COMMISSIONE MOBILITÀ ACM
A cura di Paolo Redaelli
DOSSIER MOBILITÀ 2021
DISTRIBUZIONE DELLE MERCI E TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, DUE PRIORITA’ PER LA MOBILITA’ DI MILANO E DELLA SUA AREA METROPOLITANA La Commissione Mobilità dell’Automobile Club Milano, presieduta dal Prof. Cesare Stevan, nel suo percorso di analisi e proposte sui fenomeni e le prospettive del trasporto individuale e collettivo, ha promosso un confronto con alcuni esperti dei settori della logistica e del trasporto pubblico locale la cui produttività è fondamentale per l’efficienza dell’intero sistema della mobilità. La Commissione ha predisposto un documento su queste tematiche, affrontate in un’ottica territoriale di area vasta, avviando un confronto con autorevoli realtà quali, al momento, Anav, Assolombarda, Asstra, Cisl Lombardia, Comitato centrale Autotrasportatori, Confcommercio,
Federazione Autotrasportatori Italiani, Flixbus, Lega Coop, Lidl, SoGeMi, Trenord. E’ stata organizzata una videoconferenza e il dibattito in corso è stato oggetto fra l’altro del numero speciale della rivista “Sistemi di Logistica” diretta dal prof. Rocco Giordano uscito a fine settembre. Nelle prossime settimane verranno programmate nuove uscite pubbliche. Proponiamo di seguito i principali contenuti prodotti dal gruppo di lavoro della Commissione Mobilità Acm coordinato da Giorgio Spatti che comprende Marco Cerri, Gian Paolo Corda, Franco De Angelis, Giorgio Goggi, Paolo Redaelli e Chiara Somaré.
OBIETTIVO: MIGLIORARE ACCESSIBILITA’ E CONNESSIONI Una logistica efficiente ed efficace richiede un insieme coerente di interventi. Mentre per il trasporto pubblico è fondamentale perfezionare reti e stazioni ferroviarie. Su questi tavoli si gioca il futuro della nostra economia e delle nostre relazioni sociali Testo di Gian Paolo Corda, Commissione Mobilità AC Milano
L
a condizione di città di rango mondiale obbliga Milano a indirizzare la propria politica sulla mobilità nella giusta prospettiva di perfezionare la sua natura di città metropolitana rendendola “connessa e altamente accessibile” attraverso una visione capace di guardare al sistema di relazioni e di scambi sotteso alla sua dimensione.
Si individuano tre livelli intervento, tra loro interconnessi: a) il primo rivolto al perfezionamento della rete ferroviaria di collegamento con il centro Europa, ravvicinato a Milano e alla Lombardia dagli interventi svizzeri
dell’AlpTransit; b) il secondo rivolto alla trasformazione del servizio ferroviario regionale e suburbano in un moderno trasporto rapido di massa, che costituisca la rete portante su cui attestare le altre modalità, compresa la micromobilità elettrica, prevedendo un nuovo assetto del nodo ferroviario di Milano in funzione della totale integrazione dei servizi comprensoriali, interpolo, regionali e di lunga distanza; c) il terzo teso a favorire, attraverso programmi mirati urbanistici che ne facciano perno di elevate funzioni di servizio terziario pubblico e privato, la trasformazione delle principali stazioni
ferroviarie lombarde in adeguati centri di interscambio modale sui quali confluiscano il trasporto pubblico locale, auto e moto, mezzi in sharing, micromobilità elettrica utile a colmare le relazioni dell’ultimo miglio. Le relazioni di scambio che caratterizzano l’area metropolitana milanese e la mobilità interna a Milano devono essere basate su una politica equilibrata che tenga conto di tutte le modalità di trasporto privato, a partire da quelle che danno, sul piano quantitativo la più ampia risposta al fabbisogno essenziale di muoversi e di operare, ed eviti una politica
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