Keith Haring a Milano

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KEITH HARING A MILANO A CURA DI/EDITED BY ALESSANDRA GALASSO



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Keith Haring a Milano Ideazione/Project by Johan & Levi Editore, Milano Dal progetto originale di Keith Haring/ From the original project by Keith Haring

Curatore/Editor Alessandra Galasso Coordinamento generale Editorial coordination Micaela Acquistapace Johan & Levi Editore, Milano Graphic Design bianca graphic design, Milano Paola Lenarduzzi Silvia Sfligiotti Sara Bianchi Digital Imaging Marcello Moresco Fotolito/Offset Print New Graphic Contact, Milano Walter Raffaghello Maurizio Senia Sergio Martinelli Stampa/Printing Arti Grafiche Maspero Fontana, Cermenate (MI)

Copyright © 2005 Johan & Levi Editore, Milano Keith Haring writings and artwork © Estate of Keith Haring All Rights Reserved © 2001 Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., Milano

Ricerche d’Archivio/Archive Research Galleria Salvatore+Caroline Ala, Milano Brunella Bellini Raffaela Seveso Editing Margherita Alverà Traduzioni/Translations Traduzione inglese di Felicity Lutz e Susan Ann White per Scriptum, Roma Translated from the Italian by Felicity Lutz and Susan Ann White for Scriptum, Rome Crediti fotografici/Photo credits Nally Bellati Paola Bensi Fabrizio Garghetti Salvatore Licitra Nicola Liguigli Tito Pastore Johnny Ricci Roberto Tomasin

Foto/Photos Nally Bellati: pp.10 (sx), 14, 92, 93, 94; Paola Bensi: p.28; Fabrizio Garghetti: pp.102, 103; Salvatore Licitra: pp.40, 41, 42, 44, 45, 46, 48 (basso, sinistra/bottom, left), 49 (basso, left/ bottom, left), 54, 58, 59, 60, 62, 63, 70, 71, 72, 73, 74, 75, 77, 78, 79 Nicola Liguigli: pp.32, 33, 34, 35; Tito Pastore: pp.26, 27 (sx); Johnny Ricci: pp. 38, 39, 46, 47, 48 (alto, sinistra e destra, e basso, destra/top, left and right, and bottom, right), 49 (alto, destra e sinistra, e basso, destra/top, right and left, and bottom, right), 50, 52, 55, 56, 57, 61, 64, 65, 66, 67, 68, 69, 76 Roberto Tomasin: pp.6, 8, 10 (dx), 11, 12, 13, 15, 19, 21, 22, 23, 24, 27 (dx), 29, 30, 86, 87, 88, 89, 90, 91, 96, 97, 98, 99, 100, 101, 104, 105, 109 Ci scusiamo se per cause indipendenti dalla nostra volontà abbiamo omesso alcune referenze fotografiche. We apologize if, due to reasons wholly beyond our control, some of the photo sources have not been listed.

Ringraziamenti Un ringraziamento particolare a Salvatore e Caroline Ala; Alfredo De Marzio; Julia Gruen e Annelise E. Ream dell’Estate Keith Haring di New York; Margherita Angelus; Roberto Tomasin e Tito Pastore. Grazie infine ad Adriana Sinigaglia, Vilmer Morino, Giuliana Saita, Francesco Forcolini, Aldo Lanzini, Renato Galliano, Luca e Felix Forcolini.


INDICE CONTENTS

11

DAI DIARI DI KEITH HARING SOME EXCERPTS FROM KEITH HARING’S JOURNALS

17

KEITH, IL MAGICO PIFFERAIO KEITH, THE PIED PIPER

25

IL PITTORE RADIOSO. KEITH HARING A MILANO THE RADIANT PAINTER. KEITH HARING IN MILAN DI/BY ALESSANDRA GALASSO

37

OPERE WORKS

84

FOTO ALBUM PHOTO ALBUM

115

L’ASCESA DI UN FENOMENO. KEITH HARING NELLA STAMPA ITALIANA DI VENTI ANNI FA RISE OF A PHENOMENON. KEITH HARING IN THE ITALIAN PRESS TWENTY YEARS AGO DI/BY BRUNELLA BELLINI E/AND RAFFAELA SEVESO

124

BIOGRAFIA E BIBLIOGRAFIA SELEZIONATA SELECTED BIOGRAPHY AND BIBLIOGRAPHY


8


IL PITTORE RADIOSO. KEITH HARING A MILANO THE RADIANT PAINTER. KEITH HARING IN MILAN DI/BY ALESSANDRA GALASSO

Oddio. Amo l’Italia. È davvero uno dei miei posti preferiti al mondo.

God, I love Italy. This really one of my favorite places in the world. It just

Ci si sente proprio bene qui.

“feels” right here.

Keith Haring

Keith Haring1

Keith Haring ebbe un rapporto privilegiato con l’Italia e in particolare con

Keith Haring had a special relationship with Italy and Milan in particular. In

Milano. Molti sono i riferimenti, annotati nei suoi Diari, ai periodi trascorsi

his Journals there are many references to the times he spent in this city dur-

nel capoluogo lombardo nel corso della sua breve e intensa carriera.

ing his brief yet intense career. “During the three weeks I spent working on

“Durante le tre settimane trascorse [a Milano] lavorando a questa mostra

this show I made many friends. In restaurants, paint shops, carpentry shops,

mi sono fatto molti amici. Nei ristoranti, nei negozi di colori, dai falegnami,

pizza shops, clubs, and of course the gallery. Even though I spoke very little

nelle pizzerie, nei locali e, naturalmente, nelle gallerie. Nonostante parlas-

Italian I found it easy to communicate. The combination of the people, the

si pochissimo l’italiano, mi è stato facile comunicare. La combinazione tra

pasta, and easy-going, romantic lifestyle made it a perfect place to work”.2

gente, pasta e uno stile di vita romantico e alla mano ne ha fatto un luogo

The above passage refers to when the artist spent a few weeks in Milan

1

to prepare his large solo exhibition at the Galleria Salvatore Ala, between

perfetto per lavorare.”

2

Il passaggio si riferisce a quando, tra la fine di maggio e la metà di giu-

the end of May and mid-June 1984. This exhibition was crucial to Haring’s

gno del 1984, l’artista trascorse alcune settimane a Milano per preparare

artistic career. In Milan the artist was able to broaden his iconographical

la sua grande mostra personale presso la galleria Salvatore Ala. L’esposi-

repertoire and to experiment with new techniques and materials. He had

zione fu un evento cruciale nella carriera artistica di Haring. A Milano l’ar-

first come to Milan the previous year, when Salvatore Ala had invited him to

tista ebbe la possibilità di ampliare il proprio repertorio iconografico e di

take part in a group exhibition together with James Brown, Ronnie Cutrone

misurarsi con nuovi materiali, come la terracotta e il gesso, tipici dell’arte

and Kenny Scharf.3 On that occasion a debate, chaired by the critic Tom-

antica. Al paese che lo ospitava Haring volle rendere omaggio includendo

maso Trini and in which all the artists participated, was held in Ala’s gallery

opere specificamente ideate per l’occasione, come la sua personale rivi-

in Via Mameli.4 After watching Haring work, the critic wrote: “His execution

sitazione di una delle icone per eccellenza dell’arte italiana nel mondo: il

is an impressive performance, due to the fluidity of the images, his brilliant

David di Michelangelo, o ancora una scultura in gesso, copia di una statua

inspiration, and sheer output.”5 During the weeks preceding the opening of

antica (forse un atleta), e infine un dipinto raffigurante un Pinocchio. La

the solo exhibition, there was a constant flow of visitors, friends and the curi-

prima visita risale tuttavia all’anno precedente quando Salvatore Ala lo in-

ous, a real pilgrimage undertaken by people who came to the gallery to see

vitò a partecipare a una collettiva insieme a James Brown, Ronnie Cutrone

this American phenomenon in the flesh. Everyone who was able to watch

e Kenny Scharf.3 In quell’occasione si tenne un dibattito nella galleria di

Keith Haring ‘at work’, remembers the remarkable precision and speed with

via Mameli, con presenti gli artisti e moderato da Tommaso Trini.4 Osser-

which he executed the pieces and the long hours he painted, going up and

25


Invito originale all’inaugurazione da Fiorucci. The original invitation to the opening at Fiorucci. Da sinistra a destra: L.A. 2 e Jean-Michel Basquiat ballano la break dance in occasione della festa d’inaugurazione da Fiorucci, a Milano. 11 ottobre, 1983. From left to right: L.A. 2 and Jean-Michel Basquiat break dancing at the opening party at Fiorucci, in Galleria Passerella, Milan, 11 October 1983. Keith Haring mentre dipinge l’interno del negozio Fiorucci. Galleria Passerella, Milano. 10 ottobre, 1983. Keith Haring painting the interior of the Fiorucci store, Galleria Passerella, Milan,11 October 1983. L’interno del negozio Fiorucci in fase di smontaggio. Luglio, 1986. The interior of the Fiorucci store being dismantled, July 1986.

vandolo lavorare il critico scrisse: “La sua produzione è una performance

down the ladder or sitting, Magic Marker in hand, decorating terracotta

impressionante, vuoi per la fluidità delle immagini, vuoi per la felicità del

vases. Between 26 May and 11 June 1984, Haring produced twenty paint-

caso, vuoi per il numero.”

ings, fourteen terracotta vases, nine wooden works and three plaster sculp-

5

Durante le settimane che precedettero l’inaugurazione della mostra

tures, making a grand total of forty-six works! A real whirlwind! It must be

ci fu un flusso continuo di visitatori, amici e curiosi, un autentico pellegri-

added that during the same period, Haring created two new works for the

naggio di persone che si recavano in galleria per vedere da vicino il feno-

Venice Biennale, painting directly on the walls of the pavilion in the ‘Aperto’

meno americano. Tutti coloro che ebbero modo di vedere Keith Haring al

section where he had been invited to show.6 What was so impressive about

lavoro, ricordano l’estrema precisione e la velocità di esecuzione, le lun-

this twenty-six-year-old artist was his complete mastery of painterly skills.

ghe ore trascorse a dipingere, su e giù da una scala, oppure seduto con

The works seemed to come straight out of his head. “Keith was a fountain

il pennarello in mano a decorare vasi di terracotta. Dal 26 maggio all’11

of energy, he painted without making any corrections, his gestures were

giugno del 1984, Haring realizzò venti dipinti, quattordici vasi di terracot-

fluid, and he never did preparatory sketches, always preferring to work

ta, nove opere in legno e tre sculture in gesso per un totale di quarantasei

directly on the supports. I remember him using canvases composed of one

opere! A questo occorre aggiungere che nello stesso periodo, invitato

or more panels measuring about 2.40 x 2.40 m which he fixed to the walls.

a partecipare alla Biennale di Venezia, nella sezione Aperto 84, Haring

Then he climbed up the ladder and, starting from the top, began painting

realizzò due nuove opere inedite che dipinse direttamente sulle pare-

directly on the canvas, with music playing full blast.“7 Margherita Angelus,

ti.6 Dell’artista, allora ventiseienne, impressionava la totale padronanza

who was then Salvatore Ala’s assistant and responsible for looking after the

del mezzo pittorico. Sembrava che le opere fuoriuscissero direttamente

artist − and who wrote various articles that appeared in the press at the time

dalla sua testa. “Keith era una sorgente, dipingeva senza ripensamenti,

− recalls how Haring never made a single correction, a single adjustment

era fluido nei gesti, non faceva mai schizzi preparatori preferendo invece

or a single change while executing a work. “Thought this aspect was very

dipingere direttamente sulla superficie. Ricordo che utilizzava tele, costi-

evident when he made his paintings, the effect was even more striking when

tuite da uno o più moduli grandi circa 2,40 x 2,40 metri, che applicava alla

he incised the wood with a poker.”8 Haring’s fluid, prolific drawing has its roots in his childhood when,

parete. Poi saliva sulla scala e, partendo dall’alto, cominciava a dipingere

instead of playing baseball in the backyard of his home in Kutztown,

direttamente sulla tela con la musica a tutto volume.”

7

Anche Margherita Angelus, allora assistente di Salvatore Ala e autrice

Pennsylvania, with his father, an engineer and former marine, his passion for

di alcuni articoli apparsi sulla stampa dell’epoca, che in quelle settimane

comics led him to spend endless hours drawing dragons, dogs, long worms

fu vicina all’artista, ricorda come Haring non facesse mai correzioni, ag-

and other creatures that he would return to and develop later. After attend-

giustamenti o variazioni mentre eseguiva un’opera. “Se questo aspetto

ing the Ivy School of Professional Art in Pittsburgh, Haring moved to New

si notava molto nella realizzazione dei dipinti, quando incideva il legno,

York where he enrolled at the School of Visual Arts (SVA). Here his teachers

26


were Keith Sonnier and Barbara Schwartz. “Initially, Keith seemed like this

avvalendosi di un pirografo, l’effetto era ancora più impressionante”.8 La fluidità e la prolificità nel disegnare Haring li aveva coltivati fin

poetic lost soul. Mostly, he’d do lots of drawings. He’d roll out these rolls of

da bambino quando invece di giocare a baseball nel backyard della

paper and fill them up with endless drawings. I mean horror vacui had no

sua casa a Kutztown in Pennsylvania, trascorreva insieme al padre, un

better example than Keith Haring!”9 Samantha McEwen, Haring’s friend and

ingegnere ex-marine con la passione dei fumetti, lunghe ore a disegnare

fellow student recalls: “Keith seemed to have problems with staying within

draghi, cani, lunghi vermi e altri soggetti che sarebbero stati ripresi e

the confines of his class. In a way, he took over the school. I was there only

sviluppati in seguito. Dopo aver frequentato la Ivy School of Professional

nine months, but by the time I left, you couldn’t open a broom closet that he

Art di Pittsburgh, una scuola d’arte commerciale, Haring volle trasferirsi

hadn’t painted or transformed.”10

a New York dove si iscrisse alla School of Visual Arts (SVA). Qui, oltre a

His desire to draw on anything to hand, his rapid execution and calli-

Keith Sonnier, ebbe come insegnante Barbara Schwartz. “All’inizio Keith

graphic style, were all elements that Haring shared with the graffiti artists, as

sembrava un’anima persa, un poeta. Per lo più faceva un sacco di dise-

they were called. Time has proved conclusively that, contrary to his detrac-

gni. Stendeva questi grandi rotoli di carta e li riempiva con infiniti disegni.

tors’ claims, Keith Haring was not merely a graffiti artist who defaced walls

Devo dire che non c’è mai stato un miglior esempio di horror vacui di

and whose fame was short-lived. However, it must also be acknowledged

Keith Haring!”9E ancora Samantha McEwen, compagna di studi e amica

that Haring himself greatly admired this form of artistic expression. He was

di Haring ricorda: “Sembrava che Keith avesse dei problemi nel rimanere

struck by its flowing lines, the way the artists handled large surfaces and the

entro i confini della sua classe. In un certo modo, s’impossessò della scuo-

typical black outlines of their drawings. When Haring arrived in New York

la. Sono rimasta lì solo nove mesi ma quando me ne sono andata non c’era

in 1978 his attention was immediately caught by the graffiti he saw in the

uno sgabuzzino che lui non avesse dipinto o trasformato.”

streets and the subway. He wrote: “Graffiti were the most beautiful things

10

Il desiderio di dipingere qualsiasi cosa gli capitasse tra le mani, oltre

I ever saw.”11 From the outset, Haring sought the approval and respect of

alla rapidità di esecuzione e lo stile calligrafico, sono tutti elementi che

the graffiti artists. The one he rated the most was SAMO (acronym of Same

accomunano Haring agli artisti che all’epoca venivano chiamati graffitisti.

Old Shit, alias Jean-Michel Basquiat). He said of him: “From the moment

Il tempo ha ampiamente dimostrato come, contrariamente a quanto soste-

I saw Jean-Michel’s drawings and the things he did in the streets, I knew

nevano i suoi detrattori, Keith Haring non fosse un mero graffitaro, un im-

he was a great artist.”12 His admiration for the graffiti artists was further

brattamuri il cui successo sarebbe durato una stagione. Non va trascurato

confirmed by the artistic partnership Haring established with L.A. 2 (Little

tuttavia che lo stesso Haring avesse nei confronti di questa espressione

Angel 2, alias Angel Ortiz), whom Haring called “the veritable king of the

artistica, un’immensa ammirazione. Dei graffitisti lo impressionavano la

Lower East Side”, and with whom he created many works featured in the

fluidità del segno, il modo di trattare le grandi superfici e la linea nera con

1984 Milan exhibition. Haring said of him: “L.A. 2 was a graffiti signature

cui erano soliti tracciare i disegni. Quando Haring arrivò a New York nel

that I began seeing all over my neighborhood − I’d see it on the streets, I’d

27


Keith Haring mentre realizza un dipinto in occasione del premio Mister Fantasy, Rolling Stone, Corso XXII Marzo a Milano. 31 maggio, 1984. Keith Haring painting a picture on the occasion of the Mister Fantasy Award at Rolling Stone, Corso XXII Marzo, Milan Da sinistra a destra: Keith Haring e Carlo Massarini. From left to right: Keith Haring and Carlo Massarini.

1978 la sua attenzione fu immediatamente catturata dai graffiti che vede-

see it on trucks going by, I’d see it everywhere. It stood out because it was

va per strada e nella metropolitana. A questo proposito scrisse: “I graffiti

absolutely perfect and beautiful. It was like discovering SAMO all over again

erano la cosa più bella che avessi mai visto.” Fin dai suoi esordi Haring

− it was like finding another Jean-Michel.”13 L.A. 2 worked with Haring on

cercò l’approvazione e l’ammirazione dei graffiti artists. Tra questi quello

three terracotta vases, a totem and three plaster sculptures for Salvatore

che apprezzava di più era SAMO (acronimo di Same Old Shit, alias Jean-

Ala’s exhibition in Milan.

11

Michel Basquiat). Di lui disse: “Dal primo momento in cui ho visto i disegni

Watching Keith Haring draw was such a performance that Carlo Mas-

di Jean-Michel e le cose che faceva per strada, ho capito che era un gran-

sarini, the legendary host of the Italian TV show Mister Fantasy, invited him

de artista.”

A ulteriore conferma di questa ammirazione va ricordato

to do a drawing live, at the presentation of the show’s musical award at

il sodalizio artistico che Haring instaurò con L.A. 2 (Little Angel 2, alias

the Rolling Stone discotheque in Milan. Standing on the customary ladder,

Angel Ortiz), che Haring chiamava “l’autentico re del Lower East Side” e

and right before the eyes of those present, Haring did a picture that was

con cui realizzò numerose opere presenti alla mostra di Milano del 1984.

included in the Milan exhibition (see p. 46). The subject was especially

“L.A. 2 era una firma graffitata che cominciai a vedere dappertutto nel mio

conceived for the occasion: an anthropomorphic figure with six breasts,

quartiere; la vedevo per le strade, la vedevo sui camion che passavano, la

resembling an ancient fertility goddess but with a computer for a head with

vedevo ovunque. Si notava perché era assolutamente perfetta e bellissi-

a brain on its screen, is sitting astride an aeroplane in the shape of a penis,

ma. Fu come scoprire SAMO nuovamente; fu come trovare un altro Jean-

while crushing a man in her hand. At her feet there is a four-legged creature

Michel.” A Milano, per la mostra da Salvatore Ala, L.A. 2 collaborò alla

with a television for a head which is broadcasting an image of an atom, and

realizzazione di tre opere in terracotta, un totem e tre sculture in gesso.

a monstrous animal with an elongated neck. All around there are lots of styl-

12

13

Vedere Keith Haring mentre dipingeva costituiva un tale spettacolo

ized human beings moving frenziedly as if they were in a circle of hell. The

che Carlo Massarini, storico conduttore della trasmissione televisiva Mi-

picture is very representative of the artist’s iconographical vocabulary in

ster Fantasy, lo invitò a realizzare un dipinto dal vivo, in occasione della

which contemporary images (the computer and television) are mixed with

consegna di un premio musicale presso la discoteca Rolling Stone di Mi-

elements borrowed from ancient civilizations, as is evident from the main

lano. In piedi sopra una scala, e sotto gli occhi del pubblico presente, Ha-

figure reminiscent not only of an ancient pagan divinity, but also the Hindu

ring dipinse un quadro che fu poi incluso nella mostra di Milano (vedi p.

goddess Kali and the bloodthirsty Pre-Columbian deities; while the animal

46). Si trattava di un soggetto concepito ad hoc: seduto a calvalcioni di un

with the elongated neck resembles many monstrous creatures of the Minoan

aereo con la fusoliera a forma di pene, un personaggio antropoformo con

and Mycenaen civilizations, and the entire work is placed in a setting that

sei seni, simile a un’antica dea della fertilità, con la testa a forma di com-

evokes the musical hell of Hieronymous Bosch.

puter sul cui schermo appare un cervello, stritola nel pugno di una mano

Many people remember how Haring worked non-stop for hours, listen-

un uomo; ai suoi piedi si trovano un essere a quattro zampe, con la testa

ing to deafening music. A portrait in this book (p. 98) shows him hugging his

28


Roy Lichtenstein. Galleria Salvatore Ala, Milano. 9 giugno, 1984. Roy Lichtenstein, Galleria Salvatore Ala, Milan, 9 June 1984.

a forma di televisione che trasmette l’immagine di un atomo e un animale

radio cassette player decorated by his friend Kenny Scharf. In an interview

mostruoso dal collo allungato; tutto intorno, tanti esseri umani stilizzati che

he gave in Milan, Haring said: “I work surrounded by music. My companion

si agitano come dentro un girone infernale. Il dipinto è estremamente rap-

in New York is a disc jockey. Music in New York is part of daily life, it’s eve-

presentativo dell’universo iconografico dell’artista dove a immagini con-

rywhere. And for me, it’s freedom: anyone can listen to it, you don’t have to

temporanee (il computer e la televisione) si mescolano elementi mutuati

pay for it, it makes you feel good, it inspires you, it uplifts you. For me this is

da antiche civiltà, come dimostrano il personaggio principale che ricorda

art’s role.”14

sia un’antica divinità pagana, sia la dea Kalì degli indù, sia le divinità san-

And it was precisely through music that Keith Haring established another

guinarie precolombiane. L’animale dal collo lungo è invece simile a molti

close link with Milan. “I stayed in the gallery late every night, painting until

esseri mostruosi risalenti alla civiltà minoica e micenea, il tutto calato in

my hands hurt from holding the brush, and then I went to Plastic to unwind.

un’ambientazione che rievoca l’inferno musicale di Hieronymous Bosch.

Plastic is my favorite club in Europe. Nicola plays music that made me feel

In molti ricordano come Haring lavorasse ininterrottamente per lunghe

like I was in New York.”15 He often refers to Nicola Guiducci, the deejay at

ore ascoltando musica ad alto volume. Un ritratto contenuto in questo libro

Plastic, in his Journals. In the following years, Haring always wanted to meet

(p. 98) lo raffigura abbracciato al suo mangianastri decorato dall’amico

up with Nicola, the friend who made him feel at home, whenever he got the

Kenny Scharf. In un’intervista rilasciata a Milano, del suo rapporto con la

chance, even while in transit at the airport.

musica dichiarò: “Io lavoro circondato dalla musica. Il mio compagno a

While many were against him or simply wanted to dismiss him as a

New York è un disc-jockey. La musica a New York è un fatto quotidiano, è

flash in the pan, Haring won the friendship and esteem of two of the most

dappertutto. E per me è libertà: chiunque può sentirla, non devi pagarla,

important American artists of the postwar scene: Andy Warhol and Roy Li-

ti fa star bene, ti ispira, ti eleva. Per me questo è il ruolo dell’arte.”

chtenstein.

14

E fu proprio la musica a creare un altro forte legame di Keith Haring

A couple of days before the opening of the Milan exhibition, Lichtenstein

con Milano. “Stavo in galleria a dipingere fino a tardi ogni sera, finché le

found the time between changing planes to look in at the gallery with his

mani mi facevano male, e poi andavo al Plastic per distendermi. Il Plastic

wife Dorothy. The icon of Pop Art rated the young artist with the comical

è il mio club preferito in Europa. Nicola [Guiducci] mette della musica che

face so highly that he personally came to see what he was working on. This

mi fa sentire come se fossi a New York.” I riferimenti a Nicola Guiducci,

is how one of the fathers of American Pop Art recalls that visit: “I stopped

dj del Plastic, si ritrovano in numerosi passaggi dei Diari. Negli anni che

by the gallery a couple of days before the opening, and there was Keith

seguirono, ogni volta che se ne presentò l’occasione, a volte tra l’attesa di

creating his show right there, on the spot! I mean, the gallery had stretched

un aereo e un altro, Haring volle incontrare Nicola, l’amico che lo faceva

all these canvases for him, and he was painting a show that would open in

sentire a casa.

two days! It was extraordinary! Keith composes in an amazing way. I mean,

15

it’s as if he dashes the painting off − which in a way he does − but it takes

Se molti lo osteggiavano o volevano semplicemente liquidarlo come

29


Keith Haring e L.A. 2 realizzano un totem in una delle sale della Galleria Salvatore Ala a Milano. 10 giugno, 1984. Keith Haring and L.A. 2 making a totem in the Galleria Salvatore Ala, Milan, 10 June 1983.

un fenomeno stagionale, Haring poteva contare sull’amicizia e sulla stima

enormous control, ability, talent, and skill to make works that become whole

che nutrivano per lui due tra gli artisti statunitensi più significativi del do-

paintings. They’re not just arbitrary writings. He really has a terrific eye! And

poguerra: Andy Warhol e Roy Lichtenstein.

he doesn’t go back and correct − this is in itself amazing − and his composi-

Due giorni prima dell’inaugurazione della mostra di Milano, appro-

tions are of a very high level. (…) Also, Keith has a very interesting sense of

fittando di uno scalo tra una destinazione e un’altra, Lichtenstein arrivò

humor. For example, those vases − those pseudo-Greek things, with Magic

in galleria accompagnato dalla moglie Dorothy. Il maestro della pop art

Marker on them. They’re quite convincing and charming and funny. And

nutriva una speciale ammirazione per il giovane artista dalla faccia buffa,

much of the stuff is quite sexy, yet it’s hardly pornographic. It’s quite happy

tanto da spingerlo a venire a vedere personalmente che cosa stesse pre-

sex! What I like best about Haring’s work is that when he’s finished a piece,

parando. Ecco come uno dei padri della pop art americana ricorda quella

there’s nothing you could think of that you’d want to change. Even if he did

visita.

something all at once – without standing back and changing anything Ð

“Mi sono fermato in galleria un paio giorni prima dell’inaugurazione

there just isn’t a false move. It’s all so beautifully drawn – and there’s such a

e c’era Keith che stava creando una mostra proprio lì, sul posto! Voglio

sense of relatedness. The stuff is beautiful! He’s really done some gorgeous

dire, in galleria avevano preparato per lui tutte queste tele, e lui era lì a

things!”16

dipingere una mostra che avrebbe aperto due giorni dopo! Era straor-

In one photo Roy Lichtenstein is looking at Keith Haring who is wearing

dinario! Keith dipinge in modo incredibile. È come se schizzasse con la

a red T-shirt with the Coca-Cola logo on it (one of the icons par excellence

pittura, cosa che in un certo senso fa, ma occorrono enorme controllo,

of American Pop Art, made famous by Warhol). Metaphorically speaking,

abilità, talento e capacità per realizzare delle opere che diventino dei

the image represents one artistic generation passing the baton to the next.

dipinti compiuti. Non si tratta di segni capricciosi. Ha davvero un occhio

(p.100)

stupefacente! E non torna mai indietro per correggere − questo è di per

Haring’s other guide, mentor and friend, Andy Warhol, was instrumental

sé incredibile − e le sue composizioni sono di altissimo livello.[…] Quello

in the realization of another project that he did in Milan. The year prior to

che mi piace di più delle opere di Haring è che quando termina un pezzo,

his solo exhibition at the Galleria Salvatore Ala, Tito Pastore, Art Director

non c’è niente che vorresti cambiare. Anche se ha fatto qualcosa tutto di

at Fiorucci, was particularly struck by the mural Haring did with L.A. 2 on

un colpo, senza ripensamenti, non c’è un solo gesto fuoriposto. Tutto è

a Tokyo building, and he contacted him, asking him to decorate the inside

disegnato in modo magistrale, e c’è una perfetta connessione tra gli ele-

of the Fiorucci store in Milan. Haring showed very little interest, was almost

menti. È bellissimo! Ha fatto delle cose davvero splendide!”

annoyed, and turned down the offer. A few days later, Tito was somewhat

16

In una foto Roy Lichtenstein guarda Keith Haring che indossa una ma-

astonished when he got a call from Haring who apologized and told him

glietta rossa con il logo della Coca-Cola (una delle icone per eccellenza

that Andy Warhol had said he was a fool to say no and had persuaded him

della pop art americana resa celebre da Warhol). In modo metaforico

to accept the offer. Haring agreed to do the job together with L.A. 2, taking

30


L’ingresso alla mostra di Keith Haring, Galleria Salvatore Ala, Milano. A destra sul muro si legge: “Questa mostra è dedicata a Francesca Alinovi.” The entrance to the Keith Haring exhibition. On the right wall is written: “This show is dedicated to Francesca Alinovi.”

l’immagine rappresenta il passaggio di testimone tra una generazione

advantage of the group exhibition that had been organized at the Galleria

artistica e un’altra. (p.100)

Salvatore Ala. As Haring himself wrote:“Our first visit to Milano in 1983 was

L’altro nume tutelare e amico, Andy Warhol, fu invece determinante

to spray-paint the entire Fiorucci store. We painted it in 13 hours.”17 The

nell’attuazione di un altro progetto portato a termine a Milano. L’anno pre-

Made by Haring Fiorucci store opened its doors on Sunday 9 October and

cedente alla mostra personale di Haring da Salvatore Ala, Tito Pastore, art

they threw a big party that was attended by Kenny Scharf and Jean-Michel

director di Elio Fiorucci, in occasione di un viaggio a Tokyo, rimase parti-

Basquiat. The unpublished photo that accompanies this text shows him

colarmente colpito dai disegni eseguiti da Haring all’interno della nota di-

break dancing with L.A. 2! The Fiorucci episode was particularly significant

scoteca underground Tsubaki House e dal dipinto murale che egli aveva

in the light of what happened a few years later when Haring (once again

realizzato in collaborazione con L.A. 2 sull’edificio della Watari Gallery. Lo

with Warhol’s support) decided to open the Pop Shop in 1986, the store in

aveva infine contattato proponendogli di decorare l’interno del negozio

Lafayette Street, New York, which was to sell objects created by him. The

Fiorucci a Milano. Haring si era mostrato poco disponibile, quasi seccato

inside of the shop was completely painted, from floor to ceiling, by the art-

e aveva declinato l’offerta. Dopo qualche giorno, non senza un certo stu-

ist. The Fiorucci store can therefore be considered a ‘pilot’ for the Pop Shop.

pore, Tito ricevette una telefonata da Haring in cui questo si scusava e gli

Once again Milan had given him a lot of ideas and inspiration.

comunicava che Andy Warhol gli aveva dato del cretino convincendolo

Keith Haring dedicated his one-man show at the Galleria Salvatore Ala

ad accettare la proposta. Cogliendo l’occasione della mostra collettiva

to Francesca Alinovi (1948-1982), who had died a year earlier, in Bologna,

che era stata organizzata presso la galleria Salvatore Ala, Haring accettò

under tragic circumstances. Haring was very fond of and greatly esteemed

di realizzare il lavoro insieme a L.A. 2. Come scrisse lo stesso Haring “la

Alinovi, one of the most brilliant art critics on the international scene and

nostra prima visita a Milano nel 1983 fu per dipingere completamente con

assistant to the Chair of Phenomenologies of Style at the DAMS (Discipline

lo spray il negozio di Fiorucci. Lo dipingemmo in tredici ore.”

delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) in Bologna. Francesca Alinovi

17

Il negozio di Fiorucci Made by Haring aprì le porte domenica 9 otto-

was actually one of the first critics to describe the phenomenon of Graffiti

bre e per l’occasione fu organizzata una grande festa a cui parteciparono

Art which various artists, including Haring, were to break away from.18 When

anche Kenny Scharf e Jean-Michel Basquiat. L’immagine inedita che ac-

Haring started to do his drawings with white chalk all over the subway sta-

compagna il testo lo ritrae insieme a L.A. 2 mentre ballano la break dance!

tions, she wrote of him: [NDT: qui la nota dice “ibidem” ma Alinovi non è

L’episodio di Fiorucci diventa particolarmente significativo alla luce di ciò

stata citata prima] “His Radiant Child, also referred to as the Radioactive

che si sarebbe verificato da lì a qualche anno quando Haring (ancora una

Child, is a baby that emits rays forming a kind of halo around it. This child is

volta, sostenuto da Warhol) decise di aprire nel 1986 il Pop Shop, un ne-

his signature icon, a motif found everywhere by those who embark on visual

gozio in Lafayette Street a New York, che avrebbe venduto oggetti da lui

forays into the city, just like the rap or disco music broadcast on the radio.”19

creati. L’interno del negozio fu interamente dipinto dall’artista, dal soffitto

The respect and enthusiasm was mutual. In certain passages in his Journals

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Keith Haring mentre dipinge. Rotonda della Besana, Milano. 12 ottobre, 1986. Keith Haring painting, Rotonda della Besana, Milan, 12 October 1986.

al pavimento. Fiorucci può quindi essere considerato una sorta di prova

and in interviews he remembers her like this: “Maybe I gave my best inter-

generale del Pop Shop di New York, e di quello che aprì a Tokyo nel 1988.

view with her. In New York. In my studio. We talked for nearly two hours

Ancora una volta Milano era stata generosa in quanto a idee e ispirazioni.

about technology and machines, about the dominance of machines, and

Keith Haring volle dedicare la sua personale da Salvatore Ala a

about how machines have invaded man’s life, and in the end we realized

Francesca Alinovi (1948-1982), scomparsa un anno prima, a Bologna, in

that the tape recorder wasn’t working, and we’d lost everything. We didn’t

circostanze tragiche. Haring nutriva un affetto e una stima particolare nei

manage to repeat it … Francesca is missed a lot in New York. She was the

suoi confronti. Critica d’arte tra le più brillanti del panorama internazio-

only link with Italy. (…) So many people write about art but very few are

nale, assistente di Estetica al Dams di Bologna, era stata proprio lei, tra i

inside art, inside what’s happening. That’s why we miss Francesca.”20

primi critici in assoluto, a descrivere il fenomeno della Graffiti Art da cui

While the exhibition was being held in Via Mameli, some of Keith Haring’s

si sarebbero poi distinti alcuni personaggi tra cui lo stesso Haring. Di lui,

works were featured in ‘Arte di Frontiera-New York Graffiti’, the show con-

che cominciava a disseminare le stazioni della metropolitana con i suoi

ceived by Francesca Alinovi in 1982. Thanks to the organizing committee

disegni eseguiti con i gessetti bianchi scrisse: “Il suo bambino raggiante,

that was set up following her death, whose members included Roberto

o radioattivo, The Radiant Child, un pupazzetto che emana raggi come

Daolio and Marilena Pasquali, the exhibition had been launched in March of

un’aureola, e che è il suo simbolo emblema firma, costituisce un motivo

that year at the Galleria d’Arte Moderna in Bologna, and had now come to

di accompagnamento costante, per chi si avventuri in scorrerie percettive

Milan. In the Cathedral Square, works by many emerging American artists

nella città, paragonabile a quella della musica rap o disco telediffusa dalla

and also friends of Haring, including Jean-Michel Basquiat, Kenny Scharf,

radio.”

A One, Rammellzee, Futura 2000, Ronnie Cutrone, James Brown, Donald

18

19

Haring contraccambiava la sua stima ed entusiasmo. In un’intervista

Baechler and Jenny Holzer, were shown together with pieces by Haring. In

rilasciata a Milano l’artista la ricorda così: “Con lei ho fatto forse la più bel-

an article written at that time we read: “Many of these artists were present

la intervista. A New York. Nel mio studio. Abbiamo parlato per quasi due

at the vernissage since the day after they were attending the opening of the

ore della tecnologia e delle macchine, del sopravvento delle macchine,

[Venice] Biennale to which they had been invited. A One, Cutrone, Haring

di come le macchine hanno invaso la vita dell’uomo, e alla fine ci siamo

were the toast, and the life and soul, of the evening.”21

accorti che il registratore non funzionava, e che si era perso tutto. Ripe-

In 1986, Keith Haring realized his final important project in Milan, which

tere, non ce l’abbiamo fatta… Francesca è mancata moltissimo, a New

showed how much he cared about children and teenagers in general. To

York. Era l’unico legame con l’Italia. […] Tanta gente scrive sull’arte ma

celebrate the centenary of the Statue of Liberty in New York, Haring sug-

pochi sono dentro l’arte, dentro quel che succede. Per questo Francesca

gested making a banner as tall as a ten-storey building, together with Cit-

ci manca.”

ykids, a New York organization that helps abused or socially dysfunctional

20

children.22 The banner, Citykids Speak on Liberty, on which Haring worked

Contemporaneamente alla mostra in Via Mameli, alcune opere di Kei-

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Alcuni tra gli studenti partecipanti dell’evento “A Tribute to Milano. In Celebration of Citykids”, Rotonda della Besana, Milano. 12 ottobre, 1986. In alto a sinistra: Keith Haring. Some students participating in the event “A Tribute to Milano. In Celebration of Citykids”, Rotonda della Besana, Milan. 12 October 1986. Top left: Keith Haring.

th Haring furono incluse nella mostra Arte di Frontiera-New York Graffiti,

with over 1,000 kids, was displayed at the Rotonda della Besana in Milan on

ideata nel 1982 da Francesca Alinovi. Grazie a un comitato promotore che

Sunday 12 October, which is Columbus Day, when the United States cel-

si era costituito in seguito alla sua scomparsa, tra cui figuravano anche Ro-

ebrates the discovery of America. About a hundred students from the Brera

berto Daolio e Marilena Pasquali, dopo essere stata presentata nel marzo

Academy were also invited to make a painting with Haring. By a strange

di quell’anno alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna, la mostra era ap-

coincidence, Paola Lenarduzzi, who is responsible for the graphics of this

prodata a Milano. Al Sagrato del Duomo, insieme a Haring, furono esposte

book, recalls: XXXX. ???

le opere di numerosi artisti emergenti americani nonché amici di Haring

Timothy Leary’s comment now seems prophetic: “I see Keith Haring as

tra cui Jean-Michel Basquiat, Kenny Scharf, A One, Rammellzee, Futura

the twenty-first-century archetypal artist. What I mean, is that the twenty-

2000, Ronnie Cutrone, James Brown, Donald Baechler e Jenny Holzer. In

first century is going to be global Ð it’s going to break down all the national

un articolo dell’epoca si legge: “Molti di questi artisti sono stati presenti

and geographic borders. And it’s going to be timeless, in the sense of the

all’inaugurazione in quanto il giorno dopo si trovavano anche all’apertura

enormous spectrum of information that the world will be sharing.”23 Like-

della Biennale [di Venezia] cui erano stati invitati. A One, Cutrone, Haring

wise, the words of William Burroughs: “I think Keith is a prophet in his life,

sono stati grandi corteggiati animatori della serata.”

his person, and his work. In that way, he’s like Paul Klee, who was probably

21

C’è un ultimo evento significativo che Keith Haring volle condivide-

the most influential artist of the twentieth century Ð certainly through his art,

re con Milano nel 1986 e che testimonia la predilezione dell’artista per i

his writings, his teaching. Keith will influence other painters − probably pro-

bambini e gli adolescenti. Per celebrare il centenario della Statua della

foundly. By association, Keith is part of the whole New York subway system.

Libertà di New York, Haring propose di realizzare uno stendardo alto

Just as no one can look at a sunflower without thinking of Van Gogh, so no

quanto un edificio di dieci piani, insieme a Citykids, un’organizzazione

one can be in the New York subway system without thinking of Keith Haring.

newyorkese che si occupa di bambini maltrattati e con forti difficoltà d’in-

And that’s the truth!”24

serimento sociale.22 L’opera, Citykids Speak on Liberty, realizzata con la

For me also he was a revelation. I was nineteen when I went to visit

collaborazione di oltre mille ragazzini, venne esposta a Milano domenica

the Keith Haring exhibition in Via Mameli in Milan. At that time I was still at

12 ottobre alla Rotonda della Besana, in occasione del Columbus Day, il

grammar school and looked on art as little more than a hobby. It was the

giorno in cui, negli Stati Uniti, si festeggia la scoperta dell’America. Un

first time I had seen the works of a living artist in an exhibition. Until then,

centinaio di ragazzi provenienti dall’Accademia di Brera e da altre scuole

my favourites had been Kandinsky, Matisse and Mirò. I suddenly realized

cittadine furono invitati a realizzare un dipinto insieme a Haring. Per una

that art was not only what you could see reproduced in books or hanging on

fortunata coincidenza Paola Lenarduzzi, che ha curato la grafica di questo

the walls of a museum. A work of art was created by a person of flesh and

libro, di quel giorno ricorda: “Keith Haring non ha mai smesso di dipinge-

blood who presented his own vision of the world, his very personal way of

re durante tutta la giornata alla Besana. Era impressionante quanto fosse

perceiving the here and now, to everyone, without distinction. To me Keith

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Keith Haring mentre concede un disegno autografato. Keith Haring giving away a signed drawing.

rapido, conciso e diretto. Mi è rimasto impresso quando, indossate le sue

Haring’s works seem to be the perfect synthesis of sensibility, irony, art hi-

magliette, le ha autografate a ognuno con il pennarello. Mi sembrò una

story references and joie di vivre; they were irreverent, loud, blasphemous,

performance affettuosa verso chi aveva partecipato, un piccolo regalo

playful, intelligent − which is exactly how I felt. I thought that if that was

personale.”

contemporary art I wanted to be part of it. Twenty years later, I can say that

A una rilettura sembrano profetiche le parole di Timothy Leary quan-

that vision determined my choosing to become a critic and curator of con-

do affermò: “Vedo Keith Haring come l’artista archetipo del ventunesimo

temporary art. Hence this volume is, in a certain sense, my way of returning

secolo. Ciò che intendo è che il ventunesimo secolo sarà globale; farà

the love for art that Keith Haring’s works aroused in me. Thank you so much,

crollare tutti i confini nazionali e geografici. E sarà senza tempo, nel senso

Mr. Haring!

dell’enorme spettro di informazione che il mondo condividerà. O ancora 23

quella di William Burroughs che affermò: “Credo che Keith sia un profeta nella sua stessa esistenza, nella sua persona, e nel suo lavoro. In questo modo è come Paul Klee, che probabilmente è stato l’artista più influente del ventesimo secolo-certamente attraverso la sua arte, i suoi scritti e i suoi insegnamenti. Keith influenzerà altri pittori, quasi certamente in modo profondo. Per associazione, Keith fa parte dell’intero sistema della metropolitana di New York. Così come nessuno può guardare a dei girasoli senza pensare a Van Gogh, nessuno potrà trovarsi sulla metropolitana di New York senza pensare a Keith Haring. E questa è la verità!24 Anche per me fu una folgorazione. Avevo diciannove anni quando andai a visitare la mostra di Keith Haring in via Mameli a Milano. All’epoca frequentavo ancora il liceo linguistico e l’arte la consideravo poco più di un passatempo. Era la prima volta che vedevo dal vivo le opere di un artista vivente. Fino a quel momento i miei beniamini erano stati Kandinsky, Matisse e Mirò. Improvvisamente mi resi conto che l’arte non era solo quella che si poteva guardare riprodotta nei libri oppure appesa alle pareti di un museo. Un’opera d’arte era fatta da una persona in carne e ossa che offriva a tutti indistintamente la propria visione del mondo, il suo personalissimo modo di percepire il “qui e ora”. Le opere di Keith Haring

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Particolare dello stendardo Citykids Speak on Liberty, realizzato a New York in collaborazione con 1.000 ragazzi per il centenario della Statua della Libertà (4 luglio, 1986) ed esposto alla Rotonda della Besana a Milano. 12 ottobre, 1986. Detail of the banner Citykids Speak on Liberty, made in New York together with 1,000 kids to celebrate the Statue of Liberty centenary (4 July 1986) and exhibited at the Rotonda della Besana, Milan, 12 October 1986.

mi sembravano una sintesi perfetta di sensibilità, ironia, rimandi alla storia dell’arte e gioia di vivere; erano irriverenti, chiassose, blasfeme, giocose, intelligenti, proprio come mi sentivo io. Pensai che se quella era arte contemporanea, io volevo trovare un modo per farne parte. A vent’anni di distanza, posso dire che quella visione fu determinante nel farmi scegliere la professione di critico e curatore. Questo libro è quindi, in un certo senso, il mio modo per sdebitarmi di quell’amore per l’arte che le opere di Keith Haring mi hanno trasmesso. Thank you so much, Mr. Haring!

Haring, Keith, Journals, Viking, New York 1996, p. 271. 2 Haring, Keith, Diari, Mondadori, Milano 2001 (trad. it. di Giovanna Amadasi e Giuliana Picco), p. 106. 3 La mostra venne inaugurata il 29 settembre e rimase aperta fino al 12 novembre 1983. 4 Il dibattito si tenne sabato 8 ottobre 1983. 5 Trini, Tommaso, “Keith Haring”, Flash Art, Speciale Biennale di Venezia, estate 1984, n. 122, p. 26. 6 XLI Esposizione Internazionale d’Arte, La Biennale di Venezia, Aperto 84, a cura di John Roberts, Magazzini del Sale, Venezia, 10 giugno – 9 settembre 1984. 7 Vedi il testo contenuto in questo libro: Keith, il magico pifferaio, intervista a Salvatore Ala di Alessandra Galasso, pp. 19-20. 8 Conversazione con Margherita Angelus, 19 luglio 2005. 9 Gruen, John, Keith Haring. The Authorized Biography, Simon & Schuster, New York 1991, p. 38. 10 Ibidem. 11 Ivi, p. 44. 1

(Footnotes) 1 Keith Haring, Keith Haring Journals, Viking, New York, 1996, p.271 2 Keith Haring, Diari, Piccola Biblioteca Oscar Mondadori, Milan, 2001, (It. trans. by Giovanna Amadasi and Giuliana Picco), p.106 ???? [NDT: non dovrebbe essere il titolo inglese come sopra, se prendiamo la citazione dall’originale inglese?] 3 The exhibition opened on 29 September and ran until 12 November 1983. 4 The debate was held on Saturday 8 October 1983. 5 Tommaso Trini, ‘Keith Haring’, Flash Art, Speciale Biennale di Venezia, Milan, Summer, no. 122, 1984, p.26 6 XLI Esposizione Internazionale d’Arte, La Biennale di Venezia, Aperto 84, edited by John Roberts, Magazzini del Sale, Venice, (data XXX) 7 See text contained in this book: Keith, the Pied Piper, interview with Salvatore Ala by Alessandra Galasso, p. XXX 8 Conversation with Margherita Angelus, 19 July 2005 9 John Gruen, Keith Haring. The Authorized

Ivi, p. 53. Ivi, p. 80. 14 Intervista a Keith Haring di L.L.P., “Gli americani a Milano”, in Domus, Milano, n. 646, gennaio 1984, p. 69. 15 ...... p. 108 16 Ivi, p. 124. 17 Haring, Keith, op. cit., p. 107. 18 Ibidem. 19 Ibidem. 20 Intervista a Keith Haring di L.L.P., op. cit., p. 10. 21 Angelus, Margherita, “Il graffito non è più underground”, in Viva Milano, supplemento di La Repubblica, Milano, 713 giugno 1984, p.10 22 Lo stendardo fu esposto al pubblico dal 1 al 6 luglio 1986 su un edificio a Battery Park City, la zona a sud di Manhattan di fronte alla Statua della Libertà. Oltre a Milano, venne presentato anche a Londra, Parigi, Tokio e in altre città degli Stati Uniti. 23 Ivi, p. 144. 24 Ivi, pp. 183-184. 12 13

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Biography, Fireside, Simon & Schuster, New York, 1991, p. 38 10 Ibid. 11 Ibid., p. 44 12 Ibid., p. 53 13 Ibid., p. 80 14 Interview with Keith Haring by L.L.P. in ‘Gli americani a Milano’, Domus, Milan, no. 646, January 1984, p. 69 15 ...... p. 108 16 Ibid., p. 124 17 Keith Haring, op. cit., p.107 18 Ibid. 19 Ibid. 20 Interview with Keith Haring by L.L.P., op. cit. 21 M.A. [Margherita Angelus], ‘Il graffito non è più underground’, Viva Milano, La Repubblica, Milan, 7-13 June 1984, p. 10 22 The banner was displayed from 1 to 6 July, 1986 on a building in Battery Park City, the area south of Manhattan in front of the Statue of Liberty. It was also exhibited in London, Paris, Tokyo and other US cities. 23 Ibid., p. 144 24 Ibid., pp. 183-184


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OPERE WORKS


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