Monica De Cardenas, Milano.
Vilém Flusser Luigi Luca Cavalli Sforza Dominique Laugé Karl Blossfeldt Joan Fontcuberta Dario Ghibaudo Gabriele Porta Michele Dantini Saverio Todaro Claudia Losi Danilo Mainardi Cholla Desmond Morris Congo Marina Wallace Annie Cattrell Chris Drury Andrew Carnie Ellen K. Levy Paul R. Ehrlich Carla Mattii Takashi Amano Maria Grazia Rosin John Maeda Antonio Pascale Katinka Matson Debora Ligorio Tomas Saraceno Bartolomeo Pietromarchi Peter Greenaway Armin Linke Lucy e Jorge Orta Daniele Del Giudice David Buckland Antony Gormley Hans J. Schellnhuber
effetto terra
In copertina: Claudia Losi, To Hear Silence/When You Expect Noise, 2007-in progress. Courtesy Galleria
maria perosino
Maria Perosino è storica dell’arte e si occupa di progettazione di iniziative culturali. Si è sempre interessata al visivo contemporaneo e in particolare alle situazioni in cui l’arte incrocia altri saperi: scienza, design, illustrazione, fotografia, letteratura. Tra i progetti più recenti figurano le mostre “Vaccari di Franco Vaccari” al Museo Cantonale d’Arte di Lugano, “abc e altri giochi di Bruno Munari” al Palazzo Ducale di Urbino, “Specchi. Scienza e coscienza allo specchio” al Palazzo della Borsa di Genova (curata con Simona Marini) e “Lorenzo Mattotti - La fabbrica di Pinocchio” al Teatro Politeama di Poggibonsi (si).
effetto terra — a cura di maria perosino
€ 33,00
Emergenze ambientali, genetica, biodiversità, nature artificiali. Sono sempre più numerosi gli artisti che a partire da questi temi hanno avviato la loro ricerca, sviluppandone i termini di riflessione in opere che alternano indagine, denuncia, progetto e utopia. Questioni e approcci diversi con un’origine comune: la convinzione che ogni valutazione di tipo estetico non possa prescindere da una responsabilità etica nei confronti della ricerca scientifica e tecnologica, e dalla conoscenza dei suoi effetti sul paesaggio naturale e comportamentale che ci circonda. L’analisi scientifica della natura ha consentito agli artisti di addentrarsi nelle dinamiche dell’ambiente in cui viviamo, di farle proprie e di porsi in una posizione di maggiore consapevolezza, abbandonando quella “contemplazione” della natura che aveva contraddistinto la produzione artistica fino alla fine del xix secolo e oltre. Con l’efficacia e la sinteticità proprie del linguaggio visivo contemporaneo, gli artisti d’oggi non solo si fanno interpreti di problematiche che toccano la sensibilità di molti, ma rendono tangibili scenari intangibili, altrimenti noti solo agli addetti ai lavori. Il libro si presenta come un percorso espositivo composto da una serie di “stazioni tematiche”. Capitoli visivi che attraverso un’ampia selezione di immagini accostano ricerca sul presente e prefigurazione del futuro. Ogni capitolo è arricchito da una piccola antologia di testimonianze dirette e dagli scritti dei protagonisti, cui fa da contrappunto la voce di scienziati, scrittori, etologi e storici dell’arte.
effetto terra a cura di maria perosino
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Musei di storia naturale
— Dominique LaugÊ
1. Alligatore - Alligator lucius, 2009
2. Vertebre di cane - Canis lupus familiaris, 2009
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3. Boa - Boa constrictor, 2009
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Musei di storia naturale
4. Teste di uccelli, 2009
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5. Scimmia urlatrice Alouatta, 2009
6. Cranio di piccola scimmia, 2009
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Musei di storia naturale
— Musei di storia naturale
1. Calco di Diplodocus. Sala di Paleontologia, Museo di storia naturale di Parigi, 1908 2. Felci e piante esotiche in serra, 24 ottobre 1944. Museo di storia naturale di Parigi 3. Glyptodon d'America. Sala di Paleontologia, Museo di storia naturale di Parigi.
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Musei di storia naturale
Musei di storia innaturale
— Joan Fontcuberta
Dalla serie Threschelonia Atis - Fauna: 1. Posizione di canto al secondo giorno (in cattivitĂ ), 1985 2. Esemplare impagliato in laboratorio, 1985
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3. Fotografia di Threschelonia Atis, 1985 4. Disegno di Threschelonia Atis, 1985
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Musei di storia innaturale
— Dario Ghibaudo
1-4. 550 pesci fuor d'acqua, 2008
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Evoluzione
5. Tetracornus Amorosus, 2005 6. Hippocolepardhumanus, 1993
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Musei di storia innaturale
— Gabriele Porta
Looking for Beginning di Gabriele Porta nasce da una delle prime pubblicazioni della teoria sull'evoluzione di Charles Darwin. I tre disegni ovali eseguiti a matita e incorniciati dietro un vetro di colore rosso, mostrano tre vedute dall'aspetto selvaggio e quasi preistorico: sono le riproduzioni di tre delle illustrazioni originali che accompagnavano una delle prime edizioni di On the Origin of Species (1859) di Charles Darwin. Nei tre disegni, filtrati da quella superficie rosso trasparente che li rende ancora più remoti e distanti da noi, riconosciamo scorci di una 56
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giungla primordiale, cristallizzata, a tratti fiabesca, dove la figura dell'uomo non solo è assente: non sembra nemmeno ammessa. L'opera del naturalista inglese viene qui richiamata non soltanto come centrale per il nostro sapere scientifico, ma anche per la figura di Darwin come scrittore che ha formulato un alfabeto nuovo, universale, e di fatto ha inscritto il nostro nome nel libro della vita, del progresso, del mutamento. Cancellandolo così da quello della morte e della stasi di un'ipotetica “vita eterna”. Riccardo Conti
1. Looking for Beginning, 2009
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Musei di storia innaturale
— Michele Dantini
Cythère Esistono enigmatiche ambivalenze nei rapporti tra mente e mondo, architettura e natura. Costruiamo narrazioni di natura nel cuore stesso delle città e lembi di un perduto splendore sono disseminati nei luoghi della trasformazione sociale, culturale, urbanistica: nelle sedi di corporation e grandi studi professionali, per strade o piazze, all'interno di contesti istituzionali. 58
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Quali gli usi politici e sociali della natura? Quale il desiderio che sospinge le finzioni “biofile”? Nel riflettere sulle pratiche di conservazione e archiviazione, Cythère allude nel titolo al celebre quadro di Watteau e all'isola dimora di Afrodite, al tempo stesso meta di pellegrinaggio e premio d'amore. Il progetto, realizzato attraverso estensive campagne di ricerca e fotografiche in istituzioni museali europee e nordamericane dedicate al contempora-
1. Cythère #9, 2008 2. Cythère #3, 2007 3. Cythère #12, 2007
neo e a contesti spesso poco noti o non accessibili al pubblico, è una sorta di inchiesta selettiva e frammentaria sulla mente umana, un tentativo di saggio di antropologia dell'“immateriale” condotto attraverso l'attenzione alle finzioni di distanza, spostamento, splendore; ai dispositivi, le segnaletiche, le linee di consolidamento o frattura dell'illusione e gli artifici che l'hanno sorretta e generata. Più in generale Cythère riflette sulle complesse 59
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relazioni esistenti tra museo e mito, architettura modernista e narrazioni di viaggio, incontro e scoperta. Si muove a ritroso lungo il sottile sentiero genealogico che porta dall'edificio al miraggio; dalle retoriche di allestimento e display al processo mentale destato. M.D.
Le immagini sono tratte da collezioni d'arte, musei di storia naturale e giardini botanici, dove la sedimentazione del tempo e la stratificazione di significati, tesa tra passato e presente, si evidenzia in tutto il suo incerto equilibrio. L'artista ha scelto di raccontare visivamente non tanto le collezioni 60
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quanto i dispositivi, gli artifici, le retoriche espositive, inseguendo il consolidarsi dell'illusione o cogliendone i punti di frattura, soffermandosi sui suoi paradossi. Luigi Fassi
4. Cythère #10, 2007 5. Cythère #7, 2007
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— Saverio Todaro
1. vivaio c, 2004
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— Claudia Losi
1. Terre Non Emerse_ Not Emerged Lands, 2001
Secondo la teoria detta Tettonica delle Placche (enunciata verso la fine degli anni sessanta) la crosta terrestre è costituita da un certo numero di zolle, o placche appunto, sulle quali sono saldamente ancorati i continenti. Le placche si muovono continuamente, allontanandosi o avvicinandosi e slittando sopra uno strato, relativamente piÚ plastico, del mantello terrestre. In molti luoghi le placche si spostano lentamente l'una verso l'altra, fino a collidere. A volte il margine di una placca si 64
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distrugge, quando la forza di collisione lo fa sprofondare verso l'interno della terra. Altre volte, l'impatto si limita a formare grandi pieghe sui loro margini, da cui nascono le catene montuose. Questi processi, il cui svolgimento copre l'arco di milioni di anni, non soltanto contribuiscono a corrugare le montagne, ma creano e distruggono anche gli oceani, disintegrando e riplasmando interi continenti. Claudia Lauro
2. To Hear Silence/When You Expect Noise, 2007-in progress
Sfogliare vecchi libri di illustrazione scientifica vuol dire perdersi in immagini dai colori virati, dai tagli studiati e leggervi testi precisi e racconti romanzati, per catturare l'attenzione dei ragazzi cui erano destinati. Vuol dire perdersi in una narrazione del mondo che si può tenere tra le mani. C.L.
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3-4. To Hear Silence/When You Expect Noise, 2007-in progress
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