Chagall nella nuance Camoscio, una carta dall’eleganza classica che unisce l’effetto naturale

alla raffinata marcatura a feltro. Il rivestimento del cofanetto che contiene la bottiglia è realizzato con Artelibris nella versione Black, caratterizzata da una particolare texture. L'interno dell'astuccio è, invece, impreziosito da Stardream nella versione Gold, una perlescente metallizzata dall’inconfondibile appeal estetico che richiama le nobilitazioni in oro”. Il risultato finale è un pack di grande impatto la cui raffinatezza e la cura nel dettaglio con cui è ottenuto hanno permesso a “Il Genio” di essere apprezzato a livello internazionale e di arrivare in finale all’edizione 2019 del Luxury Packaging Awards di Londra. La gamma di carte Cordenons sarà visibile anche alla prossima edizione di Simei.

NUOVE STAMPANTI INKJET UIFAT ZERO MANUTENZIONE

’azienda UIFAT Srl, con sede a Lainate, in provincia di Milano, è da anni specializzata e punto di riferimento nella marcatura e codifica prodotti tramite stampanti InkJet tecnologia HP. Le stampanti della serie UI-Jet offrono al cliente il miglior rapporto qualità prezzo sul mercato unitamente a una gestione semplice e intuitiva della stampa su qualsiasi tipologia di superficie porosa e non porosa. L’utilizzo di semplici cartucce inchiostro dedicate, con a bordo la testa di stampa, permette di abbattere drasticamente i costi di manutenzione e il fermo macchina aumentando così produttività e qualità. Pulizia e manutenzione vengono effettuate dall’operatore senza alcun utilizzo di solventi e in tempi brevissimi. Il touch-screen orientabile, o installato separatamente, permette una semplice gestione di tutti i parametri legati alla stampa e alla macchina sulla quale la stampante è montata. La programmazione e la creazione dei messaggi può essere effettuata direttamente dal touch-screen o tramite software PC dedicato fornito sempre a corredo. Una porta USB e una RJ45 per il collegamento in rete completano il corpo macchina. La stampante viene fornita completa di tutti gli accessori utili per un fissaggio diretto su qualsiasi tipologia di macchina. Le stampanti “all in one” Inkjet di UIFAT serie UI-JET, grazie alla loro semplicità d’uso e all’assenza di manutenzione, sono la soluzione definitiva ai problemi di stampa degli operatori del settore.

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L’edizione 2019 di Simei, il salone internazionale macchine per enologia e imbottigliamento, dal 19 al 22 novembre 2019 a Fiera Milano, si preannuncia con diverse novità, tra cui l’apertura a nuovi settori produttivi del “liquid food” vicini al mondo del vino.

Le tecnologie per il vino incontrano visual design e sostenibilità

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orti prospettive di crescita in termini di presenze internazionali, con già confermati oltre 150 delegati da tutto il mondo, ed eccezionali novità in termini di eventi e convegni caratterizzano questa edizione che lancia una nuova sfida al settore, allargandosi ad aree complementari a quelle del mondo del vino e affrontando, con esperti internazionali, tematiche trasversali che abbracciano il visual design, l’architettura e la sostenibilità. Sei i temi principali del programma convegnistico, che quest’anno proietta SIMEI oltre la dimensione espositiva per diventare sempre di più uno spazio d’incontro e confronto, aprendosi ad un dialogo internazionale di reciproco scambio tra gli operatori del settore vitivinicolo, gli esperti di nuove tendenze e le aziende produttrici di macchine e prodotti per l’enologia e il beverage. “Il ruolo dell’architettura nel progetto e nel marketing di una cantina” aprirà la serie di convegni: a condurlo uno dei più celebri architetti mondiali, Olivier Chadebost, che indagherà su come è cambiato, ma soprattutto, come può cambiare il rapporto tra architettura e cantine, che pur mantenendo la loro utilità e funzionalità come base non devono trascurare il fattore bellezza e rappresentare l’identità e l’unione tra la terra e l’uomo. Chadebost, nei suoi incontri, parlerà di come sia essenziale nel futuro creare cantine vere, sostenibili, rispettose dell’ambiente che siano piena espressione del territorio. Sul palco del SIMEI un altro tema d’avanguardia sarà coordinato dal master of WINE Justin Knock e da Andrea Lonardi, direttore operativo della Bertani: con “Le nuove frontiere dell’utilizzo del legno nella produzione e affinamento dei vini” si analizzerà l’evoluzione dell’uso del legno (botti e barriques) nel vino negli ultimi 30 anni, partendo da una ricerca presso alcune delle aziende vinicole più importanti di Francia, Italia, Stati Uniti, Australia, Spagna, Sud Africa, Cile e Argentina e interviste con produttori selezionati e bottai. A completare l’incontro una esclusiva degustazione di 16 vini di quattro cantine selezionate per scoprire l’influenza dell’uso del legno sulla composizione e il gusto del vino.

tappi, versatori e imballaggio. Per la prima volta, inoltre, approda a SIMEI la SPIRITS VALLEY, la “Silicon Valley” dei distillati: una delegazione proveniente dalla valle del fiume Charente in Francia, dove si trova metà della produzione mondiale di alcolici Super-Premium, offrirà, in un convegno dedicato, una panoramica della più importante tradizione produttiva e culturale del “saper fare” legata all’eccellenza nell’industria dei distillati. “Bollicine e cambio climatico: spumanti cava e champagne nella sfida del riscaldamento globale”sarà il tema che verrà affrontato nel panel curato da Nicola Tinelli di Unione Italiana Vini: partendo da un’analisi su come il riscaldamento globale influirà sul gusto e la caratterizzazione dei vini con le bollicine e su come la spumantistica affronterà l’impegno per ridurre l’impatto ambientale, si fotograferà la nuova realtà spumantistica che vede la “migrazione” della viticoltura verso climi più freschi e territori più elevati “rilocalizzando” verso nord realtà produttive che, fino ad oggi, sono rimaste concentrate principalmente tra Francia Italia e Spagna.

Maggiore valore all’innovazione Tra gli immancabili appuntamenti 2019 anche la tradizionale proclamazione dei vincitori dell’“Innovation Challenge”, il concorso che valorizza e premia le migliori innovazioni di prodotti o processi presentati dalle imprese espositrici di SIMEI, che quest’anno si arricchisce della collaborazione di Vinidea. Accanto al comitato tecnico-scientifico, composto da docenti universitari, tecnici e rappresentanti delle aziende utilizzatrici, che ha già operato la prima selezione delle candidature, un panel tecnico di esperti internazionali sceglierà le innovazioni più meritevoli. Le indicazioni del panel verranno, infine, combinate nella classifica finale con i punteggi che i finalisti del concorso otterranno dalla votazione popolare del pubblico di Enoforum. E proprio a ENOFORUM, il maggiore congresso tecnico-scientifico d’Europa per il settore vitivinicolo, organizzato da Vinidea, verrà dato uno spazio importante all’interno di SIMEI con un evento che fornirà una sintesi delle acquisizioni scientifiche più applicabili e delle innovazioni tecnologiche di maggiore impatto per il settore.•

Luogo di incontro e confronto Novità assoluta 2019 sarà anche la prima convention mondiale delle Donne del Vino, associazione nata a Firenze da un’idea di Elisabetta Tognana e attiva dal 1988. Fare rete, scambiarsi conoscenze, misurare le competenze aumentando il proprio bagaglio culturale, studiare i mercati e gli stili di consumo al femminile saranno i temi sul tavolo di questo importante momento di confronto tra le donne del vino che in tutto il mondo lavorano per dare alla categoria più opportunità e dare al vino più vantaggi dalla presenza femminile. “Vestire gli oli extra-vergini di oliva per essere vincenti sul mercato” a cura di Luigi Caricato e Juan A. Peñamil, approfondirà, in un confronto tra Italia e Spagna, l’importanza del packaging nel mondo dell’olio per esprimere al meglio la sua pregevolezza, con focus su contenitori, tessuto, finezza stilistica e etichette,

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LA COSMETICA CRESCE grazie a export e digital

Nel 2019 continua a crescere il fatturato del settore cosmetico (+2,8%) sostenuto dalle esportazioni (+4,5%). L’andamento dei canali riflette l’evoluzione dei consumatori.

L’

Indagine congiunturale, curata dal Centro Studi di Cosmetica Italia, conferma l’anticiclicità del comparto e stima per la fine del 2019 un fatturato globale del settore prossimo agli 11,7 miliardi, in crescita del +2,8%.Le esportazioni, sempre più diversificate verso mercati anche al di fuori dell’Europa, continuano a ricoprire un ruolo di primo piano nella crescita della produzione: si prevede, infatti, che l’export segnerà a fine anno un incremento del +4,5% per un valore vicino ai 5 miliardi di euro. Questo dato permette di registrare l’ennesimo record sulla bilancia dei pagamenti, prossima ai 3 miliardi di euro. “Lo scenario dei mercati è in costante cambiamento e il consumatore è meno fedele rispetto al passato – ha commentato il presidente di Cosmetica Italia, Renato Ancorotti – Tuttavia, l’industria cosmetica italiana continua a distinguersi per una dinamica positiva, sia sul piano della produzione che dell’export e, tra gli indicatori industriali, gli investimenti in ricerca e sviluppo consolidano i trend in aumento rispetto ai precedenti esercizi”.

Consumi e canali distributivi I canali di distribuzione di prodotti cosmetici sono definitivamente usciti dalla fase di rallentamento e si apprestano a assecondare l’evoluzione dei consumatori, sempre più informati, attenti ai temi della sostenibilità e alla interazione con i brand. Questo scenario porta a determinare il valore della domanPIL ITALIA 2018

FATTURATO GLOBALE DEL SETTORE COSMETICO 2018

+0,9 %

11,390 (+2,1%)

ESPORTAZIONE DI COSMETICI 2018

ANDAMENTO CANALI: PRIMO TRIMESTRE 2019

variazione 2018 su 2017

+3,8 %

milioni di euro

-2,0%

Porta a porta e corrispondenza

+1,8%

variazione 2018 su 2017

Farmacia

VARIAZIONE PERCENTUALE

DESTINAZIONE EXPORT: evoluzione 1998-2018 25%

35% 75%

65% Extra-UE UE

Fonte: elaborazione Centro Studi Cosmetica Italia su dati ISTAT, ripartizione percentuale

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da di cosmetici in Italia per la fine del 2019 a circa 10.350 milioni di euro con una crescita, definitivamente meno rallentata, prossima ai due punti percentuali. È sempre più evidente che la distribuzione si modifica nei canali tradizionali dove le nuove forme di vendita, come la grande distribuzione organizzata, i monomarca, i corner specializzati e, soprattutto, l’ecommerce attraggono sempre più i consensi dei consumatori. All’interno dei canali professionali, i centri estetici rafforzano le frequentazioni e i consumi, stimando per fine 2019 una crescita del +0,5%; al contrario i saloni di acconciatura mostrano ancora segnali di difficoltà con una probabile chiusura in contrazione a -1%. Il canale erboristeria conferma invece la propria tenuta con una previsione a fine 2019 del +1,8%, seppur con valori ridotti rispetto al passato; positive anche le previsioni per la farmacia, +1,6%, canale sempre più vicino alla seconda posizione tra i canali di vendita detenuta dalla profumeria. Quest’ultima, si stima che a fine anno chiuderà con un +1,2%, tuttavia diversi fattori, tra cui la forte specializzazione su poche famiglie di prodotto, non consentono ancora proiezioni ottimistiche sull’evoluzione del canale. La grande distribuzione ha una crescita attesa a fine 2019 di +1,5%: rappresentando il 41% del mercato cosmetico nazionale per un valore prossimo ai 4,2 miliardi di euro, unisce al proprio interno dinamiche molto diverse, come ad esempio la forbice tra iper- e supermercati tradizionali e gli spazi “casa-toilette”. Il peso del canale, pur nelle sue differenti evoluzioni promozionali, impone alle imprese l’attenzione ai nuovi concetti di multicanalità, e conferma quanto sia importante la definizione allargata del mix di distribuzione.

Commercio online e contoterzismo L’e-commerce continua a rappresentare l’evidenza della trasformazione digitale del settore e, anche per il 2019, si prevede che registrerà trend superiori agli altri canali con +22%; proprio lo spostamento verso forme distributive più innovative giustifica la frenata delle vendite dirette (porta a porta e per corrispondenza) che a fine anno si stima avranno una contrazione del -2%. Il volume di vendita supera i 440 milioni di euro. Come già commentato, l’evoluzione e l’ingresso di nuove piattaforme internazionali di vendita sta accelerando le dinamiche interne ai mercati con evidenti difficoltà nella misurazione del fenomeno online. Il comparto del contoterzismo specializzato conferma la costante e positiva prestazione anticipata offrendo uno scenario soddisfacente rispet-

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Industria COSMETICA zioni di rimbalzo tra il canale E-Commerce e il punto vendita fisico. “La distribuzione si modifica nei canali tradizionali e le nuove forme di vendita attraggono sempre più consensi da parte dei consumatori - ha concluso Gian Andrea Positano, responsabile Centro Studi di Cosmetica Italia – Proprio per rispondere a questi ultimi occorre considerare alcuni dei principali trend in atto, come il concetto di bellezza “pulita” e attenta alla ”sostenibilità”, accanto a una semplificazione della beauty routine e a un’evoluzione del punto vendita che diventa luogo esperienziale. Le imprese cosmetiche presidiano con competitività questi temi grazie agli strumenti digitali che, inevitabilmente, fanno parte delle strategie aziendali”.•

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Il social commerce, cioè l’utilizzo delle fan page per promuovere l’acquisto indiretto, è ritenuto strategico dal 46% degli operatori appartenenti realtà aziendali cosmetiche. È tra le leve che hanno un ritorno di brand awareness più importante, anche in presenza di bassi livelli di investimento e, come emerge dal recente approfondimento del Beauty Report, è uno strumento in mano alle nuove forme di intermediazione in ambito comunicazionale, ovvero realtà che monitorano il traffico e creano ingaggio nei canali social con il reindirizzamento a marketplace. Coerentemente con questa sequenza volta a generare l’acquisto online, gli operatori intervistati dichiarano l’orientamento nei prossimi due anni a marketplace orizzontali e app aziendali proprietarie dedicate alla vendita, con rispettivamente il 38% e il 29%. Di notevole rilevanza, cavalcando il successo dell’industria 4.0, la leva del social data enrichment (24%), ovvero l’utilizzo dei big data provenienti dai social network con l’obiettivo di arricchire il know-how aziendale. Nell’elenco dell’evoluzione digitale seguono strumenti come il commercio digitale b2b, citato dal 21% degli operatori e i marketplace orizzontali asiatici, 20%, ma in forte espansione proprio come il mobile commerce (19%), che si rimodula diventando non solo strumento per generare l’acquisto, ma anche “ponte” che permette di alimentare le promo-

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Parole chiave: social e digital

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to ai canali a valle, grazie anche alla notevole propensione all’export, con dinamiche di sviluppo ben superiori a quelle del mercato cosmetico. Nel primo semestre 2019, con il fatturato prossimo ai 1.500 milioni di euro, viene registrato un trend pari al 5%, gli andamenti del secondo semestre 2019 segnano un’analoga crescita. L’export rimane peraltro la vocazione più diretta delle aziende italiane: supera infatti l’80% la percentuale di produzione in conto terzi destinata all’estero. Una recente analisi con i dati aggiornati del mercato europeo, rileva che oltre il 65% del make-up consumato in Europa è prodotto da imprese italiane: è la conferma che il contoterzismo cosmetico nazionale ha acquisito una competitività internazionale grazie alla capacità di proporre soluzioni innovative, flessibilità di lotti produttivi e offerta completa, dalla formulazione alla comunicazione. Non trascurando velocità di crescita differenti a seconda dei livelli di specializzazione, in generale il contoterzismo cosmetico nazionale esprime dinamiche di eccellenza internazionale.

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Rassegna dell’Imballaggio | n. 8 | Novembre/Dicembre 2019

ESCLUSIVISTA

23/09/19 11:12


IL SETTORE DELLA DETERGENZA

strizza l’occhio all’ambiente

Federchimica Assocasa, in collaborazione con Nielsen, presenta il 26° Osservatorio del mercato detergenti e prodotti per la casa: si consolidano i segnali positivi ed emerge l’impegno per la sostenibilità.

L’

Associazione Nazionale detergenti e specialità per l’industria e per la casa, Federchimica Assocasa, ha presentato il 26° Osservatorio del mercato dei detergenti e dei prodotti per la casa. Il Presidente Giorgio Dal Prato ha introdotto i lavori dell’Osservatorio, da cui emerge come nell’anno terminante ad agosto 2019 il “cura casa” (detergenti e prodotti per la manutenzione), esclusi i “disposable”, segni

Crescita dei settori per prodotto CURA CASA: 3.476 mln € (+0,9%)

2,8 6,5 2,8 57,1

20,5

■ Detergenti ■ Coadiuvanti del lavaggio ■ Prodotti per la manutenzione

■ Preparati disinfestanti ■ Altro

VAR% Valore +20 mln 1,0

1,4 -0,5

+9 mln

+3 mln

complessivamente +0,9% a valore, trainato dalle vendite del Centro Nord, con una performance positiva di quasi tutte le categorie, comprese quelle che in passato avevano vissuto dei rallentamenti. Per quanto riguarda i comparti, si evidenzia un’inversione di tendenza per i detergenti che segnano a valore +1% (anno terminante ad agosto 2019); soffrono ancora quelli per stoviglie e lavastoviglie, in crescita solo il segmento gel per la lavastoviglie (+11,4%), esattamente come succede per Tendenze nella distribuzione le liquid caps per il bucato (+32,8%) CURA CASA: 3.476 mln € (+0,9%) preferite per la praticità d’uso. Buona la performance dei detergenti per bucato che a valore segnano +2,8%. Segnali 24,2 positivi emergono dagli anticalcare 26,0 (+6,9%) e dai detersivi per WC (+4,2%). Nei coadiuvanti lavaggio, il trend si con29,6 11,3 ferma in crescita con +1,4%; a trainare 8,9 sono gli ammorbidenti concentrati (+2,9%). Segno positivo anche per i brillantanti (+5,2%). Il segmento dei prodotti per la manutenzione, con un trend del ■ Iper ■ Discount -0,5%, risente delle perdite del cura ■ Specialisti Drug ■ Supermercati auto (-5%); crescono solo i deodoranti ■ Liberi servizi (+0,5%) e i prodotti di manutenzione per la lavastoviglie (+0,4%). Resta in ■ TREND % Va crescita la categoria dei disinfestanti, su cui pesa ancora il caldo autunno 2018, 0,9 IT Italia (+1,5%). A guidare il trend, gli insettici1,0 Iper -0,6 di per striscianti (+7,9%) e gli insettici+9 mln di per volanti e dopo puntura, entrambi Supermercati -0,6 +2,9%. Liberi servizi Discount

1,5

Il punto sugli store

0,9

Specialisti Drug

6,4

0,6

14

1,4

-4,7

A livello di store format, nell’anno terminante ad agosto 2019 crescono ancora i Drug Specialist (+6,4%), che si affermano come secondo canale distributivo dopo i supermercati: segno che molti

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Detergenti & CURA CASA consumatori ricercano l’ampio assortimento e la qualità abbinate a buone opportunità di risparmio. Rallentano i Discount (+0,9%), mentre arretrano i liberi servizi (-4,7%). Iper e Super sostanzialmente restano stabili. Va rilevato che sempre più italiani acquistano prodotti grocery online, in particolare proprio le categorie non deperibili guidano la crescita. Il 33% dei consumatori cerca informazioni online prima di acquistare e il 14% acquista online i prodotti del comparto cura casa.

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Focus su praticità e benessere

Per il cura casa, CONFEZIONI PIÙ ECOLOGICHE Secondo l’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy, i prodotti con i claim dedicati all’adozione di confezioni più ecologiche sono stati i più performanti in supermercati e ipermercati nel corso del 2018. E hanno trainato le vendite dei prodotti ecologici per la cura della casa, il cui sell-out è avanzato di +3,1% rispetto al 2017, arrivando a sfiorare i 140 milioni di euro. Il claim “meno plastica” ha visto crescere il fatturato di +24,5% in un anno, anche grazie a un forte incremento del numero dei prodotti coinvolti, arrivati a rappresentare lo 0,9% dei 9.400 prodotti non food che compongono il paniere dell’Osservatorio Immagino. In particolare, l’offerta è cresciuta nei detersivi lavatrice e per stoviglie a mano e negli ammorbidenti. I prodotti accompagnati dalla dicitura “plastica riciclata” hanno visto aumentare di +9,6% le vendite nel corso del 2018, per effetto dell’ampliamento dell’offerta, in particolare nei sacchetti per la spazzatura e nelle confezioni dei prodotti per bucato in lavatrice.

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SWEETS, CONFECTIONARY & SNACKS BEAUTY & PERSONAL CARE

LIQUID FOOD & BEVERAGE FOOD, FRESH & CONVENIENCE

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PHARMA & NUTRITIONAL

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Benessere e sostenibilità restano due importanti elementi di traino di questa crescita. In questo contesto l’industria della detergenza ha guardato, con molta più attenzione, non soltanto alla soddisfazione dei bisogni delle famiglie in termini di igiene e pulizia della casa, ma anche alla sostenibilità per combattere sprechi e promuovere la convenienza, la praticità d’uso e il benessere in generale. L’attenzione è rivolta al singolo consumatore, affinché sia ben informato e consapevole nell’utilizzo dei prodotti della detergenza, dato il suo ruolo fondamentale attraverso il giusto dosaggio e le corrette abitudini d’uso durante le operazioni di pulizia e manutenzione della casa. Giorgio Dal Prato, Presidente di Assocasa, ha affermato: “Sono soddisfatto per questa edizione dell’Osservatorio che offre la possibilità di confrontarsi su un tema molto importante ed estremamente complesso come quello della sostenibilità. Un tema che deve essere trattato con dati scientifici e attraverso la collaborazione di tutta la filiera. Grazie al confronto anche con casi studio importanti, abbiamo avuto l’opportunità di riflettere su nuove azioni che vedono impegnate le aziende ma anche i consumatori. Su questo, la nostra associazione sta lavorando da tempo. Il settore della detergenza è infatti impegnato da anni attivamente con iniziative volontarie come la concentrazione dei detersivi. Grazie alla tecnologia moderna, i detersivi concentrati consentono di effettuare lo stesso lavaggio con una quantità minore di prodotto, permettendo un notevole risparmio di materie prime, imballaggi e trasporto, riducendo le emissioni di CO2. Inoltre, è fondamentale fornire nuovi strumenti di dialogo con particolare attenzione all’informazione rivolta direttamente ai consumatori attraverso il nostro web magazine pulitiefelici.it”. •

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Pet Food

un mercato dal grande potenziale Il mercato del Pet Food è caratterizzato da una forte dinamicità ed è cresciuto anche grazie a nuovi canali. Da sempre questo settore garantisce grandi opportunità per gli operatori del comparto, ma anche per le aziende dell’indotto, tra questi anche il settore del packaging.

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econdo un’indagine Amazon il 51% degli italiani ha rinunciato alle vacanze, il 52% si ritiene “genitore” di un cucciolo. Qualcuno sarebbe anche disposto a cambiare casa (12%) pur di rendere felice il proprio amico a quattro zampe. Due italiani su tre celebrano il compleanno del proprio pet e, di questi, più della metà gli regala un gioco, mentre 1 su 5 fa preparare una torta. Quasi tutti gli italiani (90%) sono concordi sul fatto che avere un cucciolo in casa migliori la salute mentale. Il sondaggio ha rivelato che i proprietari di animali domestici farebbero di tutto pur di rendere felici i propri pets. Questa ricerca ci fornisce i presupposti per capire come tutto il mondo legato al pet sia sicuramente un settore da guardare con attenzione.

Prosegue il trend positivo per il mercato dei prodotti per l’alimentazione dei cani e dei gatti che nel 2018 ha sviluppato in Italia un giro d’affari di 2.082 milioni di euro, registrando una crescita di 1,5% rispetto all’anno precedente e un tasso di sviluppo superiore a quello del Largo Consumo Confezionato (+0,1% nel 2018). A volume, il mercato del pet food non raggiunge il risultato del 2017 ma è comunque superiore al 2016 e al 2015. Lo shopper si orienta sempre più verso prodotti premium e formati più piccoli. Nel periodo 20152018, il mercato si è sviluppato con un tasso di crescita annuo pari a +2,7% a valore (+1,2% a valore il tasso del Largo Consumo Confezionato) e +0,9% a volume. I nuovi bisogni e stili di consumo dell’ alimentazione umana si ripercuotono anche sul Pet Food: infatti trend come salute/ benessere, convenience, snacking e tradizione/ specialità che negli ultimi anni hanno caratterizzato il mercato alimentare, vengono confermati anche in quello del cibo per animali. I prodotti terapeutici segnano un incremento delle vendite di +9%, i

Il mercato del Pet Food Se entriamo in dettaglio nel settore pet food, il Rapporto ASSALCO – ZOOMARK 2019 con il contributo di IRI sull’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia conferma come questo rappresenti uno dei mercati più dinamici della filiera.

PESO % IN VALORE DEI DIVERSI SEGMENTI ■ Snack Cane ■ Secco CanE ■ Umido Cane ■ Snack Gatto ■ Secco Gatto ■ Umido Gatto

PET FOOD: EVOLUZIONE DEL FATTURATO (MILIONI DI E)

6,6

6,8

24,8

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■ milioni di If

CAGR ‘ 18 vz ’ 15: +2,7 %

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2017

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2015

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1.975

2.051

2016

2017

+2,9%

+3,8%

Fonte: IRI - Tot Pet Food - Tot Italia + Discomunt+Specializzato (petshop tradizionali +catene)

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2.082

208

+1,5%


Confezionamento PET FOOD Grain Free di +26%, i Gluten Free di +14% e i Bio/Naturali di +26%. Infine aumentano le vendite anche per prodotti come Umido gatto single serve (fino a 120 gr) che segna un +4% e Snack&Treats con una crescita del +5,4%.

Canali distributivi Il Grocery canalizza il 55,3% del fatturato complessivo del mercato pet food per cani e gatti (ossia 1.151 milioni d iEuro) e il 73,7% dei volumi (416.429 tonnellate). Le Catene Petshop pesano per l’8,9% dei volumi e il 13,8% dei valori, per un totale di 50,6 tonnellate e 287,7 milioni di euro. I petshop tradizionali (circa 4.960 punti vendita) rappresentano il principale canale del trade non grocery in cui sono distribuiti i prodotti per animali da compagnia in Italia. Coprono il 17,4% dei volumi (che corrispondono a 98.143 tonnellate circa), ma generano il 30,9% dei valori (642,7 milioni di euro di fatturato).

Fenomeno e-commerce Grazie all’esclusivo servizio IRI per la misurazione delle vendite sul canale online, accanto agli operatori specializzati, si assiste allo sviluppo delle vendite anche attraverso l’ e-commerce da parte di operatori generalisti quali gruppi della GDO e Amazon. Il fatturato sviluppato nel 2018 attraverso le vendite on line di alimenti per cani e gatti dagli operatori generalisti è stato pari a 8,3 milioni di €. Nonostante rappresenti solo lo 0,4% del valore complessivo delle vendite complessive sviluppate dai negozi fisici (grocery e specializzato), ha registrato un tasso di crescita pari a 90%, rendendo così interessante il monitoraggio di questo canale. Nel 2018 il fatturato sviluppato dalle vendite online degli operatori generalisti (GDO e Amazon) è stato così ripartito: 54,6% alimenti per gatto e 45,4% alimenti per cane. Per entrambi si è registrata una crescita consistente che ha portato a raddoppiare il fatturato complessivo.

Il pet food industriale in Italia Secondo un’indagine di ANMVI del 2016, l’86% dei veterinari vede nel pet food industriale una scelta premiante. Un modo pratico per fornire ogni giorno pasti completi ed equilibrati; un obiettivo altrimenti difficile nella vita di tutti i giorni, banalmente perché significherebbe avere tempo e ingredienti sempre disponibili per attenersi a uno scrupoloso piano dietetico formulato dal veterinario di fiducia. Marco Melosi, presidente ANMVI, recentemente ha dichiarato: “Il pet food industriale è completo, corretto, sicuro, facile da somministrare. Non dimentichiamo che, se oggi l’aspettativa di vita degli animali da compagnia è sensibilmente aumentata, lo si deve anche a un’alimentazione equilibrata, che il pet food e le diete specifiche per determinate patologie possono garantire”. Le formulazioni del pet food industriale forniscono tutti i nutrienti necessari e tengono conto delle esigenze dei diversi pet (età, razza, taglia, stile di vita degli animali ecc.) secondo le specifiche definite da prestigiosi organismi internazionali che vengono raccolte e aggiornate nelle linee guida della Fediaf (European Pet Food Industry Federation). La scelta, tuttavia, deve essere sempre fatta di concerto con il proprio veterinario di fiducia al fine di individuare l’opzione migliore. Il pet food prodotto e distribuito in Italia è sicuro e garantito, anche grazie al Piano Nazionale di controllo ufficiale sull’Alimentazione Animale (PNAA) del Ministero della Salute. Negli ultimi 3 anni a fronte di 833 campionamenti si rileva un tasso di conformità pari al 99%. Fonte: Rapporto ASSALCO – ZOOMARK 2019 – Fonte IRI

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Confezioni Pet Food

quali le priorità? In questa filiera, il packaging ha un valore molto importante che varia indubbiamente dalle tipologie di alimentazione che i padroni dei consumatori prediligono. Nel mondo degli alimenti per cani e gatti, il sacco e la lattina sono le confezioni che evidenziano le vendite maggiori cross canale. Tuttavia, la bustina – terza tipologia di confezione venduta – registra una crescita trasversale su tutti i canali analizzati e sopra media mercato.

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al rapporto Assalco Zoomark 2019, emerge come nel 2018 gli alimenti umidi abbiano mostrato stabilità con un fatturato in linea, mentre gli alimenti secchi hanno sviluppato un incremento di fatturato del +2,5%. Il segmento degli alimenti umidi resta il più importante: registra 1.001 milioni di euro circa che equivalgono al 48,1% di quota sul totale mercato. All’interno degli umidi, il segmento principale, l’umido gatto mostra nei Petshop Tradizionali una crescita del +0,5% e nel Grocery una flessione di -1,3% mentre l’umido cane mostra una flessione di -1,4% nel grocery e di -1,5% nei Petshop Tradizionali. Il segmento degli alimenti secchi vale 900 milioni di euro e detiene il 43,2% di quota, composta per il 25,2% dal secco cane e per il 18,0% dal secco gatto. Gli snack funzionali e fuoripasto continuano a mostrare dinamiche positive (+5,4% a valore) anche se in rallentamento rispetto agli anni precedenti. Le migliori performance si riscontrano nelle catene, dove gli snack gatti crescono del +11% e gli snack cani del 15,2%; a seguire in termini di crescita il Grocery. Nei Petshop Tradizionali gli snack cane mostrano una sostanziale stabilità (-0,1%) mentre gli snack gatto sono in flessione (-0,6%).

vendite maggiori cross canale (50,3% la quota a valore per il Sacco e 21,9% la quota a valore della Lattina). Insieme coprono il 72,2% del fatturato del mercato e il 76,6% dei volumi. La bustina si conferma la terza tipologia di confezione vendite (16,1% la quota valore sul totale mercato), con una crescita trasversale su tutti i canali analizzati e sopra media mercato (+2,9% a valore e +1,6% a volume).

Confezioni e formati Nel mondo degli alimenti per cani e gatti, il Sacco e la Lattina sono le confezioni che evidenziano le

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Confezionamento PET FOOD Le altre confezioni (vaschetta, scatola) coprono la rimanente parte del mercato. Per quanto riguarda i formati, ogni segmento ha la sua classificazione di riferimento e ogni canale sviluppa dinamiche differenti che ne rendono necessaria una lettura separata (vedi pagine seguenti). Un aspetto che accomuna tutti i canali riguarda il segmento degli alimenti umidi per gatto, dove l’incidenza dei formati < 120gr (monoporzione) si aggira intorno all’85% nei canali specializzati e supera il 90% nella GDO. Dato il vasto assortimento medio, è particolarmente interessante osservare la composizione ed i trend dei diversi pack e formati nel Petshop Tradizionale. Sul totale pet food si conferma la prevalenza sia in volume che in valore dei formati classici: il sacco è il formato che caratterizza il segmento degli alimenti secchi e la lattina quello degli umidi. Sacco e lattina insieme coprono circa l’88% dei volumi del mercato: il sacco è sostanzialmente in linea con lo scorso (lieve flessione a volume); la lattina mostra una flessione sia a valore (-1,8%) che a volume (-4,0%). Prosegue la crescita della bustina (+5,4% a valore, +4,5% a volume) che ha raggiunto una quota valore di 9,8%; da segnalare un‘importante inversione di tendenza per la vaschetta che, dopo anni di crescita, ha sviluppato una perdita di -4,9% a valore e -7,4% a volume. Anche nelle Catene i formati principali si confermano il sacco e la lattina, il primo caratterizza in modo dominante il segmento secchi, la seconda il segmento umidi. Per quanto riguarda l’intero mercato in esame, nelle Catene lattine, bustine e vaschette hanno un peso superiore in termini di quota rispetto a quello espresso nei Petshop Tradizionali, a svantaggio del sacco. Anche nella GDO, analogamente a quanto osservato nei Petshop, il sacco e la lattina si confermano le confezioni più vendute, seguite dalla bustina e dalla vaschetta. In GDO il rapporto tra le due confezioni sia tra i due tipi di confezione risulta molto più equilibrato rispetto al Petshop, a fronte di un differente peso delle tipologie degli alimenti (secchi e umidi) tra i due canali. Nel petshop, infatti, come detto, alla maggiore incidenza degli alimenti secchi corrisponde una maggiore diffusione e rilevanza del sacco. In GDO, il sacco rimane il primo formato per vendite (37,9% di quota valore e 43,9% di quota volume) ma, a fronte della prevalenza dei cibi umidi, la lattina sviluppa una quota maggiore rispetto ai Petshop, veicolando il 22,5% del fatturato e il 27,4% dei volumi.

Pet Food e Private Label Nel 2018 continua la crescita delle Private Label che hanno sviluppato una quota a valore del 18,4% a totale Largo Consumo Confezionato (mercati Food e non Food) in aumento di +0,5 punti verso il 2017. Nel 2018 in generale la crescita delle vendite della marca del distributore si è concentrata nei segmenti premium, funzionale, bio e prodotti locali. Nel mercato del pet food - canale GDO - le Private Label

I MAGGIORI TREND DEL PACKAGING PET FOOD Il mercato dell’imballaggio per alimenti per animali domestici è stato valutato in 9,29 miliardi di dollari nel 2018 e si prevede che crescerà a 12,9 miliardi entro il 2024, con un CAGR del 6,79% per il periodo di previsione 2019-2024. Di seguito alcuni dei maggiori trend. 1. Sostenibilità: probabilmente la tendenza più calda nel settore degli imballaggi in questo momento, la sostenibilità è stata una grave preoccupazione sollevata da governi e consumatori. 2. Premiumizzazione: l’interesse per la premiumizzazione si è concentrato principalmente sugli ingredienti, l’approvvigionamento e la lavorazione. Con l’interesse per l’imballaggio touch-based che è aumentato nel corso degli anni, gli esperti di packaging comprendono l’importanza di trasmettere la storia di un marchio in un modo diverso che i consumatori possano trovare attraente. 3. Imballaggi a prova di fuoriuscite/manomissioni: un fattore importante per il mercato degli alimenti per animali domestici sono le chiusure, che vanno dalla tecnologia di chiusura a pressione, velcro, gancio a gancio e sigilli scorrevoli. Chiusure come queste assicurano i proprietari della sicurezza e della freschezza del prodotto, consentendo in definitiva alle aziende di fidelizzare i clienti. 4. Imballaggi flessibili: gli imballaggi flessibili, come quelli monouso o di dimensioni convenienti, hanno acquisito maggiore attrazione grazie all’accessibilità e alla funzionalità che offrono. Le buste per piccoli animali domestici possono essere personalizzate, contenere prodotti di dimensioni diverse, sono portatili e mantengono il prodotto fresco. L’imballaggio flessibile non solo offre una barriera sicura per gli alimenti, ma elimina anche gli sprechi grazie alla sua natura all-in-one. 5. Trasparenza nell’etichettatura: le innovazioni delle etichette, come quelle pieghevoli e richiudibili, consentono ulteriori informazioni sullo specifico alimento, offrendo al consumatore chiarezza e tranquillità. Alcune aziende produttrici di animali domestici stanno anche incorporando nuove tecnologie, come le app mobili, che consentono il monitoraggio dell’origine degli ingredienti del prodotto e le tracciabilità.

hanno sviluppato una quota valore del 21,5% in flessione di -0,2 pti verso il 2017; la quota valore delle Private Label sale a 30,1% (-0,4 verso il 2017) se il perimetro di analisi si allarga al totale Grocery. L’Industria di Marca, continua a sviluppare una performance superiore a quella della Marca del Distributore. A differenza di quanto accade nella GDO, nelle Catene la Private Label continua a contribuire alla crescita del mercato con un tasso di sviluppo superiore a quello dell’industria di marca. Nel 2018 il mercato del Largo Consumo Confezionato ha confermato lo stesso livello di pressione promozionale dell’anno procedente, pari al 27,4% del fatturato complessivo. •

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Cama offre soluzioni di prima classe per ogni segmento industriale del pet food con macchine e robot per il confezionamento di alta tecnologia.

Cama per il Pet Food

soluzioni eccellenti e personalizzate

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ama Group, con una straordinaria gamma di macchine e di robot per il confezionamento, è un fornitore in forte crescita di sistemi di packaging per il fine linea con tecnologia avanzatae investimenti costanti, in soluzioni innovative. Cama offre soluzioni eccellenti e personalizzate per ogni segmento dell’industria e per ogni tipo di confezionamento primario (tazze, sacchetti, buste, vassoi, ecc.). Per ciò che riguarda l’industria pet food, Cama è stata scelta come fornitore in questo mercato così importante, grazie alla sua vasta lista di referenze di installazioni esistenti. Parte del successo di Cama si deve alle macchine della nuova Break-Through Generation (BGT) che offrono flessibilità con massime performance.

Dai shelf ready pack alle buste Una richiesta tipica dell’industria del pet food e di altre industrie è la crescente domanda di Shelf Ready Pack con sapori misti. Ancora una volta, grazie al suo vasto know-how nell’integrazione di macchine di confezionamento con robot a 2 assi e robot Delta con visione, Cama si rivela all’avanguardia nella fornitura di soluzioni per questo tipo di richiesta. Un’altra sfida per i segmenti multipli è rappresentata dalla gestione delle buste, non facile se un prodotto viene mantenuto in

posizione eretta in quanto tende ad accumularsi sul fondo, deformando così la busta prima del suo inserimento nella scatola e richiedendo quindi una confezione secondaria più grande. Ne deriva uno spreco di materiale e di spazio che andrà ad incidere sul costo totale della produzione (materiali per il confezionamento e inefficienza della supply chain). Per evitare tutto questo, la tecnologia Cama ha sempre gestito le buste in posizione distesa, dalle operazioni di disimpilaturadalle

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Confezionamento PET FOOD Rendi competitiva la tua azienda gestendola dal preventivo alla contabilità passando dal CRM alla BUSINESS INTELLIGENCE

scatole WIP o vassoi retort fino al carico nei cartoni di cartone, assicurando che venga usato il cartone sempre della giusta misura, per avere un risparmio dei materiali ela massimizzazione dell’andamento della palletizzazione per una supply chain interamente ottimizzata.

Case packing, semplicità d’uso e affidabilità Con oltre 30 anni di esperienza nelle applicazioni di case packing, tutte le soluzioni innovative Cama per il RRP – Retail-Ready Packaging offrono un’ampia gamma di macchine di successo sviluppate nel corso degli anni. Le incassatrici Wrap Around Cama possono imballare una varietà di prodotti in varie configurazioni per soluzioni di confezionamento Shelf Ready. Le case packer di Cama sono progettate e ingegnerizzate per soddisfare le richieste chiave degli operatori che lavorano nella linea: semplicità d’uso e affidabilità. Queste sono le caratteristiche standard delle case packer di Cama, capaci di meccanizzare vetrine fino a 30 casse/minuto con 2 o 4 coperchi, esternamente o internamente al vassoio. Cama vanta enorme esperienza e comprovato know-how nell’imballo di sacchetti e buste per pet food. Negli ultimi 20 anni, Cama ha fornito con successo le maggiori aziende mondiali di petfood con applicazioni multigusto. Lo scorso anno Cama ha migliorato la capacità delle linee aumentandone la velocità per ridurre il costo del singolo prodotto nel mercato. Le linee possono confezionare sacchi di 200 gr fino a 1.5 Kg, con velocità fino a 150 sacchi al minuto. La massima autonomia di servizio si ottiene con cambi veloci da un formato a un altro fatti direttamente dagli operatori della linea. I prodotti vengono caricati nelle scatole RSC o vassoi espositori partendo da lati piani chiusi con nastro adesivo, hot-melt o coldglue. Questa soluzione efficiente di packaging è flessibile e personalizzata a seconda delle necessità del cliente. I sacchetti possono essere caricati in semplici casse per ottimizzare la logistica oppure caricati in posizione verticale in casse con caratteristiche shelf-ready per un successivo display negli scaffali del supermercato. Dal 1981, Cama Group è punto di riferimento internazionale nella progettazione e produzione di sistemi di imballaggio di alta tecnologia. Offre linee complete di packaging integrando – dalle confezioni primarie fino al packaging finale pronto per la palletizzazione- al servizio delle industrie alimentari (panificazione, pasticceria, caffè, prodotti caseari, ready meal, frutta e verdura), non-alimentari (cura della persona, salute e cura della casa), e pet food. •

www.edigit.eu


Ilapak Italia

inaugura il nuovo stabilimento all’insegna dell’ecosostenibilità ILAPAK Italia, società del Gruppo IMA, inaugura la nuova sede di Foiano della Chiana, in provincia di Arezzo e prosegue il cammino di crescita all’insegna della sostenibilità.

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on l’inaugurazione della nuova sede di oltre 6mila metri quadri a Foiano della Chiana, Arezzo, continua il percorso di crescita di ILAPAK Italia, società del Gruppo IMA, che produce macchine confezionatrici verticali per il packaging primario nel settore food con utilizzo di materiale flessibile. Il Gruppo ILAPAK, che conta altre sedi in Italia (Bologna), Svizzera, Germania, Stati Uniti e Cina, è stato acquisito da IMA nel 2013 e ha un volume d’affari in crescita negli ultimi anni. La nuova sede di ILAPAK Italia a Foiano della Chiana occupa circa 100 dipendenti ed è stata progettata nel rispetto dell’ambiente che la circonda: si tratta infatti di un edificio in grado di assicurare, grazie a precise scelte impiantistiche, ridotti consumi energetici, salubrità degli ambienti e massima attenzione alla sicurezza e al benessere dei dipendenti. Dai pannelli fotovoltaici al sistema domotico con stazione meteo, dall’utilizzo di luci a basso consumo energetico all’illuminazione esterna crepuscolare, tutto è pensato per assicurare efficienza e comfort.

Progetto No Plastic L’inaugurazione si è conclusa con l’intervento di Alberto Vacchi, Presidente e Amministratore Delegato di IMA, che ha dichiarato: “Siamo lieti di inaugurare la nuova sede di ILAPAK Italia che si inserisce nella filosofia del Gruppo centrata sulla sostenibilità, quale valore condiviso e imprescindibile per affrontare le sfide globali. L’innovazione nel processo produttivo e nei prodotti procede di pari passo con la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente in cui viviamo ed operiamo. Nei prossimi mesi punteremo in particolare su IMA NOP (No Plastic), progetto al servizio del packaging che impiega nuovi materiali ecocompatibili. Il Gruppo ha già sviluppato, in collaborazione con i maggiori player del mercato, alcune soluzioni estremamente innovative, anticipando così le esigenze del mercato di riferimento. Questo progetto testimonia la sensibilità ambientale di IMA e il forte impegno nell’innovazione che, da sempre, contraddistingue il Gruppo”. Fabio Agnoletti, Site Manager di ILAPAK Italia, ha commentato: “Siamo molto orgogliosi di questa nuova sede, realizzata nel rispetto della sostenibilità ambientale, che rappresenta per noi un punto di svolta verso nuovi traguardi. Siamo felici di far parte del Gruppo IMA, leader mondiale nel settore della meccanica avanzata e dell’automazione industriale. Ringraziamo i vertici di IMA per la fiducia accordataci e ci impegneremo per portare avanti in Val di Chiana gli obiettivi e i principi del Gruppo. Solo un’azienda sensibile al futuro dell’ambiente, potrà progettare macchine automatiche per un packaging ecosostenibile”. •

Ecosostenibilità, un obiettivo condiviso Nello sviluppo del progetto si è tenuta in forte considerazione l’ecosostenibilità ambientale: l’azienda è infatti plastic-free e molto attenta alla riduzione dei consumi. I piani ecoaziendali sono condivisi con i dipendenti. ILAPAK Italia, così come le altre società del Gruppo IMA, presta molta attenzione alle nuove esigenze dei clienti: sono in corso test su film riciclabili (carta) e biodegradabili (in futuro sono previsti anche su film ecocompatibili), nonché progetti di macchine con un’elettronica orientata al risparmio energetico, al fine di produrre soluzioni per imballi sostenibili, nell’ottica di una strategia che combina obiettivi aziendali e di sostenibilità. Al taglio del nastro alla presenza di Alberto Vacchi, Presidente e Amministratore Delegato di IMA, e di Francesco Sonnati, Sindaco di Foiano della Chiana, ha fatto seguito la visita al nuovo stabilimento. Dopo il benvenuto di Fabio Agnoletti, Site Manager di ILAPAK Italia, e la proiezione del video “Un cammino verso un’azienda ecosostenibile”, si sono susseguite le testimonianze di Stefano Cataudella, Presidente del Cda del Gruppo ILAPAK, Klaus Peters, Amministratore Delegato del Gruppo ILAPAK, e di Francesco Sonnati, Sindaco di Foiano della Chiana.

Il taglio del nastro ufficiale con la presenza di Alberto Vacchi, Presidente e AD di IMA

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Antares Vision

acquisisce FT System e si rafforza nel beverage La società, che opera in Italia e all’estero, è specializzata nelle tecnologie per il controllo e l’ispezione nell’imbottigliamento in prevalenza nell’industria beverage. L’accordo segna anche l’inizio di una partnership industriale con Arol S.p.A.

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ntares Vision compie una nuova tappa nel percorso di diversificazione strategica del business. È stato infatti pianificato un accordo per l’acquisizione del 100% di FT System S.r.l. (“FT System”), società italiana con sede ad Alseno (Piacenza), punto di riferimento nel controllo e nell’ispezione nell’industria del beverage, che opera nel mercato nazionale e all’estero. L’accordo è stato sottoscritto tra Antares Vision e i soci di FT System, Arol S.p.A. (“Arol”), Fabio Forestelli e Ferdinando Tuberti, titolari di una quota pari, rispettivamente, all’80%, al 10% e al 10% del capitale sociale di FT System. Allo stesso tempo, è stata perfezionata anche la cessione delle quote. Con l’acquisizione, Antares Vision ha assunto il controllo di FT System nonché, indirettamente, delle società da quest’ultima controllate in Francia e Stati Uniti e del relativo business svolto dalle divisioni operanti in Messico, Brasile, UK, Spagna, Cina ed India. Fondata nel 1998, FT System è operativa in prevalenza nell’industria del beverage, coprendo tutte le fasi della lavorazione: controllo dei contenitori, riempimento, tappatura, verifica perdite e pressione, etichettatura, codifica, peso e pallettizzazione. Il portafoglio clienti, che conta oltre duemila imprese in 60 Paesi con circa 5.200 macchine installate, include grandi multinazionali produttrici di acqua, soft drink, liquori, birra e vini e OEM (produttori ed integratori di linee di imbottigliamento). La società ha un organico di circa 140 dipendenti.

Vision e riflette la missione del Gruppo di proteggere il prodotto durante l’intero ciclo di vita. FT System permetterà ad Antares Vision di ampliare l’offerta di prodotto nell’industria del beverage, grazie al patrimonio di know-how ed expertise detenuto dalla società e di estendere ulteriormente la presenza geografica, acquisendo attività in nuovi paesi (Messico, Cina, UK e Spagna, oltre che USA, Francia, Brasile e India in cui Antares Vision è già presente). Inoltre, consentirà di aumentare la penetrazione di mercato, beneficiando della consolidata base clienti e forza commerciale della società, e di sviluppare il cross selling, integrando soluzioni di tracciatura e gestione intelligente dei dati.

Una partnership industriale Nel contesto dell’operazione di acquisizione Antares Vision, FT System e Arol hanno inoltre sottoscritto un accordo volto all’istituzione di una partnership industriale, con il precipuo obiettivo di costruire un vantaggio competitivo sul mercato grazie a un’offerta completa: controllo e ispezione per soddisfare gli standard di qualità; tracciabilità del prodotto lungo la filiera per garantire la trasparenza; gestione intelligente dei dati di produzione per massimizzare l’efficienza. Fabio Forestelli e Ferdinando Tuberti continueranno a operare in FT System come amministratori, assicurando la continuità della gestione aziendale e accompagnando il progetto di sviluppo alla base dell’accordo con Antares Vision. “L’accordo con FT System ci permetterà di dare il via a un progetto di sviluppo nell’industria del beverage unico per ampiezza e qualità dell’offerta e per estensione geografica”, ha dichiarato Emidio Zorzella, CEO di Antares Vision. “La nostra strategia di diversificazione delle industrie di riferimento si basa anche sull’individuazione di partner come FT System che uniscano solido know-how, esperienza e capacità d’innovazione tecnologica”. Fabio Forestelli, amministratore delegato di FT System, ha dichiarato “Abbiamo trovato in Antares Vision le qualità ideali per poter dare impulso alla nostra crescita. Sono certo che insieme potremo valorizzare il nostro potenziale e costruire un vantaggio competitivo solido nell’industria del beverage in Italia e all’estero”. •

Strategia di diversificazione FT System ha fondato la propria crescita investendo nello sviluppo di tecnologie innovative e brevettate come, per esempio, il ROBO QCS, una stazione di controllo di qualità non distruttiva e completamente automatizzata, integrata nella linea di produzione. Per il periodo 1 gennaio – 31 dicembre 2019 si prevede che FT System registri ricavi per oltre 26 milioni di euro (di cui circa 18 originati all’estero), un EBITDA di 6,0 milioni di euro e un EBIT di 5,7 milioni di euro. Alla data del closing la FT System ha registrato una posizione finanziaria netta (ovvero cassa) di circa 8 milioni di euro. L’acquisizione di FT System s’inquadra nella strategia di diversificazione dei settori industriali di riferimento perseguita da Antares

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Lo stabilimento Corima gioiello della meccanica Marchesini Group ha inaugurato il nuovo stabilimento della divisione Corima in Toscana. L’investimento, pari a 7 milioni di euro, ha raddoppiato l’attuale complesso. Previste 30 nuove assunzioni tra tecnici e ingegneri.

delle più innovative aziende italiane del suo settore. Fino all’opening odierno, nuovo traguardo per una fabbrica che da anni contribuisce a tenere alti il nome del Made in Italy e l’asticella della produttività in terra toscana.

Nuova linfa vitale al territorio L’evento ha visto la presenza del management: Maurizio Marchesini, Presidente Marchesini Group, Pietro Cassani, AD del Gruppo e Massimo Pannini, Direttore Divisione Corima. Al taglio del nastro hanno presenziato anche il Parlamentare Europeo Carlo Calenda, il sindaco di Monteriggioni Andrea Frosini e SER Mons. Augusto Paolo Lojudice, Vescovo della Diocesi Senese. “Con l’inaugurazione di questo stabilimento portiamo nuova linfa vitale su un territorio unico in Italia per bellezza e identità storica” ha dichiarato Maurizio Marchesini. “Siamo certi che questo nuovo sodalizio tra l’abilità manifatturiera della Packaging Valley emiliana e la creatività toscana contribuirà a rafforzare ancora di più la nostra identità di costruttori versatili e affidabili”. “Una fabbrica che apre è un porto sicuro in un mare agitato” ha affermato dal palco Carlo Calenda. “In un contesto economico sempre più globalizzato e dematerializzato, Marchesini lancia oggi un importante segnale di solidità e attaccamento alla comunità, un messaggio che da Monteriggioni si estende in tutto il mondo”.

S

i è inaugurato alla presenza di 1.500 ospiti il nuovo stabilimento di Corima, gioiello della meccanica toscana specializzato nella creazione di macchine per il confezionamento di farmaci in atmosfera asettica. L’investimento, pari a 7 milioni di euro, ha raddoppiato l’attuale complesso di Corima, che avrà ora a disposizione ulteriori 6 mila metri quadri di reparto produttivo. L’obiettivo è rispondere in modo ancora più ampio e celere alla domanda crescente di un settore che non conosce battute d’arresto anche grazie all’altissima richiesta di farmaci, come gli antitumorali, proveniente dai paesi dell’Est, Cina in testa. Quello dello “sterile” si conferma dunque una parte importante per le strategie di espansione della casa madre Marchesini Group, multinazionale bolognese tra i primi quattro produttori al mondo di macchine per il confezionamento di farmaci. Nel 2018, anche con il supporto di Corima, Marchesini ha raggiunto un fatturato di 400 milioni di euro generato per l’85% da export. L’operazione odierna fungerà da volano per l’ingresso in azienda di 30 nuove figure tecniche, in aggiunta agli attuali 130 collaboratori. Le selezioni, che inizieranno subito dopo l’inaugurazione e proseguiranno per tutto il 2020, saranno indirizzate perlopiù alla ricerca di neodiplomati - periti meccanici ed elettrici - e ingegneri dell’automazione e informatici.

La vision di Industry 4.0 Calenda ha poi ricordato l’importanza della continuità degli investimenti in tema Industria 4.0, fondamentali anche per Marchesini Group. Lo scorso aprile, nella sede centrale di Pianoro (Bologna), era stato lanciato il progetto AI - Artificial Intelligence, pensato da Marchesini per comunicare la sua visione attuale di Industria 4.0: un piano a lungo termine il cui obiettivo è creare macchine sempre più connesse ed efficienti, senza mai perdere di vista l’artigianalità e le persone che “fanno” l’azienda. L’inaugurazione ha riservato anche un momento speciale di festa per tutti i collaboratori Marchesini, che sono accorsi da tutte le sedi, e le loro famiglie: un grande spettacolo a sorpresa realizzato da Agresto - Associazione Culturale di Rievocazione Medievale protagonista di celebrazioni itineranti nelle più importanti piazze d’Italia e d’Europa. Per l’occasione, gli artisti si sono esibiti in danze, balli di corte e combattimenti di scherma medievale ritmati da rulli di tamburi che hanno rievocato le storie e le leggende del tardo XIII secolo. •

Quarant’anni di storia L’inaugurazione del nuovo stabilimento è stata anche l’occasione propizia per festeggiare i 40 anni di Corima, fondata nel 1979 da Franco Neri, Aroldo Cappelletti, Dario Anatrini e Mauro Pometti, che lanciarono subito sul mercato la loro prima macchina per riempimento e chiusura fiale, ancora oggi visibile. Nel 2003, con l’acquisizione della maggioranza di Corima, Marchesini diventò la prima azienda al mondo a realizzare linee complete per il confezionamento dell’asettico, dal processo alla pallettizzazione. Cinque anni dopo, nel 2008, Marchesini inaugurò l’attuale stabilimento CORIMA, contribuendo a renderla una

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Rassegna dell’Imballaggio | n. 8 | Novembre/Dicembre 2019


Verallia

punta su sostenibilità e personalizzazione Verallia è attiva nella produzione di packaging in vetro per l’industria del food&beverage. In questa intervista Diego Dallatorre, Marketing e Business Development Manager, racconta i punti di forza della produzione, i vantaggi del circolo virtuoso del vetro e l’impegno dell’azienda in questa direzione.

Q

ual è il core business di Verallia e cosa vi distingue dal resto del mercato?

Ci può fare una panoramica del mercato della produzione di bottiglie e vasi in vetro a livello nazionale?

Verallia è il terzo produttore mondiale di bottiglie e vasi in vetro per il food&beverage. Ciò che distingue Verallia dai concorrenti è certamente la flessibilità e la costante ricerca della soddisfazione delle esigenze, anche latenti, dei clienti. Uno dei punti di forza di Verallia è certamente la struttura produttiva che permette di garantire una fornitura costante per grandi volumi e tirature, ma al tempo stesso di offrire una personalizzazione di qualità anche per clienti di nicchia e per numeri limitati. Proprio a questo target di clienti e prodotti sono dedicate le gamme di Verallia: Selective Line e Small Business. La prima propone bottiglie innovative dalle decorazioni personalizzate e lussuose, create per quei clienti che vogliono valorizzare i propri prodotti in modo unico ed inimitabile; la seconda invece permette di garantire elevati livelli di personalizzazione anche per piccoli lotti, rendendo così accessibili i contenitori di livello “premium” anche a clienti di piccole dimensioni.

I driver principali che spingono l’utilizzo del vetro per contenere gli alimenti sono salute, gusto e ambiente. Anno dopo anno la produzione di bottiglie e vasi in vetro aumenta costantemente - secondo dati Assovetro nei primi 5 mesi del 2019 la produzione di bottiglie di vetro è aumentata del 6,4% rispetto allo stesso periodo del 2017, con oltre 1,6 milioni di tonnellate di bottiglie prodotte - proprio per rispondere ai bisogni di sicurezza alimentare e alla crescente “voglia” di sostenibilità ambientale dei consumatori. A questo trend positivo si affianca anche il successo delle produzioni Made in Italy: sono sempre di più le bottiglie di vino e spumante, rigorosamente in vetro, esportate all’estero. L’export di vino italiano è passato dai 2,5 miliardi di euro del 2000 agli oltre 6 del 2018 con un vero e proprio boom delle “bollicine”. Da segnalare anche la crescita registrata nel settore della birra, che ha ritrovato consenso tra i consumatori soprattutto grazie ai nuovi gusti e specialità, e nel settore spirits, a seguito della riallocazione sul territorio italiano di alcune produzioni di grossi player del settore. Insomma i dati degli ultimi anni confermano che il vetro è riconosciuto come il “custode” migliore dei nostri cibi e bevande.

In ambito Food&Beverage, quale clientela si rivolge a Verallia? Il vetro di Verallia è un alleato per le aziende che intendono rafforzare il posizionamento premium del proprio brand grazie alla ricerca di personalizzazione ed esclusività. L’ampiezza della nostra gamma in termini di modelli - 1400 articoli a catalogo - capacità, colori e chiusure permette di soddisfare le esigenze di diverse tipologie di clienti. Grazie a queste peculiarità si rivolgono a Verallia Italia circa 800 clienti, dai clienti internazionali strutturati e di grandi dimensioni, ai principali produttori del settore alimentare, a clienti con fatturati o produzioni più contenute.

Il vetro è considerato uno dei materiali più “eco friendly”. Ci parla dei vantaggi del circolo virtuoso del vetro e qual è l’impegno di Verallia in questo ambito? La responsabilità sociale di impresa e lo sviluppo sostenibile sono temi che Verallia ha affrontato prima che diventassero imprescindibili a livello nazionale e che ci fossero obblighi di legge per il recupero dei rifiuti da imballaggio. Verallia ha investito direttamente in propri impianti per il trattamento e recupero del rottame

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in vetro, riciclabilità che è una delle grandi forze del materiale che produciamo. Aumentare il tasso di riciclo per un’azienda come la nostra è fondamentale perché si riduce il consumo di energia elettrica e di materie prime oltre alla produzione di energia di fusione. Gli investimenti fatti ci permettono di raggiungere oltre l’87% di riciclo su certe tipologie di prodotti e di riciclare oltre 750mila tonnellate di vetro da raccolta differenziata ogni anno. A questo si aggiunge l’adozione di trasporti intermodali su tutto il territorio nazionale, in particolare per il trasporto della sabbia - nostra materia prima - e per le consegne dei contenitori ad alcuni clienti. Non va infine dimenticato che in occasione del rifacimento o adeguamento di impianti e forni ricorriamo alle migliori e più avanzate tecnologie con un’attenzione tanto all’efficienza quanto alla tutela dell’ambiente. Per ottenere questi risultati servono però una visione di lungo periodo, la capacità di comunicare i risultati ottenuti e creare le condizioni per lavorare in un’ottica di sistema, dai clienti al territorio alle istituzioni.

dall’altra, per dare maggior valorizzazione a quei prodotti di alto livello che ne hanno bisogno, lavora costantemente sulla differenziazione, sulla personalizzazione e sul design. Per rispondere a queste ultime esigenze nasce la nostra Selective Line: una linea di altissima gamma caratterizzata da modelli dalle forme eleganti, colori molto scuri o extra bianco, sempre più richiesti dai produttori di bevande alto di gamma e alla ricerca di packaging all’altezza dei loro prodotti premium.

Quali sono le tendenze e le richieste dei consumatori legate all’impiego di packaging in vetro? Il vetro è considerato dai consumatori il packaging più eco-sostenibile. Lo afferma un’indagine indipendente InSites che ha coinvolto 18.000 consumatori europei, di cui più di 2.500 in Italia. I risultati dell’indagine, svolta nel 2017, rivelano che il 76% degli europei vede il vetro come il materiale di imballaggio più rispettoso dell’ambiente, un aumento del 50% rispetto al 2008. Per quanto riguarda l’Italia, la percentuale è più alta e si attesta intorno all’81%. Dal punto di vista della sicurezza alimentare, il 53% degli europei lo sceglie perché ritiene che sia il materiale di confezionamento più sicuro per il cibo, mentre in Italia il 65% degli intervistati ritiene che sia il miglior packaging per i cibi. Per le bevande, invece, è il 73% degli europei a considerare il vetro come il materiale di imballaggio più sicuro, in linea con il dato italiano (72%). I numeri dunque ci dicono che il consumatore chiede packaging in vetro. Sta a noi, industria e distribuzione, rispondere in modo coerente e puntuale alle richieste che ci giungono dai clienti finali.

Quali sono i tratti distintivi della nuova versione di Virtual Glass, lo strumento online per la creazione di nuovi packaging? L’applicazione Virtual Glass offre agli utilizzatori - clienti o prospect - la possibilità di realizzare nuove idee di packaging molto realistiche, ottimizzando i tempi e i costi di sviluppo di nuovi prodotti, confrontando diverse opzioni e ottenendo con pochi click immagini da utilizzare nel materiale di comunicazione. Rispetto alla versione precedente, è stato arricchito enormemente il catalogo degli articoli standard utilizzabili come base del rendering e i contenuti in termini di colori del vetro, tipologia di prodotti confezionabili, chiusure ed etichette. Altra importante novità consiste nel permettere agli utenti di accedere al Virtual Glass direttamente da myVerallia, il portale messo a disposizione dei nostri clienti per fruire autonomamente delle informazioni di cui hanno bisogno come: disegni, certificazioni, stato degli ordini e delle consegne. •

Anche grazie agli ultimi investimenti, Verallia si è sempre distinta per la capacità di gestire prodotti di fascia premium e di design, assicurando questo servizio anche alle piccole serie e ai prodotti specializzati. Cosa rende possibile questa vostra attitudine? Verallia ha deciso di muoversi in due direzioni: da una parte, per garantire i volumi, si è focalizzata sul mass market - va in questa direzione l’investimento nel nuovo stabilimento di Villa Poma -

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Progreen

l’imballo ecologico made in Italy Pacco3x2 quadrato da 1,5 L con maniglia - solo 4,8 gr di ecostrap

Ridurre l’utilizzo della plastica negli imballi secondari oggi è una priorità per le aziende. Per soddisfare questa richiesta, Atlanta - azienda bolognese produttrice di macchine per il packaging installate in linee di noti marchi internazionali - in collaborazione con Ribi Systems ha messo a punto Progreen per fardelli consumer, pacchi logistici e pacchi logistici prefardellati.

P

rogreen utilizza un quantitativo minimo di plastica (oltre l’80% in meno rispetto agli imballi con film termoretraibile) per confezioni multiple di bottiglie in materiale plastico, utilizzando un sistema di legatura che rende il pacco compatto ma anche facile da aprire. I vantaggi per l’ambiente non si limitano alla sola riduzione della plastica, infatti questa soluzione consente di eliminare il forno di termoretrazione riducendo di molto il consumo elettrico, necessita di produrre e trasportare un volume molto inferiore di materia prima, permette di decurtare le tasse sullo smaltimento dei rifiuti. L’utilizzo di Progreen permette alle aziende dieliminare le spese connesse all’utilizzo di film stampato ei costi legati alla manigliatrice, avendo già la maniglia compresa nel packaging. La particolare configurazione del pacco di bottiglie tonde da 1,5 litri permette di posizionare 96 pacchi per bancale invece di 84 posizionando 4 pacchi in più per ogni strato e migliorando l’efficienza logistica del 14% (questo dato può variare a seconda del design della bottiglia).

Confezione 2x2 senza maniglia

tiglie/anno il risparmio complessivo stimato è di 316.406 €. La famiglia di macchine Progreen si suddivide in due serie distinte: Progreen P70 per i pacchi fino a 6 bottiglie e Progreen Multipack per i pacchi logistici. Progreen P70 confeziona pacchi 3x2, 2x2 e 2x1 di bottiglie quadre o tonde con maniglia, per i fardelli consumer, e senza maniglia per quelle destinati ad essere collocati sfusi a scaffale come ad esempio olio, succhi e bibite. A seconda del modello è possibile confezionare pacchi con bottiglie da 0,25 a 5 litri. Le caratteristiche di questa macchina, protetta da brevetti internazionali, la rendono particolarmente innovativa e facile da inserire anche in linee produttive già operative; lunga solo 6 m, ha l’uscita prodotto a 1850 mm e una velocità di 25 pacchi/minuto per pista. Ogni dettaglio è stato progettato per rendere particolarmente agevole la manutenzione e velocizzare le operazioni di cambio bobine, necessarie mediamente 1 volta per turno. Progreen Multipack è la soluzione per pacchi logistici e per confezioni prefardellate che impiega solo 6 gr di ecostrap per fardello invece dei 32 gr di film termoretraibile necessari con la tecnologia tradizionale. A seconda del modello confeziona bottiglie da 0,5 litri in pacchi da 12, 24 o 27 unità. Ad oggi l’ecostrap è in materiale plastico ma è già allo studio l’utilizzo di un materiale completamente biologico.•

I vantaggi in numeri La produzione di 100.000.000 bottiglie/annoda 1,5 litri in pacchi da 6con maniglia confezionati con Progreen necessita di sole 80 t. di ecostrap contro le 470 t. di film plastico termoretraibile dell’imballo tradizionale, consente un risparmio di oltre 63.000 € di CONAI (contributo ambientale obbligatorio in Italia) e un risparmio del 70% sul consumo di energia elettrica. Per una produzione di 35.000.000 botPacco 3x2 tondo da 1,5 L con maniglia, solo 4,8 gr di ecostrap

Pacco logistico: solo 6 gr di ecostrap

Pacco logistico prefardellato: solo 6 gr di ecostrap invece che 32 gr di film (+36 gr di film termoretraibile per le 4 confezioni in 3x2)

Pacco 3x2 tondo da 1L con maniglia

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FULL FULL CIRCLE CIRCLE

Dalla fonte bottiglia, un unico partner. Dalla fonte alla alla bottiglia, concon un unico partner.

Il Gruppo Toffola è il punto di riferimento a livello mondiale Il Gruppo DellaDella Toffola è il punto di riferimento a livello mondiale nellanella tecnologia applicata al trattamento dell’acqua e produzione alla produzione tecnologia applicata al trattamento dell’acqua e alla di di bevande. Grazie a oltre 50 anni di esperienza, garantisce soluzioni bevande. Grazie a oltre 50 anni di esperienza, garantisce soluzioni personalizzate chiavi in mano l’intero produttivo, personalizzate chiavi in mano per per l’intero ciclociclo produttivo, dalladalla potabilizzazione all’imbottigliamento dell’acqua, pastorizzazione potabilizzazione all’imbottigliamento dell’acqua, dalladalla pastorizzazione dei succhi di frutta, al confezionamento. dei succhi di frutta, al confezionamento. capacità di innovazione, consulenza evoluta un servizio Alta Alta capacità di innovazione, consulenza evoluta e une servizio di di assistenza efficiente e veloce fanno di Della Toffola una realtà affidabile, assistenza efficiente e veloce fanno di Della Toffola una realtà affidabile, distintiva e dinamica. A tutto tondo. www.dellatoffola.it distintiva e dinamica. A tutto tondo. www.dellatoffola.it


Robatech la scelta green si sposa con la sicurezza operativa L’efficienza e l’innovazione si uniscono alla sostenibilità per dare vita a soluzioni in grado di ottimizzare i processi in termini di sicurezza e di utilizzo di risorse in modo più responsabile. Questi tutti gli ingredienti della “ricetta” di Robatech, che Davide Morten, Sales & Marketing Manager, ci racconta in questa intervista.

diane. In ottica di contributo concreto, sul sito Robatech il visitatore può selezione una delle tre onlus presenti per fare in modo che la nostra azienda compia una donazione a suo nome.

➥ Come si coniugano questi aspetti con la sicurezza operativa? Sostenibilità e sicurezza sono collegati, perché le tecnologie che utilizziamo per evitare dispersione di energie sono le stesse che consentono di ridurre le temperature esterne, evitando di causare danni all’operatore. Robatech continua ad investire in termini di sicurezza: da anni proponiamo sistemi di riempimento automatico per le vasche di colle hotmelt, progettate in modo da non consentire all’operatore il contatto diretto con l’adesivo fuso. La novità di Robatech è un nuovo sistema di riempimento denominato GlueFill S che permette all’operatore di caricare manualmente i granuli in un serbatoio separato, una zona sicura e “fredda”; soltanto successivamente il sistema riempie automaticamente la vasca. Questo doppio passaggio consente che tale operazione si svolga senza alcun rischio di ustioni. Secondo la stessa logica tutte le pistole Robatech della serie Diamond sono completamente coibentate, dalla più piccola monomodulo alla più complessa. È l’unica azienda al mondo che propone pistole multimodulo coibentate.

➥ Innovazione ed efficienza unite ad eco-sostenibilità sono sempre stati pilastri della vostra strategia. Quali azioni Robatech sta mettendo in atto a favore del rispetto ambientale? Robatech si è presentata all’ultima edizione di Cibustec con un branding completamente nuovo: Green Gluing, che racchiude i valori fondanti della società. Il nostro obiettivo è fornire soluzioni di incollaggio attente all’ambiente. Questo aspetto tocca anche la produzione: operiamo infatti in uno stabilimento dove si produce il 50% dell’energia che utilizziamo. La filosofia verde fa parte del DNA di Robatech, è stato dimostrato sul campo che i nostri impianti, a parità di prestazioni, sono più competitivi in termini di risparmio energetico. Anche per quanto riguarda le applicazioni, proponiamo ai nostri clienti di ottimizzare i loro processi produttivi con un occhio all’ambiente. Ad esempio, il sistema di stabilizzazione del pallet consente agli utilizzatori di ridurre al minimo il film protettivo intorno al pallet e anche i cartoni interfalda. In questo senso, si ottengono vantaggi di operatività che si traducono inoltre in una riduzione di spazi occupati. Per quanto riguarda la nostra etica di sostenibilità, mettiamo in atto tutte quelle politiche necessarie a ridurre l’impatto ambientale anche nelle più semplici attività quoti-

➥ Da anni Robatech si è focalizzata sul concetto di smart gluing, può parlarcene? Vogliamo consentire ai nostri clienti di gestire le tecnologie di applicazioni di incollaggio in maniera smart, che significa intelligente, moderna, integrata, flessibile e mobile. Già da tempo tutti gli impianti Robatech sono dotati di schede di rete che consentono di essere visualizzati e gestiti da remoto. Dal proprio smartphone, oggi l’utilizzatore può verificare, ai fini del monitoraggio della produzione, se una linea di confezionamento funziona correttamente e se la quantità di colla è adeguata. In questo senso, se il consumo è troppo elevato, si può provvedere a risolvere il problema. Grazie ad una competenza specifica e un’esperienza di 25 anni, possiamo fornire supporto e consulenza nella stabilizzazione dei pallet a seconda della tipologia di prodotto da trasportare. La nostra soluzione può essere integrata facilmente nel processo di produzione o adottata come retrofit. Ciò che fa la differenza è il nostro servizio pre e post vendita: è il motivo stesso che ci ha permesso di entrare con i nostri impianti in oltre 80 paesi nel mondo, con un trend di crescita che ci Inquadra ha portato a volumi impensabili fino a 20 anni il QR Code fa. Oggi possiamo affermare, senza tema di per vedere smentita, che Robatech è leader indiscusso in il video termini di innovazione nella fornitura di impianti di incollaggio.•

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Le soluzioni di Nimax

per la sicurezza alimentare Il controllo della qualità dei prodotti alimentari e la loro codifica per una tracciabilità garantita lungo l’intera filiera, queste sono due delle tematiche trattate da Nimax durante lo scorso Cibus Tec. Fari puntati sulla tecnologia di ispezione a Raggi X di Loma e sulla soluzione Print&Verify.

T

ra le molteplici soluzioni presenti sullo stand Nimax in occasione del recente Cibus Tec di Parma, vi era è il nuovo sistema di marcatura e controllo Nimax Print&Verify, che verrà proposta con tre livelli di dotazioni, entry level, basic e advance, ed è stata studiata per soddisfare la crescente richiesta, anche da parte del mercato del processo alimentare, di sistemi Print&Verify. Il sistema, attrezzato con il marcatore thermal inkjet a cartucce Domino G230i e da un sistema di controllo, è quindi capace di stampare e di seguito verificare la presenza/assenza della marcatura e dei codici, controllare la qualità della stampa e la leggibilità della codifica 1D e 2D, nonché eseguire altri controlli necessari per garantire la conformità. La stampante ha una configurazione versatile, potendo gestire da 1 a 4 teste di stampa mediante un unico controller, e può stampare fino ad una risoluzione di 600 dpi elementi come barcode, datamatrix e testi truetype, su un’area massima si 5,1 cm. Domino G230i usa inchiostri multi-substrato, che garantiscono semplicità di impiego e aumentano l’efficienza produttiva. Il sistema offre inoltre la possibilità di esportare statistiche, log e immagini, visibili dall’operatore sull’interfaccia a bordo macchina o in remoto, e utilizzabili dai più comuni software di controllo della linea per monitorare la produzione in tempo reale. Nel caso un prodotto risultasse non conforme, per mancanza di caratteri o

per illeggibilità del codice, è presente un sistema di espulsione che consente di scartarlo.

Sicurezza ai Raggi X La ricerca dei corpi estranei è opportuna per diverse ragioni: tutela l’azienda nei confronti della clientela, protegge il marchio ed è richiesta dalla GDO. In tal senso, Nimax propone una gamma di sistemi di ispezione a Raggi X e Metal Detector che si abbinano alle Selezionatrici Ponderali per rendere le linee produttive più efficienti e ridurre notevolmente le non conformità. I sistemi sono progettati per essere inseriti in linee di produzione nuove o esistenti, senza influenzarne la produttività e consentendo di passare dal controllo a campione a una verifica su ogni singola confezione. In occasione di Cibus Tec, Nimax, esclusivista per l’Italia delle soluzioni a marchio Loma, ha proposto il sistema di ispezione a Raggi X della Serie X5 Pipeline per prodotti “pompati” in tubazione, come la carne macinata per produrre insaccati, i formaggi filati come la mozzarella, le marmellate e le creme di cioccolato. Dal momento che vengono confezionati in una fase successiva, questi prodotti necessitano di un controllo delle materie prima della confezione. Una delle peculiarità di questo sistema è l’ingombro a terra, che è esattamente lo stesso del sistema Metal Detector, ma con il vantaggio che i Raggi X possono rilevare un più ampio spettro di contaminanti, come metallo, plastica e ossa. Se il sistema rileva un elemento contaminante, la soluzione Loma possiede una valvola di scarico che serve ad espellere il corpo estraneo assieme alla minima quantità di prodotto per evitare così inutili sprechi. Il sistema di controllo è attrezzato con la nuova tecnologia AAT (Adaptive Array Technology) per offrire le migliori prestazioni di ispezione disponibili. L’impiego dei Raggi X e la dotazione di algoritmi consente, oltre al rilevamento di corpi estranei, l’ispezione simultanea di differenti caratteristiche, tra cui il corretto riempimento, il conteggio dei prodotti e il controllo forma e volume in packaging diversi, anche metallizzati o non trasparenti, scartando i prodotti non conformi. •

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On the trail of counterfeiters? The label will bring it to light! Cost-effectively and efficiently.

HERMA self-adhesive materials make labels safe for applications requiring evidence of tampering. With no great effort.

Coating your success


In occasione di Cibus Tec, Nadia Pante, Product Manager Aseptic Bags, ha illustrato le principali novità presenti presso lo stand Goglio. Particolare attenzione è stata dedicata all’intera gamma di packaging asettico fino a 1500 litri e alla nuova linea di confezionamento asettico GNova XSteril, per buste fino a 5000 ml.

L’innovazione di Goglio

per il settore alimentare

U

n’ampia gamma di packaging asettico ha accolto i visitatori dello stand Goglio a Cibus Tec, a dimostrazione delvitale spirito di ricerca e sviluppo che muove la società per trovare sempre nuove soluzioni dedicate ai prodotti alimentari liquidi e beverage. Diverse tipologie di imballaggi flessibili, bocchelli e accessori plastici, capaci di soddisfare le molteplici esigenze dell’industria alimentare e delle bevande, vengono progettati da Goglio per poi essere prodotti presso lo stabilimento di Daverio (VA) o negli impianti presenti negli Stati Uniti e in Cina.

Confezionamento con Fres-co Aseptic System® Cibus Tec conferma ancora una volta, attraverso espositori come Goglio, l’importanza della tecnologia di processo e del confezionamento asettico, grazie ai quali è possibile preservare nel tempo prodotti preventivamente sterilizzati. Si tratta di tecnologie all’avanguardia che non utilizzano additivi o conservanti e non necessitano della catena del freddo, mantenendo inalterate proprietà organolettiche, sapori e valori nutritivi dei prodotti più a lungo e in modo del tutto naturale. Una soluzione sicura che garantisce numerosi vantaggi in ottica ambientale come la riduzione degli scarti, un notevole risparmio di energia e l’agevolazione della distribuzione del prodotto per favorire anche le piccole realtà locali. In tal senso, Goglio offre ai propri clienti una linea completa di confezioni asettiche da 3 fino a 1500 litri. Diverse innovazioni sono state introdotte per preservare meglio e più a lungo le proprietà del prodotto conservato, ad uso industriale o food service. Le confezioni vengono realizzate in laminato multistrato alta barriera, prodotte in camera bianca (classe

ISO 8 | ISO 6) e sterilizzate a raggi gamma, per il trasporto e la conservazione a temperatura ambiente di prodotti di tipo fluido e pastoso, che devono essere processati, confezionati e successivamente commercializzati. Le confezioni realizzate da Goglio risultano quindi ideali per una vasta gamma di prodotti alimentari come: pomodoro, frutta tradizionale, frutta tropicale, agrumi, preparati e succhi di frutta, concentrati e conserve, latticini, vino, olio e surgelati. “Le nostre confezioni da 220 litri, che rappresentano uno dei più diffusi standard di questa industria, si distinguono per la presenza di speciali saldature, al fondo e in testa, che consentono di posizionare in maniera ottimale il packaging asettico all’interno dell’imballo secondario, seguendone al meglio i contorni per sfruttare in toto lo spazio a disposizione. Queste confezioni sono inoltre dotate di uno speciale collarino a protezione del punto del sacco sottoposto ad un maggiore stress termico e meccanico. Altre novità legate alle confezioni asettiche sono riferite allo sviluppo di nuovi bocchelli, capaci di garantire una maggiore igiene per la confezione e quindi rispondere alle più rigorose norme di sicurezza alimentare”, sottolinea Nadia Pante, Product Manager Aseptic Bags di Goglio.

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Prodotti & TECNOLOGIE Personalizzazione con codice QR Le aziende alimentari sono impegnate nell’introdurre, all’interno del processo produttivo, tecnologie in grado di assicurare una completa tracciabilità dell’alimento, a tutela della filiera alimentare e del consumatore finale, mettendo a disposizione dati che consentono di ricostruire con precisione tutte le fasi significative della produzione, trasformazione e distribuzione del prodotto. Per questo motivo Goglio ha introdotto sulle confezioni asettiche di grande formato destinate al confezionamento industriale, il codice QR progressivo stampato sul collarino con tecnologia digitale. Grazie a questo codice, le confezioni asettiche diventano interattive e ogni sacco, con il proprio contenuto, assume un’identità propria. Uno strumento particolarmente interessante soprattutto in ottica di blockchain, dal momento che i dati associati al packaging sono certi, sintetici, univoci e perciò preziosi: raccontano la storia del prodotto, il suo viaggio dalle campagne alle tavole attraverso la produzione, trasformazione e distribuzione e garantiscono allo stesso tempo l’autenticità e la completa tracciabilità dell’alimento, tutelando così in maniera importante sia la filiera produttiva che il cliente finale. “Proprio a Cibus Tec, CFT – azienda leader nelle tecnologie di processo – ha presentato linee di riempimento e svuotamento di ultima generazione dotate di lettori per il codice QR progressivo presente sulle nostre confezioni, dimostrando quindi come sia possibile associare a questo codice tutti i dati di processo”, afferma Nadia Pante.

La nuova riempitrice GNova XSteril GNova XSteril è l’ultima nata della famiglia GNova, una linea automatica orizzontale di confezionamento in asettico, con partenza da buste asettiche a nastro preformate e presterilizzate a raggi gamma. La versatile linea di riempimento “spoutless”, che si distingue per la compattezza e la funzionalità, è adatta a formati da 1 a 5 litri. Riprende il concetto dell’utilizzo delle buste preformate a nastro tipico della gamma GNova, ma presenta degli accorgimenti tecnici che la rendono estremamente interessante, flessibile e user-friendly. La linea opera infatti garantendo l’assoluta assenza di residui di perossido; grazie alla semplicità di gestione di ingresso buste e cambio scatola (buste fornite in pallbox fino a 15.000 pz), GNova XSteril assicura inoltre una produzione continua, senza interruzioni, con una produttività di 7 pezzi al minuto per il formato da 5 litri, e fino a 10 pezzi al minuto per il formato da 1 litro. La nuova riempitrice è progettata per permettere un accesso rapido alla camera sterile e una notevole accessibilità a tutti gli altri elementi della macchina, così da garantire la sterilizzazione e un’agevole manutenzione. Dotata di un Pannello operatore user-friendly, che la rende semplice nell’utilizzo, GNova XSteril adotta servizi di telediagnosi e Goglio Cloud che assicurano benefici diretti sulla OEE della linea. “Goglio, potendo fornire tutto il sistema, dalla confezione alla linea di riempimento, può proporre delle soluzioni di ‘renting’ che rendono l’offerta ancora più interessante. In tal senso, abbiamo la possibilità di aiutare il cliente a diluire l’investimento nel tempo”, conclude Nadia Pante. •

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Il produttore di specialità gastronomiche olandese Van Wijngaarden punta sulla tecnologia TLM compatta con robot dagli utensili a regolazione completamente automatica di Schubert.

Tecnologia TLM per Van Wijngaarden

grande portata in piccolo spazio

P

er la propria produzione di maionese e salse per insalata, l’azienda familiare dei Paesi Bassi Van Wijngaarden cercava una macchina confezionatrice completamente automatica. L’impianto doveva confezionare una vasta gamma di prodotti con diversi formati in modo flessibile nei vassoi o nei cartoni e avere il minimo ingombro. Nell’impianto TLM della Schubert l’azienda ha trovato una soluzione che soddisfa questi requisiti. La particolarità dell’impianto è la doppia flessibilità degli utensili che si possono regolare su numerosi formati diversi in modo completamente automatico. Inoltre, sono intercambiabili e per il confezionamento di formati futuri si potranno impiegare altri utensili a regolazione automatica. Questo permette di aumentare notevolmente la varietà dei formati utilizzando meno utensili. Van Wijngaarden con sede a Wormerveer, nei Paesi Bassi, è il leader del mercato della maionese. Oltre alla famosa maionese Zaanse, l’azienda a conduzione familiare offre una vasta gamma di salse, ketchup e condimenti. Le salse aromatizzate vengono riempite in vasetti di vetro, vasetti e bottiglie di plastica (PET) e in tubetti. Il produttore fornisce i propri prodotti ai rivenditori e ai clienti nel servizio di ristorazione. Per il suo grande portfolio clienti la Van Wijngaarden ha bisogno di tanti formati diversi. Un paio di anni fa il successo continuo dell’azienda ha reso indispensabile l’automazione del processo di confezionamento. Con la nuova macchina la Van Wijngaarden ha scelto già per la seconda volta la tecnologia TLM della Schubert di Crailsheim.

obiettivo che perseguiva da lungo tempo: infatti fin dai primi anni di attività era stato affascinato ed entusiasta della tecnologia innovativa delle macchine confezionatrici della Schubert. Dopo l’esperienza positiva con il primo impianto TLM è stato facile per il cliente puntare di nuovo sulla tecnologia TLM della Schubert per il confezionamento di ulteriori formati.

Varietà di formati confezionati La nuova macchina confezionatrice doveva confezionare 15 diversi formati e 13 diversi prodotti in cartoni e vassoi: un obiettivo che con la sua flessibilissima tecnologia TLM la Schubert ha potuto raggiungere senza problemi. Il team di Georg Koutsogiannis, capo progetto e sales account manager per il Benelux, ha accompagnato il cliente fin dalla progettazione e poi nella realizzazione del progetto. Oltre

Il fascino della tecnologia Nel 2015 la Van Wijngaarden ha investito per la prima volta in un impianto TLM della Schubert. Da allora l’impianto confeziona automaticamente tubi di maionese in alluminio in cartoni. Con questo investimento il direttore, Michel Van Wijngaarden, ha raggiunto un

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Case HISTORY alla flessibilità dei formati e die prodotti per il cliente erano molto importanti il minimo ingombro e i tempi di cambio formato rapidi. La Van Wijngaarden ha ricevuto quindi il risultato: un impianto di confezionamento compatto e flessibile con un alto grado di automazione. L’impianto intero ha un ingombro di soli 7x4 metri e ha bisogno di un solo operatore. Sul nuovo impianto di confezionamento viene eseguito il confezionamento finale in cartoni di vasetti di vetro, di vasetti e bottiglie di plastica con maionese e salsa per insalate. I tre moduli includono un’incartonatrice e un’imballatrice a vassoi. Tutto il processo di confezionamento avviene completamente in automatico: dalla formazione e riempimento die cartoni fino alla chiusura e trasporto fuori dall’impianto delle confezioni finali riempite.

zione senza intoppi, anche in caso di ordinazioni dei clienti a breve termine, nell’impianto sono memorizzati tutti i dati della produzione. Così le impostazioni degli utensili possono essere caricate immediatamente per tutti i diversi formati.

Processi di confezionamento flessibili Per il confezionamento finale le formazioni di prodotti vengono prima ordinate sulla tavola di raggruppamento. I contenitori che vanno da 250 fino a 1.000 millilitri di contenuto vengono poi prelevati dal robot F2 e posizionati lungo la lunghezza nei cartoni da 6 o da 12. L’utensile di questo robot è dotato della servo tecnologia flessibile e si può regolare in modo completamente automatico. Indipendentemente dal fatto che si confezionino cartoni da 6 nella variante 2x3 oppure cartoni da 12 nella variante 3x4, l’impianto raggiunge una portata di 150 prodotti al minuto. Complessivamente escono dal nastro trasportatore 25 oppure 12,5 cartoni pieni al minuto. Al posto dei cartoni RSC pre-incollati che necessitano più spazio in magazzino e causano così costi più alti, nell’impianto TLM la Van Wijngaarden può utilizzare i fustellati di cartone. Nella macchina monta cartoni un robot preleva dal magazzino le fustelle di cartone stese in posizione orizzontale, li incolla e li forma. La macchina dispone di un magazzino supplementare con un robot F3 per poter chiudere i cartoni con un coperchio separato, se richiesto. Opzionalmente per il confezionamento finale si possono inserire i prodotti preconfezionati in film termoretraibile in vassoi e cartoni. All’assortimento si possono aggiungere ulteriori formati di cartoni in qualsiasi momento.

Utensili robot regolabili Per poter trattare un assortimento di prodotti così vasto con diversi formati di confezionamento su una sola macchina è inevitabile dover eseguire spesso i cambi di formato. Con le comuni tecnologie il cambio dell’utensile causerebbe tante interruzioni della produzione molto costose. Nell’impianto della Van Wijngaarden invece gli ingegneri della Schubert hanno sviluppato una soluzione automatica che consente di evitare la sostituzione degli utensili dei robot. Una nuova servo tecnologia integrata e induttiva dell’utensile del robot permette di regolare gli utensili in modo completamente automatico. Per i cambi di formato ci vogliono così 10-15 minuti. Il cambio di formato automatizzato esclude quasi completamente l’errore umano perché le eventuali impostazioni errate e tempi di fermo non si verificano affatto. La servo tecnologia contribuisce ad aumentare l’efficienza dell’impianto con la sua breve curva di avvio e la rapida messa in servizio. Per permettere al produttore di gastronomia di avviare velocemente la produ-

Pronti per il futuro Con la possibilità di poter produrre ulteriori formati di cartoni e di prodotti la Van Wijngaarden può reagire velocemente alle richieste del mercato dei propri clienti, beneficiando così di un investimento a prova di futuro. “Oltre all’istinto sono le cifre che oggettivamente parlano a favore della macchina: il grande risparmio grazie ai brevi tempi per il cambio formato e l’altissima flessibilità fanno sì che l’investimento si ripaghi in breve tempo“, dichiara Jeffrey van der Laan, capo progetto presso la Van Wijngaarden, riassumendo i vantaggi. •

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Il packaging

secondo i consumatori del 2020

Il lusso tradizionale non soddisfa più le esigenze dei consumatori, quindi cosa vogliono questi ultimi dai brand? Il consumatore del 2020 sta aprendo la strada a un futuro inclusivo, sostenibile, sano e innovativo. Chi acquista oggi si rivolge ai marchi cercando un’esperienza che è sempre più simile ad un viaggio vissuto in maniera critica e si aspetta che le aziende mantengano la loro rilevanza assumendo ruoli più significativi nell’aiutare ad affrontare le questioni della vita e del mondo. Ecco quanto emerge dal Luxe Pack trends observer 2019

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Imballaggi DI LUSSO

Macro t

e z e z n n e e d d eenn

1 . I l c o n s u m a t o r e l i b e ra t o

Q

uando si tratta di marchi che destigmatizzano tabù nella vita di tutti i giorni, le start-up sono in testa. Affrontando le problematiche della salute mentale, sessuale fino alla caduta dei capelli, questi nuovi contendenti stanno sfidando lo status quo e i consumatori trovano il loro approccio più fresco, schietto e liberatorio. I marchi stanno reinventando il modo in cui affrontiamo i tabù nella vita quotidiana, andando oltre i loro prodotti per offrire servizi ed esperienze che promuovono il benessere e approfondiscano le relazioni con i consumatori. La politica è un’altra area chiave in termini di impatto, con i consumatori che rilasciano rapidamente un’etichetta se le loro visioni non sono allineate. Tuttavia, i consumatori possono essere altrettanto rapidi nell’approvazione di marchi con una causa condivisa e le aziende stanno diventando più corali nei movimenti di difesa in cui credono. I marchi più lungimiranti vanno oltre il semplice parlare di cambiamento. Si stanno evolvendo in leader civici, sostenitori e persino terapeuti per entrare in contatto con i consumatori e aprire nuovi dialoghi che gli fanno acquisire potere.

2. L a riv oluzion e d ello s co po

I

consumatori stanno diventando sempre più consapevoli dell’impatto ambientale di alcune industrie e chiedono ai marchi di intensificare gli sforzi a sostegno di un futuro sostenibile. Secondo un sondaggio condotto dall’unità di ricerca SONAR™ di Wunderman Thompson, l’89% delle persone si preoccupa personalmente della protezione del pianeta, il 90% ritiene che le aziende e i marchi abbiano la responsabilità di prendersi cura del pianeta e dei suoi dipendenti, e l’83% sceglierà un marchio che ha un livello di sostenibilità migliore. Le credenziali sostenibili non sono più opzionali: sono un must. La settimana della moda di Copenaghen P/E 2020 è stata dominata dallo chic sostenibile. Una maggiore consapevolezza delle problematiche ambientali ha visto un enorme contraccolpo contro la plastica. Il governo del Regno Unito sta imponendo una tassa sulla plastica monouso e mira a sradicare i rifiuti di plastica evitabili entro il 2042. Inoltre, grandi marchi come Unilever e Procter & Gamble nel Regno Unito hanno promesso di ridurre l’inquinamento da plastica. Evian punta a essere carbon neutral entro il 2020 e ad utilizzare esclusivamente plastica riciclata per le sue bottiglie d’acqua entro il 2025. Zao Organic Makeup è un marchio di lusso ecologico che utilizza imballaggi ricaricabili e sostenibili in bambù per i suoi prodotti. La gamma di prodotti di bellezza naturale al 100% di Tata Harper utilizza carta riciclata post-consumo al 100% per le sue buste da imballaggio. La sostenibilità sta vivendo una rinascita tra i marchi, con la creazione di prodotti, servizi, imballaggi e nuovi sistemi desiderabili e funzionali quanto ecologici.

prevenzione, piuttosto che curarla. Anche i marchi di prodotti alimentari e bevande stanno posizionando le loro offerte come nuovi trattamenti di salute preventiva e il 60% degli americani fa già scelte dietetiche consapevoli per prevenire le condizioni mediche, secondo un sondaggio Nielsen del 2017. La definizione di benessere si sta espandendo. Sempre più considerata una base di tutti gli aspetti della vita quotidiana, viene racchiusa in una pletora di prodotti e offerte in una vasta gamma di settori.

3 . L’e c o n o m i a d el ben essere

4 . Ca m b i o c a n a l e

I

marchi stanno creando nuovi modi per interagire con i consumatori nel panorama digitalmente sovraccarico di oggi, offrendo esperienze significative, educative e gratificanti. Alberghi e rivenditori stanno costruendo social network e accelerando la programmazione culturale, evolvendosi in centri comunitari e culturali nel processo. I media mainstream stanno cercando di tenere il passo convertendosi su un nuovo modello di consumo basato sulla comunità che vede i canali tradizionali passare a forme alternative di coinvolgimento. Gli editori si stanno evolvendo in marchi di intrattenimento più onnicomprensivi in questo panorama. Il concetto di rimanere nella propria corsia viene ribaltato in tutti i settori, in particolare quelli non guidati dalla tecnologia. I marchi ora si collegano alla cultura in nuovi modi diventando curatori culturali attivi, programmatori e creatori di contenuti originali.

L

a definizione di salute si sta espandendo ed è ora associata a una vasta gamma di concetti, dall’esercizio fisico al sonno e alla consapevolezza. Questo approccio olistico alla salute ha spianato la strada a un movimento per il benessere che incorpora mente, corpo e spirito. Lezioni di yoga tenute nei grandi magazzini, nei ristoranti di cucina e nei prodotti e app per la salute sono solo alcuni dei modi in cui i marchi stanno cavalcando l’onda del benessere. Di conseguenza, le aziende stanno approcciando al di fuori dei loro settori per diventare marchi di lifestyle e benessere. Google, Amazon, Apple e Microsoft sono tra i maggiori investitori nel settore sanitario, sfruttando la tecnologia per estendere l’aspettativa di vita attraverso la

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Mic ro

d rt en

4 . S ta t o : t ra n q u i l l o

1 . Pa c k a g i n g g e st u a l e

L

I

’ansia dei consumatori è in forte aumento rispetto alle problematiche ambientali e all’instabilità politica e le persone cercano momenti di pace e tranquillità in questi tempi stressanti. In risposta, i rivenditori si stanno richiamando alla natura e a suggerimenti di design che tendono a tranquillizzare per ispirare l’imballaggio. Il design di packaging della Æcorn e della consociata Seedlip utilizza tonalità terrose e illustrazioni ispirate agli ingredienti botanici per delle bevande analcoliche. La società di cura della pelle per microbiomi Mother Dirt ha un negozio pop-up a Showfields a New York City, colmo di piante per riflettere gli elementi naturali del prodotto.

prodotti di Lilah B sono disponibili in confezioni compatte e chic a forma di ciottoli che si aprono facilmente. Man mano che il mercato dei cosmetici diventa sempre più affollato, i marchi di bellezza prendono in prestito nuovi gesti inaspettati dalle interazioni dei consumatori con la tecnologia per creare packaging che si distinguano e “risuonino” con un pubblico contemporaneo. Gesti di scorrimento e design ergonomici sono tutti impiegati in queste innovazioni del packaging. Dial Dual Lip è una soluzione due in uno per prodotti di bellezza creata dalla società di distribuzione di imballaggi Nest Filler. Incorpora due prodotti in crema o liquidi, come correttori o ombretti, in uno stick, ciascuno fornito facendo scorrere un quadrante su entrambi i lati del componente, imitando un gesto di scorrimento ispirato alla tecnologia. Glossier You Perfume Solid è alloggiato in una confezione compatta in metallo di colore rosa pallido, che secondo il marchio è progettato per “adattarsi alla curva del palmo e del pollice”, e aprirsi e chiudersi “con una girevole cerniera avvincente” che fa eco all’azione di scorrere utilizzata per uno smartphone. L’imballaggio è reso ergonomicamente uniforme e persino pratico per la crescente popolazione di nativi digitali.

5 . O t t i m i s m o v i b ra n t e

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on l’esplosione dell’intrattenimento audio, l’ascesa degli assistenti vocali e una nuova ondata di auricolari di lusso, il suono è diventato un canale chiave per i marchi e un passaggio cruciale per i consumatori. Il suono sta guadagnando trazione come segnale di lusso e il packaging è ora progettato per incorporare elementi uditivi come lo scatto di una firma e di un clic. “Il rumore è un simbolo di qualità”, afferma Florence Bernardin, fondatrice di Information et Inspiration. Spiega che un clic udibile indica un prodotto sicuro e affidabile. “È chiuso, non si apre e non si rovescia nella borsetta, non c’è rischio”. Paragonabile al suono soddisfacente di un clic di blocco, le chiusure magnetiche sugli imballaggi promuovono sicurezza e fiducia in un prodotto. La società di imballaggi spagnola Virospack ha creato un pluripremiato sigillo magnetico per il suo applicatore contagocce e la bottiglia, e l’involucro del rossetto Shugeido Rouge è noto per il suo peso eccezionale e la piacevole chiusura magnetica che si chiude con un clic.

er aiutare a sollevare le nuvole che incombono sul consumatore ansioso, i marchi infondono ottimismo nei loro prodotti e imballaggi, scegliendo tonalità felici e materiali meno dannosi e più sostenibili per aiutare i consumatori a sentirsi bene con i loro acquisti. Pantone ha fatto un inizio deliberatamente vibrante nel 2019 con il suo campione brillante Living Coral, attirando l’attenzione sulla bellezza della vita oceanica. La compagnia alimentare britannica Deliciously Ella ha lavorato con Here Design lo scorso autunno per rinnovare il proprio marchio con imballaggi colorati e vivaci. “La nostra intenzione progettuale era quella di creare un packaging così gioioso e colorato da dissipare completamente l’assunto che il consumo di piante fosse in qualche modo meno delizioso o pieno di varietà”, afferma Kate Marlow, partner creativo di Here Design. Il sito web Deliciously Ella esprime apertamente frustrazione nel trovare i giusti materiali sostenibili. Il marchio elenca tutti i materiali utilizzati per i suoi imballaggi e spiega se al momento è possibile riciclarli tutti. Glossier ha lanciato la collezione Glossier Play, un sotto-marchio di trucco luminoso e colorato, con prodotti con nomi come The Playground per mostrare un lato divertente alla bellezza. Il marchio vegano sta anche lavorando per creare imballaggi più sostenibili ed è focalizzato su questo cambiamento sui social media. Raaka, marchio di cioccolato con sede a Brooklyn, ha mantenuto la trasparenza della catena di approvvigionamento dal suo lancio nel 2010 e ha svelato nuovi packaging alla fine del 2018 che incorporano colori brillanti e giocosi.

3. I m b a l l a g g i o pe r “ i m po l li n azi on e”

6 . O g g et t i c i m e l i d i fa m i g l i a

moduli di imballaggio consentono ai loro prodotti di trovarsi in più di un punto vendita. Integratori di bellezza Beauty Chef e Super Elixir sono progettati per attrarre i consumatori nei negozi di bellezza come Sephora. Il marchio per la cura dei capelli ispirato al cibo Briogeo ha creato uno splash con la sua gamma Be Gentle, Be Kind, formulata con “detergenti a base di super alimenti” e presentata in una confezione simile a quella dei frullati di frutta. Forme di confezionamento innovative sono anche ispirate alla praticità, la società di alimenti surgelati Daily Harvest non sta riposizionando solo il settore degli alimenti surgelati, ma anche il concetto di “cibo pronto” confezionando tazze per tutte le offerte, dai frullati alle “ciotole” in un tazza.

veda è stata a lungo in prima linea nel confezionamento ricaricabile per i suoi prodotti di bellezza e ora anche i marchi di deodoranti hanno preso il sopravvento, con By Humankind e Myro che hanno lanciato stick deodoranti ricaricabili. L’imballaggio ricaricabile è stato reso desiderabile, evolvendosi in oggetti d’arte che vengono raccolti, esposti e apprezzati. La scelta della porcellana conferisce al packaging di bellezza un’estetica delicata e un peso di lusso, oltre a preservare la qualità dei contenuti, rendendo il prodotto ultra-speciale. Nel trucco, il rossetto ricaricabile è davvero decollato, con i marchi incentrati su eleganti confezioni di lusso. La società francese di rossetti La Bouche Rouge definisce i suoi rossetti come “ricaricabili, sostenibili e puri”. Fondata nel 2010, Kjaer Weiss offre rossetti confezionati in eleganti tubi metallici ricaricabili d’argento. Nel 2017 Hourglass Cosmetics ha lanciato la sua gamma di pluripremiati rossetti Confession Ultra Slim High Intensity Refillable.

2 . S o d d i s fa z i o n e d e l s u o n o

C

marchi si spostano sempre più al di fuori dei settori stabiliti per posiA Iimballaggio zionarsi su più campi. Pertanto, stanno rifiutando gli stereotipi di per prendere in prestito design da altre categorie e questi

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Imballaggi DI LUSSO 7. I m b a l l a g g i o b i o - c o n t r i b u t o

1 0 . Te ra p i st i d i m a r c a

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progressi nell’ingegneria uniti agli sforzi per la sostenibilità hanno portato a una nuova ondata di materiali che restituiscono qualcosa all’ambiente. Haeckels, marchio britannico di prodotti per la cura della pelle, ha recentemente rilasciato un nuovo packaging a impatto zero per le sue candele e i set per la cura dei capelli Mixology. Realizzata con micelio (l’apparato radicale dei funghi) e carta per semi, la confezione è biodegradabile al 100% e aggiungerà sostanze nutritive nella terra quando si disperde. Allo stesso modo, il marchio statunitense di integratori prebiotici e probiotici Seed utilizza il micelio nella sua confezione, che definisce “una risorsa di impatto positivo, sostituendo sintetici insostenibili come il polistirene o il polietilene”. Anche il colosso svedese di mobili Ikea intende sostituire i suoi imballaggi con il micelio. La magia dei funghi sta cambiando il volto del packaging, offrendo un’alternativa ecologicamente positiva ai rifiuti potenzialmente non compostabili.

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el tentativo di promuovere il benessere e approfondire le relazioni con i consumatori, i marchi si stanno muovendo oltre i loro prodotti e forniscono servizi ed esperienze in cui le persone possano aprirsi su argomenti personali. Nel 2018, la catena di supermercati tedesca Lidl ha ospitato una serie di pop-up in Irlanda, incoraggiando i giovani a parlare di problemi di salute mentale. Allo stesso modo, il grande magazzino Marks&Spencer ospita drop-in di salute mentale in caffetterie selezionate, con l’obiettivo di riunire le persone con preoccupazioni condivise. Man mano che il panorama della vendita al dettaglio cambia, i marchi stanno trovando nuovi modi per interagire con i consumatori offrendo loro spazi in cui possono esprimere vulnerabilità e preoccupazioni, al fine di sentirsi supportati e, in definitiva, più sicuri. I marchi stanno assumendo il ruolo di terapisti e molto altro ancora.

8. Men o pa cka g i n g

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na metà stimata di tutta la plastica prodotta ogni anno è monouso e fino al 91% della plastica non viene riciclata. Molte aziende stanno prendendo provvedimenti per ridurre il loro uso di plastica, con l’obiettivo finale di eliminarla del tutto. Nel marzo 2018 la catena di supermercati olandese Ekoplaza ha lanciato nei suoi negozi corridoi senza plastica, offrendo oltre 700 articoli in imballaggi realizzati con materiali completamente naturali e biodegradabili. Zero Waste Club è un negozio di generi alimentari online privo di plastica che utilizza materiali riciclabili per imballare e spedire tutti i suoi prodotti, dal nastro di carta alle scatole di cartone riciclate a doppia parete. E alcune aziende si spingono fino all’eliminazione del packaging. Il negozio al dettaglio con sede a New York, Package Free, supporta uno stile di vita senza sprechi e l’avvio di drogherie online diretto al consumatore.

9. I g i e n e i n t i m a s e n z a ta b u ' ù

U

n altro giorno, un altro tabù rotto: l’industria della bellezza si ritrova a far luce su questioni precedentemente poco esposte. Il mercato della cura dell’intimo sta esplodendo, con marchi indipendenti come Fur, Lady Suite, Bawdy e Anese, che stanno rilasciando prodotti aspirazionali con imballaggi simili alle bottiglie di fragranze o a creme idratante. I colori brillanti e audaci sono fondamentali, con Bawdy e Anese che usano anche l’umorismo per dare un senso di giocosità e leggerezza alla cura della pelle intima. Umorismo a parte, l’industria della salute intima dovrebbe raggiungere 35,3 miliardi di dollari entro il 2024, secondo WGSN. La bellezza si sta espandendo per includere argomenti tradizionalmente relegati nel regno medico, lavorando per destigmatizzare argomenti e temi poco trattati finora, oltre a mostrare una maggiore diversità.

RETHINK,RECYCLE,RESOURCE. R I G E N E R I A M O L A T U A P L A S T I C A A L L’ I N F I N I T O . IL CLOSED LOOP DEL FILM IN PELD RICICLATO. Noi di Aliplast siamo i leader nella raccolta e riciclo di rifiuti e scarti in plastica e nella produzione di materiale plastico rigenerato di altissima qualità. Nella raccolta del rifiuto e scarto industriale, creiamo un servizio su misura. La piena integrazione lungo il ciclo di vita della plastica ci permette di ri-produrre nuovi film in PELD con contenuti di riciclato prossimi al 100%, creando così dei sistemi di closed-loop efficaci, efficienti e sostenibili. ALIPLAST: IL PARTNER IDEALE PER L’INNOVAZIONE IN MATERIA PLASTICA.

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Svelata la fragranza ispirata a Leonardo Da Vinci

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n occasione della tappa milanese della mostra Leonardo Genio e Bellezza, ideata dalla ricercatrice Maria Pirulli e promossa da Cosmetica Italia - associazione nazionale imprese cosmetiche, Accademia del Profumo e Cosmoprof per rendere omaggio al genio di Leonardo è stata svelata al pubblico come un’opera d’arte anche la fragranza “senza nome“. Creato per interpretare in chiave olfattiva il simbolismo di da Vinci, il profumo è firmato dal naso di fama internazionale Emilie Coppermann, della casa essenziera Symrise, ed è stato realizzato e promosso in partnership con ICR - Industrie Cosmetiche Riunite, Bormioli Luigi Glassmaker, Industrial Box, Candiani, Quinto Lancio, Aptar, Arsmetallo e MT Communication. «Per l’ultima tappa in programma di questo progetto itinerante abbiamo fatto qualcosa in più. – ha spiegato Ambra Martone, presidente di Accademia del Profumo – Nella mostra viene data enfasi al legame tra Leonardo e l’arte della profumeria, una disciplina che amava particolarmente, poiché gli permetteva di conservare l’essenza delle cose in forma olfattiva. L’uso delle fragranze era, in generale, molto diffuso nel Rinascimento, epoca in cui tutto veniva profumato: corpo, indumenti e accessori. Leonardo dava grande importanza alla cura di sé e, alla corte di Ludovico il Moro, si dedicò, tra le altre cose, alla creazione di fragranze maschili e femminili. Per questo abbiamo arricchito l’esposizione con un inedito profumo creato per rendere omaggio al suo carisma: una fragranza che è un’opera d’arte». L’iconico flacone porta la firma del designer Franz Degano di Quinto Lancio, che ha svolto un grande lavoro di ricerca per trovare il modo di coniugare la forte simbologia leonardiana con un design attuale. «La sfida – ha dichiarato Degano – era davvero difficile: catturare l’essenza poliedrica di Leonardo e non banalizzare il progetto con un’estetica rinascimentale. Per farlo ho annusato a lungo la fragranza e ho passato molte ore di approfondimento con Maria, ideatrice della mostra». Per portare un autentico messaggio di da Vinci ai giorni nostri, sotto il tappo del flacone si trova un rebus, ideato da Leonardo stesso, composto da un cuore, le lettere “ni” e due ponti a tre arcate. A spiegarne il significato è stata proprio la studiosa Maria Pirulli: «La soluzione, che si ottiene leggendo da destra a sinistra, come era solito scrivere il Maestro, è “pontincore” e assume un doppio significato: “poniti nel cuore”, ma anche “tieni a mente”. Associato alla fragranza, il rebus vuole rappresentare un profumo che arriva al cuore e racchiude in sé l’essenza del Creato».

Il progetto MAX su ADI Design Index 2019

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MA, leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il processo e il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari, tè e caffè, e NiEW, società di business design e customer experience specializzata nell’ambito industriale, ottengono un importante riconoscimento per l’industria e il mondo del design: l’Osservatorio permanente del Design ADI ha selezionato il progetto MAX per la pubblicazione sull’ADI Design Index 2019. Nel volume, presentato la scorsa settimana a Milano, la selezione dei progetti candidati al prestigioso Premio Compasso d’Oro ADI 2020, il più autorevole premio mondiale di design. Nato nel 1954 da un’idea di Gio Ponti per i grandi magazzini La Rinascente, fu poi donato all’ADI. Il progetto MAX del Gruppo IMA, una interfaccia uomo-macchina corporate unica e coerente in grado di rispettare i vincoli derivanti da mercati molto diversi tra loro, tra cui alcuni molto normati come il settore farmaceutico, si ispira al mondo consumer che fa proprio un concetto di flessibilità vicino a quello fornito dai sistemi operativi dei dispositivi mobili. Il fulcro del sistema risiede nella possibilità da parte degli utenti di personalizzare un prodotto complesso come una macchina automatica al fine di soddisfare le loro esigenze individuali, potenzialmente ennesime, non prevedibili in fase di progettazione. MAX ha ottenuto altri importanti riconoscimenti: ha vinto l’IF Design Award 2018 nella categoria Communication e ha ricevuto una special mention al German Design Award 2018. “Ricevere ancora una volta un riconoscimento prestigioso per IMA grazie a MAX, interfaccia-utente funzionale al controllo delle nostre linee di produzione, è davvero significativo per il Gruppo. Grazie all’interfaccia digitale di MAX, la connessione tra le macchine e gli operatori che le controllano diventa sempre più immediata e di facile utilizzo” - ha dichiarato Daniele Vacchi, Direttore Comunicazione Corporate di IMA. “Dopo i due premi tedeschi la pubblicazione nell’ADI Index è un ulteriore riconoscimento che ci rende ancora più orgogliosi, proprio perché raggiunto in Italia. É stata premiata la qualità di un prodotto digitale pensato per il settore industriale, tradizionalmente meno sensibile al design rispetto agli ambiti consumer. Questo straordinario risultato, raggiunto grazie ad un progetto della durata di due anni, ha visto la stretta collaborazione con IMA e con selezionati clienti internazionali, che sono stati coinvolti sin da subito in un ricco e sfidante percorso di crescita” - ha commentato Andrea Violante, CEO di NiEW srl.

Marcelo Burlon veste Junoon

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na bevanda bio ricca di nutrienti preziosi, fonte naturale di antiossidanti e sali minerali: è Junoon, l’unica acqua di cocco 100% raw fruibile sul mercato italiano lanciata nel 2016 dal giovane imprenditore milanese Pierfrancesco Zanchi. Grazie all’alta qualità della materia prima e ai comprovati benefici per l’organismo, la nuova bevanda healthy ha conquistato in breve tempo anche il fashion system, tanto che il noto stilista Marcelo Burlon ha avviato una collaborazione con il brand, creando una versione esclusiva del prodotto. La Limited Edition, firmata Marcelo Burlon County of Milan, vanta un packaging dal look total black, scritte e dettagli verdi a contrasto, con il quale il designer di street wear ha voluto rendere omaggio all’assoluta naturalezza dell’acqua di cocco.

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chi può offrire imballaggi ecologici senza ridurne i profitti? Voi Grazie a inchiostri bio-rinnovabili che aumentano il profitto. Con i nuovi inchiostri a base acqua SunVisto® AquaGreen di Sun Chemical ora potete soddisfare il vostro bisogno di un imballaggio alimentare in carta naturale, più pulita e più ecologica, poiché contengono quantità molto più elevate di resina di origine naturale bio-rinnovabile. Questi inchiostri formulati con cura non solo resistono all’abrasione, acqua e grasso, ma offrono anche prestazioni superiori, sostenibilità e garantiscono il miglior supporto tecnico all’industria.

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Filosofia Zero Waste e Gruppo Gerosa

soluzioni innovative e sostenibili Oggi il mondo degli imballaggi è sotto accusa e la filosofia Zero Waste sta prendendo piede. Il Gruppo Gerosa da tempo sta investendo per favorire azioni mirate a promuovere un’informazione corretta e progettare imballaggi innovativi e eco-friendly.

I

l mondo del packaging flessibile è in una fase di cambiamento senza precedenti a causa soprattutto della demonizzazione della plastica e alla richiesta di rendere tale materia più eco sostenibile. Gli imballaggi vengono spesso annoverati come i materiali più inquinanti e inutili. In realtà, le statistiche e gli studi di impatto ambientale smentirebbero questo concetto. Gli imballaggi rappresentano circa il 4% dei rifiuti domestici globali e con il giusto eco-design possono contribuire alla raccolta differenziata ed essere riutilizzati per preservare materia prima vergine. La filosofia Zero Waste sta sempre più prendendo piede al giorno d’oggi. È però impensabile vivere in una realtà senza imballaggi, fondamentali per conservare e garantire i prodotti nonché per esaltarne la comunicazione, il design e la praticità d’uso per il consumatore. L’innovazione tecnologica sta quindi concentrando i propri sforzi verso soluzioni che garantiscano al packaging di assolvere le proprie funzioni in maniera sostenibile, andando a soddisfare sia i bisogni di performance e standard di sicurezza che le richieste del consumatore. Occorre lavorare sulla cultura dei consumatori e dei cittadini per destrutturare stereotipi creatisi da notizie mediatiche spesso veicolate con troppa superficialità dai media.

Investire in azioni d’informazione Il Gruppo Gerosa ha da sempre riconosciuto l’importanza della sostenibilità e per tale motivo ha voluto investire molte risorse per promuovere azioni effettive. Per arginare la disinformazione dilagante su queste tematiche, il Gruppo Gerosa ha deciso in primis di entrare a far parte del Ceflex, consorzio europeo di aziende rappresentanti la filiera del packaging flessibile, con l’intento di accelerare l’economia circolare e, in secondo luogo, fornendo un servizio d’informazione ai propri clienti inerente alla suddetta tematica. Per poter soddisfare tutte le richieste che derivano dai nuovi trend globali, dalle vicissitudini della plastica inerenti all’end of waste, dalle tecnologie di riciclo attualmente in esserealle rispettive normative sugli imballaggi cogenti (es. la direttiva 852:2018) e non

cogenti (es. norma armonizzata EN 13430), il Gruppo Gerosa offre un portafoglio di soluzioni innovative e sostenibili.

Sviluppare packaging sostenibili Le aziende, che provano a rispondere alle richieste del mercato riguardanti packaging sostenibili, spesso riscontrano difficoltà nel riuscire a mantenere determinate caratteristiche e performance tecniche. Il Gruppo Gerosa, nelle sue diverse consociate, è riuscito a sviluppare packaging che fossero sostenibili ma anche performanti e di qualità, mantenendo intatta la resa grafica e le caratteristiche del prodotto contenuto. In base all’applicazione e alle richieste ha sviluppato un portafoglio di soluzioni innovative e sostenibili comprendente monomateriali in Polipropilene, monomateriali in polietilene, mix poliolefinici, ma anche soluzioni carta con performance di saldabilità e barriera e una soluzione compostabile industriale. Alcuni laminati sono stati sottoposti a valutazione di riciclabilità mediante organismi e istituti terzi e hanno conseguito la certificazione di riciclabilità, dando valenza oggettiva del grande lavoro svolto a livello di eco design. Soluzioni con utilizzo di carta riciclata per etichette autoadesive sono state studiate dalla consociata spagnola Rieusset; Flexocit ha prodotto laminati monomateriali o riciclabili per il settore pasta fresca e dairy; Gerosa SA è alla continua ricerca e produzione di nuove soluzioni base carta e non. Artema Plast ha lavorato alla riformulazione di svariati laminati monomateriali per i più famosi retailer tedeschi. Infine, nell’headquarter di Inverigo la ricerca e sviluppo e l’Innovation Center hanno condotto dei project proof su laminati ad alte prestazioni cercando al contempo di dare valenza oggettiva dell’effettiva riciclabilità di quanto prodotto. Non ultimo, si stanno indagando nuove tecnologie di riciclo oltre a quello meccanico, l’utilizzo di plastica riciclata nel proprio packaging e codici invisibili per rendere il packaging smart.•

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2020 COSMOPROF BOLOGNA, QUARTIERE FIERISTICO

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In collaborazione con


SAES Group tramite SAES Coated Films, azienda specializzata in tecnologie di coating funzionali, e Sacchital Group, attiva nella realizzazione di packaging flessibili in carta, alluminio e materiali plastici, hanno avviato una partnership per la produzione e promozione di una nuova linea di imballaggi innovativi ad alta barriera e, allo stesso tempo, riciclabili o compostabili.

Packaging ad alta barriera riciclabili o compostabili

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e aziende, appartenenti a due comparti differenti della stessa filiera, hanno unito le proprie competenze di materiali, tecnologie e analisi scientifica in una collaborazione verticale per rispondere più rapidamente alle esigenze del mercato con un modello di business aperto. La collaborazione rafforza ulteriormente le partnership che ambedue i Gruppi stanno maturando con altri player leader industriali italiani, in un momento di cambiamenti per gli imballaggi sostenibili. Alla base del progetto innovativo c’è la nuova tecnologia di coating realizzata da SAES Coated Films e denominata COATHINK™, una tecnologia con deposizione a base acqua che funzionalizza con proprietà di alta barriera le superfici degli imballaggi, e i nuovi packaging multistrato ad alta barriera di Sacchital Group, disegnati per essere riciclati o compostati, su base carta, mono-materiali plastici o bio-materiale e dunque in linea con i principi fondamentali dell’economia circolare.

Eco-progettazione e sostenibilità Grazie all’utilizzo di coating funzionali a base acqua, SAES si pone sul mercato come partner di riferimento per la eco-progettazione di imballaggi ad alta barriera che rispondano ai requisiti di riciclabilità o compostabilità. Massimo della Porta, Presidente di SAES Group, ha dichiarato: “Carta, mono materiale plastico e biomateriali non hanno in sé proprietà di alta barriera, ovvero di protezione degli alimenti dall’umidità e dall’ossigeno. La sfida raccolta e vinta da SAES e Sacchital è quella di conferire queste funzionalità ai materiali creando imballaggi performanti e allo stesso tempo perfettamente in linea con i principi di economia circolare. Si tratta di una tipologia di prodotto finora assente dal mercato, reso possibile dall’unione delle competenze di entrambe le aziende. Un prodotto di-

sruptive, 100% riciclabile e compostabile, frutto del lavoro di due aziende complementari, con una visione comune e il desiderio di innovare, in una collaborazione che ci auguriamo sarà di lungo periodo”. Stefano Tominetti, Amministratore Delegato di SAES Coated Films, ha commentato: “Sono estremamente soddisfatto di presentare insieme ai nostri partner di Sacchital delle soluzioni innovative che vanno incontro alle nuove esigenze del mondo del food e dell’imballaggio. Questa partnership nasce dalla messa a fattor comune di competenze forti nel gas management, maturate da SAES in 70 anni di storia, con le tecnologie di converting di Sacchital per realizzare packaging sostenibili finora mai visti sul mercato, e che possono davvero fare la differenza”.

Un’idea vincente a servizio del food Sacchital storicamente è esperta nell’utilizzo di carta ed è stata tra le prime aziende a richiedere la certificazione FSC, a sviluppare materiali con spessori sottili e oggi grazie a questa idea vincente è in grado di promuovere packaging sostenibili con proprietà di alta barriera a vapore acqueo e ossigeno, e quindi di rispondere alle esigenze dei clienti, oggigiorno sempre più attenti ai temi ambientali. Alberto Palaveri, Amministratore Delegato di Sacchital Group, ha aggiunto: “Più di 70 anni di storia nel flexible packaging testimoniano le competenze e la forza di Sacchital Group: negli anni in un mercato competitivo abbiamo scelto la via dell’innovazione come fattore critico di successo. A questo si aggiungono le nostre competenze specifiche nell’utilizzo e nella stampa della carta. In un mercato in forte evoluzione l’alleanza strategica con SAES ci permette di progettare e realizzare soluzioni sostenibili gestendo direttamente e in ogni passaggio l’innovazione”. •

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Italia da record nel riciclo di imballaggi in acciaio

Il Consorzio RICREA rende noti i dati dell’ultimo anno: 386.895 le tonnellate di acciaio riciclate, pari al peso di 13 portaerei Cavour. In Italia un nuovo record nella raccolta differenziata degli imballaggi in acciaio, nel 2018 avviato a riciclo il 78,6%.

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La raccolta non va in vacanza

econdo RICREA - Consorzio Nazionale per il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Acciaio - in Italia il riciclo degli imballaggi di acciaio è da record, registrando nel 2018 il più alto tasso di riciclo di sempre, pari al 78,6% dell’immesso al consumo, in crescita del 5% rispetto all’anno precedente(73,6%). Un traguardo senza precedenti, raggiunto grazie all’impegno di tutta la filiera a partire dai cittadini che ogni giorno differenziano correttamente barattoli, scatole, scatolette, lattine, fusti, secchielli, bombolette, tappi e chiusure in acciaio, facendo sì che possano essere avviati a riciclo per rinascere a nuova vita. Nel 2018 sono state avviate al riciclo 386.895 tonnellate di imballaggi in acciaio, pari al peso di 13 portaerei Cavour, nave ammiraglia della flotta italiana. Un dato in forte crescita (+7,1% rispetto al 2017), che evidenzia non solo l’aumento della raccolta che ha raggiunto le 459.187 tonnellate (+6,8%), ma anche che la qualità del materiale raccolto sta migliorando progressivamente. “Il tasso di riciclo degli imballaggi in acciaio del 78,6% è il più alto di sempre per il nostro Paese – spiega Domenico Rinaldini, Presidente RICREA – Grazie alla continua attività di sensibilizzazione e valorizzazione dell’importanza della raccolta differenziata siamo molto vicini all’obiettivo europeo dell’80% da raggiungere entro il 2030. A questo traguardo importante hanno contribuito in modo particolare le regioni del Sud Italia, come ad esempio Sicilia, Calabria e Puglia, un tempo poco reattive, ma oggi sempre più attente e in miglioramento per quanto riguarda i quantitativi raccolti. Il nostro obiettivo è proseguire su questa strada per crescere ancora, insieme ai Comuni, agli operatori e soprattutto grazie all’impegno dei cittadini”. Anche i valori di copertura territoriale sono in costante aumento, sia sul totale dei Comuni coinvolti (5.970) che sugli abitanti serviti (86% sul totale), con un incremento considerevole del numero delle convenzioni attive (+10% rispetto al 2017), stipulate sulla base dell’AccordoQuadro ANCI-CONAI, lo strumento attraverso il quale il sistema consortile garantisce ai comuni italiani la copertura dei maggiori oneri sostenuti per svolgere le raccolte differenziate dei rifiuti di imballaggi. L’acciaio è un materiale permanente che viene riciclato all’infinito senza perdere le proprie intrinseche qualità. Grazie alle 386.895 tonnellate di acciaio recuperato dagli imballaggi, nel 2018 nella nostra penisola si è ottenuto un risparmio diretto di 735.094 tonnellate di minerali di ferro e di 232.137 tonnellate di carbone, oltre che di 692.553 tonnellate di CO2.

Sensibilizzare gli italiani al mare sulla raccolta differenziata dei contenitori in acciaio, materiale amico del mare e dell’ambiente. Era questo l’obiettivo di “Cuore Mediterraneo”, l’iniziativa itinerante di RICREA, insieme a Goletta Verde, l’imbarcazione di Legambiente che da oltre 30 anni monitora la qualità delle acque e denuncia le illegalità ambientali, organizzata in 25 porti e spiagge di altrettante città italiane quest'estate. Protagonista dell’iniziativa è Alice, un’inviata speciale che ha avvicinato diportisti e bagnanti alle prese con il pranzo portato da casa e gli alimenti custoditi nelle cambuse, permettere alla prova le loro conoscenze in merito a imballaggi e raccolta differenziata. “Il nostro obiettivo era quello di sensibilizzare i cittadini sulle qualità e i valori degli imballaggi in acciaio come barattoli e scatolette, casseforti ideali per custodire le eccellenze alimentari mediterranee, come i prodotti ittici, il pomodoro e l’olio d’oliva – spiega Roccandrea Iascone, responsabile comunicazione e relazioni esterne del consorzio RICREA –. Anche in vacanza è importante separare correttamente i contenitori in acciaio: una volta avviati al riciclo possono rinascere a nuova vita.

Il futuro è in gioco Sfida d’acciaio – Il futuro è in gioco è la campagna di sensibilizzazione voluta da RICREA per la città di Bari che si è posta l’obiettivo di educare i cittadini baresi a riconoscere gli imballaggi in acciaio e invitarli a conferirli correttamente nei contenitori per plastica e metalli. La sfida è quella di aumentare ancora la percentuale di raccolta differenziata. Ora il traguardo da raggiungere è quello di raccogliere 400 tonnellate di contenitori in acciaio in un anno: una sfida notevole per la città che, al termine dell’iniziativa, sarà premiata da RICREA con nuovi scivoli, altalene e altri giochi interamente realizzati in acciaio. “Siamo grati ai Consorzi nazionali per il riciclo e il recupero dei prodotti di scarto per il sostegno e la collaborazione che ci garantiscono sin dal nostro insediamento - dichiara Pietro Petruzzelli, Assessore all’Ambiente del Comune di Bari -. In particolare, voglio ringraziare RICREA che ci sta supportando nel percorso di sensibilizzazione sulla differenziazione dei rifiuti in acciaio, una sfida che la città di Bari già lo scorso anno ha saputo cogliere e affrontare nel migliore dei modi. Sono certo che riusciremo a raggiungere l’obiettivo, anche grazie all’estensione della raccolta porta a porta, e a raccogliere 400 tonnellate di contenitori in acciaio, a dimostrazione del fatto che i baresi hanno compreso pienamente quanto sia importante differenziare”. •

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Raja il brand degli imballaggi affidabili e sostenibili Nel corso della sua storia, il Gruppo RAJA ha saputo costruire una solida brand reputation grazie alla cultura del servizio al cliente, alla particolare attenzione riservata al tema innovazione e all’elevata competenza. Lorenza Zanardi, Direttore Generale di RAJA Italia, racconta l’evoluzione, il modello di business e le strategie in atto.

Cinque leve d’azione per ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi

➥ Ci descrive il Gruppo RAJA e la sua attività? La storia del Gruppo RAJA inizia 65 anni fa quando due donne francesi, Rachel e Janine, da cui deriva l’acronimo RAJA, decisero di aprire la società Les Cartones Raja. Una scelta coraggiosa in un mondo prettamente maschile come quello degli imballaggi che però oggi possiamo considerare assolutamente vincente come i numeri stessi dimostrano. Il Gruppo, presente in 18 Paesi in tutto il mondo per un totale di 1.900 dipendenti, conta infatti 420.000 clienti e un fatturato di 631 milioni di euro registrato lo scorso anno. Un successo significativo e di assoluto valore acquisito nel corso del tempo grazie ad un’importante cultura del servizio al cliente, ad una costante attenzione all’innovazione e all’elevata competenza dei suoi dipendenti. Per quanto riguarda invece l’Italia, vantiamo già oltre 10 anni di attività. La filiale è stata infatti aperta a Castel San Giovanni, nel polo logistico che oggi ospita altri importanti brand come Amazon, nel 2006. Attualmente contiamo un portafoglio clienti di 80.000 società tra PMI e grandi aziende internazionali presenti sul territorio nazionale alle quali proponiamo un’offerta di oltre 4.200 prodotti e un supporto a 360°. In termini di fatturato invece nel 2018 abbiamo raggiunto i 20,8€ milioni con un aumento pari al 18% rispetto al 2017. Siamo quindi una realtà in forte crescita e sempre più apprezzata come evidenziano anche i recenti riconoscimenti che abbiamo ottenuto. Quest’anno siamo stati infatti premiati al Netcomm E-commerce Award come miglior e-commerce nella categoria “Servizi” e abbiamo ricevuto il Sigillo di Qualità dell’Istituto Tedesco Qualità e Finanza come Best Shop nella categoria “Forniture per commercio, ufficio, industria”.

➥ Quali sono le mosse che, dal canto suo, ha messo in atto dal suo insediamento per rilanciare l’attività italiana? Mossa dalla convinzione che nel mercato odierno non siano i grandi a mangiare i piccoli, ma i veloci a fagocitare i lenti, ho deciso di puntare sull’innovazione e sulla versatilità, ricercando un miglioramento continuo delle performance e dei processi. Tra le mosse vincenti sicuramente la creazione del negozio online che è stato premiato come “Miglior e-commerce italiano B2B” nel 2016 dall’autorevole Consorzio Netcomm. Abbiamo saputo cogliere il doppio vantaggio del mondo e-commerce, dando vita ad una vera e propria digital trasformation. Da una parte abbiamo seguito passo dopo passo lo sviluppo crescente del commercio elettronico riconoscendone l’enorme potenzialità in termini di fatturato. Se nel 2007 il fatturato di RAJA Italia derivante dall’e-commerce si fermava al 12%, oggi si attesta infatti a quota 34%, con una crescita costante durante gli ultimi tre anni. Dall’altra ne abbiamo sposato le logiche avvicinando il settore degli imballaggi e delle forniture, per sua natura B2B, alle dinamiche tipiche del B2C. Ragionando in ottica consumer, offriamo infatti ai clienti diversi touch point in grado di rispondere a tutte le loro necessità, prima fra tutte la richiesta madre degli acquirenti online, risparmiare tempo. Da qui la decisione di introdurre il servizio express, che consente di ricevere la merce entro le 10:30 del mattino successivo all’ordine, e avanzati strumenti per la personalizzazione di nastri, shopper e scatole come Rajaprint.

➥ Cosa distingue l’offerta di RAJA Italia? La nostra offerta si contraddistingue per un modello di business che si traduce in una strategia multicanale capace di incontrare e soddisfare appieno le esigenze e le aspettative dei clienti. Attraverso cataloghi, sito web, canali social, telefono ed esperti sul campo riusciamo ad essere sempre in contatto con loro per supportarli al meglio in ogni momento del loro customer journey. Fornire un’esperienza d’acquisto positiva è per noi estremamente importante da qui il continuo miglioramento della nostra proposta con consegne programmate e multi-sito in 24/48 ore, prodotti sempre disponibili a stock, consulenze personalizzate e servizi come l’e-procurement che ottimizzano la produttività delle aziende.

➥ Su quali prodotti state spingendo in modo più deciso? Attualmente stiamo valorizzando l’offerta ecologica che conta 1.500 prodotti. Ridurre l’impatto ambientale, utilizzando materiali riciclati e offrendo un’ampia selezione di soluzioni green, è uno

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➥ Imballaggi e impatto ambientale sono un tema caldo. Come risponde Raja alla necessità di eco-sostenibilità? Lorenza Zanardi, Direttore Generale RAJA Italia

dei principi cardini su cui si fonda la nostra realtà a livello sia italiano che internazionale. Una politica eco-friendly che ci qualifica come partner eco-responsabile attento ad uno sviluppo sostenibile. Focalizzandoci invece sull’avvicinarsi del Black Friday e del Natale stiamo puntando sulle soluzioni che meglio supportano e facilitano le attività dei merchant come ad esempio le scatole per la spedizione ad altezza variabile che permettono di risparmiare tempo, spazio a magazzino e persino materiale di riempimento oppure i prodotti per semplificare le operazioni di reso come le scatole e le buste dotate di una seconda banda adesiva per rispedire i prodotti e, nel caso delle scatole, anche di un’apertura con pre-taglio per evitare l’uso di oggetti taglienti che potrebbe danneggiarla e renderla inutilizzare. Ultimo ma non meno importante il sistema di riempimento Geami WrapPak che consente di sostituire il pluriball interno con materiale in carta antishock 100% naturale, riutilizzabile e riciclabile.

RAJA risponde con un impegno concreto a favore di un packaging capace di rispettare il pianeta e le risorse che ci dona. Non appena possibile tendiamo ad ampliare la nostra offerta con nuove soluzioni ecologiche, cerchiamo sempre di incentivare i fornitori alla ricerca e alla creazione di innovative soluzioni di imballaggio, guidiamo i clienti ad una scelta responsabile ed ecosostenibile dell’imballaggio, privilegiamo i canali di vendita digitali e limitiamo le emissioni di CO2 durante le consegne. Sono consapevole che questi siano piccoli gesti ma sono sicura che se ogni azienda e ogni persona camminasse in questa direzione il mondo sarebbe un posto migliore. A tal proposito, proprio per sensibilizzare ulteriormente i nostri clienti sul tema,abbiamo anche definito cinque leve d’azione che abbiamo denominato le “5R”. Si tratta di cinque semplici ma buone abitudini in materia di imballaggio che potrebbero davvero fare la differenza. Ridurre il consumo di materiali da imballo, riutilizzare gli imballaggi, ripensare quelli ad alto impatto ambientale o non riciclabili con soluzioni ecologiche, rinnovare utilizzando packaging biobased realizzati a partire da materiali naturali rinnovabili e riciclare gli imballaggi dandogli una nuova vita. Mi piace pensare che anche RAJA stia contribuendo attivamente per un cambiamento divenuto ormai irrimandabile. •

SUCCESSO PER IL CONVEGNO

Plastigraf Trevigiana, azienda di Carbonera (TV) esperta nell’accoppiamento di carta e cartoncino con film plastici e bioplastiche, ha organizzato un convegno dal titolo “Imballaggi multistrato cartabioplastica” rivolto alle aziende cartotecniche, cartiere e produttori di packaging a base cellulosa. Una platea di 170 persone, più di 80 le aziende partecipanti provenienti da tutta Italia, riunite il 24 settembre scorso a Treviso.

I

l convegno è stata l’occasione per mettere a confronto la domanda e l’offerta, con una tavola rotonda tra le parti coinvolte nel mercato di soluzioni ecologicamente avanzate. La direttiva europea 2019/904 (SUP) mette al bando, a partire da luglio 2021, prodotti monouso in plastica, come piatti, posate e cannucce, contenitori per alimenti e bevande in polistirene espanso e attrezzi da pesca contenenti plastica. Una disposizione che richiede l’adozione nei singoli paesi membri, tra cui l’Italia, secondo proprie leggi nazionali. Il mercato a tutti i livelli aspetta chiarimenti dal governo italiano e chiede che le condizioni legislative siano chiare e pensate per consentire investimenti strutturali e produttivi alle aziende che dovranno fare i conti con le restrizioni della

direttiva. I rappresentanti della GDO, Coop, Carrefour e Finiper, hanno comunicato i loro obiettivi: in forte anticipo rispetto ai termini legislativi, entro giugno 2020 intendono sostituire sugli scaffali tutti i prodotti a marchio con prodotti biodegradabili e compostabili. Una decisione che comporterà un veloce mutamento di scelte lungo tutta la catena di fornitura, tenendo presente che è necessario dare un’informazione chiara e coerente al consumatore finale che ha la responsabilità di destinare l’imballo al riciclo o smaltimento tramite la raccolta differenziata. Indicazioni chiare sono arrivate anche dai consorzi Comieco (riciclo carta e cartone), CIC (compostatori) e Assobioplastiche (produttori e con-

verter di bioplastiche): “La fase di progettazione dell’imballaggio deve considerare non solo l’uso durante la vita utile, ma anche le fasi di recupero e riciclo, che devono essere predilette rispetto allo smaltimento. Imballi per il contatto con gli alimenti sono ragionevolmente più adatti a finire nella filiera del compostaggio, quando costituiti da materie prime biodegradabili. Confezioni per la cosmetica e materiale editoriale dovrebbero continuare ad essere riciclati con la carta”. I tecnici del laboratorio Innovhub hanno fornito informazioni e chiarimenti sui metodi di analisi, mentre gli Enti Nazionali TÜV Austria Italia e Aticelca hanno esposto i vantaggi di scegliere la certificazione di prodotto per riconoscere e rintracciare lungo la filiera i materiali idonei. Plastigraf Trevigiana è stata scelta per condurre un’azione pilota nel progetto Biocompack-CE, coordinato da Interreg Central Europe, ed effettuerà un caso studio sulla riciclabilità di 3 soluzioni di imballo compostabili a base cellulosica. Il progetto, che coinvolge diversi enti, aziende, laboratori ed istituti di 6 paesi del Centro Europa, tra cui le italiane Legambiente Innovazione Onlus e Innovhub SSI, ha lo scopo di fornire alle PMI strumenti dedicati per la progettazione e lo sviluppo di imballaggi multistrato composti da carta e bioplastica.

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Converting&LABEL

L'INDUSTRIA DELLE ETICHETTE

pronta a nuove sfide

L’edizione 2019 del Forum europeo delle etichette FINAT ha riunito gran parte dei player nella catena del valore dell’industria delle etichette nell’annuale convegno lo scorso giugno a Copenaghen. I focus tematici hanno approfondito le strategie dei player del settore per un futuro di successo.

L

a conferenza è stata aperta dal Presidente di Finat, l’associazione internazionale che collega la community delle etichette, Chris Ellison di OPM Labels & Packaging, che ha sottolineato le principali sfide di oggi: quali l’incertezza economica in Europa e, di fronte a un invecchiamento della popolazione e cambiamento delle competenze, la necessità di iniziative per raggiungere e coinvolgere le generazioni future dei leader di talento dell’industria delle etichette, ingegneri e designer. Ha delineato i percorsi altamente rilevanti su cui FINAT sta lavorando per aiutare i membri in una strategia di ottimizzazione dei processi.

Aggiornamento di mercato È stata quindi la volta dell’amministratore delegato di FINAT Jules Lejeune, che ha relazionato sulle statistiche del mercato europeo, tendenze e sviluppi. In termini di supporti per etichette, ha mostrato che le bobine non cartacee hanno aumentato la loro fetta di mercato raggiungendo il 27% della domanda totale nel 2018, mentre i consumi delle etichette in foglio sono nuovamente diminuiti di oltre il 2%. Lejeune ha affermato che i primi cinque paesi del mercato delle etichette in Europa - Germania, Regno Unito, Francia, Italia e Spagna – rappresentano quasi il 60% del totale, con Russia e Polonia che stanno “bussando alla porta”. Solo due paesi nel mercato europeo - Regno Unito e Turchia - hanno evidenziato un calo del mercato nel 2018 rispetto all’anno trascorso.

Cambiamento di focus sul target Il profilo del settore ha mostrato e continua a mostrare un notevole cambiamento nei mercati finali rispetto al 2017, con i solo prodotti farmaceutici, cura persona e prodotti chimici domestici che superano i tassi di crescita dell’anno precedente. Mentre il 2017 è stato l’anno della crescita delle etichette “non prime” (con informazioni variabili), il 2018 ha mostrato prestazioni più elevate dei settori dell’etichettatura “prime”. È interessante notare che i label converter intervistati prevedono che i loro acquisti di macchine da stampa analogicoconvenzionali supereranno quelle digitali nel 2019 e nel 2020. Nell’ambito della sostenibilità, il riciclo dei liner viene ora attuato da circa un quinto dei converter di etichette intervistati, con un ulteriore 11% che dichiara di riciclare una parte dei liner e un altro 33% impegnati nel pianificare un sistema organizzato nel prossimo anno. Secondo Jules Lejeune, con la stampa digitale per basse tirature e l’attenzione agli aspetti innovativi nella decorazione, le prospettive del mercato delle etichette sono promettenti.

Uno sguardo al mercato globale Corey Reardon, Presidente e CEO di Alexander Watson Associates, ha analizzato il mercato dell’etichettatura globale della decorazione del prodotto in maniera più ampia e. Classificando il mercato per tecnologia, ha dimostrato, che le etichette autoadesive godono ancora della quota maggiore, il 40%, seguite dalle carta-colla al secondo posto con il 35%

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Il 2018 ha mostrato prestazioni più elevate dei settori dell’etichettatura “prime”.


European LABEL FORUM e l’etichettatura sleeve al terzo posto con il 19%. Se le etichette autoadesive hanno continuato a crescere di oltre il 5% nel 2018, grazie alla loro flessibilità, varietà ed efficienza, l’etichettatura sleeve è cresciuta ancora più rapidamente; mentre l’etichettatura in-mould è cresciuta oltre il 4%. Le applicazioni di etichette industriali stampate con informazioni variabili rappresentano ancora la maggior quota di fatturato degli utilizzatori finali, con il 45%, ma le etichette dei prodotti primari in questo momento hanno una quota di mercato inferiore soltanto dell’1% in termini di volumi globali. L’Asia è il più grande mercato e anche quello in più rapida crescita per tutti i formati di etichettatura, ma il mercato delle etichette ha registrato una crescita a livello globale nel 2018 di oltre il 4%. L’analisi di Corey Reardon si è ampliata sul fronte imballaggi digitali e stampa di etichette, stampa diretta su contenitori, attività di fusioni e acquisizioni, consolidamento del settore e, naturalmente, problemi di riciclabilità del settore che, ha affermato, “non sono solo un problema per la tecnologia di etichettatura autoadesiva per gli scarti di liner e matrici, ma anche per le applicazioni sleeve di film termoretraibili”.

Siamo ad una svolta... Frederik Krause di TickoTryk A/S ha dato il benvenuto ai delegati nella bellissima città di Copenaghen. Come presidente dell’Associazione danese Label Association ha sottolineato una forza attiva e molti sforzi per attirare giovani partecipanti al settore. “Se cerchi una svolta, guarda fuori dal tuo solito ambiente”, queste le parole di Hamish Taylor nel suo keynote speech di apertura ai delegati. Appassionato di innovazione e relatore di fama internazionale, il percorso professionale di Hamish Taylor ha abbracciato marchi leader come Procter & Gamble, Price Waterhouse, British Airways, Eurostar e Sainsbury’s Bank. Taylor ha creato una magistrale e stimolante presentazione su come cambiare il modo in cui pensiamo, apprendiamo e comprendiamo esigenze e desideri dei nostri clienti. “Tutti sono clienti. Nulla potrebbe essere più appropriato per l’industria dell’etichetta e imballaggi di oggi; e tutti in questa complessa catena di approvvigionamento”, ha affermato Hamish Taylor, “sono clienti - compresi i colleghi dell’azienda in cui lavori”. La chiave del successo, ha sottolineato, è agire come un ladro esperto “rubare idee” da una situazione e applicarle in un’altra totalmente diversa. È una strategia collaudata e vincente per il successo del marchio. Il suo campanello d’allarme è stato “devi mostrare che ti interessa davvero il business dei tuoi clienti in modo da avvicinarti a loro più di chiunque altro”. Dopo tutto, ha detto, nel mondo di etichette e imballaggi, “trascorri il tuo tempo a dipingere il volto dei leader mondiali dei brand!”.

Il volto mutevole della distribuzione Wijnand Jongen, fondatore e CEO dell’associazione olandese di e-commerce Thuiswinkel.org e presidente del comitato esecutivo di E-commerce in Europa, ha raccontato come la fine imminente della distinzione tra shopping tradizionale e online porterà a grandi cambiamenti. Con i rivenditori online che aprono negozi fisici al dettaglio in tutto il mondo, le etichette e gli imballaggi stanno abbracciando una nuova definizione del loro ruolo di fattori abilitanti in questo differente panorama di acquisto - un ruolo che possono esibire in negozio, sul pack online e persino a casa - con l’elettronica come maggiore contributor. Negozi senza contanti e senza cassa (con pagamento solo attraverso carta) completamente integrati sono ora una realtà; questi arrivano ad includere opzioni di acquisto come selezionare un articolo in un display del negozio e poi farselo consegnare a casa. In questa arena del retail, Alibaba in Cina è uno dei principali esempi di vendita O2O (da online a offline) e Amazon sta progettando di aprire fino a 3000 negozi senza cassa entro il 2021. Altre opzioni popolari e in rapida crescita sono le consegne attraverso robot e, naturalmente, dispositivi intelligenti come Amazon Alexa, che consentono, tra l’altro, di risparmiare tempo attraverso ordini a comando vocale. Wijnand Jongen afferma che Amazon ora sta persino lavorando su un dispositivo in grado di leggere le emozioni. In effetti, l’engagement dell’umanità con la varietà di dispositivi online sta creando un grande cambiamento nelle comunicazioni umane. Come ha affermato Wijnand Jongen, “quando le famiglie si disconnettono, si connettono!”. •

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Il prossimo FINAT European Label Forum avrà luogo a Roma dal 3 al 5 giugno 2020


Converting&LABEL La prestampa digitale apre una nuova era per la protezione e l’attivazione del marchio nel commercio elettronico. Le soluzioni di imballaggio in cartone ondulato con stampa digitale intelligente informano, intrattengono e mettono in rete chi acquista. Avvertono della contraffazione del prodotto e garantiscono trasparenza nella spedizione e tracciabilità. Tutto ciò è ora possibile non solo per brevi tirature, ma anche per quelle medio-lunghe. Quindi, c’è quasi un paradosso: quello della produzione di massa individualizzata.

IL PACKAGING nel mondo e-commerce ANJA ROEHRLE*

L’

attuale digitalizzazione e i relativi cambiamenti nel comportamento di acquisto dei consumatori hanno un impatto notevole sulla progettazione e la costruzione degli imballaggi. I prodotti di serie perdono la loro attrattiva. I produttori di marchi, i rivenditori e i fornitori di servizi logistici si stanno adattando alle nuove sfide del trading online. Ricevono un forte impulso dall’industria dell’imballaggio, che ha molto da offrire quando si tratta di imballaggi e-commerce realizzati in cartone ondulato con soluzioni innovative e tecnologie di stampa all’avanguardia. 74,4 miliardi: questo è il numero di spedizioni i servizi di corriere, espresso e pacchi (CEP) effettuati in tutto il mondo nel 2017, secondo le ultime cifre dell’indice annuale di spedizione dei pacchi di Pitney Bows. Circa il 17 percento in più rispetto all’anno precedente. Questa impennata del volume dei pacchi è alimentata dal continuo boom del commercio elettronico. Già entro il 2020, si prevede che si supereranno i 100 miliardi di pacchi nelle tredici nazioni industriali esaminate. Alla luce di tali volumi e tassi di crescita, diventa chiaro: il packaging è da tempo emerso quale componente chiave nella catena logistica dell’e-commerce.

L’economia dello spazio vuoto Il rapporto “The Empty Space Economy”, redatto da

Forbes Insights in collaborazione con lo specialista internazionale del packaging DS Smith, rivela che quasi tutti i pacchi spediti online contengono spazi vuoti. Il 60 percento dei dirigenti intervistati ritiene che più di un quarto di ciò che viene inviato ai clienti negli imballaggi per il trasporto sia in realtà aria sottile. Viene utilizzata un’enorme quantità di materiale extra, sia per l’overbox che per il materiale di riempimento. I consumatori stanno diventando sempre più critici al riguardo. Anche i produttori e i rivenditori di marchi affrontano sempre più il problema dell’ottimizzazione degli imballaggi. Le ragioni sono ovvie: minori costi di materiale e logistica, minori danni da trasporto, maggiore sostenibilità e migliore esperienza del cliente. Lo studio è disponibile per il download da https://www.dssmith.com/EmptySpaceEnglish.

Su misura per ogni canale Lo sviluppo di soluzioni di imballaggio e-commerce ottimizzate da cartone ondulato non è affatto banale. Attraversano un ciclo di approvvigionamento completamente diverso rispetto alle merci che vanno al dettaglio. Spesso mancano dati affidabili per fornire informazioni sui carichi effettivi durante il trasporto. La spedizione online pone le massime esigenze sull’imballaggio, poiché la merce non solo deve arrivare al cliente intatta, ma idealmente anche ispirare il cliente sul prodotto e sul marchio in modo tale che lo condividano positivamente sui loro canali di social media. DS

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Imballaggi PER E-COMMERCE Smith ha iniziato presto ad affrontare le peculiarità del ciclo di consegna, le tendenze e gli approfondimenti sull’e-commerce. Oggi, oltre al suo vasto know-how, l’azienda ha sviluppato e offre un’intera gamma di soluzioni speciali di e-commerce e tecnologie innovative. Questi includono l’esclusivo test standard DISCSTM, che simula i carichi reali all’interno del cosiddetto “ultimo miglio” e, sulla base delle conoscenze acquisite, consente di abbinare il materiale e il design dell’imballaggio al rispettivo ciclo di fornitura e ai suoi requisiti specifici. L’innovativa soluzione di imballaggio Made2fit garantisce, ad esempio, che le dimensioni degli imballaggi possano essere regolate manualmente o in modo completamente automatico in base al volume dei prodotti da spedire. E questo è possibile in tutte e tre le dimensioni.

L’e-commerce sta diminuendo Innovazioni come queste generano un reale valore aggiunto nel ciclo di fornitura dell’e-commerce. Poiché la distribuzione online diventa sempre più importante per l’industria dei beni di consumo, difficilmente i produttore non hanno bisogno di imballaggi speciali per l’e-commerce per i propri prodotti al fine di ottimizzare i propri processi. Le spedizioni di articoli singoli portano a nuove sfide in adempimento. Per semplificare i proces-

si, gli specialisti del packaging come DS Smith hanno escogitato una serie di grandi idee. L’e@ Box, ad esempio, combina l’imballaggio del prodotto e l’overpack. Il riempimento in loco delle scatole con il prodotto marchiato avviene direttamente presso la sede del produttore.


Converting&LABEL Ciò consente di risparmiare tempo e costi nella logistica. Allo stesso tempo, la soluzione all-in-one per la spedizione di singoli articoli ha sempre le giuste dimensioni e robustezza, indipendentemente dal fatto che vengano spediti prodotti cosmetici, cioccolatini, scarpe o trapani a batteria. Oltre all’elevata protezione del prodotto e alla maneggevolezza, l’intelligente sistema box-in-box garantisce in particolare un asspetto: l’acquirente online ricorderà l’unboxing del prodotto come parte di un’esperienza positiva del marchio.

utili, ad esempio su applicazioni di trucco, nonché sull’installazione o la messa in servizio di prodotti complessi. Grazie alla cosiddetta stampa Mosaic, anche ai singoli pacchi di spedizione può essere assegnato un design unico e individuale nella prestampa digitale. Pertanto, migliaia di copie uniche vengono prodotte in una sola tiratura. Anche le modifiche dell’ultimo minuto alla grafica sono ora più facili, perché semplicemente non è più necessario stampare lastre.

Attivazione del marchio in primo piano

Protezione del marchio: codici QR e filigrane

I cicli di vita dei prodotti stanno diventando sempre più brevi, anche perché le start-up stanno lanciando sul mercato prodotti sempre nuovi e sempre più eleganti. I prodotti di serie perdono la loro attrattiva. La fedeltà al marchio degli acquirenti sta svanendo e gli aspetti dell’eco-sostenibilità stanno diventando sempre più importanti. Tutto ciò crea nuove sfide per l’industria. I clienti di oggi vogliono essere ispirati e sollecitati da prodotti personalizzati il più sostenibili possibile. È più importante che mai concentrarsi sul cliente e personalizzare i processi aziendali, i prodotti e le esperienze di acquisto in base alle loro esigenze. Ed è proprio qui che l’imballaggio per il trasporto in cartone ondulato può portare nuovi e forti accenti al marchio di un produttore. Per quanto riguarda la centralità del cliente, la prestampa digitale e la flessibilità associata aprono una nuova dimensione di interazione. E questo non è più vero solo per brevi tirature, ma ora anche per quelle medio e lunghe. Le stampe interne che attirano l’attenzione e i motivi delle campagne stagionali consentono anche un approccio differenziato ed emotivo al cliente nel commercio elettronico. Il packaging intelligente informa, intrattiene e collega in rete l’acquirente online. Una scansione dei codici di risposta rapida stampati, ad esempio, può fornire informazioni sulle aree di crescita, nonché suggerimenti per la preparazione ottimale del prodotto ordinato online. Allo stesso modo, i consumatori possono accedere a programmi bonus o piattaforme di social media in cui gli influenzatori mostrano il prodotto o forniscono esercitazioni video

Anche la tecnologia di stampa digitale ha molto da offrire in termini di protezione del marchio: i codici QR sicuri non sono replicabili e forniscono un metodo affidabile per verificare se un prodotto è autentico o contraffatto. Ha senso combinarlo con una chiusura a prova di manomissione sull’imballaggio di trasporto in cartone ondulato. I codici stampati e serializzati consentono di tenere traccia degli imballaggi, ma anche di verificarli. Inoltre, può essere utilizzato per “sposare” il prodotto e l’imballaggio tra loro, ad esempio per registrare i singoli numeri di lotto, i dati e i tempi di produzione. Ciò rende anche la tracciabilità molto più semplice da implementare in caso di richiamo. Le filigrane possono anche essere stampate sull’imballaggio di trasporto in prestampa digitale, ciò consente la codifica nascosta nell’immagine stampata. Se utilizzato in modo selettivo, può a sua volta essere impiegato per verificare se si tratta di un prodotto originale o meno.

Prossima fermata: packaging multicanale Le moderne tecnologie e le mutevoli abitudini dei consumatori stanno causando continui cambiamenti nel commercio elettronico. Offline e online si stanno fondendo l’un l’altro sempre più. Già oggi l’industria, i rivenditori fisici e i player dell’online puri stanno investendo nello sviluppo e nell’espansione delle loro iniziative omnicanale. Il continuo collegamento in rete dei mondi online e offline ha effetti di vasta portata sull’intero ciclo di fornitura. In particolare nel settore dell’imballaggio, ci sarà sempre più richiesta di soluzioni complete e integrate che funzionino altrettanto bene sugli scaffali dei negozi e nella vendita al dettaglio online. * Marketing & Communication Manager at DS Smith Fonte: Drupa

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L’e@Box è un prodotto DS Smith

Esempio di Mosaic printing


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GLI IMBALLAGGI FLESSIBILI TRA PLASTIC TAX, SOSTENIBILITÀ E INNOVAZIONE

Si è tenuto nelle giornate di giovedì 17 e venerdì 18 ottobre a Monopoli (Bari) la XXXIV° edizione del Congresso d’Autunno di GIFLEX, l’Associazione che raggruppa i produttori di imballaggi flessibili destinati al confezionamento di prodotti alimentari, farmaceutici, chimici e ad altre applicazioni industriali. L’appuntamento ha visto la presenza di quasi 250 rappresentanti dal mondo delle imprese produttrici e utilizzatrici di imballaggi, di rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico e della Grande Distribuzione, e di esperti del settore. Il settore degli imballaggi flessibili si trova attualmente sotto i riflettori, anche a seguito delle evoluzioni normative che stanno interessando il comparto, fra tutte la cosiddetta plastic tax, che potrebbe introdurre una tassazione aggiuntiva per la produzione di imballaggi contenenti una base polimerica. L’andamento economico del settore mostra una crescita abbastana vivace sia a livello mondiale (+4,5%) che a livello nazionale (+4,0%), anche grazie alla straordinaria propensione all’export delle imprese italiane, con una quota che raggiunge il 55%. Il settore impiega in tutta Italia circa 7.000 addetti. Durante la due giorni di Monopoli sono stati esplorati gli scenari politico-economici che interessano il settore, tra cui gli ultimi aggiornamenti in merito alla Brexit, e quelli più prettamente legati alla sostenibilità e all’innovazione, ambiti in cui il comparto sta lavorando attivamente ormai da tempo, allo scopo di ridurre ulteriormente i materiali utilizzati e di garantire – anche in accordo con selezionatori e riciclatori – un percorso di riciclo per gli imballaggi al termine del ciclo di vita. “I numeri mostrano come il nostro settore stia performando bene, con buoni margini di crescita a livello nazionale e globale” ha commentato Michele Guala, Presidente di Giflex. “Allo stesso tempo, nutriamo particolare preoccupazione sugli annunciati interventi normativi in materia di plastica: riteniamo infatti non corretto un contributo che miri esclusivamente a fare cassa sul tema, al posto di andare in favore di politiche per la tutela e salvaguardia dell’ambiente, e che mette a rischio posti di lavoro andando ad incidere alla fine sui costi della spesa dei generi alimentari”. Il 34° Congresso d’Autunno di Giflex ha visto anche la premiazione del concorso Youpack, realizzato in collaborazione con ENIPG (Ente Nazionale Istruzione Professionale Grafica) e rivolto agli studenti delle scuole superiori ad indirizzo grafico sul territorio nazionale. Sono state premiate due diverse categorie: la prima legata alla promozione dell’imballaggio flessibile, la seconda al tema della sostenibilità applicata al settore. I vincitori sono stati, rispettivamente, Laraib Shabbir della Scuola Aldini e Valeriani di Bologna, e Giulia Oliosi e Andrea Ruffo della Scuola San Zeno di Verona. GIFLEX rappresenta l’85% della produzione italiana di imballaggi flessibili con un fatturato di oltre 2 miliardi di euro.


Converting&LABEL SCATOLIFICI ITALIANI NUOVI SCENARI DI MERCATO Si è svolta a Siena, il 27 e 28 settembre scorsi, l’Assemblea Nazionale dell’Associazione Italiana Scatolifici. Due giorni di discussioni, confronto e networking per fare il punto della situazione in un momento particolarmente importante per il settore degli imballaggi in cartone ondulato, segnato dalla sentenza dell’Autorità per la Concorrenza e il Mercato che lo scorso agosto ha sanzionato il 90% dei produttori di cartone ondulato operanti in Italia per comportamenti illeciti. Il Procedimento era nato da una serie di segnalazioni giunte all’Antitrust tra cui quella decisiva dell’Associazione Italiana Scatolifici. L’importanza dei temi al centro del dibattito ha fatto toccare il record assoluto di partecipazione nella storia dell’Associazione, con oltre 100 rappresentanti di aziende associate presenti nelle due giornate. L’evento ha inoltre avuto ospiti istituzionali che hanno dato il loro importante contributo all’analisi di questo importante momento storico. Hanno partecipato Maria Laura Mantovani, Senatrice XVIII Legislatura; Giorgio Merletti, Presidente di Confartigianato; Gianni Pietro Girotto, Presidente della Commissione Industria del Senato (in videocollegamento). Un’Assemblea speciale, dunque, che segna un passaggio di mercato atteso da tempo. Riccardo Cavicchioli, Presidente dell’Associazione Italiana Scatolifici, ha commentato in apertura lavori la sentenza dell’Antitrust, dichiarando: “Siamo molto orgogliosi della nostra Associazione e dei nostri Associati, che hanno saputo ‘fare squadra’ e portare avanti con coraggio e impegno un importante percorso comune, per il bene di tutti. Un grande esempio della eccellente capacità imprenditoriale che popola il settore degli scatolifici e della maturità della nostra Associazione, che in questi 8 anni è cresciuta, è diventata robusta e solida ed è pronta per nuovi traguardi ambiziosi, che diano sempre maggiore rappresentatività e forza agli scatolifici ‘puri’”. “Per la filiera del cartone ondulato si apre ora uno scenario totalmente nuovo, che si svolgerà sotto la vigilanza dell’AGCM e che, siamo certi, favorirà lo sviluppo di tutta la filiera e porterà benefici a tutto il comparto, inclusi i clienti finali”, ha continuato Cavicchioli. L’Assemblea è stato anche il momento per fare il punto su alcuni importanti progetti promossi dall’Associazione tra cui ACIS Academy, un programma di formazione manageriale e tecnica che è pronta per la sessione autunnale e che sta riscuotendo un ottimo successo, a testimonianza della volontà degli scatolifici di continuare a crescere culturalmente. Si è parlato anche delle Foresta Associazione Italiana Scatolifici sulla piattaforma Treedom, che contribuirà alla riforestazione delle zone del Veneto colpite dal maltempo lo scorso anno e che è cresciuta grazie al contributo di numerosi associati fino ad arrivare a 660 alberi: un grande progetto di sostenibilità ambientale condiviso tra tutti gli associati. Anche l’area espositiva - un foyer riservato agli sponsor della manifestazione – era più che mai popolata, con 20 aziende di diversi settori dell’industria e dei servizi che hanno avuto modo di presentare le proprie novità all’interno di contesto esclusivo di decisori aziendali.

TUTTE LE QUALITÀ DELLA ROTOCALCO IN UN MANUALE È una tecnologia che abbina una qualità di stampa particolarmente elevata a un ottimo rapporto prezzo per metro stampato che, sulle lunghe tirature, non conosce rivali. Stiamo parlando della rotocalco, che dà il nome al manuale “Rotocalco, conoscerla per meglio apprezzarla”. In poco più di cento pagine, la pubblicazione illustra tutti gli aspetti sottolineando le applicazioni e includendo un pratico glossario a chiusura. Dai cenni storici al flusso di lavoro, dal colore agli inchiostri e le vernici, passando per le fasi di prestampa e incisione cilindri e, ovviamente, per i componenti come la racla e i pressori. Il testo, stampato in inglese e in italiano, è un lavoro a più mani, dove alcuni dei massimi esperti del settore hanno messo in comune la loro esperienza per un’iniziativa divulgativa e di promozione della tecnologia rotocalco. La pubblicazione è un progetto del Gruppo Italiano Rotocalco, nato in seno ad Acimga, per rispondere a un’esigenza diffusa tra gli addetti ai lavori e finora non evasa: far conoscere punti di forza e caratteristiche di questa tecnologia presso stampatori, brand owner e addetti al marketing. Come si legge nell’introduzione alle linee guida, infatti, la rotocalco “ha lesinato per troppo tempo in promozione e informazione”. “L’Italia ha una grande tradizione e un ampio know-how nella tecnologia rotocalco – spiega il coordinatore del lavoro Gianmatteo Maggioni -. Non solo nella costruzione delle macchine, ma anche nell’incisione dei cilindri e nella produzione di componenti. Finora tutto questo era risaputo solo nella cerchia degli addetti ai lavori o poco più. Portare fuori queste conoscenze significa ridare alla rotocalco il ruolo che le spetta tra le tecnologie del printing, del converting e del packaging”. Il testo, oltre al capitolo scritto da Gianmatteo Maggioni (Cilindri stampa), include il lavoro di Giovanni Daprà (Introduzione, cenni storici, processo e prestampa), Carlo Carnelli (Colore), Giuseppe Gianetti (Inchiostri), Angelo Alloggia (Pressori) e Sergio Santarlasci (Racla). Il Gruppo Italiano Rotocalco, composto dai rappresentanti di più di 20 aziende del settore, ha già in cantiere ulteriori iniziative con l’obiettivo di promuovere questa tecnologia di stampa, tra cui realizzare corsi per formare il personale con le competenze necessarie e organizzare un evento annuale che coinvolga tutti gli operatori della filiera.

Il consiglio direttivo ACIS

56 Rassegna dell’Imballaggio | n. 8 | Novembre/Dicembre 2019


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L’industria sceglie Ipack-Ima Ottimo andamento della campagna vendite di IPACK-IMA - la fiera triennale della filiera del processing e packaging in ambito food e non-food in programma a Milano dal 4 al 7 maggio 2021 - con numeri molto positivi già ad ottobre 2019, che prefigurano un percorso di ulteriore crescita.

“A

un anno e mezzo dall’inizio della fiera – dichiara Valerio Soli, Presidente di Ipack Ima srl – moltissime aziende ci hanno già riconfermato la fiducia. Torneranno a Milano nel 2021 in quanto credono nella forza del nostro progetto, ben posizionato in tutte le Business Communities, e nella centralità di una manifestazione fondamentale per lo sviluppo del proprio business in Italia e all’estero. La prima fase della campagna di raccolta espositori si è conclusa conuna crescita complessiva del 16% rispetto al 2018 e con un fortissimo aumento degli espositori esteri, pari al 56%. In ambito food, registriamo un trend di crescita in tutte le Business Communities con un risultato molto al di sopra delle aspettative (+61%) per MEAT-TECH, il salone tematico rivolto a soluzioni e ingredienti per l’industria dei salumi, della carne, dell’ittico e dei piatti pronti che conferma così la propria leadership”.

L’edizione 2021, più attrattiva e internazionale Si tratta di dati che testimoniano un basso turnover dell’offerta espositiva e un conseguente alto grado di fidelizzazioneda parte degli espositori, a conferma della credibilità della proposta progettuale. “Ora ci stiamo concentrando sullo sviluppo ulteriore di tutte le nostre Business Communities – prosegue il Presidente Valerio Soli – così come su una serie di iniziative ‘On the road to IPACK-IMA 2021’ che ci permetteranno di promuovere la piattaforma a livello internazionale e di incontrare i più importanti buyer nei più promettenti mercati esteri. Il nostro obiettivo è rendere l’edizione 2021 ancora più attrattiva e internazionale”. Oltre ai settori trainanti del Food - tra i quali si conferma la storica leadership di IPACK-IMA nel

Pasta, Bakery&Milling e Sweet, Confectionary &Snacks - i visitatori dell’edizione 2021 scopriranno importanti novità sul fronte non-food, con settori altrettanto dinamici e caratterizzati da una costante propensione all’innovazione. “Alla luce dei primi positivi riscontri e dell’interesse suscitato dalla nuova Business Community Pharma & Nutritional, si intravvede la possibilità di dedicare un intero padiglione al comparto nonfood, che comprenderà anche la chimica fine e specialistica con i prodotti per la cura della persona e della casa” – conclude Soli.

Materiali sotto i riflettori In decisa espansione anche IPACK-Mat, area speciale nata nella scorsa edizione e dedicata alle soluzioni innovative in tema di materiali ad alto valore aggiunto, con un particolare focus sulla sostenibilità. Per il 2021 IPACK-Mat sarà più di una semplice sezionetematica: un brand diffuso e adeguatamente comunicatoprima e durante la fiera, per garantire maggiore identità ai materiali di imballaggio presenti a IPACK-IMA. Quello dei materiali è infatti un settore particolarmente dinamico e per il quale la manifestazione, a venti mesi dall’apertura, ha già consolidatoconferme di partecipazionepari al 36% circa dell’area espositiva disponibile. IPACK-IMA e MEAT-TECH 2021 saranno sempre più protese all’internazionalizzazione ed in linea con le esigenze dell’industria, favorendo opportunità uniche di networking, business, incontro tra produttori e buyer, ingresso in nuovi mercati e sviluppo di nuovi prodotti. A IPACK-IMA 2018 i visitatori sono stati oltre 74.000, di cui 18.500 provenienti da 146 Paesi. •

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BOBST REVISIONATE E GARANTITE CAMPORESE ENTRA NEL PACKAGING IN PARTNERSHIP CON L’OFFICINA SBM SRL DI SERGIO BOCCHIO La Sbm Srl, ubicata a Robecco sul Naviglio (MI) è specializzata nella revisione ed assistenza tecnica di macchine fustellatrici BOBST per cartone, teso, ondulato, stampa a caldo BM e BMA e piega incolla. Questa sinergia permette a Camporese di ricercare e selezionare le migliori occasioni del mercato per acquistarle e proporle ai clienti italiani revisionate e garantite.

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A Cosmoprof il giardino

dell’innovazione, dei colori e materiali Un laboratorio di formazione ed esperienze, con le agenzie di trend più quotate e gli esperti di ricerca e sviluppo di maggior rilievo: Cosmoprof Worldwide Bologna, evento B2B per l’industria cosmetica mondiale, accompagnerà gli operatori alla scoperta dell’evoluzione futura. Quasi in contemporanea Cosmopack rivelerà invece le tendenze del packaging in questo importante settore.

I

l format fieristico, nato 53 anni fa a Bologna per dare voce ad un comparto industriale già allora importante per l’economia italiana e internazionale, rimane fedele alla sua tradizione. A Bologna, con Cosmopack e Cosmo|Perfumery & Cosmetics dal 12 al 15 marzo e con Cosmo|Hair Nail & Beauty Salon dal 13 al 16 marzo, le aziende dell’intera filiera produttiva e gli addetti ai lavori provenienti da oltre 150 Paesi analizzeranno le tendenze più attuali dei mercati chiave, potranno discutere lo sviluppo del prossimo futuro per l’industria e definire una visione comune sull’evoluzione dell’universo beauty da qui a 10 anni. Alle soglie di una nuova decade, Cosmoprof Worldwide Bologna 2020

proporrà agli oltre 265.000 operatori attesi una visione del settore alla data del 2030, per sondare quali saranno i bisogni dei consumatori dei prossimi 10 anni, quali tecnologie caratterizzeranno lo sviluppo del comparto, quali sfide dovranno affrontare le aziende. Un percorso di formazione, condivisione e scoperta, attraverso garden innovativi che, recuperando il ruolo di palcoscenico di nuove relazioni sociali e di fucina per nuovi progetti tipico dei giardini rinascimentali, faranno da sfondo alla nascita di nuove relazioni di business, offriranno nuove prospettive, guideranno i partecipanti alla scoperta di soluzioni ancora inesplorate. •

The garden of innovation and trends

The garden of colors and materials

Cosmoprof, insieme all’agenzia di trend Beautystreams, segnalerà i “megatrends” che influenzeranno l’evoluzione dei mercati internazionali nei prossimi 10 anni. All’interno del Garden of Innovation, tre stazioni tematiche proporranno una visione dei trend, dei look e della beauty routine del prossimo futuro, fornendo una chiave di lettura originale dei cambiamenti già oggi percepibili nella nostra società: le rivoluzioni della bio-tecnologia e della tecnica, l’evoluzione del rapporto tra l’uomo e le risorse ambientali e nutritive, le nuove forme di arte e design. Per capire cosa ci riserva il domani, è necessario comprendere cosa abbiamo costruito fino ad oggi: “The Big Picture”, proporrà uno sguardo sui principali fattori che hanno caratterizzato il decennio appena concluso e presenterà i “megatrends” che cambieranno l’industria beauty nei prossimi dieci anni. L’installazione “A Day in Life 2030” proietterà gli operatori presenti a Bologna in una tipica giornata del 2030, ipotizzando quali saranno i rituali che guideranno la nostra quotidianità. Una proposta che trarrà spunto dalle innovazioni che stanno trovando spazio già oggi sul mercato.

Tra i padiglioni 15 e 20, all’interno di Cosmopack, troverà spazio una preview dei colori e dei materiali dei prodotti cosmetici nel 2030. Per il secondo anno consecutivo, grazie ad una visione multi-settoriale e allo studio degli sviluppi già in atto nell’industria cosmetica, gli operatori potranno accedere in anteprima alle nuances che caratterizzeranno l’industria del colore e ai materiali che maggiormente influenzeranno le aziende specializzate in packaging.

The garden of fragrances Ultima tappa, uno sguardo al look del 2030, con le tendenze colore di “Faces of the Future”. The Garden of Trends sarà il nome dell’installazione della quinta edizione di CosmoTrends, il progetto che svela le tendenze della manifestazione attraverso i prodotti lancio delle aziende espositrici. L’iniziativa fornirà a operatori, trend scouter, opinion leader e R&D manager gli strumenti per valutare la strategia più adatta per lo sviluppo del proprio business, in linea con i trend che guideranno il comportamento dei consumatori.

“The Garden of Fragrances” focalizzerà l’attenzione sulla trasformazione del mondo delle fragranze. Partner dell’installazione, NEZ – The Olfactory Movement, l’osservatorio delle tendenze e delle trasformazioni della profumeria. Editore di una rivista internazionale diffusa in 4 lingue, NEZ volgerà il suo sguardo al prossimo futuro, portando a Bologna una personale interpretazione sull’evoluzione del profumo nel 2030. Un’esperienza sensoriale innovativa che si svolgerà in tre fasi, dalla collaborazione con il Grand Musée du Parfum, all’intervento di scrittori e giornalisti che racconteranno i possibili scenari delle fragranze nel futuro, il tutto attraverso percorsi olfattivi inediti.

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UPAKOVKA

Mosca 28-31 gennaio 2020 Fiera per le macchine del packaging e del processo www.upakovka-tradefair.com

Rimini 5-8 novembre 2019 Fiera del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile www.ecomondo.com

PROSWEETS COLOGNE Colonia 2-5 febbraio 2020 Fiera internazionale per l’industria dolciaria www.prosweets.com

Norimberga 12-14 novembre 2019 Fiera dei beni strumentale per il settore delle beverage www.braubeviale.de

Berlino 5-7 febbraio 2020 Fiera del processo e del packaging dell’ortofrutta www.fruitlogistica.it

Francoforte 19-22 novembre 2019 Fiera dell’additive manufacturing www.formnext.nesago.com

Milano 19-22 novembre 2019 Salone Internazionale Macchine per Enologia e Imbottigliamento www.simei.it

Bologna 12-15 marzo 2020 Fiera del packaging per il settore cosmetico www.cosmoprof.com

VINITALY

Verona 19-22 aprile 2020 Salone internazionali dei vini e distillati www.vinitaly.com

METPACK

Essen 5-9 maggio 2020 Fiera internazionale per il packaging in metallo www.metpack.de

SIGEP

Rimini 18-22 gennaio 2020 Salone internazionale della gelateria, pasticceria, panificazioni artigianali e caffè www.sigep.it

Parma 26-28 maggio 2020 Fiera dell’automazione digitale per l’industria www.spsitalia.it

Milano 26-28 maggio 2020 Esposizione per il packaging di lusso www.packagingpremiere.it

Rimini 15-18 febbraio 2020 Fiera professionale delle tecnologie per birre e bevande www.bbtechexpo.com

Bologna 15-16 gennaio 2020 Fiera per il settore private label www.marca.bolognafiere.it

Milano-Rho 20-23 maggio 2020 Salone internazionale della distribuzione automatica www.venditalia.com

Düsseldorf 7-13 maggio 2020 Fiera internazionale per il processo e l’imballaggio www.interpack.com

AUTOMATICA

Monaco di Baviera 16-19 giugno 2020 Fiera dell’automazione e della robotica www.automatica-munich.com

Düsseldorf 16-26 giugno 2020 Salone del mercato mondiale dei Print Media, Publishing & Converting www.drupa.com

Montecarlo 28-30 settembre 2020 Salone internazionale del packaging di lusso www.luxepack.com

TRIESTESPRESSO EXPO Trieste 22-24 ottobre 2020 La fiera B2B sull’intera filiera dell’industria del caffè espresso www.triestespresso.it

62 Rassegna dell’Imballaggio | n. 8 | Novembre/Dicembre 2019


BOLOGNA

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HIGHLIGHTS 2020 Novità: Padiglione 27 con big-player internazionali Sostenibilità: l’argomento chiave dei Forum Il vostro referente: messeberlin@pg-mktg.it

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5|6|7 FEBBRAIO BERLINO


Hall: 6 - Stand: A68.B67


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