ACI Treviso Informa 2023

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26 - 27 agosto 2023 UNA GARA, UNA STORIA, UNA PASSIONE. Periodico semestrale dell’Automobile Club Treviso Anno 3 | Numero 5 | Maggio 2023 Autovelox: modelli e caratteristiche. Vittorio Veneto Cansiglio: Una breve storia della cronoscalata. Auto elettrica: sogno o realtà? Pag/9 Pag/16 Pag/20 05 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale Aut. n° 1109/2021 del 15.04.2021Periodico Regime Libero

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I dati del territorio provinciale in tema di incidentalità sono sotto gli occhi di tutti, il nostro Club è e sarà impegnato a fornire il proprio contributo per sensibilizzare i nostri automobilisti ad una sempre maggiore consapevolezza su tali argomenti, che concernono la propria sicurezza e quella degli altri.

Grazie alla collaborazione e al contributo attivo e fattivo della Commissione mobilità dell’Ente, venerdì 19 maggio scorso a Treviso è stata realizzata la 2° edizione di Insieme per la Sicurezza (all’interno della rivista troverete un ampio spazio sull’iniziativa), un evento che si rivolge ai nostri ragazzi degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, e agli automobilisti in generale in quanto costituisce una esperienza di coinvolgimento, in merito a situazioni concrete che si possono verificare alla guida di un veicolo. Un grazie particolare, in tal senso, alla Prefettura, Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia locale, al Comune di Treviso al Ministero dei Trasporti, alla consulta degli studenti: un arrivederci alla prossima edizione.

Sempre in tema di educazione stradale Aci Treviso, nel mese di maggio, ha proposto un ulteriore progetto rivolto ai ragazzi della scuola primaria: Sul kart in sicurezza. I comuni di Zero Branco e Spresiano hanno

ospitato, nelle proprie piazze centrali, il mini circuito dove i ragazzi delle scuole primarie hanno potuto svolgere la loro prima esperienza al volante di un veicolo, il mini-kart, coniugando divertimento e funzione didattica della iniziativa: un ringraziamento alle amministrazioni comunali citate e alla polizia locale. Un messaggio di educazione stradale resta più efficace attraverso il coinvolgimento dei protagonisti.

Lo sport. Aci Treviso oltre alla 6° edizione de La Marca Classica di settembre prossimo, a fine agosto realizzerà la 41° edizione della Vittorio Veneto Cansiglio gara valida per il Trofeo Italiano di Velocità Montagna – TIVM – un marchio storico e una gara molto sentita nel territorio dell’alta provincia trevigiana attraverso la quale il nostro Ente vuole proporre un messaggio di sintonia e valorizzazione delle comunità dei territori interessati all’evento.

Sport ed educazione stradale due direttrici imprescindibili per un messaggio concreto di sicurezza.

Un cordiale saluto ai soci e agli automobilisti!

Il saluto del Presidente
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Sport ed educazione stradale, questo il binomio di Aci Treviso, la mission che da sempre contraddistingue le attività dell’Ente.

Sommario

Aci Treviso Informa

Periodico semestrale dell’Automobile Club Treviso Numero 5 - Maggio 2023 inviato in abbonamento ai Soci e ad Enti vari

Editore/ Automobile Club Treviso

Viale Giuseppe Verdi, 23, 31100 Treviso (TV) Direttore Responsabile/ Angelo Centola

Progetto grafico/ Seventyseven www.seventyseven.biz

Registrazione del Tribunale di Treviso n. 758 del 15 febbraio 2021

Direzione e Amministrazione/ Viale Verdi , n° 23/C - 31100 Treviso Tel. 0422 547801-56070

direttore@acitreviso.it

Stampa/ Grafica Sette

Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale Aut. n° 1109/2021 del 15.04.2021 - Periodico Regime Libero

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Indice

3 Il saluto del Presidente.

5 Lettere al Direttore.

8 Il soccorso stradale. Art.189 codice della strada: prestare soccorso è obbligatorio.

9 Autovelox: modelli e caratteristiche.

11 Intervista a Roberto Fava.

12 Un gioiello in città.

15 Velocità in salita.

16 Vittorio

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30

Veneto
Cansiglio
-
dal 1924 al 2012. Una breve storia sulla cronoscalata.
20 Auto elettrica: sogno o realtà?
in sicurezza.
24 Sul kart
sicurezza.
25 Insieme per la
Autobiografia
un centravanti
la valigia.
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* il rimborso totale di un CORSO DI RECUPERO PUNTI (come previsto dall’art. 126 bis Codice della Strada) per coloro che attiveranno o rinnoveranno l’associazione.

Lettere al Direttore Gli automobilisti ci scrivono

Domanda n. 1

Caro Direttore, vorrei porle un quesito. Ogni anno all’atto di rinnovare l’R.C. Auto, cerco di risparmiare qualcosa, con scarsi risultati. Potrei risparmiare qualche euro scegliendo un massimale più basso, e se è possibile, cosa mi consiglia in merito alla scelta del massimale? Grazie.

E.C. Socio Aci Treviso

Risposta n. 1

In occasione del rinnovo o della stipula di un nuovo contratto di un’assicurazione di R.C. Auto, le ricordo che le tariffe sono libere sia per le “classi di merito” sia per ciò che concerne il passaggio da una classe all’altra. Le consiglio di informarsi sulla “migliore tariffa disponibile sul mercato” attraverso il servizio messo a disposizione dal Ministero delle Attività Produttive. Il “massimale di legge” per l’assicurazione RC auto (danni a persone), oggi fissato in € 6.450.000,00, può rivelarsi insufficiente in caso di grave incidente; in questo caso il risarcimento oltre quella cifra sarebbe a carico dell’assicurato. Le consiglio, con un piccolo incremento di tariffa assicurarsi un massimale che copra almeno il doppio, per essere più tranquillo.

Domanda n. 2

Sono un neopatentato e, anche perché non dispongo di molte risorse economiche, vorrei acquistare un’auto usata. Ci sono buone occasioni sul mercato ma vorrei da lei qualche suggerimento su come orientarmi e sull’iter burocratico da seguire. Ne approfitto se l’ACI offre vantaggi ai propri soci.

U M. (Conegliano Tv)

Risposta n. 2

Prima di procedere all’acquisto è opportuno accertarsi che il veicolo sia libero da qualsiasi vincolo o gravame. Sullo stesso veicolo, infatti, non devono essere iscritte ipoteche, non devono essere trascritti vincoli (sequestri, pignoramenti, fallimenti e fermi amministrativi). Queste informazioni possono essere richieste presso l’Automobile Club Treviso che rilascerà una “visura” a pagamento, documento che contiene tutte le informazioni giuridico-patrimoniali sul veicolo. Le consiglio, in aggiunta, di farsi consegnare il libretto con i tagliandi di garanzia eseguiti: questo documento rappresenta la “cartella clinica” del veicolo, soprattutto per ottenere le informazioni necessarie sui chilometri effettivamente percorsi dal veicolo. Per i giovani l’Aci Treviso ha in serbo una notevole gamma di servizi per facilitare la propria “esperienza” di automobilista, uno tra i più interessanti è quello del “recupero dei punti per la patente A e B” che è compreso nella tessera Aci Gold premium”. Per maggiori informazioni può contattare l’Ufficio Soci allo 0422.56070 int. 1 - soci@acitreviso.it (Lun. Ven. dalle 8.30 alle 17.00 - orario continuato)

Cordiali saluti.

Gli automobilisti ci scrivono
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Il soccorso stradale.

Art.189 codice della strada: prestare soccorso è obbligatorio

Il Codice della Strada prevede l’obbligo di prestare soccorso in caso di incidente stradale con feriti, stabilendo una sanzione per chi non ottempera; chi presta soccorso, non è soggetto all’arresto in flagranza, cioè sul posto immediatamente dopo. L’obbligo di soccorso riguarda, secondo il codice penale, non solo chi è in qualche modo “coinvolto” nell’incidente, ma anche chi si trova a passare più tardi ed ha la chiara percezione dell’esistenza di feriti.

Il “soccorso” richiesto dalla legge si sviluppa in più fasi, ognuna delle quali di per sé già realizza il soccorso, cioè realizza il fine di salvare vite umane o almeno ridurre il danno.

Sul luogo dell’incidente, le azioni da svolgere sono le seguenti:

• “mettere in sicurezza”, cioè segnalare agli altri veicoli sopraggiungenti l’esistenza dell’incidente e dell’ostacolo sulla carreggiata. Tutti i mezzi possono essere utili, in particolare il parcheggiare in condizioni di sicurezza prima del luogo dell’incidente, l’accensione di tutte le luci, il triangolo di emergenza ecc., evitando però di mettere a repentaglio la propria vita. In questo modo si evita che altri veicoli possano impattare sui veicoli incidentati e produrre altre vittime.

• “valutare sommariamente” la gravità dell’incidente, cioè stabilire approssimativamente il numero dei feriti e la gravità delle lesioni. Non è richiesta una valutazione approfondita nè l’accertamento della morte o della vita; l’importante è acquisire gli elementi ne-

cessari per la fase successiva. Ulteriori suggerimenti per la valutazione della gravità sono dati più avanti.

• “informare” i servizi di soccorso, fornendo elementi il più possibile precisi sul luogo dell’incidente, tipo di veicoli coinvolti, numero di persone ferite, gravità delle lesioni, se i feriti sono bloccati all’interno del veicolo. Questi elementi sono molto importanti: sulla base di essi un operatore telefonico dei servizi di soccorso è in grado di valutare con buona approssimazione il numero di ambulanze da inviare, il tipo di personale che dovrà avere a bordo, le particolari attrezzature necessarie, lo “scenario atteso”, la necessità dell’intervento di vigili del fuoco. Questa fase è critica e deve essere realizzata con il maggior “sangue freddo” possibile; ogni maggior dettaglio che si riesce a fornire può essere molto utile.

• “prestare soccorso”, nei limiti delle proprie capacità e della prudenza. Alcune lesioni necessitano di manovre od operazioni che è vivamente consigliabile lasciare a specialisti, altre possono essere affrontate anche da inesperti, ma sempre con prudenza, calma e continua valutazione della situazione. In questa fase, compiere operazioni errate, incongrue, eccessive, potrebbe peggiorare le lesioni anche in modo grave. Ulteriori elementi sono dati più avanti.

A cura della redazione di Aci Treviso Informa

A fianco dell’Automobilista
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Autovelox: modelli e caratteristiche

L’Autovelox, dal punto di vista della definizione scientifica, è un congegno capace di rilevare infrazioni di velocità e documentarle fotograficamente. Questo alle origini, in realtà ora il nome viene utilizzato per raggruppare e definire in modo commerciale una famiglia di misuratori di velocità dei veicoli.

Dal punto di vista storico, l’autovelox nasce in Germania nel 1957, in Italia si sviluppa ed ottiene grande visibilità dall’azienda fiorentina “Sodi scientifica” che a partire dagli anni 1960 , grazie alla geniale intuizione del fondatore Fiorello Sodi, basato sulla capacità di intercettare la velocità dei veicoli tramite due sensori posti ad una distanza certa, registrò il marchio che poi divenne il sinonimo di un qualsiasi sistema di misurazione della velocità di un veicolo.

Il sistema, via via col tempo sempre più tecnologico, efficiente ed affidabile, è entrato di prepotenza nell’immaginario collettivo anche per il progressivo inasprimento delle sanzioni derivanti da vari aggiornamenti del Codice della Strada, con l’abbassamento dei limiti di velocità in molte tratte stradali, nei centri abitati e nelle zone particolarmente pericolose. Il tutto partendo dal famoso “Decreto Ferri” (dal nome del Ministro dei Trasporti Ferri) che portò, dal 1988, il limite di velocità in autostrada a 110 Km/h.

Oggi il termine, come detto, entrato a far parte del linguaggio comune, non identifica più solo un determinato modello, ma viene usato per identificare qualsiasi tipo di strumentazione adoperata per monitorare gli abusi di velocità da parte degli automobilisti.

Alcune caratteristiche “operative” valide per tutti i modelli di autovelox, pena l’illegittimità della misurazione: lo strumento deve essere opportunamente “omologato” dalla ditta produttrice presso l’Ispettorato generale per la sicurezza stradale del Ministero del lavoro, inoltre il calcolo della velocità da sanzionare deve prevedere una tolleranza del 5 % rispetto la velocità effettiva, con un minimo di 5 Km/h da “scontare”.

Sul mercato sono presente diversi tipi di rilevatori, che si distinguono sia a livello software sia hardware, oltre che per utilizzo e portabilità, in generale possono essere raggruppati nelle categorie sotto elencate.

1)Autovelox a fotocellule È la tipologia più diffusa sulle strade italiane.

Il sistema si serve di due fotocellule per rilevare la velocità del veicolo in transito. La prima fotocellula, attivata dal passaggio del veicolo, avvia un timer che si fermerà all’attivazione della seconda fotocellula. Nota la distanza tra i due dispositivi e il tempo impiegato dal veicolo per percorrerla, il sistema rileverà facilmente la velocità e in caso di violazione provvederà a scattare una foto del veicolo. Trattasi, in definitiva, di fisica allo stato puro: velocità=spazio/tempo.

Dal punto di vista dell’installazione, gli autovelox spesso vengono sistemati in contenitori, noti come Autobox, che possono essere sia fissi che mobili. In quelli fissi la presenza del rilevatore di velocità può non essere permanente, mentre quelli mobili spesso vengono usati installati su apposite staffe (treppiedi) o su supporti installati all’interno delle auto delle forze dell’ordine.

2) Autovelox video

Non differiscono di molto dalla tipologia precedente, ma si avvalgono di apparecchiature video tramite le quali è possibile ricavare la velocità del veicolo. L’apparecchio, che di solito è montato sulle auto di pattuglia della Polizia Stradale, confronta la velocità del veicolo che precede con quella del tachimetro di bordo del veicolo su cui è installato. E’ una tipologia di Autovelox basata sul movimento dello stesso rilevatore.

3) Telelaser

Sono la tipologia più usata dagli operatori della Polizia Stradale e dalle forze dell’ordine, sia per comodità che per la precisione del rilevamento. Il dispositivo, fisso su treppiede amovibile o ad uso portatile direttamente nelle mani dell’operatore , emette un fascio laser ad alta frequenza che, raggiunto il veicolo da

Approfondimenti 9

analizzare, viene rilevato da un sensore ottico integrato nell’ apparecchiatura. In tal modo viene rilevata la velocità del veicolo man mano che si avvicina al sistema, partendo da una distanza massima di circa 600 metri. Basato su un utilizzo tramite operatore, l’infrazione viene rilevata direttamente dagli agenti sul posto, non rendendosi necessaria l’individuazione del veicolo tramite immagine/targa. In questa categoria possiamo sicuramente inserire, per comodità, anche i Photored usati per accertare le infrazioni al semaforo. T-red, Vista-red e FTR sono quelli più noti per accertare il passaggio con il rosso. La logica è la stessa dell’Autovelox: una fotocellula “illumina” il veicolo transitato con il semaforo rosso, ed il sistema, installato normalmente su segnaletica fissa in prossimità dell’incrocio/ semaforo provvede a rilevare l’immagine del veicolo e la relativa targa.

4) Tutor

Il sistema comunemente detto tutor , installato prevalentemente sulle strade a scorrimento veloce nonché nelle autostrade, differisce dagli altri sistemi perché rileva la velocità media in un veicolo su di una tratta di strada di lunghezza variabile. Utilizza dei rilevatori ottici installati su appositi Portali, normalmente gli stessi utilizzati per le informazioni agli utenti: dal portale di avvio il sistema fotografa tutti i veicoli in transito, i quali vengono di nuovo fotografati al portale successivo, di solito a km di distanza, il sistema calcola così la velocità media del transito nel tratto (solita formula: velocità=spazio/tempo) ed individuando di conseguenza velocità medie superiori ai limiti in vigore sul tratto. Un sistema molto più complesso, che monitora il comportamento dell’automobilista durante un viaggio, ma che in effetti è molto più efficiente perché “aiuta” a man-

tenere costante e limitata la velocità in transito. Di contro, ha un’enorme dispendio di “risorse” informatiche e tecnologiche, per tale motivo non è sempre attivo nelle aree ove installato.

In definitiva, tutti questi sistemi sono nati con lo scopo di garantire la sicurezza stradale, educando gli automobilisti e cercando di limitare i sinistri stradali, cercando di compensare il dovere del rispetto dei limiti di velocità con norme sanzionatorie decisamente pesanti, sia dal punto di vista pecuniario sia amministrativo. L’unico modo efficace, infatti, per evitare le multe degli autovelox, per quanto possa sembrare ovvio, è quello di rispettare i limiti di velocità imposti sulle strade/autostrade che si stanno percorrendo. Tanto semplice quanto banale, come la formula del calcolo della velocità utilizzata dall’Autovelox !

Per quanto riguarda le sanzioni per il superamento dei limiti di velocità, quindi sanzioni rilevabili con i dispositivi sopra indicati, vi invitiamo a consultare direttamente la pagina del sito ACI

https://www.aci.it/i-servizi/normative/codice-della-strada/titolo-v-norme-di-comportamento/art-142-limiti-di-velocita.html

con tutte le informazioni sui limiti per ciascun veicolo e con le sanzioni per il superamento dei limiti fino a 10 Km/h, oltre 10 ma non oltre i 40 Km/h, oltre 40 ma non oltre 60 Km/h ed infine oltre 60 Km/h.

Approfondimenti
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Intervista a Roberto Fava

Roberto Fava assessore provinciale e referente del Tavolo della Sicurezza stradale della provincia di Treviso: un bilancio dopo un primo anno di lavoro su una tematica importantissima per il territorio della marca.

Il bilancio è estremamente positivo, il progetto avviato presenta una importanza strategica notevole in quanto lo stesso pone in evidenza la caratteristica fondamentale di riunire le istituzioni locali competenti in materia di sicurezza ed educazione stradale.

L’ambizione dell’iniziativa è quella di perseguire un obiettivo a 360 gradi in cui la tematica formativa è parte integrante e principale dello stesso progetto: tematica formativa destinata ad ogni livello di età dai ragazzi in età scolastica, ai giovani, agli adulti fino alla terza età.

Quali le priorità da risolvere in tema di viabilità e di prevenzione dell’incidentalità in provincia?

Le tre priorità rispetto all’obiettivo della domanda possono configurarsi a) nel fattore della formazione continua ad ogni livello di età, b) dello sviluppo della competenza, cioè, della giusta conoscenza del mezzo e delle proprie capacità di guida, e c) in ultimo ma non meno importante il fattore della esperienza, fondamentale elemento per ogni attività umana e soprattutto per l’attività di guida di veicoli, motoveicoli, biciclette, monopattini ecc.., mobilità.

Un messaggio da poter inoltrare agli automobilisti (giovani e adulti) per migliorare la

propria esperienza di fruitori della mobilità provinciale, ed evitare problemi alla guida.

Un primo messaggio è quello di essere sempre molto concentrati mentre si è alla guida di qualsiasi veicolo, quale fattore di sicurezza e consapevolezza per la salvaguardia della propria incolumità e di quella degli altri. Credo che sia questo un problema e una caratteristica comune a tutti coloro che vivono di mobilità

Da automobilista qual è la prima richiesta da poter evidenziare e sottolineare per una migliore “fruizione” della strada ...

Per quanto mi riguarda una prima richiesta è quella di poter condurre l’auto in maniera sempre più serena e rilassata, tale stato d’animo permette una migliore percezione e gestioni delle situazioni in cui ci si può imbattere durante il percorso stradale.

Un’ultima richiesta da automobilista è quella di migliorare sempre più i punti critici della circolazione sia cittadina che provinciale, faccio riferimento a semafori, segnaletica verticale ed orizzontale, rotatorie ecc….

Grazie per il tempo concesso. In bocca al lupo per il suo lavoro!

A cura della redazione di Aci Treviso Informa

Consigliere provinciale con delega alla Educazione e Sicurezza Stradale.
Roberto Fava – Consigliere provinciale con delega alla Educazione e Sicurezza Stradale. 11
Le interviste di ACI Treviso Informa

Un gioiello in città

Domenica 21 maggio il centro di Treviso ha potuto ammirare una fuoriserie italiana - la Fiat Zanussi 750 Fontebasso - costruita nel 1948 ed entrata nel mito per aver partecipato nel 1949 alla 1000 MIGLIA, gara di velocità che fino al 1957 ha fatto sognare gli italiani. La stessa auto ricostruita a nuovo con tutta la componentistica originale con targa (sempre originale TV 18732) ha partecipato con soddisfazione alla 1000 MIGLIA del 2011.

Nelle foto i vari momenti del tour all’interno del centro storico della città.

Auto storiche
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Aci Treviso e la sua rete di Delegazioni sul territorio

• A.C.I. delegazione di Castelfranco Veneto

PRATICAR SNC DI GUIDOLIN ENZO E C. - Via dei Pini 4 - 31033 Castelfranco Veneto - tv015@delegazioni.aci.it

• Delegazione di Asolo

PICCOLO DANIELA - Via Strada Muson 2 - 31011 Asolo - tv014@delegazioni.aci.it

• Delegazione di Conegliano

AGENZIA ITALIA S.P.A. - Viale Venezia 13/b - 31020 San Vendemiano - tv010@delegazioni.aci.it

• Delegazione di Istrana

SECCO GIANNINA - Via Nazario Sauro 3/a - 31036 Istrana - tv037@delegazioni.aci.it

• Delegazione di Mogliano Veneto

START SRL - Piazza Trevisanato 7 - 31021 Mogliano Veneto - tv@041@delegazioni.aci.it

• Delegazione di Montebelluna

BURAN SAS DI BURAN C. E C. - Piazza Aldo Moro 17 - 31044 Montebelluna - tv033@delegazioni.aci.it

• Delegazione di Spresiano

BURAN S.A.S. DI BURAN CLAUDIO E C. - Via Dante Alighieri 17 - 31027 Spresiano - tv033@delegazioni.aci.it

• Delegazione di Treviso

AGENZIA FIERA DI GIOPPATO DONATELLA - VialeQuattroNovembre53-31100TREVISO-tv036@delegazioni.aci.it

• Delegazione di Valdobbiadene

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molto seguita: velocità in salita

Sono gare di velocità, si svolgono su percorsi stradali di montagna rigorosamente chiusi al traffico. Possono parteciparvi vetture a ruote sia coperte che scoperte appartenenti a gruppi N (di produzione), gruppi A (preparate) e CN (sport prototipi) ed E1 Italia (che raggruppa varie categorie di vetture che non rientrano nei gruppi precedenti).

Le vetture partono singolarmente. Il percorso è studiato in modo da rispettare precise variazioni altimetriche e deve essere tale da limita-

re, con curve, chicane, rapide salite ecc…, la velocità media di percorrenza mettendo alla prova l’abilità di guida.

Aci Treviso ad agosto 2023 (26 e 27) ha in programma la nuova edizione della Vittorio Veneto Cansiglio che si svolgerà a Fregona (Tv) lungo la SP 422.

A cura della redazione di Aci Treviso Informa

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Una breve storia sulla cronoscalata

Vittorio Veneto - Cansiglio

dal 1924 al 2012.

La Vittorio Veneto-Cansiglio è una cronoscalata automobilistica. Si svolge nel territorio del comune di Fregona (TV) lungo i tornanti della Sp422. La prima edizione si svolse nel 1924 e nel 2012 si è svolta la 40^. La partenza originaria era situata in località Fratte di Fregona (a 170 m s.l.m.) fino agli anni ’60 e poi spostata in località Mezzavilla (a 307 m s.l.m.) fino ai giorni nostri. Lo storico arrivo era situato sul Passo La Crosetta (a 1127 m s.l.m.) ma abbassato negli ultimi anni poco più a valle della località Valsalega (a 750 m s.l.m.).

La storia della Vittorio Veneto-Cansiglio inizia il 21 settembre 1924, ne cura l’organizzazione fin da allora L’Auto Moto Club Treviso (la precedente denominazione di Aci Treviso). Ottantotto anni fa viene individuato il percorso di 14 km e 800 m con partenza da Fratte di Fregona e arrivo sul Passo La Crosetta del Cansiglio.

Nel 1948, con il nuovo nome di Automobil Club Treviso (già R.A.C.I.), il sodalizio trevi-

giano riprende in mano l’organizzazione della prestigiosa gara in salita.

Le edizioni che si sono svolte dal 1965 al 1973 sono quelle che hanno portato a rilievo nazionale la corsa “verso il Cansiglio”. Erano questi gli anni del boom economico nel paese e per questa manifestazione erano anche gli anni della maggiore presenza di spettatori, specie nel periodo 1965-1973, nell’edizioni del 1966 e del 1972 stimati 50.000 appassionati lungo il percorso. Dopo, quindi, uno stop durato tredici anni torna la Vittorio Veneto- Cansiglio con nuove caratteristiche: percorso di 10 km e 800 m interamente asfaltato, partenza spostata a Mezzavilla di Fregona e arrivo sempre al Passo La Crosetta del Cansiglio. L’edizione del 1973 segna la linea di quella che potrebbe essere definitiva la terza serie della Vittorio Veneto-Cansiglio che inizia nel 1965 dai 10,800 km che partono da Mezzavilla di Fregona per arrivare alla Crosetta. Questi

Sport Automobilistico
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L’arrivo di Tazio Nuvolari alla Vittorio Veneto - Cansiglio del 1930

sono infatti gli anni nei quali un po’ tutte le gare motoristiche organizzate nel Nord Italia incontrano insormontabili problemi con le autorità competenti per avere l’agibilità del percorso; così malgrado la grande passione e disponibilità degli organizzatori si dovrà registrare una sospensione della cronoscalata Vittoriese per diciotto anni.

Si riparte nel 1991 con Maurizio Roasio su Osella PA9 che si aggiudica la prima edizione, della rinata Vittorio Veneto-Cansiglio. E’ primo assoluto in 5, 56’’38 al termine di due manches da 5,2 km con partenza dal Borgo Da Re di Osigo ed arrivo sul rettilineo della Valsalega. Il 2012 è un anno importante per la corsa perché dopo oltre cinquant’anni ritorna a far

parte del Campionato Italiano Velocità Montagna principale serie a livello nazionale delle cronoscalate. In questa edizione si interrompe la serie vincente di Denny Zardo rallentato dalle condizioni meteo pessime con nuvole basse che hanno lasciato in dubbio il regolare svolgimento delle manches fino al tardo pomeriggio. Il vincitore assoluto è stato Christian Merli su Radical Sportscars davanti a Denny Zardo su Lola Zytek.

Appuntamento il 26 e 27 agosto a Fregona!

Vi Aspettiamo!

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A cura della redazione di Aci Treviso Informa

Sport Automobilistico
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Vittorio Veneto - Cansiglio - 1930 - passaggio Belvedere
26 - 27 agosto 2023 Sabato 26 agosto Domenica 27 agosto ore 9.00 Prove ufficiali ore 13.00 Prove ufficiali ore 9.00 Partenza 1a manche di gara ore 13.00 Partenza 2a manche di gara ore 17.00 Premiazioni http://www.treviso.aci.it follow us: Comune di Fregona (TV) con il patrocinio del 18
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Auto elettrica: sogno o realtà?

A Treviso, nel 2022, sono state immatricolate

672 auto elettriche: Tesla Model Y, Nuova Fiat 500 e Dacia Spring le preferite.

“Se dovessi immaginare da qui al 2030 che non ci saranno più in produzione mezzi con motori a scoppio ci troveremmo in una situazione peggiore di quella attuale” – era l’allarme lanciato lo scorso anno da Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia. “Poi bisogna fare i conti con l’autonomia vera dell’auto, considerare che non abbiamo una rete di infrastrutture con le colonnine e che l’energia elettrica è insufficiente. Stiamo, quindi, parlando di un salto nel buio. Non è vero che elettrico è bello e tutto quello che riguarda il motore a scoppio no! La soluzione - lo diciamo da molto tempo - è che bisogna trovare un equilibrio. La transizione deve essere eco-sostenibile ma, al tempo stesso, anche socialmente sostenibile”. Autorevoli esponenti del mondo dei motori, economisti, ingegneri ed esperti del settore, pur sostenendo i veicoli elettrici, sono convinti che nel breve periodo i motori a combustione interna non potranno mai essere completamente sostituiti dall’elettrico. Diversi e articolati i motivi: gran parte dell’energia elettrica è ancora ottenuta da fonti fossili in centrali a carbone o a gas; non è facile né economico lo smaltimento delle batterie esauste; la rete è ancora incapace di reggere un carico importante di veicoli.

Ma analizziamo i pro e i contro dell’auto elettrica, senza l’intenzione, però, di ‘metterla sotto processo’. L’acquisto di una auto elettrica comporta un esborso iniziale maggiore rispetto ad analoghi modelli a benzina o diesel (circa il 30%), l’elemento più costoso, infatti, è costituito dalla batteria.

In Europa le colonnine di ricarica sono davvero poche, ma l’Italia è uno dei Paesi più virtuosi in rapporto alle auto elettriche. Lo scorso anno sono stati installati 10.748 nuovi punti di ricarica, per un totale di 41.173 ‘colonnine’ (dato aggiornato a marzo scorso).

Malgrado gli incentivi le auto elettriche sono ancora ‘di nicchia’, molto indietro rispetto alle motorizzazioni tradizionali: in Italia la loro quota di mercato è pari a circa il 3%, (in flessione rispetto agli altri Paesi europei dove siamo il ‘fanalino di coda’), nel 2022 con 49.536 unità, il calo delle

immatricolazioni è stato di ben il 27%.

A prescindere dai modelli elettrici - e senza la possibilità di essere smentiti - sono il tempo e l’autonomia a condizionarne l’utilizzo, anche se le Case costruttrici hanno migliorato sensibilmente le percorrenze, tanto che, si stima, nei prossimi 5 anni diversi veicoli arriveranno, pensate, ai 1.000 chilometri prima di dover ricaricare.

Un recente studio ha previsto, solo nel nostro Paese, un calo fino a 100.000 posti di lavoro a causa della transizione all’elettrico (275.000 quelli in Europa). Di contro Motus-E (l’associazione delle imprese dell’elettrico) ha stimato che nel 2030 gli occupati potrebbero aumentare del 6%, ma a condizione di investire da subito sulla transizione per riconvertire le attuali aziende. Il prezzo dell’energia è aumentato anche per quanto riguarda le auto. Secondo Quintegia la media si attesta su 0,63€ al kW per 22 kW di potenza e oltre 0,83€ al kW per le colonnine ad alta potenza. Costi condizionati da eventi esterni ma destinati a diminuire superato il periodo emergenziale, sottoscrivendo un abbonamento, poi, si risparmia considerevolmente. Tra i vantaggi di un’auto elettrica il risparmio sul bollo, (da verificare tempi e modalità in base alla regione di appartenenza), la possibilità di accedere alle zone a traffico limitato e di sostare gratuitamente negli stalli blu a pagamento (in alcuni Comuni), i minori interventi di manutenzione programmata e usura dei freni. Occhio, però, agli incidenti: la riparazione potrebbe essere un salasso per il portafoglio! Sono piene zeppe di finezze elettriche ed elettroniche, con molti componenti estremamente sofisticati (e carissimi), oltre alla presenza di materiali nobili. Guai, poi, a danneggiare le batterie: per sostituirle si arrivano a spendere fino a oltre 15.000 euro per i modelli medi, cifre da capogiro per quelli ad alte prestazioni. Servono gradualità e neutralità tecnologica. In Italia non abbiamo energia elettrica da fonti rinnovabili in grado di soddisfare una domanda sempre crescente, non possiamo contare su un’infrastruttura di colonnine di ricarica adeguata e che assicuri spostamenti a lungo raggio. In pratica l’auto elettrica, oggi, si configura come una nuova mobilità fatta da city-car, ma solo per

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chi se lo può permettere economicamente!

In Italia abbiamo il parco circolante più vecchio d’Europa con circa 3,5 milioni di veicoli Euro 0. Non è assolutamente immaginabile che tutti siano in grado di cambiare l’auto (e, magari, optare per una ad alimentazione elettrica), senza attuare un percorso graduale, prendendo in considerazione il fatto che molti di loro - se non la maggior parte - non possiedono le risorse per permettersi un’auto nuova. Vanno assolutamente evitati contraccolpi dal punto di vista sociale ed economico, smantellando fabbriche ed abbandonando tecnologie mature ed avanzate, perché, è bene ricordare, non tutti i Paesi possono farsi carico di una rivoluzione così costosa.

La mobilità del futuro deve anche essere economicamente e concretamente sostenibile, accessibile a tutti e non riservata a pochi o tanti privilegiati, non si devono assolutamente creare, infatti, fenomeni di esclusione sociale che sarebbero dannosi per l’intera collettività. L’ACI è impegnata a tutelare sia l’oggi che il domani della mobilità degli italiani, perché non esistono delle soluzioni perfette, asettiche e ideologiche e perché è necessario trovare sempre la risposta più efficace alle necessità di chi si deve spostare per lavoro (in città o per lunghi trasferimenti autostradali), delle famiglie, dei giovani, ma anche degli anziani. All’ACI interessa che le prossime auto siano sostenibili a 360 gradi, qualunque sia la tecnologia applicata.

Ma i futuri automobilisti italiani cosa ne pensano? Innanzitutto dobbiamo precisare che la Generazione Z, (i nati dal 1997 al 2012), non vedono nell’auto uno ‘status symbol’, ma hanno un approccio molto più flessibile alla mobilità: mettersi al volante non costituisce una priorità, piuttosto un’opzione. Se da una parte i dati ACI ci dicono che tra il 2011 e il 2021 il numero delle auto intestate a persone under 25 è calato del 43%, dall’altra è proprio la sostenibilità quella che sta a cuore alle nuove generazioni (è considerata molto importante per i 2/3 dei giovani).

Il 73% degli Zoomers immagina che in futuro prenderà in considerazione l’utilizzo di un’auto ibrida plug-in, il 66% un’elettrica.

Il mercato già oggi offre ottime auto elettriche,

(le cosiddette Bev), che assicurano un ottimo comfort e dotate dei più moderni sistemi di sicurezza, ma che sono prive di alcuni aspetti fondamentali affinché possano essere adatte a tutti, a cominciare da economia e flessibilità d’uso. In parole povere chi viaggia molto, prevalentemente in zone prive di colonnine di ricarica, non è propenso a programmare tappe prefissate, non può contare su un ricovero con punto di alimentazione, allora, non c’è storia: non può fare a meno della ‘vecchia’ cara auto a motore termico. Analizziamo ora il fenomeno delle auto elettriche a Treviso, quante erano, quante sono e, soprattutto quali i modelli preferiti.

Nel 2018 le prime iscrizioni di auto elettriche erano 64, nel 2019, 161; nel 2020, 418; nel 2021, 1.106 e nel 2022, 672. Considerando solo lo scorso anno i numeri relativi alle prime iscrizioni di auto elettriche nelle diverse province venete sono: Belluno 89; Padova 830; Rovigo 103; Venezia 550; Verona 794 e Vicenza 725. In tutto il Veneto nel 2022 sono state imma-

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tricolate complessivamente 3.763 autovetture completamente elettriche, (altre alimentazioni: 29.794 ibrido/benzina; 27.091 benzina; 13.505 gasolio; 8.385 b/gpl; 4.861 ibrido/gasolio; 997 metano e 36 b/metano.

La Tesla Model Y è stata al vertice delle vendite tra le auto elettriche a Treviso nel 2022: con 89 unità, seguita da Nuova Fiat 500 con 81, Dacia Spring con 49, Renault Twingo con 40 e Volkswagen ID.3 con 29. L’azienda statunitense di proprietà di Elon Musk è stata la preferita anche negli anni precedenti: nel 2020 con la Model 3 (seguita da Renault Zoe e Volkswagen Up!), nel 2018 con la Model S (seguita dalla Nissan Leaf e dalla Fortwo).

Siete curiosi di conoscere le ‘best seller’ delle altre alimentazioni? Eccovi accontentati (anno 2022): benzina T-Cross; gasolio: Mercedes

GLA; gpl: Dacia Sandero; metano: Skoda Kamiq; ibrido/benzina: Fiat Panda e ibrido/gasolio Audi Q5.

Lo scorso anno in Veneto ai primi tre posti delle auto elettriche troviamo: la Tesla Model Y, la Nuova Fiat 500 e la Renault Twingo, mente a livello nazionale: la Nuova Fiat 500 svetta al primo posto con 4.550 unità, seguita dalla Fortwo (2.812) e dalla Dacia Spring (2.104).

Sulla base delle ultime notizie, se da una par-

te a Bruxelles la Commissione sta progettando un futuro dove l’elettrico avrà un ruolo preponderante, dall’altra Alfonso Urso, ministro delle imprese e del Made in Italy, ha dichiarato che lo scorso anno sono rimasti inutilizzati ben 127 milioni di euro di incentivi per l’acquisto di auto elettriche. In questi primi mesi del 2023 per l’acquisto di auto elettriche e ibride ne sono stati utilizzati meno dell’8% (33 milioni su 425). Viceversa quelli per le auto a motore termico sono andati letteralmente a ruba: lo scorso anno sono stati utilizzati tutti e quest’anno sono terminati nel giro di un mese. Morale: malgrado lo sconto fino a 5.000 euro pochi scelgono ancora l’elettrico. Bisognerebbe incentivare, quindi, coloro i quali hanno bisogno di un aiuto da parte dello Stato per rottamare auto da Euro 0 a Euro 4, in pratica chi non si può permettere, oggi, un’auto elettrica, scelta consapevole o dettata dalla ‘moda’. Il ministro ha annunciato che sta pensando di rimodulare gli incentivi, (escluso eliminare totalmente quelli per l’elettrico), con la possibilità di impiegare i fondi inutilizzati verso i motori termici più efficienti: sia l’ambiente che il mercato ne trarrebbero benefici. Nella strategia del Governo è lo schema a cambiare, ma non il fine: ridurre le emissioni ma senza obbligare tutti necessariamente all’elettrico.

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SUL KART IN SICUREZZA

Lunedì 22 e mercoledì 24 maggio 2023

In alto: un momento delle premiazioni degli sportivi del 16 febbraio 2023.

Sul Kart in sicurezza nella foto gli alunni delle scuole primarie di Spresiano, Lovadina e di Visnadello che hanno partecipato alla iniziativa legata alla educazione stradale.

Le iniziative di
ACI Treviso
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Insieme per la sicurezza.

Alcuni momenti della Seconda Edizione di Insieme per la Sicurezza che si è svolta a Treviso il 19 Maggio scorso. In alto la conferenza stampa alla presenza del Prefetto e del Presidente di ACI Treviso; in centro e in basso alcuni momenti dell’iniziativa con i ragazzi degli istituti scolastici di Treviso

Le iniziative di ACI Treviso
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di un centravanti con la valigia

Era anzitutto la sua altezza a permettergli di svettare in area per colpire di testa, e fungere quindi da torre catalizzando i lanci provenienti da ogni parte del campo. Sono praticamente solo questi i colpi di testa documentati nel libro, i tipici gesti atletici che hanno caratterizzato il gioco di Aldo Serena. Tanto combattivo e sfrenato sul piano dell’impegno agonistico, quanto misurato ed equilibrato nelle relazioni e nella quotidianità. La sua avventura calcistica, quasi da guinness dei primati, è nota per i continui cambi di casacca e per le gesta da protagonista in entrambi i derby di Milano e di Torino. Serena ha vinto tre scudetti con tre squadre diverse. Sembrerebbe concentrata in due sole righe la sua carriera. Ma sarebbe un grave torto alla sua serietà professionale. Un’etichetta ingenerosa che non direbbe niente della sua personalità e non descriverebbe con compiutezza la sua intensa parabola sportiva. Si rischierebbe di dimenticare o di non approfondire i motivi del suo forzato girovagare, l’attaccamento autentico ad ogni maglia da lui indossata, il senso di lealtà e di responsabilità per i quali si è sempre fatto apprezzare in ogni stadio e in ogni spogliatoio. Il libro ci aiuta a ripercorrere e a rivivere, per così dire “dal di dentro”, il suo intero percorso nel mondo del pallone. Anno per anno, campionato per campionato. Con destinazioni quasi sempre nuove, con cambi di allenatori, compagni, metodi di lavoro. Senza mai perdersi d’animo e comprendendo le ragioni dei ripetuti trasferimenti. Facendo anzi di necessità virtù, cercando di cogliere il meglio e imparare il più possibile dai vari ambienti frequentati. Facendo tesoro delle singole diverse esperienze e prefiggendosi di migliorare in continuazione.

Serena emerge come una persona positiva, aperta, diretta. Schietta e mite, umile e modesta. Ben consapevole dei propri limiti, oltre che delle proprie qualità. Aspetti che ritroviamo nella sua narrazione, quando ad esempio esprime l’ammirazione per gli indiscussi fuoriclasse con cui ha avuto la fortuna di giocare, o quando riporta senza enfasi le sue prodezze, i suoi gol nei derby, diventati un rito e una costante quando incontrava le sue ex squadre. Sa di non essere stato un predestinato. Per i suoi genitori

aveva più valore il titolo di studio e il lavoro nella piccola azienda di famiglia, rispetto al sogno e all’ambizione di diventare giocatore di calcio. Attività questa, tra l’altro, da lui considerata come passione, divertimento, privilegio. Il suo più grande desiderio era quello di poter evadere dal suo paese e dalla sua routine noiosa e soffocante. Il salto di qualità avvenuto grazie al tesseramento con l’Inter, non lo ha certo esaltato: rispondeva anzitutto al suo bisogno di fuga da una realtà opprimente. Per approdare a una dimensione di libertà, di alternative, di possibilità. La sua coscienziosità nell’affrontare la vita e le novità ha fatto il resto. Rimanendo se stesso, senza distrarsi, insuperbirsi, illudersi. Scorrendo le pagine dell’autobiografia il lettore potrà scoprire molte curiosità del calcio degli anni ’80. E, tra l’altro, ad esempio, con quale allenatore Serena si sia trovato più a suo agio, o chi lo abbia deluso; con quali compagni abbia maggiormente legato e chi gli sia rimasto per sempre amico; i campioni disponibili e simpatici o quelli scostanti e arrivisti. E così via. Ma al di là dei fatti, degli episodi e dei personaggi citati, colpisce veramente un dato: quello della fedeltà a sé stesso, alla propria indole e ai propri valori. Senza svendersi e senza rincorrere o adulare nessuno. Riconoscendo i propri errori (non solo quelli sul campo), con un marcato senso di autocritica.

La descrizione della propria vita e della propria carriera fluisce in modo semplice e lineare. I capitoli trattano del suo avvicinamento al calcio, l’approdo all’Inter, le cessioni in prestito al Como, al Bari, al Torino, alla Juventus, il rientro tra i nerazzurri (giusto in tempo per vincere il campionato) e le stagioni coi rossoneri (quella in B e quella scudettata). Esposizione piacevole, commenti profondi, pertinenti resoconti di partite e impensabili lezioni di vita. Una umanità ricca, vivace e intelligente quella di Aldo. Assolutamente priva di colpi di testa. Né da attaccante senza fissa dimora, né – successivamente – da convincente commentatore di telecronache.

A cura della redazione di Aci Treviso Informa

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Le Commissioni dell’Automobile Club Treviso

Mobilità

• ing. Michela Mingardo - Presidente

Mobility Manager Comune di Treviso,

• ing. Leopoldo Matarazzo -Vice Presidente Direttore MCTC Treviso;

• avv. Michele Beni

Presidente Automobile Club Treviso;

• dott. Andrea Gallo

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• dott. Aurelio Valenti

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Comandante Polizia Stradale Treviso;

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Fornitore tecnico Freem,

• Angelo Centola

Segretario

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Per eliminare ogni rischio di dimenticarsi il rinnovo della patente entro i tempi stabiliti, l’Automobile Club Treviso offre un servizio gratuito di “segreteria”. Compila il tagliando di seguito riportato, ritaglialo e spediscilo afli Uffici dell’Automobile Club Treviso, oppure racapitalo presso la Delegazione Aci più vicina. I tuoi dati, custoditi nel pieno rispetto della privacy, verranno inseriti in una apposito archivio e serviranno per frti prevenire la segnalazione relativa alla scadenza della tua patente, in tempo utile per il rinnovo.

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I simpatici omaggi per i Soci di Aci Treviso La simpatica shopper logata Aci Treviso
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Ruote nella Storia

Domenica 18 giugno 2023

3° Raduno di Auto Storiche un percorso turistico / culturale alla scoperta del borgo di Serravalle (Vittorio Veneto)

MONASTIER - SERRAVALLE

PROGRAMMA

ore 9.00 Partenza da Monastier - piazza della Vittoria ore 9.15 Verifica e distribuzione materiali agli equipaggi partecipanti ore 9.30 Partenza per il borgo di Serravalle (Vittorio Veneto) ore 11.00 Arrivo al borgo di Serravalle

ore 11.30 Visita guidata del borgo di Serravalle e dei suoi monumenti ore 13.00 Pranzo presso il Ristorante Al Giardinetto - Colle Umberto ore 15.00 Premiazione dei partecipanti ore 16.00 Saluti e Partenza per le proprie destinazioni http://www.treviso.aci.it

follow us: PROMOSSA DA COMUNE DI MONASTIER DI TREVISO COMUNE DI VITTORIO VENETO 30

RUOTE NELLA STORIA

Monastier-Serravalle

18 giugno 2023

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Dalle ore 8 30 alle ore 9 30 presso Piazza Vittoria – Monastier TV

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➢ Copia Tessera ACI

➢ Copia libretto autovettura

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➢ 50,00 (IVA Compresa) a persona

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