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Introduzione generale del progetto didattico3

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Bibliografia

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CAPITOLO 3

PROGETTO IN AMBITO SCOLASTICO

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3. INTRODUZIONE GENERALE DEL PROGETTO DIDATTICO

Il seguente testo propone un progetto didattico al fine di contrastare il Cyberbullismo nelle scuole secondarie di secondo grado.

Titolo del percorso: Cyberbully

Campi di esperienza/discipline: Educazione civica, condotta, informatica dei social media.

Argomento oggetto dell’attività/lezione: Cyberbullismo

Traguardi per lo sviluppo delle competenze:

Rendere maggiormente consapevoli i giovani dei rischi legati al mondo del web, sottolineando l’importanza intrinseca delle relazioni sociali autentiche, che rappresentano le fondamenta per uno sviluppo adeguato dell’adolescente. È obbligo

dell’istituzione scolastica porre attenzione al fenomeno del cyberbullismo, e fornire un supporto costante agli studenti.

Modalità di coinvolgimento e motivazione degli alunni:

È previsto lo svolgimento di un percorso didattico che coinvolga tutti gli studenti, ponendo particolare attenzione nei confronti dei soggetti più fragili.

Criticità previste:

Possibili criticità previste possono essere rappresentate dall’incomprensione da parte di certi soggetti rispetto agli argomenti trattati con conseguente disinteresse.

Fase istituzionale:

Il progetto viene promosso dal Dirigente Scolastico il quale incarica lo psicologo dell’istituto a cui viene affidato il compito di svolgere un sondaggio sui professori interessati al fine di creare un gruppo di prevenzione sulle violenze del cyberbullismo. Lo psicologo ha l’obbligo di selezionare i professori in base alle loro conoscenze sull’argomento in questione.

Fase di selezione del personale:

I professori interessati dovranno fare richiesta al Dirigente scolastico e in seguito un colloquio con lo psicologo che ne

attesti le capacità e le conoscenze dato l’argomento. I professori che desiderano fare parte del gruppo contro il Cyberbullismo dovranno necessariamente leggere il testo in questione. Inoltre dovranno dimostrare di avere a cuore la buona riuscita del progetto per aiutare i ragazzi in difficoltà. Il limite del gruppo di professori è di due membri, se l’istituto invece presenta più classi del previsto i gruppi di professori possono essere anche più di uno.

Un testo consigliato per approfondire l’argomento è: Contrastare il bullismo, il cyberbullismo e i pericoli della rete: Manuale operativo per operatori e docenti, dalla scuola primaria alla secondaria di 2° grado a cura di Elena Buccoliero e Marco Maggi.

Basi del primo progetto:

Con cadenza annuale il gruppo formato dai professori dedica una lezione di due ore ad ogni classe dell’istituto sulla tematica prevista:

La prima parte del progetto consiste in un dialogo guidato con i ragazzi: raccontare il cyberbullismo attraverso una lezione frontale presenta il rischio di creare disinteresse negli alunni. I due professori saranno le uniche figure di riferimento ad essere presenti in aula, in quanto la presenza di altri docenti potrebbe creare soggezione nei ragazzi, i quali non si sentirebbero liberi di partecipare al discorso.

In questa fase i professori distribuiscono ai ragazzi due questionari attraverso la piattaforma Google Forms, questi

avranno la funzione di guidare l’azione didattica. I questionario saranno anonimi.

Basi di un eventuale secondo progetto:

Il secondo progetto consiste, mediante l’adesione del dirigente scolastico, nell’apertura di un sportello di supporto al fine di contrastare il fenomeno del cyberbullismo. Lo sportello verrà gestito dallo psicologo dell’istituto. Questo servizio ha come obiettivo quello di supportare lo studente che ha necessità di aiuto nel corso dell’anno scolastico.

A tal proposito credo sia necessario porre la seguente riflessione: per la natura intrinseca di questo progetto diviene difficile in base le mie limitate competenze pedagogiche e psicologiche fornire una spiegazione dettagliata al riguardo, dunque, mi limito a fornire una descrizione generica.

Considerazioni utili sul metodo da adottare: I professori dovranno porre particolare attenzione a quella fase delicata e fragile che contraddistingue lo studente: l’adolescenza. Lo scopo finale del progetto è quello di aprire un dialogo costruttivo tra i professori e gli studenti, avvicinando questi due mondi. L’azione didattica avrà inoltre una importante caratteristica: essa sarà bidirezionale in quanto non solo i professori agevoleranno il processo riflessivo rispetto alla dinamica del cyberbullismo, ma anche gli stessi studenti avranno la funzione di colmare quel gap che il digital divide ha creato.

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