Croazia Istria ■ Il periplo dell’Istria ■ Pola e il suo entroterra ■ Labin e Medulin
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Sommario Il periplo dell’Istria Di faro in faro
4 In copertina: foto Ente del Turismo per l’Istria
Itinerari e luoghi
è una pubblicazione bimesterale registrata al Tribunale di Milano N° 48 del 25/1/92 - ISSN 1123-6736 RNS n° 4034 del 9/1/93 ITINERARI E LUOGHI srl Via Campi, 29/L tel 039.99891- fax 039.9462263 23807 Merate (LC) e-mail:
Pola e il suo entroterra Delizie e tesori
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Paolo Fioratti
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Labin e Medulin
Un tuffo congli orsi
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Un ringraziamento particolare a Daniela Fanjkutic, dell’Ente del Turismo per l’Istria per l’aggiornamento delle informazioni
Di faro in
faro
Croazia Istria
testo di Federica Botta foto di Alessandro De Rossi
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Il periplo dell’Istria, un po’ via terra e un po’ via mare, facendo tappa nei fari della costa e delle isolette prospicienti. Un modo diverso per conoscere un mare limpido e vivere una vacanza intima.
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BOSNIA ERZEG.
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na piccola isola, tondeggiante e perfetta. Roccaforte latina Circondata da una ripida scogliera, su cui La terra fertile e ricca d’acqua, il clima mite e salubattono instancabili onde e frangenti. Al centro, bre, la dolcezza del mare erano un richiamo irresiuna torre sormontata da una lanterna. Un solo stibile per i patrizi capitolini, tanto che, nonostante uomo: il guardiano del faro. Chi non ha sognato, le continue incursioni piratesche, nel V secolo a.C. almeno una volta, di ritirarsi su uno scoglio sper- la penisola era totalmente latinizzata. Le baie e i duto, con l’unica, fondamentale preoccupazione golfi si riempirono di colonie e avamposti, dotati di controllare che la luce intermittente faccia il di splendidi anfiteatri e grandi sistemi termali. Già suo dovere? Con il mare a separare dal resto del all’epoca, però, il bel promontorio a forma di cuomondo e le navi lontane, re attirava anche le genti come sola dimostrazione del Nord: i temuti barbari. dell’umanità? Il mestiere Le numerose guarnigioni del custode del faro ha stanziate al confine non ispirato innumerevoli roriuscirono a fermare i Goti, che conquistarono e germanzi e altrettanti film, ma non smette di attrarre chi manizzarono l’entroterra vuol fuggire, anche solo istriano, ai primi segni di per qualche giorno, dalla caduta dell’Impero d’Ocrealtà. E quale posto micidente. Secondo alcuni la presenza delle guarnigioni gliore dell’Istria per trovare romane avrebbe ancora il proprio faro? Sul litorale oggi un’eco nella lingua di questo angolo di Croaistriota, parlata da una mizia, tanto frastagliato e ricco di isole da essere lungo noranza nell’Istria sudoccipiù del doppio del suo pedentale. Costantinopoli arrimetro stradale, si trovarivò poco dopo, portando con sé lo stile iconografico no alcune delle poche torri bizantino di alcune chiese. di segnalazione affittabili del Mediterraneo. Anco- VENTO IN POPPA Nelle acque di Capo Salvore. Un tale porto strategico, ra tutte funzionanti, indi- Nella pagina a fianco, il faro di Savudrija-Salvore. ricco di approdi commerspensabili e custodite, nel ciali, non poteva restare a rispetto della tradizione. I fari non sono una “tro- lungo fuori dalle brame di Venezia, che già nel 933 vata” per il turista, ma una vera necessità, vista aveva diritto esclusivo di navigare e commerciare l’imprevedibilità del mare orientale, soggetto alle lungo le coste. Alla metà del 1300 la conquista dei furie passionali della Bora e alla conformazione porti e delle baie da parte della Serenissima era capricciosa e aguzza dei fondali, dalle taglienti praticamente conclusa: il suo controllo su tutto il litorale sarebbe durato sino alla scomparsa della scogliere calcaree. Quasi fosse una vetta alpina sdraiata, l’Istria, Repubblica, in epoca napoleonica. Ma il nord alpiIstra in croato, appare come un triangolo carsico no e danubiano continuava a premere: già nel XIV proteso verso sud, verso il cuore del Mare No- secolo gli Asburgo si erano impadroniti dell’Istria strum. Vero crogiolo di etnie e storia è come un interna e del territorio di Pisino. Nel 1814 tutta le ponte tra l’Italia, i Balcani, il nord austriaco e l’est regione passò sotto la Corona Austriaca, che in slavo. Strutturata per accogliere influenze e pres- breve ne fece un marchesato, meta preferita delle sioni su ogni lato, in origine sembra fosse abitata sue vacanze. Furono gli Asburgo a rinnovare i fari dagli Histri, una tribù di Illiri, combattiva e tenace, nella forma in cui li ammiriamo oggi. Anche se, siche costò ai Romani numerose campagne, prima curamente, molti erano già in azione, forse come del definitivo assoggettamento. semplici falò, sin dai tempi dei navigatori Illiri.
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Vacanze al faro Sono quattro i fari istriani che è possibile affittare per una vacanza, a Savudrija, sul promontorio Zub, a Sveti Ivan (un isolotto di fronte a Rovinj) e a Porer. Altri sette sono disponibili in altre zone della Croazia, più a sud. La prenotazione per i periodi più “caldi”, corrispondenti alla bella stagione, va di sabato in sabato, mentre in altre stagioni può coprire anche solo un fine settimana. Le strutture sono tutte sorvegliate dal guardiano e gli appartamenti al loro interno hanno tv, copertura per i telefoni cellulari, cucina attrezzata e bagni con docce. L’ospite deve portare i viveri. I prezzi variano secondo il faro, ma sono contenuti entro i (fari). 20 euro a testa al giorno. Info: Adriatica.net, Roma, tel. 06.99268078,
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ORIENTARSI TRA MARE E MONUMENTI Una rosa dei venti nella piazza centrale di Rovinj-Rovigno. Sotto, da sinistra: l’anfiteatro romano di Pola; installazioni fisse per la pesca dalla costa a Punta Salvore. Nella pagina a fianco, da sinistra in alto, in senso orario: salvia selvatica, da cui proviene un particolarissimo miele istriano; rievocazione storica a Pola; il borgo di Rovinj-Rovigno; finestra bifora in un palazzo di Porecˇ -Parenzo.
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Itinerario Variante Punto di partenza
Impronte di dinosauro MedulinPta. Marlera Medolino PremanturaPromontore
Museo Panorama Parco Naturale Spiaggia
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Fenoliga Porer
Capo Kamenjak
Punto di arrivo 0
4 chilometri
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Gli itinerari
Punto di partenza: Savudrija-Salvore Punto di arrivo: Rabac Distanza: circa 190 km Il faro di Savudrija-Salvore, direttamente accessibile dalla terraferma, il più a nord della costa istriana, poco dopo il confine sloveno, ha festeggiato nel 2008 i suoi 190 anni. Fu costruito nel 1818 dal conte di Metternich, sul promontorio omonimo di fronte alla bella spiaggia di Ravno, come rifugio dove vivere con la nobildonna croata di cui si era innamorato a Vienna. La leggenda vuole che la giovane dama morisse proprio il giorno del completamento del faro e che il conte non volle mai più visitarlo. È un faro atipico, sulla terraferma e poco isolato, ma che gode di uno splendido tramonto sul mare e di un golfo dalle acque protette e calde, perché piuttosto basse. Continuando verso sud con la strada asfaltata principale, passato il borgo marino e vacanziero di Zambratija-Zabratta, si incontra una delle più note e belle spiagge della costa occidentale istriana, Kastel, famosa anche per la sua vocazione nudista, tra Punta Sipar e Punta Tiola. La cittadina di Umag-Umago, pochi chilometri verso sud, vanta un passato romano di tutto rispetto come colonia e sede di guarnigione, come dimostra la chiesa dell’Assunzione, ricostruita nel 1760 con numerosi pezzi di recupero da edifici di età imperiale. Gli appassionati di archeologia possono dedicarsi a una visita del museo cittadino, nella Torre medioevale, dove sono conservati alcuni dei reperti ritrovati in zona, soprattutto subacquei, recuperati dalle navi naufragate sul capo, prima della creazione del faro. Chi è in cerca di antichità può fermarsi anche al museo del Lapidario di Novigrad-Cittanova, centro balneare molto cresciuto negli ultimi anni, che offre tutte le comodità per il turismo da spiaggia, ma poche altre attrattive storiche. Tra i golfi di Mirna e di Cervar, all’apice del promontorio Zub, è situato il Faro Lanterna, unico senza segnalatore e guardiano, a meno di 15 chilometri da Porec-Parenzo. Nella cittadina, dal bel centro storico popolato di artisti e disseminato di quadri, è situata la Basilica Eufrasiana (Eufrazijeva bazilika), sede dell’omonimo museo, che conserva alcuni mosaici in stile bizantino. È la città del vino per eccellenza, dove si svolgo-
LASTRICI LUCIDI Le pietre consumate dai passi di una via del centro storico di Rovinj.
no le manifestazioni del Vinistria e del Wine Day. Scendendo ancora verso sud, la costa è un susseguirsi di piccole baie e calette rocciose, piccoli istmi e scogli isolati. Vrsar-Orsiera, anch’essa importante colonia romana, è una bella cittadina, molto genuina, ancora non snaturata dai negozietti di souvenir o dai locali turistici, con una piazza di pietra bianca calcarea e un campanile nuovo, che resta a memoria della recente guerra. Meno di tre chilometri la separano dal Limski Kanal, un fiordo-canyon molto suggestivo, che può essere visitato sul lato nord con un bel percorso ciclabile di circa otto chilometri, ma perfetto soprattutto per essere visto dall’acqua. Le gite in battello partono quasi tutte la Rovinj-Rovigno, raggiungibile in auto con un anello panoramico di circa 20 chilometri. Il centro storico, dichiarato patrimonio dell’Unesco, è sviluppato su un’isoletta, trasformata in promontorio con un istmo artificiale già nel XV secolo, con le case sviluppate in altezza, costruite in circolo come mura difensive, dall’aspetto a metà tra il borgo ligure e le calli veneziane. Il campanile della chiesa, alto ben 64 metri, sormontato da una statua-banderuola, che
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ruota con il vento, si affaccia su una bella passeggiata sulla scogliera. Oltre che dell’immancabile Malvasia, la città si considera la patria del prosciutto istriano affumicato. Dal porticciolo turistico partono innumerevoli escursioni per il piccolo arcipelago di fronte al capo Kurent. L’isola maggiore, Sveti Ivan, ospita la chiesina dove il santo si ritirò in eremitaggio. Sul piccolo scoglio poco lontano è costruito il faro di Sveti Ivan na pucini. Purtroppo due imponenti e orribili alberghi deturpano il panorama della bella isola di Maskin. Riprendendo l’itinerario in auto verso l’estremo sud, la strada asfaltata si allontana dal mare, sino al centro di Bale-Valle, dove si incontrano le indicazioni per l’area protetta di PaludPalù. Vale la pena di affrontare i pochi chilometri di sterrato per scoprire questo piccolo stagno, dotato di sentieri e osservatori, dove si riproduce il timido porciglione (Rallus aquaticus). La stessa deviazione conduce anche a un bel tratto di lungo mare selvaggio sul promontorio di Gustinja, con un’incantevole panorama sulle isole. La strada principale che da Bale-Valle scende a destra verso il mare, in realtà è chiusa prima dell’arrivo alle spiagge, riservata ai clienti dei due campeggi sul litorale. La costa si può riguadagnare da Vodnjan-Dignano, seguendo per Peroj-Peroi, proseguendo poi con una bella panoramica sul Parco Nazionale Brijuni, le isole, riserva quasi
integrale a protezione speciale, ex residenza di Tito, dove si riproducono cervi e daini e si accede solo accompagnati. Le escursioni partono da Puntizela, un promontorio con porticciolo e spiaggia subito a nord di Stinjan, che è anche uno splendido posto per una nuotata nell’acqua cristallina tra un’eccezionale fauna acquatica. Pula-Pola, il capoluogo istriano, è situata quasi sulla punta del promontorio. Cittadina vivacissima, sin da maggio è animata da innumerevoli festival, dalla musica rock alle rievocazioni storiche, passando per estemporanee d’arte e mercati artigianali all’aperto. L’anfiteatro e la piazza del Foro ricordano inequivocabilmente i fasti romani, i vicoli del centro mantengono l’atmosfera veneziana, la passeggiata sul mare, Riva, trasmette tutto il fascino del porto di mare, con le marine eleganti, gli attracchi dei pescherecci e il promontorio con i cantieri nautici. Da vedere anche il Tempio di Augusto e il mosaico di epoca imperiale sul lungomare, le porte che chiudono il cerchio di case del borgo storico, Porta Ercole, Porta Gemina e l’arco dei Sergi a Portarata. Il Museo Archeologico dell’Istria, su via Carrarina, dietro il parcheggio dei taxi, conserva alcuni dei più bei ritrovamenti della penisola. Il punto più a sud dell’Istria è il promontorio di PremanturaPromontore, dove è situato l’eccezionale Parco Naturale di Capo Kamenjak, un angolo di costa
ORIZZONTI MARINI La costa a Capo Premantura, nel parco nazionale di Kamenjak, al cui interno (sopra), si trovano percorsi segnalati a piedi e in bici. Nella pagina a fianco, il faro Porer, oltre il promontorio di Kamenjak.
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selvaggio e non edificato, con innumerevoli baie e piccole calette, che protegge più di 550 specie di piante, tra cui 35 nella Lista rossa delle specie a rischio di estinzione. Le rarità più delicate sono principalmente orchidee: il sito ospita la principale popolazione croata di Ophrys bombyflora Link, la più piccola orchidea balcanica e altre varietà endemiche. Le coste incontaminate di Kamenjak sono anche uno degli ultimi ripari per il rondone pallido illirico, oltre che per almeno altre 25 specie protette in Croazia. Dalla Punta è ben visibile il Faro di Porer, il più bello di tutti i fari istriani, una torre in pietra di 35 metri, che esce dal centro di un casolare bianco, costruita nel bel mezzo di uno scoglio, largo circa 80 metri, appena più grande dell’abitazione. Esattamente come il faro che si sogna per fuggire dal mondo. Sull’isolotto di Fenoliga, raggiungibile a nuoto o affittando un’imbarcazione, si trovano delle interessanti impronte di dinosauro. Risalendo verso nord sul lato orientale, si segue la ripida costa di Medulin, costellata di insenature e fiordi. Seguendo per Liznjan-Lisignango, si trova il primo accesso al mare, al piccolo porticciolo di Luka Kuje, da dove alcuni stretti sterrati conducono a piccole baie, sul lato est verso l’isola di Cres-Cherso. Il bel promontorio di Punta Marlera è purtroppo riservato alle forze armate croate, ma, dal piccolo moletto prima dei cancelli, parte un itinerario per mountainbike, ben indicato, che seguendo lo sterrato di terra rossa, si inoltra nell’interno, verso la piccola chiesina ben tenuta di Gospa od Kuj (Madonna di Kuj), poi torna verso il mare, costeggiando il promontorio Munat e il litorale del monte Svetica.
Una strada non indicata a destra riporta all’accesso al mare, asfaltato, di Sisan-Sissano, ma lo sterrato rosso prosegue sulla costa per circa 3 chilometri, lasciando sfilare una scogliera calcarea aguzza, piccole spiaggette di ciottoli, prati di erba fiorita invasi di farfalle e boschi di lecci. Altri due chilometri nel bosco e un tratto di sentiero in salita conducono a Stranici-Usicovi Dvori. Proseguendo sulla strada principale per ValturaAltura, un bivio a destra su sterrato conduce a Kavran, con un’incantevole panoramica sul fiordo Budava, per poi riprendere l’asfalto e seguire nell’entroterra di pascoli, campi di grano, vigneti e oliveti sino a Krnica. Una strada nella campagna, con un lungo rettilineo e alcuni tornanti porta in vista della gola del Rasa. Purtroppo quello che poteva essere un porto eccezionale è stato adibito a zona industriale. Le indicazioni per Koromacno conducono sul promontorio omonimo, con una strada scorrevole sino a Capo Tunarica, riserva integrale. Passato l’accesso all’area protetta e ai camping, l’asfalto diventa stretto e un inferno di curve, ma, doppiata Punta Crna, ripaga di tutte le fatiche con un paesaggio spettacolare: vigneti ricavati nella pietra, piccoli paesini di sasso, il panorama a 180° della costa da RijekaFiume all’isola di Cres-Cherso. Si può rientrare a Labin-Albona, sulla strada principale, uno dei più bei centri storici della costa orientale, con una sosta alla spiaggia di Sveti Marina, famoso sito di diving. Dal borgo di Labin parte un sentiero a piedi sino al mare di Porto Albona, che entra nella gola e percorre il il canyon del torrente “senza nome”, almeno secondo la cartellonistica e i depliant della escursione.
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BLOCKNOTES
Durata 4-5 giorni Prezzo 700-900 e Quando da maggio ad ottobre
Come arrivare In auto: attenzione, molte indicazioni sono bilingui, con il nome italiano e croato, ma alcune solo in croato. Passando il confine da Trieste, si arriva a Koper-Capodistria, in Slovenia, dove si può approfittare per fare rifornimento più economico di carburante. Da giugno 2008 per l’autostrada slovena sarà necessario il bollino, acquisibile agli ingressi, valido per 6 mesi (e 30) o un anno (e 55). Seguire indicazioni per Pula-Pola e Drogonija-Dragonia. La cartellonistica stradale è sempre a fondo giallo, non indica lavori o deviazioni. Le autostrade sono indicate in blu, le strade normali in verde. Dopo la frontiera croata seguire per Umag-Umago e Savudrija-Salvore. In aereo: L’aeroporto internazionale è a Pola, tel. 052.530105, . Quando andare Per visitare i fari, l’estate è sicuramente il periodo più indicato. Meglio però approfittare dei mesi di inizio e fine stagione, per evitare l’affollamento di luglio e agosto. La temperatura dell’acqua si mantiene piuttosto bassa sino a metà estate. A fine settembre può piovere con una certa frequenza.
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Documenti Per i cittadini dell’Unione Europea non è richiesto alcun visto, è sufficiente la carta d’identità.
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Moneta La valuta corrente è la Kuna, divisa in 100 lipa, cambiata in banca, agli sportelli bancomat, nelle agenzie turistiche, negli alberghi, campeggi e marine. Difficilmente viene accettato l’euro per le piccole transazioni commerciali (parcheggi, mercato, musei) mentre talvolta può essere usato per il pagamento delle attività turistiche. Dove dormire Pula-Pola: Hotel Galija***, via Epulonova 3, Pula-Pola, , in un bel palazzo settecentesco restaurato, 20 accoglienti camere a gestione familiare, arredate
con gusto e con tutti i comfort, aria condizionata, asciugacapelli, frigobar, tv, a due passi dalla piazza del Foro e dall’Anfiteatro, prezzo per la doppia, 511 kn (70 e), con colazione. Rovinj-Rovigno: Hotel Villa Angelo D’oro****, via Svalba 38, tel. 052.840502, , in un affascinante palazzo settecentesco, dimora del Vescovo, restaurato nel suo fasto rinascimentale, nel centro storico della cittadina, affacciato sul mare, con ristorante, bar e giardino, sauna, solarium, piscina idromassaggio, parcheggio e servizio navetta, prezzi camera doppia a persona, inclusa colazione da e 69-121, suite per due a partire da e 250, con colazione. Vrsar-Orsiera: Campeggio Valkanela, tel. 0385.52.445216, , nella bella, omonima baia insignita di due bandiere blu per le belle spiagge, un camping moderno e molto ampio, con due supermarket, docce calde, servizi per cani, ambulatorio medico, campi gioco per bambini, ristorante di pesce. Dove mangiare Rovinj-Rovigno: Trgovacko-Ugostiteljski Obrt “Alma”, via Svalbe 23, in una delle più belle vie del centro storico, piccola taverna con terrazzino sul mare nel lato del tramonto, specialità prosciutto affumicato e vino istriano. Pula-Pola: Ristorante Fantasia, via Palisina 29, tel. 052.506306, specialità rivisitate come bistecca flambé in salsa di asparagi o il pesce fresco in salsa di moscato. Cosa comprare Le opere del più noto artista istriano contemporaneo, Ante Potocnjak, pittore, designer, arredatore e architetto, che crea ed espone a Rovigno, via Kastav 18, Rovigno. tel. 098.329090. Le maschere di cuoio e i gioielli di Tihomir Marinkovic, artista e disegnatore di moda che crea a Velìka Gora e vende nel negozio Galeria (foto a destra) a Pula-Pola, via Kadlerova 3. L’olio extravergine, visto che il prezioso prodotto delle olive istriane entra a pieno titolo nella prestigiosa
Cosa vedere
Parchi: Area Protetta Donji Kamejak e arcipelago di Medolino, Penisola di Premantura, Pola, tel. 052.576513, , ingresso dalle 7-21, gratuito a piedi o in bicicletta, a pagamento per moto (10 kn), auto (20 kn), pulmini (30 kn), camper (50 kn). Possibilità di accendere barbecue, splendide baie e ottima cartellonistica per i sentieri e le spiagge (foto sopra). Parco Ornitologico Palud-Palù, Rovigno, ingresso dall’alba al tramonto (10 kn), binocolo compreso nel prezzo, tel. 052.830582. Parco Nazionale Brijuni, escursioni solo accompagnati, con partenza da Puntizela. Percorso Pedonale Protetto Canyon Prklog, da Labin-Albona a Porto Albona-Rabac. Accesso gratuito dall’alba al tramonto, depliant e mappa all’ufficio turistico di Labin-Albona. Musei: Umag-Umago, Museo Cittadino, Sv.Marina 1, orario 10-12/17-20, chiuso il Lunedì. Novigrad-Cittanova, Museo del Lapidarium, via Veliki 8 a, 10-13/17-20, chiuso lunedì e festivi. Porec-Parenzo, Basilica Eufrasiana e Museo, via Eufrazijeva, orario chiesa 7-20, collezione museale 10-18. Pula-Pola, Museo Archeologico dell’Istria, Carrarina 3, tel. 052.218603, aperto 9-20, sabato e festivi 9-15.
BLOCKNOTES
Cosa fare Escursioni in bici: dal faro di Salvore un facile itinerario di circa 15 km e tante altre proposte . Escursione in barca per il Fiordo di Lim, tutti i giorni alle 10, con partenza da Funtana-Fontane, Panorama, motonave Galeb, prenotazione obbligatoria, tel. 098.9553721. Escursione in semi-sommergibile con pareti di vetro, dal porto di RovinjRovigno, The Yellow Submarine, tutti i giorni. Appuntamenti Umag/Umago: Croatia Open Umag, 15-24 luglio, tennisti di fama mondiale e ricche manifestazioni d’intrattenimento, concerti e party serali e anche dal festival delle delizie culinarie istriane. Novigrad/Cittanova: Foto Ex Tempore, 1-3 ottobre, raccoglie centinaia di artisti che nel corso della giornata realizzano quadri raffiguranti Cittanova da diversi punti della città. Brtonigla/Verteneglio: Festival della malvasia istriana, 24-25 giugno, durante la festa, un trenino turistico farà il giro delle cantine vinicole della cittadina e dei suoi dintorni. Tar/Torre: Festa turistica, 2-4 settembre, tradizionale programma d’intrattenimento con cibo e musica. Porecˇ /Parenzo: Giostra , 16-18 settembre, oltre 250 partecipanti in costume che faranno rivivere ai visitatori la vita dell’età barocca. Funtana/ Fontane: Festa dei pescatori, ogni secondo venerdi dal 15 giugno al 9 settembre, musica dal vivo e specialità marinare. Vrsar/ Orsera: Porto Fest-Casanova Fest, 24 giugno, ha l’obiettivo di collegare tradizione e modernità nell’offerta dei piatti della cucina istriana insieme alle bevande e ai cocktail. Rovinj/Rovigno: sfilata di batane con cena allo Spacio, ogni martedi e giovedi dal 28 giugno al 7 luglio. Cartografia Istria, edizioni Marco Polo, scala 1:100.000, con i nomi di spiagge e baie ben indicati. Indirizzi utili Ente Nazionale Croato per il Turismo: Via G. Leopardi 19, 20123, Milano, tel. 02.86454497, , . Ente del Turismo per l’Istria, Pionirska 1, Porec-Parenzo, tel. 052.452797, . Prefissi Per la Croazia si compone 00385, seguito dal numero senza lo zero del codice di località.
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Guida agli Extravergini di Slow Food, con ben 19 aziende riconosciute nel 2008. La Malvasia istriana, uno dei vini più conosciute in Europa, premiata già dal 1891. La troverete in vendita nelle innumerevoli enoteche e anche nei banchi del mercato o nei chioschi lungo la strada, ai punti panoramici, assieme alla Biska, liquore tradizionale di miele e vischio. Il miele di salvia, assolutamente da non perdere, dal sapore particolare e balsamico, in vendita nei mercati mattutini o direttamente dalle bancarelle dei produttori, lungo l’itinerario.
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Delizie e
tesori
CROAZIA istria
di Anna Brianese e Alberto Campanile
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Per un “assaggio” della storia e della cultura istriane basta sedersi a tavola e provare le prelibatezze amate già dai Romani. Prima di passeggiare fra le rovine di Pola, fare un’escursione fra i borghi del suo entroterra e scoprire la natura mediterranea della penisola di Kamenjak.
PENISOLA SELVAGGIA Il sentiero che costeggia il litorale nei pressi nel Parco Naturale Kamenjak.
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re buoni motivi per visitare Dignano e l’entroterra Istriano? Ne BOSNIA posso elencare almeno Pola ERZEG. 10, ma il primo è che noi bumbari, siamo simpatici; anche se la tradizione vuole che la parola bumbari derivi dal termine burbero. Qui ci sono storia, leggende e tanti prodotti genuini e gustosi» dice Lorella, proprietaria della cantina Giacometti Moscarda di Dignano, mentre riempie i bicchieri di Malvasia istriana. Il passato illustre di quest’angolo di Croazia si scopre anche a tavola: con il vino e l’olio già apprezzati dai Romani, i manicaretti austroungarici, le ricette veneziane. Le sardele in savor erano amate dai Dogi e dai bumbari; si preparano con sarde infarinate e fritte, quindi servite con cipolle stufate in aceto. «La nostra cucina tradizionale è in bilico tra mare e terra, i piatti sono unici perché usiamo prodotti unici. Come il bue istriano (boškarin), il tartufo bianco dei boschi di Montona, le erbe aromatiche della campagna, i formaggi di pecora di piccoli produttori» spiega Svijetlana Celija proprietaria del ristorante Vodnjanka. La sua è una cucina rigorosamente stagionale, ispirata alla tradizione locale e a ricette “carpite” alle nonne. I pljukanci (paUNGHERIA
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sta artigianale) li condisce con un robusto sugo di carne di manzo tagliata a pezzetti. Assolutamente originali sono le praline di baccalà mantecato, fritte dopo averle arricchite di un’oliva snocciolata e girate in una pastella alla birra aromatizzata alla lavanda. Principe degli antipasti è il prosciutto crudo istriano DOP, rigorosamente tagliato a mano con il coltello per non alterarne il gusto. Milan Buršic´, è uno dei più rinomati produttori della penisola. Nel rispetto del disciplinare, usa solo le cosce posteriori di animali allevati esclusivamente in Croazia con mangimi controllati (grano, soia, orzo, zucche). Le cosce, private della cotica e del grasso, ma non dello zampetto, vengono salate, massaggiate, pressate, aromatizzate. Per un periodo di 5 mesi sono esposte all’aria, poi passano in cantina. Qui i prosciutti sono girati ogni settimana, ma non potranno essere consumati prima di dodici mesi. Il prosciutto Istriano DOP non prevede alcun tipo di affumicatura, né l’uso di coloranti o di additivi chimici. Le stagioni un tempo erano “scandite” dai salumi: «A marzo, quando si legano le viti, è tempo di salsicce. Per Pasqua si consuma la spalletta: un prosciutto crudo di 4/5 mesi fatto con la coscia anteriore; si taglia a fette e si scotta nell’olio. È deliziosa. Quando è il momento della falciatura, si tirano fuori le pancette,
mentre i prosciutti si cominciano a gustare d’inverno, quando si macella il maiale», racconta Milan. Il rispetto della tradizione è importante, ma anche la tecnologia, soprattutto nella preparazione dell’olio extravergine di oliva. «Usiamo olive autoctone provenienti da oltre 6000 piante messe a dimora in 10 appezzamenti nei dintorni del paese. Le olive le raccogliamo quando il frutto è ancora verde, solo così si ottiene un olio di grande qualità. Nell’arco di poche ore sono frante in atmosfera controllata a ciclo continuo. L’olio viene poi imbottigliato in bottiglie scure. Accortezze indispensabili per preservare profumi e proprietà benefiche di polifenoli e antiossidanti» spiega un sorridente Sandi Chiavalon. Il suo olio, leggermente piccante e profumato di erba, è considerato fra i 15 migliori del mondo. Sacro e profano Molte sono le eccellenze gastronomiche istriane, a volte prodotte da imprenditori giovani e caparbi, più attenti alla qualità che al business. Aleš vendeva case a Lubiana, da alcuni anni si è trasferito con la famiglia a Kumparic´ka, dove alleva capre. Produce yogurt, e formaggi, uno più buono dell’altro. Bruno Trapan è invece rinomato per i vini; da assaggiare il rosato e il rosso Nigra Virgo Revolution, fatto con uve Cabernet, Shiraz, Merlot e Terrano. Chi ama i bianchi troverà delle soddisfazioni nel sorseggiare lo Chardonnay e la Malvasia Istriana di Ivan Marceta, giovane enologo. Di colore giallo dorato, leggermente aromatica, quest’ultimo è il vino più gettonato della penisola, soprattutto dai ristoranti di pesce. Si sposa con i raffinati piatti del ristorante Milan di Pola o con quelli tradizionali della Konoba Feral, una trattoria affacciata sul porticciolo di Fasana/ Fažana. Qui si cena guardando il mare e le barche dei pescatori che portano a riva le cassette di sarde, il pesce simbolo del paese. Fasana è un borgo delizioso, “un piccolo luogo magico” per lo scrittore Pierpaolo Pasolini. Da Fasana si parte per il Parco Nazionale delle Isole Brioni o alla scoperta della campagna, punteggiata da muretti a secco e di casite. Alcuni di questi caratteristici ripari di pietra dei pastori sono visibili dalla strada per Dignano/Vodnjan. Fasana è un paese ricco di edifici medioevali, di palazzetti veneziani e di chiese. Come quella di San Biagio, celebre per ospitare le salme di Beato Leone Bembo, di San Giovanni Olini e di Santa Nicolosa Bursa, rispettivamente morti nel 1188, nel 1300 e nel 1512. I “Corpi Santi” oggi sono custoditi in costosi sarcofagi di cristallo disposti dietro all’al-
tare maggiore. Sono visibili anche i resti di San Sebastiano e lo scheletro di San Paolo Arcivescovo di Costantinopoli. «Dignano sarà destinata a diventare un importante centro di turismo sacrale» confida il parroco, Marijan Jelenic´. L’Istria è ricchissima di edifici sacri di pregio, che da soli meriterebbero un viaggio. Si tratta di costruzioni di pietra nascoste nella campagna, come la chiesetta di Santa Maria delle Lastre di Beram, celebre per gli affreschi di Vincenzo di Kastav, raffiguranti la vita di Cristo e una danza macabra. Alcuni tra gli edifici sacri più interessanti sono concentrati a Pola: la cattedrale custodisce pavimenti musivi risalenti al V secolo. Adagiata sulla punta meridionale della penisola, Pola si rivela con gli splendidi monumenti romani, ma anche con le chiese, i palazzi del periodo asburgico, gli edifici in stile Liberty. Saliti al castello, si domina il golfo e la costa, con quelle baie solitarie lambite da un mare ancora cristallino. CORPI SANTI La chiesa di San Biagio a Dignano. Nella pagina a fianco, in alto: l'arena di Pola; in basso: ricco antipasto al ristorante Vodnjanka di Dignano.
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HISTRIA Le colonne del Tempio di Augusto a Pola. In basso, in senso orario: Beram, particolare della chiesa di Santa Maria delle Lastre; scogliera a Kamenjak; una tartaruga comune all'Acquarium di Pola. Nella pagina a fianco, in alto: il porto di Fasana; al centro: rombo al forno da Milan a Pola; Nigra Virgo della Cantina Trapan; pljukanci alla Cantina di Pola; in basso: formaggio di capra da Kumparic´ka; una sala del castello di Pisino.
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Terzo itinerario
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Chiese Convento Castello
Dignano/Vodnjan
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Fasana/Fazana ˇ Sentiero dei Dinosauri
Pola/Pula Verudela Baia Debeljak
Bar Safari
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Premantura Punta Kamenjak
Gli itinerari
Oltre alla visita di Pola, proponiamo un percorso lungo la costa e nell’entroterra, tra borghi e paesi ricchi di storia e di curiosità. Infine, due belle passeggiate nell’area protetta che tutela gli ambienti mediterranei della penisola di Kamenjak.
Pola: la visita Punto di partenza e arrivo: Arena Lunghezza: circa 3 km Durata: 1,30/ 2 ore, escluse le visite. Note: il percorso è fattibile tutto l’anno, ma d’estate è meglio evitare le ore più calde. L’itinerario inizia all’Arena, monumento segnalato da vari cartelli turistici, posto al margine occidentale del centro storico. Eretto con la pietra estratta in alcune cave ai margini della città per ospitare i combattimenti dei gladiatori nel periodo di Vespasiano, l’anfiteatro romano è un’opera monumentale a forma ellittica, con l’asse maggiore lungo più di 130 metri. Può accogliere oltre 20000 spettatori e per questo spesso ospita concerti, spettacoli e proiezioni di film. Terminata la visita, attraversate la strada posta di fronte all’ingresso dell’Arena, quindi continuate sulla sinistra per Amfiteatarska ulica; dopo poco sulla destra incontrerete il Titov Park con un plastico della città di Pola. Dalla Amfiteatarska ulica, girate a sinistra per Carrarina ulica, e dopo poco incontrerete porta Gemina a doppia campata, da cui si risale al Museo Archeologico dell’Istria dedicato alla storia della penisola con circa 300000 reperti dal Paleolitico al Medioevo. Dietro al museo si trova il Piccolo Teatro Romano. Ripresa Carrarina ulica incontrerete prima sulla destra porta Ercole, poi piazza Giardini, fulcro di varie attività e mercatini. Al termine di questa deviate sulla sinistra per Flanaticˇka ulica fino alla Narodni Trg, dove si trova il mercato liberty della frutta e del pesce. Tornate in piazza Giardini, di fronte a Flanaticˇka ulica, si incontra l’Arco dei Sergi, da cui si accede alla frequentata (pedonale) ulica Sergijevaca. All’inizio di questa sulla destra si trova il caffè Uliks, con la statua di James Joyce, che guarda verso l’arco (insegnava inglese alla Berlitz School). Continuate lungo la ulica Sergijevaca, all’altezza del civico 12, sulla sinistra prima del negozio Calzedonia, si accede ad un portone che, oltre a portare ad uno studio dentistico, dà accesso ad un cortiletto dove si trova un bellissimo mosaico raffigurante La
Punizione di Dirce. Ripresa la ulica Sergijevaca in breve si arriva in un’area un tempo occupata dal Foro romano, del quale resta il Tempio di Augusto (ospita una raccolta di sculture), sulla destra il Palazzo Comunale del 1200, in seguito più volte rimaneggiato. Imboccate la strada a destra di quest’ultimo edificio, e poco dopo girate ancora a destra per uspon Konzula Istranina, una stradina lastricata che risale alla fortezza adagiata sulla sommità di una collinetta. Ospita il museo di storia, Povijesni Muzej Istre, con una mostra sulla storia marittima della città. Dai bastioni, oltre a godere di una bella vista sulla città, si accede ad un sentiero che in breve porta al Piccolo Teatro Romano da cui in breve si torna all’Arena. Segnaliamo infine che le spiagge più vicine a Pola sono concentrate nella penisola di Verudela, a 4,5 km a sud della città; qui si trovano molte strutture turistiche e un interessante Acquario, con il centro di recupero delle tartarughe marine. VERSO IL FORTE La stradina lastricata si inerpica alla fortezza di Pola, che ospita il museo di storia locale.
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Primo itinerario: il litorale e l’entroterra Punto di partenza: Pola Punto di arrivo: Beram Lunghezza: circa 65 km Durata: 1,30 ore escluse le soste Da Pola dirigetevi verso nord ovest fino a raggiungere la Fažanska Cesta che porta a Fasana/ Fažana (circa 10 km). Questo paese di pescatori merita una piacevole sosta; da vedere: il porto, il centro storico con le case dai colori vivaci, la chiesa di San Cosmo e Damiano e quella della Madonna del Carmelo del XIV secolo. Una piacevole passeggiata segue il litorale verso sud (Valbandon). Da Fasana dirigetevi verso nordest, fino a raggiungere l’abitato di Dignano/Vodnjan (circa 8 km da Fasana), con la bella piazza del Popolo e poco lontano la chiesa di San Biagio, che ospita i Corpi Santi e il Museo. Da Dignano imboccate l’autostrada B9 e seguitela fino a Kanfanar, dove si devia sulla destra per la B8 fino a Pisino/Pazin (40 km da Dignano). Questo paese, un tempo ricco di industrie oggi per lo più chiuse, ha diversi luoghi d’interesse: la chiesa di San Nicola, il convento francescano, il ca-
stello, con la raccolta etnografica e la foiba di Pisino (percorribile a piedi solo con bel tempo). Vi consigliamo anche di raggiungere l’abitato di Beram, posto 5,5 chilometri a ovest di Pisino, dove si trova la chiesetta di Santa Maria delle Lastre, con pregevoli affreschi. L’edificio si trova a un chilometro dopo il paese (chiedere le chiavi alla signora che abita al civico 38 difronte alla chiesa principale di San Martino, in centro).
Secondo itinerario: il Sentiero dei dinosauri Punto di partenza e arrivo: parcheggio ingresso Parco di Premantura Durata: 30-40 minuti Lunghezza: circa 1,5 km. Difficoltà: turistico Segnavia: tabelle. Note: il percorso è fattibile tutto l’anno, ma d’estate è meglio evitare le ore più calde Da Pola dirigetevi verso sud est fino a Premantura (11,5 km indicazioni). Il parco ha più ingressi, se provenite da Pola prima del paese e della pizzeria da Giovanni, girate a destra e proseguite per strada inizialmente asfaltata fino al chiosco
STORIA DI PIETRE Una tipica casita di pietra nei pressi di Dignano. Nella pagina a fianco: il sentiero dei Dinosauri al Parco Naturale Kamenjak, dedicato alla fauna che abitava quest'angolo di Istria.
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posto all’ingresso dell’area protetta. Alcune centinaia di metri dopo l’ingresso di Cˇikovac, incontrerete sulla destra un piccolo parcheggio e la tabella con al centro un piccolo dinosauro verde (poco visibile). Per sentiero ampio incamminatevi verso la costa ovest. Lungo il tragitto incontrerete figure di dinosauri e diversi pannelli con informazioni sulla storia geologica e degli animali che abitarono quest’angolo dell’Istria. Arrivati al mare, su una lastra di roccia bianca sono visibili 12 orme dei dinosauri evidenziate da cerchi neri. Continuate lungo il sentiero parallelo al mare per poche centinaia di metri, quindi deviate sulla sinistra nel bosco fino a incontrare un punto di
Il Parco Naturale Kamenjak
Il parco occupa la penisola di Kamenjak a sud dell’abitato di Premantura, una fascia di terra lunga circa 3,5-4 km e larga oltre 1500 metri. Su questo fazzoletto di terra, circondato da coste rocciose a picco sul mare spesso agitato, prosperano oltre 600 specie di piante e ben 13 orchidee. Tra queste la Spiranthes spiralis, che fiorisce in autunno. Una rete di sentieri (vedi secondo e terzo itinerario) segnalati da tabelle consente di visitare l’area protetta; il più lungo dei percorsi si sviluppa lungo tutta la costa per 16 chilometri. A ovest della penisola si trova il Sentiero dei Dinosauri (secondo itinerario), un facile percorso lungo il quale si incontrano tabelle descrittive e modelli di dinosauri in dimensioni naturali e orme (vere), lasciate da dinosauri che si muovevano su due piedi. Info: Parco Naturale Kamenjak, Javna ustanova Kamenjak, Selo 120, Premantura, tel. (in inglese o croato). 052.576513,
ristoro e poco più in là una strada sterrata. Continuate lungo questa per poche centinaia di metri, quindi deviate sulla sinistra per un sentiero che in breve conduce al parcheggio.
Terzo itinerario: punta Kamenjak Punto di partenza e arrivo: bar Safari. Lunghezza: 5 km circa Durata: 1,30 Difficoltà: T. Segnavia: tabelle. Nota: ad ottobre una parte del sentiero non è praticabile perché si effettuano esercitazioni militari (chiedere informazioni in paese). Raggiunto in auto il bar Safari Rt Kamenjak, posto a sud della penisola, a 3,5-4 km dall’ingresso (tabelle, possibilità di ristoro), scendere verso il mare fino ad incrociare il sottostante sentiero che costeggia il frastagliato litorale roccioso. Continuate sulla sinistra lungo la costa. Il tracciato è ben visibile, ma privo di segnavia. Dopo aver costeggiato la scogliera, incamminatevi lungo il sentiero che s’insinua all’interno tra ginestre e piante tipiche del mediterraneo. Procedete paralleli al mare fino ad incontrare una tabella. Continuate sulla sinistra fino a incrociare un’ampia strada sassosa diretta alla baia Debeljak. Da qui proseguite lungo la strada per circa 700 metri, quindi deviate a sinistra fino al parcheggio del bar Safari.
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BLOCKNOTES
Durata 5 giorni prezzo 450-650 # Quando dalla primavera all’autunno
Come arrivare In auto: percorrete l’A4 fino a Trieste, poi continuate fino al confine Rabuiese con la Slovenia. Da qui se continuate per la superstrada H5, che tocca Koper/Capodistria, Isola (Izola), Portorose e Pirano, al confine dovete dotarvi di bollino autostradale. Costa 15 e per una settimana, 30 e per un mese. Le multe sono salate, perciò è preferibile acquistarlo o evitare accuratamente tutte le autostrade e le strade a scorrimento veloce, con la segnaletica verde e blu. Oltrepassato il confine sloveno a Dragonia/ Drogonja, continuate per alcuni chilometri fino a immettervi in autostrada. Uscite dall’autostrada dopo circa 66 km, quindi seguire le indicazioni per Pola. In aereo: Pola dispone di un aeroporto internazionale . Documenti Carta d’identità valida per l’espatrio; patente e carta verde. Valuta La valuta corrente in Croazia è la kuna, divisa in 100 lipa. 1 e equivale a circa 7,55 kuna.
CROAZIA istria
Lingua Croato, in molti parlano perfettamente italiano.
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Dove dormire Pola/Pula: Hotel Park Plaza Histria, Verudela 11, tel. 052.590782, , albergo posto sulla riva meridionale della penisola Istriana, fa parte di un ampio complesso che comprende attrezzature sportive e piscine, parcheggio e wi-fi gratuito, mezza pensione da 668-1132 kn (presso il complesso turistico di Verudela si può soggiornare anche in altri alberghi più economici o appartamen-
ti info tel. 052.529400, ); Hotel Ristorante Enoteca Milan, Stoja 4, tel. 052.300200, , la camera doppia con colazione costa 720/850 kn, ristorante elegante e premiato, cucina di pesce eccellente, menu degustazione da 233 kn a 403 kn esclusi vini; Hotel Amfiteater, Amfiteatarska 6, tel. 052.375600 , centrale, a due passi dall’Arena, camera doppia con colazione 460-680 kn; il ristorante, con una parte all’aperto, serve ottimi piatti a base di manzo istriano, sui180 kn; Hostel Pipistrello, Flaciusova 6 (Na Rivi), tel. 052.393568, , posto in dormitorio da 17 e, stanza da 20 e a persona. Sisano/Šišan: Hotel Velanera, Franja Mošnje 3b, tel. 052.300621, , in campagna, camere moderne e funzionali, 875/1125 kn doppia con colazione; l’annesso Ristorante Bodulka, propone splendidi piatti di pesce come il risotto ai tartufi con salsa all’erba cipollina e bottarga di granceola (80 kn), un pasto costa 270-300 kn. Fasana/Fažana: Villetta Phasiana, trg. Sv. Kuzme i Damjana 1, tel. 052.520588, , in centro, 671-1049 kn doppia con colazione. Fasana Valbandon: B&B Ristorante Alla Beccaccia, località Valbandon, Pineta 25, tel. 052.520753, , tranquillo con piscina, 264/302 kn a persona in camera doppia; il ristorante è rinomato per la carne, cotta nella tradizionale “campana”, pasto completo 188/200 kn. Pisino/Pazin: Hotel Lovac, tel. 052.624219, l’albergo, da cui si ha un’impareggiabile vista sul castello, è in rinnovamento; il ristorante propone cucina tradizionale, con porzioni generose, un pasto 150 kn. Campeggi Campeggio e case mobili Stoja, Stija 37, Pola, tel 052.387144, . Bi Village, Dragonja 115, Valbandon Fasana, tel. 052.300300, (si possono affittare anche villette sul mare). Dove mangiare Pola/Pula: Istriana Taverna, Hotel Park Plaza Histria, Verudela 11, tel. 052.590720, una rivelazione, da provare: il filetto di maiale in crosta alle erbe mediterranee con salsa di prosciutto e radicchio e il semifreddo con mandorle e tartufo nero su spuma di caramello, pasto medio 150-200 kn; Ristorante Kantina, Flanaticˇka 16, tel. 052.214054, ,
Cosa vedere Pola/Pula: Arena, Flavijevska bb, tel. 052.351300, da giugno a settembre dalle 8 alle 21, da ottobre a giugno dalle 9 alle 19; Museo Archeologico dell’Istria, Carrarina 3, tel. 052.351300, (orario estivo 8-20 9-15 domenica e festivi; orario invernale 9 -14 no sabato e domenica); Museo storico dell’Istria, Gradinski uspon 6, tel. 052.211566; Aquarium Pula, Verudela bb, tel. 052.381402, , aprile, maggio e settembre 10 -18, da giugno ad agosto 9-22 da ottobre a marzo 10- 16. Dignano/Vodnjan: chiesa di San Biagio con i Corpi Santi e il Museo. Pisino/Pazin: chiesa di Sveti Nicholas, convento francescano, la forra e il castello di Pazin, che comprende il Museo Etnografico d’Istria e anche il Museo della Città di Pisino. Cosa fare Gita con pescatori locali con, M/B Luna, Fasana, T. Danica, tel. 098.9325714. Visite guidate a Pola, rivolgersi al Presidente delle guide autorizzate di Pola 098.824371. Cosa comprare Vino: Vina Trapan, Giordano Dobran 63, Sisano/Šišan, tel. 098.244457, ; Azienda agricola Marcˇeta, Valbandon Pineta 1, ogranak 1, Fasana, tel. 052.520974, ; Cantina vinicola Giacometti Moscarda, Istarska 34, Vodnjan, tel. 052.511975, . Olio: Olificio Chiavalon, Vladimira Nazora 16, Vodnjan, tel. 052.511906, . Prosciutto istriano: Prosciuttificio Stancija Buršic´ da
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Milan, Fažanska 25 (degustazione e vendita), tel. 052.511264 o 385.52511264, . Formaggi di capra: Formaggi Kumparic´ka, località Kumparic´ka ad alcuni chilometri da Marcˇana (è complicato da raggiungere meglio telefonare), tel. 099.6690692, . Appuntamenti Pola/Pula: Spectacvla antiqva, ogni giovedi sera dal 9 giugno fino a ll’8 settembre, lotte di gladiatori nell’Arena di Pola; Ironman 70.3, 18 settembre, gara di triathlon internazionale di endurance. Fažana/Fasana: Serate tradizionali sulla riva Fasanese, ogni mercoledì dal 15 giugno al 14 settembre. Medulin/Medulino: Istra Gourmet, ogni lunedì e martedì sera dal 20 giugno al 15 settembre, tartufi, formaggio, olio d’oliva, vino, grappe. Vodnjan/Dignano: 12esime Giornate dell’olio di oliva novello, dal 18 al 20 novembre, raduno dei maggiori olivicoltori e produttori di olio d’oliva dell’Euroregione Adriatica. Pazin/Pisino: Festival delle minestre istriane a Gracisce il 18 giugno, . Bibliografia e cartografia AAVV, Croazia, Guide verdi del TCI, Milano. Jaenne Oliver, Croazia, Edt, Torino. Antun Travirka, Pola, ed. Forum (in italiano, reperibile in loco). Carta dell’Istria, Edizioni Marco Polo, in scala 1:100000. Amenjak, Rt Kamenjak Turisticˇka Karta, reperibile in loco, comprende una breve descrizione in italiano e una carta dei sentieri. Presso l’ufficio informazioni di Pola si possono reperire cartine gratuite. Indirizzi utili Ente per il turismo di Pola, Forum 3, Pola, tel. 052.219197, . Ente per il Turismo di Dignano, Narodni Trg 3, piazza del Popolo 3, Dignano/Vodnjad, tel. 052.511700, . Ente Turistico del Comune di Fasana, Riva 2, Fazana/ Fažana, tel. 052.383727, . Ufficio Turistico di Pisino, Franine I Jurine 14, Pazin, tel. 052.622460, . Turismo in Istria, , sito con tante informazioni pratiche. Ente Nazionale Croato per il Turismo, via G. Leopardi 19, Milano, tel. 02.86454497, . Prefissi Per chiamare dall’Italia alla Croazia 00385, seguito dal prefisso senza lo zero e dal numero.
CROAZIA istria
centrale, nei pressi del mercato, da provare i fuzi con prosciutto e rucola, pasto 180-220 kn. Dignano/Vodnjan: Ristorante Vodnjanka, Istarska bb, tel. 052.511435, cucina tradizionale locale, stagionale; splendidi sono i pljukanci con sugo di carne 65 kn e la tradizionale torta Bumbara (senza farina solo uova, mandorle e zucchero), pasto 200/250 kn. Fasana/ Fažana: Konoba Feral, trg Stare Škole 1, tel. 052.520040, affacciato sul porto, cucina tradizionale con abbondanza di piatti a base di sardine, pasto 150-200 kn.
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Un tuffo con
gli orsi
croazia istria
testo di Federica Botta – foto di Alessandro De Rossi
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UNGHERIA SLOVENIA
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O Istria
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In Istria alte vette, boschi rigogliosi, torrenti, isole meravigliose sono tutti a portata di una passeggiata. Non c’è da stupirsi se daini, caprioli e, si dice, persino orsi ogni tanto scendano in mare a farsi una nuotata
AZI
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BOSNIA ERZEG.
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foto di Luca Iancer
e lo avevano detto gli anziani del borgo, ma Ampie visioni si sa che i vecchi pescatori ingrandiscono Verso occidente, le pendici brulle digradano sempre il pescato e i loro racconti. Me lo aveva rapidamente verso la piana agricola del Raripetuto il gestore del diving locale, ma sembra- sa, la Raska Draga, con i suoi campi geomeva una storiella per turisti. Non ci ho creduto trici dal colore diverso per ogni lavorazione, veramente sino a quando un amico non mi ha che svaniscono in lontananza nel mare del mostrato la più apprezzata delle prove: una foto. profondo fiordo Zaljiev Rasa. Oltre ancora, si I pixel non mentono: sembra davvero che daini possono scorgere le macchie candide delle e caprioli, persino gli falesie di calcare che orsi, secondo le voci, circondano Rovinj, attraversino a nuoto dal Limski Kanal, silo stretto tra la costa no alle macchie sparorientale dell’Istria e se delle isola Brijul’isola di Cres. A primani. In fondo, si può immaginare la costa vera nuotano verso il frastagliata di Medupromontorio, per sfruttare i verdi pascoli e la lin, appena sollevata protezione del bosco, dal riflesso luccicanin autunno tornano te delle onde a meverso l’isola, per goridione. Verso est, si possono contare tutdere del clima mitigato del mare. Non riesco te le profonde vala smettere di immagili scavate nella ripida costa orientale, vernarmi la scena, mentre pedalo sul monte Stande di boschi e rigodar, appena a nord di gliosa di corsi d’acLabin, proprio in vista qua, che precipita del punto più stretto di verso il mare: la baattraversamento, sfrutia di Sveti Marina, fatato anche dai traghetti mosissimo sito di imdi collegamento giormersioni, il golfo pronaliero. Grazie all’atetto di Rabac, di cui ria tersa che la bora NUOTATORE PROVETTO Un cervide attraversa lo stret- si intravede l’ombra scura, nascosto dal bianca regala sempre, to a nuoto. Nella pagina a fianco: la scogliera di Sisan. monte Strazice e ini pochi chilometri tra la terraferma del triangolo istriano, la maggiore iso- fine il canale di Plomin, proprio di fronte all’ila del Quarnero, sembrano davvero una passeg- sola di Cres, purtroppo deturpato da una giata, anzi un tuffo. Con la giornata limpida tutto centrale elettrica. sembra a portata di mano, anche la vetta del Il massiccio dell’Ucka, così ripido, roccioVojak, la cima più alta del massiccio dell’Ucka. so e calcareo, dalle vette alpine ammantaDai suoi 1400 metri di altitudine, nei pomeriggi te di pini che si sollevano proprio dalle onmigliori, si riescono a vedere tutte le isole croate, de, è davvero la montagna che si fonde con giù sino alla Dalmazia o, volgendo lo sguardo, il il mare. Dall’osservatorio sulla cima, spazzagolfo di Trieste e la laguna di Venezia verso l’Ita- to dal vento fresco persino in agosto, viene lia, persino le cime delle montagne del Carso friu- più facile capire perché persino gli orsi volano o sloveno. E ovviamente si vede tutta l’Istra, gliano scendere a farsi una nuotata tra i ricome viene chiamata nel dialetto locale. flessi argentei.
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foto Ente del Turismo per l’Istria
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foto Ente del Turismo per l’Istria
foto Ente del Turismo per l’Istria
SPLENDORE ADRIATICO Panorama su Labin e Rabac . Sotto, da sinistra: il canyon di Vela Draga ha mille pinnacoli di calcare, ricchi di fossili, su cui si arrampica; liquore biska, vino, tartufi, olio di oliva extravergine, marmellata artigianale e altri prodotti tipici istriani. Nella pagina a fianco, dall’alto in senso orario: veduta di Medulin e Premantura; la torretta di avvistamento, oggi punto di informazioni, sulla vetta del Vojak; timo selvatico nel parco dell’Ucka; i colorati vicoli del centro di Labin.
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foto Ente del Turismo per l’Istria
Primo itinerario
Bosco
Fiume/Rijeka
Chiesa Secondo itinerario
Standar
Panorama
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Pineta
Punto di partenza e arrivo
Labin Gornji Rabac
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Pola
Gli itinerari
Proponiamo due itinerari, di diverse difficoltà: uno facile e uno per i più esperti. Il primo parte da Medulin e si snoda nella baia di Kuje, fra spiagge sassose e fitti boschi di lecci. Il secondo invece si inerpica sul massiccio dell’Ucka, da cui si domina con lo sguardo l’intera penisola istriana. Si segnala che tutta l’Istria è molto ben organizzata per l’accoglienza ai cicloturisti. Dopo avere spe-
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rimentato i nostri itinerari, sul sito www.istria-bike.com, è possibile trovare altri 5 percorsi da effettuare nella zona di Labin e altrettanti per la zona di Medulin. Primo itinerario: la costa sud Punto di partenza e arrivo: Medulin Lunghezza: 30 km circa Dislivello: trascurabile Durata: due - tre ore Difficoltà: facile
Itinerari a piedi La costa orientale istriana, soprattutto all’interno del Parco Naturale Monte Maggiore - Park Prirode Ucka, è molto ben organizzata anche per le escursioni a piedi, di trekking e hiking. È ben indicato, ad esempio, il breve e facile sentiero di circa un chilometro a Lovranska Draga - Draga di Lovrana, che nel greto del fiume, conduce alla cascata, effettuabile in meno di mezz’ora. Appena più impegnativo, perché meno rinfrescato dagli alberi ed esposto a ovest, ma da non perdere per la sua spettacolarità, il sentiero per Vela Draga, un sito eccezionale, palestra di arrampicata piuttosto famosa, dove l’erosione ha creato suggestivi pinnacoli di calcare alti sino a cento metri, dichiarati nel 1998 Monumento Geomorfologico Naturale. Dedicata invece ai più allenati che riescono a camminare almeno tre ore e mezza, la salita a piedi alla vetta del Vojak, che si effettua da Poklon, passo montano (con parcheggio e centro informazioni) a 922 metri sul mare sulla strada normale (no tunnel) dalla riviera per Vrania. Un sentiero che interseca la strada asfaltata che sale ai ripetitori (chiusa al transito) e si intreccia con il percorso didattico Plas arriva alla torretta a 1400 metri sul livello del mare. Informazioni e depliant si trovano presso gli uffici turistici. Dall’ampio parcheggio sul porto di Medulin, di fronte ai camping, seguendo il lungomare sino all’attracco dei pescherecci e poi l’intricato dedalo dei sensi unici, in circa due chilometri si raggiunge la bella chiesa del paese, facilmente riconoscibile per il doppio campanile. Dando le spalle al parcheggio della chiesa, si prosegue dritti sulla principale per circa un chilometro, sino ad arrivare al cartello di ingresso di Lisignano-Liznjan, ai margini di una bella pineta, dove si prosegue ancora dritto, tralasciando le frecce in legno per Staza n°1. A quattro chilometri dalla partenza si raggiunge il campanile giallo del bor-
go e si imbocca la strada in discesa a destra della chiesa, che procede rapida su asfalto sino al mare. A cinque chilometri e 600 metri dalla partenza, prima di raggiungere i moletti del porticciolo e del grande edificio rosa della cooperativa di pesca, si svolta a sinistra, all’altezza di una piccola costruzione, proprio all’inizio della baia. Si pedala su uno sterrato, seguendo il ramo principale che tende a sinistra e non costeggia. Dopo appena 500 metri, si incontra il piccolo santuario di Gospa od Kuj, del XVII secolo, dove si svolta a 90° a destra, verso il mare. Raggiunte le rive, un ampia carrareccia sassosa
VIVACE LUNGOMARE Passeggiata sul porto di Medulin. Sotto: l’insegna di una birreria a Medulin.
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procederà per cinque chilometri lungo il bordo, oltrepassando delle belle spiagge sassose purtroppo ingombre di immondizia portata dalle mareggiate e mai raccolta. Si incontrerà un solo grande bivio, dove si procederà diritti, sempre lungo mare, tralasciando lo sterrato polveroso che riporta a Sisan - Sissano. A circa 17 chilometri dalla partenza (6 chilometri dall’ultimo bivio e circa 11 da Lisignano-Liznjan), la strada, ormai stretta e imboscata, dedicata solo ai pedali, lascia la costa e prosegue verso l’interno, nel bosco di lecci, in leggera salita e con fondo di terra e grosse pietre. Dopo circa quattro chilometri faticosi ma al fresco dei rami, si sbuca sull’asfalto di Usicovi Dvori, che si segue a sinistra, in discesa. Dopo neppure quattro chilometri di comodo asfalto in discesa, si arriva ad un quadrivio nel borgo di Sisan-Sissano, dove si segue dritto in direzione Medulin-Liznjan. Ancora su asfalto, a circa 24 chilometri dalla partenza si ritrova l’in-
crocio di Lisignano-Liznjan che ci ha portato qualche ora prima verso il molo e il mare. Seguendo questa volta la principale a destra, in discesa verso Medulin, in altri tre chilometri si rientra al porto. Secondo itinerario: lungo il promontorio di Labin Punto di partenza e arrivo: Rabac Lunghezza: circa 12 chilometri Dislivello: 350 metri Durata: due - tre ore Difficoltà: medio bassa Dal parcheggio gratuito sulla strada in salita, prima di quelli a pagamento delle spiagge e dell’hotel di Rabac, bisogna imboccare il sentiero pedonale con cartellonistica in direzione del Tennis Club. Al primo bivio dopo 200 metri, si segue in salita e poco dopo, a 500 metri dalla partenza, di nuovo in salita a sinistra, nel bosco di pini con fondo sassoso. Dopo circa due chilometri di pedalata in salita, il bosco comincia ad aprirsi e a 2,9 chilome-
IN BICI SUGLI SCOGLI Nel borgo di Sisan - Sissano la pista costeggia la scogliera calcarea. Sopra: ricostruzione di una tipica capanna istriana per il ricovero dei pastori. Nella pagina a fianco: Il canale di Rasa.
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tri la strada si spiana, con una vista meravigliosa sul mare. Si arriva in prossimità della prima abitazione, abbarbicata nella foiba di calcare, per ripararsi dal vento. A 3,5 chilometri dalla partenza, si incontra una casa dalla splendida vista e dalla tipica forma istriana a cono, che ricorda i trulli pugliesi. Qui si prende a sinistra, in leggera salita, sino all’asfalto dove si accoccolano le altre poche case di Mali Kosi. Arrivati ormai in quota sul piccolo monte a 350 metri, dopo aver pedalato 3750 metri dalla partenza, si svolta a sinistra, su asfalto, seguendo sempre la principale in discesa e il simbolo del sentiero. Dopo circa tre chilometri, si incrocia un altro tratto asfaltato, dove si svolta a sinistra seguendo la principale. Bisognerà a questo punto aver cura ad avvistare un monumento in stile sovietico, perché sarà il punto di riferimento per svoltare a sinistra, 300 metri dopo. Si può imboccare così la strada verso valle e dopo 1350 metri, alla fine del discesone, facendo bene attenzione, si potrà svoltare a sinistra su asfalto verso Gornji Rabac, prima dell’inizio della nuova salita. Alle prime case del paesino si prosegue dritti, quindi, dopo circa 200 metri, si può seguire la principale che svolta in discesa per tornare in 1250 metri alla partenza.
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BLOCKNOTES
Durata 3-5 giorni prezzo 250-550 e a persona quando da aprile a settembre
Come arrivare In auto: passando il confine da Trieste, si deve attraversare la Slovenia, dove si può approfittare per fare rifornimento più economico di carburante, ma dove è necessario il bollino autoadesivo (vignette), acquisibile agli ingressi, valido per 6 mesi (30 e) o un anno (55 e). Sia in Slovenia che in Croazia, la cartellonistica stradale sulle strade normali è sempre a fondo giallo. Le autostrade sono indicate in blu, le strade normali in verde. Medulin si raggiunge seguendo le indicazioni autostradali per Pula - Pola, Rabac con la strada normale direzione Labin. Attenzione: molte indicazioni sono bilingue, con il nome italiano e croato, ma alcune solo in croato. In aereo: l’aeroporto internazionale è a Pola, tel. 00385.52.530105, . Quando andare Per pedalare in tranquillità, scongiurando il caldo e l’affollamento, è meglio evitare le punte di alta stagione di agosto. Settembre è fresco e godibile, ma verso ottobre può già piovere con una certa frequenza. La temperatura dell’acqua si mantiene piuttosto bassa sino a metà estate.
croazia istria
Documenti Per i cittadini dell’Unione Europea non è richiesto alcun visto, è sufficiente la carta d’identità.
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Valuta La moneta corrente è la kuna (kn), divisa in 100 lipa, cambiata in banca, agli sportelli bancomat, nelle agenzie turistiche e negli alberghi. Una kuna vale circa 0,137 euro. Difficilmente viene accettato l’euro per le piccole transazioni commerciali (parcheggi, mercato, musei..). Lingua Lingue ufficiali sono lo sloveno e il croato per le rispettive zone di influenza. Diffuso l’italiano, per ragioni storiche e turistiche. Più rara la presenza dei dialetti: l’istroveneto, una varietà del veneto, l’istrioto, una evoluzione del latino volgare con influenze venete, dalmate e slave, e
l’istrorumeno, una lingua discendente dal rumeno medievale a concreto rischio di estinzione nei possimi anni. Dove mangiare e dormire La catena di hotel Sol Melià, , offre varie possibilità di alloggio in Istria, anche con pacchetti speciali per i cicloturisti. Una delle tradizione turistiche più diffuse dell’Istria è poi l’affitto di una stanza (sobe) in una casa privata, con o senza bagno e uso cucina. Le agenzie turistiche presenti in ogni cittadina possono fare le prenotazioni e mostrare gli appartamenti in zona. Tourist Agency Medulin, Biskupija bb, tel. 00385.52.576765 affitto camere 24-32 e al giorno a persona, 30-130 e ad appartamento al giorno. Istrien Tourismus Vrecun, Drenje 41b, Labin, gsm 091.1922805, . Segnaliamo qualche albergo e ristorante nelle principali cittadine. Sisan: Velanera Hotel&Ristorante, via Franje Mosnja 3b, Šišan, con un grande giardino mediterraneo e piscina all’aperto, dispone di un ristorante che serve specialità e vini locali, anche snack bar. Rabac: Allegro Hotel***, spiaggia con Bandiera blu a 100 m, piscina esterna e piscina per bambini con acqua di mare, formula all-inclusive light (bibite incluse duranti i pasti nel ristorante dell’hotel) dal 12 maggio al 16 settembre, tour ciclistici organizzati e menu speciale nel ristorante, servizio completo per i ciclisti, deposito per biciclette, noleggio MTB di qualità; Ristorante Nostromo, Obala maršala Tita 7, sala interna e terrazzo, tradizione mediterranea, da non perdere filetto di orata ripieno di gamberi in salsa di capperi. Labin: Bar/ristorante Velo kafe, Titov trg 12, sulla piazza principale, il suo stile rétro è perfetto per una sosta piacevole dedicata ai ciclisti. Campeggi Medulin: Camping Medulin, Osipovica 30, tel. 0385.52.572801, , grande camping fra i pini. Penisola Sveta Marina: Camping Marina, tel. 0385.52.465010, .
Cosa vedere GGL Gradska Galerija, Ulica 1 Maja 5, Labin, showroom di arte moderna, con esposizioni contemporanee di artisti di tutto il mondo, ingresso libero, aperto da martedì a domenica dalle 9 alle 18. Cosa comprare Prodotti tipici si trovano presso Medulin, al Centro Commerciale di Banjole, via Kamik. Nella parte est della penisola istriana, William Negri offre olio extravergine di oliva a Dolinska 3, Labin. Crema al prosciutto crudo e olive si possono trovare al Prosciuttificio Bani, Karla Kranjca 11/4c, Labin. Linea di cosmesi naturale Sentona con erbe aromatiche locali (lavanda, salvia, alloro, mandorla, rosmarino, cipresso) dell’azienda agricola familiare di Klaudio Faraguna, Vinez 357, Labin e di Ornelo Negri, Nedescina 74, Nedescina. Bicchierini di ceramica e boccali istriani di terracotta lavorati a mano si trovano alla bot-
Appuntamenti
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tega dell’artigianato tradizionale Merania a Labin. Altre ceramiche decorative si trovano a Inker-Rasa, via M. V. Ilirika, Rasa.
Labin/Albona: Giornata della città di Labin, 13 agosto, festa con danze e musicaa; LAR, visita notturna della città, ogni martedi dal 14 giugno al 13 settembre (nella foto). Rabac: Istrian lifestyle, ogni venerdì dal 16 giugno al 09 settembre, 20-23, prodotti tipici istriani. Ucˇka/Monte Maggiore: Ucˇka Trail, 10 settembre, gara di trail running e viaggio nei luoghi protetti del Parco naturale Ucˇka (Monte Maggiore). Cartografia Molto utile una cartina con i toponimi in entrambe le lingue, italiana e croata. Tra le tante disponibili segnaliamo Istria, edizioni Marco Polo, scala 1:100.000, con i nomi di spiagge e baie ben indicati. Indirizzi utili Ente del Turismo per l’Istria, Pionirska ulica 1, via dei Pionieri 1, Porec - Parenzo, tel. 00385.52.452797, . Ente Nazionale Croato per il turismo, Via G. Leopardi 19, Milano, tel. 02.86454497, . Prefissi Per chiamare dall’Italia alla Croazia 00385, seguito dal prefisso senza lo zero e dal numero.
Il parco del’Ucka Uno degli esempi più a nord di ambiente mediterraneo, il parco dell’Ucka è per la sua posizione geografica e per la sua altitudine uno dei luoghi più interessanti dell’Istria. In solo 160 chilometri quadrati infatti, si possono osservare un’incredibile varietà di ambienti, specie, e anche tradizioni e architetture. In un paio d’ore di cammino infatti si va da antiche città adriatiche a foreste, fino a vette, come quella del Vojak, di 1400 metri. Ma l’aspetto più stupefacente è la vegetazione, che unisce caratteristiche mediterranee e continentali: si passa dalla foresta di lecci e dalla macchia mediterranea, più vicino alla costa, ai boschi di castagni e faggi, alle altitudini più elevate. Nel parco si possono osservare specie botaniche endemiche come la Campanula tomassiniana e scorgere uccelli come l’aquila reale e il grifone. Per informazioni: Park . Prirode Ucka, Liganj 42, Lovran, tel. 00385.51.293.753,
croazia istria
Attività Bici: l’Istria è un posto ideale per i cicloturisti: lungo la costa si trovano percorsi adatti a tutta la famiglia e nell’entroterra itinerari più impegnativi in aree incontaminate. Mountain bike o bici da turismo si noleggiano nelle agenzie di viaggi, per circa 70 kn - 10 e al giorno. Sul sito , c’è un elenco di noleggi di bici e sono descritti 43 percorsi tracciati e 300 km di piste ciclabili. Immersioni: per praticare diving in Croazia è necessario ottenere un permesso ufficiale del Ministero Croato del Turismo, una Diver Card, acquistabile da qualsiasi Diving Centre presentando un brevetto internazionale valido, che permette anche di ricaricare le bombole sul posto.
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