ma fra tutte il MoMa di New York), riusciranno ad eclissare Parigi, facendo dell’America la nuova terra d’elezione dell’arte, il centro pulsante della pittura mondiale che attirerà a sé anche notissimi artisti francesi. L’epopea dei pittori americani raccontata da Annie Cohen-Solal spazia da Parigi a New York, da
Annie Cohen-Solal
tropi e da straordinarie strutture espositive (pri-
Parigi, il 1° luglio 1867, inaugurazione dell’Esposizione Universale: la guerra di Secessione è finita, i paesaggisti statunitensi, esponenti della prima autentica scuola americana, ritornano in Europa convinti di meritare elogi, premi, medaglie. Ma anziché il trionfo preventivato li aspetta una cocente sconfitta: la critica francese distrugge il loro sogno di successo stroncando con frecciate sarcastiche e commenti crudeli le
prodare alla Biennale di Venezia del 1948, dove
grandi tele gremite di cascate maestose, alberi
vengono esposte per la prima volta in Europa
secolari, orizzonti smisurati, insomma tutto
otto tele di un artista ignoto ai più, Jackson Pol-
quanto ha di meglio da offrire una nazione che
lock, che di lì a poco verrà celebrato nel mondo intero come primo e assoluto maestro della pittura americana.
Annie Cohen-Solal, nata in Algeria, è stata consigliere culturale dell’Ambasciata di Francia negli Stati Uniti dal 1989 al 1993. Attualmente titolare del seminario di sociologia dell’arte all’École
Americani per sempre
Giverny a Chicago, da Pont-Aven a Taos, per ap-
smania di affermarsi nel settore artistico come sta facendo in campo economico. L’esposizione americana, dicono i francesi, “è indegna dei fi-
Annie Cohen-Solal
gli di Washington […] giovane e grezza, in mez-
Americani per sempre
zo alle nostre vecchie culture fa l’effetto di un
“Research Fellow” alla Tisch School of Art della
I pittori di un mondo nuovo: Parigi 1867 - New York 1948
New York University e professore ordinario di
Traduzione di Manuela Bertone
des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi,
gigante sperduto in una sala da ballo”. L’inattesa umiliazione sfocia anzitutto su un esame di coscienza: perché la patria di Melville e Poe è incapace di generare pittori di forza espressiva pari a quella dei suoi maggiori scrittori? Che cosa devono fare i pittori di una giovane nazione per farsi rispettare dai paesi del vecchio mondo?
studi americani all’Université de Caen, ha inol-
È possibile colmare il divario abissale che li sepa-
tre insegnato alla Freie Universität di Berlino,
ra dall’arte europea? Per il momento, non han-
all’Università ebraica di Gerusalemme, all’Uni-
no scelta: sono costretti ad assecondare il gusto
versité Paris XIII e alla New York University.
dei francesi, perché i maestri francesi sono i
Dopo la biografia Paul Nizan, communiste
padroni indiscussi della pittura e del mercato.
impossible (Grasset, 1980), ha scritto Sartre
In realtà l’insuccesso parigino del 1867 diventa
1905-1980 (Gallimard, 1985), best-seller inter-
lo stimolo che condurrà i “figli di Washington”
nazionale tradotto in una quindicina di lingue.
a trasformare in sfida lo scacco patito. A centi-
Americani per sempre è già stato pubblicato a
naia i pittori americani partono per la Francia,
Parigi (dove ha ricevuto il “Prix Barnier” del-
si stabiliscono a Parigi, dove diventano assidui
l’Académie Française), New York e Amsterdam.
frequentatori dei corsi di maestri famosi come
Da questo libro è stata tratta una serie radiofo-
Gérôme e Cabanel; poi fondano nuove “colonie”
nica in quindici episodi trasmessi su “France Annie Cohen-Solal vive tra Cortona, Parigi e New York.
johan & levi
Culture”.
di artisti, come quella di Pont-Aven, in Breta-
Font: Futura heavy Colori: Pantone
gna, diventata leggendaria. L’affermazione dei più grandi, Whistler, Sargent, la Cassatt, aprirà la strada del successo a una selva di pittori che, nell’arco di due generazioni, sostenuti in patria
johan & l e v i e d i t o r e
Font: Futura heavy Colori: Pantone
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dalle impressionanti risorse di mecenati e filan-