Teoria e politica dello sviluppo presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Camerino, dove è stato docente di Scienza dell’amministrazione e ha presieduto il corso di laurea in Scienze politiche, ha insegnato negli atenei di Roma La Sapienza, Viterbo, Ferrara e Kyoto e fatto parte del consiglio universitario naziona-
«È finita la stagione dell’incertezza e delle vacche magre. […] Un provvidenziale emendamento del Parlamento integra, in via permanente, il fondo di ben cinque milioni di euro annui. […] La controversa gestione finanziaria di un patrimonio culturale dello Stato merita di essere approfondita nei risvolti politico-burocratici, nelle responsabilità di ordine amministrativo e nelle sue implicazioni di carattere reputazionale.»
le. È stato membro del comitato tecnico-scientifico per i beni e i servizi culturali della Regione Lombardia e direttore del progetto di ricerca cnr: “Modelli organizzativi e gestionali per lo sviluppo delle attività culturali nei musei e negli spazi espositivi”. Tra le sue pubblicazioni in materia di economia e politica dell’arte e della cultura: Assetti organizzativi e strumenti normativi per la gestione e lo sviluppo sostenibile dei musei pubblici (2006).
Alessandro Monti Il maxxi a raggi x
Alessandro Monti, già professore ordinario di
Aperto nel maggio 2010 con grande successo di pubblico e commissariato nel maggio 2012 per squilibri di bilancio, il maxxi è attualmente in fase di laborioso rilancio con un diverso consiglio di amministrazione. Sul difficile decollo di questa nuova istituzione museale pesano ambiziosità progettuali, carenze manageriali e risor-
Il maxxi a raggi x
se finanziarie altalenanti. Frutto di scelte politiche prive di una puntuale analisi di costi e benefici per la collettività, e caratterizzato dall’anomala condizione di museo statale affidato in gestione a una fondazione di diritto priva-
Indagine sulla gestione privata di un museo pubblico
to, il maxxi è nato senza una chiara e convincente giustificazione culturale rispetto ad alternative di maggiore utilità sociale. Il pamphlet di Alessandro Monti ricostruisce i risvolti politico-burocratici di una creazione “a tavolino” e gli aspetti controversi della gestione operativa che ha dovuto misurarsi con un contesto caratterizzato da un eccesso di offerta di spa-
Alessandro Monti
zi museali ed espositivi e dall’inadeguatezza del suo contenitore: progettato infatti dal celebre architetto iracheno Zaha Hadid e costato complessivamente all’erario oltre centottanta milioni di euro, l’imponente edificio di cemento si è rivelato più scenografico che funzionale.
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4. Alexander Alberro Arte Concettuale e strategie pubblicitarie
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