Friuli venezia giulia carnia zoncolan

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Friuli Venezia Giulia CARNIA Zoncolan


Friuli Venezia Giulia

CARNIA

natura al 100% Incastonata fra il cuore del Friuli e il confine austriaco, la Carnia è una gemma alpina che ha conservato gelosamente natura, cultura e tradizioni e le sa rendere accessibili grazie al grande senso dell’ospitalità delle sue genti, a visitatori e sportivi.

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a regione friulana ai confini con l’Austria è un concentrato di natura. Attorniata dalle alte pareti rocciose delle Dolomiti Friulane e delle Alpi Carniche, è coperta di boschi e prati e punteggiata di laghetti alpini e cascate. La natura carnica è stata ben preservata: la Carnia è una delle zone dell’arco alpino più intatte dal punto di vista naturalistico e una delle aree botaniche e faunistiche più importanti d’Europa. In un luogo simile, sport e passeggiate all’aria aperta e turismo naturalistico trovano il loro ambiente ideale. Sul suo territorio si estendono il Parco delle Colline Carniche, a cavallo del Tagliamento, e quello delle Dolomiti Friulane, dal 2009 Patrimonio Unesco, paradiso per l’escursionismo naturalistico grazie a un’adeguata rete di sentieri e strutture d’appoggio. Ci sono poi boschi fitti ma solcati da sentieri di tutte le difficoltà, come il bosco bandito di Gracco, di abeti, percorso da un sentiero facile, il bosco Flobia, con percorso didattico dedicato alle famiglie, il bosco bandito di Timau, dichiarato monumento naturale del Friuli-VeneziaGiulia per il suo pregio naturalistico e il suo interesse storico. Ci sono poi il Giardino Botanico Clap Grant, oasi naturalistica che vanta oltre duecento specie della flora carnica e il sentiero peleontologico Stavolo Lunas, dove sono stati trovati importanti fossili di dinosauro. Una caratteristica del territorio carnico sono i tanti ru-

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scelli, specchi d’acqua e laghi montani nei quali si riflettono i colori dei boschi circostanti. Tra i laghi più affascinanti, il lago Bordaglia e il lago Volaia, raggiungibili con escursioni a piedi e il lago di Sauris, il lago color smeraldo ai piedi


Proposte da non perdere Sul sito di Carnia Welcome si possono trovare una miriade di proposte speciali, eventi, itinerari e pacchetti turistici. Per esempio vengono organizzate ciaspolate o passeggiate in alta quota con guida alpina, trekking con insegnante di nordic walking, 3 giorni di trekking a cavallo o di escursionismo storico, 4 giorni sulla via dei templari o pacchetti con degustazioni per i più golosi. Tante le opportunità anche per i più avventurosi e gli amanti degli sport all’aria aperta. Si può volare liberi nell’aria nei centri dedicati al deltaplano o al parapendio, accompagnati da un istruttore, oppure ci si può lanciare nella discesa di un torrente con il kayak o con un’uscita di canyoning. Anche per i bambini, il divertimento avventuroso è assicurato. Al Parco delle Dolomiti si può seguire il percorso attrezzato e vivere le emozioni di un’avventura nel bosco. Queste proposte si possono godere anche grazie alla vasta offerta di un sistema turistico che ha saputo rinnovarsi mantenendo inalterati i principi di accoglienza genuina caratteristici del territorio. Sulle montagne si ha una vasta scelta di rifugi, mentre nei borghi ci sono hotel, alberghi diffusi, b&b, campeggi e fattorie didattiche. dell’abitato di Sauris. Al confine sud del territorio carnico si trova anche il lago di Cavazzo, ideale per le gite in giornata. Gli appassionati di trekking non possono inoltre perdere i tanti sentieri CAI, che vanno dalle semplici passeggiate alle scalate più impegnative a bellissime ferrate. Si segnalano il sentiero tra pascoli e

Carnia Welcome tel. 0433 466220,

vette sui monti di Sauris, alle malghe Pramosio e Pramosio Alta, al monte Crostis, ai campanili del Lander o ai Pian delle Streghe del monte Terchia. Da non perdere anche li itinerari e le visite sui luoghi della Grande Guerra. Le mappe si possono trovare negli uffici turistici del Friuli Venezia Giulia o sul sito di Carnia Welcome.

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Selvaggio

nordest

FRIULI CARNIA

di Alberto Campanile e Anna Brianese

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In Carnia sullo Zoncolan, montagna celebre ai ciclisti per le sue ripidissime strade, ma anche apprezzata dagli amanti del trekking che possono scarpinare su sentieri ignorati dal turismo di massa. Si parte da Sutrio o da Ovaro, due paesi che ancora conservano architetture, tradizioni e sapori antichi.

Zoncolan FRIULI VENEZIA GIULIA Trieste

«B

envenuti nel Far West. La Carnia è un panacci degli animali al pascolo, le fioriture più po’ come l’America prima dell’arrivo del- belle delle Alpi. Fiori belli e buoni, usati nella prela cavalleria. Qui le montagne sono selvagge, i parazione di manicaretti golosi e di tisane rigeboschi fitti, i pascoli vasti sono dominati da ci- neranti». In bilico tra Ovaro, Sutrio e Ravascletto, me dall’aspetto dolomitico, dalla cui sommità lo lo Zoncolan è una montagna celebre ai ciclisti. sguardo si perde fino all’Adriatico. In agosto si Per l’impegno che richiede, l’hanno battezzata può camminare o pedalare per un’intera gior- Kaiser; la salita è dura, molto dura, soprattutto nata senza incontrare anima viva. Eppure si è se la si affronta da Ovaro, dove le pendenze non a ridosso della pianura, a pochi chilometri da lasciano tregua e raggiungono il 20%. Per afUdine. Vi sembra poco?» racconta Silvio Ortis, frontarle gli esperti consigliano di montare coroguida di mountain bine compact e pignoni molto grandi, anche ke, istruttore di aerei da 30 denti. Non è una ultraleggeri, figlio del scampagnata adatta a comandante Olivo, tutti: «il tratto più facipartigiano del Battaglione Carnia della Dile è di pari difficoltà ai più impegnativi dell’invisione Osoppo. Silvio era il nome di battaglia tero Tour de France», del padre, lo stesso dichiarò Gilberto Siereditato da quello zio moni, per due volte alpino, fucilato a Cervincitore della tappa del Giro d’Italia che civento il primo luglio approdava allo Zondel 1916. Silvio ama la sua terra, la difende SALUTE IN FOGLIE Piante officinali da Saut Cercivento. colan. I meno allenati con grinta e caparbie- Nella pagina a fianco: vista dallo Zoncolan. possono salire in quotà. È un fiume in piena; ta in auto, con la funivia racconta della sua Carnia, di com’era quand’era che parte da Ravascletto o con il bus navetta (su bimbo, di com’è dopo decine di primavere, delle richiesta, ci sono partenze da Ovaro e da Sutrio). risorse turistiche non appieno sfruttate. Cercare di arginare il suo entusiasmo è impossibile. Proposte accattivanti Mentre camminiamo in salita, parla della gente, Nell’area del neo “Zoncolan bike park” si contadei percorsi di trekking, di borghi con dieci case no 9 itinerari di mountain bike tutti dotati di tae due abitanti, dello Zoncolan di Marco Pantani, belle specifiche e vari tracciati per escursionisti, ma anche del formai frant, dei cjarsons ripieni anche adatti a famiglie, da questa primavera in di erbette, di tradizioni arcaiche, del soggiorno parte dotati di nuova segnaletica. Oltre alla soad Arta Terme di Giosuè Carducci, delle aquile pra citata Cima Timai, una delle gite più frequene dei camosci. Zavorro il suo zaino con il ca- tate è quella che porta a malga Meleit, adagiata valletto e alcuni obiettivi, ma è inutile. Continua tra i monti Arvenis e Dauda. I più agguerriti parnelle sue piacevoli e interminabili elucubrazio- tono da Zuglio (4 ore) o da Noaris (3 ore), i più ni. Mentre arranchiamo verso Cima Tamai, una pigri dal passo Zoncolan (circa un’ora e mezza delle più panoramiche della zona, Silvio si lascia su strada bianca). Da giugno a settembre, alla prendere la mano: «Vedi, dove finisce la civiltà malga si possono gustare e acquistare burro, comincia la Carnia. È come nel Klondike, la terra ricotte fresche e affumicate, formaggi di latte dell’oro; ma qui le pepite sono i paesi, la natura vaccino più o meno stagionati. La tradizione caincontaminata, il silenzio talvolta rotto dai cam- searia in Carnia ha radici antichissime, addirittu-

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ra secolari, come attesta un documento dell’XI secolo. In quest’angolo della provincia di Udine, ci sono formaggi unici, come il formadi frant; è presidio Slow food con la seguente motivazione: “incentivare il mantenimento di questa produzione tradizionale così particolare, legandola all’utilizzo di soli formaggi a latte crudo e alla produzione di alpeggio dell’area carnica”. Questa prelibatezza nasce dall’esigenza di recuperare le forme difettose, gonfie o dalla crosta crepata. Il formaggio tagliato in strisce sottili, o grattugiato se più stagionato, si mescola con latte, panna, sale e pepe; dopo 48 ore di riposo l’impasto passa alla stagionatura, in luoghi asciutti e freschi. Trascorsi più di quaranta giorni, la versione più invecchiata è pronta per essere consumata con la polenta fumante o per condire gli gnocchi di patate. Sapori decisi, forse un po’ “ruvidi”, ma assolutamente inaspettati. Chi propende per gusti più delicati, dovrà assaggiare i cjarsons, ravioli di antica tradizione, dolci o salati, generalmente conditi con burro e scuete fumade (ricotta affumicata). Ne esistono una cinquantina di varietà. Il loro ripieno varia da una valle

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all’altra, ogni massaia ha una ricetta “segreta”. A volte si fa con patate, ricotta, erbe spontanee, uva sultanina, foglie di menta triturata e abbondanti spezie, che già nel Settecento i mercanti ambulanti della Carnia, i Cramars, acquistavano a Venezia e vendevano Oltralpe, in Austria, Ungheria e Germania. Nei ristoranti della Carnia i cjarsons si possono gustare tutto l’anno, ma l’occasione più ghiotta per apprezzare questo piatto è la Festa dei Cjarsons, a Sutrio. Nelle dieci “isole di degustazione” si possono assaggiare parte delle oltre 50 varietà di cjarsons catalogate: da quella di Cabia a quella di Paularo, da quella di Cercivento a quella Cleulis. Adagiato in valle del But, ai piedi dello Zoncolan, Sutrio si distingue infatti per le numerose iniziative gastronomiche e culturali, per lo più concentrate tra maggio e ottobre. Borghi da vivere Feste e sagre trovano a Sutrio una scenografia ideale tra vie lastricate, abitazioni di pietra, porticati, cortili e piazzette dove il wifi è gratuito dal 2008. Tra gli eventi più attesi c’è sicuramente Magia del legno. Questo appun-


tamento di fine estate, quest’anno giunto alla ventisettesima edizione, è legato a una tradizione artigiana antichissima e ancora ben radicata. Per l’occasione, un’ottantina tra intagliatori e scultori, italiani e stranieri, realizzano le loro opere per le vie del borgo. Sculture che poi resteranno esposte nelle vie paese. Merita una visita anche l’incredibile Presepe di Teno, giustamente ritenuto un “museo delle arti e delle tradizioni popolari”. Realizzato in oltre 30 anni di lavoro da Gaudenzio Straulino, detto Teno, ricostruisce la vita del paese, in ogni minimo dettaglio: i mulini e le segherie mossi da sofisticati ingranaggi, i pastori, le figure della Natività, i Cramars, i contadini, la fienagione, le malghe, le più disparate attività artigianali e varie tipo-

logie edilizie. In Carnia spesso le abitazioni tradizionali erano fatte di pietra, e talvolta dotate di ballatoi di legno o, dalla fine del Cinquecento, di loggiati. In particolare in val Degano, le coperture erano fatte con le “pianelle” (tegole piatte) rosse, verdi o policrome. Cominciarono a essere prodotte nel ‘700, a Villa Santina, Enemonzo e a Cella (frazione di Ovaro), dove fino a metà del secolo scorso funzionò la fornace di Stefano Felice. Queste tegole dai colori vivaci oggi impreziosiscono le coperture di chiese e di dimore prestigiose, come palazzo Micoli Toscano, detto Casa delle Cento Finestre. Si trova a Mione, su un poggio panoramico da cui si domina la val Degano. Più in là lo Zoncolan, cuore del “far west” della verde Carnia.

MATERIALE IN FESTA Si celebra La Magia del Legno a Sutrio. In alto: artigianato in piazza a Sutrio. Nella pagina a fianco, in alto: la cima Tamai; in basso: formai frant da Blitz a Ovaro.

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BORGO AUTENTICO Veduta di Ovaro. In basso, in senso orario: al Museo della Segheria Veneziana; alla Mostra Fornaci di Cella; Sutrio, Presepe di Gaudenzio Straulino detto Teno Nella pagina a fianco, in senso orario: carpaccio di trota a Le Trote; salumi di Carnia; tagliere di affettati e salumi al Rifugio Tamai; intagliatore all'opera a Sutrio; lo scultore Michele Moro; sotto i portici di Sutrio; cjarsons alle erbe al Ristorante Al Pignau.

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M. Zoncolan 1760

Passo Zoncolan

ALPI

Sutrio

Rifugio Tamai

Primo itinerario

Malga Tamai

Secondo itinerario

1594

Ovaro

Terzo itinerario Punto di partenza e arrivo

Cima Tamai1970 Forcella Arvenis 1847

Malga Meleit

M. Arvenis 1670

Malga Arvenis Alta

1968

Malga Agareit di Sopra

Malga Arvenutis

1570

N

1516

Ovaro

Malga Claupa 1634

0

500

1000

metri

Timau Cleulis

Rigolato

Dolacis

Treppo

Ligosullo

Carnico

Ravascletto Cercivento

Comeglians

Paluzza M. Zoncolan

Malga Corce 1246

Paularo

Noiaris

Arta Terme Ovaro

Runchia

M. Vas

Cabia Vinaio

1403

Zuglio 1086

Uerpa

Lauco

Tolmezzo

Gli itinerari

I percorsi di trekking ad anello descritti sono molto panoramici e privi di particolari difficoltà tecniche. La carenza di segnali rilevata nel 2015, quest’anno è superata: è previsto infatti il posizionamento di nuove tabelle ai bivi e nei punti critici

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1310

Forcella di Corce o Dolacis

Sutrio

1760

Villa Santina

1241

Vinaio

Vas

1086

Buttea

dei primi due percorsi. Il terzo percorso è segnalato da tabelle di legno, che riportano la scritta Via della Resistenza, con il logo di un escursionista. La strada bianca (di servizio agli impianti) che collega il rifugio Tamai all’omonima cima non sempre è segnalata sulle cartine. Il sentiero 170 lo scorso anno appariva poco battuto e coperto d’erba. Gli accessi agli itinerari 2 e 3 sono un po’ complicati, meglio dotarsi di una carta dettagliata.


Primo itinerario: alla cima Tamai Punto di partenza e arrivo: passo Zoncolan Durata: circa 2,40/3 ore. Difficoltà: E, escursionisti Dislivello: circa 350 m in salita e in discesa Segnavia: 170, 157, tabelle in sistemazione Da Sutrio si segue la SS55 che risale al passo Zoncolan (parcheggio 1750 m, 13,5 km da Sutrio, 9,9 km da Ovaro). Dal passo Zoncolan si prende a sinistra (salendo da Sutrio) la strada bianca che scende verso est fino al vicino rifugio Tamai (circa 2/300 m di cammino dal passo, circa 1700 m); da qui si devia sulla destra, per un’ampia strada forestale che, senza alcuna difficoltà, porta in prossimità alla cima Tamai, passando anche a lato degli impianti sciistici. Dove termina la strada bianca, si va a sinistra per un sentiero, che in breve s’inerpica (attenzione) alla cima Tamai vera e propria, dove si trova un cippo che riporta indica-

zioni sulle cime visibili (1970 m, 1/1,10 ore dal passo). È una cima molto panoramica, lo sguardo spazia dalle Dolomiti Pesarine al Coglians, dal Peralba al litorale di Grado. Dopo che si è ridiscesi alla strada forestale sopra citata, si continua dritti (sull’altro versante) per un sentiero ripido che scende a zig zag fino a forcella Arvenis, posta ai piedi dell’omonimo monte (1847 m, 0,30 ore dalla cima, tabella). Si prende a sinistra la traccia che inizialmente scende verso est in direzione della malga Agareit (segnavia 157). A circa 150 metri dalla strada per la malga, si incontra un bivio: si scendete sulla sinistra per una traccia (scorciatoia) che scende direttamente a una già visibile carrareccia (circa 1670 m, circa 0,20 ore da forcella Arvenis). Si continua lungo questa sulla sinistra fino a malga Tamai (1594 m, 0,20 ore, 0,40 da forcella Arvenis) e poi al rifugio Tamai (altri 15 minuti di cammino). Da qui in breve si torna al passo Zoncolan.

QUOTA ZONCOLAN Il sentiero per la cima Tamai. In alto: il cippo sulla vetta.

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Secondo itinerario: alla malga Meleit Punto di partenza e arrivo: malga Arvenutis Durata: circa 4 ore Difficoltà: E, per escursionisti Dislivello: circa 400 m in salita e in discesa Segnavia: 157, 158 Punto di partenza dell’escursione è malga Arvenutis; si può raggiungere in auto seguendo le indicazioni sotto riportate o con servizio navetta (per informazioni rivolgersi alla Casa del Ciclista/campeggio Spin, 7 # a persona andata e ritorno). Ad Ovaro, dopo la chiesa della Santissima Trinità, si devia sulla destra prima per Lenzone e poi per il monte Arvenis (indicazioni scarse, nel dubbio chiedere). Per strada asfaltata (stretta, buche) si risale fino a malga Arvenutis, dove si parcheggia (1516 m, circa 9 km da Ovaro). Si continua per la strada forestale (segnavia 157); dopo circa 5 minuti di cammino si arriva a un bivio. Si prosegue sulla

sinistra (a destra si va a malga Claupa) in direzione di malga Arvenis Alta (chiusa). Poco prima di questa (1602 m, 0,20 ore da malga Arvenutis), all’altezza di un piazzale, si va sulla destra lungo una traccia che risale i pascoli a zig zag. Passati alla base di una roccia, si continua fino alla forcella Arvenis (1847 m, 1,20 ore da malga Arvenutis). Da qui si scende verso est in direzione della malga Agareit di Sopra (segnavia 157). Giunti a circa 150 metri dalla visibile carrareccia per la malga, si perviene a un bivio (15 minuti di cammino dalla forcella; questo tratto è comune con l’itinerario precedente); si continua sulla destra fino alla malga Agareit di Sopra (1670 m, 20 minuti dal bivio, 35-40 minuti da Forcella Arvenis). Da questa malga si prosegue per strada forestale in direzione di malga Timai (nord); dopo 5 minuti, si devia sulla destra per la forestale che scende a malga Meleit (1570 m, 15 minuti da malga Agareit di Sopra, possibilità di ristoro).

ANDAR PER MALGHE La malga di Claupa. In alto: salumi e formaggi a malga Meleit. Nella pagina a fianco, in alto: malga Corce; i resti dell'abitato di Dolacis con il vecchio forno, lungo il terzo itinerario.

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Poco prima di quest’ultima malga, sulla destra, diparte il sentiero 158 per malga di Claupa. Questo panoramico sentiero, ripulito lo scorso anno, risale senza difficoltà alla malga (1634 m, 1,15 ore di cammino). Da qui si risale al vicino piano di Claupa, quindi si ridiscende fino alla sopra citata carrareccia e a malga Arvenutis (0,30 ore da malga di Claupa). Terzo itinerario: alla malga Corce Punto di partenza e arrivo: località Vas Durata: circa 2,30-2,50 ore Difficoltà: E, per escursionisti Dislivello: circa 250 m in salita e in discesa Segnavia: tabelle. Da Ovaro si segue la SS355 fino a Villa Santina, all’inizio del paese, alla rotonda, si devia a sinistra per Lauco (6 km). Si continua per altri 4 km fino a Vinaio. Da qui si prosegue in direzione di Buttea. Prima di raggiungere questo abitato, si devia sulla sinistra per la frazione Uerpa, dove si gira a destra per la frazione Vas (1086 m, circa 12 km dalla rotonda di Villa Santina). Si parcheggia

l’auto (chiedere il consenso ai proprietari dei terreni). Dalla strada principale che attraversa questo borgo di poche case, si devia sulla sinistra per la mulattiera diretta a malga Corce. Il cammino inizia a sinistra di un deposito sorretto da un grosso tronco (neo-tabella; poco dopo si incontra un lavatoio). Si continua lungo la mulattiera nel bosco; dopo circa un’ora di cammino, a un bivio, si devia sulla destra e dopo pochi minuti si arriva a malga Corce (1246 m vendita di formaggi e ricotta, anche affumicata). Raggiunto il sopra citato bivio, si continua in salita fino a un secondo bivio e a forcella di Corce o Dolacis (1310 m). Si segue la traccia lasciata dai trattori, che scende fino ai resti dell’abitato di Dolacis (sulla destra si trova il forno, 1241 m, 0,30 ore dalla malga). Si continua in discesa e dopo poco si arriva a una casa e a un bivio (circa 1190 m). Si continua sulla sinistra in direzione Pesmulet. Si prosegue per la strada principale sterrata (ignorare la deviazione sulla destra per Runchia), che procede con saliscendi. Raggiunta la strada asfaltata, si prosegue fino alle località Uerpa (1086 m) e Vas (1086 m, circa 1,15 ore da Dolacis).

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BLOCKNOTES

Durata Quando

4 giorni dalla tarda primavera all’autunno

Come arrivare In auto: A23 Udine – Tarvisio, uscita Carnia Tolmezzo, quindi si continua per Arta Terme e Sutrio. In treno: si può raggiungere Udine, capolinea di quattro linee. Dalle autostazioni di Udine e di Tolmezzo partono bus diretti ai principali centri della Carnia (SAF Udine, tel. 0432.608111, ). In aereo: gli aeroporti più vicini sono Ronchi dei Legionari, Venezia Marco Polo e Treviso A. Canova. Quando andare Dalla tarda primavera all’autunno.

FRIULI CARNIA

Dove dormire Sutrio: Hotel Ristorante Del Negro**, via Roma 55, Sutrio, tel. 0433.778039, centrale, , mezza pensione 48/50 #; Albergo diffuso Borgo Soandri, via Linussio 1, tel. 0433 778921, , oltre al trattamento di mezza pensione o di pensione completa con alcune strutture convenzionate, gli ospiti possono usufruire di uno sconto del 10% in 9 ristoranti del paese. Arta Terme: Albergo Ristorante Salon, via Peresson 70, Piano d’Arta, tel. 0433.92003, , di antica tradizione, mezza pensione A 42/50 #, il ristorante, aperto anche a chi non è ospite, propone piatti tradizionali, come cidules (9 #) o blecs allo speck 9 #, un pasto costa 30/34 #; Agriturismo e maneggio Randis, via G. Marcon 100, località Randis, tel. 366.4813839, , un pasto costa 25/30 #, la mezza pensione costa 35/45 #. Ovaro: Hotel Aplis***, loc. Aplis 2/C, tel. 0 4 3 3 .619 0 0 8 ,

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, tranquillo, a pochi metri dal Museo Naturalistico e della Segheria, il ristorante (nella pagina a fianco), è aperto

anche a chi non è ospite, , da provare i ravioli al formadi frant e pere (9 #) o il toc in braide (crema di patate) ai funghi (8 #), la camera matrimoniale costa 80 # con colazione; Albergo diffuso Zoncolan (nella foto), via Caduti 2 Maggio 144, tel. 0433.678028, , alloggi da 2 a 15 posti letto a Ovaro, Raveo e Prato Carnico; Agriturismo La pecora nera e fattoria didattica, località Ronc 1, tel. 0433.67602, , un pasto costa circa 20 #. Campeggi Campeggio Spin, via Vidrina di Chialina 31, Ovaro, tel. 0433.67047, cell. 349.5446591, , la struttura comprende anche un ostello (pernottamento 18/20 # a persona con colazione) e la Casa del ciclista, a cui rivolgersi per noleggio mountain bike, riparazioni, escursioni con guide di mountain bike nel comprensorio Zoncolan Bike Park e servizio navetta per Monte Zoncolan, Malga Avernutis e Vas. Dove mangiare Sutrio: Trattoria alle trote, località Pescheria, tel. 0433.778329, ristorante specializzato nella preparazione di piatti a base di trota; ha anche camere in affitto, fa provare la mousse di trota con crostini a 5 # o il filetto di trota al forno in crosta di pane aromatico a 11 #; Osteria da Alvise, via I Maggio 5, tel. 0433.778692, , cucina carnica, da provare i ravioli ripieni di asparagi a 8 #, un pasto costa 25/30 #, mezza pensione a 50 #; Enoteca il Marangon, viale Europa Unita 2, tel. 0433.778924, prosciutteria e piatti freddi, tagliere di salumi e formaggi da 6 #; Mr. Zoncolan, via Val Calda 13, tel. 0433.778147, arredo rustico, piatti carnici, da provare il frico a 12 #, menu degustazione 35 #; Baita Al Pignau, località Zoncolan, aperto solo a pranzo, cell. 333.2468044, da provare il minestrone di fagioli 5 # e i cjarsons alle erbe 7 #, un pasto costa circa 25 #; Rifugio Laugiane, Terrazza Tamai, 1616 m, sulla strada da Sutrio sale al Passo Zoncolan in località Laugiane, cell. 347.9514244, tel. 0433.320048, www. laugiane.it, cucina del territorio con prodotti a chilometro zero e pesce di Marano Lagunare, un pasto costa 30/35 #, la struttura dispone di appartamenti di varie dimensioni, tutti con ingresso indipendente, con arredo moderno, da 100 # (4 posti) a 140 # (6 posti) al giorno.


Rifugi e malghe Rifugio Tamai, località Zoncolan, 1700 m, vedi primo itinerario, cell. 340.3705301, da metà maggio a fine settembre aperto tutti i giorni, sabato e domenica ad ottobre, da provare il tagliere di formaggi e salumi a 13 #; Malga Meleit, tel. 0433.929050, cell. 328.655119, vedi secondo itinerario, formaggi e salumi. Cosa comprare Formaggi: Caseificio Sociale Alto But, Società Cooperativa Agricola, via Artigianato 1, tel. 0433.778045, , Da provare l’erborinato Pastorut e il classico formadi frant. Sculture di legno: Isaia Moro, via Roma, Sutrio, cell. 338.3354106. Cuscini e tovaglie ricamate: Bottega del ricamo, c/o Presepio di Teno, via Roma 60, Sutrio, cell. 380.3441411. Salumi: Macelleria Bottega della carne, Via Martiri 4, tel. 0433.778800; Macelleria da Manlio, Via Roma 50, Sutrio, tel. 0433 7780131; Salumi di Carnia, via Guart di Luincis 34, Ovaro, tel. 0433.619043, , da provare il fillet e la pindula. Trote: La Trute, Troticoltura Azienda Vidot-

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ti, via Pescheria, Sutrio, tel. 0433.778061, www. latrute.it. Piante officinali: SAUT Cercivento, via Taviele 4, Cercivento, cell. 331.4617314, . Capi di lana cotta: De Antoni Carnia, via Roma 41, Comeglians, tel. 0433.60451, . Cosa vedere Sutrio: presepe di Teno, via Roma 60, tel. 0433.778921; la settecentesca chiesa di San Ulderico con gli affreschi di Pietro Antonio Novelli. Ovaro: Museo della fauna e dell’ambiente gortano e Museo della Segheria Veneziana, loc. Aplis, tel. 0433.2328, se chiuso chiedere all’Hotel Aplis; Mostra Fornaci di Cella, fraz. Cella, tel. 0433.67202. Appuntamenti Giugno: Cjarsons e la tradizione della Carnia, a Sutrio, la prima domenica del mese. Luglio: Fasin la mede, a Sutrio e dintorni, l’ultima domenica del mese. Luglio: Sagra del malgaro a Ovaro la terza domenica del mese. Agosto: Carnia Classic, , gara di Granfondo sullo Zoncolan, a Ovaro il 28. Settembre: Magia del legno, a Sutrio, la prima domenica del mese. Ottobre: Farine di flor, seconda domenica del mese. Bibliografia Antonio Semioli, Zoncolan. La montagna diventa mito, Ed. Forum, 2014. Gabriele Bano e Paolo Da Pozzo, Carnia, scrigno di emozioni, Daniele Marson Editore, 2015. N. Cossar, A. Zuccon, Ovaro. L’incanto della Carnia, Vianello libri, 2008. AA.VV. Friuli Venezia Giulia, Guida Rossa TCI. Cartografia Della Tabacco, in scala 1:25000, segnaliamo: Alpi Carniche (foglio 09) e Prealpi Carniche Val Tagliamento (foglio 013). Indirizzi utili Carnia Welcome, cell. 349.5446591, . Ufficio Turistico di Ovaro, Via Caduti 2 Maggio 144, Ovaro, tel. 0433.677782. Infopoint Turismo FVG di Arta Terme, tel. 0433.929290. Turismo FVG, numero verde 800.016044, .

FRIULI CARNIA

incluso l’accesso alle aree wellness. Ovaro: Trattoria al Blitz, via Vidrina di Chialina 31, tel. 0433.67047, cell. 349.5446591, cucina del territorio, ottimi i primi, da provare lo gnocco di grano saraceno e formadi frant e i fiocchetti di ricotta e pere a 5 #, un pasto costa circa 20 #; Ristorante Pizzeria allo Zoncolan, piazza Panto’ Di Liaris 5, tel. 0433.67194, cucina locale con prodotti di stagione selezionati, da provare il risotto al radicchio con salsiccia a 8 #, un pasto costa 25/30 #; La Braceria da Renato, via Guart di Luincis 34, cell. 328.6090961, cell. 0433.619043, carne di vacche di razza Chianina allevata in loco, necessaria la prenotazione, un pasto costa circa 40 #; Locanda da Dino, frazione Entrampo 22, cell. 328.4833674, a conduzione familiare, cucina carnica, frico con polenta a 11 #, un pasto costa 20/25 #, mezza pensione a 40 # in camera doppia.

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SOGNO CARNIA La regione alpina friulana della Carnia, con la mitica salita dello Zoncolan, ma anche itinerari per i meno allenati, è un paradiso per il ciclismo e la mountain bike. Ecco le offerte per tutti gli appassionati delle due ruote, dai supersportivi alle famiglie. Il Giro d’Italia ha scoperto di recente le strade della Carnia e le tappe che vi si sono disputate, soprattutto la mitica salita dello Zoncolan, sono già entrate nella storia del ciclismo. E questa regione alpina del Friuli, ai confini con l’Austria, è una delle destinazioni per biker emergenti nelle Alpi, capace di accontentare sia i più sportivi che i turisti appassionati delle due ruote. Gli amanti della bici da strada possono infatti contare su lunghi percorsi che si snodano fra radure e boschi: itinerari articolati e mai troppo trafficati, per tutti i livelli di preparazione fisica. Le valli carniche sono molto frequentate anche dagli appassionati di mountain bike, che ne apprezzano la fitta rete di mulattiere e sentieri, di vario genere di difficoltà. Passione mountain bike La Carnia è punteggiata da una fitta rete di sentieri che permettono di raggiungere ogni luogo: dai paesi di fondovalle, alle vette dei monti. Percorsi ben segnalati, pensati per ogni esigenza e ogni livello di preparazione, si snodano nelle diverse vallate e conducono a rifugi o malghe:

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quello di Curiedi, vicino a Tolmezzo, su strada sterrata, permette di raggiungere Malga Croce, a 1246 m, con una discesa di ritorno abbastanza impegnativa; quello che da Forni di Sopra sale fino al Rifugio Giaf, a 1400 m, permette di godere di una spettacolare vista a 360 gradi sulle vette circostanti. Un itinerario adatto ai biker alle prime armi è quello di Ravascletto, lungo circa 13 km, che si snoda fra splendidi boschi e prati. È invece riservata ai più allenati la spettacolare e impegnativa Panoramica delle vette che, da Ravascletto, si sviluppa su 35 km (di cui il 75% su strada asfaltata) fino a raggiungere i 1929 m su Punta di Soffrucella, da dove si gode un panorama mozzafiato. Zoncolan per i supersportivi Simbolo del grande ciclismo internazionale e salita più dura d’Europa, lo Zoncolan vanta nelle recenti edizioni del Giro d’Italia ben cinque arrivi di tappa; raggiungibile sia da Sutrio che da Ovaro, questa vetta è la meta carnica più ambita dai ciclisti. In alto, un punto informativo, dove


si trovano i gadget griffati Zoncolan, mappe e informazioni turistiche. Altra sfida per i supersportivi, la Panoramica delle vette, con la salita al Crostis, già affrontata nelle passate edizioni del giro d’Italia. Pedalata slow Molti sono gli anelli turistici alla portata anche dei meno allenati e delle famiglie con bambini. L’Anello della Val Degano, adatto anche a famiglie con bambini, attraversa su strade poco trafficate le campagne di Villa Santina e Raveo. Il percorso Alle Pendici del Monte Col Gentile, rivolto a tutti, presenta bei tratti pianeggianti lungo il torrente Degano e attraversa borghi di interesse turistico come quello di Applis con il Museo del Legno e della segheria veneziana. Anche il Canale di San Pietro è un percorso poco impegnativo, con belle vedute panoramiche e con possibilità di soste interessanti come l’antica pieve di Santa Maria Maddalena e il vicino sito archeologico di Col di Zuca a Invillino. L’Anello della Val del But, accessibile a tutti, con brevi salite, fa tappa a Zuglio dove si può visitare il sito archeologico di origine romana, e a Tolmezzo, il capoluogo della Carnia, con un incantevole centro storico.

Offerte da non perdere Fino alla fine di ottobre Carnia Welcome propone un accattivante pacchetto turistico dedicato sia a collaudati biker che ad appassionati e famiglie: i percorsi vengono tarati a seconda delle esigenze dei singoli partecipanti. L’offerta comprende: 3 giorni e 2 notti di pernottamento in Carnia con prima colazione, 2 cene a base di prodotti tipici, le colazioni “del ciclista”, il trasferimento in pulmino e il noleggio di MTB, un’escursione guidata sulle vette della Carnia e assicurazione medico- bagaglio. I prezzi partono da 110,00 € a persona. Son previste riduzioni per i bambini. Zoncolan Bike Park è un progetto che prevede invece circa 160 chilometri di escursioni in bici suddivisi in 12 percorsi, di cui 9 alla portata di tutti, lungo la via delle Malghe o le strade bianche della Carnia. Si può andare da soli con la propria bici oppure si può acquistare un pacchetto dal costo di 40 € che comprende affitto di una fat-bike (o ebike), casco, guida e accesso agli impianti per escursioni in bici della durata di 5/6 ore. Info: cell. 349.5446591.

INFO Carnia Welcome, tel. 0433.466220,

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