Italo | Febbraio 2016

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VALENCIA FEBBRAIO 2016 DISTRIBUZIONE GRATUITA

INTERVISTA AL COMICO DADO

I suoi video sul web ormai sono virali, milioni di views negli ultimi mesi! C. Orecchini a pagina 6

Il mensile d’informazione degli Italiani a Valencia

Trattoria típica italiana, especializada en platos regionales, pastas, pescado y carnes a la brasa, postres caseros.

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ATTUALITÀ

Commercio digitale il nuovo futuro? Angela Picozzi a pagina 7

PSICOLOGIA

MAFIA CAPITALE ANCHE A VALENCIA? ARRESTO PER “SBIANCAMENTO DI CAPITALI” PER VENTIQUATTRO PERSONE DI CUI NOVE POLITICI E SEDICI IMPRENDITORI, TUTTI IN ATTESA DI GIUDIZIO!

TERREMOTO POLITICO A VALENCIA

Tradimento, istruzioni per l’uso

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Sara Eba Di Vaio a pagina 13

4° THE ITALIAN DAY

SOLD OUT GIÀ PRIMA DI COMINCIARE Presa d’assalto la piccola location, tra passaparola, le condivisioni sui social e il giornale stesso questa volta non siamo riusciti ad accontentare tutti i presenti. Le settanta prenotazioni che ci aspettavamo sono raddoppiate o forse triplicate...

Nella foto l’indagato Alfonso Rus ex Presidente del Partito Popolare

n questi giorni, basta entrare in una qualsiasi caffetteria, per trovare sui tavoli tutte le maggiori testate giornalistica di Spagna, dalle regionali alle nazionali che in bella mostra di se, gridano allo scandalo con titoli altisonanti o toni sorpresi. Chi di voi non conosce il recentissimo caso di mafia capitale, che come un terremoto ha scosso tutta la politica romana e nazionale, fino ad avere ripercussioni sulla giunta dell’allora sindaco Marino, costretto ad abdicare in favore di un commissariamento che tuttora è vigente a Roma... Fabio Moriconi a pagina 3

FOCUS

By Italo a pagina 2

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EDITORIALE

FEBBRAIO 2016

THE ITALIAN DAY SOLD OUT PRIMA DI COMINCIARE!

Next event

IL 4° EVENTO

By ITALO

IL QUARTO APPUNTAMENTO DEL “THE ITALIAN DAY”, HA RAGGIUNTO IL RECORD DI PRESENZE, A NOSTRA SORPRESA, CI SIAMO RITROVATI LETTERALMENTE INVASI E NON SOLO DA NOI ITALIANI, MA DA UN PUBBLICO FORTUNATAMENTE MULTIETNICO E QUESTO CI RENDE ORGOGLIOSI DEL LAVORO CHE STIAMO SVOLGENDO. Presa d’assalto la piccola location, tra passaparola, le condivisioni sui social e il giornale stesso, questa volta non siamo riusciti ad accontentare tutti i presenti. Le settanta prenotazioni che ci aspettavamo sono raddoppiate o forse triplicate, generando il caos all’ingresso del locale. Nonostante questa inaspettata sorpresa che ha creato scompiglio per via delle dimensioni ristrette del locale i ragazzi del Kafua, hanno dimostrato in tutto e per tutto la loro professionalità. Non tutti però, sono riusciti ad assaggiare le ottime degu-

By Italo

18 FEBBRAIO ARRIVA IL 5° EVENTO TARGATO ITALO Come nasce Una Serata all’insegna dell’allegria e del divertimento in puro stile italiano, per rilassarsi, conoscere nuova gente, rivedere vecchi amici o perchè no, conoscere il nuovo amore, bevendo e mangiando tutti insieme. La serata prevede un Apericena con buffet no limit e una bevanda inclusa al costo di € 10 a persona. stazioni preparate dal locale e molti hanno dovuto rinunciare a malincuore all’evento. La serata come del resto anche per gli eventi passati è stata davvero divertente, tante facce nuove in questo quarto evento, gente allegra, simpatica, tanta la voglia di stare insieme e conoscersi. Per il prossimo evento, visto l’ultimo successo, abbiamo ri-

servato una location d’eccezione, il nuovo Ristorante “REINA MARIANA” situato nella centralissima Calle San Vincente, che tra la sua terrazza coperta e riscaldata e le capienti sale interne, sarà in grado di ospitare comodamente anche un intero reggimento. Stavolta, senza paura, possiamo dire “ VI ASPETTIAMO NUMEROSI”.

Redazionale Mensile d’informazione gratuito degli Italiani a Valencia DISTRIBUZIONE GRATUITA NUMERO DI DEPOSITO LEGALE n.° V2456-2015 Anno II n.° 5 Febbraio 2016 Editore Fabio Moriconi Coordinatore Gianni Ranalletta

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Kafua, l’arte della cucina e non solo, a Valencia Locale, caldo e accogliente, fonde con cura e dedizione le diverse etnie di provenienza dei proprietari. Alle delizie culinarie di origine tipicamente spagnole, aggiungono piatti provenienti dalla tradizione italiana, completa il tutto un ottimo e fornito bar di coppa, in grado di fare qualsiasi preparazione dal semplice aperitivo al cocktail più elaborato. Degna di nota è ogni giovedì l’organizzazione della serata

con musica live, con generi sempre diversi che vanno dal jazz al flamenco, serate speciali e indimenticabili all’insegna del divertimento e del buon gusto. Per qualsiasi informazione vi invitiamo a contattarci oppure a seguirci sui nostri canali social con i nostri numerosi eventi.

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PRIMO PIANO

TERREMOTO POLITICO A VALENCIA POLITICA

Fabio Moriconi

Avete cambiato nazione? Città? Abbandonato affetti e abitudini per cercare una nuova vita? Volevate lasciarvi alle spalle le brutte abitudini ma neanche il tempo di ambientarvi, ed ecco arrivare una vecchia e brutta conoscenza, la corruzione.

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n questi giorni, basta entrare in una qualsiasi caffetteria, per trovare sui tavoli tutte le maggiori testate giornalistica di Spagna, dalle regionali alle nazionali che gridano allo scandalo con titoli altisonanti o toni sorpresi. Chi di voi non conosce il recentissimo caso di mafia capitale, che come un terremoto ha scosso tutta la politica romana e nazionale. Cambia il paese, la cultura e le abitudini, ma la storia evidentemente no. Anche Valencia, è stata colpita in questi giorni da vari casi di mal affare, la guardia civil impegnata nell’indagine, ha chiamato il più importante “Operación Taula”, prenden-

do spunto dagli antichi banchi di cambio valuta del XV secolo, considerati la prima istituzione finanziaria dell’allora Corona di Aragona. Tutto normale per noi Italiani, abituati a vivere questi eventi nel quotidiano, ma la cosa grave è che sembrerebbe coinvolto l’intero partito popolare “PP” di Valencia, lo stesso partito che ha governato in maniera assoluta gli ultimi ventiquattro anni nella città. Sarà forse per questo, che solo ora dopo l’insediamento in effettivo della nuova giunta di opposta posizione politica, verrebbero alla luce scheletri sinora chiusi nell’armadio. Diverse opere, risultano ad oggi incompiute per mancanza di finanziamenti e i loro cantieri sono fermi ormai da anni. Il Pubblico Ministero ha chiamato a interrogatorio tutte quelle figure del partito che ricoprivano ruoli importanti nell’amministrazione della

cosa pubblica, sulla base di un’indagine su fondi monetari provenienti da imprese appaltatrici di livello nazionale e locale, fondi in uscita dalle stesse, sotto forma di donazioni verso le casse della direzione locale del partito. Arresto per “sbiancamento di capitali” per ventiquattro persone di cui nove politici e sedici imprenditori, tutti in attesa di giudizio. Successivamente la direzione nazionale del PP, visto il tirare in ballo dell’intera cupola di Valencia, in un atto estremo ha esonerato tutti e annunciato l’incarico a una “gestora” di formare una nuova cupola amministrativa, che cercherà di aprire un nuovo corso politico con la ricerca di volti nuovi e puliti. Noi come organo d’informazione comunitaria, seguiremo l’evolversi della vicenda e sui prossimi numeri vi terremo aggiornati sui nostri canali.

FEBBRAIO 2016

LAVORI IN CORSO Fabio Moriconi

DIVERSI SONO GLI ASPETTI E LE IDEOLOGIE GESTIONALI CHE STANNO CAMBIANDO NEGLI ULTIMI TEMPI A VALENCIA, VUOI L’INSEDIARSI DELLA NUOVA GIUNTA, VUOI L’INEVITABILE MODERNIZZAZIONE CHE IL TEMPO RENDE INESORABILE. Il programma di abbellimento della città, arriva al nastro di partenza con alcune opere atte a cambiare profondamente le abitudini e i modi di vita di molti cittadini e turisti del centro storico valenciano. La data di partenza dei lavori è fissata per l’inizio di febbraio, la prima zona ad essere toccata dal rinnovamento è quella che circonda la Lonja.

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Il Dipartimento della Mobilità Sostenibile della Città, annuncia che l’opera di pedonalizzazione continuerà a garantire l'accesso ai residenti, ai clienti del Mercato Centrale che potranno raggiungere il parcheggio, e a tutti i commercianti locali, inoltre assicurerà un aumento delle fermate dell’Azienda Municipale Trasporti oltre all'accesso e la presenza di taxi. Come spiegato dal Consiglio, il principale cambiamento è la pedonalizzazione totale della parte anteriore e posteriore del palazzo storico dichiarato Patrimonio dell'Umanità. Per quanto riguarda le linee 7, 27 e 81 dei mezzi pubblici, avremo una nuova fermata nella Plaza de Brujas, accanto a uno degli ingressi del Mercato Centrale. La nuova fermata si chiamerà “Mercado Central”, mentre la fermata della linea 28 si sposterà al principio di Avenida Maria Cristina e sarà chiamata “Lonja Mercado Central”. Nessuna variazione per i percorsi dei taxi che possono ancora accedere con “libertà totale” nella zona e mantenere le loro due fermate attuali.

Il Consiglio, ha sottolineato che tutte le misure adottate, sono a servizio della “moderazione del traffico e la tutela dell’ambiente e del patrimonio storico della città” e che “in linea di principio”, saranno effettuate senza l’utilizzo di grandi opere, riutilizzando gli arredi urbani esistenti. Siamo solo all’inizio di quella che è una rivoluzione delle viabilità del centro storico, già sono in cantiere nuovi progetti per prossimi mesi, tra i quali anche la chiusura al traffico ordinario del Carmen, con accesso riservato ai soli residenti con permesso ZTL.


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STORIA

FEBBRAIO 2016

C’ERA UNA LA ZECCA VOLTA UN RIO DI ROMA STORIA

Giovanni Romano

Adelmo Sidoli

NELLA NOTTE TRA DOMENICA E LUNEDÌ 14 OTTOBRE DEL 1957, IL FIUME TURIA FUORIUSCÌ DAGLI ARGINI E INONDÒ GRAN PARTE DELLA CITTÀ DI VALENCIA, CAUSANDO CINQUANTADUE MORTI E DANNI PER OLTRE DIECI MILIONI DI PESETAS. FOTO DI LASPROVINCIAS.ES

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e piogge torrenziali e il forte vento distrussero ponti, case, strade e infrastrutture, mettendo definitivamente in ginocchio una popolazione già provata per il fallimento economico dell'autarchia imposta dal Caudillo. L'alluvione interessò anche la provincia, causando altre ventinove vittime nei paesi inondati. Le cronache dell'epoca raccontano che non ci fu quasi preavviso: non pioveva e l'acqua del fiume era solo un po` più alta della media. Eppure la notte precedente la Guardia Civil dei paesi vicini al fiume aveva avvisato per telefono che si avvicinava una piena. Così, nel cuore della notte, migliaia di persone dovettero lasciare in fretta e furia le loro abitazioni, cercando scampo sui tetti dei palazzi, dentro le scuole, nelle chiese. In alcuni punti della città l'acqua raggiunse un'altezza di cinque metri. Al sorgere del sole la città si presentò agli occhi degli scampati come una palude ricoperta di fango e macerie.

Non funzionava niente, non c'era cibo, la vie di comunicazione erano bloccate e i dispersi erano tantissimi. Come se non bastasse, verso mezzogiorno arrivò una seconda ondata di acqua, che distrusse la diga di contenimento di Campanar, dilagando a nord e allagando dal barrio del Carmen a Guillén de Castro, dal Mercado Central alla Plaza del Caudillo (oggi Plaza Ayuntamento), dove arrivavano grandi quantità di acqua anche dalla calle Barcas. La Cattedrale invece restò all'asciutto, grazie alla sua posizio-

ne nel punto più elevato della città. Non era la prima volta che il Turia esondava provocando danni e vittime, ma almeno per Valencia sarebbe stata l'ultima. Otto mesi dopo l'alluvione, il Governo annunciava il progetto di deviazione del rio Turia fuori della città. Non era un periodo in cui le cose si discutessero democraticamente, perciò eventuali pareri discordi non vennero mai a galla. I lavori iniziarono nel 1964, e durarono una decina d'anni. L'antico letto del fiume, ormai asciutto, fu consegnato formalmente alla città da Juan Carlos I in persona, nella sua prima visita a Valencia come re, il primo dicembre del 1976.

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LA ZECCA È UN'OFFICINA CHE PRODUCE MONETE. LA PAROLA DERIVA DALL'ARABO SIKKA, LETTERALMENTE "CONIO". NELL'ANTICA GRECIA, CIASCUNA POLIS (CITTÀSTATO) AVEVA LA SUA PROPRIA ZECCA, E A ROMA SI TROVAVA SUL CAMPIDOGLIO, PRESSO IL TEMPIO DI GIUNONE MONETA, "COLEI CHE AVVERTE", COSÌ DEFINITA QUANDO LE FAMOSE OCHE DIEDERO L'ALLARME, PERMETTENDO ALLA GUARNIGIONE ROMANA DI RESPINGERE L'ASSALTO DEI GALLI.

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al nome della dea viene il nome moneta, denaro, in italiano e in altre lingue. In seguito la Zecca cambiò sede, e in epoca flavia fu trasferita altrove. Dove? La basilica di San Clemente sorge a poca distanza del Colosseo, sulla via di San Giovanni in Laterano, poggiando sui resti di alcuni edifici di epoca romana. Dopo l'incendio di Nerone, gli edifici subirono delle modifiche; il primo, in particolare, è costituito da blocchi di tufo dell'Aniene, senza alcuna apertura nella parte conservata. L'interno di questo complesso, consisteva in una serie di vani, coperti con volta a botte in materiale cementizio. La presenza di fori per travi, a mezza altezza, prova che i vani erano suddivisi in due piani da soppalchi di legno. La parte centrale era costituita da un cortile, circondato da un portico. I resti di una scala, nel lato lungo settentrionale, segnalano l'esistenza di un piano superiore. Quello che più colpisce, e che costituisce un unicum in età imperiale, è la struttura del muro esterno. L’inconsueta robustezza e l'assenza di porte, indicano che tali caratteri erano necessari e funzionali alla destinazione d'uso dell'edificio. Nel caso di un magazzino, avremmo avuto ingressi

plurimi e facilmente praticabili. La mancanza di porte, fa supporre che si tratti di un edificio industriale, la cui destinazione richiedeva caratteristiche di sicurezza.

Quale edificio doveva essere più sicuro della Zecca? L'edificio fu completamente ristrutturato dopo la metà del III° secolo: il primo piano e il cortile furono abbandonati e riempiti di materiale di scarico. L'epoca sembra corrispondere con gli anni del principato di Aureliano (270-275). La data più probabile potrebbe essere il 271/272, considerando che nel 274 Aureliano dette il via alle nuove emissioni delle Zecche di Roma, Serdica e Tripolis. L'edificio può ragionevolmente essere identificato con la Moneta, la Zecca di Roma, proprio per le sue caratteristiche: l'aspetto chiuso della pianta, la particolare solidità del muro esterno, destinato a proteggere i valori in metallo e le monete che si lavoravano, la presenza di un solo ingresso, l'epoca post neroniana di costruzione e l'ubicazione nei pressi del Colosseo. La presenza di un'iscrizione che, per quanto mutila, ricorda l'esistenza di un funzionario incaricato dell'amministrazione della Zecca e dei ludi, conferma il collegamento tra questo edificio e le strutture, immediatamente limitrofe, destinate ai gladiatori.


TURISTI PER SCELTA

FEBBRAIO 2016

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PASSEGGIAMO PER IL FIUME TURIA NOVE CHILOMETRI DI VERDE CHE ATTRAVERSANO LA CITTÀ DA NORD-OVEST A SUD-EST. il fermaglio che indossano las falleras).

DA NON PERDERE

Il puente de las Flores

Clelia Castorina

Questa opera di Santiago Calatrava, chiamato cosí per la continua presenza dei fiori nella struttura ed inaugurato nel 2002. L'idea nasce come omaggio alla città in quanto nell’ Inno a Valencia si dice "Valencia è la terra dei fiori".

L’EX CANALE DEL FIUME TURIA, OGGI DIVENUTO PARCO DEL TURIA, È UNA DELLE ATTRATTIVE DELLA CITTÀ DI VALENCIA E LO SPAZIO PREDILETTO DAI VALENCIANI CHE VOGLIONO, PRATICARE UN PO’ DI SANO SPORT O SEMPLICEMENTE PASSEGGIARE.

Il puente del Reino

S

In questa zona è situato il famoso Giardino Botanico dell’Università di Valencia in cui vi sono numerose tipologie di fiori e cactus. Vicino al vecchio letto del fiume, vi è una zona ristorazione con un piccolo porticciolo, dal quale è possibile fare delle piccole uscite in barca.

IL BIOPARCO È SENZA DUBBIO LA ZONA PIÙ VISITATA DEL PARCO Quest’ultimo è diviso in due parti da un ponte che attraversa il fiume. Da un lato vi sono i vari ristoranti e negozi che vendono souvenir del Bioparco, dall’altro vi sono gli animali, che vivono in un ambiente creato

verosimilmente al loro habitat naturale.

Per gli sportivi e gli amanti della musica Per gli amanti dello sport, vi sono varie installazioni che permettono poter fare stretching o vari esercizi di aerobica per gambe, braccia, addominali, etc... Inoltre il Parco è meta preferita per i runners e per loro da poco è stato creato un circuito di 5 km che si estende dal Ponte Nou d’Octubre a quello dell’Angel Custodio, passando per il parco di Gulliver. Si tratta di un percorso illuminato anche di notte con segnaletica che indica il chilometraggio ogni 100 metri e con zone per fare aerobica o per potersi idratare. Tale circuito forma parte del progetto Valencia Città del Running. La maggior parte dei campi di fo-

otball, tennis, pallavolo, basket, il circuito di ciclocross, le zone per praticare skate e le aree con tavoli da ping-pong e per giocare a scacchi sono tra il Ponte di Campanar ed il Ponte di Serrano. Vi sono varie agenzie turistiche che organizzano visite guidate in bicicletta per la città attraversando il parco. E per gli amanti della musica, all’altura del Ponte de las Flores, vi è il famoso Palau de la Musica dove, circondati da aranceti, vi suonano le orchestre più famose d’Europa ed è anche sede dell’Orchestra di Valencia.

Per i più piccoli il Parco di Gulliver! Il gigante Gulliver steso a terra e immobilizzato da corde, con i suoi scivoli e le sue rampe, lascia immaginare ai più piccoli di vivere il famoso racconto di Jonathan Swift credendosi veri

lillipuziani. L'ingresso è gratuito ed è aperto dalle 10.00 alle 20.00 pm ogni giorno dell'anno.

I ponti più importanti Sono diciotto i ponti e le passerelle che attraversano il Parco permettendo di passare dalla zona nord a quella sud della città. Trai più famosi o conosciuti possiamo ricordare:

Il puente de la Exposiciòn Si tratta di un opera dell'architetto Santiago Calatrava. Il ponte è in acciaio verniciato in bianco e presenta un arco obliquo che sostiene il peso del ponte. Ha una lunghezza di 131 metri ed una larghezza di 26 metri con un'inclinazione di 70 gradi al di sopra del piano orizzontale, questo arco è popolarmente conosciuto con il nome di Peineta (come COL. 3664

uddiviso in varie zone, quella che accoglie il Parco de Cabecera è la zona più rigogliosa, è divisa in quattro parti: La zona del Bosco della Ribera si trova nel margine sinistro del fiume, presenta un ampio bosco che si può attraversare in bici e zone attrezzate per giocare con i bambini.

Costruito dal professore ingegnere dell'Università Politecnica di Valencia Salvador Monleòn Cremades, aperto al traffico il 1 ° dicembre 1999, ha una lunghezza di 220 metri ed è il più lungo in città. Ciò che cattura l'attenzione di questo ponte sono le sculture: vi sono quattro figure, uno su ciascun lato del ponte, che sono chiamati "custodi alati del ponte". Sono quattro sculture in bronzo di tradizione gotica realizzati dallo scultore valenciano Juan Marti che rappresentano l’angelo caduto con la testa di felino. I lampioni sono secondo l’ arte deco e tutto il ponte è stato finanziato dai promotori del poligono dell’ Avenida de Francia.

Il puente de l’Assut d’Or Comunica l’Avenida de Francia con l'autostrada del Saler e si trova tra il Museo del principe Felipe, l’Oceanografico e la Città delle Arti e delle Scienze. Costruito tra il 2004 e il 2008 da Calatrava, si tratta di un ponte sospeso in cemento bianco e acciaio, tra le strutture più alte della città. Il nome "L'Assut d'Or","diga d’oro", è un omaggio al tipo di struttura che ha permesso l'aumento del livello delle acque del fiume Turia per irrigare i frutteti di Valencia.

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SPECIAL GUEST

FEBBRAIO 2016

DADO: “CANTANDO, COMUNICO DUE VOLTE!” I SUOI VIDEO SUL WEB ORMAI SONO VIRALI, MILIONI DI VISUALIZZAZIONI NEGLI ULTIMI MESI! nata questa idea? Mi sembrava che le trasmissioni di approfondimento stessero diventando sempre più degli show, e allora ho deciso di creare dei contenuti con il mio team solo per fare un test: fino a oggi il test è buono, se continua così spero di salire di livello con una vera e propria striscia, anche quotidiana!

INTERVISTA Cristiana Orecchini

UN’APPARENZA LEGGERA CHE SI ACCOSTA A CONTENUTI CORPOSI, QUESTA LA PRESENZA SCENICA DI GABRIELE PELLEGRINI, IN ARTE DADO. DA UN QUARTO DI SECOLO SUI PALCOSCENICI PIÙ POPOLARI, DA MAURIZIO COSTANZO (CHE LO DEFINÌ GENIALE) AL SEVEN SHOW, ZELIG, I MIGLIORI ANNI, I RACCOMANDATI, MADE IN SUD, SERVIZIO PUBBLICO: UN ARTISTA A TUTTO TONDO, CHE SI SENTE PERÒ SOPRATTUTTO UN CANTANTE. LA SUA È UNA COMUNICAZIONE SEMPLICE, CLOWNISTICA, CAPACE DI DIVERTIRE LANCIANDO SEMPRE QUALCHE SPUNTO PER LA RIFLESSIONE. Il format Canta la Notizia, che propone fatti giornalistici attraverso la rivisitazione ironica di famose canzoni, lo sta impegnando in un progetto dai risvolti più ambiziosi. Ma non indovinereste mai quale “cover” utilizzerebbe per la parodia di se stesso... In venticinque anni di carriera hai cavalcato palcoscenici importanti, ma la più recente popolarità ti è arrivata dallo sharing video di Canta la Notizia, una sorta di Tg cantato che sta spopolando tra i Social. Come è

Con quale criterio scegli la cover più adatta ad una news, qual’è l’imput che ti fa dire: “Questa è perfetta”? Questo è l’aspetto più difficile... spesso passiamo più tempo a scegliere il pezzo che a scriverlo, in particolare non deve essere un pezzo noioso altrimenti non si fa riscrivere volentieri... Dichiari di ispirati al Teatro Canzone, forma d’arte lanciata da Giorgio Gaber. Ci spieghi cos’è e quale valore esprime? Il Teatro Canzone è un luogo dove la prosa e la canzone si incontrano per stabilire un rapporto di dipendenza l’una dall’altra. Il valore è prettamente artistico, è la somma di due forme di comunicazione. Dado “suona, canta, recita e ballicchia”: se dovessi salvare uno solo di questi “ruoli”, quale sceglieresti di tenere? Quale ti rappresenta maggiormente? Cantare... Anche Sant’Agostino diceva che chi canta prega due volte. Io, come lui, sostengo che chi canta comunica due volte! La tua è una satira che fa riflettere su temi importanti, anche se tradotta in una chiave leggera. Non sarai troppo modesto nel dire che “prendi solo le notizie dei giornalisti e le canti”? Il mio è un punto di vista meramente populista, semplifico quello che il giornalista rende complicato! Sei stato recentemente preso di mira proprio a causa di una tua notizia cantata. Come te lo spieghi, se da sempre i comici ironizzano sugli argomenti sociali e politici più disparati? Tutte le volte che faccio una notizia-canzone c’è qualcuno che non condivide quello che canto... ma io non voglio piacere a tutti, non cerco il “minimo comun divisore” per farmi apprezzare. Come dice il Cirano: “Con i furbi e i prepotenti da sempre mi balocco, e al fin della licenza io non perdono e tocco!

La musica sembra essere il leitmotiv del tuo percorso artistico, nel 2006 il CD “3/4 della palazzina tua” ha venduto 40mila copie. In tempi non sospetti già rivisitavi cover famose azzeccando le rime. Pensi di essere il precursore di un certo genere, al quale hanno poi attinto altri comici come Checco Zalone? Continuo a fare quello che ho sempre fatto. Al liceo sostenevo la tesi, contro il mio professore di matematica, che la sua materia si dovesse insegnare attraverso la musica e non con le estenuanti espressioni algebriche. Con il gruppo Le Pastine in Brother nel ’99 avete conquistato il primato della canzone più lunga al mondo, cantando per 25 ore di seguito, record poi scalzato dai Folkabbestia.

Hai in progetto di riprenderti lo scettro? No Sono il detentore del titolo italiano, mi basta e mi avanza! Nel 2001 sei stato protagonista di uno dei primi reality della storia “Mr Chat”, lanciato subito dopo il primo Grande Fratello e seguitissimo dai giovani. Se ti chiedessero oggi di partecipare ad un reality come concorrente, accetteresti? Tutti gli uomini hanno un prezzo, il mio è proporzionato alle spese che il format mi costa... se mi danno quello che serve per produrre i prossimi dieci anni di lavoro, volentieri. Quanto è stato faticoso rimanere fedele al tuo sogno, in un mondo effimero come quello artistico? Pensi che i giovani

esordienti oggi siano facilitati dal web? Molto difficile, perchè nella scuola dell’obbligo ti insegnano solo a diventare un piccolo borghese senza speranze. E disincentivano le figure rivoluzionarie attraverso l’esempio dei martiri o di Galileo. In cosa sei impegnato attualmente, oltre a Canta la Notizia, e quali novità vuoi anticiparci? Canta la Notizia è un format massacrante e sono impegnato solo a farlo diventare una abitudine, sperando di trovare una collocazione meno anonima del mio profilo! Quale canzone useresti per fare la parodia a te stesso? “L’avvelenata” di Francesco Guccini senza cambiare una virgola!


ATTUALITÀ

FEBBRAIO 2016

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COMMERCIO DIGITALE, IL NUOVO FUTURO? eCOMMERCE Angela Picozzi

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’ eCommerce è in continua crescita e potrebbe rappresentare una strada da seguire per lo sviluppo della propria attività, estendendo la vendita del mercato online con la conseguente possibilità di vendere il proprio prodotto o servizio all’estero. Senza confini geografici, senza barriere, come il secolo dei social network ci ha insegnato. Sia ben chiaro che avviare un negozio online non è a costo zero e presenta problematiche che devono essere affrontate attraverso specifici investimenti, aggiornamento nel settore e seguendo consigli e aiuti dagli esperti del digital marketing. Tuttavia, la crescita del fatturato eCommerce è innegabile e i dati relativi all’anno 2015 riportati dall’Observatorio eCommerce de Foro de Economia Digital sono chiari e concreti. In particolare, l’analisi dell’Osservatorio è finalizzata allo studio dell’evoluzione e delle prospettive future del Commercio Elettronico, attraverso un sondaggio composto da più di 4.500 negozi online di differenti settori: tempo libero, cibo, salute, bellezza, moda e accessori, elettrodomestici, casa e giardino, cultura, bambini e giocattoli, computer, elettronica, alimentari e bevande, animali, bazar, regali e servizi professionali, ottenendo un soddisfacente quadro geografico e settoriale.

Ma quali sono i leader del mercato online?

In Spagna, ancora una volta si aggiudica il primo posto sul fatturato il settore della Salute, Bellezza, Moda e Accessori raggiungendo il 65% di compratori online, superando gli acquirenti online nella vendita di biglietti di treni e aerei (che raggiungono il 59% di compratori). Seguono i settori di Elettronica, Casa e Giardino, Alimentazione e Integratori. Le previsioni registrate nelle vendite e nella crescita sono positive: più dell’80% dei negozi online guardano al futuro con ottimismo. Naturalmente, questo aumento è dovuto ai nuovi clienti che si fidano dei prodotti comperati online come nuova ed affidabile forma di acquisto. Tuttavia, degli utenti di Internet, ci sono ancora il 44% che non hanno mai effettuato acquisti on-line. Come tendenza generale possiamo osservare che circa 12 milioni di utenti Internet fanno acquisti online, mentre 15 milioni di utenti continuano ad acquistare solo offline, nei negozi fisici. L’ eCommerce ha uno straordinario vantaggio, porta con sé più clienti grazie all’apertura della propria attività nei paesi

Tienda online autorizada Elfbeads

stranieri. La crisi, la necessità di ampliare ulteriormente il mercato per incrementare le vendite e i benefici sono i fattori scatenanti di questo successo. Ciò nonostante, non bisogna considerare questo esito positivo di facile portata, poiché è necessario prendere in considerazione differenti fattori prima di avviare una attività online: situazione e idiosincrasie del paese straniero in relazione ai vostri prodotti, tema della legalità, della logistica (sia di trasmissione che di distribuzione), gestione del servizio clienti, ricerche di mercato per garantire vendite e gestione della promozione dei prodotti in differenti paesi esteri. Un’altra sfida dell’eCommerce è la creazione di posti di lavoro, tanto attraverso la crescita di nuovi imprenditori, sia attraverso i contratti di lavoro per dipendenti, impiegati e altre figure professionali. Il nuovo ruolo del commercio online si pone nel mezzo tra il mondo economico, sociale e tecnologico, rendendo complesso l’analisi della sua continua e rapida evoluzione. Se la crisi rafforza l’ingegno, il mondo della tecnologia applicata al commercio non smette di fermarsi, portando con sé nuove sfide e nuovi traguardi.

L’ANGOLO DEI BIRIKINI

IL RINNOVO DELLA PATENTE INFO UTILI Fabio Moriconi

IL RINNOVO DELLA LICENZA DI GUIDA È UN ARGOMENTO DI GRANDE INTERESSE CHE GENERA DUBBI PER CHI DEVE EFFETTUARE QUESTA FIN TROPPO SEMPLICE OPERAZIONE. CERCHIAMO DI FAR CHIAREZZA SULLE PROCEDURE DEI RICHIEDENTI.

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n primo luogo chiariamo che l’ignoranza sull’argomento non appartiene solo al conducente, ma ci sono stati casi in cui le stesse forze dell’ordine, hanno affermato o supposto che un comunitario residente sia obbligato al cambio della patente di guida del suo paese di origine con quello del paese residente. Sfatiamo questo mito, la legge in Spagna dal 19/11/2015 prevede la sostituzione obbligatoria delle licenze, solamente per quelle con valenza oltre i quindi anni, per quelle indefinite o prossime alla scadenza naturale, le licenze Italiane prevedono una scadenza decennale e quindi sono esenti da tale obbligo.

Quando si presenta il problema?

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Solamente nel caso in cui scada il documento e volessimo sostituirlo con un nuovo Spagnolo. Diciamo che la procedura è semplice, veloce e più economica rispetto all’Italia.

Primo passo Chiedere una “Cita Previa” o meglio un appuntamento tramite il sito www.dgt.es o chiamando il numero 060. L’appuntamento non ammette ritardi di sorta, pena la richiesta di un nuova prenotazione.

Documenti da presentare

• NIE che attesta la residenza • Documento di riconoscimento in vigore • Patente originale e fotocopia. • Certificato di idoneità psico-fisica, questo si può fare in un qualsiasi centro medico accreditato. • Una fotografia recente di misura 32x26 mm, la legge in questo caso chiede espressamente per gli uomini l’assenza di barba al fine di impedirne il riconoscimento, in questo caso è a discrezione dell’operatore. • Un foglio firma rilasciato dallo stesso ufficio. • La tassa da pagare è di € 23,50 effettuando il pagamento con il modulo rilasciato dall’ufficio stesso. Vale la pena, spendere due parole per alcuni casi che hanno avuto problemi nella conversione. Molti hanno lamentato il mancato trasferimento della patente A, che seppur posseduta in Italia, non viene in seguito riconosciuta in Spagna. Questo avviene per mancanza di corretta informazione e/o scambio di dati tra la nostra MOTORIZZAZIONE CIVILE e la Dirección General de Trafico DGT spagnola. La stessa Motorizzazione Civile Italiana, ha emesso una circolare interna spiegando che, in caso di conversione di patente, risulta conveniente farsi rilasciare un ATTESTATO RELATIVO AI DATI DELLA PATENTE AUTOMOBILISTICA. Tale attestato si rende particolarmente consigliabile per le patenti A e B rilasciate prima del 1 gennaio 1986. Questo documento non viene però rilasciato dai Consolati, ma solo (e direttamente) dagli Uffici Provinciali dalla Motorizzazione Civile. Potete richiederlo (o farlo richiedere) in qualsiasi ufficio della Motorizzazione Civile di qualsiasi Provincia.


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ARTE E CULTURA

FEBBRAIO 2016

Il Palau de les Arts Reína Sofía Alessandro Girardi

IL TEATRO DELL’OPERA DI VALENCIA, DEDICATO ALLA REGINA SOFIA, MADRE DELL’ATTUALE RE DI SPAGNA FILIPPO VI, NON HA LE DIMENSIONI NÈ L’ASPETTO DEI PIÙ CONOSCIUTI TEATRI DELL’OPERA ITALIANI. NON RICORDA MINIMAMENTE NÈ LA SCALA DI MILANO, NÈ IL SAN CARLO DI NAPOLI O IL PETRUZZELLI DI BARI. Quando indico ai turisti il grande edificio di cemento armato bianco a forma di astronave, alto più di 70m e lungo più di 100m, spiegando che dentro ci sono 4 sale per spettacoli e che in totale possono accogliere quasi 4.000 spettatori, sono pronto a ascoltare la frase: “Quale? Quello? Non sembra un teatro” Vederlo da fuori è già uno spettacolo. Arrivando dal centro di Valencia, lungo l’antico letto del fiume Turia, è il primo edificio che ci accoglie nella futuristica Città delle Arti e delle Scienze, disegnata dall’Architetto valenziano Santiago Calatrava. Il monumento è costituito da tre elementi: una struttura principale con una forma tra una nave e un’astronave, due mezzi gusci o scudi laterali di acciaio in lamine, che sembrano come proteggere il centro il tutto su una piuma metallica lunga più di 200mt. con due soli punti di appoggio visibili ed al centro

totalmente sospesa. La magia viene completata da ampie piscine d’acqua cristallina tutto intorno. L’attività del Palau de les Arts ha sofferto negli anni vari incidenti: già poco dopo l’inaugurazione avvenuta a ottobre del 2005, l’avveniristico palcoscenico mobile si bloccò, causando la cancellazione dell’opera successiva e la modifica di tutto il calendario degli spettacoli. L’anno dopo durante le prove di Carmen ci fu un’alluvione e trovandosi il teatro nel letto del fiume ad una quota inferiore ai vicini giardini, si allagò completamente sino a 2 metri di altezza. Per ultimo la copertura di piccoli pezzetti di ceramica bianca, fissata sui gusci di acciaio, iniziò a cadere e furono costretti a toglierla tutta. Finalmente quest’anno per inizio della stagione 20152016 con Placido Domingo in Macbeth, tutto è tornato come nuovo. La visita interna, è ora possibile a tutti nei due turni stabiliti nelle mattine dei giorni feriali.

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È possibile per i gruppi, prenotare in altri orari. Tutti i turisti restano veramente soddisfatti, soprattutto se parlano spagnolo o inglese (lingue delle guide interne) o se hanno l’attenzione di farsi accompagnare anche da una guida italiana. La visita dura circa cinquanta minuti, comprende la Sala Principale, l’Auditorium e le altre due sale, varie zone tecniche, sale di prova, il dietro le quinte e in fine i grandi saloni per i ricevimenti con il grande murale dei Tori. Con gli ascensori panoramici, si va sul terrazzo con giardino con prato e palme a circa 50 metri di altezza. Ma anche se l’aspetto tecnico e architettonico risultano molto affascinanti, per gli amanti della lirica il modo migliore di conoscere e vivere il Palau de les Arts è sicuramente assistere a un’opera. Dal 25 febbraio, con 4 repliche, è in programma la bellissima Aida di Verdi e i prezzi di un biglietto sono molto più ragionevoli che in molti teatri italiani. Viva l’opera!

VALENCIA ARTISTICA IL MUSEO DE LA CERAMICA Silvia Trovato

SEPPUR LONTANA DAI CIRCUITI DEI GRANDI EVENTI ARTISTICI INTERNAZIONALI, LA CITTÀ DI VALENCIA OFFRE UNA BUONA PROPOSTA ARTISTICO-CULTURALE ATTRAVERSO ESPOSIZIONI PERMANENTI E TEMPORANEE CHE SI SVOLGONO NEI MUSEI E SPAZI ESPOSITIVI PUBBLICI DELLA CITTÀ E NON SOLO.

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ià camminando per le strade del centro città si possono ammirare resti archeologici romanici come numerosi edifici storici splendidamente conservati o finemente restaurati che aiutano a farsi una idea di quella che è stata la storia di Valencia dalle sue origini romaniche del II° secolo avanti Cristo ai giorni nostri. Uno dei musei valenciani da non perdere è il Museo de la Ceramica y Artes Santuarias Gonzalez MartÌ ospitato nell¥incantevole PalacÌo del Marques de Dos Aguas situato nella elegante Rinconada Federico GarcÌa SanchÌz al numero 6. L'edificio stesso È una splendida opera d'arte in stile rococò frutto del rifacimento eseguito nel 1740 sulla residenza dei Rabassa de Perelles, titolari del Marchesato de

Dos Aguas. Le pareti stuccate con effetto marmo e riccamente decorate della facciata fanno da cornice al pregevole portale realizzato completamente in alabastro dallo scultore valenciano Ignacio Vergara Gimeno, su disegno di Hip Lito Rovira – dove vi è l'immagine della Vergine da cui scendono due corsi d'acqua a rappresentare il nome del marchesato. Internamente l'edificio si sviluppa su pianta quadrangolare intorno a un elegante patio centrale. Al piano terra sono esposte alcune carrozze del XVIII secolo e poi si sale al primo piano dove si possono ammirare le stanze del Marchese e i ricchi saloni a tema, tutti arredati e impreziositi da stucchi e decorazioni originali dell'epoca. La visita al Museo della Ceramica vero e proprio, inizia al secondo piano del Palazzo de Dos Aguas, l'esposizione di reperti archeologici da il via al viaggio nella storia della ceramica spagnola nel corso dei secoli. La storia di Spagna vista attraverso le opere ceramiste nei vari periodi storici: hispano-mussulmana, cristiana, medievale, moderna fino alla contemporaneità con i pezzi dei ceramisti della Scuola Valenciana. Il Museo ospita occasionalmente delle mostre temporanee, conferenze ed eventi artistico-culturali. Gli orari di visita sono i seguenti: da martedì a sabato 10-14 e 16-20; domenica 10-16. Prezzo di ingresso 3 Euro.


CASTELLÓN DE LA PLANA

FEBBRAIO 2016

27 FEBBRAIO FESTA DELLA MAGDALENA

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First event

CASTELLÒN, VALE LA PENA SCOPRIRLA LA CITTÀ Carichino Eleonora

VALENCIA SICURAMENTE E’ UNA CITTÀ RICCA DI COSE INTERESSANTI , MA IO TRAMITE ITALO HO IL PIACERE DI FARVI CONOSCERE ALTRE LOCALITÀ NEI DINTORNI, PER QUELLI CHE COME ME’ HANNO SETE DI QUALUNQUE COSA SIA SPETTACOLO E CULTURA.

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astellón non è una città molto grande (approx. 178.000 abitanti), dista circa 70 km da Valencia, ciò consente una vita tranquilla lontano dal trambusto delle grandi città, ma è una città moderna con un' ottima offerta culturale e turistica. I più importanti luoghi e monumenti sono la Plaza Mayor, l'edificio del municipio del secolo XVII, la cattedrale di Santa Maria del Secolo XII, il campanile detto il Fadrí, la Casa Abadía,la Bibblioteca, il Mercato Central, Il teatro Principal, La plaza de Toros, ma non da meno i parchi e i vari musei...

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Dista solo 3km dal distretto marittimo del Grao che è la zona del porto dove si può visitare l’interessante Planetario. Le spiagge di Castellón sono tra le migliori della Spagna per l’acqua cristallina, importante anche l’arcipelago Columbretes dichiarato riserva naturale di gran valore ecologico Parco Municipale del Meridiano. Tra il 1792 e 1804 Castellón gioco’ una carta decisiva nello stabilire la misura del meridiano e ricevette varie spedizioni destinate a fissare la coordinata. Si finalizzo il tutto dopo la morte causata dalla febbre gialla del famoso matematico Pierre François Méchain, (trasferito in Castellón per studiare appunto il meridiano di Parigi) Nel 1988 l’istituto Geografico Catastral de España in collaborazione con il comune di Castellón determinarono il punto esatto e da li’ costruirono il monumento simbolico dell’incrocio del meridiano Greenwich e il parallelo 40º con il parco tutt’intorno Grotte de San Josep (La Vall D’uixò). Dichiarato Patrimonio dell’Unesco. La visita alle grotte comporta un escursione in barca lungo un fiume sotterraneo (2.750 mt.) più un piccolo percorso a piedi, la temperatura resta constante sui 20º tutto l’anno.

By Italo

EVENTI Milena Santafe

DICHIARATA FESTA DI INTERESSE TURISTICO INTERNAZIONALE NEL 2010, QUELLA DELLA MAGDALENA, È LA CELEBRAZIONE PIÙ IMPORTANTE DI CASTELLÓN DELLA PLANA, HA INIZIO IL TERZO SABATO DI QUARESIMA E DURA BEN NOVE GIORNI, QUEST’ANNO ANDRÀ DAL 27 FEBBRAIO AL 6 MARZO

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’origine di questa festa risale XV secolo ma la sua importanza comincio a diventare popolare solo a partire dal 1945, venne istituita in memoria del trasloco della cittadina dalle sue antiche origini collinari alle fertili pianure litorali avvenuto nel 1251. Numerosi sono gli atti Religiosi nel corso della novena, tra i più rilevanti c’è la pittoresca cavalcata del “Pregó” un

corteo che precede e annuncia l’apertura della festa al sabato. Il giorno seguente si parte alle 6,30 del mattino con la tradizionale Despertà con petardi, seguita dalla distribuzione delle “cañas”, le nostre canne di Bambu, che come narra la leggenda, aiutarono i migranti nel guado del río Seco in piena, per continuare con il pellegrinaggio all’eremo di Santa Maria Magdalena, luogo dove appunto era collocato l’antico insediamento originale, segue la sfilata del Ritorno “Tornà”, che da il via al ritorno in città, a quella che viene considerata la prima processione religiosa di Spagna della settimana Santa, la “Procesión de Penitentes”. Altra spettacolare sfilata è quella delle “Gaitas” grandi monumenti mobili che ricordano i bastoni vescovili, illuminati e cromaticamente notevoli. Nell’arco della manifestazione, sono innumerevoli i concerti, gli spettacoli pirotecnici, le offerte di fiori, le degustazioni gastronomiche che sono integrati nell’arco di tutta la manifestazione, sulla nostra pagina Facebook potrete trovare il programma completo.

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IN ARRIVO IL PRIMO EVENTO THE ITALIAN DAY CASTELLÒN Come nasce Una Serata all’insegna dell’allegria e del divertimento in puro stile italiano, per rilassarsi, conoscere nuova gente, rivedere vecchi amici o perchè no, conoscere il nuovo amore, bevendo e mangiando tutti insieme. La serata prevede un Apericena con buffet no limit e una bevanda inclusa al costo di € 10 a persona. Cerchiamo gestori che siano interessati ad organizzare l’evento promozionale presso le loro strutture, le serate saranno distribuite a rotazione fra tutti i candidati.

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CURIOSITÀ

FEBBRAIO 2016

ANTROPOLOGIA DEL VIAGGIATORE

CINEMA

Laura Giaquinto

L'ESPERIENZA DI VIAGGIO SEGNA INDELEBILMENTE LA VITA DEL VIAGGIATORE, UN LUOGO NON È SOLO LA GEOGRAFIA DEL PAESE MA SOPRATTUTTO LA STORIA DELLE PERSONE CHE INCONTRI, E COSÌ QUANDO DECIDIAMO DI REALIZZARE UN VIAGGIO, CONTESTUALMENTE REALIZZEREMO ANCHE NOI STESSI. Ma come si trasformano gli italiani quando arrivano a Valencia? Quali sono gli effetti collaterali dell’incontro con la nuova cultura? Questo contagio che ci renderà forse filo ispanici a vita, è possibile che avvenga già dal momento delle presentazioni, quando alla stretta di mano solitamente segue un bacio di saluto: gli italiani partono porgendo e sfiorandosi la guancia sinistra, gli spagnoli la destra ….e spesso finiamo tutti per baciarci sulle labbra, così il gioco è fatto!!! Scherzi a parte, gli italiani che vivono a Valencia li riconosci da precisi sintomi.

Adrenalina Conoscere persone di un nuovo Stato, geograficamente distante dall'Italia ma culturalmente molto simile. Giocare a scoprire similitudini e differenze ed avere poi la sensazione di conoscere queste persone da sempre.

Logorrea

Quando un italiano arriva a Valencia inizia a raccontare delle sue origini della sua cultura ed inizia a parlare quasi come se qualcuno lo avesse dotato di un fluido magico che favorisce il flusso del linguaggio. Inoltre questo fenomeno dialettico è destinato a potenziarsi al ritorno in Italia, quando come un fiume in piena l'italiano, non riuscirà

Giuliana Barcella

a stare un momento in silenzio parlando in casa di amici e familiari della meravigliosa esperienza.

Forza di volontà Quella magnifica sensazione di libertà che ci pervade, facendoci sentire all'improvviso più forti per aver abbandonato la gabbia dorata delle nostre abitudini, ed essere riusciti a realizzare la nostra vita a chilometri di distanza dalla nostra casa natia. Laddove altri lo hanno solo pensato o desiderato, noi ci siamo riusciti e così ci sentiamo immunizzati e più forti per affrontare le sfide che ci riserverà il futuro.

Stato confusionale Destinati a sentirsi ovunque a casa ed in nessun luogo, si realizza l'idea che molte persone nella vita sono di passaggio e si impara a dare più valore ai singoli momenti. Condannati ad oscillare costantemente tra nostalgia e pragmatismo ovvero tra la mancanza di “casa”, degli affetti più cari e la spinta verso l'innovazione. Mentre si cerca di allontanare una realtà italiana che non sembrava consona alle proprie esigenze, si fa di tutto per riportare in terra straniera la maggior parte degli elementi per potersi sentire in Italia,

mettendo in valigia un intero supermercato di prodotti e specialità regionali, per poi quando si rientra in Italia, avere nostalgia di paella e tortilla de patata.

Contagio linguistico Ci sono vocaboli o esclamazioni, che si apprendono a Valencia e che automaticamente si usano inavvertitamente anche quando si rientra in Italia. Si iniziano ad usare altre regole linguistiche come per esempio pronunciare le parole così come si leggono pensiamo al wi fi che si pronuncia in Spagna letteralmente e che difficilmente tornerà ad essere pronunciato all’anglosassone come WaiFai. Questo cambio antropologico filo ispanico, continua a persistere al rientro in Italia quando l'italiano che è stato per lungo tempo a contatto con la cultura di Valencia chiederà di bere cerveza a tutte le ore come se fosse la italianissima acqua effervescente naturale. Concludendo, chissà se è per quel modo di vestire un po’ liberty, o per quella sensuale lingua che fuoriesce dagli incisivi ogni volta che parlano ma sicuramente per il tepore del clima che rende gli abitanti di Valencia così calorosi, è impossibile non rimanere contagiati dal fascino di questo popolo e di questo paese così festante allegro e colorato. Perfino il cielo è più azzurro e la luce del sole più abbagliante! Non importa quanto tempo si è vissuti a Valencia, un weekend di piacere o mesi di lavoro, chi ritorna in Italia porterà sempre nella valigia un immancabile souvenir: voglia di ritornare a Valencia!

ARRIVA NELLE SALE LA RAGAZZA DANESE, UN FILM DI TOM HOOPER Basandosi su una storia vera, sulla quale è stato scritto un romanzo (‘La danese’ di David Ebershoff), il regista premio oscar (per ‘The King’s speech’, Il discorso del Re) porta sullo scherzo la storia del pittore Einar Wegener (interpretato dall’altrettanto premio oscar alla recitazione Eddie Redmayne) che nella Copenhagen degli anni 20, vive in apparente amore perfetto con la moglie Gerda (Alicia Vikander), anche lei artista ma di minor successo. Tutto sembra scorrere serenamente tra questa giovane coppia Danese, fin quando Einar, per aiutare la moglie nella realizzazione di una delle sue opere, inizia ad indossare abiti femminili, attraverso i quali

scopre la sua vera natura. La coppia ovviamente vivrà in maniera straziante questa sconvolgente scoperta, ma ancor più sorprendente sarà l’appoggio e la forza che Gerda dara a Einar, accompagnandolo e sostenendolo perfino durante le sue due operazioni di chirurgia plastica volte, per così dire, a farlo diventare il più possibile donna.

Il film di Tom Hooper è senza dubbio un film che merita: belle scene, bei costumi, raffinati arredi déco. Per la delicata tematica di cui tratta, la pellicola è stata accolta da non poche polemiche, ma di una cosa possiamo star certi, Tom Hooper è stato in grado di portare sul grande schermo una storia che ci insegna che il sesso non è quello che i cromosomi o la Provvidenza ci hanno dato, bensì quello che decidiamo di avere.

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CUCINA

BACCALÀ CON UVETTA E PINOLI

IL GALATEO

Cristiana Orecchini

PESCE: COME SERVIRLO IN TAVOLA BISOGNA DIRE INNANZITUTTO CHE SUPERARE LA “PROVA DEL PESCE” COSTITUISCE UNO DEI MAGGIORI IMPEGNI DEL GALATEO A TAVOLA. E CIÒ NON VALE SOLTANTO PER IL COMMENSALE, QUANTO PER CHI SI OCCUPI DELLA PREPARAZIONE IN CUCINA.

Ida Odette Bianco Difficoltà Tempo Costo

Ingredienti (Dosi per 4 persone) • 600/700 gr. di baccalà; • 4 pomodorini; • una cipolla bianca; • 20 gr. di pinoli; • 40 gr. di uvetta; • 70 gr. di olive taggiasche; • ½ bicchierino di Brandy; • prezzemolo q.b.; • farina q.b.; • sale, olio e pepe; • 50 ml di acqua.

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a preparazione di questa ricetta semplice, veloce e gustosissima, prevede una attenzione in più che sarà molto gradita al palato: l'eliminazione delle lische dal baccalà, che dovrà essere eseguita preventivamente sia che utilizziate quello già ammollato, che quello secco. Se vi orienterete su quello pronto per essere consumato, potrete procedere immediatamente all'esecuzione della ri-

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FEBBRAIO 2016

cetta; se invece preferite utilizzare quello secco sotto sale o lo stoccafisso, dovrete aver cura di tenerlo a bagno in acqua fredda per un paio di giorni, cambiando l'acqua almeno tre volte al giorno per eliminare il sale.

Esecuzione Mettete a bagno l'uvetta per farla rinvenire: potete utilizzare il vino bianco, in questo caso dovrete poi sfumare il baccalà sempre con il vino e non con il brandy, oppure mettete a bagno l'uvetta nell'acqua e successivamente sfumare il baccalà con il brandy. Tritate la cipolla e rosolatela in un tegame con un po’ di

olio d’oliva, tagliate il baccalà a pezzi, infarinatelo e adagiatelo dalla parte della pelle nel soffritto della cipolla; cuocetelo da entrambi i lati per circa 10 minuti, dopodichè sfumatelo con il brandy o con il vino (a seconda di cosa avrete utilizzato per rinvenire l'uvetta) e fate evaporare, aggiungete i pomodorini tagliati a metà, i pinoli, le olive taggiasche, l’uvetta; aggiustate con un pizzico di sale e pepe, coprite e cuocete per 15/20 minuti. Se è necessario aggiungete acqua quando basta per evitare che il condimento si asciughi troppo, perchè dovrà risultare cremoso. A fine cottura spolverizzatelo con il prezzemolo tritato.

Sono infatti tantissime le varietà di pesci e altrettante le ricette per cucinarli, considerando anche che bisogna possedere una certa abilità nello scegliere quella che ne esalti maggiormente il sapore; oltre a questo è necessario conoscere come servirli ed è quest’ultima la parte che riguarda specificamente il galateo.

Elencheremo alcune regole basilari: i piatti di pesce precedono quelli di carne; il pesce va portato in tavola sempre intero e poi spinato e sfilettato davanti ai commensali. Nel pulirlo si deve togliere prima

la testa e la coda, poi tagliarlo delicatamente per la lunghezza separando le due metà ed estraendone la lisca (gli scarti vanno posti al lato del piatto). l pesce lesso va accompagnato da maionese o in alternativa olio e limone; il pesce richiede delle posate appropriate: una forchettina con i rebbi più corti della normale e un coltello a spatola; i crostacei, ad esempio l’aragosta o i gamberoni, esigono ulteriori specifiche posate, ma è concesso pulirli rimuovendo con le dita la coda e le chele (piattino a parte per i gusci), estraendo poi la polpa con una forchetta (assolutamente mai usare uno stuzzicadenti, nemmeno per vongole e cozze!); le ostriche e in generale i molluschi crudi vanno serviti su un letto di ghiaccio, con l’apposita forchettina si preleva la polpa.

Altra regola imprescindibile del galateo del pesce è quella di mettere in tavola delle coppette lava-dita, generalmente alla sinistra del piatto: mi raccomando, vi si potranno immergere solo i polpastrelli, con una certa eleganza. Un’alternativa più pratica è quella di sistemare accanto a ciascun piatto delle salviette profumate monouso.

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FITNESS

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L’UNIONE FA LA FORZA!

VEDIAMO OGGI QUALCHE ESERCIZIO CHE "LUI E LEI" POSSONO FARE DENTRO CASA INSIEME, AIUTANDOSI A VICENDA NELLO SPRONARSI, PER RIMETTERE UN PO' IN MOTO L'ORGANISMO. SIAMO OGGI CON MANUEL E MONICA (COPPIA PER DAVVERO), CHE CI AIUTERANNO A DIMOSTRARE ESERCIZI SIMILI MA DIVERSI. gnore si posizionano come Monica (FOTO C), mentre i signori come Manuel (FOTO H). Per entrambi schiena ben dritta, talloni sempre appoggiati a terra e addominali in tensione. Prendendo aria raggiungiamo le posizioni come nelle FOTO D e FOTO I, soffiando torniamo nelle posizioni iniziali. Facciamo 15 ripetizioni per tre volte, recuperando 60 secondi ogni 15 ripetizioni. Marco Giannuzzi

Primo esercizio

È un piegamento sulle braccia, iniziamo con la nostra LEI: appoggiamo una sedia al muro e ci posizioniamo come nella FOTO A, le mani alla larghezza delle spalle, le spalle sopra le mani, il corpo ben in tensione allungato dietro. Prendendo aria arriviamo nella posizione FOTO B e soffiando torniamo in FOTO A! Simile per il nostro lui, con la differenza che le mani sono appoggiate a terra come nella FOTO L, prendendo aria arriviamo in posizione M e soffiandola fuori torniamo in FOTO L. Facciamo cinque ripetizioni per tre volte, recuperando 60 secondi ogni 5 ripetizioni. In questo esercizio, sia per lui che per lei, è importante tenere sempre le spalle lontane dalle orecchie e stringere forte addominali e glutei.

Secondo esercizio

Passiamo allo SQUAT, esercizio importantissimo, che attiva tutti i muscoli dell'arto inferiore e i muscoli della schiena. Le nostre si-

Terzo esercizio Per la dama ci posizioniamo come nella FOTO E, e soffiando fuori l'aria andiamo una volta in una direzione, FOTO F, poi dall'altra parte, FOTO G. Questo movimento va eseguito mantenendo sempre i talloni ben appoggiati a terra e con la schiena sempre dritta. Lo eseguiamo andando in forma alternata 10 volte verso destra e 10 verso sinistra, poi recuperiamo 60 secondi e ripetiamo per altre due volte. Invece per gli uomini ci posizioniamo a terra in appoggio sui gomiti, mantenendo tutto il corpo allineato e addominali e glutei ben stretti come nella FOTO N e ci impegniamo a mantenere la posizione per 15 secondi, ripetiamo per altre due volte.

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QUINDICI MINUTI INSIEME PER CONDIVIDERE UNA ATTIVITÀ CHE PUÒ AIUTARCI A SENTIRCI MEGLIO. Vi ringrazio come sempre per la fiducia e ringrazio Manuel Arcese e Monica Bellanti per la preziosa collaborazione.

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SALUTE E BENESSERE

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Un aiuto al fegato! CARDO MARIANO Francesco D’Ambrosio

TRADIMENTO ISTRUZIONI PER L’USO Dott.ssa Sara Eba Di Vaio

LE RELAZIONI EXTRACONIUGALI SONO SEMPRE PIÙ DI MODA E IN AUMENTO: UNA COPPIA SU DUE TRADISCE IL PARTNER E NEL 40% DEI CASI IL “TRADIMENTO” HA ORIGINE DA UN PRIMO CONTATTO VIRTUALE, ATTRAVERSO CHAT E SOCIAL NETWORK.

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n generale, nel tradimento si ricerca spesso un diversivo, un elemento di trasgressione, un’avventura sessuale che possa permettere di permanere, più o meno serenamente, nella propria coppia. Esistono delle differenze di genere nel vivere una relazione extraconiugale: molto spesso le donne legano il tradimento a un coinvolgimento emotivo ed amoroso, mentre gli uomini lo legano di più al piacere sessuale. Le donne iniziano spesso una relazione se vivono un’insoddisfazione all’interno del proprio rapporto di coppia, cosa questa non significativa per gli uomini. Le donne, pur soffrendo maggiormente della clandestinità che si accompagna a una relazione extraconiugale, sono in grado di fingere e nascondere meglio le “prove” dell’adulterio. Nelle relazioni extra-coniugali un ruolo importante (e doloroso, diciamolo subito!) lo ricopre l’altro/l’altra: l’amante. Prima di iniziare una storia in veste di amante bisognerebbe conoscere le regole del gioco che richiedono all’amante di: • non avere aspettative a medio-lungo termine; • non avanzare richieste; • non ipotizzare alcuna condivisione. In sostanza, niente relazione!

La relazione con una persona già impegnata, infatti, andrebbe correttamente definita “non relazione”, caratterizzandosi tendenzialmente come un rapporto di non reciprocità, di non scelta, in cui i bisogni dell’altro (l’amante) non possono essere visibili. Si tratta, spesso, di una storia di passione e di desiderio che, ha poco a che fare con l’amore. E in questo, le donne soffrono di più perchè, eccezioni a parte, non riescono a stare semplicemente nella dimensione sessuale caratteristica della non-relazione, ma sperimentano subito il bisogno di una relazione affettiva, immaginando progetti a due e condivisioni impensabili in simili rapporti. “Fare l’amante” dovrebbe essere visto solo come un gioco di seduzione e di ruolo, divertente e stimolante se vissuto e scelto consapevolmente senza raccontarsi storie diverse. Ma si tratta anche di un gioco pericoloso che espone al dolore e alla sofferenza. Quando la sofferenza raggiunge punte molto alte, si arriva a sentire il desiderio di chiudere; ci si stanca della quasi-presenza, della quasi-condivisione e della non-relazione e si inizia a sperimentare l’importante bisogno di una storia in cui ci si possa sentire scelti fino in fondo e amati in esclusiva. Ma chiudere una non-relazione può non essere semplice, in particolare se dura da parecchio tempo e se ha alimentato fragilità e insicurezze. Chiudere risulta certamente indispensabile, per permettere alla persona di tornare a essere visibile e ad esistere nei propri bisogni e aspettative. Importante anche provare a rileggere i motivi che hanno condotto a scegliere di vivere una relazione così poco autentica e gratificante, per non rischiare di “ricaderci” nel futuro! Dott.ssa Sara Eba Di Vaio Psicoterapeuta Breve Strategico e Sessuologa Clinica

IL CARDO MARIANO HA UNA LUNGA STORIA NELLA MEDICINA POPOLARE COME TONICO PER IL FEGATO. IL SUO ESTRATTO RICCO IN SILIMARINA È USATO PER MIGLIORARE LA FUNZIONE EPATICA, PROTEGGERE CONTRO I DANNI AL FEGATO, ACCELERARE LA RIGENERAZIONE DELLE CELLULE EPATICHE DANNEGGIATE.

S

tudi clinici hanno confermato l'utilità di estratti standardizzati di Cardo M. in casi di intossicazione del fegato, cirrosi, e altre malattie croniche del fegato relative all'abuso di alcool, è usata per il trattamento del danno tossico indotto da droghe o tossine ambientali e per la terapia di supporto in infiammazioni croniche del fegato. La Silimarina, e la Silibinina, hanno proprietà antiossidanti prevenendo l’ossidazione dei lipidi e la distruzione delle membrane nelle cellule. La biosintesi delle proteine e la rigenerazione delle cellule vengono accelerate nel fegato. La Silimarina è, non solo la miglior sostanza documentata per la terapia del fegato, ma anche uno degli estratti vegetali più ricercati e studiati con meccanismi di azione conosciuti. Rigenera i tessuti del fegato danneggiati dall'epatite, aiuta anche contro la fatica, la depressione e le allergie alimentari.

La Silibinina nel Cardo M. protegge il fegato da tossine ambientali che entrano nel corpo tramite il cibo, l'acqua, l'aria e la pelle, non ha alcun effetto sul sistema enzimatico del fegato; perciò, protegge il corpo dagli effetti dannosi di droghe farmaceutiche e dall'anestesia senza interferire con l'azione delle droghe. Con tutto quello che il fegato deve filtrare tutti i giorni, non è una sorpresa che possa essere a volte sovraccaricato. Il Cardo M. può aiutare a ringiovanirlo e anche a proteggerlo dai danni futuri. Chiunque abbia avuto epatiti, cirrosi o alte condizioni del fegato dovrebbe aggiungere questa pianta come integratore quotidianamente. La Silibinina e altri componenti del complesso della Silimarina furono scoperti come benefici nel trattare malattie epatiche in Germania vari decenni fa. Un passatempo nazionale molto popolare in Germania è raccogliere i funghi, una pratica con molti rischi, e consumare l'Amanita phalliodes porta a gravi e spesso mortali danni al fegato distruggendo le cellule, coloro che sopravvivono all'av-

velenamento da Amanita sono così danneggiati che spesso necessitano di trapianti di fegato per sopravvivere. Miracolosamente, la Silimarina si lega alle cellule del fegato impedendo ai veleni del fungo di legarsi loro stessi, quindi bloccando il loro effetto velenoso. La Silimarina è anche in grado di neutralizzare direttamente il veleno stesso, il che la rende efficace anche se presa dopo che il veleno del fungo è stato ingerito. L'estratto di Cardo M. è tenuto a portata di mano negli ospedali tedeschi e viene somministrato in casi di emergenza per gli avvelenamenti da Amanita. Potente colagogo, agisce grazie alla sua abilità di stimolare lo svuotamento della cistifellea e il flusso di bile nel duodeno. La Silibinina, che si trova nel Cardo Mariano, stimola un enzima, il Super Oxide Dismutase (SOD), che agisce come spazzino dei radicali liberi molto più potente della Vitamina E. Concludendo cosa volete di più dalla vita? Un Cardo Mariano.

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FOCUS

FEBBRAIO 2016

SE LE LAMPADE FLUORESCENTI FANNO DANNI ALLA SALUTE, LE “VECCHIE” INCANDESCENTI SONO PRONTE AL RITORNO

Facebook è in crisi? SOCIAL

Diversi studi internazionali hanno dimostrato come le lampade a risparmio energetico possano provocare, in determinate condizioni, problemi alla sa- Damiano Rossi lute; d'altro canto in un prossimo futuro potremmo rivedere una rinnovata SECONDO UN’ANALISI versione delle “incandescenti”, in fase avanzata di sviluppo al MIT. REALIZZATA DA

GLOBALWEBINDEX , UNO DEI PIÙ IMPORTANTI SITI INTERNAZIONALI DI ANALISI DEI DATI DIGITALI, IL COLOSSO DI ZUCKERBERG SEMBREREBBE COMINCIARE A SCRICCHIOLARE E A PERDERE IL SUO APPEAL.

Cristiana Orecchini

DA TEMPO SI SOSPETTAVA CHE LE LAMPADINE FLUORESCENTI A RISPARMIO ENERGETICO (CFL) POTESSERO AVERE EFFETTI NEGATIVI SULLA SALUTE, INFATTI GLI STUDIOSI RACCOMANDAVANO ALMENO DI NON TENERE LA TESTA TROPPO VICINO AD ESSE E SOPRATTUTTO DI FARE ATTENZIONE IN CASO DI ROTTURA, A CAUSA DELLA PRESENZA DI MERCURIO AL LORO INTERNO.

A

confermare più recentemente la pericolosità di queste lampadine, in determinate condizioni, sono state due particolari ricerche, una svizzera e l’altra americana. La It’Is Foundation di Zurigo ha studiato gli effetti provocati sul corpo umano dalle lampadine fluorescenti, stabilendo che l’intensità del campo elettromagnetico generato arriva a superare la soglia di sicurezza consentita, a mano a mano che ci si avvicini al di sotto dei trenta centimetri: da

I qui il consiglio di evitarne l'utilizzo per illuminare le scrivanie dove si lavora o i tavolini accanto al letto. Da studi effettuati invece alla State University di New York, è stato verificato come tali lampadine possano addirittura causare l’invecchiamento precoce della pelle in caso di esposizioni prolungate, per l'emissione di raggi ultravioletti C e A. Oltre a questo, possono anche essere colpevoli di innescare infiammazioni nervose. Meglio allora tornare alle vecchie lampadine a incandescenza? Queste erano state tolte dal commercio nel 2012 per scarsa efficienza energetica, ma la buona notizia potrebbe essere

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quella di un loro prossimo ritorno. Al Massachusetts Institute of Technology è in fase di sviluppo un restyling tecnologico che dovrebbe superare il problema della dispersione di energia che penalizzò la classica lampadina: un bulbo riflettente in grado di recuperare e riutilizzare la parte che tendeva a perdersi in calore. Gli esperimenti hanno dimostrato buoni risultati anche sulla resa cromatica, che si avvicinerebbe notevolmente ai colori ideali. E allora, in attesa che le “incandescenti” tornino a nuovo splendore, possiamo sempre utilizzare (quantomeno sulle nostre scrivanie) delle “più tranquille” lampade a LED…

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dati evidenzierebbero una flessione dei contenuti pubblicati dagli utenti: solo il 37% degli inscritti al social ha postato nuovi contenuti nell’ultimo trimestre. Sembrano riecheggiare le profezie scientifiche dello studio della Princeton University, secondo il quale nel 2017 Facebook perderà gran parte dei suo traffico di utenti. Lo studio pone come modello di diffusione capillare del Social un sistema di analisi basato sulla diffusione delle epidemie virali, come ad esempio la peste, paragonando il diffondersi delle idee, così come la rapida crescita degli utenti di Facebook, a episodi di esplosioni di carattere epidemico. Così come l’epidemia si diffonde, altrettanto può decrescere e infine scomparire. Paragone illustre, il social network Myspace che, fondato nel 2003, dopo una veloce crescita vide un rapido decli-

no fino a scomparire nel 2011. Il principale ago della bilancia nel destino di Facebook rimangono le nuove generazioni, che costituiscono un target centrale dell’utenza social. Dal 2011 Zuckerberg ha perso più di 11 milioni di giovani utenti e proprio in tale ottica il magnate della Silicon Vally è corso ai ripari acquistando prima Instagram, applicazione fotografica tra le più diffuse nelle giovanissime fasce di età, e poi Whatsapp, costata un totale di 19 miliardi. Le insidie principiali a Facebook provengono dalle nuove applicazioni, in particolare la novità Snapchat che dal 2011 ha aumentato in pochissimo tempo il proprio traffico, toccando quota 350 milioni d’interazioni giornaliere. Il nuovo Social made in Usa si caratterizza per una fruizione originale di immagini e video, che dopo dieci secondi dalla prima visualizzazione vengono cancellate dal server divenendo non più riproducibili. Ancora poco diffuso in Europa, si è rapidamente affermato negli Stati Uniti e ora sembra pronto a conquistare il Vecchio Continente.

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OROSCOPO / EVENTI

Ariete

Impulsivo, onesto, coraggioso e sincero, ti infiammi per situazioni e persone, ma perdi rapidamente interesse. Cosa ti manca? La costanza e la pazienza! Dimestichezza con tutto quello che concerne il romanticismo, quindi se siete arrugginiti, questa è la vostra occasione. Salute di ferro.

Toro

Giornate romantiche di pace e condivisione. Le difficoltà sono frutto dell’indecisione. Pressione ballerina, la cui responsabilità non è solo il freddo, piuttosto le arrabbiature e l’agitazione riguardo a una questione professionale che vi impegna senza la sicurezza del risultato.

Gemelli

Cuore indeciso tra emozioni contrastanti e ballerine. Ambiente professionale molto competitivo. Tutti sgomitano per arraffare opportunità di carriera, pronti a calpestare i principi della collaborazione e della solidarietà. Cambiamenti drastici: rinnovate taglio, colore, abbigliamento.

Cancro

Intuitivo, fantasioso, sensibile: basta poco per offenderlo e farlo chiudere nel guscio. Volete la collaborazione dei vostri colleghi, ma non siete disposti a sbottonarvi. Basta comportarvi come meglio credete, non come dice l’oroscopo del giorno.

Leone

Ce n’è abbastanza per battagliare in famiglia e mugugnare con il partner. La tensione nervosa si concentra tutta a livello dello stomaco. Mangiate voracemente, ma la digestione risulta lunga e laboriosa. Nelle trattative incantate l’interlocutore, convincendolo a darvi carta bianca.

Vergine

Prima di ricascarci, prendete le distanze e tutto il tempo che vi occorre per pensarci. Affari lampo, dove non occorre farsi troppi scrupoli. Malessere di breve durata; può essere un senso di pesantezza allo stomaco o di stanchezza immotivata, che vi coglie d’improvviso.

Bilancia

Iniziate il mese col piede giusto: gas quanto necessario, ma senza esagerare! Avete grandi progetti di coppia, ma passate il tempo a sussurrarvi sciocchezze al telefono. Attenzione al di mal di gola e all’infiammazione alle gengive. Il fastidio è garantito, ma di breve durata.

Scorpione

Con lo spirito critico e indagatore, arrivate in fretta alla soluzione dei problemi. Avete tempo per dedicarvi a qualcosa di nuovo, ma non abbastanza per trascurare le persone che amate. Meritate il successo che avete, ma ne meritereste ancora di più; non fermatevi al primo ostacolo.

Sagittario

Energia ancora scarsa, nonostante lo stacco delle vacanze. Lavorate e vivete a ritmo rallentato. Siete piuttosto bloccati, preferite ascoltare le idee altrui, entrando nel vivo del dibattito poco a poco. L’amore vi picchia in testa e diventa la vostra ragione esistenziale.

Capricorno

Due settimane con aria afflitta, poi il sentimento ritroverà le ali e voi il vostro sorriso. Viaggerete come trottole, suscitando invidia tra colleghi, che vedranno la parte ludica, senza considerarne l’impegno, la responsabilità e lo stress. Prestate più attenzione al benessere.

Acquario

Battibecchi di famiglia o con un vicino di casa strafottente. Non volete ordini neppure dal vostro capo, ma lui la pensa diversamente, riversando le proprie frustrazioni sullo staff. Faticate a uniformarvi ai ritmi o forse rifiutate di tornarci, ma la vita non vi concede di poltrire.

Pesci

L’amore sarà il vostro tormentone, ma fino a fine mese riuscirete a controllarlo. Creatività frenata da critiche ingiuste, la mancanza di autostima farà il resto. Sistema immunitario in tilt, che basterà per compromettere un equilibrio già precario. Alla sbarra la cervicale.

FEBBRAIO 2016

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EVENTI DA NON PERDERE Michele

NEL MESE DI FEBBRAIO SI COMINCIA AD ASSAPORARE UN AROMA PARTICOLARE, UNA FRAGRANZA DI FESTA “LAS FALLAS”, CHE ANCHE SE VIVRÀ LA SUA MASSIMA ESPRESSIONE NEL MESE DI MARZO, COMINCIA QUESTO MESE CON MANIFESTAZIONI DI AVVICENDAMENTO AL MONDO FALLERO.

I

l giorno 8 Febbraio si festeggerà il Capodanno cinese, anche conosciuto come “Festival di Primavera”. Si tratta di una delle giornata più importanti delle feste tradizionali cinesi, e si da il benvenuto all’anno 4714, secondo il calendario cinese, corrispondente all’anno del “Mono de Fuego” (Scimmia di Fuoco). È tradizione che l’istituto Confucio di Valencia realizzi una sfilata nella quale un grande drago danza accompagnato da artisti che ballano e realizzano arti marziali indossando coloratissimi abiti tradizionali cinesi. La festa comincerà alle ore 8 del mattino presso Plaza Ayuntamiento. La “Exposición del Ninot”, che andrà dal 5 febbraio, fino al 14 di Marzo, presso il “Museo Principe Felipe” della Città delle Arti e del-

le Scienze, è la prima tappa dell’avventura fallera che ci accompagnerà per più di un mese. L’idea di questa esposizione nacque nell’anno 1934, quando Regino Mas, artista “fallero”, la propose al Comune di Valencia e così nacque la “Exposición del Ninot”, con la funzione di mantenere un archivio storico della festa. Oltre a godersi la mostra, tra ironia e satira, tra stili artistici differenti e idee ingegnose, il visitatore può votare quale tra i “pupazzi” visti gli è piaciuto maggiormente. Alla fine del periodo dell’esposizione, in base ai voti raccolti, la “Junta Central Fallera” nominerà il “ninot” vincitore che verrà salvato dalle fiamme del fuoco del 19 Marzo. I “ninots” indultati, “Ninots indultats”, che anno dopo anno sono stati risparmiati dal fuoco, sono esposti al “Museo Fallero” che si trova in “Plaza de Monteolivete”. Rimanendo in tema Las Fallas, l’ultima Domenica del mese, il 28 Febbraio, saranno tre gli appuntamenti che creeranno aspettativa e curiosità tra i partecipanti e visitatori. “Despertà”, “Mascletà” e “Crida”, rispettivamente alle 7.30 del mattino con inizio in Calle de la Paz, alle 14 presso Plaza Ayuntamiento e alle 20 di fronte alle Torri del Serrano. Il primo appuntamento s’incaricherà di svegliare la città, il secondo di radunare moltissima gente a vivere lo spettacolo pirotecnico terrestre per antonomasia e il terzo per comunicare che

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la città di Valencia “Entra in Fallas”. Il carnevale a Valencia, viene festeggiato poco rispetto ad altre città, perchè la vicinanza delle Fallas ha tolto un po’ d’importanza a questa antica e tradizionale festa. Di rilievo possiamo indicare il carnevale festeggiato nel quartiere Russafa e quello nel quartiere Benimaclet. Il primo avviene dal 6 al 20 febbraio con il tema “Fem finca, fem barri, fem comunitat”. Giunto alla sua sesta edizione con l’obiettivo di far crescere lo sviluppo comunitario del quartiere attraverso la cultura festiva. Il giorno 6 si terrà la presentazione nel Comune di Valencia e una sfilata nella zona del mercato coperto di Russafa darà inizio ad una moltitudine di eventi che coloreranno e renderanno vivo il quartiere fino al giorno 20. Maggiori informazioni si possono trovare nelle pagine web dell’associazione “Russafa Cultura Viva” organizzatrice dell’evento. Da non perdere a parte le sfilate in maschera, “las balconada” e la “feria social”. A Benimaclet invece la festa si sviluppa tra la sera del 13 febbraio fino al mattino del 14, con molta gente vestita in maschera, concertini musicali e balli peculiari. Ricordiamo inoltre che ogni ultima Domenica del mese Plaza Ayuntamiento è chiusa al traffico e aperta all’organizzazione di svariate attività per grandi e piccini.


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