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2.9 - Area del comprensorio territoriale tra Pian del Re, Crissolo e Ostana

2.9 - Area del comprensorio territoriale tra Pian del Re, Crissolo e Ostana.

L’area di testata della Valle Po presenta una serie di elementi di particolare interesse sia simbolico che territoriale, tali da rendere alquanto utile la definizione di una scheda progettuale. Tra i diversi elementi emergenti possiamo ricordare:

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 il sistema ambientale del Pian del Re e del Pian della Regina caratterizzato dalla residua torbiera che ospita il sito tradizionalmente indicato come le sorgenti del Po, oltre al complesso ecologico del Pian della Regione che insieme al precedente costituiscono un sistema di comunità biologiche interessanti legate alle aree umide alpine, alle cui motivazioni è da ricondurre la stessa nascita della Riserva naturale del Pian del Re che ha subito numerose modificazioni negli anni sino a costituire il nucleo dal quale si è poi originato l’attuale più esteso comprensorio tutelato del parco naturale del Monviso (vedasi figure pagina successiva);

 il complesso turistico fruitivo alpino composto dalle strutture d’accoglienza del Pian del Re, del Pian della Regina e di Crissolo comprensivo della strada di accesso al Pian del Re, opera di ingegneria alpina degli anni, interessato anche dall’attraversamento del percorso di collegamento al traforo storico del

Buco di Viso nonché da numerose vie alpine come la GTA, la Via del Sale, l’Anello di Viso;

 l’area della Grotta e sistema carsico di Rio

Martino;

 il sistema insediativo di Ostana che ha assunto negli ultimi anni un considerevole valore di buona pratica di riabitazione degli spazi alpini;

 l’insediamento nel Comune di Ostana della sede di Alpstream - Centro per lo studio dei fiumi alpini;

 la presenza di insediamenti storico architettonici importanti come il Santuario di

San Chiaffredo;

Ipotesi perimetro scheda progettuale di Crissolo Ostana lungo il fondo valle e il tracciato della strada del Pian del Re.

La necessità di compendiare tra di loro tutela e valorizzazione a fini fruitivi di un nodo particolarmente importate del turismo alpino (al Monviso dedica i suoi pensieri e scritti Quintini Sella fondatore del CAI con la sua salita del 19863) rende questo di grande significato territoriale e simbolico, nel quale programmare l’organizzazione del territorio al fine di coordinare fra di loro le diverse necessità legate ad usi alquanto diversificati e riconducibili a diverse categorie: residenziale, turistico, educativo (centri visita), della mobilità sostenibile, agricolo (aree di coltivazione di erbe officinali), pastorale, faunistico, idrogeologico, energeticoimpiantistico ed insediativo.

Inoltre anche per tale contesto è utile richiamare i temi della regimazione idrogeologica e le possibili attività cooperative che la presenza del BIM Alta Valle del Po richiamata per la scheda precedente può permettere di attivare.

Gli obiettivi e finalità che possono essere individuati pertanto per questa scheda sono i seguenti:

 organizzazione e riqualificazione delle strutture di fruizione al Pian della Regina ed al Pian del Re;

 incentivazione dei mezzi di trasposto collettivi, organizzazione dell’area di parcheggio al Pian del Re e dei servizi locali di pernottamento e camping;

 organizzazione del sistema die percorsi con la valorizzazione del percorso del Buco di Viso e degli itinerari di connessione con il fondo valle e le altre reti locali di escursionismo turistico;

 sistemazione idrogeologica della rete dei corsi d’acqua al fine di favorire la massima permanenza dei corpi idrici a favore delle aree umide;

 organizzazione del sistema insediativo di connessione tra Crissolo ed Ostana;

 tutela delle aree umide del Pian del re con progetto particolareggiato di riattivazione dei conoidi di alimentazione della torbiera a rischio di interramento;

 miglioramento dei sistemi di accesso e valorizzazione del complesso della Grotta di Rio Martino;

Il diario di Quintino Sella della salita al Monviso e la foto storica dell’uscita sociale del VII congresso degli Alpinisti italiani al Pian del Re nel 1874.

Il confine del Parco naturale del Monviso con l’area della ex riserva naturale del Pian del Re.

Il confine della Riserva naturale del Pian del Re nata nel 1990, poi inclusa nel Parco naturale del Monviso nel 2016 (in blu l’area delle torbiere residuali delle sorgenti del fiume Po; il retino in rosso corrisponde al SIC UE Monviso).

Il percorso escursionistico di collegamento tra il Pian del Re e il Colle delle Traversette e omonimo traforo (alia Buco di Viso)

L’insieme delle relazioni nel quale sviluppare la scheda progettuale Pian del Re Ostana, si configura come una “stringa di fondo valle” contraddistinta al suo interno da un lato dalla opportunità di valorizzare il sistema delle aree umide alpine e degli ambienti di acque di alta montagna (libere o inserite nei cicli delle energie rinnovabili) e dall’altro di pensare allo sviluppo sostenibile dei centri abitati, qui in forte rilancio di nuovi usi e modelli abitativi. Ma oltre a questo valore interno questa piattaforma progettuale il ruolo di parterre dal quale partire per accedere all’importante complesso dei beni legati all’escursionismo alpino. Uno spazio quindi denso di significati anche simbolici legati al turismo delle Alpi: fra tutti ricordiamo lo sviluppo dell’asse di collegamento con il Buco di Viso.

Relazioni tra l’area di scheda progettuale (area di confine in arancione) e gli elementi di pregio e criticità individuati dal PPR tavola P4 (vedasi legenda esplicativa dei principali tematismi a pag. 73)

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