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2.10 - Area del bacino della Valle Po a finalità idro-geologiche
Per certi versi paradossalmente l’area della Valle Po che ospita la nascita del Grande fiume, presenta una serie di criticità legate alle disponibilità di corpo idrico all’interno dell’alveo ordinario del fiume, tali da portare a mettere a punto una scheda progettuale specifica e dedicata, analogamente a quanto il Piano d’area ha già sviluppato come esperienza normativa con l’area stralcio del Sangone e della Dora Baltea.
E ‘infatti nota alle cronache la situazione di particolare siccità che colpisce il letto del Po nell’area di sbocco vallivo tra Sanfront e nel corso a Valle sino a Saluzzo, elemento è che da addurre a diverse cause di natura geomorfologica locale ma anche a fattori legati alle forti captazioni che interessano l’alto corso del Po.
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Le problematiche di tale natura hanno anche dato luogo negli anni all’avvio di procedure di governance del bacino di un forte interesse come ad esempio il Contratto di Fiume dell’alto Po.
Ora anche sulla scorta degli atti operativi del Contratto, è immaginabile l’identificazione di una scheda progettuale del Piano che tuttavia permetta di raggiungere gli obiettivi indicati grazie a strumenti attuativi più cogenti di quanto non sia stato possibile fare con le schede analoghe del Sangone e della Dora Baltea, dove la carenza sotto questo profilo non ha permesso di raggiungere gli obiettivi sperati.
Le criticità non interessano tuttavia solamente gli aspetti quantitativi del corpo idrico ma anche quelli qualitativi e di gestione dell’assetto idrogeologico. In proposito infatti la Valle Po è stata interessata da sistemazioni idrauliche, difese spondali, opere di briglia, opere di produzione di energia idroelettrica, che nl loro insieme hanno portato una non indifferente artificializzazione dei corsi d’acqua con un abbassamento delle loro qualità ecologiche e dei relativi IFF (Indice di funzionalità fluviale).
Inoltre le difficoltà congenite nelle opere di manutenzione delle opere realizzate come le briglie (che necessitano di svuotamenti periodici dei loro bacini di raccolta a monte dell’opera, hanno non sempre garantito la piena efficacia nel raggiungimento delle finalità per le quali tali infrastrutture sono state realizzate.
Ipotesi perimetro scheda progettuale di natura idrogeologica interessante la Valle Po. (immagine elaborata partendo dai bacini idrografici di competenza del BIM Valle del Po)
Ecco che quindi è quanto mai opportuno prevedere una scheda progettuale dedicata che permetta a questo bacino, che dà i natali al Po ed al suo corso nell’intera Pianura padana, di assumere anche il ruolo di luogo campione di applicazione di buone pratiche in equilibrio tra esigenze di sviluppo locale e mantenimento delle qualità ecologiche che caratterizzano le finalità generali del Piano ambientale del Po.
In merito ai contenuti della scheda appare quanto mai opportuno recuperare l’attività progettuale molto approfondita svolta dal Contratto di fiume dell’Alto Po (che ha avuto il parere di compatibilità di Valutazione ambientale strategica nel 2016), che ha interessato in realtà un territorio ben più vasto come rappresentato nella cartografia qui a fianco, che si è estesa al confine con la Città metropolitana di Torino. Gli indirizzi gestionali adottati dal contratto, che hanno avuto la denominazione di schede progettuali, sono stati individuati nelle seguenti 4 macroaree, articolate come illustrato di seguito in 7 linee di intervento e 22 azioni specifiche: Ambito territoriale interessato dal Contratto di Fiume dell’alto bacino del fiume Po.
3.1 Misura 1 – Prevenzione e manutenzione dell’alveo, delle sponde e dei versanti 3.2 Misura 2 – Qualità e quantità delle acque 3.3 Misura 3 – Rete della Connettività Ecologica dell’Area Idrologica dell’Alto Po 3.4 Misura 4 – Fruizione ambientale e Sviluppo Locale
Schede progettuali Misura 1 – Prevenzione e manutenzione dell’alveo, delle sponde e dei versanti
Linea di intervento 1.1 – Coordinamento e informazione sui temi della prevenzione, manutenzione dell’alveo, delle sponde e dei versanti Azione 1.1.1 – Tavolo di coordinamento e formazione per la manutenzione del territorio Azione 1.1.2 – Censimento delle opere in alveo Azione 1.1.3 – Coordinamento e ottimizzazione delle attività taglio piante sulle sponde e prelievo legno dall’ alveo Azione 1.1.4 – Documento ad uso delle stazioni appaltanti per l’esecuzione dei lavori Linea di intervento 1.2 – Interventi di prevenzione, difesa e manutenzione Azione 1.2.1 – Interventi di mitigazione del rischio idraulico. Azione 1.2.2 – Interventi di rinaturazione delle fasce riparie Azione 1.2.3 – Progettazione e realizzazione di un programma di interventi pilota a difesa dei terreni agricoli
Misura 2 – Qualità e quantità delle acque
Linea di intervento 2.1 – Coordinamento e informazione sui temi della qualità e quantità delle acque Azione 2.1.1 – Tavolo con le associazioni di categoria del settore agricolo e pmi Azione 2.1.2 – Tavolo locale del contratto di fiume con i consorzi irrigui e i derivatori idroelettrici Azione 2.1.3 – Formazione e accompagnamento alle aziende agricole per riduzione degli impatti agricoli e zootecnici Azione 2.1.4 – Studio comparativo su sistemi di irrigazione a pioggia e a scorrimento Azione 2.1.5 – STUDIO SULL’IMPRONTA IDRICA Azione 2.1.6 – Informazione, sensibilizzazione e monitoraggio del fenomeno abusivo di interramento di car fluff Linea di intervento 2.2 – Interventi per il miglioramento della qualità dell’acqua Azione 2.2.1 – Interventi di adeguamento degli scarichi civili Azione 2.2.3 – Interventi di tutela e ripristino della biodiversità e della qualità biologica
Misura 3 – Rete della Connettività Ecologica dell’Area Idrologica dell’Alto Po
Linea di intervento 3.1 – Elaborazione di una Carta della connettività ecologica per l’Area Idrologica dell’Alto Po Azione 3.1.1 – Elaborazione di una Carta della Connettività Ecologica
Misura 4 – Fruizione ambientale e Sviluppo Locale
Linea di intervento 4.1 – Coordinamento e sensibilizzazione per la valorizzazione turistico–ambientale del territorio Azione 4.1.1 – Coordinamento per la promozione integrata del territorio e dell’ecosistema fluviale Azione 4.1.2 – Vademecum per conciliare la tutela della montagna con la fruizione turistica Azione 4.1.3 – Percorsi educativi, alla scoperta del fiume come parte dell’identità locale Azione 4.1.4 – Valorizzazione del sistema degli agriturismi e dei prodotti locali Linea di intervento 4.2 – Interventi per la valorizzazione turistico–ambientale del territorio . Azione 4.2.1 – Interventi per la messa a sistema e la valorizzazione della fruizione ambientale Azione 4.2.2 – Interventi per la navigazione turistica del fiume
Questo tema assume un rilievo particolare soprattutto se collocato nella necessità di una revisione dell’apparato normativo che interessa le aree protette nella materia delle espressioni di pareri in derivazioni e usi delle acque che rappresenta un argomento che ha visto una serie di evoluzioni normative specifiche e proprio a partire dagli anni ’90, con la Legge Galli, ma che poi per la fascia del Po ha via via perso una sua specifica cogenza anche in seguito alla abrogazione dell’obbligo di parere del parco per le aree contigue, fasce nelle quali sono abbondantemente presenti situazioni di derivazioni.