«Questo saggio considera l’arte contemporanea come fonte di conoscenze sull’economia.
evidenziando come certi si pongano in modo
Certe problematiche […] che attirano spesso l’attenzione del pubblico (quali […] le somme
critico riguardo al sistema economico, mentre
astronomiche pagate all’asta per alcune opere, i redditi degli artisti o le ragioni per cui i
altri assumono una posizione del tutto affer-
governi dovrebbero o meno sovvenzionare le arti), non saranno qui oggetto della mia at-
mativa, giungendo infine a quelli che propen-
tenzione. Mi concentrerò invece sui mezzi non verbali, visivi o poetici usati dagli artisti
dono per un atteggiamento ludico. Come a sot-
contemporanei per riflettere su una varietà di questioni economiche.»
tintendere che la presunta serietà che circonda
Olav Velthuis
il mercato è tutta da ridiscutere. «L’arte suscita reazioni forti e lo fa in modo particolare […] quando si avvicina al dominio Olav Velthuis (1972), storico dell’arte ed eco-
delle convenzioni di senso che regolano la nostra idea dell’economico. I prezzi iperbolici
nomista, è docente alla facoltà di Sociologia e
delle opere d’arte dei grandi maestri ma anche di artisti con pochi anni di carriera alle
Antropologia dell’Università di Amsterdam.
spalle. Il denaro dissipato nei modi più assurdi: incollato al pavimento, mangiato, bru-
Oltre a Imaginary Economics, ha pubblicato Talk-
ciato, dato via in modo più o meno arbitrario. I protagonisti della vita economica […] mes-
ing Prices. Symbolic Meanings of Prices on the Market
si alla berlina portando all’attenzione fatti nascosti, distorcendo le loro strategie di comu-
for Contemporary Art (2005), premiato nel 2006
nicazione o semplicemente raccontando alla lettera il loro modus operandi. Che senso ha
dall’American Sociological Association con
tutto questo?»
il Viviana Zelizer Distinguished Book Award
Dalla postfazione di Pier Luigi Sacco
Olav Velthuis Imaginary economics
lizza le varie posizioni assunte dagli artisti
Un artista britannico mette in vendita su eBay tutti i propri averi; un collega olandese analizza attraverso le proprie iniziative la business culture; un americano stampa banconote proprie e trova il modo di spenderle; un altro, svizzero, vende l’invito a partecipare a Manifesta. L’idea secondo cui arte ed economia sono incompatibili
Imaginary economics
sembra oggi totalmente superata. Molti artisti contemporanei non solo esprimono sui media opinioni riguardo al mercato e ai risvolti economici dell’arte, ma usano la propria arte per riflettere sui meccanismi economici o per farne la parodia, andando ad affiancarsi ad alcuni mo-
Quando l’arte sfida il capitalismo
stri sacri dell’arte del xx secolo quali Marcel Duchamp, Yves Klein, Marcel Broodthaers e Joseph Beuys. Nasce così la imaginary economics – termi-
Postfazione di Pier Luigi Sacco
ne che indica i paradigmi alternativi a quelli
quale miglior libro di sociologia economica. Ha
istituzionali della scienza economica – a uso di
lavorato a lungo come redattore nella sezione
chi non si accontenta delle risposte reperibili
economica di de Volkskrant e i suoi articoli sono
nelle confortevoli stanze del pensiero economi-
apparsi su autorevoli testate, tra cui Artforum e
co dominante.
Olav Velthuis
Financial Times.
All’apparenza il rapporto tra arte ed economia non sembra certo a favore della prima. Da un lato, visti i magri guadagni della maggior parte degli artisti, l’economia potrebbe essere considerata dal loro punto di vista una forza negativa: l’artista è generalmente vittima del sistema economico o, nel migliore dei casi, è costretto a sottomettervisi. Dall’altro, la comunità finanziaria si serve dell’arte come di uno strofinaccio per dare lustro e prestigio culturale a reputazioni aziendali tramite la pratica delle sponsorizzazioni o del collezionismo; la produzione simbolica delle aziende, inoltre, si nutre spesso dell’immaginario degli artisti, le cui opere però non sono protette da copyright.
€ 19.00
Olav Velthuis intende qui mostrare che esiste
Nella stessa collana:
un nuovo equilibrio fra arte ed economia, dove
1. Karine Lisbonne – Bernard Zürcher
l’arte non è vittima ma diventa un’inconsueta
Arte contemporanea: costo o investimento?
fonte di sapere sull’economia di mercato. Dopo
Una prospettiva europea
una concisa panoramica storica l’autore ana-
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